One Drive

di Masayume Pachirisu
(/viewuser.php?uid=163735)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** One Drive 1 ***
Capitolo 2: *** One Drive 2 ***
Capitolo 3: *** One Drive 3 ***
Capitolo 4: *** One Drive 4 ***
Capitolo 5: *** One Drive 5 ***



Capitolo 1
*** One Drive 1 ***


Allora, partiamo dal presupposto che io amo Kris, è il mio bias negli EXO (insieme a Chen) e lo sarà per sempre.
Detto questo, eccomi qui!! Di nuovo in questa categoria con una fic che avevo in testa da un po' è ho concluso proprio oggi. Questo è il primo capitolo, lunghissimo, altissimo, levissimo, purissimo (?) e ne seguiranno altri quattro (ormai ci ho preso gusto a fare fic corte xD) xD
Dalla trama sembrerebbe che tutto giri attorno alla Kai/Chanyeol... ma non è tutto oro quello che luccica (?) indi per cui attendete e scoprirete tutto a tempo debito xD
Che altro dire? La storia è demenziale, io sono demenziale, prendetemi e prendetela così com'è xD 
Grazie a tutti, vi adoro tutti, vi amo tutti, ora me ne vado! ADDIO
XDDD

PS: perché la storia si chiama One Drive? eeeeeeeeh perché io uso Windows Phone e c'è un'applicazione davvero fantastica che si chiama così xD ergo... non avevo idea di che nome dargli WAHAHAHAHAHAHAH *si impicca*

 


Chanyeol amava Kai. 
Ma Kai non amava Chanyeol. 
Questo non perché Kai fosse una persona cattiva, semplicemente non sapeva nemmeno dell'esistenza dell'altro.

Chanyeol aveva 21 anni, era un gigante di un metro e ottantacinque, con un sorriso enorme sempre stampato in faccia, le orecchie a sventola e una capigliatura castana molto sbarazzina. 
Kai invece aveva 20 anni ed era un idol della SM Entertainment da due anni a quella parte, ecco perché non aveva idea di chi fosse Chanyeol.

Chanyeol però amava profondamente Kai.
Questo lo si poteva capire da molte cose, ma forse - prima di tutto - dalla sua stanza.
Dietro la porta della sua camera c'era una gigantografia a dimensione naturali di Kai, rubata dal suo migliore amico in un negozio di CD.
Gli scaffali della sua libreria erano piedi di album e photobook dell'idol. Naturalmente possedeva tutte le varie versioni di tutti i singoli, mini album e album coreani, giapponesi e cinesi, per non parlare dei dvd, gadget e autografi vari di tutti i fanmeeting in cui aveva partecipato.

A parte tutti i vari cuscini con sopra le foto di Kai che si era fatto fare nel corso del tempo, Chanyeol era anche uno dei primi fan di Kai dal debutto se non prima. 
Sapeva tutto di lui, anche quante malattie aveva avuto da piccolo, che era allergico alle noccioline e che non gli piaceva né il cioccolato fondente, né la panna, per non parlare, invece, del suo amore per qualsiasi cosa che fosse di colore giallo e della sua passione per pikachu.

Chanyeol era anche il fondatore del fansite ufficiale di Kai, lo "Charming". Ufficiale perchè la stessa SM lo aveva riconosciuto come tale, vista la moltitudine di notizie, foto e video inserite praticamente ogni giorno.

Chayeol amava Kai.
Amava il suo naso schiacciato e le sue labbra piene, sicuramente morbide e sempre perfette.
Amava i suoi occhi grandi e particolari, che sorridevano insieme a lui quando era felice, o diventavano letali quando mostrava il suo solito sorrisino sensuale.
Amava poi il suo corpo, tonico e perfetto, che i suoi occhi non riuscivano a non fissare. 
Amava la sua voce, leggera e profonda, ma anche alta e melodiosa. 
Amava vederlo ballare, visto che alla fine era anche uno dei ballerini migliori di tutta la SM. 

Inutile dire che Chanyeol amava tutto di Kai.
Il suo essere sensuale e sexy in tutte le sue esibizioni., anche nelle ballate più melodiche, riusciva a fargli impazzire gli ormoni con un semplice sguardo. 
Kai era l'arma segreta della SM e tutti ne erano consapevoli.
Purtroppo però, non tutti la vedevano allo stesso modo. In molti pensavano che fosse anche un po' troppo viziato, sempre servito e riverito con tutto quello di cui aveva bisogno, persino macchine ultra costose che lo portavano in giro per la città, mentre i suoi compagni di azienda erano obbligati ad usare i soliti van.
Se Kai aveva un sacco di fan, dall'altra parte aveva anche tanti anti-fan e questo Chayeol proprio non lo poteva sopportare. Visto che Kai era il ragazzo più dolce e bravo del mondo... o almeno questo era quello che ripeteva costantemente a tutti, ma soprattutto al suo migliore amico. 
Dire a Chanyeol qualcosa di negativo su Kai era come mettersi a correre in contromano in autostrada.

L'unico che poteva dargli dell'imbecille patentato era proprio il suo migliore amico, Yi Fan, un ragazzo cinese, alto poco più di Chanyeol, dallo sguardo freddo e i capelli biondi. 
In realtà la sua apatia era più che altro una maschera, per evitare di far capire subito alla gente che in realtà era idiota tanto quanto Chanyeol - anche perché se no non ci sarebbe andato così d'accordo!

Kris, questo era il soprannome che Chanyeol aveva scelto per Yi Fan dopo nemmeno un mese che lo aveva conosciuto. "Yi Fan è un nome troppo semplice per un ragazzo figo come te!" Diceva sempre il minore. In realtà non era in grado di pronunciarlo e questo Kris lo sapeva bene.
Era arrivato in Corea con la sua famiglia quando aveva quindici anni e si era trasferito nello stesso condominio di Chanyeol. Nonostante lui fosse un rompiscatole patentato, sempre sorridente e con tanta vitalità, aveva preso il più grande sotto la sua ala e in pochissimo tempo erano diventati un duo inseparabile - anche perché era grazie a Chanyeol se Kris ora sapeva parlare bene coreano. 

Se per i primi due anni Kris era rimasto più basso di Chayeol di almeno dieci centimetri, in meno di un anno era cresciuto talmente tando da arrivare a superare l'amico di ben due centimetri - record che ogni volta il biondo gli ricordava - tanto per fargli pagare tutte le prese in giro che si era dovuto subire.
Comunque, Kris era l'unico che poteva dire qualcosa contro la sua ossessione per Kai, anche in negativo. L'unico su tutta la faccia della terra che non si fosse beccato un pugno o peggio, un calcio nei gioielli di famiglia. L'unico che non si sarebbe preso nessuna parola offensiva o maledizione contro la famiglia. 
Kris era praticamente un fratello per Chanyeol e quindi aveva la priorità su tutto, anche su Kai.

Ma Kai rimaneva comunque l'apice per Chanyeol. 
Chanyeol sapeva di provare qualcosa che andava oltre il semplice "amore da fan".
Lui non amava semplicemente Kai... Lui lo AMAVA con tutte le lettere maiuscole. 

Lo adorava, lo venerava. 
Quando sentiva le sue canzoni, guardava le sue foto, lo vedeva ai fan meeting mentre gli scriveva un autografo o gli sorrideva per i regali che gli porgeva, in quei momenti tutto il corpo sembrava andargli a fuoco, il cuore batteva ad una velocità assurda, lo stomaco gli pareva sotto sopra, come se all'interno si creasse un vortice di farfalle.

Chanyeol era totalmente assuefatto da Kai.
Probabilmente era continuamente in overdose di lui e non ne poteva fare mai a meno.
Ma Chanyeol sapeva quanto tutto questo fosse sbagliato, inutile, stupido e da ragazzina.
Aveva quasi ventidue anni, studiava giornalismo all'università e sapeva che alla fine la sua vita sarebbe stata come quella di molti altri ragazzi.
Lo sapeva, ma intanto faceva finta di nulla.

 
**
 

Chanyeol abitava con Kris in un appartamente vicino all'università.
I genitori del cinese erano tornati in patria da un anno, mentre quelli di Chanyeol si erano trasferiti in un paese lontano da Seoul, perché entrambi stanchi del caos cittadino. 
I due ragazzi invece, decisero di rimanere nella metropoli per gli studi.
Chanyeol lavorava in una caffetteria vicino a casa, mentre Kris nella biblioteca e in un'aula informatica dell'università.
Il minore non aveva smesso di amare Kai nemmeno un secondo e questo era peggiorato con l'arrivo di una notizia esplosiva. 
Proprio a novembre, ossia da lì a due mesi, Kai avrebbe tenuto un concerto delle dimensioni mastodontiche proprio a Seoul. 

Unica tappa.
Un solo ed unico giorno. 
Un'unica possibilità di beccarsi l'entrata al backstage e seguirlo per la creazione di un MV durante la giornata del concerto, comprando un tipo di biglietto particolare, il "One Drive Kai".

Peccato ci fosse un unico, piccolo problema. 
Quel fottuto biglietto aveva un prezzo talmente folle da aver fatto svenire Chanyeol.
Sì.
Chanyeol, un ragazzo alto un metro e ottantacinque era svenuto per la notizia di un concerto di un idol e per fortuna Kris lo aveva salvato dallo sbattere la testa contro lo spigolo del tavolo della cucina. 
Dopo essersi ripreso, tanto per non farsi mancare nulla, aveva iniziato a piangere come un bambino. 
"Non può essere Kris. Non possono far pagare così tanto un biglietto del genere!" gridò, mentre singhiozzava continuamente con le lacrime che gli solcavano il viso e il naso arrossato.
Una visione adorabile... se solo avesse avuto cinque anni!
Il maggiore cercò di farlo calmare dandogli una tazza di té fumante ai frutti di bosco. Non sapeva bene cosa dirgli per non farlo crollare nuovamente. Chanyeol era parecchio sensibile quando si parlava di Kai, ma non poteva nemmeno lasciarlo piangere come un cretino.
"Costa davvero così tanto?" chiese il cinese passandogli un fazzolettino di Winnie The Pooh sulle guance.
Se Chanyeol aveva l'ossessione per Kai, Kris l'aveva per Winnie The Pooh.
"450.000 won..."
Per poco il maggiore non sputò completamente il té che si era messo a bere.  "COSA?!?!?!? Chanyeol no! Costa davvero troppo!!"
"Lo so!!!! Costa tanto perché ci sono solo dieci biglietti e solo uno di questi dieci potrà vincere la giornata con lui... KRIS IO DEVO VINCERE QUELLA GIORNATA!"
Il maggiore sospirò pesantemente. 
Doveva farlo ragionare, ma sapeva che era praticamente impossibile. Quando c'era di mezzo Kai tutto il resto diventava inutile per il suo amico, anche i soldi. 

"Ok, ma cosa hai intenzione di fare... prosciugare la carta dei tuoi genitori per comprare tutti e dieci i biglietti? E se poi non riuscissi nell'impresa? E se lo comprassi e non vincessi la giornata... pensaci. Prendi quello che costa meno... fai la fila e buttati come sempre davanti alle transenne. Potrai partecipare comunque alla sessione di autografi, no?"

Chanyeol negò furiosamente con la testa, lasciando la tazza sul tavolino vicino al divano, dove Kris lo aveva trascinato dopo lo svenimento momentaneo.

"NON SE NE PARLA" gridò con sguardo serio, alzandosi dal divano in preda all'ira.
"Io non pagherò la tua parte di affitto Chanyeol! Pensaci... sono troppi soldi" continuò Kris alzandosi a sua volta, tanto per fargli notare la differenza di altezza.
"Non importa! I soldi li ho..."
"Ah sì?"
"Sì!"
"Bene, allora vai a fare la spesa, in casa non c'è un tubo e io sono andato settimana scorsa. Questa è la lista.."

Chanyeol lo fissò con occhi sbarrati, spostando poi lo sguardo sulla lista chilometrica che Kris teneva in mano proprio davanti alla sua faccia.

"Ma hyung!!!! Non puoi farlo"
"Oh sì che posso... muoviti!"
Il minore gli strappò la lista tra le mani e si avviò verso la porta, recuperando il cappotto dell'attaccapanni.
"TI ODIO HYUNG!" urlò prima di uscire di casa, lasciando Kris a ghignare sul divano. 

 
**

Passarono i giorni e Chanyeol diventò sempre più depresso. 
Era già metà ottobre e la data per acquistare quei biglietti si avvicinava pericolosamente. 
Purtroppo non avrebbe potuto comprarne uno nemmeno se fosse stato in punto di morte.
Il prezzo era troppo alto e non poteva mettersi nei casini così. Era sciocco, ma non fino a quei livelli e nonostante l'amore non riusciva proprio a dire: "chissene frega, andrò a vivere sotto un ponte".
Se poi disgraziatamente non avesse vinto nemmeno la giornata con Kai, sarebbe definitamente morto tra le lacrime.
Rimuginava sulla possibilità di andare a vivere sotto un ponte mentre preparava un caffè macchiato a una ragazza con addosso degli occhiali dalla montatura nera e grande, nonostante il suo viso fosse piccolo e finisse con una perfetta v-line. 
Le porse il bicchiere con un sorriso, nonostante il suo umore fosse sotto le suole delle sue scarpe e gli occhi facessero ancora male per le lacrime che aveva versato giusto, giusto la notte precedente.
Quel giorno pioveva a dirotto e quella era stata una delle poche persone a entrate nella caffetteria. 
Decise dunque di pulire i tavoli e dare una passata con il mocio al pavimento dell'entrata, così da renderlo più pulito viste varie impronte di scarpe e fango che i clienti avevano portato dentro.

Dopo aver lucidato l'ultimo tavolo, la porta del locale si aprì con un tintinnio leggero del campanellino posto proprio sullo stipite di essa. 
Chanyeol si girò e notò un ragazzo poco più basso di lui, imbacuccato come un eschimese.
Cappellino nero sulla testa, frangetta castana sulla fronte e occhialoni grandissimi, scuri, impenetrabili. Una grande sciarpa nera gli nascondeva metà faccia, mentre il cappotto grigio scuro gli arrivava fino a sotto la vita. 
"Oh scusa, ho sporcato il pavimento!" disse questo con la voce roca, forse per colpa della sciarpa. 
"Nessun problema, pulirò dopo! In fondo il pavimento è fatto per essere sporcato!"
Sorrise come al solito, dimenticandosi per un attimo di tutti i suoi problemi. Quello era il suo lavoro e non poteva di certo comportarsi male.
Si avviò dietro il bancone e si lavò le mani dando di nuovo un'occhiata gentile al ragazzo.
"Cosa vuoi ordinare?" domandò asciugandosi le mani, mentre l'altro si guardava intorno.
"Puoi farmi un Bubble Tea alla fragola?" 
"Mmm? Certo... ma con questo freddo? Sembri patirlo molto..."

L'altro sorrise, anche se Chanyeol lo poté intravedere poco data la sciarpa che toglieva metà visuale.
Pareva comunque un sorriso dolce, naturale, ma allo stesso tempo particolare. Gli sembrava di averlo già visto da qualche parte.
"Sì sono un tipo molto freddoloso... ma questo è per mio fratello che ha preso un voto alto in un test a scuola... lui ne va matto in qualsiasi stagione".

Chanyeol annuì preparando il Bubble Tea nel modo migliore che sapesse fare.
Ci mise più tempo possibile, tentando di fare tutto con calma per far sì che il risultato fosse ottimo.
Come diceva sempre il suo datore di lavoro, meglio fare le cose con calma e bene, che farle velocemente ma da schifo. 

"Ecco qui! Scusa se ci ho messo tanto, ma sono un tipo preciso." disse appoggiando sul bancone il bicchiere chiuso con un tappo giallo e sopra una cannuccia in una bustina.
"Nessun problema."

Il ragazzo pagò e prese il tutto, lasciando di nuovo un sorriso a Chanyeol che si inchinò di poco per salutarlo.
Nonostante i pensieri tristi, quel piccolo incontro sembrava che lo avesse riportato in vita, tanto che smise per il resto della giornata di pensare a Kai e al suo concerto.

 
**


"Luhan che accidenti ci fai qui?" gridò Kris in preda al panico, quando il suo fratellino di appena sedici anni si presentò alla sua porta con un grosso sorriso luminoso sul volto.
"Non si saluta, gē?!" rispose l'altro entrando in casa con appresso una valigia enorme, troppo grande per capire che quella non era una visita di pochi giorni.
"Luhan... che cosa ci fai qua?!"
"Ma come... mamma te l'aveva detto che mi sarei trasferito per seguire la scuola qui..." rispose il minore dei due fratelli Wu, biondo anche lui nonostante la giovane età.
"Mamma mi ha detto che avevi intenzione di farlo, ma io le avevo espressamente detto che sei troppo giovane e io non posso badare a te, cacchio!"
"Non sono piccolo e non ti starò tra i piedi, se è questo quello che pensi... mamma e papà mi hanno già iscritto nella stessa scuola superiore che hai frequentato al tempo... e conosco già un amico, ti ricordi Sehun?" 

Kris annuì sospirando, passandosi poi le mani tra i capelli.
Perché i suoi genitori lo avevano messo in questa situazione? Non era possibile che Luhan avesse preso un aereo e fosse lì, in casa sua, con una valigia grande quanto un armadio. 
Prese il telefono e attese che la chiamata fosse inoltrata.
"Oh, Yi Fan! Tutto bene?" domandò sua madre come se nulla fosse.
"Certo mamma... tutto perfetto! Qui c'è il sole, l'università è perfetta, il lavoro non manca e Luhan è seduto sul divano di casa mia..."
"Oh bene! Il viaggio è stato rapido allora! Sta bene? Ha mangiato? Mi raccomando fallo studiare..."
"MAMMA??! TI AVEVO DETTO DI NO!"
"Ma Yi Fan! Tu hai avuto la possibilità di studiare lì e farti nuove amicizie, perché tuo fratello non può fare lo stesso? E poi voleva rivedere Sehun e qui non stava bene, non fare il prepotente..."
"Mamma... sii ragionevole..."
"No Yi Fan, sii tu ragionevole e comportati da fratello maggiore. Ti manderò dei soldi per le necessità di Luhan e per la casa. Passami tuo fratello ora..."

Kris alzò gli occhi al cielo, chiedendosi perché sua madre non fosse come tutte le altre madri. Severa, dittatrice, che negava sempre tutto.
No sua madre era l'opposto, sempre a dire sì a tutti i capricci di Luhan. 
Questo perché Luhan era arrivato senza che nessuno lo aspettasse, quando in realtà sua madre in qualche modo non avrebbe più potuto avere dei figli. 
Per questo il minore era sempre stato trattato come un piccolo miracolo.
Sì, un miracolo stronzo.

"La mamma ti saluta tanto..." disse il minore mettendo il telefono sul tavolo.
In un attimo, prima che Kris potesse dire o fare qualcosa, Luhan lo aveva già abbracciato.
"Mi sei mancato gē..." disse respirando contro il suo petto, vista la sua scarsa altezza.
"Anche tu sgorbio... ma vedi di comportarti bene o ti rispedisco in Cina con un volo diretto... ossia il mio piede!"
Ovviamente scherzava.
Kris scherzava sempre con Luhan perché lui era il suo piccolo fratellino e non poteva adorare una persona più di quanto adorasse lui. 
Forse solo Chanyeol... ma quello era un altro discorso.
Un discorso davvero troppo contorto.
 
**
 

Luhan era un ragazzo dolce e simpatico, oltre che gentile ed educato. In quella casa poteva solo essere la normalità fatta in persona, visto che Chanyeol non faceva altro che cantare canzoni di Kai con un asciugamano in vita e tutto il resto del corpo completamente nudo, usando poi una spazzola - o spazzolino - come microfono. Kris poi non era di certo messo meglio, visto che girava con libri in mano, telefoni che squillavano per motivi vari nelle tasche dei pantaloni, per non parlare delle velate imprecazioni che arrivavano dalla sua camera quando i computer non collaboravano.
Luhan era dunque un angelo sceso sulla terra che, oltre a sistemare casa e preparare i pasti per quei due rimbambiti, andava persino a scuola e, senza nemmeno metterci molto, aveva già un gruppetto di amici che giravano con lui.
Erano già passate due settimane e la fine di ottobre era ormai alle porte. 
La data per comprare i biglietti si faceva sempre più vicina e con essa pure la depressione di Chanyeol.
Più che cantare come una fan in calore, in quel giorni pareva un drogato a corto di roba. Osceno da vedere e pure da sentire, visto che per colpa dei singhiozzi la voce si incrinava e le lacrime lo facevano quasi annegare. Per non parlare del continuo tirare su con il naso, che mandava in crisi Kris - il quale aveva tentato di ucciderlo più volte negli ultimi due giorni.

Quella mattina, Luhan insieme a Sehun, Jongdae e Minseok - gli ultimi due erano amici di Sehun e "chi è amico di Sehun è amico nostro" secondo Jongdae - era stato convinto a marinare la scuola per passare una giornata in totale relax.
Ovviamente Luhan non era d'accordo, ma non poteva proprio dire di no al faccino tenero di Sehun. 
Si conoscevano dai tempi delle medie, dove Sehun aveva iniziato a prenderlo in giro per il suo aspetto da "femminuccia". Luhan naturalmente lo aveva preso a pugni dopo il terzo "perché non hai messo la gonna?" ed era finito dal preside giusto, giusto il primo giorno di scuola. 
Da quel momento, nessuno sa il perché o il per come, ma Luhan e Sehun erano diventati inseparabili, tanto che, quando il cinese aveva comunicato all'amico la sua partenza per tornare in Patria, Sehun non gli aveva rivolto la parola per almeno due giorni.
Poi aveva urlato e pianto chiendedo a Luhan di non partire ma, come era prevedibile, Luhan non aveva potuto trattenersi oltre in Corea. 
Il suo primo anno di liceo quindi, lo aveva passato in Cina, circondato da persone ormai sconosciute per lui, anche se erano suoi amici dell'elementari o dell'asilo.
Niente di quello che c'era a Shanghai gli interessava più e i suoi genitori avevano compreso che se volevano vedere il loro secondo genito felice e laureato, avrebbero dovuto rispedirlo in Corea dal fratello maggiore.
Sehun era al settimo cielo appena aveva appreso la notizia, ossia esattamente tre mesi prima dell'effettivo arrivo.
I due infatti si sentivano ogni giorno, senza mai avere un segno di cedimento o altro. Erano sempre attenti a non fare tardi per la loro chiamata serale e ogni volta avevano sempre qualcosa di nuovo da raccontarsi.
La verità era che Luhan nutriva un sentimento decisamente più profondo per l'amico, ma come tutti sanno, da qualle parti se sei diverso e provi qualcosa per un tuo amico, tienitelo per te che campi cent'anni, quindi aveva inghiottito il rospo e con il sorriso sulle labbra era tornato da Sehun.

"Luhan lo bevi quel bubble tea o vuoi che te lo finisca io?" disse la voce seriosa di Sehun, con il suo secondo bicchiedere di quell'intruglio tra le mani.
Il biondo gli fece una smorfia e prese un grosso sorso dalla sua cannuccia, sentendo il dolce sapore della pesca andargli giù per la gola e rimpirgli lo stomaco.
Jongdae aveva optato per una cola mentre Minseok per un'aranciata. I due stavano confabulando sul prossimo concerto di Kai e del fatto che entrambi avevano i biglietti della fossa. Sarebbero arrivati lì all'alba per buttarsi sulle trasnesse e non schiodarsi più.
Sehun aveva sbuffato, riprendendo a bere il suo bubble tea senza dire nulla, mentre Luhan si era unito alla conversazione.
"Anche l'amico di mio fratello è fissato con Kai. A me le sue canzoni non dispacciono, ma ha una pronuncia cinese oscena! Dovrebbero fargli delle ripetizioni."
"Però è figo..." rispose Minseok sorridendo leggermente, andando subito a coprirsi la faccia con la destra per nascondere il rossore delle sue guance piene, che lo facevano assomigliare a un criceto con il cibo nascosto in bocca.
"Sarà, ma se sbagli pronuncia fai una figuraccia" continuò Luhan lasciando il suo bicchiere vuoto sul tavolino davanti a sé.

Si erano fermati al bar dove lavorava Chanyeol, che a quell'ora era a lezione quindi nessuno avrebbe potuto beccarli e capire quindi che non erano dove avrebbero dovuto essere, a scuola.
Avevano optato per un tavolino un po' lontano dall'entrata, così da evitare gli spifferi che provenivano dalla porta che veniva aperta, beandosi così del tepore dei riscaldamenti accesi.
Fuori tirava vento ma per fortuna non aveva intenzione di piovere, almeno per quel giorno. In compenso faceva comunque freddo.

"Parlare cinese per un coreano non è per niente facile, dovresti almeno notare l'impegno".
Sehun aveva detto quelle parole con una nota di astio, o almeno Luhan aveva notato il tono scuro e più piatto del solito, cosa che non usava mai con lui, nemmeno quando era arrabbiato per i fatti suoi.
Il biondo ci rimase male e non lo nascose. Infatti si imbronciò sulla sedia e non pronunciò nessun'altra parola, lasciando quindi il compito di animare la giornata a Jongdae e Minseok.
I due però non sapevano proprio che fare per sistemare quella crepa che si era creata tra Luhan e Sehun, così il tempo passò e senza rendersene conto arrivò l'ora del pranzo.
Chanyeol sarebbe arrivato al bar sicuramente verso quell'ora, quindi i ragazzi si alzarono e, dopo aver pagato, uscirono prendendo vie secondarie, cercando di evitare gli sguardi severi delle persone che li fissavano con insistenza.
Uscire con le divise scolastiche non era stata una buona idea.
Si nascosero in un Mc Donald e mangiarono in silenzio, a volte interrotto da qualche battuta di Jongdae e risatina di Minseok, ma nulla di più.

Le ore passarono ancora e dopo una passeggiata lunghissima arrivò così il momento di tornarsene a casa, senza destare tanti sospetti.
Jongdae e Minseok preserono insieme un pullman che li avrebbe portati a casa in cinque minuti, mentre Luhan aveva preferito farsela a piedi. Sehun non aveva spiccicato parola, ma alla fine si era messo a seguire Luhan.
Arrivarono dopo ben venti minuti davanti al condominio dove abitava Luhan da almeno due settimane.
Rimasero lì davanti senza sapere che fare quando il biondo abbassò lo sguardo stringendo tra le mani la chiave d'ingresso.
"Scusa..." disse in cinese.
Forse perché preso dalla malinconia, o forse perché detto in quel modo le scuse gli sembravano ancora più vere e sentite, ma naturalmente non poteva pretendere che Sehun capisse al volo.
Guardandolo subito dopo infatti, notò il  suo sguardo corrucciato in una smorfia strana. 
No, non aveva proprio capito nulla.
"Scusa..." disse di nuovo e stavolta il più alto comprese e sospirò.
"Scusami tu... il cinese è davvero una lingua difficile..."
"Già..."

Nonostante questo però, il cuore di Luhan faceva ancora male.
Anche se si erano scusati, anche se aveva ricevuto qualche pacca da Sehun e il suo solito sorrisino laterale - che lo mandava in brodo di giuggiole tutte le volte, ma questo era un altro discorso - nonostante tutto questo, Luhan aveva varcato la porta di casa con una faccia cadaverica e la voglia di piangere bloccata agli angoli degli occhi.
Kris non era ancora tornato e nemmeno Chanyeol pareva all'orizzonte, quindi si ritirò in camera e si lasciò cadere sul letto, scoppiando in un pianto liberatorio.

 
**


Il ragazzo imbacuccato fino al naso fece capolino quello stesso pomeriggio, nel bar dove lavorava Chanyeol. 
Stavolta si sedette a un tavolo dopo aver ordinato un cappuccino con cannella.
Chanyeol lo osservò di tanto in tanto, senza sapere nemmeno lui il perché.
Di solito non si interessava ai clienti,  nemmeno a quelli soli che sedevano al tavolo come lo sconosciuto. 
Ma lui pareva avere qualcosa di strano. Non sapeva cosa e nemmeno aveva perso tempo a chiederselo.
Si avvicinò qualche minuto dopo, posanto con gentilezza il piattino, con sopra una tazza gialla, sul tavolo al quale era seduto il ragazzo, il quale era intento a leggere un libro - come facesse a vederci con quegli occhiali scuri proprio non riusciva a capirlo.
"Grazie" rispose prontamente il giovane, posando il libro sul tavolo, mostrando così a Chanyeol la copertina di "Harry Potter e i Doni della Morte".
"Prego... bello quel libro! Il mio migliore amico mi ha obbligato a leggerli tutti..." disse Chanyeol con il solito sorriso ebete sulla faccia.
"Sì? Anche mio fratello... infatti è suo e già rompe per riaverlo..."
"Allora buona lettura!" Chanyeol annuì sorridendo di nuovo e poi si avviò verso il bancone, riprendendo a scrutarlo di tanto in tanto. 
Si era levato la cuffietta nera e con la destra aveva scrollato la capigliatura scura un po' ribelle.
Stava mescolando il suo cappuccino con lentezza, nel frattempo riprese il libro con l'altra mano per continuare a leggere, quando "Baby don't cry" di Kai feat. Kyungsoo partì di colpo ad un volume davvero troppo alto.

"MERDA" imprecò Chanyeol più volte, asciugandosi le mani velocemente per poter estrarre l'iphone dalla tasca dei jeans.
Nemmeno si accorse che lo sconosciuto si era voltato di scatto verso di lui.

"Pronto.."
"CHANYEOL-AH!" 
"Dimmi Baekhyun... che vuoi?"

Di nuovo quel rompi scatole del suo "secondo migliore amico", come si definiva lo stesso Baekhyun, comprese le virgolette! 

"QUANDO PRENDERAI I BIGLIETTI PER IL CONCERTO?"
"Io non andrò al concerto Baek... lo sai.."

"COSA?!" urlò talmente tanto che Chanyeol dovette spostare il telefono dall'orecchio "YA! Brutto STUPIDO" riprese alzando il tono ad ogni insulto.
"BAEKHYUN! Non urlare cavolo! Sono al lavoro"
"Chanyeol noi andremo al concerto di Kai va bene??! Il biglietto super costoso non possiamo permettercelo quindi non rompere..."
"NO! O il "One Drive Kai" o niente... lo sai quanto ci tengo Baekhyun..."
"Sì Chanyeol, anche io da piccolo volevo una Barbie che cantava e ci tenevo davvero tantissimo,  ma mia madre ha detto NO e io non l'ho avuta! E guarda un po'? Sono diventato gay lo stesso... questo per farti capire che andrà comunque bene, ok? Kai lo vedrai lo stesso..."

"Sì certo... dietro una trasenna, mentre mille persone mi uccideranno per vederlo e mi manderanno un sacco di maledizioni perché sono alto e mi diranno anche che ho le orecchie a sventola e che farò spaventare Kai... No grazie ci sono già passato."
"Sei uno stupido... tanto ci andremo quindi è inutile..."
"Sì, sì... Ciao Baek"
"CHAN-...!
"

Ma Chanyeol chiuse la chiamata e tolse la suoneria, mandando Baekhyun a quel paese con il pensiero.
Possibile che dovesse rompergli le scatole anche al lavoro?

"Ti piace Kai?" chiese una voce a un passo da lui.
"EH?!" 

Lo sconosciuto si era avvicinato al bancone, la borsa sulle spalle e la cuffietta di nuovo in testa. Forse doveva andare a casa.

"Dicevo... ti piace Kai? Scusa, ho sentito la conversazione..."
Chanyeol tentò di pensare a una risposta sensata, che non lo avesse fatto passare per un deficiente patentato, un fan idiota, un gay depresso, o una ragazzina intrappolata nel corpo di un ragazzo troppo cresciuto... si beh, un gay depresso alla fin fine.
"Ah.. sì beh, Baekhyun urlava come un pazzo quindi era ovvio che sentissi... comunque sì... mi piace..."
E si mandò mentalmente a cagare per la cretinata che aveva appena sparato.

"Anche a me!!! Sai, seguo le notizie da un sito fantastico che si chiama "Charming"... lo conosci?!"
Per poco non gli venne un infarto.

"Ah... davvero... io sì, lo conosco... l'ho fondato io e...  il mio amico,  l'oca pazza che starnazzava prima al telefono, mi aiuta ogni tanto con le notizie, sai quando non posso esserci per il lavoro... però giuro che non sono un sasaeng o altro... io non gli sto mai troppo vicino anche per le foto..."

Il ragazzo sorrise annuendo con forza, mostrando più del dovuto il suo sorriso, di solito nascosto dietro alla grande sciarpa. 
E quel sorriso gli sembrava sempre più conosciuto. 

"Lo immaginavo! Che bello conoscerti! Allora possiamo andare al concerto insieme no? Che ne pensi? Io domani compro i biglietti... li prendo anche per voi? Così andiamo tutti insieme! Non è facile trovare fan maschi di Kai..."
"Oh.." 

Chanyeol esitò.
Aveva detto no a Baekhyun, ma non riusciva a fare lo stesso con quello sconosciuto. Quindi lo ringraziò dandogli l'ok per comprargli i biglietti.
Baekhyun lo avrebbe sicuramente amato.

"Domani ci mettiamo d'accordo, passerò a portarti i biglietti... Non saranno quelli meet & great, ma meglio di nulla! E poi io penso che le tue orecchie siano carine quindi non farti problemi! A Kai piace Pikachu... rendiamoci conto!"
Chayeol sorrise timidamente, sentendo già le guance andargli in fiamme. 
Aveva ascoltato proprio tutta la conversazione!

"Sì... hai ragione... Grazie davvero... em... come ti chiami?"
"Jo... Joy, mi chiamo Joy."

Si strinsero la mano, anche se Chanyeol rimase un secondo stranito per quel nome tanto straniero quanto strambo. Possibile che si chiamasse sul serio così?

"A domani Chanyeol!"

E con un saluto veloce e un piccolo sorriso, Joy scomparve dal locale lasciando Chanyeol senza parole, ma sicuramente super felice.

 
**


Chanyeol era al settimo cielo.
Aveva conosciuto un ragazzo al quale piaceva Kai - oltre a Baekhyun, ma lui non era da considerarsi un vero e proprio ragazzo, contando la quantità di paranoie che gli faceva ogni volta su come aveva lavorato male l'estetista sulle sue unghie "Eww... questa manicure è orrenda!!".
Ok, non avrebbe avuto il biglietto più costoso del mondo, ma alla fine sarebbe arrivato in prima fila e Kai lo avrebbe visto sicuramente, stavolta era disposto a denudarsi per farsi guardare almeno un secondo dal suo idol. 
Kris non aveva fatto altro che sbuffare e sparare sentenze poco carine su Joy - come si fa uno a chiamare Joy poi, ancora non riusciva a comprenderlo.
"Sei un pazzo... e gli credi pure? Domani ti consegnerà una bomba!"
Ma a Chanyeol non interessò un fico secco di quelle strambe idee che l'altro stava architettando nella sua testa, era super felice di aver incontrato Joy e finalmente era uscito dalla sua depressione. 
"Dovresti essere felice per me!" gli aveva gridato Chanyeol facendogli una pernacchia, beccandosi solo altri vari insulti dal biondo. 

Arrivò così il giorno seguente e Chanyeol non stava più nella pelle.
Voleva tenere in mano quel biglietto, e pensare che fino a poco prima non voleva nemmeno andarci a quel concerto!
Peccato però che di Joy non ci fosse stata nemmeno l'ombra per tutta la mattina e persino nel pomeriggio.
Baekhyun continuava a tartassarlo di messaggi per avere le prove di quei biglietti, ma Chanyeol evitava di rispondergli. Era solo una piattola impazzita, non doveva cadere nel suo tranello.
Verso le sei arrivò un gruppetto di ragazze, tutte felice e urlanti come al solito. Ordinarono dei gelati e si misero sedute ad uno dei tavoli più vicini al bancone, per spiare Chayeol naturalmente e le sue "orecchie adorabili", come aveva detto una sottovoce - o almeno ci aveva provato!
In quel momento, un fattorino entrò nel bar con in mano una busta rigida.
Si avvicinò al bancone e guardò il ragazzo, fissando poi un documento.

"Chanyeol?" chiese scrutando di nuovo il giovane
"Sì sono io.."
"Firmi qui"

Passò un tablet e una penna apposta e Chanyeol tentò invano di fare una firma decente, anche se il touch era difettoso e sembrava più la firma di un bambino delle elementari!

"Tenga, buona giornata"

Chanyeol prese la busta tra le mani, prima che cadesse a terra data la fretta del fattorino, e come era entrato, a grandi falcate uscì dal bar.
Guardò la busta e subito dopo iniziò ad aprirla, sentendo gli occhi delle ragazze puntati su di lui.
Guardò all'interno dopo aver tagliato la parte laterale, ma non riuscendo a vedere nulla, fece cadere il contenuto sul bancone.
"OMMIOODDIO!" gridò una delle ragazze alzandosi in piedi.
Ma Chanyeol neanche ci fece caso. 
In quel momento non vedeva altro che se stesso, il bancone e quelli che avevano l'aria di essere due biglietti per il meet & great di Kai.
Due biglietti gialli, con delle decorazioni nere, che parevano delle foglie con fiori e rami, mentre nel centro spiccava la scritta in corsivo "KAI - Seoul Super Concert // One Drive Kai".
Si erano dati da fare per quei dieci biglietti.
Ma, COME DIAVOLO LI AVEVA AVUTI?
Si rese conto in quel momento di un cartoncino giallo con scritto qualcosa.
Lo prese tra le mani, che tremavano un po' troppo, cercando di leggere con attenzione.

"Ciao Chanyeol. Avrei voluto portarti i biglietti di persona, ma se fossi entrato sicuramente le ragazze mi avrebbero riconosciuto, quindi ho trovato un fattorino di passaggio e l'ho pagato affinchè ti portasse la busta al posto mio.
Scusami per la farsa di Joy... non volevo spaventarti ecco, ma... non potevo di certo presentarmi con Jongin, giusto? Non mi avresti creduto o peggio, saresti morto o altro...
Ti regalo questi biglietti perché sei simpatico e carino e perché il tuo blog è bellissimo, mi difendi sempre... Sì, ok... sono scuse banali, ma in te ho visto davvero un bravo ragazzo e meritavi di avere quei biglietti... Saluta il tuo amico Baekhyun! E digli di non urlare troppo che fa male...

Jongin, aka KAI."


Encefalogramma piatto.

 
**


Se ne stavano seduti sul divano di casa, Chanyeol, Baekhyun, Kris, Luhan e Sehun. I due ragazzi più piccoli in realtà non volevano stare in quella stanza piena di gente fuori di testa, ma Kris li aveva obbligati a rimanere. Oltretutto, non gli piaceva che il suo fratellino stesse chiuso in camera con quel ragazzo dallo sguardo da tonno agonizzante - manco sapeva come poteva essere un tonno agonizzante, ma sicuramente ci somigliava!
Tutti e quattro, fissavano i due biglietti "One Drive Kai" che Chanyeol aveva messo sul tavolino di fronte a loro. 
Era ovvio che dopo nemmeno due minuti che li aveva ricevuti, avesse fatto il giro di telefonate a Kris e Baekhyun, prendendosi mille insulti dal primo e pure dal secondo, ma Baekhyun lo fece più per l'emozione e l'odio che provava - aveva visto Kai per la miseria! Doveva odiarlo a priori!

"Quindi... Kai in persona ti avrebbe regalato questi biglietti che costano quasi come il tuo stipendio di un mese... perché... sei carino?!" domandò Kris con una punta di ironia.
Ma Chanyeol, ovviamente, non aveva afferrato la frecciatina e così annuì energicamente sorridendo come un ebete.
Se avesse continuato a sorrisedere così, prima o poi la faccia gli si sarebbe rotta in due pezzi!
"SIIII LEGGI QUI! LEGGI KRIS!! AKA KAI! ERA LUI! MA POI CHI VUOI CHE MI REGALEREBBE DUE BIGLIETTI SIMILI???!"
Effettivamente i vari indizzi portavano tutti ad una conclusione sola.
Il fatto che fosse sempre tutto imbacuccato, che si fosse presentato subito dopo aver capito che Chanyeol era un suo fan, ma non solo, era il creatore del blog ufficiale di Kai. Il nome inventato e il non presentarsi all'incontro per dare i biglietti... tutto tornava. Tutto faceva presagire che quello sconosciuto fosse davvero Kai in persona.
"CHANYEOL TU HAI LE ORECCHIE MAGICHE! QUELLE PARABOLE PORTANO FORTUNA! NON TI PRENDERO' MAI PIU' IN GIRO CHANYEOL! MAI MAI MAI!" e mentre Baekhyun continuava a calcare il MAI stritolando Chanyeol e strusciando la guancia contro quella dell'altro, Kris iniziò a stringere i pugni e sbuffare.

"Smettetela di fare i deficienti!!!" disse a denti stretti, ma gli altri due non lo calcolarono troppo. Erano già finiti a parlare su cosa avrebbero fatto se uno di loro avesse vinto la possibilità di passare la giornata con Kai.
"Se ti ha dato quei biglietti, vorrà farti vincere..." disse la voce di Sehun.

Ma allora sa parlare! Pensò Kris fissandolo con sguardo glaciale.
Il più piccolo restituì lo sguardo, facendogli poi una smorfia velata, che forse solo Kris notò.
Marmocchio insolente...
"Ma non può... verrà estratto al momento da Kai quindi non potrebbe truccare la cosa nemmeno se volesse..."
E mentre diceva questo, Chanyeol sentiva il cuore spaccarsi in mille pezzi.
Aveva parlato con Kai a meno di venti centimetri di distanza. 
Gli aveva servito un bubble tea e poi un cappuccino... si erano addirittura messi a parlare di Harry Potter, oltre alla figura di merda colossale di "Baby don't cry" come suoneria! Degna di una fan tristemente innamorata del suo idolo.
Glieli aveva regalati per pena e perché, probabilmente, nessuno li aveva comprati.

"Chanyeol non sei felice? Anche se non vincerai entrerai prima di tutti e potrai assistere alle prove! In qualsiasi caso avrai il posto davanti assicurato! Sono così felice per te." 
Il gigante guardò il piccolo Luhan sorridere come un bambino e non riuscì ad evitare di abbracciarlo forte, sentendo l'altro ridacchiare e stringerlo a sua volta.
Kris iniziò a gridare qualcosa tipo "non schiacciare mio il fratello" poi "lascialo scimmia" e "ti taglio le orecchie così Kai non ti guarderà più" mentre in pochi si accorsero della mano di Sehun stretta attorno alla maglietta di Luhan. Naturalmente solo Baekhyun e la sua vista a raggi x!

Luhan e Sehun lasciarono il gruppo poco dopo, diretti in biblioteca a studiare per un test della settimana successiva. 
Kris era rimasto seduto sul divano a contemplare il soffitto insieme a Baekhyun, mentre Chanyeol aveva portato i biglietti nella sua stanza.

"Non ha ancora capito?" chiese Baekhyun sottovoce, controllando la porta che conduceva alle camere.
"No..." rispose con tono piatto il biondo, senza smettere di fissare il soffitto
"Ma se tu magari glielo dicessi..."
"Sei scemo?!"
"Non ti scaldare mongolo... lo dico solo per te."
"Già... ma non importa."
"KRISSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSS AIUTOOOOOOOOOOOOOOO"

In un lampo il biondo era già alzato e diretto alla camera di Chanyeol, il quale era bloccato sul letto con una ciabatta tra le mani e la faccia terrorizzata.
"Che diavolo urli!" gridò Kris guardando l'altro.
"UCCIDILO!" gridò di nuovo Chanyeol, indicando stavolta verso il pavimento, poco lontano da Kris.
"YAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH"

In un balzo Kris era già sul letto insieme a Chanyeol, nel tentativo di nascondersi dietro di lui.
"Che cazzo fai?"
"Io non lo ammazzo quello schifo"
"Ma diavolo Kris! Sei più grande di me!"
"Che cavolo centra?!"
"E sei un gigante!"
"Brutto pirla lo sei anche tu!"
"Non mi spingere!!!"

"Si può sapere che cazzo fate?" entrambi i ragazzi si voltarono verso Baekhyun, appoggiato allo stipide della porta.
"Sembrate due gay..."
"EHI!" gridò Kris 
"Uccidilo Baek..."

Baekhyun voltò lo sguardo verso il pavimento, notando un piccolo bruco peloso.
"OH MA CHE AMORE!" disse il castano prendendo un foglio di carta dalla scrivania, tirando su il mostro assassino.
"Ti porto in terrazzo mio piccolo amico."

E dopo aver lanciato uno sguardo d'intesa con Kris, uscì dalla camera chiudendo la porta.
I due giganti si guardarono ancora un attimo preoccupati, scoppiando poi a ridere come idioti. 
Finirono seduti sul letto, ancora con le lacrime agli occhi, quando Kris si avvicinò un po' troppo a Chanyeol, a causa di un abbraccio troppo affettuoso da parte dell'altro.
Finirono per fissarsi per alcuni secondi che parvero quasi minuti interminabili.
Kris si diede dell'idiota più volte perché, cacchio, non era mai stato così vicino a Chanyeol e, cacchio, quanto era bello? 

Porca puttana adesso lo bacio... adesso... adesso

"Kris... hai la ricrescita!"
"Grrrrrrrrrrrrrrrr!"
"Che c'è? no no fermo i cuscini no!! KRIS!! BAKEHYUN AIUTO!"

No, non poteva essersi innamorato di un idiota!
E invece...
era successo.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** One Drive 2 ***


Il tempo passava lentamente, talmente lentamente che Chanyeol non riusciva a stare fermo un attimo. Continuava a fissare l'orogologio, maledendo il povero oggetto per non "far passare il tempo più velocemente".
Chanyeol era fuori di sé dalla contentezza per aver avuto quei biglietti. Anche se Kai non era più passato al bar da quel famoso giorno, continuava a pensare che comunque, lui lo aveva visto, ci aveva parlato. 
Sì, aveva avuto la possibilità di parlarci durante le varie sessioni di autografi. Ma quelle che aveva ricevuto in quei momenti erano le solite frasi che Kai dedicava ai suoi fan.

Lui aveva avuto di più.
Aveva avuto il vero Jongin davanti ai suoi occhi, che leggeva Harry Potter, che pensava al suo fratellino, che stava da solo, in giro per Seoul per fare le cose che un semplice ragazzo vorrebbe fare.
Era il 15 novembre e mancavano solo cinque giorni al concerto.
Ogni tanto guardava il suo biglietto - Baekhyun il suo lo aveva già messo in un posto sicuro - per rendersi conto che tutto quello era vero, che stava accadendo sul serio, che non era un sogno.
Sembrava tutto così assurdo, ma alla fine era accaduto. 
In quelle settimane aveva passato più tempo del dovuto al bar, sui libri, in università, tanto da ricorrere a dosi massicce di caffé per evitare di crollare.
Kris ci aveva provato a farlo ragionare ma Chanyeol non riusciva a fermarsi. 
Più tempo spendeva a fare qualsiasi attività, più il tempo sarebbe passato velocemente, più il suo cervello avrebbe evitato di friggere per colpa di Kai.
Non faceva altro che pensarci e quello gli era parso il modo migliore per smettere.
Preso com'era dalle sue fantasie, non si era reso conto che Kris era finalmente tornato a casa. 
Fu infatti risvegliato dallo sbattere della porta stranamente potente. Si alzò dal divano guardando l'amico biondo con occhi gelidi.
Kris sembrava non reggersi nemmeno in piedi e questo gli fece intuire che, forse, aveva esagerato con i drink. 
Non era strano che Kris uscisse con amici a bere, ma raramente tornava a casa con lo sguardo da zombie. 

"Sono le tre del mattino razza di cretino" gridò a denti stretti Chanyeol "Che cavolo sbatti la por-"
Le parole gli morirono in gola.

In una frazione di secondo Kris si era avventato su di lui, spingendolo sul divano, sbattendo le sue labbra contro quelle dell'altro.
Il cervello si era spento.
La testa era leggera.
Il cuore batteva talmente forte che pareva volesse scappare.
Chanyeol era completamente esterrefatto da quel gesto, completamente bloccato da quel tocco morbido e irruento.
Le mani di Kris attaccate ai suoi fianchi, strette in una morsa forte, decisa. Gelide e veloci avanzavano verso la sua schiena, sotto la maglietta, dritte verso i pettorali.
Chanyeol era ancora fermo contro il divano incapace di reagire. 
Gli occhi sgranati e il fiato bloccato mentre la lingua di Kris si infilava nella sua bocca, facendolo tremare.

Un brivido forte.

Un brivido caldo, freddo, tremendo, spaventoso ma... anche piacevole.
Le mani di Chanyeol corsero verso il petto di Kris e, senza pensarci, lo spinse con forza facendolo ribaltare oltre il divano. 
Si alzò a stento da quel divano, la maglietta completamente alzata fino al petto, i capelli arruffati e le labbra gonfie, mentre tentava di far rallentare il suo cuore. 

Kris era completamente stupefatto.
Rimase immobile sul pavimento, le braccia tese per tenere il tronco alzato, lo sguardo triste, di chi sapeva di aver commesso un grave errore. 
Con gli occhi ofuscati probabilmente dall'alcool, Kris guardava Chanyeol, che lentamente si sistemava la maglietta, guardava a destra e sinistra come per cercare qualcosa o semplicemente per evitare lo sguardo di Kris. 
Il biondo avrebbe voluto parlargli, ma le parole non volevano uscire.
Chanyeol daltro canto non aspettò che l'altro riuscisse a biascicare qualcosa. Cos'avrebbe potuto dirgli tanto? Era ovvio che Kris non sarebbe riuscito a dire chissà quale frase fatta, conciato com'era.
Se ne andò semplicemente in camera sua, chiudendosi dentro a chiave e rimanendo appoggiato alla porta, fissando il vuoto.
Si toccò le labbra che fino a poco prima erano state agganciate a quelle del suo migliore amico.

E il cuore riprese a correre veloce, come se stesse facendo una gara verso una meta sconosciuta.

Merda...

 
**


Era steso su quel pavimento lucido mentre intorno a lui regnava il silenzio.
La musica era finita e si era dimenticato di mettere la ripetizione, ma non aveva voglia di alzarsi e sistemare il tutto.
Non aveva voglia di fare nulla se non rimanere li straiato a fissare il soffito, la ragnatela nell'angolo destro che ogni volta non veniva eliminata dalle donne delle pulizie, e le ragazze dell'agenzia si lagnavano sempre.
Le luci sopra di lui erano fastidiose, ma, sempre per il fatto che non avesse la minima voglia di alzarsi, continuava a fissarle, sentendo gli occhi quasi lacrimare per lo sforzo.
La porta della sala prove si aprì in quel momento, e qualcuno con passo lento e leggero si avvicinò a lui.
Un rimbombo leggero fece capire a Kai che la porta si era chiusa, mentre la figura della persona appena entrata, si era seduta di fianco a lui.
Sapeva chi era.
Avrebbe potuto riconoscere quei passi in qualsiasi momento, come il profumo che in quel momento gli invadeva i polmoni.
Poison di Dior.
Perché un uomo avrebbe dovrebbe mettersi un profumo del genere poi, proprio non lo concepiva.
Era forte, deciso, stranamente pungente all'inizio, quasi avvolgente nonostante non lo avesse lui addosso. 

Kai si tirò su con lentezza, mettendosi seduto e fissando gli specchi davanti a sé. 
Kyungsoo non era mai stato così bello.
Indossava una semplice tuta bianca con dei bordi neri sui lati. I capelli scuri erano arruffati e le labbra a cuore più gonfie del solito. Pareva stanco, visto le borse sotto gli occhi più accentuate che mai.

Kai voltò lo sguardo, fissando sul serio quello del suo "amico".
Amico.
Una parola che vuole dire tutto, ma che per lui non voleva dire proprio nulla.

Kyungsoo era sì un suo amico, da sempre praticamente. Era diventato famoso prima di lui, nonostante avessero cercato di passare le audizioni insieme.
Kai però aveva ricevuto molto più successo di Kyungsoo, nonostante la voce dell'altro fosse decisamente migliore.
Ma le fan questo non lo capivano.
Loro vedevano solo quello che non esisteva. Vedevano la bellezza di Kai ma non vedeva quella di Kyungsoo. Una bellezza decisamente migliore, vera, semplice, pura, che non aveva bisogno di chissà quale trucco o parrucco per venire fuori.

Le fan vedevano la bravusa nel ballo di Kai, ma non capivano che quella era pressoché inutile se Kyungsoo cantava, se Kyungsoo intonava anche solo un semplice ritornello di una canzone di un cartone animato.
La voce di Kyungsoo era bella, dolce, potente, semplicemente perfetta per qualsiasi cosa.
Avevano fatto un sacco di duetti insieme, ma alla fin fine erano sempre diventati dei veri must solo per la presenza di Kai.
Le vendite di Kyungsoo non erano mai state altissime, ma da quando Kai aveva debuttato erano arrivate al limite minimo. 
Avevano provato con le collaborazioni, puntando anche sulla loro amicizia eterna che i due avevano esternato più e più volte.
Eppure nulla era servito.
Kai era rimasto al top dei top, mentre Kyungsoo piano piano scomparso dai palchi, dall'agenzia stessa.
Kyungsoo però non pareva arrabbiato per questo. Nonostante tutti sapessero il perché del suo flop, lui non se l'era mai presa con Kai, con il suo Jongin, con il suo migliore amico.
Kai però sì.
Kai era arrabbiato con sé stesso, con le sue fan, con l'agenzia che non sapeva fare il proprio lavoro. Voleva dare tutta la sua fama a Kyungsoo, vederlo brillare e ridere felice davanti a una folla immensa, come quelle a cui era abituato lui da quando aveva debuttato.

"Non ti starai ammazzando vero? Penso che le coreografie ormai facciano parte del tuo DNA..." disse Kyungsoo, lasciando che un timido sorriso continuasse a esistere sulle sue labbra a cuore.

Kai si perse completamente in quel sorriso, spostando poi lo sguardo verso il pavimento, per evitare che l'altro si accorgesse del rossore sulle sue guance.
Rimasero in silenzio per un po', beandosi della loro compagnia senza dire altro. Ma in realtà entrambi avevano voglia di parlare, di dirsi qualcosa.

"Io vorrei che..." iniziò Kai sospirando subito dopo, maledicendo il suo cuore che batteva pesantemente.
"Non dire nulla Jongin..." rispose subito dopo l'altro, smettendo di sorridere, smettendo di guardarlo.

Un altro silenzio imbarazzante. Jongin si portò una mano tra i capelli, arruffandoli a caso per tirarli via dalla fronte mentre Kyungsoo lo fissava di nascosto dagli specchi.
Entrambi con un peso sul cuore che non riuscivano a eliminare, bloccati da cose che non si potevano dire, ma che entrambi sapevano.

"Perché Kyungsoo?! Perché non possiamo parlarne..." esasperato Kai si alzò piano in piedi, fissando l'altro con tristezza, una tristezza che nessuno aveva mai potuto vedere davvero.
"Lo sai...".
"No, non lo so...".
"Smettila ti prego...".

Kai sospirò pesantemente, la testa aveva iniziato a fargli male.
Il silenzio intorno a loro era pesante e lui non lo sopportava più.
Camminò a destra e sinistra, sbuffando e maledicendo qualcosa a caso, stringendosi i capelli tra le mani mentre Kyungsoo lo fissava con sguardo serio.
Nessuna traccia del suo sorriso.

"TU NON CAPISCI!" gridò a quel punto.
La sua voce rimbombò per la stanza, si scontrò con le pareti e continuò a esistere nella testa di Kyungsoo, per nulla preoccupato di quel comportamento, per nulla impaurito dalla voce arrabbiata dell'amico.
Negò semplicemente, alzandosi anche lui, rimanendo a fissare gli occhi tristi e pieni di rabbia di Kai. 

"No, sei tu che non capisci..." rispose con tono piatto, leggero, semplice "Devi smetterla di pensarci...".
"Come puoi chiedermi di smetterla? Come puoi pensare che io smette di amarti dall'oggi al domani?! Cazzo Kyungsoo... che diavolo è cambiato?! Cosa ho fatto?!".
"Non ti ho detto di non amarmi Jongin!" gridò l'altro sospirando "Ti ho detto che non possiamo... non puoi pensare di dividerti sempre con me. Io voglio lasciare per il bene di tutti. Voglio che questo tuo concerto sia l'ultimo per me per il tuo bene".
"Quante cazzate che spari... sei così fottutamente ottuso Kyungsoo! Io ti sto rovinando non tu! Se tu lasci io mi riterrò il responsabile di tutto questo! Lascerò anche io lo capisci?!"
"Non puoi... è inutile che ci pensi... il tuo contratto non lo puoi bloccare...".

Kai sorrise.
Il solito sorriso strafottente che in molti avrebbero voluto vedere almeno una volta. 
Ma Kyungsoo non lo sopportava quel suo lato, quel Kai inventato dall'agenzia, qualla parte di Jongin che non gli apparteneva.

"Io posso fare quello che mi pare... se decido di non fare più nulla voglio vedere come potranno obbligarmi... inizierò proprio da questo concerto sai? Non mi presenterò".

I grandi occhi di Kyungsoo si aprirono ancora di più, lasciandolo completamente basito.
Davvero stava pensando di fare una cosa del genere? Era davvero tentato di commettere un errore simile?

"Tu sei solo un bambino capriccioso! Hanno ragione gli anti! Hanno ragione i giornalisti! Quando non puoi avere qualcosa diventi uno stronzo! E io che ti ho sempre difeso! Io che ho sempre preso le tue parti! Sei un fottuto bambino!!".

Jongin sentì il mondo crollargli.
Kyungsoo lo guardava con le lacrime pronte a cadere, ma il cuore di Jongin si era spaccato. 
Non batteva più.
Quelle parole se le sarebbe aspettate da chiunque, ma non da lui, non dal suo Kyungsoo. 

"Se è questo quello che pensi di me... allora vattene... vai via e non farti più vedere...".

Kyungsoo impallidì di nuovo, ma ormai il danno era fatto.
Non avrebbe mai voluto dirgli quelle cose. Non avrebbe mai voluto alzare la voce, lasciare che quelle parole prendessero il sopravvento su di lui e scappassero dalla sua bocca.
Lui non ci pensava sul serio. Non credeva a quelle cose. Mai ci aveva creduto perché lui era cresciuto con Jongin, con quel ragazzino tutto sorrisi e ballo.
Cos'aveva fatto?!

"Jongin..." disse impercettibilmente. Ma l'altro si voltò dandogli le spalle.
"Vattene..." 

E Kyungsoo capì.
Aveva superato il limite che Jongin aveva tracciato attorno a sé. 
Lo aveva distrutto.
Gli aveva fatto del male.
Lui.
Il suo migliore amico.
Il suo amante.

 
**


"Cosa è successo tra voi?" gli domandò Luhan quella mattina.

Chanyeol alzò le spalle e continuò a lavare i piatti. Kris invece si era rintanato in camera sua. Non si parlavano da due giorni e Luhan aveva provato più e più volte a farsi dire il motivo, ma nessuno dei due pareva intenzionato a sbilanciarsi più di tanto, anzi, sembrava che gli stessero nascondendo qualcosa. 
Da quando aveva conosciuto Chanyeol, non aveva mai visto lui e Kris litigare una volta. 
Mai, nemmeno da adolescenti, quando i problemi sembrano essere mille e tutti insormontabili.
Luhan voleva davvero capire che cosa li avesse portati a non guardarsi, a non parlarsi nemmeno per dirsi "buon giorno". Sembrano vergognarsi l'uno del l'altro e Luhan avrebbe voluto aiutarli, ma niente sembrava avere successo con loro.
Se ne andò a scuola con mille pensieri in testa, quando notò Sehun proprio incrocio al quale si incontravano sempre.
Alzò un braccio per attirare la sua attenzione e salutarlo, ma appena i suoi occhi incontrarono qualcun'altro vicino al suo amico, si bloccò di colpo abbassando la mano contro il fianco.
Una ragazzina carina gli stava parlando, e ogni tanto sembrava appiccicarsi a lui con interesse, stringendogli la mano, il braccio, mentre Sehun le faceva delle carezze semplici  e le sorrideva.

Le sorrideva.

Luhan quel sorriso lo conosceva bene. Semplice ma adorabile, che al primo impatto lo rendeva completamente un'altra persona.
Sehun, il ragazzo dall'impenetrabile volto serio e pacato, quando sorrideva si illuminava di luce. 
Lo aveva visto poche volte quel sorriso, e ogni volta gli chiedeva di mostrarglielo, di farsi una risata ogni tanto invece di rimanere sempre così serioso.
Ma nulla.
Ora invece quella ragazza, quella sconosciuta - almeno per Luhan - poteva prendersi tutti i sorrisi che desiderava.

Perché?
Perché lei si e lui no?

Non voleva piangere, soprattutto non in mezzo alla strada e non per lui, Sehun, colui che lo aveva fatto piangere anche troppo per i suoi gusti.
Ok, Sehun manco lo sapeva che lui piangeva a causa sua, ma a Luhan non importava.
Decise di cambiare strada. Non poteva tornare a casa o Kris lo avrebbe rispedito a scuola a calci, quindi decise di fermarsi in un bar e rimanerci per tutta la giornata. 
Ne trovò uno poco distante da dove si trovava, appartato al punto giusto. Nessuno fece caso alla sua divisa e, dopo aver ordinato un Bubble Tea alla fragola, si avviò a un dei tavolini più lontani, posando lo zaino a terra. Tirò fuori uno dei libri di scuola e iniziò a leggere delle parti, sorseggiando di tanto in tanto la bevanda.
Il locale era quasi vuoto e silenzioso, quindi Luhan iniziò a perdersi nella lettura, memorizzando le varie parti in poco tempo.
La porta del locale si aprì con uno scampanellio leggero, ma il biondo non si scompose più di tanto. 
Solo quando una persono si sedette davanti a lui alzò lo sguardo per capire chi potesse essere. Gli occhi seri e gelidi di Sehun però lo lasciarono improvvisamente senza fiato.
Come aveva fatto a vederlo? E dov'era la ragazzina appiccicosa? Non voleva vederli amoreggiare davanti a lui.

"Salti la scuola... senza di me?" chiese Sehun alzando un sopracciglio.
Luhan inghiottì a vuoto. Non aveva scuse da utilizzare, e di dirgli la verità non ci aveva pensato nemmeno per un secondo. 
Alzò le spalle continuando a bere il proprio Bubble Tea, attirando così l'attenzione di Sehun su di esso. 
Luhan sapeva che Sehun era un vero e proprio drogato di Bubble Tea, ma solo in quel momento pensò di aver fatto l'errore più grande della sua vita.
Bere un Bubble Tea davanti a Sehun senza avergliene offerto nemmeno un pochino.
Meglio decidere di attraversare in autostrada!

"Cos'è quello..." domandò semplicemente l'altro, con tono piatto e lo stesso sguardo vuoto.
Luhan inghiottì il liquido. "Un Bubble Tea alla fragola...".
Il preferito di Sehun.
"E il mio dov'è..." domandò di nuovo il più alto, il volto sempre più contratto e la voce sempre più rigida.
Luhan alzò di nuovo le spalle ma non riuscì a trattenersi "Forse ce l'ha quella ragazzina con cui eri tutto sorrisi e carezze...".

In quel momento il volto di Sehun fu invaso da un infinità di facce che Luhan non aveva mai visto fare. Espressioni di stupore passarono una dopo l'altra, mentre gli occhi prendevano la forma di due palline enormi e le labbra rimanevano leggermente spalancate per lo stupore.

"Veramente... cioè..." balbettò Sehun, cercando di mantenere un certo contegno.
"Potevi dirmelo che avevi la ragazza..." continuò Luhan, sempre più coraggioso nel lasciarsi sfuggire tutte quelle frasi. Che il Bubble Tae fosse contaminato? 
"Non è la mia ragazza! Sei scemo?!" 
"Cosa?!"

Sehun abbassò lo sguardo mordendosi i denti, cercando di non dire nulla che potesse incasinare tutto. Luhan da parte sua non riusciva a capire che cosa fosse preso al suo amico. Era così brutto parlare di una possibile fidanzata? Se ne vergognava così tanto?

"Sehun oppa scusami" disse una vocina alle spalle di Sehun "... puoi dare questo a Kai?" domandò di nuovo la stessa.
Luhan alzò lo sguardo e incontrò gli occhi di un'altra ragazza, più alta di quella precedente, dagli occhi grandi e il volto piccolo.
Sehun annuì ringraziandola, abbassando il capo più volte per rispetto, mentre lei si scioglieva in sorrisi e ringraziamenti.
Solo quando fu andata via, Luhan sembrò capire.

"Kai?!" disse di colpo "Perché Kai?! Che centra Kai?"
"SSSSSSSSSSSSSSSSSHHHH! Stai zitto o mi farai scoprire"
"Da chi? Siamo solo noi qui dentro..." 

Sehun si morse di nuovo il labbro, guardandosi intorno per evitare di incontrare qualche sguardo sconosciuto.
Erano di nuovo soli in quel bar e questo lo fece calmare.

"Beh... che dire..." continuò Sehun grattandosi distrattamente la testa "em... Kai... cioè... Jongin... è mio... fratello!".
Luhan impallidì completamente. Aprì la bocca per dire qualcosa ma nessuna parola fuoriuscì. Negò con la testa, tentando di fare mente locale, cercando di ricordarsi di un fratello di Sehun, di una persona in più quando andava a casa sua, ma nulla. 
Perché? 
"Fra... fratello?! Che... che COSA?!" quasi gridò.
"SHHHHHHHH smettila di urlare o ti faccio mangiare anche il bicchiere del Bubble Tae... che ancora non mi hai offerto!"
"E mai te lo offrirò! Brutto antipatico stronzo che non mi dice le cose! Sei il fratello di quello la e manco me lo dici! Come hai potuto?! Capisco l'idea di non averlo detto a Chanyeol! Ma io sono... io sono..."

Rimase in silenzio.
Sehun lo guardava mortificato, o guardava il suo Bubble Tea, su questo Luhan non era sicuro. 
Non sapeva che altro dirgli. Non era di certo così arrabbiato da non parlargli più.

"Tu sei il mio migliore amico Luhan... ma non potevo... io davvero... non potevo... oltretutto lui è... più che altro il mio fratellastro da parte di padre, per questo non lo hai mai visto...".

Luhan annuì, passandogli poi con lentezza il proprio bicchiere. A Sehun si illuminarono gli occhi peggio di un bambino che aveva visto dieci regali di Natale sotto l'albero.
Era così bello vederlo felice, vederlo sorridere, anche se impercettibilmente.
Luhan ne era terribilmente e irrimediabilmente innamorato, e quel "sei il mio migliore amico Luhan", gli aveva dolorosamente spaccato il cuore.
Sapeva di essere un semplice sedicenne, che l'amore a quell'età non era di certo forte come quello degli "adulti", ma lui sapeva, ne era davvero consapevole che Sehun era molto di più. Luhan sapeva che a lui le ragazze non sarebbero mai piaciute e che nella sua testa sarebbe rimasto solo quello spilungone apatico.

Fanculo...

"Comunque... quella non è la mia ragazza... non mi serve..." disse Sehun smettendo di bere dalla cannuccia del Bubble Tea.
"Non ti serve? Che vuol dire scusa..."

Sehun sorrise leccandosi le labbra. 
Luhan sentì uno strano calore bloccarsi sulle guance, e maledì se stesso per non essersi portato la mascherina.

Accidenti a Sehun! Accidenti alla sua cazzo di faccia!

"Beh... ho te che mi regali i Bubble Tea... non è quello che fanno le fidanzate?"

Stronzo... stronzo Sehun...


Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** One Drive 3 ***


Il ritardo è il mio mestiere ç_ç chiedo perdono in ginocchio *si butta a terra*
E' una storia anche corta e io sono riuscita a fare tardi ç_ç ma dovete capire che
ho iniziato a lavorare da pochi mesi (lavoro in un nuovo mc donalds) e dicembre è un mese
pessimo per aprire... saremo aperti anche a Natale e capodanno!!!
Cmq sia... sono qui con il terzo capitolo! All'inizio doveva essere ovviamente il terzo e quindi
penultimo capitolo... ma ho deciso di cambiare un paio di cose e aggiungerne altre, tanto
per far si che tutti ne rimangano contenti alla fine eheheh xD
Per farla breve, non è finita qui! 
buona lettura e scusate per il ritardo! Giuro che i prossimi arriveranno prima dell'anno nuovo waahahah xD

 


Il giorno del concerto era arrivato e Chanyeol ancora non era riuscito a rivolgere la parola a Kris, che allo stesso tempo si rifiutava di passare un misero secondo da solo con lui in qualsiasi stanza della casa.
Luhan sembrava sempre tra le nuvole e non faceva altro che scribacchiare fogli con strane frasi e canzoni, alcune prese dai testi delle canzoni di Kai - cosa alquanto strana visto che non ne aveva mai ascoltata una!
Chanyeol non aveva il tempo di preoccuparsi anche di lui, la sua testa era già invasa di troppe domande e dubbi, strani pensieri che gli vorticavano nel cervello da qualche giorno e lo avevano fatto andare in crisi mistica.

Il problema era solo uno:
A lui Kris era sempre piaciuto.

Da quando aveva visto la sua faccia e gli aveva rivolto la parola, aveva capito che quello sarebbe stato uno dei suoi più grandi amici.
La fortuna poi era girata dalla sua parte. Kris si era rivelato davvero un amico fantastico, perfetto, simpatico e alla mano, proprio sulla sua stessa lunghezza d'onda.
Due persone così diverse a prima vista, ma così simili all'interno, nel profondo, dentro la testa e dentro al cuore.
Chanyeol aveva rinunciato ai suoi sentimenti, ai suoi strani pensieri, credendo di essere fuori di testa, pensando che prima o poi Kris lo avrebbe scoperto e se ne sarebbe andato, distruggendo così quell'amicizia che per lui era più importante di qualsiasi altra cosa, persino più di sé stesso.
Kai era stata un ottima valvola di sfogo. 
Tutto il suo "amore" era stato buttato su quel ragazzo, sulle sue canzoni che, in qualche modo, sembravano combaciare perfettamente con la sua storia d'amore mai iniziata, ma comunque già finita.
Era così impazzito per Kai che per un certo periodo era riuscito a dimenticarsi di Kris. Ovviamente solo di quel sentimento, non del suo amico, ma in qualche modo gli aveva fatto bene. Era riuscito a superarlo, a non impazzire, a non piangere più per il suo stupido amore.
Stupido amore.
Non era stupido.
Non lo era mai stato.

E poi, di punto in bianco, Kris aveva deciso di baciarlo.
Perché? Perché si era dovuto ubriacare in quel modo? E perché lo aveva baciato? 
Ora che lui era riuscito a superare tutto, ora che era riuscito a nascondere tutti i suoi pensieri, le sue fantasie su un possibile futuro insieme al suo cinese.

Tutto andato a puttane!

Kris era in cucina quella mattina e Chanyeol non riusciva a uscire dalla propria camera. 
Aveva paura di beccarlo, paura di dovergli chiedere qualcosa che sapeva, avrebbe distrutto tutto.
Kris aveva semplicemente bevuto troppo e lo aveva scambiato per un altro o peggio, un'altra.
Kris non poteva provare nulla per lui e sicuramente, quello era stato solo un errore. 
Se così non fosse stato, ora sarebbero li a parlarne, a riderci sopra, a fare finta che tutto non fosse mai successo.

Sospirò.
Doveva andare a quel concerto e quindi, doveva uscire da quella stanza.
Mise la mano sulla maniglia e dopo aver preso un bel respiro la fece girare, tirando la porta verso di sé.
Si avviò verso l'ingresso, notando la figura di Kris china sul tavolo della cucina intento a mangiare dei cereali.
Lo sguardo del biondo si alzò per un attimo e i suoi occhi si incrociarono con quelli di Chanyeol.
Sembravano volergli dire qualcosa. Ma cosa?
Per la prima volta si vergognavano l'uno dell'altro. Per la prima volta non riuscivano a parlarsi, a dirsi semplicemente "buon giorno". 
Tutte le volte che Chanyeol doveva andare a un concerto, Kris lo aveva sempre accompagnato.
Kris era sempre rimasto al suo fianco e lo aveva sempre ritrovato fuori una volta terminata la giornata.
Kris era sempre stato li.

Come amico Chanyeol... solo come amico.

Strinse i pugni e si voltò dando così le spalle al maggiore, iniziando a mettersi le scarpe.
I lacci sembravano avercela con lui quella mattina. Ci mise più del dovuto a districare i noti creati dal nulla e a risistemarli. 
Era praticamente pronto.
Prese il giubbotto, controllò di avere il telefono, il biglietto e dei soldi e poi si avvicinò alla porta.

Il cuore iniziò a battere forte.
Sperò con tutto il suo cuore che Kris lo fermasse, gli dicesse di aspettarlo perché sarebbe andato con lui.
Ci sperò talmente tanto che manco si rese conto di essere rimasto fermo li ad aspettare.
Ma nulla accadde e così decise di andarsene, chiudendosi la porta alle spalle.
La giornata era fantastica, nonostante il freddo pungente.
Un sacco di ragazze erano sulla metro quel giorno e Chanyeol capì che erano li per il suo stesso motivo.
Qualcuna urlava più altre, forse perché, come lui, aveva in mano uno dei dieci biglietti fortunati.
Il volto di Baekhyun gli si presentò davanti alla settima fermata, ma Chanyeol non diede segno di essere la persona più felice della terra, come in teoria sarebbe dovuto essere.
Baekhyun lo guardò accigliato, chiedendogli spiegazioni, ma il più alto alzò semplicemente le spalle e continuò a guardarsi intorno, ascoltando le ragazzine poco più avanti che si stavano già immaginando dietro le quinte con Kai.
Kai.
Jongin.
Quasi si stava dimenticando che lui stava per vederlo, stava per entrare per primo insieme a Baekhyun e avrebbe assistito alle prove.

"Cosa è successo Chanyeol..." domandò di nuovo Baekhyun, ormai esasperato dal silenzio quasi surreale del suo amico.
"Nulla..."
Baekhyun fece la sua solita faccia poco convinta.
"Oh... allora vorrei dirti io qualcosa" iniziò lasciando apparire sul suo volto un sorrisino sadico "... sai... beh... è da un po' che volevo dirtelo ma... sai mi piace Kris!"
Chanyeol avvampò, la stretta sul palo blu della metro si fece più forte, la mascella contratta e il respiro bloccato.
"Co... c... no... perché?!" domandò tremando, decisamente preoccupato.
Come poteva non essere preoccupato in fin dei conti? Baekhyun era il ragazzo perfetto che chiunque avrebbe voluto.
Traslasciando il carattere da suocera in fase preciclo, Baekhyun era una persona davvero fantastica. Bello da togliere il fiato anche con addosso una tuta da lavoro, per non parlare dei suoi occhi, delle sue labbra, del suo tutto.
Chanyeol abbassò lo sguardo.
Kris doveva aver sbagliato tutto.
Kris probabilmente sperava di beccare Baekhyun in casa e non lui.

"Sei proprio un cretino Chanyeol... ti ha baciato sul serio allora quel deficiente!"

Chanyeol sentì un altro colpo arrivargli in pieno stomaco, domandandosi come cavolo faceva quel brutto nano malefico a sapere una cosa del genere!
"Ma che cazzo!" disse soltanto.
"Stavo scherzando comunque! Non mi piace per niente Kris, te lo puoi tenere! Mi domando solo perché non hai ricambiato... nel senso... ero quasi sicuro che ti piacesse...".
Chanyeol avvampò sentendo le guance sciogliersi per il calore. Baekhyun intanto sembrava divertirsi troppo a farlo vergognare in mezzo a tutta quella gente. 

"Davvero non hai ancora capito Yeol? Tu gli piaci da morire..."
E Chanyeol stavolta non si scompose.
Nonostante la notizia fu una specie di esplosione nel suo cuore, non lo diede a vedere.
Prese un bel respiro, chiudendo per un istante gli occhi.

"Smettila..." concluse il più alto, fissanso le porte della metro mentre questa rallentava. 
"Io non sto mica scherzando razza di cretino!"
"Allora avrebbe dovuto dirmelo lui!" quasi gridò Chanyeol, attirando l'attenzione delle ragazzine poco più avanti di loro.

I due scesero alla fermata, seguendo insieme il flusso di gente che si avviava verso le uscite. Solo quando furono fuori all'aria aperta, Baekhyun bloccò per un braccio l'amico.
"Non lo ha fatto per il tuo stesso motivo Chanyeol... accidenti ma che ti prende?"
"Che mi prende?!" rispose tentando di mantenere un tono basso "Mi ha baciato quando era completamente ubriaco! A stento credo che se lo ricordi! Non è giusto capito... non era così che doveva fare... dopo tutto quello che ho fatto per non rendermi ridicolo davanti a lui! Per non farglielo capire che... che..."
"Che ti piaceva..." concluse Baekhyun.
Il maggiore si morse il labbro inferiore e la mano di Baekhyun andò a stringersi contro la sua spalla.
"Se lo ricorda eccome Chanyeol... spero che farai la scelta giusta..."

 
**


Il concerto doveva essere già iniziato ormai.
Sorrise fissando il cartonato di Kai in camera di Chanyeol sentendosi un vero cretino. 
Ora quel tizio poteva avere Chanyeol tutto per sé, mentre lui non aveva fatto altro che l'amico.

Un amico del cazzo.

Aveva rovinato tutto e questo solo per un paio di birre di troppo. 
Perché si era ubriacato? Perché lo aveva baciato in quel modo?!
Era tutta colpa di Baekhyun e delle sue idea del cavolo! "Andiamo a bere qualcosa Kris...", "Kris vai a casa che è tardi... Chanyeol è tutto solo soletto", "Kris mi raccomando, dagli un bel bacio".

Fanculo!

Era ovvio che Chanyeol non avrebbe capito, che non avesse mai pensato a lui in quel modo.
Quale ragazzo sano di mente penserebbe certe cose di un proprio amico? 
Nessuno.

Per quanto fosse consapevole che essere gay non era di certo una malattia, capiva perfettamente che certi amori non sempre finiscono bene.
Le favole sono per i bambini e Kris non aveva mai creduto negli amori a prima vista, nelle cotte che si trasformano in due giorni in amore puro.
No.
Lui si era innamorato di Chanyeol gradualmente, apprezzando tutto di lui. 
Dalle sue orecchie enormi, i suoi occhi leggermente diversi, il suo sorriso contagioso, che ogni volta gli scaldava il cuore.
Kris aveva imparato ad amare la sua esuberanza, la sua voglia di vivere sempre allegro e spensierato. Il suo essere come una pila ricaricabile, sempre pronto e costantemente attivo.
Kris adorava qualsiasi cosa di lui, anche il suo essere completamente disordinato, poco organizzato con tutto quello che doveva fare.
Amava i suoi panni sporchi che facevano la scia dalla sua camera al bagno. 
Amava le sue scarpe sempre incasinate all'ingresso o tutti i suoi libri e quaderni di scuola in cucina.
Amava tutto di lui e non poteva farne a meno.
Ma non era lo stesso per Chanyeol.

Quel bacio, quel fottuto bacio aveva distrutto tutto. Aveva messo un punto alla loro amicizia, alla loro storia mai iniziata, ai suoi sogni di vivere la maggior parte della sua vita in sua compagnia, anche se solo come migliore amico.
Tutto si era rotto e non aveva idea di come sistemarlo, di come riattaccarne i pezzi.
Si mise seduto su quel letto, appoggiando i gomiti sulle gambe, affondando le lunghe dita tra i capelli biondi.
Fanculo....
Avrebbe dovuto dirglielo prima, così da poter ricevere subito un no e poter andare avanti lo stesso, ma con la consapevolezza che, forse, Chanyeol lo avrebbe comunque accettato.
Fanculo...
Era solo un codardo e lo aveva lasciato andare via, senza fermarlo, senza chiedergli scusa, senza dirgli di dimenticare tutto.
Fanculo...
Voleva piangere ma non ne era capace. 

La porta di quella camera si aprì di colpo, quasi cadde dal letto per lo spavento.
Il volto di Chanyeol sembrava pervaso dalla rabbia e Kris poté giurare di non averlo mai visto in quello stato, nemmeno una volta.
Capì però di essere in territorio nemico, di essere sul letto di Chanyeol e quindi nella sua stanza. 

Cazzo.
Si alzò in piedi di scatto, pronto a ricevere un pugno in pieno viso, ma quello che si beccò fu ben alto.
Un paio di braccia attorno al collo gli tolsero completamente la visuale, un abbraccio caldo lo mando direttamente all'altro mondo.
Chanyeol era li, addosso a lui, il volto infossato nell'incavo della spalla destra, il cuore che batteva così forte da entrargli dentro e far compagnia al suo, bloccato per lo stupore.

"Tu... brutto idiota..." sussurrò Chanyeol, la voce bloccata dalla spalla dell'altro.
"Chanyeol... il... il concerto..." biascicò Kris, stringendo le braccia attorno alla vita dell'altro.
"Chissene frega... Baekhyun mi ha detto tutto...". Kris sorrise, incastrando il proprio volto contro il collo del moro, respirando a pieni polmoni quel profumo che aveva sempre amato.

Chanyeol aveva scelto lui.
Chanyeol aveva rinunciato al concerto della sua vita per tornare da lui.
Chaneyol quindi provava qualcosa per lui!?

Shisus se mi stai prendendo per il culo vengo lassù e ti uccido!

"Kris..." disse di nuovo l'altro, spostandosi di poco per poterlo guardare negli occhi.

Il biondo si perse nel volto leggermente arrossato del moro, fissando anche le orecchie a sventola arrossate sulle punte.
Sospirò profondamente e, senza pensarci ulteriormente, si avvicinò a lui, baciandolo con dolcezza.
Il bacio che gli aveva dato qualche giorno prima se lo ricordava ancora, ma non era di certo paragonabile a questo.
Entrambi complici del loro amore, dei loro sentimenti, avvolti da un abbraccio caldo e appagante, completamente persi l'uno per l'altro.
E poco importava se Luhan e Sehun fossero entrati in casa poco dopo Kris e li avessero visti nel bel mezzo di un focoso bacio dato proprio sul letto di Chanyeol.
Perché preoccuarsi?
L'importante era che loro si fossero ritrovati, che i loro cuori si fossero fusi insieme.
Il resto era solo da contorno.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** One Drive 4 ***


Ritardo mostruoso xD ma alla fine eccomi! Come promesso, non è l'ultimo capitolo, visto che darò un po' di spazio a voi sapete chi xD 8D forse xD ma cmq, scusatemi tantissimo ç_ç dovevo metterci un attimo a finire questa fic e alla fine sono finita nel 2015 wahah non mi smetisco mai xD ma oggi terminerò l'ultimo capitolo e tra qualche giorno lo posterò, così potrò mettere la parola fine a One Drive e dedicarmi alle altre milletrentordicimila fic che ho iniziato xD spero mi seguirete ancora^^ Grazie a tutti per i commenti! Vi adoro!!!!!!!!!!!!!!!!!!

 


"Stai dicendo che gli ha dato un bacio?!" gridò Chanyeol saltando quasi addosso a Baekhyun, che tentò di salvarsi dalle grinfie del moro.
"Si! Cioè è stato una cosa molto easy... non farti subito chissà quale sega mentale accidenti! Una roba sulla guancia... da bambini delle elementari! Ma io so che sotto c'è di più! LO SO!"
"CAZZO!" rispose Chanyeol in risposta, assumendo una faccia imbronciata, incrociando le braccia intorno al petto.
Kris sorrise, beccandosi uno sguardo gelido dal suo nuovo "fidanzato". 
"Non è giusto! Che diavolo! Ma proprio in questo concerto doveva fare una roba del genere?!" continuò a lamentarsi Chanyeol.
"Beh... poi mi ha anche chiesto di te..." continuò Baekhyun, spingendo più a fondo il dito nella piaga di Chanyeol.
"COSA!?!?" gridò infatti, stordendo sia Kris che Luhan e Sehun, seduti poco più distanti dagli altri.

Era tardi, ma Luhan aveva chiesto a Kris di poter far dormire Sehun a casa loro. 
Il maggiore non era del tutto contento che suo fratello dormisse con quell'ameba, ma alla fine Chanyeol aveva accettato al posto suo, felice e contento come una Pasqua.

"Racconta!"
"Che ti devo raccontare?! Siamo entrati solo noi dieci... e ha chiesto i nostri nomi quando è salito sul palco per provare... ha capito che tu non c'eri e mi ha domandato dove fossi... così gli ho detto che sei corso dal tuo fidanzato e che ti scusavi... e che lo avresti aspettato al bar, nel caso fosse passato di nuovo!"
"CHE COSA?!" gridò a quel punto Kris inferocito, bruciando con lo sguardo un Baekhyun sghignazzante.
"Sta scherzando..." tentò di calmarlo Chanyeol, fancendogli qualche pacca sulla schiena.
"No non scherzo..." continuò Baekhyun.
"Per la tua sicurezza... stai scherzando Baekhyun...".

Kris sbriatò qualcosa ma Baekhyun nemmeno lo ascoltò, era troppo impegnato a fissare il volto di Chanyeol, felice più del solito, con quel cavolo di sorriso da ebete stampato in faccia e quelle accidenti di parabole al posto delle orecchie.
Delle parabole davvero carine.
Adorabili.
Come tutto di Chanyeol del resto.
Spostò lo sguardo fissando l'unica persona che in quel quadretto non centrava proprio nulla, ma pareva diversirsi comunque.

Taehyung, colui che era corso da lui appena gli aveva detto che Chanyeol lo aveva abbandonato, dicendogli che doveva assolutamente accompagnarlo al concerto di Kai.
A Taehyung di Kai non importava proprio nulla, ma di Baekhyun gli interessava eccome!
Lo avrebbe accompagnato anche sulla luna se solo avesse potuto, se solo Baekhyun gliene avesse dato la possibilitò. 
Ma Baekhyun prima aveva dovuto sistemare un'altra faccenda. Una faccenda che il suo cuore non riusciva a buttare alle spalle.
Una faccenda chiamata Chanyeol.
Per quanto tempo era stato innamorato di lui non sapeva dirlo, e di certo non poteva giurare di non esserlo più, anzi.
Solo, ora che Chanyeol era finito nelle braccia sicure di Kris, ora che non era più disponibile, ora sì che sarebbe riuscito a mettersi l'animo in pace.
Sapeva che Kris provava qualcosa che andava ben oltre i suoi di sentimenti. Che l'amore di Kris era più che ricambiato mentre il suo, beh il suo no.

Ma Baekhyun era comunque felice.
Baekhyun aveva fatto di tutto per farli finire insieme e ora era davvero fiero di sé stesso.
Probabilmente non si sarebbe buttato nelle braccia di Taehyung così, di colpo. Non avrebbe dato a Taehyung l'illusione di averlo finalmente conquistato quando il suo cuore, seppur impercettibilmente, batteva ancora per Chanyeol.

Sarebbe passato del tempo, ma ne sarebbe valsa la pena e questo Baekhyun lo sapeva.

Guardare Kris e Chanyeol gli faceva un po' male, ma tutto sarebbe passato prima o poi.
Doveva solo lasciar passare il tempo.

 
**


"Cause all of me
Loves all of you
Love your curves and all your edges
All your perfect imperfections
Give your all to me
I'll give my all to you
You're my end and my beginning
Even when I lose I'm winning
'Cause I give you all of me
And you give me all of you, ohoh
"


Jongin ascoltava e riascoltava quella canzone, guardava e riguardaava quel video fatto da una delle fan più vicine al palco, perdendosi negli sguardi pieni di sentimento di Kyungsoo.
Quella era stata la sua ultima apparizione e Jongin non riusciva a smettere di guardarla.
Il suo corcerto a Seoul aveva fatto sold out in poco tempo e Kyungsoo aveva fatto la sua apparizione senza che nessuno dei fan ne fosse a conoscenza.
Jongin non era più sicuro che Kyungsoo si sarebbe presentato al concerto.
Dopo quella litigata, era più che convinto che Kyungsoo lo avesse abbandonato per sempre e sul serio stavolta.
Ma poi era salito sul palco.
Alla fine si era presentato vestito di bianco, con le labbra sorridenti e i capelli tirati indietro. 
Mai Jongin si sarebbe aspettato quella canzone, quella cover che aveva fatto da colonna sonora alla loro vita, alla loro storia.
Cantata da John Legend era una cosa, ma da Kyungsoo era probabilmente meglio. Forse Jongin era un po' di parte, ma questo non importava. Kyungsoo ci aveva messo tutto sé stesso e non poteva fare a meno di emozionarsi, proprio come quella sera, quando alla fine di quella stessa esibizione, Jongin si era avvicinato a lui e lo aveva abbracciato. 
Un abbraccio forte, profondo, da lasciare senza fiato, mentre le fan urlavano di gioia.
Si era staccato poco dopo lasciandogli un timido bacio sulla guancia, che quel video però aveva catturato perfettamente.
Un bacio semplice.
Un bacio che voleva dire troppo cose.

"Ancora lo guardi..." chiese Kyungsoo avvicinandosi a Jongin, che gli fece spazio per farlo sedere sulle sue gambe.
"Si... è troppo bello"
"Vorrei vedere... ci sono io cavolo!"

Jongin lo strinse di più contro il proprio petto, respirando il profumo che emanava. Era così bello poterlo tenere ancora vicino a sé, potersi perdere nel suo calore, nella sua pelle morbida.

"Mi dispiace averti detto quelle cose... tu sai che non le penso vero? Tu sai che non le ho mai pensate... ero solo arrabbiato e-"
"Shhh" Jongin lo zittì voltandogli il volto verso il proprio baciandogli le labbra.
"Non ti preoccupare... io sono stato troppo duro ma... ma penso di avere la soluzione a tutto..."

Fece spostare il proprio amante alzandosi dalla sedia per andare a recuperare qualcosa dalla camera da letto.
Quando tornò, Kyungsoo potè vedere i suoi occhi brillare, come se stesse per dargli un regalo di Natale anticipato.
Teneva in mano una specie di porta documenti e, dopo aver estratto i fogli giusti, li diede in mano a Kyungsoo.
Questo, avido di curiosità, iniziò a leggere dalle prime righe, perdendosi in quello che doveva essere un contratto. Un contratto che iniziava da quel giorno.
"Jongin..." biascicò semplicemente.
Le mani iniziaziono a tremare, quelle informazioni vorticavano nella sua testa come sogni mai irrealizzati, ma ora concreti, reali.
Jongin si inginocchiò davanti a lui.
Il volto felice, sereno, di chi sa di aver fatto la cosa più giusta.
Prese le mani di Kyungsoo, lasciando che i fogli gli cadessero sulle gambe, costringendolo poi a guardarlo negli occhi.
Occhi lucidi, grandi e pieni di lacrime, ma felici.
"Ho fatto quello che andava fatto..." rispose Jongin "Il direttore ha accettato e sembrava anche contento.... ha detto "come ho fatto a non pensarci io!" wahaha sono ancora un genio... giusto Kyungsoo? Non è quello che avevamo sempre sognato?"

Kyungsoo annuì ma tristemente.
Jongin stava abbandonato tutto per lui, per fare quello che avrebbero sempre voluto fare insieme. 
Da una parte era felice, dall'altra però si sentiva in colpa nei confronti del suo più grande amico.
"All your perfect imperfections... ricordi? Chissene frega se non sai ballare... io non saprò mai cantare come te... quindi siamo perfetti l'uno per l'altro..."
"Dici un sacco di cose stupide..." riuscì a rispondere il più basso, tirando su con il naso.
"Ma mi ami lo stesso..."
Kyungsoo sorrise, affondando poi contro il corpo di Jongin, finendo entrambi abbracciati e seduti per terra.
Jongin aveva chiesto all'agenzia di diventare un duetto con Kyungsoo e il direttore aveva accettato.
Questo era davvero un sogno.

"Dobbiamo pensare a un nome..." sussurrò Jongin contro l'orecchio dell'amante.
"Si... ma prima c'è una cosa che vorrei capire... spiegami perché hai regalato due biglietti a quel ragazzo e al suo amico... quello che non è venuto...".

Jongin sorrise mordendosi le labbra, abbracciando di più la vita del suo fidanzato "Sai... l'ho conosciuto in un bar e... non so... mi è sembrato simpatico... e poi è il fondatore del mio fansite ufficiale..."
"Era lui?!" domandò curioso l'altro, spostandosi di poco per poter guardare Jongin negli occhi "Si... voleva quel biglietto, ma visto che non poteva permetterselo non sarebbe venuto al concerto. Allora ho deciso di regalarglieli. Infondo fa sempre un sacco di cose per me... non guardarmi in quel modo!"
"E come ti starei guardando?"
"Sei geloso..."
"Pfff ma smettila... comunque non è venuto...".

Jongin sorrise rituffandosi in un altro abbraccio contro il collo di Kyungsoo, aspirando il più possibile il profumo forte dell'altro.
"Era andato a prendersi l'amore della sua vita... penso che potrò perdonarlo... giusto?" domandò lasciandogli un bacio contro il collo, sentendo Kyungsoo tremare leggermente sotto le sue dita.
"Giusto..." rispose l'altro, lasciandosi andare alle attenzioni del suo fidanzato, dimenticandosi di qualsiasi fan, dimenticandosi di essere idol, pensando solo e solamente al suo Jongin, al suo Kai.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** One Drive 5 ***


Ok ecco l'ultimo capitolo di questa mini long (?) che non ha portato a nulla se non a farvi amare la Krisyeol ancora di più (ma nel caso... potete tranquillamente amare anche la baekyeol che io non mi offendo). Cmq sia, è finita finalmente. Probabilmente quest'ultimo capitolo vi lascerà con l'amaro in bocca, ma va beh xD volevo semplicemente dare più spazio alla hunhan come qualcuno mi ha richiesto e quindi eccomi qui, in ritardo come pochi, ma finalmente con un finale tra le mani. 
Vi ringrazio tutti. Grazie di cuore per tutti i commenti e le chiacchiere. Grazie alla mia beta, Misa, che mi ha aiutata nonostante non segua gli exo, e grazie a voi che leggete sempre. Vi adoro tutti!
Tornerò presto con una vera long. Ma quella la terminerò davvero prima di postarla, se no dovrete aspettare il 2017 per la fine xDDDD
 

"Quindi?!"

Luhan alzò le spalle senza alzare la testa dal suo libro di storia della Corea, mentre gli occhi assassini di Kris gli perforavano la schiena.
Era sul punto di scoppiare, ma al piccolo cinese sembrava non interessare poi più di tanto, anzi, pareva quasi divertirsi.

Era una domenica pomeriggio come tante, il sole era caldo e la casa quasi vuota. Una giornata fantastica per buttarsi tra i libri e non pensare ad altro che all'ultimo esame scolastico più importante del mondo.
Luhan doveva affrontare l'esame che gli avrebbe dato l'accesso all'università, anche se ancora non aveva idea di quale, ma non era quello il momento per pensarci, in seguito avrebbe scelto con calma.

La cosa più importante da fare in quel momento era memorizzare tutto il programma di storia e, anche se ormai era a buon punto, Kris sembrava intenzionato a rompergli le palle più del solito, infischiandosene altamente del suo esame e quindi della sua vita futura.

"Parla..." continuò il maggiore, troppo turbato del silenzio dell'altro.
"Ho un esame..." rispose Luhan senza aggiungere altro.

Uno sbuffo e poi silenzio. Luhan pensò che finalmente quel demente si fosse messo l'animo in pace e lo avesse finalmente lasciato in pace, ma ovviamente non fu così.
Il libro gli sparì da sotto il naso e non riuscì a trattenerlo in tempo che si levò in aria.
Kris lo teneva in alto, decisamente troppo in alto per lui e quindi iniziò a tirargli pugni, gridandogli qualcosa sul fatto che lui non aveva avuto nessun rompi palle in giro durante il suo periodo di studio per l'ultimo esame.

"Tu parli e io ti ridò il libro così finirai di studiare... non parli e io non ti darò proprio nulla.."
"Bene... devo finire inglese e matematica... storia tanto è già nella mia testa!"

Luhan scappò alla velocità della luce, chiudendosi a chiave in camera prima che il maggiore poté bloccarla con un piene. 

"CAZZO LUHAN APRI!" gridò di nuovo, ma in risposta ebbe solo un intercalare volgare e alla fine fece dietro front e tornò in salotto dove un Chanyeol tutto pimpante era appena entrato in casa.
"Ehy! Ti ho sentito gridare dal primo piano! Stai ancora tentando di scoprire se quei due fanno sesso?" domandò sorridendo ancora di più, quasi gli occhi gli si chiusero per la faccia da stupido che assunse.
"SI!" gridò il biondo lasciandosi andare sul divano, facendo cadere a terra il libro di storia di Luhan.

Chanyeol sospirò prendendo il povero libro maltrattando, andando a posarso sul piccolo tavolino davanti a loro.
"Ora deve studiare quindi lascialo in pace..." provò a dirgli sedendosi di fianco a lui, un braccio sulle spalle e la voce calma.
Kris sbuffò di nuovo negando.
Sapeva benissimo che Luhan fingeva di studiare, che quello stronzetto aveva già studiato tutto da una vita e che quel periodo lo stava passando allegramente con Sehun in qualsiasi posto. 
Luhan era sempre stato un genio e non poteva prenderlo in giro dopo tre anni passati a vivere insieme.
Kris sapeva che tra quei due era nato qualcosa da molto, ma il minore non era intenzionato a dirgli nulla. Certo, lui non avrebbe approvato. Come poteva approvare che Sehun mettesse le mani addosso al suo Luhan? Al suo piccolo fratellino?! COME?!
No.
Luhan doveva mettersi con una ragazzina, più piccola di lui magari, carina, dolce, simpatica e sempre sorridente.
Sì.
Luhan stava bene con le ragazze, non con Sehun, quella pertica dai capelli multicolor e lo sguardo sempre serio, moscio, e il sorriso da idiota, peggio di quello di Chanyeol.

"YA! Quel cretino!" gridò spostandosi dall'abbraccio di Chanyeol.
"Su dai, ora esageri. Non puoi obbligarlo a stare con una donna se non gli piacciono... gli fanno schifo c'è poco da fare..."

Kris voltò la faccia verso il proprio ragazzo, scrutandolo con sguardo scuro, come un lupo affamato che ha appena beccato una preda che ha fatto troppo rumore.
Chanyeol deglutì a fatica, forse aveva parlato troppo anzi, aveva decisamente parlato troppo.
"E tu che ne sai che gli fanno schifo" chiese Kris avvicinandosi di nuovo all'altro, che piano piano indietreggiò fino al bracciolo del divano, rimanendo intrappolato.
E Shisus, lui adorava essere intrappolato da Kris, ma non in quel momento dove gli avrebbe anche potuto strappare la testa a morsi.
"Io... beh sai... lui si è aperto un po' con me... così sai... tra amici... tu... tu non lo fai mai parlare e quindi... ma Kris non devi essere arrabbiato dai... lui sta bene con Sehun..."

Ennesima stronzata.
Cazzo Chanyeol ma stai zitto!!!
"QUINDI STA CON SEHUN!"
"KRIS!!! FERMO! NO NO NON SPACCARE IL LIBRO DI STORIA!"

Intanto dalla camera da letto di Luhan, il minore era placidamente sdraiato sul letto con un libro aperto sulla pancia e il cellulare contro l'orecchio.
"Chanyeol ha parlato..." disse sorridendo tra sé e sé.
"Sapevi che non sarebbe durato molto..." rispose Sehun dall'altra parte del telefono, anche lui comodamente sdraiato sul letto.
"Già... ora non so quando riuscirò a uscire di qui senza che Kris mi ammazzi... o mi incateni al muro..."

Sehun rise, la piccola risata entrò nella testa di Luhan scaldandogli il cuore. 
Era così dolce quando si lasciava andare.
"Vedrai che gli passerà... nel caso verrò a chiedergli la tua mano... pensi che possa andare?"
"Se non vuoi che tagli la tua... direi proprio di no!"

Qualcuno bussò alla porta con forza, ma poi il rumore cessò subito dopo, seguito dalle grida di Kris e quelle di Chanyeol, che sembrava più concentrato a ridere che altro.
"Mi manchi... troppo" disse Luhan lasciando cadere il libro a terra nel tentativo di grattarsi la pancia. 
"Anche tu..." sussurrò Sehun.

La voce bassa, segno che stava architettando qualcosa, e Luhan sapeva bene cosa. 
"Non possiamo..." disse il biondo con la mano già pronta a varcare l'elastico dei pantaloni della tuta.
"E perché dalla tua voce sembra il contrario?" gli fece notare Sehun, lui già in boxer a causa del caldo.

Maggio era quasi al termine e l'estate sembrava essere già alle porte, forse un po' troppo in anticipo.
Luhan arrivò al centro della sua virilità e strinse, emettendo un gemito basso che Sehun percepipì all'istante.
"Sei proprio un pervertito... e se entrasse Kris?"
"La porta è chiusa..." 


Luhan abbassò i pantaloni, tirando poi giù i boxer quanto bastasse per prendere in mano il suo membro e muoverlo con lentezza. 
Il piacere era li, pronto a scatenarsi e i sussurri di Sehun stavano facendo solo un ottimo lavoro.
"Dio vorrei essere li... cazzo se mi manchi..." biascicò Sehun, anche lui troppo occupato a muovere la mano dentro le mutande.
Luhan annuì anche se l'altro non avrebbe di certo potuto vederlo, ma il gemito che si lasciò scappare fu come una risposta positiva.
Passarono altri minuti, entrambi eccitati al massimo e persi tra i loro sussulti e gemiti, sbiascichi di parole dimezzate e dichiarazioni d'amore fatte a caso, mentre il piacere cresceva a dismisura.
Luhan fu il primo a venire, digrignando i denti per non farsi sentire dagli altri due ragazzi presenti in casa.
Sehun si lasciò andare poco dopo, svuotando il tutto all'interno dei boxer neri appena messi.

"Mi devo rilavare..." 
"mmm anche io..." rispose Luhan prendendo in qualche modo dei fazzolettini dal comodino di fianco a lui.
"Che ne dici se passo a prenderti dopo? Parliamo con Kris e sistemiamo la faccenda... sono tre anni che stiamo insieme Luhan... credo sia arrivato il momento... ormai solo lui non lo sai!"

Luhan annuì sospirando.
Kris era un osso duro, ma con Sehun al suo fianco avrebbe superato anche quello.
Lo sapeva.

"Va bene... ti aspetto..."
"Tu lavati intanto... e non farti trovare mezzo nudo se no Kris mi uccide subito!"
"Va bene... a dopo"
"A dopo Luhannie..."
"Sdolcinato..."
"Quando serve..."


Luhan si mise seduto e fissò per un tempo indefinito il cellulare. La foto di profilo con lui e Sehun abbracciati era sempre li, fresca e solare, pronta a ricordargli quanto quel ragazzo sapesse scaldargli il cuore, nonostante la faccia da triglia che si ritrovava la maggior parte delle volte.
Sehun era entrato dentro di lui, si era fatto un posticino nel suo cuore senza chiedere permesso, e si era autoproclamato il suo fidanzato senza nemmeno essersi dichiarato.

Sehun era il suo Sehun, e nemmeno un Kris arrabbiato avrebbe potuto cambiare tutto questo.

Si alzò dal letto stringendo il telefono nella mano, sorridendo tra sé e sé.
Necessitava di una doccia e non doveva preoccuparsi di altro.
Tutto sarebbe andato nel migliore dei modi, ormai ne era sicuro. 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2934371