Le cinque regole fondamentali (Zell/Irvine)
Perché lo stava facendo? Perché fra tutte le persone proprio a lui doveva chiedere?
Zell fece mente locale: Forse perché non c’era nessun’altro a cui chiederlo.
Squall lo aveva già escluso ancora prima che l’idea gli fosse venuta in mente.
Seifer aveva già i suoi problemi e poi non voleva essere preso in giro.
Le ragazze assolutamente no. Restava solo lui.
Zell percorse velocemente il corridoio che lo avrebbe portato al centro d’addestramento. Quando giunse a destinazione si guardò intorno e finalmente lo trovò.
- Irvine!- lo chiamò a gran voce.
Irvine si girò verso di lui con sguardo sorpreso.
- Ciao!-
- Ciao. Hai un minuto?-
- Certo. Fammi solo abbattere l’ultimo mostro.- disse, mentre stava sparando al nemico.
Irvine sorrise vedendo il mostro abbattuto e si girò verso Zell per sentire che cosa voleva.
- Allora di cosa hai bisogno?-
- Devi promettermi che non ti metterai a ridere, qualunque cosa io dirò.-
- D’accordo, te lo prometto.-
Zell prese un bel respiro profondo e disse con energia:- Ti prego, insegnami i fondamentali per far colpo su di una ragazza.-
Irvine rimase a bocca aperta sentendo quelle parole provenire dalla bocca di Zell.
Gli venne una gran voglia di ridere, ma si trattenne lasciandosi sfuggire solo un sorriso.
- Come mai ti sei rivolto a me?-
- Bè non c’è molta scelta. E poi tu ci sai fare con le donne visto che sei un donnaiolo.-
- Potrei offendermi per questa tua ultima affermazione, ma non lo farò perché è vero che le donne mi amano.- disse mettendosi in posa.
- Non ho detto proprio questo. Comunque mi aiuterai?-
- Ve bene, ma andiamo a parlare in un posto più adatto.-
Così i due uscirono dal centro d’addestramento e si diressero alla mensa. Dopo essersi accomodati e aver ordinato qualcosa da bere, ripresero il discorso.
- Allora, chi è?- chiese Irvine, sorseggiando la sua bibita.
Zell si guardò le mani, era un po’ in imbarazzo.
- L’ho conosciuta qualche settimana fa a Balamb. Si è appena trasferita dal Garden di Galbadia.-
- Spero che almeno sai come si chiama.-
- Si chiama Edith ed è assolutamente splendida.- disse Zell sorridendo.
- Ho capito ti sei preso una bella sbandata per questa ragazza.-
Zell annuì arrossendo.
- Da quel giorno l’hai più rivista?-
- Praticamente la vedo tutti i giorni, visto che si è trasferita al Garden. Mi aiuterai?-
- Non ti preoccupare, ti aiuterò a fare colpo su questa Edith.- Irvine si mise in posa sorridendo- Vediamoci tra un’ora nella mia stanza.-
Gli occhi di Zell si illuminarono.
- Grazie!-
Dopotutto non era stata una cattiva idea chiedere a lui.
Un’ora dopo Zell si ritrovava seduto sul letto del suo maestro e guardava le due figura davanti a lui.
- Bene! Ora ti insegnerò le cinque regole fondamentali per far colo su una ragazza. Hai qualche domanda?-
Zell alzò piano il braccio.
- Una. Perché Selphie è qui?-
La diretta interessata sorrise.
- Il motivo è semplice. Devi fare pratica con qualcuno, così ti ho prestato la mia ragazza.- disse indicandola.
Zell annuì non del tutto convinto, ma l’esperto era Irvine.
- Sei pronto?-
- Si!- affermò con decisione Zell.
- Iniziamo!-
Regola numero 1: vestire in modo figo
- E’ inutile dirti che il tuo abbigliamento è orrendo vero?-
- Parla per te.-
- Vuoi scherzare! Il cappotto lungo mi rende elegante e il cappello da cowboy mi rende figo. Inoltre la maglietta un po’ aperta sul davanti me renda sexy. In poche parole il mio abbigliamento è perfetto, il tuo invece è…….non trovo neanche una parola per descriverlo.-
Poi guardò Selphie e le chiese:- Tu che ne pensi?-
- Io penso che è l’ora di andare a fare SHOPPING!- disse saltellando.
- Buona idea!-
Così i tre presero una macchina e andarono a Balamb, in un negozio di vestiti.
Dopo varie prove di stili diversi, finalmente trovarono, a giudizio di Irvine, il capo perfetto. Zell non si sentiva a proprio agio. Indossava dei pantaloni neri lunghi e una camicia viola un po’ sbottonata sul davanti. Per finire indossava delle scarpe nere di pelle. Selphie poi lo aveva costretto a mettere degli occhiali da sole e a fare una sorta di sfilata.
- Direi che è meglio passare alla regola numero due.- disse Irvine, guardando il modo di camminare di Zell.
Regola numero due: camminare in modo figo
Ritornati al Garden, ripresero la loro lezione in giardino.
- Ora guarda attentamente come cammino.- ordinò Irvine.
Zell annuì e guardò il maestro che stava camminando in modo da far svolazzare il suo cappotto lungo. Qualche volta sorrideva o faceva gesti di saluto a delle ragazze, il cui viso diventava rosso.
- Ora vieni accanto a me che ti insegno i passi e le movenze che devi fare.-
Manco dovesse fare un balletto, pensò Zell. Si alzò e si mise di fianco ad Irvine. Provarono e riprovarono fino a che Irvine non fu soddisfatto.
- Ricordati che quando cammini devi sempre tenere la testa alta.-
Zell annuì.
- Bene, possiamo passare alla regola successiva.-
Regola numero tre: dire cose senza senso ma bellissime
- Questo è molto importante. Mentre sta i parlando con lei, all’improvviso dici per esempio “è il destino che ci ha fatti incontrare”. Capito?- disse Irvine, guardando prima Selphie, mentre recitava la frase ad effetto, e poi Zell.
- Sicuramente questo è il tuo stile.- disse Zell, ripensando alla prima volta che aveva viaggiato con lui per andare a Deling City.
- Dai prova te.-
Zell si mise davanti a Selphie e, sentendosi un po’ idiota, la guardò negli occhi.
- I panini della mensa sono niente paragonati a te.-
Selphie rimase un attimo in silenzio e poi scoppiò a ridere. Irvine invece si colpì la fronte con una mano. Al contrario Zell non capiva dove aveva sbagliato.
Dopo essersi ripreso Irvine chiese ad una ragazza se poteva prestargli un foglio e una penna. Si mise a scrivere e, quando ebbe finito, passò il foglio a Zell, che lesse a voce alta il contenuto:- Quando guardo i tuoi occhi mi sembra di perdermi nell’oceano. Ma che è?-
- Sono delle frasi che dovresti dire, te le ho scritte alcune. Studiatele bene e mi raccomando non dire altre frasi come quella di prima o non avrai speranze.-
- Ok!-
- Andiamo avanti.-
Regola numero quattro: farla sentire importante
- Devi sapere che alle donne piace parlare e si sentono apprezzate se l’uomo le ascolta con interesse. Inoltre quando puoi dalle ragione. Guarda me e Selphie.-
I due iniziarono una conversazione sulla scarsa capacità di apprendimento di Zell.
Irvine rispondeva a tutte le domande della sua ragazza con varie espressioni.
- Irvine non pensi che zell è un incapace?-
- Senza alcun dubbio.-
- Dovrebbe impegnarsi di più, no?-
- Assolutamente!-
- Inoltre, per aver ricevuto il mio aiuto, non credi che dovrebbe comprarmi degli stivali nuovi?-
- Mi sembra il minimo!-
- Ehi! E questo che centra?-
- Hai capito come devi fare? Devi interessarti a tutto ciò che piace a lei. Hai afferrato il concetto?-
- Ho afferrato, ma ve lo scordate che le compro gli stivali.-
- Non ti preoccupare. Quando questa faccenda sarà finita le comprerai gli stivali, come ringraziamento.-
Zell non era convinto ma decise di lasciar perdere, per ora.
Regola numero cinque: farla ridere
- Penso che per quest’ultima regola tu non debba preoccuparti. La tua sola esistenza è una barzelletta.- rise Irvine.
Zell mise il broncio e girò la testa da un’altra parte.
- Bene l’ultima cosa da fare è invitarla a uscire. Va a cercarla e chiedile di vederti stasera nel giardino.-
Zell si allontanò alla ricerca di Edith. Dopo averla trovata, le chiese, un po’ impacciato, se aveva voglia di andare stasera in giardino con lui, per chiacchierare.
La ragazza annuì sorridendo e si accordarono sull’ora. Zelll ritornò da Irvine.
- Ok! Adesso ripassati le cose che hai imparato oggi e poi preparati. Inoltre portale dei fiori, alle ragazze piacciono. Fammi sapere come è andata.-
Detto questo Irvine se ne andò, lasciando Zell da solo.
Il giorno dopo Irvine era al centro d’addestramento ad allenarsi. Mentre stava uccidendo un mostro notò Zell seduto in un angolino della stanza. Si avvicinò e si sedette davanti a lui.
- Allora come è andata ieri?-
- Sarebbe andata bene se non fosse stato per un piccolo particolare.-
- Quale?-
- Si è portata dietro il suo ragazzo.-
Detto questo Zell andò via.
Irvine stette immobile per un momento e poi pensò che il paio di stivali, Selphie, poteva pure scordarselo.
Angolo dell’uri:
Salve, lo so che non aggiorno da tanto tempo ma quest’anno ho avuto l’esame di maturità ( che ho passato) e il tempo se ne è andato tutto in studio. Ora comunque cercherò di aggiornare il più presto possibile. Inoltre vorrei ringraziare le persone che hanno recensito questa raccolta, mi avete fatto davvero felice, e vorrei ringraziare anche quelle che leggono e basta.
Ci vediamo al prossimo capitolo!
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