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di cricrifanficlover01
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** capitolo 16 ***



Capitolo 1
*** capitolo 1 ***


HERO       

Introduzione : 
Erano passati alcuni mesi da quando Stephenie aveva scoperto che Aaron era il padre di William, esattamente 5 mesi. Ma quest'avventura non riguarderà lei, la temeraria prescelta del fuoco, ma bensì due semplici ragazzi innamorati : Hiccup Horrendus Haddock terzo e Astrid Hofferson. L'avventura che cambierà le loro vite. 
Capitolo 1 [ punto di vista di Astrid ]
Era una comune giornata primaverile, beh...lo sarebbe stata, se non fosse per Dagur lo squilibrato, che ci stava creando di nuovo problemi. Ma più che creare problemi ad Hiccup, li stava creando a me, siccome mi aveva rapita. Questa volta un rapimento, per attirare Hiccup alla sua isola...grazie tante, stupido idiota squilibrato! Ma il problema principale non era il rapimento, il problema principale era che appena dopo essere stata rapita e portata nella sua orrida isola, mi aveva costretta a correre per 3 giorni interi, per sfuggire alle sue guardie. Okay, ero stata io a decidere di scappare dalle guardie, ma che altro potevo fare, lasciarmi trasportare nelle sue prigioni? Ovviamente no. Ma per Odino...dov'era finito Hiccup? Tre giorni dal mio rapimento, non si era fatto vivo. Ma subito dopo a questo mio pensiero, sentii il verso di Sdentato riecheggiare sopra alla mia testa. Purtroppo ero senza forze e non riuscii a chiedere aiuto ad Hiccup urlando e come se non bastasse questo Dagur mi aveva pure legati i polsi e le gambe. Hiccup atterrò, con gli altri ragazzi, davanti a Dagur, così le guardie di quest'ultimo si fecero avanti, per catturare i ragazzi. Pensavo che non ce l'avrebbero fatta, ma i ragazzi vennero aiutati dai draghi e infine riuscirono ad abbattere gran parte delle guardie. Mentre gli altri ragazzi si occupavano del resto delle guardie e di Dagur, Hiccup corse nella mia direzione, probabilmente per slegarmi, ma appena mi raggiunse, caddi in un sonno profondo.  
Mi risvegliai tra le sue braccia, mi aveva presa in braccio ed eravamo già a Berk. 
" Mettimi giù, mettono giù!!! Hiccup! " urlai arrabbiata. 
" Ben svegliata, Bell'addormentata. Non ti metterò a terra, ti sei addormentata in piedi, non ci metteresti molto ad addormentarti mentre cammini. " 
" Ah...adesso fai anche lo spiritoso? Comunque è ovvio che mi sono addormentata, non dormo da tre giorni! " dissi e richiusi gli occhi, appoggiando la testa sulla sua spalla e dimenticando il fatti di essere tra le sue braccia. Poco dopo sentii se sue labbra sfiorare la mia fronte. Prima che potessi addormentarmi di nuovo, però, una voce attirò la mia attenzione. Sentii altre voci intorno a me. 
" La mia bambina! " sgranai gli occhi a quella parola insopportabile e li riaprii del tutto. Ero sicura che fosse la voce di mia madre. 
" Mamma, non sono più una bambina! D'accordo, non ho vissuti con te per molti anni, ma ormai ho dicciott'anni. " dissi quando me la ritrovai davanti. Hiccup fece una risatina. 
" Come sta? " chiese mia madre ad Hiccup. 
" Sto bene, mamma, ho solo bisogno di dormire. " dissi precedendo Hiccup. 
" Va bene. La puoi portare in camera sua? " 
" Certo. " rispose Hiccup. 
Hiccup mi portò nella mia camera e mi fece sedere sul letto. Poi mi guardò serio. 
" Come ha fatto Dagur a ridurti così? Perché non dormi da tre giorni? " chiese poi, sedendosi accanto a me. 
" Sono scappata dalle guardie e mi hanno inseguita per tutta l'isola, finché non mi hanno catturata. " 
" Mm..come..come ha fatto Dagur a rapirti e portarti sulla sua isola? " 
" Io stavo volando su Tempestosa e mi sono accorta che una nave si stava dirigendo a Berk, allora per controllare che non fossero dei nemici mi sono avvicinata, loro hanno scoccato delle freccie e io sono caduta da Tempestosa proprio sulla loro nave. " spiegò la ragazza. Hiccup la ascoltò attentamente, ma alla conclusione non disse niente. 
" Non è stata colpa mia. " aggiunse Astrid. 
" No, certo che no. Ma...cosa voleva Dagur da noi? In ogni modo, vedi di riposare e riprenderti, fra qualche giorno vorrei poterti rivedere in forma. " disse alzandosi. 
" Va bene. " risposi. Si avvicinò e mi diede un bacio sulle labbra e poi si girò per andarsene. Io gli presi una mano. 
" Per favore, resta qui. " gli chiesi, supplicante. 
" D'accordo. " disse risedendosi accanto a me e rivolgendomi un sorriso. Ma invece che fare quello che avevo tanto cercato di fare prima, dormire, rimasi a fissarlo, fino a quando il buio aumentò e la luce del sole si deve arancione tramonto, prima di scomparire del tutto e lasciar posto alla notte. Allora, mentre ci fissevamo negli occhi da molto tempo, li chiusi facendo un dolce sorriso prima di addormentarmi, cullata dal suo respiro. 
ANGOLO AUTRICE : 
Buongiorno a tutti e buon anno nuovo. Allora, questo è il mio primo capitolo di Hero, potrebbe sembrare straordinariamente sdolcinato, ma per forza devo basare i primi capitoli sulla sdolcinatezza, prima di passare al vero e proprio svolgimento della fanfiction. Recensite!! Grazie a chi ha letto questo capitolo è intenderà continuare a leggere questa ff, e ancora più grazie a chi l'ha inserita tra le preferite. 
By cricrina01 

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Capitolo 2
*** capitolo 2 ***


Capitolo 2 

Un nuovo giorno era sorto. Aprii gli occhi e guardai vicino a me, in cerca di Hiccup, ma non lo trovai. Ero sola. Decisi di alzarmi, mi diedi una pettinata, mi feci la solita treccia e scesi per fare colazione. Trovai Hiccup che stava parlando con mia sorella Kyra. 
" ..quindi vostro padre non vive con voi. " 
" Ehm...diciamo di no, lavora all'isola dei dominatori, sta con noi solo pochi giorni all'anno. " 
" Ma perché vostro padre..." iniziò a chiedere Hiccup, che si fermò non appena mi vide. " Buongiorno. " 
" Di che cosa stavate parlando? " chiesi, interessata. 
Hiccup si alzò dalla sedia su cui era seduto e mi raggiunse. " Nulla du cui tu debba preoccuparti. " 
" Mmmm...però ho sentito dire il nome di mio padre. Credo che mi interessi, invece. " dissi guardandolo con uno sguardo serio. 
" Kyra mi ha solo detto che tuo padre non vive qui con voi, il che....beh...non può far altro che aiutarci, visto che tuo padre non vuole che tu stia con me. " disse Hiccup avvicinandosi a me e baciandomi dolcemente. 
" Vi consiglio di non cacciarvi nei guai. Okay, nostro padre non c'è, ma...potrebbero esserci spie in giro.." disse Kyra, guardandoci. 
" Con spie cosa intendi? Sappi che se solo osi dirgli qualcosa, ti faccio fuori! " 
" Non intendo me, i ragazzi! " 
" Bene, faremo in modo che i ragazzi non dicano niente. " dissi afferrando la mia ascia. " Ci vediamo più tardi, sorellina. " conclusi dirigendomi verso la porta dell'abitazione. Uscimmo da casa mia e salimmo sui rispettivi draghi, per fare un volo. Entrambi stettimo zitti per quasi tutto il volo, quando Hiccup si decise a rompere il ghiaccio. 
" Astrid, stai bene? Mi sembri piuttosto silenziosa. " 
" Si, tutto bene. " 
" Sei sicura? " 
Astrid sospirò " Non è niente, davvero. " 
Hiccup la guardò per qualche secondo, poi annuì. Fecero un veloce volo tra le isole vicino a Berk e si fermarono su un'isola scoperta da Hiccup e Sdentato. Hiccup ed Astrid scesero dei draghi e iniziarono a passeggiare su quella bella isola, in un bosco vicino alla costa a strapiombo sul mare. 
" Mi sembra che tu e Kyra abbiate costruito un buon rapporto...sono felice che ora tu abbia una famiglia. " 
" Si...ora siamo davvero sorelle. È una cosa un po' strana, perché non ho mai vissuto con loro, ma so che sono la mia famiglia. " 
" Ah....vorrei tanti che anche mia madre fisse viva. " 
" Magari lo è. " dissi sorridendogli. Hiccup guardò pensieroso verso l'orizzonte. 
" Lo so che non dovrei chiedertelo proprio ora, ma...cos'è successo a tua madre? Non l'ho mai saputo. " 
" Papà mi ha detto che è stata mangiata dai draghi. " 
" E tu non hai avuto paura di far amicizia con un drago, sapendo che hanno ucciso tua madre? " 
" Io..non ci ho pensato. Se solo ora mi ci metto a pensare, mi sembra impossibile che dei draghi abbiano davvero ucciso mia madre... " disse portando lo sguardo su Sdentato. " Nessun drago mi ha mai feriti, perché avrebbero dovuto ferire mia madre? " 
" Questo non lo so. Hai ragione...è davvero strano. "
" Ora è meglio che torniamo a Berk. " disse Hiccup salendo su Sdentato. Io lo seguii e salii su Tempestosa. Dopo un po' di tempo per il volo, arrivammo a Berk e Hiccup mi accompagnò fino a casa mia. Ma proprio davanti ai nostri occhi, c'età un Uncinato Mortale viola. 
" Di chi è questo drago? " mi chiese Hiccup indicando l'Uncinato. 
" No, non può essere. " dissi e deglutii rumorosamente. Abbassai gli occhi. Non poteva essere, era tutto così perfetto e poi...non era possibile. 
" Astrid, che succede? " chiese Hiccup preoccupato. 
" Devi andartene. Ora. " 
" Cosa? Perché? " 
" Questo drago è di mio padre, Hiccup. È...è tornato. Tu non puoi farti vedere con me da mio padre, o scoprirà che siamo fidanzati! E lo sai come la pensa. " 
" Okay, ma...quando potrò tornare? " 
" Verrò io a cercarti. Tu cerca di rimanere sempre a casa tua o a'accademia, in modo che possa trovarti facilmente. " 
Hic sospirò " Va bene. " disse e su avvicinò dandomi un bacio che speravo non fosse un bacio d'addio. Poi si voltò e si allontanò triste su Sdentato. 
ANGOLO AUTRICE : 
Buongiorno a tutti, questo è il secondo capitolo di Hero. La storia si sta facendo interessante? Lo spero. Leggete numerosi e recensite!! Grazie mille ancora a chi mi segue. Un bacio a tutti. 
By cricrina01 

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Capitolo 3
*** capitolo 3 ***


Capitolo 3 

Dopo un po' di tempo perso a guardarlo andare via, mi diressi verso la porta di casa mia. Deglutii e sospirai, aprendola. Finsi di niente, come se fosse stata una bella sorpresa. 
" Papà, sei proprio tu?!? Non ci credo, è fantastico! " esultai mentendo. Mia madre probabilmente si era accorta che mentivo. 
" Astrid, figlia mia. Allora, come va la vita a Berk? Sei sempre con quel gruppetto all'accademia? Sei sempre amica del figlio del capo...quel...Hiccup, mi sembra? " 
" Benissimo papà, certo che sono ancora amica dei ragazzi, compreso Hiccup. " 
" Quindi tra te e Hiccup non c'è niente di più che amici? " 
" Papà, ma che dici? Certo che no! Io e Hiccup siamo solo amici. " dissi. In quel momento Kyra, che era vicino a mia madre, seduta su una panca, mi guardò, preoccupata. 
" Bene. Oggi stesso dovrò partire per ritornare a lavorare per un altro po' di tempo sull'isola dei dominatori, a meno che non ci siano dei problemi. " 
" Con un altro po' di tempo cosa intendi? " 
" Circa un altro annetto. " 
Si! Mi era andata bene. 
" Oh, mi dispiace tanto papà. Comunque, come va il lavoro? "
" Molto bene. Dopo questo annetto tornerò per qualche settimana e poi ripartirò, credo. Speriamo che non ci siano contrattempi o problemi. " 
" Okay...ehm...devi dirmi qualcosa? " chiesi. 
" No. Credo che sia l'ora che parta. " disse guardando mia madre e Kyra. Poi si girò di nuovo dalla mia parte. " Mi dispiace che non possa rimanere con te, ma su quell'isola avevo davvero un lavoro ottimo e sarebbe stata una pazzia lasciarlo. " 
" Sta tranquillo papà, non fa niente. " dissi sorridendogli. Poi, dopo un po' di tempo, uscimmo dalla casa. 
" Mi mancherai papà. " stavolta non mentivo. 
Lui mi sorrise, mi diede un bacio sulla fronte, fece lo stesso con mia madre e con Kyra, poi salì sul suo drago. Poco dopo partì, lasciando di nuovo la nostra isola. 
Preferii aspettare la sera per andare da Hiccup, volevo stare un po' sola per riflettere. Perché mio padre non voleva che io stessi con Hiccup? In fondo era un bravo ragazzo, mi proteggeva, mi amava, mi rispettava....cosa potevo chiedere di più? E mio padre non lo rispettava, né l'accettava. Io volevo sapere ip perché, così uscii dalla stanza in cui mi trovavo e mi avvicinai a mia madre, che stava parlando con Kyra. 
" Posso disturbarvi? Dovrei parlate con te, mamma. " chiesi.
" Credo di sapere cosa vuoi chiederle. " disse Kyra, guardandomi. Io spostai lo sguardi su mia madre e mi decisi a parlare. 
" Ora basta...voglio sapere cos'ha papà contro Hiccup. " dissi, seria. 
" Io non lo so, figlia mia. Ma ti dirò ogni cosa che so. Siediti. " disse indivandomi una sedia. Mi sedetti, lei fece lo stesso su un'altra sedia, disponendisi di fronte a me. Kyra ci guardò, appoggiando la schiena ad una parete. 
" Quando io ho conosciuto tuo padre, lui odiava già gli Haddock. Non so perché, o te l'avrei già detto da molto. " 
" Da chi ho ereditato i miei poteri di dominatrice? " 
" Da lui. Ecco, un'altre cosa che non mi disse fu che lui era un dominatore. Solo quando tu nacqui, si decise a parlare. " 
" Kyra è più piccola di me? " 
" Si, di due anni, anche se non sembra. Lei sembra della tua stessa età, vero? " 
" Si, hai ragione. " dissi girandomi a guardare mia sorella. 
" Questo è tutto ciò che so, perdonami, è poco, ma ti giuro che non so più di così. " 
" È davvero poco. Come mai...sai così poche cose? Perché papà non ti dice niente? Siente sposati o no? È parecchio strano. " 
" Perché io non gli chiedo nulla. So bene com'è fatto, se non gli chiedi niente, lui non dice niente, e quando gli chiedi qualcosa diventa piuttosto nervoso, quindi è meglio non chiedergli niente. " 
" Ma è mio diritto scegliere il ragazzo che amo. Lui....mi impone di non stare con un Haddock! " dissi, arrabbiandomi alle mie stesse parole. 
" So che tu provi qualcosa per lui, e so che è un Haddock e che tu hai tutti i diritti di scegliere il ragazzo che ami, a meno che non ci sua un matrimonio combinato. " 
" Dimmi di no...io non voglio sposarmi con una persona che non amo! E non lo farò, sappiatelo. " 
" Tua sorella è promessa. " 
" Cosa? " chiesi voltandomi verso Kyra, che abbassò la testa al suo destino. " Ma...e tu non opponi resistenza? " 
" Tu non sei cresciuta con nostro padre, tu non sai cosa significa opporre resistenza alle sue decisioni. " disse lei, fussandomi con occhi di ghiaccio. Rabbrividii alle sue parole e decisi di concludere lì la discussione. 
" Vado da Hiccup. " dissi alzandomi e dirigendomi fuori casa. 
" Pensa a quello che ho appena detto. " disse Kyra, poco prima che uscussi completamente da quella specie di prigione. 
Sorrisi alla mia draghessa e ci salii su, pronta a spiccare il volo verso la casa di Hiccup. 
" Forza, Tempestosa, andiamo a casa di Hiccup. " le sussurrai. 
ANGOLO AUTRICE : 
Buongiorno a tutti. Ecco qui il terzo capitolo di Hero! Spero di starvi incuriosendo ( non sono sicura che si possa dire XD ), il prossimo capitolo sarà molto dolce e romantico...ma vi dico anche che i problemi non sono finii qui, questo era solo un'incontro. 
By cricrina01  

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Capitolo 4
*** capitolo 4 ***


Capitolo 4 

Poco dopo arrivammo alla casa di Hiccup. Scesi da Tempestosa e mi avvicinai alla porta della casa, bussando. Nessuno venne ad aprire, così, un po' dubitante, entrai. Al piano terra non c'era nessuno, allora decisi di salire sul soppalco. Silenziosa mi avvicinai al letto di Hic e lo vidi disteso, girato dall'altra parte. Hiccup sentì i miei passi e si girò dalla mia parte. 
" Astrid! Che ci fai qui? Se-sei tornata fa me?!? " chiese sorridendomi. 
" Si. Mio padre se né andato e non tornerà prima di un anno. "
" È fantastico! Quindi ora starai di nuovo con me? " 
" Certo! " esclamai. Si avvicinò e mi baciò. Ma questo bacio non era come tutti gli altri che ci eravamo scambiati fino ad ora. Era un bacio carico di passione e dolcezza, come se non ci vedessimo da anni, invece che da un pomeriggio solo. Ci separammo riluttanti. Lo guardai in quegli occhi verde smeraldo che mi mozzavano sempre il fiato. Sapevo cosa voleva, voleva la stessa cosa che volevo io. 
" Mi-mio papà è via e non tornerà per vari giorni. Magari questa sera puoi fermarti a dormire da me, se vuoi. " 
" Mi piacerebbe. " confessai, avvicinandomi a lui. Mi diede un altro bacio, prima di infilare la sua mano sotto alla mia maglia e di accarezzarmi il fianco destro. Lo lasciai fare, ricambiando il bacio. La legge proibiva quello che volevamo fare, ma in fondo lui era Hiccup Horrendus Haddock terzo, il ragazzo che fece amicizia con un drago anziché ucciderlo, che gli importava delle leggi? E nemmeno a me me ne importava, ora come ora. 
Quindi quella notte mi fermai a casa sua. Ma quella notte non fu come la precedente passata con lui. Quella fu la prima volta, la prima notte piena di passione e dolcezza, in cui il mio cuore batteva a mille. Ero sicura di amare il ragazzo giusto, si, lui era il ragazzo giusto per me. Quand'ero con lui mi sentivo al settimo cielo e lo desideravo più di ogni altra cosa, desideravo i suoi baci, le sue carezze, le frasi dolci che mi diceva ogni giorno. Era un sentimento fuori dal mondo. 
Il giorno dopo mi svegliai. Guardai fuori dalla finestra. Il sole splendeva e la giornata si preannunciava perfetta. Alzai gli occhi, in direzione del posto in cui doveva esserci Hiccup, ma non lo trovai, un'altra volta. Mi alzai e raccolsi i miei vestiti, indossandoli. Poi scesi al piano terra, trovando Hic che scriveva su un libro. 
" Cosa stai scrivendo? " chiesi, avvicinandomi a lui. 
" Buongiorno, milady. " disse chiudendo il libro e avvicinandosi a me. 
" Allora, che scrivevi? " 
" Niente di importante. " rispose vago, prima di baciarmi. 
" Se non è niente di importante, non ti dispiacerà farmelo leggere, vero? " 
Hiccup sospirò, poi mi porse il libro. Gli sorrisi, prendendo il libro e aprendolo. Lo sfogliai prima velocemente, per poi soffermarmi du alcune pagine. Era una specie di libro che parlava interamente di....me! O almeno di me dal punto di vista di Hic. Parlava dei suoi sentimenti per me, del tempo in cui stavamo insieme e dei problemi contro la nostra relazione, come ad esempio mio padre. Ma anche se lui per lui dovrebbe essere cime un nemico, aveva rispetto nei miei confronti e non lo descriveva come tale. Alzai lo sguardo, fino ad incontrare i suoi occhi, che mi guardavano innamorati. Chiusi delicatamente il libro, appoggiandolo sul tavolo, e mi avvicinai a lui, incastrando le mie mani nei suoi capelli. 
" Ti amo. " dissi. 
" Anch'io. " fu la sua unica risposta. In meno di un secondo le nostre labbra si unirono. Qualcuno bussò alla porta, ma noi ignorammo il rumore. Infine, la persona che aveva bussato pazientemente per molto tempo, aprì la porta, scocciata. Aprii gli occhi, mentre ancora ci baciavamo, per spostarli un attimo sulla persona davanti alla porta. Era Stephenie. La ignorai e continuai a baciare Hiccup. 
" Ehehm...mi dispiace disturbarvi in questi momento di tenerezza....ma..." disse la ragazza, schiarendosi la voce. 
" Cosa vuoi, Stephenie? " chiese Hiccup, una volta allontanatosi leggermente da me. 
" Venite a fare una corsa di draghi? Gli altri sono già pronti." 
" No, giocate da soli, noi andremo in un posto speciale. " disse Hiccup, sorridendomi. 
" Okay.." disse uscendo dalla casa. 
" Un posto speciale? " chiesi a Hic. 
" Quello dell'altro giorno. Mi sembra che ti sia piaciuto, non è così? " 
" Certo che mi è piaciuto. D'accordo, andiamo allora. " 
ANGOLO AUTRICE : 
Ehilà, come butta gente? Scusate per il ritardo nella pubblicazione di questo capitolo, ma ora che ho ricominciato scuola ho poco tempo per dedicarmi alla mia ff. Leggete e recensite numerosi!! 
Un bacio a tutti i miei lettori. 
By cricrina01.

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Capitolo 5
*** capitolo 5 ***


Capitolo 5 

Hiccup ed Astrid si diressero sull'isola in cui erano stati qualche giorno prima, per stare un po' soli, lontani da sguardi indiscreti. 
" Perché mi hai portata di nuovo su quest'isola? " chiesi, curiosa 
" Mi piace stare lontano dagli altri, soprattutto se sono con te. " disse sorridendomi. 
" Anche a me piace stare con te. Non ti lascerò mai, lo prometto. " 
" Neanch'io ti lascerei mai, sarei soltanto uno stupido. " disse, avvicinandosi e baciandomi. " A meno che tu...non mi voglia più. Lo so, l'hai appena promesso che non mi lascierai, ma i gusti si possono cambiare e poi io non sono niente..." 
" Hiccup, non sottovalutarti. Tu sei molto di più di quello che pensi di essere. Tu sei un eroe, ci hai protetti tutti da Morte Rossa, sei coraggioso, hai avuto il coraggio di far amicizia con un drago che tutti credevamo pericoloso, sei dolce, mi fai sentire la ragazza più fortunata del mondo ad averti al mio fianco, sei generoso ed altruista, non mi è mai parso di vederti non aiutare una persona in pericolo, sei forte e sei bello....cosa potrei chiedere di più di te? " 
Hiccup sospirò " In fondo è vero, le cose che hai detto sono totalmente vere, ma io non mi considererò mai tale. " 
" Ed ecco un'altra buona qualità. Non sei vanitoso o altezzoso. Pur avendo un sacco di pregi, non te ne vanti, e io adoro questa qualità, perché io so chi sei, non serve che me lo dimostri tu...ma perlomeno non dire che sei niente. " 
" D'accordo. Non mi darò del...niente! " disse sorridendo. 
" Cosa facciamo? " chiesi affacciandomi allo strapiombo sul mare. 
" Volevo solo stare un po' lontano dagli altri, ma se ti anni possiano tornare a Berk. "
" Io con te non mi annoio mai. " dissi sedendomi accanto a lui e intrecciando le mie mani tra i suoi capelli, iniziando a fare delle piccole treccioline. 
" Cosa stai facendo? " chiese Hic guardandomi. 
" Delle...treccioline. " risposi lasciando i suoi capelli e girandogli la testa in modo che guardasse verso di me, per vedere il risultato così ottenuto. Hiccup mi sorrise e alzò una mano, taatandosi i capelli per trovare le trecce. 
" Non me le scioglierò mai. " disse togliendo la mano dai suoi capelli e posandola sulla mia guancia. 
" Cosa stai pensando? " chiesi. 
" Co-cosa sto pensando? Ehm...niente. Soltanto che sei la ragazza più bella del mondo. " 
" Anche tu sei il ragazzo più bello del mondo, Hic. " 
" E se ti dicessi che non ci credo? " 
Gli tirai un leggero pugno sul braccio " Ma lo fai apposta? Ti ho detto appena due minuti fa di non sottivalutarti. " 
Lui rise " Si. " rispose alla mia domanda. 
Io spalancai la bocca, un po' sorpresa, un po' arrabbiata della risposta. Poi la richiusi facendo un'espressione seria che subito si trasformò in un sorriso. " Come faccio ad essere arrabbiata con te? " chiesi, sorridendo e alzandomi da terra. " Che ne dici di tornare a Berk? Non che mi dispiaccia stare qui con te, ma ira ho voglia di tornare. " 
" Certo. " rispose salendo su Sdentato. Io salii su Tempestosa e insieme partimmo per Berk. 
Durante il viaggio mi accorsi che Hic mi guardava varie volte. Una volta, incrociando il suo sguardo, gli chiesi il perché, ma lui non mi rispose. Probabilmente stava soltanto sognando ad occhi aperti, e a me non dispiaceva affatto. I suoi pensieri erano i suoi, i miei erano i miei, anche se come coppia potevamo anche condividerli. Mi sarebbe piaciuto sapere cosa pensava in quel momento. 
Un po' ti tempo dopo arrivammo a Berk e atterrammo davanti alla casa di Hic. Lui mi aiutò a svendere da Tempestosa. Appena scesa però, il mio sguardo cadde su una cosa indesiderata e che mi fece prendere un colpo : un Uncinato Mortale viola identico a quello dell'altra volta, davanti a casa mia, stessa sella, davvero identico. Sbiancai alla vista e strinsi la mia mano in quella di Hic. 
" No, no, non può essere! " dissi non appena ritrovai la mia voce. 
" Tuo padre? Non avevi detto che sarebbe partito per un anno? " 
" Se le cose non fossero andate male. " puntualizzai. 
" E....e ora che facciamo? " chiese lui, rigido. 
" Voglio mettere fine a questa storia. Vieni. " dissi trascinanfolo per il braccio verso casa mia. 
ANGOLO AUTRICE : 
Ciao a tutti!! Finalmente sono riuscita a pubblicare il quinto capitolo di Hero! Come avete letto, i due di ritrovano nello stesso problema del giorno precedente, ma non si risolverà tanto velocemente, questa volta. Per scoprire come andrà avanti dovete aspettare il prossimo capitolo, e non so quando riuscirò a scriverlo. 

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Capitolo 6
*** capitolo 6 ***


Capitolo 6 

Entrai in casa con aria seria e mi puntai davanti a mio padre, con Hiccup alle spalle. 
" Astrid! Ho una bella notizia : rimarrò qui e non andrò più via. Mmm...vedo che sei in compagnia del tuo amico. " 
" Papà, devo dirti una cosa. Hiccup non è un mio amico. Hiccup è il mio ragazzo. " 
Mio padre mi guardò perplesso, poi, solo dopo un po' di tempo, parlò. " Tu? Con lui? " chiese. 
" Si, papà. Senti, non ne posso più! Tu mi chiedi di non stare con la pensona che amo, e tutto per un motivo sconosciuto. " 
" Io to ho detto solo di non stare con un Haddock. Non mi interessa se tu stia insieme a un ragazzo, a meno che non sia un Haddock. " 
" Ma papà è ridicolo! Ti rendi conto che non mi imponi una cosa senza dirmi il motivo? " 
" Sono tuo padre e so cos'è meglio per te. " disse con tono serio. " Ora vai in camera tua. E tu vattene. " concluse riferendosi ad Hic. 
" No. Io non vado in camera mia e lui non se ne va! " 
" Vai in camera ho detto! " disse alzandosi in piedi dalla sedia su cui era seduto. 
" No! " urlai. 
Dopo questa mia disobbedienza nei suoi confronti, si avvicinò a me e mi tirò uno schiaffo in pieno viso. Arretrai, posando una mano sulla guancia che pulsava di dolore. Gli occhi si riempirono di lacrime, un po' per il dolore, un po' per il carattere duro di mio padre. Battei le palpebre per scacciarle. 
" Astrid! Cosa ti ha fatto, stai bene? " chiese Hiccup avvicinandosi e guardandomi negli occhi. Alzai lo guardo fino alle sue mani, che ora si stringevano in due pugni. 
" Hiccup, no. " sussurrai, pregandolo. Hiccup non mi diede ascolto e mi superò posizionandosi tra di me e mio padre. Alzai la testa, ormai mi ero ripresa del tutto. 
" Non le faccia del male! " disse Hiccup, difendendomi. 
" Come osi dirmi cosa fare con mia figlia? Chi pensi di essere? " 
" Il suo fidanzato. " 
" Mia figlia non può stare con te! " 
"Astrid può scegliere da sola. La lasci in pace! " 
Sapevo che mio padre si sarebbe arrabbiato. Infatti tirò un pugno un faccia ad Hiccup. 
" Hiccup! " dissi avvicinandomi ed esaminadogli il viso. 
" Non è niente, non preoccuparti. Sto bene. " disse. Si tolse la mano dal naso, stava sanguinando. 
" Come non è niente? Stai sanguinando! " 
Si tirò su e guardò mio padre. Non sapevo cosa avesse intenzione di fare, ma mio padre stava alzando di nuovo il braccio. 
" No, no, per favore papà, no, no! " urlai poco prima che mio padre scaraventasse Hiccup per terra con il braccio. 
" Hiccup! " urlai, raggiungendolo per terra e assicurandomi che stesse bene. Respirava, ma era svenuto. 
" Ora basta! Lascia state quel ragazzo! " ordinò mia madre a mio padre, il quale uscì dalla casa. Kyra mi raggiunse e guardò Hiccup, che era inerme a terra. 
" Come sta? " chiese lei. 
" Non lo so, è svenuto. Mio padre gli ha tirato un colpo troppo forte e in pancia. " dissi accarezzandogli i capelli. 
" Io l'avevo detto, ricordi? Beh, ormai è troppo tardi per ripensarci. Forza, portiamolo in camera tua, lì starà meglio. " 
Annuii, poi lo portammo in camera mia. Lo lasciai lì, disteso sul mio letto, andando al piano terra per recuperare una bacinella d'acqua e un pezzo di stoffa. Poi risalii di sopra, gli controllai la ferita sul viso, il naso non sanguinava più, gli pulii il sangue dal viso, poi gli controllai la maglia. Sulla manica sinistra c'era del sangue, infatti prima se l'era asciugato con una delle maniche. Non potevo lasciarlo così, quindi decisi di togliergli la maglia e darla a mia madre, che l'avrebbe lavata. Gli rimboccai le coperte e scesi per dare la maglia a mia madre. 
" Come sta? " mi chiese mia madre. 
" Non si è ancora ripreso. " dissi, sospirando. " Puoi lavare questa? È sporca di sangue. " 
" Certo. " disse afferrandola. 
" Mamma...perché papà non vuole che stia con Hic? E perché è così cattivo? Guarda cosa gli ha fatto..." 
" Non lo so, tesoro. So solo che avrai il mio appoggio in qualunque cosa farai. Presto chiederò il divorzio, non ne posso più di lui. " 
" E se non l'accettasse? " 
" Farò in modo che lo accetti. "
Le feci un debole sorriso, prima di risalire al piano di sopra e stendermi sotto le coperte accanto ad Hic ed abbandonarmi alla notte, l'unico momento di libertà totale. 
ANGOLO AUTRICE : 
Buon pomeriggio a tutti, amanti di fanfiction! Allora, come vi sembra il sesto capitolo? La storia si sta facendo interessante? Volete assolutamente sapere cos'ha il padre di Astrid contro gli Haddock?? Recensite!!! Per ultima cosa vorrei ringraziare ancora tantissimo chi legge la mia ff, perchè i numeri delle visite sono alti e questo mi fa piacere. Un bacio. 
By cricrina01 
 

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Capitolo 7
*** capitolo 7 ***


Capitolo 7. 

Mi svegliai presto, fuori era ancora buio e il sole non era ancora sorto. Guardai accanto a me Hiccup, sembrava sereno, ma non pensavo fosse davvero così. Ero molto arrabbiata con mio padre, non molto perché mi aveva tirato uno schiaffo, ma soprattutto per quello che aveva fatto ad Hic. Non aveva nessun diritto di fargli tutto ciò. Sospirai e lo guardai ancora, sperando che si riprendesse. Non si muoveva minimamente, così mi alzai dal letto e decisi di scendere al piano terra, ma prima di farlo, mi fermai sulle scale, sentendo una voce sconosciuta, insieme a quella di entrambi i miei genitori. 
" Penso che potrebbe anche andare...è di buona famiglia. " disse mio padre. Non sapevo minimamente a cosa si riferisse. 
" Ma lo sai...Astrid sta con quel ragazzo. Lasciala vivere la sua vita, per favore. " disse supplicante mia madre a mio padre. 
" Dovete ammettere, però, che i matrimoni combinati sono una tradizione qui e mio figlio sarebbe un ottimo pretendente. La nostra famiglia è ricca e lui porterebbe vostra figlia in un alto livello del ceto sociale. " disse la voce sconosciuta. Stavano parlando di un mio presunto matrimonio combinato con chissà chi. 
" Me mi hai convinto. Quella che devi convincere è mia moglie. " 
" Nessuno mi convincerà. Non voglio imporre nessun matrimonio ad Astrid. " 
" E che mi dite dell'altra vostra figlia? " 
" Kyra? Assolutamente no, e poi è già promessa. " disse mia madre. Solo in quel momento della discussione, mi accorsi di avere Kyra alle spalle, la quale scese con rapidità le scale e scese al piano terra. 
" Non è giusto! Perché io devo essere promessa e lei no? " chiese puntandomi il dito contro. 
" Non è come pensi Kyra..." cercò di spiegare mia madre. 
" Come no? Certo che è come penso...perché lei è la primogenita, lei è la prescelta, lei è tutto! E io non sono niente! E va bene, come volete voi, io sarò promessa e lei no, ma lo faccio solo per lei. " disse uscendo dalla casa e sbattendo la porta. Io guardai per un attimo il trio, poi ritornai in camera mia. 
" Non provare mai più a tornate in questa casa! " urlò infine mia madre a mio padre, poco prima che io chiudessi la porta. Voltamdomi trovai una bella sorpresa : Hiccup si era risvegliato. 
" Hiccup! " dissi precipitandomi da lui e abbracciandolo. 
" Astrid, tutto bene? " mi chiese sciogliendo delicatamente l'abbraccio. 
" Dovrei essere io quella che dovrebbe farti questa domanda. " 
" Io sto bene, mi fa solo un po' male la pancia. Hey, ma che fine ha fatto la mia maglia? " chiese scoprendo che non ce l'aveva indosso. 
" Era sporca di sangue sulla manica sinistra, così ho chiesto a mia madre se poteva lavarla. " 
" Astrid, non avevo bisogno do tanto. E poi...ho dormito anche nel tuo letto. Non era necessario, davvero. " 
" Ma che dici? Per te farei molto più di questo, lo sai. " dissi guardandolo negli occhi . Lui mi sorrise e si avvicinò a me, baciandomi. Prolungammo il bacio per molto tempo, ci separammo per riprendere fiato e ci baciammo di nuovo. Andò avanti così per un bel po' di tempo, poi, quando stavamo per andate oltre, mi fermai, pensando che se mio padre l'avesse scoperto, avrebbe picchiato ancora di più Hiccup. 
" Forse è meglio di no, non voglio che mio padre ti faccia ancora del male. " 
Hiccup mi guardò, un po' confuso, ma poi annuì. Voleva solo che io stessi bene, anche emotivamente. 
" Ti amo. " disse, rincominciando a baciarmi. 
" Anch'io. " risposi tra un bacio e l'altro. 
Più tardi scesimo al piano terra per fare colazione. 
" Grazie per prima Kyra, ma...dovevi proprio farla quella scenetta? " chiesi, dopo aver finito di mangiare. 
" Lo sai che sono dalla tua parte, però un po' non è giusto che tu non sia promessa e io si. " 
" Ma tu non sei neanche fidanzata, quindi cosa t'importa per ora con chi ti sposerai? " 
" Va bene, va bene, hai ragione. " disse alzandosi da tavola. 
" Ti va di venire a stare da me, in questi giorni? " mi chiese Hiccup. " So che tuo padre non vive più da voi, ma a casa mia potresti essere al massimo della sicurezza. E poi potremmo chiedere a mio padre se sa qualcosa sul perché tuo padre non vuole che tu stia con me. " 
" D'accordo. " 
ANGOLO AUTRICE : 
Buon pomeriggio a tutti, come va la vita? Io ho scampato per un pelo una brutta febbre, a meno che non me la prenda più tardi. Allora...che ne pensate del settimo capitolo di Hero? Sto cercando di rendere la ff più lunga possibile, più di 10 capitoli sarebbe la lunghezza sperata, ma per me è un'impresa epica scrivere tanti capitoli. :-P:-P 
By cricrina01

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Capitolo 8
*** capitolo 8 ***


Capitolo 8. 

Andammo a casa Haddock, dove trovammo Stoick. 
" Hiccup! Dove sei stato per tutto questo tempo? Almeno potevi avvertirmi! " lo rimproverò il padre. 
" Capo Stoick, non è colpa sua. Lui...ecco..." cercai di spiegare, senza riuscire nell'intento. 
" Sono stato picchiato da suo padre. " concluse Hic passandomi un braccio dietro alla schiena e stringemdomi a sé in un " abbraccio laterale ". 
" Come? Stai bene? " chiese Stoick avvicinandosi al figlio. 
" Si, circa. Ma non è stata colpa di Astrid, papà, almeno tu..non impedirci di stare insieme. " lo pregò Hic. 
" Tuo padre vi impedisce di stare insieme? " mi chiese Stoick. 
" Si, esatto, e non sappiamo il perché. " 
Stoick sospirò " E va bene, forse è l'ora che sappiate tutto. " 
Io e Hiccup ci guardammo per un secondo e con quello sguardo ci capimmo a vicenda : volevamo entrambi sapere finalmente il motivo per cui io e lui non potevamo stare insieme. Allora ci sedemmo su una panca, pronti ad ascoltare la storia che riservava per noi Stoick. 
" Tutto era iniziato molti, molti anni fa. Quella volta, gli antenati degli Haddock e gli antenati degli Hofferson erano in conflitto, per un motivo ancora tutt'ora sconosciuto, sappiamo solo che furono gli Hofferson ad incominciare. Quando questo conflitto iniziò, ci fu un grande scontro tra tutti gli Hofferson e tutti gli Haddock che c'erano nel villaggio. Non vinse nessuno, perché un giorno un Haddock scoprì un Hofferson e una Haddock che stavano insieme. Da lì la guerra cessò, fino a quando non scomparì totalmente, anche perché gli Haddock erano diminuiti e non c'era molta possibilità che si tornasse di nuovo una coppia formata da un Haddock e un Hofferson. È per questo che tuo padre non vuole che tu stia con mio figlio, Astrid, per la guerra che c'è stata. " 
" Cosa?? Vuoi dire che mio padre non vuole che io stia con Hiccup solo perché un po' di anni fa c'è stata una stupida guerra? E non è il colmo...il colmo è che quella guerra è scoppiata per un motivo sconosciuto! " dissi alzandomi dalla panca e sbattendo un pugno sul tavolo tra noi e Stoick. " No, questo è troppo! Okay, so di essere una Hofferson, ma ammetto che sono tremendamente idioti! " 
" Gli Hofferson non sono idioti...sono violenti e testardi, ca bene, ma sono una delle dinastie più intelligenti del villaggio, insieme agli Haddock. So anche che gli Hofferson sono in maggioranza dominatori dell'acqua. " 
" Bene, okay, l'unica cosa che m'importa ora è mettere fine a questa storia. Ma come faccio a far cambiate idea a mio padre? " chiesi, sedendomi di nuovo. 
" Non ne ho idea. Ma penso che stia organizzando un'altra guerra, così voi verrete divisi. " disse Stoick. 
Rimasi a pensare per un po'. Non sapevo che fare. Non volevo combattere contro mio padre, ma nemmeno separarmi da Hiccup. 
" È la guerra che vuole? Allora l'avrà. " dissi dopo un po'. 
" Sei sicura? " mi chiese Hiccup. 
" Si. " risposi. 
" Va bene, ma vi servirà aiuto. Sappiate che io sono dalla vostra parte, ragazzi. " disse Stoick, sorridendoci. 
" Grazie papà. Forza, andiamo. " disse Hiccup prendendomi per mano. 
Una volta usciti di casa mi chiesi dove stessimo andando. " Hic, dove stiamo andando? " 
" A casa di Stephenie. " 
Rimasi confusa fino a quando non entrammo in camera di Stephenie. 
" Stephenie, ci devi aiutare. Devi radunare più dominatori del fuoco, terra e aria possibili. " 
" A cosa vi servono? " chiese lei perplessa. 
" Una guerra. Hofferson contro Haddock, vari dominatori, Astrid e altre persone credo. " 
" Combatterete contro persone della sua stessa dinastia? " 
" Già, in più contro mio padre. " specificai. 
" Voi siete pazzi. " 
" Ci aiuterai o no? " 
" Si, ma...per quando vi servono i dominatori? " 
" Il prima possibile. " 
" Okay, allora parto ora per l'isola dei dominatori. " disse dirigendosi dal suo drago. Io e Hiccup uscimmo da casa di Stephenie e andammo a casa mia. 
" Mamma...mi sa che ci sarà una guerra. " confessai a mia madre. 
" Una guerra? "
" Si, contro...papà e gli Hofferson. " risposi. 
Mia sorella ci raggiunse. " Fantastico, non li segui proprio i miei consigli, eh? " mi chiese. 
" Zitta e preparati, parteciperai anche tu! " dissi. 
Kyra sbuffò e salì al piano di sopra. 
Io mi avvicinai ad Hiccup e lo baciai " Per te farei tutto. " dissi. 
" Anch'io, mia signora. "  
ANGOLO AUTRICE : 
Hey, come butta gente? A me tutto bene, per ora. Allora, ve l'aspettavate oppure no questo motivo? Recensite! L'espressione " abbraccio laterale " non so se qualcuno l'ha già sentita o la conosce, io l'ho sentita su un programma televisivo e significa proprio quello che ho descritto io : un abbraccio proprio laterale, spalla contro spalla, credo di essermi spiegata. Beh..alla prossima! 
By cricrina01 

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Capitolo 9
*** capitolo 9 ***


Capitolo 9. 

Era giunta l'ora. La guerra era ormai vicina, troppo vicina, e ora che davvero era arrivata, né avevo paura. Io e Hic eravamo uniti come sempre, nulla ci avrebbe mai separati, nemmeno mio padre. 
Eravamo in uno dei tanti grandi prati vicini al villaggio, il cielo era coperto da uno spesso manto di nubi, fiocchi spessi cadevano sul suolo, faceva freddo ed era mediamente buio. La nostra squadra era formata da me, Hiccup, Stepphi, Will, Stoick, Skaracchio, Gambedipesce, Moccicoso, i gemelli, alcuni amici di Stoick, come Bucket e Mulch, gli Haddock rimasti e vari dominatori di tutti gli elementi, tranne l'acqua. Eravamo fermi, in mezzo a quel prato, che attendevamo l'arrivo della squadra di mio padre. Ed eccoli arrivare...non erano in pochi, anzi, forse ci superavano anche di numero. La loro squadra era formata da mio padre, da tutti gli Hofferson e da tanti dominatori dell'acqua. 
I draghi ci guardavano incuriositi, sicuramente non sapevano cosa stava per accadere. Gli Hofferson erano dall'altra parte del prato, io e Hic al centro, dietro di noi, nell'altra metà del prato, c'erano i nostri. Stavo pensando ad un modo per dare il via alla guerra, quando ricordai il motivo per cui eravamo lì : difendere la nostra relazione. Allora ebbi un'idea. Avvicinai le mie labbra all'orecchio di Hic e pronunciai una sola parola : " Baciami. " dissi sottovoce. Inficcai la mia ascia a terra. Hiccup mi prese per i fianchi e mi attirò a sé, posando le sue labbra sulle mie. Mentre ci baciavamo tenne gli occhi aperti, in cerca di un mio segnale. Dalla parte degli Hofferson si creò un brusio, mentre dalla nostra parte una miriade di frasi dello stesso contenuto si riferivano a noi : " Cosa vogliono fare? " Hiccup mi lasciò non appena riaprii gli occhi. Presi la mia ascia e la puntai verso gli Hofferson. I nostri si prepararono. Respirai a fondo e guardai Hiccup, il quale mi sorrise. Io feci lo stesso. Era caduto un silenzio di tomba. 
" Ora! " gridai, interrompendo il silenzio assordante. 
Mi misi a correre, con Hiccup al mio fianco e seguita dai nostri. Cercai mio padre, ma era tra gli ultimi. Per prima incontrai una ragazza. La presi per un braccio e glielo rigirai, provocando un suo forte grido dolorante. Poco dopo arrivò Stephenie che la fece cadere a terra e la bloccò tenendole un braccio alla gola e poco dopo le diede fuoco di netto. Quella ragazza era probabilmente una dominatrice dell'acqua. Morì in pochi secondi. Gli altri si stavano occupando del resto degli Hofferson e dei restanti dominatori dell'acqua. Stoick e Skaracchio avevano steso molti vichinghi, ma non erano morti, soltanto feriti. I gemelli e Moccicoso erano saliti sui rispettivi draghi, creando esplosioni causate da palle di fuoco. Stava andando tutto bene, eravamo in vantaggio, quando due Hofferson mi presero le braccia e me le legarono. Mi fecero sedere a terra con movimenti bruschi, contro un palo conficcato sotto al terreno. Poco dopo la stessa cosa successe ad Hiccup, che fecero sedere a pochi centimetri da me. 
" Ci hanno fregati! " dissi cercando di liberarmi. 
" A me non sembra. " disse Hiccup, guardando davanti a sé. Solo allora vidi Gambedipesce correre dalla nostra parte. Si inginocchiò dietro di noi e tagliò con un pugnale le corde con cui eravamo legati.  
" Gambedipesce, menomale! " dissi sollevata. 
Mi alzai in piedi e tesi una mano ad Hic, per aiutarlo ad alzarsi. Si alzò in piedi proprio davanti a me, a pochi centimetro di distanza tra il mio viso e il suo 'Non posso, non ora' pensai cercando di evitare di baciarlo. 
Quindi, guardai verso la battaglia in corso e ripresi a correre. Gli Hofferson erano diminuiti drasticamente, erano circa la metà ora, ma noi avevano perso delle dominatrici della terra. Ora si che stava andando tutto bene, ma smisi di sorridere quando dal fondo del prato, dalla parte dei nemici, avvenne un'enorme esplosione. Mille detriti saltaromo in aria. Velocemente Hiccup corse verso di me e mi fece accovacciare a terra, proteggendomi con il suo stesso corpo. Quando tutti i detriti caddero a terra, alzai la testa per capire cos'era successo. 
ANGOLO AUTRICE : 
Eeeeee...surprise! Hehehe, mi piace troppo la suspance! Okay, buongiorno a tutti, scusate tanto del ritardo sulla pubblicazione ma sono tutto il tempo a scuola, quindi...beh..recensite! Un bacio. 
By cricrina01 

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Capitolo 10
*** capitolo 10 ***


Capitolo 10.

" Cos'è successo? " chiesi ad Hiccup. 
" Non lo so. " disse aiutandoli ad alzarmi. Il fumo si abbassò lento dal fondo del prato, lasciando spazio a 5 persone. Al centro una ragazza con capelli di fuoco e occhi rossi iridescenti. Dietro ad essa, due da una parte e due dall'altra, c'erano 4 ragazzi coperti con una pelle scura. 
" Chi sono quelli? " chiesi preoccupata. 
" Ecco, io...non ho chiamato tutti i dominatori del fuoco. " iniziò a spiegare Stephenie. " Quel gruppetto è da un po' che mi causa dei problemi. Non vuole collaborare. Adorano la guerra e si schierano dalla parte in svantaggio, qualsiasi sia la guerra. " 
" Cosa? E ora che facciamo? " chiesi. Affilai lo sguardo per capire cosa stessero facendo quei dominatori. Si erano avvicinati a mio padre e ora gli stavano parlando, lui gli stava spiegando qualcosa, siccome puntava il dito su molti membri del nostro gruppo, per ultimi me ed Hiccup. 
" La ragazza si chiama Samantha. È una ragazza comandina, testarda e viziata, non so fa dire da nessuno cosa fare. Trasgredisce più regole che può, uccide ogni giorno molti innocenti, è perfida ed è la mia nemica numero uno. Purtroppo è una ragazza fortissima e...potrebbe uccidere anche me. Dovete stare attenti, se quella vi prende siete finiti! " continuò Stephenie guardandoci entrambi. 
" Ma perché lo fa? Dovrà avere un motivo per il quale comportarsi così, no? " chiese Hiccup. 
" La sia educazione è stata pessima. Da piccola i suoi genitori la portavano ad allenarsi per diventare una persona senza scrupoli. Una persona che da piccola è stata educata così, potrebbe uccidere molte più persone di quelle che lei ha ucciso in tutta la tua vita. È solo una fortuna, questa. Forse se si trattiene dall'uccidere troppe persone è perché ha perso quasi tutti i familiari come me. Lei non è malvagia...è solo stata educata così. " 
" Ma se non fosse malvagia si fermerebbe. " dissi. 
" Non ci riesce. La capisco perché anch'io una volta ero così....prima di essere stata trovata da Will. Lui ha cambiato totalmente il mio carattere, tranne per qualche nota stonata, ma..davvero, io ero così. " 
" Tu eri così? Sai che non ti credo? " 
" A me non importa se mi credi o no, l'importante è che almeno crediate alla mia sua descrizione. " disse Stephenie abbassando lo sguardo e voltandosi verso Samantha. La rossa incrociò il suo sguardo e si avvicinò a lei. 
" Stephenie...chi si vede. " 
" Non ti è bastata l'ultima viltà per ferirmi? Ora farai la stessa cosa con Astrid, vero? " chiese Stephenie. Non capivo cosa intendesse. 
" Esatto. Ora ti conviene spostarti, se non vuoi che ti scataventi in aria con il mio personale schiavo dominatore dell'aria. " 
" No, Samantha. Senti, non voglio combattere contro quella che ero io. Pensaci...ricordavo com'ero? Ora sono cambiata. Lo puoi fare anche tu, anche ora, in questo preciso momento. " 
" Io non voglio cambiare, mi piaccio così come sono. " disse la ragazza prendendo un braccio di Stephenie.
" Stephenie! " gridò Will in lontananza che si stava precipitando da lei. 
Samantha si girò, incontrando davanti ai suoi occhi la figura di Will, che era più alto di lei. 
" Cosa? Non è possibile! " disse la ragazza indietreggiando, ma poi alzando le mani davanti a sé, come se stesse per sparare una palla di fuoco. 
" Giù! " gridò Will. Tutti ci abbassammo a terra, la ragazza aveva puntato le nani contro Stephenie e Will, ma alla fine aveva colpito anche noi....almeno così credevo. In effetti Hiccup mi avrebbe protetta se ci avesse colpito, cosa che non successe. Guardai attorno a me, ma non trovai tracce di Hiccup. 
" Hiccup...dove sei? " gridai, n fumo. Nessuna risposta. Mi avvicinai a Stephenie e Will, che erano di nuovo in piedi, guardandosi intorno. 
" Ragazzi, Hiccup...è sparito. " 
Stephenie e Will si guardarono per un secondo, con sguardo preoccupato, poi Stephenie si girò verso di me " L'ha preso.. " disse con tono preoccupato. Nella mia mente iniziarono a scorrere le parole di Stephenie, quelle di un po' di tempo prima ' Dovete stare attenti, se quella vi prende siete finiti! ' pernsai, sedendomi a terra, in mezzo alle macerie dell'esplosione di poco prima. 
" L'ha preso. " ripetei, respirando affannosamente, e una lacrima mi percorse una guancia. 
ANGOLO AUTRICE : 
Salve a tutti, Berkiani! Come sempre sono in ritardo, e anche di tanto! Però prometto che il prossimo capitolo arriverà in tempo. Allora, che ne pensate? Recensite!! Un bacio a tutti. 
By cricrina01

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Capitolo 11
*** capitolo 11 ***


Capitolo 11 

Poco dopo la guerra si calmò lentamente, se non fosse stato per la parte nemica che continuava a irritarci. Stoick si accorse che ero seduta per terra, senza Hiccup al mio fianco, e si avvicinò di corsa. 
" Dov'è Hiccup? " mi chiese. 
" L'ha preso. " risposi soltanto, con le uniche parole che riuscivo a pronunciare. 
" Chi? " chiese ancora, visibilmente preoccupato. Non risposi, ero ancora molto scossa da quello che era accaduto. 
" Samantha. " rispose al posto mio Stephenie. " È una dominatrice del fuoco dalla parte del padre di Astrid. " spiegò velocemente. 
Mi alzai in piedi. " Dobbiamo andare a prenderlo. Se ci muoviamo non sarà mai troppo tardi. " dissi. A me si avvicinò Sdentato, preoccupato quanto me, che strofinò il suo muso squamoso contro un mio fianco. Glielo accarezzai dolcemente, prima di chiamare Tempestosa e partire per avvicinarmi ai nemici, con Stephenie, Will, Sdentato e Stoick. Non vedevo molto, tante persone erano ammassate vicino alla fine del prato. 
" Quindi tu intendi aiutarci. Mi sfugge una cosa...perché lo fai? " chiese una voce che conoscevo benissimo, era quella di mio padre. 
" Non c'è un motivo preciso, ma...dalla loro parte c'è Stephenie, io non lego molto con quella ragazza, quindi potrebbe anche essere questo il motivo. " 
" Va bene, non importa quale sia. Se vuoi aiutarci, beh..tanto meglio per noi. " 
" Vi ho portato Hiccup stesso. Portatelo qui! ". Scorsi a filo uno dei ragazzi che accompagnavano Samantha che stava portando Hiccup dagli Hofferson. Hiccup era sveglio, si lasciava portare dal ragazzo senza opporre resistenza, forse perché voleva che non venissi presa anch'io. 
" Bene, bene...chi abbiamo qui! Ora la smetti di fare il ribelle? " 
" Non mi importa quanto patriottico possa essere lei, so che non vuole bene a sua figlia se la tratta così. " disse Hiccup.
" Un attimo..." li interruppe Samantha. " Sento...qualcuno. " disse uscendo dal gruppo di persone. Poco dopo ci trovò. Cercammo di correre via, loro ci riuscirono ma me mi presero e mi portarono nello stesso punto in cui c'era anche Hiccup. Cercai di liberarmi, senza riuscirci. Gli occhi di Hic si illuminarono quando mi vide. Mi fecero sedere a terra accanto a lui, ma sempre a una distanza precisa. 
" Astrid! Come stai? " sussurrò.
" Come stai tu!? Stephenie ha detto che siamo finiti se ci prende. " 
" Io sto bene. " rispose riportando lo sguardo su mio padre.
" Secondo me...lui è un dominatore. " disse Samantha osservando Hic. " È un po' smilzo, ma non è messo troppo male..mi potrebbe servire un altro schiavo. " 
" Se solo ti azzardi a... " iniziai una frase, interrotta da lei stessa. 
" Silenzio, biondina. Si, sono sicura...è... " 
" Io non sono un dominatore. " disse Hiccup. 
" Un dominatore del fuoco. " concluse infine la rossa, contraddicendolo. Poco dopo a questa frase successe una cosa inaspettata : i ragazzi attaccarono le persone attorno a noi e al centro, nello spazio dov'eravamo, si catapultò Stephenie, che deve indietreggiare Samantha e mio padre con i suoi poteri. 
" Veloci, non c'è tempo da perdere! " disse la ragazza. Will corse da noi e ci liberò dalle corde legate strette ai nostri polsi. Hiccup si alzò in piedi, aiutandoli, poi su avvicinò a Will, che stava facendo indietreggiare la folla come Stephenie.
" Samantha ha detto che sono un dominatore del fuoco. " gli disse. 
" Cosa? Prova ad usare il tuo elemento. " gli consigliò Will. Hiccup provò a fare quello che gli aveva consigliato l'amico e subito dopo ci riuscì, dimostrando che era davvero un dominatore del fuoco. 
" Samantha mente, ma quando si tratta di riconoscere dominatori ha sempre ragione. " disse Will. 
" Ma...ora che facciamo? " chiese Hiccup. 
" Beh...ci liberiamo di Samantha. " rispose sempre Will. Chissà cosa intendeva con quel ' ci liberiamo '. 
ANGOLO AUTRICE : 
Ciao a tutti, ecco l'undicesimo capitolo..come avevo anticipato non è arrivato in ritardo. Ringrazio ancora i miei lettori perché io mi sorprendo ogni volta che vado a vedere quante visite hanno i miei capitoli. 
By cricrina01 

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Capitolo 12
*** capitolo 12 ***


Capitolo 12 

Mi guardai intorno, mio padre era sparito nel nulla, non lo vedevo più. Per ora mi concentrai su Samantha che stava combattendo contro Stephenie e Will. 
" Lasciaci in pace, razza di demonio! " le urlò contro Stephenie. 
" Non sei tu che voglio, lasciami passare. " le disse di rimando la rossa. 
" Non ci penso nemmeno. " disse mette alzava le mani dinanzi a sé, pronta ad usare i suoi poteri di dominatrice del fuoco. Ma prima di fare una singola mossa le alzò anche Samantha. 
" Ora è tua la decisione. O mi lasci passare o qui salta tutto in aria. " disse Samantha affilando lo sguardo. Stephenie guardò me, Hiccup e Will, dietro di lei, poi i suoi occhi in un secondo divennero iridescenti.
" Correte! " gridò prima di rigirarsi di scatto e sprigionare il forte fuoco che teneva dentro di sé. Correvamo il più veloce possibile, non volevamo essere colpiti anche noi. Alle nostre spalle avvenne un'esplosione abbastanza forte, che fece tremare il terreno. Ci girammo tutti, per vedere cos'era accaduto esattamente. Chi aveva vinto? Cos'era successo a Stephenie? Domande alle quali ebbi subito risposta. 
Come dopo le precedenti esplosioni, caddero a terra vari detriti e la nebbia scomparì lentamente. 
" Stephenie! " urlò Will correndo verso il corpo disteso a terra della ragazza. Noi guardammo Will e corremmo a vedere le condizioni di Stephenie. 
" Stephenie, rispondi! " disse il ragazzo inginocchiandosi di fronte a lei e sentendole il cuore. " No...non può essere. " continuò alzando la testa e guardando la sua fidanzata inerme a terra. 
" Cosa? " chiesi avvicinandomi insieme ad Hic. 
Per la prima volta da quei 3 anni in cui ci eravamo conosciuti, vidi William, quella specie di armadio a due ante muscoloso e alto, che farebbe impazzire qualsiasi ragazza tranne me, piangere. Poco dopo sentii la voce di Katrine, la sorella di Stephenie, in lontananza, che si stava precipitando da noi. 
" Stephenie....no! " disse la sorella anch'essa in lacrime. " Non è giusto! Cos'aveva fatto lei per meritarsi una fine? Non ha mai avuto una vita degna per una persona come lei. " 
Solo dopo quel momento di tristezza mi accorsi che vicino al corpo di Stephenie c'era un altro corpo, quello della ragazza più ribelle che la terra abbia mai conosciuto, quello di una ragazza che in realtà non aveva colpe, era solo stata educata male, quella della parte oscura di Stephenie...quella che lei aveva dimenticato totalmente, trasformandosi in una ragazza forte e intelligente, ma con una fine che non avrebbe dovuto avere così presto. Dal colpo erano uscite morte entrambe, senza alcuna via d'uscita. 
Alzai gli occhi verso Hiccup, tutti quanti eravamo scossi da ciò che era successo, perché sì, Stephenie non la conoscevamo ancora benissimo, ma ci era sembrata un'ottima amica e alleata, pronta a dare tutto per noi, perfino la vita, come dimostrato. 
" Mi dispiace..." dissi senza parole. 
" Ormai è finita, non c'è più nulla che possiamo fare. " mormorò William, anora con il cuore a pezzi, come si poteva vedere. 
" Penso che...un minuto si possa fermare questa guerra, solo per il funerale di Stephenie. Solo un minuto.." disse Katrine, che ora era tra le braccia del padre, anche lui in lacrime. 
" Certo. " rispose Hiccup " Se quelli ce lo permetteranno. " concluse indicando il gruppo nemico. Katrine alzò il capo e guardò le persone dall'altra parte del prato. 
" Ci pensiamo noi. " dissero all'unisono Moccicoso, Gambedipesce e i gemelli. 
" Voi andate. " concluse Moccicoso. 
" D'accordo. " rispose Katrine alzandosi in piedi. 
" Aspettate un attimo..." disse Will. " Forse c'è qualcosa che posso fare per lei, ma non sono sicuro che funzioni. Ci proverò comunque. "
Tutti ci girammo verso di lui, guardandolo mediamente confusi. Lui alzò la mano destra, posandola delicatamente sulla fronte di Stephenie e pronunciando sottovoce una serie di parole incompresibili. 
" Ti prego.." sussurrò infine. 
Tutti spalancammo gli occhi quando sulla fronte di Stephenie apparì un simbolo iridescente, dello stesso colore degli occhi dei dominatori del fuoco. Ma...nulla. Will riaprì gli occhi e la guardò con gli occhi lucidi. 
" No ha funzionato. " disse con la voce soffocata dal dolore. 
ANGOLO AUTRICE : 
Ciao a tutti, scusate per questo ennesimo ritardo nel pubblicare il capitolo ma ho avuto molti problemi ultimamente..e non piccoli. Recensite!! 

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Capitolo 13
*** capitolo 13 ***


Capitolo 13 

Tutto sembrava essere perso, quando Stephenie aprì gli occhi, tossendo due volte. 
" Will.." sussurrò con voce tremante. 
" Stephenie...Oddei, grazie, grazie! " disse Will piangendo dalla felicità, stavolta, e avvicinandosi alla sua ragazza per baciarla. 
Dopo il bacio, Stephenie si rialzò in piedi e guardò tutti quanti. 
" Sto bene. " annunciò, ma poi si accorse del corpo di Samantha lì vicino. Si inginocchiò dinanzi a lei.
" Non hai avuto la vita che volevi, ma non è stata colpa mia : io mi sono solo difesa da te, e ora io vado avanti a vivere, mentre tu raggiungerai il Valhalla, sempre se lì ti accetteranno. " disse, rialzandosi in piedi. Poco dopo venne quasi travolta dalla sorella, che corse ad abbracciarla. 
" Wooww...Katrine, devi proprio togliermi il respiro? " 
" Scusa, ma.. ti capita percaso tutti giorni di sfiorare la morte percaso? Perché a me no. " 
Stephenie fece una risata felice. 
" Ora dobbiamo mettere apposto le cose. " disse Stephenie guardando me ed Hiccup. 
" Che..che cosa intendi 'con mettere apposto le cose'? " chiese Hiccup. 
" Tu sei la sola che può decidere, Astrid, lui è tuo padre e..beh, non possiamo mica ucciderlo, o si? " 
" Cosa? Ma sei..." iniziò a chiedere Hiccup, interrotto dalla stessa Astrid. 
" Vediamo se lui l'accetta, sennò.." 
" Tranquilla non succederà, penso che lui ti voglia bene e non credo voglia rovinare davvero la tua vita così. " disse Hiccup stringendo Astrid a sé. 
" Allora andiamo, facciamo cambiare idea a tuo padre. " disse Stephenie. 
Io, Hiccup, Stephenie, Will e altri dei nostri camminammo per il prato. Aveva smesso di nevicare e nel cielo, proprio sopra a noi, si erano aperte le nubi, mostrando l'azzurro del cielo. Guardai Hiccup un attimo, prima di riportare lo.guardo davanti a me. 
" Pensi davvero che l'accetterà? " chiesi preoccupata. 
" Non lo so, lo spero soltanto. " 
Ci ritrovammo davanti al gruppetto di Samantha, riunito come sempre a parlare. Alla vista di noi che ci avvicinevamo, si girarono e ci fissarono minacciosamente. Stephenie ci si parò davanti. 
" Il vostro capo è morto. " disse guardando uno di loro, uno che aveva i capelli biondi e gli occhi di un colore molto strano, quasi beige. Quest'ultimi spalancò gli occhi alla notizia data dalla ragazza. 
" Samantha? Come..." iniziò a chiedere, quando sembrò come avere un'illuminazione " L'esplosione di poco fa? È stata battuta.." 
" Si, da me. E sai chi sono io? " chiese Stephenie, ancora seria.
" La prescelta del fuoco. " 
" Come fa a saperlo? " chiesi a Stephenie. 
Lei si girò verso di me " Nessuno poteva batterla, era troppo forte e aveva 25 anni, ma..io potevo, come ho dimostrato. "
Detto questo si rigirò verso i 4 ragazzi e successe una cosa del tutto inaspettata, cosa che fece per primo il biondo : si inginocchiò davanti a Stephenie, abbassando la testa, in segno di rispetto. 
" Io non sono come Samantha, voi non siete miei schiavi, dovete solo aiutarci a fare una cosa, poi vi lascerò andare tutti quanti. " 
" Davvero? " chiese il ragazzo, alzando la testa e guardandola. " Ovvio. " 
" Io...io non voglio. " disse. 
Stephenie lo guardò confusa, in effetti lo ero anch'io, alquanto. " Sono cresciuto con lei. Sono cresciuto schiavizzato, ma non mi sono mai lamentato, perché io l'amavo. " 
Titti spalancammo gli occhi, sbalorditi. 
" Come faceva a piacerti una persona così? " chiese Stephenie. 
" Ti ricordo che anche tu eri così. " disse Will, avvicinandosi al ragazzo biondo, che si alzò in piedi. " Vi presento..Dorian, il mio migliore amico, almeno lo era. " 
" Sei tu? William? " 
" Già. Il guardiano dei dominatori. Il ragazzo della prescelta del fuoco. Chi altri, sennò? " 
" Ragazzo di chi? Quella ragazza che ha provato ad uccidermi? " 
Stephenie rise, seguita da Will. 
" Non ci trovo nulla di divertente, davvero. Non ti ho mica dimenticata, ragazza ribelle! Non mi sembravo tu, però. Davvero sei tu, Stephenie? " 
" In carne ed ossa. E...fuoco. " 
" Wow...quanto siete cambiati, ragazzi..se voi siete dalla loro parte, vi aiuteremo. " 
" Perfetto. " disse Stephenie.
ANGOLO AUTRICE : 
Buonasera a tutti. Mi scuso per questo nuovo ritardo, ma davvero sono pienisdima di compiti. Oggi, dopo una discussione con due mie prof e la mia migliore amica, ho capito che devo impegnarmi di più a scuola e uscire dalla mia eterna timidezza. Questo pomeriggio sono starà due ore e mezza attaccata al libro di storia, materia che idio tremendamente, ed è un miracolo che sia riuscita ad aggiornare la ff. Spero di riuscire a pubblicare il orossimo capitolo giovedì o venerdì. Baci. 
By cricrina01

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Capitolo 14
*** capitolo 14 ***


Capitolo 14 

" Cosa volete fare? " chiese Dorian. 
" Far cambiare idea al padre di Astrid. Hai ascoltato percaso la sua conversazione con Samantha? " chiese Hiccup. 
" N-no. Samantha...non voleva che origliassimo le sue conversazioni con qualunque persona. " disse con la voce ancora strozzata dal dolore della perdita della sia amata. 
" Beh...allora ti diremo tutto noi. Suo padre non vuole che stiamo insieme, tutto per una guerra dei nostri antenati, causata per un motivo sconosciuto. Così vogliamo fargli cambiare idea, perché come puoi capire non ha proprio senso questa cosa! " spiegò Hiccup al biondo. 
" Samantha aveva detto che loro sanno il motivo, ma non ha accennato nulla su questo. " disse Dorian. 
" Davvero? Quindi vediamo quale motivo hanno loro. Voglio proprio vedere cosa ci tirano fuori. " dissi. 
" Tuo padre è da questa parte. " disse Dorian procedendo all'interno della folla. Tutti gli Hofferson si accorsero di noi, ma devono aver pensato che fossimo stati catturati da Dorian e il suo gruppetto. 
" Eccolo! " disse Dorian, nascondendosi da mio padre per qualche motivo.  
Mio padre mi vide nello stesso preciso momento in cui Dorian aveva detto quella parola : 'eccolo'. Lo guardai, era in piedi a parlare con alcuni dei suoi compagni e...non l'avevo mai visto così. Aveva un'espressione tutt'altro che felice, tutta un'altra cosa rispetto ai sorrisi che mi aveva fatto fino a quel giorno. 
" Pa-papà? " chiesi sussurrando. 
" Cosa c'è, Astrid? " la voce era profonda. 
" Questa è l'ultima volta che ti porrò questa domanda, qualsiasi sarà la risposta : lascierai che io ed..." venni interrotta da lui stesso. 
" No! " urlò con un tuono di voce. 
Lo guardai scuotendo lentamente la testa, mentre le lacrime incominciavano a scendere sulle mie guance. 
" Questa è l'ultima volta che la vedrà piangere e sa perché? Non sono mai arrivato ad una situazione simile, ma sono costretto. Non è giusto che Astrid pianga per lei, perché non se lo merita. Cosa importa se è suo padre? Lei può decidere da sola, ha 18 anni. " disse Hiccup, stringendomi. 
" Si che posso decidere! Non mi importa cosa dici tu, lei non può stare con un Haddock! Lasciala! " gridò furioso mio padre.  
" No! " disse Hiccup, convinto di sé. 
Non sapevo cosa sarebbe successo, sapevo soltanto che Hiccup mi avrebbe sempre protetta e difesa, in ogni momento ne avessi avuto bisogno. Hiccup mi lasciò per un momento, avvicinandosi a Will, e sussurrandogli qualcosa di impercepibile. Will a sua volta parlò a Stephenie. 
" D'accordo. " fu Stephenie a rompere il ghiaccio. Tese avanti le braccia, e solo in quel momento capii cosa sarebbe successo. Hiccup mi trinse a sé, proteggendomi da qualsiasi tipo di detrito avrebbe potuto colpirmi. Stephenie sparò una delle sue solite bombe di fuoco, facendo esplodere tutto. Quando riaprii gli occhi, avevo il petto di Hiccup contro la mia testa. 
" Hiccup..." sussurrai guardandolo negli occhi " Cos'è successo? " 
Lui non ebbe nemmeno il tempo di rispondermi che vidi il corpo di mio padre a terra. 
Gli occhi mi si lucidarono e Hiccup mi strinse ancora di più, abbracciandomi. Ma non era ancora finita, a quanto pare. Infatti Hiccup mi lasciò per un minuto con Stephenie e Will e su avvicinò a mio padre, posandogli una mano sul petto. 
" La giustizia trionfa sempre, se lo ricordi. Io prometto di prendermi cura di sua figlia come lei non ha fatto. Perché lei se lo merita, mentre lei merita solo di morire. " disse con un tono di disprezzo, un tono che non era affatto adatto a lui. Mio padre chiuse gli occhi, abbandonandosi al destino che lo spettava. In un secondo gli occhi di Hiccup, da quel verde smeraldo di sempre, diventarono rossi iridescenti. Poi, più tardi, mio padre raprì gli occhi cacciando un urlo potente e forte, richiudendo poi di nuovo gli occhi. Hiccup si rialzò in piedi e sbattè le palpebre, mostrando gli occhi che erano tornati del loro normale colore. Poi si avvicinò a me e mi abbracciò. 
" È finita. " mi sussurrò all'orecchio, accarezzandomi i capelli. Io mi strinsi a lui e rincominciai a piangere, anche se non avrei dovuto farlo. 
" Sta tranquilla, come ho detto è finita. Hai me, non ti basto? " mi chiese guardandomi negli occhi. 
" S-si...certo che mi basti. Anzi...sei anche più di quello che chiedo. " risposi, poggiando la mia testa sulla sua spalla. 
ANGOLO AUTRICE : 
Heilà, come butta gente? Ecco il..quattordicesimo capitolo di hero, non mi ricordavo nemmeno che capitolo era! XD Vorrei ringraziare tutti quanti per...le 320 VISITE DEL PRIMO CAPITOLO!! Io non ci credo ancora, hero sta diventando ancora più popolare della mia prima ff. Davvero, grazie mille! Io non so che dire..
Come avete letto dallo stato della ff è ancora in corso, soprattutto perché non voglio finirla e sto cercando di allungarla il più possibile, anche se ormai la storia è conclusa. Comunque tirate un sospiro di sollievo : penso che scriverò un'altra continuazione..e credo che sarà l'ultimo capitolo in assoluto, CREDO. 
Un bacio a tutti. 
By cricrina01

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Capitolo 15
*** capitolo 15 ***


Capitolo 15 

Guardai Hiccup, aveva una faccia più serena rispetto a quella dei giorni precedenti, na si vedeva che era ancora abbastanza tormentato dal vedermi così. 
" Mi dispiace Astrid...forse non avrei dovuto. " disse lasciandomi. 
" Non è colpa tua..è lui che non era un buon padre per me. " dissi io. " È tutto apposto. " 
" Okay. Allora...torniamo al villaggio. " propose. 
" D'accordo. " 
Mi accorsi che vicino a noi c'erano Tempestosa e Sdentato. 
" Aspetta, ma che ora è? E che giorno è? " 
" Come puoi vedere è notte inoltrata..sempre del giorno in cui abbiamo iniziato la guerra. " rispose Hiccup. 
" Dove sono la mamma e Kyra? " chiesi, preoccupata. 
" Penso che siano a casa, ad un certo punto della guerra se ne sono andate, ma non so per
 che cosa. " 
" Allora andiamo a casa mia, okay? " 
" Si. " disse Hiccup salendo su Sdentato. Io feci lo stesso con Tempestosa. Un po' di tempo dopo arrivammo a casa mia e scendemmo dai draghi. Ci dirigemmo verso la porta, quando Kyra la aprì velocemente. 
" Wow, Kyra, vedi di ucciderci! " dissi io, che ero finita tra le braccia di Hiccup dallo spavento. 
" Ehm...non sarebbe una buona cosa, un giorno prima di una cosa molto importante. " rispose lei, vaga. 
" Una cosa molto importante? " chiesi confusa. " Kyra, sono stanca, voglio solo andare a dormire. " 
" Astrid, domani è il tuo diciannovesimo compleanno! " 
Io la guardai con gli occhi fuori dalle orbite, prima di ricordare tutto. " Ah, si, il mio compleanno. " dissi senza una briciola di entusiasmo. 
" Sei troppo stanca per ragionare, milady. " disse Hiccup prendendomi in braccio. " Ti porto in camera tua. " concluse dandomi un bacio sulla fronte. 
" Ma io e la mamma abbiamo preparato una cena per lei! " protestò Kyra. 
" Beh...mangiavevela voi, noi due abbiamo cose più importanti da fare.." disse Hiccup, con l'aria da furbetto. 
" Ohh...ho capito. Na non avevi appena detto che era troppo stanca per ragionare? " 
" E chi ti dice che serve ragionare? Te un ragazzo non ce l'hai, quindi.." 
Kyra sbuffò, ma si diresse comunque verso la cucina. Hiccup mi portò di sopra in camera mia e mi posò delicatamente sul letto. 
" Hiccup...lo sai...sono troppo stanca. " dissi cercando di sembrare il più sfinita possibile. 
" Amettilo che sotto sotto un po' di voglia ce l'hai. Comunque io non ti obbligherei mai, ricordatelo. " disse stendendosi accanto a me. 
" Hiccup..." dissi incominciando un discorso un po' più serio di quello che avevamo appena fatto " Non so se...io..." 
" Cosa c'è? " mi chiese preoccupato Hiccup. 
" Non so ancora se è stata la cosa giusta. Lo so,lo so, mio padre mi trattava come se non fissi sua figlia, na una schiava, ma...avevo appena ritrovato la mia famiglia e ora ho perso un membro si essa. " 
" È veri, ma comunque se lo vorrai ancora e lui avrà capito come comportarsi, sono sicuro che vi rincontrerete nel Valhalla. " 
" Dovrò aspettare anni allora, con te che mi proteggi da ogni pericolo. " 
" Parole sante. " disse Hiccup ridendo.  
Gli sorrisi, poi poggiai la mia testa sul suo petto, dimenticando per un momento cos'era successo e abbandonandomi alla notte, sapendo di essere al sicuro anche di notte, con lui al mio fianco. 
" Dormi, domani sarà una grande giornata. " 
" Il giorno in cui hai compiuto tu diciannove anni non sono stati certo perfetti. " 
" Io non chiedo tanto, chiedo tanto per te, ma non per me. " 
" Allora grazie. " dissi prima di addormentarmi definitivamente. Quella notte feci molti sogni, sogni felici, non incubi. Sogni di me ed Hiccup, del nostro futuro matrimonio. Anche se ancora non ne l'aveva chiesto di sposarlo, ero sicura che sarebbe avvenuto presto. Ma una parte dei sogni, una piccola, di cui il mio inconscio non era neanche a conoscenza, aveva fatto un sogno oscuro, di cui ricordai solo la mattina dopo, appena essermi svegliata.
ANGOLO AUTRICE : 
Ciao a tutti, scusatemi ancora di questo aggiornamento super in ritardo, ma sto malissimo, a scuola sono piena di verifiche e oggi stavo per uccidere un mio compagno...insuffucenze, insufficienze, insufficienze e ancora insufficienze! Ma com'è possibile?? :( Vorrei aggiornare presto, vedrò cosa potrò fare. 
By cricrina01

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Capitolo 16
*** capitolo 16 ***


Capitolo 16

 Era una bella giornata, il sole splendeva, ma io mi sentivo ancora molto stanca. 
" Penso di aver fatto un brutto sogno. " dissi ad Hiccup, mentre ci alzavamo. 
" Lo so, stanotte ti muovevi tantissimo e hai parlato nel sonno, una volta hai addirittura urlato, sempre senza svegliarti però. " 
" Davvero? Non ricordo nulla. " dissi portando una mano sulla tempia. " Cosa ho detto? " 
" Te ne parlerò più tardi, ricordi che giorno è oggi? " 
" Oggi..ah, è il mio compleanno. " dissi ricordando. 
" Già. Quindi niente incubi nel giorno del tuo compleanno. " 
" D'accordo. " dissi avvicinandomi alla porta, quando la stessa persona del giorno precedente, stava per prendermi in pieno con la porta la testa, il giorno del mio diciannovesimo compleanno. 
" Kyra!! Smettila di sorprendermi alla porta ogni volta! " le gridai contro. 
" Ehm...scusa. Comunque buon compleanno. " disse. 
Feci una faccia annoiata e schifata dello stesso spavento di ogni giorno. 
Noi tre scendemmo a fare colazione, anche se la mia mente era attirata da una cosa totalmente diversa : i sogni che avevo fatto quella notte. Volevo assolutamente sapere sapere cos'avevo sognato e perché avevo gridato, cosa avevo detto nel sonno? Chissà perché Hiccup non me ne voleva parlare, questo scatenava in me un grande sospetto...non è che stavo facendo sogni erotici? Mistero enorme..
" Hiccup...allora, mi parli di quei sogni? " chiesi, annoiata di non sapere su cosa fossero. 
" Tranquilla, te ne parlerò più tardi, quando andremo a fare un giro con i draghi. Anzi, ti piacerebbe fare un altro giro romantico con Sdentato, come quello di 3 anni fa? " 
Ebbi un tuffo al cuore, un ricordo troppo reale di un momento troppo romantico. L'inizio di tutto, della nostra grande storia d'amore. Ce l'abbiamo fatta nonostante tante difficoltà. 
" Astrid? Ci Seiii?? " chiese Hiccup passandomi una mano davanti agli occhi. 
" Ovvio. Certo che si. " dissi, molti secondi dopo alla domanda posta da Hiccup. 
Hiccup mi sorrise e cominciò a mangiare la colazione. 
Una volta finito di mangiare uscimmo di casa, andando dai nostri draghi. 
" Tempestosa! Hey, piccola...scusami davvero ma oggi vado a volare con Hiccup e Sdentato. Prometto che dopo volerò anche con te. " dissi alla mia draghessa. Poi mi avvicinai ad Hiccup, che finalmente mi baciò e salì su Sdentato, facendomi sedere dietro di lui. 
Sdentato con un balzo spiccò il volo, più dolcemente di 3 anni prima. Certo, in quel momenti non c'erano le nuvole rosse del tramonto o l'aurora polare, era ancora mattina, ma il sole splendeva sopra alle nuvole che coprivano Berk e mi illuminava il viso.  
Mi strinsi ad Hiccup, poggiando ancora la mia testa sulla sua spalla destra. Poco dopo atterrammo su una nuova isola, che probabilmente avevano scoperto Hiccup e Sdentato. 
" Un'altra isola? " chiesi. 
" Già. " rispose semplicemente lui. 
" Ora che siamo qui voglio assolutamente sapere cos'è successo stanotte. " dissi guardandolo con un'espressione seria. 
" D'accordo...siediti, penso sarà lunga da raccontare. " disse, prendendomi per mano e sedendosi, imitato da me. 
" Forza.." lo incitai. 
" Allora...da dove posso cominciare? Beh...comunciero dal principio. Era ieri sera, ti eri appena addormentata mentre io tu stavo guardando..." disse portando una nano dietro alla testa. " Presto giunsero le due della notte e mi sembrava umano dormire a quell'ora, quindi mi addormentai. Ma non durò a lungo : dopo qualche minuto mi risvegliai, stavi parlando nel sonno. Hai detto varie parole, ma penso stessi parlando di tuo padre. Hai detto che lui tornerà, ma non ha senso...come potrebbe tuo padre tornare? È morto. Continuasti a parlare per una buona mezz'ora, prima di urlare. Pensavo fosse meglio svegliarti, ma non ci riuscivo. Ma non durò più a lungo, poco dopo di sei calmata e hai ricominciato a dormire serenamente. Questo è rutti quello che si, lo giuro. " spiegò Hiccup. 
Rimasi senza parole, il sangue mi si ghiacciò, praticamente, e là mia testa smise di funzionare normalmente. 
" Cosa significa che mio padre tornerà? " chiesi, alzandomi in piedi. 
" Non lo so, ma spero che sia stato soltanto un incubo creato dalla tua mente, nulla a che fare con i segni premonitori. Comunque sia, ora non pensarci. È il tuo compleanno, voglio che tu lo passi il meglio possibile. " 
" Ti amo. " dissi. 
" Anch'io " rispose attirandomi a sé e baciandomi.
ANGOLO AUTRICE : 
E tatada...è finita! Vi chiederete ora...come può essere finita con questa suspance?? Esattamente quella suspance che mi serviva per scrivere la terza ff che forse completerà questa catena di ff, sempre che non ne faccia una quarta. Quindi...se vi attira il modo di lavorare della mia diabolica mente...continuare a seguirmi con la 3^ ff, che non so ancora come chiamerò. 
Baci a tutti e recensiteeeeee!!! 
By cricrina01

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