Flashpoint - Princess Celestia

di Jakrat
(/viewuser.php?uid=517214)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** La Nuova Storia ***
Capitolo 3: *** Vecchie Conoscenze, Nuove Identità ***
Capitolo 4: *** Un Colpevole ***
Capitolo 5: *** Un Inatteso Alleato ***
Capitolo 6: *** Il Gran Generale di Equestria ***
Capitolo 7: *** Il Dovere Di Una Principessa ***
Capitolo 8: *** Neve Nell'Arabia Sellata ***
Capitolo 9: *** Il Risveglio degli Elementi ***
Capitolo 10: *** 24 Ore Per Non Morire ***
Capitolo 11: *** Sulla Luna ***
Capitolo 12: *** Accadde Domani ***
Capitolo 13: *** Io Sono Princess Celestia! ***
Capitolo 14: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


PROLOGO


Signor Sindaco, si svegli!”

Quattro parole che, nella mia testa, risuonano come altrettanti mattoni lasciati cadere da un pegaso distratto. Uno dopo l'altro.

Imploro che mi si lasci in pace, ma dalla mia bocca esce soltanto un verso che nemmeno io sono sicura di riuscire a capire.

Mi sento veramente male.

Non solo ho un'emicrania che mi fa sentire la testa di svariate tagli più grossa, ma ho addosso quella sgradevolissima sensazione di quando si dorme a lungo senza riposare affatto e in bocca il brutto sapore che assume il succo d'arancia dopo essersi lavati i denti.

Signor Sindaco!” ripete, insensibile alla mia condizione, la voce accanto a me “La stagione del sidro sta per iniziare, non possiamo mancare!”

Stagione del sidro? Che io ricordi, non dovrebbe cominciare prima di diversi mesi!

Finalmente riesco ad alzare la testa da dove l'ho tenuta appoggiata fino ad ora. A giudicare dalla sua consistenza escludo a priori che si tratti di un cuscino, a meno che non abbiano cominciato ad usare sassi come imbottiture.

Mi porto uno zoccolo alla fronte per massaggiarla, facendo attenzione a non ferirmi con il corno.

Apro finalmente gli occhi e rivolgo le mie pupille color magenta alla fonte della voce vicino a me, la quale continua a tormentare il mio risveglio come se quella fosse la punizione per qualcosa che ho fatto. Ma dalla sua voce capisco che lo fa soltanto per un senso di fedeltà al proprio dovere.

Una volta che la nebbia abbandona la mia vista riesco a inquadrarla meglio. Si tratta di un pony terrestre dal manto ambra, gli occhi blu dietro un paio di piccoli occhiali da vista e la criniera mossa grigia con meches più chiare ad addobbarla.

La conosco. È Mayor Mare.

Mi sta guardando preoccupata, quello sguardo mi fa quasi venir paura di scoprire come sono conciata in questo momento.

Cosa devo aver fatto, ieri sera, per ritrovarmi in queste condizioni stamattina?

È mentre mi pongo questa domanda che mi rendo conto, mio malgrado, di non ricordare affatto cosa possa essermi accaduto.

Stagione del sidro?” sono le prime parole di senso compiuto che riesco a pronunciare. Cerco di mascherare il mio stato d'animo come meglio posso, una delle azioni più complicate che abbia dovuto compiere nella mia vita.

Dobbiamo proprio?” domando ancora, lasciando a questa domanda il compito di dare una risposta alle mille altre che stanno invadendo la mia testa come paraspiritelli. Come se la mia confusione non fosse sufficiente, ho l'ineluttabile sensazione che ci sia qualcosa di sbagliato in questa situazione.

E non mi riferisco alle mie condizioni o al fatto che non ricordi nulla di ieri sera!

Ancora non riesco a capirlo di preciso, ma qualcosa non mi quadra. Come una macchia in un dipinto: un particolare fuori posto ma allo stesso tempo talmente evidente da essere impossibile da riconoscere al primo sguardo.

Ma certo che dobbiamo!” esclama nel frattempo la puledra al mio fianco, come se le avessi rivolto una domanda ovvia, prima di aggiungere con un entusiasmo che non prova nemmeno a celarmi “E poi, la stessa sovrana di Equestria parteciperà alla cerimonia, non possiamo assolutamente mancare!”

Mi metto composta sulla sedia mentre realizzo che le mie domande non si sono affatto calati ma bensì sono aumentate: quando mai ho partecipato all'apertura della stagione del sidro?

A parte il non essere ghiotta di quella bevanda, non ho mai voluto mettere in soggezione la famiglia Apple con la mia presenza, durante un'occasione così importante per i loro affari.

Sposto istintivamente lo sguardo attorno a me e noto un altro particolare: non sono nella mia stanza.

Quella che ho attorno non è la mia stanza da letto a Canterlot, mi trovo in un modesto ufficio con una scrivania, il mio duro cuscino, una libreria e una finestra circolare dietro di me che da all'esterno.

Concludo la perlustrazione dando un'occhiata fuori e scopro con sommo stupore la mia posizione.

Sgrano gli occhi al punto che potrebbero uscirmi gli occhi dalle orbite.

Ponyville?

Cosa ci faccio a Ponyville?

Quando sono arrivata?

E cosa ci faccio, in queste condizioni, nell'ufficio del sindaco?

Sindaco.

Mi gelo. Non ho ancora finito di pormi le domande necessarie che finalmente scopro qual è il famigerato dettaglio che mi è sfuggito sinora. E la scoperta è peggio di una doccia gelata.

Scatto verso la pony dagli occhi blu e le domando “Aspetta un momento, perché mi chiami sindaco?”

Lei sgrana gli occhi come se la mia reazione la spaventasse. Dopo qualche secondo di silenzio che mi sembra infinito mi domanda con la voce tremante “Ma... è sicura di stare bene, sindaco?”

La sua perdita di entusiasmo per l'inaugurazione della stagione del sidro mi lascia rammaricata, ma la situazione è molto più grave di quanto possa credere.

E sono sveglia da nemmeno dieci minuti.

No! sarei tentata di risponderle. O almeno, ammettere di essere sicura di non stare affatto bene!

Tuttavia non posso permettermi di cambiare argomento “Per favore, rispondimi...” la invito cercando di tenera la voce ferma. La reazione della giumenta mi palesa che io, per qualche ragione, devo essere diventata sindaco. La domanda successiva nasce da sola.

Da quando sono il sindaco di Ponyville?”

Mayor Mare resta di nuovo di sasso per alcuni secondi, come se stesse cercando le parole. Poi, contrariamente a prima, cambia atteggiamento e mi sorride con condiscendenza, come la maestra che sta per rispondere ad una domanda ingenua del suo studente.

Le sue parole mi riempiono il dorso, dalla radice del collo fino alla punta della coda e delle ali comprese, di brividi freddi.

Be', ma da quando ha vinto le elezioni, Sindaco Celestia!”


Arrendendomi all'evidenza mi sono sistemata come meglio potevo. In questo modo mi sono accorta che anche i miei gioielli e i preziosi sono scomparsi. La corona, gli zoccoli dorati... tutto.

L'unico indumento che posso indossare al collo è una cravatta blu simile a quella di Mayor Mare. A quanto suggeriscono le apparenze, e la stessa giumenta pare confermare, io al municipio di Ponyville non solo ci lavoro, ma ci vivo addirittura.

Questi sono tuttavia dettagli di cui non provo molto interesse. Al momento la priorità la lascio alla scoperta di come abbia fatto ad essere eletta sindaco di Ponyville senza che io ricordi un solo evento di diversi giorni scorsi.

Cerco di raccogliere più informazioni possibili mentre entrambe usciamo dal palazzo. Mayor Mare è sempre stata un pony a cui piace parlare e nei limiti delle mie attuali condizioni di salute tento di farla parlare il più possibile.

Dal municipio al centro ci spostiamo al Giardino Dolcimele in volo, tenendo la giumenta sul mio dorso. Inizialmente lei ha opposto un po' di resistenza, ma il ritardo in cui ci trovavamo alla fine si è rivelato sufficiente per convincerla.

Agitando lentamente le grandi ali piumate bianche come il manto, assistiamo ai paesaggi rustici di Ponyville lentamente mutare. Le case diminuiscono, l'urbanizzazione cala e presto le costruzioni dei pony cedono il posto ad alberi e aperta campagna, con i suoi odori e i suoi profumi.

Durante questa lenta mutazione avanti a noi riesco nel mio intento di compiere i primi passi in questa bizzarra situazione. Lei afferma di essere la mia assistente, la mia zampa destra, come le piace ripetere.

Sono convinta che dovrebbe esserci lei al mio posto di sindaco, ma non ho il coraggio di confidarglielo a voce alta. Per quanto possa sembrare assurdo, non mi sembra che lei stia ne recitando ne che nasconda qualcosa. Piuttosto parla con il tono di chi è assolutamente convinto del suo dire e nulla in lei suggerisce che sia diverso da così.

Assistant Mare, addirittura, dice di chiamarsi.

Scopro anche alcuni dettagli in più, come la posizione di alcuni dei palazzi principali del posto, ma si trattano di nozioni troppo marginali o addirittura inutili per aiutarmi. Quando finalmente arriviamo a destinazione non sono ancora riuscita a placare il mio mal di testa o le domande che la affollano.

Lungo la campagna c'è una folla eterogenea di pony, un mare di colori e aspetti diversi da poterci passare intere ore per guardarli tutti e senza mai arrivare alla fine. L'odore della campagna e il rumore dei campi sono sostituiti dal forte odore del sidro e del legno e intorno un incessante brusio crea un sottofondo a cui è facile abituarsi con l'orecchio. Quello che realmente mi sorprende è la reazione dei pony al mio arrivo.

Sono una principessa, lo ricordo perfettamente. E per quanto abbia cercato di avere una maggiore confidenza con il mio popolo, non posso impedire che mostrino il loro rispetto in grandi riverenze o celebrazioni ogni volta che passo.

Eppure, ora tutti mi salutano e mi sorridono chiamandomi sindaco, mostrando la stessa certezza che ho trovato nel volto della mia assistente. Per quanto possa trovare gradevole questo approccio piacevole, tutto questo non fa che aumentare la mia confusione mentale.

Sono davvero l'unica a credere che la stagione dovrebbe cominciare tra diversi mesi? O che non dovrei essere a Ponyville, bensì a Canterlot?

L'ultima carta che mi resta da giocare per trovare finalmente una risposta alle mie domande è attendere l'arrivo della regnante di Equestria di cui mi aveva parlato Assistant Mare.

Si tratterà sicuramente di mia sorella, Princess Luna. Lei saprà spiegarmi cosa sta succedendo.

La mia assistente si perde tra la folla, salutando amici e conoscenti. Una volta sola ne approfitto per passeggiare in mezzo a loro cercando di ascoltare il più possibile. Nulla di semplice, ma allo stesso tempo l'unica maniera che ho al momento per scoprire altro mentre aspetto l'arrivo di Luna.

Una voce al mio fianco tuttavia interrompe la ricerca “Oh, sindaco Celestia! È un piacere averla qui!”

Mi volto e noto un unicorno alto, poco meno di me ma comunque sopra la media, dai capelli rossicci come i baffi sopra le labbra, vestito con una camicia a righe bianche e blu, un berretto sopra la testa, uno scuro ma vistoso cravattino alla base del collo e gli occhi verdi puntati su di me.

Cosa ci fa Flam nella fattoria degli Apples?

Cerco di non soffermarmi troppo su questa nuova domanda e rispondo al saluto “Oh, il piacere è tutto mio.”

Cercare di non mostrarmi esterrefatta da tutto quello che mi circonda è molto più difficile di quanto non si possa pensare, ma cerco di tenere duro e di cominciare non nonchalance una conversazione “Come... come stai?”

Il mio tentativo ha un inaspettato successo. Flam apre la bocca e mi sommerge di dati sulla produzione, sulla qualità e sulla varietà delle mele e del sidro prodotto quest'anno. Con il petto gonfio di orgoglio, mi afferma che hanno prodotto abbastanza sidro quest'anno per dissetare Ponyville tutto l'inverno. E senza sfruttare troppo la coltivazione, ci tiene a precisare.

Lo sproloquio dell'unicorno viene interrotto da un nuovo arrivo. Si avvicina a noi un'altra pony, questa volta di dimensioni nella media, dagli enormi occhi verdi, il manto arancione, e la criniera bionda legata in una coda che le pende su una spalla. In testa, dietro le orecchie appuntite, un caratteristico cappello da cowboy.

Il simbolo di bellezza dell'ultima arrivata, tre mele rosse, mi conferma che si tratta di Applejack. Ma benché lei sia il primo pony che vedo dove mi aspetterei di trovarlo, qualcosa arriva subito a turbare la normalità.

Oh, eccoti dov'eri finito!” esclama la contadina, focalizzando la sua attenzione all'unicorno “Guarda che devi dare una mano alla nonna con una faccenda importante in casa mentre noi siamo a vendere il sidro. Non puoi stare qui a ciondolare troppo, tesoro!” lo sgrida mentre si avvicina. Dalla voce però non si direbbe che si tratti di un vero e proprio rimprovero. Somiglia di più ad un'amorevole presa in giro.

Una volta che la puledra arriva vicino a noi Flam si giustifica indicandomi con uno zoccolo “Oh, non preoccuparti cucciola, in fondo fino a che la Regina non darà il via alla stagione, non possiamo riempire un solo boccale. Approfittavo nel mentre per rivolgere un caloroso saluto al nostro amato sindaco!”

Applejack sembra accorgersi solo ora della mia presenza e mi rivolge un larghissimo sorriso “Oh, sindaco! Mi scusi, sono molto presa dal lavoro. Ma come state?”

Mi parla allungando lo zoccolo verso di me. Glielo stringo cercando di celare lo stupore che mi provocano i loro nomignoli che si scambiano.

Be', ho avuto giornate migliori. Purtroppo non mi sento molto bene.” minimizzo, quando in realtà sento una mandria di bisonti corrermi tra le tempie “Ma nulla di grave. Grazie per l'interessamento.”

Mentre parliamo, avverto come la presa della giumenta sia esattamente come me la ricordo. Se volesse, potrebbe alzarmi e sbattermi a terra ogni volta che le pare. Posso contare sugli zoccoli le creature così forti che ho potuto conoscere.

Voi, invece?” ricambio la domanda ostentando la solita nonchalance, mentre ci lasciamo gli zoccoli

Oh, non c'è male.” mi risponde lei “Abbiamo avuto qualche intoppo dopo che Flim si è slogato alla caviglia, ma fortunatamente AppleBloom sembra capire molto bene questi macchinari ed è riuscita a riparare il Super- Speedy... coso! in un battibaleno.”

Super- Speedy-Cider- Squeezy- 8000!” corregge l'unicorno, atteggiandosi da intellettuale mentre pronuncia l'intero nome.

Ottomila? Se la memoria non mi inganna -e, a questo punto, comincio seriamente a credere che potrebbe- la versione di quel macchinario per il sidro di mele era solo a seimila... a cosa era dovuto quell'aumento?

Scusami, budino.” reagisce Applejack, accarezzando il petto dell'unicorno con lo zoccolo nel mentre “Sai che non mi intendo del tuo lavoro. È per questo che tu sei la mente!”

Approfitto del loro scambio di battute per sbirciare intorno a me nel tentativo di vedere il macchinario in questione, sperando che vederlo possa almeno in parte levarmi qualche dubbio. Purtroppo la folla di pony tutta intorno ha raggiunto una densità tale da far sembrare che tutta Ponyville si sia riunita in quel punto. Ho difficoltà a trovare persino il banco di vendita.

Rinuncio presto. Spendere altro tempo a cercare la macchina sarebbe inutile. E poi, probabilmente, si trova da qualche parte nella fattoria, non deve essere necessariamente nelle vicinanze.

Ascolto meglio così i nomignoli che i produttori di sidro si scambiano tra di loro.

Cucciola? Budino? Tesoro?

Improvvisamente, anche i miei ricordi su un'accesa rivalità tra loro due vacilla.

Apro la bocca per chiedere qualcosa, sperando di non sembrare pazza nel fare così tante domande, ma anche qui le mie parole vengono interrotte.

Questa volta la 'colpa' è dell'arrivo di Big Macintosh, il quale esclama tutto agitato mentre agita gli zoccoli per aria “Svelti, svelti! La Regina sta arrivando!”

Regina? Da quanto tempo Luna non usa più il titolo di Principessa?

Incuriosita, seguo la folla entusiasta intorno a me. Prendo posto, cercando di non dare a vedere il mio nervosismo misto a confusione e attendo l'arrivo di mia sorella.

Essendo molto più alta della media riesco a vedere il carro reale arrivare dalla parte di Canterlot fino a quando atterra pur lasciando avanti a me diverse file di pony più minuti. Ma quello che vedo in quest'occasione avrei preferito di gran lunga evitarlo.

Il carro reale, identico a come me lo ricordo tranne che al posto della coppia di pegasi a trainarlo c'è un drago dalle scaglie rosse di medie dimensioni, è scortato da diverse decine di esemplari simili a pony, ma dalle sembianze più simili a quelle di un insetto per colpa del carapace scuro, le ali di membrana sottili e le zampe deformate.

Mutanti!

Ancora più che la loro presenza, a mettermi in allarme è vedere come la mia preoccupazione sia isolata. Nessun altro pony presente sembra preoccuparsi di loro, anzi vedo moltissimi giovani acclamarli alla mercé di eroi!

Sempre più sorpresa cerco di distinguere la figura seduta sulla carrozza, ma mi resta oscurata dal gran numero di guardie intorno a lei. Non riesco a distinguere nemmeno il colore della sua criniera.

Quest'aura di mistero non fa altro che agitarmi ulteriormente e mentre il carro avvicina le ruote al terreno prego silenziosamente che lassù non ci sia chi io tema.

Sfortunatamente, le mie preghiere non vengono udite.

Quando la carrozza atterra, i Mutanti si dispongono in posizione di guardia attorno al mezzo di trasporto. Persino il drago, una volta poggiate pesantemente le zampe a terra, si trasforma ancora rivelando di essere in realtà un altro Mutante. Una volta tutti disposti per lasciare un corridoio in cui la Regina possa passare per arrivare la banco di vendita, ella appare in tutta la sua eleganza.

Alta e slanciata, può tranquillamente guardarmi negli occhi senza il bisogno di alzare la testa. Il carapace scuro coperto in gran parte da un regale mantello azzurro dai bordi cotonati bianchi a macchie nere è talmente lucido che da lontano sembra un'armatura. Al collo, una collana dorata con un grande cuore in cristallo incastonato al centro risalta molto e da lì parte un alto colletto che le arriva quasi alle orecchie. La criniera lunga e azzurra è raccolta dietro la testa da un gioco di treccina che partono dalla radice del corno, legandosi all'altezza della nuca con un fiocchetto rosso e scendono verso il dorso con una treccia più grande. Immancabile, tuttavia, il ciuffo ribelle che le scende in mezzo ai grandi occhi verdi.

Quando il suo sguardo incrocia il mio ammicca sorridendo. Io invece sento il cuore saltare un battito e la terra mancarmi sotto ai piedi.

Sottovoce, ripeto a me stessa il suo nome. Anche con quelle nuove vesti, la riconoscerei tra tutte le creature del mondo.

Queen... Chrysalis...?”

La Regina dei Mutanti... è ora la Regina di Equestria?

Cosa sta succedendo al mio regno?

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** La Nuova Storia ***


Flashpoint – Princess Celestia

Capitolo 1: La Nuova Storia


Più lo vedo e meno ci credo.

Queen Chrysalis. Il peggior criminale a zampa libera che si aggira per il mondo, acclamata a gran voce da tutti i mutanti intorno. Non è possibile per me dimenticare gli innumerevoli volantini con il suo volto e l'immancabile titolo di Nemico Pubblico. E questo ben prima che allungasse le sue grinfie su Equestria!

Cerco di mantenere la calma, ma vederla a guida del mio regno e tutti i pony e i Mutanti intorno a lei che la osservano con riverenza come se fosse normale vederla con la corona sul capo è qualcosa che mi fa mancare il fiato.

Come ha fatto Queen Chrysalis a diventare la regina di Equestria? Ha forse a che fare con il fatto che io sia improvvisamente il sindaco di Ponyville?

Sindaco... è tutto a posto?” una voce femminile apparsa improvvisamente alle spalle mi distoglie da questi pensieri. Mi volto alla ricerca della fonte, sperando di non aver dato troppo nell'occhio.

Riconosco a fissarmi con i suoi piccoli occhi azzurri Pinkie Pie. Mi fissa tenendo inarcato un sopracciglio in un'espressione stranamente seria, considerando il pony di cui sto parlando.

Lei è uguale in tutto e per tutto a come la ricordo: il manto rosa, la criniera più scura e i tre palloncini come cutie mark. Eppure, l'espressione e la compostezza con cui mi sta davanti e altri fattori che non riesco a spiegarmi mi portano a pensare che ci sia qualcosa di anomalo in lei, come se non fosse lo stesso pony che ricordo. Ma perché ho questa sensazione con chiunque io incontri?

Cerco di rivolgerle il più caloroso sorriso che posso permettermi nella speranza di non dare a vedere la mia confusione, ma non appena apro bocca mi rendo conto di stare sudando freddo “Oh, certo. Tutto a posto.”

Sicura? Mi sembra un po' agitata...” insiste invece lei, inclinando il capo a lato.

Ho dormito male...” rispondo, dicendo anche a lei una mezza verità “Nulla di cui preocc...”

Miei cari pony!” questa volta è la voce tonante e dotata di eco di Queen Chrysalis ad interrompermi. Dato il fatto che stavo per arrampicarmi sugli specchi anche con Pinkie Pie per mascherare le mie vere condizioni, riesco a non essere nemmeno troppo infastidita dall'ennesima interruzione.

Appena la regina parla, tutta la piazza pende alle sue labbra.

Ferma davanti allo stand, dove Flim, Flam, Granny Smith ed Apple Bloom da dietro la osservano sorridenti aspettando il momento per iniziare le vendite, Queen Chrysalis si rivolge alla folla usando un tono che ricorda la Voce Reale di Canterlot. Scelta condivisibile, dato il grande numero dei presenti, ma non per questo meno sorprendente.

Siamo qui riuniti, oggi, per celebrare l'apertura della stagione del sidro.” prosegue lei nel silenzio generale. Pare che nemmeno i passeri che prima svolazzavano tra gli alberi vogliano osare interromperla cantando “Sono tempi difficili ed è impossibile per me misurare solo a parole il rammarico che provo sapendo cosa accade oltre i nostri confini. Vorrei tanto garantire per voi un mondo sereno e in armonia, piuttosto che limitarmi a tenere gli orrori della guerra lontani da noi.”

A quelle parole parte dalla folla un mormorio sconnesso per incitarla. Dicono che quello che fa è più che sufficiente e che si fidano delle nostre truppe, senza preoccuparsi di enfatizzare l'affetto verso la sovrana e la fiducia nell'esercito a seconda della frase pronunciata. In mezzo a quella cacofonia rimango colpita da un altro fattore: di quale guerra sta parlando?

Ci vuole un minuto buono perché Queen Chrysalis riesca a riprendere la parola, agitando con modestia lo zoccolo per incitare il popolo riunito a lasciarla finire il discorso. Vedo anche un leggero rossore colorarle le gote. È una maestra d'inganni, eppure qualcosa mi dice che è sincera.

Qualunque sia la verità, le sue parole seguenti sono elogi agli sforzi dei suoi soldati per difendere la terra santa in cui vivono, ai cittadini presenti che la lavorano per goderne i frutti e mantenerla quel ritaglio di paradiso che l'oscurità che regna all'esterno vuole invece veder bruciare. Si rivolge a tutti con un linguaggio aulico e ricercato, un discorso davvero toccante, anche con il vivo ricordo di chi ella sia mi ritrovo mio malgrado a sorridere.

E adesso, godiamoci i risultati degli sforzi della conosciutissima famiglia Apple che anche quest'anno ci onora con il loro prelibato sidro, concedendoci nel tempo di un boccale di lasciarci alle spalle i tempi difficili in cui viviamo adesso. E possa la felicità nata dallo scambio di bevute aiutarci ad affrontare con maggiore serenità il futuro che ci attende!” concluse la Regina. Nello stesso momento, Apple Bloom comincia a riempire i primi boccali di legno in mezzo al rombo degli zoccoli che vengono fatti picchiare a terra come applauso.

La stagione del sidro è ufficialmente iniziata e tutti i pony riuniti si affrettano intorno al banco. Arretro di un paio di passi per lasciare lo spazio a chi è più interessato di me alla bevanda e per evitare di venire travolta.

In quel momento, una fitta più intensa si fa largo nella mia testa con la prepotenza di un drago. Chino il capo, colta di sorpresa dall'improvviso dolore e vedo improvvisamente scorrere intorno a me diverse immagini. Immagini di eventi a chi non ho mai presto parte ma che percepisco come ricordi.

La stagione del sidro. Quando i fratelli Flim e Flam si erano trasferiti definitivamente a Ponyville, più di venti anni fa, si erano congiunti alla famiglia degli Apple formando un binomio tra le conoscenze in campo scientifico del duo con le quasi infinite risorse della famiglia. Il risultato dell'unione fu un'implementazione della produzione della famiglia sorprendente: in pochi anni l'intero frutteto era stato bonificato e recuperato, protetto da bestie selvagge e parassiti grazie alle conoscenze dei fratelli Flim e Flam e la produzione raddoppiò di anno in anno per i successivi quattro anni.

In quel lasso di tempo, la famiglia conobbe una stabilità economica e fama che non avrebbero potuto immaginare nemmeno nei loro sogni più rosei e il Giardino Dolcimele divenne sinonimo di merce di prima qualità non sono a Ponyville ma in tutta Equestria.

Ma quella non fu l'unica novità nata da quell'unione.

Applejack e Flam si sposarono durante gli anni del rilancio della fattoria, consolidando ulteriormente l'unione delle due famiglie. Fui io stessa a sposarli presiedendo alla cerimonia.

Quando, in nome di tutti i pony, è mai avvenuto questo? Una parte di me dice di accettarli come realtà, mentre un'altra si tiene ancorata alla mia memoria originale, mettendo tutto in discussione.

Una voce alle mie spalle interrompe questo conflitto interiore, facendomi trasalire per l'improvviso ritorno alla realtà “Qualcosa di turba, Celie?”

Mi volto velocemente verso la fonte di quella voce e avverto il cuore saltare un battito, riconoscendo chi mi ha appena chiamata così.

Queen Chrysalis, ferma sulle proprie zampe davanti a me con tutta la scorta di Mutanti alle sue spalle, mi osserva con un'espressione dolce e un leggero sorriso che lascia sporgere i canini agli angoli delle labbra sottili.

Una scena simile, in qualunque occasione, sarebbe potuta essere il preludio di un duello all'ultimo incantesimo tra noi due. Eppure, se prima avevo l'impressione che la sua benevolenza fosse sincera, ora che posso vederla così da vicino avverto la mia certezza sulla sua malignità vacillare pesantemente. O è un'attrice ancora migliore di quanto ricordassi, oppure è sincera.

Queen Chrysalis...” riesco a sussurrare a malapena, pure involontariamente. La sorpresa è tale che non riesco ad avere nessun'altra reazione.

La regina rise sommessamente sentendosi chiamare da me in questo modo. Il suo gesto ha il potere di destarmi e mi rimetto composta mentre la sento chiedermi ancora “Da quando mi chiami con il mio titolo? Andiamo Celie, ci conosciamo da quasi un secolo!”

In equilibrio sulle zampe, la osservo. Il divertimento le allarga ulteriormente il sorriso ed è sorprendente come la lunga file di canini che mostra non intacchi l'aria da fata dei boschi che il suo nuovo taglio di criniera le dona. Per un attimo mi chiedo se quella che ho davanti sia davvero la terribile Regina dei Mutanti che ha tentato di conquistare Equestria o è soltanto un sosia omonimo.

Spero sia per l'ultima volta, chiamami solo Chrys.” conclude lei, mentre io rimango imbambolata per tutto il tempo. Più il tempo passa e più la mia confusione invece di attenuarsi aumenta esponenzialmente.

Pochi fattori tra quello che ricordo e quello che vedo da questa mattina coincidono. Uno rimane il fatto che io e Queen Chrysalis ci conosciamo da diversi anni. Però il nostro non è esattamente uno di quelli in cui ci si scambiano nomignoli, anzi! E poi, non ricordo che fosse una creatura disponibile a farsi chiamare attraverso nomignoli, senza mai anteporre il suo titolo nobiliare.

Nonostante tutto cerco di atteggiarmi con naturalezza come ho fatto finora e cercando di stare al gioco ribatto “Certo. Scusami... Chrys.”

Ignoro se sia riuscita a non darlo a vedere o meno, ma chiamarla in quel modo mi procura un enorme disagio.

Ho solo dormito male, tutto qui. Nulla che un po' di riposo non possa guarire.” giustifico infine il mio stato. Che Queen Chrysalis ci creda o meno, questo non mi è dato di sapere.

Ammicca prima di voltarsi verso la sua carrozza dicendo “Vai pure, allora. Se non ti senti bene non intendo certo trattenerti. E poi, devo dirigermi a Manehattan al momento... ci sentiamo più avanti per il Gran Galà Galoppante?”

Oh, certamente!” annuisco, benché non mi sia chiaro di chi o cosa lei stia parlando quando pronuncia Gran Galà Galoppante “Farò fare gli straordinari a Luna.” scherzo infine per mascherare ulteriormente il mio stato, mentre la Regina ormai mi da le spalle ed è con uno zoccolo nella carrozza.

Inaspettatamente, quando faccio il nome di mia sorella Queen Chrysalis si blocca, voltandosi verso di me con un'espressione interrogativa sul muso. È talmente sorpresa che sembra abbia appena parlato in qualche lingua sconosciuta.

Luna?” ripete, evidentemente confusa “Assistant Mare sta male a sua volta?”

Non capisco. Cerco di insistere “Ma no, Luna... mia sorella!”

È vero, la faida tra me e Queen Chrysalis è sempre stato qualcosa di esclusivo. Non so nemmeno se lei e mia sorella si siano mai sfidate davvero, ma reputo impossibile che lei nemmeno la conosca.

Ma la risposta che ricevo è peggiore di quella che avrei potuto aspettarmi anche nei miei incubi peggiori.

Da quando hai una sorella?” domanda ancora la Regina, accentuando ancora la sua sorpresa e completando il suo giro voltandosi completamente verso di me.

Mentre percepisco tutto il calore del corpo uscirmi dalle piume delle ali riesco a malapena a balbettare “M... mia sorella... ho una sorella..?”

Nemmeno io comprendo se si stratta di un'affermazione o di una domanda.

L'espressione di Queen Chrysalis cambia ancora e scoppia in una risata divertita, come se la confusione che non riesco più a nascondere sia una grande barzelletta.

Devi essere davvero stanca, Celie!” esclama tra le risate, ritornando sulla carrozza. Una volta pronta per la partenza aggiunge come per spiegarmi “Tu sei figlia unica! L'unico esemplare vivente di alicorno sulla faccia dell'intero pianeta! Per questo motivo sei speciale, non ricordi tutte le volte che te l'ho detto?”


Digrignando i denti fino a quando non sentito tirarmi le mascelle per evitare di sfogare la mia crescente frustrazione nata dalla serie ininterrotta di sorprese che ricevo da questa mattina mi sposto a grande velocità per i cieli di Ponyville.

Prima che Queen Chrysalis lasciasse il Giardino Dolcimele ci siamo scambiate un ultimo saluto poi, dopo averla lasciata allontanare abbastanza, sono scattata verso il municipio.

Sono partita in maniera così impetuosa che non ho nemmeno cercato la mia assistente per avvisarla, prima di partire. Ma anche se fosse stata al mio fianco per tutto il tempo probabilmente l'avrei lasciata indietro: devo assolutamente trovare delle risposte e non voglio che lei o chiunque altro mi veda mentre mi affanno nelle ricerche. La mia confusione mentale è tanta e ho davvero paura che se qualcuno mi vedesse in questo stato potrebbe prendermi per pazza.

Sotto di me, Ponyville scorre rapida e praticamente deserta. Sembra che praticamente ogni singolo abitante sia migrato verso il Giardino Dolcimele per l'arrivo della Regina e questo gioca a mio vantaggio: meno pony potranno vedermi, più libertà di movimento avrò.

Come metto gli zoccoli nell'ufficio del sindaco, il mio ufficio a quanto sembra, assalto la libreria vicino alla scrivania, avventandomi su di essa come una manticora con la sua preda.

Luna, un tempo, mi confidò che è possibile distinguere la realtà dal sogno leggendo una pagina, distogliendo lo sguardo poi e rileggendola subito dopo. Se le parole cambiano, allora si ha la prova di essere dentro un sogno mentre se rimangono le stesse è la realtà.

Provo questo esperimento più volte, ma ottengo sempre lo stesso risultato. Per quanto possa non piacermi, quella che sto vivendo è la realtà. Nessun sogno, nessuno scherzo da parte di Luna.

Non mi resta altro da fare se non cercare di trovare un modo per orientarmi attraverso le informazioni contenute nei libri che ho con me.

Faccio levitare intorno a me anche tre o quattro libri per volta, alla ricerca di dati, eventi storici o anche semplici nomi che possano aiutarmi. Per la maggior parte si tratta di documenti economici e sociali riguardanti nello specifico Ponyville, ma dopo qualche minuto di ricerca mi capita finalmente tra gli zoccoli qualcosa che tratta nello specifico la storia di Equestria.

Afferrandolo come un naufrago al salvagente, inizio a divorare le pagine. Quel che trovo scritto è la travagliata storia di una Equestria molto diversa da quella che ricordo. Pochi o addirittura nessuno degli eventi che leggo coincide con quelli che riesco a richiamare alla memoria, ma quel che è peggio è che più proseguo con la lettura e più aumenta l'aria di famigliarità con quelle informazioni.

Molto tempo prima che nascesse il regno di Equestria, i pony erano divisi in tre grandi tribù: i pony di terra, gli unicorni e infine i pegasi. La loro convivenza era caratterizzata dal reciproco disprezzo e nemmeno la necessità che avevano gli uni degli altri era stato un deterrente sufficiente a fargli smettere di combattere. Scaramucce e veri e propri conflitti si alternavano a momenti di relativa pace che la loro terra natia inabitabile, costringendoli ad una grande migrazione di massa.

Per un fortuito caso, benché le tribù si fossero mosse in direzioni diverse senza contatti tra loro capitarono tutte e tre nella terra che sarebbe poi diventata la loro nuova patria. Il lungo viaggio e la lontananza, tuttavia, non avevano attenuato le divergenze e nonostante le condizioni in cui riversavano un nuovo, grande, conflitto parve trovarsi alle porte. Una nuova guerra che avrebbe decretato finalmente chi era il più forte tra di loro.

Fu in questo periodo, quando le tribù erano troppo indebolite dalla migrazione, dagli adattamenti al nuovo ambiente e dalla guerra imminente, che sorsero i Mutanti.

Questi, guidati dalla loro Regina Queen Chrysalis, lanciarono numerosi assalti alle varie tribù contemporaneamente, sfruttando il loro numero di soldati di gran lunga maggiore rispetto a quanto mai i tre popolo potessero sperare di ottenere da soli, e le condizioni in cui si trovavano le forze militari per colpire obiettivi sensibili, indebolendo ulteriormente le loro risorse.

Tale strategia, basata su un misto del soverchiante vantaggio numerico dei Mutanti, della loro migliore organizzazione essendosi uniti molti anni prima e dell'affaticamento dalle eterne scaramucce tra le varie tribù pony portò rapidamente le forze di Queen Chrysalis in un incrollabile vantaggio rispetto agli avversari.

La prima delle tribù a cedere fu quella dei pony terrestri, i meno propensi alla guerra e più stremati in quanto continui bersagli da parte degli avversari ormai a corto di viveri.

Almeno su questo, Chrysalis non è cambiata.” osservo ironicamente leggendo quest'ultimo punto, quasi involontariamente.

In un ultimo disperato tentativo di fermare l'ascesa dei Mutanti, pegasi ed unicorni sancirono una disperata alleanza contro il nemico comune.

Vi fu una grande battaglia, il volume non si dilungava nei dettagli e le uniche informazioni tenute erano il luogo dello scontro e che anche in quell'occasione fu Chrysalis ad emergere trionfante. Il modo in cui vinse quella battaglia fu molto interessante: volendo fondare fin dall'inizio un'alleanza stabile tra i Mutanti e i Pony, rinunciò ad una guerra d'attrito dove avrebbe avuto il vantaggio per infiltrare suoi soldati tra le file nemiche. Quando la battaglia iniziò, essi si mostrarono per quello che erano realmente, seminando il panico e il caos tra le fila nemiche.

In un clima simile muovere le truppe si rivelò impossibile per qualunque generale dell'Alleanza, rompendo ogni schema tattico e strategia precedentemente preparata. La battaglia si ridusse ad una grossa guerra lampo dove i Mutanti imprigionarono rapidamente qualunque nemico fino ad arrivare al quartier generale nemico e a costringere alla resa i comandanti nemici.

Sebbene trionfante, la Regina si dimostrò molto magnanima nei confronti dei vinti e, sancendo a sua volta l'unione di pony e Mutanti, nacque il regno di Equestria, con la stessa Queen Chrysalis a capo da quel giorno fino ad oggi.

Certo, i conflitti tra le specie non si attenuarono interamente quel giorno. Fu un processo lungo, ma nel frattempo nessuno osava mettersi apertamente contro i voleri della Regina di Pony e Mutanti. Una delle accuse che infatti in quel periodo circolava maggiormente era che i Mutanti, data la loro capacità di rinvigorirsi nutrendosi delle energie dell'amore che le creature viventi provane le une per le altre, avessero creato quell'immenso regno solo per usarlo come cibo.

In mezzo a questo clima a Regina dovette lavorare sodo, aiutando la popolazione e mostrando in ben più di un'occasione come simili minacce fossero del tutto infondate. Agendo in questo modo, grazie anche all'aiuto di qualche personaggio di spicco come Focaccia Tosta, Giglio Ingegnoso o il soldato Mammoletta, l'unione si consolidava giorno per giorno, anche se lentamente.

Ma anche mentre la convivenza tra Pony e Mutanti muoveva i suoi primi passi, Equestria non era al sicuro dagli orrori della guerra.

L'Impero di Cristallo guidato da Re Sombra non vedeva di buon occhio simile alleanza, special modo che un Mutante si mettesse alla guida dei simili del sovrano.

Tale sentimento fu il prologo di un conflitto tra i due regni. Senza aver raggiunto i primi dieci anni di esistenza, Equestria si trovava già sul piede di guerra.

Stando a quanto era riportato, Re Sombra iniziò in quegli anni un massacro selettivo della specie dei draghi, portandola ad un passo dall'estinzione, affermando che presto o tardi Equestria si sarebbe alleata anche a loro e che non potevano permettersi che un singolo regno accumulasse tanto potere.

Come Sombra avesse fatto a convincere i suoi sudditi a seguirlo in un atto così scellerato e crudele non era chiaro, piuttosto erano confermati i numerosi tentativi di dialogo tra i due regni atti proprio ad evitare la guerra e a fermare il massacro, noto in futuro come lo Sterminio dei Draghi. Si sfiorò anche l'idea di un matrimonio per stipulare una duratura alleanza tra i due eserciti, ma anche questo tentativo fallì come tutti gli altri.

L'Impero di Cristallo poteva contare su una magia che facilmente surclassava quella di Equestria, mentre quest'ultimo poteva contare su un esercito di Mutanti che superava quello dei pony di cristallo ancor più di quanto non facesse in precedenza con le singole tribù di pony. Era difficile stabilire chi tra loro sarebbe potuto essere il vincitore della guerra.

Forse l'intervento delle tre tribù di pony avrebbe potuto cambiare le sorti, ma parve che la stessa Regina non volle farli intervenire, preferendo lasciare loro la possibilità di sistemarsi meglio dopo gli anni difficili passati.

Forse fu per questo, forse per altro, che un giorno Queen Chrysalis orchestrò un attacco direttamente nel cuore dell'Impero di Cristallo, mentre Sombra si apprestava a finire gli ultimi esemplari dei Draghi ancora in vita.

Sebbene tra le pagine del libro non siano riportate molte informazioni, neppure da chi fossero formati gli schieramenti di allora, è facile immaginare quanto quel conflitto abbia dovuto essere duro. L'unico dettaglio lasciato trasparire è che Sombra avesse scoperto qualcosa, qualcosa che Queen Chrysalis non voleva si diffondesse e che la costrinse infine a lanciare la più potente maledizione che conoscesse contro l'Impero di Cristallo, facendolo sparire come aria rarefatta per l'eternità.

A battaglia conclusa, inoltre, l'unione tra Pony e Mutanti si consolidò oltre ogni più rosea aspettativa e finalmente Chrysalis venne vista come la benevola sovrana di quel vastissimo reame e i Mutanti come il braccio armato a cui rivolgersi quando c'era bisogno di protezione.

Ma nemmeno dopo Equestria poté conoscere una pace stabile.

La natura misteriosa dietro la battaglia contro l'Impero di Cristallo aveva gettato i semi per un altro conflitto, che scoppiò a distanza di appena qualche anno e che tutt'oggi prosegue, tra il Regno di Equestria e l'Arabia Sellata.

Il sultano ritenne che l'esilio dell'Impero di Cristallo da parte di Queen Chrysalis fosse un chiaro segno da parte sua di totalitarismo, quasi un'affermazione che chiunque non fosse dalla sua parte sarebbe andato incontro alla stessa fine: sparire dal creato, senza lasciare nemmeno una bara a ricordo della loro presenza.

Anche in questo caso ci furono numerose sedute diplomatiche atte ad evitare lo scontro, sebbene non fossero trattative serrate come era stato con l'Impero di Cristallo. Queen Chrysalis rifiutò a più riprese di divulgare cosa Sombra avesse scoperto per costringerla a ricorrere al suo incantesimo e il sultano rigettò con disprezzo ogni altro possibile compromesso tra i due regni: o la verità sarebbe uscita a galla, o i suoi soldati sarebbero venuti a prenderla da soli.

Dopo numerosi accordi infruttuosi, la lunga guerra tra l'Arabia Sellata e il Regno di Equestria cominciò.

Fino ad ora questa guerra si è tenuta soltanto oltre i confini di Equestria, grazie ad una potente barriera che la stessa Queen Chrysalis aveva alzato poco dopo l'inizio delle ostilità per tenere salvi i propri sudditi da possibili incursioni esterne.

L'insieme di queste gesta è valso alla sovrana l'amore incondizionato del popolo che la idolatra alla stregua di una vera e propria divinità, titolo che lei pare non aver mani denigrato. Chi lo sa, forse anche il suo ego è rimasto invariato, nonostante la benevolenza che adesso dimostra.

Simile amore consente alla Regina di tenere alzata la barriera a prova di qualsiasi soldato che l'Arabia Sellata potrebbe mai utilizzare e di tenerla alzata senza mai finire spossata. Proteggere un intero regno con una barriera è uno sforzo immenso, per un singolo incantatore: io stessa ignoro quanto potrei resistere. I Pony e i Mutanti devono amarla davvero dal profondo del cuore, per donarle una simile forza!

In ogni caso, scopro che non è solo con l'Arabia Sellata che Equestria non ha buoni rapporti.

Durante gli anni che precedettero l'emigrazione dei pony, Queen Chrysalis si confermò a guida del popolo dei Mutanti attraverso una guerra civile contro gli altri capi delle varie bande formate dai suoi simili, mostrando un intelletto di intere generazioni avanti rispetto le conoscenze dell'epoca. Simile potere le permise di poter fornire al suo popolo una protezione efficacie contro i loro predatori naturali, i Grifoni. La nascita di un nuovo potere portò uno stallo nel regno e il regno di Grifonia cadde, andando a formare la Repubblica dei Grifoni.

Ma nonostante il nuovo governo, pare che nessuno tra loro abbia dimenticato il loro antico ruolo nei confronti dei Mutanti e benché la Repubblica non disponga di un arsenale sufficiente per rappresentare una reale minaccia ad Equestria, i rapporti tra le due nazioni non sono mai stati cordiali.

Non appena termino la lettura inizio a riflettere.

Come avrei dovuto aspettarmi, nessuna delle informazioni che ho letto mi sembra falsa. Alcune mi sembra addirittura di ricordarle. Eppure, contemporaneamente, ricordo un'altra storia di questo mondo completamente diversa da questa!

A quale devo credere? Quella in cui io governo Equestria e nessuno di questi conflitti e mai esistito, o a quella che sto vedendo davanti ai miei occhi? Dove Queen Chrysalis combatte ogni giorno per dimostrare al mondo le sue buone intenzioni?

Le buone intenzioni di Queen Chrysalis. In qualunque altra occasione avrei presto queste parole per una battuta. E adesso sono questioni di importanza addirittura mondiale.

Ma c'è un altro fatto che mi sconforta. Un paio di nomi mancano dalla mia lettura. Per quanto si possa trattare di un libro molto superficiale, appena sufficiente per studi poco sopra il livello elementare, si tratta di nomi che dovrebbero comunque esserci.

Mia sorella, Princess Luna, e Discord non vengono nominati una sola volta in tutto il tomo. Un brivido mi attraversa il dorso, accarezzando un'ipotesi terribile.

E se loro non esistessero? Queen Chrysalis ha detto che sono l'unico alicorno sulla faccia della terra. E se sono l'unico alicorno, è comprensibile che non esista nessuna Luna. Figuriamoci creature caotiche come i Draconequus!

Ma allora perché io li ricordo?

Perché questa Equestria mi continua a sembrare giusta e sbagliata allo stesso tempo?

Mi porto gli zoccoli sul muso, respirando profondamente per mantenere la calma. Devo rimanere lucida per pensare ad una soluzione.

Fino ad ora ho scoperto solo grandi differenze tra l'Equestria che ricordo e quella dove vivo. Ora che so anche la storia passata di entrambi i regni, che altro posso fare per placare la mia confusione? Cos'altro posso fare per capire il motivo di questa sensazione che mi accompagna da quando mi sono alzata questa mattina?

Mentre rifletto una seconda fitta alla testa, simile a quella che ho avuto prima al Giardino Dolcimele, mi colpisce con la stessa violenza di un'incudine piovuta dal cielo. Il dolore è così intenso da non farmi reggere sulle zampe.

Cado a terra, sdraiata su un fianco. Chiudo gli occhi e stringo i denti e gli zoccoli anteriori sulle tempie per placare il dolore. E un nuovo caleidoscopio di colori e immagini invade la mia vista.

Questa volta vedo un unicorno dal manto lilla e la criniera scura con due mesches di colori diversi. È Twilight Sparkle, la mia studente.

È davanti a me, con lo sguardo triste chinato per terra. Tra me e lei regna un silenzio tombale.

Rompo per prima la tregua sussurrandole timide parole di scuse. Per tutta risposta, lei si teletrasporta lontano da me, dove non possa vederla, senza aggiungere una sola parola. Ma prima che la luce l'avvolga completamente, faccio in tempo a vedere una lacrima solitaria solcarle il muso.

Ignoro cosa sia accaduto di preciso. Non riesco a ricordare per cosa mi stessi scusando e cosa avesse potuto affliggerla in questo modo. Ma questo ricordo prova in me un enorme senso di colpa e imbarazzo: non appena la fitta alla testa svanisce, avverto lo stomaco chiudersi in una morsa e uno spesso nodo alla gola.

Un nuovo dubbio, come se la situazione non fosse abbastanza complicata, si fa largo nella mia testa: cosa è successo tra me e Twilight?

Quando il dolore alla testa passa, apro gli occhi roteando le pupille alla ricerca di qualche altro indizio nella stanza che possa aiutarmi a fare luce almeno su questo nuovo mistero. Ma presto realizzo che sto facendo soltanto un ennesimo buco nell'acqua: non c'è una sola foto o lettera che possa aiutarmi.

Mi alzo in posizione supina, tenendo le ali distese dietro di me, e comincio a guardare il soffitto come in cerca di una risposta incisa su quelle travi. Mi sono rimaste molte poche carte da giocare.

Posso solo aspettare: le ultime fitte alla testa mi hanno inculcato nuove nozioni sulla vita in questo luogo, magari concentrandomi posso ottenere qualche risposta in più.

Sospiro profondamente e chiudo gli occhi. Mi concentro sui miei ricordi, allontanando tutto quello che so di questa realtà dove mi sono svegliata stamattina. Ho bisogno di risposte e ne ho bisogno adesso.

L'ultima volta che ho incontrato Twilight è stato dopo il matrimonio di suo fratello, Shining Armor, con mia nipote Cadance. Abbiamo festeggiato tutti assieme, felici che l'assalto dei Mutanti orchestrato da Queen Chrysalis a Canterlot fosse fallito. Una volta terminati i festeggiamenti, lei era tornata a Ponyville con le sue amiche. La nitidezza con cui ricordo questi eventi è di gran lunga maggiore di quanto possa dire su qualunque altro evento che mi coinvolga come sindaco. E questo non fa che accentuare tutta la mia confusione.

Il motivo della discussione tra me e Twilight deve essere accaduto in questa 'nuova' Equestria. Ma ogni volta che provo a pensarci sopra, per quanto mi sforzi, quello che ottengo è solo una macchia, nera come la pece. Posso sforzarmi quanto voglio, ma è chiaro sin dai primi momenti che non caverò un ragno dal buco, in questo modo.

A peggiorare il tutto, quest'ultimo ricordo tra me e lei mi da la sensazione che sia un evento di molti anni fa. Queen Chrysalis Regina di Equestria è un elemento più che sufficiente a farmi temere il peggio.

È quest'ultimo pensiero a darmi l'illuminazione. Ritorno su un fianco, alzando il capo verso la finestra.

Elemento.

Gli Elementi dell'Armonia!

Sono già a Ponyville, dove i portatori sono tutti riuniti! Twilight abita qui!

Aiutandomi con le ali, ritorno in equilibrio sugli zoccoli per poi dirigermi verso l'uscita. Devo soltanto trovare la mia studente in casa sua, nella biblioteca del paese, e scoprire da lei cosa è accaduto tra di noi.

Sarà imbarazzante, ma è meglio affrontare una situazione scomoda piuttosto che continuare a vagare nel buio come sto facendo da questa mattina.

Presa dall'entusiasmo, apro la finestra della stanza con un incantesimo e la attraverso in volo, dirigendomi in fretta e furia alla biblioteca.


Durante il tragitto, in uno sprazzo di ottimismo, penso che se la Twilight che incontrerò sarà la stessa che ricordo, molto probabilmente avrà anche delle risposte ai dubbi che occupano la mia mente in questo istante.

Come un vagabondo nel deserto che trova dopo un lungo periodo un'oasi, mi avvicino alla casa della mia studentessa aspettando con impazienza il momento in cui otterremo insieme tutte le risposte.

Non appena riconosco avvicinarsi all'orizzonte l'albero che ospita la biblioteca di Ponyville e perciò anche Twilight il mio sorriso sulle labbra si allarga da solo, mentre io comincio a planare per arrivargli davanti. Cerco di evitare di arrivare come quella volta in cui precipitai davanti alla finestra di quello stesso edificio.

Fortunatamente quel momento coincideva con l'invio di una lettera della stessa Twilight, così ebbi l'occasione di nascondere l'evento come una mia visita per ritirarla personalmente.

Cosa accadde in realtà?

Nevicherà nell'Arabia Sellata, il giorno in cui lo racconterò!

In ogni caso, una volta arrivata davanti alla porta d'ingresso, batto lo zoccolo sullo spesso legno della porta un paio di volte, bussando in attesa di trovare la stessa Twilight o il suo assistente Spike ad aprirmi.

Aspetto con il sorriso stampato sul muso, aspettando di vedere la mia adorata studente e sollevandomi già il morale, in vista delle risposte alle mie domande che stanno sicuramente per arrivare.

Ma quando finalmente la porta si apre, le mie aspettative vengono deluse.

Ad aprirmi trovo un pony molto anziano, con il manto grigio, gli occhi azzurri dietro ad un paio di occhiali rotondi e spessi e la criniera rada e nera. Lo riconosco, si tratta di uno degli stalloni più anziani dell'intera Ponyville. Cosa ci fa, lì dentro?

Mi saluta sistemandosi gli occhiali con una zampa. La sua miopia è talmente forte che non riesce nemmeno a riconoscere l'espressione stupita che ho in questo momento.

Oh, buongiorno, Sindaco Celestia. Non dovrebbe essere all'apertura della stagione del sidro, adesso?” mi domanda, con voce bassa e tremolante come le sue zampe.

Una parte di me vorrebbe chiedergli cosa ci fa in quel posto, considerate le sue condizioni. Ma è meglio che non desti troppi sospetti e confesso “Abbiamo finito. Queen Chrysalis è arrivata e ha aperto la stagione. Io non mi sentivo molto bene e sono andata via presto.”

Mentre parlo, approfitto della mia statura ben superiore al pony davanti a me e sbircio all'interno della stanza. Nulla mi sembra cambiato, tranne forse la posizione di un paio di mobili, ma di Twilight non riesco a vedere nemmeno l'ombra.

Oh, mi dispiace. Spero che lei si senta meglio, adesso, Sindaco.” la voce dell'anziano mi arriva alle orecchie, facendo tornare la mia attenzione su di lui. Si fa da parte, come per lasciarmi entrare, mentre mi propone “Vuole un libro per tenerle compagnia durante la convalescenza? Posso consigliargliene diversi!”

Approfitto del suo invito ed entro, arrivando però dritta al sodo “Ti ringrazio, ma non ce n'è bisogno. Piuttosto, sto cercando Twilight Sparkle. Sai dirmi se è in casa?”

Chiedo pensando che quel pony anziano stia dando momentaneamente il cambio a Twilight, ma a giudicare dalla sua espressione quando confesso il mio obiettivo e la domanda che mi rivolge subito dopo pare che la verità sia molto più complessa.

Chi?” mi chiede lo stallone, sgranando gli occhi. È sinceramente sorpreso, è evidente.

Deglutendo, cerco di correggere il tiro “Voglio dire che sto cercando questo pony, ma non ricordo il suo indirizzo. Non possiedi per caso un elenco dove sono segnati i dati dell'ultimo censimento della popolazione?”

Lo stallone annuisce come se la mia giustificazione lo avesse convinto e ribatte, in maniera quasi ovvia “Be', è ovvio che ne abbiamo una copia. Ma non lo avete anche voi in municipio?”

Sì, ma sono certa che il vostro sia più aggiornato.” ribatto, giocando la carta dell'adulazione per evitare di approfondire quel colloquio che rischia ogni secondo che passa di portarmi in un vicolo cieco. Non so ancora cosa stia succedendo davvero, devo rimanere vigile e non far scoprire la mia confusione su questa strana Equestria.

Fortunatamente, il mio tentativo va a buon fine e il pony mi porta poco dopo il tomo che avevo richiesto. Lo afferro sollevando con la magia e comincio a sfogliarlo velocemente, mentre lui mi domanda ancora “Ecco qui il volume dell'anno scorso. Questa Twilight Sparkle ha per caso qualcosa per calmare il tuo malessere?”

Quella domanda mi gela il sangue nelle vene. Per farmi una domanda del genere, non solo non deve ricordare il suo nome ma nemmeno avere la più pallida idea di chi io stia parlando. Perciò, se lui non la conosce, vuol dire che non è la bibliotecaria di Ponyville. Se perciò lei non è nemmeno la bibliotecaria, cosa mi sarei dovuto aspettare scoprendo qualcosa su di lei?

Sì. Diciamo così.” rispondo, sotterrando i miei timori per tornare a cercare il suo nome affondando il muso tra le pagine.

Riesco a leggere ogni nome e indirizzo riportato su quelle pagine nell'arco di pochi minuti. Molti li riconosco, ma nessuna voce allude a Twilight.

Mentre ritorno a leggere daccapo ogni nome registrato, odo il bibliotecario ancora davanti a me sospirare profondamente.

Oh, be', devo stare davvero invecchiando, ormai!” esclama, grattandosi la testa nel mentre.

Abbasso il volume per osservarlo. Sono tentata di chiedergli cosa voglia dire, ma il mio sesto senso che mi avverte di come la sua risposta non mi piacerà.

Rimango in stallo solo per qualche secondo, prima che decida di ignorarlo e chiedere “Come?”

Lui fa spallucce mentre mi spiega con una nota di serena rassegnazione nella voce “Lavoro qui da moltissimi anni e mi sono sempre occupato di tenere aggiornati i dati del censimento. Pensavo ormai di ricordare a memoria nomi e indirizzi, ma questa Twilight Sparkle non riesco a ricordarla. Forse sto davvero diventando troppo vecchio per ricordare qualcosa. Ma che ci voglio fare, è già tanto se sono arrivato a questa età! Non è vero, Sindaco?”

Ignoro la seconda parte della sua risposta e mi focalizzo su Twilight. Non voglio arrendermi nella ricerca.

Non c'è traccia di lei sul registro del censimento nemmeno al mio secondo tentativo. Mi rifiuto di credere che lei non esista, come Luna o Discord.

Non può essere possibile che non esista. L'ho ricordata, pochi istanti fa!

È un unicorno lilla, altezza nella media, con la criniera scura con delle meches rosa e viola...” faccio una descrizione sommaria, ma dovrebbe essere sufficiente per far ricordare all'anziano bibliotecario almeno di chi io stia parlando.

Lui invece ci pensa un po', ma alla fine conferma “Nulla. Mai sentita nominare, ne' ho mai incontrato un unicorno come me lo sta descrivendo, Sindaco Celestia. Sicura di non confondersi con qualcun altro?”

10

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Vecchie Conoscenze, Nuove Identità ***


Flashpoint – Princess Celestia

CAPITOLO 2: Vecchie Conoscenze, Nuove Identità


Faccio ritorno al municipio con il morale sprofondato sotto agli zoccoli per lo sconforto. Sono talmente affranta che non trovo nemmeno le forze per prendere il volo.

Passeggio in mezzo alle strade sterrate di Ponyville, mentre queste ricominciano ad affollarsi. A quanto sembra, la festa dell'apertura della stagione del sidro deve essersi conclusa. Ma si tratta di particolari che al momento non hanno alcuna importanza, per me.

Schiva, faccio ritorno al municipio con le labbra piegate verso il basso e lo sguardo chinato, evitando di fermarmi troppo all'esterno: ho bisogno di restare da sola.

Quando l'odore del legno degli interni del palazzo entra nelle mie narici e l'eco della vita che si svolge lungo le strade all'esterno accarezza le mie orecchie, alzo finalmente lo sguardo osservando la rampa di scale che si snoda avanti a me, portandomi verso l'ufficio.

No, non sono decisamente di buon umore adesso. Oltre alla brutta figura appena fatta con l'anziano bibliotecario, cercando un pony che in realtà non è mai stato a Ponyville, ignorare ancora la causa del litigio tra me e Twilight acuisce il mio senso di colpa.

Cosa era successo tra me e Twilight? E cosa sono questi ricordi che affiorano nella mia mente in modo casuale?

Saliti i pochi scalini che portano al mio ufficio, apro la porta ricorrendo alla magia e una volta che posso vedere l'interno della sala, il primo dettaglio che riesco a notare è il volto di Assistant Mare, piegato dalla sorpresa di vedermi apparire in quel momento.

Sindaco Celestia!” mi saluta a gran voce, prima di avvicinarsi a me a grandi passi “Ho sentito che ha lasciato la fattoria degli Apples perché non si sentiva bene, così mi sono precipitata qui. Poi però non l'ho vista e ho cominciato a preoccuparmi... dove si trovava?” sensibilmente preoccupata, mi riempie di domande atteggiandosi più come una madre in ansia, piuttosto che un semplice assistente.

Oh, ero solo andata a fare qualcosa per il mal di testa.” le rispondo, accompagnando le mie parole con un sorriso per nascondere il mio reale stato d'animo “Ora mi sento molto meglio, grazie. Non c'era bisogno che ti precipitassi qui.”

Solo mentre pronuncio queste parole realizzo che, in effetti, la mia emicrania è sensibilmente diminuita e che ora riesco a dialogare molto meglio rispetto a questa mattina. La prima buona notizia da quando è cominciato il mio travaglio.

In ogni caso, alle mie parole la puledra avanti a me reagisce esclamando ancora con aria di rimprovero “Non avrebbe dovuto allontanarsi così in ogni caso! Per fortuna era solo un malore passeggero, ma se fosse stato qualcosa di peggio?”

La sua preoccupazione è quasi paradossale. Non sarò una principessa, ma pare che anche in questo mondo ci tengano molto alla mia salute. Con questo pensiero in mente, non riesco a trattenermi dall'emettere una sottile risata “Eheh. D'accordo, scusami se ti ho fatta preoccupare. La prossima volta prometto di avvisarti.”

Per la prima volta da quando la vedo, Assistant Mare accenna ad un sorriso ed entrambe ci mettiamo al lavoro nella stanza: io prendo posto dietro la scrivania mentre lei inizia a sistemare i libri nella biblioteca, come se non approvasse l'ordine in cui li ho riposti io.

Ordine.

Vedendola muoversi, vengo colta da un'epifania mentre trovo un'altra pista che potrei seguire per far luce sul mistero di questo mondo.

Allargo le labbra in un ampio sorriso mentre spalanco le ali e chiedo alla puledra, concentrata dietro alla sistemazione dei volumi “Assistant Mare, esiste un posto dove possiamo vedere il nome di tutti i pony che vivono ad Equestria?”

La mia assistente, sentita la mia richiesta, alza lo sguardo al soffitto tenendo a mezz'aria il libro stretto nella corona dello zoccolo. Sempre con il muso verso l'alto, come se stesse leggendo tra le travi, risponde alla mia domanda “Be', dipende da cosa vuole fare in questa ricerca. Se ha bisogno di nomi, è sufficiente consultare i registri. Per i dati personali occorrerebbe l'autorizzazione della Regina a consultare gli archivi a Canterlot. Ma se si tratta di qualcuno di queste parti, o che ha rapporti con qualcuno di Ponyville, potrebbe chiedere direttamente a Pinkie Pie!”

Nonostante l'abbondante risposta, quelle parole mi lasciano comunque perplessa. Ma la confusione questa volta dura poco, poiché Assistant Mare poggia finalmente il libro e abbassa lo sguardo verso di me spiegando “Pinkie Pie è una giumenta... possiamo dire che è soltanto difficile, ma ha indubbiamente un'eccellente memoria. Non solo conosce i nomi di tutti gli abitanti di Ponyville, ma sa anche tutto di ognuno di loro! Compleanni, ricorrenze, conoscenze, eventi nella loro vita... pare che lei abbia in realtà occhi e orecchie dappertutto e che nulla possa sfuggirle. A pensarci, può sembrare abbastanza inquietante...”

Mentre la mia assistente comincia a riflettere sulle abilità della giovane pony dal manto rosa massaggiandosi il mento con lo zoccolo, io cerco di insistere “Quindi, mi stai dicendo che Pinkie Pie conosce non solo tutti quelli che vivono qui a Ponyville, ma anche i loro amici? Anche i nostri?”

Uh?” domanda, quasi involontariamente, lei prima di tornare con le zampe per terra. Subito dopo si affretta ad annuire sia a parole che con il capo “Certamente. Lei sa tutto di tutti.”

Mi sono sempre raccomandata, non solo con i miei studenti ma con qualunque pony venisse al mio cospetto a Canterlot, di non arrendersi per alcuna ragione, anche quando tutto sembra essere contro di te. Perché anche il sole del giorno peggiore tramonta e ci sarà sempre sereno, dopo la tempesta. Si tratta di un insegnamento che dispenso a tutti non solo perché legato alla mia stella, ma perché vi ripongo sopra una fiducia incrollabile.

E questa nuova pista che ho appena trovato ne è la conferma: se Twilight non è mai stata a Ponyville, posso scoprire qualcosa su di lei attraverso il legame che c'è stato tra di noi. Se Pinkie sa tutto di tutti, allora saprà sicuramente il perché del nostro litigio!

Come dico sempre, c'è sempre speranza, c'è sempre un modo per risolvere la situazione.

Così, senza essermi ancora seduta al mio posto, ritorno verso la finestra, pronta a spiccare il volo mentre spiego ad Assistant Mare “A dire il vero, credo che andrò subito da Pinkie Pie. Ho un vuoto di memoria e non vedo l'ora di liberarmene!”

Va bene.” mi risponde la cavalla, ammiccando, prima di ricordarmi mentre spalanco completamente le persiane “Ma si ricordi che questa sera ha un appuntamento al Carousel Botique con Rarity. Se oggi non è stata bene le conviene evitare di compiere sforzi eccessivi, o non sarà in grado di prenderle correttamente le misure!”

Rimango sorpresa dall'inusuale appuntamento di cui mi ha appena parlato. Non ho memoria dell'ultima volta in cui ho chiesto un abito su misura a Rarity.

Cerco la mia assistente con la coda dell'occhio mentre le ripeto, invitandola in questo modo a spiegarsi meglio “Appuntamento al Carousel Botique?”

Vedo la giumenta sospirare profondamente come rassegnata “Ah, se non ci fossi io!” esclama, prima di puntare lo zoccolo verso un calendario “Mancano poche settimane al Gran Galà Galoppante e lei non ha ancora un abito per l'occasione, avendo usato quello dell'occasione precedente per fare beneficenza. Rarity si è offerta di cucirne uno, ma ha bisogno di prenderle le misure in quanto lei è l'unico esemplare di alicorno e perciò non ha manichini adatti allo scopo!”

Nonostante le intenzioni di Assistant Mare siano galanti, anche questa volta per ogni domanda che ricevo trovo almeno altre due domande “Aspetta... abito per l'occasione?”

Lei annuisce ancora, leggendo nel mio volto la sorpresa come se fosse scritta a caratteri cubitali “Sì. Lo ha sempre usato per gli altri Galà, Queen Chrysalis ci tiene che lei sia presente ad ogni occasione, ma dopo quella crisi di orfani per la guerra con l'Arabia Sellata, abbiamo dovuto...”

Orfani?” ripeto, quasi strillando. Quella è una parola che avrei voluto cancellare dal dizionario, tempo fa.

Il mio gesto involontario la spaventa. Mi sono voltata interamente verso di lei, con gli occhi fuori dalle orbite per la sorpresa e le ali spalancate.

Assistant Mare si siede per terra. Tiene la bocca aperta ma nulla esce dalle sue labbra. Dopo qualche secondo trova solo la forza per spostare lo sguardo verso il retro del palazzo.

Con uno scatto, galoppo verso la finestra, salto fuori e plano verso il punto indicato da lei.

La vista mi raggela.

Diverse lapidi decorano le pareti del palazzo, su ognuna sono scritti almeno cinquanta nomi. Sopra ognuna di loro, la stessa premessa “In Onore Dei Caduti”.

Lo sconforto mi porta a sedermi.

Che cosa sta succedendo ad Equestria, per avere tutti questi caduti? Per non parlare di mia sorella Luna, che le parole della mia assistente mi hanno ricordato ancora una volta non esistere più.


Non so dire per quanto tempo sia rimasta a leggere i nomi e le date di tutti i caduti scolpiti nel marmo. Ma so per certo quanto mi sia dovuta sforzare per riprendere le mie ricerche.

Devo tenermi concentrata. Pensare che, quando tutto sarà risolto, il colpevole per tutta quella sofferenza avrebbe scontato la sua punizione nel Tartaro e giustizia sarebbe stata fatta.

Con questo e altri pensieri in mente, consumo in volo i metri che mi separano ancora dalla destinazione per incontrarmi con Pinkie Pie.

Povera Pinkie...

Agito la testa per ritornare alla realtà. Per quanto crudele possa sembrare, non devo lasciarmi schiacciare dalle emozioni: in questo momento devo rimanere concentrata. Ho bisogno di trovare un modo, mentre mi avvicino a destinazione, di porre le mie domande senza sembrare pazza.

Questa precauzione è una costante nella mia mente: il motivo non è per pudore o una qualche forma di orgoglio, quanto il desiderio di non attirare troppo l'attenzione. Se il responsabile è riuscito a cambiare il mondo in una notte, non voglio fargli vedere che si è dimenticato di me.

Fortunatamente posso immaginare le reazioni di quasi ogni pony grazie ai ricordi degli anni passati a guidare Equestria e se questo non bastasse Pinkie Pie è una delle creature che conosco meglio. E poi, sono abituata a questo genere di pensieri.

Il mio compito di Principessa non è soltanto di guidare il mio popolo verso la pace, ma anche di aiutarli. E quale maggiore aiuto posso dare loro, se non dando loro la possibilità di credere, non solo nel senso fisico, ma anche come esseri viventi. Come una madre coi propri cuccioli, voglio proteggerli e al tempo stesso insegnare loro a vivere nel mondo.

Farlo non è sempre facile, richiede spesso che mi faccia da parte e non intervenga a meno che la situazione non sfugga completamente dal loro controllo. Il più delle volte questo non accade, proprio perché mi sono addestrata per secoli ad anticipare le reazioni di ogni pony. Mai avrei pensato che, un giorno, avrei dovuto usare questa mia capacità per tenermi in incognito.

Tutto questo può sembrare che porre le mie domande potrebbe essere un gioco per puledrini, ma come si può anticipare Pinkie Pie?

Deglutisco, riconoscendo come con lei si debba ricorrere soltanto alla fortuna, mentre la vedo al lavoro all'ingresso del negozio. Sebbene l'ho incontrata poco fa al Giardino Dolcimele, è già al lavoro.

Comincio a planare verso l'ingresso per arrivare dietro alla giumenta, mentre l'edificio a forma di grossa torta diventa sempre più nitido e l'odore di paste dolci e caramelle al suo interno arriva alle mie narici scatenando subito violente proteste da parte del mio stomaco, che bramoso comincia a desiderare qualcuno di quei piccoli capolavori di zucchero e crema.

Sfortunatamente questo non è proprio il momento, così scaccio questi pensieri golosi e mi concentro piuttosto su Pinkie Pie.

Lei sta in equilibrio sulle zampe posteriori sopra uno sgabello, evidentemente concentrata su qualcosa di ancora sconosciuto, riguardante la porta di ingresso del locale. Per quanto mi sforzi, non riesco a comprendere di cosa si tratti, complice la inconfondibile capigliatura riccioluta della puledra che copre buona parte della zona in cui sta lavorando.

Non avendo molto tempo, e volendo trovare delle risposte il prima possibile, apro la bocca per salutarla e cominciare subito con il chiederle almeno cosa stesse facendo. Ma prima che possa pronunciare una singola parola, un giovane pony dal manto ambrato, la criniera color crema e gli occhi blu, con una coppa di gelato come Cutie Mark, esce dal locale reggendo in uno zoccolo come una sacra reliquia una fetta di torta e mi anticipa rivolgendosi a Pinkie Pie non appena la incrocia.

Ehi! Cosa fai, lassù, Pinkie?” domanda il piccolino, con aria innocente e sinceramente curiosa.

La giumenta smette subito di lavorare e si volta verso il piccolo pony mentre indica con il cacciavite che tiene stretto in una zampa lo stipite della porta “La porta è rotta, una volta su cinque non si apre.” risponde quindi, con aria rassegnata.

Da dietro di lei posso ascoltarli senza perdere una sola parola. Ed è per via di questa posizione che, oltre alla rassegnazione mi sembra di scorgere anche una leggera irritazione, come se quell'incarico le stesse dando fastidio. Da chiunque me lo sarei potuto aspettare, tranne che Pinkie Pie, l'Elemento dell'Armonia legato alla Risata!

Forse ci si è incastrata una monetina!” ipotizza il puledrino color ambra, come a volerla aiutare.

Tuttavia queste parole non sembrano venire prese per il verso giusto e, una volta sentite, Pinkie Pie sospira, poggiando uno zoccolo sul fianco prima di chiedere con aria minacciosa “Perché lo pensi?”

Sorpreso, il piccolo pony sgrana gli occhi mentre indietreggia di un paio di passio “Perché? Be', io... non lo so, ho tirato a indovinare...”

Insensibile al terrore negli occhi del cucciolo, Pinkie Pie gli punta contro il cacciavite, prima di promettere con un tono di voce simile ad un ringhio “Se ci trovo una monetina... tu la pagherai!”

Spaventato, il giovane scappa mentre io resto a bocca aperta, incapace di credere a quello che ho appena visto. Ma la mia sorpresa deve presto lasciare il posto alla confusione, quando sento Pinkie Pie cominciare a ridere domandandomi “Piaciuto lo spettacolo, sindaco Celestia?”

Mentre chiede questo, si volta verso di me assumendo una posizione che trovo tanto difficile da credere quanto da descrivere. Ciò è tuttavia molto più plausibile di quello che le ho appena visto fare!

Non credo che Lickety Split si sia divertito!” le rispondo, con aria di rimprovero.

Pinkie reagisce agitando con noncuranza il cacciavite per aria, mentre ribatte “Oh, mica si è fatto male... per il momento. Comunque, voleva chiedermi qualcosa?”

Non mi piace il tono delle sue parole, ma sono venuta qui per ben altre ragioni. Così lascio stare tutto il resto per chiederle quello per cui sono venuta “Ho un vuoto di memoria e ho bisogno delle tue conoscenze per rimediare. Posso contare su di te?”

Ma certo, Celestia!” esclama Pinkie, scendendo con un salto dallo sgabello e atterrando con tutti e quattro gli zoccoli avanti a me “Cosa ti serve sapere?”

L'imbarazzo della domanda misto all'eccitazione di conoscere la risposta che cerco prosciuga la mia bocca, ma con un piccolo sforzo di volontà riesco a chiedere “Cosa è successo tra me e Twilight Sparkle? E perché sembra che lei non sia mai stata a Ponyville?”

Pinkie Pie e Twilight Sparkle sono molto amiche, sicuramente lei saprà dirmi qualcosa. Forse il nostro litigio è stato così forte da spingerla ad abbandonare Ponyville.

Ah, già... Twilight Sparkle! Me ne hai parlato, quando avvenne... be', quello! Me ne hai parlato proprio mentre cercavi di tirarmi su il morale.

Le sue parole accendono in me la speranza e l'angoscia contemporaneamente. Perché io so di cosa stia parlando.

Maud Pie, una delle sue sorelle.

Il suo nome è inciso tra le lapidi dedicate ai caduti.

Pinkie Pie abbassa il volto, come se avesse perso il coraggio di guardarmi negli occhi, e si allontana di un paio di passi prima di dirmi “So che posso sembrare violenta, o pazza, come qualcuno mi dice. Ma quando Maud perì durante la guerra contro l'Arabia Sellata, durante i primi anni di conflitto, be'... andare oltre non è stato facile. È per questo che so tutto di tutti qui a Ponyville, Sindaco Celestia. Fuori da Ponyville non c'è niente di allegro, da sapere.”

Le sue parole mi travolgono, rendendomi incapace di dire qualsiasi cosa. Per fortuna è sempre lei a ritornare al motivo per cui sono qui “È per questo che non posso aiutarti con questa Twilight Sparkle.”

Queste undici parole sono come una frana che mi travolge. La sorpresa è tale da lasciarmi con la bocca aperta.

Cosa?” esclamo

Pinkie torna a guardarmi agitando il capo “Mi hai parlato di lei tempo fa. Tutto quello che so al riguardo è che questa Twilight è un pony che hai conosciuto a Canterlot al quale hai fatto un torto che ti rode la coscienza da tempo. Non hai mai voluto affrontare questo discorso con nessun altro pony e io ho voluto rispettare questa tua decisione.”

Ascolto ogni parola e una parte di me vorrebbe gridare la mia frustrazione per questo ennesimo vicolo cieco. Per fortuna Pinkie Pie approfitta del mio silenzio per concludere “Mentre lei sembra che non sia mai stata a Ponyville perché lei non è mai stata qui in paese!”

Quasi involontariamente, anche se Pinkie Pie mi ha già risposto, domando “Vuoi dire che non la conosci?”

No.” risponde lei, agitando lentamente il capo e facendo spallucce “Nessuno l'ha mai vista, da queste parti. Io conosco il suo nome solo perché me lo hai voluto confidare una volta, ma nessuno a Ponyville l'ha mai vista. In paese sono l'unica a conoscere questa storia. Sarò sincera, penso che se era qualcosa di così orribile e te ne sei dimenticata, allora forse è un bene!”

Quindi Twilight non è mai stata a Ponyville e, di conseguenza, lei e Pinkie Pie non si sono mai conosciute. Due delle portatrici degli Elementi dell'Armonia non si sono mai incontrate.

Una nuova domanda arriva d'obbligo “Mentre te, Rarity, Fluttershy, Rainbow Dash ed Applejack vi conoscete?”

Be', lo hai detto tu stessa... io conosco tutti qui a Ponyville. So chi sia persino Fluttershy, che si fa quasi mai vedere!” esclama Pinkie, come se le avessi posto una domanda ovvia. Se non altro pare che parlando sia andata oltre il ricordo del suo lutto “Se però mi stai chiedendo come siano i rapporti tra di loro quattro, non hanno molta confidenza. Certo, alcune si conoscono, ma non si può certo definirle grandi amiche!”


Lasciata Pinkie Pie con una scusa improvvisata, mi dirigo più veloce che posso verso un'altra meta, spinta dalla necessità di rispondere a domande addirittura più urgenti di quelle che avevo mentre andavo all'Angolo Zuccherino.

Agli inizi credevo che Twilight non fosse più a Ponyville per colpa di questo nostro misterioso litigio, ma adesso che ho la certezza che nessuna delle sei portatrici si conosce, un nuovo dubbio insinua il panico dentro di me: se non loro, chi è allora che porta gli Elementi dell'Armonia?

Mentre cerco di pensare ad ogni singola possibilità, sono costretta a tornare bruscamente alla realtà quando mi accorgo di un altro pegaso che mi sta venendo addosso. Devo improvvisare una bella schivata, se non voglio venire travolta.

Fletto le ali e con una spinta compio una giravolta che fa passare a pochi centimetri dal mio ventro l'altro pegaso pirata dei cieli.

Scampato il pericolo, fermo il mio volo per scoprire chi mai può essere e lo vedo effettuare una inversione ad U e tornare verso di me, costringendomi in questa maniera a prepararmi in anticipo su quanto sarebbe andato a fare. Non potevo certo permettere che qualche pony mettesse a rischio chiunque si trovasse a volare!

Inizio così a caricare il corno di magia, illuminandolo con un sottile alone giallo, restando pronta a ricorrere a qualunque incantesimo fosse necessario per fermarlo, nel caso avesse cercato di venirmi nuovamente addosso.

Fortunatamente la mia si è rivelata presto una precauzione eccessiva, poiché in realtà tale teppista ferma il suo andare esattamente avanti a me, scusandosi per l'accaduto dicendo “Ehilà! Scusa per poco prima, ma sai com'è, le nuvole non si levano da sole! A meno che non siamo nella Everfree Forest, certo!”

Riconosco subito il pegaso azzurro della criniera arcobaleno avanti a me che svolazza nei cieli ad incredibili velocità “Rainbow Dash...” la saluto.

La osservo ridacchiare imbarazzata mentre si passa uno zoccolo sulla nuca. Come per chiunque altro abbia incontrato, dall'aspetto so chi è il pony con cui ho a che fare ma, per qualche altra ragione che ancora non riesco a spiegarmi, ho l'indelebile sensazione di avere a che fare con uno sconosciuto. E non è soltanto per il giubotto scuro che indossa, o per il brutto taglio su una guancia.

Si tratta in ogni caso di una delle portatrici degli Elementi dell'Armonia e immediatamente ne approfitto per approfondire i dubbi che mi sono sorti dal colloquio avuto con Pinkie Pie.

Hai tempo per rispondere a qualche domanda?” chiedo.

Certo, sindaco. Se rispondere a delle domande è il modo per non farmi denunciare anche da te, perché no?” mi risponde, facendo spallucce.

Denunce?

No, meglio non uscire troppo dal seminato.

Conosci per caso Pinkie Pie, Rarity, Applejack, Fluttershy o Twilight Sparkle?”

Il pegaso assume in volo un'espressione riflessiva, guardando intorno a se come aspettandosi prima o poi un suggerimento. Dopo pochi secondi mi risponde, cadenzando le sue parole con versi di riflessione simili a grugniti “Allora, conosco bene Applejack, l'aiuto spesso al Giardino. Pinkie Pie più di fama. Fluttershy deve essere quel pegaso che vive ai confini della Everfree Forest, mentre Rarity la proprietaria del Caroseul Botique... o era il contrario? non lo ricordo mai. Comunque, questa Twileck non l'ho mai sentita nominare.”

Twilight.” ripeto il nome, istintivamente, mentre osservo con disappunto come il pegaso mi abbia appena confermato ciò che Pinkie Pie mi ha detto poco fa. Ha persino confuso persino il nome della mia studente, come farebbe una bibliotecaria occhialuta e con la zampa rotta...

Non mi resta che un solo quesito da porle “Solo un'ultima domanda, poi ti lascio andare... hai mai sentito parlare degli Elementi dell'Armonia?”

Oh, sindaco!” esclama il pegaso offesa, alzandosi di qualche centimetro in volo rispetto a me “Lo sanno tutti che non sono una cima con lo studio... preferisco la pratica, ecco tutto.”

Fosse stata qualunque altra situazione probabilmente non avrei compreso cosa volesse dire, ma considerato lo stato in cui mi trovo adesso posso facilmente dedurre quello che ho bisogno di sapere anche da quelle strane parole.

Non ne hai mai sentito parlare.” riepilogo dico, quasi sospirando.

Una delle portatrici è scomparsa. Un'altra non ha mai sentito parlare degli Elementi dell'Armonia. La conferma che nessuno dei portatori degli Elementi che conosco è in attività mi riempe l'animo di un'angoscia che a fatica riesco a trattenere.

In ogni caso, Rainbow Dash fa per giustificare ancora la sua ignoranza in argomento non appena sente le mie parole ma io riesco ad interromperla confortandola “Non preoccuparti, era una domanda fatta senza uno scopo particolare. Giusto per scambiarsi due parole.”

Sollevata, Rainow Dash si passa uno zoccolo sulla fronte sospirando, prima di confidarmi “Meno male... allora, se abbiamo finito, io andrei. Ho ancora diversi giri da compiere.”

Annuisco con il capo e, in un battito di ciglia, Rainbow Dash mi da le spalle, allontanandosi accompagnata dall'eco delle sue parole “È stato un piacere, sindaco!”

Rimasta sola, rifletto anche sulle condizioni del pegaso. Non solo sul volto, ma anche nel resto del corpo ho visto segni di tagli e sbucciature, come se si fosse fatta ancora più spericolata di quanto non me la ricordi. Ma ho faccende più gravi di questo, così mi giro a mia volta e mi dirigo verso la prossima tappa per le mie indagini.

Questa volta sono sulle tracce dell'elemento legato all'Onestà, Applejack. La mia destinazione è il Giardino Dolcimele.


Non si tratta di una tappa semplice: ci sono già stata questa mattina per l'apertura della stagione del sidro e me ne sono andata dicendo di stare male. Ora, invece, ritorno nello stesso punto per svolgere qualcosa che può sembrare un interrogatorio. Come avrei potuto giustificare questo mio comportamento, agli occhi della famiglia Apples?

Mentre continuo ad elaborare un modo per porre le mie domande senza attirare eccessivi sospetti, atterro delicatamente all'ingresso della fattoria, trovando poco lontano Apple Bloom e Granny Smith che discutono tra di loro, ridendo sotto ai baffi. Di cosa parlino prima del mio arrivo, non riesco a capirlo.

Una volta che poggio tutti e quattro gli zoccoli per terra, attirando in questo modo la loro attenzione, ripiego le ali e sfoggio il sorriso più caloroso che possa permettermi in questo momento. Le due pony non sembrano preoccupate, ma dal mio arrivo hanno interrotto bruscamente il loro colloquio per focalizzare la loro attenzione su di me. Spero solo che nessuno noti le gocce di sudore che mi imperlano la fronte.

Sono abituata a gestire le situazioni difficili. O almeno, ricordo di esserlo. Ma la condizione in cui mi trovo mette a dura prova ogni nervo del mio corpo.

Buonasera.” saluto in fretta, arrivando al punto subito dopo “Cercavo Applejack, è in casa?”

È con quello scansafatiche del mio genero.” mi risponde Granny Smith facendo una faccia contrariata, prima di iniziare a ridacchiare non appena termina la frase “Eheh! Oh, io lo prendo in giro, ma alla fine gli voglio bene. Be', li trovi comunque in camera loro, sindaco Celestia, se proprio devi vederli.”

Ricambio la gentilezza con un cenno del capo e parole di ringraziamento prima di congedarmi “Grazie, Granny Smith.”

Lasciati i due membri della famiglia Apples, il più anziano e il più giovane di stanza a Ponyville, mi dirigo verso la camera dove si trovano Applejack e Flam.

Normalmente, non essendo molto pratica di quella casa, avrei avuto bisogno di qualche informazione in più per trovarli. Data la mia natura magica, tuttavia, mi è facile usare un incantesimo che mi permetta di trovare qualcosa, anche in un posto dove non sono mai stata. Avrò perso l'orientamento in questo nuovo mondo, ma la mia magia sembra essere ancora intatta.

In ogni caso, mentre avanzo lungo i corridoi dell'agriturismo, appena sufficienti a contenermi, con l'odore di rustico che pregna le pareti e i suoni della vita di campagna che echeggiano attraverso le pareti, guidata dal mio incantesimo per trovare la felice coppietta, mi ritornano in mente episodi in cui io e Luna, da piccole, giocavamo a chi trovava per prima un ago nel pagliaio. Era un gioco semplice, lo facevamo per lo più per esercitarci in questo particolare tipo di incantesimi.

Il ricordo mi fa sorridere quasi involontariamente. Ma presto accentua solo la mia confusione.

Questo ricordo non è più nitido di quanto possa dire di tutti quelli che sono nati durante le mie emicrania. Anzi, forse l'immagine di mia sorella è più sbiadita rispetto al litigio tra me e Twilight.

Non sto però molto a rifletterci, trovandomi presto davanti alla porta di ingresso alla loro camera da letto. Fermo il mio passo e busso delicatamente sulla spessa porta di legno, come il resto degli immobili della casa.

Solamente quando l'eco dello zoccolo che batte sulla porta arriva alle mie orecchie mi rendo conto di un dettaglio. Una coppia, marito e moglie, da soli nella loro stanza non lascia molto spazio all'immaginazione su quello che possono stare facendo. Improvvisamente mi sento molto imbarazzata, sensazione acuita quando verso la porta spostarsi verso l'interno per fare uscire Flam.

Lo stallone, tuttavia, una volta che mi riconosce sorride alzando entrambe le sopracciglia “Oh, sindaco! Qual buon vento?”

Sindaco?” sento ripetere da dentro la stanza Applejack

Buonasera.” saluto, prima di ripensare a cosa possa fare una coppia isolata “Sono per caso arrivata in un brutto momento? Posso ripassare...”

Oh, no- no! Si figuri! Anzi, prego, entri pure!” risponde l'unicorno con i baffi, inaspettatamente euforico, mentre lascia lo spazio per farmi entrare.

Messo zoccolo nella stanza, mi volto verso Flam, trovando alle sue spalle Applejack con vicino un tavolino in cui riconosco sparse le lettere per lo Scarabeo. Sono tentata di sospirare sollevata, ma i misteri per cui sono venuta qui mi trattengono.

Scusatemi se questa mattina sono dovuta andarmene via poco dopo il discorso della Regina, ma non mi sono sentita molto bene sin da quando ho aperto gli occhi questa mattina e sono andata subito a darmi una sistemata.”

Oh, non c'è bisogno di giustificarsi per questo, sindaco Celestia!” commenta subito le mie parole Flam

In verità, siamo stati così impegnati con la distribuzione del sidro che nemmeno ci siamo accorti che se ne fosse andata!” aggiunge Applejack, non appena il suo compagno termina di parlare mentre lo affianca “Come si sente, in ogni caso?”

Molto meglio, grazie per l'interessamento.” rispondo, accentuando il sorriso.

Eheh, ma certo che sta meglio. Se lei non è in grado di curarsi da sola, chi lo farebbe?” commenta, ridendo divertita, la puledra mentre indica il mio corno. A quanto sembra, pur essendo il sindaco qui a Ponyville, devo essere conosciuta per le mie abilità magiche.

Cosa la porta qui, in ogni caso?” cambia rapidamente discorso Flam, pur riuscendo con la voce a non apparire sgarbato, e facendomi tornare al reale motivo della mia visita.

Sono venuta perché volevo farvi un paio di domande, sebbene un po' personali, su voi due... mi permettete?”

Be', dipende...” inizia Applejack

... quanto personali?” conclude Flam.

La complicità in quella coppia e il modo in cui mi rispondono fa nascere in me il desiderio di riderci sopra, ma con un leggero sforzo di buona volontà riesco ancora a trattenermi e subito mi correggo “Oh, nulla di troppo personale... è solo che ho un vuoto di memoria ed avendo ufficializzato io la vostra unione mi chiedevo se avrei potuto domandarvi come vi siete conosciuti.”

Ho dalla mia parte il vantaggio di conoscere abbastanza bene i fatti avvenuti nella realtà che non riesco a dimenticare del tutto, quindi posso permettermi di essere molto indiretta nelle mie domande ed arrivare comunque ad ottenere le risposte che cerco.

I due sposini si scambiano un'occhiata complice, forse cercando di immaginarsi il perché mi interessi, se l'ho rimosso dalla mente. Ma si tratta di una pausa di pochi secondi, prima che mi raccontino l'intera storia.

È stato molti anni fa, quando cadde quel brutto inverno che aveva causato diversi problemi con le numerose precipitazioni che lo avevano caratterizzato. Questi danni avevano colpito anche la Fattoria e ripararli aveva richiesto molto più tempo di quanto ci aspettassimo. Per colpa di questo ritardo, dunque, la stagione del sidro rischiava di saltare.”

Dopo il prologo narrato da Applejack, Flam prosegue “Nemmeno io e mio fratello che la stavamo cavando meglio: il Super- Speedy- Cyder- Squeezy- 6000 aveva dei difetti e proprio mentre stavamo passando in questa cittadina alla ricerca di un posto dove riparare la macchina, siamo finiti qui al Giardino Dolicimele.”

Avevano bisogno di un aiuto per riparare la loro macchina- come- si- chiama e non esiste in tutta Equestria un aneddoto in cui un Apples si sia rifiutato di aiutare un altro pony in difficoltà! E anche se solo Apple Bloom sembrava comprendere come funzionasse quella diavoleria che avevano con loro, la mia famiglia non ha certamente fatto eccezione nei loro confronti!”

Esatto, la mia cognata è davvero portata per quanto riguarda la meccanica. Anche se il suo Cutie Mark si riferisce a ben altro, è stata in grado di apportare anche alcuni miglioramenti con l'aiuto mio e di mio fratello al 6000, aumentando così le prestazioni del trenta per cento ed eliminando il difetto precedente che ci aveva portato in quella situazione.”

La precisazione di Flam mi porta a considerare un altro nuovo dettaglio: il Cutie Mark di Apple Bloom.

Istintivamente ricordo un'occasione in cui incontrai le sue amiche senza i propri simboli di bellezza, ma una nuova fitta, questa volta passeggera ma comunque dolorosa, come un buffetto alla tempia, mi ricorda come adesso tutte e tre abbiano già trovato i loro talenti, tutte in ambienti inaspettati.

Scotaloo è una rinomata artista, i suoi quadri sono venduti in tutta Equestria.

Sweetie Belle è un'affermata giornalista, con la fama di essere in grado di trovare ovunque una storia.

Infine Apple Bloom è... un astro nascente del Kung Fu?

Trattengo a stento lo stupore di questa rivelazione, come il dolore che mi provoca, e mi concentro piuttosto sul proseguimento della storia su come abbiano fatto i due pony avanti a me a conoscersi e ad iniziare una relazione amorosa.

Naturalmente in quel periodo rimasero entrambi qui alla fattoria, il che fu un'occasione per conoscersi meglio. Da lì siamo passati all'uscire assieme, poi prendere qualcosa all'Angolo Zuccherino...”

... fino a che il Super- Speedy- Cider- Squeezy, divenuto 8000 grazie alle migliorie apportate dal lavoro di squadra, non è stato ultimato.”

Da un lato ci dispiaceva mandarli via ma loro, visto che la stagione del sidro era ormai alle porte e noi invece eravamo in un grossissimo ritardo, si offrirono di ricambiare la nostra ospitalità aiutandoci usando la loro stessa macchina.”

In questo modo riuscimmo a creare abbastanza sidro per tutta Ponyville, impiegando meno della metà del tempo e nacque così la nostra collaborazione!”

Grazie alle loro conoscenze di meccanica e al talento di Apple Bloom siamo riusciti a potenziare la produzione, arrivando a recuperare addirittura le aree del Giardino Dolcimele abbandonate da tempo o infestate!”

Esatto! Il Super- Speedy- Cider- Squeezy 8000 è stato solo l'inizio e ad ogni nuova macchina che abbiamo creato assieme, unita alla tradizione contadina degli Apples, i nostro affari sono andati a gonfie vele.”

Lavorando assieme dunque abbiamo cominciato a frequentarci ancora più di prima e, prima che ce ne accorgessimo, eravamo sposati.” concluse Applejack, osservando alla fine del discorso il marito con lo sguardo tipico della moglie felice

Eyup!” esclamò Flam, ricambiando lo sguardo della moglie mentre faceva il verso a Big Machintosh.

Più che alla loro storia, e ai loro modi forse un po' smielati di raccontarla, alternandosi i periodi e accentuando i toni romantici, il mio interesse è speso dietro l'analisi di quanto mi abbiano appena detto. O meglio, di quello che non mi hanno detto.

In quell'aneddoto manca infatti anche il minimo accenno agli Elementi. Non mi hanno mai parlato ne' degli artefatti in questione, tanto meno dei loro utilizzatori. A giudicare da quello che ho saputo finora, è logico pensare che nemmeno loro li abbiano mai visti.

Vi ringrazio.” rispondo, cercando di mantenere l'aria di chi è interessato, prima di passare ad un altro argomento “E ditemi, conoscete una certa Twilight Sparkle?”

Sparkle?” ripete Flam, alzando un sopracciglio

Non è lo stesso Sparkle che combatte nell'Arabia Sellata? Quello che ha dato il suo nome alla propria divisione?” ipotizza dunque Applejack “So dell'esistenza della Divisione Sparkle, ma mi sfugge il nome del comandante...”

No, no, gli Sparkle sono una nobile famiglia di Canterlot, quella a cui abbiamo spedito quelle mele caramellate poco tempo fa. Quello della divisione è un omonimo!” la corregge allora Flam, sebbene sia forse ancora più concentrato della moglie.

Hai ragione!” esclama Applejack portandosi uno zoccolo sulla fronte “Forse faccio confusione con la guardia del corpo della Regina.”

Mentre seguo la loro discussione, mi viene naturale escludere che stiano parlando della stessa Twilight che sto cercando: se le mie memorie non sono sbagliate, dovrebbe sì avere un qualche parente militare, ma lei che percorre lo stesso sentiero mi sembra poco naturale, quasi assurdo “Non credo si tratti dello stesso pony che sto cercando, comunque grazie ancora.” affermo dunque anche a voce alta i miei dubbi, prima di passare ancora ad altro “Conoscete invece Pinkie Pie, Rainbow Dash, Fluttershy e Rarity?”

Tutti conoscono Pinkie Pie!” esclama Flam, ridendo come se gli avessi appena fatto una domanda ovvia

Rainbow Dash, invece, è una nostra cliente affezionata. È un po' sbadata, ma è un bravissimo pony. Teniamo sempre un boccale di sidro da parte per lei!” mi confida quindi Applejack

Fluttershy, invece, è quel pegaso che vive al limitare della Everfree Forest con tutti quegli animali... credo passi più tempo con loro che con i pony, nulla da meravigliarsi che sia mezza matta!”

Rarity, invece, proprio non ho presente chi possa essere...” conclude Applejack, assumendo un fare pensante prima di voltarsi verso Flam ipotizzando “Non è lo stesso pony che lavora al Penne e Sofà?”

No, no, quello è Davenport... Rarity forse è quella che mette la musica alle feste...”

Ma chi, Vynil?”

In mezzo a quella confusione faccio due conti per elaborare quanto scoperto: so che Rarity è una stilista affermata, in fondo ho appuntamento con lei questa sera, perciò la scarsa conoscenza tra lei e gli Apples penso sia dovuta al fatto che questi ultimi non siano mai stati grandi cultori di moda.

Tuttavia, Flam ha anche descritto Fluttershy come mezza matta... cosa avrà voluto dire?

Ripromettendomi di andarle a fare visita più tardi per fare luce su questo, concludo con un'ultima domanda che potrebbe darmi un'altra pista da seguire nelle mie indagini “Vi ringrazio infinitamente per il tempo concessomi, e mi scuso se salto di pan in frasca, ma avrei solo un'ultima domanda da porvi. Non è inerente con quanto abbiamo detto finora ma, per ragioni che ancora non posso spiegarvi, ho bisogno che mi diciate quello che sapete sugli Elementi dell'Armonia.”

Elementi dell'Armonia?” ripete Flam, guardandomi come se avessi improvvisamente iniziato a parlare in un'altra lingua

Di che si tratta, roba magica?” ipotizza Applejack, mostrandomi così che nessuno di loro ne ha mai sentito anche solo parlare. Proprio come temevo.

Trattenendomi dal farle notare che il suo compagno, un unicorno, sembra dall'espressione capire ancora meno di lei per quanto riguarda la magia, annuisco con il capo dicendo “Una specie... davvero non ne avete mai sentito nominare?”

Mai, nemmeno una volta. Mi sono sempre più interessato ad altri tipi di magie, come la meccanica!” ammette dunque Flam, agitando sconsolato il capo

Se però di magia si tratta dovrebbe rivolgersi a Fluttershy!” mi suggerisce dunque Applejack, con il tono di chi ha appena avuto un'idea geniale.

Fluttershy?” ripeto, questa volta non trattenendo la sorpresa. Passi un unicorno che non si interessa di magia, ma come fa un pegaso a lanciare qualsivoglia incantesimo?

Sì, Fluttershy!” ripete tuttavia Applejack, convinta del suo dire “Non è una magia che può riprodurre un altro unicorno... è forse un po' lunatica, per via dei suoi pochi contatti con il mondo esterno, ma quella Fluttershy sicuramente sa il fatto suo! Non le rivelo nulla, Sindaco Celestia, ma se ha bisogno di sapere cosa sono questi Elementi, lei saprà risponderle quasi per certo!”

Annuisco, salutando gli sposini e lasciando la sala poco dopo.

Fluttershy sarebbe stata la mia prossima destinazione prima di andare al Carousel Boutique, questo lo avevo deciso ancora prima di parlare con gli Apples, ma dopo il mio incontro al Giardino Dolcimele la mia curiosità di andarla a trovare è ancora più grande.

Pinkie Pie è più lunatica di quanto ricordassi, forse per via della sua perdita Rainbow Dash sembra il tipico teppista disadattato, con tutte quelle cicatrici, Applejack e Flam vivono felicemente assieme e Fluttershy sembra essere diventata una sorta di incantatrice... cos'altro devo ancora aspettarmi di vedere?

Esco dal giardino dolcimele che un nuovo dettaglio mi colpisce.

Il sole sta tramontando.

Sono stata così impegnata finora che non ci avevo pensato, ma vederlo muoversi da solo mi colpisce come una pietra. Perché io non sto influenzando i suoi movimenti.

Ma se non sono io a gestire i cicli solari, allora chi è?

Agito la testa, ingoio a forza i miei dubbi e spalanco le ali per spostarmi presto verso la pegaso che vive al limitare della Everfree Forest. Non devo distrarmi, per quanto questo mondo mi sembri nuovo, non posso permettermi di farmi distrarre troppo da ogni stranezza che incontro?

Tuttavia i miei piani subiscono una brusca interruzione quando una voce nota vicino a me grida con tutto il fiato “Ah, eccola finalmente!”

Voltandomi riconosco Assistant Mare galoppare velocemente verso di me, reggendo tra i denti un'agenda. Arriva al mio fianco nell'arco di pochi secondi.

Non ci vuole certo un grande intuito per capire di cosa si tratta “Non dirmelo... l'appuntamento, vero?”


In mezzo a tutte le stranezze e le novità che ho potuto incontrare in questa strana giornata di ricerche, Rarity sembra non essere affatto cambiata: non appena io e la mia assistente arriviamo al Carousel Boutique, ci accoglie con un ampio sorriso e professionalmente comincia a prendermi le misure per l'abito da fare.

Probabilmente scambieremmo anche due parole durante tale processo, ma è il pony terrestre con me che sembra voler tenere banco.

Mi dica, sindaco, perché si è voluta rivolgere a questi pony?” mi chiede, mentre Rarity prende silenziosamente le misura dell'attaccatura delle ali al costato con l'aiuto di un metro.

Perché, non dovrei?” chiedo di rimando, fraintendendo cosa lei voglia dire.

Non intendevo questo... voglio dire, è da stamattina che mi sembra un po' strana e adesso, di punto in bianco, vuole cercare sei pony, di cui uno che non è mai stato qui a Ponyville, senza alcun collegamento tra di loro e continua a chiedere in giro informazioni riguardo qualcosa come gli Elementi dell'Armonia. Cosa le sta succedendo? Qualcosa la turba? Perché insiste?” mi spiega allora.

È molto preoccupata, lo sento dalla sua voce. Deve esserlo molto, per indagare su cosa io abbia fatto questo pomeriggio. Una parte di me vorrebbe rassicurarla dicendole la verità, ma dall'altra parte so già che farlo significherebbe farla cadere nel panico.

Ho letto di questi Elementi dell'Armonia in un libro.” dichiaro. In questo momento, Rarity sta chiudendo la base su cui costruire l'intero abito, cucendo sopra al garrese. Stranamente, quando uso la scusa degli Elementi, la sento saltare un punto.

Si tratta solo di un istante, prima che torni al lavoro e istintivamente immagino che l'esitazione sia dovuta ad un dubbio, rapidamente superato.

Così proseguo nella mia scusa “Ho letto qualcosa al loro riguardo e mi chiedevo se i pony con cui ho parlato potessero sapere qualcosa di più al riguardo.”

Ma perché proprio loro? Voglio dire, non poteva chiedere a Mr Waddle in biblioteca? Se ha trovato questi Elementi in un libro, allora lui potrà sicuramente aiutarla meglio di chiunque altro!”

Il suo ragionamento non fa una piega. Come giustificare il fatto che sia andata ad interrogare su un argomento così sconosciuto a dei pony che non hanno alcun legame tra di loro?

Fortunatamente Rarity mi salva da questa situazione cambiando discorso “Tutto questo cercare deve averla stancata, sindaco Celestia. Una volta finito qui, posso consigliarle di passare un paio d'ore alla Spa? Le pony laggiù fanno miracoli!”

Queste parole mi fanno sorridere, e non solo perché mi hanno tolto da una situazione imbarazzante. Infatti presto sia la mia assistente che lei cominciano a riempirmi di nozioni su quanto sarebbe costruttivo se passassi un paio d'ore, domani, al centro di bellezza.

Rarity non avrà mai sentito parlare degli Elementi dell'Armonia, ma per il resto non è assolutamente cambiata. Questo è per me molto confortante, special modo dopo una giornata dove per ogni passo avanti nella mia ricerca ne ho fatti due indietro.

Provo comunque, tra una chiacchiera e l'altra, a chiederle qualcosa, ma ottengo soltanto conferma di come non sia cambiata. Anzi, forse senza le sue amiche è ancora più concentrata sul suo lavoro. Gli unici argomento che le sembrano interessare sono la moda e i trattamenti di bellezza. Ignora persino dove si trovi l'Angolo Zuccherino!


Terminiamo di prendere le basi per l'abito e una volta usciti dal negozio mi rendo conto che ormai è tardi. La luna è alta nel cielo, la visita a Fluttershy dovrà aspettare domani.

Naturalmente, quando ho provato ad accennare a lei, Rarity ha confessato di non avere idea di chi stessi parlando, mentre Assistant Mare mi ha solo ripetuto quello che ho scoperto su di lei fino ad adesso.

Le mie indagini, per quanto numerose, stanno portando tutte a niente e qualcosa mi dice che questi misteri non siano che la punta dell'iceberg.

C'è qualcosa sotto a tutta questa faccenda, qualcosa di grosso ma ancora troppo in profondità perché possa realmente capirne le misure.

Questa consapevolezza mi pesa come dei sassi nello stomaco.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Un Colpevole ***


Flashpoint – Princess Celestia

CAPITOLO 3: Un Colpevole


Non è mai stato semplice, essere me.

So che può sembrare egoista da dire, e l'egoismo è una di quelle che cose che non posso e non devo concedermi. I pony mi vedono, mi vogliono, altruista.

Eppure è la verità.

Una nazione da guidare. Un popolo che, dopo essersi trovati sul ciglio dell'estinzione, ha deciso di unirsi in nome di qualcosa di più grande. E io devo rappresentare questa unione.

Spesso ripenso a quel giorno. Il giorno in cui Starswirl il Barbuto, assieme ai delegati delle tre tribù di pony, vennero da me e Luna, chiedendoci di guidarli verso una nuova era di pace. E non c'è una sola occasione in cui mi chiedo cosa sarebbe successo, se gli eventi avessero preso un'altra piega, quel giorno.

Ma tutte le difficoltà legate a quei momenti impallidiscono, di fronte a quelli che sto vivendo adesso.

Più il tempo scorre, inesorabilmente, come se godesse nel farmi notare da quanto a lungo sono in questa condizione, e meno sembro essere in grado di cavare anche solo un ragno dal buco in questo strano, nuovo mondo in cui mi trovo a muovere i miei passi.

Qualunque paesaggio o costruzione veda, qualunque pony io incontri, la sensazione è sempre la stessa: da una parte, ricordo la sua vita in un modo ma dopo pochissimi secondi la ricordo anche in un modo del tutto diverso.

Tutto diverso.

Tutto quello che scopro è diverso da come me lo ricordo.

Nessuno sa cosa possano essere gli Elementi dell'Armonia. Nemmeno gli stessi pony che ricordo come loro portatori sembrano averne memoria.

Luna non è mai esistita.

Qualcosa di spiacevole è accaduto tra me e Twilight e non riesco a scoprire cosa.

Queen Chrysalis è la saggia regina di Equestria.

Equestria e l'Arabia Sellata sono in guerra, al costo di migliaia di vite.

E nulla ha ancora confutato il mio timore che tutti questi cambiamenti non siano che briciole rispetto a quello che devo aspettarmi ancora.

Non so più a cosa credere. Mentre cammino seraficamente lungo le vie di Ponyville nella speranza che l'aria aperta, mista al lento movimento fisico, possa aiutarmi a schiarire le idee, tengo lo sguardo basso come cercando qualcosa tra le pietre e la terra.

È tardi, ho lasciato ad Assistant Mare la possibilità di tornare a casa mentre io proseguo da sola, e ormai i pony che non sono ancora tornati nelle proprie abitazioni sono davvero pochi. Ma anche in questi pochi, ogni volta che vedo le loro espressioni sollevate e raggianti, non fanno che acuire la mia confusione.

Se sono l'unica che, almeno in apparenza, ricorda una Equestria diversa da quella in cui sto vivendo, cosa mi impedisce di credere che non sia io quella fuori posto?

Che prove ho per dire che i miei ricordi in cui sono una principessa non siano altro che il prodotto di qualche sogno abbastanza profondo da confondermi le idee e in realtà sono sempre stata il sindaco di questa cittadina?

Certo, se così fosse devo aver compiuto un sogno davvero lungo e dettagliato, vista la grossa mole di informazioni che possiedo al riguardo... ma quale altra spiegazione ho tra gli zoccoli?

Una nuova fitta alla testa interrompe i miei pensieri, provocandomi puntualmente un dolore lancinante in mezzo alle tempie.

Questa volta però il dolore è estremamente intenso, più di quanto sia mai stato. Questo, misto alla sorpresa con cui mi ha colto, mi portano a fermare bruscamente la mia avanzata e ad abbassare il capo digrignando forte i denti per soffocare le grida di dolore che vorrei lanciare con tutto il fiato che ho in corpo.

Questa volta il caleidoscopio di immagini che vedo rotearmi intorno si ferma su una giovane me stessa, ammantata con un cappuccio che copre gran parte del capo. Solo il corno, troppo lungo per nasconderlo interamente, si intravede quando mi volto di profilo.

Sto girando in quelli che riconosco essere i vicoli bui di Canterlot, muovendomi nell'ombra come la ladra. Ignoro come faccio a saperlo, ma anche senza cartelli ricordo nitidamente di essere a Canterlot e di non voler vedere alcun pony.

Ad un certo punto, lungo la strada, noto una figura nascosta nell'ombra di un palazzo, appoggiata con il fianco alla parete e le zampe anteriori incrociate. Tuttavia, per colpa della scarsa luce, non riesco a distinguere bene di chi possa trattarsi e ciò, misto alla mia fretta, mi porta a superarla senza badare molto a chi possa essere.

Ti sei persa?” mi chiede invece questa, mentre le passo davanti.

Fermo il mio cammino per non apparire scortese, e tanto meno sospetta, e mi volto verso di lei per risponderle a modo. Per precauzione aggiuntiva, uso la magia per stringermi ulteriormente addosso il cappuccio.

Anche se ricordo questa esperienza solo ora, avverto nitidamente la paura che provavo mentre rispondevo a quello sconosciuto, ancora troppo coperto dal buio perché potessi riconoscerlo “No, no, nulla di simile. Grazie comunque per la preoccupazione...”

Non è una buona cosa dire le bugie, Celestia.” ribatte lo sconosciuto alle mie parole, interrompendomi e rimanendo nascosto così che io non possa ancora capire chi sia.

Sentendo il cuore balzarmi in gola accorgendomi che quella figura ignota mi ha riconosciuto nonostante il travestimento, sgrano gli occhi ribattendo quasi involontariamente “Come fai a sapere il mio nome?”

Io so tutto di te. Come so tutto di tutti gli altri miei sudditi.” mi risponde ancora la puledra. Mentre pronuncia queste parole esce finalmente allo scoperto e immediatamente la riconosco. Non potrebbe essere altrimenti.

Queen Chrysalis, la regina di Equestria.

Mi inginocchio immediatamente davanti a lei come prevede il protocollo, ma lei invece appoggia uno zoccolo sul mio cappuccio dicendomi “Non rispettare troppo la forma, Celestia.”

Sorpresa, alzo lo sguardo verso di lei.

Non c'è bisogno che mi fai tutte queste moine, siamo solo io e te qui.” mentre dice questo, la regina di pony e mutanti mi sposta il cappuccio, rivelando la mia chioma fluttuante e colorata.

Avvertendo di essere allo scoperto, indietreggio di un paio di passi e istintivamente spiego le ali, spinta dall'abitudine maturata negli anni di fuggire ogniqualvolta la mia natura di alicorno esce allo scoperto. Riesco tuttavia ad accorgermi per tempo che un'azione simile sarebbe inutile, così tutto quello che ottengo è scoprirmi ulteriormente, perdendo il mantello.

Mentre ripiego le ali e osservo la regina, allora alta più di me per via della differenza di età tra noi, prosegue “Non devi nasconderti. Il fatto di essere un alicorno deve essere per te un privilegio, non un difetto.”

A quelle parole nasce in me la tentazione di farle notare come in realtà la mia condizione non sia stata così semplice. Anzi, la mia infanzia è stata piuttosto difficile visto che la maggior parte di essa l'ho passata cercando di capire perché, oltre alle dimensioni superiori a qualunque altro pony e alla chioma unica nel suo genere, possedessi sia un paio di ali e un corno. Ma nulla di tutto questo riesce ad uscire dalla mia bocca: la situazione e la tensione che avverto l'hanno resa talmente arida che mi riesce impossibile fare anche solo dei versi.

Spinta dal mio silenzio, ma apparentemente comprendendo dalla mia espressione cosa stia pensando, Queen Chrysalis passa uno dei suoi zoccoli sulla mia fronte, accarezzandomi il ciuffo della criniera con un caloroso sorriso sulle labbra.

Mentre fa questo aggiunge “Ascoltami, Celie...”

È la prima volta che vengo chiamata così e quel nomignolo mi trasmette, per qualche strana ragione, una sensazione di calore inattesa.

So che non è facile. Anche io, se ben vedi, sono diversa da qualunque altro Mutante o pony che tu potrai mai incontrare. Voglio dire, nemmeno i fori sulle zampe corrispondono a quelli degli altri!” continua lei, ridendo alla fine come se le diversità rispetto ai nostri simili fossero battute.

Eppure, ignoro il perché, questo pensiero fa ridere anche me e nel mio ghignare l'espressione sul volto della regina di Equestria si illumina.

Ridiamo assieme e quando tra noi torna la calma, anche Queen Chrysalis tira indietro il mantello del suo abito regale rivelando le sue ali, uniche in tutta Equestria, senza dire una sola parola.

Vorrei ringraziarla, ma lei mi anticipa domandando “Ti va di fare una gara?”

Una gara?” ripeto, sorpresa, mentre mi chiedo se sfidare un monarca non è una sorta di reato “Queen Chrysalis, non so se...”

Chiamami Chrys.” mi corregge lei, ammiccando ed interrompendo così ciò che avrei voluto dirle “E poi, sono sicura che non riuscirai mai ad arrivare al palazzo reale prima di me!”

Senza neanche darmi il tempo di rispondere, lei prende il volo e si allontana non lasciandomi altra scelta che andarle subito dietro. Ignoro cosa mi spinga a seguirla, in realtà.

Da un lato penso che sarebbe semplice scappare: mentre la regina agita velocemente le ali sfoggiando una velocità degna di nota, potrei semplicemente invertire la rotta e sparire prima che lei possa accorgersene.

Ma dall'altro lato, qualcosa di quella creatura mi colpisce. Come un raggio di luce in mezzo ad un'oscurità fatta di solitudine, avverto una certa affinità con lei.

È difficile descriverlo a parole eppure, questi piccoli gesti, quei nomignoli da scambiarci, le nostre diversità rispetto ai nostri parirazza e la gara in corso riescono ad infondermi un nuovo, sconosciuto, calore.

Ho passato tutta la vita a nascondermi, cercando di mantenere nascosta la mia natura di Alicorno per paura dei pregiudizi.

Non sono un unicorno, ne' un pegaso o un pony terrestre... nessuno è come me. Sono sola.

E non si può nemmeno dire che Queen Chrysalis abbia fatto qualcosa di magico... tuttavia, quelle sue parole mi rimbombano incessantemente nella testa, acuendo un pensiero che mi scalda il cuore.

Chiamami Chrys. E poi, sono sicura che non riuscirai mai ad arrivare al palazzo reale prima di me.

Ho un'amica.


Riapro gli occhi e mi rendo conto di non essere più per strada. L'odore del paesaggio rustico, del legno usato per costruire le case e i rumori della vita quotidiana sono passati del tutto, lasciando spazio ad un forte odore di selvatico misto a muschio, mentre un sottofondo ininterrotto di versi di innumerevoli animali rende impossibile distinguerli gli uni dagli altri.

Apro lentamente gli occhi, rendendomi conto non solo di essere così stordita che i versi intorno a me sembrano provenire da molto lontano, ma anche che non ho le forze nemmeno per reggermi sui miei zoccoli.

Cercando di fare mente locale, mi rendo conto di essere su di una superficie morbida, ben diversa dal duro del selciato di Ponyville. Dove sono, adesso?

Sono in ospedale? Sono a casa? E chi mi ha portato qui?

Forse sono tornata a Canterlot e ho ripreso la mia vita di principessa... forse tutto quello che è successo finora è stato solo un sogno!

Con uno sforzo aggiuntivo, motivata dalla possibilità di terminare finalmente la mia condizione di pony smarrito in una realtà che non conosce, cerco di mettere a fuoco i sensi e di poter finalmente capire qualche dettaglio in più di dove mi trovo.

Vago con lo sguardo, riconoscendo di essere in una casa addobbata in modo piuttosto spartano. Il muschio sulle pareti e le gabbie appese per animali di qualsiasi taglia addobbano gli interni. Capisco finalmente di trovarmi su un divano. L'odore proviene dalle innumerevoli creature che vedo tutte intorno a me.

Alla fine delle mie ricerche riconosco due figure parlare poco lontane da me. Trovati, resto con occhi e orecchie aperte per riconoscere chi siano e sopratutto cosa si stiano dicendo.

... e comunque si riprenderà da sola, non c'era bisogno che la portassi qui!” sono le prime parole che riesco a distinguere. La voce è squillante, come tanti campanellini.

Dovevo comunque accertarmi delle sue condizioni. Sai quanto sia speciale, non solo per noi!” risponde una seconda voce. Avrà la vista annebbiata, ma riconosco che non è la sua voce. Sta cercando di imitare un tono roco e minaccioso. Ma perché?

Avere una zampa che ti protegge così dall'alto deve avere i suoi vantaggi.” osserva, divertita, la voce squillante. Riconosco una macchia rosa che deve essere la sua criniera, raccolta in una lunga treccia. Poco dopo prosegue “Hai già avvertito...?”

L'ho fatto ancora prima di portarla qui. Arriverà non appena le sarà possibile.” risponde il secondo pony. Anche se sono entrambi di fianco, faccio ancora fatica a distinguerli: di lui vedo solo una macchia viola indistinta.

Ma a parte i versi dei vari animali presenti nella casa, le loro sono le uniche voci di pony che sento. Mi concentro, apro e chiudo gli occhi cercando di liberarmi della nebbia.

Non è semplice tornare in sesto, l'ultima fitta alla testa che ho provato è stata la più intensa che abbia ricevuto finora e non posso negare che mi abbia conciato davvero male: nemmeno quando le giganti cockatrici mutanti hanno invaso Canterlot mi sono sentita così male.

Ma persevero e, dopo qualche tentativo, riesco finalmente a riconoscere chi ho attorno.

Il primo pony che vedo è un un pegaso giallo dalla criniera rosa messo di spalle rispetto a me. Sta parlando ad un altro pony, di altezza uguale, con il volto nascosto dietro un passamontagna, un cappello viola e una calzamaglia dello stesso colore con un mantello dal colletto alto. Attorno agli zoccoli ha delle fasce scure. Pare che il suo costume sia stato progettato per assicurarsi di nascondere ulteriormente le estremità del suo corpo.

Riesco a riconoscergli entrambi: il pegaso è Fluttershy mentre il pony mascherato deve essere Cuore d'Oro.

Riconosco quest'ultima perché una volta Twilight e Rainbow Dash mi raccontarono le origini di questo personaggio, ma sopratutto perché mia sorella venne accusata in più occasioni di essere lei tale vigilante mascherata. È più facile che dimentichi un nome, piuttosto che le fantasie del mio popolo.

Mentre faccio mente locale, tuttavia, noto un particolare che mi fa gelare il manto.

Sgrano gli occhi e trovo la forza per scattare in piedi quando, con vivo orrore, mi rendo conto di non sapere più pronunciare il nome di questa mia sorella, tanto meno di poter ricordare le sue fattezze. Tengo il ricordo di una sorella, ma ho perso tutto il resto... cosa sta succedendo?

Oh, ti sei svegliata allora.” osserva Cuore d'Oro, distogliendomi da quei pensieri

Te l'avevo detto che ce l'avrebbe fatta da sola...” commenta invece Fluttershy, osservandomi dubbiosa attraverso la sua spalla

Lasciamo perdere...” chiude tuttavia in fretta il discorso il vigilante mascherato mentre si avvicina a me.

Una volta raggiunti i pochi metri di distanza mi domanda, a bruciapelo “Perché stai cercando gli Elementi dell'Armonia?”

A quella domanda resto di stucco. Cuore d'Oro è il primo pony che incontro il quale sembra almeno sapere dell'esistenza di tali artefatti... ma nonostante questo, perché dovrebbero mai interessarle? Forse conosce i portatori?

Alla fine non resisto e glielo chiedo direttamente “Perché ti interessa saperlo?”

Sono io che faccio domande, qui.” è la gelida risposta che ricevo dall'eroina in maschera.

Benché non si scomponga minimamente, la voce dell'eroe in costume riesce indubbiamente ad incutere timore.

Annuisco con il capo e rispondo sinceramente “Perché voglio vedere chi sono i suoi portatori.”

Non sono intimorita dall'eroina, o eroe visto che dagli abiti non capisco se si tratta di uno stallone o di una puledra, considerato chi sono le minacce non mi toccano. Ma ora ho solo due opzioni: fidarmi dei due pony avanti a me, o mascherare le mie intenzioni e continuare a vagare nel buio per un tempo ancora indeterminato.

In ogni caso Cuore d'Oro, sentita la mia risposta, inclina la testa a un lato ribattendo “Stai scherzando? Credi sul serio che me la beva?”

Sta dicendo la verità.” interviene Fluttershy, la quale per tutto questo periodo non si è scomposta. Non si è ancora nemmeno voltata del tutto verso di me, piuttosto sta continuando a guardarmi attraverso la sua spalla, il che è molto strano. Da quel che ricordo Fluttershy è innegabilmente gentile, ma parimenti timorosa e timida mentre in questo momento non dimostra ne' l'una ne' l'altra emozione.

La vigilante invece, una volta sentito l'intervento dell'amico pegaso, si volta leggermente verso di lei ribattendo “Gli Elementi dell'Armonia sono un segreto di livello nove! Soltanto la Regina e i membri della sua guardia del corpo sanno della loro esistenza e dove si trovano!”

Finalmente, Fluttershy si volta completamente e si avvicina così al pony mascherato spiegando “Gli animali possiedono un sesto senso che gli permette di percepire in anticipo eventi che a noi sfuggono. Possono percepire pericoli, presenze, o...”

So della tua particolare magia, Fluttershy, ma questa è una cosa seria!”

Osservo il pegaso abbassare il capo divertita mentre ribatte all'interruzione di Cuore d'Oro “Non dicevi così quando ti ho detto chi c'è sotto la tua maschera.”

Quelle parole di sfida mi riportano alla mente quanto mi avevano confidato Applejack e Flam durante la visita a loro: avevano accennato a particolari poteri di Fluttershy, ma non erano voluti entrare nel dettaglio... qualunque fossero queste sue doti, era stata in grado di scoprire da sola chi si nasconde sotto la maschera di Cuore d'Oro?

Resto ad osservare la scena senza aggiungere alcunché, così vedo Cuore d'Oro sospirare rassegnata prima di proseguire nelle sue accuse “E va bene... ammettiamo per un istante che tu e il suo sesto senso animalesco abbiate ragione e, in qualche modo, il sindaco di una cittadina di periferia come Ponyville, che pur essendo alicorno non supererebbe il livello quattro di segretezza, sappia dell'esistenza di uno dei segreti maggiormente custoditi della corona... a che le servirebbero i portatori che, tra parentesi, non esistono?”

Quelle ultime sei parole risaltano in tutto il discorso come se fossero illuminate a giorno “Chiedo scusa...” intervengo, incapace di trattenermi “Che vuol dire i portatori che non esistono?”

Quello che ho detto.” risponde Cuore d'Oro, come se le avessi posto una domanda ovvia “Che gli Elementi dell'Armonia non hanno mai avuto un portatore, fin da quando sono stati trovati dai mutanti durante l'unificazione. Per questo Queen Chrysalis li tiene nascosti, fino a che non saremo in pace e si potrà cominciare a studiare il loro potere, ella ha preferito evitare di correre il rischio che cadano in mani sbagliate.”

Gli Elementi non hanno mai avuto un portatore... questa verità mette la mia attuale situazione sotto una luce del tutto nuova.

Se per un attimo ho vacillato, cominciando a credere che fossi io quella che ricordava eventi mai avvenuti prima, ora la possibilità di un complotto è diventata la più concreta. Creare una nuova Equestria senza i poteri dell'Armonia a difenderla può essere una manna per molti dei miei nemici... ma chi, tra gli innumerevoli nomi che affollano la mia mente, può essere il vero autore di questo machiavellico scenario?

Non mi hai ancora risposto.” la voce cavernosa di Cuore d'Oro interrompe i miei pensieri.

La osservo, dimenticandomi cosa mi abbia chiesto. Fortunatamente lei si ripete “A cosa ti servirebbero questi fantomatici portatori che, ripeto, non esistono? E non mentirmi: me ne accorgerei!”

Esito.

La situazione è complicata e ad esporla senza peli sulla lingua correrei il rischio di essere scambiata per pazza.

Ma è anche vero che, se davvero ho a che fare con qualcuno capace di cambiare il mondo che conosco nell'arco di una notte, non posso farcela da sola.

Anche questa volta scelgo di fidarmi “So che è difficile crederlo...”

Lei non è di qui.” mi interrompe questa volta Fluttershy, parlando con una tranquillità tale che paralizza sia me che Cuore d'Oro.

Fluttershy...” interviene Cuore d'Oro dopo qualche secondo di silenzio, indicandomi con uno zoccolo e parlando alla pegaso come se fosse improvvisamente impazzita “Celestia è il sindaco di Ponyville da diversi anni, credo che...”

Non è la Celestia che conosciamo.” ribadisce Fluttershy, combattendo così ancora una volta i dubbi di Cuore d'Oro guardandola nelle lenti del passamontagna “O meglio, è sempre Celestia... ma non quella che crediamo.”

Osservo la vigilante agitare lentamente il capo prima di aggiungere ringhiando “Se è soltanto uno scherzo...”

È una sensazione che provo da quando l'hai portata qui.” inizia così a spiegare la padrona di casa, senza mai vacillare nella voce “C'è qualcosa di strano in lei. Qualcosa di diverso, come se non fosse di qui. Lei non appartiene a questo mondo!”

Cuore d'Oro, apparentemente convinta dall'amica, si siede agitando sconsolata il capo mentre la sento borbottare sottovoce “Quando un certo pony crede di averle viste tutte e invece non ha che accarezzato la punta dell'iceberg...”

Avverto il suo disappunto, tuttavia in questo momento ho ben altro a cui pensare che a sollevarla.

Come fa Fluttershy ad essere convinta di questo, quando nemmeno io lo sono?

Ma non faccio in tempo a dire una sola parola che la vigilante mascherata aggiunge, senza ancora alzare il capo come se all'improvviso le pesasse “Su, coraggio, raccontaci la tua storia allora, Celestia...”


Svuoto il sacco.

Che motivo avrei di trattenermi, a questi punti?

Racconto tutto, da semplici accenni riguardo alla salita al potere di me e mia sorella a quando Twilight risvegliò gli Elementi dell'Armonia e le sue avventure da allora. L'unico argomento che tengo nascosto è la natura di Queen Chrysalis nel mio mondo: finora mi è parsa molto amata e rispettata dai suoi sudditi; vorrei evitare di offendergli narrando del suo alter ego.

Al termine della mia confessione, Cuore d'Oro sembra scettica quanto all'inizio e commenta le mie parole con acceso sarcasmo “Be', se tutto questo fosse vero saresti in un bel pasticcio!”

L'unica che sembra credermi è ancora Fluttershy, la quale durante la storia non ha battuto ciglio ma è rimasta stoica ad ascoltare.

Io ti credo.” mi dice infatti, subito dopo il commento di Cuore d'Oro “E, forse, posso aiutarti.”

Sarebbe il primo aiuto concreto che ricevo da quando ho aperto gli occhi questa mattina... è facile immaginare pertanto come io mi senta udendo quelle parole.

Davvero?” domando, incredula.

Sì.” annuisce lei, andando a massaggiarsi il mento con lo zoccolo “Credo che la tua confusione sia generata dai ricordi della tua vita precedente, che per comodità definirò come 'la prima te', i quali vanno in conflitto con quelli della tua vita attuale, 'la seconda te'. Con l'avanzare di questi ultimi, i precedenti vengono cancellati. Ciò spiegherebbe l'origine delle tue visioni e il perché tutto quello che ti circonda ti è nuovo e familiare allo stesso tempo.”

La spiegazione è affascinante, anche Cuore d'Oro resta a sentire pur senza aggiungere una sola parola.

Al mio invito a proseguire, la pegaso spiega “Vedi, ogni animale conserva dentro di se ricordi appartenenti a generazioni precedenti la sua. Avrai fatto caso, infatti, che diverse specie possiedono conoscenze che trascendono il requisito di esperienza personale... spesso si attribuisce questo al semplice istinto, ma si tratta di una banale semplificazione. Io posso farti rivivere i ricordi della prima te che sono stati cancellati.”

Ci rifletto qualche istante. L'aiuto di Fluttershy è quello di cui ho bisogno, ma mi viene comunque istintivo chiedere “Ho sentito parlare della tua magia, Fluttershy... ma non mi hanno voluto anticipare molto al riguardo. Come faresti a compiere qualcosa di simile, senza un corno con cui lanciare incantesimi?”

Assisto al volto del pegaso giallo piegarsi in un'espressione divertita prima di rispondere “Pochi comprendono questa mia abilità. Vedi, ho sempre avuto il pallino per gli animali... ho cominciato presto a passare più tempo con loro che con gli altri pony. Ho passato praticamente ogni momento della mia vita con loro, instaurando ottimi rapporti anche con gli animali più feroci. Alla fine non solo ho imparato a capirli quando parlano, a modo loro, ma anche ad anticipare i loro movimenti, apprendere le loro caratteristiche... così facendo, sono riuscita anche a trovare il modo di replicare la maggior parte delle loro capacità.”

Rammentavo esperimenti simili che Starswirl il Barbuto aveva tentato di compiere secoli addietro. Di questi l'incantesimo dell'animorfismo è stato solo il preludio... ma nulla di quello che il grande incantatore del passato aveva compiuto si avvicinava a quanto quel pegaso giallo mi stava dicendo di poter fare.

In qualsiasi altra occasione, infatti, avrei pensato ad uno scherzo. Ma oltre ad avermi pienamente dimostrato la sua buona fede comprendendo in anticipo qual era la mia condizione, ricordo perfettamente le parole che Applejack aveva usato per descriverla.

In questo mondo sempre più bizzarro, sono molto propensa a credere anche ad un pegaso capace di superare un unicorno.

Accetto.” rispondo dunque alla sua offerta “Se puoi aiutarmi, te ne sono molto grata.”

Ti avverto, però...” aggiunge Fluttershy, alzando uno zoccolo verso di me assumendo un'espressione seriamente preoccupata in volto “Non è un procedimento semplice da affrontare... anzi, è molto, molto doloroso. Ti aiuterò volentieri, ma prima voglio sapere se sei davvero disposta a correre questo rischio.”

Non mi aspettavo certamente qualcosa di semplice. Quello che davvero importa non lo è mai.

Ribadisco il mio consenso senza alcun remore e iniziamo i preparativi per il rito.

La sola prospettiva di poter finalmente fare un po' di chiarezza sulla mia situazione è meglio di qualsiasi altro evento potesse capitarmi per trovare coraggio. Trovarsi tra gli zoccoli la concreta possibilità di scoprire chi c'è dietro a tutto quello che sta succedendo.

Una volta scoperto il colpevole, sarà più facile trovare il modo di risolvere la questione.


Fluttershy mi ha imposto di stare seduta al centro della stanza, in questo modo posso ammirarla muoversi in lungo e in largo senza mai sfiorare terra mentre ultima i preparativi per il suo rito. Mentre versa dentro un mortaio di marmo alcune polveri che prende dai vari scaffali del mobili, quando non sono gli stessi animali nella stanza a farlo come se ubbidissero silenziosamente a qualche istruzione della loro padrona, noto ironicamente come anche nei movimenti lei sia diversa dalla giumenta che conoscevo.

Cuore d'Oro, invece, resta in disparte in un angolo senza muovere uno zoccolo o pronunciare una sola sillaba.

Alla mia domanda riguardo il suo ruolo in questa faccenda, la sua risposta è un atono “Rimango all'erta.”

Inutile descrivere quanto questo mi impressioni.

All'erta?” ripeto, inarcando un sopracciglio: di cos'ha paura?

Senza offesa, sindaco, ma non ho mai provato questo incantesimo su un alicorno. Risvegliare la memoria genetica può scatenare, in un unicorno, delle forze che difficilmente può controllare... e dato il fatto che questa tua natura ti consente di avere accesso ad una magia ancora più potente rispetto a quella di un pony comune, io e Cuore d'Oro pensiamo che sia saggio cautelarsi.” è la risposta che odo da Fluttershy, al posto del pony mascherato, mentre pesta le polveri dentro al mortaio seppur rimanendo ad una zampa da terra.

Udite quelle parole la mia sicurezza vacilla. In questo caso condivido appieno le precauzioni prese: ciò che è stato detto riguardo ai vantaggi che la mia natura di alicorno mi concede riguardo la magia è pura verità e poi, considerando la particolare situazione in cui mi trovo, chi può sapere cosa potrà accadere? Finora è stato tutto una sorpresa, nulla vieta che lo sia anche il risultato di questo rituale.

Fluttershy mi distoglie dalle mie considerazioni porgendomi un calice nel quale versa il contenuto del mortaio, ormai ridotto ad una poltiglia. Questa, mescolata al contenuto del calice, assume subito un colore variopinto in continuo movimento. Sembra di vedere la mia criniera riflessa!

Bevi tutto d'un fiato e le memorie si attiveranno.” mi spiega la pegaso, allontanandosi lentamente.

Afferro il calice con la magia e lo lascio svolazzare all'altezza del volto mentre avverto stringersi lo stomaco per l'eccitazione e noto la fronte di Fluttershy imperlarsi di sudore. Anche se sta mantenendo un'attitudine calma e pacata, nemmeno lei è molto tranquilla al pensiero di a cosa questo rito possa portare.

Cos'è?” chiedo, riferendomi al contenuto del calice, incuriosita da cosa possa averlo ottenuto e sperando che la risposta possa smorzare almeno un poco l'aria tesa che si è creata.

Gli elefanti sono gli animali con maggiore memoria, per questo molti ingredienti vengono da loro. Zanne, ossa... non ti voglio dire di più. Ora bevi.”

Naturalmente la segretezza con cui Fluttershy tratta i suoi metodi, degna del miglior illusionista, non alleggerisce la situazione come speravo.

Penso per un attimo a Zecora, la zebra che vive nella Everfree Forest, di cui le mie studenti mi avevano accennato in un'occasione: anche lei dovrebbe disporre di abilità inusuali per gli standard di Equestria, ciononostante i suoi preparati hanno sempre avuto effetto. Perché quello di Fluttershy dovrebbe essere diverso?

Questa domanda retorica è quello che mi da la spinta necessaria. Alzo il calice, lo appoggio alle labbra e bevo il contenuto a grandi sorsi. Tengo però gli occhi chiusi mentre mi preparo al peggio.

Il sapore è neutro, come se stessi bevendo dell'acqua, eppure mi da la sensazione che tale mistura segni il suo passaggio lungo la gola, come se stessi bevendo qualcosa di molto forte.

Quando anche l'ultima goccia viene ingoiata resto per un istante interdetta, poiché non sento particolari cambiamenti.

Ma faccio appena in tempo a riaprire gli occhi che vengo completamente scossa da una strana energia, la quale mi fa avere un sussulto nel quale perdo la presa sul calice. Questo cade a terra, rompendosi in decine di schegge. La mia testa è più o meno nello stesso stato.

Digrigno i denti anche questa volta per soffocare le grida di dolore, tramutandole in questo modo in dei gemiti confusi, e avverto ogni fibra del mio corpo venire percossa da delle scariche che appaiono e spariscono casualmente.

Noto anche come tutto quello che si trova intorno alla stanza venga circondato dalle stesse scosse, come se tante saette partissero dai miei zoccoli per arrivare agli oggetti circostanti, facendoli immancabilmente esplodere o cadere.

Fluttershy osserva questi lampi scattare attorno alla stanza senza intervenire, forse incapace di stare dietro a tutte, mentre Cuore d'Oro si avvicina a me saltando da una parte o dall'altra dello spazio per evitare invece il contatto con queste.

Mentre la vigilante si fa sempre più vicina, comincio a vedere immagini della mia vita scorrermi tutte intorno, troppo veloci perché possa inquadrarle bene. Questa giostra dura per un tempo che non posso calcolare, prima che cessi finalmente su una visione in particolare.

Vedo davanti ai miei occhi la statura di Discord nel giardino di Canterlot, esattamente come mi ricordo di avercela lasciata.

Lo scenario resta immutato giusto il tempo necessario perché lo riconosca fino a quando uno strano bagliore bianco investe la statua e l'intero giardino, come una gigantesca esplosione, nascondendo tutto nel suo candido bagliore.

A questo punto la visione diventa completamente bianca, tranne che per la statua di Discord, quasi trionfante in mezzo al nulla. Improvvisamente, tuttavia, la prigione del signore del caos comincia a sgretolarsi sempre più pesantemente, fino a che il draconequus non ne esce ridendo sadicamente.

Ignoro cosa sia avvenuto per rendere questa ennesima evasione possibile, ma non appena vedo Discord uscire dalla sua prigione di pietra egli riesce in qualche maniera ad interagire anche con il mondo attorno a me. Saettando in avanti come una serpe, riesce ad uscire dai contorni della mia visione, generando così una forte onda d'urto che fa sbalzare lontani sia Fluttershy che Cuore d'Oro.

Mentre la figura di Discord è in volo davanti a me, egli continua nella sua risata crudele. Mi accorgo solo ora di essere lungo distesa per terra, con ogni fibra del mio corpo che implora una tregua.

Tento debolmente di rialzarmi, benché le scariche non hanno ancora finito di infierire contro il mio corpo, e avverto la creatura del caos smettere finalmente di ridere per riferirmi, guardandomi dritta in mezzo agli occhi “Spero che farai del tuo meglio, Celestia.”

In un flash, Discord sparisce da dov'era prima per apparirmi alle spalle.

Io non riesco a reagire, nella mia condizione attuale anche il semplice restare appoggiata sulle ginocchia è un'impresa titanica, per di più sto stringendo i denti fino a farmi male alle mascelle per soffocare le grida.

Lui, tuttavia, pare ignorare queste mie condizioni e mi sussurra in un orecchio, mentre avvicina le sue zampe alle mie spalle “Quest'avventura potrebbe essere la fine per entrambi!”

Le zampe del draconequus toccano la mia carne e il dolore si acuisce al punto che non posso più sopportarlo. Mi abbandono a terra mentre sfogo con un grido talmente intenso da fare paura anche a me stessa tutto il dolore che provo.

Toccata terra, una nuova voce interrompe quella scena gridando “Ora basta!” prima che un flash verde illumini tutta la stanza, accecandomi per un momento.

Eppure, dopo quella strana luce, avverto il dolore passare completamente lasciando come unico testimone della sua esistenza il mio stato estremamente provato, la pelle sudata e gli occhi umidi. Come se il flashback avuto prima di venire qui non fosse stato abbastanza.

Riapro gli occhi osservandomi intorno. Fluttershy è a terra mentre un paio dei suoi animali, un piccolo coniglio bianco e un gufo, la soccorrono. Non riesco a trovare Cuore d'Oro. La stanza attorno è invece un completo disastro. Un caos di mobili rotti, libri e oggetti sparsi per il luogo.

Caos.

Discord!

C'è sempre stato lui dietro a tutto questo... avrei dovuto immaginarlo fin dall'inizio! Gli Elementi dell'Armonia senza portatore, le vite di tutti gli abitanti cambiate dal giorno alla notte...

Non riesco tuttavia ad elaborare appieno la scoperta appena fatta che la vista di un paio di zoccoli, protetti da eleganti scarpette dorate, mi riporta subito al presente.

Riconosco l'anatomia di quella zampa all'istante e immediatamente penso a come appartenga all'ultimo equino in Equestria con cui vorrei avere a che fare, in questo momento.

Alzo lentamente gli occhi fino al volto dell'essere avanti a me e la vedo.

Queen Chrysalis.

È in piedi, avanti a me, con uno sguardo ben lontano da quello benevolo che le avevo visto al Giardino Dolcimele. L'espressione contrariata, le narici allargate e il respiro profondo suggeriscono che sia estremamente in collera per qualcosa.

Celie...” mi saluta lei, semplicemente, riuscendo a non far trasparire emozione alcuna nel mentre.

Mi rialzo lentamente, aiutandomi con le ali per fare prima, e quando i nostri occhi si incrociano lei aggiunge, questa volta con un sottile velo di minaccia “Noi dobbiamo parlare.”


Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Un Inatteso Alleato ***


Flashpoint – Princess Celestia

CAPITOLO 4: Un Inaspettato Alleato


Noi dobbiamo parlare, Celie.” mi ripete Chrysalis, mantenendo la posizione e il tono austero che aveva in precedenza.

Non posso certo darle torto.

La stanza di Fluttershy in cui abbiamo eseguito il rito per ripristinarmi la memoria e scoprire quale sia la verità, se sono la principessa di Equestria o il sindaco di Ponyville, è un macello. La padrona di casa è priva di sensi in un lato e ho perso completamente di vista Cuore 'Oro.

Lo so.” ribatto dunque al suo invito, benché non sappia nemmeno da dove cominciare e mi sento ancora piena di dolori.

Un silenzio tombale cala tra di noi.

La mia incapacità di trovare un punto da cui iniziare la spiegazione, mista allo stato crucciato in cui si trova la regina, genera un'atmosfera molto tesa, se possibile ancor più di quando stavamo per iniziare il rito. Pare che la stessa tensione attorno a noi si possa tagliare con il coltello.

In nostro soccorso arriva fortunatamente la voce di Cuore d'Oro.

Queen Chrysalis.” la sento salutare, spezzando il silenzio.

Preoccupata delle sue condizioni mi volto verso di lei, trovandola in ginocchio al mio fianco, rivolta alla monarca. In quella posizione, aggiunge “Sono lieta che siate riuscita a venire così presto.”

Come a segnalare il cambio di registro della nostra conversazione, Queen Chrysalis si rivolge a lei rispondendo ai suoi ringraziamenti “Non c'è bisogno che mi ringrazi. Appena mi hai detto delle condizioni di Celestia ho fatto quanto era in mio potere per essere qui. Hai svolto ancora una volta un ottimo lavoro Cuore d'Oro, i miei complimenti.”

A quelle parole ricordo immediatamente quello che la vigilante e Fluttershy si stavano dicendo mentre io stavo riprendendo conoscenza. Si stavano riferendo anche ad un terzo pony da avvisare che ero lì... si stavano riferendo proprio a Queen Chrysalis? Avvisare addirittura la regina di pony e mutanti, solo per un sindaco svenuto?

La stessa regina pare leggermi nel pensiero e, mentre mi pongo da sola queste domande, torna a guardarmi spiegando “Non stupirti, Celie. È da questa mattina, dopo che abbiamo parlato al Giardino Dolcimele, che ho ordinato a Cuore d'Oro di tenerti d'occhio.”

Queste parole mi lasciano sorpresa, ma al tempo stesso intimorita. C'è qualcosa nel tono usato da Queen Chrysalis che non capisco e mi raggela. Comunque, anche con questa risposta, brancolo nel buio di altre domande: perché la Regina di Equestria dovrebbe prendersi il disturbo di incaricare una vigilante mascherata di osservarmi? Che motivi ci sono dietro la collaborazione tra loro due? E perché sorvegliarmi? La mia vita non è in pericolo! O almeno credo...

Cuore d'Oro torna sui propri zoccoli e la Regina, senza staccarmi i suoi grandi occhi verdi di dosso, inizia a spiegarmi “Stamattina mi hai detto di sentirti male, ricordi?”

Annuisco con il capo.

Ebbene, ci conosciamo da quasi un secolo, Celie. E non in senso metaforico, il prossimo è l'ottantacinquesimo Gran Galà Galoppante che passiamo assieme. In tutti questi anni, da quando ti ho presa con me nei vicoli di Canterlot in cui ti nascondevi, abbiamo bonificato assieme paludi, sconfitto malattie e consegnati ai libri di storia malattie altrimenti incurabili.”

Continuo ad annuire, udendo tutto questo, ma ignorando dove la Regina dei mutanti voglia arrivare.

In tutti questi anni, Tia, non hai mai preso nemmeno un raffreddore.” conclude, scandendo ogni parola e facendomi capire appieno come la scusa inventata poche ore fa non fosse affatto credibile. Come a voler inferire, fa spallucce aggiungendo “E poi, tu ammalata? Tu? Ti ho visto guarire da sola una tenda colma di bambini ammalati, Celie. Tu ammalata è credibile quanto un serpente zoppo!”

Abbasso il capo, imbarazzata. Ricordo la sensazione che ebbi quando conobbi Queen Chrysalis per la prima volta, o almeno quando la conobbi in questa strana Equestria alternativa. Mentirle non deve farle molto piacere.

Eppure, non riesco ancora a capire perché si preoccupi così tanto per me. Forse me lo sono già chiesto migliaia di volte in questi anni che non riesco a ricordare, ma non penso che sia per il semplice fatto che sono un alicorno.

In ogni caso, non passa molto tempo prima che la mutante concluda il suo discorso “Come stavo dicendo, che tu stessi nascondo qualcosa era evidente. Ma non volevo costringerti a dirmelo davanti a quasi tutta Ponyville, perciò ho incaricato Cuore d'Oro di tenerti d'occhio e nel mentre di riferirmi cosa tu stessi facendo. In questo modo lo avrei scoperto da me.”

Una sorta di guardia del corpo, dunque. Non riesco tuttavia ad inquadrarne il motivo: Cuore d'Oro non dovrebbe salvare i pony in pericolo? Perché impegnarla completamente con me?

Apro la bocca per chiederlo e fare così luce su questa domanda, ma Queen Chrysalis mi anticipa nuovamente “Non fare domande banali!” esclama, come se la risposta ai miei dubbi la potrebbe trovare anche un puledrino “Per chi credi lavori, lei?” mi chiede infine, indicando con un cenno del capo la puledra mascherata di cui stiamo parlando.

Voglio solo capire il perché.” preciso io, mentre ricordo le origini che mi erano state narrate della misteriosa Cuore d'Oro e perciò trovi ancora più difficoltà ad immaginare come possa essere nato un rapporto tra questa e Chrysalis. Per non parlare di chi, allora, si nasconda sotto il cappuccio!

Alzo lo sguardo, restituendo quello della regina, spiegando “So di averti mentito, e mi dispiace. Ma perché preoccuparsi tanto, al punto di darsi la pena di affidarmi una guardia del corpo? Cosa avrei potuto fare?”

Queen Chrysalis, forse presa alla sprovvista, fa un momento di pausa, come se volesse misurare le parole da pronunciare per rispondere alla mia domanda. Nonostante questo, non smette di fissarmi con i suoi enormi occhi verdi. Alla fine ammette, quasi scandendo le parole “Tu sei speciale, Celie.”

Udire quelle quattro parole è per me come ricevere calci nel petto, uno dopo l'altro.

Oltre alla sensazione che provo sentendomele dire dal mio arcinemico, il tono che ella usa mi fa comprendere la sua assoluta sincerità quando pronuncia questa frase. È impossibile per me non immergermi in cosa questo significhi.

Perché?” non posso fare a meno di chiederle.

Lei sospira, abbassando il capo. Pare che quella domanda le porti alla mente qualcosa di poco piacevole.

Eppure mi accontenta ugualmente.

Più tempo passo a conoscerla e più trovo differenze abissali tra lei e il suo oscuro alter ego.

Vorrei risponderti dicendo soltanto perché siamo amiche...” mi confida, tornando con lo sguardo su di me prima di proseguire “Ma, benché lo siamo per davvero, ciò non corrisponderebbe all'assoluta verità. C'è dell'altro.”

Io e Queen Chrysalis amiche... la scoperta di questo fatto mi provoca immediatamente un nodo allo stomaco, come se pensare a questo rapporto tra noi due dovesse ricordarmi qualcosa di spiacevole. Sensazione che, naturalmente, non riesco a spiegarmi poiché ne ignoro l'origine.

Ciononostante tento di andare oltre questo pensiero e di proseguire piuttosto nella conversazione andando a chiedere ancora “Allora, qual'è questa piena verità?”

Questo non posso dirtelo. Non ancora.” è la lapidaria risposta che ottengo dalla mutante, questa volta pronunciata subito dopo le mie parole, senza esitazione alcuna.

Intravedo nei suoi occhi una scintilla, come se si stesse trattenendo di proposito per seguire uno schema più ampio. Conosco bene quella sensazione, è la stessa che ho io tutte le volte che affido una missione a Twilight lasciandole l'onere di capire cosa voglio realmente da lei e le sue amiche, così che possa apprendere le nuove lezioni libera dalla mia influenza.

Tutto questo, misto alla consapevolezza che qualunque tentativo di approfondire sarebbe un buco nell'acqua, mi porta ad accettare il suo silenzio.

Annuisco perciò ancora una volta per segnalare la mia comprensione alla sua situazione.

Nel frattempo, vedo da oltre le spalle di Queen Chrysalis che Fluttershy sta cominciando debolmente a rialzarsi, digrignando i denti e facendo forza sugli zoccoli piantati sul terreno.

Nngh... che è successo? Rainbow Dash è entrata in casa mia?” chiede lei, attirando così l'attenzione di tutti gli altri, con la voce piegata dallo sforzo.

Perdona la confusione, Fluttershy...” la saluta Queen Chrysalis, volgendosi a lei solo con la coda dell'occhio come se sapesse che il pegaso si rialzerà anche senza l'aiuto di qualcuno “Rimetteremo a posto non appena avremo concluso qui.” promette dunque, mantenendo comunque un tono piuttosto distaccato.

Pare infatti che tenga molto più a concludere il colloquio tra noi piuttosto che badare a Fluttershy, il che naturalmente accentua l'aria sempre più misteriosa che si sta formando attorno al nostro rapporto. Ma come ho già capito, per ottenere delle risposte dovrò ancora attendere.

In ogni caso, il pegaso viene aiutato a risollevarsi grazie a numerosi piccoli uccellini che si aggrappano con le zampe per i lembi del manto della puledra, agitando velocemente le ali per trascinarla verso l'alto. Una simile scena mi colpisce molto: il rapporto tra Fluttershy e gli animali non sembra tanto di amicizia quanto addirittura cieca fedeltà, alla stregua di Cuore d'Oro con Queen Chrysalis.

Non ce ne sarà bisogno.” è la risposta di Fluttershy all'offerta della regina, pronunciata non appena ritorna sui propri zoccoli. Non passano che un paio di secondi, infatti, prima che ci accorgiamo noi tutti di come la stanza già sia perfettamente in ordine e i cocci rotti durante la tempesta di caos che si era andata a generare siano già stati messi in disparte in un angolo, pronti ad essere buttati.

Cosa può aver sistemato quella stanza, quando le conseguenze del rituale l'avevano resa simile ad una discarica?

Mentre mi osservo intorno in cerca di risposte trovo alcune folte code che vanno a nascondersi dietro ad un angolo. Evidentemente gli animali di Fluttershy hanno provveduto a sistemare non appena la tempesta era cessata, solo che noi eravamo troppo occupate per accorgercene.

Queen Chrysalis è la prima a rompere il silenzio che si è creato dopo questa scoperta “La tua capacità di relazionarsi con gli animali è sempre più stupefacente, Fluttershy.” dice, distogliendo lo sguardo del pegaso per andare a trovare anche lei le code degli animali che vanno a nascondersi, come attrezzi fedelmente riposti nel loro cassetto in attesa di un loro nuovo utilizzo.

Mi meravigli.” conclude dunque la sovrana

Grazie, Maestà.” ribatte il pegaso al complimento della regina, abbozzando un inchino.

Ora, Celie, torniamo a noi.” prosegue subito dopo Queen Chrysalis, rivolgendosi nuovamente a me “Hai qualcosa da dirmi.” ripete, con un tono che non lascia molto spazio alle interpretazioni.

Sospiro, preparandomi a ripetere quello che ho già detto sia a Fluttershy che a Cuore d'Oro prima che iniziassimo il rituale per la memoria “È difficile da credere...”

Celie...” mi interrompe subito la monarca “Quando sono arrivata qui eri in preda al più potente sbalzo di magia a cui abbia mai avuto modo di assistere in più di mille anni, con la tua guardia del corpo e Fluttershy prive di sensi, mentre il corpo era quasi interamente coperto di scariche elettriche... credi davvero che mi aspetti una spiegazione comune e razionale per giustificare tutto questo?”

Quelle parole di Queen Chrysalis, pronunciate con un'ironia tagliente, rivelano un dettaglio che non può fare a meno di sorprendermi “Vuoi dire... che non l'hai visto?”

Chi?” mi chiede lei, non capendo evidentemente la mia domanda

Discord!” esclamo, mentre la preoccupazione torna a farsi spazio in me.

È soltanto dopo aver pronunciato questo nome che ricordo di aver letto la storia di quella nuova Equestria e che lì non vi sono tracce sull'esistenza del Draconequus.

Come a voler confermare i miei sospetti, subito Queen Chrysalis domanda “Chi?” mentre vedo Cuore d'Oro e Fluttershy alle sue spalle scambiarsi uno sguardo confuso.

Indubbiamente, far credere agli altri pony di non esistere è un ottimo nascondiglio.

Discord, il Draconequus.” preciso dunque, benché in cuor mio mi stia già preparando a raccontare tutta la storia e a mettere un particolare accento sulla figura del mio nemico di oggi.

Queen Chrysalis, in ogni caso, mantiene la stessa espressione e Cuore d'Oro si intromette dicendo “È il mostro di cui ci hai parlato prima, mentre ci confessavi le tue memorie...” fino ad ora ho espresso solo qualche accenno su di lui, ma comunque sufficiente per far capire anche alle altre due giumente con me quanto sia strano averlo visto qui.

Vuoi dire che anche lui è qui?” domanda infatti Fluttershy, avvicinandosi

Sì... ma è meglio che racconti dal principio.” rispondo, prima di raccontare anche a Queen Chrysalis la mia storia. L'unica differenza con la versione precedente è che dovrò approfondire la figura del Draconequus. Terrò tuttavia il riserbo per quanto riguarda Queen Chrysalis, voglio evitare che la situazione degeneri.


... e così, durante il rito ho visto Discord uscire dalla sua statua e parlarmi, creando tutta la confusione che hai visto arrivando qui. Sono certa che il motivo di questo cambio sia opera sua. Segue un piano, ancora non so quale, ma dobbiamo fermarlo!” concludo così il riassunto delle mie memorie, confidando inoltre le mie convinzioni guadagnate sino ad ora.

Le tre giumente con me, mentre facevo la mia presentazione come principessa, si sono sedute e a parte Queen Chrysalis, la quale non cessa di osservarmi come se stesse cercando di leggere in me qualcosa, i volti di tutti i presenti sono rivolti a lei piuttosto a me che narro.

Non so come dare torto a questa curiosità: praticamente le ho appena detto che io sono la vera sovrana di Equestria, mentre lei è soltanto il frutto del lavoro di una mente deviata dotata di immensi poteri.

Tuttavia, lei riesce a non tradire emozione alcuna e piuttosto mi chiede ancora, a racconto concluso “Questo Discord... è davvero capace di fare tutto quello che dici tu?”

I suoi poteri sono praticamente infiniti.” le rispondo, riassumendo ciò di cui il Draconequus è capace “In quanto creatura del caos gli è concesso compiere praticamente qualsiasi incantesimo semplicemente schioccando gli artigli. L'unica magia contro cui è impotente è quella degli Elementi dell'Armonia ed è proprio perché qui non hanno mai avuto un portatore che sono sicura che ci sia il suo zampino dietro a tutto questo.”

Per quale motivo credi che farebbe qualcosa di simile?” mi chiede allora. Dalla voce con cui parla, è evidente che Queen Chrysalis non sta cercando di prendere tempo, ma piuttosto vuole analizzare a fondo l'intera questione. Come se stesse indagando a sua volta per vedere il quadro nel suo complesso.

Cercare di comprendere come funzioni la mente di Discord è come leggere un libro al rovescio.” rispondo sinceramente io “La sua mente non ragiona per schemi comuni, la natura caotica dei suo poteri si ripercuote anche sul suo essere, rendendo i suoi reali scopi quasi impossibili da decifrare.”

E come pensi di fermarlo?” mi domanda ancora, senza mai riuscire ad incrinare la voce: appare completamente apatica nei confronti di qualunque cosa le accada intorno.

Discord è pazzo, ma non corto di cervello. Se cominceremo ad avvicinarci a lui, si farà vivo per fermarci e allora sarà il momento più propizio per attaccare. Fino ad allora non si farà di certo notare, resterà da qualche parte a godersi i frutti del suo lavoro e il modo migliore per minacciarlo è riunire gli Elementi dell'Armonia e i loro legittimi portatori.”

Spiegate in questo modo le le mie convinzioni sull'origine di questa situazione e il semplice, quasi elementare, piano d'attacco per fermare Discord, Queen Chrysalis annuisce con il capo senza aggiungere una parola. Poco dopo abbassa lo sguardo, come se leggesse nelle travi del pavimento il riassunto di quanto abbia detto fino ad ora.

Restiamo tutti ad osservarla senza fiatare. Pendiamo alle sue labbra, ansiose di sapere quale sarà la sua decisione ultima.

Alla fine, Queen Chrysalis alza lentamente il capo e torna sui propri zoccoli, invitandomi ad uscire “Vieni con me, Celie.”

Senza darmi il tempo di chiedere qualcosa, si sposta verso l'uscita. Cerco con gli occhi una risposta anche da parte di Cuore d'Oro e Fluttershy sulle intenzioni della sovrana, ma quello che ottengo è solo un cenno di sorpresa. Nessuna di noi sa cosa lei stia pensando.

Sebbene un po' titubante, quindi, la seguo.

È notte, ma si possono sentire i rumori della città poco lontana da noi delle attività subito dopo il risveglio. Eco di sveglie, mormorii e l'odore delle colazioni appena sfornate riempiono l'aria.

Per muovere il sole e la luna, ho bisogno di decine di unicorni, che ogni mattina e ogni sera si preoccupano di alzare il sole o la luna.” mi spiega Queen Chrysalis, mentre si guarda intorno e parlando come sovrappensiero. Una leggera brezza le smuove la lunga criniera azzurra mentre si volta verso di me, ordinando con tono perentorio “Tu mi hai detto che sei in grado di farlo da sola. E non credo che, se per una volta, il giorno dura dieci minuti in più di quanto dovrebbe qualcosa andrà storto. Dimostrami cosa sei capace di fare.”

Annuisco ancora una volta. Illumino il corno e, lentamente, il sole si alza in cielo, gettando la sua luce su tutto il creato e celando l'oscurità della notte.

Queen Chrysalis osserva il fenomeno quasi senza pronunciare una parola. Alle nostre spalle, invece, sento Cuore d'Oro esclamare sorpresa e Fluttershy emettere versi di meraviglia. Questo gesto le ha convinte più di ogni altra parola.

Una volta fatto sorgere il giorno, la Regina osserva meravigliata il panorama, evitando il mio sguardo. Solo dopo alcuni secondi che sembrano infiniti, lei finalmente rompe il silenzio “Alzare il sole e la luna... richiede una magia potente. Nessun unicorno la possiede, men che meno un mutante. Ogni tre mesi sono costretta a cambiare gli addetti alla rotazione degli astri e lo sai perché?”

Ricordo. Prima che prendessi il mio Cutie Mark, Equestria aveva lo stesso problema “Gli unicorni, posti sotto un simile sforzo... perdono la loro magia.”

Già.” annuisce, con tono triste, Queen Chrysalis “Non lo so quanti dovrò ancora sacrificare per questa causa. Tenendo presente quanti ne abbia già visti immolarsi per il mio regno nell'Arabia Sellata, o all'Impero di Cristallo.”

Non mi intrometto nelle sue parole, preferendo restarle vicina. Avverto tutta la sua malinconia al pensiero delle perdite subite e la disperazione che deve sentire al pensiero di non poter fare niente per cambiare tutto questo.

C'è solo un'ultima domanda che voglio farti.” confessa poi, voltandosi finalmente verso di me “Io?”

Una singola parola, che tuttavia prendo come un candelotto di dinamite già acceso.

Tu... cosa?” domanda, prendendo tempo ed evitando io, questa volta, lo sguardo. Mi auguro con tutto il cuore di poter evitare di parlare di com'è la Queen Chrysalis con cui sono abituata ad avere a che fare.

Sfortunatamente, lei non pare essere di questo avviso.

Io.” ripete, infatti “Come sono io, nell'Equestria da cui provieni?”

Tutti gli sguardi, ora, si spostano su di me. Anche la pegaso e il vigilante mascherato devono essersi accorte che non ho mai parlato apertamente dell'alter ego della sovrana di quel luogo.

Sono terribilmente indecisa se proseguire o meno.

Tu... tu sei...” comincio a rispondere, ma mi mancano le forze per proseguire.

Posso dirle la verità, che da dove vengo lei è una regina malvagia e senza scrupoli, oppure posso imbastire una bella bugia, al solo scopo di evitare di ferirla? In fondo, scegliendo quest'ultima opzione, non lo scoprirebbe mai. Chi ci rimetterebbe?

La tentazione è forte. Approfittare del potere della menzogna, aiutata dal fatto che se tutto andrà come voglio, nessuno potrà mai scoprirlo.

Nessuno. Eccetto me.

Queen Chrysalis, per quanto paradossale possa sembrare dirlo, si fida di me. Non è solo una mia amica, è la mia migliore amica, in questa strana Equestria. È giusto tradire questa sua fiducia? Anche se vuol dire ferirla?

No. Non lo è.

Così, con il cuore pesante, confesso senza troppi giri di parole “Tu sei il più grande nemico di Equestria.”

Alle mie parole, Fluttershy tradisce la sua aria flemmatica sgranando gli occhi e anche Cuore d'Oro, nonostante il passamontagna, si percepisce che è scioccata.

Mi sforzo di ignorare i loro sguardi e continuo “Guidi i mutanti come loro regina assoluta. Sfruttando l'immenso numero dei tuoi sudditi e la loro incrollabile lealtà nei tuoi riguardi, hai lanciato così tanti assalti contro Equestria e gli altri regni da farmi perdere il conto. Pony, grifoni, minotauri... persino le Urse temono te e il tuo esercito, al punto da non volersi nemmeno avvicinare al suo regno. Costruito, tra l'altro, soggiogando una specie pacifica che vi viveva prima e vi voleva cordialmente ospitare.” le mie sono parole pesanti, sono la prima a riconoscerlo. Tuttavia conosco perfettamente la regina dei mutanti dal mondo da cui vengo e queste parole corrispondono tristemente alla verità.

Cerco tuttavia di rimediare indorando un po' la pillola e non soffermandomi troppo sulle infinite nefandezze che Queen Chrysalis e il suo esercito di mutanti hanno compiuto, nella Equestria da cui vengo “Qui però sei diversa... a parte l'aspetto fisico, i vostri caratteri sono completamente speculari: tu sei comprensiva, tutti ti amano e sono felici che ci sia tu a comandarli e a guidarli. Ti confesso che più di una volta, conoscendoti, mi sono chiesta se avevo a che fare con la stessa Queen Chrysalis che ho conosciuto da dove vengo!”

Se le puledre con noi hanno colto tale notizia allo stesso modo con cui si può prendere di petto un'onda particolarmente violenta, Queen Chrysalis è rimasta impassibile ancora una volta. Pur guardandoci negli occhi, non la vedo tradire alcuna reazione a quelle notizie.

Pare piuttosto essere interessata ad altro: non tenta nemmeno di approfondire l'argomento, bensì mi domanda ancora “E come sono i vostri rapporti con l'Impero di Cristallo? E l'Arabia Sellata?”

Per la prima volta noto nella sua voce una nota di malinconia, ma è talmente leggera da portarmi a chiedere se me la sono soltanto immaginata. In ogni caso le rispondo “L'Impero di Cristallo è stato maledetto da Re Sombra molti anni fa, facendolo sparire nel nulla dopo che io e mia sorella l'avevamo sconfitto ricorrendo agli Elementi dell'Armonia. Da allora non abbiamo tracce di nessuno di loro. L'Arabia Sellata è invece un dei regni confinanti al nostro... abbiamo rapporti pacifici, ma le nostre diplomazie non si sono mai incrociate molto. Lo si può definire un rapporto molto formale.”

Se descriverla come il nemico pubblico numero uno di Equestria sembra non averla nemmeno scalfita, è questa risposta, piuttosto, che pare colpire la regina. Infatti, detto questo, la osservo agitare lentamente il capo mentre mi chiede con un filo di voce “Non c'è... nessuna... guerra?”

Incapace di fare altro, rispondo onestamente anche a questa domanda “A parte quella specie di guerra fredda fra pony e mutanti di cui ti ho parlato, non c'è nessun conflitto armato. Equestria è in pace.”

Le mie parole sembrano avere qualche strano effetto sulla regina. Le sue spalle iniziano a tremare leggermente come scosse da un brivido.

Tuttavia, Cuore d'Oro interrompe questa mia analisi esclamando a gran voce “Assurdo! Come puoi pensare che crediamo a queste storie?” dal tono di voce con cui si esprime è evidente che sta cercando di negare anche l'evidenza, pur di salvaguardare l'onore della monarca. La sua fedeltà a lei deve essere davvero enorme. Chissà chi può esserci, dietro quella maschera.

In ogni caso, detto questo, la vigilante arriva in mezzo a me e la regina e si volta verso Fluttershy proseguendo “Ah! Queen Chrysalis malvagia! Ridico...” ma le sue parole le muoiono in gola quando nota il pegaso distogliere lo sguardo. Fluttershy ha capito che non sto mentendo, così come ha capito che vengo da un altro tempo.

La verità piomba addosso alla vigilante, smorzandole l'entusiasmo con cui si era battuta a difesa della sua sovrana allo stesso modo in cui una forbice recide uno spago sottile. Provo immediatamente pena per lei, se potessi vorrei consolarla per superare questo brutto momento, ma qualunque cosa direi sarebbe soltanto una menzogna.

Fortunatamente è la stessa regina a cambiare nuovamente argomento, intromettendosi nel discorso appena imbastito esclamando “Accetto ugualmente.”

Tutti volgiamo simultaneamente lo sguardo verso di lei con gli occhi fuori dalle orbite per la sorpresa. Cosa significa che accetta?

Sono stanca di tutte queste guerre...” risponde, comprendendo i nostri dubbi “Di tutti questi conflitti... delle vittime di ogni battaglia...” continua lei, tenendo sempre lo sguardo basso.

Mia signora...” si intromette nel discorso Cuore d'Oro, avvicinandosi alla sua regina “Non può rinunciare così al suo ruolo... la divisione Sparkle ha quasi raggiunto la capitale dell'Arabia Sellata, siamo quasi...”

Ce ne sarà sempre un altro!” la interrompe tuttavia Queen Chrysalis, alzando la voce “Nessuno accetterà mai che ci sia io al comando di questa nazione... tutti vedranno nel mio regno solamente una minaccia: prima Re Sombra vedeva nell'alleanza tra pony e mutanti un pericolo, poi il sultano dell'Arabia Sellata si è sentito minacciato da come abbiamo risolto il conflitto con l'Impero di Cristallo... quando avremo preso anche i loro territori, saremo una potenza troppo vasta perché gli altri regni non ci diano peso e le rivalità non termineranno mai. Il nostro esercito potrà anche vincere sulle forze del mondo intero, ma senza armonia non troveremo mai pace!”

Alla spiegazione che lei ci da rimaniamo tutti sorpresi, non tanto per il suo pessimismo quanto per gli occhi lucidi che vediamo nel volto della monarca.

Chi sarà il prossimo? I grifoni? I pochi draghi superstiti al massacro? Non posso continuare in questa condizione. Non posso sedermi ogni giorno sul trono e ascoltare i resoconti delle battaglie al fronte e firmare le lettere di condoglianze alle famiglie dei caduti ogni giorno!” detto questo, la vediamo passarsi uno zoccolo sugli occhi per asciugarsi.

Dopo aver sfregato un po' la zampa sul muso torna rivolgersi nuovamente a me, ritrovando la sua aria decisa di quando mi aveva confidato che c'era più di una ragione se mi aveva messo Cuore d'Oro come guardia del corpo. Ripete “Ti aiuterò, Celie. Se per la pace di Equestria dovrò essere io la sua più grande minaccia, be'... così sia!”

Me ne vergogno oltre ogni misura, ma l'ironia di quella situazione mi impedisce di commuovermi quanto invece vorrei, per il suo spirito di sacrificio.

Queen Chrysalis, il mio arcinemico, che si offre spontaneamente per aiutarmi.

Aiutarmi per salvare Equestria, per giunta.

Doveva volerci Discord perché accadesse qualcosa di simile.

Avremo bisogno degli Elementi dell'Armonia...” le dico, avvicinandomi a lei di due passi.

Cuore d'Oro si fa da parte: come Fluttershy, comprende cosa porterà quel momento a cui stiamo dando vita e non se la sente di intromettersi.

Gli Elementi si trovano nei sotterranei di Canterlot. Io e molti altri pony e mutanti ci abbiamo lavorato sopra per anni, ma non siamo mai riusciti a capire come attivarli...” mi ricorda dunque la regina, mentre ci specchiamo l'una nelle pupille dell'altra.

Non importa...” le confesso, sorridendo “So io chi cercare... ma ho bisogno del tuo aiuto per radunarli tutti e farli andare incontro al loro destino.”

L'espressione della regina cambia nuovamente e la commozione sorta poco fa sparisce per lasciare spazio ad un'espressione complice e dalla convinzione incrollabile.

Dammi i loro nomi, Princess Celestia.” mi dice, sorridendo fino a scoprire i lunghi canini. Sentirmi chiamare nuovamente così accende in me un senso nostalgico che mi fa passare un brivido lungo il dorso.

Dammi i loro nomi e io ti darò gli Elementi.”

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Il Gran Generale di Equestria ***


Flashpoint – Princess Celestia

CAPITOLO 5: Il Gran Generale Di Equestria


In volo, ad una velocità poco inferiore a quella di un pegaso durante un arcoboom sonico, io e Cuore d'Oro ci muoviamo verso l'Arabia Sellata avvolte da una bolla creata magicamente dalla stessa vigilante.

Conosco l'incantesimo a cui lei sta facendo ricorso: si tratta di una magia molto complicata da eseguire e che, oltre a richiedere diverse energie, non ho mai visto realizzare da qualcuno che non fosse un unicorno molto portato. Nemmeno tutti gli insegnanti della Scuola di Magia erano in grado di replicarlo. Almeno, tra quelli che riesco a ricordare.

Questo fatto restringe l'immenso campo di possibilità su chi si possa nascondere dietro quella maschera, ciononostante mi dispiace che sia solo lei a farsi carico del viaggio.

Eppure, tutti i miei tentativi di offrirle uno zoccolo per aiutarla sono sempre finiti contro un secco rifiuto.

Per l'ultima volta: non. Se. Ne. Parla!” esclama Cuore d'Oro, dopo l'ennesimo rifiuto

L'Arabia Sellata è molto lontana e questo incantesimo di trasporto ti consumerà parecchie energie!” le faccio notare, ogni volta nel vano tentativo di farle cambiare idea.

Pfui! Un incantesimo come questo è per me quasi ordinario! Sei tu quella che continua a dimenticare le cose!” reagisce invece lei, sbottando “E poi, ricordati che avrai bisogno di tutte le forze, quando verrà il momento!”

Queste ultime parole mi portano al mutismo, poiché corrispondono alla triste verità.

Triste, perché vorrei tanto che così non fosse.


* * *


Camminando lungo gli ampi corridoi del palazzo reale di Canterlot circondata da Queen Chrysalis e Cuore d'Oro, approfitto dell'occasione per osservare intorno a me le decorazioni del palazzo reale.

Mi piacerebbe poter fare approfonditi paragoni tra il posto che vedo e quello da dove vengo, ma oltre al nome di mia sorella mi sono resa conto che anche questo ricordo del mio passato è svanito. Devo perciò accontentarmi di osservarmi intorno silenziosamente.

Prima di lasciare il cottage di Fluttershy e dirigerci tutte e tre verso la capitale di Equestria per poter studiare le prossime mosse da compiere ho voluto parlare con il pegaso di questi vuoti di memoria sempre più ampi che continuano ad affliggermi, nonostante il rituale a cui mi sono sottoposta.

Assieme siamo giunte alla conclusione che questa mia resistenza all'incantesimo che Discord ha lanciato su Equestria sta pian piano cedendo e che si tratta di qualcosa oltre le nostre comprensioni.

In altre parole, qualunque protezione mi abbia salvato dal dimenticare del tutto la mia vita precedente e unirmi così al resto degli altri pony al contorto progetto del Draconequus non durerà per sempre. Posso solo sperare di ricordare almeno l'essenziale quando saremo alla fine di quest'avventura.

In ogni caso, non appena siamo tutte pronte, Queen Chrysalis teletrasporta me, lei e la vigilante a Canterlot.

Un'impresa del genere, per un pony solo, è già segno di grande abilità, ma trasportarne addirittura tre contemporaneamente è davvero fuori dal comune.

Ciò mi conduce a riflettere: questo potere deriva anche dal fatto che Queen Chrysalis, in quanto mutante, più amore assorbe e più forti diventano i suoi poteri. Con tutta Equestria pronta a baciare il suolo dove cammina, dunque, questi saranno di gran lunga superiori a quelli che le ho visto sfoggiare l'ultima volta in cui l'ho sfidata a Canterlot, durante il matrimonio tra Cadance e Shining Armor.

Chissà cosa accadrebbe se, una volta tornati alla normalità, dovesse mettere nuovamente le mani su quel potere e usarlo per scopi molto meno nobili rispetto alla regina con cui ho a che fare adesso.

Non conosco il motivo, ma più passa il tempo e più ho l'impressione che Discord abbia, per qualche oscuro motivo, plasmato la personalità di Queen Chrysalis in modo da renderla una specie di mio alter ego.

Finora, l'unico punto in comune che vedo tra le due regine che conosco riguarda la vanità: benché molto meno accentuata in quella con cui ho a che fare adesso, le colonne che incrociamo lungo i corridoi del castello sono tutte decorate in maniera da raffigurare lei stessa che, con il corno, regge il soffitto. Una bella allegoria al fatto che lei regga il peso di molte responsabilità.

Per quanto ciò sia innegabile, tale scelta nelle decorazioni mi diverte. Sensazione molto utile mentre sono invasa dai brividi sul dorso, al pensiero di avere in futuro a che fare con una Queen Chrysalis così potente ma determinata a distruggere Equestria, piuttosto che salvarla.

Riesco a mantenere la calma solamente concentrandomi sul presente: i pericoli che i mutanti possono rappresentare nel mio mondo posso sempre gestirli, in qualche modo. Discord che gioca con la realtà, invece, no.

Almeno, non da sola.

Avanziamo attraverso gli ampi corridoi decorati, oltre che dalle grandi colonne già descritte, anche da numerosi arazzi e finestre finemente decorate, fino a che non arriviamo finalmente innanzi ad una immensa, quasi titanica, porta blindata decorata con complesse incisioni che inizialmente non riesco a riconoscere.

A celebrare il momento è Queen Chrysalis, la quale dopo aver esclamato “Siamo arrivati, finalmente!” illumina il suo corno, ricoprendolo di arcana magia dall'alone verde. Nello stesso momento la porta e le numerose decorazioni si illuminano in maniera analoga.

Solo allora riconosco le numerose incisioni intorno alla porta: non sono semplici disegni, ma bensì rune.

Rune di protezione!

Evidentemente la regina deve tenere in grande conto il potere degli artefatti nascosti dietro quella porta per aggiungere quella ulteriore difesa.

Ignoro come potrei biasimarla: mi è già stato riferito che lei stessa ignora le reali capacità degli Elementi dell'Armonia e che perciò voglia tenerli il più possibile al sicuro fino a che non scoprirà qualcosa di più in merito.

Mentre le numerose protezioni vengono allentate ne approfitto per analizzare le rune incise sulla porta ed immediatamente il mio pensiero va a quando Discord rubò gli Elementi non appena si liberò dalla sua prigione di pietra l'ultima volta. Dovrò fare anche io un provvedimento simile a questo per proteggergli, quando tutto sarà finito!

È in questo momento che noto un altro dettaglio: non soltanto ci sono tante di quelle rune che dovrebbero far resistere quella porta anche ad un passaggio di un intero branco di Urse Major, ma ci sono anche di più tipi.

Inoltre conosco bene questo genere di incantesimi e mi accorgo di numerose rune che mai ho visto prima. Data la mia condizione particolare, tuttavia, attribuisco questa sensazione alla mia progressiva amnesia e non vi do molto peso.

I miei pensieri vengono bruscamente interrotti dall'aprirsi improvviso della porta, accompagnato dal rumore sordo delle ante che si scontrano con la parete. Sembra di avere appena sentito esplodere dei fuochi d'artificio davanti al muso.

Trattenendo il sussulto causato dall'improvviso ritorno alla realtà, osservo la stanza all'interno.

Vi trovo una statua raffigurante una stella a sei punte, dove ad ogni estremità vi sta una sfera in pietra con incisa l'immagine di una gemma su ognuna.

Mi mordo il labbro a quella vista: dunque gli Elementi dell'Armonia non solo non hanno mai trovato un portatore, ma non sono nemmeno mai stati risvegliati. Una volta estratti dall'Albero dell'Armonia, si sono immediatamente rinchiusi in quelle sfere di pietra in attesa dei legittimi portatori.

Ciò non complica tanto il ritorno dei suoi portatori, quanto piuttosto mi pone un terribile dubbio riguardo il nostro nemico di oggi.

La magia di Discord è sempre stata impotente contro gli Elementi dell'Armonia... i suoi tentativi di arginarli o distruggerli sono sempre stati come uova lanciate contro un muro di pietra! Nasconderli è stato il massimo che è sempre riuscito a fare contro di loro, mentre adesso li ha addirittura fatti regredire, eventualità impossibile se i portatori sono sempre vivi e vegeti.

Quale specie di machiavellico incantesimo deve aver ricorso, lo spirito del Caos, per rendere questo possibile?

Ecco gli Elementi dell'Armonia. O almeno, quello che noi abbiamo tra gli zoccoli adesso.” presenta Queen Chrysalis, muovendosi lentamente verso la statua prima di chiedermi “Ricordi ancora i nomi di tutti i portatori?”

La seguo nella stanza, mentre espongo ad alta voce i nomi delle mie studenti “I portatori si dovrebbero trovare tutti a Ponyville: si tratta di Applejack, Pinkie Pie, Rainbow Dash, Fluttershy, Rarity...”

Fammi capire...” esordisce Cuore d'Oro, interrompendo il mio discorso e parlando per la prima volta da quando siamo arrivate a Canterlot “Dobbiamo dare a cinque civili, senza alcun passato militare alle spalle e di cui almeno un paio presentano palesi squilibri con il mondo che gli circonda, un potere rimasto assopito da millenni, e a noi sconosciuto, per eliminare la minaccia di un essere che non dovrebbe nemmeno esistere?”

Il sarcasmo nella sua voce è questi palpabile, il che mi procura un certo fastidio. Ma vado oltre a queste sensazioni “Ti dico di fidarti: da dove vengo io, questi pony con cui ho parlato sono le legittime portatrici e sicuramente lo saranno anche qui!”

Prima che possa dire il nome della portatrice mancante dall'elenco, la vigilante ribatte ancora chiedendomi “Vuoi dire che hai lasciato deliberatamente un simile potere in mano a quel genere di soggetti?” il tono che usa fa apparire lei come offesa da quest'eventualità “Passino Fluttershy, per via dei suoi poteri, o Applejack per la sua forza negli zoccoli fuori dagli standard... ma Pinkie Pie resta una pazza, Rainbow Dash un pirata dei cieli che capisce solo la forza e Rarity un unicorno che non vede il mondo oltre il suo naso. Nessuno di loro mi pare possedere le capacità per gestire qualcosa di simile!”

Fidati.” le ripeto, senza aggiungere altro.

Cuore d'Oro finalmente si zittisce. Anche se mi da fastidio la sua testardaggine, in parte capisco debba ancora abituarsi alla verità. Il ricordo di quello che ha visto a casa di Fluttershy è la prova definitiva delle mie ragioni.

Il silenzio che si è creato viene interrotto solo quando siamo tutte e tre davanti alla statua con gli Elementi appesi.

Manca il sesto portatore.” nota Queen Chrysalis, ignorando la discussione di poco prima tra me e Cuore d'Oro “A chi va la sesta arma?”

È sbagliato considerare gli Elementi dell'Armonia come un'arma. Sono qualcosa di più che uno strumento di offesa...” faccio per precisare, tenendo particolarmente al fatto che gli Elementi non vengano considerati come semplici strumenti per dispute.

Ce lo spiegherai meglio una volta che avremo raccolto le portatrici.” interruppe bruscamente Cuore d'Oro.

Queen Chrysalis, in maniera più diplomatica, domanda “Quale sarebbe il portatore mancante?”

La puledra che cercavo a Ponyville...” rispondo “Twilight Sparkle.”

La reazione che ottengo dai presenti non è quella che mi sarei potuta aspettare, affatto.

Queen Chrysalis si volta rapidamente verso di me sgranando gli occhi, come se si stesse chiedendo se sto scherzando, mentre Cuore d'Oro rimane pietrificata udendo quel nome.

Twilight... Sparkle?” ripete la monarca, come se avessi detto qualcosa di assurdo.

Sì, lei è la sesta portatrice... cosa c'è di strano?” domando dunque io, benché preoccupata di cosa possa scoprire.

Alla mia domanda, Queen Chrysalis e Cuore d'Oro si scambiano un'occhiata, come chiedendosi reciprocamente se confessare quello che stanno per dire possa essere la mossa migliore o meno.

Alla fine la stessa regina prende l'iniziativa domandandomi “Hai mai sentito parlare della Divisione Sparkle?”

Rammento subito quando me l'accennò Applejack mentre parlavo con lei in cerca di indizi per orientarmi in questa realtà e Cuore d'Oro più tardi al cottage di Fluttershy .

Sì, ne ho udito qualche accenno...” rispondo dunque “Ma perché me lo chiedi?”

Secondo te, chi guida quella divisione?” mi domanda Cuore d'Oro, voltandosi da un'altra parte.

Esito nel rispondere “Shining Armor?”

Shining Armor è stato ferito gravemente durante il conflitto contro l'Arabia Sellata.” mi risponde Queen Chrysalis, agitando lentamente il capo “Si è ripreso, ma non è più in condizioni di affrontare la prima linea. Adesso è di stanza qui a Canterlot per allenare le nuove truppe nell'Accademia Militare.”

Nella voce della regina avverto che mi sta nascondendo dell'altro, oltre a quello che mi ha anticipato al cottage di Fluttershy. Segreti o meno, al momento quel che mi interessa di più è scoprire chi è allora a guida della Divisione Sparkle.

E se non è Shining Armor... il nome della divisione stessa lascia un'unica opzione.

Vuoi dire che...”

Twilight è il comandante della Divisione Sparkle. Ed è anche il Gran Generale dell'Esercito Regio di Equestria.” mi viene spiegato dalla sovrana, con tono grave.

Twilight Sparkle, il Gran Generale dell'Esercito Regio di Equestria.

Gran Generale dell'Esercito Regio di Equestria.

Gran Generale.

Niente da fare, comunque possa vederla, la mia studente prediletta che ricopre un ruolo simile è qualcosa che non posso accettare. Come un taglio su una bellissima tela.

Le puledre con me sembrano tuttavia intendere diversamente la mia preoccupazione “Non solo, stanno progettando l'assalto finale alla capitale tra breve, al massimo tra un paio di giorni. Quel giorno sarà un vero inferno!” mi mette al corrente Queen Chrysalis.

La piccola Twilight, dirigere una macchina di morte... no, non è possibile.

Nemmeno Discord è capace di creare qualcosa di così perverso.

Perché farlo, poi?

Finora ha sempre rispettato la regola “Se muori, finiscono i giochi! ” e per questo i suoi scherzi non sono mai stati letali per la salute. Cosa può avergli fatto cambiare così radicalmente il suo atteggiamento?

Che Discord sia solo una pedina in uno schema più grande di quanto abbia creduto finora?

Se prima l'idea di affrontare una Queen Chrysalis potente come quella con cui ho a che fare ora mi metteva i brividi, il pensiero di qualcuno addirittura in grado di manipolare Discord mi terrorizza.

Twilight Sparkle ha preso molto sul serio questo scontro... non si ritirerà mai, nemmeno se glielo ordinassi! Preferirebbe passare per traditrice, piuttosto che interrompere il conflitto ora che è vicino alla conclusione!” continua Queen Chrysalis riflettendo ad alta voce, interrompendo i miei pensieri oscuri e ponendoci di fronte ad un nuovo problema,

Allora è meglio che ci muoviamo!” osserva così Cuore d'Oro, interpretando al volo cosa la regina stia per offrirci. Una guerra è un'esperienza estremamente pericolosa e nell'apice dello scontro finale ci sono pesantissime possibilità di non vedere l'alba del giorno dopo.

Come se la verità su chi sia dietro a tutto questo non fosse abbastanza preoccupante, si aggiunge anche la preoccupazione per le sorti della mia studentessa prediletta. L'eliminazione di uno dei portatori deve fare parte del diabolico piano intorno ad Equestria... dobbiamo impedire che accada qualcosa a Twilight!

Per quanto il solo pensiero delle conseguenze di questo gesto mi spaventino, dobbiamo andare nell'Arabia Sellata, nell'epicentro del conflitto tra loro ed Equestria, e portare via di lì Twilight Sparkle.

Mi volto verso la vigilante mascherata, chiedendomi se ha intenzione di seguirmi anche in questa avventura.

Lei pare anticiparmi fissandomi dritta negli occhi e spiegando “Queen Chrysalis mi ha incaricato di proteggerti da quando dei diventata sindaco di Ponyville. Non ho alcuna intenzione di lasciare questo compito, sopratutto ora che ne hai bisogno più che mai!”

Avevo capito che tu fossi stata incaricata di starmi vicino e riferirle cosa facevo dopo il nostro colloquio al Giardino Dolcimele!” le faccio notare, inarcando un sopracciglio.

Queen Chrysalis, come sentendosi chiamata in causa, fa finta di tossire portandosi uno zoccolo davanti alle labbra. Una volta assicurata di averci fatto notare che si trova ancora lì con noi, spiega “Tecnicamente, Cuore d'Oro è incaricata di aiutarti ogni volta che sei in difficoltà. Oggi è stata una eccezione al protocollo standard, possiamo dire.”

Non tento nemmeno di chiedere il perché di questa protezione nei miei confronti: me lo ha già spiegato quando abbiamo affrontato l'argomento al cottage di Fluttershy, ha le sue ragioni per tenere un occhio sempre puntato su di me.

L'unico particolare è che quali siano queste ragioni non mi è dato saperlo fino a che la stessa regina di pony e mutanti non deciderà altrimenti.

Mi limito perciò ad annuire con il capo e cambio argomento dicendo “Posso almeno sapere il perché dell'anonimato? Perché non posso sapere chi c'è dietro Cuore d'Oro?”

Agire nell'ombra lascia aperte molte più porte rispetto a quando tutti sanno chi sei.” risponde la diretta interessata, facendo spallucce come se si trattasse di qualcosa di ovvio.

E non vuoi far sapere nemmeno a me la tua vera identità?” chiedo allora, tornando a rivolgermi a lei

Decisamente, no. Meno pony sanno chi sono realmente, minori sono le possibilità di venire un giorno scoperta.” è la risposta che ottengo

A quelle parole capisco che anche per questo mistero finirò con l'incappare in un vicolo cieco se vado avanti con le domande. Se voglio scoprire chi è, dovrò arrangiarmi con quanto ho raccolto finora.

Per certo non si tratta di più pony che si alternano.

Deve essere un unicorno, per di più molto dotato.

Dalla forma del muso che si vede attraverso la maschera deve essere una puledra.

La statura è nella media ed è estremamente fedele alla regina.

Chi mai potrà essere? Trixie Lulamoon? Flippity Flop?

Queen Chrysalis interrompe ancora i miei pensieri esclamando “Bando alle ciance, abbiamo un lavoro da compiere e non abbiamo molto tempo!”

Non appena sia io che Cuore d'Oro puntiamo i nostri sguardi su di lei, la regina prosegue dando le sue disposizioni “Invierò una lettera a tutte le portatrici ordinandole di presentarsi qui al castello di Canterlot. Nessuna rifiuterà. Ma, come vi ho detto, Twilight Sparkle non rinuncerà mai allo scontro finale. Voi due dovrete andare da lei e portarla qui.”

Sei sicura che sia la scelta migliore?” chiedo allora, ricordandomi come i miei rapporti con lei non debbano essere rosei in questa realtà, benché ne ignori il motivo.

Celie...” mi risponde Queen Chrysalis, sorridendomi con affetto “Se c'è un solo pony in Equestria adatto a questo compito... sei tu.”


* * *


Mentre ci avviciniamo, le ultime parole di Queen Chrysalis mi rimbalzano addosso come se le stesse ancora pronunciando dietro di me.

Sono tuttavia costretta a concentrarmi su altro quando, all'orizzonte, cominciano a vedersi le vette delle prime tende dell'accampamento. Tutto attorno e a perdita d'occhio non cresce nemmeno un filo d'erba e da oltre le colline dense coltri di fumo nero simboleggiano la devastazione che affligge quelle terre per colpa della guerra.

Cominciamo a scendere di quota fino a toccare il suolo con gli zoccoli. Allora, la bolla sparisce come se fosse stata fatta di sapone e Cuore d'Oro comincia ad avanzare entrando nell'accampamento, invitandomi silenziosamente a seguirla.

Impresa che per me, in quel momento, sembra titanica.

Sono immobilizzata: benché non abbiamo fatto un solo passo all'interno dell'accampamento della Divisione Sparkle, l'aura che trasuda quel luogo è sufficiente per riempire la mia mente di immagini nefaste. Prego perché possa mai scoprire cosa hanno vissuto i pony e i mutanti appartenenti a questa divisione dell'esercito di Equestria durante il conflitto.

Le tende dei soldati, tutte uguali e anonime come se fossero state prodotte con uno stampo, si stagliano gettando lunghe ombre nel paesaggio sabbioso, ombre allungate dalla luce del sole che sta già tramontando, celando i fuochi, le armature lasciate all'aperto e le rastrelliere colme di lance ed archi. La strada, puntellata da stendardi a coda di rondine, lilla con il simbolo di bellezza di Twilight inciso al centro in risalto, si allunga in mezzo a quelle tristi abitazioni come una strada in mezzo al girone dei dannati.

Ad accentuare la situazione, qualche sporadico soldato, pony o mutanti in equal numero, passa tenendo lo sguardo basso e l'aria assente, come uno spirito incorporeo.

Vorrei scappare, ma so di non poterlo fare. Non trattenendomi oltre, allora, ingoio una bolla di saliva per farmi coraggio e seguo Cuore d'Oro dentro l'accampamento. Mi sento come un'esploratrice pegaso in procinto di addentrarsi in un tempio maledetto nonostante l'ala rotta.

Non credo di esagerare quando dico di aver fatto qualunque opera fosse in mio potere nelle vesti di principessa, nella Equestria in cui sono al trono, per mantenere la pace e fino ad ora non avevo capito appieno a cosa si riferisse Queen Chrysalis parlando con tono carico di rammarico dell'orrore che si stava consumando oltre i confini del suo regno.

Tutto quello che riesco a vedere attorno a me mentre cammino lungo i corridoi di fango delimitati dalle tende dei soldati è la realizzazione di quello che ho sempre voluto evitare per il mio popolo. Anche Re Sombra ne sarebbe rimasto inorridito. Almeno, quello che ho conosciuto.

Camminando lungo la tendopoli, con il suono delle armi che vengono affilate e delle armature riparate ad accompagnarci con il sinistro eco dei lamenti dei feriti in infermeria, osservo con infinito rammarico pony e mutanti trottare a loro volta, come anime inquiete che infestano un luogo, con lo sguardo spento e l'animo di chi, avendo perso qualcosa di caro, perde anche l'interesse verso il mondo che lo circonda.

Tale aspetto dei soldati attorno è evidenziato anche dal fatto che nessuno di loro sembra curarsi di me o Cuore d'Oro, non solo lasciandoci avanzare senza interruzioni ma senza nemmeno voltarsi a vedere chi siamo.

Anime inquiete che infestano un luogo, pur con l'obbligo di non interferire, direi.

Interrompo le mie considerazioni su quell'inferno in terra per non correre il rischio di impazzire nel mentre e focalizzo così le mie attenzioni su Cuore d'Oro.

Ella sembra conoscere bene quel luogo e, come se anticipasse il fatto che la stessi osservando, non si risparmia nel mostrarmi ancora una volta il suo scetticismo “Tsk... Twilight Sparkle... quando parlavo di pony dal passato militare, non mi sarei mai aspettata lei!”

Cosa sai a proposito di Twilight?” le chiedo dunque, continuando a seguirla.

So che dovrai stare attenta con lei.” mi risponde lapidariamente, fermando il suo trottare all'improvviso per andare a fissarmi negli occhi e aggiungere “Se esiste un solo unicorno che non raccomanderei nemmeno al mio peggiore nemico, quello è il Gran Generale Twilight Sparkle.”

Nel tempo passato assieme a Cuore d'Oro ho avuto modo di approfondire diversi aspetti su di lei, nella speranza di ottenere abbastanza indizi da farne un quadro completo e scoprire così chi si nasconde dietro quella maschera. Se riuscissi a risolvere almeno questo mistero sarei più fiduciosa nel risolvere quello che adesso mi circonda.

È una puledra fedele alla sua causa, molto forte sia sul piano fisico che magico, testarda e palesemente scettica nei miei metodi... ma non è assolutamente codarda. E quella che odo nelle sue parole è pura e semplice paura, come quella che un bambino ha per gli aghi.

Perché hai così tanta paura di lei?” le chiedo, quasi involontariamente, notando questo aspetto

A volte dimentico che vieni da un'altra realtà...” commenta lei, con sufficienza, agitando lentamente la testa prima di spiegarmi “Twilight è sempre stata un unicorno estremamente dotata con la magia, abilità che è seconda solo alla sua apatia verso gli altri pony. Gli unici con il quale ha un poco di confidenza sono il suo luogotenente, la segretaria reale Mi Amore Cadenza e suo fratello Shining Armor. Proprio per via di quest'ultimo, lei si è appassionata presto al ramo militare, sentendo le imprese del fratello durante i conflitti contro l'Impero di Cristallo e l'Arabia Sellata.”

Annuisco con il capo mentre rifletto su un dettaglio: se io sono sempre stata a Ponyville e Queen Chrysalis non ha mai mandato Twilight a studiare l'amicizia, allora quali saranno i suoi rapporti con il mondo che la circonda adesso?

In ogni caso, durante una battaglia particolarmente cruenta, ignoro i dettagli, Shining Armor venne gravemente ferito e fece ritorno a Canterlot per ricevere cure mediche molto più specializzate di quelle dei medici da campo. A Twilight non piacque questo evento, sebbene così le si stesse aprendo la possibilità di seguire le orme del fratello e tenere alto il nome della sua famiglia. Possibilità che poi ha seguito appieno. Presto, grazie alle sue abilità, ottenne il titolo di Gran Generale ma, dal pony introverso che era inizialmente, presto è diventato una specie di mostro insensibile, incapace di curarsi della vita o della morte di alleati e nemici. Quello che per lei conta è soltanto la causa!”

Questa rivelazione mi preoccupa: capisco essere un unicorno un po' chiuso di carattere, ma addirittura così spietato... cosa può aver provocato un simile peggioramento?

È Cuore d'Oro a rispondere, come leggendomi nel pensiero “Come ti ho detto, è sempre stata dalla personalità molto introversa, ma la sorte di suo fratello destinato a ritirarsi dalla frontiera, gli orrori della guerra e ancora prima il vostro incontro al Gran Galà Galoppante sono stati i vettori della sua caduta.”

Finalmente, stava per farsi luce sul mistero attorno il cattivo rapporto tra me e lei.

Tendo le orecchie per ascoltare cosa Cuore d'Oro abbia da dirmi in merito, ma una nuova fitta alla testa si fa spazio e un nuovo flashback scorre avanti a me.


In questo nuovo caleidoscopio di immagini vedo me nuovamente a Canterlot, questa volta in veste di sindaco. Ricordo che, grazie all'amicizia con Queen Chrysalis, io e lei approfittiamo spesso del Gran Galà Galoppante per vederci e scambiarci due parole.

Durante la festa, tuttavia, incontro per caso Twilight. È da sola, seduta vicino ad un tavolo intenta a bere con lo sguardo perso nel vuoto e l'espressione crucciata. Benché beva soltanto aranciata, da molto l'impressione dell'alcolizzata d'animo triste.

Queen Chrysalis mi avvisa delle sorti di Shining Armor, rimarcando lo stretto legame che c'è tra l'unicorno che osserviamo e lui, assieme al fatto che egli sia ricoverato di urgenza all'ospedale principale di Canterlot.

Date le sue condizioni non si sa ancora nemmeno se vivrà o morirà e da quest'ultima confidenza capisco che, in questa occasione in particolare, lei non mi ha invitato solo per raccontarci le nostre ultime esperienze.

Mossa dalla pietà per quella puledrina, mi avvicino a lei cercando di migliorarle l'umore.

Trovo un peccato che un pony, indipendentemente dall'età, debba rattristirsi in questo modo. Cercare di sollevarle l'animo è il minimo che possa provare a fare.

Tuttavia, non è semplice iniziare una discussione con lei: quando non risponde per monosillabi, Twilight si limita a fare qualche cenno del capo in alternativa alle parole.

Alla fine sono come costretta ad usare il mio asso nella manica e la invito a portarmi da suo fratello, benché per convincerla del tutto debba raccontarle una mezza bugia dicendo che è stata la stessa Queen Chrysalis a chiedermi di vedere Shining Armor.

Mezza solo perché non me lo ha chiesto direttamente.

In ogni caso, alla fine metto la piccola Twilight sulla groppa e la porto in volo da suo fratello.

Lo vedo e ricordo, come se tali immagini le avessi vissute da poco, l'orrore che provai in quel momento.

Oltre al fatto di essere ridotto ad un ammasso confuso di garze, bende e punti di sutura, Shining Armor permane in uno stato di incoscienza e il suo corno è rotto a metà.

Tuttavia, è la malinconia che vedo negli occhi di Twilight osservando le condizioni del fratello la vera tragedia in quello scenario.

Seppur rammaricandomi oltre ogni misura di cosa la guerra porti, proseguo verso il vero motivo per cui ho voluto incontrare quello stallone.

In quanto alicorno sono molto più portata verso il mondo della magia, ma mi sono specializzata sopratutto in arti curative, in modo tale da poter aiutare anche gli equidi nelle condizioni peggiori.

Forte di questo, richiamo l'incantesimo necessario per guarire completamente l'ormai ex- comandante.

Dopo aver illuminato interamente il corpo del paziente di una candida luce bianca, egli riapre lentamente gli occhi mentre le macchine a cui è collegato mostrano segnali vitali nella norma.

Shining Armor è ufficialmente fuori pericolo di vita. Dovrà restare in prognosi ancora per qualche giorno e il corno spezzato non gli permetterà mai più di combattere in prima linea, ma ciò è sufficiente per restituire all'unicorno viola il sorriso.

E ciò per me è migliore di qualsiasi ricompensa.

Lasciamo così l'unicorno degente da solo per riposare e ci dirigiamo nuovamente verso il palazzo reale.

Twilight insiste nel ritornare trottando assieme lungo la strada, piuttosto che in volo come abbiamo fatto prima, e io l'accontento nonostante questo comporti allungare di molto i tempi.

Trascorrendo così altro tempo assieme abbiamo così l'occasione per conoscerci meglio e riusciamo a stringere una sorta di amicizia. Per la prima volta dopo tanto tempo lei riesce a confidarsi con qualcuno e io sono troppo felice nel vederla così sollevata per comprendere cosa stia realmente accadendo in lei.

Riesco a comprenderlo solo quando arriviamo vicini all'entrata del palazzo, dopo una lunga passeggiata nel quale ormai ci siamo conosciute alla perfezione.

Con supremo imbarazzo, lei dichiara a me di aver maturato un tipo di interesse diverso dalla semplice amicizia. Interesse che io non corrispondo.

In seguito la vedo andarsene con un teletrasporto nonostante le mie scuse.


Ritorno improvvisamente alla realtà aprendo gli occhi e vedendo Cuore d'Oro avanti a me anticiparmi “Un altro flashback?”

Sì...” le confido, rimettendomi composta mentre massaggio la tempia con lo zoccolo “Ora so cosa è successo tra me e Twilight quella notte al Gran Galà...” le spiego, non senza una nota di rammarico.

Be', se l'è presa comoda questo ricordo.” commenta sarcasticamente la vigilante, prima di tornare sui suoi passi verso la tenda di Twilight.

Durante il tragitto, in ogni caso, aggiunge “Se vuoi sapere come la penso, non devi crucciarti troppo per quello. Nemmeno io vedo questo episodio in maniera così tragica come invece sembra abbia fatto lei.”

Non capisci...” la correggo “Anche se a noi certi episodi possono sembrare di scarso peso, non per questo dobbiamo ignorarli. Ciò che per noi può essere banale per qualcun altro invece potrebbe essere importante! Piuttosto che essere così secca avrei dovuto parlarle, farle capire che...”

Se mai ti avesse lasciato parlare.” esclama Cuore d'Oro, interrompendo così una delle tante lezioni che ho visto apprendere dalle mie studentesse. Quindi indica avanti a se con lo zoccolo fermando il suo avanzare ed annuncia la fine della nostra ricerca “Eccoci arrivate.”

Vedo in questo modo una tenda più grande rispetto alle altre, nel mezzo di una piazza i cui bordi sono formati dalle tende degli altri soldati disposte in cerchio e, oltre alle ceneri di un fuoco ancora fumanti, non vedo alcunché a decorare quel posto. Un perfetto esempio di solitudine, interrotta solo da un giovane drago che tiene sulla spalla una spada dal filo costellato da punte in diamante.

Quel drago ha un aspetto famigliare, ma ancora non riesco a riconoscerlo.

Comunque, Cuore d'Oro interrompe i miei pensieri andando a dire “Allora, tu vai a parlarle... io ti seguirò di nascosto.”

Non puoi entrare anche tu?” le chiedo, incuriosita da quel piano.

Non hai ancora capito?” mi chiede la vigilante, come se avessi chiesto qualcosa di banale “Se siamo qui è solo perché Queen Chrysalis ha già avvisato Twilight Sparkle del nostro arrivo, altrimenti non avremmo mai fatto un solo passo dentro l'accampamento. Inoltre puoi entrare nella tenda soltanto perché sei tu... e questo non è esattamente un bene. Figuriamoci io che sono mascherata e non ho mai avuto rapporti con lei!”

Più il tempo passa e più intorno alla figura di Twilight si fa pesante un'aura oscura. Tremo al pensiero di cosa possa essere diventata.

Ma come quando sono dovuta entrare in quest'angolo di inferno, non posso permettermi di vacillare ancora.

Mi avvicino così alla tenda mentre la puledra con me sparisce nelle ombre.

Una volta più vicina, il drago incrocia il mio sguardo e mi saluta “Oh, sindaco Celestia! È arrivata!” accompagnando quelle parole con un cenno della zampa libera dall'impugnatura.

Si tratta di un drago dalle scaglie viola e dalla cresta verde come gli occhi. Oltre alla spada stretta negli artigli della zampa destra, indossa un lungo soprabito che arriva fino alle cosce dove sembrano essere state strappate le maniche e il bordo inferiore è pesantemente graffiato. Sembra che lo abbia indossato il primo giorno del conflitto per non cambiarlo mai.

Come dicevo, questo rettile mi è famigliare ma essendo un drago alto quanto me non riesco a credere che egli sia chi io pensi.

Spike?”

Luogotenente Spike, prego!” mi risponde lui, con finta modestia, grattandosi le nocche degli artigli sul petto “Non è tanto per me, quanto per il Gran Generale Sparkle, che tiene molto alla forma!”

Si suol dire 'Se conosco bene i miei polli...' e le parole pronunciate da Spike mi fanno immediatamente domandare se lo stesso discorso possa valere anche per i draghi.

D'accordo... Luogotenente Spike.” mi correggo allora, provando questo esperimento.

Esattamente come immaginavo, alle mie parole il drago arrossisce vistosamente e comincia ad ondeggiare con il corpo, gongolando vistosamente.

Dopo questo piccolo siparietto tuttavia lui mi da le spalle spiegando “Molto bene, il Gran Generale ti sta aspettando.” mentre tira con una zampa uno dei lembi dell'entrata della tenda per lasciarmi entrare.

Noto inciso sulla schiena del soprabito del drago il cutie mark di Twilight, ammesso e non concesso a questi punti che sia lo stesso nonostante l'alterazione di Discord. Cerco tuttavia di non darci troppo peso e mi addentro.

L'interno della tenda, nonostante le dimensioni, è molto spartano: trovo un letto fatto di paglia a un lato, una libreria con qualche libro sparso sugli scaffali, una lampada e un grande tavolo con un dettagliato diorama sopra.

E davanti a questo tavolo, di profilo, vedo Twilight.

Tw...” faccio per chiamarla, ma mi mordo la lingua rammentando l'avviso di Spike “Gran Generale Sparkle!”

Benvenuta, Sindaco Celestia.” ricambia il saluto lei, apaticamente, senza nemmeno staccare gli occhi dal diorama.

Mi concedo qualche istante per vederla. Se non fosse per i colori, non la riconoscerei mai.

È poco più alta di quanto ricordassi, ma la criniera scura con meches viola è tagliata in malo modo, come se fosse stata recisa seccamente da un colpo di spada, sorte simile alla sua coda. Addosso, invece, tiene un'armatura molto simile a quella di suo fratello.

Il mio silenzio viene alla fine interrotto da lei che, voltandosi finalmente verso di me e mostrandomi così il suo occhio destro coperto da una benda, aggiunge “Ho un appunto da farti, per il tempo in cui starai qui.”

Incuriosita, domando “Certo... di quale appunto si tratta?”

Alla mia domanda, lei piega il volto in un'espressione adirata, mentre il corno le si illumina di una minacciosa luce viola.

Detesto essere spiata!” esclama, voltandosi verso un angolo della tenda alle sue spalle e avvicinando così a se una bolla dello stesso colore dell'aura sul suo corno. Bolla che esplode non appena uscita dall'ombra, rilasciando un lieve bagliore color blu mentre esce allo scoperto un altro pony.

Lo riconosco immediatamente: Cuore d'Oro! L'ha trovata subito!

È una discussione privata, non mi importa se sei la guardia del corpo del sindaco.” la rimprovera dunque Twilight “E, finché sei nella mia divisione, devi restare a volto scoperto a meno che non sia io a ordinarti diversamente, sono stata chiara?”

La risposta della vigilante è volutamente provocatoria, come potevo immaginarmi che fosse “Perché non vieni a prenderla, se ti da tanto fastidio?”

Ho capito che Cuore d'Oro teme uno scontro diretto con Twilight, ma non si tratta decisamente del tipo di unicorno che non si tira indietro.

Aspetto che il generale pare non gradire.

Prego?” domanda, mal soffocando una nota adirata nella voce.

È stata Queen Chrysalis a creare questo costume, la mia identità segreta... tutto. Se vuoi levarmela, dovrai strapparla dal mio cadavere.” ripete allora la puledra mascherata, spiegando le sue ragioni.

Comprendendo le personalità di entrambi i pony vicino a me riesco ad anticipare che quella discussione non porterà assolutamente a qualcosa di buono e perciò cerco subito di far calmare gli animi “Cerchiamo di restare calmi. Abbiamo tutte noi una missione e...”

Ma nessuna delle due pare sentirmi. Il loro orgoglio è troppo grande per arretrare di un solo passo dalla loro posizione.

Non mi importa se Queen Chrysalis in persona ti ha creato. È la mia divisione e fino a che sei qui dovrai sottostare alle mie regole.” risponde infatti Twilight alle parole della vigilante, interrompendo i miei tentativi di far ragionare i due pony “Te lo dico un'ultima volta. Levati. La. Maschera!”

Osservo impotente il corno di Cuore d'Oro illuminarsi mentre ribatte “E io te l'ho già detto. Dovrai passare sul mio cadavere.”

La sfida tra le due pony è ormai vicina e io cerco ancora di fermarle fino a che ne ho l'opportunità “Per favore, cerchiamo di ragionare come pony civili e non...”

Non ti conviene sfidarmi, Cuore d'Oro.” ribatte Twilight, ignorandomi ancora e caricando a sua volta il corno “Al tuo livello, non riusciresti nemmeno a toccarmi con uno zoccolo.”

L'aria attorno si fa tesa e chiedermi come lei faccia a sapere il nome della puledra mascherata è l'ultima delle azioni che posso pensare.

Staremo a vedere.” risponde Cuore d'Oro, sparando un raggio bluastro diretto verso il Gran Generale.

Lo scontro è cominciato.

Osservo il raggio avvicinarsi a Twilight, la quale in risposta fa sorgere dal suo corno due fasci di luce viola.

Questi, muovendosi come onde di un fiume, si frappongono tra lei e l'incantesimo avversario. Dall'impatto vengono generate diverse scintille, come due incantesimi a contatto tra di loro.

Rimango interdetta: quei fasci di luce sono incantesimi?

Osservo Twilight, sorpresa di quella magia a cui sta facendo ricorso.

Che razza di incantesimo sta usando? Mai nella mia vita ne ho visti di simili!

Assieme alle due scie luminose già evocate, la osservo crearne altre due contemporaneamente, le quali vanno addosso a Cuore d'Oro con una velocità sconcertante.

Fortunatamente la giumenta mascherata è abbastanza pronta di riflessi per evocare una specie di muro, deviando l'attacco subito altrove.

Preoccupata che le dimensioni di quel duello possano coinvolgere innocenti, mi affretto ad evocare una barriera magica attorno a loro. Non cerco nemmeno di parlare alle sfidanti, giunta a questo punto so che sarebbe inutile.

In ogni caso, le parti dell'incantesimo di Twilight che vanno a cozzare contro il mio mi fanno sentire come se un minotauro mi avesse appena caricato, colpendomi con la testa in pieno petto.

Da quando Twilight è diventata così potente?

Tuttavia il duello ha una fase di stallo e mentre mi sforzo per mantenere la barriera alzata ed entrambi i contendenti cessano le loro magie, odo il generale dire un'ultima volta “È la tua ultima occasione, misteriosa Cuore d'Oro. Arrenditi!”

Tsk...” sbuffa in risposta la vigilante “Parli come se avessi già vinto!”

E tu come se non avessi ancora capito la differenza che c'è tra noi.” è la risposta, abbastanza saccente, di Twilight “Permettimi di fartela vivere sul tuo stesso manto.”

Dette queste parole, vedo Twilight far illuminare nuovamente il suo corno e dei raggi luminosi alzarsi dal pavimento andando ad impattare contro la barriera che continuo a tenera alzata. Per me si tratta di un duro colpo da sopportare nonostante i miei sforzi, ma nel mentre da questi raggi verticali ne partono presto altri orizzontali, impossibile trovarne il numero preciso, formando una specie di prigione attorno a Cuore d'Oro in tempi sorprendentemente brevi.

La puledra mascherata, nel mentre, non può far altro che guardarsi intorno come un topo in gabbia che cerca una cavità da cui fuggire.

Marca questa immagine a fuoco nella tua memoria.” è l'ultimo invito che Twilight rivolge a Cuore d'Oro, prima di pronunciare “Arcano numero sedici. La Torre!”

A quel punto, da ogni incrocio dei raggi da lei evocati ne partono altri, questa volta tutti diretti verso la vigilante, esplodendo ogni volta che compattano contro qualcosa.

La potenza dell'incantesimo è eccessiva per la barriera che ho evocato e sono impotente mentre la osservo frangersi, liberando un'onda d'aria che mi costringe a ripararmi dietro un'ala per proteggermi dalla polvere che va ad alzarsi.

Quando posso finalmente riaprire gli occhi, noto Spike fare il suo ingresso nella tenda, più incuriosito da cosa stia succedendo piuttosto che preoccupato, Cuore d'Oro a terra con il vestito stracciato in più parti e attorno a lei una grande macchia scura sul terreno, come bruciato. Dagli squarci presenti sulla sua tuta noto del manto bianco. Twilight, ormai chiaramente la vincitrice di quel breve duello, si avvicina al suo avversario ormai impotente fino a che non riesce ad afferrare il passamontagna della vigilante con lo zoccolo. Subito dopo, in maniera indelicata, glielo sfila.

È nel preciso istante in cui il volto della misteriosa Cuore D'Oro esce allo scoperto che il suo zoccolo va a colpire il muso del generale, troppo debolmente per poterle fare alcun male, ma toccandole comunque la guancia.

Tutti i presenti osserviamo il volto della giumenta ormai scoperta, i cui grandi occhi blu vengono riflessi da quelli viola del generale, piegarsi in una smorfia di scherno nonostante le ferite che le sporcano il manto bianco e la polvere che le rovina la criniera indaco. È come se avesse vinto solo per aver potuto toccare con zoccolo il comandante militare, mostrandole di essere stata in errore quando l'aveva giudicata in precedenza.

Ma più che la sfrontatezza che ostenta nonostante le sue condizioni critiche, è scoprire finalmente la vera identità della vigilante mascherata che mi fa mancare il fiato in gola.

Rarity.

Rarity è Cuore d'Oro.

Incurante della sorpresa che io avverto scoprendo finalmente chi sia la mia guardia del corpo, e il fiume di domande che nascono subito dopo, Twilight lascia la presa sul passamontagna del suo avversario, facendolo cadere a terra commentando “Congratulazioni. Alla fine, i tuoi zoccoli sono stati in grado di toccarmi.”

Quelle parole mi confondono ulteriormente: ho come l'impressione che Twilight stia ammettendo di avere perso la sfida tra loro... perché Rarity è riuscita a toccarla, nonostante quello che le ha detto.

Prima che riesca a trovare l'ordine nei miei pensieri l'unicorno lilla, dopo aver fatto i suoi complimenti, si volta ritornando al suo diorama mentre lo zoccolo dell'avversario, ormai privo di forze, cade sgraziatamente al suolo così come il resto del suo corpo.

Solo l'ordine che il Gran Generale espone una volta seduta nuovamente davanti al diorama sblocca sia me che il drago nella tenda “Luogotenente Spike. La nostra ospite ha appena subito l'arcano numero sedici. Portala in infermeria con urgenza.”

C... certo, Gran Generale Sparkle!” esclama prontamente il drago, correndo verso Rarity. Una volta raggiunta l'appoggia al petto, tenendola in equilibrio con una sola zampa grazie alle sue dimensioni massicce, e si affretta ad uscire dalla tenda lasciando me e Twilight sole.

È allora che riesco a sbloccarmi completamente dalle sorprese che ho appena ricevuto.

In tutte le occasioni in cui mi trovo cerco sempre di mantenere un atteggiamento pacato nei confronti di chiunque incontri, per semplice cortesia nei riguardi del prossimo.

Ma quello a cui ho appena assistito è di gran lunga superiore alla mia pazienza.

Era proprio necessario?” domando, a denti stretti, alla mia ex- studente.

È stata lei a sfidarmi.” è la banale giustificazione che lei da in risposta al mio sfogo, con il tono del genitore che zittisce un puledrino capriccioso.

Avresti potuto ucciderla, ti rendi conto almeno di questo?” chiedo ancora, avvicinandomi a lei di un paio di passi. È questa la maggiore preoccupazione che ho: lei pare nemmeno comprendere i rischi delle sue gesta.

Se muore, muore. E se sopravvive oggi, sarà soltanto per combattere un altro giorno. Lei seguiva i suoi ordini, così come io i miei.” sono le agghiaccianti parole che odo dalla mia stessa studentessa.

Rimango di sasso, con la bocca socchiusa, incapace di ribattere a quella fredda logica. La guerra deve aver reso la mia studente prediletta un mostro senz'anima.

Quasi a darmi conferma di questo, Twilight cambia presto argomento, come se fosse successo niente, ricordando “Dunque, prima che quella Cuore d'Oro interrompesse, stavamo per parlare degli ordini di Queen Chrysalis.”

Annuisco con il capo mentre ingoio a forza il profluvio di rimproveri che invece vorrei farle. L'ho pesantemente offesa in passato e se ha quasi ucciso Rarity solo perché la stava spiando, la scelta migliore da compiere è evitare di provocarla: oltre al ribrezzo che provo pensando ad un mio duello contro Twilight, sono sempre nel centro della sua divisione, affrontarla sarebbe una mossa estremamente azzardata.

Dopo un leggero sospiro mi accingo a spiegarle perché debba fare subito ritorno a Canterlot e cosa stiamo per affrontare, ma lei mi anticipa parlando nuovamente con quella fredda e distaccata logica da comandante che non mi aspetterei nemmeno da una macchina.

Gli ordini di Queen Chrysalis sono di unirmi alla vostra causa, ma sono anche quelli di conquistare l'Arabia Sellata, bruciare la loro bandiera e appendere al suo posto quella di Equestria per ufficializzare l'annessione di questi territori a quelli di Sua Maestà, dichiarando così la fine della guerra.” detto questo, si volta finalmente verso di me confidando “Ho intenzione di ubbidire ad entrambi: conquisteremo l'Arabia Sellata, dopodiché mi unirò al gruppo di civili che avete formato.”

Come la regina mi aveva anticipato, non è assolutamente disposta a lasciar perdere la guerra in corso.

Non per una insana sete di sangue, un ossessivo desiderio di vendetta o un frenetico desiderio di combattere.

Lei vuole compiacere Queen Chrysalis, nel suo sogno di terminare celermente il conflitto che sconvolge le due nazioni. Come con me era bendisposta a studiare decine di libri nell'arco di un fine settimana, ora lei è disposta anche a sacrificarsi per i sogni della sua regina.

A questo pensiero rimango indecisa se lodare la sua fede incrollabile nel propri ideali, o preoccuparmi di a cosa questa devozione abbia portato, ma la sua conclusione mi fa vacillare verso la seconda ipotesi.

Le do il benvenuto nella Divisione Sparkle, Sindaco Celestia.”


Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Il Dovere Di Una Principessa ***


Flashpoint – Princess Celestia

CAPITOLO 6: Il Dovere Di Una Principessa


Follia. È pura follia!

Cosa?” chiedo, talmente sorpresa da tramutare questa domanda in un gridolino.

Hai sentito benissimo.” mi risponde Twilight con sufficienza, dandomi le spalle mentre resta a studiare il diorama avanti a lei come alla ricerca di qualcosa.

Rimango a guardarla a bocca aperta, incapace di pensare a cosa dirle. Avevo ormai compreso quanto lei fosse determinata, ma gli ultimi eventi sono riusciti a sorprendermi lo stesso.

Ma non ti preoccupare.” prosegue dopo poco Twilight. Nonostante le sue parole seguenti, non riesco affatto a tranquillizzarmi “La Divisione Sparkle non è diventata l'élite dell'élite di Equestria arruolando ogni pony che entrava nella mia tenda. Starai nelle retrovie a dare supporto, mentre i miei soldati faranno il resto.”

A quelle parole ricordo, come un brutto sogno, quanto l'attacco finale delle forze di Twilight contro la capitale dell'Arabia Sellata sia prossimo.

Tu resterai con me?” le domando subito, sperando che la giovane unicorno non metta a rischio la sua vita, quando il fato di Equestria dipende dal fatto che lei attivi di nuovo gli Elementi dell'Armonia.

Twilight torna a guardarmi, questa volta fulminandomi con lo sguardo “Mai!” ringhia, a denti stretti “Sono più di dieci anni che questa guerra va avanti. Ha una singola idea di quanti soldati, di quanti compagni, siano caduti per arrivare a questo giorno?”

Tra di noi cala il silenzio. Nei suoi occhi vedo nitidamente un ardore che mi spaventa.

Ogni metro... ogni metro che abbiamo conquistato fino ad oggi, è stato preso con il sangue di soldati, soldati di Equestria! Pony, pegasi, unicorni e mutanti, sono caduti perché potessimo farla finita. Ho intenzione di onorare il sacrificio di ognuno di loro impegnandomi non solo nella mia tenda, ma anche nella prima linea, dando a tutti i miei soldati l'esempio che hanno bisogno per essere migliori di quanto siano. Questo significa essere il Gran Generale di Equestria!”

Twilight parla scandendo bene ogni parola, come se stesse recitando il discorso per incoraggiare le sue truppe. Sarà anche più dotata dal punto di vista fisico rispetto all'unicorno che conoscevo, ma comunque arriva con la testa al mio petto. Nonostante la differenza di altezze tra noi, lei con il suo sguardo riesce a farmi sentire piccola, di fronte al suo senso del dovere.

Nessuna tra noi parla. Nonostante la soggezione del suo sguardo, lo ricambio con tutta la mia determinazione. Ho preso un voto più di mille anni fa, un impegno che mi sarei sempre impegnata a difendere Equestria da qualsiasi minaccia. E anche se quella che sto vivendo adesso è una situazione che non mi sarei mai aspettata, non romperò quel voto.

Il mio sguardo è sufficiente per far confessare a Twilight, con un filo di voce “E poi... il Campione dell'Arabia Sellata è oltre quelle mura. E lui è mio!”

Deglutisco, ascoltando la ferocia con cui quelle parole vengono pronunciate. Una durezza che potrebbe impressionare persino il colossale Iron Will.

Twilight...” sussurro, agitando lentamente il capo.

Purtroppo la mia studentessa mi interrompe prima che possa pronunciare una sola sillaba di più.

Tenente Trixie!” strilla, arretrando di un paio di passi e staccando lo sguardo dal mio.

A quelle parole, nel giro di pochi secondi, fa il suo ingresso nella tenda l'omonimo unicorno. Tuttavia, vedendola per la prima volta, sembra che nemmeno lei si sia salvata dalle modifiche che il maleficio di Discord sembra aver provocato.

La criniera dell'unicorno azzurro ha il ciuffo davanti al muso tagliato di netto poco oltre la fronte, ridotto a poco più di una frangia. Le vesti da maga sono scomparse per lasciare posto a degli spallacci in tessuto rigido viola dai bordi dorati con diverse strisce lilla che le passano lungo il dorso fino a superare la groppa.

Ma più delle vesti, il suo cambiamento si vede negli occhi.

Nel suo sguardo è completamente estinto l'ego che la caratterizzava, lasciando lo spazio allo stesso atteggiamento vitreo visto di chiunque altro abbia incontrato finora nell'accampamento.

Ma nessuna di queste modifiche mi colpisce come quando, con sommo orrore, noto una grossa cicatrice sull'anca che le deturpa il Cutie Mark, mascherandolo dietro una lunga spirale.

Mi ha chiamato, Gran Generale?” domanda lei atona, senza reagire alla mia presenza in quella tenda come se nemmeno mi vedesse, benché sia proprio di fronte a lei.

Porta il nuovo arrivato al suo alloggio. Io ho del lavoro da fare, qui.”

Queste sono le nostre parole di commiato con il Gran Generale Sparkle.


Seguo Trixie lungo l'accampamento, indecisa su come iniziare una conversazione con lei: tante sono le mie domande ed è estremamente difficile scegliere da quale cominciare. La giumenta avanti a me, di contro, prosegue con il capo chino. Non mi ha ancora rivolto la parola da quando è entrata nella tenda, nemmeno per avvisarmi di seguirla.

Dopo alcuni momenti di imbarazzante silenzio, passato a studiare come aprire la conversazione, riesco finalmente a decidermi. Rompo così il ghiaccio “Trixie, posso chiederti...”

Non giudichi il Gran Generale da quello che ha visto.” mi interrompe lei, senza guardami ma interpretando abilmente il mio pensiero “Lei sarà venuta qui per evitare che si combatta. È molto nobile da parte sua. Ma il Gran Generale ha visto cosa questa guerra portava e ha dedicato la sua vita a combattere perché tutto questo finisca. Non è nobile anche questo?”

Non ribattei a quelle parole. Trixie stava proponendo una chiave di lettura che pareva quasi voler giustificare il suo modo di agire. Ciò, più che spingermi a riflettere, mi sorprende: di tutti i pony di Equestria, non mi sarei mai aspettata di sentire proprio Trixie Lulamoon prendere le difese di Twilight.

Lei vuole solo che questa guerra finisca presto.Vuole questo e la sua vendetta.” prosegue in ogni caso lei, in maniera piuttosto flemmatica nonostante il contenuto delle sue parole “Il Campione dell'Arabia Sellata è lo stesso pony che ha quasi ucciso suo fratello. Riserva il suo incantesimo finale per lui.”

Incantesimo finale?” ripeto, non capendo

Nessuno sa cosa sia di preciso. Pare lo abbia provato solamente in un paio di occasioni per perfezionarlo, ma nessuno dei suoi nemici è stato in grado di dire cosa sia successo dopo e il Gran Generale non ha mai confermato nessuna voce. Si sa solo che esiste ed è il colpo che si riserva da quando è diventata Gran Generale per quando sfiderà il Campione dell'Arabia Sellata.”

Non è sicuramente un comportamento che approvo, ma quella difesa così spontanea per un pony come la Twilight di questo mondo da parte di colei che dovrebbe essere la sua più grande rivale mi incuriosisce. Per molti versi si tratterebbe di un rapporto simile al mio con Queen Chrysalis.

Quali sono invece i tuoi rapporti con Twilight?” domando allora, pur cambiando radicalmente argomento.

Senza scomporsi, la giumenta risponde “Ho incontrato il Gran Generale diversi anni fa, quando ancora giravo per il regno di Equestria facendo spettacoli in piazza.” comincia a raccontare “La Grande e Potente Trixie, così mi facevo chiamare.” sottolinea, fermandosi un istante per mettersi in posa con uno zoccolo e lo sguardo verso l'alto, con un'espressione raggiante in volto. Quel titolo sembra che le riporti alla mente bei ricordi.

Tuttavia, così come quell'espressione è apparsa, cambia ancora più rapidamente. L'unicorno torna con gli zoccoli a terra e aggiunge “Poi lei mi fece notare che la mia grandezza era nella media e, dopo un incontro di magia, che non ero nemmeno così Potente quanto affermavo di essere.” la sua voce, da sognante, piega verso una nota molto più malinconica. Evidentemente l'umiliazione ricevuta deve averle fatto male.

E il tuo Cutie Mark...” propongo, ipotizzando così da dove arrivi quella cicatrice.

Lei reagisce impulsivamente andandosi a coprire la cicatrice con la coda “No... il Gran Generale mi sconfisse in duello, ma non oserebbe mai fare qualcosa di simile. È stato un soldato dell'Arabia Sellata: per loro, noi di Equestria portiamo soltanto violenza e tirannia perciò sono molto agguerriti quando combattono. Questo colpo era diretto alla mia testa, l'ho schivato per un pelo.”

Sebbene la confessione di Trixie mi faccia rabbrividire, la citazione sui pessimi rapporti tra il regno di Equestria e il sultanato dell'Arabia Sellata mi fa ricordare quanto abbia letto nel libro sulla storia di questo regno, distorto dalla magia di Discord. Così, anche per distrarre l'unicorno da ricordi così funerei, ne approfitto per approfondire un particolare che mi è sempre sfuggito “Per quale ragione temono tanto Queen Chrysalis ed Equestria? Ti è mai parso un regno tirannico?”

No, niente affatto!” esclama prontamente Trixie, prima di spiegare “C'è stato qualcosa... qualcosa tra Re Sombra e Queen Chrysalis, che tutti ignoriamo. È questo mistero che ha portato alla guerra.”

Altre verità nascoste, dunque. Proprio quello di cui ho bisogno, adesso che sto camminando a tentoni nel buio. Cionondimeno, può essere utile sentire “Spiegati meglio, per favore”

Te l'ho detto, si ignorano i particolari.” mi ripete lei, agitando il capo sconsolata “È più una leggenda che si narra, soltanto la convinzione in merito che sfoggiano i soldati dell'Arabia Sellata ha impedito che cadesse nel dimenticatoio.”

Rammento le parole che avevo letto sul libro di storia. Forse riguarda anche il motivo per cui ci sono poche informazioni inerenti quel periodo “Di cosa si tratta?” insisto

Trixie si guarda un poco intorno, come se quello non fosse un argomento di cui si possa discutere liberamente, ma alla fine svuota il sacco parlandone normalmente “Si dice che Re Sombra, al culmine della guerra tra l'Impero di Cristallo ed Equestria, abbia risvegliato un potere sconosciuto. Un potere così terribile che ha costretto Queen Chrysalis a esiliare l'Impero di Cristallo e il sultano dell'Arabia Sellata, così come il suo popolo, è convinto che si tratti di qualche potente incantesimo e vorrebbe riportarlo alla luce. Allo stesso tempo, forte di questa leggenda, accusa la nostra regina di non aver voluto permettere ai pony di cristallo di usare questa nuova magia perché temeva che avrebbe potuto surclassare la sua.” terminato di raccontarmi quei fatti, l'unicorno esprime nuovamente il suo scetticismo “Ma, come ti ho già detto, sono solo leggende.”

Non sembri dare molto affidamento a questo mito.” noto a voce alta, basandomi sul tono con cui lei mi ha raccontato tutto questo.

È così. Tutto quello che sappiamo è che Queen Chrysalis ha fatto sparire l'intero Impero di Cristallo e che nel giro di un decennio è scoppiato il conflitto tra Equestria e l'Arabia Sellata. Conflitto che è durato per altrettanto, purtroppo!”

Faccio un rapido conto. Non solo ho diverse domande su Discord, da come abbia fatto a liberarsi dalla sua prigione al disegno che segue per modificare Equestria in questo modo, numerosi dubbi sull'atteggiamento eccessivamente composto di Twilight, il collegamento che c'è tra Rarity e Queen Chrysalis, il perché quest'ultima tenga sempre un occhio puntato su di me... ora si è aggiunto alla lista questo mistero su cosa Re Sombra possa avere scoperto.

Trixie è scettica al riguardo, ma il mio istinto e le mie reminiscenze su Re Sombra suggeriscono che invece qualcosa sotto deve esserci.

Sospiro, mentre penso con un certo disappunto che per ogni passo in avanti che compio nella ricerca di un modo per riportare Equestria al suo status originale sembra che ne ne compia due indietro.

I miei pensieri vengono interrotti dalle parole di Trixie, la quale fa per riprendere il cammino concludendo “In ogni caso, da quando ho avuto questa cicatrice, il Gran Generale mi ha rilegata come Addetta all'Armeria. Credo che a questi punti nemmeno si fidi più di me.”

Il tono via via sempre più depresso dell'unicorno mi colpisce. È per me la goccia che fa traboccare il vaso.

La fermo poggiandole uno zoccolo sulla spalla, accompagnando quel gesto con un invito “Fermati. Voglio fare un'ultima cosa.”

Trixie si gira nuovamente verso di me, fissandomi incuriosita chiedendosi cosa abbia intenzione di fare.

Io, lentamente, avvicino il corno alla cicatrice fino a toccarlo con la punta.

Non appena avviene il contatto, la vecchia ferita si illumina di un tenue alone giallo e i lembi della carne dell'incantatrice si allungano fino a restituire al suo fianco l'aspetto originale.

L'unicorno, a quella vista, sgrana gli occhi e guarda il suo Cutie Mark come se lo avesse appena ricevuto balbettando “Io... io...”

Sorrido alla sua sorpresa “È il minimo che possa fare.” quando poi i nostri sguardi si incrociano di nuovo e io le carezzo la testa con lo zoccolo come se fosse mia figlia, aggiungendo “Forse la tua grandezza fisica sarà davvero nella media e la tua potenza non di alto livello, ma ascolta attentamente quello che sto per dirti: la grandezza di un pony non si misura dalla forza che possiede. Non è questione dell'esercito che guida, di quante e quali magie sia in grado di compiere, oppure quali avventure abbia vissuto. La forza di un pony si misura dalla forza del suo cuore e nient'altro. E, fidati, da quello che ti ho visto fare e dire fino ad adesso... tu ne hai da vendere.”

Trixie ancora non reagisce, ma noto che le si stanno inumidendo gli occhi.

Anche in mezzo a tutto questo, dopo tutto quello che hai passato, puoi ancora essere La Grande Trixie, se soltanto lo vuoi.”

Io...” ripete ancora lei, con gli occhi lucidi, prima di abbracciarmi aggrappandosi alla radice del collo, cingendolo con le zampe anteriori “Grazie, Sindaco Celestia!” mi sussurra, quasi singhiozzando.

Chiamami solo Celestia.” mi raccomando allora con un tono dolce, ricambiando il gesto con una zampa.

Quella felicità ritrovata espressa dall'unicorno riesce a farmi dimenticare tutto l'orrore che ho intorno a me.

Ed è allora che ho l'illuminazione.

Il vero motivo per cui Queen Chrysalis mi ha spedita quaggiù.

Quella vecchia paraspiritella!” esclamo, quasi involontariamente, mentre realizzo tutto questo, sgranando gli occhi per la sorpresa.

Non c'è mai stata alcuna possibilità di convincere Twilight Sparkle di tornare a Canterlot prima della fine del conflitto, questo la regina lo sapeva fin dall'inizio. Però conosce perfettamente anche l'orrore che si sta scatenando lì intorno e vuole il mio aiuto!

Scusi?” chiede Trixie, staccandosi dall'abbraccio, confusa dalle mie parole e facendomi tornare al presente.

Oh, nulla, nulla... pensavo ad alta voce.” cerco di giustificarmi, prima di cambiare argomento “Comunque dammi del tu. Posso farti qualche domanda su questo accampamento, ora?”

Be'... immagino di sì. Dopo quello che mi hai fatto, la Grande e Ben Informata Trixie ti darà ogni informazione di cui hai bisogno!” esclama lei, mettendosi in posizione rampante e alzando uno zoccolo al cielo come se stesse compiendo un giuramento sacro. Pare aver ritrovato il suo ego, il che mi solleva.

A volte basta trovare le parole giuste per sollevare il morale di una persona. Non è sempre semplice, ma non esiste tentativo che non valga la pena compiere.

Avrei bisogno che tu mi mostrassi l'infermeria... e mi elencassi quali sono i problemi che affliggono i singoli soldati qui al campo. Qualunque problema, da un compagno perso ad uno zoccolo scheggiato. Nessuna eccezione.”

Annuendo alle mie parole, Trixie torna a terra e mi precede nel cammino, dirigendosi verso la tenda da campo dove si trovano i feriti e anche Rarity.

Forse non ho con me l'appoggio degli Elementi dell'Armonia come lo avevo in passato con mia sorella, ma posso ancora portare della gioia tra i popoli di Equestria.

Posso, perché sono una principessa.

E rendere felici i miei sudditi è un dovere che non posso mai scordare, o venire meno.


Arriviamo in infermeria e la situazione è esattamente come temevo.

Una lunga distesa di pony e mutanti, uno di fianco all'altro, fasciati e doloranti, si allunga davanti a noi. Nei lettini, i dottori galoppano a perdifiato da un paziente all'altro, agendo in maniera frenetica ogni volta che qualcuno di loro da segni di peggioramento.

L'odore di sudore, misto a sangue rappreso e rifiuti, riempie l'aria pungendo le narici ed inumidendo gli occhi, mentre il suono dei lamenti dei feriti e il rantolo dei casi più gravi fornisce un infernale sottofondo mentre ci muoviamo tra i letti, alla ricerca di Rarity.

Questo è tutto ciò che porta una guerra, nient'altro.

In ogni caso, quando troviamo finalmente l'unicorno bianco, la troviamo sdraiata su uno dei lettini intenta a dialogare con Spike. Quest'ultimo è talmente rosso sulle guance che nemmeno con della vernice potrebbe raggiungere una simile intensità di colore.

Anche Trixie sembra notarlo e si avvicina a loro due chiedendo “La Grande e Sorpresa Trixie chiede: Spike, non dovresti essere con il Gran Generale Sparkle?”

Spike, non appena sente la domanda, comincia a balbettare “Be', ecco, io... uhm...”

La sua incapacità nel continuare, mista al rapporto che c'è tra lui e Rarity nella Equestria dove sono la principessa, non lascia spazio a grandi dubbi. Sorrido pensando a come certe cose non cambino mai, Discord o non Discord.

Cuore d'Oro si è pur sempre introdotta di nascosto nella tenda del Gran Generale... se il Luogotenente è incaricato della sua sicurezza, il minimo che può fare è assicurarsi delle intenzioni dell'unicorno.” rispondo al posto di Spike, volendolo aiutare a tirarsi fuori da quella situazione imbarazzante.

Immediatamente il drago coglie la palla al balzo annuendo fortemente con il capo “Sì! Sì! È esattamente quello che stavo facendo.” ripete freneticamente.

Dopo essersi giustificato un numero di volte appena sufficiente perché noi presenti riusciamo a distinguere cosa stia realmente dicendo, Spike pare finalmente ricomporsi per andare ad aggiungere con un tono formale finto come un serpente zoppo “Comunque, la celestiale creatur... ehm... l'unicorno Rarity non è pericoloso, posso lasciarlo a voi, Sindaco Celestia.”

Mentre parla, Spike gonfia il petto e fa la voce grossa. Evidentemente vuole darsi un tono, ma purtroppo per lui quello che ottiene è sembrare ancora più cucciolone di quanto già non sembri nelle dimensioni ridotte in cui lo ricordo. A quanto pare il suo aspetto più massiccio e la spada che tiene stretta nell'artiglio non gli servono molto.

Vedo Rarity sorridermi, sotto allo spesso strato di bende e cerotti che l'avvolge.

Ammicco verso di lei prima di rivolgermi a entrambi i membri della Divisione Sparkle con me in quel momento “Vorrei chiedervi una cosa... che tipo di magia usa il Gran Generale? Non ho mai visto nulla di simile...”

Ne' mai lo vedrai!” esclama Spike, questa volta entusiasta almeno quanto Trixie quando le ho ripristinato il suo Cutie Mark “Il Gran Generale possiede una grande dote per la magia, seconda forse solo a Queen Chrysalis stessa. Tuttavia si tratta di un enorme potere ed è difficile gestirlo tutto, così lei ne usa gran parte per controllare quei fasci di magia che hai visto nello scontro con Rarity, o Cuore d'Oro che dir si voglia. Hanno lo stesso principio di base di qualunque raggio che tu vedrai sparare da qualunque unicorno, solo che lei, oltre a poterne evocare quanti ne vuole contemporaneamente, riesce a immettere in questi abbastanza potere da poterli anche gestire nella maniera che preferisce, indirizzando i raggi a seconda della sua volontà o creando uno dei ventuno incantesimi che ha inventato, chiamati Gli Arcani.”

Ascolto la spiegazione del drago con interesse. Anche se può avere una personalità molto diversa da quella che conoscevo, Twilight Sparkle resta sempre una incantatrice estremamente portata.

Ventuno?” ripeto tuttavia, incuriosita di sapere più nel dettaglio le nuove abilità apprese dall'unicorno, purtroppo al posto delle nozioni sull'amicizia.

Esattamente, ventuno più una senza numero. L'arcano numero sedici, quello che ha usato contro Rarity, è denominato La Torre.” prosegue Spike mantenendo un tono eccitato “Si tratta di una forma in cui lei alza ben ventiquattro raggi di magia perpendicolari al terreno, prima che altrettanti paralleli alla superficie si uniscano secondo il disegno ideato dal Gran Generale. Visto dall'alto, questo incantesimo assume la forma del suo Cutie Mark, e il simbolo della nostra Divisione. In ogni caso, una volta assunta la forma ed imprigionato il suo avversario, da ogni giunzione parte un altro raggio che colpisce il malcapitato. Il risultato, naturalmente, è devastante: è un po' come se più di cinquecento raggi magici lo colpissero simultaneamente.”

Quell'unicorno è resistito a La Torre?” domanda Trixie, con un tono che fa sembrare quella domanda involontaria e fissando Rarity come se lei non la potesse vedere ne' sentire.

Condizione che la stilista le fa presto notare “Guarda che io sono ancora qui!”

Tsk, la Grande e Accorta Trixie sa che sei qui, mica è cieca o sorda!” esclama in risposta l'addetta all'armeria, agitando uno zoccolo con sufficienza. Pare proprio che la sua mancanza di fiducia fosse dovuta in gran parte alla fine che aveva fatto il suo Cutie Mark. Mi domando se altri pony stanno patendo lo stesso destino.

Qualunque sia la risposta, cambio ancora argomento: c'è un altro punto che mi preme di più sapere e la mia condizioni mi impedisce di tergiversare “Posso farti una domanda personale, Luogotenente Spike?”

Il drago, sentendosi chiamare così, inizia nuovamente a gongolare mentre risponde “Ma certo, Sindaco Celestia, qualunque cosa desidera!”

Come vi siete conosciuti tu e il Gran Generale?” tendo ad ipotizzare che, se la realtà è differente da come la ricordo io, Spike non deve aver conosciuto Twilight all'accademia per unicorni dotati come invece ricordo.

Il dire del drago, infatti, mi da ragione “Vede, dopo il Massacro dei Draghi che c'è stato tempo fa, molti di noi vivono rintanati nelle lande più distanti possibile dalla civiltà, ma ogni tanto anche a noi prende fame e ci muoviamo verso il centro di Equestria per mettere qualcosa sotto ai denti. Nel mio caso specifico, stavo cercando di prendere un paio di gemme, quando sono stato aggredito da dei Cani Stana- Diamanti. Questi stavano per conciarmi male, ero appena un cucciolo e non ero molto bravo a difendermi, ma il Gran Generale intervenne e mi salvò la vita schiacciando i cani.”

Detto questo, Spike si da un veloce colpetto con la zampa libera sul ventre, emettendo così una piccola fiammella verde dalla bocca. Da questa si genera un foglietto, delle dimensioni di un biglietto da visita, che viene preso al volo dal diretto interessato perché poi me lo mostri “E, come prevede il mio Codice d'onore Dragonesco, ciò mi ha messo in debito con lei. In altre parole, lei mi ha salvato la vita e così io la devo a lei. Solo che per esserle d'aiuto dovevo essere in grado di aiutarla anche in battaglia, così mi ha fatto un incantesimo perché fossi grande, e sopratutto forte, quanto un drago adolescente.” conclude il drago, sfoggiando poi il suo fisico facendo particolare attenzione perché Rarity potesse notarlo meglio di chiunque altro nella tenda.

Difficile per me soffocare una risata divertita.

In ogni caso, ascoltato anche questo, ritorno al motivo per cui sono qui e domando “Tutti i feriti della Divisione... sono raccolti qui?”

Esattamente. Non è un bello scenario, ma i pony dell'Arabia Sellata combattono come dei dannati del Tartaro e non si fermeranno mai fino a che non uno di noi non cadrà.” conferma Trixie, mentre Spike da fuoco al foglietto con una nuova fiammata, facendolo sparire.

A quelle parole annuisco con il capo e spalanco le ali.

State indietro.” invito a tutti quelli intorno a me, mentre mi preparo ad alzarmi in volo per lo spazio che mi consente la tenda.

Che intenzioni hai?” mi chiede allora Spike, incuriosito

Userò le mie capacità per aiutarvi. Twilight Sparkle mi ha nominato membro della vostra divisione e voglio rendervi questo inferno più sopportabile.” spiego, attendendo ancora prima di iniziare ad alzarmi in volo.

E che intendi fare?” domanda ancora il drago

Sai cosa significa il mio Cutie Mark?” chiedo, alludendo al sole stampato sul mio fianco

Un sole? Credevo significasse la tua personalità solare e... gasp!” sobbalza Spike, interrompendo il suo discorso a metà. Reazione comprensibile, visto che sottintende un particolare che stona clamorosamente con quello che dovrebbe essere la realtà.

Come fai a sapere della mia personalità? Non è la prima volta che ci vediamo?” chiedo al luogotenente. In effetti nulla ha fatto intendere che ci siamo mai visti prima. Anche nei miei ricordi con Twilight al Gran Galà, lei e Spike non si erano ancora incontrati, perciò la loro unione deve essere seguente alla cessazione dei rapporti tra me e il Gran Generale.

Ehm...” mormora ancora il drago, facendo per andarsene “Non me ne ha mai parlato il Gran Generale, questo è certo... ora, se mi volete scusare, ho dei doveri da compiere... lì... molto lontano... dall'altra parte dell'accampamento!” esclama infine, muovendosi verso l'esterno con un passo che somiglia di più ad una fuga.

Rimasti soli, lascio questo episodio alle spalle, benché il fatto che Twilight parli di me a Spike mi ponga altri dubbi. In questo momento ho bisogno di essere concentrata e mi sforzo di liberare la mente.

Grazie al mio cutie mark, ho abilità che vanno oltre il semplice far spuntare il sole da sola, piuttosto che richiedere l'intervento di più unicorni. Mi alzo in volo, forse non supero il metro di altezza, ma per l'incantesimo che ho intenzione di lanciare è più che sufficiente.

In breve, una forte luce nasce intorno a me e comincia ad espandersi avvolgendo tutta la tenda, accecando per un istante i presenti prima di ritirarsi dopo un paio di secondi. Quando tutti riescono a riprendere la vista, si accorgono che le loro ferite sono scomparse.

Osservo i medici fissare increduli i valori di molti pony e mutanti attorno a loro che fino ad un attimo prima erano in stato semi- vegetativo riaprire gli occhi e muoversi increduli. Anche Rarity la osservo cominciare a levarsi le bende con l'ausilio di zoccoli e magia.

Sorprendente!” esclama Trixie, non appena torno con gli zoccoli per terra.

Mi volto verso di lei continuando a sorridere “Ora va e avvisa tutti, pony o mutanti che siano, che sta per sorgere un nuovo sole su questo accampamento. Basta malinconia, è ora di risollevare il morale delle nostre truppe.”

Come termino il mio discorso, Trixie porta uno zoccolo sulla fronte esclamando “La Grande e Attenta Trixie riferirà!” prima di andarsene.

Rimaniamo perciò solo io e Rarity, quest'ultima che commenta la scena appena svolta con tono sarcastico “Tesoro, così facendo mi fai sentire l'ultima ruota del carro!”

Mi volto verso di lei ridendo alla sua battuta “Come stai?” le chiedo infine.

Qualsiasi cosa tu abbia fatto, molto meglio.” risponde lei, levandosi altre bene “Te lo avevo detto che Twilight Sparkle è pericolosa!”

Annuisco con il capo, ricordando quando mi avvisò prima che tutto questo accadesse, e le confido “Non dovresti però tornare subito nei panni di Cuore d'Oro. Anche se ti ho curata con la magia hai comunque bisogno di riposo.”

Tranquilla, con quello che rimane della mia divisa sono fortunata se riesco a confezionarci un paio di marionette!” risponde lei “È che le bende sono un po' fuori moda. Un po' tanto!”

Questo suo repentino cambio di atteggiamento è per me l'occasione giusta per approfondire una questione ancora in sospeso “Perché adesso ti atteggi così? Che fine ha fatto Cuore d'Oro?”

Be'...” è la semplicistica risposta di Rarity, accompagnata facendo spallucce e parlando con la voce cavernosa che le ho sentito usare fino a che non è stata smascherata “Nei panni di Cuore d'Oro mantengo un atteggiamento molto diverso per non destare sospetti. È una regola fondamentale per chi ha una doppia identità come me.”

Annuisco con il capo senza aggiungere niente. In fondo è la verità.

Il mio silenzio è l'occasione perfetta per Rarity di continuare, mentre con il corno comincia a legare le bende per fare chissà cosa e tornando a parlare con il suo tono di voce naturale “Comunque sia, la mia identità segreta è saltata. Twilight ha poco rispetto per i pony in maschera, eh?”

Ridacchio a quella battuta e ricambio chiedendo “Posso sapere allora la tua storia?”

Rarity reagisce inizialmente distogliendo lo sguardo e confessando con un filo di voce “Temevo che me lo avresti chiesto, prima o dopo.”

È piuttosto naturale, se ci pensi.” rispondo alle sue parole. Passa solo un secondo prima che ricordi come lei non può assolutamente sapere com'è il suo alter ego nella Equestria alternativa, perciò mi affretto a confessarle “Sai, da dove vengo io tu non sei troppo diversa dalla stilista del Carousel Boutique.”

In questo modo attiro la sua attenzione “Non combatto in maschera, dunque?”

No. Creerai il costume di Cuore d'Oro, ma a quanto mi è stato riferito detesti sporcarti gli zoccoli e perciò non lo indosserai mai.”

Curioso... il costume è progettato apposta perché eviti di sporcarmi.” nota lei, ricordando che il suo travestimento in effetti cela ogni centimetro del manto “E chi metterà allora la maschera e il mantello?”

Delle tue amiche.” taglio corto “Adesso è una faccenda lunga da spiegare... perché non vuoi raccontarmi la tua storia?”

Rassegnandosi a non poter ottenere altre informazioni al momento, sensazione che in questi giorni ho imparato a conoscere anche troppo bene, l'unicorno sospira prima di raccontarmi “Alcuni anni fa mi aggiravo per le colline intorno a Ponyville cercando delle gemme con cui creare un abito... avrai notato che il mio Cutie Mark riguarda comunque lo stile! In ogni caso, dopo aver trovato un paio di giacimenti venni aggredita da uno dei pochi draghi sopravvissuti al Massacro, in cerca di cibo proprio in quella zona. Avrei fatto davvero una brutta fine, se non fosse stato per lei.”

Lei chi?”

Queen Chrysalis.” mi risponde, mentre fa fluttuare per aria un bambolotto di pony fatto con le bende che prima l'avvolgevano “Non so le ragioni per cui si trovava lì, so che ogni tanto le piace allontanarsi dalla vita di corte e concedersi qualche minuto per stare con i suoi pensieri lasciando un altro mutante di cui si fida al suo posto. Magari in quel momento si trovava lì per caso. Fatto sta che sbaragliò in un istante quel rettile, costringendolo ad andarsene e salvandomi così la vita. Da allora non desiderai altro che sdebitarmi con lei e la regina mi affidò la missione di farti da guardia nel corpo, lasciandomi allenare con le sue guardie e fornendomi i mezzi per adempire allo scopo, pur restando nell'ombra. Non è troppo diverso da quello che è accaduto a Spike, se ci pensi...”

Perché Queen Chrysalis vuole che tu resti come mia guardia del corpo?” chiedo comunque, non volendo approfondire il rapporto che si sta instaurando tra lei e il draghetto.

Alla mia domanda, Rarity agita lentamente il capo “Non ne ho idea. Ho provato a chiederglielo e ad informarmi negli archivi a Canterlot, ma non ho mai trovato una sola traccia che possa fornire una risposta. E, fidati, sono brava ad ottenere le informazioni di cui ho bisogno!”

A quanto pare il perché la regina mi tenga in alta considerazione è destinato a restare un mistero fino a che lei non deciderà altrimenti. Sempre legata all'identità segreta ci sono ancora un paio di dettagli che voglio scoprire

Quanti sanno di Cuore d'Oro a Ponyville?”

Tutti mi conoscono a Ponyville, per loro sono una specie di protettrice. Pochi sanno che sono lì per guardare le spalle a te... tu sei l'ultima ad averlo scoperto mentre prima lo sapeva soltanto Fluttershy, la quale si è presentata un giorno da me al Carousel Boutique chiedendomi come mai andassi in giro di notte mascherata, e credo Pinkie Pie mi abbia vista in un paio di occasioni mentre saltavo sui tetti vicino al municipio. Ma Fluttershy sa tenere un segreto mentre Pinkie Pie è pazza, di rado le si da retta.” mi racconta.

Se i fatti stanno davvero così, Queen Chrysalis deve avere addestrato davvero bene Rarity... il che acuisce il mistero che grava attorno al perché tenga così tanto a me.

In ogni caso, c'è un altro particolare che comincia ad incuriosirmi “Cos'è questo Massacro dei Draghi di cui vi sento parlare spesso?”

Ogni tanto dimentico la tua situazione...” sospira la giumenta, agitando sconsolata il capo prima di spiegarmi “Prima che scoppiasse la guerra tra Equestria e l'Impero di Cristallo, Re Sombra temeva che presto noi saremmo riusciti a stringere dei patti anche con i draghi, ingigantendo così il nostro potere. Perciò egli eseguì un genocidio per evitare il problema sul nascere. La corte di allora cercò di aiutarli ad evitare l'estinzione, ma loro rifiutarono ogni genere di aiuto. Preferirono correre il rischio dell'estinzione, piuttosto che accettare l'aiuto dei pony.”

Annuisco con il capo, mentre un altro degli orrori avvenuti in questi anni mi viene narrato. Più tempo passa e più capisco la portata del sacrificio che Queen Chrysalis vuole compiere.

I miei pensieri vengono tuttavia interrotti da una voce alle nostre spalle “Tsk... siete bravi, voi di Equestria, ad additare gli altri!”

Mi volto e vedo, incatenato con gli zoccoli al letto, un pony dalla fisionomia diversa rispetto a quella di qualunque altro pony conosca: possiede un fisico più slanciato e dei lineamenti più pronunciati rispetto a quelli di un pony di Equestria. L'accento, infine, mi da la conferma di chi ho davanti a me: si tratta di un soldato dell'Arabia Sellata. Evidentemente deve essere stato catturato e lasciato in infermeria a guarire dalle ferite. O forse si trova qui dopo un interrogatorio: da quello che ho visto finora, non trovo motivo per evitare di pensare ogni volta al peggio.

Scusami?” chiedo a lui, avvicinandomi sebbene possa sentire lo sguardo contrariato di Rarity rivolto verso di me. Non deve approvare rapporti con il nemico, ma in fondo cosa può temere da uno stallone incatenato come una bestia?

Stavo dicendo...” ripete il soldato “Che siete proprio bravi voi pony ad additare gli altri quando c'è da dare la colpa a qualcuno!”

Comprendo il suo stato d'animo e reagisco parlandogli pacatamente, anticipando l'improperio che invece Rarity vorrebbe lanciargli “Perché dici questo?”

Perché è la verità!” esclama il soldato, adirato “La vostra alleanza con i mutanti vi ha reso più pericolosi di quanto vogliate ammettere e giocate sul vostro nuovo strapotere per spadroneggiare su tutto il mondo conosciuto!”

Chi ti ha detto che noi cerchiamo la gloria?” chiedo ancora, sedendomi per terra accanto a lui.

Il nostro sultano. Egli sa che l'esilio che Queen Chrysalis ha imposto all'Impero di Cristallo nasconde una verità oscura: la vostra stessa regina non lo ha mai negato! Quello che Re Sombra potrebbe aver scoperto avrebbe potuto anche cambiare la storia, ma la vostra regina non lo ha mai voluto far divagare!” continua ad esclamare il prigioniero, sputando sentenze a non finire e senza mai staccare il suo sguardo da me, come se mi vedesse una sorta di riflesso di quello che il suo nemico, Queen Chrysalis, rappresenta.

Perché ciò vi colpisce dal vivo? L'Arabia Sellata non era alleata a quei tempi con i pony di cristallo!” gli faccio notare io, ignorando la mia condizione attuale ai suoi occhi, ma cercando di far ragionare il prigioniero. Ai miei occhi lui non è altro che un ennesimo pony con un disperato bisogno di aiuto.

Se quell'incantesimo poteva portare ordine nell'equilibrio militare tra le nostre nazioni? Che dovevamo fare, aspettare che ci invadeste?” domanda lui. Dal tono di voce usato mi lascia credere che sia a corto di argomenti.

Potevate lasciarci stare.” gli rispondo, mantenendo un tono pacato e un atteggiamento tranquillo. Questo modo di agire lo lascia il soldato senza parole.

Approfittando di questa sua indecisione, che sembra condividere anche Rarity poiché non la sento fiatare, aggiungo “Non sapete cosa Re Sombra possa aver trovato perché Queen Chrysalis bandisse lui e tutto l'Impero di Cristallo. Per quanto possiamo saperne, potrebbe aver risvegliato un antico orrore per vincere la guerra: è sufficiente vedere la sua storia per capire che non era affatto un sovrano magnanimo. Voglio dire, il Massacro dei Draghi ti sembra una mossa sensata per portare equilibrio?”

È solo perché voi... voi...” balbetta lui. È palese che non la reputa affatto una buona mossa ordinare il genocidio di una intera specie, ma non vuole ammetterlo unicamente perché troppo orgoglioso per dare ragione a me, al suo nemico.

Noi non abbiamo fatto proprio niente!” lo interrompo dunque “Se poi avevate così tanta paura che un giorno vi avremmo invaso, perché non avete cercato un accordo pacifico piuttosto che iniziare subito una guerra? E su quali basi avremmo dovuto farlo, poi? E anche se ce ne fossero, giustificherebbero la vostra perseveranza in questo conflitto? Una scoperta che viene celata vale la vita di tutti coloro che sono stati massacrati o mutilati in questi anni? Tutto questo ne valeva la pena?

Una domanda dopo l'altra, il mio tono diventa sempre più autoritario e alla fine, quasi senza accorgermene, mi ritrovo ad usare la voce reale di Canterlot. Non c'era solo mia sorella quando era norma usarla.

Il soldato, incalzato dalle mie domande, si ammutolisce completamente e distoglie lo sguardo da me.

Senza scompormi, lo libero dalle catene usando la magia “Questa guerra è nata dall'ignoranza. Come qualunque altra guerra. Posso solo gioire del fatto che la sua fine sia vicina.”

Il soldato, sentendo i lucchetti delle catene scattare, rimane sorpreso da questa mia azione e passa subito ad analizzare gli zoccoli finalmente liberi. Dopo averli fissati per qualche istante, sposta lo sguardo su di me.

Restiamo immobili ed in silenzio a guardarci negli occhi per qualche minuto. Non in tutte le discussioni c'è il bisogno di parlare.

Io mi specchio nelle pupille di quel cavallo così come lui nelle mie, leggendo ognuno nell'animo dell'altro le risposte che cerchiamo.

Alla fine, il soldato inclina leggermente gli angoli della bocca formando così un sorriso divertito e, agitando lentamente il capo, si rimette da solo le catene, benché legandosi questa volta soltanto uno zoccolo delle zampe posteriori.

Imprigionatosi nuovamente, si sdraia dandomi le spalle e commentando “Se tutti i pony fossero come te, Celestia, probabilmente tutto questo non sarebbe mai accaduto.”

Sono lusingata di quel complimento e allo stesso tempo compiaciuta dell'arguzia di quel soldato: evidentemente deve aver sentito pronunciare il mio nome durante le discussioni che ho avuto con gli altri in infermeria.

Resta tuttavia un punto che mi sento in dovere di specificare “Ci sono moltissimi pony come me...”

Il Gran Generale, di sicuro, non lo è.” sono le parole di commiato di quel soldato, prima che inizi a russare rumorosamente il secondo successivo. Un invito come un altro perché me ne vada.

Lo accontento con il sorriso sulle labbra e mentre faccio per uscire Rarity mi ferma “Ho da dirti un'ultima cosa.”

Mi fermo a guardarla e una volta che il mio sguardo è rivolto verso di lei, aggiunge “Fino ad ora, avrai capito, non ero molto convinta di quanto dicessi. Voglio dire, una Equestria in pace... nazioni che vanno a braccetto..”

Noto una strana, nuova, luce negli occhi blu dell'unicorno mentre le domando “E ora?”

Ora mi hai convinta. Voglio solo dirti che sono dalla tua parte... Princess Celestia.”


Avanzo lungo la sabbia mentre la luce della luna piena è l'unico mezzo che ho per vedere attraverso il buio.

Ho passato tutta la giornata ad aiutare chiunque me lo chiedesse, prima in infermeria e poi lungo tutto l'accampamento. Trixie mi ha confidato che cominciano a girare voci al mio riguardo che mi paragonano addirittura ad una dea.

Mi lusinga ricevere delle lodi, questo non posso negarlo, ma... c'è qualcosa in quel termine che mi colpisce, un po' come una cattiva sensazione di déjà vu.

Tuttavia non è questo il mio pensiero principale in quegli istanti.

Come dicevo, ho aiutato chiunque... ho soccorso i malati in infermeria, consolato chi aveva difficoltà ad accettare il conflitto, riparato qualcosa di prezioso che qualche soldato aveva perduto o inavvertitamente rotto...

Io e Cuore d'Oro - Rarity siamo arrivate all'accampamento della Divisione Sparkle alle prime luci del mattino, lasciandomi il tempo di riposare gli occhi solo per qualche ora durante il viaggio fino a qui da Canterlot attraverso la bolla creata dall'unicorno. Ora è di nuovo notte fonda e io ho passato l'intera giornata a spostarmi per l'accampamento e a lanciare incantesimi per guarire e riparare oggetti di ogni tipo. Dovrei essere distrutta, ma ci sono ancora impegni troppo importanti da svolgere perché possa ignorarli.

La maggior parte dei soldati di Twilight è a riposarsi in vista dell'ormai imminente attacco alla capitale.

È proprio questo che mi sta levando il sonno.

Troppo male, troppa sofferenza ha già macchiato queste terre perché possa sopportarlo oltre.

Fermo il mio trottare e alzo lo sguardo verso le mura di pietra avanti a me. Alte, piene di torrette e con le catapulte a difesa già posizionate.

La capitale dell'Arabia Sellata, l'ultima roccaforte del sultanato contro la Divisione Sparkle e l'Esercito Regio di Equestria.

Avverto tra le mura la presenza di diversi sigilli contro altrettanti incantesimi. Evidentemente si sono premuniti al massimo anche loro, in vista del conflitto di domani. Ma nessuno di questi sigilli impedisce di volare e diventare invisibile.

La fortuna di poter combinare le due abilità.

Apro le ali e socchiudo gli occhi decisa: nessuno sa che mi trovo qui, proprio perché non mi sono fatta vedere da alcun pony fino ad ora. E solo uno potrà vedermi, non appena riuscirò a trovarlo ed eludere la sua guardia del corpo.

Mi alzo in volo, intenta a superare le mura della capitale.

Vado a convincere il sultano a porre fine al conflitto, prima che altri si facciano male.


Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Neve Nell'Arabia Sellata ***


Flashpoint – Princess Celestia

CAPITOLO 7: Neve Nell'Arabia Sellata


Ho sempre avuto una naturale repulsione per duelli, battaglie e qualunque altra attività che comprenda il confronto fisico tra due o più pony che vada oltre il vecchio zampa di ferro. Gioco al quale, nonostante le apparenze, vado molto bene.

Sogno mio e di mia sorella, per quanto utopico sia, è che un giorno armi e incantesimi offensivi sarebbero potuti essere messi da parte per lasciare il posto ad altro genere di competizioni, motivo per cui nonostante le grandi opportunità nate dal fatto di essere alicorni ho favorito lo studio della storia, delle arti e della diplomazia.

Ma questo è un sogno quasi irrealizzabile già nella Equestria da cui provengo, figuriamoci in quella martoriata dai conflitti in cui mi trovo ora! Non mi sorprenderebbe che un simile pensiero abbia mai sfiorato le menti di qualcuno.

Ho l'ennesima conferma del clima teso che sta caratterizzando questi anni mentre mi aggiro furtivamente nella capitale dell'Arabia Sellata prima dell'assalto finale della guerra. Nemmeno innanzi alla sconfitta sembra che vogliano arrendersi e rinunciare a combattere.

La sicurezza è alta, la tensione generata dalla quiete prima della tempesta è palpabile nell'aria e ho perso presto il conto delle sentinelle che si alternano lungo le mura per fare da guardia. Non riesco a dare loro torto: se la Divisione Sparkle è tremenda la metà rispetto a quanto mi è stato detto, non posso fare a meno di provare un po' di pietà per quei soldati, consapevoli del fatto di essere circondati e che perciò non possono fare niente a parte aspettarsi un nuovo attacco, da un momento all'altro.

Chissà, magari la loro attuale situazione gli spingerà ad essere più ragionevoli! O almeno lo spero.

In ogni caso, mantenendomi invisibile e volando in maniera molto pacata a diversi metri sopra i merli delle mura per non attirare sgradite attenzioni, riesco ad avvicinarmi al maschio del castello senza essere notata e nel mentre mi concentro su quanto dovrò dire al sultano quando verrà il momento.

Sono certa che Queen Chrysalis ha già tentato innumerevoli volte a stringere un accordo per terminare le ostilità senza ottenere successi, ma sento di doverci almeno provare. Devo, per tutti quei poveri soldati che hanno già combattuto in questa orribile guerra andando incontro ad una brutta fine.

Da un lato sono certa che se Twilight dovesse mai scoprire che mi sono infiltrata nella capitale senza dire una parola, considerando il suo carattere in questa Equestria deviata secondo un folle disegno di cui non riesco ancora a comprenderne la forma, potrebbe anche prenderla molto male... ma corro volentieri il rischio.

Una volta arrivata al maschio del castello del sultano comincio a girarci intorno, rimanendo sempre in volo ed invisibile a occhio nudo, in cerca di una finestra dal quale possa entrare e nel contempo evitare di attirare l'attenzione di qualche soldato di guardia. Sarebbe imbarazzante presentarsi al sultano per trattare la pace, scortata da delle guardie che mi presentano come una spia del nemico!

Non appena riesco a trovarne una abbastanza grande e priva, almeno al momento, di difese mi addentro.

La prima azione che compio una volta poggiati gli zoccoli sui corridoi del palazzo è nascondermi nell'ombra. Sono sempre invisibile, ma in queste occasioni la sicurezza non è mai troppa.

Assicuratami di non avere intorno troppi soldati, comincio a muovermi attraverso i lunghi corridoi di marmo bianco parzialmente coperti da un lungo tappeto rosso e costellati dalle numerose torce ai lati ad intervallare le finestre e gli arazzi finemente decorati alla ricerca della sala del trono.

È proprio questa la parte difficile: già in condizioni ottimali possiedo una conoscenza molto frammentaria della struttura del palazzo del sultano e se ci aggiungiamo il cambio della realtà realizzato da Discord e la mia crescente amnesia, se voglio trovare il sovrano dell'Arabia Sellata dovrò ricorrere a tutto il mio ingegno.

Ragionando non è sbagliato immaginare che egli, in virtù della sua posizione, disponga di una guardia personale. In altre parole, ovunque egli sia avrà sicuramente attorno dei cavalli armati.

La loro presenza non è un problema, posso facilmente gestirli, piuttosto posso usare questo fattore per aiutarmi nella ricerca.

Devo cercare un punto in cui vi siano diverse guardie, oppure dove queste convergano come per darsi il cambio. Una volta trovate basterà aggirarle in modo tale da isolare il sultano in modo tale da potergli parlare liberamente.

Userei volentieri la magia per trovare in fretta il mio obiettivo, ma con tutti i sigilli che ho visto posizionati nei luoghi più disparati in questa città mentre la sorvolavo credo di non poter nemmeno far levitare un sassolino da terra. E al momento non ho il tempo materiale per cominciare a spezzarli tutti.

Se voglio trovare il sultano devo cavarmela con le mie forze, senza la magia.

Comincio dunque a trottare silenziosamente lungo i corridoi, scansandomi ai lati quando noto qualche guardia di passaggio farsi troppo vicina, così da evitare di scontrarci a vicenda e attirare in questo modo attenzioni non desiderate. Nel mentre, non smetto di guardarmi attentamente intorno alla ricerca di qualche gruppo di militari nella zona che possa segnalarmi la stanza che sto cercando.

Avanzando in questa maniera, arrivo infine nelle vicinanze di un alloggio dalla porta in spesso legno scuro, ornata da delle inferriate nere e con delle guardie che stanno uscendo dal suo interno mentre un altro paio entrano al posto loro. Che si tratti di un cambio della guardia?

Perseguendo questa possibilità, mi avvicino fino ad entrare senza farmi vedere o sentire dai presenti.

Quello che trovo al suo interno però non è una sala come mi sarei aspettata per un sultano, bensì un posto ancor più spartano della tenda di Twilight all'accampamento: un lettino di paglia in un angolo, una rastrelliera da cui spuntano ogni genere di armi al lato opposto e delle incisioni sulle pareti.

Fermo al centro di questa stanza, alto e più massiccio rispetto agli altri abitanti dell'Arabia Sellata, sta un soldato con il volto protetto da un grande elmo in ottone dal pennacchio nero, da cui posso vedere soltanto gli occhi scuri con una cicatrice sul lato destro del muso e una barba che nasconde le fattezze del muso.

A meno che il cambio della realtà compiuto da Discord non comprenda rendere il sultano dell'Arabia Sellata un sovrano- guerriero, quello che ho davanti ai miei occhi non può essere chi sto cercando.

Faccio per andarmene, quando la voce roca di quello stallone mi ferma.

Andate.” lo sento ordinare rivolgendosi ai soldati che sono appena entrati “Ci occuperemo delle tattiche di domani tra un'ora. Per adesso, lasciatemi solo.”

I soldati, a quell'invito, non osano obiettare: nei loro volti comprendo subito che provano un sincero terrore nei confronti di quello stallone con il casco. Il mio problema principale, tuttavia, è che mentre io resto nascosta in un lato della stanza, questi escono l'uno di fianco all'altro, non lasciandomi lo spazio per aggirarli senza farmi notare, e chiudono la porta alle loro spalle finendo con il lasciarmi da sola, con il soldato massiccio al centro della sala.

Grazie all'invisibilità non corro il rischio che quell'energumeno con l'elmo possa trovarmi, tuttavia la ricerca di un modo per uscire senza rompere i sigilli che sono stati alzati, ne' essere visti dal diretto interessato, rallentano enormemente la mia ricerca del sultano.

I miei pensieri cambiano rapidamente natura quando odo la voce del militare avvertirmi “Adesso siamo soli, puoi uscire allo scoperto. Qualunque cosa tu sia venuta a fare qui, non avresti dovuto entrare nel mio alloggio.”

Mi volto sorpresa verso di lui e lo osservo guardarsi introno spostando rapidamente lo sguardo da un lato all'altro della stanza. Evidentemente sa che sono qui, per qualche modo che non riesco a realizzare, ma non ha modo di sapere dove mi trovi di preciso nello spazio attorno a lui.

Sei un pony...” prosegue il soldato, avvicinandosi intanto all'unica finestra nella stanza “Se sei arrivata fin qui senza essere vista dalle sentinelle sulle mura e in città, oppure dalle guardie nel castello, devi essere molto dotato. Sarà un piacere vedere com'è fatto un cutie mark sullo spionaggio.”

Lui si ferma avanti alla finestra, l'unica via di fuga che possiedo, e la chiude senza nemmeno guardarla.

Mentre mi mordo il labbro avvertendo la situazione farsi sempre più critica, lui prosegue “Oppure, sei un viscido mutante... ignoravo che poteste rendervi invisibili. Ma non credere che sia sufficiente conoscere qualche incantesimo per non farti sentire da me: solco i campi di battaglia in prima linea da quando eri ancora nel bozzolo. O prendevi il latte dalla madre. Con quanti assassini pensi che abbia avuto a che fare? Ormai percepisco nitidamente quando qualcuno si sta nascondendo intorno a me. Chiamalo... il mio sesto senso.”

Il razzismo verso i mutanti con cui si esprime riesce a farmi venire la nausea: nemmeno i giorni precedenti la Festa dell'Amicizia c'è mai stato un così sfrontato accanimento contro una specie in particolare. Ma io continuo a non rispondere, cercando piuttosto di studiare un'altra via di fuga.

Lo stallone, invece, si porta uno zoccolo ad indicare la cicatrice. Noto solo noto allora che in quel punto il suo casco è tagliato di netto, perdendo la simmetria che ci si dovrebbe aspettare “Ho combattuto infinite battaglie con altrettante creature. Grifoni, Cani Stana- Diamanti, Draghi selvaggi... mai fatto un solo graffio. Quando è cominciata la guerra, mi aspettavo che anche voi di Equestria vi sareste dimostrati una sfida al loro livello. E invece, il vostro Gran Generale è riuscito a lasciarmi questo regalino al primo incontro. Credevo di essere ormai un esperto, invincibile, ma voi siete riusciti a farmi sentire come una matricola che non ha mai impugnato una lancia prima. È per questo che non voglio che questa guerra finisca, siamo intesi?”

Il tono di assoluta devozione alla battaglia, forse addirittura maggiore rispetto alla dedizione che ho visto nel più zelante dei Mutanti nei confronti della malvagia Queen Chrysalis che ho affrontato a Canterlot, mi gela.

Rinuncio dunque all'invisibilità apparendo a pochi centimetri dal muso del militare, chiedendogli “Ti ascolti quando parli? Chi ti credi di essere, per parlare così?”

Contrariamente a quanto mi aspettavo, e speravo, vedendomi apparirgli davanti nel lasso di tempo di un battito di ciglia, lui non si scompone minimamente, anzi mi guarda inarcando un sopracciglio “Da dove vieni te, per non riconoscermi? Pensavo che il Gran Generale tenesse alla nostra sfida ancora in sospeso!”

Capisco...” rifletto a voce alta “Tu sei il famoso Campione dell'Arabia Sellata.”

È la prima volta che lo vedo, ma dai discorsi che l'ho sentito pronunciare finora non mi aspetterei diversamente.

Infatti, lui sorride da sotto l'elmo rispondendo “In carne ed ossa. E tu, invece, chi saresti?”

Mi presento “Il mio nome è Celestia. Non ho cattive intenzioni, ho bisogno di parlare con il sultano... in che stanza del palazzo si trova?”

Il campione risponde alla mia domanda indicando con un cenno del capo la porta chiusa della sala “Una volta uscita da qui, ti basterà proseguire verso destra. È un'entrata senza porta, non puoi sbagliare.”

Lo ringrazio e faccio per uscire, illudendomi che il Campione non sia interessato a propormi una sfida.

Infatti, a conferma di come abbia sottovalutato la personalità guerriera del pony con me, non faccio in tempo a spostarmi di un paio di passi verso la porta che egli aggiunge “Ma non credo che ti servirà sapere dove egli sia.”

E perché?” chiedo, incuriosita, voltandomi verso di lui.

Be'... come saprai, sono tanti anni che questa guerra prosegue e come ti ho già detto tra questa e il mio passato ho affrontato ogni sorta di nemico. Pony di terra, unicorni, pegasi, mutanti, grifoni, draghi, manticore e via dicendo. Ho sfidato e sconfitto ogni genere di creatura, ma tu... tu sei unica.” mi spiega dunque lo stallone, indicandomi con uno zoccolo mentre la sua espressione si piega in un ghigno feroce.

Non ho tempo per combattere.” gli faccio presente “Sono qui per una missione precisa e non mi lascerò rallentare da te.” concludo dunque, sperando ancora di ragionarci nonostante tutto.

Lui, per tutta risposta sorride “Ho fatto porre sigilli per tutto il castello, non puoi creare nemmeno una mimosa con la tua magia. Puoi volare, certo, ma lo spazio in questa stanza deve esserti ristretto date le tue dimensioni maggiori rispetto alla media, per non parlare della tua apertura alare, e non avresti grande agilità se scegliessi di muoverti così. Sul piano fisico, infine, sei certamente alta, ma sei la metà di me in fatto di muscoli... credi davvero di avere un solo straccio di possibilità contro di me, Celestia?”

Osservo il pony davanti a me prepararsi ad un attacco, mentre rifletto su come in effetti abbia ragione e tutti i sigilli che sono sparsi per il regno non fanno altro che ridurmi ad un confronto sul piano fisico nei suoi confronti.

Piano su cui mi sta sottovalutando, ma che comunque preferirei evitare.

Io non combatterò contro di te!” esclamo, cercando di farlo desistere “Come ti ho già detto, devo prima risolvere un preciso obiettivo: parlare con il tuo sultano e convincerlo a cessare questo inutile conflitto. Sigilli o non, la Divisione Sparkle vi ha già rinchiuso qui, quanto credi di resistere quando comincerà l'assalto?”

I miei tentativi di diplomazia sono purtroppo vani, poiché il campione non appena termino la mia domanda carica ad una velocità sorprendente, costringendomi a schivare all'ultimo secondo saltando di lato. Considerato lo spostamento d'aria che avverto quando mi passa accanto, sembra che quel colpo mi avrebbe potuto spezzare senza troppi complimenti qualche costola.

E se io non volessi?” mi domanda lui, fissandomi non appena torno con gli zoccoli a terra “Credi che abbia combattuto così a lungo e che mi sia impegnato così a fondo con qualunque avversario solo per divertimento? Solo per il gusto di combattere? Non sono un sempliciotto, Celestia!”

Lo osservo, non comprendendo ancora lo spaventoso significato delle sue parole.

Il mio sguardo deve dire più di quanto pensi, poiché subito lo stallone inizia a spiegarmi “Sono uscito vittorioso da ogni sfida che ho affrontato nell'arco della mia vita perché il mio unico dettame è il completo annichilimento del mio avversario, l'unico modo per essere certi della sua sconfitta!”

Quelle parole mi riportano molto con la mente alla Twilight che ho conosciuto all'accampamento della Divisione Sparkle, ma solo più tardi mi rendo conto di avere a che fare con un altro genere di mostro.

Il nostro obiettivo è creare armonia attraverso la distruzione selettiva, allontanarci dal solito schema che l'oblio porti solo dissenso. Ma per un simile obiettivo serve potere... un potere che credevo di avere già, prima di incontrare il vostro Gran Generale: così mi sono allenato in maniera sempre più estrema, ottenendo questo potere che va ben oltre quello che un semplice pony o mutante può immaginare. E, quando solo i pony più forti avranno il dominio su queste terre, conosceremo una pace che tu, Celestia, e la tua Regina non comprenderete mai!”

Quelle parole mi danno i brividi: quale pony sano di mente auspicherebbe alla pace attraverso lo sterminio delle altre specie?

Purtroppo il suo folle ragionamento non è ancora concluso “Per questo non posso lasciarti andare, adesso che sei qui con me. Qualunque fossero le tue intenzioni quando ti sei infiltrata in questo castello... hai silenziosamente accettato di sfidare me!”

Esclamato questo, il Campione di Saddle Arabia fa per caricarmi nuovamente.

Sono in un vicolo cieco: posso provare a fuggire, ma nulla vieta che come mi librerò in aria egli andrà a dare l'allarme generale, vanificando ogni mia possibilità di parlare al sultano pacificamente. E le mie magie sono inutilizzabili dopo la quantità imbarazzante di sigilli che sono posti attorno a questo luogo.

Non faccio in tempo a pensare ad una soluzione che un largo numero improvviso di fasci di luce lilla vanno ad impattare violentemente contro il Campione. Quest'ultimo, demolendo tutti quei raggi come se fossero stati fatti di vetro, è comunque costretto a fermarsi dopo un simile contraccolpo.

Prima che possa chiedermi a quale sorta di incantesimo debba aver fatto ricorso il Campione dell'Arabia Sellata per poter demolire così quella magia, una voce familiare risponde alle sue parole “Dovrai passare sul mio cadavere, prima!”

Sia io che lo stallone avanti a me ci voltiamo e troviamo Twilight, in piedi sul bordo della finestra, osservarci con il volto piegato in un'espressione di sfida.

Come...?” chiediamo contemporaneamente io e il Campione dell'Arabia Sellata, benché con tutta probabilità le nostre domande sono diverse tra loro.

Tuttavia, Twilight ci risponde indicandoci uno alla volta con lo zoccolo, cominciando da me “Sindaco, non ti avevo ancora detto la strategia per domani ed ero andata al tuo alloggio per avvisarti. Non trovandoti ho svolto qualche ricerca per l'accampamento, solo per scoprire che eri sparita da qualche ora. Conoscendoti, e considerando quanto tu abbia fatto oggi pomeriggio ai miei soldati, non mi ci è voluto molto per capire che ti eri gettata in questo goffo tentativo di far ragionare questo branco di bestie.” nella sua voce c'è una nota di rimprovero... è il minimo che potessi aspettarmi.

Detto questo, senza neanche darmi il tempo di rispondere, l'unicorno passa al Campione “Mentre tu, se proprio vuoi sapere perché i tuoi sigilli non funzionano su di me, be'...”

La Grande e Scassinatrice Trixie ha completato la sua ultima opera!” interrompe l'unicorno azzurro, entrando all'improvviso nella sala sbattendo la porta in maniera molto plateale, dando una risposta al mistero di che fine abbiano fatto i sigilli. Voltandoci verso di lei, notiamo i corpi soldati che prima erano di guardia riversi a terra, privi di sensi e con grossi lividi sulla testa, mentre l'unicorno appena entrato sta ancora agitando per aria un martello.

Sindaco Celestia...” odo ancora chiamarmi Twilight, questa volta con un tono come se stesse parlando fuori dai denti.

Incuriosita da questo mi volto di nuovo verso di lei e la vedo scendere dalla finestra per fulminarmi con lo sguardo “È da quando l'ho lasciata a te che si comporta così... posso sapere cosa le avresti fatto?”

Be', le ho ridato un po' di fiducia in se!” rispondo sorprendendomi di come questo fatto, a giudicare dal tono della sua voce, pare dare fastidio al Generale.

Prima di venire qui ho dovuto assistere allo spettacolo della Grande e Single Trixie...”

La grande e...?” ripeto io, confusa.

Qualunque cosa tu le abbia fatto, l'hai fatta uscire da una depressione a cui io non sapevo porre rimedio.” mi interrompe, mutando presto il tono da rimprovero a sincera gratitudine “Di qualsiasi cosa si tratti... grazie.”

La piacevole sorpresa di quelle parole mi zittisce. Forse c'è ancora della mia preziosa studente nell'unicorno che ho avanti a me in questo momento.

Cosa avete fatto ai miei soldati?” domanda il Campione dell'Arabia Sellata, distruggendo quell'idillo pur parlando con tono incuriosito e nemmeno lontanamente preoccupato “Perché non stanno intervenendo?”

Perché per venire qui abbiamo evitato i più pericolosi, distratto i gruppi più numerosi e messo al tappeto quelli che, invece, erano in mezzo agli zoccoli. Proprio come le regole basilari di qualunque missione di infiltrazione.” spiega Rarity, uscendo anche lei allo scoperto indossando nuovamente la divisa da Cuore d'Oro, benché questa volta senza il passamontagna. Dove deve aver recuperato la copia del costume?

Non riesco tuttavia a terminare di pormi quella domanda che Rarity aggiunge “E la Divisione Sparkle ha già assaltato le tue mura... la maggior parte dei soldati sta cercando di contenere alla bell'e meglio, visto e considerato che non hanno un capo al momento.”

Lo stallone in mezzo a noi, in risposta a quelle parole, fa schioccare i tendini del collo mentre commenta “Ben giocata... ma ci sono ancora diverse guardie nel castello, credete davvero che nessuna di loro verrà qui da un momento all'altro?”

A dargli una risposta questa volta è il rumore di grida di alcuni soldati che stanno caricando, interrotte da un rumore metallico più acuto, seguito dal suono di una fiammata e una grande luce che si vede filtrare lungo i corridoi, attraverso la porta.

Mentre possiamo vedere uno dei soldati cominciare a correre con il turbante in fiamme, si affaccia da una delle travi Spike, avvisandoci “Detesto fare da guastafeste, ma è vero... stanno arrivando dei soldati da questa parte, sarebbe meglio che ci muovessimo!”

Twilight, sentite quelle parole da le nuove disposizioni a tutti noi “Spike, tienili occupati. Trixie e Rarity, occupatevi del Campione. Io e il Sindaco Celestia andremo verso il sultano.”

Restiamo tutti un po' sorpresi dalle sue parole: sappiamo quanto lei voglia pareggiare i conti con il Campione per quello che aveva fatto a suo fratello, perché all'improvviso vuole rinunciare alla sua vendetta?

Gran Generale...?” chiede Trixie, evidentemente sorpresa.

Twilight, benché la sua parirazza non abbia ancora completato la domanda, capisce cosa voglia dire e le poggia uno zoccolo sulla spalla “Trixie, quando ti ho lasciato all'armeria è stato perché avevo visto che eri demoralizzata e non avresti mai potuto combattere. Ora però che hai ritrovato la tua sicurezza, credo... anzi, sono certa... meriti il tuo momento di gloria.”

Trixie annuisce con il capo e, senza dire una parola, si erge sulle zampe posteriori mentre agita quelle anteriori come se dovesse sfidare il Campione in un incontro di boxe, senza tuttavia smettere di far levitare con la magia un minacciosissimo martello.

Nel frattempo, Twilight si rivolge a Rariy dicendole con tono severo “Mentre tu, se combatti come mi hai mostrato nella tenda...”

Segue una breve pausa nel quale le due unicorno si guardano. Tregua interrotta dal sorriso di Twilight “... puoi vincere questo duello ad occhi chiusi.”

State cercando di sconfiggermi a suon di sdolcinerie?” domanda, senza però che qualcuno gli dia ascolto, il Campione dell'Arabia Sellata.

Twilight è per me in questa realtà un mistero sempre più fitto ogni minuto che passa ma, senza darmi il tempo di dire o fare alcunché, ella mi affianca cominciando a galoppare velocemente lungo i corridoi, invitandomi a seguirla dicendo semplicemente “Stammi dietro. So già dov'è il sultano.”

Lascio dunque la stanza con la voce del Campione di Saddle Arabia che mi saluta “Non stancarti troppo, Celestia! Quando avrò finito con queste due, tu sarai la prossima!”


Galoppando a tutta velocità lungo i corridoi del castello, io e Twilight ci dirigiamo verso il luogo dove a suo dire si trova il sultano dell'Arabia Sellata.

Mentre galoppiamo, dalle finestre riesco a scorgere alzarsi lungo la città i fumi degli scontri e diversi raggi magici alternarsi come una pioggia orizzontale, mentre quei sporadici soldati non impegnati in città che arrivano ad ostacolarci lungo il cammino vengono rapidamente sistemati da Twilight e la sua particolare magia.

Questa volta, come la punta di una rompighiaccio, la mia ex- studentessa crea una barriera dalla forma di una punta di freccia, con la quale riesce ad avanzare lungo i corridoi spostando sgraziatamente ai lati gli ostacoli e proteggendoci dagli attacchi frontali.

I soldati che vengono travolti da questo suo costrutto magico vengono lanciati contro la parete, subendo ogni volta un colpo talmente forte da lasciarci ogni tanto l'orma. Non trovo un solo soldato che, una volta tornato a terra, tenti di rialzarsi. Se non ho capito male quello deve essere l'Arcano numero Sette, Il Carro.

Per quanto possa non apprezzarlo, le abilità marziali di Twilight sono davvero ammirevoli.

Arriviamo finalmente davanti ad una stanza senza la porta, esattamente come aveva descritto il Campione di questo regno, attraverso la quale vediamo nitidamente la sala del trono.

Mentre varchiamo la porta, Twilight abbassa la sua particolare barriera e confessa pur senza guardarmi “Rarity afferma di aver visto il sultano venire portato qui non appena il Campione dell'Arabia Sellata ha mandato via le guardie che erano con lui. Probabilmente voleva prendere qualche misura di sicurezza in più per proteggerlo.”

Ragionandoci velocemente sopra, mi rendo conto che ci troviamo in una stanza posta un paio di piani più in alto rispetto a quella dove ho trovato il Campione dell'Arabia Sellata e quella che invece mi aveva indicato.

Evidentemente Twilight e gli altri devono aver programmato questa infiltrazione nel dettaglio, per poter esplorare il castello tanto velocemente. E inoltre è l'assalto finale, perché vuole aiutarmi a parlare con il sultano, piuttosto che farmi sparire dalla città?

È inevitabile per me chiederle “Come mai ti interessi così tanto? Pensavo che tu... insomma...”

Non riesco tuttavia ad ammettere il mio timore riguardo l'astio che lei dovrebbe avere nei miei confronti che punta improvvisamente lo sguardo su di me, dicendo lapidariamente “Sei venuta qui e, dopo nemmeno un giorno, hai voluto porre fine alla guerra. Non negarlo, lo trovo nobile. Ma io? Io ho visto cosa questa guerra portava e ho deciso di combattere perché finisse al più presto. Non è forse nobile anche questo?”

La osservo senza commentare. Improvvisamente, come un dado, Twilight mi sta mostrando una personalità completamente diversa dalla prima volta che l'ho vista, come se stessi parlando ad un altro pony.

Ma adesso basta parlare. Vediamo di far ragionare il vecchio rimbambito e poi potremo parlare di quello che vogliamo.” conclude bruscamente, ritrovando l'ordine marziale e addentrandosi nella stanza.

Annuisco con il capo e mi addentro deglutendo rumorosamente come per ingoiare la tensione accumulata.

Ero partita con l'intenzione di risolvere la crisi della guerra in fretta e senza combattimenti e invece adesso mi trovo a parlare di pace mentre a pochi piani sotto di noi Spike tiene a bada da solo un gruppo di soldati e sia Trixie che Rarity sfidano il Campione di questo regno. Per non parlare dell'eco della battaglia che sta infuriando per tutta la città!

In ogni caso, la sala del trono è un'ampia stanza ovale, dove sul lato di fronte alla porta si trova un comodo trono parzialmente nascosto da eleganti tende di seta, quasi trasparenti da quanto sono sottili, appesa in una piccola terrazza sopra di questo, mentre ad un lato vi è un diorama della capitale e nell'altro una rastrelliera con delle armi. L'intero perimetro è circondato di colonne, rendendo la parete una zona buia all'ombra di queste.

Sono al centro della stanza quando odo la voce del sovrano della nazione, ormai decadente, darmi il benvenuto domandando “Sei qui per finirmi? Non poteva venire la tua preziosa regina per farlo, così da concedermi almeno un ultimo onore?”

Sono qui per cercare di far terminare le rivalità tra i nostri regni.” rispondo io, mentre aguzzo la vista e comincio a guardarmi intorno alla ricerca della posizione del sovrano. Tuttavia deve essersi nascosto da qualche parte nell'ombra, perché per quanto mi sforzi non riesco a trovarlo. Nemmeno affidandomi all'udito riesco a capire dove si trovi di preciso.

Insomma, quello che ho detto io.” commenta lui, ignoro se fraintendendo di proposito o no quanto io voglia dire “Ma perché non è venuta direttamente la vostre regina? Che aveva Re Sombra che io non ho?” domanda ancora, in tono beffardo.

La mia ricerca ha scarsi risultati, forse sta usando a sua volta un incantesimo per rendersi invisibile.

Scelgo così di prendere tempo mentre illumino il mio corno per evocare qualche incantesimo che possa aiutarmi a trovarlo, o quantomeno a fare uscire il sultano allo scoperto, mentre aggiungo “Non so cosa ci sia stato tra il Re di Cristallo e Queen Chrysalis, ma qualunque cosa fosse non vedo la ragione per versare tutto il sangue che è stato perso in questo periodo. Perché insistete così tanto con questa guerra?”

Il sultano prende una pausa prima di confidarsi “È stato molto tempo fa. Non eravamo nemmeno alleati con l'Impero di Cristallo, anzi Sombra mi è sempre sembrato un governante un po' troppo apatico... troppo fissato con le sue manie di grandezza piuttosto che occuparsi della vera politica. Tuttavia, non posso accettare che le conoscenze dell'Impero di Cristallo siano state bandite con così tanta leggerezza. È deleterio!”

Quel potere, per quanto ne sappiamo, avrebbe anche potuto voler dire la distruzione di ogni cosa che conosciamo. Equestria, la Repubblica dei Grifoni o la stessa Arabia Sellata... cosa ci trovi di deleterio, vecchio pazzo?” interviene Twilight, parlando come se le parole del sultano l'avessero colpita dal vivo

Qualunque sia la tua risposta, ti conviene arrenderti. Il tuo Campione non resisterà a lungo, Spike può tenere a bada i tuoi soldati nel castello per tutta la notte e il resto della mia divisione, a quest'ora deve aver già circondato il tuo castello. L'Arabia Sellata è ufficialmente caduta e i tuoi territori adesso fanno parte del regno di Equestria: non hai altra scelta.” prosegue Twilight, con ben poca pazienza o diplomazia mentre cerca anche lei dove si nasconda il sovrano del regno.

A quelle parole odo un forte sospiro e, con la coda dell'occhio, noto una strana luce provenire da uno dei lati della stanza.

Preferisco morire qui e adesso, piuttosto che finire al servizio di quella strega che chiamate Regina!” sono le ultime parole che odo pronunciare dal sultano, prima che quella luce sorta poco prima diventi qualcosa di più minaccioso.

Twilight!” faccio in tempo a gridare, prima di spostare sgarbatamente la mia studente con una spinta e venendo colpita al suo posto dal raggio magico lanciato dal sultano.

La sensazione che provo una volta colpita è impossibile da descrivere, ma il dolore è sufficiente a farmi perdere lentamente i sensi e cadere a terra. Forse è perché non mi riposo da quando quest'avventura è cominciata, ma è da quando ho affrontato Queen Chrysalis a Canterlot che non mi sento così.

Comincio lentamente a chiudere gli occhi, e prima che l'oscurità mi avvolga scorgo il volto di Twilight, con gli occhi sgranati per la sorpresa “C... Celestia...” mi chiama, prima di voltarsi dove il raggio è partito digrignando i denti. Riesco così a vederle il lato di muso coperto dalla benda.

È ora di farla finita...” ringhia allora “Questo colpo metterà la parola fine a tutto questo!” esclama infine l'unicorno, mentre si porta uno zoccolo alla benda. Levandosela, vedo che sotto questa il suo occhio è integro, ma non passa molto tempo prima che un'accecante luce bianca l'avvolga, facendo sparire le pupille dietro questo bagliore.

Immediatamente, anche il suo corno viene avvolto da questa luce e assume una forma più allungata, mentre la criniera subisce una trasformazione simile, facendole assumere un aspetto simile alla mia e sul dorso le appaiono un paio d'ali, sempre creata da questo improvviso scoppio di magia.

Arcano senza numero. Forma finale: Celestia!” esclama dunque la mia ex- studente prima di caricare altrove, sparendo alla mia vista in un lampo.

Quello che ho appena visto è dunque il famigerato incantesimo che lei ha tenuto in serbo per usarlo contro il Campione dell'Arabia Sellata tutto questo tempo... perché Twilight prende le mie sembianze in quella forma?

Non posso tuttavia trovare una risposta, tanto meno vedere cosa deve ancora accadere, poiché la vista mi si annebbia sempre di più e prima che possa accorgermene intorno a me odo solo il silenzio. Infine, tutto si fa nero.


Sono ancora persa nell'oscurità più totale quando una voce mi desta come una fastidiosa sveglia “Stai solo perdendo tempo, Celestia.”

Riconoscerei quella voce tra mille. È la voce della creatura che sto cercando.

Caricata dalla mia motivazione, punto gli zoccoli a terra e, digrignando i denti per farmi forza, mi rialzo riaprendo lentamente gli occhi. Non appena riesco a tornare perpendicolare al terreno ringhio il nome della figura avanti a me “Discord!”

Lo vedo in piedi, con la zampe sui fianchi, che mi guarda con aria di rimprovero e si esprime con un tono di voce simile “Possiamo chiamarci per nome quanto a lungo vuoi, in situazioni normali, ma adesso l'ultima delle cose che abbiamo è proprio il tempo.” mi risponde, mentre indica con la zampa felina una grande clessidra dietro di se.

Il paesaggio attorno a noi è spoglio, buio e costellato da altissime montagne e crateri altrettanto profondi, senza un solo raggio di luce nel mezzo. Anche il cielo attorno a noi è del colore della notte.

Dove...”

Non faccio in tempo a finire la mia domanda, tuttavia, che Discord mi interrompe continuando “Qui nell'Arabia Sellata stai solo perdendo tempo, Celestia. Devi sbrigarti a riattivare gli Elementi dell'Armonia e venire qui, prima che sia troppo tardi!”

Non capisco cosa voglia dirmi, ma faccio appena in tempo a fissarlo negli occhi che aggiunge ancora “Ci sono rimasti solo tre giorni, Celestia. Tre giorni, prima che tutto sia perduto e che cali definitivamente il sipario su noi due. Per farla breve, devi- darti- una- mossa!”

Mi accorgo di una strana nota nella voce del mio nemico. Un particolare tono che mai e poi mai mi sarei aspettata di sentirla proprio da lui, neanche nelle situazioni più disperate.

Paura.

Dicord ha paura che non lo raggiunga con gli Elementi dell'Armonia prima di tre giorni... ma perché? Nulla di tutto questo ha senso!

Sempre più confusa, domando “Ma qui... dove?”

Senza dire una sola parola, Discord indica con una zampa un punto nel cielo alle mie spalle. Voltandomi per vedere cosa stia indicando, trovo un paesaggio molto familiare.

La Terra.

Tre giorni, Celestia.” ripete lui, senza darmi il tempo di commentare “Vediamoci qui, sulla Luna, prima di allora e avrai tutte le tue risposte. Ma adesso, in nome di tutto ciò che è sacro, svegliati!”


Obbedendo alle parole del Draconequus, apro gli occhi sussultando come se mi fossi appena svegliata da brutto incubo. In ogni caso, così facendo mi accorgo di trovarmi ancora nella sala del trono del sultano dell'Arabia Sellata, ma attorno a me vedo nitidamente il paesaggio della capitale e dove una volta c'erano le pareti solo un cumulo di macerie, mentre qualcosa si strano sta piovendo dal cielo.

Sono ancora troppo intontita dal brusco risveglio per capire bene di cosa si tratta, ma sembra quasi... neve?

Per il Trono d'Oro, ti prego svegliati, Celestia!” la voce di Twilight, seduto a capo chino di fianco a me come se lo sconforto l'abbia colpita in pieno, attira la mia attenzione.

Mi alzo lentamente a sedere chiamandola “Twilight...”

Lei alza lo sguardo verso di me facendomi notare così gli occhi lucidi e che la benda questa volta è sull'occhio sinistro. Senza dire una parola, lei mi salta con le zampe attorno al collo. È la stessa Twilight che ho incontrato all'accampamento?

Twilight, io...” balbetto, sorpresa da quel cambio di comportamento.

Lei invece pare accorgersi solo allora di cosa stia facendo e lascia la presa tossendo nervosamente, dandomi le spalle “Per un attimo ho creduto che avrei perso anche te e... insomma... mi sono lasciata un po' andare, ecco.”

La mia pazienza ha raggiunto un limite.

Brancolo nel buio da un paio di giorni e per ogni risposta che ottengo mi arrivano altri fiumi di domande, come se tutto si muovesse contro di me “Lasciata andare un corno!” ribatto allora.

Lei si volta verso di me guardandomi con gli occhi sgranati, evidentemente non si aspettava questa mia reazione. Io invece sfogo tutta la preoccupazione che ho accumulato da quando l'ho vista la prima volta in questa nuova Equestria “Arrivo e ti comporti come un pony senz'anima, con il cuore di granito e che si lava gli zoccoli del fatto di non aver ucciso un suo simile solo per il rotto della cuffia. Inoltre sono giorni che mi sto dannando pensando a quanto sia stata insensibile nei tuoi confronti quando eri una puledrina e giustificando così il tuo accanimento nei miei confronti. E invece scopro che parli comunque di me e il tuo incantesimo finale consiste nell'assumere un aspetto come il mio... delle spiegazioni è il minimo che mi devi!”

È rado che perda il controllo, di solito sono perfettamente in grado di mantenere il sangue freddo nella maggior parte delle situazioni, ma quella che sto vivendo in questi momenti è riuscita ad esaurire la mia pazienza.

Twilight sospira agitando lentamente il capo “Dovrei farti rinchiudere per esserti rivolta a me così... ma, per mille criniere, hai ragione tu.”

Resto in silenzio lasciandola parlare e finalmente odo le ragioni della mia ex-studentessa riguardo il suo comportamento acido “Quando mio fratello rimase ferito ero sperduta, impaurita... Shining Armor è stato un campione nell'esercito di Equestria e il minimo che potessi fare era essere al suo pari. Poi ho incontrato te... su quattro zampe ti ho trattata come qualsiasi altro pony che abbia avuto modo di incontrare: ho sempre reputato la compagnia di un libro migliore rispetto a quella di qualunque altro mio simile. Ma quando curasti mio fratello, compiendo quella specie di miracolo, ecco... ho visto tutto sotto un'altra luce.”

Rimango in silenzio durante la sua spiegazione: ricordo gli eventi ma saperli dal suo punto di vista potrebbe aiutarmi a trovare alcune delle risposte che cerco.

Ero piccolina e facile ad esagerare. Aggiungi che non ho mai avuto grandi rapporti con gli altri pony, come ti ho già spiegato... adesso che sono passati degli anni non hai idea di quanto me ne vergogni, ma ho pensato davvero che potevo vivere una nuova vita con te e lasciarmi la pesante eredità di mio fratello alle spalle. Ma adesso che sono più adulta, capisco che stavo solo cercando di scappare. In ogni caso, al tuo rifiuto scoprii di essere molto portata per la magia e mi arruolai nell'esercito regio di Equestria entrando nell'Accademia Militare, accogliendo in questo modo l'eredità di Shining Armor.”

Mentre Twilight si confessa, non posso fare a meno di osservare con una certa ironia come alcuni eventi, anche se cambiati di poco, possono portare allo stesso evento. Anche da dove vengo io lei ottenne il suo Cutie Mark in occasione del nostro primo incontro!

Agli inizi ero spinta da una sorta di ripicca nei tuoi confronti, non lo nego, e con questo sentimento vivo in petto misto alla mia eredità divenni presto generale.” continua l'unicorno a raccontare “Ma con il tempo mi accorsi che l'eredità che avevo ricevuto era più grande di quella che mi aspettavo: non ero soltanto la sorella di una delle più abili guardie dell'Esercito Regio di Equestria, in sua mancanza ero diventata anche il modello a cui tutti i pony che intraprendevano la carriera militare si ispiravano. Non ho mai avuto un vero e proprio amico, a parte mio fratello e mia cognata, ma da quando sono diventata Gran Generale qualunque pony rimane pietrificato anche solo a calpestare la mia ombra. Senza accorgermene, avevo cominciato a definire lo standard di ogni guerriero di Equestria.” dette queste parole, Twilight mi fissa negli occhi e noto in lei, finalmente, molta amarezza repressa fino ad ora “Se mi fossi mostrata debole... se avessi vacillato anche solo una volta... se avessi mostrato pietà o ritrosia nello svolgimento del mio dovere... chi altri avrebbe preso il mio posto?”

Quella domanda mi lascia completamente spiazzata: da essere spregevole come la vedevo prima, adesso quel che vedo è un pony imprigionato in un ruolo dal quale non ha scampo.

L'unico modo che avevo per andare avanti...” continua ancora lei “Era pensare a te. Non ti ho mai cercata, questo è vero, ne' ho mai negato le voci che mi ritraevano come se in realtà ti odiassi. Il fatto è che, comunque fosse andata, tu eri ormai per me quello che io ero per tutti i miei soldati. Avrei dato qualunque cosa, il mio particolare potere, il cutie mark... solo per poter essere come te. Per questo, quando rimuovo il sigillo della benda per tenere sotto controllo il mio potere nascosto, ho dato il tuo nome alla forma che assumo.” aggiunge, con una nota di malinconia nella voce. Io continuo a non dire niente.

Alla fine, ci guardiamo negli occhi e lei conclude “Eri... no, sei... il mio eroe, Celestia.”

Toccata, non riesco a trattenermi dallo stringerla a me nel tentativo di consolarla almeno in parte.

Interrompe quel momento una goccia di quella strana pioggia che mi finisce in mezzo agli occhi. Ho in questo modo la possibilità di osservare meglio cosa sia in realtà: si tratta di una sostanza simile a neve, ma di una diversa consistenza. Per non parlare delle probabilità di una nevicata nella capitale dell'Arabia Sellata!

Cosa...?” chiedo allora, alzando lo sguardo al cielo.

È Twilight che, staccandosi ancora da me, si guarda intorno spiegando “Quando mi levo la benda, non ho più limiti e le mie abilità si incrementano considerevolmente... per questo Queen Chrysalis l'ha creata, per sigillare parte del mio potere così da aiutarmi a controllarlo più facilmente. Nello scontro con il sultano, però, ho voluto strafare e... be', vedi il risultato.”

Comprendo così dalle sue parole che quella benda non è la causa di una ferita come temevo inizialmente, ma bensì un sigillo non troppo diverso da quello che io posi su Twilight quando la conobbi all'accademia per unicorni dotati.

Realizzo anche che se adesso la sala del trono non ha più mura attorno a se e il resto che stava in cima è scomparso, è per via dell'attacco di Twilight e che la sostanza che sta precipitando è soltanto la cenere delle macerie.

Cenere che, per via della potente magia che l'ha creata, ha assunto una consistenza simile alla nave. Sta nevicando.

Nel cuore dell'Arabia Sellata.

Un finale perfetto per celebrare la conclusione di una guerra durata anni.

E l'occasione per mantenere la parola data.

Scivolai.” confesso.

Prego?” mi domanda Twilight, non capendo.

Un giorno, mentre sorvolavo la biblioteca di Ponyville a bordo di una carrozza, mi sporsi per vedere meglio un dettaglio del paesaggio e scivolai. Mi aiutai con le ali per sistemarmi, ma ormai la velocità che avevo raggiunto era troppo alta perché mi rimettessi in volo e così riuscii soltanto ad attutire la caduta che subii.” spiego dunque le cause del mio ritiro personale della lettera di Twilight, quella volta che arrivai davanti alla finestra di casa sua. Come avevo promesso, sarebbe nevicato nell'Arabia Sellata il giorno che avessi confessato cosa era successo realmente quel giorno.

Il Generale di fianco a me persevera a non capire, mentre io mi limito a mostrarle un sorriso e abbracciarla nuovamente.

La guerra è finita. Concentriamoci su questo.


Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Il Risveglio degli Elementi ***


Flashpoint – Princess Celestia

CAPITOLO 8: Il Risveglio Degli Elementi


Dopo la vittoria ottenuta contro l'Arabia Sellata, la Divisione Sparkle ha fatto ritorno a Equestria lasciando nella capitale appena conquistata ambasciatori e diplomatici con le loro scorte per organizzare il nuovo territorio all'annessione definitiva al Regno di Equestria. Per l'Arabia Sellata è arrivato il momento di accettare il fatto di divenire soltanto un'altra frazione dell'immenso regno di Queen Chrysalis.

Indipendentemente da come io possa vedere una simile situazione, i soldati guidati da Twilight Sparkle vengono acclamati da pony, mutanti, zebre e muli come eroi.

La via principale è stata divisa in tre parti: la navata centrale dove sfila la Divisione Sparkle al completo, il Gran Generale con i suoi ufficiali più alti in fila in testa al corteo e dietro le varie squadre di pony e mutanti, spalla contro spalla, avanzano con passo marziale all'ombra degli stendardi tenuti alti verso il cielo a puntellare il corteo. Il suono degli zoccoli rinforzati che battono ritmicamente sulla strada creano un sottofondo che rende obsoleti i tamburi.

Oltre ai passi dei militari, nelle ali estreme della strada altri pony, affiancati da zebre e muli, dimostrano il loro apprezzamento per il ritorno degli eroi battendo a loro volta gli zoccoli a terra, gridando la loro felicità per la fine del conflitto e lanciando fiori sui soldati, che rispondono alle lodi con sorrisi imbarazzati. La cacofonia di zoccoli, metallo che batte sulla strada e grida sembra che si debba udire anche oltre i confini della città.

Il triangolo formato da Twilight, Trixie e Spike guida il corteo. Dietro di loro marescialli e altri luogotenenti sfilano mandando baci alla folla e lanciandosi in grandi saluti alle masse. Trixie addirittura, qualche volta, fa delle vere e proprie piroette, estasiata dall'amore dimostrato dalla folla, e Spike mette in mostra i suoi muscoli. Solo il Gran Generale, impassibile a tutto questo, avanza con lo sguardo avanti, come se non potesse vedere ne' sentire la felicità intorno a lei. Posso solo immaginare cosa le stia passando realmente per la testa in quel momento.

L'apice dell'intera cerimonia è stato senza ombra di dubbio il momento in cui Queen Chrysalis, dopo tanti anni, ha finalmente abbassato la barriera che proteggeva i confini del suo vasto regno da possibili incursioni dell'esterno. Ora che Equestria può provare nuovamente la pace, tale protezione non è più necessaria.

Affacciata sul terrazzo principale del castello, davanti agli occhi di innumerevoli sudditi riuniti sotto di lei, la regina carica il corno di una mistica luce verde senza pronunciare un suono. Semplicemente chiude gli occhi per concentrarsi, trovando le parole superflue, in un momento come questo.

Dopo pochi istanti di carica, ella riapre gli occhi. Le pupille sono scomparse sotto una abbagliante luce dello stesso colore della sua magia, la quale si alza in un raggio cilindrico di dimensioni sensazionali e illuminando come un faro non solo l'intero terrazzo ma anche un'ampia zona della piazza.

L'incantesimo scagliato si alza sempre di più, fino ad impattare contro la barriera che per tanto tempo ha protetto il regno di Equestria.

La cupola che protegge il regno è talmente ampia e alta che soltanto le località più vicine ai suoi confini possono cominciare a vedere una sorta di alone verde avanti a loro, come un vapore molto rado, perciò dalla capitale non è stato possibile assistere al momento dell'impatto tra il raggio e la barriera.

Tuttavia, il loro incontro produce un suono sordo e lungo, come il rintocco di una campana, che credo tutta Equestria abbia potuto udire.

Tale suono viene così interpretato dal popolo alla stregua del segnale che ufficializza il grande evento: la guerra contro l'Arabia Sellata è finalmente conclusa e il Regno di Equestria ha trionfato ancora una volta.

Ora non rimane spazio che per la pace.

A ciò segue un breve discorso della Regina riguardo la sua felicità per la fine della guerra e il suo permesso per tutti i veterani di riunirsi con le famiglie: da quel momento hanno ufficialmente inizio i festeggiamenti per la vittoria.

I pony prima riuniti nella piazza si spargono ai quattro venti come se smistati da una forza mistica e i mutanti si alzano in volo all'unisono, diretti come un ampio sciame verso un luogo che non posso conoscere.

Io osservo tutto questo dall'alto, seduta su di una delle cupole del castello: luogo abbastanza in alto da non essere notata ma sufficientemente vicino perché possa vedere facilmente cosa stia accadendo.

La mia intenzione è evitare di prendere parte ai festeggiamenti per la fine della guerra: come può un popolo vincere, quando questo significa che un altro perde? E se anche un giorno trovassi la risposta a questa domanda, io sono stata coinvolta in questa battaglia solo per l'atto finale, è più corretto che siano i sopravvissuti a godere dell'abbraccio della folla.

Inoltre, desidero evitare di ricordare a Queen Chrysalis, con la mia presenza, come tutto questo non sia in realtà che il preludio per qualcosa di ancora più grande.

Ma nonostante la mia precauzione, qualcosa mi dice che lei lo sappia già.

Solo quando lei lascia finalmente il terrazzo, senza nemmeno la scorta, e fa ritorno all'interno del castello mi decido a planare nella stessa direzione. In realtà sarei diretta qualche finestra più in basso rispetto al balcone dove lei si trovava prima, in questo modo ci incontreremo entrambe alla sala del trono.


Lungo i corridoi della reggia, mentre avanzo diretta alla sala del trono persa nei miei pensieri, una voce alle mie spalle mi distrae riportandomi alla realtà “Da qualche parte, una Ursa minor sta ballando con una manticora... potrei scommetterci!”

Conosco un solo pony, non in Equestria ma nel mondo, in grado di fare simili ragionamenti.

Mi volto verso la fonte della voce ed esclamo felice “Pinkamena Diane Pie!”

La pony rosa si avvicina a me sorridendo “Buongiorno, sindaco. Tutto a posto?”

Sì, grazie per l'interessamento.”

Non è la verità: le parole di Discord mi hanno confusa ancora più di quanto non lo fossi stata prima di partire per l'Arabia Sellata con Cuore d'Oro.

Vuole che attivi gli Elementi dell'Armonia alla svelta, desiderio del tutto insensato considerando che voglio usarli proprio contro di lui, e vuole che lo incontri sulla luna il prima possibile. Perché? È già stufo della sua opera? O c'è qualcosa di ancora più grande di lui, tanto da fare paura allo stesso Draconequus?

Si tratta tuttavia di domande e dubbi che vorrei discuterne più tardi con Queen Chrysalis privatamente, senza coinvolgere troppo altri pony. Per questo evito di parlare apertamente della mia reale condizione con Pinkie.

In ogni caso lei facilita questa mia copertura cambiando rapidamente argomento “Sai, giusto ieri pomeriggio mi è arrivata una lettera da parte di Queen Chrysalis in cui mi invitava a presentarmi qui al castello... visto che anche te sei qui, sindaco, sapresti per caso dirmi come mai?”

Dovrebbero esserci anche delle altre...” rispondo, quasi istintivamente, rammentando che la regina doveva invitare tutte le portatrici degli Elementi dell'Armonia che riesco ancora a ricordare.

Ah, questo spiega il perché anche quei pony su cui mi avevi chiesto informazioni un paio di giorni fa erano su quel treno!” ribatte la pony terrestre alle mie parole, strusciando lo zoccolo sul mento con fare indagatore “Come mai Queen Chrysalis ci ha chiamato?” mi chiede ancora, ormai certa che io sappia il perché di quella riunione improvvisa.

Per una questione di vitale importanza.” le confido, senza tuttavia entrare troppo nel dettaglio “Preferisco lasciare che sia lei a parlarvene più approfonditamente... puoi aspettare fino ad allora?”

Non faccio in tempo sentire la risposta della pony rosa che la nostra discussione viene interrotta dalla voce di Twilight, la quale esclama “Oh, ecco dove ti trovavi!”

Sia io che Pinkie ci voltiamo verso di lei e una volta che il generale arriva abbastanza vicino a noi, sempre affiancata da Spike, mi spiega “Ci sono in una delle sale del castello delle pony che sembra vengano tutte da Ponyville. Almeno, Rarity ha detto che sono sue compaesane e visto che sei il sindaco di quel luogo, e che anche a me è stato chiesto di presentarmi al cospetto della Regina assieme a loro, sai dirmi il motivo della loro presenza?”

Combatto la tentazione di ridere per l'ironia della situazione e replico anche all'unicorno lilla la stessa risposta che ho dato poco fa a Pinkie “Ti spiegheremo più tardi io e Queen Chrysalis. A proposito, ti presento Pinkie Pie. Pinkie, ti presento il Gran Generale Twilight Sparkle.”

concluso, mi faccio da parte perché le due puledre si conoscano. Alle mie parole, Pinkie osserva l'unicorno con gli occhi sgranati “Ah, così tu sei la famosa Twilight... mi rallegra vedere che avete fatto la pace, voi due.”

Twilight non fa in tempo a dire una sola parola che Pinkie afferra il volto dell'unicorno con entrambi gli zoccoli, spiegando “Cercherò di imprimermi il tuo nome, Twilight... Twilight... Twilight...”

Il pony rosa comincia così a ripetere più volte il nome del Generale, come un disco rotto, puntandole contro un paio di enormi ed inespressivi occhi azzurri.

Twilight, invece, rimane di sasso a osservare la puledra avanti a lei con gli occhi sgranati e le pupille ridotte a punte di spillo per via della sorpresa di vedere un civile trattarla in quella maniera così confidenziale già dal primo incontro.

Spike, dal canto suo, resta ad osservare la scena soffocando le risate tenendo goffamente un artiglio sulle labbra.

Divertita, lascio passare qualche secondo prima di venire incontro alla mia ex- studentessa “Pinkie... che ne diresti di portare il Gran Generale Sparkle dalle altre nostre concittadine di Ponyville, così che vi conosciate per bene tutte e sei?” propongo, in modo tale da evitare all'unicorno di stare in quella situazione troppo a lungo perché lo possa sopportare e allo stesso tempo cominciare a ricreare il gruppo originale delle portatrici e portarci avanti con il risveglio degli Elementi dell'Armonia.

Pinkie Pie acconsente e lascia finalmente la presa su Twilight scimmiottando un sull'attenti ed esclamando “Agli ordini, sindaco!”

Subito dopo scatta da qualche parte e inizia a dirigersi altrove, senza curarsi che la giumenta appena conosciuta la stia seguendo o meno.

Twilight, invece, resta immobile ancora per qualche secondo mentre la pony terrestre avanza incurante.

La sua reazione, terminato il periodo di indecisione iniziale, è voltare lentamente lo sguardo verso di me mantenendo l'espressione stupita di poco fa balbettando “Quel pony... non voleva chiamarmi per nome, vero?”

È a questa domande che finalmente interviene Spike, poggiando un artiglio sulla spalla del generale e dicendole con tono velato, come se stesse parlando ad un anziano in casa di riposo “Sì, Gran Generale, sì... non voleva affatto!”

Detto questo, il drago comincia a spingere dolcemente l'unicorno verso la direzione presa da Pinkie Pie. In quello stato, sembra davvero che Twilight non sappia proprio come comportarsi fuori da un campo di battaglia.

Riprendo così il mio trottare verso la sala del trono per incontrarmi con Queen Chrysalis, mentre odo ancora la voce del Gran Generale dell'Esercito Regio di Equestria ripetere come un mantra spezzato “Nessun pony può chiamarmi per nome... nessuno!”


Arrivata davanti alla porta d'ingresso della sala del trono vedo una decina di mutanti con indosso armature da Guardie Reali. Questi, vedendomi arrivare, aprono la porta senza emettere un suono: evidentemente Queen Chrysalis gli ha già avvisati del mio arrivo.

Entro finalmente nella stanza, impossibile per me fare paragoni tra questa e l'originale per via della mia progressiva amnesia. Il lungo corridoio è segnato dal tappeto bordeaux su cui si trova inciso a distanza regolare lo stemma di Equestria, la silhouette di Queen Chrysalis con il sole e la luna ai fianchi e i bordi decorati dal pizzo.

Le lunghe colonne a immagine e somiglianza della regina e le finestre decorate con lo stesso soggetto invece si pongono come decorazione monotematica che sottolinea l'ego che la sovrana, nonostante la sua generosità verso il popolo, continua a possedere.

Trovo la stessa regina seduta sul trono dorato in fondo alla sala mentre osserva con evidente preoccupazione una pergamena tenuta sospesa a mezz'aria con la telecinesi.

Chrys!” la saluto, avvicinandomi flemmaticamente a lei.

Buongiorno, Celie.” ricambia la sovrana, in maniera piuttosto apatica e senza distogliere lo sguardo dalla lettera avanti a se. Deve essere qualcosa di molto grave.

Cos'è quella lettera?” le chiedo, una volta giunta alla base della scalinata verso il trono.

Lei sposta la missiva affinché arrivi avanti ai miei occhi e spiega, mentre anche io leggo il contenuto

Viene dalla Repubblica del Grifoni. La notizia della nostra vittoria contro l'Arabia Sellata è arrivata anche a loro e, tra i vari convenevoli falsi come serpenti zoppi, chiedono un'udienza con me. Ho seri timori su quello che vogliono dirmi.” concluso con un profondo sospiro, Queen Chrysalis mi affianca scendendo le scale che portano allo scranno confidando “Sto facendo pieno affidamento sui tuoi Elementi dell'Armonia, Celie... non so se potrei accettare un'altra guerra!”

Comprendo appieno il suo stato d'animo, sopratutto dopo aver assistito al suo sfogo nel cottage di Fluttershy. Annuisco con il capo cercando di sollevarla “Non ti affliggere troppo. Una volta che avremo riattivato gli Elementi e sconfitto Discord, tutto cambierà.”

Lei reagisce con un riso soffocato “Hh! Scusami, quella lettera mi ha così preoccupato che non ti ho neanche chiesto com'è stata la tua esperienza con la Divisione Sparkle.”

Comincio così a raccontarle della mia esperienza mentre passeggiamo una di fianco all'altra verso la stanza dove sono tenuti gli artefatti incantati che vogliamo usare al più presto. Prosegue tutto con calma, come una qualsiasi chiacchierata tra amiche, fino a che non la metto al corrente del mio ultimo incontro con Discord.

Non appena le confido, infatti, il luogo in cui il Draconequus mi ha invitata a raggiungerlo entro i prossimi giorni, vedo il volto della mutante sbiancare e gli occhi sgranarsi mentre ripete, interrompendo bruscamente il suo passo “Hai detto... sulla luna?”

Ha quasi gridato mentre pronunciava quelle parole, il fatto deve averla sconvolta... ma perché?

Sì...” affermo, non senza preoccupazione, sperando di capire presto il motivo del suo stato d'animo.

Queen Chrysalis, udita la mia conferma, abbassa lo sguardo agitando il capo disperatamente, mentre si sposta in fretta verso una delle finestre nel corridoio dove ci troviamo ripetendo con frenesia “No, no, no... questo non va bene! Non va bene per niente!”

Il turbamento della regina mi contagia inevitabilmente e mi avvicino a lei chiedendole, con la voce tremante al pensiero di cosa possa rispondermi “Cosa c'è che non va?”

Queen Chrysalis sospira prima di ammettere “Celie... ricordi quando ti ho detto che non avrei confessato il motivo per cui ti facevo tenere sotto controllo da Cuore d'Oro, fino a quando non sarebbe giunto il momento?”

Annuisco. Come potrei dimenticarlo?

Be', ora è il momento!”

Questa anticipazione mi gela: ci sono ormai così tanti misteri ancora irrisolti riguardo la mia attuale situazione e domande ancora senza risposta che non posso evitare di entusiasmarmi ogni volta che mi capita tra gli zoccoli l'opportunità di avere delle risposte.

Celie, nonostante quello che hai sempre creduto -che chiunque ha sempre creduto- tu non sei l'unico alicorno nella storia di Equestria. Ne esiste solo un altro, la cui esistenza mi sono sempre preoccupata di tenere celata. Nemmeno i miei seguaci più fedeli sanno di lei.”

Udite quelle parole, rimango ferma a fissarla in silenzio per qualche secondo, aspettandomi di sentirla confessare lo scherzo.

Ma lei non confessa alcuno scherzo.

È la verità.

Non sono l'unico alicorno di questo mondo.

Mi guardo intorno come se cominciassi a cercare inconsciamente una risposta. Le domande mi assalgono.

Se qui mia sorella non è mai esistita, chi è allora il secondo alicorno? E quale ragione deve spingere Queen Chrysalis a tenere la sua esistenza nascosta?

Questo alicorno altri non è che il mio peggior nemico e la ragione per cui l'Impero di Cristallo è stato bandito, nonché il motivo della guerra contro l'Arabia Sellata... e probabilmente di moltissime altre malefatte a me ancora oscure.”

Ascolto il resoconto e ho subito una parziale risposta al motivo di tanta segretezza. Quale pony, in questa Equestria, è questo concentrato di malvagità?

Ho cercato di studiarla da quando ho fondato Equestria, ma non ho mai trovato un solo appunto che potesse aiutarmi a darle almeno un nome. Si fa chiamare... la Puledra della Luna.”

Sentito pronunciare quel nome il mio cuore ha un sussulto.

Puledra della Luna.

Le mie amnesie diventano sempre più vaste ad ogni ora, ma questo nome e il suo significato è qualcosa che non potrei mai dimenticare.

Perché quello è un nome che appartiene indelebilmente al travagliato passato della mia scomparsa sorella. Nightmare Moon.

Mia sorella è il nemico... di nuovo?

Mentre avverto il terreno mancarmi sotto gli zoccoli, troppo scioccata anche solo per sapere come sentirmi, se amareggiata per l'ennesima caduta di mia sorella oppure confusa, Queen Chrysalis approfondisce

Molto tempo fa, come ben saprai, Re Sombra si sentì minacciato dall'alleanza tra pony e Mutanti, sentimento che sfociò con il Massacro dei Draghi e la conseguente guerra tra i nostri regni. La magia dell'Impero di Cristallo non ha eguali, questo è innegabile, tuttavia il mio esercito riuscì ad ottenere il vantaggio grazie al numero e ad altri fattori che non starò ad elencare. Fu quando tutte le mie armate arrivarono al cuore dell'Impero che il re compì un gesto estremo.”

La regina pare non comprendere il mio stato d'animo. Da un certo punto di vista è meglio così: mentre realizzo che sto per sentire finalmente quale fosse la misteriosa scoperta che Sombra aveva compiuto anni fa e che l'Arabia Sellata voleva riportare alla luce avverto l'angoscia attenuare la presa sul mio animo.

Re Sombra, prima di tutti questi eventi, aveva stretto un patto con la stessa Puledra della Luna: ella gli avrebbe fornito i rinforzi di cui aveva bisogno per respingere me e il mio esercito, a patto che lui aprisse un portale attraverso il quale le sue infinite legioni di Incubi avrebbero potuto passare.”

Sentire pronunciare il nome dell'antico esercito oscuro di Nightmare Moon mi ricorda il problema legato a loro. E capisco perché Queen Chrysalis ne sia così preoccupata.

La regina prosegue spiegandomi che si tratta di arcane forze oscure, in grado di realizzare le peggiori paure delle loro vittime. Una volta che un Incubo circonda un essere vivente, questi avrà bisogno di uno sforzo titanico e un'incrollabile volontà per liberarsi, altrimenti rischierà la rovina affrontando ogni sua paura in un incubo senza fine. Da qui, il loro nome.

Fortunatamente lo venni a sapere in tempo e, cercando di far ragionare il Re di Cristallo, lo raggiunsi sulla sommità della torre del suo castello... ma era troppo tardi. Era troppo tardi per tutto.” continua ancora, tornando con la memoria a quegli eventi. Avverto tuttavia una nota di accesa malinconia nella sua voce, come se quegli eventi le ricordassero anche qualche orribile perdita. Forse è dovuto alla mia situazione, ma ho l'impressione che ci sia qualcosa che ancora non mi sta raccontando. Qualcosa di troppo personale.

Tuttavia lei riesce a concludere la narrazione di quei fatti “Non lasciandomi altra scelta, scagliai una potente magia contro l'Impero di Cristallo, sigillandolo e bandendolo così che il portale non potesse mai venire aperto.” detto questo appoggia la corona dello zoccolo destro sul ciondolo a forma di cuore appeso al petto, concludendo “E ho preso qualcosa per tenere attivo il sigillo.”

Vuoi dire che quello...” ipotizzo, benché incredula

Sì.” risponde invece lei, senza esitazione “Quello che tengo al collo è il Cuore di Cristallo, il manufatto che proteggeva l'Impero di Cristallo. È grazie a questo che il mio incantesimo si è potuto espandere per tutto quel regno incantato, ed è sempre grazie a questo che sono riuscita a tenere alzata la barriera sui confini di Equestria tutto questo tempo senza svenire per lo sforzo.”

Grazie a questa rivelazione ci sono molti altri dettagli che escono allo scoperto, tra cui l'origine di questi immensi poteri di cui Queen Chrysalis ha fatto sfoggio da quando mi sono svegliata come sindaco di Ponyville. Tuttavia, c'è un'altra questione che ancora non riesco a spiegarmi.

C'è qualcosa che non capisco...” le confesso “Perché non ne hai parlato con l'Arabia Sellata? Forse parlandone potevamo...”

Celie...” mi interrompe lei “Mi hai raccontata tu stessa dell'incontro con il loro Campione.”

Questo cosa...”

Chi credi che gli abbia messo in quella zuccaccia vuota tutte quelle sciocchezze sull'armonia attraverso la distruzione?” mi chiede lei, quasi con aria di rimprovero.

Sebbene fossi riuscita a distrarmi per un istante, pensando alla portata dei fatti che avevo appena sentito, ora che siamo tornati a parlare della Puledra della Luna... Nightmare Moon... mia sorella... il mio cuore piomba nuovamente nel buio.

È mia sorella...” sussurro.

Come?” mi chiede Queen Chrysalis, non capendo.

La Puledra della Luna... Nightmare Moon... è mia sorella!”

Le mie parole lasciano la regina a bocca aperta, incapace di dire alcunché. È solo dopo qualche istante in cui ci guardiamo negli occhi che lei mi supera dicendomi “Perdonami, non potevo saperlo... se vuoi restare sola un po', posso capirlo.”

Mentre dice questo mi supera, interpretando appieno il mio stato d'animo. È solo arriva al mio fianco che effettua una breve pausa per aggiungere “Ti ho tenuta sotto controllo tutto questo tempo per le ragioni che ti ho appena detto... ma siamo comunque amiche. Almeno, io ti ho sempre vista così, prima che un possibile collegamento con la mia nemesi. Se mai vorrai parlare con qualcuno... be', sai dove trovarmi.”

Detto questo, senza lasciarmi il tempo per commentare o ringraziare, mi supera passando oltre.

Le parole di Queen Chrysalis sono state confortanti, sarei una bugiarda se dicessi che mi sono scivolate addosso, eppure devo davvero elaborare questi nuovi fatti da sola.


Quando, nelle vesti di principessa, sono costretta a prendere una scelta radicale sono solita prendermi un istante di riflessione, allora vado ad appollaiarmi su di una nuvola ad osservare i gesti di quotidianità dei miei sudditi. Il motivo di questa mia usanza è che l'allegria nei loro volti mi ha sempre aiutato ad alleggerire l'animo e di conseguenza mi ha sempre spinto a prendere la decisione migliore.

Spero solo che la mia posizione attuale, adattata poiché non ricordo il punto dove sono solita mettermi, possa comunque essermi d'aiuto per superare il brutto momento che sto passando.

Sdraiata su di una nuvola, con il muso appoggiato sulle zampe incrociate avanti a me, osservo pigramente le sei puledre da Ponyville interagire tra di loro nei giardini del castello. Le osservo da quando sono uscite dalla stanza del castello in seguito alle lamentele di Applejack che voleva prendersi una boccata d'aria e affermava di aver voglia di frutta.

In ogni caso, il rapporto tra loro è ottimale: nonostante tutte le differenze, grandi o piccole che siano, con le loro versioni originali, pare che la loro amicizia sia potuta sopravvivere anche a questo. Sei pony sono sicuramente meno di quelli che si possono trovare in una piazza della città, ma questo loro sincero rapporto che trascende il tempo e lo spazio mi apre il cuore.

Da un lato sono lieta che presto potremo riattivare gli Elementi dell'Armonia e riportare l'ordine in queste terre, ma dall'altra parte il pensiero di dover nuovamente affrontare mia sorella mi strazia.

Questa stessa usanza di sollazzarmi ed osservare gli altri pony dall'alto è nata proprio durante il periodo in cui la esiliai sulla luna, i mille anni peggiori di tutta la mia vita.

Quante volte, dopo aver fatto alzare la luna al posto suo, passavo il tempo ad osservare il cielo, chiedendomi dove avessi sbagliato? Quante volte mi sono chiesta come avevo potuto lasciare che la mia stessa sorella venisse corrotta senza che io me ne accorgessi? Come potevo essere stata così egoista da non rendermi conto di cosa stava succedendo?

Anche adesso che sono qui, cercando di risollevarmi il morale, il solo fatto di aver dimenticato il nome di mia sorella seppur continuando a ricordare il suo passato come Nightmare Moon mi fa provare molto rammarico. La colpa è del fatto che certe cicatrici, semplicemente, non si possono rimarginare.


Discord è un'innocua statua di pietra e, benché abbiamo perso la magia dell'Impero di Cristallo per colpa di Re Sombra, il regno di Equestria prosegue in pace sotto la guida mia e di mia sorella. O almeno, questa è l'apparenza.

Nel giorno in cui la notte vuole prendere il posto del sole, scatenando così la Notte Eterna sui pony di Equestria, io e Nightmare Moon ci sfidiamo in uno scontro all'ultimo incantesimo nel castello situato al centro della Everfree Forest, castello in cui tra l'altro abbiamo passato gran parte della nostra infanzia.

Gli Incubi, un'oscura forza abitante della luna, è riuscita in qualche modo a corrompere mia sorella, rendendola gelosa di me e, in qualche modo, convincendola che se ogni pony la temerà più di ogni altra cosa allora potrà dimostrare quanto sia speciale.

Cerco, in un ultimo disperato tentativo di farla ragionare, di fare breccia nel suo animo “Ti prego, sorella mia... finiamola con questa follia!”

Abbiamo duellato a lungo, ormai gran parte del castello è rovinata, il tetto sopra la torre in cui ci troviamo è un lontano ricordo e gran parte dell'edificio cadrà sicuramente a pezzi da un momento all'altro.

Noi due non siamo messe meglio, i nostri corpi sono cosparsi di lividi provocati dai traumi subiti durante il duello e scottature inferte dai nostri stessi incantesimi.

Follia?” ripete lei “La folle sei tu, Celestia, se credi ancora di potermi fermare. La notte durerà per sempre!” ringhia la mia stessa sorella, mentre digrigna i denti e osservo il suo corpo venire lentamente avvolto da saette bluastre, le quali cambiano rapidamente il colore del suo manto da blu zaffiro a nero. Ma ciò che più mi colpisce sono i suoi occhi.

Qualsiasi cosa le abbiano fatto gli Incubi, quegli occhi feroci, illuminati di un acceso color cobalto, mi fanno capire che qualsiasi azione possa tentare e qualunque parola possa dirle non è altro che tempo sprecato.

Sono riuscita in qualche modo a tenere gli Elementi dell'Armonia attivi sotto il mio controllo nel tentativo di aiutarla, ma da sola non posso fare proprio niente.

Per la prima volta nella mia vita... sono impotente.

Nel frattempo, Luna cambia radicalmente aspetto, assumendo una forma più alta e slanciata vagamente simile alla mia. La forma che assume è un po' come osservarsi in uno specchio deformante.

Sono troppo debole per proseguire un altro scontro, per non parlare di come l'idea di stare affrontando mia sorella, la puledra con il quale sognavo di governare queste terre, mi stia lacerando da dentro.

Non mi restano che le forze per un ultimo incantesimo.

È con le lacrime agli occhi che le do un ultimo saluto “Addio...”

Pronunciate queste parole, ricorro alla magia degli Elementi dell'Armonia e la bandisco sulla luna, assieme agli altri Incubi. Io non posso redimerla.

Osservo mia sorella, divenuta Nightmare Moon, venire avvolta da una luce accecante per qualche istante e, una volta che il flash si attenua permettendo di vedere nuovamente, al suo posto non trovo altro che una macchia scura.

Nel frattempo, gli Elementi dell'Armonia cambiano forma, assumendo l'aspetto di grosse sfere su cui è incisa la forma di una pietra preziosa, cadendo poi a terra rovinosamente producendo sordi tonfi ad ogni contatto col suolo. La corona che rappresenta l'elemento della Magia, infine, si dissolve nel nulla.

Rimango sola mentre le lacrime scavano i loro solchi sulle guance, prima di cadere in ginocchio a terra, in preda preda ai singhiozzi.

Governo questa terra al meglio delle mie possibilità e tutti i pony mi vedono come qualcosa di più che un solo simile. Molti mi vedono come una specie di dea.

Ma oggi ho fallito.


Una lacrima involontaria mi desta da quei pensieri, riportandomi alla realtà. Mille anni di rimpianti sono difficili da superare.

Mentre asciugo con lo zoccolo la guancia umida, rifletto sul lato peggiore di questa faccenda.

È da quando ho messo piede nell'Arabia Sellata che ho il sospetto che Discord non sia che una pedina di un gioco più grande: troppi cambiamenti radicali nella stessa storia di Equestria, troppe personalità diverse da quelle originali... tutti concetti troppo sottili perché possano aver suscitato il suo interesse. Inoltre, da quando sono qui, non ho mai visto una sola mutazione bizzarra in alcun pony.

Nessun pony a due teste fiammeggiante, nessun cervo con le ali, nessuna mucca che scava tunnel sotterranei... nulla!

Se non fosse per la visione che ho avuto dopo l'incantesimo di Fluttershy e l'incontro che ho avuto con lo stesso Draconequus, non si direbbe che lui non esista in questa realtà come qualunque documento suggerisce.

Ho pensato per un certo periodo che l'anonimato faccia parte del suo piano, ma Discord è troppo egocentrico, non può resistere a lungo senza essere il centro dell'attenzione di un intero regno. Se davvero tutto questo è opera sua, dov'è il caos che tanto ama? La politica non gli è mai interessata, così come i conflitti sanguinari!

Tuttavia, se una certa cavalla volesse conquistare un nuovo regno... il potere del caos sarebbe un'arma eccellente per lo scopo. Questo spiegherebbe il modo in cui Discord possa essersi liberato dalla prigione di pietra creata dagli Elementi dell'Armonia e darebbe finalmente una forma al disegno che ha seguito durante queste modifiche, ma lascia altre domande in sospeso.

Potrebbe anche essere tutto un complotto. Uno schema di Queen Chrysalis per mantenere il potere depistandomi altrove. Ma è un pensiero che scarto in fretta anche questo: lei è stata sincera in ogni suo gesto, nessuno sa recitare così bene... devo vedere i fatti per come stanno, senza cercare scusanti.

Ma perché, improvvisamente, mia sorella vorrebbe tornare ad essere Nightmare Moon? Perché voler scatenare la Notte Eterna dopo che ha faticato a lungo per sconfiggere le forze oscure che dimoravano sulla luna e finalmente liberarla? Perché vanificare tutta la fatica fatta per superare il timore che incuteva sugli altri?

Chi credi che gli abbia messo in quella zuccaccia vuota quelle sciocchezze sull'armonia attraverso la distruzione?

Questa domanda di Chrysalis, ritornatami improvvisamente in mente durante i miei tentativi di trovare una risposta, mi aiuta a capire cosa devo fare. Mi alzo sugli zoccoli, spalanco le ali e con la magia mi teletrasporto altrove. C'è un certo stallone che devo vedere.


La stanza si illumina a giorno prima che io appaia nel centro del corridoio delle prigioni del castello. Si tratta di un lungo corridoio simile a quello di una miniera, costellato da grate ai lati oltre ognuna delle quali sta la stanza con dentro un prigioniero. L'odore di muffa e di chiuso è talmente concentrato che se ne può sentire il sapore sul palato e le rade torce che illuminano debolmente il corridoio acuiscono l'aura malefica di quel luogo.

Sebbene il paesaggio non sia dei più ospitali, il cavallo che sto cercando è di certo in una di quelle stanze. Fortunatamente sembra che sia lui a trovare me piuttosto che il contrario e dopo pochi passi da dietro una delle porte a sbarre lungo il corridoio odo una voce familiare salutarmi “Mi domandavo quando ti saresti fatta viva, Celestia. Abbiamo ancora una sfida in sospeso!”

Mi avvicino alla cella da cui provengono quelle parole senza commentare.

Una volta abbastanza vicina trovo, esattamente come mi aspettavo, il Campione dell'Arabia Sellata seduto sulla branda senza più il casco e il mantello.

In quella posizione, mi siedo davanti alle sbarre della cella dicendo “Buongiorno... comunque tu ti chiami.” anche il nome di quel pony è un mistero... eppure, data la situazione attuale, fare luce sulla sua vita è l'ultima delle mie intenzioni.

Chiamami solo Campione.” semplifica lui facendo spallucce, come se preferisse il suo titolo addirittura al suo vero nome.

Passa qualche secondo in cui nessuno di noi fa la prima mossa. Vedendomi nemmeno accennare ad entrare nella sua cella per concludere la nostra sfida, che non ho mai accettato, lui sbotta spazientito “Allora? Sei venuta qui per sfottere?”

No.” ribatto secca “Devo chiederti una cosa.”

Ingoio subito dopo un grosso bolo di saliva, cercando di mandare giù tutti i miei timori sulla risposta che lui mi darà su quanto stia per chiedergli.

E... se non ne avessi voglia?” domanda lui, con tono sfottente. Un particolare che mi colpisce di questo stallone è notare come queste parole non siano provocatorie per spingermi ad avvicinarmi a lui come invece potrei immaginare, piuttosto si tratti di gesta dettate dall'abitudine. Non c'è cattiveria ne' malizia nelle sue parole, per lui quello è l'unico modo di rivolgersi agli altri.

Ma non è per studiare il Campione dell'Arabia Sellata che mi trovo qui “Questo lo lascio decidere a te. Questa cavalla... l'hai mai vista prima?” concludo dunque, mentre uso la magia per far apparire avanti a lui l'immagine della Puledra della Luna che mi ha mostrato Queen Chrysalis in precedenza.

Noto il Campione dell'Arabia Sellata sorprendersi sinceramente vedendo quella foto, al punto di alzare un sopracciglio chiedendo “E tu dove l'hai presa?”

Dunque è un sì.” deduco, ignorando volutamente la sua risposta “Dove vi siete visti?”

L'ho sognata...” confida lui, cominciando a scendere dal lettino “Diverse volte, a dire il vero.” aggiunge dunque, avvicinandosi all'entrata della prigione.

E cosa ti diceva?”

Be', mi ha insegnato tutto...” confida lui, mentre posso capire dalla sua voce che gli piace narrare di questo fatto, come se non potesse con altri “Mi spiego meglio... quando ero un puledrino non sapevo bene cosa fare nella vita. Ho cercato a lungo quale fosse il mio talento, ma con scarsi risultati. Un giorno, invece, mi è apparsa in sogno quella stessa puledra nella foto e mi ha voluto prendere sotto la sua ala. So che penserai che si trattava solo di un sogno, che non era reale... invece, comunque fosse, tutto quello che vivevo con lei era così reale che mi sembrava di viverlo per davvero.”

Ti credo, invece.” gli confido. Ormai di mia sorella ho dimenticato quasi tutto, non so persino se abbiamo governato assieme fin dai primi giorni in cui fondammo Equestria, o comunque abbiamo chiamato il nostro regno, oppure si unì dopo. Però continuo a ricordare del suo alter ego malvagio e della sua capacità di entrare nei sogni altrui, rendendoli alla stregua di esperienze vissute nel mondo reale.

Apparentemente confortato dalle mie parole, il Campione dell'Arabia Sellata prosegue “Passai così le notti con lei fissa nei miei sogni. In quel frangente, mi insegnò tutto quello che so tuttora: come si combatte, le tattiche militari di base... anche il principio di pace attraverso la selettiva distruzione di ogni nemico, dandomi così uno scopo in cui incanalare la mia nuova forza che mi aveva donato.”

Non serve certo essere detective per, una volta sentito questo, immaginare cosa sia avvenuto dopo

Fammi indovinare... ed è stata sempre lei a descriverti noi pony di Equestria come i nuovi nemici, a parlarti dell'Impero di Cristallo e a convincerti a scatenare una guerra tra i nostri regni?”

Alla mia domanda lui appare sempre più sorpreso “Oh... allora la conosci anche tu?” domanda, quasi involontariamente, prima di confermare la mia ipotesi “Comunque sì. Mi ha parlato di tutto questo e io, essendo diventato Campione grazie ai suoi insegnamenti con gli anni, non ho potuto non obbedirle. Ormai per me lei è come una seconda madre! Comunque il sultano si fidava ciecamente di me e una volta che le ho parlato di cosa la vostra regina avesse fatto con l'Impero di Cristallo ha cominciato a temere che noi potessimo fare la stessa fine. Il passo da lì alla guerra è stato breve.”

E tu non ti senti nemmeno un po' in colpa?” gli chiedo, benché immagini la risposta “Diversi pony sono morti nel mentre...”

Ciò che la mia maestra, Qamar, mi ordina io non posso rifiutare.” è la sua risposta.

Qamar, che nella lingua dell'Arabia Sellata significa, per l'appunto, Luna.

La Puledra della Luna non ha semplicemente approfittato di una innata voglia di combattere da parte dello stesso Campione, come piuttosto mi sarei aspettata, bensì lo ha completamente plagiato perché pensasse in maniera perfettamente uguale alla sua e a quella degli altri Incubi.

Non mi hai ancora detto come hai avuto quell'immagine.” mi fa notare dunque lo stesso cavallo con cui sto parlando, ridestandomi dai miei pensieri.

Sospiro, umettandomi le labbra prima di rispondergli “Si fa chiamare La Puledra Della Luna. Guida un esercito che nemmeno quello dei nostri regni messo assieme può sperare di eguagliare come numero e distruzione. Vuole a tutti i costi invadere la Terra per una sola ragione.”

E quale sarebbe?” domanda il Campione, incuriosito da quello che sto per dire

Scatenare la Notte Eterna.”

La Notte Eterna?” ripete lui, non capendo

Si tratta di un giorno in cui la luna prenderà il posto del sole, condannando il nostro mondo alla perenne oscurità, mentre le infinite legioni di Incubi tormenteranno per l'eternità ogni essere vivente che troveranno, unicamente per il loro divertimento.” spiego, senza preoccuparmi di nascondere il mio disappunto per le sue gesta nella voce e cercando di fargli entrare bene in testa cosa ha contribuito a scatenare.

Se ti ha riempito la testa di quelle sciocchezze è perché vuole aprire un portale con il quale conquistare tutto il mondo conosciuto. Spero ti faccia piacere sapere di essere stato preso in giro finora da lei!” concludo, aspettandomi una sceneggiata da parte dello stesso Campione.

Invece, contrariamente da quanto mi aspettassi, lo osservo voltarsi per tornare alla branda “Tsk! Allora vai a fermarla. Non perdere tempo con me.”

Tale arrendevolezza in lui quasi mi sconcerta “Non ti fidavi fin dall'inizio di lei?”

Al contrario.” mi risponde lui, sdraiandosi con lo sguardo rivolto verso di me “È stata la mia maestra e mi ha reso quello che sono oggi. Ma, anche se non abbiamo mai combattuto, ho già avuto modo di sentire molto voci su di te, pegacorno.”

Benché pronunci il nome della mia razza in maniera erronea, cerco di non darci troppo peso per chiedere ancora “E di cosa si tratta?”

Be', diciamo che un certo soldato, prigioniero nell'accampamento della Divisione Sparkle, ha raccontato le tue gesta ai quattro venti come se fossi una specie di messia. Poi un paio di parole con qualche guardia durante il trasferimento qui e le informazioni sono aumentate. Tu sei più di un pony. Non so cosa sei, ne' da dove vieni, ma qualunque sia la risposta, be'... sento che di te ci si può sempre e comunque fidare. È difficile dirlo a parole, ma da quel che mi è parso di capire sei quel genere di pony capace non solo di farsi amare da tutti, ma di diffondere con la sua sola presenza una grande pace nei cuori degli altri. Una specie di dea... Princess Celestia.”

Quelle parole mi arrivano dritte nell'animo. Sorrido e ringrazio il Campione dell'Arabia Sellata, mentre una nuova consapevolezza mi aiuta a reagire anche a questa nuova piega degli eventi, pur di ridare la pace ai pony di Equestria.

Grazie.” gli dico inizialmente, facendo poi per andarmene.

Illumino il mio corno preparandomi a teltrasportarmi ancora una volta altrove, ma prima di spostarmi mi vengono in mente alcune ultime parole di commiato che vorrei rivolgere a quel misterioso pony amante dei combattimenti.

Comunque... anche se il tuo principio per cui combatti è irrimediabilmente sbagliato... voglio dirti che, qualunque sia il tuo nome, sei davvero il Campione.”

Il guerriero si sdraia sul dorso ricambiando il saluto “Tu pensa a salvare Equestria e quel che rimane dell'Arabia Sellata, piuttosto che dire queste frasi smielate!”

Sorrido, divertita nel notare come lui nonostante tutto non voglia perdere l'aria da stallone d'acciaio, e concludo i preparativi per teletrasportarmi davanti all'ingresso della sala del trono.

Qualsiasi ragione abbia spinto mia sorella a riprendere le vesti di Nightmare Moon, non lascerò che il mio dispiacere personale mi atterrisca. Difenderò Equestria e tutti i suoi abitanti, a qualsiasi costo.


Rientro nella sala del trono, dopo essere arrivata avanti all'ingresso e trovando la porta ancora aperta, giusto in tempo per vedere nuovamente Queen Chrysalis accompagnata dalle sei pony che abbiamo fatto chiamare nella reggia e con la statua degli Elementi al centro della stanza. Evidentemente ha già cominciato ad introdurre loro l'argomento senza di me, forse preoccupata del mio ritardo. Poco male, è comprensibile.

In ogni caso, la mia entrata in scena sembra avere interrotto la loro discussione, poiché tutti i presenti si voltano verso di me come metto zoccolo nella stanza.

Salve...” saluto “Ho interrotto qualcosa?”

Stavo spiegando loro il motivo per cui sono qui.” spiega in breve Queen Chrysalis, sebbene noti dalla sua espressione come sembri sollevata nel vedere che ho superato il mio momento di incertezza.

C'è una cosa che non capisco... perché, tra centinaia di milioni di pony che esistono al mondo, proprio noi dovremmo essere le portatrici?” mi domanda Applejack, evidentemente confusa. Sentimento che pare essere condiviso anche dalle altre presenti.

Comincio dunque ad avvicinarmi a loro facendo per spiegare, quando una frase che ho sentito di recente mi fa eco nella testa.

Stai solo perdendo il tuo tempo!

Cosa voleva dire Discord? Gli ultimi tempi sono stati così frenetici che non ci ho dato molto peso al suo significato.

I presenti sembrano notare il mio blocco e, mentre abbasso lo sguardo per riordinare le idee, odo Rarity domandarmi “Tutto bene, Celestia?”

Agito lentamente il capo ritornando a spiegare “Sì, non ti preoccupare. Volevo dirvi, come Queen Chrysalis vi avrà spiegato, gli Elementi dell'Armonia sono una delle più potenti difese che Equestria disponga e ho seri motivi per credere che voi sei siate i pony che potranno risvegliare il loro potere.”

Cosa volete che facciamo, dunque?” domanda allora Twilight, spostando lo sguardo della pupilla libera da me alla regina come attendendo una risposta da almeno una di noi e non si ponesse alcun problema all'idea di farsi carico di una responsabilità simile. Per qualche ragione che ancora non comprendo, pare che anche le altre siano dello stesso avviso. Meglio così.

Prendete uno degli elementi e pensate a voi sei come gruppo. Il resto verrà da se.” spiego, senza aggiungere altro. Gli Elementi sono artefatti che lavorano molto da soli, spiegarne per filo e per segno il funzionamento sarebbe inutile.

Queen Chrysalis osserva lo scenario, evidentemente incuriosita da cosa stia per accadere.

Le pony obbediscono e prendono con loro uno degli Elementi, stringendoli tra gli zoccoli. In breve, una luce candida avvolge loro e le pietre, fluttuando attorno a loro fino a coprirle con una spirale di luce bianca. Ma si tratta di una luce melliflua, perché così com'è apparsa sparisce altrettanto rapidamente e tutte e sei le pony lasciano la presa sulle pietre, cadendo a terra ansimando.

Gli Elementi dell'Armonia non sono ancora stati destati.

Mantengono ancora la loro forma di sfere con incisa una pietra.

Le sei pony che ho difeso finora come legittime portatrici di tali artefatti sono sdraiate a terra, esauste e con il fiatone, ma pare che nonostante tutti i loro sforzi tutto questo sia stato inutile.

Incapace di accettare questo, rimango a fissarle con gli occhi sgranati alla ricerca di qualche indizio che possa fornirmi la risposta che cerco, mentre Queen Chrysalis osserva le sei pony e gli altrettanto elementi domandando “Ma cosa... che cosa è successo?”

Cerco di combattere il panico che sembra volermi assalire mentre realizzo che, come Discord mi aveva detto, tutta la fatica che ho fatto per far radunare le portatrici è stato tempo sprecato.

Tempo...” ripeto a voce bassa, mentre quella parola mi risuona in testa, come se da sola volesse mettersi in mostra su tutte le altre “Tempo...”

Osservo le sei pony a terra mentre faccio mente locale. Per qualche ragione, c'è un particolare che mi sta sfuggendo come sabbia tra gli zoccoli, fin dall'inizio.

Tempo!” esclamo euforica a voce alta quando, come un lampo a ciel sereno, capisco finalmente cosa volesse dire Discord, l'ultima volta che l'ho visto.

Tempo?” ripete Chrysalis, guardandomi senza capire cosa voglio dire.

È il tempo la risposta!” comincio a spiegare “Finora mi sono comportata come se Discord avesse semplicemente alterato la realtà un'altra volta, ma mi sbagliavo... lui ha svolto l'unica modifica che poteva fare perché potesse alterare il funzionamento degli Elementi dell'Armonia: ha cambiato la storia stessa!” esclamo infine, voltandomi verso la regina con gli occhi luccicanti.

La storia?” sento ripetere alle mie spalle.

È qualcosa di così evidente che non potevo notarlo senza sbatterci contro...” ammetto, voltandomi verso la fonte di quella domanda “Se c'è una nuova storia ad Equestria, se i fatti si sono svolti in maniera diversa rispetto l'originale, allora ci devono essere anche dei nuovi portatori!” spiego, mentre mi do mentalmente della sciocca per non averci pensato prima.

Quindi ci sono nuovi portatori ad Equestria?” mi chiede Chrysalis, portandosi uno zoccolo dietro la nuca

Be', per mille criniere, ma come facciamo a trovarli?” domanda Rarity, comprensibilmente preoccupata: in fondo il regno di Equestria è molto vasto, trovare i portatori sarebbe come cercare un ago in un grosso pagliaio.

Fortunatamente, comprendendo che non è la realtà ma la storia stessa ad aver assunto una nuova forma, ho capito chi sono allora i nuovi portatori.

Osservo la regina sorridendo “Non ci sarà bisogno di cercarli, Chrys... ho già capito chi sono i nuovi portatori.”

Oh, splendido!” esclama Queen Chrysalis, evidentemente sollevata all'idea di non dover svolgere ricerche di quella portata, prima di chiedere ancora “Chi sono, allora?”

Siamo noi, Chrys!” esclamo, trattenendomi dal saltellare per la felicità, ma spalancando le ali in tutta la loro grandezza.

Lei accenna ad un sorriso, come se stesse per ridere ad una battuta, ma il risolino le muore in gola mentre nota anche lei come le sei pietre che contengono gli Elementi dell'Armonia stiano cominciando ad illuminarsi.

Proseguo nella mia spiegazione “Io rappresento la Lealtà, perché dell'Arabia Sellata ho preferito rischiare la pelle pur di salvare Twilight dall'attacco del sultano... la Gentilezza, perché quando ho incontrato il prigioniero nell'infermeria da campo ho voluto aiutarlo nonostante mi odiasse... infine la Gioia, per gli sforzi che ho svolto nell'accampamento della Divisione Sparkle per tenere alto il morale delle truppe...”

Mentre parlo, gli elementi che nomino cominciano a roteare intorno a me, come satelliti attorno al loro pianeta, lasciando una sottile scia dietro di loro che segna l'orbita.

In mezzo a quello spettacolo di luci, concludo “E tu, Chrys, che preferisci ammettere di non voler dire un fatto piuttosto che mentire, rappresenti l'Onestà... la Generosità, poiché sei disposta anche a sacrificare il potere e ad essere odiata, pur di ridare la pace a queste terre... e infine, per tutti gli sforzi che hai compiuto per mantenere viva l'alleanza non solo tra pony e Mutanti, ma tra tutte le specie del pianeta... tu più di chiunque altro rappresenti lo spirito dell'Amicizia.”

A queste parole, anche Queen Chrysalis viene avvolta dagli Elementi rimasti. Tutte e sei le pietre cominciano a girare attorno a noi, via via sempre più velocemente, fino ad avvolgerci di una luce abbagliante che cancella ogni colore intorno a noi.

Quando questa luce si dirada, permettendo nuovamente a tutte noi di vedere nuovamente, la prima creatura che vedo è proprio Queen Chrysalis, e non riesco a non sorprendermi del suo cambiamento. Allo stesso tempo, specchiandomi nei suoi grandissimi occhi verdi, vedo come anche io sia profondamente cambiata.

Queen Chrysalis, ora che gli Elementi dell'Armonia sono attivi, ha addosso un busto metallico scuro, con delle protezioni alle spalle che rammentano le ali di un pipistrello, particolarità uguale alle sue nuove scarpette. La groppa, infine, è coperta da una grossa gonna rossa con dei pizzetti appesi. Legata in vita tiene una cintura metallica sulla quale è incastonata una grossa gemma esagonale arancione. Forma uguale l'ha una seconda pietra nel girocollo, ma di colore azzurro, e infine una terza incastonata in una tiara che le è apparsa sulla testa, lilla.

Io invece ho addosso un'armatura dorata, dal colletto alto e i rinforzi per l'attaccatura delle ali, una calzamaglia nera sotto di questa che sporge dai bordi, una specie di gonna argentea a coprirmi parzialmente la groppa ed infine una tiara simile alla mia da principessa, ma piuttosto che avere la classica gemma violacea a forma di rombo, questa volta l'ornamento centrale ha la forma del mio stesso cutie mark.

Io e lei ci scambiamo un'occhiata complice: in certe occasioni le parole sono inutili e questa è decisamente una di quelle. Le pony intorno a noi, piuttosto, ci osservano meravigliate come se stessero vedendo davanti a loro la chiave per la salvezza da qualche situazione disperata.

Il silenzio viene tuttavia interrotto dalla stessa Queen Chrysalis che mi domanda, sorridendo “Molto bene, Celie... siamo d'accordo allora sulla prossima mossa da compiere?”

Sì.” confermo “Andiamo sulla luna e sconfiggiamo una volta per tutte Discord.”

Maestà!” interviene la voce di Twilight.

Entrambe ci voltiamo verso di lei e la vediamo, affiancata dalle sue nuove amiche, ammetterci “Vogliamo venire anche noi.”

Queen Chrysalis sgrana gli occhi mentre le fa presente “Gran Generale Sparkle... sei appena tornata da una lunga guerra e le tue nuove amiche sono pur sempre civili, mentre noi stiamo per risvegliare forze oscure oltre ogni comprensione. Sinceramente, non credo che...”

Non siamo semplici civili!” la interrompe Pinkie Pie, rafforzata poco dopo da Rarity

Chiamerete sicuramente la Divisione Sparkle, o qualche altra divisione dell'Esercito Regio, per difendere i confini di dove state per andare. E se Twilight va, nessuna di noi si tirerà indietro.” fa notare Fluttershy, con il suo solito tono di voce soave come un violino, ma questa volta forte e deciso come un cavo d'acciaio in tensione.

Sebbene noti, a quelle parole, Twilight digrignare i denti ripetendo sottovoce “Nessun pony può chiamarmi per nome!” capisco che non esiste sortilegio in Equestria che potrà tenere loro sei separate, ora che si sono incontrate di nuovo. Non saranno le portatrici degli Elementi dell'Armonia, ma la loro amicizia sembra essere in grado di trascendere anche il compito di impersonare questi stessi artefatti. Fatto che mi scalda il cuore.

Queen Chrysalis, apparentemente del mio stesso avviso, sospira guardandomi “Cosa ne dici, Celie?”

Stiamo per liberare l'Impero di Cristallo, arginare un'invasione senza precedenti e per affrontare un combattimento che, al confronto, la guerra contro l'Arabia Sellata apparirà come uno scherzo... per non parlare di cosa ci aspetta sulla luna!” riassumo, prima di agitare lentamente il capo e dire apertamente la mia opinione “Avremo bisogno di tutto l'aiuto che riusciremo ad ottenere.”

Osservo le sei pony sorridere e, voltandomi verso la regina, quest'ultima aggiunge ammiccando “Sono d'accordo. E poi, non riusciremmo a fermarle nemmeno con la magia... dico bene, ragazze?”

L'ultimo pony con il quale ho condiviso il ruolo di portatrice degli Elementi dell'Armonia è stata mia sorella, ma ora che al suo posto c'è la Regina dei mutanti, creatura che dovrebbe essere la mia nemesi, prevedo che sarà un'esperienza altrettanto emozionante.


Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** 24 Ore Per Non Morire ***


CAPITOLO 9: 24 Ore Per Non Morire


L'Impero di Cristallo viene spesso considerato unicamente come un grosso ricettacolo di potente magia. Comprensibile, visto che fin dalla sua fondazione molte delle magie più potenti in circolazione sono nate proprio in quelle terre. Eppure, è sbagliato vederlo unicamente così.

Datemi pure della superficiale, ma ho sempre pensato che i prodigi della loro magia impallidiscano, di fronte alla maestosità dei suoi ambienti limpidi e delle alte volte di cristallo che puntellano il paesaggio.

Sebbene nasca in un territorio di natura estremamente ostili, per via delle rigide temperature tutte intorno e dell'assoluta mancanza di flora e fauna nel raggio di chilometri, i vecchi governanti del regno trovarono un modo per stabilirsi pure in quell'inferno di vento e ghiaccio.

Il Cuore di Cristallo, l'antico artefatto che dava il nome all'Impero, era stato in grado da solo di rendere abitabile una vasta area di terreno e, assolutamente dal niente, la nuda terra coperta dal ghiaccio divenne florida e fertile e dal nulla si crearono case, palazzi e l'enorme Torre di Cristallo visibile da qualunque angolo del vasto regno.

Il ricordo di quei luoghi scintillanti torna nella mia mente grazie ad un caleidoscopio di immagini, raffigurazioni e descrizioni che ho sentito e letto anche in questo tempo così differente dal mio.

Eppure, di fronte a noi in questi momenti si staglia solo il nulla. Il nulla contornato dalla completa desolazione.

Non rammento le condizioni dello stesso luogo dalla Equestria da cui provengo, ma quella avanti a noi è una pianura che si estende a perdita d'occhio dove pare essersi consumata una feroce battaglia in cui il vincitore, dopo aver bruciato la città dei vinti, ha sparso del sale sulle macerie per assicurarsi che nulla possa più crescere su queste terre.

Nemmeno la neve sembra volersi fermare in questo luogo. La terra rimane nera come il carbone, con il confine segnato dalla neve libera da una simile maledizione, come la cornice di un quadro.

Voglio evitare di farmi narrare da Queen Chrysalis come abbia potuto creare qualcosa di simile quando maledì lei stessa quel posto: certi incanti preferirei non esistessero e, se mai dovessi venire a conoscenza di alcuni di loro, preferirei scodarmeli. Spero con tutto il cuore che lei non rammenti ancora questo incantesimo, una volta che avremo ristabilito la linea temporale originale.

In ogni caso, io e la regina osserviamo il paesaggio innanzi a noi con alle spalle una buona parte dell'esercito di Equestria, un miscuglio eterogeneo di ogni specie di pony e Mutanti, con in mezzo le sei giumente che hanno insistito per accompagnarci.

Nonostante il forte vento che riesce a scompigliare anche la mia chioma eterea, nessuno fra tutti noi batte ciglio: la sola idea di cosa ci attende fa apparire la tempesta e il clima polare che ci fa battere i denti come inezie di fronte ad una crisi ben più grave.

Rifletto sulla nostra situazione incapace di trascurarne il lato ironico: per salvare Equestria dai piani di Discord e di Nightmare Moon abbiamo bisogno di scatenare un conflitto che non deve concludersi: la sua conclusione equivarrebbe con il termine del periodo dettatomi dal Draconequus per raggiungerlo sulla luna e quindi il fallimento della nostra missione.

Nell'Arabia Sellata mi sono addirittura infiltrata nella capitale nemica pur di porre fine al conflitto, fedele al mio ideale secondo cui qualunque divergenza si può risolvere parlando da pony civili, sfortunatamente al momento l'unica nostra alternativa per raggiungere la luna è liberare un potere sepolto da anni.

Ho sperato per qualche istante di poter ricorrere allo stesso incantesimo che usai per esiliare mia sorella sulla luna invece che risvegliare l'Impero di Cristallo, ma oltre a non ricordare più il procedimento per via delle mie amnesie sempre più progressive dubito che funzionerebbe a dovere anche in questa occasione.

I miei pensieri vengono interrotti dalla regina, la quale si rivolge al suo esercito usando ancora una volta un qualche incantesimo per tenere alto il suo tono di voce “Miei cari soldati.” la sua voce è suadente come lo sciabordio dell'acqua su una spiaggia lontana, ma lascia comunque trasparire la forza di un cavo d'acciaio in tensione “Siamo qui riuniti oggi, non ve lo nascondo, per compiere un azzardo. Stiamo per risvegliare l'Impero di Cristallo, nostro antico nemico che io stessa sigillai tempo fa per ragioni che adesso non starò a narrarvi.” detto questo, la regina interrompe il suo discorso per un breve periodo, come a voler studiare le reazioni dei suoi soldati lì riuniti.

So già che non dirà mai apertamente che io e lei dobbiamo andare sulla luna: solo le sei ex- portatrici sono a conoscenza di questo dettaglio e abbiamo già dovuto mettercela tutta perché non ci seguissero fino a lì, non abbiamo il tempo per convincere a restare a terra tutti i militari con noi.

Perché questa decisione?” prosegue in ogni caso Queen Chrysalis, notando come a parte i movimenti involontari di qualche soldato per combattere la temperatura polare nessuno sembra voler intervenire “Perché tra queste mura esiste la chiave per la pace di Equestria. E vi ringrazio per aver scelto di venire qui comunque, nonostante sappiate perfettamente quali sono i rischi.”

Annuisco involontariamente con il capo, mentre ricordo come tutti i soldati con noi sono volontari.

Mentre richiamavamo le truppe, Queen Chrysalis non si era sentita di portare ogni soldato del suo esercito personale, quella che lei chiama Divisione Zero, un intero plotone formato di guerrieri che hanno dedicato la loro vita a proteggere la corona. Optò dunque per avvisarli tutti contemporaneamente, attraverso un incantesimo che le permettesse di comunicare in tempo reale con tutti i suoi seguaci. In questo modo, ella avvisò ogni pony d'armi dell'esercito di Equestria che aveva bisogno di soldati per una missione molto pericolosa nelle terre del nord, mettendo molta enfasi nei rischi.

Nonostante si fosse a conoscenza dei rischi ma si ignorasse completamente lo scopo di tale incarico, i Mutanti obbedirono in massa e si unirono a noi, come se la loro unica ragione di vita anche in questa linea temporale modificata fosse obbedire alla loro regina. Poco dopo arrivarono anche diversi pony, mostrandomi che questa fedeltà nei suoi confronti non era più una prerogativa dei soli Mutanti.

Da una parte mi piace pensare che Queen Chrysalis si sia dimostrata in questa linea temporale tanto benevola verso i suoi sudditi quanto spietata in quella originale, ma dall'altra non ho potuto fare a meno di notare come tutti coloro che vedevano me e lei nelle nostre nuove vesti di portatrici manifestassero un'assoluta accondiscendenza nei nostri confronti, quasi influenzati dal potere degli Elementi dell'Armonia. In queste vesti, sembra che loro ci vedano come una specie di messia che salverà tutti loro da un male più grande.

In ogni caso, la regina prosegue ancora nel suo discorso, interrompendo i miei pensieri “Questa è stata un'era di scontri. Un'era di sofferenza e oscurità. Un'era dove l'oppressione e il terrore hanno dimorato nei cuori non solo di pony e mutanti, ma di ogni creatura vivente su questa terra. E vi dico che non solo noi, non solo gli altri regni, ma la Terra stessa è stufa di questa guerra.”

Segue una breve pausa, nel quale Queen Chrysalis va a guardare i propri soldati in posizione, quasi possa vedere negli occhi di ognuno, prima di proseguire animata da un sacro fervore “Ma questa, mio popolo, sarà l'ultima delle guerre! La nascita della luce sarà dolorosa, ma non vacillate! Il nostro nemico è spacciato: noi, uniti per la stessa causa, bruceremo le bugie e il pregiudizio che ci tengono lontani dalla luce e dalle loro ceneri nascerà un nuovo, riunito, ordine; il giorno sostituirà la notte!”

Mentre le ultime parole vengono esclamate, Queen Chrysalis prende involontariamente preso il volo, alzandosi di un paio di metri da terra, stendendo le zampe ai lati e i suoi occhi scintillano come per il riverbero di una grandissima fiamma. Torna a terra mentre il cozzare degli zoccoli metallici riempie l'aria.

È Twilight, ordinando alle truppe con un tono di voce che ricordava molto la Voce Reale di Canterlot, che rompe la cacofonia creata, ripristinando in questo modo l'ordine.

Rendete omaggio alla vostra causa, soldati!”

Agendo come un interruttore, quel secco ordine fa cessare ogni manifestazione da parte dei soldati e immediatamente ogni membro dell'esercito prende posizione: Mutanti e pegasi si librano in cielo diretti alle loro postazioni, i pony terrestri galoppano a grande velocità e infine gli unicorni si teletrasportano altrove, obbedendo silenziosamente agli ordini e pronti a fare ciò che la loro Regina ha richiesto.

Tutti sanno cosa gli aspetta. Una volta spezzata la maledizione e fatto ritornare l'Impero di Cristallo, la popolazione riapparirà assieme agli edifici. Ma per i ritornati pony di cristallo non sarebbe passato nemmeno un minuto dal momento della maledizione: quella che si aspetta non è una battaglia che andrà ad acuirsi con il tempo, ma un conflitto aspro e selvaggio fin dai primissimi istanti.

Eppure, nessuno dei soldati presenti esita o mostra ripensamenti. Questa fedelta è la spinta necessaria a darmi la fermezza necessaria per compiere il mio ruolo di oggi.

Quando tutti i militari sono in posizione restiamo, oltre alle due fila di soldati dietro di noi, soltanto io, Chrysalis e le sei mie ex- studenti. Un veloce sguardo di intesa tra noi otto e, non appena la regina solleva in mezzo a noi il Crystal Heart, cominciamo a dirigerci verso il centro di quella radura pronte per fare la nostra parte.


Continuiamo a marciare verso il cuore della desertica pianura in religioso silenzio, come se temessimo di disturbare qualche oscura creatura con la nostra presenza in quel posto.

Ma è soltanto un'impressione.

La verità è che il nostro silenzio è dovuto alla consapevolezza di quello che stiamo per fare. La tensione accumulata in questi istanti che grondano l'aura del mito ci ammutolisce.

Nessuna di noi immagina cosa accadrà una volta che Queen Chrysalis spezzerà la maledizione, liberando così l'Impero di Cristallo e i suoi abitanti, nemmeno la stessa regina. Purtroppo non ci sono spiragli di ottimismo nei nostri animi al riguardo, complice il paesaggio attorno a noi.

L'oscurità ci impedisce di vedere oltre le alte vette che circondano il paesaggio, come delle mura di un castello in rovina, il vento che soffia attorno a noi produce inquietanti echi che rimbombano nelle nostre orecchie come raccapriccianti moniti perché rinunciamo a questa pazzia e torniamo indietro. Persino le stesse montagne, oltre a segnare il confine, paiono voler assumere forme volutamente allarmanti per farci desistere.

Eppure noi, forti del nostro senso del dovere, decidiamo di ignorare questa miscela di avvertimenti e immagini che alimentano la nostra tensione così come un pezzo di legna secca alimenta un fuoco e andiamo oltre.

Il nostro trottare viene interrotto ad un certo punto dalla stessa Queen Chrysalis, la quale si ferma nel bel mezzo della desolata pianura scura intorno a noi, tenendo il Crystal Heart sospeso a mezz’aria.

Siamo arrivate.” sono le sue parole. Poche, ma perfettamente in grado di farci comprendere quanto anche lei sia in realtà agitata per quello che stiamo per fare.

Mi avvicino a lei, affiancandola prima di sussurrarle “Sei sicura di volerlo fare? Una volta che avremo dato inizio a tutto questo non ci sarà modo di tornare indietro.”

Lei sospira profondamente prima di dirmi “Te l’ho già detto. Mi dispiace lasciare questo mondo scatenandoci sopra un’invasione come mai se ne erano viste, ma se per restituire la pace a queste terre devo diventare quello che Equestria teme... così sia.”

Annuisco con il capo, osservando poi con la coda dell’occhio le sei pony dietro di noi. Non ho mai messo in dubbio come la determinazione di Queen Chrysalis sull’andare fino in fondo a questa faccenda non si sarebbe mai stinta, ma il fatto che nemmeno con tutta la magia di questo mondo potrò mai convincere le mie sei ex- studenti del pericolo che stiamo per correre è un concetto che va ben oltre la certezza.

Tornò perciò con lo sguardo su Queen Chrysalis, mentre lei illumina il corno di una forte luce verde e lentamente, quasi con fare cerimonioso, porta il cristallo a terra.

Giunto a contatto con il suolo, l'artefatto viene assorbito come se venisse appoggiato su di uno specchio d'acqua, con tanto di ondine che si espandono passandoci sotto gli zoccoli fino a superarci. Non posso esserne certa, ma sono sicura che siano arrivate fino alle forze dell’esercito ai confini.

Queen Chrysalis sussurra, nel mentre, una parola che non riesco a decifrare e da terra cominciano ad illuminarsi alcune zone, quasi sicuramente il posti dove una volta erano situati i palazzi di cristallo dell'Impero.

Più rapidamente di quanto me ne possa accorgere, da queste basi illuminate si innalzano una dopo l’altra, come piante che escono dal terreno, le costruzioni di cristallo che fino a molti anni fa occupavano quei territori.

Il titanico castello di Cristallo si alza sopra le nostre teste, cominciando dai pilastri delle fondamenta dai quali, una volta nuovamente intrecciati a formare una cupola sopra di noi, si espande l'intera struttura verso l'alto.

Anche da questa posizione possiamo osservare come questo fenomeno si prolunghi per tutto l’Impero, seguendo l'ordine dettato dalle onde magiche alzate poco prima dalla regina spezzando la maledizione.

Dopo i maestosi palazzi anche i parchi, le strade, i lampioni e infine gli stessi pony di cristallo ritornano a colorare quel luogo, prima spoglio e desolato.

Fosse stato in altre circostanze questo spettacolo sarebbe stato motivo di giubilo, ma ora che vedo i tanti pony dal manto scintillante lì riuniti con indosso le armature e le lance strette tra gli zoccoli, mentre si guardano intorno come domandandosi dove possano trovarsi i nemici contro cui fino ad un attimo prima stavano combattendo, ignari del loro esilio durato invece anni, sento lo stomaco stringersi per via dell’eccitazione nata dalla vigilia del grande momento.

I guerrieri attorno alla Torre, tuttavia, sembrano non vederci e in breve si voltano piuttosto verso il confine cominciando a correre in tale direzione. Sono poco più che sussurri, ma anche a noi arrivano gli echi della lotta che sin da subito infuria.

L’Impero Di Cristallo ed Equestria sono di nuovo in guerra.

Sembrano non vederci...” commenta, notando anche lei come i pony di cristallo ci stiano ignorando, Applejack, seppur mantenendo un tono di voce basso.

Al confine c’è uno scontro di dimensioni molto più ampie. Forse pensano di essere più utili laggiù che contro noi otto.” risponde, esponendo un’altra interpretazione di tale evento, Rarity.

Vorrei commentare anche io, ma una fragorosa risata alle mie spalle mi interrompe ancora prima che possa aprire bocca.

Ahahah! Hilarante! Quando pensi di aver visto tutto, esiste comunque qualcosa che può sorprenderti.”

Riesco a notare il volto di Queen Chrysalis cedere alla rabbia e piegarsi in una smorfia che esprima appieno tale stato d’animo, prima di voltarsi chiamando per nome l’unicorno che ci ha appena raggiunto nella piazza sotto la torre di cristallo, simbolo della fiera nazione che abbiamo appena liberato.

Re Sombra!” ringhia la regina, riconoscendo l’antico nemico. Quelle volte in cui lei pronunciava il mio nome usando quel tono, avvertivo immancabilmente un brivido attraversarmi il dorso e ora questa sensazione non è per niente cambiata.

Buongiorno a te, Bruja.” ricambia il re, ghignando mentre subisce apparentemente impassibile lo sguardo piegato dall'ira della regina Mutante “Credevo che quando lanciasti la maledizione sul mio impero per impedirmi di ampliare la mia armada fosse per sempre... hai deciso di farla finita con il tuo regno?” il tono di quella domanda, palesemente beffardo, riesce ad offendere anche me.

Ben rammento come Re Sombra non fu una grossa difficoltà per me e mia sorella -almeno, immagino che ci fosse anche lei ma non ne sono certa- da sconfiggere: a conti fatti, il suo regno di terrore aveva negato la felicità necessaria per proteggere il suo stesso regno, abbattendo di fatto con i suoi stessi zoccoli l'impenetrabile barriera che circondava i confini e gli Elementi dell’Armonia si erano dimostrati armi ben aldilà della magia oscura di cui lui faceva largo uso. A conti fatti, non avevamo richiamato un solo soldato per liberare quel posto e lui riuscì a maledirlo solo perché io e mia sorella eravamo eccessivamente sicure del nostro successo, così ci colse di sorpresa con quella maledizione.

Sebbene rammenti ancora questo episodio, ancora più vivi sono gli episodi in cui ho avuto modo di vedere come questa linea temporale abbia cambiato molti aspetti nella vita di ogni pony, perciò non posso restare tranquilla se prima non mi assicuro che le abilità di Re Sombra non siano amplificate come è successo, ad esempio, a Queen Chrysalis.

Sei solo un folle.” risponde in ogni caso Queen Chrysalis, strusciando uno zoccolo a terra come se si preparasse a caricarlo “Voglio darti un’ultima possibilità... rivelami come posso raggiungere la Puledra Della Luna e non ti verrà arrecato alcun male.” prosegue, sebbene pronunci queste parole a denti stretti.

Re Sombra, udite quelle parole, piega le labbra in un sorriso sardonico mentre si avvicina lentamente al Crystal Heart, il quale durante la ricostruzione dell’intero Impero è tornato alla sua posizione originale.

Noi altre sette spettatrici del colloquio tra regnanti restiamo in disparte senza intervenire: il crescendo di tensione tra loro due ci impedisce di muovere una sola zampa.

Durante il suo lento spostarti, Re Sombra deride senza troppe cerimonia la proposta ricevuta da Queen Chrysalis “Be’, per raggiungere la Yegua De La Luna devo aprire il portale, perciò dare inizio a quell’invasione che hai tanto temuto... hai davvero deciso di porre fine al tuo regno, Bruja?”

Non osare farlo...” lo minaccia ancora la regina, ma non riesce nemmeno a finire questa frase che il re di cristallo scalcia con entrambi gli zoccoli posteriori, in maniera analoga a come Applejack scalcerebbe un albero di mele, l’artefatto al centro della piazza.

Ricevuto il colpo, questi comincia a roteare via via sempre più velocemente e, assieme a questo fenomeno, vediamo le pareti della torre attorno a noi cominciare ad illuminarsi di un minaccioso alone blu, seguito da scariche elettriche che appaiono irregolarmente intorno a noi.

Ignorando cosa stia per accadere, scegliamo tutte e otto di galoppare verso l'uscita per precauzione. Solo Re Sombra resta al suo posto, osservandoci con lo stesso ghigno di chi è certo di avere la vittoria tra gli zoccoli.

Giunti all'esterno, riusciamo a vedere come l'intera torre si trovi già avvolta del tutto in quella misteriosa luce generata da Re Sombra, mentre le scariche di energia diventano sempre più frequenti e definite, andando a concentrarsi sulla sommità del palazzo.

Ogni saetta che giunge alla sommità pare concentrarsi in un punto specifico, andando in questo modo a creare una specie di sfera composta da pura energia di un viola malaticcio.

Si tratta di eventi troppo rapidi e allo stesso tempo affascinanti perché possiamo intervenire e una volta che sulla sommità del castello si concentra una quantità sufficiente di luci, dalla sfera creata parte un raggio dello stesso colore rivolto verso il cielo.

Tale scena mi porta istintivamente a pensare che Sombra abbia rievocato la leggendaria barriera impenetrabile che ha sempre protetto l'Impero di Cristallo, ma presto tale deduzione viene confutata dallo stesso raggio incantato, il quale persevera a salire fino a toccare lo stesso cielo, e da ciò che invece crea.

Quando l'azzurro sopra di noi, ricreato anch'esso assieme all'Impero di Cristallo, entra a contatto con quella strana magia lanciata dal castello, si apre in questo un cerchio vorticoso colorato con un'inquietante amalgama di colori scuri il quale, espandendosi, libera al suo centro un lago nero.

A occhio nudo, pare di vedere un pulsante oceano oscuro, pur dotato di una lucentezza maligna.

L'impressione che provo osservandolo è che soffermarsi su questo troppo a lungo possa portarmi alla cecità o alla pazzia. Si tratta tuttavia di una vista temporanea poiché tale cerchio, poco dopo aver raggiunto la sua massima espansione, vomita figure informi ma minacciose simili a fumo grigio, dotate di occhi rossi come il fuoco e bocche eteree dai denti acuminati come pugnali. Giunti all'esterno, tali figure ruggiscono provocando suoni che fanno venire brividi lungo il dorso a tutte noi otto.

Gli Incubi hanno iniziato l'invasione del mondo dalla luna.

Mentre osservo con i miei occhi l'orrore che sta per scatenarsi su Equestria e che Queen Chrysalis aveva tentato di fermare per così tanto tempo, comprendendo anche il motivo per cui aveva tenuto tutto questo segreto.

Si tratta di una scena raccapricciante, la sola conoscenza di una minaccia simile e della possibilità che questa entri in contatto con il nostro mondo porterebbe al cedimento le menti meno addestrate.

La voce di Queen Chrysalis arriva improvvisamente alle mie spalle distraendomi da questi pensieri nefasti ed annunciando con fermezza “Gran Generale Sparkle... è il tuo turno.”

Faccio appena in tempo a voltarmi per ascoltare meglio le nuove disposizioni che Twilight prende subito il controllo della situazione, passando subito oltre lo sgomento che lo spettacolo sopra di noi provoca, quasi non lo vedesse. Anche se la vita che ha fatto finora l'ha resa un pony estremamente diverso da quello che è sempre stato un mio devoto studente, anche nelle vesti di Gran Generale di Equestria il suo valore resta innegabile.

Ascoltate, fino a che la Regina e Celestia non termineranno la loro missione, noi sei dovremo evitare che gli Incubi raggiungano il confine e si uniscano allo scontro con i pony di cristallo...” spiega l'unicorno, prima di rivolgersi a tutte le sue amiche presenti dettando gli ordini.

Fluttershy, tu sei in grado di convincere gli animali a fare tutto quello che vuoi. Prendi ogni creatura che riesci a trovare e proteggi con loro il perimetro del centro: chiunque tenti di raggiungere il confine, o lo fai ingoiare o lo rimandi qui.”

A questi ordini Fluttershy, lontana dal pegaso che in questa situazione si sarebbe piuttosto rintanata in un angolo, si limita ad annuire con il capo prima di volare verso il perimetro della piazza più velocemente che può, richiamando nel mentre le creature nel paraggi usando le strane abilità che ha sviluppato in questa Equestria alternativa.

Rarity, tu e Spike dovrete essere i nemici nell'ombra, colpiteli senza farvi vedere: schemi e azioni isolate.” prosegue Twilight, rivolgendosi anche al suo luogotenente.

Quest'ultimo pare essere un po' in dubbio sugli inizi, in fondo sarebbe la prima volta che non combatterebbe al fianco del suo superiore al quale ha giurato fedeltà, ma il misto di sensazioni generato dall'attaccamento al suo codice e i sentimenti che prova anche qui per l'unicorno dal manto bianco gli impediscono di rifiutare.

In ogni caso, le disposizioni del generale non sono ancora concluse “Rainbow Dash, tu sei la più veloce di noi, dovrai limitare il flusso di Incubi che passano dal portale. Hai detto che puoi eseguire un Arcoboom Sonico... dimostramelo!”

A quelle parole, il pegaso azzurro si alza in volo sfoggiando un sorriso divertito e ammiccando. A quanto pare, non poteva chiedere di meglio.

Io, Applejack e Pinkie Pie gli terremo a bada una volta che raggiungono terra. Maestà, Celestia...” conclude Twilight, fermandosi su di me e Queen Chrysalis come se non riuscisse a trovare le parole necessarie per esprimere quello che vuole dire.

Entrambe ci voltiamo verso di lei, incuriosite. Lei prende un breve momento di silenzio prima di dirci, scegliendo alla fine di non girarci troppo intorno “... buona fortuna.”

Le sorridiamo, mentre i primi Incubi atterrano intorno, schiacciandosi al suolo come se fossero precipitati, non fosse che dal fumo che si espande dalla zona dello schianto essi ritornino, più minacciosi che prima. Subito, stormi di creature si abbattono su di loro ad un gesto dello zoccolo di Fluttershy: come abbia fatto ad evocare quello stormo in mezzo alla battaglia, è un mistero così come la natura dei suoi poteri.

È giunto il momento che noi e la resistenza organizzata da Twilight passiamo all'azione.

Vediamo il Gran Generale voltarsi verso i propri nemici mentre si leva nuovamente la benda sull'occhio, quasi riconoscesse all'istante che dovrà usare tutta la sua abilità nella particolare battaglia appena iniziata, assumendo così ancora una volta la sua forma finale, simile ad un alicorno.

Chiunque meno che Queen Chrysalis resta esterrefatto da quella forma, alla stessa maniera in cui mi sono stupita la prima volta che l'ho vista ricorrere a quel particolare prodigio nella capitale dell'Arabia Sellata.

Chissà, forse anche la Regina ha assistito a quel particolare incantesimo in qualche occasione... ma ora ho problemi ben più grandi da affrontare piuttosto che vedere se questa mia ipotesi corrisponde ad un fatto realmente accaduto o meno.

A conferma del mio pensiero, la risata di Re Sombra ci fa comprendere che il nostro proposito sarà ancora più difficile di quanto temevamo.

Ahahah!” ride infatti il re unicorno, facendosi beffe di noi “Non lascerò mai che la Bruja raggiunga la Yegua1!” esclama dunque, prima che ci troviamo entrambe circondate da alti pilastri di cristallo nero, come una lucente prigione, prima che possiamo accorgercene.

Io e Queen Chrysalis non facciamo tuttavia in tempo a muovere uno zoccolo che le stesse colonne di cristallo iniziano a creparsi fino a sbriciolarsi di fronte ai nostri occhi come vetro. Una volta libere, la prima immagine che si specchia sulla mia retina è quella di Trixie, sospesa a mezz'aria, con gli zoccoli posteriori appoggiati sul volto dell'unicorno di cristallo.

Si tratta tuttavia di una scena della durata di una frazione secondo, poiché il re viene lanciato lontano da quel colpo come trascinato per il dorso da qualcuno e Trixie nel mentre torna con gli zoccoli a terra.

Sia io che Queen Chrysalis restiamo sorprese per l'improvviso intervento di quel pony, che non abbiamo nemmeno informato della guerra in quanto facente parte della Divisione Sparkle appena tornata dall'Arabia Sellata. Inoltre, per quanto i dettagli mi siano ignoti, lo scontro con il Campione non deve essere stato semplice e nel mentre aver riportato delle ferite.

A conferma di ciò, mentre i suoi occhioni viola si voltano verso di noi, notiamo un cerotto nella guancia e che zoppica con la zampa anteriore destra.

Tuttavia la regina parte avere un altro dubbio per la testa “Trixie... cosa...?”

Maestà...” esordisce l'unicorno “Voi non potevate vedere, ma durante la guerra contro l'Arabia Sellata ho avuto modo di provare sulla mia pelle cosa voglia dire la vera tristezza. Ero sconfitta, mi avevano privato del Cutie Mark ed ero stata rilegata in un incarico che mi umiliava ulteriormente. So che il Gran Generale mi ha lasciato nelle retrovie solo perché sapeva che nel mio stato d'animo sarei stata facilmente sopraffatta, ma la prego di credermi se le dico quanto in quel periodo fossi morta dentro.”

Durante il prologo narrato dall'unicorno, getto con la coda dell'occhio una sbirciatina a come sta proseguendo lo scontro intorno a noi.

Rainbow Dash sta dando piena conferma della sua abilità come velocista e dal portale sopra di noi vedo numerosi incubi uscire allo scoperto prima di dissolversi come vapore una volta che una lama color arcobaleno gli trafigga da parte a parte.

Apparendo invece dall'ombra quando meno ci se lo aspetta, Rarity esegue una serie di incantesimi che colpiscono i nostri avversari mandandoli al tappeto. Coloro che invece arrivano troppo vicini all'unicorno vengono rapidamente sistemati da Spike: come probabilmente Twilight deve avere visto, proteggere la sua amata gli consente di usare una forza anche superiore a quella a cui fa ricorso di solito.

Capisco...” prosegue Queen Chrysalis in ogni caso, commentando le parole sentite finora da Trixie “Ma questo cosa c'entra con la tua entrata in scena?” domanda infine

Mentre ero in queste condizioni ho avuto modo di incontrare Celestia, la puledra al Vostro fianco.” continua invece Trixie, quasi non avesse sentito la domanda della regina, indicandomi con lo zoccolo “È stato come un faro nelle tenebre della depressione in cui ero... è riuscita a farmi ritrovare la fiducia nelle mie capacità, mi ha restituito il Cutie Mark e mi ha permesso di dimostrare il mio miglioramento nella battaglia finale contro l'Arabia Sellata. E in tutto questo cos'ho fatto per sdebitarmi con lei? Nulla!”

Ascolto le sue parole e, sebbene arrossisca leggermente al pensiero che qualcuno si senta addirittura in debito con me per quello che ho fatto nell'Arabia Sellata, faccio presente all'unicorno “Guarda che non hai bisogno di sdebitarti con...”

Una lunga sfilza di improperi in un'altra lingua, il cui contenuto preferirei non stare a riportare, interrompe bruscamente il nostro colloquio riportandoci alla realtà in maniera piuttosto violenta.

Voltandoci verso la fonte di tale contumelia, troviamo Re Sombra in piedi, sebbene con un grosso livido ad ornargli il volto, mentre digrigna i denti ed evoca intorno a se diversi cristalli “Questa la pagherai cara!” è la minaccia che rivolge dunque a Trixie, benché contornata di epiteti che sorprenderebbero anche i frequentatori dei peggiori bar di Cavalcas.

L'unicorno azzurro non si lascia comunque intimorire ed esclama “Andate, presto! La Grande ed Eroica Trixie lo terrà a bada, voi intanto completate la vostra missione... di qualunque cosa si tratti!” prima di caricare a sua volta il re dell'Impero di Cristallo, abbattendo un paio di cristalli usando i suoi incantesimi durante l'avvicinamento. Gli Incubi intorno a noi, colpiti dal manipolo di pony riuniti, ogni volta che vengono abbattuti spariscono come evaporando, ma sebbene i nostri alleati sembrano cavarsela egregiamente sia io che la regina sappiamo che non abbiamo più molto tempo. Perciò, sebbene con il cuore pesante, siamo costrette ad abbandonare i nostri amici per gettarci nello squarcio sul vuoto che Sombra ha aperto.

Spicchiamo il volo, dirette sempre più in alto, mentre sotto di noi la battaglia infuria.

Odo da lontano le grida di Twilight Sparkle mentre evoca le varie forme dei suoi particolari incantesimi, Fluttershy mentre richiama altri suoi alleati della fauna locale alla carica... una parte di me vorrebbe scendere ad aiutarli, tornare con gli zoccoli a terra e respingere gli Incubi che assaltano il mondo reale scalciandoli come sta facendo Applejack in questo momento, ma quello che devo fare è troppo importante perché possa assecondare questo mio capriccio.

Se tuttavia sono preoccupata sia per noi sia per i nostri amici che stiamo lasciando sotto di noi, di contro Queen Chrysalis sembra non mostrare esitazione alcuna. Anni di conflitto ed infruttuosi accordi diplomatici devono averla resta sul ciglio della disperazione, perché riponga così tante speranze in questo salto nel buio che stiamo compiendo.

Ignoro la causa, ma la situazione della regina di ricorso a mezzi disperati per risolvere una situazione apparentemente senza uscita mi è, in qualche modo, famigliare. Mi sembra quasi che l'abbia provata anche io, ma in una qualche circostanza che al momento non posso rammentare.

Non mi soffermo però molto su questo dettaglio, in fondo una volta che avremo sconfitto Discord e Nightmare Moon e ristabilito la corretta linea temporale, ogni ricordo tornerà alla mia mente. E poi, ad aiutarmi a distrarmi c'è la stessa Regina la quale, mentre ci avviciniamo al portale, la sento indicarmi “Non so cosa accadrà una volta che avremo superato il portale... potrebbe essere qualcosa di molto difficoltoso!”

Sia io che lei cominciamo ad illuminarci, un effetto collaterale degli Elementi dell'Armonia che portiamo addosso, mentre ci facciamo sempre più vicini all'oscurità che sta continuando a partorire gli Incubi.

Cos'hai in mente?” chiedo, non capendo dove voglia arrivare ma assolutamente certa che non si tratti di un ripensamento dell'ultimo minuto da parte sua.

È probabile che l'oscurità intorno alla luna ci separerà per un breve periodo... restiamo d'accordo di riunirci prima di compiere qualsiasi azione!” esclama dunque lei, mentre la distanza con lo squarcio si fa sempre più irrisoria.

Annuisco con il capo mentre confermo “D'accordo. La luce degli Elementi dovrebbe renderci anche molto più visibili. Riuniamoci non appena mettiamo gli zoccoli sulla luna!”

Queste sono le nostre parole di commiato mentre attraversiamo finalmente il portale per la luna. Gli Incubi non sembrano nemmeno vederci, o forse reputano impossibile che qualcuno voglia davvero arrivare alla loro stessa dimora.

In ogni caso, entrare nel portale per la Luna ed avventurarsi nell'oscurità oltre di questo è come tuffarsi nel fango. Una sensazione di sudiciume mi avvolge, arrivando al punto di schifarmi, e si intensifica con il proseguire del viaggio mentre io e Queen Chrysalis lasciando dietro di noi scie luminose ad indicare il nostro tragitto, come meteoriti.

A rinforzo di questa similitudine, ci troviamo lentamente avvolte da strane fiamme fredde che ci avvolgono come a volerci proteggere in qualche modo da cosa giace intorno a noi mentre ci avviciniamo sempre di più al pianeta, da cui vediamo ancora sollevarsi folte nubi di Incubi dirette al portale che noi stiamo attraversando al contrario.

Durante la caduta prendiamo in pieno petto, o meglio dove in proporzione esso dovrebbe trovarsi, alcuni di loro, facendoli dissolvere subito dopo, ma una volta giunti in rotta collisione con la luna vedo la Regina allontanarsi e precipitare in un altro punto della superficie del satellite.

Tento di restare rivolta verso di lei il più a lungo possibile, così da memorizzare dove devo dirigermi per trovarla, ma l'impatto con il suolo arriva anche per me.

E atterrare violentemente sulla dura terra dopo aver attraversato a velocità folle un portale incantato non è in alcun modo un'esperienza piacevole.

Il tremendo impatto, sommato al fatto che da quando ho viaggiato verso l'Arabia Sellata non ho chiuso occhio, mi fa perdere i sensi per qualche istante.


Spinta dalla forza di volontà riapro lentamente gli occhi. Non ho molto tempo e anche se questa mia reazione all'impatto mi fa capire che avrei un serio bisogno di riposare, non posso davvero concedermelo.

Pianto gli zoccoli a terra e, aiutandomi con le ali, mi spingo in alto fino a tornare perpendicolare al terreno.

Tuttavia, mentre alzo lo sguardo da terra per vedere dove sono, una oscura figura appare avanti a me, facendomi gelare il sangue nelle vene soltanto guardandola.

Alta, molto più rispetto ad un comune pony, con il muso nascosto dietro un casco dalla visiera dorata che lascia intravedere solo gli occhi illuminati da un alone diabolico e due corna che dalle tempie proseguono dietro il capo, garantendogli un aspetto simile a quello di un demonio, il manto nero quasi interamente nascosto dietro un'armatura blu notte con una pelliccia appena sul dorso e dal cui bordo parte una sottana che copre la groppa e il cutie mark. Anche gli zoccoli sono tenuti dentro delle strane protezioni da cui si allungano, minacciose, quattro lame affilate che lasciano addirittura il segno sulla roccia. Solamente guardando la strana creatura ho l'impressione di avere a che fare con una fobia reincarnata, sensazione acuita dall'aura oscura che emana.

Tuttavia, la chioma eterea cristallina illuminata da piccoli luccichii come stelle in un bel cielo, forma uguale a quella della coda, mi fornisce un evidente indizio sull'identità di quell'essere.

Nightmare Moon...” la chiamo, con un filo di voce

Lei, udendomi, ribatte “Come?” dal tono di voce che usa pare essere sinceramente sorpresa “Che razza di nome assurdo è quello? Queen Chrysalis non ti ha informata su chi sono io?”

Questa domanda mi lascia perplessa: come può non riconoscere il suo stesso nome?

Percependo il mio silenzio come un invito a continuare, la creatura spiega le ali senza preavviso, quasi cercasse di spaventarmi facendo semplicemente così, e si presenta “Io sono la Puledra della Luna... e tu, mia cara, sei su proprietà privata.” detto questo, aggiunge dopo una breve pausa con tono minaccioso “Spero tu sia preparata per le conseguenze...”

1Puledra

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Sulla Luna ***


CAPITOLO 10: Sulla Luna


Considerato chi sono, le minacce non mi toccano. La maggior parte delle minacce sono solo... minacce.

Espressioni come “Distruggerò il mondo!” sono solitamente proferite da chi ha capito di stare vedendo collassare il proprio.

La maggior parte delle minacce sono per lo più figlie della paura, minacciati che minacciano, come un gatto che rizza il pelo.

Eppure, mentre osservo il mostro davanti a me, riconosco di esserne terrorizzata. È qualcosa in grado di far venire i brividi anche a qualcuno come me.

Lei, di contro, sembra invece provare un insano piacere nel farsi beffe di me e della paura che mi procura, graffiando con i lunghi artigli la pietra su cui si posa ad ogni passo. Mentre si avvicina a me con passi lenti e studiati, sibila “Ho assistito al tuo operato, giù sulla terra. Un ottimo lavoro, non c'è che dire... ma allo stesso tempo, è contro i miei piani. E, non so come la vedi tu, ma sono molto poco incline a trattare con i guanti quelli che mi mettono i bastoni tra le ruote.”

Lo stridio del metallo sulla pietra ha il potere di destarmi. Come la Puledra della Luna si avvicina, io indietreggio nel tentativo di temporeggiare. Sono qui, devo solo aspettare che Queen Chrysalis mi raggiunga presto.

Mentre mi guardo intorno con la coda dell'occhio, alla ricerca di qualsiasi segno del suo arrivo, le domando “Ti ho incontrato per la prima volta in questo istante... in che modo ti avrei ostacolato?”

Durante la mia ricerca purtroppo noto soltanto come la luna qui sia come uno specchio della distorsione della Equestria che ho appena lasciato e la mia confusione cresce ulteriormente.

L'intero pianeta pare essere una landa che sfida apertamente la ragione, le leggi stesse della fisica e della natura sembrano essere state spazzate via dal capriccio di un dio crudele mentre fiumi di crema scorrono dal basso verso l'alto diretti in vasche da bagno di ceramica dove cani si lavano fischiettando. Alle spalle di questi, un'altra faccia mi osserva divertita prima di aprire la bocca, lasciando uscire da lì canarini a pois con il becco scheggiato.

Abbassando lo sguardo verso il territorio, con complessi intrecci di figure ottagonali colorate al posto della terra, noto complesse costruzioni di cristallo a puntellare il paesaggio mutando costantemente, come giochi di incastri senza fine.

Perdendo il coraggio di indagare oltre sulla natura distorta di quel luogo, ritorno sulla Puledra della Luna: temo che una osservazione prolungata di questo mondo potrebbe condurmi alla pazzia.

In ogni caso, non appena la sua oscura figura si specchia sulle mie iridi magenta, la vedo mentre scuote le spalle, spinta dal suo malefico sghignazzare, come se si stesse pregustando qualcosa. Ciò, nemmeno a dirlo, mi preoccupa sensibilmente.

Ancora prima di poter trovare una risposta a quale dei due rischi sia il minore, se rischiare la pazzia guardandomi intorno alla ricerca di Chrysalis oppure farmi invadere il dorso dai brividi osservando la Puledra della Luna negli occhi, tutto intorno a me si fa buio. Quando anche il più esile raggio di luce sparisce, non posso vedere nemmeno il mio naso, in mezzo all'oscurità che mi circonda.

Mi concentro e cerco di illuminare il corno per evocare un semplice incantesimo di luce attorno a me ma, con sommo stupore, noto come sebbene senta la mia magia scorrere intorno a me resta soltanto l'oscurità. Si tratta di eventi talmente rapidi che mi è impossibile reagire, ho a malapena il tempo per pensare.

Mentre cerco di capire come questo sia possibile, la voce della Puledra Della Luna si fa prepotentemente largo nel buio spiegandomi “Sai, si dice che una delle paure più diffuse sia quella del buio.”

Oltre alle sue parole, giunte improvvisamente da una direzione che non riesco a comprendere, un soffio sulla guancia mi fa trasalire per la sorpresa.

Mi volto rapidamente verso il mio fianco aspettandomi di trovare quello stesso alicorno davanti ai miei occhi, ma tutto ciò che riesco a vedere una volta girata resta il buio. È come se fossi stata murata viva in una grotta senza spiragli.

Ma, se ci pensi bene, capisci subito che non è del buio in sé che i pony hanno paura, bensì di quello che potrebbe celarsi nelle tenebre! Di quello che non vediamo e che potrebbe avere il sopravvento su di noi prima di quando possiamo accorgercene!” mentre odo queste esclamazioni cercando di capire da dove possano venire, un improvviso solletichio sulla groppa mi coglie ancora alla sprovvista, aumentando la mia agitazione.

Scattante, eseguo un dietro- front della durata inferiore ad un secondo e sparo un raggio verso la Puledra, nel tentativo di colpirla e porre finalmente fine a questa situazione.

Tuttavia, benché avverta perfettamente di aver lanciato l'incantesimo corretto, non vedo ne' la luce del mio corno ne' lo stesso incanto evocato.

In questo modo, il tocco di una piuma può essere un topo, o un insetto che si arrampica per il garretto e un soffio addirittura qualsiasi cosa... anche la nostra paura più grande!”

Dove, in nome di Equestria, si nasconde?

Non faccio in tempo a chiedermi ciò che avverto un improvviso scricchiolio allo stesso modo in cui sentirei un colpo di cannone in piena notte. Illudendomi che la Puledra della Luna si trovi nella stessa posizione della sorgente di quel rumore, lancio un ennesimo incantesimo in quella direzione, ma questa volta qualcosa mi colpisce in mezzo alle ali.

L'armatura ha attutito la maggior parte del danno, inoltre non si tratta di qualcosa abbastanza potente da ferirmi, però la sorpresa è tale che avverto mancarmi il fiato per qualche istante.

Ciò che stai provando, Celestia, si chiama paura. Una comune emozione generata dalla previsione di uno specifico dolore o pericolo.” continua a spiegare quella voce ignorando, se non addirittura compiacendosi, della mia attuale condizione “Ed è questo quello che riservo a chiunque cerchi di ostacolarmi.”

Arrendendomi al fatto che non potrò mai trovarla fino a che sono circondata dall'oscurità, decido di cambiare approccio. Se non posso scovarla, forse posso farla avvicinare provocandola.

Va bene, allora. Io sono qui. Fai del tuo peggio!” le rispondo, mentre acuisco ogni senso per prepararmi alla prossima mossa del mio atipico avversario.

Oh, lo avrei fatto comunque anche senza il tuo permesso.” ribatte la Puledra della Luna alle mie provocazioni, mentre le tenebre attorno a me cominciano lentamente a diradarsi come la rugiada sulle foglie nel corso di una giornata torrida.

Mentre la luce si espande, trovo il brutto muso della Puledra della Luna ad uno zoccolo di distanza dal mio, come se per tutto questo tempo in cui non potevo vederla lei non avesse fatto altro che avvicinarsi a me.

Noto, in questa posizione, dense coltri di fumo nero che sembrano ritornare sotto i suoi zoccoli... che sia quella la causa dell'oscurità che mi avvolgeva fino a poco fa? Ma non conosco alcun pony con simili poteri... chi si nasconde dietro quella maschera?

Io sono la Puledra della Luna...” ripete dunque l'alicorno avanti a me, rispondendo ai miei pensieri “Padrona indiscussa degli Incubi e maestra nella paura! Lo sai da cosa sono nate le mie legioni che adesso stanno invadendo la tua preziosa Equestria?” mi chiede alla fine, tenendo le ali spiegate come se da quelle parole dovrei sentirmi minacciata o intimorita.

Faccio cenno di no con la testa per farle continuare di proposito il suo monologo: più tempo stiamo a parlare, più Queen Chrysalis ne ha a disposizione per raggiungermi!

E poi, agendo in questo modo, potrei forse riuscire a far luce su un paio di aspetti ancora misteriosi che ruotano attorno alla figura dell'unico alicorno esistente oltre me in questa alternativa linea temporale. Come, ad esempio, dove si trovi Discord in questo momento, dato il fatto che mi era parso di capire che lui e questa Puledra Della Luna collaborassero.

Ogni Incubo che nasce sulla luna è la reincarnazione di qualche paura, fobia o timore di pony, Mutanti, grifoni e qualsiasi altra razza sul vostro pianeta... loro si nutrono dei vostri tormenti! Anche se riuscite a sconfiggerne qualcuno, esso non è perso per sempre, perché non esistono creature immuni alla paura. L'Incubo che è stato sconfitto si ricostruisce gradualmente nelle tenebre che avvolgono il mio mondo, alimentando il suo risentimento nei vostri confronti per tutto il tempo che richiede la sua ricostruzione.” mi spiega dunque l'alicorno riguardo l'origine delle sue legioni, parlando con il tono tipico di chi è sicuro del suo trionfo “E sono stata io... io con la mia magia ho dato i natali a questa forza inarrestabile!” mi confida infine, trasudando orgoglio e vanteria da tutti i pori.

Non importa.” rispondo al suo vanto, socchiudendo gli occhi “I tuoi Incubi potranno tornare tutte le volte che vogliono, ma non riusciranno mai ad avere il sopravvento su Equestria e il resto del mondo!” le preciso. In questa occasione non c'è un secondo fine o una strategia da seguire, le sto dicendo sinceramente quello che penso.

La Notte Eterna è un evento terribile anche nella realtà da cui provengo, ma in questa sempre essere addirittura peggiore. Ragione in più per impegnarsi ad impedirla.

Penso per un momento a quello che mi ha detto Twilight nell'Arabia Sellata: “Io ho visto cosa porta la guerra e ho combattuto per porvi fine, con successo. Non è forse ammirevole anche questo?

Condannai la sua linea d'azione. Reputo che una vera vittoria la si possa avere solo conquistando il nemico intero e intatto, evitare lo scontro.

Ma esistono situazioni in cui questo non è possibile. Esistono esseri con cui non si può discutere, con cui è impossibile trovare un accordo.

Esistono creature che vogliono soltanto vedere il mondo bruciare.

In questi casi, non posso lasciare che la mia inclinazione alla risoluzione pacifica dei conflitti faccia fallire. Sono la principessa, ho prestato giuramento di difendere Equestria più di mille anni fa, non verrò meno alla parola data.

Corrugo la fronte e mi preparo alla battaglia imminente, ma la reazione della Puledra della Luna alla mia risolutezza è una fragorosa risata. Ogni vocale da lei espressa echeggia intorno a me come un tuon.

Ahahah! Sei speciale, Princess Celestia... l'ho capito sin da quando non sono riuscita ad entrare nei tuoi sogni, come invece ho fatto con il piccolo Haakim.”

Comprendo al volo che lei sta parlando del Campione dell'Arabia Sellata, ma la scoperta del vero nome di quel pony così particolare viene oscurata da un'altra questione: cosa intende dire la Puledra della Luna, affermando che non è mai riuscita ad entrare nei miei sogni?

Cosa?” esclamo, quasi involontariamente, ed esprimendo in questo modo la mia confusione.

Lei, tuttavia, pare ignorarmi per concentrarsi su altro “Hai paura... ogni pony ha paura...” borbotta infatti, socchiudendo gli occhi dietro l'elmo che nasconde le fattezze del muso, parlando come se stesse riflettendo a voce alta “Ma non hai paura per te... no... è qualcosa di... diverso. Ma cosa?” mentre si chiede questo, si sfrega lo zoccolo- artiglio all'altezza del mento con fare riflessivo.

Resto ammutolita: finora credevo di aver capito cosa fosse successo, di poter finalmente dare una spiegazione a tutta la follia che mi circonda in questi giorni, ma adesso quella certezza è crollata come un castello di carte e le riflessioni espresse dalla Puledra della Luna non mi aiutano.

Ad un certo punto, il volto dell'alicorno pare illuminarsi come chi ha un'intuizione geniale.

A rafforzare questa impressione, lei alza verso il cielo l'artiglio- zoccolo esclamando nel mentre, con voce che non lascia presagire alcunché di buono “Eureka!”

Ciò che rende la scena ancora più drammatica è il fatto che uno solo degli artigli è alzato al cielo mentre gli altri, per motivi che non riesco assolutamente a spiegarmi, sono piegati con le estremità verso il basso, come una mano chiusa a pugno.

Deglutisco, in previsione di cosa possa ancora accadere, e tale ansia, mista alla confusione che domina nella mia testa, mi porta a dimenticare l'arrivo di Queen Chrysalis.

Tu hai paura...” inizia allora la Puledra della Luna, puntandomi contro lo stesso artiglio che prima era alzato al cielo come per indicarmi “... di fallire.

Quelle parole mi cadono addosso come palle di cannone.

O meglio... di quello che consegue al tuo fallimento!”

Precisato questo, vedo lo stesso fumo nero che si era riunito sotto gli zoccoli a terra dell'alicorno uscire allo scoperto ed avvolgermi nel lasso di tempo di un battito del cuore.

Il caotico paesaggio intorno a me cambia nuovamente, mostrandomi ancora una volta un ambiente diverso da quello che potevo vedere prima. Ma questa volta, la confusione lascia lo spazio all'orrore.

Attorno a me ora vedo Canterlot, o meglio, una Canterlot devastata ancora in preda alle fiamme, come se al suo interno si fosse appena finito di combattere una battaglia di proporzioni bibliche.

Le alte guglie dorate del castello sono aperte a metà come gusci d'uovo, la maggior parte dei maestosi palazzi che ornavano le vie sono ridotti a pareti spoglie con addosso fori di dimensioni talmente elevate da rendere difficile anche il solo distinguerli dalle finestre.

In mezzo a questo scenario, vedo ogni pony di Equestria marciare incatenato al compagno avanti a lui, come uno schiavo, coperto di polvere e ferite, trascinando debolmente gli zoccoli e tenendo gli occhi spenti di chi ha assistito ad atrocità capaci di piegare la mente, perennemente rivolti verso il basso.

A dettare il ritmo della loro triste marcia sono le risate di scherno dei miei nemici, seduti su troni d'ottone posti in cima ad alte colonne di macerie fumanti, mentre titaniche fiamme alle loro spalle consumano quel poco che rimane di Equestria.

No!” esclamo con tutto il fiato che ho nel petto, sconvolta da quella visione di tutti quegli sguardi tristi e rassegnati di chi in cuor suo ha già accettato un'eternità di dannazione, sentendosi impotente di fronte alla catastrofe. Ogni paio di occhi la cui luce si è spenta rappresenta per me un fallimento.

Anche se quello che vedo è solo una riproduzione, un costrutto fatto apposta per indebolirmi, tutto intorno mi appare così reale, così viva da farmi tremare le zampe. Posso sentire perfino gli odori delle macerie in fiamme e i singhiozzi dei vinti riempire l'aria, mentre le risate e i sorrisi diventano mere parole senza significato.

Hai il terrore di tutto questo da quando hai davvero fallito per la prima volta...” prosegue la Puledra della Luna, apparendo alle mie spalle come nebbia che filtra dal terreno, parlando con un tono di voce molto criptico. Il tono di chi nasconde ancora qualcosa.

Mi volto lentamente verso di lei, spinta dalla curiosità di vedere cosa intende fare, ma lo spettacolo che mi mostra riesce ad essere peggiore di ogni mia più nera aspettativa.

Osservo sul corpo della Puledra della Luna formarsi una linea luminescente arancione verticale, la quale le attraversa il corpo dall'elmo, passando in mezzo agli occhi, fino ad arrivare allo spazio vuoto tra gli zoccoli, squarciando anche quella stessa realtà costruita ad arte.

Tale spirale appena apparsa emana alcuni aloni luminescenti, come luce che cerca di passare attraverso pareti fatiscenti, dall'aspetto poco rassicuranti. Sembra quasi che quell'alicorno si sia improvvisamente trasformato in un vulcano, pronto per eruttare.

In pochi secondi la luce diventa ancora più intensa, fino a che la Puledra della Luna non comincia a dividersi a metà, seguendo la direzione tracciata dalla linea e le parti del corpo dalla radice del collo si piegano ai lati, come pareti di ghisa appena fusa. Maggiore si fa l'ampiezza dell'apertura, inoltre, più la luce assume un aspetto più intenso.

In tutto questo, quella diabolica creatura non ha emesso un solo suono.

Quando l'apertura creata in quell'essere si fa sufficientemente ampia, la luce si spegne improvvisamente e l'alicorno resta avanti a me, aperto come la bocca di un vulcano dal petto in su.

Deglutisco, mentre ancora ignoro cosa devo aspettarmi.

Improvvisamente, sento provenire dall'interno del corpo della Puledra della Luna dei singhiozzi.

Subito dopo, un paio di zoccoli scuri e il muso di una puledra dalla chioma eterea blu notte, una tiara nera sul capo e le lacrime che le solcano le guance partendo dagli occhi color ciano esce allo scoperto dal petto in su, come a voler sostituire la Puledra della Luna.

Non è tuttavia la modalità con cui il nuovo pony, di cui al momento si può vedere solo il corno svettare in mezzo alla criniera, è apparso ma bensì chi ella sia che mi fa mancare mancare la terra sotto gli zoccoli.

La riconosco ancora prima che apra la bocca, non potrei mai fare altrimenti.

Sigh... sorella... perché lo hai fatto?” mi chiede mia sorella, apparsa da dentro la Puledra della Luna, con la voce rotta dai singhiozzi “Dovevamo governare questa terra insieme e invece... mi hai sostituito senza pensarci due volte!”

Qualunque cosa stia succedendo, avverto in me un opprimente senso di colpa che mi schiaccia. Tutto in una volta, più di mille anni di rimorsi mi cadono addosso come un'incudine. Nemmeno le mie amnesie dovute a questo nuovo mondo mi hanno salvato da loro.

Le lacrime inumidiscono il mio volto ancora prima che possa accorgermene.

I... io...” balbetto, colpita da un misto di confusione e dispiacere capace di levarmi le parole di bocca e spegnere definitivamente il flusso dei miei pensieri.

Non ti importa di me!” mi rimprovera ancora, puntandomi contro uno zoccolo accusatore “Pure adesso, non ricordi nemmeno il mio nome!”

Comincio involontariamente ad indietreggiare, come se mi stesse minacciando, ma in realtà sono io che vengo fortemente tentata di scappare da lei e la sensazione che mi provoca il solo ricordo di quei momenti.

Sfortunatamente, ella sembra accorgersi di questa mia intenzione e continua ad infierire senza pietà “Nemmeno quando sono tornata ti sei degnata di presentarti per cercare di fermarmi... hai lasciato fare a pony che non c'entravano niente, preferendo restare nascosta pur di non affrontare il peso dei tuoi errori!”

Ignoro cosa rispondere, allo stesso modo in cui non riesco nemmeno a pensare. Il nodo che avverto alla gola e la confusione nella mia testa mi impediscono di ragionare anche su faccende elementari.

Il dibattito sarebbe proseguito ancora a lungo, ma una voce interrompe improvvisamente entrambe, intromettendosi con la stessa violenza di un fulmine che si abbatte sul terreno in mezzo a noi.

Tsk- tsk! Qui stiamo giocando sporco!” esclama questa voce, con evidente disappunto, pur senza apparire di fronte a nessuna di noi due alicorni.

Prima che possa accorgermene, qualcosa apparso dal nulla mi afferra saldamente per le ali, trascinandomi in una direzione sconosciuta.

Non avendo ne' le forze per reagire diversamente ne' il tempo, riesco solamente a sbirciare brevemente alle mie spalle.

In questo modo vedo una zampa di leone e una d'aquila tenermi per le ali mentre mi trascinano in una fenditura apparsa dal nulla dietro di me.

Dalla forma che questa fenditura ha, potrebbe sembrare un taglio in una tela all'interno del quale è possibile vedere solo uno sfondo grigio indefinito, come nascosto dentro una folta nebbia. Ma più che il suo aspetto, ciò che più mi colpisce è quando sia apparsa: possibile che ne' io ne' la Puledra della Luna ci siamo accorte della sua presenza?

Mentre vengo trascinata, avverto la voce di mia sorella esclamare “No!” attirando così la mia attenzione.

Non potendo fare altro, faccio appena in tempo per voltarmi verso di lei.

Nel suo volto è sparita qualunque traccia di tristezza che manifestava fino a poco fa, lasciando il posto ad una rabbia cieca, mentre digrigna i denti e spalanca gli occhi dilatando le pupille.

La vedo saltare fuori dalla carcassa ancora fumante da cui è sorta spalancando le ali e tenendo gli zoccoli puntanti verso di me, come a volermi ghermire al volo. Compresa l'impossibilità di una simile azione, mia sorella spalanca la bocca e, senza alcuna logica apparente, la Puledra della Luna esce da quella cavità, mostrandosi nuovamente avanti ai miei occhi. Si tratta di una visione così scioccante e al tempo stesso imponente che non riesco a vedere che fine faccia il corpo di mia sorella.

Attraverso completamente i bordi della fenditura verso la quale sono trascinata e immediatamente vedo questa chiudersi come una chiusura lampo, lasciando fuori l'orribile nemico.

La Puledra della Luna sparisce davanti ai miei occhi, coperta dal manto avanti a noi.

Una volta ferma e messi nuovamente gli zoccoli a terra mi occorre un po' di tempo, prima di adattarmi al nuovo ambiente annebbiato che adesso sta tutto attorno a me. Siamo passati da un calderone di orrori, caos e scene prive di logica, alla desolazione. Pare di essere in un deserto durante una notte senza luna e senza stelle.

Qualsiasi cosa mi stesse trascinando prima, ha lasciato la presa senza aggiungere una sola parola, limitandosi a lasciarmi il tempo di riprendermi dall'improvviso cambio di scenario e da quello che la vista di mia sorella ha provocato nel mio animo.

Non so dire quanto tempo mi ci sia voluto per ritrovare la calma, ma alla fine riesco nell'intento e ritrovo l'orientamento, insieme ad una parziale lucidità mentale. In questo modo inizio a cercare chi si trova in quel posto con me, volendolo ringraziare per il soccorso.

È proprio in questo momento, come se non avesse atteso altro, che la voce di prima si fa nuovamente sentire nuovamente, attirando prepotentemente la mia attenzione.

Oh, Celestia...” la nota di rimprovero in quella voce è così evidente da essere tangibile. Ma non è quel tono a permettermi di riconoscere di chi si tratta questa volta, bensì la voce stessa.

Non si tratta di un accento particolare, o una particolare musicalità nelle sillabe pronunciate, a renderla riconoscibile tra mille altre. È una voce che sto inseguendo da quando tutto questo è cominciato. Ed è per questo che mi do della stupida per non averlo riconosciuto subito.

Come un pony ormai adulto che incontra dopo tanti anni colui che lo tormentava da piccolo nei panni del bulletto scolastico, quelle poche parole sono sufficienti a farmi accapponare il manto e a far invadere il mio dorso da brividi in grado di scorrerlo come tanti pegasi in gara attorno ad un circuito.

Mi volto e, finalmente, lo vedo.

Il suo aspetto è unico in tutto l'universo.

Non possono esistere altri come lui, qualsiasi sia la linea temporale o la realtà parallela in cui ci si trova.

Discord...” lo chiamo, in un soffio di voce, indecisa se dare al mio richiamo un tono più sul minaccioso o sul sorpreso.

La figura serpentiforme accenna ad un'espressione compiaciuta, nel sentirsi chiamare.

Espressione che viene tuttavia presto messa in ombra da una faccia ben più cupa mentre aggiunge “Guarda cosa stai combinando!” indicando al termine della sua esclamazione un punto dietro di se.

Osservo il punto indicatomi e vedo me stessa, distesa a terra su un fianco, circondata da una densa nuvola di fumo nero mentre la Puledra della Luna mi cammina nervosamente intorno, come se stesse cercando qualcosa.

Dalle costruzioni intorno a lei, comunque, sembra che mi trovi in un castello, ambiente di gran lunga diverso da quello in cui la stavo affrontando poco prima. Che cosa significa?

Io ti dico che hai più poche ore per salvare Equestria e tu dormi? Per giunta davanti ad un pony che può entrare nei tuoi sogni e modificarli a suo piacimento?!?!” continua nel suo rimprovero il Draconequus, senza lasciarmi il tempo di trovare una risposta.

Ma non ascolto veramente cosa mi stia dicendo. Semplicemente, la sua voce e l'ennesima interruzione sono state la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Sono stanca.

Stanchissima.

E non lo dico solo perché sono due giorni che non chiudo occhio nel tentativo di risolvere questa faccenda il prima possibile.

Sono arcistufa di fare, ogni volta che indago, un passo avanti e due indietro.

Non ne posso più di trovare sempre più misteri intorno a me, piuttosto che scoperte.

E non sopporto vedere come, con il passare del tempo, le poche risposte che ottengo durante le indagini si rivelano immancabilmente sbagliate o mal interpretate.

Questa esperienza mi sta davvero portando al limite, fisico e mentale.

Non ho ancora terminato di versare le mie lacrime da quando la Puledra della Luna mi ha fatto rivivere i rimorsi che provo nei confronti di mia sorella, ma incurante di come devo apparire in questo momento mi volto a denti stretti a guardare nuovamente la creatura di caos che è arrivata al mio fianco.

Che cosa hai fatto?” gli ringhio, trattenendo a stento la rabbia nata dalla frustrazione dei miei innumerevoli fallimenti in questi giorni.

Prego?” mi risponde lui. Forse non ha capito cosa gli abbia chiesto, ma dal tono con cui si è espresso pare che quella parola sia più un'esclamazione, che una domanda.

Ciononostante, sono stanca di pormi domande e perciò mi preparo a lanciare ogni incantesimo che conosco per fermare il Draconequus, mentre riuso un'altra volta l'antica voce regale di Canterlot per ripetergli “Che cosa hai fatto ad Equestria, mostro?

Nonostante il mio sbraitare, vedo il volto di Discord piegarsi in una smorfia divertita “Ah, quello che io avrei fatto?” mi chiede, stupendosi al punto da farsi quasi uscire gli occhi dalle orbite “Questa sì che è buona!” esclama infine, cominciando a ridere sguaiatamente, tenendosi a mezz'aria grazie alle piccole ali, diverse fra loro, sulla sua schiena.

Sebbene mi faccia piacere quando qualcuno riesce a ridere, questa scena mi irrita ulteriormente.

È stato Discord ad avvisarmi che non abbiamo più molto tempo per salvare Equestria, perciò non sono disposta a vederlo perderne così tanto mentre io avverto il cuore battermi in gola per la pressione.

Sono stanca dei tuoi giochetti! Rispondi!” esclamo quindi, usando ancora la voce regale di Canterlot e battendo violentemente uno zoccolo a terra per incitarlo a smetterla.

Il Draconequus torna finalmente composto, tuttavia ne' dalla voce ne' da qualsiasi altro fattore mi pare che lui abbia anche solo fatto caso al mio gesto. Pare piuttosto che si sia accorto da solo che non può stare a ridere tutto il tempo che vuole.

Oh, Celestia...” esordisce dunque lui, alzando entrambe le zampe in alto, come in segno di resa.

Benché lo senta nitidamente sghignazzare, so che non posso aspettarmi maggiore serietà da lui, perciò lo lascio proseguire.

Scusami tanto, ma il fatto è che è proprio questo il bello!” si giustifica subito dopo, parlando come chi sta per raccontare una barzelletta molto divertente, combattendo nel frattempo l'impulso di ridere per primo.

Cosa vorresti dire?” domando, inarcando un sopracciglio senza capire.

Scandendo pesantemente le sue parole, Discord confessa “Io non ho fatto niente. Assolutamente niente! Non c'entro nulla, con tutta questa storia!”

Conosco bene quella creatura e so riconoscere quando mente e quando dice la verità. Sgrano gli occhi vedendo come, per quanto in contrasto con quello che ho creduto finora, egli sia sincero.

Approfittando del mio silenzio, Discord conclude “La verità Celestia è che, per oggi, il vero cattivo della storia... sei tu.”

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Accadde Domani ***


CAPITOLO 11: Accadde Domani


Princess Celestia la verità è che, per oggi, il cattivo della storia... sei tu.”

Ognuna di quelle parole mi colpisce come un sasso.

Sgrano gli occhi, qualunque emozione provassi prima di udire questa frase svanisce come neve al sole e l'unica parola che riesco a balbettare è un banale “C... cosa?”

Non lo ricordi, vero?” ribatte invece Discord, cadendo sgraziatamente con le zampe a terra. Ciò non è normale, ma sul momento non ci do molta importanza.

Mi stai prendendo in giro...” concludo subito, reputando questa come l'unica spiegazione logica. Come mai avrei potuto creare qualcosa di simile alla Equestria che invece sto cercando di cambiare, senza conservarne il ricordo?

Celestia, devi credermi...” insiste tuttavia il mio insolito interlocutore “Sei tu che hai creato tutto questo. Involontariamente, certo, ma sei stata tu. Solo che non ne conservi il ricordo!” ripete più volte, quasi tentasse in questo modo di guadagnarsi la mia fiducia. Impresa ardua, considerando il soggetto.

Facile metterla così.” è infatti la mia risposta. Per quanto glielo legga in faccia che è sincero, le sue parole implicano eventi troppo inverosimili per darci credito.

Non abbiamo tempo per essere scettici!” esclama allora lui, spazientendosi mentre alza le zampe a indicarsi il volto “Come puoi vedere, non hai più molto tempo per sistemare questo disastro e io ne ho addirittura meno!” si lamenta poi, con una marcata nota adirata nella voce.

Ci faccio caso soltanto allora: prima non potevo notarlo, ma ora che il Draconequus me lo indica chiaramente, noto i segni del pesante degrado sul suo volto. Le occhiaie, già di per se accentuate, sono ancora più scavate, facendo sembrare addirittura che le pupille stiano per cadergli dentro il cranio, la cresta dietro il corpo serpentiforme è caduta in più parti lasciando soltanto qualche ciocca disordinata, lo stesso manto pare perdere pelo a vista d'occhio lasciando nuvolette marroni ad ogni suo spostamento, mentre le folte sopracciglia bianche sono ancora più disordinare. Per quanto possa sembrare incredibile anche questo, pare quasi che Discord, una creatura di puro caos, stia... invecchiando.

Ma com'è possibile? I suoi poteri dovrebbero tenergli alla larga i problemi legati all'età!

Fortunatamente ho ancora abbastanza magia per... un ultimo scherzetto.” mi confida ad un certo punto, interrompendo i miei pensieri “Farà male, molto male... ma è l'unico modo, Celestia. Posso solo dire che mi dispiace non avere un altro modo, al momento.” mi anticipa, prima di far schioccare come dita i pochi peli rimasti all'estremità della sua coda.

Non appena compie quel gesto, vengo avvolta da violente scariche di energia che mi bruciano la pelle sotto il manto, ma senza consumarlo. Non provo un dolore simile dai tempi del rituale per la memoria genetica di Fluttershy.

Cado in ginocchio a terra, digrignando i denti per trattenere le grida di dolore, e Discord prosegue “Cercherò di farti ricordare le ultime ventiquattro ore passate prima che avvenisse tutto questo. Te lo ripeto, mi dispiace, ma è il modo più veloce, Celestia! Ormai non ci resta più tempo!”

Non appena il mio caotico interlocutore dice questo, il dolore che provo diventa ancora più intenso e non riesco più a trattenermi.

Mentre la realtà attorno a noi cambia roteando su se stessa come se messa in un frullatore, con le mie grida che si perdono nell'eco, la risposta che cerco da così tanto tempo esce finalmente allo scoperto.

Sono stata io a creare tutto questo.


A Canterlot c'è aria di festa: le nozze tra il capitano delle guardie reali, Shining Armor, e la mia nipote adottiva Princess Cadance si sono svolte e ora questi due pony possono vivere la loro vita insieme, nonostante i tremendi eventi che hanno minato non solo il loro rapporto ma l'intera stabilità di Equestria.

Queen Chrysalis, la perfida regina dei Mutanti, ha preso il posto per un certo periodo di mia nipote, infiltrandosi nella capitale del mio regno, nutrendosi dell'amore di Shining Armor e orchestrando nell'ombra un'invasione di proporzioni bibliche.

Nonostante il suo diabolico piano, siamo riusciti a respingerla e a celebrare le nozze. Ma durante i festeggiamenti, pensieri di altra natura hanno occupato la mia mente.

Durante la sua invasione Queen Chrysalis è stata in grado di sconfiggermi in un duello di magia grazie all'amore assorbito da Shining Armor e non solo, grazie al numero soverchiante di Mutanti al suo servizio è stata in grado di catturare addirittura gli Elementi dell'Armonia. Se non fosse stato per quel suo breve istante di distrazione, causato forse da un'eccessiva sicurezza, nel quale i due novelli sposi sono riusciti a bandire lei e il suo esercito fuori dal regno ricostruendo la barriera che proteggeva la città, a quest'ora Equestria sarebbe ancora alla sua mercé, senza ostacoli per fermare la sua tirannia.

Mi sono bastati quei brevi istanti in cui la regina dei Mutanti aveva il dominio su pony e mutanti per riempire la mia mente di orrori.

Cosa sarebbe successo se un'altra volta non saremmo stati così fortunati? E se fosse mai arrivato un nemico ancora più potente a minare la stabilità del regno?

Per il bene dei miei amici e dei miei sudditi, non posso permettere che Equestria corra un simile rischio.

Questi pensieri mi hanno condotto ad avere un colloquio a quattr'occhi con la stessa Regina.


I mutanti non tentano nemmeno di fermarmi. Si limitano a farsi da parte, lasciandomi passare, e a ringhiarmi contro come per segnalare la mia presenza ai loro simili.

Non lo fanno perché incuto in loro qualche sorta di timore, o magari perché credono di non avere una sola speranza contro di me. Anzi, la realtà dei fatti è che sono io a non avere una sola speranza contro la loro forza del numero, soverchiante se paragonata alla mia.

Non mi attaccano solo perché la loro Regina gli ha ordinato di fare così. Se sono coinvolta in qualche faccenda, il suo orgoglio la obbliga praticamente a occuparsene personalmente.

Mentre passeggio seraficamente tra le fila dei Mutanti all'interno del loro stesso regno, facendomi strada alla stessa maniera in cui una candela fende le tenebre di una stanza buia, cerco la sala del trono con lo sguardo.

La minaccia di Queen Chrysalis e del suo esercito mi è nota da diverso tempo, ma fino ad ora i nostri rapporti ostili si sono limitati ad una lenta guerra fredda, lasciando ai nostri due regni una situazione di stallo senza vincitori ne' vinti. Purtroppo, dopo l'ultima esperienza a Canterlot, è chiaro che questo nostro rapporto sta giungendo al suo ineluttabile epilogo e io sono qui proprio per impedirlo.

Arrivo finalmente davanti alla porta della sala. Si tratta di un enorme portone dalle ante spesse e decorate in tutta la loro lunghezza da una imponente raffigurazione metallica della stessa Queen Chrysalis in posizione rampante.

Deve trattarsi di un portone estremamente pesante, ma grazie alla mia magia si apre come se fosse fatta d'aria. In questo modo finalmente entro nella sala del trono, trovandovi all'interno solamente la Regina dei Mutanti, di spalle rispetto a me, persa dietro una scacchiera con i pezzi ancora alle loro posizioni di partenza.

"I bianchi muovono per primi." sono le parole con cui ella mi accoglie "Io preferisco usare i neri. Più affinità con il colore, per entrambe."

Cerca di non farlo notare dal tono di voce, ma so benissimo che anche lei è a conoscenza della posta che c'è in gioco. Non può aver progettato un'invasione direttamente a Canterlot tanto grande da non pensare alle conseguenze di un eventuale fallimento.

In ogni caso, conosco abbastanza bene quella monarca per immaginare quanto sarebbe inutile cercare di parlarle in un modo diverso da quello che ha stabilito, perciò accetto silenziosamente la sfida e vado a sedermi avanti a lei.

La sala del trono è lo specchio dell'atmosfera che si respira all'interno del suo regno: per quanto Equestria e Canterlot possano apparire come luoghi colorati pullulanti di pony allegri, il Regno dei Mutanti pare essere un girone del Tartaro. Dalle alte guglie nere che si stagliano verso il cielo dove sono ospitati tutti gli abitanti di quel luogo, le titaniche mura di cristallo nero e le terrificanti torri del castello danno a quel posto un'aria fredda, oscura e inospitale.

Richiedo comunque uno sforzo aggiuntivo a me stessa per ignorare questa sgradevole sensazione e mantenere il decoro.

"Salve." la saluto,una volta seduta, non appena muovo il primo pedone come a dare inizio in questo modo alla nostra conversazione "In verità, sono qui per parlare." le confesso subito dopo.

Queen Chrysalis non aggiunge una sola sillaba ma sposta a sua volta un pedone usando la magia, allo stesso modo in cui agisco io.

"Ho pensato molto, ultimamente..." le confido quindi, proseguendo nel colloquio "A me... a te... e a quello che deve ancora accadere." faccio una breve pausa prima di ammetterle anche il mio timore "Finiremo con l'ucciderci a vicenda... vero?"

La mia domanda non ottiene risposte nel periodo che le concedo per aprire finalmente bocca, così proseguo ancora "Forse tu ucciderai me e prenderai il controllo di Equestria... o forse saranno gli Elementi dell'Armonia a prevalere su di te. Io, però, vorrei che ci fosse un altro modo... che potesse finire in un'altra maniera... ma non posso farlo se tu non collabori!"

Finalmente Queen Chrysalis sembra reagire alle mie parole e corruga un sopracciglio senza tuttavia staccare lo sguardo dalla scacchiera.

Prendo comunque questo suo gesto come una reazione alle mie parole e proseguo “Non so cosa ti abbia reso quello che sei oggi... ma possiamo collaborare. Unire Pony e Mutanti sotto la stessa bandiera e iniziare così un nuovo periodo di pace sulle nostre terre!”

Solo ora la regina prende attivamente parte alla conversazione, ma le sue parole mi deludono profondamente.

Dopo un sospiro, la sento ammettere "Sigh. Mi stai deludendo, Princess Celestia."

In tutto questo tempo non abbiamo smesso di giocare.

"Perché?" le chiedo, corrugando la fronte senza capire cosa voglia dire.

"Pensavo che tu fossi un avversario più attento..." mi risponde e, da come muove una delle torri, mi accorgo che mi sta tenendo sotto scacco "Ma dalla nostra ultima esperienza a Canterlot, considerando quanto sia stato facile ingannarti, avrei dovuto aspettarmelo."

La sua mossa si tratta tuttavia di una formazione banale, ad uscirne ne sarebbe capace anche un puledrino.

Ciò che mi da davvero fastidio non è questo, o l'essere appena stata insultata.

È l'accorgermi che questo suo gesto è dovuto unicamente al fatto che voglia stuzzicarmi facendo finta di non sentire me e le mie proposte.

Riprendiamo dunque la partita spostando magicamente le pedine sul tavolo in religioso silenzio. Trovo inutile sprecare fiato, se lei vuole invece intavolare diversamente la conversazione. Dovrò fare uno sforzo ancora per intavolare la proposta in un altro momento.

Ad un certo punto, il nostro silenzio viene finalmente interrotto da Queen Chrysalis, la quale chiede senza neanche guardarmi "Qualcosa non va, Princess Celestia?"

Sbuffo prima di risponderle senza peli sulla lingua "Sto cominciando a chiedermi se venire qui non sia stato in realtà soltanto una perdita di tempo."

Alle mie parole, la regina dei Mutanti lascia la presa sul suo alfiere prima di alzare finalmente lo sguardo su di me "Hai per caso... paura di me?"

Mi sorprende come riesca a passare da un argomento all'altro, tuttavia anche qui decido di essere onesta "Ho paura di quello che potresti fare. Possiedi i mezzi e l'ingegno per progettare un'invasione su ampia scala... iniziare una guerra che potrebbe coinvolgere ogni specie conosciuta!"

"Questo non vale anche per te?"

La sua domanda, pronunciata con palpabile tono ironico in risposta alle mie preoccupazioni, mi leva le parole di bocca.

Resto interdetta, mentre la regina fa la sua mossa eliminando una delle mie torri e riportandomi così alla realtà "Sai, Princess Celestia, è difficile trovare qualcuno come me... e tu, fino ad ora, sei decisamente la sovrana migliore che abbia scoperto."

Inarco un sopracciglio alle sue parole. Forse posso approfittare per conoscere meglio il mio nemico

"Prima mi hai chiesto se ho paura di te. Avresti preferito se avessi risposto affermativamente?” le chiedo, volendo approfondire su questo punto.

Le mie parole sembrano lasciare Queen Chrysalis a metà tra il divertito e l'indeciso, lasciandola di fatto a osservare nuovamente la scacchiera dopo aver abbassato gli occhi su questa mentre giocherella facendo levitare a mezz'aria un alfiere , con un indelebile ghigno tatuato sul muso “Anche se tu forse non lo ammetterai mai... io credo che sia proprio così.” mi confida, muovendo il pezzo sopracitato “Io rappresento i tuoi incubi... notte, dopo notte. Sono quell'ombra che esisterà sempre, non importa quanto forte la tua luce potrà splendere."

Di solito non mi faccio colpire dalle minacce, ma considerando quello che lei ha fatto a Canterlot non posso non temere anche per tutti i miei sudditi ed i miei cari.

Quindi è per questo che non sopporti la presenza di altri nella mia vita...” ipotizzo a voce alta, quasi involontariamente “Almeno, giudicando cosa hai fatto a Cadance..."

Non è il modo corretto di dirlo.” mi corregge lei, agitando lentamente il capo “Non è che non lo sopporto, semplicemente se possono essere utili al mio scopo, per quale motivo non dovrei usarli?"

La naturalezza con cui lei pone quella domanda retorica mi porta a chiedermi se in quel petto ci sia un cuore o soltanto un buco nero.

Tu l'hai catturata a pochi giorni dalle sue nozze, rinchiudendola nelle grotte sotto Canterlot... hai preso le sue sembianze e hai usato suo marito per diventare più forte e l'intero matrimonio come il tuo trampolino di lancio per invadere Canterlot ed Equestria!” esclamo, pur senza alzare la voce, sebbene tema che anche nelle mie parole si possa notare la mia viva preoccupazione per la spietatezza che lei palesa avanti ai miei occhi.

"Sì... l'ho fatto." annuisce Queen Chrysalis, inarcando un angolo della bocca a formare un ghigno divertito, come se andasse addirittura fiera della sua invasione sventata per il rotto della cuffia.

"E Luna?" le chiedo subito dopo, preoccupata per mia sorella. Anche se non era presente a palazzo durante l'invasione, non penso che sia esente dall'essere un bersaglio per la spietata Regina dei Mutanti.

"Tsk..." ribatte lei, con noncunza "Come una scacchiera, ogni pezzo ha la sua funzione. Possiamo vedere tua sorella come un pedone che è vicino a raggiungere il lato della scacchiera dell'avversario e che deve ancora decidere in cosa cambiare." mi spiega quindi.

Per quanto criptica, la sua analogia mi ha illuminato su un suo aspetto.

"Ho capito, allora." le confido, con un filo di voce.

"Hai capito?" ripete lei, alzando lentamente gli occhi dalla scacchiera.

"Penso che Cadance sia la più fortunata.” le spiego “Tu l'hai usata... tormentarla per te equivale semplicemente aggiungere qualcosa alle sue proprietà, dare uno scopo alla sua esistenza. Però Luna non ti degni nemmeno di guardarla. Per te lei è solo zavorra... una usurpatrice del posto che ti senti di possedere per diritto!" esclamo infine, trattenendomi a fatica dal digrignarle i denti contro, al pensiero che qualcuno possa osare vedere mia sorella sotto questa luce.

"Stai capendo tutto, finalmente." è il commento che lei lancia, alzando questa volta tutto il volto dalla scacchiera e alzando un sopracciglio per dare alla sua espressione un'ara ancor più divertita di quanto non lo fosse in precedenza.

Ormai è chiaro. Potrei anche offrirle le chiavi del mio regno, non accetterà mai un accordo di pace tra i nostri regni. L'unica cosa che posso ottenere da questo nostro incontro è approfondire qualche aspetto della mia nemesi.

Allora è così che vuoi finirla?” le domando “Vorresti uccidermi e prendere il controllo di Equestria?"

Eheheh.” ridacchia lei, agitando il capo con sufficienza “Ucciderti? Allora rettifico, Princess Celestia, tu hai frainteso le mie parole."

Quelle parole mi confondono leggermente. Inarco un sopracciglio mentre le chiedo “Ovvero?”

Tu non puoi uccidermi, Principessa, per un tuo mal riposto senso di dovere. E io non posso ucciderti... perché noi due ci completiamo.”

Credo di non capire...”

Cosa faccio senza di te? Torno a far tremare di paura i draghi?” mi chiede lei in maniera retorica “E tu, senza di me? Lasceresti che arrivasse qualche altro cattivone a minare la pace che tu e i tuoi lacchè cercate di difendere?”

Questa volta pare avere preso sul personale la nostra conversazione, atteggiandosi in maniera nettamente contrastante con quello che aveva precedentemente.

Infatti, mentre parla avvicinando il suo muso al mio in certi momenti, non stacca gli occhi dai miei e la sua voce è questa volta carica di vivacità e furore. Eppure, per quanto pare essere concentrata, non passa un solo secondo dalla mia nuova mossa sulla scacchiera che lei risponde, pur senza guardare dove sono situati i pezzi.

È quello che succede quando un oggetto inamovibile incontra una forza inarrestabile...” prosegue ancora la regina nel suo discorso, divenuto ormai un monologo “Noi siamo destinate a lottare.”

Detto questo, Queen Chrysalis mi mette sorprendentemente in scacco matto, scoprendo tuttavia in questo modo il suo re e mettendosi a sua volta nella stessa posizione. È un pareggio.

Per sempre.” conclude Queen Chrysalis, alzandosi in volo prima di spostarsi verso il suo trono mentre vedo la scacchiera venire avvolta da fiamme verdi incantate a consumarla.

Io, invece, mi sento una stupida.

Sono venuta qui per cercare una pace tra pony e mutanti e invece ho trovato soltanto come l'ambizione di Queen Chrysalis le impedisce di rendere questo sogno realtà.

Almeno, fino a che esistiamo entrambe nello stesso tempo, questa convivenza non potrà mai esistere.

È con questa parola che ho un lampo: tempo...

Io so come cambiarlo!


L'incantesimo di Flashpoint...” ricorda Luna, appena la metto al corrente dei miei piani, mentre fa levitare a mezz'aria un tomo che parla dell'omonimo incantesimo. Ci troviamo entrambe negli archivi di Canterlot nella sala dedicata a Starswirl Il Barbuto “Il nome dell'incantesimo che, combinato con la Clessidra, permette di viaggiare nel tempo.” riassume dunque mia sorella quanto scritto a proposito nel libro che tiene avanti a lei. Nonostante questo, è palpabile la nota di preoccupazione nella sua voce.

Indietro nel tempo...” ripeto io, quasi involontariamente, mentre osservo il mio riflesso nel vetro della grande clessidra posta al centro della stanza. In apparenza la sua posizione è puramente estetica, ma si possono contare sugli zoccoli i pony che sono a conoscenza delle grandi capacità di questo artefatto

Anche nel momento in cui Queen Chrysalis è nata.” concludo il mio pensiero, alludendo al piano che ho già spiegato a Luna nei minimi dettagli non appena ci siamo incontrate nella sala del trono.

Come lei ha fatto sorgere la luna, ci siamo precipitate in questa stanza: sono momenti decisivi, la posta in gioco è molto alta.

In ogni caso, alle mie parole, Luna sospira agitando lentamente il capo come a segnalarmi che non riesce a reputare il mio piano come una buona idea. Una delle sue doti che ho sempre apprezzato è sempre stata la sincerità, a volte davvero schietta, la quale l'ha fatta dipingere più volte dalle malelingue come una faccia di bronzo. Nemmeno con me, che sono sua sorella maggiore, si fa problemi a mostrare il suo scetticismo.

Conscia di ciò, tento di spiegarle “Parlare con Queen Chrysalis... sentire quello che ha intenzione di fare, è stato... terribile.”

Perché sai che ha ragione.” mi interrompe lei, esibendo in maniera piuttosto secca il suo pensiero

Il fatto è che se riguardasse soltanto me e lei potrei accettarlo... ma la nostra faida rischia di coinvolgere l'intera Equestria!” le confido, ignorando di proposito le sue parole. Il fatto è che vedere me e la Regina dei Mutanti come le due facce della stessa medaglia, se non addirittura qualcosa di più, mi fa accapponare la pelle.

Per quanto nobili siano le tue intenzioni, sorella... sai bene quanto sia rischioso cercare di alterare il corso del tempo.” mi biasima Luna in risposta “La Clessidra del Tempo, combinata con Flashpoint, ti permetterà di viaggiare a piacimento la nostra linea temporale ogni volta che lo desideri. Ma le conseguenze di questo nostro gesto potrebbero ripercuotersi in tutta Equestria!”

Le sue parole quasi mi offendono “Preferisco tentare...” confesso, girandomi verso di lei “Che attendere l'inizio di una guerra tra pony e mutanti!”

Follia!” reagisce allora Luna, alzando involontariamente la voce e lasciando cadere a terra il tomo che stava leggendo fino a poco prima per la sorpresa delle mie parole “La tua paura nasce dagli eventi di mille anni fa, non serve che cerchi di nascondermelo!”

La guardo senza il coraggio di obiettare. Da quando è tornata vicino a me, l'argomento Nightmare Moon è stato un tabù per entrambe.

Tu credi che non riuscirai ad impedire che accada qualcosa di simile solo perché mille anni fa sono stata corrotta da forze oscure...” mi dice lei, cercando invano di usare un tono rincuorante “Ma il fatto che allora gli eventi siano andati in quella maniera, non significa affatto che tu non potrai inventare, qui e ora, un altro piano per prevenire questa guerra infinita che Queen Chrysalis ti ha annunciato!”

Cerca di incoraggiarmi, posso capirlo. Ma ormai ho preso la mia decisione.

Viaggerò a ritroso nel tempo e anticiperò di mille anni la nascita di Queen Chrysalis, prima che io e te diventassimo principesse.” le ripeto dunque il mio piano, in modo tale da sottolineare la mia determinazione a compiere questo salto nel buio. È rischioso, ma sono ben felice di correre personalmente il rischio piuttosto che tacere di fronte ad una minaccia tanto grande “Senza la rivalità tra me e lei, la Regina dei Mutanti non avrà motivo di percorrere il sentiero del male e, magari, la sua ambizione verrà meno!”

Luna sospira ancora, ma questa volta sembra arrendersi “Allora va, Celestia.” mi dice in un soffio mentre illumina il suo corno.

Avverto una sensazione di calore e umido sulla testa, come dell'acqua calda nella criniera che scende lungo il manto, e l'alone blu che vedo intorno a me mi fa comprendere che Luna sta compiendo il sigillo per mantenere la mia memoria attuale una volta ricorsa a Flashpoint, come le ho chiesto in precedenza. In questo modo, una volta che avrò anticipato la nascita di Queen Chrysalis, potrò rimediare a tutto, nel caso il mio esperimento fallisse.

Le sorrido mentre accontenta questo mio desiderio, ma una volta concluso, non appena la voce sparisce, Luna ricomincia con i moniti “Ma ricorda! Il cambiamento non è sempre sinonimo di bene! Spero solo che, quando avrai fatto ritorno in questa linea temporale, ti renderai conto che... non sei la principessa di Equestria senza una valida ragione.”

Sono le ultime parole che ci scambiamo prima che io reciti la formula e inizi il mio viaggio nel tempo.


Rimango ammutolita vedendo quelle immagini scorrere avanti a me.

Per porre subito fine alla faida tra pony e mutanti senza vittime, dopo che ha raggiunto un livello pericoloso dall'assalto di questi ultimi a Canterlot, ho creato un mondo piegato da decine di conflitti ancora più violenti.

Eppure, anche se ho ottenuto finalmente la risposta a cosa sia realmente accaduto da quando si è celebrato il matrimonio a quando mi sono svegliata come sindaco di Ponyville, ci sono ancora dei punti oscuri in tutta la faccenda ai quali non riesco a trovarvi risposta.

Fortunatamente, Discord pare accorgersi del mio pensiero e inizia presto a spiegare “Agendo in questo modo, hai portato il bozzolo che conteneva Queen Chrysalis in un tempo dove Equestria era ancora spartita tra le tribù di pony. Avevi ragione, senza la tua figura con cui rivaleggiare lei è diventata un essere molto diverso e, come avrai notato, anche se sconvolta dalla guerra Equestria è un regno felice e, grazie alla schiera di Mutanti potenziati dall'amore dei pony, è diventata anche una nazione invincibile. Ma nonostante gli indubbi benefici, il tuo tentativo di cambiare la realtà può essere riassunto in una sola parola.” mi riassume le conseguenze di quanto ho appena visto, facendo seguire alle sue parole una breve pausa, quasi cercasse in quel frangente come meglio descrivere il suo giudizio per il mio tentativo di evitare la guerra.

Avventato.” è la scelta finale del Draconequus.

Non gli rispondo. Non ho una giustificazione per quanto fatto, ora che posso ricordare per bene la verità dietro a questo mondo alternativo e posso darci un giudizio, io stessa mi biasimo per quanto fatto.

Ci sono comunque ancora delle domande in sospeso a cui voglio trovare una risposta “Che cambiamenti ci sono stati, dunque, nel corso del tempo?” domando a Discord. Sembra essere ben informato sui fatti, confido perciò che lui saprà rispondermi.

Infatti, presto lo sento narrare, mentre le immagini intorno a noi mutano nuovamente ad assumere le sembianze degli eventi che narra “Queen Chrysalis riunì i Mutanti sotto il suo dominio e, forte della stabilità della sua specie contro il precario equilibrio delle tre tribù, partì poco dopo alla loro conquista. Alla fine è riuscita ad unire pony e mutanti sotto la stessa bandiera, rendendo Equestria un regno molto più potente di quanto lo sia mai stato il tuo. Esattamente come speravi accadesse prima di usare Flashpoint.”

Osservo lo scenario che si sviluppa avanti ai miei occhi, prestando comunque orecchio alle parole del mio insolito cicerone.

Sebbene siamo nemici storici, non credo esista creatura non solo in tutta Equestria, di qualunque realtà parallela appartenga, ma addirittura in tutto il creato più qualificata di Discord per farmi trovare l'orientamento in questo marasma di realtà parallele, viaggi nel tempo ed effetti farfalla.

Ma, come tutte le cose belle...” prosegue comunque lui “Ha un prezzo da pagare.”

Sposto lo sguardo quel che basta perché possa osservare la sua figura serpentiforme con le coda dell'occhio.

Il suo invecchiamento prosegue a livelli esponenziali, eppure sembra non volerlo dare a vedere. Che sia una scelta dettata dall'orgoglio o dalla necessità è un dubbio al quale non ho ne' il tempo ne' l'intenzione di trovare risposta

Spiegati meglio.” lo invito a fare quindi, incuriosita piuttosto su quale sia questo prezzo di cui sta parlando.

Come una pietra scagliata contro un vetro, la prematura creazione di Equestria ha mandato in frantumi la storia. Per via di questo evento, le vite di tutti sono finite su un altro percorso, rispetto a quello che conosci.” mi risponde il Draconequus, esibendo un sorriso a trentadue denti perché, probabilmente, cominciano a mancargli le forze per iniziare a ridere come invece fa di solito “Alcune le hai potute vedere da te. In questa linea temporale, non si sono mai presentate le condizioni perché nascessi io, o la specie degli alicorni. Riguardo a quest'ultimo dettaglio, tu sei l'unico esemplare perché hai lanciato l'incantesimo: se l'avesse compiuto chiunque altro allora non esisteresti nemmeno tu, probabilmente. In ogni caso, ci sono stati anche altri cambiamenti ancora, ma non abbiamo il tempo per elencarli tutti.”

Condivido appieno quanto deciso da lui: anche se sapere per bene tutta la storia di questo mondo è una prospettiva che mi affascina, il tempo scorre e ci sono molte cose più importanti che devo ancora sapere “Ma se non si sono mai create le condizioni perché tu esistessi, perché ti vedo e sto parlando con te?” chiedo allora, esibendo uno di questi dubbi più urgenti.

Merito di tua sorella, la maggior parte dei miei poteri... e di Fluttershy.” risponde lui, lapidariamente.

Fluttershy?” ripeto, corrugando un sopracciglio, non capendo appieno cosa voglia dire.

Esattamente.” annuisce lui “Flashpoint mi ha cancellato dalla storia, ma il sigillo di Luna ha permesso che tu mantenessi ancora almeno il ricordo di me. Ho dovuto usare quasi tutti i miei poteri, ma sono riuscito ad usare quei ricordi per trasferirvi dentro la mia essenza, così da poter continuare a vivere.” mi spiega, mentre vedo alle sue spalle formarsi la scena della sua liberazione.

Non te lo nascondo...” prosegue “Progettavo di stabilirmi nei tuoi ricordi e tornare non appena mi si sarebbe presentata l'occasione, ma scoprii presto che non potevo. Non solo i miei poteri non tornavano, ma percepivo nettamente che stavo sparendo lentamente anche io.”

Quel che successe dopo ignoro se fu un gesto teatrale oppure segno del reale decadimento del Draconequus, fatto sta che non appena Discord mi informa della sua condizione comincia a tossire rumorosamente, portandosi entrambe le zampe a tapparsi la bocca del volto caprino e costringendolo a sedersi a terra.

Discord...” lo chiamo, avvicinandomi a lui preoccupata.

Nonostante questo, egli continua imperterrito non appena i suoi colpi di tosse si affievoliscono, quasi facendo finta di niente “Il problema è che, nonostante il sigillo di Princess Luna, Flashpoint resta un incantesimo aldilà delle capacità di qualunque incantatore. È una magia troppo radicale, persino per me. Per questo non riuscivo a comunicare con te come volevo; solo quando Fluttershy ha risvegliato la tua memoria genetica, garantendo in questo modo una maggiore forza al sigillo di tua sorella, ho potuto iniziare ad agire!” mi racconta lui, senza nemmeno provare a rialzarsi.

Non serve nemmeno tirare ad indovinare sul perché: vedendo la pelle sotto al suo manto incartapecorirsi sempre più vistosamente, comprendo che sta arrivando al punto di non ritorno.

Pensandoci, la scena che hai visto al cottage è stato proprio quando il tuo incantesimo mi ha cancellato dalla storia.” continua tuttavia lui, apparentemente incurante.

Quindi tu, sei...” provo ad ipotizzare, ma vengo presto interrotta.

Sono un'estensione della tua mente. E non posso usare liberamente la mia magia in quanto, date le circostanze, non riesco a riprendere le forze e quelle poche che possiedo si stanno affievolendo mentre Flashpoint prende il sopravvento delle tue memorie. L'unica cosa che posso fare, come hai visto finora, è apparirti davanti nei momenti di incoscienza.”

Mi rendo conto solo adesso di questo dettaglio, il quale avrebbe dovuto invece essermi chiaro fin dall'inizio: Discord mi è sempre apparso davanti quando perdevo i sensi, non ha mai tentato di nascondersi. E lo vedevo ogni volta che sognavo o perdevo i sensi, perché quelle erano le uniche occasioni in cui poteva finalmente interagire con me.

Non posso tuttavia soffermarmi troppo sulla sorpresa perché ci sono altri dubbi a cui devo trovare una risposta prima che sia troppo tardi “E quei flashback di eventi della mia vita in questa realtà? Cosa sono?” domando ancora, sperando che Discord abbia ancora le forze per rispondermi.

Facile.” riesce a dirmi. Ormai parla con il fiatone e non riesce più a dilungarsi in lunghi sproloqui “È Flashpoint che cerca di sostituire i tuoi vecchi ricordi con quelli nuovi.”

Mentre la Puledra della Luna?”

Discord agita lentamente il capo. Pare che quell'alicorno spaventi anche lui “Mi dispiace dirtelo, Celestia, ma è lei il tuo obiettivo di oggi.” mi avverte. Nonostante il suo fiatone è chiaro quanto questa notizia, in qualche modo, gli dispiaccia “La Puledra della Luna è lo stesso sigillo che tua sorella ha creato.”

Temo di non capire...” confido, parlando onestamente.

La verità è che lei è un paradosso vivente.” inizia a spiegarmi “Ci sono stati dei piccoli eventi, accaduti mentre lanciavi l'incantesimo di Flashpoint, che hanno creato delle incongruenze.”

Incongruenze?” ripeto, non capendo bene nemmeno in questa occasione.

Discord alza la zampa da leone tenendo alzati tre polpastrelli “Ci sono stati tre errori. La Puledra della Luna è il risultato di questi.” detto questo, passa a spiegargli meglio contandogli uno alla volta “Io non dovrei esistere in questa realtà, eppure sono riuscito a trasferire la mia essenza nei tuoi ricordi, salvando la mia esistenza. Queen Chrysalis, quando l'hai presa nel bozzolo, era parzialmente cosciente e ti ha vista; tutta la sua vita è dedicata, anche in questa linea temporale, ad emulare la regalità che tu riesci a trasudare sempre, anche in quel breve frangente in cui ti ha vista. Infine, anche Luna non dovrebbe esistere eppure, sigillando le tue memorie, ha lasciato un pezzo di se in questa linea temporale.” segue una breve pausa prima che Discord approfondisca ancora “La Puledra della Luna è l'incarnazione di tutto quello che Flashpoint ha cancellato dalla storia: i miei poteri derivati dal caos, la malvagità di Queen Chrysalis e Princess Luna. Se lei e il suo esercito di Incubi riescono ad invadere Equestria, i tuoi amici non potranno sconfiggerla, non perché è una specie di Chrysalis con il potere del caos, ma perché tecnicamente lei nemmeno dovrebbe esistere!” elencato il pericolo che il misterioso alicorno rappresenta, Discord esegue una breve pausa nel quale si porta una zampa alla testa “Confusa? Be', lo sono anche io!”

Agito il capo, faccio fatica a seguirlo “Quindi...”

Gli Elementi dell'Armonia possono sconfiggerla, perché lei è la Disarmonia fatta a pony, lei è l'errore nell'equazione che ha generato queste terre.” si affretta lui a rispondere, quasi volesse evitare di togliermi la speranza di sconfiggere la Puledra della Luna.

Prima hai detto che non abbiamo molto tempo...” ricordo subito dopo, cambiando argomento.

Perché è così!” annuisce lui “Ti rimangono tre ore, Celestia. Se prima dello scadere di queste sconfiggerai la Puledra della Luna con gli Elementi dell'Armonia, libererai tutto quello che Flashpoint ha tentato di cancellare e tutto tornerà come prima. Ma se tardi, lei e il suo esercito di Incubi diventeranno una realtà affermata anche qui e tu perderai ogni ricordo della tua vita precedente: continuerai a portare gli Elementi dell'Armonia con Chrysalis, ma questa sarà per te l'unica realtà possibile e non potrai mai più tornare indietro.”

Resto incredula. Non solo la situazione in se è quasi paradossale, ma mi lascia un forte dubbio.

Queen Chrysalis, quella che ho conosciuto in questa Equestria che ho creato, mi ha ammesso senza ritrosia che è bendisposta a rinunciare al trono, pur di restituire la pace a Equestria e impedire che le infinite guerre che ha dovuto sopportare si realizzino mai. Ma è davvero giusto privarla di questo, ora che gli Elementi dell'Armonia si sono riattivati? È davvero così impossibile tentare di stabilire la pace tra i vari regni, una volta che l'Impero di Cristallo cadrà?

Discord...” chiamo ancora il Draconequus per un'ultima domanda. Ho lasciato la peggiore per ultima.

Sì?” mi risponde lui, semplicemente, benché comprenda benissimo dalla sua voce che stia anticipando cosa voglia dirgli.

Quante vite sono andate perdute, perché arrivassimo a tutto questo?” gli chiedo.

Discord esita.

Abbassa il capo.

Quanto orrore deve essere passato su Equestria, per colpire nell'animo addirittura lui?

Quante vite, Discord?” gli ripeto. Non specifico di chi, voglio sapere qualunque specie. Sia esso pony, Mutante, drago, Ursa, Grifone...

Milioni.” risponde alla fine il Draconequus, lapidariamente, mentre vedo formarsi attorno a me un'infinita distesa di sagome scure.

Re Sombra ha portato i draghi sull'orlo dell'estinzione...” comincia a dirmi lui, elencando i vari eventi mentre il suo corpo comincia a disfarsi e diventare polvere, partendo dalla coda e andando a salire “L'Arabia Sellata ha combattuto la sua guerra contro Equestria usando qualunque equino avesse a disposizione, fosse esso ancora un puledrino o un anziano. Tu hai visto solo gli ultimi giorni della guerra, ma il sultanato ha resistito per quasi dieci anni, senza mai un solo giorno di pausa. La Repubblica dei Grifioni ha schiavizzato le zebre per dare maggiore forza lavoro nella terra ai suoi territori. Innumerevoli pony e Mutanti sono caduti nelle guerre contro l'Impero di Cristallo e diverse scaramucce minori.”

Mentre il mio compagno parla, vedo le innumerevoli figure attorno a me illuminarsi a turno, evidenziando le specie di cui lui sta parlando.

E ultimo, ma non meno importante...” conclude, con ormai metà del corpo polvere “Questo mondo ha sulla coscienza un Draconequus che non sarebbe mai dovuto esistere.”

Vederlo sparire avanti ai miei occhi è uno spettacolo tremendo.

Aro la bocca per chiamarlo, incapace di fare altro. So che, anche con tutta la mia buona volontà, non potrei mai fermare il suo processo.

Discord...” sospiro, mentre avverto con una certa sorpresa una lacrima accarezzarmi la guancia.

Non ricorderò questo episodio, anche se sistemerai tutto, perciò posso dirtelo...” si affretta tuttavia lui a concludere definitivamente “Nonostante i tuoi trascorsi, siano essi successi o fallimenti, voglio che tu sappia una cosa.” noto, dalla sua espressione, che anche questa volta è sincero.

Per come posso vederla io, sei una regnante migliore di quanto tu stessa sia disposta ad ammettere... Princess Celestia.”

Queste sono state le ultime parole che ho udito da lui, quel giorno.

Il giorno in cui ho visto Discord morire.

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Io Sono Princess Celestia! ***


CAPITOLO 12: Io Sono Princess Celestia!


Vengo destata da un improvviso bagliore verde, capace di farsi notare sebbene abbia le palpebre abbassate. Ciò è tuttavia sufficiente per farmi riprendere coscienza, facendomi sussultare come se fossi stata svegliata da un lampo abbagliante nel cuore della notte.

Riprenditi, Celie!” una voce familiare accompagna il mio risveglio. Come la voce di Discord si potrebbe distinguere tra mille, questa risalterebbe anche in mezzo ad una cacofonia di suoni e rumori.

Sbatto freneticamente le palpebre cercando di scacciare la nebbia dai miei occhi, mentre combatto la nausea e il malessere che provo in questo momento, di intensità ancora maggiore rispetto a come mi sono sentita nel municipio di Ponyville, quando questa particolare avventura è iniziata.

Ma adesso, contrariamente agli inizi, capisco il perché di questa mia sensazione: i viaggi lungo lo spazio- tempo non sono soltanto difficili da compiere ma sono anche estremamente spossanti dal punto di vista fisico. Mi sento come se avessi viaggiato alla velocità di un arcoboom sonico in un lungo circuito composto di sole curve a gomito: lo stomaco ribolle e in bocca ho un pessimo sapore.

Finalmente i contorni si fanno più definiti e riesco a distinguere cosa mi circondi. In questo modo, scopro che la visione di Discord era corretta: sono sdraiata per terra, all'interno di un castello. Le pareti così come gli interni hanno brillano nonostante le tonalità scure, un po' come nell'Impero di Cristallo, ma in chiave oscura.

Dentro la stanza riconosco un trono pieno di spuntoni ai lati, come se puntassero in ogni direzione, poggiato sopra pochi scalini, un paio di ampie finestre che mostrano il paesaggio lunare e qualche altra torre più piccola, sempre di cristallo nero, e sulla cupola sopra di me c'è ancora il buco che devo aver provato quando sono precipitata.

Avanti a me, invece, Queen Chrysalis è impegnata in un duello contro la Puledra Della Luna.

La regina, digrignando i denti, la colpisce con un imponente raggio verde, più ampio di una zampa di pony. Solo a vederlo si può percepire il potere che vi scorre all'interno, ma nonostante questo il nostro nemico di oggi riesce a contrastarlo semplicemente con il palmo dell'artiglio, come se si stesse proteggendo da un banale getto d'acqua.

Ma la Puledra della Luna è distratta, troppo concentrata su Queen Chrysalis per badare a me. Mi sta dando le spalle, mentre avanza lentamente verso la mutante e ghignando da dietro l'elmo.

Pianto gli zoccoli e le ali sul terreno. Stringo i denti e mi appello a tutta la forza di volontà che ancora possiedo per trovare le energie necessarie ad alzarmi.

Non è facile. Anche se riesco a vedere cosa succede intorno a me, la testa mi gira come una trottola e avverto che il mio corpo è pesantemente debilitato. Alzarmi in quest'occasione è tra le azioni più difficili che abbia dovuto compiere.

E allora penso.

I leader delle tre tribù originarie dei pony erano, nonostante i loro difetti, grandi condottieri, capaci di farsi obbedire da tutti i loro simili, ma non riuscirono a capire che il loro mondo stava per finire, durante il Grande Inverno scatenato dai Windego. E quando, una volta migrati in un'altra terra, si ritrovarono nella stessa situazione non si salvarono perché rifiutarono di salvarsi.

Fu così che i loro secondi in comando presero il sopravvento. E quando, tutti assieme, fondarono Equestria, questa si rivelò essere la loro più grande creazione. E io guido questa creazione.

Tutto quello su cui regno è disceso da una fine.

Perché, mi chiedo allora, ho votato la mia esistenza a fare quanto è in mio potere, un potere notevole agli occhi di chiunque, per impedire che le cose finiscano? Perché mi ostino a salvare un regno, quando è stata la fine di altri tre a rendermi quello che sono? Perché continuo a combattere?

La mia sola esistenza non dimostra, forse, che il lieto fine... esiste?

A rispondermi, questa volta, è l'immagine di Discord, una creatura composta di puro potere magico, capace di modificare addirittura la realtà a suo piacimento, che si riduce a cenere di fronte ai miei occhi e quello che mi ha detto.

Il peso delle innumerevoli vite che si sono spente in questi anni a causa dei conflitti, la sofferenza di Twilight al fronte contro l'Arabia Sellata, tutto questo è soltanto colpa mia. Mia e della mia arroganza: volevo tentare ogni strada per trovare la pace tra pony e mutanti e invece ho osato troppo. Ho creato qualcosa che nessuno, pony o alicorno, ha il diritto di creare.

Eppure, non sono sentimenti di angoscia quelli che provo in questo momento. E le ultime parole di Discord, l'incoraggiamento che mi ha dato e che mai ricorderà, mi muovono come i fili di una marionetta.

Io ho creato tutto questo. E io combatterò fino alla fine per porvi rimedio.

Perché? Perché posso. Perché è una mia responsabilità.

Perché io sono Princess Celestia.

Ritorno finalmente in equilibrio sulle quattro zampe. Alzata, sto dando a mia volta le spalle alla Puledra della Luna.

Inspiro profondamente. La Puledra della Luna si muove così lentamente da essere ancora a portata di zoccolo.

Piego le zampe anteriori, tenendo gli zoccoli ben piantati nel terreno. Raccolgo le zampe posteriori sotto la groppa fino a che le ginocchia non mi sfiorano il ventre, raccogliendo tutte le energie che dispongo e spalancando le ali per tenermi in equilibrio.

La Puledra della Luna avverte il pericolo dietro di lei, ma non fa in tempo nemmeno a voltarsi prima che la colpisca violentemente al casco con un calcio, analogo a quelli che usa Applejack per raccogliere le mele dagli alberi.

Sono un alicorno, un evidente incrocio tra i pegasi e gli unicorni... l'unico aspetto spesso poco menzionato di questa mia natura è il possedere la forza di un pony terrestre, ampliata di diverse volte grazie alla mia specie. Vuoi per il mio atteggiamento o per il fisico slanciato, ma nessuno intorno a me anche solo sospetta di quanto sia forte, fisicamente.

Forse è dovuto anche agli Elementi dell'Armonia, ma quando il mio scalcio impatta sul muso della Puledra, all'altezza della mascella, vedo il suo casco piegarsi come se fosse fatto di carta stagnola, mentre da sotto di questo sento nitidamente il suo lamento “Ouch!”

Subito dopo il mio attacco, l'artiglio che ella usava per contrastare l'attacco di Queen Chrysalis si sposta, alzandosi istintivamente verso la zona colpita. Libero, l'attacco della regina riprende con intensità raddoppiata e, senza più ostacoli, prende in pieno petto la Puledra della Luna, la quale lamenta ancora il suo dolore. Faccio appena in tempo a raccogliere le zampe e tornare composta, prima che lei venga spinta verso l'alto, sfondando il tetto sopra di noi e alzandosi ancora, fino a diventare una stella lontana.

Benché sia momentaneamente scomparsa alla nostra vista, l'eco della sua indole malvagia pregna ancora l'aria intorno a noi, rendendola pesante e difficile anche solo da respirare. E inoltre, non dubito nemmeno per un secondo che ritornerà presto, un simile attacco non può di certo sconfiggerla per via della sua natura di paradosso vivente, e sicuramente tornerà: la sfrenata ambizione di Queen Chrysalis le impedirà di rinunciare a vendicarsi per l'onta subita con questo attacco.

Tutto questo dovrebbe comunque tenerla fuori gioco almeno per un po'. Rammento ancora quando sono stata colpita dalla regina dei Mutanti durante gli eventi del matrimonio a Canterlot e cosa ho provato allora: se in questa linea temporale alternativa lei è ancora più forte, allora la Puledra della Luna avrà comunque il suo da farsi per riprendere i sensi.

Celie!” mi chiama Queen Chrysalis, avvicinandosi a me sorridendo e riportandomi così alla realtà “Per fortuna stai bene! Sono caduta un paio di piani più in basso nella torre, ma ho sentito la Puledra della Luna lamentarsi, così ti ho trovata subito. Per un momento, ho temuto che...”

Sono stata io.” confesso bruscamente, interrompendola. Non è educato, ma adesso ho un serio bisogno di sfogare tutto quello che provo e non scalciando cattivoni. Inoltre, trovo che sia corretto dire la verità a Queen Chrysalis, visto che mi ha voluto sostenere fin dall'inizio.

Prego?” ripete lei, inarcando un sopracciglio senza capire cosa le voglia dire.

Sono stata io, non Discord...” le spiego “Tutto questo, la guerra nell'Arabia Sellata, lo sterminio dei draghi... è tutta colpa mia.” mi sfogo, mentre abbasso il capo lentamente e le mie zampe posteriori cedono, portandomi in posizione seduta. All'improvviso, mi sento davvero molto piccola.

Benché non possa vederla, avverto che anche Queen Chrysalis è sorpresa “Co... cosa? Ma... perché dici questo?”

Brevemente, le riassumo cosa è successo da quando sono atterrata sulla luna: quando la Puledra della Luna ha tentato di farmi impazzire colpendo nei miei sogni mentre ero svenuta a terra e quando Discord mi ha salvata e spiegato come siamo arrivati a questo punto, prima che si riducesse ad un mucchietto di cenere.

Ma...” mi chiede lei “Se è riuscito a salvarsi una volta da Flashpoint, perché adesso non ce l'ha fatta?” mi chiede in tale merito, visibilmente incuriosita.

Non è l'incantesimo che lo ha finito...” le spiego “Ma la storia stessa. Per quanto Discord sia potente, non può sconfiggere il corso del tempo.” detto questo, svolgo una breve pausa prima di concludere “Volevo la pace e, invece, ho creato soltanto dolore. Ho sacrificato il mondo per tentare la pace con te.”

In tutto questo mio sfogo non ho mai alzato la testa dal pavimento, chi dovesse assistere a questa scena potrebbe facilmente credere che Queen Chrysalis mi stia facendo una ramanzina.

Passiamo qualche secondo in silenzio. Alla fine avverto la regina sedersi avanti a me sospirando, prima di sollevarmi il volto con lo zoccolo.

Quando i nostri occhi si incrociano, effettua un discorso che mi è molto familiare.

Celie, forse il tuo tentativo non ha sortito gli effetti che speravi, ma ascolta attentamente quello che sto per dirti: la grandezza di un pony non si misura dalla forza che possiede, ma dalla forza del suo animo.”

Accenno un debole sorriso alzando un angolo della bocca, prima che lei continui “Nessuno dei pony che adesso ti chiamano principessa ha scelto così perché ammaliato dalla tua abilità nella magia, ma perché hai dato loro qualcosa che nessun incantesimo potrà mai donare.” fece una breve pausa “La speranza. La speranza di cambiare, la speranza di essere migliori di quello che già sono... nessun incantesimo può infondere questi sentimenti. Solo tu.”

Facciamo entrambe una nuova pausa in silenzio, mentre mi limito a osservarla sorridendo. Ho sempre tentato di sollevare il morale ad ogni creatura affranta che mi capitasse intorno, ma ricevere per almeno una volta questa premura mi è di immenso aiuto.

Grazie, Chrys.” le dico, trovando finalmente grazie a queste parole la forza di rialzandomi in piedi.

La regina mi mostra un sorriso a trentadue denti prima di cambiare argomento “E poi guardiamo il lato positivo, se sei stata tu a creare questo allora saprai anche come far ritornare tutto come prima!”

Sì.” affermo “Dobbiamo sconfiggere la Puledra della Luna. Attaccarla con gli Elementi dell'Armonia e...”

Ahahah!” una fragorosa risata, simile nel suono a tanti tuoni che cadono consecutivamente, interrompe questo momento.

Io e Queen Chrysalis ci voltiamo entrambe verso la fonte di questo suono e vediamo, sospesa a mezz'aria mentre agita lentamente le ali, la Puledra della Luna osservarci attraverso una delle finestre nella stanza.

Sconfiggere me?” ci domanda lei, con talmente tanto sarcasmo nella voce da poterlo rendere palpabile nell'aria “Come se fosse facile!” esclama infine. Pare molto sicura, benché nel suo casco siano evidenti i segni del calcio che le ho assestato poco fa e l'intera armatura sia costellata dalle bruciature provocate invece dall'incantesimo di Queen Chrysalis. Il fondo del mantello sta addirittura bruciando, ma lei pare non darci peso.

Lo sguardo di Queen Chrysalis e il mio si fissa sul nostro nemico.

Queen Chrysalis la conosce da tempo e nel suo volto posso vedere solo la più totale e cieca determinazione a finire quel mostro una volta per tutte.

Io invece, ora che conosco la vera identità della Puledra della Luna, non mi sento più a disagio come prima all'idea di affrontarla.

Se per restituire la pace, non solo ad Equestria ma al mondo intero, dovrò affrontare e sconfiggere il risultato dei miei errori, allora così sia.

Se mai mi eliminaste, poi, cosa accadrebbe?” prosegue lei domandando a noi ciò, puntando nel mentre contro Queen Chrysalis uno zoccolo- artiglio “Equestria finirebbe sotto il definitivo comando di questa qui? Una regina patetica, che non ha fatto altro che ricercare di essere buona agli occhi del mondo per combattere la cattiva nomea dei suoi simili?” detto questo, l'alicorno esegue una breve pausa prima di spostare il suo zoccolo- artiglio per puntarlo così contro di me “O il tuo controllo?”

Fra di noi si crea un silenzio glaciale. Avverto formarmisi una stretta allo stomaco per l'eccitazione, assieme al rimpianto per non averla colpita più forte prima.

Tu...” prosegue la Puledra della Luna, ignorando la mia sensazione “La personificazione che l'apparenza inganna! L'esempio perfetto della regnante buona a parole ma che pecca nei fatti!”

Digrigno i denti udendo quelle parole. Non è per l'orgoglio che il nostro nemico persevera a ferirmi che agisco così, questa volta è una sensazione completamente diversa a muovermi.

Ti fai chiamare principessa perché riesci a farti amare dal tuo popolo, nemmeno fosse il tuo talento speciale, e rappresenti gli aspetti salienti delle loro specie. Ma quando si tratta di fare sul serio?” mi rimprovera, in maniera analoga a come è successo nel nostro incontro precedente “Non ti accorgi del decadimento e della rovina di tua sorella, lasci che un intero Impero con un disperato bisogno di aiuto venga fatto sparire nel nulla, perdi un duello davanti agli occhi di tutti i tuoi sudditi proprio quando si accorgono di essere spacciati...” la ramanzina avrebbe proseguito per ore, se non fosse stato per l'incantesimo che lancio a tradimento contro la Puledra della Luna in quel preciso momento, spezzando a metà il suo monologo.

Per interrompere questo sproloquio afferro magicamente l'alicorno, ancora in volo, creando una specie di lazo attorno alla sua vita. Una volta stretto, la strattono verso la parete opposta della stanza, facendo così in modo di lanciarla violentemente contro di essa.

L'impatto della Puledra della Luna contro il muro è tale, oltre a generare un fragoroso boato amplificato dall'armatura, che lascia la sua sagoma sulla parete in pietra, incorniciata da numerose crepe più piccole.

Sorpreso, l'alicorno cade a terra senza reagire. Solo quando impatta al suolo inizia rapidamente a rialzarsi. Il suo elmo, per quanto rovinato, continua a celare il suo vero aspetto ma dall'intensificarsi della luce che si intravede attraverso i fori degli occhi, immagino facilmente l'inferocirsi del suo sguardo.

Io, incurante di questo, mi avvicino lentamente a lei, affiancata da Queen Chrysalis, mentre le domando con una nota di nervosismo sempre più intensa nella voce “Pensi davvero che sia sufficiente l'avere una cattiva nomea per essere comunque una pessima regnante? Pensi che chiunque di noi si fermerà solo per aver commesso uno sbaglio? Pensi che non abbia pianto fino a disidratarmi ogni volta che alzavo la luna al posto di mia sorella? O che passi un solo giorno in cui non cerchi di pensare ad un modo per far ritornare l'Impero di Cristallo?”

Non è perché la Puledra della Luna insinua che io sia una pessima sovrana che avverto un profondo risentimento crescere in me. Non è perché deride Queen Chrysalis e il suo operato semplicemente perché è una mutante.

Non posso tollerare che qualcuno si permetta di insinuare che non avverta il peso dei miei errori sulle spalle ogni giorno che passa. Non più.

Non sono fuggita da Nightmare Moon quando è ritornata dal suo esilio sulla luna. Dovevo far risvegliare gli Elementi dell'Armonia, non potevo interferire o questi non si sarebbero mai riattivati. Perciò sono stata costretta ad ingoiare la tentazione di rivedere finalmente mia sorella dopo tanti anni perché tornasse l'Armonia nel mio regno.

È vero, ho perso contro Queen Chrysalis durante gli eventi del matrimonio a Canterlot, aumentando sicuramente lo sconforto in coloro che vedevano in me la loro ultima speranza innanzi all'invasione dei mutanti.

Ma se sono in questa condizione è soltanto per fare sì che non ci fossero gravi conseguenze da questo loro atto di forza.

Ho permesso che l'Impero di Cristallo sparisse nel nulla e non c'è giorno in cui non rinnovi il peso di questo mio fallimento e cerchi di porvi rimedio dando fondo a qualunque libro o pergamena di magia che mi capiti tra gli zoccoli.

Tutti questi pensieri, che sono venuti meno quando ho lanciato l'incantesimo di Flashpoint, ora brillano più forti che mai nella mia mente, donandomi una nuova determinazione come non ne conoscevo da anni.

La Puledra della Luna tenta di fermare la nostra avanzata illuminando entrambe le sue corna, compiendo così il suo incantesimo.

In breve, vediamo sollevarsi sopra di noi l'intera cupola della torre dove ci troviamo, sollevando calcinacci e una densa nuvola di polvere.

Una volta raggiunta una certa altezza, questa cupola inizia lentamente a girare su se stesse fino a quando la sua punta viene rivolta verso di me e Queen Chrysalis.

Giunta in posizione, essa precipita rapidamente verso di noi, annientando così buona parte della torre e lasciando intatto solo un arco dove si trova la stessa Puledra della Luna.

Sicuramente deve aver sorriso soddisfatta una volta lanciato il suo attacco, ma quando la nube di polvere lanciata dall'impatto della cupola con lo stesso castello sulla Luna si dirada e vede come sia io che Queen Chrysalis siamo sane e salve e ci manteniamo sospese a mezz'aria muovendo lentamente le ali, posso sentire nitidamente il suo “Cosa?”

Si tratta sicuramente di un avversario molto potente, ma il suo attacco è stato annullato per tempo da una barriera alzata da me e Queen Chrysalis. Grazie ai poteri degli Elementi dell'Armonia, proteggerci dall'attacco del nostro nemico è facile e ne usciamo senza nemmeno un graffio: è la torre intorno a noi, invece, a subire i danni maggiori.

So bene di non essere quella specie di dea che tutti venerano, di essere fatta di carne e ossa come tutti gli altri e di potere, perciò, commettere degli errori, tra cui scegliere di usare Flashpoint è stato l'ultimo.” confesso, mentre io e la regina restiamo in volo protette dalla barriera della regina e il fumo causato dal colpo si affievolisce intorno a noi e qualche detrito di cristallo nero ancora cade come timida pioggia.

Ho lasciato detto a Twilight e alle sue amiche di scrivermi delle lettere su cosa imparano durante le loro avventure... ma questa volta dovrei essere io a scriverla a qualcuno. Perché questa esperienza, sebbene mi abbia spinto oltre i miei limiti fisici e mentali, mi ha insegnato una preziosa lezione sul mio ruolo di Principessa.

E mi dispiace.” proseguo quindi nel mio monologo rivolto alla Puledra della Luna “Mi dispiace davvero. Mi dispiace per non aver potuto salvare l'Impero di Cristallo, mi dispiace per Nightmare Moon, mi dispiace per non poter concludere pacificamente la faida contro i mutanti... ma non posso permettere al peso dei miei errori di schiacciarmi e di deludere tutti quelli che credono in me. Lo devo per Luna, per le mie studenti, per il mio popolo! Perché io sono Princess Celestia, e posso sbagliare, ma mai, mai, rinunciare a proteggere tutti!”

Detto questo, come se si fosse trattato di un segnale, sia io che Queen Chrysalis partiamo all'attacco.

Lasciando dietro di noi una scia eterea di mille colori, percorriamo nel lasso di tempo di un battito del cuore una linea retta avanti a noi, attraversando prepotentemente la barriera che ci ha protette finora e colpendo la Puledra della Luna con gli zoccoli anteriori di entrambe in pieno petto, trascinandola lontano dal castello.

All'impatto dei nostri zoccoli con la sua armatura, la sento spezzarsi come il guscio di una noce.

Lei, a causa degli Elementi dell'Armonia e della sorpresa di questo attacco, vola impotente avanti a noi, con gli zoccoli puntati in avanti come alla ricerca di qualcosa a cui aggrapparsi e con i lembi del mantello che tentano di superare la sua figura assieme alla chioma eterea.

Attraversata così anche l'ultima parete rimasta del castello sulla Luna preceduti dalla sua padrona, scendiamo in diagonale verso terra, sfondando in questo modo alcune delle torrette del castello e attraversando prepotentemente le mura di protezione.

L'impatto che tutte e tre abbiamo sul suolo lunare è tale che provochiamo un nuovo cratere, con al centro di questo la Puledra della Luna, sensibilmente dolorante.

Durante il volo sono riuscita a dare un'occhiata di sfuggita al castello: intatto dovrebbe apparire come una specie di oscuro alter ego del Castello di Cristallo, ovvero una grande torre nera sovrastante un'ampia piazza circolare con torri più piccole agli angoli, come ad indicare i punti cardinali.

Tuttavia, i segni del nostro duello come la mancanza della cupola sulla torre principale, la devastazione di questa e le torrette che abbiamo attraversato durante la discesa rendono la mia una semplice ipotesi, avvalorata solo dal cristallo nero di cui la torre è composta e dal suo oscuro scintillare.

Una volta fatto impattare il nostro avversario sul suolo del suo stesso pianeta, sia io che Queen Chrysalis ci spostiamo in volo verso il bordo del cratere senza staccare gli occhi dal nostro nemico.

Una volta ferme, osserviamo la Puledra della Luna aiutarsi con le ali per rimettersi sulle zampe. Come dicevo prima, l'ambizione della regina dei mutanti le impedisce di accettare la sconfitta.

È dal nostro ultimo incontro all'Impero di Cristallo che sognavo questo momento...” confessa, quasi involontariamente, la nuova Queen Chrysalis, prima di domandare ancora al suo avversario.

Osservo il corpo fumante della Puledra Della Luna dentro al foro che abbiamo creato con l'impatto. Se ne sta immobile, respira appena, e nonostante tutto la sua armatura le è ancora addosso come una seconda pelle.

Ride, mentre si rialza aiutandosi con le zampe.

No.” ci risponde con voce rauca “Non ne avrò mai abbastanza. Perché voi non ne avrete mai abbastanza!”

Non capisco il senso delle sue parole. Scambio una rapida occhiata con Queen Chrysalis per accorgermi che nemmeno lei è sicura del significato delle parole del mostro.

Lei cerca di rialzarsi afferrando una sporgenza con l'artiglio e indicandoci con un cenno dell'altro “È questa vostra sete di... emozioni. Voi vivete... per provarle. Amore, gioia, invidia, odio... vi nutrite dell'intero spettro emozionale come lattanti attaccati alle mammelle delle vostre madri. Ne avete... bisogno. È per questo, per il bisogno di emozioni forti, che io ci sarò sempre.”

Tu?”

Un nemico. Un rivale. Un... antagonista. Sono parte integrante del processo per la vostra tanto amata armonia quanto lo sono quegli artefatti che portate addosso.”

Le sue parole colpiscono sia me che Chrysalis. Nel silenzio che ne segue, la Puledra della Luna continua nel suo monologo “Credevate davvero che non sapessi di non avere una mezza speranza contro gli Elementi dell'Armonia? Siete soltanto degli illusi. Ho passato... secoli... a fare quello che mi riusciva meglio. A fare la parte del Cattivo, nutrendomi delle vostre emozioni in maniera più pragmatica della vostra. E adesso, anche se doveste sconfiggermi, cosa cambierebbe? Un altro prenderà il mio posto. E poi un altro. E un altro ancora. E potrete anche vincere ogni singola battaglia, ma... nel mezzo... siamo noi quelli che più ci divertiamo. Voi dovete solo rattoppare i nostri danni e fermarci, in attesa del nostro sostituto. E tutto per provare le vostre care emozioni. Per sempre. Perciò no, non ne ho abbastanza. Non fino a che non avremo finito. E noi non avremo mai finito!"

Siamo noi ad aver finito con te.” osserva, freddamente, Queen Chrysalis, caricando i suoi elementi, prima che la segua a ruota.

Agiamo velocemente.

Dal canto mio, non è perché temiamo il contrattacco della Puledra della Luna, nemmeno perché ogni istante che passiamo ad indebolirla siamo più vicini allo scadere del tempo per risistemare Equestria.

Per una volta, la ragione delle mie azioni è puramente personale.

Si dice che compiere la scelta giusta non è sempre facile e questa particolare situazione ne è un chiaro esempio.

Perché, anche se così facendo potremo dare un'altra possibilità alle innumerevoli vite che le conseguenze del mio tentativo di modificare la storia ha invece favorito a spegnere bruscamente, mentirei se dicessi che, in questi giorni, non mi sono affezionata alla mia particolare amica mutante.

Ogni secondo di più che passo a collaborare con Queen Chrysalis rende il nostro passaggio da amiche a nemiche più doloroso. Da un lato, credo che anche lei se ne sia accorta e cerchi perciò di farla presto finita.

Quindi, coscienti di essere giunte al punto di non ritorno, incrociamo i corni sulle nostre fronti, attivando così gli Elementi dell'Armonia.

Un grande raggio dotato dei colori dell'arcobaleno investe il nostro avversario, il quale passa da esclamazioni di stupore a ringhi doloranti, una volta presa in pieno. Avvolta dalla luce dell'Armonia, il paradosso vivente comincia velocemente a evaporare, consumata dalla luce e liberando dai vuoti creati dalle ferite sempre più larghe delle abbaglianti luci bianche.

Una volta che la Puledra della Luna è quasi completamente costellata da fori luminosi, ella alza le zampe al cielo gridando con voce demoniaca, prima di esplodere e lasciando al suo posto un'abbagliante luce bianca, come il flash di una macchina fotografica.

Questa investe rapidamente l'ambiente circostante fino a farlo sparire nel suo bagliore ed espandendosi sempre di più fino ad inglobare anche la Terra.

Gli Elementi dell'Armonia che io e Queen Chrysalis portiamo cominciano a sgretolarsi come il nostro nemico, fino a lasciarci definitivamente e i nostri contorni cominciano a sbiadirsi, nascosti dietro la luce provocata dalla rottura dell'incantesimo di Flashpoint.

Io e Queen Chrysalis ci scambiamo un ultima occhiata.

Lei sorride “Anche se per poco tempo... è stato bello essere tua amica, Celie.” dice, tendendomi uno zoccolo.

Sognerò questa scena per anni.

L'ultima immagine che ho, prima la luce assuma un'intensità tale da impedirmi di vedere qualsiasi cosa intorno, è di me che le batto lo zoccolo con il mio in segno di amicizia, ricambiandole il sorriso. Raggiunto l'apice, la luce si spegne rapidamente, lasciando al suo posto l'oscurità.

Per allora, non sento più il contatto con lo zoccolo di Queen Chrysalis.


Andiamo, Celie, devi svegliarti!”

Quattro parole che, nella mia testa, risuonano come altrettanti mattoni lasciati cadere da un pegaso distratto.

Uno dopo l'altro.

Uff...” sbuffo, agitando pigramente uno zoccolo in aria mentre con l'altro mi porto le coperte sopra la testa.

Mi sento come se avessi corso un circuito di cento tornanti alla velocità di un Arcoboom Sonico “Ancora cinque o sei... ore!” farfuglio in risposta.

Il pony al mio fianco non risponde, piuttosto lo sento sbuffare prima che faccia uscire allo scoperto qualcosa. Qualcosa che non posso non riconoscere.

Inspiro profondamente per assicurarmi che l'odore che avverto sia quello che penso sia.

Accertata chiedo, non senza una certa rassegnazione “È un biscotto, quello?”

Sì.” è la lapidaria risposta.

Alla vaniglia?”

Certamente.”

Deglutisco “Con la glassa?”

Ne esistono senza?”

Sorrido e, con un profondo sospiro, mi alzo finalmente a sedere sul letto, non senza difficoltà.

Una volta in posizione, addento il biscotto tenuto magicamente sospeso a mezz'aria avanti a me, senza mai aprire gli occhi.

Per i miei biscotti preferiti, non ho bisogno di guardare per capire dove si trovano.

Mentre mastico, apro finalmente gli occhi spostandoli sul pony che mi ha svegliata “Sei proprio diabolica... sorellina.”

Luna, in piedi al mio fianco, mi risponde sorridendo divertita.

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Epilogo ***


EPILOGO


Ciò che è accaduto nei giorni successivi il mio ritorno è stato qualcosa di unico, rasente il mito.

Secondo i miei calcoli, il mio risveglio sul letto nella reggia di Canterlot coincide con il giorno immediatamente seguente quello in cui ho usato Flashpoint per cambiare la storia, quindi ideologicamente lo stesso in cui mi sono svegliata come sindaco di Ponyville.

Tuttavia, Luna pare non ricordare l'estrema decisione a cui ho fatto ricorso nel tentativo di porre subito fine alla faida contro i mutanti: non ne ha mai parlato apertamente, ne' mi ha mai chiesto come sia andata nella linea temporale alternativa e quel che è peggio alla mia domanda su cosa avessimo fatto ieri sera, quindi quando stavo tornando indietro nel tempo, mi ha risposto che sono andata a dormire molto presto e che lei ha svolto la sua mansione senza eventi particolari degni di essere narrati.

Evidentemente la rottura del sigillo deve aver annullato gli eventi legati all'incantesimo, modificando ancora la linea temporale come se non l'avessi mai evocato.

Ma perché, anche questa volta, ricordo tutto?

Ricordo ogni singolo istante passato assieme a Queen Chrysalis, ricordo la maschera di severità usata da Twilight per sopportare la vita e le responsabilità di un Gran Generale, ricordo il risveglio dell'Impero di Cristallo e le urla al confine, ricordo quando sono diventata sindaco di Ponyville...

Non ci sono questa volta sigilli che mi permettano di mantenere le memorie degli eventi vissuti in prima persona nella linea temporale alternativa ed i ricordi che il mio stesso incantesimo ha inculcato nella mia mente per sostituire il vuoto che lasciava cancellando le vecchie memorie.

Ci sono diverse ipotesi a cui posso lavorare per trovare una risposta: può trattarsi di qualche effetto collaterale del viaggio nel tempo, qualche crono- residuo nel mio flusso sanguigno... ma non userò un solo minuto per trovare una risposta. Perché ne ho già una.

Credo che sia un regalo.

Ricordare tutta la vita che avrei potuto avere se le cose fossero andate diversamente... pensare a quello che ho passato assieme a colei che qui è la mia più grande rivale, o tenere sempre a mente le conseguenze di un mio gesto avventato... vedo tutto questo come un dono che mi permette di vedere non solo tutto sotto una nuova luce, ma bensì di poter sopportare meglio a mia volta le responsabilità del mio incarico.

Ho preso infatti qualche decisione particolare, alcune di queste potrebbero apparire un po' radicali, ma sono tutte supportate da valide motivazioni.

Una tra queste decisioni è l'approfondire i rapporti tra me e Luna. Mi è dispiaciuto moltissimo dare l'addio alla Queen Chrysalis che avevo creato anticipando la sua nascita e rinunciare così alle infinite opportunità che avremmo potuto avere assieme. Non ho intenzione di commettere lo stesso errore con la mia sorellina.

Sebbene la Puledra della Luna mi ha condotto sull'orlo della pazzia, rinfacciandomi quello che è successo tra noi mille anni fa, mi ha anche aiutato a comprendere che devo smetterla di pensare sempre e comunque al nostro dovere di principesse e imparare a ritagliare qualche minuto durante la giornata perché possa trattare con lei come sorella e non più solo come la co- governante di Equestria.

Inizialmente Luna mi è parsa confusa da questo mio atteggiamento, ma pare aver presto accettato di buon grado il passare, anche ogni tanto, qualche momento assieme non come principesse di Equestria ma come semplici sorelle.

Altra decisione è stata fare in modo che Twilight possa mettere gli zoccoli sull'incantesimo incompiuto di Starswirl il Barbuto.

Twilight alicorno?” ripete Luna, non appena la metto al corrente di questa mia idea “Non ho nulla contro di lei, ma non capisco perché tu voglia renderla la quarta principessa di Equestria. Non siamo sufficienti noi due e Cadance?”

I suoi dubbi, in questa occasione come quella in cui le ho confessato di voler anticipare la nascita di Queen Chrysalis, sono più che leciti, lo riconosco. In realtà è dal giorno in cui ho reso Twilight Sparkle la mia studente prediletta, notando in lei il grande potenziale magico che possiede, che accarezzavo quest'idea e, assistendo alle gesta che è stata in grado di compiere nei panni del Gran Generale, ho capito dove possono portarla queste doti.

In questa linea temporale ha preso me come modello da seguire, pur non dicendomelo apertamente mi è comunque lampante, inoltre stando con le sue amiche a Ponyville ha appreso molti di quei valori che invece, nel mondo di Flashpoint, le erano sconosciuti. Sento di non dover sprecare questa occasione.

Perseverando a voler tenere Luna all'oscuro di questa mia particolare avventura, le spiego la questione con diversi termini.

Ho compreso, in questi giorni, che lei è più che idonea per questo posto. Ha sia le capacità che le conoscenze necessarie per poter svolgere questo ruolo.” le rispondo, omettendo molto ma per le ragioni che ho già spiegato “E poi, chissà, magari essendo cresciuta in questo modo... eviterà di fare i nostri stessi errori.” aggiungo infine, quasi involontariamente.

Vengo sorpresa da uno zoccolo di Luna che batte in maniera giocosa sul mio corno, mentre un'espressione mista tra la sufficienza e la stanchezza si forma sul suo volto “Tu ti crucci troppo, sorellona. Il passato è passato, non dovresti rimurginarci troppo.”

La osservo sorridendole. Per colpirmi il corno si è dovuta alzare leggermente in volo, data la disparità tra le nostre altezze.

In ogni caso una volta che la guardo negli occhi, lei ritorna con gli zoccoli per terra concludendo “E poi, sai, da quando sono tornata non mi sono di certo offesa per quando hai fatto alzare la luna al posto mio. Qual era l'alternativa, condannare il nostro popolo a non riposare mai? Sono anzi ben felice che tu abbia avuto la forza di andare avanti.”

Sollevata oltre ogni dire da questa sua affermazione, ci scambiamo un abbraccio.

Tale idillo viene però interrotto dalla conclusione che lei quasi mi sussurra “Però, preferirei che Twilight dimostri, in qualche modo, di avere davvero le capacità di cui parli, prima di portarla al passo successivo.”

Non riuscendo a soffocare una debole risata, accetto le sue condizioni “Affare fatto, sorellina.”

È passato qualche giorno da allora e nulla di rilevante è successo fino ad adesso. Fin da quando ci siamo accordate io e Luna sull'attendere prima di rendere Twilight un alicorno ho pensato che sarebbe stato sufficiente attendere che la mia studente prediletta imparasse qualche potente incantesimo, così da fare colpo su mia sorella.

Non lo da molto a vedere, ma ci tiene davvero molto alle abilità magiche di un pony.

In ogni caso, questa mia aspettativa è stata bruscamente interrotta il giorno in cui sono stata informata di una notizia semplicemente scioccante.

Ricorderò per sempre il momento in cui la mia quotidiana routine fatta di scartoffie da bollare e firmare viene interrotta dall'improvviso sbattere del portone principale del castello. Il boato è talmente improvviso che non c'è un solo pony nella stanza che non osserva la Guardia Reale mentre corre verso di me urlando “Porto notizie dai territori del Nord!” e ricordandosi della formalità solo all'ultimo “... Vostra Altezza.”

È una situazione molto inusuale che una Guardia entri nel castello e senza rispettare un lungo quanto noioso iter di presentazioni, lodi eccetera. Deve essere sicuramente qualcosa di estremamente importante, perciò gli lascio subito la parola.

Lui si leva l'elmo pronunciando solennemente “Dirò solo che... è tornato.”

La sorpresa di quelle parole è tale che avverto il fiato mancarmi per qualche istante.

Non c'è bisogno che la Guardia aggiunga altro, so perfettamente a cosa si riferisce.

Sono passati mille anni, durante i quali ho dato fondo alla conoscenza di quasi ogni libro contenuto nelle biblioteche di Equestria, alla ricerca di una soluzione, ed ora è tornato, spontaneamente.

L'Impero di Cristallo.

La mia sorpresa, e le conseguenze che questo evento implica, tuttavia, non deve farmi perdere il controllo e subito dopo il mio iniziale istante di stupore comincio ad impartire gli ordini per fronteggiare la situazione.

Trova Princess Cadance e Shining Armor!” il momento è così importante che piego inavvertitamente il volto in una smorfia adirata.

In ogni caso, l'ordine viene eseguito immediatamente e, non appena rimango sola, avviso la mia studente Twilight Sparkle perché venga qui a Canterlot immediatamente. Io e Luna cercavamo un'occasione per mettere alla prova le sue capacità ed ora è arrivata.

Evito di confessarlo apertamente, ma la rinascita improvvisa dell'Impero di Cristallo mi porta a chiedermi se la mia avventura nella linea temporale alternativa non ha, in qualche modo, influenzato anche la realtà a cui appartengo. Insomma, mille anni di assoluto silenzio e poi, di punto in bianco, l'Impero di Cristallo ritorna.

Nel tentativo di distogliermi da questo pensiero ho provato a fare la conta dei giorni, ma purtroppo ho ottenuto soltanto l'effetto opposto scoprendo che questo sarebbe lo stesso giorno in cui Queen Chrysalis spezzerebbe la maledizione da lei stessa lanciata su quel luogo, nella Equestria alternativa.

Mentre sono impegnata nelle mie riflessioni discuto con Luna di come agire.

In piedi, davanti alla vetrata delle portatrici degli Elementi dell'Armonia mentre sconfiggono Discord, la metto al corrente del risveglio dell'Impero di Cristallo e della mia intenzione di mandare Twilight e le sue amiche sul posto.

Sei sicura che non vuoi che vada anch'io?” mi domanda lei, visibilmente preoccupata.

Nella mia mente è presente un vortice di immagini e ricordi di quanto abbia vissuto, mescolate a decine di dubbi, ma mi sforzo comunque di risponderle “Sì. Princess Cadance e Shining Armor sono già sul posto, li raggiungerà al più presto.”

La magia dell'Impero di Cristallo è potente...” commenta lei, giustificando le sue preoccupazioni “Non possiamo permettere che cada ancora!”

Tento di rincuorarla poggiandole uno zoccolo sulla spalla “Riuscirà nel suo incarico.” affermo cercando di essere il più convincente possibile “E quando ci riuscirà, sapremo che sarà pronta.” concludo dunque, ricordandole la necessità di mettere alla prova la mia studente in qualche modo.

Forse avremmo continuato a discuterne, forse no, comunque veniamo interrotte proprio da Twilight, la quale fa il suo imbarazzato ingresso nella sala del trono.

Esattamente come mi aspettavo, è riuscita nel suo compito anche meglio di quanto immaginassi, convincendo così mia sorella Luna a darle questa opportunità.

In seguito abbiamo anche riformato Discord: ufficialmente ho pensato che usare la sua magia per il bene al posto del male non sarebbe una cattiva idea, ma in realtà il risveglio dell'Impero di Cristallo mi ha riportato alla mente anche che, senza l'aiuto del Draconequus, non sarei mai riuscita ad uscire da quella situazione. Una seconda possibilità è il minimo che possa fare per sdebitarmi, anche se nemmeno lui sembra ricordare l'esperienza che abbiamo vissuto, esattamente come mi aveva confidato.

In ogni caso, alla fine siamo riuscite a incoronare finalmente Twilight come principessa di Equestria. È stata una bella cerimonia, semplice ma pur mantenendo una impostazione degna dell'occasione.

Terminata l'incoronazione, sono stata un po' con mia sorella sul terrazzo a guardare la mia studente, ora alicorno, andarsene a bordo della carrozza, fino a che un particolare nella folla non mi ha attirato.

Luna...” ho avvisato subito mia sorella “Devo assentarmi per un istante.”

Cosa devi fare?” mi ha chiesto

Devo... vedermi con un certo pony.” Senza aggiungere altro, mi sono teletrasportata altrove lasciando gli abiti da cerimonia al castello.


Il pony incapucciato si muove con un'andatura piuttosto rapida, il tipico passo di chi ha fretta di sparire ma non vuole darlo a vedere.

È quasi costretto a fermarsi quando mi supera senza vedermi e io, nascosta nell'ombra, gli domando “Ti sei persa?”

Fermata la sua avanzata, il pony mascherato si volta verso di me e risponde “No, no, nulla di simile. Grazie comunque per la preoccupazione...”

Deglutendo profondamente per la sensazione di dejavu che quelle parole e la situazione attuale mi provoca, esco dall'ombra ribattendo “Sono già cascata una volta nelle tue trame. Dovrai fare di meglio per ingannarmi ancora, Queen Chrysalis.”

Vedo il volto del pony mostrare un sorriso sardonico prima che un bagliore verde negli occhi preceda la trasformazione di quella creatura nella regina dei Mutanti.

Cosa ci fai qui ad Equestria?” le domando, inarcando un sopracciglio, una volta che lei assume le sue vere sembianze. Generalmente mi preparerei almeno qualche incantesimo in attesa del suo attacco, eppure qualcosa mi dice che, almeno questa volta, lei non è qui per combattere.

Se conosci te stesso e il tuo nemico non dovrai temere l'esito di mille battaglie.” mi risponde lei “Ho sentito di un certo nuovo alicorno, così ho voluto dare un'occhiata personalmente su chi fosse.”

E sei in compagnia?” domando ancora, riferendomi al suo immenso esercito di Mutanti

No, sono sola- soletta.” mi risponde lei ironicamente “Vuoi sistemare le nostre diatribe qui e ora?”

Resto qualche secondo in silenzio prima di risponderle “No.”

Queen Chrysalis reagisce al mio rifiuto ghignando prima di muoversi ancora “Allora, se non hai niente da dirmi, tornerò a casa. Mi sono assentata qualche minuto giusto per vedere la nuova principessina, ma non me la sento di lasciare il mio popolo senza guida troppo a lungo.”

Riesce a fare giusto un paio di passi prima che la interrompa “Non ho finito.”

Guardandomi dunque con la coda dell'occhio, la regina mi domanda “Cosa vuoi, allora, Princess Celestia?”

Io...” resto per un momento indecisa. Parte è dovuto a quello che vedo avanti a me.

Fino a pochi giorni fa, io e la regina avanti a me eravamo amiche inseparabili. Abbiamo addirittura usato assieme gli Elementi dell'Armonia ed è stata sempre lei a decidere di sacrificarsi perché tutto questo fosse possibile.

E adesso, invece, la vedo avanti a me come un nemico.

Un essere infinitamente pericoloso.

Una rivale.

Sospiro profondamente prima di avvicinarmi a lei fino ad arrivarle davanti, come se le volessi chiudere la strada con il mio corpo “Davvero non lo capisci?” domando nel mentre.

Una volta che siamo a quattr'occhi proseguo “Non voglio farti del male. Non voglio che una di noi due uccida l'altra, ma entrambe stiamo esaudendo le alternative e sappiamo bene che questa faida tra i nostri regni non può proseguire per sempre!”

Queen Chrysalis continua ad osservarmi con l'espressione di chi ascolta senza tuttavia avere qualcosa da aggiungere, così ne approfitto per tentare nuovamente la ricerca di un accordo. Eravamo amiche nella linea temporale alternativa e, se davvero gli eventi vissuti lì hanno influenzato in qualche modo la realtà che ci circonda adesso, voglio almeno provare se qualcosa della regina di Equestria che ho conosciuto è rimasto nella stessa mutante avanti a me.

Forse... ruota tutto intorno a questo momento. Forse è la nostra ultima possibilità per sistemare questa faccenda una volta per tutte. Se non la cogliamo, resteremo bloccate in questa faida fino a quando non sarà troppo tardi! Non è necessario che finisca così, sai bene che possiamo aiutarvi. Potremo lavorare assieme. Potremo formare un nuovo ordine in cui pony e mutanti vivono assieme pacificamente. Non è necessario che tu affronti

nuovamente la diffidenza del mondo esterno! Non è necessario che voi siate soli!”

Credo inizialmente che le mie parole abbiano sortito qualche sorta di effetto in Queen Chrysalis, visto che passa qualche secondo a guardarmi senza aggiungere una sola parola.

Alla fine, tuttavia, abbassa il capo scuotendo scetticamente la testa “Oh, Princess Celestia. È tardi per questo. Troppo tardi.”

Resto interdetta da questo suo ennesimo rifiuto di un'alleanza: possibile che lei sia l'unica a non avere subito influenze?

Perché?” è l'unica domanda che riesco a farle.

Queen Chrysalis alza nuovamente il capo, fissandomi negli occhi. Nelle sue pupille noto una inquietante scintilla di lucida follia “Io. Sono. la. Regina. Dei. Mutanti.” risponde lei, enfatizzando fino all'estremo le parole “Io esisto soltanto per proteggere i Mutanti. Questo è il mio scopo, il mio destino, e qualunque azione io compia, non importa quanto crudele o violenta possa essere, è soltanto per il bene dei miei sudditi.”

Pensi davvero che sia sufficiente l'avere una cattiva nomea per essere comunque una pessima regnante?

Le mie stesse parole, pronunciate per difendere l'operato di Queen Chrysalis, mi rimbombano nella mente non appena sento le parole della regina dei Mutanti.

La reputazione dei Mutanti era già pessima ben prima che io ne diventassi la Regina e portassi l'ordine tra le loro fila. Hai idea di cosa accadrebbe se mai decidessimo, di punto in bianco, di unire i nostri regni?” domanda quindi lei. Senza nemmeno darmi il tempo di rispondere, ella prosegue “Ci vorranno anni prima che, anche con tutte le buone intenzioni, questa iterazione smetta di creare problemi. Capisco le tue intenzioni, ma un'alleanza è l'ultima delle scelte che potrei mai fare per dare benessere al mio popolo.”

Non mi sento di aggiungere qualcosa e tanto meno lei. La sua visione mi ricorda troppo quella Equestria che ho cercato di cambiare.

Ora, se vuoi scusarmi, ho un regno da mandare avanti, impegno che presumo abbia anche tu.” mi saluta dunque lei, cominciando ad alzarsi in volo “Al nostro prossimo incontro, allora, Tia.” sono le ultime parole di commiato che mi lancia.

Io non riesco a ribattere inizialmente, colta alla sprovvista da quell'improvviso nomignolo che lei usa per chiamarmi. Perché lo ha usato, invece che usare la formalità che l'ha sempre contraddistinta?

Mentre guardo la mutante allontanarsi, vedendo ancora in lei la stessa creatura che, in un tempo alternativo, è stata la spalla che mi ha retto più di qualunque altro essere che avessi mai conosciuto, un senso di vuoto mi assale tutto insieme.

Riesco tuttavia a sciogliere il nodo alla gola generato dal rimpianto di questa amicizia che, a quanto sembra, non potrò mai replicare qui, riflettendo riguardo un altro aspetto di questo nuovo rapporto tra me e Queen Chrysalis.

Non esistono solo rapporti di amicizia come quelli tra Twilight e le sue amiche, le ragioni per cui due individui possono avvicinarsi sono molteplici.

Tra questi, c'è anche la rivalità.

Provo un infinito rammarico al pensiero che questo rapporto tra me e Queen Chrysalis coinvolgerà, quasi sicuramente, anche qualche innocente, ma ogni evento che ho vissuto negli ultimi giorni sembra essersi svolto perché mi si dimostri chiaramente quanto una fine precoce ed immediata di questa faida è assolutamente impossibile.

Sospiro perciò aprendo le ali e preparandomi a tornare al castello, ma non prima di ribattere al saluto della regina dei Mutanti.

Alla prossima... amica mia.”


FINE

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2905976