Se tu sei con me non avrò paura di morire! di MartinaKurata94 (/viewuser.php?uid=579416)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Non lasciare la mia mano! ***
Capitolo 2: *** Delirare! ***
Capitolo 3: *** Memoria perduta! ***
Capitolo 4: *** nuovi incontri.... nuovi nemici! ***
Capitolo 5: *** Ti racconto chi sono! ***
Capitolo 1 *** Non lasciare la mia mano! ***
storia nuova
Ciao
ragazze eccomi con una storia nuova... Allora volevo avvisarvi che non
è la solita storia di Rossana e Heric ma è anche del mio
film preferito Peter Pan. Ho voluto inventare una cosa nuova, ho messo
assieme sia il cartone che il film creando una storia fuori dal normale
ricca di avventure e di avvenimenti che vi svelerò più
avanti. Ora vi lascio alla storia spero vi piaccia un caloroso
saluto.....!
Erano già passati 5 anni dall'ultima volta che avevo visto il
mio Peter erano già passati così tanti anni ma continuavo
a sperare dal profondo del cuore di poterlo rivedere, mi mancava
davvero tanto. Tutte le notti mi tornavano in mente i suoi bellissimi
occhi verdi e quel suo sorriso tremendamente sensuale che mi mandava in
tilt ogni volta che sorrideva, non avrei mai immaginato di essermi
innamorata in cosi pochi giorni pensavo fosse solo una cotta passeggera
ma invece mi sbagliavo mi sono proprio innamorata di un ragazzo che non
potrò mai avere. Lui è uno spirito libero non gli piace
avere impegni o provare sentimenti per qualcuno lui preferisce stare
solo con Trilli e vivere le sue avventure pensavo che dopo quel bacio
tra di noi sarebbe cambiato qualcosa ma invece non è stato cosi
mi aveva promesso che non mi si sarebbe dimenticato di me e invece lo
ha fatto in questi 5 anni non lo visto nemmeno di sfuggita. Mentre
pensavo a lui una lacrima scese dal mio viso non più da bambina
ma di una ragazza cresciuta troppa in fretta essi ormai ero diventata
maggiorenne, guardandomi allo specchio vedo riflessa la stessa Wendy di
anni prima ma con qualcosa in più, avevo lasciato crescere i
capelli e adesso li avevo lunghi fino al sedere, ero diventata un
pò più alta e la pancetta di troppo che nascondevo sotto
la sottana era sparita sostituendola con una pancia piatta, anche il
mio seno era cambiato da un semplice top ad una quarta abbondante
insomma ero diventata una donna. Mentre mi pettinavo i capelli
sentì un ticchettino provenire fuori dalla finestra mi girai di
scatto e vidi una luce scintillante mi avvicinai verso la finestra e
vidi la piccola Trilli che mi salutava con la manina, la feci entrare
ero davvero felice di rivederla anche se all'inizio non eravamo in
sintonia anzi mi odiava - Ciao Trilli come stai? sono anni che non ci
vediamo! - - Ciao Wendy sono qui per portarti nell'isola
che non c'è - - e come mai? - - sai domani
è il compleanno di Peter diventa maggiorenne e volevo fargli una
sorpresa- Non potevo credere alle mie orecchie Peter aveva deciso
di crescere? quindi faceva 18 anni? - eh dimmi come mai ha deciso di
crescere? - - lo hai cambiato tu mia cara- - no non
è vero Trilli se lo avrei cambiato sarebbe rimasto qui con me
invece sono 5 anni che non lo vedo.- Avevo pronunciato la
frase urlando che Trilli sobbalzò dalla paura - credimi Wendy
non è cosi allora vieni con me? -, non sapevo cosa fare non
sapevo che decisione prendere se andare e rivederlo o restare e
dimenticarlo ma andiamo chi voglio prendere in giro? sto impazzendo
dalla voglia di rivederlo di vedere se anche lui come me è
cambiato se era diventato ancora più bello di come lo avevo
lasciato - ok Trilli vengo con te ma dammi 10 minuti per vestirmi-
- o già pensato io prendi questo!-. Tirò fuori
dalla sua minuscola tasca un piccolissimo vestitino - ma Trilli questo
è adatto a te non a me-, sbuffò e con un pò di
magia quel vestito diventò adatto a me era bello fatto tutto con
foglie e rametti ma nell'insieme lasciava senza parole lo indossai e mi
specchiai - wow Wendy ti sta davvero bene! - infatti aveva
ragione mi stava a pennello era fatto a mono spalla e arrivava sopra la
coscia - allora sei pronta?- - si si eccomi- mi sciolsi i capelli
un filo di trucco e pronti per partire. Trilli si agitò sopra di
me lasciando cadere la sua polvere magica facendomi alzare in volo -
andiamo- e così come un lampo eravamo fuori da casa mia.
Ero
sopra una nuvola e pensai al viso angelico della mia amata Wendy erano
passati 5 anni dall'ultima volta che l'accompagnai a casa sono stato
cattivo e insensibile con lei, le avevo promesso che sarei andato ha
trovarla e invece non ho avuto il coraggio di farlo forse avevo paura?
no semplicemente non volevo ammettere a me stesso di essermi innamorato
di lei di quella bambina cosi bella e scontrosa che sicuramente
sarà diventata una ragazza come me. Mentre ero assolto nei miei
pensieri mi ritrovai il viso di Trilli dentro un occhio -
aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah Trilli ma che fai? mi vuoi accecare? -.
Rideva - ti diverte farmi prendere paura?- - ah ah ah ciao
Peter - - ma dove sei stata? ti ho cercato da per tutto ma
le altre fate mi hanno detto che eri partita ma per dove?- -
vieni o una sorpresa per te- dove vuoi portarmi?- - tu
seguimi-. E senza darmi spiegazioni si lanciò in volo -
aspettamiiiii Trilli-, la seguì ma che cosa aveva da mostrarmi
con cosi tanta urgenza? non riuscivo ha capire, si fermò davanti
alla porta di casa mia - va dentro c'è una sorpresa per te!-
- di che si tratta?- - scoprilo con i tuoi occhi ci vediamo
dopo Peter!- e volò verso la direzione di casa sua. Con passo
lento aprì lentamente la porta avevo lo sguardo fisso sulla
stanza con in mano il mio fiducioso coltello, avanzi passo per volta
quando sentì una voce molto familiare provenire dalle mie spalle
- Ciao Peter- non poteva essere vero era lei? la mia Wendy era tornata
da me? no era solo un sogno, mi girai con lentezza e rimasi scioccato
nel vederla li davanti a me. Sentivo il cuore in gola avevo le
palpitazioni le parole mi si gelarono in bocca era diventata ancora
più bella quel fisico cosi perfetto nascosto tra quel vestito
che gli donava, davanti i miei occhi era una bellissima dea - non sei
contento di vedermi?- - come stai Wendy?- avanzò verso di
me mi mancava il respiro più la guardavo più mi piaceva,
era pericolosamente vicino a me - io sto bene e tu?- - i-io bene
- balbettavo sembravo un idiota - cosa ci fai qui?- - sono
venuta perchè oggi è il tuo compleanno e volevo anche
darti il mio regalo!- - e sarebbe?-. Si avvicinò e mi
diede un dolce bacio sulle labbra, le mie mani si andarono ad
appoggiare sulla sua nuca e la spinsi ancora di più verso
le mie labbra, la baciai e ribaciai con passione finalmente era li
davanti a me la mia amata era tornata e stavolta nessuno me
l'avrebbe portata via si staccò dolcemente si avvicinò al
mio orecchio sussurrandomi - Buon compleanno mio caro Peter- gli sorrisi
e mi rimpossessai delle sue labbra. Mentre le nostre lingue si toccavano
una voce da lontano chiamava il mio nome - Peeeeeeeeeeteeeeer- era
Trilli ma perchè aveva quella voce? sembrava spaventata! mi
staccai dalle labbra di Wendy per voltarmi dalla parte dove avevo
sentito la voce della mia fatina eccola la vedo sta venendo verso di me
- Peter Wendy dovete scappare stanno arrivando- - chi sta
arrivando Trilli?- gli dissi in modo arrogante - dei
nuovi pirati Peter, le altre fate mi hanno detto che sono spietati-
- Peggio di Uncino?- . Annuì con la testa mi voltai verso
Wendy - Cosa facciamo adesso?- nei suoi occhi vedevo solo paura
gli presi la mano tramava come una foglia - Qualsiasi cosa
succeda non lasciarmi mai la mano!-. Stava per dirmi qualcosa quando il
pavimento cominciò ha tremare - Peter che cosa succede? è
un terremoto?- - non lo so Wendy! non ci sono mai stati
terremoti qui!-. Infatti avevo ragione non era un terremoto erano bombe
che esplodevano talmente forte che il pavimento tremava - Wendy
non lasciarmi la mano-, gli gridai mentre la portavo fuori dalla casa.
Sentivo le urla della mia amata mentre correvamo via da li poi ad un
tratto li vidi erano 3 pirati li fermi davanti a me, il fumo copriva i
loro volti ma riuscì solo ha vedere un ciondolo con un teschio sopra
quel pirata maledetto, era un ciondolo d'oro con dei coltelli dietro
poi sentì la sua voce - è la tua fine-. Ad un tratto una
bomba cadde proprio sotto i nostri piedi facendoci alzare in aria -
Peteeeeeeeeeeeeeeeeer- Wendy gridava - Weeeeeeeeendy non lasciarmi la
manooooooooo-. Ci tenevamo stretti l'uno all'altro ma riecco un'altra
palla di cannone venirci addosso, mi staccai velocemente da lei
prendendo delle distanze e riecco altre palle, il cielo era ricoperto
di polvere grigia non riuscivo più ha vedere niente ma Wendy?
Wendy dov'è? cominciai ha gridare il suo nome e in lontananza
sentì un urlo - Peteeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeer
aiutamiiiiiiiiiiiiiiiiiiii mi sta risucchiando!-, la vidi un enorme
buco nero si affacciò dietro le sua spalle -
Wendyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyy-. Gridai con
tutta la voce che avevo in gola fino a che persi i sensi mentre
quel vortice risucchiava me e la mia amata.
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Capitolo 2 *** Delirare! ***
ti troverò
(POV HERIC)
- Heric ma sei sicuro che non sia morto?- mia sorella guardava quel
ragazzo e nei suoi occhi leggevo tanta pena - no tranquilla respira
ancora è solo svenuto!- gli dissi facendole un dolce sorriso -
chissà come si chiama- mi disse incuriosita - appena si sveglia
sarà la prima cosa che gli chiederò- - lasciamolo
riposare Heric- - si hai ragione andiamo di sotto torneremo da
lui dopo cena- e cosi fecimo. Mentre mangiavamo vedevo Nelly pensierosa
- non stai bene?- gli chiesi preoccupato - come?- era sovrappensiero -
ma Nelly mi ascolti?- - scusami Heric pensavo a quel ragazzo
voglio sapere chi è e perchè si trovava nel nostro
giardino con un vestito a foglie e con una ferita alla testa-. La
guardai era davvero preoccupata, gli presi la mano dolcemente -
tranquilla Nelly- - e se fosse un alieno?- soffocai una risata - Nelly
ma secondo te? è uguale a noi sarà caduto da un albero
mentre provava ha fare Tarzan ah aha!-. Risi di gusto e lei fece lo
stesso - hai ragione che sciocca che sono!- - dovresti guardare meno
televisione cara mia ah ah hai una bella fantasia!- fece una linguaccia
e si alzò dal tavolo - dove vai?- - vado ha vedere se il nostro
ospite si è svegliato-. Feci spallucce e la lasciai andare.
(POV NELLY)
Heric rimase al piano di sotto mentre io mi dirigevo su per le scale
verso la camera di quel misterioso ragazzo dai capelli color dell'oro e
un viso angelico. Piano piano percorrevo il lungo corridoio e arrivai
nella stanza delicatamente aprì quella porta e lo vidi nella
stessa posizione di come lo avevo lasciato un'ora fà, mi
avvicinai e con cautela mi sedetti vicino a lui lo guardai di nuovo era
dannatamente bello. Con un panno umido ripulivo le sue ferite ma chi
poteva avergli fatto del male? chi lo ha ridotto cosi? tante domande ma
non arrivai a nessuna conclusione, mi avvicinai ancora di più
verso di lui i miei occhi squadravano ogni centimetro di pelle di quel
ragazzo la mia mano accarezzava il suo volto arrivando al naso fino a
soffermarsi sue labbra, le accarezzai erano dannatamente morbide e
belle mi avvicinai per baciarlo non riuscivo ha distogliere lo sguardo
da quelle labbra era come una calamita mi attiravano a loro mi
avvicinai ancora di più riuscivo ha sentire il suo respiro
chiusi gli occhi ma quando le mie labbra si stavano appoggiando
alle sue sentì la sua debole voce dire qualcosa. Mi allontanai
si muoveva era molto agitato sicuramente stava facendo un incubo
bisbigliava qualcosa, con l'orecchio mi avvicinai per sentire meglio ma
non parlava più si agitava e basta - ehi ragazzo stai calmo!- si
muoveva gli toccai la fronte era caldissimo - oddio ma tu hai la
febbre! Heric Heric-, senti dal piano di sotto la voce di mio fratello
- cosa c'è Nelly?- uscì di corsa dalla stanza e mi
affacciai alla ringhiera - presto porta su una bacinella con dell'acqua
fredda!- - a cosa ti serve?- domandò lui sorpreso - il ragazzo a
la febbre molto alta e sta delirando presto vieni sù!-. Vidi
Heric correre verso il bagno io tornai da quel ragazzo gli presi la
mano volevo che sentiva che non era solo - sta calmo ci siamo noi con
te!- gli dissi ma lui si agitava - Heriiiiiiiiiiic muoviti!-.
Finalmente arrivò con la bacinella bagnai il fazzoletto che
avevo usato prima per pulirgli la ferita e glie lo misi sulla fronte
calda - sta delirando Heric- - ma tu capisci cosa dice?- - no non
capisc- - sssssssh zitta ascolta!-. Mi chiuse la bocca in
quella stanza calò un silenzio tomba e sentì il ragazzo
pronunciare qualcosa - Wendy Wendy!-, Heric tolse la mano dalla mia
bocca e cominciò ha fare domande a quel ragazzo -mi senti
ragazzo? chi stai cercando?-, lui si muoveva e continuava ha ripetere
il nome di quella ragazza - chi è Wendy?- si agitava - Wendy non
lasciare la mia mano Wendy non lasciarla!-. Gridava stava soffrendo non
riuscivo più ha vederlo cosi Heric continuava con le domande -
dov'è la tua Wendy?-. Si alzò di scatto aprendo gli occhi
- Wendyyyyyyyyyyyyyy nooooooooo non lasciarmi!-. Quella scena mi
straziò lo vidi rigettarsi nel letto aveva perso di nuovo i
sensi - presto Heric chiama un dottore!- scese al piano di sotto -
Pronto dottor Mirko? sono Heric Yamaha deve correre subito qui è
un emergenza!-, tornò al piano superiore - sta arrivando!-.
Guardai quel ragazzo una lacrima scese delicatamente sul mio viso
mi voltai verso mio fratello - Heric promettimi che lo aiuterai-, mi
guardò e con una mano asciugò la mia lacrima - te lo
prometto-. Gli sorrisi e aspettammo con ansia l'arrivo del dottore.
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Capitolo 3 *** Memoria perduta! ***
ihihhihi
(pov narratore)
Spugna
ubbidì agli ordini del capitano d'acciaio prese una barchetta e
andò ha chiamare gli altri due pirati, ma il povero Spugna non
poteva immaginare chi si sarebbe trovato di fronte.
(Pov Alessio l'uomo dal tiro abbersaio)
Ero
appoggiato su un albero mentre affilavo i miei amatissimi coltelli, li
pulivo e li facevo ancora più taglienti, mi alzai ne feci
volteggiare uno e poi lo tirai sull'albero più lontano centrando
in pieno un fazzoletto che avevo lasciato appeso - wow caro bel tiro-,
non mi voltai sapevo benissimo di chi era - grazie cara ma lo sai anche
tu che questo non è uno dei miei tiri migliori!- si
avvicinò e mi accarezzò la schiena - lo so ma io adoro
quando usi i coltelli-. Mi voltai per guardarla negli occhi, presi
dalla mia tasca un coltellino e glie lo passai sul volto - ti piace
cosi?-, lei chiuse gli occhi e si lasciò trasportare da quella
lama - tantissimo-. Lanciai il coltello sul pavimento e la baciai con
foga leccandola dalla bocca fino al collo - caro mi desideri?- gli
presi il viso - non si vede?- sorrise maliziosa e mi rimpossessai delle
sue labbra, la presi per le natiche e l'appoggiai al primo albero la
toccavo si faceva toccare - mmmmh mi fai impazzire-, ha sentire quella
frase detta da quella donna/sirena mi faceva ribollire il sangue con forza gli
strappai gli slip e gli infilai due dita all'interno del suo corpo la
sentivo gemere sia dalla passione che dal dolore ma sapevo che quel
dolore lo voleva sentire, la voltai alzandogli il vestito e la presi per
i capelli - adesso sentirai male- sorrise maliziosa - è
quello che voglio!-. Mi slacciai i pantaloni avevo la mia
intimità molto eretta e con furia entrai in lei, lei urlò
e io ridevo cominciavo ha muovermi selvaggiamente in lei gli tiravo i
capelli, gli stringevo i seni e lei gemeva - oh caro mi mandi in
estasi!-, più sentivo quelle frasi più aumentavo il ritmo
fino a che entrai con violenza su di lei. Mi staccai lasciandola
appoggiata su quell'albero - ti è piaciuto?- lei si alzò -
da morire peccato che è già finito!- la guardai questo
era un chiaro segno che ne voleva ancora, la ripresi e la ribaciai ero
di nuovo pronto per darle il bis ma sentì un rumore provenire da
dietro le spalle. Mi staccai presi un coltello e lo
lanciai dove avevo sentito quel rumore - aaaaaaaaaaaah!- un urlò
rimbombava tra quei alberi - Alé hai ucciso qualcuno?- la guardai e gli
feci un sorrisetto da tipico bastardo - se cosi fosse non mi
meraviglierei ma ho mirato verso l'alto-. Lei sorrise - dai andiamo ha
vedere la nostra vittima!-, a 80 metri da noi vidimo un uomo con un
buffo berretto in testa mi avvicinai e vidi il mio coltello che reggeva
quel cappello - chi sei tu straniero?- gli dissi puntandogli un altro
coltello alla gola, lui tremava non riusciva nemmeno ha parlare -
rispondi- - vi prego non mi faccia del male - mi disse con la voce
tremante - se volevo fartelo a quest'ora eri già morto-. Vidi il
suo sguardo spento anche un cieco si sarebbe accorto che stava morendo
di paura - parla cosa fai qui?- prese fiato e finalmente parlò -
mi chiamo Spugna signore sono qui perchè mi manda il mio
capitano-. Con una mano lo sollevai e aumentai la presa del mio
coltello sul suo collo - e dimmi chi sarebbe questo capitano?-,
faceva fatica ha respirare - il capitano Daniel signore mi ha chiesto
di venire da questa parte dell'isola per cercare i suoi pirati
migliori-. Lo lasciai cadere al suolo cosa voleva ancora mio cognato? -
e dimmi straniero perchè ci sta cercando?-, lo sentivo tossire - Peter Pan è ancora vivo!-, rimasi fermo sulla mia
postazione per qualche minuto poi cominciai ha ridere come un matto -
lo sapevo che quel moccioso non era morto ah ah ah povero mio
cognato-, Spugna era rigido non sapeva se parlare o se stare zitto -
tesoro allora mio fratello a fallito?- guardai la mia donna - si cara
ha fatto un bel buco nell'acqua-. Lei rideva poi mi girai di nuovo
verso quel "pirata" - e dimmi cosa dobbiamo fare ora?- lui
deglutì - ha chiesto di raggiungerlo sulla sua nave- lo guardai
e tirai fuori dal calzino un'altro coltello lo portai al dito e
cominciai ha strofinarmelo - digli che domani all'alba saremo da lui-
lui annuì, lanciai il coltello verso la mia amata prendendola di
striscio e farlo finire conficcato su un'altro albero, Spugna rimase scioccato -
adesso vattene prima che perdo la pazienza!- - s-si signore grazie - e
se andò correndo guardai la mia donna - dove eravamo rimasti?-
lei sorrise maliziosa - ti rinfresco la memoria!- e cosi riprendemmo da
dove avevamo lasciato.
(POV Wendy)
" Wendy è tutto se facciamo finta vero?, tu morirai solo e senza amore!, Wendy non lasciare la mia mano Weeendyyyyyyy".
". Mi svegliai di colpo sudata, la testa mi girava ma dove mi trovo?
cos'è questo posto? ero in una stanza molto raffinata con le
tende rosa e un bellissimo letto a baldacchino dove ero già
sdraiata ma perchè mi trovo qui? chi sono io?, cominciai ha
pensare ma la testa faceva male così gridai, la porta di
camera "mia" si aprì ed entrò una bellissima ragazza dai
capelli rossi e gli occhi color cioccolato - ehi ehi tranquilla ci sono
io con te!- la guardai aveva lo sguardo impaurito ma chi era? - ci conosciamo?- le chiesi lei mi prese una mano - no
però ti ho trovata priva di sensi sul mio giardino sei rimasta
addormentata per dei giorni - mi toccai di nuovo la testa - quindi tu
non sai chi sono?-, vidi i suoi occhi sgranarsi - come non ti ricordi
chi sei?- abbassai lo sguardo e cominciai ha piangere - no non lo so
chi sono sono confusa non ricordo cosa è successo prima non so
come mi chiamo non so niente!-. Scoppiai ha piangere lei posò
dolcemente una mano sulla mia testa - oh cara non preoccuparti ti
aiuterò io ha farti tornare la memoria-, asciugai le lacrime
- dici sul serio?- lei sorrise - certo!-. La ringraziai - vuoi alzarti
un pò dal letto?- feci un cenno con la testa ma quando mi
ritrovavo in piedi caddi di nuovo sul letto - mamma mia sei ancora
troppo debole stai a riposo-, non gli risposi avevo lo sguardo basso ma
perchè non ricordavo niente? - comunque piacere io mi chiamo
Rossana ma per gli amici Sana e tu ti ricordi almeno il tuo nome?-
alzai lo sguardo e cercai di ricordare - no non mi ricordo però
ho fatto un sogno- - che tipo? vuoi raccontarmelo?- la guardai - non
era proprio un sogno sentivo delle frasi rimbombarmi sulla testa-. Le
dissi con tono di voce basso - e che dicevano queste voci?- ci pensai
ancora - chiamavano un nome- mi prese una mano e mi pregò di
continuare - chiamavano una certa Wendy!-. Sana ascoltava con
attenzione - Wendy? allora è questo il tuo nome!- fece un salto
di gioia ma la bloccai subito - io non lo so se è il mio nome
non me lo ricordo!-, smise di saltare e si avvicinò di nuovo a
me - facciamo cosi finché non ti ricorderai il tuo vero nome io
ti chiamerò Wendy ok?- la guardai e le feci un cenno con la
testa - tranquilla non sei sola- mi disse abbracciandomi - ti ringrazio
davvero-, era una ragazza dolcissima poi se ne andò lasciandomi
sola in quella stanza, guardai fuori dalla finestra e provai ha
ricordare il mio passato.
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Capitolo 4 *** nuovi incontri.... nuovi nemici! ***
saòvami
(pov Sana)
Guardavo
ancora quella ragazza era piena di ferite sia sul volto che nel resto
del corpo ma da dove proveniva? la guardai mi faceva molta tenerezza
era li sdraiata nella camera degli ospiti che dormiva ormai da 2
giorni. Il dottore ci aveva avvisato che si sarebbe svegliata fra
quelche giorno perchè dalla visita che aveva fatto su di lei si
era accorto che aveva preso una bella botta in testa e che dovevamo
aspettare il suo risveglio. - Cara devi andare a scuola non puoi
mancare anche oggi!-, era mia madre che mi obbligava ha tornare a
scuola - ma mamma non posso lasciarla qui da sola!- mi sorrise - non
preoccuparti cara veglierò io su di lei finchè non torni-
la guardai e le feci un sorriso - oh grazie mamma
tornerò subito appena finiscono le lezioni-. Mi diede un
bacio sulla fronte - va cara a più tardi-, guardai la ragazza e
uscì dalla stanza. Era una bellissima giornata di inverno il
sole brillava ma tirava un aria gelida che faceva riabbrividire il mio
corpo "MAMMA MIA CHE FREDDO", pensai mentre mi strofinavo le mani per
farle diventare più calde - eeeeeeeeehiiiii Sana!- mi fermai voltandomi di spalle dove avevo sentito la voce - oddio è
lui- - ciao bellezza come te la passi?- non lo sopportavo mi stava
sulla punta della lingua - bene Stefany e tu come te la passi?- mi
sorrise malizioso - io bene bambola che dici questo wee-kend vieni ha
ballare con me?-. Lo fulminai con lo sguardo ma come poteva farmi una
proposta del genere? lo sapeva benissimo che non lo sopportavo - credo
di avere già un impegno!- si incupì - perchè non
vuoi mai uscire con me?-, lo guardai aveva le mani chiuse a pugno le
stringeva cosi forte che la parte alta era diventata bianca
- lo sai Stefany io non ti sopporto!- mi guardò aveva il fuoco
negli occhi si avvicina sempre di più cominciò ad avere
paura - cosa vuoi fare?- - tu sarai mia!-. Fu in un lampo che mi
ritrovai appoggiata al muro con una mano che mi stringeva il collo - ti
prego lasciami Stefany!- - prima dimmi che uscirai con me- - mai mai
mai-, strinse di più la presa cominciai ha tossire poi ad un
tratto mi sentì di nuovo libera il mio corpo stava respirando di
nuovo. Tossivo avevo la vista annebbiata riuscì ha vedere un ragazzo
biondo che mi dava le spalle stava massacrando Stefany, la vista
comincia ha fargli più limpida e vidi il mio salvatore - stai
bene?- ero rimasta senza parole, era un ragazzo di circa 18 anni con i
capelli biondi e due occhi ambrati - s-si almeno credo!- gli disse
balbettando - vieni appoggiati a me ti porto a casa!-, mi porse una
mano e con delicatezza mi alzò in piedi - piacere Heric- -
piacere mio io sono Sana-. Mi sorrise era davvero bellissimo -
appoggiati a me ti porto a casa- - no grazie ma devo andare a scuola-
gli dissi staccandomi da lui - ma non mi sembra il caso sei stata
appena aggredita dovresti riposare!- - lo so ma io sono una che non si
arrende alle prime difficoltà-, gli dissi mettendo le mani sui
fianchi - come vuoi almeno dimmi che scuola fai cosi ti accompagno!- -
beh questo mi farebbe molto piacere vado alle Rubbiani settore moda
presente?- Mi guardò e rimase sorpreso - anche io faccio la
stessa scuola- - fai il moda anche tu?- rise di gusto - no sciocca
faccio quella di fronte l'aziendale presente?-. Ci pensai un attimo -
si ho presente wow siamo vicini di scuola e non ci siamo mai visti!- si
avvicinò al mio orecchio - che peccato vero?-, sentì il
mio viso caldo mamma mia stavo arrossendo? oddio che vergogna - beh
Heric io vado grazie per avermi salvata ci vediamo in giro!- - aspetta
ti rivedrò?- lo guardai e gli feci un sorrisetto - se
sarà destino si ciao-, non gli diedi il tempo di rispondere che
correvo più veloce del vento.
(pov Peter)
Lentamente
riaprivo gli occhi ci misi dei minuti per capire dov'ero mi toccai la
testa qualcuno mi aveva curato le ferite, mi guardai intorno ero in una
stanza sotto delle coperte mi guardai di nuovo ma dove mi
trovo? che ci faccio qui? - ti sei svegliato finalmente!-. Mi alzai di
scatto sopra il letto e vidi davanti alla porta una ragazza
con un vassoio in mano - chi sei tu? - si avvicinò a me
appoggiando il vassoio sopra la scrivania di legno - piacere mi chiamo
Nelly sei qui da 2 giorni ma non hai fatto altro che dormire!- mi disse
sorridendo - dove mi trovo?- - non avere paura sei a casa Hamaya- -
perchè mi avete portato qui?-. Si sedette sul letto io
indietreggiai non sapevo chi fosse quella ragazza e non volevo averci
niente a che fare - ascoltami ti abbiamo trovato nel nostro giardino
privo di sensi e con delle ferite allora ti abbiamo accolto in casa,
sei rimasto addormentato per due giorni con la febbre
alta e deliravi -, mi avvicinai a lei - e cosa dicevo?- si
alzò in piedi e andò verso la scrivania - chiamavi una
persona!- scesi dal letto e mi fermai dietro le sue spalle - per favore
dimmi chi chiamavo!- si voltò e con voce molto bassa disse quel
nome - Wendy è questo il nome che dicevi!-. Mi bloccai davanti a
lei e in un attimo la mia mente ricordò tutto quanto le presi le
spalle e cominciai a strattonarla - dov'è Wendy? dove l'avete
nascosta?-, tremava - io non lo so con te non c'era
nessuno eri solo!- aumentai la presa - no non è vero stai mentendo- la guardai
aveva gli occhi lucidi - credimi non ti direi mai una bugia non c'era
nessuno con te!-. Le lasciai le spalle e cominciai ha piangere come un
bambino appoggiato sul quel letto sconosciuto - oooh Wendy dove sei?-
guardai fuori dalla finestra mentre il mio viso era ormai fradicio - mi dispiace davvero era importante per te?-. Mi voltai e le
lanciai uno sguardo minaccioso perchè parlava come se Wendy
fosse morta? lei indietreggio - non era importante è
importante e so che è viva- - come fai ha saperlo?- mi avvicinai
e la bloccai al muro - me lo sento la mia amata è viva!-. Mi
allontanai da Nelly e mi sdraiai su quel letto pensando e piangendo per la
mia Wendy - allora vado ti lascio solo se hai bisogno mi trovi
giù- la guardai ma non le risposi - allora ciao- - aspetta- la
bloccai - dimmi- - io mi chiamo Peter- si voltò e sorrise
chiudendo la porta dietro di lei.
(pov narratore)
Nel frattempo su l'isola che non c'è dei nuovi pirati
ispezionavano l'isola soddisfatti di quello che avevano fatto.
Pensavano che il loro nemico Peter Pan fosse morto per sempre ma
ahimè non andò cosi!.
( pov Daniel uomo d'acciaio)
Finalmente avevo ucciso quel
bastardo di Peter Pan avevo vendicato la morte del mio amatissimo zio
mangiato vivo da un coccodrillo per colpa di un ragazzino ma ora caro
zietto potrai riposare in pace perchè non ci sarà
più traccia di lui - capitano-, mi voltai era Spugna uno dei
pirati di mio zio - dimmi porti altre buone notizie?- mi guardò
con aria spaventata - no mio signore anzi non sarà per niente
felice di sentire questa frase ma Peter Pan è ancora vivo-. Lo
guardai e con la mia mano d'acciaio lo afferrai dalla camicetta - ti
sbagli mio caro spugna lui è morto guarda il cielo sta nevicando
questo è un segnale che ci dice che è deceduto- mi
guardò non sapeva se continuare ha parlare o stare zitto - mi
dispiace davvero capitano ma se fosse deceduto l'isola che non
c'è comincerebbe a morire lentamente invece non è cosi
nevica perchè Peter Pan è triste il cielo ci permette di capire il
suo stato d'animo-. Lo lasciai e tirai un pugno contro un albero
dividendolo in due - sai Spugna perchè mi chiamano l'uomo
d'acciaio?- - sinceramente no-, mi voltai -mi chiamano cosi
perchè un giorno per inseguire un moccioso che stava rubando il
mio tesoro scivolai sul pavimento e una lastra di ferro lunga 20 cm mi
cadde sulla parte destra del corpo fratturandomi ossa e metà viso, allora
per non donare la mia anima al diavolo decidi di mettermi sulla parte
delle ossa fratturate dell'acciaio, adesso il mia forza è
raddoppiata mi sento un dio ma ahimè non posso fare alcune cose
come per esempio nuotare o fare un sorriso non ci riesco più!- Continuai ha
parlare e Spugna ascoltava con attenzione - ora hai capito il
perchè odio i mocciosi?- annuì con la testa - bravo e
adesso dimmi li ho visti io stesso sono finiti dentro il buco nero a
quest'ora dovrebbero volteggiare nello spazio morti-, prese fiato -
ecco capitato sono finiti nel buco sbagliato adesso si trovano sulla
terra-, lo guardai e feci un piccolo ghigno - quindi sono in mezzo agli
umani bene molto molto bene!-, si avvicinò - che avete in mente
mio signore?-, feci la mia solita risata maligna - lo vedrai mio caro
Spugna però mi devi fare un favore- - certo mi dica-, mi
avvicinai e gli diedi ordini ben precisi - prendi la navetta e
vai a chiamare i miei due pirati migliori si trovano a sud est
dell'isola-, fece un cenno con la testa - cosa gli devo dire?- gli
diedi le spalle - digli che il moccioso è vivo e che li voglio
qui adesso!- - ok vado subito-. E cosi se ne andò guardai il
cielo - Peter Pan non vivrai ancora per molto
ahahahhahhahahahahhahahahahahaah-. Una risata maligna rimbombava
sull'isola la guerra doveva ancora iniziare.
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Capitolo 5 *** Ti racconto chi sono! ***
Peter pan
(pov Heric)
- ehi Nelly sono a casa- gridai
chiudendo la porta alle mie spalle - ehi finalmente come è andata
oggi?- - perchè me lo chiedi?- fece lo sguardo malizioso - hai
un sorriso enorme è successo qualcosa?- - beh qualcosa è
successo- le dissi toccandomi i capelli - dai racconta!-. Gli feci
segno di sedersi - oggi ho salvato la vita ad una ragazza- rimase a
bocca aperta - wow sei diventato un eroe?- rise come una matta feci
l'offeso - non sono un eroe però sono stato felice di averla
aiutata!- mi accarezzò il volto - lo so scemo io scherzo!-
le sorrisi - tu Nelly novità? il ragazzo come và?-.
Abbassò lo sguardo e così capì subito che era
successo qualcosa - si chiama Peter- - allora si è svegliato?-,
annuì con la testa ma lo sguardo rimaneva basso - Nelly cosa
è successo?- alzò la testa - pensava che avevo nascosto
la sua Wendy- strinsi i pugni - ti ha fatto qualcosa?- mi alzai dalla
sedia ero pronto ad andare su per dargli una lezione quando mi trattene
- fermo Heric non mi ha fatto niente dico davvero, anzi mi ha fatto
tanta pena sta cercando quella ragazza come un pazzo non si da pace non
mangia e non vuole vedere nessuno-. Guardai mia sorella - è la
sua ragazza?- - si perchè la chiama la sua amata-, rimasi
perplesso volevo saperne di più - vado da lui voglio sapere cosa
è successo almeno cosi potrò vedere se posso aiutarlo-.
Nelly fece un respiro di sollievo e mi lasciò andare, arrivai
davanti alla porta e cominciai ha bussare - chi
è?- - eeeh ciao sono Heric vorrei parlarti!- - entra-.
Aprì la porta e lo trovai affacciato alla finestra - piacere mi
chiamo Heric sono il fratello di Nelly-, mi guardò e fece un
piccolo sorriso - io sono Peter- era un ragazzo di poche parole almeno
era quello che dava ha vedere - vorrei sapere da dove vieni- mi
guardò e con le dita indicò un punto preciso nel cielo -
seconda stella a destra e poi dritto fino al mattino-,feci una
faccia sorpresa ma voleva prendermi in giro? - ok quanti anni hai?- -
18 anni appena compiuti- sospirai avevamo la stessa età - Peter
mia sorella mi ha detto che cerchi la tua Wendy- mi guardò aveva
gli occhi lucidi - Heric tu sai dove posso trovarla?-, abbassai lo
sguardo - no mi dispiace quando ti abbiamo trovato eri solo non c'era
nessuno con te- mi rialzai e rimasi scioccato erano lacrime?
Peter stava piangendo per amore? - non la troverò più lo
persa di nuovo- non riuscivo ha capire cosa voleva dire - ma chi sei
veramente? come ci sei finito qui?- si voltò - so che non mi
crederai ma io sono Peter Pan abito sull'isola che non c'è ho
conosciuto la mia Wendy quando avevo solo 13 anni, ero scappato di casa
perchè non volevo più crescere cosi andai ha vivere su
quell'isola insieme a Trilli poi un giorno tornai in città e
cominciai ha sentire le favole che raccontava Wendy, decisi di portarla
con me sull'isola volevo restare bambino con lei ma non fu possibile
insieme abbiamo sconfitto Uncino e poi la riportai a casa le promisi
che sarei tornato ha trovarla ma per 5 anni non lo fatto non volevo
ammettere a me stesso di essermi innamorato-. Quelle parole sembravano
cosi vere che gli pregai di continuare - lei tornò sull'isola e
finalmente potevamo restare per sempre assieme ma quei 3 maledetti
pirati hanno cominciato a bombardarci ricordo le urla di Wendy la
tenevo stretta a me ma per colpa di una palla ho dovuto lasciarle la
mano e cosi un enorme buco nero ci risucchiò-. Ero rimasto senza
parole non sapevo se crederci o pensare che erano solo cavolate ma
optai per la prima credetti a quello che stava dicendo - li hai visti
in faccia?- - purtroppo no c'era troppo fumo però uno dei pirati
aveva al collo un ciondolo d'oro con un teschio e due spade conficcate
non potrò mai scordarmi quel maledetto ciondolo-. Lo vidi
piangere di nuovo no non stava mentendo un ragazzo che piange non
può mentire - Peter descrivimi la tua Wendy- alzò il
voltò e guardò il pavimento - Wendy a gli occhi azzurri e
i capelli castano biondo- - cosi non mi aiuti a una cicatrice che tu
potresti riconoscere? un oggetto prezioso?-. Mi fermò subito -
al collo porta il mio bacio- alzai un sopracciglio -il tuo bacio?- mi
guardò e sorrise - è una lunga storia comunque sarebbe
una ghianda con un piccolo buco al centro la porta sempre al collo e
non se ne separa mai- mi alzai dalla sedia esultando - benissimo
troviamo la collana e troveremo anche lei- - dici che la troveremo?-.
Lo vidi sorridere non potevo dirgli che era come cercare un ago in un
pagliaio - certo ci vorrà del tempo- abbassò lo sguardo -
lo so ma spero davvero che stia bene!- gli appoggiai una mano sulla
schiena - su su fidati starà benissimo comunque volevo chiederti
ti va di frequentare la mia scuola? cosi forse abbiamo una
possibilità che la tua Wendy come te è finita da qualche
parte e che questa persona la manderà anche lei a scuola che ne
pensi?- vidi la sua faccia sconvolta e cominciai ha ridere - dai su almeno
ti svaghi- fece spallucce - perfetto ti vado ad iscrivere a dopo- non
rispose si limitò ha guardare fuori dalla finestra.
( pov Sana)
La
doccia calda mi bagnava tutto il corpo il bagnoschiuma che avevo scelto
di usare sapeva di frutti di bosco lasciando un profumo bellissimo
mentre lo spargevo sulle gambe e le braccia, l'acqua bagnava il mio viso facendomi
rilassare ma si dice che quando sei sotto la doccia ti vengono in
mente dei pensieri infatti cosi fù, pensai a Wendy o almeno cosi
avevo deciso di chiamarla una ragazza della mia stessa età
ridotta senza memoria ma chi poteva avergli fatto del male? la gente
è proprio senza cuore. Chiusi l'acqua presi un accappatoio e mi
asciugai per bene. Nel frattempo sentì bussare alla porta - cara
hai finito di farti la doccia?- era mia madre sicuramente aveva bisogno
di qualcosa - si mamma puoi entrare se vuoi-. Entrò
e la ritrovai vicino al mio viso con un sorrisetto che solo lei sapeva
fare - tesoro devi farmi un favore- ecco quando mia madre voleva un
favore c'era da preoccuparsi - di che si tratta?- lasciò dei
soldi sul lavandino - oggi stesso andrai nella tua scuola e iscriverai
la tua amica-. Sgranai gli occhi - ma mamma non è troppo presto?
- sciocchezze la ragazza ha bisogno di ricordare e di certo non
potrà farlo se resterà chiusa in questa casa non credi?
poi chi te lo dice che vedendo i suoi simili non gli venga in mente
qualcosa?- incrociai le braccia e pensai che dopo tutto non era una
cattiva idea ma sarà stata d'accordo? - e va bene mamma mi
asciugo i capelli e ci vado subito!- cominciò ha saltare - evviva
sapevo di riuscirti ha convincere-. Feci una risata forzata - ok
più tardi portami tutti i fogli- feci un cenno con la testa e
uscì dal bagno, mi asciugai i capelli e lasciai il bagno
libero. Presi dal mio armadio un jeans stretto e una camicetta bianca,
legai i capelli in una alta coda un filo di trucco ed eccomi pronta per
uscire. Bussarono alla porta - avanti-, lentamente si aprì e ci
trovai dietro Wendy - posso?- disse con voce debole - certo vieni
pure-, entrò - scusami stavi uscendo?-, la guardai - si sto
andando a scuola mia madre vuole che ti iscrivi cosi almeno uscendo da
queste 4 mura potrai ricordare qualcosa- non disse niente e
sinceramente mi preoccupò un pò - non sei d'accordo?- le
dissi con voce bassa - se voi dite che è la soluzione migliore
per sapere chi sono lo faccio-. Ero felicissima della sua risposta -
benissimo sono contenta che sei d'accordo con noi ascolta vuoi venire
con me?- - ma non ho vestiti non posso uscire cosi sembro una
selvaggia!-. Beh non aveva tutti i torti però quel vestitino era
dannatamente bello - ti presto qualcosa io-, tirai dal mio armadio i
miei vestiti - ti piacciono questi?- optai per una minigonna e un
maglione blu scuro - ma non credo che mi stiano bene- la fulminai con
lo sguardo - Wendy sei una ragazza davvero bella a te sta bene tutto-.
Sorrise - dai vestiti io ti aspetto di sotto-. La lasciai nella
mia stanza, passarono circa 5 minuti e finalmente la vidi scendere
dalle scale - stai davvero bene- arrossì - ti ringrazio-, la
guardai sembrava una ragazza normale ma secondo me doveva soffrire
molto poi mi accorsi di una collana che portava al collo era una
ghianda con un piccolo foro non era un gran che - Wendy togliti quella
collana non è bellissima- le dissi ma vidi che la stringeva fra
le mani - no Sana è l'unica cosa che mi lega al mio passato non
posso toglierla-. Aveva gli occhi lucidi che stupida che sono dovevo
immaginarlo - scusami almeno mettitela in tasca e poi quando torniamo a
casa la rimetti-. Annuì e la mise nella mini tasca della gonna -
ok andiamo ciao mamma a dopo- e cosi uscimmo in direzione della scuola.
(pov narratore)
Nel frattempo sull'isola che non c'è i due pirati di capitan Daniel arrivarono sulla nave.
(pov Daniel)
Aspettavo
l'arrivo dei miei pirati il sole si stava alzando nel cielo a momenti
dovevano essere qui - capitano secondo lei dove saranno?- chiese Spugna
- sono già sulla nave- deglutì - e come lo sa signore?-
mi voltai di spalle - me lo sento Spugna e ti dico anche tra quanto
saranno in questa stanza-, alzai la mano e cominciai a contare - 3 2 1-
ed ecco che vidi un coltello conficcato sulla parete della nave restai
girato dando le spalle - Sei arrivato finalmente ti stavo aspettando-.
Mi girai e alzai lo sguardo verso mio cognato, lui mi guardò -
cosa vuoi ancora Daniel?- risi di gusto - io da te? assolutamente
niente- lanciò un altro coltello - e allora perchè ci
hai fatto chiamare?-, vidi nei suoi occhi una scintilla di fuoco ardeva
dalla rabbia - vi ho fatto chiamare perchè dobbiamo finire il
lavoro-, si avvicinò - e chi te lo dice che io lo farò?-.
Mi stava sfidando mi avvicinai a lui e con la mia mano d'acciaio gli
afferrai il collo, lui capì subito e uscì un coltello
puntandomelo sul mento - se non fai come ti dico di stritolo- lui
sorrise - prima che tu possa stritolarmi io ti avrò conficcato
il coltello su per il mento facendoti morire dissanguato-. Per dei
minuti restammo fermi ha guardarci dritti negli occhi io nei suoi
azzurri e lui nei miei rossi - ma possibile che voi due
dobbiate sempre litigare?-, mi girai - ciao sorella aspettavo anche te
digli al tuo sposo che mi ubbidisca o farà la fine di uno
stuzzicadenti-. Mi guardò - sai che non lo farò
fratello-, sorrisi e entrambi lasciammo la presa - allora fratello
dimmi cosa dobbiamo fare-. Li guardai - Peter Pan è
ancora vivo-, Anna sorrise - lo so non ti ricordi che sono una mezza
sirena? io sono in contatto con tutto quello che è misterioso-,
mi arrabbiai - e allora perchè non mi hai detto niente?-,
sentì lanciare un altro coltello - non alzare la voce con la mia
donna- mi disse il suo adorato maritino - tu fatti i cavoli tuoi-.
Uscì un altro coltello si stava riavvicinando a me - Ale basta
facciamolo parlare-, si fermò di scatto - cerchiamo di non
perdere la pazienza, o in mente un piano e o bisogno di voi-. Entrambi
si avvicinarono - avanti parla arriva al sodo perchè mi sto innervosendo- - amore
calmati!-. Risi di nuovo - allora tra qualche giorno andremo sulla
terra ha cercare Peter Pan per riportarlo qui e sconfiggerlo- Ale mi
guardò - e questo sarebbe il tuo piano ppf patetico- - lascialo
finire-, disse mia sorella - ci trasformeremo in 3 ragazzi e li
cercheremo o mandato già la mia aquila ad ispezionare la zona ci
farà sapere-. Li guardai - beh non mi dispiace ringiovanire un
pò io ci sto fratello- guardai Ale - e tu?- lui strinse i pugni
- ci sto anche io ma ricorda una volta sconfitto non venirmi più ha cercare perchè lo sai due pirati come noi non andranno mai d'accordo -. Risi malvagiamente il mio piano sarebbe andato a
buon fine.
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