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di Irina_Yermolayeva
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** #1 Dacryphilia ***
Capitolo 2: *** #2 Zelophillia ***
Capitolo 3: *** #3 Saliormania ***
Capitolo 4: *** #4 Troilism ***
Capitolo 5: *** #5 Apodysophilia ***
Capitolo 6: *** #6 Masochism ***
Capitolo 7: *** #7 Katoptronophilia ***
Capitolo 8: *** #8 Amaurophilia ***
Capitolo 9: *** #9 Raptophilia ***
Capitolo 10: *** #10 Hybristophilia ***
Capitolo 11: *** #11 Autagonistophilia ***



Capitolo 1
*** #1 Dacryphilia ***


Era da un po' che volevo scrivere qualcosa del genere però non trovavo mai i prompt giusti per far partire la scintilla. Sono riuscita a trovarli grazie anche ad una FF pubblicata un po' di tempo fa in un altro fandom (the avengers). Ho amato molto quella raccolta e ho deciso di usare gli stessi prompt che mi soddisfacevano in modo perfetto. :D Detto questo, vi lascio alla prima flash fic di questa raccolta nella speranza che vi piaccia e che non sia di troppo disturbo alla  vostra morale o a qualcosa perchè le mie intenzioni non sono di far morire qualcuno. State solo attenti, perchè i temi trattati non sono leggeri, anche se cercherò di essere mooolto leggera e di non esagerare (dati anche i limiti di EFP).



Buona lettura!
Irina
XXX










#1 Dacryphilia [Provare piacere sessuale dal pianto, dalle lacrime o da forti espressioni emotive di qualsiasi genere]










Dean aprì la porta ed entrò buttando il suo borsone sul letto senza aprire bocca.
Sam lo seguì silenzioso, il labbro spaccato e l’espressione colpevole dipinta sul viso, chiudendo la porta.
Il maggiore prese una birra dal frigo, la stappò e buttò il tappo per terra con un gesto incazzato.
-ti ho detto che mi dispiace.- sussurrò.
-TI DISPIACE!? Non me ne fotte un cazzo se ti dispiace! Cosa ti avevo detto? Di aspettarmi! Era un covo di vampiri, Sam! Avresti potuto farti uccidere o peggio! Non mi dai mai ascolto! Vuoi fare le cose di testa tua ed ecco il risultato! Il vampiro che cercavamo se l’è svignata perché un bamboccio come te non ha avuto la pazienza di aspettare cinque fottutissimi minuti! E in più ti sei quasi fatto uccidere! Se non fossi arrivato ti avrebbero spaccato la faccia!- urlò incazzato Dean sbattendo la birra per terra e facendola in mille pezzi, il liquido creò una piccola pozza ai suoi piedi, ma lui non ci fece caso evitandola e gettandosi su suo fratello.
Lo costrinse con le spalle al muro:-la prossima volta potrei ucciderti io personalmente.- sibilò.
-adoro quando minacci di uccidermi. Sembri talmente serio che l’adrenalina ha un effetto particolare.- sussurrò Sam per nulla impressionato dall’aggressività del fratello, lo baciò prendendogli i fianchi e facendolo aderire al suo inguine dove la sua erezione si faceva sentire.
A volte faceva incazzare di proposito il fratello per fargli utilizzare quell’energia in un modo molto più piacevole per entrambi.
Dean diede uno strattone liberandosi dalla sua presa, lo scaraventò sul letto e si tolse i pantaloni raggiungendolo poco dopo.
-credo inizierò a mettere in pratica le mie minacce in una morte lenta e dolorosa.- disse prima di baciarlo e morderlo.
-non aspettavo altro.- gemette Sam.

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Capitolo 2
*** #2 Zelophillia ***


Ringrazio ogni singolo individuo per aver recensito *sparge cuori, biscotti e amore* e per aver inserito la raccolta nelle seguite. *sparge cuori, biscotti e amore* 
Davvero grazie infinite!! 
Ed eccoci qui con la seconda flash su questi cari fratellini che si amano taaaanto. u.u 
Spero che il tutto sia di vostro gradimento. :D 
Al prossimo aggiornamento. u.u

Irina
XXX


















#2 Zelophillia [provare eccitazione sessuale dalla gelosia]
 






Sam e Dean avevano litigato. Nulla di nuovo sotto il sole, lo facevano almeno una volta al giorno.
Ma quella volta era diverso. Dean se n’era andato e lo aveva lasciato in quella città sconosciuta, in quel bar dove un sacco di ragazzi e donne lo fissavano con sguardi affamati. Lo aveva lasciato con il suo bicchiere di birra ancora pieno. Gli aveva urlato contro un bel vaffanculo e poi aveva chiuso la porta del bar.
Sam lo aveva seguito, ma Dean era salito in macchina ed era partito.
Era normale che, ora, aveva deciso di accettare l’invito del primo biondino che gli si fosse avvicinato offrendogli una serata di sesso.
Era un ragazzetto davvero carino, un bel corpo, due occhi azzurri, biondo e un bel sorriso.
Non era Dean ovviamente; ma poteva farselo andar bene per quella sera.
Si strusciò un po’ contro di lui mentre Jason, così aveva detto di chiamarsi anche se a Sam poco importava, gli infilava la lingua in bocca e le mani sul suo sedere.
Qualcosa all’improvviso li separò.
Sam ghignò divertito: sapeva che sarebbe arrivato.
Dean tirò un pugno al poveretto dicendogli di stare alla larga dal suo fratellino, rimarcando la voce sulla parola “suo”.
Quando Jason si fu allontanato, Dean si voltò verso il fratello.
-mi sembrava di averti insegnato a non dare confidenza agli sconosciuti, Sammy.- disse serio.
-sì, ma mi hai anche insegnato il modo più rapido ed efficiente per farti ingelosire.- sorrise Sam mentre il fratello lo baciava e gli tirava giù i pantaloni, dove la sua erezione faceva capolino.

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Capitolo 3
*** #3 Saliormania ***


Ringrazio le anime pie che commentano la storia <3 *manda scatole di biscotti al cioccolato* e anche i lettori silenziosi, nella speranza che escano fuori dall'anonimato u.u qui abbiamo la partecipazione speciale di Jhon. Niente incest per lui, tranquilli u.u c'è solo la sua presenza ingombrante xD spero che anche questo capitolo vi piaccia e alla prossima!
Irina
XXX













#3 Saliormania [Provare eccitazione sessuale nello sporcare o danneggiare i vestiti del proprio partner (ciò comprende anche strapparli di dosso)]










Dean, Sam e John stavano lavorando sulle ricerche di quest’ultimo per poter trovare il demone dagli occhi gialli e ucciderlo. Erano ormai passate un paio d’ore da quando avevano iniziato e Dean stava diventando matto.
-ho bisogno di una pausa.- si alzò andando al frigorifero ma non trovò niente se non delle casse di birra.
-non c’è niente da mangiare!- reclamò Dean.
-lo so, bisogna fare la spesa.- rispose il padre.
-vado io. Voi intanto continuate.- Sam si alzò, prese la giacca e i soldi e aprì la porta.
-la crostata! Ricordati la crostata!- urlò Dean al fratello mentre usciva.
-certo, la crostata.- disse lui di rimando.
Tornò dopo mezz’ora con un grosso sacchetto della spesa.
Dean ci frugò dentro tirando fuori panini e gelato, ma non trovando la crostata.
- dov’è?- chiese Dean.
-cosa?-
-la crostata! Ti sei dimenticato la crostata!-
-non me la sono dimenticata, non c’era. Ho preso il gelato.- Sam si sedette di nuovo al tavolo prendendo il suo panino.
-bene.- anche Dean si sedette meditando vendetta.
Mangiarono il loro panino e poi aprirono il gelato. Cioccolato e caffè.
Dean ne prese un cucchiaio e lo mangiò, Sam fece lo stesso fissando il fratello che sembrava elaborare qualche piano malvagio.
Il secondo cucchiaio Dean glielo spalmò sulla faccia.
-figlio di … - esclamò Sam, ma fu interrotto da John.
-lascia in pace tua madre, Sam!- lo sgridò lui.
-si signore.- rispose lui.
Dean ridacchiò divertito, prima di ritrovarsi una grossa cucchiaiata di gelato sulla camicia.
-figlio di … -
- Dean! non ti ci mettere anche tu!- John alzò la testa sui suoi figli.
- smettetela di comportarvi come dei bambini!-
-si signore.- dissero in coro.
Dean si tolse la camicia sporca e appiccicosa.
Sam sentì qualcosa muoversi tra le gambe, appoggiò una mano sul cavallo dei pantaloni per cercare di tranquillizzare la cosa, c’era suo padre. Non poteva saltare addosso a Dean, sporcargli tutti i vestiti di cioccolato e scoparselo sul pavimento tutto appiccicoso leccandogli i rimasugli dal collo o dal petto.
Sam prese un’altra cucchiaiata di gelato e sporcò di nuovo Dean, questa volta la maglietta.
Seguì il tragitto del gelato immaginandolo arrivare fino al bordo dei jeans e infiltrarsi nei boxer fino a scivolare intorno al membro del fratello.
Si morse il labbro inferiore per bloccare quella visione estatica, ma suo fratello notò la sua espressione e ghignò levandosi la maglietta e prendendo una cucchiaiata di gelato e facendola cadere sui propri jeans.
- ops. - sussurrò stringendosi nelle spalle e fu costretto a toglierseli perché sporchi.
-ma guarda, mi si sono sporcati anche i boxer. Hai proprio un’ottima mira Sammy.- esclamò Dean andando in bagno per togliersi anche l’ultimo indumento sporco.
-mi sento in colpa. Credo aiuterò Dean a lavare i vestiti.- sussurrò Sam e lo seguì in bagno, pronto per scoparselo sopra la lavatrice che faceva la centrifuga.

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Capitolo 4
*** #4 Troilism ***


Saaalve! Eccomi qui con l'ultimo aggiornamento di Agosto. Dopo di che dovrete stare senza di me per una settimana, a meno che non riesca a trovare dieci minuti per aggiornare, ma vado in vacanza quindi presumo che farò altro. Quindi ci vediamo a settembre con questi due piccioncini. Che dire di questa Flash? qua c'è anche un'altra coppia che amo alla follia e anche loro dovrebbero essere Canon. Forse qualcuno ha già intuito perchè solo una coppia può essere considerata Canon nel telefilm. xD Detto questo vi lascio davvero all'aggiornamento e buone vacanze a chi ci va in questo periodo o nel prossimo. :D 
Irina
XXX











#4 Troilism [Provare eccitazione sessuale nel condividere il proprio partner con un altra persona mentre si assiste all'atto sessuale] {wincest+destiel=wincestiel (LOL)}
 






Come Sam fosse riuscito a convincere l’angelo, Dean non lo sapeva.
Come Sam avesse questa perversione il fratello non lo sapeva.
Erano come al solito in uno squallido motel e Sam gli si era avvicinato eccitato e gli ha sussurrato una proposta.
-qualunque cosa. - rispose Dean avvicinando le labbra a quelle del fratello per poterle baciare, ma lui si tirò indietro facendo grugnire indispettito il maggiore.
- Castiel!?- Sam chiamò l’angelo che, stranamente, arrivò subito.
Dean aveva come l’impressione che avessero programmato questa cosa senza che lui lo sapesse.
La presenza dell’angelo però faceva eccitare Dean; chissà cos’aveva in mente il fratello.
Sam si avvicinò a Castiel e iniziò a spogliarlo lentamente.
Dean spalancò gli occhi e rimase a fissarli fino a che Sam non sussurrò qualche parola alle orecchie dell’angelo ormai nudo.
Cas annuì e si avvicinò a Dean infilandogli con irruenza la lingua in bocca.
Dean lo lasciò fare, anzi diventò parte attiva in quel gioco.
Sam osservandoli si spogliò e si sedette sull’unica poltrona accanto al letto.
Allargò le gambe e li fissò eccitato.
Castiel fece sdraiare Dean sul letto e lo spogliò con uno schiocco di dita mettendosi su di lui e baciando ogni lembo di pelle dell’altro che gemeva e si inarcava a causa dell’angelo che lo stuzzicava e della presenza di Sam che si toccava mentre qualcun altro si apprestava a scoparlo.
Un dito dentro di lui gli fece capire che l’angelo aveva iniziato con uno dei preliminari più amati da Dean che gemette spingendosi contro quel dito al quale poi se ne aggiunse un altro e un altro ancora.
-ah, sì, di più.- mugolò riuscendo a vedere il fratello che aveva letteralmente iniziato a masturbarsi.
Castiel non si fece pregare ulteriormente e da bravo soldatino lo fece mettere a novanta gradi e lo penetrò senza troppi fronzoli.
Dean gemette alzando il sedere verso il membro dell’angelo in modo da avere di più, mentre lui si spingeva dentro il cacciatore sempre più veloce, con sempre più vigore.
-sì, così Cas. Fammi vedere.- gemette Sam osservando il movimento ipnotico dei fianchi di Castiel, del membro del fratello che oscillava tra le sue cosce; ascoltando lo schiocco che producevano ad ogni spinta.
-scopalo Cas. - sussurrò aumentando la velocità dei suoi movimenti, sincronizzandosi con quelli dell’angelo.
-scopami, di più. Ancora, si!- Dean raggiunse l’orgasmo fissando il fratello che si schizzava sul proprio petto in completa estasi. Cas si unì a loro subito dopo, la testa tirata indietro e gli occhi chiusi mentre assaporava quei pochi istanti di puro piacere.






-è sempre un piacere aiutarvi nelle vostre cacce. Se avete bisogno di me, chiamatemi.- e scomparve.
Dean rise appena:-caccia? E a chi stavi dando la caccia, Sammy?-
-ad un potente mostro che si era impossessato del tuo corpo.- sussurrò il fratello minore sdraiandosi sopra il maggiore:-e solo facendo sesso con un angelo potevo liberarti e riavere il mio fratellone.- concluse baciandolo.
 





Come Sam fosse riuscito a convincere l’angelo, Dean ora lo sapeva.
Come Sam avesse questa perversione, il fratello continuava a non saperlo.
 

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Capitolo 5
*** #5 Apodysophilia ***


Ed eccomi qui, appena tornata da Torre Pedrera. E come dice la pubblicità della crociera (no, non ho fatto una crociera), "sono appena tornata" e sono quasi riuscita ad ammazzarmi con il pulmino su per una stradina del cazzo. speriamo in domani che riesca a svegliarmi xD. A parte questo, ringrazio, come sempre, tutti voi che leggete, preferite, seguite e soprattutto recensite questa pooovera storiella. Mi fa davvero molto piacere sapere che ha un seguito ed è apprezzata. *^* Detto questo vi lascio al capitolo senza ulteriore indugi.
Alla prossima!!! Irina.
XXX













#5 Apodysophilia [Provare eccitazione sessuale nello svestire o essere svestiti]
 





Sam gemette premendosi l’asciugamano sul fianco.
Quel figlio di puttana lo aveva colpito in profondità col suo stesso coltello.
Dean entrò nella stanza con il ghiaccio, asciugamani puliti e tutto quello che gli serviva per non fare infettare la ferita e bloccare il sangue.
-ce ne hai messo di tempo.- gemette Sam buttando per terra l’asciugamano ormai zuppo.
- c’era la coda davanti alla macchinetta del ghiaccio.- rispose il fratello  togliendo la camicia al minore che gemette quando mosse il braccio per aiutarlo.
-fa piano.- sussurrò Dean lanciando per terra la camicia e facendo sdraiare il minore sul letto.
-non morirò, Dean. - esclamò lui.
-lo so. Solo io ho il permesso di ucciderti.- replicò l’altro facendo ridacchiare Sam che smise subito perché la ferita gli dava delle fitte tremende.
-ora fai il bravo mentre ti sistemo qua.- ordinò Dean disinfettando il profondo taglio che, per fortuna, non aveva rotto nessun osso e non aveva lesionato nessun organo interno.
-ti è andata di lusso.- tamponò con del cotone, Sam gemette per il bruciore stringendo il lenzuolo.
Una volta fatto, prese ago e filo e iniziò a mettere i punti, suo fratello si contorceva sotto di lui come una femminuccia.
-sta fermo altrimenti ti faccio più male.- replicò Dean.
-non puoi farmi più male di quello che stai già facendo, Dean. hai la delicatezza di un elefante … -
-in una cristalliera, lo so. Me lo rinfacci sempre, ogni volta che ti riattacco i pezzi. Se tu stessi un pochino più attento magari … -
-io sto attento.-
Dean sospirò:-non ho voglia di discutere.-
-non farlo allora.- sussurrò Sam fissandolo.
Quando ebbe finito mise una garza sulla ferita e poi slacciò la cinghia dei pantaloni di Sam.
-che … che stai facendo?- chiese lui.
-ti sto spogliando. Non puoi dormire così. - aprì la cerniera e il bottone e glieli sfilò lentamente osservando le gambe di Sam che venivano scoperte.
Il minore aveva alzato appena il sedere per permettere al fratello di toglierli con più facilità senza distogliere lo sguardo dall’altro.
Dean si morse il labbro quando arrivò in fondo e buttò per terra i jeans.
Non poté nascondere l’eccitazione che si intravedeva nei suoi occhi.
Sam lo aveva visto, ormai era troppo tardi.
Lui sorrise:-non credevo fossi così sentimentale, Dean. - disse muovendo le labbra in modo peccaminoso.
-ogni tanto non fa mai male.- fece un piccolo ghigno togliendosi le scarpe e tutti i vestiti in pochi secondi.
-io sarei malato.- ridacchiò Sam.
-non sembra che ti dispiaccia l’idea di essere scopato.- rispose il biondo sdraiandosi su di lui per baciarlo e portare una mano all’erezione dell’altro.
- touché.- sospirò il minore.
-non pensavo ti eccitasse così tanto essere spogliato.-
-non mi eccita infatti, a meno che non sia tu a farlo.- rise Sam afferrando il fratello per le natiche e spingendolo di più verso di se.
 

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Capitolo 6
*** #6 Masochism ***


ed eccomi qui con una nuova flashfic tutta da gustare. Qua si entra in un campo piuttosto complesso ragazzi, penso che si veda anche dall'imaginetta qua accanto di cosa parliamo (e anche il titolo). Ovviamente non voglio scandalizzare nessuno, ma se siete qui vuol dire che non vi spaventate facilmente e che vi aspettavate cose del genere. Sono rimasta il più leggera possibile, come sempre le regole del sito sono severe e non perdonano.
ringrazio sentitamente le quattro persone che hanno recensito l'ultima flash che ho inserito e i lettori silenziosi che l'hanno inserita nelle seguite.
Buona lettura!! Irina. XXX
















#6 Masochism [Trarre eccitazione sessuale dall’essere umiliato, colpito o legato]






Dean aprì gli occhi e si guardò intorno. Non capiva dove fosse. Poteva essere un motel qualunque oppure una casa o una cantina. A prima vista era un luogo ampio con il soffitto piuttosto basso, le pareti di pietra che emanavano calore, qualche mobilio antico e qualche oggetto di tortura, o così sembravano a Dean.
Era sdraiato su un letto, legato con delle catene e completamente nudo senza ricordarsi come ci fosse arrivato o chi fosse stato a ridurlo in quel modo.
Provò a liberarsi, ma le catene erano forti.
-oh, qualcuno si è svegliato.-
Dean rimase immobile sentendo quella voce.
Ora iniziava a ricordare alcune cose.
Sam che non era quasi più umano. Sam senza la sua anima. Crowley che aveva detto di poterla recuperare a patto che lavorassero per lui.
Sam che lo aveva colto di sorpresa mentre tentava di trovare un altro modo per fargli riavere la sua anima e lui che lo ha colpito alla testa e poi il buio.
-Sam? Che posto è questo?- chiese mentre il fratello si avvicinava osservandolo con occhi febbrili, i denti a mordere il labbro inferiore.
-ti piace? È un posto come un altro che ho deciso di dividere con il mio fratellone.- sorrise.
-è inquietante.- sussurrò Dean.
-davvero? Non sembra che ti inquieti poi molto.- rise Sam sedendosi accanto a lui e sfiorandogli il petto fino a raggiungere il membro dell’altro.
-ho sempre desiderato legarti ad un letto e averti così vulnerabile. Ma non ne ho mai avuto il coraggio perché la mia stupida anima mi ha impedito di farlo.-
Dean sussurrò qualcosa, Sam non capì e strinse forte la gamba del fratello facendolo gemere:-che hai detto?- chiese.
-niente.- la voce di Dean tremava, ma non per la paura. Sul suo viso si era formato qualcosa di simile ad un ghigno eccitato.
Sam lo fece voltare e gli diede una forte sculacciata.
-ti ho chiesto di dirmi che cosa hai detto.- ripeté Sam passando un dito sull’impronta rossa della sua mano sulla natica destra del fratello.
-ho detto “peccato”.- disse Dean eccitato.
Un altro schiaffo si abbatté sulla stessa natica.
-lo penso anche io. - sussurrò strofinandosi contro il suo sedere.
 

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Capitolo 7
*** #7 Katoptronophilia ***


Salve! eccomi di nuovo con una nuova avventura amorosa per i nostri protagonisti. in questa piccola scenetta Dean è appena tornato dall'inferno. cioè tutto si svolge nel motel in cui Sam si era rintatano con Ruby e Dean e Bobby vanno da lui per chiedergli che cazzo è successo. in pratica nell'episodio "lazzaro risorge". Detto questo vi lascio all'aggiornamento che non è molto lungo, però a me piace comunque; sarà che sono di parte u.u buona lettura e grazie tantissimo a chi commenta, legge e inserisce in una delle liste.
Irina.
XXX












#7 Katoptronophilia [provare eccitazione sessuale facendo sesso davanti a degli specchi]


Dean aprì gli occhi e vide il suo riflesso, vide le sue labbra aprirsi per gemere il nome del fratello, sopra di lui. Lo vedeva nello specchio, la sua schiena inarcata, il suo sedere che gli faceva venire voglia di scoparlo. I suoi capelli che chiedevano solo di essere tirati e così fece, facendogli alzare la testa sullo specchio.
-apri gli occhi.- sussurrò Dean tra un gemito e l’altro sotto le spinte del fratello che si facevano sempre più imponenti e necessarie come l’aria. Oh quanto gli era mancato suo fratello, quel corpo perfetto, le loro notti d’amore, la sua bocca. Trent’anni di inferno erano stati anche troppi, perché per Dean l’inferno era un posto senza il suo Sammy.
-forza Sammy, apri gli occhi.- ripeté Dean.
Questa volta Sam lo fece e si vide mentre faceva l’amore con suo fratello, vide l’eccitazione, il piacere sui loro visi sudati e rossi per lo sforzo.
-sembra di vedere un porno.- ridacchiò Dean stringendosi più che poteva a suo fratello.
-e tu sei la star, una meravigliosa pornodiva.- rispose Sam.
-fottiti.- sibilò Dean.
-preferisco fottere te. - lo baciò.
 

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Capitolo 8
*** #8 Amaurophilia ***


Et voilà! Ce moi, again. Sì, ho mescolato un po di lingue ahah (forse scritte anche male).
A parte questo, ringrazio, come sempre, tutti quanti voi che leggete e recensite e, niente, vi lascio a questo nuovo aggiornamento.
Non ho molto da dire se non: buona lettura! :D
Irina
XXX















#8 Amaurophilia [Provare piacere sessuale nell'incapacità di vedere il proprio partner]
 


Dean Smith uscì dall’ascensore e si diresse nel suo ufficio. Stava parlando al cellulare con un cliente importante, stava per portare a termine un’operazione che avrebbe fruttato all’azienda milioni di dollari e a lui una possibile promozione con tre zeri in più rispetto alla sua paga attuale.
Si bloccò davanti alla porta fissandola: era socchiusa. Lui era sicuro di averla chiusa completamente la sera precedente ed era anche sicuro di non averci messo un berretto giallo dell’azienda che lui non portava.
Qualcuno era entrato nel suo ufficio e dai leggeri rumori che sentiva dall’interno, doveva ancora esserci.
Salutò velocemente il suo cliente e poi aprì di un soffio la porta, in modo silenzioso.
Quando vide chi c’era all’interno si rilassò. Nessun ladro o cospiratore.
Solo il suo ragazzo con la schiena contro la scrivania, completamente nudo, eccitato e con una delle sue cravatte sugli occhi.
Sam Wesson, quel piccolo figlio di puttana che aveva iniziato a portarsi a letto da qualche settimana.
Ne combinavano di tutti i colori. Con lui ripassare il Kamasutra era un vero piacere: in tutti i sensi.
Dean, senza dire una sola parola, chiuse la porta a chiave.
Sam sussultò appena e allargò un po’ le gambe per mostrare meglio la sua erezione a chiunque fosse entrato in quel momento nell’ufficio. Non aveva la certezza che fosse il proprietario, ma era proprio questa la cosa eccitante di quel piccolo gioco.
Dean si allentò il nodo della cravatta e si avvicinò cercando di fare rumore con le scarpe sul pavimento.
Sam mugolò eccitato.
Dean si slacciò la cintura dei pantaloni e Sam, sentendo il rumore si mise in ginocchio.
Dean ghignò abbassandosi pantaloni e boxer e accompagnando il suo membro sulle labbra del minore.
Sam aprì la bocca iniziando a leccarlo, per poi prenderlo in bocca.
-oh, si, Sammy!- gemette Dean carezzandogli i capelli imprecando successivamente perché non aveva resistito a tenere la bocca chiusa.
Sam sorrise:-ti avevo riconosciuto già prima che parlassi. Hai qualcosa di unico oltre la voce. - sussurrò cercando la cravatta al suo collo per tirarlo giù con lui.

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Capitolo 9
*** #9 Raptophilia ***


Sì, lo so! Sono passati secoli dall'ultimo aggiornamento. Ho avuto un sacco da fare. tra le lezioni di autodifesa, i pomeriggi in palestra, il lavoro, Criminal Case e le serie tv che non mi lasciano un secondo per aggiornare o scrivere (perchè qando guardi una bella serie tv come Numb3rs l'unica cosa che vuoi fare è arrivare in fondo *^*) è un casino. Ma oggi mi sono decisa e aggiorno, nonostante non abbia ancora scritto capitoli nuovi *si lancia dal terrazzo perchè non ci riesce più e deve trovare l'ispirazione* Comunque sono qui e aggiorno! Buona lettura e grazie a tutti quelli che hanno recensito e inserito la raccolta in una delle liste... I love youuu!
Irina, XXX
















#9 Raptophilia [provare eccitazione da rapporti non - con, che sia subirli o provocarli]
 

Sam caricò la pistola e si guardò intorno spaventato. Doveva stare attento, lui lo stava seguendo e non voleva regalargli delle margheritine. Era un demone e i demoni non chiedono permesso o sono buoni.
I demoni si prendono quello che vogliono e come vogliono.
- Sammyyyyy … ti vedo, piccolo.- ridacchiò il demone facendo rumore con un coltello contro il muro.
-non mi scappi, Sammy!-
Sam ricominciò a correre guardandosi le spalle.
Un’ombra scura dietro di lui lo seguiva ed era rapido.
Sam sparò qualche colpo, ma ovviamente erano inutili contro un demone che rise riuscendo a metterlo con le spalle al muro; la pistola cadde poco distante.
-ciao Sammy.- gli sussurrò all’orecchio.
- Dean … lasciami, ti prego.- gemette Sam.
-non posso farlo, non sarebbe da me lasciarti andare. Ora vedi di fare il bravo.- gli morse piano l’orecchio tirandogli giù i pantaloni e facendo lo stesso con i suoi.
- Dean … ti prego!- Sam cercò di divincolarsi, ma la presa del fratello era troppo forte.
-non ti dimenare! Ti farà più male!- sibilò Dean.
-è questo il divertimento, no?- sussurrò Sam non riuscendo a nascondere l’eccitazione.
- Sammy! Hai appena distrutto la bellissima atmosfera da violenza.- si lamentò Dean facendo tornare i suoi occhi verdi.
-però puoi finire il lavoro.- Sam spinse il sedere contro il bacino dell’altro.
 

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Capitolo 10
*** #10 Hybristophilia ***


#10 Hybristophilia [Provare eccitazione sessuale verso persone che hanno commesso crimini, in particolare quelli più brutali]
 









Sam corse, corse più veloce che poteva. Aveva capito troppo tardi il piano di suo fratello. Lo aveva mandato da tutt’altra parte e lui era da solo contro Abaddon. Perché si comportava sempre in questo modo?! Sam non riusciva ancora a capire. Era un cacciatore abile tanto quanto lui, non aveva bisogno di protezione.
Glielo aveva ripetuto tante volte, ma questo non sembrava capirlo. Sam aprì la porta con un calcio trovando suo fratello contro il muro che sfidava Abaddon riuscendo a liberarsi dal suo incantesimo e a buttarsi su di lei pugnalandola. Sam fu attraversato da un brivido lungo tutta la schiena. Vederlo all’opera era sempre uno spettacolo. Abaddon ormai sembrava morta, ma Dean continuava ad infierire sul suo corpo, mutilandolo, distruggendolo, provando piacere per quello che stava facendo. Riusciva quasi a sentire una risata grottesca impigliarsi nella sua gola. Il viso di Dean era sporco di sangue demoniaco, la lama guizzava tra il sangue e le sue mani rosse con una facilità che sembrava stesse affettando del burro.
Sam rimase a fissarlo rendendosi conto di quanto fosse eccitante vedere suo fratello distruggere il corpo di quella puttana.
- Dean … - sussurrò Sam avvicinandosi.
Solo in quel momento il maggiore si fermò, la lama ancora alzata guardando il minore con gli occhi gonfi di eccitazione per l’omicidio appena commesso.
-è finita, Dean. - Sam si inginocchiò accanto a lui riuscendo a togliergli l’arma dalle mani per poi avventarsi sulle sue labbra, baciandolo con foga e desiderio.
Dean gemette:-che ci fai qui? Non dovevi vedermi.-
-e perdermi uno degli spettacoli più belli del mondo?- sorrise il fratello.
-non ti azzardare mai più ad allontanarmi in questo modo. - concluse il gigante baciando di nuovo il fratello.

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Capitolo 11
*** #11 Autagonistophilia ***


#11 Autagonistophilia [provare eccitazione sessuale dall'essere guardati o creare condizioni che facilitino l'osservazione]










La porta del bagno era socchiusa, il rumore di acqua che scrosciava usciva dalla porta insieme al vapore che si era formato a causa dell’acqua calda. Il profumo di pino silvestre li seguiva a ruota giungendo alle narici di Sam che ne seguì il percorso giungendo al bagno sbirciando dentro.
La doccia era posizionata in modo che si potesse vedere da fuori il bagno e lì Dean stava dando spettacolo.
Sì, perché non c’erano altri modi per descrivere le movenze astruse che stava mettendo in atto sotto il getto dell’acqua. Era sicuro che suo fratello non muovesse così tanto il sedere, che non mostrasse così tanto il petto gocciolante, l’acqua che gli scivolava addosso fino a raggiungere le sue gambe dov’era già evidente un principio di erezione. Dean aveva sempre avuto uno strano piacere nell’essere osservato. Adorava quando Sam lo fissava e faceva di tutto per farsi saltar addosso. Era teatrale, ma cazzo se riusciva sempre nel suo intento di attirare l’attenzione dell’altro. Dean sapeva che Sam era dietro la porta che lo osservava. I suoi sensi di cacciatore funzionavano anche sotto la doccia e con il minore. Prese il bagnoschiuma mettendolo sulla spugna per poi passarsela sul petto, sulle braccia, sulle gambe piegandosi in modo da mostrare bene il suo meraviglioso sedere.
-Sammy!- urlò facendo finta di non averlo visto dietro la porta:-mi daresti una mano a lavarmi la schiena?!-
Non fece in tempo a finire la frase che Sam era già dietro di lui, completamente vestito che lo stringeva facendo aderire i loro corpi:-posso darti una mano anche per altre cose.- sussurrò nel suo orecchio.

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