The Evil Me

di Vuby
(/viewuser.php?uid=687644)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La nuova arrivata ***
Capitolo 2: *** Finn ***



Capitolo 1
*** La nuova arrivata ***


Il primo giorno di scuola era duro per tutti: svegliarsi presto dopo mesi di ozio, incontrare di nuovo i professori e magari anche i bulli, cominciare nuovamente lezioni più noiose dell'anno precedente... Per Holly Light, però, quel primo giorno sarebbe stato un inferno: nuova scuola, nuova classe, nuove difficoltà. Tuttavia era molto ottimista, la sua falsa modestia e il suo stile le sarebbero bastati a raggiungere, anche in questa scuola, la vetta della popolarità. 

***

《Sì be', i miei stanno via per qualche giorno, potresti venire da me...》 Jason sorrise 《Dove hai detto che abiti?》 La ragazza dai capelli rossi ammiccò 《Ci vediamo.》Non fece in tempo ad allontanarsi molto, che le porte grigie della scuola si spalancarono. Entrò una ragazza slanciata, doveva avrere circa diciott'anni e aveva capelli chiarissimi, di un biondo argenteo che somigliava più al bianco però, gli occhi erano di un azzurro cristallino, ghiacciati si sarebbe detto e il naso affilato appena all'insù le dava un aria insolente. Indossava una canotta attillata grigio scuro e dei jeans neri infilati negli anfibi lucidi, sul braccio e sul petto spiccavano colorati tatuaggi raffiguranti fiori e steli spinosi intricati mentre in faccia doveva avere almeno due piercing. Cominciò a camminare al centro del corridoio con disinvoltura, come se non si fosse accorta che tutti gli occhi erano puntati su di lei e non si sentiva nemmeno una mosca volare. La ragazza dai capelli color amarena si piazzò davanti a lei e tese la mano con un sorriso che per sincerità rasentava quello di una Barbie 《Ciao! Sono Cath Weddington, e tu devi essere la nuova arrivata! Come ti chiami?》 Chiese, con una tale enfasi e falsa cordialità che ci furono alcune risatine, tuttavia non fece in tempo ad osservare meglio la ragazza che le stava di fronte che il ricordo di un'estate le riaffiorò alla mente e ritirò la mano incrociando le braccia al petto. La bionda, se così si può dire, alzò appena lo sguardo e cominciò a fissare Cath attraverso le ciglia piene di mascara, sorrise. 《Cath!!!!》 strillò con una vocetta in falsetto, risate. 《Da quanto non ci vediamo! Sei ancora schifosa come due estati fa?》 le rivolse uno sguardo sarcastico e ridacchiando continuò la sua marcia. Allora certe ragazze le corsero dietro, altri ragazzi fischiarono e tutti furono seguiti dalla rabbia e dalla gelosia di Cath : la sua popolarità era messa a dura prova e per la seconda volta, avrebbe dovuto far fuori quella smorfiosa di Holly Light.

***

Prima lezione: lettere, modo fantastico per cominciare l'anno nuovo, sorbendosi la pallosa lagna della Prof Candicemen, una donna abbastanza giovane, sulla trentina, che però dimostrava sessant'anni. Holly entrò e si sedette in un banco al fondo, subito affiancata da un'altra ragazza bionda, la fissò con gli occhi nero carbone, le sibilò 《Sta' alla larga da Catherine. 》 e andò a sedersi ai primi banchi con Cath. Dopo qualche minuto una ragazza minuta entrò trafelata in classe e puntò dritta al posto vicino a Holly. 《Ciao, io sono Coral! Tu sei Holly vero? Prima ti ho vista con Cath sai? Sei stata grande, sai? Sai che io ho sedici anni? Già, infatti mi chiedevo se tu fossi stata bocciata, ma poi mi hanno detto che in realtà anche tu hai sedici anni e che eri in classe con me e allora ho fatto i salti di gioia, sai?》 Alla bionda scappò un risolino isterico 《Non mi dire!?》

***
Coral annuì energicamente 《Mmh...sai che si dicono già storie su di te? Perché, cioè, girano molti pettegolezzi su di te sai? Ma non ti preoccupare sono quasi tutti posotivi!》 "Quasi tutti" quelle parole rimbombarono nella mente di Holly: evidentemente qualcuno ce l'aveva con lei, ma non ci fece troppo caso, le rivali c'erano sempre. 

***
Holly era sul punto di tentare una conversazione che però la Candicemen attaccò con l'appello. 

《Aggie Johnson.》

Una ragazza mora che sembrava essere altissima anche da seduta alzò la mano mormorando un flebile "Presente". La professoressa annuì e andò avanti.

《Arthur Flan?》

In alto questa volta scattò la mano di un ragazzo tutto lentigginoso e allampanato che dava l'impressione di un topo di biblioteca, nonostante qualche piercing e un orecchino.

《Benissimo...》 la lista di nomi andò avanti ancora per un po' e Holly ne approfittò per isolarsi e osservare i nuovi compagni. Poi venne chiamata Cath e subito dopo Coral e a questo punto ci furono alcune discussioni. Infatti Coral si era messa a disegnare sul banco coi pennarelli colorati e quando la professoressa disse 《Carol Murrey》 lei alzò lentamente il viso e sorrise, Holly cominciò a fissarla, ma non si chiamava Coral?! 

《Presente professoressa.》 disse con la flemma di chi s'è appena svegliato e un sorrisetto innocente, la Candicemen alzò le sopracciglia e scosse la testa ma andò avanti. 

《Che gioco stai giocando?》le sussurrò Holly.

《Un gioco? Oh ma io adoro i giochi sai?》

Holly sgranò gli occhi 《Come scusa?》

《Non sto giocando a nessun gioco...》

《Ma il tuo nome non è Coral?》

《Sì. 》

《Ah okay...》 probabilmente la prof aveva sbagliato a leggere, nulla di nuovo o strano.

《Però mi puoi chiamare anche Carol, sai io non ho ancora capito quale sia il mio vero nome, sai.》

Holly rimase a fissarla con la bocca spalancata per qualche minuto. Fin da quando l'aveva vista aveva capito che quella ragazza era un po' strana ma adesso cominciava seriamente a dubitare della sua sanità mentale, insomma come facevi a sedici'anni a non sapere il tuo nome?!? 

Coral...o Carol ridacchiò e diede un colpetto alla mascella penzolante della compagna di banco《Chiudila o entreranno le mosche! Aaah sei così strana e buffa!》Holly aprì ancora di più la bocca mentre Carol ricomimciava a disegnare unicorni rosa e gialli. Holly ascoltò con aria assente la lezione e per lei fu una liberazione il suono assordante dea campanella che segnava l'inizio dell'intervallo; se avesse passato quei dieci minuti allora sarebbe potuta diventar popolare, era un dato scientifico di dominio pubblico. 
***
Appena mise piede fuori venne affiancata sa un gruppetto di ragazzi e ragazze di varie età. Si fece avanti quello che doveva essere un giocatore di football, capelli biondi, alto e dannatamente bello 《Ehi, io sono Jordan, tu sei Holly vero? Sembri una in gamba sai? Io e i miei amici ci chiedevamo...venerdì sera c'è una festa, avresti voglia di venire?》 

Holly aveva sempre adorato le feste, fin da piccola, non se ne perdeva nemmeno una e poi, si sa, se vuoi occupare un posto importante nella complessa gerarchia scolastica, devi fare conoscenze, e quale miglior ambiente se non una festa di venerdì sera?

《Okay!》



 
Nda: mi scuso innanzitutto per i problemi con l'html, vedrò di rimmediare. Spero poi che vi sia piaciuto come inizio e vi chiedo di non farvi condizionare dal primo capitolo, please! (?) Vi prego infine di lascire una piccola recensione, anche solo per farmi capire cosa pensate della storia!   xoxo, Vuby♥♥♥

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Finn ***


Holly era distesa sul letto. Le luci a neon che l'accecavano, i sensi intorpiditi dall'alcol e la testa pulsante. Di fianco a lei c'era un ragazzo: basso e con occhi e capelli color cioccolata, la camicia a quadri rossa stropicciata. Improvvisamente il cellulare di Holly squillò, partendo a tutto volume con Blank Space di Taylor Swift,  il ragazzo sobbalzò 

《Oh, cavoletti, cos' era?》

Holly rise, trovava ancora buffa quell'esclamazione. 

《Una sveglia! Mi dispiace Finn, devo andare a casa.》 cominciò ad infilare le scarpe e abbracciò Finn 《Grazie mille della serata.》 e uscì dalla stanza, salutò tutti e se ne andò,  camminando silenziosamente per le stradine,  casa sua distava solo due isolati.
***

Era stata una serata fantastica e ovviamente,  come si aspettava, aveva fatto molte amicizie. Più che altro aveva cercato di legare con i più popolari o dei loro conoscenti, aveva però anche risposto male a due o tre persone che le davano sui nervi.  Appena uscita da scuola quel giorno, una ragazza, Elizabeth,  l'aveva invitata a casa sua per prepararsi per la festa che sarebbe stata a casa di Mary Jane, una biondina dagli occhi neri come la pece che abbracciava e baciava tutti i suoi amici ogni due secondi e che poi parlava alle spalle di tutti. 

Holly aveva scoperto di avere molte cose in comune con Elizabeth e avevano subito legato. Poi Liz aveva costretto Holly ad indossare un vestito bianco e argenteo lucido a mini-ma davvero davvero mini-gonna, tuttavia lei aveva ribattuto dicendo che "Starebbe molto meglio a te, Liz!", così Elizabeth, che non era una dotata di falsa modestia, le aveva dato ragione e l'aveva abbinato a un paio di scarpe col tacco grigie. Alla fine Holly aveva indossato una maglietta attillata con motivi geometrici che arrivava sopra l'ombelico e in quanto a scollatura non scherzava, un paio di pantaloncini di jeans strappati sopra delle calze a rete e semplici All Stars nere basse. Erano uscite di casa alle 4.30 che avevano il voluminoso trucco intatto ed erano energiche e la festa si era conclusa alle 11.30 che erano stanche morte e col trucco colato. Il fatto poi che Holly avesse pianto non l'aveva certo aiutata. 

Aveva cominciato a parlare con l'armadio che l'aveva invitata qualche giorno prima ed erano all'improvviso finiti magicamente nello sgabuzzino con i detersivi a baciarsi, poi però lui da bravo idiota le aveva detto che era fidanzato e bla bla bla. Comunque alla fine Holly aveva bevuto un bicchiere di birra che però,  in quanto astemia, l'aveva completamente ubriacata. Non aveva mai pensato di bere, le sembrava una cosa sbagliata da fare alla loro età,  ma quella sera si era lasciata andare alle preghiere di due ragazze stupide e oche. Era così che aveva incontrato Finn: gli era letteralmente caduta addosso per la sbronza e lui l'aveva portata nella camera degli ospiti dove avevano cominciato a parlare,  diventando ottimi amici e comfidenti. Lei aveva scoperto varie cose di lui: si era trasferito solo da un anno dell'Irlanda,  il che spiegava l'accento, ed era uno di quei ragazzi che stanno più con le femmine se possono "Oh,  ma non sono gay!" aveva sottolineato, dicendo che aveva una ragazza, Coral aveva detto che si chiamava, ma poi si era contraddetto dicendo che "però forse il suo nome è Carol"; Holly aveva scoperto che voleva farebil giornalista, aveva anche già scritto due articoli riguardanti il giudizio dell'uomo sulla donna che erano stati pubblicati e gli piaceva fotografare. Poi lei gli aveva parlato di tutti i suoi problemi,  dello psicologo,  dea dipendenza dalla popolarità,  gli antichi rapporti con Cath e tutto. Insomma a fine serata sapevano abbastanza l'uno dell'altro da potersi definire "buoni amici". 

Anche Cath era andata alla festa ovviamente e Holly l'aveva vista con talmente tanti ragazzi diversi che aveva perso il conto ad un certo punto. Non se la ricordava così,  ma in fondo non si erano mai davvero conosciute ed erano poche le cose che sapevano l'una dell'altra.

***

Holly chiuse silenziosamente la porta di casa e salì le scale, buttandosi sul letto. Poco dopo sentì la voce impastata dal sonno di sua madre 《Tesoro stai bene?》

《Sì mamma ero solo a casa di un'amica.》 sicuramente non si doveva esser accorta dell'ora, altrimenti Holly era certa che la ramanzina sarebbe andata avanti fino al suo ottantesimo compleanno come minimo. Era sempre così: i suoi genitori la sgridavano per ogni cosa,  iperprotettivi com'erano. Poi però suo padre era morto, durante l'estate...se solo non avesse dimenticato il portafogli...ma ormai era successo,  e da quando lei e sua madre si erano trasferite le cose andavano anche abbastanza bene, nonostante quasi tutte le sere Holly sentisse la madre singhiozzare e lei avesse affrontato dei disturbi alimentari dopo l'incidente, le giornate sembravano un poco più luminose, certo quell'ombra non se ne sarebbe mai andata,  non finché ci sarebbe stata della luce. 

***

Catherine rientrò in casa dalla finestra,  le gambe che tremavano dal freddo. Per la festa aveva deciso di indossare un nuovo vestito rosa shocking sopra il ginocchio e grembiule bianco, le scarpe ovviamente rosa e con tacco dodici, tanto per cambiare.  Quella sera non aveva guadagnato molto in fondo, alla fine aveva pomiciato con circa dieci ragazzi, come se per lei fosse stato un record! Era arrivata a metà serata, proprio con l'inizio della sua canzone preferita,  spalancando la porta e rimanendo appena sull'uscio davanti alle sue due compagne che non l'abbandonavano mai, tutti gli occhi erano puntati su di lei, finché non era arrivata la Light a quasi a farla cadere per la fretta con cui era entrata con in mano dei bicchieri, allora molte persone erano andate da lei. Tuttavia, Cath rimaneva Cath, la cheerleader, la spezzacuori, la ragazza più popolare della città e quasi tutti erano stati insieme a lei. Cath si infilò sotto il piumone viola sfinita, con ancora vestiti addosso e trucco intatto. 
***
《Allora,  signorina Light come sta?》 disse Finn storpiando la propria voce. 

《Molto bene, grazie signore!》 rispose Holly con una risatina mentre posava la borsa e si sedeva al tavolino del bar. Ultimamente prima di andare a scuola si vedevano per fare colazione insieme e chiacchierare. Erano passate due settimane dalla festa e, strano ma vero, erano cambiate molte cose. Sam, il ragazzo-football, aveva lasciato la sua ragazza e aveva chiesto a Holly di mettersi insieme, tuttavia lei aveva rifiutato con una risata piuttosto sguaiata e teatrale,  lei aveva legato con Coral/Carol, che però chiamava Coral ed era diventata già piuttosto popolare, anche se Cath la superava ancora. 

Finn e Holly cominciarono a chiacchierare del più e del meno sfiorando diversi argomenti finché 《Allora,  com'è che vi siete conosciute te e Cath?》

Holly si fermò con il croissant alla crema a mezz'aria e la bocca aperta in procinto di mordere la brioches 《Non lo vuoi sapere, te l'assicuro.》 detto questo finì in silenzio la colazione e uscì dal bar cominciando ad avviarsi verso scuola. 



Nda: mi scuso nuovamente per i problemi di html ai quali tutt'ora non trovo soluzione e spero che la storia (che deve ancora cominciare davvero, però) vi stia cominciando a interessare! Cosa ne dite?  xoxo, Vuby♥♥♥

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2995047