Caro diario...

di yackka
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prima settimana ***
Capitolo 2: *** I guanti ***
Capitolo 3: *** Tre anni ***
Capitolo 4: *** Compleanni ***



Capitolo 1
*** Prima settimana ***


Caro diario sono io, Elsa.
Con oggi è una settimana che sono chiusa nella mia stanza e che non vedo Anna, se non dalla finestra. Papà dice che è per la nostra sicurezza, che non dovrò starci troppo a lungo qui dentro, solo finchè non saprò controllarmi.

Io ci provo tutti i giorni ma, il mio dono, come lo chiamava la mia sorellina, non mi ascolta. Ciò un po' mi spaventa ma la mamma dice che non devo. Vorrei riuscire a controllarlo subito così almeno potrei tornare a giocare con Anna.
Adesso ti saluto, volevo solo farti sapere come stavo. A domani. 


Nota autore: 
Benvenuti a tutti quelli arrivati fino in fondo. Questo, essendo il primo capitolo, vede un' Elsa non ancora abituata al dolore e alla paura ed è ancora una bambina. Di conseguenza la scrittura è meno matura e, appunto, più bambinesca.
Alla prossima  

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Capitolo 2
*** I guanti ***


caro diario

Caro diario sono io, Elsa.

Oggi papà mi ha portato dei guanti dicendomi che mi aiuteranno a contenere il mio dono. Da quando sono qui dentro ripeto con lui sempre la solita filastrocca: Celarlo, domarlo, non mostrarlo. Sinceramente non capivo fino in fondo cosa volesse dire, almeno finchè non è entrato in camera con questi guanti.

Mi fa tanto male il petto sai? Non so spiegarmi come mai, il dottore dice che sono sana come un pesce ma io sento che questo dolore aumenta ogni minuto che passa (Promemoria: chiedere a mamma cos’ho).

Questo strano malore cresce quando sento la voce della mia sorellina. Mi manca tanto Anna, da una settimana a questa parte viene a bussarmi tutti i giorni e io, tutti i giorni, la devo cacciare.

Spero di poter uscire presto da qui. Ora vado a dormire, buonanotte diario.

 

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Capitolo 3
*** Tre anni ***


rgs Caro diario sono ancora io, Elsa.
Con oggi sono passati tre da quella notte. Ogni giorno che passa perdo sempre di più le speranze di poter uscire da questa gabbia. Ho sempre più paura di me stessa.

Il dolore al petto cresce giorno dopo giorno. Mamma e papà si avvicinano sempre di meno a me, soprattutto dopo che ho congelato una porzione della mia stanza in un momento di rabbia.

Anna viene ancora a bussare alla mia porta, mi chiede ogni giorno di uscire per stare con lei. Se solo sapesse la verità, se solo sapesse che tutto ciò che sto facendo lo sto facendo per lei, se solo sapesse...

La mia magia non intende ascoltarmi, si scatenaquando meno me l'aspetto. Ho paura perfino a dormire pensando che potrebbe sfuggirmi di mano e fare del male a qualcuno nel castello.

Mi manca così tanto il mondo al di fuori di quà, mi manca così tanto essere spensierata e passare il tempo con la mia sorellina. Vorrei fuggire, dire tutto ad Anna, poterla finalmente riabbracciare e costruire con lei un pupazzo di neve. Ma non posso la mia maled magia potrebbe farle del male. 
Vado a dormire, sempre se riuscirò ad addormentarmi. Buonanotte amico mio

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Capitolo 4
*** Compleanni ***


Caro diario indovina chi è ? Già, sono io, Elsa...
Oggi è il quindicesimo compleanno di Anna, una data importante. E come ogni anno le ho fatto un regalo, un piccolo medaglione con inciso sopra Olaf, il pupazzo di neve che facevamo assieme da bambine.
Era una sciocchezza ma era un modo per ricordarle che non l'ho dimenticata e che ancora le voglio bene. Ma, come ogni maledetto anno, i miei amati genitori hanno deciso di confiscare il regalo e, con la loro solita dolcezza, mi hanno detto di quanto io sia insensibile e cattiva nei confronti della povera Anna. Per loro quel gesto l'avrebbe solo fatta soffrire perché le avrebbe ricordato, ancor di più, di avere una sorella mostruosa che ha deciso di ignorarla di punto in bianco.
Mi chiedo se qualcuno prova anche solo a comprendere il mio stato d'animo, mi sento così sola...ogni giorno che passa la paura che provo per me stessa cresce a dismisura, la mia magia maledizione non accenna ad ascoltarmi. Ho diciotto anni oramai e sono ancora rinchiusa nella mia stanza, non credo che uscirò mai da questa prigione.
Vado a dormire, forse dopo una dormita il mondo non mi apparirà così buio.
Buonanotte. 

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