Impossible

di Spensieratezza
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I colleghi dicono che è possibile ***
Capitolo 2: *** Jared e Jensen pensano che è impossibile ***
Capitolo 3: *** Jared e Jensen pensano che è possibile ora ***
Capitolo 4: *** Per Jared e Jensen è possibile ora ***
Capitolo 5: *** Farò l'impossibile ***



Capitolo 1
*** I colleghi dicono che è possibile ***


Disclaimer: Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di queste persone, o del loro orientamento sessuale, nè offenderle in alcun modo!









I loro sorrisi fanno innamorare.

Quel loro modo di sorridere, e poi distogliere lo sguardo, come per un accenno di timidezza, fa innamorare.
Sono dolci, sono giovani, sono belli.

Sono i J2.

Sono degli attori di un telefilm molto amato e anche loro sono molto amati dal fandom.

Interpretano due fratelli e sono i protagonisti.

Sono abituati a essere al centro dell’attenzione, ma è straordinario come siano perfettamente in sintonia, anche nello rispondere dopo che uno ha parlato.

Non è un mistero il fatto che uno si beva tutto quello che l’altro dice, quando si rivolge al pubblico.

Non è un mistero neanche gli occhi che luccicano e il sorriso che increspa le labbra dell’uno quando guarda l’altro, quando pensa di non essere visto, e puntualmente immortalato da video e foto.
 
Sono i J2. Sono degli attori, interpretano due fratelli e sono migliori amici.

Spesso alle Convention fanno i simpatici, vogliono far ridere la gente, farla divertire, e un po’ si divertono anche loro.

Che cosa pensano? Che cosa sognano? Qual è la loro vita??
 
 
 
 
Misha
 
Misha conosceva bene i J2. Lui ci viveva a stretto contatto e aveva modo quindi di vedere i loro comportamenti, il loro linguaggio del corpo. Sapeva che molti credevano che l’amicizia dei j2 fosse falsa. Quello che vedeva lui invece, che li conosceva, era un Jensen invece particolarmente morboso con Jared, e un Jared quasi compiaciuto della cosa!

Spesso loro del cast si ritrovavano insieme per mangiare una pizza o un panino in un bar, durante il fermo delle riprese, e Misha vedeva come si comportava Jensen.

Se qualcuno si avvicinava a Jared e parlavano un po’ appartati, dopo poco Jensen andava da loro, e con indifferenza chiedeva di sapere di cosa stavano parlando, fingendo una curiosità di pettegolezzo e un cameratismo che, erano piuttosto finti.

Se Jared discuteva con qualcuno, Jensen si metteva in mezzo anche in modo piuttosto arrogante alla discussione.

“Ehi, ti ha detto che è così. Basta! “

Quasi come se fosse suo padre, suo fratello, il suo angelo protettore.

Jared non era per niente infastidito della cosa, anzi, se succedeva qualcosa, a lui, o a qualcun altro, chi è che doveva informare per primo?

Jensen!

Certo, ci sono le amicizie particolarmente strette, ma i J2 sembravano non fare niente per dissuadere certi fans che fossero….innamorati!

Jensen aveva preso addirittura casa a pochi passi da Jared e quando Misha aveva chiesto di quell’iniziativa a Jensen, lui aveva sviato il discorso, facendolo passare per una cosa da nulla.

Misha sinceramente non credeva arrivasse a tanto.

Si era sbagliato.

Si, lui credeva che i j2 fossero innamorati, e non era il solo a pensarlo.

Era un pensiero comune di quasi tutti i suoi colleghi. Richard, Alaina, Jim Beaver, e tutti gli altri.
 

Era palese. Come si guardavano, a pochi centimetri dal viso, come i loro occhi indugiavano sulle labbra dell’altro, come le loro mani finivano sempre per sfiorare luoghi sempre più intimi…una gamba, la schiena…a volte le mani…

Come trovavano tutte le scuse per stare vicini…
 
Impossibile, impossibile!

Erano sposati, erano due uomini, erano migliori amici, non erano gay.
 



Misha parlava spesso della situazione che aveva ormai soprannominato, assieme ai suoi colleghi: “Situazione J2 “ e tutti erano d’accordo con il fatto che erano innamorati fradici e che avevano rotto con le loro pene d’amore e tutto quello struggimento.
 
“Io devo lavorare, mica mi pagano per guardare i j2 farsi gli occhi dolci tutto il giorno sul set. Mi distraggono!” si lamentava Mark Sheppard a gran voce.
 



Possibile o impossibile? Era questa la domanda che più ricorreva nei loro incontri segreti, in cui spettegolavano sui due.
 
 
Tra pochi giorni avrebbero partecipato a una Convention a Los Angeles e seppero che Jared aveva chiesto di dividere la camera con Jensen.

Misha corse a dirlo a Mark Sheppard, Kevin Tran, Mark Pellegrino, Rob Benedict e Sebastian Rochè, che lo aspettavano al bar per un aperitivo.
 
“È possibile. È possibile.”  Sentenziarono loro. 

















Note dell'autrice: Prima di tutto dico che nel titolo non ho sbagliato. è davvero scritto "Impossible" come il titolo di questo video che amo, sui j2, e che mi ha ispirato questa storia.

https://www.youtube.com/watch?v=JsGHh7TW-9o&index=65&list=WL


  ragazzi...dovrete un po' sopportarmi ahhahh io volevo scrivere solo una OS ma vedo e prevedo che sarebbe troppo lunga e preferisco dividerla in capitoli ma non saranno molti, forse solo quattro!!


E ho deciso di basare tutto sulla canzone...Possibile o impossibile? Vedremo :D 

Comunque non voglio far intendere che si amano davvero di nascosto, prima che comincio a ricevere qualche attacco ahhahh

anche se certi sguardi eheheh

*scappa via veloce *

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Capitolo 2
*** Jared e Jensen pensano che è impossibile ***


POV JARED
 


NON HO CHIESTO IO DI DIVIDERE LA STANZA CON JENSEN.

Non è andata in questo modo.

Ancora prima di decidere le coppie, mi chiedevano tutti se io e Jensen avremmo diviso la stanza, dandolo per scontato.

Io ero partito con l’idea che non era scontato dividere la stanza assieme solo perché siamo i J2 e solo perché stiamo sempre assieme.

Tutti però, davano per scontato che avremmo dormito assieme, e allora io ho solo ufficializzato la cosa.

Ho fatto male? Ho solo propeso per la scelta più giusta, che tutti si aspettano, che mi aspetto anche io, e probabilmente anche Jensen.

Mi sento bene a essere scontato, perché dobbiamo fare gli alternativi per forza?

E poi con Jensen mi trovo bene.
 
 
 
 
 
POV JENSEN


Vengono a dirmi che io e Jared avremmo dormito insieme. Chissà perché ma non sono sorpreso.

Fingo indifferenza, ma sono divertito.

Perché deve essere sempre tutto così scontato?

Perché questo mi diverte, come se avessi la sensazione che ogni tassello è al posto giusto, esattamente dove dovrebbe essere?
 
 
 
POV JARED


Jensen entra nella stanza, aiutato dal fattorino a portare la valigia.

Lo aiuto.

“Potevate chiamarmi!” dico.

Jensen mi guarda e ride. Amo quando ride. Ha una faccia che gli si illumina tutta, così come gli occhi.

Il fattorino se ne va. Rimaniamo soli e scherziamo.

Tiene in mano dei cioccolati e me ne porge uno, mentre lui addenta l’altro.

Li mangiamo in silenzio, mentre io vado a prendere delle bibite nel mini frigo.
 
 
 
POV JENSEN


È sera tardi. Quasi mezzanotte, in realtà.

Noto la presenza di un solo letto e ci scherzo su con Jared.

Non è un problema. Abbiamo già dormito insieme.

Siamo come fratelli.

E poi mi fa piacere che dormiamo vicini. Amo che Jared sia vicino a me, anche se non glielo direi mai. Mi prenderebbe in giro a vita per questo.

Amo la nostra amicizia, questo nostro restare così vicini anche fuori dal set.

Amo che è così supportata e stimata anche da tutti quelli che lavorano con noi.
 
 
 
 
POV JARED


Jensen si spoglia, restando in mutande e improvvisando un balletto in cui ancheggia col sedere.

Rido e lo prendo in giro. Lui ride e da capo trovo che ha una risata magnifica.

Mi piace il fatto che sia mezzo nudo e che io posso vederlo nell’intimità di questa piccola stanza.

Mi piace che il nostro rapporto arrivi a questo livello di intimità e fiducia oramai.

Sono pazzo di lui e adoro il fatto di essere il suo amico del cuore.
 
 
 
POV JENSEN
 

A Dire il vero mi sento un po’ strano. Forse è il balletto che mi fa sentire ridicolo o forse è la stanchezza del viaggio.

Forse è solo la felicità di essere soli.

Jared è già a letto e all’improvviso voglio solo raggiungerlo.

Lo faccio. Lui mi guarda e sorride in quel modo.

Vorrei dirgli: “Jared, piantala di guardarmi così. Così dovresti guardare tua moglie!”

Non lo faccio però, perché mi inorgoglisce questa cosa.

Come mi guarda.

Non credo che ti rendi conto di quanto sono fiero di te…..e di quanto ti voglio bene, Jared…

Di quanto sono fiero di noi… della nostra amicizia…
 
 
 
POV JARED


All’improvviso sento caldo. Un caldo immenso.

Tutte le volte che Jensen mi è vicino non posso fare mai a meno di toccarlo, ma adesso non posso, perché sarebbe tutto più fraintendibile.

Invece io vorrei abbracciarlo…tenerlo ancora più vicino… gli voglio bene…voglio che stia sempre vicino a me…attaccato…
 
 
 
POV JENSEN


Continuiamo a parlare, ridere e scherzare, anche se abbiamo spento la luce.

Mi piace la vicinanza con lui. La adoro.

Adoro questi momenti in cui possiamo condividere uno spazio tanto intimo.

L’affetto che provo per te, Jared, non si può misurare a parole.

È così spirituale. Il contatto fisico tra di noi non è mai abbastanza, anche se adesso mi sento un po’ strano e anche imbarazzato.

E ho i brividi.

Ma sono brividi piacevoli.

A volte penso alle storie slash che scrivono su di noi e mi chiedo se…no, è CHIARO che non è possibile…ma mi chiedo come sarebbe…..no, non lo faccio… solo, CAPISCO cosa ci vedono.

Io ti adoro, Jared. Vorrei quasi farti una carezza adesso sulla guancia, per rimarcare il concetto, ma mi trattengo. Che cosa penseresti?

Ok, forse non sono gay…ma non mi dispiace l’idea dello slash tra di noi…ne sono quasi contento…
 
 
 
 
POV JARED


Si, sono cosciente del tuo attaccamento su di me, Jensen. quanto è forte? E se io ti baciassi? Mi respingeresti? Riesci a capire quanto ho bisogno di sentirti vicino? Tu non dovresti farlo, non dovresti infiammare le mie fantasie con i tuoi sguardi su di me.
 
 
POV JENSEN


Come possono farlo? Come possono shippare due che non hanno la minima speranza?”  pensa Jensen con struggimento, respirando senza accorgersene, sul viso di Jared, che rabbrividisce silenziosamente.
 
 
 
POV JARED


I miei sospiri e i miei sguardi sono come quelli di un innamorato… le mie fantasie quelle di un amore impossibile pensa Jared.
 
 
POV JENSEN


E se ti sognassi, stanotte, te ne accorgeresti? Avrei addosso il senso di colpa domani mattina?

Sapresti comunque chi è venuto a farmi visita nei miei sogni, rendendoli possibili?
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Note dell'autrice:

Prima cosa link per l'immagine del capitolo!

https://scontent-b-mxp.xx.fbcdn.net/hphotos-xap1/v/t1.0-9/10711102_357588594422426_5292567552709388421_n.jpg?oh=598203962538c040147cc9da3645d9db&oe=556DDDA7    
 
E poi volevo dire che spero vi sia piaciuta sia l'idea dei titoli dei capitoli e sia il fatto che i j2 non hanno parlato quasi per niente in questo capitolo, ma ho lasciato tutto ai loro pensieri <3

ps lo so che pensavate che sarebbe successo qualcosa ahhahha

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Capitolo 3
*** Jared e Jensen pensano che è possibile ora ***


Nessuno sapeva che a volte Jared e Jensen giocavano d’azzardo con i loro colleghi e amici.

Era un vizietto che si erano ripromessi di togliersi, ma era difficile smettere.

Soprattutto quando era piacevole ritrovarsi con i colleghi e bere insieme, divertirsi.

Quella volta però, persero entrambi grosse cifre.
 

In quel momento erano nella roulotte di Misha.


Richard disse loro però, che non sarebbero stati costretti a dare un soldo, se avessero pagato una penitenza.

Un bacio.

La prima reazione di Jared e Jensen fu di smarrimento, poi di vergogna, e infine di delusione.

Richard si sentiva un po’ una merda, ma aveva convenuto con i colleghi, che dovevano dare una svegliata ai ragazzi e questa sembrava proprio una buona occasione.





“Sei fuori di testa? Ragazzi, non date mai più da bere a quest’uomo!” disse Jensen scoppiando a ridere e facendo ridere anche Jared, Osiric, Misha, Mark Sheppard e Rob Benedict.

Quando però Jared e Jensen si accorsero che Richard era serio, si rabbuiarono un po’.

“Sai che non sei più nel ruolo del trickster, vero?” chiese Jared.

“Andiamo ragazzi, è solo un bacio! Che sarà mai?”


Jared e Jensen si voltarono a guardare le espressioni degli altri.

Cominciavano a sentire troppo caldo.

“Fanculo, perché non baci tu Mark? O Misha?” chiese Jared e tutti risero nuovamente.

“Perché io non devo pagare la penitenza.” Disse Richard con tono birichino.

“Al diavolo. Domani ti diamo questi soldi, così la finisci di fare lo sbruffone. Non sono i soldi che ci mancano, di certo non diventiamo poveri per 10.000 euro di m…”


“Lo so, ma fanno comodo, no? E piuttosto che buttarli per il gioco, meglio pagare una piccola penitenza, no?” chiese Richard mellifluo.

Jensen sospirò pesantemente. “Se qualcuno scatta una foto, siete tutti morti. Jared, vieni qui.” Disse Jensen.
 


Quel “Jared vieni qui” fece sentire Jared come non si era ma sentito prima. Senti un calore luminescente attraversargli tutto il corpo, come se Jensen gli avesse chiesto di fare l’amore.


“Siete dei pezzi di merda.” Disse Jared ridendo nervoso.
 




Si avvicinò a Jensen, che parecchio più nervoso e incazzato di Jared, gli diede un fuggevole bacio sulle labbra, ma il più giovane senti comunque le labbra accendersi a quel contatto.


La tentazione di chiudere gli occhi era stata forte.

“Soddisfatto??” chiese Jensen, allontanandosi di scatto.


“Ah – ah – ah- che razza di bacio è questo? Dean Winchester avrebbe saputo fare di meglio!”
“Ma che diav…”


“Non è una vera penitenza se non è un bacio con la lingua…andiamo, milioni di slashers vorrebbero essere qui in questo momento!” disse ancora Richard.


“Che cazzo ti prende? Hai bevuto? Ragazzi, portatelo via!” disse Jensen

“Io non sono d’accordo…secondo me Rich ha ragione…datevi sto cazzo di bacio e fatela finita!” disse Misha.

“Misha!!” disse Jared sconvolto.
 


Si allinearono Osiric, Rob e Mark a incitarli e a dare manforte a Richard e forse anche un po’ per salvarsi dalla furia di Jensen, cominciarono a fare gli scemi, incitandoli.


Jensen era ancora nervoso e incazzato e Jared decise di prendere in pugno la situazione, anche se si sentiva spaventato anche lui.


“Jensen, calmati.”


“Un corno. Che gli ha preso a tutti? E sarebbero nostri amici?”

“Diamogli quello che vogliono, avanti.”

“Jared, ti ci metti anche tu??”

“Andiamo…facciamo finta, ok? Non infilerò la lingua, promesso.!” Disse Jared, facendo un passo avanti, sentendo le gambe tremare e quasi cedere.
 


Jensen arretrò istintivamente, deglutendo senza volerlo, senza riuscire a impedirselo.

Jared lo guardò, cercando di sorridergli con quei suoi occhi da cucciolo.

Facciamo finta ok?


Per la prima volta Jared e Jensen pensarono che era possibile.

Per la prima volta lo era davvero, e ne erano spaventati.

Ma lo fecero comunque.

Jared si avvicinò e prese l’iniziativa di poggiare le labbra su quelle di Jensen, che tremavano.

Jensen dovette farsi autoviolenza per impedirsi di spingerlo via.

Jared tremava quanto lui. Chiuse gli occhi. Li chiusero entrambi.
 

Jensen avvertiva, sentiva più che vedere, il respiro sul petto di Jared accelerare.

Si baciarono, si, si baciarono veramente, giocando un po’ con le loro labbra, piano, con paura.
 

Jensen era sconvolto dalla sensazione di avere le labbra di Jared sulle sue.

Sentiva la vergogna irradiargli e colorargli il viso.

Mise una mano tremante sul viso di Jared e la vergogna che sentiva gli riscaldò stavolta anche le guance.

Oddio, gli stava mettendo una mano sul viso.
 

Jared all’improvviso, si fece più audace, forse cercando un modo per aiutare entrambi a sciogliersi.

Non fece come promesso, anzi, inserì la lingua e lo baciò più a fondo.

Jensen rabbrividì e represse un gemito, che si senti comunque.

Aveva paura, una paura fottuta, ma Jared era audace e non poteva mandarlo via.

Era più forte.

E poi quelle carezze gli riscaldavano il viso, anzi glielo scioglievano.


La lingua di Jared era calda e umida contro la sua, si muoveva così bene, come se l’avesse sempre fatto, e soprattutto, riempiva la sua bocca, come una calda coperta.
 
 
Jared dal canto suo, non sapeva dove era riuscito a trovare tutto quel coraggio.

Sapeva solo che la bocca di Jensen tremava. Aveva paura, lo capiva.

Forse voleva anche allontanarlo. Percepiva la sua incertezza, la sua paura, la sua vergogna, il suo terrore.

Percepiva anche qualcos’altro però.

Jensen desiderava abbandonarsi, lasciarsi cullare da quelle attenzioni, da lui,  ma aveva paura, una paura fottuta.

Jared allora voleva dimostrargli che ne era in grado, che non doveva avere paura, perché lui era in grado di prendersi cura di lui, non doveva avere paura, non di lui. Con lui era al sicuro.

Continuò a baciarlo come se lo stesse coccolando e dopo un po’, Jensen si sciolse.

Ripresero a baciarsi lenti, in maniera languida, non ricordando o non rendendosi neanche conto che poco prima si erano baciati in modo quasi passionale.

Jensen non voleva davvero farlo, l’avrebbe giurato, ma non riuscì a impedire comunque a sé stesso, di posare una carezza sul collo di Jared, prima di staccarsi da quel bacio fantastico.
 
E poi si staccarono.


Più lentamente di quanto avessero voluto in realtà.
 



Ci fu un applauso da parte di tutti e risate generali, che fecero arrossire ancora di più i due ragazzi, ma loro ne erano grati, in quel modo avrebbero potuto distrarsi da quello che era appena successo.
 


Naturalmente non fini li. Continuarono a discutere, a prenderli in giro, a chiedere come baciava uno o come baciava l’altro, che tipo di sentimenti provassero…tutto in maniera goliardica. Jared e Jensen cercavano di stare al gioco, ma erano turbati, e tremavano, e non riuscivano a scherzare e dopo un po’ non riuscirono più neanche a fingere.
 


Tornarono allora nei loro camper, senza dire una parola.
 

Solo quando stavano per separarsi, Jared chiese:

“Jensen, è tutto a posto? Scusami, io non…forse dovevo…uh…ce l’hai con me?”

“No, dude. Ti voglio sempre bene. Tranquillo. Era solo un gioco.” Disse Jensen cercando di tranquillizzarlo, ma non lo guardava.


Jared cercò qualcosa da ribattere, ma non ci riuscì.
 

E poi tornarono nei loro camper.
 
 
 
 
 
*

Nel frattempo, il resto della combriccola, stava parlando del famoso bacio.

“Si si, voi siete qui che esultate e io intanto sono passato per il pezzo di merda della situazione!” disse Richard.

“Era a fin di bene! E adesso tutti fuori dalla mia roulotte, prima che vi passi per la mente di festeggiare, limonando tutti assieme in allegria!” disse Misha ridendo.

Risero tutti e Richard disse: “Perché tu…ne saresti scontento, eh?”

“Andiamo, Rich, bacia anche tu Rob. Noi tutti aspettiamo questo momento da una vita!” scherzò Mark.

“Non coinvolgete pure me e Rob in *Operazione Stranamore!*” disse Richard.

“ Almeno loro lo dividono il letto, voi neanche. Siete un po’ indietro!” disse Osiric scherzando.

Tutti risero ma la smisero poi quando videro che Rob e Richard erano un po’ irritati.


Il discorso tornò sui J2 e tutti convennero che i due pischelli avrebbero poi fatto finta di niente.


“Dopo tutta questa pantomima e dopo che io ho fatto la parte del bastardo! Sono proprio dei pezzi di merda!” rise Richard e tutti convennero.


“Ehi, ragazzi, potremmo ricattarli con una foto. Diremo loro che qualcuno ha scattato una foto del loro bacio e che rischia di circolare!” suggerì Osiric.


“Si, certo, e così ci ammazzano!” disse Misha scuotendo la testa.

“E poi a che servirebbe? Il piano è quello di convincerli che sono innamorati persi l’uno dell’altro!” disse Rob.


“Mmm…sentite, ragazzi, abbiamo scherzato, giocato, ma…andare avanti? Hanno due famiglie…dei bambini…delle mogli…forse sarebbe meglio lasciare tutto come sta…scoppierebbe un gran pandemonio se…” cominciò Osiric meditabondo.


“Ok, non faremo niente, e loro uguale, ma saranno infelici. Soprattutto dopo un bacio di quella portata!” disse Misha.

“Si sono slinguazzati per bene!” commentò Richard, andando ad importunare i suoi compagni.

“Che schifo, lasciami stare!” disse Mark, fuggendo da Richard.

Risero tutti di cuore. Volevano bene ai j2 e volevano che fossero felici, ma ora dipendeva tutto da loro.
 
 
 
  
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Note dell'autrice: 

Innanzitutto devo dire una cosa importante! Il video che ho postato nel primo capitolo e che dissi che mi aveva ispirato per la storia, in realtà mi ha ispirato solo per la musica e le note e le immagini bellissime, ma non per la traduzione! Mi ha detto Cin75 che parla di tradimento, quindi state tranquilli, non è quello che intendevo xd

Sono cmq grata a questo video, perchè mi ha ispirato questa storia!

Ho cercato di rendere i personaggi più IC possibili, quindi scusate le tante parolacce xd

Mi è piaciuto giocare un pò su Rob e Richard perchè c'è chi li shippa e anche se io non sono una di quelli, ammetto che sono un pò fraintendibili :p

spero vi sia piaciuto il bacio <3

Il prossimo capitolo sarà l'ultimo <3

Ciao!

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Capitolo 4
*** Per Jared e Jensen è possibile ora ***


Il bacio fu fantastico e lo pensarono entrambi, ma l’imbarazzo, la vergogna e la paura, erano troppo forti, per riuscire ad andare oltre e riuscire a parlarne.

Jared e Jensen non avevano la forza di affrontare una cosa di una simile portata.

Jared pensava che Jensen fosse troppo *virile* per potersi essere innamorato di lui. Credeva che se anche solo avesse provato a discutere del famoso bacio, gli sarebbe scoppiato a ridere in faccia, e poi gli avrebbe tolto l’amicizia e anche la parola.

Jensen dal canto suo, pensava che Jared fosse innamorato e completamente devoto a Gen e non voleva perderlo come amico, e pensava che sarebbe successo, se avesse provato a parlare con lui degli strani sentimenti che sentiva, quando stavano vicini.
 
Erano attratti, lo sapevano. Quando stavano vicini, l’uno si soffermava a guardare il sedere, la schiena o il petto dell’altro e spesso non riusciva a distogliere lo sguardo abbastanza in fretta, prima che l’altro voltasse lo sguardo. Era sempre successo, ma stavano cominciando a realizzarlo solo ora.

Non era come con gli altri colleghi. Per Jensen era più facile realizzarlo, perché era solo con Jared che si lasciava andare a scatti improvvisi di affetto e abbracci.


Per Jared, realizzarlo era un po’ più difficile. Era stato sempre più o meno cosciente della bellezza di Jensen e ne era sempre stato un po’ in soggezione, ma credeva che fosse una cosa innocente. Una cosa da amici.

Dal momento del bacio però, scopri che lo desiderava. A volte faceva sogni su di lui, ma mai e poi mai gliel’avrebbe detto, e questo fece si che sognasse di andare a dirglielo, più di una volta.
 

A Jensen il bacio fece uno strano effetto. Credeva che si sarebbe allontanato da Jared e un po’ ne aveva paura, ma non fu quello che successe, anzi, diventò un po’ più possessivo con il giovane. Cercava di trovare ogni scusa per passare più tempo con lui, e spesso non si dava neanche la pena di trovarne, con grande sorpresa di Jared, visto che anche lui credeva che Jensen si sarebbe allontanato.
 


Jared provò un moto di delusione, più di una volta, prima di rassegnarsi. Forse in fin dei conti aveva sperato che Jensen un giorno preso da un impulso incontrollabile, lo sbattesse al muro, baciandolo intensamente, e appassionatamente.

Ma non sarebbe stato da Jensen!

Diamine, per un singolo bacio tra loro, c’era voluta una scommessa di mezzo.

Ed era pure stato sollecitato più volte.
 


Jared aveva fantasticato più volte sul loro legame e spesso aveva pensato a cosa sarebbe successo se la passione sarebbe davvero scoppiata tra loro, e fu un po’ deluso quando capi che, ora che gli era stata data un’opportunità, Jensen non aveva fatto niente!

Si senti crollare un po’ di castelli e gli dispiacque un po’.

E proprio quando questo muro di castelli crollò, e Jared si disse che l’affetto che provava per Jensen era andato un po’ oltre e che doveva ridimensionarlo, Jensen cominciò a diventare più presente, più possessivo anche.
 


Jared non capiva…soprattutto perché c’erano momenti in cui Jensen era freddo e momenti in cui invece si comportava come un fidanzato.

Voleva andare al cinema da soli, e quando succedeva, stava zitto per tutto il tempo, ma non sembrava offeso, sembrava soprattutto perso in una specie di contemplazione o riflessione profonda.
 
Jared non sapeva se dispiacersi del tutto di questa loro amicizia basata su questa nuova complicità silenziosa. Sapeva che a volte Jensen gli toccava o gli sfiorava la mano con la dolcezza di un amante e lui riusciva a percepire una briciola dell’intensità del sentimento che Jensen sentiva per lui.

A volte era talmente forte la sensazione di questo legame, che Jared sentiva il cuore pompare di emozione solo a pensarci.

A volte avrebbe voluto dirgli che gli voleva bene.

A volte invece non c’era bisogno neanche di dire niente, perché Jensen lo abbracciava di impulso e non c’erano bisogno di parole.
 
 
 
 
 
 
 
 
*

Capodanno 2014




Si stava avvicinando Capodanno. Jared e Jensen avrebbero festeggiato insieme l’arrivo del 2015 in compagnia delle rispettive famiglie.
Era stata una scelta di Jensen e questo aveva riscaldato il cuore di Jared.

Non era usuale da parte di Jensen decidere di passare le feste insieme. Stavolta l’aveva stupito.

Avrebbero festeggiato l’arrivo dell’anno nuovo, tutti insieme, aspettando la mezzanotte, nella casa ad Austin di Jared, stappando la bottiglia di spumante, mangiando panettone e facendosi gli auguri a vicenda.
 


In quel momento erano nella casa di Jared. Stavano guardando la televisione, sintonizzata sul solito canale che come ogni anno ospitava un cantante scelto per accompagnare a passi di musica l’anno nuovo.
 


Gen e Danneel, con i bambini, erano ancora fuori, - la piccola Jj invece dormiva beata nel lettone dell’altra stanza -  ad andare a cercare dei fuochi d’artificio funzionanti in un capanno che era di proprietà di Jared e Gen. Stavano facendo più tardi del previsto. Tra poco sarebbe scoppiata la mezzanotte e loro rischiavano di non arrivare in tempo.
 


Mezzanotte meno un quarto e Jensen si mise a ballare nel salotto davanti alla tivù.

Jared lo guardava come se non avesse mai visto niente di più bello e desiderabile.
 

Mezzanotte meno dieci. Stava ballando con Jensen a ritmo delle canzoni. Sembravano due cretini.
 






Per un bacio, non sai quel che darei



Mezzanotte meno cinque. Jared sgranocchiava qualche salatino, mentre Jensen dava l’impressione di essere un po’ brillo.
 

“Balla con me, Jared.”

“Non credo che sia una buona idea, dude. Probabilmente mi vomiteresti addosso.” Rispose lui.

Ma quando cazzo arrivano Gen e Danneel??
 


Jensen ignorò le proteste di Jared, prendendogli le mani, e facendolo alzare dalla sedia verso cui era seduto.
 

“Alzati. Tra poco scatta la mezzanotte!” disse Jensen in tono allegro.

“Si, e Gen e Danneel si perderanno…”

“Sono contento di essere con te quando scatterà la mezzanotte!” disse Jensen sempre allegro.
 
Ma che cazzo stava dicendo? Forse aveva bevuto troppo….
 
“Dude, bisognerebbe bere DOPO la mezzanotte…non PRIMA.” Disse, anche se si sentiva commosso.

Anche lui era contento.
 
“Mancano due minuti, Jared.” Disse Jensen, sempre euforico.

Jared si sentiva agitato senza spiegarsene il motivo, e aveva le mani sudate.

“Vado a prendere lo champagne!” disse.

“No! Resta qui!” disse Jensen deciso, avvicinandosi.

“Ma cosa….”
 
Mancavano venti secondi….

“Tu…tu devi restare qui…proprio qui…illuminato dalla luce della luna…” disse Jensen.


Jared era sbalordito. Si perse a guardare Jensen, cercando di trovare qualcosa da dire, ma non ci riusciva…
 
TRE…DUE…..UNO….
 



Grida, scoppi di champagne dentro la televisione…e le labbra di Jensen sulle sue, prima che potesse realizzare quello che stava facendo…

Il cervello di Jared subii un blackout. Si era naturalmente sentito a disagio ad essere con Jensen da solo nella sua casa, ma non credeva che avrebbe fatto una cosa del genere.

Non c’era traccia di insicurezza questa volta da parte di Jensen. le sue labbra erano possessive e marcavano strette quelle di Jared, come se volessero incollarsi, come se volesse gridare che era suo e che gli apparteneva.


“Jensen, cosa fai!” disse debolmente Jared, cercando di spingerlo via, ma la sua presa era debole e lui era debole.

Jensen non rispose e quando Jared provò a tirarsi indietro, lo spinse contro il muro e lo schiacciò con il proprio corpo, attento a non fargli male, ma deciso più che mai a impedirgli di scappare.
 
Jared gemette, sentendosi in trappola, e cominciò a respirare con affanno quando vide che Jensen lo baciò inserendo anche la lingua.



Il petto di Jared respirava con affanno, perché avere il corpo di Jensen schiacciato contro il suo, gli dava sensazioni indescrivibili.

“Toccami. Accarezzami, Jared.” Gli diceva, strusciando la sua testa sul suo collo, e Jared lo fece.


Lo accarezzò come faceva sempre, da amico, ma ora c’era qualcosa di diverso. Lo accarezzò sui fianchi, lentamente, e Jensen andava in estasi, e tornava a baciarlo.

“J-Jensen…io non pensavo che…”

“Tu…sei…mio…solo mio…” disse Jensen.

Jared rabbrividì a quella frase e in quel momento avrebbe tanto voluto sbatterlo al letto e rimarcare che il concetto valeva per entrambi, ma non potevano!

Avevano delle responsabilità!
 


Lo squillo del cellulare interruppe quel momento. Era Danneel.

Stiamo arrivando. Abbiamo trovato traffico. Scusate.
 
Quel “Scusate.” Colpi Jensen come una doccia fredda. Chiuse gli occhi e Jared capi come si sentiva.


Nonostante ciò non riusciva a tirarsi indietro. Non più.

Abbracciò piano Jensen da dietro, che appoggiò a sua volta la testa sul suo collo, sconsolato.
 
 
 
 
*

Quando Danneel e Gen tornarono, l’atmosfera incredibilmente si rivelò molto più serena di quello che i due temevano.

Forse erano i bambini che facevano un gran casino e ridevano, forse era il panettone con la crema, lo champagne o il chiacchiericcio che tutti insieme facevano, forse i petardi che scoppiarono poi tutti insieme in cortile, ma Jared e Jensen erano…felici tutto sommato.
 
 


Quando alla fine verso le 2:00 , Jensen e Danneel andarono via, Jared li guardò cercando di sorridere, e pregando che non sembrasse un sorriso triste.

Diede un bacio sulla guancia a entrambi e quando lo diede a Jensen, gli sembrò che le sue labbra scottavano contro la sua guancia e viceversa.
 
 
 
 
Passò circa mezz’ora, in cui sia Jared sia Jensen rifletterono su quel bacio e cercavano di capire che cosa fare.

Sapevano che mandare o no un sms all’altro avrebbe fatto cambiare tutto.

Se avessero semplicemente ignorato la cosa, avrebbero potuto continuare le loro vite come se niente fosse e quello sarebbe stato solamente un modo fantastico per festeggiare Capodanno.

Solo che…solo che…quel bacio…

Al diavolo…al diavolo tutto… pensò Jensen, mentre era già a letto. Prese il telefonino, ma prima che potesse scrivere qualsiasi cosa, il display lampeggiò.


Jensen, hai dimenticato qui la tua cuffia!!

Jensen rise. Non sapeva che Jared aveva ringraziato tutti i santi, perché il destino gli aveva dato una mano a trovare una scusa per scrivergli.

Merda, sono un disastro, ma stavo pensando ad altro!
 


Jared sentiva il cuore pompare più furioso sul suo petto.

Fu con un po’ di malizia, che scrisse:

Ah si? E a cosa?

Jensen respirò furiosamente, e poi scivolò fuori dal letto con la scusa di andare a bere un bicchier d’acqua.



Si sentiva in colpa per Danneel, ma non poteva smetterla.

Pensavo che volevo baciarti ancora.
 

Non sapeva questo che cos’avrebbe scatenato ma immaginava che Jared non avrebbe reagito negativamente, altrimenti non avrebbe ricambiato il bacio.
 


Altro sms:

E…hai altri pensieri in questo momento, che vorresti dirmi?
 


Ormai si era scatenato un meccanismo che non poteva più essere fermato.

Jensen scrisse:

 Voglio baciarti ancora.


L’sms di risposta arrivò a tempo record.

Anch’io.
 


Adesso Jensen non sapeva proprio più che cosa dire. Aveva esaurito l’inventiva.


Perché l’hai fatto? Non sono scontento…voglio solo capire…perché, Jensen? Pensavo che tu non volessi...


Jensen si sentiva male ad ammetterlo, ma doveva farlo. Doveva dare una spiegazione a quel suo comportamento assurdo.


Non lo so, Jared. Perché ti voglio bene, perché sei il mio migliore amico, perché senza di te mi sento perso. Perché sei entrato nella mia vita così profondamente che alla sola idea di perderti, sto male. Perché finora la tua vicinanza mi è bastata, ma ora non è più abbastanza. Io non so più come fare per gestire i sentimenti che provo per te e so che è sbagliato, perché ho una moglie, ho una famiglia, una figlia…ma…mi sembra di soffocare ogni volta che sento che non puoi essere mio.
 


Jensen chiuse gli occhi e tutto il suo corpo tremò, quando piegò la testa sul tavolo e fini in ginocchio per la potenza di quella rivelazione.
 

Non poteva sapere che dall’altra parte, Jared si era chiuso in bagno per non far vedere a Gen le lacrime traditrici che gli scendevano dalle guance.


Troppe parole, Jensen. non posso competere con questa quantità, non ne ho l’energia. Sono solo 10 quelle che riesco ad avere la forza di dirti…
Mi fai tremare il cuore…mi fai smettere di respirare…
 
 
Jensen a quel punto apri la finestra per prendere un po’ d’aria.

Prima che riuscì a trovare qualcosa di coerente da dire, Jared gli mandò un altro messaggio.

Possiamo riparlarne domani mattina?
 
Jensen si sciolse e gli scrisse semplicemente:

Certo amore, possiamo parlare di tutto quello che vuoi.
 
Jared senti il suo cuore battere più furiosamente a quel “amore”
 
Jensen? Mi sogni stanotte?

Voglio sognarti per sempre.
 
 



I messaggi finirono così. Non avevano la forza di dirsi altro, troppo scossi dalla tempesta che li aveva centrifugati.

Adesso dovevano solo andare a letto e cercare di tranquillizzare di nuovo il loro cuore e metterlo a nanna.

Domani avrebbero parlato.

Jensen aveva realizzato di amare Jared, forse di averlo sempre amato, e che probabilmente il giovane provava le stesse cose…

Mi fai tremare il cuore…mi fai smettere di respirare…
 
 

Di nuovo il senso di colpa minacciò di tornare, ma a Jensen bastava pensare a Jared, al sentimento che provava per lui, e tutto scompariva.

Fu con questi pensieri, che si addormentò.
 
 
L’indomani mattina, si sarebbero incontrati presto e non avrebbero parlato subito.

Si sarebbero infilati in uno sgabuzzino e si sarebbero baciati immediatamente.

Per un pelo non si sarebbero fatti scoprire.

Avrebbero trascorso tutto il pomeriggio a farsi gli occhi dolci e più di una persona li avrebbe sorpresi, compreso Misha, che avrebbe strabuzzato gli occhi e sarebbe andato via, chiedendosi se era entrato dentro una fan fiction.

Sarebbe potuto andare ancora tutto liscio se avessero evitato di sfiorarsi e toccarsi le mani ripetutamente, e se desiderosi di altri baci, non si fossero lasciati andare, pensando di non esser visti….
 
Un flash, una macchina fotografica, vista di sfuggita e subito scomparsa a bordo di un’automobile, avrebbe fatto spostare le dita di Jensen che erano sulla spalla di Jared intente ad accarezzarlo, nel mentre di un bacio.

Avrebbe smesso quella carezza, per indicare a Jared quel punto dove l’automobile era scomparsa.

Jared  avrebbe capito e avrebbe soffocato un gemito.

Si sarebbe voltato e guardando gli occhi di Jensen, dove si sarebbe aspettato di vedere rabbia, e forse anche un’accusa per essersi fatti scoprire, ci avrebbe letto solo uno struggente abbandono.

Jensen avrebbe appoggiato la fronte contro quella di Jared, e lui avrebbe capito che significato voleva trasmettergli.
 
Scoppierà un casino, ma io ti amo.
 

E allora Jared avrebbe stretto Jensen in un abbraccio protettivo e avrebbe continuato a baciarlo, languidamente, come  a fargli capire che lui era li, e che lo amava anche lui.

Non era solo.

Non l’avrebbe lasciato solo ad affrontare il tornado.
 
E poi gli avrebbe sussurrato “Ti amo” all’orecchio e a Jensen sarebbe sembrato come di sentire il canto di mille uccellini.
 
 
Tutto questo sarebbe successo l’indomani mattina e sia Jared che Jensen, non avrebbero fatto nulla per impedirlo, perchè ormai troppo innamorati.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Note dell'autrice: 

Allora?? Ho steso diversa gente con questo capitolo?? xd ahaahahaha Desy, Studentessa, Cin75, Kori, volevo mandarvi un mess con scritto che questo capitolo vi avrebbe steso, ma meglio la sorpresa ahahaahaha

Spero che questa storia sia piaciuta a tutti, come al solito quando scrivo storie sui nostri j2 che non siano au, devo combattere con il senso di colpa, ma poi penso...dai...sono fantasie, dolcissime fantasie <3333

Il finale in cui parlo al futuro è una scelta che ho fatto perchè mi è sempre piaciuto quando lo fanno nei libri/fumetti! dà un certo senso di destino, che mi piace da impazzire!!

Ciaoooo :)) Ps spero di non aver dato al capitolo un'impronta triste. Non è mia intenzione ahaahaha anzi!  

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Capitolo 5
*** Farò l'impossibile ***


Jensen e Jared erano a una festa con i loro amici. Una festa in una villa bellissima con piscina.

Nel giardino era un'alternarsi di musica scatenata e lenti languidi.

Jared e Jensen si divertivano, ma, anche se ormai la loro relazione era alla luce del sole, avevano ancora un po’ di vergogna a ballare i lenti in pubblico.

Che cosa da femminucce!

Quella volta però, ballarono. Ballarono perché lo stereo mandava in onda la canzone di Biagio Antonacci: L’Impossibile.


Quindi si erano alzati e avevano cominciato a ballare, mentre ogni nota della canzone entrava dentro loro.
 

Farò di tutto per non perderti

Sei consapevolmente irresistibile

senza calpestare il resto, io, sarò
per te

un motivo in più




Sarai perversa e dolce a modo mio...

Sarò la vitamina che ti rinforzerà



Farò...farò l'impossibile

che per te diventa possibilità

sarò...sarò imprevedibile


Bacerò i tuoi piedi stanchi e dormirai


E quando sarai preda delle gelosie

Ti aiuterò perchè anch'io ne soffro, sai

Pensa alle mie mani spesso su di te

E pensa a dove....ti riporterò!!!



Jensen gli aveva canticchiato la frase : “E quando sarai preda delle gelosie, ti aiuterò perché anch’io ne soffro sai” e alla frase seguente aveva messo le sue mani strette di più contro la schiena di Jared e appena più sotto.


Farò....farò l'Impossibile

imparando a dare un tempo ai tempi tuoi

Sarò...sarò incorruttibile

Rispettandola sta vita insieme a te.

Farò farò…l'impossibile.....


E poi un bacio languido.
 


 Jared poi cantò assieme alla canzone:

Cose che non ho provato mai

Cose che con te mi arrivano così

Cose che non hai mai chiesto mai

Cose che ti prendono una volta sola...
E io ho scelto te. 



E la frase “Io ho scelto te “ gliela sussurrò all’orecchio.
E poi si baciarono ancora, inebriati da quel sentimento così forte e palpitanti d’amore.


















 Note dell'autrice: 

Innanzitutto, questo video per creare l'atmosfera!

https://www.youtube.com/watch?v=J-KvsjJrgmM

Poi... lo so , lo so, questa ff è finita, ma oggi al bar ho ascoltato questa canzone e NON POTEVO far finta di niente, capite?

Sono loro spiaccicati!

In più si adatta tutto perfettamente, prima non era possibile, poi si, ecc ecc e adesso faranno l'impossibile!!

*Sclera male *

Ciao!! Con me nessuna ff è davvero finitaaaaaaaaa

*cit Daisy *

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