How to make a list di acciosnape (/viewuser.php?uid=202001)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** File. ***
Capitolo 2: *** Keep in mind. ***
Capitolo 3: *** The Marriage ***
Capitolo 1 *** File. ***
How to
File.
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Rating:
Verde.
Genere:
Fluff ~
Ispirata a: questa ( ♥
) fan art di Ghost Bee
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*
Un'elegante
signorina in abito scuro e Blackberry alla mano si era appena
presentata nel suo ufficio al quarto piano di Scotland Yard;
certamente Lestrade la conosceva, sia per fama che per altro, ma si
stupì di trovarsela proprio di fronte la sua scrivania,
intenta a
digitare chissà che cosa sul quel suo dispositivo.
« Il Signor
Holmes richiede la sua presenza nel suo ufficio, Ispettore.
»
Disse, non appena Gregory occupò la sua sedia al di la della
scrivania; guardò Anthea con espressione accigliata restando
in
silenzio per qualche istante, domandandosi che cosa volesse
esattamente il suo superiore... e poi si rese conto che avrebbe fatto
meglio a esporla a lei, quella domanda.
« Potrei sapere per cosa,
Signorina? »
« Top
Secret.
»
Si limitò a
rispondere lei, con lo sguardo fisso sul telefono cellulare e con un
sorriso abbastanza divertito stampato su quel suo bel visino.
«
Ah, santo cielo. »
« All'ingresso dello stabile c'è una berlina
mandata appositamente per lei, Signor Lestrade. »
Greg inarcò
completamente le sopracciglia, spostando la sedia verso la finestra
per assicurarsi la veridicità di quanto riportato
dall'assistente
del Governo Britannico.
« Sì, ma... perché? »
« Top
Secret.
»
Ripeté lei
con la medesima espressione di poco prima. Questi Holmes, si
sarebbero resi conto della loro megalomania, prima o poi? Lestrade lo
sperava dal profondo del suo cuore, mentre prendeva la giacca e
invitava Anthea ad uscire dall'ufficio.
*
L'ufficio di
Mycroft Holmes al Diogenes Club era esattamente come lo ricordava,
anche se a stento riusciva a ricordare la sola ed unica volta in cui
si era ritrovato lì per ricevere istruzioni su come pedinare
Sherlock Holmes senza farsi scoprire. Mycroft stava sorseggiando
poche gocce di brandy, quando arrivò e lo invitò
ad entrare,
dandogli il benvenuto con una stretta di mano
« A cosa devo
questa visita, Mycroft? »
Chiese, mentre si sedeva su una delle
due poltrone poste al centro del salone e guardava Mycroft estrarre
una cartelletta beige dal cassetto della scrivania, che naturalmente
portava un “TOP
SECRET”
bello rosso sulla copertina.
« Gradirei che a casa tu leggessi
questo file, Gregory. Si tratta di una proposta che potresti trovare
perfino allettante. E naturalmente farmi sapere se potrò
avere la
tua collaborazione o meno. »
Prese posto davanti allo Yarder e
gli passò la cartellina, per poi osservarlo e lasciargli un
velato
sorriso, che Gregory non scorse perché troppo impegnato ad
immaginare cosa contenesse: qualche caso da affibbiare a Sherlock?
Una proposta di collaborazione che sarebbe dovuta rimanere segreta al
Commissario e ad ogni sua conoscenza?
« Non poteva comunicarmelo
la sua assistente, questo? »
« Non essere sciocco, Gregory. C'è
scritto Top
Secret
per un motivo. Non deve menzionare questo incontro per nessuno
motivo. »
O forse qualcosa di più grave. Ma cosa? La sua
espressione si fece più cupa al solo pensiero e si chiese
anche
perché accidenti avesse chiamato lui e non qualche altra
spia
dell'MI6, per esempio. Mentre si scervellava con queste domande
– e
finché non avrebbe aperto la cartella sarebbero rimaste
senza
riposta – Mycroft lo invitò ad alzarsi,
porgendogli da uno dei
carrellini di servizio una tazza di caffè tiepido.
« Confido in
lei, Ispettore, e le auguro buona giornata. »
Si ritrovò chiuso
fuori dall'ufficio in meno di cinque minuti, con un file Top Secret
in una mano e una tazza di caffè nell'altra.
Seduto nuovamente al
fianco di Anthea nella berlina nera, si fece indirizzare direttamente
nel suo appartamento, senza nemmeno passare per il suo ufficio:
doveva assolutamente sapere cosa accidenti aveva tra le mani e quanto
constatare la gravità della cosa.
Una volta tanto la
solitudine di quell'appartamento era tornata utile e non avrebbe
dovuto dare spiegazioni a nessuno sul perché si era
scaraventato sul
divano senza nemmeno levarsi la giacca con una cartellina tra le mani
da cui, in meno di mezzo secondo, strappò via il sigillo
governativo
ed estrasse dei fogli. Li prese con cura, immaginandovi scritto
chissà quale segreto di stato.
“Vorrei
proporle un incontro con solo lo scopo di una conoscenza
più
approfondita, Ispettore Lestrade. Con una cena. Con
il
sottoscritto.
- Mycroft Holmes
PS: Le allego il mio
numero di telefono (privato) e confido in
lei
riguardo questa informazione rigorosamente Top Secret.
”
Rilesse
più volte quello stupido testo – stampato anche su
carta pregiata!
–, prima guardare anche il secondo foglio contenente il
numero di
telefono.
Si affrettò ad estrarre il suo dalla tasca del
cappotto, indeciso se scoppiare a ridere come un coglione, oppure
compiacersi per un invito del genere.
SMS
a M. Holmes:
Sei
un grandissimo idiota, “Mr. Holmes”, te ne rendi
conto? Non
potevi dirmelo a voce?
GL
SMS
a G. Lestrade:
È
interessato alla proposta, sì o no, Ispettore?
MH
SMS
a G. Lestrade:
Certamente,
ma solo se la smettiamo una volta per tutte con questa
formalità.
GL
Note:
Hello! ;u;
Questa sarà una raccolta interamente dedicata a
one-shot/flash fic
ispirate a fan art, gifset, prompt e cose così, sempre e
solo
rigorosamente Mystrade (solo perché non so scrivere di
altri, sigh)
~ ♥ Mi auguro possa essere di vostro gradimento e vi chiedo
di
farmelo sapere con una piccola recensione; detto questo, vi ringrazio
anche solo di passare a leggere. uwu
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Capitolo 2 *** Keep in mind. ***
Keep
in mind.
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Rating:
Verde.
Genere:
Fluff, estabilished ~
Ispirata a: questa fan art meravigliosa di
Clarice82. (
♥ )
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*
Aveva
imparato a tenere a mente i tempi di Mycroft Holmes semplicemente
ascoltando: alle 6.30 precise, sentiva il suo peso abbandonare il
letto e il conseguente fruscio delle lenzuola; poi pochi istanti dopo
sentiva la porta del bagno – a pochi metri dalla camera da
letto –
scattare, e sapeva che avrebbe potuto appropriarsi di quella parte di
letto ancora calda e crogiolarsi lì almeno per altri
quindici
minuti, fin quando non sentiva lo scroscio del rubinetto e, a quel
punto, sapeva che era ora di alzarsi e raggiungerlo. Quando apriva la
porta, il profumo di bagnoschiuma e i vapori della condensa lo
avvolgevano e, senza proferire parola, né tanto meno
scambiarsi uno
sguardo Gregory Lestrade si avvicinava sempre di più fino a
posargli
le labbra sul collo, dandogli un bacio e circondandogli la vita con
un braccio stringendolo per pochi, calcolati istanti. Aveva imparato
anche a non eccedere con i sentimentalismi, anche se quello a volte
gli risultava difficile tenerlo a mente.
« Buongiorno, Myc. »
«
Sai che detesto questo nomignolo, Gregory. Sarei grato se usassi il
mio nome completo. »
L'Ispettore di Scotland Yard sorrideva alle
sue spalle per via di quelle parole, mentre spariva nella doccia:
conosceva bene l'avversione per quei soprannomi, ma era più
forte di
lui utilizzarli, lo trovava molto affettivo. ...e forse era proprio
questo che spingeva Mycroft a detestarli così.
Gli bastavano
queste accortezze insulse sciocchezze per riuscire a passare una
giornata tranquilla a Scotland Yard, nonostante gli intoppi che a
volte portavano le indagini.
E
il suo compagno? Oh, ovviamente il suo compagno sapeva tutto: sapeva
che aveva imparato a tenere a mente o suoi gesti, sapeva che al
mattino lo avrebbe salutato con un bacio sul collo, seguito da un
abbraccio dai tempi calcolati ed uno stupido nomignolo; non gli
sfuggiva niente, neppure la banalità di una routine
quotidiana che
ormai avevano preso possesso della sua vita.
Note:
Nulla di che, qualcosa di estremamente fluff per farmi perdonare il
mancato aggiornamento di Error not Found, sorry! Ammetto che avrei
voluto cominciare la raccolta con questa piccola OS, ma l'altra fan
art ha vinto! :D So, spero che queste quattro righe vi siano
piaciute! uwu ♥
PS: ho omesso il "My Sunshine" perché se già fa
storie con il "Myc", figuriamoci con quel nomignolo XD
Luna ~
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Capitolo 3 *** The Marriage ***
The
Marriage.
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Rating:
Verde.
Genere: flash fic, estabilished ~
Ispirata a: Questo mio edit ♥
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Qualcosa
di blu.
Ad
un matrimonio, non deve mai mancare, e tu, Greg, di matrimoni te ne
intendi; pensi stupidamente mentre scegli con cura l'abito blu che
indosserai al matrimonio di John e Mary Watson e lo contempli come se
fosse la prima volta in cui lo ammiri, in cui lo tasti; in cui lo
indossi.
Ti sta ancora a pennello; dopotutto, lui non sbaglia
mai.
*
Ti
guardi intorno
mentre i due neo sposi si intrattengono con gli ospiti –
tenendo un
occhio di riguardo per i migliori – allontanandoti diversi
istanti,
giusto il tempo di una telefonata – ormai, non duravano che
qualche
istante, le vostre.
Non ti dà neppure il tempo di salutare, erano
ovvie le tue intenzioni, nonostante avessi – quasi
– promesso di
non insistere.
« Oh, e dai, manchi soltanto tu. »
« No,
Gregory. »
« Tu e il tuo essere così dannatamente
irremovibile.
»
« Credo sia uno dei tanti difetti di famiglia. Porgi i miei
omaggi ai novelli sposi. »
Tutto quel frastuono, tutte quelle
persone ordinarie, sconosciute, lo avrebbero certamente fatto sentire
a disagio, un po' come ti senti tu, non appena infili di nuovo il
cellulare in tasca, per non averlo al tuo fianco, ma non ti importa
più di tanto, poiché era una cosa che avevi messo
in conto.
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