Una collaborazione speciale

di Alec_CheshireCat
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


[in collaborazione con l'autrice XingKong ~ buona lettura♥]

Gli ospiti di oggi sono due membri dei Big Bang, TOP e Daesung! E ci parleranno del loro primo album insieme, 'You Are The One!'”

TOP e Daesung entrarono nello studio e fecero un profondo inchino prima di prendere posto in studio sulle loro poltrone.

Salve a tutti, grazie per l'invito!” salutò felice D-Lite con un ampio sorriso.

Buongiorno.” continuò TOP, col suo solito tono.

Allora ragazzi, parlateci un po' di questo album! So che è diverso da tutti gli altri!”

Sì”, rispose Daesung, “a differenza degli altri album questo ha come tema centrale l'amore e alcuni suoi aspetti. La prima canzone per esempio si intitola 'Saranghae' e spiega due aspetti di questo sentimento diversi, e visti da due persone diverse.”

TOP, che fino ad allora aveva solamente annuito, prese parola. “Le altre due canzoni che compongono l'album invece parlano una della ragazza perfetta, l'altra invece dell'appuntamento perfetto, sempre visto da due persone diverse.”

Molto interessante”, commentò il conduttore. “Ma ditemi, con due voci così diverse come le vostre, come avete composto e strutturato i testi e le canzoni?”

Daesung prese di nuovo la parola. “Le abbiamo scritte insieme e il testo è strutturato come 'botta e risposta'. Cioè come se ci stessimo scambiando dei pensieri, in questo caso strofe, in una conversazione!”

Siamo stati scelti noi per questo album proprio per il nostro stile diverso nel cantare e per le nostre voci così differenti. Così da far percepire bene la differenza tra le due persone.” aggiunse TOP. “Anche se in realtà... io e lui non la pensiamo in modo così differente sull'amore.” disse poi, guardando Daesung con un leggero sorriso.

Sono davvero curioso di ascoltare questo album e le fan la penseranno sicuramente come me!”

Le fan in studio, per risposta, applaudirono calorosamente con alcune urla.


“Però, come abbiamo già detto, questa è la prima volta che collaborate da soli in un album. Com'è stato lavorare insieme così? Ci sono stati disaccordi o al contrario quest'esperienza vi ha unito di più come compagni?” domandò il presentatore.

A quella domanda, TOP e Daesung si ritrovarono a scambiarsi uno sguardo intenso.

Rispose secco Daesung con un sorriso, senza distogliere lo sguardo da TOP. “Noi... siamo quelli di sempre.”


 


 

“Ok, ho finito l'ultima strofa. Dimmi cosa ne pensi...”

TOP si alzò dal divano dove si trovava per porgere il foglio all'amico che, impegnato a scrivere qualcosa, prese il foglio per leggere il verso. Finito di leggerlo non poté evitare una risatina.

“Cos'hai da ridere?” chiese brusco Tabi.

“Chi l'avrebbe detto che sotto lo sguardo impassibile di Choi Seunghyun si nascondesse un animo così romantico!” Daesung scoppiò a ridere più forte facendo irritare e, sì, anche imbarazzare, il più grande.

“Senti chi parla!” sbotto TOP, strappando dalle mani dell'amico entrambi i fogli e leggendo a sua volta uno dei versi dell'altro.

Anche se molte persone ti lasceranno, io sarò sempre con te. Tutto quello che chiedo è un tuo sorriso, ancora una volta, solo per me.” Lo cantò cercando di imitare la voce dell'amico e poi lo guardò. “E' così sdolcinato che potrei piangere.”

Dae alzò le spalle imbarazzato. “Dobbiamo mostrare la nostra visione dell'amore, e io l'amore lo vedo così.” Abbassò per un attimo lo sguardo, per rialzarlo subito dopo per aggiungere “E poi io non ho quella voce quando canto!”

TOP lo guardò per un attimo. “Oh sì invece!” E continuò a cantare imitando la voce del compagno finché non si ritrovò uno dei cuscini del divano in faccia e sentendo la risata dell'amico per tutta la stanza.

“Ora ti faccio ridere io.” lo avvertì il più grande, avvicinandosi e spaventando il povero Daesung che aveva smesso di ridere.

“C-Che vuoi fare?” domandò spaventato Daesung quando una mano del più grande gli andò a bloccare un braccio.

“Voglio farti ridere.” canzonò TOP iniziando poi a solleticare il più piccolo.

“NO! NO! NO! TI PREGO! IL SOLLETICO NO!” urlò tra le risate Daesung facendo ridere anche il suo compagno.

Cercando di liberarsi da quella tortura, Daesung afferrò il suo aggressore cercando di spingerlo via, facendogli però perdere l'equilibrio.

Tabi si ritrovò quindi sopra al più piccolo proprio a pochi centimetri di distanza dal suo viso.

Si guardarono negli occhi per non più di pochi secondi, secondi che però sembravano infiniti, finché Daesung non distolse lo sguardo. “Hyung... abbiamo ancora del lavoro da sbrigare... meglio tornare al lavoro...”

Come scosso dalle sue parole, a TOP ci volle un attimo per riprendersi e quindi liberare il più piccolo dal suo peso. Raccolse i fogli che nel frattempo erano volati a terra e silenziosamente tornò alla sua postazione di lavoro con ancora una strana sensazione dentro di sé.


 

-2 giorni dopo-


 

“Un brindisi per il vostro duro lavoro!” urlò il manager alzando un bicchiere di soju al cielo. Il CEO aveva offerto ai ragazzi una cena con il manager e lo staff per ringraziarli del duro lavoro degli ultimi giorni, e avrebbero avuto libera anche l'intera giornata seguente.

“Grazie mille, ma non è solo merito nostro.” ringraziò Daesung rispondendo al brindisi. Al contrario, Tabi si limitò a bere il suo soju in silenzio.

“Perché dopo la cena non andiamo tutti a ballare?” chiese uno dei ragazzi dello staff.

“Grande idea!” urlò entusiasta D-Lite.

“No, grazie.” rispose TOP.

“Eddaaaaiii...” Dae si girò a guardarlo. “Dobbiamo festeggiare, e non posso festeggiare il nostro album senza di te...” lo pregò Daesung facendo il suo aegyo. TOP gli rivolse lo sguardo per la prima volta da quella sera, e non sapendo resistere accettò di andare con loro... pentendosene subito dopo.


 

Dopo la cena andarono in un locale dove si poteva ballare e tutti si buttarono subito in pista... tutti tranne Seunghyun che, annoiato e irritato, rimase seduto in un privé a bere.

“Hyung, hyung! Perché sei qui seduto da solo? Siamo qui per festeggiare! Perché non vieni a ballare?”

Daesung si avvicinò al più grande con passo barcollante e con un sorriso più ampio del solito, probabilmente aveva esagerato con i drink... fortuna che il più grande reggeva bene gli alcolici.

“Non mi piace ballare. E lo sai.” disse bevendo un altro bicchiere.

A quel punto D-Lite lo afferrò per il braccio e lo tirò leggermente. “Dai! Dai! Voglio festeggiare con te!” Lo pregò per un po', finché il più grande non cedette e lo seguì sulla pista da ballo.

Daesung teneva la sua mano intrecciata con quella del compagno per evitare che scappasse. Con quel contatto TOP provò anche a lasciarsi andare e a ballare seguendo i movimenti dell'altro, poi si rese conto di sembrare un idiota e decise di lasciar perdere e andarsene. Poiché però il compagno non lo lasciava, Tabi strinse la presa e trascinò fuori dalla pista e dal locale anche lui.

“Hyung cosa fai? Voglio continuare a ballare! E poi non te la stavi cavando così male.” disse D-Lite senza poter fare a meno di ridere.

“Ha ha. Molto spiritoso. Ora noi ce ne torniamo a casa e torniamo a piedi, così almeno può essere che ti riprendi.”

TOP continuò a camminare per le strade di Seoul seguito da D-Lite, aveva avvertito con un messaggio il manager della loro fuga.

“Uffa lo so che non adori ballare hyung... ma potevamo rimanere ancora un po' in compagnia...” Daesung camminava dietro Tabi con andatura poco stabile.

“E' tardi. E anche se domani siamo liberi voglio riposare. E in più tu non sei in grado neanche di camminare diritto.”

Seunghyun si girò per guardarlo e, vedendolo così instabile, gli andò vicino e gli riprese la mano. “Almeno cerca di reggerti a me.”

Continuarono a camminare fianco a fianco, quando arrivarono a un parco, deserto a causa dell'ora tarda ma illuminato da alcuni lampioni.

“Questo posto lo conosco!” disse a un tratto Daesung.

“E' il parco che si trova a poche vie dal nostro dormitorio.” disse Tabi.

“Allora vieni con me!” D-Lite, stringendo la presa sul compagno, lo condusse attraverso il parco. Non era un parco grandissimo, ma era pieno di prato verde ricoperto di fiori e panchine eleganti sotto gli alberi più grandi. Stavano percorrendo uno dei sentieri del parco quando arrivarono davanti all'area-bambini, con scivoli e altri giochi.

“Questa è la mia altalena!” disse euforico D-Lite lasciando il più grande e andandosi a sedere su una delle altalene.

“La tua che...?!”

“Qui ci vengo spesso quando sono triste”, spiegò Daesung più dolcemente, “o se mi serve l'ispirazione per una canzone.”

“Non lo sapevo... non sei mai stato il tipo a cui piace stare da solo...”disse TOP guardandolo dondolarsi lentamente.

“Infatti, non mi piace. Ma a volte capita... e quando capita vengo qui.”

Seunghyun in silenzio si andò a sedere sull'altalena affianco a quella dell'amico e si prese un attimo per guardarsi intorno. Il parco era bellissimo e tenuto bene, pieno di prati con cespugli curati e fiori colorati. Ma in quel momento, nel silenzio della notte, gli sembrava solo così vuoto...

“Ti senti mai solo?” chiese poi all'amico.

“Non quando sto con tutti voi... ma mi ritrovo spesso qui quand-” si fermò prima di finire la frase, continuando a dondolarsi.

“Quando?” chiese ancora.

Daesung era indeciso se rispondere sinceramente o se lasciare la frase in sospeso, ma l'alcol ancora in circolo non lo aiutava a pensare chiaramente. “Quando tu stai fuori per girare qualche film.” disse fermando l'altalena, ma non guardò l'amico negli occhi.

Seunghyun avrebbe voluto dire qualcosa, ma il più piccolo lo precedette alzandosi, facendo un po' di fatica a stare in equilibrio in piedi.

“Hehe... probabilmente ti sembrerà una stupidaggine... dimentica tutto...!” ridacchiò il più piccolo, senza guardare l'altro.

“Non credo affatto che sia una stupidaggine.” rispose TOP.

Daesung finalmente, dopo quelle parole, lo guardò. E quando Tabi incrociò il suo sguardo gli rivolse un sorriso dolce e, dopo essersi alzato anche lui, intrecciò di nuovo la sua mano in quella del compagno. “Torniamo al dormitorio.”

Daesung si limitò a seguirlo, arrivando alla fine del parco in silenzio.

“Hyung...”, disse poi Daesung, “mi dispiace per questa serata, non avrei dovuto trascinarti in quel locale. So che i posti di quel genere ti infastidiscono.”

A TOP scappò una risata. “Non preoccuparti, era giusto per festeggiare il nostro lavoro.”

 

Ormai erano arrivati davanti alla porta del dormitorio, quando D-Lite bloccò l'altro dall'entrare nell'appartamento.

“Qualcosa non va?” chiese Tabi.

“No, no... è solo... volevo dirti che sono felice di poter lavorare in questo modo con te.” rispose, rivolgendogli un ampio sorriso.

Seunghyun rimase senza parole. Non si aspettava di sentire quelle parole dal compagno. Probabilmente erano solo frutto dell'alcol ingerito. Probabilmente domattina non si sarebbe ricordato più nulla di tutto quello che aveva detto fino a quel momento. Eppure... quelle parole lo resero felice.

“Daesung...”

Guardò il più piccolo, poggiò le sue mani sul viso dell'altro e, quasi inconsciamente, annullò la poca distanza che li separava unendo le loro labbra in un bacio lento e dolce.
Quell'unione era così bella per il più grande che aveva quasi paura a interromperla. Ma quando rimasero entrambi senza fiato non fu una cosa da poter evitare.
Dopo quel bacio ci fu un attimo di silenzio, in cui Tabi non riusciva a guardare il più giovane.

“Aigoo...”, disse poi Daesung, “non si dovrebbe mai dare un bacio al primo appuntamento!”

Guardandolo, però, TOP notò che stava sorridendo. “Ah beh, io la penso diver... Che hai detto?! Primo appuntamento?” domandò il ragazzo, confuso.

“S-Sì! C-Credo... forse no... n-non lo so oppa...” si lamentò D-Lite mettendo il broncio.

Il più grande era solo più confuso di prima. “Come mi... hai chiamato?”

“... Oppa?” lo guardò Dae ancora leggermente imbronciato e confuso.

TOP non riuscì a resistere a quell'espressione e lo baciò di nuovo, questa volta con più decisione. “Come puoi essere così adorabile?” disse poi, a un soffio dalle sue labbra. “Potrei baciare queste labbra per tutta la notte...”

Dae ridacchiò leggermente a quelle parole e con un sorriso gli disse “Oppa~ Dici le stesse cose da Bingu di sempre~”

Seunghyun sgranò leggermente gli occhi e abbassò a testa, cercando di mantenere la calma. “Hah, meglio se andiamo a letto... Vieni, ti accompagno in camera.”

Aprendo finalmente la porta del dormitorio, Tabi accompagnò il più piccolo fino alla sua camera, lasciandolo sul letto vestito. “A volte è più bambino del maknae” pensò sorridendo, entrando nella sua di camera.
Si era svestito e messo il pigiama e stava per mettersi a letto, quando sentì un “Tabiiiiiii!” che lo bloccò. Subito dopo si sentì uno “Hyuuuuuuuuuung!!”, così andò a controllare.

Arrivò vicino alla sua porta quando sentì un altro urlo provenire dall'altra parte. Così aprì la porta e trovò Daesung a bocca aperta.

“Cosa c'è?” chiese sorridendo per l'espressione dell'altro.

“Dormi con me?” rispose.

Il più grande si bloccò a quell'affermazione e lo fissò per un attimo, l'altro si trovava a letto con la coperta che lo copriva quasi completamente, lasciando scoperto solo il viso.
Dall'altra parte il più piccolo lo guardava fisso con occhi dolci e con un leggero broncio sulle labbra, aspettando la risposta del suo hyung.

“Non trovi giusto dare un bacio al primo appuntamento e ora mi chiedi di dormire con te?” TOP non sapeva se ridere o cosa.

Dae si raggomitolò ancora di più tra le lenzuola e con un filo di voce disse “Non voglio dormire da solo...”

Seunghyun non disse niente. Lo guardò soltanto. Poi sì avvicinò e, sempre in silenzio, mentre l'altro lo guardava, alzò piano le coperte e si sdraiò di fianco a lui. Subito il più giovane si andò a infilare tra le braccia del suo hyung e, con un sorriso sulle labbra, si addormentò dopo pochi minuti.

Seunghyun, al contrario, non riuscì ad addormentarsi. Era troppo concentrato sulla 'presenza' tra le sue braccia... in fondo, nonostante il viso dolce, il corpo robusto e muscoloso di Daesung non è un segreto... eppure in quel momento, mentre sentiva il battito del suo cuore così calmo attraverso il suo petto, non poté fare a meno di pensare a quanto sembrasse fragile e piccolo. E, senza accorgersene, Tabi si trovò a stringerlo più vicino a sé, come se fosse la cosa più preziosa che esistesse per lui al mondo... e, lo capì in quel momento, forse lo era davvero.

“Credo... di amarti.” gli sussurrò lievemente, per paura di svegliarlo, e dopo avergli dato un leggero bacio a fior di labbra riuscì anche lui ad addormentarsi.


 


 

La mattina seguente Daesung fu svegliato dai raggi del sole, ormai già alto, che entravano dalla finestra, ma aveva gli occhi troppo pesanti per riuscirli ad aprire... Si sentiva la testa pulsare, causa dell'alcol della sera precedente, e decise che sarebbe stato meglio prendersi qualcosa prima che peggiorasse. Ancora prima di aprire gli occhi e muoversi, però, sentì che c'era qualcosa di strano. Allora aprì gli occhi lentamente e mettendo a fuoco si ritrovò a guardare il volto rilassato di TOP, che dormiva a pochi centimetri da lui.
Confuso, provò ad alzarsi, ma due braccia lo strinsero un altro po'. A quel punto Daesung non poté fare a meno di domandarsi come ci fosse finito in quella posizione... e solo in quel momento si rese conto di non avere nessun ricordo nitido della sera prima. Iniziando a sentirsi a disagio, si alzò liberandosi bruscamente dalla presa del compagno. Notò di avere addosso ancora i vestiti del giorno prima.

“Mh... tutto bene...?” si sentì domandare alle spalle. Tabi si era svegliato e si stava mettendo a sedere sul letto, coprendo uno sbadiglio con la mano.

“S-Sì... ho solo un po' di mal di testa... volevo prendermi qualcosa...” rispose.

“Hah non mi sorprende, visto come ti sei ridotto ieri sera. Hehe, non ti sei messo nemmeno il pigiama.” disse Tabi, ridendo leggermente.

“Perché, che ho fatto?” Non ricordo niente da quando siamo arrivati al locale...!” Non sapeva perché, ma quella domanda lo rese nervoso, e il modo in cui lo guardava il più grande ancora di più.

“Niente di particolare”, disse TOP alzandosi, “al locale hai bevuto qualche drink di troppo, hai provato a farmi ballare e siamo tornati a casa a piedi passando per un parco, dove ti sei messo a giocare con un'altalena.” Abbozzò un sorriso.

Daesung rise, sollevato. “Allora non mi sono comportato in modo molto diverso dal solito.”

Ci fu un attimo di silenzio.

“Hyung... però... devo chiederti una cosa riguardo a ieri sera...”

“Cosa?” TOP lo guardò serio. Che si fosse ricordato qualcosa?

“Tu... Sono riuscito a farti ballare?” Guardò il più grande e rise. TOP si innervosì. “Tch, ti piacerebbe.” disse, abbozzando un ghigno.

“Aigoo peccato...” si lamentò Daesung scherzosamente. “Però, hyung... scusa se te lo chiedo... ma, perché hai dormito con me stanotte?”

“Non eri molto stabile e ti ho accompagnato in camera. Poi non riuscivi a dormire e mi hai chiesto di rimanere con te finché non ti addormentavi, però poi devo essermi addormentato anch'io.” rispose lui, guardando fuori dalla finestra.

“Oh, allora scusa per il disturbo. Devo aver esagerato davvero ieri sera!” gli sorrise Daesung. “È successo altro?”

TOP lo guardò negli occhi ed esitò prima di rispondere. “No, nient'altro.”

“Grazie hyung! Allora intanto vado a prendere qualcosa per questo mal di testa, poi per farmi perdonare ti preparo la colazione!” disse il più giovane, sorridendo. “Hai fame? Vuoi qualcosa in particolare?” continuò, dirigendosi verso la porta, aspettando una risposta dall'amico prima che uscisse.

“Sì, grazie. Va bene qualsiasi cosa.” rispose, sorridendo. “Ti raggiungo subito.”

Appena Daesung lasciò la camera, Seunghyun smise di sorridere e si mise a sedere sul letto ancora sfatto.

“Non ricorda niente.” pensò.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


[in collaborazione con l'autrice XingKong ~ buona lettura♥]

Passarono un paio di giorni da quella sera, ma Seunghyun ancora non si era tolto dalla mente né il bacio con Daesung né tanto meno quella strana sensazione che lo attraversava ogni volta che lo vedeva o che gli era vicino.
Dall'altra parte Daesung non ricordava assolutamente niente di quella sera. Anche se, dentro di lui, sentiva che c'era ancora qualcosa che non andava... Si sentiva come quando ci si dimentica di qualcosa di molto importante. E, vicino al più grande, quella sensazione cresceva, facendolo sentire a disagio.

Quel giorno avrebbero inciso la terza canzone.


 

L'incisione della canzone procedeva bene. Le parti in cui cantavano assieme erano poche, per questo la maggior parte delle strofe dovevano registrarle singolarmente e sarebbero state poi lavorate dalla produzione.
Fu proprio mentre TOP si trovava fuori dalla sala insonorizzata, nella quale c'era Daesung, che gli venne un'idea.

La terza canzone parlava dell'appuntamento perfetto, e Daesung in quel momento era come se stesse descrivendo proprio il suo di appuntamento perfetto: una semplice cena intima, alla fine della quale avrebbe baciato la persona amata sotto la luna.

“Semplice e romantico, tipico di lui.” pensò sorridendo, mentre la sua mente pianificava.

Aveva deciso. Si sarebbe dichiarato al più piccolo. E per farlo, prima avrebbe messo in atto il suo appuntamento perfetto, sperando che almeno un minimo ricordo di quella sera fosse rimasto dentro di lui.


 


 

Il giorno dopo Daesung uscì da solo perché il suo hyung “aveva delle cose da sbrigare”, o almeno così aveva detto. Ultimamente era strano, evitava persino di guardarlo, e Daesung se ne era accorto. Però Daesung doveva ammetterlo... si sentiva sollevato. Non sapeva il perché, ma quando si era svegliato due giorni fa con lui si sentiva molto a disagio... non perché la mattina si svegliarono nello stesso letto, ma per la notte precedente che non riusciva a ricordare... gli sembrava di aver dimenticato qualcosa di importante. In più, da un paio di notti sognava cose strane. Però ora non era tempo di pensare troppo a queste cose vaghe, aveva una canzone da incidere.

Nel frattempo Seunghyun aveva quasi completato il suo piano: aveva riordinato il dormitorio, preparato la tavola in modo che al loro ritorno fosse già pronta, e aveva anche pensato di preparare la cena... ma, sapendo di non essere il più portato nel gruppo per la cucina, decise di ordinarla al ristorante, lui pensò solo a renderla più presentabile. Ordinò la cena nei giusti piatti e la ripose nel frigo e nel forno.
Tutto era perfetto, avrebbe reso quella serata speciale e gli avrebbe fatto ricordare quello che provava quella sera, e per farlo lo avrebbe portato in un luogo.
Ma prima doveva andare a lavoro. Quindi prese giacca e chiavi e uscì diretto all'agenzia.


“Ottimo lavoro, ragazzi! Sarà un successo! Ora andate e riposatevi, domani siete liberi per tutta la giornata!” urlò felice il manager.

“Grazie mille per il vostro duro lavoro!” ringraziò Daesung allegro. “Grazie.” accennò TOP, in suo stile, con un inchino.

Si diressero insieme verso l'uscita, ma senza rivolgersi la parola finché non arrivarono all'uscita. “Vado a chiamare l'auto?” chiese il più piccolo.
“Sono solo le 18:30, andiamo a piedi.” Il più grande aprì la porta senza aspettare una risposta, ma una volta uscito lasciò la porta aperta e si girò verso di lui, aspettando che lo seguisse.
Camminarono per un po', TOP continuava a tenere la testa bassa e a guardarsi attorno, continuava a pensare “E se stessi sbagliando tutto?”, “Se lui non ricordasse niente?”, “E se quella sera fu solo un suo errore dovuto all'alcol?”

“Hyung, qualcosa non va?”
TOP alzò di scatto lo sguardo e lo fissò un attimo per poi riprendersi subito dopo. “No, tutto bene. Perché?”
“Ah... no, mi sembravi sovrappensiero... lo sei spesso in questi giorni...” Tabi come risposta alzò le spalle, e il più piccolo capì di non dover insistere.

Camminarono per un po' in silenzio, finché d'un tratto Seunghyun non trattenne l'altro all'improvviso. “Entriamo lì!” gli disse.
“Perché vuoi entrare lì?” domandò il più piccolo.
“Entriamo e basta, si fa prima per di qua.” E, senza aspettare oltre, Seunghyun afferrò Daesung per un braccio ed entrarono in un parco.

“Hyung! Hyung, aspetta!” Si staccò dal più grande e si guardò attorno. “Hey... ma questo parco lo conosco! È quello che sta a poche vie dal nostro dormitorio! … ma tu come fai a conoscerlo?”
TOP si voltò di spalle e, continuando a camminare, gli disse: “Me lo hai mostrato tu.”
“Io...?” rispose Daesung, incredulo. “Come? Quando?... Hyung, aspetta!” Daesung cominciò a provare una strana sensazione, come di déjà-vu. Sapeva di essere già stato là con lui, ma non sapeva quando.

TOP camminava a pochi passi avanti a lui, sicuro, diretto in un posto preciso. Arrivati all'area giochi per i bambini si fermò un attimo, e poi si andò a sedere su una delle altalene che c'erano.
“Ma quella è...”
“La tua altalena?” gli finì la frase TOP.

“Come...” iniziò Daesung.
“Me l'hai mostrata tu.” terminò TOP. “La sera che eravamo andati in quel locale, mentre tornavamo a casa.” Fece una breve pausa. “Non ricordi? Te l'ho detto anche la mattina seguente, ma non mi sorprende che tu te lo sia dimenticato.” aggiunse, guardando l'altalena vuota di fianco a lui mentre si dondolava lentamente.

Daesung rimase un attimo a guardarlo. Aveva ragione, lui non se lo ricordava... o almeno non ricordava la sera che lo aveva portato in quel luogo così personale. Però quello che lo turbava di più era quella sensazione strana che cresceva dentro di lui da quella sera dimenticata.

Il più piccolo allora si andò a sedere sull'altalena libera, appoggiò i gomiti sulle ginocchia e guardava a terra.
“Hyung...” parlò a bassa voce, poi alzò lo sguardo verso il suo compagno. “Hyung, cosa è successo quella sera? Non ricordo niente, è vero... ma... da quella mattina ho come un peso sul petto.”
Seunghyun sorrise leggermente a quelle parole.
“Hyung, cosa ho dimenticato?”
Seunghyun ci pensò un attimo.
Si guardò attorno, e poi tornò a guardare il suo compagno.
“Di me.”

“Come...?” chiese confuso il più piccolo, quasi trattenendo una risata. “Che vuol dire?”
TOP a quel punto si alzò, nervoso, dandogli le spalle. “Non mi pare di avertelo detto in arabo. Ti sei dimenticato di me!”

Daesung si alzò e afferrò il suo hyung per un braccio, in modo da farlo girare girare per guardarlo in faccia. “Quello che dici non ha senso!” Spiegati, Seunghyun!”

A quel contatto TOP non resistette. Prese l volto del più piccolo tra le mani e lo baciò.


 

Sorpreso, Daesung non si mosse.
Poi, quando sentì la lingua del più grande chiedere un accesso, portò istintivamente una mano sul petto dell'altro. E quando Tabi la intrecciò con la sua acconsentì a quella richiesta dando inizio a un bacio lento ma passionale.

Quel bacio fece sbloccare qualcosa in Daesung.

Quando quel contatto finì si guardarono negli occhi per un istante. Poi TOP fece un passo indietro. “Ora capisci, stupido?”
“Forse... non ne sono sicuro...” rispose Daesung, ironicamente, avvicinandosi al più grande per baciarlo di nuovo.


 

“Mi dispiace!” si scusò Daesung. “Hyung... mi dispiace...”
“Tch...” TOP gli diede un leggero colpo sulla fronte, ridacchiando. “Ora vieni, ho una sorpresa.”

I due si avviarono verso il dormitorio. Daesung durante il tragitto chiese dei chiarimenti su quella sera, vergognandosi a morte quando scoprì di averlo chiamato 'oppa'... quello sarebbe stato meglio non ricordarselo.

Arrivati davanti alla porta del dormitorio era ormai sera. TOP aprì la porta, e Daesung vide che la tavola era apparecchiata. “E questa?”
“Te l'ho detto che avevo una sorpresa. E, sai, diciamo che speravo che... ricordassi.”
Daesung ridacchiò. “E magari hai anche cucinato tu.”
“Tch. Ci avevo pensato, ma per il bene di entrambi la cena l'ho ordinata.”
“Oh... menomale! Per un attimo mi sono preoccupato!” disse Daesung ridendo insieme a TOP.

Dopo quell'attimo di risate iniziarono la cena, che, tra chiacchiere e risate, si concluse dopo un paio d'ore.

A quel punto Seunghyun si alzò per prendere la mano del più piccolo e gli chiese di seguirlo in silenzio per portarlo fuori alla terrazza. C'era una bellissima luna quella sera e a Daesung fece pensare. “Hyung... prima la cena, e ora questo... È l'appuntamento che ho descritto nella nostra canzone!”

Daesung arrossì leggermente. “Vuol dire che questo è...”
“Un appuntamento.” finì TOP avvicinandosi un po' a lui.

Ma... perché tutto questo?” chiese a bassa voce.
“Tch, sei stupido davvero allora. Ancora non hai capito? Mi stai offendendo così, sappilo.”
Daesung lo guardò confuso, rosso in viso.
TOP tirò un sospiro. “Daesung, io...”

Il campanello suonò.

I due ragazzi si bloccarono.

Il campanello suonò ancora.

Daesung si girò verso la porta. Qualcuno bussò.

TOP ringhiò quasi per la rabbia.

Una voce urlò da dietro la porta. “Hey?! C'è nessuno? Hyung sono io! Sono tornato prima e ho chiamato Jihyung che mi ha detto che avrei trovato qualcuno... Hyung ci sei? Daesung? Hey?!”

Il campanello continuava a suonare.

A quel punto TOP non ci vide più dalla rabbia, si avviò alla porta. “Ora lo ammazzo.” imprecò sotto voce.
Aprì la porta.
“Hyung, ma allora ci sei!” sorrise Seungri. “Mi stavo quasi preocc...”

“Lee. Seung. Hyun.” lo interruppe il più grande. “Se non vuoi fare una brutta fine prendi quelle borse, gira i tacchi e vattene in albergo, discoteca, bar, dove vuoi. Ma guai a te se ti fai vedere prima di domani.” Gli servì uno dei suoi sguardi più inquietanti e gli chiuse la porta in faccia.

“Non avrai esagerato...?!” gli chiese Daesung al suo ritorno.
“Tsk, non poteva avere tempismo peggiore. Maknae maledetto.”

“Hyung... cosa mi stavi per dire prima?”
Seunghyun lo guardò sorridendo leggermente, si avvicinò a lui poggiando una mano sulla guancia del più piccolo e avvicinò l labbra alle sue, dando vita a un bacio passionale.

Si separarono dopo un po'. Seunghyun fece aderire le loro fronti. Accennò un sorriso.

“Daesung... io ti amo.”

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