un amore grande

di normasantisi12
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** è veramente lui mio padre? ***
Capitolo 2: *** la pace è finalmente tornata? ***



Capitolo 1
*** è veramente lui mio padre? ***


Capitolo 1- è veramente mio padre? Era il 7 Febbraio ore 09 del mattino e Tony Stark,come al solito,stava lavorando per una nuova armatura da Iron Man. All’improvviso Jarvis avverte Tony che era in arrivo una ragazza molto bella che somigliava un po’ a lui e Stark,dal non credendoci,va a vedere di persona e in effetti c’era una ragazza che aspettava con grande pazienza e le si avvicinò. Tony Stark: Salve signorina,non credo che sia il caso che lei venga qua senza neanche un indirizzo valido. Samantha: (ridacchia) Salve,sì forse ha ragione. Però mi hanno dato questo foglietto con questo indirizzo. (gli da il foglietto e Tony lo legge) Tony: Beh sì,leggendo questo foglietto direi che sia giusto. Ma,sbaglio o noto una certa somiglianza,cioè tra me e lei. Mi saprebbe dire quanti anni ha? Samantha: Beh..ho 20 anni e mio padre mi ha abbandonata quando ero bambina. Tony: (dispiaciuto la consola) la capisco. Beh comunque lei starà qui? Samantha: Sì,fino a quando non sarò al sicuro. Tony: Al sicuro per cosa? Samantha: (sospira) Vede,ieri una strana creatura mi stava inseguendo e rideva in continuazione. Tony: Ha notato anche qualche altro aspetto? Samantha: Beh sì.. volava in un tipo di tavola,ma era troppo terrificante. Non ci voglio pensare più. Tony: Ok,non si preoccupi. Venga le faccio vedere la sua stanza.(facendole mostrare la sua camera da letto Samantha rimase scioccata perché si ricordava della sua stanza così perfetta) Samantha: Wow,è stupenda,la ringrazio signor Stark. Tony: Di niente. Quando lei ha bisogno di qualcosa,chiami a Jarvis e lui mi avviserà. Samantha: Ok. (sorridendo) Tony: Buona notte,signorina ehm..come si chiama lei? Samantha: Samantha. Tony: Samantha..anche mia figlia si chiamava come lei. Comunque buona notte Samantha. Samantha: Buona notte signor Stark. Quando Tony uscì dalla camera di Samantha,la ragazza posò la sua borsa da viaggio nel suo armadio,e poi si sedette nel lato del letto a pensare. Poi qualcuno bussò alla porta e Samantha si terrorizzò,perché pensava a quella creatura che aveva descritto al signor Stark. Samantha: Chi è? (terrorizzata) ?: Sono Pepper,posso entrare? Samantha: Sì,la porta è aperta. (E Pepper entra) Pepper: Ciao. Samantha: Ciao.. Pepper: (Sedendosi accanto a Samantha) Qualcosa non va? Samantha: Pepper,io voglio sapere la verità. (guardando alcune fotografie appese alle pareti) Pepper: (sospirando) ok. Molti anni prima io ero un’assistente di Tony e lo frequentavo d’allora. Poi una notte mi portò in un posto bellissimo,ovviamente quando ci siamo conosciuti meglio,e da lì ci siamo fidanzati. Poi,negli anni successivi,quando ci siamo sposati,Tony ha costruito questa bellissima casa,e poi quando gli ho detto che aspettavamo una bambina lui era felice. (alzandosi dal letto,prende un album di fotografie per farle vedere il suo passato.) Ecco,qui ci sono le foto e da qui saprai la verità. Samantha: (lo sfoglia lentamente e poi si sofferma in una foto di quando lei era una bambina) questa sono io. (sorpresa) Pepper: (annuisce con la testa dicendo “si”) E quel signore che ti tiene in braccio è tuo padre. Samantha: (guardando Pepper) Il signor Stark?! Pepper: si.. Samantha: No,non ci posso credere. Tony non è mio padre. Pepper: Invece lo è Sam. Tu non sai quanto ci teneva a te. (sospirando) Bene,ora ti voglio far vedere dove lavora lui. Vieni. E così Pepper e Samantha andarono nel laboratorio di Tony dove il quale costruiva dei prototipi. Una volta lì,J.A.R.V.I.S avvisò il signor Stark dell’arrivo di Samantha. J.A.R.V.I.S: Signore,c’è Samantha alla porta. Tony: Si,certo. Falla entrare. (J.A.R.V.I.S aprì la porta e Sam entrò) Ciao Sam(parlò con lei mentre stava lavorando) Samantha: Salve signor Stark. Tony: Oh dai,non chiamarmi in quel modo,chiamami semplicemente Tony. Samantha: ok.. Tony(sorridendo e poi sospira) Questo sarebbe il tuo laboratorio? Tony: Beh sì,io qua dentro lavoro 24 ore su 24,non mi fermo mai. Samantha: Eh sì,immagino. (girandosi intorno vede dei robot) Ehm,Tony questi cosi che cosa sono? Tony: (girandosi verso di lei) Ah ehm sono dei prototipi robot,in termine tecnico sono delle armature. Sam: Armature?! Tony: Sì. Sam: (Ha capito che cos’era Tony) Quindi tu sei Iron Man,vero? Tony: (alzando le mani scherzosamente) Ok,sì mi hai scoperto. Sam: (ride) Tony: Dai,vieni e dammi una mano invece di stare lì.. Sam: ok (sorridendo) Tony: Dimmi un po’ di te,visto che tu hai scoperto chi sono io. Sam: Beh,mi sono laureata con i massimo dei voti e mi sono specializzata in elettronica cioè costruisco robot. Tony: Caspita. Sam: Eh sì. È duro questo lavoro,però mi piace un sacco. Tony: Anche a me,al dire il vero io faccio ed esclusivamente questo lavoro. Sam: (ridendo un po’) già. Tony: E poi,altro? Sam: Sono fidanzata con John Thompson e sono un’assistente del figlio di Norman Osborn. Tony: Scusami per la mia ignoranza ma,di che cosa si occupa questo John Thompson? Sam: è uno scienziato e si occupa dei sieri che serviranno a coloro che ne hanno bisogno e lavora con un certo dottor Smythe,è severo ma il suo lavoro lo fa molto bene. Invece il figlio del signor Osborn si occupa di tutt’altro che non mi ricordo molto bene. Tony: Ah.. Immagino che con questo ragazzo non andate per niente d’accordo. Sam: Sì,infatti. (mentre stava lavorando con un prototipo) Durante i primi anni di college lui mi perseguitava sempre,anche quando ero con John,con le mie amiche e con Peter Parker. Tony: Ah il ragno umano. Sam: già. Prima mi frequentavo con Harry Osborn,il figli del signor Osborn e amico di Peter,era dolce con me,sì,ma quando l’ho lasciato per John si è infuriato. Tony: mm,un tipo piuttosto impulsivo direi (scherzosamente) Sam: Già,è vero (sorridendo)Ecco ho finito,ho fatto solo il braccio. Tony: Ma sei un razzo,come hai fatto? Sam: (ridendo) Forse me lo ha insegnato mio padre (sorridendo) Tony: Eh già,si vede che hai la stoffa per costruire robot come tuo padre. Sam: vero. Tony: (sospirando) Bene. Che ne dici di fare merenda? Sam: Ok,va bene,ci sto. Tony: ok,andiamo. Quando Tony e la ragazza si allontanarono dal laboratorio andarono a fare merenda in cucina e il signor Stark chiese a Sam che cosa volesse per mangiare. Tony: Allora,che cosa vuoi da mangiare? Sam: Un succo di arancia rossa e un toast. Tony: Agli ordini. (scherzosamente) Sam: (ride e pensa “mi sbagliavo sul suo conto,è un padre perfetto”) Tony: Ecco a te. Sam: Grazie. E così mangiarono. Poi 3 minuti dopo J.A.R.V.I.S avvisò al signor Stark della presenza di John Thompson,il fidanzato di Sam. J.A.R.V.I.S: ehm signore,c’è un certo John Thompson che chiede la presenza di Sam. Tony: Ah ok. Vai Sam. E Sam va da John. Appena Sam vede il suo ragazzo lo abbraccia per dire “mi sei mancato tanto”. Sam: (sorpresa) Ma tu non dovevi essere a Manhattan con il dottor Smythe? John: Beh sì,dovevo,però mi sono preso un giorno di riposo. (e Sam lo abbraccia un’altra volta. Poi John,distaccandosi da Sam vede Tony e lo saluta) Salve signor Stark,io sono John Thompson,il ragazzo di Sam. Tony: Sì,lo so. Sam mi ha detto tutto di te. John: Ma Sam,il signor Stark è tuo padre? Sam: ehm..no Tony: sì (Sam si volta verso Tony come per dire “cosa?”) Sam: * a bassa voce * Ma che cosa stai dicendo? Tony: * a bassa voce * Fidati di me. Tu stai al gioco,ok? Sam: * a bassa voce * ok,ma tu in realtà non sei mio padre. (ritornando alla normalità) Comunque..scusami mi sono sbagliata prima,sì è mio padre. (pensando “ma tu guarda che cosa mi tocca a dire,il signor Stark non è mio padre”) John: Ah,molto lieto signor Stark. Sua figlia non mi ha parlato assolutamente di lei. Tony: Beh,sì questo lo potevo intuire. Sam: Ehm sì già,io con lui sono timida quindi non posso dire tutto(scherzosamente) John: Ah,ho capito. Sam: Allora,ehm.. per che cosa sei venuto qui? John: ehm.. signor Stark,ci può lasciare un attimo soli? Tony: Sì,certo,fate pure. Io vado nel mio laboratorio.(scherzosamente) Sam: sarebbe il caso,papà.(scherzosamente) Tony: Già,a dopo.(scherzosamente) John: Comunque sono venuto fin qui perché ti volevo dire una cosa. Sam: Dimmi. John: In questo periodo,Harry non è più lo stesso. Sam: In che senso che “non è più lo stesso”? John: è cambiato. Oggi lo cercavo ma non c’era e credo che stia facendo qualcosa di brutto,perciò io sono venuto qui per dirti di stare attenta perché lui è molto pericoloso e ti potrebbe far del male e io non voglio. Sam: Non ti preoccupare,John. Io starò attenta. John: Bene,io ora vado. Ci sentiamo per telefono. Sam: Ok,ciao. (Si abbracciano e John se ne va) Quando John se n’era andato Sam va nel laboratorio del signor Stark a parlare un po’. Sam: Sappi che ti odio,Tony. Tony: Che ho detto di sbagliato? Sam: (imitando la voce di Tony) Sì,è vero Samantha è mia figlia.. Tony: (scherzando) ma guarda che ho detto la verità (mangiucchiando un panino) Sam: ma per favore. Tony: Ma perché non ti piace che tu mi chiami “papà”? Sam: Perché è difficile per me. Tony: (scherzando) ah,invece chiamandomi “Tony” è facile.. Sam: Beh,sì. Per il momento non sono pronta a dire che tu sei mio padre. Tony: Quando sarai pronta,mandami un telegramma (scherzando) Sam: (sorridendo) Tony: Che cosa vi siete detti tu e il tuo Romeo? Sam: Stavamo parlando di Harry Osborn. Credo che lui mi stia cercando. Ogni volta che lo sento nominare o che lui sia presente mi vengono i brividi dalla paura,perché mi terrorizza moltissimo. Infatti,parlando del diavolo,Harry Osborn era arrivato a casa di Sam e J.A.R.V.I.S avvisò Tony per la sua presenza. J.A.R.V.I.S: ehm signore,c’è un certo Harry Osborn che chiede di Samantha.( Sam era terrorizzata) Tony: Fallo attendere,arrivo io. J.A.R.V.I.S: certo,signore. Tony: Tu stai qui,va bene. Ci parlo io. Sam: Stai attento,Tony,ti prego. Tony: Non ti preoccupare,tu stai qui e non c’è nessun pericolo. Sam: ok. E così dicendo,Tony andò da Harry Osborn per dire alcune cose. Harry: Ah salve,signor Stark,cercavo Samantha per caso è qui? Tony: Temo di no,ragazzo. Se Samantha era qui la facevo venire. Harry: Che strano,avevo una certa sensazione che sua figlia era qui. Se la vede,le dice che sono passato e che le vorrei parlare. Tony: non credo che sarà facile trovarla,però ci posso riuscire. Harry: Se fossi in lei,non farei tanto lo spiritoso uomo di metallo,prima o poi ci riuscirò ad avere tua figlia costi quel costi!. (Detto questo,Harry se ne va e il signor Stark era sorpreso per quelle parole che gli ha detto) Tony Stark,tornando nel suo laboratorio un po’ preoccupato,parla con Sam. Sam: Tony,che cosa ti ha detto Harry? Tony: Sam io voglio proteggerti da lui,in qualunque modo io cercherò da farti allontanare da lui,ok? Prima o poi lui ti porterà via e non penso che sia un tuo ottimo amico. Stai attenta alle spalle ok? Sam: (terrorizzata) ok. Tony: Bene,ora vai in camera tua poi ti chiameremo per la cena. Sam: va bene. E Sam se ne va in camera sua. Quando hanno finito di mangiare Sam se ne andò nella sua stanza e si addormentò. Poi il giorno dopo arrivò,dopo aver fatto colazione,Pepper disse a Sam di dover fare un po’ di spesa per il pranzo e Sam accettò. Sam ha fatto già la spesa,torna a casa e prende l’ascensore e non si era resa conto che in quello stesso ascensore c’era Harry Osborn che l’aspettava. Harry: Ma guarda un po’ chi c’è..(ironico e fa saltare in aria Sam) Sam: Harry.. (terrorizzata) mi hai fatto prendere uno spavento,lo sai? Harry: (ridendo) Scusami tanto,non volevo spaventarti. Sam: Che cosa vuoi da me? Harry: Ti ricordi quando noi due ci frequentavamo durante i primi anni del college? Erano dei bei anni quelli lì,ma poi,quando arrivò quello scienziato,mi hai subito scartato. Io non voglio il tuo male,ma mi voglio vendicare. Sam: (girandosi verso di lui) Lo sai il motivo che ti ho lasciato? Per la tua arroganza,non perché ho visto solo “quello scienziato” come lo chiami tu! I primi anni erano belli,questo sì,ma dal terzo anno in poi ti sei dimostrato arrogante nei miei confronti,mi hai subito umiliata davanti a tutti con la tua falsità che ti ritrovi. (con occhi pieni di lacrime,non pianse perché si tratteneva la sua rabbia) Quando i ragazzi erano arrivati al 4° piano,Sam prese le buste della spesa,e,guardando Harry con occhi pieni di lacrime,se ne andò e lasciò Harry in ascensore che la guardava con rabbia. Dopo l’incontro con Harry,Sam era piuttosto triste. Sam: (poggiando le buste della spesa in cucina) Ecco qui. (E poi se ne andò in camera sua. Pepper e Tony si guardarono per dire “ma che ha?” ) Tony: Ci parlo io. (Si alza e va in camera di Sam,che era al piano di sopra) Quando il signor Stark giunse alla porta di Sam sentì che la ragazza stava piangendo e allora bussò alla porta. Sam: (asciugandosi le lacrime e togliendosi le auricolari dalle orecchie) avanti,la porta è aperta. Tony: (aprì la porta) Posso? Sam: (voltandosi verso Tony fece un cenno con la testa per dire sì e si asciugò le lacrime che le scendevano per il viso) Tony: (sedendosi accanto a lei) è successo qualcosa,Sam? Sam: Ho incontrato Harry nell’ascensore prima di arrivare a casa. Tony: ..ti ha detto qualcosa? Sam: Ho l’impressione che..che lui si vuole vendicare,visto che gli ho tolto la sua “vita” dal terzo anno fino all’ultimo anno del college. (asciugandosi le lacrime) Tony: così se tu gli hai levato la sua “vita”,lui toglierà la tua.. (girandosi di scatto verso Sam) Sam: è così.. (annuendo con la testa) Credo che troverà John e..e lo ucciderà. (scuotendo la testa) Lui nei primi anni non era così,qualcosa lo ha cambiato,qualcosa che non so. (girandosi verso Tony) Mi devi aiutare,ti prego,aiutami! Tony: Ok,ti aiuterò. Stai tranquilla che ti aiuterò in qualche modo. Sam: (abbracciando Tony) Grazie. Tony: (ricambiando l’abbraccio) Non ti preoccupare,Sam..conta pure su di me. I giorni passarono e Sam,per la prima volta,non uscì di casa perché aveva paura di incontrare di nuovo Harry. In quel momento Sam stava mandando un messaggio a una sua amica,ma,mentre stava scrivendo questo messaggio,le compare un altro messaggio ma da parte di Harry in cui c’era scritto che aveva preso in ostaggio John e che era in un quartiere di Manhattan. Sam sgranò gli occhi e si alzò di scatto per andare a dire a Tony che Harry le aveva mandato un sms. Sam: Tony! Tony: Sì. Sam: leggi qua. (spaventata) Tony,mentre sgranocchiava un panino,leggeva il messaggio di Harry Osborn. A un certo punto il signor Stark andò nel suo laboratorio e Sam lo seguì. Sam: (sorpresa) Ma..ma si può sapere che cosa stai facendo? Tony: Quello che mi hai detto ieri,ti sto aiutando. Sam: Sì,ma non puoi farlo da solo! È molto pericoloso! Tony: Sam,qui si tratta della vita del tuo fidanzato e io non posso permettere questa cosa qua. Io sono Iron Man e aiuto a chi ne ha bisogno. Sam: Sì ma.. Tony: Niente ma,Sam. (chiama J.A.R.V.I.S) J.A.R.V.I.S preparami un’armatura. J.A.R.V.I.S: Subito signore. Quando Tony Stark indossò l’armatura da Iron Man andò subito da Harry. Sam: No aspetta Tony! (respirò) è volato via.. Sam,quando ha visto che Tony se n’era volato via,udì un rumore di pietruzze che qualcuno lanciò alla finestra di casa sua ed era Peter,anzi Spider-Man. Sam: (aprì la finestra) Peter?! Peter: Ciao Sam. Sam: Ma che ci fai qui? Peter: Beh sai,siccome ho visto il signor Stark volare via ho subito pensato perché non vado da Sam e le do un piccolo passaggio? Sam: (scherzando) Tu lo sai che ti ho sempre odiato,Peter? Peter: (ironico) ehm in questo momento non me lo ricordo che tu me lo abbia detto,però grazie per il complimento. Sam: (sorridendo) Ok,va bene. Aspettami che scendo. Quando Sam era pronta per andare con Peter per raggiungere il signor Stark,la ragazza si aggrappò molto forte perché non voleva cadere per terra. Peter: Tieniti forte,ok? Sam: Va bene. A un certo punto,dopo tutto il viaggio,i due ragazzi videro Tony e Harry che stavano combattendo e Peter e Sam scesero. Peter: (disse a Harry) Ehm scusate per aver interrotto la scena ma sarà meglio andarsene a letto prima che uno di noi due finisce male. Harry: Fatti da parte,Spider Man! (puntando la pistola contro John e Sam lo guarda con occhi pieni di lacrime spaventata) Devo compiere una missione.. la quale avrei voluto fare molti anni fa! Sam: Harry!! (e Harry si gira,perché era la prima volta che lo chiamava per nome) ti prego! Lui non c’entra niente! (piangendo) lascialo andare! Voi due eravate amici nei tempi del college! Lui non ne ha colpa! (E Harry abbassa la pistola contro John e inizia a puntarla verso Sam e la ragazza tremò dalla paura) Harry: (tremando ma rimanendo un po’ arrabbiato) Hai ragione tu,Sam. Non sono in me,ma c’è un qualcosa che mi obbliga di uccidere qualcuno. (sempre puntando la pistola contro Sam) Guarda..(dimostrandole che lui stava per diventare un qualcosa di sconosciuto,come suo padre) sto per morire,e non voglio finire come mio padre. Sam: (con occhi pieni di lacrime e con le mani quasi in alto) Ok,Harry..stai calmo. Possiamo risolvere tutto e fare tutto quello che tu dici,però abbassa quella pistola. Harry: (ride) tu stai mentendo. Io ho già rivisto questa scena. Sei astuta non credere di essere così coraggiosa come credi.. (calmandosi lentamente) Dopo qualche minuto Harry si sentiva strano si muoveva in modo strano e John,dopo essersi liberato con l’aiuto di Tony Stark,disse a Sam di scappare e Sam rimase lì a guardarlo con paura e con occhi pieni di lacrime. Harry: (gemendo e gridando) Saaam! (sempre gemendo) scappa!!!! John: (gridando) Daii Sam! Te lo sta dicendo anche lui di scappare! Scappa!!!!! Sam: (dicendo fra se e se) Ma che cosa gli sta succedendo? (spaventata) John: Saaam!! Scappa! Scappa ho detto!! Lui non è più quel Harry che conosciamo noi! Vattene da lì!! Peter: (dicendosi fra se e se) avanti Sam,scappa. E allora Peter,vedendo che Sam non scappava,le si mise davanti per proteggerla. Peter: (dicendo a Sam) Sam,su avanti scappa! Sam: E tu cosa farai Peter? Peter: lo distrarrò,tu intanto va! John: Sam! Vattene subito da lì! Dicendo così,Sam scappa e va verso John e Harry,vedendo che Sam stava scappando,la insegue e la prende e sfortunatamente Peter non riesce a prenderla. John: Saam!!! Tony Stark: Tu stai qui,ragazzo. Ci penso io. (e Iron Man,cioè Tony Stark,insegue Peter e Harry a volo) John: Stia attento! Quando Tony Stark inseguiva Harry il quale aveva Sam,nonché sua figlia naturale,Harry Osborn si ferma quando Iron Man o Tony Stark gli dice,raggiungendolo, “lascia andare Sam!!” Harry/Green Goblin: Non la lascerò stare,uomo di metallo! Peter: Harry,dai non fare pazzie! Sam: (attaccata a Harry) Harry,lasciami stare,ti prego! Harry/Green Goblin: Quel Harry è morto! Sam: Harry,guardami! (e Harry la guarda) Tu non sei così. Dov’è quel Harry che io conoscevo! Lasciami andare,ti prego! Tony Stark: Harry,lasciala andare! Harry: (sospira) ok Harry,avendo in “braccio” Sam,dentro di sé diceva che Sam aveva ragione su quello che aveva detto,però in quel momento non era più in lui,e allora buttò nel vuoto Sam. Tony Stark/Iron Man: NO!! Quando Harry ha buttato nel vuoto Sam,Tony vola via per salvarla e per fortuna la prende. E Harry,sospeso in aria,vede Iron Man salvare Sam e allora si avvicina a Iron Man. Sam: Attento,Tony,alle tue spalle! (Tony si gira e Harry lo colpisce gravemente e sprofonda rompendo il tetto di vetro e Sam cade insieme a Tony) Per fortuna Peter,con le sue ragnatele,riesce a salvarli e combatte contro Harry. Riesce a salvarli solo a metà perché il signor Stark era piuttosto mal combinato. Sam: Papà!!!!!!! (grida piangendo) Sam,piangendo,va verso Tony Stark e,quando lo aveva davanti,si ricordava ogni passo della sua vita vissuta insieme a Tony. Sam: No ti prego,non voglio che tu voli via..non voglio. (appoggiando la testa abbracciando Tony piangendo) Io ti voglio bene. Voglio che tu ritorni a vivere. Ti prego papà! Dopo 4 minuti,piano piano,il signor Stark ritrova le forze quando Sam ha detto di chiamarlo “papà” Tony: (ritornando in se) Sam.. Sam: (smettendo di piangere,però avendo gli occhi pieni di lacrime) Papà.. Tony: .. come mi hai chiamato? Sam: Ti ho chiamato papà. Perché nessun padre come te avrebbe difeso me da ogni pericolo che mi si para davanti. Da ora in poi ti vorrò sempre bene,papà.(Si abbracciano) Vi chiederete come è andato a finire con Peter e Harry..Beh Peter ha messo in carcere Harry per un’azione non condivisa dalla polizia. Finalmente è tornata la normalità e la pace continuerà ad esserci.

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Capitolo 2
*** la pace è finalmente tornata? ***


Sono passati tre giorni dopo di quella bruttissima esperienza con Harry. È il 10 Gennaio ed era il compleanno di Tony Stark e Sam,felice come sempre,organizzò una festa a sorpresa insieme a Pepper e John. Sam,quando aveva finito tutto,andò nella camera di Tony per svegliarlo e gli raccontò una bugia,per portergli nascondere la festa a sorpresa che aveva fatto per lui. Sam: Papà! Papà,avanti alzati! È giorno! (aprendo le tende della finestra) Tony: (stanco) Che ore sono? Sam: Sono le 10:00. Tony: (ancora stanco guardando la sveglia e piano piano si alzò dal letto) Perché mi hai svegliato? Lo sai che io lavoro dalle due del pomeriggio. Sam: Sì,che lo so. Però c’è un piccolo problema. Tony: Quale problema? Sam: Te lo spiego andando in cucina.. (tirandolo dalle braccia) Tony: ok,ok.. Sono sveglio..andiamo (sbadigliando un po’) Quando Sam andò con Tony in cucina,si accesero le luci e sia Pepper,Sam e John gli dissero “Auguri!” e applaudirono. Tony: Vi siete ricordati del mio compleanno.. Sam: (sorridendo) Io non me lo sono mai dimenticata del tuo compleanno,papà. Tony: (felice). Allora,chi ha organizzato questa festa a sorpresa? Pepper: Credo che sia stata un’idea di Sam. Sam: è vero.. Pepper: Ah Tony,mi sono scordata di dirti una cosa importante. Sam: Sono sicura che ti sentirai meglio di questa cosa che ti sto per dire..(e Pepper andò da Tony abbracciandolo e Sam ha guardato John felice e poi guarda suo padre) Io ieri ho fatto il test di gravidanza.. Tony: .. (guarda Pepper confuso) Beh..? Sam: Sono incinta. E dopo aver sentito questa bella notizia Tony sviene dall’emozione e John,avendo sentito che Sam era incinta felicissimo,l’abbraccia. Sam: (guardando Tony) Papà!... papà. Tony: (Svegliandosi) eh..sì. Sam: Non sei contento che sono incinta? Tony: beh..s-sì.. Sam: Stai diventando nonno. Tony: (fa un cenno di sorriso e sviene di nuovo) Sam: (ridendo) non cambierà mai. Quando avevano finito di mangiare e dopo che il signor Stark aveva ripreso i sensi,suonò qualcuno alla porta. Sam: Vado io.(si alza dalla tavola e aprendo la porta vede un postino) Sì. Postino: Salve,è lei la signorina Samantha Stark? Sam: Sì,sono io. Postino: ah ecco,aspetti che c’è una lettera e un pacco per lei. (glieli porge) Ecco a lei Sam: Chi è che me li manda? Postino: Mi pare un certo Harry Osborn,signorina. Sam: ..o-ok. Grazie. Postino: Arrivederci. Sam: Sì..arrivederci. (chiude la porta) Rientrando in casa.. Pepper: Sam,chi era tesoro? Sam: Era il postino e mi ha dato queste due cose. Tony: Da parte di chi? Sam: di Harry.. John: Harry?! Ma non è in carcere? Sam: Beh,sì. (sedendosi nel divano e posando lo scatolo. Poi aprì la lettera e iniziò a leggere) “Carissima Sam,ti sto scrivendo questa lettera perché vorrei dirti delle cose molto importanti. Ora,come tu ben sai,mi hanno arrestato e sono in carcere e resterò qui per 3 anni. Lo so,ho sbagliato e ho commesso una cosa che non dovevo fare,cioè rubare quello che tu avevi. Tu lo sai che ogni tanto sono geloso per ogni tua decisione che prendi,ma l’importante è che tu sia felice con quella persona. In quello scatolo ci sono tutte le nostre foto di quando io,tu e John eravamo al college,così quando sentirai la mancanza di un amico,ricordati che io ci sarò sempre anche attraverso a queste foto. Bene,ora devo andare. Scrivimi qualche volta. Un abbraccio. Harry” (John si siede accanto a Sam) Quando Sam finì di leggere la lettera di Harry aprì lo scatolo e dentro c’era un album di fotografie del college. John: ..beh..vedendo che ti ha portato l’album di fotografie del college,è stato carino da parte sua,no? Sam: (tenendo in mano questo album) Sì,ma.. perché? John: non lo so.. Tony: Non so perché,ma credo che ci sia qualcosa che non quadra.. Sam: in che senso,papà? Tony: Nel senso che lui è troppo pericoloso,dobbiamo aspettarci di qualcosa molto pericoloso quando c’è lui presente Poi,all’improvviso, qualcuno lanciò alla finestra un bigliettino e Sam lo prese e lo legge. In questo bigliettino c’era scritto “Incontriamoci in carcere questo pomeriggio alle 6. Ti devo dire una cosa. Harry”. Tony: Che cos’è? Sam: Un messaggio da parte di Harry. John: Che cosa dice? Sam: Dice che devo andare da lui questo pomeriggio alle 6. Tony: Che cosa?? John: No,Sam! Ti prego. Lui è molto pericoloso,stagli alla larga! Sam: Io credo che sia cambiato. John: Ma non ti rendi conto di quello che ha fatto qualche giorno fa? Sam: Certo che me ne rendo conto! E credo che sia cambiato tanto,dopo di quell’azione che ha commesso. John: Va bene. Vai. Vai a farti ammazzare da lui! Ma ti ripeto,lui è pericoloso! Passarono le ore ed erano quasi le sei del pomeriggio. Allora Sam,quando si sistemò la sua borsa,andò da Harry in silenzio. Il carcere si trovava dentro alla Oscorp e il dottor Smythe,quando vide Sam arrivare,la fermò. dottor Smythe: Signorina Stark,che piacere di vederla. Sam: Anche il mio dottor Smythe. dottor Smythe: Come mai lei è qui? Sam: Vorrei incontrare il figlio del signor Osborn,dicono che Harry sia in carcere. dottor Smythe: Ah sì. Prego,da questa parte. Quando la signorina Stark e il dottor Smythe erano giunti nelle celle delle creature malvagie e dei prototipi,Sam era piuttosto spaventata. Sam: dottor Smythe,che cosa sono esattamente questi cosi? dottor Smythe: Sono dei prototipi,creature malvagie. Meglio starle lontane,si arrabbiano molto facilmente. E poi raggiungono la cella dove c’era Harry di spalle e Sam deglutì e tremava tutta. dottor Smythe: ecco. Sam: la ringrazio dottor Smythe. (e il dottor Smythe si allontanò) Harry: (sorride) sapevo che avresti letto il mio messaggio. Sam: (appoggia la borsa nel lettino di Harry e si siede) Che cosa vuoi da me,Harry? Harry: (girandosi verso Sam) Sam: Harry,mi vuoi dire perché sei cambiato? Tu non eri così. Harry: è vero,non ero così. Mi ha fatto cambiare questa malattia che ho dentro,mio padre è morto a causa di questa anomalia. Io ormai sono un infetto,e ed è una malattia incurabile. (sospira e ritorna serio) Io vorrei cambiare,ma per farlo mi serve un tuo aiuto. Sam: Come posso aiutarti,Harry? Harry: Devi portarmi via da qui,e cercare un antidoto per scacciare via questa malattia. Sam: E dove ti posso portare? Non ti posso portare a casa mia,farei uno sbaglio gravissimo se ti portassi lì. Harry: (con occhi di lacrime) Ti prego,Sam. Non lasciarmi qui. Io prometto che cambierò,però portami via da qui,ti supplico.. Sam: ok,va bene ti aiuterò. (mentre stava prendendo la borsa chiede una cosa a Harry) Harry,quale sarebbe questo antidoto che devo cercare? In quale laboratorio è situato? Harry: Si trova nel laboratorio del dottor Smythe e il numero dell’antidoto è 1345. Sam: ok. Io vado. Tu resta qui. Harry: ok.. Ti ringrazio Sam,sei un’amica (i due ragazzi si abbracciano) Sam: (distaccandosi) Torno presto. Quando Sam si allontanò Harry si sedette nel suo letto disperato. Sam esce dalla cella di Harry e va alla ricerca dell’antidoto che le aveva parlato Harry. Quando vide delle guardie gironsolare per i corridoi si nascose;poi Sam,essendo la figlia di Iron Man,chiamò J.A.R.V.I.S per farsi dare un’armatura e J.A.R.V.I.S ha acconsentito e in quel momento Sam era in un’armatura da Iron Woman. La sua armatura era di colore azzurro e grigio metalizzato e volava come suo padre. Poi quando aveva evitato le guardie chiese a J.A.R.V.I.S di farle vedere dei raggi infrarossi. Sam: J.A.R.V.I.S rivelami i raggi infrarossi,per favore. J.A.R.V.I.S: Subito,signorina Stark. Raggi infrarossi rivelati,mia signora. Sam: ok.. Come posso evitarli? (Si girò e vede due telecamere per poterle disattivare le colpì silenziosamente e proseguì) Poi,quando li ha evitati,Sam si togliò l’armatura e la mise nella sua borsa ampia e continuò a cercare il laboratorio del dottor Smythe. Poi,quando vide da lontano il dottor Smythe si nascose. dottor Smythe: Non mi piace per niente la figlia del signor Stark,immagino che ha un certo feeling con il figlio del signor Osborn,ho come una certa sensazione che lo sta aiutando per qualche cosa. Finalmente il dottor Smythe se ne andò e Sam,come un ninja,si intrufulò nel laboratorio del dottore. Quando era dentro chiuse la porta a chiave e cercò l’antidoto che le aveva detto Harry. Sam: (disse fra sé e sé) numero 1345,numero 1345,.. dove sei? Eccoti qui.. (avendolo nelle mani se lo mise nella sua borsa).. Quando Sam ha trovato l’antidoto 1345 ritornò nella cella di Harry Osborn. Poi,avendo preso Harry,se ne andarono a casa del signor Stark e Sam portò Harry nel sottotetto che c’era a casa sua. Sam: Eccoci qui.. Harry: Ti ringrazio di avermi portato qui. Sam: Non c’è di chè. Ora tu stai qui,mentre io preparo l’antidoto,ok? (pensò “ma perché sto aiutando il figlio del signor Osborn? devo stare attenta alle spalle” mentre preparò l’antidoto). Se vuoi siediti su quel divano Harry: (sedendosi) grazie.. (tossì) Sam: Vuoi un po’ d’acqua? (Harry,sincero,annuì) vado..Tu aspettami qui. Quando Sam scese giù per prendere un po’ d’acqua per Harry,quest’ultimo si sdraio e continuò a tossire e pensò “mi sto sentendo male.. non voglio morire..non voglio. Sbrigati Sam” Sam è scesa in cucina e vede Tony e lo saluta. Sam: Ciao papà. Tony: Ciao..(la guarda) ma perché hai il fiatone? Sam: (fermandosi e guardandosi intorno dice) Papà,promettimi di non parlarne con nessuno di questa cosa. Tony: Ok,giuro. Dimmi. Sam: (a bassa voce) di sopra c’è Harry Osborn,l’ho portato qui. Tony: (si affoga mentre stava bevendo l’aranciata) Che cosa?? Lo hai portato qui? Ma sei impazzita? Sam: Non avevo altra scelta. Che cosa pensavi che io facessi? Che lo lasciavo lì a morire? Lui ha bisogno del mio aiuto e io lo sto aiutando. (avendo il bicchiere di acqua in mano va nel piano superiore dove c’era Harry) Quando era arrivata nella camera di Harry con il bicchiere d’acqua vide Harry un po’ giù di morale e Sam non capiva di quello che stava succedendo. Sam: Harry! Harry,che cosa hai? Harry: (gemendo) sto per morire.. aiutami! Sam: Si.. aspetta. (prepara velocemente l’antidoto) Rimani sveglio,ok? Rimani sveglio! (dicendo fra sé e sé) Mi devo sbrigare..allora,dove va questo? Ah ok.. Harry: (gemendo dal dolore) Sbrigati!! Sam: Si eccomi,è quasi pronto. Tu intanto rimani sveglio! (una volta fatto l’antidoto va velocemente da Harry) Eccomi,Harry. Tieni gli occhi aperti,ok? Harry(tremando dal freddo): Sam..aiutami..(chiudendo un po’ gli occhi) Sam: No no,non chiudere gli occhi,rimani sveglio,ok? È tutto finito (terrorizzata inietta l’antidoto nel braccio di Harry) Dopo che Sam aveva iniettato quell’antidoto a Harry,il figlio del signor Osborn era freddo come il ghiaccio e Sam era piuttosto preoccupata. Sam: (accarezzandogli la fronte) Harry,sei congelato! Harry: (con voce affannata) Io non voglio morire..non voglio.. Sam: (preoccupata sempre accarezzandogli la fronte) Non morirai. Harry: non ce la faccio.. (tossisce).. Sam: devi resistere. Devi aspettare che l’antidoto agisce. Harry: (tossisce e diventa triste) Sam: Vuoi che rimanga qui con te? Harry: (annuì con la testa per dire “si”) E allora Sam si coricò accanto a lui e lo abbracciò,come una madre che culla il suo bambino malato e continuò sempre ad accarezzargli la fronte. Giunge la sera e Sam era ancora con Harry e inizia a pensare “Ho fatto malissimo a lasciarlo. Non so che cosa devo fare..”. Poi,dopo tre minuti Harry si svegliò tossendo. Poi qualche giorno dopo decidono di fare una lunga passeggiata e parlano un po’. Sam: Harry,come stai? Harry: un po’ meglio..credo che l’antidoto abbia funzionato.(guarda Sam) Ti ringrazio Sam di avermi aiutato. Sam: Di niente,e poi gli amici fanno così: aiutano a coloro che ne hanno bisogno. Harry: Amici? Sam: Beh sì. Harry: (scherzando) avere paura di me secondo te è essere amici? Sam: ma guarda che io non avevo paura di te..(mentendo) Harry: (guardandola) E allora perché hai le guance rosse? (sorride) Sam: (sorride e si nasconde) vabbè sì,avevo paura di te. Ieri avevo paura che te ne stavi andando.. Harry: Si? Sam: Sì..ero preoccupata per te. Harry: Eri preoccupata per me?! Sam: Sì.. Quando ti ho visto reagire così,mi sono rivista tutte le cose che ci sono successe in passato. Harry: (ride) sì certo. Sam: (ridendo) ma guarda che ho detto la verità. Harry: (ride e si ferma) Dai Sam. Io ti conosco da tanto. Sam: Praticamente dal college. Harry: beh sì,matematicamente sì. Sam: (ride). (respira) è da un po’ che non mi facevi ridere così.. Harry: (scherzosamente) cioè vorresti dire che non sono stato simpatico per tutti questi anni? (sorride) Sam: (scherzosamente) beh sì.. Harry: Ah davvero? (scherzosamente) Sam: (annuì sorridendo) Harry: (scherzosamente) Va bene,allora vorrà dire che ti faccio male (scherzosamente) Sam: (ride) Tu provaci. Harry: Ok (scherzosamente) E così i due ragazzi,lungo la riva del mare,iniziano a correre ridendo come due innamorati. Poi Harry la prende di peso “Harry: presa (scherzosamente,ride)- Sam: No,Harry! Mettimi giù (ridendo)”. Sam: Harry! Mettimi giù! (ridendo) Harry: (scherzosamente) Eh no,adesso paghi le conseguenze (dice ridendo) Sam: (ridendo si copre il viso con le mani) No dai Harry! (dice ridendo) Harry: unoo,due,e.. Sam: No no! (ridendo) Ti prego.. Harry: (scherzosamente) E allora devi promettermi che dirai che sono simpatico. Lo dirai? Sam: ..no..(ridendo) Harry: Va bene..e tre! (scherzosamente. Così facendo la butta in acqua e Sam rimane in acqua) Sam: Me la paghii! (ridendo) Harry: (mentre lui è in acqua la fa volteggiare) Sam: (ridendo) no! aiuto. (ridendo) Fermo..(ride) Harry: (ride) Ora ti metto,giù. (la fa tuffare e Sam risale di nuovo in acqua e galleggia di nuovo) Piano piano Sam e Harry si avvicinano un po’ ed erano uno di fronte all’altra. Sam: (sorridendo) Non mi sono mai divertita così tanto,prima.. Harry: Come mai? (sorride) Sam: John,non mi fa divertire. Avevi ragione tu durante i primi anni del college,John non sarà il mio futuro. Ma comunque..basta pensare al passato,ho chiuso con lui. (sorride) Hai qualcosa sulla faccia.(scherzando) Harry: dove? Sam: (buttandogli un po’ di acqua in faccia scherzosamente) qui. (ride) Harry: (scherzosamente) Ehy,vieni qui. Adesso me la paghi (ride) Sam: (ride,mentre raggiunge la riva e viene raggiunta da Harry e viene messa a terra) Quando erano uno sull’altro Sam e Harry si sono guardati sorridendo e stavano pensando “com’è bello essere così uniti”. Dopo che si guardarono intensamente iniziarono a baciarsi. Sam: (distaccandosi da Harry piano,dopo quel bacio) Scusami..(sorridendo) Harry: (schiarendosi un po’ la voce) no scusami tu. Sam: (sorridendo) Senti..Harry,(sedendosi sulla sabbia con Harry)..ti devo dire una cosa. Harry: dimmi..mi devo preoccupare? Sam: (sorridendo) no,non devi preoccuparti, tranquillo. Tu lo sai che ho lasciato John.. Harry: (dispiaciuto) ..sì,un po’ mi dispiace. Mi stava simpatico John. Sam: In un primo momento anche a me stava simpatico,e credevo che lui fosse l’uomo della mia vita e invece..si è dimostrato il contrario. Avevi ragione tu molti anni fa.. Harry: (guardandola,sorridendo) ah si? E che cosa ti avevo detto che non mi ricordo più? Sam: (guardando il mare) Mi avevi detto di stare attenta,che quello lì non è adatto a te,e che..ti rovinerà la vita. Sam: (continua) In quel momento non capivo se avevo fatto la cosa giusta e.. e sfortunatamente me ne sono resa conto più avanti che non era lo stesso di quando lo avevo conosciuto dal terzo anno del college. Io non sono brava con le parole,ma ti devo chiedere scusa. Harry: Per che cosa? Sam: Di non averti ascoltato. Beh..comunque io vado a casa. Harry: Sì. (alzandosi) ti accompagno io. Sam: (sorridendo) grazie,Harry. Così detto i due ragazzi si avviarono verso la casa di Tony Stark. Lungo il cammino Harry e Sam incrociarono il dottor Smythe e si fermarono a parlare. Dottor Smythe: signor Osborn. Harry: dottor Smythe.. Dottor Smythe: vedo che sta bene,e vedo che è in compagnia (guarda Sam) Harry: (prima guarda Sam e poi il dottor Smythe) Sì,sono in compagnia. È una mia amica.. Dottor Smythe: è un onore di vederla di nuovo signorina Stark. Sam: lo stesso vale per me. Dottor Smythe: (guarda Harry) Signor Osborn,la Oscorp vuole il suo aiuto. Harry: (sospira) che cosa posso fare? Dottor Smythe: La Oscorp è in grave pericolo: Qualcuno ha manomesso alcune macchine per risvegliare i robot. Harry: E i prototipi? Dottor Smythe: anche quelli signor Osborn.. Sono riusciti a rompere le barriere di vetro. Lei è l’unico che può salvare l’Oscorp. Harry: (sorride) Lei lo sa che non sono adatto per questo tipo di missione. Non sono io quello che state cercando,dottor Smythe. Perché non glielo chieda a Spider Man? Lui è abbastanza adatto per questa faccenda. (il dottor Smythe lo guarda sorpreso e poi Harry se ne va con Sam) Ora devo accompagnare la mia amica a casa sua. È stato un piacere parlare con lei,signor Smythe. Dottor Smythe: Sì,anche per me signor Osborn.. Harry: (sorridendo) arrivederci. Dottor Smythe: arrivederci.. E così i due ragazzi se ne andarono e lasciarono il dottor Smythe indietro che li guardava con rabbia. Quando Harry e Sam tornarono a casa,trovarono tutto sotto sopra come se qualcuno stesse cercando qualcosa che gli interessava. Sam: Ma che..? Papà! (chiamando il signor Stark) Non mi piace. Harry: Ehy,Sam. Sam: Sì? Harry: guarda. (e indicò tracce di acqua delle fognature) All’improvviso i due ragazzi sentirono un fracasso tremendo provenire dal laboratorio del signor Stark e così,Harry e Sam, si avvicinarono. Quando raggiunsero la porta del laboratorio di Tony Stark,Sam l’aprì lentamente ed era molto spaventata. Poi subito i due ragazzi videro spuntare una terribile creatura: Lizard ovvero sia il dottor Connors.Harry tremò dalla paura ma allo stesso tempo era calmo e stava proteggendo Sam mettendola dietro di sé. Sam: (a bassa voce) Harry,che cos’è questa cosa? Harry: (a bassa voce) è ancora lui..Lizard è tornato. Sam: (a bassa voce) ed è scappato dalla Oscorp? Harry: ( a bassa voce) sì.. e immagino anche un altro prototipo della Oscorp è fuggito: Scorpion. Sam: (guarda Lizard con paura) I ragazzi,dalla paura,indietreggiavano piano,perché Lizard si stava avvicinando a loro. Harry: (a bassa voce) Sam,è meglio che tu te ne vada. Sam: Cosa? Harry: devi andartene,ci penso io qui. Sam: No Harry! Io non ti lascio. Harry: fidati di me. È la cosa migliore.. Sam: No Harry. Io voglio stare con te,non ti posso abbandonare. Harry: (girandosi verso di lei) Non puoi Sam! Te ne devi andare,e alla svelta. Guarda.. Sam: (avendo paura di Harry) Harry..(indietreggiando) Ma cosa ti succede? Harry: Devi scappare! Sennò contagio anche te. Sam: (indietreggiando spaventata) Ma..Harry.. Harry: Sam,vai! Devi andartene! Sam: ..(con occhi pieni di lacrime) Io non posso lasciarti.. Harry: Sam.. Fa come ti ho detto! Devi andartene da qui! Hai capito? (voce affaticata,perché la malattia del Goblin si stava espandendo all’interno del suo corpo) Lo faccio per il tuo bene..e anche perché ti amo e io non voglio che tu venga colpita da me. Ti prego..vattene! Sam: (le scendono le lacrime e indietreggia) Anche io ti amo Harry.. (essendo ancora mano nella mano con Harry) Harry: vattene da qui,ti prego! (dispiacendosi e gli scendono un po’ di lacrime) Sam: (distaccandosi da Harry e se ne va) E Harry,gemendo dal dolore,lentamente si trasforma in Goblin mentre che Sam scappa dal laboratorio di Tony Stark. E quando Harry si stava trasformando gli vengono in mente una serie di cose del suo passato: Quando ha conosciuto Sam. Nei pensieri di Harry.. Harry: Ciao..scusami per quell’impatto. Sam: (sorridendo) Ehi, non ti preoccupare,sto bene. Harry: ero distratto,non mi sono reso conto della tua presenza. Sam: (ride) Sto bene,sul serio. Harry: (sorridendo) Ok,ehm.. che ne dici se stasera andassimo a mangiare qualcosa? Sam: (sorridendo) ok,va bene. Ci vediamo questa sera. Harry: ok..ciao. A presto. Ehm..come ti chiami? Sam: Samantha,ma gli amici mi chiamano Sam. Harry: (sorridendo) Ok,Sam. A più tardi. Ritornando alla realtà. Harry,come sempre,stava gemendo ancora dal dolore e diceva “Non posso far del male a Sam! Non posso!!” (gemendo ancora dal dolore nel trasformandosi) Ancora nei pensieri di Harry.. Sam: (mentre stava camminando va addosso a Harry e Harry l’afferra e Sam ride) Scusa.. (ride) Harry: (ridendo) Mi chiedo se continuiamo ad incontrarci così,cioè buttandoci l’uno contro l’altro. Sam: (ride sistemandosi i capelli) Scusami ero distratta,stavo guardando il cellulare. (sorride) Harry: (sorridendo) ok.. Sam: Comunque,mi sono scordata il tuo nome. Come ti chiami? Harry: Harry,Harry Osborn. Sam: (sorridendo sorpresa) Non ci posso credere,sei il figlio del signor Norman Osborn? Harry: (guardandola interrogativamente) conosci mio padre? (sorridendo) Sam: Beh sì,cioè non di persona certo,ma ne parlano tutti nella mia classe quindi..(sorridendo) Tuo padre lavora alla Oscorp,vero? Harry: Beh sì,lavoro anche io lì con lui. Sam: Lavori anche tu? Harry: Sì Sam: wow. (sorpresa sorridendo) Non sapevo che ci lavorassi anche tu.. Harry: (sorridendo) Beh adesso lo sai. Sam: (sorride) Ehm.. Comunque,ora vado a casa dei miei zii,ci sentiamo per telefono.. Harry: (fermandola) Aspetta.. ti posso accompagnare io a casa dei tuoi zii,se vuoi.. Sam: (sorride) Sì,grazie. Molto gentile. Ritornando di nuovo nella realtà. Ormai la fase della trasformazione di Harry è quasi giunta al termine. Harry: (urla dal dolore) E finalmente ha raggiunto il risultato del Goblin e aveva in mente di uccidere chiunque che gli si parasse davanti,inclusa Sam. Dopo che Harry sconfisse Lizard volò via e andò a cercare Sam che era scappata quando lui si doveva trasformare. Sam continuava a correre senza fermarsi. Poi a metà strada,correndo,vede un aggeggio esplosivo arrivare contro di lei e si riparò con le sue braccia,ma fu tutto inutile l’oggetto esplosivo era esploso e Sam andò a sbattere contro in un negozio e frantumò il vetro. La creatura si avvicinò a Sam e lei era spaventatissima,notò un aspetto familiare ma non capiva chi fosse veramente. Harry: Samantha Stark. (ride) Sam: Come lo sai il mio nome? Harry/Goblin: (ridendo) Non mi dire che non ti ricordi di me..,Sam. Sam: (terrorizzata) Harry?! Harry/Goblin: Guardami. (e Sam lo guarda) Sam: ma che ti è successo,Harry? Non sei più lo stesso. Harry/Goblin: (ride) esatto.. Non sono più quello di una volta. (e all’improvviso torna serio lentamente avvicinandosi a Sam) Sam: (indietreggiando piano terrorizzata) Harry/Goblin: Non devi avere paura di me,Sam.. Sam: (guarda gli occhi di Harry e si rende conto che era lo stesso ma cambiato) “ma cosa sto facendo? Perché non sto scappando da lui?” Harry..guardandoti negli occhi capisco che c’è quel ragazzo che io conoscevo al college: lo so che sei cambiato,ma sei lo stesso. Harry/Goblin: (rivolgendo lo sguardo verso il basso di lato e scendendo un po’ di lacrime) Sam,non puoi capire. Io devo uccidere chiunque mi si para davanti,inclusa te Sam.. (versando un po’ di lacrime) Dentro di me c’è un qualcosa che mi sta dicendo di non ucciderti,ma..devo farlo (dispiaciuto) Sam: (scuote la testa) No Harry. Ti prego,non ascoltare Goblin..devi ascoltare il tuo cuore! Con queste parole Harry provò a togliere questa malattia da Goblin e di ritornare allo stato normale. Lentamente Sam,vedendo che Harry non ci riusciva,si avvicinò a lui e gli da un bacio sulla guancia. Come per magia la malattia che aveva sta subito scomparendo. E Sam,vedendo che la malattia stava scomparendo,sorrise e quando quella malattia scomparve la ragazza andò ad abbracciare Harry per la felicità. E tutte le persone che erano lì erano felici e applaudivano ai due ragazzi. Passarono i giorni e le temperature iniziarono ad alzarsi. Un giorno afoso Sam stava facendo footing lungo il percorso di una piazza e aveva delle auricolari nelle orecchie. Poi,quando arrivò a metà strada non si era resa conto che davanti a lei c’era Harry e,distraendosi,si scontrò contro di lui e Harry la prese. Harry: (afferrando Sam. Sorride) Presa. Sam: (togliendosi le auricolari dalle orecchie e mentre era in braccio a Harry sorrideva) Ah ciao,scusami non ti avevo visto. Harry: (ridendo) l’avevo notato. Sam: (ride. E Harry la sollevò e i due ragazzi erano uno di fronte all’altro) Harry: Mi sa che l’ho già vista questa scena (sorridendo) Sam: Beh sì..quando ci conoscemmo. (sorride) Harry: Ah,già..è vero. E allora vorrà dire che ci rincontreremo così (scherzando) Sam: (ride sistemandosi i capelli) Beh.. comunque..Oggi,c’è una festa: è il mio compleanno e quindi vorrei che tu venissi. (sorride) Harry: Uhm..ok,d’accordo. A che ora? Sam: Alle nove di sera..ho invitato anche Peter,così non ti senti solo. Harry: Ah ok. Perfetto,allora ci vediamo stasera. Sam: Sì..a stasera. (si danno un bacio e poi Sam se ne va). Mentre Sam se ne stava andando per puro caso incontra Peter e si ferma. Sam: Peter? (sorridendo) Ma che..? (guardando indietro e poi guarda Peter davanti a lei) Ma tu e Harry vi date appuntamento? (scherzando) Peter: Cioè? Sam: Poco fa ho incontrato Harry e poi incontro te (sorridendo) Peter: (scherzando) beh sì..è che non resistiamo alla tua bellezza. Sam: (sorridendo) dai Peter.. (ride) Peter: (sorridendo).. State bene insieme Sam: Chi? Io e Harry? Peter: Sì,siete una coppia perfetta. Immagino che tuo padre lo ha accettato come genero. Sam: Uhm..non esattamente. Pensa che lui sia..una minaccia. Peter: No dai,io conosco tuo padre. I primi giorni lui dirà così,ma vedrai che cambierà idea. Sam: Speriamo. Comunque sei sicuro che stasera vieni? Peter: Sì,certo. Perché me lo chiedi? Sam: curiosità. E come va con Mary Jane? Peter: Tutto bene. Ci stiamo per sposare,e lei è..sai un po’ nervosa per il matrimonio. Sam: è naturale che sia nervosa,è una cosa di noi donne. Peter: Già.. (Peter ascolta i richiami di aiuto) devo andare ora.. Sam: Ah sì,certo. Spider man.. ok. Buona fortuna. Peter: grazie. (e vola via) Poi camminando incontra un altro ragazzo: Eddie Brock,il suo ex-ragazzo del college. Sam: Eddie? Eddie: Ciao Sam. Sam: Che ci fai qui? Eddie: Volevo sapere come stavi. Sam: Beh adesso mi vedi,sono viva e vègeta. (Eddie Brock la ferma bloccando il braccio destro di Sam) Lasciami stare! Eddie: Non ti lascio fino a quando non ti decidi di fidanzarti con me. Sam: Guarda che io sono già fidanzata con Harry Osborn.Tra noi due è finita. Ora smettila che ci stanno guardando tutti. (e Eddie la lascia stare) Ecco perché ti ho lasciato,per la tua arroganza e prepotenza. Non ti voglio vedere più in giro. (Sam,dicendo queste parole,se ne va e Eddie iniziò ad arrabbiarsi e si stava quasi per trasformare in qualcosa che non si è mai vista prima)

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