Mentre tutto scorre

di danyazzurra
(/viewuser.php?uid=111854)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Usami, straziami, strappami l' anima ***
Capitolo 2: *** parlami d' amore ***
Capitolo 3: *** Voglio molto di più ***
Capitolo 4: *** Un altro senso ancora ***
Capitolo 5: *** Solo per te ***
Capitolo 6: *** Londra Brucia - Epilogo- ***



Capitolo 1
*** Usami, straziami, strappami l' anima ***


Scorpius si alzò dal letto. Era così caldo quella sera e la casa dei Potter, seppur piuttosto ventilata, sembrava un forno.
Guardò Albus disteso nel letto accanto al suo.
Forse ormai erano un po’ grandicelli per passare il periodo estivo ognuno a casa dell’ altro.
Sapeva che essendo ormai diplomati da Hogwarts da più di due anni, presto avrebbero dovuto smettere e che la vita reale avrebbe preso il suo corso.
Ma la realtà era che non riusciva proprio a pensare di smettere di andare a casa Potter.
Albus era stato il suo primo vero amico, in un momento di incertezza, quando tutti lo scansavano perché era un Malfoy, il figlio di un Mangiamorte, Albus gli era stato vicino.
Non poteva credere come proprio un Potter avesse superato i pregiudizi su un Malfoy.
Ma non era stato l’ unico, anche Lily e James non avevano mai dato peso al suo cognome.
Certo i due fratelli Grifondoro gliene avevano sempre combinate di tutte, ma non perché fosse un Malfoy, quanto perché, citando le parole di Lily, era un presuntuoso ed arrogante Serpeverde.
Sorrise al pensiero degli occhi battaglieri di Lily.
Fino a quel momento si era detto che le estati a casa Potter gli sarebbero mancate per Albus, ma sapeva benissimo che in realtà gli sarebbe mancata Lily.
Albus poteva vederlo ogni volta che voleva, ma non avrebbe più avuto la scusa per vedere Lily.
I suoi capelli rossi che si erano sempre distinti da quelli Weasley, perché leggermente più scuri e crespi.
I suoi occhi così semplicemente castani, ma così semplicemente pieni di vita.
“ Scorp” il biascichio di Albus lo riscosse dai suoi pensieri, non troppo puri, su sua sorella.
Sorrise, se solo avesse potuto leggergli nella mente lo avrebbe, sicuramente, fatturato.
Non si scherza con Lily Potter in presenza dei suoi due fratelli.
“ Tutto ok, Al, ho solo sete, torno tra poco” gli disse in un sussurro e si alzò.
Forse tenersi un po’ impegnato gli avrebbe conciliato il sonno.
Appena uscì in corridoio però vide immediatamente la luce del piano di sotto e si chiese se fosse il caso di scendere oppure no.
Forse erano Harry e Ginny che ancora parlavano o guardavano la Tv, ma Albus gli aveva detto che erano partiti per il week end, quindi, era più probabile che fosse James con qualche conquista.
Le sue labbra si aprirono in un ghigno all’ idea di rompergli le uova nel paniere e scese le scale con il pensiero di vedere una ragazza che emetteva uno strillettino e si copriva alla belle e meglio prima di fuggire imbarazzata.
E, soprattutto, al pensiero del viso furioso di James.
Quando arrivò al pian terreno, però, nessuna scena scabrosa lo accolse, solo una luce che proveniva dalla cucina.
Aggrottando le sopracciglia si diresse verso di questa.
Quando sentì un singhiozzo sommesso il suo stomaco si strinse in una morsa.
Le sue gambe si mossero senza che lui ne avesse il comando, quasi come guidato da una forza superiore, ma quello che vide lo bloccò sull’ arco della porta.
Lily Luna Potter stava piangendo.
Lei non piangeva mai, eppure adesso le lacrime scendevano sulle sue guance arrossate dal pianto.
Lo stomaco gli si contrasse definitivamente, non poteva credere all’ effetto che gli facevano le sue lacrime.
Eppure, quando erano piccoli, ne era stato così tante volte la causa e l’ aveva presa in giro così tante volte per quello che ormai non dovevano avere nessun effetto su di lui.
E invece non era così.
Vederla così sconvolta gli faceva male.
Avrebbe voluto andare da lei, abbracciarla, stringerla fino a quando non si fosse calmata, chiederle perché, dirle che insieme avrebbero risolto tutto.
Insieme?
Chi si credeva d’ essere, lei era anche fidanzata e aveva anche conosciuto lui, un simpatico Corvonero, chiamato da lui e Albus: “ il martire”.
“ Lily”.
Non poteva credere neanche lui che l’ avesse chiamata, che avesse pronunciato il suo nome, invece che girare sui tacchi ed andarsene, ma ormai, quella sera non si capiva più.
Lei si voltò e lui vide i suoi occhi spaventati prima che si voltasse di scatto asciugandosi le lacrime.
Sorrise, gli sembrava quasi di sentire gli ingranaggi di quella testolina rossa.
Si era fatta beccare a piangere, ora tutta la famiglia l’ avrebbe saputo e lei sarebbe stata subissata di domande.
“ Non dirò niente” la rassicurò Scorpius, avvicinandosi alla credenza e prendendo un bicchiere.
Lo sguardo sorpreso con il quale lo guardò lo fece sorridere, avrebbe voluto dirle che non si capiva neanche lui, ma invece annuì a conferma.
“ Grazie” sussurrò lei e Scorpius sorrise di nuovo prima di sollevare la caraffa dell’ acqua e versarsela nel bicchiere.
“ Tutto si può risolvere, sai?” le chiese.
In realtà, non sapendo perché piangeva, non sapeva neanche se si poteva risolvere, ma voleva che smettesse di piangere e per quello le avrebbe detto qualsiasi cosa.
Forse le avrebbe anche detto che era un cretino se lei lo avesse voluto, ma questo era meglio non suggerirglielo.
Bevve un sorso d’ acqua aspettando che lei parlasse, ma non lo fece.
“ Lily…”
Si fermò quando vide l’ orgoglio balenare nei suoi occhi castani.
Non si sarebbe mai aperta con lui e, in fondo, perché avrebbe dovuto farlo?
Solo perché erano stati insieme tutte le estati e si erano fatti i dispetti a vicenda?
Quello era quando erano ragazzini, ora erano cresciuti e, a diciassette anni, lei era ormai un po’ troppo grande per rispondere alle sue provocazioni.
Finì di bere la sua acqua e appoggiò il bicchiere nel lavabo provocando un piccolo tintinnio che le fece alzare gli occhi su di lui.
Per un attimo si guardarono. I suoi occhi che seppur arrossati e tristi provocavano in lui una reazione che non avrebbe voluto avere.
Quelle labbra umide e rosse che gli facevano venir voglia di correre da lei e baciarla.
Staccò il contatto visivo, si stava eccitando e la cosa non andava bene, non nella cucina dei Potter e con una Lily sconvolta.
Fissò un attimo il muro prima di passarsi una mano tra i capelli e sospirare.
“ Scusa…torno a letto” le disse e si avviò verso la porta, chiedendosi se non avesse perso del tutto la testa.
Le aveva chiesto scusa?
Lui non chiedeva scusa a nessuno, tanto meno alla Potter, ma si giustificò dicendosi che quella sera non poteva trattarla male, era come sparare sulla croce rossa. Sì, era sicuramente per quello e non perchè a vederla così gli sembrava di sentire il cuore dolergli.
Quando le passò accanto però la mano di Lily scattò e gli bloccò il polso.
Lui si fermò, ma non si voltò e anche Lily rimase immobile a fissare il muro davanti a sé “ resta” gli chiese e il cuore di Scorpius si fermò.
La sua voce, il suo sussurro, tutto gli stava scuotendo i sensi quella notte.
Era pericoloso, molto pericoloso restare, ma, contrariamente ad ogni razionale decisione, si voltò su se stesso e annuendo si sedette accanto a lei.
Per un attimo rimasero in silenzio. Come se la presenza dell’ altro bastasse ad entrambi.
Poi Lily mise una mano sul foglio che aveva davanti a sé “ mi ha lasciato” disse e fu un sussurro così lieve che Scorpius si chiese se fosse successo davvero o se fosse stata solo la sua speranza a parlare.
“ Non dici niente?” la sua domanda gli fece capire che non se lo era immaginato.
“ Mi ha lasciato” ripeté e stavolta si voltò a guardarlo e Scorpius vide che nonostante i suoi occhi fossero ancora lucidi, non più una lacrima sfuggiva al suo controllo.
“ Via gufo…non ha avuto neanche il coraggio di guardarmi negli occhi mentre lo faceva, dai, forza…”
Scorpius aggrottò le sopracciglia: forza, cosa?
Lei scosse la testa e Scorpius vide la rabbia prendere il posto della tristezza “ dai, prendimi in giro, scherniscimi, dimmi che non riesco a tenermi un ragazzo, che hanno talmente paura di me da non avere il coraggio di affrontarmi, che me lo merito, che ho un carattere di merda e che non so tenermi neanche un ragazzo vicino…dai…” lo sfidò con gli occhi “ sto aspettando” gli disse.
Scorpius sorrise. Allora per questo lo aveva fermato?
Pensava che lui l’ avrebbe presa in giro? Credeva che, in quel modo, la tristezza sarebbe stata sostituita dalla rabbia?
Che lui le avrebbe fatto da materassino e lei, avrebbe potuto sfogarsi con lui?
Scosse la testa.
“ No?” si arrabbiò lei con voce acuta “ ti do la possibilità di offendermi, ti servo su un piatto d’ argento il motivo per prendermi in giro e tu ti tiri indietro?” lo guardò sconvolta “ che problema hai, Malfoy?” gli domandò e Scorpius sospirò.
“ Il problema è che io sono troppo grande per fare questi giochetti” le rispose alzandosi, ma Lily si alzò con lui.
Non aveva finito. Non voleva finire. Aveva bisogno di sfogarsi e lui era lì.
“ Già, dimenticavo, il grande tombeur de femmes Scorpius Malfoy non potrebbe mai essere dalla mia parte” scosse la testa “ chissà magari stai già pregustando il momento, come fate voi ragazzi?” si finse pensierosa “ come vi complimentate? Una stretta di mano? Una di palle? ALLORA? COME FATE?”
Si stava arrabbiando talmente tanto che i suoi occhi sembravano due macchie castane che non lasciavano più vedere la pupilla.
“ Perché dovete giocare con i cuori delle ragazze? Perché illuderle e poi… lasciarle via gufo?”
Scorpius avrebbe voluto dirle che non erano tutti uguali, ma la realtà era che anche lui era così.
L’ ultima ragazza che era stata nel suo letto? No, non ricordava neanche il nome, ricordava solo che aveva i capelli rossi e adesso ne capiva il motivo.
“ Quindi prendimi in giro” gli disse avvicinandosi “ fammi arrabbiare, offendimi, dimmi quanto sono ingenua…”
Lei gli stava puntando un dito sopra al petto e Scorpius si sentiva andare a fuoco per quel semplice contatto su di sé.
Si mise a contare per resistere a lei.
Uno…
Due…
Le sue labbra chiusero quelle di Lily zittendola.
Non era riuscito più a resistere, sentire il suo profumo, vedere le sue labbra e i suoi occhi così vicino a lui, gli avevano fatto perdere ogni barlume di lucidità.
La sua mano corse alla sua nuca arricciandosi i capelli tra le dita e l’ altra rimase sulla sua vita.
Si sarebbe aspettato che Lily lo fermasse e quando non lo fece questo lo fece solo eccitare di più.
Quando sentì il suo corpo aderire al proprio perse definitivamente il controllo di sé.
Le circondò il viso tra le mani e la baciò ancora più profondamente, il silenzio era tornato nella cucina e adesso si sentiva solo il ticchettio dell’ orologio appeso alla parete e i loro respiri affannosi.
Le passò le mani sulle braccia scendendo fino alla vita scoperta e poi risalendo piano piano da sotto la maglia del pigiama fino ad arrivare ai suoi seni.
La mano di lei si aprì sul suo petto nudo e poi scese fino a raggiungere la peluria vicino all’ ombelico, fino a sentire sotto le sue dita il nastro dei pantaloni.
Fece per sciogliere il nodo, ma la mano di Scorpius la fermò.
“ Il sesso per dimenticare non è mai una buona idea” le disse e la sua voce era quasi sofferente e i suoi occhi erano così pieni di eccitazione da sembrare del colore del piombo tanto erano scuriti.
Lily poteva quasi sentire quanto gli costasse dirlo e abbassò lo sguardo sulle loro mani.
Quella di lui che copriva la sua ancora posizionata sopra l’ elastico dei suoi pantaloni, poi rialzò lo sguardo su di lui.
“ Da quando ti fai questi problemi?” gli chiese e Scorpius provò quasi l’ impulso di indietreggiare.
Era davvero Lily Potter quella con cui stava parlando?
“ Ubriache, piangenti, tristi? Non sono la migliore scelta per te?”
Scorpius prese un respiro sentendolo intopparsi nella sua gola e le sollevò le mani dalla sua vita tenendole stretti i polsi.
“ Non sai quello che dici” le disse freddo.
“ Certo che lo so” disse lei scendendo dal tavolo e Scorpius cercò di non pensare alla sensazione di pochi minuti prima quando l’ aveva sollevata su di questo.
“ Tu sei un seduttore, a te non importa delle ragazze, quando hai fatto il tuo…arrivederci e grazie…”
“ Quello è tuo fratello” le rispose acido.
Forse era stato il suo tono che era tutt’ altro che lusinghiero, ma si sentiva offeso dal pensiero che lei aveva di lui.
Forse, proprio perché sapeva che stava dicendo la verità, ma non era quello che voleva trasmettere a lei.
Troppo tardi, disse un' odiosa vocina nella sua testa e vedendo come lei lo stava guardando, pensò che purtroppo aveva ragione.
“ Sì” concordò lei “ ma non posso farlo con mio fratello, non trovi?”
Scorpius fece una smorfia di disgusto e lei scoppiò a ridere avvicinandosi a lui.
“ Solo sesso” gli disse ad un centimetro dalle sue orecchie.
“ Solo una notte di sesso” gli passò le mani sopra al petto e Scorpius rabbrividì come se le sue mani fossero gelate e invece non lo erano.
“ Per dimenticare…” gli pose un bacio sopra al capezzolo e poi lo leccò “ non tirarti indietro, Scorpius Malfoy” lo sfidò passando la lingua sul suo collo e seguendo la linea del suo pomo d’ adamo.
Scorpius la fermò prendendole i polsi e scostandola da sé.
Sentiva il suo respiro affannato e il calore dell’ eccitazione che gli stava scuotendo le membra.
Quando vide gli occhi pieni di passione di lei e il suo sorriso che sembrava sfidarlo a smettere, scosse la testa.
Lei era una donna e lui era un uomo. Si volevano e si sarebbero avuti.
Avrebbe pensato alla sua coscienza più tardi.
La baciò sollevandola e lasciando che lei gli circondasse il bacino con le gambe.
Respirò sulla sua spalla mentre lei gli faceva perdere completamente la testa strusciando i loro bacini.
Doveva portarla in camera. Anche se per lei era solo sesso, per lui non lo era e non l’ avrebbe posseduta su un tavolo in cucina.
“ Camera tua” sussurrò e cominciò a salire le scale, senza lasciarla, senza smettere di baciarla, fino a quando arrivarono alla camera e si chiusero la porta alle spalle.
Lasciando mondo, pensieri e pentimenti fuori dalla stanza.
***
Scorpius si svegliò, il suo braccio era intorpidito e ci mise qualche secondo prima di capirne il motivo.
Si voltò e vide una massa di capelli rossi che erano adagiati in parte sul cuscino e in parte sopra il suo braccio, bloccandogli del tutto la circolazione.
Era ancora nuda e la sua pelle lattea e piena di efelidi sembrava luminosa nella luce del primo mattino.
Ma non era il momento di fare lo sdolcinato.
Lei era stata chiara. Solo sesso. La mattina dopo se ne sarebbero dimenticati.
Lo aveva usato per dimenticare quel cretino e, il problema, era che lui era stato ben felice di farsi usare.
Solo che adesso, guardandola, avrebbe voluto svegliarla con un bacio.
Passarle un dito lungo la spina dorsale e baciarle il collo fino a risvegliare l’ eccitazione di entrambi e fare di nuovo l’ amore.
Ma non era così che sarebbe andata, perché non era così che lei voleva che andasse.
Scorpius si sentì male al pensiero, ma per la prima volta capì come si dovevano sentire le ragazze che aveva usato facendo sesso senza amore.
Si infilò i pantaloni e si rifece il nodo alla vita.
Lei non lo avrebbe mai saputo. Lui non lo avrebbe mai permesso.
Lui era Scorpius Malfoy e non avrebbe mai ammesso di essersi innamorato di una che lo aveva solo utilizzato.
La guardò ancora e poi si chiuse la porta alle spalle.
Rientrò nella stanza che condivideva con Albus e quando si avvicinò al letto lui aprì gli occhi “ dove vai?” gli chiese assonnato.
Scorpius cercò di sorridere al suo migliore amico, ma capì di non riuscirci “ sto andando a far colazione” gli rispose e Albus annuì prima di mettere le gambe fuori dal letto.
“ Vengo anch’ io” disse sbadigliando e Scorpius strinse i pugni pieno di rabbia.
Voleva stare a letto tutto il giorno, voleva stare solo, voleva picchiare qualcuno o rompere qualcosa.
“ Certo” disse invece e seguì il suo migliore amico al piano di sotto.
 
Usami, straziami, strappami l’ anima,
fai di me quel che vuoi
 
COMMENTO:  OK, FORSE E’ UN PO’ BANALE, MA ASCOLTAVO MENTRE TUTTO SCORRE DEI NEGRAMARO E ZAC…ECCO CHE UN’ IDEA APPARE NELLA MIA TESTOLINA...PER L' APPUNTO POI SONO IN FERIE E QUINDI...ECCOLA QUA :P FATEMI SAPERE SE VALE LA PENA CONTINUARLA E, NELL’ EVENTUALITA’, VI RASSICURO CHE SONO POCHI CAPITOLI ; )) ORA TORNO A FINIRE L’ ULTIMO CAPITOLO DI “ E SE DOMANI” ;))  GRAZIE MILLE A CHIUNQUE LEGGERA’ E UN BACIONE A CHI  MI FARA’ SAPERE!!

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** parlami d' amore ***


Lily si rigirò sul letto ancora nel dormiveglia e…
Si alzò a sedere di scatto.
Cosa aveva combinato? Non l’ aveva fatto davvero, giusto?
Tese le braccia e se le guardò come se potesse trarne una qualche consolazione dal vederle lisce e bianche come sempre, ma non ne fu consolata, anzi.
Le sue mani, quelle mani con cui l’ aveva toccato tutta la notte, le sembrava di sentire ancora la sensazione della sua pelle sotto alle sue dita.
Si lasciò cadere all’ indietro e quasi rimbalzò sul cuscino.
Non poteva essere stata così stupida. Dimenticare Andrew con Scorpius, era come essere a dieta e dimenticare il gelato con il cioccolato.
“ Merda” gemette.
Sfilò il cuscino da sotto la sua testa e se lo pose sul viso, ma se ne pentì immediatamente: odorava ancora di lui.
Ed era un odore così buono, poteva identificarlo con lo stesso odore del legno appena tagliato, quell’ odore forte, ma non fastidiosamente penetrante.
Lo lanciò in mezzo alla stanza in un impeto di rabbia. Si stava davvero concentrando sul suo profumo?
Doveva fare l’ esatto contrario. Non, ricordare ogni particolare, ma dimenticarsi di tutto.
In fondo era quello che gli aveva detto: solo una notte di sesso ed era stata così convincente che lui era sparito senza dirle niente.
Cercò di reprimere la rabbia che l’ assalì al pensiero di essersi svegliata da sola.
Non le era mai successo. I ragazzi erano sempre molto dolci con lei e anzi, di solito, era lei che un po’ insofferente a tutte le loro attenzioni, tagliava corto la mattina e invece Scorpius l’ aveva usata.
“ Ma no, stupida” si disse ad alta voce “ tu l’ hai usato, lui ha solo seguito le tue direttive”.
Forse se lo diceva ad alta voce le sarebbe penetrato nel cervello.
Era così. Lei lo aveva usato. Lei lo aveva visto, se ne era sentita attratta e se lo era preso.
Il tutto senza neanche chiedergli niente, ma lui era consenziente, si disse.
Eccome se era consenziente, ancora ricordava tutto quello che le aveva fatto e…
“ Cavolo” si portò la coperta a coprirsi il viso imbarazzata.
“ Cavolo” ripeté saltando di sotto dal letto, anche le lenzuola erano impregnate del suo odore.
Tutto sembrava volerle gridare ciò che aveva fatto.
“ Perché lo hai fatto?”
Lei non era mai così sventata e ora ne pagava le conseguenze.
Cominciò a marciare nella sua stanza, avanti e indietro, avanti e indietro.
Ancora il suo odore, sembrava volerle penetrare nel cervello come un continuo promemoria.
Spalancò la finestra anche se i mattutini venti gradi, la fecero pentire immediatamente della sua scelta, ma aveva bisogno di aria.
Doveva schiarirsi le idee, aveva fatto il suo gioco.
Aveva fatto sesso con lui, chissà come era stato felice di umiliarla.
Lei che aveva sempre lottato con lui, che lo aveva sempre preso in giro, era caduta nella sua tela.
E per quanto continuasse a ripetersi che era lui ad essere caduto nella sua trappola, che era lui a non aver resistito alla sua offerta, a lei sembrava tanto il contrario.
Forse perché ogni parte di lei ancora ribolliva al pensiero della sera prima, forse perché le era rimasta una folle voglia di rifarlo…
“ Non pensarci nemmeno” disse sventolando la finestra in un gesto nervoso.
Per un attimo considerò l’ idea di smaterializzarsi da qualche parte e concludere l’ estate là, ma poi il suo orgoglio Grifondoro la fermò.
Che razza di vigliacca sarebbe stata?
Lanciava il sasso e ritraeva la mano? Non era da lei.
Sì, era decisamente per quello che restava e non perché, da quando si era svegliata, aveva una voglia matta di rivedere quegli occhi…quelle labbra… quei capelli…
“ Merda, Lily” disse in un urletto stridulo.
Non era così che doveva andare.
Lei doveva presentarsi a lui eterea e glaciale e non insicura e con i capelli pieni di nodi a causa delle migliaia di volte che ci aveva passato le dita dentro.
Iniziò a saltellare dal nervoso.
Perché aveva questo caratteraccio? Perché non si metteva in testa di essere sensibile e piena di paure e non una ragazza a cui non importa niente del mondo?
Aveva bisogno di una scrollata per calmarsi.
Aveva bisogno di un rimprovero deciso.
Aveva bisogno di Alice.
Prese una manciata di polvere volante e la chiamò. Appena il suo viso apparve tra le fiamme verdi Lily si sentì subito meglio.
Aveva gli occhi ancora gonfi di sonno e da come se li stropicciava sembrava si fosse costretta a scendere dal letto con un’ enorme forza di volontà.
“ Ho bisogno del tuo aiuto” le disse andando subito al sodo.
“ Buongiorno anche a te, Lily” disse Alice sbadigliando, poi guardò quello che riusciva a vedere della stanza e si accigliò: la finestra doveva essere aperta a giudicare dai fogli che vedeva svolazzare sulla sua scrivania, le lenzuola era tutte attorcigliate e a terra dietro Lily e anche lei aveva i capelli tutti disordinati e sembrava, solo leggermente, sconvolta.
“ Che succede?” le chiese dubbiosa.
Lily era disordinata, ma non così disordinata, ed era nervosa e impulsiva, ma quella davanti a lei sembrava quasi una pazza nevrotica e furiosa.
“ Ho fatto un guaio e ho bisogno che tu ti arrabbi” le disse “ ho bisogno che tu mi dica che sono stata stupida”.
Alice sorrise “ sempre pronta ad accontentarti” le disse scherzosa, ma anche un po’ curiosa: cosa poteva aver combinato che l’ aveva ridotta in quelle condizioni?
“ Ho provato ad uccidermi, ma non ci riesco”.
Alice alzò un sopracciglio, se partiva la versione della Lily melodrammatica, doveva essere davvero qualcosa di serio.
“ Che hai fatto?” le chiese paziente e Lily si mise una mano sugli occhi esasperata “ ho provato a soffocarmi con il cuscino ma c’ era il suo odore, allora ho provato a morire di caldo sotto le coperte ma a…”
Alice rise del suo buffo elenco. “ Non intendevo quali modi hai utilizzato per provare ad ucciderti” la rimproverò, ma la sua voce era scherzosa “ voglio sapere che cosa hai combinato e, soprattutto, di chi era l’ odore che ti ha impedito di ucciderti…immagino non di Andrew o non saresti così sconvolta” continuò.
Lily sbuffò abbassando gli occhi “ quel vigliacco di Andrew, giuro che quando lo prendo rimarranno solo biscottini di gufo di lui”.
Alice guardò il viso deciso ed arrabbiato di Lily “ vi siete lasciati?” le chiese e Lily annuì tornando a guardare Alice negli occi “ mi ha lasciato via Gufo, il cuor di leone…giuro che non mi metterò mai più con qualcuno che non sia Grifondoro” si arrabbiò ancora.
“ Permettimi di dissentire” replicò Alice. Lily non era mai stata con un Grifondoro, mai da quando aveva iniziato a frequentare i ragazzi.
Sorvolando sul fatto che James aveva fatto una sorta di terrorismo psicologico a tutti i Grifondoro del suo anno, anche quando lui si fu ormai diplomato, Lily si tenne alla larga dai Grifondoro, troppa mania di proteggere a cui lei era piuttosto allergica.
“ E’ che per dimenticarmi di quel cretino di Andrew…”
“ Ovvia, siamo arrivati al punto clou” scherzò Alice, sapeva che lei non era in queste condizioni per Andrew.
Non l’ aveva mai vista in queste condizioni per nessun ragazzo, anzi, dubitava quasi di aver mai visto Lily Potter davvero innamorata, ed erano anni che si conoscevano, o meglio, era dalla nascita che si conoscevano.
“ Se continui a far così non ti dico niente” la rimproverò e Alice si passò il pollice e l’ indice uniti sulle labbra come a sigillarle.
Lily sorrise e la guardò “ mi prometti che ti arrabbierai?” le chiese e Alice rise “ di solito si chiede il contrario” scherzò, ma Lily scosse la testa “ ne ho bisogno” si lamentò e Alice annuì baciando le dita incrociate come nel loro giuramento di bambine.
Lily prese un respiro e poi, prima di potersene pentire lo disse: “SonaddtalttoScpusMfoiy”.
Alice alzò gli occhi al cielo “ in inglese per favore” la rimproverò e Lily si morse un labbro.
Era pronta a dirlo? Dirlo ad Alice lo avrebbe reso vero. Ed era pronta a rendersi conto che era vero?
Come se, in fondo, ne avesse qualche dubbio.
Ancora aveva l’ eco dei loro respiri nelle sue orecchie ed uno dei motivi per i quali non era riuscita ad uccidersi con il cuscino, era che il suo odore rischiava di mandarla nuovamente in ebollizione e di portarla a ricordare le sue mani, il suo contatto…Oddio, il suo contatto.
“ LILY!”
Lily sbatté gli occhi come se stesse tornando alla realtà e guardò Alice “ scusa” disse e Alice alzò gli occhi al cielo “ pensi di dirmi in maniera capibile cosa hai fatto o devo venire lì e fartelo confessare a forza?” domandò.
Lily si scompigliò di nuovo i capelli e li lasciò ricadere come dei selvaggi tentacoli rossi.
“ E’ che pensavo di essere più forte…ho diciotto anni, per Merlino” si lamentò e Alice cercò di starle dietro e mettere insieme i pezzi .
Hai presente come dicono i Babbani, morto un papa se ne fa un altro?” le chiese “ solo che io l’ ho fatto troppo presto” la interruppe e Alice aprì le labbra stupita “ cioè? Hai già conosciuto qualcuno?”
Lily scosse la testa. Lo conosceva già e da tempo purtroppo.
“ E allora?” chiese Alice sentendosi sempre più confusa.
Lily storse più volte la bocca per prendere il coraggio “ sono andata a letto con Scorpius Malf…”
La risata di Alice la interruppe e Lily si accigliò incrociando le braccia “ ehy” protestò, ma Alice sembrava non aver intenzione di smettere.
“ Alice Ginevra Paciock, giuro che se non smetti…”
“ Scusa” disse tra le lacrime alzando una mano “ scusa…scu…”
Quando scoppiò a ridere di nuovo Lily non sapeva più che fare, aveva chiamato Alice per avere un supporto o nei migliori dei casi una rimbrottata da amica matura e invece lei che faceva?
Scoppiava a ridere.
“ Va bene, va bene…” iniziò quasi dispiaciuta e Alice s’ interruppe “ no…no, dai, è solo che…bè…non mi è mai piaciuto così tanto dirti: te l’ avevo detto”.
Lily sbuffò. Era vero, lei glielo aveva detto da praticamente sempre, continuava a dire che la loro attrazione poteva essere percepita a chilometri di distanza e che tutti i loro litigi erano solo dei palliativi per attirarsi l’ un l’ altro.
“ Non era la reazione che volevo da te” protestò “ me lo avevi promesso” concluse incrociando le braccia e Alice sospirò “ ok, ok” le disse e si schiarì la gola cercando di entrare nella parte.
“ Tu, stupida, incosciente! eri appena stata mollata, cosa ti è saltato in mente di andare a letto con un ragazzo e con Scorpius Malfoy per giunta, il ragazzo che dici di odiare da anni e che continui a dire che ti è indifferente, ma che poi, se si vuol essere precisi, tanto indifferente non ti era dato che hai preso l’ occasione al volo…”
“ Io non ho preso l’ occasione al volo” protestò Lily e Alice rise “ no?” le chiese.
Lily capì dove voleva arrivare “ c’ erano solo lui e Albus in casa” protestò e Alice la guardò con diffidenza “ ah- ah, certo e a che ora ti ha lasciato Andrew?”
Lily sospirò “ mi ha mandato un gufo verso le cinque…”
“ Un gufo? No, vabbè, sorvoliamo e torniamo a Scorpius che è meglio” poi parve ripensarci “ verso le cinque e non potevi chiamarmi, uscivamo e conoscevamo qualcuno che non fosse Scorpius?” domandò furba.
“ So dove vuoi arrivare, ma non mi freghi, io ero a disperarmi per lui”
“ Certo, infatti, vedo i tuoi occhi gonfi di pianto e la tua espressione sofferente…”
“ Stavo piangendo quando mi ha trovato Scorpius…”
“ Certo, non lo metto in dubbio, il tuo orgoglio ferito…soprattutto per essere stata lasciata attraverso un gufo”
Lily sospirò, era vero. Era così furiosa che lui non avesse avuto il fegato di affrontarla e che l’ avesse umiliata lasciandola via gufo.
“ Vorresti dire che non m’ importava di lui?” le chiese irritata, ma Alice scosse la testa “ certo che t’ importava ci sei stata insieme sei mesi”.
Lily annuì decisa. Finalmente ragionava.
“ Solo che avresti lasciato anche lui, come hai lasciato i precedenti” aggiunse e Lily la guardò in cagnesco “ quelli prima erano noiosi, ma forse Andrew…”
“ Neanche lui era Scorpius” la interruppe Alice.
“ Ma io non voglio che nessuno sia come Scorpius, io odio Scorpius Malfoy”
“ ah-ah certo” assentì Alice, ma Lily sapeva che non l’ aveva convinta per niente, ma come poteva farlo se non aveva neanche convinto se stessa.
“ Allora…dov’ ero rimasta?” si mise un dito sulla tempia “ certo” riprese “ si può sapere come Merlino ti è venuto in mente di finire a letto con la persona che odi di più al mondo che disprezzi così tanto da provare una repulsione tale verso di lui da non desiderarlo neanche un po’, neanche se fosse l’ ultimo uomo della terra…” poi piegò la testa di lato “ ah no, è vero, non importa che sia l’ ultimo uomo della terra…”
“ E’ solo perché era l’ unico uomo disponibile”
Alice sospirò “ amica mia, smettila di prendere in giro me e te stessa, è una vita che cerchi qualcuno che sia come Scorpius…qualcuno che ti faccia accendere il fuoco nelle vene, che ti attiri in tutto e per tutto, che sia capace di farti girare la testa dalla rabbia e contemporaneamente che ti faccia impazzire per la voglia di restare con lui, ma…” la guardò dritta negli occhi “ è inutile che provi con tutti gli Andrew della situazione, è inutile che cerchi negli altri le stesse sensazioni che ti da lui…belle o brutte che siano e poi accusi questi poveri martiri di essere banali e noiosi e li lasci o li allontani da te e ti fai lasciare…”
Alzò una mano per fermare la protesta “ volevi un consiglio e un rimprovero da me?” le chiese “ forse non è quello che volevi, ma è sincero, apri gli occhi e smetti di voler stare con dei surrogati di Scorpius Malfoy solo perché non hai le palle di ammettere con te stessa che è lui che vuoi ed hai una fifa blu di ritrovarti ad essere l’ ennesima ragazza sul suo taccuino…”
“ Ha un taccuino?” la interruppe Lily lasciandosi trascinare nel discorso dell’ amica senza accorgersi che non stava negando niente di quello che lei diceva.
Alice rise e Lily sospirò “ era davvero l’ unico ragazzo che avessi a portata di mano” affermò Lily, si sentiva un po’ abbattuta, perché se Alice avesse avuto ragione allora era spacciata.
“ Perfetto” disse Alice seria, guardando la sua migliore amica negli occhi aveva capito che era davvero confusa, chissà forse credeva di aver davvero fatto tutto quello solo per dimenticare.
“ Allora non c’ è alcun problema” sentenziò semplicemente “ non hai alcun motivo di essere così sconvolta. Siete un ragazzo e una ragazza in pieno possesso delle vostre facoltà mentali… nessun problema, solo un po’ di sano divertimento” la consolò.
“ Quale delle due, Lily? Amore o divertimento?” le chiese, ma Lily rimase in silenzio facendo sentire Alice in colpa.
Forse era stata troppo brutale, forse aveva davvero bisogno di credere che fosse stato uno sfogo, un divertimento.
“ Dai, Lily, non pensarci” le disse con voce allegra “ vengo da te e ti porto fuori io” le disse e scollegò la chiamata.
***
“ Senti, Al”.
Albus si voltò subito verso Scorpius, la paletta per girare le frittelle ancora nella sua mano “ non provarci” lo ammonì.
“ Non provare a fare che?” chiese Scorpius stupito.
“ Quando hai questo tono, hai sempre combinato qualcosa, e l’ estate è appena iniziata e…”
“ Sì, il sole splende e gli uccellini cinguettano…Al, che ti prende stamani?” gli chiese, ma Albus scosse la testa “ mi prende che…” riprese “ l’ ultima volta che hai usato quelle parole con quel tono, volevi chiedermi di aiutarti a liberarti di una di cui non conoscevi neanche il nome…che poi come si fa ad andare a letto con una del quale non conosci il nome?”
Perché? Gli stava davvero chiedendo perché? E come poteva rispondere?
Albus era il suo migliore amico, ma era anche il fratello di Lily, come poteva spiegargli quanto voleva Lily? Quanto la desiderasse, quanto gli piacesse ogni cosa, dalla più piccola alla più grande?
 “ A volte mi chiedo perché parlo con il monaco che ha deciso di votare tutta la sua vita a Miss Alice Paciock” rispose invece e Albus sorrise “ divertente, io invece mi chiedo quando arriverà la donna che ti farà girare la testa talmente tanto che mi permetterà di prendermi la rivincita su anni di prese di giro” scherzò a sua volta.
“ Non temere, non accadrà tanto presto” si oppose Scorpius e aprì il frigo per prendere il succo di frutta, ma anche solo la visione di quel colore lo fece immobilizzare.
Il colore dei suoi capelli: calavano sul suo viso mentre lo baciava, solleticavano il suo petto mentre la faceva sua.
Maledizione. Chiuse il frigorifero con un tale impeto che Albus si voltò e lo guardò con un sopracciglio alzato.
“ Se ti chiedo cosa ti è successo, ho la speranza di avere una risposta seria?”
Scorpius lo guardò un secondo e poi deviò lo sguardo verso la padella dentro la quale Albus stava facendo le frittelle.
“ Secondo te le donne lo fanno sesso…”
“ Direi di sì” lo interruppe Albus “ simpatico, intendevo se fanno sesso senza amore” chiarì ed Albus fece spallucce.
“ Immagino che anche tra di loro ci sia una Scorpius Malfoy versione femminile” rispose.
Scorpius si passò una mano tra i capelli, pensare alla vita sessuale di Lily lo rendeva stranamente arrabbiato.
Certo, non pensava che fosse arrivata a diciotto anni vergine, anche perché la sera prima ne aveva avuto una prova piuttosto evidente, ma l’ idea che lo avesse fatto anche con altri, gli faceva affluire più velocemente il sangue nelle vene.
Strinse i pugni sopra al tavolo maledicendosi, non gli era mai successo di avere delle sensazioni del genere per una donna.
Solitamente le donne per lui non erano niente di più che un gran bel passatempo, uno scambio di reciproche attenzioni senza pretese da parte di nessuna, o meglio, era lui a chiarire che non gli interessavano storie d’ amore.
Invece con Lily era stato il contrario.
Gli sembrava quasi di avere davanti agli occhi mentre lo sfidava a tirarsi indietro, a non fare sesso con lei.
E lui non diceva mai di no ad una sfida, il vero problema, quello che più lo infastidiva era che sfida o no, non avrebbe mai detto di no a Lily Potter, il suo desiderio per lei glielo avrebbe impedito.
“ Perché me lo chiedi?” domandò Albus riportandolo alla realtà “ niente. In realtà mi stavo chiedendo se sarebbe mai arrivata la ragazza con cui poter stare senza doverla rassicurare su quanto la amo”.
“ Potrebbe stupirti sapere quante persone non sono interessate al tuo amore” disse Lily entrando in cucina e puntando immediatamente gli occhi su di lui.
Voleva dimostrargli che non aveva paura e che aveva davvero dimenticato quello che era successo la sera prima, ma si pentì immediatamente di averlo guardato.
I suoi occhi sembravano argento liquido in quel momento e la stavano guardando in un modo così espressivo che per Lily era come se stesse urlando al mondo quanto la voleva.
Si voltò verso Albus, le sembrava così evidente il desiderio che sprigionavano gli occhi di Scorpius che Lily ebbe paura che anche Albus potesse sentire le piccole scosse che le pervadevano il corpo.
 “ Buongiorno, sorellina” disse Albus “ potreste evitare di litigare alle nove del mattino?” disse guardando Scorpius che aveva già aperto la bocca per ribattere.
Lily annuì d’ un tratto desiderosa di non incrociare più lo sguardo di Scorpius.
Scorpius ghignò, non gli era affatto sfuggita la sua reazione.
 “ Allora, Lily, che hai fatto ieri sera?” le chiese sedendosi davanti a lei e godendo delle sue gote che arrossivano.
Lei non sapeva mentire, soprattutto ai suoi fratelli.
“ Oh, niente d’ importante” rispose agitando una mano e lo guardò con un sorriso.
Con chi pensava di avere a che fare?
“ Niente d’ importante?” chiese tra i denti e Lily annuì “ decisamente…mi sono annoiata tutta la sera” aggiunse guardandolo.
 “ Ah non sei uscita con Andrew?” chiese Albus stupito “ già, non hai passato la notte con nessuno?” chiese sfacciato.
La forchetta stridette sul piatto e Scorpius sollevò un labbro felice di averla messa in imbarazzo come voleva.
“ Scorpius” disse Albus con voce scandalizzata “ la mia sorellina…”
“ La tua sorellina…”
“ Basta” lo interruppe Lily e lo guardò.
I loro occhi si trovarono immediatamente, sembravano fatti per guardarsi, per sfidarsi, per attirarsi l’ un l’ altro.
Lily cercò d’ ignorare le sensazioni che le sembrava di rivivere ogni volta che lo guardava “ non sei divertente” si arrabbiò.
“ Non volevo esserlo” ribatté Scorpius senza guardarla.
Lily si sentì invadere dalla rabbia, odiava Scorpius, altro che esserne attratta o innamorata, odiava quei suoi modi di fare subdoli e arroganti.
“ Alice è tornata” disse per cambiare argomento e ottenne la totale attenzione di suo fratello “ stasera usciamo solo io e lei…Andrew mi ha lasciata, ho bisogno di una serata con lei”
Si pulì le labbra con il tovagliolo con un gesto volutamente lento sentendosi lo sguardo di Scorpius addosso.
“ Andrew ti ha lasciata?” la voce di Albus era stupita, non avrebbe saputo dire se lo fosse perché non si aspettava di lasciarla o perché le sembrasse troppo disinteressata, ma lasciò perdere, era abituato ai colpi di testa di Lily.
“ Sì, ma l’ ho già dimenticato…tendo a dimenticare tutto ciò che non è importante ultimamente”.
Scorpius sembrò accusare il colpo e non disse niente e Lily esultò trionfante.
“ Alice arriva tra poco, allora?” chiese Albus e prima che Lily potesse rispondere era già scattato in piedi per andare a cambiarsi “ vieni?” chiese a Scorpius, ma lui fece cenno di diniego afferrando il suo bicchiere “ ti raggiungo” gli disse e Albus si volatilizzò.
Lily tornò a concentrarsi sulle sue frittelle.
Non lo avrebbe guardato, non di nuovo, non avrebbe rischiato di essere travolta da lui o peggio ancora di lasciargli capire quanto la facesse andare fuori di testa.
“ Quindi stasera andrai a cercarti un altro ragazzo da dimenticare?”
Merlino. La sua voce. Lo stesso tono di voce sensuale della scorsa notte.
“ Non vedo come questi siano affari tuoi” gli disse cercando di non far tremare la sua voce.
“ No…hai ragione” le disse spostandole una ciocca di capelli dal viso e Lily alzò gli occhi, allontanandosi come se si fosse appena scottata.
Non riusciva a sopportare i suoi occhi, figurarsi il suo tocco.
Si alzò in piedi “ devo andare” gli disse, ma Scorpius fu più veloce di lei e la fermò mettendosi a coprire la porta.
Perché era così maledettamente alto?
 “ Perché? In fondo hai già dimenticato, giusto?” le chiese e Lily annuì “ perché dovrei ricordarmi di qualcosa?” chiese fingendo non curanza.
Scorpius si sporse verso di lei “ niente” le sussurrò così vicino alle labbra che Lily sarebbe indietreggiata se il suo orgoglio non glielo avesse impedito.
“ Appunto, niente” disse restando immobile e cercando di restare nella sua parte di algida opportunista.
“ Solo le mie labbra sulle tue” le soffiò avvicinandosi ancora “ so che te le ricordi” aggiunse provocandole la pelle d’ oca su tutto il corpo.
Lily capì il suo gioco, ma che Godric l’ avesse maledetta se avesse ceduto. Anzi, lo avrebbe ripagato con la stessa moneta.
“No… non mi sembra” gli disse poggiando una mano sopra al suo petto e sentendo il suo cuore battere ad un ritmo accelerato.
Allora non gli era proprio indifferente.
“ Quindi cosa dovrei ricordarmi?” chiese facendo scorrere il suo indice sulla parte del suo petto che restava scoperta.
“ Non lo so…” disse lui mettendole una mano sul fianco in maniera così possessiva che sembrava che i suoi gesti tradissero le sue parole “  forse le mie mani su di te” ipotizzò in un sussurro.
Lily si sentì bollire, ma non si scansò, non avrebbe perso questa sfida.
“ Già…ma non riesco… proprio…” mormorò alzandosi sulle punte e poggiando le sue labbra sopra il pomo d’ adamo.
Un bacio leggero, un lungo contatto con la sua pelle.
Scorpius gemette e Lily sorrise “ hai perso” gli disse felice e fece per scansarsi, ma Scorpius non glielo permise.
Le passò una mano intorno alla vita “ io dico di no” le disse e, senza darle tempo di ribattere, la baciò con un tale impeto che Lily si sentì trasportare via.
Avrebbe voluto separarsi da lui, sì, avrebbe voluto staccarsi, almeno per i primi cinque secondi, poi la passione la travolse in un modo che non aveva mai pensato possibile prima di Scorpius.
Tutto intorno a lei divenne sfocato, un ammasso informe di colori e di forme che sembrava percepire al di là delle ciglia socchiuse.
Le labbra di Scorpius sembravano essere l’ unico rimedio per estinguere l’ incendio che le avevano provocato le sue mani.
All’ improvviso non le importava più di vincitori o di vinti, non le importava di essere la preda o il cacciatore e men che mai di chi si sarebbe sentito utilizzato dei due.
In quell’ attimo riusciva solo a percepire i loro battiti del cuore che si stavano fondendo e le loro labbra che non riuscivano a lasciarsi.
Infilò le sue mani sotto la camicia e lasciò che vagassero sulla sua pelle liscia, Scorpius le fermò le mani poggiandosi le sue sopra in uno strano deja-vu.
Tutto sembrava dirgli che stavano andando a complicare di più le cose, che Albus era in un’ altra stanza e che era sbagliato farlo di nuovo senza aver ancora chiarito, ma quando sentì le labbra di Lily sulla sua gola perse completamente il controllo e la costrinse contro il muro, almeno fino a quando non sentì il rumore della smaterializzazione che fece allontanare entrambi di scatto.
 
 
Dimmi, se c’ è ancora sulle labbra il mio sapore.
Quando pensi che sian troppe le paure.
 
COMMENTO: QUESTO E’ UN CAPITOLO DI REAZIONI, SI SFIDANO, SI INSULTANO, MA ALLA FINE SI AMANO E SI DESIDERANO…MA NON PREOCCUPATEVI, A BREVE SARANNO COSTRETTI A METTERSI A CONFRONTO CON I LORO SENTIMENTI ;)) GRAZIE MILLE ALLE FANTASTICHE 11 RAGAZZE CHE MI HANNO FATTO SAPERE LA LORO OPINIONE, VI ADORO, NELLE PERSONE DI ICEPRINCESS / LUISA21/ ALWAYS89/ ARIB / MARY GRIFONDORO / SINISA / LOLA MALFOY / LILIAN POTTER IN MALFOY/ PEKAI / HEAVENORLASVEGAS  E ZOONAMI 84 !! GRAZIE DI CUORE A TUTTE, SPERO MI FARETE SAPERE ANCORA !! INOLTRE RINGRAZIO CHI MI HA AGGIUNTO ALLE PREFERITE / SEGUITE E RICORDATE ED ANCHE CHI MI LEGGE SOLTANTO!! UN BACIONE!!

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Voglio molto di più ***


“ James” Lily si staccò da Scorpius, ma non riuscì a slegare i suoi propri occhi dai suoi.
Si accorse che anche lui sembrava senza fiato e anche i suoi occhi sembravano luccicare di eccitazione.
“ Sorellina” la voce di James la fece ridestare e lei si maledì per essere rimasta per l’ ennesima volta ipnotizzata da quelle iridi.
“ Che ci fai qua, non dovevi tornare la prossima settimana?” gli chiese abbracciandolo.
James la sollevò leggermente baciandola sopra la testa “ è così che accogli il tuo fratellone?” poi il suo sguardo vagò per la cucina “ Ciao, Malfoy” salutò tranquillamente, ma aggrottò le sopracciglia quando non vide Albus.
“ Dov’ è Al?” chiese “ cosa ci fate tu e Malfoy da soli in cucina?”
Lily si fece piccola piccola sotto gli occhi del fratello, sapeva benissimo che lui era un fenomeno nell’ interpretare le sue espressioni facciali, per cui si incollò un sorriso sul viso e lo guardò con gli occhi più innocenti che riuscì a realizzare.
Gli mise una mano sulla spalla e si innalzò sulle punte per appoggiare la testa alla sua spalla “ litigavamo come sempre…” sbatté più volte le palpebre e voltò la testa cercando di restare con l’ espressione più neutra ed innocente possibile “ cosa credevi che facessimo?” chiese.
James guardò un attimo Scorpius e probabilmente l’ espressione nel suo volto lo rassicurò perché scosse la testa e sorrise “ niente…a volte mi vengono in mente delle stupidaggini”.
“ Già” concordò Lily “ sono proprio stupidaggini” assentì guardando Scorpius.
“ Al dov’ è?” chiese e appena Lily glielo disse fece per uscire dalla cucina, ma poi si fermò e la guardò attentamente “ non vieni?” le chiese e Lily annuì mettendosi le mani dietro la schiena per non mostrare a James quanto le tremassero.
Seguì James e, nonostante si ripetesse che era un errore, guardò di nuovo verso Scorpius.
Se ne pentì immediatamente.
La sua espressione era così glaciale che avrebbe potuto gelare il sole stesso.
Le labbra di Lily si aprirono, era furioso e lei non ne capiva il motivo.
In fondo era interesse di entrambi che i suoi fratelli non sapessero niente.
Non era certo la paura per quello che avrebbero detto, visto che se solo provavano a dire che una cosa non doveva farla era la volta che, e ne potevano essere certi, quella cosa veniva fatta.
Era solo per le complicazioni.
Non poteva certo spiegare ad Albus e men che meno a James il suo rapporto con Scorpius.
Cosa avrebbe dovuto dire?
Che lo aveva usato per dimenticare Andrew? E poi? Le avrebbero mai creduto?
Albus l’ avrebbe pensata l’ ennesima vittima di Scorpius e probabilmente questo avrebbe rovinato la loro amicizia e James…bè, James…con tutta probabilità lo avrebbe castrato.
Si fermò un attimo sui suoi passi, la mano ancora poggiata sul corrimano e gli occhi fissi in quelli di Scorpius.
Avrebbe voluto tanto andare da lui e trasformare quell’ espressione in una di desiderio.
Dimenticare tutto con il sesso. Ed il sesso tra loro era stato fuoco puro.
E invece la stava guardando con un’ espressione talmente particolare che, se non avesse saputo che era praticamente impossibile, probabilmente avrebbe pensato che fosse ferito.
“ Lily?” James la riportò per l’ ennesima volta alla realtà e la guardò come se stesse valutando se stava davvero bene.
“ Non ho la febbre, Jamie” scherzò prima di salire le ultime scale rimaste e lasciarsi Scorpius alle spalle.
Quando udì il rumore della smaterializzazione si sentì un po’ più rilassata.
Guardare quegli occhi pieni di accusa le aveva riempito il cuore di colpa, ma non ne comprendeva il motivo. Non capiva quello che voleva da lei.
Lui era il maestro del sesso senza amore. Lui aveva un motto che diceva sempre ad Albus: “ le donne la notte sono tutte bellissime e la mattina sono noiosissime”.
Lui odiava le donne che gli restavano attaccate dopo il sesso e lei non gliel’ aveva chiesto, quindi cosa voleva di più?
Perché la tormentava?
Solo per sapere se l’ esperienza era stata soddisfacente? Bè, era abbastanza esperto per saperlo senza chiederglielo.
E allora cosa? Voleva che gli dicesse che era il migliore?
Sorrise. La neve sarebbe potuta scendere ora, ad agosto, se gli avesse mai aperto il suo cuore, mostrandogli quanto in realtà era coinvolta.
“ Mi sembri davvero strana, sai?” le domandò James.
Lily notò che si era fermato e la stava osservando pensieroso “ non è che Malfoy ha drogato la tua colazione?” le chiese ironico e Lily scosse la testa “ sei tremendo, fratellino” scherzò.
“ Sarà colpa di Andrew” disse Albus spuntando dal bagno, tutto vestito e profumato, aveva persino cercato di domarsi quei capelli ribelli a marchio Potter.
“ Sai che fino a stasera non c’ è nessuna festa, vero?” gli chiese Lily mentre James cercava di trattenere una risata “ sì, ma Alice arriva subito, vero?” domandò speranzoso e Lily scosse la testa senza smettere di sorridere “ mi farete diventare matta voi due” disse guardandoli entrambi, poi aprì la porta ed entrò in camera sua.
La sua camera.
Quella che era sempre stato il suo rifugio.
Ora più che mai ne sentiva il bisogno. La situazione fuori era una tale follia.
***
Scorpius si materializzò a casa sua.
Era furente. Diede solo un’ occhiata ai suoi genitori e con un breve cenno della mano si precipitò in camera sua.
Si chiuse la porta alle spalle, avrebbe voluto sbatterla, almeno per potersi sfogare un po’, ma era sicuro che se lo avesse fatto, suo padre e sua madre sarebbero accorsi in pochi secondi e lui voleva essere lasciato in pace.
Sbatté un pugno nella scrivania e rimase a capo chino.
Com’ era successo? E soprattutto come aveva permesso che succedesse?
Gli sembrava d’ impazzire di rabbia, ma forse era l’ influsso del suo profumo che ancora sentiva sulla pelle.
Entrò in bagno a luce spenta, non voleva vedere il suo volto arrossato per la rabbia, come sapeva sarebbe stato.
Aprì l’ acqua della doccia e rimase con la schiena appoggiata alle mattonelle a sentire il rumore dell’ acqua scrosciare e rilassare le sue membre.
Nessuna gli aveva mai fatto l’ effetto che gli faceva lei e sembrava che aver fatto l’ amore con lei acutizzasse la cosa.
Adesso soffriva. Soffriva come una ragazzina alla prima cotta e forse era davvero così.
Lui era alla prima cotta. Non si era mai innamorato, non si era mai neanche fermato a pensare a quello che gli avevano sempre detto Albus e suo padre, ovvero che innamorarsi è un’ arma a doppio taglio.
Maledizione, non era a doppio taglio, era a taglio e basta. Perché la voce di Lily così distaccata mentre parlava di lui con James gli tagliava il cuore, gli occhi pieni di indifferenza che aveva posato su di lui gli avevano tagliato l’ anima.
Tirò un piccolo calcio all’ indietro e si mosse per andare ad accendere la luce, ma prima che potesse arrivare all’ interruttore, la stanza s’ illuminò accecandolo leggermente.
Alzò gli occhi al cielo quando vide che era stato suo padre ad accenderla.
“ Non ho voglia di parlare” lo anticipò, ma Draco continuò a fissarlo in silenzio.
Scorpius gemette di rabbia “ ti ho detto che non ho voglia di parlare, puoi andartene anche subito” gli disse piccoso e Draco si limitò a sospirare.
“ Papà” quasi ringhiò Scorpius, poi fece un gesto di rabbia “ come ti pare…” disse sconsolato “ tanto non potresti comunque aiutarmi” aggiunse e Draco inarcò le sopracciglia “ pensi di potermi aiutare? Con una donna? Tu? Hai avuto altre donne oltre la mamma?”
Draco non resistette più e scoppiò a ridere “ per quanto capisca che ogni figlio consideri il proprio padre un asessuato, posso assicurarti che non è così, anche io ho avuto le mie esperienze…ma hai ragione non capisco qualcosa…” si fermò per guardarlo più attentamente nel viso “ non capisco chi ti ha ridotto in questo stato…hai quasi distrutto il bagno”.
Scorpius alzò il viso “ come no” rispose e Draco si avvicinò di qualche passo “ cosa ha fatto questa ragazza?” chiese.
Scorpius sospirò “ non capiresti”.
“ Mettimi alla prova” ribatté Draco facendo sorridere il figlio “ va bene” assentì e lo guardò “ io e lei stanotte abbiamo fatto sesso e ora lei nega l’ importanza della cosa”.
“ Quindi hai trovato una che la pensa come te, e non sei felice?” chiese, poi scoppiò a ridere vedendo lo sguardo velenoso del figlio “ sto scherzando…se davvero ti importa di farle sapere che ci tieni…”
Alzò una mano per fermare la protesta sul nascere “ certo che t’ importa” rispose alla sua domanda implicita, poi si raddrizzò staccandosi dal muro “ devi dirglielo” gli suggerì.
“ Non è così semplice” mormorò Scorpius.
Non erano due ragazzini che si dicevano quanto si piacevano e aspettavano la risposta dell’ altro.
Lui era Scorpius e lei era Lily. Il loro rapporto non era mai stato semplice e adesso men che mai.
“ Non ti ho detto di umiliarti” disse fissandolo negli occhi “ ma ci sono diversi modi di conquistare una donna e scommetto che qualcuno lo conosci…” disse malizioso.
Scorpius inarcò le sopracciglia guardandolo mentre si avviava alla porta, stava per parlare, per ringraziarlo, perché sfogarsi con lui aveva funzionato più che sfogarsi picchiando il muro o la scrivania, ma suo padre lo precedette.
“ Innamorato di Lily Potter, eh?” gli chiese voltandosi “ non l’ avrei mai detto” aggiunse con voce divertita “io…” iniziò Scorpius.
Come l’ aveva capito? Stava per chiederglielo, ma Draco lo anticipò “ non eri a dormire da Albus stanotte?”
Cavolo. Stanotte, aveva detto stanotte.
Biascicò una mezza parola, ma Draco si mise a ridere e uscì dalla stanza senza dargli la possibilità di negare o confermare e a Scorpius non restò che entrare sotto la doccia a cercare di lavarsi via ogni traccia di lei.
***
Lily quasi urlò quando sentì il rumore della smaterializzazione e scattò in piedi sgranando gli occhi.
“ Che ci fai qua?” gli chiese e Scorpius scosse le spalle “ dovevo parlarti” si giustificò.
 “ Io no…non mi pare che abbiamo più niente da dirci…”
“ Ok, allora chiederò ad Albus” disse malizioso.
“ Perfetto” assentì Lily non cogliendo la provocazione “allora puoi andartene e non provare mai più a smaterializzarti in camera mia, potevo essere…”
“ Nuda?” la interruppe lui divertito “ ammetto che per un attimo ci ho sperato” scherzò e la malizia nei suoi occhi glieli stava facendo brillare.
“ Non sei per niente simpatico” replicò lei “ e non preoccuparti non mi vedrai più nuda” lo rassicurò “ il sesso per dimenticare funziona così, oggi tu, domani un altro…” s’ interruppe per guardarlo con sguardo derisorio “ dovresti saperlo molto bene, no?” lo sfidò.
Scorpius strinse gli occhi e per un attimo la mascella gli si contrasse.
Le vene gli ribollivano di ira al pensiero di Lily tra le braccia di un altro e avrebbe voluto dirglielo, scuoterla per le spalle, attirarla a sé e comportarsi come un uomo primitivo marcando il territorio e dicendole che è, e sarebbe sempre stata solo sua.
Ma non poteva. Questi atteggiamenti possessivi erano anche un po’ infantili e, se fosse venuto fuori, anche un po’ umilianti, visto che sarebbe stato come urlarle che l’ amava.
Però in una cosa funzionavano bene, in una cosa riuscivano ad attrarsi invece che allontanarsi, per cui si avvicinò a lei e la prese per la vita attirandola a sé.
“ Mai più dici?” e prima che potesse anche solo provare a protestare le chiuse le labbra con un bacio.
Era la cosa più sensuale che Lily avesse mai provato.
La sua testa diceva no, ma il suo corpo gridava sì.
Era assurdo, incredibile, inconcepibile. Le sembrava quasi di non essere lei.
Non poteva essere lei a sentire quell’ eccitazione che le stringeva lo stomaco, a volere di più, a voler sentire le sue mani e la sua bocca.
Non poteva essere la sua la voce che gemeva il suo nome e, decisamente, non potevano essere le sue le mani che scendevano audacemente fino alla cintura e ancora più giù.
“ Merlino, Scorp, dobbiamo stare lontani” mormorò in un momento di lucidità, ma se lui la sentì non ne diede adito perché portò le mani sui suoi seni senza smettere di baciarla sul collo.
“ Ci sono Albus e James” sussurrò ancora, la voce sempre più ansante mentre cercava di restare appigliata alla realtà “ faremo piano” rispose lui.
“ Ma…” Lui sollevò la testa e puntò i suoi occhi grigi come piombo liquefatto dal desiderio in quelli di lei che sembravano legno che ardeva “ paura del fuoco, piccola Potter?” le chiese, ma prima che lei potesse rispondere, lui le sganciò il reggiseno e dopo, tutto si spense nella sua mente.
***
Lily si alzò a sedere.
Se avesse potuto avrebbe pianto dalla rabbia e dalla frustrazione. Possibile che ogni volta che pensava di essere forte e di riuscire a sbattergli la porta in faccia, lui riuscisse a dimostrare che lei era debole e completamente nelle sue mani?
Si stava comportando da stupida.
Era inutile continuare a dirgli di stare lontano da lei e a vantarsi del fatto che quella sera avrebbe trovato qualcun altro, se poi aveva fatto sesso con lui per ben due volte in un giorno.
Due volte perché quella in cucina non contava. Si sarebbe fermata anche se non fosse arrivato James.
Certo che sì. O almeno lo sperava.
“ Cosa volevi dimostrare?” gli chiese irritata e Scorpius si portò le braccia dietro la testa facendole crescere sempre di più il fastidio.
Sembrava completamente a suo agio.
Completamente nudo e completamente a suo agio.
Perché non stava svalvolando come lei?
“ Non vuoi un po’ di coccole?” la prese in giro con un sorriso sfrontato e Lily sentì la rabbia invaderla ulteriormente.
“ Perché lo hai fatto?” gli chiese e lui inarcò le sopracciglia “ fatto cosa precisamente?” domandò fingendosi innocente, poi si alzò a sedere e con un dito percorse tutta la sua spina dorsale facendola rabbrividire.
Lily si scansò di colpo e si rialzò lasciandosi il lenzuolo attorcigliato addosso.
“ Fatto cosa precisamente?” ripeté e Lily lo guardò così velenosamente che Scorpius si tolse il sorriso dalla faccia.
“ Sparisci” sibilò seria e Scorpius capì di aver esagerato.
Lily non era come le altre. Lei non era una di quelle con cui facevi sesso ed allora avevi completo accesso al suo cuore.
No. Se volevi entrare nel suo cuore, dovevi prenderle il cuore e non il corpo.
E suo padre aveva ragione, c’ erano tanti modi per farle capire chi era veramente e cosa avrebbe voluto da lei.
“ Senti, Lily…” iniziò alzandosi in piedi e rinfilandosi velocemente i boxer, ma lei lo fermò con un mano.
“ Non voglio sentire” gli disse seria “ ti conosco meglio delle mie tasche, tu volevi dimostrare che, nonostante dicessi di voler passare la notte con un altro, non sarei riuscita a dire di no a te… o sbaglio?” gli chiese, ma prima che lui potesse rispondere lei riprese a parlare.
“ Sei riuscito a dimostrare quello che volevi, complimenti” gli disse ironica “ abbiamo fatto di nuovo sesso…yeah, evviva, Scorpius Malfoy ha fatto centro di nuovo” continuò, la sua voce piena di rabbia “ ma finisce qua…ora e subito”  prese fiato e approfittò per infilarsi la maglia.
“ Non è la prima volta che lo dici” le disse gelido e Lily alzò la testa mentre si infilava i pantaloni.
Era accigliata e Scorpius si chiese se avesse intuito dal suo tono che la cosa non gli piaceva.
“ Non è la prima volta, ma sarà la definitiva” disse decisa, infilandosi i suoi stivali.
Adesso che era di nuovo totalmente vestita non si sentiva più indifesa come prima.
Non si sentiva più in balìa di tutte le sensazioni che la travolgevano.
“Tu non sei innamorato di me ed io men che mai di te, ci troviamo attraenti…”
“ Attraenti?” chiese Scorpius. Era quasi incredulo. Si era per caso preparata la frase?
“ Certo, sei un bel ragazzo…e immagino che anche tu mi trovi piacevole…”
“ Piacevole?” la interruppe di nuovo. Lui non la trovava piacevole, la trovava bellissima, sensuale e perfetta per lui. Piacevole non era proprio l’ aggettivo che faceva per lei.
“ E poi...è bello fare sesso assieme” arrossì leggermente e Scorpius sentì il desiderio percorrergli di nuovo le vene.
Era così bella quando il suo volto si colorava di innocenza.
“Ma adesso basta…”
“ Ferma un attimo” la interruppe lui.
L’ aveva lasciata parlare, cercando di capire dove volesse andare a parare, ma adesso non ce la faceva più.
Adesso la cosa stava andando troppo in là.
Sapeva quale sarebbe stata la sua prossima frase. Una sorta di un finiamola qua, è stato bello fino a quando è durato.
Doveva usare la sua astuzia Serpeverde. A lui non gli bastava. Non bastava adesso che lo avevano appena fatto e, più ci pensava, più era sicuro che non sarebbe bastata mai.
“ Perché smettere?” le chiese e Lily aggrottò le sopracciglia in un modo che fece sorridere Scorpius.
Mosso da una volontà indipendente alzò un dito e lo pose nella piccola ruga che si formava in mezzo ad esse, ma Lily si scansò.
Scorpius fece una smorfia. Stava mettendo in atto quello che aveva detto: niente più contatti, neanche una minima carezza.
“ Non posso neanche accarezzarti?”
“ Da un fuocherello può divampare un incendio” rispose Lily e nelle sue orecchie continuavano a vorticare le parole di Scorpius che aveva detto poco prima che facessero sesso “ paura del fuoco, piccola Potter?”
E perché non doveva? Perché non doveva aver paura di un fuoco di nome Scorpius Malfoy?
Era talmente stupida. Alice aveva ragione, lei provava qualcosa per Scorpius e se lui se ne fosse accorto, lei non si sarebbe bruciata con quel fuoco, si sarebbe ustionata in una maniera tale che ne avrebbe potuto morire.
“ Doveva essere una distrazione e non una complicazione” spiegò e Scorpius sospirò.
Per quanto tempo aveva anelato una donna che gli dicesse queste parole? Gli sembrava quasi una punizione Karmica.
Adesso che aveva capito di essere innamorato, aveva trovato una ragazza che non voleva complicazioni, se la situazione non fosse stata così assurda, probabilmente si sarebbe messo a ridere.
“ Ma sarà una distrazione” la rassicurò “ semplicemente amici di sesso” le propose e Lily scoppiò a ridere, ma a Scorpius non sfuggì quanto falsa fosse la sua risata.
“ Io e te non siamo mai stati amici” disse infatti e la sfida con cui guardò Scorpius gli fece venir voglia di riprenderla di nuovo tra le braccia e portarla nuovamente sul letto.
“ Allora…nemici di letto…ti torna meglio?” scherzò e il sorriso sfrontato era tornato nel suo volto.
“ Perché?” chiese soltanto con espressione dubbiosa.
Scorpius sollevò solo il labbro superiore, un sorriso furbo che increspava il suo volto “ diciamo che non è facile trovare una ragazza che voglia solo sesso…stando con te, mi evito complicazioni inutili, inoltre, come hai detto tu, il sesso tra noi funziona”.
Lily giocherellò sovrappensiero con una ciocca di capelli “ E invece a me?” gli chiese “ che me ne viene?”
“ Una dose di buon sesso?” chiese Scorpius, poi rise vedendo l’ espressione di lei “ dirò a tutti che stiamo insieme e allora avrai davvero la tua vendetta rispetto al tuo ex…è passato un giorno e stai già con un altro, non molto edificante per un uomo con un po’ d’ orgoglio” le disse “ non male come accordo, vero?”.
Lily si morse il labbro valutando la situazione. Scorpius l’ avrebbe usata per un po’ di sesso sicuro e senza impegno e lei lo avrebbe usato per umiliare Andrew.
Le sembrava così infantile e stupido, ma forse proprio per questo l’ idea la stuzzicava.
“ Se uno dei due dovesse sentirsi coinvolto…”
“ Non succederà” lo interruppe Lily e Scorpius strinse la mascella per non dirle che sarebbe potuto succedere, che lui lo avrebbe fatto succedere.
“ Ok, non succederà” assentì invece e le porse la mano.
Lily guardò la sua mano, ma non era del tutto convinta “ e i miei fratelli?” gli chiese guardando quegli occhi così limpidi da sembrare di ghiaccio.
Scorpius scosse le spalle. “ Voglio dire, non crederanno mai che tutto ad un tratto ci siamo innamorati…”
“ Perché non gli dici che non sai stare lontano da me” le sussurrò sporgendosi verso di lei e dicendolo direttamente all’ orecchio e Lily gli tirò un piccolo pugno nello stomaco “ non provarci Malfoy” gli disse.
Scorpius piegò la testa da un lato, sfidandola a dire il contrario e Lily sorrise.
Si alzò in punta di piedi e gli posò un bacio sul pomo d’ adamo ed osservò come andava su e giù per nascondere quanto già questo lo avesse fatto fremere.
Felice dell’ effetto che aveva prodotto su di lui allacciò le mani dietro al suo collo e fece scendere il suo viso fino a impossessarsi delle sue labbra.
“ Ci sto” sussurrò ancora con le labbra poggiate alle sue.
Lui sorrise e poggiò le mani sulla sua vita, Lily alzò la mano per toccargli il viso, ma poi aprì le sue labbra in un sorriso furbo e gli poggiò un dito sopra la bocca.
“ Non lo faremo di nuovo… non adesso comunque” gli disse maliziosa e con un occhiolino si avvicinò alla porta ed uscì in corridoio.
Scorpius sorrise. Lo aveva fregato di nuovo.
Lui poteva raccontare tutto quello che voleva, ma la voleva, la voleva totalmente, voleva il suo corpo e la sua anima.
Desiderava il pacchetto completo e quanto era vero che era un Serpeverde ce l’ avrebbe fatta.
Si rivestì di tutto punto poi prese la bacchetta e trasfigurò il suo fazzoletto in un girasole, il suo fiore preferito.
“ Cosa mi sono ridotto a fare” scherzò, parlando a voce alta, ma, nonostante si dicesse che era la sua tattica per conquistarla, sapeva che era perché quando Lily lo avesse visto avrebbe sorriso.
E lui amava il suo sorriso, soprattutto, quando nasceva all’ improvviso sul suo viso.
Accontentarmi non è
possibile se tu sei
tu sei
tu sei
se tu sei molto di più.


COMMENTO: OK, ADESSO HANNO FATTO UN PATTO…UN PATTO VANTAGGIOSO…SENZA COINVOLGIMENTI…ALMENO COSì DICONO, CE LA FARANNO? RICORDATEVI CHE UNA STORIELLINA LEGGERA, FORSE UN PO’ BANALE, MA VELOCISSIMA, INFATTI MANCANO UN PAIO DI CAPITOLI : )) GRAZIE ALLE RAGAZZE CHE HANNO RECENSITO OVVERO: ICEPRINCESS / LUISA21 / ALWAYS89 / CHIARA SHRIN SCINTILLA / MIKILILY / ZONAMI 84 / MOROSITA8 / LOLA MALFOY E HEAVENORLASVEGAS !! GRAZIE DI CUORE!! INOLTRE RINGRAZIO CHI MI HA AGGIUNTO ALLE PREFERITE / SEGUITE E RICORDATE!! ED ANCHE A CHI HA LETTO SOLTANTO!! UN BACIONE!!

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Un altro senso ancora ***


“ Oh, Lily”.
Alice scosse il capo rassegnata mentre entravano entrambe nel locale dove avevano appuntamento con gli amici.
“ Io ti avevo avvertita di non chiedere” protestò Lily anche un pelino irritata.
Alice rise “ ma non pensavo che fossi un caso patologico in questa maniera” ribatté lei “ due volte?” domandò voltandosi verso di lei e inarcando le sopracciglia per farle afferrare meglio il concetto.
“ Due volte a letto con Scorpius Malfoy e per finire…”.
“ Sai, Aly” la interruppe Lily “ forse quei due tizi in fondo non ti hanno sentita”.
Alice le fece una smorfia e poi riprese come se non l’ avesse interrotta “ e per finire, hai fatto un patto con lui da cui, sai benissimo, che non puoi uscirne bene”.
Lily sbuffò giocherellando con la sua collana mentre si avvicinavano al bar per prendere qualcosa da bere.
“ Non è niente di che” disse Lily “ e finirà presto…insomma alla fine anche il sesso migliore annoia se non è fatto con sentimento, no?” chiese.
Alice fece spallucce “ se vuoi che ti dica di sì, solo per scaricarti la coscienza, allora non mi conosci abbastanza, Lily” le disse “ e se non mi conosci abbastanza dopo diciotto anni che siamo amiche…bè, allora sei un caso più grave di quel che pensavo”.
Lily rise e afferrò i bicchieri di entrambe.
“ Lo ammetto, mi ha fregata ben bene…”
“Oh no, mia cara. Ti sei fregata con le tue mani” la rimproverò “ sai, c’ è un detto Babbano che dice: errare è umano, perseverare è diabolico…se insisti amica mia, non puoi incolpare nessuna che non sia te stessa…”
“ Sai cosa amo di te?” chiese Lily retorica, passandole uno dei due bicchieri “ la mia sincerità?” scherzò Alice e Lily alzò gli occhi al cielo “ no, la tua spalla su cui piangere” la prese in giro sorseggiando lentamente il suo cocktail.
Alice rise “ parli del diavolo…” sussurrò guardando oltre le spalle di Lily e anche lei si voltò.
I loro occhi s’ incrociarono immediatamente, quasi come se nel locale ci fossero stati solo loro due e Lily desiderò con tutta se stessa riuscire ad entrare in quel cervello, subdolo e furbo, per sapere cosa gli passava per la testa quando la guardava con quell’ espressione.
“ Dammi la forza, Merlino” sussurrò Lily facendo ridere Alice “ sì, la forza di non saltargli addosso per la terza volta…” scherzò e Lily si voltò di colpo verso di lei arrossendo notevolmente.
“ Dai, l’ ho notato solo io” la rassicurò con un occhiolino.
Lily sospirò e tornò a guardare verso Scorpius, quasi come se vi fosse un magnete che l’ attirava verso di lui.
“ Non so cosa fare… il nostro patto…” qualsiasi cosa volesse dire s’ interruppe e guardò Alice.
I suoi occhi d’ un tratto adombrati, come se avesse appena capito qualcosa “ Aly” supplicò e il suo tono angosciato fece scomparire il sorriso dal volto di Alice.
“ Sono una grande stupida” disse bevendo un sorso del cocktail “ proprio una grande stupida” ripeté bevendo ancora “sono davvero innamorata” rivelò infine e Alice tornò a sorridere.
“Chissà quale rivelazione credevo ti fosse venuta in mente” comentò Alice.
“ Non scherzare” disse Lily in tono affranto e si portò il bicchiere alle labbra “ e chi scherza” replicò Alice “ lo avevi detto anche oggi pomeriggio” aggiunse, ma Lily la ignorò, proseguendo con i suoi ragionamenti.
“ Sono innamorata persa di Scorpius Malfoy e, non solo gli ho permesso di frullare ben bene il mio cuore, ma adesso, gliel’ ho direttamente consegnato e gli ho detto giocaci pure e visto che ci sei…perché non giochi anche con il mio corpo?” si lamentò prendendo un altro sorso della sua bevuta.
“ Cosa posso fare?” chiese bevendo ancora e Alice le prese il bicchiere di mano e lo poggiò sul bancone “ evitare di ubriacarti a dieci minuti dal nostro arrivo, sarebbe la prima cosa” scherzò e Lily storse la bocca “ affogare i miei dispiacere nell’ alcool poteva essere utile…”
“ Sì, utile per finire di nuovo a letto con Scorpius” la prese in giro e poi sorrise vedendo Albus che si avvicinava.
Lily sorrise a sua volta. Quei due erano talmente cotti che se non se lo fossero detti quella sera, ci avrebbe pensato lei a ficcarlo nella testa di entrambi.
La prese per un braccio e la fece voltare verso di lei “ ti dico solo una parola: patto” le sussurrò, dato che si stavano avvicinando.
“ Merlino, Lily. Quando sei così melodrammatica hai bisogno di una scossa” le disse e Lily sbuffò“ vuoi spiegare o devo provare ad unire i puntini per capire?” le chiese, poi guardò Albus e Scorpius fermi a parlare con altri amici e ringraziò il tempo che Merlino le stava concedendo per finire di parlare con Alice.
Alice sorrise “ usa il tuo caratterino con lui” le rispose e Lily aggrottò le sopracciglia “ in che senso?” chiese Lily, non sapeva perché, ma qualcosa le diceva che dal discorso di Alice non ne sarebbe uscita bene.
“ Insomma…” agitò un po’ le mani come se stesse pensando a cosa dirle, poi sorrise “ sii semplicemente te stessa” le disse.
“ Vorresti dire che ho un brutto carattere?” chiese Lily quasi offesa riprendendo il bicchiere in mano.
Sì, voleva bere. O forse no?
E se poi avesse avuto ragione Alice? Se l’ alcool l’ avesse resa disinibita? A quel punto fare sesso con Scorpius sarebbe stato il male minore. Confessargli che l’ amava, sarebbe stato il disastro totale.
Stava per riporre il bicchiere di nuovo sopra il bancone, quando sentì quella voce.
Quella voce capace di elettrizzarle la pelle.
“ Ma no, Potter. Come puoi pensare una cosa del genere?” la schernì Scorpius “ sei un tale fiorellino” la prese in giro ancora.
Lily strinse la mano sul bicchiere “ non dicevo a te, Malfoy” disse e si voltò per indicare Alice, ma lei si era volatilizzata e la vide qualche metro più in là.
Stava parlando così fittamente con Albus che Lily si chiese se entrambi stessero respirando tra una parola e l’ altra.
Era stata ammutinata. Strinse il suo bicchiere ancora più forte, ma non disse niente.
“ Che vigliacca, vero?”
Lily lo guardò spaventata, aveva forse parlato ad alta voce?
“ Non ce n’ era bisogno” rispose alla domanda implicita che le lesse negli occhi.
Lily aprì le labbra e innalzò un muro bianco nella sua mente.
“ Non sono così bravo in Occlumanzia” concluse come se ancora le stesse leggendo nella mente “ è che tu sei sempre stata espressiva” le disse facendo scorrere dolcemente un dito sul suo naso.
Lily indietreggiò con il viso sperando che lui non si fosse accorto della reazione immediata del suo corpo.
Per fortuna in quel momento Albus si ricordò di avere una sorella e lui e Alice tornarono verso di loro.
“ Ciao, Lils” la salutò posandole un bacio sopra la testa “ Scorpius mi ha detto del vostro patto…trovo sia qualcosa di favoloso”.
Lily spalancò gli occhi e li puntò in quelli di Scorpius.
Non poteva avergli detto la verità, su quello non ci pioveva o Albus non sarebbe stato così tranquillo, ma cosa gli aveva raccontato?
Se si aspettava di ricevere una risposta dal suo viso, era destinata a restare delusa.
Il volto di Scorpius era imperscrutabile come sempre.
Lo fulminò con lo sguardo, ma lui si limitò a nascondere la sua risata bevendo dal suo bicchiere.
“ Uhm, buono” la prese in giro “ Che cos’ è?”
Lily soffiò fuori l’ aria dal naso e guardò Alice che scuoteva la testa in segnale di allarme.
“ Peccato che Andrew non ci sia” disse Albus “ avrei voluto vederlo mentre tu e Scorp vi baciavate”.
“ Io non bacio nessuno” si oppose Lily.
“ Ah no?” chiese Albus guardandola stupito “ ah no?” replicò Scorpius, ma lui non la stava guardando con la solita espressione di Albus, la stava guardando come uno che non crede ad una sola parola di quello che lei stava dicendo.
Lily arrossì e Scorpius ghignò soddisfatto.
“ Noi andiamo a ballare” li informò Alice prendendo Albus per un braccio e togliendola dall’ impiccio.
“ Ci raggiungete?” chiese Albus storcendo le labbra al pensiero di dover andare a ballare, ma Lily non rispose e rimase in silenzio a guardare suo fratello e la sua migliore amica allontanarsi al ritmo di musica e delle risate che li percuotevano.
“ Menti al tuo migliore amico?” gli chiese appena rimasero soli “ non hai paura delle conseguenze?” chiese ancora.
Scorpius fece spallucce “ non era propriamente una menzogna, più una versione addolcita” rispose.
In realtà era stato più sincero con Albus che con lei, si ritrovò a ricordare la risata di Albus quando gli diceva che non avrebbe mai pensato che sarebbe stata sua sorella a far parlare Scorpius Malfoy così dolcemente che sembrava fosse stato su un letto soffice di nuvole.
Era stato costretto ad essere sincero. Albus lo conosceva troppo bene e non era così ingenuo come amava mostrare e soprattutto, lui teneva al suo apparato riproduttivo.
“ Ebbene?”  chiese Scorpius dandosi una scrollata mentale“ non vuoi ballare?” domandò e Lily capì dalla voce che la stava prendendo in giro.
Stava per ribattere a tono, ma poi si concentrò sulle parole di Alice.
Usa il tuo caratterino.
Forse aveva ragione.
Lui non la sopportava di normale, se si fosse comportata in maniera esasperante, probabilmente, lui sarebbe scappato a gambe levate e lei avrebbe avuto un po’ di respiro.
O meglio, avrebbe avuto un po’ di tempo per disinnamorarsi.
Esisteva questa parola? Ma soprattutto, era possibile farlo?
“ Pronto? Lily?”
Lily si riscosse e lo guardò sorridendo. Si comincia, pensò e con un saltello gli si mise accanto e si appese al suo braccio.
“ Sai cosa mi piacerebbe davvero?” gli chiese con voce frivola.
“ Una passeggiata sulla spiaggia al chiaro di luna” propose con occhi sognanti.
Scorpius inarcò le sopracciglia bionde e strinse leggermente gli occhi.
Sicuramente Lily aveva in mente qualcosa, non era per niente il tipo di donna che faceva passeggiate, mano nella mano sotto la luna.
“ Ci manca la spiaggia” le disse stando al gioco e Lily sbuffò e alzò gli occhi al cielo “ sei davvero un pessimo mago” gli rispose e lo prese per la mano conducendolo fuori.
Quando l’ aria fresca le snebbiò leggermente il cervello si chiese se stava facendo davvero la cosa giusta.
Si appoggiò al muro e frugò nella sua borsa, tirò fuori la bacchetta e poi subito dopo un sacchettino.
Infilò una mano dentro e sollevò un po’ di polvere verde mostrandogliela.
“ Polvere magica?” chiese “ wow…davvero un’ idea fenomenale” la prese in giro “ ora ci manca solo di trovare un camino in mezzo alla Londra Babbana”.
Lily sospirò “ ti ha mai detto nessuno che sei un gran guastafeste, Malfoy” protestò, dimenticandosi della sia recita e Scorpius rise e la prese per la vita attirandola a sé “ adoro come dici il mio cognome” le disse e la sua voce era così suadente che le si sollevarono i capelli sulla nuca.
“ Avevo detto…”
“ Che volevi andare da qualche parte mi pare” concluse Scorpius per lei, poi si guardò un attimo intorno e quando non vide nessuno si smaterializzò.
Appena poggiò il piede sul terreno Lily si sentì sul punto di vomitare.
Forse aveva davvero bevuto troppo per smaterializzarsi senza conseguenze.
O forse avevano viaggiato troppo a lungo, pensò guardandosi intorno e rendendosi conto di dove, più o meno, dovevano essere.
Sotto le sue scarpe sentiva lo scricchiolio della sabbia e davanti a sé vedeva una tavola liscia e scura: era il mare.
Alzò il viso e le labbra le si aprirono automaticamente in un sorriso: sopra di lei c’ era un cielo tappezzato di stelle.
Era tutto così scuro e così bello.
“ Dove mi hai portato?” chiese ancora sorridente.
Scorpius puntò i suoi occhi in quelli di lei. Era così bella quando si lasciava andare a sorrisi sinceri e quando i suoi occhi erano così luminosi.
“ Aruba” rispose e Lily spalancò gli occhi “ Aruba? Aruba che è nei Caraibi?”
“ No, quella del polo nord, non li vedi gli orsi polari?” ribatté sarcastico.
Lily incrociò le braccia al petto “ non sei divertente” si oppose e Scorpius sollevò un labbro.
“ C’è la spiaggia” disse indicando tutta la sabbia attorno a loro “ la luna e anche il mare…era quello che volevi no?” le chiese e Lily si morse il labbro pensierosa.
Cavolo, l’ aveva fregata. Aveva deciso di giocare al fidanzato perfetto.
Ma lei non gli avrebbe reso la vita facile.
“ Non volevo viaggiare per diecimila chilometri però” protestò sapendo che sarebbe risultata antipatica.
 “ Sono sicuro che siano un po’ meno” disse e Lily s’ innervosì.
Possibile che non ci fosse niente che lo snervasse quella sera?
“ Comunque, siamo in una caletta ai Caraibi, di notte, nessuno intorno a noi…” si fermò e i suoi occhi azzurri luccicarono illuminati solo dalla luna.
Lily fece un passo indietro in preda ad una brutta sensazione e sentì Scorpius ridere.
Quella risata non prometteva bene.
Le parole di quella mattina le tornarono in mente.
Il suo sguardo non prometteva affatto bene.
Paura del fuoco, piccola Potter?
“ Scor…” la fine della parola si tramutò in un urlo quando lui la raggiunse e se la caricò sulle spalle.
“ Lasciami!” gridò Lily e Scorpius le diede un piccolo schiaffo sulle gambe “ se non stai zitta ti ci affogo in acqua” l’ ammonì scherzoso.
Lily sgranò gli occhi “ acqua?” urlò stridula e cominciò ad agitarsi per poter scendere, ma era come lottare contro i mulini a vento.
Scorpius era più alto, più grosso e chiaramente più forte.
Quando sentì il rumore dell’ acqua che s’ infrangeva sulla sabbia gli picchio i pugni sulla schiena “ ci bagneremo”  si lamentò, ma lo fece solo ridere di più “ sì, l’ idea era più o meno quella” assentì.
Si fermò e Lily girò il busto cercando di vedere… Erano a pochi metri dall’ acqua.
E Scorpius si stava togliendo le scarpe e i pantaloni. E senza lasciarla andare.
Non poteva buttarla davvero in acqua, vero? Non di notte. Non vestita.
Doveva reagire. Trovare un modo per fregarlo.
“ Perché io devo restare vestita?” chiese sperando che lui la mettesse giù.
“ Non mi freghi, Grifondoro” le disse lui e Lily sospirò “ quando sarò raffreddata perché sono rimasta con i vestiti bagnati addosso…”
“ Ma no, tesoro, ti asciugherò io” la interruppe. Di nuovo quel tono da fidanzato premuroso.
Lily pensò che le sarebbe potuto uscire il fumo dal naso. La stava prendendo in giro per caso?
“ Fammi almeno togliere le scarpe” protestò e Scorpius allungò una mano verso il basso.
Quando arrivò al laccetto del suo sandalo, Lily si maledì. Cavolo, riusciva a raggiungere la chiusura.
Era finita. Sarebbe finita in acqua e lui avrebbe vinto.
Per fortuna sembrava che con le chiusure dei sandali non avesse la stessa dimestichezza che con le chiusure dei reggiseni.
“ Se mi fai scendere faccio da sola” si lamentò Lily, cercando di tenere la voce ferma, mentre le sue mani dalle caviglie risalivano fino alla sua coscia.
Scorpius la fece scendere “ se scappi ti riprendo” la minacciò e Lily sentì che la sua voce si era fatta di nuovo grave.
Lily si sganciò il primo sandalo senza smettere di osservarlo, ma sentiva così tanto calore sotto i suoi occhi che si rese conto che avrebbe saputo se lui la stava guardando anche se avesse chiuso gli occhi.
Si sganciò la seconda scarpa e se la tolse, poi si voltò su se stessa per assaporare la sabbia fresca sotto i piedi.
“ Che bello!” disse soltanto e si concesse un altro piccolo giretto.
Guardò di nuovo Scorpius e vide che la stava ancora guardando. Sorrise furbescamente e con un piede sollevò una buona quantità di sabbia, puntandola dritta contro il suo viso.
Lo sentì tossire e capì che non lo aveva preso negli occhi, ma questo le permise di scappare e correre verso la sua borsa e soprattutto, la sua bacchetta.
Era quasi arrivata quando si sentì travolgere e cadde con la faccia sulla sabbia.
“ Ehy, non si atterra così una donna” protestò girandosi e ritrovandosi il petto di Scorpius ad un centimetro dal suo.
“ Mi hai costretto, Potter” la rimproverò “ le scorrettezze si pagano…”
“ Disse quello che voleva trascinarmi in acqua vestita” lo interruppe e Scorpius rise.
Cielo. La sua risata era talmente bassa e profonda da risultare sensuale alle sue orecchie.
Maledizione. Possibile che in lui tutto le sembrasse sensuale?
“ Attenta che potrei sempre farlo” la minacciò e Lily gli premette le mani sul petto per farlo alzare.
“ Malfoy, non sei esattamente un peso piuma” protestò e lui rise ancora “ sei in mio potere” la stuzzicò.
“ Mai e poi mai” protestò Lily.
“ Dici?” la sfidò “ Grifondoro è la peggior casa di Hogwarts” affermò.
Lily si divincolò, ma non riuscì a liberarsi.
“ I colori rosso e oro sono colori…”
S’ interruppe di colpo. Lily gli aveva appena poggiato un bacio sul collo.
Lui la guardò.
I loro occhi erano così vicini che azzurro e castano sembravano fondersi insieme.
Sembravano non riuscire a distinguere quali appartenevano a chi.
“ Nemici di sesso, no?” chiese Lily passando un dito lungo il suo zigomo.
Scorpius annuì.
Si era ripromesso di non fare più sesso con lei fino a quando non fosse riuscito a dimostrarle che l’ amava, ma non aveva riflettuto sull’ impulso del momento.
Lily era lì, sotto di lui.
Il suo cuore che pompava ritmicamente a pochi centimetri dal suo. Il suo seno schiacciato contro il suo petto e le sue mani su di lui.
“ Maledizione, Lily” disse soltanto prima di scendere sulle sue labbra.
Inizialmente le assaporò soltanto. Mordicchiò il labbro superiore e passò la lingua su quello inferiore, ma poi l’ eccitazione prese il sopravvento e la baciò con trasporto.
Le mani di Lily salirono ai suoi capelli e si intrecciarono a questi.
Scorpius la fece scorrere sopra di lui e Lily sorrise “ hai perso” disse sollevandosi di scatto e raggiungendo in pochi passi la borsa.
Scorpius alzò gli occhi verso il cielo stellato. Fregato, pensò.
Fregato ed eccitato, continuò scoppiando a ridere.
Lily tirò fuori la bacchetta e gliela puntò contro mentre lui si alzava in piedi.
“ Fermati” gli impose, fingendosi seria, ma Scorpius continuò a camminare verso di lei.
“ Ho detto: fermati” ripeté.
Più Scorpius si avvicinava e più lei indietreggiava, alla fine optò per evocare uno scudo.
“ Così non vale, Lily” disse lui divertito e lei si leccò le labbra.
In effetti si sentiva un po’ una vigliacca.
“ Mi hai costretto” si giustificò usando le sue stesse parole “ non possiamo farlo di nuovo” protestò e Scorpius aggrottò le sopracciglia.
“ Non erano questi i patti” le disse furbo “ forse non ho più voglia di fare questo patto e poi era una cosa a senso unico…quel vigliacco di Andrew non si è neanche fatto vedere”.
Scorpius sentì la gelosia pungolargli la pelle.
“ Avresti voluto vederlo?” domandò tra i denti “ certo” rispose Lily e Scorpius risucchiò il respiro.
Si sentiva di nuovo preda di quella sensazione di possesso.
“ Dovevo umiliarlo…era questo il patto, no?”
Scorpius sentì l’ aria tornargli nei polmoni “ certo” rispose “ e quindi… niente sesso?” chiese avanzando di un altro passo.
Lily tenne ancora la bacchetta con lo scudo azionato.
Sapeva che lui non l’ avrebbe mai costretta, ma sapeva anche che era un subdolo Serpeverde ed aveva negli occhi quell’ espressione che sembrava dire: aspetta e vedrai.
“ Però potremo fare l’ amore” le disse a bruciapelo.
Lily aprì le labbra e abbassò la bacchetta quel tanto che bastò per interrompere l’ incantesimo.
Scorpius le fu davanti con una velocità tale che Lily si chiese se si fosse materializzato e prima che potesse darle minimamente il tempo di reagire la sollevò tra le braccia.
“ Stavolta non mi scappi” le sussurrò all’ orecchio e Lily cominciò a scalciare, ma a poco valsero le sue proteste perché stavolta nessuno la salvò dall’ acqua.
Si alzò in piedi di scatto sputacchiando acqua e scuotendosi poco elegantemente.
“ Sei morto, lo sai vero?” gli chiese minacciosa, ma Scorpius a dispetto di tutto rise.
“ Non fai molta paura adesso” la prese in giro “ sembri un pulcino bagnato” disse ridendo.
Lily lo guardò offesa, ma poi lentamente le labbra le si stirarono in un sorriso sempre più ampio, fino a trasformarsi in una risata.
“ Sei uno stupido, Malfoy” disse divertita.
“ Al suo servizio, Miss” ribattè e le mise una ciocca di capelli bagnati dietro l’ orecchio.
Lily trattenne istintivamente il respiro e Scorpius si avvicinò lasciando scivolare le sue braccia attorno alla vita di lei.
“ Si dice che chi non ha mai fatto l’ amore in acqua non sa cosa si perda” la provocò e Lily sorrise “ e chi lo dice ha davvero ragione” convenne.
“ Vorresti dire che…”
“ Dovresti vederti ora, Malfoy” lo prese in giro e lui rise “ che razza di…”
“ Baciami e basta” protestò lei chiudendogli la bocca con un bacio.
Scorpius le pose una mano sulla nuca attirandola verso di lui e si lasciò scivolare in acqua trascinandola con sé.
“ Quale incantesimo mi stai facendo?” le chiese Scorpius ancora con le labbra poggiate alle sue, Lily rise, ma lui non le diede neanche il tempo di rispondere che tornò a baciarla.
le senti riaffiorare quando tutto
sembra aver trovato il giusto peso
aver la voglia di rubarle al tempo
per potergli dare ancora un altro senso ancora



-Nuvole e lenzuola-
 
 
COMMENTO: OK, SO CHE MAGARI LA MATERIALIZZAZIONE PER TUTTI QUESTI KILOMETRI SIA UN’ ESAGERAZIONE, MA MI PIACEVA ARUBA E QUINDI, PRENDETELA COME LICENZA POETICA ;)) CMQ IO VOGLIO VEDERE SE AVRANNO IL CORAGGIO DI NEGARE ANCORA QUELLO CHE SENTONO L’ UN L’ ALTRA… NON TEMETE, VE LO DICO IO: NON PER MOLTO ;) SPERO CHE IL CAPITOLO VI SIA PIACIUTO E RINGRAZIO LE FANTASTICHE RAGAZZE CHE MI HANNO INCORAGGIATO, OVVERO: ICEPRINCESS / LUISA21 / ALWAYS89 / ARYELLE / MIKILILY / SINISA / HEAVEN OR LASVEGAS E ZONAMI84!! GRAZIE DI CUORE A TUTTE!! INOLTRE RINGRAZIO CHI MI HA AGGIUNTO ALLE PREFERITE / SEGUITE E RICORDATE ED ANCHE CHI MI LEGGE SOLTANTO!! UN BACIONE!!

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Solo per te ***


Si fa presto a dire di essere innamorati.
Basta guardare negli occhi l’ altra persona e dirle quelle due magiche paroline, ma poi?
Poi cosa succede?
Esiste davvero il felice e contenti?
Lily avrebbe voluto dire di sì, aveva milioni di esempi intorno a lei, i suoi genitori, i suoi nonni, persino moltissimi dei suoi zii.
Merlino, era davvero fortunata.
Era circondata da persone che si amavano e che la riempivano di amore.
Ma il problema era anche quello.
Lei sarebbe mai stata amata in quel modo?
Cercò di pensare a quello che Scorpius aveva fatto per lei: l’ aveva portata ad Aruba per una sua stupida frase.
Era vero, probabilmente lo aveva fatto per sbatterle in faccia cosa voleva dire avere a che fare con lui e per dimostrarle che per lui niente era impossibile.
E probabilmente era davvero così: niente era impossibile per lui, persino lei gli era caduta tra le braccia.
Ma per lei esisteva il lieto fine?
Eppure più pensava alla settimana precedente e più il cuore le batteva e il suo corpo si accendeva.
Aruba. L’ aveva portata ad Aruba e continuando a rifletterci, non era sicura che fosse stata semplicemente per assicurarsi una notte di sesso.
Sembrava che ogni gesto od ogni parola fosse stato fatto apposta per farla stare bene.
Come le aveva preso il viso tra le mani e gliene aveva baciato ogni angolo.
Come le loro mani si fossero trovate e intrecciate fino ad incastrarsi come i loro corpi.
Arrossì, pensando a come lui non le bastasse mai. Si sentiva come una ragazzina in piena tempesta ormonale.
Però una cosa era sicura, doveva davvero smetterla e l’ aveva capito proprio quella sera, proprio nel culmine della loro passione, quando aveva aperto gli occhi incrociando quello sguardo che, illuminato dalla luna, sembrava davvero argento puro.
Quando le sue labbra si erano aperte per dirgli quelle due paroline magiche.
Si era fermata appena in tempo, soffocando le parole contro la sua spalla e premendo le unghie sulla sua schiena per sfogare la sua rabbia. La sua stupidità.
Sarebbe stato un disastro nucleare se gli avesse detto: Ti amo.
A quel punto non avrebbe più potuto piangere sul latte versato, ma semplicemente fare un’ ammissione di colpa, perché se non riusciva a tenere sotto controllo il suo corpo, doveva farlo almeno con la sua mente.
Si lasciò cadere all’ indietro sul letto e guardò le stelline attaccate al soffitto, forse, a ormai diciotto anni, era un po’ grandicella per avere quelle applicazioni, ma in fondo non si dice che si deve continuare a restare attaccati al bambino che è in noi?
E quello era il suo modo.
Solo che adesso il solo vedere quelle stelle le facevano venire in mente Scorpius.
“ Maledizione” imprecò portandosi i pugni a coprire gli occhi.
Avrebbe tanto voluto piangere, ma la realtà era che era così piena di rabbia che non riusciva neanche a piangere.
Chiudersi in camera le era sembrata l’ unica soluzione sensata.
Ogni volta che usciva, seppur cercasse di essere determinata, finiva per combinare un casino, anche se si sarebbe tutto potuto riassumere con: finiva a letto con Scorpius Malfoy.
Ed era sempre così bello che le sembrava di regredire all’ epoca nella quale credeva alle favole.
Lei era la principessa con il cuore racchiuso in una torre e lui era il principe azzurro che poteva salvarla.
Sì, come no. La realtà non poteva essere più lontana di così.
Anche se era tutto così perfetto tra loro che non riusciva a tenere a bada i sentimenti e a distinguere il sesso dall’ amore.
“ Esci subito”.
Lily quasi sobbalzò prima di rendersi conto che era la voce di Alice e che veniva fuori dal caminetto.
“ Alice, va via” le disse restando distesa.
“ Lily Luna Potter, abbi il coraggio delle tue azioni” la rimproverò e Lily sbuffò.
Aveva smesso di credere di poter utilizzare il suo coraggio Grifondoro, in questo caso, sembrava decisamente, essersene andato in vacanza.
“ Lily, se non esci subito da quella stanza giuro che…”
“Ho messo gli incantesimi per non fare entrare nessuno” la precedette.
“Allora, giuro che…”
“Ho imperturbato la stanza” la interruppe di nuovo.
Alice emise uno sbuffo spazientito “ Bene, l’ hai voluto tu” disse determinata “ se non esci…”
“Non lo faresti mai” si arrabbiò Lily alzandosi a sedere e Alice inarcò le sopracciglia.
“Non sai neanche cosa volevo dire” si lamentò e Lily la guardò in tralice “ mi stavi minacciando di dirlo a James”.
Alice arrossì confessando in quel modo che era esattamente quello che stava per dirle.
“Sai che non l’ avrei mai fatto, non davvero” la rassicurò.
Lily la guardò male per qualche altro secondo e poi assentì “ so che non l’ avresti mai fatto e so anche che tu, al contrario mio, mantieni quello che dici”.
“ Merlino, Lily. Non credi di esagerare adesso?”
Lily scosse la testa “ ho capito di essere innamorata…”
“E’ la quinta volta che lo capisci, Lily e poi…”
“E poi mi metto sempre in testa che non è vero. Che è solo sesso e che posso distinguere le due cose e invece…” guardò Alice dritta negli occhi e l’ amica piegò la testa vedendo i suoi occhi pieni di lacrime.
“Invece, poi mi ritrovo sempre peggio. Sempre più invischiata, sempre più in caduta libera” si prese il viso tra le mani e Alice la guardò.
Era decisamente peggio delle volte precedenti.
“ E se provassi a lasciarti cadere invece di arrestarti a metà azione?” le propose.
“ E se a quel punto mi sfracellassi?” chiese Lily scostando le mani per guardarla “ e se invece trovassi dei materassi?” la provocò Alice.
Alice non sapeva certo che cosa provava Scorpius, ma nel vederlo con Lily le era sembrato troppo coinvolto per essere semplicemente per sesso.
Lily si lasciò cadere di nuovo sul letto “ voglio davvero restare sola, Aly” le disse e sentire la sua voce abbattuta fece stringere il cuore ad Alice.
“Pensaci” le disse e poi staccò la comunicazione.
Se la sentiva davvero di dar retta all’ istinto di Alice? Avrebbe davvero potuto provare a testare le intenzioni di Scorpius?
E se poi avesse perso tutto?
Ma in fondo perdere che cosa?
Che cosa avevano? Solo qualche incontro di sesso che alla lunga sarebbe potuto solo diventare squallido.
Si alzò in piedi di scatto e andò in bagno.
Sì, sarebbe andata da lui e gli avrebbe confessato tutto.
Uscì immediatamente dal bagno e si rimise a sedere.
No, con il cavolo che l’ avrebbe fatto, non si sarebbe mai umiliata così.
“ Invece sì” si disse a voce alta, prima di entrare di nuovo in bagno.
Ne uscì praticamente all’ istante. Poteva farlo davvero?
***
Alice si tirò indietro dal camino e sospirò.
La situazione di Lily non era affatto facile e in quel momento si rese conto che era solo felice di non essersi ancora dichiarata con Albus e che nessuno dei due avesse fatto alcuna mossa.
Se non succedeva niente, non cambiava niente.
Ma le sarebbe continuato a bastare una cosa del genere?
E se lui avesse trovato qualcuna? Lei sarebbe riuscita a fingere con il cuore lacerato?
Avrebbe continuato a restargli accanto? Oppure si sarebbe allontanata?
Scosse la testa, non riusciva a sopportare l’ idea di allontanarsi da lui, ma non riusciva neanche a sopportare l’ idea di perderlo.
Forse quello che aveva suggerito a Lily fondamentalmente valeva anche per lei.
Come nella pubblicità Babbana del panettone: Buttati che è morbido.
Sarebbe caduta sul morbido davvero?
Comunque la mettesse, se Albus l’ avesse rifiutata o se si fosse allontanato da lei per seguire la gonnellina di turno, per Alice sarebbe stata una sofferenza.
Allora, tanto valeva scegliere la sofferenza minore.
Una volta saputo quello che provava per lei, si sarebbe  potuta mettere l’ animo in pace.
Aprì la porta e quando si trovò Albus davanti aprì le labbra sorpresa.
Albus aveva la mano alzata per suonare il campanello, ma non aveva fatto in tempo perché lei aveva aperto.
Sorrise, all’ espressione confusa di Albus, forse si stava chiedendo se l’ avesse sentito smaterializzarsi.
“ Io… stavi uscendo?” chiese Albus incerto.
Alice lo guardò, stava valutando se dirgli che stava andando da lui, ma poi si fermò.
Era curiosa di sapere perché era lì.
“ Salazar. Sei così bella, anche pensierosa” le disse e Alice non poté fare a meno di inarcare un sopracciglio.
“ Cosa?” chiese incredula e dire che si era già preparata tutto il discorso da fargli.
Albus scosse la testa, ma le sue labbra si aprirono in un sorriso furbo, poi, prima che Alice potesse anche solo pensare di reagire,  Albus accorciò la distanza tra loro e prendendole il viso tra le mani, la baciò.
Alice spalancò gli occhi. La passione con la quale Albus la baciò, la fece arretrare di qualche centimetro e lei finì con le spalle contro il muro.
Questo sembrò far tornare Albus in sé e si staccò leggermente da lei.
Gli occhi verdi che brillavano come un prato illuminato dal sole estivo.
Si portò una mano alla nuca massaggiandosela imbarazzato “ se ti chiedessi scusa servirebbe?” le chiese mentre si malediceva per aver perso il controllo.
Ma lei era così bella, ed era lì davanti a lui.
“ Se mi chiedessi scusa, sarei molto delusa” affermò Alice e le sue labbra si aprirono in un sorriso, prima di passargli le braccia attorno al collo.
“Vorresti dire che…”
“Vorrei dire che…voglio assolutamente un bis” affermò scherzosa e Albus non si fece pregare e scese di nuovo sulle sue labbra.
L’ avrebbe baciata tutto il giorno. Quel sapore fruttato lo stava inebriando e il suo corpo stretto a lui gli stava mandando in corto circuito il cervello.
***
“ Ti amo”.
Lily fissò lo specchio e immaginò di avere gli occhi di Scorpius davanti.
“ Ti amo” ripeté e poi si diede della stupida.
Scorpius era la persona più maledettamente enigmatica che conoscesse, come poteva immaginare la sua reazione, quando, la maggior parte delle volte non sapeva neanche cosa gli passasse per la testa?
Merlino, avrebbe così tanto voluto aprirgli la testa e analizzarne il contenuto.
Avrebbe reso le cose molto più semplici.
Quando sentì bussare il suo cuore fece un balzo così forte che Lily si dovette portare una mano al petto.
Albus e James erano fuori e, dato che la maggior parte delle restanti persone che conosceva erano già in vacanza, questo riduceva molto le possibilità.
Che davvero fosse…?
Si torse le dita e prese un respiro.
Non poteva aver paura di Scorpius. Non l’ aveva mai avuta e che Godric la fulminasse se avesse cominciato proprio adesso.
Quando bussarono di nuovo, appoggiò la mano sulla porta come se potesse, tramite il tatto, vedere chi l’ aspettava al di fuori della porta e se si trattava proprio di lui.
Prese un respiro e guardò per un attimo le venature della porta. Non ce l’ avrebbe mai fatta a confessargli il suo amore, era troppo orgogliosa, non sarebbe mai sopravvissuta ad un’ umiliazione.
E se trovassi dei materassi?  La frase di Alice le perforava il cervello, ma non riusciva a crederci. Era troppo terrorizzata di restare di nuovo ferita per crederci.
Dall’ altra parte c’ era ormai silenzio. Forse se n’ era andato?
No, no, no, non poteva essersene andato, lei doveva…le andava bene tutto, anche il sesso e basta.
L’ importante era non perderlo. Non ce l’ avrebbe fatta.
Aprì la porta di slancio e s’ immobilizzò, fermo con la schiena appoggiata al muro e la braccia incrociate c’era proprio Scorpius.
“Pensavo di doverti aspettare tutta la notte” la prese in giro, ma Lily si limitò a guardarlo.
Si doveva essere appena fatto la doccia, dato i suoi capelli ancora umidi e quel profumo di legno appena tagliato, che ormai aveva imparato ad associare a lui e che le stava riempiendo le narici.
Merlino. Era bellissimo. Nonostante il naso leggermente allungato ereditato dal padre e la pelle talmente d’ alabastro da sembrare quasi albina, era ancora il ragazzo più bello che avesse mai visto.
E lei lo amava. Lo amava davvero.
“ Ti sei drogata, Potter?” chiese lui e Lily immaginò come dovesse apparire.
Con un’ espressione inebetita sul viso e le labbra aperte, ma ancora silenziose.
Maledizione. Era una tale stupida.
Continuava a dire che le sarebbe bastato anche solo il sesso, ma sapeva che non era così, lei non era così.
Si stava comportando da stupida. Stava sotterrando il suo orgoglio e la sua dignità.
“Sembra tu abbia appena visto un fan…”
Ma si bloccò appena Lily iniziò a spogliarsi.
Fanculo. Se si comportava da stupida ne avrebbe preso le conseguenze.
Voleva sentirsi sporca. Voleva che la cosa finisse perché provava ribrezzo a pensare a quello che era successo.
Forse era l’ unica maniera.
Si tolse le ciabatte scalciandole via, poi si sfilò la maglia allungando le braccia e facendola scorrere fino alla sua testa. Faceva tutto meccanicamente. Senza darsi tempo per pensare.
“Lily…”
Scorpius non sapeva cosa dire. Lui era andato con l’ intenzione di confessarle i suoi sentimenti e adesso lei si stava spogliando? Perché?
Appena la vide portarsi una mano al reggiseno per sganciarselo, lui la raggiunse e la fermò prendendole le braccia e riportandole davanti a sé.
“Che c’ è ?” chiese lei sprezzante “ non ti va così? Preferisci che stia parzialmente vestita?” domandò e Scorpius vide che nonostante stesse cercando di sembrare non curante, la sua voce era ferita.
“Ho fatto qualcosa per…”
“Posso rimettermi la gonna se vuoi sollevarmela... posso addirittura lasciarmi l’ intimo addosso, magari nel modo classico sta diventando monotono per te”.
Scorpius la stava guardando a bocca aperta, ma era diviso, adesso non voleva più dirle che l’ amava, adesso voleva scuoterla fino a riuscire a capire cosa le stesse passando per la mente.
Lily lo guardò come se si aspettasse che lui dicesse qualcosa e quando vide che non lo faceva si mosse un po’ per allentare la presa delle sue mani.
“Vuoi legarmi? Per quello mi tieni così?” gli chiese e si avvicinò per strusciarsi contro di lui.
Scorpius s’ irrigidì, non lo stava eccitando affatto. Stava ottenendo l’ effetto contrario perché quella non era lei.
Sembrava posseduta.
“ Si può sapere che ti prende?” le chiese lasciandole le mani e allontanandosi contemporaneamente da lei.
“Non sei venuto per fare sesso?” gli chiese e la sua voce sembrava piena di rabbia, come se stesse covando dentro una tale ira che lei stessa aveva paura a far venire fuori.
“ Non così” rispose lui “ non in questo modo squallido…sembri…sembri…”
Si fermò prima di dire qualcosa di cui si sarebbe pentito, ma dov’ era finito tutto quello che c’ era tra loro?
Forse era davvero solo per lui. E quel pensiero lo martoriava dentro.
Lily respirò a fondo. Si era tirato indietro?
“Pensavo che volessi… sai, il nostro patto…” adesso era un po’ imbarazzata.
Non sapeva neanche lei cosa le era preso, quali fossero stati i pensieri che l’ avevano condotta fin lì.
“Ed io pensavo ci fosse qualcosa di più tra noi” commentò Scorpius e la sua voce sembrava davvero delusa.
Lily sentiva le parole premere per uscire, ma ogni volta le ricacciava in gola.
“ Ieri, io avevo pensato… ho creduto… non importa” concluse con un sospiro e le diede le spalle, prendendo dei respiri per calmare la sua rabbia.
Lui aveva davvero pensato che potessero avere qualcosa di magico insieme.
Lily si morse un labbro. Scorpius sembrava piuttosto turbato e cosa voleva dire con pensavo ci fosse qualcosa di più tra noi?
Le sembrava di avere un nodo alla gola che non andava né su né giù e sapeva che era colpa di quelle due paroline.
Stava esplodendo. Non voleva perderlo, ma contemporaneamente sapeva che lo aveva già perso.
Lo aveva già perso perché lo amava troppo. Lo amava così tanto che il sangue sembrava smettere di scorrergli nelle vene quando era con lui, era come se non le servisse.
E lei sapeva benissimo che tra l’ amore e il sesso, quest’ ultimo ne sarebbe uscito perdente.
Tanto valeva tentare tutto, o forse no?
Scorpius la guardò a fondo: le guance rosse e gli occhi lucidi e non era eccitazione, era davvero sconvolta per qualcosa.
“Senti, forse è meglio se…”
“ Ti amo” lo interruppe lei e spalancò gli occhi capendo immediatamente cosa aveva fatto.
Gli aveva appena confessato di amarlo. Lo aveva fatto davvero.
“ Che cosa?” chiese Scorpius. Forse aveva capito male.
Era andato da lei per confessargli i suoi sentimenti, per dirle che non resisteva più, che aveva bisogno di lei e non solo per una notte ed un po’ di sesso, ma per giorni, per mesi, per anni o anche secoli, se fossero vissuti e invece lei, prima si spogliava e cominciava a trattarlo come se fosse un giocattolo sessuale e poi…
“ Ti amo” ripeté Lily e Scorpius la guardò.
Poteva capire dal leggero tremito della sua voce che aveva paura e lo immaginava anche, dato che Lily non era abituata ad esporsi con nessuno, ma i suoi occhi non vacillavano e restavano fissi in quelli di lui.
“ Ti amo” ripeté ancora e stavolta lo disse come se per lei fosse una liberazione.
Il silenzio che seguì quelle parole fu talmente assordante che Lily si chiese se Scorpius la stesse ascoltando.
“Ti amo, va bene?”
Perché non le diceva niente?
Poteva trattarla male, ricambiarla, oppure semplicemente prenderla in giro e disprezzarla, ma non stava facendo niente di tutto questo.
La guardava e restava immobile, quasi come se avesse paura che qualsiasi suo movimento potesse rovinare il momento, cambiare quello che stava succedendo.
La osservava, facendo scorrere i suoi occhi grigi su ogni parte del suo viso e portandola a chiedersi se fosse questo il suo modo per umiliarla.
Ma ormai non le importava più niente.
Che andasse al diavolo tutto, lei ne sarebbe uscita a testa alta e non si sarebbe rimangiata tutto il suo coraggio.
“ Ti amo e mi dispiace se per te non è così, ma non ce la facevo più a tenermelo dentro” confessò senza lasciare mai i suoi occhi.
“Ho provato di tutto. Giuro su Godric, Scorpius. Ho provato a dirmi che non facevi per me, che non facevo per te, che sei un Casanova da strapazzo, che mi farai soffrire, che non mi ricambierai mai…ma ogni volta ci ricado…sei come una calamita per me, una sfida per dimostrare che non riesco a mantenere nessun buon proposito” continuò e i suoi occhi luccicarono di lacrime di rabbia.
“ Adesso basta. In un modo o nell’ altro stasera finisce… e finisce davvero. Non riesco più a distinguere il sesso dall’ amore…” rise sommessamente “ in realtà non ci sono mai riuscita…e sono una pessima attrice anche con me stessa…Alice mi ha ripetuto circa diciotto volte che ero innamorata ed io… bè, per i primi cinque minuti le davo ragione e poi dicevo che potevamo anche rifarlo perché tanto ero preparata, temperata, ma…” si torturò un dito con l’ altro, prima di rendersene conto e smettere immediatamente.
Non voleva dargli a vedere che era nervosa.
Non voleva fargli capire quanto temeva la sua risposta.
“ Ma non era così” concluse con un sospiro “ adesso sai tutto…sai perché prima mi sono buttata tra le tue braccia… sai che sono una stupida sentimentale… adesso, come ti ho detto prima, finisce, ma sei tu a scrivere il finale…”
S’ interruppe guardandolo senza neanche riuscire a sorridere. Era così tesa.
Scorpius si avvicinò di un passo e Lily non si mosse pur sentendo il suo cuore battere pericolosamente forte.
Quando mosse il secondo passo Lily tese una mano.
“Non faremo di nuovo sesso” lo ammonì “ eppure prima sembravi così impaziente” scherzò lui, ma Lily restò seria per fargli capire che era davvero determinata.
“Non preoccuparti” la rassicurò “ non voglio fare sesso con te” le disse e poi le prese il viso tra le mani e l’ attirò a sé.
Lily stava per protestare, ma Scorpius le mise un dito sulle labbra “ adesso tocca a me” l’ ammonì e Lily sigillò le labbra strusciandole nervosamente e facendo sorridere Scorpius.
“Ti desidero così tanto che penso di poter scoppiare, ora qua e subito, ma siccome ti amo credo che tu abbia bisogno di qualche spiegazione in più…”
“Mi ami?” sussurrò Lily, non riuscendo a credere alle sue orecchia “ Per Salazar, Lily. Ti ho portato ai Caraibi” le disse per avvalorare la sua tesi.
“Volevi dimostrare che saresti riuscito anche nell’ impossibile” protestò lei e Scorpius scosse la testa.
“ Sei incredibile, sai?” le disse scuotendo la testa “ non volevo dimostrare niente, io volevo accontentarti…volevo sorprenderti e lo volevo perché quando sei felice i tuoi occhi risplendono…” sorrise “ proprio come adesso” le disse portandole le mani attorno al viso e alzandolo per godere di quella luce in quelle iridi castane.
“ Nel momento in cui i tuoi occhi brillano in questo modo, sembrano poter illuminare la notte” concluse e poi attirò il suo viso verso di lui e la baciò senza togliere le mani da attorno il suo volto.
Lily mise le proprie sopra le braccia di Scorpius e si staccò leggermente da lui “ ma… e il sesso senza amore e…”
“ Tutte cose che avevi deciso tu…sei tu che devi dirmi se vuoi che sia ancora così” le disse e spostò le dita dal suo viso alla sua nuca massaggiandogliela dolcemente.
Lily s’ inarcò leggermente cercando un maggiore contatto delle sue dita.
“ E’ vero, Scorp?” gli chiese in un sussurro.
Scorpius la guardò piegarsi leggermente indietro e la baciò sul collo “ certo che è vero” le disse alternando le parole a tanti piccoli baci.
Lily alzò le braccia e lui le sfilò la maglia prima di seguire con un dito tutto il suo profilo, dal collo fino al seno coperto ormai solo dal reggiseno.
“ Ti amo” le disse posandole le mani sui glutei.
Salazar, stava davvero impazzendo di desiderio. Voleva amarla. Ora e subito.
Lily aprì i bottoni della sua camicia e gli accarezzò il petto prima di scendere con le mani verso il bottone dei suoi Jeans.
“ Quindi se adesso io mi fermassi ti andrebbe bene?” gli chiese ancora ansimante e Scorpius alzò la testa guardandola con gli occhi ancora ottenebrati dal desiderio “ è quello che vuoi?” le chiese con voce roca.
Lily lo guardò, cercando di raccogliere tutta la sua determinazione “ sì” gli disse e Scorpius annuì allontanandosi da lei.
Lily fu invasa dall’ aria fresca della sera e rabbrividì.
Scorpius la vide e le passò immediatamente la maglietta e le sorrise vedendo come lo stava studiando.
“ Allora? Cosa vuoi fare?” le chiese e Lily scosse le spalle “ non abbiamo avuto molti appuntamenti, dato che siamo andati subito al sodo…che ne dici di uscire a bere una Burrobirra?” propose.
Scorpius annuì e Lily inarcò le sopracciglia mostrando il suo stupore.
“ Dubiti di me?” la provocò e Lily sorrise “ vorrei solo essere sicura che tu non voglia fare sesso con me”.
Scorpius scoppiò a ridere “ certo che lo vorrei” le disse “ ho vent’ anni e solo vederti davanti a me mi fa eccitare… ma non è solo sesso” chiarì.
“ E’ molto di più. Tanto di più. Troppo di più. Così tanto che mi destabilizza perché non ho mai sentito tutto questo… non lo so, Lily. Giuro non so neanche io come definirlo… mi riempi, ok?” confessò “ sogno i tuoi occhi, bramo le tue mani, anelo le tue labbra e amo il tuo carattere. Adoro la tua impulsività e il fatto che tu mi sappia sorprendere, amo che tu non abbia paura di niente e che affronti ciò di cui hai paura” continuò.
“ Adoro anche la tua testardaggine…come sai tenermi testa… alla fine credo di amare anche ciò che odio di te e che mi fa rabbia, perché è comunque parte di te… come adesso…giuro che non so come puoi ridurmi…”
Lily lo fermò con un bacio “ facciamo l’ amore” propose e con un’ eccitazione che le faceva tremare le mani ricominciò a sbottonargli la camicia.
“ Lily…l’ appuntamento…la Burrobirra” protestò Scorpius cercando di restare lucido.
Aveva fatto così tanto per dimostrarle che non era solo per sesso che stava con lei.
“Dopo…adesso ti voglio troppo” gli disse e Scorpius non si fece pregare e la sollevò da terra con un impeto tale che Lily scoppiò a ridere.
Quando arrivò davanti al letto, si fermò con Lily ancora tra le braccia “ dopo crederai ancora che ti amo?” le chiese.
“E’ proprio questa sicurezza che mi fa desiderare di fare l’ amore con te” gli disse e Scorpius la guardò con i suoi occhi grigi, prima di baciarla di nuovo.
Lily si staccò leggermente da lui, i capelli che sfioravano il petto già nudo di Scorpius, lui la guardò sorpreso “ ci hai ripensato di nuovo?” le chiese scherzoso, ma anche un po’ impaurito.
La desiderava così tanto.
Lily rise e si avvicinò a lui “ ammetti che mi hai portato ai Caraibi anche per dimostrare che niente è impossibile per te… ammettilo, Malfoy” lo sfidò sgranando gli occhi come per dirgli che lo conosceva troppo bene per fregarla.
“Faremo l’ amore lo stesso dopo?” la provocò e Lily gli tirò un pugno sul braccio “ lo sapevo” affermò e fece per scostarsi, ma Scorpius ribaltò le posizioni e la bloccò sotto di sé “ sei riuscita a farmi capitolare, ma non puoi pretendere che diventi un’ altra persona” le disse e le loro labbra erano talmente vicine che Lily si chiese se le sue si fossero mosse insieme a quelle di Scorpius.
Lily rise “ mi accontenterò” scherzò e poi entrambi lasciarono spazio alla passione e all’ amore.
 
Solo per te,
io cambierò pelle
per non sentir le stagioni passare senza di te.
“ Solo per te” Negramaro

COMMENTO: ALLORA, PRIMA DI TUTTO AUGURI ANCHE QUA E SCUSATE IL RITARDO ; )) QUESTO E’ STATO IL CAPITOLO FINALE, ADESSO MANCA SOLO L’ EPILOGO…IN FONDO AVEVATE CAPITO TUTTE CHE ERAVAMO ARRIVATI AD UNA SVOLTA…ANCHE SE, AD ESSERE SINCERI,  DOVEVA ESSERCI UN ALTRO CAPITOLO PRIMA, MA PIU’ LEGGEVO QUELLO CHE AVEVO SCRITTO E PIU’ MI SEMBRAVA UN ALLUNGO INUTILE E QUINDI HO RIFATTO TUTTO ED ECCOMI QUA : )) SPERO CHE IL CAPITOLO VI SIA PIACIUTO E CHE MI FARETE SAPERE!! RINGRAZIO LE RAGAZZE CHE HANNO RECENSITO OVVERO: ICEPRINCESS / LUISA21 / ALWAYS89 / ARYELLE / MIKILILY / SHIORI LILY CHIARA / SINISA / LILITH LILIAN MALFOY E ZONAMI84!! GRAZIE DI CUORE!! INOLTRE RINGRAZIO CHI MI HA AGGIUNTO ALLE PREFERITE / SEGUITE E RICORDATE!! UN BACIONE!! ANCORA AUGURONI E CI VEDIAMO NEL 2015 CON L’ EPILOGO : ))

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Londra Brucia - Epilogo- ***


COMMENTO: ECCOCI QUA. ANCHE QUESTA STORIELLINA LEGGERA E CORTISSIMA E’ FINITA!! E COME SEMPRE ECCOCI AI MIEI COMMENTI INIZIALI!! ALLORA PRIMA DI TUTTO COME SEMPRE I RINGRAZIAMENTI, SOPRATTUTTO DATO CHE QUESTA VOLTA AVETE DOVUTO ANCHE ASPETTARE UN BEL PO’ PER L’EPILOGO, MA DICIAMO SOLO CHE IL 2015 E’ PARTITO MALE E MI RISUCCHIA ANCHE TUTTO IL TEMPO E IL POCO CHE HO AVUTO L’HO UTILIZZATO PER PORTARE AVANTI “PICCOLA STELLA SENZA CIELO” CHE INFATTI STAVOLTA SUBIRA’ UN PICCOLO RITARDO…PERDONO!! COMUNQUE TORNIAMO AI RINGRAZIAMENTI…GRAZIE ALLE FANTASTICHE RAGAZZE CHE MI HANNO SEGUITO ANCHE IN QUESTA AVVENTURA POCO SERIA :P OVVERO: ICEPRINCESS / LUISA21 / ALWAYS 89 / SHIORI LILY CHIARA / ARYELLE / SINISA / MIKILILY / MIKY MUSIC / HEAVEN0203 E ZONAMI 84 !! GRAZIE DI CUORE!! INOLTRE RINGRAZIO CHI MI HA AGGIUNTO ALLE PREFERITE / SEGUITE E RICORDATE E SOPRATTUTTO LE 133 PERSONE CHE MI HANNO MESSO TRA LE AUTRICI PREFERITE…OGNUNA DI VOI PAZZE HA TUTTO IL MIO AMORE E RINGRAZIAMENTO ETERNO:D INFINE ECCO A VOI L’EPILOGO…SPERO CHE VI POSSA PIACERE, E’ UN PO’ PIU’ PAZZO DEL SOLITO E UN PO’ MENO DIABETICO, MA E’ QUELLO CHE AVEVO IN MENTE PER QUESTI LILY E SCORP…QUINDI ANCHE SE STAVOLTA NON E’ DEL TUTTO VERO, VI DICO LA FRASE DI RITO: UN BACIONE E PREPARATE L’INSULINA…

Lily si svegliò e automaticamente allungò una mano per cercare Scorpius, ma la sua mano si posò sul cuscino.
Si alzò a sedere improvvisamente sveglia.
Le altre volte che avevano fatto l’amore non si erano mai svegliati accanto, ma era sicura che stavolta sarebbe stato diverso.
Si strinse il lenzuolo al petto nonostante la calura estiva, sentiva la tristezza pungolarle la pelle.
Perché se ne era andato?
In fondo lei gli aveva aperto il suo cuore ed anche lui sembrava coinvolto.
Sì, ne era sicura, lo era.
Le aveva detto che l’amava e lei non poteva essere così insicura.
Sicuramente c’era un buon motivo se lui non era lì con lei.
Si alzò in piedi e aprì la porta del bagno, dopo una bella doccia sarebbe stata sicuramente anche più lucida.
Appena entrò, le labbra le si aprirono per la sorpresa: Scorpius era sotto la doccia e, adesso che era dentro al bagno, ne sentiva nitidamente il rumore.
Un sorriso le nacque spontaneo sul volto. Ma tanto lei non aveva mai dubitato… sì, come no.
Lui la vide subito, dato che aveva lasciato il vetro aperto e le sorrise “ buon giorno, dormigliona” le disse.
Godric. Quel sorriso.
Poteva cominciare a volerlo di prima mattina?
“ Muffliato, eh?” domandò, pur sapendo già la risposta.
Si avvicinò di qualche passo mentre lui chiudeva la doccia e ne usciva tranquillamente.
“Poi non dire che non ti vizio” disse scherzo afferrando l’ asciugamano.
Lily guardò le goccioline che si fermavano nella lieve peluria bionda del suo petto e sentì Scorpius ridere.
“Io pensavo di proporti una bella colazione in riva al mare, ma mi sembra che tu abbia altri progetti” la prese in giro.
Lily divenne rossa. Stava facendo la figura della pervertita, ma insomma, lui era lì, nudo e immobile davanti a lei.
Sospirò e lo guardò severa.
“Vuoi davvero stare con me?” gli chiese a bruciapelo e Scorpius inarcò un sopracciglio “ se dico di sì, mi dirai che devo sposarti?” la prese in giro di nuovo e Lily alzò gli occhi al cielo.
“Sei la persona più snervan…”
Le parole le si spensero sulle labbra perché lui la attirò a sé e la circondò con il suo corpo in un modo tale che lei, molto più piccola di lui, non riusciva più a scappare.
Le sue labbra sembravano fatte per quelle di Lily, il modo in cui si muovevano e il sapore inebriante che sembrava farle perdere i sensi ogni volta.
“Snervante Serpeverde è il mio secondo nome…ma so che ti piaccio così” le disse con un sorriso furbo.
Lily provò a liberarsi agitandosi leggermente “ le parole troppo sicuro di te non ti dicono niente?” chiese irritata.
Scorpius rise e scosse la testa “no, ma le parole – fatto per infastidire Lily Potter- sì” scherzò lui, poi il sorriso gli si spense in volto e la guardò dritto negli occhi.
“Non avrei mai pensato di dirlo…” Lily aggrottò leggermente le sopracciglia. Come mai d’un tratto era così serio?
“Ma…” si fermò e le diede un bacio sulle labbra come se le stesse assaporando.
Lily lo lasciò fare, ma sentiva il cuore batterle così forte per la paura, che aveva paura potesse uscirle dal petto.
Ma? Voleva tanto chiederglielo. Il suo cervello continuava a ripetere quella parola, ma aveva paura che se avesse parlato lui si sarebbe fermato.
E lei doveva sapere.
“Ma credo di voler passare tutta la mia vita con te”.
Il cuore di Lily smise di battere. Era morta per caso?
Cosa le stava chiedendo?
“Scorpius, non ti sembra di bruciare le tappe?” chiese cercando di ritrovare la voce, ma si accorse che era uscita piuttosto gracchiante.
Lui sorrise e le depose un bacio sul naso “ noi le bruciamo sempre” le disse soltanto e Lily aprì di nuovo le labbra per la sorpresa.
“Bè, una risposta sarebbe gradita” scherzò lui studiando la sua espressione e Lily lo baciò di slancio.
“Sì” gli disse sulle labbra ricominciando a baciarlo, poi si staccò da lui, le mani ancora attorno al suo collo.
“Tra due anni però” gli disse e Scorpius assottigliò gli occhi “ due anni?” le chiese confuso.
“Due anni dove dovrai amarmi, sopportarmi, dimostrarmi che mi vuoi…”
“Bè, credo di potertene dare un’ampia dimostrazione” la interruppe prima di scendere a baciarle il collo.
“Dovrai anche sopportarmi però… quindi la doccia dopo averla fatta dev’essere pulita” gli disse seria e Scorpius scosse la testa “ Salazar, aiutami a superare questi momenti difficili” scherzò e Lily rise scuotendo i suoi lunghi capelli rossi.
“Sono pronto a superare qualsiasi sfida dettata da lei, signorina” le disse “Ti amo troppo per perderti” disse ancora e le parole ti amo anche io si persero sulle sue labbra.
 
2 ANNI DOPO
Albus suonò al campanello.
Una. Due. Tre volte e nessuno venne ad aprire.
“Se non apre entro tre secondi andiamo via” disse James nella classica posizione di chi non ha voglia di aspettare: appoggiato al muro, le braccia conserte e il piede che batte a tempo.
“Sai cosa, James?” chiese Albus guardandolo scocciato “vattene. Tanto non sei tu che ti sposi domani”.
James alzò gli occhi al cielo “ già. E’ la nostra sorellina” commentò James e la sua voce sembrava quasi dispiaciuta.
“Insomma… se non vuoi stare qua, puoi passare la serata con Lily. So che mamma aveva dei piani fantastici per lei…”
“Sì, Thè e biscotti e a letto presto” lo interruppe “ perché qua cosa pensi di fare?” domandò inarcando un sopracciglio.
“Domani si sposa. Il suo addio al celibato l’ha già avuto. Oggi è solo una serata per bere una birretta” alzò la bottiglia che teneva in mano “in compagnia di amici…”
“E di parenti acquisiti che potrebbero spiegargli molto bene cosa succede a chi fa star male la mia sorellina…”
“Per Salazar, James” imprecò “Lily…”
Le parole di Albus si spensero dopo che all’ ennesimo colpo alla porta, Scorpius l’aprì.
Albus lo guardò con un sorriso, ma si accigliò subito quando lo vide vestito di tutto punto e il capello ancora sapientemente spettinato.
Aveva passato con Scorpius abbastanza serate per sapere che appena tornava a casa il suo abbigliamento diveniva molto basilare. Si restringeva ad un solo indumento: boxer.
“Aspettavi qualcuno?” chiese entrando senza aspettare l’invito.
“Certamente non voi” rispose Scorpius guardando prima Albus e poi James.
“E chi aspettavi, Malfoy?” chiese James sospettoso, entrando anche lui nel salotto e osservandolo attentamente.
Ai suoi occhi, però, non sembrava che ci fosse niente che non andava.
“Quel simpaticone di Albus Silente, ci credi?” lo schernì e poi guardò Albus, ma lo vide che ancora lo guardava come se non fosse convinto.
Si sentiva sempre a disagio quando doveva mentire ad Albus.
“Perché sei vestito?” chiese sospettoso e Scorpius lo fissò dritto negli occhi.
Da Serpeverde a Serpeverde.
Tutto sarebbe potuto andare male. O lui non mentire abbastanza bene, o Albus troppo attento.
E quando si trattava di sua sorella, Albus era sempre attento.
“Domani mi sposo, Al” spiegò “ avevo così tante cose da concludere che non immagini”.
“E come mai non hai chiesto aiuto al tuo testimone?” lo stuzzicò James, sorridendo malandrinamente.
“Forse perché pensavo che fosse impegnato con la sua dolce metà?” chiese ironico.
“Scorpius” lo minacciò Albus.
“Albus” rilanciò Scorpius, ma subito dopo essersi guardati negli occhi per qualche altro secondo, Albus annuì e si rilassò.
Sembrava che si fossero appena scambiati un messaggio con gli occhi.
Posso crederti?
Certo che puoi.
“Quindi, adesso cosa pensavi di fare?” chiese Albus poggiando la mano sul tavolo e ricordandosi che aveva ancora la bottiglia che la occupava.
“Pensavo di andare a letto” disse nervosamente “ per cui se non…”
“E dai, rilassati con una birra, Malfoy”.
“Non mi piace la Burrobirra” si giustificò e James sospirò “ la birra, Malfoy. La birra. Hai presente quella bibita Babbana…”
“Non posso ubriacarmi il giorno prima del matrimonio. Lily mi ucciderebbe” si oppose e Albus si accigliò davvero.
“Non ci vuoi qua, per caso?” chiese sospettoso e Scorpius si morse l’ interno della guancia.
Merda. Merda. Merda. Se non stava attento scoppiava un gran casino.
“Sono molto stanco” disse soltanto e Albus capì che sicuramente sarebbe voluto restare solo.
Sicuramente non voleva farsi vedere nelle condizioni in cui era. Non voleva che nessuno testimoniasse che Scorpius Malfoy, il giorno prima delle nozze era un fascio di nervi.
“Solo il tempo di una birra. Dai, Scorp” lo incoraggiò Albus cominciando a dirigersi verso la cucina.
“Non vorrai mica togliere a James il piacere di minacciarti per Lily” lo provocò e Scorpius inarcò un sopracciglio, ma si mosse velocemente fino ad intralciare il cammino di Albus che si fermò di botto.
“Sono pronto a tutto. Ma ditemi velocemente quello che volete dirmi, almeno poi vado a letto” disse Scorpius e Albus scosse la testa.
“Ok. Ok. Messaggio ricevuto” disse facendo un passo indietro.
James tirò leggermente le labbra e si strusciò le mani “ sono mesi che mi preparo” disse e infilò le mani in tasca prendendovi un bigliettino.
Scorpius lo vide cominciare a dispiegarlo: in due, in quattro, in otto, in sedici…
Merda! Guardò l’orologio.
Era fregato. Non avrebbe mai fatto in tempo.
Rialzò gli occhi ed incrociò quelli di Albus che lo stavano osservando sospettosi.
“Era necessaria questa sceneggiata?” chiese scocciato e Albus rise cominciando a sentire le minacce di James “ non me lo sarei perso per niente al mondo” lo prese in giro.
Scorpius incrociò le braccia e per un po’ ascoltò davvero, poi cominciò a battere un dito sul dorso della mano sperando che facesse più veloce.
Quando vide che lui stava anche mimando alcune delle cose che gli avrebbe fatto se avesse fatto soffrire Lily, si spazientì.
“Basta così” disse aprendo le braccia e interrompendo James e il suo monologo.
“Molto protettivo. Tipico dei fratelli Potter… ma non mi fate paura. Mi spaventa di più una mingherlina dai capelli rossi e il carattere molto molto vendicativo” li provocò.
James rise “ l’abbiamo cresciuta noi” scherzò riponendo il foglio e guardandolo un po’ stranito.
Non era mai stato un grande amico di Scorpius, ma nessuno dei due si era mai mostrato così insofferente e poi, con lui c’era Albus.
C’era qualcosa di strano.
Lo vide guardare Albus e poi guardare l’orologio e poi tornare con lo sguardo su Albus.
“Per quanto questa novità di Potter fesso sia una tentazione, sono davvero molto molto stanco”.
La sua voce era sempre più agitata e se si fosse scompigliato di nuovo i capelli, dubitava che per il giorno dopo glie ne sarebbero rimasti tanti.
Albus scoppiò a ridere. Scorpius stava per esplodere dal nervosismo.
“Va bene” disse, sentendosi mosso a pietà “mi rendo conto che non dovevamo arrivare all’improvviso…”
Scorpius si rilassò leggermente e un sorriso gli nacque spontaneo in volto “grazie… ci vediamo domattina” li congedò e si mosse per tornare verso la porta.
“Sì, metto solo un secondo la birra in frigo” disse Albus.
“No” intervenne Scorpius tendendo un braccio come per fermare l’ amico, ma era troppo tardi.
Albus era già entrato nello spazio da cui riusciva a vedere la cucina e quindi… la tavola apparecchiata per due.
Era tutto perfetto. C’erano addirittura le candele.
Si voltò di scatto e l’ espressione con la quale il suo amico lo stava guardando gli confermò tutto quello che aveva sospettato: aspettava qualcuno.
Scorpius si passò una mano tra i capelli cercando d’isolare le urla che erano scoppiate nel salotto.
O meglio, James gli stava gridando di tutto e Albus lo stava osservando senza dire niente, ma negli occhi si leggeva una tale ira che Scorpius avrebbe voluto avergli preso la bacchetta appena entrati.
“Senti, Al. Posso spiegare” disse, ignorando James che ancora stava elencando un infinità di modi attraverso i quali lo avrebbe evirato.
Qualcuno, doveva ammettere, anche piuttosto fantasioso.
“Chi è?” chiese James non riuscendo più a contenere la sua rabbia.
“Nessuno che ti riguardi, Potter…”
“Oh, col cavolo!” imprecò James “io l’avevo detto che non era fatto per la fedeltà che le avrebbe spezzato il cuore. Io volevo dirglielo, ma tu…” indicò Albus “ no, non hai voluto. Lo conosco. E’ davvero innamorato… complimenti, Albus” disse con rabbia “ lo conosci davvero” concluse.
Gli occhi di Albus non avevano lasciato mai quelli di Scorpius e lui non sapeva come uscirne.
“Chi è ?” chiese con una voce così fredda che Scorpius non aveva mai sentito.
“Al, senti…”
“Chi è?” ripeté Albus “non può essere Lily, dato che non aveva modo di mancare alla serata thè e manicure che nostra madre aveva in serbo per lei… e quindi… chi è?”
Scorpius sospirò.
“Con chi sei a cena, Scorp?”
Il quasi grido di Albus coprì il rumore della materializzazione, ma non quello della voce.
“Sono arrivata!” disse la voce di Lily entusiasta.
Non aveva ancora notato i fratelli e invece loro si accorsero subito di lei: i capelli rossi scompigliati e il viso arrossato, i chiari segni di chi è appena scappata.
La videro poggiare le chiavi nello svuota tasche poggiato sopra al camino “ non credevo di essere ancora così brava a mentire” disse chinandosi e sfilandosi le scarpe.
Ancora non aveva neanche alzato gli occhi e Scorpius non sapeva se ridere o… bè, ridere.
“Mia madre poi è ancora un osso…”
Si bloccò sul posto. Le scarpe ancora strette tra le dita e gli occhi spalancati.
“E voi che ci fate qua?” chiese incredula.
James incrociò le braccia “ e tu, invece?” le chiese, ma improvvisamente si sentiva meglio.
Gli sarebbe dispiaciuto davvero se Scorpius avesse avuto un’altra. Il cuore di Lily sarebbe stato definitivamente spezzato.
“Io…” guardò Scorpius che spalancò gli occhi e scosse la testa “ dovevo parlare con lui… sai domani e i fiori…”
“Lily” la interruppe Albus “ credo sia meglio andare a casa” le disse con la stessa voce di chi parla ad una bambina, poi guardò Scorpius “ sapevo che non potevi averlo fatto”.
“Sì, come no” lo rimproverò lui e Albus sorrise “hai ancora gli attributi, no?” domandò disinvolto “ quindi significa che ti stavo credendo”.
Scorpius scosse la testa.
“Non so di cosa stiate parlando, ma io e Scorpius dobbiamo davvero parlare del matrimonio” li interruppe Lily e James alzò gli occhi al cielo.
“Come no, sorellina” gli disse e Lily s’imbronciò “ ma, Jamie” disse lamentosa stringendosi al suo braccio.
“James, non lasciarti commuovere e tu, Lily smetti subito di fare la piccolina della situazione” la rimproverò Albus scherzoso.
“Io e Alice abbiamo dovuto osservare la tradizione e lo farete anche voi… ognuno nei vostri letti, stanotte” chiarì.
“Sei un guastafeste, Al” brontolò Scorpius incrociando le braccia.
“Ma è una tradizione assurda” si oppose Lily incrociando le braccia a sua volta “ io e Scorpius conviviamo” protestò “ e ciò non cambia la tradizione” scherzò James e rise soddisfatto e prendendo la sorella sotto il braccio “ dì buona notte, Lily” la prese in giro, ignorando le sue proteste e Scorpius vide quanto si stava divertendo.
“Un giorno la troverai anche te” gli disse in tono di minaccia e James lo guardò interrogativo “ cosa?” chiese e Scorpius sorrise “ l’amore della tua vita e allora mi divertirò così tanto” scherzò senza accorgersi che Lily era rimasta pietrificata nell’atto di protestare con il fratello.
“Che hai detto?” chiese con un filo di voce.
Scorpius guardò James che lo stava guardando a bocca aperta e Albus che si stava trattenendo dal ridere.
Si passò una mano tra i capelli, che ormai erano un groviglio biondo e guardò Lily.
“Io credo che l’idea della notte prima del matrimonio separati sia una buona idea” disse fingendosi distaccato.
In realtà sapeva che se Lily fosse stata lì accanto a lui, proprio quella notte, la notte prima di divenire sua moglie, lui avrebbe corso il rischio di divenire molto, molto, sdolcinato.
Lily sorrise “ forse non è una brutta idea neanche passare la notte dopo il matrimonio separati” lo minacciò e Scorpius spalancò gli occhi.
“Non scherzare” ribatté immaginando già il suo corpo fasciato dall’ abito da sposa e come lei potesse essere bellissima.
“Non scherzo, Malfoy” disse soltanto e poi, proprio come aveva detto James, alzò la mano e disse “ Buona notte” senza neanche dargli un bacio.
Albus lo guardò e alzò le spalle “ forse è per questo che moglie e marito devono stare separati la notte prima del matrimonio… le donne sono insopportabili” gli disse e gli posò una mano sulla spalla.
“Domani ci sarà” gli disse vedendolo ancora sconvolto “ forse” aggiunse James divertendosi un mondo, ma Scorpius non ebbe neanche la forza di arrabbiarsi.
Che cos’era successo?
Com’erano arrivati a litigare?
Perché con Lily doveva essere sempre così?
Eppure perché gli piaceva anche questo di lei?
Solo lei riusciva a renderlo un uomo nervoso e insicuro. Solo lei riusciva a fargli avere davvero paura.
Sparecchiò la tavola con un colpo di bacchetta continuando a ripetersi tipo mantra che lei sarebbe andata al matrimonio.
La loro relazione era stata velocissima e così stava proseguendo: erano finiti a letto prima ancora di capire che si piacevano e avevano continuato a fare sesso per non dirsi che si amavano e quando finalmente avevano avuto il coraggio di confessare quello che provavano era stato un susseguirsi di momenti intensi.
Salazar. Solo pensare a lei lo rendeva eccitato.
Si sedette sul divano e poggiò la testa all’ indietro e senza rendersene conto si addormentò.
Lo svegliò un lieve rumore e un profumo.
Spalancò gli occhi sentendosi subito sveglio, la luce rosata che entrava dalle tapparelle che non aveva abbassato.
Si alzò in piedi. Era il profumo di Lily. Ne era sicuro.
Si diresse verso la loro camera e si fermò: il letto di ferro battuto era vuoto, ma allacciato al pomello vi era una maglia.
Si avvicinò, era un semplice pullover di cachemire verde a trecce.
Era di Lily, ma lei non c’era…sempre che non fosse nascosta dietro quel suo mantello dell’ invisibilità.
Doveva decisamente dire ad Albus di farlo sparire.
Entrò in bagno e subito lo colpì che era caldo, quasi come se qualcuno si fosse appena fatta la doccia bollente.
Accese la luce e sorrise scuotendo la testa.
Sullo specchio, scritto con le dita, c’era un messaggio: Ti amo e aveva avuto il tempo anche di disegnare qualche cuoricino.
Poggiato sopra al mobile poi, vi erano un paio di pantaloni neri.
Ripercorse tutto il corridoio e vide le scarpe di Lily appese all’ attaccapanni.
Era sicuro che prima non ci fossero. Era davvero sotto quel maledetto mantello.
Quando arrivò in cucina vide un reggiseno poggiato sopra al tavolo “ sai che non lo riavrai vero?” chiese, sapendo che doveva essere nelle vicinanze.
“Questo è sotto sequestro fino a quando non sarai la signora Malfoy” la minacciò, ma prima ancora che potesse voltarsi sentì due piccole e calde mani tappargli gli occhi e poggiare il proprio corpo al suo: era nuda.
Se non fosse bastato il suo giochino di lasciare vestiti per tutta la casa, poteva sentire la sua nudità su di lui. I suoi seni morbidi appoggiati alla sua schiena e il suo bacino leggermente spigoloso.
“Non avrai mica pensato che mi fossi arresa, vero?” gli chiese.
“Lily” disse lui con voce resa già più profonda per l’eccitazione.
“Scorpius Malfoy, volevano impedirmi di usare il tuo corpo stanotte…” disse fingendosi seria “proprio la notte prima del nostro matrimonio… proprio nella notte del secondo anniversario in cui ti ho usato per la prima volta” gli disse strusciandosi sensualmente prima di scoprirgli gli occhi.
Scorpius si voltò e i suoi occhi grigi divennero quasi plumbei. Era così bella.
“Che cosa ne è del seguire la tradizione?” le chiese malizioso.
Lily rise allacciando le mani dietro al suo collo e continuando a muoversi contro di lui “ non hai bisogno di riempire ancora di più il tuo ego” scherzò a sua volta.
Scorpius le mise le mani sui fianchi “ vorresti dire che non sai stare lontana da me?” la provocò e Lily alzò gli occhi al cielo.
Non gli avrebbe dato la soddisfazione di confermarglielo, ma a lui non serviva.
Scorpius era tutto tranne insicuro e poi sembrava poterla leggere con la stessa facilità di un libro.
Le prese il viso tra le mani e lo portò letteralmente sulle sue labbra “ ti amo, Lily Luna Potter” le disse, prima di baciarla con passione.
Lei gli passò le braccia attorno al collo e si avvicinò al suo corpo così tanto da poter sentire il suo petto contro il suo seno ed i loro cuori battere all’ unisono.
“Ti amo anche io, Scorpius Hyperion Malfoy” disse a sua volta e lasciò che lui la prendesse per portarla sul letto.
 
FINE

 
Chi l'avrebbe detto prima che io 
un giorno sarei andato dietro a te 
come quando un uomo cerca dio 
questa corsa 
non ha senso 
se il senso l'ho gia' perso 
dietro te 


Londra Brucia – Negramaro-

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2880851