The death race

di Greece_Lee
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** L'ansia quotidiana che si ha tipicamente prima della propria morte ***
Capitolo 3: *** Caldo, caldo, caldo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


- Ma è proprio necessario? La violenza non è mai la soluzione!- disse Atena.
- Non è necessario, ma sarebbe divertente, non credi?- questo è Ade.
Atena si accasciò sul suo trono.
- Allora, ripassiamo tutto: ventiquattro mezzosangue perderanno la memoria e andranno a Panem, tra tremila anni. Lì verranno estratti per gli Hunger Games e così scopriremo chi di loro è il più forte?
- Esatto.
- Ma moriranno tutti!
- Tutti meno uno- la corresse Zeus.- Ok, ai voti. Chi è contro?
SI alzarono quattro mani: Atena, Afrodite, Poseidone e Efesto.
- Dunque è deciso. Felici ventisettesimi Hunger games! E possa la fortuna essere sempre a vostro favore!

Angolo autrice

Lo so che come introduzione fa schifo, ma non mi viene in mente nient'altro.
Ah, i vostri mezzosangue dovranno essere figli di dèi diversi, almeno quasi tutti. Potete scegliere voi se dèi minori o no. Al massimo ci possono essere due mezzosangue figli dello stesso dio/dea.
A presto!
Un bacio,

Greece <3

P.S.
E possa la fortuna essere sempre a vostro favore.

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Capitolo 2
*** L'ansia quotidiana che si ha tipicamente prima della propria morte ***


Ciao ragazzi, vi volevo dire che ho fatto un piccolo errore di calcolo e quindi i tributi sono 13 femmine e 11 maschi. Scusatemi, ma per non essere cattiva con nessuno, nel distretto 7 ho messo due ragazze.
Scusate il disturbo e godetevi la lettura di questo capitolo schifoso!



James' pov

Sospiro, mentre aspetto che arrivi la mia stilista. È stato stressante, dover salire su un carro vestiti di tutto punto prima di avvicinarsi alla propria morte. Molto stressante. Però dovevo farlo, se voglio sopravvivere. E vi assicuro che lo volglio.

Adesso sono qui, pronto per entrare nell'arena. Già, l'Arena. Il luogo della mia morte.

Mi sforzo di ricordare i volti degli altri tributi e associarli ai vari distretti, ma non ci riesco più di tanto. Ogni volta che penso a loro mi viene in mente la sfilata e i loro vestiti magnifici. Il mio era composto da una maglietta, fatta di strani anelli, che, a seconda della posizione in cui la guardi, combiano colore. Blu, arancione, oro, verde, giallo, argento bianco... era stupendo.

All'inizio si potrebbe pensare che i due pezzi del vestito fossero separati, invece poi si nota che gli anelli alla fine si appiattiscono sempre di più fino a diventare delle stricioline che sembravano di vetro. Poi queste striscioline si univano in fasci andando a formare i pantaloni, che sembravano trasparenti, ma in realtà non lo erano.

Ora mi viene in mente Allison, la mia compagna di distretto. Com'era bella vestita in quel modo!

In realtà non sono uno che bada molto a queste cose, però... era uno schianto con i suoi capelli scuri mossi, lunghi fino alla schiena, gli occhi blu ghiaccio e quella pelle chiara. È alta e magra, schiva e misteriosa, e a me piace la gente così. Purtroppo però ha un umorismo un po' troppo sadico per i miei gusti.

Non ho mai capito cosa provo per lei: la conosco da quando sono nato, ma non siamo mai stati "amici". Io l'ammiravo perché riusciva a tenere dentro le proprie emozioni (almeno quasi sempre), e ad apparire sempre forte.

Se non fosse che è un po' troppo convinta di poter fare sempre tutto da sola, credo che potremmo essere ottimi amici. O forse anche qualcosa di più.

Mi viene da pensare ai miei amici, i pochi che avevo, che saranno impazienti di vedere come il loro grosso amico si trova agli Hunger Games.

Penso alla mia famiglia, a casa, che è in pensiero per me. Peter, il mio fratellino, Carly, mia madre, e Hedgard, mio padre.

Sapete? Lui in realtà non è il mio vero padre, ma si comporta come se lo fosse. In realtà io sono uno di quelli chiamati mezzosangue, un figlio di Efesto. Che cos'ho di diverso dagli altri? A parte che quando mi metto a giocherellare con una spilla mi ritrovo in mano un areoplano con tanto di motore elettrico e che hon una passione per i motori, non ho niente di strano.

Penso all'unico amico che sono riuscito a farmi durante le prove: Cameron Bentley. È molto diverso da me (alto, muscoloso,...) ma gli piacciono i tipi sinceri, e io sono uno di questi.

Ah, ecco che arriva la mia sitilista. Ha una capigliatura giallo canarino e una testa abnorme. Sembra titti.

Aspetta... Titti?! Chi è?

Quando cerco di ricordare qualcosa, ultimamente, mi gira la testa in un modo spaventoso e tutti i ricordi del distretto, della mia famiglia e della mietitura appaiono sfocati.

Smetto di sforsarmi e lascio che lei mi dica le ultime parole prima di lasciarmi entrare nella capsula che mi porterà nell'arena.

Lei mi si avvicina con fare disinvolto e mi dice soltanto:

- Che la fortuna possa essere sempre a tuo favore.

Io sorrido alla frase tanto odiata, ma mi blocco a metà quando noto che ha gli occhi lucidi.

Pensavo che a Capital City fossero tutti insensiti o roba simile. Invece no. Che dolce.

Sto per dirle qualcosa ma la capsula inizia a salire per portarmi su nell'arena, e non posso far altro che salutarla con una mano.

 

Allison's pov

 

In testa ho stampata una sola parola: VINCERE.

Non sarà così facile mi ripete una fastiosa vocina nella mia testa.

Ripasso i punteggi ottenuti dalle varie persone distretto per distretto:

 

1 Allison Steven (cioè io): 10 (*risate malvagie*). James Kallow: 6 (non ho la minima idea di come diavolo abbia fatto, visto che è lievemente sovrappeso. O è caduto sopra uno di loro e lo ha schiacciato come una mozzarella o hanno sbagliato persona).

2 Kraehe Black: 10. Korax Black: 9.

3 Gaia Collins: 7. Matteo Bloob: 6

4 Aaron Tanner: 8; Penelope Moore: 8

5 Zoey Charoltte Martin: 9; Remus David Mason: 8

6 Dave Hill: 7; Chiara Jackson: 8.

7 Omar Drive: 8; Diana Windol: 8

8 Sara End 10; Jane Stark 8

9 Ellis Ford 9; William Clark: 8

10 Keller War: 8; Bellamy Black: 9

11 Chiara Fireblood: 8, Cameron Bentley: 7

12 Maya Lewis: 7; Pietro Signorinelli: 8

 

Non c'è nessuno sotto al 6, ma beneee!!

In generale io adoro le sfide, non fraintendetemi, ma quando ne va di mezzo la mia vita... preferisco di gran lunga le mezze cartuccie come James.

Non avevo pensato che, grazie a Dio, se lui ha ricevuto un 6 non c'è un granché da preoccuparsi, infondo.

Ma io ho ricevuto un 10, e purtroppo non sono l'unica.

Staremo a vedere.

Durante le esercitazioni nessuno di noi si è esposto troppo, apparte forse Aaron, quello del 4 (che pallone gonfiato!), ma comunque mi è stato utile per fare un po' di amicizie. Per esempio Korax e Kraehe (entrambi significano corvo in due lingue antiche (Kraehe in greco)), quelli del 2, e ho fatto bene, visto che hanno ricevuto rispettivamente un 9 e un 10. Meglio stare insieme, all'inizio almeno.

La capsula è arrivata al temine del suo breve viaggio e davanti a me ho... l'Arena!

Lo scenario è piuttosto vario: avanti a ne c'è un lago circolare con al centro un'isola con una montagna altissima. La cornucopia è sul suo fianco, poco distante da terra. Aguzzo la vista per vedere cosa c'è e noto degli zaini, dei teli, corde, ma niente armi. Risolverò la questione prossimamente.

Approfitto del poco tempo in cui siamo impotenti per guardarmi intorno: il resto dell'arena è divisa in quattro settori: in uno ci sono piante in fiore dappertutto (e io sono allergica ai pollini), in uno ci sono gli stessi alberi del primo, ma sono pieni di frutti, nel terzo gli alberi (sempre i medesimi) hanno le foglie rossice o sono spogli e nel quarto... sono tutti pieni di neve. Le quattro stagioni.

Cerco di ragionare velocemente per decidere dove andare.

Primavera: no, sono allergica ai pollini, l'ho già detto.

Estate: ci si dirigeranno tutti, e io non voglio essere la prima a morire.

Inverno: sono freddolosa.

Aututnno: be', perché no?

Probabilmente ne dovrò parlare con i miei "alleati" (tutta gente che adora farsi i cavoli propri), ma credo che sarò abbastanza dura su questo punto.

- Buongiorno semidei!- urlano gli altoparlanti. "Semidei"?!?! Allora non sono l'unica! - Volevo solo informarvi che siete tutti quanti mezzosangue, quest'anno, per volere degli déi stessi!- partono gli applausi registrati- Bene, tra di voi ci sono: un figlio di Dioniso, due di Demetra, tre di Eris, due di Ecate, uno di Ade, uno di Nike, due di Atena, uno di Poseidone, due di Ermes, uno di Eros, uno di Thanatos, uno di Ate, uno di Apollo, uno di Nemesis, uni di Efesto, uno di Teti, uno di Ares e no di Moris. Bene, spero di non aver tralasciato nessuno. Che i ventisettesimi Hunger Games abbiano inizio! E possa la fortuna essere sempre a vostro favore.

Parte il cronometro.

10...

9...

8...

7...

6...

5...

4...

3...

2...

1...

Si sente il "via", ma nessuno di noi inizia a correre. Stiamo tutti fissando il centro dell'Arena.

La montagna sta eruttando.

 




Angolo autrice

Hello, people!
Lo so, avete aspettato tanto e questo capitolo fa schifo, ma dal prossimo migliorerò molto, ve lo prometto!
Vi prego, lasciate una piccola recensioncina (anche critica, anzi soprattutto, ma anche quelle positive fanno piacere)!!
Mi avete inviato tutti delle fantastiche descrizioni, cercherò di rendere al meglio i vostri personaggi.
Scusatemi per gli eventuali errori (ce l ficco sempre!!).
Grazie a tutti!
Un bacio,

Γρηεχε (c'è scritto "greece" in greco antico)<3

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Capitolo 3
*** Caldo, caldo, caldo ***


CAP. 2: CALDO, CALDO, CALDO

 

Kraehe's pov

 

Ma a ceh gioco stanno giocando? Credevo che gli strateghi volessero la nostra morte lenta e dolorosa, non nei primi dieci secondi dei Giochi soffocati dalla lava.

Un luccichio al margine del mio campo visivo attrae la mia attenzione, così mi volto e... no, è impossibile.

Tra la lava che il vulcano sta emettendo, c'è un piccolo anello, che può sembrare insignificante, ma per me non lo è. Io so che è l'anello, il mio. Non che mi possa servire a granché contro la lava, ma non si sa mai. Così scatto in avanti e mi gioco il tutto per tutto andando incontro a quel termosifone extra large.

In contemporanea con me, anche tutti gli altri tributi scattano e, cosa molto strana, tutti nella mia stessa direzione. Ma a che potrà mai servire loro un anello? Non capisco.

- Ehi, tributi!- urlo con tutto il fiato che riesco a emettere evitando di fermarmi- Come mai siete interessati ad un anello?

Tutti si bloccano e mi guardano a bocca aperta. Tranne mio fratello, ovvio, che essendo a conoscenza del camuffamento approfitta della situazione per distanziare gli altri.

- Un anello?- dice una ragazza con i capelli rossi alla mia sinistra- Non è un anello. È una spada!

No, fermi tutti. Come fa quella ragazza (che a mio avviso dovrebbe essere dell'uno) a sapere che cos'è realmente quell'aggeggio? È impossibile.

- Ma siete cieche tutte e due?- strilla il ragazzo alla sua sinistra- è un martello! Il mio martello, ad essere precisi.

Un ragazzo, questa volta alla mia destra, esclama, come se avesse avuto un'intuizione:

- Ragazzi! È una trappola!

Tutti ci guardiamo sbigottiti.

Non so che pensare a questo punto poiché:

1. Chi è quel ragazzo?

2.Perché ha voluto mettere tutti in guardia sapendo che se non lo avessimo saputo saremmo morti e lui avrebbe vinto?

3. Come ha fatto a capirlo?

4. Ha ragione oppure no?

Mente penso a queste cose mi viene un flash:

- Korax!

Ma ormai è troppo tardi. Infatti lui non mi sente, poiché è già arrivato al traguardo. Tocca l'anello (o quel che è) e subito gli si sbriciola in mano. Nel frattempo, tutta la lava, oramai vicinissima a lui, sembra dotarsi di volontà propria e si compatta tutta davanti a lui, diventando un muro spaventoso alto tre metri che lo sommerge.

- NOOOOO!!!!- urlo io e mi precipito da lui. Senza di lui non posso vivere. La lava mi sommerge e io non sento neanche il caldo, ma la vista mi si appanna e io vedo tutto grigio.

 

 




 

 

Remus David's pov

 

Non ci è voluto molto per seppellire tutti sotto un fiume di lava. Ma possibile che nessuno sia riuscito a capire che era una trappola? Eppure mi sembrava di aver capito che c'erano due figli di Atena!

Dovrei essere carbonizzato, invece eccomi qui, sono vivo e incolume, tranne per un gran mal di testa. Me la vorrei staccare, anche se credo che qualcun altro ci penserà presto.

- Ehilà amico! Come va?- urla una voce allegra alle mie spalle.

Faccio un balso e i miei riflessi vanno a cercare il lembo della giacca aperta, prima di ricordarmi che non c'è. Mi giro subito e vedo un'imponente statua di marmo bianco, altissima. Fin qui sarebbe tutto normale (trovarsi vivi dopo essere stati bruciati dalla lava, essere agli hunger games, avere vuoti di memoria...), ma la vera stranezza è che la statua PARLA. Non muove la bocca, ma la voce le si addice perfettamente. È la scultura di una donna con una veste a bretelle lunghe fino ai sandali. I capelli sono raccolti in uno chignon molto curato. L'unico problema è che non si riesce a vedere il volto, poiché è stata ritratta con le mani davanti agli occhi, come se stesse piangendo.

- Ma guarda che bel ragazzo! E comunque, sì, sono io che parlo. O forse ti stai chiedendo perché non si vede il mio volto? Be', se ti stai chiedendo questo è per colpa di quello laddietro.

Qualsiasi persona si girerebbe per vedere chi ci fosse la dietro, ma non un filgio di Atena. Sempre meglio tenere i propri nemici davanti. E dato che non so ancora se quella statua è dalla mia parte o no, meglio tenerla sotto controllo. Non la posso vedere, ma sono sicuro che stia sorridendo.

- Ma che bravo ragazzo! Dato che sei ancora vivo ti dico cosa c'è lì dietro: c'è mia sorella, identica a me, ma è stata legata e bloccata per sempre. Lei però non ha le mani sugli occhi.

Davvero molto interessante. L'unico problema è: che cosa ci sto a fare io qui?

- Ma io che c'entro in tutto questo?- chiedo, leggermente frustato.

- Oh, già, me ne stavo dimenticando! Tu sei qui perché hai una possibilità per riscattare la tua arma.

Rabbia. Stupore. Sono le prime due sensazioni che sento appena finisce di parlare. Stupore perché ovviamente non me l'aspettavo, mentre rabbia, che cresce via via di intensità, perché stanno giocando con noi ancora una volta. Se tutti riavranno le loro armi si creeranno degli squilibri; insomma, quelli che sono dotati di arco possono anche nascondersi su un albero e mirare a chiunque passa. Non posso permetterlo ancora una volta. Devo escogitare qualcosa, ma mi serve del tempo. Dato che la statua ha una lingua così linga quando si tratta di sé stessa, non deve essere poi così difficile trovare un modo.

- Chi sei tu?- chiedo semplicemente.

La statua si dovrebbe dilungare in un aspiegazione di mezz'ora, ma invece ottengo una reazione inaspettata.

Lei si incupisce e anche la stanza (prima luminosissima) si oscura quasi completamente.

- Che bel ragazzo,- dice con simulata dolcezza- non sarei mai voluta arrivare a questo, ma tu non dovevi dirmi così. Sei spacciato, lo sai Remus?





Angolo autrice:
Ciao!!!
Non so davvero cosa dirvi, se non farvi le mie più sincere scuse per il silenzio di questi MESI. Se vi state chiedendo come mai, purtroppo non ve lo posso dire o mi sa che sarebbe pubblicità. Vi dico solo che è una grave malattia infettiva da serie televisiva, non so se qualcuno di voi ha già sofferto di questo morbo. Comunque è tutta colpa di Panserbjorbne, quindi, se siete arrabbiati, insultatelo.
Vi ringrazio di cuore perché avete continuato a seguire questa storia nonostante tutto. Grazie mille ragazzi!
Spero che questo capitolo vi soddisfi almeno un po'.
Come ultima cosa, vorrei dirvi che da adesso in poi in ogni capitolo ci saranno delle frasi o dei riferimenti a canzoni, film o serie tv (che ovviamente non capirà nessuno).
Mi piacerebbe molto sapere cosa ne pensate xi questo capitolo :)
Grazie ancora a tutti!
Un bacio,

Γρηεχε <3

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