Ryoga Saotome!?

di Kazumakun
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il piano di Obaba ***
Capitolo 2: *** Il piano di Obaba 2.0 ***
Capitolo 3: *** Gli ultimi preparativi ***



Capitolo 1
*** Il piano di Obaba ***


PREMESSA
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Il capitolo è stato rieditato. Per evitare di leggerlo due volte è consigliato passare a "Il piano di Obaba 2.0".
Le vicende sono le stesse solo con qualche particolare in più e una rielaborazione generale.

Durante una tranquilla giornata, a Tokyo, c'era qualcuno che tramava nell'ombra,
intento a rompere quella serenità che dominava da tempo;
"Con questa il futuro marito non potrà evitare di sposare Shampoo! Heheehee", 
disse Obaba ,compiaciuta, nel retro del suo ristorante Il gatto.
Intanto, a casa Tendo, Ranma dormiva tranquillo mentre Kasumi preparava la colazione
quando, ad un certo punto, sentì un rumore improvviso che lo fece sobbalzare;
"Mah, sarà la mia immaginazione..." disse Ranma sospettoso.
Facendo finta di niente, scese al piano inferiore a fare colazione insieme
al resto della famiglia quando, ad un certo punto, vide Akane fissare la ciotola
del riso in modo triste e disse "Che c'è Akane? non hai fame? non ti preoccupare
se vuoi mangio io la tua porzione" sorridendo all'idea di avere una porzione extra;
Akane, infastidita, disse "Sei proprio uno stupido! Sono preoccupata per P-Chan!
E' da giorni che non lo vedo, chissà che fine ha fatto". Ranma, sapendo che in realtà
P-Chan altri non è che Ryoga, le rispose che sicuramente si sarà perso in qualche luogo
remoto del Giappone e che starà cercando la via di casa, ridendo di gusto finchè Akane,
con tutta la sua grazia, lo premia con un bel tavolo sulla testa e un bernoccolo dolorante;
Tuttavia, non sapeva che quell'atmosfera di armonia quotidiana sarebbe stata interrotta
come un fulmine a ciel sereno. Al ristorante Il gatto intanto, la vecchia amazzone chiamò
ousse dicendogli "Mousse! Trova Ryoga e portalo qui! ci sarà da divertirsi. heeheehee"
concludendo con una risata agghiacciante. Dopo qualche ora, Mousse, come gli era stato
ordinato, condusse Ryoga al ristorante per poi andarsene sotto comando di Obaba. "Ryoga!
Ti piacerebbe sposare Akane?" irruppe la vecchia, con un ghigno che quasi spaventò il povero
ragazzo, e lui rispose "Eh!? sposare Akane? E' impossibile ... non accetterebbe mai di stare
con uno com..." e all'improvviso, senza neanche poter finire la frase, fu colpito dal bastone di
Obaba mentre lo rimproverava dicendo "Sei uno stupido! Devi avere più spina dorsale! Io posso
fare in modo che questo tuo desiderio si avveri. Devi solo darmi una mano a far sì che funzioni".
Intanto giunse il tramonto e Ranma passeggiava per la città lamentandosi di quanto Akane fosse
violenta e priva di sex appeal quando, all'improvviso, un ombrello rosso venne scagliato nella sua direzione.
"Ryoga! dove ti nascondi?" urlò Ranma, una volta riconosciuto il suo ombrello. Intento a identificare la
posizione del nemico, il malcapitato, non si accorse che dall'ombrello stava fuoriuscendo del gas che ormai
era penetrato nelle sue narici. "Ma cos'è? Incenso? Che scherzo è questo?" disse sorpreso quando, improvvisamente,
si sentì strano e la testa pesante; non vedendo Ryoga da nessuna parte decise di tornare a casa, ignaro di quello
che sarebbe successo più avanti. Dopo cena, stanco e ancora stranito dall'accaduto, decise di salire in camera a 
riposare; intanto davanti alla dimora dei Tendo, Ryoga stava osservando la camera di Ranma mentre pensava alle parole
di Obaba "Tu non devi far altro che trovare un modo per far inalare questo incenso a Ranma, dopodichè, a mezzanotte, torna
da me". Ignaro delle intenzioni della vecchia mummia il vagabondo sfortunato decise di incamminarsi verso il ristorante
quando sente lo scampanellio di una bicicletta: era Shampoo.

Cosa sta tramando Obaba per far sì che Ranma sposi Shampoo?
E il povero Ryoga che centra in tutto questo?
Cosa succederà a mezzanotte?
Continuate a seguirmi e lo scoprirete (>.O)

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Capitolo 2
*** Il piano di Obaba 2.0 ***


PREMESSA
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Ciao a tutti! come vedete ho riscritto l’introduzione (^_^). Non cancellerò la prima versione perché questa l’ho riscritta semplicemente per mettermi alla prova cercando di tappare quelle falle che avevano costellato il precedente capitolo ponendo più attenzione nella rilettura e nella rielaborazione e non per annullare le critiche ricevute. A breve posterò il secondo capitolo che è quasi finito tuttavia volevo vedere se con un po’ di impegno riuscivo a migliorare un introduzione che lasciava alquanto a desiderare. Ringrazio le persone che hanno recensito il primo capitolo e, se non è chiedere troppo, le invito a ritagliare una porzione del loro tempo per leggere questa rielaborazione e per condividere le proprie impressioni.
Buona (ri)lettura. (^_^)
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Durante una tranquilla giornata di primavera, a Tokyo, anziché impegnare il proprio tempo nelle piccole faccende quotidiane, qualcuno tramava nell'ombra, intento a rompere quella serenità che dominava da fin troppo tempo.
"Con questa il futuro marito non potrà evitare di sposare Shampoo! Heheehee", disse Obaba ,compiaciuta della sua geniale trovata, nel retro del suo ristorante Il gatto.
Dormiva tranquillo, nel frattempo, il futuro marito, abbracciato dalle piacevoli sensazioni che solo l’amorevole Kuno, infestando il suo sogno, poteva donargli, intento, come sempre, a cercar di stringere tra le sue forti e possenti braccia l’alter ego femminile del nostro eroe.
Bagnato di sudore, a causa delle forti emozioni suscitategli da quel “bellissimo” sogno, il codinato venne svegliato dalla dolce voce di Kasumi che lo invitò gentilmente a tavola per riunirsi con gli altri membri della famiglia.
Una volta fatto un bagno veloce, per scrollare da dosso le proprie ansie, il moro si congiunse ai familiari quando improvvisamente, nonostante di solito fosse molto distratto, si accorse che la sua dolce, nonché violenta, fidanzata fissava la ciotola del riso avvolta in un mondo di pensieri che la estraniavano completamente dalla realtà.
Incuriosito e preoccupato da quello strano comportamento, Ranma, celando la sua preoccupazione dietro un modo di fare beffardo e presuntuoso, le disse:
"Che c'è Akane? Non hai fame? Non ti preoccupare, se vuoi mangio io la tua porzione".
Akane, infastidita da quel comportamento antipatico, rispose:
 "Sei proprio uno stupido! Sono preoccupata per P-Chan! E' da giorni che non lo vedo, chissà che fine ha fatto".
Ranma, notando che la ragazza fu quasi in procinto di piangere, cercò di smorzare la tensione buttando giù qualche battuta su come il maialino si fosse perso chissà dove e su come lo avrebbero cucinato.
Sapendo perfettamente che il simpatico porcellino altri non era che Ryoga, concluse con una sonora risata ma, come ben sappiamo, Akane, di senso dell’umorismo ne ha ben poco e, come premio per averla tirata su di morale, con tutta la sua grazia gli suonò un bel tavolo sulla testa accompagnato elegantemente da un bernoccolo dolorante.
Mentre i nostri eroi si godevano “tranquillamente” una sontuosa colazione, al ristorante Il gatto la mummia rinsecchita cominciò a muovere i primi passi chiamando Mousse per affidargli una missione che costituì l’inizio di un vero incubo: rintracciare Ryoga e portarlo da lei, a qualunque costo.
Dopo qualche ora, Mousse, come gli fu stato ordinato, portò il ragazzo al ristorante dove gli venne fatta una strana ma allettante domanda:
"Ryoga! Ti piacerebbe sposare Akane?" chiese Obaba, terminando con un ghigno che quasi spaventò il vagabondo.
Il poveretto, perso in quel labirinto di confusione e tentazione, rispose alla scimmia:
"Eh!? sposare Akane? E' impossibile ... non accetterebbe mai di stare con uno com...".
Senza neanche poter finire la frase, fu colpito dal bastone millenario di Obaba che, prontamente, lo rimproverò dicendo:
"Sei uno stupido! Devi avere più spina dorsale! Io posso fare in modo che questo tuo desiderio si avveri. Devi solo darmi una mano a far sì che funzioni".
Giunse il tramonto e Ranma, accompagnato da un martellante mal di testa per qualche “ignoto motivo” ed un gran senso di colpa per aver fatto la figura dello stupido, uscì dal locale della piccola Ukyo per tornare finalmente a casa dopo un lauto pasto a base di Okonomiyaki.
Immerso nei suoi pensieri, il nostro eroe, non riuscì ad accorgersi che un oggetto fu scagliato nella sua direzione ad altissima velocità; l’oggetto, sfiorandolo di poco, si incastrò nel terreno, permettendo al moro di osservarlo meglio ed identificarlo come l’ ombrello rosso di Ryoga.
Molto confuso dall’ accaduto, rivolse il suo pensiero all’ identificazione della posizione del nemico; la distrazione gli fu fatale e il codinato, intento a ricercare Ryoga, non si accorse che una bustina colorata, posta sul manico dell’ombrello, cominciò a bruciare rilasciando del gas che penetrò rapidamente nelle sue narici.
All’ apparenza innocuo, quel gas, che Ranma identificò come incenso grazie al suo particolare profumo, provocò in lui un’ istantanea debolezza al quale associò i sintomi di una febbre improvvisa.
Non avendo le forze per affrontare il nemico, il febbricitante decise che la soluzione migliore era quella di tornare velocemente a casa, nonostante l’amarezza che lo assillava a causa del suo comportamento da codardo, abbandonando uno scontro, che andava contro la sua morale.
Ormai prosciugato di tutte le sue energie, arrivò sull’ uscio di casa Tendo e, dopo un veloce saluto, salì di corsa, se così si può dire, al piano superiore per infilarsi celermente nel suo futon.
Tuttavia le sorprese non finirono così facilmente; quello fu solo l’inizio.
Davanti alla dimora dei Tendo, Ryoga, restava imbambolato aspettando che le luci cominciassero a spegnersi una dopo l’altra ripensando, intanto, alle parole di Obaba:
"Tu non devi far altro che trovare un modo per far inalare questo incenso a Ranma, dopodiché, a mezzanotte, torna da me".
Ignaro delle intenzioni della vecchia mummia, il vagabondo sfortunato, decise di incamminarsi verso il ristorante visto che la mezzanotte era vicina quando, inaspettatamente, qualcosa lo bloccò:
Lo scampanellio di una bicicletta che si avvicinava rapidamente.
Era Shampoo.
 
 
NOTE DELL’AUTORE
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Cosa sta tramando Obaba per far sì che Ranma sposi Shampoo?
E il povero Ryoga che centra in tutto questo?
Cosa succederà a mezzanotte?
Continuate a seguirmi e lo scoprirete (>.O)

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Capitolo 3
*** Gli ultimi preparativi ***


Il vagabondo rimase sorpreso nel vedere la figura della cinesina in giro a quell'ora. Cosa voleva da lui? La ragazza, avvicinandosi con cautela al giovane, prese parola, e con il suo tipico accento cinese disse: "Ryoga! La bisnonna mi ha mandata a cercati! Saresti così stupido da finire ad Okinawa o chissà dove con il tuo senso dell' orientamento"
Il ragazzo, sentendosi punto nel vivo, cominciò ad innervosirsi, anche a causa dei mille pensieri che lo assalivano. Fiero di sè disse "Tranquilla! Ho anche una mappa per evitare di perdermi!". Shampoo, riducendo gli occhi a due fessure, esaminò la mappa e notò che era al contrario, e con un tono soddisfatto disse: "Ti sei accorto che la mappa è al contrario, vero?". Quelle semplici parole provocarono una spiacevole reazione nel ragazzo: la tipica reazione di chi non voleva ammettere il proprio sbaglio. "Ho fatto quello che la vecchia mi ha chiesto! Ho fatto inalare l'incenso a Ranma e ora? Quali sono le intenzioni della megera?" sibilò il moro con una voce chiaramente infastidita.
"Non ne ho idea" rispose Shampoo, e con fare furbo e cattivo aggiunse: "So solo che Akane non sarà contenta di tutto questo!". Al sentir nominare la sua amata e, per giunta, temendo che alla povera ragazza venga fatto qualcosa, Ryoga si incamminò in direzione opposta alla sua meta suscitando, nella cinesina, l'urgenza di chiedere dove stesse andando: non poteva permettere che il piano andasse a rotoli. E lui, intuendo i pensieri dell'asiatica, indignato, soddisfò la sua curiosità dicendo: "Non ho un luogo dove andare al momento, so' solo che non lascerò che venga fatto del male ad Akane. Obaba mi aveva allettato con l'idea di farla diventare mia sposa ma non voglio che soffra, soprattutto per causa mia. Puoi dire a quella scimmia rinsecchita che non ho intenzione di continuare con questo suo maledetto piano. Mi ritiro".  Appena finì la frase, il povero ragazzo fu colpito in testa dalla bicicletta di Shampoo lasciandolo inerme al suolo e, mentre i suoi sensi andavano spegnendosi udì le parole della cinesina "Mi dispiace ma non posso farti rovinare il nostro lavoro". Così dicendo, lo trascinò via verso il loro ristorante ignara della persona che stava ascoltato la loro conversazione in segreto.
Nel frattempo, nella stanza di Ranma, oltre al russare del padre si udivano lamenti da parte del giovane fautore di arti marziali.
Stava sempre peggio, anche mentre dormiva, era assalito dagli incubi che sembravano tormentarlo assiduamente, quasi come se avesse la febbre alta, difatti la sua fronte era imperlata da quelle piccole e fastidiose goccie d’acqua, mentre il suo corpo era scosso da forti tremiti di freddo.
Improvvisamente la porta della stanza si spalancò, e  Ranma, a causa del  sonno reso leggero dagli incubi, si svegliò di scatto e immediatamente assunse una posizione di difesa.
 "Ehi Ranma, non te la passi tanto bene, vero?" disse la figura avvolta dalle tenebre della stanza;
"Nabiki! Ti ha dato di volta il cervello?" rispose Ranma, avendo riconosciuto la voce della sorella di Akane.
"Ho delle informazioni che ti saranno utili! Saranno tue alla modica cifra di 3000 Yen!" disse beffarda la ragazza;
"3000 Yen!? E' un furto! Guarda, non mi va di scherzare sto malissimo da oggi pomer..." disse il moro, quando fu tempestivamente interrotto da Nabiki che aggiunse "...iggio, dopo che hai visto Ryoga, giusto?" domandò la castana con un tono sospettoso.
Il ragazzo, sorpreso che la sorella di Akane  fosse a conoscenza dell’accaduto, cercando di riunire i pezzi del racconto  spiegò come erano andati i fatti quando, all'improvviso, udì una voce che lo chiamava in lontananza. I suoi occhi si spensero come se fosse sotto un incantesimo e l' unica parola che riusciva a pronunciare era "A...ka...ne..." e, così dicendo si avviò verso l'uscita.
 Nabiki, sbigottita da quell'improvviso cambiamento, pensò -Ma che diavolo sta succedendo? Fa parte del piano architettato dalla bisnonna di Shampoo? Tuttavia non posso lasciare che mi soffino l'affare! Ero quasi riuscita a convincerlo a pagare per le informazioni!-  rimase ferma qualche secondo indecisa sul da farsi, poi ebbe  la brillante idea di andare nella camera della sorella minore .
Percosse leggermente la ragazza, che però non sembrava volersi svegliare, e così a gran voce disse :
"Akane! Presto svegliati! Ranma ha qualcosa che non va, devi fermarlo!".
Quelle parole ridestarono la piccola Tendo, che dopo un attimo di confusione balzò giù dal letto, e così  le due ragazze si precipitarono giù per le scale con l'intento di fermare il giovane, ma appena arrivarono al piano inferiore si accorsero che ormai era troppo tardi. Di Ranma non c'era più traccia.
 Akane, ancora in pigiama, si precipitò in strada con l'intento di cercare il malcapitato.
Aveva una brutta sensazione e  aveva paura che potesse succedere qualcosa al giovane, calde lacrime iniziarono a bagnarle il viso,  Nabiki, mettendo una mano sulla spalla della sorella, con un tono privo di emozioni disse : "Hai la più pallida idea di dove andare? Se vuoi te lo dico in cambio di 2500 Yen!".
Akane, guardando la sorella con uno sguardo iroso e anche infastidito, rispose "Non è il momento di scherzare, Nabiki!".
 "Va bene, li metto in conto allora! Ranma sarà sicuramente dalla bisnonna di Shampoo!" disse la sorella di Akane incamminandosi verso l'interno della casa.
-Obaba? Che cosa avrà escogitato questa volta? Ranma resisti sto arrivando!- disse fra sè e sè Akane correndo più che poteva e incurante delle poche persone che la guardavano con un’espressione incuriosita. L’aria era fresca e ciò aiutava la ragazza che continuava a correre senza sosta e dopo un lungo tragitto  la ragazza si trovò di fronte alle porte del ristorante Il Gatto.
 -Ok Akane, sii forte. Fallo per Ranma!- pensò fra sé, cercando di infondersi un po’ di coraggio. Nonostante tutto, una volta entrata iniziò a guardare l’ambiente con circospezione , ma non potè evitare di assumere un espressione di paura di fronte alla scena che le si mostrò davanti agli occhi.
 "Ryoga!! Ranma!! Che sta succedendo? Che vi hanno fatto!?" disse Akane in preda al panico prima di essere colpita alle spalle per poi finire a terra priva di sensi.
Fu questione di pochi secondi, e tutto divenne buio, come se si trovasse in un limbo, ma prima di svenire dalle labbra di Akane uscì un solo nome :” Ranma”.
 
Nonostante Ryoga volesse rifiutarsi di far andare avanti il malvagio e ignoto piano della vecchia amazzone andandosene, era stato catturato dalla dolce quanto pericolosa cinesina vanificando le sue intenzioni,  Ranma era caduto vittima di un sortilegio che lo aveva reso simile ad uno zombie e attirato verso il covo della malvagia Obaba; Akane era stata messa al tappeto una volta scoperta la posizione del fidanzato. Tutto era pronto per cominciare, ora nessuno avrebbe potuto interferire ... che il piano abbia inizio!
 
 
---NOTE DELL'AUTORE--- Grazie dell'attenzione, spero che la storia vi stia tenendo sulle spine e che vi spinga a continuare a seguirne le vicende (^_^). Sempre graditi sono i commenti, positivi e non, per aiutarmi a rendere migliore questa storia. Secondo voi in cosa consiste il piano della scimmia essiccata? provate ad indovinare se volete (>.O) Alla prossima puntata, ciao a tutti!! o(n_n)°))
 
PS. Un ringraziamento particolare alla Beta reader Crystal_92 che con tanta pazienza ha letto la storia e l’ha aggiustata un po’ (^_^)

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