CERCHI NEL TEMPO

di purplelight
(/viewuser.php?uid=387707)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo ***
Capitolo 2: *** capitolo 2: sentimenti ***
Capitolo 3: *** Vance ***
Capitolo 4: *** Io ***
Capitolo 5: *** Dubbio ***



Capitolo 1
*** prologo ***


PROLOGO CERCHI NEL TEMPO Questo è un nuovo inizio.




Respira lentamente , anche se il cuore batte così forte e le mani tremano chiuse tra le sue , quelle mani che sembrano stringerti la gola  ...chiudi gli occhi cercando di trovare un immagine che ti calmi , ti renda serena , ti dia quel coraggio che adesso sembra essere scomparso lasciando un buco nel petto , una voragine da colmare da lacrime passate che conosci così bene.
I tuoi occhi bruciano socchiusi colpiti dal vento della Norvegia , tenti di trattenere quel dolore che sembra strapirare dentro , non riesci più a controllarlo , ormai scorre dentro le tue vene e ti rende debole oh...sei così tanto debole Rose Tyler . Ti senti così tanto sola.
La cambina svanisce nel vento con quella sua luce blu come un flash , un ultimo saluto prima di scomparire completamente.

Sola e con il cuore spezzato ...di nuovo.
Quella mano ti sta tenendo , sta cercando di sollevarti da quel buio che sta nascendo dentro la pancia e sembra portarti verso terra...ti immagini accasciata su quella sabbia di quel pianeta che un tempo in un altra dimensione hai sempre chiamato casa....questa casa , adesso, ti sembra così vuota.
I colori sono spenti nel cielo , le nuvole come stracci bagnati incominciano a buttare le loro lacrime ....incomincia a piovere . Stringiti in quel cappotto nero , respira lentamente , e poi prega , sì prega affinchè ti ritorni la voglia di continuare , di provare ad amare perchè in questo momento il tuo cuore si sta richiudendo , appassendo , svuotando e non hai voglia di pensare. Sei bloccata lì , in quel momento...su quella spiaggia.

E lui ti sta guardando , sta pregando per te . Il suo sguardo è triste e scuro ...pensi per un attimo a quanto sia difficile anche per lui e il petto sembra stracciarsi , rabbrividisci , vaghi con quei pochi pensieri senza bussuola .
Avete perso entrambi qualcosa...entrambi vi sentite così disorientati...soli. Senza guida.
Non hai il coraggio di incontrare il suo sguardo , di dover parlare , cercare di sistemare quello che si è rotto...vuoi stare così , muta , vuota.

Lotti per non farti sopraffare da quella voce , fredda ...lui non tornerà più è finita.
Stringi le dita attorno alla pelle del cappotto con forza , per non sentire ancora quella voce ...un pugno allo stomaco che non cessa di colpire. Non cessa di far male.

-Andiamo-
quella è la sua voce  ma sai fin troppo bene che la persona che ha pronunciato quella parola non è lui ...e di colpo incominci ad odiarla . Finalmente alzi lo sguardo e incontri  i suoi occhi ...quelli di un uomo distrutto , sul volto un debole sorriso , molle come la creta e pensi che sia vecchio , la magia è scomparsa nei suoi tratti ...lui ormai è come te.
Immagini il suo volto invecchiato , il suo cuore dentro al petto come un unico costante battito , lo immagini vagare per la casa annoiato , le lunghe mani appoggiate sulle maniglie delle porte intento ad aprirle senza entusiasmo, senza fretta ...percorrendo quel lento e breve cammino verso la fine.
E ti senti triste....per lui , per voi.

Lui ti tende di nuovo quella mano con quegli stessi occhi nocciola , quelli di prima , abbattuti e spaventati. Guardi la sua mano , ricordi il suo calore così diverso da quello del Dottore ma con le forme così simili , la forza nella stretta così caratterizzante.
Sai bene che se prenderai la sua mano dovrai seguirlo , dovrai impegnarti e lottare. E' quello che vuoi?
Avevi sognato una vita spesa tra le galassie , in mezzo a guerre e a pianeti sempre diversi , una vita che valesse la pena vivere , sempre di corsa senza mai fermarsi ....senza mai voltarsi...senza mai aspettare ....
E' così che sarà la tua vita? con questo uomo? su questa terra?

Avrai la forza per voltarti e guardarti indietro? avrai la forza per assumerti tutte le responsabilità che ti verranno assegnate? lui ti guarda e ti aspetta , non corre , non mente...è questo che vuoi?

Prendi la sua mano , quasi senza pensarci , come prima quando l'hai baciato . Sai bene che dopo piangerai...ma davanti a te hai solo questa possibilità.
Accetti.


.-.-..-.-.-.-..-.-.-.-.-.-..-..-.-.-.-.-.-.-


to be continued


ciaooo....eccomi con una nuova fic sempre con la mia coppia rose/tentoo che amo tanto tanto.
Allora due parole su questa storia ...se avete già letto le mie altre fanfiction sapete che il loro sviluppo è sempre stato abbastanza originale...ecco questa non è diversa. Quindi se vi apprestate ad incominciare con me questo viaggio ...AUGURI!! XD !!!XD!!!!
intrecci ed enigmi si svilupperanno subito dal prossimo capitolo !!!!ciaooo

ah approposito. Questa è un AU , quindi aspettatevi di tutto!!!

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** capitolo 2: sentimenti ***


CERCHI NEL TEMPO CAPITOLO 2 Cerchi nel tempo : capitolo 2 - Sentimento


(Rose)

 Ti tieni al sedile mentre l'aereo trema per qualche attimo , di fianco il rumore del motore ti fa venire il mal di testa , ti tocchi la fronte mentre senti le tempie stringersi e il dolore crescere.
Questo non era quello che ti eri aspettata ... è strano , bizzarro quello che ti è capitato. Del resto cosa potevi aspettarti da un alieno?
Lo guardi : è seduto vicino a te , il volto girato verso il finestrino con occhi stanchi buttati sul mare del nord ...non è dificile leggere la sofferenza nel suo sguardo , le lunghe dita si muovono nervose lungo il bordo del finestrino , le labbra sottili sono strette in un espressione severa.
- Com'è il mare?- chiedi .
Lui si volta e abbozza un sorriso - è blu-
Tu sorridi e d'istinto gli prendi la mano , le tue dita accarezzano la sua pelle calda quasi a lenire una ferita invisibile ...ti senti sollevata quando vedi i suoi occhi illuminarsi , questo lo sai fare...sai raccogliere i pezzi. E' bello essere quella persona per lui , sapere che potrai sempre tirarlo su di morale.
Poi ti ricordi...lui non c'è... è lontano , irraggiungibile.
Socchiudi gli occhi mentre cerchi in quelle iridi profonde un solo dettaglio diverso, qualcosa che finalmente ti dia ragione e accerti che ti ha ingannato... vuoi solo una scusa per riprovarci , per ritornare a cercarlo ma quello che intravvedi in quel mare scuro è lui , identico , malinconico , forte ....sempre così triste e solo.
Abbassi il volto e stringi la sua mano con forza , questa volta è per avvertirlo per pregarlo..tienimi forte e non lasciarmi più, anche se sei diverso , anche se non sei tu , stringimi con tutta la forza che hai in corpo e fammi dimenticare le mie paure , fammi addormentare e scacciare via tutti i miei dubbi ... per questo piccolo e inutile istante , calma questa ansia e fammi credere di essere quello che io ho sempre amato e sempre amerò...anche se sappiamo entrambi che non sei tu.
Lui sembra capirti perchè ti stringe la mano , quasi ti fa male , e non ti guarda ti risparmia quegli occhi , quel ricordo ancora per qualche ora finchè quel viaggio non sarà finito, finche le parole saranno un fiume in piena che farà crollare i vostri argini e vi ritroverete l'uno di fronte all'altra e non potrete più scappare perchè non saprete come fare per continuare , sarete persi e vuoti in mezzo a questo mondo così diverso e piccolo per i vostri cuori malandati.


.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-..-.-.-.-.-.-.-.-.-.-..-



Quando la macchina si ferma davanti alla villa vedi scendere dalla grande scalinata in marmo tuo padre e tuo fratello , con i sorrisi sui volti ,  sono arrivati per salutarvi ...augurarvi tutto il bene per un futuro che per te , Rose Tyler , ha perso ogni forma e colore è diventato così scuro e incerto. Per un attimo il tuo cuore sembra cedere.
Tutto sembra freddo , l'erba per terra ben tagliata , i mattoni grigi della casa , il cielo pare quasi cadere innondando gli angoli del bosco di una strana nebbia e tu hai ancora la mano stretta alla sua . Le labbra non si muovono , sono chiuse come i vostri pensieri che sbattono nella testa per uscire. Così per te , così per lui.
Siete due esiliati.
La portiera viene aperta da un magiordomo in tenuta verde , i guanti sono bianchi e stringono la maniglia d'acciaio con una strana delicatezza , sul volto vecchio un sorriso bonario sembra staccarti il cuore .
Avresti voglia di piangere ancora , urlare a tutti la verità , dire che non sei felice che questo per te è un incubo e che vorresti scappare correre fino a quando non avrai toccato il cielo e una volta sul cielo scappare via , saltare da una stella all'altra per ritornare da lui.
Ma non puoi.
Hai fatto una scelta che ti schiaccia il petto , non si può tornare in dietro , questa volta no.
Quando scendi dall'auto sorridi e abbracci tuo padre....il suo corpo è così caldo e per un attimo chiudi gli occhi , vorresti stare così per sempre con quel padre ritrovato , quel padre che non è tuo ma che in quell'istante ti porta via , lontana , ti perdi nel suo calore genuino.
Dai una carezza a tuo fratello gli baci la guancia piena di lentiggini , ispiri il suo odore che sa di latte e di miele , l'odore di un bambino.
Poi vedi lui che avanza , sorride , lo cogli così finto , falso come te mentre stringe la mano a tuo padre e lo rassicura del viaggio. Tua madre è dietro di voi , i suoi occhi sono rivolti verso la ghiaia del cortile , timidi , pieni di imbarazzo ....sà , comprendi...sà quello che deve fare affinchè tutto vada bene , non crei scompiglio in quel mondo così perfetto , quello che avevate abbandonato quel giorno di novembre sparendo dentro un onda blu e catapultandovi in un altro universo...per cercare lui.
- Papà siamo stanchi...possiamo entrare e riposarci?- chiedi velocemente , sei stanca di quella farsa.
-Si...si ...vai piccola- dice mentre abbraccia lui e gli chiede stupito della vostra vittoria contro i Dalek. Inspiri e guardi i suoi occhi , cercando di vedere il suo imbarazzo ...e lo trova il disagio , il rimorso di quello che ha fatto.
Lui si limita ad annuire e mormorare frasi di circostanza , come , si , ce l'abbiamo fatta....ma tu leggi tutta la vergogna nel tono ed è strano perchè d'improvviso sembra lui , veramente. Scuoti la testa ed apri il portone.


-.-...-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-..-.-.-.-.-..


- Dottore !- la voce di tuo padre ti raggiunge dalla cucina , lo sta chiamando. Fai una smorfia mentre mescoli il tuo caffè...quel nome è lontano ormai , così lontano...
-Non dovresti prenderla così- tua madre è vicino alla porta , i suoi occhi azzurri sembrano leggerti dentro.
-Così come?- chiedi tu voltandoti verso il lavabo , sistemando il bicchiere.
Senti tua madre sospirare , attendi pochi istanti prima di vederla di fianco a te.
-Rose , non hai detto una parola per tutto il viaggio-
Alzi gli occhi al soffitto e la scansi delicatamente per raggiungere il tavolo e prendere lo zucchero , sbuffi e ti lasci cadere sulla sedia. Ti domandi se è giusto fingere anche con lei, del resto tua madre ha visto tutto...sarebbe stupido non approfittare di quello sfogo.
Inclini leggermente la testa verso un lato , i tuoi capelli biondi cadono sulla spalla sinistra . Vorresti piangere ma non puoi...perchè se piangessi le tue lacrime non saprebbero fermarsi e innonderebbero tutto il tuo mondo. Non puoi piangere perchè se no crolleresti e non avresti più il coraggio di affrontarlo.
-Cosa ti devo dire?-
- Rose! dovresti almeno dirmi come stai....se stai bene o-
-Io sto sempre bene -
Tua madre si avvicina e ti accarezza sul capo ...è così dolce.
-Stai bene come tre anni fa?- chiede lei , tu stringi i denti e ti raddrizzi ...la sua mano ti da fastidio.
-Tre anni fa non avevo un uomo di fianco a me- rispondi con voce rauca , fragile.
-E' quello che volevi? Rose...-
I tuoi occhi sono vitrei e il tuo pensiero vola verso di lui ...ritorna dentro al Tardis , vicino ai soli dei cinque mondi lontano dal sistema solare , accanto a lui. Ma questo non è reale...e lo sai bene.
E' queso quello che volevi?
Hai preso la sua mano in quella baia , hai accettato il suo sguardo e l'hai chiuso dentro al tuo ... era l'unica cosa da fare. E' questo quello che volevi?
-No- rispondi e nella tua voce questa volta non c'è nessun tremito esce fuori secca e senza sentimento.
-Oh Rose...-
Tu ti alzi bruscamente...non hai voglia di sentirti compatita , non hai voglia di sentirti debole...no non in questo momento.
-Non pensi che sia egoista eh? mamma?- chiedi tu incrociando le braccia al petto . Tua madre scuote la testa e sorride lentamente - no ...non lo penso Rose, tu in effetti non hai avuto nessuna scelta su tutto questo, hai dovuto accettare...- tu sospiri - come sempre-
Gli occhi di tua madre adesso ti guardano con dolcezza - hai tutto il diritto di sentirti arrabbiata...però ,ecco ...prova solo a immaginare un futuro possibile con lui non lasciarti abbattere -

Guardi fuori dalla finestra....- io non voglio abbattermi mamma, solo che ho bisogno di tempo-
-Lui come sta?-chiede Jackie.
I tuoi occhi si fanno tristi - penso che stia peggio di me-



.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.


Sei nervosa quando arrivi in sala , tuo padre gli sta dando il pigiama , tua madre ti segue lungo il corridoio . Ti senti in colpa per i sentimenti che provi nei suoi confronti...ti senti incredibilmente egoista mentre varchi la soglia che separa il corridoio dalla sala e incontri i suoi occhi che sembrano oscurarsi quando fissano il tuo volto.
Lui smette di parlare e il sorriso si spegne in un istante , ti guarda e ti fa male ,vorresti riuscire a sorridergli per rassicurarlo ma il tuo cuore è troppo debole per darti quella forza che ti serve per fingere.
Non ce la fai più. Devi liberarti...senti che dovresti chiergli tante cose , ma non puoi , non adesso....non siete soli.
- Allora Dottore, che pigiama vuoi? blu o verde?- chiede tuo padre porgendogli i completi e i suoi occhi passano velocemente dai tuoi a quelli di tuo padre , fa una smorfia gentile.
-Blu ....decisamente blu- risponde.
-ok...- tuo padre gli passa il pigiama e gli sorride , unisce le mani sul grembo e lo fissa con un largo sorriso . Il Dottore fa per andarsene voltandosi ma Pete lo ferma .
-Oh....mi dovevi dire qualcos'altro Pete?- chiede con calma .
-Si ...ecco...stavo pensando - tuo padre ti lancia uno sguardo - la tua camera da letto , penso che tu e Rose vogliate stare un po da soli ....dopo tutto questo tempo - sorrride - mi sono permesso di  farvi sistemare una camera più grande...per entrambi-

Restate entrambi a bocca aperta ...cosa ?
Cosa?  speri di aver sentito male....lo guardi e vedi nei suoi occhi la stessa tua paura.
-  Papà...- mormori  lui si gira e ti sorride, deglutisci ,qualcosa sembra chiuderti la gola . - Lo so Rose , non preoccuparti....sei una donna ormai , meriti di essere felice dopo tutto quello che hai passato-si avvicina e ti abbraccia.
Apri i palmi delle mani e li appoggi sulla sua schiena , non riesci a parlare a protestare e dietro la sua spalla vedi lo sguardo di lui e il tuo respiro si ferma. Chiudi gli occhi.

.-.-.-.-.-.-.-.-..-.-.-.-.-.-.-.-.-.


Stai mettendo la camicia nel cassetto , le tue mani stendono il tessuto morbido con una strana delicatezza che non si addice a quel momento...dentro hai un fiume pronto ad esondare , spezzarti come vetro sottile.
Lui è dietro di te , nella camera scura , le mani appoggiate lungo i fianchi ...senti il suo respiro silenzioso e stanco.
Dovreste dormire entrambi , stendervi per riposare e far passare un altra notte  dimenticare tutto e ricominciare...
-Tu credi che io non sia lui ....-  la sua voce ti raggiunge profonda , ruvida.
- Cosa dovrei pensare?- rispondi e le tue parole sembrano fatte di ghiaccio , vibrano nella stanza come una sentenza.
Senti un sospiro e immagini il suo volto chino , nascosto dietro i capelli castani ...gli occhi stringersi  in quel dolore nuovo.
-Sai...pensavo...quel bacio-
Stringi il cotone della camicia tra le dita , vuoi dimenticare , cancellare quell' immagine quel momento in cui tu hai confuso tutto e lo hai abbandonato...preferendo lui.
- Comprendimi , ti prego- riesci a dire e la voce sembra supplicarlo.
Lo senti muoversi e avvicinarsi a te , le sue mani calde posarsi sulla tua spalla dare una leggera pressione al tuo collo... un brivido lungo la spina dorsale ti fà sbattere i denti , come se ti stessero avvolgendo in una coperta fredda , cosparsi lungo la pelle aghi pungenti.
Socchiudi gli occhi e respiri lentamente , la sua bocca è dietro il tuo orecchio ed è morbida e ti sfiora appena ...dentro la tua mente senti i suoi occhi legarsi ai tuoi e ti pare di vedere il suo sguardo teso dietro le palpebre.
Quanti attimi come quelli? te li ricordi Rose? quando eravate così vicini , soli , dentro quella cabina blu persa nello spazio. La sua mano scende lungo i tuoi fianchi con un inaspettata sensualità e vorresti muoverti , sfuggire a quella crudele illusione .
Lui non è il Dottore.
- Ti supplico , non lo fare- mormori.
La mano si ferma appena sopra la coscia , trema , i suoi occhi nella tua mente svaniscono e senti il suo corpo staccarsi dal tuo .
-Mi dispiace-

Tu scuoti la testa - scusami...è che...-
-Avresti bisogno di sapere di più- dice lui.
Tu ti volti e lo guardi , i suoi occhi sono così scuri...
- sono passate così poche ore...-
-Ok , ok...ho capito- risponde lui velocemente e non ti dà nemmeno il tempo di finire la frase , lo vedi pallido tra le ombre e la sua espressione è di nuovo triste , desolata.
-Mi dispiace tanto...-

-Lo so ...lo capisco- abbassa lo sguardo - prenditi il tuo tempo Rose , io saprò aspettare...la cosa più importante in questo momento è che tu sia felice e se questo può servire a regalarti un po di serenità - sospira- ebbene , io sono disposto a farlo-
Socchiudi gli occhi.
-Non volevo che succedesse questo- sussurri.
-Neanche io...-

Lui si volta e cammina verso la porta .
-Dove vai?- chiedi.
-A dormire sul divano nell'altra camera-
-Ma...-

Si ferma e sospira di nuovo.
- Mi è sembrato di capire che tu non ti senta a tuo agio con me ...almeno per questa notte penso che dovremmo prenderci del tempo-
C'è qualcosa nel tuo stomaco che sembra bruciare , qualcosa fa male....vorresti parlare ma le parole ti muoiono in gola lui scuote la testa e apre la porta .
-Tu non sei lui ...- riesci a dire prima di vederlo sparire dietro il legno scuro.

Lui non risponde.

---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
.-.-..-.-..-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-..-.-.-..-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.--.-.--.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.--.-
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------



Ridere e piangere, vivere e morire
La vita è un sogno che sogniamo
Giorno dopo giorno ho trovato la mia strada
Cercare l'anima e il significato
Poi mi guardi
E vedo sempre quello che ho cercato 
Mi sono perso... come può essere?
Poi mi guardi
E mi ritrovo
La gente corre sempre , non si ferma mai
Catturati dalla loro vita 
Una volta iniziata,  continua e non puoi fermarla
Dobbiamo andare dove sta andando senza avere paura
Poi mi guardi
E vedo sempre quello che ho cercato 
Mi sono perso... come può essere?
Poi mi guardi
E mi ritrovo
E tu dici che vedi un'altra persona
La ragione per cui si ama 
Anche se mi sono perso
Posso trovare l'amore di nuovo
E la vita può funzionare


----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

(Rose)


Fuori il vento si è calmato , guardi l'erba risplendere sotto al sole di quella mattina d'inverno , così tersa e diversa dalle mattine che hanno preceduto questo giorno...c'è qualcosa di strano nel tempo, sembra quasi gioire e mostrare i suoi colori più belli , il verde di una primavera lontana spunta imprudente sulle colline dietro il cortile ...è così ingenua pensi ... così ingenua da non sentire il gelo di quella stagione , ti fa rabbia e stringi la tenda azzurra con mani tremanti. Vorresti tanto che quell'erba così verde e arrogante si spezzi sotto al freddo e al buio di dicembre , vorresti che la neve avvolgesse quei fili teneri così come senti stringere il tuo cuore da quel dolore che sembra non passare, vorresti bendare i tuoi occhi così da diventare ceca e non vedere più il suo sguardo triste mentre indaga nei tuoi rotti e finti.
Alzi lo sguardo a quel cielo blu , così profondo e intenso che sembra poter sventrare il tuo cuore , liberarti da tutte quelle difese stupide e inutili  quelle scuse e piccolezze che ti fanno ancora aggrappare a lui.
La tua mano si posa sul vetro freddo , socchiudi gli occhi mentre il sole li spegne con la sua luce prepotente.
-Perchè continui a brillare?....- sussurri e una lacrima scende dal viso, anarchica , riesce a sorpassare il gelo che ti sei imposta.
-Perchè continui a brillare mentre dentro io sto morendo?....mi inganni con i tuoi colori , inganni il mio cuore-
La tua mano cade sul davanzale in marmo , sfinita.
I tuoi occhi sono vuoti mentre si voltano verso la camera , la porta , quella che ti porterà da tua madre in cucina.


La guardi mentre sistema le stoviglie sul lavabo, le mani protette da dei guanti in plastica gialli e lo sguardo assorto, si volta , si accorge che sei arrivata , sorride appena e posa il piatto che aveva in mano , ti guarda dolcemente come quando da piccola cadevi dalla bicicletta e correvi in casa .
Tu sei come quando cadevi dai tuoi giochi e andavi frignando e dolorante da tua madre...così ferita e impaurita.
Sembra stupido ma questo pensiero sembra rassicurare una parte del tuo cuore ...quello che tenta ancora di battere , quello che vuole la serenità che hai sempre desiderato ma mai trovato.
Sei così confusa...hai solo 22 anni...sei così confusa.
- Non hai dormito neanche questa notte?- chiede lei sedendosi al tavolo con mani incrociate.
Tu scuoti la testa.
-Non passa...- rispondi appena.
Tua madre alza gli occhi e sorride di nuovo , ti prende la mano e la stringe delicatamente.
-...Rose...permetti alla felicità di trovare la propria strada...- aspetta qualche minuto , giusto per incrociare il tuo sguardo - il dolore a volte può essere l'unica via per ritrovarsi ...-
 - dio mamma....non è così...-
-Rose...a volte bisogna accettare le cose che ci vengono donate senza ...-
-Senza lottare?- rispondi con rabbia .
Tua madre sospira - Lottare non vuol dire ostinarsi e basta Rose...lottare vuol dire anche saper cambiare -
I tuoi occhi sono pieni di lacrime.
-Il Dottore non si sarebbe arreso-
-Il Dottore si è arreso ben prima di te! bambina mia....-le parole scivolano dentro di te come mercurio...sembrano avvelenare il tuo cuore e non riesci a fermare i tuoi singhiozzi che ti stanno facendo tremare.
Ti ha abbandonata. E' vero allora....non era una sensazione quella che hai sentito dentro sulla baia...quel freddo lungo le braccia...

-Ha abbandonato entrambi- una voce roca ...la sua.
Entra dentro la stanza con uno sguardo scuro , gli occhi sono segnati da profonde occhiaie , il mento e le guance sono coperti da una sottile barba nera , attorno al collo una cravatta scura sopra una normale camicia bianca.
Sembra dimagrito...in pochi giorni ....
Si avvicina a te , alza il tuo mento con un dito costringendoti a guardarlo ....e mentre lo osservi ti meravigli di quanto profondi e avvolgenti siano i suoi occhi ..delle perle scure come la notte.
-Non pensare neanche per un attimo che lui lo abbia fatto solo con te....Rose...non azzardarti -dice e senti il cuore vibrare di colpo.
Quasi come un pugno allo stomaco , cade la rabbia....e senti per la prima volta una sensazione strana...un  sentimento di paura ed eccitazione...è diverso adesso puoi sentirlo.
Non è il Dottore adesso puoi vederlo...i suoi occhi sono più scuri , abissi pieni di passione.
E' la prima volta che noti la loro bellezza...così pura , autentica.
Il suo dolore quello che ti faceva sempre abbassare lo sguardo in sua presenza....cos'è? questo sentimento sembra scuoterti.
-Avevi ragione ...su di me- continua tenendo gli occhi fissi nei tuoi.
-Cosa?- chiedi.
Lui si volta leggermente verso Jeckie -Non sono lui-

Lo guardi , senza sapere cosa dire...hai solo dentro tanta amarezza .
Di colpo hai ragione , tutto quello che hai pensato era giusto...quelle paure silenti che sussurravano ogni giorno alle tue orecchie , quella fragilità e buio dentro i tuoi incubi.
Era tutto reale .
Abbassi il capo.
-Devo andare...- mormori.
Lui sta fermo , ti lascia passare mentre cammini velocemente verso l'uscita....hai voglia di aria...hai voglia di respirare perchè il cuore sembra franato.


.-.-.-.-.-.-.-.-.-..-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.

(Jakie)


Vorresti andare da lei e fermarla , rassicurarla come ogni madre dovrebbe fare ma non ti muovi guardi quell'uomo immobile davanti al muro. Provi pena per lui.
Provi rancore verso il Dottore.
-Perchè non l'hai detto subito?- chiedi.
Lui sospira tirando indietro il capo con una smorfia di dolore , senti appena uno scricchiolio di ossa , le sue ...
-Stai male...?- domandi poi quando noti la sua espressione , il collo rosso e il volto corrugato.
Lui scuote la testa con forza e si porta la mano sul viso , riavviando i capelli indietro con un gesto veloce e maldestro.
-Non sono lui....e sto morendo Jackie-
Non ci credi...non puoi crederlo...
-Cosa?-
Lui sorride lentamente mentre si volta verso di te - Sono una copia uscita male...peggio di una rigenerazione- i suoi occhi sono liquidi - Non ho paura comunque... stai tranquilla....- si siede su una sedia , respira male.
-Sai cosa che mi fa imbestialire Jackie?....è che lui lo sapeva!diamine...sapeva che c'era il 50% di probabilità che la metacrisi non fosse riuscita- le sue parole tremano , i suoi occhi sono vitrei e vibrano di rabbia.
Quella che il Dottore aveva detto sulla baia del lupo cattivo...quella parte di lui che doveva essere sistemata...l'uomo davanti ai suoi occhi.
-Perchè non l'hai detto subito?- chiedi ancora.
Lui sorride quasi malignamente-perchè non lo sapevo....ero appena nato , avevo ancora la sua energia dentro di me , adesso sta finendo- alza una mano e si guarda le dita che sembrano per un attimo brillare.
-Che cos'è?-
-Energia rigenerativa...non ha mai smesso di circolare dentro il mio corpo solo che dopo 48 ore svanisce assestando il codice genetico e le caratteristiche fisiche- sbatte la mano sulla sua guancia ,strofinandosi la barba - guarda , guarda la mia barba e i miei capelli....sono neri-
Socchiudi gli occhi...in effetti , pensi, sono più scuri di quelli del Dottore.
-Perchè?....il Dottore era castano...-
-Perchè io non sono lui-

-Chi sei?-
Lui  sospira e si alza , adesso riesci a vederlo meglio...i suoi occhi....sono abissi neri che sembrano implodere d'emozioni , giovani e brillanti come quelli di un bambino.
-Non lo so Jackie...quando sono nato ho avuto una sensazione strana . Non può essere un caso quello che è accaduto con Donna Noble....io sono un fenomeno complesso , troppo perchè la mia esistenza sia segnata dal fato...- si arresta come se fosse stato colpito , cade sopra di te.
Riesci a sostenerlo a fatica.
-Dottore! stai male?- urli.
Senti le sue mani stringere il tuo corpo , lo senti tossire - non sono il Dottore- mormora a fatica.
-Cos'hai?-
-Sto morendo Jackie....è andato male qualcosa nel processo di metacrisi...-dice lui stringendoti ancora di più costretto dal dolore.
Non sai cosa fare... poi un ricordo ...
La notte di Natale quando Rose era tornata con quel ragazzo...il nuovo Dottore...anche lui aveva avuto gli stessi sintomi...
cos'era la cosa che lo aveva aiutato? cos'era?
....thè...?
-Aspetta un attimo...- cerchi di scansarlo , le tue braccia tremano sotto il suo peso.
-Caspita...sei così magro e pesi così tanto?-
Lo senti ridere tra i respiri affanosi.
Riesci a farlo sedere su uno sgabello , il suo volto è pallido...i capelli neri sulla fronte e gli occhi chiusi.
Prendi la teiera sul tavolo e versi il thè dentro un bicchiere.


To be continued.....



Ciao a tutti!!!!
Ho risistemato questa long in modo da avere capitoli più lunghi e un ritmo più lento

Niente , fatemi sapere! un grande abbraccio

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Vance ***


CERCHI NEL TEMPO7
(Lui)



Senti il liquido scendere dentro la tua gola , è caldo e quasi ti ustiona fai fatica a stare fermo e la tua testa sembra scoppiare. Apri appena gli occhi per vedere il volto di Jackie preoccupato.
Cos'è ?
....Thè?
Quella pazza di Jackie ti vuole uccidere subito? cosa ti da? il thè ? stai morendo e lei ti dà del thè?
....
Thè?
Poi ecco ... ti ricordi , quel giorno , la tua rigenerazione a Londra , quei pupazzi ....i pesci pilota. Ci saresti rimasto secco se non fosse stato per quella bevanda , radicali liberi per  riattivare le sinapsi e il sistema nervoso.
Ci voleva quello... la guardi e pensi che in fondo si sia meritata il ruolo di madre di Rose...quella faccia che poco prima ti era sembrata lo stereotipo dell'imbranata e ritardata ti pare molto più gradevole ...sei quasi felice di averla vista oggi.
La tua mano smette di tremare e tu riesci a deglutire e a respirare.
Tiri indietro la testa e respiri , i polmoni bruciano.
-Grazie..- sussurri.
Jackie sorride - ma capita sempre così ?-
Prendi un grande respiro e sorridi - no , questo è il corpo difettoso del Dottore....ho ereditato le sue debolezze-
-Come?-
Scuoti la testa - Niente...un giorno te ne parlerò Jackie- le posi una mano sul capo , abbozzando una carezza frettolosa .- Grazie ancora-

Devi andare adesso.
Ti alzi barcollando , Jackie è di fianco e ti sorregge , noti il suo sguardo su di te...severo , di riprovero quasi fosse una madre...una madre...
-Non pensi di dover riposare un po? bel fusto-la sua voce è così fastidiosa che...non puoi fare a meno di sorridere
-Devo andare a trovare Rose....devo parlarle , spiegare-
-Non penso che sia saggio....- risponde lei mentre ti accompagna lungo la stanza , le sue spalle sorreggono metà del tuo peso e ti ritrovi a  provare una tenerezza infinita  verso quella donna , un sentimento nuovo , strano.
I tuoi occhi sembrano appanarsi , vedi i contorni della stanza piano sfocarsi ...no...pensi...ti senti svenire....biologia inferiore...
Rose...
Devi andare a trovare Rose e spiegarle tutto...

Ti senti cadere in avanti ...

.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-..-.-..-.-..-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-

(Rose)


Arrivi nel corridoio , davanti alla porta vedi tua madre il suo volto è scuro , peroccupato. Ti chiedi cosa sia successo , perchè ti abbia chiamato così tante volte al telefono e in un primo momento ti sei preoccupata...avevi lasciato tua madre da sola con quel...con quello strano essere.
Hai avuto paura che le fosse successo qualcosa ma quando hai visto la sua sagoma dietro le scale hai sentito il tuo cuore calmarsi e i tuoi passi si sono fatti più lenti ...ora la guardi con rabbia.
- Cosa c'è?-i suoi occhi sono tristi , non ti guarda abbassa il capo.
-Lui...è stato male , proprio come quella volta , quando è diventato quel bel ragazzo-
Sospiri , conti fino a tre ,tiri  un ciuffo di capelli biondi dietro alle orecchie .
-Mi hai chiamato per questo?- chiedi.
-Sta male Rose...è pur sempre un uomo-
-E' un impostore!- rispondi , piccole lacrime cadono dai  tuoi occhi ....ti senti tradita di nuovo e questa volta anche da tua madre.
-E' un uomo - tua madre scandisce bene le parole , il suo sguardo è fermo.
Hai voglia di ribattere ma sei troppo stanca , senti la testa dolere ...ti appoggi al muro e tieni il viso nascosto dietro una mano. Piangi ...come sei diventata? questo dolore ti ha portato a trasformati in una persona così insensibile ....dov'è andata a finire la tua compassione?
E' questo che vuoi essere? Rose?
-Scusami...- mormori con vergongna.
Tua madre si avvicina e ti abbraccia.
-Non chiedere scusa ....vai da lui-

.-.-.-.-.-...-.-..-..-.-.-.


E' steso sul letto con gli occhi socchiusi , quando entri lo senti muovere e voltare il capo verso di te. Sorride.
-Scusa Rose...-
E'più scuro di capelli... la pelle molto chiara...
-Cosa è successo?-
Lui si morde un labbro e trattiene il respiro , sembra ferito e la sua espressione è desolata.
-Penso che tu lo abbia capito....- risponde con una voce affaticata e sottile.
Stai ferma davanti a lui per qualche secondo , non sai cosa fare....lui non è il Dottore...non hai voglia di parlare con uno sconosciuto, non hai voglia di guardare quel uomo pallido sul tuo letto , non hai voglia di sapere nient'altro.
Ma ti siedi , perchè sei Rose , non puoi lasciare una persona sofferente in quel modo.
Lui sembra rilassarsi , le mani che prima si erano tese sulle lenzuola al tuo arrivo ritornano molli, aperte sul copriletto .
- Mi dispiace ...per quello che è accaduto-
Tu non rispondi.
I suoi occhi cercano i tuoi e quando finalmente riescono a prenderli non puoi fare a meno di notare quanto sia bello...i tratti sono quelli del tuo Dottore , identici ma i colori cambiano , sono più definiti , scuri ...e il suo sguardo è come ebano brillante e sembra inghiottire le tue emozioni e convergerle su di sè.
-Perchè sei così....?- la domanda ti esce spontanea ...ti copri le labbra quando ti accrogi di averla detta e vedi un sorriso caldo comparire sul suo volto.
-Rose...c'era il 50 % di probabilità che la metacrisi non avvenisse in maniera corretta - abbasa lo sguardo - è accaduto e il mio DNA è mutato-
-Sei ancora metà Signore del Tempo?-
Lui annuisce , si inumidisce le labbra prima di parlare -ho ancora i suoi ricordi...ma il mio corpo è debole, in queste ultime ore sono cambiato come se ci fosse stata un'altra semirigenerazione che ha mandato in tilt il mio fisico...sento piano distaccarsi la mia coscienza dalla sua come se dentro di me stia avvenendo una scissione tra il mio essere precedente e quello che sono diventato-
-Stai diventanto un altra persona?- chiedi.
Lui scuote la testa - Sono diventato il processo si è concluso con il collasso , prima , in cucina con tua madre-
-Sei svenuto?-
Lui fa una risata isterica come per nascondere la paura - No , sono ancora qui...però se non fosse stato per tua madre penso che me la sarei vista veramente male-
-Cosa ? Ti ha aiutato?-
-Si....è stata molto brava Rose...mi ha fatto bere del Thè -
Il thè....poi ti ricordi la prima volta che il Dottore è cambiato... la flotta Sycorax.
-Come con il Dottore...-
-Il suo corpo era difettoso Rose...-
-Cosa?- pensi di aver sentito male.
Lui stringe le labbra gonfiando le guance in una smorfia- diciamo che ho ereditato molte delle sue debolezze...-
-debolezze?-
Ti guarda e sospira - molte ...tra le quali te-
-Me?- ti alzi , questa cosa ti ha fatto male ti giri per andartene prima di sentire la sua mano bloccarti. - La più interessante....e preziosa debolezza che potessi mai avere- sussurra.

-Cosa stai dicendo?- tiri  il braccio cercando di staccarti dalla sua presa , non riesci a guardarlo in viso...in quel viso ancora troppo simile al suo.
-Sto dicendo che benchè io sia diverso da lui....ti amo come prima e se possibile ancora di più- le sue parole ti arrivano al petto e fanno male , schiacchiano ancora quella ferita - se mi ha abbandonato? come faceva ad amarmi?- chiedi e la tua voce s'incrina.
Senti la sua mano aumentare poco la pressione , un gesto di conforto? sicurezza? come quando ti ha stretto la mano sull'aereo...
-Era un codardo...una cosa che io non sono Rose- dice lui

 -Lasciami... io non ti conosco....non so neanche come ti chiami , chi sei, cosa sei...- dici e il cuore sembra gonfiarsi dalla tensione , vuoi uscire di nuovo da quella casa.
-Ti serve un nome?....ti serve questo per poterti fidare di me?- mormora lui , la voce sembra delusa lo senti indugiare - Vance....-
-Vance...cosa?- chiedi tu ...ha detto per caso un nome?
-Mi chiamo Vance...se vuoi...-sussurra con voce incerta.
Tu ti volti riesci a malapena a non sorridere...questa sarebbe potuta essere un uscita come quelle che faceva di solito il Dottore .- Cioè ...ti stai dando un nome?-
Lui annuisce - se questo può servire a far si che tu incominci a fidarti di me...perchè no?-
Sospiri e scuoti la testa ...è quasi folle.
-Non mi interessa come ti chiami....il fatto è che non puoi venire a dirmi che sei lui  e poi dopo due giorni ti diventano i capelli di un altro colore , diventi barbuto e dici...ah scusa , sai ...avevi ragione  io non sono affatto la persona che ci ha mollati in una spiaggia e di cui eri innamorata, sono una nuova cosa...un ibrido che ti ama perchè ha ereditato la debolezza da quel tizio alieno-
Il suo sguardo è serio ha ascoltato attentamente ogni parola e ora ti guarda con un espressione perplessa , si passa una mano sulla guancia frizzionando la barba con il palmo e fa un profondo respiro , sembra che stia contando sotto voce. Questa cosa ti irrita.
-Cosa diavolo stai facendo?-
Lui sorride - Niente stavo contando fino a dieci per trovare una risposta plausibile alla tua domanda...non hai tutti i torti per essere arrabbiata...però , Rose , dopo tutte le cose che hai visto con il Dottore, tutte quelle stranezze ...dovresti almeno provare a credere a questa storia-

-Vance...- inizi per poi trovare il suo sorriso stampato in faccia appena nominato il suo nome,  quel sorriso bizzarro , il suo.
Socchiudi gli occhi - Cavoli...quanto gli assomigli- sussurri.
-Non sono lui...sono nuovo ...umano?giusto io sono umano- ride - sono veramente un umano-
E' la prima volta che lo senti ridere e senti il cuore calmarsi...e una strana sensazione calda invadere il tuo corpo. Sorridi senza neanche rendertene conto.
Lui lo nota e il suo volto cambia , guardi i suoi occhi brillare una strana espressione che non avevi mai colto prima di allora...un richiamo a quello che può essere la lussuria e il desiderio.
Senti quegli occhi sfiorare il tuo corpo , soffermarsi sulle labbra ...le pupille dilatate , le sue iridi alla luce sembrano quasi cristalli grigi e scuri ...rimani intrappolata a lui , quasi ipnotizzata.
Cos'è questo nuovo sentimento...?sembra quasi che giochiate a respingervi come note gemelle in due spartiti complementari. E' passato poco tempo ...così poco tempo da quando lo hai odiato in cucina , prima , con tua madre ... senti il tuo cuore correre veloce dentro, tremare . Perchè?
Senti la sua presa portarti giù sul letto vicino a lui e senza rendertene conto ti ritrovi sul materasso di fianco al suo corpo , il caldo del suo alito sul viso , la sua espressione umana ...le vostre labbra sono a pochi centimetri di distanza è lui che ti sta trascinando verso di sè e tu non puoi fare niente, ti senti in balia delle sue mani.
Le vostre labbra si incontrano e tu maledici quella sensazione , quella voglia di lui insipiegabile....lui è il Dottore e non lo è allo stesso tempo....quegli occhi neri sembrano appartenerti da secoli....così intimi , così vicini...
Ti sposti bruscamente  e rompi il bacio.
Lo guardi con rabbia.
-Cosa pensavi di fare?-
Lui non risponde.

Ti alzi e senza una parola ti volti e corri via dalla porta ...come se ti avesse scoperta a godere di quel piccolo bacio.

.....................................................................................................................................................................

Cercare l'anima e il significato
Poi mi guardi
E vedo sempre quello che ho cercato 
Mi sono perso... come può essere?
Poi mi guardi
E mi ritrovo

......................................................................................................................................................................


 E' sempre alla finestra , lo vedi come un fantasma dietro le tende bianche della sua camera.
Ti fermi fissandolo negli occhi , il capo alzato, la seconda stanza a destra del terzo piano...sai che ti osserva sempre quando esci fuori a fare una camminata nel parco. Ti stringi nelle spalle e respiri la fredda aria di gennaio.
Poi scorgi la sua mano dietro il vetro accennare un saluto...sorride...lo ignori e ti concentri su Tony sta correndo dietro un piccolo cagnolino Thimoty. Sorridi  vedendo quanto quel piccolo bimbo si diverta con il suo cagnolino.
Li invidi quasi...è così sereno.
Sospiri e continui a camminare ...e a pensare. Odi pensare perchè ogni volta che succede ritorni lì a quella confusione , agli occhi di lui e dell'altro sono così simili eppure così tanto distanti come due universi paralleli. Ecco , che bel gioco di parole.
Una cosa non capisci però di Vance , la sua capacità di metterti in soggezione ...quell'atrazione diversa rispetto a quella che avevi con il Dottore a volte sembra quasi che con la sola forza dello sguardo riesca a trascinarti dentro di sè e ti pare quasi di poterlo sentire , le sue emozioni , pensieri.
Ti volti di nuovo verso la sua finestra e lo ritrovi lì che ti guarda con la stessa espressione...di attesa. Da quanto tempo è in quella posizione?
Cerchi di non ridere mentre fa una smorfia buffa... è così stupido pensi.

-Sorellona! voglio ritornare dentro fa freddo!- la voce di Tony ti distrae , ti volti verso il bambino , lo prendi tra le braccia e lo sollevi , lui ti accarezza i capelli con mani bianche e sporche.
Sorridi.

.-..-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-..--.-.-


to be continued











Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Io ***


Vance

 

 

La superficie del marmo è fredda . Spingi il pollice sentendo il brivido passare attraverso la pelle sottile e sfiorare l'osso, socchiudi gli occhi alla sensazione del gelo e sospiri... è una memoria che ti accompagna dai primi secondi della tua nascita quella che ti contraddistingue . Quella che ti ha reso unico : la percezione del dolore e l'incapacità di riuscire a separarlo dal pensiero razionale...ed è la paura e sai che non puoi più allontanarla.

 

Tu e lui siete diversi in questo.

 

Quando alzi lo sguardo il vetro riflette i tuoi lineamenti pallidi appena accennati nel buio fuori nel giardino. Se ti sforzi puoi riuscire a distinguere il colore dei tuoi occhi dalla notte che è così scura , impenetrabile. Come il tuo sguardo.

 

Quanto sei cambiato? ….ti sei allontanato da lui?

 

Giorno dopo giorno da quando è successo hai notato piccole differenze , prima appena percepibili avvolgere i tuoi movimenti e i tuoi pensieri sempre più spesso . Ti stai allontanando in fretta e la memoria del tuo te passato sta scomparendo ...la vedi persa in un orizzonte che non ti appartiene più e stai naufragando in acque sconosciute. Stai annegando.

Hai freddo.

 

 

Cammini tra i corridoi silenziosi con passi leggeri

 

hai notato anche tu che sei diventato un fantasma....lo sei?”

 

Ti appoggi alla sua porta, speri che il tuo respiro ansante non la svegli e con una mano spingi la maniglia aprendo la porta. Da quanto è diventato così difficile vederla?

Cogliere nei suoi occhi un sentimento che non sia paura , rifiuto....forse a volte hai visto dentro alle sue iridi un riflesso , una specie di attrazione . Può esserlo?

 

E se lo fosse chi ti assicura che non sia solo quella curiosità che si nutre per un cambiamento. Essa è veloce e passeggera. Instabile . Ambigua.

 

Lei non ti ama.... che triste frase.Non ti ama più....” continua a sibilare quella voce tediosa nella tua testa. Sei diverso e lei lo sa.... tu non sei quello che voleva.”

 

- Ti prego.... no...- la voce esce come un singhiozzo vibrando quando la tua fronte colpisce il legno della porta in uno spasmo di ansia

 

Hai paura....Dottore...?”

 

Acquosi sono i tuoi occhi mentre fissano il suo profilo nella penombra .

 

Hai paura...Dottore?”

 

Ancora la voce e riesci quasi a individuare il timbro …. ma è lontana.

- Non mi chiamo più così....- sussurri.

 

Stai parlando da solo ?

 

Fai un sospiro e ti allontani , voltandoti con le spalle curve , sconfitte.

 

Di cosa hai paura? Di essere di nuovo solo prigioniero tra queste mura , come in una gabbia dorata ed è ancora più crudele poiché dividi gli spazi con lei che ti ignora. Lei ti teme.

 

- Come fai a temermi ...Rose...?-

 

Forse quella paura è giustificata ..forse è bene che colei che ami fugga dai tuoi sguardi poiché da quando ti sei diviso da lui hai perso anche quella potenza eterna. Oh si.

Hai perso la capacità di placare quel fiume di buio che ti porti appresso da millenni.

E quel buio lo puoi ritrovare ogni volta , riflesso nello specchio ….brilla nei tuoi occhi neri ancor più profondi , vulnerabili , soli…. Loro ti costringono a non mentire.

Le dita si stringono in un pugno .

 

Anche in questo sei diverso da lui.

 

Non puoi mentire.”

 

Ritorni alla tua camera con il respiro spezzato.

Le mani frugano in quei capelli corvini per calmare l'agitazione che scorre e riscalda le tue vene.

Chi sei?

 

"Oh.... Dottore non mentire. Adesso non puoi. Non più."

 

Chi parla?

 

Ancora la voce adesso più forte , soffia nel tuo orecchio - Cosa vuoi da me?-

 

 non ignorarmi. Non puoi più permettertelo.”

 

- Sto diventando pazzo?- i tuoi occhi allucinati si spalancano.

 

Sono sempre stato qui...quando non volevi capire , quando l'obbligo di sopravvivere ti spingeva a tapparti le orecchie a negarmi . Non mi sentivi e come biasimarti....?chi vorrebbe mai vedersi realmente? Chi mai riuscirebbe ad accettare questo?

 

......

 

Hai visto i suoi occhi?”

 

- Quali? - ti alzi nella penombra tendendo l'orecchio verso il vuoto . Cercando la sua voce.

 

Oh beh... i suoi. Quando ti ha guardato la prima volta.

Ha avuto paura ....”

 

Non sapevi che il tuo cuore potesse battere così velocemente. Sembra un tamburo dentro al tuo petto... la tua lingua gelata non si muove nella bocca. La bocca che è diventata asciutta e muta.

 

 

Parla ….su... parla.”

 

La sua voce è dolce . Ruvida.... così vicina. Così simile.

 

- Non parlo con chi non riesco a vedere in viso...mostrati-

 

Senti come un riso . Puoi immaginare un sorriso nel buio della tua stanza .

 

sono qui.”

 

- Mostrati! - ti volti cercando un ombra tra la luce fioca della finestra dalle persiane socchiuse.

Non c'è nessuno.

 

...non cadere in questi eccessi di razionalità . In fondo il Maestro non aveva torto su chi di noi due fosse il più folle.”

 

- Dove sei?- i tuoi occhi faticano adesso a distinguere i contorni appena accennati dei mobili . Dello specchio.

Lo specchio.....

Lo sguardo vola velocemente sulla figura per poi ricadere sul pavimento , tremante.

Un brivido.

 

Oh si....”

 

Stringi i denti stressato . Scuoti la testa.

 

Sei così vicino...perchè ti sei fermato?”

 

Potresti accendere la luce l'interruttore è di fianco a te alla tua sinistra … potresti accendere la luce e voltarti verso quello specchio. Perchè?

 

Perchè non farlo?

 

Basta allungare una mano e girare il collo . Sei sicuro che non ci sarà niente.... ?

 

La sento... “

 

un riso

 

“….sento la tua voglia Dottore. Muori dal desiderio di scoprire chi c'è in realtà dentro lo specchio ...vero?”

 

La tua mano trema ma si alza deglutisci quando il polpastrello dell'indice si posa sulla plastica dell'interruttore. Esiti.

 

Hai paura? Il grande Dottore...”

 

Fissi il muro nero. Socchiusi gli occhi e spingi.

 

Luce.

 

Niente.

 

Non c'è nessuno .

Bruciore .

La cornea sembra bruciare alla luce e quando finalmente ti volti verso lo specchio ritrovi la tua fisionomia : capelli corvini spettinati e il viso scarno coperto da una folta barba … quella faccia . La tua.

Quante ne hai cambiate? In quante ti sei rivisto....?

 

Questa è quasi identica a quella precedente … ma c'è qualcosa dentro all'iride ebano che ti disorienta , ti disturba.

Infinitamente commovente e brutale , tragica e profonda.

 

Incompleta.

 

Umanità.

 

La vedi chiaramente adesso.

 

E sorride.

 

- Come....?-

 

"Sono qui Dottore"

 

E' la tua immagine nello specchio che sta parlando ?

 

- Io....-

 

 

 

..-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.--.-.-


 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Dubbio ***


 

 

 

“ Sono qui Dottore...” pausa. “ Sono sempre stato qui....”

 

 

Aghi dietro gli occhi sembrano sciogliersi e tramutarsi in lacrime fredde . Chiudi gli occhi impastando le ciglia con il liquido . Non sai perché piangi.

 

Non dovresti essere così sorpreso.

 

L'immagine davanti a te sorride alza una mano in un saluto lo sguardo sarcastico ti ricorda un tempo vicino quando potevi concederti il beneficio della corsa . Allora potevi ancora risparmiarti la noia e il dolore di voltarti indietro. Quel tempo fatto di anni che passavano come minuti e i secoli trascorrevano uguali alle ore e potevi decidere cosa ricordare o dimenticare.

Hai odiato quel privilegio da Signore del Tempo … serri la mascella.

Ti son bastate poche settimane da umano per riempirti il cuore di rancore e rimproverarti quei pensieri e adesso che hai ottenuto la velocità e l'unicità di una vita da mortale. Spendi i minuti voracemente ,soffrendo delle assenze ...adesso che non ti puoi più permettere l'eternità e ti è rimasta l'ansia del tempo che scorre inesorabile.

Questa sensazione potrebbe portarti anche a perdere il senno …..

 

“ Vedo che hai capito Dottore...” ti guarda inclinando appena la testa.

 

Sospiri – Sei nella mia testa vero? -

 

Ride e scuote il capo “ beh... non è proprio così ...cioè io sono te. Non sono nella tua testa io sono la tua testa”

 

- Cosa sta succedendo? ...demenza ? - ti lecchi le labbra secche – sto morendo? È la metacrisi?-

 

I suoi occhi adesso sono sottili e ti fissano e la tua domanda sembra quasi averlo deluso.

 

“ Dottore... non cadermi sul più facile. Pensavi che lui ci lasciasse così senza sapere se potevamo sopravvivere? Qual è il prezzo della nostra esistenza se non questo?” i suoi occhi tremano di sofferenza “ se non quello di percepirci ed essere di fatto divisi , due entità distinte ... strappati con forza dalla nostra unità e...beh vedi , questo...riflesso che ti sta parlando è la tua parte Umana , il dna di Donna trasformato dall'energia e dalla carne del vecchio Signore del tempo” lo vedi mordersi le labbra preso da un insicurezza “ non si è mai visto un Signore del Tempo Umano.... non è possibile se non che....”

 

- Le due parti non entrino in conflitto …-

 

“ Negandosi e stravolgendo l'equilibrio della persona ...”

 

- portando l'individuo all'autodistruzione -

 

Fissi i tuoi stessi occhi nello specchio e questa volta li trovi simili al tormento dei tuoi pensieri percossi dalla paura e risentimento . Di nuovo quei sentimenti vili che un tempo avresti allontanato paiono così naturali su questa faccia. Troppo umana.

 

“ Rose è la nostra custode ...ci ha lasciati con lei affinché noi riuscissimo a sopperire a questo deficit...”

 

- Aveva paura …-

 

Lui ti risponde con un sorriso molle , triste . “ Oh si... Dottore , avevi paura”

 

- Così tanta paura da lasciarmi con lei ...l'unica che avrebbe potuto fermami-

 

“ Ai suoi occhi siamo un abominio...alla stregua di un mostro sai quel tipo di cose che ad un Signore del tempo fa andare in pappa il cervello , un paradosso paragonabile a quello del Capitano. E probabilmente questo gli ha fatto ricordare qualcosa di non molto piacevole....”

 

Lo guardi ma non parli . Lui sospira.

 

“ Sei ancora bravo in matematica Dottore? -

 

Non parli.

 

“ Siamo in mezzo Dottore … tra la penultima e l'ultima rigenerazione . Cosa ti fa pensare questo?”

 

- Il futuro può essere cambiato ….-

 

“ Il futuro o il passato ?”

 

E ti chiedi....quanto sai di questi due tempi adesso? Quanto ne sapevi prima? Se tutti gli eventi che hai seguito ti hanno sempre portato a compiere cose di cui ti saresti vergognato e che avresti cercato di dimenticare in tutti i modi . Quanto è forte la tua volontà Dottore ? Quanto sei disposto a sacrificare al fine di non essere quello che in realtà sei ? Non compiere il tuo destino.

 

“ Questo è Amleto....” la tua controparte sorride nel riflesso .

 

- Non c'è paragone migliore di questo...Vance -

 

 

.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-..-.-.-.-...-.-.-.-.-.-.-.-.-.

 

 

Rose

 

 

Lo hai seguito fino alla sua stanza. Non potevi non accorgerti della sua presenza quando si è affacciato alla tua camera e hai potuto quasi vedere il suo sguardo nelle ombre toccarti con quella tristezza così tanto evidente nella sua voce e nel suo volto. L'hai sentito ansimare e tremare e poi farfugliare qualcosa sottovoce , parole nascoste da un singhiozzo soffocato.

E poi se n'è andato trascinandosi via quel sospiro commovente assieme al tuo sonno . Derubata dai tuoi sogni da quel suo sguardo e presenza scura...magnetica essa sembra destare la tua attenzione in ogni luogo e modo. Da quanto tempo desideri sentire le sue labbra sulle tue? Quando ti sei rimproverata questi pensieri? Quando hai incominciato a tremare per il desiderio?

 

Hai il cuore in gola quando arrivi davanti alla porta della sua camera. La luce è accesa .

Questa volta non abbasserai lo sguardo ai suoi occhi d'ebano , le tue mani non temono più la sua pelle e le tue orecchie la sua voce.

Avrai il tempo di redimerti assieme a lui da questo peccato.

 

Quando apri la porta lo puoi sentire. Sta parlando.

I tuoi occhi vagano nella stanza cercando un interlocutore possibile e non trovandolo ritornano sulla figura del suo corpo in piedi , non sembra neanche accorgersi della sua presenza .

I suoi occhi sono rivolti allo specchio in un colloquio univoco con sé stesso. La sua immagine.

 

- Dottore.....- sussurri .

 

Lui si volta di scatto il viso scioccato e gli occhi stanchi brillanti di un qualcosa che non puoi definire . I muscoli sono tesi sotto la maglia nera sembrano in procinto di scattare in qualche azione violenta che però non si manifesta .

 

- Rose...cosa ci fai qui?- la sua voce è sottile. Sembra quasi rimbombare nella tua testa...come se il suo timbro fosse ipnotico.

 

Respiri.

 

Qualcosa non va , lo senti come qualcosa di sbagliato . Dentro una voce dice di correre e scappare via e lo faresti se i tuoi occhi non fossero impigliati ai suoi. Non riesci a distogliere lo sguardo da lui .

 

.-.--.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-..-.-.-.-.-.-

 

Vance

 

 

 

“ Ti sei mai chiesto perché lei ti teme così tanto?....” lo senti di nuovo parlare ma questa volta non lo puoi vedere poiché la tua immagine riflessa ti dà le spalle . Cerchi di parlare ma non riesci a lasciare i suoi occhi....e hai paura di qualcosa che puoi fare...o che stai facendo?....

 

La puoi controllare....la possiamo controllare , questo è un piccolo lato positivo della nostra metacrisi : potere di persuasione . Controllo mentale diretto senza dover toccare qualcuno”

 

E' orribile.

 

“Orribile?....oh Dottore non è una cosa così differente da quello che facevi prima. Adesso è più forte ...più discreto”

 

Non vuoi controllarla.... Come fai a smettere?

 

“ Distogli lo sguardo.... evita di pensarla . Ti devi ancora abituare a questo caro amico....”

 

Così abbassi gli occhi a terra , rompendo il collegamento visivo con lei . I tuoi pugni si chiudono . Provi vergogna.

 

.-.-.-.-..-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.

 

Rose

 

 

Ti senti tremare , le vertigini ti avvolgono per qualche istante prima di ritrovare il tuo equilibrio. E' stato come cadere per un momento, cadere e non aver niente a cui aggrapparsi se non i suoi occhi. Quel nero profondo e vibrante del suo sguardo è stata l'unica cosa che ti teneva in piedi.

 

Quando alzi lo sguardo al suo volto lo trovi chino che guarda un punto imprecisato del pavimento , le braccia tese in due pugni stretti frementi per qualcosa .

Cosa sta succedendo?
 

Perchè ti sei alzata di notte? Lo hai seguito fino alla sua stanza....e il suo sguardo è sembrato nascere tra le ombre della tua camera e toccarti con tutta quella tristezza . Non sembrava nemmeno umano. Qualcosa brillava in fondo alla sua iride ...qualcosa di profondo e scuro. Impenetrabile.

 

Lo hai seguito senza pensare ...desiderandolo quasi.

 

 

-Dottore...-

 

 

 

 

 

 

 

 

to be continued

 

 

 

 

 

Note autrice :

 

 

Allora devo ringraziare tutti quelli che hanno commentato questa storia e mi scuso per la mancata pubblicazione delle altre mie fic in sospeso...purtroppo è un periodo tostissimo e oltre ad avere poco tempo sono anche poco motivata . Però ….il Dottore è il Dottore quindi diciamo che scrivere per lui e su di lui mi allevia molto i nervi.

 

Naturalmente so di avere un atteggiamento molto anarchico nella gestione delle fiction :( tipo : aggiorno quando voglio e quelle che voglio. Perdonatemi veramente.....e sopportatemi.

 

Che dire questa storia l'avevo lasciata da un po....ero entrata in crisi ma adesso mi è venuta una bellissima idea per il suo futuro . AHHAHAHAHHA..... per il rating non so ancora se alzarlo ( in rosso ) ….ho paura che nei prossimi capitoli si possa prendere una piega un po...ehmmmm....osè? ….non lo so ancora. Vediamo...fatemi sapere i vostri gusti in tal caso.

 

Un abbraccio

 

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2527353