Cenere di tempo

di Daymy91
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Da un po’ di giorni hanno ricominciato a trasmettere la prima serie di Buffy.. è bellissimo rivedere i vecchi episodi, ma fa uno strano effetto sapere il finale.. non trovate? Così mi son detta.. perché non unirli? Fine e inizio. E alla fine ne è uscita questa fanfic

Buona lettura!

CENERE DI TEMPO

Prologo

Spike..

Un sibilo nell’ombra, un rumore nell’infinito.

Spike..

“Chi sei?- lui rispose debolmente, alzando le palpebre che per troppo tempo ormai erano rimaste calate sui suoi occhi. - Lasciami in pace!”

Spike..la Terra ha bisogno di te .Ancora una volta.

“Io non appartengo più alla Terra. “

Ma appartieni alla cacciatrice.

I suoi occhi si spalancarono in un atto improvviso “Io non appartengo più nemmeno alla cacciatrice! Sono cenere per lei!”

La cacciatrice è scomparsa… come tutti i suoi amici… come te.

Un debole sorriso si sollevò sul pallido viso “Avrei dovuto immaginarlo.”

La stirpe delle cacciatrici non risente più del peso del mondo, alcune non sanno nemmeno di avere tale compito… così l’umanità cade sempre di più nell’oscurità e le tenebre torneranno a dominarla.

“Che vuoi da me!? Io ho già fatto la mia parte…”

Si,e l’hai anche fatta bene… ma adesso sei l’unico che può tornare a salvare la terra. Se ci riuscirai, la tua anima sarà finalmente libera… libera di salire, libera di raggiungere lei, la tua amata cacciatrice.

“La mia anima..” Spike inclinò la testa debolmente, mentre l’immagine di Buffy tornava a farsi vivida nei suoi ricordi “Ti amo”. Queste erano le ultime parole che lei gli aveva detto prima che tutto crollasse, prima che il mondo divenisse tenebra, prima che tutti i suoi sogni svanissero nel buio di quel limbo.

Voleva tornare da lei… voleva che la sua anima la raggiungesse, voleva stare con lei in eterno fino a sciogliere ogni singolo attimo di gioia, che la sua presenza avrebbe finalmente fatto nascere in lui.

“Dimmi. Che devo fare?”

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Salve a tutti!! Rieccomi finalmente!
Scusate il ritardo.. ma sapete, d’estate è dura mantenere i tempi.^^”
Comunque vorrei precisare che tutta la storia sarà ambientata tra la decima puntata della seconda stagione (quando Buffy crede di aver sconfitto Spike e Drusilla) e la tredicesima (il compleanno di Buffy… cioè quando si scopre che Spike e Drusilla sono ancora vivi)… non so perché ma come periodo per lo svolgimento della storia mi è sembrato perfetto!!^^
Grazie a Only_a_illusion, liri e Selhin per l’incoraggiamento!^^
…e sperando di non deludere nessuno, eccovi il 1 capitolo!
Buona lettura!

CAPITOLO 1

“Una cacciatrice deve saper ascoltare il silenzio… deve esser capace di percepire ogni minimo rumore…- lei era ferma, gli occhi bendati, le mani lungo i fianchi. Adesso tutto ciò che contava erano le parole del suo osservatore - ma non conta solo quanto sia allenata nel corpo: una cacciatrice deve saper scindere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato. Scegliere: le buone o le cattive decisioni. Tutto dipende da ciò. Se non riesce in questo… è una cacciatrice morta!” Un colpo d’ascia le sfiorò i lunghi capelli biondi mentre, con scatto felino, la ragazza si spostava a sinistra per togliere l’arma all’uomo che la stava colpendo. La strinse forte e la tirò verso di se, lasciando stramazzare al suolo il Sig. Giles.
“Mi scusi…- sibilò mortificata, alzandosi la benda dagli occhi e aiutando l’uomo a rimettersi in piedi – niente di rotto?”
“No…- l’uomo si sistemò imbarazzato la giacca – ancora no.”
Buffy sorrise divertita. “Gliel’ho detto Giles… è inutile continuare con gli agguati. Io passerei a qualcosa di più pratico…”
“Cosa c’è di più pratico degli agguati?!”
“Una balestra…qualche ascia speciale o un paletto magico…”
“Vado a prendermi una tazza di te.” Disse Giles rassegnato, rimettendosi a posto gli occhiali.
“Ok! Io vado!” Era una tattica che riusciva spesso ultimamente. Parlare di cose assurde al fine di far infastidire e annoiare il Sig. Giles. Almeno era una tattica che le regalava del tempo.
“Questa sera ci vediamo al cimitero.” La voce dell’uomo le arrivò all’orecchio poco prima che lei aprisse la porta.
“Cosa? Ancora!?- provò a protestare la ragazza – Spike e Drusilla sono morti, sepolti sotto le macerie… tutto è andato a finire per il meglio! E poi ultimamente non ci sono nemmeno vampiri tanto stupidi da uscire la notte… va tutto bene Sig. Giles!”
“Oggi non accade nulla ma non è detto che domani sarà così. Una cacciatrice deve sempre stare all’erta!”



* * *



“Una cacciatrice deve stare sempre all’erta! - sbottò Buffy, dando un calcio ben assestato al vampiro che aveva di fronte – da quando una cacciatrice non può divertirsi? Chiedo troppo!?”
“Ma con chi parli!?” mugugno il vampiro, scansando il calcio ma prendendosi in pieno un pugno in faccia.
Buffy ignorò la domanda “Tra un po’ faccio 17 anni.. e scommetto che lui se ne verrà fuori con un paletto-regalo!- e via con un altro calcio – chiedo.. solo… un po’ di liberta!” concluse, facendo fare una capriola al vampiro e scaraventandolo al suolo mentre con un veloce gesto gli piantava un paletto sul cuore.
Spike era stata una grande minaccia, come tutti i nemici che le si erano presentati davanti e che comunque lei era stata capace di sconfiggere. Adesso ciò che voleva era solo un po’ di calma.
Voleva stare con Angel, andare al Bronze con lui magari, stare insieme a Willow e Xander.. invece avrebbe dovuto passare la serata con Giles.
Angel… ogni volta che pensava a lui, che ricordava il suo sguardo, dei piccoli brividi le attraversavano la schiena. Lo amava.. lo amava alla follia, ma questo suo amore l’avrebbe solo spinta in qualche antro oscuro. Ne era consapevole.
“È questo il nostro mondo Buffy.” Le aveva sussurrato Angel la sera prima.
Quanta verità in quelle parole. Era veramente quello il loro mondo… e lo sarebbe stato. In eterno avrebbero combattuto le forze del male fianco a fianco… o forse no? Chi poteva parlare di un futuro? Era questa la loro vita. Si sarebbero nascosti eternamente nell’ombra col timore di non arrivare a conoscere il domani, inseguiti dalla paura della morte, dalla paura di venir separati in eterno.
Si.
Era quello il loro destino e loro non avrebbero potuto cambiarlo.

Ma benché sia dura ammettere ciò, inevitabilmente, in futuro, qualcosa avrebbe rotto questo loro legame… perché il destino, non essendo mai contento, bussa sempre alle porte dell’avvenire.

Buffy sospirò e abbandonando i duri pensieri si sedette su una lapide ad osservare la meravigliosa luna piena che quella notte sorgeva maestosa, in attesa che Giles si facesse vivo.
Lupi mannari a parte… la luna sapeva sempre liberarle la mente.
Era venuta in anticipo… ma l’aveva fatto volontariamente. Le piaceva passare un po’ di tempo sola, le piaceva ascoltare il silenzio della notte.
Crack.
Un rumore secco si fece spazio nel buio e freddo cimitero.
Ormai si era arresa all’evidenza: il silenzio era più prezioso e raro dell’oro stesso.
Buffy alzò subito lo sguardo “Sig.Giles?”
Nessuno rispose, ma il rumore di passi non dava segno di fermarsi. Qualcuno si stava avvicinando.
Senza pensarci su, Buffy estrasse nuovamente il paletto dalla borsa e, stringendolo con determinazione, iniziò ad avanzare furtiva.
Crack.
Un altro passo.
“Chi sei?! Fatti vedere!”
Dall’ombra di una cripta apparve subito una figura. Indossava una giacca nera in pelle ma i suoi vestiti erano ancor più scuri; portava stivali pesanti che di certo non sarebbero mai stati capaci di coprire silenziosamente i suoi passi; Il volto era pallido, i capelli biondi.
“Spike!” Buffy pronunciò il suo nome come fosse stato qualcosa di proibito, qualcosa di odiato.
Ciononostante lui rimase a fissarla in silenzio, non una parola uscì dalle sue labbra.
“E io che speravo fossi morto!” continuò lei, iniziando a studiarlo.
“Ti dirò..- finalmente si fece sentire anche lui. – l’ho sperato anche io.”
Quella risposta la fece esitare. “eh?” qualcosa non quadrava.
“Ho bisogno di parlarti Buffy.” continuò il vampiro.
“Cosa?- la mano che stringeva il paletto alleggerì la presa. Da quando William il Sanguinario la chiamava per nome?! – non prendermi in giro! Ti sembrò una stupida?!”
Lui avanzò lentamente, lasciando che la luce della luna illuminasse pienamente il suo volto cosicché potesse anch’egli veder meglio la cacciatrice: era ancora una ragazzina, non le avrebbe dato più di 16-17 anni… inesperta ma fantastica e agguerrita come sempre, proprio come lui ricordava.
Avrebbe tanto voluto avvicinarsi a lei, stringerla e sussurrarle “sono qui adesso” ma non poteva. Lei non avrebbe capito. Per Buffy adesso lui era solamente un nemico.
“Non ti sto prendendo in giro. Ho bisogno di te.”
“Tu cosa!?”
“Non sono colui che credi di conoscere.”
“Sei Spike.. e ti conosco bene!” Esclamò Buffy scagliandosi contro di lui .
Spike parò il paletto che puntava dritto al cuore e con uno strattone glielo fece cadere di mano. “Non puoi uccidermi. Non adesso..”
“E quando, domani!?” e via con un altro attacco che Spike riuscì comunque a deviare. Ma deviare i suoi attacchi non bastava.. sapeva che lei non l’avrebbe mai ascoltato.
“Calmati e stammi a sentire!- ruggì, bloccandole le braccia. – io non voglio farti del male. Voglio solo parlare… se dopo aver parlato riterrai opportuno combattere io sarò pronto a farlo. Ma almeno ascoltami!” Concluse, mollando la presa dalle sue braccia e lasciando che lei indietreggiasse.
Era confusa.. su questo non c’erano dubbi. “Che vuoi?”
“Sei libera di non credermi.. ma vengo dal futuro. Sono stato mandato qui per trovare un antico manufatto: l’unico oggetto che potrà salvare il mondo nel mio tempo.” Disse lui vago, abbandonando la schiena nelle fredde mura della cripta li accanto e accendendosi una sigaretta.
“Cos’è? Una barzelletta?- lei lo guardò divertita –da quando tu salvi il mondo?!”
“Da quando la stirpe delle cacciatrici si è estinta.- rispose lui amaramente. – ormai essere una cacciatrice va di moda e basta.”
“Che cosa?!” Adesso Buffy era visibilmente spaventata.
Lui capì di aver esagerato, così ritentò con parole meno pesanti. “Tu ed io non siamo più nemici Buffy! Io ti ho aiutato a sconfiggere i tuoi nemici… e tu, sempre nel mio mondo, mi consideri uno di voi.”
“Non ci credo! Non hai prove per..”
“Vogliamo parlare di Angel!? – disse lui convinto – una volta mi dicesti che la tua prima impressione su di lui era di un maniaco drogato… e che scopristi che era un vampiro solo dopo averlo baciato la prima volta. Un po’ imbarazzante per una cacciatrice, se proprio devo dirlo… - Buffy lo guardava ammutolita – e poi c’è stata quella volta…”
“Ok!ok!! Piantala! – la voce le tremava. Era confusa e tutto ciò che avrebbe voluto in quell’istante era solo una secchiata di acqua gelida. – noi.. siamo amici?!” si avvicinò a lui e solo adesso notava qualcosa di strano nella sua presenza. Non percepiva nulla di malvagio in lui… anzi, non percepiva nulla.
“Si.. ed ho bisogno di te per trovare quel manufatto. Ho solo 4 giorni di tempo.”
“Perché? Perché sei venuto nel passato? Non potevi… cercarlo nel tuo presente?” Molte cose non le erano chiare, ma stranamente l’unica cosa di cui adesso era certa era la verità delle sue parole.
“Perché nel mio presente Sunnidale non esiste più. Tu ed io… l’abbiamo distrutta.”

…una cacciatrice deve saper scindere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato.
Scegliere: le buone o le cattive decisioni.

Il vampiro sospirò alla silenziosa occhiata della ragazza, buttando la sigaretta mezza consumata al suolo “Buffy… la Terra ha nuovamente bisogno di noi.”

To be continued…

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


Ecco qui il secondo capitolo!So che non è il massimo… spero comunque che vi possa piacere.
Intanto un grazie a tutti coloro che continuano a sostenermi: dany_rex, charlie93 e Selhin!
Grazie ragazzi!


CAPITOLO 2

La biblioteca scolastica era silenziosa quella mattina… si che ad ogni biblioteca appartiene il proprio silenzio, ma non a questa. Non alla biblioteca del liceo di Sunnydale!
Anche se Giles diceva di amare il silenzio… lui odiava il silenzio. Metteva angoscia, era la calma prima della tempesta… o la calma dopo; chi poteva dirlo?
Erano appena le 9:00 am e già nell’aria si respirava un forte clima di tensione.
Willow era intenta a lavorare al computer, ricerche più che altro..; Giles sorseggiava una buona tazza di te… anche se in maniera del tutto distaccata ed assente, il suo sguardo non faceva altro che perdersi nel vuoto dei libri che aveva davanti.
“Be.. non è la prima volta che Buffy marina il lavoro – esclamò Xander, cercando di rasserenare l’atmosfera tesa – A quest’ora sarà buttata in qualche divano, ubriaca, a sognare elefanti rosa.”
“Se stai cercando di tranquillizzare qualcuno… beh, non ci stai riuscendo!” sbottò il Sig. Giles guardandolo torvo.
“Sarà.. andata con Angel” tentò Willow.
“No… Angel ha detto di non averla vista la scorsa sera. è questo che mi preoccupa – l’uomo alzò alla luce una catenina con un crocifisso, iniziando a fissarla preoccupato - Temo le sia successo qualcosa.”
La scorsa sera il Sig. Giles si era presentato puntuale all’appuntamento che aveva con la sua cacciatrice.
Aveva portato con se armi, libri, cristalli.
Quello di un osservatore non è solo un lavoro.. è un’arte, un ruolo, un dovere... nei confronti del mondo e nei confronti della sua protetta…gli avevano sempre detto. E questo per lui era la più assoluta verità.
Invano l’aveva aspettata per ore, era anche stato assalito da qualche vampiro... che con un po’ di fortuna era stato capace di eliminare… ma Buffy? Non si era vista per tutta la sera ma l’unica cosa che lo fece realmente preoccupare era stata ritrovare la sua catenina dietro un buio angolo di una cripta.
Quella mattina Buffy non si era presentata a scuola inoltre.. e questo aveva fatto accrescere le sue paure.
Xander sospirò “ooh andiamo la nostra Buffy è in gamba!”
“Ci sono demoni che vivono per succhiare il cervello delle cacciatrici! Altri che desiderano bere il loro sangue! Fortuna che le cacciatrici sono forti… ma non si sa mai quanto una ragazza possa esser forte quando combatte con un avversario sconosciuto! La forza include la conoscenza dell’avversario e...”
“Buon giorno a tutti!” Una ragazza dall’aspetto sbarazzino entrò con passo deciso dentro la biblioteca.
“Buffy!” i tre si alzarono in piedi all’istante.
“Stai bene?” domandò Willow.
Buffy la fissò disorientata “Non dovrei?”
“Hai ancora il cervello in testa!?- esclamò Xander – Se la risposta è si.. bentornata!”
Giles si voltò verso Xander con aria esasperata. Certe cose se le poteva risparmiare.
“Ok.. mi sono persa qualcosa?” domandò la ragazza disgustata.
“Che fine hai fatto ieri sera..? ti ho cercato dovunque! Poi ho trovato la tua catenina a terra.. credevo ti fosse successo qualcosa...” spiegò l’osservatore.
Buffy si portò una mano sul collo “No Giles... io la catenina l’ho ancora al collo. Quella non è mia.”
L’uomo la guardò incuriosito e, prendendo nuovamente in mano la catenina, iniziò ad osservarla più attentamente “è la tua Buffy” concluse, mostrandole un graffio che il crocifisso aveva. Quel graffio… sel’era procurato tempo fa quando un vampiro, durante uno scontro, le aveva graffiato il collo con i denti.
La ragazza tacque per qualche istante stringendo in un pugno il crocifisso che teneva al collo. “I..io… non saprei… forse quella è l’altra catenina” balbettò.
“E che diavolo ci faceva a terra!? È successo qualcosa?”
“Si! - Buffy rispose immediata, ma subito dopo ne seguì una pausa riflessiva… che dire? “Ho semoplicemente dialogato con Spike!? Sapete… quel vampiro che ha tentato di ucciderci tutti..”
No… decisamente – Ho avuto.. un problemino con dei demoni..”
“Che demoni? Stai bene?” Domandò Willow avvicinandosi all’amica.
“Si.. non preoccupatevi. Mi dispiace Giles.”
“Non fa nulla, l’importante è che tu stia bene. - le sorrise l’osservatore, mettendole in mano la catenina - Ma la prossima volta.. avverti.”
“Certo.” Il suo sguardo era fisso su quel crocifisso… era indubbiamente la stessa collana che aveva al collo.

Tu ed io non siamo più nemici Buffy. tu… mi consideri uno di voi.

Un brivido le percorse la schiena. No.. lei non… non sarebbe mai diventata amica di quel mostro.
Mai!
“Mi scusi Sig. Giles… ma adesso devo andare a lezione.” disse vaga, facendo un cenno all’uomo e sparendo immediatamente al di là della porta della sala.
“Buffy! Aspetta, andiamo insieme…” provò Willow, ma invano. Buffy era uscita prima di poter sentirla parlare.
“Secondo voi che le è preso?” Xander fece la domanda più ovvia… anche se la risposta non lo sarebbe stato affatto.
Qualcosa era cambiato.

---Flash back---

“Buffy… la Terra ha nuovamente bisogno di noi.”

Lei rimase in silenzio, osservando il volto di quel... demone.
La stava prendendo in giro? La voleva ingannare?! Cos’era tutta quella storia…? e quelle parole!
“Nel mio presente Sunnydale non esiste più. Tu ed io… l’abbiamo distrutta.” le aveva detto rilassato, lasciandole mancare il fiato, strappandole il respiro dal petto. Che diavolo voleva da lei!? La osservava… era silenzioso ma per qualche arcana ragione quello sguardo era come se valesse migliaia di parole. Era intenso, frustato, stanco… ma allo stesso tempo speranzoso e dolce.
Dolce?! Come poteva lei definire dolce lo sguardo di William il Sanguinario!?!? Era impazzita per caso? Forse era solo un sogno… anzi un incubo.
Avrebbe voluto urlargli un secco “No” ,stringere meglio la presa del paletto e conficcarglielo nel cuore. E che ci voleva? Lei era la cacciatrice e lui il vampiro! Un solo istante e tutto si sarebbe ridotto in cenere.
Facile. Veloce.
Ma allora.. perché non faceva nulla di tutto questo?!?
Era immobile.
Voleva dire No… e non parlava. Avrebbe voluto chiedere altre spiegazioni… ma una parte di lei ancora stentava nel volerlo riconoscere come qualcuno da avvicinare, da ascoltare… da credere. Allo stesso tempo, però, dentro di se sapeva che avrebbe dovuto farlo… non conosceva la ragione ma ogni cosa che adesso lei percepiva era solo fiducia nei suoi confronti.
“Perché dannazione!? Lui è Spike!” Urlò a se stessa, abbassando lo sguardo mentre una fredda brezza notturna le sfiorava il viso, facendole scostare leggermente i capelli. E forse fu proprio quel leggero movimento a risvegliarla da quella sorta di ipnosi e a farle notare che ormai non stava facendo altro che rimanere li, immobile, rigida… ad osservare il suo viso.
Arrossì spaesata, lasciando cadere pesantemente il paletto al suolo.
“Va via!” Esclamò confusa, scappando da quella figura misteriosa che quella sera le si era presentata.
Corse tutta la notte…cosciente che ormai la confusione e il timore che quell’incontro aveva creato l’avrebbero perseguitata per molto, molto tempo.

---End flash back---

H 20:00
Cimitero

Era sceso il buio a Sunnydale e il sole aveva finalmente lasciato posto all’oscura signora: la notte.
E come ogni notte, lei era lì. Ormai conosceva a memoria quasi tutti i nomi delle persone che erano sepolte in quel cimitero… ed era sicura, che in futuro, avrebbe conosciuto bene anche gli altri.
La gente nasce, vive, scherza, si innamora… ma inevitabilmente tutto sparisce prima o poi. E questo la spaventava; la morte la spaventava. Era strano a pensarlo… dato che lei aveva sconfitto la morte stessa.
Vagava silenziosa tra le lapidi, ogni tanto uno sguardo si alzava alle stelle.
“Si… posso farcela.”

Non ci volle molto a trovare quella vecchia cripta.
Spike era lì, ne era certa.
Diede un solo e potente calcio alla porta facendola cadere al suolo come fosse stata di carta.
“Lo so che sei qui! Fatti vedere!” esclamò impassibile.
“Sapevo che saresti tornata.” una voce le arrivò da un angolo buio. Era lui. E benché non potesse vederlo, era certa che le stava sorridendo.
“Non sono qui per te!” Esclamò lei innervosita da quelle parole.
“No, non è vero. – il vampiro si avvicinò a lei lentamente, uscendo allo scoperto e lasciando che i suoi passi si accompagnassero al lento movimento delle pieghe della lunga giacca di pelle nera che indossava – Dici a te stessa che vieni da me solo per scoprire i miei affari loschi, starò sicuramente combinando qualcosa, no? So cosa pensi di me… non è così. Ti conosco Buffy, tu non fuggi, tu lotti fino alla fine… ma non con me. Se credi di esser qui per iniziare una battaglia ti sbagli, tu sei qui perché sei voluta venire; Non segui la mente… segui l’istinto. E il tuo istinto ti ha detto di venire da me.”
“Se ciò che mi hai detto la scorsa notte è la verità… ti aiuterò.- la cacciatrice ignorò quelle parole. Improvvisamente si sentì debole, nuda di fronte a lui… temeva quell’essere perché fino ad allora era il primo che riusciva a vederla diversamente da come gli altri la vedevano. Lui… era come se la conoscesse veramente – Ma se scopro che mi hai preso in giro… ti ucciderò senza pensarci un secondo!!”
“Bene.-lui annuì calmo a quella minaccia e, sorpassandola, si diresse verso la porta - Allora… lascia che ti mostri ciò che tu stessa mi hai mostrato.”
“Sarebbe?”
Spike le sorrise “…la mia anima.”


To be continued…

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


Salve gente!! Finalmente rieccomi con il terzo capitolo della storia!!
Mi scuso enormemente per questo ritardo e ammetto che non assicuro nemmeno la puntualità del prossimo... ma intanto prometto che continuerò ad andare avanti, anche nei ritagli di tempo! ^_-
Inoltre vi ringrazio tutti per il grande sostegno che mi date! Per me è fondamentale per andare avanti. ^^
Ringraziamenti particolari vanno poi a:
Selhin: Grazie per il tuo sostegno e, come vedrai, ho fato tesoro del tuo consiglio e allungato questo capitolo! Spero ti possa piacere!:)
dany_rex,: Grazie per i complimenti, spero ti possa piacere anche questo capitolo! ;)
myki: eh si Myki! anche io tanto tempo fa ero un eterna indecisa tra Spike ed Angel.. poi alla fine mi sono innamorata di Spike! :P Comunque Angel non manca mai! ;) infatti l'ho inserito in questo cap e penso sarà abbastanza presente anche nei prossimi! ^^  
sasunaru94: Eccoti questo nuovo chap, scusa per il mio ritardissimo! ^^" Grazie comunque per i complimenti, sono sempre dei punti di forza ben accetti per andare avanti. Spero che questo capitolo possa piacerti come il precedente!^^
charlie93: Beh, penso che se in una storia non vi sia un personaggio misterioso.. sarebbe tutto un pò troppo banale, no? Quindi quale personaggio migliore di Spike!? eheh! Grazie per i complimenti comunque!^_-
vegetina94: Ti ringrazio! mi fa piacere sapere che la mia storia è apprezzata!^^ Spero che questo chap possa piacerti più del precedente, un bacio!
LadyLisaLaurie: Grazie per i complimenti! per quanto riguarda il viziaccio.. bhe, penso non se ne andrà mai! xD Correggo un errore e ne salto mille :( Comunque cercherò di migliorare, su questo puoi star certa!^^

In conclusione, Grazie mille a tutti voi!
Spero che questo chap possa piacervi, in caso contrario sono sempre accette critiche o suggerimenti.. se servono per migliorare, sono sempre ben accetti! ^^

A presto!














L’anima.

Chi mai è stato in grado darle un significato? Cos’è essa in realtà?
Qualcosa che spinge i sentimenti ad uscire allo scoperto? No… perché in realtà i suoi sentimenti erano nati prima di possederla.
Forse  era solo un modo per avvicinarsi di più a lei, per imparare a soffrire come lei.
Perché l’anima solo questo aveva fatto… lo aveva fatto soffrire.

Buffy gli camminava accanto, ignorava quanto quella sua presenza al suo fianco potesse renderlo così nervoso, così vulnerabile.
Si aspettava una risposta. In realtà fremeva nel volerla conoscere.
Ti mostrerò la mia anima.” le aveva detto il vampiro; ma per lei i vampiri non hanno un anima… solo uno la possedeva, il solo.
“pensi che tirare in ballo un’anima… possa farmi cambiare opinione su di te, Spike?!” le aveva sussurrato irritata, come se quella frase l’avesse ferita nel profondo, come se fosse stata una presa in giro.
Così Spike capì che era troppo presto. Il tempo un giorno sarebbe arrivato e lei avrebbe compreso quella frase… ma quel giorno era ancora molto lontano.
“Sei stata tu a mostrarmi cosa vuol dire amare.-  si limitò a dire il vampiro – Pensi che possedere o meno un’anima possa distinguere il bene dal male?”
Lei si voltò verso di lui, lo sguardo sicuro “Si.”
“Non sono come Angel io.” non ci volle molto per farla arrabbiare. Spike si ritrovò a terra, la guancia dolorante per il pugno che la ragazza gli aveva appena sferrato.
“Non paragonarti nemmeno minimamente ad Angel! – gli urlò – Tu.. sei solo un mostro!” quelle parole emersero dalla sua bocca con un tono così pesante che ella stesa si vergognò di averle dette, perché nonostante la sua mente non facesse altro che ricordare il passato, qualcosa dentro di lei la spingeva a dubitare del presente… della malvagità del vampiro.
“Non cambi mai tu, eh?”  disse semplicemente Spike, alzandosi e massaggiandosi la guancia.
“Piantala! – sbottò la ragazza, innervosita da quel suo fare disinvolto – È mezzora che giriamo a vuoto! Che diavolo stiamo combinando!? Non dovevamo cercare quella cavolo di statuetta!?”
“Basterà camminare… il mio ciondolo si illuminerà non appena ci avvicineremo ad essa.”
“Ma allora a che ti servirei io? Sono una specie di passatempo?!” Buffy era innervosita, era sempre nervosa quando non sapeva su cosa stava sbattendo la testa… e quell’alone di mistero che aleggiava attorno al vampiro la spingeva in un fastidioso stato.
“Mi servi per la battaglia.”
“Lo sapevo che c’era sotto qualcosa…” borbottò.
“Ci saranno i guardiani a protezione della statua… e noi dobbiamo pur farli fuori in qualche modo.”
 Disse lui, stringendo nel palmo della mano il grande ciondolo che teneva lungo il petto;  lo stesso che lo aveva portato alla morte, lo stesso che lo aveva rinchiuso in un limbo… lo stesso che gli avrebbe donato la libertà.
Il ciondolo di un campione.



Capitolo 3




“Uf!” sospirò Buffy Summers, facendo un enorme sbadiglio. Il terzo quella mattina.
“Certo che lavori troppo!” disse Xander, dando un ennesimo sorso di aranciata extra colorata che quella mattina aveva comprato alla macchinetta.
Willow fece una smorfia nel vedere l’amico bere quella sorta di brodaglia tecnologicamente e molto probabilmente anche geneticamente modificata “Si Buffy, dovresti fare uno stacco ogni tanto… anche Giles l’ha detto l’altro giorno: una cacciatrice in forma è una cacciatrice con ben più di una vita!” esclamò divertita, imitando il vocione dell’osservatore.
“Tecnicamente lo scopo della frase era ben altro..” sospirò l’osservatore alle loro spalle, facendoli sobbalzare.
“Giles! - sorrise Willow imbarazzata –I..io non intendevo farle il verso.. era solo un modo per ricordare a Buffy…”
“La mia voce a quanto pare” la  bloccò l’uomo rassegnato, sfilandosi gli occhiali dal viso.
“Da quando andate in giro per i corridoi voi due?” li schernì Buffy, notando la donna affianco al proprio osservatore: Jenny Calendar.
La professoressa fece un passo avanti, ignorando la frase provocatoria della ragazza ed arrivandole a pochi centimetri di distanza “Sarebbe bene che ci vedessimo in biblioteca alla fine delle lezioni.”
“È successo qualcosa? La gang deve far tremare di paura i mostri cattivi?” domandò Xander tutto eccitato.
I tre gli gettarono un’occhiata silenziosa, del tipo “Piantala di fare l’idiota”
“Che ho detto?!”
“Una ragazza questa notte è stata trovata morta negli spogliatoi. – Intervenne Giles, ignorandolo ed avvicinandosi anch’egli ai tre ragazzi – Ma ne parleremo meglio più tardi.”
Buffy annuì seriamente, lasciando che i due professori si allontanassero mentre Willow andava a stringere debolmente la mano di Xander.
Non c’era da stupirsi se ogni tanto qualcuno moriva sulla bocca dell’inferno, quella era Sunnydale! Eppure, nonostante i tre ragazzi fossero stati a stretto contatto giorno dopo giorno con la morte in persona, ogni nuova battaglia portava con se la paura di questa. Ed ogni nuovo giorno nasceva incerto per loro perché la prova più dura era sempre quella di esser capaci di arrivare all’indomani.
Ma solo grazie a questo adesso la loro amicizia regnava sovrana, regina di quel mondo chiamato Terrore.



***


Spike spalancò gli occhi, balzando a sedere sul sarcofago dove pochi attimi prima era disteso.
Alzò le mani tremanti, mentre una goccia di sudore gli rigava la fronte.
Un brivido gli percorse la schiena, consapevole che tutto il sangue che vedeva costantemente nei suoi incubi non era semplice terrore, non erano semplici ricordi…
Cosa stava accadendo? L’odore della paura aleggiava nell’aria, mentre le immagini offuscate di quella ragazza morta al suolo tornavano a farsi spazio prepotentemente in lui.
Sapeva cosa stava accadendo e il solo pensiero lo faceva rabbrividire, perché lui era diverso ora! Lui non era più un mostro e il fatto che la sua presenza richiedesse questo …lo disgustava.
Perché era finito lì!? Perché non rimaneva in quel dannato limbo!? Almeno lì sarebbe stato in pace da tutto e da tutti… la sofferenza, i rimorsi, il terrore… erano stati semplici sussurri di un tempo lontano in quel luogo. Eppure adesso era ancora una volta a Sunnydale! Ancora una volta aveva scelto la sofferenza, la scomparsa, il dolore... pur di starle accanto. Ancora una volta aveva messo da parte se stesso… per lei.
Scosse il capo, coprendolo debolmente con le mani.
“Dimentica Spike, non ricordare.” sussurrò ad alta voce, consapevole che quelle parole avrebbero solo distrutto un altro frammento della sua coscienza.


***


Buffy era entrata in biblioteca da 10 minuti ormai; mentre Willow e Xander erano intenti a finire la vendita dei dolci per la gita scolastica lei ne aveva approfittato per intrufolarsi nella grande – si fa per dire – biblioteca dell’istituto superiore di Sunnydale.
Giles però era stranamente assente,  insolito da parte sua intendere con  ‘dopo le lezioni’ un periodo che va al di là  del limite da lui stesso stabilito.
Ma come non cogliere tale occasione?
Subito lo sguardo della ragazza si posò sugli scaffali pieni di libri arcani, molti erano con la copertina consumata… altri ancora in lingue incomprensibili per lei; Ciononostante qualcosa la spinse a prenderne un paio e ad iniziare a sfogliarli alla ricerca della “Statua di ghiaccio-gemma”… quella che Spike cercava con tanto impegno.
Cosa in realtà la spingesse a fare una cosa del genere nemmeno lei sapeva definirlo, l’unica cosa che sapeva e di cui era certa era che quella era la sola cosa giusta da fare.
“pensi che sia il caso di dirgli certe cose!?” la voce squillante della professoressa Calendar la distrasse dalla lettura.
“certo che no! Sono solo dei ragazzi…ma Buffy dovrebbe saperlo!” Giles tentennò, notando la sua cacciatrice osservarli con sguardo ammutolito.
e naturalmente Buffy non esitò a domandare “Cos’è che dovrei sapere?”
“Buffy, che ci fai qui sola?”
“ ‘Ci vediamo dopo le lezioni’ era un messaggio in codice per dire ‘lasciateci soli’ ? – Esclamò Buffy preoccupata, non riuscendo a nascondere un espressione disorientata – Perché se è così penso che dovreste migliorare il vostro gergo…”
“eh.. hem.. noi, in realtà, ci stavamo informando sull’omicidio!” rispose Giles, con un po’ di imbarazzo.
Buffy sorrise divertita. Ovvio! “Bhe? Che è successo allora?!”
“buondì!- la porta si spalancò improvvisamente, lasciando spazio alle figure di Xander e Willow con in mano due vassoi – Qualcuno vuole dei dolci?”
“Nemmeno se mi pagano” borbottò Giles.
“Si calmi Signor Giles.. li abbiamo fatti noi!” spiegò Xander orgoglioso, porgendogli uno dei due vassoi.
“A maggior ragione non li tocco!”
“Scusate… - Buffy iniziò ad agitare le mani, cercando di riattrarre l’attenzione dell’uomo – Potremmo ritornare all’omicidio?”
Jenny Calendar sospirò, lanciando un’occhiata d’intesa a Giles  “Una ragazza.. è stata trovata… - si bloccò, tentennante sul dire o meno la verità ai ragazzi.
Giles inclinò il capo, togliendosi gli occhiali come era solito fare in situazioni delicate “L’hanno trovata decapitata negli spogliatoi scolastici ” concluse.
“Dheu!” fece Buffy con disgusto.
Xander sbatté le palpebre interdetto “Ok… preferivo quando una mantide tentava di mangiarmi”
“Pensa sia opera di un demone?” Willow però cercò di mantenere la calma, tentando di dare il via alle possibili ipotesi e alle successive ricerche al riguardo. Odiava ammetterlo ma amava tutto questo mistero da risolvere;  Era tutto come un puzzle per lei.
“Ovviamente – spiegò l’osservatore – Solo un demone è capace di fare un lavoro del genere in un luogo privo di armi adatte.”
“Però esistono svariate razze di demoni capaci di farlo. – continuò la professoressa Calendar – Per questo abbiamo bisogno del vostro aiuto. Io e Giles abbiamo fatto un incantesimo di protezione sulla scuola, in modo da tenerlo lontano ma non durerà più di una notte.”
Buffy sospirò, alzandosi in piedi e mettendosi una mano sul fianco “Quindi abbiamo a disposizione una notte per trovarlo, stanarlo ed ucciderlo… right?”
“Si.”
“Ok! Io faccio qualche ricerca sui possibili demoni…!” Esclamò Willow, andando subito ad infiltrarsi tra gli alti scaffali della libreria.
“Io parlo con Angel. – esclamò Buffy, chiudendo i libri che pochi minuti prima stava consultando e dirigendosi immediatamente verso la porta – Lui ci darà una mano.”
“Bene! – Xander fece un sorriso di circostanza, iniziando a guardarsi attorno – e anche questa volta mi tocca portare ciambelle e patatine per lo spuntino notturno.”








***
 






h. 23:00
Cimitero

“Secondo lei che forma avrà questo demone?” bofonchiò Xander, ingerendo un’ennesima patatina dal pacchetto che stringeva in mano.
“Una forma di.. demone!” lo fulminò Giles, come per rimproverarlo per la domanda stupida e priva di logica.
Il giovane sospirò annoiato “Certo che Buffy sarebbe potuta venire con noi… non vedo perché debba stare sempre io con lei!”
Giles gli strappò le patatine dalle mani, cercando di evitare di fare un ulteriore fracasso “Anche per me è un piacere stare in tua compagnia - lo schernì – ma dalle ricerche che ha fatto Willow, risulta che il demone si stia spostando verso il cimitero. Noi stiamo qui alle mura per controllare la situazione in caso di guai. - Gli spiegò, per l’ennesima volta quella sera – è ovvio che non potevi addentrarti tu con Buffy!”
“Ecco! A tal proposito, vorrei chiarire certe cose con lei Giles!” borbottò Xander, sedendosi su una panchina ed incrociando le gambe.
L’osservatore fece un sospiro di pura rassegnazione, alzando lo sguardo al cielo stellato “Buffy, ti prego… torna presto.”


* * *


“Quindi nessuna idea di come sia questo demone.” Angel sottolineò la frase con un filo di ovvietà.
“No. – Buffy lo guardò divertita -… ovviamente.”
“Già. Che stupido a pensare il contrario!”
“Che divertimento ci sarebbe altrimenti?” la ragazza strisciò lentamente sul suo petto, stringendogli il colletto della giacca e avvicinando le labbra a quelle dell’amato.
I due rimasero lì immobili per qualche minuto, persi in un bacio a loro infinto.
Ma qualcosa accadde improvvisamente.
Angel posò le sue mani sulle spalle di Buffy, allontanandola da se. C’era qualcosa di strano in lei ed era da un po’ che lo notava… ma adesso che l’aveva tra le braccia, adesso che era a stretto contatto con lei, quel tremendo presentimento si faceva sempre più forte e pressante in lui  “ Buffy…”
Lei lo guardò disorientata per qualche istante, poi finalmente rispose “Si?”
“Niente… ma penso che dovremmo impegnarci a cercare il demone.” rispose Angel duramente, sviando il suo sguardo e riprendendo a camminare.
Buffy rimase immobile a guardare le sue spalle mentre lui si allontanava di qualche passo. Aveva fatto o detto qualcosa di sbagliato? Cos’è che aveva spinto Angel a respingere il suo bacio in quel modo?
“Hei! Aspetta!- lo raggiunse qualche istante dopo, fermandolo per una spalla e facendolo voltare – ho fatto qualcosa di sbagliato? Perché se è così.. lo sai che..”
Angel fece un sorriso forzato… era agitato e quella situazione non aiutava. “ No Buffy. È solo che… è un periodo che non ti riconosco più. Vai e vieni si e no per un’ora e per il resto della notte sparisci, sei sempre più stanca ed assente e poi…” si bloccò, abbassando lo sguardo.
“e poi?” lo spronò Buffy a continuare anche se si poteva benissimo sentire quanto quelle parole l’avessero ferita.
Angel sospirò “…hai uno strano odore addosso.”
“Scusa. La prossima volta cambio profumo.” ironizzò la cacciatrice, come per prenderlo in giro,  noncurante del vero significato di quella frase.
“Buffy! Non so che tipo di gente frequenti da un po’ di tempo a questa parte.. ma dovresti stare attenta!”
“So badare a me stessa, non c’è bisogno che qualcuno mi faccia la predica!”
“non lo sto facendo.”
“A me sembra di si.”
Il vampiro fece un sospiro rassegnato “Perché devo sempre passare per quello noioso?”
Buffy lo fissò esterrefatta. Cosa stava cercando di fare?! “E perché devo sempre essere io quella da..- la ragazza cadde a terra, spinta da una presenza improvvisa.
La cacciatrice alzò lo sguardo “Quando le api non vanno al miele… il miele va dalle api!” sbottò, assestando un bel pugno sulla faccia del demone che la stava attaccando e rimettendosi in piedi pronta ad iniziare lo scontro.
“In realtà penso che il modo di dire si basasse su una montagna..” esclamò Angel, iniziando a grattarsi il capo con la mano sinistra.
“Chi… se ne.. importa! – Rispose di tutto conto la cacciatrice, cercando di parare gli attacchi dello strano demone che aveva davanti – Piuttosto.. perché non mi dai una mano al posto di perder tempo sui modi di dire che, credimi, dovrebbero rivederli tutti!”
 “Ok, ok..” Borbottò Angel, prendendo il demone dalla schiena e scaraventandolo sotto un lampione.
Ora che entrambi erano capaci di distinguere i particolari di quell’essere, videro quanto fosse orrendamente pieno di aculei mentre, al posto delle mani, vi stavano due enormi lame. Il loro errore? Metterlo alla luce.
Il demone si alzò in piedi e, sfruttando il calore del lampione, aumentò la grandezza delle proprie lame tornando all’attacco.
“Ops! - Buffy indietreggiò – in questi casi che si fa?”
“Tentiamo.. male che vada ci rimettiamo la pelle!” Ironizzò il vampiro tornando all’attacco.
“Fai presto a parlare… tanto tu sei già morto.” sbottò la cacciatrice, seguendolo a ruota.
Era quello il demone che stavano cercando… su questo nessuno dei due aveva più dubbi. Chi meglio di un demone con due asce al posto delle mani poteva tagliar la testa ad una ragazza?!
Il combattimento fu più duro del previsto e nonostante la bravura del vampiro e della cacciatrice, i due si ritrovarono ricoperti di tagli.
“Adesso basta!” urlò la cacciatrice, tirando un calcio sul petto del mostro e atterrandolo all’istante.
Buffy non perse tempo e, approfittando dello smarrimento del demone, si mise a cavalcioni sul suo ventre alzando in aria il pugnale che aveva duramente cercato di usare nell’ultima mezz’ora di lotta “Addio!”
Angal alzò lo sguardo da terra, cercando di riprendersi dal colpo che pochi attimi prima il mostro gli aveva inferto.
Si bloccò. Qualcosa non andava.
Vide Buffy immobile, il pugnale a mezz’aria, lo sguardo perso negli occhi del demone.
“Buffy!”
La cacciatrice si era fermata. Qualcosa in quel demone enorme l’aveva fatta bloccare e l’aveva portata a riflettere.
Quegli occhi…
“Buffy! Uccidilo! Che aspetti!?”
“Io…” la sua mano era paralizzata mentre il volto iniziava ad impallidire.
Lei conosceva quegli occhi. Sapeva cosa aveva di fronte… finalmente sapeva cosa stava combattendo… ma diversamente da quel che credeva di sapere, qualcosa dentro di lei la spingeva a dubitare di se stessa. Qualcosa di grande e potente si stava prendendo gioco di lei e della sua vita! E imperterrito continuava ad uccidere tutta la luce che la circondava… eppure, perché non riusciva ad ucciderlo?!
Il mostro le sorrise, scaraventandola a terra e rimettendosi in piedi. La fissò per qualche secondo svanendo poi nell’ombra delle cripte del cimitero.
“…”
“Buffy! - Angel accorse all’istante, aiutandola a rimettersi in piedi – Va tutto bene?”
La cacciatrice fece una smorfia di dolore, sentendosi le gambe piene di ferite “Si.. non preoccuparti”
“Che diavolo ti è preso!?”
“Angel lascia perdere!”
“Non si tratta di un gioco Buffy!”
“So io di che si tratta.” rispose Buffy seriamente, dando un piccolo strattone ad Angel per tornare a reggersi con le sue gambe.
Il vampiro la lasciò fare, fissandola con insolita preoccupazione.
“Và da Giles. – sussurrò Buffy – Non vorrei che il demone li trovasse”
“Vieni con me… devi medicarti le ferite.”
“No. - la voce della cacciatrice era ferma, impassibile - io ho un affare da concludere.”




* * *



Cos’è un’anima in realtà? Qualcosa che ti spinge a credere.. a dubitare, a sperare; Qualcosa che non ti lascia vivere ma senza la quale la vita non avrebbe senso...
Spike sentiva i suoi passi, li sentiva veloci, sicuri.
Lei si stava avvicinando e sapeva il perché; sapeva che doveva prepararsi a combattere e, rassegnandosi ormai all’evidenza di una salvezza impossibile, sorrise immaginando i suoi biondi capelli al vento mentre le gote rosate combattevano contro la serietà del suo volto.
Amava saperla così coraggiosa, amava immaginarla così delicata… ma odiava riconoscere ciò che era: la cacciatrice.
“Buffy… - bisbiglio, nascondendo un pugnale nello stivale e lasciando che una lacrima coraggiosa gli rigasse il pallido viso – Perché non possiamo mai avere… un bel lieto fine?”



To be continued…

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