Il mio centro sei tu

di Alex_Beilschmidt
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una settimana al mare ***
Capitolo 2: *** Matrimonio di prova ***
Capitolo 3: *** I ragazzi scoprono la fuga di Elsa e Jack ***
Capitolo 4: *** ''Finchè sarai con me, non hai nulla di cui preoccuparti'' ***
Capitolo 5: *** Tutto sembrava ok... ***
Capitolo 6: *** Evil!Jack ***
Capitolo 7: *** Il secondo ''primo'' incorntro ***
Capitolo 8: *** E vissero per sempre felici e contenti ***



Capitolo 1
*** Una settimana al mare ***


~~Era già estate, ormai. La prima estate da quando Elsa e Jack diventarono ufficialmente una coppia. Fino ad ora, sono successe parecchie cose... Gli altri ragazzi scoprirono la relazione fra i due dopo appena due settimane, Rapunzel ha capito di non avere bisogno di quel tipo di amore, Hiccup è riuscito a riavere con sé il suo Sdentato, e Merida non è cambiata di una virgola...
Era una calda mattinata, al Polo Nord, e tutti erano puntualmente svegli e pieni di energie in attesa di passare un'altra giornata in giochi e scherzetti. Come al loro solito, tutti si erano ritrovati nella sala del globo per fare colazione con alcune fette biscottate e della marmellata e, quando stavano per uscire dall'edificio, in un corridoio vennero inaspettatamente fermati da un paio di yeti che, nonostante ce la mettessero tutta, non riuscivano a farsi capire con i loro strani versi. ''Ma che...'' disse Jack rivolgendosi ai quattro, per poi sentire la voce di Nord irrompere nel silenzio, mentre si faceva spazio con le mani tra i due yeti ''Oh, ehi! State zitti, yeti! Ragazzi, oggi non potete giocare in giardino...''. ''E perché!?'' ''Già, perché?'' domandarono Merida e Rapunzel, incuriosite; ''Perché oggi elfi e yeti devono lavorare su terreno per costruire nuovo rifugio sotterraneo di sicurezza,'' rispose prontamente l'omone ''quello vecchio è esploso...'' per poi rivolgere un'occhiataccia ad un elfo tutto nero e bruciacchiato che ridacchiava guardandosi attorno. ''E... Quanto dureranno i lavori?'' chiese Elsa ''Una settimana, se tutto va bene!''. I ragazzi tornarono sospirando nella stanza col globo, dove si sedettero su due divani, tre da una parte e due dall'altra, delusi. ''Bene...'' Hiccup iniziò il discorso ''Ed ora che si fa?'' ''Sì,'' continuò Rapunzel ''non ho voglia di starmene qui a ciondolare tutto il giorno...'' ''Per una settimana intera, poi!'' finì Merida. Dopo averci riflettuto un po', Frost propose la sua idea ''Ehy, vi va di passare una settimana in una casa al mare? Io non ci ho mai provato, ma alla gente piace molto... Che dite, ci state?''; i ragazzi accolsero molto bene la trovata del ragazzo ''SIII!!!'' gridarono quasi in coro. Dopo una scarsa mezz'ora, tutti e cinque si trovarono nella stalla delle renne con uno zaino in spalla ed un enorme sorriso sul volto. ''Andiamo, faccio strada io!'' disse entusiasta Jack, mentre prese Elsa in braccio e cominciare il volo, divertito. Nel giro di pochi secondi, anche gli altri tre erano in aria, seduti comodamente sulla sella sul dorso di Sdentato. Ci volle un bel pezzo, prima che si decidessero a scegliere un posto carino dove stare ed atterrare, e scelsero una bellissima isoletta disabitata nei pressi delle Hawaii. ''Bene,'' disse Merida mettendo sulla sabbia il suo borsone ''credo che abbiamo dimenticato un piccolissimo particolare... Dove staremo per un'intera settimana, se qui non c'è nemmeno una baracca buttata lì per caso?'' ''Già...'' continuarono Rapunzel e Hiccup. ''Non ti preoccupare,'' rispose rassicurante Elsa ''io e Jack costruiremo una villetta con del ghiaccio!'' ''Sì, voi andate a farvi un bel bagno, qui ci pensiamo noi!''. ''Sì, e che mi dite del ghiaccio in un posto così caldo?'' domandò provocatorio l'altro ''Voglio dire-'' ''Non si scioglierà!'' lo interruppe Frost ''Io ed Elsa penseremo a tenere la temperatura abbastanza bassa...''. ''Uhm, se lo dici tu... Ragazze, andiamoci a cambiare dietro quegli alberi'' detto questo, i tre si nascosero in mezzo ad un boschetto lì vicino ed in un attimo corsero spensierati verso il mare. Nel frattempo, gli altri due scelsero un posto carino e con una bella vista sull'oceano per creare le fondamenta dell'abitazione. Una volta trovato, si avvicinarono l'uno all'altra ''Pronto?'' chiese Elsa sorridendo, e lui annuì. Dopo di che, lei battè un piede al suolo, formando un robusto strato di ghiaccio, basato sulla struttura di un fiocco di neve. Poi si dividero i compiti: mentre lui costruiva muri, soffitti, porte... Lei ci aggiungeva i vari mobili e qualche decorazione qua e là. Dopo un'ora abbondante, la fortezza era finalmente pronta. Aveva due piani: di sopra c'erano la camera da letto ed un bagno, mentre da basso, con più spazio, si trovavano la cucina, il soggiorno ed un altro bagno. All'esterno, avevano creato un giardinetto con palme, statue, un paio di fontanelle ed una graziosissima altalena per due. Tutto era di ghiaccio, dalle sottili recinzioni attorno alla casa alle fontanelle, tutto tranne, ovviamente, la sabbia che si trovava nel giardino. ''Uff..'' sospirò la ragazza asciugandosi la fronte ''Ce l'abbiamo fatta, ed è venuta davvero niente male!'' ''Già...'' rispose lui ''Ora però sono esausto...'' ''Che ne dici di andare a divertirci un po' in acqua con gli altri?'' in un attimo, lei stava già correndo verso il mare, mentre con il solo gesto della mano il suo vestito si trasformò in un costume a due pezzi. Jack era rimasto lì dove l'aveva lasciato ella, pensieroso, dicendo fra sé e sé ''Non so se per noi sarà una buona idea...'', per poi raggiungerla camminando lentamente. ''Perché non ti cambi, Jack!?'' chiese Merida divertita ''Dai, sarebbe un peccato perdersi un'acqua così!!''; ''Il fatto è che non l'ho portato il costume, perché pens-'' cercò di rispondere il ragazzo, prima di essere bloccato da Rapunzel ''Nessun problema! Elsa, perché non ci pensi tu?''. Questa acconsentì e con un gesto del braccio sostituì i pantaloni aderenti del ragazzo con un paio di pantaloncini larghi e corti quasi fino alle ginocchia, per poi sfilargli il maglione blu senza lasciargli nemmeno il tempo di reagire. ''Ecco qua!'' Elsa lo prese per un braccio e lo trascinò con se in acqua ''Dai, vieni!!'', quando... ''EH!?'' non appena la ragazza immerse un piede in acqua, questa si congelò tutt'attrono ad esso ''Ma... NO...''. ''Stavo cercando di dirtelo, prima...'' le riferì lui, vedendola così delusa e triste ''Non possiamo bagnarci noi...'' e lei, sconsolata, ritirò il piede ''Scusate...''. ''Ehy, ma guarda che potremo divertirci comunque! In fondo, non abbiamo il ghiaccio nelle vene solo per complicarci la vita, no?'' volle consolarla lui ''Ragazzi, noi andiamo... Ci troviamo a casa a mezzogiorno! A dopo!'' disse prima di prenderla per un braccio e correre con lei in mezzo alla foresta. Una volta arrivati, lui la mise a sedere su una roccia e prese le sue mani per mettergliele sugli occhi ''Tu resta qui, io devo fare una cosa... Non sbirciare!'' ''Ok!'' rispose l'altra ridacchiando. Dopo quasi cinque minuti d'attesa, l'entusiasmo di Elsa iniziò a cedere il suo posto alla preocupazione di essere vittima di uno stupido scherzo; pensando che Jack se ne fosse andato lasciandola lì ad aspettare inultimente, lo chiamò ad alta voce ''Jaack!! Hai fatto!? Guarda che ora apro gli occhi e guai se non ti fai vedere!''. Quando ricominciò a vedere, si stupì nel non trovare nessuno ''Ci avrei scommesso...'' disse con tono basso e deluso, fra sé e sé, quando capitò qualcosa di inaspettato; ''BUUU!!'' urlò il ragazzo alle spalle di lei, facendola sobbalzare ''Dai, pensavi veramente che sarei stato così stupido da lasciare una ragazza come te qui, tutta sola!?''. ''Ehi, mi hai fatt-'' ''Shhh...'' la inzittì lui mettendole un dito sulle labbra ''Solo... Seguimi'' la prese per mano e la guidò nel cuore della foresta, per poi mostrarle il paradiso. ''Wow...'' fu l'unica parola che ella riuscì a dire, mentre ammirava ciò che aveva fatto l'altro. Effettivamente, era davvero uno spettacolo: in primo piano, si poteva ammirare una capannetta piccola, ma molto carina, e poi, tutt'attorno, c'erano una serie di tubi che, partendo da un punto alto quasi dieci metri dal suolo, terminavano in vari punti sparsi nei pressi della casetta, tutto di ghiaccio, naturalmente. ''Sono scivoli!'' affermò fieramente il ragazzo, facendole però emergere un paio di dubbi ''...Cos'è uno scivolo?''. ''Pensa, ce n'è persino uno che porta fino alla nostra villa, e... Aspetta...'' si bloccò Frost ''Oh sì, certo, è impossibile che tu sappia cos'è uno scivolo. Bene, uno scivolo è... Oh, scusa, ma questa non è una cosa che si può spiegare con le parole!'' disse poco prima di prenderle una mano e portarla fin dietro la casetta, dove si trovava una grande scala a pioli ''Su, sali! Io ti seguo...''. Lei eseguì l'ordine, anche se poco convinta, ed una volta raggiunta la piccola piattaforma che si trovava in cima, si fermò ad osservare leggermente confusa i cinque o sei tubi che avevano origine proprio dai margini della piattaforma, iniziando a farsi un'idea su cosa fosse uno scicolo; a breve, Jack la raggiunse ''Ok, adesso scegli uno di questi scivoli, fatta eccezione per quello!'' disse indicando il primo tubo a partire da destra. Poco dopo, Elsa puntò il dito contro quello che si trova al centro; ''Perfetto,'' riprese a parlare lui ''ora basta solo che ti siedi lì, ed al resto ci penso io!''. Lei così fece, senza fiatare, per poi vedere che il ragazzo, dandosi una piccola spinta, si sedette proprio diertro di lei, facendo cadere entrambi dentro il tubo. La ragazza, spaventata, cercava in tutti i modi di stringersi a lui, ma senza successo. Arrivati a terra, Elsa rimase quasi paralizzata, guardando nel vuoto. Preoccupato, la guardò inquieto ''Elsa... Tutto ok?...''; lei esitò un attimò, poi lo guardò inespressiva ''Mi chiedi se è tutto ok?'' chiese, iniziando a sorridere ''E' stato fantastico!! Dai, rifacciamolo!!'' stavolta era lei a trascinare Jack. Passarono l'intero pomeriggio in quel fantastico posto, fino a quando non iniziò a farsi buio. ''Elsa, forse sarà meglio andare a casa'' disse Frost, una volta arrivato anche lui, per l'ennesima volta, in cima alle scale, ma Elsa protestò ''Oh, ma dobbiamo proprio!? Dai, altri cinque minuti!''. ''Tra Altri-Cinque-Minuti sara troppo tardi per stare qua fuori, e poi credo che i ragazzi inizino a preoccuparsi, non vedendoci a casa per quest'ora!'' ''Ma io sono TROOPPO stanca per andare a casa, mi fanno male le gambe!!'' ''Ah sì? E dov'è finita tutta quell'energia per i tuoi famosi cinque minuti?''. Elsa lo gardò negli occhi supplicante ''Daai, solo un'ultima volta...'' ''Non se ne parl-'' stava per dire Jack, prima di interrompersi mentre un'idea gli arrivò in testa ''Anzi, io direi che sarebbe proprio un'ottima idea... Stavolta però scelgo io dove scivolare!!'' ed indicò il primo scivolo il primo partendo da destra (cioè quello che si era raccomandato con Elsa di non prendere) ''Dai, andiamo!''. La ragazza era un po' confusa per la sua scelta, ma si sedette di fronte all'entrata dello scivolo senza pensarci due volte. ''Pronta? Via!'' entrambi entrarono nel tubo e, nella ripida discesa, presero molta velocità che bastò per fargli superare la salita, per poi, dopo una serie di curve e giravolte, atterrarono all'interno della loro casetta.

ANGOLO DELL'AUTR PAZZA: Ciao a tutti!! Bene, so che sicuramente starete già accendendo le torcie ed affilando lance e forconi... Scusate se ho pubblicato il sequel così tardi, ma ho avuto un sacco di problemi: prima di tutto, il WiFi non era stato disponibile per un paio di giorni (boh, non so perché), poi, già ve lo dico, non avevo molta ispirazione (stress da fine estate) e poi ho ancora una materia da fare, e, dato che non voglio arrivare a scuola con i compiti non fatti, mi sono dedicata molto anche allo studio. Un'altra cosa che volevo dirvi è che, ovviamente, dato che ricomincia la scuola e che dovrò stare dietro a compiti, studio e robette varie, faticherò a pubblicare i capitoli, quindi mettete vie armi, forconi, torcie, ecc... Terza cosa: ho creato una pagina Facebook, per chi vuole tenersi aggiornato; si chiama Alex_Elsa. Li non solo potrete tenervi aggiornati, ma potrete anche sapere in anticipo ciò che sto facendo (chi ci è andato, saprà già, ad esempio, che sto lavorando ad una storyboard), farmi richieste e chiedere e scoprire varie curiosità sui miei lavori. Parlando della pagina, vorrei ringraziare la Regina_delle_Nevi per il suo grande sostegno: GRAZIE ANCORA!!<3 E... Basta, credo. Per il resto, lunga vita a JxE!! XD Per chi vuole, c'è anche il mio canale su YouTube (sempre Alex_Elsa) Bacissimi a tutti, tanti abbracci e un California grande così!! Alex<3

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Capitolo 2
*** Matrimonio di prova ***


~~''Pronta? Via!'' entrambi, sulla piattaforma, entrarono nel tubo e, nella ripida discesa, presero molta velocità che bastò per fargli superare la salita, per poi, dopo una serie di curve e giravolte, atterrarono nel soggiorno della loro casetta. Elsa, per la stanchezza, si fece reggere da Jack, che la prese fra le braccia, e stava per dargli un bacio ''Pensavo che oggi sarebbe stata una giornata da dimenticare, ma tu hai fatto modo che mi divertissi, ed è stato tutto così meraviglioso... Grazie...'', quando... ''Eeelsaaa!! Jaaaaack!!'' arrivò Rapunzel correndo verso di loro, piazzandosi giusto in mezzo i due, ridacchiando ''Ha ha ha...! Ragazzi, come facevate a sapere che mi piace ricevere i bacetti sulle guance?''. A quelle parole, i due riaprirono gli occhi e, sorpresi, si staccarono dalla faccia della mora. ''Punzie!!'' protestò il ragazzo; ''Mi dispiace,'' si giustificò lei ''ma ho perso una scommessa con Hiccup e Merida...'', lanciando qualche occhiataccia ai due in questione, che stavano ridendo nascosti dietro una parete di ghiaccio, cercando di trattenersi con una mano alla bocca. Poi questi uscirono allo scoperto ''Ok...'' ''Ci avete scoperto...'' dissero avanzando Merida ed Hiccup, per poi raggiungere il resto del gruppo. ''A proposito...'' disse Elsa ''Voi non dovreste già essere a letto? E' tardi!'' ''Sì, voi andate: prima camera a destra, dopo le scale.'' intervenne l'altro ''Io, intanto, devo parlare un po' con Elsa, vi raggiungiamo dopo''. Dopo che i tre salirono rumorosamente la gradinata che si trovava al centro della stanza rotonda, Frost si mi se in ginocchio davanti alla ragazza, che iniziò a tremare tutta, con gli occhi che, incrociati con quelli di lui, cominciarono a diventare lucidi ''Elsa, io... Lo so che non sono mai stato bravo con le parole, e so anche che probabilmente adesso potrei sembare un po' troppo precipitoso, ma... Volevo chiederti se-'' disse egli con una voce timida, per poi essere interrotto da alcuni colpi provenienti dal piano superiore. ''Cioè, intendo dire-'' ''Quello che voglio è-'' tentò di finire il ragazzo, prima di essere interrotto ogni volta; una volta in piedi, con il bastone creò alcune palle di neve sul pavimento, indurite da alcuni frammenti di ghiaccio, ne prese un paio tra le mani e le lanciò forte verso il soffitto, interrompendo una nuova serie di colpi che stava appena iniziando ''Ragazzi!! Cosa sono tutti questi rumori!? Se non la finite, vi congelo mentre dormite!!''. Adesso regnava il silenzio; lui si ringinocchiò e riprese a parlare ''Elsa... Tu sei tutta la mia vita, lo sei sempre stata... Da subito ho capito che senza di te non potrei mai continuare a vivere...'' si girò più che poteva verso la sua sinistra, mentre allungava leggermente la gamba destra, nascondendo le mani, per poi rigirarsi con le braccia dietro la schiena ''Elsa,'' ritirò le mani, mostrandole un meraviglioso anello ''vuoi sposarmi?''. Lei quasi pianse dall'emozione, ma poi il suo sorriso iniziò a svanire; vedendo questa sua reazione, Jack si rialzò e le prese le mani ''Scusami, Elsa, non avrei dovuto... Perdonami...''. Elsa si sentì un po' in colpa per avergli fatto pensare che lei non volesse ''No Jack, non dire così... Io vorrei sposarti, ma... Ma ho paura, non so se sono pronta per un passo del genere...''. ''Ehi, ho un'idea!'' intervenne lui ''Perché non facciamo una specie di prova?''; ''Sì, mi sembra un'idea fantastica!'' rispose la ragazza ''Ok,'' aggiunse Frost, prendendola in braccio ''Allora da adesso siamo praticamente sposati!'' e si diresse verso le scale. Una volta superata la salita, percorsero un brevissimo corridoio, per poi entrare nella seconda porta sulla destra e raggiungere la loro camera. Il ragazzo poggiò la 'sposa' sul lato sinistro del loro letto matrimoniale ed iniziò a baciarla, quando... ''Aww, che carini! Quanto vorrei avere una macchina fotografica in questo momento!!'' ancora una volta, c'era Punzie ad interrompere un momento speciale, mentre gli altri due ragazzi ridacchiavano fra loro. ''MA CHE SUCCEDE QUI!?!?'' gridò irritato Jack, mentre i visi dei due arrossavano sempre di più. ''Oh, niente...'' ''A parte che abbiamo abbattuto la parete mentre eravate giù!'' risposero ridendo Hiccup e Merida, battendo il pugno. ''Beh, almeno adesso sappiamo cos'era tutto quel rumore di prima...'' disse Elsa a bassa voce. ''Ok, adesso sistemo il muro qui, ma se lo spaccate ancora, diventerete dei ghiaccioli! Siamo intesi?'' chiuse il discorso lui, ricreando il ghiaccio della parete. Poi si distese vicino alla ragazza ''Dove eravamo?'' ''Mi stavi coccolando...'' rispose lei divertita. Ripresero a baciarsi per alcuni minuti, quando poi ella iniziò un discorso: ''Jack, stavo pensando ad una cosa... Hai notato che ogni volta che dedichiamo del tempo a... Noi, c'è sempre qualcuno di mezzo ad interromperci?''. Il ragazzo iniziò ad essere leggermente confuso, ma capì subito ''Ti riferisci ai ragazzi?''; ''Sì... cioè no... Voglio dire, non ho nulla contro di loro, anzi! Certo, adoro stare con loro, sì, ma... Ma io ho bisogno di passare un po' di tempo solo con te... Ormai sono quasi tre mesi che non riusciamo a dedicare del tempo al nostro rapporto per più di 15 minuti...'' ''Hai ragione... Sai, forse potremmo andare per un po' di giorni in un'altra casa. Saremo solo io e te, e niente e nessun'altro, ci stai?''. La mattina dopo, all'alba, i due si alzarono prestissimo e prepararono i loro zaini, sistemarono velocemente la loro camera e, prima di lasciare la villetta, scrissero un bigliettino e lo lasciarono sul loro letto, poi partirono in volo.

ANGOLO DELL'AUTR PAZZA: Ciao a tutti!! Mi scuso per il ritardo, ma adesso vi spiego i miei motivi: prima di tutto, tra poco inizia la scuola ed io devo ancora finire i compiti, poi mi si era mezzo crashato il computer, quindi non ho potuto usare il computer fino ad oggi, quindi... Sicuramente mi perdonerete...^^ … ..Vero?^^' Comunque, come già vi ho detto, tra poco anche io, come molti di voi, devo tornare a scuola e, logicamente, non avrò la possibilità di aggiornare frequentemente. Un'altra cosa: mi scuso se il capitolo è uscito così breve, ma la suspance la volevo inserire a tutti i costi in questo punto... Cercate di capirmi...^^' Vabbò, adesso non so più che dirvi... Ah, ricordatevi di visitare la pagina facebook!! Per il resto, lunga vita a JxE!! XD Bacissimi a tutti, tanti abbracci e un California grande così!! Alex<3

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Capitolo 3
*** I ragazzi scoprono la fuga di Elsa e Jack ***


~~Quella mattina, all'alba, Elsa e Jack si alzarono prestissimo e prepararono i loro zaini, sistemarono velocemente la loro camera e, prima di lasciare la villetta, scrissero un bigliettino e lo lasciarono sul loro letto, poi partirono in volo. Da allora passarono alcune ore, prima che Merida, infastidita dalla luce di mezzogiorno che penetrava dalle finestre, si decise a svagliarsi: ''No, mamma... Oggi è domenica, non puoi insegnarmi a comportarmi da principessa.... Dai, lasciami dormire... Ma... Che?'' finalmente aprì gli occhi. ''Oh cavolo, ho parlato di nuovo nel sonno...'' pensò la giovane ''Meno male che Punzie ed Hic dormivano ancora... Immagina come sarebbe stato seccante se poi iniziavano anche a prendermi in giro!''; ''Beh, non possono dormine per sempre...'' si disse fra sé e sé, prima di uscire cautamente dalla stanza e scendere le scale, in punta di piedi e cercando di non fare rumore, per poi ritornare dopo un minuto scarso nella camera con un vaso pieno d'acqua salata. Con un sorrisetto divertito sotto i baffi, rovesciò il contenitore addosso ai ragazzi, ancora addormentati, urlando a squarcia gola ''SVEGLIIIAAA!!! FORZA PIGRONI, ALZAAATEVIII!!!''. I due sobbalzarono impacciatamente, prima per le urla della rossa, poi per l'acqua gelata che avevano addosso ''MERIDA!!''. ''Oh, oh, mi sa che farei meglio a... Scapparee!!'' divertita, la ragazza iniziò a correre lungo tutta la casa, prima scendendo le scale e percorrendo l'intero piano di sopra. Non appena risalì le scale, Merida si accorse che i due la stavano ancora chiamando da sotto ''He he, li ho proprio seminati!''. Ben presto, anche gli altri due ragazzi salirono le scale e giunsero, adesso divertiti, nel corridoio che portava alle camere da letto. Rapunzel s'avvicinò con un passo felpato all'entrata della loro stanza, facendo segno con la mano ad Hiccup di seguirla facendo silenzio, e di scatto aprì la porta ''Aha! Ti abbiamo... Trovata...?'' la ragazza fu sorpresa nel non trovare Merida nella stanza, ''Oh, sì...'' disse poi ''Sarà sicuramente nella camera di Elsa e Jackie a svegliare anche loro...''. Furtivamente, i due si avvicinarono alla camera in questione e, anche stavolta, aprirono di scatto la porta, vedendo però una cosa che davvero non si sarebbero aspettati. Merida era seduta su un lato del letto perfettamente fatto, con un biglietto cristallino in mano e gli occhi increduli fissi su questo. I due la raggiunsero e si sedettero uno a sinistra e l'altra a destra; Rapunzel, guardandola negli occhi solo per un momento, ottenne il permesso di prenderle il foglio e, una volta fra le sue mani, lo lesse ad alta voce:
-Rapunzel, Merida, Hiccup,
per quando starete leggendo questo biglietto, sicuramente io e Jack avremmo abbandonato l'isola già da alcune ore. Abbiamo solo bisogno di un po' di tempo da soli, in quanto siamo una coppia da abbastanza tempo. Ma non vi preoccupate, abbiamo pensato anche a voi: abbiamo lasciato una fornitura di cibo ed acqua potabile che possono bastarvi per una settimana, giusto il tempo in cui non ci saremo. Sono più che sicura che per quanto vi divertirete, una settimana passerà molto velocemente.
Con affetto, Elsa-
''Allora...'' iniziò a parlare Hiccup, interrompendo il silenzio che si era andato a formare ''Adesso abbiamo la casa tutta per noi...!''; ''Già...'' continuò Rapunzel ''Possiamo fare tutto ciò che vogliamo!! Venite!!'' prese i due ragazzi per un braccio e corse fuori dalla stanza e giù dalle scale, per poi  arrivare nel soggiorno dell'abitazione e stare immobile per un secondo ''Guardate, ragazzi... Da oggi, questa potrebbe non assomigliare più una casa...'', ed il silenzio ritorna. ''SCATENIAMO L'INFERNOO!!'' Merida si piombò al centro della stanza ed iniziò a saltare da un divano all'altro, Hiccup agganciò la sua protesi ad una delle assi del ventilatore che pendeva dal soffitto e la accese, e Rapunzel prese tre bicchieri, sei piatti e sei pezzi per ogni tipo di posata (forchette, cucchiai e coltelli) e li mise da parte in un posto sicuro, poi prese tutto ciò che rimaneva e cominciò a lanciarli per aria, ammirando il ghiaccio che si frantumava a terra.
[Intanto, nei dintorni della catenamontuosa del Vatnajokull (Islanda)]
Jack, non appena mise piede a terra, poggiò Elsa, che aveva gli occhi chiusi sin da quando avevano iniziato il volo, davanti a sé ''Ok, Fiocco di Neve,'' lui le mise le mani sugli occhi, facendola sobbalzare, per poi toglierle qualche istante dopo ''ora puoi aprire gli occhi!!''. Non appena alzò le palpebre, dovette portarsi un braccio vicino al viso, per proteggere la vista non ancora abituata a tutta quella luce. Un paio di sgranate agli occhi, ed ecco che anche lei potè ammirare il paesaggio: una distesa di ghiacciai, dove il bianco delicato della neve e del ghiaccio si contrastava con l'azzurro dei fiumi e dei torrenti cristallini, il tutto accompagnato da un armonico cinguettare di alcuni passerotti; l'unica parola che le sfuggì di bocca non fu che un ''Wow...'' soffocato dalla meraviglia che la ragazza provava. ''Sapevo che ti sarebbe piaciuto'' le riferì soddisfatto Frost. ''E' davvero la fine del mondo qui, mi sembra di essere quasi a casa...'' disse lei ancora presa dalla fantastica visione; ''Beh, di sicuro non c'è casa senza un tetto e quattro mura...'' riprese poi il ragazzo ''Non pensi?''. Ella non rispose, ma Jack sapeva che lei pensava la stessa cosa, aveva solo bisogno di qualcosa che l'aiutasse a distoglierla dalla distrazione che le procurava il grandioso paesaggio. Si chiedeva il perché ad Elsa quella sola visione bastasse a catturarla così tanto, ma non poteva biasimarla: se si passa l'intera vita chiusa in una piccola stanza, non si può non rimanere in quel modo nel vedere una cosa libera e selvaggia come quel posto. Allora, mentre lei avanzava lentamente e sempre di più verso la valle illuminata dal sole mattutino, lui indietreggiò un po' ed iniziò a canticchiare una canzoncina che Elsa conosceva fin troppo bene. La ragazza si riprese dalla meraviglia, e si girò verso Frost, a pochi metri da lei, riconoscendo quella melodia. ''Ho conservato ogni bugia...'' Jack cominciò a cantare a bassa voce ''Per il mondo, la colpa è solo mia... Così non va... Non sentirò...'' non vedendo alcuna reazione da parte di Elsa, la voce del ragazzo si fece sempre più timida, quasi fino a scomparire ''Un altro... No...''. Lui iniziò ad essere un po' confuso, ''Sto forse facendo qualcosa di sbagliato?'' pensava. Il suo sguardo cadde sulla neve fresca vicino ai suoi piedi, quando... ''D'ora in poi, lascerò che il cuore mi guidi un po' ''la voce della ragazza, ora di fianco a lui, lo sorprese e lo fece sorridere.
[Parte musicata, ''All'Alba Sorgerò'' (di nuovo)]
Scorderò quel che so, e da oggi cambierò... (contnuò l'altro, mandando un po' di vento in mezzo ad alcuni cristalli di ghiaccio per creare una base musicale, proprio come fece la prima volta) Resto qui, non andrò più via! Non sono più sola ormai... Da oggi il freddo è casa mia (Jack la prese per mano e le mise una mano sul fianco, invitandola a danzare) A volte è un bene poter scappare un po', può sembrare un salto enoreme, ma con te l'affronterò! Non è un difetto è una virtù, a non la fermeremo più! Nessun ostacolo con te, perché... D'ora in poi, troverò la mia vera identità! (con pochi, semplici passi di danza, insieme costruirono il loro palazzo di ghiaccio) Ecco qua, la tempesta che... Non si fermera!! Da oggi il destino appartiene a me!

ANGOLO DELL'AUTR PAZZA: *voce robotica* Ciao a tutti, qui è Alex che vi parla *da dietro una tenda sbuca fuori Alex e catapulta via il Walkie Talkie* Okk, lo ammetto, credo che una tenda non basterà a proteggermi dalle lance ed i forconi che mi aspettano... Lo so raga, avete ragione, è da un mese che non aggiorno, se non di più!! Scusate, scusatemi tanto... Però cercate di capirmi, scrivere una storia non è una cosa da poco, specialmente quando hai migliaia di altri impegni pronti ad assalirti O.o Comunque, okk, sono tornata e, anche se non ve lo prometto, vi dico che mi impegnerò ad aggiornare almeno un po' più presto ;3 E... Che dovevo dire? Ah sì! Per chi non l'avesse ancora fatto, consiglio di visitare la mia pagina Facebook, dove vi sarà molto più facile tenervi aggiornati, fare varie richieste (molto apprezzate ;D) e vedere come procedono i vari lavori. Oppure no, a voi la scelta XD Un'altra cosa: volevo festeggiare con voi le mie 50 PAGINE di scrittura (che comprendono ''Elsa, una nuova leggenda'' ed il suo sequel :P) Voi che ne pensate? :3 Spero solo che queste 50 belle paginette vi siano piaciute, specialmente perché ci ho passato l'intera estate sopra. Vorrei farvi solo una picccolissima domanda (con ben tre 'C' XD): Molti di voi sapranno che, dopo questo sequel, io ho in programma di scrivere una fic anche sul film 'Lorax: il guardiano della foresta', essendo una fan anche di questo film. So però una realtà che a me dispiace davvero moltissimo: il fandom di Once-Ler (insieme ad Elsa e Jack, è il mio personaggio preferito) sta sempre più morendo, e tutt'oggi ciò che ne è rimansto è quasi niente. :'( La mia domanda è se voi fate parte di questo fandom, o almeno conoscete chi ne fa parte. In ogni modo, vi consiglio di darci almeno un'occhiata ;P
Per il resto, niente da dire... Lunga vita aJxE!! XD Bacissimi a tutti!! *distribuisce cuccioli di panda a tutti i lettori* Alex <3

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Capitolo 4
*** ''Finchè sarai con me, non hai nulla di cui preoccuparti'' ***


~~Da quando Jack ed Elsa arrivarono sui monti islandesi era già passato un giorno; quella mattina, nella loro nuova camera da letto riuscì ad entrare, da una finestrella sulla parete vicino al letto, una debole luce mattutina che bastò a far svegliare Jack. Questo, leggermente infastidito, si mise seduto sul materasso, con le gambe ancora coperte dal sottile lenzuolo candido, ed allungando un braccio riuscì ad afferrare il suo bastone, che si trovava appoggiato a terra proprio tra il muro e il lato del letto del ragazzo. Poi rivolse la punta contrò l'entrata della luce e vi fece apparire una tendina composta da cristalli di ghiaccio, giusto per bloccare, anche se di poco, quella luce che per lui, non ancora sveglio del tutto, pareva quasi accecante. Dopo di che rivolse uno sguardo ad Elsa, ancora addormentata e bellissima, con i capelli sciolti che le incorniciarono il viso, e stette lì ad osservarla, a studiarne i lineamenti (come se ancora non li conoscesse a memoria), preso dalla sua bellezza proprio come se fosse la prima volta che la vede. Passarono minuti, forse ore, prima che anche lei si svegliasse, ma Frost non si rendeva conto del tempo che scorreva. E fu solo quando lei iniziò a sgranarsi gli occhi, che il ragazzo tornò alla realtà ''Buongiorno, Fiocco di Neve''. ''Uhm? Oh, buongiorno Jack'' rispose pigramente l'altra, ancora un po' confusa dal sonno ''Come mai già sveglio?''; ''Non lo so... Per l'emozione, credo'' recitò lui ''Ti va di fare colazione? Conosco un posto carino carino, sicuro che ti piacerà!'' ''Per me va bene,'' disse ella ''solo che prima devo darmi una sistematina...''. Mentre Jack si alzò per prendere la sua felpa, appesa al lato dello specchio, di fronte alla ringhiera del lettone, con una mano iniziò a modellare una spazzola di ghiaccio, e con l'altra prese lo schienale di una sedia per poi posizionarla davanti a sé ''Posso aiutarti io?''. Elsa non se lo fece ripetere due volte, che lo raggiunse e, prima di sedersi sulla sedia, prese la felpa a loro vicina e gliela infilò; una volta seduta, il ragazzo cominciò a districarle delicatamente i capelli e, poi, a raccolglierli nella sua morbida treccia ''E' da tanto tempo che non ti spazzolavo più i capelli, sai...'' riflettè Jack, suscitando in Elsa una lieve risata ''Jack, ma se me li hai pettinati proprio l'altra settimana!'' ''Guarda che per me una settimana corrisponde a 'Tanto Tempo'!!'' ed insieme scoppiarono a ridere teneramente. Una manciata di minuti dopo, i due abbandonarono il loro palazzo e Frost portò in volo la sua regina fino a giungere in un bar-ristorante chiamato 'La Piccionaia'. ''Ma dove ci troviamo?'' domandò Elsa, un po' confusa, entrando nel locale; ''Sai, Elsa,'' rispose il ragazzo, con gli occhi persi nei suoi ricordi ''questa per me è una città molto speciale. Pensa che è stato proprio qui, in questo paesino nei pressi di New York, che un bambino mi è riuscito a vedermi per la prima volta''. La ragazza si mise in fila, dietro tre o quattro persone, catturata dalle parole di Jack, quando... ''AAAAAH!!'' Ella gridò all'improvviso, terrorizzata dal vedere un bambino che, allegro, la trapassò e prese il suo posto vicino ad una donna, che molto probabilmente era la madre. D'un colpo, lo sguardo di lui si posò sulla compagna, riportandolo alla realta; ''Elsa, tu...'' domandò abbracciandola ''Tu non ne sapevi niente?''. Mentre qualche lacrima iniziava a rigare il viso di Elsa, nella mente di Jack affiorò un ricordo lontano, un ricordo quasi offuscato, un ricordo che ormai sarebbe appartenuto al passato... Cosa vedeva? Era quello per caso... Sì, era un bambino! Ed un altro, ed un altro ancora... Cosa stavano facendo, se non rincorrersi allegramente in quella notte stellata? E poi c'era anche lui, Jack. Era appena atterrato da un volo, il suo PRIMO volo. Era felice come non mai, ora che aveva appena scoperto i suoi poteri; e lui voleva dirlo a qualcuno, voleva trasmettere la sua felicità a tutti. Quindi si avvicinò ad una donna, tentando di comunicare con ella, ma questa lo ignorò. Allora si diresse verso un paio di ragazzi suoi coetanei, poi da un gruppo di bambini e da qualche altra ragazza, ma nessuno gli prestò alcuna attenzione. Il ragazzo vide un bambinetto che stava correndo verso di lui, quindi si chinò, appoggiandosi con le mani sul suo bastone, per cercare di farsi notare dal piccolo ma, una volta che questo lo raggiunse... Di corsa lo superò, passandogli attraverso proprio come se fosse un fantasma. Lo stesso fecero poi un sacco di altre persone e poi... La solitudine. Jack non potè rivolgere parola a nessuno per secoli, e nessuno poteva rivoglergli la parola. Lui non voleva che lo stesso accadesse ad Elsa. Non alla SUA Elsa. Non lo avrebbe permesso, aveva già sofferto fin troppo per i suoi gusti; da quando Elsa era diventata prima una leggenda e poi una guardiana, Frost aveva sempre fatto del suo meglio per farle vivere un'eternità spensierata, di farle in qualche modo 'recuperare' quegli anni che ha dovuto perdere rinchiusa non solo in quella stanzetta fredda e buia nel castello di Arendelle, ma rinchiusa nei suoi sentimenti, nella sua solitudine... E di certo non avrebbe lasciato che fosse una sciocchezza come quella a mandare all'aria tutto il suo impegno! ''Non ti preoccupare,'' disse con tono dolce, asciugandole le guance bagnate del suo pianto ''finchè ci sono io con te, non avrai nulla di cui preoccuparti, specialmente non di cose così piccole. Adesso siediti ed aspettami qui, io vado a prendere qualcosa di buono da mangiare...'' la mise a sedere su una sedia che si trovava intorno ad un tavolino vicino alla grande vetrata del locale, dalla quale potè ammirare la via sulla quale si affacciava la caffetteria. Dopo aver aspettato per quasi dieci minuti, ella iniziò un po' a preoccuparsi. Il suo sguardo ricadeva spesso su un bambino che abbracciava la madre, o su un gruppo di ragazzi che ridevano e giocavano tra loro; e la sua mente meditava su ciò che accadde non più di un quarto d'ora prima. Stava quasi pensando di alzarsi da quella sedia diventata sempre più scomoda e di andare a cercare Jack, quando lo vide arrivare portandosi dietro una piccola corrente d'aria fresca e, un po' ridendo sotto i baffi, cercò di giustificare il suo ritardo ''Scusa se ti ho fatta aspettare, solo che... Ah, non posso spiegartelo con le parole! Vieni con me!'' la prese all'inizio per il braccio, portandola all'esterno del bar, e poi in braccio, saltando in volo. ''Chiudi gli occhi!'' le disse emozionato poco prima di atterrare. Naturalmente, il volo non durò molto, e quando entrambi poterono toccare di nuovo terra, il ragazzo si mise dietro di lei, bendandole gli occhi con le mani, e guidandola in un percorso molto breve, che però ad ella sembrava quasi infinito, e, ad ogni passo che compieva, la ragazza udica un brusio sempre più forte. ''Non aprire gli occhi!'' le ripetè un'ultima volta lui, ritirando le mani ed allontanandosi di un paio di metri. Ovvio, Elsa non riusciva a vedere nulla, dal momento che non volle tradire la fiducia di Jack, ma qualcosa riusciva a sentire: ''Shhh, shhh... Non fate rumore... La vedete ora? Perfetto, allora al mio tre sapete cosa fare...''. Detto ciò, Frost tornò a mettere le mani sul volto della ragazza ''Ok, ascolta, Fiocco di Neve... Al mio tre io mollo le mani, ma tu stavolta dovrai riaprire gli occhi, d'accordo?'' ''D'accordo''. ''E uno... Due... E tre!!'' il giovane scoprì di scatto gli occhi di lei, che quando li riaprì si commosse nel vedere un gruppetto di ragazzini che l'avevano accolta a braccia aperte ''Ciao Elsaa!!''.

ANGOLO DELLA PAZZA: Salve a tutti, e benvenuti in questa nuova puntata dell'Angolo da Manicomio!! Nella puntata precendente (risalente ad un paio di secoli fa... giusto un paio XD): Alex: ''Scusate... Bla Bla Bla... Non forchettatemi... Bla bla bla... Sono un essere spregievole (o SPREGEVOLE!? ) ... Bla Bla Bla...
Okk, passiamo al sodo: lo so che avete ragione ad avercela con me, almeno un po'. Vi avevo promesso (ma soprattutto, MI ero promessa) che avrei fatto di tutto per aggiornare ALMENO una volta al mese, e invece... Nada! Uff... Ormai non vi chiedo più scusa, perché tanto sappiate che sono e saranno SEMPRE scontate nei miei angoli da manicomio [probabile reazione del lettore: *legge 'ormai non vi chiedo più scusa... angoli da manicomio'* Hey, ma non ti sei appena scusata!?!?!?!?!?!?!?!?!?! ._.''] Bene... Questa volta non ho nulla di importante da dirvi... Se volete seguirmi anche da qualche altra parte, vi lascio qui i link:
FACEBOOK: https://www.facebook.com/pages/Alex_Elsa/711502128886842?ref=bookmarks
DeviantART: http://alexelsa.deviantart.com/
TUMBLR: [mi chiamo sempre Alex_Elsa]
YOUTUBE: [stessa cosa di tumblr XD]
Per il resto, lunga vita a JxE!! XD Bacissimi, abbracci, panda, California, cioccolato, cuscini, caramolle (mi dispiace, ho finito le caramElle), ecc ecc... a tutti!! XD Alex <3

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Capitolo 5
*** Tutto sembrava ok... ***


~~Era già sera. Elsa era ormai consapevole di non poter essere vista da nessuno, ne non da Jamie ed i suoi amici, ma questo non la spaventava più. Ancora una volta, Jack le ha dimostrato che può contare su di lui. Ora, nella loro camera da letto, perfettamente ordinata e ben arredata, la luce della luna penetrava un po' attraverso la piccola finestrella sulla parete di fianco al loro letto, ed un po' si faceva notare illuminando le mura del castello, accendendo quel loro colore azzurro e cristallino. Dalla porta entrò Jack portando Elsa in braccio e ridendo spensierato con lei la poggiò dolcemente sul soffice materasso. ''...E poi, secondo me non se ne era nemmeno accorto!!'' riprese il discorso, il ragazzo, ripensando agli scherzi che aveva fatto ai bambinetti. ''Jack!!'' Elsa finse di rimproverarlo ''Ma che fai? Ti prendi gioco dei bambini, ora!?'' ''No, non mi prendo gioco di loro... Li prendo un po' in giro, tutto qua!'' ''Ha ha ha... Oh, a proposito di bambini, secondo te i nostri come se la stanno cavando?''. Frost arrossì, ed iniziò a balbettare ''B-B-Bambini!? E-Elsa, ma noi non abbiamo b-bambini! ...O sì...?'' Ora anche il viso della ragazza avvampò ''Jack, ma certo che non abbiamo bambini! Mi stavo riferendo ai ragazzi... Rapunzel, Merida e Hiccup''. Lui tirò un sospiro di sollievo, pensando ''Meno male...'', e disse ''Ma sicuramente staranno benissimo, fidati''; ''Ne sei così sicuro?'' replicò ella alzando un sopracciglio. Allora Jack si figurò la probabile situazione: Rapunzel che rimane intrappolata nei suoi stessi capelli, magari anche appesa ad un albero, Merida che cerca di colpirla con i suoi arco e frecce, Hiccup che corre come un disperato tutt'attorno all'isola e, come ciliegina sulla torta, l'isola in fiamme che sprofonda. ''Dovremmo andare a controllare...'' Jack parlava continuando a tenere gli occhi fissi nel vuoto dei suoi pensieri; ''Sì, dovremmo...'' continuò Elsa ''Nah, facciamo domani, ora ho troppo sonno...''. Allora il ragazzo tornò totalmente alla realtà, scuotendo la testa, e rimboccando le coperte alla ragazza ''Se vuoi ci vado io... Farò una cosa veloce, non ti preoccupare''. ''Non lo so...  Va bene, ma solo se tornerai presto, come hai detto''. ''Sei un amore!'' lui le diede un bacetto sulla fronte, prese il suo bastone e volò fuori dalla finestra.
[Circa un'ora dopo, sull'isola]
Jack atterrò sulla sabbia bianca, ringraziando il cielo (o meglio, la luna) che fosse ancora lì, e non sott'acqua o in mezzo alle fiamme; si sollevò anche nel vedere che, grazie all'incantesimo che avevano lanciato prima di partire, la casa era perfettamente intera e solida. Allora, senza farsi troppo sentire o notare, balzò nuovamente nell'aria fresca e tropicale e si avvicino furtivamente alla finestra che si trovava al piano di sopra, dalla quale potè osservare i tre ragazzi dormire tranquilli nei loro letti. Non appena si accorse che Hiccup stava per avere un incubo, con il solo gesto della mano creò un piccolo fiocco di neve, nel quale inserì il Divertimento, e soffiando su di esso lo fece poggiare sul naso del ragazzo, che prima ridacchiò lievemente, e poi sorrise.

ANGOLO DELLA PAZZA SCLERATA XD: Ciao a tutti!! Prima di tutto, (prepartevi ad una domanda retorica) volevo chiedervi... Non sono in ritardo con il capitolo, vero? (← ecco la domanda retorica XD) Comunque, volevo scusarmi anche per il capitolo che è minuscolo, ma non potevo andare più avanti di così. Perché? Perché nel prossimo capitolo (sempre che uscira... he he e.e) accadrà una cosa davvero inaspettata, che movimenterà l'intera storia [probabile reazione del lettore: 'Yeeeee finalmente qualcosa di diversamente noiosooo!!! Speriamo solo che a movimentare la storia non sia una roba come un altro tradimento o qualcosa di simile, altrimenti qua saremo veramente messi peggio di Beautiful...'] e quindi la pausa, la suspance dovevo metterla per forza in questo punto.
PS: sempre che inserisco un disegno... Sì, l'ho fatto ioXD (se invece non lo inserisco... *appaiono i pinguini di madagascar* 'Tu non hai visto niente...'')
Vabbe... questo è tutto. Spero di non avervi fatto passare la voglia di leggere la fic, con tutti sti ritardi.... Ma per il resto, lunga vita a JxE!! XD Bacissimi, Alex <3 Ciao kakao (← in Russia si salutano così XD)

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Capitolo 6
*** Evil!Jack ***


~Jack restò sull'isola per non più di dieci minuti scarsi, prima di rimettersi
in volo sulla via di casa, dove la ormai dormiente Elsa lo stava aspettando. Ma
una cosa davvero inaspettata, al suo ritorno, lo terrorrizzò. Il castello era
in rovina. Distrutto! A pezzi. ''ELSAAA!'' la chiamò disperatamente lui
''ELSAAA!!''. Subito si scagliò contro le macerie ed iniziò a scavare, a
scaraventarle via, a fare qualcosa. Ad un certo punto, un po' attraverso i
muri quasi trasparenti ed un po' per il suo essere un po' osservatore, riuscì a
riconoscere il loro letto. Con una forza quasi innaturale, spazzò via tutti i
frammenti di ghiaccio che gli impedivano di raggiungerlo. ''ELSA!! Oh, ti prego,
fa che sia qui!'' gridò un'ultima volta, prima di accasciarsi sulla superficie
del materasso, a piangere nello sfinimento e nella disperazione, mentre un
ricordo, una voce, la sua, gli attraversò la mente come un flashback: ''Finche
sarai con me, non hai nulla di cui preoccuparti...''. Ad un certo punto sentì un rumore leggero, di cui non riuscì a riconoscere la provvenienza. Riaprì gli
occhi; notò qualcosa di insolito. Incastrato tra due pezzi di ghiaccio, c'era un foglietto leggermente mosso dal vento... Era fatto di sabbia nera. Lo prese, strappandone leggermente un angolino, e lo lesse.
<< Ho la ragazza, Jack. Se la rivuoi indietro, fatti trovare entro domani notte, e dovrai venire da solo. Ti aspetto nel mio rifugio, e ti conviene non fare tardi... >>
''PITCH!'' urlò furioso il ragazzo ''Quel maledetto!! Non la farai franca! La mia povera Elsa, nelle mani di quel... Ugh!! Preparati Pitch, perché sto arrivando!!''. Allora si asciugò velocemente il viso rigato e prese il volo. Cercò disperatamente il rifugio un po' ovunque, mentre mille domande gli passavano per la testa: perché Elsa? Perché ha preso proprio lei? Dove l'ha portata? Sta bene? Le è successo qualcosa? Lei sa che sto venendo a cercarla? Passò quasi un'intera giornta prima che, la sera dopo, reggendosi a fatica al suo bastone e guardando un po' ovunque, in mille direzioni, casualmente riuscì a individuare il nascondiglio dell'Uomo Nero. Lo riconobbe vedendo dall'alto una buona quantità di sabbia nera lasciata allo scoperto, sull'erba secca di una valle della Norvegia del Nord. Subito atterrò, cadendo a terra per la sua debolezza fisica, ma non ci volle tanto che il suo amore per Elsa lo motivò abbastanza da permettergli di rimettersi in piedi e di mettersi in cammino. Frost seguì la scia di polvere nera, che lo portò davanti ad un'entrata: una buca nel terreno, tanto piccola per non essere vista da chi passava in quella zona, ma grande abbastanza da
lasciar entrare il ragazzo. Questo si lasciò cadere, per poi finire all'interno della tana. Architettura veneziana, architettura veneziana ovunque. Come nel rifugio precedente. Tutto attorno a lui sarebbe stato nero ed oscuro, se non fosse stato per un debole raggio di luce che, offuscato, filtrava attraverso il soffitto forato. Sentì dei lamenti leggeri accompagnati dal rumore di una catena provenire proprio da dietro alle sue spalle. Quando si volto, fu solo allora che la vide: ''ELSAA!!'' si precipitò da lei, prima spaccando le catene, che tenevano la ragazza per i polsi sanguinanti e per le caviglie, ed aiutandola a rimettersi in piedi, poi levandole il bavaglio dalla bocca che le impediva di parlare. Gli occhi di lei iniziarono a lacrimare ''Jack, e una trappola!''. ''AAAAAHH!!!'' il ragazzo non riuscì a dire parola, che Pitch, da dietro, lo colpì con una delle sue frecce dritto in mezzo alla schiena. Egli cadde in ginocchio, tenendosi il petto con una mano, mentre con l'altra, appoggiata a terra, si aiutava a restare
in quella posizione senza cadere. Elsa gridò dal terrore, e s'inginocchiò per cercare di aiutare Frost. ''Corri, Elsa, scappa!!'' le ordinò, mentre dal centro
del suo busto, dove era stato colpito, sentiva e vedeva la macchia di sabbia
nera espandersi sempre piu velocemente su tutto il resto del corpo. ''Scappa
prima che la paura mi prenda e che io perda il controllo! AAAHH!! Mettiti in
salvo e raggiungi Nord e gli altri!!'' le ripetè Jack mentre, tra un lamento ed un altro, stava combattendo contro quel mostro che lo stava prendendo sempre di piu. Ella fece come Frost le ordinò, anche se a malincuore. Da quando, poi, il ragazzo  si lasciò cadere a terra, sofferente, fu un attimo che i suoi lamenti finissero. Fu
allora che Jack si alzò: vestito completamente in nero, la pelle pallida, più pallida di prima, spenta, quasi grigia, e i suoi occhi blu che sembtavano essere
fatti della stessa sabbia che lo ha reso così. Pitch gli si avvicinò e gli mise una mano sulla spalla, come per accoglierlo: ''Benvenuto, Jack''

ANGOLINO: Bene, ciao a tutti, sono ancora io (e chi se no? ;P) Ecco qua, vi ho fatto il regalo di Natale!! Da tre-quattro giorni ho iniziato a scrivere dal cellulare; in questo modo così comodo e pratico, ho scritto ben DUE capitoli in meno di una settimana (uno è questo, l'altro capitolo appartiene a un'altra fic, quella di cui vi parlavo che avrei fatto... bla bla bla [???]) e quindi, torniamo alla storia... Oh no, Jack si è trasformato in Evil!Jack!! Durante questa scena... Vi ricordate quando, nel film, anche Sandy era stato colpito da Pitch? Bene, la scena è praticamente uguale, a parte per il fatto che Jack sopravvive all'attacco. In ogni caso, se avete domande, curiosità o altro... CHIEDETE!! Non abbiate paura, non mordo mica! Anzi, se devo essere sincera, mi piace quando mi chiedono della storia :3 Per il resto, lunga vita a JxE!! XD Bacissimi a tutti, ciao kakao! Alex <3

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Capitolo 7
*** Il secondo ''primo'' incorntro ***


Da un paio di giorni, Elsa non fece altro che correre, scappare da quell'incubo, con le lacrime perennemente agli occhi, sperando di raggiungere presto il Polo Nord. La cosa che la spaventava di più, era che lei non aveva la minima idea di dove fosse la sua meta, si chiedeva come avrebbe potuto raggiungere il Polo senza conoscerne la strada. Uno di quei giorni, mentre continuava stremata a vagare nel bel mezzo di un bosco, venne bloccata da qualcosa che davvero non si sarebbe mai aspetatta. Sul suo cammino, a pochi metri di distanza da lei, Elsa vide qualcosa, QUALCUNO, scendere dal cielo. ''Pitch...'' pensò con rabbia, non appena, per poi sussultare portandosi una mano a coprire la bocca: ''Jack!?''. I due in lontananza si guardarono per un attimo negli occhi e, dopo che l'Uomo Nero gli diede il consenso, l'altro iniziò a camminare con un passo veloce e pesante verso la ragazza, che quasi subito iniziò ad indietreggiare con timore. Continuò ad indietreggiare lentamente e tremando, mentre Jack le si avvicinava sempre di più, finché non si trovò con la schiena contro il largo tronco di un albero. Prima che ella riuscì a deviare la sua direzione, non ci volle molto che Frost la raggiunse. Questo mise entrambe le mani sul tronco, intrappolandola fra il dorso di lui e l'albero. Mentre il ragazzo, liberando una mano, creò una lama di polvere nera e si preparò ad attaccare, Elsa cominciò a piangere, per poi chiudere gli occhi per la paura di quello che sarebbe sicuramente successo. ''Fermo!'' non appena riprese a guardare, notò che il ragazzo non era più davanti a lei, anzi, ora sia lui che Pitch erano nuovamente lontani, e stavano discutendo. Senza farsi sentire dalla ragazza, l'Uomo Nero disse a Frost ''Non ancora, Jack. Ora è sola ed indifesa: non solo sarebbe da vigliacchi, ma metterebbe a repentaglio il nostro piano. Ora, ascolta attentamente...''; in un attimo, Jack lanciò una piccola scia di polvere nera che andò a finire sul viso della ragazza, facendola cadere in un sonno profondo, per poi prenderla in braccio e saltare in volo assieme al suo capo. Al suo risveglio, Elsa si trovava con la testa dolorante e vuota del ricordo di come fosse giunta fin lì. ''Cos'è successo... Jack!'' pensò, prima di correre ad avvisare Nord. ''E' stato Pitch! Lui... Lui ha preso Jack!'' gli spiegò non appena lo raggiunse ''Bisogna fare qualcosa, ma non possiamo farcela da soli!'',e fu allora che l'uomo si diresse verso il globo dicendo ''Io sa cosa fare...'' e tirò una leva. Subito, sotto gli occhi meravigliati ed allo stesso tempo spaventati della ragazza, la sfera iniziò ad emanare dei morbidi fasci di luce dai colori chiari e cristallini, che richiamavano quelli dell'aurora boreale. ''E' questione di pochi minuti, prima che altri arrivano'' la rassicurò; ''Ma Rapunzel, Merida e Hiccup?'' domandò ella ''Loro sono ancora sull'isola e non sanno niente di ciò che sta succedendo, né il rischio che stanno correndo lì da soli...'' el'altro le rispose che ci avrebbe pensato lui, dopo di che consegnò ad uno yeti una delle sue magiche palle con la neve e gli diede l'ordine di riferire ai tre in questione la situazione. Mentre aspettava che le altre leggende arrivassero, Nord andò ad osservare il globo per cercare di trovare delle possibili tracce del passaggio di Pitch e Jack: sapeva che dove l'Uomo Nero passava, lì laciava paura e, ora che aveva Jack dalla sua parte, le luci non avrebbero potuto far altro che spegnersi, lentamente. Elsa invece camminava nervosamente avanti e dietro, con le braccia incrociate ed un passo veloce, mentre mille domande e preoccupazioni la assalivano: perché Jack? Perché ha preso proprio lui? Dove l'ha portato? Sta bene? Gli è successo qualcosa? Sa che stiamo venendo a salvarlo? Perché non si ricorda di me? Tutte queste domande rimaste in sospeso e senza risposta la stavano davvero uccidendo dentro. Una lacrima andò a rigarle il volto, ed un'altra... Pianse in silenzio cercando di non farsi notare. Non voleva sentirsi di nuovo un problema. Non più. Presto arrivarono gli altri guardiani e le tre leggende, quasi nello stesso momento e, non appena se ne accorse, si asciugò il viso il più velocemente possibile, per poi andare incontro agli arrivati. Di solito, quando si trovavano tutti insieme, erano momenti molto felici e gioiosi, ma questa volta l'atmosfera era piena di ansia e timore. ''L'ultima volta sono bastati quattro di noi, ma Pitch allora non era così potente'' annunciò Babbo Natale attirando l'attenzione dei presenti ''Bisogna agire tutti insieme, tutti noi!''; Dentolina raggiunse Elsa ed abbracciandola per rassicurarla, le chiese ''Elsa, Nord ci ha detto che tu hai visto Pitch e Jack: avranno sicuramente nuovi poteri''. Questa, con il viso arrossato per il pianto, rispose con la voce un po' tremolante ''Quando mi avevano attaccato, hanno usato una polvere nera.'' ''Non ne ho provato gli effetti,'' aggiunse poi ''ma quando lui ha colpito Jack, ha sofferto molto...'' e gli occhi le tornarono lucidi. ''Ora però il suo potere è unito a quello di Jack!'' li interruppe Calmoniglio. Se non li faremo presto, saremo costretti a vivere in un mondo...''; ''Nero come Pitch...'' ''...E freddo come Frost'' continuarono Nord e la fata del dentino. Non passarono più di venti minuti che tutti si ritrovarono sulla grande slitta di Babbo Natale pronti per prendere il volo. Questa volta non usarono alcuna palla con la neve, ma viaggiarono ovunque cercando tracce; nella slitta era presente un sistema operativo che mostrava loro la superficie del globo e le sue piccole luci. Sandy, che era seduto davanti a fianco a Nord, fece segno a Dentolina di guardare nello schermo del globo, dopo di che questa annunciò ''Guardate! Delle luci si stanno spegnendo!''; ''Ragazzi, andiamo negli USA!'' la aiutò il coniglio di Pasqua. Anche Elsa guardò le luci della zona spegnersi ''Jamie...'' disse fra sé e sé.

 

ANGOLO DELLA PAZZA: Heyyy ciao a tutti! Cosa? Sì, esatto, non sono morta! E come non sono morta io, non lo è nemmeno la storia e.e Ad ogni modo, voglio dare un ben tornato anche a voi, perché visto dalla prospettiva di chi scrive, quando non si pubblicano storie, è cose se anche i lettori se ne andassero, perciò... Ben tornati!! Devo ammettere che mi siete mancati. Sì, ho attraversato un (altro) periodo buio. Almeno, è finito abbastanza presto e l'ispirazione mi è tornata. Credo che mi fosse passata la voglia di scrivere probabilmente perché era su di giri per l'idea di disegnare in digitale (ho comprato una tavoletta grafica ed installato Photoshop :D) Ma ora tutto è tornato normale. Devo ringraziare Lady Darkrose (anche se sicuramente non vedrà il messaggio, dal momento che è interessata all'altra fic che sto scrivendo) perché il suo messaggio mi ha molto invogliato a tornare a scrivere, e Elsilde che è diventata una nuova recen.... trice? No, non si dice così... Oh, ci risiamo! (femminile di recensore) Ad ogni modo, grazie ovviamente a TUTTI i recensori <3 Vi aspetto al prossimo capitolo... Lunga vita a Jack x Elsa! XD Bacioni a tutti, Alex <3

 

PS: ai nuovi arrivati... Se volete rimanere aggiornati sull'andamento dei miei vari progetti, vi invito calorosamente a mettere Mi Piace alla mia pagina su Facebook ;)

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Capitolo 8
*** E vissero per sempre felici e contenti ***


ATTENZIONE: QUESTO CAPITOLO E' LUNGO LUNGO LUNGO XD
buona lettura <3


La slitta uscì da un vortice, uno di quelli creati con le palle con la neve, ed atterrò in un posto a Jack molto caro; il lago era ghiacciato e gli alberi ricoperti di neve e senza una foglia. Il paesaggio avrebbe dovuto dare al gruppo una sensazione di felicità; quella particolare felicità che si prova quando, per proteggersi da tutto quel freddo, ci si gode il momento bevendo una tazza di cioccolata calda, o magari ditesi sul proprio divano con addosso una coperta per abbracciarci ed un gatto che dorme sulle nostre gambe e che si rilassa sotto al delicato tocco delle nostre amorevoli carezze. Ma non era così. C'era freddo. Lo stesso freddo che colpì Elsa quandò si trovò a tu per tu con il povero Jack. Il paesaggio era anche spento, immerso nell'ombra... E nella paura. Ed i guardiani conoscevano ormai fin troppo bene quella sensazione. Scesero dalla slitta ed andarono al centro della valle, per poi riunirsi in un gruppo e stringendosi non appena notarono che fra i loro piedi iniziarono a strisciare tante sottili file di sabbia nera, che andarono rapidamente a raggiungere i due ragazzi che stavano raggiungendo il gruppo. Pitch e Jack atterrarono dal loro volo, non troppo lontano dagli altri ragazzi. Una volta con i piedi a terra, i due restarono immobili, senza fare un passo per avvicinarsi al gruppo che intanto iniziò ad indietreggiare, ma il più giovane dei due comiciò a parlare: ''Siamo in ritardo?'' chiese ironicamente ''Beh, siete stati gentili ad aspettarci qui. Almeno ci avete risparmiato la fatica di venirvi a cercare!''. ''Pitch, credi davvero di farcela!?'' domandò Nord, irritato dalla presa in giro ''Ti assicuro che sarà come ultima volta!''; ''Non credo proprio...'' rispose provocante l'Uomo Nero ''Perché ora ho Jack dalla mia parte. Vi consiglio pienamente di arrendervi ora, prima che qualcuno si faccia male!'' rivolse il suo sguardo prima all'intero gruppo, e poi ad Elsa. E lei se ne accorse: in preda al terrore, prese la mano di Dentolina, che si trovava accanto a lei. Notando l'atto, lo Spirito dell'inverno rise con dispetto ''Non puoi nasconderti Elsa! Non pensare che potrai cavartela una seconda volta!''. Non appena i guardiani udirono tali parole, si strinsero attorno alla ragazza per proteggerla. Pitch, con un movimento del braccio, fece alzare la sabbia nera, ovunque sulla superficie del terreno, come polvere ''L'avete voluto voi!''; questa passò attraverso i corpi dei ragazzi, portando un freddo ed un gelo al quale solo Elsa poteva resistere, grazie ai suoi poteri. ''I loro poteri possono essere freddi quanto vogliono, ma solo finche Pitch e Jack agiranno insieme!'' spiegò a bassa voce Calmoniglio, tra gemiti e sospiri causati dal gelo ''B-Bisogna separarli!''. ''A Jack ci penso io'' si offrì Elsa, prima che la Fata del dentino la fermò prendendola per un braccio: ''No, Elsa! Non puoi farcela da sola!''. ''Elsa è la sola che può resistere a poteri di Jack:'' riprese Nord ''se tu intrattieni lui per dieci minuti, noi pensa a Pitch''; ''P-Pensi di farcela?'' chiese preoccupata Rapunzel. Elsa diede un cenno di conferma, mentre cercava di allontanare il gelo dai loro corpi. Ella si voltò per guardare Jack, notando che stava per sferrare un attacco: gridando per lo spavento, la ragazza creò in fretta una cupola di ghiaccio, attraverso la quale si riusciva a vedere l'attacco nemico affiancato dalla polvere nera. Elsa uscì dalla cupola creando una grande apertuta sul retro, e corse verso il bosco, attirando l'attenzione del ragazzo, che iniziò a seguirla. L'inseguimento si spostò dove la boscaglia si faceva più fitta, mentre il resto del gruppo andò a scagliarsi contro l'Uomo Nero. I due s'inoltrarono quasi fino nel centro del bosco. Lei correva in preda alla paura, e lui volava sentendosi potente... Finché lei, presa dal guardare quanto il ragazzo fosse sempre più vicino a lei, non guardò dove stesse correndo e sbattè contro uno degli alberi. Un urlo di dolore lasciò le sue labbra durante la caduta, prima che queste si sporcarono con una riga di sangue che le colava dal naso, seguita dalle sue lacrime. ''Sotto un albero...'' Frost atterrò raggiungendola lentamente, a grandi passi ''Come la prima volta. L'unica differenza è che ora siamo soli, e nulla potrà impedirmi-''; ''Di farmi del male!?'' lo interruppe lei singhiozzando ''E questo ti farà sentire meglio!?'' cominciò a piangere abbondantemente, portandosi le mani sul viso, nascondendo gli occhi lucidi già chiusi. Li riaprì; lo vide davanti a sé. Si mise seduta e indietreggiò disperatamente, trovandosi con la schiena contro al tronco dell'abete dietro di lei. I due si trovarono l'uno di fronte all'altra, gli sguardi incrociati: lei piangeva terrorizzata dalla sua probabilmente vicina morte, lui che guardandola negli occhi cercava di non farsi coinvolgere emotivamente. In fondo, lui era sempre il suo Jack, e lei il suo Fiocco di Neve. Ma ora lui era sotto un incantesimo, e pronto per la prossima mossa. Ma la ragazza agì per prima: con uno scatto rapido, afferò il viso di lui fra le sue mani e lo baciò. Mentre i suoi occhi erano spalancati, quasi scioccati, quelli di Elsa erano chiusi strettamente. L'azione sembrò durare un solo secondo per la ragazza, mentre Jack avrebbe potuto dire che fosse stato eterno. Frost sentì qualcosa, nel suo profondo, era una sensazione offuscata dall'incantesimo che intrappolava la sua anima. I due si divisero nuovamente, continuando, però a guardarsi negli occhi: Elsa notò che quelli di Jack, che fino ad ora erano dello stesso colore brillantato della polvere nera, erano tornati blu. Lei allontanò le sue mani dal viso del ragazzo, mentre lui con le sue andò ad asciugare le lacrime ed il sangue che rigavano il viso del suo Fiocco. Ma poi subito questi si ricoprirono di nero. L'effetto dell'incantesimo, non gli permetteva di riconoscere Elsa, o di ricordare cosa prova per lei, ma nonostante questo non volle storcere un capello. In quel momento, voleva solo guardarla. Nella sua mente confusa sorsero alcune domande. Domande che scomparivano prima che Frost fosse in grado di ascoltarle. Ma continuava a tenere lo sguardo fisso su quegli occhi azzurri e puri come il ghiaccio. Era come in trans, finché la voce di lei non lo riportò alla realtà: lo chiamò per nome, con un tono di speranza e di timore insieme. Allora scosse la testa e si tirò indietro per poi alzarsi nuovamente in piedi; riprese ad osservarla nel suo silenzio. Non si mossero e non aprirono bocca per interi minuti, ma tennero incrociati i loro sguardi. Poi lui cadde violentemente in ginocchio e si portò un braccio a coprire gli occhi, mentre cominciò a piangere in silenzio; non appena se ne accorse, Elsa si sporse in acanti per raggiungerlo per avvolgerlo in un caldo abbraccio, ma egli la respinse di scatto, pingendola via da lui e gridando: ''DAVVERO NON CAPISCI!?''. ''Io devo ucciderti!'' si rimise in piedi, le braccia tese lungo i fianchi e le mani a pugni, mentre il suo volto si rigava sempre di più ''E' questo il mio compito! Ma non ce la faccio! Io non POSSO ucciderti!''. Elsa si avvicinò cautamente ''Jack...'', ma anche questa volta il ragazzo la respinse ''Perché continui ad avvicinarti!? Stammi lontana!'' e scappò. Elsa restò lì a terra dove lui l'aveva lasciata, restò a fissare un punto vuoto nel bel mezzo del bosco, come se potesse vederlo scappare con le lacrime agli occhi. Passarono dei minuti, prima che un rumore raccapricciante giungesse alle sue orecchie: il ragazzo che corse via emanò delle forti grida di dolore, proprio come fece quando venne trasformato da Pitch. E queste grida portarono nella mente di lei il ricordo di quel giorno come un flash; fu allora che s'alzò in piedi e, nonostante il dolore provocate dalla sua caduta, sfruttò tutte le sue energie per correre il più veloce possibile attraverso la foresta. ''JAAACK!?!?'' urlò il suo nome, senza fiato per la corsa ''JAACK!?!?'', finché finalmente non lo trovò. Lo trovò steso a terra, le gambe piegate ma sempre aderenti al terreno, come il braccio sinistro, mentre quello destro terminava con la mano sul suo petto. Con la testa girata verso destra, come per guardare nella direzione in cui si trovava la ragazza, non smetteva di piangere e di gemere e singhiozzare. Gli occhi erano strizzati e le labbra tremavano, mostrando i suoi denti stretti fra loro. Lei lo raggiunse ''Jack!!''; Frost si trovava in mezzo ad una pozza di sangue, ed il cuore di Elsa perse un battito quando capì che questo apparteneva al ragazzo. Ella s'inginocchiò e prese delicatamente il volto di lui fra le sue braccia, attenta a non ferirlo, e cercò di asciugarlo più che poteva ed anche il viso di lei presto venne rigato. ''Mi ha colpito...'' egli aprì gli occhi, le cui pupille sembravano sciogliersi dentro le sue lacrime ''Non ho rispettato i patti... Pitch mi ha colpito...'' mugolò ''Credo che non resisterò ancora per molto... Ah! Ma sono sicuro che senza i miei poteri nemmeno Pitch... Ce la farà... Tu però scappa... Non- Ah! Non sei al sicuro qui...''. ''No...'' mormorò lei, stringendosi attorno al suo collo ''Io non ti lascerò a morire! Dev'esserci una soluzione!''. Il respiro di lui si fece pesante, e i suoi occhi rimanevano aperti a stento. Volle dirle quanto gli dispiacesse di essersi comportato così freddamente con lei, che nonostante il suo incantesimo lui sapeva di amarla ancora... Ma non ci riusciva. Le sue forze lo abbandonavano sempre di più, fino a lasciarlo totalmente. Elsa se ne accorse, non sentiva più il suo cuore battergli in gola, e pianse ancor più disperatamente. Ora avvolse nel suo amorevole abbraccio anche il suo torace, coperto da una felpa nera e rossa a causa del sangue, e lo strinse a sé ancora ed ancora di più. Passò minuti inginocchiata con il ragazzo fra le sue braccia a piangere amaramente ed a rimpiangere quei fatali minuti che trascorse, dopo che Jack corse via, senza di lui. Lontana, mentre lui aveva bisogno di lei. Ad un certo punto i due vennero travolti da un fascio di luce bianca delle sfumature rosa, gialle ed azzurrine, che proveniva proprio da loro. Lei sgranò gli occhi, come l'aspetto del ragazzo tornò ad assomigliare al Jack Frost che conosceva fin da quando aprì gli occhi per la sua prima volta. La sua pelle tornò viva, i suoi vestiti colorati ed i suoi capelli lucenti ed argentei. Anche il sangue sparì. Elsa non se ne accorse, ma sul terreno comparve il suo bastone. ''… J-Jack...?'' la sua voce tremava, ed il fiato le mancò, quandò vide i suoi occhi aprirsi; sembravano brillare, mentre questi assunsero nuovamente un colore cristallino e puro come quello del ghiaccio. I due si abbracciarono, senza smettere di piangere, questa volta per la gioia. ''Elsa... Elsa!!'' gridò il suo nome per l'emozione, mentre si lanciò a ricambiare l'abbraccio ''Ma come hai fatto!?''; ''Non.. Non lo so!'' rispose lei, non sapendo che dire ''So solo che ti amo!''. Lei esultò: ''L'amore...'' mormorò ''L'amore!! Jack, è questo il mio centro!!''. I due tornarono ad abbracciarsi, prima di essere interrotti dagli ragazzi che li raggiunsero festosi, e che restarono meravigliati non appena si accorsero che Jack era finalmente libero. ''Jack!!'' disse Dentolina ''Guardati, sei di nuovo tu!''; ''Pitch è stato sconfitto da noi'' annunciò Nord, prima che Calmoniglio irruppe ''Bisogna festeggiare! Torniamo al Polo Nord...''. Una volta arrivati al laboratorio, quella notte, celebrarono la loro vittoria e il ritorno di Jack con fuochi d'artificio e musica. Dopo quest'altra avventura, i guardiani vissero un lungo periodo di pace e tranquillità, Jack ed Elsa riuscirono finalmente ad ottenere del tempo per loro, godendosi tutto il tempo che passavano insieme. C'è ancora una questione in sospeso, però: Jack aveva fatto ad Elsa la sua proposta di matrimonio. Elsa accetterà finalmente di diventare un tutt'uno con Jack? E se sì, quando?

ANGOLO DELLA PAZZA: Weilà! Finalmente, sono riuscita a pubblicare un capitolo senza troppi ritardi! Anzi, più che ritardi, direi di essere in anticipo! Ma quanto sono grande, mi merito un applauso! *Ed ora lasciate che vi dica quanto sono modesta... XD* Comunque... sì, questo è l'ultimo capitolo del sequel... M-Ma non è detto che finisca qui! Forse in futuro potrei scrivere una one-shot sul matrimonio fra Jack ed Elsa, magari. Ma per ora non so ancora cosa dirvi con certezza. Ad ogni modo, come state? Voglio farvi sapere che, anche se magari non scriverò più fanfiction, per un po', non è detto che sia sparita o morta! XD Potete continuare a chiedere, se avete bisogno, spiegazioni dei capitoli (quando scrivo tendo a creare confusione :3) o magari dirmi solo 'Hey come va?'. A me farà sempre piacere. Ma non posso obbligarvi XD Sul serio, non lo siete. Ogni tanto, tipo una volta ogni due mesi, potreste andare a vedere sul mio profilo se pubblico qualcosa. In fondo, non posso resistere troppo a lungo senza scrivere qualcosa. =) Vi ripeto, se c'è qualcosa, IO SONO QUI. Non siate timidi, non mordo... Troppo :P Scherzo! Per il resto, lunga vita a JackxElsa! Bacioni a tutti, Alex <3

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