A Tutto reality: high school

di cody020701
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il primo giorno ***
Capitolo 2: *** I primi tempi ***
Capitolo 3: *** Un furto ***
Capitolo 4: *** Gita a Roma ***
Capitolo 5: *** Innamorato ***
Capitolo 6: *** Regalo e storia ***
Capitolo 7: *** Mi rivelo ***
Capitolo 8: *** Mia madre ritorna ***
Capitolo 9: *** Mia madre sotto accusa ***
Capitolo 10: *** Il mio singolo e l'amore di mio padre ***
Capitolo 11: *** Incendio ***
Capitolo 12: *** Lisa si riprende ***
Capitolo 13: *** Il matrimonio ***
Capitolo 14: *** Ballo di fine anno e una lettera ***
Capitolo 15: *** La fine ***



Capitolo 1
*** Il primo giorno ***


Quel giorno, mio padre mi diede una pacca sulla spalla e mi chiese:-Sei pronto al tuo primo giorno di scuola, Andy?
-Si, papà. Sono pronto.- dissi. Mio padre mi portò a scuola. Il primo giorno mi ha sempre portato lui e mi è sempre venuto a prendere. Nel cortile della scuola, un ragazzo mi si è avvicinato e mi ha chiesto:-Sei Andy Anderson, vero?
-Si, sono io.- risposi.
-Io sono Seth McGrady. Un mio amico mi ha detto che sei nella terza D, la mia stessa classe. Meglio andare: il preside sta per iniziare a parlare. 
Seth mi spinse dentro. Con la coda nell'occhio, vidi che mio padre se ne andava. In aula magna, il preside, il signor Haiden, disse:-Ciao, ragazzi. Benvenuti a un nuovo anno alla Beverly Hills Star High School. Adesso lasciò parlare il Rappresentante degli studenti, Samuel Haiden.
Un ragazzo simile al preside si alzò, si fece avanti e disse:-Grazie, signor Preside.
Prese il microfono e disse:-Ehm... Ciao, ragazzi. Sono contento che il preside mi abbia scelto come rappresentante degli studenti
-Per il terzo anno di fila. Samuel è il figlio del preside ecco perché viene ogni santo anno scelto dal preside. Per me, è troppo intelligente per il liceo e dovrebbe andarsene in qualche università o in un college.- disse Seth. Sembrava parecchio invidioso di Samuel, che continuò:-Come ogni anno, devo mettervi in guardia dai soliti tizi da cui tenersi alla larga. 
Nelle ultime parole, Samuel guardò due ragazzi che non conoscevo. Appena Samuel ebbe finito, io e Seth andammo a salutarlo. -Sei stato grande, Sam.- disse Seth. Sam sorrise e mi disse:-Sei Andy Anderson?
-Si, sono io.- dissi io. 
-Stai lontano da Francisco Burromuerto e Aiden Hockins. 
-Perché?
-Il primo è un manipolatore, mentre il secondo è un ladro e piromane. 
Capì che quei due erano da evitare proprio. Andammo in classe. Mi sentivo felice ad aver trovato due nuovi amici. Le ultime due ore, c'era ginnastica. Appena mi vide, il prof disse, balbettando:-Oh... Tu conti i punti...
Mentre i miei amici correvano, il prof mi si avvicinò e mi disse:-Ciao, Andy. Io sono Tyler Hockins. Sono amico di tuo padre. L'ultima volta che l'ho visto è stato sedici anni fa, ma ho sentito parlare di te otto mesi fa quando hai avuto l'incidente. Salutami tuo padre. 
A casa, raccontai la giornata. -Ho conosciuto due ragazzi: Seth McGrady e Samuel Haiden. Ho conosciuto una ragazza, Lisa. Lisa Hockins, è la figlia di un prof ed è anche simpatica. Oh, il prof di ginnastica, il signor Hockins, ti saluta. Dice che è tuo amico da anni.- dissi.
-Tyler... Si, eravamo amici ai tempi di A Tutto reality. Era un tipo sportivo. Un po' sfortunato, ma simpatico.- disse mio padre. 
-Mi è simpatico anche il signor Haiden, il preside e padre di Samuel. 
-Sai come si chiama.
-Noah, credo. O almeno è scritto così sulla sua porta. 
Mio padre mi abbracciò. Sentii le sue lacrime sulla camicia di jeans. Mi staccai da lui e andai a fare i compiti. Quella sera, stavo ancora pensando perché papà aveva pianto. Ma so che prima o poi lo scoprirò.  

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ANGOLO AUTRICE.

Salve, sono Beth2512 e forse mi conoscerete già. Questa non è la mia prima fanfiction, ma è quella che mi piace di più. Spero che vi piaccia, perché voglio scrivere altri capitoli della storia di Andy.

Beth2512. 

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Capitolo 2
*** I primi tempi ***


Il primo mese, filò liscio. Avevo dei nuovi amici, oltre a Seth e a Samuel: Jacob e Anna McCord, Pablo Burromuerto (è il fratello di Francisco, ma più buono), Lisa Hockins (la sorella di Aiden e figlia del prof Hockins), Teddy, Kim e Josh Harris. Erano molto gentili con me. Un venerdì, io e Lisa stavamo andando in classe. Indovinate chi c'era nel corridoio? FRANCISCO BURROMUERTO E AIDEN HOCKINS. Non ero sorpreso di vederli in corridoio, ma di quello che stavano facendo: maltrattavano un bambino di tipo dieci anni. UN BAMBINO DI DIECI ANNI ALLA BHSHS? Che cappero ci faceva qui? Siamo in un liceo, non in una scuola elementare. Comunque, ci avicinnammo e Lisa disse:-Smettetela voi due o spiffero tutto a un insegnante.
-Oh sorellina. Sai chi è lui?- disse Aiden indicando il bambino. 
-No, non lo so, Aiden.
-Questo bambino è uno di quei geni che sono troppo intelligenti per la loro classe e gli permettono di saltare qualche classe. Tipo, Genietto Biondo frequentava la quinta elementare ed è stato portato qui perché troppo intelligente.
-Il mio nome è Jamie.- disse il bambino. Francisco sorrise malizioso e disse:-Meglio andarcene, Aiden. Lasciamoli con Genietto Biondo.
I due se ne andarono. -Grazie.- disse Jamie appena Francisco e Aiden svoltarono l'angolo. 
-Di niente, Jamie. Io sono Andy Anderson e lei è Lisa Hockins.- dissi io. 
-Andy Anderson? Sei mica imparentato con Cody Anderson?
-Cody Anderson è mio padre. 
Jamie mi fissò per qualche minuto, sorrise e disse, felice e meravigliato insieme:-Mio zio adora parecchio tuo padre. Racconta sempre A Tutto reality.
Avrei voluto chiedegli un po' di cose di A Tutto reality (non è che mio padre parli molto di quando aveva la mia età e partecipava ad A Tutto reality), ma Lisa intervenne e disse:-Meglio andare in classe o quello di matematica ci ammazza. 
-Allora vengo con voi. Anche io ho matematica adesso.- disse Jamie. Così dicendo, andammo in classe. Appena uscimmo, Jacob mi chiese:-Domani sera do una festa. Vuoi venire?
-Chiedo a mio padre poi ti dico, ma dovrei venire.- dissi. A casa, dissi subito a mio padre:-Domani, il mio amico Jacob McCord da una festa. Posso andarci, papà?
-Certo, Andy.- rispose mio padre. Presi il telefono e scrissi a Jacob. La sera dopo, mio padre mi accompagno alla casa dai McCord, che abitavano a due isolati da noi. Ad aprire, fu un uomo simile a Jacob, forse suo padre. -Cody. Ciao. Quindi, i nostri figli vanno a scuola insieme.- disse il signor McCord sorridente. Mio padre e il signor McCord si conoscono?!? Suonava strano.
-Trent. Si, a quanto pare si.- disse mio padre, spingendomi dentro. Jacob arrivò subito e disse sorridente:-Ciao, Andy. Salve, signor Anderson.
Il mio amico mi spinse in salotto, mentre mio padre e il signor McCord andarono a parlare con degli altri tizi, che definii i genitori dei miei amici. Tra loro c'era il signor Haiden, il preside, e il signor Hockins. -I nostri si conoscono?- fece Kim, appena vide mio padre con i loro. 
-A quanto sembra, si.- disse Teddy. 
-Io lo so da anni.- disse Josh.
-Cosa?!?- fece Lisa.
-Tu lo sapevi e non c'è l'hai mai detto!- disse Samuel. 
-Traditore!- fece Seth.
-Anche io lo sapevo. Me lo ha detto mio zio.- disse Jamie. 
-Come lo hai scoperto?- chiese Pablo. 
-Una volta sono andato in soffitta e ho trovato delle foto di A Tutto reality. Papà mi disse i loro nomi e disse anche che erano anni che non li vedeva. Poi, li ho cercati sulle pagine gialle e su Internet, scoprendo così dove abitavano.- spiegò Josh. Per il resto della serata, parlammo e mangiammo. Lunedì, papà mi portò a fiseoterapia. -Te lo ricordi quello che mi hai detto all'ospedale, quando i medici dissero che non avresti più potuto camminare?- chiese mio padre aiutandomi a mettermi sulle sbarre. Come non scordarselo, se mio padre continuava a farmelo ripetere.
-Ti ho promesso che sarei tornato a camminare prima dei diciotto anni. C'è la farò, papà. Dimostrerò di poter tornare a camminare. Al diavolo i medici che dicono che non potrei riprendermi.- dissi, iniziando l'esercizio. Mio padre sorrise dolcemente e disse:-Ecco l'Andy che conosco. Posso dirti una cosa?
-Si.
-Ho avviato le pratiche per adottare un bambino ucraino di nome Nikita. 
-Quindi, diventerò un fratello maggiore? Va bene.
-Okay. Presto partirò per andare a prenderlo. Ti voglio bene, tesoro mio.
-Anche io ti voglio bene, papà
Mio padre mi diede un bacio e continuai a fare fiseoterapia. Continuavo a pensare a mio fratello. Ucraino. Quindi, biondo e occhi azzurri. Dovrò insegnarli la lingua, ma me ne frego: sarà comunque mio fratello.  

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Capitolo 3
*** Un furto ***


Un giorno, arrivò la polizia e il preside ci convocò in aula magna. -Sta notte, la scuola è stata vittima di un furto. La polizia vi farà delle domande e dovrete rispondere onestamente.- disse il preside. Un poliziotto iniziò a interrogare me, Seth, Samuel e Jamie. Io non ero stato e sapevo che i miei amici non erano stati. Ne ero troppo sicuro.

-Da quanto tempo sei sulla sedia a rotelle?- mi chiese.
-Quasi un anno.- risposi.
-Dov'eravate ieri sera?
-A casa. Chiedete ai nostri.- rispose Seth.
-I miei si sono trasferiti qui e quindi vivo con loro.- disse Jamie.
Io avevo già in mente chi potesse essere il colpevole, anzi I COLPEVOLI: Francisco ed Aiden. Quei due dovevano centrare, in qualche strano modo. Ne ero certo.
-Credo di sapere chi siano i colpevoli.- dissi.
-Chi?- chiese il poliziotto.
-Francisco Burromuerto e Aiden Hockins. 
-Li conosciamo. 
"COSA?!?! FRANCISCO IN PRIGIONE?!?!" pensai. Sapevo da Lisa che Aiden era finito dentro un bel po' di volte per furto e incendi dolosi, ma FRANCISCO!!!!!!!! Non ci avrei mai giurato. Chi sa perché finito dentro?

Un altro poliziotto arrivò e disse:-La scentifica ha trovato delle impronte digitali. Al laboratorio, controlleranno di chi sono e dovremmo sapere chi è il colpevole. 
Mi sentii sollevato che avrebbero saputo presto il colpevole. A casa, raccontai tutto a papà.
-Io non sono stato. Sono rimasto con te tutta la notte.- dissi alla fine.
-So che non sei stato tu, Andy. Non parliamone più, amore mio. Le pratiche per l'adozione di tuo fratello sono fatte. Legalmente, siamo suo padre e suo fratello maggiore. Lo andrò a prendere presto. Sei felice, tesoro?- disse mio padre. 
-Si, papà. Nikita è nostro e tu devi solo andarlo a prenderlo il più presto possibile. Voglio dare un bacio e un abbraccio a mio fratello.- dissi. Mio padre mi si avvicinò e mi diede un bacio sulla guancia.
Poi, mi disse sorridente:-Sei super, Andy. Sento che tu e tuo fratello andrete d'accordissimo.
-Voglio tornare a camminare presto.
-Ecco il mio amore.
-Quanti anni ha Niki?
-Cinque anni, ma tra tre mesi ne compie sei. 

Cinque anni. Un altro motivo per poter tornare a camminare. Dovevo aiutarlo a prendere le cose in alto e io ero l'unico che potevo aiutarlo, soprattutto perché la schiena di papà è un catorcio. Di sicuro, un bambino di cinque anni pesa.
-Papà, tu mi ami anche se sono su una sedia a rotelle?- chiesi a mio padre.
-Si. Ti amo anche sei paraplegico.- disse mio padre. Io lo abbracciai meglio che potevo e gli diedi un bacio. Il giorno dopo, il preside ci richiamò in aula magna e disse:-Hanno scoperto i colpevoli. Adessi gli agenti li prenderanno e li porteranno in prigione.

Quattro agenti presero Francisco ed Aiden. Provarono un po' di resistenza, ma si arresero quasi subito e se ne andarono con la polizia. Io ero sia felice che erano stati arrestati, ma anche triste perché Lisa aveva perso suo fratello. 

-Quei due staranno in prigione per un bel po'. Credo che non li rivedremo molto presto.- disse il preside appena i poliziotti fecero uscire i due criminali incalliti. Uscendo, mi avvicinai a Lisa e le dissi:-Mi dispiace per tuo fratello.
-Stai tranquillo. Entra ed esce dalla prigione da sei anni ormai: mi sono abituata a vederlo da dietro un vetro. So che appena esce, rimetterà subito nei guai.- mi rispose lei. Non dissi altro e me ne tornai a casa. Lì, papà mi disse che aveva sentito la notizia al TG. Io piansi, ma papà mi calmò. -Lisa è la sorella di Aiden. Sono triste per lei.- dissi.
-Non ti preoccupare. Conosco suo padre. Tyler è forte e sono sicuro che Lisa è come lui. Ne sono certo.- disse mio padre. Io sorrisi e andai a fare i compiti. 

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Capitolo 4
*** Gita a Roma ***


Un giorno, arrivò un avviso che presto ci sarebbe stata una gita a Roma. Appena lo dissi a mio padre, lui disse:-Roma... Ci dovevamo andare nella terza stagione, ma poi siamo andati ad Atene. Vuoi andarci?
-Si, papà.- dissi io. Mio padre sorrise e mi disse:-Va bene. Puoi andarci.

Poi compilò il foglio. Il giorno della partenza, mio padre mi portò all'aereoporto.

-Stai attento in Italia. Parto domani a prendere tuo fratello e torno lo stesso giorno in cui torni tu. Ti voglio bene.- disse.
-Ti voglio bene anche io. Adesso vado, papà.- dissi prima di andarmene. Quel giorno, avevano messo una scala mobile e, abbassando i gradini, io riuscii a salire in aereo. Lisa mi aiutò a sedermi e a chiudere la sedia a rotelle. Dopo un eternità (qualche ore, ma per me un eternità), arrivvammo a Roma. I primi quattro giorni, li passammo a girarla in lungo e in largo. Il quinto e ultimo giorno, ci lasciarono andare a fare quello che volevamo. Io, Seth, Samuel, Lisa, Jamie e gli altri (Pablo, Jacob, Anna, Kim, Teddy, Josh) andammo alla Garbatella, un locale che avevamo visitato il secondo giorno, dove ritrovammo Nina e Francesco, due ragazzi simpatici che avevamo incontrato sempre il secondo giorno. -Andiamo in un posto che conosciamo. Un bellissimo posto.- disse Nina. 

Lei e Francesco ci portarono sul Tevere a tirare sassi. -Anche io sono stato sulla sedia a rotelle, ma grazie alla sbadatagine di Nina sono tornato a camminare.- mi disse Francesco. Wow! Anche io vorrei tornare a camminare, anche senza sbadatagine. Intanto, Lisa si era avvicinata troppo al bordo e stava per cadere. Io, non-so-bene-come, mi sono alzato dalla sedia a rotelle e la presi appena in tempo. Mi accorsi di essermi alzato quando Seth mi chiese:-Come cappero ti sei alzato?

Mi guardai e rimasi stupito: ERO IN PIEDI!!!!!!!!! -Non lo so, Seth.- dissi. Tornammo in hotel e tutti mi fissavano. La sera, partimmo e, alle dieci di mattina, eravamo a casa. Appena mi vide, mio padre e mio fratello per poco non scoppiavano a piangere. -Andy... tesoro mio...- disse con un filo di voce.

-Sono io, papà.- dissi. Mio padre mi diede un abbraccio e un bacio, mentre mio fratello arrivò piano e disse:-Andy... ti voglio bene...

Io mi staccai da mio padre e abbracciai mio fratello. Lo sollevai fino a farlo arrivare al mio viso e gli dissi:-Ciao, Niki. Anche io ti voglio bene.

-Andiamo a casa, ragazzi.- disse mio padre. Così andammo a casa. Era così bello stare con la mia famiglia. 

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Capitolo 5
*** Innamorato ***


Ero a scuola ed erano passati un paio di giorni dalla gita a Roma, quando Lisa mi si avvicinò e mi disse:-Grazie, Andy, che mi hai salvato. 
-Di niente, Lisa.- dissi. Lei se ne andò e io sentii che il mio cuore batteva a mille. A casa, quando fummo soli, chiesi timidamente a mio padre:-Papà, che hai provato quando ti sei innamorato di mamma?
-Quando ero con lei, sentivo il cuore a mille. Ti sei innamorato?- rispose mio padre. Mi aveva colto in pieno. Feci cenno di si con la testa. 

Mio padre mi si avvicinò, mi sorrise e mi chiese, mettendomi una mano sulla spalla:-Lo sapevo. Chi è, tesoro? Kim? Teddy? O Lisa?
-Lisa.- risposi. 
-Oh... Lei lo sa?
-No. Mi sono innamorato oggi. Come glielo dico?
-Qual'è la prossima gita?
-Londra, a maggio. 
-Puoi dirglielo lì. Io penserò a Tyler e a Lindsay. 

All'improvviso, sentimmo un rumore venire da fuori. Io e mio padre uscimmo. C'erano un camion dei traslochi e una macchina. Una donna vestita da avvocato scese dalla macchina, mio padre sorrise e disse:-Courtney, ciao. Come stai?
-Sto bene, Cody. Tu sei Andy, vero? Sei identico a tuo padre a sedici anni.- disse la donna. Un uomo scese dalla macchina e si avvicinò. -Ciao, Cody.- disse.
-Ciao, Duncan.- disse mio padre.
-Salve, signori...- dissi io. 
-Turner.- disse secco quel tipo. Quelli erano i nostri nuovi vicini di casa. I vecchi vicini, i Murphy, si erano trasferiti due settimane prima per andarsene a Chicago o giù di li.

Una ragazza della mia età e un bambino dell'età di Nikita scesero a loro volta dalla macchina. -Mamma, papà, andiamo in casa? Devo fare pipi.- disse il bambino.
-Ecco le chiavi, Amy. Porta Jeremy dentro.- disse il signor Turner dando le chiavi alla figlia. Amy era simile alla madre, ma avveva un piercing all'ombelico e una ciocca di capelli verdi. Il figlio era come il padre, ma sembrava che avesse il carattere della madre. Mi sembravano simpatici. 

Io e mio padre rientammo. -E che cappero! Courtney e Duncan come vicini di casa.- disse mio padre appena entrati in casa.
-Ti stanno antipatici?- chiesi.
-Ai tempi di A Tutto reality, Courtney era una despota so-tutto-io e Duncan era un galeotto-ruba-ragazze. 
-Cosa intendi per "ruba-ragazze".
-Nella terza stagione, ha baciato Gwen. 
-Chi?
-La madre di Jacob e Anna. Gwen era una dark e mi diede il suo reggiseno nella prima stagione. 

COSA?!?!?! La signora McCord ha dato il suo reggiseno a mio padre?!?! SERIAMENTE?!? Il signor McCord lo sa? Boh. Nikita corse da noi e disse:-Voglio fare amicizia con il figlio dei vicini. 
-Va bene. Ma se ti tratta male, diccelo.- disse mio padre. Nikita si mise la giacca, uscì e andò a giocare con Jeremy Turner. Mio padre mi disse:-Ti ho fissato un appuntamento per prendere la patente.

LA PATENTE? Non ci pensavo da quasi un anno alla patente. -Va bene. Quando?- dissi.
-La settimana prossima. Ti senti pronto?- rispose mio padre.
-Si.

Detto questo me ne andai a fare i compiti e a studiare per l'esame di guida. Ma pensavo a Lisa. ERO PRATICAMENTE COTTO DI LEI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!  

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Capitolo 6
*** Regalo e storia ***


Un giorno, io e Nikita eravamo in camera mia. -Papà è fidanzato?- chiese mio fratello.
-No. Mia madre è scappata appena sono nato. Adesso, papà è single.- risposi. 
-Davvero?
-Si. 

Mio fratello mise il broncio. E vi giuro che non è bello vedere un bambino di sei anni neanche con il broncio. Soprattutto se quel bambino è mio fratello minore adottivo.

Nikita voleva che papà avesse una fidanzata e di sicuro ci sperava tanto. Gli diedi un bacio e gli dissi:-Papà è sempre stato fedele a mia madre ed è per questo che non ha voluto trovarsi un altra ragazza. Lui l'amava e lei lo ha abbandonato. Non è leale lasciare colui o colei che hai amato per anni e con cui hai avuto un figlio. Il bambino ti odierà quando sarà più grande e non vorrà allacciare i rapporti.

Nikita tornò a sorridere e io mi sentii meglio. Mia madre è stata stupida a lasciare mio padre. Non lo merita e io non vorrei stare con lei, se tornasse. Non può allaggiare un rapporto con un ragazzo di sedici anni: doveva esserci prima, quando ero piccolo. Doveva esserci alla mia prima comunione, alla mia cresima, ai miei compleanni. Ecco tutto 

Mio padre entrò in camera e disse:-Andy, vieni: hai l'esame di guida. Niki, è arrivata Taylor, la baby-sitter. 
Io e mio padre andammo in garage. Volevo sapere che cosa mia avesse preso. In garage, c'era un pick-up rosso, molto simile (anzi uguale) a quello di Bella Shaw. -Papà, grazie, grazie, grazie, grazie. Ti adoro. Sei il migliore.- dissi mettendo le braccia intorno al collo di mio padre. Lui sapeva quanto adoravo Twilight e, soprattutto, Bella Shaw. Mi staccai da mio padre e sentii le lacrime scendere dal volto. -Non piangere, Andy. Sarai per sempre il mio cucciolo. Adesso, andiamo o facciamo tardi.- mi disse mio padre.

Salimmo in macchina e andammo alla scuola guida. Lì, un uomo salì sul mio pick-up e disse:-Ciao, Andy. Io sono Lanny O'Brian, il tuo esaminatore. Adesso metti in moto e andiamo.

Io feci quello che mi disse. Dopo un ora d'ansia (per me), il signor O'Brian mi disse:-Be', Andy, hai superato l'esame di guida.
Mio padre sorrise e mi diede una pacca sulla spalla. Io gli ricambiai il sorriso. Quindi, feci la foto per la patente. -Sei stato bravissimo, Andy.- disse mio padre quando stavamo andando via.-Adesso, andiamo a prenderci un hamburgher. 
-Si.- dissi. Prendemmo due MacChicken e due bibite giganti. Mio padre disse, all'improvviso:-Andy, ti devo raccontare una storia?
-Che tipo di storia?- chiesi prima di addentare il panino. Mio padre mi accarezzò i capelli. Io e lui siamo simili. Stessi capelli, stessa faccia, stesso carattere. Entrambi amiamo i dolci e abbiamo paura degli orsi. L'uniche cose che ci differenziano sono l'età e che mio padre ha paura di disinnescare una bomba sottopressione. 
-Della mia esperienza ad A Tutto reality, bambino mio.

Mio padre mi raccontò tutto di A Tutto reality: da quando approdò sull'isola di Wawanakwa fino a quando non tornò in Canada, dopo la fine della terza stagione. Lo ascoltai mangiando e bevendo. -Wow, papà. A Tutto reality era troppo forte.- dissi alla fine.
-Lo so, Andy.- disse mio padre. 

Il giorno dopo, quando mi presentai a scuola con il mio pik-up (che ho chiamato Bella), Seth mi si avvicinò e disse:-Wow, Andy. Questa è la tua nuova auto?
-Si. Ieri pomeriggio, ho preso la patente.- dissi. Samuel mi si avvicinò e disse:-Cosa?!? La patente?!? Sei il primo ad averla.
Io sorrisi. Sentivo che i miei amici erano invidiosi.

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ANGOLO AUTRICE.

Ciao a tutti. è un po' che non scrivo l'Angolo Autrice. Quante cose che sono successe: Andy ha ripreso a camminare e si è innamorato di Lisa, è arrivato Nikita, Aiden e Francisco sono stati arrestati, Cody regala un pik-up ad Andy. Spero che vi siano piaciuti. A presto.

cody020701,
la vostra amata autrice.

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Capitolo 7
*** Mi rivelo ***


Erano passati alcuni giorni dall'esame di guida, quando vidi entrare Aiden dal portone. Ero sbalordito al massimo. COSA?!? ERA USCITO DI PRIGIONE?!? Doveva stare dentro per tipo due anni e speravo di non rivederlo mai più. 

Aiden mi si avvicinò e disse:-Vedo che ti sei alzato, Andy. Ho letto sul giornale cosa è successo. La sbadataggine di mia sorella. Francisco starà dentro ancora per un po', ma io sono uscito prima per buona condotta. Lisa sarà felice, secondo te?
-Lasciala stare.- dissi. Ero sul punto di picchiarlo, ma arrivò Lisa. -Fratellino, che ci fai qui?- chiese.
-Uscito prima per buona condotta.- rispose quel verme. Aiden se ne andò e Lisa disse:-Oh, capperi. Papà sarà indiavolato. Sperava che Aiden rimanesse dentro per un po'.
-Lo speravo anche io.- dissi. 
-Tu sei l'unico che mi capisci, Andy.
-Ci vediamo a pranzo vicino alla palestra.
-Si.

A pranzo, andai vicino alla palestra e trovai Lisa lì, appoggiata al muro. -Ehi.- dissi. 
-Ciao.- disse lei.
-Tutto bene?
-Si.
-Posso dirti una cosa?
-Cosa?
-Ti amo.
-Ti amo anche io. 
-Ci mettiamo insieme?
-Si. 

Baciai sulla bocca Lisa e, appena ci staccammo, mi disse:-Ti amo. Come lo diremo ai nostri genitori?
-Mio padre lo sa già.- dissi. Lisa sorrise e andammo a lezione. Appena fini la scuola, Seth e Samuel mi si avvicinarono. -Che hai? Hai fissato Lisa per tutto il tempo.- disse Seth.
-Mi sono innamorati di Lisa e, da mezzogiorno, stiamo insieme. Che c'è?- dissi.
-Cosacosacosacosacosa?- disse Samuel. 
-Lo sai che è la figlia del prof Hockins?- disse Seth sbalordito.
-Lo so, ragazzi. Dai. Mio padre spiegherà tutto al prof.- dissi tranquillamente. All'improvviso, sentii che qualcuno mi dava una paccca sulla schiena. -Quindi, tu e Lisa state insieme.- disse una voce. Era il signor Hockins. 
-Si, prof.- dissi girandomi. 
-Be', approvo il vostro amore. Ne parlerò con mia moglie sta sera. Tu pensa solo ad amare mia figlia e non tradirla. 
-Certo, prof.

Feci un sospiro di solievo quando il prof se ne andò. -Te la sei vista brutta.- disse Samuel.
-Sam ha ragione.- disse Seth.
-Meglio andare. Ma promettetemi una cosa.
-Cosa?
-Che rimarremo sempre migliori amici, sempre e comunque.
-Certo.
-Io ci sto. 
Misi le braccia intorno alle loro spalle e dissi:-Okay. Amici adesso...
-... amici per sempre.- dissero i miei amici. Detto questo andammo a casa. Presi Nikita tra le braccia e dissi:-Oggi è una super giornata.
-Perché?- chiese mio padre.
-Mi sono messo con Lisa.
Mio padre sorrise e io dissi:-Il prof Hockins l'ha scoperto, ma mi ha dato la sua approvazione.
-Super Tyler. Anche io approvo il vostro amore.- disse mio padre. Io lasciai mio fratello e andai a dare un abbraccio a mio padre. Andai a fare i compiti, cambiai il mio stato su Facebook e cambiai il nome di Lisa sul telefono da "Lisa" a "Principessa Amore". Era troppo bello essere fidanzati.

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ANGOLO AUTRICE.

Ciao a tutti. Spero che vi sia piaciuto che Andy e Lisa si siano messi insieme e che Aiden sia uscito dalla prigione. Scriverò presto il seguito.

cody020701

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Capitolo 8
*** Mia madre ritorna ***


Quel sabato, io, mio padre e Nikita eravamo andati a pescare. Partimmo per tornare a casa verso le quattro del pomeriggio. All'improvviso, il telefono di mio padre squillò. -Che c'è, Court? Cosa? Arriviamo subito.- disse mio padre. Appena mise giù il telefono, mise il piede sull'acceleratore. -Va piano, papà! Ti prego!- gridò Nikita dal sedile posteriore. Mio padre non l'ho ascoltò. Dal suo sguardo, capii che era per quelle strane lettere che ricevavamo da settimane. Non so che cosa dicessero, poiché papà, appena le leggeva, le bruciava nel camino, dicendo:-Muori, Sermy. Muori... Ti odio... Devi pagare per tutte le pene che mi hai fatto soffrire... 

Chi era Sermy? Era collegata a mia madre? O era lei mia madre? Non lo so. Sapevo solo una cosa: che lei (forse) sapeva qualcosa su mia madre e io volevo saperlo. 

Comunque, in quel momento, avevo lo stomaco sotto sopra e volevo far fermare mio padre per poter vomitare. -Papà, non mi sento bene.- dissi.
-Stai tranquillo, Andy.- disse mio padre. "Stai tranquillo". NON POSSO RESTARE TRANQUILLO SE TU VAI AI CENTOTRENTA ALL'ORA!

Appena arrivammo a casa, io ero sul punto di vomitare. Davanti a casa, c'era la polizia. Noi scendemmo dalla macchina. -Che succede, Court?- chiese mio padre alla signora Turner. 
-Sierra. L'abbiamo trovata in casa a preparare la cena. Ha preso le chiavi sotto lo zerbino e ha capito la combinazione dell'allarme.- disse la signora Turner. La combinazione dell'allarme è il giorno del mio compleanno. Una donna immanettata e scortata da un agente si avvicinò. -Sierra!- disse mio padre.
-Cody.- disse dolcemente la donna. Quella era mia madre. Era carina. Io e Nikita ci avvicinammo a papà e mia madre urlò:-ANDY! TESORO MIO! NON PENSARE MALE DI ME! TI AMO! TI HO SEMPRE AMATO! SCUSA SE SONO SCAPPATA! AVEVO PAURA! 
-TU MI HAI LASCIATO CON UN BAMBINO! SAI CHE VUOL DIRE CRESCERE UN FIGLIO PICCOLO? QUASI UN ANNO FA, ANDY HA AVUTO UN INCIDENTE! SAI CHE VUOL DIRE VEDERE IL PROPRIO BAMBINO SEDUTO SU UNA SEDIA A ROTELLE? NO, TU NON LO SAI!- urlò mio padre. 

Io presi coraggio e urlai:-MAMMA! SEI STATA STUPIDA A LASCIARCI! MIO PADRE NON TI HA DIMENTICATO! TI HA AMATO FINO AD ADESSO! MA HA VOLTATO PAGINA! HA ME E HA NIKITA!
Mia madre fu portata via, mentre mio padre mi abbracciò e mi disse:-Sei stato bravo, Andy. 
-Anche tu sei stato bravo. Ti sei levato un sasso che tenevi da sedici anni.- dissi. Ci staccammo e notammo i giornalisti. I poliziotti smontarono tutti e noi tre entrammo in casa. 

Lunedì, tutti mi fissavano e bisbigliavano. Seth e Samuel mi si avvicinarono. -Abbiamo sentito quello che è successo sabato.- disse Seth.
-Ci dispiace.- disse Samuel.
-Tranquilli: sto bene.- dissi. A pranzo, noi tre andammo a sederci in un tavolo, da soli. -Ieri sono andato su Internet. Ho digitato "A Tutto reality Noah". Sapete che ho scoperto?- disse Samuel.
-Cosa?- chiese Seth.
-Nel secondo episodio della prima stagione, mio padre ha baciato l'orecchio del padre di Andy.
-Davvero?- chiesi. Mio padre mi aveva raccontato del bacio, ma aveva detto che erano addormentati e che non sapevano quello che facevano. 
-Si. Molte persone pensano che siano stati innamorati. O comunque, che provassero attrazzione l'uno per l'altro.- disse Samuel. In quel momento mi venne un'idea.

-Che ne dici di far venire mio padre nell'ufficio di tuo padre?- chiesi a Samuel quando Seth si alzò e andò a parlare con Jamie e Josh. 
-Bella idea. Tu di a tuo padre che mio padre vuole parlare con lui e vediamo che succede.- disse il mio amico. A casa, dissi a mio padre quello che avevamo programmato con Samuel. Spero che siano ancora innamorati.  


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Vi è piaciuta? Sperate che Cody e Noah siano ancora innamorat? E secondo voi, che fine farà quella traditrice infingarda di Sierra? Commentate.
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Capitolo 9
*** Mia madre sotto accusa ***


Quel giorno, il telefono squillò e mio padre andò a rispondere. Dopo un po', tornò e disse:-Hanno deciso la data della prima udienza di tua madre. 
-Okay. Quando?- dissi io. 
-Lunedì 16, alle nove. 
A quell'ora, io ero a scuola, ma papà disse che avrebbe parlato con il preside Haiden e che sarei potuto venire. E così fece. Il giorno dell'udienza, io mi misi dietro. Vidi mia madre in una tuta arancione e che stava tremando. Mi faceva anche un po' di pena. Dopo un po', arrivò il giudice. 

-Bene. Siamo qui per giudicare la signora Sierra Fernandez. Quali sono le accuse?- disse il giudice. 
-Efrazione, Signor Giudice. La signora Fernandez è entrata nella casa di Cody Anderson. I due stavano insieme sedici anni fa e hanno avuto un figlio.- disse l'avvocato dell'accusa, la signora Turner. 
-Quel'è la pena minima, signora Turner?
-Dieci anni, Signor Giudice. 
-Vedremo. Sentiamo i testimoni. 

Il primo testimone fu Amy, la figlia della signora Turner. -Che cosa hai visto, Amy?- chiese la signora Turner.
-Ho visto una figura muoversi in casa degli Anderson. Poi, visto che era quella donna.- disse Amy. Gli interrogatori andarono avanti per un po'. Poi, toccò a me.

-Allora, Andy. Hai mai visto la signora Fernandez?- chiese la signora Turner.
-Prima di sabato, mai.- dissi. 
-Sai che è tua madre, Andy?
-Si, mio padre me ne ha accennato un paio di volte a lei, ma poi cambiava discorso. 

L'interrogatorio andò avanti per una mezz'ora, tra l'accusa e la difesa. Alla fine, la giuria andò a scegliere il verdetto. Tornarono un paio d'ore dopo. -Signori Giurati, avete deciso il verdetto?- chiese il giudice. 
-Si, Signor Giudice. Abbiamo deciso che la signora Sierra Fernandez sia colpevole dell'accusa di efrezione.- disse il Presidente della giuria alzandosi in piedi. 
-Grazie, signori Giurati. La signora Fernandez dovrà scontare dieci anni di carcere e non potrà avere la libertà vigilata fino a quando non avrà scontato almeno otto anni. Ho detto tutto. Guardie, portatela via.

Due guardie portarono via mia madre. Ero sollevato e triste. Sollevato perché mia madre non si sarebbe presentata a casa per almeno otto anni, triste perché era finita in carcere. A casa, mio padre mi abbracciò e mi disse:-Ti voglio bene, tesoro mio. 
-Vado di sopra a dormire.- dissi.
-Andy, è presto. Sono le tre del pomeriggio.
-Lo so, ma voglio riflettere. 
-Va bene. 

Ci staccammo e andai di sopra. Guardai la foto di quando avevo dieci anni. Poi, presi dei fogli con dei pentagrammi e la mia chitarra e scrissi una canzone. La chiamai "Mamma". La sera, scesi a mangiare. Appena Nikita andò a guardare la TV, mio padre mi disse:-Ho ascoltato la tua canzone. Molto bella.
-Davvero?- chiesi.
-Si. Posso chiamare un mio amico per farti incidere la tua canzone.
-Okay. 

Abbracciai mio padre e gli diedi un bacio. Mio padre mi strinse forte e iniziò ad accarezzarmi i capelli. Era bellissimo quando mio padre mi accarezzava i capelli. -Ti adoro, papà.- dissi.
-Anche io ti adoro, Andy.- disse lui. 

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Capitolo 10
*** Il mio singolo e l'amore di mio padre ***


Mio padre mi portò allo studio di registrazione. -Ciao, Geff. Come va?- disse mio padre entrando. 
-Tutto bene. Tu devi essere Andy?- disse il signor Davis. 
-Si, sono io.- dissi. 
-Andiamo a incidere il tuo singolo e vediamo che succede. 

Andai in camera strana con un microfono che pendeva dal soffitto e degli strumenti in fondo. C'era anche uno sgabello piuttosto alto. -Bene, Andy. Mettiti quelle cuffie, mettiti comodo e canta.- disse il signor Davis. Io feci quello che mi dissi e iniziai a cantare e a suonare. Alla fine, il signor Davis disse, estasiato:-Bravissimo, Andy. Lo metterò in circolo oggi stesso. 

Io e mio padre andammo via. Mentre eravamo in macchina, mio padre accese la radio e sentimmo il signor Davis parlare. -Bentornati a Radio Musica Nuova. Oggi, abbiamo un singolo che Andy, il figlio di Cody Anderson, ha inciso oggi. Eccolo.- disse. La mia canzone era già alla radio. Alla fine della canzone, ci furono tantissime telefonate. Tutti dicevano che la mia canzone era bellissima e che dovevo continuare a suonare. -Bravo, Andy.- disse mio padre. Il mattino dopo, tutti mi fissavano e bisbliavano qualcosa tipo "Hai sentito la sua canzone a Radio Musica Nuova?", "Si, è stata bellissima", "Ti è piaciuta?", "Si, mi è piaciuta al quadrato". 

Seth e Samuel mi si avvicinarono. -La tua canzone è stata stre-pi-to-sa, Andy.- disse Seth.
-Tutta la scuola l'ha sentita.- disse Samuel.
-Davvero?- chiesi.
-Si, seriamente. 
Quel pomeriggio, quando uscii, vidi mio padre scendere dall'auto. -Papà, ciao.- dissi.
-Salve, signor Anderson.- disse Samuel.
-Salve.- disse Seth.
-Ciao, ragazzi. Devo parlare con il signor Haiden. Non ci sto tanto.- disse mio padre entrando. Io e Samuel ci guardammo con un occhiatta furtiva. -Andiamo.- dissi.

Entrammo con dietro Seth. -Che succede?- chiese il nostro amico.
-Abbiamo fatto incontrare il padre di Sam e mio padre per vedere se il loro amore c'è ancora.- dissi.   
-E tutto questo senza di me? Il Re degli Scherzi e delle Bugie?
-Si, Seth.- disse Samuel. 
-Okay. Non mi arrabbio. Ma ditemi sempre tutto.
-Ok.

Ci fermammo davanti alla porta del preside e ci misimo in ascolto. -Ciao, Noah. Di che volevi parlarmi?- disse mio padre.
-Ehm... non sono stato io a chiamarti.- disse il signor Haiden.
-Ma Andy mi ha detto che mi volevi parlare. 
-Credo che i nostri figli si siano messi d'accordo per farci incontrare, Cody.
-Lo credo anche io. 

Sentimmo dei passi. I nostri padri si erano avvicinati. Tre minuti dopo, sentimmo che si erano staccati da un bacio. -Oh, Noah... in tutti questi anni ho solo pensato a cercarti per poterti rivelare il mio amore.- disse mio padre.
-Anche io...- disse il signor Haiden. 
-Andy e Samuel si sono comportati male a mentirci, ma non puniamoli. Andy non ha mai detto una bugia.
-Neanche Sam ne ha mai dette. 

Sentimmo che i nostri padri si stavano separando e che mio padre stava per uscire, quindi io e i miei amici ce ne andammo. Io salì in macchina e aspettai mio padre. Mi misi l'MP3 nelle orecchie. Appena mio padre salì, mi levai le cuffie e dissi:-Come è andata? Che ti ha detto?
-Dovresti saperlo, visto che ci hai origliato insieme ai tuoi amici.- disse mio padre mettendo in moto la macchina.
-E va bene. Io e Samuel abbiamo organizzato tutto per vedere se il vostro amore c'era ancora dopo vent'anni. 
-Grazie, Andy. Ti adoro.
-Anche io. 

Mio padre mi diede una carezza e un bacio. Io ero felice che mio padre non mi punisse. A casa, presi in braccio Nikita e lo portai in camera. -Ho trovato l'amore per papà.- gli dissi facendolo volare.
-Davvero?- mi chiese lui. 
-Si... Non sarà una ragazza...
-COSA?!?
-Si tratta del preside della mia scuola... Ti va bene?
-SI!!! 
Lo abbracciai e lo baciai. Era bello che forse il mio migliore amico sarebbe diventato anche il mio fratellastro. 

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Capitolo 11
*** Incendio ***


Quel giorno, io e i miei amici stavamo uscendo, quando Jamie e Josh corsero dalla palestra. Avevano il volto pieno di fuligine e sembravano aver corso la maratona.

-Che succede, ragazzi? Sembrate tornati dalla maratona di New York e da un incendio.- chiese Samuel.
-Un... un... un...- disse Josh stremato. 
-Un cosa, Josh? Parla chiaro.- chiese Seth.
-Un incendo alla palestra! Lisa è dentro e abbiamo visto scappare Aiden. Abbiamo chiamato il 911, ma non arriveranno prima di venti minuti!- disse Jamie.
-Cosa? Ma a quell'ora Lisa sarà già andata.- dissi io.

Iniziai a correre verso la palestra, seguito a ruota dai miei amici. Appena arrivai sul luogo, rimisi a fissare la palestra. Il fuoco la stava mangiando, con dentro la mia amata Lisa. Dovevo fare qualcosa o la morte di Lisa non me la sarei tolta dalla coscienza per tutta la vita.

Ragionai e cercai un modo di poter entrare e salvare il mio amore. 

Vidi che c'era un asse sulla porta. Guardai Seth e Samuel e dissi:-Dobbiamo entrare e salvarla.
-Ma rischieremo di morire, Andy.- disse Samuel. 
-Io me ne infischio di morire, Sam. Voglio salvare la mia ragazza.
-Io vengo con te.- disse Seth. Samuel decise di venire. 

Levammo la trave ed entrammo. Tovevamo trovare assolutamente Lisa. -Seth, tu vai agli spogliatoi. Samuel, tu vai a cercare vicino ai bagni e accanto agli strumenti. Io vado a cercare nel resto della palestra.- dissi.
-Va bene.- dissero i miei amici. Ci dividemmo e cercammo dappertutto

Trovai Lisa, svenuta, in mezzo alla palestra. -LISA! SONO IO! STAI TRANQUILLA!- gridai. La sollevai e iniziai a gridare:-SETH! SAMUEL! L'HO TROVATA! RAGAZZI! 
Seth e Samuel mi raggiunsero subito. Uscimmo immediatamente. I vigili del fuoco e i poliziotti erano arrivati. Dei medici portarono una barella. -Mettela qui.- disse un medico. Io la misi sulla barella. -Venite con noi.- ci disse l'altro medico. Ci portarono tutti all'ospedale. 

I nostri genitori arrivarono poco dopo. Il signor McGrady disse a Seth:-Mamma arriva tra poco. Deve solo parcheggiare.
-No. Ti prego. Mamma no.- disse Seth.
-Perché no, Seth?
-Pianterà di sicuro una grana. 

La signora McGrady arrivò subito. Era in carne e di colore. -Che cappero vi è venuto in testa?- chiese a Seth. 
-Mamma, dai...- disse Seth.
-Niente "Mamma, dai", Seth. Siete entrati in una palestra infuocata e per poco non morivate.
-Leshawna, dai. Hanno fatto qualcosa di buono. Hanno salvato una ragazza.- disse il signor McGrady. Mio padre mi diede un bacio e io sorrisi.
-Avete fatto la cosa giusta.- disse il signor Haiden. 
-Grazie, papà.- disse Samuel. Un medico arrivò e disse:-La vostra amica è in pessime condizioni. Se supera la notte, vuol dire che potrebbe farcela.

Il medico se ne andò e mio padre disse:-Come stai?
-Sto bene, papà.- dissi. I nostri genitori uscirono. Io mi alzai e mi misi in ascolto. Sentii il signor Haiden e mio padre parlare. Sentii poche cose. -Senti... vorrei... mi vuoi sposare...- disse il signor Haiden. 
-Oh si...- disse mio padre.

In sintesi il signor Haiden aveva chiesto a mio padre di sposarlo. Andai dal letto di Samuel e dissi:-Tuo padre ha chiesto a mio padre di sposarlo. 
-Diventeremo fratellastri.- disse il mio amico. All'improvviso, sentimmo dei passi e io tornai a letto. -Andy, Sam. Dobbiamo dirvi una cosa.- disse mio padre.
-Vi sposate?- chiese Samuel.
-Si. Come lo avete scoperto?
-Vi ho origigliato da dietro la porta.- dissi sorridendo.
-Allora è un vizio, quello di origliare.
Mio padre mi fece il solletico, mentre il signor Haiden diede un bacio e iniziò ad accarezzare i capelli di Samuel. 

Io e Samuel eravamo felici che i nostri padri si sposassero. E non vedevamo l'ora. 

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Capitolo 12
*** Lisa si riprende ***


Il mattino dopo, la signora McGrady piombò nella nostra stanza e disse:-Quel porco di Aiden è stato arrestato. Finalmente, se ne starà al fresco per un po'. Dovrebbe pagare per quello che ha fatto. Ha mandato voi tre qui, con fuliggine nei polmoni, e sua sorella in terapia intesiva. 
Io, Seth e Samuel sorridemmo. La signora McGrady se ne andò.

Un medico arrivò una ventina di minuti dopo e disse, sorridente:-La vostra amica si è ripresa. Dice che un certo Aiden ha appiccato un inciendio. 
-Lo conosciamo. Si tratta del fratello della nostra amica.- disse Seth. 
-Possiamo vederla?- chiesi io.
-Certo, ma non stressatela troppo.

Andai nella sua stanza. Lisa aveva gli occhi aperti e mi disse:-Andy, ho paura. Aiden mi vuole uccidere.
-No. Aiden è tuo fratello, non vuole ucciderti.- dissi io.
-Invece si. Ci ha già provato una volta, quando avevo otto anni. Ha avvelenato il latte che bevevo. Per fortuna l'ho dato a Mister Tipp Tipp, il vecchio gatto del quartiere, che è morto un paio d'ore dopo, mentre ci giocavo. Oh, Andy, ho paura.
-Ci sono io, Lisa. Aiden è stato preso. Lo dirai alla polizia quando ti verrà a interrogare?
-Si, glielo dirò.

La baciai e poi tornai in stanza. La polizia arrivò dopo un paio d'ore. Lisa gli raccontò la storia del latte e di Mister Tipp Tipp. I polizziotti avevano sempre più prove contro Aiden. Io avevo paura, ma mi consolavo pensando al matrimonio di mio padre. Ogni giorno, mio padre e Noah (adesso, posso chiamarlo così, ma solo fuori dalla scuola) passavano da noi a mostrarci tutto. Mio padre aveva comprato uno smoking per me e aveva tirato fuori un mio vecchio smoking mio di quando avevo dieci anni per Nikita. Prima di andarsene, mio padre mi diede un bacio e mi disse:-Esci presto, tesoro mio. Anche Nikita vuole che tu esca presto. Vuole che tu torni e vuole conoscere il suo fratellastro.  
-Anche io voglio uscire presto, papà. Di a Niki che gli vogliamo bene, che lo abbarcciamo e lo baciamo.- dissi. Mio fratello era così. Teneva troppo a me e voleva conoscere Samuel. 

Mio padre e Noah uscirono. Io mi coprii e chiusi gli occhi. Ero esausto. All'improvviso, sentii qualcosa scuotermi e mi svegliai. Samuel era sopra di me. -Sei felice per il matrimonio?- mi chiese.
-Si. Tu?- risposi.
-Si. Quando incontrerò Nikita?
-Presto, credo e spero. 

Samuel se ne tornò a letto e io tornai a dormire. Fummo tutti dimessi un paio di giorni dopo. A scuola, tutti ci dissero che erano felici che fossimo sopravvissuti e che erano contro Aiden. Ero felice che loro ci sostenessero. Lisa era triste. Io cercai di consolarla, ma non mi volle. Stavo perdendo le speranze che lei volesse stare con me.  

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ANGOLO AUTRICE.

Manca poco al matrimonio di Cody e Noah. Ditemi che ne pensate. Scrivete anche se pensate che Andy e Lisa possano restare ancora insieme. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto. 

Con affetto,
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Capitolo 13
*** Il matrimonio ***


Il giorno del matrimonio, mi stavo sistemando la cravatta. -Papà...- dissi. 
-Si, tesoro mio?- chiese mio padre.
-Secondo te, andrà bene il matrimonio?
-Si, Andy. Stai tranquillo. 

Mio padre sistemò la cravatta a Nikita, mentre io mi pettinavo i capelli. Appena Samuel mi venne a chiamare, andai vicino all'altare. Noah era già li. Lisa era seduta in prima fila con i suoi genitori e una bambina di circa dodici anni con i capelli biondi. Mio padre arrivò dopo non molto.

Mentre tutti ballavano, io mi avvicinai a Lisa e alla bambina. -Ciao, Lisa. Ciao,...- dissi.
-Jenny.- disse la bambina. 
-Ok. Andiamo a ballare, Lisa?
-No.- disse Lisa. Mi sembrava sempre più distante. Appena Jenny se ne andò, le chiesi:-Che hai?
-Niente.- rispose lei. 
-Ciclo?
-No. Lasciami stare.
-No, finché non mi dici che hai.
-Vuoi che te lo dica?
-Si.

Lisa mi portò via e, appena fummo vicino alle macchine, mi disse:-Ho paura che Aiden possa uscire di prigione e che possa farmi del male. 
-Tutto qui?- chiesi.
-Si. 
-Hanno tante prove e le nostre testimonianze. Non può uscire. C'è qualcosa a cui Aiden tiene particolarmente?
-Jenny. Tiene tantissimo a lei.
-Bene. Se lui tenta di farti del male, digli che chiami Jenny e le fai vedere cosa ti fa. 
-Okay. 
-Adesso, andiamo a ballare?
-Si.

Presi la sua mano e la portai sulla pista. Mentre ballavo, vidi dei flash, che erano diretti soprattutto a mio padre e a Noah. Dei paparazzi che avevano scoperto il matrimonio. A me, non importava. Mi importava solo della mia fidanzata. Il mattino dopo, c'erano le foto sul giornale. Appena le vide, mio padre disse:-Chissene frega. A me importa solo che siamo sposati.
-La stessa cosa per me.- disse Noah. 

Il loro amore era immenso. Sentivo che sarebbero stati insieme per sempre. 

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ANGOLO AUTRICE.

Vi è piaciuto? Ditemi che ne pensate del matrimonio... Aggiornerò presto... state tranquilli...

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Capitolo 14
*** Ballo di fine anno e una lettera ***


Quel giorno, io e Samuel eravamo in camera a fare i compiti, quando mi arrivò un messaggio. Era di Lisa. Diceva.

Tu vieni al ballo di fine anno?

Io mandai un messaggio a mio padre, chiedendogli se potevo andare al ballo. Lui mi disse di si. Poi, risposi a Lisa:

Certo. Vuoi essere la mia accompagnatrice?

Mi rispose due secondi dopo:

Si. 

Il ballo di fine anno si sarebbe tenuto qualche settimana dopo e tutti gli alunni speravano di diventare Re e Reginetta del ballo. Io ci speravo ogni anno, ma non venivo mai votato. E se venivo votato, erano pochissimi a farlo.
Scesi di sotto a prendere le lettere. Oltre alle solite cose, c'erano due lettere indirizzate a me e a Samuel. Andai di sopra e le feci vedere a Samuel. -Wow.- disse il mio fratellastro. Le aprimmo. Parlavano che presto ci sarebbe stata una nuova stagione di A Tutto reality e che noi eravamo stati scelti a caso. 
Io ero sconcertato che fossimo stati scelti. 

Quella sera lo mostrammo ai nostri genitori. Erano preoccupati, ma ci fecero comunque. Scrivemmo a quei tizi. A Tutto reality: L'isola Queen Kristel. Si chiamava così. In sintesi, dovevamo andare su un isola e si vinceva un milione di dollari. Non vedevo l'ora di andarci. Il mattino dopo, lo raccontai a Seth e a Lisa. -Me l'hanno spedita anche a me.- disse Seth. 
-Anche a me.- disse Lisa. 
-Così ci andremo tutti?- chiese Samuel.
-Si. I miei genitori erano un po' spaventati, ma mi hanno lasciata andare. 
-Anche i miei. 

Ero sempre più eccitato di andarci. A casa, io e Samuel preparammo le valigie. -Hai preso tutto, Andy?- chiese mio padre. 
-Certo, papà. Anche Samuel ha preso tutto.- dissi. 
-Okay. Mi mancherai, tesoro mio.
-Anche tu mi macherai, papà. E mi mancherà anche Nikita. 

Nikita comparve in camera mia e io lo presi in braccio. -Sei arrabbiato?- chiesi.
-Un po'.- disse lui.
-Mi mancherai, fratellino. 
-Anche tu e Samuel mi mancherete. 

Gli diedi un bacio e Nikita mi strinse forte. Mi dispiaceva lasciarlo, ma avevo detto di si ai produttori e non potevo più fare niente. 

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ANGOLO AUTRICE.

SALVE A TUTTI! Ecco a voi un nuovo capitolo di A Tutto reality: High School. L'isola Queen Kristal è puramente inventata. Quindi, non so se esiste veramente. CIAO! Pubblicherò presto il seguito.
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Capitolo 15
*** La fine ***


La sera del ballo, andai a prendere Lisa. Appena lei uscì di casa, le dissi:-Sei bellissima, amore mio.
Ed era vero. Indossava un abito verde acqua che andava fino alle caviglie e delle scarpe dello stesso colore. Aveva anche un cerchietto del medesimo colore.

-Grazie, Andy.- disse lei. Le presi la mano e la portai fino al pick-up. Andammo fino a scuola. La palestra era stata decorata molto bene. Vidi Seth con una brunetta e Samuel con Kimberly, la sua ragazza. Io e Lisa ci avvicinammo. -Ciao, ragazzi.- dissi. 
-Ciao.- disse Lisa. 
-Ciao, Andy. Ciao, Lisa. Lei è Jessica.- disse Seth. 
-Verrano anche Jessica e Kimberly ad A Tutto reality: l'isola Queen Kristal.- disse Samuel. 
-Bene. 
-Andiamo a ballare?
-Certo, Andy.

Io e Lisa andammo sulla pista da ballo. Ballammo per una mezz'ora circa, poi andai a prendere del punch. All'improvviso, Noah salì sul palco e disse, nel microfono:-Okay, ragazzi. Adesso, dovrete votare il Re e la Reginetta del ballo di quest'anno. In più, c'è la categoria della Coppia più bella. Dirò chi sono i vincitori verso la fine della serata. Però, devo dirvi una cosa. Alcuni studenti presto dovranno partire per una stagione di A Tutto reality. Quindi, sono esenti da compiti, test, eccetera eccetera. Meglio se vi lascio votare. 

Noah lasciò il microfono e tutti andarono a votare. Io e Lisa andammo vicino alla scatola per il Re e la Reginetta. -Io dico Sam e Kimberly.- dissi. 
-Perché Sam è il tuo fratellastro, lo voti?- chiese Lisa.
-No. Io non favorisco mio fratello.
-Va bene. 

Così, scrissi il nome. Ero teso. Sentivo che Samuel non avrebbe vinto, ma non lo feci trasparire a nessuno. Mentre Lisa parlava con le sue amiche, io pensai a cosa mi sarebbe successo a Queen Kristal. Sarei stato con i miei amici e magari avrei vinto il milione di dollari. Samuel e Seth si avvicinarono. -Forse a Queen Kristal saremo divisi.- disse Seth. 
-Lo so. Ma saremo amici sempre, anche se saremo in squadra insieme.- dissi.
-Magari ci alleamo per arrivare insieme alla finale a tre.- disse Samuel. 
-Bellissima idea. 
Misi la mano in centro e disse:-Anche se saremo divisi, saremo sempre amici. Amici adesso...
-... amici per sempre.- dissero Samuel e Seth all'unisono e mettendo la mano sopra la mia.

Passammo la serata a parlare, danzare, mangiare e bere punch. Verso la fine, Noah tornò sul palco con due buste. -Bene, ragazzi. Ormai è giunto il momento di dirvi i vincitori della Coppia più bella e chi sono il Re e la Reginetta del ballo.- disse. Prese la prima busta e disse:-La Coppia più bella è... Seth McGrady e Jessica Adams. Venite ragazzi.
Seth e Jessica andarono sul palco e Noah gli diede dei fiori. Appena scesero, Noah disse:-Adesso, il Re e la Reginetta del ballo. La coppia scelta è... Andy Anderson e Lisa Hockins. 
Io ero sbalordito. Lisa mi prese per mano e andammo sul palco. Noah ci mise le corone sulla testa. Poi, io e la mia Reginetta andammo a fare la foto per l'annuario. 

Appena io, Samuel e Noah tornammo a casa, raccantammo cosa era succeso. -Sei stato grande, Andy. Re del Ballo di Fine Anno.- disse mio padre.
-Grazie, papà.- dissi.

Il mattino, io e Samuel controllammo le valigie. Una settimana dopo, ci imbraccammo per andare a Queen Kristal. Nikita, mio padre e Noah mi sarebbero mancati. Erano la mia famiglia. Durante il viaggio, pensai all'anno che era passato. Io e mio padre eravamo arrivati a Beverly Hills, io mi ero alzato dalla sedia a rotelle, era arrivato Nikita, mio padre e Noah avevano scoperto di essere innamorati e si erano sposati, Aiden e Francisco erano dentro, avevo degli amici fidati ed ero stato eletto Re del Ballo di fine anno. Un anno pieno di colpi di scena. 

Vedemmo l'isola dopo qualche ora. Non mancava molto. Arrivo celebrità e milione di dollari. Mi farò valere. Io sono Andy Anderson e questa che avete seguito è la mia storia a Beverly Hills e alla Beverly Hills Star High School. 
Spero che vi sia piacuta.

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ANGOLO AUTRICE.

Ecco il tanto bramato ultimo capitolo. La storia di Andy è finita, ma io scriverò presto A Tutto reality: l'isola Queen Kristal. Devo ringraziare chi è stato con Andy e company per tutto questo tempo. In particolare, ringrazio:
-Elsa_4726, con i suoi errori credo volontari di grammatica,
-AzzurraTriton, con la sua dolcezza,
-Killer_Natsumi, con le loro recensioni,
-Giuv8, con tutta la sua bravura,
-TigrottaSecsi, con il suo nome e la sua foto di profilo che mi hanno colpito
-Alter Gioia, anche se non mi ricordo se ha rensito questa storia, ma mi segue. 
Siete i miei amici più cari. Vi adoro e vi dedico la storia di Andy. 


Ciao,
cody020701 

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