La donna della pioggia e il drago d'acciaio - brOTP week

di Sophie_moore
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. Phantom Lord ***
Capitolo 2: *** 2. Comfort - Conforto ***
Capitolo 3: *** 3. Rain - Pioggia ***
Capitolo 4: *** 4. Music - Musica ***
Capitolo 5: *** 5. Hair - Capelli ***
Capitolo 6: *** 6. Advice - Consiglio ***



Capitolo 1
*** 1. Phantom Lord ***


1. Phantom Lord

 

La prima volta che Juvia aveva messo piede nella Gilda di Phantom Lord aveva subito notato uno strano individuo appollaiato sulle travi a vista del salone. Aveva alzato lo sguardo, lo aveva incrociato per una manciata di secondi con quello del ragazzo-corvo (lo aveva soprannominato così dato il mantello nero mezzo strappato e quelle che sembravano piume sulla spalla) e poi aveva tirato dritto, salendo al piano di sopra per parlare col Master.

Il secondo giorno, il ragazzo-corvo era di nuovo lì, gli occhi scarlatti che parevano brillare nel sottotetto poco illuminato, seduto a gambe incrociate e a braccia conserte. Un altro paio di sguardi, poi fu assalita da tutti gli altri membri della Gilda che volevano fare amicizia con lei. Aveva dato inizio ad un acquazzone per farli andare via e rimanere da sola, tanto già sapeva perché cercavano di avvicinarla.

Il terzo giorno, Juvia alzò gli occhi celesti alla solita trave, sicura che avrebbe trovato il ragazzo-corvo a sogghignare come tutti i giorni, ma si trovò a fissare il vuoto. Che gli fosse successo qualcosa? Andò subito da quello strano ragazzo col monocolo, Sol doveva chiamarsi, quello che l'aveva recuperata in un bosco a piangere e disperarsi, e gli chiese che fine avesse fatto “quello strano tipo che stava seduto sul sottotetto” (chiamarlo “ragazzo-corvo” davanti a qualcuno che probabilmente lo conosceva bene non le sembrava educato).

-Come mai ti interessa?- Sol ondeggiò sul posto, i capelli a porcospino all'insù che non si mossero di un millimetro. Probabilmente avevano su tanto di quel gel che non si sarebbero mossi neanche se fosse stato Sol in persona a muoverli. A Juvia venne un'improvvisa voglia di fargli cadere una secchiata d'acqua in testa, solo per vedere se sarebbe riuscita a far cambiare loro di forma. -Mi hai sentito?-

La ragazza si riscosse leggermente e negò di aver sentito quello che il suo compagno di Gilda le aveva detto. -Juvia chiede scusa.- mormorò atona, spostando gli occhi da un punto all'altro della sala gremita di uomini.

Sol sospirò. -Gajil ogni tanto se ne va in giro, impossibile dire dove si trovi di preciso.- ripetè, per poi tenerla d'occhio mentre si inchinava ed usciva dall'edificio.

Juvia si mise in strada, camminando piano e con passo misurato, senza dare l'idea di star scappando o andando di fretta. In poco tempo, la familiare pioggia arrivò per farle compagnia, cadendo dal cielo insistente e fitta, come a volerla avvolgere in una sorta di umido abbraccio.

-Allora sei tu la donna della pioggia.-

Juvia si voltò di scatto, imbattendosi nel ragazzo-corvo. Ora come ora, in piedi, era decisamente più alto e grande di quanto si aspettasse. Certo, a vederlo rannicchiato a qualche metro d'altezza doveva averle storpiato la visione. -Juvia è una maga dell'acqua.- spiegò, inclinandosi leggermente di lato. -E Gajil-kun?-

Lui fece un ghigno, mostrando i denti a punta, ed allargò le braccia. -Io sono un Dragon Slayer.-

Juvia non poté fare a meno di ridacchiare debolmente, vedendo tutte le arie che si dava. -Gajil-kun sembra molto forte.- disse, mentre l'altro continuava a sghignazzare.

-Puoi dirlo forte, donna! Sono il più forte di Phantom Lord!-

La maga si ritrovò subito immersa nei suoi pensieri, ignorando le parole del Drago che le stava di fianco. Per quanto inquietante e strano, ed era oggettivo che fosse strano visto che in Gilda quasi nessuno gli rivolgeva la parola, non poteva negare di essere quasi serena. A dimostrarlo, la pioggia battente aveva diminuito la sua intensità.


Sophie's space_
Eccoci qui, gente maledetta (?). Una settimana interamente dedicata a loro due, a questi due ex criminali che si sono illuminati grazie alla nostra gilda di maghi preferita. Che dire a riguardo? Niente, credo. Questo era il primo prompt, non dovrei avere ritardi nella pubblicazione in quanto (stranamente) ho pronte quasi tutte le flash future (sì lo so, lo so, sono un fenomeno)...
Beh, Sophie lascia spazio alle vostre INNUMEREVOLI recensioni e saluta tutti, nella speranza che qualcuno legga queste pazzie xD 
Un mega abbraccio abbraccioso,
Sophie <3

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Capitolo 2
*** 2. Comfort - Conforto ***


2. Comfort - Conforto

 

Toc toc

Gajil sbadigliò sonoramente, si voltò dall'altra parte ed abbracciò da dietro la sua piccola fata, nascondendo la testa tra i suoi capelli turchini.

Toc toc

Di nuovo quel rumore insistente alla porta. Ormai il ragazzo era nel dormiveglia, ma non aveva comunque la minima intenzione di alzarsi da quella posizione così comoda per andare a vedere chi fosse.

Toc toc

-Gajil... stanno bussando...- mormorò Levy, muovendosi leggermente tra le braccia del suo uomo.

-Mhm...-

-Vai tu..?-

Eccola, la peste.

Toc toc

Con uno sbuffo particolarmente eloquente, il ragazzo si mise seduto sul letto e si costrinse ad aprire gli occhi. Si passò una mano tra i capelli ispidi e sfatti dalla, purtroppo troppo breve, dormita e si alzò, dirigendosi con passo pesante verso il portone d'ingresso. Non ci fu bisogno di guardare dallo spioncino, già sapeva chi era. Aprì, senza mettere a fuoco l'interlocutore. -Donna, io volevo dormire oggi, è domenica, che cazzo è successo per- venne interrotto dalla visione di una Juvia in lacrime e da un abbraccio che quasi non gli fece perdere l'equilibrio e cadere a terra.

-Gajil-kun...- piagnucolò la maga dell'acqua, tirando su col naso e stringendosi forte al collo dell'amico.

Il mago sospirò, chiuse la porta con un piccolo calcio ed accompagnò l'amica al divano, facendola sedere di fianco a lui senza lasciarla. Stare con Levy gli aveva insegnato che il contatto fisico spesso era più valido di mille parole, perciò lui usava quella tecnica in ogni caso, visto che quando provava a spiegarsi finiva sempre che combinava un disastro più grande di quello che cercava di riparare. Perciò tenne Juvia appoggiata alla spalla finché non smise di disperarsi e riuscì a respirare normalmente.

-Oh, ciao Juvia.- Levy si sporse dalla camera da letto e si avvicinò ai due amici, sorridendo intenerita. Quel bruto del suo fidanzato faceva sempre tanta tenerezza quando cercava di essere un buon amico.

-Levy-chan... perdona Juvia...- sussurrò, abbassando lo sguardo colpevole.

-Serve una mano?- la piccola maga avanzò verso Gajil e Juvia e rivolse lo sguardo al suo fidanzato, che scosse la testa.

-Ce la faccio.- grugnì il Dragon Slayer, per poi sbuffare forte.

La scripter ridacchiò, stampò un piccolo bacio sulle fronti di entrambi e si mise in piedi, stiracchiandosi. -Vado a prendere la colazione.- fece l'occhiolino al fidanzato e si infilò una sua felpa a caso. -Lily, andiamo?-

 

Gajil rimase in silenzio finché la sua fidanzata non fu uscita, seguita a ruota dall'Exceed ancora un po' addormentato, poi poté parlare liberamente. -Che cazzo c'è?- sbottò, abbassando lo sguardo cremisi sulla testa turchina di Juvia.

-Juvia è attraente?-

-Ma che...?-

-Juvia è attraente? È importante per Juvia saperlo.- lo sguardo celeste della ex maga di Phantom si puntò in quello di Gajil con una determinazione tale da farlo quasi spaventare. Quasi.

-Se è per quell'idiota, non ho intenzione di dire altro.-

-Ma..-

-Te l'avrò ripetuto qualcosa come un miliardo di volte, se a lui non piaci fottitene! Eppure non sei scema, sei splendida, e ancora stai dietro ad uno stripper imbecille?- sbottò, alzandosi in piedi e facendo così scivolare Juvia sul divano.

Allora lei alzò la testa e guardò l'amico in preda ad una crisi di nervi, che imprecava e mandava maledizioni contro il povero Gray, che si muoveva avanti e indietro per il salotto e gesticolava, ripetendo che era stanco, stufo e assonnato, non voleva né poteva sostenere una discussione di quel genere. Le venne da ridere. Alla fine, per quanto baccano facessero insieme, lui riusciva sempre a rassicurarla.

-Sono tornata!- Levy spalancò la porta di casa con un gran sorriso: se sentiva Gajil urlare da fuori, voleva dire che non era poi così grave. -Croissant per Juvia e qualche vite e bullone per Gajil.- trillò, dando poi uno sguardo ai due maghi. Una stava messa sul divano in una posizione strana, guardava lui dallo schienale, l'altro invece era rimasto immobile, come fosse stato un bambino beccato nel momento in cui pucciava le mani nel vasetto di marmellata. Inclinò leggermente la testa di lato, fingendosi confusa, così che Juvia scoppiò in una fragorosa risata.

-Io non.. CHE CAZZO HAI DA RIDERE ADESSO??- sbraitò Gajil, alzando le mani al cielo disperato.

Levy fece qualche passo verso di lui e gli diede un bacio sulla guancia. -Sei stato bravo.- gli disse, sorridendogli dolcemente.

Gajil, disperato, fece saettare gli occhi rossi da una donna all'altra, notando solo in quel momento quanto riuscissero a metterlo in confusione quasi allo stesso modo. Dovevano essere i capelli azzurri, sicuramente.



Sophie's space___
Ohhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh macciao bella gente!!! Imperterrita io continuo a pubblicare, tanto sono scritte xD
Grazie a chi legge e chi recensisce (la mia bimba mi segue sempre anche se legge le cose in anticipo, quanto posso adorarla *-*), ci vediamo domani con il prompt "Rain" 
Sophie passa e chiude e vi abbraccia forte <3

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Capitolo 3
*** 3. Rain - Pioggia ***


3. Rain

 

-Gray-sama, Juvia sta uscendo!- annunciò la maga dell'acqua, afferrando l'ombrello rosa nel portaombrelli e mettendo una mano sulla maniglia.

-Ehi, dove vai?- il ragazzo corse all'ingresso e la tirò di nuovo dentro all'alloggio, sgranando gli occhi. -Sta diluviando.- le fece notare la pioggia battente che rimbalzava quasi sull'asfalto.

Juvia rimase un secondo in silenzio, confusa, mentre la sua testa frullava e macinava pensieri a tutto andare. Si immaginò tante cose, probabilmente troppe, ma appena prima di sciogliersi per una fantomatica notizia di una gravidanza gemellare, si rese conto di quello che intendeva il suo fidanzato. -Gray-sama è geloso??-

-Cosa? No!-

-Non devi essere geloso, sai che Juvia ama solo te.-

-Non sono geloso.-

-E poi Gajil-kun è fidanzato, non succederebbe nulla in ogni caso.-

-Non intendevo quello...-

-E Juvia è molto molto fedele, non tradirebbe mai Gray-sama. Potrebbe semplicemente prendere un succo di frutta, così resterà sobria e- venne interrotta da un bacio che le mandò le guance in fiamme e le fece spalancare gli occhi.

-Sei uscita dall'influenza adesso, andare in giro con la pioggia potrebbe farti ammalare di nuovo.- la mise in guardia il ragazzo,sia preoccupato per lei sia preoccupato per se stesso, visto che passare un'altra settimana con la fidanzata malata non era nei programmi.

-Juvia è una maga dell'acqua, non succederà.- gli stampò velocemente un bacio sulla guancia ed uscì prima che Gray si rendesse conto di quello che stava succedendo. Sapeva che rischiava una ricaduta, ma non poteva saltare quell'uscita con Gajil per nessun motivo al mondo. Scese le scale due a due, canticchiando una canzone a labbra chiuse, finché non arrivò agli ultimi tre gradini. Ridacchiò e li saltò tutti insieme, ritrovandosi di fronte alla porta che conduceva al giardino.

-Ce l'hai fatta.- brontolò Gajil, guardandola di sottecchi.

-Scusa Gajil-kun, ma Gray-sama era preoccupato che Juvia si ammalasse...- cinguettò, aprendo l'ombrello e tenendolo in mezzo, che coprisse sia lei che il suo migliore amico. Che grugnì. -Stai bene?- gli domandò dopo qualche passo in completo silenzio. Magnolia era, ovviamente, deserta. Nessuno a far domande, nessuno che chiedesse loro che diavolo stessero facendo sotto quell'acquazzone, nessuno che li considerasse completamente pazzi a girare così tranquilli per una città tutta chiusa. Semplicemente nessuno ad interrompere quella loro uscita.

-Oggi sono cinque anni che ci conosciamo.- disse solo, tenendo lo sguardo fisso davanti a sé. Non era stato certamente lui a chiedere di festeggiare quell'anniversario assurdo, ma Juvia aveva insistito così tanto, diceva che era stato il suo primo amico, l'unico a non farla sentire sbagliata e strana, per cui eccoli lì, come ogni anno, a passeggiare.

-Vero, hai ragione.-

-Pioveva anche quel giorno, ricordi?-

Juvia ridacchiò a bassa voce ed annuì. -Dove c'è pioggia c'è Juvia, dove c'è Juvia c'è pioggia.-

Gajil le lanciò uno sguardo, poi sbuffò e fece un sorriso quasi impercettibile. -Eppure mi sembrava che fossi riuscita a far smettere di piovere.- la stuzzicò, facendola sorridere di rimando.

-Juvia è molto più brava, adesso. Potrebbe anche far smettere.-

-Perchè non lo fa, quindi?-

-Come ha detto Gajil-kun, pioveva quel giorno.- rispose, come se fosse la cosa più semplice e logica del mondo.

Lui la guardò. Scosse la testa e le mise una mano sui capelli celesti. -Almeno sorridi.- si accontentò nel vedere la sua amica con uno di quei sorrisi che avrebbero fatto sciogliere il cuore di chiunque l'avesse incontrata. E dire che, il primo giorno che l'aveva vista, aveva un'aria così triste e sconsolata, come se niente e nessuno l'avrebbero potuta salvare da quella pioggia incessante. Forse avrebbe dovuto ringraziare Gray, per averla resa così. O forse no, poi si sarebbe montato la testa e gli sarebbe toccato ucciderlo.


Sophie's space___
Sophie è tornata =D 
Terzo giorno, terza storia. Perdonate la banalità, ma non sapevo che altro inventarmi xD 
Passo e chiudo, a domani col promtp "music" <3

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Capitolo 4
*** 4. Music - Musica ***


4. Music

ATTENZIONE! Si consiglia la lettura di questa flash oblunga con "Fell in love with the girl" dei White Stripes. Noterete che una frase è nel testo della canzone. Provate, dura solo un minuto e mezzo ;) 


-GAJIL-KUN VUOLE CHIEDERE A LEVY-CHAN DI SPOSARLO?- la voce di Juvia era talmente alta che tutti, nel salone, si erano girati a guardare nella loro direzione. Stavano seduti ad un tavolo appartato, nascosto, sotto il soppalco proprio per evitare di essere notati.

-Perchè cazzo urli.- digrignò i denti lui, avvicinandosela pericolosamente e tappandole la bocca con una mano, come se avesse voluto azzannarle il collo.

Juvia arrossì e mise le mani su quella di Gajil, promettendo tacitamente di stare in silenzio. -Gajil-kun vuole chiedere a Levy-chan di sposarlo?- ripetè a bassa voce, congiungendo le mani e iniziando a dondolare avanti ed indietro.

-Sì.- sospirò, dandole un'occhiata eloquente. Con quel comportamento strano era chiaro che non c'era stato bisogno di urlare la cosa una seconda volta. Per fortuna che il gamberetto era in biblioteca e non li avrebbe sentiti in nessun caso. -Ti ho chiesto aiuto perché non so come fare.-

-Juvia è così emozionata.- la ragazza si prese il viso tra le mani e si trattenne a stento dallo scavalcare il tavolo in mezzo a loro e saltare in braccio all'amico, felice com'era. -Di cos'hai bisogno? Juvia si occuperà di tutto!-

-Ma mi senti quando ti parlo, almeno?- grugnì, corrugando la fronte. A volte Gajil aveva dei dubbi sulla completa sanità mentale della sua migliore amica, soprattutto quando cominciava a fare quelle cose strane, quando interpretava liberamente qualsiasi cosa uscisse dalla sua bocca e quando, invece, diceva frasi sconnesse col resto del mondo. -Non so come fare.-

-Cosa piace tanto a Levy-chan?-

-I libri.-

-E cosa piace a Gajil-kun?-

-Suonare.-

Juvia fece un sorriso, uno di quelli di chi la sapeva lunga, come se avesse reso tutto molto più chiaro. Cosa che evidentemente non era, perché lui la guardava con una faccia confusa e sconcertata. -Ti ringrazio per questo brillante riassunto che non è servito ad un cavolo.-

-Stai dicendo meno parolacce, credo che sposare Levy-chan sia un'ottima idea.-

-Ma che cazzo c'entra?-

La maga scosse la testa. Come faceva a non capire una cosa tanto ovvia? -Unisci le cose.-

-Dovrei... cantarle un libro?- sgranò gli occhi magenta, sbattendo le palpebre lentamente.

-Juvia ti aiuterà a scrivere una canzone d'amore. Così alla festa, potrai farle la dichiarazione.-

-Non è una dichiarazione. È una proposta.- rettificò, incrociando le braccia al petto muscoloso.

La ragazza tremò leggermente dalla felicità. -Andiamo a casa tua, verrà una bellissima canzone con l'aiuto di Juvia!- strepitò. Lo prese per mano e lo trascinò di forza fuori dal salone della Gilda, correndo ed iniziando già a canticchiare una qualche melodia assurda.

 

Qualche giorno dopo, alla festa di inizio estate che Fairy Tail organizzava ogni anno, ognuno dei membri aveva deciso di portare un siparietto, un piccolo sketch di quello che sapevano fare, o nella maggior parte dei casi, credevano di saper fare.

Quando fu il turno di Gajil, si sentiva particolarmente nervoso. La faccia tosta che lo accompagnava sempre in quelle situazioni, quella volta specifica l'aveva abbandonato al suo destino. Lanciò uno sguardo disperato alla folla che stava sotto al palco, che in realtà pareva essere all'oscuro di tutto. Compresa Levy, la piccola fata che aspettava impaziente la sua fantomatica esibizione.

-Gajil-kun, sei pronto?- Juvia lo raggiunse, vestita in coordinato a lui, un tubino bianco aderente e delle scarpe nere col tacco alto, mentre il ragazzo aveva il solito smocking bianco. -Stai bene?-

-Devo stare bene, il cuore batte ancora.- rispose lui monotono, citando inconsciamente una frase della sua canzone.

Lei sorrise, scosse la testa e gli diede un bacio sulla fronte. -Andrà bene. È la musica di Gajil-kun e Levy-chan la adorerà.- gli disse, tirandosi poi un po' giù il vestito. Forse era troppo corto, ma era sicura che a Gray-sama sarebbe piaciuto.

-A volte sei così sdolcinata che mi fai venire da vomitare.- brontolò, roteando gli occhi al cielo. Ma era comunque innegabile che era riuscita a rassicurarlo. Un pochino. Forse.



Sophie's space___
QUI E' SOPHIE CHE RINGRAZIA TANTISSIMO FAIRY ICE.
Quella ragazza ha un potere strabiliante, cioè quello di essere la mia musa ispiratrice! I consigli che mi dà mi forniscono sempre idee sfavillanti e... mi ucciderà per averle fatto tutti questi complimenti a sua insaputa, oppure si sotterrerà, BUT WHO CARES!
Scemenze a parte, ringrazio tantissimo chi mi segue e chi recensisce questo sclero nevrotico ^-^ Sophie vi adora <3

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Capitolo 5
*** 5. Hair - Capelli ***


5. Hair

 

Juvia si guardò allo specchio, fiera di come era riuscita ad agghindarsi per la festa. Nonostante le ferite che i Grandi Giochi della Magia aveva portato, per quanto fosse stata una guerra pesante, piena di momenti terribili, ce l'avevano fatta. Tutti i maghi avevano sconfitto i Draghi insieme, unendo le forze.

Solo a ripensare a certi momenti, comunque, le veniva da piangere, si sentiva fremere, era scossa da brividi e non riusciva più a tornare alla realtà. L'unica cosa che riusciva a vedere era il corpo di Gray martoriato, ridotto ad un colabrodo.

-Juvia?- la risvegliò a quel punto Lucy, toccandole la spalla per riscuoterla. L'aveva vista iniziare a tremare e si era preoccupata quando non le aveva risposto alla prima volta che l'aveva chiamata.

-Lucy-san...- la maga dell'acqua prese dei profondi respiri e si voltò verso l'amica, un piccolo sorriso a tenderle le labbra ed una mano a cercare di calmare il cuore che martellava nel petto.

-Mi stavi preoccupando.- Lucy ricambiò il sorriso e tornò a prepararsi, stringendo i lacci del vestito e degli stivaletti. -Ti sei incantata, stavi pensando a qualcosa?- le domandò cautamente.

-Alla guerra...- fu poco più di un sussurro quello che uscì dalla bocca di Juvia.

Lucy non disse nulla, le si avvicinò di nuovo e l'abbracciò stretta, quasi da farle mancare il respiro. -Ci meritiamo questo ballo, cerchiamo di goderci questa festa.- le sussurrò all'orecchio. -Cerca di essere la nostra solita Juvia, okay?- si staccò e le strizzò l'occhio, tornando a sedersi sul letto per apportare gli ultimi cambiamenti al look.

-Grazie Lucy-san, Juvia farà il possibile.- lla maga dell'acqua fece un piccolo inchino, per poi battersi una mano sulla fronte. -GAJIL UCCIDERÀ JUVIA!- esclamò a pieni polmoni. Lanciò uno sguardo disperato alla ragazza di fronte a lei, che aveva sobbalzato sul posto, si osservò attorno per cercare qualcosa che poteva essere utile, infine afferrò un pettine ed uscì dalla camera di corsa, rischiando di inciamparsi nell'ingombrante abito da sera color acqua marina.

Bussò ad una porta poco più avanti, riprendendo il regolare ritmo di respiro.

-Sei in ritardo.- brontolò una voce che era inconfondibile per Juvia. Gajil aprì la porta guardingo, la fece entrare e la spinse verso l'interno, standole alle spalle.

-Hai fatto la doccia?- gli domandò lei, facendo per girarsi a guardare. Non poté, comunque, perché Gajil le stava nascosto dietro la schiena imperterrito. -Gajil-kun, come fa Juvia ad aiutarti se non ti fai vedere?- sbottò, per poi sbuffare sonoramente, infastidita ed intenerita allo stesso tempo.

-Non ridere.-

-Juvia non riderà.-

-Prometti.-

-Promesso. Gajil-kun, devi fidarti di Juvia.- lo rimproverò. Lo sentì sospirare pesantemente dietro di lei, come se stesse per fare la cosa più difficile della sua vita, come se fosse stato anche peggio di affrontare i Draghi, ed uscì dal suo nascondiglio. Juvia rimase perplessa, se non sconvolta. -Gajil-kun ha... tanti... capelli...- mormorò, cercando con tutte le sue forze di non ridere davanti a quell'immagine. Il suo più grande amico aveva una matassa informe di capelli, una cascata mora che sembrava un grumo, un nido per uccelli. Guardò sconsolata il pettinino tra le mani, pareva così fragile che dava l'impressione si sarebbe spezzato da un momento all'altro.

-Con la bandana me la cavo, ma mi hanno proibito di metterla, quindi..-

-Juvia ce la farà!- la ragazza si tirò su le maniche del vestito e brandì il pettine a mo di spada. -Sconfiggerà i capelli ribelli di Gajil-kun.- decretò, gli occhi celesti che avevano preso fuoco. Tutto il suo corpo fu pervaso da una scarica di adrenalina e di determinazione.

-Non sono da sconfiggere, sono da-

-SIEDITI.-

-Non parlarmi così, donna!-

-GAJIL-KUN, JUVIA HA DA FARE.-

Il Dragon Slayer non poté fare altro che assecondarla e mettersi seduto sul letto, in modo che lei potesse avvicinarsi e dare inizio alla sua battaglia personale. Sarebbe riuscita a dominare quella zazzera impudente solo con l'ausilio di un pettine, questo era poco ma sicuro. Era un obiettivo e lei li centrava sempre, gli obiettivi.

Gajil, in cuor suo, sperava che avrebbe avuto ancora qualche capello attaccato alla nuca dopo quella strenua battaglia.



Sophie's space____
Sophie è tornata! Non poteva assolutamente abbandonare, perciò si è data da fare e ha scritto questa cosa. Si vede che c'è una prova di introspezione? Mi devo allenare un bel po', lo so -w-
Anyway, passo e chiudo, spero vi piaccia anche questa pazzia e ci vediamo domani con "Advice" ^^
Sophie vi abbraccia!

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Capitolo 6
*** 6. Advice - Consiglio ***


6. Advice

 

-Gajil-kun, Gajil-kun! Sei qui?-

La voce di Juvia rimbombava in quell'ammasso di macerie in cui si nascondeva il suo ex compagno di Gilda. Non ricevette risposta, così si tirò su la gonna con le mani e si arrampicò piano su un ammazzo di ciottoli e pezzi di soffitto, quasi sicuramente, cercando di non cadere e farsi del male. Sapeva che Gajil stava lì da qualche giorno, ormai, da quando Fairy Tail aveva distrutto Phantom Lord e quindi li aveva lasciati senza una casa, senza un rifugio.

Senza pensarci due volte, Juvia aveva chiesto al Master di quella gilda un po' bizzarra di poterne fare parte, di poter essere un tassello di quell'enorme e complicato puzzle. Perciò aveva chiesto e aveva ricevuto una risposta completamente affermativa - forse perché era una bella ragazza, pensò -, con sua enorme sorpresa. La cosa più logica che poteva fare era stare ricambiare il favore che Gajil le aveva fatto quando si erano conosciuti. Lui l'aveva salvata, ora toccava a lei.

-Vattene.-

-Gajil-kun, Juvia vuole parlarti...- mormorò, un po' dispiaciuta di quella parola sputata con così tanto odio e tanta rabbia. Sentì del metallo scricchiolare sotto i suoi denti, vide la sua ombra ingobbita e seduta nell'angolo più scuro di quell'edificio ormai in frantumi. Dava l'impressione che stesse per crollare da un momento all'altro, e lei non era sicura di riferirsi esclusivamente all'edificio.

-Io non ho voglia di parlare.- un'altra frase, un'altra piccola pugnalata al cuore della ragazza. Ma non si sarebbe arresa, no di certo!

-Juvia è preoccupata. Non puoi stare qui tutto il giorno a fare niente!- lo rimproverò, cercando di non essere troppo brusca.

-Ah no? È esattamente quello che ho intenzione di fare.- la voce di Gajil sembrava qualcosa che non apparteneva a quel mondo, qualcosa di demoniaco, quasi. Juvia rabbrividì.

-Se non vuoi parlare, almeno ascolta Juvia..- lo pregò quasi, facendo un passo avanti.

-Non ti muovere.-

-Juvia ti vuole bene, Gajil-kun. Accettalo. E accetta anche un consiglio da lei.- si raddrizzò, seppur ferita nell'orgoglio. Sperava che le sue parole arrivassero al suo primo ed unico amico, sperava di potergli essere utile e ti poterlo fare stare meglio. -Devi alzarti e andare avanti, Phantom Lord è distrutta, ma se lo permetterai, Juvia sarà la tua Phantom Lord.-

Ci fu qualche momento di silenzio, nei quali entrambi pensavano a cosa dire o a cosa rispondere. -Che cazzo di consiglio è?- ringhiò il Dragon Slayer, stringendo i pugni.

-Fidarti di Juvia.- trattenne il respiro. Sentiva delle gocce di sudore freddo che le percorrevano la schiena, le imperlavano la fronte. Forse era stata impudente, forse avrebbe dovuto lasciarlo stare e fargli sbollire la collera da solo invece che presentarsi lì, tutti i giorni. Non aveva mai avuto il coraggio di parlare o di rompere quell'atmosfera pesante e quasi irreale che si respirava.

-Lo so che sei venuta tutti i giorni.- lui sembrò leggerle nel pensiero, cosa che la fece spaventare leggermente.

-Juvia non ha mai parlato.-

-Ma io lo sento.- fece una pausa carica di tensione, poi si chinò, afferrò un altro pezzo di ferro e lo mise in bocca. -Ora vai. Ho da fare.-

Juvia scosse la testa e fece un piccolo sorriso. Non aveva ben capito cosa volesse dire, ma sentiva nel suo animo che aveva fatto qualcosa di buono per lui. Aveva fatto qualcosa per la persona che l'aveva salvata dalla solitudine, sperava solo che quel suo gesto salvasse lui dalle tenebre. -A domani, allora.- lo salutò, prima di andare via ed allontanarsi da quella catapecchia fatiscente.


Sophie's space___
Eccomi qui con la penultima flash! E' collocata prima che il Master vada da Gajil, ho immaginato una Juvia preoccupata e... beh, l'avete appena letto xD
Vi ringrazio in anticipo per le recensioni, siete splendide <3

Sophie vi ama <3

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