Sweeney Todd, il diabolicamente scemo barbiere di Fleet Street

di marjane
(/viewuser.php?uid=48490)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** No place like ... ehm ... Hong Kong? ***
Capitolo 2: *** The worst pies in ... uh ... New York?Ovvero: il signor Babber torna a casa. ***
Capitolo 3: *** Poor judge. Ovvero: se ti affidassero la figlia di un idiota. ***
Capitolo 4: *** My shuished friend. Ovvero: quando non trovi un sinonimo della parola “scivoloso” in inglese che ti soddisfi di più di “slippery”. ***
Capitolo 5: *** Green shoes and linnet bag. Ovvero: se la ragazza a cui badi è convinta di essere prigioniera. ***
Capitolo 6: *** Oh no, Johanna! Ovvero: se ti innamori di una scema cui piace l’alta moda e sei precario da fare schifo. ***
Capitolo 7: *** Pirelli’s miracle drinks. Ovvero: quando Sweeney va al mercato. ***
Capitolo 8: *** The no contest. Ovvero: dimmi cosa bevi, ti dirò che sei un idiota. ***
Capitolo 9: *** Wait, idiot, the doctor’s coming. Ovvero: quando la Lovett propose una camicia di forza. ***
Capitolo 10: *** La morte del signor Pirelli. Ovvero: guarda prima di attraversare la strada. ***
Capitolo 11: *** I found Anthony Hope! Ovvero: quando il giudice va a radersi. ***
Capitolo 12: *** Silly women. Ovvero: il nascondiglio di Anthony Hope. ***
Capitolo 13: *** Epiphany! Ovvero: la befana non vi è mai sembrata più inquietante! ***
Capitolo 14: *** Digressione. Ovvero: come diavolo c’è finito Anthony a Bedlam? ***



Capitolo 1
*** No place like ... ehm ... Hong Kong? ***


E se Sweeney Todd fosse un completo imbecille?

NOTA IMPORTANTE: QUESTA FANFIC NON INTENDE OFFENDERE TUTTI COLORO CHE ADORANO SMISURATAMENTE SWEENEY TODD, ANCHE PERCHE’ L’AUTRICE E’ UNA DI ESSI. GRAZIE PER L’ASCOLTO. COMMENTATE SE LA COSA NON VI PIACE O VI DISTURBA. MA ANCHE SE VI PIACE, SIA CHIARO!

 

Sweeney Todd, il diabolicamente scemo barbiere di Fleet Street

No place like ehm  Hong Kong?

Una nave entra nel porto di Londra, aprendo le nebbie e i fumi malsani con un notevole effetto scenico.

Sopra di essa un giovane e prestante marinaio contempla con gioia la capitale. La felicità di trovarsi in sì pittoresco loco lo trascina al punto di farlo cantare per la felicità.

I have sailed the world
beheld its wonders
from the Dardinells,
to the mountains of Peru,
But there's no place like London!

“No ther’s no place like Paris!”

L’uomo che ha parlato e ha appena sovrapposto il suo affascinante primo piano a quello del povero Anthony Hope, tra l’altro sbagliando la battuta, è un naufrago, si chiamare Sweeney Todd. Ma tutti a bordo lo conoscono come D.S, ovvero Demenza Senile.

“Mister Todd, non avete sentito bene, ho detto Londra.”

Sweeney lo ignora.

“You are young

Life has been kind to you”

Fa una pausa teatrale.

You will learn

Il signor Todd avanza qualche passo sul ponte della nave.

Sembra profondamente assorto da melanconici pensieri.

There's a whole in the world like a great black pit
and the vermin of the world inhabit it
and its morals aren't worth what a pin can spit
and it goes by the name of Tokyo.”

“Londra!!! Siamo a Londra!!! Lo vedi il Big Bang, il ponte che si alza per far passare le navi?!? Londra!!!”

Il signor Todd sembra non aver sentito nulla perché continua pieno di risentimento e pathos.

“At the top of the hole sit the privileged few
Making mock of the vermin in the lonely zoo
turning beauty to filth and greed...
I too have sailed the world and seen its wonders,
for the cruelty of men is as wonderous as Peru
but there's no place like Berlin!”

Anthony comincia a prendere a testate l’albero maestro.

Infine sbarcati al porto di Romehm! Londra, i marinai cominciano a scaricare il carico per poi salutarsi andare verso nuove avventure.

Sull’uscita del porto rimangono Sweeney Todd e Anthony Hope, con la testa fasciata.

“Signor Hope va tutto bene?” Sweeney guarda con apprensione la fasciatura del marinaio.

“Benone, ma mi avete rubato la battuta, signore.”

“Oh, me ne dispiaccio.”

“Si figuri.”

“Imploro il tuo perdono, Anthony, e già che andiamo implorando, anche la tua indulgenza. La mia mante è niente affatto serena.”

“Si dice mente signore, non mante.”

“Come scusa?”

“Lasciamo perdere, diceva?”

“Dunque, dicevo In queste strade a me un tempo note avverto come puzze.”

Anthony lo guarda malissimo.

“E anche spettri.”

“Spettri?”

“Spettri.”

“Ma proprio spettri?”

“Anthony!”

“Scusi, signor Todd”

“Dicevo e-ehm!

 There was a barber and his wife
and she was beautiful...
a very very very very foolish barber and his wife.
She was his reason and his life...
and she was beautiful, and she was virtuous.
And he was stupid.
There was another man who saw
that she was beautiful...
A biased vulture of the law
who, with a gesture of his claw
removed the barber from his plate!
And there was nothing but to wait!
And she will fall!
So soft!
So young!
So lost and oh so beautiful!

Anthony è molto impressionato dal racconto del Signor Todd. In quel momento sì solenne egli si vergogna quasi di far parte di una fanfic sì insignificante Sweeney Todd in fondo non è che un povero uomo che ha sofferto le pene dell’inferno e ora spera solo di ritrovare sua moglie e sua figlia Johanna, non è affatto un’idiota malato di demenza senile.

“E la donna, Signore? Ha ceduto?”

Sweeney si volta verso di lui e lo guarda assorto.

“Anthony, perbacco, ma di che stai parlando?”

Anthony è molto deluso.

“Ci rivedremo, mio demente amico?”

Sweeney riprende un’aria cupa e si gira verso i vicoli di Barcell ehm! Londra.

Oh, that was many years ago

“Signore questa battuta doveva averla già detta prima, ormai temo non se ne faccia nulla.”

“Oh! Beh, potrai trovarmi se vorrai all’incrocio della 5th Avenue, probabilmente.”

“Dove credete di essere, signore?”

“A Sydney, no?”

Anthony se ne va senza salutarlo.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** The worst pies in ... uh ... New York?Ovvero: il signor Babber torna a casa. ***


Grazie mille per aver commentato, gente, e per non avermi linciato per aver considerato la possibilità di un barbiere completamente scemo!!!

@nellie84:mi fa piacere! Grazie per aver commentato e stai tranquilla!!! Ho fatto sì che solo il barbiere e la sua progenie, ovvero Johanna, fossero degli idioti! Nellie Lovett è solo una povera panettiera alle prese con un completo imbecille

@Dogma: grazie mille! Sono quelli come te che mi fanno venire voglia di continuare a scrivere queste fanfic demenziali!!

 

Ordunque: avevamo lasciato Sweeney al porto in procinto di trovare la strada di casa

 

The worst pies in uh New York?

Ovvero: il signor Babber torna a casa.

 

Il signor Todd prosegue per la sua strada, canticchiando in tono tetro. La città non è cambiata in tutti quegli anni d’esilio.

Mendicanti agli angoli delle strade, prostitute, ladri, fumi malsani e neanche una svendita di stivali.

E finalmente giunge in Fleet Street. La sua casa. Un’unica stanza con un enorme vetrata decisamente fotogenica.

Ma prima di salire e riprendere possesso della sua vecchia vita deve fermarsi all’emporio, dove, anni fa, vivevano una coppia di panettieri.

Entrando la porta emette l’immancabile cigolio che non promette nulla di buono.

Dietro al bancone una donna, china sul suo lavoro, taglia del burro a ritmo di musica.

Dal momento che niente lo spaventa più dei mattarelli, e la sconosciuta ne ha uno enorme a portata di mano, Sweeney decide di darsela a gambe.

Ma è troppo tardi: lei lo ha visto. Poggia il coltello da macellaio, lo fa sedere, gli canticchia la sua desolante situazione finanziaria e infine gli serve un pasticcio, a dir suo disgustoso, pregandolo di non assaggiarlo perché l’ultimo che l’ha fatto è morto.

Ovviamente lui afferra il significato dell’avvertimento e le fa cenno di ok, riconoscendo nei suoi modi la signora Lovett i cui pasticci gli avevano sempre fatto cagare.

La signora Lovett dal canto suo riprende a cantare, narrandogli di come la concorrenza l’abbia ridotta alla fame. Alla parola fame però, lo stomaco di Sweeney protesta violentemente ed egli, quasi involontariamente da un morso al pasticcio.

Grave errore.

Il signor Sweeney Todd passa le seguenti tre ore e mezza a vomitare copiosamente nei catini che Nellie Lovett gli passa per non sporcare ulteriormente quella squallida topaia.

Esauriti i conati di vomito, Sweeney cerca di darsi un contegno, ma lo stomaco protesta ancora.

“Signora Lovett?”

“Dica.”

“Mi darebbe un altro pasticcio?”

 

  diverse ore di vomito dopo

 

La signora Lovett lo osserva con attenzione, mentre il povero Sweeney, ormai pallido come la morte, chiede di perdonarlo per aver macchiato la moquette.

“Così siete voi” sospira la panettiera ”Benjamin Babber.”

Immediatamente Sweeney s’incupisce.

“Come avete fatto a riconoscermi?”

“Siete l’unico idiota di mia conoscenza capace di vomitare per tre ore e mezza di seguito, signor Babber.”

“Capisco siete follemente innamorata di me e i miei tratti vi sono cari quanto la luce del sole, per questo motivo non li avete dimenticati, dico bene?”

“Non avete capito niente come al solito, signor Babber. Ho sempre pensato che aveste qualche problema di udito.”

“Avete sempre avuto un debole per me lo so, ma io sono fedele a mia moglie. A proposito dov’è Lucy?”

“Vostra moglie è impazzita di gioia quando ha saputo che eravate imprigionato a vita, ha mollato la bambina a quel vecchio sfigato del giudice Turpin ed è andata a giocare tutti i suoi averi al casinò. Purtroppo ha perso tutto ed è costretta a mendicare per sopravvivere. Eccola là davanti, vedete?”

La signora Lovett indica una donna che fa l’elemosina sul bordo di una strada. Lucy la vede e la saluta con la mano.

“Ciao, ciao! Bene, signor Babber, avete afferrato?”

“Oh, triste fato!!! Quel porco del giudice Turpin ha violentato mia moglie che poi si è suicidata e, non contento di ciò, ha preso in custodia mia figlia, adottandola come fosse sua???”

“No, ascoltate attentamente, signore: nessuno ha violentato vostra moglie.”

“No, vi prego non raccontatemi i particolari della tragedia!!! So bene che nessuno di quei malvagi ebbe pietà della mia povera dolce Lucy!!!”

“Signor Babber?”

“Si?”

“Ripeta insieme a me: terrazzo.”

“Ombrello.”

“No, senta deve ripetere esattamente quello che dico io, è chiaro?”

“Ma certo.”

“Bene, ascolti attentamente e ripeta questa parola: sedia.”

“Formaggio.”

Miss Lovett fissa disperata il povero Benjamin Babber.

“Bene, signor Babber

“Nessun Babber! Quell’uomo è morto. C’è solo Todd adesso. Sweeney Todd. Colui che avrà la sua vendetta e troverà una svendita di stivali a ehr in questa maledetta città, insomma!”

  

 

 

   

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Poor judge. Ovvero: se ti affidassero la figlia di un idiota. ***


Grazie per aver commentato!

@nellie_89:diabolicamente scemo, cara ma, come dice la mitica Lovett “the worst is yet to come, poor me!”

@dogma:o no, non ti preoccupare; nessuno raggiunge le vette di demenza di Babber, o come ora sono costretta a chiamarlo, Todd. Tranne, ovviamente la sua figlioletta, nelle cui vene scorre purissima la scemenza per cui Turpin è mediamente intelligente!

@yuko_chan:Grazie!!! Fa sempre piacere sentirselo dire! Oddio! Ma che bello Toddo!!! Anche se ormai per me lui è Benjamin Babber!!!

 

Dunque: avevamo lasciato la povera Lovett alle prese con quel demente di Sweeney Toddo ehm! Todd.

 

Poor judge.

Ovvero: se ti affidassero la figlia di un’idiota.

 

“D’accordo, signor Todd?” ribatte Nellie incerta.

“Esatto.”  Risponde Sweeney soddisfatto.

“Bene: ora sedetevi signor Todd e scaldatevi le ossa con un po’ di gin, che tanto nella sua testa bacata può solo migliorare le cose. Statemi a sentire, perché vi narrerò la vera storia della vostra prigionia.

There was a barber and his wife”

Dal nulla compaiono dei fotogrammi della vita felice e spensierata dei coniugi Babber.

“Signora Lovett?”

“Non interrompere quando canto, idiota! Che vuoi?”

“Posso prendere dei popcorn?”

“No.”

Sweeney sprofonda nella poltrona molto deluso.

“Dunque” riprende Nellie”e-ehm

There was a barber and his wife

And he was stupid

A proper idiot with the knife

Luckily, they transported him for life

And he was stupid

Babber era il suo nome. Benjamin Babber.”

“Sono io!” Esclama Todd tutto emozionato. Nellie lo guarda malissimo.

“Cioè qual’era la sua colpa?”

“All’inizio niente di così grave: il giudice Turpin, di natura preciso e ligio al dovere, vedendo che voi avevate colto una margherita dal mercato dei fiori per vostra figlia, senza pagarla, vi aveva assegnato una piccola multa. Ma la stessa mattina trovò il vostro carro in doppia fila e giudicò opportuno chiamarvi in tribunale. Restò molto impressionato dal vostro essere idiota: si convinse che tale idiozia non dovesse diffondersi ulteriormente per le strade di questa città e per questo vi rinchiuse a vita.

Rimaneva però un erede della vostra innata scemenza: Johanna. E siccome il giudice era una persona buona e caritatevole, propose a vostra moglie di aiutarla a crescere la bimba. Inutile dire che Lucy ne approfittò per mollargli la marmocchia e darsi alla pazza gioia.

Povera donna c’era da compatirla con un marito come voi

Il signor Todd sembra riflettere.

“So bene di essere stato accusato per una falsa accusa, signora.”

“No, non avete capito: il vostro carro

“NON ERA IN DOPPIA FILA!!!”

“D’accordo, è inutile mi ascolti attentamente la prego e, se Dio vorrà, forse per la prima volta in vita sua capirà qualcosa.

He had her wife, you see

Pretty little thing

Tired of is idiot husband, you see

Poor judge!

Poor judge!

There was a judge, you see!

Straight executor of the law

Very good and kind

Everything was clear in his mind

Poor fool!

And the worst is yet to come, poor judge!

He wanted help this poor women

Poor judge!

Poor judge!

He gave to her money for the child

Poor judge!

Poor judge!

The money never come back again

The women left her child, that night!

Just in front of his house, that night!

Poor fool!

And now he have on his self

this idiot teenager, ah well!,

you see, you know but probably

you don’t understand, Mister Todd!”

Ma purtroppo il signor Todd non aveva sentito nulla di questa splendida improvvisazione perché si era profondamente addormentato sulla poltrona.

“Mister Todd, avete capito?” chiede la signora Lovett piuttosto soddisfatta di sé, per la sua esecuzione.

Le risponde un sordo ronfare.

“RRROOOOOOOOOOONF!!!”.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** My shuished friend. Ovvero: quando non trovi un sinonimo della parola “scivoloso” in inglese che ti soddisfi di più di “slippery”. ***


Grazie mille per aver commentato!!! La mia Nellie lo apprezza molto!!!

@yuko_chan: ti ringrazio tantissimo perché mi segui in modo sì appassionato e perché hai convinto un’altra povera lettrice a commentare!!!(come hai fatto? L’hai minacciata con un arma da fuoco?)

@Ashley Snape: mi spiace di averti fregato l’idea avevi pensato anche tu a uno Sweeney completamente scemo?

@nellie89:Babber:- Non era in doppia fila!!!- ok, adesso stai buono mamma mia, che seccatura badare a un personaggio così scemo! Guarda che ti cancello, eh!!! Babber:- NUOOOOO!!!- ecco bravo rintanati nell’angolino!

@CipollottaPunk: pover’uomo, nevvero? Cmq sono lusingata del fatto che tu, anima caritatevole, abbia deciso di commentare!!! Anche se probabilmente sotto la minaccia di una morte atroce da parte di yuko_chan, ma non importa!!! Continua a commentare e soprattutto a seguire la storia del diabolicamente scemo barbiere di Fleet Street!!!

 

Ordunque: avevamo lasciato la nostra povero Nellie Lovett alle prese con uno Sweeney Todd decisamente duro di comprendonio

 

My shuished friend. Ovvero: quando non trovi un sinonimo della parola “scivoloso” in inglese che ti soddisfi di più di “slippery”.

 

“SIGNOR TODD!” urla esasperata Nellie Lovett svegliando di soprassalto il dormiente Sweeney.

Ahg! Ma che ? Uh! Devo essermi assopito!”

La signora Lovett comincia a singhiozzare sommessamente.

“Via, via! So che la mia non è una delle storie più felici del mondo! Ma si faccia coraggio: ora ci sono io, no?”

Nellie piange più forte di prima.

“Sia buona signora segua il copione e mi conduca di sopra, su!”

La panettiera annuisce e asciugandosi le lacrime fa cenno di seguirla.

Conduce il nostro Sweeney alla sua vecchia dimora, dove, ora, la muffa e la polvere spadroneggiano in ogni angolo.

Sweeney si blocca sulla porta, spaesato. Sicuramente la visione della sua vecchia casa gli porta alla mente ricordi troppo toccanti per muovere un passo.

dove mi trovo?” mormora con sguardo vacuo.

“Credo che gli anni non le abbiano giovato, signore: pare che alla sua già elevata senilità si sia aggiunto anche un principio di Alzaimer. Siamo a casa sua: e qui” la signora Lovett indica un asse “c’è qualcosa che la interesserà senz’altro.”

Nellie si china sull’asse e la rimuove estraendone una scatola di cartone con su scritto in pennarello indelebile “CASOMAI TORNI L’IDIOTA”.

“Ecco qua.” Gli porge la scatola.

Lui la afferra con mani tremanti dall’emozione.

“Quando vennero per sequestrare i mobili e la proprietà a vostra moglie io li vendetti tutti. Tranne uno.”

“Che bel pensiero.”

“Si figuri.”

Sweeney apre la scatola, e comincia un’inquietante musichetta in sottofondo.

“Oh, sì” mormora il barbiere afferrando il suo ultimo rasoio “mi ricordo di te, amico

This is my friend

See how he glissen

How he smile

In the light

My friend!

My shuished friend!”

In quella il rasoio sfugge di mano a Sweeney che lo afferra con l’altra mano. La signora Lovett lo fissa come si potrebbe fissare una scimmia a cui sfugge la banana di mano.

“La parola shuished non esiste, mister Todd

Ma lui la ignora, si alza e continua a cantare.

Speak to me friend!”

Il rasoio gli sfugge di nuovo di mano.

Stay ferm my friend!”

“Ma no! Non può dire stay ferm!!! Dove crede di essere!?!?!” esclama Nellie scandalizzata dal suo essere sgrammaticato, ma lui, come sempre, la ignora.

I know, I know,

you stay alone, without friends

all this years!

Like me, my friend!

You were treat like a stupid 

all this years!

Like me, my friends!

Well I come home

To find you waiting me!!!”

Mentre Sweeney canta il rasoio continua a sfuggirgli di mano, come a dire “Ma sei scemo, io come te?” oppure “Questa è eccessiva confidenza!”, e quando il barbiere dichiara di essere tornato a casa si ode un forte sospiro levarsi sia dall’amico sguisciante che dalla povera signora Lovett.

Hoooome

And we’re together

Even if you are shuished

Won’t we?”

Sweeney fa una pausa teatrale e si unisce anche la signora Lovett, formando un simpatico duetto.

“You are completely mad my friend

“My shuished friend!”

“You should go to  a hospital

“Come let me hold you!”

“You aren’t able nor to hold you razor

“Stay ferm my friend!”

“And you don’t know English language, mister Todd

“Now I can hold you, my shuished friend!”

“You are idiot and you never listen to me

“I fell warm in my hand!”

“If you fell it’s because you’re near the stove, mister

“My friend!”

“I always knew that you are stupid but I never think so much

My shuished friend!!!”

Sweeney si volta e torna a inginocchiarsi davanti alla finestra.

“Now rest my friend.”

“If only you could understand me, Mister Todd

“Soon I’ll unfold you,”

“Listen please! Judge Turpin is innocence and your wife is still alive!!!”

“Soon you will know splendors

“Soon you’ll know a doctor

“You never have dreamt

“Yes, you’ll spend into hospital         

all your day!”

all your day!”

“My shuished friend!”

“I’ll find a way to get rid of you

“Still now you shine!”

“And you’ll never come back again!”

“Was merely sliver!”

“Oh, Mr T maybe I’ll miss you

“Friend!

You shall drip rubies!”

“No, sure I won’t miss you

“You’ll soon drip precious Rubies

Il barbiere osserva affascinato il suo ultimo rasoio mentre, nel frattempo Nellie Lovett decide di avere di meglio da fare che badare a un’idiota del suo calibro, e se ne va. Sweeney si ripromette di uccidere. Presto dal suo rasoio coleranno preziosi rubini.

Si alza e punta il rasoio verso la città inerte sotto la sua fame di sangue.

“Finalmente la mia gamba è nuovamente intera!”

Parte una musica per organo, decisamente impressionante.

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Green shoes and linnet bag. Ovvero: se la ragazza a cui badi è convinta di essere prigioniera. ***


Grazie mille gente!!! Angeli misericordiosi che commentano!!!... non come certuni vabbè! Lasciamo perdere:

@yuko_chan: grazie, sono felice che ti sia piaciuto il capitolo dei rasoi!! Per little priest ho un sacco di idee, una più balorda dell’altra, ma vedrò di andare con ordine seguendo a una a una tutte le canzoni, o quasi, della colonna sonora! Eh, si, aggiorno ogni giorno perché visto che avrei altre due fan-fict in corso, vorrei finire questa il più presto possibile così me la levo di torno e mi concentro nuovamente sulle altre due e cmq riconosco perfettamente la differenza fra consigliare e minacciare con un martello hai detto?

@CipollottaPunk: io infatti non l’avevo mai capita quella battuta “potevo venderli, non l’ho fatto.” In seguito non mi sembra che Nellie si faccia troppi scrupoli per guadagnare qualcosina mah! Grazie mille, le improvvisazioni piacciono anche a me sorvolando il fatto che il più delle volte non fanno rima cmq lo so che hai letto spontaneamente la ff, non ti preoccupare!!

@nellie89: temo proprio di sì: riscriverò tutto il film. Eh, mi spiace! Per by the sea, che seriamente io trovo grande così com’è, ho qualche difficoltà ma mi verranno delle idee non ti preoccupare!

@GoGoGo: ti vieto categoricamente di morire dalle risate o in qualsiasi altro modo: non mi posso permettere di perdere un che ha messo questa cagata in preferiti, che cavolo! scemate a parte, sono contenta che ti piaccia anche se trovo esagerato definire geniale questa storia

 

Dunque: lasciamo il nostro Sweeney a meditare un vendetta atroce, e spostiamo la nostra attenzione sulle sorti del giovine marinaio Anthony Hope

 

Green shoes and linnet bag.

Ovvero: se la ragazza a cui badi è convinta di essere prigioniera.

 

Ma torniamo al nostro amato Anthony Hope, che, salito su un tipico autobus rosso, sta facendo il giro delle sightseen di Londra. Senza biglietto.

Il controllore immancabilmente se ne accorge e il povero ragazzo viene buttato fuori dal bus senza neppure aver visitato la tappa che più lo interessava, ossia Hyde Park.

Ho sempre la mia mappa, pensa il marinaio, amareggiato.

Ma, dopo aver frugato con foga nella sacca si rende conto di aver scambiato la propria mappa con quella del signor Sweeney Todd e sinceramente non sa proprio cosa farsene della guida turistica di Vienna.

Così pensa di orientarsi col sole, ma, ovviamente, è una giornata nuvolosa.

Si lecca il dito indice e prova a seguire la direzione del vento, o alternativamente il muschio sugli albero, e così muovendosi in direzione nord, nord-ovest, si ritrova nei pressi della casa del giudice Turpin.

Avvertendo la fatica di quel cazzeggiare in modo atroce, Anthony si siede su una panchina e riposarsi. Ma la sua attenzione è inevitabilmente attirata da un melodioso canto femminile.

Volge lo sguardo verso l’alto: come un angelo, una ragazza bionda e bellissima canta seduta sulla finestra.  

La ragazza è vestita con un vestito all’ultima moda e una serie di accessori che fanno chiaramente capire che il suo tenore di vita e lievemente più alto della media.

Green shoes and linnet bag

Yellow shirt, grey dress

How is it you cost?

How can you jubilate

Sitting in shops

Never taking wing?

Outside people wait

Beckoning, beckoning

Just beyond the glaze.

How can you remain

Without doing a caze?

How is it you cost?

Anything

Anything

How is it you cost?

Ooooh-ooo-hooo!

My wardrobe has many dress

Shoes and stress

Nothing here cost

Nor even my bags

Bags by Armani, you know,

Cost too much money

But I can buy it

With a little smile honey,

‘Cause my curator is dim-witted,

And all thing I wanted

Aren’t never too expensive!

Ooooooh-ooo-hoo!

Green shoes and linnet bag

Yellow shirt, grey dress

Teach me to get out the stress.

If I cannot buy

Let me cry.”

La dolce pulzella, sospira infelice, facendo vagare lo sguardo per la viuzza e incontrando gli occhi adoranti del marinaio.

I due si sorridono.

L’attenzione della ragazza viene però richiamata da un urlo disperato che viene dall’interno della casa.

“JOHANNA!!! DOVE DIAVOLO E’ LA MIA CARTA DI CREDITO???”

La candida fanciulla si allontana velocemente dalla finestra probabilmente per placare quell’anima tormentata e nevrotica che è il suo tutore.

Anthony fissa incantato la finestra: seppure egli trova insignificante e stupido lo smoderato interesse per la moda e per i vestiti della ragazza, ne è irrimediabilmente attratto.

In quella una mendicante gli si avvicina implorando un elemosina.

Alms, sir, for a miserable women!

In a miserable, chilling morning

Give me some money,

If you don’t I’ll kill you, mister

Sconcertato dalle minacce della mendicante, Anthony caccia fuori qualche spicciolo.

“Grazie, signore! Sarebbe un peccato farvi del male siete così giovane!”

Detto questo la povera pazza fa per andarsene ma il marinaio la trattiene.

“Aspettate! Sapete dirmi di chi è quella casa?”

La donna si volta verso la casa e sogghigna diabolicamente.

“Oh, certo che lo so! E’ la casa di quello sfigato del giudice Turpin, tesoro!”

“E la giovine che vi risiede chi è?”

“Oh, quella è Johanna. Bellissima, certo, ma completamente rincoglionita: crede di essere tenuta prigioniera e che il suo tutore sia un pervertito. Ma nonostante sia una stupida, viziata, con la fissa degli abiti costosi, Turpin le è affezionato quindi non ti provare a avvicinarti o c’è una buona strizzata di palle che aspetta te e tutti i giovani come te che hanno la libido negli occhi!”

Detto questo la donna se ne va a elemosinare pietà altrove lasciando il povero Anthony allibito e sconcertato.

Strizzata di palle?, pensa il giovine proteggendosi le suddette in un gesto automatico.

Ah no, non ci tengo, tesoro!, riflette il ragazzo raccogliendo la borsa e avviandosi verso la direzione opposta a quella casa, e poi cosa potrei offrirti io? A me non potresti neanche fregarla la carta di credito, e anche se lo facessi, sono talmente al verde che non potresti comprarci neanche un coriandolo di un vestito di Armani! Sono solo un povero precario e non sono abbastanza masochista da affrontare la perdita dell’uso dei testicoli per te! Addio!

Questi erano i pensieri che muovevano Anthony Hope, ma compiuto qualche passo verso quello che lui sperava un destino migliore si rese conto che gli era impossibile smettere di pensare alla vocina perforante e deliziosa della dolce Johanna.

“Oh no, Johanna!” mormorò il ragazzo combattuto fra la voglia di cantare la sua bellezza e il desiderio di mettere in salvo la sua mascolinità.

Si fermò e si sedette sulla medesima panchina, sbirciando la finestra di lei, nella speranza che quell’angelo fissato con l’alta moda ricomparisse e si rimettesse a cantare. Infine si alzò e mosse qualche passo verso la sua dimora, cominciando a cantare e narrare dell’amore infelice, malsano, masochistico, costoso, impossibile e irrefrenabile che provava per quella strana creatura.

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Oh no, Johanna! Ovvero: se ti innamori di una scema cui piace l’alta moda e sei precario da fare schifo. ***


Ciao! Grazie ancora per avere commentato:

@yuko_chan:Anthony non riconosce i tratti di Toddo in Johanna perché lei ha preso tanto dalla madre eh, va beh! Peggio per lui MWUAUAUAUA!!!... scherzo! Che gli voglio bene io al mio Tony, lo trattano tutti male!

@CipollottaPunk: non ti preoccupare! Alan Rickman è pieno di risorse troverà una soluzione prima che Johanna prosciughi il suo conto in banca!

@nellie89:grazie mille! Se la cosa ti può far piacere penso che i nipoti di Todd saranno un po’ meno scemi forse.

@GoGoGo: ovviamente devi!

 

Allora: avevamo lasciato il povero Anthony alle prese con un’amara decisione

 

Oh no, Johanna! Ovvero: se ti innamori di una scema cui piace l’alta moda e sei precario da fare schifo.

 

Anthony Hope, sfidando il fato, che si ripromette di vendicarsi sui suoi genitali, comincia dunque a cantare.

Oh no, Johanna!

It’s wrong, Johanna!

I love you

And your sweet voice

But teach how to live

Without you, my pretty doll

And, probably, without balls

Oh no, Johanna!

It’s totally wrong, Johanna!

Little silly sweet Johanna!

I’m poor and sad

But I love you

Even you are so dumb

And so in love with Armani’s dresses.

Oh no, Johanna!

It’s so wrong, Johanna!

But I’m still waiting

Your voice

Again

It’s wrong, Johanna

Mentre canta, il povero marinaio si avvicina pericolosamente alla casa della dolce piccola Johanna, ma quando se ne accorge è ormai troppo tardi.

La porta viene spalancata e ne esce un piccolo e ricurvo vecchietto, con un tic all’occhio e un aspetto piuttosto penoso. Il povero nevrotico fa cenno al ragazzo di entrare. Anthony istintivamente si protegge le parti basse.

“Entra, ragazzo, entra. Volevi sapere da che parte si trova Hyde Park? E non toccarti troppo da quelle parti, diventerai cieco, figliolo!”

Anthony arrossisce fino alla radice dei capelli, cerca di declinare l’invito e di capire come diavolo a fatto a sapere che cercava Hyde Park, ma il vecchio non ne vuole sapere, lo afferra per un braccio e lo trascina nel suo studio.

Anthony viene costretto a accomodarsi su una poltrona di pelle e ad accettare un bicchierino di gin.

Mentre i due brindano al suo propizio arrivo in città, come dice il vecchio, gli occhi del ragazzo percorrono la stanza cercando disperatamente un via di fuga. Inutile dire che non ne trova nessuna tranne alla porta dietro di lui.

“Molto bene, figliolo! Sei un marinaio, dico bene?”

“Sissignore. Cercavo la strada per Hyde Park ma ho perduto la mappa sconcertante per un marinaio perdere la bussola

“Un marinaio un marinaio non guadagna molto, nevvero?”

“No signore, ci danno un salario ai limiti della decenza, ma il sindacato dice che non è ancora il momento di intervenire, perciò

Il vecchio, che altri non è che il giudice Turpin, si alza e comincia a passare in rassegna una serie di riviste che ingombrano gli scaffali della sua libreria.

“Ti starai chiedendo perché ho fatto entrare un precario come te nella mia lussuosa dimora, vero ragazzo?”

“Effettivamente si, signore.”

Anthony comincia a sudare freddo.

“Il motivo è molto semplice. Tu hai guardato la mia protetta, quella cretina di Johanna, si, tu l’hai guardata!” il giudice punta un dito accusatorio sul ragazzo ”Io sono Severus Piton e so tutto, quindi non negare, Potter!”

“Io signore, non so di che sta parlando mi chiamo Anthony Hope e non volevo certo offendere

“Ma quale offesa e offesa!!!” ribatte il giudice felicissimo “Tu sei proprio l’idiota di cui avevo bisogno!!! Mi libererò finalmente di quella piattola di Johanna, prima che possa prosciugare il mio conto corrente con le sue compere assurde!! Dovrai provvedere tu a lei!!! Dovrai pagarle tu i suoi vestiti di Valentino e le sue scarpe di Armani!!! Ah! Finché morte non vi separi, figliolo, nella gioia e nella malattia, e sai perché???”

Anthony scuote la testa, terrorizzato.

“Perché tu la sposerai! Adesso!”

Al marinaio va di traverso il gin e sta ancora cercando di ribattere, ma il giudice ormai è partito.

Sta continuando a disporre riviste matrimoniali davanti al povero ragazzo.

“Campane a nozze, Il fatidico si, Vincolante e eterna unione, Sposo oggi, ecco!!! E’ tutto qui, marinaio!!! Il prete è già arrivato e presto mi toglierò dai piedi per sempre quella piccola idiota!!! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA!!!”

Anthony è atterrito: è molto peggio della strizzata di palle che si aspettava! Comunque, decide di essere coraggioso e cercare di far ragionare il giudice.

“E, signore, nel caso io non volessi accettare la mano della sua protetta?”

Il giudice cerca di darsi un tono, smette di ridacchiare e indica la sua body-guard.

“Se dici di no, Charlie ti farà a pezzi.”

Charlie, imponente come un armadio, fa schioccare le dita con fare minaccioso.

“Era solo una curiosità!” si affretta a precisare Anthony.

Che fare, che fare???, pensa il povero marinaio, Unirsi in matrimonio con una stupida amante dello shopping? O farsi spezzare le ossa da una body-guard minacciosa  e muscolosa?? Oh, perché non diedi ascolto alla vecchia pazza???

“Fate chiamare Johanna!” ordina il giudice e nel frattempo, Anthony ha un’idea brillante per fuggire.

“Signore?”

“Dimmi, caro genero!”

“Quella pendola è indietro di tre secondi netti.”

Il giudice sbianca in volto. E’ terrorizzato, si alza corre verso la pendola indicata da Anthony e prova a sincronizzarla con il suo orologio, ma a quanto pare è veramente indietro di tre secondi!! Il giudice chiede al prete di intervenire, ma, come lui, anche l’uomo di Dio non sa niente di orologi. Disperato il vecchio magistrato chiede aiuto alla guardia del corpo che dichiara che per quella pendola non c’è proprio nulla da fare e, per il suo bene, è meglio abbatterla subito per non farla soffrire oltre. Così mentre il giudice scoppia in un pianto disperato, consolato dal prete, Charlie da fuoco alla pendola.

Inutile dire che Anthony approfitta della confusione per darsela a gambe.

Il marinaio fugge a tutta velocità da quell’unione che sarebbe la sua rovina finanziaria, e forse anche psicologica, e dal quel vecchio nevrotico giudice.

Ma una melodiosa voce lo costringe a fermarsi.

“EHI!!! TU LA’IN FONDO!!!”

Si volta verso l’alto ed è proprio lei! Johanna è affacciata alla finestra e vuole salutarlo un’ultima volta.

“Marinaio, so che sei un solo un plebeo indegno della mia considerazione

In quel momento si sente un ruggito furioso provenire dalla casa di lei.

“Potresti dirmelo un’altra volta, milady??? Ho un po’ fretta sai!!”

“Capisco, marinaio! Volevo solo dirti che, pur essendo io una vera V.I.P e tu un insignificante precario, mi sono innamorata di te dal primo momento che ti ho visto qui in strada!!!” e dopo questa sconcertante rivelazione, Johanna tira fuori un enorme mazzo di chiavi “Prendi! Con questo mazzo di chiavi mi libererai dalla prigionia cui sono sottoposta da quell’ignobile porco del giudice Turpin!!!”

E, detto questo, l’affascinante pulzella tira all’amato le chiavi della sua libertà, colpendolo in piena fronte.

Anthony cade inerme sul selciato.

La vecchia mendicante, che ha seguito tutta la scena giocherellando con gli spiccioli racimolati, con cui spera di andare presto a giocare a poker al casinò, a quel punto decide di intervenire.

Cerca di trascinare Anthony in un luogo sicuro, lontano dalla furia della body-guard di Turpin.

Ma la donna è troppo gracile e vecchia per trascinare chicchessia perciò decide di affrontare il nemico con l’astuzia.

In quella, dalla casa del giudice, esce Charlie che si guarda intorno e individuato Anthony, tramortito, si getta sul ragazzo, con evidenti intenzioni omicide.

“Signore, per caso state cercando un ragazzo con la faccia come questo qui steso a terra, gli stessi vestiti, e, più o meno, la stessa statura?” si informa l’astuta accattona.

“Sì signora, proprio identico a questo qui!”

“L’ho visto andare da quella parte.” La donna indica la parte opposta della strada.

“Grazie signora, lei è un angelo!”

Detto questo la guardia del corpo si dirige nel punto indicato dalla stracciona.

“E anche questa è fatta!” mormora la donna soddisfatta, trascinando il corpo inerte del marinaio sul ciglio della strada e facendo l’autostop.

Dopo pochi secondi di attesa si ferma un carro davanti a loro e il proprietario aiuta la mendicante a caricare Anthony.

“Dove vuole che lo porti signora?”

“Oh, te lo dirà lui quando si sveglia! Portami al casinò, piuttosto!”

“Agli ordini!”

E il carro riparte a tutta velocità.

 

 

 

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Pirelli’s miracle drinks. Ovvero: quando Sweeney va al mercato. ***


Salve gente ! Scusate per il ritardo con cui posto questo nuovo capitolo, ma sono stata a godermi delle meritatissime ferie e ora posso confermare le parole di Sweeney! “No, there’s no place like Paris!”

@CipollottaPunk: ti ho stupita, eh? Mi spiace, ma credo che ci saranno latri ritardi perché fra tre giorni parto per la Grecia J

@GoGoGo: si, Anthony e la mendicante fanno una bella coppia per quanto riguarda le strategie di fuga.

@yuko_chan: eh,già ! Poor judge!

@giulia_riddle_black: wow ! l’erede di voldemort! Sicchè non è morto vergine buon per lui!

Pirelli’s miracle drinks. Ovvero: quando Sweeney va al mercato.

 

“Il mercato chiuso di Singapore! Perché mi avete portato qui signora Lovett?” chiede Sweeney stupito alla povera Nellie, tutta in ghingheri, affianco a lui.

“Perché spero che abbiate così poco senso dell’orientamento da perdervi e non fare più ritorno!” mormora la panettiera a denti stretti.

“Oh, capisco volete farmi competere con il più noto barbiere di Porto Rico in modo da farmi avere più clienti e di conseguenza più gente da sgozzare? Non ho bisogno di pubblicità, signora Lovett!”

“Non ne dubito, signore, ma ora ditemi: voi dove abitate?”

“Che domanda idiota, so benissimo che abito nell’Upper East Side, all’incrocio della 49esima!!”

“Forse ci siamo!” mormora fra sé e sé l’esasperata signora Lovett, nella speranza che il barbiere non ricordi più la strada.

In quel momento a pochi metri dai due compare una trafelata e affaticata guardia del corpo, che altri non è che Charlie.

“Un momento!” Esclama Sweeney, portando la mano all’unico rasoio rimasto(tenuto in una custodia fichissima, tra l’altro!!)”Ma quello è il messo Banford, quel pervertito che ha portato mia moglie con l’inganno alla festa in maschera data dal giudice Turpin, dove poi egli ha compiuto l’atroce violenza!! Devo ucciderlo!”

La signora Lovett trattiene Sweeney per un braccio.

“Fermo idiota!! Rischiereste di cavare un occhio a qualcuno, non sapete neanche tenerlo fermo in mano quel rasoio, figuriamoci sgozzare un uomo!! Meno che mai quell’armadio!!” conclude Nellie indicando la massa muscolare di Charlie.

“Avete ragione,“ ammette Sweeney ”troppi testimoni

Ma, in quel momento, i due vengono distratti da un suono di tamburi.

Un ragazzino è salito su un palcoscenico dove, sopra di esso, un cartellone, recita la scritta: “Pirelli’s miracle drinks: try it!”.

Il ragazzo comincia a cantare declamando le innumerevoli qualità del Pirelli’s miracle drinks, una bevanda analcolica, gustosa e miracolosamente capace di farti crescere i capelli.

Ladies and gentlemen

May I have your attention, please?

Do you want to know

the secret of happiness?

Do you want to know

the save from baldness?

Yes, you need

I can tell!”

Il suo pubblico si mostra alquanto indignato da quest’ultima strofa.

“Well, ladies and gentlemen

If you want to know

There is one thing to do

It’s call

Pirelli’s miracle drink

Buy it now

Don’t you want be bald

I think!

How about a bottle, mister?

It cost one penny, guaranteed!”

Il giovanotto comincia a tirare bottigliette omaggio alla folla interessata.

Tuttavia il miracoloso aperitivo non ha un bell’aspetto: ha uno squallido colorito giallognolo.

I pochi che aprono le confezione restano poco convinti dal fetore che emanano.

“Ah, lei è un genio, signora Lovett!” le sussurra Sweeney divertito “Provando a questa gente che quell’intruglio non funziona e insultando il cialtrone che l’ha ideato lo convincerò a sfidarmi, vincerò la sfida e farò pubblicità al mio negozio!”

“Non so signor T,” mormora la signora Lovett reggendo una bottiglia dell’analcolico “sinceramente non mi sembra il caso di berlo sul serio

Al solito il barbiere ignora i suoi consigli e, afferrata la bottiglia ne butta giù un bel sorso.

Nellie lo osserva preoccupata.

Staccatosi dalla bottiglia il signor Todd comincia a diventare di un colorito vagamente verdognolo.  

Mentre segni evidenti di una sofferenza profonda si dipingono sul suo volto pallido e sudato, Sweeney si rifugia in un angolo del mercato per vomitare in pace, mentre la povera Nellie Lovett lo segue scuotendo la testa e sospirando.

Non posso certo abbandonarlo a sé stesso, riflette la panettiera, sarà anche un idiota, ma è pur sempre il protagonista!

 

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** The no contest. Ovvero: dimmi cosa bevi, ti dirò che sei un idiota. ***


Salve a tutti!! Dal momento che tutti voi aspettavate con ansia questo capitolo, temo che ne rimarrete delusi, ma spero di rifarmi presto! Come mia unica scusante posso dire che sono tornata da poco dalla Grecia e sono più demenziale che mai, e che per esigenze di trama il seguente capitolo esclude le scene che voi tutti sognavate. Pirelli che canta Sweeney che cava un occhio a qualcuno con lo shuished friend

Fatemi la carità di commentare lo stesso e non vi deluderò col prossimo chapter!

@MithriLady

: ehr comunque il personaggio da compatire per me è Nellie. Ultimamente ci va giù pesante con le pillole antidepressive

@GoGoGo: sono felice che ti piaccia un casino,  mi spiace di averti fatto aspettare più del solito.

@CipollottaPunk: ti concedo di criticare quello che ti pare e piace, anche perché è vero ero un po’ di fretta, quando ho scritto l’ultimo capitolo. Ho risparmiato il povero Charlie dalla sete di sangue di Sweeney, solo perché altrimenti ci sarebbe stata una strage, come hai giustamente fatto notare.

@PotterWatch: ti ringrazio per i complimenti sono felice che tu abbia apprezzato lo scambio di personalità del giudice Turpin!... ma tu sei potterwatch!!! Massi! Mi ricordo di te! Hai messo la mia prima fanfict in preferiti!! Si, dai! PotterWatch quel nome strano sulla lista di quelli che mi avevano messo in preferiti quello che non commenta mai!!!!!... ok, scusa. Ultimamente anch’io esagero con le pillole antidepressive, ma convivendo con Nellie Lovett è quasi impossibile non bere qualcosa che tac! C’è dentro un antidepressivo!... eh, va beh! Continua a seguirmi!

@SenseandSensibility: grazie mille, sono felice che dalla trama traspare il mio amore per la storia che prendo per i fondelli!

@Bloodily: grazie anche a te, mi fa veramente piacere sapere che vi piegate in due dalle risate quando leggete questa fanfict!.. quanto al rispettare la trama originale ho qualche dubbio ma vedrai che presto Sweeney impugnerà il suo shuished friend!

   

The no contest. Ovvero: dimmi cosa bevi, ti dirò che sei un idiota.

 

Tre ore e mezza dopo una serie lunghi e sofferti conati di vomito, Sweeney Todd si riprende ed è pronto a sfidare il collega italiano in una contesa all’ultimo pelo.

Quindi si dirige verso il palco tutto tronfio, incurante dell’orrore scatenato nell’animo candido dello spazzino Jefferson, che ha l’arduo compito di rimuovere il corpo del reato, ovvero il vomito del beneamato signor Babber.

(Nellie[a parte all’autrice con un enorme mattarello in mano]”Ok, sei appena tornata dalle vacanze ma non ti permetto di usare il vocabolo beneamato davanti al suo nome! Mi hai sentita?”

Autrice[facendo il saluto militare]”Sissignora!”

L’autrice corre a correggere l’errore e Nellie rimane sola nella stanza, dove dopo pochi istanti si radunano un nugulo di lettori stupefatti dall’inutilità di questa parentesi.

Nellie”Che avete da guardare?? Cosa credete, sono IO a far funzionare le cose qui dentro!!!”

Lucy[vestita da mendicante indicandola con orrore]”Lei è la moglie di Tim Burton!!”

Autrice[prendendola da parte con rabbia]”Dai, che mi bruci le battute, scema!”

Nellie[completamente partita]”IO, IO, IO!!! MWUAUAUAUAUAUA!!!”

Autrice[sfilandole il mattarello con un agile mossa premonitoria]”Lucy va a prendere la camicia di forza! E gliel’avevo detto io di non prendere troppe pillole per la depressione!”

Lucy”Più rispetto per una donna il cui corpo è stato straziato dalla pena di un abuso, giovanotta!”

Nellie”IO, IO, IO, IO!!! AHAHAHAHAHAHAHA!!”

Autrice”Se non vai a prendere quella camicia di forza il tuo corpo sarà straziato dalla pena di un violento omicidio!”

Lucy”Vado, vado! Nevrotica!”

[Entra il personaggio meno opportuno: Babber.]

Sweeney”Che succede marjane? Chi era quella donna sconosciuta che è uscita poco fa?”

Nellie[afferrando il mattarello]”QUESTA è LA VOLTA CHE T’AMMAZZO!!”

[La signora Lovett comincia a rincorrere Todd che scappa gettandosi dall’enorme finestra panoramica per atterrare su un opportuno branco di lettori, che non commentano mai quando leggono delle fanfic.]

FINE PARENTESI)

Dunque ah, già! Babber si avvicina, gasatissimo, alla bancarella di Pirelli.

Siori e siore,” proclama “ho aperto una bottiglia del Pirelli’s miracle drink e posso assicurare con una certezza, che in questo momento stava venendo rimossa con grande fatica da quel brav’uomo laggiù(fa un cenno di saluto a Jefferson, che piange disperatamente sul selciato), che non è altro che un intruglio di inchiostro e piscio. Lei signor Pirelli, dice di essere il migliore barbiere di Stoccolma, eh? Io dico di saper radere una guancia con abilità dieci volte superiore a qualsiasi ciarlatano da marciapiede guardate questo rasoio! Scommetto 4 sterline e 99 pences su questa lama che non mi tenete testa, signore ora potete accettare la mia sfida o proclamarvi un truffatore.”

Un silenzio di tomba sale dalla piazza. Si vede una piante del deserto rotolare ai piedi di Sweeney Todd, nella desolazione assoluta del luogo.

“Signor T, qui non c’è nessuno.” Spiega Nellie, depressa.

E in effetti parrebbe,anche agli occhi del bruno barbiere, che il mercato sia deserto e il palco, dove solo poche ore prima si esibiva Toby, sia vuoto, sul sipario dietro di esso è affisso un cartello con su scritto “CLOSED”.    

“Ma, ma” bofonchia Babber guardandosi intorno confuso” dove sono tutti?... cioè Pirelli, il ragazzo, la folla insomma io credevo proprio che il barbiere più popolare di Kiev è ridicolo ...chi è l’idiota che non

“Venga,” mormora Nellie mettendogli la giacca sulle spalle ”andiamo via. Che poi perdiamo l’autobus per colpa sua.”

Sweeney cammina deluso gettando occhiate confuse e speranzose alla bancarella.

“Non capisco”borbotta scontento.

“Ho perso da tempo la speranza che lei possa capire qualcosa.” Ribatte la signora Lovett, cupa.

Dopo qualche attimo di tetra meditazione il barbiere se ne esce con un “Ma certo! Dev’essere stato Turpin! Quel maledetto pervertito! Ah, ma tanto morirà presto fra atroci sofferenze, non tema, signora Lovett!” aggiunge con fare consolatorio dato che si è accorto che la fornaia è scoppiata in lacrime.

Nellie fa un cenno stanco di assenso, tirando fuori il fazzoletto. Sweeney Todd si ferma a guardarla con un mezzo sorriso.

“E’ bello vedere come partecipate passionalmente alle mie disgrazie ma, ahimè!, temo sia tutto inutile!” esclama “Il mio cuore è con la mia defunta amatissima Lucy.”

In quella la non tanto defunta e amatissima Lucy sfreccia a tutta velocità davanti a loro, guidando il carro che ha vinto a poker dallo sfortunato proprietario.

A bordo del mezzo si trova anche il povero Anthony Hope.

“IIIIAAAAAAAAAA-HAAAAAA!!!! YUUUUUPPYYYYYYYY!!! PIU’ VELOCE!!!” strilla la mendicante frustando forsennatamente i cavalli.

Al suo fianco Anthony, terrorizzato, non è sicuro di uscire vivo da quel carro e grida anche lui senza riuscire a farsi sentire dall’assatanata guidatrice “RALLENTI, PER L’AMOR DI DIO!!!!! RALLENTI!!!”

La signora Lovett e Sweeney Todd seguono la scena terrorizzati, e fortemente stretti l’una nelle braccia dell’altro per la paura di attraversare la strada. Vedono il carro sparire alla velocità della luce nei vicoli nella città, seminando il panico fra gli abitanti, e restano come paralizzati, più pallidi che mai, sul marciapiede che comincia a bagnarsi della luce dell’alba.

 

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Wait, idiot, the doctor’s coming. Ovvero: quando la Lovett propose una camicia di forza. ***


Grazie per aver commentato anche se lo scorso capitolo era parecchio demenziale!

@PotterWatch: si, però adesso Nellie sta abbastanza bene, il suo analista dice che con un po’ di terapia può tirare avanti fino alla fine della storia. Quanto alla tua sindrome, beh spero che tu abbia sempre qualcosa da dirmi, qualche critica, qualche consiglio o simili

@Bloodlily: certo che il signor Todd è convinto di quello che fa! Sono le uniche parole che sa scrivere “Turpin”, “sgozzare”, “vendetta”, “Lucy”.

@CipollottaPunk:grazie mille! Anche a me piaceva molto l’immagine di Lucy che guidava come una pazza! Continua a seguire, che tanto di serio e triste qui c’è solo la sorte del povero spazzino Jefferson..

@yuko_chan: mi chiedevo dove fossi finita! Non ti preoccupare, sei libera di commentare quando vuoi! Vomito secco dev’essere un interessante argomento di conversazione sicchè anche Lucy ha i suoi fan! (Lucy”E non mi hai ancora vista giocare a poker, ragazza!”)

@MithriLady

: grazie mille per aver commentato, sono felice di non avervi deluso! Of course le mie idee sono demenziali allo stato puro! Lucy e Nellie ti salutano, una dal suo carro lanciato a tutta velocità, l’altra dalla terapia di gruppo dove va tutti i lunedì!

 

Wait, idiot, the doctor’s coming. Ovvero: quando la Lovett propose una camicia di forza.

 

Nel monolocale con la splendida finestra panoramica, che è la casa di Sweeney Todd, il suddetto passeggia inquieto, alla luce tetra che filtra dalle nubi, cercando di affilare il rasoio con mediocri risultati, mentre nel centro della stanza siede mollemente, su una sedia di gusto discutibile, la nostra Nellie Lovett.

“Questa sedia fa veramente schifo, ma per lei andrà bene signor T,” commenta la panettiera lentamente “la usava il mio buon vecchio Agilbert, la ragione lo aveva abbandonato: aveva impiegato sei mesi per montare questa sedia, secondo le istruzione del commesso dell’IKEA e da allora niente e nessuno l’aveva convinto a staccarsi da essa. Ha trascorso gli ultimi tredici’anni della sua vita seduto proprio qui. E qui è morto di crepacuore quando ha scoperto che restava fuori un vite che doveva essere collocata nel foro c.”

“Perché quel Charlie non viene?!” esclama Todd, afferrando al volo il rasoio che gli è sfuggito di mano “Entro il fine settimana, è così che ha detto!”

“Come diavolo fa a sapere che la guardia del corpo del giudice Turpin si chiama Charlie?” domanda Nellie stupita.

Per tutta risposta il barbiere getta lontano il pezzo di legno si cui stava affilando il rasoio e si allontana indispettito dalla signora Lovett.

Lei si alza e lo raggiunge davanti a uno specchio infranto, cantando una rassicurante melodia.

Easy now,

Hush, dumb, hush

Don’t be stupid

If you can

Keep your thoughts

Thinking it through

You’re mad but

I’ll get rid of you

Wait, idiot, wait

The doctor’s coming

Mentre Nellie canta Sweeney osserva con gioia il suo rasoio che salta ripetutamente da una mano all’altra.

Finita la strofa il barbiere si allontana dalla donna, ancora offeso, avvicinandosi alla piccola finestra, nell’angolo cottura.

Intanto Nellie continua a cantare.

I’ve been thinkin’ straitjacket,

maybe a big net

to take you away.

Don’t you be stupid

If you can

I just want see

You keep away.

Oh, wait, idiot.

Please wait.”

Sweeney fa scattare la lama del suo rasoio, che puntualmente gli sfugge di mano.

“E il giudice?” domanda riacchiappando il suo amico”Il pervertito quando lo avremo?”

Il signor Todd fissa il suo rasoio marciando fuori dal locale, sulle scale di legno, subito rincorso dalla povera Nellie.

“Cosa devo fare” mormora la signora Lovett a denti stretti, afferrandolo per una spalla e riportandolo dentro, per evitare che fugga”per farvi capire che il giudice non è un pervertito?!”

“Oh, non si preoccupi per me, anche se rimugino sempre su torti subiti il cielo sa quanti anni fa. So che mi ama e vuole vedermi felice.” mormora Todd, che, al solito, non ha capito niente, sprofondando sulla sedia.

Intanto lei chiude la porta e riprende a cantare ignorando l’ultima affermazione di Babber.

Slow, dumb, slow

Time’s fast,

Now is quickly

Now is past!

Soon will come

The doctor to

Keep you away

Just thinkin through

I’ll be free

Isn’t it?

Oh, wait, idiot.

Please wait.

Don’t you know

Idiot man?

Half the fun will be

Said “Bye, bye!”

Then you’ll go

Why I’m sad?

Then you’ll go

And you’ll never come again

Doctor’ll keep

You away

I’ll be free

For the end

Of days

So please wait,

Idiot man.

Wait, tomorrow

Will be a shining day.

So please wait

Why I’m sad?

Wait.”

Ovviamente il barbiere non ha ascoltato una parola, intento a fissare il suo rasoio, che sta pensando seriamente di fissarsi al polso con lo scothc, ma in quella si odono dei passi sulle scale, uno schiocco di frusta e uno “IIIIIAAAAAAAA!!!! ALLA CARICA!!!”.

Sweeney si precipita accanto alla porta con chiari propositi omicidi, ma rovina il tutto inciampando, e conficcando il rasoio nella parete di cartongesso.

Nel frattempo la porta si spalanca, schiacciando lo sfortunato Babber e lasciando entrare uno scosso e pallido Anthony Hope.

Il ragazzo si ferma sulla porta, vedendo la signora Lovett.

“Mi dispiace, chiedo scusa.” mormora ansante per la corsa.

“Signora Lovett, ragazzo.”

“Signora Lovett.”ripete lui, provato dalla corsa a tutta velocità che ha appena concluso, gettandosi fuori della carro della mendicante. Da dietro la porta si ode un uggiolio di dolore.

Questo ragazzo mi piace, riflette Nellie.

Anthony chiude la porta, scoprendovi Sweeney Todd, ridotto piuttosto male, che cerca di darsi un tono, provando con noncuranza a estrarre il rasoio dalla parete.

“Oh! Signor Todd, mi spiace, non vi avevo visto!” esclama Anthony, confuso, porgendo la mano al suo vecchio compagno di viaggio.

Sweeney accetta la stretta con la mano libera, mentre con l’altra cerca ancora di estrarre il rasoio.

“Anthony, che piacere vederti!” mormora il barbiere, tirando mentalmente una riga sul nome di Anthony nella lista “Persone che non voglio sgozzare”,”Ti vedo scosso, come trafitto dai dardi di un giovane, innocente, candido amore, nato per mano di una dolce fanciulla di nome Johanna, che tra l’altro è mia figlia, che vive sotto le cure di quel porco pervertito del giudice Turpin, che altri  non è che Alan Rickman, più noto come Severus Piton, ma anche col nome di Pipistrello, Unto, Nasone, Pisquano, ma ella è tenuta prigioniera, ciò nonostante ti ha lanciato la chiave della sua dimora nella speranza che tu possa liberarla, per poi fuggire insieme verso lidi ignoti, non è vero?”

Anthony lo guarda sconcertato, confuso da quello strano discorso, di cui non ha capito nulla.

Johanna è figlia di un pisquano?” mormora il marinaio stupito.

“Non dategli retta, ragazzo.” esclama Nellie, decisa, guidandolo verso la sedia”Non sa quello che dice. Deduco che voi due vi conoscete.”

“Il ragazzo mi ha salvato la vita in una traversata.” bofonchia Todd cercando convulsamente di liberare il rasoio.

La Lovett fulmina il povero Anthony con uno sguardo.

“Davvero?” domanda a denti stretti, tirando mentalmente una riga sul nome nel ragazzo sulla sua lista “Persone che non metterò mai in un pasticcio di carne”.

“Veramente è una fissa sua,” confessa Anthony, intimorito dallo sguardo di lei “in realtà, stavamo pescando e lui si è gettato nella rete. Durante la traversata io e gli altri della ciurma abbiamo cercato più volte di rigettarlo in acqua, ma non ci siamo mai riusciti e alla fine abbiamo rinunciato

“Ah, volevo ben dire!” ribatte Nellie sorridendo soddisfatta.

La conversazione viene interrotta da un tonfo:Sweeney è infine riuscito a estrarre la lama, ma è caduto a terra.

Il barbiere si tira su in fretta, incurante della crepa creatasi nel muro e si avvicina a Anthony.

“Sei dunque venuto da me a chiedere rifugio per la dolce fanciulla per mezz’ora quando tu andrai a chiamare la carrozza, dato che io sono l’unico che conosci qui in città, e caso vuole sono anche il padre della suddetta ragazza?” domanda non curante fissando il marinaio.

“Non ha ancora perso l’abitudine di dire cose incomprensibili, eh?” domanda Anthony alla panettiera.

“Temo di no. Ma che ci fai qui effettivamente, ragazzo?”

Anthony si inginocchia davanti al signor Todd, afferrandogli le gambe e cominciando a tremare.

“Oh, signor Todd!!!” prega il ragazzo disperato “Sono disperato!!! Quel pazzo del giudice mi vuol far maritare Johanna!!! Ma io non ho i mezzi per sposarmi con una come lei, fissata con l’alta moda!!! Però ne sono innamorato! E’ bellissima e ha una vocina che rompe i timpani! Sono scappato via, ma quella guardia del corpo mi troverà prima o poi e mi spezzerà le ossa!! E quella pazza mendicante, per poco non ci spiaccicavamo su un muro!! Dovete aiutarmi! Vi prego, signor Todd!! Abbiate pietà di un povero scapolo spiantato!!!”

Nel frattempo Sweeney Todd cerca di liberarsi dalla stretta del giovane, senza risultati, borbottando “che lui è un killer, mica Babbo Natale o il Dalai Lama! Chi si crede di essere questo per chiedergli aiuto! “

Nel suo angolo, Nellie osserva la scena divertita.

Dopo qualche istante di lotta per estrarre le gambe, durante i quali Anthony continua a implorare aiuto, il barbiere rivolge uno sguardo implorante alla signora Lovett.

“Non sento più i piedi!”

Nellie fa cenno di ok, e si avvicina ai due.

“Ragazzo ho deciso di prenderti come garzone nel mio emporio. Ben truccato e con un nome diverso, neanche il giudice Turpin potrebbe riconoscerti. Che ne dici?” propone la panettiera.

Istantaneamente Anthony molla la presa e si profonde in ringraziamenti verso la signora Lovett, mentre il povero Sweeney crolla sulla sua sedia massaggiandosi le gambe.

“Mi salvate la vita, signora!” esclama il marinaio, commosso.

“Sciocchezze! D’ora in poi tu ti chiamerai uhm ci vuole un nuovo nome

Tobias?” propone Sweeney, fissando la sua lama con fare minaccioso.

Naaaah, Tobias che banalità!” rifiuta la Lovett.

I tre rimuginano a lungo sulla nuova identità da dare al ragazzo. Infine Nellie schiocca le dita.

“Trovato! Elegante e originale: Stanislao!”

Cala un silenzio di tomba nel monolocale.

“Ma anche no!” esclama Anthony.

“Leopoldo, altrimenti.” suggerisce la signora Lovett.

Anthony la guarda stranito.

“Cerca di capire era sposata con uno che si chiamava Agilbert.” spiega Sweeney al marinaio.

Leovigildo! Leovigildo com’è?” esclama Nellie entusiasta.

“Mi fa paura.” confessa il ragazzo al barbiere.

Liutprando! Dai! Liutprando è bello!”

“Anche a me, ragazzo.”

“Non vi va bene niente!” sbotta Nellie offesa.

Cala il silenzio.

“Ho trovato!” dice la signora Lovett, tutta felice “Se non vi va bene questo: Tobias! Eh?”

I due la guardano con apprensione.

“Toh, sembra quello che ha detto lei, signor ToUoch!”

Ma Anthony non completa la frase perché Sweeney gli pesta il piede.

Tobias è perfetto, signora Lovett! Nevvero, ragazzo?”

“Calza a pennello.” asserisce il marinaio, dolorante. 

     

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** La morte del signor Pirelli. Ovvero: guarda prima di attraversare la strada. ***


Here we are! Un capitolo su cui ho rimuginato una vita, perché non sapevo davvero che pesci prendere! Commentate e ditemi se ne sono uscita discretamente!

@yuko_chan: del resto con una fanfict come questa troverete molte occasioni di parlare di vomito, secco o meno Lucy è davvero lusingata anche se dice che il fatto che tu non sappia giocare a poker sia una grave mancanza. Tuo fratello ha tutta la nostra umana comprensione. Alla fine come si chiama?

Grazie per i complimenti sulla canzone!

@PotterWatch: grazie so bene di essere mentalmente disturbata altrimenti non ci sarebbero questi risultati! Lo Shuished friend ti saluta, dice che se poi ha tempo magari firmerà qualche autografo.

@shari92: grazie! Che ne pensi di questo? Troppo splatter?

@MithriLady: si infatti io e Tim stiamo già progettando un nuovo film insieme(marjane sospira con fare sognante). Davvero trovi che ci sia stato un calo di scemenza?? Oddio!! dai mi rifaccio con questo capitolo, che tra l’altro riporta in scena la mia amata Lucy! La possibilità che tutti impazziscano e Todd rinsavisca è decisamente troppo ottimistica nel senso che Sweeney è troppo scemo per tornare normale ormai. Grazie per il commento!

@CipollottaPunk: grazie per la canzone, forse alcune parole dovrei tradurle, tipo straitjacket, la prossima volta giuro che ci sto attenta! Punto secondo: io adoro Anthony!!! E’ la mia faccina dolce!!! Lo maltratto un po’ ma ci vogliamo bene! E come?? Non sapevi che il nostro barber e la nostra Nellie sono ben organizzati, certo che hanno una lista delle persone da uccidere!! Che poi fanno casino li conosco quei due

Punto tre: sai quei bei vocabolari con infondo i nomi personali? Ho scelto quelli che mi facevano più orrore. Dai, però Liutprando non è brutto!!... oddio! Nellie mi ha passato la sua malattia!! AAAAAAAAH! Contagio!!!(Nellie, mentre guarda lo schermo del computer sgranocchiando delle patatine fritte”Certo che poi dicono che IO sono pazza!”

Marjane, fregandogli una manciata di patatine, offesa” Vai a prendere le tue pillole e non mi seccare!”)

Grazie mille per tutto! Ma davvero Tim Burton farà Alice nel paese delle meraviglie?!? Non vedo l’ora!!! Me lo vedo già: Johnny Depp nei panni del bianconiglio con tanto di cipollone in mano!!! E la codina a puf bianca!! Tutto bianco, tutooooo!!!!!!! (Nellie, con la confezione di pillole in mano “Sicura che non ne vuoi una anche tu?”

Marjane “Taci e manda giù la tua dose di permaflox!”)

Ok, buona lettura!!!

 

 

La morte del signor Pirelli. Ovvero: guarda prima di attraversare la strada.

 

Avevamo lasciato i nostri protagonisti alle prese con il nuovo garzone

 

Sbattuto fuori con poche cerimonie, il povero Anthony, o come ora dovremmo chiamarlo Tobias,e mandato “a dare una ripulita all’emporio”, Nellie e il signor Todd restano soli nel monolocale.

“Beh, cos’è quel muso lungo? Via, signor T, scherzavo quando parlavo del medico e delle camice di forza!” esclama Nellie, allegra, notando l’espressione provata di Sweeney “Diciamo che è solo un piano alternativo, ecco!”

“La rivedrò prima del tramonto!” mormora Todd incredulo “La mia bimba!”

“No, signor T, non avete seguito gli ultimi sviluppi” ribatte la signora Lovett incerta.

“Si, credo anch’io che sia meglio sgozzare il marinaio, signora Lovett.” ammette il barbiere avvicinandosi alla finestrella.

Nellie si batte una mano sulla fronte, disperata.

Si avvicina anche lei alla minuscola finestrella e vede arrivare l’italiano Pirelli e il suo garzone.

“Quel Pirelli! Dev’essere venuto per contestare il risultato della sfida!” borbotta Sweeney.

Nellie sta per ribattere dicendo che i due non si sono mai sfidati e che lui è un pazzo, quando un particolare più inquietante attira la sua attenzione.

“Come fa a sapere che quello è il signor Pirelli, non l’ha mai incontrato!” esclama la signora Lovett.

“Trattenga il ragazzo.” risponde il barbiere offeso, buttandola fuori senza rispondere.

Incuriosita dal comportamento del signor Todd, Nellie scende le scale incrociando il signor Pirelli, che sale nel monolocale di Sweeney, mentre il suo aiutante Tobias viene portato nell’emporio a gustare un pasticcio.

“Allora caro,” mormora Nellie armeggiando con un piatto “mettiti comodo e mangia. Siediti! Mettiti comodo!”

“Grazie mille signora!” sorride Tobias sedendosi nella panca sistemata vicino alle finestra del negozio, con uno sguardo famelico presto deluso dalla vista di un pasticcio dal particolare color muffa stagionata.

Per non offendere la cuoca, che lo guarda con cipiglio minaccioso reggendo un enorme mattarello, il piccolo maltrattato Toby è costretto a prenderne un morso.

“Mi piace vedere un ragazzo di buon appetito!” esclama Nellie osservandolo soddisfatta e riponendo il mattarello “Mi ricordi il mio caro Agilbert! Anche lui adorava i miei pasticci!”

Il povero ragazzo sorride, annuendo, nascondendo una smorfia di disgusto e il forte impulso di vomitare, si costringe a ingoiare il boccone.

“Delizioso!” commenta con voce fioca.

La signora Lovett gli sorride, con fare materno, gli toglie la bombetta e gli spettina i capelli di uno strano giallo banana.

In risposta al suo sguardo curioso il ragazzo si leva la parrucca, rivelando una criniera di capelli bruni.

In quella entra Anthony, vestito da garzone, con un paio di occhiali, un naso finto con tanto di baffoni da tricheco.

La sua entrata distrae l’attenzione della signora Lovett e salva la vita a Tobias, che è libero di vomitare silenziosamente il boccone nella bombetta.

“Allora signora Lovett le sembra un travestimento adatto? Guardandomi allo specchio anch’io stentavo a riconosc” il marinaio si interrompe notando Toby.

“Tobias caro, ti devo presentare” Nellie si rivolge a Toby “Tobias! Non è strano? Avete lo stesso nome! Caro cosa fai con quella bombetta?”

Tobias nasconde in fretta la bombetta sotto le chiappe, pessima mossa, e cerca di darsi un contegno.

“Ehm, come dite signora?” domanda fiocamente.

“Ti stavo presentando il mio garzone:” indica Anthony, che lo saluta togliendosi gli occhiali e di conseguenza il naso e i baffi “Tobias.”

Per qualche istante Toby rimane in silenzio, poi sbianca in volto.

“Come è possibile? Lui è me? Mi ha fregato la parte! Brutto bastardo! Lui è me! Cioè no! Io sono Tobias! Il solo unico piccolo maltrattato Tobias! Quello di cui sfruttano il lavoro minorile in modo indegno! Lui chi è? Sto sto subendo uno sdoppiamento di personalità! Oddio! Perché? Mi hanno tolto la parte! Mi manca l’aria! Oddio! Perché? Perché tu porti quel ridicolo naso di plastica? Oddio! Oddio! Mi serve un gin!” detto questo il ragazzo afferra una bottiglia dalla dispensa della signora Lovett e vi si attacca senza ritegno.

Nellie e Anthony lo guardano sorpresi.

Dopo aver finito la bottiglia tutta d’un fiato il ragazzo si muove verso Anthony barcollando e biascicando minacce incomprensibili e infine crolla a terra, completamente sbronzo.

Ma spostiamoci al piano di sopra, dove il campanello della bottega di Todd annuncia l’arrivo del collega italiano.

“Signor Todd.” Saluta Pirelli fissando con curiosità l’enorme crepa che si è creata nel muro, mentre si toglie mantello e guanti.

“Signor Pirelli. Immagino il perché della vostra visita.” ammette Sweeney camminando con fare minaccioso verso la teiera sul fuoco.

“Davvero signore?” domanda stupito il barbiere più popolare di Osloehr! Londra!

“Certo, mio caro Pirelli: lei è venuto per chiedermi di restituire le 4 sterline e 99 centesimi che ho vinto giusto ieri nella nostra contesa, e per poi ricattarmi, dal momento che voi sapete la mia vera identità! Sapete che io sono Benjamin Babber e volete approfittarne per chiedermi metà dei miei guadagni oppure andrete a spifferare tutto a quell’armadio di Charlie. Pensate che io non mi ricordi di voi solo perché eravate uno stupido marmocchio che avevo preso a bottega per spazzare i capelli, vero? Ma io mi ricordo di voi e non cederò al vostro subdolo ricatto! Che avete da dire signore?”

Pirelli lo squadra apparentemente colpito dal suo monologo.

“Veramente io sono qui per vedere Sweeney Todd di Fleet Street, l’unico uomo al mondo capace di vomitare per tre ore e mezza di seguito.” Ribatte l’italiano indicando un cartello appeso all’entrata della bottega di Todd, “Strabiliante! L’unico uomo al mondo capace di vomitare per tre ore di fila! Solo 1 penny a esibizione da pagare giù all’emporio di Nellie Lovett.”

Sweeney arrossisce di vergogna e rabbia per aver sprecato il suo bel discorso.

“CHI DIAVOLO HA MESSO QUEL CARTELLO!?!?!?!” sbraita Todd, estraendo il rasoio, che per l’agitazione fa una giro della morte e viene riacciuffato.

“Sono stata io, signor T.” confessa Nellie entrando nel monolocale.

“Posso suggerirle di mettere “il più grande idiota del mondo”? Secondo me spopolerebbe, signora Lovett.” consiglia Pirelli guardando con fare critico il cartello.

“Si, ci avevo pensato anch’io.” ammette la panettiera scrutando anch’essa l’annuncio “Ma poi ho pensato che il vomito fosse una cosa più plateale, più adatta allo scopo, ecco.”

“Ma certo capisco,” risponde amabile Pirelli, baciandole la mano “ma ora mi lasci solo con il suo fenomeno di baraccone, ne valuterò le potenzialità, molto volentieri.”

“Arrivederla!” saluta Nellie, chiudendo la porta e strizzando l’occhio a Todd.

Dal canto suo Sweeney è rimasto troppo stupito per dire una parola, continua a fissare il cartello con sguardo annebbiato, come se non credesse ai propri occhi o, più probabilmente non sapesse leggere.

“Bene, signor Todd,” riprende Pirelli battendo le mani “dov’eravamo?”

Sweeney si riscuote da suo stato di trance.

“Cos? Ah, certo! Si. La teiera.” e borbottato queste parole si avvicina con fare sinistro alla stufa dove bolle l’acqua per il tè.

“Lei sa cos’è questa?” domanda il signor Todd, afferrando la teiera e una tazza.

“Ma certo. E’ una teiera.” risponde Pirelli osservando i movimenti del collega con curiosità.

“Esatto.” conferma Todd spegnendo il fuoco con un ghigno malefico “E secondo lei qual è lo scopo di un oggetto simile?”

“Versare il tè.” risponde tranquillamente Pirelli versando un tazza di tè  al signor Todd.

“Giusto.” ammette Sweeney bevendo la tazza tutta in un sorso e bruciandosi la gola, ma continuando a guardare l’italiano con un cipiglio tetro e minaccioso “Ma una teiera come questa può essere usata in altri modi, signor Pirelli?”

“Versando il tè una seconda volta, ad esempio?” risponde il collega versando un’altra tazza di tè.

Sweeney ingurgita anche quella tazza.

“Precisamente.” concede il nostro Babber, cercando di mantenere uno sguardo paurosamente omicida “esistono però altri utilizzi per questo arnese, signore.”

“Versare dell’altro tè.” ribatte Pirelli, versando una terza tazza di tè.

Il signor Todd beve anche quella.

“Troppo vero.” confessa il bruno barbiere “Però continuo a pensare che esista un secondo uso per questo oggetto.”

“Versare una quarta tazza di tè.”

 

Diverse tazze di tè dopo...

 

Sweeney ha bevuto circa quaranta, quarantadue tazze di tè, e ormai quando si muove si sente un forte sciaguattio provenire dal suo stomaco prominente. Ha un forte bisogno di fare pipì.

“Beh, è stato un vero piacere!” ammette Pirelli guardando il cipollone “Però ora ho un appuntamento col sarto! Arrivederla e spero di trovare un posto per lei nel mio show.”

Detto questo l’italiano prende mantello e guanti e si dirige fuori dalla bottega di Todd.

“Un momento!” sbraita Sweeney rincorrendolo brandendo la teiera “Che modi sono?? Io devo spaccarle il naso a colpi di teiera e poi sgozzarla!!! Dove crede di andare?!? Si fermi in nome di Dio!!!”

Ma è troppo tardi: Pirelli stava attraversando deciso la strada, quando da dietro un angolo di Fleet Street spunta il carro di Lucy, lanciato a 1000 all’ora, che travolge l’italiano con un sonoro e lugubre “SLECHT!”.

Incurante dei danni provocati, Lucy procede sulla sua strada frustando i cavalli forsennatamente.

Sweeney rimane come paralizzato sulla soglia di casa.

Poi si riscuote e mirando il suo rasoio commenta “La prima vittima della nostra sete, my shuished friend!” il rasoio gli sfugge di mano “Non temere amico mio: prima o poi avremo anche il suo sangue! Il sangue di quel porco di Turpin! MWUAAUAUAUAUAUAUAUAAH!”

Detto questo il barbiere scappa alla ricerca frenetica di una vaso da notte, lasciando incompleta la sua diabolica risata.

Nel frattempo Nellie esce in strada e contempla con costernazione il cadavere di Pirelli.

Poi sospira un “E’ la volontà di Dio! Amen!” e si carica il peso delle gambe del morto sulle spalle, trascinandolo dentro l’emporio.

 

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** I found Anthony Hope! Ovvero: quando il giudice va a radersi. ***


Un capitolo di passaggio per il grande passo che mi spaventa: Todd e Turpin. Essì, signore siamo giunte al momento tanto sospirato!... o quasi. Perciò non prendetevela se questo capitolo vi sembra un po’ insipido o inutile, devo rispettare una certa traccia mentale che, come avrete capito, corrisponde all’ordine delle canzoni delll’originale. Non sentitevi in dovere di commentare questo capitolo, che sinceramente mi sembra poco riuscito...

@yuko_chan: “Ooooh yoko! My love will torn you on!” Scusa ma mi piace troppo il tuo nick! Mi ricorda la Yoko di John Lennon. Dunque! Che si diceva? Ah, si! Dopotutto tuo fratello se l’è cavata bene! Consolalo: digli che mia madre voleva chiamarmi Selvaggia. Perché dici che Lucy ha distrutto il guadagno di Nellie? Le ha anche facilitato il lavoro: buona parte delle carne è già tritata. Riguardo a Toby, ho sempre pensato che alla fine fosse quello che aveva un maggiore bisogno di uno psichiatra. Povero caro.

@shari92: grazie!!!

@CipollottaPunk: Lucy è un elemento fondamentale per la mia storia. Lucy e il carro ovviamente. Toby povero ragazzo! L’alcolismo è una brutta bestia! Cerca di capire, Nellie in qualche modo dovrà arrotondare, no?

Sfortunatamente il barbiere non ha fatto in tempo a trovare il vaso da notte ma questo e molto altro nel prossimo capitolo! Sono veramente strafelice della new!! Anche se io scherzavo quando ho proposto Johnny come bianconiglio che pazzo, eh? Lo adoro!

@PotterWatch: che poi Lucy e l’omicida perfetta: ha l’attenuante dell’infermità mentale! Povero Babber! Non gli do neanche la soddisfazione di prendere a teierate il primo ciarlatano che passa! Certo che la Lovett fa bene a lucrare su certe cose!

@Bloodily: grazie mille, soprattutto per aver notato l’accorata scelta dei titoli. Probamente rideresti a vedere quanto sto su a pensarci

@MithriLady: sono felice che apprezzi la piega che prende questa storia senza senso!! Anch’io sono rimasta piacevolmente colpita dalla big new! Sai che il vecchio Tim ha già scelto l’attrice che interpreterà Alice? Peccato che ha scartato Evan Rachel Wood: sarebbe stata perfetta e poi io l’adoro da quando ha recitato la parte di Lucy nel film “Across the universe”, stupendo che consiglio vivamente a chiunque!! Comunque sia Tim sa quello che fa. Secondo te è probabile una Helena Bonham Carter regina di cuori?

 

Avviso: ho notato che da tutti i vostri commenti emerge che c’è stato un punto, un capitolo, che non vi ha soddisfatto pienamente. Vorrei chiarire: sono un autrice in erba, questo è vero, ma ho pensato di pubblicare queste storie demenziali sulle Efp per avere un giudizio sincero da parte di altre persone. So incassare le critiche, ragazze! Se c’è un passo che vi è parso debole o banale, beh direi che la cosa migliore da fare è dirmelo! Ho bisogno anche di giudizi negativi per avere un quadro completo e sapere dove posso migliorare. Grazie per l’attenzione.  

   

I found Anthony Hope! Ovvero: quando il giudice va a radersi.

 

Appena uscito dal tribunale il giudice Turpin si incammina pensieroso per le strade di Pietroburg Londra!, quando da un vicolo esce correndo e travolgendo il vecchio magistrato, la sua enorme guardia del corpo Charlie.

“Charlie, che diavolo fai stupido gorilla!!!” protesta Turpin alzandosi dal marciapiede e tirando una bastonata alla sua body-guard.

“Domando perdono, signore.”

“Si, si, si perdono accordato!” concede il vecchio con un gesto impaziente “Allora? Ci sono novità? Hai trovato il marinaio? Sai dove può essersi nascosto? Hai trovato la mia carta di credito?”

“Purtroppo, mio signore” ammette Charlie contrito, camminando a testa bassa “non ho trovato ancora il marinaio, e neppure i cani che gli abbiamo sguinzagliato dietro hanno saputo trovarlo. E anche della sua carta di credito nessuna traccia, purtroppo.”

Turpin sospira e si massaggia la fronte con una mano.

Da quando si prendeva cura di Johanna, circa quindici anni, nessuno, neppure il legale più capace, aveva saputo controllare il suo conto corrente in modo accettabile e la sua carta di credito ormai passava nelle sue mani solo una, due volte al mese.

“Ma c’è una buona notizia, signore!” esclama Charlie.

“Parla! Di che si tratta?” domanda il giudice, ansioso.

“Proprio mentre facevo la strada di ritorno per tornare alla vostra villa a fare rapporto sono stato quasi travolto da una carro lanciato a tutta velocità sulla strada, guidato da una vecchia pazza.”

“Ti sembra una buona notizia?”

“No, signore, ma vede su quel carro c’era anche quel giovane marinaio, Anthony Hope! Ho seguito le tracce del carro signore e

Permession my lord

May I request, my lord

Permession my lord

To speak?”

“You were already talking

But you have my permession

Of course! What you were saying?”

“A wonderful new, my lord!

I found Anthony Hope!

He’s hidden in Fleet Street, my lord

In a barber shop, my lord

Ask to a man

Called Sweeney Todd, my lord

And he will confirm the big new, my lord

I found Anthony hope!

And while you’ll there, my lord

I suggest, my lord

Have a shave, my lord

‘Cause you need it so much, my lord!

Is not a wonderful new, my lord?

I found Anthony Hope!”

“Yes I understand

You repeat it three times

I’m not idiot you know?”

“Excuse me, my lord

It’s the sound

of the song, my lord

It’s just a stupid song, my lord!”

“So stop it,

Because if you repeat again

The word “lord”

I’m going to kill you!”

“Scusate, mi sono lasciato trascinare.”

“Scuse accettate, ma adesso finiscila con questa stupida manfrina e conducimi da quel tale Todd, in Fleet Street. Pensi davvero che abbia bisogno di un rasatura?” domanda il giudice osservando il suo riflesso in una vetrina.

“Signore, non vorrete presentarvi così al matrimonio della vostra pupilla Johanna?”

“E’ vero, non ci avevo pensato! Un matrimonio che avverrà presto, molto, molto presto, vero Charlie? Che io possa inghiottire una farfalla se questa non è la volta che mi libero di Johanna!!

MWAUAUAUAUAUAUAUAUAUAUAUAUAUUAUAUAUAUAUAUAUAUAUAUAUAUAUAUAUAUAUAUA- Koff!!!”

Cala il silenzio fra i due.

“Tutto bene signore?”

“Si, Charlie, ho solo inghiottito una farfalla. Portami in Fleet Street, suvvia!”

Detto questo i due si incamminano verso Fleet Street.

  

 

 

        

 

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Silly women. Ovvero: il nascondiglio di Anthony Hope. ***


Silly women. Ovvero: il nascondiglio di Anthony Hope.

 

Nellie Lovett sale le scale per raggiungere il monolocale di Todd, sfiancata dalla fatica dopo aver trascinato il cadavere di Pirelli dentro l’emporio e averlo scaraventato nei sotterranei.

Aprendo la porta la Lovett si trova davanti uno spettacolo imbarazzante: Sweeney saltella senza dignità alcuna alla disperata ricerca di un vaso da notte, borbottando frasi tipo “Eppure era qui dieci anni fa!” con voce trasformata dalla frenesia pre-pipì.

Finalmente trova un oggetto che gli sembra adatto allo scopo e, svuotato il vasetto della schiuma da barba, si accinge a liberare la vescica, quando infine, Nellie, schifata e impressionata tossicchia ricordandogli che non è solo.

Sweeney si volta imbarazzatissimo, tenta di fingere che stava solo pulendo il vasetto, con risultati mediocri dal momento che il monolocale è sottosopra dopo la frenetica indagine compiuta per trovare il vaso da notte.

“La prego mi aiuti, se mi ama davvero!!!” esclama infine il barbiere, al limite della sopportazione umana.

“Il bagno è di sotto, prima stanza a destra.” risponde rapida la Lovett che capisce perfettamente la sua sofferenza. Todd si allontana a balzi, scendendo le scale stile canguro, ma con la rapidità di un lemure inseguito dal predatore. A ogni balzo si ode nell’aria uno sgiaguottio inquietante provenire dal pancino dolorante del nostro Sweeney.

Nellie rimane sola e imbarazzata nella stanza a attendere gli sviluppi della situazione.

Nel frattempo il barbiere deve aver raggiunto la porta del bagno perché dal piano di sotto di sente provenire un grido disperato seguito da una serie di imprecazioni di vario tipo e genere di cui posso trascrivere solo “TOBIAS!!!! Esci subito dal bagno altrimenti giuro che prima di sgozzarti da orecchio a orecchio ti riempo di mazzate brutto piccolo ubriacone ingrato!!!”

“Signor Todd, senta, ho bevuto una bottiglia di gin mica pippe, ho bisogno del bagno per dieci minuti buoni!”

“ESCI DA SOLO OPPURE SFONDO LA PORTA CON UNA MANNAIA E TI FACCIO A PEZZI!!!”

“Va bene, bene, stia buono ora esco!”

Nellie sente lo sbattere della porta del bagno, segno che Sweeney ce l’ha fatta in tempo, tira un sospiro di sollievo e alza gli occhi al cielo.

L’attesa si fa lunga e logorante, perciò la Lovett prende una rivista e si accomoda sulla vecchia sedia del marito.

Nellie guarda distrattamente le pagine del giornale fino a che non si accorge che ha in mano una copia di “Sgozzare: oggi si può!” la getta dall’altra parte della stanza, infastidita.

Dopo diversi minuti Todd risale le scale e torna nel monolocale, con aria seria e torva come sempre.

Rovina un po’ l’effetto il caos creatosi nella stanza, ma pazienza, pieno di tanto volontà, il nostro barbiere recupera il rasoio e comincia a tentare di affilarlo.

Dopo un una piccola pausa di imbarazzante silenzio Sweeney prende la parola.

“E comunque Pirelli non tornerà più

“Lo so, l’ho visto schiattare investito dal carro di sua moglie Lucy giusto tre secondi fa.”

“Si, l’ho ucciso.”mormora Todd cercando di acchiappare il rasoio “E beh, era necessario voleva ricattarmi. E poi era uno scemo, chiunque avrebbe capito la storia della teiera.”

Nellie alza gli occhi al cielo e, invocata la pazienza, scandisce lentamente.

“Il signor Pirelli è stato investito. Io stessa l’ho trascinato nel mio emporio e l’ho gettato nella cantina.”

“Eh si, ho dovuto sgozzarlo, una brutta fine per quella povera canaglia.” ribatte Sweeney sovrappensiero “Certo che quella teiera dai con un po’ di intuito

La signora Lovett non risponde, estrae la sua dose di sedativo e la inghiotte senza una parola. In un attimo il suo sguardo truce si trasforma in un sorriso soddisfatto ma un po’annebbiato.

“Ma i ragazzi non le hanno detto niente?” esclama Todd in un insperato sprazzo di lucidità.

“Oh, no! E’ bastato dir loro che le ultime parole del signor Pirelli erano state “trascinatemi nell’emporio di Lovett e scaraventatemi nella sua cantina.” Cosa vuole uno è un ingenuo e l’altro è ubriaco.”

Todd rinuncia ad affilare lo sguisciante amico e, insieme alla Lovett si affaccia alla finestra sospirando.

Ed ecco che la fortuna comincia a girare per il nostro Sweeney! All’angolo della strada compaiono nientepopodimeno che il massiccio Charlie e il ricurvo e vecchio giudice Turpin.

La sorpresa è tale che il barbiere rimane senza parole.

Ge mauhquelloège!!!” e blaterate queste poche sillabe senza senso, intrise però di un tono di vittoria il barbiere estrae freneticamente il rasoio, che per poco non cava un occhio alla nostra Nellie.

“Ehi! Attento con quel coso!”

“Ma è lui!!! Finalmente! MUAUAUAUAUAUAUAUUUUU!!!!” Todd in preda a una crisi isterica, ridacchia con un espressione di gioia e demenza che farebbe concorrenza solo a quella di un drogato di candele all’oppio o di un pazzo che è convinto di stare per vendicarsi dei torti subiti su un povero vecchio innocente.

Sweeney saltella, improvvisa una danza della “sgozza”, “Sgozza, sgozza, sgozza dance!”, e infine si rende conto della solennità del momento.

Riprende un’aria burbera e tetra e si gira frenetico verso Nellie “Lasciatemi!”

La Lovett fissa stupefatta il bacino del barbiere, che poco fa ha osservato dimenarsi come se il proprietario fosse posseduto dallo spirito di Micheal Jackson.

“Ho detto, andate!” ringhia Todd a denti stretti vedendo che la donna non accenna a muoversi.

Nellie si risveglia dal suo stato di shock e si infila svelta nella porta.

Rimasto solo, Sweeney si rimira nello specchio e tanto per fare qualcosa si infila la fichissima giacca che sembra di jeans ma in realtà non lo è.

In quella il campanello della porta annuncia il tanto agognato momento.

Turpin entra nel negozio e si guarda intorno con aria schifata e molto snob. C’è da dire che al momento la bottega del nostro eroe ricorda più una discarica a cielo aperto che il monolocale di un fichissimo killer.

Sweeney s’inchina frenetico con un sorrisone felice.

“Servo vostro, porco!”

“Prego?”

“Volevo dire, giudice Turpin.”

“Come fa a sapere chi sono io?”

“Chi su questo emisfero non conosce il grande giudice Turpin?”

Il vecchio magistrato si gasa tutto, ma rimane accigliato.

“E nell’altro emisfero?”

“Oh, la conoscono solo di vista da quelle parti.”

“Ah.”

Cala un piccolo silenzio, durante il quale il giudice storce il suo nasone avvertendo un forte odore di muffa.

“In cosa posso servirla, signore?”

“La mia guardia del corpo dice che il mio futuro genero si nasconde in questa bettola. Consegnatemelo subito e non ci saranno problemi, signor?”

BabTodd, signore! Capisco vuole una delicata rasatura e magari un nuovo taglio di capelli per svecchiare il tutto!” Sweeney si avvicina a Turpin e rapido gli sfila la giacca e lo getta sulla sedia.

“No, c’è un errore, senta io sto cercando un certo Anthony Hopfffpt BLEAH! Ma che fa?” mentre il giudice cerca di spiegarsi Todd ha cominciato a spalmare schiuma da barba dove capita, facendo poca attenzione.

“Oh, mi perdoni, signore!” mormora Sweeney allegro e impaziente “Ma non si preoccupi di sputare so per esperienza che questa schiuma è tossica e porta a una morte rapida e indolore!”

Turpin comincia a sputacchiare convulsamente, frattanto Sweeney lo ricopre con un lenzuolo.

“Ehi! Barbiere! Dico a voi! Non vedo più nulla!” esclama il vecchio indignato.

“Oh, già non è ancora morto!” borbotta Todd “Come sono sbadato!” abbassa il lenzuolo, al di sotto del quale Turpin non ha sentito nulla.

Sweeney procede abbassando il colletto del vecchio, che comincia a sentirsi a disagio.

Todd si volta e ricompare con in mano un grosso pennarellone indelebile.

“Ma che diavolo ha intenzione di fare con quello?”

“Oh, voglio solo tracciare la pratica linea tratteggiata, sgozza qui! Ora stia ben fermo

“Oh, certo la linea tratteggiataehi! Avrà mica intenzione di sgozzarmi?”

Nooooo, che idea!” replica Sweeneny scrutando l’allegato di “Sgozzare: oggi si può!” con attenzione, e tracciando la linea sul collo del magistrato.

Finito ciò, egli si sfrega le mani soddisfatto mormorando”Dunque la linea c’è, il lenzuolo pure, la schiuma sì, il rasoio anche che manca? Oh, già! La conversazione!”

E girandosi verso il giudice comincia un’allegra chiacchierata.

“Nel caso, che epitaffio gradirebbe di più?”

“Ma che domanda è?”

“Non si agiti, era così per dire...”

Sweeney estrae il rasoio, e se lo rigira fra le mani, con una disinvoltura che viene dai chili di colla ATTACK che ha applicato sul suddetto, quando il giudice era distratto.

“Visto che roba?” gongola entusiasta, mentre Turpin lo fissa, accigliato.

“Da non credere. Ma quel rasoio è spuntato signore.”

E in effetti è vero. Sweeney si appresta ad affilarlo e nel frattempo avvia una serie di commenti banali, da barbiere e cliente.

“Il suo nome è John Alan Zacharias Severus Turpin, vero?”

“Si, perché?”

“No, sa, non vorrei sbagliare persona.”

“In che senso?”

“Mi sono già accordato col becchino sulla sua lapide e non volevo fare figure.”

Aaah, capisco Come scusi???”

“Niente, faccio parte dell’FBI e ho accesso ai dati personali di tutti gli abitanti di Madrid.”

“Madrid?!?”

“Ha detto, scusi? Non ci troviamo a Istanbul?”

Turpin volge uno sguardo inquieto al barbiere che fischietta un dolce motivetto.

I due guardano lontano verso, sogni futuri o gioie passate, non ci è dato saperlo, ma entrambi sospirano.

“Eh, già.” Mormora il giudice, prendendo coscienza, con non poca commozione, che la separazione dalla sua dolce pupilla è imminente.

“Donne, eh?” chiede Todd, comprensivo, dimenticando per un attimo l’atteggiamento omicida.

“Oh, si. Proprio donne.” Sorride Turpin, pensando alla piccola Johanna.

“Belle donne?”

Il magistrato ci riflette su per qualche secondo.

“Stupide, più che altro.” Ammette suo malgrado: è pur vero che la dolce, candida, bella Johanna non ha mai imparato la tabellina del sette.

Silly womangorgoglia il vecchio, con voce nostalgica.

Fascinating.”

Stealing money

Eating flowersmormora Todd ricordando una vecchia abitudine della piccola Johanna.

“Making sad your credit card

“And making you soooo upset

Oooooooh, silly women.”

“Are a wonder.”

“Even if they can make you poor

“And sad!”

Oooooh, silly women!”

“Doing shopping

“Reading Moccia

“Listening POP music

“Doing make up

“Looking for MTV

Ooor trying to know your MSN contact

Aaaaaah, silly women!”

“Very stupid”

“So unclever

“Never know how they can

“Saying things sooo

“Brainless!!!”

“Silly women”

“Even than they leave and vanish

“Something in they remain

“Sims like the air isn’t good anymore

“Smell’s of dead brain

Oooor cherry’s parfume

“But, isn’t it the same?”

“Same, same!”

Aaaaah, silly women!”

“Making you upset

“When you see they

“You want just to

“Kill yourself!”

Silly women!”

Sweeney terminata l’operazione avvicina il rasoio alla gola dell’odiato giurato, pronto, finalmente a prendersi la sua vendetta.

“Yes!”

L’inquadratura si sposta pericolosamente, mostrando dall’alto il lento incedere della lama verso il collo dello sfortunato Turpin.

Silly Women!”

“Oh!”

“Silly Women!”

E’ il momento. Tutto è perfetto: la luce, l’inquadratura fichissima, il rasoio affilato e prontamente fissato con l’ATTACK. Sweeney cerca di ricordare le istruzioni di “Sgozzare: oggi si può!” e si prepara psicofisicamente, quando SBARATANG!

La porta si spalanca e entra il nostro Anthony facendo una gaffe, ma di quelle pazzesche.

“Signor Todd, Tobias ha bevuto una bottiglia di Viakal, pensando fosse vodka e ora è in preda alle convulsioni oh!”

Barbiere e giurato restano paralizzati per pochi secondi; poi Turpin comincia a fissare con sospetto l’abile travestimento dello sciagurato ragazzo.

Uhm sotto quell’enorme nasone di plastica e quell’improbabile paio di baffi mi par di vedere un volto a me noto” mormora, alzandosi dalla sedia e togliendosi il lenzuolo di dosso.

Mentre si avvicina lentamente a Tobias, alias Anthony, Sweeney, ancora paralizzato comincia a tremare lievemente.

“Dite a me signore? Oh, ma io giuro sulla vostra testa che non vi ha mai visto prima d’ora!” ribatte il marinaio incerto.

“Voi dite? Eppure con quegli occhioni spaventati da cerbiatto triste tu mi sa che sei TU SEI ANTHONY HOPE!!!”

“YAAAAAAAARGH!!! MI HA SCOPERTO, SI SALVI CHI PUO’!!!”

“NON MI SFUGGIRAI STAVOLTA, MARINAIO!!!” i due cominciano a inseguirsi giù per le scale e, giunti sul ciglio della strada, Turpin sta per chiedere man forte alla sua body-guard, quando un forte rumore di ruote e zoccoli pervade l’aria di Fleet Street.

I suoi abitanti hanno imparato a temerlo, e si ritirano terrorizzati nelle loro dimore, e anche Charlie il vecchio giudice non possono fare a meno di esserne intimoriti.

Un grido entusiastico risuona ovunque.

“IIIIIIHAAAAAAAAAA!!! FATE LARGO, SFIGATI!!!!”

Lucy Babber alla guida del diabolico carro, attraversa in un lampo la via, afferrando il giovane marinaio per la collottola, e salvandolo ancora una volta da una brutta, brutta fine.

Il rumore di zoccoli si allontana velocemente, e poco dopo, anche il giudice e la guardia del corpo si allontanano, imprecando a bassa voce e prestando molta attenzione alle strisce pedonali.        

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Epiphany! Ovvero: la befana non vi è mai sembrata più inquietante! ***


Rieccomi gente! E come dire tanta attesa per cosa??? In primis direi per la mia prima fanfic drammatica che ho avuto il coraggio di rendere pubblica, a rischio e pericolo di tutte voi innocenti pecorelle che leggono cose drammatiche, mentre molte altre resteranno sepolte nelle mie cartelle colme di file inutili per il semplice motivo che sono orriende. E in secondis per farvi trepidare nell’attesa di un altro chapter malamente riuscito vabbè mi rifarò col prossimo! Nel frattempo commentate! aehm, per favore? Un commentino piccino picciò? Anche solo “Sei completamente scema” mi andrebbe bene!

@giulia_riddle_black: che bello risentirti! Mi ha fatto piacere vedere che ti eri rimessa a leggere la mia fic! Pensavo di averti offeso con quella battuta sull’addio al celibato del vecchio zio voldy! nel caso non ti fossi offesa allora adesso mi starai detestando cordialmente sob! Sono un’impiastro! Per rispondere al tuo commento si, Lucy è un mito, per lo meno nella mia fantasia malata!

@shari92: naaaaa! Non morire! Dai mancano solo pochi capitoli! Se muori adesso come faròòò??? Detto questo quando ho scritto uno è un ingenuo e l’altro è ubriaco stavo pensando a Mignolo e Proproff sa i due topi uno è un genio e l’altro è un idiota nessuno ci ha pensato, ah? N-nessuno? Altro lavoro per il mio psichiatra.

@Bloodlily: grazie! I miei personaggi adorano quando mi fate dei complimenti!(Nellie e Lucy mi guardano malissimo mentre sbucciano le patate che saranno il pasto della settimana) Oh e va bene! IO adoro quando mi fate dei complimenti!

@nellie89: non ti preoccupare! Sei libera di recensire quando vuoi, ben inteso che quel “quando vuoi” vuol dire SEMPRE!, l’importante è che la fanfic ti piaccia e ti faccia ridere!

@PotterWatch: se vuoi ti faccio arrivare una copia omaggio di “Sgozzare: oggi si può!”, ti assicuro che è molto illuminante sull’argomento!

@Ashley Snape: oooooh! Lucy in the sky with diamons! Che c’entra? Niente ma ci stava! Sicchè anche tu ami la mia Lucy! Vi avverto: Nellie sta diventando gelosa!(Nellie, mettendomi il broncio”Non è vero!”)

 

Epiphany! Ovvero: la befana non vi è mai sembrata più inquietante!

 

Sweeney fissa il vuoto dove un attimo fa c’era Anthony.

L’autrice è stata così malvagia da togliergli persino il piacere di urlare “Vattene!” al marinaio per vedere la paura nei suoi occhioni da cerbiatto, oltre al resto!

Vorrebbe piangere, ma è un killer, lui ha la sua dignità!

Per cui comincia a percorrere avanti e indietro la stanza, minacciando di morti violentissime un immaginario Anthony Hope.

“Gente che strilla, gente che scappa, gente che beve il mio Viakal! Che succede?” domanda la Lovett furibonda piombando nel monolocale.

No,I had him!”

“Beh, è stato meglio così perché il giudice è innocenteeee!”

His throat was there

below my hand!

And now he never gone again!”

“Better like that

Believe me, idiot!”

“There's a hole in the world

like a great black pit
And it's filled with people

who are filled with shit
And the vermin of the world

inhabit it.”

Sweeney fa una bella pausona per riprendere fiato, dal momento che le ultime strofe le ha dette tutte in una volta, continuando a andare avanti e indietro sotto la finestra.

But not for looooong

Sorrisino psicopatico.

They all deserve to die!

Tell you why, Mrs Lovett,

tell you why!

Because the judge is a pervert,

The body-guard too,

The priest is too short,

The dog make me scare,

The poet has curly hair,

The actor has too many fans,

The grocer is green,

The sailor is stupid,

The lawyer is too expensive,

The vicar is too piker,

The hop is too gay,

The politician is too bad to know

Nellie fa il cenno della forbicina che taglia al nostro Todd che nella sua ira si sta un pochino facendo prendere la mano.

So they all deserve to die!” conclude Todd seccato fissando il suo riflesso nello specchio infranto e infine voltandosi e marciando deciso verso la Lovett.

Even you,

Mrs Lovett,

Even Iaaaaayeeeee!!!!”

Nel suo incedere fuorioso e incontrollato verso la panettiera, deciso a sbatterla sul muro di compensato con un grande gesto enfatico stile “iosonotantopazzo”, il barbiere scivola all’indietro come se avesse centrato una buccia di banana e cade a terra con un sordo tonfo.

“Signor T!” esclama Nellie, preoccupata, correndo al suo fianco “No! No! Se volete farvi del male dovete buttarvi giù dalla finestra, se cadete c’è il rischio che rimaniate paralizzato e poi io vi avrò a mio carico per il resto della vostra inutile esistenza!”

Sweeney muove lentamente le dita della mano destra e si alza a sedere con enorme fatica.

“Tu guarda, il vaso da notte.” mormora osservando l’oggetto che l’ha fatto scivolare, con una voce penosamente debole, e lanciandolo fuori dalla finestra aperta “Signora Lovett, dov’è la controfigura quando ne abbiamo bisogno?”

“Temo che ne dovrà fare a meno in futuro” osserva Nellie guardando fuori dall’enorme finestra “L’ha centrata in pieno.”

“Ah.” mormora Todd massaggiandosi la testa “Dunque dov’eravamo? Ah già!

We all deserve to die!
Because the lives of the wicked

should be made brief
For the rest of us

death will be a relief
We all deserve to die.”

Mentre canta Sweeney butta la Lovett sulla sedia, che cede miseramente sotto quest’ennesimo colpo rompendosi in mille pezzi. Todd si batte una mano sulla fronte, esasperato e si allontana da Nellie, che cerca di rialzarsi rivolgendogli epiteti parecchio originali, con fare tragico.

And I’ll never see Johanna,

No I’ll never hold my girl to me!

Finish!”

Sweeney esce in strada in preda a una cieca furia omicida, e si ferma solo davanti a un gruppo di impettiti gentleman in nero.

Alright!

You sir, too sir

how about a shave?

Come on, visit

your good friend Sweeney.
You sir, you sir?

Welcome to the grave.”

La gente lo guarda stranita ma lui continua a incedere, tetro, minaccioso e inarrestabile.

I will have vengenance

I will have salvation.

Who sir, you sir?
No one in the chair,

come on! Come on!
Sweeney's waiting.

I want you bleeders.
You sir - anybody.
Gentlemen don't be shy!”

La folla cammina veloce sui grigi, gelidi marciapiedi di BergenEhm! Londra!, alcuni passanti si fermano stupefatti a fissare l’inquietante barbiere, altri passano oltre, altri ancora si divertono a osservare il guizzare frenetico del rasoio da una mano all’altra. Convinti che si tratti di un artista di strada tirano piccole monetine all’indirizzo di Todd  che le ignora, chiedendosi però che cavolo ci fanno quegli idioti nella sua fantasia musicale.

Not one man,

No no ten men,

Not a undred can assuage me!

I will have you!”

Parecchie signorinelle sventolano i ventagli con foga sulle loro gote arrossate dal desiderio irrefrenabile e scandaloso che la voce attraente e roca di Todd ha scatenato in loro. Dall’altra parte della strada un gruppo di improbabili damerini fa ondeggiare i propri fazzoletti all’indirizzo del barbiere, oppure fischiano e lanciano occhiate equivoche al confuso Sweeney, che se ne va, piuttosto seccato, a passo di carica attaccando una nuova strofa.

And I will get him back

Even as he gloats

In the meantime

I’ll practice on dishonorable throats!”

Mentre cammina, Babber cerca di sferzare l’aria con il suo rasoio, ma, inevitabilmente, lo sgusciante amico gli sfugge di mano e Todd deve lanciarsi a pesce sul selciato per recuperarlo in tempo. Sweeney atterra, centrando in pieno una pozzanghera, e acchiappando il rasoio all’ultimo minuto, giusto in tempo per mettersi in ginocchio e assumere un’opportuna aria tragica e disperata.

And my Lucy lies in ashes

And never see my girl again!

But the work waits!

I’m alive at last!

And I’m full of joyyyyyyyyyyy!”

Sweeney Todd alza le braccia al cielo grigio malsano, una minaccia, una maledizione, sulla città tanto odiata.

Sweeney chiude gli occhi, mentre l’inquadratura sale mostrandoci questa suggestiva scena dall’alto. Il barbiere attende che la musica per organo cessi affinchè egli possa aprire gli occhi e ritrovarsi in ginocchio nel suo piccolo, lercio monolocale e scoprire di essersi sognato tutta quest’inquietante scenetta, con un filo di delusione.

Invece al silenzio che Todd si aspettava, si sostituiscono uno scroscio di applausi e grida entusiaste. “YUUUU-HUUU!! GRANDE! BRAVO!” “UN AUTOGRAFO!” “UNA CIOCCA DI CAPELLI!!!” “TI SUPPLICO FAI UN SORRISNO PSICOTICO!!” “FERMO LI’ IN POSA TI PREGO!!!” “WAAAAAA-HAAA! MERAVIGLIOSO!!!”

Babber spalanca gli occhi, stupefatto, e si guarda attorno sconcertato: decine di ragazzine, donne, uomini e anche il fruttivendolo all’angolo lo salutano con una ola piuttosto ben riuscita e una ritmico grido sottolineato dagli applausi a tempo “BIS!BIS!BIS!”, tranne un paio di ragazze piuttosto audaci che scandiscono slogan di diversa natura, riguardanti un possibile spogliarello. Decisamente confuso, Sweeney cerca fra la folla la signora Lovett, ma non fa in tempo a aprir bocca che sente il rumore di una sirena riempire l’aria.

Dal carro-ambulanza scendono cinque individui vestiti di bianco, uno con una rete da pesca in mano. Gli uomini puntano verso il barbiere che però riesce a evitare la rete, e si da alla fuga, con grandi balzi da canguro.

Seguono gli uomini di Bedlam, armati di rete e camicia di forza, un lungo corteo di fans e curiosi e davanti a tutti loro, Todd corre disperato urlando e agitando il rasoio.

Da un vicolo buio, un vecchia mendicante osserva la scena scuotendo la testa, mentre i cavalli del suoi carro si riposano, stremati dopo una lunga lunga notte di corse a tutta velocità. La mendicante si diverte a guardare il barbiere correre a balzi oppure la Lovett che, ultima arrivata nel buffo corteo, brandisce il suo enorme mattarello e si fa largo tra la folla.

La vecchia donna sospira, passandosi una mano sulla fronte nera di fuliggine. “Non te lo meriti, tesoro,” borbotta infine salendo sul carro e afferrando le redini “ma, come dice l’autrice, the show must go on! IIIIIIIAAAAAAHHHHH!!!! ALLA CARICA!!!”

I cavalli cominciano una corsa violenta e velocissima, puntando, ovviamente, verso gli inseguitori di Sweeney, disperdendoli oppure direttamente falciandoli e spalmandoli sulla strada.

La vecchia mendicante, ridacchiando soddisfatta, devia il corso del carro per non investire gli uomini che inseguono Todd, e sparisce in un vicolo, l’eco della risata terrificante e del rumore di zoccoli aleggia ancora nell’aria sconvolta di Fleet Street.

 

La mattina dopo, all’uscita del manicomio di Bedlam, due pallide figure si allontanano, con passo veloce.

“Non potevate fermarmi invece di lasciarmi uscire in strada, signora Lovett?” domanda Sweeney irato alla nostra Nellie, che sta riponendo il portamonete dopo aver pagato la cauzione per il nostro barbiere.

“Vi dirò, ho pensato di fermarvi, ma sembravate così assorbito nella vostra parte stile pazzo psicotico, che non me la sono sentita, perdonatemi.”

Il signor Todd borbotta una vaga protesta, incomprensibile e si incammina veloce e stizzito.

Che fanfic è mai questa? Borbotta fra sé e sé il nostro Babber, Non riesco a sgozzare nessuno, non riesco a prendere a teierate nessuno, non grido, non ho neppure delle fantasie musicali degne di questo nome!!!

Il barbiere si immobilizza e schiocca le dita, il viso cereo gli si illumina come una lampadina. Parrebbe essere giunto a una brillante conclusione, cosa alquanto rara per il suo fiacco cervellino.

“Ma certo! Tutta colpa di Turpin! Ma se lo becco io

Comincia il barbiere con cipiglio cupo, subito interrotto dalla Lovett che lo prende sotto braccio.

“Certo, caro, come no.” mormora Nellie sbadigliando, conciliante. Todd la fissa sconcertato.

“In genere lei non mi da mai ragione, Signora Lovett.”

“Ho preso troppi antidepressivi per discutere con chicchessia, caro.”

E mentre l’alba fa capolino sulle vie grigie di questa strana città, i due si allontanano a passo lento, verso il noto monolocale in Fleet Street, incuranti delle grida disperate di un certo marinaio, rinchiuso in una delle tante celle di Bedlam.

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Digressione. Ovvero: come diavolo c’è finito Anthony a Bedlam? ***


Salve gente! Scusate il ritardo pazzesco, soprattutto perché tutto quello che ho da offrirvi fin ora è questa digressione. Mi dispiace davvero, commentate comunque, please. Buona lettura!

P.S: Grazie per i commenti, non ho la forza fisica di rispondergli dopo il pillola-party di Nellie, cui  mi sono sottoposta con piacere dal momento che ne avevo un pazzo bisogno. Ora però mi sento annebbiata e intontita. Particolari ringraziamenti vanno a MrsLolly, che, pur dubitando della qualità di questa storia insensata, è andata, coraggiosamente, avanti a leggere fino alla fine. Brindiamo a questa donna il cui intelletto è caduto nella battaglia senza speranza contro le mie trovate balzane! Un altro po’ di plomox, Nellie!!!

 

 

Digressione. Ovvero: come diavolo c’è finito Anthony a Bedlam?

 

“EHI! VOI DUE!!! SIGNOR TODD!!! SIGNORA LOVETT!!! GUARDATE SU PER IL TRIANGOLO DELLE MIE BRACHE, HO BISOGNO DI VOI!!!!”

Ma niente. Per quanto il ragazzo urlasse e strepitasse dall’alto della cella nella quale l’avevano rinchiuso, i due non si giravano. Il signor Todd e Nellie Lovett proseguirono la loro strada, girarono l’angolo e Anthony li perse definitivamente di vista.

Maledizione!, imprecò il marinaio, dondolandosi sulla panca e cadendo a terra: strizzato com’era nella camicia di forza non c’era modo di evitare la caduta. Cosa fastidiosa perché aveva una voglia matta di grattarsi il naso eOh, ma noi non possiamo perdere tempo prezioso su questi inutili quanto poco edificanti particolari! Siamo indietro sulla tabella di marcia e questa digressione è necessaria ma dev’essere anche breve altrimenti tutti si accorgeranno che l’ho scritta solo perché mi sto ancora scervellando sul testo di Little priest! E questo non deve accadere, mi hai inteso tu, occhioni da cerbiatto??? Anthony fa cenno di si, e si contorce pietosamente nello sforzo di farmi un saluto militare. Oh, cielo! Dunque, torniamo a noi.

Anthony sospira e striscia di nuovo verso le sbarre della finestra. Ma come diavolo era finito a Bedlam? A ben pensarci, lo stesso Anthony Hope aveva dei seri dubbi in proposito.

Ricordava di essere fuggito dall’emporio di Lovett e da quel vecchio del giudice Turpin, ricordava di essere stato acciuffato da quella pazza mendicante e caricato sul suo carro lanciato a tutta birra per i vicoli e ah si! La vecchia donna aveva berciato qualcosa come “Giù la testa, cocco!” ma lui non aveva capito un acca e aveva centrato in pieno l’insegna di una locanda.

Molto probabilmente era svenuto, ma poi che cosa era successo? Il ragazzo si lambiccava sull’accaduto ma riusciva solo a ricordare vaghi momenti della sua cattura.

Poco ma sicuro, il carro della pazza scatenata era ripartito a tutta velocità falciando diversi sventurati passanti, le cui grida avevano svegliato il marinaio, e poipoi il carro doveva aver frenato bruscamente e lui era stato catapultato fuori ed era atterrato, con una precisione che denota una sfiga non comune, dritto nella rete da pesca degli uomini di Bedlam. Nella confusione del momento, Anthony aveva fatto in tempo a scorgere il signor Todd divincolarsi inutilmente in una rete simile alla sua, ma subito dopo era stato colpito alla testa ed era svenuto di nuovo. Solo che questa volta si era svegliato a Bedlam. Il marinaio sospirò di nuovo.

Prima e ultima volta che m’imbarco per questa città infernale, pensò fra e sé con amarezza il povero ragazzo. Una voce melodiosa ruppe il silenzio rabbioso del giovane.

“Anthony? Sei tu?”

Anthony non credeva alle sue orecchie, e, appena strisciò sufficientemente vicino alla finestra, neppure ai suoi occhi: era Johanna! La sua dolce amata pulzella griffata!

Johanna! Amabile bocciuolo di rosa con indosso l’ultima creazione di Valentino, come sei riuscita a trovarmi?”

“Oh beh, facile: secondo l’autrice qualcuno doveva finire a Bedlam e visto che passavo da queste parti

“Davvero?”

“No! Ma quanto sei stupidotto, precario del mio cuore! E’ solo che se aspettavo te, hai voglia che qualcuno mi aiutasse a scappare di casa! Sono scappata da sola e ti ho cercato ovunque! Qualcuno doveva pur farlo” concluse la piccola, dolce Jhoanna in tono offeso.

“Scusa è che ho avuto un po’ da fare di recente, credimi, piccolina

“Ti pare un buon motivo?? Scusa, le chiavi di casa ce le avevi, ti avevo detto che ti amavo pazzamente perché accidenti non sei venuto a salvarmi da quel perverso del mio tutore??” protesta la donzella pestando il piedino, calzato con una scarpa firmata, con ostinazione.

“E accidenti potevi aiutarla a fuggire, no?” s’intromette un altro detenuto affacciato dalle sbarre di un’altra cella.

Bernie, non accetto consigli da un maniaco compulsivo, e poi fatti i fatti tuoi scusa!” ribatte Anthony, parecchio seccato.      

Al che, Bernie libera una mano dalla camicia di forza e fa un gesto decisamente offensivo all’indirizzo del marinaio.

“Ehi! Ma come ci se riuscito??” domanda Anthony incredulo fissando il dito medio del compagno di sventura.

“Anni e anni di esperienza, pivello!”

“Ti prego Bernie! Mi prude il naso e sto quasi impazzendo dalla voglia di grattarmelo! Aiutami!” geme il ragazzo contorcendosi pietosamente.

“Eh no, signorino! I maniaci compulsivi non grattano i nasi altrui! Ma posso sempre grattare il mio naso!” Bernie inizia a grattare il suo enorme nasone con evidente soddisfazione “Oooooh che sollievo!””

Brutto””EHILA’??? SCUSA TANTO CREDEVO SOLO CHE STESSIMO PARLANDO DELLA NOSTRA RELAZIONE E CHE FOSSE PIU’ IMPORTANTE DEL TUO STUPIDO NASO!” prorompe Johanna, decisamente seccata.

“Hai ragione, amor mio perdonami!” implora il giovane marinaio.

“Oh, che importa! Come posso essere arrabbiata con te, quando mi fissi con quegli occhioni da Bambi!”

“Questa cosa degli occhioni ha decisamente passato il limite!” borbotta il ragazzo fra sé e sé.

“Orsù, non perdiamo più tempo amor mio! Dov’è l’ingresso di quest’edificio assai demodè? Pagherò la cauzione e ti tirerò fuori di lì!”

“Sarebbe veramente super tesoro mio, ma temo ci sia un problemino

Johanna sbuffa contrariata. “Che c’è ancora di così importante che va a posticipare la nostra fuga?”

Ehr ecco che progetti hai per il nostro futuro, amore dolcissimo e spaccatimpani?”

“Ma è ovvio, mio adorato marinaio sottopagato: fuggiremo insieme, non si sa bene dove, e non ci lasceremo mai più, per nessuna ragione! Tutti i nostri sogni si avvereranno, anche se io non ho mai avuto solo incubi a causa del mio pervertito tutore, e vivremo felici, insieme in una modesta casetta solo per noi!”

“Quando dici che non ci lasceremo mai più intendi dire che ci sposspooopspooopos” domanda Anthony sudando freddo.

“Intendi sposeremo forse, amor mio?” ribatte Johanna fissandolo arcigna.

“Esatto! Quello! Che ne dici?”

“Dico che sei assolutamente, anche se in un modo molto tenero, arretrato! Non sai che il matrimonio è assolutamente OUT? Pensavo a una convivenza a due basata sul nostro appassionato imperituro amore, ma non mi fraintendere Anthony! Apprezzo la tua proposta ma in nome del fashion for fashion non posso assolutamente accettare! Ti ho deluso, amor mio?” domanda Johanna con aria triste.

La ragazza ovviamente non immagina che se Anthony avesse mani e gambe libere in quel preciso istante si getterebbe in un danza sfrenata, tale è la gioia che le parole di Johanna gli hanno dato. Nonostante ciò il ragazzo cerca di fingersi amareggiato.

“MA CERTO CHE NO! TI AMO DA IMPAZZIRE JOHANNA SEI LA DONNA DELLA MIA VITAAAAA!”

Shhh! Non gridare così, caro! Ci sentiranno tutti!” implora la ragazza, divertita dalla reazione di lui.

Ehiiiii! Da quaggiù non si sente niente! Vocee!” gridando i detenuti di Bedlam, sporgendosi dalle loro sbarre, dalla parte opposta dell’edificio.

Ma i due innamorati non gli badano si guardano l’un l’altro come il resto del mondo avesse cessato di esistere.

“Ti amo anch’io. Ti tirerò fuori di lì.” sussurra la fanciulla con voce appassionata.

“E poi mi gratterai il naso?” sussurra Anthony, suo malgrado.

“Tutta la notte.” promette lei.

Awwwwwwwww!” sospirano contemporaneamente tutti i detenuti di Bedlam.   

 

     

   

   

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=252781