La festa per il ritorno di Goku di kamy (/viewuser.php?uid=60751)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 1 *** Capitolo 1 ***
Ringrazio
anche solo chi legge.
Capitolo 1
Vegeta guardò il barometro, guardò il mercurio
rosso salire dai trenta gradi
fino ai trentacinque gradi. Le gocce di sudore gli scendevano lungo la
pelle
abbronzata. Si alzò dal letto e raggiunse la finestra, la
aprì e il vento tiepido
gli accarezzò il viso. Alzò lo sguardo, la luce
del sole che si rifletteva
sulla cupola color crema della Capsule corporation lo
abbagliò. Il principe dei
saiyan strinse gli occhi, mugolò e si passò una
mano sul viso. Sentiva il
brusio di voci di sottofondo provenire dal piano di sotto.
Abbassò lo sguardo,
vide Yamcha passare sotto la finestra. Intravide Crilin in lontananza,
sospirò
e saltò giù dalla finestra. Atterrò
accanto a un tavolo, si piegò in avanti e
prese un bicchiere di plastica. Prese una bottiglia d'acqua, la
aprì e versò il
contenuto nel bicchiere. Richiuse la bottiglia e si portò il
bicchiere alle
labbra, sorseggiandone il contenuto.
< Non vorrei festeggiare dopo la morte di mio cugino, ma non
posso morire di
sete > rifletté. Guardò Rif volargli
davanti inseguito da Gorin, che
dimenava le mani cercando di prenderlo, ridendo. Finì di
bere il contenuto del
bicchiere, lo stritolò e abbassò il braccio.
Sporse il capo e guardò sua moglie
fare lo slalom tra una serie di tavoli, passò tra quello in
cui era seduto
Majinbu e quello in cui era seduto Goten. Teneva in mano un vassoio con
sopra
una serie onigiri. Si
voltò, vide il
marito, sorrise e gli corse incontro.
"Vegeta, tesoro, che ne diresti di andare a dare un'occhiata a
Vetrunks?" gli chiese, raggiungendolo. Vegeta lasciò cadere
il bicchiere
di plastica ripiegato sul tavolino.
"Dorme da più di due ore, ormai". Aggiunse Bulma. Vegeta
digrignò i
denti, stringendo un pugno.
"E allora lascia che dorma" ringhiò. Sentì lo
scoppiò di risa di
Marron e un fischio di Olong.
"Questa storia delle feste in onore di Kakartoth dovrà
finire, prima o
poi, Bulma" ringhiò. Espirò rumorosamente dalle
narici.
"Non fare il musone" ribatté Bulma. Raggiunse il tavolo di
Gohan e
gli porse il vassoio. Gohan sorrise, si sporse e ne prese uno. Si
voltò,
vedendo suo padre camminare avanti e indietro tra i tavoli. Goku
passò tra
Yamcha e Thenshinan dando una pacca sulle loro spalle, sorrise e diede
un paio
di pacche sulla testa di Crilin.
"Ragazzi! Come va?!" gridò.
"A noi comuni mortali non succede mai niente, sei tu quello
interessante" ribatté Yamcha, scrollando le spalle. Prese
una manciata di
patatine dentro un cestino di vimini appoggiato sopra il tavolino. Goku
scoppiò
a ridere. Thenshinan sbadigliò, Yamcha si piegò e
avvicinò il viso al cestino.
"Io vado a recuperare mia moglie, si sarà nascosta" disse
Crilin,
allontanandosi.
"A proposito di gente scappata" bisbigliò Goku. Si
alzò sulle punte e
guardò a destra e a sinistra. Vide Junior appoggiato contro
il tronco di un
albero con le braccia incrociate. Il Son spiccò il volo, lo
raggiunse e gli
atterrò davanti.
"Urca, sempre perso nei pensieri amico mio?" domandò,
corrugando la
fronte. Cercò di dargli una pacca sulla spalla, ma il
namecciano schivò. Gli
sorrise e si staccò dall'albero.
"Sono contento che tu sia tornato, Goku. Festa o non festa, sono
contento
tu sia qui tutto intero. Ce la siamo vista brutta contro Calgare" disse
gentilmente. Goku annuì e si appoggiò con una
spalla all'albero.
"Già, perché se morivo questa volta non potevo
neanche tornare con le
sfere del drago. Anche se sono depurate, non funzioneranno ancora per
qualche
anno. Quelle di Polunga non so neanche se riusciremo a depurarle"
rispose.
Junior sospirò e si passò la mano sulla fronte.
< Forse dovrei dirgli come mi ha chiamato Calgare, ma non me la
sento finché
non saprò bene cosa vuol dire essere il demon
prince > rifletté.
"Non hai mai avuto il tempo di raccontarmi come è andata con
quel
ragazzo" disse, indicando Ub. Goku seguì il dito del
namecciano e osservò
il giovane.
"Ub è molto dotato, penso di poterlo far diventare il mio
successore. È
stato un allievo molto educato e sono soddisfatto del risultato che
abbiamo
raggiunto" disse Goku. Raggiunse un tavolo, prese una bottiglia di vino
e
la stappò con la mano. Se lo portò alla bocca e
sorseggiò il contenuto.
"Goku, non è finita qui" mormorò il namecciano.
Goku si pulì il viso
con il dorso della mano e corrugò la fronte.
"Non ho capito" ammise e ridacchiò.
"È il momento che tu lo sappia. Questa pace non
durerà a lungo"
rispose Junior. Goku aggrottò le sopracciglia, si sporse
verso Junior e abbassò
la mano con cui teneva la bottiglia.
"Cosi intendi?" domandò, guardando in faccia il namecciano.
Junior si
voltò, guardò Gohan ridere e Bra offrire
metà panino a Majinbu.
"Ci sarà un problema?" chiese ancora Goku. Junior lo
guardò in viso e
gli sorrise.
"Abbiamo già la soluzione" lo rassicurò. Il Son
conficcò la punta
degli stivaletti blu nel terreno.
"Tra qualche anno una nuova minaccia si abbatterà sulla
Terra, io e Vegeta
ne siamo a conoscenza da molto tempo. Un discendente di Freezer, nato e
fermentato da una sua cellula, medita vendetta e giungerà
presto sulla Terra.
Il suo nome è Devil" spiegò Junior. Goku sentiva
il brusio di sottofondo e
udì un fischio.
"Devil" mormorò.
"La sua forma iniziale, se quello che mi è stato raccontato
corrisponde a
verità, sarà potente quanto l'ultima
trasformazione di Freezer su Nameck, ma
probabilmente ne avrà altre, ma non so cosa ci aspetta in
quel senso".
Proseguì la spiegazione Junior.
"Uuuurca, dev'essere
potentissimo" mormorò. Le sue iridi nere brillarono di
riflessi rosso
chiaro. Junior afferrò il polso di Goku e lo
trascinò fino alla porta della
Capsule, la aprì, spinse Goku all'interno e se la chiuse
alle spalle.
"E i guai non sono finiti qui. Bulma, controllando se era tornato tutto
normale sul pianeta dopo l'attacco di Calgare, ha scoperto che Devil ha
iniziato a diffondere sulla Terra un gas lentale. Presto i nostri
poteri
andranno debilitandosi notevolmente" spiegò.
"Cosa?!" gridò Goku. Junior gli tappò la bocca,
si portò l'indice
dell'altra mano alle labbra e soffiò.
"Ti ho detto che abbiamo la soluzione. Sarà un saiyan immune
al veleno a
sconfiggerlo" spiegò Junior, lasciando andare la bocca del
Son. Goku alzò
un sopracciglio e sospirò, dimenando la coda.
"Un altro?" chiese.
"Sì. Si chiama Elly e la conoscerai. È speciale"
mormorò Junior.
Socchiuse gli occhi e sorrise.
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Capitolo 2 *** Capitolo 2 ***
Ringrazio
anche solo chi legge.
Capitolo 2
"Come fa a esserci una saiyan?" domandò Goku. Percorse il
corridoio,
seguito da Junior fino al salotto e si sedette su una poltrona
affondandovi.
"Un gruppo di saiyan si staccò dal pianeta Vegeta, si
stabilirono su un
pianeta vicino alla Terra e da lì ebbero il tempo di
studiare questo pianeta.
Volevano capire i segreti del supersaiyan, invogliati dalle leggende in
cui
questo guerriero era un simbolo di bontà e non di
malvagità. La direzione
dell'operazione era in mano a un brillante guerriero: Aedon il
Sapiente.
L'unico saiyan ad aver studiato, a conoscere gli antichi testi della
vostra
gente, persino Re Vegeta lo rispettava" spiegò Junior. Si
sedette nel
divano accanto a quello dove era seduto Goku.
Il Son guardò lo schermo nero della televisione, vedendo il
proprio riflesso.
"Suppongo che abbiano fallito nei loro studi" rispose.
"Non ebbero gli effetti sperati. Alcuni morirono nel tentativo di
trasformarsi,
altri, come Aedon, riuscirono a reggere la trasformazione. Pagarono il
loro
successo con degli effetti collaterali devastanti. Dopo mesi di coma,
si
risvegliarono con il dna modificato, la loro mutazione genetica era
visibile
perché gli rimasero i capelli biondi e gli occhi azzurri.
Furono imprigionati
per sempre nell'oro del supersaiyan" spiegò. Si
sentì la porta chiudersi
con un tonfo e Vegeta avanzò.
"Sfidarono la potenza degli dei e questo li portò a
dannarsi. Non potevano
tornare su Vegeta-sei con questo marchio" spiegò. Goku si
scompigliò i
capelli, passandoci la mano.
"È vero che si sentirono dei mostri, ma non fu l'unico
problema. Avevano
guadagnato una potenza che tendeva più a quella del
supersaiyan God che a
quella del normale supersaiyan. ma il loro corpo ci rimise. Il loro
sistema
immunitario fu inesorabilmente danneggiato, a decimarli non furono
nemici o
altri, ma banali influenze e febbri". Proseguì a spiegare
Junior,
accavallando le gambe. Vegeta avanzò ancora, raggiungendoli.
"Nell'universo le cose vanno così, bisogna sacrificare
qualcosa per
qualcos'altro". La sua voce risuonò nel salotto.
"Urca... non ne avevo idea" sussurrò il Son.
Incassò il capo tra le
spalle e abbassò lo sguardo, osservandosi gli stivaletti
blu. Junior alzò lo
sguardo ed osservò il principe.
"Nemmeno lui, la sua gente aveva dato per disperso quel gruppo"
spiegò.
"Io, però, l'ho saputo e quando Aedon è morto ha
avuto gli onori che noi
saiyan diamo solo ai caduti in battaglia" mormorò roco
Vegeta. Si appoggiò
con i gomiti allo schienale del divanetto su cui era seduto Goku.
"Elly ha una salute cagionevole. Dobbiamo tutelarla fino all'arrivo di
Devil, io e Junior ce ne siamo occupati fin'ora". Aggiunse.
"Gode di una forza incredibile, ma è anche estremamente
fragile. Vegeta la
tutela come se fosse sua figlia, non pensavo che i saiyan potessero
essere
devoti, ma lui teneva tantissimo a maestro Aedon" mormorò
Junior. Schivò
un ki-blast di Vegeta e lo fermò con la mano.
"Quindi dobbiamo sorvegliarla. Vi aiuterò". Si propose Goku,
sbattendo le mani sopra le ginocchia.
"Invece di far sembrare me quello che non sono, perché non
gli dici che tu
e quella mocciosa avete un legame particolare?" ringhiò
Vegeta.
"Aedon la pensava così perché da neonata si
addormentava solo con me. Se
non c'ero raramente voleva mangiare e cose simili. Aedon sosteneva che
per ogni
saiyan c'è una persona particolare a cui è
legata, un filo rosso del destino
infinito che niente può spezzare. Qualcosa di eterno, o
qualcosa del genere.
Non so fino a che punto crederci, sembrava la leggenda di un anziano"
brontolò Junior. Si leccò i canini aguzzi e
affondò nello schienale della
poltrona.
"Parla per enigmi questo Aedon" si lamentò Goku. Mise le
mani alla
cintura di tela blu e la strinse.
"Namecciano, poche storie, lo senti anche tu che c'è
qualcosa di
diverso". Disse Vegeta, Goku alzò la testa e
guardò il mento di Vegeta
sopra di lui.
"Sì, forse c'è qualcosa che sento, quando la
guardo, che me lo conferma,
ma ora non è questo l'importante" ribatté Junior.
"Andrà bene, amici miei. Sorveglieremo Elly, la proteggeremo
e sarà pronta
per la battaglia prima di poter dire anche solo urca" li
rassicurò.
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