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Lista capitoli: Capitolo 1: *** Presentazioni *** Capitolo 2: *** Ritorno al villaggio - I primi incontri *** Capitolo 3: *** Una notte pericolosa e una mattinata seccante! *** Capitolo 4: *** I mutaforma e il…ramen *** Capitolo 5: *** Uscito allo scoperto *** Capitolo 6: *** Diamo un po' di fiducia al vampiro *** Capitolo 7: *** Mi accetterai per quello che sono? *** Capitolo 8: *** L'allenamento *** Capitolo 9: *** La missione - Primi pericoli *** Capitolo 10: *** Scontro con l'akatsuki *** Capitolo 11: *** Sakura in pericolo - l'autocontrollo di Naruto *** Capitolo 12: *** La guarigione di Sakura - fatti avanti Naruto *** Capitolo 13: *** Il primo appuntamento *** Capitolo 14: *** La famiglia di vampiri - Naruto unisciti a noi *** Capitolo 15: *** Nuove preoccupazioni – richiesta d’aiuto al “nemico” *** Capitolo 16: *** Minaccia con verità *** Capitolo 17: *** Prigionia *** Capitolo 18: *** La ribellione di una bambina *** Capitolo 19: *** La tragica battaglia – La visione di Kira *** Capitolo 20: *** La resa dei conti *** Capitolo 21: *** Lasciarsi tutto alle spalle è davvero dura *** Capitolo 22: *** Non ne bastava una di mocciosa? *** Capitolo 23: *** Cercando di dimenticare Naruto *** Capitolo 24: *** I sentimenti di lui e di lei – Un essere misterioso *** Capitolo 25: *** I puro sangue *** Capitolo 26: *** Ritorno a Konoha *** Capitolo 27: *** Kaji smascherato - scoperte misteriose *** Capitolo 28: *** Bip bip bip *** Capitolo 29: *** La situazione si mette male *** Capitolo 30: *** Jinchuuriki *** Capitolo 31: *** Una vampira del tutto particolare *** Capitolo 32: *** L'inizio della battaglia finale *** Capitolo 33: *** Questo non è che solo l’inizio ***
Manco ormai da una settimana
circa dal EFP, durante il quale ho letto un libro fantastico “Twilight”, che davvero mi ha colpito molto. Ripensando a
tutta il racconto ho deciso di mischiare la storia del libro con il mio anime
preferito e questo è quello che ne è venuto fuori, spero vi piaccia.
Buona lettura. ^^
NARUTO
– TWILIGHT
Capitolo 1: Presentazioni
Sono
passati parecchi anni ormai, da quando fiducioso di diventare più forte, partii
con il mio maestro per allenarmi. Avrei dovuto allenarmi per poter fronteggiare
un pericoloso nemico, alla quale il mio potere faceva gola. Non solo il mio, ma
anche il potere di altre 8, o forse meno, persone come me. Non so esattamente
quanti bijuu siano stati imprigionati nel corpo di un
umano, forse qualcuno era ancora allo stato brado. Si avete capito bene.sono un Jinchuuriki
o come alcuni preferiscono chiamarmi, una forza portante. Dentro di me è stato
imprigionato Kyuubi, il demonevolpe dalle nove code…o
almeno lo era.
Ora
l’akatsuki, il nemico di cui parlavo prima, non è più
un problema o almeno non lo è più per me.Adesso nessuno mi può più chiamare mostro…bhe
veramente può ancora farlo soprattutto venendo a conoscenza della mia vera
personalità. Eh si, anche se ora non possiedo più lo spirito di Kyuubi, non posso definirmi normale…no…ancora
adesso sono fuori dal comune.
Ah
scusatemi, non mi sono presentato. Il mio nome è NarutoUzumaki, sono nato nel grande e glorioso villaggio
della foglia, detta anche Konoha, il mio “lavoro” è
quello di essere un ninja. Ho 17 anni. Mancavano solo pochi mesi e ne avrei
compiuti 18 anni…sarei stato maggiorenne…il
sogno di tutti i ragazzi. Un sogno che non si avvererà mai.Avrò 17 anni per l’eternità. Non che questo
sia un problema,però mi chiedo, potrò
mai realizzare gli altri sogni che mi hanno sempre spinto ad andare avanti in
questi anni? Non saprei…di sicuro non mollerò. Di certo sarà un problema dato che non
invecchio. Forse per qualcuno questo potrebbe essere un sollievo…diciamocelo
a nessuno piace immaginarsi con le rughe, con un bastone per camminare o altro.
Se potessimo, vorremmo rimanere tutti giovani per sempre.
Questo
lo ottenuto, ma se penso a quante cose dovrò rinunciare. 17 anni di vita non
sono molti, ancora non mi ero affacciato alla vera vita…quella
che gli adulti vivono tutti i giorni e che spesso ti rinfacciano dicendo di
saperne molto di più di noi poveri giovani. Non potrò mai rientrare a casa e
salutare la mia famiglia. Sono destinato a non averne mai una mia, cioè a non
averne una come intendete voi. “Solo sono nato e solo rimarrò per l’eternità a
meno che qualcuno non sia così folle da seguirmi in questa mia nuova avventura…un avventura che potrebbe non aver mai fine”
Questa frase me la dicevo spesso, sia per rassegnarmi all’idea di un eternità
di solitudine, sia per avere un po’ di speranza che qualcuno si sarebbe unito a
me.
Di
cosa sto parlando? Bhe molti di voi lo avranno già
capito, ma per chi non lo avesse intuito lo svelerò piano piano,
nel corso della storia.
Tutto
cominciò con la partenza con l’eremita porcel…ehm…dei
rospi. Non so perché, ma mi portò con lui in un viaggio di allenamento. Diceva che
mi sarebbe servito per rendermi più forte…bahsarà…forse ci credeva davvero…si
anch’io la pensavo così. Pensavo di riuscire a diventare talmente forte da
riuscire a battere tutti i miei nemici in un colpo solo e a riportare indietro
il mio “caro e vecchio” compagno di squadra Sasuke. Bhe forte lo sono diventato, anche se non potrò fare uso di
alcune tecniche o almeno non nel pieno della loro potenza. A dire la verità
potrei, ma c’è un effetto collaterale in questo fatto, che sto ancora cercando
di dominare.Non è facile, per niente…soprattutto quando ti passa davanti un appetitoso
bocconcino e …ma sorvoliamo.
Dicevo
che forte lo sono diventato, come sperava il mio maestro, ma i miei
obbiettivi non sono più gli stessi di prima. Certo voglio ancora diventare Hokage, anche se sinceramente non ne capisco il motivo, ma
ho lottato tanto per poterlo diventare, perché rinunciarci. Ma una cosa non mi
importa più niente…diSasuke.
Sasuke…Sasuke…
sinceramente non avevo ben presente il suo volto, la mia memoria era annebbiata e
spesso lo è ancora adesso, ma il mio maestro, l’ultima volta che l’ho visto, mi
parlò di lui. Cercava di ricordarmi che volevo salvarlo perché lo consideravo
un fratello e perché avevo fatto una promessa a Sakura. Ah io e le mie promesse, mi
caccio sempre nei guai.
Eh
già…di Sakura qualcosa ricordavo. Il suo odore per
esempio, come potevo non ricordarlo…davvero
buono. Ricodavo anche che ero innamorata di lei, ma
dubitavo che fosse ancora così.Quando
pensavo a lei, nonostante non avessi ben presente il suo viso pensavo “ma
chissà potrebbe diventare la mia compagna di eternità”. Eh si, a volte ricascavo
e ricasco tutt’ora, in questi pensieri un po’ da cattivo ragazzo. Non lo sono
mai stato…almeno così mi hanno ripetuto più volte, ma
ora è nella mia natura, anche se cerco di combattere questo istinto.
Ok
avete vinto, non mi piace parlare per enigmi, quindi verrò subito al sodo. Sono
un vampiro. Avete presente zanne, pelle bianca, rifiuto dell’aglio, paura del
sole e nanne dentro a bare? Bhe toglietevelo dalla testa…non è affatto così, a parte la pelle bianca. Bhè però l’aglio non è piacevole…quando
incontro una vecchietta che odora di aglio…le giro
alla larga. Per niente appetitosa.
Solitamente
i vampiri preferiscono le persone giovani…di certo
hanno un sapore migliore. Come mangiare una mela. Appena colta dall’albero è
buona, ovviamente se è matura, ma quando incominciano ad avere qualche chiazza marrone…la si evita volentieri. Non so nemmeno come mi sia
uscito questo paragone, non ricordo il sapore di una mela, né di nessun altro
cibo. Il cibo che mi è capitato di mangiare dopo la mia “rinascita”, non aveva
lo stesso sapore di quando ero in vita. Come faccio a saperlo se non ricordo il
sapore originale? Mi avete mai sentito dire che squisitezza davanti a un piatto
di ramen? Credo di no.
Comunque
mi sto perdendo in chiacchiere e non vorrei annoiarvi, quindi passo a
raccontarvi cosa ho fatto dopo i primi mesi della mia trasformazione. Bhe forse sono stato un po’ masochista, ma sono tornato al
mio villaggio natale. È stato un po’…molto difficile
riuscire a rimanere in mezzo a tanta gente, ma alla fine non ho fatto fuori nessuno…all’interno del villaggio. perché ho deciso di
tornare? Bella domanda! Semplice, mi annoiavo a starmene in mezzo alla foresta a girovagare. Non accadeva
niente di divertente. Pensai che tornando a essere un ninja effettivo del
villaggio e affrontare chissà quale pericolosa missione, sarebbe stato più
spassoso. È stato divertente fare a brandelli qualcuno…ops…mi
devo trattenere…couffcouff…scusate.
Ero
deciso ad andare al villaggio, ma prima dovetti andare
a caccia. In mezzo a tante prelibatez…ehm persone, la
gola mi sarebbe andata in fiamme e per la sete avrei potuto perdere il
controllo. Dopo aver bevuto del sangue…non vi dico di
cosa era…in un batti baleno mi ritrovai davanti alle
porte di Konoha.
Il capitolo 1 è andato! Che ne
pensate? Ho cambiato anche stile di scrittura, spero che vi vada bene! Spero di
essere stata chiara su alcuni punti di cui spiego le capacità dei vampiri e di
non aver dato per scontato che tutti abbiano letto il libro, ma comunque non mi
atterrò a libro al cento per cento, qualcosa cambiero
perché mi serve per la storia.
Fatemi sapere le vostre opinioni
! RECENSITE NUMEROSIIII!!!
Capitolo 2 *** Ritorno al villaggio - I primi incontri ***
Eccovi il secondo capitolo,
spero davvero che vi piaccia!
Buona lettura ^^
Capitolo 2: Ritorno
al villaggio – i primi incontri
Ero
davanti alle porte di Konoha. Per fortuna quel giorno
pioveva, il sole era coperto. Non che esso mi crei qualche danno o mi sciolga,
come spesso le leggende raccontano, ma mi crea un certo disagio. Noi vampiri
siamo creature della notte e il sole ci abbaglia gli occhi e ci fa vedere meno.
La nostra vista è molto acuta e con il sole possiamo paragonare il nostro senso
a quello umano. Ma a dire il vero tutti i nostri sensi ne risentono un po’ e in
caso di pericolo può essere svantaggioso. Per fortuna che all’ombra tutto torna
normale.
Dopo
aver fatto il mio primo passo oltre alle porte del villaggio mi domandai se
qualcuno di fosse ricordato di me. Erano passati 5 anni. Ero cresciutofisicamente, ma anche la mia trasformazione
mi ha notevolmente cambiato. Ora chiunque mi veda potrebbe dire che sono malato,
talmente sono pallido e poi quei fastidiosi segni, simili a baffi, che avevo
sulle guance non ci sono più. Quello poteva essere un segno di riconoscimento.
Feci altri passi. Camminavo molto piano per non dare nell’occhio, ed ecco che
la prima scocciatura arrivò.
“Fermati!
Chi sei? Gli stranieri non possono entrare nel villaggio senza un permesso!” mi
disse un ninja, di cui non ricordavo il nome, alla guardia dell’entrata.
“Non
sono uno straniero! Sono anch’io un abitante del villaggio. Sono passati 5 anni
da quando me ne sono andato!” dissi sperando di non dover loro spiegare ogni
minima cosa. Non ne avevo proprio voglia. Se non mi avessero fatto passare…forseKonoha si sarebbe
trovato con unninja in meno e se il suo
amico fosse intervenuto…due. Ma forse optare nella
velocità sarebbe stata una scelta migliore, non mi avrebbero nemmeno visto passare.
Ihihih è divertente e facile ingannare gli umani.
“uhm?
Non hai un aria familiare! Non ti ho mai visto” continuò a dirmi il ninja. Come
era noioso.
Sbuffai
“Sono NarutoUzumaki
contento? Posso passare ora? Non ho voglia di stare qua a discutere con voi!”
Il
ninja rimase a bocca aperta. Approfittai del momento di stupore per svignarmela
“ciao, ciao!”
Mi
feci un giro per il villaggio. Mamma mia quanti odori che c’erano, uno più
buono dell’altro. Decisi di trattenere il respiro. Ah già, noi vampiri non
abbiamo bisogno di aria, ma se non respirassimo non potremmo sentire gli odori
e andare a caccia. Ma quando la tentazione è forte, meglio tapparsi il naso.
Sinceramente
non sapevo bene cosa fare. Sarei andato a trovare i miei vecchi amici, se
sapessi i loro nomi o volti, ma qualcosa mi sarebbe tornato in mente appena
visto qualcuno di loro. Optai per andare in una costruzione che sorgeva ai
piedi di una montagna con 5 volti. Mi sembrava di esserci stato spesso in
passato e ricordavo anche l’immagine sfocata di una donna. Non ne ero sicuro,
ma ricordai che poteva essere l’hokage in carica al
momento.
Camminai
ancora tranquillo avvicinandomi sempre di più alla mia meta. La gente mi fissava.
Chissà se lo faceva perché non mi riconoscevano, perché sembravo un tipo strano
o perché camminavo sotto la pioggia che non smetteva di cadere e di inzupparmi
dalla testa ai piedi. Forse se avessi preso un ombrello, avrei dato meno
nell’occhio, ma la pioggia non mi infastidiva per niente. Ma si, cosa può
importare a un vampiro quello che pensa la gente? Basta che faccia un ringhiò e
tutti scapperebbero…uhmmmm ero allettato all’idea.
Peccato
che arrivai alla costruzione ancor prima di poter attuare lo scherzo, bhe sarebbe stata per la prossima volta! Dopo feci 3 o 4
piani di scale in un secondo…letteralmente. Con nessuno in giro, potevo muovermi secondo
l’andatura vampiresca no? che non è assolutamente paragonabile all’andatura umana…troppo lenta.
Entrai
nella stanza…forse avrei dovuto bussare, perché la
donna seduta a un scrivania in mezzo alla stanza, mi fulminò con lo sguardo.
Potevamo fare una gara di chi avesse lo sguardo più minaccioso.
“chi
sei tu?” chise sorpresa di vedere…me
“Salve!”
“Non
hai risposto alla mia domanda” la donna parlava con una voce alterata. Pensava
di farmi paura?
Sbuffò
“Naruto le dice niente?” le dissi guardandola
dall’alto al basso.
“C-cosa?” balbettò una giovane donna dai capelli corvini
accanto all’hokage. Non ricordavo nemmeno il suo
nome. Certo che se la trasformazione in vampiro non cancellasse la maggior
parte dei ricordi, sarebbe più comodo. Uffa.
“Naruto? Sei davvero tu? Sei…sei
cambiato moltissimo! Non ti avrei mai riconosciuto” mi disse la donna bionda.
Risposta prevedibile.
“eh
già, me lo dicono in molti! Qui tutto bene?” dissi fingendo interesse.
Mi
guardavano ancora come se fossi un alieno…grave
errore “s-si tutto bene, tu? E quel pervertito…cioèJiraya?”
Jiraya?
Finalmente potei dare un nome all’eremita porcello. “Io tutto bene, Jiraya è morto!”
Non
so come mai, ma in sala cadde un silenzio glaciale. Persino io avevo freddo e i
vampiri non temono le basse temperature.
Ops…forseJiraya era un loro amico? Uhmmm
qualcosa mi sembra di ricordare…ohoh…erano amici di vecchia data. Avrei dovuto avere un po’
più di tatto. Bhe ormai il dado era tratto.
“Signorina
Tsunade, state bene?” la mora finalmente si era
decisa a dire il nome dell’hokage. Bhe almeno avrei evitato di farmi figuracce in futuro.
Tsunade
cominciò a parlare anche se con voce tremante “C-come
è successo e q-quando?”
“4
mesi fa! Non so come e non so perché! Non ricordo cosa sia successo! L’ ho
trovato in fin di vita e basta!” le risposi calmo. Forse un po’ troppo calmo.
Infondo quell’uomo era il mio maestro e dovevo provare un po’ di compassione
per lui. oh compassione la provavo …eccome, ma non
verso di lui, verso di me.
“Shizune, chiama tutti gli abitanti del villaggio, questo
pomeriggio celebreremo il suo funerale con o senza corpo”
“Wow,
arrivo qui e in attimo porto scompiglio nel villaggio” pensai.
Il
funerale fu molto triste… almeno per gli abitanti del
villaggio. L’unica a piangere era Tsunade. Ci teneva
proprio molto a Jiraya. Perché avevo l’stinto di
andare li a consolarla? Non me lo spiegavo. A volte sono freddo come il
ghiaccio e niente riesce a scuotermi, altre invece ritornano a galla alcuni dei
sentimenti umani che per i primi 3 mesi di questa vita, avevo completamente
scordato, adesso riesco addirittura a distinguere perfettamente le differenze
fra le varie emozioni.
Quasi
tutti dopo il funerale, se ne andarono. Rimasero li davanti alla lapide, tre
persone. Tsunade, Shizunee…Sakura.
Riconoscerei
il suo odore fra mille. Consolava l’hokage, che era
molto abbattuta.
Sakura,
non so se per sensazione o per puro caso, si girò verso di me e mi vede. Ero
rimasto in disparte fino ad allora. Mi ero trattenuto in mezzo agli alberi. Li
l’odore delle persone era meno forte. Si potevo non respirare, ma è una tale
seccatura.
La
vidi avvicinarsi a me…pericolosamente…troppo
pericolosamente, almeno per lei, ma non potevo andarmene via. Decisi di restare
e frenare il mio istinto di mangiarmela.
“N-naruto?” balbettò incerta
“oh
qualcuno che mi riconosce! Ciao Sakura? Come va?” le chiesi come se niente
fosse.
Rimase
in silenzio a guardarmi per interi e interminabili secondi. Mi studiò. Forse
cercava di trovare in me, qualche segno del vecchio Naruto,
quello che lei conosceva…bhe forse i capelli sono gli
stessi.
Finalmente
cominciò a dare qualche segno di movimento, la scambiai per un vampiro talmente
era immobile. Alzò un braccio poi…CIAFF
Cos’era
stato? Uno schiaffo? Bhe non l’ho sentii nemmeno a
differenza di lei.
“ouch” disse mentre si stringeva la mano per alleviare il
dolore.
“tutto
bene?”chiesi
“Come
no? scompari per ben cinque anni senza farti sentire, senza scrivere una
lettera. Arrivi qua e ci porti la notizia della morte di Jiraya.
Per quanto ne so, potevi essere tu!” piangeva…perché?
Inspiegabilmente alzai una mano e le asciugai una lacrima e le sorrisi
dolcemente. Non credevo di esserne capace.
“come
vedi sto bene! non piangere!” le dissi, ma qualcosa mi colse di sorpresa.
Sakura mi abbracciò. Mi portò le braccia al collo e mi strinse “forte”. Non mi
dispiaceva quel gesto, anche se non sapevo il perché, ma un soffio di vento fece
svolazzare una ciocca dei suoi capelli sotto il mio naso.
Cavolo che buon odore. L’istinto cominciò ad
avere il sopravvento, ma per fortuna riuscii a dominarlo. Con forza staccai Sakura
dall’abbraccio e l’allontanai bruscamente da me. Mi tappai il naso con le mani
e la fissai, ancora indeciso sul da farsi, ma per fortuna riescii
a ordinare alle mie gambe di allontanarsi da lei e con una rapidità incredibile
sparii dalla sua vista.
Non
so come abbia reagito, ma credo di averla lasciata parecchio confusa. Meglio
confusa che…aaah decisi che sarebbe stato meglio
pensare a qualcos’altro…rischiavo di tornare indietro
e di non rispondere più di me stesso.
Rimasi
per conto mio a lungo. Dovevo ritrovare padronanza di me stesso. Incredibile
quanta sete mi abbia procurato il suo odore, nonostante avessi mangiato quella
mattina stessa.
Persi
la cognizione del tempo, ma tanto cosa importa? Ho tutta un eternità davanti,
però quel giorno era passato più velocemente del solito. Forse era dovuto a
tutti i pensieri che mi affollavano la testa. Non sapevo cosa fare con
precisione. Avrei voluto tranquillamente continuare il mio giro per il
villaggio, vedere se riuscito a ricordarmi qualcosa del mio passato, ma sentivo
come se dovessi andarmi a scusare con Sakura.
Insomma
era un umana, perché mi sarebbe dovuto importare se si fosse offesa o meno del
mio comportamento. Non me lo sapevo spiegare, ma decisi di andare comunque a
cercarla.
Non
sapevo dove abitasse, quindi feci l’unica cosa possibile…seguii
la sua scia.
Giunsi
rapidamente davanti a casa sua. Bussai alla porta…aspettai,
ma nessuno venne ad aprire. Che in casa non ci fosse nessuno? No…sentivo con chiarezza il suo odore. Sakura era in casa,
ma non vuoleva aprirmi! Eh si, si era offesa, ma non
demorsi.
Vicino
alla finestra della sua camera era presente un albero. Con un balzo salii sul
ramo più vicino e cominciai a chiamarla. La chiamai più volte, ma lei non diede
segno di voler aprire. Stavo per perdere la pazienza e anche a costo di
sfondarle la finestra, le avrei parlato.
Per
fortuna non dovetti arrivare a tanto.
“Cosa
vuoi, Naruto?” Disse con voce alterata. Era davvero
arrabbiata.
“Volevo
assicurarmi che stessi bene!” Dissi con il sorriso sulle labbra.
“Perché?”
A
saperlo! “bheperché…ti ho
lasciata in un modo brusco prima e…insomma ho avuto i
miei motivi e non voglio che tu ce l’abbia con me!” dissi sincero. In quel momento
pensai davvero di aver preso un colpo in testa.
“perché
ti sei comportato così? Non ci vediamo da 5 anni, mi sei mancato molto. Non è
stato così anche per te?” mi chiese Sakura con la voce tremante.
“Bhe sinceramente non ne ho la più pallida idea!” risposi.
Era meglio se me ne fossi stato zitto. Mi lanciò ogni sorta di oggetto che
aveva a portata di mano, addirittura una cosa che mi sembrava familiare. Non
feci fatica a schivare ogni roba che mi lanciava addosso, ma quel quadretto lo
presi e lo osservai a lungo…cioè un paio di secondi. Bhe il mio modo di contare il tempo vi sembrerà assurdo, ma
anche quello è cambiato nella mia visione.
Dentro
a quel quadretto c’era una foto dove eravamo rappresentati io, Sakura e…
“Questo
è Sasuke?” dissi ad alta voce, ma era solo un
pensiero.
“Chi
vuoi che sia?” mi rispose Sakura. Non la degnai nemmeno di uno sguardo, come se
non stesse parlando con me. Poi il mio sguardo si spostò su una 4° persona.
“Chi
è questo con la maschera?” chiesi alzando lo sguardo verso Sakura, la quale a
quella domanda mi fissò turbata.
“Naruto quello è il nostro maestro, Kakashi!”
“Maestro?
Ma non era Jiraya il mio insegnante!” sta faccenda
della memoria cominciava davvero a seccarmi.
“A-anche, ma…Naruto che ti
succede? Sembri così diverso, cosa ti è successo in questi anni!” mi chiese
Sakura, speranzosa di aver forse qualche risposta al mio strano comportamento.
Ma
perché poi quello strano sono io? gli umani fanno un sacco di cose assurde che
non riesco a spiegarmi e…bah lasciamo perdere.
“Sakura,
non sembro diverso, sono diverso…non puoi immaginare
quanto!”dissi fissandola negli occhi. Anche lei mi fissava…era
come abbagliata dai miei occhi.
“I
T-tuoi occhi” mi disse.
“Ehm…si?” cosa aveva di strano i miei occhi? Almeno quelli
sono rimasti normali.
“Sono
azzurri!” mi disse. Bhe indovinate la mia reazione…e poi sono io quello strano qui. Fra i due era lei
che aveva preso una botta in testa.
Sorrisi
“Lo sono sempre stai!” le dissi prevedendo la cosa divertente.
“Oggi
pomeriggio…i tuoi occhi erano diversi. Erano sul un
viola bordeaux!” mi disse incredula con ancora lo sguardo fisso sui miei occhi.
Eh
già…mi ero dimenticato di quel particolare. Cioè a
dire la verità, allora non sapevo di questa mia capacità di cambiare colore
delle iridi, ma non era la prima a dirmi che avevo gli occhi di quel colore.
Qualcuno aveva affermato addirittura che avevo avuto gli occhi rossi… fu l’ultima cosa che ebbero la possibilità di dire.
Feci
qualche ragionamento velocemente e arrivai a una conclusione, che vale ancora
tutt’ora. I miei occhi cambiano colore a seconda della sete che ho. Quando sono
rossi non mi controllo e finisco per attaccare chiunque mi ritrovi davanti. Con
Sakura, anche se sono arrivato vicino a farle del male, sono riuscito a
controllarmi ed è dovuto al fatto che non avessi gli occhi completamente rossi.
Bhe
almeno appena qualcuno mi avrebbe fatto notare il cambiamento delle mie iridi,
sarei potuto andare via. Ma in quel momento potevo stare tranquillo. Occhi
azzurri uguale no istinto omicida.
“Ehm…forse dipende dalla luce che c’era in quel momento.”
Dissi e anche se un po’ titubante da quella spiegazione, Sakura accettò questa
risposta.
Sentii
dei passi avvicinarsi alla casa e anche un odore simile a quello di Sakura.
Probabilmente era la madre…era ora che me ne andassi.
Inutile
dire che Sakura credette che gli stessi raccontando
una balla. Ovviamente lei non riusciva percepire quello che sentivo io, ma
comunque non riuscì a convincermi a rimanere.
Ormai
era sera inoltrata e la gente si rinchiudeva in casa pronti per andare a dormire.
Konoha la sera era proprio un mortorio. Anche i
negozi erano chiusi, non avevo niente da fare. Per un attimo pensai di tornare
a casa dalla mia famiglia. Ovviamente non ricordavo di non aver famiglia…lo scoprii più avanti. Almeno avrei evitato di
spiegar loro diverse cose.
Capitolo 3 *** Una notte pericolosa e una mattinata seccante! ***
E vai col terzo capitolo!!! Mi
sto divertendo molto a scrivere questa storia e inoltre l’idea di un Naruto un po’ ribelle mi piace molto! Spero che sia così
anche per voi e che la storia vi incuriosisca sempre di più!!!
Buona lettura ^^
Capitolo
3: Una notte pericolosa e una mattinata seccante!
La
notte è il mio habitat e vedo meglio di qualsiasi altra creatura, come se fosse
giorno. Noi vampiri siamo dei cacciatori del buio.
La
mia prima notte a Konoha fu abbastanza divertente e
anche piuttosto pericolosa… non per me ovvio!
Inizialmente
girovagavo per le vie del villaggio senza una meta precisa. Non avevo niente da
fare, quindi gironzolare qui e là come un ebete mi sembrava la cosa migliore da
fare. A volte invidio gli umani, almeno loro la notte la passano dormendo, ma
se non lo facessero, non riuscirebbero a fare niente. Quello è il bello di
essere vampiri, non si sente mai la stanchezza e non si ha bisogno di poltrire
fino a mezzo giorno.
Dicevo
che camminavo tranquillo per le strade quando sentii odore di paura nell’aria,
sentii anche diverse voci di ragazzi, ma era principalmente l’odore che mi
attirava.
Seguii
la scia e in poco tempo fui sul luogo dove provenivano quei odori e rumori.
Non
mi feci vedere subito. Osservai la scena. Erano presenti due ragazze e quattro
ragazzi.
Appena
li vidi capii subito le intenzioni di quei quattro umani. Erano messi a semi
cerchio e non davano la possibilità alle ragazze di andarsene. Bhe a quell’ora di notte non è sano per delle ragazze
andare in giro…per giunta se sono umane qualunque e
non ninja. Nessun coprifronte…erano due agnelli
pronte per essere sbranate da quei 4 lupi.
Solitamente
ero io a essere un lupo…preferisco definirmi per di
più un leone, ma poco importa…la vedevo davvero
brutta per quei ragazzi laggiù. L’odore della paura era buono, ma…decisi di aiutare quelle ragazze.
Partii
all’attacco e in meno di mezzo secondo fui dietro a quei 4 e li salutai. Si
presero un infarto come minimo. Di certo non si erano accorti del mio arrivo.
Passato
lo spavento, quegli stupidi cominciarono a fare i gradassi, pensavano che non
sarei riuscito a fermarli perché ero solo contro il loro gruppo.
Errore
grossolano, potevano essere anche in mille, non mi avrebbero fatto nessuna
paura.
“Ehi
tu, cosa vuoi?” mi disse colui che aveva maggiormente la faccia da imbecille.
“Ah
facevo una passeggiata e ho visto che stavate festeggiando! Ma non mi sembra
che le ragazze si stiano divertendo!”
“Si
divertiranno, ora smamma se non vuoi che ti faccia a pezzettini!” mi disse
colui che si diceva essere il capo.
Io
sorrisi tranquillo “Oh no sarò io a fare a pezzettini voi se non lasciate
libere quelle ragazze!”
Negli
occhi delle due ragazze potei dire di aver letto qualche segno di speranza. Una
speranza che si sarebbe trasformata in certezza. Quei brutti ceffi non
avrebbero toccato loro nemmeno un capello.
Ripetei
loro di lasciarle libere e…inutile dire che
all’ennesimo rifiuto si scatenò una banale battaglia. Sentii chiaramente il
rumore di ossa che si rompevano, ma i mal capitati sentivano qualcosa di peggio
del rumore…il dolore. Forse così si sarebbero
ricordati che quelle non sono cose da farsi.
Mi
imploravano di lasciarli andare, ma a causa della lotta e del sangue che usciva
da qualche ferita che avevo procurato loro, persi la testa. Stavo quasi per
compire una strage quando qualcosa attirò la mia attenzione.
“Cosa
succede qui?” Disse una voce da uomo adulto. Non so come sia potuto accadere,
ma non avvertii la sua presenza finchè non fu
abbastanza vicino. Dovevo proprio aver la testa annebbiata per commettere una
simile distrazione.
Mi
alzai velocemente e rimasi immobile in
attesa di vedere chi era. Se era un altro nemico o no. Se lo era, ero pronto a
fare fuori anche lui. Di sicuro dall’odore doveva essere umano.
Quando
finalmente si fece vedere, lo riconobbi. L’avevo visto poche ore prima nella
foto di Sakura.
“Kakashi!” dissi per aver conferma che il nome fosse giusto.
Non che ne dubitassi, ho una memoria perfetta.
“Non
hai risposto alla mia domanda? Cosa succede qui?” mi chiese guardandomi
minacciosamente. Non mi aveva riconosciuto.
Le
ragazze andarono incontro al ninja mascherato e gli spiegarono la situazione.
Escludendo il fatto che io le avevo salvare.
Kakashia sentire quel racconto si arrabbiò molto e
provò a colpirmi. Niente di chè, riusci
a schivare i suoi attacchi come niente, anzì gli
fermai anche una mano stritolandogliela un po’ per fargli capire che non doveva
provocarmi. Maestro o no… non ero nelle condizione di
fare il bravo ragazzo, l’odore del sangue era ancora troppo forte e non mi
permetteva di essere perfettamente lucido.
“Non
è con me che se la deve prendere, ma con quegli animali! se non mi crede lo chieda a
loro!” Dissi indicando le ragazze le quali confermarono la mia versione dei
fatti.
“Vedo
che non hai avuto problemi a sbarazzartene!” disse abbozzando un sorriso
“Vorrei sapere il tuo nome, per far rapporto all’hokage
di quanto accaduto qui stanotte!”
“Bello
vedere come si ricorda dei suoi allievi Kakashi!”
dissi fissandolo nel suo occhio sinistro. Aveva uno strano occhio…anch’esso
rosso, ma con dei petali neri. Non sapevo di cosa si trattasse.
“Naruto?” disse incredulo.
“Si
sono io! Meglio tardi che mai!” dissi.
“Bhe sei notevolmente cambiato!” mi fece notare come se non
lo sapessi già di mio.
“Si,
si, me lo dite tutti. Certo che avete una originalità! Ora me ne vado, occupatene
tu di ripulire qui!” dissi e voltando le spalle feci per andarmene.
“Aspetta!
È più sicuro se uno dei due accompagna le ragazze a casa!” mi disse. Perché
dovevo pensarci io.
“Pensaci
tu!” gli risposi.
“Allora
occupati di loro!” mi disse…o più esattamente mi
ordinò. Non mi andava a genio che qualcuno mi ordinasse cosa fare. Dalla mia
bocca uscì un ringhio di disapprovazione. Kakashi
rimase di stucco a quel suono.
“Narutocosa…” non gli feci
terminare la frase che lo avvertii di lasciarmi in pace e che non avrei fatto
niente di quello che mi avrebbe chiesto. Sia che mi fossi occupato delle
ragazze o dei ragazzi, quella notte qualcuno non sarebbe mai più tornato a
casa.
Non
diedi nemmeno il tempo a Kakashi di controbattere che
sparii dalla sua vista, ora l’unica cosa che contava e che riuscissi a tornare
padrone di me stesso e soprattutto di non incontrare più nessuno lungo il mio
cammino.
Il
mattino fortunatamente ero riuscito a riconquistare il controllo, cosa assai
rara quando non mi nutro si qualcosa, ma in un giorno ero riuscito a restare me
stesso per due volte. Non sapevo come avevo fatto a resistere, ma mi era più
facile rispetto al mese precedente e a quello ancora prima e così via.
Il
cielo era coperto ed io mi trovavo sopra il tetto di qualche costruzione vicino
all’uscita del villaggio, mi stavo recando fuori dal villaggio. Se avessi
completamente perso la mia lucidità, non era saggio rimanere in un luogo
brulicante di prede.
Il
mio udito mi permetteva di sentire rumori e voci proveniente anche dall’altra
parte del villaggio, ma tre voci attirarono la mia attenzione. Le uniche voci
che conoscevo per adesso a Konoha. Erano quelle di
Sakura, Kakashi e Tsunade.
Chissà
perché avevo la netta sensazione che sarei stato io il fulcro della loro
discussione.
Erano
tutti e tre nell’ufficio dell’hokage e sentivo la
loro agitazione.
“Di
cosa volete parlarmi?” chiese Tsunade
“Di
Naruto!” dissero all’unisono Kakashi
e Sakura. Che bello essere al centro di tante attenzioni.
Tsunade
sgranò gli occhi e disse “Anche voi avete notato in lui qualcosa di strano?”
I
due interpellati annuirono.
“Fosse
solo qualcosa, è completamente cambiato! Non ha più nulla del vecchio Naruto!” disse Sakura.
“Mi
sa che l’ho spaventata” Mi dissi mentalmente.
“Ha
presente l’atto vandalico che è accaduto stanotte di cui le ho parlato prima?” Tsunade annuì “Ho come l’impressione che se non fossi
arrivato in tempo quei ragazzi non se la sarebbero cavata con qualche ossa
rotta e ferite di gravità lieve!” disse Kakashi.
“Cosa
vuoi dire? Che intenzioni aveva?” chiese Tsunade alla
quale potei sentire il suo ritmo cardiaco aumentare.
“Non
so con precisione, ma era come se non fosse in se…i
suoi occhi erano quasi su un rosso acceso e inoltre mi ha ringhiato contro!”
“Potrebbe
avere a che fare con Kyuubi? Però c’è un’altra cosa
che mi preoccupa…sembra non ricordarsi di alcune
cose, come di Sasuke e del maestro Kakashi” disse Sakura.
Tsunade
unì le mani e cominciò a pensare “Anche se fosse Kyuubi
a determinare questo comportamento, non si spiegherebbe la mancanza di memoria,
il demone conosce tutto il villaggio alla perfezione!”
“Dovremo
tenerlo sotto osservazione? Potrebbe essere pericoloso!” propose Kakashi.
“Tranquilli,
non mordo mica!” Dissi divertito dalla scelta di parole.
“Naruto da dove salti fuori?” mi chiese Tsunade.
Forse
avevo agito un po’ troppo di impulso, infatti in un batter d’occhio mi ritrovai
dietro a Sakura e Kakashi senza che loro potessero
accorgersene.
“Da
li!” Dissi indicando la finestra aperta alle spalledell’hokage
“Eravate troppo concentrati nel discorso e non vi siete accorti di me!” li
presi in giro e infatti non avevano un aspetto tanto convinto.
“Naruto, cosa ti è successo in questi anni che sei stato
via?” mi chiese Tsunade
Sbuffai
“Mi sono allenato, tutto qui. Dove sta il problema?” Dissi semplicemente
sperando che come risposta bastasse, ma non fu così.
“Il
problema e che deve esserti accaduto qualcos’altro…probabilmente
nello stesso periodo in cui Jiraya ci ha lasciato.
Che tu magari non ricordi o fai finta di non saperlo.”
Scrollai
le spalle “Può darsi, e allora?”
“Come
allora? Non vuoi sapere chi è stato a farti ridurre in questo stato e chi ha
ucciso Jiraya?” mi disse Sakura alterata.
“Calmati
Sakura! Io sto benone, mai stato meglio prima d’ora!” dissi calmo.
“
Non si direbbe proprio! Prima di tutto non hai niente di Naruto
e secondo sei troppo pallido!” mi disse Sakura.
“Le
persone cambiano, Sakura!”
“Ma
non così radicalmente come te!” mi disse per poi avvicinarsi e prendermi la mano.
“Ah”
si ritrasse “Che mano gelida, eppure la temperatura stagionale è piuttosto alta!
Naruto sicuro di stare bene?” Mi richiese per
l’ennesima volta. Ma cos’era? Si era incantato il disco?.
“Forse
è meglioche ti sottoponga a un
controllo!” disse Tsunade.
Il
mio sguardo la fulminò “Ho detto che sto bene, non ho bisogno di nessun
controllo, avete capito?!”
Quella
reazione li lasciò di sasso. Kakashi mi guardava in
modo sospettoso, ma non me ne preoccupai.
Improvvisamente
qualcosa attirò la mia attenzione. Un fortissimo odore nauseabondo che si
avvicinava sempre di più. Mi portai istintivamente le mani al naso per coprire
quell’odore e feci qualche passo indietro.
Da
quello che mi dissero, sembrava che fossi abbastanza impaurito. In effetti mi
sentivo strano. Provai una sensazione di ribrezzo, mai provata prima.
“Cosa
ti succede ora?” Sakura provò nuovamente a toccarmi, ma bruscamente la scostai
da me.
“Ma
che modi, Naruto!” mi sgridò Tsunade,
ma non l’ascoltai nemmeno. Ero concentrato a capire da dove provenisse
quell’odore e perché mi terrorizzasse tanto. Da quando ero vampiro, niente era
stato capace di turbarmi…bhe si una cosa si, ma
questo non era dovuto dal mio essere una creatura della notte. No! Questa
minaccia proveniva dall’esterno.
Finalmente
potei conoscere la causa di quella sensazione. Due ragazzi entrarono nella
stanza, uno tutto ricoperto dalla testa ai piedi e l’altro con dei strani segni
sulle guance. Quest’ultimo attirò particolarmente la mia attenzione.
Quell’odore proveniva da lui…e dal suo cane. Il
ragazzo mi fissava, mi guardava storto, mentre quel cane schifoso non faceva
altro che ringhiarmi contro.
Era
solo un animale, ma non capivo perché mi inquietasse. Possibile che i vampiri
avessero dei nemici naturali? Non ne ero a conoscenza, ma sentivo che era così.
Per la prima volta mi sentii minacciato.
La
cosa strana e che altri cani mi si erano avvicinati prima, ma non mi avevano
fatto nessun effetto, perché questo si?
“Kiba, richiama Akamaru!” Ordinò
l’hokage, ma il ragazzo interpellato non lo fece.
“Mi
dispiace Hokage-sama, ma non posso obbedire!” Disse Kiba. Continuava a fissarmi minaccioso.
“Come?”
disse Tsunade piuttosto alterata.
“Che
strano che Akamaru non riconosca Naruto!”
disse Sakura.
“Se
Akamaru si comporta così, c’è solo una spiegazione!
Quello non è il vero Naruto!” disse Kakashi.
Ci
mancava solo questa. Come se quella mattina di problemi non ce n’erano già
abbastanza.
“No!
il suo odore è cambiato, ma è Naruto!” disse il
ragazzo entrato insieme a Kiba.
“Ne
sei sicuro Shino?” chiese Kakashi.
Shino annui.
“Chiamalo
odore…emana una puzza terribile!” disse kiba. Anche lui come me si era portato una mano al naso.
“Se
fra noi due ce uno che puzza, quello sei tu! E allontanami subito questo sacco
di pulci, se lo vuoi ancora vedere vivo!”
Lo
minacciai, ma non sembrava esserne turbato, Anzi ridendo mi disse “Ah ah,
dubito che ci riuscirai…sembri parecchio spaventato!”
Fui
punto nell’orgoglio “Non sono spaventato, ma solo confuso! Non capisco cosa mi
stia succedendo!”
“Ah
davvero non sai niente? Da quanto tempo sei così?” mi chiese Kiba.
“da
qualche mese! Cosa centra?” lo guardai storto. Come faceva a sapere che io…
“Da
poco, ecco perché non sai nulla! Mi dispiace per quello che ti è successo!” mi
disse falsamente rattristato.
“Non
dispiacerti, sto benissimo così!” gli risposi sgarbatamente.
“Non
per molto!” mi disse minacciandomi. Feci un passo in avanti, mi misi in
posizione di attacco e gli ringhiai contro. Il suo cane fece lo stesso contro
me. La paura di qualche minuto prima era sparito grazie alla sua presunzione.
Sia che lui e il suo cane fossero stati i miei nemici naturali, in quel momento
sentii che potevo benissimo farli fuori.
“Ora
basta!” Urlò Tsunade “Cosa sta succedendo a voi due? Kiba tu ne sai qualcosa, avanti parla!”
Kiba
finalmente mi tolse gli occhi di dosso e si girò a guardare Tsunade.
“Mi
dispiace, ma non posso metterla al corrente di niente! Nel mio clan vige una
regola da generazioni e se ne parlassi con lei, la infrangerei e verrei punito
severamente.”
“Di
che regola stai parlando?” chiese Tsunade alterata.
Ormai
la situazione stava degenerando, ma era sicuro che né io, né Kiba avremmo parlato.
Kiba
si scusò nuovamente per aver disubbidito agli ordini di Tsunade
e prima di voltarsi per andarsene mi disse “Ti tengo d’occhio, Naruto! Andiamo Akamaru!”
Quando
finalmente quell’essere presuntuoso se ne fu andato, tutti si girarono a
osservarmi. I loro sguardi erano shoccati. Di certo io e quell’essere non
avevamo avuto una conversazione normale. Mi sommersero nuovamente di domande ma
non risposi. Ero troppo arrabbiato per degnare loro qualche momento della mia
attenzionee senza nemmeno dir loro una
parola, come ero entrato…uscìì.
Ecco il 4° capitolo. Qui
chiarirò come mai Kiba è a conoscenza della reale
identità di Naruto. Spero che la cosa non vi sembri
troppo ridicola. Io la trovo nello stesso momento assurda e perfetta. Boh
spetta a voi giudicare.
Buona lettura.
Capitolo
4: I mutaforma e il…ramen
Quella
giornata era iniziata nel peggior dei modi, ma è proprio azzeccato quel detto
che dice che non si smette di toccare mai il fondo.
Dopo
quello che era accaduto quella mattina nell’ufficio dell’hokage,
di certo le persone presenti in quel momento, avrebbero investigato sulla faccenda…e anche io!
Avrei
scoperto chi era in realtà KibaInuzuka
a qualunque costo. Senza rendermene conto, pronunciai il suo nome completo.
Almeno sapevo chi cercare, ma cominciò a venirmi un dubbio…possibile
che io e quell’essere fossimo amici prima?
Nonostante
mi fossi allontanato dalla residenza dell’hokage, la
puzza che non mi aveva dato pace fino a un istante prima, continuava a starmi
attaccata addosso. Capii presto il perché. Kiba era
nei paraggi e con lui era presente il suo compagno Shino.
Decisi di seguirlo e una volta soli, gli avrei chiesto spiegazioni…a
costo di arrivare a conciarlo per le feste.
Cominciai
a pedinarlo senza farmi né vedere, né sentire, ma non era un problema rendermi
invisibile ai sensi umani.
Per
quanta attenzione abbia fatto, lo vidi fermarsi dopo alcuni minuti e parlare
con Shino. Raddrizai le
orecchie per isolare le milioni di voci che sentivo e per concentrarmi sulla
loro conversazione.
“Shino, vai avanti tu! Hinata ci
starà aspettando. Io ho qualcosa da fare, io vi raggiungo il prima possibile!”
disse spostando lo sguardo verso il punto in cui mi trovavo.
Non
sapevo come avesse fatto, ma aveva percepito la mia presenza.
Quando
Shino fu abbastanza lontano, mi chiamò “Ehi sanguisuga,
so che mi stai seguendo. Che intenzioni hai?” mi chiese calmo.
Uscii
in modo da farmi ben vedere “Non temere, non voglio farti del male!”
“Tsè, non temo quelli come te! Li posso fare a brandelli
come niente!” disse sorridendo malignamente.
“Allora
il mio presentimento era giusto, non sei un umano! Che cosa sei?” gli chiesi.
“Vedo
che un cervello per pensare ti è rimasto, bene! Sappi però che sono più umano
di te! Almeno io ho un cuore che batte e sangue che mi scorre nelle vene!”
“E
non sei immortale…questo è un punto a mio favore non
credi?”
In
quel momento della gente passò per quella strada.
“Credo
sia meglio andare a discuterne altrove! La gente del villaggio non sa
dell’esistenza dei vampiri!”
“E
di quelli come te invece?”
Non
mi rispose, ma mi fece segno di seguirlo. Mi porto in un grande giardino con
tre tronchi in mezzo ad esso. Sinceramente non mi era nuovo quel posto e
improvvisamente rammentai un suono di campanellini.
“Ti
ricordi di questo posto?è qui che venivi ad allenarti con Sakura, Sasuke e il maestro Kakashi, ma
dubito che tu ti possa ricordare questo particolare della tua vita passata.
Quando si diventa vampiri, il passato da umano si tende a scordarlo...ho forse
torto, sanguisuga?” mi disse in modo strafottente.
“Come
sai che sono un vampiro?” lo guardai minaccioso negli occhi.
“Semplice!
Lo so come tu sai che io rappresento una minaccia per te!” mi rispose
tranquillo.
“Dall’odore!
Se tu rappresenti una minaccia per me…io sono la
stessa cosa per te!” gli risposi di rimando, avevo una voglia di farlo a
pezzettini, ma dovetti resistere, era l’unico modo per saperne di più sul suo
conto.
“Si,
è vero! Ma in queste circostanze non potresti farmi un granchè!
Nel caso mi trovassi in difficoltà potrei chiamare i rinforzi, mentre tu sei
qui solo soletto!”
Lo
fulminai con lo sguardo. Quel suo atteggiamento da so tutto io era altamente
irritante.
“cosa
sei tu?” gli richiesi.
“Un
mutaforma. Il peggior nemico dei vampiri. Ne sentiamo
l’odore anche da distanze elevare e se ci si presenta l’occasione, lo
cancelliamo dalla faccia della terra. Il nostro compito è proteggere il
villaggio dagli assassini come te!” mi disse tutto d’un fiato per spaventarmi,
ma non gli riuscì molto bene. Ero incuriosito da quella creatura.
“Un
mutaforma eh? sarebbe a dire?”
Kiba
si assicurò che nei paraggi non ci fosse nessuno, dopo di chè,
davanti ai miei occhi, cominciò a prendere le sembianze di un grosso cane
rossiccio. Era tale quale ad Akamaru, fatta eccezione
per la sua mole. Era più grosso. Dopo questa piccola dimostrazione del suo
potere, tornò normale.
“Oh
interessante! Questo era il segreto di cui parlavi prima con Tsunade!”
“Certo,
non possiamo dire ciò che siamo e ciò che facciamo ai 4 venti, si creerebbe il
caos! Anche tu dovresti essere più cauto e nascondere quello che sei!” mi disse
in tono accusatorio.
“infatti
non vado a spifferare in giro che cosa sono!” lo ammonii.
“Forse
non sai che non c’è solo il linguaggio per dire alla gente quello che sei, ma
anche il modo in cui ti muovi e ti comporti può indurre la gente a comprendere
il tuo segreto.”
“E
allora? Non sono affari tuoi!”gli dissi quasi ringhiando.
“Si,
hai ragione, non sono cose che mi riguardano! Sai mi dispiace davvero che tu
abbia fatto questa fine. Ora non potremo più essere amici, ma solo acerrimi
nemici. Ognuno dei due vivrà per eliminare l’altro!”
“A
me non dispiace affatto! Ho l’impressione che non fossimo due amiconi nemmeno
quando ero un umano…sbaglio forse?” gli dissi
sogghignando.
“Non
andavamo sempre d’amore e d’accorso, ma eravamo una buona squadra quando
univamo le forze!” Mi disse…mi sembrò di sentire
anche una nota di nostalgia.
“Nostalgia?”
dissi ridendo.
“Affatto!
Io odio i vampiri e tutto ciò che essi rappresentano enon proverò rimorso se ti dovessi far fuori!”
“Allora
accomodati!” gli ringhiai contro e mi lanciai verso di lui, ma Akamaru mi azzannò un braccio per impedirmi di fare del
male a Kiba. Riuscì a farmi male. Fu molto strano. La
mia pelle è dura come il marmo e un morso di un cane non avrebbe dovuto recarmi
nessun danno.
“Sorpreso
eh! Akamaru non è un cane qualsiasi, ma è
specializzato nella caccia al vampiro nel caso noi mutaforma,
a causa di presenza di persone, non potessimo intervenire. Ovviamente solo quelli
appartenenti al mio clan hanno diritto a un cane di questo tipo”.
Mi
scrollai di dosso quel pidocchioso bianco, ma non volevo demordere. Ora ero
arrabbiato sul serio e provai nuovamente ad attaccare, ma qualcuno si mise in
mezzo tra me e Kiba.
“Che
cosa state combinando? Battaglie ninja fra due componenti dello stesso
villaggio, a meno che non sia una cosa ufficiale, sono severamente vietate! E
questo lo dovreste conoscere bene. Volete che vi denunci all’hokage e vi faccia ritirare il vostro copri fronte?”
“Ha
ragione maestro Kakashi, ci scusi!” disse Kiba senza nemmeno spostare lo sguardo verso Kakashi.
“Tsè, non ti scusare anche per me, sono capace di decidere
da solo se farlo o meno!” risposi sgarbatamente.
“Naruto cosa dici?” disse Sakura…era
venuta insieme a Kakashia…sorvegliarmi?
Non sapevo le loro intenzioni.
“Bene
facciamo i presuntuosi? Kiba, tu puoi andare, Kurenai ti stava cercando e in quanto a te…dobbiamo
fare un discorsetto!” mi disse il maestro fissandomi.
Kiba
fece quello che Kakashi gli chiese. A quanto pare
doveva considerarlo un buon ninja, per fidarsi a lasciarlo solo con me.
Kakashi
invece non mi levava gli occhi di dosso.
“Che
vuoi?” dissi. Se c’è una cosa che detesto, è essere osservato a lungo.
“Volevo
solo parlarti, ma forse prima è meglio che calmi i tuoi spiriti bollenti…e sii più educato con chi è superiore a te…sei ancora un genin dopotutto
e io sono ancora il tuo maestro!”
“Oh
mi scusi vostra maestà!” se volevo farlo arrabbiare…ci
stavo riuscendo.
“Naruto, perché ti comporti così?” mi chiese con un tono
preoccupato Sakura.
“Per
il futuro Sakura, evita di farmi domande quando sono arrabbiato…potresti
non essere contenta di quello che vedresti!” usai un tono di voce talmente inquietante
che la spaventai. La vidi diventare più bianca del sottoscritto.
Kakashi
mi afferrò per un braccio “Sakura è solo preoccupata per te! Non vedi in che
modo ti stai comportando? Non so cosa sia accaduto in questa tua lontananza dal
villaggio e posso anche capire che possa esserti successo qualcosa di talmente
terrificante da farti comportare in questo modo, ma non devi scaricare i tuoi
nervi sugli altri…soprattutto su chi si preoccupa per
te!” Mi disse con un tono mischiato tra compassione e rimprovero.
In
quel momento cominciai a calmarmi e guardai Sakura. Era davvero spaventata ed
ero stato io a ridurla in quello stato. Non mi importava di spaventare a morte
la gente…anzi lo trovavo divertente, ma con lei tutto
era diverso. Non capivo ancora il perché ad allora, ma ogni volta che la
trattavo male, a causa del mio malumore, dopo mi sentivo uno schifo per averle
mancato di rispetto.
Le
rivolsi la parola. Sta volta con un tono calmo è pacato e le chiesi scusa…sinceramente. Credo che capii la mia sincerità nel
mio porle le scuse, perché mi rivolse un piccolo sorriso, che basto a farmi
rasserenare.
“Abbiamo
fatto qualche progresso, ora che ne dici di farci una chiacchierata davanti a
una ciotola di ramen?” mi propose Kakashi.
Alzai
un sopracciglio. Ramen? Perché proprio del ramen? Avrei preferito una bistecca al sangue…almeno
si avvicinava minimamente alla mia prima fonte di sostentamento.
“Va
bene, ho capito. Offro io, ma non guardarmi in quel modo!”
Arrivammo
a un chiosco specializzato nella cucina del ramen. Si
chiamava Ichiraku…ehm è più esatto dire che “si
chiama” dato che esiste ancora.
Sembravano
conoscermi in quel luogo, quindi dedussi che in quel posto ci andassi spesso.
“Ehilà
salve Naruto, da quanto tempo! Avevo sentito che eri
tornato al villaggio. Mi ha sorpreso il fatto che non ti fossi ancora fatto
vivo!”
“Ehm…ho avuto altri impegni!”
“Certo,
capisco ragazzo mio!” mi disse sorridendo.
Mi
cominciava a starmi simpatico quel tizio. Non mi aveva ancora guardato nel modo
in cui tutti mi osservano appena mi vedono.
“Allora
cosa vi porto?”
“Una
ciotola di ramen con miso!”
disse Kakashi e lo stesso ordinò Sakura.
“Per
me niente grazie!”
Tutti
si girarono a guardarmi stupiti. Capii che per me rifiutare una ciotola di ramen era una cosa assai improbabile.
“Ehm…no sono molto affamato!” cercai di spiegare, ma
scatenai gli stessi sguardi di qualche istante prima.
“Suvvia
ragazzo! Se è del conto che hai paura, offre la casa. Dobbiamo festeggiare il
tuo ritorno al villaggio!”.
Mi
mise davanti una tazza fumante di ramen. Dovetti
arrendermi. Annusai il piatto. Aveva un odore strano, né buono né cattivo, ma
di certo non mi invogliava a mangiarlo. Presi le bacchette e senza far vedere
il mio sforzo a inghiottire quel cibo, cominciai a mangiare.
Di
nuovo quegli sguardi.
“Cosa
c’è ora?” chiesi spazientito “Cosa sbaglio? Dovrei abbuffarmi come un maiale?”
chiesi.
“5
anni fa lo avresti fatto!” mi disse Sakura “era il tuo piatto preferito!”
“Davvero?”
sgranai gli occhi.
“Non
ti ricordi nemmeno di questo?” Sakura sospirò.
“Dimmi
la verità! Ha un saporaccio non è vero?” mi chiese il vecchio proprietario
disperato.
Io
alzai le mani e dissi “No, no è che appunto non ho molto appetito!”
Calmato
il vecchio, Kakashi cominciò a parlare.
“Senti
Naruto, non voglio farti pressioni, se non ne vuoi
parlare accetterò la tua decisione, ma se vuoi qualcuno con cui confidarti, io
ci sono!”mi disse Kakashi
“Si
anche io!” disse Sakura.
Io
li fissai e distogliendo lo sguardo dissi “Volete sapere cosa mi è successo?”
“Se
ne sei a conoscenza o se non lo sai, dicci tutto quello che ti ricordi per
poter investigare!” mi propose Kakashi.
“Non
c’è bisogno di nessuna ricerca. So cosa mi è successo! Non so chi sia stato, ma
non dovete preoccuparmi per me!” Alzai gli occhi su di loro “Davvero, sto bene!
quello che mi è successo non è poi così brutto, cioè forse dal vostro punto di
vista è la cosa peggiore che potesse capitarmi, ma...”
Sakura
prese la parola “è la stessa cosa che è successa a Jiraya?”
“
Si e no!”
“Si
perché è successa anche a lui e no perché non è stato fortunato come te a
sopravvivere?” disse Kakashi.
“Fortunato?
Bhe anche li dipende dai punti di vista!” dissi
suscitando delle occhiate preoccupate.
“Cosa
vuoi dire? Che anche tu avresti voluto morire?” mi disse Sakura con la voce
tremante.
“Chi
ti dice che anch’io non sia morto?” le dissi, ma vedendo che li avevo turbati
cercai di rasserenarli “eeeh dimenticate quello che
ho detto, stavo scherzando.”
“Naruto, non ti capiamo se parli per enigmi!” mi disse Sakura.
“Mi
dispiace, una parte di me vorrebbe dirvi tutto, ma un’altra teme la vostra
reazione!”
“Non
ti giudicheremo Naruto” Mi disse Kakashi.
Quanto avrei voluto credergli. Comunque alla fine decisi che non avrei detto
loro niente, ma nessuno avrebbe impedito loro di scoprirlo da soli e
quell’occasione arrivò ancor prima di quanto mi aspettassi.
*******************
Allora che ne pensate? Questa è
la fanfic a cui tengo di più, quindi spero vivamente
che si di buon gusto anche per voi, anche se non mancheranno alcune scene
violente in furuto. Come al solito fatemi sapere!!!
Aspetto le vostre recensioni.
Finalmente i nostri amici
verranno a conoscenza del segreto che aleggia intorno a Naruto.
Lo scopriranno in modo gradevole o no? Leggete per
scoprirlo : P
Buona lettura!^^
Capitolo
5: Uscito allo scoperto
Eravamo
ancora all’ichiraku a parlare tranquillamente. Per il
momento sia Kakashi, sia Sakura sembrarono
dimenticare il mio comportamento e cominciarono a raccontarmi cosa era accaduto
in quegli anni. Bhe per quanto riguarda Kakashi… non credevo fosse così noioso. Ha praticamente
passato tutto il tempo a leggere dei libri scritti da Jiraya.
Cercò di raccontarmi qualcosa, ma sembrava piuttosto imbarazzato dalla presenza
di Sakura. Quest’ultima invece mi raccontò di essere stata allieva di Tsunade e di aver imparato un sacco di cose sulla medicina.
Però
ovviamente non mancarono le domande curiose sul mio passato. Kakashi soprattutto era curioso di sapere quali tecniche mi
aveva insegnato Jiraya. Non mi aveva insegnato
nessuna nuova tecnica e di questo ero sicuro. Per quanto riguardava le tecniche
ninja…quelle me le ricordavo bene, il rasengan, la tecnica del richiamo, la moltiplicazione del corpo… quelle erano ben fisse nella mia mente. Forse perché
essere ninja era lo scopo della mia esistenza e le cose a cui ero maggiormente
legato non sono state portate via insieme alla mia vita. Questo voleva
significare che anche Sakura era qualcosa a cui ero particolarmente
affezionato, dato che non l’avevo scordata del tutto.
Comunque
come tutte le cose tranquille e piacevoli, anche quella giunse alla fine.
Uno
strano personaggio comparve alle nostre spalle. Anch’esso era un ninja, ma
aveva il volto ricoperto da una maschera. Anche quello faceva parte dei miei
bagagli di memoria, quindi lo riconobbi subito, era un membro appartenente alla
squadra Anbu, ninja di alto livello impiegati per
missioni di estrema pericolosità.
Chiamò
Kakashi e prendendolo da parte gli parlò. Dopo
qualche minuto, il maestro tornò da noi e ci disse che aveva una cosa urgente
da sbrigare.
“Chi
è stato ucciso sta notte?” chiesi.
Kakashi
mi guardò stupito “Come fai a saperlo?”
“Non
ha risposto alla mia domanda!” dissi girando intorno alla sua richiesta.
“Oh
mamma, un ninja? Qualcuno che conosciamo?” chiese Sakura preoccupata.
“No,
è stato ucciso un abitante del villaggio qualunque, qualcuno non in grado di
difendersi! Si crede sia stato un animale, ma neanche l’hokage
ne è molto convinto dato che non ci sono bestie feroci qui a Konoha e le probabilità che uno di essi sia entrato nel
villaggio, sono uguali a zero”
Kakashi
mi guardava sospettoso “Hai sentito ogni minima parola che l’ambu mi ha riferito?”
“Parlavate
a voce piuttosto alta!” dissi sperando che ci credesse.
Kakashi
rivolse il suo sguardo a Sakura.
“Io
non ho sentito niente!” disse. Alzai gli occhi al cielo. Come è bello quando ti
reggono il gioco e tutto fila liscio. Kakashi era
pronto per una nuova domanda, ma lo fermai ancor prima che potesse aprire
bocca.
“Non
c’è tempo per le domande Kakashi, mi sembra che l’ambu ti abbia detto che era una questione urgente e che ti
dovessi recare sul posto.”
“S-si, hai ragione! Ora devo andare!” se ne andò.
Mi
rivolsi a Sakura “Andiamo?”
“A
fare cosa?” Mi chiese non capendo le mie intenzioni.
“Ma
come? Andiamo a vedere cosa è successo!” le dissi con un sorriso.
Non
riuscii a convincerla, ma con o senza di lei, ci sarei andato comunque.
Mi
ritrovai sul posto circa dieci minuti dopo. Avrei fatto prima, ma non potevo
arrivare prima di Kakashi. La scena poteva essere
agghiacciante per un essere umano, ma non per un vampiro che di cose del genere
ne aveva viste parecchie. La vittima era una ragazza, avrà avuto 16 anni. Era
piena di morsi, ma potevo benissimo non sentire l’odore del suo sangue.
Significava solo una cosa…qualunque cosa l’avesse
attaccata, non gliene aveva lasciato nemmeno un goccio.
“Cosa
ci fai qui?” mi disse una voce ormai conosciuta…Tsunade.
“sono
venuto a dare un occhiata!” dissi tranquillo.
“Non
sono cose di cui ti devi interessare. Qui se ne occuperanno i ninja
specializzati in casi come questi!” mi rimproverò.
“D’accordo,
ho afferrato il messaggio!” faccio per andarmene, ma Kakashi
mi fermò.
“Aspetta
Naruto!” mi voltai e gli prestai attenzione “Non mi
sembri sorpreso, hai già visto qualcosa del genere?”
“Può
anche darsi!” dissi senza dare maggiori informazioni.
“Cosa?
Dove? Sai di cosa si tratta?” mi chiese Tsunade.
“Credo
di si, ma non vi dirò cosa so…a meno che non mi
incarichi di occuparmi del caso personalmente!” la ricattai.
“Naruto non puoi chiedere…” si
intromise Kakashi, ma Tsunade
accettò.
“Va
bene! Mi sembri sicuro di te stesso! Voglio fidarmi, anche se dai tuoi modi di
fare ultimamente, non mi ne ispiri tanta.”
“Vorrei
delle informazioni in base a questo caso, del tipo quando è successo!” chiesi
“Si
presume sia successo alle 3 di questa notte. La ragazza tornava a casa dopo una
notte trascorsa con delle amiche. E già la quinta in 5 giorni!”
A
quell’informazione ne fui sollevato e i due sembravano essersene accorti.
“Cos’è
quella faccia sollevata! Sembra che tu sia contento di queste morti!” mi accuso
Tsunade.
“Non
è come pensi Tsunade! Tutte le morti sono avvenute di
notte?”
“No,
alcune durante il giorno, ma tutte in veicoli bui!” aggiunse.
“Ok,
allora le mie teorie sono giuste!” anche se c’erano anche altre prove che le
confermavano. Prima di tutto l’assenza di sangue, secondo i vari morsi e terzo…l’odore.
“Ora
dicci di cosa si tratta!” mi ordinò Tsunade.
“Prima
vorrei accertarmi che si tratta veramente di quello che penso!” Tsunade mi fulminò con lo sguardo, ma cedette.
“Essia, ma con te verranno anche Kakashi
e un ninja medico…Sakura!”
“Se
si tratta di quello che credo…non ho bisogno di
supporto!”
“Non
sottovalutare mai il nemico, Naruto!” mi rimproverò Kakashi.
“Non
lo sto facendo!” sbuffai “D’accordo, mi faccia accompagnare da chi vuole! Ci
vediamo sta sera verso mezza notte!” dissi a Kakashi
“Passerò io a prendere Sakura. Me ne andai, ma sentii ugualmente le lamentele
dell’hokage.
“Quel
ragazzo e diventato tremendamente presuntuoso…ti dirò
Kakashi…a volte temo che anche lui possa rivelarsi un
pericoloso nemico.”
“Si,
anch’io ho avuto quell’impressione, ma oggi ci ho parlato e credo che possiamo
fidarci. Dopo tutto è stato allievo di Jiraya!” mi
difese Kakashi “e poi è pur sempre Naruto, che male può fare?”
“Già,
speriamo in bene!”
Feci
un pezzo di strada quando un odore mi avverti della presenza sgradevole di quel
cagnaccio di un Kiba. Infatti era proprio davanti a
me e mi guardava minaccioso.
“Sei
stato tu vero?” mi accusò.
“Se
ti dico di no mi credi?” gli risposi sinceramente.
“Uhm…no! si vede lontano un miglio che è opera di un
vampiro!”
“Mai
pensato che si tratta di un altro vampiro? Questa è la quinta volta che si
verifica un evento del genere in cinque giorni e io fino a prova contraria sono
arrivato ieri!” gli dissi con un sogghigno. Kiba era
confuso.
“Oh
oh il nostro cacciatore di vampiri, non se n’era accorto!” risi divertito.
Akamaru
mi ringhiò contro, lo avrebbe fatto Kiba, ma in forma
umana non poteva.
“Il
mio fiuto non giunge così lontano e io abito dalla parte opposta del
villaggio!”
“Strano
non dovreste possedere un fiuto più potente dato ciò che fate? Non siete così
temibili come credevo!”
“Ognuno
possiede capacità quanto basta per svolgere il proprio compito! E vedi di
smetterla di provocarmi!” mi urlò.
“Allora
quelle vittime non erano destinate a essere salvate? Bah Sarà!”
La
mezza notte arrivò presto. Io come promesso passai a prendere Sakura e le
raccontai tutto.
“Perché
Tsunade ha scelto me?” mi chiese
“Voleva
che ci fosse un ninja medico e nonostante consideri questa missione pericolosa,
ha voluto affidarla alla persona che riteneva più idonea!” le spiegai.
“speriamo
di essere all’altezza di questo compito!”
Kakashi
si unì a noi.
“Tranquilla
andrà tutto bene!” disse per rassicurare Sakura. In effetti era un po’ agitata.
“Ora non ci resta che prevedere dove questo animale attaccherà!”
“Bhe dato che gli piacciono le ragazze…potrei
offrirmi come esca!” disse con un tono di voce insicuro.
“sicura
di sentirti di fare una cosa del genere?” chiese Kakashi.
“Si,
nel caso succedesse qualcosa, interverreste voi, no? e poi me la so cavare!
Sono o no l’allieva numero 1 dell’hokage?”
“No!”
Ringhiai
“Naruto? che ti prende?” chiese Sakura.
“tu
non farai da esca!”
“Naruto, non sarà in pericolo!” mi disse Kakashi.
Chi era ora a sottovalutare il pericolo?
Ora
ero davvero arrabbiato “Non sapete di cosa si tratta. Non è un animale, se lo
fosse sarebbe una bazzecola. Quella cosa è capace di ucciderti in meno di un
secondo, non te ne accorgeresti nemmeno Sakura e per quanto veloci possiamo
essere, potrebbe essere troppo tardi per te. Vuoi rischiare?” le chiesi
sperando di averla terrorizzata abbastanza da farle cambiare idea.
La
sentii deglutire…bene, voleva dire che ci stava
ripensando.
“Credo
che Naruto abbia ragione, stiamo sottovalutando
troppo il nemico” intervenne Kakashi.
“Ma
allora come lo scoviamo?” chiese Sakura, dopo essersi calmata un po’.
“Ci
penso io!” infatti avevo già avvertito una traccia del nostro criminale.
“Per
di qua!” li guidai per diverse vie e ad un certo punto dovetti chiedere un
favore a Kakashi.
“Kakashi, mi dovresti dare una mano, quando te lo dico io!”
mi fissò in attesa che proseguissi con la richiesta “Dovresti accendere un
fuoco!”
“La
strada non è abbastanza illuminata?” mi chiese Sakura.
“Non
mi riferivo a quello, ci servirà per fare fuori quel delinquente!”
“Lo
vuoi uccidere?” mi chiese Sakura sconvolta “non ti basta imprigionarlo a vita.?”
“Fidati,
si libererebbe subito, è l’unico modo che conosco per eliminare quelli come
lui.
“Quelli
come lui? ma cosa…”
“Accidenti!
Per di qua!” Mi ero distratto e il vampiro era già entrato in azione. Dissi agli
altri di correre, ma erano troppo lenti, decisi quindi di distanziarli.
Arrivai
subito sul luogo e con una furia incontrollabile mi avventai sull’assalitore,
che aveva già attaccato la sua vittima.
Eravamo
uno di fronte all’altro, quando arrivarono anche gli altri. Con loro c’era
anche Tsunade. Ci aveva raggiunti. Ovviamente non si
fidava di me.
“chi
sei?” Disse Tsunade, ma non ricevette risposta, ma
solo un ringhiò fu udibile.
“rispondi!”
“Non
servirà a nulla interrogarlo!” dissi per far tacere una volta per tutte quella
donna.
“Avete
interrotto il mio pasto!” disse con un tono che all’orecchio degli altri
sembrava spaventoso.
“Pasto?”
si chiese un confuso Kakashi.
“Perché
mi hai fermato? Da dei ninja me lo sarei aspettato, ma da te no!” mi disse.
“Perché
mai? Non mi sembra che mi sia proibito aiutare la gente!” gli risposi.
“Tu
aiuti gli umani? Perché?” mi chiese
“Perché
questo è il mio villaggio e non permetterò a nessuno di cacciare in questo
territorio.” Gli risposi di rimando, suscitando diversi commenti degli
“spettatori”.
“Quindi
stai dicendo che ti metti contro quelli della tua razza?”
“No,
solo quelli che mi danno fastidio e tu ora sei uno di quelli!” gli sorrisi.
“Allora
sappi che non avrai vita lunga! Non sono l’unico vampiro in circolazione in
questo villaggio, ce ne sono degli altri!”
“Vampiri?”
dissero all’unisono Sakura, kakashi e Tsunade.
“Esatto,
forse credevate che questa fosse solo una leggenda, ma non è così ah ah ah!”
“Leggenda
o no, non ci sono altri vampiri in circolazione, tu sei l’unico!”
“Non
puoi dirlo!” mi disse turbato. Avevo colto nel segno.
“Oh
invece si! Prima di tutto ti sei tradito con la tua faccia e secondo non sento
odori di altri vampiri in giro!”
“A
meno che tu non possieda un udito doppiamente più forte di un normale vampiro,
non puoi avvertire tutti gli odori del villaggio!”
“Non
ti conviene sottovalutarmi!”
“Naruto di che state parlando!”mi chiese Sakura.
“che
cavolo ci fate ancora li? Curate la ragazza, prima che muoia dissanguata!”gli
ordinai e senza battere ciglio Sakura e Tsunade
corsero in suo soccorso.
“Non
riuscirete a portarmi via la preda”
Mi
colse di sorpresa e mi sbattè contro il muro. Si
lanciò contro Sakura, ma io fui più veloce e lo afferrai per una caviglia e con
la stessa violenza gli ricambiai il colpo.
Cadde
a terra, ma ovviamente non si fece niente. Kakashi
stava per intervenire, ma gli ordinai di stare fermo dov’era e di tenersi
pronto. Non era una battaglia da cui Kakashi sarebbe
uscito vincitore. Avevo dei dubbi anche sulla mia vittoria, era la prima volta
che mi capitava di battermi contro un mio “fratello”.
La
battaglia fra noi due si svolse molto rapidamente, ma non senza esclusioni di
colpi.Fummo molto veloci, talmente
tanto che nessuno degli altri era riuscito a seguirci. Ah già Kakashi ci riuscì, ma solo grazie al suo occhio destro. Poi
finalmente riuscii a immobilizzarlo. Gli spezzai il collo e mentre cercavo di
rompergli qualche altra ossa, ordinai a Kakashi di
procedere con il fuoco.
“Palla
di fuoco suprema!” disse e dalla sua bocca uscì una palla di fuoco di notevoli
dimensioni. Perfetta per annientare il nostro nemico. Con un colpo secco lo
gettai al suo interno e di lui non ne rimasero nemmeno le ceneri.
Tutto
tornò silenzioso, come è giusto che la notte sia. Kakashi
mi fissava, di certo quello scontro lo aveva lasciato parecchio confuso.
Io
rimasi immobile, la lotta aveva fatto uscire la mia vera natura e ora avere li
vicino una persona sanguinante non era il massimo. Stetti più fermo che potei
per riprendere il controllo, ma non fu affatto facile, soprattutto quando
Sakura mi si avvicinò.
“Naruto tutto bene? Sei ferito?”
Non
mi mossi, ma strinsi i denti. Kakashipotè notare la mia rigidità e si domandava il perché.
Grazie a quell’occhio lui era in grado di vedere cose che gli umani normali non
percepivano.
Sakura
si fece sempre più vicino era a mezzo metro da me. Mi richiamò, ma all’ennesimo
passo feci una salto indietro.
“Naruto che cos’hai?” mi chiese preoccupata.
La
fissai e a denti stretti le dissi “Le tue mani!”
Le
sue mani erano ricoperte del sangue della ragazza appena assalita.
“ah
si lo so, ma non volevo sporcarti, solo curarti!”
“Allontanati
da me!” le dissi quasi ringhiando. Ormai mancava poco perché perdessi il
controllo.
“Ma
Naruto!”
“Quell’odore...”
mi portai la mano al naso e feci altri passi indietro.
“Sakura,
allontanati” disse Kakashi, ormai aveva capito.
“Ma
perché?” chiese confusa.
“Se
ci tieni alla vita tua e di quella ragazza fai come ti dico!”
Sakura
ora era intimidita, e cominciava a farsi indietro. Kakashi
si mise in mezzo fra me e lei.
“Kiba, ti prego intervieni, non riesco a resistere a questo
odore, portami fuori dal villaggio.” Dissi sicurissimo che Kiba
fosse nascosto li da qualche parte.
Per
fortuna era così, perché un secondo dopo mi avventai su Kakashi,
Sakura e Tsunade, la quale aveva capito anch’essa che
stava succedendo.
Non
riuscii a fermarmi, ma nemmeno a far loro del male, perché un enorme cane mi fu
addosso e mi fermò, ma non bastò per farmi tornare me stesso. Cominciai a
divincolarmi per poter finire quello che avevo iniziato, ma Kiba
mi afferrò e come gli avevo chiesto mi portò fuori dal villaggio.
***********
Prima di tutto ringrazio coloro
che mi hanno recensito: yuna92; MikuriUchiha; Volpina90 e Cleo 92.
Spero che anche questo capitolo
vi sia piaciuto…aspetto con ansia il vostro pensiero
positivo e negativo e a presto con un nuovo capitolo
Capitolo 6 *** Diamo un po' di fiducia al vampiro ***
A differenza del capitolo
precedente, qui non c’è azione, ma un riavvicinamento da parte di alcuni
protagonisti della storia.
Buona lettura ^^
Capitolo
6: Diamo un po’ di fiducia al vampiro
Grazie
a Kiba ero riuscito a evitare il peggio. Non riuscivo
a credere di essere arrivato a tanto…anzìsi…ci credevo benissimo. Sapevo di cosa ero in grado di
fare, lo avevo già fatto in passato, ma dopo “quella” volta…decisi
che avrei trovato un altro modo di vivere o almeno di nutrirmi. Ci provai…più volte, ma capitava sempre che non riuscivo ad
accontentarmi e quindi tornavo a essere quel mostro che sono. Lo stesso che
stava per porre fine alla vita di 3 suoi amici e che Sakura aveva avuto la non
gradita occasione di vedere.
È
vero che quel “cane” mi aveva condotto fuori dal centro abitato, ma nemmeno li
gli abitanti del villaggio erano al sicuro del sottoscritto. Bastavauna mossa veloce e sarei potuto rientrare a Konoha e fare strage dei suoi abitanti.
Una
cosa positiva di quando si ha completamente perso il controllo e che non hai
occasione di concentrarti e di attuare un piano di attacco, prendi tutto come viene…si segue l’istinto. Ma l’istinto in battaglia può
essere una grande nemica.
Infatti,
anche se avevo chiesto io a Kiba di trascinarmi via,
in quel momento non ne fui così contento e mi avventai su di lui e…ebbe la meglio.
Mi
stordii solamente, ma non mi uccise, non volle farlo, potete immaginare la mia sorpresa…successivamente mi spiegò il perché. Prima mi
dette la possibilità di farmi tornare lucido e di nutrirmi. Ah tranquilli, ho
bevuto il sangue di un cinghiale che dormiva nei pressi del villaggio. Un pasto
poco abbondante, ma sufficiente per calmare la sete.
“Sei
disgustoso!” Mi disse Kiba, che era tornato alle sue
sembianze normali, mentre “divoravo” la mia preda. In effetti non è un bello
spettacolo. Non si capiva più se l’animale ero io o il poveretto caduto nelle
mie grinfie…diciamo che gli animali sono più civili
quando mangiano.
“
Taci se non vuoi essere tu il prossimo!” gli dissi fulminandolo con gli occhi.
“Se
vuoi, lo stomaco è tuo!” disse sogghignando.
In
effetti se il suo odore era così nauseabondo, non osavo immaginarmi il sapore.
“Perché
non mi hai ucciso? Non è quello il tuo compito? La motivazione per farmi fuori
te lo data e credo che ci saresti riuscito senza problemi!” gli chiesi. Ero
davvero curioso di sentire le sue motivazione per quel gesto caritatevole.
“Perché
non hai ucciso nessuno! Ma sta tranquillo che appena lo farai…avrai
segnato la tua condanna a morte!” mi avvisò
“Non
sono riuscito a uccidere nessuno perché tu mi hai fermato, ma se tu non ci fossi
stato…”
“Ma
c’ero e quel che conta è che nessuno si è fatto male! E poi non volevi far loro
davvero del male, se no non avresti chiesto il mio intervento! Sbaglio forse?”
“Tsè” Voltai la testa in un'altra direzione. Allora credevo
che chiedere aiuto fosse una mossa da vigliacchi, da deboli.
“Non
riesco a fare del male a chi non è colpevole e inoltre so cosa vuol dire non riuscirsi a controllare. Non è il mio caso, ma nel mio clan
si narra che alcuni mutaforma, nel svolgere il loro
compito, non abbiano ucciso solo vampiri, ma anche umani!” Sgranai gli occhi. E
io che credevo che fossero i buoni “Quando siamo nel nostro aspetto di cani…bhè anche a noi capita di lasciarci dominare
dall’istinto e capita quello che sai.”Lo guardai trionfante e subito si precipitò
a mettere le cose in chiaro.
“la
possibilità che accada e solo 1%, mentre per voi quante sono…uhmmm
99%?”
Sbuffai.
Per la seconda volta odiai essere diventato vampiro. Mi capita solo quando
faccio del male a qualcuno a cui voglio…ehm bene. Si
può sembrare strano, ma anche i vampiri possono amare..
“Che
intenzioni hai ora? Ti presenterai davanti all’hokagee…”
“Oh
si certo, vado li fischiettando e le chiedo se tutto va bene!” Lo fulminai
“Secondo te? Posso fare finta come se niente fosse accaduto?”
Kiba
mi guardò, ma non disse niente. Aspettò che fui io a continuare.
“Me
ne vado! Tornerò a vagare per il mondo. Pensavo di riuscire a controllarmi, ma
in due giorni ho già perso il controllo 3 volte e non è un buon record se non
si vuole far del male alle persone a cui si tiene!” Mi alzai, stavo nuovamente
per parlare quando sentii che qualcuno si stava avvicinando. Dallo sguardo di Kiba capii che anche lui aveva sentito la stessa cosa.
“Sta
arrivando Kakashi, cosa gli dirai?” mi chiese il
“cane”.
“Non
gli dirò niente, me ne vado e basta!” Mi girai e mi misi in posizione per poter
saltare, ma…
“Aspetta!”
mi fermò Kakashi. “Tu non vai da nessuna parte!” mi
disse guardandomi storto.
“e
chi mi fermerà? Lei?” mi girai a guardarlo “Non ne sarebbe in grado, ha visto
di cosa sono capace!”
“Si,
ho visto e sinceramente non avrei mai pensato che tu fossi un essere del
genere.” Mi disse in modo brusco.
“Ebbene
lo sono. Non ci posso fare niente!”
“Dimmi,
quando ti sei trasformato in un criminale a cui piace uccidere a sangue
freddo?”
Lo
guardai male, ma quelle parole erano vere.
“Meno
male che aveva detto che non mi avrebbe giudicato!”
Sapevo
quello che ero, ma sentirselo dire faceva più male, soprattutto quando ogni
giorno che passava, odiavo sempre di più quella parte di me che non riuscivo a
controllare. Si, mi piaceva essere un vampiro. Ci sono un sacco di cose
positive, ma quel lato assassino di certo non valeva la pena per tutte le altre
cose che avevo ottenuto: velocità, forza, sensi super sviluppati.
“Primo
di tutto non ti avrei giudicato se fossi stato tu a dirmi come stavano
realmente le cose, secondo pensi davvero di andartene e scappare come un
codardo?” mi disse il mio maestro.
“L’ha
appena detto lei, sono un criminale a cui piace uccidere a sangue freddo, quindi
se me ne vado sarà un sollievo per tutti!” dissi a testa bassa.
“Si
forse hai ragione, ma sbaglio ho sei sempre stato in un modo e nell’altro
pericoloso? Eppure non ti ha impedito di vivere tranquillamente al villaggio! Quindi
perché non potrebbe essere ancora così?” mi disse Kakashi,
sembrava volermi convincere a non andarmene.
Non
riuscivo a crederci. Era arrivato che era arrabbiato e ora anche se aveva
ancora un tono di voce un po’ alterato, mi stava chiedendo di rimanere e che in
qualche modo sarei stato comunque accettato come uno di loro.
“se
ti riferisci a Kyuubi, le volte in cui siete state in
pericolo si possono contare sulle dita di una mano. Ora invece posso perdere il
controllo facilmente. Basta poco per farmi arrabbiare!” dissi stringendo i
pugni.
“Questo
si è visto! Sei sempre stato irascibile, ma devo dire che sei peggiorato molto
da quel lato. Se avessi maggiore autocontrollo…”
Diedi
un pugno a un albero e lo spezzai in due.
“Facile
a dirlo per lei, cosa crede che non ci abbia provato in questi mesi? Non sai
cosa significhi andare contro natura. Cosa significhi rinnegare se stessi.”
“Sbaglio
ho ti stai scaldando di nuovo!”
“Attento
Kakashi, non ti conviene giocare col fuoco” lo
guardai storto.
“Calmatevi
entrambi, non ho voglia di mettermi in mezzo!” disse Kiba.
Kakashi
sospirò “Sai che non sono bravo a parlare in queste situazione, ma quello che
sto cercando di dirti e che non devi mollare così facilmente. Se vuoi stare al
villaggio e le tue intenzioni non sono cattive, sarai ben accetto, ma tu dovrai
fare del tuo meglio per mantenere il controllo e se qualche volta non ci
riesci, ti aiuteremo noi! Da quello che ho capito Kiba
è in grado di fermarti se è necessario!”
“Ci
ha spiato?” chiese Kibascocciato…anche
il suo segreto era stato svelato.
“Bhe mettiamola in questi termini!”
“Impossibile!
Eri troppo lontano per aver sentito i nostri discorsi!” gli dissi.
“Infatti
non ho sentito niente, mi sono limitato a leggere le vostre labbra con lo sharingan!”
“Ora
è tutto chiaro!” disse Kiba. “Perfavore
non dica niente a nessuno, se no sono fritto!”
“va
bene! Ma che cosa c’è da dire a parte che sei in grado di fermare i vampiri?”
“che
mi trasformo in un cane!” gli ricordò Kiba “Non è una
tecnica ninja come ho sempre fatto credere a tutti!”
Kakashi
era rimasto senza parole “Non voglio sapere altro!”
“Allora,
cosa hai deciso?” disse tornando a rivolgersi a me.
Sospirai
“D’accordo, tornerò”
“Bene,
ma dovrai dare delle spiegazioni all’hogake” mi
ricordò “e a Sakura, era piuttosto spaventata!”
“Lo
immagino, non mi sono mai visto allo specchio in quello stato, ma non credo di
essere tanto affascinante!” dissi
“Affascinante?
Non lo sei mai stato!” mi provocò Kiba.
“A
cuccia Kiba! Non cominciare a provocarlo!” gli disse kakashi.
Sogghignai
divertito.
“Lo
stesso vale per te! Ora rientriamo, dei ragazzi come voi non dovrebbero stare
in giro fino a tardi!” disse Kakashi.
Non
dissi niente, anche stavo per fare una battutaccia.
Kiba
tornò a casa sua, mentre io passeggiavo ancora accanto a Kakashi.
“Bene,
ci vediamo domani mattina! Se ti può essere d’aiuto ci sarò anch’io dall’hokage!”
“Come
vuoi!”dissi scrollando le spalle.
Si
allontanò. Rimasi a guardarlo mentre se ne andava, ma un certo punto si fermo
nuovamente e mi chiese…
“Che
fai ancora li? Non vai a casa?”
“Ehm…non so dov’è!” dissi imbarazzato.
Sospirò
“Ti accompagno!”
Durante
il camminò una domanda mi fu naturale fargli.
“Kakashi…immagino che anch’io ho una famiglia. Cosa dovrei
raccontargli?”
Kakashi
mi guardò sorpreso. “Certo che sta storia della memoria è una scocciatura.
Davvero non ti ricordi niente?”
“No,
qualcosa mi ricordo e molte cose mi tornano in mentre quando incontro persone
che ho conosciuto quando ero un umano, ma per quanto riguarda la mia famiglia…non riesco a focalizzarla!”
“è
normale Naruto! Tu sei sempre stato orfano e sei
cresciuto da solo, per questo non ricordi i tuoi genitori, dubito anche che tu
conoscessi i loro nomi e volti!”
Rimasi
sorpreso, mi sentii un po’ triste a sapere che non avevo una famiglia, ma allo
stesso tempo sollevato. Vi immaginate le facce di un genitore a scoprire che il
proprio figlio e un vampiro? Almeno quello me lo sarei risparmiato.
Finalmente
arrivai nel mio appartamento. Un vampiro probabilmente si può abituare a tutto,
ma non a tutta la sporcizia che c’era li dentro. C’erano ancora delle ciotole,
credo di ramen, sparse in giro per la casa, cartacce
in giro e anche qualche simpatico scarafaggio, per non parlare della polvere.
Certo i cinque anni di assenza avevano contribuito ad aumentare quel macello,
ma almeno mi ero trovato qualcosa da fare quella sera, anche se non avrei
potuto restituire a Kakashi, uno dei suoi
preziosissimi libri il giorno dopo.
Stavo
ancora riordinando, quando i primi raggi di sole cominciavano a schiarire il
cielo. Sarebbe stata una bella giornata, con un sole caldo che mi avrebbe
stordito parecchio. Cominciamo bene pensai, ma sperai seriamente che quello
fosse l’unico problema della giornata.
Quando
il sole fu abbastanza alto…credo che fossero circa le
8.30 del mattino, decisi di cominciare ad avviarmi al palazzo dell’hokage. Non avevo prefissato un orario con Kakashi, ma qualcosa mi diceva che sarebbe stato inutile.
Non sarebbe arrivato puntuale.
Arrivai
a destinazione e bussai alla porta. Quando entrai rimasi un attimo stupito.
Nella stanza non c’erano solo Tsunade e la sua
assistente, ma anche 6 membri della squadra Anbu
armeggiati con paletti di legno, croci e aglio. Anche Shizune
non era da meno, solo che lei tremava con una foglia e si teneva ben stretta
fra le mani una croce.
Feci
finta di niente e mi avvicinai alla scrivania, suscitando qualche passo
indietro di Shizune.
Sinceramente
trovavo quella situazione divertente, ma mi trattenni dal ridere.
Mi
fermai a un metro dalla scrivania. Non dissi niente. Aspettai che fosse Tsunade a parlare.
“Ti
aspettavo Naruto!” mi disse con un tono di voce
alquanto calmo.
“Si,
lo vedo!” dissi riferendomi all’equipaggiamento degli anbu.
“Spero
non ti dispiaccia questa accoglienza, ma è solo per precauzione!” mi spiegò l’hokage.
“Non
sii preoccupi, dovevo aspettarmi qualcosa del genere! Se posso permettermi, io
farei sedere Shizune, non mi sembra in ottima forma!”
dissi facendo notare il pallore della sua assistente.
“Uhm?
Shizune rilassati! Naruto
non è qui per farci del male! Vero?”
“Se
lo fossi, non sareste qui a parlare con me! E poi non ho sete, mi sono già
nutrito sta notte!”
Shizine
al pronunciare di quelle parole sbiancò.
“Tranquilla,
non ho ucciso nessuno! La vittima è stata un cinghiale!”la rassicurai.
Ora
le donne mi guardavano sorprese.
“il
sangue è pur sempre sangue!” dissi scrollando le spalle.
“Se
non mi credete chiedetelo a Kakashi!”Avrei potuto
dire anche Kiba, ma credo che lo avrebbero sommerso
di domande e se doveva mantenere il segreto…non era
una buon cosa fare il suo nome.
“Naruto, da quanto sei un vampiro?” mi chiese Tsunade. Mi sembrava molto dispiaciuta. Sentivo che ci
teneva a me e per lei scoprire chi fossi in realtà, era stato un duro colpo.
“se
non sbaglio da 7 mesi circa! Ero da solo ad allenarmi quando a un certo punto
venni attaccato alle spalle. Non mi accorsi di niente in quel momento, sentii
solo più tardi il dolore della trasformazione!”
“Dolore
della trasformazione?”mi chiese confusa Tsunade.
“non
è una passeggiata essere trasformati in vampiri! Non è come nei film che dopo
averti succhiato il sangue, ti fanno bere quello del proprio assalitore e
avviene la trasformazione! No, si viene attaccati proprio come una vittima
qualunque, con l’unica differenza che viene iniettato all’interno del corpo una
sostanza che in un paio di giorni ti cambia il corpo dandogli l’aspetto che
vedete!”
“Quindi
è questo che ti è successo” chiese Shizune fra lo
spaventato e il curioso. Sembrava quasi che le stessi raccontando un film
dell’orrore.
“Si,
però non so se il vampiro che mi ha trasformato aveva intenzione di farlo o
meno. Potrebbe essere stato un caso fortuito!”
“fortuito?
Quindi ti piace essere un vampiro!”
Sospirai
“Per certi aspetti è una pacchia, ma dei momenti come ieri non ne vado fiero!
Non volevo attaccare ieri sera, ma mi è difficile resistere all’odore del
sangue”
“Credo
che se avessi seguito il tuo consiglio di mandarti da solo in quella missione
non sarebbe accaduto niente del genere!” mi disse.
“Non
posso garantirlo con certezza, c’era sempre una persona ferita nei paraggi. Può
anche darsi che non avendo avuto rallentamenti, magari sarei arrivato ancor
prima che la ragazza fosse stata attaccata, ma non avrei avuto modo per
eliminare il vampiro!”
“Quindi
in poche parole, noi ti rallentiamo!” Disse una voce alle mie spalle.
“Si,
ma come ho appena detto, non potrei fare tutto da solo!” gli ricordai.
“Salve
Kakashi, hai bisogno di qualcosa?” chiese Tsunade.
“No,
volevo anch’io sentire la conversazione!”
In
quel momento mi sentii un po’ troppo al centro dell’attenzione, ma continuai
con calma a rispondere alle domande che mi vennero poste.
“Perché
sei tornato al villaggio?” Mi chiese Tsunade.
“Sinceramente?...perchè mi annoiavo! Speravo di poter passare il tempo con
qualche missione!”
“Quindi
vuoi continuare a essere un ninja?”
“si!”
risposi semplicemente.
Tsunade
rifletté un attimo poi continuò “Capisco, ma Naruto
io non so quanto possiamo fidarci di te!”
“Si,
lo capisco! E non le starò a dire che farò il bravo e che non farò del male a
nessuno solo per convincerla! Certo ci proverò, è una cosa che mi sono
prefissato di fare. Ho iniziato a nutrirmi di animali appunto per poter
cambiare il mio regime alimentare, ma proprio come è successo ieri, posso
perdere il controllo in qualsiasi momento! Non solo a causa dell’odore del
sangue, ma anche quando mi arrabbio. Quindi con me non c’è sicurezza!
Preferisco precisarlo!”
“D’accordo!
Apprezzo la tua sincerità!” mi disse Tsunade.
“Bhe per il sangue basta evitare che qualcuno di faccia
male, per l’ira… non è così facile! Ti arrabbi per
qualsiasi cosa!” disse Kakashi.
“Vero,
ma ti dirò che è più facile che perda il controllo per il primo motivo. Non
solo perché in missione e praticamente impossibile non ferirsi, ma perché
l’odore del sangue lo sento in continuazione. Non serve ferirsi perché ne
percepisca il profumo, anche se quello aiuta molto l’istinto a venire fuori!”
dissi correggendo il suo pensiero.
“cosa
vuoi dire con quella frase?” Mi chiese Shizune
deglutendo. Credo che sapesse che la mia risposta non le sarebbe piaciuta.
“Semplice
che i vampiri hanno un olfatto molto superiore a quello umano e riescono a
sentire il prufumo di ogni singola persona anche a
distanza di kilometri. Anche in questo momento sento l’odore del sangue di
quelli presenti nella stanza e fuori e ognuno ha un odore differente”
Tsunade
e Shizune spalancarono gli occhi. A quanto pare
sapevano poco e niente dei vampiri se a ogni cosa che dicevo, suscitavo quella
reazione. Kakashi sembrava invece interessato e
divertito in quel momento e mi propose anche una domanda simpatica.
“Chi
ha l’odore più buono?” chiese curioso.
“Qui
dentro o nel villaggio?” chiese con un sorriso
Volle
sapere entrambe le cose. Era più piacevole quando prendevano la cosa come uno
“scherzo” piuttosto che cominciare a correre di qua e di là inutilmente, come
se potessero scapparmi se decidessi di dar loro la caccia.
“Nel
villaggio è Sakura” Scatenai uno sguardo omicida in Tsunade.
Guai a chi toccava la sua allieva preferita. “E in questa stanza è…” guardai la persona interessata “Shizune”.
Al
sentir pronunciare il suo nome l’assistente si sentì male e svenne. Con un
movimento fulmineo l’afferrai prima che potesse toccare terra, ma quello
spostamento mise in allarme i membri dell’anbu che mi
furono subito addosso puntandomi le croci contro.
“Calmatevi,
volevo solo evitare che si schiantasse a terra” Umani, devono sempre
fraintendere.
Tsunade
dopo aver dato l’ordine ai ninja di tornare ai loro posto, si assicurò che la
ragazza stesse bene, mentre Kakashi continuò con le
sue solite domande.
“Come
fai a dire che il suo odore è il più buono?”
“Bhe perché è il più dolce! Anche quello della terza donna a
sinistra è molto buono!” dissi indicando un anbu, la
quale sussultò.
“Come
fai a sapere che è una donna nonostante abbia il volto coperto?”
“Perché
i vampiri maschi preferiscono il sangue femminile, che è più dolce di quello
degli uomini! Semplice no?” risposi
“è
quello di Tsunade-sama?” mi domandò ancora.
“Kakashi? Ma ti sembrano domande da fare?” lo rimproverò l’hokage.
“veramente
il suo odore, sarà invitante, ma non tanto quanto quello di Shizune
e dell’anbu…insomma lei ha la sua età…”
dissi ridendo. Anche kakashi sorrise, ma la cosa non
era molto divertente per Tsunade che si offese
parecchio.
“Sono
ancora molto giovanile!” mi disse fulminandomi con lo sguardo.
“Calmati
nonna-Tsunade, non è il caso di prendersela! Fossi in
lei io mi sentirei più tranquilla, almeno se altri vampiri entreranno nel
villaggio non attaccheranno di certo prima lei!”
Tsunade
mi guardò sorpreso “Mi hai chiamato nonna-Tsunade,
non lo avevi più fatto da quando eri tornato!” sorrise.
“Oh
be, mi è venuto naturale!”
Sperai
che quell’interrogatorio fosse finito e che potessi finalmente andare a parlare
con Sakura, ma non fu così. La morte di Jiraya aveva
turbato molto Tsunade e appena poteva cercava di
scoprire il più possibile sulla sua morte.
“Naruto, è stato un vampiro a uccidere Jiraya?”
mi chiese a bassa voce.
Io
mi rabbuiai, sapevo cosa gli era successo, ma come facevo a dirglielo, sapevo
che conoscere la verità sulla sua morte sarebbe stato un duro colpo per lei…lo era anche per me. Io l’avevo vista in prima persona,
senza riuscire a impedirla.
“Non
lo so cosa è successo. Come le ho già detto l’ho trovato in fin di vita. E che
è successo qualche mese fa. So solo questo, non mi chieda altro” le chiesi, ma
un ultima domanda me la porse.
“Quindi
non sai nemmeno chi è stato!”
“No!”
dissi non guardandola in faccia. Dal mio viso capì che non mi sentivo ancora
pronto per parlare e mi diede finalmente il permesso di andare, promettendomi
che avrebbe provato a inserirmi nuovamente nella mia vecchia squadra.
Mi
recai verso l’uscita, ma prima di sparire mi girai e sorridendogli le dissi
“Queste non servono a niente! Sono solo inutili credenze! Se vuole fermare un
vampiro, le sarà più utile il fuoco, anche se da solo non basta!” le indicai
l’armamentario in mano agli anbu.
Sorridendo
di rimando Tsunade mi disse “Me ne ricorderò!”
Ora
finalmente ero in strada… avevo solo un problema…per andare a casa di Sakura avrei dovuto fare un
bel pezzo sotto il sole…non sarebbe stata un’impresa
piacevole.
*******************
Anche questo capitolo è andato! Nel
prossimo Naruto dovrà spiegare un po’ di cosette a
Sakura. Come reagirà lei? Lo accetterà così com’è?
Ringrazio nuovamente coloro che
hanno recensito e fatto notare alcuni errori. Cercherò di stare più attenta!
Capitolo 7 *** Mi accetterai per quello che sono? ***
Finalmente
il tanto atteso chiarimento tra Sakura e Naruto
Buona
lettura ^^
Capitolo
7: Mi accetterai per quello che sono?
Corsi
il più in fretta possibile per scappare a quella luce abbagliante che mi
rallentava i sensi. Poi finalmente eccomi giunta a destinazione…a
casa di Sakura. Bussai alla porta. Non dovetti aspettare molto. Questa volta
Sakura si era decisa ad aprirmi subito.
“Si?
Cosa vuoi ragazzo? Ti conosco?” Accidenti, non era Sakura, ma sua madre.
“Salve
signora, sono…ehm un amico di suo figlia, è in casa?
Le dovrei parlare urgentemente!” chiesi gentilemente.
Scosse
la testa “mi dispiace! È uscita! Ha detto di avere una cosa importante da fare.
Mi sembrava piuttosto nervosa, forse è andata a fare una passeggiata per
rilassarsi. Oppure puoi provare a cercarla all’ospedale!”
Geniale
come idea. Sakura mi aveva detto di aver studiato medicina, ma non mi
immaginavo che potesse già lavorare in un ospedale. Decisi di provare anche li,
ma le infermiere del posto mi avvisarono che quello era il suo giorno libero.
Niente Sakura.
Me
ne andai. Non sapevo dove altro cercare. Non ricordavo i posti che Sakura
frequentava di solito e poi in 5 anni i suoi gusti potevano essere cambiati.
In
quel momento detestavo il sole, con quella grossa palla che irradiava luce che
mi colpiva non riuscivo a percepire distintamente il suo odore. Tutti profumi
si mischiavano fra di loro e non ero in grado di isolarne nemmeno uno. Se poi
mi concentravo nel sentire la sua voce, nel caso stesse parlando con qualcuno,
era la stessa cosa. Sentivo tutte le voci una sopra l’altra, creando un
fastidioso brusio. L’unica era cercare zone d’ombra dove fermarmi per qualche
secondo per trovare la direzione da prendere.
Riprovai
più volte, ma appena trovavo la sua scia e cominciavo a seguirla, appena andavo
al sole perdevo la pista. A quel punto l’olfatto di un cane mi sarebbe stato
più utile.
Cominciai
nuovamente a correre ad andatura però umana, quando per seguire quella lieve
scia che fiutai, andai a sbattere contro una ragazza che portava in mano un
mazzo di fiori. Aveva i capelli lunghi e biondi legati in una coda alta con la
frangia che le copriva l’occhio destro. Era carina e aveva un buon odore, ma
niente di che, se paragonata a Sakura.
“Scusa”
Dissi aiutandola ad alzarsi. Mi sembrava di conoscerla, ma in quel momento non
avevo tempo di frugare nella mia mente a cercare un indizio per identificare
quella ragazza.
“Stai
più attento quando cammini!” Alzò lo sguardo e si ammutolì. Probabilmente
l’avevo spaventata.
“C-ciao! Tu chi sei? Non ti ho mai visto!” disse lisciandosi
i capelli e sorridendomi. No, non l’avevo spaventata.
Non
la degnai di uno sguardo, continuavo a odorare in giro.
“Ehi!
Sto parlando con te!” mi disse imbronciata.
“Scusami
sto cercando una persona e mi sono distratto!”
“ok,
ma chi stai cercando così di fretta?” mi chiese la biondina.
“Sakura!
L’hai vista? Ehm…laconosc…”
non mi fece finire di parlare.
“Ah
cerchi fronte spaziosa! è andata da quella parte, ma…”
La
ringraziai e subito mi misi nuovamente a correre verso la direzione indicatami
dalla ragazza.
Inutile,
non fui in grado di trovarla. Mi arresi. Avrei aspettato che si sarebbe fatto
buio. Decisi di tornare a casa…avevo un libro da
leggere che mi aspettava per ingannare il tempo, ma per quanto Kakashi me ne avesse parlato bene…avevo
un solo pensiero in testa: Sakura.
Arrivai
davanti alla porta di casa mia ed ecco il suo odore. Sta volta era chiaro. Ero
tentato di nuovo di seguirlo, ma rinunciai pensando che ne avrei perso presto
le tracce. Però appena girai il pomello della porta, sentii la sua voce.
“N-naruto!”
Mi
girai e la vidi dietro di me. Da quanto tempo era li? Mi stava aspettando?
Aveva uno sguardo triste e una mano stretta a pugno sul cuore.
“S-sakura? Finalmente! Non riuscivo a trovarti!” le dissi
“Mi
cercavi?”
“Si,
per quello che è successo ieri sera. Vedi io… avrei
voluto dirtelo ma…”
“Sei
un vampiro!” non era una domanda, ma annuii lo stesso. Aspettai la sua
reazione, ma rimase immobile. Decisi quindi di parlare io.
“So
cosa pensi! Che sono un mostro, un assassino che non guarda in faccia le sue
vittime. Ti do ragione, so di esserlo. Sto cercando di essere più “umano”
possibile, anche se per me è difficile, ma farò di tutto per riuscirci.”
Sakura
stette in silenzio per diverso tempo. probabilmente stava ancora cercando di
digerire la notizia.
“Perché
non me lo hai detto? Siamo amici, non ti fidi di me?” mi chiese
Non
sapevo esattamente cosa rispondere. Non ricordavo molto del tempo passato con
lei e di quanto potessi fidarmi di lei, ma non era per quello che non le avevo
detto niente. Semplicemente non vedevo il motivo per cui dirglielo e inoltre
temevo anche la sua reazione.
“Se
te lo avessi detto cosa sarebbe cambiato?”
“Ecco
io…”
“Mi
avresti accettato per quello che sono? E ora mi accetti o mi vedi solo come un
mostro? Non mentirmi…lo sentirei! Preferisco che tu
sia sincera con me!”
“io…n-non lo so, Naruto. Mi devo
ancora abituare all’idea. Insomma dopo quello di ieri sera io…tu…”
“So
di averti spaventato, mi dispiace. Non avevo intenzione di farti male. Ma è
quello l’effetto che il sangue provoca su di me!”
Aveva
la testa bassa inizialmente. Poi l’alzò per guardarmi e si avvicinò.
Mi
fissò negli occhi. Potevo leggere la sua tristezza e dai suoi occhi gonfi capii
che doveva aver pianto molto.
Non
avevo pensato che far sapere di essere diventato un vampiro potesse provocare
una tale reazione. Ne rimasi sorpreso.
“Sei
così pallido” Mi disse sfiorandomi una guancia “E così freddo!”
Feci
un passo indietro per poi dire “ è normale per un vampiro”
“Tu
sei…m-morto, vero?” disse questa frase con voce
tremante.
Allora
capii. Non era il fatto che ero diventato un vampiro che l’aveva spaventata, o
non solo quello, ma il fatto che non ero più in vita. Credeva forse che sarei
scomparso? Che quello era uno stato momentaneo che sarebbe finito presto e di
me non sarebbe rimasto altro che un mucchietto d’ossa?
“Esatto,
ma non scomparirò per sempre. Sono morto solo in parte, ma il mio corpo si
muove ancora e il mio cervello ancora di…ragionare”
Mi
guardò, non era molto convinta, potevo leggere la sua paura. “Non puoi più fare
molte cose che fanno gli umani! Non potrai più realizzare i tuoi sogni. Hai
lottato tanto e…a che cosa è servito?”
“Bhe perché non continuare a provare? infondo sono ancora
qui. Sono diverso rispetto a prima, ma posso ancora fare molte cose!”
“vuoi
ancora diventare Hokage?”
“Se
mi impegno forse potrò diventarlo” le dissi sorridendo, io un po’ ci speravo.
“Ma…nessun è mai diventato hokage
a 17 anni!” mi ricordò.
“Vorrà
dire che sarò il primo! Non preoccuparti per quello! Ti verranno le rughe!”
Annuii
“A te nemmeno più quelle”
Mi
si avvicinò nuovamente e posò una sua mano sul mio petto. Trattenni il fiato,
mentre lei rimase in silenzio ad ascoltare qualcosa che non c’era.
“Il
tuo cuore…non batte!”
“Lo
so! capita quando si è uno “zombie””
“Naruto, perché ti è successo questo? Non è giusto, tu avevi
il diritto di vivere!” cominciò a piangere.
“Non
piangere... non voglio che qualcuno provi pietà per me e poi quello che è
successo, è successo, non si può cambiare!” le spiegai
“lo
so, ma nondoveva succedere, non ha te!”
Le
alzai il mento con una mano, provocando un sussulto da parte di Sakura, a causa
del contatto con la mia pelle fredda.
“Doveva
andare così…dovrai accettarlo se vuoi che rimanga
ancora al villaggio o se preferisci che me ne vada basta una parola. Se hai
paura di me posso andarmene proprio come sono arrivato!”
Scosse
la testa “No, non è il caso!”
Ora
che Sakura si era allontanata da me, ripresi a respirare…non
scelsi il momento giusto, perché una leggera brezza porto maggiormente il suo
dolce profumo verso il mio naso. Per istinto feci un salto indietro. Non era
sicuro che le stessi così vicino.
“Cosa
succede?” mi chiese confusa dalla mia reazione.
“Niente,
è solo che..il tuo odore…”
“Puzzo?”
chiese annusandosi i capelli.
“No,
al contrario, hai un buon odore…anche troppo!”
Sgranò
gli occhi “è una cosa positiva o negativa?”
Le
sorrisi “Dipende da che punto lo guardi! È un buon segno se metti in conto che
significa che godi di ottima salute. È un cattivo segno se odi le zanzare!”
“E
per te?” mi chiese curiosa e preoccupata allo stesso tempo.
Il
sorriso che le avevo fatto si spense e questo la inquietò molto “Può essere
pericoloso!” le dissi solo. Rimase in silenzio a testa bassa.
“Ti
faccio paura?” chiesi
Esitò
un istante, poi alzando leggermente la testa mi rispose “Un po’, ma non so se
sei tu a farmi paura o è questa situazione!”
“Capisco!”
sospirai.
“Senti,
Naruto! Io non voglio perderti come amico.”
“Sicura?
Sai che basta un niente e posso farti del male!”
“Non
mi importa se sei un vampiro, correrò il rischio, però promettimi che potremo
tornare alla vecchia vita di sempre!”
“Ti
direi di si, ma dovresti illuminarmi su questo ultimo punto!”
Sakura
alzò gli occhi al cielo “Ad esempio allenarci insieme, svolgere le missioni con
il maestro Kakashi e tu che non fai altro che
ossessionarmi perché volevi uscire a cena con me e io che ogni volta ti
respingevo!”
Sorrisi
“Ero davvero così ossessivo?”
“Moltissimo!
Ma mi è mancato quel Naruto!”
Abbassai
la testa “Sakura…sai che non ti inviterò più a cena!”
Mi
guardò “Bhe dovevo immaginarlo, ma comunque ci sono
altri modi per passare del tempo insieme no?”
“ehm… credo di si!”Avrei voluto dire quella frase con
certezza, ma non era sicuro per lei stare troppo tempo con me.
“Ah
e poi mi devi assolutamente permettere una cosa!” mi guardò determinata. Questa
volta fui io a guardarla stupito “Dimmi!”
“Voglio
aiutarti nel tuo voler essere più umano!”
Le
fui davvero grato, anche se quel suo dolcissimo odore, poteva essermi tutto
tranne che di aiuto. Anche in quel momento facevo fatica a resistere e dovetti
ringraziare lo spuntino fatto la notte passata, per il mio autocontrollo”
“Bheecco…in realtà un aiuto puoi
iniziare a darmelo!”
“Quale?”
“Non
starmi troppo vicina!”
Sakura
sorrise tristemente, si vedeva che c’era rimasta male, ma era meglio così.
Fortunatamente
stavo riuscendo a sistemare le cose anche con Sakura, ma…
“Cavolo
ma è sempre tra i piedi!” dissi alzando gli occhi al cielo.
“Chi?”
mi chiese Sakura, la quale pensava di essersi persa qualcosa.
“conta
fino a tree lo saprai”
Sbagliai
di un secondo, perché dopo aver pronunciato il due, ecco che Kakashi arrivava a fare il guasta feste.
“Ah
eccoti qui, Sakura!” disse con il sorriso sulle labbra…o
almeno credo. Con quella maschera non si capisce mai quale espressione faccia.
“Voleva
qualcosa da me Kakashi-sensei?” chiese Sakura.
“Veramente
volevo entrambi, ma sapevo che avendo trovato te…avrei
trovato anche Naruto! Per essere un vampiro, sei
prevedibile figliolo!”
Lo
guardai “storto” “Avanti cosa voleva! Lo sa che è peggio di un fungo? Ti si
trova dappertutto!”
“Oh
scusate, interrotto qualcosa?” Chiese divertito. In quel momento gli avrei
fatto passare la voglia di scherzare.
Sakura
era arrossita “Non è come pensa, stavamo solo parlando!”
Infondo
era la verità, ma chissà a cosa pensò Kakashi.
“Cosa
vuoi allora?” chiesi.
“Avvertirvi
che oggi pomeriggio ci sarà un allenamento. Così potrò vedere cosa sei in grado
di fare!”
“Così
torneremo alla vecchia vita” Mi disse Sakura sorridendomi.
“Ehm…si, direi di si!” risposi incerto, non sapevocosa aspettarmi da Kakashi.
“Bene
ci vediamo oggi pomeriggio dopo pranzo. Non mangiate pesante se non volete
sentirvi male.” Kakashi mi guardò “Lo stesso vale per
te Naruto, ma non credo che sarà un problema, hai già
mangiato no?”
“Stavo
giusto pensando di fare uno strappo alla regola e di divorarmi un ninja
fastidioso che non si fa gli affari suoi!”
“Oh
andiamo, so che Gai è irritante, si impiccia sempre ed è assolutamente ridicolo
con quella sua tuta verde, ma alla fine è un bravo amico!” mi sorrise.
Lo
guardai nuovamente storto “Non mi riferivo a Gai, ma a te!”
“Oh!
Allora…sono indigesto! A più tardi!” Scomparve in una
nuvola di fumo.
Sakura
era rimasta a occhi spalancati a guardare la scena.
“Secondo
me è matto a provocarti così?”
“Quello
sta cercando di farsi uccidere, te lo dico io!”
“Non
ti fermerò!” disse sorridendo
“Ti
sarò eternamente grato, sakura” feci una pausa poi
ripresi “Sakura…chi è Gai?”
“eh?”
sgranò gli occhi “Bhe Gai è…Gai!”
“Ora
è tutto più chiaro!” le dissi.
“Fidati
lo riconoscerai appena lo vedi! E poi…ti
spaventeresti!” disse sorridendo“Ora è meglio che vada, se voglio essere pronta
per l’allenamento!”
“Ok!”
Si
avviò, ma improvvisamente mi sorse un dubbio.
“Ehm
Sakura…dov’è l’appuntamento con Kakashi?”
“Al
solito posto direi!”
Alzai
un sopracciglio. Quale sarebbe questo solito posto?
“bhe seguendo il mio odore saprai dove trovarmi, no?”
“Bheecco…veramente…oggi è una
giornata un po’ così ed ecco…io..:” Mi vergognavo a
dirle che non ero in grado di riuscire a seguire gli odori in modo appurato se
c’era il sole. Per fortuna Sakura vedendo la mia esitazione mi disse.
“Ti
aspetto alle 14.30 qui sotto. Non un minuto di più! Intesi?”
Le
sorrisi e dopo averla salutata, la seguii con lo sguardo fino a quando mi fu
possibile.
*************
Spero che anche questo capitolo
sia stato di vostro gradimento. Lo cambiato diverse volte perché non mi
soddisfaceva. Inizialmente l’avevo fatto un po’ troppo mieloso, ma non mi sembrava
il caso di cambiare il comportamento di Naruto così radicalmente…deve mantenere ancora il suo fascino oscuro
^^. Anche se sinceramente mi sembra già di averlo addolcito troppo.
Risposta a:
NemoTheNameless:
mi fa piacere sapere che segui la mia storia…ti
ringrazio. E per quanto riguarda la tua domanda su Edward e il suo stare al sole…bhe hai ragione. Non ha problemi particolari. Mi
attengo molto ai libri, ma qualcosa ho deciso di cambiarla come appunto la
debolezza di Naruto al sole. Dovrà pure avere qualche
punto debole a parte Kiba XD. Ma anche se magari
serve solo un po’ di allenamento. Per quanto riguarda la morte di Jiraya…bhe prima o poi rivelerò cosa è successo ; p
Cleo92:
Sono contenta che tu mi segua e che la storia ti piaccia, spero che sia così
anche in futuro, anche perche spesso ho paura di diventare noiosa. Per quanto
riguarda Kakashi…non riesco a farlo proprio come il
personaggio dell’anime/manga, perché lo sempre visto come una specie di padre
per Naruto e uno che confida totalmente in lui. Forse
non è così o almeno all’inizio non lo era dato che pensava sempre a Sasuke, ma a me piace molto immaginarmelo così. ZaoZao
Volpina90:
Visto? Ecco il capitolo con Sakura è Naruto. Spero
che ti sia piaciuto. Non preoccuparti se sei ripetitiva…anzìspero di non esserlo io, dato che spesso
ripeto le cose più volte, (come ad esempio che Naruto
è pericoloso vicino a Sakura o roba del genere) ma a volte non posso non
scriverle, quindi scusa se sono…seccante da quel
punto di vista. Ciao a presto
MikuriUchiha: *_* Sei
un’abbonata alla mia storia…Metaaanto
felice. Grazie per aver la pazienza di recensire sempre *_* Hai mangiato il
cinghiale? Spero che siano gli avanzi di Naruto…sai
com’è? Non ammetto sprechi U.U (Povero cinghialino…speriamo non avesse famiglia). Naruto avrà fiducia…da qualcuno
molta, da altri meno…ma non possiamo mica dare loro
torto, infondo è un essere instabile che perde la pazienza per niente. Ma se
fosse sempre calmo e tranquillo senza mai uno sclero
che gusto ci sarebbe? Ciao spero di sentirti ancora.
Yuna92:
felice che ti sia piaciuto il capitolo precedente…spero
sia lo stesso anche per questo. Fammi sapere e grazie per aver sempre
recensito. Ciao
Rikku93: ciao! Certo che Narutoresta…è lui la stella ^^. Meno
male che la parte degli anbu ti e piaciuta…a
volte provo a rendere la storia un po’ più allegra, senza parlare di morti,
sangue ecc. Spero che andche questo capitolo ti
piaccia. A presto ciao.
Come
promesso mi feci trovare puntuale sotto casa mia. Ero curioso di vedere come si
sarebbe svolto l’allenamento. Magari ci sarebbe stato da divertirsi.
Sakura
e io ci stavamo dirigendo verso quel solito posto di cui lei mi aveva parlato
poche ore prima. Nessuno dei due aveva aperto bocca. A me non dispiaceva quel
silenzio. Dove c’è scritto che due persone per stare bene devono per forza
discutere? Masinceramente tacevo perché
avevo ben altro in mente per la testa. Mi domandavo cosa di Sakura mi attraesse
tanto. Non ero certo che fosse solo per l’odore, di sicuro quello influiva molto…ma a volte pensavo seriamente che mi piaceva lei come
persona e tendo a precisare non da mangiare. Non sapevo allora se un vampiro
fosse in grado di amare un’umana, parlo di amore vero. Mi era capitato più
volte nella mia breve vita da immortale di incontrare coppie di vampiri. Ogni
volta mi dicevano che si amavano, ma ero sempre più convinto che se due vampiri
stavano insieme, era solo per convenienza.
Quindi
io cosa pretendevo di avere di conveniente da un umana a parte un buon pasto?
Niente eppure Sakura era speciale, ma sapevo che il mio lato cattivo,
rappresentavo un pericolo per lei e lo sapevo bene. Difatti mantenevo le
distanze da lei…camminavamo a qualche metro di
distanza l’uno dall’altro.
Quel
giorno ero abbastanza lucido e in più la presenza del sole rendeva più facile
la mia permanenza vicino a lei, ma come sarebbe stato in caso di brutto tempo?
E in missione?
La
prima volta che la vidi, il tempo non era bello e ci mancò davvero poco…quindi? Se ogni volta che i miei sensi erano a posto,
rischiavo di farle del male? Cosa avrei fatto?
Ovviamente
non riuscivo a trovare una soluzione. Ero combattuto dal desiderio di stare con
lei e il scoprire cosa ci fosse in essa che mi attraeva tanto e il dovere di
starle lontano per non rischiare di farle del male.
Anche
Sakura era assorta dei suoi pensieri. Non so cosa stesse pensando, ma la sua
faccia era così seria…chissà se stava ancora
rimuginando sulla faccenda del vampiro.
Sakura
era bellissima sotto i raggi del sole…i suoi capelli
erano così luminosi. La invidiavo un po’, lei era libera di muoversi come
voleva anche nelle belle giornate, mentre io mi ritrovavo a camminare attaccato
al muro dove il tetto delle abitazioni riflettevano un po’ di ombra.
Non
so quanto mancasse ancora al posto in questione, ma di sicuro non ci saremmo
arrivati cosi in fretta.
“Fronte
spaziosaaaa!” urlò la stessa ragazza con cui mi ero
scontrato quella mattina. Da come agitava il braccio sembrava che volesse dire
qualcosa di urgente a Sakura.
“Aspetta
un attimo Naruto, vedo cosa vuole e torno!”
Annuii
“Cosa
vuoi Ino?” chiese Sakura curiosa.
“Ho
una cosa sorprendente da dirti! Ho conosciuto un ragazzo stamattina!”disse
sorridendo
“Ah
si e com’era? Carino?”
“Stai
scherzando? Era uno schianto! Non lo mai visto prima in giro, deve essere di un
altro villaggio. Era biondocon occhi
azzurri e sai come la penso! La perfezione la si trova in chi ha occhi e
capelli chiari. Però…era molto pallido, ma con un po’
di sole diventerà perfetto.”
Sakura
si mise una mano davanti alla bocca per trattenere una risata. Aveva intuito di
chi stesse parlando.
“Mi
chiedo solo se ha una ragazza! Ehi fronte spaziosa, cos’hai da ridere sotto i
baffi?”
Sakura
mi fece segno di raggiungerle e Ino vedendomi
arrivare rimase a bocca aperta. Mi avvicinai rimanendo comunque a distanza di
sicurezza e all’ombra.
“Ciao
Ino!” dissi
“Mi
conosci?” mi chiese sorpresa.
“La
riconosci?”mi chiese Sakura fece lo
stesso sguardo di Ino.
Alzai
gli occhi al cielo. Si era già dimenticata cosa ero.
Sospirai
“no, ho sentito che la chiamavi Ino.”
“cosa?
non ho capito!” disse ino.
“BheIno…sarai sorpreso di sapere
che lui è…” non riuscì a terminare la frase.
“Un
attimo Sakura, prima voglio conoscere il tuo amico!”
Sakura
mise il broncio.
“Allora…ehm come ti chiami?”
“Naruto!” le dissi. Non sapevo che reazione aspettarmi da lei.
Visto che Sakura mi aveva chiesto se la riconoscevo, tecnicamente eravamo
amici, compagni o conoscenti. Chissà come l’avrebbe presa.
Rimase
imbambolata per un attimo “Aaah è uno scherzo! Non
puoi essere Naruto, sei troppo diverso e poi dove
sono quei segni che avevi sulla faccia? E no, non mi inganni!”
“Come
vuoi Ino, sei libera di crederci o no!”
“Si
è vero è molto cambiato, ma i capelli e gli occhi sono uguali, persino la tuta
è dello stesso colore.” Disse Sakura per convincerla della mia identità. Sinceramente
non mi importava molto se Ino mi avesse creduto o
meno. Avevo l’impressione che io e lei…non ci fossimo
praticamente mai rivolti la parola.
“Se
sei Naruto, fai qualcosa tipicamente tuo!” mi chiese.
Alzai
un sopracciglio “Cioè?”
“Fai
qualche tua buffonata! Naruto è bravo a rendersi
ridicolo!”
Forse
in vita ero un buffone, ma ora non mi andava di essere preso in giro.
Sbuffai
“Non ho per niente voglia di fare il cretino! Se non mi vuoi credere…affari tuoi!”
Ino
rimase a bocca aperta “Sei proprio maleducato!”
“Come
vuoi!” Scrollai le spalle.
Sakura
sbuffò. “Avete finito? Ino perché non riesci ad
accettare che potrebbe essere Naruto?”
“Bhe perché è carino, Naruto non
lo è!”
“E
tu ti basi solo su un fattore estetico per giudicare le persone?” le chiesi
“Bhe…più o meno! Perché tu?”
“Mi
baso principalmente sull’odore!”
“Naruto!” Disse Sakura. Avevo detto la verità…ma
mi beccai un occhiataccia sia da Sakura che da Ino.
“Sei
un tipo proprio strano sai? Per non parlare delle tua carnagione. Dovresti fare
qualcosa per migliorarla!”
Preso
alla sprovvista, Ino mi prese per un braccio e mi
portò alla luce.
“Dovresti
abbronzarti un po’”
Istintivamente
portai una mano sopra gli occhi…quella luce era acceccante.
Sakura
sussultò. Non mi aveva ancora visto camminare al sole e probabilmente credeva
alle vecchie leggende che i vampiri al contatto con la luce si inceneriscono.
“N-naruto tutto bene?”
“Si,
solo accecato!”
Mi
staccai dalla presa di Ino e tornai subito all’ombra.
Ino non capiva né il mio comportamento, né quello di
Sakura.
“Ma
cosa vi prende a tutti e due? Bah te Sakura sapevo che eri strana, ma non
credevo che anche la gente che frequenti lo fosse!”
“C’è
una spiegazione valida per questo!” disse Sakura
“Cioè?”
“Non
sono affari che ti riguardano! Sakura, Kakashi ci sta
aspettando, meglio se andiamo” dissi incamminandomi…sperando
che quella fosse la direzione giusta. Sakura mi seguì subito dopo, lasciando Ino con mille pensieri che le frullavano in testa.
“Scusala,
Ino è sempre un po’ fastidiosa!” mi spiegò
“Togli
pure un po’!” Sakura sorrise.
Finalmente
arriviamo al posto dell’appuntamento. Era lo stesso giardino in cui Kiba mi aveva portato per parlare.
“Eccoti
qui, Sakura! Siamo un po’ in ritardo o sbaglio?” disse Kakashi
che era a leggere su uno dei tre tronchi in mezzo al campo.
“Non
ha nessun diritto di lamentarsi. Con tutte le volte che ci ha fatto aspettare
sotto il sole cocente e le intemperie, che vuole che siano venti minuti
ritardo?” gli disse Sakura fulminandolo con lo sguardo.
“Ok
calmati! Naruto?” Sakura indicò il luogo dove mi
trovato. Ai piedi di un albero al riparo sotto i suoi rami spessi e abbondanti
di foglie.
Kakashi
e Sakura si avvicinarono
“Il
sole non ti va a genio eh?” mi disse
“Fai
un po’ tu!” risposi sgarbatamente
“Siamo
nervosetti! Non volevi avere maggiore autocontrollo?”
Si,
lo volevo…ma esso era sempre messo a dura prova.
Sakura gli spiegò del nostro incontro durante il cammino e allora Kakashi iniziò a compatirmi.
“con
un bell’allenamento non avrai tempo di rimanere col broncio! Su alzati!”
Feci
quello che mi chiese, dopodiché
“In
cosa consiste l’allenamento?” chiesi sperando davvero di potermi distrarre.
Kakashi
tiròfuori due campanellini. Non era la
prima volta che li vedevo. Ne ero sicuro.
“Ancora
con quei campanellini? Ma non ha qualcosa di più originale?” dissi.
“A
quanto pare di questi ti ricordi!”
“Vagamente!
Se non sbaglio dobbiamo prenderti quei cosi e l’unico modo per prenderli è
attaccarti con l’intento di ucciderti!”
Kakashi
sorrise “Esattamente!”
Sorrisi
anch’io, mi piacevano le sfide.
“Ovviamente
dovete lavorare in squadra! di questo ti ricordi vero?”
Non
risposi. Da quando ero diventato vampiro avevo sempre fatto tutto da solo e un lavoro
di squadra con umani, non mi aveva nemmeno sfiorata per la testa, ma mi dovetti
abituare all’idea se volevo davvero tornare a essere un ninja di Konoha…non sarebbe stato affatto facile.
“Qualche
problema con il lavoro di squadra?” mi chiese
“Vogliamo
cominciare?” dissi sorvolando sulla sua domanda.
Kakashi
per tutta risposta si scopri l’occhio con lo sharingan.
Con quello non avrebbe avuto problemi a seguire i miei movimenti…la
questione si faceva interessante.
Sakura
e io ci allontanammo da lui per prepararci all’attacco.
“Naruto, se per te va bene, quando è al sole, me ne occupo
io!”
Annuii,
così facendo mi risparmiava un sacco di seccature.
Kakashi
si era nascosto. Direi piuttosto bene, se non fosse che all’ombra i miei sensi
tornano a funzionare il 85% quando c’è il sole. Perché tutte le mie
potenzialità tornassero del tutto avevo bisogno della sera…o
almeno del brutto tempo, ma quel giorno nel cielo non c’era una nuvola. Mi
rassegnai all’idea che catturare Kakashi sarebbe
stato più complicato, ma non importava.
“Sakura!
Kakashi è nascosto in quell’albero laggiù! Prova ad
attaccarlo frontalmente e mentre tu lo distrai, io lo prendo alle spalle!”
“Ma
sei sicuro? Kakashi-sensei è anche li! quale sarà il
vero?” disse dubbiosa.
“L’unico
che ha odore, no?”
“già
non ci avevo pensato. Bene andiamo!”
Sakura
caricò di chakra il suo pugno destro e si avventò su Kakashi. Colpì prima l’albero sradicandolo, ma non riuscì a
colpire il maestro per un soffio.
A
quel punto intervenni io. Comparvi alle sue spalle e gli diedi un pugno nello
stomaco. Avevo trattenuto la forza per non ferirlo seriamente. Pensavo già di
aver vinto quando in una nuvola di fumo Kakashi
spari. Era una copia. Non capivo come, ma aveva ingannato il mio olfatto.
Guardai
a terra, dove si trovava il tronco che aveva usato per creare il suo doppio e
sopra di esso si trovava la sua tenuta da jounin. La
presi in mano e l’annusai.
“Molto
astuto! Mi ha ingannato con il trucco della giacca. Comunque non funzionerà a
lungo questo trucchetto…a meno che non si voglia
ritrovare nudo!”
“Sono
concentrato! Ho già trovato Kakashi…ti interessa?”
“Spero
sia quello vero sta volta”
Kakashi
però non aspetto che fossimo noi ad andare da lui.
“Sta
volta sono quello vero. Con Naruto in giro, i cloni
non servono, ma non per questo mi arrendo!”
Qualche
metro poco distante dal luogo dove ci trovavamo, si trovava un ruscello. Kakashi lo raggiunse e dopo aver composto dei sigilli usò
uno dei suoi jutsu.“Arte dell’acqua, missile drago
acquatico”
Dall’acqua
usci fuori un grosso drago d’acqua che si avventò su di noi. Sia io che Sakura
saltammo su di un ramo d’albero per scampare alla tecnica. Quando quel dragone scomparve…diKakashi nemmeno
l’ombra. Avevo già individuato dove si trovava, il problema e che sarei dovuto
uscire al sole. Sembrava quasi che Kakashi lo facesse
apposta a provocarmi.
Decisi
di provare a stanarlo, ma prima che potessi fare qualcosa,vidi Sakura uscire
allo scoperto e con un pugno ben assestato, spaccò il terreno scovando così Kakashi.
Dovetti
ammettere che non era niente male nemmeno in combattimento. Non mi sarei
aspettato tutta quella potenza da una ragazza, forse per qualche aspetto si
avvicinava alla mia forza.
Vidi
Kakashi e Sakura ingaggiare uno scontro corpo a
corpo, senza che la seconda riuscisse a colpirlo. Quello sharingan
riusciva a prevedere tutte le sue mosse. Decisi di attaccarlo mentre era
impegnato con Sakura. Forse non sapeva che io potevo uscire alla luce del sole.
Decisi di sfruttare l’occasione.
Infatti
non si accorse di me e riuscii a bloccarlo alle spalle.
“N-Naruto? t-tu…”
“Sorpreso
eh? Non ti ho mai detto che posso benissimo uscire alla luce del sole?”
Provò
a liberarsi, ma non fu affatto facile per lui. Al sole la mia forza rimaneva uguale
ed era impossibile per lui riuscire a scapparmi. Ma riuscì in qualche modo a
liberarsi. Agitandosi un campanellino rispecchiò la luce del sole nei miei
occhi, facendomi così mollare la presa.
“Da
quando i vampiri escono alla luce del sole?”mi chiese
“La
luce ci indebolisce i sensi, ma non ci uccide mica!”
Kakashi
stava già architettando come poteva usare questa sua nuova informazione contro
di me.
Provai
a colpirlo nuovamente con un pugno. Lo colpii…scomparve…era
una copia.
Cercai
di capire cosa stesse succedendo. Sentivo il suo odore vicino a me, ma non
riuscivo a capire la provenienza. Ad un tratto mi sentii afferrare per un piede
e in un attimo mi ritrovai con il corpo completamente sommerso nella terra.
“Naruto!” Gridò Sakura.
Non
bastava per fermarmi…in un secondo mi tirai fuori e
afferrando Kakashi, lo spinsi nuovamente all’ombra.
Così gli avrei fatto pagare di avermi sfidato.
L’allenamento
procedette così per lungo tempo. Passavamo dalle zone d’ombra a quelle al sole.
Non sapevo quali intenzioni avesse Kakashi, ma capii
che il suo intento era studiarmi. Analizzare la mia forza, velocità e riflessi
al sole e all’ombra.
Per
ottenere quello che voleva provò addirittura a mettere in pericolo Sakura. In
un attimo di distrazione, Kakashi le lanciò contro
dei kunai. Sakura si accorse tardi di loro e non
sarebbe stata in grado di schivarli.
In
un istante fui davanti a lei e le feci da scudo.
“Naruto!” gridò
Quei
Kunai non li sentii nemmeno.
“Interessante”
Disse Kakashi.
“A
che gioco stai giocando? Avresti potuto colpirla” lo rimproverai.
“Ero
già pronto a questa eventualità…non le sarebbe
accaduto niente e poi volevo vedere come avresti reagito” mi spiegò
“Ho
capito che mi stai studiando, ma ti dirò che non mi piace essere una cavia da
laboratorio. Preparati, farò sul serio. Fino ad ora mi volevo solo divertire,
ma un bel gioco dura poco.”
Non
gli diedi nemmeno il tempo di capire cosa stava succedendo che gli comparii
alle spalle e gli afferrai i campanellini.
“L’allenamento
è finito!” dissi sventolando i campanellini.
Kakashi
sorrise “Non mi sono accorto di niente e avevo lo sharingan
attivato! Mi chiedo…se avessi usato tutta la tua
potenzialità dall’inizio…”
“L’allenamento
sarebbe durato poco…ancora meno se il tempo fosse
statoa mio favore!”
“Posso
ritenermi soddisfatto…almeno ho capito di che pasta
sei fatto!”
“Già
sei stato formidabile e…grazie per avermi protetta”
Mi si avvicinò, ma a ogni passo che faceva, io ne facevo tanti quanto lei per
allontanarmi.
Sakura
abbassò la testa. Mi dispiaceva trattarla così, ma le avevo spiegato il perché
e speravo che lei potesse capire.
“Avete
finito vedo! Come se la sono cavata Kakashi?”
Tsunade
ci aveva raggiunto.
“Egregiamente,
Hokage-sama! Sakura è stata in gamba e Naruto…bhè sorprendente!”
“Da
Sakura me lo aspettavo. Per Naruto è cambiato
qualcosa?”
“Direi
proprio di si! Combatte secondo le capacità di un vampiro, non di un ninja, ma
è comunque molto efficace!”
“Spiegati
meglio Kakashi!” chiese Tsunade
interessata.
“Si
muove a una velocità tale che non da nemmeno il tempo agli avversari di
reagire. Possiede una forza straordinaria da cui risulta difficile scappare e
inoltre le armi non lo scalfiscono!”
“Interessante!”
disse Tsunade
“Però
al sole perde punti!”
Lo
fulminai con lo sguardo. È risentito che i vampiri non amano il sole, perché
mettere il dito nella piaga.
“Continua
ad avere la stessa velocità e potenza, ma è come se fosse stordito. Gli è più
difficile prevedere l’attacco nemico e quindi di fermarlo!”
“Che
importanza ha? Anche se venissi colpito non mi farei niente!” dissi
“Ricorda
Naruto che in battaglia un errore può costare la vita
a tutta la squadra. Tu potrai essere imbattibile, ma i tuoi compagni no!” mi
rimproverò Tsunade.
Sbuffai.
Le prediche non le avevo mai amate.
“Maestra…posso chiederle come mai è venuta qui?” chiese
educatamente Sakura.
“Ci
stavo giusto arrivando. Mi è appena giunta una missiva da parte di uno dei
monaci del tempio del fuoco. Ci informano che l’akatsuki
è in questi territori e potrebbero presto attaccare Konoha
per arrivare a Naruto!”
“Si
sapeva che prima o poi sarebbe giunto questo momento!” disse Kakashi.
“Ho
chiesto l’intervento della squadra Asuma e vorrei che
anche voi ci andaste!”
“Mi
manda già in missione? Non aveva detto che non si fidava molto di me?” le
ricordai
“Appunto
per questo ho scelto te, voglio metterti alla prova!” Mi spiegò e io non potevo
fare altro che esserne felice.
A
quel punto sentii l’odore di quattro persone avvicinarsi a noi. Uno lo riconobbi…eral’odore di Ino, gli altri tre erano
sconosciuti.
“Hokage-sama! Ci ha chiamato?” disse un uomo con capelli e
barba scuri.
“Si
Asuma. Ho una missione da affidarvi. Tu e la squadra Kakashi dovete andare a vedere in che condizioni si trova
il tempio del fuoco. So che li si trova un tuo amico Asuma…chiedigli
se ha saputo qualcosa in più sull’Akatsuki!”
“L’akatsuki? Centrano ancora loro?” disse un ragazzo con la
coda alta.
Tsunade
annuii.
“Che
seccatura!”
“Bene
avete un’ora di tempo per prepararvi, dopo di chè
partirete per la vostra missione!” Ci avvisò l’Hokage
“Cosa?
ma così dovremo viaggiare con il buio?” si lamentò Ino
“Che fretta c’è?”
“Ci
vuole più di mezza giornata per giungere sul posto. Prima partite, prima
arriverete. E poi se qualcuno ha bisogno di cure…prima
le riceve meglio è. Inoltre c’è qualcuno che preferisce muoversi con il buio se
è possibile! La vostra squadra è stata a riposo per un po’ quindi non dovrebbe
essere un problema!”
Convinta
Ino…tutti andarono a prepararsi per la missione e
un’ora dopo eravamo pronti per partire.
****************************************
Fine 8° capitolo! Com’è? Fatemi sapere
mi raccomando ciao e AuGuRi Di BuOnAnNo!!! XD
Per
quanto riguarda lo spirito della volpe, si dice che se Naruto
muore, muore anche lei e in effetti Naruto è “morto”,
ma comunque incapitolo lo spiegherò
meglio. Per quanto riguarda la morte di Jiraya non
posso rispondere se no svelerei un particolare importante della storia, ma
prima o poi ne parlerò, sto solo aspettando il momento giusto !!! Grazie per
aver recensito…come sempre del resto ^^ ciao alla
prossima!!!
yuna92:zao ^^!! Sai vorrei che fosse una Naru/Saku e infatti la storia mi è venuta in mente proprio perché
lo fosse e se hai letto Twilight puoi immaginare che personaggio
Sakura interpreti. Comunque le storie romantiche non sono il mio forte e quindi
non so come verrà. Spero solo di raggiungere un livello soddisfacente. È per
quanto riguarda quale libro seguo…credo che prenderò
in esame tutti e quattro i libri perché sono davvero troppo belli tutti quanti.
Ciao, grazie per la recensione e AUGURIIIII!!!
Volpina90:
Sono d’accordo con te! Vedere un Naruto che per una
volta non è colui che protegge Sakura, ma anzì è lui
il pericolo per lei è affascinante. Prima o poi il ragazzo tornerà a una vita “normale”
ma ne dovrà passare di cose…poveretto!!! Oh bhe è un vampiro…ha la forza per
riuscirci no? ciao BuOnAnNo!!!
^^
MikuriUchiha: Eh eh! Trovo divertente prendere in giro Gai…infatti
è sempre nel mio mirino. Lo trovo un personaggio stupido, ma senza di lui…mancherebbe qualcosa all’anime-manga. È troppo buffo^^.
Diciamo che non è Sakura a determinare un comportamento più mite in Naruto…bhè si un po’ influisce, ma dipende da che umore è
il ragazzo. A volte è gentile a volte è brusco. È lunatico…molto…talmente
tanto che a volte nemmeno io ci capisco più niente e non so più capire qual è il
vero carattere del personaggio ^^ Felice anno nuovo e a presto!!!
rikku93:
ciao! Dopo la dose di zucchero del capitolo precedente, si tornerà di nuovo all’amaro…spero che ti possa piacere lo stesso. Grazie per aver
recensito. Buon 2009!!!
Finalmente ecco la prima
missione per Naruto dopo la sua rinascita. Cosa
succederà?
Buona lettura ^^
Capitolo
9: La missione – primi pericoli
Il
sole stava già tramontando quando arrivò il momento della partenza. Non c’era
condizione migliore in cui poter sperare per dare il via alla mia nuova
carriera di ninja-vampiro.
Partimmo
già a passo spedito, anche se avrei preferito andare a velocità maggiore…ma dovetti adattarmi.
Asuma
e Kakashi parlavano di come avrebbero potuto
affrontare l’akatsuki nel caso fosse stato
necessario. Sakura e Ino parlavano come normali
amiche, mentre gli altri due…non facevano altro che
fissarmi. Probabilmente si domandavano da dove sbucassi fuori.
“è
maleducazione fissare la gente!” dissi.
Ero
davanti a loro, ma mi accorsi di quegli sguardi.
“ehm…S-scusa” mi disse un ragazzo dai capelli lunghi di
corporatura robusta.
“Si
può sapere chi sei tu? Sei un nuovo membro del team Kakashi?”
mi disse l’altro ragazzo dalla coda alta.
“Ne
ho sempre fatto parte!” dissi semplicemente
I
due ragazzi non capirono.
“è
Naruto!” disse Sakura.
I
ragazzi sgranarono gli occhi “Bhe sei cambiato parecchio…non c’è che dire!”
“Ben
tornato!” disse il cicciottello.
“Grazie!”
dissi.
Ci
fu un attimo di silenzio, interrotto dal sottoscritto per chiedere i loro nomi.
I due ragazzi mi guardarono in modo strano.
“Come
sarebbe? Non ti ricordi di noi?” disse il ragazzo grassottello.
“E
poi dovremo credere che tu sia Naruto?” disse Ino
“Può
capitare di perdere la memoria. Comunque qualcosa la ricordo.”
Mi
rivolsi al ragazzo dalla coda alta “Ad esempio mi ricordo che tu usi una
tecnica in grado di intrappolare l’ombra dell’avversario e immobilizzarlo…può
tornare molto utile.”
Passai
a guardare l’altro ninja “Tu invece possiedi la capacità di espandere il tuo
corpo. Infine tu Ino puoi entrare nella mente degli
altri e prendere possesso del loro corpo. Ma è rischiosa dato che il tuo corpo
rimane senza difese!”
I
ragazzi rimasero in silenzio “Allora? Ho detto qualcosa di sbagliato?”
“N-no!” disse Ino.
“Per
quanto riguarda le tecniche ninja hai buona memoria!” mi disse Kakashi.
“Ho
una mia teoria a proposito! Ricordo tutto quello che può servire per mescolarmi
con gli umani, in questo caso tutto quello che riguarda il mondo dei ninja dato
che è quello che ero ed è quello che posso far finta di essere!”
“Perché
fingere, puoi esserlo davvero!” disse Kakashi
“L’ha
detto lei che il suo stile di combattimento è cambiato e non somiglia a quello
di un ninja” gli rispose Sakura. A volte riusciva a leggermi nel pensiero.
“ma
di cosa state parlando?”
“Niente
Shikamaru! È una lunga storia!” disse Sakura.
“Bene
tu sei Shikamaru e tu invece?”
“Chouji! AkimichiChouji!”
Continuammo
a correre fino a notte inoltrata, quando ad un certo punto Asuma
propose di fermarci a riposare. La richiesta fu ben accolta da tutti. Trovammo
un posto dove gli alberi erano meno fitti e mentre Kakashi
si occupava di accendere il fuoco, gli altri si sistemarono qua e là per
dormire un po’.
“Dovremo
stabilire dei turni di guardia! Non ci fermeremo molto, ma meglio essere
previdenti!” disse Asuma.
“Voi
riposate tranquilli. Rimarrò io a far la guardia!” proposi.
“Possiamo
fare dei turni!” propose Shikamaru “Anche tu hai
bisogno di riposo.
“No,
non ho sonno! Ci penso io!”
“D’accordo!
Naruto mi fido di te!” mi disse Kakashi
sorridendo.
Tutti
caddero addormentati in pochi istanti. Finalmente si aveva un po’ di pace. Il
silenzio della notte era così rilassante. Solo il canto dei grilli e lo
scoppiettio del fuoco rompevano quel silenzio, ma non era per niente
fastidioso. Non captavo pericolo da nessuna parte, potevo distendere i muscoli.
Rimasi quasi tutto il tempo a fissare Sakura che dormiva. Era davvero carina…sembrava così fragile e da proteggere e invece quel
pomeriggio mi aveva dimostrato di sapersela cavare da sola. Mi aveva quasi
spaventato vedere di cosa era capace.
Distoglievo
lo sguardo da lei il tempo necessario per assicurarmi che non c’era niente per
cui stare all’erta.
Passarono
un paio di ore…tutto tranquillo finchè
il mio naso non percepì qualcosa di sospetto.
Avevo
già capito di cosa si trattasse, ma prima volevo assicurarmi della loro
intenzione. Aguzzai la vista e a parecchi chilometri di distanza percepii un
movimento. Si stavano dirigendo verso di noi.
“Svegliatevi
ragazzi, dobbiamo andarcene da qui!” dissi a voce non tanto alta per non essere
sentito dagli intrusi.
“Uhm?
Cosa c’è? Dormivo così bene!” disse Ino strofinandosi
gli occhi.
“Non
c’è tempo per dormire, muovetevi!”
Gli
intrusi non si erano ancora accorti della nostra presenza, ma era questioni di secondi…si muovevano a grande velocità.
Kakashi
vedendo la mia agitazione, capi che doveva esserci un grosso pericolo e anche
lui incitò gli altri a muoversi.
Cominciammo
nuovamente a muoverci. Dicevo loro di aumentare la velocità, ma non ottenevo
grandi risultati.
Kakashi
mi si avvicinò e mi chiese “Cosa succede, Naruto?”
“Vampiri!”
“Hai
detto vampiri? Ma ragazzo, non esistono certe creature!” disse Asuma
“Esistono
Asuma!” lo corresse Kakashi
“ Quanti sono?”
“Quattro!
Due uomini, una donna e una ragazzina!”
“Quanto
sono distanti?” chiese Asuma. A quanto pare bastava
poco per convincerlo dell’esistenza di creature leggendarie…o
semplicemente aveva una grande fiducia in Kakashi.
“Circa
cinque kilometri!”
“Cosa?
è noi scappiamo da una cosa che è cosi lontana? Disse Ino
“Erano
distanti una decina di metri ed era solo pochi minuti fa!” le risposi.
“Come
fanno a essere così veloci!” chiese Shikamaru.
“Non
sono umani! I vampiri hanno una velocità superiore alla nostra!” rispose
Sakura. Ormai era diventata una vera esperta.
“Accidenti!
Si sono accorti di noi!” dissi loro “Muovetevi”
Aumentarono
il passo più che poterono, ma servi a poco. Inoltre c’era anche il problema del
buio ed era rischioso per loro muoversi a grande velocità. C’era una luna molto
luminosa, ma non sufficientemente da permettere a degli umani di muoversi con
agilità nella notte. Da li a dieci minuti venimmo intrappolati.
“Fermatevi!”
dissi.
“Che
succede? Sono andati via?” chiese Sakura speranzosa.
“No,
ci hanno circondati!” strinsi i pugni. “State calmi e non fate mosse azzardate.
A loro ci penso io!”
Fossi
stato da solo non era un problema. I vampiri non attaccano altri della propria
specie, ma ero in compagnia di ben 6 umani. Sarebbe stato un problema uscire da
quella situazione senza che nessuno si facesse male o addirittura perdesse la
vita. Se fossimo arrivato a uno scontro, i miei compagni non avrebbero avuto speranza
contro delle creature fatte per uccidere e inoltre nel tentativo di difenderli
avrei potuto perdere il controllo e essere io l’artefice della loro morte. In
qualunque caso…la situazione si stava mettendo male.
Si
sentirono delle risate e della sagome cominciarono a essere visibili anche agli
occhi umani.
L’uomo
davanti a me, che sembrava essere a capo del gruppo, era uno molto alto e
possente, e aveva capelli e occhi scuri.
L’altro
maschio, più giovane aveva i capelli castano chiaro e occhi dello stesso
colore. Teneva per mano la femmina della stessa età circa, dai lunghi capelli
rossi e occhi chiari e si trovavano dietro di noi. Infine la ragazzina di 14
anni circa, aveva capelli a cascetto lisci di un
colore che tendeva dal castano al rossiccio e i suoi occhi erano di un rosso
acceso. Era quella che aveva più sete e quindi quella con cui meno si poteva
trattare.
“Guarda,
guarda! È il nostro giorno fortunato! Pesca grossa!” disse l’uomo dietro noi.
“Aspetta
a dirlo Yaku! Abbiamo un problemino!” disse uno di
loro riferendosi a me. “Salve!”
“Salve!”
gli dissi guardandolo minaccioso.
“Suvvia,
non siamo nemici, non è il caso di guardarci in questo modo!” mi disse “Il mio
nome è Shiroi”
“So
cosa volete, ma potete pure scordarvelo!”
“Perché
litigare? Hai ben 6 umani alle tue spalle, possiamo anche dividerceli. Sono
troppi per te!”
“Chi
te lo dice che non abbia un grande appetito o che abbia qualcun altro da
sfamare!”
Sorrise
sfrontatamente “Speri che io ci creda? Ognuno provvede per se nel nostro mondo!”
“Non
vi permetterò di fare del male ai ragazzi!” disse Asuma
intervenendo.
“Asuma stanne fuori, non è una battaglia al nostro livello”
gli disse Kakashi.
“ah
ah ah! È pensi di fermarci tu?” disse la ragazzina.
“Calma
kira, non ti scaldare. Riusciremo a trattare! Vero
ragazzo? possiamo dividerci le prede!” mi disse sorridendo Shiroi.
“No!”
Risposi secco. “Queste sono le mie prede!” dissi con un ringhio soffocato.
“Cosa
saremmo noi?” disse Ino spaventata.
“Oh
andiamo! Questa ragazza è una vera prelibatezza. Sarebbe un vero peccato non
dividersela!”
Disse
sfiorando Sakura, la quale gridò “Stammi lontano!”.
In
un balzo la raggiunsi e lo spinsi via da lei.
“Non
ti azzardare a toccarla!”
“Io
preferisco il ragazzo con la cosa alta…è carino!”
Disse kira.
“Che
seccatura, anche nel mirino di una vampira dovevo finire!” disse Shikamaru
“Ve
lo ripeto un’altra volta. Non toccherete mai questi umani.”
“Altrimenti
cosa fai? Ci uccidi?”Disse la donna.
“Potrei
anche!” dissi minacciandoli.
“ahahah! Mi piace la tua grinta, ma cosa credi di poter fare
contro di noi? Siamo in quattro contro uno. Pensi davvero di poterci
sconfiggere tutti?” mi chiese Shiroi.
“Non
sottovalutatemi e poi ho anche il loro supporto. Umani o no anche loro sanno
farsi valere!” dissi presuntuosamente.
Shiroi
sorrise “Come ti chiami ragazzo?”
“NarutoUzumaki!” dissi.
Tutti
i vampiri spalancarono gli occhi al pronunciare il mio nome.
“Cosa
ti importa di come mi chiamo!”chiesi vedendo quelle reazioni
“Hai
detto Uzumaki eh? Chi se lo sarebbe aspettato!”
“Cosa
vuoi dire?” Chiesi, ma nessuna risposta mi arrivo da Shiroi.
“D’accordo.
Per questa volta ti lasciamo andare!” disse
“Ma
come? Io ho sete!” disse kira
“Odora
l’aria Kira. Non lontano c’è altro cibo. Andremo lì!”
Shiroi
mi fissò ancora un attimo e poi disse “Goditi le tue prede NarutoUzumaki! Chissà, magari un giorno ci rivedremo!”
Fortunatamente
i vampiri se ne andarono. Non so come, ma avevamo appena evitato una tragedia.
Ne eravamo usciti tutti inermi ed era bastato solo pronunciare il mio nome. Non
capivo il perché fosse accaduto.
Ino
si inginocchiò per terra “L’abbiamo scampata bella!”
“Aspetta
a dirlo, non si sono ancora allontanati!” disse Asuma.
“Credo
che si possa stare tranquilli. Hanno davvero trovato altro da mangiare!” dissi
freddamente.
“Vuoi
dire che ci sono altre persone in giro e che sono andati verso di loro per ucciderli?”
chiese Ino
“Esatto!”
“Cosa
stiamo aspettando? Dobbiamo aiutarli!” disse Sakura.
“No,
non dobbiamo! Ora noi continueremo nella nostra missione!” dissi con un tono
che non che non accettava repliche.
“Vuoi
dire che li vuoi lascare morire perché hai paura di affrontare quei mostri?”
disse Shikamaru.
“No,
voglio dire che non dobbiamo intervenire se volete salva la vita!”
“Ma
Naruto, quella gente rischia la vita per colpa
nostra!” disse Sakura.
“No
Sakura, una volta finito con noi, probabilmente avrebbero ucciso anche loro!”
Disse Kakashi.
“Vedo
che qualcuno che ragiona in questo gruppo c’è!” dissi scocciato
“Ehi,
come ti permetti!” disse Ino imbronciata
“Mi
permetto perché qui volete morire tutti! Voi non sapet…”
Mi girai di scatto.
“Cosa
c’è?” disse Kakashi
Strinsi
i pugni “Li hanno uccisi!”
“Oh
no!” disse Sakura.
“Dovevamo
intervenire!” disse Chouji.
“Se
fossimo intervenuti invece di discutere con te…potevamo
sconfiggerli. Eravamo 4 contro 7, eravamo in maggioranza!” disse Shikamaru
“Non
devi sottovalutare i vampiri Shikamaru. Saresti stato
spazzato in cinque secondi e lo stesso vele per gli altri!” dissi guardandolo
storto.
“Questo
non puoi saperlo! La verità è che tu hai avuto paura!” disse nuovamente Shikamaru.
A
quel punto mi arrabbiai sul serio.
“Vuoi
una dimostrazione? Avanti vediamo cosa riesci a farmi!” Sfidai Shikamaru.
“Che
cosa centri tu?”
“Se
riesci anche solo a farmi un graffio, vuol dire che magari avevi l’1% di
possibilità di farcela!”
“Calmatevi
ragazzi…”Provò a dire Asuma,
ma venne fermato da Kakashi che gli disse di
lasciarci fare, cosicché Shikamaru avesse la
possibilità di capire, il perché mi ero opposto a tornare indietro per fermare
quei mostri.
Shikamaru
cercò più volte di colpirmi invano, per fargli capire che non avrebbe nemmeno avuto
la possibilità di sfiorare il nemico. Estrasse anche un suo Kunai
e continuai a schivarlo un paio di volte per non fargli capire che avevo
intenzione di farmi colpire. Probabilmente se se lo fosse immaginato avrebbe
esitato a colpirmi in modo serio. Infatti all’ennesimo tentativo nonmi spostai e feci in modo che il kunai entrasse in contatto con la mia pelle all’altezza
dello stomaco.
Tutti,
tranne Sakura e Kakashi, rimasero sorpresi. Di certo
si sarebbero aspettati che quel Kunai mi lacerasse lo
stomaco e mi ferisse mortalmente. Ma invece non mi fece nemmeno un graffio.
“Nemmeno
facendomi colpire di proposito, sei riuscito a ferirmi. Come pensavi di fermare
quei quattro?”
“Non gli ha fatto niente!” Chouji
“Incredibile!”
disse Asuma.
“T-tu…c-come è p-possibile!” balbettò Shikamaru.
Kakashi
intervenne al posto mio, ma prima mi rivolse lo sguardo per aver conferma di
poter procedere con la spiegazione.
“La
spiegazione è semplice. Anche Naruto è un vampiro!
Per questo ci ha impedito di correre in soccorso di quelle persone. Penso che
tu abbia capito Shikamaru, che in uno vero scontro
con Naruto, non avresti avuto speranza.” Shikamaru annui “Se fossimo intervenuti…saremo
morti tutti e Naruto da solo non è in grado di
fronteggiare 4 vampiri della sua stessa potenza! Avremo avuto la peggio! Spero
vi sia chiaro ragazzi. So che il comportamento di Naruto
può essere frainteso, ma l’ha fatto solo per proteggerci!”
Sakura
mi si avvicinò, restandomi comunque abbastanza lontana da non far nascere un
nuovo pericolo.
“Narutoscusa…mavedi…io…quelle persone!” le scese una lacrima.
“Non
preoccuparti! Fossi stato in voi avrei agito nello stesso modo!” dissi per
rassicurare sia lei che gli altri ragazzi che erano rimasti notevolmente
shoccati.
“Tu
saresti addirittura andato e nessuno ti avrebbe fermato!” disse Kakashi
Gli
sorrisi.
“bene,
direi di rimetterci in viaggio ragazzi! Andiamo!” ordinò Kakashi
“Voi
andate pure!” dissi
“perché?
non vieni con noi?” Mi chiese Sakura
“Mi
sono agitato troppo. Devo ritrovare la calma se non voglio costituire un
pericolo per voi! Sai di cosa sono capace!” le dissi.
“D’accordo,
raggiungici appena sarai pronto!” mi disse Sakura sorridendomi.
Annuii
e le ricambiai il sorriso “ A dopo”.
Come vi sembra? Spero vi sia
piaciuto, ma la missione non è ancora finita. Incontreranno i nostri amici
ninja l’akatsuki? Se si, chi avrà la meglio?
Risposta a:
simonachan90:
Ciao ^^ non preoccuparti di non fare una recensione decente. Mi fa piacere
anche solo sapere che la ff sia letta. Continua a
seguirmi pleaseeeee ^^ alla prossima!
NaruYondaime: Ehilà ciao!!! Un nuovo recensore, me
tanto felice ^O^!!! sono contenta che la storia ti piaccia e hai visto? Ho aggiornato
il prima possibile!!! Ciao a presto!!!
rikku93:
Ciao!!! Eh si! L’alba è in azione…non mancano mai
quelli! Ma non hanno niente di meglio da fare che inseguire Naruto?
Uffa U.U!!! comunque per questo capitolo non danno
ancora fastidio, ma in futuro chissà… Ciao!!! ^^
yuna92: Zaaaaaaooooo!!!^^ Hai indovinatoooo!!! Sakura è proprio Bella…un
po’ più coordinata nei movimenti^^. Sai non avevo ancora pensato alla scena del
bacio, ma grazie a te che mi ci hai fatto soffermare un attimo…mi
hai fatto venire in testa un’ideuzza carina (O almeno
io la trovo tale!), sinceramente me ne sono venute in mente due, ma l’altra è
ancora incerta dato che non sono ancora arrivata a scrivere la storia fino ad
arrivare a quel punto. Grazie x l’idea e x la recensione ^^. Ciao a prestooooo!!!
NemoTheNameless: ^^ Bhe forse
ho fatto Ino un po’ antipatica, ma infondo è vero…Naruto fa spesso lo stupido
e quando non lo fa, si stenta a riconoscerlo. Ciao!!! Grazie per aver
scritto!!!
Volpina90:Ciao!!! Non manchi mai a un appuntamento Eh? mi fa piacere!!! Kakashi infondo è il maestro di Naruto
non può non far notare i suoi difetti no? E come vedi in questo capitolo non c’è
azione nel vero senso della parola, ma prometto che nel prossimo ci sarà!!!
Cleo92:
Zao!!! Un po’ di gelosia dici??? Uhmmm…potrebbe
anche starci, ma non sapendo come ancora svilupperò la storia non posso
garantire niente…però terrò conto della proposta e
poi Ino che fa la smorfiosa con Naruto
è una cosa fattibile, dato che è nel suo carattere…o
almeno lo era nella prima serie!!! aLlAPrOsSiMa!!!
MikuriUchiha: ciao grazie
per la recensione. Me tutta rossa à^///^ spero che ti piaccia anche questo capitolo. Fammi sapere neeee!!! Ciao a prestoooo!!!
In questo capitolo compariranno
due membri dell’akatsuki non ancora comparsi nell’anime
trasmesso su italia1. Per quanto riguarda il manga pubblicato in italia, non so se sono già comparsi o no! Per chi decide di
continuare a leggere…bUoNa LeTtUrA!!!
Capitolo
10: Scontro con l’Akatsuki
Rimasi
fermo nel posto dove eravamo stati attaccati da quel gruppo di vampiri per
circa mezz’ora. Non ci misi molto a calmarmi, ma mi persi nei miei pensieri.
Cercavo di trovare un collegamento per il quale il mio nome dovesse far
suscitare quella reazione ad altri miei simili. Ma niente. Il mio nome era
conosciuto solo all’interno del villaggio e da coloro che sapevano che dentro
di me risiedeva Kyuubi. Quegli esseri non erano nè ninja di Konoha, né potevano
essere interessati a Kyuubi. Restava un mistero.
Quanto
finalmente mi decisi di raggiungere gli altri…ci misi
poco e niente a raggiungerli. Sorrisi. Chissà se avevano rallentato per non
lasciarmi indietro. Sarebbero stati capaci.
“Naruto, tutto bene ora?” Mi chiese preoccupata Sakura.
“Si!
Mi sono calmato!” le dissi sorridendo “Qui tutto bene? come mai è da quando ci
siamo divisi che nessuno ha aperto bocca?”
Sakura
sorrise e guardando con la coda dell’occhio gli altri disse “Bhe è bello godersi un po’ di pace non credi?”
“Dì
anche che non hanno digerito quello che hanno scoperto!”
“Gli
vuoi dare torto? Anch’io ci ho messo un po’”
“Ma
adesso non sembri aver problemi ad accettarmi!”
“No,
infondo anche se sei molto cambiato…”
“sono
sempre io!”
Ci
sorridemmo entrambi.
“Ehm
Naruto?” La guardai. Non sapevo il perché, ma mi
guardava stupita “Come mai mi sei cosi vicino? Non ti dà fastidio il mio
odore?” mi chiese
Rimasi
stupito anch’io. per quei pochi istanti non avevo pensato a Sakura come uno
spuntino prelibato da gustare. Non potevo crederci.
“E-ecco…io…Ero distratto è non ho fatto caso al tuo odore!”
Però
ora che me l’aveva fatto presente…mi tornarono in
mente certi brutti pensieri e dovetti nuovamente allontanarti.
“Forse
non avrei dovuto ricordartelo!” mi sorrise tristemente.
Continuammo
asaltare da un albero all’altro per
diversi kilometri e ormai il cielo cominciava a schiarirsi. Quella mattina
erano presenti molte nuvole. Questo significava che il sole non ci sarebbe
stato in continuazione. Mi sentii sollevato, sarebbe stata più facile quella
giornata...le ultime parole famose.
“manca
poco ormai” disse Kakashi.
Mi
fermai di colpo. Provocando delle occhiate confuse su di me.
“C’è
odore di sangue da quella parte!”
Il
profumo arrivava proprio dal tempio del fuoco. Significava che c’era stato uno
scontro e quindi anche dei feriti se non peggio.
“Meglio
muoverci…qualcuno avrebbe bisogno di cure!” disse Asuma.
Kakashi
si girò a guardarmi “Naruto tu che fai? Te la senti
di continuare?”
Rimasi
a riflettere un istante. Se non mi mettevo mai alla prova come facevo a
imparare a resistere al sangue umano. Annuii e in pochi minuti raggiungemmo il
luogo.
Era
tutto distrutto. Chiunque avesse attaccato questo posto…non
aveva avuto la minima pietà per coloro che ci abitavano.
Fra
le macerie c’erano molti corpi…tutti di monaci e solo
pochi di loro erano vivi.
“Accidenti,
Ino dobbiamo curarli subito!” disse Sakura.
Le
ragazze si misero subito al lavoro. Erano entrambe delle abili ninja medico,
proprio quello che serviva in momenti come quelli. Ma anche gli altri aiutarono
come meglio poterono. Io chiesi aiuto soprattutto a Chouji.
Con la sua tecnica dell’espansione poteva sollevare le macerie senza troppi
problemi e liberare le persone rimaste intrappolate.
Dopo
che tutti i corpi furono estratti dalle macerie, ogni ninja trasportava i
feriti in una zona più appartata per prestare loro soccorso.
“Naruto, vieni a darci una mano!” mi chiese Shikamaru mentre trasportava un altro ferito.
“Non
posso!”
“Stiamo
collaborando tutti, non ti importa niente di questa gente?” mi disse Ino
“Ti
devo ricordare cosa sono? Non posso permettermi di stare così tanto vicino al
sangue. Già così mi è difficile controllarmi!”
Ino
abbassò la testa dispiaciuta e non dicendo niente tornò a occuparsi dei feriti.
“Bha questa storia del vampiro è così assurda!” disse Shikamaru.
In
effetti aveva le sue ragioni. Chi non sarebbe d’accordo con lui?
“Ma
che…cos’hanno i tuoi occhi Naruto?
perché sono viola?” mi chiese Chouji.
Non
gli risposi, cercai solo di nascondere quegli occhi di cui temevo la
trasformazione.
Incominciavo
ad avere parecchia sete, ma per fortuna i deboli raggi del sole della mattina
mi aiutavano a non pensare troppo al sangue. Anche se l’odore era fortissimo,
era comunque indebolito dal torpore del mio olfatto. L’importante era rimanere
lontano a sufficienza da non innescare nessun istinto omicida.
Distogliendo
lo sguardo mi accorsi di qualcosa.
“Ragazzi,
c’è qualcuno dietro a quella colonna che ci sta osservando!” Avvertii gli altri
“Chi
è là? Fatti vedere?” disse Asuma mettendosi in
posizione di attacco con le sue armi in mano.
La
persona uscì allo scoperto. Era un monaco.
“Chiriku, amico mio, stai bene?” gli chiese Asuma correndogli incontro.
“Asuma? Non preoccuparti di me, pensa a salvare i miei
compagni.”
“Ci
stiamo già pensando! Racconta cosa è accaduto?”
“L’akatsuki…due membri ci hanno attaccato. Cercavano il jinchuuriki” disse il monaco.
Tutti
si girarono a guardarmi. In un modo o nell’altro quell’attacco era colpa mia.
“Hai
qualcosa che appartiene a quei assassini?” gli chiesi.
Il
monaco tirò fuori dalle tasche un pezzo di stoffa nero con una piccola nuvola
rossa. Doveva essere un pezzo di abito di uno dei due.
“Tieni
ragazzo!”
Non
mi mossi.
“Cosa
c’è, Naruto?” mi chiese Asuma.
“C’è
del sangue sopra!”
“Se
è per sentire il loro odore per sapere che direzione hanno preso, posso
chiedere aiuto a un cane ninja!” proproseKakashi
Feci
la faccia schifata. L’olfatto di un cane non era niente confrontato al mio.
Presi in mano quel pezzo di stoffa e lo annusai, cercando di non pensare
all’odore del sangue che vi era sopra. Appena memorizzato l’odore gettai lo
straccio a terra.
“Naruto!” mi chiamò preoccupato Kakashi.
“Sono
ancora qui in zona!” dissi.
“Dove?”
mi chiese Asuma.
“Non
lo so con precisione, ma appena andrò all’ombra li localizzerò” Cominciai a
incamminarmi verso la foresta che avevamo attraversato per giungere al tempio.
“Dove
hai intenzione di andare?”
“Vado
a dare un occhiata a quei tizi. Stare qua mi sta facendo impazzire!” ammisi
sincero.
“No!
Sarai anche diventato forte e resistente, ma non sai di cosa sono in grado quei
due membri dell’akatsuki. Ti ricordo che sono i
criminali più temuti nel mondo ninja!” mi disse Kakashi.
“Non
ho intenzione di combatterli, ma solo di osservarli!” dissi e senza dargli il
tempo di rispondere andai via.
Una
volta giunto nella foresta, fu facilissimo riuscire a localizzare la loro scia.
Mi mossi velocemente, ma silenziosamenteper giungere fino a loro senza che essi si accorgessero di me. Li trovai
in un pezzo di foresta privo di alberi. Uno di loro era seduto su un tronco
d’albero abbattuto da poco, mentre l’altro era impegnato in una sorta di rituale…non capivo cosa stesse facendo, ma qualunque cosa
fosse, sembrava innervosire il suo compagno per la sua lentezza.
Improvvisamente
un kunai si piantò sull’albero dietro al quale ero
nascosto.
“Chi
sei? Non sai che è maleducazione spiare la gente!” mi disse uno di loro.
Uscii
allo scoperto “Siete voi i membri dell’akatsuki che
hanno raso al suolo il tempio del fuoco?”
“Esatto,
qualche problema? Hidan vieni giù, non vedi che
abbiamo visite?”
“AaaahKakuzu. È un solo ninja è
per di più è un ragazzino, non sai cavartela da solo?”
“Taci,
stupido!”
“Andate
proprio d’amore e d’accordo!” dissi “Non sottovalutatemi solo perché sono un
ragazzino, sono molto forte!”
“Quale
è il tuo nome, moccioso?”
Ma
cos’era questa storia che tutti volevano sapere il mio nome? Una nuova moda?
“NarutoUzumaki! Vi dice qualcosa
questo nome?”
Hidan
sorrise “ quindi saresti tu il jinchuuriki della
volpe a nove code”
Mossi
la testa “Diciamo di si!” dissi sorridendo.
“Bene,
ci hai risparmiato la fatica di venirti a cercare!” disse Kakuzu.
“Tutto
a posto allora! fatevi sotto!” dissi.
In
quel luogo non c’erano alberi e mi accertai che il sole non fosse arrivato a
disturbarmi proprio durante la battaglia. Da quanto sembrava la nuvola che lo
ricopriva non sembrava intenzionata a sostarsi tanto velocemente. Ne
approfittai.
Ingaggiammo
una lotta senza esclusioni di colpi. Io contavo solo sulla forza fisica non
potendo disporre di tecniche ninja. I due criminali dovettero subito ammettere
la mia abilità nel combattere, ma non sembrarono per niente intimoriti.
Kakuzu
era un personaggio strano avevo notato qualcosa di strano in lui, ma non mi
concentrai subito su quella particolarità, ma su un’altra. Mi aveva incuriosito
il materiale di cui era fatto. sembrava essere composto da moltissimi fili
spessi che potevano allungarsi a dismisura e che gli uscivano addirittura fuori
dalla bocca.
Mentre
cercavo di attaccare Hidan, Kakuzu
riuscì a imprigionarmi con le sue “braccia”.
“Muoviti
a ferirlo, questo ragazzo è davvero molto forte” disse mentre io cercavo di
liberarmi dalla sua presa. Intanto Hidan provò più
volte a colpirmi con la sua arma, una falce a tre lame, ma come previsto non mi
fece niente.
“Non
è possibile! Non riesco a ferirlo!” si lamento Hidan.
“Intrappolalo
comunque nella tua maledizione!”
“Non
serve a niente intrappolarlo se non ho il suo sangue, non funziona quella
tecnica” disse.
Finalmente
riuscii a liberarmi falla presa di Kakuzu
“Se
il mio sangue che vuoi…”Sorrisi “non ne ho neanche un
po’ in corpo!”
Hidan
mi guardò sconvolto “Cosa vuoi dire?”
“Sono
un vampiro! E non possiedo sangue, ma mi nutro di quello altrui!”
“Non
è possibile, se sei un vampiro significa che tu sei…morto!”
mi disse Kakuzu con la stessa espressione del
compagno.
Annuii.
“Quindi
kyuubi…”
“Esatto!
Ora come la mettiamo? Vi interesso ancora?” gli chiesi, ma per tutta risposta Kakuzu provò ad attaccarmi nuovamente.
“Narutooo!” gridò una voce.
Mi
girai e vidi i miei compagni, guidati da un piccolo cane marrone.
“Che
cosa ci fate qui?” dissi guardandoli storto.
“Naruto avevi detto che non avresti combattuto contro di
loro!” mi sgridò Kakashi
“Erano
quelle le mie intenzione, ma una volta che mi hanno beccato, non potevo mica
scappare!” gli spiegai “e poi non sono molto forti.”
“Non
sottovalutarli, quelli sono Hidan e Kakuzu, sono molto pericolosi e per di più sono immortali!”
mi disse Shikamaru.
“cavolate!
Nessuno è immortale!” dissi
“Lo
dici proprio tu che sei un vampiro!” mi disse Ino.
“anche
i vampiri possono essere uccisi, basta trovare il modo giusto e lo stesso vale
per questi due. Cosa mi dite sui cinque cuori di Kakuzu?”
“di
che stai parlando?” Mi chiese Shikamaru, colui che al
momento sembrava più informato su quei tizi.
Nessuno
sapeva di cosa stessi parlando. Ma io potevo benissimo sentire distintamente i
5 organi di quell’essere battere. Kakuzu aveva sul
corpo 5 maschere capaci di prendere una vita propria, senza staccarsi mai
definitivamente dal corpo principale e ad ognuna di queste maschere corrispondeva
un cuore.
“Bene,
direi che ho trovato il modo per eliminare uno di loro.” dissi
Mi
avventai su Kakuzu e cominciai a sferrare dei colpi.
Anche lui era molto veloce e molti dei miei attacchi riuscì a pararli, ma non
tutti. Riuscii in poco tempo a distruggergli tre cuori…ne
rimanevano due. Ero pronto per finirlo quando in sole tornò a risplendere e mi
stordii parecchio. Kakuzu ne approfittò e ricorse
all’aiuto delle ultime maschere rimaste, per afferrarmi nuovamente.
Provò
più volte a cercare maniere per ferirmi. Lo lasciavo fare, intanto cercavo di
prendere tempo per potermi abituare al sole e poter nuovamente tornare a
combattere il meglio che potevo in quelle condizioni.
Intanto
mentre io fronteggiavo Kakuzu, Hidan
non rimase fermo a guardare indisturbato, ma si mise a lottare contro i miei
compagni. Tutti si misero in posizione di attacco. Hidan
si avventò su di loro e cercò di colpire almeno uno di loro. I miei compagni
furono abili a schivare i suoi ripetuti attacchi, ma non andò sempre bene.
“Shikamaru attento!” gridò Sakura.
Shikamaru
era alla portata dell’attacco di Hidan e se non fosse
stato messo all’erta da Sakura probabilmente sarebbe stato colpito in modo
grave. Ma il fatto di aver avvertito Shikamaru del pericolo,
fece perdere la concentrazione a Sakura, la quale fu lei a essere colpita. Non
venne ferita gravemente, era solo un lieve graffio al braccio, ma il problema
era che Hidan aveva ottenuto quello che voleva.
I
miei occhi si stavano piano piano abituando a quella
luce accecante e riuscii a vedere cosa successe dopo. Vorrei solo essermi
svegliato prima per evitare ciò che sarebbe accaduto.
Ottenuto
il sangue di Sakura, Hidan traccio con per terra un
simbolo e vi entro dentro. Subito dopo il suo aspetto cambio e la pelle del suo
viso divenne nera con qualche striatura bianca.
Nessuno
si spiegava cosa stesse succedendo. I miei compagni conoscevano i loro nomi e
qualche particolare sull’akatsuki, ma non avevano mai
visto i due lottare e non sapevano cosa aspettarsi.
Hidan
non perse tempo. Vedendo in che condizioni era stato ridotto Kakuzu dal sottoscritto, decise che avrebbe fatto le cose
velocemente e non avrebbe perso tempo a divertirsi. Prese la sua asta appuntita
e cominciò a procurarsi delle gravi ferite in diversi punti.
“AAAAAH”
Gridò Sakura
“Sakura!”
la chiamò Ino.
Chouji
ingrandì il suo braccio destro e colpendo Hidan,
riuscì a spostarlo dalla sua posizione, anche se non facendolo uscire del tutto
dal simbolo su cui era posizionato.
Anche
gli altri provarono ad attaccarlo per fargli finire la tortura a cui stava
sottoponendo Sakura, ma con la sua falce li allontanò tutti.
Hidan
colpiva se stesso, ma era Sakura a essere ferita. Io assistetti inerme di
fronte a quella tecnica. Ma quando sentii le urla di dolore, mi arrabbiati e
decisi che era ora di mettere fine al combattimento.
“Asuma aiuta Naruto a liberarsi!”
gli ordinò Kakashi.
Asuma
prese le sue lame e con un colpo netto tagliò i fili che mi tenevano legato e
subito mi avventai su Kakuzu distruggendogli gli
altri due cuori e mettendo fine così alla sua immortalità.
Ora
era il turno di Hidan.
Capii
che la tecnica su cui si basava il criminale…partiva
da quel simbolo per terra e mi scagliai contro di lui, facendolo uscire da li.
Subito dopo Sakura cadde a terra sanguinante e stremata.
In
quel momento il sole scomparve di nuovo e io potei sentire tutto il sangue che
aveva perso e quell’odore cominciava ad annebbiarmi la testa, ma mi imposi di
resistere.
“Shikamaru cerca di intrappolarlo con la tua tecnica” gli
dissi. Il mio suono di voce non era più lo stesso. Era più duro.
Senza
farselo ripetere due volte Shikamaru attuò la tecnica
dell’imprigionamento dell’ombra con la quale tenne fermo Hidan.
“Sei
immortale eh?” dissi ringhiando “Allora ti farò morire come uno di loro”
Approfittai
della sua immobilità per spezzargli le ossa e con l’aiuto di Chouji e Kakashi, applicammo su
di lui diverse carte bombe. Ora mancava solo la scintilla che avrebbe messo
fine a quell’essere.
Fu
Asuma con il suo accendino ad accendere la miccia e
un secondo dopo un esplosione invase la zona e quando il fumo si diradò…diHidan nessuna traccia.
Ino
era corsa da Sakuraper curarla, ma la
situazione era grave, era ferita molto gravemente. Non in punti vitali, ma
stava perdendo sangue…troppo sangue.
Potevo
avvertire ogni minima goccia che perdeva e che rendeva la mia sete
insopportabile e la mia gola bruciava sempre di più.
“Dobbiamo
subito portarla a Konoha!” disse Asuma
“Non c’è tempo da perdere!”
Ino
piangeva “è inutile, non ce l’ha farà mai! Non arriveremo mai in tempo!”
Io
tremavo sempre di più nel tentativo di resistere, ma era davvero giunto quasi
all’apice. I miei occhi erano rossi e inoltre cominciai anche a ringhiare come
fa un cane quando si cerca di privargli dell’osso.
Kakashi
vedendo in che condizioni ero, temette per l’incolumità di Sakura e mettendosi
davanti a lei per proteggerla, cercò di calmarmi.
“Naruto, calmati! Ricorda! tu non sei un mostro, non vuoi
esserlo!” mi disse, ma non l’ascoltai.
“Dammela”
dissi con una voce spaventosa. Tutti si spaventarono a sentirmi così e ebbero
la stessa reazione di Kakashi…proteggere Sakura.
Corsi verso di loro e con pochi colpi li allontanai tutti. Cercarono di
fermarmi dall’avvicinarmi a lei con dei Kunai,
tentarono l’impossibile, ma con estrema velocità presi Sakura e scomparvi con
lei nella foresta.
**************
Fine
anche del decimo capitolo! Quali intenzioni ha Naruto?
Riuscirà a controllarsi o si farà dominare dalla sua vera natura? Tutto nella
prossima puntata XD.
Ciao
e Grazie di essere giunti fino a qui!!! E GRAZIE RECENSORIIIII!!!
Risposta
a:
Malandrino ninja:
Grazie per la recensione. Spero di essere più chiara da ora in poi! A presto!!!
MikuriUchiha:
Ehi mettiti in coda…c’ero prima io per avere Naruto ^^ e visto che ci siamo mi prendo anche Shikamaru (però dovrei metterlo un po’ in riga quel pigrone
XD). Eh eh…il mistero del nome si farà attendere
ancora un po’. Dovrai avere pazienza! Ciao e grazie!!!
Shi_angel:
Hai ragione, Naruto è il numero 1!!! Comunque concediamo
il beneficio del dubbio a quei vampiri. Non si sa il perché hanno lasciato Naruto in pace dopo aver sentito il suo nome…chissà
magari non sono completamente cattivi!!! Oh si? bhe
lo si scoprirà più avanti!
Volpina90:
ciauuuu!!! Eh eh!!! Lo so
mi dispiace…neanche a me piace lasciare incompiute le
storie e solo che mi dimentico come volevo farle terminare e quindi non riesco
più andare avanti! Ma per questa storia sono moooolto
presa e ho ancora molte ideuzze che mi girano in
testa! E inoltre ho già un paio di capitoli pronti…quindi
non preoccuparti per il momento!!! Ti avverto solo che quando finiscono le
vacanze ci metterò più tempo ad aggiornare non potendo stare sveglia fino alle
3 di notte a scrivere! Solo la notte riesco a scrivere senza distrazione epurtroppo non posso permettermelo quando ce
scuola!!! Abbi pazienza quindi e chissà magari un giorno tornerò a continuare
anche le altre!!! Ciao e Grazie ^^
Yuna92:
weeeee!!! Buone notizie!!! Ieri ho scritto il
capitolo della scena del bacio!!! Probabilmente non è il bacio che ti aspetti
tu, ma trovo la scena molto dolce…poi magari sono
gusti miei, ma spero che non ti deluderà!!! Per quanto riguarda il nome di Naruto…so perché lo hanno lasciato in pace, ma devo ancora
decidere come sviluppare il tutto!!!Tao!!!
Bacinaru:
uffa che pizza quando i prof danno da leggere libri di cui non ci interessano
per niente!!! cmq grazie per la recensione!!! A presto!!!
Cleo92:
ihihShikamaru è troppo
divertente con il suo modo di fare!!! Sarà anche prigo,
ma quando si sveglia…è proprio in gamba. X quanto
riguarda i 4 vampiri, come ho detto agli altri ci vorrà ancora un po’ per
sapere chi sono!!! Spero che avrai la pazienza di attendere. Ciao grazie!!!
Rikku93:
Si si, l’hai già detto ^^ ma no problem!!!
Ti do assolutamente ragione su Shikamaru! È
fantastico *_*!!!
Vuoi
sapere il perche hanno reagito così quei vampiri eh??? Eh eh
lo so solo io muahaha!!! Dai non posso rivelarlo se
no che gusto c’è? Il bello sta nell’attesa di scoprire il seguito!!! ^^ ciao a prestoooo!!!
Capitolo 11 *** Sakura in pericolo - l'autocontrollo di Naruto ***
Capitolo
11: Sakura in pericolo – L’autocontrollo di Naruto
Corsi
il più veloce possibile. In pochi istanti riuscii a distanziare gli altri, i
quali sicuri di quello che ne avrei fatto di Sakura, cercarono di raggiungermi per
strapparla dalle mie grinfie.
L’odore
del suo sangue era fortissimo e in più, mi impregnava i vestiti. Il mio corpo
tremava per lo sforzo immane che stavo facendo per resistere. La gola era in
fiamme…non c’è la facevo più. Ma una cosa sola mi aiutava a non commettere un
atto di cui mi sarei di certo pentito per il resto della mia vita. Dovevo
assolutamente salvarla. Avevo una paura tremenda di perderla. La conoscevo da
così tanto, ma allo stesso tempo da così poco, ma di sicuro mi ero affezionato
a lei.
Aumentai
ancora di più il passo. Ogni secondo che passava poteva essere prezioso
affinché potesse sopravvivere, oppure poteva essere quello che me l’avrebbe
portata via per sempre.
In
ogni istante sentivo la sua energia vitale affievolirsi e il suo corpo perdere
calore. Piano piano stava raggiungendo la mia temperatura.
Non
potevo e non volevo assolutamente che lei morisse. Non così! Era ancora troppo
giovane e aveva ancora una vita da vivere. Ce l’avrei fatta a salvarla. È
quello che le promisi sussurrandole all’orecchio mentre la trasportavo in un
luogo sicuro.
In
pochissimo tempo raggiunsi il villaggio della foglia e senza indugiare la
condussi all’ospedale.
Fortunatamente
Tsunade era nell’atrio di esso. Probabilmente era appena arrivata.
“Tsunade”
gridai con una voce spaventosa.
Essa
a sentirsi chiamare si girò di scatto e rimase shoccata allo spettacolo che le
si presentò davanti.
Una
barella mi fu subito portata davanti. Adagiai con la maggiore delicatezza che
potevo Sakura e con lo stesso di tono di prima le dissi “Salvala!”
Tsunade
annuii “Farò tutto il possibile”
Sakura
fu subito portata in sala operatoria.
Nonostante
fossi al limite rimasi nella sala d’aspetto ad attendere impazientemente sue
notizie.
L’attesa
era interminabile e quella cavolo di luce rossa sopra la porta della sala
operatoria non accennava a spegnersi.
Non
riuscivo più a stare seduto e decisi di camminare. Era un atteggiamento tipico
degli umani muoversi quando erano nervosi, ma in quel momento non riuscivo
proprio a stare fermo.
Finalmente
la luce rossa si spense e Tsunade uscii dalla stanza.
Mi
fermai subito e aspettai che mi si avvicinò.
“C-come
s-sta?” la mia voce uscii a malapena.
“Ha
rischiato davvero molto, ma sei riuscito a portarla qui appena in tempo!” mi
disse mettendomi una mano sulla spalla.
Sospirai
per il sollievo, ma non bastò per farmi calmare. Il mio corpo continuava a
essere scosso dal tremore e la gola mi faceva talmente male da arrivare a
desiderare che qualcuno me la strappasse via.
Se
fossi stato umano probabilmente sarei svenuto per tutta quell’agitazione che
provavo. In quel momento avrei desiderato perdere i sensi, nonostante mi
sentissi cosi spaesato quando essi diminuivano, ma speravo di potermi svegliare
e scoprire che tutto quello era un incubo e vedere che Sakura era in piena
forma.
Mi
guardai le mani e rimasi a fissarle per lungo tempo. Erano ancora sporche del
suo sangue e la mia sete a quella vista cresceva sempre di più. Sarebbe bastato
cibarmi di qualcuno per mettere fine a quella tortura e probabilmente l’avrei
fatto. Avrei attaccato Tsunade, che era ancora davanti a me, se essa non mi
avesse invitato ad andare con lei.
La
seguii. Si doveva essere accorta che ero allo stremo, perché mi portò nella
stanza dove tenevano i sacchetti col sangue delle trasfusioni.
“Non
dovrei farlo e inoltre non ti sono di nessun aiuto, ma…” mi porse un sacchetto
e senza indugi lo afferrai con violenza e iniziai a berlo.
Mi
ero ripromesso che non avrei bevuto più sangue umano, ma quella era
un’emergenza e inoltre così non avrei più ucciso nessuno.
Un
sacchetto solo era poco, ma sufficiente per riuscire a riconquistare un po’ di
calma. Il bruciore alla gola c’era ancora, ma era meno intenso e la sete anche
se di poco si era calmata.
“Ora
come va?” mi chiese gentilmente Tsunade.
Con
una voce un po’ più normale risposi “Non bene, ma mi sento meglio! Grazie!”
“riesci
a dirmi cosa è accaduto?” Mi chiese calma.
“Non
ora!” risposi. Quello non era il momento giusto per perdersi in chiacchiere.
Me
ne andai senza dire altro. Velocemente andai a casa. Mi tolsi i vestiti sporchi
e mi cambiai. Subito dopo andai a caccia. Dovevo assolutamente tornare lucido
se volevo stare vicino a Sakura.
La
caccia diede i suoi frutti. Non mi accorsi del tempo che trascorse, perché
quando varcai le porte dell’ospedale, trovai al suo interno Kakashi, Asuma,
Chouji, Shikamaru e Ino.
Rimasi
sorpreso di trovarli là. O loro erano diventati velocissimi o io mi ero
completamente rincitrullito da fare le cose più lentamente. Optai per la
seconda dato che a osservare l’orologio era già il tramonto. Ma anche la loro
preoccupazione doveva averli aiutati a giungere a Konoha prima del previsto. Ci
avevano messo meno di mezza giornata.
Erano
tutti seduti su sedie. Più che seduti diciamo che erano stravaccati. Si vedeva
la loro stanchezza. Non avevano nemmeno ripreso fiato una volta nel loro
tentativo di scoprire dove era e come stava Sakura.
“Naruto!”
mi chiamò Kakashi.
Lo
guardai. Aveva uno sguardostravolto, ma
anche alterato.
“Ti
rendi conto di quello che ci hai fatto passare?”
Non
smisi di guardarlo in faccia “Cosa avrei dovuto fare? Sakura stava per morire!”
“Cosa
pensi che abbiamo pensato fino a poco tempo fa? Eri praticamente impazzito e te
la sei portata via in quel modo!”
“Lo
so che ho agito impulsivamente, ma l’importante e che Sakura sia viva e stia
bene! Non mi pento di come mi sono comportato, volevo solo salvarla e non mi
importa niente se avete pensato che avevo messo fine io alle sue sofferenze!”
Kakashi
abbassò la testa, si vergognava di aver pensato una cosa del genere. Mi aveva
dimostrato di aver fiducia incoraggiandomi a rimanere al villaggio nonostante
avesse scoperto quello che ero. Ma in quel momento invece mi dimostrava il
contrario.
“Non
prendertela solo con Kakashi, Naruto! l’ho abbiamo pensato tutti!” mi disse
Asuma mettendo una mano sulla spalla del mio maestro.
“Come
non potevamo? Tu sei un vampiro, i vampiri si nutrono di sangue e Sakura ne era
piena. Scappi via con lei a velocità incredibile dopo averci allontanato
bruscamente e…” interruppi Shikamaru.
“Si
lo so, non ce l’ho con voi. Anch’io per un po’ ho pensato di essere stato io a
ferire Sakura. Ce l’ho col fatto di non essere riuscito a controllarmi di più!”
“Non
essere stupido! L’hai salvata no? maggiore autocontrollo non potevi
dimostrarlo!” cercò di incoraggiarmi Ino “E io ti sono grata di averla
salvata!”
“Ma
non era tua nemica?” le chiese Chouji
“Appunto
cosa farei senza fronte spaziosa con cui prendermela?” rispose Ino.
Rimasi
fermo a guardarli chiacchierai e non potei fare a meno di notare Kakashi che si
allontanava dalla struttura.
Tsunade
in quel momento arrivò.
“Che
ci fate ancora qui voi quattro? Avete bisogno di riposo, quindi filate a casa a
dormire!”
“Ma
hokage-sama, io volevo vedere Sakura!” si lamentò Ino.
“Sakura
sta dormendo profondamente e non si accorgerebbe nemmeno della vostra
presenza!”
“Ma
io…”
“Niente
ma! L’orario delle visite è finito!” disse in modo determinato Tsunade.
“Lo
stesso vale per te, Naruto!”
Non
provai a persuaderla. Non ne avevo voglia. Volevo vedere Sakura? Bene, sapevo
come fare. Dovevo aspettare solo qualche oretta affinché il buio calasse
completamente.
Tornai
nel mio appartamento e per ingannare il tempo mi misi a leggere finalmente quel
libro che Kakashi mi prestò.
Un’ora
dopo, sentii bussare alla porta.
“Kakashi?
Cosa c’è?”
“Volevo
parlarti!”
Lo
feci entrare e aspettai impazientemente che parlasse.
“Ti
ho deluso!” disse
Alzai
il sopracciglio. Non lo avevo mai visto così abbattuto. Era una situazione
nuova.
“Tu
hai dimostrato grande forza di volontà oggi e io ti ho ripagato dimostrandoti
di non aver fiducia in te!” mi disse, sta volta guardandomi negli occhi.
“Senti
Kakashi! Te lo detto. Non te ne faccio una colpa! Sono un vampiro e come tale
sono instabile e se devo dirtela tutta…hai fatto bene a dubitare di me. Ho
davvero pensato di fare del male a Sakura!”
Kakashi
mi guardò sorpreso.
“Cos’è
quella faccia? Sono io il primo a dirvi di non fidarvi troppo di me e tu me ne
hai data un po’ troppa! Non ti pare? Ti piace il pericolo eh?”
“Vedendo
i risultati, ho fatto bene a dartela!”
“Allora
fammi capire? Me l’hai data o no questa fiducia?”
Kakashi
mi guardò
“Sinceramente
mi stai confondendo le idee!
“Facciamo
che lasciamo perdere e mettiamo una bella pietra sopra su questa faccenda? Se
sei dispiaciuto accetto le tue scuse, ma smettila di avere questo atteggiamento
da morto…non ti si addice!”
Sospirò
“D’accorto!”
“Ah
tieni!” gli lanciai il libro “Certe cose tienitele per te, la prossima volta,
ok?” gli dissi
“Perché?
Non hai gradito? Eppure l’ha scritto Jiraya-sama!”
“Teoricamente
sono ancora minorenne e certe cose non potrei leggerle.” Se avessi potuto sarei
arrosito per certe scene che avevo letto.
“Comunque
sapevo che jiraya era un pervertito, ma anche tu! Mi deludi!”
“Bhe
almeno siamo pari!”
“Si”
mi diressi verso la porta.
“Dove
stai andando?” mi chiese
“Mi
sembra ovvio…da Sakura!”
“Io
non ho visto, né sentito niente! Ma se Tsunade ti scopre non tirare in ballo
me, dicendole che non te lo impedito!”
Gli
sorrisi e annui.
Mi
diressi verso l’ospedale a passo d’uomo. Non vedevo l’ora di vedere Sakura, ma
non mi sembrava il caso di correre. Non sarebbe scappata nel giro di pochi
minuti.
Finalmente
arrivai alla costruzione. Seguendo il mio olfatto individuai la finestra della
sua camera. Per mia fortuna essa era aperta. Significava fare meno fatica.
Passando
da li mi infiltrai nella stanza. Era una camera singola, così potevo starmene
li tutto il tempo che volevo senza essere scoperto.
Mi
avvicinai al letto e la vidi li sdraiata pallida in volto. Ebbi un sussulto per
un attimo temetti che nonna- Tsunade mi avesse mentito e che Sakura non ce
l’avesse fatta. Il bip della macchinetta non mi era sufficiente per confermare
che stava bene. Mi concentrai e percepii il suo cuore battere. Tirai un sospiro
di sollievo. Le rimasi accanto tutta la notte, sparendo alle prime luci
dell’alba, ora in cui le infermiere facevano il giro delle stanze per vedere se
era tutto apposto.
Il
giorno dopo Sakura si svegliò. Era un po’ stordita, ma si stava riprendendo in
fretta.
Quel
giorno ricevette molte visite. Quella più lunga fu quella di Ino che non
smetteva un secondo di parlare e quella più noiosa di Kiba, che interrogando
Sakura voleva avere la certezza che non fossi stato io a ferirla.
Alla
fine di quella giornata era esausta e anche per quella notte ebbe un sonno
profondo.
Andai
a trovarla tutte le sere, stando al suo fianco per tutta la sua durata.
Durante
il giorno invece non mi facevo mai vedere…preferivo starle accanto a modo mio.
Lei però si era domandata dov’ero e il perché non mi fossi fatto ancora vedere,
ma Kakashi con la sua linguaccia gli fece capire, che anch’io andavo a trovarla
tutti i giorni.
Infatti
la sera stessa sembrava non volersi addormentare, nella speranza di potermi
vedere, ma io pazientemente attesi che la stanchezza si facesse sentire.
Quella
notte i raggi della luna le illuminavano il volto, il quale ormai aveva ripreso
colorito. Era bellissima. Rimasi incantato a guardarla per ore.
Quella
volta parlò anche nel sonno. Non mi fu difficile capire cosa stesse sognando
quando la sentii pronunciare lievemente il mio nome. Si, era me che stava
sognando. Mi sentii felice e in quelpreciso momento il mio cuore avrebbe perso un battito se fosse stato in
grado di battere.
Sentii
un emozione nuova mai provata prima e feci anche qualcosa che non avevo mai
pensato prima di fare.
Mi
avvicinai a lei piano in modo da non svegliarla. Le accarezzai il viso delicatamente
e rimasi a fissarla ancora per qualche istante dopodiché mi piegai verso di lei
e delicatamente la baciai sulla fronte.
Il
contatto delle mie labbra fredda sulla sua pelle la fecero svegliare, ma non le
diedi il tempo di farmi vedere che sparii fuori dalla stanza, ma mi posizionai
in modo tale da poterla ancora ammirare.
Sakura
capii in fretta quello che era appena accaduto.
Si
sedette sul letto e con la mano destra si sfiorò la fronte. Chiuse gli occhi e
dopo aver sospirato disse “Naruto!”
FiNe 11° capitolo. Cosa ne
pensate? Ho cercato di mettere un pizzico di romanticismo…spero che mi sia
uscito bene!!! Fatemi sapere ; ) mi raccomando
Risposta a:
Rikku93:
eh si, questo capitolo e un po’ NaruSaku, anche se non eccessivamente!!! Ma ce
ne saranno altri che parleranno maggiormente!!! Grazie per la recensione!
Ciaoooo!
Girlstreet:
^^ come hai visto, sakura non è né morta né diventata vampira!!! Ma un giorno
chissà!!! Ciao grazie!!!
Mikuru Uchuha:
Itachi te lo cedo volentieri ^^ mi inquieta molto quel ragazzo!!!Come hai visto Naruto non ha fatto niente a
Sakura…e come poteva? Lo avrei ucciso con le mie mani e dato che sono l’autrice
posso in una frase metterlo ko come niente giusto? Ciao grazie per avere la voglia
di leggere ogni capitolo!!!
Yuna92:
bhe era questo il capitolo del bacio che intendevo…non è niente di che, ma è un
inizio!!! Spero che ti sia piaciuto comunque!!! Ciao a presto!!!
Bacinaru:
esattoooo!!! La porta a Konohaaaa!!! Come poteva non farlo? Dopo averlo
minacciato (me con uno sguardo omicida muahaha) ha avuto paura è ha fatto
quello che gli avevo ordinato di fare ^^ grazie per avermi detto quello che
pensi della ff.
Shi_angel:
Se non sbaglio nel prossimo capitolo dirò che fine ha fatto Kyuubi…quindi
dovrai pazientare ancora un po’!
Naru
èforte, però diamo un po’ di merito
anche agli altri ninja. Senza di loro avrebbe avuto non pochi problemi a
sconfiggere Hidan. Ciao a presto e grazie!!!
Cleo92:
nessun offesa, nemmeno io posso vedere Sasuke!!! Però non so ancora se lo farò
comparire o no. Pensavo che in un modo o nell’altro magari potrei dargli una
piccola parte, ma non saprei cosa di preciso. per ora ci sonoaltre minacce che incombono su Naru…che non
riguardano solo nemici fisici, manche sentimentali.
Cmq
si, ho già pensato di scrivere un libro o di fare dei manga, ma il problema è
che finche i personaggi e gli ambiento sono già inventati, mi è più facile
creare qualcosa…quando invece provo qualcosa di completamente mio…non so
nemmeno da che parte iniziare. Per ora mi accontento così poi con l’esperienza
chissà!!! Ciao e grazie!!!
Volpina90:
Me tutta rossa ^///^ hai visto? Alla fine è riuscito a controllarsi! Mamma mia
non so come ha fatto, chissà quanti al posto suoavrebbero perso il controllo. Eh ma Sakura fa
questo effetto al nostro eroe!!! Ciao alla prossima!!!
Capitolo 12 *** La guarigione di Sakura - fatti avanti Naruto ***
Capitolo
12: La guarigione di Sakura – fatti avanti Naruto
Con
la faccenda di Sakura, Tsunade si era dimenticata di
chiederci cosa era successo durante la nostra missione, ma quando giunse il
giorno per lei di lasciare l’ospedale, l’hokage
convoco me, Kakashi e la squadra Asumanel suo ufficio.
Le
raccontammo perfilo e per segno quello
che era accaduto durante la missione e andò su tutte le furie quando scoprì che
mi ero messo alla ricerca dell’akatsuki.
“Sei
sempre stato impulsivo, ma ora hai battuto tutti i record! Hai visto le
conseguenze del tuo comportamento? E poi cosa avresti fatto se quei due esseri
fossero riusciti a catturarti e a sottrarre Kyuubi?
Sarebbero stati a un passo dal completamento del loro piano! Cosa hai da dire a
tua discolpa?” mi rimproverò Tsunade.
“Che
non sarebbero mai riusciti a ottenere Kyuubi” dissi
scrollando le spalle
“Non
puoi saperlo! Vampiro o no, avrebbero anche potuto trovare il modo di
catturarti!”
“Forse
ma ormai Kyuubi…” Kakashi
mi interruppe intervenendo
“Hokage.sama, come lei sa, Kyuubi
essendo un demone imprigionato nel corpo di un umano, sarebbe stata in grado di
sopravvivere finchè la forza portante non avesse
smesso di vivere e…”
“Si
questo lo so, quindi?”
Alzai
gli occhi al cielo “Quanto la fai lunga Kakashi!
Nonna, io sono morto e kyuubi è morta con me!”
Tsunade
rimase sorpresa. Non aveva mai pensato al fatto che fossi morto. Infatti è
difficile da credere dato che cammino, parlo e “respiro”.
“I-io non l’avevo presa da questo p-punto di vista!” disse a
testa china.
“Già
me n’ero accorto!”
“Potresti
anche essere un po’ più gentile!” mi rimproverò Ino.
“Che
ho detto?”
“le
hai sputato in faccia che sei morto!” disse Shikamaru.
“Ragazzi,
sveglia, sono un vampiro”
“Si,
ma a dire la verità nemmeno io avevo pensato che fossi morto nel vero senso
della parola, pensavo ti fossi semplicemente trasformato!” mi disse Chouji.
“Vi
sbagliate di grosso!”
“Da
una parte è un bene, vi immaginate cosa succedesse se un mostro avesse dentro
un mostro?” disse Shikamaru “Sarebbe un vero
disastro!”
“Ragazzi,
ne riparlerete dopo, ora è meglio andare!” disse Kakashi,
facendomi notare l’espressione sul volto di Tsunade…era
molto giù di morale.
Tutti
uscirono, ma io decisi di rimanere.
“Nonna-Tsunade. Scusa se te l’ho detto così, ma davvero
pensavo che lo sapessi!”
Tsunade
si girò “Forse dentro di me ne ero a conoscenza. Il fatto è che non volevo
ammetterlo. Già perdere Jiraya è stato un duro colpo
e ora anche tu…” sospirò
“Sarò
anche uno zombie ma a differenza di Jiraya, come me
puoi ancora parlare, vedermi e altro, no?”
“Si,
lo so, ma non è la stessa cosa”
“Sinceramente
Naruto-kun, fa impressione sapere che sei…sei…” disse Shizune.
“Un
cadavere?”
“AAAh non dirlo, non dirlo, non dirlo!!!” si agitò la donna.
Sorrisi
“Per certe cose sei proprio una fifona!” Sorrisi, poi mi feci serio e mi
rivolsi a Tsunade.
“Nonna-Tsunade, per quanto riguarda Jiraya…”
Attirai
la sua attenzione “Si?”
“Ecco
io…volevo dirti che…”
“Che
cosa?”
“Ehm…niente! dimentica quello che ti ho detto!” non riuscii
a dirle quello che volevo. Pensavo di essere pronto a dirle tutto ciò che era
accaduto il giorno della sua morte, ma le parole mi morirono in gola. Certe
volte ero proprio un codardo.
“Naruto, tu non mi hai detto niente!” Tsunade
mi fissava seria.
“Ecco
io…devo andare! Oggi Sakura viene dimessa
dall’ospedale e volevo accompagnarla a casa! Ciao”
Me
ne andai di fretta da li. Non volevo rivedere i suoi occhi, non avrei resistito
a dire la verità. Sapevo che non conoscendo come si erano svolti i fatti della
sua morte, la faceva soffrire. Forse voleva qualcuno da odiare o a cui
fargliela pagare. Decisi che per il momento non le avrei ancora detto niente,
ma che avrei rimandato l’argomento a un momento più opportuno.
Correndo
distratto da quei pensieri giunsi a destinazione. Per fortuna arrivai in tempo.
Proprio in quel momento Sakura uscii dall’ospedale.
“Sakura!”
la chiamai.
Lei
alzò lo sguardo e mi vide. Ero appoggiato a un muretto con le braccia conserte
e attendevo che si avvicinasse. Aveva un sguardo sorpreso.
“Cosa
c’è?” le chiesi
Scosse
la testa e mi sorrise “Niente e che…non credevo che
qualcuno sarebbe venuto a prendermi, soprattutto tu!”
Mi
guardò un attimo prima di continuare “Come mai non sei mai venuto a trovarmi?”
“Bhe ecco io…veramente…”
Sorrise
“Lo so, che mi sei stato vicino tutte le notti! Cosa credevi? Che non me ne
fossi accorta?”
“Se
Kakashi non avesse aperto bocca…forse
no!”
“probabile”
“Comunque
venivo la notte perché durante il giorno eri sempre circondata da persone,
mentre la notte eri completamente sola e io…volevo
tenerti compagnia, anche se non ti accorgevi di me!”
“Sei
stato molto gentile Naruto!” abbassò la testa “Ah
senti! Ti volevo ringraziare!”
La
guardai sorpresa…perché mai doveva ringraziarmi?
“Baka, per avermi salvato no? Ino
mi ha detto tutto! anche del fatto che ti sei controllato, nonostante fossi al
limite!”
“si,
è stato parecchio difficile! Però non ero sicuro di farti arrivare qui sana e
salva!” ammisi sincero
“Cosa
ti ha spinto a farlo?”
Voltai
la testa per non guardarla “Non volevo…perderti!”
Sakura
sorrise e mi prese per un braccio.
“Ehm…Sakura!” la chiamai e lei subito capii che doveva
allontanarsi.
“Scusa…ti da ancora così fastidio il mio odore?”
“Non
lo chiamerei fastidio! Al contrario! L’odore di Kiba
è fastidioso!”
Si
mise a ridere.
“Cos’hai
da ridere fronte spaziosa?” le chiesi
“Eh
no! Non ti ci mettere anche tu! Già Ino mi chiama
così e non lo sopporto!”
“Io
lo trovo un nomignolo carino!”
Sakura
mise il broncio.
“Hai
una fronte che bacerei volentieri!” le dissi
Mise
le mani sui fianchi “Sbaglio o lo hai già fatto? senza permesso per giunta!”
Mi
fermai di colpo e la guardai sgranando gli occhi. Se l’era presa?
Camminammo
fino casa sua in silenzio quando “Io sono arrivata! Grazie per avermi
accompagnato, Naruto!”
Scrollai
le spalle “Non ho fatto niente di chè!”
A
quel punto mi si avvicinò nuovamente e alzandosi sulla punta dei piedi, mi
diede un bacio sulla guancia. Rimasi sorpreso da quel gesto e mi portai la mano
sulla gota.
“Non
ti fare strane idee, volevo ricambiare il bacio della notte scorsa. Quando si
bacia bisogna essere in due e anch’io volevo fare la mia parte!” dissetutta rossa in viso.
Il
mattino seguente Kakashi volle vedermi e Sakura
decise di accompagnarmi. Non so che intenzioni avesse, sta di fatto che ci
demmo appuntamento al solito campo di allenamento.
“Perché
ci hai fatto venire fino a qui oggi? Tanto io per quanto possa allenarmi non
posso migliorare e Sakura è ancora in convalescenza!” gli ricordai.
“Si
lo so, ma ero curioso di chiederti una cosa!” Si fermò e si mise a guardare
Sakura “Ma…ma che ti sei messa addosso?”
Feci
la faccia schifata “è la giacca di quel cane di Kiba”
dissi
“Lo
vedo, ma mi chiedo perché!”
“Semplice,
visto che il mio odore distrae Naruto, mi sono fatta
imprestare la giacca di Kiba così chè
il mio odore venisse coperto!”
“Si,
ma ora puzzi!” ammisi sincero.
Sorrise
“almeno la smetterai di guardarmi comeguardavi una ciotola di ramen quando eri vivo.
“Io
credo che non ti guardi in quel modo solo perché ti vede come uno spuntino
delizioso. La verità e che Naruto è in…”
“Taci
Kakashi e dicci quello che dovevi dirci!”
Kakashi
mi guardò di sottecchi “Ora che ho visto pure un vampiro timido…posso
dire di aver visto tutto nella vita!”
“E
i miei denti saranno l’ultima cosa che vedrai se non la finisci!” lo minacciai
“D’accordo
ho afferrato il concetto!” Tossi per ricomporsi dopo di chè
riprese. “Dunque ho notato una cosa in questo arco di tempo che sei tornato con
noi.”
“Cioè?”
“Non
ti ho mai visto usare un jutsu. Neppure il kagebushin che è sempre stata la
tua tecnica preferita!” mi disse
“Ora
che ci penso Kakashi-sensei, non ha tutti i torti!”
“La
spiegazione è semplice e se ci riflettete attentamente potete arrivarci anche
voi!” dissi.
Sakura
si fermò a riflettere “Forse credo di aver capito! Per i jutsu
è necessario ricorrere al chakra e dato che tu sei…sei…”
“morto”
“ehm…si, significa che in te non c’è nemmeno più un goccio
di chakra e di conseguenza niente tecniche ninja!”
“Indovinato!
Sakura è molto più intelligente di te Kakashi!”
“Ehm…si!” mi disse guardandomi storto. “Allora quella
faccenda che ti ricordi di tutto quello che riguarda il mondo ninja a che serve
se non puoi utilizzare nemmeno un jutsu?” continuò a
chiedere
“Bhè in realtà c’è un modo perché io possa eseguirle!” dissi
rimanendo sul vago.
“Sarebbe?”
mi chiede Sakura.
“Facile,
rubando il chakra alle sue vittime!” disse Kakashi
Mi
soffermai a guardarlo stupito“Come fai a saperlo?”
“è
così ovvio!” disse
“Ha
tirato a indovinare” dicemmo all’unisono io e Sakura dopo di chè sospirammo.
“eeeeh colpito e affondato!”
“Comunque
spiegando meglio, quando scelgo la mia vittima, o gli rubo il sangue o il chakra!”
“Perché
non tutti e due?” mi chiese Sakura.
“Perché
quando prelevo il sangue significa che mi sto nutrendo e quindi non sto
affrontando nessuna battaglia, di conseguenza non potendo trattenere il chakra dentro al mio corpo, non mi servirebbe a niente
prelevare anche quello. Viceversa se sono in battaglia e prelevo il chakra per utilizzare un qualsiasi jutsu,di certo non posso mica mettermi a bere!”
Sakura
annui. Mentre Kakashi ammise che il mondo dei vampiri
era piuttosto complicato. Eppure io lo trovavo così semplice. Di certo la vita
da vampiro era più facile per chi si lasciava andare all’istinto e non come me
che decideva di tornare alla civiltà.
“Comunque
anche se decidessi di assorbire il chakra da
qualcuno, finirei comunque per ucciderlo e si torna punto da capo!”
“Ma
tu non vuoi uccidere nessuno!” disse Sakura
“Appunto!”
“Non
puoi ricorrere al chakra di un animale?”
“Si,
ma a meno che non sia un animale con la stessa quantità di chakra
di un uomo o addirittura maggiore, le tecniche ninja sarebbero scarse…quindi a che servono?”
“Capisco!”
Dopo
quella chiacchierata Kakashi era soddisfatto e fummo
liberi di andare. C’era una cosa che volevo assolutamente chiedere a Sakura, ma
dovetti prendere un po’ di respiri profondi prima di riuscire a parlare.
“Senti
Sakura! Questo pomeriggio sei impegnata?”
“Si,
Tsunade mi ha dato il permesso di riprendere a lavorare
in ospedale!”
“Cosa?
Ma non puoi! Sei appena uscita e non sei ancora pienamente guarita. Non voglio,
potresti stare di nuovo male e…”
“non
vuoi? Naruto non sei tu che decidi cosa devo fare! Tsunade mi ha dato il permesso e io ci vado!”
“Scusa
e che…mi sento molto protettivo nei tuoi confronti e…non voglio che ti succeda niente!”
Sakura
mi guardò dolcemente “Non preoccuparti, starò bene, promesso!”
La
lasciai andare anche se contro voglia. Più passava il tempo e più mi veniva
difficile separarmi da lei. Decisi che in un modo o nell’altro le sarei stata
vicina tutto il giorno.
Sakura
fasciava le ferite di alcuni pazienti e dopo poco arrivò anche Ino a darle una mano.
Quest’ultima
cominciò a parlare, ma Sakura era troppo assorta nei suoi pensieri per darle
retta.
“Chiederò
a Naruto di uscire con me e se vuole diventare il mio
ragazzo!” disse Ino
Quella
frase provocò una reazione in Sakura “Cosa hai detto?”
“Finalmente
sei scesa dalle nuvole fronte spaziosa! Di la verità, stavi pensando a Naruto”
Sakura
non rispose, si limitò ad arrossire.
“Dal
colore della tua faccia si direbbe di si! Ammetto che è molto carino e quel suo
lato vampiresco lo rendono così misterioso e affascinante. Se a te non interessa…”
“Giù
le mani da Naruto, capito? Non ti azzardare nemmeno a
pensare a lui, sono stata chiara?”
“Che
caratterino! A furia si stare con lui sei diventata scontrosa anche tu!
Comunque scherzavo, si vede che Naruto ha solo occhi
per te! Non so se te ne sei accorta, ma è da quando sei arrivata che si aggira
fuori dall’ospedale! Secondo me sta aspettando che tu finisca il turno!”
“Cosa?
è qui?”
“Sakura
svegliati! È proprio vero che l’amore rende cechi!” disse Ino
rassegnata.
Mi
fece sorridere. Sakura cosi impacciata era così carina.
Finalmente
arrivarono le sette di sera e Sakura terminò il suo turno in ospedale. Quando
la vidi uscire scesi dall’albero in cui ero rimasto per gran parte del tempo e
le andai incontro.
“Sakura!”
“Ciao
Naruto!” mi disse con un sorriso splendido.
“Senti
io…volevo invitarti a cena!”
“Come?
Ma se tu non mangi!” mi ricordò
“Lo
so, ma posso comunque rimanere a guardarti mentre lo fai tu e poidopo volevo portarti in un posto, che credo
proprio che ti piacerà!”
Ci riflettè per
qualche istante, poi mi sorrise e annuendo accettò l’invito.
************
Finito, che ne pensate? Questo capitolo
si basa soprattutto su delle spiegazioni, ma verso la fine Naruto
finalmente si decide a chiedere a Sakura di uscire.
Ringrazio Rikku93; gloria7;shi_angel; mikuriUchiha; Yuna92: volpina90; bacinaru:
cleo92 per aver recensito. Scusate se questa volta non rispondo alle
recensioni, ma ho fretta e in oltre sono in ritardo con la pubblicazione sta
sera!!! Ciao a prestoooo!!!
Ecco il tanto atteso
appuntamento fra Sakura e Naruto. Spero che vi piaccia!!!
Buona lettura^^
Capitolo
13: il primo appuntamento
Accompagnai
a casa Sakura per permetterle di darsi una rinfrescata dopo un pomeriggio di
lavoro.
A
differenza di molte altre ragazze, non ci mise molto a prepararsi e in men che
non si dica eccola riapparire davanti ai miei occhi più bella che mai.
“Allora…dove
mi porti?” mi chiese.
“Bhe
visto che io non mangio…scegli tu il luogo che preferisci!”
Scelse
l’ichiraku. Sgranai gli occhi. Una scelta un po’ bizzarra, ma se era li che
voleva andare…per me andava bene. Però ero curioso di sapere il perché di
quella scelta.
Arrivati
sul posto ordinò la sua ciotola di ramen.
“Sakura,
come mai sei voluta venire qui?” gli chiesi.
“Bhe…ecco!”
arrossi “perché sarebbe stato qui che tu mi avresti portato se non fossi…” non
continuò
“è
cosi difficile pronunciare la parola…morto?” le chiesi.
Annui
“Molto! Ma non è colpa tua…sono io che ho una mente piuttosto complicata!”
Le
sorrisi “Una ciotola di ramen anche per me!” chiesi al vecchio del chiosco, il
quale felice come una pasqua mi rispose “Subito!”
Sakura
mi guardava stranita.
“Cosa
c’è?” le chiesi “Ti domandi perché anch’io ho ordinato il ramen!”
“Si,
in effetti!”
Le
sorrisi “hai detto che sei voluta venire qua, perché probabilmente sarebbe stato
il posto in cui ti avrei invitato da vivo, no?”
Annui
“Immagino
anche che avrei mangiato!”
“Bhe
si, ma cosa…”
“E
non mi avevi chiesto anche che ti sarebbe piaciuto tornare alla vita di sempre
come quando c’ero io? perché non accontentarti se posso farlo?”
Mi
sorrise dolcemente, poi passo a guardare la sua ciotola di ramen “Bhe per
tornare alla vita di sempre avrei dovuto anche rifiutare il tuo invito!”
“Allora
perché lo hai accettato?” le chiesi sorpreso.
“Per
il modo in cui me l’hai chiesto!”
Non
capivo
“Quando
eravamo poco più che dei bambini, me lo chiedevi spesso, ma in maniera stupida,
atteggiandoti a figo e mettendoti in mostra! Oggi invece no! me l’hai chiesto
gentilmente ed eri addirittura imbarazzato!”
Mi
misi a fissare la mia di ciotola di ramen
“Proprio
come adesso!” disse ridendo.
“Io
non sono imbarazzato!” dissi senza però guardarla negli occhi.
Il
proprietario del chiosco ci si avvicinò
“Allora
ragazzi? Che cos’è? Il vostro primo appuntamento!”
Riuscii
quasi a strozzarmi con il ramen.
“Eh
così Sakura, alla fine hai ceduto al fascino di Naruto!” disse la figlia del
proprietario a 32 denti
Anche
Sakura era imbarazzatissima, lo si vedeva dalle sue guance color porpora.
“Almeno
non sono l’unico a essere imbarazzato!” dissi ridendo.
“Finiscila
o ti mollo qui, come era il mio solito fare!” mi minacciò.
Finimmo
di mangiare piuttosto tardi, ma più che mangiare parlammo del più e del meno.
Era stata una serata piacevole.
“Si
è fatto piuttosto tardi, cosa vuoi fare?” le chiesi.
“Non
avevi detto che dovevi portarmi in un posto?”
Annuii
“Si, volevo farti ammirare Konoha all’alba. Scommetto che non l’hai mai vista!
È un vero spettacolo!”
“che
stiamo aspettando? Andiamo!” mi ordinò.
“Ehm
Sakura…mancano ancora molte ore allo spuntare del sole, sarai stanca! Se vuoi
andare a casa a riposare, vengo a svegliarti io quando sarà il momento” le
proposi.
Scosse
la testa “Voglio venire con te fin da adesso! Sempre che non ti dispiaccia”
Sgranai
gli occhi “ N-no c-certo che no! Sei sicura?”
“Oh
quante storie. Ho detto di si!” Si incamminò, ma ad un tratto si fermò di
colpo.
“Cavolo,
cosa racconterò domani a mia madre? Si preoccuperà da morire se non mi vede
arrivare!”
“Semplice,
vai a casa, fingi di andare a dormire e poi esci dalla finestra!” le proposi.
“Ma
cosa credi? Sono una ragazza per bene, non faccio certe cose!” mi rimproverò
La
guardai di sottecchi “Stare fuori tutta la notte senza dire niente a mamma, è
proprio da brave ragazze! Eh già!”
“E
se le provo a dire la verità?”
“Ottima
idea! Ti lascerà proprio passare una notte intera da sola con un vampiro a cui
piace moltissimo il tuo odore…tranne adesso a causa della giacca di quel cane
rognoso!”
Sospirò
“Come la fai difficile…D’accordo facciamo come dici tu!”
La
riaccompagnai a casa e mentre aspettavo fuori per la strada, vidi qualcuno
avvicinarsi.
“Guarda
chi si vede…Naruto! che ci fai qui?” mi chiese Kiba
“Potrei
farti la stessa domanda!” dissi guardandolo storto.
“Sono
venuto a riprendermi la mia giacca!”
“Ecco…allora
vai e lavala visto che ci sei! Ah e non prestare più niente a Sakura!”
Non
so nemmeno se mi avesse ascoltato, ma l’importante e che se ne fosse andato
presto. Passarono diversi minuti quando quel cagnaccio tornò indietro.
“Ehi
sanguisuga! Sakura mi ha detto che sta arrivando! Un appuntamento eh! che cosa
ci troverà in te poi!” mi disse bleffandosi di me.
Gli
ringhiai semplicemente. Ero talmente intento a insultare Kiba mentalmente che
non mi accorsi dell’arrivo di Sakura.
“A
chi ringhi?” mi disse.
Sussultai.
Era la prima volta che qualcuno riusciva a cogliermi di sorpresa.
“No,
non dirmi che ti ho spaventato! Ah ah non ci posso credere!”
Girai
la testa dall’altra parte “ti sei mossa molto silenziosamente!”
“Ho
imparato dal migliore!”
“Continuando
a frequentarmi, diventerai una ragazza cattiva lo sai? Hai già mentito a tua
madre e sei uscita dalla finestra…questi sono i primi segni per un cambiamento
di stile di vita”
Mi
sorrise “Chissà, magari un giorno diventerò come te!”
Mi
feci serio “Non dirlo nemmeno per scherzo, andiamo!”
Mi
avviai, ma Sakura rimase ferma per qualche secondo a guardarmi sorpresa.
“perché
te la sei presa tanto?” mi chiese.
Non
le risposi, continuai a guardare avanti a me.
“Naruto!”
insistette.
“Prova
a indovinare!” le dissi
“Per
quello che ho detto? Ma stavo scherzando!” mi spiegò
“Non
mi va che scherzi su una cosa del genere! Ricorda che potrebbe anche capitare!”
“Per
causa tua?” mi chiese.
“Anche!
Ma non solo, non sono l’unico vampiro in giro!”
Abbassò
la testa e si fece silenziosa. Per un pezzo di strada nessuno dei due parlò.
Solitamente adoravo il silenzio, ma non mi piaceva come si erano messe le cose
e provai a rimediare.
“Come
mai hai ancora quell’odore, nonostante non indossi più la giacca di Kiba?” gli
chiesi curioso.
Sakura
alzò la testa e mi guardò un attimo “Cambi umore spesso tu! È snervante! ”
“Mi
dispiace!”
Sospirò
“Indosso la fascia per capelli della sorella di Kiba!”
Scossi
la testa e mi misi a ridere.
“Chi
ti capisce è bravo!” mi disse Sakura esasperata “Mi dici dove stiamo andando?”
mi chiese
“Lassù!”
le dissi indicandole la montagna degli Hokage.
“Cosa?
Hai così tanta voglia di fare esercizio notturno?” mi chiese stupita
“Bhe
se vuoi fare più veloce un modo c’è! Ti fidi di me?”
Sakura
mi guardò un po’ perplessa. Sapeva che quello che stavo per fare non l’avrebbe
gradito molto “In teoria!”
Me
la caricai sulle spalle e con una velocità molto elevata, mi avviai in cima
alla montagna. Raggiungemmo la cima in poco tempo, dopodiché feci scendere
Sakura, la quale si inginocchiò a terra e si portò una mano al cuore.
“Tutto
bene?” le chiesi
“Te
lo d-dirò q-quando il mio c-cuore avrà d-deciso di non p-provare più a
u-uscirmi dal petto!” mi disse riprendendo fiato.
Sorrisi,
forse avevo esagerato. D'altronde Sakura non era abituata a quelle velocità.
“Non
farlo mai più! Però ammetto che è comodo muoversi cosi in fretta!” mi disse una
volta ripresa. “Wow! Naruto, ma è…fantastica!” affermò vedendo Konoha tutta
illuminata. In effetti anche quello era un bel panorama.
“Trovo
più bella l’alba!” dissi sincero.
“Forse
perché è la nascita del giorno, di un mondo a cui non appartieni più e che ti
manca!” mi disse guardandomi dolcemente.
Sorrisi
e annuii “Credo che ormai tu mi conosca meglio di me!” dissi mentre mi sedetti
a terra, seguito subito da Sakura, la quale appoggio la testa sulla mia spalla.
“Senti
Naruto! Se diventassi un vampiro anche io…ti darebbe così tanto fastidio?”
“Pensi
che sia per quello il motivo per cui prima me la sono presa?”
“Non
lo so, forse!”
Sorrisi
tristemente “Se mi infastidissi non ti avrei invitato qui. Non avrei mai
condiviso il mio posto preferito con te!”
“Allora
perché?”
Mi
rattristai “perché moriresti!”
Sakura
mi guardò in modo strano “Si, ma vivrei comunque in qualche modo!”
“Però
a te viene difficile pensarmi in quel modo…morto intendo! La stessa cosa vale
per me!”
“Ma
non ti senti mai solo? Non vorresti che qualcuno ti stesse accanto?!”
Annuii
“Non è detto che deve per forza essere sotto forma di vampiro!”
“Naruto…credo,
no sento che tu prova qualcosa per me. Anche quando avevi dodici anni, ma
adesso il sentimento che tu provi nei miei confronti è diverso…è più vero, più
forte! Ho forse torto?”
La
fissai nei suoi grandi occhi verdi e le risposi “Si, è una sensazione nuova, ma
credo proprio di poter dire di essere…i-innamorato di te!”
“non
credevo che i vampiri oltre a essere timidi, fossero anche così diretti!”
“tanto
tu lo sapevi!”
“Potevo
essermi anche sbagliata! Quindi non centra il mio odore?”
“No!”
dissi semplicemente.
“Sai
naruto…” mi disse arrossendo “Credo di essere anch’io innamorata di te!”
Sorrisi
e scossi la testa “No, non è così!”
Sakura
alzò la testa.
“Non
sei innamorata di me…è più giusto dire che sei attratta da me…però sei sulla
buona strada.”
“Come
fai a saperlo con così tanta certezza? Nemmeno io so con precisione cosa provo
per te!”
“Lo
sento…riesco a sentire ciò che prova la gente che mi è vicino!” le spiegai “ e
se quello che provo io è amore…allora il tuo sentimento è diverso, ma si
avvicina in qualche modo!”
Riappoggiò
nuovamente la testa sulla mia spalla.
“E
senti…se anch’io mi innamorassi di te…non mi vorresti al tuo fianco per
sempre?”
“Certo
che lo vorrei! Però ho visto come ti accanisci nel lavoro, come ami salvare e
aiutare la gente. Se ti trasformassi saresti costretta ad uccidere le persone e
non a far loro del bene.”
“Ma
tu non fai del male alle persone!”
La
guardai incerto se continuare “Sakura…ora non faccio del male alla gente, ma
posso sempre farlo e in passato l’ho fatto, ho ucciso persone innocenti. Quando
si è appena trasformati è impossibile non farlo. L’unica cosa a cui pensi e
liberarti dalla sete che ti opprime e non ti importa di chi ti capita davanti,
se donne, anziani, bambini o…amici!”
“Amici?”
disse Sakura lievemente guardandomi negli occhi “Hai ucciso anche un tuo
amico?”
Annuii
senza guardarla in faccia “Non era un amico qualunque!”
Ad
un tratto capii a cosa mi riferivo e spalanco gli occhi e si alzò di scatto.
“Non
è possibile…Naruto tu hai ucciso…” non terminò la frase che iniziò a piangere.
Ero
convinto che scoperta la verità mi avrebbe odiato, ma non sentivo quel
sentimento negativo che tanto conoscevo, sentivo solo una profonda tristezza
che le invadeva il cuore e che si sfogava con le lacrime.
Non
sapevo che fare, non volevo che soffrisse per colpa mia, ma avevo paura che
avvicinandomi a lei avrei potuto spaventarla o qualcosa del genere. Rimasi
immobile al mio posto a guardare Konoha. Qualche minuto dopo, sentii Sakura
calmarsi.
“Lo
so cosa stai pensando! Che sono un mostro!”
Vidi
con la cosa dell’occhio Sakura che scosse la testa “No, non lo penso affatto.
Un mostro non mi avrebbe salvato la vita andando contro quello che è! Pensavo
come fai a sopportare una cosa del genere!”
“Cosa
altro posso fare? Non posso cambiare il passato, non posso cambiare quello che
sono. L’unica cosa che posso fare è essere una persona migliore!”
“Ora
capisco perché hai voluto cambiare vita!”
“Avrei
dovuto cambiare prima di aver fatto una cosa del genere!” dissi stringendo i
pugni.
Sakura
si inginocchiò accanto a me e mise le sue mani sopra un mio pugno “Naruto, è
già fantastico che tu abbia la volontà di volerlo fare e di riuscirci. Tutti
commettiamo degli errori. L’importante è saperlo riconoscere e saper rimediare.
Nel tuo caso ci stai provando è stai ottenendo degli ottimi risultati e sono
sicura che lui, non ce l’ha con te, ma è orgoglioso per il tuo modo di agire di
adesso!”
“Vorrei
tanto che fosse così!”
“Fidati,
lo è! Sa che non è stata colpa tua e che gli volevi bene!” fece una pausa “Ora
capisco perché non vuoi che anch’io diventi una vampira. Vuoi evitarmi quello
che stai passando tu!”
La
misi un braccio intorno al collo e la avvicinai al mio petto “Ssssh, non
pensarci per adesso e goditi la tua vita!”
Rimanemmo
in silenzio per parecchio ad ammirare le stelle. Si potevano vedere molte
costellazioni e ogni tanto si sentiva la voce di Sakura che, citandone
qualcuna, me le indicava.
Sentii
che tremava. Nonostante fosse estate, l’aria la sera era piuttosto bassa. La
feci alzare un momento e togliendomi la giacca, gliela misi intorno alle spalle
e la feci tornare alla posizione di prima.
“Naruto,
non ti prenderai qualche malanno a stare a torso nudo?”
Mi
misi a ridere
“Scusa…dimenticavo!”
disse dopodiché sbadigliò.
“Hai
sonno?”
Scosse
la testa
“Ti
farebbe bene dormire un po’!”
“Non
voglio lasciarti solo!” mi disse alzando la testa in modo da potermi vedere.
“Non
sono solo, ci sei tu al mio fianco! E poi mi piace vederti dormire” detto
questo presi a cullarla lentamente e le canticchiai una nell’orecchio una ninna
nanna che avevo sentito cantare all’ospedale a una mamma che cercava di far
addormentare il proprio bambino.
La
canzone ebbe l’effetto sperato. Sakura in pochi minuti si addormentò e per
tutta la notte la tenei stretta a me e le accarezzai i capelli rosa che,
nonostante la fascia per i capelli, emanavano un po’ del suo dolce profumo.
Il
cielo cominciava a schiarirsi. Mancava poco è il sole sarebbe sorto. Ai primi
raggi di luce che sfiorarono la pelle candida di Sakura, essa si svegliò.
Si
senti un attimo sperduta, ma quasi subito si ricordò dove si trovava. Si alzò
delicatamente e si mise a sedere compostamente. Io la guardai e sorridendole le
dissi “Buon giorno, dormito bene?”
Annuì
sorridendomi e si girò a osservare il villaggio che piano piano si preparava ad
affrontare un’altra giornata.
“Avevi
ragione…Konoha all’alba è stupenda! Certo che sarebbe bellissimo avere tutte le
mattine un risveglio così!”mi sorrise.
“Possiamo
farlo altre volte se vuoi!”
“mi
piacerebbe molto! Oh mamma di la verità! Che aspetto ho? Sono un mostro la
mattina appena sveglia!”
“Sei
bellissima!” Sakura arrossi e abbassò la testa. Lentamente le sollevai il mento
con le mani e mi piegai su di lei. Avevo paura che mi avrebbe respinto, invece
mi precedette e posò le sue labbra sulle mie. Inizialmente fu un bacio semplice
piano piano si trasformò in uno più passionale. Dopo un po’ ci staccammo…Sakura
aveva bisogno di riprendere fiato. Ci guardammo entrambi negli occhi per
qualche minuto quando ad un tratto sentii un urlo che mi fece sobbalzare.
“Cosa
c’è?” la guardai incredula.
“Che
ore sono? Se mia madre scopre che non sono in camera mia mi uccide!”
“Possiamo
arrivare a casa tua in un attimo!”
“vuoi
dire che tu…no grazie…mi sono sentita male l’ultima volta che mi hai
trasportato!”
Scrollai
le spalle “Come vuoi!”
“D’accordo,
ma fai in fretta!”
La
presi sulle spalle e le dissi “Aggrappati forte e chiudi gli occhi!”
Fece
quello che le chiesi e un attimo dopo “Siamo arrivati!”
“Come
di già? Ci hai messo di più per salire sulla montagna” mi ricordò
“Bhe
salire è più complicato! Ora vai, tua madre si è appena alzata!”
Sakura
senza farselo dire due volta salii in camera e vi entrò appena in tempo. Sua
madre aprì la porta della sua stanzaproprio in quell’istante.
“Ah
sei mattiniera stamattina, cosa è successo?”
“Ehm
niente mamma…e che ho dormito male e allora ho deciso di svegliarmi prima!”
“Capisco!
Ti devi vedere con un ragazzo? Non è il tuo solito modo di vestirti!” le chiese
la madre. Sentii il cuore di Sakura accelerare.
“F-forse!”
“Oh
la mia bambina si è innamorata! Ah quando i nipotini?”
“Ehm
calma mamma…non ti sembra di correre troppo?”
“Perché?
Infondo io ti ho avuta da giovane! E poi che male c’è a desiderare di diventare
nonni?”
Sakura
sospirò…invece io a sentire quella conversazione, mi rattristai e decisi di
andarmene!”
************
Allora cosa ne pensate di questo
capitolo? Spero sia stato abbastanza romantica, anche se c’è stata qualche incomprensione
fra i due innamorati. Fatemi sapere mi raccomando. Grazie a tutti
recensorie lettori. Ciao a prestoo!!!
^^
Risposta a:
Rikku93:
Shizune è la mia vittima preferita…muahaha XD. Prima o poi rivelerò il nome di
chi ha ucciso Jiraya, bisogna solo avere pazienza. Finalmente quei due sono
usciti insieme era ora, visto che nell’anime/manga non si decidono!!! Speriamo di
vederlo presto anche in tv!!! Ciao grazie^^
Mukuri Uchiha:
Esagerata!! Addirittura questione di vita e di morte sapere chi ha ucciso
Jiraya? Dai non dovrebbe mancare molto al rivelamento dell’assassino, ma
secondo me molti di voi l’hanno già capito!!!Spero che l’appuntamento fra i due piccioncini ti sia piaciuto! Fammi
sapere!!!Ciao a prestoooo!!!^^
Yuna92:
trovo adorabili Naruto e Kakashi insieme…per questo non perdo occasione di
farli incontrare e di farli “litigare” amorevolmente!!! In quanto a Ino…se non
ci fosse qualcuno che dà una svegliata a Sakura…siamo messi male!!!Ciao e grazie per la recensioneeeee!!! Fammi
sapere anche per questo capitolo…Pleeeeeseeee T_T
Cleo92:
io ancora conservo la speranza che qualche ragazzo come Naruto ci sia in giro.
Dove? Oh bhe non ne ho la piu pallida idea! Di sicuro non li ho mai visti, ma
mai perdere le speranze ; )
Comunque
anche a me la volpe è simpatica, infatti mi è dispiaciuta toglierla dalla
fanfic, ma si sa che farebbe quella fine se dovesse accadere qualcosa di
spiacevole a Naruto. T_T ciao a prestoooo!!!
Volpina90:
Ecco il capitolo da te tanto sognato! Spero sia abbastanza romantico. Come già
detto non sono brava a scrivere certe cose. C’è gente molto più qualificata di
me per certe cose. Infatti per quanto mi piacciono le storie romantiche,
preferisco basarmi su storie di azione. Però penso che ci sarà ancore qualcosa
di romantico…non posso lasciare tutto così!!! Ciao e dimmi che ne pensi!!! Grazie
per la recensione.
NemoTheNameless:
sono sicura che tu hai già capito com’è morto Jiraya. Infatti anche se non l’ho
detto ho cercato di farlo capire in qualche modo. Ma prima o poi dirò il nome
del colpevole ad alta voce…non preoccuparti!!! Ciao e grazie !!!
Capitolo 14 *** La famiglia di vampiri - Naruto unisciti a noi ***
Capitolo
14: La famiglia di vampiri…Naruto unisciti a noi.
Stavo
tornando al mio appartamento dopo la serata passata con Sakura, ma era da
diversi giorni che mi sentivo pedinato. Fino ad allora feci finta di niente, vedendo
che colui o colei che mi spiava non era una minaccia, ma la cosa cominciava
seriamente a irritarmi.
Mi
girai di scatto, verso la provenienza dell’odore del mio inseguitore e urlai
“Vieni fuori! Se hai un briciolo di coraggio!
mostrati e dimmi cosa cavolo vuoi da me! o hai paura?”
Non
aspettai molto. Un secondo dopo vidi spuntare sopra un tetto una sagoma, che in
un batter d’occhio si ritrovò davanti a me.
Dall’odore
non l’avevo riconosciuta, ma avevo ben capito che si trattava di un mio simile.
“Mai
chiedere a un vampiro se ha paura..potresti avere brutte sorprese!” mi disse
una vocina
“Ah
sei la ragazzina che si voleva mangiare i miei compagni qualche settimana fa!”
“Il
mio nome è Kira! Piacere di conoscerti Naruto!” mi disse educatamente facendo pure l’inchino.
“Lascia
perdere certe smancerie e dimmi cosa vuoi e perche mi stavi seguendo!” le
chiesi fulminandola con gli occhi
“Mi
irrita che qualcuno si faccia i fatti miei. Fino ad ora ti ho lasciato fare, ma
è giunto il momento di mettere in chiaro le cose! Lascia in pace me e gli
abitanti del villaggio! Se so che costituisci una minaccia per loro…non ci penserò due volte a eliminarti, non avrò pietà
solo perché sei una ragazzina!”
“Quante
parole in una frase! Calmati, voglio solo parlare! Il tuo villaggio è al sicuro… per ora!” mi disse sorridendomi e mettendosi le
mani dietro la schiena.
“Sputa
il rospo!” le dissi.
“Sono
stata incaricata di seguirti e scoprire il più possibile su di te!” mi disse
scrutandomi.
“Sei
stata incaricata da chi?”
“Mio
nonno! Non ne avevo voglia, ma se si arrabbia diventa una furia e quindi…meglio lasciare stare e fare quello che ti dice!” mi
disse. Per un attimo giurerei di averla vista tremare al nominare suo nonno.
“E
cosa vuole tuo nonno da me!”
“Ecco…questo dovresti chiederglielo a lui, non ho il
permesso di parlarti di come stanno le cose e blablabla. Gli adulti sono molto
noiosi su certe cose! Certo a noi poveri giovani fanno solo sgobbare. Inoltre
ci considerano delle nullità!”
“E
dire che più giovani siamo, più pericolosi possiamo essere!” le dissi
“Vero?
Glielo dico fino alla nausea, ma mio nonno tse!” mise
il broncio
Sorrisi,
quella ragazzina era buffa. Si vedeva lontano un miglio che non aveva voglia di
trovarsi li a fare quello che le era stato ordinato. In fondo era una vampira e
come tale una ribelle.
“Avanti
dimmi cosa hai scoperto su di me!” le chiesi incrociando le braccia.
“Ah
non molto…non fai chissà che cosa! Sei piuttosto
noioso per essere un vampiro, non scateni nemmeno qualche rissa! Cpmunque so che ti piace quella ragazza…Sakura!
Che hai un segreto con l’hokage del villaggio e che
vuoi cambiare vita!”
“si
hai indovinato!”
“Per
quello che non ti sei mangiato quegli umani!” mi disse “Mi avresti fatto morire
di sete, piuttosto che darmene uno vero?”
“Questo
è poco ma sicuro!”
Mi
sorrise “Però non credevo che potessi toccare il fondo! Sembri un tipo in
gamba!Come puoi essere amico di un mutaforma? È assolutamente disgustoso!”
“Non
è mio amico e poi non sono affari che ti riguardano!”
“Tutto
quello che riguarda te, riguarda me e gli altri del gruppo!”
La
guardai sorpreso. Non capivo cosa volesse dire.
“è
stato mio nonno a fare di te ciò che sei e c’è un motivo specifico per cui l’ha
fatto. Non era un capriccio. Il motivo è lo stesso per cui ha vampirizzato i
miei genitori, mio zio e mia nonna!”
“E
te?”
“è
stata mia madre! Mio nonno è piuttosto brutale a fare certe cose e non voleva
che soffrissi più del necessario!”
“Come
può una madre voler questo per la propria figlia?”
“Non
parlare se non sai niente!” mi disse alterata “Mia madre mi vuole ben, capito?”
sbattè i piedi per terra.
“Si,
si capito! Comunque non mi hai detto il perché sono stato trasformato in un
vampiro, cosa ci guadagnava a farlo?”
“Bhe lui ha prospettive piuttosto alte e gli servono tutti i
componenti della famiglia affinchè possa arrivare al
traguardo che si è prefissato!”
“Famiglia?”
chiesi sorpreso.
La
ragazzina mi disse che avrei scoperto tutto se l’avessi seguita nella sua
dimora. Ero deciso a voler scoprire la verità e senza dire niente a nessuno, la
seguii.
Durante
il tragitto feci altre domande, ma Kira si era chiusa
nel suo silenzio e niente riuscì a farla parlare.
Dopo
un quarto d’ora arrivammo in una vallata circondata completamente da montagne.
Un luogo ideale per dei vampiri. Il sole non riusciva quasi mai a illuminare
completamente quel luogo a causa dell’altezza delle rocce, escludendo
quandoesso era allo zenit, ma per il
resto della giornata si poteva stare tranquillamente fuori senza subire
disturbi.
La
cosa che mi stupì e che ai piedi della montagna più alta c’era una villa enorme
fatta quasi interamente di legno, con molte vetrate. Era una casa gigantesca
per soli 4 o 5 vampiri che ci abitavano.
Continuando
a seguire Kira entrai nell’abitazione e rimasi
affascinato da come era arredata. Sembrava proprio una casa da esseri umani
eppure non mi sembrava che quei vampiri li amassero tanto.
Mi
trascinò in salotto dove c’erano due dei vampiri che incontrammo la notte della
nostra missione e un’altra donna più anziana.
“Kira, sei tornata finalmente! Sono giorni che manchi da
casa! Mi stavo preoccupando” disse la donna giovane.
“Mamma
quando la smetterai di trattarmi come una bambina?” si lamentò Kira
“Quando
crescerai” disse l’uomo sorridendo.
“Molto
divertente! Comunque ho portato a termine la missione. Dove nonno?” chiese.
“è
andato con tuo zio Shiroi a caccia! Torneranno
presto” disse la donna più anziana, ma neanche tanto. Avrà avuto una quarantina
di anni.
Mi
si avvicinò e mi guardò dolcemente “Tu devi essere Naruto!
Come sei bello figliolo mio! Sono contenta di poterti finalmente incontrare,
sono beh 18 anni che aspetto questo momento!”
La
guardai sorpresa. Non riuscivo ad arrivare al motivo per cui quella donna
volesse tanto conoscermi.
“Tu
chi sei?” le chiesi rimanendo sempre sulla difensiva.
“Rilassati
ragazzo, non vogliamo farti niente! Tu sei uno di noi!”
“l’ho
già sentita questa frase, ma non capisco cosa significhi!”
La
donna mi diede delle pacche sulla schiena. Troppa confidenza per i miei gusti.
La
madre di Kira mi si avvicinò e si presentò “Salve Naruto, lieto di fare la tua conoscenza. Io mi chiamo Aki!” Anche lei come la figlia si inchinò.
Il
padre invece era seduto sul divano e mi guardava incuriosito “Io sono Yaku!” disse semplicemente.
“Il
mio nome invece è Miruku, ma sei libero di chiamarmi
nonna se vuoi!” mi disse sorridendo.
“Perché
dovrei? Per me non sei niente, solo una sconosciuta!”
“Porta
più rispetto a chi è più grande di te moccioso!” disse una voce dura alle mie
spalle.
Mi
girai e guardai colui che aveva parlato in modo minaccioso. Quel tipo non mi
piaceva. Era un uomo grosso, dal viso arrabbiato e dai capelli e occhi scuri.
“Papà,
avrai anche ragione, ma sto ragazzo non sa niente su di noi! È normale che
agisca così!” disse colui che quella notte si dichiarò essere il capo del
gruppo.
“Se
non ricordo male il tuo nome è Shiroi. Sei tu il capo
qui dentro?” gli chiesi
“Sono
io il patriarca e faresti meglio a ficcartelo in testa, se non vuoi guai!” mi
disse di nuovo l’uomo appena arrivato con lo stesso tono di voce di prima.
“Calmati
caro! Non accogliere tuo nipote in questo modo, lo spaventi!” disse Miruku poggiando una mano sulla sua spalla.
“Tse, io non mi spavento per così poco!” dissi con un tono
di disprezzo.
“Sei
impazzito? Non fare arrabbiare il nonno così. Qui per uno che sbaglia, sono
tutti a rimetterci” mi avvisò Kira.
“Ancora
non capisco. Cosa volete da me. cosa ho io a che fare con voi?”dissi perdendo
la pazienza.
“Accomodati
ragazzo, ora ti spiegheremo!” mi disse Miruku dolcemente.
Feci
come mi disse e aspettai spiegazioni.
“Cosa
ti ha detto Kira di noi?” mi chiese il “nonno”
“Non
molto. Solo che l’avete mandata a spiarmi e che sei stato tu a farmi diventare
un vampiro. Per uno scopo ben preciso…solo che non so
quale possa essere!”
“I
miei familiari non ti hanno detto il loro nome?” mi chiese
“Si
e da quello che dovrei capire?”chiesi
esasperato.
“Nonno,
non gli abbiamo detto il cognome!” lo informò Kira e
il nonno ordinò a tutti di presentarsi nuovamente.
“Io
sono KiraUzumaki, tua
cugina”
“
Io AkiUzumaki, madre di Kira e moglie di Yaku! Sorella
gemella di tua madre e sono anche tua zia”
“Io
sono YakuTetsu, marito di Aki e padre di Kira! E tuo zio”
“ShiroiUzumaki! tuo zio, fratello
di Aki!”
“Io
sono MirukuUzumaki, moglie
di Kurai. Sono tua nonna caro!”
“invece
io sono KuraiUzumaki. Il
capo di questa famiglia e anche tuo nonno!”
Spalancai
gli occhi incredulo.
“Esatto,
siamo la tua famiglia!” mi dissi Kurai
Mi
arrabbiai “Ah si? E con questo?” dissi alzandomi in piedi con uno scatto.
“Non
mi importa molto di chi siete. Se fosse stati la mia famiglia, vi sareste fatti
vederequalche anno fa, non credete?”
dissi loro con voce alterata.
“Eri
un umano e noi vampiri! E tu ci servivi più grandicello! Ti abbiamo permesso di
crescere fino a quando non saresti stato pronto!”
“Pronto
per cosa?”
“Per
unirti a noi!” mi disse sorridendo Kira. La ignorai.
“Ci
sono anche i miei genitori?” chiesi curioso.
“No!”
Mi rispose secco Kurai. “Tuo padre non era un tipo
che mi andava a genio, ma una volta che tua madre rimase incinta non potrei
sottrarmi alla loro unione. Comunque è morto prima che potessimo trasformarlo.
Tua madre doveva unirsi a noi, ma abbiamo deciso di aspettare a quando tu fossi
nato, così da avere un membro in più nella famiglia, ma poi lei è morta dandoti
alla luce”
“Perché
trasformate tutti gli Uzumaki in vampiri?”
Kurai
sorrise “Semplice, perché gli Uzumaki da vivi, non
possiedono nessuna abilità innata e la maggior parte delle volte vengono derisi
come ninja, ma da morti, nessuno ci considera dei comuni vampiri. Tutti ci
temono!”
“perché?”
“Perché
ognuno di noi ha un potere speciale! Solo pochi eletti ne posseggono uno e gli Uzumaki sono fra quelli” Mi disse Kira
“Ad esempio io soprevedere il futuro,
ma dato che non mi hanno dato il tempo di crescere e di maturare pienamente…le visioni mi vengono solo quando vogliono
loro!” disse Sbuffando.
“Tesoro,
stavi per morire, non potevamo aspettare ancora!” le disse la madre.
“Voi
altri che poteri avete?”chiesi.
“Io
so leggere nella mente, ma so farlo solo se tocco le persone” mi disse Aki.
“Io
posseggo la capacità di proteggermi dagli elementi che possono far male a un
vampiro! Tipo il fuoco, elettricità!” mi risposeyaku
“Io
dispongo di una forza maggiore rispetto agli altri vampiri e rispetto anche
agli altri Uzumaki!” specificò Shiroi
“Io
sono in grado di controllare la mente umana… dei
vivi” disse Kurai
“E
tu invece?” chiesi riferendomi a Miruku
“Io
non posseggo poteri! Non sono una vera Uzumaki! Sono
sposata con uno di loro.”
“Neanche
Yaku lo è eppure anche lui ha un potere speciale!”
“Non
sono solo gli Uzumaki ad avere questo privilegio!
Anche la mia famiglia aveva questo dono, solo che io sono l’unico rimasto”
Kurai
mise a tacere tutti quanti e riprese la parola. Mi disse che era arrivato il
mio turno e mi ordinò di dire loro quali erano i miei poteri.
“Non
ho poteri!” dissi scrollando le spalle.
Kurai
guardò sua figlia è le ordinò qualcosa solo conlo sguardo. Aki mi si avvicinò, mise una mano
sulla mia spalla e si concentrò.
“Ha
detto la verità, non ha dei poteri oforse non li ha ancora scoperti!” disse
“Io
mentre ti spiavo ho sentito che sei in grado di sentire i sentimenti delle
persone!” mi riferì Kira.
“Si,
ma non è una cosa normale?” chiesi
“No!
Nessuno di noi ha questa capacità!”mi informò Kira.
“quindi è questo il tuo potere!”
“Aspettate,
qualcosa a me non torna!” disse Shiroi.
“Parla
figlio mio!” disse Kurai
“Quando
incontrammo Naruto per la prima volta, quando noi ci siamo
accorti della sua presenza e degli umani, lui era già in fuga da noi! Come è
possibile?”
“Vi
ho sentito arrivare!”
“si,
ma avresti dovuto accorgerti della nostra presenza quando noi ci siamo accorti
della tua. Tu sembrava che te ne fossi accorto da prima!”
“Si!
Infatti, quando ho captato i vostri odori, voi non avevate percepito il mio o
quello umano!”
Tutti
si guardarono in faccia
“Cosa
significano quegli sguardi?” Chiesi
“A
che distanza hai percepito il loro odore?” mi chiese Kurai
incuriosito.
“Direi
una decina di kilometri, ma se per questo vi ho anche visti!”
“fantastico!
Quindi tu possiedi il sensi più sviluppati dei nostri. Almeno il doppio se non
di più!” Disse Kira salterellando qua è la.
“Ci
sarà utile per i nostri scopi!” disse Shiroi.
Lo
guardai dubbioso “Vostri scopi?”
“Ormai
sei un membro della nostra famiglia e come tale devi essere a conoscenza di
quello che vogliamo ottenere!” mi spiegò Kurai.
Mi
disse che il suo intento era conquistare il potere. Gli Uzumaki
erano già abbastanza famosi fra i vampiri e avevano lo scopo di eliminare
coloro che mettevano a rischio la segretezza dei vampiri, ma da qualche tempo
quel potere non bastava più. Voleva dominare non solo il mondo dei vampiri, ma
anche degli umani. Voleva che la gente lo rispettasse e lo temesse e chiunque
si sarebbe opposto a lui…sarebbe finitonel suo stomaco o in quello dei suoi
famigliari. Lamia reazione fu una sola.
“Tu
sei completamente pazzo! Io non ci sto! Se i vampiri dominassero il mondo gli
umani scomparirebbero in pochi giorni!”
“Non
lo permetterei, senza umani non avremo più niente di cui cibarci!”
“Ci
resterebbero gli animali! A quanto pare Naruto, si
trova bene!” Disse kira.
Kurai
urlò “Cosa? Che significa questa storia?”
“Che
non mi nutro di umani, ma di animali!” dissi fulminandolo con gli occhi “e non
ho intenzione di cambiare regime alimentare.”
“Tu
sei la vergogna di questa famiglia…ma ti faremo
cambiare idea! Alla fine sarai costretto a unirti a noi e a fare quello che ti
ordino io! mi sono spiegato?” mi minacciò kurai.
“Lo
vedremo!” dissi soltanto prima di andarmene via per non mettere più piede in
quella casa.
Famiglia
Uzumaki
******************
Vi sareste mai aspettati che
quei vampiri fossero i parenti di Naruto? Cosa
succederà ora? Lo lasceranno in pace o lo tormenteranno finchè
non cederà ai loro ricatti?Per ora ho inserito l'immagine dei parenti di Naruto in bianco e nero. quando avrò tempo la metterò a colori.
Risposta a:
Rikku93:
Credo che tu abbia trovato la soluzione ai tuoi quesiti!!! I vampiri non
possono avere figlio in teoria no? E per quanto riguarda l’amico che ha ucciso,
se quello che credi tu e lo stesso che dico io…non
credi che Naruto doveva resistere? Poteva trovare un’altra
preda!!!Ciao a presto!!!
Bacinaru:
eccoti il continuo, però qui si passa a una scena completamente diversa dal
capitolo precedente. Spero che ti piaccia lo stesso.
MikuriUchiha:Ma no…non sei baka! Ho cercato di svelare il colpevole, ma allo stesso
tempo di tenerlo nascosto!!! Quindi tutto apposto!!!Cmq per questo capitolo niente narusaku…sorry!!! Ciao e grazie!!!
NemoTheNameless:
eh si…c’era un altro vampiro a Konoha,
ma ora ce ne sono addirittura altri sei!!! Speriamo se ne stiano buoni!!! Ciao a
prestoooo!!!
Cleo92:
uhm…con questo capitolo molti hanno probabilmente
capito chi è l’assassino di Jiraya!!! Uhm bhe allora non è il caso che lo sveli io!!! siete tutti dei
detective qui dentro ^^ ciao e grazie
Yuna92:
bhe si la fine è un po’ triste, ma non poteva finire
tutto liscio come l’olio!!! Non ci sarebbe gusto a mio avviso.Eh si, anch’io penso di aver fatto una Sakura
troppo diretta, ma alcune battute erano d’obbligo e non ho potuto evitarle. Ciao
e fammi sapere se questo capitolo ti è piaciuto…anche
se non c’è la coppietta dell’ann^^
Volpina90:
eh per un po’ niente romanticismo mi sa!!! Mi dispiace! Ma finchè
non mi verrà in mente qualche altra ideuzza…farò più
che altro capitoli di azione o roba del genere! Ma magari in qualche
discussione fra Naru e Saku
scapperà qualcosa di dolce…non garantisco niente
però. I capitoli vengono fuori man mano che li scrivo e non ho quasi niente di
premeditato. Ciao e grazie per aver scritto…come
sempre del resto !!!
Capitolo 15 *** Nuove preoccupazioni – richiesta d’aiuto al “nemico” ***
Capitolo 15: Nuove
preoccupazioni – richiesta d’aiuto al “nemico”
Andai via da quel
luogo molto alterato. Era una vera pazzia quello che volevano fare e anche se
avevo lo stesso cognome, io non volevo far parte di quella famiglia. Non mi
interessava avere il potere né sul mondo dei vampiri, né su quello umano. Mi
bastava poter vivere con loro e con i miei amici della foglia…e stare con
Sakura.
Ma mentre rincasavo,
mi tornò in mente la frase che Kurai mi disse in tono minaccioso
“Tu sei la vergogna
di questa famiglia… ti faremo cambiare idea! Alla fine sarai costretto a unirti
a noi e a fare quello che ti ordino io! Mi sono spiegato!”
Non lo conoscevo, ma
da quel poco che avevo visto, capii che si sarebbe trattato di un nemico
pericoloso se avessi dovuto battermi con lui. Inoltre era circondato da altri 5
vampiri, due dei quali con poteri temibili che li rendevano praticamente
indistruttibili.
Inoltre un altro
dubbio mi assalì. E se per farmi andare dalla loro parte, avesse fatto del male
alle persone a cui sono legato? Kira spiandomi aveva conosciuto le persone che
avevano preso un posto nel mio “cuore”.
Scrollai la testa.
Sperai che non fosse così. Ma avrei dovuto presto decidermi sul da farsi. Non
sapevo se andarmene o no, ma anche se avessi deciso di lasciare il villaggio…per
vendetta, colui che si definiva mio nonno, avrebbe potuto sterminare l’intera
Konoha. No, era meglio se rimanevo e salvaguardavo la sicurezza del villaggio.
Optai anche per
un’altra cosa…avrei chiesto aiuto al mio nemico numero uno.
Arrivai finalmente al
villaggio. Andai nel mio appartamento e sdraiato sul letto rimuginai ancora
sulla faccenda e su cosa fosse meglio fare.
Ero talmente assorto
dai miei pensieri che non mi accorsi nemmeno che si era fatto pomeriggio tardi.
Qualcuno bussò alla
mia porta facendomi tornare al presente.
Andai ad aprire.
“Nonna-Tsunade!”
dissi sgranando gli occhi “Cosa vuoi?”
“Come cosa voglio? Ti
cerco da tutta la giornata…dove sei stato?”
“In giro!” mi tenni
sul vago.
“Avevo una missione
da affidarti!” mi disse scocciata.
Alzai il
sopracciglio. Poteva essere una buona occasione per distrarmi e magari, se essa
doveva essere svolta vicino al luogo in cui vivevano quei vampiri…avrei potuto
tenerli sotto controllo.
“Di cosa si tratta?”
chiesi.
“Non ha più
importanza, l’ho affidata a un ninja che si fa trovare disponibile quando ne ho
bisogno!” disse un po’ alterata.
“Ho avuto da fare!”
dissi voltando la testa.
“Cosa?” mi chiese, ma
non risposi
“Sono pur sempre
l’hokage e come tale devo sapere cosa combinano i miei ninja. Per sapere se
succede loro qualcosa!”
“A me non può
succedere niente!” dissi.
“Naruto! Lo so che
sei diventato molto forte, ma puoi trovare sempre qualcuno più potente,
ricordalo!” mi disse riprendendomi.
“Lo già incontrato se
per questo!” dissi per sbaglio ad alta voce.
“Cosa? Quando?”
chiese Tsunade preoccupata.
Non la capivo. Prima
mi diceva che era possibile che qualcuno fosse più forte di me e ora faceva una
faccia come se non si aspettasse una cosa del genere.
“Niente! Lascia
stare! Sono cose mie, me ne occupo io!”
“Naruto, ogni cosa
che riguarda te, riguarda me e l’intero villaggio!” Mi disse “Ricorda che siamo
tutti una grande famiglia!”
“Tse” sbuffai.
Questa storia della
famiglia cominciava a seccarmi. Mi ero “sveliato” che non ne avevo una…invece ora
addirittura due.
“Cosa ti succede?” mi
chiese preoccupata.
“Niente!” dissi
duramente.
“Ormai ho capito che
quando fai così è perché sei nervoso e se sei in questo stato può solo esserci
qualcosa che ti preoccupa!”
“Può anche darsi e
allora? Ho detto che me ne occupo io! Non è roba alla tua altezza!”
Non sapevo nemmeno se
era alla mia.
“Centrano vampiri?”
mi chiese non arrendendosi, ma io la fulminai con un occhiataccia.
“D’accordo, quando ne
voi parlare sai dove trovarmi” disse dandomi la schiena.
Fece per andarsene,
ma prima “Ah Sakura ti stava cercando! Non so se ho fatto bene a dirtelo dato
che non sono affari miei!”
Quella punta di
cattiveria che mise nella frase, me l’ero meritata. Ma cosa potevo farci se
quando ero nervoso trattavo male tutti e tutto.
Uscii. Non riuscivo
più a stramente chiuso in casa e ormai il sole era quasi tramontato, non mi
avrebbe più dato tanto fastidio.
Camminavo tra le vie
del villaggio con le mani in tasca e prendendo a calci svogliatamente i
sassolini che incontravo lungo la strada.
“Narutooo!”
Mi sentii chiamare.
Riconobbi subito la voce e l’odore…sempre mischiato a quella puzza di cane.
“Ciao Sakura!”
“Ma dove sei finito?”
Mi rimproverò “ Tsunade è tutto il giorno che scalpita perché non ti trova! Ok
che sei uno spirito libero adesso, ma non dovresti farti trovare a portata di
chiamata?”
“Oggi non ho potuto!”
Dissi solamente.
Sakura vedendo il mio
umore si preoccupò “è successo qualcosa?”
“Non cominciare a
fare domande anche tu! Mi è bastata Tsunade.”
Si rattristò. Le
avevo detto quella frase piuttosto bruscamente.
“Scusa!” le dissi
senza troppo convinzione. Lo so, era Sakura, ma in quel momento volevo solo
essere lasciato in pace con i miei pensieri.
“No, scusa tu! Non
dovevo chiederti niente! Ora scusa, ma devo andare!” Si girò per andarsene, ma
la afferrai per un braccio e le impedii la fuga.
“Mi dispiace” Dissi, sta
volta, sinceramente “Sai che quando sono nervoso non guardo in faccia nessuno!”
Mi guardò arrabbiata
“Si lo so, manon è una scusa! Se hai
le tue preoccupazioni, perché ti devi scaricare sugli altri!”
“Perché la maggior
parte della gente non si fa gli affari suoi quando deve!”
“Ti ho già chiesto
scusa mi pare! Cosa vuoi da me!”
“Io niente! Volevo
solo…” mi zittii
“non ti capisco
proprio. Un momento prima sei la persona più dolce al mondo e un attimo dopo
diventi quasi cattivo!” fece una pausa “Io non riesco a capire quale sia il
vero Naruto”
Non la guardai in
faccia
“Tutti e due! Sono
fatto così!”
Sakura mi fissò, ma
io continuai a guardare per terra.
“Non mi piace che fra
noi due si creino queste situazioni! Non vorrei che pensassi che stanottemi sia trovato male e mi stia comportando
così perché voglio allontanarmi da te!” le dissi
Sakura mi guardò
sorpresa “Naruto! Non mi aveva nemmeno sfiorato la mente quest’idea! Mi fido di
te e so che non faresti mai una cosa del genere. Se avessi voluto scaricarmi mi
avresti spiegato come stavano le cose, non ti saresti mai comportato così!”
“Non mi devi dare
tutta questa fiducia Sakura, sai bene che non sono più il Naruto di una volta!”
le dissi alzando lo sguardo
“C’è sempre una parte
del vecchio Naruto in te! Quel tuo lato protettivo nei miei confronti c’è
ancora e ieri me l’hai dimostrato!”
“d’avvero?”
“Solo Naruto si
sarebbe comportato così con me! E so anche che se ti comporti in questo modo
ora, è perché c’è qualcosa che ti preoccupa profondamente…forse qualcosa anche
di pericoloso, ma devi capire che non puoi trattare la gente come degli
oggetti!”
Abbassai nuovamente
la testa.
“Non chiedermi scusa.
Cerca solo di non comportarti più così! Ci puoi riuscire! Cavolo, sei capace di
non mangiare gli umani e non puoi una cosa del genere?”
“Si credo di
potercela fare!”
“Bravo! E sappi che
se vuoi qualcuno di cui parlare io ci sarò sempre!”
La fissai ancora e
per un attimo mi persi nei suoi occhi color smeraldo.
“Ti dico cosa è
successo, se mi prometti che non dici niente a nessuno e se…” mi fermai
“Se?” mi chiese di
continuare.
“Se ti togli tutti
gli accessori che indossi degli Inuzuka!”
Sakura mi guardò
sorpresa.
“Suvvia! Mi sono
abituato al tuo odore…e poi ti voglio troppo bene per farti finire nel mio
stomaco!”
“Oh ma che
romantico!”mi disse guardandomi di sottecchi. Si tolse finalmente quella fascia
per capelli che emanava un odore maleodorante e disse “Ecco fatto, contento?”
Annuii. Ci sedemmo su
una panchina li vicino e le raccontai tutto quello che era successo quella
mattina.
Ebbe la mia stessa
espressione di quando scoprii chi erano in realtà quei vampiri. Rimase a bocca
aperta.
“Stai scherzando?
Vuoi dire che tu hai una famiglia e che per giunta e tutta composta da vampiri?
Predatori della notte ognuno dotato da poteri speciali, compreso tu, che voglio
prendere il dominio di questo mondo?”
“Già” dissi
sospirando.
“E vogliono il tuo aiuto!”
Annuii
“Naruto, non puoi
permettere una cosa del genere!”
“Infatti come ti ho
detto non voglio unirmi a loro!” le ridissi
“Non è quello che
voglio dire! So benissimo che non faresti mai una cosa del genere. Ma devi fare
qualcosa per impedire che facciano del loro piano una realtà! Con o senza te,
ci proveranno comunque!” disse Sakura agitata.
“Lo so benissimo e
per quello che mi sto struggendo. Sto cercando di trovare una soluzione per
poter impedire questa pazzia, ma...” sospirai “Forse dovrei davvero andarmene
da Konoha, la mia presenza qui è comunque una minaccia!”
Sakura si alzò di
scatto in piedi e mi fissò terrorizzata “Non stai dicendo sul serio vero? Non
puoi andartene e lasciarmi da sola!”
“Non sei sola, hai
molti amici qui e se resto potrei metterti in pericolo! Cercheranno di colpire
me. Kira sa che sei tu la persona a cui sono più legato!”
“Non mi interessa se
sono in pericolo! Sono una kunoichi e come tale lo sono sempre. Naruto, promettimi
che non mi lascerai!” mi disse, ma non risposi
“Promettimelo!”
Insistette
Annui “ Prometto!”
Sakura a quella
parola mi abbracciò stretto. Era così sollevata che si mise anche a piangere
per liberarsi della paura che aveva provato in quei minuti.
“Dai, ora vai a casa,
lavati la faccia e fatti una bella dormita! E non pensare a quanto ti ho detto
oggi!” le dissi fermando la corsa disperata di una lacrima con un dito
“Ti troverò domani
mattina? Vero?”
La guardai dolcemente
“Certo! Sarò la prima cosa che vedrai!”
Mi sorrise e sciogliendo
l’abbraccio se ne andò.
“Aspetta Sakura!” si
girò “Devo andare da Kiba e se vuoi restituisco quella fascia!”
Sakura mi guardo e
sorrise “Sei incredibile! Fai di tutto pur di sbarazzarti di quell’odore!”
“Già, ma devo
seriamente parlare con Kiba. Se sarà il caso, il suo aiuto sarà indispensabile.”
Mi diressi verso le
abitazioni del clan Inuzuka e non potei fare a meno di notare le occhiatacce
che mi lanciavano tutti i ninja di quella zona. Anch’io li guardavo storto. Di
sicuro stavano pensando a qualche modo per farmi fuori.
Finalmente giunsi
all’abitazione di Kiba e bussai alla porta. Probabilmente si erano accorti di
me. Infatti Hana, la sorella di Kiba, non fu affatto sorpresa di vedermi.
Mi guardò minacciosa
“Cosa vuoi succhiasangue?”
“Buona sera anche a
te!” dissi bleffandomi di lei “Devo parlare con Kiba!”
“Tu che vuoi parlare
con uno di noi? Ma sai chi siamo?” di chiese Hana.
“Certo e per questo
che devo parlargli. Mi serve il suo aiuto!”
“Tsè il suo aiuto?
Kiba non è in casa!” mentì.
“Con chi credi di
parlare? Con un umano? Sento il suo odore da kilometri! Comunque e questione di
vita o di morte! Altri vampiri potrebbero presto attaccare Konoha! Non ne sono
certo, ma potrebbe essere una probabilità! Se hai parlato con Kiba, sai che non
sono pericoloso, quindi ti chiedo di avere un po’ di fiducia in me!” la guardai
determinato “Voglio solo evitare una strage”
e che venisse fatto
del male a Sakura ovviamente.
“Vedendo la mia
determinazione, Hana si arrese e mi fece entrare. In casa ricevetti gli sguardi
cagneschi dei genitori di kiba, ma la sorella intervenne in mia difesa.
Fidandosi della
propria figlia, gli Inuzuka mi lasciarono entrare.
Hana aprii la porta
della camera del fratello “Kiba, c’è una visita per te!”
“Naruto! Avevo
sentito la tua puzza da lontano!”
“Non ho voglia di
scherzare” dissi guardandolo storto.
“E chi scherza?”
disse ridendo
“Ho bisogno del tuo
aiuto!”
Si ammutolì alla mia
richiesta. Tutto si sarebbe aspettato, ma non che gli chiedessi una mano.
Gli spiegai per filo
e per segno tutto quello che avevo raccontato a Sakura, aggiungendo dei
particolari sui poteri di ogni nostro probabile nemico. Mi ascoltò interessato
e preoccupato allo stesso tempo. Anche lui come me, era inquietato da Shiroi e
Yaku.
“Capito! Come cavolo
fai a ficcarti in situazioni del genere?”
Scrollai le spalle
“Il bello che ci
andiamo di mezzo noi!” disse
“Avevo pensato di
andarmene. Ma non è una garanzia di sicurezza. È probabile che colpiranno tutto
ciò a cui tengo e inoltre l’ho promesso a Sakura!”
“Un vampiro
innamorato! Tsè!”
Lo fulminai
nuovamente
“D’accordo! Sono con
te! Se ci sarà da combattere, puoi contare sul mio aiuto e anche su quello del
mio clan…credo!”
“Grazie! Ah da questa
a tua sorella!” dissi porgendogli la fascia.
Sorrise “Sakura non
crede di averne più bisogno?”
“No!”
Finalmente potei
uscire da quella casa puzzolente e dirigermi verso un abitazione più profumata.
Avevo detto a Sakura
che sei stato la prima cosa che avrebbe visto al suo risveglio? Bene, così
sarebbe stato.
****************************
Anche questo capitolo
è andato!Avverto che ho dovuto rubare
il pc a mio padre e la tastiera non funziona bene…comunque cercherò di
continuare a scrivere finchè non perderò la pazienza con sti tasti!!! E cercherò
anche di aggiornare il prima possibile…se riesco anche tutti i giorni!!!Ciao e fatemi sapere cosa ne pensate di
questo capitolo.
Risposta a:
Mikuri Uchiha: eh eh eh! Non Garantisco
niente. Naruto potrebbe anche farci un bello scherzetto. Comunque i giorni
avvenire non saranno una passeggiata per lui. Grazie per la recensione a
presto!!!
Yuna92:Chissà…forse qualcuno non ha bisogno di
diventare buono. Io concederei loro il beneficio del dubbio. Ciao a presto!!! Continua
a seguirmi!!!
Cleo92: Il nonno un po’ scorbutico?
Magari…sarebbe un angioletto allora!!! Ihih vedrai cosa ha in servo per il
povero Naruto!!! Ciao alla prossima!!!
Volpina90: Sinceramente non
credevo fosse una buona idea il fatto chei vampiri fossero la famiglia di Naruto, ma sembra che l’idea abbia
funzionato!!! Speriamo o siete solo tutti quanti gentili!!! Comunque Naruto …eeeh
non te lo dico!!! Ti lascio con il dubbio!!! Ciao e spero che questo capitolo
ti sia piaciuto!!!
NemoTheNameless: Cavolo O.O tu mi
leggi nella mente!!! Però non tutti si possono definire affabili, qualcuno avrà
pure preso dal patriarca no? ciao e grazie per la recensione!!!
Malnandrino ninja: si è vero sul libro
parla di licantropi, ma c’è un motivo per cui chiamo gli inuzuka mutaforma. Ma per
questo dovrai aspettare di finire il 4° libro!!! Ciao a prestoooo!!!
Quella sera mi
infiltrai in camera di Sakura. Non pensate male, non volevo farle niente. Solo
starle accanto! Sai che novità, direte voi. Ma quando si è innamorati è così! Si
vuole passare ogni momento della propria esistenza con chi si ama e io non
avrei passato molto tempo della mia con lei.
Sakura sarebbe
invecchiata e prima o poi si sarebbe spenta, come tutti in questo villaggio.
L’idea mi spaventava…avrei dovuto vivere un eternità senza colei che amavo più
di ogni altra cosa al mondo..
Bhe non era nemmeno
detto! Probabilmente colui che si definiva mio nonno mi avrebbe fatto fuori,
dato la mia cocciutaggine. Non mi sarei mai unito a loro, per nessuna ragione
al mondo. Ma almeno se morivo... davvero sta volta, non avrei dovuto sopportale
la solitudine in eterno.
L’alba giunse in
fretta e quando Sakura riaprì gli occhi e mi vide, salto sul letto e urlò.
“Faccio questa
impressione al mattino presto?” le chiesi ridendo.
“Naruto? che ci fai
qui?” mi chiese tra lo stupito e l’alterato.
“Ti avevo promesso
che sarei stato la prima cosa che avresti visto questa mattina e ho voluto
tener fede alla parola data!” le ricordai.
“Non credevo di dover
prendere alla lettera quello che mi hai detto! Sai che potrei prenderti per un
pervertito?” mi disse
“Non sono mica
Kakashi!”
“Ma sei stato allievo
di Jiraya-sama. Chi meglio di lui poteva insegnarti certe cose?”
Le sorrisi, non aveva
tutti i torti.
“Tranquilla sono
rimasto buono qui nell’angolino a sentirti russare!” le dissi sorridendole.
“Russare? Io non
russo!”
“Lo so, ma parli nel
sogno!”
“Davvero?” sgranò li
occhi “Ho detto qualcosa stanotte?”
“Ti sei fatta una
bella chiacchierata!”
Sakura arrossì. Forse
si ricordava quello che aveva sognato.
“Naruto io…ecco
quello che ti ho detto sta notte…cioè in sogno…ecco…”
“Oh hai avuto una
discussione con me! Cosa mi avresti detto?” chiesi curioso.
Sakura mi guardò
sorpresa “Non avevi detto di aver sentito tutto?”
“Si, ma hai detto
qualche ingrediente di qualche ricetta di famiglia!”
“Ti riferivi a
quello?” mi chiese.
Annuii
“Si in effetti ho
sognato anche di cucinare qualcosa da...” Arrossii “…portarti da mangiare!”
Sorrisi “Ormai sono
un elemento fisso nella tua mente? Quindi posso definirmi il ragazzo dei tuoi
sogni!”
Si volto sempre più
rossa in volto “Non ti montare la testa! Più che sogni sono incubi! Infondo
sono sempre infestati da un vampiro che si crede chissà chi!”
“Oh bhe…sai bene come
sbarazzarti di me se vuoi! Basta una parola!”
“Correrò il rischio e
continuerò a sognarti!” ad un tratto si alzò dal letto e cominciò a correre a
destra e a manca “Oh mamma è tardissimo, devo muovermi se voglio andare a
lavorare!”
Scrollai le spalle
“Tu preparati, io ti rimetto a posto il letto!”
Sakura mi guardò e si
mise a ridere “Ma se a casa tua era sempre disfatto!”
“Cosa centra! Non
aver voglia di farlo, non significa non saperlo fare.”
“D’accordo
accomodati”
Detto questo entrò
nel bagno della sua camera, ma dimenticandosi da vestire dovette uscire
praticamente subito.
Sakura rimase a bocca
aperta
“Qualche problema?
Non va bene?” chiesi
“H-hai g-già finito?
Sei assunto a tempo pieno! Ma credo che qualche minuto al giorno siano
sufficienti se in un secondo mi metti in ordine una camera intera!”
“Lavoro poco, ma
lofaccio bene! A quando il mio primo
stipendio?”
Sakura mi si avvicinò
e mi diede un bacio sulle labbra.
“Questo va bene come
anticipo?”
“Direi proprio di
si!” dissi mentre si staccava, ma l’afferrai prima che potesse scappare e la
attirai nuovamente fra le mie braccia.
“Ma ora voglio anche
il resto!”
Ci baciammo di nuovo,
questa volta più seriamente, ma fummo interrotti da una voce
“Sakura è tardi, non
dirmi che non ti sei ancora alzata” disse la madre di Sakura aprendo la porta.
“No, mamma non
entrare!” urlò, ma non riuscì a fermarla.
“Perché no?”
Sakura si girò, ma
vide che io ero sparito.
“Ehm…perché sono in
pigiama!” disse in modo impacciato.
“Che assurdità ti
vedo tutte le mattine in queste condizioni!”
“Ma non mi hai
chiesto se mi sta bene, non mi piace farmi vedere così!”
La madre sbuffò e se
ne andò chiudendo dietro di se la porta.
“Se n’è andata!
dov’eravamo rimasti?” dissi ritornando al mio posto e facendo prendere un colpo
a Sakura.
“Naruto, potresti
anche avvertirmi quando compari.” Mi disse facendo la finta arrabbiata
“Ora non ho tempo,
devo andare al lavoro!!! Qui qualcuno deve guadagnare per vivere…qui non siamo
tutti immortali, ricordi?”
Quando fu finalmente
pronta l’accompagnai al lavoro.
“Grazie per la
compagnia, ma se vuoi un consiglio…fossi in te andrei a mangiare qualcosa! I
tuoi occhi sono viola!” mi disse Sakura
“Lo sospettavo, ho la
gola che mi brucia! Sono giorni che non mi nutro di qualcosa!”
“Allora vai, cosa
aspetti?” disse spingendomi.
“D’accordo, buona giornata!”
la salutai.
Lasciata Sakura al
suo lavoro, corsi nella foresta. Avevo così fame da far estinguere gli orsi di
questa zona. Forse esagero, ho provato di peggio.
Il banchetto fu
abbondante e potevo ritenermi soddisfatto, ma…
“Avanti cosa vuoi
ora?” dissi girandomi verso la persona che era dietro di me,
“Ecco io…” disse
“Kira, ho già detto
che non ho intenzione di unirvi a voi! Non voglio più ripeterlo da oggi in
poi!” dissi seccato.
Kira mi guardava con
aria dispiaciuta “Ne sei sicuro? Nonc’è niente cheio possa fare
perché tu possa cambiare idea?”
La fulminai con lo
sguardo“Non voglio essere più uno spietato assassino. Non mi interessa se è
nella mia natura. Cercherò di cambiarla a tutti costi e non sarete voi a farmi
cambiare idea!” le urlai contro.
Kira fece qualche
passo indietro spaventata e alzando le mani come per proteggersi disse
“Calmati, non ti voglio costringere! Volevo solo essere sicura che fosse la tua
decisione definitiva!”
“Lo è!” dissi
calmandomi.
“Allora…”disse ma non
continuò
“Allora cosa?” le
chiesi. Capii che c’era qualcosa che mi stava nascondendo dal fatto che non mi
guardava, aveva la testa bassa.
“Sta attento! Il
nonno non ti darà pace!” mi disse dispiaciuta.
“Appena farà una
mossa falsa dovrà vedersela con me! Non sono così debole come crede!”
Kira abbassò
nuovamente la testa “Ma non è solo! Ricordatelo!”
Strinsi i pugni “Ho
già provveduto a chiedere aiuto!”
Spalancò gli occhi “I
mutaforma?!”
Annuii
“No! Non vorrai fare
del male alla mia mamma e al mio papà!” disseurlando
“Non farò del male a
nessuno se non sono costretto!”
Kira si mise una mano
sul cuore.
“Kira so che sei
preoccupata e so anche che tu non sei cattiva, ma fai cose terribili a causa di
tuo nonno!”
“Non è solo colpa
sua…sono pur sempre un vampiro!” si giustificò
“Ma faresti solo del
male alle persone quanto basta per sfamarti, dico bene?”
Annuii
“prometto che troverò
un modo per non uccidere nessuno, ma se sono messo alle strette non puoi
chiedermi di scegliere, fra una famiglia che per me non è mai esistita e che
ora mi chiededi fare ciò che non
voglio e coloro che considero veramente la mia famiglia!”
Kira mi guardò
esitante e mi disse “Allora corri a Konoha…nonno è già entrato in azione!”
Mi avvicinai e la
scrollai per le spalle “Perché non me lo hai detto subito!”
“Perché è una
trappola, me l’ha ordinato lui di venirti a dirtelo e io…non voglio che ti
batti con i nostri parenti, avresti la peggio!” disse con le lacrime agli
occhi.
“Dov’è?” le chiesi
lasciandola la presa, non potevo avercela con lei.
“Al palazzo
dell’hogake! Se sei fortunato ci sarà solo lei con la sua assistente!”
Corsi alla massima
velocità verso Konoha. Il loro odore si poteva avvertire per tutto il
villaggio. Anche gli Inuzuka si erano accorti della loro presenza. Infatti li
trovai tutti davanti al palazzo dell’hokage, ma nessuno muoveva un muscolo.
Vidi kiba e mi avvicinai.
“Kiba, che state
facendo qui?”
“Ci sono dei vampiri
con l’hokage! Hanno detto che alla prima mossa falsa, l’avrebbero uccisa!
Nessuno di noi sa cosa vogliono!” disse stringendo i pugni “Ci sentiamo così
inutili a non poter intervenire!”
“Calmati, ci penso
io! Sono io quello che vogliono! Porterò nonna-Tsuande in salvo!” dissi e mi
incamminai, ma Kiba mi chiamò.
“Buona fortuna
Naruto!”
Gli sorrisi dopodichè
mi recai nella stanza dell’hokage. Shizune era stesa a terra svenuta.
Probabilmente l’avevano colpita nel suo tentativo di difendere l’hokage.
“Nonna-Tsunade, stai
bene?” chiesi rivolgendole uno sguardo e ignorando per un istante i presenti in
sala.
“Si! Non preoccuparti
per me. Dimmi cosa sta succedendo? Cosa vogliono questi mostri da te?” mi
chiese preoccupata.
“Salve Naruto, ci si
rivede! Vedo che tua cugina, ti ha recapitato il messaggio!” disse quella fastidiosa
voce di Kurai
lo guardai storto.
Accanto a lui c’erano tutti li altri e Kira si unì a loro in quel momento.
“Ottimo lavoro Kira!”
disse Kurai scompigliandole i capelli.
Kira non rispose, mi
guardava dispiaciuta. Anche lei mi era contro, ma sapevo che non voleva, ma
aveva paura di suo nonno. Non potevo fargliene una colpa.
“Cos’è quella faccia?
Non dirmi che hai dei sensi di colpa!” le chiese bruscamente Kurai, spaventando
la piccola.
“Lasciala stare! È
pur sempre una bambina e tu non fai altro che usarla per i tuoi scopi!” provò a
difenderla il padre.
“I nostri scopi Yaku!
Ho forse vuoi dirmi che mi sei contro!”
Il padre di Kira si
ammutolì. Tutti in quella famiglia dipendevano da Kurai e sembravano tutti
temerlo, tranne Shiroi. Spesso pensavo che lui fosse peggiore di lui.
“Parla! Cosa speri di
ottenere prendendo in ostaggio l’hokage?”
“Che tu ti sveglia! E
torni alle tue origini!” mi disse duramente Kurai
“Scordatelo! Non sarò
un assassino!” dissi ringhiando.
Kurai si mise a
ridere.
“Non crederti meglio
di noi! Sbaglio ho anche tu hai ucciso in passato! E se quello che mi ha
riferito Aki è giusto, hai ucciso anche un tuo caro amico!!!”
Vidi Aki sussultare e
abbassare la testa. Tutti quanti sembravano avere i nervi a fior di pelle in quella
stanza, tranne Kurai e Shiroi. Quest’ultimo aveva una faccia compiaciuta.
Guardai con la coda
dell’occhio Tsunade e Kurai si accorse della mia agitazione.
“Come mai sei così
agitato? Ooooh l’hokage non lo sa! Come mai non gliel’hai detto?”
Strinsi pugni e
denti. Non ero ancora pronto per dirle tutto.
“Bhe vorrà dire che
glielo dirò io! Naruto ha ucciso il tuo amato…”
Non lo feci finire.
Se Tsunade doveva scoprire la verità, non lo avrebbe saputo da un altro.
Sarebbe venuta a conoscenza di tuttoda
me.
“Nonna-Tsunade!” la
chiamai. Vidi che mi guardava e continuai “Ho ucciso io Jiraya!” dissi
abbassando la testa.
Tsunade rimase
shockata. Sentii il suo cuore accelerare. Era incredula. La vidi anche mordersi
le labbra.
“Hai del fegato
ragazzo! Hai sentito cosa ha fatto il tuo caro pupillo?” disse rivolgendosi a
Tsunade. L’hokage si girò a guardare Kurai e la vidi cambiare espressione.
Spalancò gli occhi e continuava a fissarlo insistentemente. Sembrava
ipnotizzata.
“Tsunade!” La
chiamai.
Tornò in se, ma dopo
avermi fissato un attimo girò la testa, per non incontrare il mio sguardo.
Sentivo che comunque non riusciva ad odiarmi, ma era tremendamente delusa da
me.
Fissai Kurai e gli
altri con odio.
“facendo così mi
farai solo allontanare dal villaggio, ma non a farmi unire a voi! Come ho già
detto non mi interessano i tuoi piani e non mi importa che voi siate la mia
famiglia. Konoha è la mia famiglia!”
Kurai sorrise “Una
famiglia che ti volerà le spalle!” disse riferendosi a Tsunade “Ma noi saremo
ad aspettarti a braccia aperte! Quando vuoi sai dove trovarci!”
Finito di parlare
fece un cenno con la testa agli altri vampiri e ordinò loro che era il momento
di lasciare quel luogo.
Mi sembrava strano
che fosse finito tutto così, pensavo a una minaccia più grande, che avrebbe
messo in pericolo le persone che amovo, invece si era limitato a dire la verità
sull’omicidio di Jiraya. Non che fosse una cosa da poco, ma prima o poi avrei
dovuto confessare tutto, quindi non mi aveva recato poi un danno così grave.
Facevo bene ad avere
dei sospetti. Non avevo idea di cosa mi sarebbe successo da un mese a questa
parte.
Quando mi accertai
che il pericolo era sparito, mi girai verso Tsunade e la chiamai. La vidi
alzarsi in piedi. Aveva la testa bassa e il viso ricoperto dai capelli.
Shizune si svegliò in
quell’istante e non capii cosa fosse successo. Vide solo l’aspetto orribile
dell’hokage.
“Mi dispiace!” dissi solamente. Come se delle semplici
scuse avessero potuto mettere tutto apposto. Mi meritavo di più e non mi opposi
a quello che decise di fare di me un momento dopo.
“Shizune! Porta
subito qui una squadra Anbu!” disse.
L’assistente senza
fare domande eseguì l’ordine epochi
minuti dopo, mi ritrovai circondato da diversi ninja.
************************
Anche questo capitolo
è andato? Piaciuto? Chissà quali intenzioni avrà Tsunade!!! Fatemi sapere!!!
E grazie a tutti
Risposta a:
Shi_angel: Ihih…volevo appunto
che Naruto si comportasse con Sakura in maniera completamente diverso rispetto
agli altri. Lo so forse è un po’ troppo mieloso, ma miuscito fuori così!!!
Comunque appena ho un
po’ di tempo solitamente scrivo, per questo riesco solitamente a pubblicare
ogni giorno, ma nel caso non dovessi farcela ovviamente posterò il giorno
seguente…anche perché mi sa che dovrò cominciare a darmi una mossa, dato che li
esami sono vicina. Però farò del mio meglioper pubblicare il prima possibile ^^ciao e grazie per la recensione.
Yuna92: noooo!!! Lo voglio
anch’ioooooo!!! Me lo regali??? *_* va bhe che ho centinaia di foto di twilight
sparse per il pc, ma qualcuna in più non fa male!!! Dico bene? Ciao…spero che ti
sia piaciuto questo capitolo!!! Fammi sapere!!!
Mikuri Uchiha: vero sono teneri,
ma chissà se Naruto riuscirà a mantenere la sua promessa!!! Eh eh…si vedrà!!!
Ciao e grazie per aver scritto!!! A prestoooo!!!
Volpina90: Dai…ho provato ad
accontentarti anche questa volta!!! Ti piace? Lo spero tantoooo *_*!!! Un
consiglio? Non fantasticare troppo sulla ff. protresti rimanerci male se non va
a finire come vorresti tu!!! Esperienza personale!!! T_T ciao alla
prossimaaaa!!!
Cleo92: Sai una cosa?
Orochimaru non l’avevo nemmeno preso in considerazione. Mi fa paura quel tipo…è
orribile!!! Brrrr ho i brividi solo a pensarci!!! Speriamo rimanga nel suo
nascondiglio buono buonino!!! ^^ Poi sinceramente non so ancora di preciso cosa
fare accadere!!! Ciao e grazieeee!!!
NemoTheNameless: Non posso
assicurarti che non giocheranno sporco, infondo è quello che sanno fare meglio
i cattivi no? Grazie per avermi seguito. Spero che questo capitolo ti sia
piaciuto!!! Fammi sapere…ciaooooo!!!
Abbiamo lasciato Naruto circondato da
una squadra anbu… come uscirà da questa situazione? E che intenzioni ha Tsunade
nei suoi confronti?
Buona
lettura ^^
Capitolo 17: Prigionia
Presto mi ritrovai circondato da una
squadra anbu. Avrei potuto fuggire, ma non lo feci. Non era corretto. Ognuno di
loro possedeva la sua attrezzatura ninja, ma sicuramente non avevano intenzione
di usarla contro di me. Sia loro che Tsunade, sapevano che non sarebbe servito
a niente minacciarmi con kunai o altro. Ma anche se avessero potuto farlo, non
ce ne sarebbe stato bisogno.
Riconoscevo la mia colpa e se Tsunade
voleva punirmi, non mi sarei tirato indietro. Le avrei dato questa
soddisfazione.
Quando ormai ero “intrappolato”, Tsunade
alzò la testa e mi fissò.
Rimasi stupito, qualcosa non andava in lei.
Chiamatelo sesto senso, ma quello sguardo non poteva essere il suo. I suoi
occhi erano diversi…erano di ghiaccio.
Potevo sentire i suoi sentimenti nei miei
confronti in quel momento ed ero sicuro che non provava odio. Non ci riusciva,
anche se sarebbe stato normale provare quel sentimento verso l’assassino di un
suo prezioso amico.
Quindi se non mi odiava, perché aveva
quello sguardo? Per quanto potesse essere arrabbiata, amareggiata, addolorata e
delusa…quegli occhi non corrispondevano. C’era qualcosa di sbagliato.
Mentre cercavo di capire cosa, l’hokage
parlò
“Portate questo vampiro nella prigione per
i criminali di alto livello” disse con una voce fredda.
Non mi opposi. Se era in prigione che
voleva rinchiudermi…ci sarei andato. Tutto pur di farmi perdonare e farla
sentire meglio.
Gli anbu non dovettero nemmeno farmi
pressione. A testa bassa li seguii in carcere, fino alla cella in questione.
Essa era esposta in modo tale che per più
ore al giorno il sole potesse entrare al suo interno. Soprattutto a inizio
pomeriggio, quando esso era più forte. So che non era possibile, ma sembrava
fatta apposta per un vampiro. Inoltre le sbarre erano collegate a cavi
elettrici, per impedire ai criminali di provare qualsiasi via di fuga.
Non lo sapevo ancora allora, ma rimanendo
chiuso li dentro per diverso tempo, imparai che anche l’elettricità era una mia
nemica oltre al fuoco, anche se non tanto da uccidermi. Poteva solo stordirmi,
ma per un vampiro è già tanto. Forse non c’è cosa per noi che sentirci
disarmati.
Quindi anche se avessi voluto tentare la
fuga, non ci sarei riuscito.
Passava il tempo e mi sentivo come un
uccello in gabbia. Agli altri prigionieri davano qualche ora di “libertà” all’aria
aperta, sempre sotto lo sguardo vigile degli anbu incaricati di sorvegliare le prigioni.
Io invece rimanevo perennemente li dentro…in quella cella umida.
Per distrarmi ogni tanto raddrizzavo le
orecchie per ascoltare quello che accadeva all’interno del villaggio. Grazie al
mio udito potevo sentire tutte le conversazioni che volevo. Mi sorpresi di
venire a conoscenza che la notizia dell’uccisione di Jiraya da parte mia non
era stata diffusa. Tsunade ne aveva parlato solo con Kakashi e Sakura, quando
dovette spiegare loro la mia scomparsa.
Sakura non ne fu sorpresa, essendo già a
conoscenza della verità, ma Kakashi non faceva altro che farfugliare che non
era possibile, che c’era stato un errore e cose del genere.
Lo dicevo io che mi dava troppa fiducia.
Diverse volte sentii Sakura lamentarsi con
Tsunade perché non le dava il permesso di venirmi a trovare, ma lei non
sembrava avere intenzione di cedere. Anche Shizune, che era sempre tesa quando
mi vedeva, cercò di convincere l’hogake che era troppo dura nei miei confronti.
Anche lei era addolorata per la perdita di Jiraya, ma sapeva che avevo solo
fatto ciò che il mio istinto mi diceva di fare, proprio come fanno le volpi con
le galline, i lupi con gli agnelli e così via. Eppure a loro non li si
attribuiva nessuna una colpa. Era una cosa naturale. Non sto cercando di
giustificare il mio comportamento. Sapevo di aver sbagliato e non provavo
rancore verso Tsunade perché mi aveva rinchiuso li. Mi sembrava giusto. I
crimini…vanno puniti.
Ma per quanto un crimine possa essere
grave…non bisogna scordarsi di coloro che li hanno commessi. Sono pur sempre
esseri viventi…anche se su quest’ultima frase nei miei confronti non so se
vale.
Passarono due settimane e finalmente
qualcuno venne a farmi visita. Ero seduto in un angolino attaccato al muro.
L’unico posto dove non arrivava il sole. Quei momenti erano tremendi. Non solo
non potevo muovermi da li, ma non potevo nemmeno usare i miei sensi per potermi
distrarre. Il chèmi faceva solo
concentrare nei miei disagi. Il tempo non passava mai e le giornate sembravano
durare 48 ore se non di più.
“Naruto!” mi disse una voce, che però non
riconobbi subito.
“Chi sei?” non alzai nemmeno la testa,
volevo rimanermene nel buio più totale.
“Sono Kakashi!”
Di sicuro il mio maestro doveva essere
rimasto sorpreso, dato che non avevo capito chi era, né dalla voce, né dall’odore.
“Kakashi!” dissi a voce bassa “Cosa vuoi?”
“Sono riuscito ad avere il permesso
dall’hokage di venirti a trovare! Sakura ti saluta! Vuole farti sapere che ha
cercato più volte di venirti a trovare e farti sapere che gli manchi”
“Lo so! Quando posso vi ascolto!”
Kakashi sospirò “Ti devi sentire solo qui
dentro vero?”
Sogghignai “La solitudine non è al momento
il mio problema principale!” dissi, sta volta alzando la testa.
Kakashi sussultò quando mi vide.
“Naruto…i tuoi occhi!”
“Cos’hanno che non vanno?” ringhiai
avvicinandomi alle sbarre “Scommetto che sono rossi, vero?”
“Da quant’è che non mangi?” mi chiese
preoccupato.
“Da quando sono qui dentro!” dissi
guardandolo storto “Anche se sono immortale non significa che non soffra la
fame!” gli dissi nuovamente ringhiando.
“Cercherò di farti avere qualcosa!” disse
cercando di calmarmi.
Sempre con un sorriso malino dipinto sulle
labbra dissi “Non ce n’è bisogno! Ho quello che mi serve proprio davanti a me!”
Kakashi spalancò gli occhi a quella frase.
Aveva capito che intenzioni avevo. Vide mentre assumevo una posizione di
attacco. Mi lanciai contro di lui. Riuscii a ferirlo a un braccio prima che, a
causa del contatto con le sbarre, prendessi la scossa.Il voltaggio era abbastanza forte da
stendermi.
Kakashi si allontanò tenendosi il braccio
sanguinante, mentre io, dopo essermi rialzato lentamente mettendomi in
posizione seduta, assaggiai il sangue di Kakashi che mi era rimasto nelle mani.
Mi venne ancora più sete di quanto già non ne avevo.
Il mio maestro vedendo che ormai avevo
perso completamente il controllo se ne andò, rassicurandomi però che avrebbe
fatto qualcosa.
Passarono ancora un paio di giorni. Di
Kakashi nessuna notizia e le mie condizioni peggioravano. Non provavo nemmeno
più a distrarmi con i pettegolezzi del villaggio, cercavo solo un modo per
andarmene da li.
In uno di quei terribili giorni vidi che
nella prigione c’era movimento. Cercai di capire cosa era tutta quella
confusione. Sperai addirittura che mi avessero messo un compagno di cella. Se
fosse stato così, non avrebbe avuto vita lunga.
Finalmente vidi chi erano i nuovi
prigionieri. Erano Kakashi, Sakura e Shikamaru. Quest’ultimo era venuto a
conoscenza di quello che mi era successo e decise di dare una mano ai due.
Non capivo cosa ci facessero lì, ma non ero
affatto dispiaciuto…anzi sogghignai.
“Salve ragazzi!” dissi loro. Si trovavano
nella prigione davanti alla mia.
“Naruto! Stai bene?” mi chiese Sakura
preoccupata.
“Domanda idiota!” le dissi bruscamente. “E
così anche voi siete finiti in questo posto! Chi l’avrebbe mai detto! Non
eravate dei ninja a modo voi tre? E tu Sakura? Cosa hai fatto alla nonna, tanto
da farti spedire qui? Sei stata una bambina cattiva?” le dissi in modo cattivo.
Sakura abbassò la testa. Kakashi le mise
una mano sulla spalla e le disse
“Sakura ricorda che non mangia quasi da tre
settimane! Non è in lui!”
Annuì.
“Baka! Se siamo qui è perché abbiamo
provato ad aiutarti!” disse Shikamaru.
“Gran bel risultato!” dissi deridendolo.
“L’hokage non ci da minimamente ascolto!
Abbiamo fatto il possibile! Dovresti almeno apprezzarlo!” continuò il ragazzo.
“Tsè! Non vi ho chiesto niente!”
Il tempo continuava a passare. Gli altri
fecero numerosi tentativi per liberarsi, ma a guardia di quelle prigione
c’erano gli anbu…con loro non si scherza. Infatti un paio di volte erano
riusciti a liberarsi, soprattutto grazie a Kakashi. Per questo era considerato
un dei migliori ninja all’interno della foglia. Ma anche il migliore cade
davanti a numerosi “nemici” della sua stessa potenza. Cosi tutto tornava come
prima. Sia io che loro, rimanemmo in prigione ancora per un po’ di tempo.
Anche i ninja a guardia della prigione
erano sorpresi di vedere all’interno della prigione il copia ninja, ma non si
sarebbero mai opposti all’autorità dell’hokage che sembrava non ragionare più.
Aveva passato ogni limite. Aveva dato l’ordine
di rinchiudere tutti coloro che provavano ad aiutare i prigionieri senza
nessuna colpa. In poco tempo anche altri nostri compagni furono catturati,
compreso il famoso Gai che aveva cercato di aiutare il suo rivale numero uno.
Ormai era passato un mese e non facevo
altro che ringhiare. Ero proprio come una bestia selvatica. Sakura cercava di
farmi coraggio, ma io non avevo la minima voglia di ascoltarla. Non mi
importava niente di quello che diceva.
Un giorno ricevemmo tutti una visita
inaspettata. Kira.
“Ciao Naruto!” mi disse con una voce
tremolante.
La guardai storto e le ringhiai contro.
“Cosa ci fa una ragazzina come te qui
dentro?” disse Shikamaru.
“Ma come non mi riconosci? Sono la vampira
che voleva mangiarti tempo fa!” li fece l’occhiolino
Shikamaru deglutì.
“Cosa vuoi da Naruto!” disse in modo
minaccioso Sakura.
Kira si rattristò “Vedere a che punto di
sopportazione è! Ormai è allo stremo!”
“Centrate qualcosa in questa situazione
voi?” chiese Kakashi.
Kira annuì.
“è solo colpa nostra! Tsunade non centra
niente! Mio nonno sta controllando la sua mente. Ha questo potere e sta facendo
in modo che l’hokage faccia soffrire Naruto in modo tale da farlo imoazzire!”
disse abbassando la testa.
“Era proprio come sospettavamo!” disse
Sakura.
“Perché? tu eri arrivata a questa
conclusione?” chiese Shikamaru
“E ti definiscono intelligente? Certo che
no, ma non dirmi che non ti sei accorta che Tsunade-sama non era lei ultimamente!”
“Si, me ne sono accorto! Secondo te, ci
avrebbe rinchiuso qui dentro, solo per aver provato adare da mangiare a Naruto?”
“Dobbiamo sentirci sollevati! Almeno
significa che non ce l’abbiamo contro!” disse Kakashi “Avremmo dovuto decidere
se rimanere fedeli a Konoha e andare contro a quello che crediamo o diventare
criminali per aver aiutato Naruto!”
“Come si può sciogliere questo sortilegio?”
chiese Shikamaru.
“Non si può! Quando mio nonno deciderà che
il suo piano è completo, la lascerà stare!” disse “Manca poco ormai!”
“Cosa vuoi dire?” chiese Sakura
Kira scosse la testa “Mi dispiace! Verrei
punita se parlassi. Ho già detto troppo e se mio nonno è nei paraggi e mi ha
sentita…non voglio nemmeno immaginare cosa mi farà!”
“Tu non mi sembri pericolosa…”
Kira ferita nell’orgoglio ringhiò “Attento
a come parli! I vampiri non amano sentirsi dire certe cose!”
“Ehm…mi dispiace, quello che volevo dire e
che sembri essere dalla parte di Naruto! Potresti far qualcosa per liberaci?
Distrarre gli anbu per esempio?”
“No!” disse Kira
Mi misi a ridere. Kira si giròguardarmi preoccupata “fidatevi, siete più
al sicuro li dentro!” disse prima di andarsene.
Il sole cominciò a tramontare e qualcosa
cominciava a muoversi. Un anbu con una maschera a forma di volpe si diresse verso
la mia cella con delle chiavi in mano. Quel ninja era all’oscuro di quello che
ero, se no vedendo le condizioni in cui ero, avrebbe dato ascolto al consiglio
di Kakashi.
“Non apra quella porta!” urlò.
“L’hokae, mi ha dato il preciso ordine di
liberare Uzumaki Naruto! Non posso disobbedire!” rispose l’anbu.
“L’hokage non è in se! Ci dia retta!” urlò
Sakura.
Anche tutti gli altri prigionieri cercarono
di convincere il mio liberatore ad andarsene, ma a nulla servirono le loro
avvertenze.
Finalmente dopo tanto tempo, il cancello
della prigione si aprì. L’anbu mi diede l’ordine di seguirlo. Lo feci…per
qualche passo dopodiché gli saltai addosso e lo feci fuori.
Sakura e Ino si coprirono gli occhi. Certe
scene per loro erano troppo.
Gli altri urlavano cercando di farmi
tornare in me. Sentendo le urla altri ninja vennero a controllare cosa stesse
succedendo. Quando videro il loro compagno steso a terra, mi attaccarono. Li
uccisi tutti, ma non ebbi il tempo di nutrirmi che qualcosa mi afferrò per le
braccia e mi fermò. Lottai con tutte le mie forze, ma non riuscii a liberarmi.
“E così dicevi che non avresti più ucciso
umani!!! L’avevo detto che avresti cambiato idea! Questa è la tua vera natura
Naruto!” mi disse qualcuno che a velocità estrema era comparso davanti a me.
“Mi raccomando Shiroi, tienilo ben stretto!”
“Certo papà!”
In quel momento constatai la vera forza di
mio zio. Non ero nemmeno in grado di fare grandi movimenti, con lui che mi
teneva ben stretto fra la sua presa.
“Scommetto che hai sete vero?”
Annuii.
Kurai sorrise soddisfatto e facendomi
portare via da Shiroi, si diresse verso i miei compagni, i quali guardavano la
scena senza poter intervenire. Si leggeva nei loro sguardi la rabbia che
provavano in quel momento e anche il loro sconforto.
Kurai soddisfatto per quelle espressioni
disse loro “Ci rivedremo presto miei cari! E sarà proprio il vostro amato
Naruto a porre fine alle vostre misere vite! Ah ah ah.
Si allontanò facendo riecheggiare il suono
della sua risata per tutta la prigione.
*********************
Eh eh… spero di non essere stata un po’
troppo brutale. Vi aspettavate una cosa del genere? Chissà come andrà afinire!!!
Fatemi sapere cosa ne pensate, mi
raccomando…recensite…
Ciao e grazie mille ai miei recensori…ARIGATOU!!!
Ci sentiamo presto
In questo
capitolo non sarà Naruto a raccontare la storia, dato le sue attuali condizioni,
ma sarà Kira, la cugina.
Buona lettura ^^
Capitolo 18: La ribellione di una “bambina”
Parla Kira
Mi sentivo in colpa. Anche se non volevo, avevo aiutato
il nonno nel suo intento.
Non conoscevo ancora bene Naruto. Di
lui sapevo solo che era mio cugino, ma mi stava già simpatico. Mi piaceva il
suo modo di ribellarsi a quello che non gli andava a genio, come l’istinto
omicida dei vampiri e a soprattutto mio nonno.
Era la prima persona che aveva osato
“sfidarlo”, non obbedire ai suoi ordini e io avevo contribuito a renderlo uno
spietato assassino.
Noi altri invece non avevamo il
coraggio di ribellarci. Eravamo forti fisicamente, ma allo stesso tempo deboli
e soccombevamo alle ingiustizie che ci venivano imposte.
Noi sapevamo di cosa era capace il
nonno quando perdeva le staffe. Non risparmiava nessuno. Lo avevo visto. Molte
persone e anche nostri simili sono stati brutalmente uccisi sotto i miei occhi.
Anche il bisnonno non aveva avuto speranze con lui. Non condivideva le sue
idee. Era troppo magnanimo per i suoi gusti.
Era accecato dalla sete di potere e
pur di ottenerlo non aveva guardato in faccia nemmeno coloro che lo avevano
messo al mondo.
Forse io, i miei genitori e Naruto
compreso non potevamo definirci dei veri vampiri. Quelli autentici erano coloro
che agivano come il nonno e zio Shiroi. Si, perché i veri vampiri sono coloro
che annientano tutti coloro che incontrano nel loro cammino. Sete o non sete.
Sono esseri senza scrupoli.
Noi altri invece potevamo essere anche
definiti spietati assassini, ma uccidevamo solo quanto bastava per la nostra
“sopravvivenza”.
Mio nonno si divertiva a far soffrire
gli altri…e anche noi. Se noi eravamo ancora in vita era solo perché gli
servivamo. Non l’ho mai sentito dire niente del genere, ma per quanto io sia
giovane, certe cose le capisco.Dovevate vederlo come era compiaciuto del risultato ottenuto con Naruto.
Aveva completamente mandato in tilt il
cervello del mio povero cuginetto.
I miei erano rimasti a casa il giorno
della sua liberazione. Anche quello era un ordine del nonno, ma io con una
scusa lo avevo seguito. Mi sono dovuta mettere addosso un suo indumento per
coprire il mio. Non so cosa ne sarebbe stato di me, se mi avesse scoperto.
Certo avrei potuto dire loro che ero interessata ad assistere alla liberazione
di Naruto, ma restava il fatto che avevo disubbidito agli ordini e cioè restare
alla larga da Konoha.
Quando finalmente il nonno e lo zio si
allontanarono dalla prigione, potei uscire allo scoperto. Trattenei il respiro
per non farmi soggiogare dall’odore del sangue dei numerosi ninja caduti e mi
avvicinai alle prigioni dei compagni di Naruto.
“Cosa ci fai di nuovo qui?” Mi chiese
Sakura fulminandomi con lo sguardo “Se ci avessi liberato quando te lo avevamo
chiesto, a quest’ora Naruto, non avrebbe combinato questa strage!” continuò a
dirmi ormai con le lacrime agli occhi.
Non le risposi, fu il mio adorato
ragazzo dalla coda alta a parlarle.
“Sakura, posso capire cosa stai
provando, ma credo che il motivo per cui questo vampiro non ci abbia liberato è
per evitare che Naruto facesse del male anche a noi!” Shikamaru guardò verso di
me, come se volesse una risposta di conferma.
“è così! Se vi avessi liberato, Naruto
avrebbe commesso il più grande sbaglio della sua vita e non se lo sarebbe mai
perdonato!” dissi.
“In qualche modo dobbiamo esserti
quindi riconoscente, giusto?” mi chiese Kakashi.
“No, io sono complice in quanto
accaduto! Non voglio essere ringraziata per niente!” dissi loro.
Diedi un forte calcio alla serratura
della porta e la spaccai. Ripetei l’azione anche con le celle degli altri
compagni. Non sapendo chi era buono o no…rischiai anche di liberare qualche
criminale che si meritava di essere li.
La prima cosa che fecero Sakura e la
sua amica bionda quando furono libere, fu avvicinarsi ai ninja a controllare le
loro condizioni.
Ripetei più volte che per loro non
c’era speranza, ma mi sbagliai. La maggior parte dei anbu era solo ferito in
modo grave, ma non in pericolo di vita. Per altri invece non ci fu niente da
fare, ma la situazione era andata meno peggio del previsto.
“Ragazzi!” urlò qualcuno. Era una
giovane donna dai capelli scuri con in braccio un maialino.
“State tutti bene?” chiese.
Tutti risposero affermativamente e
subito chiesero dell’hokage.
“Tsunade-sama si è appena ripresa! È
svenuta improvvisamente e quando ha ripreso i sensi non ricordava nulla di
quello che è accaduto in quest’ultimi giorni!” raccontò.
“Come è possibile?” chiese la ragazza
bionda.
“Succede così! In fondo per tutto
questo tempo è stata come addormentata! Non si è accorta di quello che le
veniva fatto!” spiegai loro.
Tutti i feriti vennero portati
all’ospedale da Kakashi, Shikamaru, un ragazzo cicciotello, e due tizi strambi
vestiti con delle tute ridicole che non facevano altro che ripetere che il
potere della giovinezza avrebbe fatto risolvere tutto per il meglio.
Erano stati tutti imprigionati per
aver voluto aiutare un loro amico, senza aver paura delle conseguenze che
avrebbero potuto subire.
Li invidiavo. Loro si che erano
coraggiosi, mentre io per paura che mi venisse fatto del male, avevo
assecondato i desideri di mio nonno, andando anche oltre alle cose in cui
credevo, ma ora avevo deciso di dire basta.
Noi ragazze invece ci recammo da
Tsunade, per accertarci delle sue condizioni. Le altre erano titubanti a
raccontarle quello che era accaduto. Lo feci io per loro, ma ovviamente misi da
parte il tatto. La donna rimase shockata e cadendo sulle ginocchia si domandava
come avesse potuto fare una cosa del genere.
Tutti noi cercammo di rincuorarla e
spronarla a fare qualcosa.
“Non ti serve a niente piangerti
addosso. Prima di tutto non eri tu a gestire la situazione e in secondo luogo,
dobbiamo fare qualcosa per prepararci!” dissi loro.
“Prepararci a che cosa?” Mi chiese Shizune.
“Ora che la nostra famiglia è al
completo, mio nonno darà inizio alla sua conquista di tutte le terre, partendo
proprio da Konoha. E indovinate chi ci sarà in prima linea?” chiesi loro
“Naruto!” tutti dissero all’unisono.
Annuii.
“Ma ci sarà un modo per farlo tornare
in se!” disse Sakura “Naruto non è un mostro, ce l’ha dimostrato più volte in
passato! Non voglio abbandonarlo, avrà ucciso molti ninja quest’oggi, ma
sappiamo che non era in se, non lo avrebbe fatto se no!” Disse per convincere
noi e soprattutto se stessa.
“Probabilmente hai ragione. Non lo
avrebbe mai fatto, ma ricorda che è pur sempre un vampiro e quando perdiamo il
controllo difficilmente riusciamo a tornare lucidi!” dissi loro.
“Naruto ha una grande forza di
volontà! Quando stavo per morire, si è trattenuto dall’uccidermi, nonostante
fosse fuori controllo!” mi disse Sakura. Voleva mantenere strette quelle
speranze che aveva.
Scossi la testa “Le circostanze erano
diverse. Se perdiamo la testa per l’odore del sangue umano, ma comunque siamo
abbastanza sazi è più…diciamo facile per noi controllarci, ma se non mangiamo
da giorni o nel caso da Naruto addirittura settimane, diventiamo praticamente
pazzi e nemmeno le persone a cui siamo più legati riescono a fermarci…anzi ci
rivoltiamo contro anche loro. Per questo mio nonno si è fatto aiutare da mio
zio. Avendo una grande potenza, non fa fatica a trattenere un vampiro
impazzito, ma se mio nonno avesse agito da solo, sicuramente Naruto avrebbe
avuto la meglio su di lui!”
Sakura cadde in ginocchio e iniziò a
piangere. Non voleva credere che tutto fosse finito.
Ino si avvicinò a lei e l’abbracciò
cercando di rincuorarla.
“perché ci aiuti?” chiese Tsunade
“Perché non voglio darla vinta a mio
nonno e poi questo villaggio non mi dispiace, non voglio che venga
distrutto…cosa inevitabile!” risposi.
“Stai cercando di dirci che Konoha ha
le ore contate?” chiese Shikamaru che era arrivato in quel momento con tutti
gli altri.
“Esatto” dissi
“No!” Disse determinata Tsunade
“Impiegheremo tutti i ninja disponibili del villaggio per preparare una
offensiva verso questi vampiri. Daremo l’ordine di non fare del male a Naruto,
ma se riescono ad averli sotto mano, avranno il permesso di sterminare gli
altri.”
Sospirai. In mezzo a quei vampiri
c’erano anche i miei genitori. Anche loro erano delle vittime di quella
situazione. Non avevano ambizioni alte, per loro bastava vivere per l’eternità
come una famiglia serena. Invece dovettero soccombere alla presunzione del
nonno, il quale non faceva altro che minacciarli, dicendogli che al primo
sgarro, mi avrebbe tolto di mezzo. Per lui non ero altro che una bambina
capricciosa che gli dava grane.
A quei ricatti i miei non poterono
sottrarsi e anche loro, come la sottoscritta, dovettero fare cose che non
avrebbero mai voluto fare pur di soddisfare i desideri di mio nonno. Allo
stesso modo venivo ricattata io, con la minaccia che sarebbe stato fatto del
male alla mia mamma e al mio papà.
Ora mi ero stancata di quella vita, ma
non potevo non temere per la loro sorte. Soprattutto dopo quello che avevo
visto nella mia visione.
“Fatevi aiutare anche dai mutaforma.
Vi saranno indispensabili. Loro hanno la capacità di eliminare i vampiri!”
suggerii.
Tsunade mi guardò sorpresa.
Non sapeva niente su di loro, ma dopo che Kakashi e Sakura le spiegarono tutto,
dopo un attimo di sorpresa, mandò a chiamare il clan degli Inuzuka.
Erano venuti i rappresentanti della
casata e dopo qualche perplessità, dato che il loro doveva essere un segreto,
decisero che avrebbero convocato un’assemblea e si sarebbero messi d’accordo
con tutti i membri del clan.
Se si contavano tutti i ninja e i
mutaforma, si arrivava a un intero esercito, ma sarebbe bastato contro sei
vampiri? Un numero piccolo, ma estremamente pericoloso.
A quel punto dovetti andarmene. Mio nonno
di sicuro sarebbe stato di rientro tra qualche minuto. Grazie alla presenza di
Naruto, sicuramente lui e mio zio erano stati rallentati e quindi avrei avuto
il tempo di arrivare a casa, prima del loro rientro.
Mi fiondai verso la mia “tana” senza
scordarmi però di liberarmi dell’indumento di mio nonno che avevo addosso. Non
avrei saputo spiegare il perché me n’ero impossessata.
Giunsi a destinazione, ma una brutta
sorpresa mi attese. Mio nonno era già rincasato e mi aspettava davanti alla
porta di casa.
“Bentornata Kira, piaciuta la
passeggiata?” mi chiese duramente.
Cercai di mantenere la calma. Se non
avessi mantenuto “il sangue freddo” sarebbe stata la fine
“Dove sei stata?” mi chiese
“Sono andata a caccia! Avevo sete!”
dissi scrollando le spalle.
“Non sento odore di sangue!” disse
guardandomi duramente.
“Per forza! Oggi gli umani devono
essere rimasti tutti a casa, non ho trovato nessuno in giro!”
Dissi passandogli “tranquillamente” a
fianco superandolo.
Non so se ci credette o no, fatto sta
che non mi fece più alcuna domanda.
“Allora nonnino, dov’è il mio
cuginetto?” chiesi cercando di deliziarmelo un po’
“è nella sua camera con Shiroi, ma non
ti conviene andare a salutarlo!” disse sogghignando.
Deglutii “Uh è messo tanto male?”
chiesi cercando di fingere di essere interessata alla cosa. In realtà sapevo
benissimo in che condizioni era. Sembrava che fosse appena stato trasformato in
vampiro. Affamato, senza controllo, con la sola voglia di farea pezzi qualcuno.
“Vatti a preparare! Domani è il gran giorno!”
mi disse
“Gran giorno per cosa?” gli chiesi
spaventata, sperai seriamente che non si accorgesse del mio umore.
“Ma come? Te ne sei già dimenticata
Kira? Domani si andrà a Konoha e conquisteremo il primo villaggio! Sarà un
giorno glorioso per noi!”
“Evviva!!! Che bello nonno!” saltai di
qua e di là.
“Mi piace vedere quanto sei
entusiasta!” Mi disse scompigliandomi i capelli e andandosene.
Mio padre aveva assistito la scena, al
contrario di mio nonno, lui si era accorto che fingevo.
“Dove sei stata? Lo saicosa sarebbe potuto accaderti se…”
“Non mi importa!Non ho più voglia di fare quello che vuole
lui, se devo morire preferisco farlo facendo qualcosa in cui credo!”
Mio padre si avvicinò e mi abbracciò
“abbi pazienza piccola mia, un giorno finirà tutto e noi potremo vivere
tranquillamente!” mi disse. Voleva rassicurarmi, ma sapevo che non sarebbe
andata a finire come lui sperava
“Non è vero! Non accadrà mai!”
Mio padre mi guardò in faccia “Non
dire così vedrai che…aspetta, tu ti stai riferendo a qualche visione?”
Scrollai la testa “N-no! Non è così,
ti sbagli! Io…io sono sicura che non si sistemerà mai niente perché qui nessuno
si ribella!”
“Stai mentendo!”
Mi alzai e correndo mi diressi in
camera mia sbattendo la porta. Non volevo parlare con nessuno di quello che
avevo visto, ci avrei pensato io a non far avverare la mia visione.
Il giorno dopo arrivò praticamente
subito. Tutti noi eravamo schierati davanti alle porte di Konoha.
Io ero agitatissima e nonno se ne
accorse.
“perché sei così agitata Kira? Fra
poco sarà tutto finito!” mi disse con il sorriso sulle labbra.
Io guardai preoccupata con la coda
dell’occhio i miei genitori. Anche mia madre non era tranquilla e mio padre
invece non faceva altro che fissarmi. Dal mio comportamento della sera prima,
aveva capito che non sarebbe finito tutto liscio come sperava lui.
Poi rivolsi il mio sguardo a Shiroi ,
il quale era intento a tenere fermo un Naruto agitato e desideroso di fare
strage delle persone che c’erano al villaggio.
Se la mia visione non si sarebbe
avverata, sarebbe finita male in qualunque caso. Naruto non sarebbe stato più
lo stesso e idem per il villaggio.
Continuavo a pensare a un modo per
evitare che la mia visione si rivelasse esatta, quando sentii qualcosa che mi
si appoggiò sulle spalle. Era la nonna, che cercava di farmi forza. Mi
sorrideva gentilmente, ma non mi rassicurò affatto.
“Caro, forse sarebbe il caso di
lasciare Kira fuori da questa storia! È pur sempre una bambina!” disse la
nonna.
Me la scrollai di dosso e arrabbiata
le urlai contro “Smettila di trattarmi come una poppante! Posso benissimo
decidere io cosa fare e voglio partecipare a questa missione, non potete
proteggermi per sempre! Ricorda che sono immortale e come tale è difficile che
qualcuno mi possa fare del male. Soprattutto quei uomini che sono li dentro!”
dissi stringendo i pugni.
In realtà avrei voluto scappare e
andarmene da li per sempre, ma non potevo…avevo deciso che in un modo o
nell’altro mi sarei opposta a mio nonno e lo avrei fatto anche a costo della
mia eternità.
Volevo essere libera di sceglieree non più condizionata da lui.
“Finalmente” Arrivò il momento per noi
di varcare la soglia di Konoha.
I ninja all’interno, erano tutti li
schierati e pronti alla difesa del proprio villaggio. Erano presenti anche i
mutaforma. Infatti si potevano vedere una decina di cani di dimensioni enormi.
La battaglia stava per iniziare.
Allora cosa ne pensate? Spero vi sia
piaciuto, nonostante la modifica del narratore! Fatemi sapere e grazie a tutti.
Risposta a:
SAKURACHAN: Naruto ormai si è abituato all’odore
di Sakura e comunque anche se qualche volta può avere qualche pensiero cattivo,
non perde la testa perché le vuole bene e non le vuole fare del male. Ciao e
grazie!!!
NemoTheNameless: a me sono venuti i brividi scrivendo
il capitolo. Che ci sia un po’ di drammaticità mi piace…ma sinceramente mi
sento un po’ in colpa a far morire quei poveretti cosi crudelmente!!! Ciao
grazie per aver recensito
Mikuri Uchiha: il privilegio di uccidere suo nonno,
tecnicamente spetterebbe a Naruto, ma se vuoi dargli una mano ti faccio
comparire in qualche capitolo e ti faccio sfoderare un bel destro che lo mette
ko!!! ^^ ciao e grazie
Yuna92: sul fatto che Naruto non faccia più
del male a nessuno…non posso promettertelo. Infondo è impazzito!!! Spero che il
capitolo ti sia piaciuto anche se è cambiata la narratrice, ma presto quando
tornerà in se (se tornerà in se) sarà nuovamente Naruto a raccontare.
Ciao a prestoooo!!!
Bacinaru: sono d’accordo con te!!! Se non
accadesse niente di particolare…sarebbe noioso. Però se quando accadono cose
brutte e la situazione non migliora…sigh… nooooo!!! Naruto torna in teeeeee e
fai fuori quei succhiasangueeee!!! Speriamo in bene ^^
Ciao alla prossima!!!
Cleo92: ti dirò che per una cosa ci sei
andata vicina!!! Anche se non accadrà esattamente per quello che hai detto tu…ma
una cosa simile!!! La strage al villaggio dubito che mancherà…purtroppo!!! Ciao
e continua a seguirmi ^^ ciao grazieeee
Shi_angel: L’ho fatto apposta a dare quel
potere al nonno. Volevo che fosse lui a far impazzire Naruto tramite però
qualcun altro, in questo caso Tsunade. Volevo che per un po’ fosse Tsunade a
passare per cattiva, anche se in realtà non centra niente. Sinceramente non so
che fine far fare a Kurai al momento, se ucciderlo o lasciarlo in vita…ci devo
ancora pensare!!! Ciao e grazieeee!!!
Volpina90: muahaha Naruto ora è cattivo!!! XD
era già tutto prefissato! Appena ho deciso che sarebbe stato un vampiro, mi
sono prefissata una sua “improvvisa” pazzia e lo sterminio di molte persone!!! Dopotutto
un vampiro, rimane un vampiro…in questo caso adorabile (dico quando è
tranquillo xò!!! XD) ciao a prestoooo
NaruYondaime: Grazie mille!!! ^///^ Spero che
questo capitolo ti sia piaciuto e che continuerai a seguirmi ciaoooo!!!
Capitolo 19 *** La tragica battaglia – La visione di Kira ***
Capitolo 19: La tragica battaglia – La visione di Kira
Capitolo 19: La tragica battaglia – La
visione di Kira
Parla Kira
I ninja di
Konoha erano tutti schierati davanti a noi. In prima linea non c’era nessuno
degli shinobi che conoscevo. Tirai un sospiro di sollievo, per loro non dovevo
temere… non al momento almeno. Invece quei poveretti li davanti sarebbero stati
di sicuro le prime vittime.
Alzai lo
sguardo e vidi l’aria soddisfatta di mio nonno. Si stava già pregustando il
sapore della vittoria. Come se potesse dare per scontato che nessuno fosse
stato in grado di fermarci. Tecnicamente era così. Anche se mi opponevo, io non
bastavo per fermare la sua avanzata. Se riuscivo a far tornare Naruto in se…neppure.
Se anche i miei genitori si fossero ribellati forse qualche speranza l’avremo
avuta, soprattutto se i mutaforma ci davano man forte.
Ma sarebbe
potuto anche accadere che si rifiutassero di darci una mano. Siamo pur sempre i
loro peggior nemici e difficilmente i mutaforma e vampiri si schierano dalla
stessa parte, nemmeno per una buona causa. Ma Naruto era riuscito a farsene amico
uno …quindi forse potevo ancora sperare.
In quel
momento di stallo fra le due posizioni, vidi Tsunade fare dei passi avanti e
prendere la parola “Non vi permetteremo di conquistare il nostro villaggio!
Ammetto che siete dei vampiri molto potenti e probabilmente nello scontro uno
contro uno, noi umani non avremo speranze, ma come vedi siamo molto numerosi e
inoltre disponiamo dell’aiuto dei mutaforma!”
Mio nonno
rise “Ah ah ah! Quei 2 cagnetti non ci fermeranno!”
“Aspetta che
ti afferriamo e vedremo chi riderà per ultimo!” disse uno dei mutaforma che non
aveva ancora preso le sue sembianze canine fino ad allora.
Da quanto
avevo capito quei cani non parlavano se non avevano le loro sembianze umane.
Un ninja
delle prime linee chiese all’hokage di allontanarsi.
Lei era
l’ultima speranza per il vilaggio se loro non fossero stati in grado di
annientarci.
Mio nonno
decise che era il momento di intervenire.
“Shiroi!
Lascia andare Naruto!”
Mio zio
sogghignò. Non vedeva l’ora che gli venisse impartito quell’ordine e con grande
piacere lasciò la presa.
Naruto fece
un ringhio di disdegno per aver dovuto aspettare così a lungo. Si lanciò come
una furia verso gli umani, i quali avevano cominciato ad avanzare con ogni tipo
di arma conosciuta nel mondo ninja.
“Ricordate!
Non uccidete Naruto!” disse Tsunade.
Ma in questa
battaglia non si trattava di eseguire gli ordini. Ognuno avrebbe combattuto per
la propria sopravvivenza e per quella dei suoi cari.
Narutonon di fermò nemmeno un attimo. Neanche i
richiami dei suoi amici riuscirono a destarlo dal suo proposito: uccidere e
bere.
Solo lui da
solo e in pochi minuti aveva fatto fuori una ventina di ninja, dopodiché mio
nonno, stanco di stare a vedere, diede l’ordine anche a noi di andare
all’attacco e fare strage degli abitanti di quel posto.
Tutti i miei
parenti si diressero all’attacco. Un paio di mutaforma si erano gettati addosso
a mio nonno, altri invece avevano preferito mio zio. A quanto pare avevano già
individuato i nemici più pericolosi.
I ninja di
cui conoscevo l’identità non erano ancora intervenuti. Tsunade aveva dato loro
l’ordine di intervenire solo quando la situazione sarebbe stata critica. Alcuni
di loro si lamentarono, dicendo che avrebbero perso tutto il divertimento.
Non sapevano
quanto erano fortunati a tenersi fuori da quella inutile lotta.
Io rimasi
ferma a guardare lo scempio che si stava compiendo davanti ai miei occhi. Anche
i miei genitori erano li in mezzo e mietevano vittime.
Spostai il
mio sguardo su Naruto. Era ancora intento a lottare. Ormai avrebbe già dovuto
bere a sufficienza per calmare la sua sete, ma sapevo che se anche fosse stato
così, non sarebbe tornato in se.
Purtroppo
quando iniziamo a assaggiare il sangue umano, finche ci sono prede nel giro di
qualche metro, attacchiamo e lui non era da meno. Sarebbe servito un miracolo
perché si fermasse.
Girai lo
sguardo verso mio nonno. Si stava liberando di alcuni mutaforma che gli si
erano gettati nuovamente addosso a lui. Mia nonna gli dava una mano come poteva.
Vampiro o no, odiava combattere.
Shiroi
invece in poco tempo aveva steso, ma non ucciso gli avversari pelosi che si
erano scagliati contro di lui.
Spostai ancora
il mio sguardo e vidi Shikamaru, lui non aveva ricevuto l’ordine si starsene
buono. La sua capacità di controllare l’ombra sarebbe servita agli abitanti di
Konoha. Fui sollevata di vedere che stava bene, ma quando mi accorsi che cosa
stava facendo, il “sangue” mi si congelò nelle vene.
Con la sua
tecnica ninja aveva intrappolato mia madre. Non riusciva più a muoversi e un
mutaforma le saltò addosso.
Rimasi
paralizzata, una parte della mia visione si stava avverando. Mia madre venne
gravemente ferita e quando il cane le stava per dare il colpo di grazia, mio
padre lo spinse via e aiutò mia madre a rialzarsi. In pochi minuti si sarebbe
ripresa. Il mio papà era arrabbiato. Nessuno poteva toccare i suoi beni più
preziosi, come era abituato a definire me e la mamma e dopo aver spezzato il
collo al mutaforma, che aveva osato tanto, si scagliò contro Shikamaru.
Non so come
feci dato che ero paralizzata, ma le mie gambe si mossero da sole. Mi misi
davanti a Shikamaru per proteggerlo.
Mio padre
sorpreso di quella apparizione da parte mia, riuscì a fermarsi.
“Papà, lui
no, ti prego!” lo implorai.
Abbassò
lamano e annuì.
“Perché
l’hai fatto?” mi chiese Shikamaru.
“Perché
questa lotta è inutile! Non voglio che nessuna muoia per uno scopo così
egoistico di mio nonno!” strinsi i pugni.
Ad un certo
punto una grossa coltre di fumo si alzò. Gli umani che si trovavano nei paraggi
rimasero accecati, mentre io potevo chiaramente vedere cosa stesse succedendo.
Poco più in
là vidi Naruto. Continuava ad avere lo sguardo assetato di sangue, ma la cosa
che mi stupì fu vedere quello che aveva in mano. Una sfera di chakra azzurra.
Si era dovuto impossessare del chakra di qualche suo avversario per ottenerla e
per liberarsi di qualche nemico aveva scagliato loro contro quella sfera.
Il rasengan
se non mi sbaglio. E ora era pronto a ripetere il gesto.
“Naruto!
Gridò una voce.
Naruto di
girò e la vide.Era stata Sakura a chiamarlo.
“Naruto
basta! Per favore smettila! Fallo per me!”
Come previsto
Naruto non la riconobbe e si buttò contro di lei. Ora era Sakura a essere
paralizzata, ma mio cugino non arrivò mai a farle del male, perché un mutaforma
gli si gettò addosso e cominciò un’ardua battaglia con lui.
Solo più
tardi venni a conoscenza che quel cane era Kiba. Non mi sarei mai più scordata
quel nome.
Fra Naruto e
Kiba cominciò una battaglia senza esclusione di colpi. Entrambi sembravano
combattere allo stesso modo…con le uniche armi che avevano: denti, unghie e forza.
Inizialmente
nessuno dei due sembrava avere la meglio, erano alla pari. Improvvisamente però
vidi Naruto cadere a terra. Kiba non si fece scappare l’occasione e si lanciò verso
mio cugino con l’intento di abbatterlo, ma qualcosa, o meglio dire qualcuno,
non glielo permise.
Pensavo che
per Naruto fosse giunta la fine. Era appena rinato e già la sua eternità era
giunta a termine. Invece Sakura si mise davanti a lui con le braccia aperte per
fargli da scudo.
In quel
momento mi venne in mente una parte della mia visione. Rimasi senza fiato a
ripensare a quelle immagini. Sakura stesa a terra senza vita, un Naruto in
parte tornato se stesso che la teneva fra le braccia e la chiamava
disperatamente senza ricevere risposta. Era troppo tardi, troppo tardi anche
per trasformarla in una vampira. Poi tutto il resto era sangue, morti e
desolazione. Se Sakura fosse morta in quella battaglia, Naruto sarebbe
diventato davvero un mostro senza possibilità di recupero e sarebbe stato lui a
decimare il suo villaggio, compresi alcuni di noi. Infine lo vidi andare via
con mio nonno e Shiroi, gli unici sopravvissuti a quel massacro.
Tutto
avvenne in pochi decimi di secondi nella mia testa e con la stessa velocità
decisi cosa avrei dovuto fare.
Sarebbe
stato il mio tentativo di cambiare la mia visione.
Sakura era
ancora lì in piedi ad attendere il colpo di Kiba. Probabilmente anche quel cane
aveva perso il controllo di se stesso e non riconobbe Sakura come sua alleata.
Fatto sta che la sua avanzata continuava e quella zampa pronta a colpire, era
sempre più vicina a porre fine alla vita di Sakura.
A quel colpo
Naruto avrebbe potuto resistere, ma per umano una zampata a tale potenza, non gli
avrebbe dato possibilità di scampo.
Di quello
che accadde dopo, ricordo solo un dolore lancinante al petto che mi fece
perdere l’equilibrio. Ero stordita e per qualche secondo non capivo più dov’ero
e cosa era successo. Sentivo le urla della battaglia echeggiare attorno a me,
che non accennava a terminare I lamenti disperati dei feriti. Il mio nome
ripetuto più volte.
Aprii li
occhi e misi a fuoco colui che mi chiamava.
Vidi Naruto
che mi teneva sollevata in braccio a lui. I suoi occhi erano finalmente tornati
azzurri.
Accennai a
un sorriso. Ero riuscita a salvarlo.
“Come sta?”
chiese Sakura.
“Sto bene”
risposi, ma appena provai a fare un movimento mi ricordai di essere ferita.
Gemetti.
“Sta ferma!
Non è un graffio qualunque quello che ti sei procurata!” mi disse Naruto.
“Naruto,
stendila a terra, vedo se riesco a fare qualcosa!”
Naruto
obbedì, ma come c’era da aspettarselo, Sakura non poteva guarirmi…infondo ero
già morta.
Ma non
importava sarei guarita molto più in fretta di quello che si poteva aspettare l’umana,
anche se meno velocemente rispetto alla nostra abitudine. Forse dipendeva dal
fatto che a ferirci era stato un mutaforma. Infatti se fossimo stati in grado
di guarire in un batter d’occhio non si spiegherebbe come fanno quei cani ad
eliminarci.
In quel momento
sentii altre voci chiamarmi.
“Kira,
tesoro, cosa ti è successo?” mi chiese mia madre avvicinandosi
“Niente
mamma, sto bene!” cercai di tranquillizzarla.
“è colpa
mia! Scusa Kira!” mi disse Naruto.
Scossi
leggermente la testa “Non preoccuparti! Sono contenta di aver impedito a Kiba
di far del male a Sakura! A quest’ora Konoha non esisterebbe più!” dissi
tristemente.
“Cosa vuoi
dire?” chiese Sakura.
“Io vedo il
futuro delle volte e tu saresti dovuta morire prima!” le dissi.
“Sarei morta
pur di salvare Naruto.” Disse determinata.
Naruto alzò
lo sguardo e la fisso. Non era molto d’accordo di quel suo gesto.
“Mi
dispiace, ma non lo avresti salvato! Lo avresti trasformato ancora di più in un
mostro e sta volta non solo per qualche minuto, ora o giorno, ma per sempre! Il
dolore della tua perdita lo avrebbe sconvolto a tal punto che…avrebbe ucciso
tutti! Pesino noi!” dissi.
Naruto era
rimasto senza parole e lo stesso Sakura.
Finalmente
riuscivo nuovamente a muovermi e mi misi seduta. Mi guardai attorno e vidi che
i feriti erano aumentati, fra di loro era compreso Kiba, il quale aveva perso i
sensi a causa di un colpo ben assestato che Naruto gli aveva dato, nel
tentativo di difendermi.
Mi rimisi in
piedi pronta di nuovo all’azione…se ce ne fosse stato bisogno, ma un voce
brusca mi rimproverò.
“Kira, ti
sei venduta al nemico! Lo sapevo che mi stavi tradendo! Lo sempre sospettato!”
Sgranai gli
occhi.
“Cosa credi
che non mi sia accorto che in questi giorni non hai fatto altro che seguirci e
complottare alle mie spalle? Meriti una punizione per questo!” mi disse mio
nonno.
Non potei
fare a meno di aver paura. Se prima avevo avuto paura di morire, ora ero sicura
che la mia sorte era segnata.
Mia nonna
che aveva steso alcuni degli ultimi ninja rimasti in piedi, si avvicinò e cerco
di calmare mio nonno, supplicandolo a risparmiarlo. Non valsero a niente le sue
richieste, nonostante fosse l’unica persona che amava veramente nella nostra
famiglia. Anche dei propri figli non gli era mai importato niente. Gli
servivano e basta.
“Sei pronta
a morire?” mi chiese.
Chiusi gli
occhi e aspettai che il colpo arrivasse, ma ciò non avvenne.
Riaprii gli
occhi e vidi, mia nonna, Naruto, mia madre che si erano schierati davanti a me
per proteggermi. Mio padre era più avanti di tutti. Era adirato. Non lo avevo
mai visto così.
”tu non toccherai un capello alla mia cucciola!” gli disse minaccioso.
“Allora
vorrà dire che morirai tu al suo posto!” gli disse “Sai Yaku, non mi sei mai
piaciuto!”
“”L’amore” è
reciproco!” disse ironicamente.
Mio nonno si
scagliò contro di lui. Mio padre non
fece un passo, né provò a difendersi. Mia madre mi abbracciò impedendomi di
assistere alla scena.
Sentii solo
il rumore delle ossa spezzarsi, mi tappai le orecchie quasi subito, non potevo
e non volevo sentire altro.
Guardai solo
il luogo dove c’era mio padre quando mia madre allentò la presa. Capii in quel
momento che era tutto finito.
Caddi in
ginocchio. Guardavo dritto davanti a me. Di mio padre non c’era nemmeno più l’ombra,
non sentivo più il suo odore, solo puzza di bruciato. Mio padre se n’era andato
per sempre.
“Papààààààààààààààà!”
urlai.
Non potevo
credere che non lo avrei mai più rivisto, né sentito la sua voce. Non mi
avrebbe più preso in giro perché nonostante avessi 14 anni, ero piccola di
statura e sembravo una marmocchia. Non avrei più potuto fare a gara con lui di
chi cacciava l’essere umano con l’odore più buono nel giro di un chilometro.
Tutto era finito. Il suo desiderio di una vita serena con la sua famiglia…svanita.
Mia madre
era straziata dal dolore. Mia nonna cercava di confortarla. Persino mio zio era
rimasto ammutolito a quella scena. Questa parte della visione non ero riuscita
a cambiarla. Avevo solo cambiato l’assassino, invece di Naruto diventò mio
nonno.
Mi domandavo
perché il mio papà non si era difeso? Aveva il potere di difendersi dal fuoco, perché
si era fatto bruciare come se niente fosse.
Mia madre mi
spiegò qualche giorno dopo il motivo del suo comportamento. Se avesse reagito,
probabilmente mio nonno oltre a lui avrebbe ucciso anche me, per il solo motivo
che avrebbe tentato di attaccarlo con la speranza di salvare sia me, che se
stesso. Invece lasciandosi uccidere, non gli avrebbe dato alcuna soddisfazione
e nessuna motivazione per cuiattaccarmi. La morte di un mio caro, sarebbe bastata come “punizione”.
A quella
scena tutto si fermò. Nessuno combatteva più. Si vedeva solo Naruto avanzare
verso mio nonno, affiancato da qualche mutaforma. Anche Kiba era li in mezzo.
Si era ripreso e mio cugino, avendo assaggiato la sua potenza, gli aveva chiesto
man forte. Aveva chiesto loro però di intervenire solo in caso di necessità. Sarebbe
stato un modo per Kiba di farsi perdonare dopo quello che aveva rischiato di
fare a Sakura e aveva fatto a me.
Ora Naruto
era davanti a mio nonno.
“Ah ah ah!
Che intenzioni hai ragazzo? Vuoi sconfiggermi? Avanti fatti sotto!”
“Con vero
piacere!” disse Naruto determinato.
“Ti farò
pentire per tutto quello che hai fatto! Per tutto il dolore che hai causato a
questo villaggio e alla mia famiglia!” disse sta volta non riferendosi più al
villaggio, ma a noi.
“Ti sei dimenticato
che a maggior parte delle vittime è causa tua?” gli rinfacciò mio nonno.
“La colpa è
solo tua! Ora preparati! Non avrò nessuna pietà! Fosse l’ultima cosa che faccio”
disse e mettendosi in posizione di attacco, si preparò per una nuova e decisiva
battaglia.
Fine 19
capitolo!!! Come vi è sembrato??? Anche in questo capitolo ho voluto far
parlare Kira…per farle esprimere i sentimenti per la perdita di suo padre. Spero
che vi sia piaciuto!!! Fatemi sapere!!!
Risposta a:
Bacinaru:
eh eh, fosse così facile! Mi dispiace ma non andrà a finire proprio così!!! Spero
che ti vada bene cmq!!! Ciao grazie
Mikuri Uchiha:
grazie mille ^///^ spero che anche questo capitolo di piaccia nonostante sia un
po’ violento. Ciao a presto
Shi_angel:con
il capitolo spero di aver risposto alle tue domande!!! E hai visto? Finalemente Naru torna in se!!! Ciao
grazieeee
SAKURACHAN:
grazie, x adesso ho lasciato ancora kira come narratrice, ma forse il prox
capitolo cambia nuovamente!!! Ciao a prestooo!!!
NemoTheNameless:
I disegni li faccio io!!! Mi piace molto disegnare e prendo la scusa di rappresentare
alcune scene x la storia per allenarmi e migliorarmi sempre più dato che in
altre occasioni non lo farei!!! Ciao fammi sapere che ne pensi di questo
capitolo !!!
Yuna92:
il mistero della visione è risolto. X curiosità, gli avresti concesso anche il
fatto di sterminare l’intero villaggio? Ciao e grazie
Volpina90:
finalmente siamo arrivati alla resa dei conti!!! Speriamo che Naruto riesca ad
annientare quel vecchio rincitrullito. Ciao grazie
Cleo92:
Ora Naruto avrà la possibilità di vendicarsi. Ce la farà?
Sono sicura
che anche gli altri libri ti piaceranno molto.
Dopo due capitoli di assenza,
ora il nostro Naruto è pronto a riprendersi il ruolo di narratore ^^ Buona
lettura ^^
Capitolo 20: la resa dei conti
Mi Trovavo
davanti a quell’essere abominevole. Mi vergognavo di essere suo nipote,
nonostante per me non fosse nulla.
Finalmente
era giunta l’ora di stabilire che avesse il diritto di vivere e di chi doveva
soccombere alla potenza dell’altro.
Sapevo che non sarebbe stata
una battaglia facile, ma sicuramente ci sarebbe stato un vincitore e un vinto.
Quest’ultimo avrebbe pagato con la propria eternità
L’aria era
tesissima. Tutti i miei amici erano lì a darmi sostegno morale. Il loro
appoggio mi era indispensabile, ma non sapevo se sarei riuscito ad avere la
meglio.
Anche i
mutaforma erano dalla mia parte e sarebbero intervenuti in caso di necessità.
Speravo di no. Quella era una mia battaglia, avrei dovuto farcela da solo.
Ci fissammo
a lungo cercandoci di studiarci l’un l’altro.
Come se ci
fossimo letti nella mente entrambi iniziammo a correre l’uno verso l’altro per
cominciare il combattimento nello stesso momento.
Qual è il
problema fra un combattimento di vampiri? Che abbiamo tutti lo stesso modo di
combattere quindi è facile prevedere l’attacco dell’avversario. Infatti nessuno
dei due riusciva a colpire l’altro...inizialmente. Ma non solo quello
costituisce un ostacolo. Anche la forza simile rende più difficile la vittoria di
uno solo. Non sentendo la stanchezza fisica, il combattimento sarebbe potuto
andare avanti per sempre. Perfortuna
che anche noi potevamo soffrire la fatica mentale.
Tutto
giocava su quello. Colui che sarebbe rimasto lucido più a lungo avrebbe vinto.
Ho sentito
dire più volte che più un vampiro è giovane, più è forte…ho sempre creduto che
si riferissero ai muscoli, ma forse è solo questione di mente. I giovani
sopportano più a lungo le fatiche. Solo ora me ne rendevo conto dato che la mia potenza era paragonabile a
quella di Kurai.
Ne avrei
confermato la teoria in questa lotta, in qualunque modo fosse finita.
Continuammo
a scontrarci a lungo…meglio dire che per noi il tempo sembrava essere andato
avanti parecchio, ma per gli umani erano solo passati pochi minuti.
Nei momenti
di pausa, di qualche decimo di secondo, vedevo le facce di Sakura, Kakashi,
Tsunade, del team Asuma e di altri miei compagni stupefatti. Probabilmente non
riuscivano a stare dietro al combattimento.
Anche
qualche mutaforma faceva fatica, ma per fortuna dallo sguardo Kiba capì che era
concentrato al massimo, pronto a intervenire. Non avrei mai pensato di dirlo,
ma di lui mi fidavo…nonostante quello che era successo. Sapevo che tutto il
caos creato prima era stato un incidente, il quale non aveva creato vittime…o
in parte.
La battaglia
continuò, non so di preciso quanto, ma non ci fermammo nemmeno un attimo. Entrambi
eravamo riusciti a ferire l’altro. Non erano ferite gravi, ma la somma di tutte
poteva creare qualche problema, dato che un graffio non aveva il tempo di
guarire che già ne veniva inferto un altro.
A furia di
sferrare attacchi, vedevo che Kurai cominciava a perdere la pazienza e quindi
lucidità.
Sarebbe
stato un punto in mio favore, se nel tentativo di schivare un suo pugno, non mi
avesse fatto anche lo sgambetto in modo da farmi perdere l’equilibrio.
Senza che mi
accorgessi di quello che era successo, mi ritrovai con il viso per terra. Non
riuscii ad alzarmi perché Kurai mi mise un piede in testa e cominciò a premere.
“Ora non fai
più lo sbruffone, eh Naruto?” disse sogghignando. “Mi dispiace ragazzo, ma lo
scontro finisce qui. Di addio ai tuoi amichetti” mi disse “Anzi no, tanto fra
poco ti raggiungeranno nell’aldilà! Ah ah ah!”
Strinsi i
pugni, non poteva permettersi di fare lo sbruffone, non aveva ancora vinto. Con
un colpo di fortuna riuscii a fargli finire della sabbia degli occhi,
facendogli diminuire la pressione che faceva sulla mia testa. Riuscii a
liberarmi e ne approfittai per saltargli addosso.
Sta volta
era lui a terra e io con tutta la mia forzacercavo di trattenerlo il più possibile.
“La partita
non è ancora finita! Non ti conviene cantar vittoria!” gli dissi.
Lo guardai
in viso e vidi che abbozzò un sorriso. Non capii il perché di quell’espressione.
Sentii un
forte dolore al braccio. Mi aveva morso continuando a stringere sempre con più
forza. Non aveva intenzione di mollarmi.
Dovetti
dargli un forte pugno sulla faccia per potermi liberare da quella morsa. Sentii
la sua mandibola spostarsi, ma con un gesto secco, la rimise al suo posto.
Io mi
rialzai e mi tenevo il braccio sinistro. Non riuscivo a muoverlo.
La stessa
sostanza che noi vampiri iniettavamo negli umani affinché si trasformassero in
nostri simili, per noi costituiva un veleno potente. Non era in grado di
eliminarci, ma ci immobilizza la parte del corpo interessata. Non è piacevole,
soprattutto se metti in conto le terribili fitte che provenivano dal morso con
cui mi aveva ferito.
Ora oltre
alla cicatrice sul collo, segno della mia trasformazione, avrei avuto un nuovo
segno di battaglia che mi avrebbe marciato per sempre. Ma nel caso fossi stato
io il vincitore, sarei stato orgoglioso di quella cicatrice, in caso contrario,
non avrebbe avuto importanza.
Sentii
Sakura soffocare un gemito. Era preoccupata per me. Mi girai leggermente con la
testa verso di lei e le sorrisi per rassicurarla.
Purtroppo il
male al braccio mi impediva di ragionare bene. Mi sentivo stordito. Anche
quello era un effetto del veleno. Sta volta era lui in vantaggio e ne
approfittò immediatamente.
Per quanto
mi sforzassi, con un braccio fuori uso, non riuscivo a colpirlo in modo adeguato
e inoltre era nato anche il problema che non ero più in grado di fermarlo. Con
un braccio solo era impossibile.
Riuscii a
mandare altri colpi a segno, ma essendo più lento, anche Kurai riuscì a
colpirmi, lasciandomi un profondo graffio nel petto.
Per tutti i
colpi che aveva ricevuto da me, quell’essere riusciva ancora a restare in
piedi, anche se zoppicante, invece io ero inginocchiato a terra e il nemico mi
si avvicinava sempre di più.
Ma non mi
sarei arreso per niente al mondo. Anche con tutto il corpo dilaniato da ferite,
mi sarei sempre rialzato.
Dovevo far
giustizia. Yaku, e tutta la gente di Konoha che era stata selvaggiamente uccisa,
avevano il diritto di vivere.
A fatica mi alzai,
ma venni nuovamente gettato a terra da un calcio di Kurai. Non mi dava il tempo
di reagire. Ogni volta che provavo a rialzarmi, un nuovo colpo mi stendeva.
In quel momento
Kiba decise di intervenire. Lo trattenne il più fermo possibile, dandomi il
tempo di riprendermi.
Ma kurai
riuscì anche a mettere in difficoltà Kiba. Anche Shikamaru passò all’attacco
con la tecnica dell’imprigionazione dell’ombra. Ora Kurai era davvero
immobilizzato, ma non sarei riuscito ad eliminarlo, nemmeno renderlo in “fin di
vita”. Se l’unico modo era spezzargli le ossa, come potevo io con un braccio
solo?
A quel punto
sentii un ringhio. Era Kiba. Spalancai gli occhi per quello che mi aveva
chiesto.
Nonostante non
potesse parlare, potevo capire quello che mi diceva, dopotutto anche noi
vampiri comunichiamo attraverso ringhi, quindi era un gioco da ragazzi comprenderlo.
“Prendi il
mio chakra” mi disse.
Non credevo
alle mie orecchie. Voleva morire? Per creare una tecnica per annientare in
parte Kurai mi sarebbe servito tutto il suo chakra. Quali erano le sue
intenzioni?
Come se mi
avesse letto i miei pensieri mi disse
“Non ti
preoccupare! Noi mutaforma abbiamo a disposizione maggior chakra rispetto agli
umani. Basta che non me ne privi del tutto e starò benone!” disse con una
smorfia che sembrava un sorriso.
Annuii e lo
graffiai a una zampa assorbendone il chakra.
“Fai piano
con quegli artigli succiasangue!”
risi.
Diedi vita a
un nuovo rasengan, più grande del normale. Volevo andare sul sicuro. Quando fui
pronto a colpire dissi a Kiba di allontanarsi.
Il mio
bersaglio fu lo stomaco di Kurai, il quale mi guardò terrorizzato. Sapeva che
se fossi riuscito a colpirlo, non avrebbe avuto scampo.
“Vai Naruto!”
disse Sakura.
“Fallo
fuori!” disse Ino.
“Siamo con
te!” disse infine Kakashi.
Caricai il
rasengan e lo scagliai contro mio nonno.
Ci fu un
urlo agghiacciante, dopodiché Kurai venne scagliato contro un muro di una
palazzina creando delle profonde crepe. Non era morto, ma era ferito
gravemente. Probabilmente non aveva più un osso intero.
“è finita!”
disse Shikamaru.
“No, non
ancora!” questa volta fu Shiroi a parlare con sorpresa di tutti “è solo ferito,
ma se non si fa in fretta si riprenderà in fretta.”
Purtroppo
aveva ragione, per quanto avessi voluto, non avevo i mezzi necessari per
eliminarlo io stesso, anche questa volta dovetti chiedere aiuto a Kakashi.
“Servo solo
per incenerire i vampiri?” disse sbuffando
“Almeno tu
fai qualcosa, noi siamo rimasti in disparte per tutto il tempo!” disse
imbronciato Gai.
“oh non se
la prenda Gai-sensei! Ci riscatteremo la prossima volta” disse Rock lee e ad
entrambi gli si infiammarono gli occhi.
Kakashi usò
nuovamente la tecnica della palla di fuoco suprema per eliminare i residui di “spazzatura”
Solo quando
il fuoco si spense completamente, potemmo davvero tirare un sospiro di
sollievo.
Kiba tornò
umano e si buttò a terra. Era piuttosto provato.
Kira
abbracciò la madre. Era sollevata che tutto fosse andato bene, ma non poteva
gioire. Quella vittoria era costato un caro prezzo.
Mia nonna
aveva la testa bassa e il volto coperto dai capelli. Sapeva che era stata la
cosa giusta, ma lei amava Kurai e perderlo era stato un duro colpo.
Shiroi era
immobile e guardava fisso il punto in cui poco prima c’era suo padre.
Lo guardai
minaccioso “Che intenzioni hai?” li chiesi.
Mi guardò e
mi rispose “Torno a casa, non ha più senso continuare!”
Detto questo
si incamminò verso l’uscita del villaggio seguito da sua madre.
Alla fine
anche Shiroi non rappresentava un pericolo. Si comportava in quel modo barbaro
solo per essere apprezzato da suo padre. Probabilmente non gli aveva mai
dimostrato un briciolo d’affetto e pensava che soddisfando i suoi desideri,
prima o poi si sarebbe accorto di aver avuto un figlio in gamba.
Fui
veramente sollevato. Con Shiroi non avrei davvero avuto scampo. Se già con Kurai,
che non aveva una forza particolare era riuscito a mettermi così tanto in
difficoltà, figuriamoci lui.
Kira e
Sakura mi si avvicinarono.
“Stai bene?”
mi chiese Sakura.
“Si, non ti
preoccupar…aaaaaah!” urlai, kira con un dito mi aveva toccato l’arto ferito.
“A parte il
braccio tutto bene!” disse sorridendomi, non pensavo di vederla sorridere così
presto, ma ne ero felice.
“Piccola
mocciosa!”
“Non
chiamarla mocciosa, è solo merito suo se sono viva!” mi rimproverò Sakura.
Con il
braccio sano scompigliai i capelli della mia cuginetta “Già e le sono grata!”
Tsunade in
quel momento si avvicinò “Naruto, mi dispiace! Tutta questa storia è colpa mia,
se non mi fossi fatta soggiogare da Kurai a quest’ora forse!”
“Non
scusarti! Come hai detto eri stata soggiogata, quindi tu non hai colpa! Sono io
quello che deve scusarsi…con te! Se potessi tornare indietro io…” mi fermò
“Si vede che
era destino! Se non lo avessi ucciso tu, probabilmente lo avrei fatto io, con
la sua abitudine di spiare le donne. Infondo una volta ci sono andata vicino!
Non sono stata contenta di scoprire che sei tu il suo assassino Naruto, ma non
ti porto rancore e diciamo che in un modo o nell’altro sei stato punito!”
Abbassai la
testa “Già!”
Tsunade dopo
quella piccola conversazione diede l’ordine a tutti i sopravvissuti di aiutare
i ninja ancora vivi e successivamente di pensare ai caduti in quella missione. Più
tardi ci sarebbe stata una celebrazione in onore del loro coraggio.
Le vittime
erano numerose. Ora il villaggio si ritrovava praticamente indifesa agli
attacchi nemici, ma sarebbe sopravvissuto. Era pieno di giovani forti e
determinati e bambini vogliosi di avere una carriera ninja da far invidia a un
hokage. Presto Konoha avrebbe avuto a disposizione nuovi ninja. Inoltre anche
la mia famiglia si era ripromessa di dare una mano in caso di bisogno. Dopo
quello che era successo quello era l’unico modo per rimediare al loro errore,
con la promessa anche di non fare vittime all’interno del villaggio. Non
avevamo avuto la sua opinione, ma sapevamo che anche Shiroi era con noi. Un
elemento valido che avrebbe portato un forte contributo al villaggio.
Passarono i
giorni e i lavori di riparazione delle case e delle strade aveva avuto inizio.
La pace era
finalmente tornata e si respirava un’aria serena e tranquilla eppure io ero
inquieto. Continuavo a pensare a quei due ultimi giorni e a cosa era succeso. A
cosa ero stato capace di fare.
Ero seduto
su un’altalena del parco dove spesso andavo da bambino.
“Sei
pensieroso oggi!” mi disse una voce.
“Ciao
Sakura!” la salutai senza voltarmi.
“Non sei
contento che tutto sia finito bene?” mi chiese
non risposi
“Cosa c’è?”
mi chiese Sakura preoccupata. Mi alzai dall’altalena e mostrandole le spalle le
dissi
“Me ne vado!
Lascio il villaggio”
Sakura
rimase sorpresa a quell’affermazione.
“Cosa? P-perché?”
“Kurai aveva
ragione su un punto! La maggior parte della colpa di quello che è successo è
stata colpa mia!”
“Naruto tu…non
è vero! La colpa è solo di Kurai! Se non fosse riuscito a soggiogare
Tsunade-sama, non avresti fatto quello per cui ora ti vergogni!”
“è proprio
questo il punto! Sono andato contro me stesso, nonostante mi fossi ripromesso
di non uccidere mai più un essere umano! E poi sono ancora troppo soggiogabile,
devo imparare a controllarmi di più!”
“Naruto, non
ci potevi fare niente! Sei stato un mese senza nutrirti, chiunque avrebbe fatto
del male a qualcuno pur di poter mangiare!”
“No,
chiunque sarebbe morto! Ma io non posso e per questo sono diventato un
assassino!” strinsi i pugni.
“Naruto,
nessuno ti fa una colpa!”
“Davvero? Andiamo
a chiederlo a coloro che hanno perso un padre o un marito o un figlio!” le
dissi bruscamente “e tu mi diresti ancora che non è colpa mia se avessi ucciso
un tuo caro? Inoltre anche la morte di Yaku è colpa mia. Se non fossi stato
così debole, mia cugina potrebbe ancora abbracciare suo padre. Come posso
guardarla in faccia? Me lo spieghi?” le chiesi tutto di un fiato.
Sakura
rimase in silenzio.
“Ecco perché
me ne vado! Devo ritrovare me stesso. Inoltre il villaggio sarà più al sicuro…e
anche tu!”
“No, Naruto…me
l’avevi promesso! E tu non rimangi mai le parole date! Come farò io senza di
te?”
Strinsi i
pugni per me era difficile dire quello che stavo per dire “Troverai qualcun
altro e presto ti scorderai di me!”
Sakura si
arrabbiò “non è vero! Cosa ne sai tu? Non voglio nessun altro, voglio solo te!”
“Ormai ho
deciso e non cambierò idea. Addio!”
mi girai e
vidi che Sakura era in lacrime. Volevo abbracciarla, ma non lo feci. Mi voltai
nuovamente e me ne andai.
“ Chissà forse
un giorno ci rivedremo “
*************
Oggi sono
in ritardoooo!!! Sinceramente non pensavo di riuscire a pubblicare il capitolo
oggi, ma mi sbaliavo.
Comunque
non assicuro niente per i prossimi giorni, oltre al tempo che mi manca, devo
ancor bene decidere cosa far succedere.
Grazie a
coloro che hanno recensito…me tanto felice e grazie anche chi ha letto e
aggiunto fra i preferiti a presto ciaooo
Capitolo 21 *** Lasciarsi tutto alle spalle è davvero dura ***
Capitolo 21: Lasciardi tutto alle spalle è davvero dura
Dopo tanta attesa, ecco un
nuovo capitolo: Buona lettura ^^
Capitolo 21: Lasciarsi tutto alle spalle è davvero dura
Ormai avevo deciso. Sarei partito, lasciando il mio
villaggio natale, probabilmente per sempre. Avrei dovuto rompere la promessa
fatta a Sakura. Le avevo promesso che le sarei stato accanto, ma invece, ecco
che mi allontano da lei senza voltarmi a guardarla e senza salutarla
degnamente.
Sapevo che
se avessi incrociato il suo splendido sguardo, avrei cambiato idea, ma non
potevo. Dovevo andarmene, per il suo bene e per il bene del villaggio. Non
importava quanto fosse dolorosa quella separazione, ero convinto che prima o
poi avrebbe trovato qualcuno degno di lei. Di certo io non potevo renderla
felice.
E per quanto
riguardava me? Anch’io avrei sofferto, ma a differenza di Sakura…per l’eternità.
Io non avrei
mai trovato nessun altra come lei e forse un giorno avrei deciso di smettere di
continuare a illudermi che il male che provavo in quel momento, sarebbe svanito
e in qualche modo mi sarei tolto la “vita”.
Mi aspettava
un viaggio in completa solitudine, nel tentativo di ritrovare me stesso e di
poter resistere finalmente al sangue umano anche se me lo mettevano sotto gli
occhi. Era quello il mio intento. Per quanto sarebbe stato difficile ci sarei
riuscito.
Però su un
punto mi sbagliavo. Non avrei affrontato quelle difficoltà da solo.
“Naruto!” mi
chiamò una vocina.
Alzai gli
occhi al cielo. Ero già giunto piuttosto lontano da casa dei miei parenti,
eppure quella peste era riuscita a raggiungermi.
“Cosa vuoi
Kira?” le dissi scocciato.
“Vengo con
te!” disse in modo determinato.
Le risposi
in modo brusco. Non poteva assolutamente venire con me. Non sapevo a quali
rischi sarei andato incontro e ci mancava solo il fatto di dovermi preoccupare
per lei. Ma conoscete Kira, alla fine, l’ha sempre vinta lei.
“Non è
possibile, anche tu mi tratti come una bambina? Allora ti ricordo una cosa,
sono anch’io un vampiro!”
“Piccolo
però!”
”Chiudi
quella bocca e portami con te, o vuoi una dimostrazione del fatto che non sto
scherzando?”
Sgranai gli
occhi, faceva sul serio, ma perché?
Mi spiegò
che era rimasta affascinata dal mio modo di vivere prima dell’arrivo di Kurai
ed essendosi affezionata agli esseri umani in quel poco tempo con cui era stata
a contatto con loro, aveva deciso anche lei di intraprendere la mia stessa
strada.
“Lo so che non sarà una
impresa facile, dato che adoro il sangue umano, ma posso riuscirci, soprattutto
se tu mi aiuterai!” mi disse con un sorriso che le riempiva tutta la faccia. “
E poi anche tu hai bisogno di qualcuno che ti sostenga, dico bene?”
Sospirai, in
fondo non aveva tutti i torti. Decisi di portarla con me, ma misi in chiaro che
non volevo lamentele da parte sua e che al primo sgarro l’avrei riportata a
casa di corsa.
Quasi subito
mi pentii di avergliela data vinta. Non smetteva un attimo di chiacchierare
talmente era entusiasta.
“Kira! Dici
di essere un vampiro giusto? Allora dimmi cosa amiamo!”
“Il sangue!”
Alzai gli
occhi “A parte quello!”
“uhm…correre a tutta velocità, le competizioni,
il silenzio della notte…”
“Ecco, fai
finta che sia notte!” le dissi.
Mise il
broncio “ci sono anche modi più carini per dirmi di chiudere il becco! Sei
antipatico quando fai così . pensare che ti stimo moltissimo, ma forse mi sono
sbagliata largamente su di te e…”
La fulminai
con lo sguardo.
“Va bene,
sto zitta!” sbuffò.
Finalmente
un po’ di pace, viaggiammo a lungo a passo umano e dopo alcuni giorni fummo
fuori dai confini del paese del fuoco.
Ormai sia io
che mi cugina, ci eravamo lasciati il passato alle spalle e cominciava così la
nostra nuova vita.
Parla
Kira
Finalmente
mi sentivo veramente libera. Da quando ero stata trasformata ero sempre stata
sotto il controllo di qualcuno. Bhe adesso c’era Naruto, ma lui non mi avrebbe
ostacolato nel fare quello che volevo. Capiva il mio bisogno di evasione dalla
prigionia a cui ero stata sottoposta in quegli anni.
I giorni
passavano velocemente e io cominciavo ad abituarmi a saziarmi solo di sangue
animale.
Mi trovavo
bene insieme a mio cugino, anche se spesso era scontroso.
Credevo
fosse il suo carattere… bhe probabilmente in parte lo è, ma capivo chiaramente
che il motivo del suo comportamento era Sakura. Le mancava terribilmente.
Un giorno
mentre eravamo tranquilli sulla sponda di un fiume ad aspettare che il sole
diminuisse di intensità, chiesi a mio cugino.
“Naruto!
Dimmi! Perché te ne sei voluto andare da Konoha?” gli chiesi discretamente.
Si girò a
guardarmi “Lo sai perché!”
“Lo so, me
lo hai ripetuto fino alla nausea, vuoi imparare a controllarti, ma potevi
benissimo farlo anche al villaggio, no? Cavolo sei un vampiro, dovresti
divertirti, correre, spaventare la gente, invece sei sempre qui mogio, mogio.
Cosa ne è del Naruto che ho conosciuto? Ci deve essere qualcosa di lui ancora
in te!”
“Sono sempre
stato così!” mi disse scrollando le spalle.
“Non è vero!
Quando ti spiavo potevo vedere che eri contento!” gli ricordai.
“Cosa c’è di
diverso ora? Non ti piace stare con me forse? Ti do fastidio?”
Naruto
scosse lievemente la testa
“Allora è
per via di Sakura?” insistetti.
Naruto
rimase in silenzio
“Ti manca
vero?”
“No” rispose
secco. Ovviamente non ci credetti. Si vedeva lontano un miglio che pensava
sempre a lei e che spesso durante le nostre pause si posizionava con lo sguardo
verso il villaggio, come a voler scorgere qualche traccia di lei. Ma entrambi
sapevamo di essere troppo lontani perché ciò potesse avvenire, ma lui ogni
volta ci riprovava.
“Perché voi
maschi siete sempre così orgogliosi? Che vergogna c’è nel dire che vi manca una
persona? Io non ho problemi a dirlo. Vuoi sapere di chi sento la mancanza? Eh?
Bene di Shikamaru!” dissi tutto di un fiato “è successo qualcosa ora che lo
ammesso? No, il mondo è ancora integro!”
Lo sguardo di
Naruto si addolcì e mi sorrise “Kira le cose sono un po’ diverse!”
Ora mi
cominciavo ad alterare. “cosa c’è di diverso? Vuoi forse dire che tu ami Sakura
e che consideri quello che provo per Shikamaru una semplice cottarella?”
Naruto
annuì.
“Cosa ne
vuoi sapere tu di quello che provo per Shikamaru? Io lo amo davvero!” dissi
arrossendo e stringendo i pugni.
“Ma se
nemmeno ci hai parlato! Gli avrai scambiato solo qualche saluto. Come fai a
dire di amarlo?”
“Queste cose
le donne lo sentono a pelle! E poi non c’è bisogno di conoscersi per
innamorarsi. Mai sentito parlare di colpi di fulmine?”
Naruto
sgranò gli occhi.
“Cos’è
quello sguardo? Se non sbaglio anche tu non hai conosciuto Sakura per molto
tempo eppure secondo la tua logica non dovresti amarla!”
“Veramente
io la conosco da sempre!” disse alzando le spalle.
“Ma non ti
ricordavi di lei!” gli ricordai.
“Insomma
basta! Non sono affari che ti riguardano! Cosa provo per Sakura sono solo fatti
miei ok? Quindi chiudi il becco e falla finita!” mi disse brusco.
“Ecco che
rincominci! È proprio questo il punto! Tu non fai altro che pensare a Sakura,
senza guardare cosa c’è intorno a te! Anche se neghi che ti manca, lo si vede
lontano un miglio che è così! E lo si vede soprattutto quando si nomina il suo
nome!”
Naruto mi
guardò
“Naruto tu
scarichi la tua frustrazione per non poterla più vedere, addosso agli altri e
dato che non c’è nessun altro con noi, non fai altro che trattare male me!
Prima quando eri con Sakura, nei pochi momenti che trascorrevamo insieme,
scherzavamo, mi prendevi in giro senza offendermi veramente, ci divertivamo…ora
invece, mi tratti sempre a pesci in faccia! Se non mi vuoi dillo chiaro e
tondo. Posso pure imparare a resistere il sangue umano senza il tuo aiuto. Anzi
forse così vedrai che posso cavarmela da sola e la finirai di trattarmi come
una bambina.” Dissi arrabbiata dopo di chè decisi di andarmene sul serio.
Parla Naruto
Kira si
allontanò da me. Non la fermai. Aveva ragione su tutta la linea. Sakura mi
mancava e questo mi rendeva nervoso. Un nervoso che scaricavo su di lei.
Non ci avevo
mai fatto caso prima, ma ora quella peste mi aveva aperto li occhi.
Non dovevo
legarmi troppo a Sakura. Avevo deciso di lasciarla per il suo bene ed era
giunto il momento che la lasciassi andare anche con il cuore. Avrebbe sempre
occupato un posto importante dentro di esso, ma sapevo che probabilmente non
l’avrei più rivista e per quanto mi fosse difficile ammetterlo, forse era
meglio così.
Non provai a
convincere Kira di tornare indietro. Sapevo che voleva starsene da sola per
sbollirsi. Infondo era la stessa cosa che volevo io quando ero troppo nervoso.
Infatti spesso, con una scusa o con un'altra, mi allontanavo da mia cugina e me
ne stavo per conto mio delle ore intere. Credo che lei lo sapesse e ora, agendo
come me, cercava di farmi capire come
la facevo sentire quando la lasciavo da sola per ore, soprattutto con l’ordine
di non muoversi da dove la lasciavo. Eh già, la trattavo proprio come una
bambina, ma d'altronde era impossibile con quel corpo minuto che si ritrovava.
Riuscivo a
seguire i suoi spostamenti grazie ai miei sensi, i quali non avevano alcun
disturbo, dato che il sole aveva cominciato a calare.
Grazie a lei
scoprii anche che a pochi chilometri
dalla mia posizione c’era un villaggio. Dovevo essere proprio intontito per non
essermi accorto della presenza di esseri umani nelle vicinanze.
Decisi di
lasciarla stare finchè fosse stata a portata di sensi, ma appena si fosse
allontanata troppo, sarei balzato a riprenderla.
Non so cosa
successe dopo con precisione, so solo che dovetti intervenire per farla uscire
dai guai.
Parla
Kira.
Naruto era
odioso. In quel preciso istante lo detestavo. Per questo me n’ero andata. Volevo
dimostrargli di essere capace di badare a me stessa. Corsi il più veloce
possibile e dopo qualche minuto mi ritrovai davanti alle porte di un villaggio.
“Villaggio
della sabbia: Suna” lessi dall’insegna.
Non poteva
avere un nome più azzeccato dato che si trovava in mezzo al deserto. Sembrava
incredibile come fosse cambiato il paesaggio in pochi chilometri. Prima mi
trovavo in una rigogliosa foresta ed ora ecco qui, montagne di sabbia.
Eppure il
villaggio sembrava ospitale. Nonostante le difficoltà ad entrare al suo
interno, a causa delle guardie, con una piccola bugia a fin di bene, riuscii a
intrufolarmi.
Una villaggio
normale a prima vista. Solo il loro gusto nel vestire non mi piaceva. Erano
tutti vestiti allo stesso modo. Mah…ogni villaggio avrà il suo stile.
Cominciai a girare
e a guardarmi intorno. Tutti erano sereni. Pensare che il deserto viene spesso associato
a morte e desolazione, qui invece era tutto il contrario.
Tutti i
negozi stavano chiudendo. Orami si stava facendo sera e la gente si preparava a
rincasare. Solo i ristoranti rimanevano aperti.
Avrei tanto
voluto assaggiare qualcosa. Dai volti degli umani, quel cibo che servivano
doveva essere squisito. Peccato che per me non avrebbe avuto quell’effetto.
Decisi di
non pensarci, poteva anche venirmi sete. Ripresi a camminare quando vidi due
uomini in unveicolo discutere
animatamente. Ero pur sempre un vampiro e i litigi mi piacevano. Andai a
vedere. Uno di loro cominciava a scaldarsi parecchio e sembrava intenzionato a
colpire l’altro.
Buffo a
dirsi, ma provai a fermarli. Volevo essere il più umana possibile? Bhe se lo
fossi stata credo che mi sarei comportata così.
Uno dei due
uomini si teneva il sangue che gli colava dal naso con la mano. Mi avvicinai a
lui e gli chiesi come stava, ma come risposta lui mi colpì in faccia,
praticamente sulle labbra con la mano sporca di sangue.
Di istinto
leccai il sangue con cui mi aveva sporcato e…persi il controllo.
Cominciai a
ringhiare e a dire frasi minacciose. Uno dei due spaventato corse via, mentre l’altro
era talmente paralizzato dalla fifa che non riusciva a muoversi.
Dopo aver
giocato un po’ con la preda, proprio come un gatto fa col topo, mi preparai a
finirlo. Feci un salto verso l’uomo, ma non lo raggiunsi. Qualcosa mi aveva
afferrato per la vita e mi teneva sollevata in aria.
Mi guardai
attorno, ma non vidi nessuno. Pensai in un primo momento all’intervento di
Naruto, ma a parte il fatto che non sentivo il suo odore, non era capace di
farmi rimanere sospesa nel vuoto.
“questo è un
villaggio tranquillo, cosa avevi intenzione di fare?” mi disse una voce.
Mi girai
quanto potevo e vidi che in lontananza si trovava una persona che lentamente mi
si avvicinava. Era solo un ragazzo, ma aveva dei poteri speciali per riuscire a
fermare un vampiro.
Lo guardai
bene. Era strano per essere un umano. Aveva un non so chè di inquietante. Forse
era quel suo sguardo da duro. Sembrava che non avesse mai riso in vita sua. E inoltre
quei cerchi neri intorno agli occhi gli davano un aspetto così misterioso.
“Fammi
scendere!” gli ordinai calma. Ormai il mio istinto omicidio si era affievolito.
Strano, non pensavo di imparare così in fretta.
Quel ragazzo
richiamò a quella sabbia con la quale mi aveva imprigionata.
“tecnica
interessante! Non pensavo che ci fosse anche questo modo per fermarci!” dissi
curiosa.
“Fermarci?”
chiese con una punta di sorpresa.
“come fai a
controllare la sabbia?” gli chiesi cambiando argomento.
“è una lunga
storia, che non ti deve interessare piccola!” mi disse sempre con lo stesso
tono di voce che non trasmetteva emozioni.
“Uffa mi
pare di sentir parlare mio cugino!” misi il broncio!”
il ragazzo
di incamminò “Sei pregata di seguirmi nel mio ufficio.”
Feci come mi
aveva chiesto. Non perché mi fosse stato ordinato, ma per semplice curiosità.
Giungemmo a
destinazione. Anche gli interni del palazzo erano dello stesso colore dell’intero
villaggio. Avevano proprio una grande originalità li dentro. Sembravano conoscere
solo il color sabbia.
“Che cosa
sei? Non sei una semplice umana, non è difficile da capire!” mi disse sedendosi
alla sua scrivania
Scrollai le
spalle “Sono un vampiro!”
Non mosse un
muscolo e mi diede sui nervi.
“Sveglia! Ho
detto che sono un vampiro, un essere spietato che uccide per divertimento e
beve il sangue fino a dissanguare la preda, come è possibile che tu non faccia
una piega?”
“se ti
aspettavi di vedermi scappare terrorizzato, non otterrai niente da colui che ha
fatto cose peggiore delle tue!” mi disse con una vena di tristezza negli occhi.
“cosa vuoi
dire? Sei un assassino anche tu?” chiesi elettrizzata dalla piega che stava
prendendo quella conversazione.
“Lo sono
stato!”
“Wow verbo
al passato!” significava che era riuscito a controllarsi e a ritrovare la retta
via.
“Dimmi che
intenzioni hai! Vuoi rimanere al villaggio e rappresentare una minaccia per i
suoi abitanti?”
Scrollai le
spalle “E se anche fosse, che mi faresti?”
“Ti
ucciderei” mi disse nuovamente calmo.
“non avevi
detto che eri stato un assassino e ora non lo sei più?” gli chiesi con aria di
sfida.
“prima di
tutto non sei un umana, secondo farei di tutto per proteggere il mio villaggio”
“Non è un
lavoro da capo villaggio?”
“Infatti, io
sono il Kazekage e come tale ho il dovere di eliminare tutti i pericoli,
compresi le bambine come te!”
Lo fissai
per un istante prima di sentir parlare qualcuno di mia conoscenza.
“Chi
vorresti eliminare tu? Dovrai passare sul mio corpo prima di poter fare del
male a mia cugina!”
Chiedo scusa per la lunga
attesa, ma davvero e un periodo in cui non riesco a scrivere, ma tendo a
precisare che non ho intenzione di abbandonare la storia. Non credo che
aggiornerò più velocemente come un tempo. Prima avevo ben chiaro cosa far
succedere, ora invece ho solo qualche piccola ideuzza che per il momento faccio
fatica a sviluppare. Vi prego solo di aver pazienza.
Comunque fatemi sapere
cosa ne pensate di questo capitolo. Ho un po’ paura che sia noioso. Boh ditemi
voi.
Intanto ringrazio coloro
che hanno recensito. Mille grazieeeee.
Grazie anche a chi legge
soltanto.
A presto (spero più presto
di questo aggiornamento ;P)
Capitolo 22 *** Non ne bastava una di mocciosa? ***
Mi accorsi che mia cugina era in pericolo
Capitolo 22: Non ne bastava una di
mocciosa?
Mi accorsi che mia cugina era in pericolo.
Dato che riuscivo a sentire i sentimenti degli altri, avevo captato, anche se
per pochi istanti, il desiderio di mia cugina di eliminare qualcuno.
Non ci pensai un secondo e la raggiunsi, ma
al mio arrivo vidi che era già tutto sistemato. Kira era riuscita a fermarsi,
anche se non direttamente per sua volontà.
La trovai dentro a una stanza e decisi di
entrare solo quando quello strambo ragazzo, minaccio di eliminarla.
Se era realmente quella la sua intenzione,
avrebbe dovuto passare sul mio corpo, ma nonostante la minaccia, non sembrava
intimorirlo.
Mi rivolsi infine verso quella peste “Vedo
che riesci a cavartela da sola, Kira! Non volevi dimostrarmi di non essere una
bambina e che eri in grado di resistere al sangue umano?” le dissi con un
ghigno.
Mia cugina mise il broncio e incrociando le
braccia disse “Se me ne dai il tempo!”
“Te lo stavo concedendo, ma come vedi sono
dovuto intervenire e impedire che tu venga uccisa!” mi girai verso il misterioso
ragazzo “Sempre ammesso che questi tizio ci fosse riuscito!”
“vedo che anche col passare del tempo un
po’ presuntoso sei rimasto…eh Naruto?”
Alzai un sopracciglio “Ci conosciamo?”
chiesi, ma dato che sapeva il mio nome optai per il si e cominciai a frugare
nei frammenti della mia memoria.
“Bello vedere come dopo cinque anni ti
dimentichi dei tuoi amici!” mi disse calmo il ragazzo “Ma credo sia dovuta alla
tua condizione di vampiro, dico bene?”
Era incredibile come riuscisse a mantenere un’aria
tranquilla nonostante nel suo animo fosse agitato.
“Esteriormente inganneresti chiunque, ma
non me! Non sei contento di essere venuto a conoscenza di questa verità, dico
bene?” gli chiesi.
“è così! Potresti rappresentare una
minaccia e l’ultima cosa che voglio è il dovermi battere con te.”
“Paura?” sogghignai.
“riconoscenza!” mi corresse.
Sgranai gli occhi “ Cosa ho fatto per
meritarmi la tua riconoscenza?”
Il ragazzo sospirò “Davvero non ti
ricordi?”
“Magari se mi dai un aiutino qualcosa
potrebbe anche tornarmi in mente!”
Mi raccontò di come lo affrontai all’età di
dodici anni e di come lo avevo sconfitto, mostrandogli un altro modo di vivere
oltre quello di eliminare chiunque gli capitasse a tiro. Gli avevo insegnato il
significato dell’amore e per questo ora era anche amato dagli abitanti del suo
villaggio, dopo un’esistenza quasi uguale alla mia, passata in completa
solitudine.
Sorrisi “Gaara del deserto, il Jinchuuriki
del demone tasso!”
Gaara annuì.
Gli andai vicino e gli strinsi la mano
“Spero che non te la sia presa del fatto che non mi ricordavo di te!”
“No!” disse semplicemente.
“Niente di personale, mi è successo anche
con tutti gli abitanti del villaggio!”
“Tranne che per Sakura vero?” intervenne
mia cugina. Mi girai e la guardai storto.
Si mise una mano davanti alla bocca “Ancora
troppo presto per nominarla?”
Mi rivolsi nuovamente a Gaara “Non ti devi
preoccupare di noi, non faremo del male a nessuno del villaggio, non vogliamo
trattenerci a lungo!” dissi.
“Perché no? Sto posto non è male!”
“Si, ma in cinque minuti hai rischiato di
uccidere già una persona! Non possiamo rischiare!” le dissi.
“Mi dici come facciamo a resistere al
sangue umano se stiamo lontano da loro? Dobbiamo vivere a stretto contatto con
le persone per abituarci al loro odore!” mi ricordò Kira.
Non aveva tutti i torti, ma quello che meno
volevo era creare problemi a un amico.
“se volete restare a me farà piacere,
l’importante che nessuno si faccia del male!”
Kira mi guardava con occhi supplicanti, non
so perché volesse tanto rimanere in quel posto. Lo scoprii poco dopo.
“E va bene, ma solo per qualche giorno! Ti
ricordo che siamo nel deserto e il sole non smette mai di battere!”
“OK!”
In quel momento qualcuno bussò alla porta
ed entrò dopo aver avuto il permesso dal kazekage
“Oh scusa, non sapevo che avevi da fare,
torno più tardi!”
“Non preoccuparti per noi Temari, togliamo
subito il disturbo!”
Gaara sorrise “Mia sorella te la ricordi
però!”
Mi grattai la testa “Bhe è legata a te in qualche
modo. Tornandomi in mente tu, anche lei di conseguenza è riaffiorata nella mia
memoria!”
Temari mi guardava in modo strano. Non mi
riconobbe.
“Temari, ti rammenti di Naruto vero?” gli
chiese Gaara
“Il piccoletto? No, non ci posso credere!
Sei totalmente cambiato! E chi ti riconosceva!” mi disse la ragazza. “Però non
credevo che ci fossi anche tu, nel gruppo di ninja della foglia incaricati per
organizzare l’esame chunin qui a Suna!”
Sgranai gli occhi. Non sapevo di cosa
stesse parlando.
“Temari, non credo che lui sia qui per
quello. Ma dimmi i ninja di Konoha sono arrivati?”
“Si, sono qui sotto che aspettano di
entrare”
Ebbi un sussulto, chi c’era fra quei ninja?
“Falli pure venire!”disse.
Temari stava per andarsene, ma la fermai
“Aspetta Temari! C’è anche Sakura?”
Temari sgranò gli occhi “No, Sakura non si
occupa di queste cose. Dovresti saperlo!” se ne andò.
“Mio caro cugino, usa il fiuto! Io ho già
capito chi c’è!” mi disse Kira tutta contenta.
Fino a quel momento avevo trattenuto il
respiro, dato che Temari aveva un buon odore. Non avevo particolarmente sete,
ma decisi di prendere precauzioni. Annusai l’aria e capii il motivo della
contentezza di Kira.
“Ora ho capito perché sei voluta rimanere
qui!” la guardai di sottecchi.
“Bhe non solo per quello!”
Gaara ci guardava in modo strano…non capiva
di che stessimo parlando.
Si sentii nuovamente bussare alla porta e
con un rapido movimento mia cugina si nascose dietro di essa.
“Avanti!” ordinò Gaara.
“Salve Kazekage!” disse il nuovo arrivato
dopodiché si girò e vedendomi rimase sorpreso.
“Naruto? Che ci fai qui?”
“Ciao Shikamaru!” scrollai le spalle “Mi
sono ritrovato qui per caso!”
“Pensavo fossi andato più lontano! sei
diventato lento amico mio!” disse prendendomi in giro.
“Prova tu a muoverti con una peste
appresso!”
A Shikamaru vennero i brividi “Non mi dirai
che Kira è qui con te!”
“Shikamaruuuuuu!” gli saltò al collo mia
cuina “Che bello rivederti! Sei felice di avermi incontrato?”
”Non potevo chiedere di meglio!” disse con
una voce che lo tradiva.
Sorrisi e vidi con la coda dell’occhio la
sorella di Gaara che guardava la scena con uno sguardo omicidio.
“Ora smettila Kira, ho ti farai qualche
nuova nemica!”
Quando lasciammo l’ufficio di Gaara andammo
in giro per le vie della città ormai praticamente deserte.
“Allora? Per chi hai deciso?” chiesi
curioso a Kira.
“A c-che cosa t-ti riferisci?!” mi chiese
sorpresa.
“Gaara o Shikamaru?” le chiesi
“Te ne sei accorto?”
“Bhe non facevi altro che passare lo
sguardo da uno all’altro durante la loro discussione!”
“Bhe sono stupendi entrambi. Perché
scegliere?”
Sospirai. Era troppo complicata per me
quella ragazzina.
“Non hai pensato che magari sono già
impegnati?” le ricordai che poteva esserci anche questa eventualità.
“Che problema c’è? Basta eliminare le rivali!”
disse con semplicità
E poi voleva diventare buona. Difficile con
quei pensieri che le ronzavano in testa.
“Non sarebbe meglio qualcuno della tua età?
Guarda lì! C’è un ragazzino che sta andando a pranzo!” dissi avvistando un
novellino nel mondo dei vampiri.
“no! Non mi interessa!” disse voltando lo
sguardo.
Decisi di lasciarla stare e di andare a
fermare il mocciosetto. Stava per divorarsi una bella ragazza. Aveva dei buon
gusti per essere un bambino.
“Ehilà! Disturbo?” dissi
“Direi proprio di si! Questa preda è mia!
Cercatene un'altra!” mi disse minaccioso.
“Uffa che pizza! Naruto sbarazziamoci di
questo qui e andiamo a spiare Gaara e Shikamaru.” Disse Kira
Sospirai…era senza speranza.
Afferrai quel ragazzino per un braccio e lasciai la ragazza scappare.
“Perché l’hai fatto? Ho sete e ora che cosa
dovrei mangiare?”
Gli dissi di seguirmi e lo portai a
nutrirsi di qualche animale. Era disgustato dalla cosa, ma aveva troppa fame
per rifiutare.
Era un ragazzino di 14 anni… direi perfetto
per mia cugina. Aveva capelli neri corti spettinati. Anche lui era piuttosto
piccolino per aver quell’età. Almeno se paragonato a come ero io…bhe ero nella
norma, non un colosso però davvero Kira e questo ragazzino, che diceva di
chiamarsi Crystian, sembravano dei bambini.
“Senti un po’ Crystian, dove è la tua
famiglia?” gli chiesi.
“Non lo so, sono solo!” disse abbassando la
testa
“Capisco! E quindi te ne vai in giro
aggredendo ogni persona che incontri per far passare il tempo vero?” Annuii.
Mi sembrava di rivedere me stesso. Anch’io
mi sono comportato allo stesso modo all’inizio e lui sembrava essere un vampiro
solo da pochi giorni. Nel suo corpo c’erano ancora residui del suo sangue, una
conferma della sua fresca trasformazione.
Ero partito con l’idea di viaggiare da solo
e ora, mi ritrovavo a chiedere a quel ragazzino, se voleva unirsi a noi. Gli
dissi le regole e infine riflettendo sulle mie condizioni, accettò.
Ora mi ritrovavo a dover fare il
babysitter. Sospirai.
Kira non era voluta venire noi. Potete
immaginare cosa aveva intenzione di fare e di fatto riusci a cacciarsi
nuovamente nei guai. Due volte in poche ore…un record.
“Kira, che razza di vampiro sei, se ti fai
beccare sempre?”
Gaara l’aveva riacciuffata. Aveva provato a
spiarlo quando era andato a fare il bagno, ma gli era andata a buca.
Dovetti scusarmi con il mio amico e
chiedergli di lasciarla andare.
“Piena di vitalità questa ragazzina!” disse
Gaara compatendomi.
“Già! Adesso le vado a dare una lezione!”
“Ce ne andiamo? Uffa, ma non ho visto
niente!”disse.
Le diedi un colpo in testa “finiscila di
correre dietro ai ragazzi, sei ancora una bambina!”
“Non è vero!”
“ Si che è vero!” disse Crystian.
Kira si arrabbiò “ Ma senti chi parla, il
gigante Golia! Ma ti sei visto allo specchio?”
“Se non lo sai, i vampiri non si
specchiano!”
“Era per dire stupido!”
“Chi hai chiamato stupido, brutta racchia?”
“Coooosa? Racchia a me? Ora ti faccio a
fette!”
Se le dettero di santa ragione, ma non
intervenni a separarli. Dovevano fare amicizia, d'altronde Crystian sarebbe
rimasto per parecchio tempo con noi. Inutile dire che Kira non era per niente
d’accordo.
Gaara alla scena rimase a bocca aperta. Per
una volta almeno vidi che era in grado di esprimere emozioni.
“Naruto, prima non ho potuto dirti una cosa
importante! Ritengo che sia giusto informarti ora. Non vorrei che per un motivo
o per l’altro abbandonassi il villaggio senza che tu sia venuto a conoscenza di
una cosa.” Mi disse Gaara facendosi serio
raddrizzai le orecchie e gli prestai attenzione.
“Alcuni ninja mandati in perlustrazione, mi
hanno riferito di aver visto un ragazzo della nostra età con un gruppo di
persone. Dalla descrizione che mi hanno fornito potrebbe trattarsi di Sasuke.
Era in possesso dello sharingan!”
alzai il sopracciglio.
“Dove li avrebbero avvistati?” chiesi
“Oltre il deserto, un paio di giorni fa.”
Mi misi a riflettere. Avevo già rotto una
promessa con Sakura, cosa dovevo fare con l’altra?
“Che intenzioni hai Naruto? Se è davvero
Sasuke, lo inseguirai?”
“Non lo so! Non mi importa niente di Sasuke
ormai.”
“E cosa ne sarà della promessa fatta a
Sakura di cui mi parlasti l’ultima volta che ci siamo visti?”
Rimasi in silenzio un attimo “Credo che non
la rispetterò. Ho deciso di chiudere con Sakura e riportare Sasuke vorrebbe
dire, ritornare al villaggio e rivederla. Preferirei evitarlo!”
Gaara non mi chiese niente, accettò solo la
mia decisione.
I giorni passarono e io cercavo di decidere
sul da farsi. Avevo detto che saremmo rimasti a Suna solo pochi giorni e ora
era il momento di salutare, ringraziare per l’ospitalità e andare.
Kira decise di lasciare Gaara a malincuore
e mi pregò di mollare Crystian in quel villaggio. Accettò di portarlo con noi
quando gli dissi della possibilità che Crystian poteva mangiarsi anche il suo
adorato Gaara. Anche Shikamaru sarebbe stato in pericolo finchè fosse rimasto
li!”
“Allora capo!” disse in tono scherzoso il
nuovo arrivato “Dove si va di bello?”
“Chi lo sa! Andiamo alla ceca! È più
emozionante!” dissi
“ e Sasuke? Davvero non manterrai la
promessa fatta a Sakura, Naruto?” mi chiese Kira.
Non le risposi.
“Non ti pentirai della tua scelta? Un
giorno potresti anche cambiare idea e voler tornare da lei!”
Continuai a rimanere nel mio silenzio
“Se ciò accadesse, con quale faccia ti
presenteresti da lei?”
silenzio
“Eri conosciuto come uno che manteneva le
promesse e ora vuoi far perdere quell’idea che la gente ha di te?”
“Kira!” dissi serio “ Non cambierò idea! Io
non sono adatto per Sakura ed è giusto che si rifaccia una vita!”
“Mi dispiace, ma non capisco perché non
possa avere una vita con te!” mi disse.
“Perché lei è un umana, io sono un vampiro.
Avrò per sempre 17 anni, mentre lei invecchierà. Come credi che possa
funzionare?”
“A me non sembrava fosse un problema! A
Sakura andava bene stare con te”
“Ora forse si. avendo la stessa età
vogliamo le stesse cose, ma crescendo non credi che possa desiderare qualcosa
che io non potrò mai offrirgli?”
Kira abbassò la testa capendo quello che
volevo dire.
“Scusa non fai prima a vampirizzarla?”
chiese Crystian “Immortale tu, immortale lei …problema risolto no?”
“No! Non voglio che muoia e che provi
quello che proviamo noi. Non voglio vederla soffrire mentre cerca di resistere
all’impulso irrefrenabile di uccidere. No! lei merita una vita normale!”
“Ma alla fine morirà comunque!” disse con
semplicità il ragazzino
“So che per te l’immortalità può essere
allettante. Lo era anche per me all’inizio, ma se penso che dovrò vivere per
sempre senza lei…mi fa desiderare di voler morire” gli dissi serio
“Ma il problema te lo sei posto tu! Se la
vampirizzassi starebbe con te ” disse sbuffando.
“Stai zitto! Baka! Tu non capisci proprio
niente! Sei solo un moccioso che beve ancora il latte dalla mamma” gli disse
Kira.
“ripetilo se ne hai il coraggio!”
Kira aveva capito tutto il mio discorso.
Anche lei ci aveva riflettuto su quel fatto. Per quanto si “innamorasse”
facilmente, mi aveva confidato, che non avrebbe avuto il coraggio di porre fine
alle persone che amava.
Crystian invece sembrava contrario alla mia
idea di voler risparmiare Sakura. Per lui era semplice, se voleva una cosa,
l’avrebbe ottenuta a qualsiasi costo.
*****************************
fine capitolo!!! Cosa ne dite?
Piccola anticipazione: il
prossimo capitolo la protagonista sarà Sakura. Come se la starà passando?
Passiamo ai ringraziamenti:
yuna92: come vedi Naruto non
sembra intenzionato a voler tornare da Sakura. E vero Gaara è un grande,
peccato che come carattere ora si avvicina molto a quello di Naruto e come hai
visto c’è un atteggiamento piuttosto freddo fra i due anche se si rispettano
comunque a vicenda. Ciao e grazieeeee alla prossima
volpina90: No, Naruto non
tornerà tanto presto! ( Ho detto che non tornera proprio ndNaruto) (Oh si che
tornerai ndme) (Narutoooooooo, nd Sakura) come vedi Gaara con questo capitolo è
già usciro di scena. Avrei voluto dargli una parte più importante, ma dato che
Naruto deve viaggiare e lui non si può muovere dal villaggio, non ho potuto
fare altrimenti. Ma sto cercando una soluzione per poterlo fare ricomparire in
futuro. ciao e grazie per la recensione a presto.
SAKURACHAN: l’ispirazione
continua a essere un po’ a terra, ma spero di riprendermi presto. In questo
capitolo Naruto è stato piuttosto calmino, ma non ha fatto baldoria con Gaara.
Caspita, non vi vedete da anni e questo è il vostro modo di festeggiare?
Vergognatevi (chi è che scrive la storia? Nd Naruto e Gaara) (si ma anche voi
avete dei caratterini che non mi danno la possibilità di sbizzarrirmi a meno
che non si tratta di omicidi ndme) Nel prossimo capitolo vedrai cosa farà
Sakura. Se si metterà in viaggio alla ricerca di Naruto oppure no. eh eh chi lo
sa! Ciao a presto e grazie
Cleo92: eeeeeeh lo spero anche
io!!! Ma si…quasi quasi salto tutti i capitolo e arrivo all’ultimo dove Sakurae Naruto si dichiarano amore eterno, si
sposano e hanno tanti bambini *_* (dimentichi che sono un vampiro? Nd Naruto)
(dettagli! Con un clic posso farti avere 1000 figli ndme) (Cheeeee? Ma siamo
matti? Già devo sopportareCrystian e
Kira e mi danno già un bel da fare ndme) Forse non ha tutti i torti ihih.
Comunque grazie per aver
recensito e alla prossima.
EroSennin425: A quanto pare
Gaara non ha fatto una piega!!! Bhe in effetti un Gaara che si agita sarebbe
piuttosto strano. Non si intimorisce di fronte a niente ^^ grazie per la
recensione, spero ti siam piaciuto anche questo capitolo.
lucia
lair: sono contenta che la storia ti sia piaciuta, spero che
continuerai a seguirmi, anche se la pubblicazione è rallentata molto. Ciao alla
prossima
Capitolo 23 *** Cercando di dimenticare Naruto ***
Capitolo 23
Capitolo 23: Cercando di dimenticare Naruto
Parla Sakura
Erano passate
diverse settimane dalla partenza di Naruto. Ma non riuscivo a riprendermi e
ricominciare a vivere. Fu davvero dura. Sentivo terribilmente la sua mancanza.
Naruto dopo
cinque anni era entrato come un uragano nella mia vita e ora…proprio come un
forte vento lascia danni, lui aveva segnato per sempre il mio cuore, che non
voleva smettere di soffrire.
Avrei tanto
voluto rinchiudermi in casa per non uscirne più. Starmene a pancia in giù nel
letto stringendomi un cuscino, detestando questa vita così in giusta. Prima mi
porta via un compagno e amico trasformandolo in un essere temuto fin
dall’antichità, poi me lo fa rincontrare, me ne fa innamorare e dopo me lo strappa
di nuovo facendomi rimanere sola.
Lo trovavo
così ingiusto che…non so nemmeno io cosa avrei voluto fare. Urlare, sbattere i
piedi per terra, prendere a pugni un albero…di tutto, ma niente sarebbe servito
a far ritornare Naruto da me. Avevo ancora vivo nella mia mente il ricordo dei
suoi occhi. Quello sguardo determinato mentre mi diceva che non sarebbe mai
ritornato sulla sua decisione.
Quello
sguardo che fece crollare tutto il mio mondo solo in un attimo.
Ora non ero
più sicura di niente.
Mi aveva
garantito che avrei trovato presto qualcuno adatto a me. Forse, ma io lo
volevo? Non lo sapevo. In quei momenti di disperazione non mi importava niente
di nessuno.
Arrivai
addirittura a trascurare il lavoro. Ma una strigliata di Tsunade mi fece aprire
gli occhi.
Per quanto
fosse immenso il mio dolore, non potevo buttarmi giù così, dovevo continuare a
vivere, mantenendo comunque sempre un posto per Naruto nel mio cuore.
I miei amici
cercavano di farmi distrarre coinvolgendomi nelle loro attività, ma non serviva
a molto. Fingevo di divertirmi, di svagarmi, ma spesso mi isolavo nel mio
mondo, dove nessuno poteva disturbarmi.
A quel punto
decisi che per dimenticare Naruto e per uscire da quello stato catatonico, mi
sarei buttata a capofitto nel lavoro, saltando addirittura i pasti per non
pensare mai a lui.
I giorni
passavano e ormai sentire nominare il suo nome non faceva così male come
all’inizio. Era ancora straziante, ma il dolore meno intenso.
Ma a quale
condizione? Lavorando a quel ritmo era pericoloso anche per me. Lo sapevo
eppure non mi importava molto.
Ino cercava
di farmi ragionare, ma a niente servirono le sue suppliche.
Una sera
staccai molto tardi. Era quasi mezza notte. Mi incamminai per andare a casa, ma
mi sentivo strana. Mi sentivo seguita.
Più volte
cercai di capire cosa o chi mi stava alle calcagne, ma mi sentivo troppo debole
per investigare fino in fondo. Sperai solo di arrivare il prima possibile verso
casa.
Allungai il
passo e quella sensazione di essere seguita non scompariva. Cominciai a
correre, ma ad un tratto un capogiro, mi fece fermare. Mi appoggiai al muro a
riprendere fiato. Mangiare poco o niente non si era rivelata una buona idea.
Mancavano
ancora un paio di isolati per giungere a destinazione. Continuai a camminare
attaccata al muro, ma ad ogni passo le forze mi abbandonavano e presto mi
ritrovai avvolta dalle tenebre.
“Ehi,
sveglia!”
sentii una
voce. Per un attimo pensai che fosse lui. Aprii gli occhi e vidi due occhi
azzurri come i suoi fissarmi preoccupati.
“N-Naruto?”
dissi.
“Uhm? Non
conosco questo Naruto di cui parli!”
Mi sollevai
piano, piano. Mi trovavo sdraiata su una panchina. Come ci ero arrivata lì?
“Stai giù!
Sei svenuta all’improvviso! Mi hai fatto prendere un colpo!” mi disse il mio
soccorritore.
Misi bene a
fuoco l’individuo davanti a me. Era un ragazzo dai capelli scuri con occhi
azzurri come il mare. Mi ricordavano moltissimo quello di Naruto.
“Chi sei?”
dissi portandomi una mano alla testa, mi girava ancora terribilmente.
“Il mio nome
è Kaji! Sono nuovo di Konoha! Piacere di conoscerti!” si presentò educatamente.
Anche troppo. Mi prese la mano e la baciò. Sembrava di trovarsi in un film
d’epoca.
Rimasi
colpita dal suo modo di fare.
“I-io sono
Sakura, piacere di conoscerti!” risposi sorpresa. “G-grazie per avermi
aiutato!” dissi dopodiché mi alzai, ma rischiai nuovamente di cadere se Kaji
non mi avesse sorretta.
“Non dovresti
muoverti! Sei ancora debole! Forse è meglio che ti sdrai un po’!” mi disse
gentilmente.
“No, devo
tornare a casa! Sono in ritardo!” cercai di spiegare.
“D’accordo,
ma mi permetti di scortarti fino alla tua abitazione?!” mi chiese continuando a
reggermi in piedi.
Accettai, non
sarei riuscita a rientrare a casa da sola.
“Allora…” mi
chiese mentre camminavamo “Come hai fatto a ridurti così? Dagli abiti che
indossi direi che sei un ninja medico. Dovresti esserti accorta dei sintomi di
uno svenimento!” mi chiese.
“è colpa mia,
non mangio molto ultimamente!” dissi.
“Scusa, ma
non mi sembra che tu abbia bisogno di metterti a dieta!” mi disse,
“Non è per
quello!”
“Problemi con
il tuo innamorato?” mi chiesi.
Mi staccai
bruscamente da lui. Come osava prendersi tutta questa confidenza? Non ci
conoscevamo nemmeno.
“Non sono
cose che ti riguardano! Non puoi chiedermi cose così personali solo perché mi
hai aiutato. Ti sono riconoscente, ma non sopporto i tipi che si impicciano
degli affari degli altri!” gli dissi aggredendolo.
“Ora scusa,
ma ce la faccio a proseguire da sola!” dissi
Sorrise “Hai
ragione! Volevo solo conoscerti un po’, ma riconosco di essermi spinto troppo
oltre. Ti chiedo di perdonarmi!”
Mi colpiva
molto il suo modo di fare. Mi calmai, in fondo ci potevo anche passare sopra.
“Va bene, ti
perdono! Ma ti conviene fare più attenzione se non vuoi che qualcuno ti cambi i
connotati” gli dissi mostrandogli un pugno.
Annuì.
Il giorno
dopo andai a lavorare nuovamente, ma quella mattina mi costrinsi a fare una
abbondante colazione. Non volevo nuovamente correre il rischio di svenire per
strada o mentre curavo un mio paziente.
Varcai la
soglia dell’ospedale, ma appena entrai fui investita dall’energia esplosiva di
Ino.
Mi guardava
maliziosamente.
“Cosa c’è?”
le chiesi non capendo il suo atteggiamento.
“Come cosa
c’è? Hai un corteggiatore e tu non mi dici niente? Che razza di amica sei
scusa?” mi sgridò Ino.
“Corteggiatore?
Ma di che cosa stai parlando!” le chiesi.
Da dietro la
schiena mi consegno un pacchettino accompagnato da un bigliettino.
Lo presi e lo
lessi.
È un
piccolo pensierino per scusarmi del mio comportamento ieri notte e…inoltre
qualcosa di energetico per riprendere le forze!
Spero di
rivederti presto
Kaji.
Sorrisi. Era
stato gentile da parte sua. Il passo successivo che compii fu scartare il
pacco. Erano dei cioccolatini.
Il sorriso
svanì in quell’istante. Cioccolatini? Cosa significava?
Vidi
all’interno della scatola un altro bigliettino.
Ah
dimenticavo. Forse potresti fraintendere il mio regalo, dato che solitamente il
cioccolato si regala al proprio innamorato, ma non c’è niente sotto. Mangiali
pure tranquillamente. E che non sapevo cosa regalarti. Il cioccolato piace a
tutti e volevo solo andare sul sicuro.
Tirai un
sospiro di sollievo.
“Allora chi
è?” mi chiese Ino di sottecchi.
“è inutile
che mi guardi così! È solo un ragazzo che mi ha soccorso ieri quando sono
svenuta. Tutto qua! Non pensare chissà cosa!”
“Perché no,
scusa? Avresti tutto il diritto di rifarti una vita!” mi disse Ino.
Abbassai la
testa.
“Sakura, lo
vuoi capire che Naruto se n’è andato e non tornerà mai più? Devi cancellarlo
dalla tua vita!”
“Mai!” urlai.
Ino sospirò
“Sakura, vuoi un consiglio da amica? Io proverei a dare a questo ragazzo una
chance. Prova ad uscirci insieme, senza impegno. Non potrai correre sempre
dietro a un fantasma!”
Finalmente il
mio turno finì. Quel giorno non mi rimasi a lavorare oltre l’orario.
Ero
terribilmente stanca e l’unica cosa che volevo fare era dormire.
Erano solo le
cinque del pomeriggio, ma incominciava a sentire il cambio di temperatura che
avveniva fra giorno e notte e io non avevo niente con cui coprirmi.
Un venticello
freddo soffiò, l’autunno sarebbe presto giunto a termine. Rabbrividii e mi
strofinai le braccia per avere un po’ di calore.
Ad un tratto
qualcuno mi mise una giacca addosso.
Mi voltai e
lo vidi.
“Cosa ci fai
qui?” chiesi.
“Salve
Sakura! Stavo facendo un giro e ti ho visto tremare per il freddo.” Mi disse
Kaji.
“grazie per
la giacca, ma così prenderai freddo tu! Non ti preoccupare per me!” gli dissi
restituendola.
“Insisto
perché sia tu a tenerla. Io non mi ammalo mai! Non preoccuparti!”
lo guardai
bene. Il debole sole del tramonto lo illuminava e dava maggior risalto ai suoi
occhi che ogni volta che li vedevo mi rapivano.
Era la stessa
sensazione che provavo con Naruto.
“Perché mi
fissi così?” mi chiese “Ho qualcosa in faccia?”
scossi la
testa. Aveva una pelle molto chiara, resa ancora più bianca dai suoi capelli
scuri. Era muscoloso e i suoi capelli erano lunghi fino alle spalle e setosi.
Era un
ragazzo molto bello. Molte ragazze gli sarebbero caduti ai piedi.
“Senti un po’
forse penserai di nuovo che sono sfacciato, ma …volevo chiederti se posso
invitarti a prendere una cioccolata calda o forse è meglio un thè. Troppa
cioccolata ti può fare male!” mi disse facendomi l’occhiolino.
In quel
momento arrossì. Non ne capivo il perché. Mi affascinava molto quel ragazzo, ma
niente di più.
Lo riguardai
negli occhi e come se le mie labbra si muovessero da sole, accettai il suo
invito.
Andammo a un
bar molto carino dall’altra parte della città. Era il bar più conosciuto di
Konoha, ma anche il più costoso.
Ci sedemmo a
un tavolo e cominciammo a parlare.
Mi fece molte
domande per potermi, come diceva lui, conoscermi, ma quando ero io a chiedergli
di parlarmi di lui, restava sempre sul vago, come se nascondesse qualcosa.
Mangiammo le
nostre brioche che ordinammo insieme al thè, dopodiché anche quel giorno mi
volle riaccompagnare a casa.
Riteneva che
una ragazza di sera non doveva andare in giro da sola, che non era prudente.
Gli dovetti
ricordare che ero un ninja, ma per lui la cosa non cambiava.
Forse
proveniva da un villaggio dove c’era più criminalità e la sera le donne che
uscivano sole rischiavano grosso.
Non
insistetti e lo lasciai fare.
Da allora lo
rividi più volte e finimmo per diventare ottimi amici. Capitava che nelle belle
giornate mi invitava a fare un picnic con lui e non se la prendeva se gli
chiedevo di invitare anche i miei amici, anzi sembrava apprezzare la compagnia
di tutti.
Eppure
continuava a esserci qualcosa di strano in lui, che non capivo.
Ma decisi di
lasciare perdere. Probabilmente era solo una sensazione e non volevo farmi
soggiogare. Non ora che mi stavo riprendendo dall’abbandono di Naruto.
Arrivò anche
l’inverno e Kaji e io ci vedevamo praticamente tutti i giorni. Venni a sapere
da Ino, che Kaji era solo, non aveva famiglia…proprio come Naruto prima che
scoprisse della sua congrega di parenti speciali.
Anche quello
aveva in comune con lui, oltre agli occhi e quel sorriso così rassicurante che
ti scioglieva ogni volta. Decisi che per la vigilia di Natale lo avrei invitato
a casa mia.
Accettò
entusiasta e fu contento di conoscere i miei genitori. Mi disse che avrebbe
tanto voluto conoscere i suoi e che era orfano dalla nascita. Era cresciuto in
un povero orfanotrofio e spesso aveva dovuto soffrire la fame.
Mi rattristai
per lui, ma subito mi disse che non dovevo essere giù di morale, che comunque
c’era sempre qualcuno che era stato più sfortunato di lui e non si lamentava di
quello che aveva passato. Diceva che comunque non mancavano i bei ricordi e che
ora si trovava in un villaggio che amava con persone speciali…come me.
Lo feci
salire in camera mia per dargli un regalo da me confezionato.
Ci misi un
po’ a trovarlo, ma quando lo presi e mi girai verso di lui, notai che osservava
una foto sulla mia scrivania.
Mi avvicinai
a lui.
“Quella è la
mia squadra…era la mia squadra!” dissi cambiando tono di voce.
Mi chiese di
parlargliene un po’. Gli raccontai un po’ di tutto. Le missioni, i litigi, i
combattimenti, il tradimento di Sasuke e la pazzia del mio maestro.
Solo quando mi chiese di
parlargli del ragazzo biondo della foto, mi zitti e rattristai. Una lacrima
cominciò a solcarmi il viso, ma venne fermato da una mano di Kaji.
Era fredda.
“Lui è Naruto
vero? È colui che ti ha abbandonato per chissà quale motivo!” mi disse con voce
calma.
Sgranai gli
occhi “T-tu come lo sai?”
“me ne ha
parlato Ino!” mi spiegò. Mi arrabbiai “non arrabbiarti con lei…è colpa mia!” si
affretto a dire
“Come?”
“è che ti
vedevo spesso triste e mi sono domandato il perché e per questo mi sono rivolta
alla tua amica! Avrei dovuto chiederlo a te, mi dispiace!”
Sospirai “Non
importa ormai!” feci una pausa “però non mi ha abbandonata nel vero senso della
parola! L’ha fatto per il mio bene!” dissi non del tutto convinta.
“Per il tuo
bene? Non mi sembra che tu ora sia felice!” mi disse
Strinsiil pacchetto regalo così forte che se fosse
stata una cosa delicata sarebbe andata in mille pezzi “Si che lo sono. Ormai l’ho
dimenticato! Non posso stare aggrappata a lui per sempre!” dissi a voce alta
più per convincere me che Kaji.
Kaji non
parlò, rimase in silenzio proprio come speravo che facesse. Avevo voglia di
piangere e delle parole sbagliate mi avrebbero fatto esplodere come una
bambina. Mantenendo il silenzio invece riuscii a calmarmi.
La serata
continuò per il meglio. Kaji apprezzò la sciarpa che gli feci e lui invece mi
regalò un carinissimo ciondolo dello stesso colore dei miei occhi, per metterli
in risalto.
Tutto filò
lisciò, ma una grande tristezza si era invasa del mio cuore nel momento in cui
Kaji se ne andò e io rimasi sola nella mia stanza con quella foto di tanti anni
fa.
*******************
tadannnn…ecco il 23° capitolo? Come vi
sembra? Spero vi sia piaciuto.
Fatemi
sapere.
Ringrazio tutti
i lettori e recensori e scusate se ci metto molto tempo per aggiornare, ma
oltre ad avere poco tempo, sto lavorando anche a altre ff.
Capitolo 24 *** I sentimenti di lui e di lei – Un essere misterioso ***
Questo capitolo e
completamente privo di dialoghi. Spero vi piaccia anche così
Buona lettura ^^
Capitolo 24: I sentimenti di lui e di lei – Un essere misterioso
Parla Naruto
Un intera
stagione era passata e non direi in modo del tutto semplice. Io e i due
bambini, viaggiammo in lungo e in largo, soffermandoci non più di una settimana
in ogni villaggio che incontravamo.
Incontrammo
paesaggi stupendi, da togliere il fiato anche a noi vampiri, e anche un sacco
di persone interessanti.
Probabilmente
da umano non avrei mai avuto la possibilità di vivere queste esperienze. Alla
fine, come si dice la maggior parte delle volte, non tutti i mali vengono per
nuocere.
Attraversammo
addirittura il grande oceano e giungemmo in un nuovo continente, del quale avevo
solo sentito parlare nei libri.
Crystian e
Kira furono entusiasti di tutte le belle cose che vedemmo e di certo in tutto
questo tempo non potevano non vedersi i miglioramenti di ognuno di noi nei
confronti del sangue umano.
Ormai eravamo
quasi sul punto di diventare indifferenti ad esso. Una volta mi è addirittura capitato di dover fermare un’emorragia
a una ragazza ferita gravemente. Non mi fece nessun effetto, né su di me, né su
di Kira.
Però su
Crystian non potevo dire di vedere lo stesso miglioramento.
Per lui era
ancora molto difficile e appena sentiva odore di sangue, perdeva il controllo,
tanto che anche io finivo per avere delle difficoltà a trattenerlo.
Ma oltre a
sgridarlo, non potevo fare molto. Era ancora giovane e come tale ancora
bisognoso di sangue umano, proprio come un bambino in fasce ha bisogno del
latte per crescere e svilupparsi.
Era
esattamente la stessa cosa. Anche se più macabro.
Crystian era un tipo orgoglioso e non ammetteva mai di
aver bisogno di tempo e aiuto per poter superare quel momento per lui tanto
difficile, ma sapevo che in realtà non aveva nessuna stima di se stesso. Era
convinto di non potercela fare ad andare contro la sua natura. Si sottovalutava
molto e Kira non faceva altro che peggiorare le cose, quando lo prendeva in
giro per la sua debolezza.
A niente
servirono i miei rimproveri verso la ragazzina. Quei due marmocchi si odiavano
e appena potevano lanciarsi una frecciatina, non esitavano a farlo.
Se questo
significava essere padre, cioè badare a due adolescenti sempre in agitazione…bhe
da una parte ero contento di non potere aver figli. Ma in un modo o nell’altro,
mi ero affezionato a quei due e se per un motivo o per l’altro avessero preso
strade diverse…mi sarei sentito solo.
È incredibile
come si può cambiare nella vita. Tutto quello che volevo era viaggiare per
conto mio, restare isolato nel mio dolore e ora…era tutto l’inverso.
Quei due
mocciosetti mi davano un gran da fare, ma allo stesso tempo mi aiutavano a non
pensare a Sakura.
Già…Sakura. Chissà
come stava? Avrei tanto voluta rivederla. Inoltre c’era qualcosa che non
andava.Nella mia testa c’era un
campanello d’allarme. Che fosse in pericolo?
Più volte ero
tentato di tornarmene a Konoha per controllare che tutto andasse per il meglio.
Vedere Sakura in perfetta salute e…felice con qualcuno degno di lei, ma allo
stesso tempo avevo paura di scoprire che davvero avesse trovato qualcun altro.
Era quello
che volevo…no? forse me lo ripetevo solo per convincermi. La verità e che avrei
tanto voluto tornare indietro e portarla all’avventura con me. Starle sempre
vicino…per l’eternità.
Ma sapevo che
non dovevo farmi influenzare dai miei sentimenti. Col tempo l’avrei scordata…o
così continuavo a ripetermi.
Ogni tanto
Kira continuava a tirare fuori i suoi soliti discorsi, per lo più assurdi, sull’amore.
Mi diceva
cosa avrebbe fatto lei al mio posto, ma ne parlava con una tale semplicità, che
mi facevano capire quanto non poteva capire quello che provavo nei momenti più
bui. Ed era soprattutto in quei momenti che mi sentivo solo.
Non poter
parlare seriamente di quello che provavo e chiedere consiglio su ciò che era
giusto fare, sia nei miei confronti, sia in quelli di Sakura, che mi faceva
stare male. Ma non potevo pretendere un discorso serio da una ragazzina di 14
anni, per di più sognatrice. E da Crystian? Era meglio non coinvolgerlo in
certe discussioni. Lui andava solo a finire nel drammatico.
Parla Sakura
Mi sentivo
felice. Mi ero fatta una ragione per quanto riguardava l’abbandono di Naruto…o
almeno così credevo.
Probabilmente
aveva ragione lui. Non era adatto a me.
Come poteva?
Io ero unumana e lui un vampiro. Una
coppia meno affiatata non poteva esserci. Era come mettere insieme un lupo con
l’agnello. Alla fine il povero agnello sarebbe stato sbranato dal lupo cattivo.
Sarebbe
finita così anche fra me e Naruto. Anche se non intendo dire che sarebbe finita
in questo modo tragico.
Ma io sarei
invecchiata e probabilmente lui si sarebbe stancato presto di me.
Lui ancora
bello giovane e io…una vecchiatta piena di rughe che fa fatica a reggersi in
piedi.
Non era
assolutamente una cosa fattibile.
Ma quando era
a Konoha, davanti ai miei occhi, tutto mi sembrava possibile e credevo che
nessun ostacolo poteva mettersi in mezzo al nostro amore.
Solo ora mi
rendevo conto di quanto ero stata cieca.
Solo Naruto
era riuscito a mantenere la lucidità necessaria, per capire che doveva
andarsene prima che fosse troppo tardi.
Ma allora perché
se aveva fatto la cosa giusta, spesso mi sentivo invadere da una tristezza
incontrollabile, che mi faceva piangere per delle ore?
La verità era
che comunque non riuscivo a dimenticarlo, ma da quando conobbi Kaji…le cose
erano cambiate.
Naruto faceva
ancora parte di me e me ne rendevo conto praticamente ogni sera, ma appena
vedevo gli occhi di Kaji e il suo sorriso, mi bastava per farmi tornare serena.
Ormai mi ero
affezionata a lui in un modo incredibile.
Cosa ne
sarebbe stato di me se non si fosse mai trasferito? Se fossi rimasta ancora da
sola, sarei caduta in depressione? Diventata una nullità per l’intero
villaggio?
Possibile che
l’amore possa scombussolarti così tanto? Allora perché dare retta a questo
sentimento, così bello e profondo, ma allo stesso tempo così doloroso?
Non lo
capivo, eppure l’essere umano continua a cercarlo da quando è comparso sulla
terra.
Non sapevo
quello che provavo per Kaji, ma una si una cosa ne ero certa. Con lui mi
sentivo benissimo. Protetta, amata e forte.
Non mi
sentivo più cosi da mesi ormai.
Io e lui ci
vedevamo tutti i giorni, anche se solo per 5 secondi, dovevamo vederci. Anche se
per così poco, mi bastava per rimanere felice per tutta la giornata…fino a che
non sarei rientrata in camera e il mio sguardo si sarebbe posato sulla
fotografia che rappresentava Naruto. Appena la vedevo, tutta la felicità che
provavo scompariva a tal punto che mi vidi costretta a rovesciare la foto per
non poterla più vedere.
Allora mi
domandai…ma sono davvero felice? Ve lo sto ripetendo all’infinito…felice,
felice, felice…ma allora perché continuavo a sentirmi così spaesata ogni volta
che la sera tornavo a casa? E perché il mio cuore ogni volta si frantumava in
mille pezzi?
Allora non
era vero che il tempo aiuta ad affievolire il dolore.
In quei
momenti detestavo Naruto e desideravo di non vederlo mai più. Era colpa sua se
ora ero in quelle condizioni. Forse per quello che cercavo di passare il più
tempo possibile con Kaji. Solo con lui riuscivo a dimenticare questi pensieri negativi.
E inoltre…lui era così carino con me. Era dolce e mi ricopriva sempre di molte
attenzioni. Forse troppo.
Spesso mi chiedevo
cosa ci trovasse in me e cosa lo spingevaa comportarsi così. Non avevo niente di speciale e di certo non credevo
di meritarmi un trattamento simile nei suoi confronti…eppure questo accadeva.
Ino diceva
sempre che eravamo una coppia perfetta, ma io non riuscivo a vedere Kaji sotto
quell’aspetto. Per me era solo un grande e prezioso amico, di cui non potevo
più fare a meno.
Era ancora
troppo presto per pensare a trovarmi un altro ragazzo. La ferita ancora troppo
aperta e ogni cosa deve avere il suo tempo. Intanto lui sarebbe stata la mia
ancora di salvezza e ogni volta lo ringraziavo per esistere. Però a volta
capitava che spariva per dei giorni a causa di missioni assegnatogli e quei
giorni erano davvero molto duri per me.
Parla Naruto
Il tempo
trascorreva velocemente. Ogni giorno sempre più in fretta.
Sembrava voler
a tutti costi voler risanare le ferite che si erano create nel mio cuore ormai
fermo.
Era inutile.
Sakura sarebbe rimasta dentro di esso per sempre.
Kira,
Crystian e io, tornammo nel paese del fuoco. Alla fine solo li ci sentivamo
davvero a casa, nonostante la nostra voglia di liberta.
Ma diciamolo.
Noi non siamo dei vampiri comuni. Ormai lo avete capito.
Mantenemmo
comunque una certa distanza da Konoha. C’era il rischio di poter incontrare
qualche ninja di nostra conoscenza ed era una cosa che volevo a tutti i costi
evitare.
Una notte,
mentre riposavamo dopo una lunga giornata di caccia, capitò qualcosa di
inaspettato.
Crystian si
sentiva appesantito, dopo tutto quello che aveva mangiato.4 o 5 orsi all’incirca.
Quel ragazzo
non sapeva fermarsi. Fatto sta che per digerire decise di andare a farsi un
giretto.
Non ebbi
niente in contrario. Avevo sentito la presenza di qualcun altro nel bosco, ma
non li percepii come una minaccia e anche se erano umani, noncorrevano rischi con Crystian in quelle
condizioni.
Passarono delle
ore e il ragazzino non tornava. Non mi preoccupai più di tanto. come detto
prima non avvertivo pericoli eppure nonostante i miei poteri, anch’io mi potevo
sbagliare.
Fu Kira che
mi fece mettere in guardia.
Non era da
lui stare lontano per parecchio tempo. Anche se era un vampiro…non amava
starsene troppo da solo.
Decisi che
forse era meglio andarlo a cercare. Solo allora mi resi conto dall’odore che si
era allontanato parecchio. Non era da lui. Cominciai a preoccuparmi.
Lo raggiunsi
in pochi istanti. Lo trovai spaventato appoggiato a un albero conciato
piuttosto male.
Mi spaventai.
Cosa avrebbe potuto ferirlo in quel modo?
Solo un
vampiro o un mutaforme, ma io non sentivo l’odore di quegli esseri da nessuna
parte.
Mi avvicinai
a lui e subito gli chiesi spiegazioni. Era ferito gravemente e non sembrava in
condizioni di voler parlare…era sotto shock, ma da li a pochi minuti sarebbe
guarito…o almeno così credevo.
Il tempo
passava, ma non si vedevano cenni di miglioramenti.
Le sue ferite
non sembravano volersi rigenerare e le ossa del suo braccio destro risanarsi.
Per la prima volta fu necessario curare un vampiro come un essere umano.
Presi un
bastone e con la fascia che Kira portava alla vita, da lei gentilmente offerta,
lo legai al braccio rotto.
Per le ferite
non feci niente. Non serviva disinfettarle, di certo non avrebbero potuto
infettarsi.
Dopo averlo
curato il più possibile, lo presi in braccio e decisi di cercare un rifugio più
sicuro.
Se c’era qualcosa
nella foresta dove ci trovavamo, da ridurre un vampiro in quel modo, non era
sensato rimanere allo scoperto.
Feci solo
qualche salto, dopodiché mi ritrovai davanti un essere. Dall’odore avrei detto
un essere umano.
Era alto,
muscoloso, con capelli scuri e lunghi e i suoi occhi erano di un giallo
luminoso visibile anche da lontano.
Mi sentii
accapponare la pelle. Quell’essere non era umano. Come poteva allora il suo
odore esserlo?
Sentii l’animo
di Crystian agitarsi. Era terrore quello che provava.
In quell’istante
mi era chiaro.
Quell’essere
aveva fatto del male al ragazzo. Ora la sua insicurezza sarebbe aumentata. Si sarebbe
depresso ancora di più sapendo che non poteva fare affidamento sulle proprie
forze e che doveva dipendere da me.
Ma neanche io
ebbi molte fortune con quell’essere.
Gli chiesi
spiegazioni. Chi era? E cosa voleva da Cristian?
Mi disse solo
che il ragazzino aveva sentito troppo e che andava eliminato. Non ci avrebbe
fatto andare via facilmente e lo scontro sembrava l’unica chance possibile.
Affidai Crystian
alle cure di Kira e le ordinai tassativamente, di stare alla larga dallo
scontro che da li a poco avrebbe avuto inizio.
Io ero più
forte di Crystian questo era sicuro, ma lui non era così debole come credeva e
quindi mi domandavo…se ha ridotto lui in quello stato e senza subire nessuna conseguenza,
perché di sicuro il ragazzo aveva tentato di difendersi, avrei potuto io
batterlo?
Che ve ne
pare del 24° capitolo? Piaciuto? No?
Fatemi sapere
Ringrazio
tutti coloro che hanno recensito, ma non rispondo alle domande poste, se no
svelerei tutto! Che gusto ci sarebbe se no???
Erano ormai 5 giorni che Kaji era partito per una missione. Non ebbi nessun dubbio
sulla sua parola inizialmente, ma sentivo dentro di me che qualcosa non andava.
Kaji non apparteneva a nessun gruppo
ninja ed era appena arrivato. Per quanto forte poteva essere,come poteva compiere delle missioni da solo?
Aveva all’incirca la mia età e
difficilmente poteva essere un ninja talmente abile da poter affrontare
missioni pericolose da solo.
Ma erano queste le cose che
affermava. Mi raccontava che Tsunade gli affidava
missioni di estrema importanza, di cui solo pochi ne erano a conoscenza.
Doveva essere qualcosa di molto
pericoloso, se ogni volta mi rassicurava che lo avrei rivisto presto.
Sospirai. Cosa mai poteva compiere? Possibile
che ci andasse veramente da solo?
Tsunade non era così pazza da mandare un
ragazzo praticamente a morire.
Mi decisi, il giorno dopo ne avrei
parlato con la mia maestra.
Per mia fortuna la mattina seguente
arrivò presto e come mi ero ripromessa la sera precedente, andai a parlare con Godaime.
Non mi importava se era prestissimo.
Dovevo sapere che fine avesse fatto Kaji. 5 giorni
senza avere sue notizie mi mettevano in ansia. E se gli fosse successo
qualcosa? Cosa avrei fatto? Sarei riuscita a sopportare un nuovo dolore causata
dalla perdita di qualcuno a me caro?
Entrai nell’ufficio dell’Hokage.
“Sakura? Cosa ci fai qui a quest’ora?
Sei caduta dal letto?” mi chiese Tsunade, ma presto
si accorse dal mio volto che avevo qualcosa che non andava.
“Uhm? Cosa c’è? Hai qualcosa che ti
preoccupa? Riguarda ancora Naruto?” Sospirò “Sakura
ne abbiamo già parlato. Posso capire che tu abbia sua nostalgia, ma devi
dimenticarlo. Non sappiamo se lo rivedremo ancora. Ha preso la sua decisione di
lasciare il villaggio perché si considerava pericolo. Questa scelta gli fa
onore, ma non puoi attaccarti a lui!”
“No, Naruto
non centra!” la corressi.
Per una volta che Naruto non era nei miei pensieri, c’era sempre qualcuno a
farmelo ricordare.
“Di cosa si tratta allora?” chiese
pazientemente Godaime.
“Si tratta di Kaji!”
Tsunade mi guardò perplessa “Si? non posso
darti informazioni personali che lo riguardano, abbiamo l’obbligo di segretezza
…”
La fermai, “No, no! Voglio solo
sapere se sa qualcosa sulla sua missione, cioè se va tutto bene e se tornerà
presto!”
Tsunade mi guardò con un punto di domanda
sul volto.
“Di cosa stai parlando Sakura?” mi
chiese seria “Non ho affidato nessuna missione a Kaji.
È appena entrato a far parte del villaggio, non posso ancora incaricarlo di
questioni che riguardano Konoha!” mi disse. Dal suo
sguardo potei capire che era sincera.
“Ma lui mi ha detto che doveva
partire per una missione pericolosa e che sarebbe stato via per parecchio. Non è
la prima volta che me lo dice!” dissi io vicino a una crisi isterica. Perché i
pazzi me li dovevo prendere tutti io?
“Sakura, Kaji
ti ha mentito! Ripeto, non gli ho mai dato il permesso di lasciare il
villaggio!”
Dopo aver ringraziato, uscì da quel
luogo. Non riuscivo più a trattenere le lacrime. Non volevo che la mia maestra
mi vedesse in quelle condizioni.
Corsi come una disperata per le
strade del villaggio e senza poterlo impedire, una marea di lacrime
cominciarono a uscirmi dagli occhi.
Perché? Perché Kaji
avrebbe dovuto mentirmi? Qual’era il suo scopo? Farmi credere di essere un
ragazzo per bene, per poi pugnalarmi alle spalle? Cosa ci guadagnava a
comportarsi così?
Solo in quel momento ricordai quel
campanello di allarme che in quei mesi avevo cercato di non ascoltare, che mi
avvertivano di non fidarmi di quel ragazzo.
Se solo avessi dato retta al mio istinto…in quel momento il mio cuore non sarebbe andato a pezzi…di nuovo
Parla Naruto (sera precedente all’incontro di Sakura con Tsunade)
Mi trovavo davanti a quell’essere. I
suoi occhi puntati su di me. mi metteva i brividi. Poche cose mi avevano
spaventato da quando ero diventato un vampiro. Che cosa era?
Mi misi in posizione di attacco per
prepararmi a una battaglia che non ero riuscito a evitare. Sembrava che fosse
proprio quello il suo scopo. Ingaggiare una lotta contro di me e distruggermi.
Solo per poco…non
ci riuscì.
Senza darmene il tempo scomparve e
comparve alle mie spalle. Non riuscii nemmeno di girarmi, che mi colpi con un
forte calcio che mi fece volare qualche metro più in là.
Il dolore fu lancinante.
Come poteva provocarmi tanto dolore?
Se era un vampiro non doveva possedere un potere del genere. Fra vampiri
possiamo ferirci, ma non fino a quel punto.
Ignorai il dolore e mi rialzai.
Dovevo fargliela pagare per quello che aveva fatto a Crystian.
Sta volta fui io ad attaccarlo e con
un calcio ben assestato, lo colpii alla spalla.
Sentii chiaramente il rumore sordo
di qualcosa che si spostava. Sorrisi. Gli avevo messo fuori uso un braccio.
Ma il sorriso dovette ritirarsi
subito.
Lo vidi portarsi la mano del braccio
sano alla spalla e con un movimento violento, riuscii a mettersi apposto l’arto.
Ero sorpreso.
Era come se non lo avessi
minimamente scolpito.
In quel momento il terrore si
impadronì di me. Capii che non potevo batterlo.
Sta volta fu lui a sorridere. Era un
sorriso malvagio, che sembrava pregustarsi la sofferenza che da li a poco mi
avrebbe inferto.
Cercai più volte di reagire, ma il
risultato era lo stesso.
Finivo sempre a terra. Avevo tutto
il corpo indolenzito e all’ennesimo colpo ricevuto nel bel mezzo dello stomaco,
mi atterrò definitivamente.
Provai con tutte le forze rimaste in
corpo a rialzarmi, ma a niente servirono i miei sforzi.
Il mio cervello non sembrava mandare
gli impulsi necessari per permettere ai miei arti di sollevarmi.
Ero disteso a terra. E a fatica gli
domandai
“C-chi
s-sei? P-perché f-fai questo? S-sei
un v-vampiro?”
Quell’essere mi guardò con disprezzo
“Tsè! Io non
sono un vampiro, ma IL vampiro!”
Sgranai gli occhi. Cosa voleva dire
con quella frase?
“tu e quei mocciosi non siete altro
che degli scarti. Non valete niente. Non siete degni di essere chiamati
vampiri! I veri predatori della notte sono quelli come me!” disse pestandomi
una mano come se fosse una sigaretta da spegnere.
“argh!” mi
lamentai, ma questo provocò una risata nel mio avversario.
“Cosa v-vuoi dire, q-quelli come te?”
“I puro sangue! Noi siamo I vampiri!
Coloro nati da due genitori diventati non-morti! Possiamo perfettamente
mescolarci con gli umani. Anche se non ci serve per vivere, nelle nostre vene
scorre sangue, e il nostro odore è perfettamente confondibile con il loro. Tu
sei solo un misero essere umano che si è fatto vampirizzare da un altro banale
vampiro. Non valete niente e mi sembra di avertelo dimostrato in questa
battaglia! Mi sembri ridotto piuttosto male, mentre io sono fresco come una
rosa! Avendo sangue nel mio corpo e come se avessi una costante fonte di
energia che mi rende invincibile, mentre tu…povero
piccolo, senza nutrimento, impazzisci per poi indebolirti sempre di più! Povero
cucciolo, mi fai tanta pena! Ah ah ah”
“A-anche i
tuoi genitori erano c-come me! D-disprezzi
anche loro?” gli chiesi fulminandolo con lo sguardo.
“Esatto! Ho già provveduto ad
eliminare quelle nullità, ma solitamente non mi sporco le mani con dei patetici
animaletti come voi!” disse con una voce piena di disprezzo.
“Allora…allora
perché ti sei accanito contro il ragazzo!” dissi riferendomi a Crystian.
“Ha sentito troppo per i miei gusti!
Se sa quali sono i miei piani, potrebbe anche darmi fastidio! Anche se non
credo che vi interessi qualcosa degli esseri umani nei dintorni. Siete “vampiri”
d'altronde .”
Umani nei dintorni? I più vicini
erano quelli di Konoha. Cosa aveva intenzione di fare?
“C-cosa
hai intenzione di fare!”
Mi diede un calcio sul viso.
“Non sono affari che ti riguardano,
stupido! E ora esprimi il tuo ultimo desiderio!”
Mi stava per colpire di nuovo. un’
ultima volta, quella che avrebbe segnato la mia fine.
In quel momento non potei fare a
meno che pensare a Sakura. Era nei miei pensieri anche negli ultimi istanti
della mia vita.
Di una cosa ero felice, non avrei
dovuto vivere un eternità senza di lei e prima o poi mi sarei ricongiunta a
Sakura nell’aldilà.
Chiusi gli occhi in attesa di essere
finito, ma la fine non arrivò.
Sentii solo un voce.
Qualcuno gli ordinò di fermarsi. Aprii
gli occhi. Vidi una sagoma senza vedere niente di più. La mia vista era
annebbiata. Riuscì solo a vedere due occhi rossi che fissavano costantemente il
puro sangue, il quale sembrava ipnotizzato da quello sguardo.
Chi era? Aveva la capacità di
controllarlo. Come poteva essere ancora più forte di un puro sangue?
“Che diavolo stai facendo? Non erano
questi gli ordini. Devi tornare a Konoha e fare quello
che ti ho ordinato e non perdere tempo a giocare con i tuoi simili!” disse la
voce di quell’individuo che mi aveva salvato. Dovevo essergli grato? O no?
infondo aveva qualche losco piano nei confronti del mio villaggio.
Alzai leggermente la testa e cercai
di concentrarmi. Vidi che mi fissava, come se avesse visto un qualcosa ancora
di più terrificante di un vampiro.
Poi lo sentii dire “Non è possibile!
Tu?”
Mi conosceva.
“Che misera fine hai fatto!” disse
sogghignando.
Finalmente riconobbi chi mi trovavo
davanti. Era diverso da come lo avevo visto qualche mese prima, ma anche grazie
all’odore, capii che si trattava di lui.
I due si allontanarono, lasciandomi
solo in mezzo al niente.
Se anche io come Crystian
ci avrei messo parecchio tempo a riprendermi, mi aspettavano giorni difficili.
Passò quasi tutta la notte, ma alle
prime luci, sentii delle voci chiamarmi.
“Naruto!”
“Figliolo, rispondi!”
“Naruto,
se sei qui dacci un segnale!”
Erano Kira,
Miruku e Shiroi.
I miei parenti erano venuti a
cercarmi. Mi sentii felice di quel gesto. Non avevo la forza di urlare,
aspettai che fossero abbastanza vicini da percepire il mio odore.
Miruku rimase shockata per lo spettacolo
che le si presentò davanti. Dovevo essere ridotto piuttosto male.
“Chi ti ha ridotto in questo stato
ragazzo mio?” mi chiese affettuosamente, passandomi una mano fra i capelli.
“Ce lo spiegherà più tardi, ora è
meglio portarlo al sicuro!” disse Shiroi caricandomi
sulle spalle.
Per mia fortuna non ero messo poi
così male come si poteva dire dal mio aspetto.
Avevo un paio di costole rotte, un
braccio completamente fuori uso e diversi graffi disseminati un po’ ovunque nel
mio corpo. Ma il dolore non era poco. Se si aggiungeva poi la sconfitta…
Dopo che Aki
mi rimise in sesto come poteva, spiegai loro che cosa era successo. Aki e Miriku rimasero sorprese,
non avevano mai sentito parlare di puro sangue, mentre Shiroi
era piuttosto spaventato.
Era bene informato sull’argomento.
Erano esseri invincibili e sembrava che niente potesse sconfiggerli. Solo qualcosa
che possedeva un potere tale da essere temuto da tutti e difficilmente
controllabile se non grazie a speciali abilità.
Solo una cosa mi venne in mente che
potesse corrispondere alla descrizione. I bijuu.
Mi demoralizzai. Da quello che
sapevo, tutti i bijuu erano stati catturati dall’akatsuki e Kyuubi era morta. Non c’erano
speranze nel caso avessimo dovuto eliminarli.
Sperai vivamente di non dover più
incontrare nessun essere del genere, mac’era ancora qualcosa che rischiava di imbattersi in loro…Konoha.
In quel momento ricordai che Crystian aveva origliato la conversazione di quell’essere.
“Crystian,
quando hai incontrato il puro sangue, cosa hai sentito dire?” chiesi agitato al
ragazzino.
“Bhè,
erano in sue. Parlavano di come si erano stufati di stare agli ordini di un
umano e di fare solo quello che voleva lui. HAanno
poi parlato che in qualche modo si sarebbero ribellati e che nel frattempo quel
tizio avrebbe giocato con una ragazza che si chiama…sichiama…uhm…Sakura, se non
sbaglio.”
La sala cadde nel silenzio.
Io sentii come se qualcosa dentro di
me si fosse rotto. Sakura,la mia Sakura
era in pericolo e io non potevo fare niente per aiutarla oltre ad avvertirla di
stare attenta, ma anche in quel caso, dubitavo che sarebbe servito a qualcosa.
********************
Anche questo capitolo è andato!Fatemi
sapere.
Grazie a Lucia liar,
SAKURACHAN e Volpina90 per le loro recensioni.
Rimasi
a riposo per circa una settimana. Fu il più noioso periodo della mia vita. Avete
mai visto un vampiro costretto a letto?Bene
ora potete veramente dire di aver visto tutto nella vita.
Non
avrei mai pensato che i vampiri avessero bisogno di riposo, speravo cheanche questo lato fosse scomparso dalla mia
esistenza e invece eccolo qui sbucare fuori.
La
cosa strana e che nonostante io e Crystian avessimo
più o meno riportato le stesse ferite, il ragazzino si rimise perfettamente in
sesto solo dopo un paio di giorni, mentre io non riuscivo ancora a muovermi. Va
bene che in più avevo delle costole rotte, ma dato che anch’io avevo un braccio
rotto come il piccoletto, perché neanche quello si decideva a risanarsi e ci
metteva così tanto a guarire?
Non
volevo starmene li senza fare nulla, soprattutto non dopo quello di cui ero
venuto a conoscenza.
Sakura
era in pericolo e probabilmente tutta Konoha.
Dovevo
agire, ma Shiroi con la scusa dei suoi super muscoli,
me lo impedì. Ma gli diedi tempo solo 7 giorni, dopo di che guarito o no, sarei
partito per Konoha.
Esatto!
Avete capito bene. Nonostante tutte le mie promesse che dicevano che non avrei
mai più rimesso piede in quel villaggio, ora mi accingevo a partire.
Ma
ormai ero bravo a infrangere ogni sorta di promessa fatta, perché non questa? Poi
che male c’è se se ne infrange una se può salvare la vita a qualcuno?
Finalmente
l’ora x scattò e nel momento in cui Shiroi era
distratto corsi via il più veloce possibile per dirigermi alle porte di Konoha. Non avvertii nemmeno Kira
e Crystian. Testardi come erano quei due mi avrebbero
seguito e anche le loro vite sarebbero state in pericolo.
Ora
avrei però dovuto risolvere un altro problema.
Cosa
avrei raccontato per giustificare il mio ritorno al villaggio? Dire la verità? Non
volevo mettere in subbuglio la cittadina per qualcosa di cui non ero ancora
sicuro al 100%.
Avevo
capito che Sakura era in pericolo, ma solo su quello ero certo. Sul fatto che l’intera
popolazione corresse dei rischi…c’era ancora qualche
dubbio dato che quell’essere, che si facevano chiamare puro sangue, sembrava
restio a voler eseguire gli ordini del suo capo e cioè a voler radere al suolo un intero
villaggio.
Ero
indeciso sul da farsi. Parlarne prima con Tsunade o
andare direttamente a metter in guardia Sakura?.
Non
ci impiegai molto tempo a decidere.
Il
suo odore mi passo sotto il naso come se mi chiamasse. Sakura era nelle vicinanze. La tentazione di
rivederla era tanta e alla fine andai da lei.
Mi
ero nascosto in un veicolo protetto dal sole, che quel giorno aveva deciso di
regalare alla regione del fuoco una splendida giornata. Sakura era li…sulla strada principale a qualche metro da me. Camminava
tranquilla e sola.
Sembrava
assorta nei suoi pensieri, come se fosse preoccupata per qualcosa.
Che
quell’essere fosse già entrato in azione e le avesse fatto del male? Se solo avesse
osato torcerle un capello…io…io…lo avrei ucciso.
Mancava
solo un metro e Sakura mi sarebbe passata a fianco.
In
quei mesi di al lontananza mi sembrava che fosse diventata ancora più bella. Avrei
voluto stringerla fra le mie braccia, baciarla e non lasciarla più andare, ma
non potevo lasciarmi andare ai sentimenti.
Se
mi aveva dimenticato, avrebbe potuto ricominciare a soffrire. Già non sapevo
che reazione le avrei suscitato facendomi rivedere da lei, ma dovevo.
Quando
fu accanto a me, la presi per un braccio e la trascinai nel veicolo all’ombra.
Non fui molto delicato e dal suo sguardo capii che l’avevo spaventata con il
mio gesto.
“Ciao
Sakura” le dissi semplicemente.
Parla Sakura
Camminavo
tranquillamente nella strada che portava da casa al parco. Avevo un appuntamento.
Fra poco avrei rivisto Kaji.
Ero
assorta nei miei pensieri. Come mi sarei comportata con lui dopo essere venuta
a conoscenza delle sue bugie?
Non
facevo caso alle persone attorno a me. Ero talmente concentrata a trovare una
soluzione, che non mi accorsi che qualcuno mi osservava.
Questo
qualcuno mi afferrò per un braccio e mi trascino in una stradina secondaria. Mi
presi quasi un infarto. Pensai subito a un rapimento o a un furto.
Sapevo
come difendermi in quei casi, ma un attimo di smarrimento in quelle situazione si
ha.
Invece
mi accorsi subito del mio errore,
Quando
sentii una voce salutarmi riaprii gli occhi.
“Ciao
Sakura!”
Non
era possibile! Lui era lì. Lì davanti a me. il mio cuore perse un battito e i
miei polmoni smisero di far filtrare l’aria.
Perché
era tornato? Gli mancavo? Qualsiasi fosse il motivo, perché mi stava facendo
questo?
Era
partito facendomi un misero saluto, abbandonandomi. Mi aveva fatto credere che
l’amore fosse solo un sentimento che ti porta a soffrire, a desiderare di non provare mai
più niente del genere.
Mi
aveva addirittura detto di dimenticarlo e trovarmi qualcun altro d’amare al
posto suo. Come se fosse stato facile cancellarlo dalla mia vita e di fatto non
c’ero riuscita.
Ormai
mi ero rassegnata e tiravo avanti. Mi ero quasi ripresa dal suo abbandono e ora
era tornato per rendere vani tutti i miei sforzi.
Non
riuscivo a muovere un muscolo. Mi ero persa nei suo occhi blu. Non lo avrei mai
ammesso di fronte a lui, ma ero felice di rivederlo e allo stesso tempo lo
detestavo con tutta me stessa. Se il suo
scopo era solo quello di farmi soffrire ci stava riuscendo.
Teneva
ancora ben stretto il mio braccio. Appena me ne accorsi spezzai quel contatto
con lui. non aveva il diritto nemmeno di sfiorarmi. Non più.
Lo
guardai arrabbiata e gli chiesi “Che diavolo sei tornato a fare? Non avevi
detto che non ti saresti più fatto vivo?!”
Lo
vidi abbassare la testa.
“Si,
è quello che ho detto, ma c’è una ragione per cui sono tornato! Voglio sapere
se hai conosciuto qualcuno di recente!”
Non
era tornato per me. si era fatto vivo solo per sapere se uscivo con qualcuno. Prima
mi dice di trovarmi un altro compagno e ora si mette a fare il geloso?
Ridicolo.
“Non
sono affari che ti riguardano, mi sembra!” gli risposi sgarbatamente.
“
è invece si! chi hai conosciuto?” mi richiese tranquillo.
Voltai
la testa da un’altra parte “Devo andare, non ho tempo da perdere con te!”
Feci
per andarmene, ma mi afferrò nuovamente per il braccio e facendomi girare verso
di lui, mi afferrò le spalle e anche se delicatamente mi scosse.
“Sakura,
potresti essere in pericolo! Non voglio vederti soffrire.”
Forse
lo avevo accusato troppo in fretta. Era preoccupato per me. ma quell’ultima
frase mi fece uscire di senno.
“Non
vuoi vedermi soffrire?Ah mi fai ridere. Non non credi
che avresti dovuto pensarci qualche mese fa? Non hai idea di cosa mi hai fatto
passare. Mi hai spezzato il cuore. Hai deciso da solo di rovinare il nostro
rapporto, senza nemmeno interpellarmi. Se non mi volevi vedere soffrire,non saresti dovuto andartene via in quel
modo. Ti detesto, vorrei che tu non fossi mai tornato al villaggio, anzi preferirei
che tu fossi morto!”
Mi
portai una mano alla bocca. Non potevo credere a quello che era appena uscito
dalla mia bocca. Non era assolutamente vero quello che avevo detto. Mi pentii
subito per le parole cattive che gli avevo sputato in faccia, ma ormai era
tardi, non potevo tornare indietro. Quando si è arrabbiati si dicono tante cose
che non si pensano e si finisce sempre col ferire gli altri.
In
realtà, non avrei potuto andare avanti se Naruto
fosse morto nel vero senso della parola.
Piano
piano alzai gli occhi per vederlo in faccia. Aveva la
testa bassa, con gli occhi coperti dalla frangia. Solo a quel punto mi accorsi
di una cosa insolita per lui. Non portava il suo copri fronte. Non lo
abbandonava mai. Inoltre era fasciato al petto e anche ad un braccio. Cosa gli
era successo?
“Naruto? c-cosa ti è successo?” gli chiesi preoccupata.
Di
sicuro mi avrà dato della pazza. Prima lo insulto e poi mi preoccupo.
Rimase
in silenzio per un attimo
“C’è
mancato poco che il tuo desiderio si avverasse e probabilmente accadrà in
futuro!” disse voltandomi le spalle “Fammi un favore! Stai attenta alle persone
che frequenti, non tutti sono quello che credi! A differenza di te, io non
voglio che tu muoia!”
Terminata
la frase sparì dalla mia vista. Dopo tutto quel tempo che avevo sentito la sua
mancanza, ero riuscito solo a ferirlo. Da una parte era quello che volevo, ma
non fino a quel punto. Sapevo che anche per lui era stato difficile lasciarmi,
ma non riuscivo a sopportare una cosa del genere. Torna solo per mettermi in
guardi sulle mie amicizie. Ma chi si credeva di essere?
Un
amico, ecco chi! Voleva solo proteggermi e io gli avevo detto quelle cose
orribili. Non era lui lo stupido, ma io.
Parla Naruto
Forse
Sakura aveva ragione. Se mio nonno mi avesse ucciso invece di trasformarmi in
vampiro, tutto quello accaduto fino a quel momento non sarebbe accaduto.
Forse
ora Sakura non sarebbe minacciata da un pericolo al di sopra della mia portata,
se non fossi quello che sono.
Forse
avrebbe avuto una vita migliore.
Forse
Jiraya sarebbe ancora vivo e anche molte altre
persone a cui io avevo spezzato la vita.
Forse,
forse forse. Erano tutte delle banali ipotesi. Non potevo
dire con chiarezza cosa sarebbe successo.
Magari
quegli eventi spiacevoli si sarebbero comunque verificati, ma non per mano mia
e anche andati a finire paggio.
Sta
di fatto che ero “vivo” e anche se non ero più il benvenuto per Sakura, non
avrei permesso a quel lurido verme, senza un nome e senza un volto, di farle
del male.
Nonostante
la litigata, la seguii.
Si
diresse verso il parco dove su una panchina c’era qualcuno ad aspettarla.
Mi
tenni in lontananza, ma sentii ugualmente il loro discorso.
“Ciao
Sakura! Cos’è quel muso lungo?” chiese un ragazzo, alzandosi e andandole
incontro.
Non
l’avevo mai visto prima d’ora a Konoha. Quello era il
primo punto a sfavore per lui per essere sospettato.
“bentornato
Kaji! Come è andata la missione?” le chiese, ma la
sua voce era strana e il suo sorriso era falso.
“BheSakura…ti devo dire una cosa!
ti ho sempre mentito!”disse il ragazzo.
Notai
che aveva i capelli lunghi e neri. Secondo elemento che poteva incriminarlo. Ma
non potevo indicarlo come colpevole senza delle prove.
Sakura
abbassò la testa
“Lo
so! Il fatto è che, mi chiedo il perché!”
Il
ragazzo si fece triste.
“Il
fatto è che mi vergognavo.Vedi, ogni
volta che ti dicevo che andavo in missione, in realtà tornavo al mio vecchio
villaggio a trovare i miei genitori defunti. Vado almeno una volta al mese. E rimango
li per diversi giorni. Il fatto è che mi mancano molto e tornare al mio
villaggio natio, mi ricorda i bei momenti che trascorrevo con loro. se ti
avessi detto la verità avresti pensato che mi faccio dominare troppo dalle
emozioni e che sono debole. Non volevo che tu mi vedessi con quegli occhi!”
disse abbassando la testa.
Sakura
gli prese le mani e stringendole gli disse
“Sei
uno stupido! Credi che ti avrei apprezzato di meno per un motivo così futile?
Sappi invece che trovo bellissimo il fatto che tu vada a trovare i tuoi genitori
così spesso e sono sicura che anche loro sono contenti!”
L’umore
di Sakura sembrava cambiato. Ora era più allegra, mentre il mio era sempre più
nero. Ero invidioso di quel ragazzo. Lui era vicino alla ragazza che amavo,
mentre io non potevo starle vicino ogni momento della mia eternità.
In
quel momento dimenticai anche che cercavo di scoprire se quel ragazzo era o
meno quell’essere odioso, che me l’avrebbe portata via per sempre.
Sembrava
un ragazzo per bene e inoltre il suo odore era diverso da quello che avevo
sentito la sera prima, quindi probabilmente mi sbagliavo a puntargli la pistola
contro.
Se
Sakura era felice con lui, anch’io avrei dovuto esserlo.
Poi
un flash back mitornò in mente, come
avevo potuto dimenticare un dettaglio così importante?
“Ah
Naruto! Mi sono ricordato di una cosa, magari ti sarà
utile quando tornerai dalla tua ragazza!” mi disse Crystian
la sera prima della mia partenza.
“Riguarda
quel puro sangue! Ho visto che aveva una cicatrice su di un polso, potrebbe
aiutarti per identificarlo” mi disse.
“Perfetto,
dimmi qualcosa di più!” gli chiesi impaziente.
Vidi
il ragazzino soffermarsi a pensare “Era sul polso destro verso l’interno.Era ben chiaro che la cicatrice è stata
lasciata da degli artigli, infatti erano 4 rette parallele, inoltre erano belle
spesse, come se colui che gliel’ha inflitte fosse di grandi dimensioni.”
Scompigliai
i capelli del ragazzo. A suo modo, mi aveva fornito un aiuto prezioso.
Osservai
quel Kaji attentamente, ma non sembrava voler
mostrare il suo polso destro.
Solo
quando spostò dei capelli di Sakura dietro l’orecchio per poterla vedere meglio
in faccia, riuscii a vedere se aveva quello che lo avrebbe incriminato.
“è
lui quel bastardo!” dissi ringhiando.
Senza
pensarci un attimo saltai fuori dal mio nascondiglio e con la velocità più
elevata che potessi raggiungere, mi affrettai a raggiungerli e a schierarmi
davanti a Sakura, spingendolo per terra.
“Naruto, ma che ti prende!” mi disse Sakura.
“è
così tu saresti il famoso Naruto!” mi disse Kaji presuntuosamente.
“Stai
lontano da lei! Non osare toccarla! Conosco i tuoi piani e non ti permetterò di
portarli a termine” gli urlai furente.
Sakura
si spaventò per la mia reazione, mentre Kaji mi
guardava con un sorrisetto maligno.
****************
Fine 26° capitolo, come vi
sembra? Fatemi sapere. Intanto grazie a tutti coloro che mi seguono.
Risposta a:
lucialiar:
Visto? Finalmente Naruto si è deciso a tornare a Konoha, anche se non è stato ben accorto. Grazie per aver
recensito, spero che questo capitolo ti piaccia! Ciao
Cleo92: eh eh,
nessuno è perfetto e chi lo è…nasconde sempre
qualcosa di poco piacevole….proprio come il nostro kaji. Eh si alla fine ho deciso di tirare in ballo anche i bijuu, anche se credo che ne userò solo uno in particolare…ti lascio immaginare chi!!! Spero che ti sia
divertita a Firenze. Ciao alla prossima
Volpina 90: ciao! Naruto
deve assolutamente tornare ed è tornata. Ma non sarà tanto facile fermare l’avanzata
di quel kaji. Speriamo in bene. ciao e grazie per la
recensione.
NaruYondaime: vedrai che qualcosa Naruto potrà fare. Nasconde anche lui una sorpresina. Ihihkaji hai le ore contate,
stai in guardia muahaha. Sono contenta che la storia ti
piaccia e spero che continuerai ad apprezzarla anche in futuro. Ciao alla
prossima.
SAKURACHAN: bhe
a quanto pare Sakura non ha capito un bel niente, ma si è fatto abbindolare
nuovamente da quel kaji. Riuscirà Naruto
a farle aprire gli occhi? Grazie per aver recensito ciano.
MikuriUchiha:
ehilà, ma ciaoooo!!! Ti avevo dato per dispersa ^^ bhe bentornata. Putroppo la
scuola occupa tutti, chi più chi meno…ma siamo tutti
prigionieri a causa sua. felicissima che i capitoli ti siano piaciuto e spero
anche quest’ultimo, fammi sapere né…alla prossima.
Mi trovavo faccia
a faccia con quell’essere.Avevo sperato
che ciò non accadesse.
Me ne vergogno,
ma avevo paura. Ma essa è una reazione normale di fronte a un pericolo troppo
grosso da poter affrontare.
Forse la paura
non era per la mia incolumità, avevo timore di non riuscire a difendere ciò che
avevo di più caro al mondo. L’unica persona per cui valeva la pena vivere per
me.
Cercavo di fare
il duro davanti a quel Kaji, sperando di intimorirlo.
Che disgusto, solo
a ripetere il suo nome provo ancora nausea.
Lui si rialzò da
terra e facendo il finto tonto mi disse “ehi amico, calmati?”
Ero già
arrabbiato e quel tizio stava giocando con il fuoco “Non dirmi di calmarmi
essere schifoso che non sei altro!”
Ora era Sakura a posizionarsi
tra me e quello lì a braccia aperte.
“Naruto, ma che diavolo ti prende? Lascia stare Kaji!” mi disse fulminandomi con gli occhi.
Non la guardai
neanche. Non volevo perdere di vista nemmeno un momento quell’impostore.
“No!” dissi ringhiando
“sei diventato
pazzo? Ora te la prendianche con le
persone innocenti!”
“Ti ho già detto
che non è quello che credi! Anche lui è un vampiro!” le dissi.
Questo sembro
turbarla. Si girò verso Kaji, il quale sfoggiava un
visetto d’angelo per soggiogarla.
Sakura tornò a
fissarmi per poi mettersi a ridere “ ah Naruto quanto
sei ridicolo! questa è proprio bella. Tu che sei un vampiro, non riesci più a
riconoscere i tuoi simili? Kaji non può essere un
vampiro. Esce alla luce del sole senza avere problemi, mangia cose normali e
non si comporta come un mostro! Dì piuttosto che sei geloso!”
Ringhiai. La gelosia
in quel momento centrava poco e niente…bhe si forse
giocava una piccola parte anche lei, ma ciò non toglie che Sakura non sembrava
intenzionata a darmi retta. Anzì provocandomi
maggiormente si avvicinò a Kaji e lo prese per un
braccio stringendolo forte.
Strinsi i pugni.
Fino a che livello quell’essere poteva confondersi con i mortali? Possibile che
Sakura non sentisse la sua pelle dura e fredda come il marmo? Non riusciva a
percepire il suo cuore fermo?
“Sakura, devi
stare molto attento a lui. Non è un vampiro normale, può fare cose che io non
posso fare ed è anche più forte di quanto tu possa immaginare! Chi credi mi
abbia conciato in questo stato? Un mio simile non avrebbe potuto, un muta forma
non ne avrebbe avuto motivo, ma lui si, dato che sono venuto a conoscenza dei
suoi piani!”
“E cioè
uccidermi? Cosa ne otterrebbe di buono dalla mia morte?” disse Sakura
“Un buon pasto
credo, non lo so!” infatti oltre al fatto del cibo, non trovavo una ragione per
cui Kaji dovesse prendere proprio lei come vittima.
“devi essere un
po’ stressato amico mio. Io un vampiro? Ah che ridere, credi ancora a questi
racconti di fantascienza?”
“Non osare mai
più chiamarmi amico! Io provo il disprezzo più totale verso di te! Sei solo un
lurido bugiardo e assassino!” gli dissi minaccioso
“Ora basta Naruto. Non ti permetterò di dire neanche più una parola
accusatoria nei suoi confronti.
Come osi venire
qui a intrometterti nella mia…nostra vita? Te lo dirò
una volta sola! Lasciaci in pace! Tu hai voluto chiudere i ponti con me…ora non ti inventare balle solo per poter rimediare ai
tuoi errori! Andiamo Kaji!”
Kaji annuì, ma prima di girarsi e seguire Sakura, mi guardò
con un ghignò e mi mostrò i suoi canini.
Fu inutile
tentare un approcciò diretto con Sakura, come previsto non ascoltò nemmeno una
parola di quello che le avevo detto. Ma quel che era peggio e che Kaji ora era in sua compagnia e continuava a prendersi
gioco di lei.
Rimasi fermo
nello stesso punto per un po’. Cercavo di ideare un piano per fare uscire Kaji allo scoperto, ma cosa potevo idearmi?
Invece di stare
li a perdere tempo, avrei dovuto seguire Sakura, ma quell’essere di sicuro
avrebbe sentito la mia presenza. Cominciavo a pensare che si fosse accorto di
me ancor prima che uscissi allo scoperto.
“Naruto? non è possibile sei tu?”
Mi girai verso la
voce
“Kakashi !”
“Non pensavo di rivederti…non in questa vita almeno. Cosa ti riporta al
villaggio?”
Non risposi,
continuavo a pensare a quello schifo di situazione e senza farci particolarmente
caso, cominciai a camminare e allontanarmi da Kakashi.
“bello vedere
come i miei allievi mi ascoltino!” Kakashi mi
affiancò “Su parla, cosa è successo? Si vede lontano un miglio che hai qualcosa
che ti preoccupa. Si tratta di Sakura vero?”
Annuii.
“Si e no! Fosse
stato solo per lei…avrei mantenuto la mia promessa di
starle lontano per permetterle di vivere una vita più normale possibile!”
Kakashi sussultò. Capì dalle mie parole che c’era qualcosa
di molto più grave, ma non avevo tempo per dirgli tutta la storia, lo avrebbe
saputo quando l’avrei detto a nonna-Tsunade.
Era questioni di secondi…era da lei che mi stavo dirigendo.
Anche lei fu
sorpresa di vedermi, ma allo stesso tempo felice. Una felicità che non durò a
lungo dopo la mia spiegazione.
“Capisco! Quel Kaji ha sempre convinto poco anche me! Ho indagato sul suo
conto e…non si sa proprio niente su di lui. Sembra
che al mondo non esista.” Mi disse Tsunade
“Difficilmente i
vampiri vanno dall’anagrafe a segnalare la loro presenza!” dissi
“Hai già un piano
su come agire?” mi chiese Kakashi.
“A dire il vero
no. Io non posso ferirlo. Credo che gli unici in grado di fermare un puro
sangue sono i propri simili o i bijuu!”
“Bijuu?” chiese sorpresa Tsunade.
Confermai.
“Non esistono più
bijuu. Sono stati catturati tutti dall’akatsuki, non sappiamo cosa ne abbiano fatto e…
“…Kyuubi è morta con me! tsè è il
colpo pensare che ha sempre rappresentato una minaccia per il villaggio e ora
sarebbe l’unica cosa che potrebbe salvarla!”
Tsunade sospirò.
“Dato che per ora
la priorità di Kaji è Sakura, avrei un favore da
chiedere!”
Kakashi e Tsunade erano pronti ad
ascoltare la mia richiesta.
“nonna-Tsunade dai a Sakura il maggior numero di missioni
che puoi affidarle, io la seguirò per essere sicuro che non corra alcun
rischio. Kakashi tu impegna Sakura in ogni sorta di
allenamento quando non sarà impegnata…in poche parole
tenetela il più occupata possibile in modo tale che non possa frequentare quell’essere!”
“Naruto, posso capire la tua preoccupazione, ma se non la
uccide Kaji, sarà l’affaticamento a stroncarla!”
Dovetti
riflettere. Nonna-Tsunade non aveva tutti i torti.
“si hai ragione.
a volte ragiono come se aveste fonti inesauribili anche voi. Ma dobbiamo trovare
un modo per tenerla lontana da lui!”
“Qualcosa ci
inventeremo, tranquillo! Nel frattempo tu tieni Kaji
sotto controllo.
Annuì. Ora che
avevo detto tutto a Kakashi e Tsunade
mi sentivo più sollevato, anche se loro non avrebbero potuto proprio niente
contro di lui.
Sia il mio
maestro che l’hokage seguirono il mio consiglio,
anche se non tennero occupata Sakura al limite dell’impossibile, ma comunque la
ragazza presto scoprì le loro intenzioni…bhe forse la
colpa del suo sospetto fui io, dato che ero praticamente la sua ombra.
Un pomeriggio
Sakura, alla fine dell’ennesima missione, si recò da Tsunade
a farle rapporto.
“è andato tutto
bene, vedo! Brava Sakura! Sapevo di potermi fidare di te!” disse la donna.
Sakura si
avvicinò alla sua scrivania e ci sbatté un pugno sopra, con grande stupore di Tsunade.
“Sakura che ti
prende?”
“Cosa mi prende? Mi
sta prendendo in giro? A che gioco sta giocando?” le urlò contro.
Avrei voluto
stare ad ascoltare, ma ora che Sakura era impegnata ed era anche quasi il tramondo…decisi di affrontare quell’ignobile essere una
volta per tutte. Avrei messo le cose in chiaro una volta per tutte.
Parla Sakura
Ero davvero
stanca. Mi ero accorta che Naruto non faceva altro
che pedinarmi e che Kakashi-sensei e la mia maestra
facevano di tutto per tenermi il più possibile occupata.
La ragione?
tenermi lontana da Kaji.
Naruto con le sue parole era riuscito a incantare i due e a
farli sospettare dell’innocenza di Kaji.
Ma quel
pomeriggio decisi di affrontare l’hokage e di
dirgliene quattro.
“A che gioco sta
giocando?” le dissi furiosa.
“Di cosa stai
parlando Sakura?” mi chiese.
Il fatto che
fingesse di non saperne nulla, mi faceva ancora di più arrabbiare.
“So bene che
tutto il lavoro che lei e Kakashi mi state affidando,
ha a che vedere con Naruto e Kaji?
Anche a voi ha
raccontato che Kaji è un vampiro? E voi cercate di
tenermi lontano il più possibile da lui vero? Bhe così
facendo non farete altro che spingermi tra le sue braccia!”
Tsunade si alzò e si mise a guardare il tramonto di Konoha.
“Sakura, forse
avrei dovuto parlartene, ma dato che non hai dato retta a Naruto…avresti
dato ascolto a me?”
“Ascolto su cosa?
oh andiamo non mi dica che anche lei crede a quell’assurdità che quel vampiro
si è inventato! Kaji non è un succhia sangue e lo avete visto anche voi!”
“Quel vampiro di cui parli, è Naruto! Lo conosci bene
e sai che non farebbe niente per danneggiarti. Ha deciso anche di mollare il
villaggio per permetterti di vivere una vita normale e tu gli dai questa
fiducia?”
“Io…” Non sapevo cosa dire…Tsunade
mi aveva tolto le parole di bocca. In effetti Naruto
non mi avrebbe mai fatto niente che avrebbe potuto farmi del male. Bhe a parte lasciarmi.
“Naruto mi ha parlato dei suoi sospetti e se vuoi la verità
avevo già sentito parlare dei puro sangue. Credevo fosse solo una leggenda, ma
dato che abbiamo scoperto, in questo ultimo anno, che molte delle cose che
credevamo solo fantasia si sono rilevate reali…credo
che Kaji possa essere davvero quello che Naruto afferma!”
Ci fu un attimo
di pausa. Poi Tsunade riprese il suo racconto.
“La leggenda
racconta che i puro sangue sono vampiri nati come tali e non esseri umani
trasformati. Nonostante siano nati da genitori vampiri però hanno molte
caratteristiche umane, al solo scopo di confondersi tra di loro, ma il loro
cuore non ha niente di umano. Sono solo bestie assetate di sangue. Sono peggio
dei vampiri. Questi ultimi mettono subito in chiaro le cose, mentre i
purosangue amano divertirsi con le loro prede, le fanno solitamente innamorare
di loro, per poi svelare la loro vera natura cibandosi degli umani, bevendone
il sangue direttamente dal cuore. Diciamo che è un loro modo per interpretare
il modo di dire…spezzare il cuore. Da quello che ho
osservato Kaji non ha niente che possa condurci a
sospettare di lui, ma allo stesso tempo, riflettendo sulla leggenda, quel
ragazzo ha tutte le carte in regola perché noi possiamo dubitare di lui. In
poche parole può avere ragione Naruto, come la puoi
avere tu, Sakura. Te la senti di rischiare?” mi chiese.
Non riuscivo a
parlare. A quel racconto il sangue mi si era ghiacciato nelle vene. Cominciavo
davvero a pensare che Kaji non fosse quello che mi aveva
sempre fatto credere.
“Poi ho un’altra
cosa da riferirti. Quando mi hai detto che Kaji
andava a intraprendere delle missioni che io non gli avevo affidato, ho fatto
delle ricerche su quel ragazzo. Ho mandato una lettera al villaggio da cui diceva
di provenire e mi è stato riferito, che
da loro non c’è mai stato nessun ragazzo con il suo nome. Inoltre ho chiesto
delle persone che Kaji chiama genitori…bhe
se quelli che mi ha dato sono i veri nomi dei suoi genitori …alloraKaji ha più di 1000 anni, Sakura! Io gli concederei
il beneficio del dubbio” mi disse Tsunade guardandomi
negli occhi.
Ero spaventata. E
se avesse ragione? mi rifiutavo di crederlo. Dovevo assolutamente parlare con Kaji.
Parla Naruto
Non dovetti
nemmeno sforzare a cercarlo. Kaji mi si presentò
davanti dicendomi
“Oh eccoti di
nuovo qui! Vampiro!”
Ci tengo a
ricordare che per lui il termine vampiro è un insulto, infatti la prima cosa
per cui si arrabbiò fu proprio per aver usato quella parola.
“La prossima
volta che vuoi mettereal corrente le
mie vittime di ciò che sono …” mi diede un pugno in faccia “Non chiamarmi
vampiro! Io non appartengo alla vostra casta! Mi date il voltastomaco”
“Guarda che
coincidenza! Anche tu mi dai il voltastomaco…ehm…direi
nuovamente vampiro, ma offenderei me stesso e per niente al mondo vorrei essere
come te!”
Kaji sogghignò “perché sei solo uno stupido! Se avessi un
minimo di sangue che arrivasse al tuo cervello, desidereresti di essere come il
sotto scritto!”
Feci la faccia
disgustata.
“Comunque
lasciamo da parte i convenevoli e arriviamo subito al dunque…intralciami
ancora la strada e ti uccido!” mi disse guardandomi con quegli occhi giallo
luminosi.
“non mi interessa
di quello che fai di me. Io proteggerò Sakura anche a costo di morire!” dissi
determinato.
“Solo Sakura? E per
il villaggio?”
“un uccellino mi
ha riferito che non hai intenzione di seguire gli ordini del tuo capo!”gli
ricordai.
“Infatti è così,
ma lui mi ha promesso qualcosa che mi interessa e quindi…!”
Sgranai gli occhi
“E cosa ha Sasuke che tu non hai?”
“Il potere!”
“Il potere…quindi stai con lui per puro interesse, non perché sei
controllato dallo sharingan!”
“ma quanto sei
stupido? Niente ci può controllare! E neanche a te le arti oculari dovrebbero
farti un baffo!”
“Non ho mai sperimentato…ma se lo dici tu, mi fido!” dissi sinceramente
“Ohoh ora ti fidi di me! sei un tipo molto coerente!”disse
sarcasticamente.
Lo guardai
minaccioso, mi dava troppo sui nervi.
“Cos’è quel
potere che Sasuke ha e che tu vuoi?”
“Non sono affari
che ti riguardano! Ma se proprio lo vuoi sapere…da
quello che mi ha riferito Sasuke…tu sei in possesso
di quel potere! Solo per questo non ti ho ancora eliminato…potresti
tornare utile!”
“Di che parli? L’unico
potere che ho sono i sensi sviluppati, non altro!” dissi stupito.
“povero sciocco
vampiro. Non sai nemmeno di cosa sei capace! Bhè vorrà
dire che se non hai niente che mi interessa…posso
benissimo ucciderti!”
Disse fiondandosi
su di me. Mi spinse contro un muro e mi strinse la gola. Per fortuna che non
respiro se no sarei morto soffocato in un attimo talmente era la forza con cui
mi cingeva il collo.
“Ma ora che ci
penso, se tu avessi quel potere, saresti un problema…soprattutto
se non accetteresti la mia proposta! Quindi ho deciso di non correre il
rischio.”
Allentò la presa,
ma con l’altra mano caricò un colpo e mi graffio il petto e non in modo poco
grave.
Mi piegai in due
per il dolore, ma non era il momento di lasciarsi andare alle sofferenze. Se mi
avesse eliminato, Sakura sarebbe stato un bersaglio facile. Mi rialzai e cercai
di colpirlo.
Esattamente come
l’ultima volta non gli feci nessun graffio e fui solo io a prenderle.
Stava per finirmi
e sta volta non sarebbe arrivato Sasuke a fermarlo. No,
sta volta era davvero la fine.
La sua mano si
stava avvicinando sempre di più al mio petto pronto a perforarlo quando…
“Fermati!” ci fu
un gridò.
“S-Sakura! V-vattene via! È pericoloso!”
dissi, ma non so se la vice usci abbastanza forte da potermi fare sentire.
“Kaji!” si portò una mano alla bocca “Allora è vero! Tu sei
un vampiro!”
Aveva usato anche
lei quella parola.
Kaji con un movimento veloce si fiondò dietro di lei, le
prese il volto e sussurrandole nell’orecchio le disse “Se non vuoi che io
uccida il tuo amichetto…non chiamarmi vampiro!”
Cercai di farmi
forza e rialzarmi. Ci riuscii anche se ero piegato a metà.
“Lasciala andare!”
gli ordinai.
“Perché?” disse
dopo di chè leccò il suo collo “è così deliziosa!”
In quel momento non
ci vidi più dalla rabbia e lo fissai minaccioso. Non capii il perché, ma a
quello sguardo Kaji cambiò espressione e si fece
serio.
“Accidenti,
allora aveva ragione!” bisbigliò.
Sentii dei passi e poco dopo vidi sbucare Kakashi e Tsunade. Ci mancavano
solo loro due. Che intenzione avevano? Volevano farmi ammazzare?
Kaji li fissò un attimo per poi dire “Per questa volta
voglio essere magnanime e risparmierò entrambi. Arrivederci Hokage…si
ci vede!” disse col suo solito sorriso.
“Sakura? Stai
bene?” Chiese Tsunade alla sua allieva “Sapevo che
dopo quello che ti avevo detto, saresti venuta a cercareKaji. Una mossa più
stupida non potevi farla! Io e Kakashi abbiamo deciso
di seguirti, ma non avremo potuto niente contro di lui se ti avesse attacato, te ne rendi conto?” disse Tsunade
Kakashi intanto mi fissava. Aveva uno sguardo strano misto
al sorpreso e lo spaventato.
“Mi dispiace. So
di aver reagito senza ragionare, ma se non avessi agito così a quest’ora Naruto sarebbe morto!” disse Sakura
Non riuscii più a
resistere, le botte prese si facevano sentire e crollai a terra.
“Naruto!” gridò Sakura avvicinandosi a me. Lo stesso fecero Kakashi e Tsunade.
Mi misero a
pancia all’aria e poterono constatare che ero ridotto male, ma come al solito
sarei guarito…non ero morto quindi si sarebbe tutto
risolto per il meglio. Ma le loro facce mi fecero preoccupare.
“Cosa c’è? Mai
visto un vampiro ferito?”
“N-natutotu…” balbettò Sakura. Sembrava
sorpresa e faceva fatica a parlare.
“Naruto i vampiri, non sanguinano!” disse Kakashi serio.
Spalancai gli
occhi. Come era possibile? Non avrei dovuto avere più sangue in corpo. come
potevo sanguinare?
Il sangue usciva,
anche se molto poco per essere un ferita profonda. Un essere umano in quelle
condizioni sarebbe morto dissanguato.
Vidi Sakura
immettere chakra nel mio corpo, come a volermi
guarire.
Stavo per dirle
che era inutile, ma se potevo sanguinare, perché non avrebbe potuto funzionare
la sua cura? Infatti la mia ferità in parte si rimarginò anche se poi non volle
sapere di richiudersi più di tanto.
Quella situazione
era strana…ma non avevo ancora sentito la cosa che mi
avrebbe lasciato maggiormente scosso e che mi venne riferita proprio da Sakura.
“Naruto! Ho sentito…ho sentito il
tuo cuore! Il tuo cuore batte!”
Finitoooooo!!! Mi sono proprio divertita ascrivere
questo capitolo. Spero che vi piaccia. Fatemi sapere come sempre!!!
Grazie a tutti coloro che mi hanno recensito…e aggiunto ai preferito. Ci vediamo al prossimo
capitolo
Ciao
Neko^^
P.s: spero solo che l’idea che ho in mente non
vi sembri troppo ridicola!
Su richiesta di Tsunade,
la seguii in ospedale. Strano vedere un vampiro in ospedale…per
cure mediche poi. Sembra quasi una barzelletta, ma il vero intento della nonna
era collegarmi a un apparecchio per confermre quello
che Sakura aveva sostenuto.
Avete presente
quelle macchine che fanno quel bip fastidioso a ogni
battito cardiaco? Bene…quella era la macchina in
questione.
Non so cosa
volessero ottenere, ma come previsto sullo schermo apparve solo una linea
continua e un fischio unico che lo accompagnava…in
poche parole risultava che ero morto.
Ma va? Direte voi!
“non è possibile!
Sono sicura di aver sentito il tuo cuore battere, Naruto!”
disse Sakura convinta.
“forse ti sei
sbagliata. Non era il mio cuore probabilmente!” le risposi
“E allora cos’era?
Le tue ossa che battevano le percussioni?” disse alterata perché non le volevo
credere.
In verità non
pensavo che quello che dicesse Sakura fosse un’assurdità. Per un attimo anche a
me era sembrato di sentire qualcosa di vivo nel petto, ma ora la macchina
smentiva ciò che io e Sakura avevamo sentito…quindi non
era possibile! E poi un vampiro non ha un cuore che batte, né ho mai sentito
parlare di casi del genere avvenuti in passato.
Tsunade intervenne “non so se Sakura abbia ragione o no, ma
non è normale che tu abbia sanguinato. Magari le due cose sono collegate…il problema è capire come è potuto accadere!”
Sakura mi guardò “anche
sul fatto che sanguini hai qualcosa da ridire?”
Non sapevo che
rispondere, se il cuore poteva essere frutto della nostra immaginazione…il
sangue l’avevo visto davvero. Provai una cosa. Accanto al letto sul quale ero
seduto, sopra un comodino, c’era una bottiglia di vetro. La presi e la spaccai
contro il muro in modo tale da avere pezzi di vetro ben taglienti.
Tsunade, Kakashi e Sakura rimasero shoccati da quel gesto…soprattutto quando mi tagliai un polso.
“Naruto, ma sei impazzito?” Mi sgridò Sakura.
“Niente sangue”
dissi solamente mostrando il taglio.
Sakura e Tsunade rimasero a bocca aperta.
Cosa mi stava
succedendo? Un momento prima sembrava che stessi tornando in vita e un momento
dopo ero di nuovo un morto che cammina.
“qualcosa di
normale!” dissi vedendo che il taglio sul braccio si era già risanato.
“Sei uno stupido!”
mi disse Sakura.
La fissai
sconcertato. Perché questa uscita? Per via del taglio che mi ero appena
procurato?
“non sto parlando
della cretinata che hai appena compiuto, dato che non si sono state
conseguenze, ma di quello che hai fatto prima!”
Cioè? Per aver
cercato di proteggerla?
“Perché hai
affrontato kaji nonostante fossia conoscenza che era più forte di te? Sei davvero
così desideroso di sparire per sempre?” strinse i pugni.
La fissai e in
modo serio le dissi “cosa avrei dovuto fare? Sapevo che quell’essere
rappresentava una minaccia per te, ma tu non mi hai voluto dare ascolto. Cosa
avrei dovuto fare? Lasciarlo agire indisturbato? Permettergli di giocare con te
fino a quando non avrebbe avuto abbastanza fame da farti fuori? L’unica cosa
che potevo fare era provare ad affrontarlo, anche a costo della mia vita se era
necessario e se tornassi indietro farei esattamente la stessa cosa pur di
proteggerti. Sono pronto anche a rifarlo in futuro se mi si ripresenta l’occasione
.”
“e non pensi
nemmeno se a me sta bene questa cosa?”
La guardai
stupita. Avrebbe davvero preferito che la lasciassi morire?
“non pensi a come
possa sentirmi io se ti fosse accaduto qualcosa?” mi disse con occhi lucidi
“Non credevo che
ti importasse tanto. Mi hai detto tu di non farmi vedere e di non impicciarmi
nella tua vita!”
Mi arrivò uno
schiaffo.
“ Sei solo un baka! Pensaci, perché ho detto quelle cose?”
Sgranai gli occhi
“perché te n’eri
andato lasciando mi sola. Non hai idea di quanto sia stata male in questo
periodo. Poi improvvisamente sei tornato…tornano per
proteggermi da un male fisico, senza pensare che non mi avresti protetta da un
nuovo male sentimentale. Stavo cominciando a riprendermi, ma appena ti ho
visto, tutti i miei sforzi sono crollati e ora probabilmente finita questa
minaccia, te ne andrai di nuovo” disse ormai fra le lacrime.
“Sakura…”dissi solamente prima che Sakura mi si gettasse al
collo.
“Non voglio che
tumuoia per causa mia, non voglio che
tu mi lascia di nuovo sola. Naruto non posso
sopportare di non poterti più rivedere. Sarei disposta a diventare anche un
vampiro pur di stare con te e non mi importa niente se tu non sei d’accordo!
Farò di tutto per impedirti di andartene via da me! Naruto
io …io ti amo più della mia stessa vita” mi disse
bagnandomi tutta la spalla.
Sussultai al
suono di quelle parole, mi sentivo imbarazzato. Erano così belle pronunciate
dalla sua bocca.
ma qualcosa di
inaspettato attirò la nostra attenzione rompendo quel momento magico.
Bipbipbipbipbipbipbipbip
Tutti sgranammo
gli occhi…io per primo. Allora non ci eravamo
immaginato tutto.
“Lo sapevo Naruto! “disse Sakura abbracciandomi di nuovo e spostando l’orecchio
al mio petto.
Io ero sempre più
imbarazzato…infondo non eravamo da soli, c’erano Kakashi e Tsunade con noi e anche
se vampiro…amavo la privacy.
Bipbipbipbipbipbipbipbip
“Sakura, ti
conviene lasciarlose non vuoi fargli
venire un infarto” disse Kakashi divertito.
In effetti il mio
battito cardiaco era piuttosto accelerato. In sintonia con quello di Sakura,
anch’essa imbarazzatissima.
“è incredibile!”
disse Tsunade “sembra che il tuo cuore riprenda a
battere con forti emozioni!”
Io e Sakura ci
scambiammo uno sguardo.
“Ma ciò non
spiega come sia possibile che questo fatto avvenga solo ora!” dissi notando
nuovamente l’assenza di battito cardiaco.
“Naruto? ti sei sentito diverso quando il tuo cuore ha
ripreso vita?” mi chiese Kakashi
Ci dovetti
riflettere su…in effetti mi sentivo diverso in quei
momenti.
“Si, mi sento più
forte. Penso che sia dovuto al fatto che quando il cuore riprende a battere,il
sangue che si forma in contemporanea con suo battito, venga pompato attraverso
tutto il corpo arrivando anche ai muscoli e alimentandomi. Infondo è il sangue
a dare forza a noi vampiri!” dissi dicendo la mia idea.
Kakashi non mi sembrava soddisfatto della risposta. Forse non
era quello che voleva sentirsi dire.
“nient’altro?”
chiese.
Scossi la testa.
“Kakashi? Cosa c’è? Sembra che tu abbia intuito qualcosa!”
disse Tsunade “parla!”
Kakashi sospirò “ovviamente sono solo supposizioni, ma…potrebbe essere una nostra vecchia conoscenza la causa!”
Sgranai gli
occhi. Di chi stava parlando?
“Kaji sembrava spaventato dallo sguardo di Naruto che aveva prima che se ne andasse e io posso
affermare di aver già visto quello sguardo!”
“Io non ho notato
niente!” disse Sakura
“Non eri
abbastanza concentrata! Ma quegli occhi erano gli stessi che ti apparivano
quando da vivo ricorrevi al potere del kyuubi, Naruto!”
Ci misi un po’ a
capire quello che Kakashi volesse dire. Ma subito lo
smentii. Non era assolutamente possibile.
“Naruto ha ragione Kakashi-sensei,
Kyuubi dovrebbe essere scomparsa ormai!” gli disse
Sakura.
“si, anch’io lo
credevo, prima di vedere quegli occhi!”
“Quali occhi? Rossi
come il sangue?è normale, dato che ero infuriato!”
“occhi da vampiro
e occhi di Kyuubi per quanto possano essere simili,
trasmettono sensazioni diverse e inoltre sono convinto di aver sentito il chakra della volpe a nove code!” continuò convinto Kakashi.
“Ammettiamo per
un minuto che kakashi abbia ragione. in parte
spiegherebbe il battito cardiaco e la circolazione del sangue, dato che la
volpe vive solo in un corpo vivente. Però come è possibile che quel demone sia sopravvissuta
in tutto questo tempo che Naruto è stato privo di
vita?”
Ci fu silenzio…un silenzio che non dava risposte, ma proprio in
quel momento mi ricordai di una cosa.
“Il potere di cui
parlava Kaji!” dissi attirando gli sguardi su di me.
“Come?” mi chiese
Tsunade
“mentre mi
battevo con kaji, egli mi disse che io ero in
possesso di un potere a cui era interessato. Forse si riferiva al bijuu!”
“perché mai?” mi
chiese Sakura
“Se un bijuu è un qualcosa che può annientarlo, possedere anche
quella forza significherebbe essere indistruttibili!” dissi.
“ma non c’è da
preoccuparsi giusto? I bijuu non esistono più no?”
disse Sakura
“Sono stati catturati,
ma non estinti il problema è…chi li possiede ora?” si
domandò Tsunade.
Calò nuovamente il
silenzio. Conoscevo la risposta, ma non sapevo se dire o no il colpevole,
soprattutto in presenza di Sakura.
Esitai ma poi
decisi di parlare “Sasuke può giungere a loro. è
stato lui a promettere il potere dei bijuu a Kaji se avesse distrutto Konoha!”
Sakura mi guardò
sconvolta, mentre Tsunade e Kakashi
non mi sembravano poi più di tanto sorpresi.
“se Sasuke ha in mente di attaccare Konoha
con quell’essere…entrambi potete scordarvi di fargli
rimettere piede qui dentro…a meno che non vogliate
condannarlo a morte!” disse con tono grave Tsunade.
“Cosa? ma…” inziò Sakura
“Sakura, Sasuke sta commettendo troppi reati contro il villaggio.
non posso fare finta di niente e inoltre ricordati che non sono solo io che
prendo le decisioni qui. Anche il consiglio degli anziani a voce in capitolo su
ogni questione che riguarda Konoha e di certo Sasuke non è visto di buon occhio da loro”
Sakura chinò la
testa.
“Quindi le voci
che Sasuke ha a qualche modo a che fare con l’akatsuki sono vere.” Disse Kakashi
“Inoltre sorge un vecchio problema. Se essi scoprono che Kyuubi
è ancora viva, sarai nuovamente ricercato!”
Intervenni “Calma
con le supposizioni, non né abbiamo la certezza. D'altronde io non sento la sua
presenza in me! il che potrebbe significare che lei non centra niente!”
Tsunade si fece silenziosa…stava
riflettendo. Poi la vidi uscire dalla stanza d’ospedale.
Non vedevo di
uscire da lì. Infondo ormai stavo bene e inoltre quell’odore di disinfettante
era nauseabondo…se si calcola poi che per me era potente
il doppio, il triplo o non so quanto…
Si sentii un
rumore di tacchi, segno che nonna-tsunade stava per
fare ritorno, ma oltre ai suoi c’eranodei passi più leggeri. Insieme a lei entrò una ragazza carina dai
capelli corvini con degli strani occhi sul bianco e lilla.
“Hinata?” disse Sakura “come mai è qui?”
“ciao Sakura,
salve kakashi-sensei!” disse la ragazza inchinandosi
leggermente, poi si girò verso di me. mi guardò un po’ stranita dopo di ché
disse bisbigliando
“Na-Naruto-Kun!”
La vidi diventare
rossa per poi svenire. Che tipa bizzarra che era.
“Perché è
svenuta?sono così mostruoso?” chiesi
“Perché sei un
bel ragazzo!” mi aspettai questa frase da Sakura, invece fu Tsunade
a dirla.
Sorrisi, non so perché
ma mi divertiva.
“la verità è che Hinata ha sempre avuto una cotte per te, Naruto!” mi disse Kakashi “ma tu
non te ne sei mai accorto!”
Per forza, io ho
sempre avuto Sakura nei miei pensieri.
“Comunque perché lei
è qui?” chiesi
“volevo fare un
esperimento! Se Hinata si sveglia! Su ragazza mia!”
disse dandole dei piccoli colpetti sulle guancie.
“co-cosa è successo?” disse Hinata
spaesata.
“Sei svenuta
appena hai visto Naruto!” disse la donna
La ragazza mi
fissò di nuovo e ci mancò poco che svenisse nuovamente se non fosse per Tsunade che la tenne in piedi.
“resta cosciente
per favore, mi serve il tuo aiuto! E tu vuoi aiutare Naruto
vero?”
A sentire il mio
nome scattò in piedi dicendo
“S-si!”
Tsunade sorrise “bene, allora attiva il byakugan!”
Hinata obbedì e osservadomi
rimase impressionata.
“n-non è
possibile!”
“Cosa?” chiese
allarmata Sakura.
“Non c’è traccia
di chakra in lui…è come se
f-fosse m-morto!” disse spaventata
“oh ma questa non
è una novità! Nonna-Tsunade, l’ha chiamata per
quello?” chiesi non facendo capire a Hinata di ciò
che stavo parlando. Lei non era ancora a conoscenza della mia vera identità.
Tsunade con una vena pulsante sulla testa disse
“mi volete far
spiegare il mio piano prima di saltare alle conclusioni?”
Si avvicinò a
Sakura e le disse qualcosa nell’orecchio. Sakura divenne rossa e “anch’io”.
“Nonna-Tsunade, sono richieste da fare?” le dissi
imbarazzatissimo.
“Oh già,
dimenticavo il tuo super udito! Bhe però non è
bastato a far battere il tuo cuoricino…quindi
Sakuraprocedi!”
Sakura si
avvicinava sempre di più…
“eeeeeeh? Ferma, ferma…non davanti
a tuttiiiiii!”
Non riuscii a
fermala. Sakura mi diede un bacio passionale proprio sotto lo sguardo dei
presenti. Hinata mi sembrò rimanerci male.
Bipbipbipbipbipbipbipbipbipbipbipbipbipbipbipbip
La macchina
cominciò nuovamente a dare segni di vita, ma non bastò quel piccolo rumorino a
far separare me e Sakura. Dovette intervenire il grido di Hinata
per farci staccare.
Hinata era a terra terrorizzata. Sia io che Sakura la
guardavamo preoccupati. Perché di quella reazione?
Kakashi l’aiuto a rialzarsi, mentre Tsunade
le chiese cosa avesse visto con quegli occhi speciali.
“un… un chakra terribile. Non ho
mai v-visto niente del g-genere. Era r-rosso è malvagio! Co-cos’èra?”
Tsunade sorrise
“Ora abbiamo la
conferma. Da qualche parte del tuo corpo, kyuubi è
ancora viva e vegeta”
“e sei contenta?”
le chiesi sorpresa.
“si, se ora
abbiamo qualche speranza verso quel kaji!” disse
“calma! Ho affrontato
due volte quell’essere e chi è sempre finito col farsi la bua? Io! ricordi?” le
dissi
“ma sei mai
ricorso al potere del Kyuubi?”
Scossi la testa. Se
nemmeno sapevo della sua presenza, come facevo ad usarla?
“da quello che mi
hai detto, i bijuu sono una delle cose che teme di
più al mondo. Quindi perché non dovrebbe temere te? Lo abbiamo visto tutti
darsela a gambe senza una vera ragione plausibile. Di certo non era spaventato
da me o Kakashi”
“Ok, era
spaventato, ma siamo sicuri che fosse per quello?” affermai, non ero del tutto
convinto dell’esistenza della volpe.
“Lo scopriremo
presto. Dubito che si sia arreso così facilmente! Lo rincontreremo presto”
disse Tsunade.
******************
Ecco il 28° capitolo.
Era ora direte!!! Eh lo so, sono in unn ritardo pazzesco, ma è che questo semestre sarò impegnatissima e non so quando riuscirò ad aggiornare
nuovamente. Vi chiedo solo di aver pazienza.
Cmq grazie delle vostre recensione…continuare
a seguirmi!!!
Il giorno stesso
in cui scoprii che Kyuubi era ancora presente da
qualche parte della mia mente…provai a contattarla,
ma non ci riuscii.
Cominciai a
credere che tutta quella storia fosse un’idiozia. Kyuubi
sarebbe dovuta morire con me ed era proprio ciò che erasuccesso, ne ero convinto, e il fatto che
ogni tanto il mio cuore si metteva a battere...bhe la
spiegazione era...a dir la verità non sapevo cosa pensare, ma di certo non
potevo tornare in vita.
Ero ormai morto
da mesi e senza un jutsu di resurrezione, dubito che
uno zombie come me possa tornare a vivere, non che non lo volessi…una
parte di me era desideroso di tornare a vivere una vita tranquilla. Mi piaceva
essere un vampiro, ma esserlo aveva comportato solo guai.
Decisi di non
pensarci troppo e mi dedicai per la maggior parte del tempo a investigare su Kaji.
Fu tutto tranne
che semplice. Avesse avuto un odore fisso, lo avrei seguito con il mio olfatto
e invece…vagai a vuoto per le foreste che
circondavano Konoha. Non trovai assolutamente niente.
Tornai addirittura
sul luogo del mio primo incontro con lui, ma non mi servi a molto. Sembrava
sparito dalla faccia della terra. Magari fosse stato così.
Cosa potevo fare?
Non potevo stare al villaggio con le mani in mano in attesa che Kaji attaccasse nuovamente. Ma proprio come capita nelle
storie, quando tutto sembra perduto accade qualcosa di inaspettato che ti
risolve in parte il problema…se non te ne crea altri.
Ero “tranquillo”
nel mio appartamento.C’era anche Sakura con me e
discutevamo sulla situazione. Ad un tratto però sentimmo bussare alla porta.
Dall’odore non
capivo come coloro che si trovavano al di fuori dalla porta, potessero bussare…e soprattutto cosa facessero in un villaggio.
Sembravano un orso e due cervi.
Sakura aprì la
porta e si ritrovò davanti tre palle di pelo. Una enorme e due più piccine.
“Buuu!”
Sakura sussultò.
“Ehehe! Scherzetto riuscito! Ciao Sakura!”
“Kira? Shiroi? E…tu
chi sei?” disse Sakura
“Io sono Cristyan!”
Rimasi sorpreso
di ritrovarmeli li. Cosa ci facevano nel mio appartamento? Se fossero stati
solo Kira e Christian, avrei pensato che sentissero
la mia mancanza o che avessero voglia di farsi un giro, ma la presenza di Shiroi mi insospettii. Non era da lui fare visite a
domicilio e tanto meno fare da babysitter.
“Sei un vampiro
anche tu?” chiese Sakura al ragazzino.
“Si! è un
trovatello che ho raccolto a Suna. Sta attenta, lui è
ancora soggiogabile all’odore umano, ma solitamente la sua fidanzatina lo tiene
a bada!”dissi riferendomi a Kira
“Io sarei il/la
fidanzato/a di chi?” dissero all’unisono i due ragazzi guardandomi storto.
Sorrisi per poi
tornare serio e rivolgermi a Shiroi.
“Non è che non sia felice di vederti Shiroi, ma la tua presenza qui mi inquieta. È successo
qualcosa?” chiesi.
Shiroi mi guardò serio e annuì “Quando mi hai parlato del
purosangue, mi sono incuriosito e ho cominciato a investigare seguendone uno!”
Sussultai. Allora
i miei sospetti che oltre a Kaji ce ne fosse un altro,
era vero.
“e noi lo abbiamo
aiutato!” disse Kira orgogliosa di se
“Hai scoperto
qualcosa?” chiese Sakura con timore. Mio zio non le andava molto a genio, forse
per la stazza o per o canini appuntiti e la sua potenza….più
del doppio della mia.
Shiroi annui “ho già riferito a Naruto
che l’unico essere in grado di distruggerli è un bijuu,
ma ho scoperto che loro…più esattamente l’essere
umano a capo di quell’essere, ne ha a disposizione sette! Detto in poche parole
siamo nei guai!”
“Già! Io sono
riuscito a infiltrarmi maggiormente nel loro covo e ho sentito parlare l’umano
di jichuuriki e che voleva rendere i suoi due
scagnozzi delle forze portanti. Uno di loro è lo stesso che ci ha quasi uccisi
nella foresta qualche giorno fa.” Mi mise al corrente Crystian.
“Kaji!” dissi stringendo i pugni.
Sakura si portò
shockata una mano alla bocca.
“Se riescono nel
loro intento, non solo Konoha è condannata, ma l’intero
pianeta!” dissi a denti stretti
“Cosa possiamo
fare?” chiese Sakura speranzosa di sentire una risposta e non un “non lo so”
“fermare Sasuke, prima che possa compiere un’azione tanto meschina!”
dissi infuriato.
Non ci pensai
nemmeno un secondo. Insieme a Shiroi, Kira e Cristyan, mi avviai verso
il covo di quei pazzoidi.
Mi procurai anche
io una pelliccia di animale per coprire il mio odore. Fu così che i miei
compagni riuscirono a seguire il purosangue senza farsi beccare.
Riuscimmo ad
infiltrarci senza problema. Non c’era anima viva. Probabilmente erano a
spargere terrore in giro da qualche parte. Ci guardammo intorno quando Kira ci chiamò e ci disse di accorrere.
La ragazza aveva
trovato qualcosa di inusuale. Una statua di un essere con nove occhi. Sette dei
quali avevano la pupilla, mentre due erano completamente bianchi.
“Cosa diavolo
sono? “ chiesi
“In ognuno di
quegli occhi è racchiuso il potere di un bijuu!”
disse Shiroi.
“Guarda guarda
chi si rivede! Naruto e i tre rompiscatole che non si
fanno i fatti loro!” disse una voce che speravo di non sentire mai più “Credevate
davvero che non ci fossimo accorti della vostra intrusione qualche giorno fa?
Illusi”
Kaji ci aveva scoperto e con lui anche il suo caro
amichetto purosangue, che con grande sorpresa scoprimmo essere una ragazza.
“Che c’è? Mai visto
un purosangue femmina? Ficcanaso?” chiese minacciosa la donna.
Mi misi in
posizione di attacco, ma tutti la dentro sapevamo di non avere speranze.Se davvero Kyuubi
era dentro di me, era l’occasione giusta per mostrarsi.
Niente. non
avvertii niente!
“Accidenti!” dissi
stringendo i pugni.
“Avete scoperto
dove sono i bijuu eh? cosa c’è non te ne basta uno Naruto?” mi disse Kaji con un
ghigno “Lo so che dentro di te è racchiusa Kyuubi,
non sai quanto sei fortunato.”
“Cosa? lui è un jinchuuriki? Potremmo avere dei problemi!” disse la sua
compagna.
Kaji la tranquillizzò, dicendole che non avevo la minima
idea di come attivare il suo potere.
Si sentii
arrivare una risata maligna da entrambi e dopo averci minacciato di morte,
provarono realmente ad eliminarci.
Tutti noi eravamo
pronti per la battaglia. Cristyan si mise davanti a Kira come per proteggerla, ma in realtà i due avevano in
mente un piano. Non lo ammettevano mai insieme erano una squadra perfetta.
Kaji mi aveva adocchiato, si capiva lontano un miglio che
non vedeva l’ora di affrontarmi e per forza di cose, Shiroi
e Crystian avrebbero dovuto battersi contro l’altro
essere.
Di certo non si
aspettavano che mio zio fosse molto più forte di un vampiro normale e subito
mise il puro sangue fu messo in difficoltà.
Per quanto
riguardava me, sembrava di rivedere il flashback delle scorse battaglie con Kaji. Ero nuovamente svantaggiato.
Shiroi avendo atterrato il suo avversario, venne a darmi
una mano, ma non si accorse del terribile errore che aveva fatto.
La puro sangue
sembrava momentaneamente messa ko, ma era solo una strategia. Infatti quando
mio zio si distrasse per correre in mio aiuto, la donna si avventò su Crystian, il quale non potè fare
assolutamente niente.
Il ragazzino
cadde a terra senza dare segni di volersi rialzare.
Sentimmo un urlo
di dolore…eraKira. Aveva
assistito a tutta la scena senza intervenire e ora correva verso il suo amico
sperando di trovare qualche segno di “vita” in lui.
Rimase immobile
quando scopri che non si sarebbe probabilmente mai più svegliato…un
facile bersaglio per il nemico.
La puro sangue
infatti si preparò a finire anche Kira, ma Shiroi glielo impedii.
Guardai la scena
incredulo che tutto ciò stava avvenendo e quasi mi dimenticai di Kaji. Il dolore provocato da un suo pugno allo stomaco, mi
riportò alla battaglia contro di lui, ma non ebbi il tempo di contrattaccare
che una voce sorprese tutti.
“Fermatevi! Perché
state facendo tutto questo? Perché Kaji? Io mi fidavo
di te! Perché mi hai mentito?”
Era Sakura. Quella
ragazza non poteva essere più testarda. Ci aveva seguito nonostante il mio
ordine tassativo di starsene buona al villaggio.
Non mi aveva dato
retta e ora era nelle grinfie di Kaji che appena la
vide, con un movimento fulmineo l’afferrò e disse “Sei stupida ragazzina,
venendo qui hai segnato la tua condanna!”
Dopo di che rise “guarda
razza di scarto cosa ne faccio della tua preziosa amata!” mi disse Kaji guardandomi con uno sguardo agghiacciante.
Capì
immediatamente cosa aveva intenzione di fare. Mi misi a correre verso di Sakura
sperando di poterla salvare, ma tutto intorno a me sembrava andare a
rallentatore e più cercavo di aumentare la velocità, più mi sembrava di non
andare avanti.
Vidi solo Sakura
cadere a terra priva di sensi. Kaji l’aveva morsa al
collo.
In quel momento
una grande rabbia si impossessò di me. Sentii nuovamente il mio cuore battere…era impazzito e il sangue che veniva pompato nel
mio corpo mi donò maggiore forza, con la quale riuscì ad atterrare Kaji con un paio di pugni.
Mi avvicinai a
Sakura. Per un primissimo momento sospirai di sollievo. Non aveva bevuto il suo
sangue, ma solo un attimo dopo ricordai che noi vampiri con un solo morso siamo
in grado di iniettare del veleno all’interno del corpo di un essere umano e
trasformarlo in uno di noi…se tutto andava bene.
Sakura era una
ragazza forte e avrebbe resistito alle torture della trasformazione. Sarebbe
diventata una vampira. Non era quello che volevo per lei, ma almeno non l’avrei
persa.
Poi però mi
ricordai della conversazione avuta con Shiroi mentre
giungevamo al covo dei nemici.
“Naruto, nel caso ci imbattessimo nei puro sangue, bisogna
stare molto attenti. Tu hai già affrontato uno di loro due volte, ma ti è
andata di lusso. Devi sapere che i puro sangue hanno a disposizione un veleno
molto più potente del nostro. Se uno di noi viene morso con l’intento del
nemico di iniettarci il veleno…saremo morti ancora
prima di rendercene conto.”
Mi si congelò
quel poco sangue che avevo nelle vene. Se quel veleno era in grado di uccidere noi…allora gli esseri umani infetti che fine avrebbero
fatto?
In quel momento
capì, Sakura non ce l’avrebbe fatta. Non l’avrei avuta accanto nemmeno come un vampiro…era tutto finito. La sua vita, i suoi sogni, le mie
speranze…e con lei mi sarei spento anche io, ma prima
l’avrei vendicata…era una promessa, una promessa che
intendevo a tutti i costi mantenere.
In quel momento
una nuova sensazione si impossessò di me, una sensazione di calore. Mi sentivo
andare in fiamme, dopo di chè nella mia mente sentii
una voce.
“Ehi pivello! Finalmente
sei riuscito a sentirmi. Bisogno di chakra?”
“Kyuubi?” dissi
“Chi vuoi chi
sia? Ah giusto pensavi che fossi morta. Mi dispiace deluderti, ma come vedi
sono ancora qui!” mi disse con la sua voce spaventosa.
Sorrisi
malignamente “Felice di sentirti, ora aiutami ad annientare questi esseri!”
dissi ringhiando.
Kyuubi non vedeva l’ora di scatenarsi e senza farselo
ripetere due volte mi donò una parte del suo chakra, però non prese possesso della mia mente.
Una grande
quantità di chakra mi avvolse e un numero di code
pari a tre mi comparvero. La mia velocità aumentò ancora di più e subito mi scagliai
contro Kaji e la sua compagna, rimasti sorpresi di
vedere la mia trasformazione.
“Co-come hai fatto a risvegliare la volpe?” mi chiese Kaji molto sorpreso.
“mai fare
incavolare un vampiro, ora ne pagherai le conseguenze!”
Cercai di avventarmi
nuovamente su di loro, ma non vi riuscii.
Davanti ai quegli
esseri, comparve lui…Sasuke che sfoggiava il suo sharingan. Purtroppo il punto debole della volpe era
proprio quello. Quell’arte oculare riusciva a controllarla e il chakra del demone che mi avvolgeva, scomparve così come era
apparso.
Kaji sogghignò e si rialzò in piedi pronto ad attaccare, ma
Sasuke lo fermò “Fermati! Mi sembri parecchio in difficoltà.
Se non fossi intervenuto avresti fatto una brutta fine. Andiamocene e puoi
stare certo che la prossima volta avrai la vittoria in pugno, perché io farò di
te un Jinchuuriki!” Disse il mio “caro” e vecchio compagno
di squadra.
Kaji e la sua compagna mi guardarono sogghignando, dopo di chèSasuke fece sparire con un jutsu la statua con i bijuu
incorporati e tutti e tre se la svignarono.
Io corsi da
Sakura e la presi in braccio per portarla a Konoha,
magari Tsunade avrebbe potuto ancora salvarla e Shiroi si caricò sulle spalle Crystian
e mi seguì.
Forse se trovavamo
una cura per Sakura anche il ragazzino sarebbe guarito.
Arrivammo al
villaggio e subito informammo Tsunade di quanto
avvenuto. La nonna si ripromise che l’avrebbe fatta pagare cara a Sasuke e aveva pienamente il mio consenso.
“Come sta?”
chiesi
“Male!” disse
solamente Tsunade continuando a cercare una cura.
Mi avvicinai a Shiroi e chiesi delle condizioni del ragazzo “Ormai manca
poco! Se non facciamo qualcosa…presto avremo un
mucchietto di cenere da seppellire!”
Non poteva
accadere. Non potevo perdere due persone che amavo insieme, non avrei retto.
Tsunade purtroppo mi diede la triste notizia che Sakura
avrebbe avuto solo mezz’ora di vita e Crystian lo
stesso.
Non volevo
crederci. Doveva esserci per forza qualcosa che potevo fare per aiutare
entrambi.
Mentre cercavo di
trovare una soluzione sentì una voce “i bijuu!”
*******
Eccomi tornata dopo una lunga assenza!!! Spero
che il capitolo vi sia piaciuto.
Risposta a: NarutoYondaime: non ti so spiegare bene come faccioa inserire le immagini. Di solito vado in un
sito free hosting e caricando l’immagine ottengo un indirizzo che inserisco all’interno
di <imgsrc="INDIRIZZO">e poi lo inserisco nell’html quando pubbilco la storia, però forse per una spiegazione migliore
ti conviene andare nell’apposita sezione del sito che spiega come fare. Ciao alla
prossima e fammi sapere cosa ne pensi.
“I bijuu? Che centrano i bijuu?”
chiese Tsunade perplessa.
Scossi la testa,
non ne avevo la più pallida idea, ma era Kyuubi che
mi suggeriva questa proposta.
Tutti rimanemmo
in silenzio, mentre nonna-Tsunade continuava a
lottare per non far morire la sua allieva, ma ad un tratto la “calma” fu interrotta
da Shiroi che cominciò a parlare
“I bijuu sono i nemici di quegli esseri. Forse il loro chakra può curare il veleno che i puro sangue hanno
iniettato all’interno del loro corpo!”
“vuoi rendere i due
ragazzi dei Jinchuriki? Potrebbe funzionare per
entrambi?” chiese Tsunade tra lo shockato e lo
speranzoso.
“è un idiozia!”
dissi “Crystian forse potrebbe sopravvivere al chakra di un bijuu, dato che ha
già un demone in corpo è più resistente. Ma come può il corpo di Sakura, già
parecchio indebolito dal veleno, riuscire a resistere a un chakra
maligno come quello dei bijuu? Un umano non può
sopportare tutto questo. Credetemi, so quello che dico…nessuno
meglio di un jinchuuriki può capire cosa significhi!”
dissi stringendo i pugni.
Avevamo una
specie di soluzione, ma a cosa serviva se potevamo salvare solo una persona su
due? Mi sarei ritenuto sconfitto comunque. È vero non li avrei persi tutti e
due, ma si parlava di Sakura, non di una persona qualunque. Sakura era…tutto per me.
“ha ragione Shiroi. Dovremo tentare comunque. In ogni caso Sakura è
spacciata. Se c’è solo l’1% di possibilità di salvarla, non proveresti? Soprattutto
dato che le spetterebbe la stessa sorte se va male!”
Chiusi gli occhi
per pensare un millesimo di secondo per riaprirli subito dopo con uno sguardo
determinato.
“Avete ragione!”
una leggera ventata di speranza tornò in me, che morì subito appena mi ricordai
di una cosa “è impossibile!”
“Insomma Naruto deciditi, non c’è molto tempo!” mi rimproverò Kira.
“Per quanto
voglia provare a salvarli, il fatto è che non abbiamo i bijuu!
Non abbiamo il tempo di procurarceli…sonofiniti…entrambi!”
Vidi Kira sorridere e frugare nel suo marsupio.
Perché rideva?
“ho sempre
considerato Crystian uno stupido, ma mi devo
ricredere su tutta la linea” disse Kira
La ragazzina tirò
fuori due occhi. Erano gli occhi della orripilante statua, che c’era nel covo
dei nostri nemici, a cui ogni pupilla corrispondeva un demone.
“Prima di tornare
nel covo di quegli esseri, Crystian mi ha proposto di
rubare più bijuu possibili, per portarci in vantaggio
con i nostri nemici, però ho fatto in tempo solo a prenderne solo tre!”
Rimasi sorpreso. Avevano
avuto una grande idea…anche se i nostri nemici erano
ancora in possesso di ben 4 bijuu, eravamo comunque
stati fortunati a sottrargliene 3.
Chissà come si
sarebbero incavolati appena scoperto del furto.
“Il problema è
capire di quali bijuu siamo entrati in possesso”
disse Kira.
“i ragazzi sono
molto indeboliti, dovremmo inserire nei loro corpi i bijuu
con la quantità minore di chakra. Naruto
tu sei un Jinchuuriki, dovresti riconoscere i differenti
chakra!” mi disse Shiroi.
Annuì e presi uno
ad uno gli occhi in mano.
“Sono il nibi, il sanbi e il gobi! Cioè il 2, il 3 e il 5 code!”dissi
“I primi due sono
quelli con meno chakra tecnicamente” affermò Tsunade
Annuii e dissi “Il
nibi andrà a Sakura, voglio eliminare tutti i rischi
possibili. Non voglio che sia il chakra del demone ad
ucciderla, nel caso non fosse il veleno.” dissi
Tutti annuirono
Kira si avvicinò a Crystian “allora
il Sanbi spetta a lui, il problema ora è…qualcuno sa come sigillarli?”
Ci guardammo
tutti in faccia. Non avevo proprio preso in considerazione il fatto che nessuno
era in grado di attuare la tecnica del sigillo del diavolo. Se c’era qualcuno
che poteva conoscerla probabilmente era l’hokage.
Sapevo cosa
comportasse quella tecnica: la morte. Era proprio la fine che aveva fatto mio
padre e ora si sarebbe dovuto ripetere quell’evento? E se fosse andato male? Le
vittime non sarebbero più state due, ma tre.
Non so se la
fortuna fosse dalla nostra parte…bhe più o meno dato
la situazione, ma Shiroi si candidò per attuare la
tecnica.
“Come fai a
conoscerla?” chiesi.
“Conoscevo tuo
padre e…non abbiamo passato solo del tempo a parlare!”
disse Shiroi “anch’io ero un ninja un tempo, qualcosa
mi ha insegnato!”
Tirai un sospiro
di sollievo. Se avesse compiuto lui la tecnica, non gli sarebbe potuto
succedere niente…era già morto quindi…a
meno che anche li ci fosse un altro lato della medaglia.
Non indugiammo più.
Dovevamo fare in fretta se volevamo sperare di salvare Sakura e Crystian.
Portammo i due in
una camera sotterranea dell’ospedale per dare meno dell’occhio, nel caso
avessimo avuto dei problemi e li procedemmo a rinchiudere i demoni in nuovi
contenitori.
Circondammo entrambi
i malati danumerose candele e uno alla
volta, Shiroi compose dei sigilli sulla loro pancia,
esattamente nello stesso punto in cui io avevo il mio di sigillo.
Per un istante
vidi me al posto dei miei amici. Anche io avevo vissuto quel momento, anche se
ero piccolo e non potevo ricordare di quanto accaduto.
La sigillazione fu meno complicata del previsto, sicuramente
più semplice della mia, dato che i bijuu non erano a
piede libero.Si sentii solo il forte chakra dei due bijuu uscire dall’occhio
per essere risucchiati all’interno del loronuovo corpo.
Appena finito il
processo, tutto tornò alla normalità.
Come previsto Crystian resistette al chakra e
subito si svegliò come se non fosse mai stato morso. Incredibile quanto poco
tempo ci avesse messo per guarire. Nemmeno un secondo. Appena sigillato il bijuu il ragazzino aveva dato segni di stare meglio.
Avevo sperato, ma
ovviamente per Sakura non fu così.
Sakura continuava
a rimanere priva di sensi e spesso si agitava per il dolore.
Una paura enorme
si impossessò di me. Perché il bijuu non poteva avere
gli stessi benefici che aveva avuto su Crystian.
Shiroi mi si avvicinò e mise una mano sulla mia spalla.
“Ragazzo, lo sai
che Sakura non potrà tornare in vita ormai?”
Il sangue mi si
congelò. Non aveva funzionato?
“c-cosa?”
spalancai gli occhi. Sapevo della bassissima percentuale di riuscita, ma mi ero
aggrappato a quella speranza e non volevo lasciarla andare.
“La ragazza è
stata troppo a lungo con il veleno in corpo e la trasformazione è già cominciata.
Il bijju servirà solo a far stabilizzare le sue
condizioni. Pensavo di essere stato chiaro. se si risveglierà…sarà
esattamente come te!”
Lo fissai “Come
me e crystian!” dissi, ma Shiroi
scosse la testa.
“no, Crystian è un vampiro con un bijuu
in corpo, ma è morto al 100%, tu sei in parte umano, anche se poche volte
questo tuo lato esce allo scoperto e la stessa cosa vale per la ragazza. Abbiamo
sigillato il bijuu in lei ancor prima che morisse e
quel chakra, se non la distruggerà insieme al veleno,
la terrà in parte in vita.”
Sakura sarebbe
stata come me. non riuscivo a esserne felice. In parte lo ero…sarebbe
stata per l’eternità con me, ma non volevo quella fine per lei.
Anche Tsunade non era felice dell’idea. Lo si vedeva dalla sua
espressione. Era pallida in viso e continuava a fissare la sua allieva che a
ogni minuto diventava sempre più fredda.
Kira fu colta da un dubbio.
“ehm…zio, tecnicamente noi abbiamo tre bijuu
dalla nostra parte e dovremo essere vantaggiati, nel caso i due puro sangue dovessero
impossessarsi di due bijuu, ma…se
ho fatto bene i calcoli, solo Naruto può tenere testa
a quei due. Sicuramente quell’umano sigillerà in quei mostri, i bijuu più potenti che ha a disposizione, se non sbaglio il
7 e il 6 code, quindi Crystian e Sakura avranno la
peggio se si battono con loro!”
“Non è detto. nel
loro corpo sarà sigillato il bijuu più potente che
non porterà loro alla distruzione. Se per caso quel Sasuke
sigillasse un bijuu troppo potente per loro, quegli
esseri diventerebbero subito cenere e libererebbero il demone. E inoltre devi
tenere conto che Sakura nonostante avrà solo due code…quando
userà il suo potere, tornerà in parte umana e quindi il sangue comincerà a
circolargli in corpo raddoppiando la sua forza e resistenza!”
Spiegò Shiroi
“proprio come Naruto! uffa…io alla fine sono
sempre il più debole!” si lamentò Cristian.
“che ci vuoi
fare, un perdente rimane un perdente!” disse Kira
prendendolo in giro e subito i due ragazzini cominciarono a darsele di santa
ragione.
Passarono due
giorni.
Io e Tsunade non
lasciammo sola Sakura nemmeno per un istante. Io le stringevo la mano per farle
capire che ero al suo fianco e per controllare a che punto era la sua
trasformazione.
Dall’odore capii
che era quasi giunta al termine.
“è finita” dissi
con un sospiro di sollievo.
Sakura aveva
smesso di soffrire, ma come l’avrebbe presa quando avrebbe saputo la verità?
Cominciò a
svegliarsi e quando aprì gli occhi, essi non avevano più quello splendido
colore smeraldo, ma erano rossi come il sangue.
Era normale che
un “neonato” avesse quegli occhi. Di sicuro doveva avere una sete incredibile.
Si alzò in piedi
e si guardò in giro non capendo cosa era successo. Osservò Tsunade
a lungo. Temetti seriamente per la sua sorte e mi misi davanti alla donna per
proteggerla nel caso ci fosse stato bisogno.
“Naruto, Tsunade che cosa…” disse la ragazza.
Sussultai. Come era
possibile? Ci aveva riconosciuto? Non aveva risentito della perdita della
memoria?
La guardai come
se la vedessi per la prima volta…e infondo era così. Era
molto diversa rispetto a prima. Come a tutti il fatto di essere diventata un
vampiro, l’aveva resa più bella…da togliere il fiato.
Era molto confusa
e dovemmo spiegarle tutto. Ovviamente rimase sorpresa di scoprire quello che
era diventata, ma neanche tanto.
Possibile che
volesse davvero diventare un vampiro per stare con me?
Tsunade volle dire a tutti i costi la sua. Ci andò giù
pesante con i rimproveri, talmente tanto che sentii un ringhio provenire da
Sakura. Nelle condizioni in cui era adesso non era il caso di farla innervosire
e dovetti tenere buona la nonna, prima che anche lei….facesse
una brutta fine.
Sakura era appena
diventata una vampira e per il momento era rimasta troppo docile e mi sembrava
troppo strano. Avrebbe dovuto assalire il primo umano che avesse incontrato
sulla sua strada e invece…niente. era stata ferma ad
ascoltarci entrambi, anche se avevo notato le occhiate che ogni tanto mandava a
Tsunade.
“Sakura…come ti senti?” le chiesi.
Sakura mi guardò,
poi abbassò lo sguardo come se si vergognasse di quello che stava per dire “ho
la gola che mi fa male…hofame…famedi…sangue!”
Tsunade sussultò,mentre io sorrisi, almeno qualcosa di
normale. Però dovevo stare molto attento, non potevo permettere che Sakura
facesse del male a un essere umano. Non se lo sarebbe mai perdonato e non lo
avrebbe mai perdonato me per averglielo permesso.
Tsunade propose di darle un sacchetto di sangue per le trasfusioni,
ma glielo impedii. Sakura non doveva assolutamente assaggiare il sangue umano,
sarebbe stato più difficile poi per lei adattarsi al sangue animale.
Le dissi di
seguirmi per portarla nella foresta e quando uscimmo nel villaggio, ci
ritrovammo in mezzo a centinaia di persone. Sakura non si sentii a “disagio” al
contrario. Era proprio come se non sentisse l’odore del sangue umano.
Improvvisamente
mi girai di scatto e guardai in un punto non precisato. Sentivo un odore di
sangue molto forte provenire da una parte del villaggio e mi preoccupai della
reazione che Sakura poteva avere.
La vidi fissare
lo stesso punto che guardavo io. Doveva essere successo qualcosa e qualcuno
doveva essere ferito gravemente, data la quantità di odore di sangue che c’era
nell’aria.
Spalancai gli
occhi quando mi accorsi che Sakura non era più accanto a me. Non so come avesse
fatto, ma era sparita senza che io me ne accorgessi. Mi misi a correre. Dovevo raggiungerla
prima che potesse compiere una strage.
Capitolo 31 *** Una vampira del tutto particolare ***
Capitolo 31: una vampira del tutto
particolare
Successe tutto
in un attimo.
Stavo portando
Sakura nella foresta, fuori dalle porte di Konoha,
per darle la possibilità di nutrirsi e…ed ecco che un’ondata
di odore di sangue arrivò al nostro naso.
Era
estremamente allettante e per questo mi irrigidii ricordando che accanto a me,
c’era una pericolosa vampira appena nata, assetata di sangue.
Mi voltai
verso Sakura per vedere come aveva reagito a quell’odore. Ero sicuro che
avrebbe perso la testa e in quel momento i miei timori si avverarono.
Sakura mi
aveva preceduto. Era partita verso il luogo da dove arrivava l’odore del
sangue.
Non feci in
tempo a fermarla, ma dovevo raggiungerla prima che arrivasse sul luogo e
facesse una strage.
Arrivai a
destinazione e vidi che parte di una abitazione aveva ceduto e caduta addosso
alle persone che tranquillamente passavano li sotto.
I feriti dovevano
essere almeno due o tre e qualcuno di loro doveva essere rimasto gravemente
ferito.
Si poteva
addirittura vedere il sangue scorrere fuori da delle macerie. Lo sentivo
scorrere come un fiume…ancora pochi secondi e…sarebbe morto.
Sentivo l’odore
di Tsunade avvicinarsi e anche quello di Ino e Shizune, ma non sarebbero
mai arrivate sul luogo in tempo per curare quella persona. Volevo aiutare
quelle vittime, ma proprio in quel momento accadde qualcosa che non mi sarei
mai aspettato.
Sakura era
giunta sul luogo. Non so perché non la allontanai da li. Sapevo che dovevo
fermarla, ma il mio istintomi diceva di
lasciarla fare…di fidarmi di lei.
Fu proprio quello
che feci e non mi pentii.
Sakura con la
sua nuova forza non fece alcuna fatica ad alzare le macerie, cosa invece che si
era rivelata alquanto faticoso per le persone, che invano avevano cercato di
aiutare i loro simili.
Presto le tre
persone rimaste intrappolate furono tratte in salvo. Come avevo captato, solo
una era quasi giunto alla fine della sua vita, mentre le altre due se l’erano
cavate con poco.
Ma alla fine i
sopravissuti sarebbero stati tre su tre.
Improvvisamente
vidi Sakura chinarsi sulla persona più gravemente toccata e lo morse vicino al
punto in cui si trovava la sua ferite letale.
Quando vidi
quella scena mi sentii pietrificare…non ero
intervenuto a fermarla. Aveva assaggiato il sangue umano.
Cercai comunque
di allontanarla prima che ne bevesse troppo, ma fu in quel momento che vidi
cosa realmente avesse fatto.
Vidi la ferita
risanarsi e l’uomo che avevo dato per spacciato, svegliarsi come se niente
fosse accaduto.
Sakura si
spostò verso gli altri due e posando le mani in avanti cominciò a far fuori
uscire il chakra, che avrebbe curato loro le ferite.
Era
incredibile quanto fosse forte il suo istinto medico. Nemmeno il sangue l’aveva
distolta dal suo desiderio di salvare le persone.
Il punto era…come faceva a usare il chakra?
Tecnicamente non poteva usufruirne a meno che in quel momento il bijuu in lei imprigionata, non fosse sveglia, ma non
sentivo la sua presenza, quindi tecnicamente era impossibile.
E se fosse
stata questa la sua abilità speciale? Quella di continuare ad avere chakra in corpo, tanto da poter continuare il suo mestiere
da medico? Non sarebbe poi così del tutto assurdo.
Sakura
sorrideva felice a vedere le persone sane e salve, mentre io ero li, ad
osservarla a bocca aperta e lo stesso valeva per Ino,
Shizune e Tsunade che erano
arrivate giusto in tempo per assistere alla scena.
“Co-cosa è successo? Naruto!” mi
chiese Tsunade quando si riprese dallo shock.
“Questa è una
bella domanda!” le risposi sincera. In effetti nemmeno io sapevo spiegarmi come
Sakura, nonostante il suo amore per il suo lavoro, potesse resistere così al
sangue.
Sakura ci
raggiunse.
“Per fortuna è
andato tutto bene. Non sapevo come agire e mi sono fatta seguire dall’istinto!”
disse sorridendo.
“Sakura…i tuoi occhi sono rossi!” disse Ino
notando un certo cambiamento in lei.
“Ehm…già ecco Ino…ora sono anch’io
un vampiro!” disse lasciando nuovamente a bocca aperta la sua amica.
“E meno male
che dicevi di non volerla trasformare in un essere come te!” mi disse Ino rimproverandomi.
“Non sono
stato io infatti. È stato Kaji!” dissi
giustificandomi.
“Kaji? Quel bel ragazzo con cui uscivi?” chiese Ino
“Bhe…a quanto pare attiro solo vampiri!” ammise sincera
Sakura.
Ino non aprì più bocca…per lei
era troppo.
Tsunade si unì a noi dopo essersi accertata delle
condizioni delle persone curate da Sakura.
“Hai fatto un
ottimo lavoro Sakura. Sono perfettamente sani! Ma come hai fatto resistere al
loro sangue?” chiese Tsunade curiosa, dando voce alla
domanda che mi ronzava in testa.
Sakura fece
una faccia schifata “Come potevo berlo? Ha un odore disgustoso…mi
chiedo come faccia a piacere così tanto ai vampiri…non
è normale!”
Sgranai gli
occhi “Fra milioni di vampiri che esistono e che amano il sangue umano,
compreso me e una sola in tutto l’universo che lo detesta…direi
che quella normale sei tu, Sakura!”
Sakura mi
guardò preoccupata “Cosa c’è che non va in me? Ho forse qualcosa di sbagliato?”
Scossi la
testa, non era quello che volevo dire.
“non vederla
sotto questo aspetto,ma pensa che non farai mai male ad anima viva!” disse Tsunade sollevata dal fatto che non avrebbe divorato nessun
abitante del villaggio.
“Sakura? Se non
ti piace il sangue umano, come mai prima in ospedale, guardavi nonna-Tsunade come se fosse una succulenta preda da
divorare?” le chiesi curioso.
Sakura mi
guardò in modo strano.
“chi ha mai
pensato a Tsunade-sama come una preda? In realtà
dietro di lei, sul mobiletto delle medicine, c’era un topolino che gironzolava
fra i vari flaconcini ed…bhe era lui che osservavo. Aveva
un buon odore” disse arrossendo
“Topino eh?”
mi voltai verso Tsunade “non è molto igienico avere
topi in giro per un ospedale.”
Tsunade si vergognò da morire, ma evidentemente non
sospettava minimamente della cosa.
Poi tornai a
parlare a Sakura “Sakura…se ti piacciono i topi…vuol dire che hai una predilezione particolare per il
sangue animale!”
“Oh si! è non
vedo l’ora di mangiarmi 10 elefanti!” disse.
Era proprio
affamata.
“Beh se vuoi
ci mettiamo poco ad arrivare in Africa, ma non sarebbe più facile per te
accontentarti degli animali che abbiamo qui in zona?”le chiesi.
Sakura mi
guardò storto. Non avevo capito che la sua era una battuta ironica. E chi si
aspettava che i vampiri fossero pure in grado di scherzare?
Una volta che
Sakura fu sazia, ci aspettò una prova ardua da compiere: Informare i genitori
di lei di quanto accaduto.
Raccontammo loro
ogni singolo avvenimento.
Da come kaji si era preso gioco di lei, di come l’aveva usata e di
come se n’era sbarazzata una volta che si era stancato di starle dietro.
Spiegammo loro
di cosa aveva rischiato la loro figlia e di cosa io e i miei compagni avevamo
fatto per salvarla.
Quando seppero
che Sakura era diventata un Jinchuuriki, ci rimasero
parecchio male. Passarono il loro sguardo da me a lei e...
“Hai reso mia
figlia un mostro?”mi urlò contro il padre.
“Non avrei
voluto farlo, ma mi dica, meglio Sakura viva con un demone in corpo o una
figlia morta a causa di un altro demone?”
In quel
momento il padre di Sakura si calmò.
Capivo che era
difficile accettare quella situazione, ma almeno non l’avevano persa.
Ma se avevano
reagito in quel modo alla notizia di Sakura trasformata in jinchuriki,
cosa avrebbero fatto una volta scoperto che lei era una vampira?
Lo scoprii da
li a poco.
Ovviamente non
potemmo astenerci da raccontare loro la verità. Si vedeva che Sakura era
notevolmente cambiata e quel pallore sul viso era per lei il suo segno di riconoscimento…inoltre era molto simile a me e tutti nel
villaggio sapevano cosa ero.
Sakura prese
un respiro profondo.
La guardai
stranito per quel gesto…i vampiri non prendono
sospiri profondi per calmarsi, ma cosa in lei ricordava un vampiro a parte il
suo aspetto?
Comunque quando
rivelò loro cosa era diventata…a entrambi i genitori
venne quasi un infarto.
Calò il
silenzio.
Nessuno stava
respirando in quella stanza. La tensione era altissima.
Improvvisamente
mi ritrovai con un kunai alla gola. Veramente mi ero
accorto di cosa stava succedendo, ma non feci nemmeno una piega.
“Tu! Lurido verme…come hai osato fare questo alla mia bambina. Non bastava
averla trasformata in jinchuuriki? Anche vampira l’hai
voluta trasformare?” mi disse carico di rabbia “io ti faccio a pezzi”
“No, papà!”
Sakura cerco di fermare il padre “non è stato lui! te lo abbiamo appena
spiegato! È stato Kaji…ricordi? Il caro ragazzo che
ti piaceva tanto! Naruto ha fatto solo il necessario
per non farmi morire!”
Il padre
abbassò il Kunai, ma non si scuso. Mi guardava ancora
con sospetto.
La madre
invece era scoppiata a piangere, per lei era troppo.
“Mamma, papà,
non dovete essere tristi per me…infondo una parte di
me voleva essere un vampiro!”
I due alzarono
lo sguardo sconvolti.
“Io voglio
solo passare la mia vita con la persona che amo” disse prendendomi la mano. “cosa
che sarebbe stata impossibile, se fossi rimasta umana!”
Guardò attentamente
i genitori negli occhi.
“Io amo con
tutta me stessa Naruto e sono sicura che lui ama me e
che farà di tutto per rendermi felice…spero solo che
voi riusciate ad accettarlo ed ad accettare lui!”chiese supplichevole.
I suoi
genitori non seppero che dire, ma accennarono un sorriso per far capire a
Sakura, che se lei era felice, anche loro lo sarebbero stati.
Tutto bene
quel che finisce bene…almeno un problema lo avevamo
risolto.
Ora toccava a
quei puro sangue.
Passarono
alcuni giorni, durante i quali io, Sakura e Crystian
ci allenammo per aver maggiore simbiosi con i nostri bijuu.
Il fatto che
ora anche noi eravamo dei demoni, aveva trasformato il nostro rapporto quasi in
amicizia e non di odio come quello che era sempre esistito fra me e Kyuubi.
Inizialmente
non fu facile, ma presto riuscimmo a richiamare a noi il chakra
dei bijuu con estrema facilità. In questo modo
potevamo usufruire anche delle tecniche ninja, che potevano tornare utile
contro i puro sangue.
Di certo loro
non potevano usufruirne, dato che erano nati come vampiri e non potendo usare chakra proprio, era impossibile che si fossero allenati in
tutti quegli anni, a imparare chissà quale jutsu per
aumentare la loro potenza.
No, non poteva
essere e inoltre erano talmente fieri della loro forza, che di sicuro non
andavano a cercare maggiori poteri, dato che si credevano già i possessori del
mondo.
La nostra
forza era notevolmente aumentata. Ce ne accorgemmo tutti, soprattutto il luogo
in cui ci eravamo allenati…esso infatti non esisteva
più. Per fortuna non ci siamo allenati al villaggio.
Ora comunque
ci sentivamo pronti per affrontare la battaglia decisiva che avrebbe deciso le
sorti delmondo intero.
Chi avrebbe
vinto? Noi ninja della foglia o i puro sangue tanto assetati di potere?
Capitolo 32 *** L'inizio della battaglia finale ***
Capitolo 32: inizio della
battaglia finale
Eravamo
pronti per affrontare i nostri nemici, prima ancora che attaccassero Konoha.
Io e i
miei compagni ci mettemmo d’accordo su come e quando agire.
Decidemmo
che fra una settimana esatta, alle 9.00 in punto, ci saremo ritrovati tutti
vicino al covo del nemico pronti a conciare per le feste quegli esseri.
Anche Sasuke l’avrebbe pagata cara.
Giunsi
a una conclusione. I vampiri odiano gli Uchiha. Anche
Sakura, la quale ci teneva a riavere indietro il nostro compagno, dopo la sua
trasformazione, mi disse che per lei non contava più niente. Era solo un
traditore e come tale doveva pagare per le sue malefatte.
Credo
che questo odio nei suoi confronti fosse dovuto al fatto, che lei credeva che Sasuke avesse ordinato a Kaji di
usarla e ucciderla a sangue freddo.
Non le dissi che Sasuke
non centrava con le intenzioni di Kaji nei suoi
confronti. Odiava Sasuke? A me andava più che bene.
Lo considderavo solo un lurido essere umano che giocava con le
cose che non conosceva. Pretendeva di avere controllo su cose molto più potenti
di lui, come i bijuu e i vampiri, ma si sbagliava di
grosso. A giocare con il fuoco ci si brucia e presto Sasuke
ne sarebbe rimasto scottato.
La
mattina in questione arrivò in fretta.
Tutto
taceva.
C’era
troppa calma per i miei gusti.
Anche
gli uccellini non cinguettavano e un o stormo di corvi neri provenienti da Konha volava e gracchiava sopra le nostre teste.
Qualcosa
non andava.
Mi
concentrai sul mio udito per percepire dei rumori all’interno del covo…niente.
Si
sentiva solo il rumore delle zampette di alcuni animaletti che si trovavano al
suo interno, ma nulla che potesse ricordare dei respiri di esseri umani o passi
pesanti tipici dei vampiri.
“Forse
hanno avuto paura e si sono ritirati!” optò Crystian.
Kira gli
tirò un pugno in testa “Da quando i vampiri scappano? Sai? noi affrontiamo tutto
quello che ci troviamo davanti, non come te che corri via come una femminuccia”
I due
cominciarono a litigare.
Li
lasciai perdere. Ero preoccupato, non potevo stare dietro alle loro
stupidaggini.
“Naruto, forse hanno semplicemente spostato la loro base dopo
che noi siamo venuti a conoscenza di questo nascondiglio!” disse Sakura.
Mi
fermai a riflettere. La sua teoria poteva essere plausibile, ma qualcosa mi
diceva che non era nemmeno quella la risposta.
Improvvisamente
mi venne in mente il motivo percui
avevamo deciso di attaccare per primi: salvaguardare Konoha.
Konoha. Konoha. Konoha.
Mi si
ghiacciò il “sangue” nelle vene a quel pensiero.
Mi
concentrai nuovamente, ordinando con voce brusca a quei due marmocchi di
tacere.I due si azzittirono subito e mi
guardarono in modo strano. Chissà che voce mi era uscita.
Ero
nervoso e la mia rabbia aumentò quando sentii le urla di centinaia di persone.
Sasuke e i
puro sangue erano a Konoha.
Strinsi
i pugni fino a farmi male.
Sakura
mi prese una mano e la strinse
“Naruto, cosa succede?” mi chiese preoccupata. Il mio volto
le doveva aver fatto capire che qualcosa non andava.
“Sono a
Konoha!” dissi
Sakura
si portò una mano alla bocca “Come è possibile?”
“e meno
male che dovevamo essere noi ad attaccare per primi!” dissi Crystian
che fu da tutti ignorato.
“Devono
aver seguito i nostri spostamenti. Possono benissimo averlo fatto, dato la loro
capacità di mischiarsi agli umani!” disse Kira.
Doveva
per forza essere andata così, ma ora cosa dovevamo fare?
Era
ovvio, recarci al villaggio e combattere.
“Ma Naruto, se combattiamo a Konoha e
scateniamo i bijuu, il villaggio ne risentirà
parecchio!” mi disse Sakura
“Allora
cosa vuoi che facciamo?” le dissi in malo modo.
Sakura
purtroppo aveva ragione.Il luogo dove
ci eravamo allenati era ridotto piuttosto male. Konoha
alla fine della battaglia avrebbe potuto anche non esistere più. Ma cambiava
qualcosa se non fossimo intervenuti?
Assolutamente
no. sarebbe stata la stessa cosa…se non peggio, con
l’unica differenza che i sopravvissuti sarebbero dovuti sottostare al dominio
di quegli esseri.
Sakura
fece il mio stesso ragionamento, perché fu proprio lei a chiedermi di
dimenticare quello che mi aveva appena detto e a dare il via alla marcia verso Konoha.
Quando
arrivammo all’interno del villaggio, davanti agli occhi ci apparve il caos.
Avevamo
paura di distruggere il villaggio, ma subito ci venne in mente una domanda.
Cosa c’è da distruggere?
I due
puro sangue si erano scatenati e i loro chakra o più
esattamente i chakra dei loro bijuu
erano percepibili anche se si trovavano dalla parte opposta dalla nostra
posizione.
Quanta
energia che possedevano quei mostri.
La
battaglia sarebbe stata dura da vincere, ma noi avevamo un asso nella manica
che loro non si aspettavano.
“Kaji” gridai attirando l’attenzione del nemico, quando mi
ritrovai vicino a lui.
Il suo
aspetto era notevolmente cambiato.
Da bel
ragazzo che era, ora assomigliava tutto per tutto a un bijuu…albijuu dalle 7 code.
Non so
come facesse, ma era già in grado di controllare pienamente i poteri del bijuu.
Sakura
fece la stessa cosa con la puro sangue femmina.- Anche lei aveva pieno
controllo del bijuu. Infatti tutte le sue code erano li
a scodinzolare davanti ai miei occhi.
Il loro
corpo era completamente avvolto dal chakra del
demone. Di sicuro al livello in cui ci trovavamo ora, non avevamo speranze.
Decidemmo
di ricorre ai bijuu anche noi.
Sakura
si ricoprì subito di chakra azzurro e due code cominciavano
ad apparire.
Anche
il suo aspetto cambiava notevolmente con l’ausilio di Nibi,
ma prendetemi per pazzo, io la trovavo comunque bellissima.
Io al
contrario degli altri, non arrivai al massimo della potenza, mi trattenni alla
settima coda.
Tecnicamente
io e Kaji eravamo a un livello simile…avrebbe
vinto chi dei due aveva più resistenza.
Sakura
invece era svantaggiata, ma per sua fortuna Crystian
ricorrendo al suo bijuu andò a darle man forte.
Erano
due contro uno, ma l’avversaria aveva comunque un numero di code a disposizione
più alto. 4 se ricordo bene e se la mia mente non mi inganna le due code del nibi più le tre code del sanbi,
faceva 5.
Potevano
farcela benissimo.
Lo
scontro iniziò e tutti quanti ricorremmo ai nostri attacchi più potenti. Nessuno
di noi sembrava voler cedere.
La lotta
andava avanti da diversi minuti e le poche abitazioni rimaste in piedi, vennero
ridotte ad un cumolo di polvere dai nostri colpi, quando l’avversario riusciva
a schivarlo.
Ormai
di Konoha era rimasto poco. Solo la parte nord del
villaggio era rimasta intatta…la parte dove si
trovava il palazzo dell’hokage.
Mi
venne un dubbio. Non avevo visto ne percepito nessun ninja che conoscevo.
Dubitavo del fatto che erano andati a nascondersi.
In quel
momento di distrazione, non mi accorsi dell’avvicinamento di Kaji, il quale mi colpì con una sfera di Chakra buttandomi a terra.
Approfittò
della situazione per saltarmi addosso
ebloccarmi braccia e gambe.
Ero
immobilizzato.
Kaji già
sorrideva soddisfatto, ma si era dimenticato che non ero solo in quella assurda
lotta.
Infatti
Sakura con un colpo di testa al fianco di Kaji, me lo
torse da dosso.
“Sta
attento!” mi disse con una voce, non più tanto femminile, tornando alla
battaglia.
Io mi
ero stancato di lottare e decisi di aumentare la mia potenza. Ecco che la 8°
coda veniva a dar sfoggio della sua bellezza. Ora Kaji
sarebbe stato messo alle strette.
Mi
sbagliai. Era ancora carico di energia e il fatto che ora ero diventato più
potente, non lo spaventò minimamente.
In battaglia
non ha importanza la potenza….si conta molto, ma in
uno scontro vince chi riesce a tenere più a lungo il sangue freddo.
Continuammo
ancora a lungo una battaglia senza esclusioni di colpi, finchè
il mio udito non captò qualcosa.
“Naruto!” mi chiamò Sakura.
Anche
lei aveva percepito la mia stessa cosa e potevo leggere la paura nei suoi
occhi.
Incredibile
come un misero essere umano potesse incutere timore a dei vampiri.
L’essere
umano in questione era ovviamente Sasuke.
Probabilmente
sapendo del nostro intervento, quel verme aveva pensato bene di prendere in
ostaggio in nostri amici, in modo tale da ricattarci nel caso qualcosa fosse
andato storto.
Furono le grida di Ino
ad attirare la nostra attenzione e concentrandoci meglio, sentimmo anche le
voci di Kakashi, Tsunade e
altri nostri amici.
Tutti quanti
erano in preda al panico. Non potevo sapere cosa stesse succedendo, ma
conoscendo l’Uchiha, i miei amici erano tutti preda a
delle allucinazioni, che avrebbero potuto portare loro alla morte.
Solo Kakashi e Tsunade erano svegli.
Dovevamo
intervenire. Solo Sasuke può decidere quando una
tortura mentale può avere fine e più si attendeva, più si rischiava di arrivare
a una tragedia.
Io e
Sakura ci scambiammo uno sguardo.
Era ora
di tirare fuori la nostra arma segreta.
Speravamo
di non doverla usare per limitare i danni, ma da come si era messa la
situazione contava poco la nostra preoccupazione nei confronti del villaggio.
Tutti e
due chiudemmo gli occhi. Il chakra che ci circondava
sembrò svanire, in realtà si era semplicemente spostato per prendere una forma
propria.
Ci
volle un attimo e Nibi e Kyuubi
apparvero davanti a noi in tutta la loro maestosità e potenza.
Ora si
sarebbero dovuti occupare loro dei puro sangue, mentre noi andavamo a salvare
il maggior numero di amici possibile.
“Kyuubi, Nibi annientate questi
esseri che non meritano di esistere!” dissi.
Non avevo
paura di un loro rifiuto. Sentivo la loro voglia di scontrarsi con dei loro
simili e inoltre ora eravamo amici…fra demoni si ci
capiva.
“Crystian, lasciamo tutto nelle tue mani!” disse Sakura al
ragazzino ancora immerso nella battaglia.
Ora non
restava che sperare che la fortuna fosse dalla nostra parte.
Capitolo 33 *** Questo non è che solo l’inizio ***
Capitolo 33: questo non èche solo l’inizio
Sakura e io ci
mettemmo subito in marcia verso il luogo dove erano tenuti prigionieri i nostri
amici.
Giungemmo nella
stanza in questione e trovammo i nostri compagni tutti a terra in preda alla
paura. Nella loro mente stavano affrontando la loro paura più grande.
Sakura si chinò
verso di loro e controllò le loro condizioni.
Tutti quanti avevano
il polso molto veloce…se non trovavamo il modo per
interrompere l’illusione di ognuno…non osavo neanche
pensare a cosa sarebbe successo.
Pensare che una
volta non mi importava niente degli esseri umani…invece
quella volta avevo paura di perderli.
Tutti…dal
primo all’ultimo.
Mi diressi verso Tsunade e Kakashi per liberarli
dalle corde che tenevano loro legati, ma una cosa mi lasciava sorpreso.
Sasuke…dov’era?
Sentivo la sua presenza, ma non lo vedevo. Come era possibile? Per quanto
potesse essere abile a nascondersi, come poteva ingannare i sensi di un
vampiro?
“Attento!” mi disse Kakashi, non avvertendomi in tempo della presenza dell’Uchiha dietro di me.
Sasuke
mi colpì dietro alla testa con l’elsa della sua katana.
Non mi fece niente,
ma mi colse di sorpresa.
Mi girai verso di
lui con uno sguardo arrabbiato.
“Come hai fatto a
eludere i miei sensi?” gli chiesi.
“tsè…non
rivelo mai i miei trucchi! E poi avendo a che fare con dei puro sangue, dovevo
pur trovare un modo di evitare di diventare la loro cena nel caso fossero stati
di cattivo umore e non intenzionati ad ascoltare i miei ordini! Ho scoperto a
mie spese che con i vampiri, le arti oculari non hanno l’effetto sperato!”
Lo osservai meglio.
In effetti erano
evidenti segni di cicatrici lasciati da artigli e da denti. Aveva avuto a che
fare con la rabbia di quegli esseri, ma non era niente se paragonata a quella che
provavo io nei suoi confronti in quel momento.
“Ora non hai paura
che io finisca il loro lavoro?” gli chiesi minaccioso.
“No! non finchè ho i tuoi amici sotto il mio controllo!”mi disse
sogghignando.
“Lasciali andare! Non
resisteranno ancora a lungo!” disse Sakura tremendamente preoccupata.
Solo allora Sasuke degnò di uno sguardo la sua
vecchia compagna di squadra.
“Oh ci sei anche tu!”
disse disgustato.
“Ero venuto a sapere
che eri stata avvelenata dai miei allenati!”
“infatti! Ma in
fondo mi hanno fatto un regalo!” disse Sakura.
“”Volevi tanto
diventare un mostro per unirti a lui?” disse Sasuke
indicando me.
“Oh bhe…fra noi due, il mostro è quello che gioca con la vita altrui…e in questo caso sei tu!” disse Sakura sogghignando.
“Ma davvero? Chi è
che ha ucciso centinaia di innocenti, fra cui donne e bambini e ha ucciso un
suo grande amico e maestro?”
Strinsi i pugni. Sasuke sapeva come farmi arrabbiare.
“Sono pentito e sono
cambiato per farmi perdonare per i crimini commessi, ma chi perdonerà i tuoi?
Io non sono così magnanimo, non quando in ballo c’è la vita di alcune persone a
cui tengo di più!” dissi colmo di rabbia.
Stavo per
attaccarlo, ma Sakura si mise in mezzo, impedendomi di attaccare.
Tutti rimanemmo sorpresi…perché stava difendendo Sasuke?
“Sakura…macosa…” ero shoccato.
Non sapevo cosa
dire. Pensavo che odiasse l’Uchiha.
“ah ah! Oh Sakura…sei patetica!” disse Sasuke
sghignazzando.
Cominciò a girarle
intorno come uno squalo quando adocchia la sua preda e le prese ad accarezzarle
il viso.
Sakura rimase
immobile. Non lo scosse via da se.
Io ero incredulo.
“Non pensavo che la
tua cotta per me fosse così forte e che ti rendesse così cieca!” disse dandole
un bacio sulle labbra facendomi ringhiare.
Non potevo
permettere a nessuno di toccarla…tanto meno a lui.
“Sakura!” dissi tra
i denti.
“Non credevo che
fossi così ingenua fino a pensare che tu per me contassi realmente qualcosa. Tutti
questi anni a cercarmi inutilmente. Avete solo sprecato tempo. non mi importa
niente di Konoha e tanto meno di voi…e
di te, Sakura. Sei sempre stata una palla al piede! Ma ti ringrazio per avermi
difeso!” disse Sasuke.
Sakura sorrise
malignamente “Non c’è di che!” disse tirandogli un forte pugno nello stomaco da
farlo volare contro il muro, danneggiando non poco sia lui che la parete.
“Se vuoi proprio
saperlo Sasuke…anche a me non frega più niente di te!
Ho capito da tempo che era inutile continuare a sperare in un tuo ritorno alla
salute mentale e al tuo rientro a Konoha.” Disse
Sakura pulendosi la bocca per il bacio ricevuto poco prima, disgustata.
“E non osare mai più
sfiorarmi nemmeno con un fiore o diventerò il tuo peggior incubo!” disse
minacciandolo.
Rimasi a bocca aperta
e anche Kakashi e Tsunade e
la fissammo come se la vedessimo per la prima volta.
Sakura si accorse
dei nostri sguardi.
“Cosa c’è?” disse
sgranando gli occhi “D’avvero pensavate che io potessi provare ancora qualcosa
per lui?...mi deludete ragazzi! Ma per chi mi avete preso!” disse divertita “Naruto dovresti vedere la tua faccia.” Sorrise “Bhe un po’ di gelosia in un rapporto di coppia non gusta!”
“ehm…basta
che non diventi un’abitudine o non so cosa potrebbe succedere ai tuoi falsi
spasimanti!” dissi reggendole il gioco.
Finii di liberare Tsunade e Kakashi e l’hokage si mise subito al lavoro.
I ragazzi erano
liberi dall’illusione di Sasuke, il quale aveva perso
il controllo delle loro menti a causa del colpo ricevuto.
Era fortunato se non
era già morto.
Lentamente ripresero
tutti i sensi e purtroppo anche Sasuke, il quale si
rialzò, pulendosi dalla bocca il sangue che aveva sputato per via del colpo
allo stomaco.
“Sei stata brava,
Sakura! Sono pochi coloro che riescono a ingannarmi! Hai recitato bene la tua
parte!” disse Sasuke
“Grazie!” disse
divertita Sakura.
Intervenni io.
“è ora di farla
finita SasukeUchiha!”
dissi guardandolo storto.
Lui sapendo di non
aver chance con me, prese di sprovvista Kakashi e gli
punto la katana alla gola.
“Prova a fare un
passo verso di me e il nostro caro maestro sarà finito!”
Mi fermai a
riflettere.
Sorrisi.
“Fai pure!” dissi
alzando le spalle.
Sasuke
preso alla sprovvista, non sapeva più che pesci prendere e sgozzò Kakashi, il quale si rivelò essere solo una copia.
Il vero Kakashi apparvedietro le spalle di Sasuke.
“vedo che ancora
sottovaluti il nemico Sasuke…non ti ho insegnato niente?
Sei stata una vera delusione!” disse Kakashi pronto a
colpirlo, ma con uno scatto fulminio, troppo veloce
per essere in quelle condizioni, saltò
su un tetto di una abitazione vicina.
“Naruto
lo lasci andare?” mi chiese Sakura.
“Non è divertente se
non gli lasciamo almeno un po’ di vantaggio no? infondo la caccia è la parte
più divertente…che gusto c’è se no?” dissi sogghignado.
Un’esplosione.
Un’altra e un’altra
ancora.
Ci girammo tutti
verso il frastuono. Proveniva dal luogo in cui i bijuu
stavano ancora combattendo.
“Forse è meglio
andare e lasciare stare il divertimento!” dissi compiendo lo stesso gesto di Sasuke, seguito da Sakura, e lanciandomi dalla finestra.
Giungemmo vicino a Chrystian, il quale era tornato normale.
“Chrystian?
Cosa sta succedendo?” chiese Sakura al ragazzino, che sembrava divertirsi un
casino.
“Lasciatevelo dire…i vostri bijuu sono mitici!
Guardate!”
Il moccioso ci
indicò il punto dove guardare.
C’erano Sasuke e i due puro sangue. Uno di fronte all’altro.
“Cosa vi prende a
voi due? I nostri nemici sono ancora tutti interi!” urlò alterato Sasuke “muovetevi a farli fuori!”
Io non capivo.
Sembrava che kaji e la compagna si fossero rivoltati contro Sasuke.
Non dubitavo che
prima o poi sarebbe accaduto, ma non credevo proprio nel bel mezzo di una
battaglia.
“Kyuubi,
cosa succede?” chiesi al mio amico, che anch’esso stava guardando la scena.
“Oh niente di che. Io
e il Nibi abbiamo convinto i nostri compagni bijuu a non farsi dominare dai puro sangue e convinti che
sono molto più forti di loro e prendendo pieno controllo dei corpi dei loro Jinchuuriki, li abbiamo istigati contro colui che ha fatto
di loro, un qualcosa da contenere in un corpo.
Sakura e io
guardammo interessati la scena e lentamente vedemmo i purosangue disintegrarsi,
lasciando liberi i propri bijuu.
Il chakra dei bijuu era capace di
bruciare immensamente e cosa c’era di peggio del fuoco per un vampiro…di razza o no?
Ancora oggi mi
chiedevo come mai io non ero ancora finito in polvere, dato che io ero il
possessore del bijuu che controllava il fuoco.
Arrivai a una
conclusione.
Kyuubi
non voleva eliminarmi e nemmeno il Nibi e il Sanbi volevano fare del male a coloro che erano diventati
loro amici.
Io Sakura e Crystian ci eravamo guadagnati il loro rispetto,
collaborando con loro e non usandoli per i nostri scopi personali, cosa che Kaji e la compagna, non avevano tenuto conto e ora i loro
demoni, rivoltandosi contro di loro, li avevano eliminati.
Sasuke
si congelò e non provò nemmeno a scappare quando i due bijuu
si avventarono su di lui.
Quando tutto si fu calmato…diSasuke non c’era
nessuna traccia. Anche lui, come i puro sangue aveva fatto la fine che si
meritava.
Mai desiderare il
potere, perché prima o poi ci si rivolge contro di noi. Questo era quello che
era accaduto loro.
Noi tutti potemmo
tirare un sospiro di sollievo e Kyuubi e Nibi tornarono al loro posto, dentro di noi.
Avevamo vinto.
Il villaggio per
quanto danneggiato, era salvo.
Sakura, per la
felicità, mi saltò al collo mi abbracciò e mi bacio. Per un attimo rimasi
sorpreso, poi ricambiai.
Anch’io ero felice.
Sakura sarebbe stata con me. Kyuubi non sarebbe più
stata un problema e Konoha per un po’ potè godersi un po’ di pace.
I nostri amici
stavano bene e tutto tornò alla normalità.
Passò un anno e
mezzo in totale prima che Konoha venne costruita
interamente e durante quel periodo io e la mia famiglia, aiutammo, come
potevamo, per velocizzare i lavori.
Se pensate che per
ricostruire tutto ci sarebbero voluti all’incirca 5 anni…direi
che abbiamo fatto un buon lavoro.
Tsunade
ben 10 anni dopo, mi chiese di prendere il suo posto alla guida di Konoha.
Era sempre stato il
mio sogno da quando ero bambino, ma rifiutai e alla fine il 6° Hokage fu Kakashi.
Ero uno spirito
libero e non mi andava proprio di passare le mie giornate dietro ad un ufficio.
Volevo diventare hokage per farmi accettare dal villaggio, ma ora non ne
avevo più bisogno.
Tutti mi avevano
accettato di buon grado nonostante il Kyuubi e i miei
denti appuntiti.
Tutti consideravano
me, Sakura e la mia famiglia, come membri a tutti gli effetti di Konoha e fummo addirittura eletti come protettori di Konoha.
Più volta infatti
fermammo un attacco ancor prima che questo potesse toccare il mio amato
villaggio.
Il tempo passava e i
nostri amici purtroppo ci lasciarono tutti. Dal primo all’ultimo.
Sapevamo che sarebbe
stato così, ma la cosa ci rendeva triste.
Vedemmo crescere e
maturare le nuove generazioni e qualche volta mi capitò anche di fare da
maestro a qualche genin bisognoso.
Sakura continuava il
suo mestiere da medico, insegnando, quanto da lei imparato da Tsunade, alle sue allieve.
Non potendo avere
figli io e Sakura decidemmo di prenderci cura dei bambini, che rimanevano soli,
per impedire loro di avere un’esistenza come la mia…in
solitudine.
Passarono in totale
centinaia di anni, prima che Sakura mi desse una notizia che mi avrebbe steso.
Stavo tornando a
casa, una villetta in mezzo alla foresta creata a posta per noi due, quando
Sakura mi disse che aveva una notizia per me.
“Naruto…eccoio…sono incinta!” mi disse tranquilla.
Sgranai gli occhi e
mi sentii il cuore uscire dal petto.
Non mi aspettavo
proprio una notizia del genere, infondo i vampiri non possono avere figli…ok che eravamo per metà vivi, ma rimasi comunque
sorpreso, ma felice.
Mi domandavo come
sarebbe stato avere in casa una vampira con ormoni impazziti in casa per nove
mesi.
Nove mesi? Una settimana
dopo stringevo fra le mie braccia un fagottino rosa, dai capelli del colore
della madre. Era il nostro orgoglio e lei fu solo la prima di altri marmocchi
che avemmo nel corso dei secoli, dando vita a una stirpe di vampiri che avrebbe
collaborato con gli esseri umani.
Se tutto era
iniziato nel modo sbagliato…ora tutto era perfetto.
Ma questa non era la
fine…era solo l’inizio di una vita che non avrebbe mai
avuto termine.
Fine
Questo
era l’ultimo capitolo. Sinceramente un po’mi dispiace, ma almeno porto a termine una storia.
Spero
che visia piaciuta e che siate soddisfatti del
finale. Fatemi sapere.
Ringrazio
tutti coloro che mi hanno seguita, recensito e aggiunta ai preferiti ( più di quelli che mi aspettavo!) grazie di
cuore a tutti.