it was the destiny

di Always29
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Eccomi qua ***
Capitolo 2: *** Si parte ***
Capitolo 3: *** Un uscita inaspettata ***
Capitolo 4: *** Era straordinario, ma era un "amico" ***
Capitolo 5: *** Non allontanarti ***
Capitolo 6: *** Quel bacio del Destino ***
Capitolo 7: *** That sentence... ***
Capitolo 8: *** I think I'm in love ***
Capitolo 9: *** L'ho fatto per te ***
Capitolo 10: *** Stay with me tonight ***
Capitolo 11: *** Era come il primo giorno in cui la vidi. ***
Capitolo 12: *** Ora toccava a lei ***
Capitolo 13: *** I missed it ***
Capitolo 14: *** Laura! ***
Capitolo 15: *** Mi manchi ***
Capitolo 16: *** Finalmente ***



Capitolo 1
*** Eccomi qua ***


Laura's prov
Seduta sulla riva della spiaggia ad aspettare che arrivasse;
la puntualità non era il suo forte, ma me ne ero ormai fatta una ragione e aspettare non mi dispiaceva affatto. Se c’era un posto in cui mi piaceva stare da sola a pensare era il mare.
“eccomi, ho fatto tardi?”
Mi giro ed eccola li: sophia.  Amica mia da anni, una specie di sorella. È alta, capelli castani e corti, magra e bella.
È timida, quasi quanto me.  ha molti difetti ma se c’è una cosa certa, è che è speciale, e non potrei mai ferirla o lasciare che qualcuno lo faccia.
“no tranquilla puntuale come sempre” dico in tono sarcastico
“ahah scusa ma non avevo visto l’orario, allora che volevi dirmi?”
“sai quella cosa che mi avevi chiesto la scorsa settimana ?”
“ehm, quella di lui? “
“esatto”
“ah si certo che mi ricordo, allora?”
“allora ora noi andiamo a fare le valigie, partiamo fra 2 giorni”
 
C’è una cosa che non vi ho detto di Sophia, è una grande fan di ross lynch, penso sia la sua cotta da teenagers, così lo chiama mia mamma.
Veramente, lui è la sua vita, e visto che è anche mio amico grazie alla nostra carriera televisiva, mi aveva chiesto se avessi potuto organizzare qualcosa con me, lei, e tutta la band al completo.
Io ho cercato di fare del mio meglio, ed esattamente fra 2 giorni, il 29 maggio, partiamo per Manhattan,
noi due e i fratelli lynch.
Passiamo l’intera estate la, senza genitori, senza problemi. Loro sanno già tutto, anche i genitori miei e di Sophia, era lei l’unica a non saperlo.
La casa in cui andremo è stata scelta da me, rydel e Sara, la fidanzata di rocky che ci raggiungerà un po più tardi però.
Il punto è che, appena Sophia lo seppe mi saltò in collo, non era mai stata più felice.
Anche io lo ero, il fratello maggiore, riker, mi era sempre stato nell’occhio destro: non dico che sono innamorata di lui,  ma  avevo sviluppato una certa simpatia.
Ross? Beh , lui ed io siamo sempre stati buoni, buonissimi amici, ma con Sophia, non cisarebbe potuto essere stato niente.
Non nego ovviamente che ero fortunata ad averlo, e che quando ero con lui, ero felice, ma come avrei potuto? Io non lo vedevo in altro modo al di fuori che un amico, e lo stesso valeva per lui.
 
Poi si sa, siamo ragazzi, e io vi giuro, che se mi guardo ora, non avrei mai potuto pensare e credere a ciò che successe durante quella vacanza.

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Capitolo 2
*** Si parte ***


 
 
Il tempo di attesa era scaduto, ora dovevamo partire.
Tra 15 minuti riker e i fratelli ci aspettavano a casa loro per partire insieme.
“allora hai preso tutto?”
“ehm, boh, io non lo so, credo di si, io non_”
“hey calma” le dico tranquillizzandola “se continui così non ci arrivi sana  a Manhattan”
“io, io. Forse hai ragione”
“senti Sophia, lo so che sei emozionata, ma siamo tra amici, c’è anche rydel che non vedevo l’ora di vedere e poi mica vai da sola, ci sono io eh”
“lo so, è solo che, vabe niente, andiamo senno facciamo tardi”
Saluto mia mamma, abbraccio mio papà e raggiungiamo casa lynch.
Sophia è sempre stata l’opposto di me, lei ora era qui che saltava di qua e di la, io camminavo a testa bassa pensando agli affari miei, pensando cose a cui nemmeno io riuscivo a stare dietro, e con espressioni impassibili in volto; ma se qualcuno mi avesse letta dentro, avrebbe scoperto che io ero l’unica ad avere veramente forti emozioni riguardo a questa vacanza.
Arriviamo a casa lynch e il primo membro che vedo è Ellington, quello che mi ha sempre fatta ridere in ogni circostanza.
Mi corre incontro e mi abbraccia, con l’entusiasmo di un bambino.
Dietro dì lui arriva rydel e rocky.
Do un bacio a rocky, e rydel mi viene incontro con le sue mille valigie rosa.
Mi dispiace che non ci sia anche ryland, ma lui andava con i genitori in europa per la prima parte dell’estate.
E finalmente arriva riker, questa volta gli salto in collo io però.
Mi prende in braccio e mi saluta, come una sorella. Adoravo quando mi prendeva in braccio, come se per lui non contasse nulla, solo chi aveva davanti.
“sei pronta?” mi chiese, tenendomi le mani
“prontissima” dissi, e poi mi rivolsi agli altri dicendo “bene, lei è Sophia, quella di cui vi parlavo, viene con noi in vacanza”
“piacere, io sono rydel, un amica di laura”
“piacere io sono rocky”
Si presentarono tutti, mostrando grande entusiasmo nei suoi confronti, e Sophia capì subito che non si sarebbe sentita esclusa, non con loro.
“ciao  Sophia, piacere di conoscerti”
Riconoscerei questa voce ovunque: ross ci aveva appena raggiunto ed era qui in piedi, davanti a noi e a Sophia.
“laura mi ha detto che verrai con noi in vacanza, io mi chiamo ross” le disse sporgendo avanti la mano
“si lo so chi sei, comunque piacere, io sono sophia”
Temevo sarebbe svenuta da un momento all’altro, ammiravo il rossore sulle sue guance mentre riker mi teneva ancora la mano.
Il modo in cui lei guardava lui era diverso da come io potrei guardare qualche altra persona, lei era innamorata, e io felice. Lasciai la mano di riker e interruppi quel momento di ghiaccio
“allora, andiamo?”
Montammo nelle due macchine perché in una non saremmo entrati.
Volevo levarmi dai piedi a mandare Sophia in macchina con ross, ma non andò esattamente così.
In una c’erano rocky, riker e Sophia: nell’altra eravamo  io, rydel, ellington e ross.
Al volante rydel, l’unica di cui mi potessi fidare nella guida, vicino  lei ellington e io dietro, con ross.
Rydel parlò tutto il tempo, aveva paura di aver dimenticato qualcosa e ci mostrò il programma per questi 3 mesi: voleva fare shoppinhg, divertirsi e stare sulla spiaggia.
Ero dietro mentre lei continuava a parlare, ellington che l’assecondava e io a fissare il finestrino, senza dire una parola quando quel biondo accanto a me si avvicinò al mio orecchio:
 
“hey”
“Hey, tutto bene?”
“sisi, sei felice della vacanza?”
“certo ross anche perché senno non perdevo tanto tempo ad organizzarla ahah, io e tua sorella siamo diventate pazze”
“ahah si ricordo, beh allora pensiamo solo a divertirci, okay?”
“certo”
 
Mi sorrise,e iniziò a parlare al telefono.
E io lo guardavo perché mi ricordava terribilmente suo fratello, e non capivo come nonostante questo tutti e due, avessero significati così 
diversi per me.

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Capitolo 3
*** Un uscita inaspettata ***


 
la casa era bellissima, c’era molto spazio, un giardino immenso e una piscina.
Le camere erano una a tre con ross rocky e riker, una da due con rydel ed ellington e una con me e Sophia, ma sapevo già che sarebbero cambiate ogni sera.
Per prima cosa disfacemmo i bagagli, e facemmo un giro per la casa.
Entrata in camera mia, Sophia mi saltò addosso, iniziando a esulatre per il suo primo incontro con ross.
Mi disse che le sue mani, erano forti, e che io ero fortunata ad avere la possibilità di afferrarle quando volevo, davanti a una telecamera.
Lei non sapeva però che ross era il mio migliore amico, ma nonostante questo c’erano momenti di imbarazzo tra noi due ed io non sapevo spiegarmi il perché.
Comunque, eravamo arrivati qui solo da un giorno e io non dovevo farmi problemi, anzi…
Quindi uscii di camera e andai da riker 
“allora programma di oggi?” gli dissi buttandomi seduta sul suo letto
“ mi va bene tutto quello che ti va di fare”  mi disse cingendomi le spalle
“io? Ma lo sai che se fosse per me resterei a guardare la tv tutta la sera con del gelato in mano…”
“allora facciamo così se ti piace, posso stare con te se vuoi, io e te”
“riker non posso mica decidere io , siamo in 7”
“va bene come vuoi, vado a sentire rocky te aspetta qui”
Aspettavo che tornasse per dirmi il programma della sera, quando entrò rydel, con la sua tutina color rosa, e una coda altissima bionda, che mi ricordava che invidiavo i suoi capelli.
“oh eccoti, che ci fai qui?” mi disse
“aspetto riker, che volevi?”
“no niente ero con Sophia non ti trovavamo, ma perché aspetti riker? Ti ha già detto di giulia vero?”
“giulia ?chi è giulia ?”
“ah non lo sai? Oddio, no niente lascia stare. Beh è arrivato riker,io vado giù che è meglio”
Disse uscendo dalla porta 
“ma che aveva?” mi disse riker
“non lo so, era strana.”
“mh, vabe, senti ho sentito rocky e-“
“chi è giulia ?” lo interruppi. Era diventato bianco in faccia e le pupille gli si erano dilatate, facendo quasi paura.
“allora? Chi è?”
“oh, giulia, è un amica. Cioè, lho baciata una settimana fa, ma nulla di che…”
“ah,potevi almeno fammi sapere qualcosa…”
“ma non è successo  nulla, lei è europea era in vacanza a los angeles e ora è tornata in svizzera, ma non è successo niente laura, fidati”
“ma guarda che non devi giustificarti, dico solo che sei tra i  miei  migliori amici e dovrei venirlo a sapere da te non da tua sorella…”
“hai ragione mi dispiace tantissimo laura, avrei voluto chiamarti ma avevo paura di distrurbare visto che eri tanto impegnata in questi giorni con le riprese”
“lo sai che non disturbi mai”
“grazie, sei la migliore, hai fatto bene a dirmelo” mi abbracciò e mi sorrise. Quel sorriso che mi ricordava tanto qualcosa, ma non riuscivo a capire cosa.
“allora cosa si fa?” chiesi
“si va a cena fuori, va bene ?”
“ehm certo, vado un attimo giù, ci si vede dopo”
 
"Aspetta!" Mi urlò da dietro
 
"Dimmi"
 
"Me lo fai un altro sorriso per me?"
 
inclinai la testa, sorrisi leggermente, e uscii.
 
Andai giù e vidi ross, che mi passò davanti facendo finta di nulla. 
Andai a dritto quando scesero tutti, al completo, nessuno escluso.
“allora si va a cena?” chiese rocky
“Si ehm, vi raggiungo tra 10 minuti, vado su a fare una cosa e vengo, voi andate tanto so dove è il posto” risposi
“okay, non fare tardi eh”
Uscirono di casa lasciandomi sola. La verità è che non dovevo fare niente, ma ero rimasta male del fatto che ️riker   avesse baciato un'altra, e che io fossi rimasta all’oscuro di tutto, quindi avevo bisogno di qualche secondo da sola per calmarmi.
Andai in camera, mi sdraiai sul letto e aspettai qualche minuto, poi presi il cappotto e scesi e chissà come mi scontrai con ross.
“ciao eh” gli dissi con tono acuto
“oh scusa non stavo guardando, io mi ero dimenticato il telefono, gli raggiungiamo insieme ?”
“ehm, veramente, io non, ehm, okay…”
“ dai andiamo in macchina mia, vieni” mi prese per mano e andammo.
So che sembra assurdo, ma a causa del traffico e di un malinteso non riuscimmo a raggiungere gli altri. Solo che morivamo di fame così girò la macchina, e mi portò in un ristornate.
Di 7 che dovevamo essere, rimanemmo io e lui, io e ross, a cena insieme.
Sarà stata il posto, o la luce, ma i suoi occhi brillavano quella sera, ed insipegabilmente lo facevano  anche i miei.

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Capitolo 4
*** Era straordinario, ma era un "amico" ***


 
 
Da pessima che sembrava  la serata si rivelò fantastica.
 cenai nel ristorante con ross ma nonostante lui non mi avesse calcolata  durante questi giorni non disse niente a riguardo e io mi sentivo nel posto sbagliato ; pensavo a Sofia che magari sarebbe voluta essere qui invece c'ero io e avevo lasciato Lei a casa .
il pensiero di urlare verso lui che lei lo amava e di andare via erano sicuramente i più giusti e non nascondo che quella sera pensai varie volte di andare via ma non vi riuscì .
era come se qualcosa mi impedisse di fare quello che pareva giusto.
 io che mi fidavo tanto del destino seppi per certo che quella sera non fu mio favore , o così a me sembrava, allora passai la cena  e non mi accorsi , che mi stavo divertendo e che stavo bene .
così dopo ce ne andammo sulla spiaggia e ci scordammo che c'erano altre persone che ci aspettavano e che la mia migliore amica era pazza per il ragazzo con cui ora passeggiavo al chiaro di luna.
Gli occhi di ross,  color marrone nocciola con sfumature verdi chiaro  quella sera erano neri scuri come tenebre.
 Nel bel mezzo di discorsi senza senso ci fermammo:  mi prese le mani e mi guardò con un dolce sorriso.
era molto più alto, lo è sempre stato... allora con le mani fra le sue alzai il viso mentre gli  fissavo gli occhi e quel ciuffo ora sopra di essi , fino a quando disse : "sarà magnifica"
 
non capii bene a cosa si riferiva e sarei potuta stare così per ore ma accennando un sorriso risposi: "cosa?
 
"quest'estate, sarà perfetta fidati di me, faró in modo che lo sia" mi fidavo di lui quanto del destino.
Si fecero le 23:00  e tornammo a casa, spiegammo l'accaduto e ognuno nelle proprie stanze.
Ross andò in bagno, io mi diressi in camera cercando di evitare lo sguardo di Sofia, ma al  mio ritorno ci fu un enorme sorpresa però.
Sara ,la fidanzata di Rocky, nonché mia amica, ci aveva raggiunto a Manhattan.
entrai in camera accompagnata da lei pensando che dovesse avere da dirmi molte cose ma l'unica a parlare fui io.
 
"Allora, non faccio in tempo ad arrivare che ti trovo in spiaggia con ross eh..."
 
La fulminai con lo sguardo.
Avevo già pentimenti di mio non avevo bisogno di altre prediche.
 
"No sara, non è come pensi, dovevamo uscire insieme ma noi abbiamo tardato e siamo finiti a cena insieme"
 
"Non dico che sia successo chissà cosa, ma non negare quello che hai sentito" rispose, con voce acuta e seria. Decisi di essere sincera: adoravo sara e di lei potevo fidarmi, così dissi tutto quello che avevo dentro.
 
"Non amo ross, non al punto di fare questo. Sofia è una sorella per me e lei ama ross quindi non posso fare altro che aiutarla. 
Lui è dolce, simpatico, protettivo e bello da far perdere la testa e non nego che questa serata non la dimenticherò facilmente... Ma non posso e non potrò mai, anche se io l'amassi..."
Dissi così mi sdraiai sul letto con la speranza che avesse capito, e così fu.
 
"Laura, è una cosa giusta, ma tu che hai sempre ascoltato il destino, dovresti seguirlo anche questa volta e magari guardarti intorno..."
 
Così disse, e se ne andò.
Stava di fatto che da quello che sapevo io ross mi vedeva come un amica, Sophia lo amava e se io avessi provato qualcosa lo avrei dovuto nascondere.
Mi ripetei tutta la notte che  ross non era nessuno,  e che giuro, saremmo rimasti amici. 

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Capitolo 5
*** Non allontanarti ***


 
 
 
Era inutile, per quanto ci provassi non riuscivo a scordare la spiaggia.
Io sapevo per certo quello che provavo, ma lei era il problema.
Non voleva parlarmi e se lo faceva non mi guardava mai negli occhi e io non lo sopportavo.
Eravamo amici ma ciò che mi spaventava era che lei iniziasse ad evitarmi e sarei così rimasto solo non corporeamente quanto mentalmente.
Passammo la mattina a fare colazione, parlare e cantare. 
Mi guardavo intorno a mi soffermavo su ogni singolo oggetto a pensare.
Io nostro giardino era molto spazioso, aveva colori straordinari e ogni mattina verso le sei del mattino iniziava ad essere baciato dal sole e io vi passavo molte ore a pensare.
Per quanto riguarda i miei fratelli, ognuno evitava quello che era successo ieri sera;
Laura non parlava con sophia, non parlava con me ed io non sapevo cosa fare e come reagire.
Se fosse stata mia amica , come lo siamo stati dall'età di 16 anni, sarei stato felice, ma se non fosse stata nemmeno quella, lo ammetto, mi sarebbe mancata terribilmente.
Dopo pranzo decidemmo di guardare un film: hunger games.
Adoravo quel film ed io mi immedesimavo completamente nel protagonista .
 
"Ho preso i popcorn" disse Rocky sedendosi vicino a Sara.
Rydel, seduta sulle gambe di Ellington, mi guardava incuriosita.
Intervenne per fortuna Riker che capita la situazione cercò di risolverla:
 
"Allora ragazzi, so che il viaggio è stato stancante, che ieri sera non siamo riuscito a cenare insieme, ma prendete un po' di vitalità!"
 
Riker aveva ragione, uscendo con laura si era rotto l'equilibrio per una ragione a me sconosciuta, ma dovevamo riprenderlo.
 
 
Laura's prov
Vedevo il disagio negli occhi di ross e lo sentivo dentro di me.
Presi Sophia per mano e la portai in giardino.
 
"Allora, perché non mi parli?"
Dissi mentre il vento mi portava continuamente i capelli sugli occhi.
 
"Sei te che sei sparita ieri sera, mi hai lasciata sola. Ma non preoccuparti per quello,  c'era Riker, peró potevi dirmi dove eri."
 
"Scusa sophia, ma non sapevo cosa fare o se ti avrei dato noia..."
 
"Laura sinceramente, ti piace Ross?"
Quella domanda sembrava perseguitarmi e sapevo che ci sarei cascata se avessi parlato con lei.
 
"No, Ross è un amico e rimane quello. So che tu lo ami, e ti aiuteró. Io non potrei vedere Ross al di fuori di un amico"
 
"Lo so , grazie laura, dai torniamo dentro"
 
Sembrava andare liscio, e a darmi la conferma fu proprio lui, la sera stessa.
Stavamo cenando , in un' armonia serena, come quella che è sempre stata.
Uscì un attimo in giardino per fare una telefonata, quando una mano calda dalla presa forte afferrò la mia.
Era una serata umida e l'uniche luci che ci illuminavano erano quelle della luna e delle stelle.
Ross era dietro di me, pronto a parlarmi, ma io lo ero?
 
"Hey, che fai qui?"
 
"Ero uscita perchè il telefono non prendeva..."
 
"Ah, laura volevo dirti una cosa..."
In realtà dovevo dirgliela io, che Sophia era innamorata di lui, farli mettere insieme, che io e lui non saremmo più dovuti uscire soli, ma lui sembrava l'unico ad avere le parole giuste.
 
"Dimmi Ross"
 
"Che è successo? Perchè non mi parli?"
 
"Nulla è che, ero un po distratta e preoccupata ma ora è passata..."
 
"Ma puoi parlarmi se ne hai voglia, sono tuo amico e puoi dirmi tutto quello che vuoi. Se vuoi io ci sono ma non smettere di guardarmi..."
 
"Hai ragione, hai sempre ragione, ed io sono una sciocca.."
 
"No non lo sei, senti laura, ti prometto che questa estate sará fantastica, faró in modo che lo sia , a partire da domani."
 
"Se questa è la tua promessa, spero davvero che la manterrai, grazie Ross"
 
E mantenne la promessa, il giorno dopo  forse fu un errore, successe quello di cui mi pentii, ma fu davvero indimenticabile.
 
 
 
 
Angolo autrice:
Ciao bimbe belle! Sono nuova qui, ma ho già avuto qualche opinione e spero molto  che vi piaccia;) fatemi sapere :)
 

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Capitolo 6
*** Quel bacio del Destino ***


 
 
Il giorno dopo decidemmo  di uscire tutti insieme, per iniziare veramente a goderci questa vacanza.
Scesi le scale e il primo che vidi fu ross "Buongiorno" dissi
"Buongiorno laura" rispose.
Poi proseguì verso Sara per parlare del programma per la sera.
Andammo a cena fuori e alle undici ci ritrovammo in spiaggia a ridere e scherzare. Stavo passando una serata bellissima, una di quelle che sarebbe rimasta nei tuoi ricordi fino a quando saresti diventata vecchia e ne avresti parlato con i tuoi nipoti.
 
La serata era calda, il mare calmo e intorno a noi qualche luce dei lampioni sulla strada.
Io avevo un vestitino nero, corto e un paio di calze. Le altre ragazze invece, Sara, Dophia e Rydel, erano radiose come sempre.
Ci sedemmo in cerchio e iniziammo a parlare, del piu e del meno e dei programmi per i giorni successivi...
 
"Che bella serata.." Esclamó Rocky, allungando un braccio intorno alle spalle di Sara.
Non l'avevo mai notato, ma anche lui, era davvero un ragazzo dolcissimo.
Così come i suoi fratelli dal tronde... chiunque avesse trovato la sua anima gemella in questa famiglia, sarebbe stata davvero fortunata.
 
"Si, hai proprio ragione, anche se io ho mangiato un po troppo" disse Riker ridendo
 
"Io non ho mangiato nulla, pero ora ho fame" continuó Rydel " chi è così bravo da andare a prendermi qualcosa?"
 
"Vado io... Tanto c'è un bar qui vicino, mi accompagna qualcuno?" Dissi
 
 
"Vengo io, ho fame anche io"
Disse il biondo dietro di me alzandosi in piedi
Cosi , accompagnata da, ross, mi avviai verso il bar.
 
"Allora, te hai fame?" Mi chiese
 
"Io no sono piena... Pero Rydel non aveva mangiato nulla a cena quindi... E poi mi piace passeggiare sotto le stelle, adoro la notte anche se ho molti brutti ricordi..."
 
"Tu? Quali ricordi?"
 
"senti ross sei il primo con cui ne parlo, apparte sophia, quindi non giudicarmi...
Quando andrew mi lasció fu perché se ne dovette andare dalla città, e lo ammetto ci rimasi male, ma ricordo ancora quando mi dava la buonanotte il nostro primo bacio, che fu di notte , e quando mi ha lasciato, ovvero sulla spiaggia, di notte..."
 
 
"Mi dispiace laura, ma ora è passata giusto? E poi ora hai  come amico 
me e sai benissimo che ti puoi confidare. Se hai bisogno di qualcuno che ti dia la buonanotte, basta chiedere"
 
"Si, grazie..."
 
Mi fermai un attimo, per assaporare quell'attimo di dolcezza e poter ammirare di nuovo i suoi occhi
 
"Hey, perche ti fermi?" 
 
"Ah beh, pensavo.. No è che, forse non riusciró mai a dirti grazie per quello che fai" cosi al posto di ringraziarlo a parole lo abbracciai forte appoggiando la mia testa sulla mia spalla. Sentivo il profumo dei suoi capelli e io calore del suo corpo  sul mio, e vi giuro che era una sensazione bellissima.
 
"Dai, ora andiamo" dissi, una volta sciolto l'abbraccio.
 
 
Arrivammo a casa abbastanza tardi, cosi ognuno preso dal sonno si diresse in camera sua. Le ragazze dormivano insieme stasera e avevano inviatato anche me ma passai prima da camera mia a spogliarmi.
Mi arrivó  un messaggio da Ross mentre mi stavo cambiando,così  lo lessi, e intravidi la dolcezza che si celava dietro lo schermo.
 
"Scendi, volevo darti la buonanotte"
 
Lessi il messaggio, e scesi al piano di sotto. Non vedevo Ross, anzi ero sola nella stanza solo Sophia era qui nei paraggi.
Allora presi il giacchetto  di Rocky, me lo misi sulle spalle e uscii in giardino.
 
Lui era li, con le mani in tasca a fissare il cielo.
Era come baciato dalla luce delle stelle e della luna e i suoi occhi brillavano.
Amavo i suoi occhi, rimanevo a fissarli per ore.
Si giró e mi vide.
Mi sorrise e si avvicinò.
 
"Hey" gli dissi
 
"Hey, pensavo tu non venissi" disse cambiando direzione dello sguardo
 
"No, in effetti, è stato dolce..."
 
"Beh, dopo quello che mi hai detto in spiaggia, mi pareva il minimo... Se ti rende felice, lo posso fare tutte le sere, anche se non vieni, io ti aspetto qui..."
 
"Sei dolce Ross. Io...grazie." diss  e lo abbracciai forte.
Quando mi staccai rividi i suoi occhi, terribilmente vicini ai miei.
Sentii dei rumori, appena dietro di me. Forse qualcuno  era uscito, ma ero distratta e non potei girarmi
 
Mi prese il mento e alzó il mio viso, mentre il suo era a poca distanza dal mio  impedendo alle mie gambe di stare immobili.
Con occhi lucidi, dissi:
 
 
"Vorrei che fosse tutto piu facile"
 
 
"Allora, non renderlo così difficile"
 
 
Cosi disse e ci baciammo:
 
 
Un brivido lungo la schiena, un soffio sul tuo viso, una carezza, una rosa profumata, una stretta forte, protezione, dolcezza, sicurezza...
 
Tutto questo non era paragonabile ad un suo bacio.
 
Ma ci baciammo appassionatamente e realmente, 
davanti agli occhi di Sophia.

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Capitolo 7
*** That sentence... ***


SEVEN
 
Quando mi accorsi che Sophia era dietro di noi era troppo tardi.
Di certo quella sera il destino non era stato a mio favore.
Sophia entró in casa e io le corsi dietro sperando che avesse potuto ascoltarmi.
 
"Sophia aspetta! lasciami spiegare!"
 
"Spiegare che cosa ? 
che mi hai tradita alle spalle con l'unico ragazzo che abbia mai potuto amare ? Tutto questo non mi sconvolge , sapevo che avresti ceduto ma hai fatto tutto di nascosto e  mentendomi; se ne eri innamorata avresti potuto dirmelo"
 
 "no non è vero , ho cercato di stargli lontano , anzi saremmo dovuti rimanere amici e non ti ho detto niente per paura di ferirti "
 
Iniziavo veramente a stare male;
Mi mancava il fiato e le parole per scusarmi, avevo gli occhi lucidi ed un nodo alla gola.
Sapevo però che Sophia stava di sicuro peggio di me.
L'armonia allegra di prima era sparita. 
nel frattempo anche Ross ci aveva raggiunto in casa.
 Scommetto che sarebbe voluto intervenire ma lui non poteva capire quello che stava succedendo e il perché Sophia era corsa via .
 Gli altri si svegliarono a causa del baccano   e stranamente ebbero il coraggio di scendere a vedere cosa stava succedendo.
 
" Proprio da te non me lo sarei mai aspettato" 
mi disse ormai persa nelle lacrime.
 
"Non avrei mai voluto che finisse così lo sai" 
 
Finì le mie parole con questa frase e lei corse velocemente in camera sua seguita da Riker.
 
Mi sentivo osservata e soprattutto nel posto sbagliato.
Ross mi prese per un braccio trascinandomi in giardino;
 sapevo sicuramente che mi avrebbe chiesto spiegazioni quindi pensai che era arrivato il momento di dire tutta la verità.
 
"Cosa è successo? Di che che parlava Sofia ?"
 
"Ross qualsiasi cosa sia promettimi che non ti arrabbierai"
 
"Laura cosa è successo ?"
 
Mi resi conto che forse tutto quello che stavo per dire sarebbe dovuto uscire qualche giorno prima e forse avrei evitato tutto questo.
 
 
"Quando siamo partiti per questa vacanza portai anche Sophia per un motivo preciso. 
Lei era cotta di te io la stavo aiutando a creare tra voi due una gran simpatia , ma da quella volta in spiaggia io ho rischiato veramente di innamorarmi di te per questo decisi di non starti vicino, per evitarlo.
Poi tu mi hai chiesto di esserti amica e ora mi hai baciata e lei mi odia."
 
 
 
"E non mi hai detto nulla ?
Eri innamorata di me hai tenuto tutto nascosto?
Capisco che tu l'abbia fatto per Sophia ma  non hai pensato che avresti potuto ferire me ? Avresti potuto almeno dirmelo e non ti avrei mai baciata in sua presenza"
 
 
Le parole volavano  al vento ma ti ferivano dentro e io quella sera me le ero meritate tutte.
 
"Ross mettiti nei miei panni, tu cosa avresti fatto?"
 
 Immobile davanti alle orecchie di tutti, almeno lui riuscì a usare parole che io non sarei mai stata capace di dire.
Non mi capitava spesso, ma quella sera vidi veramente Ross Lynch con le lacrime agli occhi e un nodo tremendo alla gola.
 
"Io  Laura ?
ci avremmo provato,
 avremmo trovato un modo,
io avrei trovato una soluzione per stare con te"

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Capitolo 8
*** I think I'm in love ***


 
 
Quando mi svegliai il mattino dopo, mi ritrovai con il volto imbrattato di mascara, che durante le ore era colato anche sul cuscino, macchiandolo di nero.
Avevo pianto nel sonno, ma non mi meravigliavo perché ero sicura che l'avrei fatto.
Scesi le scale e trovai tutti al tavolo a fare colazione. 
Mi ero ovviamente pulita la faccia, ma loro che erano amici veri, capirono che sicuramente quella notte non avevo avuto bei sogni.
 
"Buongiorno" mi dissero fissandomi come se si aspettassero che facessi chissá cosa, aspettando la mia reazione e guardandomi le cerchiaia sotto gli occhi.
 
"Buongiorno " risposi con un sorriso che pareva il mio.  Mi sedetti al tavolo e notai solo dopo qualche secondo che due sedie erano vuote.
All'appello mancavano, Ross e Sophia. Dove erano? Che avevano fatto durante queste ore?
Presi una tazza di latte e iniziai a berla e non passarono 5 minuti che con uno scatto chiesi a Rydel, seduta accanto a me dove fosse suo fratello e Sophia.
 
"Sono lì fuori" rispose sbiadita in volto, indicandomi la porta.
 
"Sono lì da stamattina alle 5, ma non hanno fatto altro che parlare tutto il tempo" disse Riker
 
Beh, non avevo idea di cosa si stessero dicendo e cosa si fossero detti per tutte queste ore, ma speravo solo in un miracolo e che la situazione si risolvesse da sola.
 
 
"Ah, no bene, noi, noi che facciamo?"
Chiesi giocherellando con la mia tazza di latte
 
"Usciamo? Andiamo a comprare qualcosa dai!" Rispose Rydel
 
"Sisi certo, perchè no? Andiamo a prepararci e tra 25 minuti fuori dalla porta. Chi vuole venire, ci sarà"
 
Disse Ellington facendo sicuramente riferimento a quei due che oggi non facevano parte di noi.
Forse volevano tenermi lontana proprio da loro due, ma se Ross stava parlando con lei avrà avuto i suoi buoni motivi e a me non interessavano.
Andai in camera di Sara a prendere in prestito la sua maglietta beige, poi mi misi un paio di jeans, le converse rosse e senza un filo di trucco uscì.
 
25minuti dopo eravamo tutti pronti ad uscire. Rocky prese le chiavi della macchina e la mise in moto.
In tutto questo, Ross e Sophia non si girarono nemmeno per vedere dove stavamo andando, erano li seduti sull'erba e continuavano a parlare.
 
Arrivati al centro commerciale, alleggerii il mio portafoglio in un attimo e tra un vestito e l'altro ogni tanto ci incastrava una foto con i fan che che ci seguirono per tutta la giornata.
Anche i maschi non badarono a spese e in circa un'ora eravamo già pieni di buste.
Avevo comprato qualche maglietta, qualcuna un pó più scollata di altre, due paia di scarpe e 2 vestitini per la sera.
Ma tra vestiti e borse, il mio pensiero era fisso e costante.
 Cosa stavano facendo Ross e Sophia? Mi avrebbero più rivolto parola? 
Continuai e domandarmelo fino alle 18 dello  giorno stesso.
 
 
Sophia's prov
Non aveva ancora finito il fiato e le parole e forse da usarne ne aveva ancora molte altre.
Era incredibile, era qui davanti a me e stavamo parlando interrottamente da ore. Aveva avuto il coraggio e la forza di farmi anche scordare il perchè di questa nostra chiacchierata, ed era per questo che mi  piaceva.
Ross era un ragazzo dolce, e questa era la prima volta che parlava così tanto da me dall'inizio della vacanza, anche se in giorni passati mi sarei immaginata questo momento un pó diverso.
Ma credete che io sia la cattiva? Che non mi sia accorta di quanto Laura è innamorata di Ross ? È la mia migliore amica, l'ho capito per forza.
Ma io non posso farci nulla. È come per le fan quando trovano un  idolo; loro posso capirmi perché è come quando soffri perchè ami una persona e lui non si occupa nemmeno della tua esistenza. Lui è famoso e te no e soffri se lui guarda un altra ragazza. In certi momenti anche io mi sento una fan. 
Ma io come molte altre, adoro auslly, raura, e tutti i nomi che sono stati attribuiti a questi due ragazzi. Ma capitemi che fa male.
 
Comunque quella notte io non dormii affatto; finita la lite con Laura, restai in camera con Riker fino all'una di notte. Dopo andai a fare un giro in macchina per i conti miei. 
Tornai alle 2 e mezzo e nessuno, pur essendo ognuno nella proprio stanza dormiva ancora.
Mi misi sul divano, mi addormentai per qualche minuto e alle 4:30 mi svegliai. 
Accesi la tv quando arrivó Ross. Mi portó in giardino, passeggiammo un pó e adesso siamo ancora qui, con dell'acqua in mano per evitare uno svenimento, anche se molte volte ho sentito le mie gambe cedere, il mio cuore abbandonarmi mentre parlavo con lui...
 
 
"Quindi in pratica, ha fatto bene questa chiacchierata."mi disse, incrociando le gambe.
 
"Si penso di si. Anzi grazie, ed è stato una cosa carina, soprattutto nei confronti di laura."
 
"Beh ho voluto chiarire la situazione, in modo da non avere più problemi.
Ora sia tu che io potremmo parlare con laura  e lei lo farà senza paura di ferire nessuno."
 
"È la cosa migliore..."
 
"L'importante è che tu ora possa goderti questa vacanza."
 
 
"Lo faró di certo, lo sai che è stata dura e per qualche giorno lo srà ancora, ma non per molto questo è sicuro" dissi serena e sicura di me.
 
 
"Senti Sophia, so che con me, anche se puo non sembrare, quello che sentivi non era vero, e fidati perchè lo so.
Quindi ti consiglio di innamorarti, perche io una volta lo feci e fu bellissimo, e voglio che capiti anche a te."
 
"Wow,Ti sei già innamorato una volta Ross? "
 
"Credo proprio di si"
 
"E come ti è passata?"
 
"Passata? Nono, non mi è ancora passata, sono sempre innamorato."
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 9
*** L'ho fatto per te ***


 
 
Si fece ora di cena e ci sedemmo al tavolo nelle posizioni di sempre.
Stasera Rydel aveva ornato la tavola con delle candele e delle sfumature di rosa: tovagliolini rosa, bicchieri rosa e così via...
Ormai avevo perso la speranza che a farci compagnia sarebbero venuti anche Ross e Sophia ma non andò così.
Entrarono entrambi nel salotto e seguirono due direzioni diverse: Sophia andò in camera sua, Ross invece si sedette al tavolo con noi.
 
"Allora, di che stavate parlando?" Chiese il biondo facendo come se nulla fosse. 
Tutti lo fissavano perché probabilmente anche loro volevano sapere cosa lui e Sophia si fossero  detti tutto il giorno.
Io cercai di finire ciò che avevo nel piatto per andare in camera mia ma più mi sveltivo più quel momento sembrava infinito
 
 
"Niente di particolare, solo dell'apparecchiatura stravagante di rydel" rispose buttandola sulla battuta Rocky
 
Io finalmente finì la cena e mi alzai, diretta in camera.
Pensavo che avrei trovato Sophia lì, ma non fu così, in camera ero sola.
Mi misi seduta sul letto, con la testa appoggiata sulla testata bianca e le mani in tasca.
Passarono alcuni minuti e feci in tempo per sentire che al piano di sotto avevano concluso la cena.
Mi avvicinai alla porta in punta di piedi e con delicatezza la aprii a malapena  guardando con un occhio quello che stava succedendo.
Sentì dei passi  e mi venne immediatamente spontaneo di chiudere la porta.
Non feci in tempo a chiudere a chiave che arrivarono tre colpi e un 
 
"Laura? Sei qui?"
 
Avrei riconosciuto quella voce tra mille, era lui, oh se era lui.
Volevo aprire ma morivo dalla paura che mi venisse detto 'oggi parlavo con lei perché ci siamo messi insieme' oppure 'ora c'è lei, tu non conti più niente, non sei nessuno'
 
Appoggiai la testa contro la porta, con la mano sulla chiave poiché non sapevo se aprire o no.
Sentivo il suo respiro dall'altro lato della porta e che stava aspettando me.
 
Mi feci coraggio  e aprii.
 
"Hey" dissi infilando la mia mano nella tasca posteriore dei jeans
 
"Hey, posso entrare?"
 
"Oh si certo scusa"
 
Ci sedemmo sul letto e mentre io ero agitata e preoccupata lui era sereno e felice e questo tranquillizzava anche me.
 
"Allora, dimmi tutto"
 
"Volevo dirti che ho parlato con Sophia"
 
"Si ehm, l'ho notato " risposi con un cenno di sarcasmo
 
"E se l'ho fatto è stato per chiarire la situazione. Voglio dire che questa vacanza è iniziata da qualche giorno e sinceramente, nessuno se la sta godendo come avremmo voluto.
Ma il motivo più importante era che volevo che tu mi parlassi senza ferire nessuno, o che lo facessi senza nasconderti. In poche parole mi mancava parlare con te e mi mancavi te . Poi anche io entravo abbastanza in questa faccenda, non credi?"
 
"Beh si, un po' si. Quindi ora è chiarito tutto con tutti?"
 
"Tutto e con tutti. Ora possiamo goderci la vacanza, veramente"
 
Beh potete immaginare la mia voglia di stringerlo in quel momento... Di saltargli addoso, abbracciarlo e passare le mie dita tra quei ciuffi biondi e sbarazzini.
Lo feci.
 Mi misi in ginocchio sul letto e lo abbracciai; mi staccai solo per la paura che non riuscisse più a respirare.
Stavo cercando mille modi per ringraziarlo, ma a lui bastò quell'abbraccio.
Mi accarezzò la guancia rosea con la sua mano destra, accennò un sorriso e si avvicinò alla porta.
Si girò e senza dire nulla mi salutò con la mano.
 
Ora sapete la verità, ma anche io l'ho scoperta solo adesso.
Avevo promesso che io e Ross saremmo rimasti amici, ma se ci penso scoppio in un'enorme risata.
La verità era che io amavo Ross, oh se lo amavo.
Mi struggevo per ogni singola mossa o sorriso che faceva, quindi si ne ero innamorata.
 
Scesi al piano di sotto ed erano tutti lì a guardare la tv  e io mi sentivo bene, molto bene e forse ce lo avevo scritto in faccia perché tutti capirono che la situazione era chiarita.
 
Era uno di quei momenti in cui nessuno puoi distruggere il tuo momento o renderti triste.
Quel giorno nessuno avrebbe potuto buttarmi giù; io ero felice, Ross lo era ed eravamo insieme.
 
Mi ero sempre fidata del destino e in quei giorni avevo fatto bene, era stato a mio favore. Per Tutto quello che era successo, era stato il destino e chissà a che cosa mi, o meglio ci avrebbe portato.
 
 

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Capitolo 10
*** Stay with me tonight ***


TEN 
 
Sophia's prov
 
Mentre gli altri erano giù decisi di andare verso camera mia perché ero molto stanca e quella giornata per me non era stata proprio il massimo...
Inoltre avevo un forte dolore alla schiena quindi presi un anti-dolorifico e mi diressi verso il mio letto.
Attraversando il corridoio, passai davanti alla porta di Riker; mi chiedevo se fosse rimasto al piano di sotto con gli altri o se anche lui fosse già  andato in camera.
Così senza timore bussai alla sua porta.
 
Mi aprì un ragazzo alto, biondo con i capelli bagnati e senza maglietta.
 
"Oh scusa torno dopo!" dissi con la mano sulla guancia cercando di coprire il rossore sul viso.
 
"No non preoccuparti, mi stavo facendo una doccia ma ho finito" mi disse prendendomi per il braccio.
 
Mi fece entrare in camera e mi sedetti sul letto; volevo fare solo due chiacchiere visto che lui in questi giorni mi aveva aiutata molto e poi  sarei subito andata dritta in camera.
Aveva i pantaloni della tuta grigi, poi si infilò una canotta bianca e i suoi occhiali da vista.
 
" avevi intenzione di parlare di Ross?"
 
"Si, lo so che ti stresso, ma non saprei da chi altro andare. Si è vero con Laura ora è più o meno chiarito però..."
 
"Però continui a venire qui e devi, perché mi trovo bene a parlare con te e credo anche tu"
 
Mi disse accennando un piccolo sorriso e appoggiando tutte e due le gambe sul letto.
 
"È che, oggi abbiamo chiarito la faccenda e in poche parole mi ha detto che tra noi non sarebbe potuto funzionare. 
Io penso che l'abbia detto perché, l'amore deve essere corrisposto da tutti e due, non solo da uno, quindi non solo da me."
 
"Come stai ora?" Mi dice stringendomi la mano
 
"Come vuoi che stia. Mi sento nel posto sbagliato, mi sento sbagliata e odio l'amore. "
 
"Tu non sei sbagliata e ora sei qui con me, quindi sei nel posto giusto. Non odiare l'amore perché è una delle cose più belle ci hanno donato,
bella quanto te. Io ti capisco per questo ti dico che ti passerà"
 
Dice abbracciandomi e appoggiando il mento sul mio capo. Lo stringo con le braccia e con la mia testa posso sentire il suo cuore che batte.
Avrei voluto rimanere così in eterno o almeno fermare il tempo; ero un po' imbarazzata ma era un momento nel quale quello che accadeva non era controllato da te. 
A me quel momento andava bene.
 
"Grazie Riker" continuai sciogliendo l'abbraccio "È proprio questa la cosa strana, so già che mi passerà e tutto grazie a te"
 
/./
 
Sentì il rumore dei passi sulle scale, eppure avrei giurato di non aver sentito più voci per un paio di minuti.
Girai la testa verso l'orologio ed era mezzanotte e undici minuti.
Era precisamente da un'ora e undici minuti che io mi ero addormentata, senza volerlo, in camera di Riker.
Avevamo entrambi la il volto appoggiato sullo stesso cuscino, io ero di fianco e lui mi teneva con le braccia da dietro.
La sua mano arrivava a toccare la mia e mentre la stringeva  qualcuno aprii a malapena la porta e io, mi lasciai nuovamente addormentare, tra le braccia di Riker e con la mano nella sua.
 
 
 

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Capitolo 11
*** Era come il primo giorno in cui la vidi. ***


 
 
Laura's prov
 
Mi svegliai il mattino dopo, con un un profumo di fiori che proveniva dalla finestra della camera.
I raggi del sole passavano colpendo le mie mani e illuminando la stanza.
Diversamente dalle altre mattine mi ero svegliata felice e questa volta non avevo macchiato nessun cuscino.
In camera ero sola, così mi domandai subito dove fosse Sophia.
Perché non aveva dormito con me? Era sempre arrabbiata?
Mi alzai dal letto e andai in bagno a sciacquarmi; poi mi misi una maglietta bianca e uno shorts di jeans.
Andai nel corridoio ma non vidi nessuno, così scesi le scale diretta nella sala da pranzo.
'Eccoli lì" pensai. Loro non avevano ancora fatto caso a me ma io li avevo visti ed erano felici.
Ross era stato fantastico, l'armonia grazie a lui era tornata quella di prima.
Seduta accanto a Riker c'era Sophia;
Era spensierata e faceva colazione con tutti gli altri e questo era l'importante, ma ovviamente non avrebbe superato tutto proprio tutto subito.
 
 
"Hey alla buon ora"
Disse Rydel non appena mi vide.
Mi avvicinai al tavolo, alla mia solita sedia, al mio solito posto accanto a Ross.
 
"Allora, che mi sono persa?"
Chiesi prendendo un bicchiere di succo.
 
"Abbiamo deciso cosa fare stasera! Danno un film carino al cinema e chiederemo informazioni per come arrivarci... Inizia alle otto"
Rispose Ellington
 
"Mi sembra perfetto, andiamo tutti no?" Chiesi per conferma
 
"Si certo"
 
Finita colazione andammo in giardino a fare quattro chiacchiere sul bordo della piscina per prendere un po' di sole e bagnarci le gambe. 
Feci qualche minuto di idro massaggio con Rocky , ma fui costretta a chiudere il libro che stavo leggendo per i troppi schizzi.
 
"Ti piace tanto leggere eh?"
 
Mi chiese il moro fissando la copertina del mio libro
 
"Neanche più di quanto può sembrare... Certo ho letto dei buon libri, ma ci sono momenti in cui preferisco di gran lunga vedere un bel film"
 
"Sta di fatto che è la più brava di tutti noi messi insieme "
Intervenne la voce di Rydel.
Non risposi perché ero già abbastanza imbarazzata. Loro pensavano che fossi così tanto perfetta e intelligente, ma io facevo solo il  mio niente di più .
 
Uscii un attimo per andare in camera a prendere un asciugamano, quando entró Ross che quella mattina era stato abbastanza silenzioso.
 
Ross' prov
Cavolo se era bella: si asciugava quei capelli perfetti, lisci e morbidi.
Quando mi vide e mi sorrise,  sentì un colpo allo stomaco forte e dolce.
 
"Hey, che fai?" Mi disse pettinandosi le punte bionde
 
"No è che, non ti avevo ancora salutato... Dormito bene stanotte?"
 
"Benissimo, non faceva neanche molto caldo, tu?"
 
Che potevo fare? Potevo dirle che avevo dormito bene perché ora era tutto chiarito, perché lei era felice e tranquilla?
Potevo dirle che mi ero sognato tutta la notte le sue labbra e il suo sorriso?
 
"Sisi, ho dormito bene"
 
Potevo, ma non lo feci.
Si avvicinó lentamente e mi diede un abbraccio: mi strinse forte appoggiando la mano sui miei capelli e la testa sul petto.
Misi le mie mani sui suoi fianchi e vi giuro che se avessi avuto la mia fotocamera a portata di mano, avrei fatto una foto e l'avrei tenuta con me.
 
"Hey, ti voglio bene anche io"
Le dissi tirandola sulla battuta
 
"Ahah no scusa, mi ci andava e basta"
 
Detto questo decisi di passare a un argomento al quanto delicato, ma prima o poi qualcuno ne avrebbe parlato...
 
"Sophia? Vi parlate?" Chiesi mordendomi il labbro
 
"Non ancora, ma mi sembra più o meno allegra , no?"
 
"Beh se la vuoi sapere, ieri sera sono entrato in camera di Riker e indovina con chi stava dormendo?"
 
"Davvero?" Mi rispose con gli occhi lucidi
 
"Davvero! Erano abbracciati, dolci e in preda all'affetto se si può così chiamare qualcosa che non è ancora maturato... Era come se lui la stesse proteggendo, non lo so, però appena li ho visti ho chiuso la porta lasciandoli ai loro sogni..."
 
Laura mi guardò cercando di nascondere un enorme sorriso: la conoscevo e sapevo che era felice che la sua migliore amica iniziasse a stare bene.
 
La sera si avvicinò presto e tra una bibita e l'altra riuscimmo a vedere quel film tanto atteso.
Tutti e dico tutti, erano allegri.
Sophia, passò la serata accanto a Riker e c'erano momenti in cui non riuscivo a capire se si stessero tenendo la mano o no, ma erano carini e non ci feci troppo caso.
 
Laura quella sera mi guardó a lungo e ogni tanto alludeva un fantastico sorriso e io vi giuro, che mi sembrava che quella vacanza fosse appena iniziata.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo autrice
Ciao belli... 
È un po' che non posto, ma a scuola più ci avviciniamo alla fine più ci riempiono di compiti ed interrogazioni.
Comunque, avrete saputo della nuova ragazza di Ross e io, ne sono felicissima.
Continuo lo stesso a scrivere fanfiction su lui e Laura, perché non posso fermarmi perché loro sono ancora il mio OTP più grande...
Spero che non dia fastidio a voi :)
 
_always29_

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Capitolo 12
*** Ora toccava a lei ***


 
Laura's prov
Mi capitava spesso di parlare da sola, soprattutto quando ero immersa nei miei pensieri.
Erano le nove e mezzo del mattino e ancora nessuno si era svegliato.
 
 
Ero in cucina appoggiata allo spigolo del tavolino mentre bevevo un succo alla soia, aspettando che qualche anima si svegliasse, ma li conoscevo e quasi tutti si sarebbero svegliati tra un po' , anche perché ieri sera avevamo fatto tardi...
Tirai fuori il mio libro nuovo, che stranamente aveva la copertina bianca ancora intatta e cominciai a leggere seduta su una sedia.
 
"Oh, leggi quello nuovo eh"
Sentii dire dietro di me.
Sophia si era degnata di scendere e di essere la prima ad iniziare la conversazione tra noi due.
 
"Mi hai fatto paura" dissi chiudendo il libro e incrociando le gambe
 
"Ahah scusa... Non avevo più sonno e sono scesa"
 
Prese uno yogurt dal frigorifero e si sedette sulla sedia accanto alla mia.
Lei, che aveva i capelli sempre raccolti stamani li teneva sciolti e lungo le spalle.
Non ci feci caso e pensai ad un cambio di look...
 
"Mh, almeno te hai dormito bene Sophia, io ho avuto un mal di testa terribile..." Continuai "Però stamani non eri in camera, dove sei stata?"
 
Non rispose subito, si mise la mano sul collo e cominciò a giocare con io laccio della sua felpa.
 
"Sono stata un po' sul divano, poi in camera di Rydel..."
 
Ero la sua migliore amica e di quello che mi aveva detto, di vero non c'era niente.
 
"Sophia, se hai dormito con Riker a me puoi dirlo, non ci sono problemi, anzi..."
 
Si alzò prendendo il vasetto di yogurt riportandolo in cucina quando si chinò per buttarlo via. 
I capelli le si spostarono e in una frazione di tempo riuscii a vedere un segno rosso sul suo collo.
No, lei non era il tipo che si tagliava e o che passava da vittima, il suo carattere era forte.
Mia cugina quattordicenne, aveva lo stesso segno quella sera che tornó dalla discoteca con il suo amico Leo.
Mi alzai di scatto e la raggiunsi afferrandole il braccio.
Mi guardò come incerta se parlare oppure no.
 
 
Sophia's prov
Se avevo creduto di poterlo nascondere a Laura mi ero sbagliata, mi conosceva troppo bene.
Quindi mi diedi una spinta e le raccontai tutto.
Chiusi la porta e iniziai:
 
"Alla fine del film ieri sera, decisi di tornare a dormire in camera tua, perché lasciarti sola non mi sembrava giusto... Avevo tutto in camera di Riker però, quindi passare prima lì mi fu obbligatorio.
Mi aprii la porta e mi strinse a se,  come se fossi la cosa a cui teneva di più al mondo.
Chiuse la porta e mi porse il pigiama, così lo presi e lo ringraziai.
D'un tratto appoggiò la fronte sulla mia e mi disse che se avessi voluto sarei potuta restare lì e  che non voleva lasciarmi andare.
È stato molto vicino a me in questi giorni e veramente il suo sorriso è stato  il mio.
Perché ogni sua mossa mi rabbrividiva ed ero felice tra le sue braccia.
Mi prese il volto tra le mani e mi baciò delicatamente.
 
 
Quello fu il primo bacio dopo una volta in cui credetti che l'amore non avrebbe mai potuto più guardarmi in faccia.
 
Poi l'atmosfera ha pensato a tutto il resto, so solo che lui ha reso tutto speciale e che non mi pentirò mai di quello che ho fatto nonostante all'inizio fossi molto spaventata di come sarebbe andata.
Siamo abbastanza grandi e non è male se accade con la persona che si ama... Io so Laura, amo Riker e me ne convinco sempre di più ogni momento che passo con lui.
Lui mi dimostra di provare lo stesso nei miei confronti e si sono felice."
 
Ecco, avevo raccontato tutto di quella notte a Laura e ne ero felice, perché lei mi avrebbe capita e sarebbe stata felice per me.
 
"Sophia, perché non avresti dovuto dirmelo? Avevi paura di essere giudicata per cosa? Aver seguito l'istinto? Sono contenta per te e per voi due, perché so che Riker è un ragazzo d'oro che ci sarà sempre per te. Poi ti ama, si vede dal modo in cui ti guarda."
 
"Spero di si, perché io amo lui, ma non credo che tornerò in quella camera così spesso..."
 
"Perché no?" Mi chiese preoccupata
 
"Perché ho veramente bisogno di serate tra ragazze e poi, mi mancavano le nostre chiacchierate notturne"
 
"Anche a me Sophia" disse abbracciandomi.
 
 
 
"Ora andiamo in un bar, che questo yogurt non era per niente buono"
 
La presi per mano, ci metemmo un giacchetto e uscimmo . 
Non avvertimmo nessuno, ma saremmo tornate in pochi minuti.
Io ero fiera di me stessa e per quanto riguarda Laura, lei non si era ancora accorta, che aveva un ragazzo pazzo per lei davanti gli occhi, pur essendone lei stessa innamorata.
Non potevano però  rimanere amici, Ross non l'avrebbe lasciata andare un'altra volta.

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Capitolo 13
*** I missed it ***


 
Mi svegliai quella mattina molto presto poiché non riuscivo più a dormire.
Accano al mio letto c'era Sophia che dormiva beatamente, così, felice che fosse tornata nella mia stanza, uscì dalla porta facendo attenzione a non svegliarla.
 
Scesi di sotto convinta di essere sola, invece proprio Riker era seduto sul bordo piscina.
 
"Hey" dissi sedendomi accanto a lui
 
"Hey, già sveglia anche te ?"
 
"Si, non riuscivo più a dormire"
Dissi infilando una mano nell'acqua.
 
"Senti, volevo ringraziarti perché Sophia è felicissima di questa vacanza ed è tutto merito tuo"
 
"Non devi ringraziarmi, io la amo e non potrei vederla soffrire in ogni caso... È fantastica ed io mi sento fortunato. "
 
"Lo so e ne sono felice..."
 
Mi guardò compiaciuto per poi abbracciarmi calorosamente.
"Grazie a te Laura...Senti già che sei qui ti faccio vedere una cosa" 
 
Tiró  fuori un foglio stropicciato e lo aprii facendo attenzione a non strapparlo.
Quasi tutte le frasi erano in spagnolo, ma dopo anni di studio delle lingue straniere riuscivo un po' a cavarmela...
 
"È un volantino che parla di un festa in città... È abbastanza conosciuta e alcune persone delle città vicino vengono qui per prenderne parte ma non pensavo fosse in questo periodo..."
 
"Festa? Di che tipo?" Chiesi incuriosita
 
"Musica e balli , ci sono anche delle gare ma non devi partecipare per forza... Ogni anno ci sono degli ospito speciali"
Spiegò il biondo rimettendo il foglio in tasca.
Musica e balli? Sembrava molto allettante come idea, ma c'era un unico problema: io ero negata per il ballo.
Era inutile, l'unica scuola in cui non andavo bene era quella di danza dove prendevo parte da piccola.
 
"Ehm è una bella idea, sentiamo gli altri?"
 
"D'accordo "
 
Passò qualche minuto e il resto della famiglia si era svegliato.
Entrammo in cucina per informarli dell'idea e sentire le loro opinioni al riguardo.
 
"E quando sarebbe la festa?" Chiese Ross
 
"Domani sera, alle 20 fino a tarda notte"
Risposi infilamdo le mani nelle tasche dei jeans.
 
 
"Per me è perfetto, dopotutto o siamo stati in casa o in locali chiusi, mai una serata all'aperto"
Notó Rydel sedendosi al tavolo con un succo di frutta in mano.
 
"Allora è deciso " 
 
Uscii in giardino lasciando gli altri in cucina, quando sentii toccarmi la spalla destra.
Mi girai e vidi Ross
 
"So cosa hai, timore e imbarazzo"
Disse con l'espressione di chi aveva capito tutto
 
"È solo che preferirei evitare" risposi alzando le spalle
 
Ross sapeva che ballare non era il mio forte, mi ero già confidata con lui parecchie volte.
 
"Ma dai, non devi preoccuparti, sono balli a coppie..."
Disse cercando di convincermi 
 
"Oh bene, ballare con qualcuno? Ora si che ho cambiato idea"
 
Iniziò a ridere per poi continuare : 
"E se ballassi con me?"
 
"Sarebbe un'altra storia..." Risposi girando lo sguardo.
 
"Allora fallo, ti insegno io"
 
Mi prese la mano destra sollevandola all'altezza delle spalle e appoggiò l'altra sul mio fianco.
D'istinto la mia mano sinistra andò a posarsi sulla sua spalla.
Portò un piede avanti facendo muovere il mio molto lentamente per poi fare lo stesso con l'altro.
 
"Ora più veloce" 
Mi disse accelerando i movimenti.
 
"È il valzer?"
Chiesi facendo attenzione a dove mettevo i piedi.
 
"Esatto"
Detto questo mi fece gare un casqué, tenendomi con il braccio
 
"E questo è il tango"continuò  con un ciuffo biondo che penzolava davanti ai suoi occhi 
Mi alzò nuovamente iniziando a muovere i piedi di nuovo lentamente mentre io dolcemente appoggiai la mia testa sul suo petto.
Non un singolo rumore si sentiva nel giardino e probabilmente gli altri erano tornati in camera.
C'era profumo di fiori e un caldo pazzesco, ma io stavo bene tra le sue braccia e l'unico calore che sentivo era quello del suo corpo.
Lui appoggiò il mento sul mio capo e restammo così per qualche secondo, fino a quando alzai la testa per guardare i suoi occhi.
Mi fece fare una giravolta e mi ritrovai a poca distanza dal suo viso.
Sentivo dei brividi lungo la schiena e le gambe cedere e l'unica cosa a cui pensavo era cosa fare in quel momento.
Mi mise una mano sul fianco e con l'altra prese la mia guancia.
La distanza tra i nostri corpi era passata da qualche centimetro a zero e la sua bocca e i suoi occhi erano incredibilmente vicino ai miei.
Mi lasciai andare sollevando ancora di più il mio viso perché pensai che anche il mio momento era arrivato.
 
 
"Ross noi andiamo voi- ehm, torno dopo?"
 
Di scatto la distanza tra i nostri corpi era tornata quella prima, e la sua mano non accarezzava più la mia guancia.
Rocky senza farsi sentire era entrato in giardino, facendomi sobbalzare  il più lontano possibile da Ross.
 
"No no, mi stava solo facendo vedere dei passi di ballo... Allora, io vado a vestirmi così si esce eh"
 
Dissi rossa in volto camminando velocemente verso le scale.
Entrai in camera di Rydel per chiedere un favore ma feci in tempo a vedere Rocky che entrava in camera sua.
Mi vide, mi fece un cenno di scuse con la testa e si girò chiudendo la porta alle sue spalle.
Non doveva scusarsi assolutamente perché quel momento mi spettava e sarebbe arrivato da un momento all'altro.
Stava di fatto che avrei comprato un vestito e sarei andata alla festa l'indomani, solo se Ross fosse stato accanto a me, tenendomi la mano e non lasciandomi un secondo per l'intera serata.

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Capitolo 14
*** Laura! ***


 
 
 "Ricordi quando eravamo felici?quando non avevamo bisogno di niente l'importante era stare insieme? 
È finito tutto? Tu sei cambiata ma ti ricordi questo no?"
 
"Potrebbe tornare tutto come prima, io ti amo Ross..."
 
"Scusa Laura, ma io no..."
 
Mi alzai così dal letto, con il sudore freddo e spaventata da quello che era stato un incubo.
Forse il libro che stavo leggendo mi aveva presa troppo...
Mentre scendevo per le scale continuavano a tormentarmi le stesse immagini e li stessi rumori di quel sogno orribile, al punto che inciampai su uno scalino ritrovandomi seduta a terra.
Mi procurai così un taglio sulla gamba destra che mi dava una noia tremenda.
Andai in cucina, presi un po' di carta e mi sistemai la ferita affrettandomi per raggiungere gli altri.
Arrivata in salotto trovai la stanza vuota: era già tardi non potevano essere sempre  a dormire...
Andai al piano di sotto e nell'ufficio ma la casa sembrava  vuota fino a  quando non sentii dei rumori provenire dal giardino.
Mi affacciai e li trovai tutti in piscina a giocare come dei ragazzini.
Tirai un sospiro di sollievo e iniziai a ridere attirando così la loro attenzione.
 
"Hey ce l'hai fatta eh!" Urló Riker da dentro l'acqua.
 
"Scusate ho avuto un imprevisto"
 
"Allora vieni o no?" Mi incitò Sara "mettiti il costume e buttati !"
 
Corsi in camera a prendere il mio due pezzi rosso e mi tuffai in acqua insieme agli altri.
 
Quello era il giorno della festa e a me quell'idea non era ancora andata giù.
Passai tutto il giorno sperando in un imprevisto o un cambiamento del tempo così da annullare la festa; ma era tutto in ordine e si prospettava una serata calda e serena.
Si fecero presto le sette di sera ed io ero sempre sul divano con il mio pantaloncino da mare che usavo per stare in casa e una maglietta bianca.
Nel frattempo tutti gli altri erano di sopra a prepararsi.
Guardai un ultima volta fuori dalla finestra, ma la serata era una delle migliori.
Il profumo di Rydel riusciva persino a raggiungere il piano inferiore spargendosi per tutta casa.
Su sentiva solo il rumore dei tacchi delle ragazze che camminavano in su e in giù per il corridoio decidendo l'abito.
Meno male c'era Sophia, che odiava i tacchi o qualsiasi tipo di scarpa elegante.
 
"Hey, non ti prepari?"
Disse una voce dietro di me.
Mi girai e vidi Ross, con un jeans blu, una maglia e una giacchetta nera.
I capelli per niente pettinati e il suo solito ciuffo davanti gli occhi.
 
"Si ora vado, stavo finendo una cosa..."
 
"Hey" disse sedendosi accanto a me afferandomi la mano "quando la smetterai con l'imbarazzo capirai finalmente che sei abbastanza perfetta da fare invidia a tutte"
 
"Smettila" dissi sorridendo dandoli una spinta con la spalla "per uno come te è facile dirlo"
 
"Vatti a vestire e ne riparliamo..."
 
Salii in camera e indossai il mio vestito che tenevo nell'armadio da giorni.
Non usai mascara, rossetto e tanto meno indossai i tacchi.
Avevo il mio vestito color crema, la pelle chiara e le converse nere che nessuno mi avrebbe mai tolto.
 
"Ahah, non riuscirai mai ad usare una matita per gli occhi in vita tua" disse Sophia entrando in camera.
 
"Già, mi darebbe noia lo sai bene..."
Risposi
 
"Non cambierai mai, ma ti appoggio con le scarpe... Vado a prendere le mie" disse uscendo dalla stanza.
Per quanto riguarda me ero ormai pronta: scesi così le scale senza accorgermi che la ferita di quella mattina si era aperta e che un goccia di sangue mi stava scendendo lungo la gamba.
 
"Ma che hai fatto?!" Mi disse Ross venendomi incontro.
Mi prese in braccio e mi poggiò sul divano.
Tirò fuori dalla tasca un fazzoletto e iniziò a tamponarmi il graffio.
Passava il dito lungo il taglio senza provocarmi alcun dolore, solo qualche brivido lungo la schiena.
Il sangue si era fermato, così prese un cerotto e lo mise sulla mia gamba delicatamente.
 
"Quando la smetterai di combinare guai?" Mi disse sorridendo
 
"Quando la smetterai di prenderti così cura di me?"
 
Era rimasto zitto guardando in basso, senza più continuare la conversazione.
Fu quello il momento in cui capii che eravamo entrambi innamorati persi dell'altro e che non sarei potuta andare avanti facendo la parte dell'amica.
 
"Ross" gli dissi poggiando la mano sulla sua guancia.
Non sapevo più cosa fare, se parlare per prima, se andare via o allontanarmi.
Quel bacio che stavo aspettando sembrava così  vicino in quel momento ma aspettava ad arrivare.
Prese il mio capo con la sua mano appoggiando la sua fronte alla mia.
 
"Scusa ma mi è impossibile vederti stare male e penso che ormai tu abbia capito il perché " mi sussurrò 
 
 "Sarei stupida a rifiutare qualcosa di cui ho bisogno, quindi mi spiace Ross , ma non posso rimanerti amica"
 
"Era l'ora, non credi?"
Disse ridendo alzandosi in piedi.
Prima che qualcuno potesse scendere, uscimmo in giardino e raggiungemmo la strada mentre mi teneva la mano.
 
"Ora che siamo qui, ci vieni stasera vero? " mi disse prendendomi i fianchi e portandomi a se
 
"Ti ho promesso che sarei venuta se tu ci fossi stato, quindi si..."
 
 
Iniziammo a camminare lungo il marciapiede, mano nella mano come se il tempo si fosse fermato solo per noi.
Solo alla fine della strada si avvicinò con le labbra al mio orecchio e, finalmente dopo quei giorni di lunga attesa, riuscì a dire quelle  parole tanto attese.
 
"Ti amo Laura"
 
Nello scatto che feci per baciarlo sentii una forte fitta alla gamba causata dal graffio che mi fece indietreggiare.
 
Finii in mezzo alla strada senza accorgermi di una macchina che veniva verso di noi.
Sentii una forte spinta, un urlo e una sgommata.
Ross si trovò disteso a terra, senza sensi e alla vista del sangue tutto mi crollò addosso .
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Spazio autrice :
Hey bimbe! Era da un po' che non postavo, ma ho avuto qualche problemino...
Non so cosa ne penserete di questo capitolo e che espressione avrete alla fine, maaaa spero comunque che vi sia piaciuto:)
Fatemi sapere!
 
 
 
 

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Capitolo 15
*** Mi manchi ***


 
 
 
Era più di un ora che Ross era stato portato urgentemente in sala operatoria e nessun dottore ci aveva ancora detto niente.
Eravamo tutti in sala d'attesa dove regnava il selenzio e la paura tremenda che da un momento all'altro potesse arrivare una brutta notizia.
Viaggiavo in su e in giù per il corrodoio con le mani tra i capelli consumando tutti i tranquillanti che avevo nella borsa.
Iniziavo a immaginare la mia vita senza Ross; una vita incompleta, senza avventure, senza sorrisi e senza amore.
Nel corso della mia vita, avevo perso molte cose, ma ora non potevo permettermi di perdere lui, il ragazzo di cui ero follemente innamorata.
Era stata colpa mia: lui si era buttato per salvare me e se fossi stata attenta non sarebbe successo niente di tutto questo.
Le lacrime mi rigavano il viso mentre i ragazzi cercavano di calmarmi: erano tutti preoccupati, ma io ero quella più emotiva.
Se gli fosse successo qualcosa non me lo sarei mai perdonato ...
Avevo solo paura che da un momento all'altro sarebbe uscito un signore con un camice bianco e ci avesse avvertiti che la situazione era grave.
Lui era tutto per me e il non sapere come stava mi uccideva.
 
Non avevamo ancora avvertito i genitori: volevamo aspettare che ci dicessero se era qualcosa di pericoloso o no e, solo allora gli avremmo chiamati.
 
"Vedrai che andrà bene Laura" arrivò la voce confortante di Rocky "il sangue può averti fatto effetto ma è meno grave di quanto sembri"
Continuò cercando di calmarmi.
Era passato poco tempo ma sembrava già un'eternità senza Ross: in questo momento avevo bisogno delle sue labbra, dei suoi occhi e dei suoi abbracci più che mai.
Il destino non era accanto a me quella sera.
Verso le undici finalmente un dottore uscii dalla stanza per darci notizie:
 
"Siete parenti del signor Lynch?"
 
"Si" rispose Riker alzandosi in piedi "siamo i fratelli, come sta?"
 
"Allora, il ragazzo ha senza dubbio subito un grosso colpo e se non fosse arrivato qui subito avrei temuto il peggio.
Ha perso molto sangue e avrebbe rischiato un emorragia, ma abbiamo fatto in tempo.
Per ora non si è ancora svegliato e dubito che lo faccia presto, per questo domani mattina lo opereremo e allora dovremmo solo aspettare che si svegli."
 
"A che ora potremmo vederlo?" Chiesi subito 
 
"Alle 3 del pomeriggio, ora potete anche andare a casa, per ora il ragazzo non può essere visitato"
 
"Va bene, grazie dottore"
 
Sapevo che non potevo vedere Ross, ma il pensiero di tornare a casa non mi sfiorava neanche .
Potevano farla semplice quanto volevano , ma sapevo che quella  che avrebbe subito era un'operazione molto invasiva e non avevo intenzione di lasciarlo lì da solo.
Anche se le probabilità erano scarse  sarei dovuta essere lì se si fosse svegliato stanotte.
 
"È inutile stare qui, non ce lo fanno vedere prima di domani" 
Disse Rydel con in filo di voce.
 
"Scusate ragazzi , ma io voglio restare qui, non lo lascio solo"
 
"Resto con te, non puoi stare qui da sola" rispose Sophia
 
"Va bene, grazie"
 
Lottai un po' ma riuscii a convincerli a lasciarmi qui. 
Ero sicura che se fosse toccato a me l'incidente anche Ross sarebbe rimasto qui tutta la notte quindi non sarei stata io di certo a tornarmene a casa.
Con me rimase Sophia e Riker che non sopportava il pensiero di lasciare la sua dolce metà da sola.
 
Quando vidi che a mezzanotte e mezzo non mi ero ancora addormentata, appoggiai la testa sulle gambe di Sophia e chiusi gli occhi.
Avevo mille pensieri tra cui quelle orribili scene dell'incidente e quei momenti che avevamo avuto io e Ross poco prima.
Era riuscito a dire quello che sentiva e io,  gli avevo fatto capire che non sarei potuta essere più sua amica perché i sentimenti, quando ero accanto a lui, erano troppo forti per essere nascosti.
Sapevo che era difficile, ma ora volevo solo rivedere i suoi occhi.
Non mi importava se dovevo aspettare: mi addormentai col pensiero di poter vedere nuovamente gli occhi di Ross perché una volta sveglio non avrei esitato a stringerlo e dirgli quanto lo amavo.

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Capitolo 16
*** Finalmente ***


 
 
Era dalle otto di questa mattina che ero sveglia, impaziente che arrivasse l'ora giusta per vedere finalmente Ross, ovvero le tre di pomeriggio.
In questo momento siamo tutti a casa a pranzare mentre tutti  parlano ancora sconvolti per l'incidente.
L'unica che non riesce   a dire niente sono io che mi sento ancora totalmente in colpa per quello che è successo.
 
"Credo che se la sia cavata perché l'incidente non deve averli creato lesioni gravi, ma in base all'impatto chissà quanto sarà agile quando uscira dall'ospedale " dice Riker portando avanti la loro conversazione.
 
Io nel frattempo rimango seduta a giocare con la mia pasta e a guardare l'orologio mentre ascolto quei discorsi da medico esperto.
Era quel senso di colpa e la voglia di rivederlo alla follia che mi impediva di concentrarmi.
 
Dopo essermi stesa sul divano si fanno finalmente le due e quaranta: così, insieme agli altri, montiamo in macchina per l'ospedale.
Andiamo diretti al terzo piano dove Ross sta ora riposando nella sua stanza.
Si avvicina una signora sulla cinquantina e un camice lungo bianco che apre la porta del corridoio: "orario di visite" dice in tono fermo.
 
"Andiamo, anche lui vorrà vederti"
Sussurra Rocky al mio orecchio.
 
Lo prendo a braccetto e iniziamo a camminare lungo il corridoio insieme a tutti gli altri fino alla stanza 311, quella di Ross.
 
Potrei dire di essere agitata e spaventata ma la voglio di rivederlo e sopra tutte le emozioni che mi assalgono in questo momento.
Arriviamo davanti alla porta 311 e lì mi blocco completamente.
 
"Possiamo andare solo due alla volta, chi va per primo?"
 Chiede Sara
 
"Direi prima i fratelli..." Rispondo nonostante la voglia di aprire quella porta per prima.
 
"No Laura, conosco mio fratello, vai pure tu per prima, non preoccuparti noi ti aspettiamo fuori"
 
Forse era giusto che andassero prima lei o Riker, ma non me lo farò  ripetere due volte : apro la porta ed entro.
 
Eccolo lì, il ragazzo che mi amava a tal punto da rischiare la sua vita per la mia era davanti a me sano e salvo.
Era legato a dei piccoli tubicini, aveva la fronte fasciata con una garza bianca e dormiva beatamente mentre un piccolo ciuffo biondo gli si poggiava sull'occhio.
 
Avrei voluto stringerlo, ma avevo paura di provocarli dolore e svegliarlo bruscamente.
 
Mi abbasso dolcemente, poggiando la mano sul suo petto e le mie labbra sulle sue e senza il minimo controllo, una lacrima mi solca il viso.
 
"Mi sei mancato " sussurro sulla sua bocca.
Mi siedo sulla sedia davanti a lui mentre li tengo la mano stretta con la mia.
Fa effetto vederlo così, ma almeno era lì con me.
 
"Hey" è la parola che interrompe quel silenzio.
Ross si è svegliato ed è qui davanti a me con in sorriso sul viso.
 
"Ross" dico alzandomi in piedi "finalmente " è tutto quello che riesco a dire per poi buttarmi sopra il suo corpo e abbracciarlo cercando di evitare le mie lacrime.
Rompo quell'abbraccio e gli do una carezza sulla guancia appoggiando nuovamente le mie labbra sulle  sue.
 
"So che non te lo aspettavi così" dice ridendo, riferendosi a quel nostro bacio.
 
"Ti amo Ross" dico senza pensarci troppo.
"Questa volta non ti farò allontanare da nulla perché io ti amo e l'ho tenuto dentro per troppo tempo.
Ora ci sono io per te" dico lasciando andare l'ultima lacrima.
 
"Non piangere" mi dice alzando delicatamente il braccio per asciugarmi il volto.
 
"Sei bellissima" mi sussurra.
 
Abbasso il volto imbarazzata e allo stesso tempo felice come non mai.
 
"Come stai?" Gli chiedo 
 
"Ora meglio, anche se avrò qualche problemino alla gamba... Resta fino a che non mi dimettono se vuoi vedermi stare bene"
 
"Ross lo farei senza esitare, ma l'orario di visite finisce tra poco" 
Questo mi ricorda che fuori dalla stanza i suoi fratelli lo stanno aspettando per vedere come sta.
 
"Ross, devo andare, devono entrare gli altri: Rydel mi aveva fatto entrare per prima"
 
"Mia sorella sà di cosa ho bisogno"
Risponde accennando di nuovo quel sorriso.
 
"Basta ora, ti sei appena svegliato, devi riposare; poi parleremo.
Ora chiamo gli altri, ci si vede domani a casa."
 
Mi avvicino verso la porta e mi giro un 'ultima volta indietro prima di salutarlo. 
"Ti amo" è quello che pronunciano le sue labbra ma senza utilizzare voce.
 
"Anche io Ross"
 
Apro così la porta facendo passare il resto della famiglia.
 
Domani Ross torna a casa e io sarò la prima ad accoglierlo.
Chi lo lascia più andare ora? 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo autrice
Scusatemi tutti se ho fatto aspettare tanto ma durante l'estate non ho mai un minuto libero:/
Comunque spero che questo capitolo vi piaccia, un bacio :)))))

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