Sott'acqua di oro_e_zaffiri
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sott'acqua ***
Capitolo 2: *** La sbronza ***
Capitolo 1
*** Sott'acqua ***
Questa storia la dedico a lui; ci conosciamo da circa tre anni e forse sono tre anni che ignoro il fatto di amarlo.
Lui non mi ricambia, ne sono certa. Lui non leggerà mai la mia storia, ma gliela dedico ugualmente.
Sott’acqua - Racconto di un sogno improbabile
A lui non piace il mare, me l'ha detto una volta, tanto tempo fa.
Oggi é il mio compleanno e lui è venuto lo stesso, anche se si svolge in una località balneare.
Ha la maglia dei Ramones, rossa e nera e i capelli lunghi. Amo quei capelli lunghi e quella barba, scura, morbida,
che gli incornicia il volto.
Io indosso la salopette, quella che mi hanno regalato gli zii, fa caldo e ho abbassato le bretelle. So di sembrare
ridicola ma non mi importa.
Decido di entrare in mare, incurante della mia paura degli squali, delle meduse e di quant'altro. Oggi è il mio giorno e
non voglio pensare a nulla.
Io sono in acqua, faccio il morto e un sorriso mi spunta in volto quando lo sento dietro di me: mi prende le mani e mi
parla dell'università, del fatto che ci annoieremo, anche se non so a cosa si riferisce.
Sorrido ancora guardandolo di sottecchi.
Fa caldo.
Mi lascio trasportare dalle onde e dalle sue mani che mi afferrano saldamente per i polsi, per non farmi andare via, trascinata dalla corrente.
Libero una mano dalla sua presa e gli schizzo un po’ d'acqua in faccia mentre lui fa lo stesso con me e, per la prima
volta, forse, lo vedo ridere di gusto.
Mi piace giocare con lui. Mi piace vedere le gocce bagnargli il viso, i capelli, la maglia.
Sorrido nuovamente quando mi sento il viso spruzzato d'acqua salmastra.
La deve pagare, penso ridendo.
Mi volto, alzandomi in piedi e lo guardo in faccia: siamo vicini. L’acqua è alta ma non ho paura; mi avvicino ancora.
Gli poso le mani sulle spalle e lo porto giù, sott'acqua.
Lui fa lo stesso con me, trascinandomi sotto e finiamo entrambi sempre più giù, verso il fondo, lontano da tutti, lontano
dal mondo.
Il mare è trasparente e lo riesco a vedere: è vicino a me, forse troppo vicino. Mi guarda.
Mi mette una mano dietro alla nuca e si avvicina, piano.
Non ho mai baciato qualcuno sott'acqua.
Ho paura, voglio respirare.
È il nostro primo bacio.
Tremo ma non se ne accorge, non me ne accorgo nemmeno io.
È un bacio dolce, casto, puro: sa di attesa, di pazienza, di sguardi che per anni si sono cercati senza mai trovarsi veramente.
I polmoni cominciano a bruciarmi, ho bisogno d'aria, ma non voglio staccarmi da lui perché so che una volta riemersi
lui tornerà ad essere lui e io tornerò ad essere solo io. Solo noi. Solo amici.
Riemergiamo inevitabilmente dall'acqua, senza possibilità di scampo. Il viso rosso, il respiro corto e non solo per la mancanza di ossigeno, il cuore che batte all'impazzata.
Ci guardiamo in silenzio, per un po’ e il mondo sembra fermarsi nei suoi occhi nocciola.
Siamo vicini, immersi nell'acqua mentre galleggiamo, i vestiti fradici come tutto il resto di noi.
I suoi capelli bagnati sono così belli.
Mi sento nulla al suo confronto, lui è troppo per me, io sono insignificante.
Il suo bacio rimarrà per sempre nella mia mente e aspetterò pazientemente la prossima volta che le mie labbra toccheranno le sue.
Forse anche solo per un secondo, forse anche solo in un sogno.
Grazie a tutti per aver letto il mio primo racconto originale. Non so che dire d'altro!! xD
Pace e bene a tutti!! =) Grazie a chiunque voglia recensire o inserire la mia storia tra le seguite/preferite/ricordate.
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Capitolo 2
*** La sbronza ***
Salve miei cari e mie care!! Qui di nuovo io, anche se in un ritardo spaventoso!
Scusatemi veramente per il ritardo, ho avuto molto da fare e nonostante il tempo libero non ho trovato un secondo da dedicare alle mie storie. Chiedo venia D:
Comunque bando alle ciance vi lascio alla storia! Spero sia di vostro gradimento; a dopo.
*
Le cose belle arrivano quando smetti di cercarle e per la maggior parte dei casi è così, basta forse solo smettere di fare qualsiasi cosa e ciò che si riteneva impossibile a volte capita.
Ma, in certi casi invece, una spinta è tutto ciò che serve e a volte l'alcool aiuta, lo ammetto.
Dopo il bacio del mio compleanno sono successe varie cose, ma io e lui non abbiamo mai parlato di ciò che è accaduto quel giorno al mare.
Io mi vergogno.. O forse ho paura di averlo solo sognato.
Io non piaccio a lui e mai gli piacerò.
È febbraio quando decidiamo di uscire insieme, ovvio non solo io e lui, ma con altri amici, presso un posto che é come una seconda casa sia per me che per lui.
È un brutto periodo per me, mi sento brutta, inutile, triste. A tutti capitano momenti del genere, è normale ma sono talmente a pezzi che decido di prendermi una bella sbronza per dimenticare. Sono una brava ragazza, bevo, sì, ma mai da star male; per una volta si può fare.
La sera è fresca, il locale bollente e lui é come sempre stupendo!
Ha legato i lunghi capelli in una coda e qualche ciuffo scuro gli ricade sulle spalle. Lui non beve, deve guidare.
Forse è già l'effetto dell'alcool ma mi sento meno sola e meno malinconica e guardandolo capisco quanto realmente sia carino.. e io ho la possibilità di conoscerlo, di essergli amica, di confidarmi con lui.
Balliamo, ci muoviamo, ci divertiamo; siamo ai piedi della gradinata, a me non piace questa canzone che il dj ha messo su ma a lui sì e mi dice di ballare, di divertirmi.
Forse è per il fatto che sono mezza ubriaca che mi appoggio a lui senza ritegno, ripetendogli che non mi piace la canzone.
Lui mi ha preso una mano, mi stringe le dita intorno alle sue e mi spinge a muovermi a ritmo di musica: ho caldo, mi gira la testa e rido come una deficiente, senza nemmeno sapere il perché; ma infondo non mi interessa di nient'altro.
Mi sta abbracciando e questo mi rende felice.
La mia amica è forse più ubriaca di me, anzi, sicuramente lo è.
Nessuna delle due sa cosa sta succedendo e, essendo disinibite ci baciamo, a stampo, sulla bocca.
Non sento differenza, non provo nulla ma rido ancora più forte e l'abbraccio mentre lei beve ancora la sua birra, per cancellare le orribili cose che le stanno succedendo a casa e con il suo ormai ex fidanzato.
Io e lei siamo amiche e ci siamo baciate; io e lui siamo amici, quindi dobbiamo baciarci. Come ragionamento non fa una piega, almeno secondo la mia mente governata dall’alcool.
La mia amica mi guarda, seduta sui gradoni mentre io e lui le siamo di fronte.
Mi giro verso di lui, non si capisce nulla, l'alcool rende tutto più confuso e difficoltosi i movimenti.
Lo guardo negli occhi, ma non lo vedo realmente; é la birra che mi annebbia la vista.
Lo avvicino a me e lui, forse preso alla sprovvista, non si muove, rimane basito ed immobile mentre bacio a stampo anche lui.
Tutto succede in una frazione di secondo, un bacio innocente, totalmente incoerente, inaspettato.
Forse non è nemmeno da considerare un bacio vero.
Non mi fermo a guardare la sua reazione, ma mi dirigo in bagno con la mia amica che sta per vomitare.
Ci siamo baciati. Davanti a tutti.
Ed io non so ancora che pensare di ciò che è successo; l'alcool é ancora presente in me e non mi permette di ragionare.
Sono sicura che stanotte mi addormenterò ancora un po’ brilla, ma con questo momento ben chiaro stampato nella mia mente.
Domani avrò tutto il tempo per pensare alle conseguenze di ciò..
*
Bien bien bien.. devo ammetterlo: non sono entusiasta al 100% di questo capitolo, ma non vedevo l'ora di pubblicare e quindi ho scritto di getto tutto ciò che avevo in mente.. o meglio, tutto ciò che è REALMENTE successo (ebbene sì, questo episodio è accaduto veramente).
Vi prego siate clementi se volete recensire!
Un salutone!!
Grazie ancora a tutti per il tempo dedicatomi.
Oro_e_zaffiri |
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