Lo scudo è un personaggio a sè

di RomanceInBlack
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Lo scudo è un personaggio a sè ***
Capitolo 2: *** Il vibranio non è più introvabile. Ricordalo. ***
Capitolo 3: *** La prima missione ***



Capitolo 1
*** Lo scudo è un personaggio a sè ***


Declaimers: Al solito, i personaggi non sono miei, ma di proprietà della Marvel e dei rispettivi autori

 

 

 

 

Ancora. Era successo ancora.

Lasciava il suo scudo in salotto e se lo ritrovava in cucina, in bella mostra sulla penisola.

Lo riponeva nell'armadio dell'anticamera e ricompariva in bagno, appoggiato ad un pensile.

Lo appoggiava sul suo letto e lo ritrovava nell'altra stanza, sul letto di Bucky.

Steve proprio non capiva che diavolo stesse succedendo in quell'appartamento.

Ne aveva parlato con Bucky, ma questo, aveva negato di aver toccato, figuriamoci spostato, il suo scudo. Anche se, pure lui, riteneva che il continuo spostarsi di quest'ultimo fosse bizzarro, soprattutto, quando se lo ritrovava in bagno, uscendo dalla doccia, piuttosto che sul letto o sul comodino... ma, addestrato a fiutare il pericolo, e non considerando lo scudo di Captain America, come tale, preferiva far finta di nulla, e in caso pensare che fosse uno scherzo di Steve.

“Vorrei ricordarti che tra i due, il burlone eri tu.” Gli aveva detto Steve, quando aveva provato a porre il suo dubbio. “E poi, scusami, ma che scherzo sarebbe metterti il mio scudo in bagno?!” In effetti, aveva poco senso.

“Non è che invece lo sposti tu, per farmi un dispetto?” Lo interrogò il Capitano.

“...” Un'occhiata storta di Bucky, fece evaporare quella malsana domanda.

“Magari è posseduto? Come quella bambola, Annabelle *, di quel film.” Provò il soldato, con uno sguardo un po' preoccupato.

“No. Non crederai a queste sciocchezze.. ti prego, non anche tu,...devo già sopportare Stark, che non fa che guardare film horror, nell'ultimo mese, e ormai vede possessioni, squartamenti e psicopatici assassini, armati di mannaie, seghe elettriche o qualsiasi altra cosa causi mutilazioni discutibili, ovunque... povera Pepper. L'altro giorno, l'ho trovato, che chiedeva a Jarvis, di riprendere, per tutta la notte, una tavola ouija che aveva piazzato in salotto*2. “ Il suo scudo posseduto, ma per favore.

“Era un'idea, quindi siamo daccapo.” Concluse Bucky, sedendosi sul divano, vicino allo scudo, e guardandolo torvo.

Anche Steve, seduto, sulla poltrona vicino al suo amico, cominciò a scrutare, con aria confusa il suo scudo.

“Magari è tutto uno scherzo di Tony. Entra quando non ci siamo, e lo sposta. Conoscendo la sua indole infantile, ed il fatto che soggiorniamo in suo appartamento, nel suo palazzo... Figuriamoci se non ha modo di entrare quando vuole.”

“Penso che un magnate dell'energia come Stark abbia di meglio da fare che venire da noi a spostare il tuo scudo, caro il mio Capitano.”Cominciò il moro, ma l'espressione di risaputa che assunse Steve, gli fece concludere con un “Spererei...”

E ci fu un leggero... doing...

Lo scudo, si era spostato per andarsi ad appoggiare al braccio sinistro di Bucky, quello in vibranio, rilasciando un leggero suono di metallo contro metallo nell'etere.

“Io non l'ho toccato!”Scattò come una molla Bucky, che in un battito di ciglia fu di fianco a Steve, ancora basito, seduto sulla sua potrona di pelle.

“E' posseduto! E basta! L'hai visto? “ Gli urlò nelle orecchie un poco pericoloso Winter Soldier, decisamente alterato, che gli stringeva il braccio in maniera spasmodica.

E si, che Steve l'aveva visto. Il suo scudo si era spostato, senza che apparentemente nessuno lo toccasse, di circa un metro, lo spazio che lo separava da Bucky.

“Facciamo un esperimento.” Propose Rogers alzandosi e staccandosi gli artigli di Bucky dal braccio, che ormai cominciava a fargli male sul serio.

“Tu mettiti seduto al mio posto.” Fece sedere il suo amico, dove prima vi era lui.

“ E ora aspettiamo. Dai Bucky, stai tranquillo.” Gli sorrise, rassicurante, Steve.

Nel giro di una decina di minuti, Bucky si rilassò appoggiando la testa alle gambe di Steve che si era appollaiato sul bracciolo della poltrona. Accesero il televisore e così passò una buona mezz'oretta. E il soldato si addormentò, con il braccio meccanico che sporgeva appena dalla poltrona.

E ci fu ancora un doing...

Steve vide il suo scudo cadere delicatamente sul tappeto e rotolare fino ad appoggiarsi alle dita meccaniche di Bucky, che per fortuna, continuò a dormire. Cosa, tra l'altro strana, pensò Steve, che era abituato a vederlo scattare a qualsiasi rumore o meno.

“Bene bene bene.” Sussurrò il Capitano al suo scudo” Quindi, ti devo considerare un mio rivale in amore?”

Una strana luce attraversò la stella nel centro dello scudo e finì la sua corsa sulle dita del braccio di vibranio a cui era dolcemente appoggiato.

Steve avrebbe dovuto cominciare a guardarsi le spalle!

 

 

 

 

 

*Annabelle, è la bambola che si vede all'inizio del film “The Conjuring-L'Evocazione”.

*2 Spunto preso dal film “Paranormal Activity”

 

 

Ok, ce l'avevo in mente da un po'. So che è una scemenza, ma avevo voglia di provare a buttarla giù e quindi … A voi l'ardua sentenza.

Ho sempre pensato che lo scudo di Captain America fosse un po' un personaggio a se, con quel pizzico di vita propria, un po' come le sopracciglia di Derek Hale (Tyler Hoechlin), di Teen Wolf.

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Capitolo 2
*** Il vibranio non è più introvabile. Ricordalo. ***


Declaimers: Al solito, i personaggi non sono miei, ma di proprietà della Marvel e dei rispettivi autori

 

 

Steve circumnavigò il divano fino a trovarsi di fronte alla seduta con le braccia incrociate, il corpo rigido, lo sguardo furente e minaccioso, puntato su di essa.

“Questa è subordinazione, Soldato! Un 'altra sciocchezza come questa non verrà perdonata! Potevano andarci di mezzo civili! Per non parlare dei compagni di missione! Ti rendi conto!

No! Tu non ti rendi affatto conto! Altrimenti non l'avresti fatto!

Non sei tornato! Ti ho lanciato e non sei tornato indietro!

Il vibranio poteva essere raro o introvabile negli anni '40, ma ora? Stark potrebbe crearmi diversi tuoi simili e senza quest'inconveniente di un'anima, una possessione, una volontà, chiamala come ti pare, e allora... addio braccio di vibranio di Bucky, adagiato vicino a te nelle gelide notti d'inverno di New York e benvenuto nuovo wok * in cucina per me. Ci siamo intesi!”

Fu così che lo trovò Bucky al suo rientro.

“Scusami Steve, non dovrei essere io quello instabile e psicolabile della coppia?!”

 

 

*Wok, tipo di pentola di origine asiatica

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Capitolo 3
*** La prima missione ***


Ringrazio chi leggerà questa ennesima follia, chiedo scusa in anticipo per eventuali errori, thanks ^_^

 

 

Declaimers: Al solito, i personaggi non sono miei, ma di proprietà della Marvel e dei rispettivi autori

 

 

 

 

“Cavolo Steve, fammi uscire, che diavolo ti è preso?!”

Bucky si era ritrovato chiuso nella camera da letto, la porta bloccata. Sembrava ci fosse qualcosa, infilato sotto di essa dall'altro lato, che le impedisse di aprirsi.

E che cavolo! Doveva partire in missione con Clint tra un'ora, non era il momento per gli stupidi scherzi di Steve, che poi, perchè, avrebbe dovuto chiuderlo in camera per scherzo?

Nel frattempo...

Steve stava rientrando da una sessione di corsa mattutina e già da fuori l'appartamento sentì le urla incazzate di Bucky.

“Steve, non è divertente! Se non apri immediatamente la porta giuro che la sfondo e non me ne frega un cazzo di cosa dirà Stark, te le sorbirai tu le sue lamentele!”

Un momento, cosa stava succedendo?

Steve si diresse verso la loro camera da letto per scoprire che il suo scudo si era infilato sotto la porta in modo da impedirne l'apertura dall'interno della camera.

Non fece in tempo ad articolare parola che il braccio meccanico di Bucky sfondò con un pugno la porta facendo il suo ingresso in corridoio.

“Oh cavolo! Bucky aspetta un attimo!” Si sbrigò a togliere lo scudo da sotto la porta solo per venire sbattuto a terra dalla porta che si aprì di scatto e trovarsi il suo amico in uno stato di ira, neanche tanto repressa.

“Si può sapere che cazzo ti è preso?! Perchè mi hai chiuso in camera? Lo sai che devo essere allo Shield tra meno di un'ora. Essere così infantile è un comportamento che non ti si addice Rogers! E scordati il sesso per almeno un mese! Fai anche due!” Recuperò il borsone che aveva preparato per la missione e si diresse verso l'uscita.

No, no e poi no, che ci rimettesse anche la sua vita sessuale per quel dannato scudo psicopatico non esisteva proprio.

“Ecco, vedi cos'hai combinato. Dannato pezzo di metallo! E dannato io quando ho scelto te come arma! E adesso che facciamo!? Si è veramente arrabbiato.” Forse non era il massimo della sanità mentale parlare con uno scudo.

Si lanciò all'inseguimento di Bucky che ormai stava arrivando al piano terrà tramite l'ascensore, precipitandosi sulle scale.

“Allora, vediamo di trovare una soluzione, padella psicopatica. Di certo non posso dire a Bucky che l'hai chiuso tu nella stanza. Già ha passato una settimana a controllare sotto il letto tre volte al giorno, dopo aver visto Under the bed* con Stark, figuriamoci che fa se gli dico che tu sei posseduto e hai una cotta per il suo braccio di vibranio, minimo ci scappa alle Isole Aran ad allevare pecore.”

Arrivò al piano terra davanti all'ascensore proprio quando questo si aprì per fare uscire un, ancora, arrabbiato Bucky.

“Scusami Bucky, hai ragione su tutta la linea ad avercela con me, ma ascolta, sono solo agitato dal vederti andare in missione. E' la prima che affronti senza di me al tuo fianco e sono un po' agitato. E non fare quella faccia! Lo so che sei perfettamente in grado di difenderti da solo! Ma...”

“Lo so Steve, anch'io sono sempre in uno stato di agitazione quando so che sei in missione. Va bene così. Non devi più giustificarti di nulla.” Replicò pacato Bucky, dandogli un leggero bacio sulla guancia e stringendogli una mano.

Per Steve fu una sorpresa, mai il suo compagno si lasciava sfuggire tenerezze, se pur minime, al di fuori del loro appartamento.

“Come mai sei sceso con lo scudo?” Già, aveva ancora lo scudo in mano.

“Mi faresti il favore di portarlo con te? Mi sentirei più tranquillo. Fallo per me.”

Bucky non potè resistere allo sguardo da cucciolo abbandonato che gli fece Steve e dopo un altro bacio si diresse verso l'uscita con lo scudo di Capitan America al braccio.

Se fosse tornato con anche solo un capello fuori posto lo scudo avrebbe passato un pessimo quarto d'ora, magari sarebbe potuto diventare una scultura d'arte moderna, perchè no? Doveva chiedere a natasha, magari conosceva qualche artista amante de metalli.

 

 

*Under the bed, film horror del 2012 basato sulla leggenda metropolitana del mostro sotto il letto

 

 

 

 

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