E vissero tutti felici e contenti. Ah no, scherzavo.

di Destiny_96
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** CAPITOLO 1 - “Di 'sti tempi, i Principi Azzurri hanno il cavallo zoppo. ***
Capitolo 2: *** CAPITOLO 2 - Mettere la spina nella presa. ***



Capitolo 1
*** CAPITOLO 1 - “Di 'sti tempi, i Principi Azzurri hanno il cavallo zoppo. ***


E vissero tutti felici e contenti. Ah no, scherzavo.

Questa non è una fiaba, svegliatevi oh poltrone.

 

 

 

CAPITOLO 1 - “Di 'sti tempi, i Principi Azzurri hanno il cavallo zoppo."

 

 

 

Per molte donne il giorno del matrimonio è quello più bello della propria vita: scegliere l'abito, i fiori, la torta, il pranzo, il dopo pranzo, il dopo dopo pranzo, la cena, il dopo cena, la musica, ancora musica, sempre la musica, damigelle coi fiori, damigelle con le bolle, damigelle col riso, damigelle con fiori bolle e riso, il marito, la suoc- no, quella no purtroppo.

Beh, mi spiace deludervi. Ma per me il giorno del mio matrimonio è stato un emerito calcio nelle palle.

Innanzitutto, le sarte hanno preso male le misure e io mi sono dovuta strizzare dentro il vestito. Mia madre ha cavato fuori un corsetto di non so quale epoca storica, ad esser sincera, uno di quelli strizza-budella. Il tutto s'è concluso con io che boccheggiavo come un tonno appena pescato. Lascio a voi l'immaginare quanto cacchio fosse stretto quel vestito.

I fiori erano mezzi appassiti perché quei deficienti dei fiorai li hanno consegnati due ore prima. La torta si è quasi sciolta perché quel giorno si moriva di caldo. Non scherzo, mia suocera buttava giù intere bottiglie d'acqua, manco fosse un cammello. Anche se in effetti ci somiglia. Sapete, doppio mento, occhi a pesce palla, quando parla sputacchia peggio di un lama, doppie protuberanze (panza e chiappe, ma credo si fosse capito), voce profonda stile stupratore seriale...si, la suocera migliore al mondo proprio. Fortunatamente mio suocero è un bell'uomo. Chi se lo sposava altrimenti mio marito? Mica io.

Ma tornando a noi.

Il cibo era fortunatamente commestibile. O quasi. Non ho mai capito se la poltiglia aranciastra con le bolle che si gonfiavano e scoppiavano fosse il purè di patate che avevo teoricamente scelto o se era radioattivo. Nessuno l'ha mangiato. Ho provato a convincere mia suocera, ma senza risultato. Peccato, mi toccherà investirla un giorno in macchina quando la vedrò attraversare la strada.

Una delle mie due damigelle si era presa - solo il cielo sa come, a Giugno - il raffreddore e starnutiva bolle di sapone in faccia all'altra, che ha finito per inghiottire una manciata di petali di rosa.

Il DJ si era ubriacato e a nemmeno metà serata ha iniziato a mettere su canzoni in dialetto stile “Oh mia bella madonnina” e cose tipo “Tu vuoi far l'americano” per concludere in bellezza con una compilation di Gigi D'Alessio. Mia suocera gli ha rovesciato il purè radioattivo in testa e l'ha sbattuto fuori. È stata l'unica volta in vita mia che l'ho sinceramente ringraziata per una cosa non inerente al fatto che ha procreato un figlio che manco sembra suo.

Grazie Babbo Natale.

 

Ma facciamo un passetto indietro.

Come ho incontrato quel gran pezzo d'uomo di mio marito.

Allora, avete presente quelle belle storie di lacrime e separazioni e ricongiungimenti, e la migliore amica che va col tuo tipo ma alla fine capisce di aver fatto una cazzata e invoca il tuo perdono, e tu cogliona glielo concedi perché si, siete "BFF" da una vita e come puoi volerle male, e poi lui non era consenziente nooooh, mica l'ha fatto di proposito perché sei una tavola e lei ha più tette di te, che credi?

Ecco, tipo Cenerentola, Biancaneve, la Bella Addormentata nel bosco, Il Mondo di Patty, Violetta, Incorreggibili, Flor, Chica Vamp- che? Sono telenovelas? Noooh, non mi dite, questa roba è il modello attuale di relazione tra due innamorati?

"Vabbèh tanto hanno il lieto fine", dite voi, dite.

E intanto le 12enni, povere piccole illuse, sognano l'amore della scuola superiore sofferto e ri-sofferto, e tira e molla e tira tira molla e tira tira e molla e poi alla fine ti rompi di tirare e molli, rimani col cuoricino spezzato e dici "Ma perché non sono come loro?".

Tesoro. Perché quella roba, mica è la realtà.

Ecco, tornando alla realtà.

Io e mio marito siamo il classico esempio di "cosa normale".

Perché si, l'ho conosciuto al liceo, si, abbiamo battibeccato, ma nessuna cheerleader o vampiro dentuto s'è messo di mezzo.

Una semplice, banale, boriosa storia amorosa come dovrebbe essere.

Università, laurea e matrimonio.

Cosa chiedo di più dalla vita?

(Che mia suocera abbia un infarto, ma questi sono dettagli.)

Perché dovrei complicarmi l'esistenza?

Ecco, a proposito di esistenze complicate.

Fanciulle.

Se state sedute stile Bella che aspetta il ritorno del suo Edward caro, tesore mie, col cavolo che il vostro "Principe Azzurro" alias "Vampiro Glitterato" salterà fuori sul suo cavallo bianco.

Perché di 'sti tempi, i Principi Azzurri hanno il cavallo zoppo e sono senza GPS che vi indichi il vostro cuoricino. Quindi, su le chiappe da quella poltrona/divano/sedia/letto/trono (non di quello di spade, l'altro) che è e accalappiate un bell'uomo per la gola.

Non letteralmente. Quello è omicidio. O tentato stupro, dipende da come la vedete voi e da come la vede lui.

Pigliatelo per la bocca dello stomaco.

Non sapete cucinare? No problem. Avete presente quelle belle torte, tipo crostata, del supermercato? Ecco. Pigliatene una. Mettetela in una teglia a misura. Pigliate un mattarello. Schiacciatela un po'. Incartate. Voilà, accalappiato.

Vi siete dimenticate di togliere l'etichetta con gli ingredienti? Vedrete che ci riderete sopra e tutto finirà per il meglio con voi che decidete di tentare lo stesso una relazione.

Non bisogna cercare storie complicate.

Perché le principesse delle favole non esistono.

E il lieto fine?

Pfffff.

Il lieto fine è una balla bella e buona.

Nulla sarà sempre perfetto.

(Mio marito non lo è. Vedete che razza di suocera mi ritrovo...)

La vita è fatta d'imprevisti.

Affrontateli, per la miseria.

 

Ora vi chiederete.

"Ma chi è 'sta squilibrata che tenta di darmi perle di vita?"

Piacere, sono Melanie Baker in Jhonson, professione: novella sposa.

E se pensate che sia finita qui, ragazze, vi sbagliate di grosso.

Ho ancora un sacco di cose da raccontarvi. Pronte?

Perché una volta che inizierete, sono sicura che non ne potrete fare a meno.








-------------(Angolo della squinternata)-------------
Beh salve.
Ebbene si, sono tornata XD
Stavolta porto una mini-serie comica, non saprei dirvi quanti capitoli ho intenzione di fare, ma vabbèh, l'importante è che vi abbia fatto sorridere :'3
Che dire che dire, mi farebbe davvero piacere un parere, così, per sapere se il tutto gira XD
Momentaneamente "Breathing, Living, Loving", l'altra mia storia che si, non aggiorno da MILLENNI, è stantia. Non so, magari farò un paio di capitoli e terminerò così, non mi va di lasciarla incompiuta ewe
Si vedrà, chissà che magari non torni l'ispirazione XD

Nel frattempo via, nuovo round, nuovo genere! Speriam che questa duri :')

Grazie a chi leggerà e lascerà una recensione e anche a chi, silenzioso, passerà e si godrà cinque minuti di pace - e, perché no, di sghignazzi XD

Ringrazio anche la cara CherryBlood che si è sorbita i miei scleri e mi ha fatto da cavia xD


Che altro dire...BUONA LETTURA FANTASMI! XD

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Capitolo 2
*** CAPITOLO 2 - Mettere la spina nella presa. ***


E vissero tutti felici e contenti. Ah no, scherzavo.

Questa non è una fiaba, svegliatevi oh poltrone.




 

CAPITOLO 2 - "Mettere la spina nella presa."


 

Scendo dal palchetto con lo speaker e vado a sedermi in platea.

-Contenta adesso, Kimberly?-

-Ovvio tesoro caro, il tuo humor è la mia arma più forte.-

-Il mio però.-

-Ihihihihihih sciocchina! Ora scappo, Henri mi starà cercando...-

Kimberly Leonor Connor in Meyers. Potrei dire che sia quasi un'amica. In realtà è tipo una sanguisuga che mi trascino dietro dai tempi del liceo. Ha una sottospecie di morbosa ammirazione per...il mio senso dell'humor che le riempie le tasche in conferenze femministe del genere. Peccato che rispetto a lei e alla sua risatina un'acne sulle chiappe è più sopportabile. Si è sposata tre anni fa con Henri Meyers, un pover'uomo ricco da far schifo, talmente masochista da innamorarsi di lei. Non che lei lo abbia sposato per i soldi, eh. Cioè, anche quello è un fattore, ma non l'unico. Solo che è l'unico fattore al mondo conosciuto. Rimane tutt'ora un mistero il come siano finiti insieme ed è un mistero pure il perché stiano ancora insieme. Amen.

Che poi, loro in un mese eran già bel che sposati (lui le ha "regalato" il matrimonio, chiariamoci) mentre io ho sgobbato per 7 mesi e mezzo per organizzare tutto per trovarmi alla fine con uno schifosissimo corsetto addosso e Gigi D'Alessio a fracassarmi le orecchie. Oltretutto, c'ho pure fatto il mutuo, per il matrimonio. E pago meno il mutuo di casa, capiamoci.

Mi volto verso la mia destra, dove è seduto mio marito. Mi allunga un sacchetto, uno di quelli marroni stile quelli per il pane.

-È alla crema?-

-Nutella.-

-Cacchio, ecco perché ti ho sposato, William.-

Prendo il sacchetto e faccio per azzannare la succulenta brioche al suo interno, quando BAM!, ecco che riappare l'acne alle chiap- hem, Kimberly che si trascina dietro suo marito.

-Ah Mellie tesoro, la prossima volta dovrai parlare della chirurgia plastica.- e se ne va.

Appoggio il sacchetto con la brioche in grembo e mi giro verso mio marito.

-Posso citare tette, chiappe, naso e bocca rifatti di tua cugina Linda?-

-Beh, hai detto che mia madre è un cammello, e non lo nego. Massì, puoi pure dire che mia cugina è una Barbie in versione umana perchè beh...è così. E poi sta antipatica a mezza famiglia.-

-E meno male che è tua cugina...-

-Sono stato anche fin troppo buono.-

Azzanno la brioche e commento: -Non oso immaginare che dicevi se non era tua parente.-

-Preferirei che non lo fosse proprio.-

-...Oh santi del cielo. Tua madre ha ricominciato con quella storia?-

-Bingo.- mi fissa -....fammi dare un morso alla brioche.-

-Col cavolo, è mmmmia.- sottolineo. Con enfasi.

Non sottrarre mai il cibo ad una donna, uomini. MAI. Sarebbe la vostra fine. Per noi, è come una dichiarazione di GUERRA.

-L'ho pagata io.-

-E l'hai data a me. Quindi è mia.-

-.....un morsetto. Dai, uno solo...-

E mette gli occhi da cucciolo.

Non bisogna cedere agli occhi da cucciolo. È una delle primarie strategie adottate dagli uomini per ottenere quello che vogliono, e siccome è talmente palese non bisogna mai cascarci, ripeto, MAI cascar-....

-....E va bene.-

OK, HO CEDUTO.

Azzanna la MIA brioche. -Non ci credo. Domani nevica. E siamo a Giugno.-

-Lo ammetto, colpevole! Io, Melanie Jhonson, ho ceduto agli occhi da cucciolo di mio marito e gli ho concesso il mio cibo. Ah!, Vostro Onore, la prego, la scongiuro, mi assolva dal crimine da me commesso!-

-Ti hanno mai detto che la tua ironia può dare sui nervi?-

-Parecchie volte, si. Ma sai, ME NE FREGO.-

Mi restituisce la brioche - bentornata da mamma tesoro! - e, prima che possa chiedermene un morso di nuovo, la divoro.

Mai commettere due volte lo stesso errore. MAI.

Anche se si, in effetti, sappiamo tutte che non sarà così, e che finché avremo un gran pezzo d'uomo per marito che non ha bisogno di diete, ci separeremo più o meno volentieri dalla nostra primaria fonte di vita. Il cibo.

 

Dopodiché, e non sto qui a raccontarvi i tentativi dell'acne alle chiap-HEM, di Kimberly di convincermi a parlare in altre millemila conferenze (anche se mi ha offerto una settimana di brioche alla crema per colazione. Ovviamente ho rifiutato. Lo sanno tutti che mi piacciono SOLO le brioche alla Nutella, pff.), abbiamo salutato qualche conoscenza e siamo filati a casa.

Che avevo fame e volevo mangiare.

 

-bip bip bip bip-

 

La sveglia. È mattina.

Guardo il cellulare.

...

Checculo, è sabato. Cioè, niente lavoro. Cioè...ah merda.

Mi fiondo fuori dal letto, doccia, torno in camera, fisso l'armadio alla ricerca di qualcosa di decente da mettere.

Alla fine opto per dei pantaloni neri con arabesques bianchi, una camicia panna e l'unico paio di scarpe di marca che sono riuscita a farmi regalare da William. Cioè Loubotin nere.

Me ne disse di tutti i colori, ma si convinse che come regalo di laurea bastavano.

E per fortuna. Ho letteralmente pagato -o meglio, mio marito ha pagato- oro colato per vedere l'espressione di Kimberly quando le vide la prima volta. E ancora oggi le cade la mascella al suolo. Quindi si, oggi ho voglia di essere malvagia, subdola e calcolatrice.

...

Come ogni altra donna sul pianeta, s'intende.

Mi trucco e torno in stanza per prendere la borsa e dare direttive a mio marito. Che, tra parentesi, mi fissa con occhi aperti alternativamente. In breve, è ancora in trance.

-William.-

-....dove vai...-

-È sabato. Vado con le ragazze a fare un giro, come al solito.-

-...ok...-

-Ricordati di passare l'aspirapolvere, di ritirare la biancheria e di mettere su l'acqua per la pasta per mezzogiorno. E dai da mangiare al gatto. E se riesci passa al supermercato a prendere farina, uova, lievito e zucchero, che domani è domenica e tua madre ci ha invitati a pranzo e sai che esige una torta. Ti ho lasciato la lista. Ciao, a dopo.- gli schiocco un bacio ed esco di casa.

Chiudo a chiave la porta e scendo gli scalini del piccolo portico.

Mi dirigo al bar dove mi trovo di solito con le mie amiche sapendo benissimo che quando tornerò a casa sarà già tanto se lo trovo in pigiama fuori dal letto.

 

Mi siedo al nostro solito tavolino, dove una delle mie amiche già aspetta.

-Colette! Ciao.-

-Oh, Mel, sei arrivata.-

-Sono in ritardo?-

Fissa l'orologio. -No no, ero io in anticipo.-

Colette Smithers in Brighton, amica sin dai tempi del liceo, la poveretta s'è sposata con Dean Brighton, uno che viveva nel suo mondo magico fatto di cavi e schermi in pixel finché non l'ha conosciuta. E finché non ha trascinato anche lei nel suo mondo al digitale.

Iniziamo ad ordinare un caffè mentre aspettiamo Kimberly.

Ebbene si.

La -finta- bionda è solita aggregarsi a noi.

Povera, non è che sia insopportabile eh, è che...no, è che sta proprio sulle palle a primo impatto. In fondo è una brava ragazza, per la miseria. Ma molto in fondo però.

Sorseggio il mio caffè quand'ecco che la suddetta arriva affannata al tavolo trascinandosi dietro Luke Kendall, la "quarta ragazza". Si, se ve lo state chiedendo.

-Scusateeee! Perché mandate sempre me a prendere Lukie?-

-Perché abiti più vicino.- rispondo finendo il caffè.

-Quell'essere mi ha trascinato letteralmente giù dal letto, tesoro, capisci?-

-Guarda che è stato James ad implorarmi di scollarti di dosso.-

-Tsk, potevi farlo con più delicatezza, cara.-

-Sembravi un polpo ancorato ad uno scoglio, Lukie.-

Continuano a discutere animatamente (alias, a scannarsi vivi) persino dopo che hanno ordinato le rispettive colazioni.

-Comunque non concepisco come fai a bere quella roba, dolcezza.-

Kimberly solleva la tazzina. -Guarda che è buono.-

-Come può essere buono un thè allo zenzero e peperoncino?-

-Parla per te, "chai alla menta e caramello".-

 

La discussione va avanti per una buona mezz'ora.

Non ne posso più.

Alzo gli occhi al cielo e provo a cambiare argomento di conversazione, che ora verte sui "poveri piccoli cinesi sfruttati nelle campagne della Cina per coltivare le piantagioni di thè" e su "l'abbinamento della menta col caramello è così vomitevole che nemmeno il cane di James lo berrebbe".

-Colette, allora! Come va con Dean? È riuscito a "mettere la spina nella presa"?-

Alias, termine nerd per...si, avete capito.

Lei sospira e sbatte la testa sul tavolino.

Deve fare male.

-Non me ne parlare.-

-Ma...ormai quanti mesi sono? Tre? O forse erano quattro...-

-Sei.-

-Ah sei....SEI? Siete sposati da sei mesi e...no no no, non lo concepisco.-

-Non è che non ci abbiamo provato, ma...-

Luke interviene. Ha lasciato in pace cinesi e piantagioni di thè. -Ma...? Sputa il rospo tesoro, ci conosciamo tutti qui.-

-Ma....diciamo che "sbaglia presa della corrente".-

Ovvero...no dai, sicuramente avete capito.

-No oddio ma stai scherzando spero.- commento.

Lei scuote la testa. -Hem....no.-

-Oh anima del cielo.-

-Perché? Non funziona il vostro televisore?-

...

Mi correggo. Voi avete sicuramente capito. Non Kimberly però.







------------(Angolino della squilibrata)--------------
Ebbene si, due capitoli in due giorni! xD
Vi dirò la verità.
Metà era già pronto da decenni LOL
Perché, ebbene si, questa demente di Des stava già smanettando su questa storiellina XD

Ordunque!

Ringrazio ancora una volta Cherry che mi ha fatto da topo da laboratorio e la mia amica Greta-Sensei (non è su efp, al momento xD Chissà che non cambi idea per recensire le cacchiate che scrivo LOL) che ha puntigliosamente sottolineato che Mel si riferiva al "gruppo del sabato mattina" con "ragazze" quando invece è presente anche un -circa- lui XD Cosa che si è risolta perché si, poi si saprà o comunque credo si sia capito.
...
Ossia non avevo sbatti e per non farmi pere mentali ho comunque usato i termini al femminile, visto che Luke, insomma. Si è capito, ecco XD

Detto ciò, ringrazio chi leggerà e lascerà una recensione e chi si godrà i suoi cinque minuti di sghignazzi e rotolate sul pavimento XD


A presto! :'3

Des.

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