La Stardust

di phoenix99
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La Nazionale Sammarinese ***
Capitolo 2: *** La Partita della Selezione ***
Capitolo 3: *** Allenamenti e Cerimonia di Apertura ***
Capitolo 4: *** Lavoro di squadra ***



Capitolo 1
*** La Nazionale Sammarinese ***


CAPITOLO 1: LA NAZIONALE SAMMARINESE
Pov. Martina
"Martina, svegliati."
Nessuna risposta.
"Martina, svegliati o facciamo tardi."
"Mh."
"Martina! Ti ho detto di alzarti dal letto!"
"Mh." Nascondo la testa sotto il cuscino.
"MARTINA! ALZATI O ARRIVERAI TARDI ALLA SELEZIONE!"
"Cavolo è vero!" Urlo alzandomi dal letto e correndo in bagno.
Apro il rubinetto e mi lavo velocemente con l'acqua ghiacciata giusto per riprendermi un po', per poi guardarmi allo specchio.
CAVOLO CHE OCCHIAIE CHE HO!
Prendo il fondotinta e l'ombretto e cerco di coprire quelle odiose occhiaie per poi prendere la spazzola e pettinarmi furiosamente i lunghi capelli castani che, come al solito, sono strapieni di nodi.
Vado in camera e indosso i primi vestiti che trovo. Corro in sala dove mia mamma sta già facendo colazione.
"Buongiorno." Mi dice ironica. Quanto odio la sua ironia di prima mattina.
"'Giorno. Devo scappare." Dico prendendo una fetta biscottata dal piatto e correndo verso la porta. "A dopo." La saluto.
"Buona fortuna tesoro."
Le dico grazie mentre mi chiudo la porta alle spalle e corro verso lo stadio dove ci sarà la selezione. Oggi ci sarà la selezione per scegliere i 16 giocatori che rappresenteranno il nostro paese nel Football Frontier International, una competizione di calcio contro tutto il mondo.
Io sono una dei possibili candidati, visto che fortunatamente quest'anno si sono accorti che anche noi ragazze sappiamo giocare. Sfortunatamente però, sono l'unica della mia squadra e non conosco nessuno degli altri candidati. 
Spero tantissimo di entrare a far parte della squadra nazionale. Il FFI non accade tutti i giorni e poi potrò confrontarmi con giocatori da tutto il mondo di altissimo livello. Non vedo l'ora! Sono eccitata solo all'idea!
Inizio a intravedere lo stadio. Dai, magari non sono così in ritardo.
"Ah! Se non mi muovo arriverò in ritardo!" Sento qualcuno lamentarsi di fianco a me. Mi giro e mi ritrovo addosso due enormi occhi azzurri appartenenti a una ragazza dai capelli riccissimi e biondi. Per poco non mi viene un infarto. E questa qui da dove è spuntata fuori? Deve avere un passo felpato perché io non l'abbia per niente sentita affiancarmi. "Anche tu in ritardo, eh?" Mi chiede ridendo.
"Già." Rido io. Questa tizia, oltre che uno schianto, è molto veloce. Devo proprio ammetterlo. Ce ne vuole per riuscire a starmi dietro, visto che io facevo anche atletica prima di cominciare a giocare a calcio.
"Anche tu giochi a calcio?" Mi chiede non facendo sparire un sorriso a trentadue denti. Ma questa qui c'ha un fisico da schianto e pure dei denti perfetti? Ma come cavolo fa?
"Si." Le rispondo. Non mi serve chiederle se gioca a calcio, visto che ha messo quell'anche nella domanda. "Anche tu sei stata scelta per la selezione?" Le chiedo.
Lei annuisce sorridente. Ma ha una paralisi facciale per caso?
"Ci conviene muoverci se non vogliamo arrivare in ritardo." Mi dice.
"Oh, grazie per avermelo detto. Sai non me ne ero accorta. Infatti stavo correndo solo per riscaldarmi, non per altro." Dico con molta ironia, che però lei non capisce.
"Davvero?! Allora devi proprio essere brava se fai un riscaldamento del genere." Inutile dire che mi schiaffo la mano sulla fronte. 
"Ero ironica." Le spiego.
"Ah..."
 
Arriviamo al campo precise come un orologio svizzero. Nel senso, l'appuntamento era alle otto e io e sta tizia perfetta siamo arrivate alle 8.00 precise. Inutile dire che siamo le ultime. Prima figura di merda. Se poi ci aggiungiamo che la tizia perfetta è volata giù dalle scale abbiamo proprio iniziato alla grande!
Quanto sono ironica... devo aver preso da mia madre...
"Bene, vedo che ci siete tutti." Dice un tizio guardando me e la biondina, che si sta alzando da terra, male. Ecco, avevo detto che avevamo fatto un'impressione di merda. Ma io che centro poi? Mica sono caduta anch'io dalle scale! "Io sono Lorenzo Roimen e sarò l'allenatore della Stardust, la nazionale sammarinese." Si presenta l'uomo spostando i suoi occhi scuri su di noi, scrutandoci uno a uno. Stardust... bel nome. Mi piace. Se non sbaglio significa Polvere di stelle.  "Siete in 22, ma verranno scelti solo 16 di voi. O meglio, quello è il numero massimo, se nessuno di voi venisse preso cercherei altrove." Bastano quelle parole per farmi innervosire. Ma chi si crede di essere 'sto pallone gonfiato? Non so gli altri, ma io mi merito di entrare nella nazione. Ho fatto migliaia di sacrifici per arrivare fino a qui, ho fatto una promessa alle mie compagne e non ho intenzione di romperla. "Prima di tutto vi dividerò in 2 squadre composte da 11 giocatori e dopo un'ora di riscaldamento farete una partita." Noi tutti annuiamo. "Sto per annunciare le due squadre, perciò aprite bene le orecchie perché non ho alcuna intenzione di ripetermi." Tutti lo guardiamo, chi con uno sguardo determinato, chi incazzato con lui (io), chi ansioso e chi impaziente. "Quando dirò i vostri nomi fate un passo avanti."


Angolo Autrice:
Ciao a tutti! Questa è la mia prima storia su questo fandom e, dopo quasi un anno, ho deciso di ricominciare a pubblicare su efp. 
Come avrete già capito questa è una storia ad oc. Avrò bisogno di 13 oc, sia maschi che femmine, per la nazionale sammarinese, spero di riuscire a raggiungere quel numero. 
Se volete partecipare, questa è la scheda oc che dovrete mandarmi via messaggio privato, se però mi scrivete nella recensione chi vorreste come fidanzato mi fareste un favore. 
1. Nome (preferibilmente italiano. In caso contrario spiegare nella storia):
2. Cognome (stessa cosa del nome):
3. Età (massimo 15 anni):
4. Nazionalità (nel caso non fosse nato a San Marino):
5. Carattere (ben dettagliato):
6. Aspetto fisico (ben dettagliato):
7. Abbigliamento casual:
8. Abito da sera:
9. Ruolo:
10. Numero maglia (1,3,4,5,7,8,9,10,11,13,14,15,16,22 e 99 occupati):
11. Hissatsu (Tattiche speciali) (possono essere sia esistenti che inventate. Se mi inviate la descrizione mi fareste un grosso favore):
12. Punti di forza (cioè velocità, tiro, difesa...):
13. Punti deboli:
14. Hobby (oltre il calcio naturalmente):
15. Cosa gli/le piace:
16. Cosa non gli/le piace:
17. Nucleo familiare (nome, età e magari il rapporto che hanno con l'oc/non obbligatorio)
18. Storia (qualche riga/non obbligatorio):
19. Fidanzato/a (possono essere della Inazuma Japan o giocatori delle altre nazionali/Kidou, Endou, Gouenji, Sakuma, Fudou, Hiroto, Fubuki, Ichinose, Kazemaru, Someoka, Terumi, Haruya, Tsunami, Keith e Kruger sono occupati/non obbligatorio):
20. Altro (nel caso mi fossi dimenticata qualcosa ^^): 


Credo di aver detto tutto. Spero che parteciperete in tanti alla mia storia.
Grazie a tutti!
Phoenix

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Capitolo 2
*** La Partita della Selezione ***


CAPITOLO 2: LA PARTITA DELLA SELEZIONE


Pov. Martina
"Sto per annunciare le due squadre, perciò aprite bene le orecchie perché non ho alcuna intenzione di ripetermi." Tutti lo guardiamo, chi con uno sguardo determinato, chi incazzato con lui (io), chi ansioso e chi impaziente. "Quando dirò i vostri nomi fate un passo avanti. Letizia Di Seri." Guardo un attimo tutti. Wow, c'è qualcuno che ha lo stesso cognome di mio padre! Aspetta... Letizia Di Seri? Ma sono io!
Faccio un passo avanti e guardo scocciata l'allenatore. "Martina White." Sibilo.
"Come scusa?" Mi chiede impassibile.
"Mi chiamo Martina White, non più Letizia Di Seri." Ribatto.
Lui mi fissa un paio di secondi per poi non cagarmi più. Maledetto!
"Alessia Franchi." E' così che si chiama allora la tizia perfetta con la paralisi facciale...
"Nadia Esposito." Mi affianca una ragazza dal passo alquanto vivace e determinato dai lunghi capelli ricci di un bel colore rosso-arancio. E' un bel po' più alta di me, ma da quel che ho visto qui sono tutti più alti di me, e ha la pelle olivastra. Ci punta addosso i suoi occhi ambrati e ci saluta con un enorme sorriso. Bene, abbiamo un'altra esuberante...
"Marta Freedom." No, ok, altre due esuberanti. E' la volta di una ragazza sui 15 anni dai capelli neri lunghi e boccolosi legati in due trecce e gli occhi turchesi vivaci. Scommetto che è un'attaccante perché leggo nei suoi occhi quell'ottimismo e quella determinazione che serve agli attaccanti per dire: va beh, questo tiro non è andato a segno, ma con il prossimo farò goal!
"Nathalie Stranger." Una quattordicenne dai lunghi capelli neri leggermente mossi legati in una coda alta si avvicina a noi. Finalmente qualcuno alto quanto me! I suoi occhi color nocciola con alcuni riflessi rossi sono pieni di determinazione e guardano con sfida l'allenatore. Un difensore.
"Valeria Scudieri." Un'altra quattordicenne dai capelli castano scuro che le arrivano poco più sotto del mento farà parte della mia squadra. E' bassina, magrolina e sembra molto più piccola di quanto non è anche a causa degli enormi occhi color ghiaccio incorniciati da dei grandi occhiali rotondi. Ci raggiunge con un passo molto insicuro. La timidezza e l'insicurezza fatte persona direi. Se non fossi così brava ad osservare non avrei mai detto che è un difensore.
"Noemi Conte." A giudicare dal suo aspetto direi che è una ragazza alquanto dolce. Ha gli occhi verdi e dolci e i capelli blu lunghi fino alle spalle e boccolosi.... ma perché tutti hanno dei capelli bellissimi e io ho questa massa informe? Spero che sia brava come difensore, visto che sembra avere una bella grinta.
"Istvan Zanini." Il primo ragazzo della mia squadra. Una ragazzina lo guarda con occhi sognanti, ma a parte i suoi occhi, che sono un mix tra l'azzurro e il grigio, non mi sembra che sia così figo. Certo è carino, ma non così tanto! Ha i capelli biondo chiaro e la pelle chiara ed è piuttosto alto e magro. Gli farò perdere subito quell'aria altezzosa di cui nessuno sembra accorgersene, lo giuro.
"Paolo Ledda." Mi affianca un tizio di cui so già dire il potere speciale: basta guardarlo e già lo odi. Ha una di quelle facce che devi prendere a schiaffi, anche senza ragione, perché hai la certezza che, prima o poi, te ne darà motivo. Per di più quegli occhi neri pieni di entusiasmo che solo un bambino di 5 anni può avere ti fa aumentare la voglia di prenderlo a schiaffi.
"Vincenzo Pausini." Lo studio, ma l’unica cosa straordinaria che emerge è la sua mediocrità. Non credo abbia talenti particolari, di sicuro le mie compagne meritavano di stare qui più di lui.
"Laura Gomez." L'unica cosa che mi viene in mente è: Perché? Perché lei è qui e le mie compagne no? Le mie compagne sono di sicuro più abili, più... più tutto di lei!
"La seconda squadra sarà invece composta dalle persone restanti. Ovvero, Erika Foxx." Una quattordicenne dai capelli castani lunghi fino a metà schiena con shatush biondo chiaro da una parte mentre dall'altra rasati ci punta gli occhi rossi addosso pieni di sfida. Come se può farci paura anche se dal suo aspetto non sembra proprio una santarellina... anch'io voglio un piercing, non al naso, ma lo voglio anche io! 
"Claire Azzurra Leone." Una ragazza avanza e io la guardo con un sopracciglio alzato alquanto confusa. Ha lunghi capelli castano chiaro con le punte rosse legati in una coda alta, gli occhi nascosti dietro un paio di occhiali scuri e la pelle leggermente abbronzata. Da come è vestita e dal fatto che si porta dietro una valigia alquanto rovinata e piena di adesivi rappresentanti tantissime bandiere direi che è appena tornata da un viaggio in un posto caldo e soleggiato. 
L'allenatore guarda una quattordicenne dai capelli castano chiaro, lunghi e lisci, con qualche sfumatura bionda verso la fine che ricambia lo sguardo con i suoi profondi occhi neri incorniciati da dei Rayban neri. "Andrea Cervini." La ragazza in questione fa un passo avanti studiandoci. Probabilmente si pensa che sia una centrocampista, ma è un'attaccante. L'ho capito dai suoi movimenti. Dalla velocità e dalla compostezza del suo passo, dal suo sguardo determinato, quello che hanno solo degli attaccanti dopo aver fatto tantissimi goal e mancati altrettanti. Di sicuro è anche un regista, visto che sta cercando di capire quante più informazioni può su di noi. Un avversario da non sottovalutare.
"Sara no Akasuna." Una quindicenne fa un passo avanti indifferente di tutto e di tutti. Ha dei bellissimi capelli rossi ribelli e le punte nere legati in una coda alta da due pennelli blu ed è poco più alta di me e ha la pelle pallida, ma la cosa più figa del suo aspetto sono i suoi occhi eterocromi: uno castano con riflessi scarlatti e uno blu come il cielo stellato, entrambi con la pupilla allungata, peccato siano completamente senza espressione... Credo di averla già vista questa ragazza, ma spero proprio di sbagliarmi...
"Clarissa Franzosi." Ed ecco la prima centrocampista della squadra avversaria se non mi sbaglio. Ah già, io non sbaglio mai. Ma non voglio fare la modesta, perciò vi dirò da cosa ho capito che è una centrocampista, tanto per vantarmi ancora un altro po'. Direi che l'ho capito dal suo modo di camminare, dal modo con cui ci ha guardato con i suoi occhi castani con qualche sfumatura verde e da altri vari piccoli particolari. Comunque riguardo all'aspetto fisico mi assomiglia abbastanza. Ha anche lei i capelli castani, però chiari e lisci, è alta quanto me ed è piuttosto magra. Chissà se sarà un'abile avversario?
"Ran Ryukan." Quest'anno sono tanti i ragazzi che provengono da altri paesi. Adesso è la volta di una ragazza giapponese dal viso dai lineamenti delicati incorniciato dai capelli a spazzola bianchi, ma con una treccia rossa sul lato destro davanti all'orecchio e dai bellissimi occhi verdi. Non so perché, ma dal  suo portamento mi ricorda molto i draghi delle storie che era solita raccontarmi mia madre.
"Marcella Borin." A quanto pare nella selezione sono presenti molte persone ottimiste e anche molti difensori. Marcella è una ragazzina dal viso dai tratti dolci incorniciato da dei bellissimi capelli mossi color verde menta delicato e gli occhi grandi e color pesca. E' una delle poche ragazze alte quanto me, ha una corporatura alquanto esile e tra i capelli ha una molletta a forma di... calla? Sono proprio curiosa di vedere che cosa sa fare.
"Violet Gardrose." Ed ecco che un'altra quattordicenne fa un passo avanti raggiungendo la sua squadra. Ha i capelli neri tendenti al blu lisci, ma con le punte boccolose tenuti da una fascia azzurrina e ha la pelle chiarissima. Dai suoi occhi color ametista molto accessi direi che è una ragazza solare e molto allegra.
"Luciano Garcia." Ah, non mi spreco neanche a descrivere un tizio del genere.
"Gabriele Verdura." Perché sono presenti dei giocatori del genere nella selezione della nostra nazionale?!
"Eleonora Verdura." Ci mancavano solo due gemelli alla selezione. Meno male che sono finiti. "I capitani saranno Letizia Di Seri e Andrea Cervini. Ora riscaldatevi." Tutti scattano pronti a riscaldarsi, io invece me ne sto lì ferma.
"Non ti riscaldi, signorina Di Seri?" Mi chiede quello che dovrebbe essere l'allenatore.
Non gli rispondo neanche. Mi limito a voltargli le spalle e a sedermi su una delle due panchine del campo. Questa è la prima parte del mio riscaldamento, osservare gli avversari e i compagni. Tiro fuori dalla tasca il mio inseparabile taccuino, su cui scrivo sempre i miei appunti. Ormai è pieno zeppo di strategie, punti di forza e punti deboli di almeno una cinquantina di squadre, consigli su allenamenti e molto altro.
Partiamo prima dalla squadra avversaria. Scarabocchio il mio taccuino con tutte le informazioni su di loro: punti di forza e punti deboli. Non mi fermo neanche quando qualcuno mi si affianca e inizia a guardare quello che scrivo.
 
Pov. Alessia
Non riesco ancora a credere di essere una tra i possibili giocatori della nazionale sammarinese. Non vedo l'ora di far vedere a tutti quanto valgo! A proposito di tutti, io qui non conosco nessuno a parte Letizia, sarebbe bellissimo fare nuove amicizie!
Punto la prima persona che vedo, cioè una ragazzina dai capelli castano scuro corti e gli enormi occhi color ghiaccio che si sta riscaldando facendo stretching.
"Ehi, ciao!" La saluto e sembra che a lei per poco non venga un infarto. Forse l'ho spaventata. "Scusa, non volevo spaventarti... io sono Alessia Franchi, attaccante. Piacere di conoscerti!" Mi presento sorridendo. Chissà come si chiama, sinceramente non me lo ricordo...
"I-io so-sono Valeria Scudieri." Mi risponde balbettando e giocherellando con le mani. Sembra molto nervosa... ma io mica le ho fatto una domanda stile interrogazione... Sono alquanto confusa.
"In che ruolo giochi?" Chiedo curiosa.
"Difensore." Mi risponde non smettendo di balbettare e a tono basso. Magari è balbuziente...
"Facciamo una bella partita, ok? Sono sicura che passeremo entrambe!" Dico entusiasta. Lei mi guarda un po' sorpresa. Rimango ancora più confusa quando il suo sguardo diventa stile gatto con gli stivali. Che ragazza strana...    
"Ma chi ti credi di essere?" Mi giro curiosa verso la persona che ha urlato e vedo un ragazzo prendere per il colletto il nostro capitano Letizia facendola alzare dalla panchina su cui era seduta.
Non staranno per litigare, spero. Mi avvicino per evitare che i due inizino una rissa proprio quando Letizia prende per il polso il ragazzo e lo stringe talmente tanto da fargli perdere la presa.
"Non sono affari tuoi." Risponde infastidita prendendo da terra un taccuino e pulendolo. Poi lo guarda con sfida.  "Ma se proprio ci tieni a saperlo, mi chiamavo Letizia Di Seri, ma ormai Letizia non esiste più. Il mio nome è Martina White." Si presenta. Non credo di aver capito. Si chiama Letizia Di Seri o Martina White?
"Cosa? Tu sei Occhi di Falco?" Chiede il ragazzo stupito e il nostro capitano ghigna divertita. Fa un po' paura con quello sguardo, anche perché i suoi occhi verde scuro hanno la stessa forma degli occhi di un falco...
"Scusa, ma chi è Occhi di Falco?" Chiedo al ragazzo dai capelli biondi che si trova di fianco a me.
"Non la conosci?" Mi chiede stupito. Io per tutta risposta scuoto la testa. Non credo di aver mai sentito questo soprannome. "Vedi lei è Martina White, soprannominata Occhi di Falco, una delle migliori centrocampiste del paese. E' chiamata così non solo per la forma dei suoi occhi, ma anche perché in pochi minuti riesce a capire i punti di forza e i punti deboli di un'intera squadra." Mi spiega e io rimango alquanto sorpresa. Non pensavo ci fossero giocatori di certo livello... "E non è l'unica ad avere tanta esperienza. Anche il capitano dell'altra squadra, Andrea Cervini, è una giocatrice di alto livello, però è più conosciuta in America che qui a San Marino. Anche quella ragazza abbronzata, Claire Leone, è una giocatrice conosciuta in tutta Europa. Beh, diciamo che qui più o meno tutti siamo giocatori conosciuti." Mi spiega e io non so che dire. Sono veramente eccitata di poter affrontare avversari del genere.
"Grazie per la spiegazione..." Non ho idea di come si chiami. 
"Istvan." Si presenta lui gentilmente. Che nome strano...
"Is..." Me lo sono già dimenticata!
"Puoi chiamarmi Stefano se preferisci." Ride allora lui mentre io rido nervosamente.
"Allora grazie Stefano." Lo ringrazio tornando ad allenarmi. Devo dimostrare a tutti che anche io merito di stare qui!
 
Pov. Martina
Ed eccoci qui. Mentirei se dicessi di non essere agitata, ma, visto che sono abituata a dire bugie anche a me stessa, non sono agitata.
Per far passare l'agitazione, studio gli altri ragazzi.  Sono tutti terrorizzati, ansiosi, ma determinati allo stesso tempo. Credono tutti di poter passare, ma di sicuro 6 di noi non verranno scelti, e io non sarò tra quelli. Poco, ma sicuro.
"Che la partita abbia inizio."
Siamo tutti in campo. La nostra formazione è basata sul centrocampo: in difesa ci sono Nathalie, Noemi e Valeria, in centrocampo io, Istvan, Vincenzo e Laura, in attacco Paolo, Alessia e Marta e infine c'è Nadia in porta.
La squadra avversaria invece ha una formazione piuttosto classica: in difesa ci sono Claire, Marcella, Luciano e Gabriele. In centrocampo invece Eleonora, Clarissa e Sara, in attacco Erika, Andrea e Violet e infine in porta c'è Ran.
La palla va a loro. Andrea parte in attacco insieme alle altre due attaccanti. Come avevo già notato, il suo punto di forza è naturalmente la velocità e immagino che abbia una potenza straordinaria nel tiro.
Riesce a superare con facilità Vincenzo, ma Noemi le ruba la palla entrando in scivolata, che mi passa subito. Io così supero con facilità Eleonora e devo passarla. Di Paolo non mi fido, perciò la passo a Marta, sicura che riuscirà a prenderla.
Marta così si prepara a tirare. "Nuvole di Zucchero Filato!" Delle nuvole di zucchero filato fanno piovere latte a cioccolato sul terreno e così crescono dei fiori di zucchero che imprigionano Claire e Marcella, che stavano cercando di andare a prendere la palla.
"Fiori di zucchero!" Esclama Alessia correndo verso i fiori cercando di mangiarli, peccato che però venga imprigionata anche lei. Inutile dire che mi schiaffo una mano in faccia. Ma quanto è ingenua quella ragazza?
Nel frattempo è comparso un fiore più grande degli altri che prende la palla con i petali, così Marta salta e calcia la palla da sopra il fiore mentre il portiere avversario, Ran, si prepara a pararlo.
 
Pov. Ran
L'attaccante avversario lancia la palla contro di me con la sua tecnica speciale, ma io non le permetterò di fare goal, ne va del mio onore e del mio futuro.
"Mandibole del drago." Chiudo le mani come la mandibola di un rettile e intorno a me si forma una grossa testa di drago di colore rosso che ingoia il pallone fermandolo.
Sorrido leggermente. Ce l'ho fatta.
Passo la palla a Marcella e tutta la mia squadra inizia ad avanzare.
 
Pov. Marta
Uffi! Il portiere della squadra avversaria è riuscita a parare il mio tiro... Va beh, il prossimo di sicuro andrà a segno, ne sono sicura!
Marcella passa la palla a Sara che inizia a correre ad una velocità straordinaria. E' bello vedere che ci sono persone veloci quanto me.
"Fermatela!" Urlo ai miei compagni, peccato che nessuno mi caghi minimamente. E meno male che siamo una squadra...
 
Pov. Nathalie
"Fermatela!" Urla Marta mentre Sara corre verso di noi. Non mi supererà!
"Ali Angeliche!" Dietro di me si formano un paio d'ali gigantesche che si muovono e creano un vento fortissimo che non la lascia passare, così io riprendo la palla. Ce l'ho fatta!
La passo subito al ragazzo biondo che inizia ad avanzare affiancato da Letizia. Magari questa volta riusciamo a fare goal!
Davanti al ragazzo si para però davanti Marcella. "Selva nera!" La ragazza batte un piede a terra ed alza le braccia al cielo e degli alberi spuntano dal terreno, bloccando la nostra avanzata.
Con una serie di passaggi, la palla arriva ad Andrea. "Imperial Wave!" La ragazza alza una mano e schiocca le dita, mentre dei flussi d'acqua compaiono dal terreno e avvolgono il pallone, che nel frattempo si è sollevato fino ad arrivare al suo ombelico. A quel punto Andrea calcia la palla che viene scaraventata in porta.
Mi giro verso il nostro portiere Nadia. Spero riesca a pararlo.
 
Pov. Nadia
Andrea tira la palla con una hissatsu dalla potenza assurda, ma questo non mi spaventa. Lo parerò!
"Blocco Glaciale!" Congelo il pugno e colpisco il pallone ghiacciandolo con un bel po' di difficoltà. "Si!" Esulto contenta. Ce l'ho fatta!
Passo la palla a Vincenzo, ma Erika ruba la palla e corre nuovamente verso di me. Bene, sono pronta a pararne un'altro!
 
Pov. Valeria
Sono veramente forti questi ragazzi, non so se io sono all'altezza. Vedo Erika correre verso di me. Non so se riuscirò a fermarla.
"Clone difensivo." Corro verso di lei dividendomi in tre parti. La prima fa una scivolata, ruba la palla e la passa ad un altra copia, essa a sua volta la passa ad un'altra, che si trova sopra ad Erika, che appena tocca terra, si riunisce alle altre parti.
"Qui!" Urla Alessia e io le passo la palla. Appena la prende mi fa un sorriso a trentadue denti, mi fa segno con il pollice in su e io arrossisco leggermente.

Pov. Claire
Alessia corre verso la nostra porta per provare a fare goal, peccato che io non abbia alcuna intenzione di lasciarglielo fare. La fermerò, questo e poco ma sicuro.
"Flame Dance!" Ruoto a testa in giù e dai miei piedi escono delle fiamme che le tolgono la palla. E' piuttosto inesperta questa ragazza per essere qui nella selezione.
Passo la palla a Clarissa. Abbiamo bisogno di avanzare e sono sicura che grazie a lei riusciremo a farlo.
 
Pov. Clarissa
La palla finisce a me e io mi preparo a superare tutti. Sono una centrocampista e gli farò vedere che anch'io sono brava!
Letizia mi si para davanti, ma io la passo indietro, sicura che Andrea la prenderà. Rimango stupita a vedere la mia avversaria che scatta dietro di me. Aveva previsto che l'avrei passata indietro?
Andrea prende la palla, ma si ritrova Occhi di Falco contro. Entrambe prevedono le mosse dell'avversaria, nessuna riesce a superare l'altra. Cavolo... non pensavo ci fossero giocatori di così alto livello.
Vedo Sara correre verso le due. Si intromette con una scivolata, prendendo la palla indifferente al fatto che ce l'aveva proprio Andrea. Non è stata proprio una mossa all'insegna del lavoro di squadra, però quantomeno è riuscita a superare il capitano avversario.
 
Pov. Violet
"Qui!" Urlo a Sara sperando che mi passi la palla, ma la rossa non mi ascolta minimamente e si prepara a tirare. Uffi, avrebbe anche potuto passarmela...
"Marionetta demoniaca." Sara crea dei fili blu scuri, come quelli che si usano per controllare le marionette, dalle dita che prendono la palla che si illumina di blu scuro e la lancia in aria. La ragazza la raggiunge in rovesciata lasciando i fili e tira la palla illuminata in porta con una rovesciata.
Il tiro è troppo veloce e il portiere avversario non riesce a pararlo.
"Si!" Esclamo contenta. E' sempre bello quando la tua squadra fa goal.
Nadia passa la palla a Istvan e così tutta la squadra avversaria avanza, tranne il loro capitano che sta ferma.
 
Pov. Martina
Dopo il goal subito la mia squadra avanza pronta a recuperare il goal subito, ma io sto ferma. E' la prima volta che succede: ho sottovalutato i miei avversari. Non posso permettermi altri errori.
Claire ruba la palla e la passa ad Andrea, che avanza affiancata da Erika, Clarissa e Violet. Questa volta vedranno la vera forza di Martina White, Occhi di Falco. Corro verso di loro e con velocità le rubo la palla e avanzo verso la porta avversaria. Facciamogli vedere che io non scherzo!  
 
Pov. Claire
Non è possibile... Quella ragazza è un mostro...
Ha una velocità impressionante e ha rubato la palla ad Andrea come se fosse la cosa più facile del mondo. Un momento prima il nostro capitano aveva la palla e il secondo dopo non ce l'aveva più...
Letizia corre verso di me. Devo fermarla!
"Flame Dance!" Provo a rubarle la palla, ma Letizia mi supera e avanza per tirare.
Maledizione non sono riuscita a fermarla!
 
Pov. Istvan
Stranamente il capitano mi passa la palla e mi fa segno di tirare. Pensavo che avrebbe tirato lei, ma se proprio vuole che sia io a tirare non mi tirerò di certo indietro!
"Volo Boreale!" Faccio un salto e colpisco la palla che va verso la porta seguita da un vento gelido assieme a numerosi aghi di ghiaccio e neve.
Il portiere avversario, pensando che avrebbe tirato Letizia, non era pronta a parare il mio tiro e così la palla entra in rete segnando l'1-1.
"Si!" Sento esclamare Alessia e Marta.
 
Pov. Normale
La partita finì in pareggio. Tutti avevano dato il massimo per poter dimostrare all'allenatore Roimen quanto valessero. Marta, Alessia e Istvan avevano fatto complessivamente 4 goal, così come Sara, Andrea, Erika e Violet. Tra i centrocampisti quelli che si erano distinti di più erano Letizia, o meglio Martina, e Clarissa. Dei difensori, solo le ragazze si erano dimostrate molto abili e infine i due portieri erano alla pari.  
Erano tutti agitati. C'era naturalmente chi lo dimostrava di più e chi di meno, ma erano tutti agitati.
 
Pov. Martina
"Chi nominerò dovrà dire semplicemente si." Ci dice quel brutto tizio che dovrebbe essere il nostro allenatore mentre noi siamo in fila davanti lui.
"Letizia Di Seri." Che vada a quel paese.
"Si." Sbuffo. Un giorno capirà che mi chiamo Martina White e che cacchio!
...
Sono passata? Sono passata! Si! Farò parte della nazionale!
"Alessia Franchi."
"SI!" Esclama Alessia contenta. Sotto sotto sono contenta che sia passata.
"Claire Azzurra Leone."
"Si!"
"Andrea Cervini."
"Si." Risponde determinata.
"Nadia Esposito. Ran Ryukan."
"Si!" Esclamano in contemporanea i due portieri.
"Nathalie Stranger. Marta Freedom."
"Si!"
"Sara no Akasuna."
"Si." Dice senza emozione non riuscendo però a nascondere un piccolo ghigno soddisfatto.
"Erika Foxx. Violet Gardrose."
"Si."
"Marcella Borin. Noemi Conte."
"Si!"
"Valeria Scudieri."
"S-si." Balbetta la piccola Valeria.
"Clarissa Franzosi."
"Si!"
"Istvan Zanini."
"Si." Poverino, a quanto pare sarà l'unico maschio.
"Questi sono i sedici convocati. Da oggi voi siete ufficialmente la nazionale giovanile sanmarinese, la Stardust. Il capitano della nazionale sarà Letizia Di Seri."
Tutti mi guardano sorpresi e non riesco a nascondere nemmeno la mia di sorpresa. Sono davvero io il capitano? Sorrido leggermente. Non riesco ancora a crederci!
"Gli allenamenti iniziano domani alle 8. Non arrivate in ritardo."
"Si!" Esclamiamo tutti e lui se ne va dallo stadio. Sarei tentata di seguire il suo esempio come Sara e tornarmene a casa. Sento il bisogno di dirlo ad un'amica...
"Che bello! Siamo in nazionale! Che bello!" Alessia continua a saltare avanti e indietro per il campo, seguita da Marta, Violet e Nadia.
Beh dai, come squadra non è male.


Angolo Autrice: 
Ciao a tutti! 
Ecco qui il primo capitolo. Forse è un po' lunghino, ditemi voi se vanno bene di questa lunghezza anche i prossimi capitoli. 
Allora, vi ringrazio infinitamente per tutti gli oc, spero di averli descritti bene. Questi sono i componenti della Stardust:
-Marcella (black dalia)
-Erika (animefans)
-Clarissa (LolaKastle22)
-Marta (Pikachu_Nelly_Rainbow_10)
-Violet (Cri cri 26)
-Ran (dragun95)
-Martina/Letizia (il mio)
-Alessia (alessia_ambra99)
-Sara (Felicity_Rune)
-Claire (Chiri <3)
-Valeria (Inazumiana01)
-Nadia (zelo_chan_bap) 
-Andrea (Marina Swift)
-Nathalie (Carillon1726)
-Noemi (Waleria01)
-Istvan "Stefano" (_Winter_)
Per quanto riguarda gli aggiornamenti, cercherò di essere puntuale, ma non vi prometto niente, di solito sono alquanto ritardataria ^^ 
Ora ne approfitto per augurare a tutti buona Pasqua :)
Bene, ho detto tutto!
Al prossimo capitolo.
Phoenix  

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Capitolo 3
*** Allenamenti e Cerimonia di Apertura ***


CAPITOLO 3: ALLENAMENTI E CERIMONIA DI APERTURA
Pov. Martina
"Martina, svegliati."
Nessuna risposta.
"Martina, svegliati o farai tardi."
"Mh."
"Martina! Ti ho detto di alzarti dal letto!"
"Mh." Nascondo la testa sotto il cuscino.
"MARTINA! ALZATI O ARRIVERAI TARDI AGLI ALLENAMENTI!"
"Cavoli è vero!" Urlo alzandomi dal letto e correndo in bagno. Mi lavo velocemente e cerco la divisa della mia squadra... Dov'è finita la mia divisa?!
"MA! Dov'è la mia divisa?" Urlo buttando all'aria tutto quello che mi capita a tiro nella mia povera camera.
"E' per caso quella maglietta blu con i ricami bianchi e quei pantaloncini bianchi?" Urla mia mamma dalla sala e io mi fermo all'istante, manco si fosse fermato il tempo.
"Si!"
"Allora è qui in sala!" Corro così in sala, indosso la divisa e esco di casa alla velocità della luce.
Guardo l'orologio. Le 7.55. Non ce la farò mai!
 
Pov. Luna
Mi fermo davanti ad un enorme stadio di calcio. Lì dentro ci dovrebbe essere la Stardust, la squadra di cui diventerò la manager. Faccio un bel sospiro prima di entrare. Sono qui per portare a compimento la mia missione e non posso assolutamente fallire.
Entrata mi ritrovo addosso gli occhi di 15 ragazzini. Hanno tra i 14 e i 15 anni e indossano tutti la divisa sammarinese, blu e bianca. 
Mi dirigo, tra gli sguardi curiosi dei calciatori, dall'allenatore, un uomo sulla trentina dai capelli e occhi scuri.
"Mi chiamo Luna Bee. Sono stata mandata dal Comune per essere la manager della squadra." Spiego all'allenatore tirando fuori dal mio inseparabile zainetto la mia scheda di presentazione creata proprio dal Comune.
"Si, mi avevano avvisato che saresti arrivata." Mi dice l'allenatore scrutandomi coi suoi occhi scuri. Io mi giro verso la squadra osservandone i membri. Sembrano tutte delle femminucce senza carattere.
 
Pov. Claire
Sono le 7.55 e siamo tutti qui tranne il nostro capitano Letizia, ma ormai credo che l'abbiano capito tutti che è una molto ritardataria.
"Ehi!" Esclama Alessia correndo verso di me e scuotendo la mano con entusiasmo. "Io sono Alessia Franchi, tu sei?" Mi chiede tendendomi la mano.
"Mi chiamo Claire Leone." Mi presento stringendole la mano. Mi sa che ha un po' di problemi con i nomi questa ragazza.
"Sono contentissima di essere in questa squadra!" Esclama contenta. "Sembrano tutti simpaticissimi!" Alessia è proprio un concentrato di energia e allegria.
Sentiamo la porta dello stadio aprirsi e ci giriamo tutti, magari è arrivata Letizia. Ma al suo posto entra una ragazzina dai capelli biondi legati in una coda alta che, dopo averci guardato un po', si dirige verso l'allenatore.
"Mi chiamo Luna Bee. Sono stata mandata dal Comune per essere la manager della squadra." Si presenta dando all'allenatore un fascicoletto tirato fuori da uno zaino azzurro.
"Il Comune è quello che penso?" Mi chiede Alessia interrogativa.
"Bella domanda. Non so a che cosa stai pensando. Comunque il Comune è l'associazione calcistica che si occupa di tutte le squadre sammarinesi." Le spiego.
"Ah..." Commenta la bionda.
"Si, mi avevano avvisato che saresti arrivata."  Dice l'allenatore e lei si gira verso di noi osservandoci.
"E così questa è la Stardust?" Chiede non staccandoci di dosso i suoi occhi azzurri. "Sembrano scarsine."
Inutile dire che con questa frase si è fatta odiare da tutti.
"E quella chi si crede di essere?" Chiede Andrea arrabbiata.
"Noi non siamo scarsine!" Esclama arrabbiata Marcella, mentre Erika si scrocchia le nocche. Spero non passi alle mani! E spero che Sara non la ammazzi invece. Con quello sguardo assassino fa veramente paura!   
"Al massimo scarsinI. Ci sono anch'io!" Esclama invece Istvan, non venendo però considerato da nessuno.   
"Chi di queste pappamolle sarebbe il capitano?" Chiede Luna all'allenatore non degnandoci di uno sguardo. Che antipatica!
"Non è ancora arrivata." Risponde Clarissa cercando di auto-controllarsi.
"Il capitano è un ritardatario, eh? Allora avevo proprio ragione. La vostra squadra è proprio scarsa."
"Io la disintegro!" Sbotta Alessia mentre io cerco di fermarla.
"Non ne vale la pena." Le dico cercando di calmarla.
"Comunque, essendo stata mandata dal Comune, ho il diritto di mettervi alla prova ed è quello che farò." La guardiamo tutti confusi. Cosa vorrebbe dire? "Adesso andremo tutti nello stadio della Stardust. Tutti tranne Cervini e no Akasuna." Guardiamo tutti Andrea e Sara. Perché dovrebbero restare qui? 
"Perché?" Chiede infatti Andrea mentre Sara rimane con le braccia incrociate  e guarda impassibile la nostra nuova manager.
"E' la prova." Spiega Luna dirigendosi fuori dallo stadio. "Vi lascerò degli indizi per la città e voi dovrete capire dove si trova lo stadio personale della Stardust. Ah, naturalmente questa prova vale anche per la Di Seri, perciò avvisatela. Potrete lavorare insieme oppure da sole è indifferente." Detto questo esce dallo stadio.
Andrea guarda l'allenatore incrociando le braccia. "Dovremo fare per forza questa prova?" Chiede. In effetti non mi sembra una prova abbastanza semplice... 
"Quella ragazza viene dal Comune. Vi conviene seguire le sue regole se non volete essere scacciati dalla squadra. Andiamo." Risponde l'allenatore uscendo anche lui dallo stadio. Noi ci guardiamo tra noi confusi.
"Andiamo." Dico io e gli altri allora mi seguono. "Buona fortuna!" Auguriamo io e Clarissa alle due che rimangono nello stadio.
"Grazie." Sorride Andrea mentre Sara non mi caga minimamente.
Saliamo sul pullman e partiamo per questo fantomatico stadio della Stardust. Spero proprio che riescano a raggiungerci...    
 
Pov. Andrea
Guardo l'orologio. Sono le 8.00 e di Letizia nemmeno l'ombra. E' proprio ritardataria.
Sbuffo annoiata sedendomi sulla panchina.
Chissà dove si trova lo stadio della nostra squadra? E chissà dove posso trovare gli indizi per raggiungerlo? E soprattutto... quando arriva Letizia?!
Guardo verso Sara che sta ferma con le braccia incrociate. Sono sicura che noi tre insieme riusciremo a trovarli.
Peccato che Sara si sta avviando verso l'uscita dello stadio.
"Dove vai?" Le chiedo confusa. Pensavo avremmo cercato lo stadio insieme...
"Non ho bisogno di voi due per trovare lo stadio." Mi risponde non girandosi nemmeno e uscendo dallo stadio camminando indifferente.
Io sospiro prendendo il mio adorato Iphone, mi metto le cuffie e faccio partire la prima canzone che mi capita a tiro. Spero che Letizia arrivi presto.
 
Pov. Clarissa
Mi guardo intorno curiosa. Ho visto molte partite di calcio dal vivo, ma mai in questo stadio. Anzi, non sapevo neanche esistesse. E' enorme e da quello che sono riuscita a vedere, attaccato allo stadio, c'è una specie di dormitorio, mentre a destra c'è un centro sportivo. Magari sono nostri... 
"Bene, ora che siete qui non pensate che avrete vita facile." Dice Luna attirando la nostra attenzione. Immagino che ora avrà delle prove anche per noi. "Allora, ascoltatemi attentamente. Foxx, Scudieri, Zanini e Conte." I quattro appena chiamati guardano la manager determinati. "Voi dovrete correre tutta l'ora." Dice come se fosse una cosa da niente.
"Cosa?" Chiede infatti Erika. "Ma stiamo scherzando?"
"Su, iniziate." Ordina l'allenatore e i 4 sono costretti a partire.
"Dai! Ce la potete fare!" Li incoraggio.
"Grazie!" Mi risponde Noemi mentre Valeria arrossisce leggermente.  
"Ryukan e Esposito, in porta." Ordina Luna autoritaria.  
"Ma chi si crede di essere?" Sussurra Alessia guardandola male.
I nostri due portieri vanno nelle due porte e davanti ad esse Luna posiziona due lanciapalle. Poi li aziona. "Divertitevi." Dice mentre una palla viene lanciata verso Ran. La bianca porta le mani in avanti pronta a parare il tiro, però viene sbalzata indietro insieme alla palla. Cavolo, era veramente così potente quel tiro? La stessa cosa succede a Nadia, che però si rialza subito determinata.
"Il prossimo lo parerò!" Annuisce determinata, mentre Ran guarda determinata il lanciapalle pronta a parare il prossimo tiro.
"Mettetecela tutta!" Le incoraggio e Nadia mi alza il pollice in su non staccando però gli occhi dal lanciapalle.
"Non pensate a loro, perché adesso vi divertirete anche voi." Ghigna Luna quasi divertita. "Borin, Leone e Stranger." I tre difensori avanzano determinate. La manager prende uno sgabello e sopra ci mette una scatola, che sembra anche molto pesante.
"Voi dovrete tirare da qui." Dice mettendosi a più o meno 200 metri dallo sgabello. "Dovrete colpire la scatola e farla cadere."
"Sembra facile..." Commenta Claire.
"Bene, sono pronta per questa sfida." Afferma Nathalie combattiva.
"Possiamo farcela." Dice invece Marcella ottimista. "Inizio io!" E detto questo calcia la palla, ma manca la scatola di un paio di centimetri. "Ops..." Commenta imbarazzata.
"Ora tocca a me." Dice Nathalie determinata, ma anche il suo tiro manca la scatola di un bel po' di centimetri.
"Proviamoci." E questa volta è Claire a tirare. Il suo tiro è preciso al millimetro e colpisce la scatola, peccato che questa non si muovi di un centimetro. "Non ho messo abbastanza forza." Capisce allora la castana andando a recuperare la palla, mentre Marcella si prepara a ritentare.  
"E infine, Franchi, Gardrose e Franzosi. Voi vi allenerete a difendere."
"A difendere?" Chiede Alessia confusa. "Io sono un'attaccante, non un difensore." Replica.
"Anch'io sono un'attaccante e so giocare anche in porta, ma non capisco perché dovremmo allenarci come difensori..." Commenta Violet e io non posso che essere d'accordo con loro.
"Voi tre siete le peggiori di tutti a difendere. Non abbiamo bisogno di persone che sanno stare solo in una posizione, ma che possono occuparle tutte." Ci dice la manager bionda guardandoci male. "Con voi si allenerà anche Freedom, che dovrà dribblarvi. Chissà chi cadrà per prima?" Ghigna divertita.
"Dai ragazze, andiamo!" Esclama Marta correndo a prendere una palla. 
Noi ci mettiamo in posizione. Non sono molto brava a difendere, ma dopo le parole di Luna sono molto determinata!
"Siete pronte?" Ci chiede Marta. Noi annuiamo, una più determinata dell'altra. "Arrivo!" Esclama lei lanciandosi contro di noi ad una velocità impressionante.
Alessia le si lancia all'attacco, ma viene superata, così come Violet.
"Ti fermerò!" Esclamo entrando in scivolata, ma Marta supera anche me.
Dopo essermi rialzata, ci guardiamo tra noi.
"Abbiamo fatto schifo." Commenta Alessia scuotendo la testa.
"In effetti..." Commento io.
"Su, riproviamo!" Esclama Violet.
"Certo!" Dico io e così Marta si rilancia contro di noi.
 
Pov. Luna
Tutti si stanno allenando nelle cose che gli ho ordinato. Se questi allenamenti danno i risultati che spero, diventeranno imbattibili questi ragazzi.
"Li hai fatti allenare nei loro punti deboli." Commenta l'allenatore avvicinandosi a me.
Io ghigno. "Alcuni si, altri li sto mettendo alla prova."
"Come mai sei qui?" Mi chiede sospettoso.
"Ho una missione, ma non sono tenuta a dirgliela. Sappia solo che vi aiuterò a vincere il FFI." Spiego ghignando. La mia missione ha appena avuto inizio. 
 
Pov. Martina
"Eccomi!" Esclamo spalancando le porte dello stadio aspettandomi una bella ramanzina da parte dell'allenatore. Sono in ritardo solo di 10 minuti, magari riesco a cavarmela.
Mi guardo intorno, ma l'unica persona che vedo è Andrea.
"Ce l'hai fatta ad arrivare." Mi riprende mettendo l'Iphone nel suo borsone di ginnastica.
"Scusa..." Commento ridendo nervosamente. "Ma gli altri?"
"Sono allo stadio della Stardust." Mi risponde. Abbiamo uno stadio? "E' arrivata anche la nostra manager, Luna Bee, e ci vuole mettere alla prova. Dobbiamo capire dove si trova il nostro stadio." Mi spiega.
"E come facciamo a trovarlo?" Chiedo confusa. Non riesco a capire perché ci sta mettendo alla prova...
"Ha detto che ha lasciato degli indizi per la città." Mi dice Andrea dirigendosi verso l'uscita dello stadio. "Sara è già partita 10 minuti fa. Su andiamo."
"Ok." Rispondo e insieme usciamo dallo stadio.
"Da dove iniziamo?" Mi chiede Andrea guardandosi intorno.
"Beh, i vecchi metodi non muoiono mai." Sorrido correndo verso una signora seduta su una panchina. "Mi scusi, ha per caso visto i ragazzi della Stardust?" Chiedo sperando in una risposta positiva mentre Andrea mi raggiunge.
"Stardust? Ah per caso intendi quei giovanotti che giocano a calcio?" Sorrido contenta! Forse li ha visti!
"Si proprio loro! Allora, li ha visti?"
"Si, sono saliti sul pullman e si sono diretti da qualche parte verso destra, ma non so dirti dove di preciso, cara."
"Fa niente." Sorrido. "Grazie dell'aiuto." Poi mi giro verso la mia compagna. "Andiamo verso destra." Sorrido e lei annuisce.
Ci incamminiamo così verso destra. Nessuna di noi due parla, io la guardo di sottecchi per studiarla. Ho  molti dubbi su di lei che vorrei risolvere  il più presto. Non mi piace avere dubbi. Anche lei ogni tanto mi osserva cercando di non farsi notare. Praticamente ci stiamo studiando a vicenda.   
"Di un po', io come ti devo chiamare?" Mi chiede Andrea all'improvviso curiosa.
"Uh?" Rimango un po' spiazzata da questa domanda improvvisa.  "Beh, preferirei se mi chiamassi Martina White." Le rispondo continuando a camminare. "Non chiedermi perché, non ti risponderei." L'avviso proprio mentre mi stava per fare una domanda.
"Va bene." Annuisce lei non continuando su quell'argomento.
Ci fermiamo contemporaneamente appena arriviamo ad un bivio.
"Ehm... dove andiamo?" Chiedo questa volta io guardandomi attorno. Andrea non mi risponde, segno che neanche lei sa dove andare. "Ehi, ma quella non è Sara?" Chiedo indicandola. E' difficile confondere quei capelli rossi con le punte nere.
"Già." Ci avviciniamo così alla nostra compagna di squadra.
"Ciao." La saluto per attirare l'attenzione. Lei ci guarda per pochi secondi per poi tornare a guardare l'incrocio. "Non credi anche te che ci arriveremmo prima insieme?" Le chiedo ignorando il fatto che mi guardi male. Non mi fa per niente paura, soprattutto perché so chi è veramente.
"Ce la faccio anche da sola." Risponde lei inespressiva.
"Non lo metto in dubbio. Dico solo che faremmo più in fretta, no?" Cerco di convincerla. Non ha senso restare divise in una situazione del genere.
"Non mi interessa." Cavolo se è testarda. Poi però sembra ripensarci. "Va bene." Sbuffa. Credo che abbia accettato solo perché non ha idea di dove andare.
"Hai qualche indizio?" Chiedo sperando in una risposta affermativa.
"Secondo te?" Mi chiede ironica e io sospiro.
"Ci speravo..." Commento io. Ci mettiamo allora a cercare intorno qualcosa che ci possa aiutare. "Guardate!" Esclamo indicando delle telecamere. "Magari hanno ripreso il pullman! Il problema ora è capire come fare a vedere i filmati..." Non credo che riusciremo a vederli facilmente.
"Lasciate fare a me." Guardo Andrea confusa. Cosa vorrebbe fare?
Lei tira fuori dal suo borsone un Mac portatile e si mette a schiacciare tasti ad una velocità impressionante. 
"Eccoli!" Esclama ad un certo punto e io mi ritrovo ad osservare i filmati della telecamera che riprende il nostro pullmino andare verso sinistra. Lei chiude il suo Mac e lo ripone nel borsone mentre io la guardo stupita.
"Complimenti. Non pensavo fossi un hacker. Bravissima per di più." Ammetto mentre ci incamminiamo verso sinistra.
"Grazie." Sorride Andrea soddisfatta proprio mentre entriamo in un vicolo stretto e buio.
Ci guardiamo intorno, magari hanno lasciato qualche indizio... Eccolo, ci sono tre foglietti lì per terra! Prendo un foglietto con una freccia girata verso destra e di fianco ci sono dei brillantini messi a forma di cumulo di polvere.
"Secondo voi cos'è?" Chiedo confusa guardando l'immagine. Non riesco proprio a capire... "Nel senso, siamo sicure che è per noi?" Chiedo nuovamente.
"Beh, credo di si." Risponde Andrea prendendo il secondo foglio uguale a quello che ho in mano.
Rimaniamo ben 10 minuti a fissare l'immagine. "Questa è della polvere di stelle." Dice Sara inespressiva.
"Polvere di stelle? Ma certo! Stardust! Allora è per noi!" Capisco io. "Quindi dobbiamo andare verso destra." Commento e la castana annuisce. "Ok, andiamo!"
 
Pov. Marta
"Ragazze, ci siete?" Chiedo riprendendo un attimo fiato, mentre Alessia, Clarissa e Violet sono distrutte.
"Ci sono." Risponde Alessia, anche se in realtà è stanca morta.
"Clarissa, Violet?" Chiedo e loro annuiscono rialzandosi.
"Arrivo!" Esclamo correndo verso di loro, superandole di nuovo tutte e tre.
Alessia si siede per terra distrutta. "Sei troppo veloce." Sbuffa.
"Sono sicura che riuscirete a rubarmi la palla." Sorrido mentre Clarissa annuisce determinata.
Mi giro curiosa per vedere come sono messi gli altri. Nadia e Ran sono distrutte e piene di lividi e ci sono palle da calcio sparse dappertutto; Claire, Marcella e Nathalie sono sudate fradice, però continuano a calciare la palla cercando di far cadere la scatola, mentre Valeria, Noemi, Erika e Istvan corrono con una velocità pari a quella di una lumaca, però l'ora è quasi finita.   
"Ragazzi! Fate una pausa!" Tutti ci giriamo verso l'allenatore che ha pronunciato quelle parole che per noi sono come un raggio di sole dopo giorni e giorni di pioggia.
I 4 che stavano correndo stramazzano al suolo distrutti, mentre Nadia e Ran spengono i lanciapalle. 
Andiamo tutti a prendere le nostre bottiglie d'acqua. Stiamo morendo di sete!
Alessia si siede nuovamente per terra. "Ho voglia di un hamburger..." Sbuffa. "Oppure di un panino con la nutella!"
"Si, anch'io c'ho voglia di un dolce!" Dico mentre il mio stomaco brontola.
"Io voglio la pizza!" Esclama invece Noemi sedendosi di fianco ad Alessia.
"Si, pizza..." Dice sognante mentre le esce la bava dalla bocca. A quella scena Claire si schiaffa una mano sulla fronte e io scoppio a ridere divertita.    
"Secondo voi ce la faranno ad arrivare?" Chiede Claire girandosi verso la porta dello stadio. In effetti è già passata un'ora.
"Credo di sì." Risponde Nadia sedendosi di fianco ad Alessia e a Noemi.
Chissà dove sono finite quelle tre?
"Ecco dov'eravate tutti!" Ci giriamo sorpresi verso la ragazza che ha parlato. Martina! E con lei ci sono anche Andrea e Sara.
 
Pov. Martina
Giuro che gliela farò pagare amaramente per questo! Mi dirigo arrabbiata verso l'allenatore. Lui mi guarda di traverso.
"E così ce l'avete fatta ad arrivare." Mi dice con tono tra il divertito e il sorpreso. Bastardo!
"Pretendiamo delle spiegazioni!" Esclamo mentre mi raggiungono Andrea e Sara.
"Oh beh, è molto semplice." Dice una ragazzina bionda avvicinandosi. "Volevo mettere alle prova le tre strateghe della squadra. Ho scelto apposta un percorso che da sole non sareste mai riuscite ad affrontare e per arrivare fino a qui dovevate per forza collaborare. Infondo in una partita dovrete collaborare, no?" Dice con tono altezzoso. Mi sta già antipatica, anche se è intelligente.
Io sbuffo. Non ha mica tutti i torti. "Complimenti ragazze. Avete superato la prova. Ora, se non vi dispiace, vai a fare 10 giri di corsa." Mi dice l'allenatore e io lo guardo brutto.
"Mi faccia capire. Dopo un'ora di corsa per la città per cercarvi mi devo pure fare 10 giri di corsa?" Mi lamento.
"Se ne preferisci 20 puoi dirlo liberamente." Brutto...
"10 vanno bene." Sbuffo iniziando a correre seguita da Andrea e Sara.
 
Pov. Noemi
Sono contenta per loro. Sono veramente riuscite ad arrivare fino a qui, io non so se ci sarei mai riuscita.
"Signorine, sapete che dovete allenarvi anche voi?" Ci riprende Luna usando un tono pungente. "Su tornate a fare quello che state facendo!"
Corrono tutti a continuare i loro allenamenti mentre io, Valeria, Erika e Istvan aspettiamo. Credo che nessuno di noi abbia voglia di ricominciare a correre. Mi fanno ancora male le gambe!
"Ok, Conte e Scudieri andate ad aiutare il gruppo di Freedom. Foxx e Zanini invece andate ad allenarvi nei tiri."
"Si!" Scattiamo tutti.
 
Pov.  Martina
Dopo un intero pomeriggio di allenamento, finalmente la giornata è finita.
"Devo ammettere che non siete niente male, ragazze." Ci dice Luna mentre sistemiamo la roba nei nostri borsoni.
"RagazzI! Ci sono anch'io!" La riprende Istvan, venendo però bellamente ignorato. Poverino...
"Ragazzi, ascoltate." Ci giriamo tutti curiosi verso l'allenatore. Cos'altro c'è? "Adesso andate a casa e fate le valigie."
"Perché?" Chiede Erika confusa, come noi del resto.
"Perché fino a quando non andremo a Liocott dormirete qui nel dormitorio." Ci spiega l'allenatore.
Un dormitorio? Figo!
"OK!" Corriamo tutti così verso casa.
 
Venti minuti dopo siamo tutti davanti ad un enorme edificio beige, che più che un dormitorio sembra un carcere. Entriamo tutti e ci guardiamo intorno curiosi.
Questo è il primo piano, dove ci sono un'aula video, una cucina attaccata ad una mensa, una saletta da conferenza, dove immagino faremo le riunioni, e la camera dell'allenatore.
Le nostre stanze invece sono al piano superiore.
"Zanini, essendo l'unico maschio, avrà una camera tutta per sè." Beato lui. "Mentre voi ragazze sarete divise in cinque gruppi da tre." Dice l'allenatore e la maggior parte di noi esulta contenta, mentre Sara sembra quasi scocciata da questa cosa. Davvero possiamo stare in camera insieme?
Guardo una ad una le mie compagne. Con chi potrei stare in camera?
Con Alessia o con Marta sarebbe divertente, ma non mi dispiacerebbe stare in camera con Andrea o con Clarissa...
"Naturalmente i gruppi li scelgo io." Ah ecco. Era troppo bello, doveva per forza esserci la fregatura.
Alessia sbuffa rumorosamente. Immagino avesse già scelto con chi stare.
"La prima camera sarà di Esposito, Ryukan e Gardrose." Nadia e Violet si guardano contente.
"Che bello!" Esclama Violet contenta.
"Seconda camera: Leone, Borin e Stranger." Le tre si guardano contente. Immagino che abbiano fatto amicizia durante quest'allenamento.
"Conte, Foxx e Freedom." Marta fa un sorriso a trentadue denti mentre guarda le sue due compagne di stanza.
"Cervini, no Akasuna e Franzosi." Andrea guarda Sara per studiarla, questa invece rimane impassibile come al solito, mentre Clarissa guarda le due compagne leggermente sorpresa.
"E infine Franchi, Scudieri e Di Seri."
"White." Gli ricordo, peccato che non mi caghi.
"Che bello!" Mi urla Alessia nel timpano abbracciandomi di slancio.
"Staccati!" Le ordino cercando di staccarmela di dosso, ma lei non ne ha alcuna intenzione. Sembra proprio una sanguisuga!
Valeria invece ci guarda timidamente. Io le sorrido, ma lei distoglie lo sguardo imbarazzata. E' proprio timida.
 
Pov. Claire
Io, Marcella e Nathalie entriamo nella nostra stanza. E' molto grande, ha le pareti di un bell'azzurro chiaro e, proprio di fronte alla porta, c'è un balcone. Naturalmente ci sono tre letti, tutti attaccati alla parete sinistra, e ci sono tre armadi. E poi c'è un bagno enorme! 
Io butto la mia vecchia valigia sul primo letto che mi capita a tiro, cioè quello vicino l'armadio, mentre Nathalie si appropria del letto al centro. Marcella così si siede sul letto vicino al balcone.
"Ancora non ci credo." Dico sdraiandomi sul letto. "Oggi iniziano le eliminatorie del FFI."
"Eh già." Risponde Nathalie. "E noi le supereremo." Dice determinata.
"Ovvio!" Sorrido io. "Saremo i campioni del mondo!"
 
Pov. Nadia
"Che giornata pesante." Commento stiracchiandomi mentre Ran si siede sul letto vicino all'armadio.
"Già, però è stato bello." Dice Violet aprendo la sua valigia.
Io e Ran guardiamo stupite il suo contenuto.
"Ma quante fasce hai?" Chiedo mentre Violet prende una trentina di fasce, tutte di colore diverso, per metterle nel suo armadio.      
"Una al giorno!" Ci risponde come se fosse la cosa più normale del mondo. "Abbinate poi ai polsini!" Dice mostrandoci una decina di paia di polsini.
"Non vedo l'ora di giocare la prima partita, voi no?" Chiedo contenta.
"Si anche io!" Esclama Violet continuando a sistemare il suo armadio.
Ran si limita ad annuire determinata.
 
Pov. Martina
"Allora come ci sistemiamo?" Chiedo guardando la stanza. Ci sono tre letti e per me è indifferente dormire a destra o a sinistra.
"Per me è uguale." Sorride Alessia. "Tu dove vuoi dormire Vale?" Chiede girandosi verso Valeria che se ne sta in un angolino.
"E' uguale..." Dice giocherellando con le dita.
"Ehi, non c'è bisogno di essere così timida." Le dico sorridendo dolcemente.
"Allora io sto in centro!" Esclama Alessia lanciandosi stile bomba sul letto.
"Beh, allora io vado nel letto vicino all'armadio. Va bene?" Chiedo a Valeria che annuisce. Così butto la valigia sul letto.
 
Pov. Nadia
Siamo tutti nel salotto del dormitorio per guardare la cerimonia di apertura del FFI.
"Guardate! Sta iniziando!" Esclama Marta e tutti puntiamo gli occhi sul televisore.
"Un benvenuto a tutti i tifosi di calcio della nazione." Dice il presentatore. Questa sera trasmetteremo la cerimonia di apertura del Football Frontier International con le prime partite eliminatorie." Nessuno ha intenzione di staccare gli occhi di dosso dal televisore. Siamo tutti in agitazione, chissà chi saranno i nostri primi avversari? "Ma adesso l'estrazione degli abbinamenti delle squadre. Il FFI si apre con cinque giornate di eliminatorie in dodici zone del mondo e le 12 squadre vincitrici andranno a Liocott a sfidarsi per decretare la squadra migliore del mondo. Per questo girone del continente europeo ci saranno 8 paesi in gara compreso il nostro amato San Marino. Ecco inizia il sorteggio!" Guardiamo tutti un allenatore per capire di quale squadra sia.
"Ucraina." Decreta Martina e tutti la guardiamo sorpresi.
"La prima ad estrarre è la nazionale ucraina." Cavolo aveva ragione! "Gli Olimpik. Con la loro forza travolgente, gli Olimpik sono i favoriti del girone, ma ora scopriamo quale avversario troverà."
"Olimpik, non solo hanno un attacco formidabile, ma la loro difesa è molto solida. Ci credo che sono i favoriti." Commenta Martina. Ma si è informata su tutte le squadre del torneo?
"Ucraina 1 A!"
Tocca poi a Cipro, che pesca il 3 A e poi la squadra del Vaticano che pesca il 4 B.
"La prossima è la nazionale sanmarinese. La neonata Stardust." Vediamo il nostro allenatore salire sul palco per pescare la nostra posizione. "La nazionale sanmarinese, la Stardust, estrae il numero 3 B."
"Uh? Contro Cipro?" Chiediamo tutti con una nota di confusione. Tutto ci aspettavamo, ma non di essere contro una squadra comparsa da poco come noi. Sarà una vittoria facile immagino!  
"Ragazzi! Domani inizieremo gli allenamenti per affrontare questa partita! Dovremo dare il massimo!" Ci incita Martina e tutti, tranne la solita Sara, rispondiamo convintissimi "SI!"
 
Il giorno dopo...
Pov. Martina
Magari ho capito male...
"Forse non ho capito..." Dice Erika confusa come tutti.
"Perché niente... allenamento?" Chiede Claire. Me lo chiedo anch'io! Andiamo, tra due giorni abbiamo una partita importantissima, se non ci alleniamo come possiamo anche solo sperare di vincere!?
"Ho deciso che nei due giorni che precedono la partita contro Cipro nessuno avrà il permesso di lasciare il dormitorio."
Ma non ha senso? Dovremo stare chiusi due giorni in un dormitorio?

Angolo Autrice
Ce l'ho fatta! Ho aggiornato! Forse ci ho impiegato un pochettino, però ecco qui il terzo capitolo. 
Per quanto riguarda il prossimo capitolo, non dovrei impiegarci di nuovo così tanto. 
Prima che me ne dimentico, nel caso aveste in mente qualche tecnica speciale combinata, sono bene accette.

Spero di aver descritto bene gli oc e che il capitolo vi piaccia.
 
Ora vado! 
Alla prossima, 
Phoenix 

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Capitolo 4
*** Lavoro di squadra ***


CAPITOLO 4: LAVORO DI SQUADRA
Pov. Martina
Magari ho capito male...
"Forse non ho capito..." Dice Erika confusa come tutti.
"Perché niente... allenamento?" Chiede Claire. Me lo chiedo anch'io! Andiamo, tra due giorni abbiamo una partita importantissima, se non ci alleniamo come possiamo anche solo sperare di vincere!?
"Ho deciso che nei due giorni che precedono la partita contro Cipro nessuno avrà il permesso di lasciare il dormitorio."
Ma non ha senso? Dovremo stare chiusi due giorni in una stanza?
"Andiamo! Non ha senso!" Si lamenta Erika e io sono pronta a darle manforte. Purtroppo non fa per me chiudere la bocca e non rispondere alle persone.
"Erika ha ragione. Noi non abbiamo mai giocato insieme una vera partita. A mio avviso dovremmo sfruttare questi due giorni per lavorare sul lavoro di squadra!" Dico io. Io non ho mai giocato con loro, anche se ho tutti i loro dati ormai, mi devo comunque abituare al loro modo di giocare e loro al mio. Non possiamo metterci a improvvisare al momento un lavoro di squadra abbastanza decente!
"Fino a prova contraria l'allenatore sono io. Voi dovete solo rispettare i miei ordini." Brutto... Col cavolo! Vedrà quanto sono brava a scappare mio caro allenatore da strapazzo...
 
Pov. Marta
Ed eccoci così in camera ad annoiarci. E pensare che ero stracarica per l'allenamento.
Sbuffo lanciandomi sul mio letto.
"Che noia." Mi lamento guardando il soffitto bianco sbiadito. Peccato non cambi colore, sarebbe stato più interessante guardarlo.
Guardo poi le mie compagne per distrarmi un po'. Erika sta giocherellando con il suo cellulare, mentre Noemi sta ascoltando della musica con il suo mp3.
"Ragazze!" Le chiamo. Loro si girano verso di me con sguardo interrogativo. "Noi oggi evaderemo!" Annuncio determinata. Non ho alcuna intenzione di passare due giorni qui dentro!
Erika ghigna. "Io ci sto." Dice spegnendo il telefono e allora anche Noemi si toglie le cuffie e mette l'Mp3 in tasca.
Esco fuori dalla porta e mi guardo intorno. Mi sento come una ninja!
"Via libera!" Sussurro alle mie compagne proprio mentre la porta di fianco alla nostra si apre. Una massa di capelli ricci e rossi sbuca fuori dalla porta.
"Nadia!" La riconosco e lei mi punta addosso i suoi occhi ambrati sorpresa.
"Marta, sei tu." E tira un sospiro di sollievo. Dopodiché esce dalla camera seguita da Violet e Ran.
"Neanche voi riuscivate a stare chiuse in camera, eh?" Ride Violet.
"Eh già." Rispondiamo noi.
Scendiamo le scale cercando di fare il più silenziosamente possibile. Ci guardiamo poi intorno e vediamo che la porta d'uscita è senza guardia.
Ci scambiano uno sguardo d'intesa e tutte e sei corriamo verso la porta.
"Libertà!" Esulto contenta mentre raggiungo la maniglia. Sto per abbassarla quando questa si abbassa da sola.
La porta si apre e noi vediamo l'unica persona che speravamo di non trovare. L'allenatore!
"Salve..." Dice Noemi indietreggiando.
"Oh andiamo! C'eravamo quasi!" Sbuffa Erika scocciata.
L'allenatore non ci risponde neanche, continuando a guardarci veramente brutto.
"Secondo me è meglio tornare in camera." Sussurra Ran. Io annuisco.
"Noi torniamo in camera." Dico mentre facciamo qualche passo indietro. "Ritirata!" Urlo e tutte corriamo nelle nostre camere al piano di sopra chiudendo subito le porte.
Uffi! Io voglio allenarmi!    
 
Pov. Alessia
E' da quando siamo tornate in camera che Martina continua a scarabocchiare furiosamente il suo taccuino. Chissà che cosa sta facendo?
Valeria invece se ne sta seduta in un angolo del suo letto ad ascoltare musica. Dovrei farlo anch'io, però ho più voglia di allenarmi che di ascoltare musica...
"Cosa stai facendo?" Chiedo alla castana curiosa.
"Ho ideato una ventina di piani di fuga." Mi risponde non smettendo di scrivere. "Sono scappata da luoghi peggiori, perciò non avrò tanti problemi a scappare anche da qui." Piano di fuga? Scappare da luoghi peggiori? Ma chi se ne frega! Prima esco da qui meglio sto!
"Dimmi, posso venire con te?"
"Certo, ma prima devo fare un'altra cosa. Avrò bisogno di te Ale. Vale, vuoi venire anche tu?" Chiede chiudendo il taccuino e dirigendosi verso la porta.
Valeria ci guarda un attimo sorpresa, ma poi annuisce timidamente non facendo cadere per poco il suo Mp3.
Usciamo dalla stanza e ci dirigiamo verso il primo piano. Magari vuole provare ad uscire dalla porta principale...
"Dove state andando?" Ci chiede l'allenatore e io e Valeria per poco non prendiamo un infarto. Quando è comparso qui di fianco a noi?
"Ecco dov'era." Dice Martina per niente intimorita dalla sua presenza. "Volevo sapere se c'era un'aula con un computer e internet." Chissà a cosa le serve?
"Si. Si trova alla fine del corridoio."
Martina non lo ringrazia neanche e si dirige verso la stanza. Io e Valeria ci scambiano uno sguardo alquanto confuse, ma poi la seguiamo.
 
Pov. Clarissa
"Cavolo che noia." Mi lamento sedendomi sul mio letto. Già il fatto di non poter giocare a calcio è abbastanza noioso, in più le mie compagne non sono il massimo in fatto di socievolezza.
Sara non ha spiccicato parola da quando siamo entrate in camera, anzi, sembra quasi scocciata dalla nostra presenza. Andrea invece è stata un po' più socievole, eppure da un po' di fastidio con il suo sguardo. Sembra che stia cercando di studiarci, di capire attraverso i suoi occhi neri tutto su di noi. Il problema principale è che sembra riuscirci veramente!
In questo momento però sta facendo qualcosa con un Mac portatile, mentre al collo porta delle cuffie grandi a righe bianche e azzurre. Sara invece sta strofinando con uno straccio un kunai che ha tirato fuori dalla sua valigia.
Mi avvicino ad Andrea. Tra lei e Sara credo proprio di voler conoscere di più lei, anche perché la faccia di Sara sembra dire "avvicinati e userò questo kunai contro di te".
"Cosa fai?" Le chiedo. Lei mi indica il computer e io mi sporgo a guardare. E' un video di una partita di calcio. Chissà che squadre sono...
"Quella con la divisa bianca e arancione è la rappresentativa di Cipro, gli Omonia." Mi spiega Andrea. Allora stava studiando la squadra avversaria!
"Cos'hai scoperto?" Chiedo sedendomi di fianco a lei.  
 
Pov. Claire
Porgo la testa fuori dalla porta.
"Allora?" Mi chiede Nathalie.
"Libero." Dico e quindi usciamo dalla camera.
"Dobbiamo trovare un modo per uscire dal dormitorio." Dice Nathalie determinata. Credo l'abbia presa un po' come una sfida quella di riuscire a scappare da qui.
"Si, ma come facciamo?" Chiede Marcella. In effetti immagino che ci sia l'allenatore davanti alla porta...
"Arrivo libertà!" Sentiamo urlare da una delle camere.
Io la apro e quello che vedo mi lascia alquanto confusa. Marta è in piedi sulla ringhiera del balcone alla quale Erika e Noemi stanno cercando di allacciare le lenzuola. 
"Ehm..." E' l'unica cosa che riesco a dire. Hanno davvero intenzione di scappare usando le lenzuola come fune?
"Ciao! Ci date una mano?" Ci chiede Marta sorridendoci come se si trovasse nel posto più normale del mondo.
"Beh, ormai che siamo qui." Rispondo alzando le spalle mentre Nathalie e Marcella annuiscono.
Insieme leghiamo le lenzuola alla ringhiera e le facciamo sporgere dal balcone in modo tale che noi possiamo arrampicarci per arrivare a terra sane e salve. O quanto meno, questo è il piano...
"Chi va per primo?" Chiede Marcella e noi ci guardiamo. Io no di certo. Se poi abbiamo legato male le lenzuola non voglio essere quella che ci rimette le penne!
"Vado io!" Esclama Marta iniziando ad arrampicarsi senza timore. Quella non ha tutte le rotelle a posto... Però in compenso è quasi arrivata a terra.
"Cosa credete di fare?" Marta si blocca all'improvviso mentre noi ci sporgiamo dal balcone per vedere chi ha parlato.
"Oh andiamo! Possibile che riesce ad anticipare le nostre mosse?" Si lamenta Erika a bassa voce guardando male l'allenatore.
"Niente!" Urla Nathalie. "Stavamo facendo una specie di allenamento per le braccia e per le gambe. Insomma, per aumentare la nostra forma fisica e la nostra forza!" Mente sorridendo. Speriamo che l'allenatore se la beva...
"Freedom, torna in camera." Ordina l'allenatore e Marta è costretta a ritornare su sempre arrampicandosi sulle lenzuola. 
 
Pov.  Nadia
"Allora come facciamo ad uscire?" Chiede Ran mentre legge un libro che ha tirato fuori dalla sua valigia.
"Bella domanda." Sbuffa Violet mentre sistema le sue scarpe coi tacchi che sono veramente tante.
"Secondo me dovremmo chiedere aiuto a qualcuno..." Propongo.
"Cosa ne dite del capitano?" Chiede Violet.
"Si, sarebbe una bella idea." Risponde Ran e così usciamo dalla stanza.
Il corridoio è davvero lungo e ci sono tante porte tutte uguali.
"Quale la sua stanza?" Chiedo, ma nessuna delle mie due compagne sa rispondermi.
"Magari è questa!" Dice Violet spalancando la prima porta che le capita a tiro senza neanche bussare.
"Ragazze?" Ci guarda stupito Stefano, che poverino stava tranquillamente leggendo un libro seduto sul suo letto.
"Non è giusto! La tua camera è più grande della nostra!" Si lamenta Violet guardandosi intorno. In effetti, è più grande della nostra. Al centro della stanza c'è un letto a due piazze e di fianco un enorme armadio di legno scuro. Anche il suo bagno è più grande del nostro!
"Non siamo qui per osservare la sua camera." Ci ricorda Ran.
"Ah giusto! Stefano, ci daresti una mano a scappare?" Chiedo sperando in una risposta positiva.
Lui ci pensa un po'. "Certo." Ci risponde mettendo un segnalibro dove era arrivato. "Avete qualche idea?" Ci chiede e noi per tutta risposta scuotiamo la testa. "Io forse ne ho una." Ci dice uscendo dalla sua enorme camera. Noi non possiamo far altro che seguirlo.
Scendiamo nel primo piano e ci dirigiamo in mensa, un enorme stanza dalle pareti di un bianco sbiadito dove ci sono quattro tavoli da quattro e un piccolo cucinino.
"Come mai siamo in mensa?" Chiede Ran per tutte noi.
"Qui di fianco c'è un bagno dove ci sono delle finestre." Ci spiega allora Stefano entrando nel bagno attaccato alla mensa.
"Cavolo, perché non ci abbiamo pensato prima?" Commento io mentre cerchiamo di aprire le finestre.
Peccato che per quanto noi tiriamo non si aprano!
"Ma perché cavolo non sia aprono?" Si lamenta Violet continuando a spingere le finestre
"Forse sono chiuse a chiave?" Ci giriamo tutti verso chi ha parlato. Davanti a noi c'è l'allenatore con in mano le chiavi delle finestre.
Io e Violet sbuffiamo. Possibile che riesca ogni volta ad anticipare le nostre mosse?!
"Come piano non è stato il più originale del giorno." Commenta l'allenatore.
"A me sembrava geniale come piano..." Commenta allora Stefano.
"Tornate in camera." Ci ordina l'allenatore e noi non possiamo che annuire e tornarcene in camera.
Stefano torna nella sua stanza mentre noi nella nostra.
"Il prossimo piano funzionerà." Dico determinata.
 
Pov. Alessia
Abbiamo passato un'ora all'interno dell'aula computer alla ricerca di informazioni sulla nazionale di Cipro e ammetto che tutte le informazioni raccolte da Martina sono impressionanti. La cosa più impressionante è che abbiamo visto lo stesso video, ma né io né Valeria avevamo capito tutti i loro punti di forza e punti deboli!
"Allora che si fa?" Le chiedo, sperando che mi dica che usciremo da qui.
"Mentre ho guardato i video della nazionale di Cipro ho pensato al motivo per cui l'allenatore avesse fatto questa scelta. E credo proprio di averlo capito. Lui ci ha detto di non uscire dai dormitori, ma non ci ha detto di non allenarci in camera. Questo allenamento serve per aumentare le proprie caratteristiche individuali. Certo, è un ottimo allenamento per una squadra che si conosce da anni, ma noi non abbiamo mai fatto una partita insieme perciò sarebbe stato meglio fare qualche esercizio sul lavoro di squadra. Quindi mi è venuta una bellissima idea. Faremo tutti lavoro di squadra per raggiungere un obiettivo comune: evadere da qui." Ghigna Martina mentre torniamo al secondo piano.
Inizia così a bussare a tutte le camere, finché non ci ritroviamo tutti e 16 in camera di Stefano, che è la più grande di tutte.
"Come mai siamo tutti qui?" Chiede Ran incrociando le braccia.
"E' semplice. Faremo lavoro di squadra." Spiega Martina sedendosi sul letto di Stefano e tutti la guardano confusi. "Tutti e 16 insieme scapperemo da questo dormitorio." Dice sicura. "Ci state?"
"SI!" Esclamano tutti, tranne Sara, ovviamente.
"Sara, ci darai una mano?" Chiede Martina alla rossa che si trova appoggiata allo stipite dalla porta con le braccia conserte e non ci caga minimamente.
"Che asociale." Commenta a bassa voce Erika.
"Hai ragione." Le risponde Clarissa che si trova di fianco a lei.
"Infondo sei quella più esperta qui dentro ad evadere, no?" Chiede il capitano avvicinandosi alla rossa.
Sara alza lo sguardo e punta i suoi occhi eterocromi sulla castana.
"So chi sei, Sara." Sorride allora Martina facendo una faccia stile angioletto. "E so che per evadere da qui avremo bisogno del tuo aiuto. Ah, tu devi sapere che non mi fanno assolutamente paura i tuoi kunai."
Credo che in questo momento Sara abbia tanta voglia di uccidere il nostro capitano.
"Basta che non mi intralciate." Sbuffa la rossa e Martina sorride vittoriosa.
"Immagino che abbiate già attuato dei piani." Dice Martina e tutti allora spiegano tutti i piani che avevano attuato e che l'allenatore aveva bellamente mandato in fumo. "Ok. Ora vi spiego il mio piano."
 
Pov. Marta
La prima parte del piano è quella un po' più difficile. Nathalie deve distrarre l'allenatore e Alessia deve rubare le chiavi della porta principale. Alessia dovrà essere il più veloce e la più silenziosa possibile. Appena Alessia ruba le chiave deve darle a Clarissa, che le nasconderà nel bagno vicino alla stanza dei computer cercando di essere il più veloce possibile.
Quando mi arriva l'ok da Clarissa, cioè quando l'allenatore sta cercando le chiavi, io, Noemi e Erika attueremo un altro piano di fuga che l'allenatore naturalmente fermerà, ma nel frattempo Martina, Alessia,Valeria e Andrea scapperanno dalla porta principale che Martina dovrà scassinare.
Il mio cell vibra e leggo il messaggio di Clarissa. "OK!"
"LIBERTA'!" Urlo il più forte possibile sperando che così l'allenatore mi senta, infondo siamo lontani un paio di stanze. Io, Noemi e Erika facciamo finta di spingere la finestra dell'aula computer, che naturalmente è chiusa a chiave.
"Cosa state facendo?" Ci chiede l'allenatore mentre facciamo finta di essere sorprese. Il piano ha funzionato! SI!
Noemi nel frattempo mette una mano in tasca schiacciando il cell inviando così il messaggio a Martina e al suo gruppo-
"Niente, stavamo facendo delle ricerche." Mente Erika sedendosi davanti al computer che avevamo precedentemente accesso. "Però non parte internet!" Fa finta di lamentarsi. E' ovvio che non parta internet, Andrea ha fatto in modo che la connessione avesse un bel po' di problemi.
L'allenatore cerca allora di sistemare internet. Spero solo che ce l'abbiano fatta ad uscire.    
     
Pov. Martina
"Martina, sbrigati." Bisbiglia Andrea guardando se l'allenatore stesse venendo verso di noi.
"Ci sono quasi." Dico mentre cerco di scassinare la porta con una forcina. Non è la prima volta che lo faccio, però ci vuole sempre un po' di tempo. "Fatto!" Sussurro contenta e noi 4 corriamo fuori dal dormitorio.
"SI!" Esclama Alessia contenta mentre andiamo a nasconderci in un bar. Non sarebbe molto intelligente restare davanti alla porta.
"Andrea, tocca a te." Dico alla castana mentre con il suo iPhone ha hackerato il telefono dell'allenatore scoprendo il suo numero. Poi lo chiama con un numero privato e mi passa il cellulare.
"Pronto?" Sento dall'altra parte. Si, è proprio l'allenatore.
"Salve allenatore!" Dico con un tono ironico.
"Di Seri?"
"Eh già." Rido divertita. "Se mi chiede come ho fatto ad avere il suo numero, non le risponderò. Però invece voglio dirle che sono fuori dal dormitorio."
Mi sa che l'abbiamo sorpreso, visto che non sa che cosa dire.
"E con me ci sono anche Alessia e Valeria. Salutate ragazze."
"Ciao!" Urla Alessia avvicinandosi all'iPhone di Andrea.
"C-ciao." Saluta invece Valeria timidamente.
"Perché non viene a cercarci?" Chiedo ridendo e poi chiudo la chiamata. "Fase 1 completata. Ora tocca a loro."
Chiamo poi Clarissa.
"Allora?"  Mi chiede lei.
"L'abbiamo chiamato. Dimmi se sta uscendo." Le rispondo.
"Si, sta uscendo. Dovevate vedere la sua faccia quando l'avete chiamato. Era stupenda." Ride divertita.
"Immagino." Rido io. "Ora tocca a voi. State attenti!"
"Ok!" E chiude la chiamata proprio mentre vediamo l'allenatore uscire dalla porta.
"Nascondiamoci." Dico alle ragazze e corriamo allora nel bagno del bar.    
   
Pov. Claire
Io, Marcella, Ran e Nadia stiamo seguendo Sara nel bagno della mensa, così che lei possa scassinare la finestra e farci uscire.
"Sbrighiamoci." Dice Marcella e tutte aumentiamo il passo.
Arrivate in bagno, Sara apre la finestra con una velocità e una facilità impressionante. Ma come cavolo ha fatto?
"Andate." Ci dice la rossa tornando indietro per aprire la finestra a quelle in sala computer.
"Grazie!" Le dice Marcella, ma lei non ci caga più e corre verso le altre.
E' proprio un'asociale!
Faccio un bel respiro. Aria fresca finalmente!
"Andiamo, prima che l'allenatore ci veda!" Ci ricorda Nadia e così corriamo il più lontano possibile dal dormitorio.
 
Pov. Clarissa
Io, Nathalie, Istvan e Violet saremo gli ultimi ad uscire da qui grazie a Sara. Adesso dobbiamo aspettare che l'allenatore torni, oppure manderemo a monte l'intero piano.
"Uscite." Mi arriva il messaggio di Marta, segno che lei, Erika e Noemi sono uscite.
Bene, ora aspettiamo che torni l'allenatore. Ci sediamo a guardare la tv in mensa.
Dopo cinque minuti, l'uomo arriva.
"Siete tutti qui?" Ci chiede.
Nathalie alza le spalle. "Noi siamo scesi qui a guardare  la tv, non so se gli altri siano ancora in camera." Mente spudoratamente.
L'allenatore è così costretto a salire e a controllare tutte le camere.
"Andiamo." Sussurra Istvan e allora ci alziamo e corriamo alla porta facendo il meno rumore possibile. Sara la scassina e così usciamo fuori, dove ci sono tutte le altre ad aspettarci.
"Andiamo ad allenarci?" Chiede Marta entusiasta.
"Si!" Annuiamo noi e così corriamo tutti al campetto qui vicino.
 
Pov. Marta
"Che bello! Ci voleva proprio quell'allenamento!" Dico contenta mentre, dopo due ore di allenamento, torniamo nel dormitorio.
"Hai ragione!" Mi risponde Alessia contentissima. "Ora però sto morendo di fame." Si lamenta insieme al suo stomaco.
"Anche io!" Rido divertita, mentre anche il mio stomaco brontola.
"Io voglio la pizza!" Esclama Noemi e iniziamo così a parlare di cibo insieme anche a Marcella e a Valeria, visto che Alessia cerca di farla parlare con noi.
"Beh, nonostante tutto non siamo così scoordinati come pensavo." Dice nel frattempo Martina mentre parla con Andrea e Clarissa.
"Si, il nostro lavoro di squadra è abbastanza buono anche se giochiamo insieme da qualche giorno." Commenta Andrea e Clarissa annuisce.
"La nostra difesa è molto forte e secondo me sarà sempre più compatta." Dice invece Claire a Nathalie.
"Si direi proprio di sì. Anche perché noi della difesa andiamo molto d'accordo." Sorride Nathalie e Claire annuisce contenta.
 "Avete visto che tiro che ho fatto prima?" Dice invece Erika. "Quando giocheremo contro gli Omonia farò tanti di quei goal, ne sono sicura!"
"Oggi hai fatto un tiro fortissimo, eri proprio in forma, ma in partita vedrai che anch'io giocherò benissimo!" Commenta Violet determinata.
"Anche io farò vedere a tutti che i miei tiri sono fortissimi." Dice Stefano.
"E io invece parerò tutti i tiri!" Esclama Nadia ancora più determinata.
"Anch'io li parerò tutti." Dice Ran determinata.
"Così ti voglio Ran!" Ride Nadia mettendole un braccio sulle spalle.
"Eccovi qui." Tutti ci fermiamo e guardiamo l'allenatore e Luna davanti alla porta del dormitorio.
"Siamo nella merda." Commenta Clarissa sotto voce così che solo noi 15 possiamo sentirla.
"Concordo con te." Concorda Erika.
"Salve allenatore!" Dice invece Martina come se niente fosse. "Le è piaciuto il mio piano? Sono riuscita a far evadere tutti!" Sorride contenta. "E abbiamo anche fatto lavoro di squadra. Avevo ragione io alla fine. Il lavoro di squadra era quello che serviva di più."
"Complimenti, siete riusciti ad evadere tutti, però non provateci più." Dice piuttosto arrabbiato.
"Cos'è? Gli rode il fatto che siamo riusciti a scappare senza che lei se ne accorgesse?" Chiede Erika facendo un sorrisino furbo.
"Foxx, prova a dirlo di nuovo e sei fuori dalla squadra." Mi sa che è proprio incavolato.
"Ok ok, non c'è bisogno di scaldarsi tanto."
"Vi ho preparato la cena, andate a lavarvi le mani e tutti a tavola." Ordina Luna e la maggior parte di noi corre in bagno a lavarsi la mani e siamo in cinque secondi a tavola.
"Sto morendo di fame!" Esclamo sedendomi nel tavolo insieme ad Alessia, Erika e Marcella.
"Anche io." Si lamenta Alessia.
"Spero che quella serpe non abbia avvelenato i piatti." Commenta Erika guardando male Luna.
"Dai non essere così negativa. Sono sicurissima che Luna sappia cucinare benissimo." Risponde Marcella.
Luna serve così il primo piatto e io sono contenta di constatare che è una buonissima lasagna!
"Buon appetito!" Diciamo tutti e 15 contemporaneamente e iniziamo a mangiare.
La serata così passa mentre noi ridiamo e scherziamo e mangiamo una buonissima lasagna.
 
Due giorni dopo...
Pov. Valeria
Non riesco proprio a credere che siamo qui pronti per giocare una partita contro un'altra nazionale. Siamo tutti agitati, chi più e chi meno, però siamo tutti in ansia. Qualche minuto fa il presidente aveva fatto un discorso che invece di rilassarmi, mi ha messo ancora più ansia. Ho paura di non essere all'altezza, di sbagliare qualcosa.
"Ecco gli undici giocatori titolari." Oddio, di già? Ho una paura assurda!
 
Pov. Martina
"Ecco gli undici giocatori titolari." Sono proprio curiosa di sapere che formazione ha in mente per oggi il nostro caro allenatore.
"In attacco: Franchi, Cervini e Foxx." Concordo con la sua scelta. E' un attacco molto equilibrato, Alessia è una velocista, a differenza di Erika che invece ha un tiro molto potente e poi c'è Andrea che è l'incrocio tra le due.
"In centrocampo: Zanini, Di Seri."
"White." Commento, ma lui non mi ascolta.
"E no Akasuna." Istvan e Sara annuiscono e io sbuffo. Mi chiamo White non Di Seri!
"In difesa: Stranger, Leone, Scudieri e Borin." Nathalie, Marcella e Claire annuiscono determinate e poi si guardano contente, mentre Valeria annuisce timidamente.
"Infine in porta Ryukan." E Ran annuisce determinatissima.
"Il capitano sarà Di Seri."
"White." Ridico scocciata.
"Su andate." Ci dice l'allenatore e allora noi entriamo in campo determinate a vincere.
 
Pov. Violet
Uffi, mi sarebbe piaciuto poter entrare in campo nella prima partita.  
"Tutto è pronto per il calcio d'inizio!" Dice il presentatore. "Oggi si gioca il terzo incontro del Torneo. Si affrontano due neo squadre, la Omonia, la rappresentativa di Cipro, e la squadra di casa, la sanmarinese Stardust." Tutti i miei compagni guardano gli avversari determinati, a parte Sara che è sempre apatica come al solito e Valeria che sta giocherellando con le mani a causa dell'ansia. "Il capitano della Stardust è la famosissima Martina White, soprannominata Occhi di Falco. Nella squadra ci sono giocatori di altissimo livello come Sara no Akasuna, o meglio conosciuta come l'Artista Maledetta, Claire Leone, il Difensore di Fuoco, Andrea Cervini, una giocatrice famosissima in America, e non possiamo dimenticarci del portiere Ran Ryukan, la Regina dei Draghi." Cavolo, hanno tutte dei soprannomi fighissimi! Perché io non ne ho uno? Anche io voglio un soprannome!
"A sfidare la squadra di casa, ci sarà la Omonia, capitanata dal difensore Kyros Dukas. Anche questa squadra ha giocatori di altissimo livello, come il centrocampista Dimitri Allen, la punta di diamante della squadra, oppure l'attaccante Artemis Xenakis, una giocatrice dalla potenza impressionante. Chissà chi riuscirà  a vincere?" Noi ovviamente!         
L'arbitro fischia il calcio d'inizio e Alessia, Andrea e Erika scattano in attacco. Dietro di loro, ci sono anche Martina, Sara e Stefano.
"Cosa credete di fare?" In un secondo il migliore centrocampista degli Omonia, Dimitri, ruba la palla ad Alessia e inizia ad avanzare contro Ran.
"Forza ragazze, fermatelo!" Urla Clarissa alzandosi dalla panchina.
Le quattro in difesa si lanciano così verso Dimitri, pronte a fermarlo.
"Ali Angeliche!" Dietro Nathalie si formano un paio d'ali gigantesche che si muovo e creano un vento fortissimo che non lascia passare Dimitri. Così gli ruba la palla e la passa a Sara.
"Sara, qui!" Urla Alessia, ma Sara non l'ascolta e continua a correre palla al piede contro gli avversari.
"Sara, passala!" Urla allora Martina, venendo ignorata.
"Mi dispiace, carina, ma non passerai." Esclama Kyros correndo verso di lei. "Proiettile d'Aria!" Kyos rotea le mani fino a formare una sfera d'energia e la tira verso Sara come con una normale palla. Dopo averla raggiunta, la sfera esplode facendola volare via mentre la palla viene ripresa da Kyros che avanza così nuovamente verso la nostra porta.
"Fa niente Sara!" Dice Alessia tornando indietro.
"Resta in attacco, Alessia!" Urla Martina correndo verso Kyros e Alessia si blocca di colpo confusa. "Mi dispiace Kyros, ma tra poco la palla sarà mia." Sorride divertita. "Beat Lock!" La castana fa un giro su se stessa creando con il dito un anello viola. Continuando a girare lo porta sopra di se e poi davanti a se. Poi, facendo finta di sparare con la mano e facendo l'occhiolino all'avversario, spedisce l'anello contro di lui e lo fa sbalzare indietro. Così prende la palla e la passa ad Alessia. "Forza, facciamo goal!"
"OK!" Risponde Alessia fermandosi davanti alla porta per tirare. "Happy Shower!" Con le mani Alessia forma un cuore, dopodiché lancia la palla all'interno del cuore, così che la palla viene inseguita da una scia fucsia.
Sembra un tiro potentissimo. Magari riusciremo a fare goal!
"Black Hole." Il portiere avversario, Sebastian, mette una mano in avanti formando un piccolo buco nero che attira la palla e la blocca. Uffa, Alessia non è riuscita a fare goal!
Nel frattempo Martina va da Sara. "Ascolta, non mi interessa che cosa ti passi per la testa, ma siamo una squadra. Come hai ben visto non puoi fare tutto da sola." Dice arrabbiata, ma Sara non le risponde neanche. "Non ti sto chiedendo di diventare nostra amica, ti sto chiedendo di passare la palla. Non è tanto difficile, sai?"
"Chi ti credi di essere?" Risponde Sara impassibile, eppure sembra arrabbiata.
"Il capitano della squadra in cui giochi pure tu! Quindi dovremo fare gioco di squadra!" Cerca di spiegare Martina. "Abbiamo bisogno di te per vincere, come tu hai bisogno di noi." Dice per poi tornare in posizione.
Ed ecco che la squadra avversaria riparte all'attacco.
"Istvan! Bloccalo!" Urla Clarissa, mentre il nostro compagno corre verso Nestor, uno dei centrocampisti degli Omonia.
"Morso d'Inverno!" Stefano allunga il braccio  il braccio destro verso l'avversario e vi soffia per poi sorridere. Ciò provoca un vento gelido che trasporta spuntoni di ghiaccio che si schiantano sul terreno davanti a Nestor in modo che perda la palla.
Stefano si lancia così all'attacco.
"Istvan, qui!" Urla Andrea e il ragazzo le passa allora la palla. La castana corre verso la porta con tutte le intenzioni di fare un goal. "Imperial Wave!" Andrea alza una mano e schiocca le dita, mentre dei flussi d'acqua compaiono dal terreno e avvolgono il pallone, che nel frattempo si è sollevato fino ad arrivare al suo ombelico. A quel punto Andrea calcia la palla che viene scaraventata in porta.
"Black Hole." Ma anche questa volta Sebastian la para. "Con dei tiri del genere non farete mai goal!" Dice spavaldo.
"Adesso gli faccio vedere io a quello lì!" Dice Erika.
 Ed ecco che gli Omonia si rilanciano all'attacco, ma questa volta la palla arriva all'attaccante dai lunghi e mossi capelli biondi, Artemis.
"Thousand Arrow!" La palla viene circondata da due aure, una viola e una rossa. Artemis la calcia e la palla prende la forma di una lancia e finisce in cielo. Da lì partono così mille frecce rosso-viola che vanno contro Ran che non riesce però a pararlo.
No, siamo 0-1 per loro.
"Siete proprio scarsi." Commenta Artemis tornando dai suoi compagni, mentre Erika e Sara la guardano veramente brutto.   
"Ragazzi fa niente! E' solo un goal! Ora lo recupereremo e gli faremo vedere che non siamo scarsi!" Li incoraggia Martina, mentre le viene passata la palla.
"Non passerai." Dice serio Kyros.
Il nostro capitano alza le spalle. "Se lo dici tu. Io non ne sarei così sicura." Detto questo passa la palla indietro, da cui compare Sara che si lancia all'attacco.
"Marionetta demoniaca!" Sara crea dei fili blu scuri, come quelli che si usano per controllare le marionette, dalle dita che prendono la palla che si illumina di blu scuro e la lancia in aria. La ragazza la raggiunge in rovesciata lasciando i fili e tira la palla illuminata in porta con una rovesciata.
Il tiro è troppo veloce e potente e Sebastian non riesce a pararlo.
"SI!" Esultiamo tutte noi in panchina.
Alessia cerca di abbracciare la rossa, ma lei ringhia e allora la riccia si allontana facendo la faccia da cucciolo bastonato. Martina ride alla scena e poi alza il pollice in su a Sara e le fa l'occhiolino.
Sara sbuffa mentre torna nella sua posizione in centrocampo.   
La palla è di nuovo degli Omonia ed è di nuovo Artemis ad attaccare. "Thousand Arrow!" E quell'attacco potentissimo parte di nuovo contro Ran.
"Questa lo volta lo parerò." Dice determinata. "Muro di fuoco!" Ran prende un bel respiro e sputa fiamme dalla bocca formando intorno alla porta un muro di fuoco che rallenta il pallone abbastanza da riuscire a fermarlo.
"Brava Ran!" Urlano Clarissa, Nadia e Alessia mentre gli Omonia ci guardano stupiti. Così imparano a sottovalutarci.
Finisce così il primo tempo 1-1. Vinceremo noi! Ne sono sicura al 100%!
Chissà se adesso entrerò io? Ho tanta voglia di giocare!
"Nel secondo tempo non ci saranno sostituzioni, ma nonostante questo chi non entra in campo si deve preparare. Non si sa mai." Dice l'allenatore e io sbuffo. Vabbé, magari entrerò dopo. Come ha detto lui non si sa mai. 

Angolo Autrice
Ecco qui il quarto capitolo. Spero di non avervi fatto aspettare tanto ^^
Spero che il capitolo vi piaccia e poi c'è il primo tempo della partita contro gli Omonia, la nazionale di Cipro.
Chissà come andrà a finire?
Ringrazio tutti quelli che hanno partecipato alla storia, le persone che hanno messo la storia tra le preferite/seguite e anche solo chi legge.
Grazie tante davvero **
Ne approfitto per augurare alla mia cucciola Chiri <3 buon viaggio. Cucciola divertiti ;)
Ora vado!
Al prossimo capitolo, 
Phoenix  

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