Fullmetal Alchemist a modo mio!

di kairifenicia96
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'alchimista di Metallo ***
Capitolo 2: *** La liberazione di Reole ***
Capitolo 3: *** Ricordi.. ***
Capitolo 4: *** Arrivo a Central City! ***
Capitolo 5: *** Fuoco contro Metallo! ***
Capitolo 6: *** Homunculus ***
Capitolo 7: *** Natalia... ***
Capitolo 8: *** Tre giorni di attesa... ***
Capitolo 9: *** L'esperto di chimere! ***
Capitolo 10: *** Un natale particolare! ***
Capitolo 11: *** Brutte notizie! ***
Capitolo 12: *** Una grande confusione! ***
Capitolo 13: *** Adii e…il caos!? ***
Capitolo 14: *** Lacrime di un peccatore.... ***
Capitolo 15: *** L’arresto del signor Turner e l’assalitore di alchimisti di stato! ***
Capitolo 16: *** I clandestini di Xing e un bizzarro incontro! ***
Capitolo 17: *** Un amico in pericolo…la nuova missione di Davide! ***
Capitolo 18: *** Resembool…Central City nel caos! ***
Capitolo 19: *** Giorno da dimenticare... ***
Capitolo 20: *** Due incontri al vertice! ***
Capitolo 21: *** Finalmente insieme! ***
Capitolo 22: *** Un compleanno nell’aria! ***
Capitolo 23: *** Brutte sorprese! ***
Capitolo 24: *** La resa dei conti! ***
Capitolo 25: *** Affrontare il dolore… ***
Capitolo 26: *** Buttare la maschera! ***
Capitolo 27: *** Tutto è uno...uno è tutto! ***
Capitolo 28: *** Una lezione importante! ***
Capitolo 29: *** Essere forti! ***
Capitolo 30: *** Rivelazioni ***
Capitolo 31: *** Guai in città! ***
Capitolo 32: *** Seguire la verità ***
Capitolo 33: *** Una lotta disperata ***
Capitolo 34: *** Le azioni disperate di uno stupido ***
Capitolo 35: *** Continuare a lottare ***
Capitolo 36: *** Una decisione importante ***
Capitolo 37: *** Il figlio del comandante supremo ***
Capitolo 38: *** Giornata movimentata ***
Capitolo 39: *** In viaggio verso nord ***
Capitolo 40: *** La fortezza di Briggs! ***
Capitolo 41: *** Chiarezza ***
Capitolo 42: *** Sentimenti contrastanti ***
Capitolo 43: *** Un nuovo obbiettivo ***
Capitolo 44: *** Il giorno della promessa ***
Capitolo 45: *** Primavera ***
Capitolo 46: *** Colpi di scena ***
Capitolo 47: *** Combattere a faccia aperta ***
Capitolo 48: *** Rotta verso Central City! ***
Capitolo 49: *** Pensieri roventi ***
Capitolo 50: *** Farsi strada verso il Padre!! ***
Capitolo 51: *** L’inizio della fine! ***
Capitolo 52: *** (Speciale) Questioni di famiglia! ***
Capitolo 53: *** L’inizio della battaglia finale! ***
Capitolo 54: *** Pensieri paterni ***
Capitolo 55: *** Scoperte sconcertanti ***
Capitolo 56: *** Fiamme vendicative ***
Capitolo 57: *** Sacrifici ***
Capitolo 58: *** Il fondatore ***
Capitolo 59: *** Il Tormento Finale! ***
Capitolo 60: *** Un viaggio da terminare! ***
Capitolo 61: *** Capitolo Extra: Dietro le quinte! ***



Capitolo 1
*** L'alchimista di Metallo ***


Capitolo 1: l’alchimista di metallo
Quello che circondava la piccola città di Reole era un enorme deserto in cui si respirava un caldo afoso.
In mezzo a quel deserto si potè notare un ragazzo biondo dagli occhi dorati con una giacca rossa che si muoveva a malapena nel deserto.
“mamma mia che caldo!!!!Vero Alex? Alex?!” il ragazzo si mise a cercare ovunque sperando di sentire una risposta “sono qui fratellone!” una mano prese il piede del ragazzo facendo uscire una strana armatura.
“whoa! Alex mi hai fatto prendere un colpo!” disse il biondo all’armatura che subito rispose:
“scusami fratellone ma temo di essere troppo pesante per camminare per il deserto…”
“E la centesima volta che ti recupero da sotto la sabbia Alex!” disse scocciato il biondo.
“scusami ma anche tu spesso ti fermi per colpa della sabbia!” disse lamentandosi Alex, detto questo il biondino si arrabbia dando un calcio all’armatura che fa uscire una grossa quantità di sabbia
“Alex…se ti prendo..” disse minaccioso il biondino “Aiuto!!!” Alex si mette a correre sperando che il fratello non lo prenda
“vieni qui!!!”
“no che non vengo!”
“Allora fermati!”
 “No che non mi fermo!”
“Allora o ti fermi oppure vieni qui!!”
“Non so decidere!”
Dopo la piccola lite (ma che piccola quello mi ha seppellito vivo! Nd ???) (zitto tu non è ancora il tuo momento! NdA)  i due fratelli finalmente arrivano a Reole.
Appena arrivati in città i due fratelli notano l’atmosfera della città: gli abitanti sono pieni di vita e sembrano anche di buonumore come se fosse successo qualcosa  di bello.
“Sono sfinito!” urla il biondino
“Bhe fratellone hai corso come un prosternato mi sembra ovvio!” disse Alex
“Se tu ti fossi fermato non sarebbe successo!” disse arrabbiato il biondino
“ Ma..fratellone eri arrabbiato chiunque al mio posto non si sarebbe fermato!” si giustificò Alex
“Scusate…siete nuovi?” disse una donna alle loro spalle
“Si noi siamo…”
“Ed!!!  Sei tu!?” urlo la donna
“Ed??? Chi sarebbe scusa?” disse scocciato il biondino “Ops scusami è che..assomigli ad un mio amico..io mi chiamo Rose! Voi?”
 “Io sono Davide Enrick e lui e mio fratello minore Alexander Enrick!”
 “Tu sei il maggiore? Avrei detto il contrario…” disse Rose causando le ire del maggiore dei Enrick
“Se volete vi porto nella chiesa del dio leto li accogliamo volentieri i viandanti!” disse allegra Rose
“mmh non saprei” iniziò Alex venendo interrotto da Davide “Certo sarebbe comodo vero Alex?” disse Davide, il minore parve pensarci su poi si lascio convincere
 “Va bene se lo dici tu fratellone..”.
 
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Arrivati dentro la chiesa si potè notare che non era al massimo dello splendore ma i fratelli Enrick non parvero farci caso
“Perché non pregate un po’?” incoraggiò Rose venendo bruscamente interrotta da Davide
“Sfortunatamente io sono ateo..”
“oh mi dispiace per te, perché e bellissimo credere e pregare se..se avrai fede e preghi..”iniziò Rose attirando l’attenzione di Davide
“Potresti diventare più alto!!!!” disse determinata Rose
“come sarebbe scusa!?..” disse leggermente incavolato Davide venendo trattenuto dal fratello
“Su calmati fratellone..”
“Mi potresti spiegare perché pensi a tutto questo?” chiede Davide
“Se avrò fede sua eccellenza Katrine riporterà in vita il mio ragazzo! E vero che ho creduto a Cornello però..però penso che stavolta il miracolo avverrà!” disse speranzosa Rose
“La resurrezione dei morti…e tu ci credi veramente?” disse seccato Davide
“Certo!” disse determinata Rose, glielo si leggeva negli occhi che credeva a tutto quello che diceva questa Katrine ma bisognava riportarla alla realtà.
Il maggiore degli Enrick iniziò a leggere una serie di ingredienti che ovviamente la povera Rose non riusciva a capire..
“questa e la classificazione di un essere umano adulto, diversi sono stati i tentativi di trasmutazione umana senza successo ma se sappiamo tutte queste cose lo dobbiamo alla scienza..” iniziò Davide
“che intendi dire!?” disse arrabbiata Rose
“noi alchimisti siamo uomini di scienza non crediamo a queste divinità..il fatto dello scienziato che non ha bisogno della divinità lo si può supporre vera ma in realtà siamo noi alchimisti ad esserne i creatori..” continuò Davide
“Ti credi pari alle divinità!? Che arroganza..” disse sconvolta Rose, era incredibile come quel ragazzo gli ricordasse lui..
“Ti sembro arrogante?..mi ritorna in mente quel vecchio eroe mitologico che osò avvicinarsi troppo al sole..le sue ali di cera..si sciolsero..”
“fratellone…” in quel momento il silenzio regnò sovrano fino a quando Davide ruppe il ghiaccio
“Potrà mai leto perdonare uno scienziato come me? E ripensa a cio che ho detto..”  disse Davide sempre serio.
“Certo sua eccellenza accetta sempre i pentiti!” disse felice Rose.
“Sua eccellenza ci sono due persone che richiedono di vederla..” disse una guardia
“chi sono..” 
“Un ragazzo biondo e un armatura..”
“I fratelli Enrick! Li mandi via non ho intenzione di vederli..”
“quale dei due sarà l’alchimista?”
 “bho penso l’armatura..sbarazzati di loro ..sai cosa fare” concluse la donna con uno ghigno malefico.
 
                                      ----------
 
“Woe quante guardie!” disse estasiato Davide “I fratelli Enrick?” chiese la guardia
 “Si proprio noi” disse Alex
“Preparatevi a morire!” Davide e Alex schivarono con agilità i colpi.
Davide avanzò verso le guardie colpendole brutalmente mentre Alex si limitava a proteggere Rose..
“Che sta succedendo fratellone?” chiese il minore degli Enrick
 “Non lo so Alex dobbiamo scoprirlo cerchiamo questa Katrine..” si limitò a rispondere Davide
“Di nuovo..come quella volta” iniziò a balbettare a bassa voce Rose
“Rose andiamo vieni” disse Alex e il gruppo si dirige verso la grande sala.
Appena arrivati vennero accolti da una donna
“benvenuti quindi voi siete i fratelli Enrick!”
“Chi sarebbe questa donna Rose?” chiese Davide
“Sua eccellenza Katrine!” si limito a rispondere Rose, Davide le diede un occhiata la sua attenzione però si posò su un bracciale con attaccato una pietra rosastra “Eccola..finalmente..la pietra filosofale! Dammela!” disse Davide
“La prego di darcela senza fare storie eccellenza..” si limitò Alex
“Rose vedi quella pistola? Prendila..”
“Si sua eccellenza!” disse semplicemente Rose
“Ora..spara all’alchimista!” ordino Katrine
“No..come quella volta..” disse spaventata Rose
“Dimmi Rose chi ti ha salvata dal tradimento di Cornello dimmelo Rose!”  chiese Katrine.
“Lei sua eccellenza!”  rispose Rose spaventata.
“E cosa ti ho promesso?”  chiese ancora Katrine.
“Che avrebbe riportato in vita il mio ragazzo!” rispose Rose.
Allora Rose punto la pistola verso Alex
“No aspetta non sono io!” disse spaventato il minore degli Enrick.
Rose lo guardò confusa poi posò il suo sguardo su Davide “Sono io!! Uffaaaa!” si lamentò Davide.
“Come!? Non ci credo..sarebbe quel piccoletto???”
“CHI SAREBBE IL PICCOLETTO CHE NON SI NOTA ALLA LUCE DEL SOLE EH?” disse agitato Davide
“Fratellone…non ha detto nulla del genere…” disse Alex
Rose puntò la sua pistola contro Davide e quando premette il grilletto sparò ad Alex
“AHHH” urlò sconvolta Rose cadendo a terra
“Ottimo il dio leto e soddisfatto ora uccidi quell’altro..” disse soddisfatta Katrine
“La lasci stare! Lei è una donna terribile!” disse Alex difendendo Rose
“un armatura vuota?? Questo significa che siete alleati del demonio…Significa che dovete essere purificati!” disse sconvolta Katrine e dal portone usci uno strano animale…
“che c’è non avete mai visto una chimera?” disse ghignando Katrine
“wow ha fatto anche questo con la sua pietra filosofale.. di certo non lo possiamo affrontare a mani nude!” disse Davide battendo le mani e facendo comparire una lancia dal pavimento.
Davide parte all’attacco con attacchi rapidi e precisi mentre la chimera graffia la gamba di Davide
“Vedi? Quegli artigli distruggono l’acciaio!” disse soddisfatta Katrine
“E se li tagliassi?” disse ghignando Davide distruggendo gli artigli della chimera, la chimera arrabbiata morde il braccio di Davide
“Davide!” urlò Rose
“fratellone!” urlò Alex
“Che c’è troppo duro??” scherza Davide scacciandolo via “Il tuo braccio e la tua gamba sono degli auto-mail ora capisco perché ti chiamino così! Davide Enrick l’alchimista di Metallo!”
NOTE DELL’AUTRICE:
Ciao a tutti piaciuto questo primo capitolo?
Era per introdurre i due protagonisti per questo capitolo mi sono ispirata all’episodio 3 di FMA Brotherhood quindi è per questo che ricorda quell’episodio.
E la mia prima fan fiction abbiate pietà !! >_<
Ci vediamo al prissimo capitolo.. ciao!!!

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Capitolo 2
*** La liberazione di Reole ***


Capitolo 2: La liberazione di Reole
“Il tuo braccio e la tua gamba sono degli auto-mail ora capisco perché ti chiamino così! Davide Enrick l’alchimista di Metallo!” disse sorpresa Katrine, ora le era tutto chiaro non era un caso che fosse diventato alchimista di stato!
Quella sala era stata testimone già una volta di una battaglia e nonostante sia passato dei mesi i segni della battaglia precedente erano rimasti..
Il pavimento era abbastanza rovinato, le scalinate, i muri..tutto abbastanza danneggiato proprio come la chiesa di leto, gli anni di illusioni di Cornello erano finiti ma Katrine si divertiva a continuare lo show era il momento di mettere fine a tutto questo, quella sala stava per essere testimone di una altra battaglia stavolta per la liberazione totale di Reole.
“Fatti sotto fammi vedere se sei così superiore!” la stuzzica Davide mostrando in avanti il suo braccio.
“Aspetta il tuo braccio e la tua gamba sono degli auto-mail..tuo fratello è un armatura vuota..ora ho capito cos’hai fatto è pensare che sei diventato anche un alchimista di stato! Alchimista di Metallo hai fatto un passo troppo oltre è l’hai pagata cara!” disse ghignando Katrine così visto che non era più segreta la situazione si toglie la sua giacca rossa insieme alla sua maglia nera (maglia??? O_O ndDavide) (non sapevo come definirlo scusa >_< ndA) rimanendo con una canottiera nera che mostrava benissimo i suoi auto-mail.
“Ora vi manderò all’inferno!” disse Katrine con tutta l’intenzione di ucciderli quindi usando il suo braccialetto trasmuta il suo bastone in una mitraglietta (mitraglietta? ndAlex) (ma che mitraglietta era una mitragliatrice! ndDavide) (zitti tutti e due, sono io che scrivo qui V_V ndA) mettendosi a sparare a raffica,Alex si mette davanti a Rose per proteggerla mentre Davide tenta di avvicinarsi per poterla colpire e quando sembrava essere stato colpito... lui aveva trasmutato uno scudo.
“Mi dispiace per ma non ci andrò all’inferno per due ovvie ragioni :1 non ci tengo di morire giovane 2 anche se ci andassi temo mi odierebbe e mi caccerebbe via!” disse Davide stuzzicando Katrine quando stava per andare ad attaccare Katrine si sente un urlo provenire da Rose “Rose!!! Che ti succede!?” chiede preoccupato Davide “Basta! Vi prego tutto come quella volta, perché..perché a me!?!?” < mi ritorna in mente quel vecchio eroe mitologico che osò avvicinarsi troppo al sole.. > le parole di Davide le ritornarono alla mente, ora aveva capito a cosa lui si riferiva quella volta in chiesa lui era un peccatore…proprio come lui, ma perché..perché a lei?
“Fratellone mi sa che Rose non sta molto bene..” fece notare Alex
“Hai ragione..Alex porta via Rose..portala al sicuro!” ordinò il maggiore degli Enrick
“Ok! Però stai attento!” raccomandò il minore
“Sta tranquillo, mi conosci no?”
Così Alex prese Rose e se la porta vie mentre Davide stava ancora li a lottare contro quella megera..cosa poteva fare..cosa? Lui doveva giocare d’astuzia..si doveva essere più astuto di lei e lui aveva un piano.
“Ok, grazie dell’accoglienza ora ci vediamo!” disse Davide che prima che Katrine potesse proferire parola lui trasmutò una porta e se la diede a gambe.
Nel frattempo…
Alex e Rose erano in un balcone, lei si ricordava bene quel balcone, Alphonse l’aveva salvata e portata li “dimmi..quello che sua eccellenza a detto..” iniziò Rose spaventata dalla risposta di quest’ultimo
“Si..è tutto vero…” disse Alex mentre sistemava un aggegio che lei non capiva a cosa gli servisse.
“Ma perché!?” chiese impaziente Rose
“Volevamo rivedere il sorriso di nostra madre ancora una volta..così tentammo di riportala in vita ma..”
“la trasmutazione non ha funzionato vero?” concluse Rose ormai sapeva come andava a finire , lo sapeva ma il suo cuore non l’accettava e si e lasciata abbindolare da Katrine, la storia di questi ragazzi e simile alla loro..
Nell’ufficio di Katrine..
Katrine entra nel suo ufficio assicurando di non essere seguita e quando pensa di essere al sicuro sente una voce “Dimmi quello che sai sulla pietra filosofale!” si voltò di scatto e vide lui Davide Enrick quel maledetto alchimista di stato
“Se non mi dici quello che sai..sai come alchimista di stato posso dire all’esercito di fare una controllata qui....” la minacciò Davide
“Va bene, va bene..” si lasciò convincere Katrine
“La pietra filosofale è una pietra che dona poteri immensi agli alchimisti e come tu hai visto posso fare cose immense..”
“come prendere in giro la città di Reole?” chiese Davide
“Aah Reole e i suoi abitanti sono dei creduloni basta che dici a loro che fai i miracoli e ci cascano! Ci credo che Cornello sia riuscito a governarli per anni!” disse Katrine per poi mettersi a ridere che poi sii mise a ridere anche Davide  
“Perché ridi?” chiede sorpresa Katrine
“oh bhe..” disse Davide per poi indicare a terra Katrine appena posò lo sguardo a terra sbiancò  
< Allora sua eccellenza vuole dire qualcos’altro ai nostri fan? >
“Non ci credo..era una bugiarda proprio come Cornello!”
< Come…c-ci stanno ascoltando tutti!? >
“Già come abbiamo potuto fidarci!” gli abitanti della città si misero a bolbottare tra loro sulla scoperta di Katrine.
 
Intanto…
 
“Vedi? Non esistono i miracoli..” le disse Alex
“Già me lo dovevo immaginare..” rispose Rose
“E allora perché le hai dato retta?” chiede ancora Alex
“Perché..Perché mi illudevo..ecco perché..” risposte semplicemente Rose
 
                                        --------------
 
“Me l’ha pagherai ficcanaso!” disse ringhiando (Ringhiando? Cose un cane? ndDavide) la pietra filosofale incominciò ad illuminarci fino a quando Katrine non si trasforma in un gigantesco mostro
“Ma che diavolo..” inizio Davide
“Me la pagherai cane dell’esercito!!!” urlò Katrine facendo un grosso balzo  verso Davide, così potente che il pavimento si ruppè e finirono nella chiesetta
“La mia mano e quella di leto..ogni mio colpo e quello di leto!” blaterava Katrine
“Allora salutami tanto leto!” disse ormai seccato Davide trasmutando un grosso pugno da colpirla a quel punto lei tornò normale ma la pietra si ruppè
“Come!? N-non è possibile.. la pietra e fatta di un materiale perfetto..n-non può distruggersi..vuol dire..che abbiamo seguito una pietra filosofale falsa..” balbettava a quel punto Davide
“Dimmi chi te la data!?!?” disse Davide
“N-non lo so due uomini me l’hanno data dicendo che mi avrebbe dato un potere enorme..ma non so chi siano.. lo giuro! Ti prego lasciamo andare..” disse supliccando Katrine
“Sparisci e non farti più vedere!”disse Davide
Più tardi..
“Grazie ancora per aver smascherato Katrine” disse l’uomo
“Di nulla è stato un piacere per noi!” disse Alex
“Che farò adesso..”balbetto a bassa voce Rose che però fu sentita da Davide
“Nulla..” rispose semplicemente Davide.
 “Come nulla!?” chiese Rose
“Smettila di volerti appoggiare a qualcuno alzati e reggiti da sola..va avanti e vivi la tua vita come viene..” detto questo Davide si girò ed insieme ad Alex lasciò la città.
Di nuovo..qualcuno che mi ha aperto gli occhi..
Davide Enrick e prima di lui Edward Elric.
 
NOTA DELL’AUTRICE:
Wow finalmente anche questo e finito..
Grazie per essere stati pazienti!
Davide: Ma se la storia l’hai iniziata solo ieri!
Zitto nanetto!
Davide: CHI SAREBBE IL NANETTO EH!?!?
Alex:Fratellone..-.-
A bhe lasciamo perdere al prossimo capitolo ciao!

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Capitolo 3
*** Ricordi.. ***


Capitolo 3 Ricordi..
 
Davide Enrick 13 anni Alchimista di metallo.
A dei occhi dorati con dei bellissimi capelli biondi indossa un vestito nero (avete presente il vestito che indossa Alphonse nel film il conquistatore di shamballa? Ecco e identico! ndA) coperto da una giacca rossa con dietro disegnato un simbolo,è un ragazzo testardo ed orgoglioso vuole molto bene al fratello minore non sopporta però chi giudica la sua altezza, chi scambia Alex per il maggiore.
 
Alexander Enrick 12 anni fratello minore dell’alchimista di Metallo
Alex è un enorme armatura (molto simile ad Alphonse ndA) con una bandana rossa sul collo (Collo? Io non c’è l’ho, sono un armatura! ndAlex) (Lo so però non sapevo come definirlo.. ndA),Alex e tutto l’opposto del fratello e gentile e premuroso si preoccupa sempre per gli altri ed inoltre a paura dei ragni.
I due fratelli Enrick si stanno dirigendo, a bordo di un treno, a Central City a fare rapporto e siccome Davide era un alchimista di stato aveva tutti i privilegi.
“Fratellone, dai la prossima volta andrà meglio!” incoraggiò Alex
“Certo! Nel prossimo secolo!Io lo amazzo LO AMAZZO!!” si mise ad urlare Davide
“Fratellone..sei incorreggibile..”disse ormai arreso Alex
Flashback..
I fratelli Enrick abitava in un piccolo villaggio di nome Natilia (Il nome del villaggio lo inventato ^^ ndA) abitavano con il padre e la madre, il villaggio era un luogo nel verde..in ogni punto si potevano vedere le enormi pianure sentire i cinguetti degli uccelli..poter assaporare la fresca acqua dei ruscelli..
Quella era la loro casa..
Davide in famiglia si sentiva diverso..sua madre aveva dei lunghi capelli neri con occhi azzurri mentre il padre aveva occhi e capelli castani anche il suo fratellino Alex aveva occhi e capelli come il padre mentre lui..era biondo.
Si..aveva dei capelli biondi e dei bellissimi occhi dorati..ma perché proprio lui? Avrebbe volentieri preferito avere i capelli come suo padre e gli occhi della madre..invece no.
Il padre era un uomo severo però anche lui si lasciava andare qualche sorriso, non lo ammetteva ma gli piaceva essere definito “il suo campione” purtroppo però il padre mori durante la guerra di isbal (non so se si scrive così scusatemi >_< ndA) quindi a stare con loro fu loro zio.
Lui lo odiava a quell’uomo..lo trattava sempre freddamente e spesse borbottava cose tipo
“perché a degli occhi dorati oppure perché e biondo” quell’uomo stette con loro fino a quando Davide non ebbe 6 anni mentre Alex 5 anni poi sparì.
La madre purtroppo morì per salute al cuore quando Davide ed Alex ebbero 11 e 10 anni quindi andarono a stare a casa della loro amica e sua zia.
La loro amica si chiamava Lenne aveva i capelli neri a caschetto con dei bellissimi occhi color oceano indossava sempre un vestitino bianco aveva 11 anni come Davide solo che era più alta di lui..
Anche i suoi genitori parteciparono alla guerra di isbal erano dei meccanici di auto-mail formidabili morirono insieme al padre dei ragazzi in quella guerra..
A scuola..
“Davide Enrick! Dovresti stare attento in classe!” lo sgridò la maestra
“non è colpa mia se la lezione è noiosa!” ribattè Davide che si becco una pioggia di gessi dalla maestra mentre lui li parava con il quaderno
“Quello non cambia mai..” disse Lenne
“Oh fratellone..” si limito Alex entrambi con una gocciolina in stile anime.
 
Dopo la scuola…
 
“Ragazzi che stavate leggendo???Non era un libro di scuola!” chiese curiosa Lenne
“Non ti interessa!” disse semplicemente Davide
“Segreto!” disse Alex in modo più gentile
“Uffaaa siete sempre pieni di segreti voi due!” si lamentò Lenne
“A proposito stasera si mangia lo stufato!” li informò Lenne
“Certo!” rispose Davide
“Non vedo l’ora!” rispose invece Alex.
Avevano fatto una cosa proibita.. che avrebbero voluto dimenticare…anzi che non avrebbero dovuto fare..
“Alex!Alexander!”gridò Davide
“Ridatemi mio fratello, prendetevi il braccio l’altra gamba il cuore prendetevi tutto quello che volete..ma ridetemi lui..e l’unico fratello che ho!”
Poi arrivarono quelli dell’esercito… e li Davide fece l’esame per diventare alchimista di stato… e da allora lui e suo fratello si misero alla ricerca della pietra filosofale per riavere i loro corpi.
Fine Flashback
“Alex, sono sicuro che troveremo un modo per riavere i nostri corpi” disse sicuro Davide
“Hai ragione fratellone!” concordò Alex ormai Central City era alle porte..
 
NOTE DELL’AUTRICE:
Rieccomi con un altro capitolo uff che fatica.. ho voluto dedicare questo capitolo hai due fratelli Enrick, per raccontare meglio la loro storia spero vi sia piaciuto ciao!

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Capitolo 4
*** Arrivo a Central City! ***


Capitolo 4: Arrivo a Central City
 
Central City era una città molto grande..anzi era li che c’era il quartier generale dell’esercito ed e proprio li che arrivano delle urla..
“COLONNELLOOO!!!” urlò un ragazzo biondo di nostra conoscenza sbattendo la porta assieme ad un armatura
“Dimmi Metallo” rispose semplicemente il colonnello
“Il luogo dove ci ha mandati era una delle sue missioni vero!?” chiese spazientito Davide
“Anche se fosse?” chiese il colonnello
“IO L’AMAZZO!!!” urlò Davide
“Attento a come parli Metallo sono un tuo superiore!” disse spazientito l’uomo
“CHSSENEFREGA!” urlò Davide
“Senti brutto nano vedi di portarmi rispetto..” si innervosì il colonnello.
“A CHIAVRESTI DATO DEL NANO MICROSCOPICO TALMENTE MINUSCOLO CHE NON SI NOTA NEPPURE NEL MICROSCOPIO PIU POTENTE!?!?EH!?”urlò Davide
Mentre Alex e tutta la squadra che guardavano dicevano “Guarda che non ha detto nulla del genere..”
“Però l’ha pensato!” disse difendendosi Davide
“Oh Metallo..sai anche leggere nel pensiero adesso?” disse il colonnello stuzzicando il giovane alchimista e cosi continuano le loro litigate..
“Come al solito..quei due non cambieranno mai!” disse Havoc
“Già,poco ma sicuro!” disse Breda
“E pensare che dovrei essere io il minore..” brontolava Alex dall’imbarazzo
“Dai Alex non prendertela dopotutto stavolta Davide ha ragione!” disse con sicurezza il tenente.
Tutti la guardarono anche il colonnello e Davide
“DAVVERO??” fu la domanda generale
“Certo! Dopo tutto lo doveva fare il colonnello Roy Mustang detto anche l’alchimista di fuoco non Davide Enrick l’alchimista di Metallo!Vero colonnello?” lo guardò Riza con uno sguardo poco rassicurante
“ehm”iniziò Roy.
“DAVIDE!!!” si sentì un urlo provenire dalla porta…
“No non lui..” disse spaventato Davide e mentre Davide sperava fosse un incubo fece ingresso alla porta un uomo molto alto con occhi azzurri e capelli (quelli che almeno gli rimangono ndDavide) (Guarda che ti ho sentito Davide! ndAmstrong) biondo chiaro sul giallino.
“Davide Enrick ho saputo che sei tornato e sono venuto di corsa!” disse con fierezza il maggiore Amstrong.
“Non doveva disturbarsi..” disse Davide con un sorrisetto forzato
“Oh ma lo fatto con piacere!” rispose il maggiore
“Davvero..non avrebbe dovuto -.-“ continuava a dire Davide.
“Ehi Davide!” fece un uomo appena arrivato nell’ufficio
“Signor Hughes!” urlò il biondino
“Allora come andata?” chiese curioso Hughes “Nulla..quella pietra..era un falso..”disse deluso Davide
“oh mi dispiace..”
Ci fu un silenzio di tomba a parte qualche rumore ostile (Ops scusatemi! ndFulman) fino a quando Maes Hughes non aprì bocca
“Davide devo parlarti di una cosa importante..”disse serio Hughes a quel punto il biondino e l’armatura insieme all’intero team ascoltava con attenzione, lo si vide avvicinare la mano alla tasca e..
“Questa e la mia piccola Elicia che compie tre anni! Bella eh?” disse tutto d’un colpo provocando una caduta generale
“Il solito..” disse scocciato Roy
“Era questa la cosa importante!?” chiese Davide e l’uomo annui
“Dai fratellone..dovevamo aspettarcelo dal signor Hughes no?” lo calmò Alex
“Già..Mi fa venire una voglia di picchiarlo..”disse nervoso Davide.
“A proposito Metallo sai che devi fare la verifica vero?” chiese Roy
“Certo..” rispose Davide
“Allora che verifica vuoi fare?” chiese il colonnello
“Una battaglia..con lei colonnello!”disse Davide attirando gli sguardi del team
“Sta scherzando vero?” chiese Breda
“Mi sa di no..” concluse Havoc
“A si? MH..Va bene..nanetto” lo stuzzicò Roy
“Pervertito..” controbatte Davide.
“Fagiolino” continuò Roy.
“Maniaco” lo insultava Davide.
“Piccoletto”  avanzava con gli insulti sull’altezza Roy.
“Sciupa femmine” continuava Davide.
E fu cosi che ricomincio al quartier generale  la solita disputa tra i due alchimisti.
 
NOTA DELL’AUTRICE:
Ed eccomi di nuovo con un nuovo capitolo, ecco come passano Davide ed Alex la loro giornata al quartier generale dell’esercito..
La verifica di cui parla Roy lo presa spunto dalla prima serie di  fullmetal alchimist però la trama che seguirà la storia e quella del brotherhood..
Nel prossimo capitolo ci sarà lo scontro tra Davide ed il colonnello Roy Mustang!
Alla prossima!
Kairifenicia96

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Capitolo 5
*** Fuoco contro Metallo! ***


Capitolo 5: Fuoco contro Metallo

Le strade di Central City erano vuote la sera il silenzio era calato cosa che avrebbe fatto paicere se non fosse per un alchimista biondo di nostra conoscenza..
“Grazie ancora per l’ospitalità signor Hughes!” disse Davide
“Di nulla  è un piacere per me aiutarvi Davide!” disse Hughes
Arrivati davanti la casa di Hughes la porta si vede spalancare vedendo uscire una piccola bimba.
“Papàààà!” urlò la bimba
“Ehi ciao Elicia!Hai fatto la brava?” chiese Hughes col suo tono da papà affetuoso
“Si certo!” rispose la bimba, dalla porta si vede arrivare una donna,la signora Hughes.
“Salve ragazzi!”disse la donna sorridendo ed imbarazzando i fratelli Enrick “Salve..” dissero in coro i fratelli
“Oh! Signor Ed! E bello vederla!” disse Elicia andando incontro a Davide “Signor Ed?Scusa piccola mi devi aver scambiato per qualcun’altro” disse seccato Davide
“Approposito chi sarebbe?” chiese Alex curioso di sapere chi somiglia al suo fratellone.
*coff coff* “Nulla..nulla..nessuno di importante! Ehehehe” disse Hughes con sorrisetto nervoso “bhe entriamo?” continuò Hughes “Si!” dissero i fratelli.

A cena…

Tutta la famiglia Hughes insieme ai fratelli Enrick erano a cenare..
“Davide c’è non bevi il latte?” chiese la signora Hughes
“No, lo odio..” disse disgustato Davide, bere il latte.. mai lo avrebbe fatto, lui era il suo peggior nemico!
“Ma Signor Davide se non beve il latte rimarrà piccolo!” interviene Elicia
“CHI SAREBBE IL PICCOLETTO TALMENTE MINUSCOLO CHE E PIU PICCOLO DI UNA CLESSIDRA!?!?” chiese esasperato Davide
Tutti i presenti mentre dicevano “Non ha detto nulla del genere..”
Mentre Davide litigava con Elicia o almeno ci provava Hughes pensò ‘Certo che Davide gli assomiglia tanto!’
Il giorno dopo al quartier generale…

Tutti erano nervosi per la sfida di Davide lanciata al colonello Mustung sapevano che lui non si sarebbe risparmiato e che era un tipo difficile da abbattere, ma sapevano anche che anche Davide non scherzava era il più giovane alchimista di stato ed nonostante la sua età era molto potente da star a passo con un adulto ma sapevano pure che il suo caratere ricorda il suo…quindi il colonello l’avrebbe usato a suo favore.
“Ci spiega perché vuole diventare comandante supremo colonello?” chiese il tenente Riza
“Bhe perché…una volta diventato comandante supremo farò mettere a tutte le donne dell’esercito la minigonna!” annunciò il colonello mettendosi in posa trionfale
“Allora le sarò fedele per tutta la vita!” annunciò Havoc tenendosi alla gamba di Roy con le scintille nei occhi mentre Riza sospira ‘non cambierà mai’

                                   --------------------

“Allora cosa vuole fare con la sfida contro Davide?” chiese Fuery
“Ovviamente l’accetterò, non posso di certo farmi battere da un nano come lui!”

Intanto…
“etchu!” 
“Stai bene fratellone?” chiese preoccupato Alex
“Forse hai preso il raffreddore disse Hughes
“No…qualcuno sta parlando male di me..” disse nervoso Davide

Tornando nell’ufficio di Mustang…

“Quindi…vuole fare sul serio?”  chiese Breda
“Temo proprio di si!” annunciò Havoc
“E noi non possiam fare nulla…” disse Fulman
Tutto il team Mustang era con l’umore alle stalle (stalle? O_O ndRoy) (Bhe non sapevo che mettere! ndA) (bhe io saprei che mettere… ndRoy con sguardo perverso) (Vattene perverito! ndA) (peccato che tu ti vesta così bene solo per Acciaio.. ndRoy) (Zitto! ndA) fino a quando Riza non parlò
“Su spaticati al lavoro!Ricordiamo che è stato Davide a sfidare il colonello quindi a fatto tutto a suo rischio e pericolo!” 
“Si però forse…era ubriaco!” disse Fulman beccandosi un colpo di pallottola 
“Troppo giovane per bere non tutti sono come te Fulman!” disse incavolata Riza 
“Sbrighiamoci ad andare in piazza la battaglia sta per iniziare!” disse Havoc al team

                                     ------------

Tutto il quartier generale si era radunato nella piazza dove avrebbero visto la lotta tra il giovane alchimista di Metallo e l’alchimista di fuoco (Ehi! Perché a lui hai messo un aggettivo e a me no? ndRoy) (Perché sono il protagonista idiota! ndDavide) (zitto tu nanetto ndRoy) (ZITTI TUTTI E DUE LA BATTAGLIA STA PER COMINCIARE!!! ndA) (ricevuto ndDavide+Roy)
“Fratellone sei sicuro di volerlo affrontare?” chiese il minore
“Si certo! Voglio spaccarci quella faccia da pesce fesso che si ritrova!” annunciò Davide
“Va bene..Però hai un piano?” chiese ancora Alex
“Certo quello di riempirlo di botte!” disse Davide incavolato
“Bene  ladies and gentelmen prima di cominciare volevo dirvi..”iniziò Hughes “Questa è la mia piccola Elicia di solo tre anni!” disse mostrando una foto gigante della figlia e ovviamente i membri dell’esercito sapendo che avrebbe fatto così si armarono di pomodori che ovviamente fecero cadere sopra di lui la foto della figlia.
“-.-“ dissero tutti
“O-ok all’angolo rosso abbiamo il Colonello Roy Mustang detto anche l’alchimista di fuoco conosciuto per aver partecipato alla guerra di isbal!”iniziò Hughes mentre si sentiva da parte del pubblico fischi applausi addirittura rose per il colonello “mentre nell’angolo blu abbiamo Davide Enrick detto l’alchimista di Metallo!” finì Hughes 
“Ma dove?Dove lo sfidante?” 
“Non lo vedo!”
“Ma guardattelo come piccolo!”
“SMETTETELA DI DIRE CHE SONO PICCOLO CAPITO!?!?” disse Davide agitandosi tra le braccia del fratello
“Dai fratellone..calmati la battaglia inizia” disse Alex per calmarlo

                                         -------------

“Se vinco io deve smetterla di assilarmi con ste verifiche e ovviamente farà da SOLO le sue missioni e non le rifilerà a me!” disse Davide
Roy si limitò a fare un sorrisetto
“prooooontiii….via!!” disse Hughes mettendosi tra il pubblico
“Ma cosa..” iniziò Davide che venne travolta dal fuoco del colonello
Il colonello  aveva dei guanti fatti con una stoffa speciale che permettevano a lui di creare il fuoco schioccando le dita.
Davide correva all’impazzata mentre Roy gli spediva contro palle di fuoco.
Davide allora corse verso il pubblico per confondersi tra loro mentre Roy si guardava intorno ‘a un modo di fare simile a lui…quindi…’pensò il colonello
“E così PICCOLO che non riesco a prendere la mira!” lo stuzzicò Roy
“A CHI AVRESTI DATO DEL PICCOLETTO!!!” disse Davide facendo notare dove era nascosto
“Stuzzica il tuo avversario e disorientalo..” disse Roy per poi colpire Davide ed il pubblico.
“Forse ho esagerato..ma cosa!!” disse Roy vedendosi arrivare di scatto Davide che trasmuta il suo auto-mail in una lama che distrugge il guanto 
“Ecco..adesso non puoi attaccare sei finito!” disse orgoglioso di sé Davide
“Sicuro Metallo..” disse Roy facendo uscire l’altra mano
“Oh merda..” disse semplicemente Davide

NOTE DELL’AUTRICE:
Ciao a tutti piaciuto questo capitolo?
Ok permetto che anche qui mi son ispirata all’episodio Fuoco contro Acciaio della prima serie ma volevo mettercelo!
Che sarà succeso a Davide? Sarà ancora vivo nel prossimo capitolo?
Bhe vi lascio col fiato sospeso alla prossima!

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Capitolo 6
*** Homunculus ***


Capitolo 6: Homunculus
 
“Ecco..adesso non puoi attaccare sei finito!” disse orgoglioso di sé Davide
“Sicuro Metallo..” disse Roy facendo uscire l’altra mano
“Oh merda..” disse semplicemente Davide
Una grossa esplosione colpisce il povero Davide mettendolo K.O.
“Ecco adesso è finita!” disse soddisfatto Roy.
“A-aspetta n-non è f-finita!” disse Davide reggendosi a malapena in piedi.
“Basta così!” disse una voce.
I due alchimisti si girarono per vedere la fonte di quella voce ed era.. il comandante supremo King Bredley .
“Ma possiamo ancora combattere!” disse arrabbiato Davide.
“Questo è sicuro però se non interrompiamo qui sistemare sarà un po’ difficile..” fece notare il comandate supremo.
Infatti i due alchimisti erano talmente presi dalla battaglia che non notarono com’era ridotto il campo di battaglia o almeno quello che ne era rimasto…anche gli spettatori insieme al palco erano inceneriti altri erano feriti…
Più tardi…
 
“Uffaaaaaaa, mi spiega perché la dovrei aiutare colonello di merda?” disse scocciato Davide con una pala in mano.
“Perché hai perso ecco perché!” rispose semplicemente Roy.
“Dai fratellone se ci sbrighiamo potremmo prendere il treno!” lo incoraggio Alex anche lui con una pala per i lavori in mano.
“Stai zitto Alex, ha proposito vicino a te c’è un ragno..” disse seccato Davide mentre scavava.
“AIUTOOOOOO!!!LEVATEMELO  LEVATEMELO!!!” urlò agitato Alex per la paura sotto gli sguardi dubbiosi di Roy e quelli divertiti di Davide.
“Stai calmo non c’è nessun ragno, Metallo ti ha giocato uno scherzo..” lo tranquillizzo Roy mentre scavava.
“Fratellone! Perché?” disse sconcettato Alex e anche un po’ arrabbiato.
“Mi annoiavo!” disse semplicemente Davide.
Il silenziò calo improvvisamente mentre tutti e tre lavoravano e quando terminato Roy prese parola.
“Il dottor Marcoh”
“Mh? Chi?” chiese Davide incuriosito e sorpreso della serietà improvvisa del colonello.
“E un dottore che ha fatto ricerca sulla pietra filosofale” spiegò Roy.
“Quindi potrebbe aiutarci?” chiese Alex.
“Si esatto..” disse Roy per poi continuare “.. però non si sa dove sia o meglio il maggiore Amstrong lo sa ma non ha rivelato nulla..” spiegò serio Roy.
“Lo farò parlare io allora!” disse deciso Davide, aveva bisogno di quelle informazioni.. soprattutto se voleva far tornare lui e suo fratello normali!
 
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Al quartier generale iniziarono a girare strane voci ed anche il team Mustang ne è venuto a conoscenza, infatti nell’ufficio del colonello Mustang stanno discutendo prorpio di quelle voci..
“Secondo voi le voci sono vere?” chiese Breda pensieroso.
“Non può essere.. se fossero vere quelle voci Acciaio sarebbe già venuto a rompere..” disse Roy pensieroso..
No non potevano essere vere se lo ricordava benissimo che quello e suo fratello sono andati nella loro città natale dalla loro meccanica di fiducia..ma allora chi è che si sfaccia per lui?
“Ehi ciao!” disse un biondino ,che conosciamo troppo bene, attirando l’attenzione di tutto il team.
“Che avete?” chiese Alex notando la tensione creatasi.
“Non le avete sentite le voci?” chiese Fuery beccandosi le occhiate di tutto il team.
“Si le abbiamo sentite..pare che l’alchimista d’Acciaio sia in città!” disse sereno Davide, finalmente un altro alchimista che non fosse solo il colonello, a come aveva saputo era abbastanza giovane ed era molto abile.
“Non credere a quelle voci Metallo..” disse serio Roy.”Perché scusa!?” urlò Davide a quell’ordine.
“Perché se fosse vera Acciaio serebbe già venuto qui e tu l’avresti conosciuto..” disse Roy ancora più serio di prima tanto che Davide se ne accorse diventando improvvisamente serio.
“Però a come hanno detto è stato avvistato! Se non è lui chi è?” chiese Alex sospettoso, quella storia non gli piaceva affatto e aveva un brutto presentimento..
“Metallo ho una missione per te” annunciò Roy a Davide.
                        
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“E quindi è qui che è stato avvistato il famoso alchimista d’Acciaio eh?” chiese Davide guardandosi intorno.
“Si fratellone…il posto è questo” rispose Alex al fratello maggiore.
“E così siete venuti!” disse una voce alle loro spalle.
I due fratelli si voltarono vedendo un ragazzo identico ad Davide che sorrideva beffardo.
“Sapete che ho dovuto sopportare l’altezza di questo nano per attirarvi qui eh sacrifici?” disse ancora il ragazzo.
E sotto gli occhi increduli dei due fratelli ritorna al suo vero aspetto, un ragazzo che indossa dei abiti tutto tranne che maschile con dei capelli verdi (A palma ndDavide) (Concordo ndAcciaio) (Zitti tutti e due! Nd???) (zitti tutti e tre invece! Aspettate… tre? ndA) (Ehi ciao! ndAcciaio) (Cazzo fai qui? ndA) (Bhe passavo di qui e ho pensato di fare un salutino.. ndAcciaio) (Bhe ora sparici fai troppi spoilers al solo stare qui! ndA).
“Ehi ma tu chi sei!?” chiese arrabbiato Davide, era lui quindi a sfacciarsi per l’alchimista d’Acciaio odiava ametterlo però il colonello aveva ragione..
“Io sono Envy e sono un homunculus!”
“H-homunculus!?” dissero in coro i fratelli Enrick
“Già, esseri nati artificialmente e che hanno come nucleo.. una pietra filosofale!” disse Envy.
A quelle parole i fratelli Enrick vennero spiazzati incapaci di fare altre domande o dire qualcosa e mentre stavano immobili l’homunculus ne approfittò per attaccare.
‘Wow assomiglia come una goccia d’acqua al piccolo Acciaio!” pensava tra sé e sé Envy mentre colpiva Davide talmente tante volte che gli ruppe l’auto-mail, a quel punto Alex interviene per salvare il suo fratellone.
Alex parte all’attacco scaraventandosi contro Envy (il tizio a palma ndDavide) sferra  una serie di pugni che però vengono prontamente schivati da Envy.
A quel punto Envy colpisce Alex talmente forte da rompere metà armatura e sarebbe stata la fine se Envy non si fosse improvvisamente fermato.
“Mh! Siete deboli! Dovete migliorare se volete essere dei bravi sacrifici chiaro?” disse Envy con un sorriso beffardo che fa innervosire Davide rimasto con un solo braccio, per poi scomparire.
         
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“COOOOOSSSSAAAAA!!!???” urla il maggiore degli Enrick al colonello.
“Non c’è bisogno di urlare nanetto ci sento benissimo!” gli urla Roy.
“A CHI AVRESTI DATO DEL NANETTO TALMENTE MINUSCOLO DA FAR CONCORRENZA AD UNA FORMICA!?!?” urla esasperato Davide.
“Guarda che non ho detto niente del genere..” disse Roy
“Comunque sia non ho bisogno di una scorta! Soprattutto lui!” urla Davide nervoso indicando il maggiore Amstrong.
“Suvvia giovane Davide Enrick ti proteggerò io!” disse fiero Amstrong mettendo in posa trionfale levandosi la divisa dal torace.
“AGHHH!!! MAGGIORE LA PREGO SI RIMETTA LA DIVISA!!!” lo supplica Davide.
 
                                      ----------
“Approposito maggiore dov’è Alex?” chiese curioso Davide vedendo l’assenza del fratellino.
“Oh stai tranquillo e in buona compagnia!” lo assicura Amstrong.
 
Nel frattempo…
 
Il povero Alex si ritrova nella cassa di legno e circondato da centinaia di pecore.
“Oh fratellone..”  disse semplicemente il povero Alex
 
Nella cabina…
 
“MA PER CHI HA PRESO MIO FRATELLO, MAGGIORE!?” chiese esasperato Davide pensando a come si potesse sentire il suo povero fratellino
“Suvvia Davide non potevo di certo metterlo qui con noi attireremo l’attenzione…e poi so benissimo che ha tuo fratello piacciono gli animali!” si giustificò Amstrong
“Povero fratellino…” si limitò Davide
E così i fratelli Enrick insieme ad il maggiore Amstrong si dirigono per Natilia dove vive la loro meccanica di fiducia per cosi Davide sistemarsi i suoi auto-mail e rimettere in sesto Alexander.
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
Rieccomi ragazzi! piaciuto questo capitolo?
In questo capitolo fanno la loro entrata in scena gli homunculus soprattutto Envy che sfruttando il suo potere si era trasformato in Edward per attirare Davide ed Alexander inoltre viene accennato il dottor Marcoh!
Nei prossimi capitoli comparirrano sia il dottor Marcoh che il “meccanico di fiducia”  di cui è stato accenato alla fine del capitolo, grazie per l’attenzione e recensite numerosi!
 
Davide: Ne avrei fatto almeno di testa a palma ed avrei voluto davvero quell’alchimista…
 
Envy: Ehi! Attento a come mi parli piccolo Metallo!
 
Acciaio: Ehi guarda che Davide non ha sbagliato.. che c’è la verità fa male tizio a palma?
 
Davide: Mi sa di si poverino..
 
Envy: Zitti piccolo Acciaio e piccolo Metallo!
 
Davide+Accciaio: ACHI AVRESTI DATO DEL PICCOLETTO TALMENTE MINUSCO CHE SEMBREREMMO DEI BAMBINI DELLE ELEMENATARI!?!? Eh!?
 
-.-
 
Alphonse: Oh fratellone…
 
Alexander: Oh ti capisco benissimo cosa provi, avanti fratellone lui non ha detto nulla del genere…
 
Quei due non cambieranno mai!
ORA BASTA VOI SMETTELA DI FARE SALOTTO!!!
 
Davide+Acciaio+Envy+Alphone+Alexander: Si signora…
 
Signora!?!?
 
Davide+Acciaio+Envy+Alphone+Alexander: Ehm signorina!
 
Ecco moooolto meglio.
Scusate ancora per la confusione e mentre noi ci vediamo nel prossimo capitolo  io faccio una chiacchierata con loro..
 
Tutti: Cazzo!
 
Alla prossima!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 7
*** Natalia... ***


Capitolo 7: Natilia..
 
I fratelli Enrick ridotti a pezzi (letteralmente ndA) decidono di andare a Natilia per così farsi sistemare dal loro meccanico di fiducia… però prima si fermano a casa del dottor Marcoh…
“Scusi.. c’è nessuno?” chiese Amstrong.
“STATE LONTANI DA ME!!!” urlò Marcoh con una pistola in mano, facendo agitare i fratelli Enrick ed invece facendo innervosire il maggiore Amstrong.
“LA VUOLE SMETTERE!!” gli urla Amstrong tirandogli la cassa con dentro Alex.
“Oh no, Alex!!!” urla Davide “povero fratellino…per lui non è giornata oggi…”
 
Più tardi…
 
“Dovete davvero scusarmi per prima…sapete ero abbastanza nervoso..” confessò Marcoh.
“Per quale motivo? Non ho detto a nessuno dove abita…” disse Amstrong.
“Ed invece l’hanno scoperto!” rispose Marcoh
“COOOOOSAAAA!?!?!?” urla Amstrong “COME POSSIBILE????”
“Non ne ho la più pallida idea…” disse sospirando Marcoh.
“Gli unici che sapevano dosse lei abitava eravamo io, i fratelli Elric ed adesso… i fratelli Enrick…” ragionò Amstrong.
“I fratelli Elric?” chiesero in coro Davide ed Alex.
“Si sono due giovani formidabili alchimisti..” disse Marcoh “Ora che vi osservo meglio…mi ricordate loro..”
“COMUNQUE! Non siamo qui per gli Elric ma perché deve raccontare anche a loro della pietra filosofale ed il motivo che li spinga a non cercarla più!” disse autoritario Amstrong.
“COSA!?” dissero i fratelli Enrick, smettere di cercare la pietra filosofale…perché?
“Ok…ragazzi ora vi racconto…” iniziò Marcoh.
 
                                      -----------
 
“La pietra filosofale che cercavamo…” iniziò Davide.
“…e fatta con vite umane…” finì Alex.
“Esatto, ora anche vuoi la terribile verità scoperta dai fratelli Elric…ed ora voi…” finì Marcoh.
“Volete ancora la pietra?” chiese Amstrong.
“Certo che no!” disse deciso Davide “Non userò mai vite umane per raggiungere i nostri scopi!”
“Anche lui disse queste stesse parole..” disse Marcoh.
“Chi?” chiese Davide.
“L’alchimista d’Acciaio Edward Elric” rispose Marcoh.
“Davvero?” chiese sorpreso Alex e l’uomo annuì.
“Bene ora partiamo…Natilia ci aspetta!!” annunciò il maggiore.
“Va bene!!” dissero in coro i fratelli Enrick.
 
                                        ---------
 
A natilia….
 
Una donna sui 37 anni si affaccio notando i fratelli Enrick “Ehi Lenne! Abbiamo visite!”  detto questo una ragazza dai capelli neri alzò il capo.
“Ehi!Zia Nira ciao!” la salutò Davide.
“Davide….ti vedo più basso…” disse Nira.
“BRUTTA UBRIACONA, NON SAI CHE QUANDO C’E QUALCUNO CHE NON VEDI DA MOLTO… SI DICE COME SEI CRESCIUTO!?” disse nervoso Davide.
“Se fossi cresciuti te l’avrei detto!” disse senza scomporsi Nira.
“Ubriacona!”
“Nanetto!”
“Zoccola!”
“Tappo!”
E quando Davide stava per controbattere gli arriva una chiave inglese in testa.
“Devi chiamarmi prima di venire a fare una riparazione!” disse la ragazza.
“LENNE BRUTTA MANIACA DI AUTO-MAIL VUOI PER CASO AMAZZARMI!?” le urla Davide.
“Bentornati!” li saluta con un sorriso Lenne.
 
Lenne Nagasa, 13 anni, meccanico di auto-mail,
ha dei capelli neri lunghi (immagginatevi winry coi capelli neri… ndA) affiancati a dei bellissimi occhi color oceano, in genere indossa sempre vestiti adatti per lavorare sui auto-mail ma quando non lavora si veste casual.
Ha un carattere forte e deciso, però essendo pur sempre una ragazza sa essere debole ed indifesa.
Le piacciono gli auto-mail, comprare pezzi per gli auto-mail, vuole bene a Davide e Alexander che li tratta come dei fratelli.
Odia quando Davide rompe i suoi auto-mail , quando zia Nira prova a cucinare le crocchette e il pesce.
 
Più tardi…
 
“COOOOOSSSSSAAAAA!!!!!!!??????” urla Lenne “come hai fatto ha rompere il tuo auto-mail!? Ci ho messo mesi per costruirlo…”
“Bhe si…ed io ci ho messo 5 secondi a distruggerlo!” disse Davide bevendo del caffè per così beccarsi un colpo di chiave inglese.
“E tu Alex come mai sei a pezzi?” chiese arrabbiata Lenne.
“Ehm”balbetta Alex per poi beccarsi anche lui un colpo di chiave inglese.
 
                                      --------
 
“Allora qunto ci vorrà per sistemare gli auto-mail? Una settimana?” chiese Davide preoccupato.
“Non dire sciocchezze…tre giorni.” Rispose Nira fumando una sigaretta.
“Ma tra la manutenzioni, i cambio pezzi e altre cose dovrò fare le ore piccole…” brontolava Lenne.
 “Mi dispiace che tu debba lavorare cosi tanto per me…” si scusò Davide.
“Nah…fa nulla, vuoi ripartire al più presto no? Mi darò da fare per te!” disse decisa Lenne.
“Che cosa meravigliosa l’amicizia!” urla dalla gioia Amstrong levandosi la divisa dal torace!
“ARGH!!!! MAGGIORE SI RIMETTA LA DIVISA!!!” dissero Davide e Alex
Ed è così che i fratelli Enrick assieme al maggiore Amstrong arrivano a casa della loro amica dì infanzia Lenne e di loro zia Nira tra tre giorni i fratelli Enrick ripartiranno….
 
NOTA DELL’AUTRICE:
 
Ed rieccomi qui con un nuovo capitolo!
Come promesso eccomi l’entrata in sccena del dottor Marcoh e di Lenne insieme a sua zia Nira.
Nel prossimo capitolo vedremmo che combinano i fratelli Enrick in questi tre giorni di attesa..
Ci vediamo al prossimo capitolo!
Alla prossima!

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Capitolo 8
*** Tre giorni di attesa... ***


Capitolo 8: Tre giorni di attesa…
 
Nella piccola città di Natilia donne e uomini, vecchi e bambini vivono tranuilli.
I cinguetti degli uccelli, il rumore del fiume…le grida di gioia dei bambini…
Ovviamente non tutto tranquillo a casa Nagasa dove i fratelli Enrick scortati dal Maggiore Amstrong aspettano che passino quei tre giorni per andare a Central City.
“Uffaaaa! Che noia!” disse scocciato ed annoiato Davide mentre stava a rileggere, con l’unica mano rimasta, un libro d’alchimia.
“Bhe fratellone almeno tu puoi muoverti! Io invece non posso muovermi da questa scatola…” disse depresso Alexander.
“Hai ragione scusami…aproposito…Alex c’è un ragno nella tua scatola!” disse senza scomporsi Davide.
“Un ragno??? AHHHHH!!!! AIUTO!!! AIUTO!!!!!! TOGLIMELO! UCCIDILOOOOOO!!!” disse urlando il povero Alex tentando senza successo di uscire dalla scatola.
A sentire quelle urla Nira insieme ad Amstrong vanno a vedere che succede.
“Che succede qui!?” chiese Nira vedendo il povero Alex muoversi tutto.
“ZIA NIRA UCCIDILO!!!UCCIDILI TUTTI I RAGNI DEL MONDO!!!!” urlò il povero Alex.
“Ma Alex…guarda che non ce nessun ragno qui…” disse Amstrong dopo aver esaminato Alex e la scatola.
“Ma il fratellone aveva detto che…” iniziò Alex.
“Ho capito! Davide dovresti smetterla di fare scherzi di cattivo gusto a tuo fratello! Lo sai che lui è aracnafobico!” lo rimprovera Nira severa con una delle sue birre in mano.
“Proprio per questo mi diverto!”disse ridendo Davide leggendo ancora il suo libro d’alchimia.
“SMETTILA!!!” GLI URLA CONTRO Nira tirando addosso a Davide la birra che aveva in mano.
 
Il giorno dopo…
 
Nella camera di Lenne…
 
“Vedo che ti sei svegliata presto per lavorare eh?” chiese Davide cercando di stuzzicarla.
“No…in realtà non ho dormito” rispose semplicemente Lenne continuando a costruire l’auto-mail.
“Oh…capisco…”disse Davide andandosene dalla stanza.
 
                                       ---------
 
La giornata andava avanti tranquillamente…
Quando si vide rientrare a casa il maggiore Amstrong con della legna.
“Dove metto queste Signora Nagasa?” chiese Amstrong con una delle sue solite stelline sul viso.
“Le metta pure vicino al cammino…” rispose gentilmente Nira mentre cucinava la cena.
“Approposito doc’è il giovane Enrick? Non lo visto…” chiese Amstrong notando l’assenza di Davide.
“Oh…è andato alle tombe dei genitori…” rispose con un tono triste Nira “Mi dica…che vita fanno questi due ragazzi…sa com’è non arrivano molte informazioni sul mondo esterno e questi due ragazzi non ci chiamano mai se non perché hanno qualcosa di rotto…”
“Oh…sono due alchimisti eccezionali! Sono piuttosto famosi a Amestris e capita che si caccino spesso nei guai, ma sono due ragazzi forti…” rispose Amstrong mentre sistemava la legna.
Nira a quel punto ripensò alla trasmutazione fatta dai ragazzi…
 
                              ---- Flashback----
“Alex!Alexander!”gridò Davide “Ridatemi mio fratello, prendetevi il braccio l’altra gamba il cuore prendetevi tutto quello che volete..ma ridetemi lui..e l’unico fratello che ho!”
                              ----Fine Flashback----
“…due ragazzi forti eh?..” diceva Nira più a se stessa che ad Amstrong “Mi creda…conosco quei due ragazzi come il palmo della mia mano…e sono tutto tranne che forti…cercano sempre di mostrarsi così ma diciamoci la verità…non lo sono…e lo sanno benissimo. Ma nonostante tutto non si arrendono…perché credono che riusciranno a riottenere i loro corpi originali!” continuò Nira.
Amstrong diventò cupo , sapeva lui di aver toccato un tasto dolente con quella famiglia e sperava di trovare il modo di rimediare a quel errore.
 
                                ------------
 
“Ciao mamma…Ciao papà…” iniziò Davide “E passato molto tempo da quando sono venuto l’ultima volta…quando sarà stato…2 anni fa? Passa davvero molto tempo quando cerchi di impegnarti con tutto te stesso di ridare a tuo fratello il proprio corpo eh? Mamma sono sicuro che tu se fossi qui ci incoraggeresti ad non arrenderci…Papà se tu fossi qui non saresti d’accordo su quello che abbiamo fatto ma ci diresti anche di non mollare e di essere forti…io…io ci provo ma…ho bisogno di sfogarmi e lo voglio fare con voi…Mamma…tu non saresti morta se quel bastardo non ci avesse abbandonati a soli 6 anni…Papà…avrei voluto che tu non fossi andato in quella maledetta guerra…però sono orgoglioso di essere tuo figlio e di portare il tuo cognome…sono sicuro che il quella battaglia tu sei morto a testa alta e che le tue ultime parole siano state i nostri nomi…Grazie ancora per avermi fatto nascere! Per avermi dato una vita! Grazie per essere rimasti ad ascoltarmi…ne avevo bisogno…non so che pesci prendere…insomma come faremo ora? Di certo non possiamo usare la pietra filosofale…non possiamo usare di certo vite umane…però non ci arrederemo e troveremo un altro modo! Ve lo prometto!” disse Davide piangendo e dopo aver sistemato i fiori ad entrambi accarezza i loro nomi scritti sulle tombe e torna a casa.
 
                               --------------
 
La mattina…
 
“Vedo che ti sei svegliata presto anche oggi per lavorare eh?” chiese Davide cercando di stuzzicarla.
“No…in realtà non ho dormito neanche stavolta” rispose semplicemente Lenne continuando a costruire l’auto-mail.
“Oh…capisco…”disse Davide andandosene dalla stanza.
 
                                  -----------
 
In quella giornata tutti stavano pranzando quando…
“FINALMENTE!!! Ho finito!!!!” disse euforica Lenne con gli auto-mail in mano.
“Si! Finalmente potremo partire Alex!” disse felice Davide alzandosi dal tavolo.
“Già fratellone…e così potrai rimettermi in sesto!” disse altrettanto felice Alex.
“Bene…pronto…Ora!” dissero Lenne e Nira collegando i nervi agli auto-mail.
“Vedrai Alex che riotteremo i nostri corpi e non dovremmo più soffire!” disse Davide trattenendo il dolore.
“Peccato perderemmo i nostri mogliori clienti…” disse Nira sistemano gli auto-mail della gamba.
“Già non abbiate troppa fretta a riottenere i vostri corpi!” disse Lenne collegando finendo di collegare i nervi delle braccia.
“Eh? Che cosa!?” disse nervoso Davide.
“Su Davide non è fantastico? L’odore dell’olio…i rumori dei burloni…” iniziò a blaterare Lenne varie cose sugli auto-mail.
“Fanatica di auto-mail!” commenta Davide seccato.
“E tu fanatico d’alchimia!” gli rinfaccia Lenne.
 
                                -----------
 
Più tardi…
 
“Mi raccomando…stai attento hai tuoi auto-mail!” gli raccomanda Lenne precisando sempre su ogni punto dell’auto-mail facendo girare la testa al povero Davide.
“Si si! Sta state tranquille! Staremo attenti!” le rassicura Davide.
“Non preocupatevi per noi!” le rassicura Alex.
 
                                  ------------
 
Nel treno…
 
“Bene Alex…Prossima tappa Central City!” esclama Davide.
“Si fratellone!” rispose Alex e Amstrong si limitava ad annuire.
I fratelli Enrick e il maggiore Amstrong si dirigono a Central City…
 
NOTE DELL’AUTORE:
 
Ed eccomi dopo anni di assenza(?)
Piaciuto questo nuovo capitolo?
Tra comicit, serietà e malinconia non so quale scegliere!
Nel prossimo capitolo entreranno in scena nuovi personaggi! Chi sono?  E no! Scopritelo leggendo il prossimo.
 
Alla prossima…
 
Kairifenicia96

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Capitolo 9
*** L'esperto di chimere! ***


Capitolo 9:  L’esperto di chimere!
 
I fratelli Enrick ora che erano arrivati a Central City potevano muoversi senza la necessita di una scorta, con tutta la felicità di Davide,  quindi salutano Amstrong e si dirigono al quartier generale.
 
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Nel quartier generale dell’esercito tutto era tranquillo…almeno fino a quando un biondo di nostra conoscenza non entra di botto nell’ufficio del colonello Mustang…
“COLONELLOOOOOOO” urla Davide correndo agitato verso Roy insieme ad Alex.
“Dimmi Metallo” rispose Roy con menefreghismo verso il giovane alchimista.
“LO HA FATTO APPOSTA A METTERMI AMSTRONG COME SCORTA VERO!?!?” gli urla Davide esasperato .
“Mh…Fammi pensare…Forse!” disse Roy sarcastico.
“Maledetto di un piromane!” lo insulta Davide diventato rosso dalla rabbia.
“Attento a come mi parli Metallo sono un tuo superiore!” disse Roy ormai arrabbiato.
“MA CHISSENEFREGA!!!!” controbattè Davide.
“Attento a come mi parli…fagiolino…” lo stuzzica Roy.
“A CHI AVRESTI DATO DEL FAGIOLINO MICROSCOPICO CHE NON RIUSCIRA MAI A RIDARRE IL CORPO ORIGINALE A SUO FRATELLO MINORE!?!? EH!?” urla esasperato Davide.
Alex e il team invece si limitano a rispondere “Non ha detto nulla del genere…”
“Possibile che devono sempre stuzzicarsi a vicenda quei due???” chiese Havoc ormai stanco.
“Bhe…se non lo facessero non sarebbero loro no?” chiese Falman con tutto il team che gli da ragione.
“Fratellone! Ricordati perché siamo qui!” lo rimprovera Alex facendo smettere di bisticciare Roy e Davide.
“Ah si…è vero! Colonello, io e Alex vorremo approfondire di più sulle chimere…sa a Reole ne abbiamo affrontata una e vorremmo approfondire…” chiese Davide diventando subito serio.
“Vorreste approfondire sulle chimere? Mh…Certo! Micheal Turner fa per voi!” disse Roy pensandoci su chi potesse istruire i due fratelli.
“Micheal Turner? Chi è?” chiesero Davide ed Alex all’unisono guardandosi confusi.
“Micheal Turner è un esperto di chimere…l’unico rimasto! C’era anche un altro alchimista istruito sulle chimere…ma ha trasmutato sua figlia e il suo cane nel tentativo disperato di tenere ancora il titolo di alchimista di stato…” racconta Roy con lo sguardo perso nel vuoto.
“Va bene! Grazie stupido di un piromane!” disse Davide cercando di stuzzicare Roy.
“Smettila di chiamarmi stupido di un piromane piccoletto!” controbattè Roy.
“A CHI AVRESTI DATO DEL PICCOLETTO!?” urla infuriato Davide.
“Colonello…dove il signor Hughes?” chiese Alex notando la sua assenza.
Improvvisamente il volto di tutti si fece cupo, ma l’unico a rispondere fu il colonello.
“Bhe…è andato in campagna con la famiglia…” disse semplicemente Roy.
“Oh…è un vero peccato…avremmo voluto salutarlo…” disse dispiaciuto Davide.
“Già…Andiamo?” chiese Roy cercando di cambiare espressione.
“Ok!” dissero i fratelli Enrick.
 
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Davanti alla casa del signor Turner…
 
I fratelli Enrick accompagnati da Roy arrivarono davanti ad una lussuosa villa fornita di giardino…aiuole…c’erano molti fiori…persino i fiori che crescevano a Natilia!
“Wow che casa enorme!” disse incredulo Davide.
“Già fratellone! È pensare che studieremo qui…” disse stupito e curioso Alexander.
“Già…” rispose Davide emozionato.
“Il signor Turner abita con suo figlio di soli 4 anni e il loro cane…è diventato alchimista di stato perché è riuscito anche lui a creare una chimera parlante…ovviamente dopo l’incidente che c’è stato con l’altro alchimista gli abbiamo chiesto se a fatto una cosa del genere o cosa ne pensasse e state tranquilli che secondo noi è pulito…” spiega Roy.
“è che fine ha fatto la chimera?” chiese Alexander curioso.
“è morta…ha detto semplicemente ‘non merito di vivere’, smise di mangiare e poi morì…” continua a spiegare Roy.
“Oh…capisco” rispose dispiaciuto Alexander.
I tre alchimisti stavano per bussare quando un enorme cane va sopra il povero Davide.
La porta d’ingresso della villa si apre improvvisamente e si potè notare un bimbo di 4 anni con i capelli castano biondo ed occhi verde smeraldo esattamente come l’uomo affianco a lui che a invece i capelli neri e porta gli occhiali molto spessi e di colore marrone.
“Enkins! Non si fa!” disse il bimbo con il suo tono infantile.
“Max ti avevo già detto che dovevi legare il cane…su accomodatevi” disse il signor Turner.
 
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“Mh…Capisco quindi avete cercato di riportare in vita vostra madre ma senza successo…ed ora volete approfondire sulle chimere è esatto?” chiese l’uomo dopo che Davide ed Alex gli raccontarono della loro storia.
“Si è esatto…” rispose Davide.
“Bhe… non conoscerò le chimere come il mio defunto collega ma…anch’io ho molto materiale!” disse il signor Turner alzandosi.
“Grazie!” dissero i fratelli Enrick.
 
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Venne a loro mostrato dove si trovava la biblioteca.
Era enorme…forse non quanto la biblioteca di Central City ma…ci si avvicinava…
Dopo aver visto la biblioteca i due ragazzi iniziarono a studiare…ogni giorno…ovviamente il piccolo Max ed Enkins stavano con loro.
“Fratellino piccolo giochiamo un po’?” chiese ingenuamente Max.
“A CHI AVRESTI DATO FRATELLINO PICCOLO!?” chiese esasperato Davide “Comunque non posso sto studiando!”
“Uffa! Ma io voglio giocare un po’ con voi! Da quando a papà è stato detto che c’è la verifica si chiude nel suo studio e non mi presta attenzione…” spiega sconsolato Max.
A quelle parole, Davide ripensa hai momenti in cui lui e suo fratello davano una sbirciata allo studio di loro zio, concentrato troppo sulle sue maledette ricerche che a loro…
“Mh…va bene! Anzi io ho un’ideina…” disse Davide con uno sguardo poco rassicurante.
 
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“Mh…chissà se il fratellone a trovato qualcosa…” si chiese Alexander.
È mentre riposava i libri che aveva preso nota in mezzo a loro qualcosa di piccolo…e nero…appena Alexander indentifica il soggetto sbianca e si allontana di colpo.
“AHHHHH!!! UN RAGNO!!!! C’E UN RAGNO!!! FRATELLONE!!! MAXXXXX!!!” si mette ad urlare il povero Alexander guardando il piccolo ragno terrorizzato.
“Che ti prende Alex?” chiese divertito Davide.
“Tutto bene Alex?” chiese incuriosito Max dalla reazione di quest’ultimo.
“I-IL R-RAGNO!!! UCCIDETELO…UCCIDETE TUTTI I RAGNO CHE ESISTONO IN QUESTO PIANETA!!!” urla ancora più terrorizzato Alexander.
“Ahahaha…fratellino ci sei cascato in pieno!” disse Davide trattenendo le risate.
“C-come c-cascato in pieno???” chiese confuso Alexander.
“Si Alex! Questo è un ragno finto! Un semplicissimo ragno giocattolo!”  disse il piccolo Max mostrandolo ad un Alexander confuso.
“U-un ragno giocattolo!? Fratellone! Devi smetterla di farmi questi scherzi!” disse arrabbiato Alexander vedendo ridere Davide ed Max.
È cosi i fratelli Enrick passano le loro giornate a studiare, più o meno, nella residenza Turner…
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
Rieccomi con un nuovo capitolo!
Ho deciso di far andare avanti la storia…ma non voglio avere troppa fretta, la storia non scappa mica!
In questo capitolo compaiono il signor Turner, il piccolo Max e il loro cane Enkins…
Vi informo fin da subito che per un po’ di capitoli Max comparirà spesso!
Nel prossimo capitolo ci sarà una festività…ebbene si! Si festeggerà qualcosa! Ma ovviamente con i fratelli Enrick in mezzo neanche una festa sarà tranquilla!
Spero di avervi incuriositi…
 
Alla prossima…
 
Kairifenicia96

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Capitolo 10
*** Un natale particolare! ***


Capitolo 10: Un natale particolare…
 
Erano passate settimane da quando i fratelli Enrick sono andati a studiare le chimere nella residenza Turner.
Davide ed Alexander si davano da fare con gli studi, ma anche loro ogni tanto si prendevano una pausa per così giocare con Max ed Enkins.
Tutto era tranquillo da quella parti…fino a quando i fratelli Enrick non sentono una voce infantile che li chiama.
“Fratellone piccolo! Alex! Guardate c’è la neve!” disse Max pieno di gioia.
Nel sentire quelle parole Davide ed Alexander si gettano nella neve a giocare…
Giocavano a fare un pupazzo di neve…una battaglia a palle di neve…persino a fare angeli nella neve!
“Dopo che avete finito le vostre ricerche mi venite a trovare? Qui mi sento molto solo…se non ci fosse Enkins non so cosa farei…” chiese il piccolo Max standosi divertendo molto.
Ha quelle parole Davide e Alex si guardarono per poi sorridere a Max.
“Ma certo che verremo! È quando succederà giocheremo ancora insieme!” le assicura Davide  sorridendo.
“Davvero??” chiese felice Max nel vedere i due fratelli annuire.
 
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Il quartier Generale dell’esercito era in lutto…
Era morto un soldato…anzi un amico fedele…
Quelli che erano tra i primi posti era di sicuro il team Mustang.
Nell’ufficio del colonello Mustang…
 
“Colonello…mi spiega perché non ha detto nulla hai fratelli Enrick?” chiese il tenente scuro in volto.
“Bhe…hanno già molti problemi e non possono pensare anche a questo…” disse semplicemente Roy.
“è vero che sono dei ragazzini però…hanno il diritto di saperlo! Hanno affrontato molte separazioni e supererebbero anche questa!” si oppone il tenente dispiaciuto e arrabbiato.
“Tenente Riza…non dica nulla a loro…questo è un ordine!” le ordinò serio Roy guardano i documenti.
“Ma…” il tenente non riuscì a trovare parole per opporsi alla decisione del colonello ma sapeva che un ordine è pur sempre un ordine…anche se non le andava a genio…
“è tutta colpa nostra se lui è morto…” disse la voce di un ragazzo all’entrata dell’ufficio attirando l’attenzione del team.
“Fratellone…” disse la voce affianco al ragazzo.
Nell’ufficio entrarono un ragazzo sui 15 anni biondo con una giacca rossa ed un enorme armatura.
 
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I fratelli Enrick continuavano a giocare con la neve insieme a Max fino a quando non sentono una voce.
“Ehi Davide! Alex!” li chiamò un uomo sui 28 anni con i capelli castani ed occhi nero pece che indossava la divisa dell’esercito.
“Maggiore Braven! Che ci fa qui?” chiese Davide sorpreso andandogli incontro insieme ad Alexander e Max.
“Sono venuto a prendervi! Dopotutto oggi è natale no?” spiegò il maggiore Braven sorridendo.
“Oh! È vero fratellone! Oggi è natale!” gli ricorda Alexander a Davide.
“Hai ragione! Ero talmente preso con la ricerca che me ne ero scordato!” disse sorpreso Davide.
“Bene! Festeggerete il natale a casa mia con mia moglie! Ovviamente può venire quel signorino laggiù!” disse felice Braven indicando Max.
“Davvero? Posso? Evviva!!!!” urla felice Max saltellando quà e là.
“Bene! Allora andiamo!” disse Braven invitando Davide, Alexander e Max ad entrare nella macchina…
 
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I fratelli Enrick arrivano a casa del Maggiore Braven e ad accoglierli c’era la signora Braven, Lucil Braven.
“benvenuti ragazzi!” li accolse Lucil con un sorriso raggiante.
“Wow! Che pancione! Ignora è per caso incinta?” chiese Alexander gurdando insieme a Davide in stranito il pancione mentre il piccolo Max lo guardava incuriosito.
“Già è manca davvero poco…sferra molti calci come per dire ‘faremi uscire’! Volete toccarlo?” chiese Lucil tenendo le mani sul pancione.
Tra gli sguardi spaventati di Davide e Alexander, il piccolo Max prende la parola.
“Si signora io!” risponde Max ansioso.
“Va bene però sta attento…” disse Lucil mettendo delicatamente le mani di Max nel pancione.
“Wow! Si muove! Lo sento!” disse euforico Max per poi strappare un sorriso hai fratelli Enrick.
La sera la passano tranquilli…
Prima mangiarono antipasti per poi passare hai veri e propri pasti poi cenare con tacchino e per finire i dolci.
Poi i signori Braven mostrarono a Davide e Alexander i regali che avevano preparato per loro…è come previsto Davide si tuffò tra i regali  cominciando a scartarli curioso come un bimbo di 2 anni.
Tutto procedeva bene fino a quando non si sentì delle urla da parte di Lucil e il marito le corre incontro per vedere come stesse.
“Tesoro va tutto bene?” chiese il marito preoccupato.
“Tesoro io parto…” annunciò Lucil.
“Parti?” chiese Braven confuso.
“Partorisco….” Disse rassegnata Lucil all’evidente stupidità del marito.
“Oh…ma pensavo che sarebbe nato tra 3 settimane…” disse tra sé e sé Braven preoccupato e agitato.
 “Si…però temo voglia nascere adesso!” annuncia ancora più ansiosa Lucil.
“Adesso? Mh…Un dottore!” disse subito Braven.
A quel punto Alexander si girò a guardare la finestra e disse:
“C’è una tempesta di neve!”
“Bhe…Allora lo porterò qui!” disse risoluto e agitato Braven prendendo la giacca e uscendo da casa.
“A-aspetti! Ci lascia così?” chiese agitato Davide, non ha mai affrontato una situazione del genere da quando era alchimista di stato…
 
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Lucil fu portata su un divano mentre Davide preparava una bacinella d’acqua calda Alexander prendeva degli asciugamani, dopo aver preso tutto quello che Lucil disse le vennero le doglie e cominciò ad urlare per il dolore per poi perdere i sensi.
I poveri Davide, Alexander e Max terrorizzati dalla situazione non sanno come comportarsi.
“Che facciamo! Che facciamo! Cosa le è successo?? È morta!?!?” urlava agitato Davide.
“Bhe per ottenere qualcosa deve dare in cambio qualcosa del medesimo valore fratellone!!!” urlava altrettanto agitato Alexander cercando di dare una spiegazione.
“Ma cosa centra adesso un parto con l’alchimia!” chiese agitato Davide muovendosi come un pazzo.
“Aiuto!!!! Ho paura!! Fratellone piccolo!!!” piangeva disperato Max.
Poi si vide Lucil muovere la mano e questo gesto tranquillizzò i ragazzi.
“Oh…bene è ancora viva…” disse Alexander tranquillizzato.
“Che facciamo fratellone piccolo?” chiese Max preoccupato.
“Nulla dobbiamo aspettare il dottore…” disse semplicemente Davide.
 
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Dopo l’arrivo del dottore i fratelli Enrick e il piccolo Max poterono rilassarsi, dopo che il bambino naque andarono a vederlo.
“Che bello!” disse Max felice guardando il bambino.
“Già sembra un piccolo ragnetto!” disse felice Lucil.
“Piccolo!?” chiese nervoso Davide.
“Ragnetto!?” chiese spaventato Alexander.
“Tranquilli non dicevo a voi, era un complimento per Nicolas!” rassicura Lucil notando le espressioni dei due fratelli.
Si può dire che i fratelli Enrick abbiano passato un natale molto particolare…
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
E rieccomi con un nuovo capitolo!
Si può dire che i fratelli Enrick abbiano passato davvero un natale particolare…prima una festa e dopo un parto…loro si che sanno come rendere tutto interessante!
Nel prossimo capitolo i fratelli Enrick verranno a conoscenza di una notizia che li lascerà senza fiato…
Quale notizia? Scopritelo leggendo il prossimo!
 
Alla prossima!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 11
*** Brutte notizie! ***


Capitolo 11: Brutte notizie!
 
Passò una settimana dalla festa di natale e i fratelli Enrick ritornarono agli studi.
Si impegnarono molto e mentre studiavano Max portava a loro una cioccolata calda.
Un giorno nella biblioteca Max andò a trovarli per vedere che facevano…si aspettava tutto tranne che non studiassero!
“Fratellone piccolo! Alex! Perché non state studiano?” chiese confuso il piccolo Max.
“LA SMETTI DI CHIAMARMI FRATELLONE PICCOLO! HO 13 ANNI! SONO MOOOOLTO PIU GRANDE DI TE!!!” urlava all’impazzata Davide.
“è allora perché sei cosi basso?” chiese Max ingenuamente, facendo scattare le ire del maggiore degli Enrick, che volendo picchiare Max il minore lo trattenne.
“Su fratellone…calmati lo sai che non l’ha fatto apposta…” lo calmò Alexander continuando a tenere fermo Davide.
“Va bene…Max non stiamo studiano perché stimo pensando di andare a fare gli auguri di buone feste al signor Hughes!” spiega Davide con Alexander che annuiva.
“Ah…ma chi è il signor Hughes?” chiese un Max confuso.
“Ah già tu non lo conosci…vedi il signor Hughes ci ha aiutati molto da quando il fratellone è diventato alchimista di stato!” spiega Alexander.
“Ah…quindi se vi ha aiutati deve essere buono!” chiese Max sorridendo.
“Certo! È una persona eccezionale!” risponde Davide, non vedeva l’ora di incontrarlo…di raccontargli le loro scoperte e gli studi che stavano svolgendo…
“Allora andiamo a fargli gli auguri!” propose Alexander.
“Certo! Un ottima idea!” rispose felice Davide.
“Che bello! Che bello!” concordò Max felice.
“Alex…” iniziò Davide serio.
“Mh? Che c’è fratellone?” chiese preoccupato Alexander vedendo il fratello serio.
“Sta attento…c’è un ragno!!!!” gli urlò Davide.
“Certoooo fratellone! È pensi che dopo gli scherzi che mi hai fatto in queste settimane io possa crederci? Ma per favore un ragn…” Alexander non finì la frase che notò sul suo braccio un piccolo ragnetto.
“Fratellone piccolo…che accadrà ora?” chiese confuso Max nel vedere Alexander pallido…
“Max…ci sarà la fine del mondo…” si rassegnò Davide tappandosi le orecchie insieme a Max.
“AGHHH!! AIUTOO!!!!! UN RAGNO!!! UN RAGNO!!!!!! SCHIACCIATELO!!! UCCIDETELOOOOOO!!!! STAVOLTA E VERO! STAVOLTA E VERO!!!!!! CHIAMATE L’AMBULANZA! L’ESERCITO! IL COMANDANTE SUPREMO! E FETEGLI UCCIDERE QUEL RAGNO!!!” urlò Alexander spaventato a morte cacciando via il ragnetto dal suo braccio.
“Ma…Alex…non credi di esagerare? Dopotutto è solo un ragno….” Cercò di calmarlo Davide fissando il piccolo ragnetto.
“SOLO UN RAGNETTO!? FRATELLONE UCCIDILO ALTRIMENTI MI VERRA UN INFARTO!!!” urlava ancora più spavento Alexander dimenticandosi del fatto che è un armatura e che non potesse venirgli un infarto.
“Va bene…” disse rassegnato Davide prendendo un vecchio giornale e schiacciando il ragnetto sotto gli occhi increduli del fratello.
“Fratellone…Ma sei fortissimo!” lo complimentava Alexander ammirando il fratello maggiore…come se avesse fatto chissà quale straordinaria missione…
 
                               ------------------
 
Dopo l’incontro ‘movimentato’ avuto col ragnetto, i fratelli Enrick insieme a Max andarono al quartier generale dell’esercito dove incontrarono Riza.
“Ehilà! Ciao tenente!” salutò Davide seguito da Alexander e il piccolo Max che agitava le manine per salutare.
“Ciao E…Ops! Ciao Davide!” salutò il tenente standosi girando e posando sulla scrivania dei documenti.
“Tenente siamo venuti per la faccenda del signor Hughes…abbiamo incontrato Havoc…” disse Davide.
“Oh…l’avete saputo…brutta storia eh?” chiese dispiaciuta Riza.
“Già…avremmo voluto salutarlo…” spiegò Alexander triste.
‘Non pensavo che prendessero la faccenda cosi…’ pensò Riza tra sé e sé.
“Forse l’avrete saputo…ma Hughes è stato promosso…ora e Brigadiere generale…” si lasciò sfuggire Riza.
“Brigadiere generale?” chiese Davide confuso.
“Ma fratellone piccolo non era partito in campagna? Il signor Havoc ci aveva detto che si era trattenuto più del previsto là!” chiese il piccolo Max altrettanto confuso.
“Cioè…l’hanno promosso e lui si è ritirato in campagna?” chiese Alexander, in quella storia c’era qualcosa che non quadrava…
In quel momento Riza si tappò la bocca...aveva detto troppo…aveva sbagliato, i fratelli erano all’oscuro della sua morte…
“Già…come possibile…” si chiedeva Davide per poi capire tutto.
 
                                --------------
 
Scappava…correva non gli importava dove…
Non era possibile…un brav’uomo…un bravo padre come lui fosse…
Ripensava ha tutti i momenti che avevano passato con lui..da quando l’avevano conosciuto a quando l’avevano visto l’ultima volta, non era possibile che lui fosse…morto.
< il tenente Hughes è stato ucciso…non sappiamo da chi e a tutt’oggi non abbiamo ancora catturato il colpevole… >
‘è stata colpa mia…non dovevo coinvolgerlo in questa storia…’ pensava disperato Davide mentre continuava a correre continuava a pensare…e pensare…ripensava a quando lo vedeva allegro a quando lo vedeva serio…vorrebbe che fosse ancora vivo…sarebbe disposto a vedersi tutte le foto di sua figlia che quell’uomo mostrava sempre con orgoglio!
Stava piovendo…proprio come il cuore di Davide in quel momento…la morte si era già portata via persone a lui care…suo padre…sua madre…i genitori di Lenne…ed ora…il signor Hughes…
Il ragazzo continuava a correre mentre il fratello minore e Max gli andavano dietro sperando di raggiungerlo…
Finalmente quando Davide si fermò Alexander con alle spalle Max lo raggiunse…
“Fratellone…” disse semplicemente Alexander, non sapeva come consolarlo…soprattutto se lui si sentiva come il suo fratellone.
“è tutta colpa mia se lui è morto!” urlò Davide piangendo disperato.
“Fratellone piccolo…” disse il piccolo Max per poi cominciare a piangere.
“Fratellone! Non darti tutta la colpa! È nostra! Anch’io fratellone ho fatto la mia parte! È ora smettila di piangere perché si è messo a piangere anche Max!” lo rimproverò Alexander cercando di calmare Max.
“Scusa…” si scusò Davide.
 
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I fratelli Enrick decisero di andare a casa Hughes per fare le condoglianze alla moglie.
“Salve…” disse Davide scuro in volto affiancato da Alexander e Max.
“Ciao…oh! Vedo che avete un nuovo amichetto!” salutò Grecia notando Max.
“Si…si chiama Max Turner a 4 anni…” lo presentò Alexander.
“Oh…hai un anno un più di mia figlia…su entrate…” fece accomodare Grecia.
I fratelli Enrick e Max entrarono ma insieme a Elycia c’era qualcuno che non si sarebbero mai aspettati…Lenne.
Lenne teneva in braccio la piccola Elycia che dormiva, aveva gli occhi arrossati segno che aveva pianto…doveva aver saputo della morte di Hughes ed era venuta a Central City a fare le sue condoglianze alla signora Grecia…
“Lenne…” disse semplicemente Davide…non trovava altre parole…la prima e unica volta che Lenne aveva incontrato Hughes è stato quando lui ruppè degli auto-mail della gamba e lui non potè muoversi…Hughes l’aveva persino ospitata per una settimana a casa sua e Lenne si era affezionata al signor Hughes proprio come la moglie e la piccola Elycia.
“Perché…Davide perché proprio lui?...” chiese Lenne tra le lacrime.
 
Più tardi…
 
I fratelli Enrick e Lenne erano seduti sul divano mentre Elycia e Max dormivano.
“Mi dispiace…è tutta colpa nostra…” si scusò Davide.
“No…voi non c’entrate nulla” Disse sicura Grecia guardandoli negli occhi.
“Come sarebbe??” chiesero Davide e Alexander insieme mentre Lenne si limitava a guardare Grecia.
“colui che l’ha ucciso..l’ha ucciso ok..in piccola parte per voi…ma soprattutto perché aveva ottenuto delle informazioni importanti per i fratelli Elric…” spiego Grecia tornando a fissare la figlia e Max che dormivano.
“I fratelli Elric…” ripetè Davide stringendo i pugni.
“State tranquilli…una settimana fa…il giorno di natale sono venuti qui da me a fare le loro condoglianze e a chiedermi scusa per averlo messo in mezzo nelle loro faccende…” assicurò Grecia, al sentire quelle parole Davide si sentì più tranquillo…
Per un attimo calò il silenzio per poi Grecia notando gli sguardi dei ragazzi prendere la parola.
“Non avrete intenzione di mollare vero?” chiese Gracia serie guardandoli fissi negli occhi.
“No…però non possiamo usare la pietra filosofale… quindi…” cerò di spiegare Davide venendo interroto da Grecia.
“è quindi volete mollare? Se lo farete mio marito sarà morto invano! Come ho detto hai fratelli Elric lo dico a voi! Se la pietra filosofale non funziona allora cercate un altro modo! Non arrendetevi! È fatelo anche per mio marito…” concluse Grecia con uno sguardo rassicurante…
Finito il discorso i Fratelli Enrick, Max e Lenne se ne andarono e mentre Davide stava per allontanarsi dalla porta potè sentire il dialogo tra lei e la figlia…
“Mamma…non piangere…” cercò di consolarla Elycia per poi sentire dalla porta dei pianti da parte di Grecia, cose che addolorò Davide
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
Salve rieccomi! *schiva chiavi inglesi*
Se prima il capitolo precedente era pieno di comicità…oggi il nuovo capitolo sarà pieno di dolore…
È si sapevamo che prima o poi dovesse arrivare…la morte di Hughes!
Come ho detto in diversi capitoli la storia seguirà quella del Brotherhood quindi seguirà anche il manga per chi non seguisse l’anime!
Per chi non sapesse cos’è il brothehood…è  remake che ricomincia da zero e segue fedelmente il manga!
Quindi per chi lo stesse per chiedere…no non è un continuo della prima serie…quella come continuo a il film ‘il conquistatore di Shaballa’.
Nel prossimo capitolo i fratelli Enrick dovranno cercare di riprendersi dallo shock…e qui un nostro colonnello di nostra conoscenza ne combinerà una delle sue..
Volete sapere cosa? Scopritelo nel prossimo capitolo!
 
Alla prossima!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 12
*** Una grande confusione! ***


Capitolo 12: Una grande confusione!
 
Dopo la visita fatta alla signora Gracia i fratelli Enrick, Max e Lenne tornarono alla residenza Turner.
Purtroppo i ragazzi non erano nelle condizioni migliori…
Lenne si era chiusa nella stanza che le è stata offerta dal signor Turner…
Davide e Alexander invece non mostravano segni di voler sorridere, il povero Max provò persino ad insultare Davide per la sua altezza, ma neanche quello funzionò.
Con Alexander Max provò a mostrargli un ragnetto ma e come se il dolore avesse preso il posto della paura…
 
Più tardi…
 
Davide appena finì di mangiare si diresse verso la stanza di Lenne e bussò, a quel punto Lenne aprì la porta…
“La tua cena è sul tavolo…se non mangi qualcosa starai male…” disse Davide sperando che la ragazza andasse a mangiare.
“Si..” rispose in un sussurro Lenne, a quel punto Davide si congedò e si diresse verso la biblioteca, fermato però da Lenne che prende la sua mano metallica.
“Puoi…entrare un attimo…ti prego…” chiese supplichevole Lenne con le lacrime agli occhi.
“Va bene…” rispose Davide per poi accomodarsi nella camera di Lenne e sedersi sulla poltrona.
“Sai…nella settimana che passai con la famiglia Hughes…la signora Grecia mi ha insegnato a preparare le torte…non per vantarmi…ma sono diventata molto brava…” iniziò Lenne cercando di sorridere, cosa che non le riuscì.
Davide continuava a fissarla..i suoi occhi color oceano sempre luminosi…in quel momento erano spenti…privi di luce…coperto dal velo di dolore che provava in quel momento.
“un giorno…mi sarebbe piaciuto farla assaggiare al signor Hughes!” disse Lenne rimettendosi a piangere, lasciando sconvolto Davide.
 
                                   --------------
 
Al quartier Generale…
 
Tutti ormai sapevano che i fratelli Enrick erano giù di morale per la morte di Hughes e nell’uffico non erano da meno…
 
Ufficio del colonnello Mustang…
 
“Le avevo ordinato di stare attenta a non dire nulla tenente!” la rimproverò arrabbiato Roy.
Tutto il team stava a guardare la discussione tra il colonnello e il tenente Riza.
Tutti davano ragione al colonnello stavolta…non solo i fratelli Enrick sapevano tutto…ma erano a pezzi per la notizia…
“Chiedo enormemente scusa colonnello! Non mi aspettavo che…” cercò di spiegare Riza.
“Lascia perdere tenente…dobbiamo ideare un piano per riuscire a rimetterli in sesto!” annunciò Roy.
“Metterli in sesto? Ma mica sono feriti!” disse confuso Havoc.
“Idiota! Il colonnello intende che dobbiamo far tornare a loro il buonumore!” lo rimprovera Breda.
“Ohhh…ora capisco tutto!” disse Havoc.
“Ragazzi…io ho un piano” annunciò Roy con uno sguardo poco rassicurante…
 
                                    -------------
 
Il piccolo Max è molto dispiaciuto per la morte del signor Hughes, e da quando avevano visitato la signora Grecia erano tutti a pezzi…
Toccava a lui cercare di risso levare il morale, suo padre lo diceva sempre che lui era carico di energia positiva!
Quindi il piccolo Max si diresse verso la camera di Lenne bussando.
Lenne aprì e vide il piccolo Max purtroppo avrebbe voluto sorridergli…ma lei non se la sentiva…
“ciao…piccolo vuoi entrare?” chiese Lenne triste.
“Si grazie signorina!” disse Max allegro, cosa che stupì molto Lenne…insomma era morto qualcuno…e lui era felice???
“Allora signorina…cosa fa di bello?” chiese allegro Max.
“Piccolo…posso sapere come mai sei così felice?” chiese Lenne confusa.
“perché il mio papà dice che io sono sempre pieno di energia positiva e che contagio tutti! Quindi voglio farlo con voi!” disse Max felice muovendo le manine mentre spiegava.
“Davvero?” chiese stupita Lenne.
“Si!!! Il fratellone piccolo invece mi chiama moccioso…solo perchè gli dico che è piccoletto! Alexander invece a sempre paura dei ragni…pensa che a fatto chissà quale esaltazione solo perché il fratellone piccolo aveva schiacciato un ragnetto!” raccontava entusiasta Max continuando a muovere le sue manine.
Al sentire quelle cose a Lenne sfuggi una risata…
Si era una risata…era vera…non rideva più così da quando a Natilia un soldato dell’esercito le aveva detto della morte del signor Hughes…
Al sentire quelle risate Max si sentiva orgoglioso di sé.
Era riuscito a tirare su di morale Lenne, ricordandole che il signor Hughes amasse le risate…
“Grazie piccolo…che ne dici di contagiare anche Davide e Alex?” chiese finalmente felice Lenne.
“Siii!!!! Daiiiii” urlava il piccolo Max felice dalla gioia.
 
                                  ---------------
 
Davide e Alexander uscirono dalla residenza Turner, oerchè il signor Turner aveva detto che c’erano visite per loro.
Quando videro chi c’era…avrebbero preferito rimanere nella biblioteca…
“Salve Metallo! Passata una bella giornata?” lo stuzzica Roy.
“Colonnello…la prego non sono in vena…” disse depresso Davide.
“DAVIDEEEEEE ENRICKKKKK!” urlò una voce che fece agghiacciare Davide ed Alexander.
Era il maggiore Amstrong.
“Davide ho saputo che eri giù quindi sono venuto a tirarti su di morale con i miei muscoli!” annunciò Amstrong levandosi la divisa e mettendosi in posa triofale.
“Ehm…Non avrebbe dovuto disurbarsi! E la prego si rimetta la divisa!” disse Davide cercando di sorridere, cosa che non sfuggì al team.
“Ehm ragazzi…io non ho ancora capito cosa dovevamo fare qui!” disse Havoc confuso.
“Stupido! Siamo venuti per tirare su di morale Davide e Alexander! Ma doveri tu mentre lo dicevamo?” chiese Breda.
“In bagno se non ti dispiace!” rispose Havoc.
“Ragazzi su calmatevi” disse Fulman.
“Già…non ha senso litigare!” disse Fuery con l’approvazione di Braven.
‘ma che combinano questi qua…’ pensò Roy tra sé e sé.
E mentre il team litigava si sentivano delle risate provenire dai due fratelli.
Il team non se lo sarebbe mai aspettato…
Lenne e Max stavano facendo il solletico a Davide che non poteva fare altro che ridere insieme alle richieste d’aiuto che lanciava ad Alexander mentre il minore stava ad osservare la scena ridendo a crepapelle.
 “bhe…vedo che il PICCOLETTO si è ripreso.” Disse Roy evidenziando la parola piccoletto.
“A CHI AVRESTI DATO DEL PICCOLETTO MICROSCOPICO CHE TRATTI COME UN BAMBINO DI 5 ANNI!? EH!?” chiese esasperato Davide.
“Fratellone…non ha detto nulla del genere…” disse Alexander sospirando.
“Bhe almeno non dovrà fare quel piano assurdo!” disse felice Braven.
“Quale piano assurdo?” chiese confuso Davide.
“Questo…Amstrong forza con l’alchimia!” disse Roy.
A quel punto Roy cominciò a sparare palle di fuoco mentre Amstrong colpendo a terra creava dei chiodi giganteschi…tutto in direzione dei due fratelli, mentre Lenne e Max si erano allontanati. (Mica stupidi eh? ndLenne+Max)
I due fratelli non facevano altro che scappare e saltare e quando finalmente si erano fermati Davide prese la parola.
“MA CHE CAZZO AVEVATE IN MENTE!? VOLEVATE PER CASO AMAZZARCI???” chiese Davide esasperato.
“Sei tu ch hai chiesto qual’era il piano…” rispose Roy con sarcasmo.
“Si ma potevate spiegarlo! Non era necessario farmelo vedere!” spiegò Davide.
“ops…forse ho capito male io…” disse Roy ghignando.
“Maledetto di un piromane…” borbottava Davide arrabbiato.
“Sono felice di rivedervi di buonumore! Piango dalla gioia!” disse Amstrong ri-togliendosi la divisa e mostrando i suoi muscoli sotto gli sguardi confusi di Lenne e Max.
“ARGHHH!!!! MAGGIORE SI RIMETTA LA DIVISA!!!!” dissero Davide e Alexander ormai ripresi dallo shock.
 
 NOTE DELL’AUTRICE:
 
Rieccomi!
In questo capitolo siamo all’inizio con un velo ti tristezza portandocela dietro dal cap.11 per poi cominciare ad essere allegra e comica!
In questa capitolo Max è stato fondamentale per superare il dolore e tornare a credere!
Nel prossimo tra la partenza di Lenne e le litigate con colonnello ci sarà da divertirsi!
 
Alla prossima
 
Kairifenicia96

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Capitolo 13
*** Adii e…il caos!? ***


Capitolo 13: Adii e…il caos!?
 
Dopo una settimana Lenne decise di tornare a Natilia quindi i due fratelli insieme a Max dovettero accompagnarla alla stazione.
 
Alla stazione…
 
“Vedi di non rompere gli auto-mail Davide mi raccomando!” gli raccomanda Lenne mentre a una valigia in mano.
“Sta tranquilla! Ti prometto che starò attento, e poi con me c’è Alex non avrò problemi” assicurò Davide ad una preoccupata Lenne.
“Stai tranquilla terrò d’occhio io il fratellone!” disse Alexander gentilmente.
“Grazie Alex, sono sicura che fin quando starai con lui non farà troppe pazzie” disse ormai tranquilla Lenne.
“Ehi! Io non faccio pazzie, brutta maniaca fissata di auto-mail!” le disse Davide scocciato.
“Si invece che le fai nanetto!” rispose Lenne.
“A CHI AVRESTI DATO DEL NANETTO!?” chiese Davide esasperato.
“A te!” rispose Lenne.
A quel punto Davide aveva perso la pazienza e stava per aggredire Lenne , se non fosse stato per Alexander che lo teneva fermo.
“LASCIAMI ALEX! LASCIAMI!!!! FAMMELA PICCHIARE!!!!” urlò Davide agitandosi tra le braccia del fratello minore.
“No fratellone…altrimenti chi ti riparerà gli auto-mail??” chiese Alexander.
“Ahaha Ragazzi siete i soliti! VA bene io vado, ciao! È venite a trovare me e la zia!” salutò Lenne per poi prendere il treno.
I fratelli Enrick e Max rimasero a fissare il treno fino a quando non scomparve dalla loro visuale.
“Fratellone piccolo…adesso che facciamo?” chiese ingenuamente Max.
“Andiamo al quartier Generale a vedere che vuole il colonnello di merda ovvio” rispose Davide seccato di dover incontrare Roy.
 
                                    -------------
 
Al quartier generale…
 
Tutto era tornato alla normalità, ormai superato il lutto per la morte di Hughes.
Tutti fissavano in modo strano il colonnello Roy Mustang che si dirigeva verso il suo ufficio canticchiando.
 
Nell’ufficio del colonnello Mustang…
 
Il colonnello continuava a canticchiare mentre firmava dei documenti, il team si guardava confuso, o almeno Havoc, Fulman, Fuery, Breda e Braven.
“Secondo voi che sarà successo al colonnello?” chiese Havoc preoccupato.
“Non ne ho la più pallida idea!” rispose Breda.
“Nemmeno io!” continuò Fulman.
“Ehi, tutto bene Braven?” chiese Fuery notando Braven assonato.
“si…scusate è che il piccolo Nicolas mi ha fatto passare la notte in bianco..” spiegò Braven assonnato.
Le chiacchiere del team furono interrotte dal telefono che cominciò a squillare, Roy prese il telefono e rispose.
“Pronto?” chiese Roy.
“Pronto un corno dannato colonnello!” rispose la voce dal telefono.
“Oh, Ciao Acciaio! Ti sta piacendo la ‘missione’ che ti ho assegnato? Come ve la passate li, vi divertite?” chiese Roy sarcastico.
“Dannato colonnello!!!! Che razza di missione sarebbe questa scusa!?!? IO L’AMAZZO!!!” gli rispose Acciaio arrabbiato.
“Suvvia Acciaio, non arrabbiarti così altrimenti rischi di rimanere piccolo…” gli disse Roy calmo.
“A CHI AVRESTI DATO DEL PICCOLETTO TALMENTE MINUSCOLO CHE NON RIUSCIREBBE A RAGGIUNGERTI E A STROZZARTI!? EH!?” urlò talmente forte alla cornetta Acciaio che Roy dovette allontanare il telefono dall’orecchio per non rimanere sordo.
“Acciaio…non ho detto nulla del genere..” disse Roy.
Il resto del team stava ad ascoltare la conversazione, difatti Acciaio urlava talmente forte che persino loro riuscivano a sentirlo…
“Sbaglio…o sta parlando con Ed?” chiese Fulman confuso.
“Io pensavo stesse parlando con Davide…” disse Breda.
“Quei due ragazzi si assomigliano così tanto che mi confondo quando li vedo! Una volta stavo per chiamare Ed, Davide!” raccontò Fuery.
“Bhe anch’io stavo per chiamare Davide, Ed…” raccontò il tenente.
“Insomma si assomigliano come due gocce d’acqua! È per noi povere menti prima del prossimo secolo impazzeremo!” urlò disperato Havoc attirando l’attenzione di Roy e persino di Ed che era alla cornetta.
“Chi assomiglia a chi?” chiesero Roy e Ed, il primo nervoso per quello che stavano per dire, l’altro dalla cornetta non aveva sentito bene se no che qualcuno assomigliava a qualcuno.
“Ehm…nessuno!” risposero tutti con un sorrisetto forzato.
Dopo la chiamata di Ed, team sperava di poter stare finalmente in pace…almeno fino a quando non entrò un tredicenne di nostra conoscenza.
“COLONNELLOOOOOOOOOO” urlò Davide affiancato da Alexander e Max.
“Dimmi Metallo” rispose Roy.
“Come ‘dimmi’ sei stato tu ha chiamarmi!” disse Davide arrabbiato.
“Ah si giusto…” disse Roy per poi diventare serio.
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
Rieccomi con un nuovo capitolo!
Il capitolo di oggi era pieno di comicità e pazzie!
Ringrazio Rich_Chan, cioè Viu per le recensioni che ha sempre fatto hai capitoli! Grazie di cuore Viu ti voglio beneeeee! Ringrazio anche Kurumierika578 per aver dato un occhiata alla mia storia! Grazie di cuore a tutte e due!!!
 
Nel prossimo capitolo si scoprirà perché Roy abbia chiamato d’urgenza Davide e Alexander!
 
Alla prossima!
 
Kairifenicia96
 

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Capitolo 14
*** Lacrime di un peccatore.... ***


Capitolo 14: Lacrime di un peccatore.
 
“COLONNELLOOOOOOOOOO” urlò Davide affiancato da Alexander e Max.
“Dimmi Metallo” rispose Roy.
“Come ‘dimmi’ sei stato tu ha chiamarmi!” disse Davide arrabbiato.
“Ah si giusto…” disse Roy per poi diventare serio.
“Allora? Per quale motivo ci ha fatti chiamare???” chiese scocciato Davide.
“Bhe…Metallo hai un ultima settimana per gli studi sulle chimere” disse serio Roy appoggiando le braccia sulla scrivania e appoggiando il mento sulle mani.
“Cosa!?” fu la domanda che fecero Davide e Alexander.
“Perché il fratellone piccolo e Alex hanno un ultima settimana?” chiese triste Max quasi sul punto di piangere.
“Perché se la stanno prendendo troppo comoda con questa ricerca…” rispose Roy, beccandosi le occhiate di tutto il team come per dire ‘lei colonnello è un insensibile’
“Maledetto colonnello di merda…” borbottava Davide senza ribattere e andandosene via seguito da Alexander e Max.
 
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I fratelli Enrick passarono gli ultimi giorni a loro rimasti per le ricerche.
Max cercava di essere sempre d’aiuto per i due fratelli, anche se voleva giocare con loro, mancavano 2 giorni prima che loro avrebbero lasciato la residenza Turner, stavolta per sempre.
“Fratellone piccolo...” lo chiamò Max triste.
Davide si girò a guardare Max, non serviva che lui parlasse bastava guardare il suo sguardo per capire che si sentiva solo e che voleva giocare con loro, almeno un’ultima volta.
A que punto Davide si alzò dalla scrivania e andò verso Max.
“Che ne dici di fare un ‘regalino’ ad Axel?” chiese Davide con uno sguardo malvagio.
“Certamente, non vedo l’ora!” disse Max con lo stesso sguardo.
 
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Al quartier generale tutti lavoravano come al solito, mentre il colonnello si fece stranamente silenzioso.
All’ufficio del colonnello Mustang…
 
Il team lo osservava preoccupato…cos’era successo al colonnello da ridurlo così? È stato lasciato da una delle sue tante donne, risponderebbero per scherzare, ma purtroppo Roy stavolta era veramente preoccupato.
L’ultima volta che aveva incontrato il signor Turner non sembrava preoccuparsi troppo della verifica, la settimana prima invece lo re-incontra per parlare della sua verifica rivolgendogli lo stesso sguardo di Tucker.
Doveva far andare via da li i fratelli Enrick…aveva un brutto presentimento.
“Secondo voi il colonnello sta bene?” chiese preoccupato Braven.
“Mh…non saprei non è da lui una cosa del genere…” disse Fulman anche lui preoccupato.
“Che gli sarà successo?” chiese preoccupato Fuery.
“Le cose sono due…o lo ha mollato una ragazza…oppure ha un brutto presentimento…” annuncia Havoc, ormai conoscendo bene l’amico.
“Io optò per la seconda scelta” disse il tenente serio.
“Già anch’io…Havoc non mi sembra il momento di pensare alle ragazze del colonnello!” lo rimprovera Breda.
“Scusate…volevo allientare la tensione…” si giustificò Havoc.
“Di sicuro questo non è il modo…” disse serio Braven.
“bhe…almeno ci ho provato…” disse arreso Havoc.
Il team rimase a fissare il colonnello in silenzio fino a quando lui non si alzò e andò a are la sua pausa.
 
                                   ---------------
 
Alexander stava tranquillamente studiando gli ultimi libri sulle chimere che erano rimasti, fino a quando…
“ALEXXXXXX” urlò Davide correndo assieme a Max verso il minore.
“Fratellone che c…” Alex non finì la frese che vide sui visi di Davide e Max dei puntini rossi.
“Siamo stati morsi da ragni velenosi…” spiegò Max dolorante.
“Purtroppo moriremo tra poco…addio fratellino…purtroppo dovrai trovare una soluzione da solo…” disse Davide cadendo a terra, a quel punto cadde anche Max.
“Noooooo! Fratellone! Max! Ve lo dicevo che i ragni erano pericolosi! Maledette immonde creature!” urlò Alex mettendosi a piangere sui corpi di suo fratello e Max, che si rialzarono immediatamente.
“C-come p-possibile???” chiese incredulo Alexander.
“Bhe fratellino, ci sei cascato in pieno!” disse Davide mettendosi a ridere assieme a Max.
“Come sarebbe che ci sono cascato in pieno??’ Non ditemi che era uno scherzo!” disse arrabbiato Alexander.
“Esatto Alex! È stata un idea del fratellone piccolo!” disse Max ridendo.
“Già! Alex qui nessuno è stato morso e nessuno stava per morire!” disse Davide anche lui ridendo.
“Siete CATTIVI!” piagnucolò Alexander facendo dei cerchietti a terra in un angolino.
A quel punto sia Davide che Max riuscirono a far ridere anche Alexander per poi godersi il resto della giornata.
 
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Era sera…
Davide e Alexander se ne erano andati e sarebbero tornati il giorno dopo per l’ultima volta.
Max stava cenando con suo padre e ovviamente anche con Enkins.
“Papà…” lo chiamò Max timidamente.
“MH? Dimmi Max” disse il signor Turner cenando.
“Era da tanto che non passavamo un po di tempo assieme…quindi ecco….” Cercò di spiegare Max.
“Vuoi chiedermi se voglio giocare con te domani? Ma certo che si!” rispose il signor Turner sorridendogli e strappando un sorriso a Max che corse ad abbracciarlo.
 
                              --------------
 
Il giorno dopo…
 
I fratelli Enrick tornarono per l’ultima volta alla residenza Turner, era l’ultimo giorno che avrebbero passato li…
Volevano passare tutto il giorno con il piccolo Max e giocare con lui.
Si ricordavano bene la volta in cui lo avevano conosciuto, loro erano stati accompagnati li da Roy che aveva detto che il signor Turner era un esperto il chimere, quando Davide si ritrovò sopra di lui Enkins e si aprì la porta dalla quale uscì Max e suo padre.
Entrarono in casa, notarono che era tutto buio doveva essere successo qualcosa…
Chiamarono Max, il signor Turner, nella speranza che rispondano, li cercarono ovunque, in cucina, in salotto, nelle varie camere da letto, nella biblioteca per giunta, ma nulla.
L’unica stanza da controllare era lo studio del signor Turner…
 
                                --------------
 
Entrati nella stanza i fratelli poterono notare lo studio sotto sopra.
Centinaia di libri stavano in ogni angolo della stanza mentre nel centro c’era il signor Turner…
“Signor Turner?” lo richiamò Davide seguito a ruota da Alexander.
“C’è lo fatta…sono riuscito a fare…una chimera parlante” disse fiero il signor Turner.
“Wow…quindi in poche parole…” iniziò Davide sorpreso.
“…questa chimera dovrebbe riuscire veramente a parlare….” Finì Alexander altrettanto sorpreso.
“ascolta…questo ragazzo si chiama Davide…” disse il signor Turner alla chimera.
“Da…Davide…” ripetè la chimera.
“Si bravo! Bravo!” disse orgoglioso il signor Turner.
“Questa chimera parla davvero…” disse Davide avvicinandosi alla chimera.
“Da…Davide” ripetè la chimera.
Davide la fissava meravigliato mentre Alexander la fissava curioso.
“Davide…Fra…tellone…pic…colo” ripetè la chimera.
Al sentire quel nomignolo Davide sbiancò.
Se prima il suo sguardo era stupido, meravigliato..adesso era spaventato, terrorizzato.
Quella chimera lo aveva chiamato ‘fratellone piccolo’, c’era soltanto una persona che lo chiamava così.
Era Max…lo stesso bambino che rimproverò Enkins quando gli era saltato sopra, lo stesso bambino con cui aveva visto nascere Nicolas, lo stesso bambino che affrontò assieme a loro il dolore per la morte di Hughes, lo stesso bambino che riaccese a loro la speranza…lo stesso bambino adesso…era davanti a lui…’sua moglie lo aveva veramente lasciato?’ si chiese a quel punto Davide.
“Mi dica signor Turner, da quando è un alchimista di stato…” chiese Davide.
“Mh…da un paio d’anni…” rispose il signor Turner.
“è quando è andata via sua moglie?” chiese Davide ancora mentre Alexander lo fissava confuso.
“è andata via due anni fa…” rispose il signor Turner sospirando.
“Mi permetta un'altra domanda…dove sono Max ed Enkins…dove sono?” chiese Davide girandosi di scatto verso il signor Turner mentre Alexander aveva capito tutto.
Allora Davide per la rabbia si alzò di scatto prendendolo per la maglietta e sbattendolo al muro.
“L’ha fatto ancora…dua anni fa lei e Tucker avete trasmutato le vostri mogli…poi Tucker trasmutò sua figlia e il suo cane…lei aveva detto che non  avrebbe mai fatto una cosa del genere! L’aveva promesso al colonnello! Invece…lei ha…trasmutato suo figlio e il suo cane!” gli urlò Davide accecato dalla rabbia.
“è vero l’avevo promesso però…avrei rischiato di perdere il mio titolo quindi…ho deciso di sacrificarlo per una giusta causa!” rispose Turner.
A quel punto Davide perse il controllo, cominciò a dargli diversi pugni sulla faccia anche nello stomaco poi venne fermato da Alexander.
“Fermati fratellone! Così lo uccidi…” disse Alexander tenendogli il braccio.
A quel punto Davide fissò Max, Max lo stava guardando…vedeva quello che faceva…
“Papà…Davide ti sta facendo male?” Max incominciò a ripetere questa frase mentre Davide cadeva in ginocchio.
Come poteva Max preoccuparsi ancora per quell’uomo…
Come poteva volergli ancora bene dopo quello che gli aveva fatto?
Davide stava per scoppiare…Max era come un fratellino più piccolo per lui ed Alexander, vederlo ridotto in quel modo gli faceva male, non riusciva a dire nulla e feca l’unica cosa che si sentiva di fare…urlare.
“AHHHHHHHH!!!!!” si mise ad urlare Davide per poi mettersi a piangere.
Fuori da quella villa stava piovendo….
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
Rieccomi!
Chiedo perdonoooooooooooo!
So che non avreste voluto una seconda tragedia alla Tucker…ma l’ispirazione non si può fermare!
(Dannata ispirazione! XD)
Nel prossimo capitolo faranno un entrata in scena dei personaggi a noi noti…volete sapere chi?
Scopritelo nel prossimo capitolo!
 
Alla prossima!
 
Kairfenicia96

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Capitolo 15
*** L’arresto del signor Turner e l’assalitore di alchimisti di stato! ***


Capitolo 15: L’arresto del signor Turner e l’assalitore di alchimisti di stato!
 
I fratelli Enrick, dopo l’accaduto, chiamarono l’esercito.
Alla villa Turner arrivarono, il colonnello Mustang assieme al tenente Riza accompagnati da un gruppo di soldati.
I soldati arrestarono il signor Turner mentre Max, ormai diventato una chimera, era stato messo in una gabbia per poi essere portato in laboratorio.
I fratelli Enrick erano a pezzi…avevano appena perso un loro caro amico, ed inoltre dovevano rispondere a delle domande al quartier generale.
 
                                  ------------------
 
Al quartier generale nella sala interrogazioni…
 
“Da quanto tempo andavate alla villa Turner?” chiese il soldato.
“Da un paio di settimane” rispose seccato Davide.
“Avevate notato il signor Turner comportarsi in maniera strana?” chiese ancora il soldato.
“No..” rispose Davide nervoso, lo faceva arrabbiare solo il sentire quel nome.
“Noi lo abbiamo sempre visto gentile, non si è mai comportato così…” rispose Alexander triste.
“Capisco…grazie per aver risposto alle nostre domande, mi raccomando state nei paraggi” disse il soldato.
“Va bene…” dissero i fratelli Enrick.
 
                                    -------------
 
Al quartier generale…
 
Tutti parlavano dell’accaduto alla villa Turner.
Erano tutti disgustati di quello che aveva fatto quell’uomo, come aveva potuto trasmutare suo figlio e il suo cane?
Anche il team Mustang ne stava parlando…
 
Nell’ufficio del colonnello Mustang…
 
Il team stava discutendo dell’accaduto, dispiaciuti per quello che è successo al piccolo Max…
Si erano affezionati a quel bambino, sempre allegro e solare, che trasmetteva energia positiva.
Purtroppo però adesso non c’era più…ed i fratelli Enrick lo sapevano benissimo…
Ma sapevano che loro avrebbero continuati ad andare avanti…lo avrebbero fatto anche per Max, lui odiava la tristezza e la negatività.
 
“Povero piccolo…” commentò Havoc rileggendo il giornale.
“Io volevo bene a quel bambino…lui aveva visto nascere Nicolas…avevamo festeggiato il natale assieme…” delirava Braven giù di morale mentre Fuery e Breda lo consolavano.
“Un altro alchimista che si è lasciato corrompere…” commentò Riza sistemando i documenti firmati dal colonnello.
“è vero, ma bisogna andare avanti…quel piccolo non avrebbe di certo voluto questo” disse Roy firmando i documenti.
“Si però…aspetti da quando in qua lei è sentimentalista???” chiese d’improvviso Fulman.
“Se Metallo non si riprende…chi prenderò in giro? Acciaio di certo non basta!” disse Roy continuando a firmare documenti.
Tutti fecero una caduta generale commentando un ‘non cambierà mai’.
 
                         --------------------
 
I fratelli Enrick erano nella piazza più grande di Central City.
Stava piovendo…ma a loro non importava, volevano ricordare Max, non volevano che sparisse dalla loro memoria.
Quel ragazzino vivace con cui avevano trascorso molte avventure…soprattutto gli scherzi su Alexander!
Tutti i loro pensieri furono interrotti da una voce.
Era un uomo con i capelli bianchi, aveva la pelle scura, e aveva una X sul viso.
“Tu sei Davide Enrick, l’alchimista di Metallo?” chiese l’uomo con aria minacciosa.
“Si sono io…” rispose Davide mentre Alexander guardava l’uomo.
“Preparati a morire alchimista!” disse l’uomo, posando la mano a terra e distruggendo la parte di piazza dove si trovavano i fratelli.
Davide si rialzò e battè le mani, creando una serie di colonne dirette verso l’uomo, che con una sola mano riesce a distruggere.
Riusciva ad usare l’alchimia con un solo braccio…era incredibile.
I due fratelli continuavano a fissarlo, chiedendosi chi fosse.
Davide ormai si era stufato, quindi si diresse verso lui per dargli un pugno mentre l’uomo distrusse la sua giacca, mostrando il suo auto-mail.
“Un auto-mail…interessante..” disse l’uomo stupito.
“Chi sei tu?” chiese stufo Davide.
“Il mio nome è Scar e sono qui per punire gli alchimisti in nome del mio dio” spiegò Scar non mostrando emozioni.
“Scar??? L’assalitore di alchimisti!?” chiese sconvolto Davide della scoperta.
Alexander guardava suo fratello combattere, il suo avversario era molto pericoloso e conoscendo suo fratello non si sarebbe arreso, era troppo orgoglioso.
“Fratellone! Meglio scappare!” disse Alexander dopo aver analizzato la situazione.
“Aspettavo solo che lo dicessi Alex!” disse Davide cominciando a correre seguito a ruota da Alexander.
“Fermati alchimista!” disse Scar arrabbiato.
“Prima dovrai vedertela con noi!” disse Roy dall’altra parte insieme al suo team e il maggiore Amstrong.
A quel punto Scar si girò vedendo tutto il team e si mise a sorridere.
“Ci rivediamo alchimista di fuoco” disse Scar per poi riguardare nella direzione dove sono scappati i fratelli.
‘Quel ragazzo…assomigliava molto all’alchimista d’acciaio…chissà perché…’ pensò Scar perplesso.
 
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I due fratelli scappavano…erano successe troppe cose…quello che era successo a piccolo Max…l’incontro con quel Scar…che doveva succedere adesso?
Stranamente Alexander era immobile davanti al vicolo, a quel punto Davide si fermò e si avvicinò al fratello.
“Che succede Alex? Hai trovato un altro gatto rangagio?” chiese Davide riprendendo fiato.
“Bhe…non esattamente…” iniziò Alexander mentre mostrò un uomo svenuto, facendo prendere un colpo.
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
Rieccomi!
 
In questo capitolo il signor Turner viene arrestato, successivamente incontrarono Scar affrontandolo per poi darsela a gambe e trovare un uomo svenuto in un vicolo…
 
Che succederà nel prossimo capitolo? Chi sarà l’uomo che Davide e Alexander trovano? Scopritelo nel prossimo capitolo!
 
Alla prossima!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 16
*** I clandestini di Xing e un bizzarro incontro! ***


Capitolo 16: I clandestini di Xing e un bizzarro incontro!
 
Dopo essere fuggiti a Scar i fratelli Enrick trovano in un vicolo un uomo svenuto…così decidono di portarlo a mangiare qualcosa…
 
Al bar…
 
“Ahhhh….che bella abbuffata! Grazie di cuore! Grazie per il cibo offerto!” disse l’uomo soddisfatto.
“CHI TI HA DETTO CHE TE L’OFFRIAMO NOI!?” disse impazientito Davide.
“Allora…potresti dirci chi sei?” chiese Alexander gentilmente.
“A si…io sono Ling, uno dei principi di Xing…e per favore non guardatemi come se fosi un uomod i chissà quanti anni! Sono abbastanza giovane!” si presento Ling ridendo, per poi fissare intensamente Davide.
“Che c’è!?”chiese Davide, stanco di essere fissato.
“Scusami…il fatto è che assomigli come una goccia d’acqua ad un mio amico!” disse Ling mettendosi una mano dietro la testa per l’imbarazzo.
“Assomiglio ad un tuo…amico?” chiese confuso Davide.
“Si! Si chiama Edward Elric…non è che siete parenti??’” chiese Ling continuando a guardarlo.
“MI CHIAMO DAVIDE ENRICK NON DAVIDE ELRIC, CHIARO!?” disse spazientito Davide, era risaputo che Davide non era disposto di buona pazienza.
“Davide Elric…non suona male sai?” disse scherzosamente Ling.
“Io sono un Enrick chiaro!? Lo sono stato dal giorno in cui sono nato!” disse arrabbiato Davide.
“Scusa il fratellone…quando si arrabbia non è molto gentile…” si scusò Alexander al posto di Davide.
“Potrei sapere chi siete e quanti anni avete?” chiese una voce femminile dietro di loro.
“Lan Fan!” disse felice Ling.
“Chi?” chiesero in coro i due fratelli.
“Lan Fan è la mia guardia del corpo!” spiegò Ling.
“Capisco…Lan Fan per rispondere alla tua domanda…Io sono Davide Enrick, alchimista di stato, detto alchimista di Metallo, mentre lui è mio fratello minore Alexander…” si presentò Davide.
“Io ho 12 anni mentre il fratellone ha 13 anni” spiegò Alexander.
“Capisco...chiedo scusa per il tono usato, ma è mio compito proteggere sua altezza” spiegò Lan Fan, sedendosi anche lei al tavolo.
“Ragazzi…non saremo di qui però…non sei un po’ troppo giovane per essere un alchimista di stato?” chiese titubante Ling, grattandosi la testa confuso.
“è vero…però è necessario per noi…” disse Davide.
 
                                 ----------------
 
Nella piazza…
 
Il team Mustang aveva terminato la battaglia contro Scar.
Scar era stato ferito quindi si era dato alla fuga, mentre il team cercò di raggiungerlo, ma lo persero di vista.
“Colonnello, Scar è fuggito!” disse Havoc dispiaciuto.
“Non importa…l’importante è che Metallo e suo fratello stiano bene…” disse Roy riprendendo il fiato perso durante la battaglia.
“Chissà dove sono ora…” disse Braven preoccupato.
“In qualunque posto siano ora…di sicuro è più sicuro di qui” disse sicuro Breda.
“è vero, però chissà dove sono, potrebbero essere feriti” disse Riza, ricordandosi che Alexander non poteva ferirsi visto che era un’armatura.
“Metallo e suo fratello sono più vivi di noi in questo momento!” disse Roy.
“Lei è senza cuore!” dissero in coro Fuery e Fulman.
“Sono sicuro anch’io che stanno bene!” disse sicuro Amstrong.
“Chi sta bene?” chiese una voce, facendo girare il team verso di lui.
“Edward! Giusto in tempo! Tu devi venire con me!” disse Amstrong trascinandosi via un Edward confuso.
“Colonnello…perché ha finto l’uccisione del sottotenente Maria Ross?” chiese Havoc dopo che il team si era allontanato.
“Bhe…perché so che non è stata lei ad uccidere Hughes” disse semplicemente Roy.
“Ed la guarda con più disprezzo di prima…pensa se per puro caso Davide lo venisse a sapere…” disse Havoc terrorizzato all’idea.
“Havoc…non portare sfiga” disse Roy guardando l’amico.
 
                                  ------------
 
All’albergo…
 
“Si può sapere perché ci seguite!?” disse scocciato Davide.
“Su fratellone…non hanno un posto dove andare…” disse Alexander provando a difenderli.
“Già dai Davide! Non faremo del male neanche ad un ragnetto!” disse Ling provando a convincere Davide.
“Ragnetto!?DOVE!? TROVATELO! UCCIDETELO!” disse Alexander spaventato.
“Alex, guarda che non c’è nessun ragno” disse Davide calmando Alexander.
“Ops…scusatemi…devo aver frainteso…” si scusò Alexander.
“Tu fraintendi semp…” si interruppe Davide sbattendo contro qualcosa…anzi qualcuno.
“Tutto bene?” chiese un armatura molto simile ad Alexander.
“Si…tutto bene…” disse Davide massaggiandosi la testa per il dolore.
“Fratellone!” disse la strana armatura, prendendo Davide e abbracciandolo.
“Scusa…potresti mettermi giù??? Perché mi sa che tu abbia frainteso!” disse Davide muovendosi come un matto.
“Scusa…” disse l’armatura mettendo giù Davide “Mi dite chi siete? Tu assomigli molto al mio fratellone…”
“Io sono Davide Enrick mentre lui è Alexander Enrick mio fratello minore” si presentò Davide.
“Piacere!” disse semplicemente Alexander.
“Piacere mio! Chiedo enormemente scusa! Ti avevo scambiato per mio fratello…io sono Alphonse Elric!” disse Alphonse chiedendo ancora scusa.
“Al chi c’è con te?” disse una voce femminile uscendo della stanza e guardando Davide incredula.
 
Più tardi…
 
“Ora ho capito tutto! È incredibile la somiglianza!” disse la ragazza sorpresa.
“Grazie per aver raccontato a noi la vostra storia…anche io ed il mio fratellone abbiamo fatto una cosa simile…” spiegò Alphonse.
“Capisco…potrei sapere chi è quella ragazza?” chiese Davide spaventato dal fatto che continuava a fissare i suoi auto-mail.
“Ahahah! Lei è Winry Rockbell ed’è il meccanico del mio fratellone” spiegò Alphonse.
“Ah…quindi anche questo Edward a una maniaca d’auto-mail…” borbottava Davide seccato.
“Fratellone! Non si dicono queste cose!” lo rimprovera Alexander.
“Wow! I tuoi auto-mail sono incredibili! Sono fatti con un metallo pregiatissimo! Inoltre si vede che è costruito da un professionista! Chi te l’ha cosruto????” chiese Winry euforica.
“Bhe…me l’ha costruito una mia amica d’infanzia…” rispose Davide borbottando delle cose che però non furono capite.
“Una tua amica d’infanzia?” chiese curioso Ling mentre mangiava con Lan Fan.
“E VOI CHE CI FATE QUI???” chiese Davide andando verso gli abitanti di Xing a dirgliene quattro…
“Hai visto come Davide assomigli a Ed anche di carattere?” sussurra Winry ridendo.
“Già…ed io che pensavo che il fratellone fosse unico…” rispose Alphonse anche lui ridendo.
“Scusate il fratellone è troppo impulsivo…la nostra amica d’infanzia si chiama Lenne Nagasa è la meccanica del fratellone, i suoi genitori erano dei meccanici professionisti d’auto-mail, ecco perché lei è così brava” spiegò Alexander mentre fissava il fratello maggiore litigare con Ling.
“Capisco…”  disse Winry capendo perché parlasse dei genitori dell’amica al passato.
Alphonse Elric, Winry Rockbell, Ling e Lan Fan…
Uno strano gruppo si era formato…
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
Rieccomi! *schiva varie chiavi inglesi*
 
Piaciuto questo capitolo?
 
In questo capitolo veniamo a scoprire che l’uomo che i fratelli Enrick avevano salvato era Ling, poi al gruppo si aggiunge anche Lan Fan.
Viene accennato allo stratagemma di Roy, sulla finta morte di Maria Ross, quindi siamo nella parte di manga/anime dove Edward va nelle rovine di Xerxes insieme al maggiore Amstrong.
Alla fine i nostri eroi(?) incontrano ALphonse Elric e Winry Rockbell!
Ve lo sareste aspettati? Nahhhhh!
 
Nel prossimo capitolo succederà di tutto e di più!
Volete sapere cosa?
Scopritelo nel prossimo capitolo!
 
Alla prossima!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 17
*** Un amico in pericolo…la nuova missione di Davide! ***


Capitolo 17: Un amico in pericolo…la nuova missione di Davide!
 
I fratelli Enrick dopo aver incontrato Alphonse, Winry, Ling e Lan Fan passano tutti insieme la serata in albergo.
Alphonse racconta ai fratelli Enrick del passato suo e di suo fratello…della loro trasmutazione…e della loro ricerca.
Il giorno dopo i fratelli Enrick insieme ad Alphonse e Winry decidono di andare in città, ovviamente hanno buttato fuori Ling e Lan Fan. (Ma che dici, è stato Davide a buttarci fuori! ndLing) (Cosa stavi a pensare, che ti avrei lasciato tranquillamente all’albergo? ndDavide)
Prima che potessero lasciare l’albergo ricevono una chiamata.
“Pronto?” chiese Davide.
“Metallo” disse la voce alla cornetta.
“Colonnello di merda che vuoi!?” disse Davide.
“Salve Metallo, si sto bene non preoccuparti…per rispondere alla tua domanda…devi venire subito qui” disse Roy serio.
“Come mai?” chiese Davide, ormai essendosi calmato.
“Riza è stata attaccata da un Homunculus di nome Gluttony e bisogna andare ad aiutarla” spiegò Roy.
“Ok. Allora io, Alex ed Al veniamo subito” rispose Davide.
“Al? Hai conosciuto Alphonse?” chiese Roy stupito.
“Si…lunga storia poi le spiego...sto arrivando!” disse Davide chiudendo la chiamata.
A quel punto vennero verso di lui Alex, Al e Winry.
“Alex, Al dobbiamo andare ad aiutare il tenente Riza! Winry tu rimani qui!” disse Davide mettendosi la sua giacca, offerta dal fratello minore.
“Il tenente Riza è in pericolo?” chiese Alphonse stupito.
“Si…è stata attaccata da un homunculus” spiegò Davide.
“Un homunculus!? Fratellone…ho un brutto presentimento…potrebbe essere pericoloso!” disse Alexander preoccupato.
“Ragazzi fatemi venire…” disse Winry supplichevole.
“No Winry! Potrebbe essere pericolo… se ti succedesse qualcosa come ci andrei da questo Edward a dirglielo eh?” chiese Davide serio.
“A parte il fatto che neanche lo conosci fratellone…” disse Alexander appoggiato da Alphonse.
“Va bene…” disse ormai rassegnata Winry.
Da come aveva capito lei, Davide aveva un carattere simile a quello del suo amico…
Ogni cosa le ricorda lui, il modo di comportarsi, quando era serio, il suo sguardo…
L’unica differenza era l’età…per non parlare che nonostante assomigli a lui, quel ragazzo era molto più giovane…
“Andiamo!” disse Davide uscendo dall’albergo seguito da Alexander e Alphonse.
‘Assomiglia davvero tanto a Ed…’ pensò Winry guardando l’uscita e sorridendo.
 
                             ----------------------
 
Nel frattempo per strada…
 
“Dannato Metallo!” borbotta Roy venendo sentito da Havoc.
“Cos’è successo?” chiese Havoc confuso.
“Quel nano di Metallo mi ha chiuso la chiamata in faccia!” disse Roy arrabbiato.
“C’è altro?” chiese Havoc.
“Si…sta arrivando con suo fratello e…Al” spiegò Roy.
“Come!? È quando avrebbero incontrato Al!?” chiese stupito Havoc.
“Non ne ho la più pallida idea…comunque andiamo da Riza, presto!” ordinò Riza.
“Si!” disse Havoc.
 
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Sia il colonnello e Havoc che i fratelli Enrick e Alphonse arrivano a Riza riusto in tempo.
Riza stava sparando all’homunculus, sfortunatamente lui si rigenerava e quando per il tenente sembrava la fine…
Un enorme pugno colpisce l’homunculus.
A quel punto Riza si girò e vide i fratelli Enrick e Alphonse avvicinarsi verso di lei.
“Ragazzi! Siete venuti appena in tempo!” disse Riza felice.
“Per fortuna siamo arrivati in tempo…” disse Davide sollevato.
“Tutto bene?” chiese Alexander preoccupato.
“Si…sto bene” disse Riza.
“Per fortuna sta bene…” disse Alphonse.
“Al? Che ci fai con i fratelli Enrick?” chiese Riza stupita.
“Albergo…abitanti di Xing…maniaca d’auto-mail…lunga storia…lasci perdere gliela raccontiamo dopo!” disse Davide tutto d’un fiato per poi dirigersi verso l’homunculus.
“Tu sei l’homunculus di nome Gluttony vero?” chiese Davide guardando serio l’homunculus.
“Si sono io! Tu invece sei il sacrificio!” disse Gluttony con un sorriso da ebete.
“Sacrificio? Cosa intendi?”  chiese confuso Alexander.
“Che importa ora scendi è vieni ad affrontarmi!” disse Davide arrabbiato.
A quel punto Gluttony diventò serio.
“Non posso permettermi che hai sacrifici succeda qualcosa…quindi mi dispiace ma non poso accettare la sfida” disse Gluttony.
“Come!?” disse Davide tentando di attaccare Gluttony ma quest’ultimo è talmente veloce da scappar via.
“Maledetto…è scappato via…” disse Davide.
“Fratellone…che significa che per loro siamo dei sacrifici?” chiese confuso Alexander.
“Non lo so…” sospirò Davide.
 
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Il giorno dopo…
 
Davide fu richiamato al quartier generale mentre Alexander era rimasto all’albergo insieme a Alphonse e Winry.
 
Al quartier generale…
 
Tutto era tornato alla normalità nel quartier generale…almeno fino a quando un ragazzo biondo di nostra conoscenza non irrompe nell’ufficio del colonnello Mustang…
“COLONNELLOOOOOOOO!!!” disse urlando Davide.
“Oh…eccoti Metallo! Ho una missione per te!” disse Roy vedendo Davide avvicinarsi.
“Quale missione?” chiese scocciato Davide.
“Semplice Metallo,accompagnerai Winry Rockbell a Resembool e farai in modo che non le accada nulla” spiegò Roy.
“Perché io??” chiese scocciato Davide.
“Bhe, perché gli homunculus potrebbero essere ancora nei paraggi e quindi tu devi farle da scorta….capito nano?” spiegò Roy sottolineando l’ultima parola.
“A CHI AVRESTI DATO DEL NANO DA GIOARDINO?????” chiese arrabbiato Davide.
“Non ha detto nulla del genere…” disse il team o almeno i membri del team rimasti a Central City.
 
Dopo la discussione Davide torna in albergo…
 
Alla stazione…
 
“Fratellone…sta attento mi raccomando” disse preoccupato Alexander.
“Sta tranquillo me la caverò! Al tu invece che farai?” chiese Davide.
“Io credo che tornerò all’albergo di Est City…sicuramente il fratellone sarà preoccupato…” disse Alphonse.
“Su andiamo Davide!” disse Winry.
“Buon viaggio!” dissero Alphonse e Alexander.
Davide e Winry ormai si erano messi in viaggio…
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
Rieccomi!
 
In questo capitolo compare Gluttony!
Inoltre Davide farà da scorta a Winry fino a Resembool.
 
Che succederà nel prossimo capitolo?
 
Scopritelo nel prossimo capitolo!
 
Alla prossima!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 18
*** Resembool…Central City nel caos! ***


Capitolo 18: Resembool…Central City nel caos!
 
Davide e Winry si mettono in viaggio verso Resembool, la città natale di Al e Winry…e di quell’Edward…
Erano in una delle cambine più comode del treno.
Davide essendo un alchimista di stato ha avuto dei privilegi sul treno.
Davide stava a guardare dalla finestra, vedeva molto verde…gli ricordava Natilia…
‘Chissà che sta facendo Lenne…ma che mi metto a pensare!’ pensò tra sé e sé Davide guardando la finestra e poi guardare Winry.
 “Dimmi com’è Resembool?” chiese curioso Davide.
“è una cittadina molto tranquilla…io li ci abito con mia nonna…bhe ogni tanto Ed e Al vengono a trovarci però hanno sempre qualcosa di rotto…” confessò Winry guardando anche lei la finestra.
A sentire quelle parole Davide non potè evitare di ridere, cosa che faceva piacere a Winry.
Davide a sentire quelle parole non potè evitare di pensare che anche lui e suo fratello quando tornano a Natilia ci andassero sempre con qualcosa di rotto…
Ormai erano vicini a Resembool…
 
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Nel frattempo Alexander tornò all’albergo, non avendo nulla da fare.
 
Stava pensando…
 
Ripensava a quello che gli confessò Alphonse…
< Purtroppo questi corpi che abbiamo non reggeranno per sempre…potrebbero rigettarci tra 3 anni…ho forse di più…non possiamo saperlo >
 
Se davvero quel corpo che aveva non avrebbe retto a lungo, lui e suo fratello dovevano sbrigarsi a trovare una soluzione…è in fretta…
 
Alexander stava pensando…almeno fino a quando non sentì qualcuno che stava mangiando…a quel puntò si girò.
“AHHHHH! Ling mi hai fatto prendere un colpo!” disse Alexander spaventato nel vedersi accanto all’improvviso Ling seguito da Lan Fan.
“Scusami tanto ma avevo fame!” confessò Ling mentre mangiava.
“Ling…Lan Fan…ma come avete fatto ad entrare?” chiese confuso Alexander.
“La finestra era aperta” rispose semplicemente Ling mentre indicava  la finestra.
“Oh…certo…” rispose Alexander con una gocciolina dietro la testa.
 
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Nel frattempo Roy e Havoc erano andati al laboratorio n°3…
I due stavano camminando tranquillamente…senza sapere di essere seguiti…
“Allora…lei pensa che troveremo qualcosa sugli homunculus qui?” chiese Havoc.
“Certamente…troveremo sicuramente qualcosa!” disse sicuro Roy.
“Sempre sicuro di te alchimista di fuoco” disse una voce femminile dietro di loro.
“Solaris! Che ci fai qui???” chiese Havoc confuso.
“Oh…mi dispiace ma io sono un homunculus e il mio vero nome è Lust!” disse Lust con un sorriso beffardo.
“N-non ci credo…” disse incredulo Havoc.
“Quindi era lei la donna con cui uscivi…hai sempre scelto le bella donne…” disse Roy guardando l’homunculus con rabbia.
“A me sono sempre piaciute le donne formose!” disse rassegnato Havoc.
“Fatevi sotto…” disse Lust andando ad attaccare i due soldati.
Roy con uno schiocco di mani le lancia contro un’ondata di fuoco, che Lust schiva prontamente.
Mentre Havoc provava a colpirla con la pistola.
A quel punto Lust andò alla carica contro Roy e Havoc, corpendoli mortalmente…
“Havoc…su svegliati…non ti ho dato l’ordine di morire!” disse Roy avvicinando ad Havoc e scuotendolo sperando che si svegliasse.
“Per voi umani è finita…peccato saresti stato un ottimo sacrificio…” disse Lust andando verso Roy.
 
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Nel frattempo in un'altra stanza del laboratorio n°3 Riza, Alphonse e Barry stavano combattendo un esercito…di zombie.
Riza purtroppo era stata ferita ma non demordeva, doveva assicurarsi che il colonnello stesse bene…
Alphonse usando l’alchimia provava a distruggere gli zombie, ma dopo un colpo essi si rialzavano.
“State attenti a non uccidere il sacrificio!” disse Lust comparendo dal nulla.
“Dove il colonnello?” chiese Alphonse preoccupato.
“Ah lui…bhe…i tuoi amici lo raggiungeranno presto!” disse Lust preparandosi ad attaccare.
Riza a sentire quelle parole andò davanti ad Alphonse e cominciò a sparare, purtroppo però i suoi colpi non erano sufficienti…
“Ehi Lust!” la richiamò una voce.
“C-come possibile??? Tu dovresti essere morto!” disse Lust incredula girandosi a guardare Roy.
“Ho semplicemente curato come potevo le mie ferite…ho rischiato parecchie volte di perdere i sensi però ne è valsa la pena!” disse Roy tirando fuori un accendino.
“Hai…disegnato un cerchio alchemico con tuo sangue!” disse Lust incredula.
“Al…crea un muro che vi protegga tutti…” disse Roy.
A sentire quelle parole Alphonse non se lo fa ripetere e crea un muro, nel frattempo Roy cominciò a usare l’accendino contro Lust talmente tante volte che alla fine è stata disintegrata…
 
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Davide e Winry erano ormai arrivati a Resembool.
Winry a quel punto fece da guida a Davide portandolo un po’ ovunque, per poi portarlo a casa sua.
“Nonna! Sono tornata!” disse Winry, a quel punto comparve sulla soglia di casa una donna anziana.
“Winry ma cos..” disse Pinako per poi guardare Davide.
“Piacere signora Rockbell, io sono Davide Enrick l’alchimista di Metallo…ho fatto da scorta a Winry” si presentò Davide.
“Ah…piacere mio, io sono Pinako Rockbell, chiamami per nome, non ce bisogno di tutte queste formalità” disse Pinako sorridendo, sembrava sollevata…
“Bene ora che ti ho accompagnata posso tornare a Central City…” disse Davide venendo però fermato da Winry.
“No…aspetta rimani qui almeno per un altro giorno!” disse Winry, voleva sdebitarsi per averla accompagnata.
“Va bene…” disse Davide stiracchiandosi per la stanchezza.
Il giorno dopo sarebbe tornato a Central City da Alexander…
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
Rieccomi!
 
In questo capitolo il gruppo visita il laboratorio n°3 mentre Davide insieme a Winry va a Resembool ed Alexander rimane all’albergo assieme a Ling e Lan Fan…
Nel prossimo capitolo vedremo Davide che combina a Resembool, anche Alexander farà qual cosina!
 
Volete scoprire cosa?
 
Scopritelo nel prossimo capitolo!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 19
*** Giorno da dimenticare... ***


Capitolo 19: Giorno da dimenticare…
 
A Central City Alexander, accompagnato da Ling e Lan Fan, decide di andare a fare un giro in città.
Tutto in città era tranquillo…fin troppo tranquillo.
Sentiva la mancanza del suo fratellone, lui riusciva sempre a movimentare le giornate, senza di lui le giornate diventano noiose.
Alexander era nei suoi pensieri, fin quando Ling non attirò la sua attenzione.
“Ehi Alex!” lo richiamò il principe di Xing scuotendo le mani davanti ad Alexander.
“Mh? Che succede?” chiese Alexander tornato alla realtà.
“Lan Fan ha preso il giornale di oggi, i vostri amici militari si sono dati da fare!” disse Ling mostrando il giornale a Alexander.
Preso il giornale Alexander cominciò a leggere.
< Aggressione al colonnello Mustang, il tenente Riza, Alphonse Elric, il tenente Jean Havoc al laboratorio n°13, per ragioni di sicurezza il laboratorio rimarrà chiuso >
 
“Come!? Ma pensavo che Al fosse tornato ad Est City!” disse sconvolto Alexander.
“Bhe stamattina ci è tornato…almeno dopo gli interrogatori…” spiegò Ling bevendo una bibita.
“Dobbiamo andare a dare un occhiata al laboratorio n°13!” disse all’improvviso Alexande, facendo venire un colpo al principe e alla guardia del corpo.
“è perché?” chiese Lan Fan confusa.
“Bhe…è quello che direbbe il fratellone…” si giustificò Alexander.
“Ah….giusto!” rispose Ling ormai convinto.
“Alex, proprio perché è una cosa che farebbe Davide dobbaimo fare l’opposto…” spiegò Lan Fan.
“Se il fratellone andrebbe al laboratorio n°13…noi dobbiamo andare dal colonnello a chiedere spiegazioni!” ragionò Alexander.
“Giusto! Che aspettiamo allora?” disse Ling eccitato.
“Sua altezza…non si lasci trascinare in situazioni pericolose…” disse Lan Fan preoccupata.
“Suvvia Lan Fan…cosa potrebbe mai accadere?” chiese ingenuamente Ling.
(Attento che quella frase porta sfiga… ndA) (Davvero? ndLing)(Certo! Mi vuoi far crepare in un capitolo mezzo cast per caso!? ndA) (Ehm…no… ndLing)
“Se lo dice lei principe…” si lasciò convincere Lan Fan.
“Bene allora andiamo!” disse Alexander per poi mettersi in marcia insieme ai due abitanti di Xing.
 
                                  ------------------
 
Nell’ospedale di Central City…
 
Una figura mora a noi conosciuta si muoveva per i corridoi dell’ospedale preoccupato.
“Dottore allora?” chiese Roy preoccupato.
“Stiamo ancora facendo dei controlli…per ora non posso dirle nulla di certo…” rispose il dottore dispiaciuto.
“Capisco…” disse Roy con la testa bassa.
Era tutta sua la colpa.
Credeva di potercela fare contro gli Homunculus…voleva vendicare Hughes ma…si era dimenticato delle persone che gli stanno accanto, credeva di potercela fare…
Ed invece ora a causa della sua arroganza, Havoc era ancora a fare i controlli in ospedale…
Stava bene? C’è avrebbe fatta? Ma che stava a pensare…certo che c’è l’avrebbe fatta….Havoc era un uomo forte…
“Colonnello…” lo richiamò il dottore.
“Mi dica, il mio sottoposto c’è l’ha fatta vero?” chiese Roy speranzoso.
“Bhe per essere vivo lo è però…” iniziò il dottore.
“‘Però’ cosa?” chiese allarmato Roy.
“Il paziente è vivo però…ha perso la capacità dell’uso delle gambe….” confessò il dottore dispiaciuto.
“No…non ci credo….” balbettava Roy con lo sguardo perso nel vuoto…
 
                                    ---------------
 
Alexander assieme a Ling e Lan Fan era andato al quartier generale a chiedere del colonnello, purtroppo però ricevendo risposte negative.
‘Chissà dov’è il colonnello…’ pensava Alexander.
 
Giravano per Central City fino a quando…
“Ehi ci si rivede sacrificio!” disse Gluttony ridendo come un ebete.
“Gluttony!” urlò Alexander guardando l’homunculus venire verso di loro.
“Gluttony? Chi sarebbe?” chiese confuso Ling.
“è un homunculus che per chissà quale ragione chiama me e il fratellone ‘sacrifici’” spiegò Alexander.
“Non permetterò a nessuno di fare del male al pricipe!” disse Lan Fan andando ad attaccare Gluttony, che però schiva il colpo.
A quel punto Alexander e Ling andarono ad aiutare Lan Fan, però i due vennero attaccati dalla lunga lingua di Gluttony.
“Ma che schifo!” urlò disgustato Ling pulendosi dalla saliva dell’homunculus.
“Ma perché stando insieme a voi finisco nei guai…” piagnucolò Alexander.
 
                                  -------------
 
Nel frattempo a Resembool…
 
Davide ormai stava aspettando il pomeriggio, per così poter partire per Central City.
Per passare il tempo decise di uscire e girare per la cittadina.
“Winry! Pinako! Io esco!” annunciò Davide mettendosi la sua giacca rossa.
“Va bene! Sta attento però!” raccomandò Pinako.
“Sta tranquilla!” rispose Davide.
Mentre stava per uscire non potè che notare una bacheca…c’erano molte foto, quelle che lo colpivano di più era le foto di un bambino identico a lui che stava allegro con un bambino più piccolo di lui e con una donna dal sorriso rassicurante…
La donna aveva i capelli castano chiaro, indossava un vestito violetto con un grembiule color giallino.
Stava sorridendo e sembrava divertirsi con i due bambini…dovevano essere i suoi figli…quel suo sorriso gli era così familiare, tutti i suoi pensieri vennero interroti da Winry.
“Quella donna è la madre di Ed e Al, e i due bambini sono ovviamene loro…” spiegò Winry sorridendo.
“Io e questo Ed ci assomigliamo tantissimo! Almeno da piccoli…” rispose Davide continuando a fissare il suo sosia..
“Non stavi uscendo?” cambiò discorso Winry, le era troppo strano parlare di Ed con un ragazzo che gli era identico…
“Oh..si giusto! Allora vado!” salutò Davide per poi uscire.
 
                                   ------------------
 
Davide a incontrato tutti gli abitanti di Resembool, visto che la cittadina era molto piccola.
Si sentiva in pace li, come se si trovasse a casa sua.
Mentre camminava potè sentire qualcuno gridare aiuto, così di corsa la raggiunse.
“Aiuto! Aiuto!” urlava la donna.
“Sta zitta misera umana!” disse Envy prendendola a calci.
“Envy! Lasciala stare!” gli urlò Davide mettendosi davanti alla donna.
“AH…piccolo Metallo, vedo che ci tieni alla pubblicità…” scherzò Envy.
“A CHI AVRESTI DATO DEL PICCOLO FAGIOLINO MICROSCOPICO CHE NON RIUSCIREBBE A PRENDERTI A CALCI!? RIPETILO SE HAI IL CORAGGIO!!!” gli urlò Davide agitandosi come un matto.
“Metallo…non ho detto nulla del genere…” disse Envy, accidenti quel ragazzino assomigliava troppo ad Acciaio…lo faceva innervosire.
“Sono stanco di essere preso in giro! Prima mi prende in giro Rose, il colonnello, poi tutto l’esercito alla mia verifica, ogni persona che incontro e peggio ancora Lenne e zia Nira!” disse Davide arrabbiato.
“Wow…ti ricordi di ogni persona che ti prende in giro? Che memoria…” disse Envy stupito ed incredulo a quello che aveva appena sentito.
“Piuttosto fatti sotto!”  disse davide andando contro a Envy.
La battaglia fra i due stava per iniziare…
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
Rieccomi con un nuovo capitolo gente!
 
In questo capitolo vediamo che cosa combinano Davide, Alexander…ma anche che succede ad Havoc!
 
Nel prossimo ci sarà la battaglia contro Envy!
Mentre Alexander continua la sua battaglia, assieme a Ling e Lan Fan, contro Gluttony!
 
Volete scoprire cosa?
 
Ci vediamo al prossimo capitolo!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 20
*** Due incontri al vertice! ***


Capitolo 20: Due incontri al vertice!
 
A Resembool l’aria era tesa.
Gli abitanti tutti rintanati nelle loro case guardavano la lotta…sperando che essa finisse al più presto…persino Winry e Pinako da lontano stavano guardando la lotta.
Davide e Envy si trovavano uno di fronte all’altro…
L’homunculus guardava l’alchimista con uno sguardo come se volesse dire ‘io sono un essere superiore ma ci andrò piano con te’…uno sguardo che faceva innervosire ancora di più il biondino.
“Sicuro che vuoi batterti con me, piccoletto? Non vorrei che tornassi dal tuo fratellino piangendo…”” lo provocò Envy con fare beffardo.
“Zitto! Ti pentirai per avermi preso in giro!” disse Davide arrabbiato e togliendosi la sua giacca rossa.
Quelle azioni fecero capire tutto a Envy, avrebbe fatto sul serio…lui avrebbe volentieri fatto altrettanto, peccato che era un sacrificio…è lui serviva vivo.
Davide battè le mani a terra trasmutando un ascia e andando verso l’homunculus con movimenti sicuri e precisi.
Envy schivava tutti i colpi per poi comparire dietro al ragazzo e colpirlo alle spalle.
Davide so rialzava sputando sangue…trasmutò il suo auto-mail facendo uscire una lama, per poi tornare contro l’homunculus cercando di colpirlo con la lama e dargli una serie di calci.
Envy parava ogni singolo colpo e a sua volta contrattaccava ferendo l’alchimista.
 
                               -----------------
 
Nel frattempo…
 
Neanche ad Alexander, Ling e Lan Fan la situazione andava bene…
Gluttony che all’apparenza sembra innocuo, è in realtà molto pericoloso.
Alexander andava a colpirlo in punti precisi del corpo, seguito da Ling e Lan Fan, però l’homunculus sembrava sempre un passo di fronte a loro…
Gluttony li colpiva con la sua lunga lingua minacciandoli di mangiarli, mentre Ling reagiva disgustato.
Alexander andò a dargli un pugno ben assestato verso la testa però quest’ultimo lo respinse indietro.
Alexander si rialzò.
Che avrebbe fatto il suo fratellone in una situazione del genere? Avrebbe compito alla cieca…
Era proprio questo che ammirava di lui…nonostante non pensasse sulle strategie ne usciva sempre vincitore de ogni situazione…
Ma lui non era il suo fratellone…non era Davide Enrick, l’alchimista di Metallo…era Alexander Enrick, suo fratello minore, era sempre stato lui ad occuparsi delle strategie…se il suo fratellone fosse lì in quel momento gli direbbe di fare come sempre a fatto.
A quel punto Alexander corse alla carica verso Gluttony.
“Aspetta Alex! Che intenzioni hai??” chiese Ling non capendo le intenzioni del ragazzo mentre la guardia del corpo l’aveva capito perfettamente.
Ma Alexander non si fermò continuò ad andare avanti a caricando il suo pugno…lo colpì allo stomaco.
“Ahia...mi hai fatto male!” urlò Gluttony rimuginando dal dolore.
A sorpresa del gruppo un homunculus nascosto nell’ombra colpì Alexander, lasciandolo semi-distrutto.
A quel punto Ling e Lan Fan andarono a vedere come stesse l’amico, mentre Gluttony approfittò della distrazione del gruppo per fuggire.
“Accidenti! È fuggito!” disse Ling sospirando.
“Fa nulla…l’importante è che stiamo tutti bene” disse Alexander rialzandosi.
“Bhe tu più o meno…” confessò Lan Fan dispiaciuta.
“Tranquilla! Quando il fratellone tornerà mi rimetterà in sesto!” disse rassicurante Alexander convincendo gli Xingesi per cosi il gruppo dirigersi all’albergo.
 
                            -------------------
 
Nel frattempo all’ospedale…
 
Roy potè finalmente fare visita ad Havoc.
Così insieme a Riza ando a fargli visita…
“Ehi!” lo salutò Roy seguito da Riza.
“Colonnello! Tenente! Siete venuti a farmi visita…siete stati gentili” disse imbarazzato Havoc seduto sul lettino dell’ospedale.
“Era il minimo che potessimo fare per un amico” disse Riza sorridendo e sistemando un vaso di fiori sul comodino accanto al letto.
“Colonnello mi dispiace…se non avessi lasciato che quell’homunculus mi ingannasse ora io non sarei in queste condizioni…” si scusò Havoc stringendo i pugni.
“Non dirlo nemmeno…io come tuo superiore avrei dovuto are di tutto per proteggerti…come tuo superiore e come tuo amico…” si scusò Roy tendendo la testa bassa…soltanto Riza capiva in quel momento cosa provava il colonnello in quei istanti…
 
                                ------------------
 
La battaglia tra Davide e Envy andava avanti…
Davide attaccava Envy ed ovviamente quest’ultimo contrattaccava.
Davide era sfinito…sentiva che le forze lo stavano abbandonando…inoltre il suo auto-mail aveva qualcosa che non va…forse durante il combattimento nel modo in cui Envy l’ha colpito, l’auto-mail si era guastato…
Sentiva la mancanza di Alexander.
Suo fratello era tra i due quello che avesse sempre una strategia a portata di mano.
Lui invece si limitava ad attaccare senza riflettere…soprattutto se lo prendessero in giro.
I bellissimi occhi dorati di Davide fissavano con rabbia l’homunculus che ovviamente si stava beffando di lui…
Solo in quell’istante si rese conto di essere osservato…
L’intera Resembool stava guardando la temibile battaglia.
Era tutto silenzioso in quel momento…almeno fino a quando una bimba urlò il suo nome, facendo il tifo per lui…successivamente tutta la cittadina seguì l’esempio della bambina, e cominciarono ad urlare il suo nome.
“Davide! Davide!” urlava la gente piena di speranza, sapevano che quel ragazzino, così identico al ragazzo che avevano visto lasciare Resembool, potesse mettere fine a quella battaglia.
Davide si rincuorò nel sentire che facessero il tifo per lui…una cosa che notò fu che tra la gente che ulasse il suo nome c’erano Winry e Pinako, non poteva perdere…tutta quella gente stava facendo il tifo per lui…stavano affidando a lui le loro speranze…
“Ehi piccoletto…che c’è hai paura?” chiese Envy irritato, odiava essere ignorato…ma quello che odiava di più era che le facessero il tifo per il giovane alchimista.
“No…perché io vincerò!” rispose Davide lanciandosi contro Envy  colpendolo con una serie di calci.
A quel punto un homunculus nascosto nell’ombra colpì l’auto-mail di Davide facendolo crollare a terra.
Envy né approfittò per fuggire.
Ed andò incontrò all’altro homunculus.
“Ti fai mettere in difficoltà da un moccioso? Capirei Acciaio ma lui…” disse l’homunculus con sarcasmo.
“Mh! Stavo solo giocando col piccoletto! Era ovvio che non stavo facendo sul serio, so benissimo che quel sacrificio ci serve vivo!” disse Envy incamminandosi.
“Se lo dici tu…” disse l’homunculus per poi seguirlo.
 
Nel frattempo Winry e Pinako andarono a vedere come stesse Davide, circondato dalla popolazione, ovviamente preoccupata per il giovane.
“Davide! Tutto bene?” chiese Winry preoccupata.
“Più o meno…” rispose dolorante Davide.
“Il tuo auto-mail è rotto…te lo sistemiamo noi…” disse Pinako.
La battaglia era finalmente terminata…
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
Rieccomi!
 
In questo capitolo vediamo Davide vs Envy e Alexander, Ling e Lan Fan vs Gluttony!
Ovviamente non può mancare Roy, Riza e Havoc!
 
Nel prossimo capitolo finalmente Davide tornerà a Central City con una sorpresina…
 
Volete sapere cosa?
 
Scopritelo nel prossimo capitolo!
 
Alla prossima!
 
Kairifenicia96   

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Capitolo 21
*** Finalmente insieme! ***


Capitolo 21: Finalmente insieme!
 
Davide dopo lo scontro contro Envy venne riportato a casa Rockbell, dove venne rimesso al nuovo.
 
Ormai era pronto.
 
Pronto per tornare da suo fratello…a Central City…c’erano tante cose che voleva raccontargli…l’unica cosa che li separava era il treno per Central City…
 
Alla stazione…
 
Davide era dentro il treno e salutava WInry e Pinako dal finestrino.
“Vedi di stare attento Davide! Non rompere il tuo auto-mail mi raccomando!” disse Winry, ancora arrabbiata per come Davide avesse trattato il suo ‘pregiato’ auto-mail, per come lo chiamava lei.
“Si…Starò attento!” disse Davide fingendo di ascoltare, ormai era abituato a sentire raccomandazioni…
“Devi veramente stare attento, noi non te l’abbiamo costruito quindi potremmo aver sbagliato su qualche pezzo…devi veramente stare attento Davide” disse Pinako seria.
“Tranquilla Pinako! Andrà tutto bene!” disse Davide cercando di rassicurarla.
A quel punto il treno partì.
Davide guardava il finestrino, ammirando per l’ultima volta il bellissimo paesaggio di Resembool per così tornare alla civiltà.
Un unico pensiero girava nei pensieri del giovane alchimista, un pensiero che lo si poteva leggere in quei occhi dorati che si ritrovava…
Alex sto arrivando
 
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Al quartier generale ormai tutti si erano riuniti…
Il team era felice di essere di nuovo assieme al colonnello, le sue liti con Davide o Edward erano le barzellette del giorno in quell’edificio.
 
Nell’ufficio del colonnello Mustang…
 
Tutto il team era preoccupato…il colonnello era andato in bagno e non era ancora tornato…
“Che gli sia successo qualcosa?” chiese Fuery preoccupato.
“No…non è possibile” disse Braven, ormai conosceva bene il colonnello.
“Sta sicuramente bene ragazzi!” disse Riza attirando l’attenzione del gruppo, chissà da dove veniva tutta quella sicurezza…
 
Nel bagno…
 
Roy era ad analizzare tutti i punti…
Quello che era successo non era un caso…
‘Hughes…cos’avevi cscoperto che ti ha portato alla morte?’ si chiese Roy per poi accendersi una scintilla.
Comiciò a collegare tutto…e parola per parola compariva nel foglio…per poi appena finito lasciare sbigottito Roy che subito bruciò il figlietto.
Il foglietto diceva… ‘il comandante supremo King Bredley è un homunculus
 
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Nel frattempo Davide era tornato all’albergo di Central City.
Delle urla venivano de quell’albergo.
“EHHHH?????????” urlò Davide guardando ogni angolo il fratello minore.
“Scusa fratellone…non sono al massimo della forma…” si scusò Alexander.
“Ma che hai fatto per ridurti cosi!?” urlò sconcertato Davide.
“Oh nulla di che!” disse Ling mangiando insieme a Lan Fan.
“Loro che ci fanno QUI!?” chiese Davide nervoso indicando i due Xingesi per poi buttarli fuori.
 
Più tardi…
 
“Il riggetamento  della tua anima…nulla è escluso Alex…l’importante è che recuperiamo il tuo corpo prima che succeda no?” disse Davide mentre rimetteva a nuovo Alexander.
“Si…hai ragione fratellone…” disse Alexander pensieroso.
 
 
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Al quartier generale…
 
Tutto era tranquillo…almeno fino a quando un biondino di nostra conoscenza non entrò di botto nell’ufficio di un colonnello di nostra conoscenza.
“COLONNELLOOOOOOOOOOO!!!!” urlò Davide correndo verso la scrivania del colonnello.
“Metallo…è un piacere rivederti” disse Roy divertito.
“Piacere un corno! Ti rendi conto che ho rischiato di farmi ammazzare da un homunculus!?” disse spazientito Davide mentre il team e Alexander rimanevano a guardare la scena.
“Un homunculus?” chiese Roy allarmandosi.
“Certo!” disse Davide arrabbiato.
A quel punto Roy si alzò prese per il braccio Davide e Alexander e li portò fuori.
“Che ti è preso colonnello di merda!!”chiese nervoso Davide.
A quel punto Roy sussurrò a Davide e Alexander ‘il comandante supremo King Bredley è un homunculus
Quelle parole spiazzarono Davide e Alexander…non potevano credere alle loro orecchie…il capo di Amestris…era un Homunculus…
I due giovani rimasero in silenzio…quelle parole li avevano spiazzati…
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
Rieccomi!
 
Finalmente Davide e Alexander si riuniscono!
Inoltre Roy fa la terribile scoperta…il King Bredley è un homunculus…
 
Nel prossimo capitolo nonostante l’umore dei due giovani…gira aria di festa a Central City…
 
Volete sapere che cosa?
 
Scopritelo nel prossimo capitolo!
 
Alla prossima!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 22
*** Un compleanno nell’aria! ***


Capitolo 22: Un compleanno nell’aria!
 
I fratelli Enrick erano tornati all’albergo…
 
Non riuscivano a pensare…King Bredley era…uno di loro.
Da quanto gli homunculus li governavano? Per quale motivo lo facevano?
Un sacco di domande giravano nelle menti dei giovani fratelli.
Davide seduto sulla poltrona fissava il vuoto, nemmeno Alexander, per quanto lo conoscesse, non riusciva a leggere nei occhi del fratello maggiore…
‘Il colonnello come a scoperto tutto questo?’ si chiese Davide con lo sguardo fisso al nulla.
 
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Nel frattempo...
 
Nelle strade di Central City Roy si stava incontrando con Acciaio e Alphonse.
 
“Ne è sicuro colonnello di merda?” chiese Edward sorpreso ed incredulo a ciò che aveva sentito.
“Ne sono sicuro” disse Roy serio tenendo le mani in tasca.
“Ma…come ha trovato il messaggio?” chiese Alphonse confuso.
A quel punto Roy abbasso la testa e i fratelli Elric capirono chi l’avesse lasciato.
 
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Al quartier generale…
 
Il team Mustang stava preparando una lista per una festa.
Breda e Braven si occupano delle decorazioni a casa Braven.
Fuery e Fulman si occupano delle bibite.
Riza assieme a Roy dovevano occuparsi del cibo, anche se Roy in quel momento era assente…
“Bene dobbiamo sbrigarci con i preparativi!” disse Breda felice.
“Già! Quel ragazzo ne passa tante…festeggiare il suo compleanno lo tirerà su di morale!”disse Braven sorridendo.
“Però dobbiamo fare in modo che non lo scoprano!” disse Riza, sapeva che se i fratelli Enrick erano a Central City facevano spesso a loro una visita.
“Allora lasciate fare a noi con le bibite!” disse Fulman appoggiato da Fuery.
“NIENTE ACOOLICI!” disse Riza arrabbiata.
“Ma perché?” chiese Fulman confuso.
“Come perché!? Ha solo tredici anni! È un ragazzino!” disse Riza, era sconcertata su come gli uomini non contassero l’età dei ragazzi…
“O-ok…”disse Fulman triste.
“Dopo la festa potremmo portare un pezzo di torta a Havoc in ospedale!” propose Breda.
“Certo! Ed ora avanti con i preparativi!” disse Riza al team.
 
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All’alberh i fratelli Enrick stavano pensando…
Erano successe tante cose…
L’attacco di Gluttony ad Alexander che nello stesso momento a Resembool Envy attaccò Davide…la loro riunione dopo tanti giorni di separazione…la teribbile scoperta…cosa si dovevano aspettare loro dal destino?
I fratelli Enrick tornarono alla realtà, sentirono bussare la porta…Davide quindi andò ad aprire, era il maggiore Braven.
“Ehilà ragazzi!” disse felice Braven.
“Ciao maggiore Braven! Che ci fa lei qui?” chiese Davide sorpreso.
“Tu ed Alexander dovete venire con me a casa mia!” spiegò Braven.
“Per cosa?” chiese Davide confuso seguito da Alexander seguivano Braven.
“Lo scoprirai a tempo debito…” disse Braven sorridendo.
 
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Arrivati alla residenza Braven, il gruppo entrò in casa.
Era stranamente buio, quindi Davide fece un passo avanti quando all’improvviso la luce si accese…
“SORPRESA!!!!!BUON COMPLEANNO DAVIDE!” disse il team Mustang uscendo da dove si era nascosto.
“Cosa?” chiese incredulo Davide mentre il fratellino aveva capito tutto.
“Fratellone! Oggi compi 14 anni!” disse Alexander sorridendo.
“AH…è vero! Con tutto quello che ci stava capitando l’avevo dimenticato…” confessò Davide sorridendo imbarazzato.
“Bhe nonostante tu abbia 14 anni sei ancora un nano…” disse Roy sorridendo beffardo.
“A CHI AVRESTI DATO DEL NANO MICROSCOPICO MISCUOLO AL 200%!? EH!? RIPETILO SEI HAI IL CORAGGIO!!!” urlò incavolato Davide.
“Bhe non ci sono altri nani qui…” disse Roy per così iniziare la solita disputa tra i due.
La festa la passarono meravigliosamente.
Tutti sorridevano e ridevano…c’era tutto il team, il maggiore Amstrong, la signora Lucil con in braccio il piccolo Nicolas.
Era il momento di spegnere le candeline…
“Davide esprimi un desiderio!” disse Lucil sorridendo.
Davide fissò la candelina per un attimo per poi spegnerla.
“Che desiderio hai espresso Metallo?” chiese Roy incuriosito.
“Non sono fatti suoi colonnello di merda” disse Davide seccato.
Tutti scoppiarono a ridere…la festa continuò.
Davide fissava la finestra, sapeva che il suo desiderio si sarebbe realizzato..
Desidero che Alex recuperi il suo corpo.
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
Rieccomi!
 
Questo capitolo non accadde nulla di particolare…se non il fatto che Davide festeggia il suo quartodicesimo compleanno!
 
Aproposito io festeggio il mio primo mese su EFP!
 
Nel prossimo capitolo vedremo di rendere tutto più gustoso…
Volete sapere cosa intendo?
 
Scopritelo nel prossimo capitolo!
 
Alla prossima!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 23
*** Brutte sorprese! ***


Capitolo 23:Brutte sorprese!
 
È passata una settimana dal quattordicesimo compleanno di Davide…
Davide e Alexander avevano deciso di fare delle ricerche nella biblioteca di Central City.
 
Al quartier generale…
 
Dopo che Roy assieme ad Edward a tentato di rinunciare a essere un alchimista di stato, sperava che le cose riprendessero come al solito, invece…le cose stavano precipitando…
Tutta la sua squadra era stata spedita chissà dove per Amestris…mentre il tenente Riza d’ora in avanti doveva stare con il comandante supremo…tutto ovviamente dopo la ‘visitina di cortesia’ di quell’homunculus con la lingua lunga…
Era rimasto solo…l’unico che era rimasto era Braven.
Braven era nel reparto investigazioni quindi poteva andare dal colonnello quando voleva.
Per non parlare che Acciaio gli doveva 520 cens…. (non so se si scrive cosi! ndA), ok…forse non era una questione importante…
 
Nell’ufficio del colonnello Mustung…
 
Roy ormai era rimasto solo in quell’ufficio…
Prese la sua scacchiera e cominciò a sistemare i pezzi.
‘Prima il mio pedone…poi il mio alfiere…poi il mio cavallo…poi la mia torre…adesso la mia regina…ma non riusciranno a mangiare tanto facilmente il re’ pensò Roy ripensando al suo team.
“Colonnello!” disse Braven appena entrato nell’ufficio.
“Maggiore Braven” disse felice Roy, non gli piaceva stare da solo, Braven gli ricordava Hughes…avevano un carattere molto simile, entrambi ottimi amici, proti ad aiutarti nel momento del bisogno.
“Accidenti…fa un po’ impressione vedere questo ufficio vuoto…” disse Braven grattandosi la testa imbarazzato.
“Già, ormai Bredley mi ha messo con le spalle al muro…non vorrei mi portasse via anche te…” disse Roy tenendo la testa sui documenti.
“Non mi porterà via! Colonnello io verrò a consolarla anche dall’altra parte del mondo!” disse Braven allegro, facendo scoppiare a ridere Roy, era sempre il solito quell’uomo.
 
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Davide e Alexander erano tranquilli nella loro stanza quando sentirono bussare.
Davide ancora assonnato, andò ad aprire, lasciandolo sorpreso…era Lenne.
“Ciao Davide! Ciao Alex!” disse allegra Lenne abbracciando entrambi.
“Che ci fai qui!?” chiese Davide scocciato sistemandosi la treccia.
“Che domande! Non si può venire neanche a trovarvi?” chiese arrabbiata Lenne muovendo i suoi capelli mori come solo lei sapeva fare.
“Certo che puoi! Scusa il fratellone ma si è appena svegliato!” spiegò Alexander gentilmente.
“Il solito pigrone! È cosi che cercate di recuperare i vostri corpi?” chiese infuriata Lenne.
“Sono appena le 9 del mattino!” urlò Davide arrabbiato.
“Mentre passavo per qui ho incontrato il colonnello…”iniziò Lenne sorridendo.
“Condoglianze…” commentò Davide mettendosi i guanti d’alchimista.
“IDIOTA!!!” urlò Lenne tirandogli una chiava inglese sulla testa bionda del povero Davide.
“Ahia…BRUTTA MANIACA D’AUTO-MAIL VUOI AMMAZZARMI!?” chiese infuriato Davide andando incontro all’amica.
“Io sono seria e tu mi prendi in giro!? Comunque il colonnello vuole vedervi!” disse Lenne calmandosi e mettendo via la chiave inglese.
“Va bene…allora io e Alex andiamo da lui…mentre tu?” chiese Davide mettendosi la sua giacca rossa.
“Io andò a comprare nuovi attrezzi! Ho sempre soggnati di fare shopping per Central City!” disse Lenne con le scintille nei occhi.
“Se lei lo chiama shopping…” borbottò Davide seccato mentre l’amica gli spediva un occhiata di fuoco. (Fuoco!? Ci penso io! ndRoy) (Non ti azzardare colonnello dei miei stivali! ndA) (sai che oggi sei moooolto carina? ndRoy con sguardo perverso) (pervertito! Sparisci! ndA) (cattiva…ndRoy)
 
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Davide e Alexander si erano diretti verso l’ufficio del colonnello Mustang notando che c’era soltanto lui…
“Ehi colonnello di merda si può sapere che sta succedendo qui?  È come mai c’è soltanto lei qui!?” chiedeva Davide arrabbiato, stava succedendo qualcosa di strano al quartier generale…
“Bredley mi ha tolto tutta la mia squadra…ora mi ha in pugno…prima o poi farà lo stesso con te, quando scoprirà che tu sai la verità su di lui…” disse Roy serio nella sua classica posizione sulla scrivania.
“Dannazione! Quel bastardo!” disse Davide stringendo i pugni.
“Ti ho chiamato per parlarti di Scar…” disse Roy attirando l’attenzione dei fratelli, Scar era l’uomo che aveva cercato di ucciderli…
“Scar?” chiese Davide confuso.
“Scar uccide gli alchimisti di stato per vendetta…per la guerra di Ishball…ha ucciso molte persone, tra cui una coppia di coniugi che facevano i medici…una altra coppia di coniugi che riparavano auto-mai…” spiegò Roy tenendo la testa bassa.
Al sentire quelle parole i due fratelli sussultarono .
“Come…si chiamava la coppia di coniugi?” chiese Davide con un groppo alla gola, sperava di non sentire quei nomi.
“I coniugi…Miriane Nagasa e Robert Nagasa” disse Roy vedendo i due fratelli impallidire.
“Quindi…li ha uccisi lui? Ma non c’era nessuno che ha tentato di fermarlo!?” chiese agitato Davide.
“Si…un soldato…aveva i capelli e occhi castani…aspettate che leggo il suo nome…” disse Roy guardando fra i documenti.
Aveva i capelli e occhi castani…erano quelle le parole che rimasero nella mente dei due ragazzi…
C’era un solo uomo con quella descrizione…l’uomo che avrebbero voluto sempre accanto…l’uomo che ogni tanto, nonostante fosse severo, giocava con loro…l’uomo che videro partire e non tornare più…loro padre.
“Si chiamava Micheal Enrick…” disse Roy, che rimase stupito del cognome dell’uomo.
“Era nostro padre…” disse Alexander tenendo la testa bassa.
“Dove si trova Scar adesso?” chiese d’un tratto Davide.
“Bhe si trova in qualche vicolo…almeno così dicono…” disse Roy.
In quel preciso momento davide uscì di corsa dall’ufficio del colonnello seguito dal fratello.
Avevano passato quasi tutta la loro vita senza un padre…era giunto il momento della resa dei conti.
Scar la pagherai cara…erano i pensieri del maggiore degli Enrick mentre si dirigevano nel luogo dove era stato avvistato…
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
Rieccomi!
 
Questo capitolo è abbastanza serio…almeno la maggior parte XD
In questo capitolo si fanno brutte scoperte…come che Scar( un rovina famiglie) ha ucciso non solo i signori Rockbell…ma anche i signori Nagasa e il padre di Davide e Alexander!
 
Il prossimo capitolo si chiama la resa dei conti!
Lo potete capire da soli il perché…
 
Alla prossima!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 24
*** La resa dei conti! ***


Capitolo 24: La resa dei conti!
 
I fratelli Enrick lasciarono il quartier generale per poi dirigersi verso il luogo indicato.
Hanno sofferto l’assenza di un padre…soltanto perché quell’uomo cercava vendetta? Non potevano permetterselo…non potevano perdonarlo…inoltre aveva ucciso i genitori di Lenne…dovevano vendicare i coniugi Nagasa e anche loro padre…ma dovevano tenerlo nascosto a Lenne…
Mentre si incamminavano il minore prese la parola.
“Fratellone…” lò chiamò Alexander mentre camminava.
“La pagherà cara per quello che ha fatto” disse Davide continuando ad andare avanti senza guardare il fratello minore.
“Fratellone so che tu vuoi vendicare papà…i genitori di Lenne…ma vuoi andarci così!? È poi…il colonnello mentre andavamo ha detto che sono fonti attendibili…quindi non siamo sicuri che lui possa essere là” spiegò Alexander, era ancora scosso per quello che stava succedendo…
Davide si fermò, solo in quel momento si degnò di voltarsi, guardava Alexander…sentiva la sua paura, anche se era un armatura, Davide e Alexander si capivano al volo…il team Mustang lo chiamavano ‘telepatia Enrick’.
Davide si avvicinò al fratello regalandogli un sorriso sincero.
“Vedrai Alex…prima ci sbrighiamo e prima potremmo cercare un modo per recuperare i nostri corpi…ma questa cosa la dobbiamo fare…per papà e per i signori Nagasa…” spiegò Davide con un nodo alla gola.
Papà…da quanto tempo non aveva pronunciato quella parola? Da qualche anno…dalla sua partenza…molto tempo…troppo.
Era vero l’aveva pronunciata davanti alle tombe dei loro genitori…ma quella era tutta un'altra cosa, era una  cosa fra lui e loro…era una parola che neanche col fratello pronunciava…forse per vergogna…forse per non dover più pensare…per fuggire…
Si era per quello…non voleva che suo fratello lo potesse vedere piangere, suo padre una volta gli disse un vero uomo non piange mai!, suo padre gli insegnava molte cose…vorrebbe averlo ancorali con lui…con loro…
Era buffo…nella casa dove abitavano si faceva cose come una normale famiglia…eppure lui sin da piccolo amava l’alchimia, era strano in quella casa neanche quella parola era entrata…ricorda quando i suoi genitori scoprirono il suo ‘talento’, erano fieri di lui, soprattutto suo padre, ricorda che l’aveva preso in braccio urlando: Abbiamo un futuro alchimista di stato!Tesoro guarda il mio campione!
Col tempo anche Alexander si appassionò all’alchimia…spesso assisteva ai suoi ‘studi’ guardandolo meravigliato…a quel punto i loro genitori regalavano a loro libri d’alchimia…loro la studiavano perché era bello sentire un complimento dai loro genitori…va bene loro madre faceva a loro sempre complimenti…però sentirseli dire dal loro padre era davvero un evento!
Correvano…erano ormai vicini al vicolo…
 
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Nel frattempo…
 
Nell’ufficio del colonnello Mustang…
 
Roy continuava a riguardare tutti i documenti che riguardava Micheal Enrick…era un normalissimo soldato, direbbero gli altri, ma non lo era…non per loro.
‘Cosa avrenno in mente?’ si chiese Roy preoccupato, aveva il timore di aver fatto una stupidaggine…
Tutti i suoi pensieri vennero interrotti da Braven appena arrivato con una serie di documenti.
“Ecco a lei i documenti riguardante Micheal Enrick!” disse Braven posandoglieli sulla scrivania e Roy incominciò a leggerli.
“Braven…credo di aver fatto un’idiozia…” confessò Roy alzando la testa e fissando l’amico.
“Perché dici questo?” chiese Braven preoccupato.
“Perché Micheal Enrick è il padre di Davide ed Alexander…” iniziò Roy mentre Braven lo guardò confuso.
“…ed io ho rivelato a loro che è stato ucciso da Scar…” continu Roy mentre Braven lo fissava incredulo.
“Colonnello è impazzito!? Andare a dire chi è l’assassino del padre e come andare a preparare il loro funerale!” urlò Braven sbattendo le mani sulla scrivania.
“P-perché?” chiese Roy terrorizzato dalla risposta di quest’ultimo.
“Perché caro colonnello…ora quei due andranno a cercarlo! Per fortuna non a detto a loro dove si trova…abbiamo ancora temp…” disse Braven mentre venne interrotto da Roy.
“Ho detto a loro dove si trova” disse semplicemente Roy, voleva sotterarsi…come aveva potuto non accogersi che in quel momento Davide provava rabbia…si, provare rabbia verso la morte del proprio padre…Davide lo ha sempre considerato identico in tutto è per tutto ad Acciaio, quindi forse era per quello che non se l’aspettava…
“COSA!? Ma come ha potuto?” chiese sconcertato Braven facendo cadere gli ultimi documenti che aveva in mano.
“Che pensavo che avrebbero voluto vendicare il padre?” chiese Roy col la testa bassa.
“Ok…niente panico! Dobbiamo andare a fermarli! In fretta!” disse Braven con le mani sui capelli correndo per tutta la stanza mentre sulla testa di Roy c’erano un sacco di goccioloni.
 
                                        -------------
 
I fratelli Enrick erano arrivati al vicolo, si guardavano in torno…una voce attirò la loro attenzione.
“I fratelli Enrick…che volete?” chiese Scar stupito, di solito era lui che cercava gli alchimisti di stato…non il contrario!
“Dimmi Scar…nella guerra di Ishball hai ucciso un soldato…si chiamava Micheal Enrick…ti dice nulla questo nome?” chiese Davide tenendo la testa bassa nascosta del suo ciuffo biondo…
“Micheal Enrick…il soldato dai capelli e occhi castani…che legame avete con lui?” chiese Scar fissando i due fratelli.
“Era nostro padre…” rispose Alexander mentre si girò a guardare il suo fratellone.
“Vostro padre…tu Metallo non gli assomigli per niente…”disse Scar colpendo nel punto dolente di Davide.
Stava immobile…non sentiva nulla…l’unica frase rimasta nella sua mente era tu Metallo non gli assomigli per niente
Era vero…lui non assomigliava a nessuno della sua famiglia…era diverso.
Stava per perdersi nel vuoto, quando si ricordò una cosa che gli aveva detto il padre…
 
Flashback…
 
“Papà…ho notato che Alex ti assomiglia tantissimo…ma io non assomiglia a nessuno della nostra famiglia…sono diverso” disse un piccolo Davide quasi in lacrime.
“”Su campione…non devi piangere, i veri uomini non lo fanno mai!” disse il padre severo.
“è vero…” disse Davide asciugandosi le lacrime.
“Per quanto riguarda il problema ‘genetica’…non devi essere triste di essere diverso da noi…anzi devi essere felice!” disse il padre provando a tirarlo su di morale.
“Essere felice? Perché?” chiese dubbioso Davide guardando il padre mentre arriva Alexander che cominciò a tirare la manina del fratello maggiore.
“Bhe…perché sei unico! Le persone potranno ricordarsi di te senza doverti giudicare a qualcun’altro o qualcosa no? Sii fiero di ciò che sei!” disse il padre riservandogli uno dei suoi occasionali sorrisi.
“Hai ragione! Grazie papà!” disse Davide felice asciugandosi le lacrime e sorridendo.
“Fratellone! Andiamo a giocare!” supplicò Alexander tirando Davide.
“Ma…voglio stare con papà…” provò a controbattere Davide, ottenendo solo un Alexander in lacrime.
“Suvvia bambini non litigate! Ho un idea…finisco di firmare questi ultimi documenti e poi giochiamo insieme…va bene?”  propose il padre, ottenendo due bambini che scoppiavano dalla felicità che andarono ad abbracciarlo…
 
Fine Flashback…
 
Non poteva lasciarsi abbattere da quelle parole…lo doveva a suo padre…hai suoi insegnamenti…
 
Perché sei unico! Le persone potranno ricordarsi di te senza doverti giudicare a qualcun’altro o qualcosa no? Sii fiero di ciò che sei!
 
Suo padre aveva ragione…lui doveva essere fiero di essere se stesso…
“Non importa se non assomiglio a mio padre! Anzi così le persone potranno ricordarsi di me senza giudicarmi a qualcun’altro!” rispose Davide fiero di quelle parole pronunciate.
“Fratellone…quelle parole…” disse Alexander ricordandosi di quelle parole pronunciate dal fratello.
“Preparati Scar! È la resa dei conti!” urlò Davide, seguito da Alexander, che si lanciò contro Scar.
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
Rieccomi!
Vi sono mancata?
 
*suono dei grilli e del vento*
 
Okkeyyyyy!
Nel capitolo di oggi i due fratelli ripensano al loro padre…morto per mano di Scar…
 
Nel prossimo capitolo ci sarà azione state tranquilli!
Inoltre farà la sua comparsa nel capitolo anche Lenne!
 
Che cosa centrerà Lenne nel prossimo capitolo? Roy e Braven riusciranno ad arrivare in tempo?
 
Scopritelo nel prossimo capitolo!
 
Alla prossima!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 25
*** Affrontare il dolore… ***


Capitolo 25: Affrontare il dolore…
 
Perché sei unico! Le persone potranno ricordarsi di te senza doverti giudicare a qualcun’altro o qualcosa no? Sii fiero di ciò che sei!
 
Suo padre aveva ragione…lui doveva essere fiero di essere se stesso…
“Non importa se non assomiglio a mio padre! Anzi così le persone potranno ricordarsi di me senza giudicarmi a qualcun’altro!” rispose Davide fiero di quelle parole pronunciate.
“Fratellone…quelle parole…” disse Alexander ricordandosi di quelle parole pronunciate dal fratello.
“Preparati Scar! È la resa dei conti!” urlò Davide, seguito da Alexander, che si lanciò contro Scar.
Davide corse contro Scar dandogli una serie di pugni, mentre Alexander si lanciava contro di lui con dei potenti calci.
Scar li parava tutti e poi usando l’alchimia creò un enorme muro che andava contro Davide.
“Fratellone!” urlò Alexander andando a parare il colpo di Scar.
“Alex! Tutto bene?” chiese Davide preoccupato.
“Si fratellone…” disse Alexander rialzandosi in piedi, disegnò un cerchio alchemico per terra e da li uscirono dei serpenti che andavano contro Scar, colpendolo in pieno.
A quel punto Davide battè le mani a terra e fece uscire una lunga lancia e andando contro a Scar, che ancora si stava riprendendo dal colpo ricevuto poco prima.
 
                                  ---------------
 
Nel frattempo…
 
Una bambina insieme ad un uomo si guardava intorno…
“Ma dove sarà Scar?” si chiedeva la bambina affiancata dal suo animaletto.
“Non saprei…deve essere da queste parti…” disse l’uomo anche lui guardandosi intorno.
“Spero solo che non stia ancora facendo a botte con Edward e Alphonse…” disse la bambina sospirando, quell’uomo lo perdeva sempre di vista…
 
                                   ---------------
 
Nelle vicinanze del vicolo, vicino a dei negozi…
 
Molte persone stavano facendo acquisti, molta gente impazziva per una merce particolare…tra loro c’era una ragazzina mora in particolare che stava facendo acquisti da quelle parti…
“Wow!!!! Quei pezzi di auto-mail sono incredibili! Anche quelli! Ah quelli starebbero bene nell’auto-mail di Davide!” diceva Lenne mentre guardava i vari pezzi nel negozio con aria entusiasta.
“Signorina…vuole acquistare qualcosa?” chiese il negoziante sorridendo mentre mostrava la merce.
“Bhe…vorrei comprarmi tutto però mi limiterò a comprare i migliori attrezzi che avete!” disse Lenne ricordandosi che era in un negozio.
“Ok!” disse il negoziante preparando i sacchetti.
Mentre Lenne attendeva sentì delle persone parlare…
“Avete sentito? A quanto pare l’alchimista di Metallo si sta scontrando contro Scar!” disse un uomo leggendo il giornale.
“Già, chissà chi vincerà…” rispose la donna pensierosa.
‘Davide si sta scontrando contro Scar?’ si chiese Lenne preoccupata.
“Signorina! Il suo acquisto!” disse il negoziante riportandola alla realtà.
“Ah? Si grazie!” disse Lenne prendendo il sacchetto.
“Grazie a lei signorina per aver acquistato qui da noi!” ringraziò il negoziante.
“Mi dica…chi è Scar?” chiese Lenne preoccupata.
“Scar è un assalitore di alchimisti di stato…chiunque l’abbia incontrato non ne è uscito vivo…a quanto pare si sta scontrando con l’alchimista di Metallo…almeno così dicono le voci” spiegò il negoziante serio.
“Mi sa dire dove?” chiese Lenne ancora più preoccupata, il suo amico era in un serio pericolo…
“Si…si trova nel vicolo qui vicino…mi raccomando signorina non andarci…è molto pericoloso!”  disse il negoziante sistemando gli scaffali.
“Si grazie!” disse Lenne correndo fuori dal negozio.
Davide…Alex…sto arrivando!
 
                                ------------------
 
Nel frattempo…
 
Roy era in macchina insieme a Braven.
Stavano andando più veloce che potevano, per così impedire una catastrofe…
Nella mente di Roy si muovevano troppi pensieri…
La morte di Maes…la separazione dal suo team…la scoperta sul padre di Metallo e suo fratello…ed ora sulla coscienza si ritrova una possibile loro morte…
Si sente un stupido…
Uno stupido nel mettere sullo stesso piano Metallo ed Acciaio…
Anche se si assomigliano fisicamente…di carattere…il loro passato non è identico…Acciaio odia suo padre…Metallo no.
Come ha potuto essere così idiota? Doveva andare veloce…più che poteva.
“Colonnello si sbrighi!” diceva Braven impaziente e preoccupato allo stesso tempo.
“Sto facendo il più in fretta possibile Braven!” urlò Roy irritato mentre guidava.
La macchina correva in un modo incredibile…
 
                                -------------------
 
La battaglia fra i fratelli Enrick e Scar continuava senza fermarsi mai…
Sia Davide che Scar erano feriti ma continuavano a combattere.
Davide trasmutò il suo braccio, facendo uscire una lama e andando contro Scar mentre Alexander cercava di colpirlo da dietro.
Lenne si avvicinava sempre di più al vicolo…
Davide si fermò e guardò Scar in cagnesco…
“Mani in alto!” urlava un soldato con una pistola in mano puntando contro Scar.
“NO! Lasci stare! Scappi!” urlava Alexander al soldato.
Scar punto il suo braccio contro il soldato uccidendolo e facendo cadere la pistola…
“Maledetto bastardo…la pagherai cara per quello che ci hai fatto passare…prima nostro padre…è poi i signori Nagasa…” disse Davide guardando Scar, sentendo però dei passi.
“Come?” chiese una voce a lui familiare…troppo familiare.
Davide si girò verso la fonte della voce…era Lenne…
“Tu…hai ucciso…i miei genitori?” chiese Lenne incredula a ciò che aveva sentito.
“Si ragazzina…non posso nasconderlo di certo…” rispose Scar guardandola freddamente.
“P-perché!? Che ti hanno fatto di male!?”chiese Lenne  tra i singhiozzi cadendo a terra fissando impotente Scar…
I suoi genitori…le persone che le avevano promesso che sarebbero tornati da lei…erano…morte per mano sua…anche il padre di Davide e Alexander era morto a causa sua…
 
Flashback…
 
Davanti a casa Nagasa si potevano sentire dei pianti di una bambina mora mentre sua madre cercava di consolarla…
“Su piccola mia…non piangere…mamma e papà torneranno presto!”disse la signora Nagasa accarezzando i capelli della figlia.
A fissare la scena c’erano i soldati venuti a prenderli, suo padre e il signor Enrick.
“Mammina…rimani qui!”disse Lenne piangendo mentre Nira era al suo fianco guardandola comprensiva…
“Io e la mamma dobbiamo andare…torneremo presto…e poi non sei sola…c’è zia Nira…i fratellini Enrick…”disse il signor Nagasa abbracciando la piccola Lenne.
“V-va bene…però tornate presto!”disse Lenne asciugandosi le lacrime e guardando i suoi genitori andare via…
 
Fine Flashback…
 
Lenne lo guardava…sentiva la rabbia…la paura…il dolore…
“Lenne scappa!” disse Alexander disperato.
Lenne non stava ascoltando…era tutto sordo per lei…abbassò la testa e prese la pistola…
Non aveva mai tenuto un arma in mano…
Era abituata a sentire la freddezza dei auto-mail che quella di un arma…di una pistola.
Mirava a Scar…nel volto di Lenne scendevano lacrime a non finire…era terrorizzata…
“Sparami pure…ma sappi che se lo farai sarai mia nemica” disse Scar, a quel punto Lenne stava per premere il grilletto e Scar stava per attaccare Lenne, almeno se non fosse arrivato Davide mettendo davanti a Lenne e proteggendola
“Non provare…a farle del male…” disse Davide guardandolo con rabbia.
Scar lo guardò sorpreso…gli veniva in mente la scena in cui Acciaio proteggeva la sua amica…non era giusto metterla in mezzo a tutto questo…
Scar interruppe l’attacco andandosene via e sparendo dal raggio visivo dei fratelli Enrick.
A quel punto Davide si girò e guardò Lenne.
“Non…sono riuscita a sparargli…” balbettava Lenne presa dal dolore, in quel momento Davide si inginocchiò davanti a lei prendendole le mani.
“Non devi farlo…con queste mani da piccoli ai aiutato una bambina più piccola di noi quando era ferita…hai dato a me un braccio e una gamba permettendomi di camminare…queste mani non sono fatte per uccidere…ma per dare la vita agli altri…” disse Davide levandole la pistola e tenendo le sue mani.
A quel puntò Lenne si aggrappò alla magia di Davide scoppiando a piangere…
“Da..vide…” ripeteva Lenne mentre piangeva…
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
Rieccomi!
 
In questo capitolo vediamo i fratelli Enrick vs Scar!
Roy e Braven  stanno per arrivare dove si trovano Davide e Alexander…ma quando arrivano????
 
Nel prossimo capitolo ci si riprenderà da tutto il dolore che provavano i personaggi in questi due capitoli…
 
Alla prossima!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 26
*** Buttare la maschera! ***


Capitolo 26: Buttare la maschera!
 
Dopo la fuga di Scar, finalmente arrivarono Roy e Braven, lasciandoli in uno scenario di angoscia…
Lenne stava piangendo aggrappata alla maglia di Davide, mentre quest’ultimo e suo fratello avevano uno sguardo nel vuoto…
Davide, Alexander e Lenne furono accompagnati in auto da Roy e Braven al quartier generale.
 
Al quartier generale…
 
In infermeria…
 
Davide era nell’infermeria del quartier generale a curare le ferite procurate durante la battaglia contro Scar…
“Ahia!” urlò Davide dal dolore mentre l’infermiera fasciava le sue ferite.
“Mi scusi però deve stare fermo!” disse l’infermiera mentre cercava di fasciarlo.
“Certo…scusi!” si scusò Davide cercando di trattenere il dolore.
“No…non si deve scusare…è colpa mia!” disse l’infermiera dispiaciuta prendendo i prodotti per difettare le ferite sulla testa.
“Avanti non si dia la colpa!” la rassicurò Davide, non era abituato ai discorsi formali che la gente gli riservavano.
“Ok, grazie signor alchimista!” disse l’infermiera cominciando a fasciare la testa.
“Ahia!” urlò Davide per l’ennesima volta…
 
Davanti alla stanza interrogatori…
 
Davide dopo essere stato fasciato, insieme a Alexander va nella sala interrogatori.
Davanti alla sala, vedono aprire la porta…era il comandante supremo King Bredley.
“Comandante supremo…lei qui?” chiese Davide stupito, sapeva bene che il comandante supremo era un homunculus ma doveva cercare di nascondergli che lui e suo fratello sanno tutto…
“Oh…Metallo ho fatto compagnia alla tua amichetta, una dolce signorina…” disse Bradley indicando Lenne.
“C-certo…grazie mille…” balbetta Davide cercando il sostegno del fratello.
“Cosa c’è…vi da fastidio?” chiese Bredley ai due fratelli.
“Ehm” cercò di parlare Davide nervoso, attirava certamente l’attenzione in quel modo.
“Certamente non ci dispiace…soltanto che non ci aspettavamo una cosa del genere da lei…” spiegò Alexander agitato.
“Davide! Alex!” li chiamò Lenne andando verso di loro preoccupata.
“Lenne stai bene?” chiese Davide preoccupato, non si fidava di Bredley…
“Si sto bene adesso…tu piuttosto sembri ridotto male! Hai persino la testa fasciata!” disse Lenne osservando attentamente Davide.
“Sta tranquilla…sto bene!” disse Davide cercando di calmarla.
“Metallo…vorrei parlarti…è possibile?” chiese Bredley serio.
“Certamente…Alex…Lenne voi andate io vi raggiungo dopo” disse Davide al fratello e l’amica ce si incamminarono.
“Accomodati” disse Bredley facendo entrare Davide che si era seduto sulla sedia dove c‘era prima l’amica.
“Mi dica comandante” disse Davide cercando di stare calmo.
“So benissimo che tu e tuo fratello sapete tutto di me…” confessò Bredley sedendosi anche lui, facendo sbiancare Davide che non rispose.
“La tua amichetta è davvero una brava ragazza…sarebbe un peccato che succeda qualcosa…” continuò Bredley facendo alzare Davide di scatto.
“No! Non la metta in mezzo a tutto questo!” pregò Davide, non poteva permettere di mettere in mezzo Lenne…
“certamente…a due condizioni…”disse Bradley calmo mentre Davide si risedette.
“Quali?” chiese Davide serio guardando Bredley negli occhi.
“La prima condizione è che tu non rinunci al tuo titolo di alchimista di stato…” iniziò Bredley mentre Davide continuava ad ascoltare.
“La seconda condizione è che non diciate a nessuno quello che sapete…altrimenti per la vostra amichetta saranno guai…” concluse Bredley minacciosamente mentre guardava dritto negli occhi dorati di Davide.
“Va bene…però vorrei chiederle un favore…” chiese Davide alzandosi.
“Dimmi pure…” chiese Bredley incuriosito, Metallo gli chiedeva un favore nonostante sapesse che lui era un homunculus?
“Vorrei che permettesse a me e mio fratello di continuare la nostra ricerca per riavere i nostri corpi…” disse Davide uscendo dalla stanza.
“Certamente…fino a quando voi non vi mettete contro di me tutto andrà bene…continuate pure…” rispose Bredley lanciandogli uno dei suoi falsi sorrisi.
Detto questo Davide si diresse all’albergo, dove si trovavano Alexander e Lenne.
 
Nell’ufficio del colonnello Mustang…
 
Roy aveva installato dei microfoni nella sala interrogatori ed insieme a Braven aveva ascoltato la discussione.
“A quanto pare Bredley è stato chiaro con Davide…” commentò Braven spegnendo l’apparecchio.
“Si…a tolto la maschera anche con Metallo, riempendolo di condizioni…altrimenti ci rimetterà la sua amica…” disse Roy tenendo la testa bassa.
“Che uomo crudele!” disse Braven arrabbiato.
“Ti sbagli Braven…non è un uomo…è un homunculus” concluse Roy appoggiando il mento sulla mani, cominciando a pensare…
Dove vuoi andare a parare…vuoi mostrarci davvero tutte le tue carte in tavola?
 
Alla stazione…
 
Davide e Alexander avevano deciso di andare a trovare la loro maestra…ovviamente Lenne aveva insistito nel voler andare con loro…è loro ovviamente dopo tante insistenze avevano accettato….
Si erano accomodati in una delle cabine del treno..si poteva vedere dal finestrino la città di Central City essere sempre più lontana.
“Fratellone…che ti a detto il comandante supremo?” bisbigliò Alexander al fratello.
“A messo in chiaro le cose...noi possiamo continuare il nostro viaggio…ma se diciamo a qualcun’altro di lui….farà del male a Lenne…” rispose Davide serio.
“Capito…Secondo te la maestra ci potrà aiutare?” chiese Alexander al fratello.
“Bhe…dobbiamo estorcerle più informazioni possibili…non importa se picchierà duro…noi dobbiamo...” disse Davide risoluto, ma ripensando alle sue parole cominciava a perdere la sua determinazione…
“AHHHHH! ALEX ABBIAMO AVUTO VITE COI CORTE!!!”incominciò Davide urlando dalla paura abbracciando il minore.
“ED IO NON MI SONO MAI FATTO UNA FIDANZATA!!!” urlò Alexander anche lui terrorizzato…
“Ma che razza di insegnante avete voi due?” chiese Lenne con dietro delle goccioline sulla testa.
 
I due fratelli Enrick insieme a Lenne sono partiti per far visita alla loro maestra e chiederle consigli su come poter recuperare i loro corpi…
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
Rieccomi!
 
In questo capitolo Bredley butta la maschera….anche Davide e Alexander, come Edward Alphonse e Roy, si trovano alle strette dal comandante supremo…
 
Nel prossimo capitolo si raggiungerà la città della loro ‘maestra’…
Chi sarà? Lo volete scoprire?
 
Al prossimo capitolo!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 27
*** Tutto è uno...uno è tutto! ***


Capitolo 27:  Tutto è uno, uno è tutto!
 
I fratelli Enrick e Lenne arrivano finalmente nella città della loro maestra…
I ragazzi si avviarono verso la sua casa, mentre si avviavano Davide sbatte contro qualcuno…
“EHI MA PERCHE NON GUARDI DOVE VAI!?” urlò Davide arrabbiato.
“Mh? Chi c’è?” chiese l’uomo voltandosi.
“Eh? Ma è lei? Il marito della maestra?” chiese Alexander felice di vedere Shugu.
“Mh? I fratelli Enrick! Con chi ho sbattuto?” chiese Shugu guardando in basso.
“Mh….” Si limitò Davide nervoso.
“Davide! Quanto tempo! Non ti avevo notato…eri così basso!” disse Shugu sorridendo.
“A CHI AVRESTI DATO DEL BASSO QUANTO UNA SEDIA GIOCATTOLO!?” chiese arrabbiato Davide.
“Fratellone…non ha detto nulla del genere…” disse Alexander sospirando.
“Davide sei il solito!” gli urlò contro Lenne colpendolo con una chiave inglese.
“Alex! Sei diventato così alto da stare dentro a quest’armatura eh?” disse sorpreso Shugu mettendo una mano sulla sua spalla.
“Ehm…già!” disse semplicemente Alexander imbarazzato.
“A proposito tu dolce signorina chi sei?” chiese Shugu guardando Lenne.
“Io sono Lenne Nagasa…la meccanica di Davide…nonché migliore amica dei due” si presentò Lenne sorridendo.
“Piacere mio…” disse Shugu stringendole la mano.
“A proposito ci può portare dalla maestra?” chiese Davide dopo essersi ripreso dagli scleri sulla sua altezza.
“Certamente!” disse Shugu guidando i ragazzi a casa sua…
 
                              ------------------
 
Nel frattempo…
 
Roy e Braven avevano deciso di pedinare Bredley, per vedere cosa facesse.
Fin ora Bredley aveva fatto cose di qualunque essere umano…non aveva incontrato nessun homunculus…ne tanto meno faceva nulla di male…
“Ma quando farà qualcosa di interessante?” brontolava Roy spiando Bredley.
“colonnello…non si lamenti, l’idea è venuta a lei!” ricordò Braven spiando anche lui Bredley.
“Però pensavo facesse qualcosa di interessante…” commentò Roy annoiato.
“A quanto pare no!” ridacchiò Braven mettendo via gli appunti presi sulla giornata di Bredley.
“è tu dovresti essere il mio migliore amico?” chiese seccato Ro rialzandosi e incamminandosi.
“è proprio per questo che ci sono i migliori amici! Per far capire l’errore del proprio amico!” spiegò Braven sorridendo e appogiando la sua mano sulla spalla di Roy.
“Grande amico…” concluse Roy per poi i due incamminarsi…
 
                                 ------------
 
Il gruppo era finalmente a casa della loro maestra ed il marito andò ad avvisare sua moglie…
“Tesoro…ci sono i fratelli Enrick…c’è l’ha fai?” chiese il marito preoccupato sulla salute della moglie.
“Tranquillo…c’è la faccio…” rispose la moglie alzandosi dal letto.
“A quanto pare la maesra sta ancora male…” disse Alexander preoccupato
“Già…mi sa che non si è mai ripresa del tutto…” disse Davide per poi sentire la porta aprirsi…
“DOVE E QUEL DISGRAZIATO DEL MIO ALLIEVO!!!” urla Izumi infuocata dalla rabbia.
A quelle parole Davide e Alexander deglutirono.
“Ciao…maestra” disse Davide terrorizzato.
“Ho saputo che sei un cane dell’esercito…” iniziò Izumi minacciosa, Davide e Alexander erano sempre più terrorizzati di quella donna…
“Eh…ma davvero?” ironizzò Davide indietreggiando.
“Vorrei sapere…PERCHE TUTTI I MIEI ALLIEVI DIVENTANO SEMPRE CANI DELL’ESERCITO!!” urlò Izumi arrabbiata dando un calcio a Davide mentre Alexander guardava spaventato.
 
Più tardi…
 
“Ahhè un piacere conoscerti Lenne!” disse Izumi sorridendo, per poi mandare un occhiataccia a Davide e Alexander.
“Mentre voi…come avete potuto diventare cani dell’esercito!!” urlò Izumi arrabbiata.
“Ehm..posso chiederle come hanno fatto Davide e Alexander a diventare suoi allievi definitivamente?” chiese Lenne incuriosita.
“Certamente!” sorrise Izumi per poi cominciare a raccontare…
 
Flashback…
 
Erano in una città vicina a Natilia…si chiamava Equelia.
Ad Equelia c’era stata una frana…fraa che avrebbe distrutto la città se non dosse stato per Izumi che costruì un enorme muro che impedì ciò.
Due bambini si avvicinarono a Izumi.
“Signora! Potrebbe insegnarci l’alchimia?”chiese il piccolo Davide tenendo la mano di Alexander.
“SIGNORA A CHI!?”urlò Izumi per poi dare un pugno a Davide, che si lamentò del dolore.
“Ehm…signorina…” si corresse Davide mentre il fratellino guardava curioso Izumi.
Solo allora Izumi guardò bene Davide.
Era incredula a ciò che vedeva…davanti a lei c’era un bambino di 11 anni con capelli biondi e occhi dorati…
“Siete fratelli?” chiese Izumi, vedeva che il bambino ,che assomigliava tanto al suo allievo Edward, teneva la mano del bambino che al contrario suo aveva i capelli e occhi castani.
“Si! Io sono Davide Enrick mentre questo è il mio fratellino Alexander!” disse Davide con una voce infantile, che addolciva Izumi.
“Mi scusi del disturbo…” si scusò Nira prendendo le mani dei bambini.
“Dove sono i loro genitori?” chiese Izumi guardando i bambini.
“Sono morti…” rispose Nira triste.
“Capisco…voi volete diventare miei allievi eh? Allora verrete messi alla prova!” disse Izumi guardando i bambini, molto confusi.
 
                               ------------------
 
Izumi aveva deciso di dare ai fratellini Enrick la stessa prova data ai fratelli Elric 2 anni prima…Izumi, Shugu e i fratellini Enrick erano arrivati su un isola.
“Scendete!” disse Izumi facendoli scendere dalla barca.
“Che dobbiamo fare?” chiese Davide confuso, ricevendo un coltellino.
“Vi servirà per difendervi! Per un mese intero starete qui! Non potrete usare l’alchimia…inoltre se entro un mese preciso voi capirete l’enigma allora sarete miei allievi!” disse Izumi allontanandosi dall’isola.
“COME!?” urlò Davide sconvolto mentre Alexander era terrorizzato
“Tutto è uno, uno è tutto!” disse Izumi sparendo dal raggio visivo dei due bambini.
“Fratellone…ho paura…” disse Alexander spavetato.
“CHE DIAVOLO SIGNIFICHEREBBE QUESTO!?” urlò Davide tenendo ancora il coltellino in mano.
 
                              ------------------
 
“Quindi Davide e Alexander hanno passato un intero mese sull’isola?” chiese Lenne stupita.
“Già! è ora sono miei allievi..” concluse Izumi
Tutto è uno, uno è tutto quella frase girava ancora nella mente di Davide mentre tutti continuavano a parlare del più e del meno…
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
Rieccomi!
 
Zan zannn zannnn!
 
In questo cappy Davide e Alexander incontrano Izumi e suo marito!
Inoltre vediamo anche che cosa combinano Roy e Braven!
Per poi vedere l’incontro tra Izumi, Davide e Alexander…
Nel prossimo capitolo comparranno degli amichetti a cui volevamo fare a meno…
 
Alla prossima!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 28
*** Una lezione importante! ***


Capitolo 28: Una lezione importante!
 
I fratelli Enrick e Lenne sono arrivati a casa di Izumi e suo marito.
È stata come una rimpatriata tra parenti, riempie sempre di gioia, oltre che il dolore sulla faccia del povero Davide…
 
Era sera…
 
Davide, Alexander e Lenne stavano già dormendo mentre Izumi e Shugu erano in cucina a parlare…
“Tesoro hai visto come sono cresciuti?” chiese Shugu preparando i caffè.
“Si…inoltre l’ho capito benissimo che hanno fatto una trasmutazione umana…domani li smaschererò…”disse Izumi bevendo il suo caffè.
“Hai visto Davide?” chiese Shugu ancora mentre aggiungeva lo zucchero nella sua tazza.
“Si…assomiglia tanto a Edward…ed’è questa la cosa che mi spaventa di più…” confessò Izumi
“Per quale motivo?” chiese confuso Shugu guardando la moglie.
“Due ragazzi che si assomigliano come due gocce d’acqua ma che sono in due famiglie diverse…non è strano?” chiese Izumi fissando il caffè nella sua tazza.
“Certamente…ma dopo ti ci abitui…” rispose Shugu dopo aver finito di bere il caffè.
“Mh…comunque quei due ragazzi devono imparare una lezione..” concluse Izumi bevendo tutto d’un sorso il suo caffè.
 
                                ------------------
 
Il giorno dopo…
 
I fratelli Enrick furono richiamati dalla loro maestra in mattinata.
Il sole era già alto nel cielo ed illuminava il paesaggio di quella cittadina.
Quella mattinata accoglieva un curioso Alexander ed un assonnato Davide.
Davide si era vestito ma stava ancora facendo la sua treccia mentre il minore lo svegliava quando si riaddormentava, il tutto con dei confusi Izumi e Shugu che hanno dietro le teste delle goccioline stile anime.
“Bene! Vi ho chiamati di mattina presto per verificare di cosa siete capaci! Sono 3 anni che non ci vediamo…” disse Izumi mentre i due fratelli si misero in posizione di combattimento.
Izumi partì all’attaccò andando verso Davide e dargli dei calci mentre Alexander provava a fermarla.
Davide schivo i colpi saltando all’indietro mentre Alexander provò a colpire Izumi alle spalle ma quest’ultima lo prese per il braccio sbattendolo a terra.
“Ho capito tutto! Davide il tuo braccio e la tua gamba sono degli auto-mail! Mentre Alexander è un’armatura vuota! Voi due avete fatto una trasmutazione umana…pensavate di potermelo nascondere?” li rimproverò Izumi arrabbiata.
“Ma…come l’ha capito?”  chiese Davide stupito insieme al fratello.
“Ho già avuto due allievi che hanno fatto la stessa cosa che avete fatto voi…è da idioti non capirlo…” spiegò Izumi seria.
“I fratelli Elric, vero?” chiese Alexander stupendo Izumi.
“Voi…li conoscete?” chiese Izumi sorpresa.
“Soltanto il minore…Alphonse Elric” rispose Davide mettendo le mani nelle tasche.
“Capisco…quindi non avete conosciuto Edward…” disse Izumi a bassa voce non facendosi ascoltare dai fratelli.
 
                             -----------------
 
Nel frattempo…
 
Roy stava nel suo ufficio…quando sentì la porta aprirsi.
Era Riza….la donna che gli copriva sempre le spalle…la donna che sopportava le sue bambinate…quella donna ora era davanti a lui…
“Tenente…che fa qui?” chiese Roy sorpreso ma infondo anche felice, non la vedeva da molto tempo…è non sapeva che scusa inventarsi per incontrarla.
“Sono qui per prendere dei documenti colonnello…non ci metterò molto…” disse Riza, pensava davvero che a lui desse fastidio la sua presenza?
“Va bene…” rispose semplicemente Roy firmando dei documenti.
Era calato il silenzio…
Lui aveva tante cose da dirle…ed ora che ne aveva la possibilità non lo faceva…il colonnello Roy Mustang…l’alchimista di fuoco…l’ero di Ishball…un codardo?
“Allora…come essere al fianco del comandante supremo?” chiese Roy sottolineando l’ultima parola.
“Allora anche lei lo sa…come l’ha saputo?” chiese Riza sorpresa ma non levando gli occhi dal cassetto.
“Hughes mi aveva lasciato un messaggio in codice…l’ho decifrato ed’allora ho capito tutto…” spiegò Roy fermandosi.
“Capisco…” rispose Riza con in mano le sue cose.
“Tenente…stia attenta per favore…” sussurrò Roy a Riza prima che quest’ultima se ne andasse.
“Stia tranquillo..colonnello” rispose Riza andandosene dall’ufficio.
 
                               ------------------
 
I fratelli Enrick erano a girare per la città.
Non erano lontani dalla casa di Izumi e di suo marito, quindi se si sarebbe fatto tardi, sarebbero arrivati a casa in tempo…per non sentire le sgridate di Izumi.
Tutto venne interrotto da una voce…
“Ehi Metallo! Che bella sorpresa ti ho fatto eh?” disse Envy comparendo dietro di loro.
“Envy!? Ma che sorpresa! Mi hai realizzato un incubo!” gli urlò Davide arrabbiato.
“Che ci fai qui?” chiese Alexander guardando Envy.
“Soltanto per parlare! Vedete di non ficcare troppo il naso nei nostri piani…ovviamente cercate di vivere…” disse Envy con suo arrogante sorrisetto, facendo innervosire Davide.
“CHI SE NE IMPORTA!!” urlò Davide lanciandosi contro Envy, che lo prende e gli da una gomitata sullo stomaco, facendogli sputare sangue.
“Fratellone!” urlò Alexander andando a vedere come stasse il maggiore.
“COSI NON VA!” urlò una voca dietro i fratelli.
“Mh? Chi saresti tu?” chiese Envy confuso.
“Sono solo una casalinga di passaggio…” iniziò Izumi avvicinandosi ai due fratelli vedendo le condizioni di Davide per poi osservare Envy.
“Una casalinga di passagio?” ripetè Envy confuso.
“…una casalinga di passaggio moooooolto arrabbiata!” concluse Izumi mettendosi in posizione di combattimento.
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
Rieccomi!
 
Questo capitolo vediamo Davide e Alexander combattere con Inoltre questo capitolo sembrerà esserci un pochino una Roy/Riza…
 
Nel prossimo capitolo che cosa succederà?
 
Scopritelo nel prossimo capitolo!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 29
*** Essere forti! ***


Capitolo 29: Essere forti!
 
“Sono solo una casalinga di passaggio…” iniziò Izumi avvicinandosi ai due fratelli vedendo le condizioni di Davide per poi osservare Envy.
“Una casalinga di passaggio?” ripetè Envy confuso.
“…una casalinga di passaggio moooooolto arrabbiata!” concluse Izumi mettendosi in posizione di combattimento.
Izumi si lanciò contro Envy con colpi precisi e rapidi mentre Envy si limitava a schivare i colpi.
Alexander aiutava Davide a riprendersi dalla gomitata, mentre Envy scattante da dei colpi a Izumi che riuscì a pararli.
Envy era sorpreso, non era da tutti riuscire  parare i suoi colpi con tanta precisione.
“Fratellone, la maestra è veramente brava…” disse Alexander guardando l’insegnante combattere.
“Bhe, non sarebbe la nostra maestra se non fosse brava…giusto?” disse Davide, non stupito dalla bravura della maestra.
“La pagherai cara per aver fatto del male ai miei allievi!” disse Izumi furiosa dopo aver schivato gli attacchi dell’homunculus.
“Quindi lei sarebbe la maestra di Metallo e del suo fratellino? Interessante…” disse Envy stuzzicandola.
“Ti prendi gioco di me!?” urlò Izumi per poi battere le mani e trasmutando un pugno che colpisce Envy.
“Una trasmutazione senza cerchio alchemico? Quindi anche tu sei un sacrificio…” disse stupito Envy guardando Izumi.
“Sacrificio? Che significherebbe!?” urlò furiosa Izumi guardando l’homunculus con odio.
“Potrei dirtelo…ma non l’ho farò!” disse Envy compiaciuto per poi scomparire nel nulla.
“Dannazione!” urlò Izumi per poi uscire dalla sua bocca una fontana di sangue.
“ARGH!!! MAESTRA!!!” urlarono Davide e Alexander per poi soccorrere l’insegnante.
 
                            ------------------------
 
Nel frattempo…
 
Sotto Central City, il nemico parlava nell’ombra…
Tutti gli homunculus erano radunati nella sala al cospetto di un uomo…
Era seduto su un trono, l’unica cosa presente in quella stanza.
“Vedo che sei tornato Envy…” disse l’uomo vedendo Envy arrivare.
“Si sono qui padre!” disse Envy che guardò Gluttony che si lamentava.
“LUST! RIVOGLIO LUST!” piagnucolava Gluttony.
“Zitto! Tanto lei è morta, non tornerà più!” gli rinfaccia l’homunculus seccato.
“Non è carino dire queste cose…Pride” sghignazzò Envy alle spalle dell’homunculus.
“Deve capire che Lust non tornerà…lei era una debole…”disse Pride con disprezzo.
“Come!?” ringhiò Envy con rabbia.
“Calmi! Calmi! Sloth sta scavando sotto tutta Amestris…proprio come avevamo programmato…i sacrifici quanti sono in totale, Envy” disse l’uomo per poi guardare l’homunculus.
“Bhe…ci sono Edward e Alphonse Elric, Izumi Curtis, Davide e Alexander Enrick ed infine…Van Hohemheim” disse Envy contando tutti i ‘sacrifici’ all’appello.
“Hohemheim…dopo tanti anni ci rivedremo…” disse l’uomo non facendosi sentire dagli homunculus.
 
                            --------------------
 
Nelle strade di Central City Roy Mustang girava per la città nella sua fedele automobile.
Era da molto che non sentia né Acciaio né Metallo…quei due di sicuro ne stavano combinando una delle loro…
Ripensava a quello che gli disse Acciaio…
< Le devo 520 cens…ma glieli darò dopo…quando sarà diventato comandante supremo…allora le chiederò altri soldi…e gleili restituirò dopo…e cosi via… >
Era un modo di Acciaio per dire che lui sarebbe vissuto a lungo…
Ripensava a Riza e al resto del suo team…ne sentiva la mancanza…senza di loro il suo ufficio era vuoto…freddo…
Ripensava a Maes…era il suo migliore amico…l’amico morto affinchè lui e Acciaio sapessero la verità…
Ripensava a Braven…un uomo con moglie e un figlio di appena un anno…il maggiore che stava sotto il reparto investigazioni…l’uomo che di carattere assomigliava a Maes…ci mancava soltanto che mostrasse le foto del figlio! L’uomo che era anche il suo migliore amico…avrebbe potuto sempre contare su Braven, ma non voleva chiedergli troppo…non voleva che lui facesse la stessa fine di Maes…
Roy si fermò alla prima cornetta che trovò e chiamò casa Braven.
“Pronto?” disse Lucil rispondendo al telefono.
“Sono il colonnello Roy Mustang…cerco suo marito…il maggiore Fabrian Braven…” disse Roy formalmente.
“Certamente…tesoro ti vogliono al telefono!” disse Lucil chiamando il marito.
“Pronto? Colonnello! Cosa posso fare per lei!” disse allegro Braven con in braccio il figlio.
“Non è il momento di scherzare Braven…ti ho chiamato solo per sentirti…” disse Roy per poi sentire come sottofondo le lamentele di un bambino, mettendosi a sorridere.
“Sai che puoi dirmi tutto vero Roy?” chiese Braven, notando la malinconia dell’amico.
Roy…Braven lo chiamava così soltanto quando è veramente preoccupato per lui…quando voleva ricordargli…ehi sono il tuo migliore amico, confidati!
“Va tutto bene, Fabrian…” concluse Roy per chiudere la chiamata e tornare a casa.
 
                                  -------------
 
A casa Curtis tutti si erano riuniti.
Stavano discutendo dell’accaduto mentre Lenne medicava Davide, stato colpito violentemente allo stomaco.
“Maestra, quindi anche lei ha fatto una trasmutazione umana?” chiese Alexander, attirando l’attenzione di Davide e Lenne.
“Si…ho tentato di riportare in vita io figlio…vedete per me e mio marito non era facile avere figli, quindi quando rimasi incinta ero al settimo cielo…però poi scoprii che il bambino era morto…e allora…” spiegò Izumi sospirando, lasciando increduli e dispiaciuti Davide, Alexander e Lenne.
“Ci dispiace, maestra…secondo lei cosa intendeva Envy con ‘sacrifici’” chiese Davide serio.
“Non lo so…ma non mi piace” rispose Izumi con tutta sincerità.
“Capisco…” dissero i fratelli Enrick abbassando lo sguardo.
“Voi invece?” chiese Izumi e gli sguardi dei due fratelli mutarono di colpo.
“Noi stiamo bene! Non ci scoraggiamo!” disse Davide cercando di essere convincente.
“Già! E poi io ho fatto una lista delle cose che mangierò quando riavrò il mio corpo!” disse Alexander mostrandosi allegro e mostrando il suo quadernetto.
A quel punto Izumi si alzò e si avvicinò ai due fratelli.
Li abbracciò…e i due fratelli erano sorpresi dalla reazione della loro insegnante.
“Non fate gli stupidi…lasciatevi andare…smettetela di mostrarvi forti…” disse Izumi stringendoli sempre di più, quei due ragazzi erano un caso disperato…non volevano far notare agli altri i loro problemi…non volevano far preoccupare i loro amici…
A quel puntò lascime dal volto di Davide finalmente scesero…mentre Alexander teneva il capo basso.
“Ci dispiace…ci dispiace…” continuavano a dire i due fratelli tra le loro lacrime, passando così la serata.
 
                           --------------
 
Il giorno dopo Davide, Alexander e Lenne lasciarono la casa della loro maestra per poi dirigersi verso la stazione.
Il gruppo di fermò di colpo vedendo un uomo biondo che portava gli occhiali, dietro le lenti degli occhiali si potevano vedere benissimo due occhi dorati.
Un uomo simile a Davide era davanti a loro…
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
Rieccomi!
 
In questo capitolo vediamo Izumi contro Envy!
Poi sentiamo anche i pensieri e le considerazioni di Roy per poi finalmente scoprire quale il nome per intero di Braven!
Alla fine i fratelli Enrick lasciano la loro maestra per poi incontrare un uomo simile a Davide…chi sarà?
 
Scopritelo nel prossimo capitolo!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 30
*** Rivelazioni ***


Capitolo 30: Rivelazioni
 
Il giorno dopo l’accaduto, Davide, Alexander e Lenne lasciarono la casa della loro maestra per poi dirigersi verso la stazione.
Il gruppo si fermò di colpo vedendo un uomo biondo che portava gli occhiali, dietro le lenti degli occhiali si potevano vedere benissimo due occhi dorati.
Un uomo simile a Davide era davanti a loro…
Alexander e Lenne si chiedevano incuriositi, chi fosse quell’uomo così simile al maggiore degli Enrick, mentre Davide continuava a fissarlo, sentiva il suo cuore battere forte…ad una velocità incredibile, perché quell’uomo gli assomigliava tanto? Perché si sentiva così in agitazione?
I loro occhi dorati si incrociarono, l’uno guardava l’altro…vedeva l’uomo avvicinarsi a loro, ogni passo riempiva d’ansia Davide…sempre di più…per poi trovarsi di fronte a loro…
“Scusate…posso sapere i vostri nomi?” chiese l’uomo formalmente, riempiendo di interrogativi i tre ragazzi, mentre Davide sentiva gli occhi di quell’uomo addosso a lui…
“Io sono Davide Enrick mentre lui è mio fratello minore Alexander Enrick…lei invece è Lenne Nagasa una nostra amica d’infanzia” rispose Davide chiedendosi perché quell’uomo così simile a lui chiedesse i loro nomi.
“Io sono Van Hohemheim…” si presentò Hohemheim guardando poi Davide.
“Cosa possiamo fare per lei?” chiese cortesemente Alexander notando l’ansia del fratello.
“Tu sei Davide...avevo un figlio che si chiamava così” disse l’uomo guardando negli occhi Davide.
“Davvero? Che…fine ha fatto suo figlio?” chiese Davide incuriosito, non sapeva perché…ma quell’uomo lo sentiva così simile a lui…
“Quando mio figlio Davide nacque, nell’ospedale dove mia moglie partorì…entrarono dei ladri…è lo rapirono con altri tre bambini…quando mia moglie riuscì a contattarmi, me lo raccontò…”spiegò Hohemheim abbassando la testa, poi si avvicinò a Davide e lo squadrò attentamente.
‘Assomiglia a Edward come una goccia d’acqua…’ pensò Hohemheim, guardando i suoi occhi dorati, per poi accarezzargli i capelli raccolti in una treccia, Davide lo lasciava fare…non sapeva perché…ma si sentiva bene a sentire quel calore…così estraneo ma allo stesso tempo così familiare…anche se non se ne accorgeva cominciava a sentirsi stranamente…felice.
“Tu…hai i miei stessi occhi e anche il colore dei capelli…tu sei il mio bambino disperso…” borbottava Hohemheim commosso per poi abbracciarlo.
Davide si sentiva smarrito…era il suo bambino smarrito!?
Lui era un Enrick…era nato in quella famiglia…almeno credeva…inoltre non assomigliava a nessuno della sua famiglia…ed ora…un uomo simile a lui era davanti a lui…possibile che fosse adottato? Che quell’uomo fosse il suo vero padre? Che la felicità che sentiva fosse per il calore paterno?
Non lo sapeva…non gli importava…lacrime dal volto di Davide comiciarono a scendere per poi ricambiare l’abbraccio.
“Va tutto bene Davide…ti ho ritrovato…” lo rassicurava Hohemheim accarezzandogli i suoi capelli biondi.
“Papà!” continuava a sussurrare Davide mentre Alexander e Lenne guardavano la scena commossi.
 
                          ---------------
 
Davide, Alexander, Lenne e Hohemheim si fermarono ad un bar.
“Quindi…il fratellone in realtà non è veramente mio fratello?” chiese Alexander triste abbassando la testa.
“Certo che sei mio fratello!” gli disse sicuro Davide.
“Ma…tu hai ritrovato il tuo papà…hai una tua famiglia…come fai a dire che lo siamo?” chiese Alexander confuso.
“Sei mio fratello! Siamo cresciuti insieme! Lo sei stato è lo sarai per tutta la vita! Quello che è mio è anche tuo! Mio padre è anche il tuo…così se ho fratelli o sorelle…” disse davide guardando sorridente il fratello, commovendo Lenne.
“Grazie fratellone! Allora sarà anche il mio papà! Ap rpoposito a altri figli oltre al fratellone?” chiese felice Alexander.
“A quanto pare adesso ho ben quattro figli! Ce ne sono altri due…tutti è due maschi forse li conoscete già…” disse Hohemheim ridendo bevendo il suo caffè.
“Chi sono?” chiese Lenne ormai anch’essa curiosa.
“Edward Elric e Alphonse Elric” disse semplicemente Hohemheim.
Quella notizia lasciò tutti increduli…
Davide e Alexander avevano già conosciuto Alphonse…da lui avevano saputo della trasmutazione per riportare in vita loro madre…ma se sono fratelli…è hanno lo stesso padre e stessa madre…vuol dire che…sua madre era morta…
“Come…si chiamava la mamma?” chiese Davide abbassando il capo.
“Trisha Elric…i tuoi fratelli usano il suo cognome…” disse Hohemheim guardando i tre ragazzi.
“Io continuerò ad usare il cognome con cui sono cresciuto…io sarò sempre Davide Enrick!” disse fiero Davide, aveva avuto un padre meraviglioso, proprio come sua madre…adesso aveva un altro padre, che non ha potuto assaporare la sua infanzia..due fratelli chissà dove per Amestris e una madre che non ha mai conosciuto.
“Sono felice per te Davide…buona fortuna con le vostre ricerche…spero che tu ridia a tuo fratello il suo corpo” disse Hohemheim alzandosi dal tavolo, lasciando increduli i fratelli Enrick.
“Ma papà…come l’hai capito!?” chiesero in coro Davide e Alexander sbalorditi.
“Sono un alchimista…è poi un tredicenne non starebbe mai in un’armatura così grande…” disse Hohemheim andandosene e salutando i tre ragazzi.
“Fratellone…papà è incredibile…” disse stupito Alexander.
“Lo so…Alex lo so…” rispose Davide anche lui incredulo e stupito insieme.
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I fratelli Enrick e Lenne presero il treno.
Raggiunsero Est City poi salutare Lenne, che fece le solite raccomandazioni a Davide sui suoi auto-mail, per poi i due ragazzi dare un occhiata per la città.
Erano in strada verso l’albergo, almeno fin quando la voce di una bambina non attira la loro attenzione…
“Ehi voi!” disse la bambina con sulla spalla il suo fedele animaletto.
“Mh? È tu chi saresti?” chiese Davide seccato fissando la bambina, stupendo quest’ultima.
“E incredibile! Tu assomigli a Edward! Non è che siete parenti?” chiese la bambina stupita.
“Si…sarebbe mio fratello maggiore” rispose scocciato Davide, non voleva intrattenersi ancora di più…aveva conosciuto Alphonse, dolce e premuroso proprio come Alexander…ma non sapeva nulla su Edward quindi non poteva giudicarlo…
“EH!? Tuo fratello maggiore??? Ecco perché sei cosi piccolo!” disse la bambina sorpresa.
“A CHI AVRESTI DATO DEL PICCOLO INSIGNIFICANTE IMPERCETTIBILE ALL’OCCHIO UMANO!?” chiese esasperato Davide muovendosi come un pazzo.
“Fratellone…non ha detto nulla del genere…” disse Alexander rassegnato mentre la bambina lo gardava con delle goccioline sulla testa.
‘Si vede che sono fratelli…stesso identico carattere…’ pensò rassegnata la bambina.
“Tu piuttosto chi sei!?” disse arrabbiato Davide.
“Io sono May! Principessa di Xing!” disse May sorridendo.
“Ma…non era Ling il principe?” chiese confuso Alexander.
“Ling!? Quello stupido non ha parlato che a Xiong ci sono altre famiglie reali…chi trova l’immortalità governerà il regno!” spiegò May  arrabbiata perché Ling non avesse accennato questo.
“Ah…tutto chiaro..” disse Davide fingendo di essere interessato alla cosa.
“May! L’ho trovato!” disse un uomo non molto lontano dal gruppo agitando le mani.
“Oh…finalmente! Scusate io devo andare! Ciao!” disse May andandosene e lasciando il gruppo di sasso.
“Alex…” iniziò Davide.
“Fratellone…” disse Alexander guardando il maggiore.
“Alex…fingiamo che tutto questo non sia mai accaduto…d’accordo?” annunciò Davide, non capendo cosa sia successo in quei pochi minuti.
“Assolutamente d’accordo” rispose il minore per poi seguire il fratello verso l’albergo.
 
NODE DELL’AUTRICE:
 
Rieccomi!
 
In questo cappy scopriamo che Davide  è in realtà figlio di Hohemheim e Trisha! Quindi a sua volta e fratello minore di Edward e Alphonse…la sfiga Elric colpisce sempre!
Alex rimarrà sempre il fratello minore di Davide, tanto che poi considererà Hohemheim come un secondo padre.
 
Nel prossimo capitolo ci sarà parecchia confusione in città…
 
Volete scoprire cosa?
 
Nel prossimo capitolo!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 31
*** Guai in città! ***


Capitolo 31: Guai in città!
 
I fratelli Enrick andarono in albergo a riposare erano successe molte cose…
Avevano rivisto la loro maestra, scoperto che lei aveva fatto una trasmutazione umana, avevano incontrato il padre di Davide, scoperto che Edward e Alphonse erano i fratelli maggiori di Davide, incontrato quella strana ragazzina…
Ne avevano passate di tutti i colori, ed in quel momento volevano riposare senza essere disturbati…lontani dai problemi…
Stavano sui letti a ripensare a tutto quel che stava accadendo…
“Fratellone…vorrei tanto riavere il mio corpo…poter dormire veramente e non dover stare tutta la notte sveglio…”confessò triste Alexander guardando il soffitto per poi guardare il fratello.
“Lo so Alex…ti ho promesso che lo riavrai ed è quello che farò! Pensa piuttosto a tutte le cose che ci sono capitate! Abbiamo un papà…è vero non potrà sostituire il nostro papà però…e poi Alphonse è nostro fratello!” provò Davide a rallegrare il minore.
“Già hai ragione! Alphonse è una brava persona…ci credo che sia uno dei tuoi fratelli maggiori, fratellone!” disse allegro Alexander.
“Già…Al è un ottimo fratello…chissà dov’è…”disse Davide guardando il soffitto.
“E poi c’è Edward! Chissà che tipo è! Non sei curioso fratellone?” chiese Alexander sempre allegro ma anche curioso di conoscere il fratello maggiore del suo fratellone.
Al sentire quel nome Davide sembrava infastidito.
“Edward…chissà se lui sapeva tutto…”si chiese Davide, venendo però sentito da Alexander.
“Fratellone! Non lo sapeva nemmeno Al! Cosa ti fa pensare che potesse sapere tutto Edward? Al ci aveva detto che lui e Edward si dicono sempre tutto!” disse Alexander mettendosi alle difese di Edward.
“E vero…ma io continuo ad avere i miei dubbi! Cambierò opinione su Edward soltanto quando lo conoscerò!” disse Davide girandosi e dando le spalle al fratello per poi dormire.
Alexander rimase solo in quel silenzio ormai calato..le sue parole si poterono sentire bene…
“Fratellone…” sospirò Alexander rassegnato, fingendo di dormire…
 
                            -------------------
 
Il giorno dopo…
 
Si potè sentire delle urla ad Est City.
La gente scappava terrorizzata, incapace di difendersi.
C’era una confusione generale ad Est City, soltanto un auto si muoveva in quella confusione..quella del colonnello Mustang.
“Possibile che quando io vada ad Est City ci deve essere casino!?” chiese Roy irritato nel non capire il perché la gente scappasse.
“Avanti colonnello…ci sarà pur un buon motivo se c’è questa confusione…magari sono gli homunculus…” provò a spiegare Braven, anche lui non capendo il perché della confusione.
“Giusto! Scommetto tutte le mie donne che qui in città c’è o Metallo oppure Acciaio!” disse Roy andando a conclusioni affrettate.
“Aspetti! Non metta in mezzo Davide e Ed! Perché mai dovrebbero essere loro il problema?” chiese Braven mettendosi in difesa dei ragazzi.
“Perché CASUALMENTE quando Est City viene attaccata c’è SEMPRE o Metallo oppure Acciaio…seguiti da Al e Alex! Quei due portano sfiga! Quei nani…” spiegò Roy evidenziando la parola ‘nani’.
“Colonnello…” disse rassegnato Braven.
 
Nello stesso momento…
 
All’albergo nella sala ristorante…
 
“Etchiù!” starnutì Davide all’improvviso.
“Tutto bene fratellone?” chiese preoccupato Alexander.
“Tutto bene…ho solo starnutito…” disse Davide rassicurante.
“Forse stai prendendo il raffreddore…” disse Alexander cercando di dare una spiegazione.
“No…qualcuno parla male di me!” disse nervoso Davide tornando a mangiare.
 
Da un'altra parte…
 
Nella biblioteca di Central City, tutti leggevano tranquillamente i loro libri…almeno fin quando un rumore non ruppè il silenizio…
“Etchiù!” uno starnuto si potè sentire nell’ala ovest della biblioteca.
“Fratellone tutto bene? Ti ho sentito starnutire…” chiese preoccupato Alphonse andando verso il fratello.
“Sto bene Al…ho solo starnutito improvvisamente…” si giustificò Edward guardando il minore.
“Forse non stai bene!” disse Alphonse ancora più preoccupato.
“No Al…qualche colonnello di merda di mia conoscenza parlava male di me…” disse Edward nervoso tornando a leggere un libro.
 
Tornando dal colonnello e Braven…
 
I de si erano fermati.
Erano scesi a guardare meglio la situazione…era peggio di quanto pensassero…
Gli homunculus per qualche motivo stavano provocando una confusione generale…
L’alchimista di fuoco si ritrovò davanti ai due homunculus…Roy guardava malissimo Gluttony.
“Tu sei l’homunculus che a provato a mangiarmi vivo…avevo giusto l’intenzione di ricambiare il regalo che mi volevi fare con tanto affetto…” disse sarcastico Roy guardando Gluttony.
“Gluttony tu volevi mangiarti..IDIOTA!!! NON SI MANGIA UN FUTURO SACRIFICIO CAPITO!?” gli urlò Envy per poi dargli un pugno.
“Ma Envy…io avevo fame…”si giustificò Gluttony massaggiandosi la nuca per il dolore.
“Envy..tu quindi sei l’homunculus di cui mi hanno parlato…” disse Roy smettendo di guardare Gluttony per poi rivolgere il suo sguardo sull’altro homunculus.
“Si fammi indovinare…te l’hanno detto Metallo ed Acciaio esatto?” ironizzò Envy guardando l’alchimista.
“Esatto…ed ora voglio divertimi un po’ con voi due” rispose Roy per poi puntare la sua mano ai due homunculus e schioccando le dita facendo comparire un ondata infuocata.
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
Rieccomi qui!
 
Prima di tutto…BUON HALLOWEEN!!!!!
Oggi passerò tutta la notte tra giochi e film…tutto horror!
 
Davide- autrice…non ce ne frega un cazzo di cosa farà sta sera!
 
Zitto tu…insensibile!
 
Edward- Davide ha ragione! I lettori vogliono sapere sul prossimo capitolo, non di certo le cazzate che farà stasera!
 
Si vede che siete fratelli! Stessa insensibilità! Oh..almeno ho ancora voi Al e Alex…
 
Alexander- autrice non è il caso adesso di presentare il capitolo?
 
Alphonse- mi sembra giusto…dopo l’ascolteremo volentieri!
 
Edward+Davide- COSA!?
 
Grazie Al e Alex! ^^ Avete ragione!
 
Roy- Quanto son figo in questo capitolo…
 
Ma quanto sei MODESTO caro Roy…
Tralasciando le parole volgari di Edward e Davide verso Roy presentiamo il cappy di oggi!
 
I fratelli Enrick stanno tranquilli in albergo mentre in città regna il caos…
Roy e Braven danno un occhiata i città ed incontrano gli homunculus…
Ed e Al in questo capitolo diranno qualche battuta!
 
Nel prossimo capitolo vedremo la terribile battaglia…
 
Roy- dopo Envy e Gluttony posso bruciare Acciaio e Metallo?
 
No Roy…non puoi bruciarli…zitto altrimenti ti becchi qualche scena INDESIDERATA su di te e una certa persone che tu ed io conosciamo…
 
Roy-….sto zitto.
 
Bravo…noi invece ci vediamo al prossimo capitolo!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 32
*** Seguire la verità ***


Capitolo 32: Seguire la verità
 
“Envy..tu quindi sei l’homunculus di cui mi hanno parlato…” disse Roy smettendo di guardare Gluttony per poi rivolgere il suo sguardo sull’altro homunculus.
“Si fammi indovinare…te l’hanno detto Metallo ed Acciaio esatto?” ironizzò Envy guardando l’alchimista.
“Esatto…ed ora voglio divertimi un po’ con voi due” rispose Roy per poi puntare la sua mano ai due homunculus e schioccando le dita facendo comparire un ondata infuocata.
L’onda infuocata andava in direzione dei due homunculus e Gluttony lo guardava stranito.
“Envy…quell’ondata di fuoco è buono da mangiare?” chiese confuso Gluttony in direzione dell’homunmculus.
“NO IDIOTA! Il fuoco non si mangia!” gli urla Envy trascinandosi Gluttony fuori dal raggio d’azione dell’attacco.
“Oh, l’ho mancato…” disse Roy notando che gli avversari avevano schivato il suo attacco.
“Dai colonnello andrà meglio il prossimo attacco!” scherzò Braven impugnando una pistola.
“Mh…a proposito ricordami che devo chiamare Jessica dopo…” chiese Roy sistemandosi il guanto.
“Ma colonnello! Le sembra il momento di pensare alle sue donne!?” chiese sconcertato Braven lanciando a Roy un’occhiata di rimprovero.
“Sbaglio…oppure ci stanno ignorando?” chiese Envy irritato guardando i due soldati.
“Beh…si!” rispose ingenuamente Gluttony, notando che Envy diventava rosso dalla rabbia.
“EHI VOI DUE! COMBATTIAMO OPPURE VOLETE CONTINUARE AD IGNORARCI!?” urlò Envy verso l’alchimista e il maggiore.
“Ops! Perdonami come ho potuto ignorarti…” disse Roy sarcasticamente all’homunculus dell’invidia.
“Mi prendi anche in giro!?” gli urla Envy andando verso Roy e tentando di colpirlo.
Il colpo però fu fermato dalla pallottola proveniente dalla pistola di Braven, che era a pochi metri di distanza dai due, con una pistola puntata su Envy.
Envy lo guardò divertito, gli ritornava in mente quando aveva ucciso Hughes, si sarebbe divertito un mondo ad ucciderlo sotto gli occhi dell’alchimista di fuoco.
Allora si avvicinò al maggiore, che continuava a sparare ad Envy però si rigenerava e quindi ogni colpo era inutile.
Roy stava lottando contro Gluttony, quando ad un tratto sentì degli spari, si girò di colpo, vedeva Envy avvicinarsi minacciosamente verso Braven.
“Fabrian!!!!” urlò Roy andando verso l’amico in pericolo.
Roy schioccò le dita e gli lanciò una sfera di fuoco a Envy, che venne colpito in pieno.
“Colonnello…come mai mi chiama per nome? Era preoccupato per me?” gli chiede sarcasticamente Braven guardando divertito Roy.
 
“Ma dai! Mi preoccupavo solo perché sei un mio sottoposto..”si giustificò Roy, per poi vedere l’homunculus dell’invidia rialzarsi.
“Ora mi avete stancato!” disse arrabbiato Envy guardando i due.
 
                          -------------------
 
Nel frattempo…
 
Anche Davide e Alexander erano scesi in città.
Avevano notato la confusione creatasi, ed avevano il presentimento che dietro a tutto questo ci fossero gli homunculus.
Davide correva all’impazzata, sentiva soltanto una cosa, dover trovare gli homunculus.
Mentre correva per le strade seguito dal fratellino, vedeva la gente scappare terrorizzata, bambini che si erano persi…
I fratelli Enrick stavano correndo quando ad un tratto si fermarono.
C’era Gluttony che correva.
“Dove starà andando?” chiese Alexander sperando in una risposta del maggiore.
“Non lo so…seguiamolo” disse Davide cominciando a pedinare l’homunculus seguito dal fratello.
Gluttony correva verso i vicoli della città, ovviamente seguito dai fratelli Enrick, per poi entrare in uno strano buco.
I due fratelli rimase ad osservare il buco.
“Fratellone, siamo già passati di qui prima, ma questo buco non c’era…” confessò Alexander stranito guardando il buco.
“Deve essere recente…gli homunculus sono passati sicuramente di qua…entriamo e vediamo dove porta” disse Davide avventurandosi nel buco, seguito da Alexander.
 
                            -------------
 
Davide e Alexander camminarono a lungo, per poi ritrovarsi in una strana stanza circolare.
Era molto buia, ma abbastanza luminosa per vedere l’assenza di mobili, a parte un trono.
I due fratelli si avvicinarono al trono e cominciarono a sentire dei passi.
“Bene…ecco i fratelli Enrick…” disse la voce di n uomo.
I due ragazzi si girarono verso di lui rimanendo sconvolti.
L’uomo era identico a Hohemheim…
Nella mente di Davide girano mille domande, perché quell’uomo era identico a suo padre? Cosa aveva a che fare con gli homunculus? Ma soprattutto come faceva a conoscerli?
L’uomo si avvicinò verso i due ragazzi guardandoli senza sentimento.
“Benvenuti nella mia dimora…fratelli Enrick” disse l’uomo.
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
Eccomi! Sono tornata!
Scusate l’assenza…
 
Davide: Non scusarti per l’assenza…ma per il fatto di essere tornata!
 
Anch’io ti voglio bene Davide U_U
Comunque! Sono stata assente per le vacanze!
Si sa ogni tanto anch’io devo prendermi due giorni di riposo!
Ma rieccomi con un nuovo capitolo tutto per voi!
 
In questo capitolo vediamo uno scontro tra Roy, Braven e Envy, mentre i fratelli Enrick seguono Gluttony che era andato dentro ad un buco, che portava nella dimora del ‘Padre’
 
Nel prossimo capitolo vedremo come andrà a finire!
 
Alla prossima!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 33
*** Una lotta disperata ***


Capitolo 33: Una lotta disperata
 
L’uomo si avvicinò verso i due ragazzi guardandoli senza sentimento.
“Benvenuti nella mia dimora…fratelli Enrick” disse l’uomo.
“Tu chi sei?” chiese sospettoso Davide, non si fida di quell’uomo.
“Prima di rispondere alla vostra domanda…ve ne voglio fare una io…ditemi i vostri nomi” disse l’uomo sempre freddamente.
“Io sono Davide Enrick mentre lui è mio fratello minore Alexander Enrick” rispose Davide tenendosi distante dall’uomo.
“Davide…oh! Assomigli tanto ad Hohemheim! Non sarete pure voi suoi figli, vero?” chiese l’uomo con un espressione sorpresa.
“Io sono suo figlio mentre Alexander è…un figlio acquisito” rispose Davide nervoso, quell’uomo faceva venire i brividi…
“Capisco! Gli assomigli davvero tanto! Proprio un bel bambino!” disse allegro l’uomo, Davide al sentire la parola ‘bambino’ si innervosì ancora di più.
“Ahia!” disse Davide, ricordandosi delle fasciature che aveva sul torace e suo braccio.
“Ma tu sei ferito…fammi vedere…” disse l’uomo per poi prendere il braccio di Davide, ed usare l’alchimia sotto gli occhi increduli dei due fratelli.
“Ma cosa..” disse Alexander sorpreso, quell’uomo non solo aveva usato l’alchimia senza cerchi alchemico…ma non aveva rispettato lo scambio equivalente!
“Ora controlliamo il corpo…” continuò l’uomo cominciando a toccare Davide, facendo gli il solletico  il dolore nello stesso tempo, per poi curare anche le ferite che aveva.
“Hai visto fratellone…”gli bisbigliò Alexander al maggiore.
“Si Alex…non ha rispettato lo scambio equivalente” gli rispose Davide continuando però a guardare l’uomo.
“Voi siete una risorsa importante per me…dovete essere in ottima forma” annunciò l’uomo ai due ragazzi.
“Che intendi dire?” chiese sospettoso Davide.
“Chi è lei?” chiese a sua volta Alexander anche lui sospettoso.
“Io sono colui che gli homunculus chiamano ‘Padre’…io sono l’origine degli homunculus!”si presentò il Padre ai due ragazzi, lasciandoli increduli a ciò che avevano saputo.
 
                        --------------------
 
Nel frattempo…
 
Roy e Braven stavano ancora lottando con Envy.
Roy continuava a lanciargli contro sfere infuocate mentre Braven cercava di capire i suoi possibili punti deboli.
Envy a sua volta doveva riuscire a parare due attacchi contemporaneamente, cosa molto difficile per un essere umano, le sue abilità sorprendevano in modo incredibile i due soldati.
Braven stava a guardare la lotta.
Quell’homunculus continuava ad usare l’offensiva contro Roy, ma non si curava della difesa alle sue spalle…
Doveva riuscire a sorprenderlo alle spalle…ma come?
Era molto complicata la situazione, a malapena era riuscito a nascondersi per poterlo osservare pensa riuscire a coglierlo di sorpresa!
“Ehi colonnello! Perché non ti lasci uccidere e la finiamo qui?” chiese sarcasticamente Envy guardando l’alchimista.
“Mi dispiace ma temo di dover declinare il tuo gentile invito…sei io morissi chi prenderebbe in giro Acciaio e Metallo?” rispose altrettanto sarcastico guardando l’homunculus divertito, era la sua specialità riuscire ad innervosire le persone!
“Mi dispiace per i piccoletti ma io ti ucciderò comunque!” gli disse Envy lanciandosi contro Roy.
‘Adesso!’ pensò Braven uscendo dal nascondiglio, prendendo il suo coltellino, correndo alle spalle dell’homunculus e scagliargli sulla schiena un coltellino.
“Ahhhh” urlò Envy dal dolore mentre cercava di togliersi il coltellino dalla schiena.
“Ottimo lavoro Braven!” disse Roy con uno sguardo riconoscente.
“è il mio lavoro colonnello” rispose Braven soddisfatto.
“Dannati! Ve la faccio pagare cara!” urlò arrabbiato Envy togliendosi il coltellino dalla schiena.
“Se lo dici tu”disse Roy divertito dalla reazione dell’homunculus, facendo arrabbiare quest’ultimo ancora di più.
 
                             ------------------
 
I due fratelli guardavano il ‘Padre’ mentre anche lui osservava loro, per poi vedere rivolgere il suo sguardo alla sua destra.
“Gluttony dovresti stare attento affinché nessuno riesca a seguirti” rimproverò il padre all’homunculus che uscì dall’ombra.
“Chiedo perdono padre!” si scusò Gluttony dispiaciuto.
Davide si avvicinò a minore, per pensare ad un piano.
“Fratellone…tu hai un piano?” chiese Alexander conoscendo già la risposta del fratello.
“Certo! Quello di andargli a spaccare il muso!” gli rispose Davide arrabbiato stringendo i pugni e correndo verso il Padre.
‘Oh, Fratellone…non cambierai mai…’ pensò Alexander rassegnato e sospirando.
Davide si lanciò contro il Padre però quest’ultimo fu difeso da Gluttony che attaccò l’alchimista con la sua lunga lingua.
 
La battaglia stava per iniziare…
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
Rieccomi!
 
Siete felici di vedermi?
 
Davide: No! Per niente!
 
Alexander: Fratellone…l’autrice si riferiva ai lettori!
 
Davide: Ma quali lettori!? Chi leggerebbe le torture che prepara per noi!?
 
Sono felice che ti piaccia la storia Davide^^
 
Davide: Maledetta…mi cambi anche il senso della frase!
 
Va bè…lasciamo perdere!
 
In questo capitolo vediamo che il Padre si presenta e i fratelli Enrick iniziano a combattere contro lui e Gluttony.
Mentre Roy e Braven continuano la loro disperata lotta contro Envy!
 
Nel prossimo capitolo vedremo come andrà avanti!
 
Alphonse: Autrice…non dimentica qualcosa?
 
Oh si grazie Al!
Passiamo hai ringraziamenti!
 
Edward: Dobbiamo ringraziare chi ci ha seguiti fin dall’inizio, e che non si è annoiata a seguire questa storia che sembra non avere fine!
 
Infatti! Envy…fai tu i ringraziamenti!
 
Envy: Perché io?
 
Perché è una tua fan! U_U
 
Envy: Ok…Ringraziamo Rich_chan, cioè Viu, per averci seguiti fin ora e per aver recensito! Inoltre Viu sono felice di sapere che tu sia una mia fedele fan!
 
Envy…permetteresti a Viu di rapirti, farti portare a casa sua, farti abbracciare e violentare?
 
Envy: Bhe…farmi rapire no. Farmi portare a casa sua no. Farmi abbracciare…quello si può fare…ma farmi violentare no!
 
Okkey! Meglio che concludiamo qui!
P.S. Mi dispiace Viu ma Envy non credo sia d’accordo con i tuoi più folli desideri^^
 
Alla prossima!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 34
*** Le azioni disperate di uno stupido ***


Capitolo 34: Le azioni disperate di uno stupido
 
Davide si rialzava da terra.
Era complicato riuscire a colpire il Padre senza che Gluttony lo difenda.
Tra i due fratelli, lui non era quello riflessivo ma quello più istintivo…infatti era Alexander quello riflessivo tra i due.
Davide si rialzò e trasmuto un enorme colonna che andò a colpire Gluttony.
Allora andò contro il Padre ma quandò provo ad usare l’alchimia purtroppo questa non funzionò.
“Alex! Riesci ad usare la tua alchimia? Io non riesco!” urlò Davide girandosi verso il minore.
“No fratellone! Non riesco nemmeno io!” confessò Alexander mentre tentava di usare l’alchimia.
“Ma che diavolo..” balbettò Davide per poi guardare minacciosamente il Padre, c’era lui dietro a tutto questo.
Quell’uomo in un modo o nell’altro aveva tolto a loro la loro alchimia…chissà se anche gli altri non potevano usarla oppure erano gli unici…
 
                        ------------------
 
Nel frattempo…
 
La battaglia stava continuando…
Roy era di fronte ad Envy…stava per attaccare quando notò che non riusciva ad usare l’alchimia.
“Qualcosa non va colonnello?” chiese Braven notando l’improvvisa agitazione dell’alchimista.
“Non riesco ad usare l’alchimia!” disse Roy non capendo cosa stava succedendo.
“Quindi è stato lui…” disse a bassa voce Envy divertito e ghignando.
“Chi sarebbe questo ‘lui’!?”chiese Roy furibondo.
“Il padre di tutti gli homunculus! Colui che ci ha fatti nascere!” disse Envy guardando divertito l’alchimista.
“Il padre…” iniziò Braven shoccato dalla notizia.
“…di tutti gli homunculus?” finì Roy incredulo, c’era qualcuno più potente di quei homunculus? Non voleva saperlo…qualcuno più potente di Envy, Lust, Gluttony, Bredley…doveva essere un vero mostro…
“Ed in questo momento si starà divertendo con i fratellini Enrick immagino” disse ridendo Envy.
“Cosa!? Metallo ed Alex sono contro…quel mostro!?” chiese Roy quasi al punto di urlare.
“Ehi! Non è carino da dire su nostro padre!” disse fingendosi offeso Envy.
“Sai che me ne importa! Ora ti finisco e raggiungo Metallo e suo fratello!” disse Roy rimettendosi in posizione di battaglia.
“Davvero? È come farai senza alchimia?” chiese curioso Envy guardando Roy.
“Mi inventerò qualcosa…” disse Roy sorridendo divertito.
 
                             ----------------
 
Da qualche altra parte di Est City…
 
Nascosti dietro un carro c’erano quattro persone…
“Secondo voi che starà succedendo in quel buco?” chiese Marcoh guardando Scar.
“Non lo so…” disse Scar, sembrava volerlo dire più a se stesso che rispondere a Marcoh.
“Dovremmo aiutarli! Davide è il fratello minore di Alphonse! Dobbiamo aiutarlo!” disse May preoccupata.
“Guarda che è anche il fratellino di Acciaio…” disse l’uomo uscendo dal carro.
“Eh? Oh si! Infatti è il fratellino di Ed e Al!” si corresse May.
“Tu hai nominato solo l’armatura…”disse l’uomo ormai stanco di dover sopportare May.
“E-ecco…io…”iniziò a balbettare May arrossendo di colpo.
“Andiamo a vedere” disse Scar incamminandosi, seguito da May.
“Bene sbrighiamoci!” disse May continuandolo a seguire con il suo fedele animaletto sulla spalla.
“Voi due rimanete nel carro” disse Scar ai due uomini, che non si opposero minimamente.
“Secondo te in quel buco ci sarà lo stesso uomo che aveva attaccato Ed e Al?” chiese confusa May guardando l’uomo.
“Può darsi…in tal caso dobbiamo sbrigarci…”disse Scar frettoloso.
“Come mai vuoi salvare Davide? Non volevi ucciderlo?” chiese confusa May.
“Ho un favore da mantenere ad Acciaio…quindi salverò suo fratello così saremmo pari” spiegò Scar avanzando più velocemente.
“Ora capisco…”disse pensierosa May cominciando a correre verso l’uomo.
 
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I fratelli Enrick provavano ad attaccarlo…ma purtroppo ogni loro attacco era invano…
Più provavano ad attaccarlo…più venivano respinti…inoltre a peggiorare le cose c’era anche Gluttony.
Davide si girò verso il minore, i due si guardarono negli occhi, la loro ‘telepatia Enrick’ si era attivata ancora una volta.
Alexander aveva un piano…
I due stavano per mettersi all’opera quando sentì dei colpi e si girarono di scatto.
“Veditela con noi, Padre!” disse Scar affiancato da May.
“Scar!? Che diavolo ci fai qui!” disse sorpreso Davide mentre il minore mandava sguardi confusi al maggiore.
“Devo mantenere il favore che mi ha fatto Acciaio! Lo salderò aiutandoti!” disse Scar per poi toccare il terreno spaccandolo verso il Padre, che quest’ultimo riuscì a parare senza neanche doversi muovere.
May lanciò dei kunai attorno al Padre provocando una forte esplosione.
“Alex…hai visto!? Come mai quei due possono usare l’alchimia e noi no!” disse incredulo Davide non capendo cosa stava succedendo.
“Non ne ho la più pallida idea fratellone…” rispose Alexander guardando la battaglia.
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
Rieccomi!
 
In questo nuovo capitolo la battaglia continua!!!!
Davide e Alexander combattono contro il Padre quando improvvisamente si rendono conto di non poter usare l’alchimia, anche Roy non può usarla e dovrà vedersela con Envy senza alchimia!
Compaiono anche May e Scar! Ci sono anche ehm…l’assistente di Scar…(ammetto che non ricordo neanche il suo nome XD) e Marcoh!
 
Nel prossimo che succederà? Scopritelo nel prossimo capitolo!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 35
*** Continuare a lottare ***


Capitolo 35: Continuare a lottare
 
“Veditela con noi, Padre!” disse Scar affiancato da May.
“Scar!? Che diavolo ci fai qui!” disse sorpreso Davide mentre il minore mandava sguardi confusi al maggiore.
“Devo mantenere il favore che mi ha fatto Acciaio! Lo salderò aiutandoti!” disse Scar per poi toccare il terreno spaccandolo verso il Padre, che quest’ultimo riuscì a parare senza neanche doversi muovere.
May lanciò dei kunai attorno al Padre provocando una forte esplosione.
“Alex…hai visto!? Come mai quei due possono usare l’alchimia e noi no!” disse incredulo Davide non capendo cosa stava succedendo.
“Non ne ho la più pallida idea fratellone…” rispose Alexander guardando la battaglia.
I due fratelli continuavano a guardare Scar e May combattare.
Il Padre senza neanche muoversi trasmuto delle travi che lanciò contro di loro, che ovviamente schivarono.
Davide provò ad attaccare ma Gluttony si mise in mezzo, l’homunculus stava per attaccare quando Alexander si mise davanti al fratello ricevendo il colpo al posto suo.
“Alex! Stai bene?” chiese il maggiore preoccupato correndo verso il minore.
“Sto bene fratellone...non preoccuparti non mi succede nulla, ricordi?” lo rassicurò Alexander, Davide sapeva preoccuparsi davvero molto per suo fratello…
Scar continuava a distruggere le trasmutazioni del Padre mentre May continuava ad usare l’alchaestry sul Padre.
Davide guardava la scena…non sapeva se essere incredulo o terrorizzato…
I suoi occhi dorati erano nella confusione più totale…quell’uomo non era una persona normale…anzi non era neanche un uomo…era un mostro…più forte di tutti quei homunculus che avevano incontrato fin ora, ora che ci pensava attaccarlo senza un piano non era una buona idea…
L’unica cosa che gli venne in mente fu di urlare più forte che poteva.
“BASTA!!!!NON NE POSSO PIU!!!” urlò Davide disperato.
 
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Nel frattempo la battaglia contro Envy continuava…
Roy continuava a schivare gli attacchi mentre l’homunculus continuava ad attaccarlo, ricevendo mentre i colpi di pistola di Braven, che riuscivano a rallentarlo.
“Dimmi alchimista! Come pensi di sconfiggermi senza alchimia?” chiese Envy divertito.
“Semplice…durante la nostra lotta, il maggiore Braven a potuto installare attorno a te dei dispositivi…ora tu se farai una sola mossa si attiveranno automaticamente…però al contrario lo possiamo attivare noi quando vogliamo” spiegò Roy con sorriso beffardo.
“COME!?” chiese allibito Envy, lui essere ingannato da dei miseri esseri umani?
“Hai sentito bene, mio caro homunculus!”disse Braven soddisfatto.
Senza pensarci due volte, i due soldati attivarono i dispositivi facendo scoppiare tutto.
Speravano che anche l’homunculus fosse scoppiato insieme ai dispositivi, ma non fu così…infatti l’homunculus era vivo e vegeto sopra un tetto del palazzo di fronte a loro.
“Speravate di farmi fuori eh? Per sta volta vi lascio in vita…consideratelo un mio regalo! Ci vediamo!” disse Envy per poi scomparire nel nulla.
“Colonnello! Dovremo cercare Davide e Alex!” suggerì Braven avvicinandosi di corsa verso il colonnello.
“Sicuro! Metallo se ti azzardi a morire te la farò pagare cara!” disse Roy per poi cominciare a correre, seguito da Braven.
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Nel frattempo…
 
A Central City…
 
Nel quartier generale di Central City, nell’ufficio del comandante supremo, Riza sistemava i documenti.
Mentre dava un’occhiata ai documenti, la donna trovò la cartella contenenti i dati di Edward.
Era da molto tempo che non lo vedeva…infatti l’unica cosa che sapeva era che fosse andato a nord assieme al fratello Alphonse, per cercare una ragazzina con un panda…
La cosa che la sorprese di più fu che dopo quella di Edward a seguire ci fosse quella di Davide.Anche Davide non lo vedeva da molto.
Di lui sapeva soltanto che era andato a trovare la sua insegnante assieme al fratello Alexander e poi sarebbe passato per Central City, ma nulla di più.
Ovviamente dopo le sorprese non erano finite.
Dopo quella di Davide passò fra le sue mani quella del colonnello.
Ma perché erano riuniti uno dopo l’altro?
Cosa voleva ottenere da loro tre il comandante supremo? Che potesse centrare qualcosa con gli homunculus non c’erano dubbi e su Edward e Davide se l’aspettava, ma il colonnello…
Cos’hanno in mente gli homunculus? Cosa potrebbero centrare gli alchimisti più famosi di Amestris?
Nella mente di Riza giravano mille domande… ovviamente tutto interrotto dal ritorno di Bredley.
“vedo che stai curiosando su Acciaio, Metallo e il colonnello, eh?” disse Bredley davanti alla soglia della porta, sorprendendo Riza.
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
Rieccomi!
 
Questo capitolo vediamo la fine della battaglia fra Roy e Envy.
Mentre vediamo che la battaglia continua fra Davide, Alex, Scar e May contro il padre!
Inoltre ritorna in scena Riza! Siete contenti di vederla?
 
Nel prossimo capitolo si concluderà lo scontro contro il Padre e i fratelli Enrick prenderanno una decisione!
Volete scoprire cosa? Ebbene ci vediamo al prossimo capitolo!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 36
*** Una decisione importante ***


Capitolo 36: Una decisione importante
 
I fratelli Enrick tentavano in ogni modo di attaccare il Padre ma ogni tentativo era vano…
Infatti Gluttony interveniva ogni volta che si avvicinavano.
Ma perché il Padre li definisce una risorsa importante? Cosa sono i sacrifici?
Queste erano le domande che si facevano i due fratelli…
Erano finiti in una situazione più grande di loro…anche se loro erano sempre in situazioni più grandi di loro…però questa lo era molto di più.
“Fratellone…a cosa stai pensando?” chiese Alexander notando il silenzio del fratello.
“Ma come si fa ad attaccare un nemico intoccabile!?” chiese irritato Davide battendo un pugno sulla sua mano meccanica.
“Non saprei…tutte le volte che proviamo ad attaccato c’è una sorte di scudo invisibile…per non parlare che Gluttony lo difende…”ragionò Alexander guardando May e Scar che continuavano la lotta.
“Per non parlare che non possiamo usare l’alchimia…”continuò Davide tenendo la sua mano destra su mento.
“Infatti…fratellone è come essere in un vicolo cieco!”concluse Alexander con un tono più preoccupato.
“Tranquillo…ne siamo sempre usciti, ricordi? Ne usciremo anche stavolta!”lo rassicurò Davide sorridendo al minore, per poi guardare serio il Padre.
Non sarebbe stato facile ma dovevano inventarsi qualcosa… potevano fuggire da quel mostro!?
Le sue ciocche bionde finirono sulla sua fronte, dandogli fastidio ai suoi occhi dorati,il corpo non si muoveva, come bloccato in attesa di ordini mentre la sua testa pensava ad una soluzione…
Gli occhi dorati del ragazzo erano seri e profondi che fissavano il vuoto, non sentiva più nulla se non una voce…anzi due voci!
Davide assieme al fratello si girò di scatto, vedendo entrare dal buco Roy e Braven, i due ragazzi felici di vederli vanno a loro incontro.
“Metallo! Alex! Per fortuna siete vivi!” disse Roy sollevato e con il fiatone.
“Perché speravi fossimo morti!?” chiese irritato Davide, se prima era felice di vederlo, ora preferiva che non fosse venuto.
“Certo che no! Ma sai non è che posso fidarmi di un nano come te…”disse Roy beffandosi del ragazzo, Davide lo guardò male.
“A CHI AVRESTI DATO DEL NANO DA GIORDINO CHE NON RIUSCIREBBE NEANCHE A TENER TESTA AL PADRE!? EH!?” chiese Davide arrabbiato mentre veniva tenuto dal fratello, muovendosi come un matto.
“Guarda che non ha detto nulla del genere” dissero in coro Alexander e Braven sospirando, insomma stavano nella base degli homunculus e loro stavano a litigare come se niente fosse accaduto?
“Comunque quello sarebbe il Padre degli homunculus?” chiese Roy serio guardando l’interessato.
“Si è lui” rispose Davide anche lui serio.
“A me sembra un normale essere umano..”disse Braven guardando l’aspetto dell’homunculus.
“Non fatevi ingannare dall’aspetto..quell’uomo senza neanche battere ciglio riesce ad usare l’alchimia…senza rispettare lo scambio equivalente…”spiegò  Davide, lanciando sorpresi Roy e Braven.
“Come!? Senza rispettare lo scambio equivalente!? C’è soltanto un modo per fare una cosa del genere…deve possedere una pietra filosofale!”disse Roy rivolto verso Davide.
“Anche noi abbiamo pensato che potesse possedere una pietra filosofale…ma non abbiamo modo di scoprirlo…disse Davide stringendo in pugni, tenendo la testa bassa.
“Infatti ogni volta che proviamo ad avvicinarci, il Padre crea una sorta di barriera difensiva, inoltre c’è Gluttony…” spiegò Alexander ai due soldati.ù
“Gluttony? Bene! Io gli devo ricambiare il regalino che mi voleva fare..”disse Roy con una sguardo divertito.
“A proposito colonnello di merda, mi spiega perché ci avete messo tanto per trovare questo posto!?” chiese Davide arrabbiato.
“Bhe, perché ho avuto un ‘incontro’ ravvicinato con Envy…” si giustificò Roy, ricevendo gli sguardi confusi dei fratelli Enrick.
“Quale ‘regalino’ le voleva fare Gluttony, colonnello?” chiese Alexander incuriosito.
“Oh…nulla di che! Voleva soltanto mangiarmi intero…”rispose Roy, ricevendo gli sguardi increduli di Davide e Alexander.
A quel punto Scar si fermò e si girò a guardare il gruppo.
“Sarà meglio che ve ne andate!”disse Scar con suo solito atteggiamento freddo, però stavolta sembrava che la stanchezza si facesse sentire…
“A loro pensiamo noi!”disse May con i suoi kunai in mano.
“Grazie May! Grazie…Scar..”disse stranito Davide, insomma l’uomo che aveva ucciso suo padre li aveva aiutati?
A quel punto il gruppo scappò via e appena usciti il buco si richiuse all’improvviso.
“Accidenti! Ora come usciranno!?” chiese Davide battendo le mani sul muro.
“Metallo, vedrai che troveranno un modo per uscire..”disse Roy  mettendo una mano sulla spalla di Davide che abbassò lo sguardo.
 
                           -------------------
 
I fratelli Enrick dopo l’accaduto ritornarono all’albergo, poi il giorno dopo andarono a Central City.
La città era serena…tutti erano felici.
I bambini giocavano serenamente…gli adulti uscivano a festeggiare in qualche bar…
Nulla era paragonabile al caos che c’è qualche giorno prima a Est City…
I fratelli Enrick erano in cammino verso la biblioteca dedicata agli alchimisti di stato.
“Fratellone, perché stiamo andando in biblioteca?” chiese incuriosito Alexander guardando il fratello.
“May riusciva ad usare l’alchimia del suo paese mentre noi non riuscivamo ad usare la nostra…se sapessimo di più su quell’alchimia forse diventeremmo più forti..”spiegò Davide continuando a camminare.
“Capisco..”disse Alexander per poi rimettersi a passo con il fratello.
Prossima tappa…la biblioteca di Central City.
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
Rieccomi!
 
In questo capitolo il gruppo finalmente si riunisce!
E finalmente scapparono da li!
Davide e Alexander hanno deciso di studiare l’alchaestry, poter essere più forti…
 
Nel prossimo capitolo i fratelli Enrick incontreranno qualcuno di impensabile..o forse si?
Scopritelo nel prossimo capitolo!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 37
*** Il figlio del comandante supremo ***


Capitolo 37: Il figlio del comandante supremo
(Citazione al titolo dell’episodio in cui Ed e al incontrano Selim! Lo annuncio x non avere problemi di copright! XD)
 
Davide e Alexander erano nella biblioteca di Central City a fare ricerche sull’alchaestry, almeno quando…
“ALEXXXXX!!!” urlò iun ragazzino biondo sui 14 anni andare verso l’armatura.
“Fratellone! Non si grida in biblioteca!” lo rimproverò Alexander, certe volte il ruolo di fratello maggiore si capovolgeva tra i due fratelli…
“Si! Si! Ho capito!” disse Davide fingendo di sentire la ramanzina, era un caso disperato.
“Fratellone…non so cosa fere con te…comunque cosa volevi dirmi?” chiese Alexander ormai rassegnato.
“Bhe, volevo mostrarti questo!” disse ghignado Davide mostrando le pagine di un libro, dove c’era la foto di qualcosa…
“Cos…”Alexander non finì la frase, che appena vide la foto impallidì…
Davide sapeva che se impallidiva anche se era un’armatura, voleva dire che era entrato in uno stato ‘allarme rosso, Davide svignatela ora che puoi!’.
“AHHHHHH! UN RAGNO! AIUTO! AIUTO!!!! SCHIACCIALO FRATELLONEEEEE! BRUCIALO!!!!!” urlava come un pazzo Alexander indicando la foto.
“Suvvia fratellino, non si urla in biblioteca..”ghignò divertito Davide, adorava quando a sbagliare era il minore e non lui..
“LO SO BENISSIMO! MA MI CALMO SOLO QUANDO LO SCHIACCERAI!!!” urlava ancora terrorizzato Alexander indicando ancora la foto.
“Alex..è solo una foto..il ragno non è vero..”disse Davide divertito trattenendo le risate.
“Oh..ehm..che figura…” commentò Alexander rosso dall’imbarazzo, non era imbarazzato per la figuraccia fatta col fratello maggiore, ma più che altro che tutti li guardavano commentando ‘un ragazzo così grosso che ha paura di qualche insignificante ragnetto..’.
“Già fratellino!” rispose al commento Davide ridendo a crepapelle.
“Fratellone! Mi hai fatto uno dei tuoi scherzi!?” chiese sconcertato Alexander, era da molto che suo fratello non l’aveva preso di mira per qualche scherzo ‘alla Davide’ tutto questo sarà successo perché ultimamente non hanno avuto attimi di pace.
“Avanti! È uno scherzo innocente!” disse Davide mettendosi entrambe le mani dietro la testa, ridendo come un’idiota.
“Fratellone! Sembrava strano che non mi avessi preso di mira!” disse sicuro Alexander lanciandogli sguardi di rimprovero.
“Già! sentivo un bisogno enorme di fartelo almeno uno!”disse Davide con un enorme sorriso che calmò Alexander, era da molto che non lo vedeva ridere di gusto, se lui l’aveva aiutato a tornare a sorridere poteva anche perdonarlo..
“Sarà meglio riprendere le ricerche, non credi fratellone?” chiese Alexander riportando con i piedi per terra Davide.
“Hai ragione! Chiamami se trovi qualcosa!” disse Davide per tornare all’ala est della biblioteca.
A quel punto Alexander ritornò alle sue ricerche…
 
                           ------------------
 
Nel frattempo...
Roy si era fatto raccontare dai fratelli Enrick le loro scoperte.
Quello che più colpì l’alchimista fu che Metallo ed Acciaio fossero fratelli..
In un certo senso lo sospettava…insomma sono identici come due gocce d’acqua!
Sia d’aspetto che di carattere…
No.
Davide aveva un aspetto più infantile di Acciaio..infatti Davide è identico ad Acciaio quando aveva la sua età, inoltre Acciaio sta sempre con quel broncio serio, mentre Metallo non fa altro che scherzare o prendere in giro il fratello minore.
Bhe…qualcosa dovevano pur aver diverso no?
Inoltre avevano avuto un passato simile ma allo stesso tempo…diverso.
L’uno il padre l’ha abbandonato quand’era piccolo, altro invece la perso in guerra…
Però alla fine avevano lo stesso padre…cosa doveva pensare su quell’uomo?
Dalle descrizioni di Acciaio pareva un uomo senza cuore…dalla versione di Metallo invece sembrava un uomo di buon cuore, per non parlare che l’appoggiava Alexander..
Cosa doveva aspettarsi da Metallo?
Sapeva che più lo avrebbe visto crescere, più sarebbe stato identico ad Acciaio…dai modi di pensare alle abitudini…persino sul latte avevano la stessa opinione…ci credeva che fossero due nani!
Poi i suoi pensieri si rivolgevano sulle amiche di infanzia dei due.
Su Winry aveva capito benissimo che la ragazza era innamorata di Acciaio, soltanto che era talmente stupido da non accorgersene.
Su Lenne invece…assomigliava molto all’amica di Acciaio soltanto che i capelli della prima erano biondi mentre quest’ultima li aveva mori.
Lo vedeva benissimo che ci teneva davvero molto ai fratelli Enrick, tanto che per quella ragazza, da come lei gli aveva raccontato, li considerava come dei fratelli.
Avevano notto che la ragazza prima di essere ‘convocata’ dal comandante supremo (l’homunculus rompi palle… ndDavide) (non commentare! ndA) la vide spiare nell’infermeria con uno sguardo preoccupato, dove ovviamente c’era Metallo.
Lui le rivolse la parola dicendole vedo che è molto preoccupata per il suo fidanzatino, signorina.. frase che fece arrossire non di poco la giovane allontanandosi subito per poi urlargli la tipica frase Davide ed io non stiamo insieme! e correre via, lasciandolo ghignare e pensare che Metallo avesse fatto colpo.
Roy in quel momento stava andando a casa di Braven, il suo migliore amico…l’unico che era stato degno di esserlo dopo Maes…
 
                                -------------
 
Nella biblioteca Alexander stava facendo le sue ricerche, quando notò un bimbo che lo guardava con ammirazione.
“Tu sei il fratello minore dell’alchimista di Metallo! Sei la grande armatura!” disse sognante il bambino con gli occhi scintillanti, pieni di ammirazione.
“Si sono io..”disse Alexander imbarazzato, non capitava tutti i giorni che qualcuno capiva che lui era il minore e non il maggiore.
“Wow!!!” urlò il bimbo felice muovendo le mani euforico.
“Però si fa silenzio in biblioteca” gli sussurro Alexander mentre il bimbo si mise le mani sulla bocca annuendo.
“Che cosa state studiando?” chiese il bimbo curioso però tenendo piano il tono della voce.
“L’alchaestry” rispose Alexander con un tono dolce.
“Ma voi due siete già forti…perché volete studiare l’alchaestry che non può esservi di nessuna utilità?” chiese il bimbo tra il confuso e il curioso.
‘Accidenti non posso dirgli che stiamo studiando l’alchaestry per trovare un modo per sconfiggere il padre..’ pensò Alexander preso alla sprovvista dalla domanda del bambino.
“Perché…vogliamo aiutare tutta la gente di Amestris e quindi stiamo studiando Alchaestry per aiutarli in campo medico!” disse Alexander con un espressione da saputello della situazione, stare con suo fratello gli stava facendo male…ora si metteva a mentire con cose assurde come lui!
“Wow..” disse semplicemente il bimbo venendo interrotto da Davide che correva verso Alexander euforico.
“ALEXXX! PREPARATI PARTIAMO SUBITO!” urlò Davide arrivando davanti al minore.
“Fratellone ti ho già detto che non sui grida in biblioteca..” lo rimproverò Alexander, ricevendo un si si da Davide.
“Wow! Tu sei Davide Enrick! Il piccolo alchimista di stato!” disse sognante il bimbo.
Al sentire quel ‘piccolo’ i sensi omicidi di Davide si attivarono immediatamente e appoggiò la sua mano sulla testa del bambino, non capendo in che guai si era cacciato.
“Senti bambino…ti conviene stare attento con i commenti alle persone più GRANDI di te...altrimenti potrebbe succederti qualcosa di brutto…”disse Davide con un espressione omicida sul volto, mentre il bimbo lo guardava sorridente.
“Wow! Ti arrabbi veramente quando ti dicono ‘piccolo’ allora!” disse euforico il bimbo, Davide stava per controbattere se non fosse che gli fu puntato sulla testa una pistola.
“Ti conviene non toccare il signorino Selim altrimenti per te finisce male ragazzino..” disse una delle due guardie.
“No aspetti! Non facevano nulla di male!” disse il bimbo mettendosi sulle difese di Davide.
“Ma aspetta..” iniziò Alexander leggermente confuso.
“..tu sei Selim Bredley? Il figlio del comandante supremo?” finì Davide guardando altrettanto confuso il bambino.
“Si sono io!” disse allegro Selim, regalando ai due ragazzi un sorriso raggiante.
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
Rieccomi con un nuovo capitolo!
 
Ecco cosa succede nella biblioteca di Central City con Davide e Alexander!
Roy fa un po’ il reso conto delle informazioni ricevute…
Questo capitolo lo si può considerare un intermezzo visto che non succede nulla di importante, se non che spunta Selim Bredley…
 
Nel prossimo capitolo vediamo Selim che ospita a casa Bledley i due ragazzi…
Per quale motivo il bimbo li poterà a casa sua?
Cosa voleva dire davide ad Alexander prima che venisse interrotto da Selim?
 
Scopritelo nel prossimo capitolo!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 38
*** Giornata movimentata ***


Capitolo 38: Giornata movimentata
 
“Ti conviene non toccare il signorino Selim altrimenti per te finisce male ragazzino..” disse una delle due guardie.
“No aspetti! Non facevano nulla di male!” disse il bimbo mettendosi sulle difese di Davide.
“Ma aspetta..” iniziò Alexander leggermente confuso.
“..tu sei Selim Bredley? Il figlio del comandante supremo?” finì Davide guardando altrettanto confuso il bambino.
“Si sono io!” disse allegro Selim, regalando ai due ragazzi un sorriso raggiante.
“COSA!?” chiesero in coro i due fratelli guardando il piccolo Selim sorpresi.
 
                                -----------
 
I fratelli Enrick venero accompagnati insieme a Selim a casa Bredley, dimora del comandante supremo.
Era un enorme villa, con una quantità impressionante di stanze, un normale essere umano ci si sarebbe perso in quel labirinto…
Venero accompagnati in salotto dove seduta sul divano c’era la signora Bredley, la moglie del comandante supremo.
Selim seduto accanto alla madre guardava con ammirazione Davide e poi guardava la madre dicendole di essere molto felice dell’onore ricevuto.
Davide era tra il confuso e il spazientito.
Non avevano tempo da perdere li! Dovevano partire al più presto!
“Ehm…Alex ricordami cosa ci facciamo qui…” sussurrò Davide leggermente nervoso mentre tentava di trattenere la voglia di alzarsi e di lasciare la villa urlando.
“Su fratellone…il piccolo Selim aveva insistito tanto e noi l’abbiamo accontentato..” rispose Alexander sussurrando al maggiore.
“TU hai deciso, non io!” commentò Davide seccato, per poi notare gli sguardi della signora Bredley e di Selim e fare un sorriso imbarazzato.
“Sai Davide ho notato che assomigli molto a Edward Elric..” disse la signora Bredley sorridendo.
L’osservazione della donna aveva lasciato sorpresi i due fratelli, non si sarebbero aspettati un’osservazione diretta..
“Edward Elric è…mio fratello maggiore..” disse Davide seccato, ma nel nominare il nome di Edward si potè notare un tono leggermente acido, cosa che non sfuggì alla donna.
“Capisco…sai mio figlio ti ammira molto…proprio come ammira tuo fratello” disse sorridendo la signora Bredley.
“Selim dimmi…ammiri anche tuo padre?” chiese a quel punto Davide, lasciando per un attimo sorpreso il bambino.
“Certo! Secondo me è un buon uomo, lavora duro per il benessere e la tranquillità del suo paese senza mai riposare…” rispose Selim convinto e leggermente si poteva notare che lo diceva con orgoglio..
“Capisco..” disse Davide per poi sentire dei passi e assieme a fratello voltarsi immediatamente.
“Papà!” urlò il bambino felice andando ad abbracciare il genitore.
“Selim, hai fatto il bravo bambino?” chiese premuroso Bredley, mentre il bambino annuiva euforico.
“Tesoro, come mai a casa così presto? Mi avevi detto che saresti rimasto in ufficio altri due giorni..” chiese la moglie sorridendo al marito.
“è vero, ma ho saputo che avete due ospiti particolari quindi non sono potuto mancare…i fratelli Enrick” spiegò Bredley per poi guardare i due fratelli, che si sentirono subito a disagio.
“Salve…comandante! Quanto tempo!” disse Davide con un sorrisetto forzato, era meglio fare buon viso a cattivo gioco.
“Salve Metallo! Salve anche a te Alex! Suvvia ci siamo visti soltanto qualche settimana fa!” disse Bredley per poi scoppiare a ridere lasciando ancora più imbarazzati i due fratelli.
“Sai tesoro che Davide è il fratello minore di Edward?” chiese la donna al marito mentre teneva in braccio Selim.
“Davvero? Chi se l’aspettava..” disse bredley sorpreso, fingeva di essere sorpreso, cosa che non sfuggì ai due fratelli…
Doveva averlo saputo dal Padre, dopo tutto Bredley era un homunculus, non c’era da sorprendersi se sapeva tutto su di loro.
“Cosa c’è? Stavate pensando al fatto che Selim non mi assomiglia?” chiese freddo Bredley, facendo tornare coi piedi per terra i due fratelli.
“No, no! Non stava pensando nulla del genere!” disse Alexander muovendo le mani negando tutto.
“Non ci sarebbe da sorprendersi…dopo tutto Selim io e mia moglie l’abbiamo adottato…” disse Bredley ritornando calmo.
“Purtroppo io e mio marito non potevamo avere figli e quindi ne abbiamo adottato uno..” spiegò la moglie lanciando degli sguardi di scuse per il comportamento del marito.
“Questa è la mia famiglia…non sarà come la vostra…” iniziò Bredley.
Al sentire quelle parole a Davide gli vennero in mente i suoi genitori…Alexander…Lenne…Zia Nira…il suo padre biologico…Alphonse…
Quelle parole lo riempirono di rabbia…
Come si permetteva di paragonare la loro famiglia alla sua? Davide stringeva i pugni mentre cercava di nascondere la rabbia che aveva dentro di sé in quel momento.
“Temo di dover andare…ma voi due rimanete…fate come se foste a casa vostra…” disse Bredley alzandosi e guardando un ultima volta i due fratelli per poi lasciare la villa.
 
                            ----------------
 
Più tardi Davide e Alexander salutarono la famiglia Bredley, per poi allontanarsi e guardarli un ultima volta.
“La moglie e il figlio non sanno nulla su di lui…” commentò Alexander rompendo il silenzio.
“Già…comunque andiamo Alex!” disse Davide per poi mettersi a correre.
“Dove siamo diretti?” chiese Alexander mettendosi a seguire il fratello.
“A nord!Cerchiamo quella mocciosa col panda e ci facciamo dire tutto su l’alchaestry!” disse Davide, non voleva più perdere tempo..
Il sole brillava in alto, a testimoniare la lo prossima metà…
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
Rieccomi!!
 
Con questo cappy salutiamo Selim e compagnia e andiamo a nord!!!
Questo significherà che incontreremo la sorella di Amstrong!!
 
Davide: Aiuto..
 
Alexander: Vi prego, dite a Lenne, Zia Nira e papà che volevamo a loro molto bene..
 
Su con la vita! Siete troppo pessimisti!
Mai sentito il detto “il protagonista non muore mai”?
 
Davide+Alexander: …
 
Okkeyyy! ^^”
 
Ci vediamo al prossimo cappy!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 39
*** In viaggio verso nord ***


Capitolo 39: In viaggio verso nord
 
I fratelli Enrick erano in viaggio in un treno che portasse a nord, dopo sarebbero andati a Briggs.
Nella cabina, Alexander continuava a guardare il fratello maggiore, un po’ confuso non capendo il motivo di cercare May proprio lì.
“Fratellone…come mai la andiamo a cercare proprio a nord?” chiese confuso Alexander, facendo sussultare il fratello che spostò il suo sguardo dalla finestra al minore.
“Perché facendo delle ricerche, in prims ho scoperto che un abitante di Xing conosce benissimo l’alchaestry, poi ho scoperto che anche i miei fratelli la stano cercando e si sono diretti a Briggs!” spiegò Davide guardando sereno Alexander.
“Quindi tu pensi che si possa trovare li?” chiese titubante Alexander, non era ancora convinto del tutto.
“Bhe…può darsi!” rispose Davide ridendo imbarazzato.
“Capisco, sempre meglio tentare..” disse Alexander rassegnato, suo fratello era veramente un caso disperato.
 
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Nel frattempo…
 
Roy era a casa Braven piuttosto imbarazzato.
Lucil e Braven stavano sempre a fare smancerie mentre il piccolo Nicolas, ormai che aveva un anno, giocava con la palla per casa.
Tutti si trasferirono nel salotto.
Era abbastanza carino, ti poteva fare sentire veramente a casa, era una piccola stanza dove le pareti erano di un color bianco luminoso, c’era un caminetto che emanava un caldo confortevole inoltre c’erano ddue divani e un tavolino.
“Colonnello, per noi è sempre un piacere averla a casa nostra” disse Lucil sorridendo.
“Grazie…spero di non essere di disturbo..” disse imbarazzato Roy sentendosi poi la manica dell’uniforme tirata.
“Signor Roy…giochiamo insieme?” chiese il piccolo Nicolas con dei enormi occhi verde acqua, come la madre.
“No, Nicolas va a giocare con la palla, il signor Roy e il tuo papà devono parlare..” disse Roy per poi vedere il piccolo Nicolas correre allegro con la palla.
“Nicolas è un bambino allegro, mi sembra solo ieri che Davide e Alex hanno assistito alla sua nascita..” disse Lucil sorridendo perdendosi poi nei ricordi.
“I fratelli Enrick…chissà dove sono quei due” disse Roy per poi guardare il suo orologio.
“Suvvia colonnello, sa benissimo che quelle due pesti stanno sempre in giro” disse Braven abbracciando la moglie, appoggiata sulla spalla del marito.
“Chissà dove sono diretti stavolta” si chiese Lucil curiosa.
“Io penso che Metallo potesse andare da qualche professionista per cercare di diventare più alto!” scherzò Roy per poi scoppiare a ridere.
“Suvvia Davide non è poi così basso..” lo difese Braven sorridendo imbarazzato.
“Hai ragione! Acciaio potrebbe fargli concorrenza!” disse Roy per poi ridere ancora di più.
“Non era quello che intendevo..” commentò Braven sospirando rassegnato, il colonnello certe volte era peggio di un bambino…persino Nicolas che aveva soltanto un anno era più maturo di lui…
 
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I fratelli Enrick erano arrivati davanti una rete che conduceva a Briggs.
Davide si era preparato per affrontare il freddo:
 
Infatti indossava una giacca invernale rossa con tanto di cappuccio (l’abbigliamento che a Ed a Briggs insomma…) , portava sempre dei pantaloni neri però più pesanti, adeguati ad affrontare il gelo di Briggs, portava sempre i capelli tenuti in una treccia però erano nascosti sotto il cappuccio, mentre il tocco finale erano i guanti d’alchimista.
 
I due fratelli oltrepassarono il cancello, andando sempre avanti il freddo aumentava, tanto che stava cominciando pure a nevicare…
Sarebbero andati avanti se non si sarebbero trovati davanti un uomo con un enorme auto-mail.
“Chi siete? Cosa volete da noi, gente di Briggs?” chiese l’uomo con un tono aggressivo.
“Io sono Davide Enrick l’alchimista di Metallo mentre lui è mio fratello minore Alexander Enrick..” rispose Davide serio, quell’uomo non gli piaceva per niente.
“Un alchimista di stato!? Adesso ti porterò al generale Amstrong” disse l’uomo minaccioso.
“Generale Amstrong? Forse è un parente del maggiore..” disse Davide guardando il minore.
“Vieni con me senza fare storie!” disse l’uomo avvicinandosi minacciosamente ai due fratelli.
“Non ci penso neanche!” disse Davide per poi trasmutare il suo auto-mail in una lama e correre verso l’uomo.
L’uomo cerca di colpire Davide con colpi lenti ma potenti che il giovane alchimista a malapena riusciva a schivare, stava per contrattaccare quando senti i suoi auto-mail pesanti e che non riusciva a muoverli.
“Cosa mi succede!?” chiese Davide cercando di muoversi.
“Fratellone!” urlò Alexander preoccupato.
“Vedo che non sai nulla sugli auto-mail…un auto-mail se non è accessoriato con i pezzi adeguati rischia di avere seri problemi…” spiegò l’uomo serio ma mantenendosi aggressivo.
“Accidenti!” disse Davide cominciando a sentire dolore al braccio.
“Adesso non potrai controbattere!” disse l’uomo per poi prendere Davide e trascinarlo via, ovviamente Alexander li seguiva senza fiatare.
I due fratelli vennero condotti davanti a una donna con i capelli giallino chiaro e occhi azzurri che teneva con sé una spada, li guardava con uno sguardo freddo per poi aprire bocca.
“Chi siete voi? Cosa ci fate qui nella mia fortezza?” chiese la donna minacciosa.
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
Rieccomi!
 
In questo cappy i fratelli Enrick viaggiano per nord dove incontrano un uomo, poco amichevole che li conduce davanti al generale maggiore Amstrong!
Roy mentre passa una giornata tranquilla a casa di Braven, insieme all’amico, sua moglie e il piccolo Nicolas!
 
Nel prossimo capitolo I fratelli Enrick saranno nella fortezza nella speranza di trovare May, ma avranno una serie di sorprese!
 
Volete sapere cosa? Scopritelo nel prossimo capitolo!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 40
*** La fortezza di Briggs! ***


Capitolo 40: La fortezza di Briggs!
 
I due fratelli non sapevano cosa dire alla donna e anche se lo sapevano, non avrebbero potuto visto che l’uomo li spinse dentro per poi portarli in un sala interrogazioni.
La stanza era piuttosto grande, c’erano sui lati della stanza, dei tavoli dove si mettevano tutto il team della donna, mentre i fratelli Enrick erano al centro della stanza.
 I due fratelli si guardavano interrogativi, chiedendosi cosa avrebbero fatto a loro quei uomini, e cosa avrebbe deciso quella donna..
“Fratellone…questa sala interrogatori è molto più ampia di quella di Central City..” sussurrò Alexander al maggiore che semplicemente annuì.
I due fratelli si voltarono a guardare la donna che seduta alla scrivania li guardava minacciosa.
“Siete spie di Drachma? Rispondete!” disse la donna minacciosa sguainando la spada.
“Prima di rispondere, cara ‘signorina’ desidereremo che lei si presentasse..” disse Davide con freddezza tenendo il volto nascosto dal cappuccio.
“Io sono il generale maggiore Oliver Milla Armstrong, capo di questa fortezza e voi chi siete?” rispose Oliver guardando i due fratelli, come si permetteva quel ragazzino a parlarle cosi?
“Ho risposto al suo soldato e glielo ripeto a lei: io sono Davide Enrick alchimista di Metallo mentre lui è Alexander Enrick mio fratello minore” rispose Davide irritato, stava per perdere la pazienza con quella donna..
“Un alchimista di stato..” disse semplicemente Oliver guardando il nulla per un momento per poi guardare Davide.
“Levati il cappuccio ragazzino! Voglio vedere in faccia chi sto interrogando!” ringhiò Oliver, ricevendo Davide gli sguardi di tutti, per poi levarsi il cappuccio.
Togliendosi il cappuccio potè mettere in evidenzia i suoi bellissimi capelli biondi, raccolti in una treccia, il suo volto era visibile a tutti e il ragazzo subito dopo puntò i suoi occhi dorati sulla donna, esclamando:
“Soddisfatta? Ora possiamo guardarci faccia a faccia!” disse Davide serio con tono di sfida mentre Alexander guardava la reazione di tutti.
“Dimmi…perché assomigli a Edward Elric!? Rispondimi o la pagherai cara!” disse Oliver arrabbiandosi improvvisamente, stessa cosa per i suoi uomini.
“Fratellone forse è meglio che glielo spieghi!” disse Alexander sperando di convincere il maggiore.
“No Alex! Sono stanco di salvarmi la pelle solo perché sono un Elric! Voglio potermi salvare come Davide Enrick! Non ho bisogno di appoggiarmi a Edward..” disse Davide arrabbiato, odiava quando gli rinfacciavano in faccia la sua parentela con Edward...
“Ragazzino rispondi adesso!” ordinò Oliver spazientita.
“Va bene! Assomiglio a Edward perché sono suo fratello minore! Infatti io sono un Elric esattamente come Edward e Alphonse Elric!” rispose Davide, guardando male la donna che al contrario era leggermente sorpresa.
“Uomini..” stava per dare l’ordine Oliver, mentre i due fratelli si guardavano leggermente confusi.
 
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Oliver seguita dai due fratelli camminava per i corridoi andando verso il suo assistente.
“Generale! Chi sono i due ragazzi?” chiese Miles confuso con dei fogli in mano.
“Questo ragazzino biondo è Davide Elric, alchimista di Metallo e anche fratello minore di Edward Elric mentre l’armatura e il fratello ‘acquisito’ che si chiama Alexander Enrick” li presentò Oliver mettendo una mano sulla spalla di entrambi.
“Aspetta perché mi presenta come un Elric scusa!?” chiese arrabbiato Davide mentre Alexander cercava di calmarlo.
“Il motivo è semplice,ti permetto di girare liberamente per la fortezza perché sei il fratello di Acciaio, quindi qui sarai riconosciuto col cognome Elric non con quello con cui sei cresciuto, come alchimista di stato ti avrei fatto staccare i pezzi di ghiaccio sul tetto in tal caso…ma visto che siamo riconoscenti ad Acciaio per te e il tuo fratellino sarà un strappo alla regola!” spiegò Oliver mentre guardava i due ragazzi seria.
“Dannazione…va bene..”si arrese Davide, era evidente che anche se insisteva quella donna non avrebbe accettato un ‘no’.
‘Se è il fratellino di Acciaio allora darà dimostrazione di una conoscenza in alchimia formidabile…’ pensò Oliver sorridendo soddisfatta, per poi guardare Miles.
“Miles pensa tu a loro, io vado all’esercitazione del pomeriggio” annunciò Oliver mentre Miles annuiva, per poi andare via.
“Allora mi presento io sono Miles, assistente del maggiore Armostrong, sai Davide mi ha sorpreso la tua sfacciataggine nei confronti del generale ce ne vuole di coraggio…vedo che è di famiglia!” disse Miles mettendosi a ridere, mentre Davide con una vena pulsante cercava di trattenersi…
“Allora…noi mentre venivamo da lei, abbiamo raccontato tutta la nostra storia al generale e vorremo sapere se avete visto da queste parti una ragazzina di Xing in possesso di un piccolo panda..” spiegò Davide, appoggiato da Alexander.
“Una ragazzina..forse il generale potrebbe rispondere ai vostri dubbi.. seguitemi!” disse Miles per poi farsi seguire dai due fratelli.
 
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Il gruppo andò all’ultimo piano dell’edificio, dove il generale faceva le esercitazioni.
Appena entrati Davide fece un passo avanti e tutti gli uomini di misero un fila uno accanto all’altro a fare il saluto militare.
“Ehm…” cercò di parlare Davide imbarazzato, per poi guardare il generale.
“Questo è il saluto militare, i miei uomini mostrano rispetto nei tuoi confronti” spiegò Oliver per poi ordinare ai suoi uomini di tornare all’esercitazioni.
“Vorrei chiederle se avete visto una ragazzina con un panda da queste parti..” chiese Davide tornando serio.
“Mh..no non lo vista, mi dispiace” rispose sinceramente Oliver per poi notare che il ragazzo si teneva il braccio destro dolorante.
“Ahia..” si lamentò Davide dal dolore, mentre il minore lo guardava preoccupato.
“Prima di tutto chiameremo il tuo meccanico, così potrà sistemare i tuoi auto-mail, poi parleremo” concluse Oliver, ricevendo gli sguardi sorpresi dei due fratelli.
 
NODE DELL’AUTRICE:
 
Rieccomi!
Piaciuto il capitolo?
 
Davide: no!
 
Non ci tengo alla tua opinione!
Nel capitolo di oggi i nostri beniamini vengono interrogati da Oliver, inoltre incontrano Miles!
 
Nel prossimo capitolo vedrà il ritorno in scena di Lenne!
 
Alla prossima!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 41
*** Chiarezza ***


Capitolo 41: Chiarezza
 
Dopo aver parlato con Oliver, i due fratelli vennero condotti in una stanza dove potevano sistemarsi.
Ad accoglierli c’era Lenne.
Indossava un maglione rosso, dei pantaloncini di jeans con delle calze nere adatte per il freddo, sul collo portava una sciarpa bianca mentre i suoi lunghi capelli mori legati che le penzolavano sulle spalle nel frattempo i suoi occhi azzurri li guardavano dolcemente.
Il tutto duro poco, perché una chiave inglese arrivò sulla testa di Davide, facendolo cadere a terra.
“BRUTTA MANIACA DI AUTO-MAIL VUOI VERAMENTE AMAZZARMI!?” le urlò arrabbiato Davide massaggiandosi la testa, mentre il minore li osservava rassegnato.
“Così impari ad andare a nord, senza avvisarmi! Ricordati che tu hai dei auto-mail fatti d’acciaio!” lo rimproverò Lenne arrabbiata, tirando fuori un'altra chiave inglese.
“Ehi ma mi spieghi da dove li tiri fuori quelle chiavi inglesi!?” chiese Davide sconvolto guardando male Lenne.
“Segreto femminile!” disse semplicemente Lenne facendo all’alchimista una linguaccia.
“Cos..” stava per urlare Davide, se non fosse stato interrotto.
“Fratellone…Lenne…non è il caso di fare la manutenzione invece di fare scenate davanti al signore?” chiese imbarazzato Alexander, notando gli sguardi divertiti dell’uomo che li osservava.
“VEDI CHE FIGURE MI FA FARE DAVIDE!?” urla Lenne colpendolo con la chiave inglese, facendo scoppiare a ridere l’uomo.
“Siete davvero comici ragazzi! È Davide a davvero una testa dura, si vede che è parente di Edward!” esclamò l’uomo, facendo comparire una vena pulsante sulla testa di Davide.
“NON MI METTE A CONFRONTO CON QUELL’EDWARD, CHIARO!?” urla Davide incavolato, non sopportava essere messo in confronto con Edward, pensa se indicassero che fossero uguali…
“Va bene..calma!” disse l’uomo divertito dalle reazione di quest’ultimo.
“Stai fermo, altrimenti non riuscirò a sistemare il tuo auto-mail!” ordinò Lenne mentre sistemava l’auto-mail del braccio destro di Davide.
“Va bene…però avvisami quando colleghi i nervi!” pregò Davide mentre la ragazzi annuiva, odiava quando doveva collegargli i nervi, in quei momenti lui doveva stare calmo e rilassato senza doversi muovere, per poi sopportare tutto il dolore…
“Quanti anni avete?” chiese l’uomo al minore degli Enrick.
“Io ho 13 anni, il fratellone ha 14 anni mentre la nostra amica ne ha 14, esattamente come il fratellone..”spiegò Alexander, lasciando sorpreso l’uomo.
“Aspetta quindi…Davide sarebbe il maggiore? Io da come eri alto davo per scontato fossi tu..” disse l’uomo allibito.
“COME SAREBBE SCUSA!? SONO IO IL PIU GRANDEEEE” urlò Davide muovendosi come un pazzo.
“Stai fermo..” disse Lenne per poi collegargli i nervi.
“AHIIAAAAA” urlò dolorante Davide per poi alzarsi di botto.
“Ecco…e ti pareva..” sospirò Lenne, quel ragazzo era davvero senza speranze..
“Ti ho detto molte volte di AVVISARE quando colleghi i nervi!” urlò arrabbiato Davide voltandosi verso il meccanico.
“SCUSA se tu ti sei mosso proprio in quel momento, eh!” controbatte Lenne anche lei arrabbiata, andando verso il giovane per poi guardarlo mele, mentre lei incrociava le braccia in segno di disappunto.
Mentre Davide stava per dire qualcosa, si accorsero della presenza di Buccaneer, l’uomo che li aveva trovati e condotti alla fortezza.
“Che ci fai tu qui!?” ringhiò Buccaneer minaccioso, mentre entrava nella stanza con in bella vista il suo auto-mail gigantesco.
“Forse perché è mio diritto, essendo un Elric, no?”  rispose Davide sadico mentre si rimetteva il suo giubbotto.
“WOW! Questo auto-mail è incredibile! È uno dei prototipi che usate qui nel nord??” chiese meravigliata Lenne, guardando ogni millimetro l’auto-mail del militare.
“Bhe, si esattamente, signorina! Dimmi Metallo, chi è questa dolce fanciulla?” chiese Buccaneer curioso.
“Oh…è solo il mio meccanico..” rispose Davide annoiato, mentre si metteva i suoi guanti d’alchimista.
“Wow! È veramente meraviglioso! Davide vuoi un auto-mail come questo???” chiese speranzosa Lenne con gli occhi luccicanti mentre indicava l’enorme auto-mail.
“No, grazie…” rispose Davide con un tic nervoso nell’occhio mentre guardava spazientito l’amica.
All’improvviso nella stanza entrò Miles, che prima sorridette a Lenne per poi guardare serio i due fratelli.
“Ragazzi, seguitemi..” disse Miles semplicemente, mentre Davide si girò verso Lenne.
“Lenne, vieni con noi…voglio che tu mi stia vicina il più possibile..” disse Davide serio, notando un lieve accento di preoccupazione, cosa che non sfuggì all’amica che annuì semplicemente.
 
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I due fratelli e Lenne seguivano Miles per i corridoi, per poi notare una figura a loro familiare..
“Maresciallo Fulman!” lo chiamò Davide felice, era da tanto tempo ch non lo vedeva..
“Davide! Alex! E vedo che ci sei anche tu Lenne!” disse felice Fulman andando verso il gruppo.
“Vi conoscete?” chiese Miles, notando l’allegria del gruppo.
“Si, lo conosciamo bene!” disse Alexander  allegro, per fortuna Bredley non gli aveva fatto nulla, vuol dire che anche il team stava bene..
“Comunque ora chiamatemi sottotenente!” disse fiero Fulman, lasciando sorpresi i ragazzi.
“è stato promosso? Ma è fantastico!” disse Lenne con tutta sincerità e felice per l’uomo.
“Ma allora perch stacca il ghiaccio dal tetto?” domando dubbioso Davide, mentre Fulman balbettava sperando di trovare una scusa.
“Vuol dire che la sua carriera è finita!” dissero Davide e Alexander con un tono sarcastico.
“Noooooo” urlò Fulman scappando piangendo, facendo scoppiare dalle risate il gruppo.
 
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All’ufficio del generale Armstrong…
 
Lenne era rimasta con l’infermiera, che aveva il compito di distrarla, mentre Davide, Alexander e Miles parlavano con Oliver.
“Bene, voi due mi avete raccontato la vostra storia…che sapete del padre…degli homunculus…io voglio che voi due facciate una cosa per me, solo questo..” disse Oliver guardando seria i due giovani.
“Cosa ci da in cambio?” chiese Davide con tono di sfida, facendo sorridere la donna, segno che aveva accettato la sua sfida.
“Vi mostro il passaggio dove la ragazzina che cercate è passata, così arriverete direttamente nella città dove è passata” spiegò Oliver, lasciando che i due fratelli si guardassero, dovevano accettare la sua proprosta!
“Accettiamo! Ci spieghi cosa dobbiamo fare..” disse Davide sbrigativo, voleva raggiungere May in fretta..
“Semplice…vogliamo che facciate un sigillo alchemico…” annunciò Oliver, lasciando sorpresi i due fratelli..
“Un ottimo alchimista dovrebbe riuscire a farli…e senza dubbio un Elric non è da meno!” disse Oliver con stampato un sorriso da vincitore, sapeva che un Elric c’è la poteva fare…aveva già visto due Elric al lavoro…
“Certo! Io e Alex lo sappiamo fare benissimo un sigillo! Che ci vuole!” disse Davide innervosito, odiava le provocazioni di quella donna…
“Bene! Al lavoro!” annunciò la donna soddisfatta.
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
Rieccomi! Sono tornata!
 
Davide: noooooo! Torna da dove sei venuta demone!
 
Alexander: Fratellone! Non si dicono queste cose!
 
Lascia perdere Alex…Davide non cambierà mai!
Nel prossimo capitolo Davide e Alexander dovranno sigillare il buco dove era rientrato Sloth, che successivamente fu chiuso, usando l’alchimia!
A quanto pare Oliver vuole doppia sicurezza! ^^
 
Mentre io faccio una chiacchierata con i personaggi di Fullmetal Alchemist..
 
Tutti: Cazzo!
 
Noi ci vediamo al prossimo capitolo!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 42
*** Sentimenti contrastanti ***


Capitolo 42: Sentimenti contrastanti
 
I due fratelli dopo aver parlato con Oliver, si dirigono nella biblioteca della fortezza. (pensavate che non avessero una biblioteca, eh? ndA)
Dovevano preparare il necessario per fare il sigillo alchemico, quindi fare una ricerca nella biblioteca.
La stanza non era di certo enorme come la biblioteca di Central City, ma il necessario lo si poteva trovare.
I due fratelli stavano svuotando tutti gli scaffali riguardanti i sigilli alchemici, troppo presi dalle ricerche da non riuscire a tornare alla realtà.
Lenne seduta in una delle sedie della biblioteca, restava a guardare i due giovani alchimisti studiare, troppo impegnati sui libri da dimenticarsi la sua presenza…o meglio lei non voleva essere di disturbo alle loro ricerche.
Cercava inoltre di essere utile, portava a loro della cioccolata, anche se lo poteva bere soltanto Davide, cercava di alleggerire a loro il lavoro, inoltre ogni tanto dava un’occhiata ai auto-mail di Davide.
Più tardi i tre ragazzi venero guidati nelle loro stanze, per cosi poter riprendere la ricerca il giorno dopo…
I tre ragazzi si riuniscono per così rilassarsi, Lenne aveva lo sguardo nel vuoto..
“Lenne, tutto bene?” chiede Alexander preoccupato, notando lo sguardo dell’amica attirando l’attenzione di Davide.
“Io ecco..no state tranquilli..” rispose Lenne mostrando un sorriso fatto per forza, mentre si poteva notare la sua tristezza.
“Lenne non dire sciocchezze! Ti conosciamo da una vita! Pensi davvero che non ci accorgiamo che sei triste!?” disse Davide con un tono leggermente alterato, il suo sguardo era pieno di sentimenti contrastanti, non si riusciva a capire cosa potesse pensare in quel momento..
“è vero…scusatemi tanto…il fatto è che voi vi impegnate tanto ed io non riesco a rendermi abbastanza utile per voi..” confessò Lenne sconsolata, facendo comparire sul volto dei due fratelli sguardi comprensivi.
“Lenne…tu non sei inutile…se non fosse stato per te, io non sarei con un braccio e una gamba….se non fosse per te, io sarei ancora a disperarmi di tutte le cose che mi sento addosso! Lenne tu sei quel raggio di sole che riesce a darci un sorriso pieno di speranza!” disse Davide sicuro che poi elaborando cosa aveva detto arrossisce improvvisamente, cosa che però Lenne non nota.
“Davide..grazie di cuore!” urlò Lenne felice correndo ad abbracciarlo mentre Alexander stava a guardarli, felice di riaver ridato il sorriso a Lenne.
“Voi invece come state? Sembrate scossi…” incoraggiò Lenne sedendosi nel divanetto osservandoli sorridendo.
“Uff…come vuoi che stia? Mio fratello per colpa di una mia stupida idea è un armatura, siamo dei sacrifici, le persone a me care sono morte…mi faccio sempre aiutare dagli altri mentre io non posso fare nulla! Non sono nemmeno riuscito a salvare Max!”urlò disperato Davide buttandosi sul divano, avvolto dalle sue frustrazioni.
“Fratellone! Non è colpa tua se sono così! Ho deciso io di aiutarti! È stata una mia scelta non incolparti!” disse deciso Alexander cercando di sollevare il morale del fratello.
“Davide, Alex ha ragione! Non è stata colpa tua! Cosa ti aspetti…ti aspetti di essere invincibile!? Che nessuno ti possa battere!? No…non è così…tu non sei invincibile! Sei…solo un ragazzino! Hai 14 anni dannazione! Davide Enrick o Elric che sia…tu ti sei troppo arrogante in tal caso! Non sarai troppo diverso da Scar! Oppure dagli homunculus che tu affronti!” gli disse Lenne mentre dal suo volto scendevano lacrime.
Il suo sguardo deciso e determinato era tradito dalle lacrime e dal dolore che provava in quel momento.
“Mi dispiace…hai ragione Lenne…scusami…sono…un idiota…” rispose Davide con lo sguardo basso.
“Da…Davide…” balbettò Lenne sorpresa dalla risposta dell’amico.
“Ogni cosa che faccio…riesco sempre a farti piangere…Lenne ti prometto una cosa…” disse Davide per poi rialzarsi dal divano e guardare l’amica, i suoi occhi dorati stavano incrociando gli occhi azzurri di Lenne, che sperava quel momento non finisse mai. (uuuuuuu! Vedo una DaviLenne! ndMariangela) (Ma stai zitta! Non shippare coppie durante la storia! ndA) (Scusami capo! ndMariangela)
“Cosa mi prometti?” chiese speranzosa Lenne, per poi notare che tra lei e il viso di Davide c’era la distanza di pochi centimetri.
“Non te lo dico!” disse Davide facendole una linguaccia e scappare dalle ire dell’amica.
“VIENI QUI DAVIDE ENRICK DEI MIEI STIVALI!!!” urlò Lenne con armata di chiave inglese mentre seguiva l’amico, tutto sotto lo sguardo rassegnato di Alexander che aveva dietro la testa un gocciolone stile anime.
 
                           -----------------
 
Nel frattempo…
 
A Central City c’era il caos…
Tutti i militari esploravano la città da cima a fondo, sperando di trovarlo…
Tra gli abitanti c’era il dubbio, il terrore che potesse essergli accaduto qualcosa…
Anche nel ufficio del colonnello Mustang c’erano queste emozioni…
“Ma dove si è cacciato..” disse Roy quasi in un sussurro nei suoi pensieri.
“Sarà da qualche parte…non può essere lontano! Vedrà che sta benissimo!” provò a rassicurarlo Braven, ricevendo un sorriso da parte dell’amico.
“Hai ragione! E poi Acciaio non può essere morto! Quello mica muore così in fretta!” disse sicuro Roy mentre Braven prendeva dei documenti da conservare.
“Vede? Deve stare positivo! Andrà tutto bene!” disse sorridendo Braven, quell’uomo sapeva essere contagioso…
“Si però il dubbio rimane…Acciaio è scomparso, non si sa che fine abbia fatto, Al ha detto che andava da loro padre ma Acciaio…dov’è finito…”disse Roy battendo la mano sulla scrivania.
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I due fratelli erano sul punto in cui dovevano sigillare il punto chiuso con il cemento armato.
Da come aveva raccontato Oliver, quel cemento era stato fatto per chiudere il buco fatto da Sloth, un altro homunculus…
I due fratelli disegnarono un cerchio alchemico sul ‘tappo’ fatto dal esercito di Briggs, per poi battere le mani sul cerchio.
Una luce illuminò la stanza, lasciando stupiti Oliver, Miles e il resto della squadra, tranne ovviamente Fulman che conosceva già le capacità dei due fratelli.
“è incredibile! Quindi adesso è sigillato?” chiese ancora stupito Miles, mentre Buccameer gli lanciava sguardi come dire ‘amico un pò di contegno’.
“Si, adesso non avete più nulla da temere! Neanche un carro armato potrà passare di qua! Generale…lei deve mantenere la promessa!” disse Davide sorridendo trionfante.
“Hai ragione…ho dato la mia parola, dopotutto” rispose Oliver per poi condurre i tre ragazzi alla botola.
“Potete passare di qua, nessuno capirà che siete stati qui, noi ovviamente negheremo di avervi persino visti, quindi l’unica cosa che possiamo dirvi è buona fortuna!” salutò Oliver mentre il resto della squadra faceva il saluto militare.
“ASPETTA!!! Dovremo passare…qui dentro!?” chiese spaventata Lenne lanciando sguardi si aiuto agli amici.
“Su Lenne! Vedrai che andrà tutto bene!” disse Davide spingendo l’amica dentro seguito dal minore.
 
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Arrivati fuori il gruppo si ritrovò in una città, ed ovviamente Lenne era entusiasta della cosa, non vedendo l’ora di riabbracciare la civiltà.
“Davide…cosa mi avevi promesso?” chiese Lenne fermandosi improvvisamente.
“Ti ho promesso…che la prossima volta che ci vedrai…saranno lacrime di gioia!” disse Davide per poi mettersi a correre seguito dal fratello.
La ragazza rimase imbambolata con un sorriso sulle labbra per poi raggiungere il gruppo.
I tre giovani avevano notato che intorno a un edificio c’erano macchine dell’esercito…doveva essere accaduto qualcosa…
Quindi dissero a Lenne di aspettarla fuori ed entrarono, salirono le scale per trovarsi davanti un ragazzo, lasciando sorpresi i due fratelli.
Aveva una giacca bianca, capelli biondi sciolti e occhi dorati, teneva in bocca un pezzo di pane tenuto sotto le braccio di un uomo gigantesco seguito da un altro uomo.
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
Rieccomi di nuovo qui con voi!!!
 
Mi piace molto lasciare col fiato sospeso! È si sono cattivaaaaaa! XD
Nel cappy di oggi i fratelli Enrick sfogano le loro emozioni, per poi sigillare definivamente il buco e passare nella botola…inoltre incontrano un ragazzo biondo con occhi dorati…chi sara mai?? XD
 
Nel prossimo cappy si veranno a sapere mooooolte cose! Inoltre i due fratelli avranno un nuovo obbiettivo!
 
Mariangela: capo! Ricordiamo di accennare la DaviLenne!
 
Ma se l’hai deciso tu! Uff…i sottoposti d’oggi…
Ah per chi non la conoscesse lei è Mariangela la mia ‘sottoposta’! lei si occupa di pubblicare le storie oppure di darmi idee ><
 
Ci vediamo!!!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 43
*** Un nuovo obbiettivo ***


Capitolo 43: Un nuovo obbiettivo
 
I tre giovani avevano notato che intorno a un edificio c’erano macchine dell’esercito…doveva essere accaduto qualcosa…
Quindi dissero a Lenne di aspettarla fuori ed entrarono, salirono le scale per trovarsi davanti un ragazzo, lasciando sorpresi i due fratelli.
Aveva una giacca bianca, capelli biondi sciolti e occhi dorati, teneva in bocca un pezzo di pane tenuto sotto le braccio di un uomo gigantesco seguito da un altro uomo.
I due ragazzi lo guardavano tra il sorpreso e l’allibito, mentre l’uomo metteva giù il ragazzo che li stava guardando con la stessa espressione facendo cadere il pezzo di pane.
“Voi…chi siete!?” chiese il ragazzo indicandoli con un dito, mentre i fratelli Enrick si guardarono per un attimo, ma tra i due rispose il maggiore.
“Prima di rispondere alla tua domanda, diteci chi siete VOI!” rispose seccato Davide riprendendosi dallo shock.
“Questo gigante si chiama Heinkel e questo che sembra un gorilla si chiama Darius, mentre io sono..” iniziò il ragazzo per poi essere interrotto.
“Aspetta! Sei impazzito!? Ti stanno cercando non puoi sparare il tuo nome hai quattro venti!” disse Darius prendendo il ragazzo per la spalla.
“Vi prego…noi non vogliamo farvi del male…siamo in pace!” provò a convincerli Alexander, attirando l’attenzione dei tre su di lui.
“è come facciamo a sapere che dici il vero?” chiese Heinkel sospettoso, appoggiato da Darius mentre il ragazzo continuava a fissarli stranito.
“Ma la volete smettere!? A noi non ci frega se è cercato! Vogliamo semplicemente sapere chi è! Rispondi gorilla!” disse Davide ormai spazientito mentre il fratello lo guardava rassegnato, non sapeva essere paziente…
I tra guardarono sorpresi il ragazzo e finalmente lo guardavano da cima a fondo.
“è…incredibile…” disse semplicemente il ragazzo continuando a fissare Davide.
“Se me lo dicessero non ci crederei…” disse invece Heinkel anche lui fissando il ragazzo.
“Ma…è così piccolo!” commentò Darius attirando lo sguardo omicida di Davide.
“A CHI AVRESTI DATO DEL PICCOLETTO MICROSCOPICO CHE NON RIUSCIREBBE A METTERTI AL TAPPETO!? RIPETILO AVANTI!!” urlò esasperato Davide venendo trattenuto dal minore, mentre si muoveva come un pazzo.
“Fratellone…non ha detto nulla del genere!” provò a calmarlo Alexander continuando a trattenerlo.
“Fra…fratellone!?” urlò Darius sorpreso seguito a ruota dai altri due.
“Se volete che vi diciamo chi siamo, voi dovete dirci chi è quello!” disse Davide arrabbiato indicando il ragazzo biondo che lo guardava male.
“Ehi! Quello ha un nome!” controbatte il ragazzo arrabbiato per il trattamento.
“Allora dimmelo!” lo stuzzicò Davide facendogli la linguaccia, cosa che innervosì il ragazzo.
“Io sono Edward Elric, l’alchimista d’Acciaio e voi?” chiese Edward dopo essersi presentato, lasciando sopresi i due fratelli.
“COOOOOSSSSSAAAAAA!?” urlarono i due fratelli spaventando Edward, Heinkel e Darius.
“Lo sapevo! Questi due ci hanno ingannato!” disse Darius mettendosi in posizione di combattimento e lanciandosi contro Davide, che subito battè le mani e trasmuto un bastone e quindi fermare il suo attacco.
“Hai…usato l’alchimia senza cerchio alchemico…chi siete veramente?” chiese Edward sorpreso guardandoli poi serio, in quel momento si poteva vedere la grande somiglianza tra i due, stesso sguardo quando sono seri…stesso sguardo…
“Io sono Davide Enrick, l’alchimista di Metallo mentre lui è mio fratello minore Alexander Enrick…” rispose Davide distaccato, mentre Alexander andò verso Edward abbracciandolo forte.
“Wooow! Che bello! Finalmente conosco il fratellone del fratellone! Yuppie!!” urlò Alexander emozionato.
“Il…fratellone…del fratellone??” chiese confuso Edward battendo le mani sull’armatura implorando di essere messo giù.
“Oh…si, giusto! Tu non sai nulla!” disse Alexander scusandosi, ricevendo uno sguardo rassicurante da parte di Edward.
“Che cosa non so?” chiese Edward tornando con uno sguardo confuso.
“Ma sei veramente tonto allora! Io sono un Enrick, perché sono cresciuto con la famiglia che considero la mia VERA famiglia! Ma in relatà sarei un Elric esattamente come te! Sono figlio di Van Hohemheim e Trisha Elric!” urlò tutto d’un fiato Davide, guardando male Edward che lo guardava imbambolato, poi nel volto del giovane comparve un sorriso pieno di felicità, correndo ad abbracciare Davide.
“Wow! Non me l’aspettavo! Però…sono felice! Ho un altro fratello! Dimmi Davide quanti anni hai??” chiese meravigliato Edward staccandosi da Davide che si tratteneva dal volerlo uccidere.
“Io ho 14 anni mentre Alex ne ha 13…” rispose Davide con un tic nervoso all’occhio sinistro, cosa che Edward si accolse subito, era un’abitudine di famiglia.
“Io sono il fratello minore del fratellone…e anche se non siamo veri fratelli per noi e come se lo fossimo!” disse Alexander ricevendo un abbraccio da Edward che era al settimo cielo.
“Bhe allora anche tu sarai della famiglia! Ho adesso due fratelli in più!” dichiarò felice Edward, notando però la leggerezza dell’armatura, stava per chiedere ma rispose in anticipo Davide.
“Io e Alex abbiamo fatto una trasmutazione umana…abbiamo tentato di riportare in vita nostra madre…mentre nostro padre è morto in guerra…” disse Davide abbassando lo sguardo, Edward allora capì tutto e mentre stava per dire qualcosa, Davide corse e lo prese per il colletto della maglietta.
“Dimmi Edward, che sai dei sacrifici, eh!? Rispondi! Sono stanco di non saper nulla!” disse Davide accecato dalla rabbia, aveva capito che Edward sapeva qualcosa e lui voleva sapere tutto.
“Non lo so sinceramente…l’unica cosa che so è che il Padre vuole creare un enorme cerchio alchemico che comprende tutta Amestris..” disse Edward, a quel punto Davide lasciò la presa.
“Il Padre…quel bastardo! A proposito dove Al?” chiese Davide notando la sua assenza.
“Vedo che lo conoscete…Al non ho la più pallida idea di dove sia…ci siamo separati e non so se sta bene o meno..” confessò Edward diventando triste mentre Heinkel e Darius cercavano di tirarlo su di morale.
“Ehm…vi lascerei volentieri nei vostri discorsi di famiglia, ma dovremmo andarcene da qui altrimenti Edward potrebbe essere trovato! È noi saremmo nei guai..” disse Darius andando avanti seguito da Heinkel.
“Fratellone andiamo!” disse Alexander trascinando il fratello.
“COSA!? Dovremmo andare…con LORO!? Non se ne parla!!!!” urlava Davide cercando di lasciare la stretta del fratello, cosa ovviamente che fallì.
“Su non fare storie..” commentava Edward seccato mentre camminava accanto ad Alexander.
 
                            ---------------
 
Una volta fuori il gruppo potè respirare aria di libertà, mentre Davide si beccò una chiave inglese sulla fronte.
“BRUTTA PAZZA FISSATA DI AUTO-MAIL MI VUOI AMMAZZARE!?!?” le urlò Davide arrabbiato sotto gli sguardi confusi di Edward, Heinkel e Darius e quelli rassegnati di Alexander.
“Così imparate a lasciarmi qui fuori da sola!” rispose Lenne arrabbiata, notando poi la presenza dei tre.
“Oh, Lenne loro sono: Heinkel, Darius ed Edward! Edward è il fratellone del fratellone!” li presentò Alexander educatamente.
Lenne a quel punto corse verso Edward stringendogli la mano, felice di conoscere il ‘famoso’ Edward.
“Piacere di conoscerti! Io sono Lenne Nagasa, meccanico di Davide nonchè amica d’infanzia dei due! Sai ho sentito parlare molto di te! Inoltre hai un meraviglioso auto-mail!!” disse Lenne con gli occhi che le luccicavano.
Davide l’avrebbe lasciato volentieri alle prese con una scatenata Lenne ma Alexander non fu della stessa opinione.
“Lenne..calmati! Altrimenti non lo lascerai vivo!” disse Alexander imbarazzato dalla situazione.
“Oh…ehm..ops!” disse Lenne guardando il basso piena di imbarazzo.
“Stai tranquilla! Anche la mia amica Winry ama gli auto-mail! Ci sono abituato! Sono felice che tu aiuta volentieri i miei fratellini!” disse Edward con un enorme sorriso che rassicurò Lenne.
“Oh! Lenne! Forse è il caso che tu vada da Winry!” disse Davide guardando serio l’amica.
“Winry? E dove abiterebbe?” chiese confusa Lenne, cercando una risposta negli sguardi degli amici.
“Abita a Resembool! È una cittadina che ricorda molto Natilia..” rispose Davide mentre a Lenne venne spiegato chi fosse Winry.
 
                         ---------------
 
Lenne venne accompagnata alla stazione, ovviamente Edward rimase nell’auto, per non attirare l’attenzione.
Dopo aver abbracciato tutti Lenne prese il treno e partì anche se preoccupata per i suoi amici.
Il gruppo si riunì ed Edward scese dall’auto.
“Fratellone, che facciamo?” chiese Alexander rivolto al maggiore.
“Mi sembra ovvio…anche se a me non va, dobbiamo viaggiare tutti assieme…” rispose Davide per poi tutti salire sull’auto che partì.
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
Rieccomi!
Mariangela:Eccomi anch’io! Vi siamo mancate?
Tutti: No!
Kairifenicia96&Mariangela: Anche noi vi vogliamo bene! ^^
 
In questo cappy inontriamo FINALMENTE Edward! Inoltre veniamo a conoscere Heinkel e Darius! O meglio conosciuti come gigante e gorilla, soprannomi datogli da Ed!
 
Nel prossimo cosa accarda? Scopritelo con noi!
Mariangela: e mi raccomando recensite numerosi!
Zitta tu! Odio quando vieni a vedere quando scrivo un capitolo…
 
Alla prossima!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 44
*** Il giorno della promessa ***


Capitolo 44: Il giorno della promessa
(chiedo perdono per aver rubato il nome ad un altro episodiooooo! Ma il succo del capitolo è si può dire…questo! ndA)
 
I fratelli Enrick, Edward, Heinkel e Darius in auto si dirigono fuori città parcheggiandosi e scendendo.
“Ora che farete?” chiese Edward alle due chimere, che parvero pensarci su.
“Bhe..non abbiamo nessun posto dove tornare quindi ti seguiremo! Basta che ci dici dove andare!” rispose Darius appoggiato da Heinkel.
“Io ed Alex invece ti seguiamo semplicemente perché in prims siamo preoccupati per Al…seconda cosa perché dobbiamo unire la forze per ammazzare quel bastardo del Padre” rispose Davide seccato con le braccia incrociate e appoggiato all’auto.
“Ed non ascoltarlo! Ovviamente ti seguiamo perché sei nostro fratello e ti vogliamo bene! Anche se il fratellone un po’ di meno..” disse invece Alexander gentilmente mentre Edward si lasciò sfuggire un sorriso, Alexander gli ricordava Alphonse..
“Bene allora viaggeremo tutti insieme!” disse deciso Edward mentre tutti sorridevano Davide prese parola.
“Si ma almeno sai dove Al?” chiese Davide serio mantenendosi distante da Edward.
Edward diventò subito serio e andò a sedersi sull’auto.
‘Già…se io fossi Al dove andrei? Dove?’ pensò Edward incrociando i pugni e appoggiandosi la fronte.
 
                        ------------------
 
Nel frattempo…
 
Reole era nelle fasi di ri-costruzione totale della città.
Tutti si davano da fare, mentre in città arrivò una ragazza mora con occhi azzurri.
I suoi capelli mori venivano mossi dal veno mentre lei teneva gli occhi chiusi, lasciandosi cullare dal dolce venticello che si muoveva nel paesaggio.
Indossava una mini-gonna nera con calze che arrivavano fino alle gambe bianche, indossava una maglietta maglia bianca con scritto ‘LOVE’ in rosso ed un giubbottino blu che arrivava a mala pena fino all’ombelico.
La ragazza all’ingresso di quello che rimaneva della stazione, si guardava intorno.
“Chissà quando passerà il prossimo treno per Resembool…” disse tra sé e sé Lenne un po’ preoccupata di non riuscire a prendere il treno.
Allora la mora pensò di uscire e dare un occhiata alla città.
La città era in rovine, c’erano lavori in corso dappertutto, ed era difficile muoversi per la città senza perdersi o rischiare di beccarsi davanti un blocco di macerie.
Una voce attirò l’attenzione di Lenne.
Era una ragazza con dei capelli biondo chiaro, aveva gli occhi azzurri, indossava una dei pantaloni neri che le coprivano tutte le gambe, mentre indossava una maglietta azzurra.
“Ciao! Sei appena arrivata?” chiese la ragazza sorridendo.
“Ciao! Si e vorrei sapere quando parte il prossimo treno per Resembool, per favore!” chiese Lenne andando incontro alla ragazza.
“Resembool? È perché devi andare li?” chiese confusa la biondina mantenendo quella dolcezza invidiabile.
“Perché due miei amici mi hanno detto di andare lì e di cercare una certa Winry..” spiegò Lenne mentre la ragazza capì e allora le sorrise.
“Allora non hai più bisogno di cercare! Sono io Winry! Winry Rockbell meccanica di Edward Elric, l’alchimista d’Acciaio nonché amica d’infanzia di entrambi i fratelli Elric!” si presentò Winry sorridendo mentre Lenne rimaneva imbambolata a fissarla.
“è incredibile! Finalmente ti posso conoscere! Io sono Lenne Nagasa, meccanica di Davide Enrick, l’alchimista di Metallo nonché amica d’infanzia di entrambi i fratelli Enrick!” si presentò eccitata Lenne.
“è incredibile! Vieni ti porto a casa di una mia amica!”disse Winry trascinandosela gentilemente.
 
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Da qualche altra parte della città Alphonse era seduto davanti a suo padre, Hohemheim.
Quante volte aveva desiderato di poterlo rivedere? Tante da non ricordarsi neanche il numero. Ed ora era lì…d’avanti a lui, che lo fissava raccontandogli la sua storia…
Lui ascoltava meravigliato…
“Quindi…tu prima eri uno schiavo ed ora sei una pietra filosofale..” disse Alphonse dopo aver sentito tutta la storia.
“Lo so…non mi credi…” sospirò Hohemheim per poi continuare “Solo un pazzo penserebbe che quello che stessi dicendo fosse il vero..”
“Allora ho molte cose in comune con quel pazzo…” commentò Alphonse sospirando.
“Vuol dire che mi credi??” chiese sorpreso Hohemheim, suo figlio era incredibile…
“Certo! Dopotutto ci sono sempre io in questo corpo…” rispose Alphonse lasciando sfuggire un sorriso ad Hohemheim.
“Quindi…Davide è tuo figlio? È una cosa inaspetata! È sicuramente la cosa che mi ha sorpreso di più della tua storia!” disse Alphonse felice.
“Si! Ora anche tu sei fratello maggiore Al…di ben due fratellini!” disse Hohemheim battendo una mano sulla spalla di Alphonse.
“Già…” disse sorridendo Alphonse, sapeva a chi si riferisse suo padre…aveva aggiunto Alexander.
Davide e Alexander erano molto legati…un legame da veri fratelli, esattamente come lui e il suo fratellone, li aveva già conosciuti ed aveva stretto già un bel rapporto.
Chissà dov’erano in quel momento…
“Oh! Papà dobbiamo fermare il Padre! Vuole fare un cerchio alchemico su tutta Amestris…dobbiamo fermarlo!” disse Alphonse ricordandosi dei progetti del Padre e mostrando gli appunti suoi e di Edward.
“No Al, temo che possa essere troppo tardi..” disse Hohemheim guardando i fogli, per poi guardare il figlio.
“Proprio per questo dobbiamo fare qualcosa!” controbatte Alphonse per poi essere fermato dal padre.
“Al fermati…quel giorno non è ancora arrivato..” disse allora Hohemheim incuriosendo il figlio.
“Il…giorno che deve arrivare?” chiese Alphonse confuso.
“Al non guardare solo qui a terra ma anche il cielo…comparirà qualcosa che per ora non vedi” disse Hohemheim indicando il cielo, a quel punto Alphonse guardò il cielo.
“Il giorno che deve arrivare…” ripetè Alphonse osservando il cielo.
 
                               -----------------
 
Nel frattempo…
 
Il gruppo, secondo le indicazioni di Edward, si era diretto verso quel che rimaneva di una casa fatta in legno…
Entrati dentro notarono che non c’era nessuno ed allora Darius diede un pugno a Edward.
“Sapevo che non c’era di fidarsi di te! Io non vedo Alphonse da nessuna parte!” disse Darius furioso per aver sprecato tempo.
“Io pensavo che l’avremmo trovato qui!” si giustificò Edward massaggiandosi la testa.
“Su ragazzi…Ed può sbagliare ogni tanto!” provò a difenderlo Alexander mentre Davide borbottava arrabbiato parole senza senso.
“Alex…non vorrei dirtelo…ma non guardare ASSOLUTAMENTE in basso!” disse all’improvviso Davide serio, sapeva cosa sarebbe accaduto se il fratello avesse guardato in basso…
“Perch…” chiese Alexander guardando giù e sbiancando improvvisamente.
“Ehm…Alex sta bene?” chiese titubante Edward tra il preoccupato e il confuso continuando a muovere la sua mano davanti alla faccia.
“Si sta benissimo…soltanto…per l’incolumità delle vostre orecchie vi consiglio di tapparvele!” disse Davide con un espressione rassegnata e mettendosi le mani sulle orecchie, seguito ovviamente dal resto del gruppo.
“FRATELLONEEEE! EDWARDDDDD!!! AIUTOOOOO! UN RAGNOOOOO! CHE SCHIFOOOOO! UCCIDETELO!! SCHIACCIATELOOOOO! BRUCIATELOOOOOO!!!” urlava spaventato a morte Alexander muovendosi come un pazzo per la stanza.
“Su Alex…calmati…è solo un ragnetto…” disse Davide rassegnato.
“Posso schiacciartelo…ma non posso bruciartelo…non sono un colonnello di merda piromane mica!” commento Edward seccato con le mani in tasca.
“NON ME NE FREGAAAAAA! SCHIACCIATELOOOO!” urlava ancora Alexander non fermandosi e continuando a muoversi, facendo un baccano tremendo.
“Uff…ragazzi avete un giornale?” chiese Davide rivolto alle due chimere.
“Si ecco tieni…” disse Heinkel porgendogli un giornale sotto gli sguardi confusi di Edward e Darius.
A quel punto Davide a malavoglia si avvicinò al ragnetto e lo schiacciò.
“Fratellone…tu sei il migliore!!!” disse Alexander abbracciando forte il maggiore che implorava pietà.
All’improvviso Heinkel si nascose, avendo percettivo qualcuno, e preparò la pistola.
Davide e il resto del gruppo lo imitarono, e videro entrare…Ling!?
Soltanto che era vestito di nero e che appena mise piede dentro cadde a terra.
Davide, Alexander e Edward andarono da lui preoccupati.
“Ling?? Cosa ti è successo!” urlava Davide scuotendolo dal braccio.
“Ling…tutto bene?” chiedeva Alexander preoccupato.
“Ling! Ehm Greed! Tutto bene?” chiedeva Edward ricevendo gli sguardi dei fratelli Enrick come dire ‘ci siamo persi qualcosa?’
Sentirono come risposta il brontolio del suo stomaco mentre il giovane principe disse.
“Ho molta fame ragazzi..” supplicò Ling affamato.
“è Ling…non c’è dubbio..” commentò sorridendo Edward per poi chiedere ai suoi fratellini di aiutarlo.
 
                           -------------------
 
Il gruppo gli diede da mangiare…praticamente tutte le scorte, in attesa di sue spiegazioni.
“Oh…che bella mangiata! Grazie ragazzi!” ringraziò sazio Ling mentre Edward e Davide borbottavano cose come ‘il solito mangione..’
“Cosa ti è successo?” chiese Alexander attirando l’attenzione degli altri sul ragazzo.
“Chi sarebbe quello la?” chiese Darius aggressivo appoggiato da Heinkel, anche lui che voleva sapere chi fosse.
“Sono un Homunculus” rispose sinceramente Ling, ricevendo gli sguardi di Edward che gli gli borbottava cose come ‘Non sono cose da dire così liberamente’ mentre i fratelli Enrick chiesero a Ling di raccontargli tutto.
 
                       -------------------
 
“Ora capisco tutto!” disse Davide con le braccia e gambe incrociate fra loro, che ascoltava con attenzione.
“Ma…cosa intendi con ‘il giorno che deve arrivare’?” chiese confuso Edward in piedi ma con le braccia incrociate che fissava il principe di Xing.
Il principe stava per rispondere quando sentiva che Greed stava per riprendere il controllo.
Edward si avvicinò a Ling che parlottavano qualcosa che Davide e Alexander non riuscirono a sentire.
Il ragazzo si alzo e andò verso l’uscita.
“Grazie per il cibo e scusate il disturbo, ora io me ne vado” disse semplicemente Greed allontanandosi.
“Aspetta! Te ne vai così Ling!?” chiese Davide arrabbiato appoggiato dal minore.
“Io sono Greed ragazzino! E si! Me ne vado così!” rispose scortese Greed, facendo andare su tutte le furie il maggiore degli Enrick e il maggiore degli Elric.
“Visto che non hai un posto dove andare vieni con noi!” disse serio Edward facendo fermare l’homunculus che scoppiò a ridere.
“Venire con voi? Se sarete sotto le mie dipendenze ci penserò su!” disse Greed continuando a ridere e allontanandosi dal gruppo.
 
                          ------------------
 
Greed si era allontanato di molto dalla casa di legno e ripensava alle parole dette da Edward.
“Dovresti accettare l’offerta di Ed, Davide ed Alex!” lo incoraggiava Ling per poi continuare “Se no puoi restituirmi il mio corpo per così diventare imperatore…di un intero continente”
Andare con loro? Come se il suo orgoglio di homunculus glielo permettesse! Non l’avrebbe mai fatto! Poi ripensò a quello che gli avesse detto il principe.
“Imperatore di un continente? Perché non del mondo!” disse Greed puntando la mano sulla luna per poi stringere il pugno.
A quel punto sentì dei passi per poi voltarsi, erano Acciaio, i suoi fratelli e i due omoni che li seguivano.
“Che vuoi Acciaio!” disse Greed andando davanti al gruppo.
“Ho deciso di lavorare per te!” disse Edward stupendo l’humunculus.
“Come? Perché?” gli venne automatico chiedere Greed.
“Perché di certo non mi lascerò sfuggire una raccolta d’informazioni..” rispose Edward per poi ricordare all’homunculus le parole pronunciate da lui stesso verso quel ragazzo.
“Ovviamente automaticamente anche loro lavoreranno per te!” disse Edward indicando i fratelli Enrick, Heinkel e Darius.
Alexander accettò volentieri mentre Davide seguito dalle due chimere presero a pugni il povero alchimista, sotto gli sguardi rassegnati di Alexander e quelli confusi e sconcertati dell’homunculus.
“Va bene! Siete tutte alle mie dipendenze!” disse alla fine Greed attirando l’attenzione di tutti.
“Va bene…tanto io non ho nessun posto dove ritornare..” disse infine Darius accettando l’offerta.
“Vale anche per me” rispose Heinkel mettendo una mano sulla spalla del suo compagno.
“Se Ed ha bisogno di aiuto, accetterò volentieri!” rispose Alexander gentilmente.
“Io no! Non ci tengo affatto!” disse arrabbiato Davide mentre il minore chi tappò la bocca.
“Accetta anche lui!” disse Alexander ridendo nervosamente appoggiato da Edward che l’aiutava.
A quel puntò Davide si rassegnò mentre Greed si informava su tutti i suoi ‘sottoposti’.
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
Rieccomi! Eccovi un nuovo capitolo!
Ametto di avermi lasciato un po’ andare con lo scrivere e quindi il capitolo è più lungo del solito ma l’importante è il contenuto!
 
Nel prossimo capitolo il gruppo farà i conti su quello che sanno per poi decidere la propria metà!
Volete sapere cosa?
Ci vediamo al prossimo capitolo!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 45
*** Primavera ***


Capitolo 45: Primavera
 
Nel bel mezzo della foresta una strano gruppo di nostra conoscenza stava discutendo su quello che sapevano e anche perché Greed voleva conoscere le capacità dei suoi ‘sottoposti’.
“Allora mettiamo tutto in chiaro! Abbiamo due chimere, io che sono un homunculus e ben tre alchimisti” disse Greed mentre Darius e Heinkel guardavano indifferenti, Alexander ascoltava con interesse mentre Davide e Edward trattenevano la loro furia omicida.
“Sappi che non ti seguiamo con la nostra volontà Ling!” disse Davide scocciato mentre trattiene la voglia di strangolare Edward per averli messi in mezzo.
“Io sono Greed!” ribatte l’homunculus ormai esasperato, il ragazzino è tale e quale ad Acciaio…
“Greed…Ling…Ma chi se ne importa! Anzi ti chiamerò…Gring!” affermò Edward in difesa dal fratello, che ovviamente si mise a sghignazzare per il soprannome dato all’homunculus.
“Gring!?” chiesero confusi contemporaneamente Greed e Ling fissando l’alchimista.
“è l’unione dei nomi Greed e Ling!” spiegò Edward trattenendosi delle risate per il soprannome.
“Sai una cosa il tuo soprannome è molto carino…Gring!” lo stuzzicò Davide sghignazzando mentre Alexander gli lanciava degli sguardi di rimprovero.
“Zitti tutti e due! Acciaio e Metallo non ripete mai più quel nome chiaro…nanetti???”disse Greed infuriato ed imbarazzato allo stesso tempo mentre i due diretti interessati si guardarono con sguardi omicidi per poi guardare l’homunculus.
“A CHI AVRESTI DATO DEI NANETTI CHE NON RIUSCIREBBERO A RITROVARE ALPHONSE E SCONFIGGERE QUEL BASTARDO DEL PADRE!? RIPETICELO SE NE HAI IL CORAGGIO!!” urlarono all’unisono Davide e Edward venendo trattenuti da Alexander che sospirava.
“Non a detto nulla del genere…” commentarono Alexander, Darius e Heinkel rassegnati.
“Si vede che siete fratelli sapete? Comunque andiamo!” disse Greed raggiungendo l’automobile.
“Dove?” chiese confuso Alexander mentre i suoi fratelli maggiori smisero di litigare per poi osservare l’homunculus.
“‘Il giorno che deve arrivare’ arriverà in primavera…quindi dobbiamo cercare un posto dove poter stare al sicuro fino ad allora” spiegò Greed ormai sull’auto.
“Ma si può sapere perché mi hai messo in mezzo Ed!?” chiese arrabbiato Davide mentre il minore cercava di calmarlo.
“Perché Greed sa molte cose essendo stato alleato del Padre! È poi non possiamo lasciare Ling da solo con quello!” disse Edward indicando Greed mentre le due chimere sapendo che l’avrebbero presa per le lunghe salirono comodamente in auto.
“Si l’ho capito questo! Sicuramente però ci doveva essere un altro modo!” ribattè Davide ormai davanti al fratello che era più alto di lui.
“Non ne ho trovati in quel momento! E comunque devi obbedirmi perché sono tuo fratello maggiore!” disse Edward ormai spazientito, era risaputo che la pazienza non era tipico degli Elric…
“MA CHISSENE FREGA!!” urlò arrabbiato Davide ricevendo gli sguardi assassini di Edward, quando ad un tratto Alexander ormai esaurendo la pazienza di cui era fornito, li prese e li portò ‘gentilmente’ in auto.
 
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Erano passati dei mesi da quando ormai avevano saputo del ‘giorno della promessa’ ma non solo i fratelli Enrick ed Elric ne erano informati.
Anche Mustang, Izumi e suo marito, Oliver ed altri avevano saputo di quella data.
Tutti stavano aspettando ‘il giorno della promessa’ e in quel momento la loro attesa stava per terminare.
Winry e Lenne stavano tornando a Resembool, accompagnate dai soldati di Briggs.
Winry non vedeva l’ora di riabbracciare sua nonna mentre Lenne non vedeva l’ora di visitare la cittadina dove era originalmente nato Davide.
Accompagnate dentro, i due soldati si guardarono intorno.
Ogni stanza aveva o un auto-mail oppure qualche attrezzo sempre per lo stesso oggetto.
“Questi auto-mail li stava costruendo lei?” chiese il soldato mentre il suo compagno fissava incuriosito i diversi auto-mail sul tavolo.
“Si per favore non toccate nulla” raccomandò Winry mentre fece segno a Lenne di seguirla.
Salite al piano di sopra Winry mostrò a Lenne dove si trovava il bagno per così potersi cambiare, mentre quest’ultima di dirigeva in camera sua.
Entrata dentro si diresse verso il suo letto e mentre stava per togliesi la maglia sentì dei rumori e giro la testa per guardare la fonte di quel rumore.
Edward era seduto al tavolino intento a mangiarsi un panino mentre la fissava come un idiota ed era rosso dall’imbarazzo.
La ragazza abbassò di tutta fratta la maglietta per poi urlare.
A quel puntò entrarono i due soldati di Briggs armati di pistola.
“Che succede qui!?” chiese il soldato puntando la pistola all’alchimista.
“No! Aspettate! Posso spiegare!” provò a convincerli Edward preso alla sprovvista mentre Winry gli dava man forte.
I due stano per parlare quando si ritrovarono sulle teste puntate due pistole da parte di Darius e Heinkel.
“Io metterei giù quell’arma..” lo incoraggiò Darius minaccioso mentre il soldato balbettava.
“Non sarebbe carino sporcare la stanza dal vostro sangue..” disse Heinkel spaventando i due soldati fino a quando due saette entrarono di corsa nella stanza.
“Che sta succ..” iniziò Alexander per poi vedere cosa gli si parava davanti capendo al volo la situazione.
“Ehi ‘fratellone’ non è un passo troppo avanti?” ghignò Davide lanciandogli sguardi malizii mettendo in imbarazzo il biondino.
“GUARDATE CHE QUESTA E LA STANZA DI UNA RAGAZZA!!!” urlò Winry buttando tutti fuori e facendo uscire gentilmente i fratelli Enrick.
“Per quale motivo a noi ci a buttati fuori in quel modo e voi due no!?” chiese furioso Darius indicando la coppia di fratelli.
“Perché siamo dei ragazzini e voi no” rispose sarcastico Davide mentre tutti volevano ammazzarlo, videro uscire Edward e Winry.
“Ragazzi io vado al bagno..” disse Davide dirigendosi al bagno, ormai conosceva benissimo quella casa…ci era già stato una volta!
“No! Aspet..” non riuscì a fermarlo Winry che vide il giovane entrare.
La scena non era delle migliori.
Lenne era solo col reggiseno ed indossava dei jeans azzurri e fissava rossa d’imbarazzo Davide.
Davide appena vide Lenne conciata in quel modo arrossì violentemente riuscendo a fare concorrenza a quando era arrossito poco prima Edward.
La mora si coprì il petto ed urlando gli lanciò la prima cosa che le capitava a tiro.
“ESCI SUBITO DA QUESTO BAGNOOOOOO” urlò Lenne imbarazzata mentre il giovane dopo essere stato colpito fa un piccolo volo contro il muro del corridoio e tutti vanno in suo soccorso.
“Ehm…scusa! Mi ero dimenticata di dirti che Lenne era in bagno” si scusò Winry dispiaciuta.
“Non potevi dirmelo prima!” disse Davide ancora rosso come un peperone ricevendo gli sguardi malizii dei ragazzi e quelli rassicuranti del minore.
 
                            -------------------
 
Dopo un po’ uscirono e mentre si allontanavano Pinako richiamò Edward.
 “Ed! Raggiungi tuo padre a Kanama! Deve dire una cosa a te, Davide ed Alex!” disse Pinako urlando in modo tale da venir sentita.
“Va bene! Ci andremo!” rispose Edward girandosi verso sua zia.
“E ricorda di riferire il messaggio a tuo padre!” aggiunse Pinako con un tono triste, cose che il giovane non fece caso.
“Si! Va bene!” rispose Edward con malavoglia mentre venne richiamato dal gruppo e li raggiunse urlando esasperato.
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
Eccomi con un nuovo capitolo per voi!
Mariangela: Viva le DaviLenne e le EdWin!
 
Zitta tu! Niente commenti sulle coppie!
In questo cappy vediamo che c’è un salto temporale…
Infatti siamo in primavera quasi al ‘giorno della promessa’
 
Nel prossimo capitolo Davide, Alex, Ed e il resto del gruppo incontreranno Hoemheim a Kanama per poi incontrare qualcuno familiare…
 
Al prossimo capitolo!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 46
*** Colpi di scena ***


Capitolo 46: Colpi di scena
 
I fratelli Enrick, Edward, Heinkel, Darius e Greed si dirigono a Kanama per incontrare Hohemheim, che aveva chiesto espressivamente di vederli per poter dire a loro delle cose importanti.
Il gruppo appena arrivati a Kanama riescono a vedere l’uomo che muoveva le braccia per farsi notare da loro.
Tra l’indifferenza di Greed, la curiosità di Heinkel e Darius, la gioia di Davide e Alexander e l’odio di Edward, il gruppo si dirige verso l’uomo che li fa cortesemente sedere.
“è bello vedervi ragazzi” disse Hohemheim felice di vederli guardando i ‘suoi’ ragazzi.
“Siamo anche noi felici di vederti papà!” disse Davide emozionato, era felice poter avere ancora una figura paterna su cui contare…
“Confermo quello che a detto il fratellone!” concordò Alexander allegro seduto accanto al maggiore.
“Io no! Non avevo molta voglia di vederti!” disse infastidito Edward beccandosi occhiate di fuoco da parte di Davide che lo guardava malamente, creandosi tra i due fratelli tensione, cosa che l’uomo capì.
“Vi odiate così tanto?” chiese sospirando Hohemheim ricevendo l’attenzione dei due ragazzi, il resto del gruppo stava zitto non intenzionato a mettersi in mezzo ad una discussione familiare.
“Io non odio Davide! È lui che mi tratta male e non capisco il motivo!” disse Edward in sua difesa incrociando le braccia.
“Io invece odio Edward! Non mi a fatto nulla è vero ma non riesco a trattarlo da fratello!” si giustificò Davide lanciando sguardi disperati al padre.
“Ora mi è chiara la situazione…Edward tu non hai fatto nulla e che Davide ti estranea…” spiegò Hohemheim ricevendo dei sguardi interrogativi da parte dei tre fratelli. (Tre…perché c’è anche Alex ndA)
“Vuoi spiegarti vecchio?” chiese Edward innervosito, non sopportava quando quell’uomo faceva il saputello.
“Davide non riesce a riconoscerti come fratello ecco tutto Edward” spiegò più chiaramente Hohemheim, allora Edward capì tutto.
Non aveva la fiducia di Davide…non era riuscito fino a quel momento a farsi riconoscere come fratello maggiore…con Alexander era riuscito, Alphonse lo conosceva da quando era nato…Davide no.
Davide era testardo, non riusciva ad accettare una cosa facilmente…esattamente come lui…
Doveva fare con calma con Davide…altrimenti rischiava di perdere totalmente la possibilità di poter avere un qualche legame con lui.
Senza indugiare oltre Edward chiese al padre di spiegare il motivo per cui aveva chiesto di essere raggiunto.
 
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Nel frattempo Roy aveva radunato tutto il suo team.
Sambrava assurda come idea ma ci era riuscito.
Fulman, Fuery, Riza, Braven, Breda…erano li davanti a lui pronti per fare una sorpresa al caro comandante supremo che stava tranquillo nei suoi uffici.
“Colonnello…sapevo che lei era fuori dalla norma…ma con la nostra assenza è veramente andato oltre la pazzia!” gli confessa Breda scioccato dal piano del colonnello.
“Siamo sicuri che…ne usciremo vivi colonnello?” chiese titubante Fuery sperando che stesse scherzando.
“Preferivo starmene a nord dove staccavo il ghiaccio…” commentò Fulman ormai avendo perso speranze mentre Fuery provò ad incoraggiarlo.
Colonnello…spero che non abbia dato cattivo esempio ai fratelli Enrick!” disse decisa Riza ricevendo occhiate sconcertate da parte del team, come faceva quella donna a pensare all’educazione di due ragazzini mentre tentavano un assalto al comandante supremo?
“Ragazzi...sono felice anch’io di riavervi al mio fianco però…SMETTETELA DI ASSILARMI!!!” urlò Roy ormai spazientito e venendo trattenuto da Braven, mentre l’alchimista in un momento di rabbia voleva dare a fuoco l’intero team.
Il team si avvicinò ai giardini venendo accolti ‘gentilmente’ da Bredley che li stava aspettando pazientemente.
“Benvenuti, vedo che separavi non è servito molto…infatti noto volentieri che state unendo le forze…volevate distruggermi senza che io possa contrattacarvi?” chiese Bredley mentre il team si guarda spiazzato, non si aspettavano di certo che Bredley fosse armato e li attendesse pazientemente…
“Cazzo!” strinse i denti Roy, aveva fatto male i calcoli a quanto pare…
“Colonnello…a quanto pare siamo arrugginiti con i piani..”commentò Breda capendo gli errori sul piano elaborato.
“Me ne sono accorto da solo Breda…” disse Roy stringendo i pugni e continuare a fissare il comandante supremo.
 
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Hohemheim raccontò la sua storia al gruppo.
Chiese l’aiuto ed appoggio da parte del gruppo, come previsto i fratelli Enrick hanno accettato subito, Edward acconsentì a malavoglia, anche l’homunculus e le due chimere accettarono alla fine.
All’improvviso Alphonse corse verso di loro.
“Al!” urlarono Davide, Alexander e Edward accorendo verso il minore.
“Fratellone! Davide! Alex! Sono felice di vedervi! Pride è qui! Dobbiamo fermarlo!” disse Alphonse preoccupato.
“Papà…tu sei un bravo alchimista vero?” chiese Davide girandosi verso il genitore.
“Bhe…si certo, cos’hai in mente?” chiese Hohemheim confuso.
“Un piano per rendere il nostro Pride incapace di contrattacare o altro!” ghignò Davide ricevendo da tutti occhiate confuse o intimidite da quel ghigno.
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
Rieccomi!
In questo cappy il gruppo si riunisce! Inoltre Alphonse raggiunge il gruppo e quindi i quattro fratelli sono di nuovo insieme!
Roy e il suo team invece è venuta la brillante idea di attaccare Bredley che li aspettava a braccia aperte.
 
Nel prossimo capitolo vedremo che accadrà!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 47
*** Combattere a faccia aperta ***


Capitolo 47: Combattere a faccia aperta
 
Dopo la riunione di famiglia, i fratelli Enrick, i fratelli Elric, Greed, Heinkel, Darius e Hohemheim vanno verso Pride, pronti per mettere in atto l’idea ‘geniale’ di Davide.
Il gruppo si diresse verso dove Alphonse stava indicando, e dove l’aveva avvistato.
Il gruppo appena arrivato si scontra in...Selim Bredley?
“Ma Al…non avevi detto che c’era Pride? Dove?” chiese confuso Davide osservando il bambino.
“Che ci fa Selim qui nella foresta?” chiese confuso Alexander, facendo capire tutto ad Edward.
“Fratellino…Selim è…” iniziò Alphonse cercando di farlo arrivare nella mente del maggiore degli Enrick, la notizia.
“Selim E Pride” finì Edward serio come non mai era stato fino a quel momento, facendo rimanere sorpresi i due fratelli che si guardarono sconvolti, per poi Davide girarsi a fissare il minore.
 
 “Fratellone…” lo chiamò Alexander per poi vedere il maggiore girarsi verso lui.
“Il piano si farà comunque..” disse semplicemente Davide lanciando uno sguardo che il minore capì al volo, la ‘telepatia Enrick’ era di nuovo entrata in funzione.
“Forza! Andiamo!” disse Edward seguito dal gruppo che si preparava per lo scontro.
 
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Nel frattempo…
 
Il team Mustang cercava di sopravvivere allo scontro contro Bredley.
Purtroppo però la situazione non era della migliori…
Breda e Fuery si erano feriti un braccio.
Fulman cercava di stare più lontano che poteva dal homunculus.
Braven cercava di avere uno scontro a distanza insieme a Riza.
Roy invece continuava a lanciargli sfere di fuoco, che purtroppo per lui, Bredley evitava facilmente.
“Tutto qui alchimista!? Sarebbe questa la potenza del fuoco?” lo provocò Bredley, riuscendo nel suo intento.
Infatti Roy aveva perso ‘letteralmente’ le staffe e si lanciava contro Bredley pronto a bruciarlo vivo.
Purtroppo era la mossa che Bredley aspettava e quindi l’homunculus armato della sua spada, si stava lanciando a colpire il colonnello, almeno fin quando non intervenì qualcuno di nostra conoscenza…
Il moro rialzando la testa vide l’uomo che lo salvò, che stava bloccando la spada con le sue sole mani.
“Scar!? Che ci fai tu qui!” gli disse Roy sorpreso, non si aspettava di certo che quel uomo l’avesse aiutato…una seconda volta.
“Ti salvo la vita eppure ti lamenti? Che educazione avete voi di Amestris…” si lamentò Scar freddamente mentre il colonnello cercava di riprendersi dalla sorpresa.
“Scar sta attento!” gli urlò Braven mentre Scar fu lanciato fortemente contro il muro.
“Scar!” urlò Roy andando verso l’uomo steso a terra.
“Scar! Scar! Tutto apposto?” gli chiese Roy preoccupato e che sperava fosse vivo.
“Argh…si sto bene…da quanto in qua un cane dell’esercito si preoccupa di un tizio che a tentato di ucciderlo?” disse Scar divertito, ancora steso a terra.
“Da quando tu mi hai salvato la pelle Scar! Due volte se ricordi! Prima nell’incontro col Padre e adesso con Bredley!” gli rinfacciò Roy, quell’uomo non capiva dove lui volesse arrivare…
“Vero…appena ti sarai sdebitato allora mi ucciderai con le tue mani?” chiese Scar rialzando da terra mentre Roy lo fissava serio.
“Dipende se te lo meriterai…potresti anche meritarti un regalo da parte mia…”disse Roy divertito preparandosi ad attaccare il comandante supremo.
“Cioè?” chiese Scar confuso all’alchimista.
“Vivere!” urlò Roy per poi correre verso Bredley, mentre Scar rimase imbambolato a fissare l’alchimista per poi sorridere e partire all’attacco anche lui.
 
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Il gruppo era partito all’attacco.
Davide e Edward avevano trasmutato il loro auto-mail in una lama e attaccando Pride, Darius e Heikel continuavano a sparargli, purtroppo senza successo, Greed attaccava con i colpi diretti che andavano a segno, Alexander e Alphonse erano assieme a Hohemheim pronti ad aspettare il segnale.
“Ci hai presi in giro fin adesso!” gli urlò arrabbiato Davide fissando l’homunculus che scoppio a ridere.
“In effetti se la vogliamo mettere così è vero…vi ho mentito spudoratamente” disse divertito Pride ricevendo gli attacchi di Davide, Edward e Greed che ovviamente schivò tutti.
“C’è la pagherai cara!” gli urlò Edward arrabbiato, troppo carbone nel cammino aveva messo quell’homunculus.
Dopo una serie di colpi, Pride iniziò a vacillare.
Ovviamente per poco, infatti Greed li aveva informati che gli homunculus si rigenerano in fretta.
In quel momento Darius mandò il segnale a Alexander e Alphonse che insieme a Hohemheim andarono verso l’homunculus.
“ragazzi ho bisogno che usando l’alchimia, voi creiate delle mani che tengano fermo Pride” disse Hohemheim serio fissando l’homunsulus mentre le due armature si diedero un occhiata per poi guardare il padre.
“Si papà!” dissero i minori per poi battere le mani e trasmutare due grosse mani che intrappolarono Pride.
“Cosa!?” esclamò Pride sorpreso per poi capire tutto “Hohemheim…sentivo il tuo odore…ma non capivo dove volevi arrivare…”
“Adesso lo vedrai Pride” disse semplicemente Hohemheim per poi rinchiuderlo in un enorme sfera, lasciando sbigottiti tutti i presenti.
“Wow! Papà sei stato incredibile!” esclamò sorpreso Davide correndo verso il genitore, seguito ovviamente da tutto il gruppo.
“Signor Elric…suo figlio ha ragione…è stato incredibile” disse Darius educatamente, appoggiato da Heinkel mentre Edward sbuffò.
“Non ho fatto nulla di eccezionale..” disse Hohemheim imbarazzato, mentre Alexander e Alphonse gli sorridevano dolcemente.
“Infatti è stato tutto un MIO piano!” si vantò Davide indicandosi col dito, mentre tutti scoppiarono a ridere.
“Infatti sarà l’ultima volta che ascolto l’idea di un bambino!” continuava a ridere Greed mentre si beccava le occhiatacce di Davide.
“A CHI AVRESTI DATO DEL PICCOLETTO CHE SEMBREREBBE UN BAMBINO DELL’ASILO!? RIPETIMELO SE NE HAI IL CORAGGIO!!” urlò esasperato Davide muovendosi come un pazzo.
“Non ha detto nulla del genere…” commentarono Alexander, Alphonse, Darius, Heinkel, Edward e Hohemheim rassegnati e sospirando.
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
Eccomi con un nuovo capitolo!
Appena sfornato soltanto per voi!
 
Nel prossimo cappy ne vedremmo delle belle!
Volete sapere altro? Ci vediamo al prossimo capitolo!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 48
*** Rotta verso Central City! ***


Capitolo 48: Rotta verso Central City!
 
Il gruppo dopo aver intrappolato Pride, decide di dirigersi verso Central City.
Ovviamente non poterono più usare l’auto che li trasportò fin li, visto che ormai il gruppo era ‘leggermente’ allungato.
“Come faremo adesso!?” chiese Davide nervoso mentre il minore cercava di calmarlo.
“E pensi che possa saperlo io!?” ribattè Edward con lo stesso umore del fratello mentre Alphonse sospirava.
“Su stiamo calmi…una soluzione la troveremo..” disse Hohemheim rimanendo calmo, cosa che faceva rabbrividire Darius e Heinkel.
“E quale sarebbe vecchio?” chiese Greed infastidito dalla situazione, dovevano andare a Central City ma non avevano il mezzo.
Mentre l’uomo stava per dire qualcosa, un carro con a bordo May e Yoko che li stavano chiamando.
“May! Che ci fai qui??” chiese Alphonse sorpreso seguito da tutto il gruppo.
“Alphonseeeeee!” urlò la bambina per poi saltare addosso all’armatura.
“Scusate se vi interrompo…ma abbiamo fretta!” ricordò Davide ormai che stava perdendo le staffe.
“Siamo venuti a prendervi, Scar ci ha detto di passare di qua e darvi un passaggio per Central City” spiegò Yoko sistemandosi quei strani baffi che aveva.
“Scar? Cos’ha in mente?” chiese Edward pensieroso, la cosa non gli quadrava affatto..
“Ma che te ne importa Acciaio! L’importante è arrivare a Central City! Non importa come!” disse Greed salendo sul carro seguito dalle due chimere.
“Ringrazio a nome di tutti per il passaggio” disse Hohemheim educatamente per poi salire anche lui.
“Al! Forza dobbiamo salire!” lò richiamò Edward fissando il fratello che stava steso a terra con una May impazzita ed appiccicata al braccio.
“Scusami fratellone! Ma non riesco a staccarmi di dosso May!” si giustificò Alphonse lanciando sguardi d’aiuto ai tre fratelli.
“Ci penso io Al!” disse Alexander staccando di dosso May e rimettendola sul sedile del carro.
“Bene ora che Al è libero saliamo!” disse Davide per poi sapere sul carro, seguito dagli altri tre.
“Su Yoko! A Central City!” disse May indicano la rotta con il dito.
“Non prendo ordini da te ragazzina! Lo so benissimo dove andare!” disse Yoko per poi mettere in funzione il carro o meglio ancora fa muovere i cavalli.
 
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Nel frattempo a Central City, dal treno scese Oliver Mila Armstrong seguita da Miles per poi dirigersi verso il quartier generale dell’esercito.
“Generale è sicura di quello che fa?” chiese Miles continuando a camminare.
“Sicurissima! Non permetterò a nessun homunculus di distruggere Briggs! Né tanto meno Amestris!” rispose Olver decisa e determinata di andare fino in fondo alla faccenda.
“Capisco…secondo lei sia i fratelli Elric che i fratelli Enrick saranno già arrivati?” chiese Miles curioso della risposta della donna.
“Vuoi che sia sincera? Non ne ho la più pallida idea…se non sono ancora arrivati arriveranno presto..” rispose sinceramente Oliver per poi continuare a camminare.
 
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Da qualche altra parte di Central City, Izumi e suo marito erano anche loro diretti verso il quartier generale, da li si sentivano strani rumori che spinsero gli abitanti a rintanarsi nelle loro case.
“Tesoro secondo te, i ragazzi saranno da qualche parte qui in città?” chiese Shigu guardando la moglie.
“Lo spero per il bene di quei quattro!” disse Izumi furiosa, non essere informata su cosa stava accadendo ad Amestris le dava fastidio…soprattutto se non era stata informata dai suoi allievi!
Sicuramente non volevano coinvolgerla…era una cosa che ovviamente poteva capire, visto che quei quattro le erano affezionati, ma aveva comunque il diritto di sapere la faccenda e voleva risolverla in quel momento!
“Sbrighiamoci ad arrivare a questo quartier generale!” lo incitò Izumi per poi cominciare a correre, seguita ovviamente dal marito.
 
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Nel frattempo, il gruppo era arrivato a Central City.
Più che altro quello che ne stava rimanendo, visto che in quel momento c’era davvero poca gente in giro per le strade.
Davide stava a guardare quel paesaggio freddo e vuoto…
Quello stesso paesaggio che vedeva sempre pieno di gente che sorrideva e trasmetteva allegria…tranquillità…
In quel momento Davide non sapeva cosa provare…
Se sicurezza e determinazione a sconfiggere il Padre e così riottenere i loro corpi…oppure paura e impotenza di fronte a quella gente indifesa e spaventata…
Il ragazzo teneva la testa bassa e stringeva i pugni, non voleva mostrare a nessuno quella valanga di emozioni che l’assillavano, quando il giovane sentii una mano sulla sua spalla e quindi guardò verso la direzione della mano.
Era Edward.
La sua mano metallica era sulla sua spalla, mentre lui lo fissava con il suo stesso sguardo…uno sguardo abbattuto…impotente a quella visione…capiva benissimo come lui si sentisse in quel momento e cercava di comportarsi veramente da fratello…
“Io…vorrei poter aiutare tutti…” disse Davide riabbassando la testa e stringendo i pugni.
“Puoi ma dobbiamo sbrigarci a raggiungere il Padre e sconfiggerlo…solo così potremo aiutarli…e anche poter ridare i loro corpi originali ad Al e Alex…” disse Edward cercando di infondere coraggio al fratello.
Il biondino alzò il capo e si girò a guardare i presenti.
Alexander, Alphonse, Hohemheim, Darius e Heinkel sorridevano e gli lanciavano degli sguardi rassicuranti.
Il ragazzo allora sorrise e notò l’assenza dell’homunculus.
“Dove Greed?” chiese Davide guardandosi intorno.
“Sarà fuggito! Dannazione!” disse Edward cominciando a correre e facendo segno di essere seguito.
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
Eccomi tornata soltanto per voi!
 
Davide: Non ne avevi bisogno…tanto noi ti odiamo!
 
Suvvia non c’è l’avrai con me per la tua imbarazzante entrata nel bagno dove c’era ‘casualmente’ Lenne….Vero?
 
Davide: ACCIDENTI A LEI AUTRICE!! HO FATTO UNA FIGURACCIA!!
 
Sisi…ti chiedo non perdono!
Tanto sono io a scrivere quindi stai zitto!
 
Nel rpossimo capitolo vedremmo come se la cava il nostro Roy!
 
Alla prossima!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 49
*** Pensieri roventi ***


Capitolo 49: Pensieri roventi
 
Roy e il suo team insieme a Scar stavano cercando di star a pari con Bredley, che purtroppo riusciva a schivare i loro colpi con una facilità incredibile.
Fulman stava cercando di medicare Breda e a Fuery, stati feriti al braccio.
“Maggiore secondo lei riusciremo a sconfiggere Bredley…ma se lui è forte come sarà il Padre?” chiese Riza smettendo per un attimo di sparare.
Braven parve pensarci un attimo, doveva dirle che il Padre era un vero mostro in confronto a Bredley?
Ne valeva davvero la pena?
“Se devo essere sincero il Padre è un problema ben più peggiore di Bredley” sospirò Braven, lasciando sconvolta il tenente.
Nel frattempo Roy e Scar attaccavano l’homunculus, però venivano schivati continuamente.
“Siete veramente ridicoli, miseri esseri umani! Pensate davvero di riuscire a sconfiggermi!? Illusi!” li provocò Bredley beffardo andando all’attacco con le sue fidate lame verso i due alchimisti.
Roy stava pensando a troppe cose.
Si chiedeva se i fratelli Elric e Enrick fossero arrivati, se loro fossero davvero riusciti a sconfiggere quel mostro…
Ripensava al suo team ferito, se fosse capitato qualcosa a loro non se l’avrebbe perdonato..
Ripensava al tenente…l’unica donna che sia mai riuscita a sopportar le sue bambinate, la donna che senza rendersene conto faceva sempre soffrire, la donna che per lui…contava davvero molto.
I fratelli Elric ormai erano davvero maturi.
Non erano più i ragazzini che si presentarono al quartier generale per poter studiare l’alchimia…erano quasi due adulti…
Gli era difficile credere che Edward fosse diventato così alto!
Poi c’erano i fratelli Enrick…
Al contrario loro erano davvero due bambini…
Due bambini coinvolti in un enorme guerra, costretti a lottare soltanto per raggiungere il loro obbiettivo..
Poteva capirli benissimo se si trovassero in quel momento in completa confusione, confusi e rischiando di essere travolti dal caos generale.
Sperava di riuscire a sconfiggere Bredley, così sarebbe andato a cercare quei irresponsabili di Metallo ed Acciaio…
Interrompendo i suoi pensieri si voltò verso Scar, rompendo la tensione creata.
“Scar! Cerca Metallo ed Acciaio ed aiutali contro il Padre! A Bredley penserò io!” disse Roy, lasciando sbigottita l’intera squadra.
“Cosa!? Stai scherzando?? Da solo contro quel coso??” disse Scar stupito dal comportamento del colonnello.
“No!| devi andare ad aiutarli!” disse Roy sicuro mentre il team non era d’accordo.
“Colonnello! Non scherzi, da solo non potrà farcela!” disse Braven appoggiato da tutti.
“Potrò farcela da solo!” li rassicurò Roy, a quel punto Scar si lasciò convincere scappando via, in cerca dei due ragazzi.
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
Eccomi tornata!!!
In prims chiedo scusa per l’assenza e per essermi presentata con un capitolo così corto…
Ma purtroppo sono stata poco bene…
 
Nel prossimo capitolo vedremo come se la caveranno tutti in generale!
 
Alla prossima!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 50
*** Farsi strada verso il Padre!! ***


Capitolo 50: Farsi strada verso il Padre!!
 
Il gruppo dopo essersi avventurato per la città, ormai nel caos, si diresse verso i sotterranei di Central City.
Durante il viaggio Davide ripensava a molte cose…
C’erano molte persone a cui teneva…Zia Nira, Lenne…Winry e Pinako! Alphonse e suo padre…
Anche al colonnello ci teneva infondo!
Edward…era un punto interrogativo.
In certi momenti faceva il menefreghista, arrivandoci pure a litigare, in altri momenti invece si preoccupava per lui…lo appoggiava…si comportava da vero fratello e questo lo metteva in confusione…
Cosa pensava veramente Edward di lui? Nel loro primo incontro cosa avrà provato?
Erano queste le domande del giovane alchimista mentre si sbrigava a raggiungere il gruppo che si stava allontanando.
“Sbrigati fratellone!” lo richiamò Alexander mentre erano all’ingresso dei sotterranei.
“Arrivo!” disse Davide correndo verso il gruppo che l’aspettava.
 
                          -------------------
 
Nel frattempo…
 
Izumi e Shugu erano arrivati al quartier generale, dove si scontrarono con una donna.
“Voi chi siete?” chiese Oliver indispettita mentre Miles li osservava paziente.
“Sono solo una casalinga di passaggio…” disse Izumi lasciando perplessi i due militari.
Quella donna si prendeva gioco di lei?
Era troppo strano per essere di passaggio, doveva aver un buon motivo per essere lì.
“Possiamo sapere i vostri nomi per favore?” chiese Miles, rimasto fino a quel momento in silenzio.
“Io sono Izumi Curtis e lui è mio marito…” si presentò Izumi, lasciando sorpresa la donna.
L’insegnante dei fratelli Elric e dei fratelli Enrick era davanti a loro?
 
                                 --------------
 
Nel frattempo…
 
Nei sotterranei erano riunti i pochi homunculus rimasti.
Envy, Pride, Sloth.
Il Padre fissava il vuoto, in attesa dei suoi sacrifici mentre gli homunculus si guardavano zitti per poi Envy aprire bocca.
“Bene che ne dite di darci da fare??” chiese Envy, era da molto che non si divertiva con un essere umano.
“Perché mai dovremmo fare una cosa di tua iniziativa?” chiese Pride indispettito, per poi lasciare l’homunculus scoppiare a ridere.
“Perché siamo stati io e Sloth a liberart! Te lo ricordi genio?” disse Envy ghignando beffardo, lasciando rabbioso Pride.
“Era una seccatura…ma anche non fare nulla è una seccatura..” disse Sloth, con la sua solita ‘allegria’.
“Su dovremmo prepararci per bene! Il nostro nemico sa il fatto suo, non sottovalutiamolo” disse Pride serio, attirando gli sguardi seri degli homunculus.
“Fate quello che volete, l’importante è che non uccidiate i sacrifici” disse il Padre mentre gli homunculus andavano ogniuno per i propri piani.
 
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Il gruppo era entrato nei sotterranei, quando sentirono qualcuno alle loro spalle.
“Scar!?” urlarono tutti, quando videro l’alchimista uscire dall’ombra.
“Che ci fai qui??” disse Edward sorpreso, fissando l’uomo.
“Il colonnello mi ha detto di venire a darvi una mano contro il Padre” spiegò Scar, lasciando gli sguardi dubbiosi dei quattro fratelli, Hohemheim e le due chimere.
“Ed il colonnello?” chiesero Alexander e Alphonse, mentre lo sguardo di scar si fece cupo.
“Ha deciso di affrontare Bredley da solo..” disse Scar lasciando tutti sconvolti…
Quello stupido…pensava di fare l’eroe mandando a loro il tizio che li a quasi uccisi? Colui che aveva ucciso i genitori di Winry, di Lenne…loro padre?
Davide sarebbe andato di corsa da quello stupido almeno fin quando Hohemheim prese la parole.
“Sono sicuro che se la caverà benissimo senza di noi, dopotutto è n colonnello…sa il fatto suo…dobbiamo fidarci di lui…”disse Hohemheim mentre i figli lo guardavano, sapendo che aveva ragione e quindi si misero in cammino.
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
Eccomi tornata!!
Sono arrivata con un nuovo capitolo, anche se corto.
In questo capitolo si fa il punto della situazione e inoltre Scar si unisce al gruppo mentre Oliver, Miles, izumi e Shugu si incontrano!!!
 
Davide: cazzi amari…
 
-.- un po’ di educazione no , eh?
 
Davide: *sbuffa*
 
Lasciamo perdere…
Nel prossimo ci prepariamo agli sgoccioli della battaglia finale!
Non perdetevi questi ultimi capitoli cari lettori!

Alla prossima!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 51
*** L’inizio della fine! ***


Capitolo 51: L’inizio della fine!
 
Il gruppo dopo che si era aggiunto Scar, si incamminava per i sotterranei, quando videro la piccola May correre verso di loro.
“Ragazzi!! Io vengo con voi!” disse May mentre tutti la guardavano sconcertati.
“Non dire sciocchezze! Non è un gioco questo principessina!” le urlò Davide seccato mentre la giovane di Xiong si arrabbiò a tali parole.
“Io non sto giocando! So benissimo che c’è in gioco le vite di tutta la nazione! Ho 13 anni ma non sono stupida! Anche tu sei un ragazzino come me! Anche tu dovresti starne fuori allora!” disse Mey seria lasciando di stucco il giovane alchimista che abbassò il capo.
“Non è la stessa cosa…” borbottò Davide in un tono piuttosto basso.
“Anch’io lotto affinchè nessuno muoia!” lo riprese May mentre il biondino stava ancora col volto basso.
“…” Davide non disse nulla.
Sapeva che aveva torto, ma era troppo orgoglioso per ammetterlo…
Tutti fissavano i due ragazzi parlare.
Chi con uno sguardo comprensivo, chi invece aveva fretta.
Davide rivolse uno sguardo di scuse ai presenti, che si lasciarono avvolgere da quel tenero sguardo in cerca di comprensione, per poi ricominciare a camminare.
Non c’era tempo da perdere, dovevano riuscire ad arrivare dal Padre e sconfiggerlo…per sempre.
“Forza andiamo!” disse Davide girandosi verso il gruppo che stava imbambolato a fissarlo, per poi andare avanti.
“Aspettaci fratellone!!” urlò Alexander mentre insieme al gruppo correva, nel tentativo di raggiungerlo.
 
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Nel frattempo Roy cercava di tener testa a Bredley.
Non era per niente facile.
Bredley era troppo veloce, schivava sempre tutti i suoi colpi ed era a corto di idee.
Si girò verso il suo team, che lo guardava con un volto scandalizzato.
Insomma avrebbe potuto avere l’aiuto di Scar ed invece…lo manda dai quattro fratelli!?
“Smettetela di guardarmi così” disse Roy rivolta alla sua squadra che lo fissava stranito.
“Come dovremmo fissarla!?” chiese Fulman arrabbiato.
“Ha mandato via l’unica persona che in quel momento poteva aiutarla! Come vuole che la fissiamo!” disse altrettanto infuriato Braven appoggiato da Fuery.
“Bhe potreste consigliami come sconfiggerlo invece di fissarmi come idioti…apparte il tenente..” disse Roy sottolineando l’ultima parola, per evitare il rischio di beccarsi una pallottola da parte di Riza.
“COME DIAVOLO SPERA DI AMMAZZARE BREDLEY!? È IMPOSSIBILE!!!!” gli urlò Breda incavolato e terrorizzato allo stesso tempo.
“Braven dopo ricordami di chiamare Angela…” disse Roy cambiando discorso, cosa che fece innervosire il team, era davvero il solito.
“COME DIAVOLO FA A PENSARE ALLE DONNE MENTRE SI RITROVA CONTRO IL COMANDANTE SUPREMO!!??” gli urlò Braven appoggiato da tutto il team, mentre Riza preparava la pistola, cosa che spaventò non di poco Roy.
“Colonnello…le consiglio di pensare a Bredley…altrimenti sa cosa capiterà…” lo minacciò Riza facendo deglutire Roy che tornò di corsa a combattere.
“La persuasione funziona sempre..” concluse Braven mentre tutti gli davano ragione.
 
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Nel frattempo…
 
Izumi, Shugu, Oliver e Miles erano dentro il quartier generale, quando si scontrarono con Amstrong.
“Sorellina…cosa succede?” chiese il maggiore Amstrong vedendo la sorella andare di fretta.
“Come non te ne sei accorto!? La fuori è un inferno!” gli urla Oliver mentre Izumi e il marito le davano man forte.
“Tutti i maggiori sono stati trattenuti…tranne Braven che è scappato poco prima” si giustificò il maggiore che continuava a guardare il gruppo confuso.
“Sbrighiamoci! Spiegherai a tuo fratello tutto per strada!” disse Izumi prendendo il controllo della situazione, non c’era tempo delle riunioni di famiglia…
 
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Nel frattempo il gruppo e Scar arriva nella stanza del Padre.
“Benvenuti…miei sacrifici” disse il Padre davanti al gruppo che lo guardava impassibile.
 
NOTE DELL’AUTRICE:
Sono tornata!!!!
Chiedo perdono se non ho aggiornato ultimamente!
Ma purtroppo avevo avuto verifiche e quindi niente aggiornamenti!
(ricordi orribili…)
In questo capitolo Roy continua la battaglia contro Bradley, mentre il gruppo raggiunge il Padre.
Iuzmi, Shugu, Oliver e Miles incontrano il maggiore Amstrong e si incamminano…
 
Che accadrà?
Scopritelo nel prossimo capitolo!!!
 
Kairifenicia96
 

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Capitolo 52
*** (Speciale) Questioni di famiglia! ***


Capitolo 52 (Speciale): Questioni di famiglia!
 
A Est City le giornate scorrevano tranquille.
Le persone vivano felici e tranquille, senza nessun tipo di problema.
I negozi della città, come sempre, erano pieni di gente in festa.
Era arrivata la stagione natalizia e tutti erano entusiasti.
Tranne qualcuno…
Un bambino di appena 12 anni, con gli occhi dorati e i capelli biondi raccolti in una treccia, camminava nervoso per la città, seguito da una strana armatura.
“Fratellone stai calmo…” disse l’armatura nel tentativo di calmare il biondino, insomma erano nella stagione natalizia!
“CALMO UN CORNO!!!! STARO CALMO QUANDO MI CONVOCHERANNO!!” urlò esasperato il bambino mentre il minore sospirava, non cambierà mai.
Era passata una settimana da quando aveva fatto l’esame d’alchimista di stato e ancora non avevano ricevuto notizie, questo dettaglio innervosiva non di poco il biondino.
“Fratellone dovresti cercare di goderti la stagione natalizia!” riprovò il minore cercando di convincere il maggiore a godersi la giornata, cosa inutile.
A quelle parole il bambino si girò minaccioso verso l’armatura che deglutì al solo guardare quello sguardo, non era il momento migliore di parlargli.
Mentre i due bambini camminavano, uno nervoso e l’altro che cercava di calmarlo, andarono incontro ad una donna che cadde a terra.
“Signora tutto bene??” chiese il bambino dispiaciuto, quel giorno non era la sua giornata allora…
“Sto bene…voi bambini?” chiese la donna premurosa, rialzandosi da terra.
“Noi si grazie” rispose il minore educatamente, cosa che fece piacere alla donna.
“Sei molto educato! Come vi chiamate?” chiese la donna ancora con quel tono premuroso.
“Io sono Davide Enrick e ho 12 anni mentre lui è mio fratello minore Alexander Enrick che ha 11 anni” si presentò Davide mentre la donna si lasciò sfuggire una risatina.
“Io credevo che il più grande fosse l’altro bambino…” disse la donna sorridendo, mentre la pazienza di Davide andò in tilt.
“GUARDI CHE SONO IO IL PIU GRANDEEEEEEE!!!” urlò esasperato Davide mentre Alexander sospirava, era incorreggibile.
“Ma come fa un bambino come te a stare dentro quell’armatura enorme?” chiese confusa la donna mentre i due fratelli si scambiarono degli sguardi.
“Ecco…perché sono molto alto!!! Bevo taaaaanto latte!!” si giustificò alla svelta Alexander mentre muoveva come un matto le braccia.
“Capisco…tu Davide lo bevi il latte?” chiese la donna premurosa al bambino biondo.
“No! Mi fa schifo!” rispose di netto Davide, come poteva bere quella poltiglia!?
“Ma rimarrai piccolo così…” disse la donna facendo scoppiare a ridere il minore mentre il maggiore era rosso dalla rabbia.
“A CHI AVREBBE DATO DEL PICCOLETTO CHE NEANCHE RIUSCIREBBE A DIVENTARE ALCHIMISTA DI STATO!? EH!?” urlò Davide attirando l’attenzione delle persone.
“Fratellone…non ha detto nulla del genere…” sospirò Alexander rassegnato mentre la donna si scusò con le persone per il disagio.
“Perché non venite a casa mia?” chiese la donna mentre i due fratelli si guardarono per un attimo, potevano andare a casa di una sconosciuta?
“Come si chiama?” chiese Davide all’improvviso mentre il minore lo guardava con rimprovero, ma era il modo di chiederlo?
“Mi chiamo Annabelle Watterson, abito in una villetta molto carina insieme ai miei genitori, sicuramente a loro non dispiacerà avere ospiti” si presentò Annabelle mentre i due bambini si fissavano per poi il minore aprire bocca.
“Mi scusi ancora…ma quanti anni ha?” chiese Alexander un po’ confuso.
“Ho 17 anni…perché avete quelle facce?” chiese Annabelle notando le facce allibite dei due fratelli.
“Noi pensavamo che…fossi più grande…” spiegò Davide imbarazzato mentre la ragazza scoppiò a ridere.
“Capisco…state tranquilli…me lo dicono spesso…” disse Annabelle mentre rideva e i due fratelli si unirono alla risata con allegria.
 
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I fratelli Enrick e Annabelle arrivarono davanti alla villetta.
La villetta era completamente fatta di legno, le pareti erano di color giallo arancio mentre il tetto era di un vivace rosso fuoco.
La villetta era circondata da un enorme giardino pieno di rose bianche e rosse, con qualche margherita.
I due fratelli fissavano l’edificio stupiti.
Non avevano mai visto una casa così grande, erano davvero incuriositi da come poteva la famiglia di Annabelle permettersi una casa così.
“Entriamo?” chiese Annabelle gentilmente, attirando su di sé l’attenzione dei due fratelli che annuirono.
 
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Una volta dentro vennero incontro al gruppo due persone.
Una donna sui 43 anni e un uomo sui 50 anni…
“Annabelle come mai ci sono queste persone con te?” chiese irritato l’uomo all’azione della ragazza.
“Sono miei amici! Sono di passaggio e allora li ho invitati qui da noi…” spiegò Annabelle mentre i due adulti capirono la situazione, cambiando totalmente espressione.
“Benvenuti a villa Watterson, io sono Carmel e lui è mio marito George…” si presentò Carmel sorridendo premurosa ai due bambini.
“Spero vi troviate bene qui da noi e che non ci siano problemi…” disse George sorridendo ai due fratelli mentre la moglie lo fissava con dissapunto.
“I problemi li crei tu caro mio!” disse Carmel arrabbiata mentre iniziò con il marito un litigio…
I due fratelli guardarono la scena altrettanto confusi, non capendo cosa stesse succedendo.
“I miei genitori litigano sempre…ultimamente però le cose sono peggiorate...” confessò triste Annabelle portando i due fratelli in cucina e offrendo dei biscotti, che Davide accettò volentieri.
“Come mai?” chiese Alexander confuso mentre il maggiore si infilava in bocca dei biscotti.
“Mio padre vorrebbe che io mi sposassi con un nobile mentre mia madre vorrebbe che rimanessi qui in casa ad occuparmi dei negozi di cucito che gestisce…” spiegò Annabelle mentre i due fratelli ascoltavano tutto con interesse.
“Ma tu sei d’accordo con le loro decisioni?” chiese Davide mentre masticava il biscotto.
“Io? Ecco…” balbettò Annabelle non sapendo cosa rispondere.
“Se tu non sei d’accordo con le loro decisioni allora perché non sei sincera con loro? Così non fai che illuderli…” disse serio Davide mentre il minore gli lanciò un occhiataccia come per dire ‘Fratellone…un po’ di tatto!’
“è vero….io non voglio né sposarmi con un nobile…né gestire i negozi di mia madre! Io sono innamorata di un ragazzo che lavora al bar della città ma non ho detto nulla a mia madre…” confessò Annabelle mentre i due fratelli si guardarono sorridenti.
“Allora valle a dire la verità!” disse Alexander mentre Davide la spingeva in direzione dei genitori.
 
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I due fratelli fecero in modo di riunire nel salotto i due adulti e la figlia, per così far smettere questa grande lite di famiglia.
“Mamma…papà…io non voglio né sposarmi con un nobile né gestire il negozio!” disse Annabelle lasciando i due adulti allibiti.
“Ma…vogliamo il meglio per te!” disse la madre mentre il marito le dava man forte.
“Lo so e ve ne sono grata ma…io amo il cameriere del bar della città! Ne sono innamorata come lui ama me! È lui il ragazzo che voglio sposare…” disse Annabelle mentre i genitori si fissarono per poi sorridere.
“Hai ragione…Carmel ti chiedo scusa per come mi sono comportato…mi dispiace” disse George mentre la moglie sorrideva felice.
“No George..ti chiedo scusa io per aver reagito…” disse Carmel per poi abbracciare il marito.
“Tutto è bene ciò che finisce bene…” disse Davide mentre Alexander e Annabelle annuivano convinti.
 
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I fratelli Enrick furono invitati a stare nella villa, finchè non fosse arrivato il richiamo dall’esercito per l’esame di alchimista di stato.
Passarono ben tre giorni quando arrivò una lettera…
“Davide! Alex! È per voi!” disse Annabelle con in mano la lettera dell’esercito.
“Non ci credo!! Sono stato promosso! Devo presentarmi al colonnello Mustang per ricevere il titolo!” disse Davide entusiasta alzandosi di scatto dalla sedia per poi correre via seguito dal fratello, salutando l’amica.
 
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Più tardi nell’ufficio del colonnello Mustang…
 
“Davide Enrick?” chiese Roy con i documenti in mano per poi fissare il bambino.
“Si! Sono io!” disse Davide per poi fissare felice il minore.
“Ecco a te…” disse Roy per poi dare l’attestato al biondino.
Io il comandante supremo King Bredley nomino te Davide Enrick, alchimista di stato e ti do il nome Metallo..
“Alchimista di Metallo…mi piace questo nome…lo porterò con orgoglio!” disse Davide soddisfatto mentre Roy e Alexander fissavano il neo alchimista sorridendo.
 
ANGOLO DELL’AUTRICE:
 
Salve!!!!
Questo speciale è dedicato alla stagione natalia appena iniziata!
Come sapete io sono qui su EFP da settembre e quindi per me sarà il mio primo natale con voi!
Che bello^^
 
Nel prossimo capitolo riprenderemo la storia da dove ci siamo fermati!
 
Alla prossima!!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 53
*** L’inizio della battaglia finale! ***


Capitolo 53: L’inizio della battaglia finale!
 
Il gruppo e Scar arriva nella stanza del Padre.
“Benvenuti…miei sacrifici” disse il Padre davanti al gruppo che lo guardava impassibile.
“Il bastardo barbuto!” dissero in coro Davide e Edward per poi fissarsi per un attimo, avevano dei caratteri troppo simili…
“Homunculus!” disse Hohemheim fissando il Padre abbastanza arrabbiato, mentre tutti fissavano impassibili l’homunculus.
“è passato davvero tanto tempo dal nostro ultimo incontro…Hohemheim” disse il padre con un tono privo di emozioni, cosa che innervosiva i due fratelli maggiori mentre i minori tentavano di tenerli calmi.
“Quindi quello sarebbe…un homunculus?” chiese Darius confuso mentre la piccola May si metteva dietro Scar impaurita, aveva un brutto presentimento…
“Esatto..” disse Edward serio mentre le due armature fissavano l’homunculus.
“Ma a me sembra un normale essere umano…” disse Heinkel mentre scambiava occhiatacce con Darius.
“Quello che per voi può sembrare un essere umano in realtà può usare l’alchimia senza rispettare lo scambio equivalente e senza neanche muoversi” disse Davide altrettanto serio mentre tutti fissavano i due biondi come se fossero alieni, era chiarissimo che fossero fratelli, nonostante abbiano divergenze.
“Ma allora è un vero mostro…” commentò Darius incredulo.
“Scar va al punto prestabilito! Dovevamo farlo in un altro momento ma…visto che sei venuto con noi allora fallo ora” disse Edward girandosi verso l’Ishvaliano che annuì e corse via.
“Tu May non vai con lui?” chiese Alphonse girandosi verso la ragazzina che guardava sognante l’armatura.
“Io?? Preferisco rimanere a dare una mano a voi!” disse May sorridendo raggiante mentre il suo piccolo panda saltellava felice sulla sua spalla.
“è molto gentile da parte tua” commentò Alexander con un tono affettuoso, cosa che fece felice non di poco la ragazzina, quella vocina gentile e affettuosa le ricordava la voce di Alphonse…e questo le piaceva.
“Bene ragazzi! Diamoci da fare contro quel bastardo!” disse Davide mentre si preparava alla battaglia, seguito dall’intero gruppo.
 
                            ----------------------------
 
La lotta contro Bredley continuava, tutto il team era ferito e fissava impotente la lotta.
Roy continuava a lanciare sfere infuocate contro l’homunculus che con una sola spada riusciva a distruggerle con un solo colpo.
“Ma come è possibile?” si chiese Roy incredulo mentre l’homunculus ghignava.
Ogni suo tentativo di attaccarlo sembrava inutile…
Bredley riusciva sempre a bloccare i suoi attacchi…
“Colonnello dovrebbe cercare un suo possibile punto debole!” gli suggerì Braven mentre era al sicuro con il team.
“Forza colonnello si impegni!” lo incoraggiò Breda mentre stava dietro al muretto per evitare che venisse colpito.
“Buona fortuna!” disse Fuery mentre si puliva gli occhiali.
“Mi raccomando…c’è la metta tutta!” disse Fulman mentre si beveva un bicchiere d’acqua.
“Colonnello non si distralga!” lo raccomandò Riza mentre mangiava il panino offerto da Fulman.
Il moro fissava la scena alquanto allibito e con un tic nervoso nell’occhio destro.
“IO RISCHIO LA VITA MENTRE VOI VI FATE IL PIC-NIC!?” urlò Roy esasperato al team che mangiava tranquillamente.
“Avanti…non la prenda così…” provava a calmarlo Braven mentre leggeva un giornalino.
Il moro aveva una grande voglia di strozzarli uno ad uno…ma purtroppo non poteva distrarsi dalla battaglia e quindi tornò alla carica contro l’homunculus.
 
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Nel frattempo Izumi, Shugu, Oliver e Miles correvano per l’edificio…almeno fin quando non si scontrarono con Sloth..
“Ancora lui!?” chiese scocciata Oliver estraendo la spada mentre Miles estraeva una pistola.
“Chi sarebbe questo…?” chiese Izumi mentre si metteva pronta a combattere mentre Shugu e Amstrong mettevano in mostra i loro muscoli.
“è un homunculus…l’ho incontrato a Briggs…” disse Oliver mentre fissava l’homunculus.
“Mh? Volete combattere? Che seccatura…ma è anche una seccatura morire....” disse Sloth abbastanza annoiato, per poi andare verso il gruppo e cominciare a sferrare pugni potenti.
“Izumi! Diamoci da fare contro questo bestione!” disse Oliver mentre Izumi annuiva determinata per poi tutti partire all’attacco contro l’homunculus.
 
                              ------------------
 
Nel frattempo in tutta Central City c’era il caos.
Tutti i gruppi di rivoltosi si scagliarono contro i soldati dell’esercito che tentavano di tenerli buoni.
L’intera Resembool era nel panico e preoccupata per i tanti giovani partiti per arruolarsi.
A casa Rockbell non c’era eccezione.
Winry fissava l’auto-mail di un cliente senza dire nulla, assente nei suoi pensieri.
Come stava Edward? Stava bene? Stava proteggendo i suoi fratelli? Cercava di stare in vita…?
Erano queste le domande che affliggevano la ragazza mentre sua nonna la richiamò, chiedendole di andare da Lenne.
La bionda arrivata alla stanza della ragazza, non potè che guardarla sconsolata.
La mora fissava la finestra della casa sconsolata.
Winry sapeva a cosa stava pensando la giovane…
Sperava anche lei che i propri amici tornassero sani e salvi da lei…
Come poteva non comprenderla?
Si sentiva così ogni giorno da cinque anni ormai…
Lenne era diventata come una sorellina minore per lei…avevano molte cose in comune e spesso le dava consigli sugli auto-mail..
Sperava che Davide e Alexander recuperassero i loro corpi…così Lenne non avrebbe dovuto provare quelle emozioni che ha provato lei…
Winry andò verso la mora e l’abbracciò rassicurandola.
 
ANGOLO DELL’AUTRICE RITARDATARIA:
 
Eccomi!
Chiedo scusa se ultimamente non riesco a pubblicare ogni giorno…ma ho avuto taaaaanti casini con il PC!
 
Davide: Potevi evitare pure di aggiornare… -.-
 
Se se….!
Nel prossimo capitolo continuerà tutto sto gran casino!
Siamo hai battenti della battaglia finale!
 
Alla prossima!!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 54
*** Pensieri paterni ***


Capitolo 54: Pensieri paterni
 
Il gruppo si lanciò all’attacco.
Davide e Edward erano subito passati all’offensiva, trasmutando il loro braccio meccanico in una lama e correre in direzione del Padre.
Alexander e Alphonse invece pensavano all’attacco a distanza, essendo tra le due coppie di fratelli, quelli che ragionavano.
Darius e Heinkel invece si tenevano a distanza, cercando di capire i punti deboli dell’avversario.
Hohemheim era l’unico che riusciva a star alla pari con il padre, ricevendo complimenti e applausi da parte dei fratelli Enrick e Alphonse mentre Edward si limitava a sbuffare.
May invece si limitava ad usare l’alchaestry contro il Padre, venendo respinta e soccorsa da Alphonse.
“Ma…come speriamo di sconfiggere un tizio che riesce ad essere invulnerabile..?” chiese Darius allibito in direzione dell’altra chimera.
“Limitiamoci a capire quali sono le sue carte…una volta che le avrà scoperte allora andremo alla carica..” disse Heinkel serio mentre il compagno annuiva convinto da quelle parole.
Nel frattempo il Padre continuava a spedire scheggie giganti ad Hohemheim, che riusciva a bloccare e rispedire indietro.
“Hohemheim vedo che ti sei tenuto in allenamento..” disse il Padre notando la bravura dell’uomo.
“Ovviamente…oppure pensavi che sarei venuto impreparato?” rispose divertito Hohemheim facendo innervosire l’homunculus.
“Papà non si farà mai sconfiggere da te! Lui è il miglior alchimista che ci sia!” disse Davide mettendosi sulla difensiva del genitore, cosa che fece piacere a Hohemheim.
Nonostante lui non fosse riuscito a esser con Trisha quando naque, quel ragazzo comunque dimostra tanto affetto per lui…
Davide a sicuramente un carattere simile a quello di Edward ma a un lato più…infantile.
Davide cerca l’affetto paterno a lui mancato da quando era piccolo…quando perse il suo padre adottivo…
Anche Alexander, il fratellino di Davide che ormai considera un figlio, dimostra di volergli bene…lo chiama persino papà…
Parlando dei più grandi invece…
Alphonse, esattamente come Davide e Alexander, dimostra di volergli tanto bene…dopotutto e pur sempre Alphonse anche se in un armatura…
Edward…
Lui invece è quello più complicato…
Con lui non riesce assolutamente ad avere una conversazione stabile…pensa il suo affetto!
Prova troppo odio nei suoi confronti per potergli volere bene, ma come non capirlo…l’aveva lasciato…a lui…ad Alphonse…a Trisha…e Davide che ancora doveva venire al mondo…
Inoltre Edward sembrava abbastanza infastidito quando lui si permetteva a sfiorare a Davide, sembrava anche arrabbiato…
Edward pensava che lui stesse dando illusioni a Davide…ormai sapevano la sua storia e quella di Alexander…Edward non voleva vederlo ancora soffrire e neanche lui voleva…non avrebbe mai permesso al Padre di far del male ai suoi figli questo era una cosa certa.
“Fatti sotto uomo dell’ampolla!!” urlò Hohemheim in direzione dell’homunculus che si innervosì a tale provocazione.
Stai giocando col fuoco Hohemheim…
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
Salveeeeee!
Non riesco a credere che siamo agli ultimi capitoli…
In un certo senso viene una certa nostalgia…
 
Davide: Io non vedo l’ora di finirla con sta pagliacciata!!
 
Vedrai Davide che ti farò una bella sorpresa…*risata malefica*
 
Nel prossimo capitolo il gruppo continua la battaglia contro il Padre mentre Bredley si ritirerà dalla battaglia per circostanze misteriose…Riza inoltre si avventurerà nel covo degli homunculus con il colonnello…sarà davvero lui?
 
Scopritelo nel prossimo capitolo!!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 55
*** Scoperte sconcertanti ***


Capitolo 55: Scoperte sconcertanti
 
Tutti i presenti stavano zitti ad ascoltare la provocazione di Hohemheim lanciata all’homunculus.
Nell’ombra, qualcuno restava a fissare la scena che gli si parava d’avanti, con un leggero ghigno divertito stampato sul volto.
Davide che era rimasto a fissare la scena, notò che qualcuno li stava guardando, richiamando l’attenzione del minore..
“Alex..” lo richiamò Davide serio ma ad un tono di voce tale da non farsi ascoltare.
“Che succede fratellone?” rispose Alexander al richiamo del maggiore anche lui con lo stesso tono del fratello.
“Non hai la netta sensazione che qualcuno ci osservi?” chiese Davide dubbioso, lasciando il minore notevolmente sorpreso e ci pensò su.
Ineffetti anche lui aveva la sensazione di essere osservato…ma pensava fosse una sua impressione…
L’armatura allora si guardò intorno, cercando di capire chi stesse fissando da lontano, ricevendo gli sguardi confusi dei fratelli Elric che si avvicinarono a lui.
“Che vi prende?” chiese Edward confuso, notando il comportamento dei fratelli Enrick.
“Non avete avuto la strana sensazione che qualcuno ci stesse fissando?” chiese Davide serio guardandosi intorno, a tale frase i fratelli Elric si fissarono.
Qualcuno li stava osservando dall’ombra…ma chi poteva essere?
Di sicuro doveva essere un homunculus…
Potesse essere Envy? No…non era il tipo da starsene a braccia conserte durante una battaglia…
Potesse essere Sloth? Neanche lui…era troppo grosso per poter rimanere nell’ombra senza essere notato..
Il comandante supremo stava lottando contro il colonnello…
E se fosse Pride? Dopotutto era abbastanza furbo da riuscire a capire quando fosse il caso di uscire…inoltre con il suo piccolo corpo era facile nascondersi…
I quattro fratelli cercavano di capire chi potesse essere, ricevendo in seguito gli sguardi degli altri.
“Ma cos’hanno quei quattro?” chiese Darius grattandosi la nuca confuso.
“Di sicuro stanno riflettendo su qualcosa che a loro non torna…vediamo di coprire a loro le spalle” disse Heinkel decidendo di entrare nel vivo della festa, mostrando il suo aspetto da chimera, cosa che fece in seguito anche l’amico.
“Va bene…non vedevo l’ora di potermi divertire anch’io!” disse Darius per poi insieme all’altra chimera andare alla carica.
 
                                 ----------------
 
Roy e Bredley continuavano la lotta, quando Bredley cambiò immediatamente tattica, prendendo l’alchimista e lanciandolo contro il muro, finendo così all’interno dell’edificio.
“Colonnello!!” urlò il team in direzione del buco che si era creato nell’edificio.
Passarono dei minuti, fin quando non videro uscire da lì il moro, perfettamente integro e con uno sguardo soddisfatto sul volto.
“Colonnello…c’è l’ha fatta????” chiese sperazoso Braven ricevendo il sostegno del team.
“Ovviamente no, per oscure ragioni Bredley si è ritirato…non saprei dirvi il perché di quel gesto..” rispose Roy lasciando sospirare deluso l’intero team, sembrava bello che l’avesse sconfitto…
“Tenente…avrei bisogno che mi seguisse” disse Roy serio, allarmando il team.
“Veniamo anche noi..” provò a dire Breda, non voleva che il colonnello e il tenente affrontassero tutto da soli..
“NO! Il tenente sarà più che sufficiente” disse Roy quasi con un tono arrabbiato, mortificando il sottoposto..
“Dove dobbiamo andare colonnello?” chiese seria Riza, ricevendo gli sguardi confusi del team, voleva veramente stare al suo gioco?
“Ovviamente entriamo nel nascondiglio degli homunculus…ci sono già stato una volta quindi so di preciso dove andare” spiegò Roy, dopo di chè si mise in cammino seguito dalla donna.
“Speriamo che sappiano quello che fanno…” disse Fuery preoccupato vedendo svanire i due dal suo raggio visivo.
“Avanti Fuery! Il colonnello e il tenente SANNO quello che fanno!” provò a rassicurare Fulman, nonostante neanche lui fosse sicuro delle sue stesse parole..
“Ehi!” disse una voce che fece rabbrividire tutti..
Tutti si girarono verso il buco, per poi notare una figura che non si sarebbero aspettati…era il colonnello.
“Colonnello? Cosa fa qui? Era andato via col tenente!” disse Breda confuso, l’unica risposta che ottenne fu un espressione confusa del moro.
“Che diavolo dite!? Io era a lottare contro Bredley!” disse Roy furioso, c’era qualcosa che lo turbava, l’intero team se ne accorse.
“Ma se lei lottava contro il comandante…allora chi se ne appena andato con il tenente?” chiese dubbioso Fuery, allarmando l’intero team.
“Doveva essere Envy! Soltanto lui può cambiare aspetto!” disse Braven capendo cosa fosse accaduto…ecco perché non riusciva a capire il significato di quel gesto di poco prima…
“Envy!? Quel bastardo! Braven andiamo! Il resto di voi vada ad aiutare Izumi, suo marito, il generale maggiore Amstrong e Miles! Li ho notati mentre Bredley mi buttava dentro l’edificio..” disse Roy dando ordini all’intera squadra, dovevano agire infretta…
“SI!” disse il team per poi dirigersi verso il buco, mentre Braven e Roy si diressero verso il nascondiglio degli homunculus.
“Roy dimmi la verità…non è soltanto per il tenente che lo fai…vero?” chiese Braven serio mentre correva a fianco del moro che lo fissò altrettanto serio.
“Hai ragione…Devi sapere che Bredley mi ha confessato spudoratamente che Envy…è l’assassino di Hughes..” confessò Roy carico di rabbia mentre l’amico lo fissava preoccupato…quello sguardo era decisamente preoccupante…
“Ora capisco il ‘perché’ del tuo gesto…” disse semplicemente Braven con il volto cupo e continuando a correre, non dovevano perdere tempo…il tenente era in pericolo.
 
                               ------------------
 
Nel frattempo all’interno del nascondiglio anche Greed si muoveva alla ricerca del Padre.
L’homunculus si sentiva seguito, quindi si girò.
“Ragazzina…vecchiaccio…per quanto ancora dovete seguirmi?” chiese scocciato Greed mentre Lan Fan e Fu uscirono allo scoperto.
“Il nostro compito è quello di proteggere sua altezza a costo della vita!” disse semplicemente Fu con uno sguardo inquietante…
“Noi ti seguiremo ovunque! Non importa se non sarai d’accordo!” rispose Lan Fan lasciando stupito l’homunculus, quei due ne avevano di coraggio…
A quel punto l’homunculus si rassegnò per poi fissare i due serio.
“Potete seguirmi se quel vecchiaccio la smette di fare quello sguardo inquietante!” disse Greed serio, quello sguardo lo faceva rabbrividire…ed era un homunculus pensa gli esseri umani!
“Quale sguardo inquietante?” chiese Fu con lo stesso sguardo di prima, facendo fare una caduta stile anime all’homunculus.
“QUELLA CHE MI STAI FACENO ADESSO!!!” gli rinfacciò Greed scocciato, quel principe Xingese come li sopportava!?
Dopo la discussione, i tre si misero in cammino alla ricerca della stanza del Padre…
 
ANGOLO DELL’AUTRICE PARTICOLARMENTE SADICA:
 
Eccomi tornata!
Spero che questo capitolo vi piaccia!
 
Nel prossimo vedremmo il nostro Roy PARTICOLARMENTE incazzato…mentre i nostri fratelli Elric/Enrick scopriranno chi li osserva nell’ombra!
 
Bene adesso…
 
Viu: VIENI QUIIIIII! NON PUOI LASCIARMI SUL PIU BELLOOOOO!! *mi segue con…un ascia!?*
 
Ehm…mentre noi ci vediamo nel prossimo capitolo (si spera viva ed integra) io scappo dalla furia omicida di Viu…
 
Alla prossimaaaaa! *comincio a correre e Viu mi segue*
 
Kairifenicia96

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Capitolo 56
*** Fiamme vendicative ***


Capitolo 56: Fiamme vendicative
 
Mentre le due chimere, Hohemheim e May lottavano contro il Padre, i quattro fratelli si guardavano intorno, dovevano scoprire chi stesse spiando nell’ombra.
Cosa non molto semplice…
Era come se stesse aspettando un momento ben preciso…ma quale?
“Cosa hai in mente!? Sputa il rospo!” lo minacciò Hohemheim ormai avendo perso tutta la pazienza di cui si era fornito. (si sapeva che gli Elric non sono pazienti EH! u.u ndA)
“Ogni cosa a suo tempo caro Hohemheim…” disse enigmatico il Padre, facendo innervosire ancora di più l’uomo.
Le due chimere continuavano ad andargli incontro, ma purtroppo l’homunculus li rimandava indietro, facendo crollare i due uno sopra l’altro.
Nel frattempo i quattro ragazzi si guardavano intorno fino a quando non sentirono dei passi dietro di loro.
Era un ragazzino col capelli mori e occhi del medesimo colore, i suoi abiti erano malconci ma si avviava davanti ai ragazzi con un espressione divertita.
“Pride!” urlò Edward rivolto all’homunculus, ricordavano di averlo intrappolato…ma allora come ne era uscito fuori?
“Felici di rivedermi?” chiese sarcastico Pride facendosi scappare una risatina che fece innervosire i due biondini che cercavano di trattenersi, non volevano subito passare all’azione se non mettevano in chiaro la situazione.
“Tantissimo” rispose ironico Davide con un sorrisetto strafottente, cosa che fece innervosire l’homunculus non di poco.
“Come sei scappato da dove ti avevamo rinchiuso?” chiese Alexander confuso venendo appoggiato da Alphonse.
“Oh…bhe…è stato un amichetto a farmi uscire” disse Pride soddisfatto della confusione dei quattro ragazzi.
A quel punto Davide trasmutò il suo braccio in una lama e si lanciò contro l’homunculus, al suo seguito Edward non volendo stare in disparte face la medesima cosa, sotto rassegnazione dei due minori nei confronti del proprio ‘fratellone’.
I due alchimisti continuavano a lanciarsi contro Pride, ma l’homunculus creava dei tentacoli d’ombra e riusciva a colpire i due alchimisti.
I due ragazzi si rialzarono e ci fu un momento di silenzio, almeno fin quando Davide non si rivolse al fratello.
“Senti…io voglio far fuori quel bastardo…lo vuoi anche tu…allora che ne dici se mettiamo da parte i nostri disaccordi e lo facciamo secco?” chiese Davide con un tono quasi rassegnato mentre le due armature fissavano stupite il fratello.
Era raro che Davide rinunciasse al suo orgoglio per chiedere aiuto…questo dimostrava quanto potesse odiare Pride..
“Certo…per me non ci sono problemi” disse Edward con un tono quasi entusiasta, le due armature sapevano il perché di quell’entusiasmo…
Edward si era rassegnato dal odio di Davide nei suoi confronti, tanto da arrivare a comprendere come si sia sentito il genitore per l’odio nei suoi confronti…quindi sentire il fratellino che chiedeva aiuto, era come un sogno che si realizzasse…era vero che dopo la battaglia tutto sarebbe tornato come prima ma voleva godersi quei momenti fino in fondo.
Allora i due biondi, richiamando i fratelli minori, andarono alla carica contro Pride.
 
                               ---------------
 
Nel frattempo, il team Mustang aveva raggiunto Izumi, Shugu, Oliver, il maggiore Amstrong e Miles che stavano lottando ancora contro Sloth.
“Generale maggiore Amstrong! Maggiore Amstrong! Signori Curtis! Siamo venuti a darvi appoggio!” dissero tutti mettendosi in posa militare.
“Non c’è tempo! Pensate piuttosto ad aiutarci ad ammazzare a Sloth!” disse Oliver schivando il pugno di Sloth e andandogli incontro con la spada.
“Diamoci da fare!” disse Fulman entre un perplesso Fuery lo fissava.
“Forza allora! Vediamo di distruggere questo homunculus!” disse Breda mentre tutti si mettevano in una posizione del corridoio abbastanza opportuno per affrontare la battaglia.
L’homunculus notò la presenza del team Mustang e quando stava andando incontro a loro, i quattro che gli erano dietro attirarono la sua attenzione.
“Ehi! noi siamo qui! Veditela con noi” disse Shugu affianco della moglie che preparava dei bei pugni carici di rabbia.
“Veditela con l’arte che si tramanda nella famiglia Amstrong!!” urlò Amstrong con il fine di provocare l’homunculus mentre la sorella sospirava rassegnata ed imbarazzata.
“Che seccatura…ma è anche una seccatura non obbedire agli ordini del Padre” disse Sloth per poi andare d’avanti ai quattro mentre il team Mustang stava escogitando qualcosa.
Infatti Fuery e Fulman si erano procurati una gigantesca lancia mentre Breda preparava una gigantesca balestra puntata contro l’homunculus.
“Bene ragazzi, visto che un homunculus muore soltanto se si distrugge la sua pietra allora…SPARIAMOGLIELO ADDOSSO!!” urlò deciso Breda ricevendo un ‘SII’ generale.
‘Ho capito cosa avevano in mente quei tre pazzi…’ pensò Oliver per poi lasciarsi sfuggire un sorriso soddisfatto, quel bizzarro team aveva avuto un idea geniale.
Mentre Izumi e Amstrong usavano la loro alchimia contro l’homunculus, il team Mustang potè sparare nel punto esatto dove si trovava la pietra filosofale, per poi ricevere il colpo di grazia da Oliver e Shugu.
L’homunculus a quel punto cadde a terra e mentre stava per scomparire fissò il suo corpo.
“Sto morendo? Che seccatura morire…” iniziò Sloth mentre tutti lo fissavano in silenzio, con degli sguardi indescrivibili.
Il team Mustang si avvicinò agli altri per poi fissare anche loro, l’homunculus.
“…ma è anche una seccatura morire..” finì Sloth per poi svanire nel nulla.
Tutti stettero zitti per un attimo, fin quando il silenzio non venne interrotto.
“Mi fa pena qualcuno che trova stressante fare una qualsiasi cosa…” commentò Miles mentre gli uomini gli davano ragione.
“Bene adesso che facciamo? La fuori i soldati si stanno scontrando con le armate ribelli..e sotto Central city c’è un mostro dalla potenza immane..” disse Oliver con un senso di impotenza spaventando non di poco il team Mustang.
“Qualunque cosa facciamo io devo andarmene da qui il più infretta possibile…prima che questo ‘mostro’ mi richieda…” disse Izumi mentre il marito le si era postato accanto.
“Allora dividiamoci. Io, Miles, Izumi, Shugu e mio fratello andiamo dal cosiddetto ‘Padre’ mentre il team Mustang andrà a dare una mano là fuori ai ribelli” ordinò Oliver per poi tutti dividersi.
“Vediamo di non perderci di vista…” disse Amstrong a tutti mentre si dirigevano all’ascensore, altro punto d’entrata al nascondiglio degli homunculus.
 
                          ---------------
 
Nel frattempo…
 
Dentro la base degli homunculus, Riza e Roy andavano con un passo piuttosto veloce.
La donna ad un certo punto fissò il moro e aprì bocca.
“Colonnello…siamo sicuri che lei sa dove stiamo andando?” chiese Riza confusa mentre si fermarono di colpo.
“Certo tenente” rispose semplicemente il moro mentre la donna gli puntò una pistola alla nuca.
“Tu non sei il colonnello..” disse spavalda Riza mentre l’uomo si lasciò sfuggire una risata.
“Vedo che ci sei arrivata finalmente” disse per poi tornare col suo vero aspetto.
“Envy!” disse Riza puntandogli la pistola e continuando a sparare.
“Inutile! Tanto io mi ricostruisco all’infinito!! Ma dimmi…come ti sei accorta che non ero il tuo bel colonnello?” chiese Envy curioso ma con un tono abbastanza irritante.
“Il colonnello, quando siamo solo io e lui, mi chiama sempre per nome…non mi avrebbe mai chiamata ‘tenente’ mentre eravamo soli” spiegò Riza arrabbiata mentre ricaricò la pistola.
“Infatti!” disse una voce dietro di loro.
La donna si girò verso la fonte della voce per poi capire chi era…
Era Roy seguito da Braven, era incredibile come quell’uomo lo seguisse dappertutto…
“Colonnello! Maggiore! Che piacere averv…” Envy non riuscì a finire la frase che un furioso Roy gli lanciava ondate infuocate all’infinito mentre Riza e Braven assistevano ad una scena orribile…agghiacciante…
La donna fissava il moro senza fiatare…in quel momento quello non era Roy…era solo un uomo assetato di vendetta…
Il corpo di Envy si ridusse in cenere, per poi uscirne una creaturina piccola e verde.
“No..di nuovo!!!” disse Envy per poi ritrovarsi il piede di Roy sopra.
“Quindi è questo il tuo vero aspetto…mi disgusti profondamente…ma in fondo il tuo nome significa invidia no? Ora è tutto chiaro…ma sta tranquillo…sarò io personalmente a farti fuori!” disse Roy con uno sguardo da psicopatico sul volto per poi sentire una spinta e ritrovarsi puntato alla testa una pistola.
Braven l’aveva spinto per prendere Envy…mentre Riza gli aveva puntato la pistola…
“Bene Braven…adesso dammi quell’essere…lo farò fuori” disse Roy ponendo la mano davanti a lui, in attesa dell’homunculus.
“Prima che lei voglia fare qualcosa…si dovrebbe guardare allo specchio! Di certo non è così che Maes vorrebbe che lei diventasse comandante supremo! Pensa che vendicandolo si sentirà meglio per caso?” gli urlò Braven arrabbiato tenendo stretto nella mano Envy che guardava la scena senza fiatare.
“Non possiamo impedirgli di vendicarsi” disse una voce alle loro spalle.
“Scar!” disse Riza stupita, che ci faceva lì quell’uomo?
“Cosa intendi!?” disse arrabbiato Braven non essendo d’accordo con l’idea dell’alchimista.
“Lui potrebbe benissimo vendicarsi ma quando diventerebbe capo di questo stato avrà la coscienza sporca” spiegò Scar mentre tutti rimasero in silenzio.
Roy rimase immobile per poi con lo sguardo fissare la donna che gli puntava la pistola contro.
“Tenente…se decidessi di vendicarmi…che faresti?” chiese Roy lasciando tutti basiti dalla strana domanda.
“La ucciderò…poi ovviamente brucerò il mio corpo tra le fiamme…” rispose Riza stringendo la pistola mentre Roy abbasso lo sguardo, non se l’avrebbe perdonato una cosa del genere…
Allora il moro si girò e delicatamente prese la pistola dalle mani della donna.
“Non potrei perdonarmelo se farebbe una cosa del genere…” disse Roy con uno sguardo triste, lasciando incredula la donna, per poi girarsi verso gli altri due.
“Guarda che situazione…il mio migliore amico mi fa la predica…colui che era mio nemico mi fa un analisi accurata su cosa accadrebbe ad ogni mio gesto…ed ho fatto di nuovo soffrire te…” disse Roy per poi riguardare la donna che la strinse in un abbraccio.
Tutti fissavano quella scena senza fiatare, lasciando un confuso Envy senza parole.
“Che significa!? Perché…perché…PERCHE MAI FATE COSI!! Colonnello! Tu odiavi Scar…come puoi chiudere un occhio così? Ed io? Ho ucciso il tuo amico e quasi ucciso il tuo migliore amico no? Perché non mi uccidi allora!” disse Envy scandalizzato da tali sdolcinatezze mentre tutti lo fissavano provando pena per lui, qualcuno che non riesce a comprendere certi valori…
“Sai Envy? Una volta Davide mi confessò qualcosa che mi lasciò a riflettere…ma ora posso dire che aveva ragione…tu provi invidia per noi esseri umani” disse Braven provando pena per lui mentre l’homunculus ne rimase allibito da tale ragionamento.
Davide aveva pensato davvero una cosa del genere?
Anche Edward gliel’aveva detto ma lui gli rise in faccia…
In quel momento tante sue frasi e discorsi gli ritornarono alla mente…soprattutto le frasi di Edward..
Sai Envy? Penso che tu prova invidia per noi esseri umani..
Noi nonostante possiamo essere sconfitti ci rialziamo e troviamo la forza per lottare pensando alle persone a noi care…
Tu provi invidia per noi…perché non riesci ad avere cose come l’amore..
A quel punto l’homunculus capì le sue parole ed allora diede un morso alla mano di Braven e cadde a terra.
“Ehi! così rischi soltanto di morire!” disse Braven mentre l’homunculus estrasse la pietra filosofale da dentro di se.
“Se devo provare invidia per gli esseri umani…preferisco morire…addio a tutti voi…buona fortuna…” disse Envy distruggendo la pietra e cadendo a terra, chiudendo pian piano gli occhi.
I suoi ultimi pensieri furono:
…Addio Edward Elric…addio Davide Enrick…
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
Sono tornata!
Scusatemi se non mi sono fatta vedere ma questo capitolo mi a portata via 3 giorni e quindi è più lungo del solito…
 
Nel prossimo capitolo vedremo la lotta fra i fratelli Elric/Enrick contro Pride mentre Darius, Heinkel e Hohemheim lottano contro il Padre.
Inoltre i guai per Roy, Braven, Riza e Scar non sono finiti! Infatti se la dovranno vedere contro un nemico ben peggiore di Envy…
 
Al prossimo capitolo!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 57
*** Sacrifici ***


Capitolo 57: Sacrifici
 
POV DAVIDE
 
Io, Alexander, Edward e Alphonse stavamo davanti a quel dannato homunculus, non sopporto quel suo sorrisino, sembra lo faccia di proposito per farmi incavolare!
Stringo i pugni arrabbiato e guardo i miei fratelli, noto che anche Edward la sta pensando come me…non so come faccio a saperlo ma ne sono sicuro, lo leggo nel suo sguardo.
Io odio con tutto me stesso Edward ma non posso fare almeno di collaborare con lui…
Lo devo fare per Alphonse e Alexander, loro meritano di riavere i loro corpi ed io non devo fare bambinate solo perché non sopporto mio fratello maggiore.
“Diamoci da fare” mi dice Edward preparandosi ad attaccare insieme a me, scambiandoci uno sguardo d’intesa andiamo incontro a Pride.
Mentre noi andiamo verso Pride, riesco a sentire Alexander e Alphonse sospirare, mi sorprendo come siano pazienti con noi…io avrei perso le staffe fin da subito!
“Certo che il fratellone e Ed hanno un carattere molto simile” sento dire a Alexander mentre insieme a Alphonse ci seguiva, mi da parecchio fastidio che mi mettano in confronto con…quello!
“No, hanno un carattere identico!” gli risponde Alphonse scoppiando a ridere ed io, che fino a quel momento ero rimasto ad ascoltare, irritato apro bocca.
“Avete finito di confabulare lì dietro!?” chiedo io facendo notare ai miei fratelli che avevo sentito chiaramente quello che dicevano, non potevo pensare a cosa stavano dicendo perché quel dannato homunculus ci stava attaccando con quei suoi dannati tentacoli.
Io mi sposto a destra assieme a Alexander mentre Edward si sposta a sinistra assieme a Alphonse.
“Umani non soppravivrete mai perché vinceremo noi!” ci dice Pride mostrandosi altezzoso, superiore a noi, cosa che mi fa infuriare in maniera incredibile.
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POV OLIVER
 
Insieme a Izumi, suo marito, Miles e mio fratello, ci dirigiamo verso la base di questo ‘Padre’ e sconfiggerlo una volta per tutte.
Non possiamo permettere che distrugga Amestris, troppe vittime e innocenti verrebbero messi in questa assurda storia, a cui a malapena riesco a crede io stessa.
Camminiamo, rivolgo il mio sguardo su Izumi.
Sembra preoccupata per i quattro fratelli Elric, essendo stati suoi allievi lei dovrebbe sapere che se la possono cavare anche da soli, ma a quanto pare non tutti riescono ad avere un cuore di ghiaccio come me.
Ricordo che quando i fratelli Enrick si presentarono a me, io li catalogai come fratelli Elric.
Forse sarò sembrata un po’ manesca ma avevo le mie ragioni per farlo, l’avevo promesso a Micheal tempo fa…
 
Flashback…
 
Micheal era uno dei miei soldati a Briggs, sarebbe stato dei mesi con il mio esercito e poi sarebbe ripartito per la guerra di Ishvall assieme a quei coniugi di riparatori di Auto-mail.
Durante una di quelle sere lui mi mostrò la sua foto di famiglia, ed io squadravo ogni membro.
Aveva una moglie che sembrava serena e felice, poi due figli, uno biondo e uno uguale al padre.
“Mia moglie si chiama Giuly mentre i bambini si chiamano Davide e Alexander” mi spiegò Micheal indicandomi con le dita i membri della famiglia sulla foto.
Io guardando i familiari, potei notare che Davide non assomigliava per niente a nessuno della famiglia cosa che lui notò perfettamente.
“Davide, il più grande, è adottato, appena nato è stato separato dalla madre biologica ed io sono riuscito a recuperarlo dalle mani dei banditi” spiegò lui prendendo la foto dalle mie mani mentre io ero ancora senza parole, mi chiedevo se quel bambino sapesse la verità.
“Ma il bambino sa la verità?” chiedo con un timbro di voce che non è da me, credo fossi troppo buona sul tema ‘bambini’.
“No non la sa, ho conosciuto anche il padre biologico ma non gli ho detto nulla sul figlio” spiegò Micheal abbassando lo sguardo, credo si sentisse in colpa per non aver detto nulla a quell’uomo che sicuramente era preoccupato per le sorti del figlio.
Sento poi che il timbro della sua voce diventa più seria, fissandomi con quei occhi castani.
“Generale, se io non dovessi riuscire a tornare dalla mia famiglia…voglio che i miei figli abbiano il cognome Elric per piacere” mi chiede lui lasciandomi di stucco, non capisco perché la prenda così tanto negativamente, dovrebbe sperare di poter tornare dalla sua famiglia…
“Ma perch-” vengo interrotta da lui che mi fissa ancora serio, vorrebbe tanto sperare di tornare dalla famiglia ma è anche realistico.
“Generale mi deve promettere che se vede i miei figli li tratterà come Elric, affiderò ai Elric i miei figli e mia moglie nel caso io non ci fossi più” spiegò Micheal lasciandomi di sasso, era una sorta di testimonianza quella che mi stava facendo?
Tra tutte le persone…perché io?
“Va bene..” rispondo semplicemente mentre arrivavano i coniugi Nagasa a chiamarci per la cena.
 
Fine Flashback
 
Rimango nei miei pensieri, fin quando non sento Izumi urlare e girarmi con gli altri di scatto.
“Tesoro!” sento urlare a Shugu, vedendo la moglie risucchiata dal pavimento, mentre io e mio fratello cerchiamo di trascinarla verso di noi, cosa inutile visto che la vediamo scomparire.
Rimane un attimo di silenzio tra noi, fin quando mio fratello non apre bocca.
“Sorellina..” gli sentii dire a mio fratello, sapevo che stava pensando, era esattamente ciò che pensavo io.
“Andiamo da questo Padre e sistemiamo le cose!” dissi io per poi incamminarmi assieme a mio fratello e Shugu, impaziente di ritrovare Izumi.
 
                          ---------------------
 
POV RIZA
 
Mi alzo da terra, mentre Roy mi segue con lo sguardo, venendo consolato da Braven, è davvero un ottimo amico.
Vado avanti ma sento all’improvviso qualcosa che mi colpisce sulla testa e perdo i sensi.
Prima di svenire sento Roy e Braven urlare il mio nome preoccupati per me.
 
                            …
 
Al mio risveglio vedo una…cosa a terra, era veramente una visione orribile, noto davanti a me una donna che non credo aver mai visto.
Era alta, molto magra e con un seno molto prosperoso.
Aveva i capelli lunghi e ondulati di color viola scuro, i suoi occhi erano di color rosso sangue e delle labbra rosse dello stesso colore degli occhi.
Indossava un abbigliamento dark e molto provocante, con tanto di stivali neri.
“Vedo che ti sei svegliata, allora non ti ho ammazzata” sentii dire dalla misteriosa donna che sembrava alquanto delusa dalla mia ripresa.
“Chi sei tu?” chiedo io automaticamente, come se fosse scontato questa mia ingenua domanda.
“Mi chiamo Sharon e posso solo dirti che ci rivedremo un giorno lontano..” disse Sharon per poi scomparire davanti a me.
Ci bado un attimo per poi accorgermi che il colonnello non era con me, Scar e Braven…dov’era finito!?
“Tenente! Andiamo a cercare gli altri!” mi disse Braven serio, io annuì semplicemente, vidimo Scar allontanarsi, dicendo che doveva attivare un sigillo alchemico contro il Padre, io stavo piuttosto pensando al colonnello…ti troveremo.
 
                                    …
 
POV EDWARD
 
Io e i miei fratelli ci lanciamo contro Pride, sfortunatamente era riuscito a fermare i nostri attacchi…
“Dannazione! Come facciamo a colpirlo!?” sentivo esclamare a Davide, io sorridevo senza farglielo notare…
Davide mi ricorda me quando avevo la sua età, nonostante non sia cambiato di molto…ho imparato molte cose che alla sua età non prenderei alla leggera.
Lui e Alexander sono troppo giovani da essere messi in quest’assurda battaglia…a casa Lenne li sta aspettando, come Winry attende me e Alphonse…
“Avrà un punto debole no?” sento dire da Alexander, il mio fratellino aquisito, mi sento così vivo nel sapere che la famiglia è abbastanza grande per essere dei orfani senza madre…
“Io penso a riempirlo di pugni!” disse Davide di nuovo, ma che razza di strategia usa?
Mi ricorda troppo me a quando avevo 14 anni!
Alexander invece assomiglia a Alphonse, solo che soffre di Aracnafobia e spesso neesce fuori una serie di scene comiche.
“Fratellino non prendere tutto alla leggera!” sento dire da Alphonse, a già dato un sopranome a Davide è incredibile!
All’improvviso sentiamo tutti un botto improvviso, ci giriamo tutti e quattro verso la fonte del rumore ed era…la maestra Izumi!!!
Corriamo verso di lei, che sembrava ancora stralunata ma stava bene, e la riempiamo di attenzioni.
“Tranquilli ragazzi, sto bene…” disse la nostra maestra mentre sentiamo un altro botto, era Mustang!
Andiamo io, Davide, Alphonse, Alexander e la maestra verso di lui ed io gli rivolgo la parola.
“Colonnello! Tutto bene??” chiedo io mentre tutti lo fissavano preoccupati, cerco di cogliere lo sguardo dei miei fratellini più piccoli, sapendo già cosa pensava Alphonse, e noto un velo di forte preoccupazione nei loro occhi, cosa che mi dispiace.
“Più o meno Acciaio…” rispose il colonnello, sospiro felice nel sapere che stesse bene, e non evitò affatto di commentare l’altezza mia e di Davide, cosa che diede ad entrambi PARECCHIO fastidio.
“Vedo che anche l’ultimo sacrificio è arrivato..” commentò il bastardo barbuto all’arrivo del colonnello, voleva dire che…
Mi metto a controllare ogni parte del corpo, copiato dagli altri, mentre Hohemheim e gli altri fissavano nel voler una conferma dei loro timori.
“Non mi sembra le manchi nulla…” commento io mentre noto colgo un espressione sorpresa dal colonnello.
“Acciaio mi stupisco che tu riesca a vedere le mie condizioni con questo buio..” mi disse lui mentre io stavo a pensare…non poteva essere vero! Non voglio crederlo!
“Piromane che diavolo dice!? Tutti la vediamo! E…e anche lei ci vede!” sento urlare straziente Davide, aveva un’espressione stravolta, aveva capito benissimo cosa fosse accaduto al colonnello ma non voleva accettarlo..
“A due fratelli sono stati portati via braccio e gamba, ad altri due il loro stesso corpo…ad un'altra è stato portato via ciò che le permetteva di creare una nuova vita…e all’ultimo è stato portato via la vista…” disse il bastardo barbuto mentre tutti lo fissavamo furiosi, io a quelle parole non riuscì a trattenermi.
“Non è giusto! Capirei se l’avessa fatto di sua spontanea volontà come noi…ma essere obbligato a farlo è davvero meschino!” ruggì furioso io mentre tutti ci mettevamo davanti al basstardo barbuto, pronti a fargliela pagare cara.
 
ANGOLO DELL’AUTRICE:
 
Eccomi!
Scusate se non ho aggiornato ma…
 
1 il capitolo mi a portata via almeno un mese di lavoro…
 
2 il mio PC mi ha abbandonata domenica ed è risolto sta sera…
 
Quindi chiedo ancora scusa e spero vi piaccia questo capitolo un po’ ‘differente’ dagli altri..
In questo capitolo appare come cameo Sharon!
Non anticipo nulla ma Sharon non la si rivedrà qui ma nel possibile continuo di Fullmetal Alchemist a modo mio! insomma sarà uno dei nuovi cattivi da affronatare!
Pubblicherò un capitolo ogni sabato/domenica verso le 18:30 circa quindi puntate gli orologi eh!
Noi allora ci vediamo al prossimo capitolo,
 
Alla prossima!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 58
*** Il fondatore ***


Capitolo 58: Il fondatore
 
POV DAVIDE
 
Fissiamo tutti furiosi il bastardo barbuto, ha obbligato il colonnello a fare una cosa contro la sua volontà…e solo per la sua sete di potere!
“Bene…i sacrifici sono tutti qui…” disse quel bastardo mentre vedo papà andare furioso verso di lui.
“ADESSO TI BASTA!!!! NON POSSO PERDONARTI DI OBBLIGARE QUALCUNO CHE NEANCHE VOLEVA!!” gli sentii urlare, sentivo i brividi percorrere il mio corpo, non ho mai visto papà arrabbiato e a giudicare dalle espressioni incredule di Edward e Alphonse, io non sono l’unico…
“Fratellone…” balbettava Alexander mentre non trovavo le parole per rispondere, se non fosse che continuava a tirarmi il manico della maglietta.
“ALEX SI PUO SAPERE CHE TI PR-“ mi interrompo dopo aver posato lo sguardo a terra, c’era solo una cosa che avrebbe spaventato Alexander talmente tanto che, non importa se fosse una battaglia importante, lo avrebbe costretto a mettersi al riparo…
“FRATELLONE SCHIACCIA QUEL RAGNOOOOOO” mi urlava straziante Alexander, dannata la sua Aracnafobia!!
“Alex è solo un ragno inoffensivo! Calmati!” provai a calmarlo io, purtroppo però neanche mi ascoltava quello stupido del mio fratellino.
“CALMARMI!? APPENA SARA MORTO MI CALMO!!” mi urlò ancora più spaventato Alexander mentre si mise dietro di me, tutti, persino il bastardo barbuto, ci fissavano interrogativi, ma Alexander essendo il doppio di me...poteva schiacciarselo da solo!
Sospiro e schiaccio il ragnetto, taglio corto perché siamo nel bel mezzo della battaglia e non possiamo perder tempo con queste cose…
Vediamo all’improvviso il bastardo…togliersi la pelle! Che schifo!
Quello che ci lascia sbalorditi e che sotto quello strato, che lo rendeva uguale a papà, non c’era nulla di umano, ma un vero e proprio mostro!
“Adesso miei sacrifici…è il momento che voi fate il vostro dovere!” disse il bastardo per poi senza nemmeno muoversi, mandare contro al muro May, Darius e chi non era un sacrificio.
Dei tentacoli comparvero dal bastardo per poi stringere me, Alexander, Edward, Alphonse, papà, la maestra e il colonnello.
Mi sentivo stringere, quasi sul punto di soffocare, sentivo il mio core emmettere un solo battito per poi sul nostro stomaco, comparire un occhio e poi esserci una forte luce avvolgerci.
 
                            ----------------
 
POV SCAR
 
Avevo deciso di salvare questo stato…
Mi ero diretto verso il centro di tutto, pronto ad attivare quel sigillo e far andare al passo successivo.
Sentii dei passi, era Bredley che era messo piuttosto male, come se avesse lottato con un nemico più forte di lui.
“Non…ti permetterò di vincere!” mi disse Bredley per poi correre verso di me, io toccai le piastre, e le ruppi, mandandole contro di lui.
Lui riuscì ad evitarle ma io andai ad usare la mia alchimia contro di lui, rompendo la lama della sua spada, ma lui prese la lama con la bocca e prima di crollare a terra mi colpì sul fianco.
Fissai in silenzio quell’homunculus morire, per poi notare un uomo che mi applaudiva.
“Bravo! Bravo! Eccezionale…davvero!” mi disse quell’uomo mentre lo fissavo sospettoso.
“Chi sei tu? Un nemico? O magari un homunculus?” chiesi senza mostrare come mi sentivo davvero.
“Un homunculus? Non metterci alla pari con quei essere inferiori! Io sono Mark…stavo cercando la mia amichetta Sharon, quando incontrai questo Wrath e mi a sfidato…era così debole che mi è stato piuttosto facile colpire i suoi punti vitali…” mi disse Mark, io mentre lo fissavo sospettoso.
Era un uomo molto alto, aveva i capelli rossi e spettinati, aveva degli agghiaccianti occhi color ghiaccio, che mi fissavano divertito…
Indossava una maglietta bianca con dei pantaloni rossi, stessa cosa per il colore della giacca da motociclista.
Aveva in una mano una lama di ghiaccio ricoperta di sangue, ma sembrava un badarci.
“Che vuoi? Una battaglia?” chiesi io mettendomi sulla difensiva, se quell’uomo aveva combattuto con Bredley senza problemi, allora era davvero pericoloso.
“No…la mia padrona per il momento vi vuole tutti vivi…io ora mi dileguo, ma tranquillo…un giorno mi rivedrai caro Scar, l’assassino di alchimisti di stato…” disse Mark per poi svanire sotto i miei stessi occhi, io ero rimastoa fissare quel vuoto, quando delle voci avevano attirato la mia attenzione.
Erano Greed, Lan Fan, Fu, il generale Amstrong, il suo assistente Miles, il maggiore Amstrong e il signor Curtis.
“Hai ucciso Bredley? Molto bravo…pensa a metterti pronto per attivare il cerchio alchemico” disse il generalo Amstrong e dopo di che andò verso il corpo defunto di Bredley.
Nel frattempo gli altri altri erano attorno a me.
“Che facciamo?” sento chiedere dal signor Curtis mentre tutti stavo zitti, non sapendo cosa rispondere.
“Aspettiamo il momento giusto…e attiverò il cerchio” dissi io spezzando quel silenzio straziante e abbastanza irritabile.
“Spero facciano in fretta…non mi piace attendere” sentì dire da Greed mentre tutti noi sospiravamo.
Io in silenzio mi diressi verso il cerchio e rimasi ad aspettare il momento che sentivo opportuno.
 
                        ------------------
 
POV ALEXANDER
 
Quando la luce si spense, io riuscì di nuovo a vedere la situazione, eravamo tutti a terra e riprendevamo i sensi.
Avevo sentito la mia anima, anche se per poco, staccarsi dal corpo in cui mio fratello mi aveva legato, era stata un esperienza orribile e che credo abbia provato anche Alphonse.
Appena vedo il mio fratellone svegliarsi, vado da lui preoccupato.
“Fratellone tutto bene?” chiedo con un tono incontrollabile, mentre lui mi sorride a stento, capendo al volo che ero preoccupato.
“Sta tranquillo Alex…sto bene” mi disse il fratellone mentre sento una mano sbattere contro la mia armatura.
“Sta tranquillo Alex, nessuno qui si farebbe mettere KO da una mossa del genere!” mi sorrise Edward mentre anch’io sorrisi, sorrideva esattamente come il fratellone, e proprio per questo io avevo capito che era molto turbato da quello appena accaduto.
Vedo svegliarsi anche papà, la maestra, Alphonse e il colonnello.
Tutti sembravano star bene, per fortuna.
Poi ci voltammo a fissare il Padre e vidimo che era cambiato…io e mio fratello ci fissammo, per poi insieme a gli altri fissare di nuovo il Padre.
“Bel lavoro sacrifici miei…” disse il Padre mentre mi sentii parecchio turbato da cosa diceva, sembrava che noi l’avremmo aiutato a fare qualcosa…ma cosa!?
“Vuol dire che-” si interruppe papà abbastanza sconvolto mentre il Padre rimase impassibile.
“Esatto…io mi sono impossessato del fondatore” disse il Padre mentre tutti lo fissavamo increduli a ciò che sentivamo dire.
 
ANGOLO DELL’AURICE:
 
Ciao a tutti!
 
Non sapevo cosa fare quindi…perché non aggiornare questa storia?
Ed eccomi qui!
Questa volta come cameo compare Mark, alleato di Sharon, che a ridotto in condizioni critiche Bredley senza problemi!
Mark a accenato a una ‘padrona’ ma chi sarà? BHOOOOO
Sono cose che non sapremmo MAI…almeno che non faccia il sequel (cosa ormai sicura :D)
Ci avviciniamo alla fine della storia…
Mi sento particolarmente fiera di me, la prima storia che dopo mesi, riesco a terminare!
Nel prossimo vedremmo azione, ansia, dolore e sacrifici……tutto nel prossimo capitolo!
Il capitolo 59: Il tormento finale!
Non perdetevelo!!!
 
Alla prossima!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 59
*** Il Tormento Finale! ***


Capitolo 59: Il Tormento Finale!
 
POV DAVIDE
 
“Ti saresti imposessato del fondatore!? Impossibile!” sentii dire da Edward, venendo interrotto da papà che purtroppo smentii quello che speravo.
“Certo che è possibile, se si ha una grande quantità di energia…” disse papà con un tono che non mi rassicurava per nulla, anzi il suo tono di voce mi preparava a pensare al peggio, l’unico mio pensiero che riuscii a condividere fu quello che dissi senza esitare.
“Significa…che hai usato vite umane!?” dissi io ormai certo di quello che aveva fatto quel bastardo, ma la sua risposta fù un duro colpo per me.
“Certo, voi esseri umani servite solo per questo” quella sua risposta mi face provare emozioni che non saprei descrivere, c’era solo una persona a cui pensavo in quel momento…Lenne.
Quella stupida che ci aspettava ansiosa a Resembool..
Quella stupida che riusciva a sorridere sempre, nonostante la situazione andasse a peggiorare…
Quella cara amica che riuscivo sempre…a far piangere.
Mi sentivo sempre un idiota…riuscivo sempre a farle versare lacrime, troppe lacrime da poter contare.
Ora io ero lì, potevo rimediare.
I miei pensieri furono interrotti da mio padre che sembrava sfidare il bastardo.
“Da quando sei entrato in possesso del fondatore, noi abbiamo iniziato a rivoltarti la situazione contro..” disse papà mentre io sorridevo, nonostante io non sapessi cosa intendesse dire.
“Ma…è impossibile! Sono solo dei punti, perché senza un cerchio non possono essere attivati…è una delle regole dell’alchimia!” disse il bastardo parecchio sorpreso dalla situazione che sembrava entrare in nostro favore.
“Ma noi abbiamo un cerchio, uno talmente grande da potersi attivare anche da solo se mi capitasse qualcosa…è l’ombra formata dall’eclissi!!” disse papà mentre io, Alexander e gli altri avevamo sguardi tra il sorpreso e quello felice.
In quel momento vidimo tute le anime di Amestris tornare nei loro rispettivi corpi, fu un momento memorabile per tutti.
 
                              ---------------
 
POV SCAR
 
Vidi le anime di Amestris tornare nei loro corpi, era il segnale.
Fratello mio, il mio odio non è svanito, ma mi ritrovo ad aiutare il popolo che ci ha portati alla distruzione ed io, tra amore e odio, mi ritrovo ora a tenermi qeste due realtà dentro di me.
Appena attivai il cerchio, un punto lucente attivò in tutti i punti di Amestris, il grande cerchio alchemico.
Io mi tenevo il fianco, trattenendo il dolore, mentre vedevo gli altri sorridere felici, il ‘Padre’ è ora battibile.
 
                                 --------------
 
POV DAVIDE
 
Sentii un tremito sotto di me, era Scar che aveva attivato il cerchio, ora potevamo usare l’alchimia senza l’influenza di nessuno.
Il bastardo sembrava parecchio nervoso, infatti lo vedo creare un buco sul soffitto ed andare in superfice, noi facciamo per raggiungerlo, quando vedo Edward trattenuto da Pride.
“Ragazzi voi andate! Smbra che lui voglia qualcosa da me!” disse Edward fissando l’homunculus.
Io nonosante volessi andare dal bastardo, non potevo lasciar lottare Edward da solo…
Quindi batto le mani e trasmuto il mio braccio in una lama, staccando il ‘tentacolo’ dal suo braccio, mentre io fissavo Pride, Edward mi fissava come un idiota.
“La smetti di fissarmi così!?” urlo io mentre lui riesce finalmente a ‘riprendersi’ da quel stato di trans.
“Scusa ma…non mi aspettavo che venissi a soccorermi…” amise lui con un certo imbarazzo, mentre stavolta ero io ad avere la faccia da idiota mentre lui scoppiò in una fragolosa risata.
“Che hai da ridere!?” esclamai io imbestialito mentre lui mi fissava ancora ridendo.
“Scusa ma…ora posso immaginare la faccia che avevo io poco fa!” mi disse Edward lasciandomi di sasso, mentre Pride si lancia contro di noi.
 
                            ----------------
 
POV ALEXANDER
 
Noi avevamo seguito il Padre e mentre salivamo, noi avevamo incontrato Greed e gli altri, avevamo affidato il colonnello al tenente, Darius e Heinkel erano feriti, quindi sono stati esclusi dalla battaglia e insieme a Greed e gli altri siamo saliti, pronti ad andare incontro all’homunculus finale.
So benissimo che con tutta questa faccenda, io e il fratellone ci siamo allontanati dal nostro obbiettivo principale, ma…dobbiamo sconfiggere lui prima.
Tempo fa, noi non riuscimmo a salvare un bambino…
Mi ero sentito impotente, mi sentivo colpevole…non voglio provare di nuovo quelle emozioni..
“Stiamo attenti!” sento dire da papà, mentre un onda colpisce tutti noi, scaraventando tutti a terra.
Il Padre stava succhiando le anime ad alcuni soldati che erano lì.
“Sta ercando di creare una pietra filosofale, quel bastardo!” spiegò papà mentre io fisso per un attimo Alphonse, proprio come me voleva fare qualcosa…
“Cosa facciamo?” chiese Lan Fan, sperando una risposta mentre la maestra, il signor Fu, la piccola May, Greed, Alphonse, il generale Amstrong, il signor Curtis, il maggiore Amstrong e papà, proprio come me, stavano in silenzio, non sapevamo come agire…
“Sai solo andare a uccidere gli esseri umani? Tu dici che gli homunculus sono superiori ma cosa producono? Nulla!” disse papà arrabbiato, mentre tutti eravamo ad appoggiarlo, gli homunculus portano solo distruzione…
“Allora produrrò esseri umani” disse il Padre lasciando tutti noi increduli, sotto i nostri occhi comparirono gli abitanti di Xerxes che ci circondavano, sembravano ‘apparentemente’ felici…
Ero talmente preso da quello che succedeva intorno a me che non sentii in tempo papà.
“Maledizione! State attenti!” urlò papà mentre una luce ci circondò, prima di essere avvolto dalla luce, vidi Edward salire, venendo colpito anche lui.
 
                                                     …
 
Appena riesco a riprendere la vista, vedo che siamo in una situazione orribile.
Papà si era messo davanti alla maestra e sotto gli occhi di Edward e la maestra, viene scaraventato via.
Alphonse si era messo davanti a May e tutti gli altri, riuscendo a proteggerli.
Io invece, non so come, ma mi ero salvato…
Il fratellone non si fa vivo…ma dove è finito!?
Vorrei chiederlo a Edward, sono sicuro che lui sa dov’è, ma in questo momento sta combattendo contro il Padre.
“Calpitelo ma cercate di non colpire l’alchimista d’Acciaio!” sento dire da uno dei soldati appena arrivati in nostro soccorso, con gioia ci allontaniamo da lui, mentre vedo il colonnello assieme al tenente, vedo un incredibile fiducia l’uno dell’altra…
“Colonnello davanti a noi!” urla il tenente mentre il padre cerca di colpirli, il colonnello fa un gesto identico a quello del fratellone, batte le mani e crea una parete, poi circonda di un muro il Padre, schioccando le dita e colpendolo.
“Incredibile…” mi lascio sfuggire mentre il Padre sembrava abbastanza infastidito dei colpi.
Vedo Greed dire qualcosa e poi lanciarsi contro il padre, rissucchiandogli il braccio.
Tutti noi ci lanciamo contro il padre, che continua a fermare i nostri colpi.
“Continuiamo ad attaccare!!” urlò Edward, continuiamo a combattere, il Padre allora con un onda ci scacciò via, rompendo l’auto-mail di Edward.
“NON ARRENDETEVI!!!!!!” urlò Edward dando un calcio al Padre, che ovviamente fermò.
C’era qualcosa che non andava…il Padre non riusciva più a reggere il fondatore e fece un'altra ondata.
Quando si potè vedere la scena, vidi Edward nei guai.
Il Padre stava andando da Edward.
“ED SCAPPA!!!” urlai con tutte le mie forze, emtre vidi gli altri rivolgere lo sguardo su di lui, anche loro preoccupati.
“EDWARD VATTENE VIA DA LI!!” urlò stavolta papà mentre fece la stessa cosa Alphonse.
Purtroppo Edward non poteva muoversi e il Padre si avvicinava sempre di più.
“May spezza il mio sigillo…” sento dire da Alphonse, mentre io e May lo fissiamo preoccupati.
“Ma…ma…e te???” chiese preoccupata May, anch’io lo ero ma avevo capito che Alphonse voleva aiutare il suo fratellone, chi ero io da doverglielo impedire?
“FALLO MAY! TI PREGO!!!” urlò Alphonse mentre May, annuì, io guardavo quella scena, May spezzò il sigillo di Alphonse, mentre Edward notai che fissava incredulo e spaventato il suo braccio.
Mi girai e vidi arrivare il fratellone, che fissò con orrore l’armatura di Alphonse.
“ALPHONSE!!!!!” urlò il fratellone con tutte le sue forze attirandosi l’attenzione di tutti.
 
ANGOLO DEL AUTRICE RITARDATARIA:
 
Scusate l’assenza!
Ho il pc che non mi augura il meglio e sono riuscita a finire questo capitolo per puro MIRACOLO!
In questo capitolo vado un po’ veloce e chiedo scusa, ma se vado nei piccoli dettagli va a finire che di 60, io ne faccio 70…
Ho voluto chiudere questo capitolo con il ritorno di Davide in scena, che urla disperato per il fratello.
Nel prossimo sarà l’ultimo in assoluto!
Sarà il capitolo che metterà la parola fine alla storia!
Spero vi sia piaciuto!
Il prossimo capitolo, capitolo 60: Un viaggio da terminare!
 
Alla prossima!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 60
*** Un viaggio da terminare! ***


Capitolo 60: Un viaggio da terminare!
 
POV DAVIDE
 
Non riuscivo a credere a ciò che vedevo, il sigillo di Alphonse era…era…no! DANNAZIONE!
È colpa mia! Dovevo arrivare in tempo!
Guardo Edward urlare e lanciarsi verso il bastardo, per la prima volta provai la paura, non avevo mai visto Edward così arrabbiato…almeno da quando lo conosco.
Sentivo tutti fare il tifo per lui, anche May e Alexander lo facevano e mi resi conti dopo che anch’io tifavo per lui..
Fare affidamento su qualcuno……strano vero?
Edward sembrava avere la meglio, poi noto che Greed si lancia contro il bastardo e…
“Greed ora tu mi darai la tua pietra filosofale…” disse il bastardo rissucchiandosi Greed, tornando ad essere Ling che fissava con rabbia il bastardo.
“Greed!” sentì urlare da Ling, un tono disperato, come se stesse perdendo un caro amico…
Inefetti avevano passato tanto tempo assieme, nello stesso corpo…
Quello che non mi aspettavo era il sacrificio di Greed.
Infatti quest’ultimo aveva fatto diventare parte del corpo del bastardo, di un carbonio scadente, facile da distruggere.
Il bastardo allora lo buttò fuori ed io non riesco ad evitare di non dire qualcosa.
“GREED!!!!” urlai disperato con tutte le mie forze, anche Alexander guarda disperato, sentendosi impotente, esattamente come mi sentivo io in quel momento.
Tutti fissavano Greed che cominciava a svanire nel nulla, dispiaceva sempre perdere un alleato un amico fedele a modo suo.
“GREED! GREED!” sentii urlare da Alexander, il mio fratellino, che era corso accanto a me e fissava quella scena con un enorme senso di impotenza.
“Perché mi guarate così? Quindi è questo che si prova ad avere degli amici? Infondo la mia vita è stata…meravigliosa, grazie amici miei” ascoltai le ultime parole di Greed, mi sembrò che mi avessero dato una cortellata al cuore…
Greed anch’io ti consideravo un amico!
Ovviamente eri un tipo abbastanza…rompiscatole diciamo, riuscivi ad irritarmi più di quanto faccia Edward solo con la sua presenza..
Ma in fondo eri un grande amico, sincero e leale e non ti dimenticherò mai.
Edward partì e colpì il bastardo, quello era il colpo decisivo, vidi delle mani nere afferarlo e…non saprei come descrivervi tutto questo ma è stato abbastanza…strano.
Quelle mani nere lo avvolsero come un pallone e se lo portarono via…scomparve davanti tutti noi.
Vidi Edward avvicinarsi ad Alphonse, mentre papà si avvicinò a lui dicendogli qualcosa..
Dannazione! Ero troppo lontano per poterli ascoltare!
Non capii le intenzioni di Edward ma…stava facendo un cerchio di trasmutazione…
Quel cerchio…Edward che intenzioni hai!?
Corro verso di lui con una velocità, forse è disperazione, forse in fondo, ma davvero davvero in fondo, io ci tengo a lui… (azzardatevi a dirlo a Edward ed io vi uccido, chiaro!?)
“Edward! Azzardati a tornare a mani vuote ed io…ti prendo a pugni, chiaro!?” urlai con tutte le mie forze mentre Edward sembrava stupito, poi mi rivolse un sorriso dolce e guardò tutti.
“Questa sarà l’ultima trasmutazione dell’Alchimista d’Acciaio!” disse Edward a tutti, per poi battere le mani ed avvolgersi dalla tenue luce azzurra…a quelle parole provai vera paura…
Spero solo di non pentirmi di essermi fidato di Edward…che torni sano e salvo assieme ad Alphonse..
Appena la luce scomparve, vidi Edward assieme ad Alphonse, corsi da lui felice.
“Al! Stai bene per fortuna!” dissi io felice, mentre tutti ormai ci circondavano, anch’essi felici.
“Già! Sono tornato!” disse Alphonse sorridendo, con quel corpo magrolino e dei capelli davvero ma davvero lunghi…
“EDWARDDDD! ALPHONSEEEE!” vidi mio fratello Alexander prendere sia Edward che Alphonse ed abbracciarli, era quello più preoccupato di tutti.
A quella scena scoppiai a ridere, ovviamente anche gli altri fecero altrettanto.
Tutti erano felici e quello sembrava la fine del viaggio di Edward e Alphonse…
Ma il nostro non ancora.
Alexander, ti prometto che riavrai il tuo corpo, costi quel che costi, la mia è una promessa..
 
 
                           ------------------
 
POV GENERALE
 
Qualche mese dopo…
 
Quattro ragazzi stavano camminando per le stradine di Resembool, impegnati a chiacchierare fra loro.
Erano passati un paio di mesi dalla sconfitta del Padre, Alphonse ormai si stava riprendendo benissimo, anche se camminava con le stampelle, mentre Davide e Alexander non vedevano l’ora di rivedere Lenne, Winry e la signora Pinako.
“Che farete ora?” chiese Edward all’improvviso, attirando sguardi sui fratelli Enrick, che si guardarono per un attimo.
“Continueremo il nostro viaggio, non possiamo arrenderci ora!” disse Davide sorridendo, mentre anche il fratello minore gli dava ragione, non si sarebbero arresi proprio quando avevano davvero la possibilità di farcela!
“Riavremo i nostri corpi, costi quel che costi” disse Alexander determinato, a quelle esclamazioni, i fratelli Elric non poterono evitare di sorridere, erano fieri di loro ed erano sicuri che c’è avrebbero fatta.
“Ragazzi…guardate là!” indicò Alphonse la casa Rockbell, mentre tutti e quattro si fermarono un attimo, si scambiarono degli sguardi, sorridendo, ed andarono verso la casa.
Davide e Alexander rimasero fermi e si girarono a guardare il cielo..
“Alex…riavrai il tuo corpo originale” disse Davide determinato come non era mai stato.
A quell’affermazione, il fratello non potè non sorridere.
“Lo so…fratellone” disse Alexander sorridendo, per poi udire una voce assieme al maggiore.
“DAVIDE! ALEX!!” urlava Lenne correndo verso di loro, felice di sapere che i suoi amici stavano bene.
Il sole risplendeva in quella giornata memorabile.
Il viaggio dei fratelli Elric si conclude…
Ma il viaggio dei fratelli Enrick continua.
 
ANGOLO DELL’AUTRICE:
 
SALVE A TUTTIIIIII!
Saranno secoli che non aggiorno questa ff e mi dispiace!
Chiedo scusa di aver fatto tutto questo un riassunto ma è davvero difficile riuscire ad aggiornare con la scuola…
Nel prossimo capitolo avremo un extra!
Lì ci saranno le scene tagliate, novità ed altro ancora!
Non perdetevelo!
 
Capitolo Extra: Dietro le quinte!
 
Alla prossima!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 61
*** Capitolo Extra: Dietro le quinte! ***


Capitolo Extra: Dietro le quinte!
 
Kairifenicia96: Salve e benvenuti in questo extra!
 
Mariangela: qui scopriremo i dietro le quinte di “Fullmetal Alchemist a modo mio!”
 
Kairifenicia96: Per esempio…sapevate che il passato dei fratellini Enrick doveva durare almeno 5 capitoli?
 
Mariangela: Infatti i capitoli dovevano raccontare come Davide arrivava ad essere l’alchimista che era ora ma l’idea fu accantonata…
 
Kairifenicia96: Ricordate il piccolo Max? Ebbene la scena doveva essere molto più cruda e sarebbe dovuto morire sotto gli occhi di Davide e Alexander, inoltre il signor Turner avrebbe dovuto tentare di trasformare in chimera Davide e spezzare il sigillo ad Alexander, per poi essere salvati da un nuovo personaggio..
 
Mariangela: Ma siccome non volevamo esagerare…abbiamo deciso di scartare l’idea.
 
Kairifenicia96: Dopo lo scontro contro Scar e l’incontro con Ling, Davide e Alexander avrebbero incontrato un personaggio nuovo, la stregetta Kanoi che usava l’arte del Kainai e proveniva da Damcha, Kanoi avrebbe avuto un ruolo molto importante nella storia e sarebbe dovuta morire, sacrificandosi per salvare Alphonse e così non far perdere l’alchimia a Ed..
 
Mariangela: L’idea fu scartata a causa di tempo, inoltre parecchi punti della trama andavano a perdersi e sarebbe stato innoportuno aggiungerla..
 
Kairifenicia96: Quando Davide salva Lenne dal desiderio di uccidere Scar, la scena sarebbe dovuta finire con un bacio fra i due, Davide le avrebbe detto che l’amava e che non poteva perderla, perché era tutta la sua vita…
 
Mariangela: Ma considerando che Davide e Lenne avevano 13 anni e sarebbero state parole innapropriate per un bambino, allora abbiamo scartato l’idea…
 
Kairifenicia96: Verso la fine della storia, era stato pensato di fare un lungo flashback che si sarebbe preso un paio di capitoli, dove avremmo visto la guerra di Isvall e la morte di Micheal e i genitori di Lenne..
 
Mariangela: L’idea fu iniziata ma poi abbandonata per motivi di tempo…
 
Kairifenicia96: Sempre nei capitoli finali, Alexander avrebbe dovuto finire davanti al suo portale della verità e vedere il suo corpo originale, avrebbe dovuto scegliere se riprenderselo oppure rimanere un armatura…
 
Mariangela: L’idea fu scartata perché volevamo mettere questa scena per una cosa che vi diremo adesso…
 
Kairifenicia96: All’inizio la storia avrebbe dovuto essere un sequel del Brotherhood dove avrebbe avuto protagonisti i figli di Edward e Winry, l’idea ebbe una scossa mentre guardavamo il brotherhood e pensavamo come potesse andare la storia se ci fosse stato anche qualcun altro…
 
Mariangela: Inoltre adesso abbiamo una notiziona per voi!!!
 
Kairifenicia96 come avete capito con il capitoo 60, la storia sempra interrompersi mentre i fratelli Enrick non hanno finito il viaggio!
 
Mariangela: Infatti ci sarà una seconda serie con una trama totalmente nuova! Nuovi nemici (Sharon e Mark ne sono la prova), nuovi personaggi ed altro ancora!!!!
 
Kairifenicia96: La seconda serie arriverà fra questa settimana e la prossima…la storia si chiamerà:
 
Fullmetal Alchemist a modo mio 2: Il viaggio continua!
 
Mariangela: Siete felici ragazzi?
 
Davide: Per niente…
 
Alexander: Non vedo l’ora!
 
Lenne.: Ovvio che si!
 
Kairifenicia96: Grazie per averci seguiti e ringraziamo ancora Rich_Chan cioè Viu, per averci seguite e sostenute! Grazie di cuore e speriamo potremo goderci di te anche per la seconda serie!
 
Mariangela: Con questo vi diciamo ora, ciao e ci vediamo alla prossima storia!
 
Kairifenicia96+Mariangela: ALLA PROSSIMA SERIE!!!!!
 
Kairifenicia96

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