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La vita scorre tranquilla a Konoha, piccola e soleggiata cittadina del
Paese del Fuoco
A
Edward (Aya),
Bella
(Chiara),
Emmett
(Gabriele),
Alice/Esme
(Francesca)
Perché
noi siamo vampiri seri.
E
Ad
Ainsel,
Kei_saiyu,
Rei_murai,
Mika-Mika
Perché
lo sappiamo tutte che le sostanze luminescenti delle figurine che brillano al
buio sono fatte con melanina di vampiro.
Utilizzo:
-Da assumere in
momenti di forte depressione.
-Fanfiction da uso
esterno, se i sintomi persistono, consultate il vostro neurologo.
Controindicazioni:
-Può causare mal di
pancia; esplosione di neuroni ed eruzioni cutanee.
-Se assunta a dosi
eccessive, genera dipendenza.
-Non consumare
durante i pasti.
-Da non assumere se
siete fan sfegatati di Twilight e pensate che i vampiri brillino al sole e
mangino puma.
Io quello non lo mordo
La
vita scorre tranquilla a Konoha, piccola e soleggiata cittadina del Paese del
Fuoco.
Gli
uccellini cinguettano tranquilli; il sole splende alto nel cielo e Naruto
Uzumaki, giovane diciassettenne, esce in quel momento dal suo ristorante
preferito, Ichiraku ramen, satollo e ben disposto verso gli esseri umani, gli
animali, le piante e perfino verso lo stormo di piccioni che, puntualmente,
defeca sulla sua maglietta mentre rientra a casa.
Il
che richiede un certo stoicismo. O la pace totale dei sensi, come in questo
caso.
Lo
stato di beatitudine continua finché, una volta digerito, non si rende conto di
aver fatto tardi: le prime ombre cupe della notte tinteggiano il cielo; i raggi
del sole al tramonto si riflettono sulle rossastre nubi ove spiccano stormi
d’uccelli neri com’esuli pensieri nel vespero migrar.
Insomma,
si sta facendo buio e lui deve ripercorrere tutta la città a piedi per
rientrare nella sua casetta sicura dove, ad attenderlo, c’era una grande
ciotola di ramen precotto; un pezzo di pecorino avanzato e quel meraviglioso
libro che doveva assolutamente finire per la tredicesima volta.
Così,
si incammina, ignaro del pericolo che incombe su di lui.
Passeggia
allegramente per i viottoli oscuri (e assolutamente poco illuminati) di Konoha,
quando accade.
Due
figure, dai movimenti sinuosi e predatori, lo braccano nel vicolo. Il povero
Uzumaki si ritrova immobilizzato, con un paio di affilati canini pronti a
conficcarsi nella sua giugulare esposta.
Ora,
cosa fa un ragazzo sano di mente, in una situazione del genere?
Urla?
Piange? Supplica? Implora i due vampiri di lasciarlo in vita?
O
resterebbe a guardare, impotente e shockato, mentre gli abitanti della notte
fanno man bassa del suo sangue?
Ovviamente
no. bensì esordisce, con tono particolarmente esaltato:
«Siete
due vampiri!»
I
due ragazzi si fissano nella penombra, visibilmente stupiti.
Il
vampiro occupato a tener bloccati i polsi di Naruto, sospira esasperato.
L’altro, pronto ad affondare i denti, rimane talmente sconcertato da chiudere
la bocca.
«La
tua capacità intuitiva mi lascia basito.»
Commenta
quello che sembra il più anziano dei due, lasciandolo andare.
La
sua figura pallida si staglia contro la bianca luce della luna piena. Naruto
riesce a distinguerlo nella penombra: i lisci capelli castani, stretti in una
coda bassa, ricadono morbidi e perfetti lungo la schiena; gli occhi chiarissimi
spiccano come perle nell’oscurità.
Più
ombroso è l’altro ragazzo che, adesso, gli si è affiancato. Ha i capelli corti;
i lineamenti delicati e due grandi occhi rossi per la sete imminente.
La
punta dei canini spunta appena dalle labbra socchiuse. Pare affamato e Naruto
fiuta il pericolo.
Sa
che è inutile scappare. Lo raggiungerebbero. È inutile fuggire: sono nati per
essere predatori di uomini e hanno tutti gli strumenti per raggiungerlo e
ucciderlo rapidamente.
E
poi…
«Oddio!
Oddio! Voglio una foto!»
…
chi ha intenzione di farlo?
«Una…
una foto?»
Il
vampiro più giovane si volta sconcertato verso il più grande. Si scambiano
un’occhiata a dir poco sconvolta, poi il ragazzo dai capelli lunghi scuote il
capo, esasperato.
«Certo
che gli imbecilli li attiri come le mosche al miele Sasuke.»
«Mica
lo faccio apposta.»
«Ah,
no? Prima quella psicopatica con gli occhiali! Ora questo qui che ci chiede una
foto!»
«Beh,
però è carino.»
Commenta
il vampiro, lanciando un’occhiata d’apprezzamento all’umano che fruga nelle
proprie tasche alla ricerca sfrenata di un cellulare con cui scattare la foto.
«Sasuke,
la cena non deve essere carina! Deve avere un collo e tanto sangue! Non
un bel culo.»
«Non
sai unire l’utile al dilettevole, Hyuuga.»
Nel
frattempo, Naruto spasima per scattare la foto. Saltella sul posto; gli occhi
azzurri sgranati e il volto gioioso.
Neji
sospira. Si passa la mano tra i fluenti capelli castani con movimento
aggraziato, indi si rivolge al ragazzo che continua a urlare:
«Fotofotofotofoto!»
«Caro
ragazzo…»
«Naruto,
piacere.»
Altro
sospiro.
«Neji
Hyuuga. Dunque, Naruto… mi sa che tu non hai ben chiara una cosa…»
«Oh,
lo so che siete due vampiri!»
Afferma
il ragazzo, più che lieto di mostrare ai suoi nuovi migliori amici le
sue conoscenze sulla loro razza.
«Ecco.
E questo non ti suggerisce nulla?»
«Sì!
Che adesso diventeremo grandi amici, mi porterete a casa vostra e mi
presenterete alla vostra famiglia di vampiri.»
«Naturalmente…
no. - Commenta Sasuke, intervenendo nella discussione. – Anzi, ora l’unica cosa
che conoscerai sarà il nostro stomaco.»
«Oh,
sei così carino quando scherzi! – ride Naruto – So benissimo che non mi
mangereste mai, perché voi siete vampiri vegetariani e vi nutrite di orsi e
puma!»
I
due vampiri fissano l’umano, sconvolti da cotanta idiozia.
Ora,
fino a prova contraria, anche se avessero mangiato orsi e puma,
come sosteneva quel folle, non sarebbero stati comunque vegetariani: sempre di
sangue si trattava.
Ma
poi… dove avrebbero trovato orsi e puma in una cittadina di pianura? Dove?
Inoltre…
perché quel umano continuava ad esaltarsi? Perché non era terrorizzato?
Eppure
era in pericolo di vita. Ok, non tanto quanto come ai concerti dei Tokio
Hotel quando la band minaccia di cominciare a suonare, ma ci si avvicinava
molto.
«I
nostri denti ti sembrano quelli di una mucca, per caso?»
Freccia
Neji. Sasuke lo fissa: sa che lo Hyuuga sta per perdere la testa. Non che sia
una novità, ma è sempre meglio fermarlo prima: sa quanto sia fragile il suo
sistema nervoso e quello… quello è davvero troppo.
Può
quasi scorgere la venetta pulsante sulla tempia dell’amico. Lo studia
attentamente, pronto ad intervenire, quando scorge un paio di occhi azzurri
sgranati che lo fissano adorante.
«E’
vero che mangiate puma?»
Domanda.
Sasuke deglutisce.
«Non
mi risulta.»
«Eppure
la Rice non metteva in giro certe stronzate.»
Commenta
Neji, appena ritornato dall’appuntamento tra la sua fronte e il muro (ha vinto
la fronte).
«Io
l’avevo detto agli Antichi di non passare i diritti alla Meyer.»
«Già.»
«Che
poi non è che ci abbiano fatto tanto bella figura loro nei suoi libri, eh!»
«Esat…
- Neji si blocca. Fissa Sasuke, improvvisamente terrorizzato. – E tu come fai a
saperlo?»
Sasuke
scosta lo sguardo, facendo il vago.
Un
brutto presentimento attraversa la spina dorsale di Neji.
Non
può essere vero. Non può…
«Tu
li hai letti?»
«Oh,
guarda! Un asino che vola!»
Esclama
l’Uchiha, indicando in alto. Naruto alza lo sguardo.
«Dove?
Io non vedo niente.»
«Uchiha!
Gli asini che volano non esistono!»
«Esistiamo
noi, perché non possono esistere gli asini che volano?»
«Sasuke…
Ti chiami Sasuke, vero? – chiede Naruto, tirando la maglietta blu del ragazzo –
Dov’è? Io non lo vedo…»
Neji
e Sasuke interrompono la propria discussione, trovandosi a chiedersi se
quell’umano ci è o ci fa. E se ci fa è da eliminare.
«Sasuke,
se non lo ammazzi tu ci penso io.»
Sibila
lo Hyuuga, fulminando con lo sguardo il vampiro.
Questi
sospira, sbuffa. Alla fine, esasperato, si avvicina a Naruto.
«Sta
buono, ok? È solo un morsetto. Non ti farà male…»
«Oh
che emozione! Mi vuoi tramutare in vampiro per trascorrere con te l’eternità?
Troppo gentile, ma non pensi di correre un po’ troppo? In fondo ci siamo appena
conosc…»
«Sasuke,
muoviti.»
La
voce di Neji sovrasta il brulicante discorrere senza senso di Naruto.
Sasuke
si blocca, sovrappensiero.
«Stavo
pensando…»
«Non
farlo.»
«Ma…»
«Ti
devo ricordare l’ultima volta cosa è successo?»
Sasuke
sospira. Lo Hyuuga avrebbe mai smesso di rinfacciargli quell’episodio? Certo,
aveva sbagliato, ma gli era sembrata una così buona idea a quei tempi tenere
qualche umano in casa per la cena.
Che
ne sapeva lui che Tenten era una cacciatrice di vampiri professionista? Gli era
sembrata una ragazza così tranquilla e posata. E poi non ci vedeva niente di
male in una simpatica fanciulla che gli chiedeva se poteva far loro da self
service.
Peccato
che la suddetta fanciulla avesse tentato di ucciderli. Anzi, ci era riuscita.
Sospirò,
ricordando la brutta fine del loro compagno, bruciato alla luce del sole.
«Povero
Lee.»
Neji
asserì gravemente, in segno di condoglianze.
«Comunque…
secondo te la stupidità è contagiosa?»
«Non
ti preoccupare, non si noterà la differenza.»
«Il
tuo sarcasmo non mi tocca, Hyuuga.»
«Ti
toccherà un mio calcio se non ti sbrighi a farlo fuori.»
«Oh,
che carini! Discutete per amor mio! Quindi tu, Neji, sei un licantropo?»
Ancora
una volta, l’uscita di Naruto pone fine alla discussione tra i due vampiri.
Sasuke
e Neji si scambiano un’occhiata tra il preoccupato, il rassegnato e il
disgustato.
«Vedila
come ti pare, Hyuuga, ma io quello non lo mordo.»
«Neanche
io.»
«Sasuke!
Già siamo a questo punto? Non mi vuoi mordere perché temi che trasformandomi in
vampiro io perda per sempre la mia anima? Oh, sei così dolce!»
I
due
avvenenti-e-sensuali-vampiri-un-po’-meno-fashion-degli-altri-perché-non-brillano-al-sole,
rabbrividiscono. A Sasuke passa completamente la fame; Neji tranquillizza i
propri capelli, supplicandoli di non farsi venire le doppie punte a causa di
quell’essere umano dal Q.I. di un paramecio. Senza offesa per i parameci,
ovviamente.
«Sasuke,
cosa sta blaterando? Cosa?»
Chiede,
impaurito e terrorizzato, nascondendosi dietro l’Uchiha.
«Penso…
penso che…»
«Ti
ho già detto di non farlo!»
«Vuoi
capirci qualcosa o preferisci continuare a nasconderti come una ragazzina
dietro di me, Hyuuga?»
Sbotta
Sasuke, infastidito da tale mancanza di fiducia nei suoi confronti.
Punto
sull’orgoglio, Neji decide che, per una volta, può anche fidarsi dei neuroni
vaganti dell’Uchiha. Sempre che ne abbia ancora. Al massimo gli sentirà sparare
qualche scemenza.
Il
problema è la propria capacità di sopportazione: non sa a quante cavolate
resisterà, ancora.
«Parla.»
Accetta,
infine.
«Ok.
Penso che…»
«Sasuke,
per favore. I miei nervi non reggono a sentirti pronunciare quella parola. Mi
ricordo ancora di Tenten, sai?»
«Solo
perché ha tentato di ucciderci…»
«A
te ha tentato di ucciderti. A me ha tentato di stuprarmi. E non è
stato piacevole.»
«Dettagli.»
«Comunque,
potresti evitare il verbo: “pensare”, per favore? Perlomeno se il soggetto sei
tu.»
Sasuke
sbuffa, infastidito. Incrocia le braccia, mette su un po’ di broncio. Naruto
gli si avvicina per confortarlo.
Scatta.
Si ritrae: Naruto gli ha preso il braccio e non si stacca.
«Io
non lo tocco! Non lo tocco! – grida Neji, allontanandosi impaurito – Metti che
si diffonde per contatto?»
«Appunto!
Aiutami!»
«Mors
tua, vita mea.»
«Ragazzi
non c’è bisogno che litighiate per me…»
«AAAAAAAAAAAAAARGH!»
In
preda al terrore più puro, paragonabile solo a quello suscitato dalla visione
di Michael Jackson esposto al sole, Sasuke sbatte il braccio – e, di
conseguenza, Naruto – contro il muro.
Finalmente,
il ragazzo molla la presa. Se potesse respirare, in questo momento l’Uchiha
sarebbe senza fiato. Sua fortuna, l’essere già morti porta con sé considerevoli
vantaggi, quali supervelocità, superforza, supervista…
E,
soprattutto, niente kryptonite. Meglio di così. Certo, l’aglio può risultare un
po’ fastidioso, ma sfido chiunque ad avvicinarsi ad una persona che lo ha
mangiato senza accusarne.
Insomma,
resistergli sarebbe inumano, non il contrario.
«L’hai
messo K.O.?»
Domanda
Neji, indietreggiando di qualche passo.
Sasuke
annuisce.
«Pensi
sia morto?»
«Non
penso ci arresteranno per omissione di soccorso.»
«Già.
Al massimo ci faranno un monumento.»
«Però…»
Lo
Hyuuga lancia un’occhiata a Sasuke; negli occhi rossi dell’amico riesce a scorgere
gli effetti di quel fenomeno malsano che è il pensiero.
«Sasuke,
ti ho già detto che ti fa male…»
«Ho
avuto un’idea.»
«Di
male in peggio. Siamo già allo stadio finale. – mormora – Non lo vorrai
trasformare, vero?»
«Mi
credi scemo?»
«Sinceramente…
sì.»
«Hyuuga,
perché non mangiarlo? Almeno ci assicuriamo che è morto definitivamente. E poi
io ho ancora fame.»
Neji
tace. Sgrana gli occhi cerulei, sconvolto.
Per
una volta, il ragionamento di Sasuke pare sensato. Anzi! Molto, sensato.
Perfino intelligente.
Non
fosse per un piccolo, irrilevante e assolutamente trascurabile particolare…
«...chi
si avvicina per primo?»
I
due lanciano un’occhiata al corpo di Naruto, esamine sull’asfalto.
Sembra
perfino innocuo.
Finché
non vedono le dita muoversi.
A
quel punto, l’unica soluzione è la fuga.
Quali
colombe dal disio chiamate,
com
l’ale alzate e tese al dolce nido
vengon
per l’aere dal voler portate…
[Divina
Commedia; Inferno V]
Note
dell’autrice
Penso
che questa cosa mi porterà via un sacco di tempo, ma mi ci voleva.
Insomma,
non potevo lasciarmi scivolar via il fenomeno Twilight dalle mani, no?
E
poi Neji e Sasuke… mi diverte troppo accoppiarli nelle storie comiche: sembrano
fatti apposta!
Beh,
spero sia stata sorpresa gradita.
L’idea
mi è nata leggendo: Twilight – The Movie di Monia85, un capolavoro che
consiglio davvero a tutti perché è g-e-n-i-a-l-e.
A
presto,
rekichan.
Ad
uso e consumo esclusivo dei fan seri della Meyer
Prima
di dire qualsiasi cosa: ho letto tutti i libri, quindi non parlo per
sentito dire. No, sapete, per evitare qualche fungirl esaltata che mi
accusa di: “Parlar male di cose che non conosco.”
Li
ho letti e anche più volte. Mi hanno fatta ridere come una dannata perché quella
non può essere un’opera seria. Davvero.
Diciamo
che li apprezzo come libri comici, ma per il resto…
Ah,
ho anche visto il film e la “splendida” interpretazione dell’attrice cui era
stato affidato il ruolo di Bella, nonché quella trama così ricca e intensa di
eventi.
Per
favore, risparmiatemi gli attacchi: io questa cosa l’ho scritta per ridere.
E
sì: a dimostrazione di ciò, ho utilizzato proprio i miei personaggi preferiti
per assegnargli il “ruolo” di Bella (Naruto) ed Edward (Sasuke). Insomma,
pensate che mi diverta a vederli conciati così?
Ovviamente
sì.
Quindi,
ad uso e consumo esclusivo dei fan di Twilight, facciamo a metà e metà: voi ci
mettere il vostro capolavoro letterario, io ci metto i miei personaggi
preferiti e ci facciamo qualche risata tutti insieme^___^.
-Arma di distruzione
di massa non individuata da Bush durante l’invasione dell’Iraq.
-Uso esterno. Se la
demenza avanza, è colpa vostra. Io vi avevo avvisato che era un’arma di
distruzione di massa.
Controindicazioni:
-Causa mal di
pancia; esplosione di neuroni ed eruzioni cutanee.
-Potreste trovarvi a
vagare per la città, scambiando ogni persona che circoli solo durante i giorni
di pioggia, ami il sangue, le tenebre, il macabro e la morte, per un vampiro.
Quelli non sono vampiri. Sono emo. E si sciolgono al sole.
Io quello non lo
mordo
Capitolo 2
Il
cielo comincia a tinteggiarsi dei tenui colori dell’alba; la luce intensa del
crepuscolo impregna il circondario, macchiando il mondo con i suoi raggi.
La
Terra torna a vivere e il sole saluta col proprio calore i suoi figli.
È
il momento in cui tutto si risveglia. Ogni essere vivente è pronto, attivo,
sveglio…
«Che
sonno.»
O
quasi.
«Non
vedo l’ora di mettermi a dormire.»
Ragazzi,
insomma. Così rovinate la suspance.
«Non
dirlo neanche. La nottata è stata più stancante del previsto.»
Ragazzi,
la storia…
«Guarda
che è colpa tua, Uchiha. Se tu scegliessi la cena in base all’odore e
non alla forma del posteriore…»
Ragazzi…
«Ehi!
Perlomeno io ho senso estetico. O devo ricordarti che hai morso…»
«Avevo
fame! E un collo vale l’altro!»
«Non
dicevi questo mentre facevi i gargarismi con la candeggina.»
«Non
ricordarmelo. Mi sogno ancora la vecchia Chiyo col suo collo incartapecorito…»
«Ecco.»
«Comunque,
meglio di tuo fratello con quel pesce…»
RAGAZZI!
I
due vampiri si girano verso il narratore, visibilmente scosso. L’Entità, senza
volto e senza nome, digrigna i denti invisibili; i nervi pulsano sulla tempia e
stringe convulsamente il copione.
Tacciono.
Il
narratore li guarda male.
Sanno
cosa li attende. Lo sanno.
Se
non si comportano bene, la pena sarà…
«Scusate,
mi avete chiamato?»
Una
fanciulla avanza timidamente per la strada, accompagnata dai suoi fedeli amici:
il dottor Gai, anziano bibliotecario col culto della giovinezza, Sakura Haruno,
sua migliore amica e compagna di scuola, Ino Yamanaka, felicemente fidanzata
con questa, Shikamaru Nara, fedele compagno di tante avventure, felicemente
accoppiato con un demone in forma femminile: Temari.
I
due vampiri fissano la ragazza dagli immensi occhi castani. Ha l’aria
innocente, quieta, pacata.
Almeno
finché non scorge i loro canini appuntiti.
«Vampiri!»
Urla.
Gli occhi le si illuminano. Comincia a sbavare e ansimare, mentre tira fuori un
paletto di acuminato frassino.
«Tenten!»
Gridano
i due ragazzi in coro, indietreggiando.
La
ragazza si avvicina minacciosa, brandendo il paletto.
Sasuke
e Neji fanno un passo indietro.
Lei
avanza.
Loro
indietreggiano.
Passo
avanti.
Passo
indietro.
Avanza.
Spalle
al muro.
Fregati.
Neji
si nasconde dietro Sasuke.
«Tienimela
lontana! Tienimela lontana!»
Strilla;
i capelli si arricciano per lo spavento.
«Spostati
Uchiha e non ti impaletto.»
«Ok.»
Sasuke
si sposta. Tenten fissa Neji con sguardo assatanato, mentre il vampiro urla:
«Traditore!», al compagno.
«Penetratio
tua, culo salvo meo, Hyuuga. Senza rancore.»
Stendiamo
un velo pietoso su quanto accade al povero vampiro. Nessuno resiste a Tenten,
the vampire slayer, e al suo paletto vibrante.
«Come
ti senti Neji?»
Chiede
Sasuke, non appena Tenten si allontana con aria soddisfatta.
«Lee,
Lee, perché mi hai abbandonato?»
Torniamo
al nostro racconto, che è meglio. Sperando che abbiano imparato a non far
arrabbiare il narratore.
Dicevamo:
è l’alba. Il mondo è ancora avvolto nel silenzio e le ombre della sera lasciano
spazio ai primi, tenui raggi del sole che, timidi, fanno capolino tra i cirri
nebulosi.
Non
v’è nessuno in giro, tranne due ombre che, rapide, scivolano sul terreno (una
di loro particolarmente zoppicante) a velocità sconosciuta ad essere umano.
Cosa
sono? Aerei a razione? Fulmini? Un bishonen inseguito dalle fungherls?
No.
Loro
sono creature della notte; sono gli incubi che infestano i sogni degli esseri
umani, impedendogli di dormire sonni tranquilli; sono il terrore che cresce in
seno alla società…
…No.
Non sono cartelle delle tasse. No. Neanche Maria De Filippi in luna di miele
con Maurizio Costanzo. No! Non è neanche Moccia.
Loro
sono…
…vampiri.
«Uff.
Storia vecchia.»
«Pensavo
fosse un film moderno, invece è tutta roba già vista.»
Cosa
ho fatto io di male? Cosa?
«Mangiano
puma?»
Ci scusiamo per
l’interruzione, dovuta a mancanza di personale.
Le trasmissioni
riprenderanno il prima possibile.
Nel frattempo,
auguriamo al nostro narratore, appena ricoverato per esaurimento nervoso, una
pronta guarigione.
Loro
sono creature della notte; sono gli incubi che infestano i sogni degli esseri
umani, impedendogli di dormire sonni tranquilli; sono il terrore che cresce in
seno alla società…
…No.
Non sono cartelle delle tasse. No. Neanche Maria De Filippi in luna di miele
con Maurizio Costanzo. No! Non è neanche Moccia.
Loro
sono…
…vampiri.
Scappano
dal loro peggior nemico che, rapido, avanza sempre di più, rischiando di
raggiungerli.
È
mortale. Una delle poche cose che può ucciderli, cancellare la loro
non-esistenza dal mondo.
Il
Sole.
«Corri!
Corri Sasuke! O si riprende e ci raggiunge!»
«Teoricamente
era svenuto!»
«Meglio
non rischiare. Quell’essere umano è la cosa più pericolosa che io abbia mai
visto.»
«Peggio
del Sole?»
«Sì!»
«Peggio
dei paletti di frassino?»
«Non
nominarli. Comunque, sì.»
«Peggio…»
«Sì,
Sasuke! È perfino peggio di Kisame mentre si fa la doccia!»
«Beh,
però almeno Naruto era carino…»
«Ti
ricordi perfino come si chiama? Tu non sei umano!»
«Se
è per questo, neanche tu.»
Esasperato,
Neji decide di lasciar cadere la questione. I due vampiri si inoltrano nel
bosco. Attraversano mari; percorrono monti, svoltano l’angolo e, di fronte a
loro, appare una casetta piccolina in Canadà, con tanti pesciolini e tanti
fiori di lillà. E tutte le ragazze che passano di là, dicono: «Che gay
la casetta in Canadà.».
«Grazie
al cavolo, siamo tutti uomini. In qualche modo dovremo sfogarci!»
Protesta
Sasuke, entrando in casa.
«Non
tutti. In fondo la compagna di Kakashi è una donna.»
L’Uchiha
fissa Neji un poco perplesso. Più che altro, con sguardo allucinato.
Lo
Hyuuga ricambia, confuso, non comprendendo l’espressione compassionevole e desolata
del ragazzo.
«Che
c’è?»
Chiede.
In quel momento, l’argomento della loro discussione entra in salotto.
Con
un grembiule rosa con i volants; i guanti da forno e un vassoio di biscotti
appena sfornati, un vampiro dai capelli castani e una cicatrice sul naso fa la
sua apparizione nella stanza, seguito da un altro, tutto intento nella lettura
di uno strano libro dalla copertina arancione e dagli equivoci disegni.
«Ragazzi,
ben tornati! Vi ho preparato i biscotti.»
Annuncia
il primo dei due vampiri, posando il vassoio su un tavolino di cristallo.
Sasuke
squadra attentamente l’uomo, indugiando sul grembiule rosa e sui guanti da
forno con le roselline. Quindi, risponde alla domanda precedentemente posta
dallo Hyuuga:
«Niente,
Neji. Tranne l’impulso irrefrenabile di consultare un libro di anatomia. Ho come
l’impressione di non aver capito bene la differenza tra maschi e femmine.»
«Non
mi stupisco. – commenta il ragazzo, prima di rivolgersi all’altro vampiro che,
speranzoso, attende che i suoi pargoli mangino i biscotti. – Grazie, Iruka-san.
Ma noi non…»
«Ecco!
Lo sapevo! Figli ingrati! Tutto il mio lavoro è stato inutile! Voi non volete
bene alla vostra mamma!»
Iruka
comincia a piangere e a disperarsi; a tratti, si asciuga il viso nel grembiule
con i volants, lamentando sofferenze inimmaginabili trascorse durante il parto;
ingratitudine dei figli e sacrifici vari fatti per la propria prole.
Neji
prova a spiegargli che i vampiri non possono avere figli e che, sebbene
vivano tutti assieme, gli unici imparentati tra loro – nel senso biologico del
termine – sono Itachi e Sasuke.
«Giusto
per sottolineare che le disgrazie non vengono mai da sole.»
In
tutta risposta, Sasuke – o meglio: il suo stomaco – lancia un gemebondo
lamento. È affamato: la cena gli è scappata, i biscotti sono indigesti e ha un
bisogno disperato di affondare i canini nel collo di un essere umano.
Inoltre
ha sonno. Ormai è l’alba e non può neanche uscire ad approvvigionarsi di
vettovaglie.
Figuriamoci
se presta attenzione alle offese dello Hyuuga.
Si
limita a minacciargli la coda con le forbici.
«Tieni
quell’arma di distruzione di massa lontana dai miei capelli!»
«Zac.
Zac.»
Fanno
le forbici, tagliando l’aria.
Iruka
osserva i due ragazzi, si volta verso Kakashi, ancora immerso nella lettura del
libro.
«Non
sono adorabili i nostri bambini?»
Pigola,
attaccandosi al braccio del vampiro. Kakashi annuisce debolmente,
apparentemente estraneo a tutto ciò che lo circonda.
Proprio
in quel momento, un suono acuto e ridondante si propaga nell’abitazione.
Kakashi
smette di leggere. Neji fissa stralunato la porta. Perfino Sasuke smette di
minacciare la coda dello Hyuuga con le forbici, studiando la soglia.
Solo
Iruka pare deliziato e per nulla stranito dal fatto che qualcuno possa
desiderare far visita ad una casa di vampiri in pieno giorno.
«Non
aprire! – urla Neji – Potrebbe essere Tenten venuta per finirmi!»
«Beh,
ormai più larg…»
«Uchiha,
finisci quella frase e prometto che mi offrirò come vittima sacrificale a
Tenten, se in cambio userà l’intero campionario di paletti sul tuo
fondoschiena.»
Nel
frattempo, il suono del campanello si fa insistente.
Iruka
si avvicina alla porta. Un brivido si propaga lungo le schiene di Sasuke e
Neji.
«Ho
uno strano presentimento.»
«Per
una volta, sono d’accordo con te, Hyuuga.»
«Ehi!
C’è nessuno?»
Ecco.
La
voce.
«Iruka-san
non aprire!»
Urlano
all’unisono Sasuke e Neji.
Ma
ormai è troppo tardi.
Un
uragano biondo irrompe nella stanza. Iruka fa appena in tempo ad accendere la
luce elettrica, così che possa vedere nell’oscurità della casa. Come un
predatore, studia l’ambiente.
Capelli
grigi e libro. Non è lui.
Capelli
castani a ciuffo e cicatrice sul naso. Non è lui.
Capelli
neri e lunghi. Non è lui.
Farina,
latte burro e gocce di cioccolata con spolverata di zucchero a velo. Potrebbe,
ma non è lui.
Culo
di papera.
Eccolo.
«Sasukeeee!»
«Vade
retro Satana!»
Urla
il malcapitato, riparandosi dall’abbraccio di Naruto con la prima cosa
capitategli sottomano. Il Destino vuole che sia Neji, immediatamente
strangolato dalla ferrea presa dell’Uzumaki.
«Oh,
ma tu non sei Sasuke! Amico mio, come stai? Non sembri sorpreso di vedermi. Oh,
ma in fondo lo so che prevedi il futuro a breve termine e quindi sapevi già del
mio arrivo. E anche Sasuke, perché lui legge nel tuo pensiero e può vedere
quello che ti passa per la testa!»
«Guarda
caso, tra poco prevedo una carneficina. E tu sarai la vittima.»
Ringhia
Neji, ma il suo tentativo di uccidere Naruto viene bloccato da Iruka che batte
le mani, giulivo.
«Che
bello, abbiamo ospiti!»
«Oh!
– Naruto si volta verso l’uomo. Sgrana gli occhi, seriamente interessato a
quella presenza in guanto da forno e grembiule rosa. Il suo volto si illumina.
– Lei deve essere l’amabile donna che funge da madre a Sasuke e Neji, vero? Ha
dei figli stupendi. Complimenti.»
«Grazie!
- Esulta Iruka. Finalmente qualcuno riconosce il suo ruolo materno all’interno
della famiglia. – Sasuke, Neji… perché non mi avete mai presentato questo
giovanotto così simpatico?»
«Appetitoso,
più che altro.»
Mormora
Sasuke. Neji gli tira una gomitata.
«Uchiha.»
«Che
c’è? Ho passato tutta la notte in giro! Ho sonno! Ho fame! E la cena mi si è
praticamente presentata a casa. Posso morderlo?»
«Per
quanto un tuo avvelenamento possa risultarmi gradito, no. Desidero ucciderti
personalmente.»
Sasuke
incrocia le braccia, mettendo il broncio. Nel frattempo, Naruto ha rivolto la
sua attenzione a Kakashi.
«Lei
è sicuramente il capofamiglia. La ringrazio per aver salvato il mio Sasuke
dalla spagnola trasformandolo in vampiro!»
A
quelle parole, Kakashi, alza gli occhi dal libro, fissando perplesso l’umano di
fronte a sé.
Il
tempo si ferma. Mai – mai! – Kakashi aveva rinunciato alla lettura del
suo amato romanzo: aveva perfino fatto imbustare le pagine così che potesse
continuare a leggere anche sotto la doccia!
Attendono
col fiato sospeso. Kakashi sta per parlare. Evidentemente sta per pronunciare
qualcosa di saggio e profondo: un’affermazione che cambierà le sorti della vampirità.
«Effettivamente…»
«Fa
che dica di morderlo.»
«Uchiha,
contegno. Lascialo parlare.»
«…a
Sasuke non piace la Spagna.»
I
presenti ammutoliscono. Neji va a cercare conforto nel tirarsi pentole in
testa. Forse qualcuna gli potrà causare la commozione cerebrale tanto
desiderata.
«Però
è vero. Fa troppo caldo in Spagna.»
«Uchiha,
ti prego. Non assecondare i deliri di questi folli.»
Sasuke
sbuffa. Osserva un attimo Naruto che continua a confabulare con Iruka, al
settimo cielo per aver trovato qualcuno che gradisce i suoi biscotti.
«Comunque
io continuo a pensare che…»
«Uchiha.
Ricordi il discorso del primo capitolo, riguardo te e quel verbo?»
«Sì.
Ma…»
«Tienilo
a mente.»
«Sasuke!»
Naruto,
improvvisamente, sembra ricordarsi della sua presenza. L’Uchiha non fa in tempo
a scansarsi, che il ragazzo lo sta stringendo convulsamente, strusciando la
testa bionda contro il suo collo.
Il
suo pensiero, a questo punto, è uno solo:
CIBO.
«Sasuke
che stai facendo? Non si mordono gli ospiti!»
Protesta
Iruka, afferrando l’orecchio del ragazzo e staccandolo dal collo di Naruto,
prima che possa infierire sulla sua giugulare.
Sasuke
piagnucola. Sbraita. Tende le braccia cercando di afferrare la sua cena che lo
osserva con sguardo stupito e perplesso, emettendo un lamentoso:
«Piiiiii!»
Prima
di venir scaraventato con forza sul divano.
«Scusalo.
È il sonno che lo fa stralunare.»
Afferma
Iruka, offrendo a Naruto altri biscotti che il ragazzo si mette, affamato, in
bocca, biascicando:
«Non
sciè froflema. Sho benisshimo che Shaske mangia sholo fuma.»
Traduzione
dal biscottese: Non
c’è problema. So benissimo che Sasuke mangia solo puma.
Si
ringrazia Zenzì per la traduzione.
Alla
parola: “sonno”, Sasuke e Neji colgono però la palla al balzo. Corrono ad
attaccarsi alle gonne di Iruka, strepitando.
«E’
giorno.»
«Dobbiamo
andare a dormire.»
«Infatti!»
«Questo
non vuol dire che bisogna essere scortesi e lasciare da solo il nostro ospite.»
«Dov’è
l’Iruka che ci rimprovera perché andiamo sempre a letto tardi, Sasuke? Dove?»
Piagnucola
Neji, aggrappandosi alla maglietta dell’Uchiha. Il vampiro ci pensa un attimo,
ma prima che possa rispondere, Naruto interviene:
«Ma
i vampiri dormono?»
«Tutti.
Meno io.»
I
presenti si voltano verso la porta. Gli occhi di Sasuke e Neji si illuminano di
fronte a colui che sarà la loro salvezza.
Forse
hanno trovato la soluzione ai loro problemi: lasciare Naruto con lui.
Nessuno
può sopravvivere.
«Noi
andiamo a letto!»
Si
affretta Neji.
«Già!
Ti lasciamo in sua compagnia!»
Aggiunge
Sasuke, intimando ad Iruka di mettere a letto Kakashi, che dorme già nella
poltrona. Nelle orecchie, gli auricolari con l’mp3 del libro, per non perdersi
la vicenda neanche nel sonno.
Così,
spinto Naruto verso il nuovo arrivato, scompaiono al piano superiore.
I
due si squadrano per qualche attimo. Il vampiro osserva l’umano con aria truce
e minacciosa.
Poi,
Naruto sorride. E parla.
«Ciao!
Io sono Naruto.»
«Gaara.»
Mormora
il nuovo arrivato.
«Piacere!
Senti, tu brilli al sole?»
Riusciranno
i vampiri a liberarsi di Naruto?
Gaara
ucciderà Naruto o ucciderà prima Sasuke e Neji?
Iruka
riuscirà a far mangiare i biscotti ai suoi pargoli?
Ma,
soprattutto: i vampiri mangiano puma?
Note
dell’autrice
E
anche questo è andato*-*! Non avrei mai pensato di ricevere così tante
recensioni solo al primo capitolo *O*! Grazie tante, ragazze! Scusate se non vi
ringrazio una per una, ma sono le 3.46 dell’12/02/09, domani ho un esame e,
soprattutto, non ho internet*O*!
Che
bello*O*!
Comunque,
piccole informazioni per chi non comprendesse tutti i riferimenti (o per
mancanza visione dei telefilm/film citati, o a causa delle controindicazioni di
inizio capitolo.
-Tenten è l’ovvia
parodia di Buffy, l’ammazza vampiri. Gai interpreta Giles, Sakura e Ino sono
Willow e Tara, Shikamaru e Temari, Xander e Ania.
-Zenzì è l’omino di
pan di zenzero del film: Shrek
Immagino
che ormai abbiate capito un po’ chi interpreta i vari personaggi, ma
ricapitoliamo.
Naruto
è Bella, qui non ci piove. Sasuke fa Edward, Iruka Esme, Kakashi Carlisle (si
assomigliano anche un po’ di nome); Neji è Alice e Gaara… lo scoprirete nella
prossima puntata XD!
A presto, e grazie ancora a tutti!
Alla
mia dolce metà che si lamenta che non le dedico “mai” niente XD.
E
anche un po’ a Shurei e alle maturande di quest’anno.
Ogni
notte un vampiro si alza e sa che deve correre se vuole acchiappare un umano.
Ogni
notte un umano si alza e sa che deve correre se vuole scappare da un vampiro.
Che
tu sia umano o vampiro, non importa.
Se
vedi la Meyer: corri.
Caratteristiche:
-Sviluppa una
fantastica sensazione di calore, che aumenta se si soffia leggermente dove
applicato
-Si lava via
facilmente con l’acqua (meglio se ossigenata)
-Sapore
piacevolmente dolce
-Felice e pulito,
grazie al comodo erogatore
Utilizzo:
-Applicare il
prodotto dove si desidera e quante volte necessario, per scoprire sensazioni
ancora più intense e nuove ed eccitanti esperienze
Controindicazioni:
-Può causare allergia,
irritazione rettale, prurito e improvvisi attacchi di acne
-Evitare il contatto
con gli occhi. Se si verifica un’irritazione o se è necessario riapplicare il
prodotto con molta frequenza, spegnete il pc e recatevi direttamente in
manicomio. O fatevi una vita, invece di leggere minchiate
Io quello non lo
mordo
Capitolo III
È
giorno e, come sempre quando spunta il mattino, la città si risveglia. I
bambini corrono verso la scuola; gli uccellini cinguettano; i mafiosi
ricaricano le pistole; Berlusconi si spalma le creme antirughe e antitrust e
Brad Pitt e Angelina Jolie si recano in Uzbekistan ad adottare il
centocinquantesimo pargolo.
Insomma,
regna incontrastata la normalità.
«Certo
è bella la normalità, Ranma, Ranma questo lo sa già…»
…Dicevo.
Regna incontrastata la normalità.
«…non
fermarti corri insieme a noi. Con la fantasia e con l’allegria tutto il mondo
più matto sembrerà!»
Ora
capisco perché il precedente Narratore si è licenziato.
Insomma,
regna incontrastata la quotidianità.
«Cavoli,
questo si è fatto furbo!»
«Già.
Non sarà facile fregarlo.»
«…spesso
il male di vivere ho incontrato…»
«No,
scusa. Ora spiegaci cosa c’entra Montale.»
«Non
è Ungaretti?»
«A
me pareva Foscolo…»
«È
evidente che l’Autrice è a corto di idee e sta cercando di allungare il brodo.»
«Giusto.
Ignoriamo il tutto che è meglio.»
«Già.»
«Già.»
Silenzio.
«Comunque
io continuo a dire che era Montale.»
«Zitto!»
Riprendiamo.
È
giorno e, come sempre quando spunta il mattino, la città si risveglia. I bambini
corrono verso la scuola; gli uccellini cinguettano; i mafiosi ricaricano le
pistole; Berlusconi si spalma le creme antirughe e antitrust e Brad Pitt e
Angelina Jolie si recano in Uzbekistan ad adottare il centocinquantesimo
pargolo.
Insomma,
regna incontrastata la normalità.
I
rumori si spandono per le strade, come sublimi melodie. Il vociare del traffico
che intasa le strade; gli strilli dei bambini; il rombo degli aerei che
atterrano; Fabri Fibra sparato a tutto volume…
«Che
orecchio di *BIP* che ha il Narratore.»
«Infatti,
definire il traffico una sublime melodia…»
«Traffico?
Io parlavo di Fabri Fibra.»
«Ragazzi,
smettetela. Il budget è ristretto e un Narratore a capitolo non possiamo
permettercelo.»
Posso
andare avanti? Per favore, posso? Grazie.
Fabri
Fibra sparato a tutto volume… insomma, tutto si svolge come al solito.
Eccetto
che lì.
La
famosa casetta piccolina in Canadà, con tanti pesciolini e tanti fiori di
lillà…
«Non
sono lillà! Sono giaggioli!»
Iruka, tu dovresti
dormire, sai?
«Non
posso permettere che insultino così il mio giardino. Non posso…»
Improvvisamente
un meteorite cade sulla testa di Iruka. Da questo momento in poi, il suo ruolo
sarà interpretato da Obito Uchiha.
«Narratore,
cosa abbiamo detto sul budget? Attieniti al copione.»
Il
Narratore sbuffa, incrocia le braccia, irritato. Alla fin fine congeda Obito,
cancella la frase precedente e riprende il racconto, bofonchiando: «Ma non
dovrebbe diventare cenere al sole?»
Fabri
Fibra sparato a tutto volume… insomma, tutto si svolge come al solito.
Eccetto
che lì.
La
famosa casetta piccolina in Canadà, con tanti pesciolini e tanti fiori di lillàgiaggioli.
In
quel disparato loco, la mattina di solito regna il silenzio totale. Solo
durante la notte si risvegliano i suoi abitanti per recarsi a predare vittime
ignare e inconsapevoli.
Quel
giorno, invece, un’atmosfera innaturale regna nell’abitazione. Due voci animano
allegramente la casa, mentre la maggior parte dei suoi abitanti, dorme…
…o
ci prova.
«Quindi
non brilli al sole?»
«No.»
«Neanche
un poco?»
«No.»
«Però
mangi puma, vero?»
«No.»
«Ma…»
«Qualsiasi
cosa tu stia per chiedere, la risposta è: No.»
«Ah.
– Naruto tace, soprappensiero. Gli occhi azzurri paiono assorti in un mondo
vacuo e lontano che vede solo lui. Questo, bambini, si chiama: schizofrenia.
– Quindi… voi vampiri non…»
«“Non”,
cosa?»
Domanda
Gaara. Naruto sospira, appoggiando una mano sulla spalla del ragazzo con fare
comprensivo.
«Scusami.
Non pensavo che voi vampiri non potevate avere rapporti sessuali. Sono davvero
desolato.»
Una
vena comincia a pulsare sulla tempia di Gaara. Il ragazzo comincia a dondolare.
Avanti e indietro. Avanti e indietro. Ogni tanto, chiama “Mamma”.
«Suvvia,
amico mio. – Naruto lo abbraccia, cercando di tirargli su il morale. – Comprendo
che i secoli passati tra carneficine varie e ad addestrare vampiri neonati
hanno influito molto sulla tua persona. Ma adesso sei qui! Hai trovato una
famiglia! Hai trovato l’amore!»
Gaara,
a quella parola, sembra riprendersi. Sgrana gli occhi verde acqua, fissando
Naruto come un assetato fissa l’oasi sperduta nel deserto…
«Eh?»
…e
scopre che è un miraggio.
«Sì!
Non stai forse con Neji? Con quell’adorabile vampiro che prevede il futuro e
sapeva già che vi sareste incontrati?»
«A
me non piace Neji.»
«Ma
come? Siete così carini insieme! E lui è così simpatico! Non è stato forse Neji
a portarti qui? A farti incontrare l’amore di questa adorabile famiglia di
vegetariani?»
Gaara
osserva il suo interlocutore. Lo studia; lo squadra incuriosito… e si avventa
su di lui con i canini sguainati.
Ci
sono occasioni nella vita in cui sai che non può andare peggio di così; in cui
si è talmente toccato il fondo che, ormai, hai la certezza matematica
che puoi solo risalire.
Neji
Hyuuga è certo che la sera precedente appartiene a questa categoria. Niente
può essere peggio dell’invasione della definizione di vocabolario di “idiozia”.
Assolutamente niente. Neanche le doppie punte.
Quindi,
è con rinnovato ottimismo che si alza dalla sua bara e si avvia a fare la propria
toilette. Una volta pettinato i lucenti capelli, scende nel salone, godendo
prematuramente della vista che gli si presenterà davanti.
Niente in quella notte può andare storto. Gaara avrà sicuramente fatto fuori
Naruto. Sasuke andrà a caccia - da solo, stavolta -; Itachi e Kisame
sono spariti ormai da settimane… meglio di così, non può andare. Ha perfino un
nuovo shampoo da provare. Davvero, si preannuncia una nottata perfetta. E tutto
in nome di quella certezza matematica che si può solo risalire una volta
toccato il fondo.
Quello
che Neji non sa è che…
«Neji-chaaaaaaaaaaan!»
«G-Gaara?
S-staccati! Staccati! Che ti prende?»
…si
può sempre scavare.
«Oh,
come siete carini insieme!»
Esulta
Naruto, battendo deliziato le mani.
Un
sopracciglio perfettamente dritto scatta nervosamente sulla fronte priva di
punti neri di Neji. Non può – o non vuole – credere a quello che i suoi
cristallini occhi vedono.
Naruto
è ancora lì.
Naruto
è ancora lì e non sottoforma di cena.
Naruto
è ancora lì, non sottoforma di cena, e gli sta dando una pacca sulla spalla.
«Grazie,
Naruto – afferma Gaara, strusciando il viso sul collo di Neji – Ora, grazie ai
tuoi preziosi consigli, potremmo vivere felici insieme! Non sei contento,
Neji-chan?»
«…»
«Neji-chan…?»
«AAAAAAAAAAAAAARGH!»
L’urlo
apocalittico sveglia gli altri abitanti della casa, ancora profondamente
addormentati nei propri lett… ehm, pardon, bare.
Iruka,
al grido del suo pargolo, si precipita immediatamente in salotto – vestaglia
rosa svolazzante e bigodini che si sfanno lungo le scale -, prontamente seguito
dalla sua dolce metà. O meglio, Kakashi è stato brutalmente afferrato per il
colletto del pigiama e sballottato al piano inferiore ancora perfettamente
addormentato.
L’unico
a prendersela comoda, è Sasuke. Il giovane Uchiha apre gli occhi a quel suono celestiale,
si stiracchia, si alza… Fruga nell’armadio alla ricerca di qualcosa da mettersi
– scelta complicata tra le varie felpe blu e pantaloncini beige tutti uguali -,
va in bagno, lancia un’occhiata allo specchio controllando che il culo di
papera sia sempre al suo posto. Lo nutre con un po’ di gel che i capelli
divorano con gratitudine, producendo uno strano rumore simile a delle mandibole
che sgranocchiano ossa, poi scende.
E,
di fronte alla scena di Neji abbracciato da Gaara, Iruka che esulta annunciando
le prossime nozze dei suoi figlioletti, Kakashi che dorme con l’Icha Icha
Paradise sul naso e Naruto che carezza dolcemente le doppie punte dello Hyuuga,
ghigna.
E
gode. Infinitamente gode.
Almeno
finché lo squillo del campanello non interrompe il quadretto idilliaco di Neji
sull’orlo di una crisi di nervi.
«Vado
io.»
Annuncia
Iruka, mollando per un attimo la lista dei partecipanti alle nozze di Gaara e
Neji. Ma il vampiro non fa in tempo ad aprire la porta che questa viene
sfondata da una Harley Davidson nuova fiammant…
«Narratore,
modera i termini.»
Ok.
Da un’Honda rossa nuova di zecc…
«Coff.
Coff.»
Ok,
da un vecchio cinquantino arrugginito che tiene la marmitta con l’imbottitura
del sedile. Va bene così? Mai che uno possa prendersi un po’ di libertà con le
battute!
A
cavallo del poderoso destriero metallico, vi è lui: un fiero giovane dai
lineamenti lievemente lupeschi che lancia occhiate di sfida ai vampiri.
Il ragazzo ringhia, mostrando la dentatura canina. È nato per uccidere vampiri,
sterminarli, distruggerli…
«Oh,
Kiba-chan, era parecchio che non venivi a farci visita! Vuoi un biscotto?»
Esclama
Iruka, tendendo il vassoio pieno di dolcetti verso il nuovo arrivato. Il
quesito: “Da dove ha tirato fuori i biscotti?” assilla tutti i presenti. Salvo
evitare problemi igienici, Kiba rifiuta gentilmente, un po’ abbattuto dalla
piega demenziale che la sua entrata in scena da superfigo ha preso.
Nel frattempo, il cinquantino perde un parafango.
Kiba
scende dal motorino. Bofonchia un: «Scusate un secondo…», prima di mettersi al
lavoro per riparare il danno. Nel frattempo, sporca di morchia il tappeto
persiano che Iruka aveva comprato al mercatino delle pulci, indispettendo
lievemente il vampiro che comincia a pulire con lo smacchiatore Chanteclare.
Ottimo specialmente per rimuovere le macchie di sangue. Da quando lo aveva
scoperto, la loro vita era stata un vero e proprio Quattro salti in padella:
era cambiata da così a così.
«In
momenti come questo mi chiedo perché ho accettato di vivere qui.»
Mormora
Neji, ormai deciso ad ignorare Gaara avvinghiato stile serpente al suo braccio
e Naruto che continua a complimentarsi per il matrimonio.
«Suvvia,
Neji-chan! Sappiamo tutti che non ricordi nulla del tuo passato e che hai visto
nel futuro questa magnifica famiglia di vegetariani e la tua dolce metà…»
«Io
mi ricordo il mio passato. – piagnucola Neji – Mia madre mi voleva bene. Mi
chiamava: “cucciolotto della mamma” e avevo un peluche di foca di nome
Bianchino…»
Sasuke
fino a quel momento aveva osservato prudentemente il tutto dalla tromba delle
scale, rispettando la prima regola di un animale braccato del Manuale delle
Giovani Marmotte: non far rumore.
Tuttavia,
alla sola idea dello Hyuuga intento a stringere a sé un peluche, di foca,
oltretutto, non riesce a trattenere uno scoppio di ilarità improvviso che si
mostra ai presenti sottoforma di un rumoroso:
«Mpf…»
A
quel punto, l’Uchiharadar di Naruto entra in azione. Lo sguardo azzurro esamina
tutti i presenti della sala.
Occhi
bianchi e doppie punte. Non è lui.
Capelli
rossi e tatuaggio. Non è lui.
Grembiule
rosa e smacchiatore. Non è lui.
Libro
arancione e mascherina. Non è lui.
Capelli
castani e puzza di cane. Non è lui.
Metallo,
benzina e principio di esplosione in corso. Potrebbe, ma non è lui.
Culo
di papera intento a sgranocchiare rimasugli di gel.
Eccolo.
«Sasukeeeeeeeeeeeee!»
«Argh!»
L’Uchiha
si accorge troppo tardi del suo errore. In una frazione di secondo, si
ripromette di leggere più attentamente il Manuale delle Giovani Marmotte; si
rannicchia su se stesso, urla, strepita e si prepara a subire l’assalto.
L’impatto
sta per avvenire.
Tre.
Due.
Uno.
SBAM!
La
porta sul retro viene sbattuta violentemente da una giovane coppia. Un vampiro
dal colorito lievemente bluastro e molto più simile ad un pesce antropomorfo
reca tra le proprie braccia une leggiadra fanciulla dai lunghi capelli neri e
un vaporoso abito da sposa.
«Ta
tatatà tatatatà….»
Canticchia
l’uomo pesce, facendo accomodare la sua dolce metà sul pavimento.
Questa
agita il bouquet di rose bianche, salutando i presenti. Naruto li fissa,
leggermente perplesso. Perfino uno come lui fatica ad accettare l’esistenza di
un uomo blu con le branchie, ma essendo di mentalità semplice e lineare, la
smette di porsi domande, rivolgendosi ai nuovi arrivati.
«Oh!
Che deliziosa coppia di sposini! Voi dovete essere i coniugi Hale, vero?»
«No,
siamo i coniugi Hoshikage. Kisame, piacere.»
Corregge
l’uomo-pesce, studiando perplesso quella testa bionda al fianco di Sasuke. Dopo
di che, lancia uno sguardo al cognato. Vede i suoi occhi intrisi di sangue, i
segni della fame che si fanno sentire e i canini pronti a mordere il collo
bronzeo del ragazzo, recidendo così il fiore della sua giovane vita…
«Io
sono Naruto! Siete così carini insieme, spero che anche io e Sasuke un giorno…»
La
fanciulla, intenta a salutare i parenti, si volta di scatto verso Naruto. Gli
occhi scuri cominciano a lanciare scintille infuocate, assumendo un inusuale
colorito scarlatto. Dietro di lei, fiamme nere si propagano fino al soffitto.
«Tu
e chi?»
Chiede,
con profonda voce baritonale. Kisame fa cenno a Naruto di tacere, ma questo non
sembra recepire l’avviso, visto che, con aria innocente, continua:
«Io
e Sasuke. Dovresti far qualcosa per la tua laringe, sai? Una bella donna come
te con quel vocione…»
«Tieni
giù le zampe dal mio otooto!»
Urla
la leggiadra sposina, afferrando Naruto per il collo e cominciando a
strozzarlo, proprio nel momento in cui Sasuke stava per affondare i canini. A quel
punto, è il caos.
Naruto
diventa violaceo; Kisame cerca di bloccare la moglie con un: «Itachi caro…»;
Neji continua a ripetere di lasciarlo fare e che sapeva che Itachi sarebbe
stato la soluzione a tutti i loro problemi. Gaara, nel frattempo, ha una delle
sue crisi di panico e comincia a piangere perché non trova l’orsacchiotto. Sasuke
piange perché, per il colpo mancato, si è morso la lingua e adesso fa male.
Iruka è l’unico soddisfatto perché ha appena finito di smacchiare il tappeto.
A
bloccare il pandemonio in corso, interviene Kakashi.
L’uomo
si alza. Chiude il libro. Lo posa.
Tutto
si blocca. L’aria si fa pesante. Chi è in grado di respirare, trattiene il
fiato. Chi sta per essere strozzato, lo trattiene per forza. Gli altri, fanno
finta.
Kakashi
sta per parlare. Di nuovo.
E
ha chiuso il libro!
Apre
la bocca – che nessuno vede da sotto la maschera – prende fiato, anche se non
gli serve a niente e…
Cosa
starà per dire Kakashi?
La
leggiadra fanciulla in bianco sarà davvero una leggiadra fanciulla o è una Drag
Queen?
Neji
riuscirà a trovare il balsamo giusto per i suoi capelli?
Sasuke
riuscirà a mangiare qualcosa, parte se stesso?
E,
soprattutto, il motorino di Kiba si chiama Gino o Pino?
N/A
Finito
anche questo! Che dire… che dire… Iruka è sempre più checca, Sasuke sempre più
depresso e Neji sempre più doppiopuntoso.
E
sono apparsi Itachi e Kisame*-*! Ovviamente avrete già capito chi interpretano,
vero XD? Avanti, non ci vuole un genio.
O
sì?
Mi
sto rileggendo la saga di Twilight, in ogni caso, e confermo tutti i miei
sospetti: è un libro comico*O*!
Parlando
seriamente: ho notato che molte di voi muoiono durante la lettura. Avete messo
su un’associazione a delinquere per farvi mordere da qualche vampiro? È inutile
ragazze. Loro non mangiano schifezze, anche se su Sasuke non ci
giurerei.
Con
questo, vi saluto (L).
Wiwo:
Oh,
Twilight è un’opera comica, non può essere altrimenti.
Kokuccia:
Mah,
non penso di avere uno stile di scrittura contorto, ma grazie XD!
No,
i vampiri non mangiano puma.
Giogychan:
New
Moon è l’unico che si è meritato la spesa dei miei soldi, gli altri li ho letti
a scrocco e Breaking Down l’ho scaricato XD. Naruto dalla sua ha due vantaggi
rispetto a Bella: 1) è più carino. 2) lo scoprirai alla fine della fic
XD
Ambra_smile:
se
vuoi qualcosa di divertente, vai a leggere anche “Twilight the Movie”. Quella
è davvero geniale. Sasuke è fatto per essere un comico. E Neji è la sua spalla
XD.
Lalani:
Purtroppo
finirà, ma non subito ù_ù. Gaara non è Rosalie. E’ Jasper e spero si sia capito
XD. In fondo, Neji è Alice.
Capitatapercaso:
non
morire, o dovrò mandare Sasuke a morderti e non penso che sarebbe d’accordo.
Sai com’è, dopo Naruto sta molto attento alle prede che punta.
Ainsel:
Sì
che Neji ha le doppie punte. Ha anche le triple ù_ù. Riguardo ad Iruka, è
normale che sia così XD. Sto esasperando i difetti e vi sfido a negare che, a
tratti, sembri una mammina.
Naomi92:
Io
Neji lo odio, vedi te XD. Anzi, più che odiare semplicemente non lo tollero. Breaking
dawn leggilo assolutamente*-*. È il migliore dei quattro. Lì sì che
c’è il delirio puro!
Come
Naruto trova il loro indirizzo? Beh, colpa del dopobarba di Sasuke. In fondo
anche Bella sente l’arrivo di Edward dal profumo, o è perché gli ha infilato un
chip sottopelle? Jacob ci sarà. Ci sarà. Dammi tempo.
FrankieLou:
vai
a nutrire i tuoi capelli, aniki, và XD
Fullmetal
manga lover:
Un’altra
che muore. Sasuke, c’è la cena! Poverino, sai com’è. Ma dubito che morderebbe
anche te. Come ho detto a Capitatapercaso, ormai sceglie con molta cura le sue
prede. Il taglio di capelli di Sasuke è bellissimo, pratico e assolutamente
fantastico. Umpf. *sì, ha i capelli a culo di papera come l’Uchiha*
Quistis18:
Come
hai fatto a capire che voglio la vostra morte? Cerca di capirmi, devo dar da
mangiare ai miei attori. Così impari a non dar retta alle avvertenze.
Dango_mimesis:
Hyuuga
e Uchiha sono nati per non andare d’accordo. In fondo, lo sanno
tutti che lo sharingan è meglio del byakugan e che questo a Neji non va giù. Il
narratore ti ringrazia per la solidarietà.
Shurei:
no.
Tenten mi serve.
AOInoMizu:
io
lo adoro, quel libro. Ironicamente parlando, ovvio.
Le
perle di saggezza di Sasuke sono rinomate nel mondo.
Kei_saiyu:
amore
mio, tu leggi in anticipo, ma guarda il lato positivo: al posto dei paletti noi
abbiamo la zucchina vibrante! È un passo avanti, sai? Se non altro è più
ingannevole. Ti adoro (L)
«Io…
io capisco perché mi odi! Perché tu volevi vivere da umana e invece… invece…»
«Invece?»
«Invece
sei una drag queen!»
Caratteristiche:
-Inodore, eccezion
fatta per la puzza di cane di Kiba
-Non unge, non
appiccica
-Si lava via
facilmente con l’acido muriatico
-Fresco e pulito,
grazie al comodo pannolone
Utilizzo:
-Io quello non lo
mordo è una fan fiction intima delicata e setosa, che aumenta il piacere ed
offre ai suoi lettori un’esperienza allucinogena più intensa
Controindicazioni:
-Può causare
intolleranza ai biondini, morsi alla lingua e dissanguamenti.
-Evitare il contatto
con gli occhi, se volete continuare a vedere le doppie punte dello Hyuuga.
-Potreste
improvvisamente trovare eccitanti i morsi sul collo. Questo non è un buon
motivo per farsi staccare la giugulare a morsi dal proprio ragazzo. A questo
proposito, se accetta di farlo siete proprio sicuri che vi ami? E le minacce
con i paletti di frassino non valgono.
Riassunto
della puntata precedente
In seguito ad un brusco risveglio, le
doppie punte di Neji avevano subito l’ennesimo trauma.
Non sopportando più le prese in giro del culo di papera mangia gel di Sasuke,
avevano deciso di diventare emo e tagliarsi il cuoio capelluto.
Fermate in tempo dal repentino ritorno del loro parrucchiere, le doppie punte
di Neji avevano accettato lo shampoo rivitalizzante che Itachi Uchiha aveva
portato loro dalle sperdute pianure di Forks.
Purtroppo, proprio mentre stava per farsi un massaggio rivitalizzante alla
cute, lo shampoo era stato rubato da Ira Kane (vedi: Evolution
NdA) per sventare una minaccia aliena.
Così, le doppie punte erano rimaste prive della loro linfa vitale.
Nel frattempo, le troppe risate avevano causato delle ulcere incredibili al
culo di papera di Sasuke che, non riuscendo più a digerire il gel, aveva dovuto
sottoporsi al repentino intervento del dottor Naruto, omeopata di fama mondiale
che, seguendo il detto: “Strozzatura si cura con strozzatura”, aveva soffocato
il giovane Uchiha in un caloroso abbraccio.
Ma la manifestazione d’amore tra i due era stata interrotta bruscamente
dall’intervento di Itachi che, dopo aver aiutato Paris Hilton ad acconciarsi i
capelli e Berlusconi a sistemarsi il riporto, aveva frainteso la complessità
della dimostrazione d’affetto di Naruto e l’aveva scambiata per un attentato
trasmesso in diretta dal Grande Fratello.
In seguito a tale errore, era accorso in aiuto del fratello (Piccolo, non
Grande), finché Spaventapasseri Seduto non si era alzato per proferire poche,
ma sagge parole…
Io quello non lo
mordo
Capitolo IV
Apre
la bocca – che nessuno vede da sotto la maschera – prende fiato, anche se non
gli serve a niente e…
«Itachi…»
«Sì?»
«…siete
tornati.»
Commenta
Kakashi, prima di sedersi nuovamente in poltrona e rimettersi a leggere.
La saggezza di tali parole aleggia per lungo tempo nell’aria stantia e odorante
di chiuso della casa, finché Kisame non si lascia andare ad un’affermazione che
spezza il silenzio:
«C’è
puzza di cane.»
I
presenti si voltano a quel punto verso Kiba, ancora intento ad aggiustare il
suo parafango.
E’ così assorto che non si accorge neanche di Iruka che, col suo smacchiatore,
ha cominciato a ripulirgli la felpa dal grasso del motore, in preda ad una
frenetica e corrosiva malattia: la febbre da pulizie di primavera. Grave
pandemia che affligge ogni casalinga non appena i fiori sbocciano, gli
uccellini cinguettano, i torrenti fanno gorgogliare le loro acque e il vento
canta leggero tra le foglie.
In pratica, ogni volta che qualcuno mette un cd di musica New Age.
«Scusate…
- mormora Itachi, senza frenarsi nel tentativo di strozzare Naruto. Neji ha
perfino cominciato a fare il tifo vestendosi da ragazza pon-pon. - …Che cosa ci
fa un licantropo in casa nostra?»
«Evitemptenenne
ah caea deha cucca ‘on ha ‘ecco.»
Biascica
Sasuke, continuando a massaggiarsi la lingua maltrattata dai suoi stessi canini
che, nel frattempo, se la ridono beati per essere riusciti ad affondare in
qualcosa. Certo, non era un collo soffice e pulsante di sangue, ma sempre
meglio di niente, no?
«Qualcuno
traduca.»
Chiede
Neji.
«Evidentemente
la catena della cuccia non ha retto.»
La
voce è soffocata, flebile. Naruto, agonizzante sotto la potente stretta di
Itachi sul suo collo, ricorda al mondo la sua presenza.
Gaara
sgrana gli occhi, abbagliato da tale visione. Itachi, per la sorpresa, lascia
andare la presa; Iruka smette di pulire Kiba con lo Chanteclaire e fissa
l’umano, attonito.
«Tu!
– Itachi indietreggia, allucinato. Fissa Naruto come se improvvisamente avesse
assunto nuova forma. Non è più un semplice umano che tenta di privare il suo
adorato fratellino della sua verginità. No! È qualcosa di più! – Tu!»
«Io?»
«Tu!»
«Io?»
«Tu!»
«Io!»
«Tu?»
«Io!»
«”Io”
cosa?»
«Io!
Io!»
«Cosa?»
«Eh,
dimmelo tu!»
«Tu?»
«Sì,
tu!»
«Ma
“tu”, tu, o “tu” io?»
«”Tu”
tu!»
«Chi
porta il tutù?»
«Non
lo so! Forse Iruka ne avrà uno nell’armadio.»
«Oh
sì! Ed è anche molto carino! Rosa, con le paillettes e i fiocchetti sulle
scarpine! Ho anche gli scaldamuscoli in coordinato e i nastri da inserire nei
capelli!»
Interviene
Iruka. Naruto e Itachi lo fissano, deliziati dal suo gusto per il vestire. Neji
storce il viso in una smorfia orripilata; Gaara riprende a strusciarsi e a
sussurrargli: “Pasticcino al caramello ripieno di melassa” nell’orecchio e
Sasuke…
«Kisame…»
Kisame
si volta verso il giovane cognato. Mostra una lunga fila di denti acuminati in
quello che doveva essere un sorriso allegro e condiscendente. Il culo di papera
di Sasuke si affloscia per l’inquietudine.
«Dimmi
pure, Sasuke! Ormai siamo parenti, posso essere la tua spalla su cui piangere,
il tuo fratellone adottivo, il padre che non hai mai avuto…»
«Restiamo
a “cognati”, ti prego.»
«Oh.
D’accordo.»
L’uom…
pardon, l’esemplare di vampiro acquatico pare deluso. Sasuke si sente un filino
in colpa - ma proprio un filino-filino – di fronte all’espressione depressa del
cognato.
«Mh.»
Bofonchia,
mettendogli una mano sulla spalla. Kisame lo fissa interrogativo.
«È
il suo modo di dirti che un po’ ti vuole bene!»
Annuncia
Naruto dall’altro capo della sala, interrompendo la discussione sui nuovi tipi
di satin di moda a Parigi che stava intrattenendo con Itachi e Iruka.
Subito, Itachi si volta repentinamente verso di lui…
«Tu!»
«Io?»
«Tu!»
«Io?»
«Tu!»
«Io!»
«Tu?»
«Io!»
«”Io”
cosa?»
«Io!
Io!»
«Cosa?»
«Eh,
dimmelo tu!»
«Tu?»
«Sì,
tu!»
«Ma
“tu”, tu, o “tu” io?»
«”Tu”
tu!»
«Chi
porta il tutù?»
«Io!
– Interviene Iruka, infastidito di essere stato tagliato fuori dalla discussione.
– Ma se volete posso cucirne anche a voi! Oh! Potremmo organizzare un balletto
di famiglia! Già vi vedo… - L’uomo comincia a fissare uno ad uno tutti i
componenti del nucleo familiare con occhi allucinati - …Itachi con un bel tutù
viola, Sasuke blu, Kisame azzurro, Kakashi verde, Gaara color ocra, io rosa,
Naruto arancione e Neji rosso!»
«R-rosso…?»
Il
sopracciglio fa degli scatti frenetici sopra l’occhio di Neji, evidentemente
teso e nervoso. Perfino Kakashi, di fronte alla prospettiva di un tutù,
deglutisce, segno questo di chiara disapprovazione verso l’idea del coniuge.
«Sasuke…
volevi dirmi?»
Cerca
di cambiare discorso Kisame, appoggiando una mano sulla spalla del cognato.
«R-rosso…?»
«In
questo momento: uccidimi.»
Risponde
Sasuke.
«R-rosso…?»
«Penso
che tuo fratello non sarebbe d’accordo. Prima, invece?»
«R-rosso…?»
«Giusto…
- Sasuke accetta il suo destino di malagrazia. – Stavo… Stavo pensando…»
A
quell’affermazione tutta la sala si volta verso di lui con sguardo furente. Sa
che l’unica regola che deve rispettare è quella di non pensare. Lo sa!
Eppure continua a farlo!
Perfino
Kiba lascia perdere il suo cinquantino scassato e si avvicina rabbioso a
Sasuke, brandendo minaccioso una chiave inglese.
«Sasuke!»
Sasuke
fissa Kiba, perplesso. Cosa vuole ora quel licantropo? E perché si sta
avvicinando a lui? Ma, soprattutto… perché non si fa un bagno?
«Tu
– la chiave inglese penzolava pericolosamente di fronte al suo naso – lo sai
che è successo l’ultima volta che hai pensato, vero?»
Sasuke
sbuffa. Anche lui con quella storia. Possibile che nessuno volesse ascoltarlo?
«Sì,
lo so.»
«Ecco,
quindi cosa devi fare? Qual è il tuo compito?»
«Fare
il vampiro bello, tenebroso, asociale e soprattutto: silenzioso.»
Bofonchia.
«Bravo.»
Kiba
abbassa la chiave inglese; Sasuke emette un versetto stile: “gne gne gne”.
A quel punto, sarebbe stato peggio per loro.
Nel
frattempo, la situazione nella sala è degenerata: Itachi è sconvolto dal fatto
che Naruto sia la prima persona – oltre lui – ad interpretare correttamente
mugugni, bofonchi e qualsivoglia frase e/o verso monosillabico che il fratello
emette per comunicare.
Insomma un miracolo. O una dannazione, dipende dai punti di vista: di sicuro,
da quel momento in poi non sarebbe più stato l’unico a capire a fondo il suo
amato otooto. E questo…
«No!
Non posso permetterlo! Tu devi morire!»
Urla
Itachi, afferrando nuovamente Naruto per il collo. Il ragazzo diventa paonazzo,
quando in suo soccorso interviene niente poco di meno che Kiba.
Il
licantropo balza sul suo motorino, finalmente a posto, sgomma sul tappeto,
dribbla Kakashi e afferra Naruto per la vita, caricandolo in sella e sparendo
verso il tramonto. Lontano dai vampiri, lontano dal pericolo, lontano da morte
certa.
I
due si addentrano nella foresta: un luogo pieno di aspettative, di promesse
romantiche: le foglie umide di rugiada; il fragrante aroma di Arbe Magique al
pino; la resina che cola dai tronchi; i ricci di castagne; i sassi; le formiche
che ti rovinano il pic-nic… Tutto costituisce lo spettacolare scenario del loro
nido d’amore…
«Kiba,
perché stai accendendo il fuoco?»
Domanda
Naruto, mentre Kiba sfrega assieme due ramoscelli canticchiando: «Si cena! Si
cena!».
«Davvero,
non ne vedo l’utilità. Mi basterà il tuo corpo caldo per scaldarmi stanotte.»
«Si
cena! Si cena!»
Kiba
accende il fuoco.
«Però
devi capire che per me Sasuke rimane sempre al primo posto.»
«Si
cena! Si cena!»
Kiba
attizza il fuoco.
«Oh,
lo so che tu mi ami, ma non posso ricambiarti! Io penso sempre a lui! La sua
assenza è come se mi avesse scavato una voragine nel petto!»
«Si
cena! Si cena!»
Kiba
affila lo spiedo.
Naruto,
seccato dalle scarse attenzioni nei suoi confronti, tira un calcio a Kiba e lo
fa finire nel fuoco.
Kiba
si agita tra le braci; si rotola nel terreno cercando di spegnere le fiamme e,
quando ci riesce, si gira verso Naruto carico di rabbia.
Pensa
di mangiarlo crudo, ma le successive parole di Naruto lo bloccano.
«Oh,
Kiba! La tua vicinanza mi aiuta a superare il profondo dolore che mi
attanaglia! Sto così bene con te, ma ancora non riesco a dimenticarlo!»
Urla
Naruto, saltandogli al collo e cominciando a strusciarsi contro di lui. Kiba ha
un brivido di terrore. Adesso capisce perché quei vampiri sembravano più fuori
del solito. Sangue avariato?
Soppesa
un po’ la situazione, poi decide.
Nel
frattempo, a casa dei vampiri privi di porporina…
«Naruto
se ne è andato! Naruto se ne è andato!»
«Neji
abbiamo capito che sei felice, ma adesso basta col trenino.»
Sospira
Kisame, esasperato. A quanto pare, lui e Kakashi sono gli unici a mantenere la
sanità mentale. Da quando Kiba ha rapito Naruto, Neji è preda di una strana
frenesia che lo ha portato a ballare per circa due ore; Iruka continua a
chiedersi che fine ha fatto la sua futura nuora. Era così simpatica e carina…
Gaara partecipa al cordoglio della madre adottiva e Sasuke…
«Aniki
lasciami!»
«Otooto!
Ormai sei diventato grande! Sei pronto a volare fuori dal nido!»
«Se
mi soffochi sarà una caduta senza volo! Lasciami!»
«Sasuke
non puoi soffocare, sei già morto.»
Commenta
saggiamente Kakashi. Sasuke gli lancia un’occhiataccia, cercando di togliersi
di dosso Itachi.
Inutile:
la stretta del fratello è troppo forte. Almeno finché, nel tentativo di
trattenere Sasuke, non urta per errore un vaso pieno di biglie. Il vaso si
infrange; le biglie rotolano a terra. Una di queste scivola in una fessura del
pavimento, fino ad insinuarsi nel sistema idraulico della casa. Da lì, finisce
in cucina e cade sui fornelli proprio in corrispondenza dell’interruttore del
gas che si accende. Si ode un’esplosione e tutta la riserva di sangue d’emergenza
va in fumo.
Per
Sasuke, roso dalla fame, è l’ultima goccia.
«Itachi
io… io…»
«Dimmi,
otooto.»
«…io…
TI AMMAZZO!»
Il
silenzio cala nella casa dei vampiri. Tutti fissano Sasuke e il suo sguardo
omicida.
L’atmosfera
è mortalmente seria.
Almeno
finché non scoppiano tutti a ridere.
«Questa
era bella!»
«Già,
come se tu ci potessi riuscire!»
«Sasuke,
davvero quando vuoi sei una sagoma!»
«Ma
io… io…»
«Otooto
sei così spiritoso!»
Esclama
Itachi, abbracciandolo.
«Ma
io dicevo sul serio…»
Altre
risate.
Una
lacrimuccia scende dall’occhio di Sasuke che si ritira, mesto, nella propria
camera.
Lì,
mentre continua a piangere sulla sua sorte e sull’incomprensione dei propri
familiari, trova una vecchia lettera che aveva cestinato.
Allora,
ha un’idea.
Kiba
mangerà Naruto crudo o lo farà allo spiedo?
Di
chi sarà la lettera che ha trovato Sasuke?
Lo
Hyuuga riuscirà a mantenere sane le proprie doppie punte?
Itachi…
è davvero una Drag Queen o fa solo finta?
Iruka
che stoffa userà per confezionare i tutù?
N/A:
e
anche questo capitolo è finito XD! Ringraziate la visione di New Moon di ieri!
Mi ha tirato su di morale e mi ha fatto venir voglia di aggiornare.
Ho poco da dire, se non: andate a vedervi New Moon e ascoltate i discorsi
delle fan girl sedute davanti a voi! Il divertimento è assicurato!
Ora
sotto con la risposta alle recensioni:
Immaginaria:
*passa
fazzoletto* Modestamente ho dei neuroni superiori alla media ù_ù. Sono talmente
pochi che non faticano ad interagire tra loro.
Stateira:
tesoro*O*!
Io sono andata a vederlo ieri sera e sono morta dalle risate! Neji non mi è
molto simpatico, ma come spalla di Sasuke lo amo e lo venero. Quei due insieme
sono una bomba comica senza precedenti.
Naruto
qua è peggio: è un fanboy della peggior specie. Ma ci riserverà delle sorprese
XD. Sasuke… Sasuke in realtà è l’unico che ha capito tutto, ma non lo fanno mai
parlare poverino!
Shiratori_chan:
non
avevate capito che è tutto un trucco per eliminare la popolazione di EFP?
Guarda, anche io non ce la faccio più a sopportare certe storie, per questo
cerco di aumentare un po’ la quantità di fan fiction scritte in italiano XD. Spero
solo di riuscirci. No, la citazione non è un adattamento di Leone Cane Fifone,
ma di un proverbio.
RuKiA:
beh,
il Narratore prima o poi chiederà la liquidazione e mi mollerà a metà storia,
me lo sento. E Neji HA le doppie punte! È d’obbligo sfotterlo!
Dango_mimesist:
Sasuke
non voleva morderlo, ma la fame… Ah! La fame! Può far miracoli, sai? Itachi è
inquietante, ma a me spaventa più Iruka tra i due, lo ammetto XD. Uh*-*! Il
taglio a culo di papera è fantastico! Ultimamente però i capelli me li taglia
la mia Naruto con le forbicine per unghie XD! Ti assicuro che sto cominciando a
capire Neji.
Shizue
Asahi: Emmet
e Rosalie. Emmet e Rosalie. Naruto dorme, ma di giorno: ha iniziato ad
invertire il ritmo del sonno per stare insieme ai suoi nuovi migliori amici.
Kiba fa Jacob, il licantropo innamorato di Bella. Ma come vedi, tanto
innamorato qua non è XD!
Naomi92:
Gaara
ha sorpreso tutti, credo. Sasuke è geniale, lo so. D’altronde, è così facile
farlo isterico! È impossibile non divertirsi un po’ con lui. Sì, Kiba è Jacob. E
Naruto qua è senza dubbio più intelligente di Bella, dai. Non che ci voglia
molto però.
Erinsama:
no,
sottintende che Gaara ha tentato di mangiarlo, ma Naruto lo respinge col potere
della dobeità! L’Uzumaki è contagioso.
Finleyna4Ever:
grazie,
grazie ù_ù. E abbiamo un’altra morta. Sasuke avrà qualcosa da mangiare almeno.
Shurei:
Tenten
non morirà, mi serve. E Kisame è perfetto per fare Emmett ù_ù, quindi deve
stare con Rosalie/Itachi!
Wolvie91:
beh,
diciamolo: sono perfetti insieme XD! Grazie tante per i complimenti!
-Insapore. Anche
perché dubito che vi mettiate a mangiare lo schermo del pc.
-Non unge, non
appiccica.
-Si taglia via
facilmente, con una lametta da barba
-Va bevuta liscia,
come il sangue.
Utilizzo:
-Scopri il codice
segreto grattando la striscia argentata sulle chiappe di Naruto.
-Chiama dal cervello
con cui vuoi leggere il numero gratuito e segui le istruzioni per l’operazione
di ricarica.
-Per effettuare
l’operazione di ricarica da un altro cervello o da un cervello fisso con
neuroni a toni, chiama il numero nascosto tra le doppie punte di Neji e segui
le istruzioni.
-Quando richiesto,
componi le cifre del codice segreto e attendi in linea l’esito dell’operazione.
Controindicazioni:
-Può causare
intolleranza alla luce, ai cani e ai motorini scassati.
-Evitare il contatto
con gli occhi, se volete continuare a vedere i tutù di Iruka.
-Potreste
improvvisamente avere il bisogno di cospargervi di porporina ed esporvi alla
luce del sole. Bene, non fatelo: nessuno vi considererà fighi,
ma solo scemi.
Io quello non lo
mordo
Capitolo V
“Caro
Sasuke-kun,
è
tanto tempo che non ti vedo e sento la tua mancanza.
Che
ne dici di venirmi a trovare? Qua ci sono molti letti liberi e mi farebbe
piacere ricevere una tua visita.
La
tua presenza sarà quanto mai gradita.
Spero
in una tua risposta positiva.
Sempre
tuo,
Orochimaru”
A
casa dei vampiri si è appena concluso un party. Iruka ha cucinato quattro tipi
di antipasti, sette primi e circa trenta secondi, più una discreta quantità di
dolci. Ovviamente nulla di tutto ciò è stato toccato, visto che i suoi cari
pargoletti e marito compreso hanno preferito disertare l’abbondante cena che
aveva preparato loro, in virtù di qualche semplice collo da succhiare.
Ma
da brava donnina di casa, accetta l’ingratitudine dei familiari senza
protestare. Rigido nel proprio ruolo e disponibile alla totale sottomissione
nei confronti dei parenti, non gli fa mai pesare nulla.
«Ah!
Che famiglia ingrata! Preferire quei miseri colli umani sanguinolenti ai miei
manicaretti!»
Sono
due ore che Iruka va avanti con i piagnistei e i nervi di tutti sono messi a
dura prova, eccezion fatta per quelli di Neji che continua a ballare e a
cantare:
«Naruto
se ne è andato! Naruto se ne è andato!»
«Qualcuno
li faccia smettere. A tutti e due.»
Sbuffa
Itachi, cercando di rassettarsi l’abito da sposa gualcito. Spera solo che non
si sia rovinato nella baraonda creatasi.
È
irritato: non sa dove è finito suo fratello, è quasi l’alba e Kisame vuole avere la mattina di nozze.
E
i suoi capelli sono in uno stato d-i-s-a-s-t-r-o-s-o!
Decide
così di andare a pettinarsi e a rifarsi il trucco, ma mentre si sta mettendo il
fard, scorge dalla finestra una nube nera di fumo avvicinarsi rumorosamente a
casa.
È
Kiba sul suo motorino. Si trascina dietro Naruto,
legato ed imbavagliato come un salame.
Sospirando per l’interruzione, Itachi torna in sala e annuncia, monocorde:
«C’è
Kiba alla porta.»
Immediatamente,
Iruka smette di piangere. Gaara cessa di fare il
trenino con Neji – non sapeva perché, ma Naruto gli aveva detto che tutto
quello che faceva con lo Hyuuga sarebbe stato meraviglioso, quindi anche il
trenino andava bene -; Kisame si sveglia dal
pisolino, Kakashi lascia perdere il libro e Neji…
«Non
ha quella cosa con sé, vero?»
Chiede,
impallidendo. Itachi non fa in tempo ad annuire che la cosa in questione
sfonda la finestra, atterrando dritto sul tappeto appena smacchiato, mentre la
voce di Kiba urla:
«Riprendetevelo!»
Subito
Neji rilancia il Naruto-salame indietro.
«Tienilo!»
«Riprendetevelo!»
«Tienilo!»
«Riprendetevelo!»
«Tienilo!»
«Riprendetevelo!»
«Tienilo!»
«Riprendetevelo!»
«Tienilo!»
«Riprendetevelo!»
«Tienilo!»
«Riprendetevelo!»
«Tutta
questa faccenda sta diventando ridicola.»
Commenta
Kisame, afferrando il Naruto-salame
e togliendogli il bavaglio.
«No!»
Urlano
Kiba e Neji, mentre il vampiro cianotico compie il
folle gesto.
Ci
sono leggi umane che rispondono perfettamente ad altre matematiche;
ragionamenti logici e inflessibili che è impossibile contestare…
Insomma, tanto è vero che due più due elevato alla terza, diviso per la radice
quadrata di sedici, meno dodici dà quattro, Naruto incomincia a parlare con
tono melodrammatico:
«No!
Non dovete litigare per me! Kiba lasciali stare! I
vampiri sono come la mia famiglia e tu sei il mio migliore amico! E anche se io
sono attratto da te, dalla tua possente muscolatura, dai tuoi addominali scolpiti…»
Al
che tutti si girano a fissare Kiba che, di fronte
agli elogi dell’umano, ghigna compiaciuto.
«Ehi,
sarà idiota ma ha buon gusto!»
Esclama,
prima di ruttare rumorosamente e grattarsi la pancetta. È gasato al punto di
non capire che la perplessità generale è suscitata dalla sua quasi totale
assenza dei sovra citati deltoidi, bicipiti e tartarughina
addominale.
Alla fine la famiglia di vampiri pocofescìonperchénecessitanodiunaricaricadiporporina
decide di non interrogarsi troppo sulle allucinazioni psico-sensoriali
dell’umano e dedicarsi, invece, ad un’attività più costruttiva proposta da
Neji: sopprimerlo.
Peccato
che l’unico alleato di Hyuuga sia Itachi, il quale ancora non riesce a credere
che qualcun altro oltre a lui riesca ad interpretare i mugugni di Sasuke.
I
due baldi giovani, lanciatesi contro Naruto, vengono però fermati da un adorante
Iruka, tutto intento ad ascoltare il profondo discorso pronunciato dal suo futuromanonancorasicuro genero.
«…Però devi capire che il mio cuore, la mia anima, il mio
ventre, il mio cervello e il mio culo appartengono a Sasuke! Lui è unico per
me! E anche se adesso lui mi rifiuta so che lo fa per il mio bene, perché ha
paura che tramutandomi in vampiro io perda la mia anima! Oh, ma io per lui
sarei disposto a qualsiasi sacrificio!»
«Allora
muori.»
Sibila
Neji, subito zittito da Iruka.
«E
adesso che sono qui finalmente lo posso rincontrare! Sasuke, amore mio! Non
essere geloso! Vieni qui da me!»
«Sarà
difficile.»
L’affermazione
di Kisame blocca lo sproloquio di Naruto. Cala il
silenzio tra i vampiri, mentre questi esibisce a tutti un foglietto rinvenuto
in camera di Sasuke.
Itachi
lo afferra e legge ad alta voce:
«Caro
Sasuke-kun,
è
tanto tempo che non ti vedo e sento la tua mancanza.
Che
ne dici di venirmi a trovare? Qua ci sono molti letti liberi e mi farebbe
piacere ricevere una tua visita.
La
tua presenza sarà quanto mai gradita.
Spero
in una tua risposta positiva.
Sempre
tuo,
Orochimaru.»
«Orochimaru?»
L’urlo
corale si diffonde nella stanza. Perfino Kiba rimane
allibito. Itachi, dal canto suo, sbianca. Iruka comincia a piangere la perdita
della virtù del figlioletto, Gaara tenta di assaltare
Neji e questi per poco non scoppia a ridere.
«Orochimaru?
– chiede – Quell’Orochimaru?»
«Quanti
altri Orochimaru conosci?»
Domanda
Kisame, togliendo il foglio dalle mani di Itachi con
fare seccato. Gli ci vorrà un mese per far riprendere la sua dolce sposa dalla
fuga del fratello minore.
«Quello
con la lingua lunga?»
«Eh
sì.»
«Nooooooooooooooooooo!»
L’urlo
di Itachi squarcia l’aria.
Sasuke,
a chilometri di distanza, si pulisce le orecchie. È sicuro di aver sentito
qualcosa di molto somigliante alla voce di suo fratello, ma è troppo occupato a
succhiare il sangue da un collo pulsante per prestargli molta attenzione.
La
famiglia di vampiri, intanto, è sconvolta. Sasuke è andato da Orochimaru. È
difficile che torni vivo o, perlomeno, vergine.
«Scusate,
chi è questo Orochimaro?»
Domanda
Naruto. È Kakashi, ormai rassegnato a non riuscire a finire il suo libro in santa
pace, a rispondergli:
«Orochimaru
è uno dei tre vampiri più antichi in circolazione. Era da un po’ che aveva
puntato Sasuke.»
Immediatamente,
Naruto scatta. Si afferra la testa tra le mani, disperato, prima di scoppiare a
piangere.
«Lo
sapevo! Dobbiamo andare subito a salvarlo! So cosa ha in mente! Vuole morire
perché pensa che io sia morto e non può vivere senza di me! Devo recuperarlo,
dirgli che lo amo e che non mi importa che lui sia un vampiro e che la sua
mancanza mi fa più male della sua lontananza! Ah! Che vuoto che mi ha lasciato
nel cuore! Neji, andiamo a riprenderlo a Volterra!»
«Volterra?»
Chiedono
tutti.
«Perché
io?»
Chiede
Neji.
Ma
Naruto lo ha già afferrato per i capelli e trascinato fuori dalla casa, incurante
delle sue urla:
«Nooooo! I miei bellissimi capelli!»
Nel
frattempo, ad Oto, a circa dieci minuti a piedi dalla casa dei vampiri senza porporina…
«Sasuke-kun!»
«Mh?»
«Sono
così felice di vederti qui! Hai sempre rifiutato i miei inviti, come mai hai
cambiato idea?»
«Mi
sono reso conto di una cosa…»
«Cosa?
Che mi ami alla follia? Che non puoi vivere senza di me? Che…»
«No.»
«Allora
cosa?»
«Beh,
pensavo…»
«Nooooooooo! Non farlo!»
A
Sasuke scende una lacrimuccia.
Naruto
riuscirà a recuperare Sasuke a Volterra?
Neji
riuscirà a non farsi strappare le doppie punte?
Kiba butterà giù la sua
pancia da alcolizzato?
Iruka
troverà qualcuno a cui far mangiare il cibo che cucina?
Kakashi finirà il suo libro?
Sasuke
troverà un posto dove pensare liberamente?
Ma,
soprattutto, Orochimaru si chiama Orochimaru o Orochimaro?
N/A:
Lo
so. È corto e non fa ridere. Non prendetevela, non ho più idee e attendo con
ansia l’uscita del film di Eclipse per
ricaricare la mia vena comica-uccidi-bbk.
E
ricordate: melanzane in padella con nutella fanno la vita bella! Usate il
balsamo ai germogli di biancospino e sniffate solo polvere di gesso!
Twodollarbill: grazie, lo so di
essere un genio XD! Modestia a parte, è difficile prendere in giro qualcosa che
ci riesce benissimo da solo, ma ci provo. Comunque Gaara
finiva con Neji per forza: tra schizzati si capiscono ù_ù.
E poi Neji mica è tanto contento, sai?
KuRoNeKoChAn: Perché è talmente
demenziale che non potevo non divertirmi*-*! E poi il divertimento sta nel
sentire i commenti delle fan di Edduccio sedute
davanti*O*!
Beh,
grazie XD! Fanno pena anche a me e per questo li torturerò ancora di più! Vedi
quanto gli voglio bene, poveri angeli? Eeeek: i
cattivi cattivi, eh? Boh. Non so che fine hanno
fatto. Sai com’è… il budget è limitato…
I personaggi poco disponibili. Ci penserò, ok?
Seira9:
XD,
ho continuato. Aldo Giovanni e Giacomo dove li hai visti?°-°
CloudRibbon: mah, secondo me è
che tu non hai seguito le istruzioni ad inizio capitolo e sei partita per un
bel trip XD! Scherzi a parte, sì sono eroici*-*, affrontare Naruto non è da
tutti. Ma in che razza di paese bimbomikyoso vivi?O_O è atroce vivere senza poter insultare la Meyer! Il manga di Naruto ormai sta raggiungendo Twilight: parodia se stesso, ma io mi ci faccio comunque
tante risate XD. E’ troppo comico con certe uscite. Per il momento, per me
Naruto esiste solo nelle fan fiction.
Come hai potuto vedere, l’aggiornamento è comunque arrivato XD! Ricambio il
saluto farfalloso! Ps: io i libri li ho letti tutti e li adoro *-*! Ti
giuro, sono meglio di qualsiasi fan fiction! Shurei: Itachi è fantastico XD! E
povero Sasuke, in questo capitolo non è apparso molto e la vena comica ne ha
risentito, spero di rimediare nel prossimo. Di chi era la lettera era un po’
scontato.
TaKari94:
Aggiornato
XD! Spero ti sia piaciuto. E non morire!
Elos: ehm… se metti questa
faccina: >.< ti taglia il commento perché la prende come apertura tag XD!
Naruto: Waka Waka ‘ttebayo, tsamina mina zangalewa,
anawa aa, this time for Volterra!
Neji: eh?
Kiba: State andando ad Oto, deficiente!
Naruto: waka waka ‘ttebayo, tsamina mina zangalewa,
anawa aa, this time for Oto!
Caratteristiche:
-Insapore. Eccezion
fatta per un certo retrogusto di lacca per capelli.
-Non unge, non
appiccica.
-Si taglia via
facilmente, possibilmente con una katana, ma anche le lamette della Rettore
vanno bene.
-Leggermente
frizzante.
Utilizzo:
-Riscaldare
sfregando forte con le mani.
-Staccare le due
parti.
-Appoggiare
delicatamente sulle vostre cellule cerebrali, secondo il verso appropriato.
-Strappare con
forza, stando ben attenti che nessun neurone rimanga nella scatola cranica.
-Passare l’apposita
salvietta post-depilatoria
Controindicazioni:
-Può causare
irritazioni alla cute ed esplosione di capillari per le troppe risate.
-Ostruisce le
arterie e provoca infarti ed ictus.
-Potreste
improvvisamente credere che i vostri capelli mangino gel, lacca, spuma per
capelli o che, comunque, abbiano vita propria. Non è così: nessun capello umano
lo fa, eccezion fatta per quelli di Sasuke e dell’autrice.
Io quello non lo
mordo
Capitolo VI
Un
enorme dilemma si presenta alla mente di Sasuke, quella notte.
Ha dormito benissimo, in una bara molto comoda e accuratamente sigillata.
No,
non per non far passare i raggi del sole, quelli è molto difficile che
raggiungano una cripta, ma per tenere Orochimaru e la sua lingua lontani dalla
sua persona.
In
ogni caso, è finalmente riposato e, soprattutto sazio; non dovrebbe avere alcun
problema al mondo e la nottata si prospetta serena e quieta.
Eppure…
Eppure…
«Sasuke-kun,
- Orochimaru pare spazientito. Batte ripetutamente il piede a terra, in una
patetica imitazione di Tamburino – hai finito?»
Sasuke
scuote il capo. La scelta è ardua, come ogni sera: l’uno o l’altro? Una
decisione errata potrebbe influire negativamente sul loro umore per tutta la
notte.
«È
dura…»
«Più
che altro è duro, Sasuke-kun. Ma non sembra che ti interessi… - commenta
Orochimaru, palesemente seccato – è da quando sei arrivato che mi ignori!»
«Taci,
non puoi capire.»
Ribatte
Sasuke, portandosi il braccio sulla fronte ed esibendosi in una scena
melodrammatica da far invidia ad Amleto. D’altronde, il dubbio è simile…
«Insomma,
qual è il problema?»
Sasuke
si gira verso Orochimaru; il vento fa ondeggiare le ciocche scure attorno al
viso pallido, la luna illumina il suo volto alabastrino e l’autrice si sta
perdendo in descrizioni idiote ed enfatiche per riempire le pagine…
«Spuma
o gel? Questo è il problema!»
«Sasuke-kun,
ma non ne hai bisogno…»
Osserva
Orochimaru, notando il culo di papera (e non solo quello di papera)
perfettamente integro (ripetiamo: non solo quello di papera) ed illibato
(sì, non solo quello di papera), al pieno del suo splendore (no,
quello non di papera no. Dopo una notte passati supini in una bara è
lievemente dolorante).
Sasuke
alza perplesso un sopracciglio, poi sospira. Possibile che nessuno comprenda le
sue esigenze? Alla fine, si accinge ad una breve e basilare spiegazione:
«È
per i capelli.»
Ok,
forse troppo basilare.
«Per
il retro.»
Ok,
questa troppo ambigua.
«Insomma,
devo decidere cosa dargli per colazione! Altrimenti si arrabbiano!»
Questa
va bene.
«Eh?»
Ma,
come ennesimo esempio della profonda solitudine intellettuale di Uchiha, non
viene compresa ugualmente.
Alla
fine, dopo aver soppesato seriamente di fare l’eremita, così avrebbe dovuto
vedersela solo con se stesso, decide per una dimostrazione pratica.
E
per la spuma.
Spruzza
un po’ di prodotto sulle mani. Si scosta di qualche passo da Orochimaru che,
nel vedere una sostanza bianca sulle dita di Sasuke ha cominciato a sanguinare
dal naso; si passa la spuma tra i capelli, allontanandosi ancora un poco,
finché il bianco non è sparito e il culo di papera non è fissato.
Poi,
nel silenzio totale, ecco che si ode un intenso sgranocchiare.
Orochimaru
si avvicina, studia attentamente i capelli di Sasuke. Emette un flebile:
«Posso?» e attende l’assenso del ragazzo per provare a infilarci un dito. Nel
culo di papera, non nell’altro! Che avete capito, mal pensanti?
Silenzio,
poi…
…CHOMP!
«Aaaaah!
Mi hanno morso! Mi hanno morso!»
Urla
Orochimaru, mentre il suo dito cade a terra, rotolando sul pavimento.
Nel
frattempo, Sasuke cerca di consolare i suoi capelli con qualche carezza.
«Calmi,
calmi… Il dito cattivo vi ha spaventato? Ora non lo farà più…»
«Mi
hanno troncato il dito e tu ti preoccupi che loro siano spaventati?»
«Ehi!
Sono stati appena sottoposti ad una forte violenza! Potrebbero restarci
traumatizzati!»
«Quelli
sono dei mostri!»
«Tu
sei il bruto che ha osato violentarli!»
«Sasuke,
mi hanno staccato il dito!»
«Embé?
Tanto Tsunade te lo ricuce! E poi era legittima difesa!»
«Nessun
tribunale accetterà questa tesi, sono capelli!»
«Ecco,
sei come tutti gli altri! Li tratti male solo perché hanno una spiccata
personalità!»
Orochimaru
decide di lasciar cadere l’argomento, comprendendo saggiamente che è inutile
cercare di discutere con Sasuke sulla cattiveria dei suoi capelli i quali, nel
frattempo, emettono soffi minacciosi nella sua direzione.
Non
per nulla è uno dei più saggi e antichi vampiri del globo. Insomma, a qualcosa
l’anzianità deve pur servire, no?
Raccoglie con pacatezza il dito, trattenendosi dall’infilarlo nell’altro culo
di Sasuke, giusto per farlo smettere di consolare i suoi capelli e fargli
provare una vera violenza sessuale, ma riesce a mantenere il controllo.
Non gli conviene avere Uchiha contro di sé; è troppo tempo che lo desidera, che
lo brama… E adesso, per qualche strano motivo è lì ad Oto, in sua compagnia e a
sua completa e totale disposizione.
«Io
vado a caccia. Non aspettarmi per cena.»
…o
quasi.
Neji
sospira, mentre accompagna Naruto verso casa degli Antichi. Non ha decisamente
voglia di recarsi là. Per recuperare Uchiha, poi! Per quanto lo riguarda può
anche farsi sodomizzare fino alla nausea da Orochimaru, sempre che questi non
sia caduto vittima dei capelli di Sasuke. Sconsolato, si fissa le dita
mangiucchiate dai suddetti capelli l’unica volta in cui ha tentato di aiutarlo
a farsi uno shampoo. Sua fortuna, erano rimaste al loro posto, ma ha visto
molti cadere vittima del culo di papera, se non viene ben nutrito, o semplicemente
ha la luna storta.
Neji non sa davvero perché tocchi proprio a lui accompagnare Naruto a farsi
ammazzare da Orochimaru, Tsunade e Jiraya, anche se la prospettiva di vedere
quell’umano completamente scarnificato non lo dispiace affatto. Tutt’altro prova
un certo piacere perverso all’idea di vederlo finalmente rigettare le proprie
interiora, nonostante sia assolutamente poco elegante e assolutamente fuori
dallo stile vampiresco, ma finché rimanevano puri pensieri poteva permettersi
di dedicarsi allo splatter.
«Budella?
Che centrano le budella con Sasuke?»
Oh
cazzo. Si era rimesso a pensare ad alta voce. Maledetto spirito melodrammatico.
«Niente.»
Ma
Naruto non è disposto a cedere facilmente. La sua ingenua mente umana vaga,
fino a giungere alla ovvia e scontata conclusione. Sgrana gli occhi cerulei,
fissando Neji terrorizzato.
«Tu!»
«Io?»
«Tu!»
«Io?»
«Tu!»
«Tu
chi?»
«Tu
tu!»
«Tu…
- Neji si blocca, sospirando sconsolato. – Questa storia sta diventando
ripetitiva. Spiegati e basta.»
Iruka,
che li aveva seguiti con i tutù, torna indietro un po’ avvilito.
«Tu!
Tu vuoi… vuoi…»
L’espressione
sconvolta sul viso di Naruto galvanizza Neji. Non vuole cantar vittoria molto
presto, ma sembra quasi che, finalmente, sia spaventato! Magari si è reso conto
del pericolo di trovarsi in compagnia di un predatore assetato di sangue, del suo
sangue! Sta quasi per piangere dalla commozione…
«…vuoi
dirmi che Orochimaro…»
«Orochimaru.»
Corregge
Neji.
«Orochimaro
– Neji si arrende – vuole… vuole… vuole sbudellare il mio Sasuke-pucchi-pucchi-trottolino-amoroso-ricoperto-di-panna-montata?»
Al
vampiro scende una lacrimuccia, mentre Naruto continua il suo monologo.
«Dobbiamo
fermarlo! Presto, prendiamo una macchina per raggiungere Volterra!»
«Ot…
- Neji si blocca – Lascia perdere. In ogni caso siamo quasi arr…»
Non
fa in tempo a finire la frase che Naruto ha rotto il vetro della prima Porsche
gialla disponibile ed è entrato in auto, lasciando il posto di guida a Neji.
«Una
Porsche… gialla?»
Ovviamente
un’auto che si trova ovunque, sia come marca che come colore. Insomma, chi non
vorrebbe una Porsche gialla? Insomma! È una Porsche gialla! Come potete
rinunciarvi?
«Sì!»
«Ma
dove hai trovato una Porsche gialla? Cioè… Perché gialla?»
«So
che adori questo colore, Neji-chan! – Naruto si esibisce in un sorriso a
trentadue denti, incurante della smorfia disgustata sul volto di Neji. – Ora guida.
E andiamo a salvare Sasuke!»
«Ma,
per me…»
«So
che sei affezionato a tuo fratello! Non ti preoccupare, eviteremo che si suicidi!
Noi lo salveremo!»
Neji
sta per correggerlo sul fatto che, per quanto lo riguarda, Sasuke può
suicidarsi in tutti i modi possibili ed immaginabili, possibilmente portando
Naruto con sé. Poi realizza che quella possibilità è molto vicina all’avverarsi,
considerando dove stanno andando, e recupera un po’ d’entusiasmo. Si mette alla
guida della Porsche e mette in moto…
«Neji
hai rubato una macchina!»
«Ma
sei tu…»
«Sei
completamente pazzo! Hai rubato una macchina! Una Porsche gialla per di più!»
«Ma…»
«Ora
ci arresteranno anche per furto d’auto…»
«Io…»
«Non
importa, so cosa vuoi dirmi: che il tempo stringe e che Sasuke sta per esporsi
alla luce del sole rivelando al mondo l’esistenza dei vampiri, così i Volturi
lo uccideranno perché è convinto che io sia morto, visto che tu non puoi spiare
i licantropi con il tuo dono della preveggenza a breve termine! E che ogni
mezzo è lecito per giungere in tempo a salvare il mio adorato, perfino
macchiarsi di un crimine così orrendo come rubare una Porsche gialla!»
Neji
frena. Il quartiere di Oto era all’incirca dall’altra parte della strada e non
ha assolutamente voglia di prolungare il giro in auto con quello schizofrenico.
Scende dall’auto, intima a Naruto di fare altrettanto, ma questo è già partito
in quarta verso l’unica abitazione abbastanza lugubre da ospitare dei vampiri
nella zona. Suona il campanello e viene ad aprirgli un ragazzo dai lunghi
capelli argentati e occhiali tondi sul naso.
«Desidera?
– Chiede quello che è evidentemente il maggiordomo, prima di notare la presenza
di Neji. – Hyuuga?»
Neji
scuote il capo, facendo comprendere a Kabuto che avrebbe spiegato tutto dopo.
Naruto non pare della stessa pacifica opinione dello Hyuuga: afferra Kabuto per
la maglietta, scuotendolo con forza e urlando:
«Dov’è
Sasuke? Lo hanno già ucciso? Non siamo arrivati tardi, vero? Sasukeeeeeee!
Sasukeeeee! – urla poi, gettando Kabuto di lato e precipitandosi
nell’abitazione. – Sasukeeeeeeeeeeeeee!»
«Ma
chi è quel matto?»
Chiede
Kabuto, accettando l’aiuto di Neji per rialzarsi.
«L’ennesimo
effetto delle pensate di Sasuke.»
Kabuto
annuisce, con fare comprensivo. Sa bene che l’azione cerebrale di Sasuke il più
delle volte causa solo danni.
Anche
se stavolta Uchiha deve essersi proprio spremuto le meningi, perché quel
tornado è più paragonabile all’Apocalisse vera e propria.
«Sasukeeeeeeeeeeeeee!
Sasukeeeeeeeeeeeeeeee! Amore mio dove sei? La tua mancanza mi distrugge! Non
sarai già morto, vero? Oh tesoro mio! Non lasciarmi da solo in questa fetida
terra mortale! La vita non è la stessa senza di te! Non è altrettanto luminosa,
altrettanto piena… E io mi sento così vuoto! Oh! Così vuoto!»
Mentre
Naruto è in pieno delirio, un essere scivola rapido per il corridoio al piano
superiore. Scende rapidamente le scale e nell’immediato si fionda tra le
braccia di Neji.
«Hyuuga!
Meno male che sei qui! Sono così felice di vederti!»
Urla
un piagnucolante Sasuke, aggrappandosi con le unghie e con i denti ad un
esterrefatto Hyuuga. Non vuole sapere di quali orrori o perversioni (o entrambi)
Sasuke sia stato testimone per comportarsi così, ma una cosa è certa: non sarà
complice di una sua crisi di nervi, né tantomeno la sua spalla su cui piangere!
Neji
cerca di scollarselo di dosso, ma Uchiha si rifiuta di staccarsi. Sembra terrorizzato
da qualcosa, o da qualcuno. E, misteriosamente, il qualcuno in questione non
è Naruto.
Ma
è troppo presto per cantare vittoria. Naruto si guarda in giro, attivando
rapidamente il suo radar.
Capelli
grigi e occhiali. Non è lui.
Capelli
neri e lunghi. Non è lui.
Cosa
piagnucolante aggrappata a Neji con culo di papera che emette guaiti disperati.
Potrebbe, ma non è lui.
Ah,
no.
È
lui.
«Sasu-cucciolo
mio!»
Urla
Naruto, gettandosi addosso al suo amore, con l’unico risultato di far cadere
Neji a terra sotto il peso di entrambi.
Sasuke
si volta verso Naruto, lasciando andare Neji. Perfino la visione di quel pazzo
psicopatico al momento gli pare assai migliore di ciò che ha passato.
I
due si fissano, l’amore è nell’aria. Una musica soffusa di violini riempe la
casa, mentre Sasuke e Naruto si scambiano sguardi languidi, emozionati per il
loro incontro…
O
meglio, Naruto osserva Sasuke come un prete osserverebbe un chierichetto; Sasuke
improvvisamente si ricorda chi sta guardando e avverte il prepotente
impulso di fuggire.
Ma
è troppo tardi.
«Sasuke!»
«Naruto…»
«Sasuke!»
«Naruto…»
«Sasuke!»
Grida
un’ultima volta Naruto, prima di gettarsi in braccio al povero Uchiha che
rischia il soffocamento sotto quella stretta. Certo, è un vampiro e non può
respirare, ma le vecchie abitudini sono dure a morire.
In
ogni caso, l’atavico e antico istinto del cacciatore si fa strada prepotente in
lui. La voglia di affondare i canini in quel collo pulsante diventa sempre più
forte. Più per eliminare la piaga umana che per vera e propria fame, a dire il
vero. Ma proprio mentre si sta per lasciare andare ad un piccolo e lieve
morsetto sul collo che avrebbe posto fine alle sofferenze di quell’essere umano
(e a quelle dell’intera umanità), Naruto serra la presa, deviando il morso di
Sasuke.
«Amore
mio non suicidarti ti prego! Siamo venuti a salvarti! Ora dobbiamo scappare dai
Volturi!»
«…Volturi?»
«Impedirò
che Aro ti faccia del male!»
«…Aro?»
«Io…
Io ti salverò perché io sarò l’eroe!»
«…Qualcosa
non mi torna.»
Commenta
Neji. Avverte qualcosa di estremamente stonato nel discorso di Naruto, come un
tassello di un puzzle che non c’entra niente col disegno. Una nota discordante,
ecco.
«Neanche
a me. - È la pacifica constatazione di Sasuke. – Ma penso che…»
L’occhiataccia
dei presenti zittisce immediatamente Sasuke, ma questi non fa in tempo ad
indispettirsi, che una musica spaventosa ed inquietante si mostra alle orecchie
dei presenti. Sembra la scena di un film horror, in cui i ritmi pesanti e
carichi di tensione di una melodia in sottofondo lasciano presagire il peggio…
«Waka
waka Sasuke-kun, tsamina mina zangalewa, anawa aa, this time for sex!»
Naruto
sgrana gli occhi, sentendo una musica familiare. Per un secondo distoglie la
propria attenzione da Sasuke, con grande sollievo di questi e dei suoi nervi,
dedicandola tutta all’uomo che entra nella sala, canticchiando.
Ai presenti appare la visione di un vampiro con gli occhi cerchiati di ombretto
viola, la permanente e la pelle nivea. Indossa un corpetto di pizzo nero e una
collana di perle al collo; ondeggia sensualmente sui pesanti zatteroni che
indossa al ritmo di Waka Waka.
Gli occhi di Naruto si illuminano. Molla Sasuke, dirigendosi verso l’uomo.
«Mi
piace la sua versione, sa?»
Questi
ammicca, offrendo la mano per un baciamano. Naruto esegue mentre, con gli occhi
luccicanti, ammira quello che ormai considera il suo nuovo mentore.
«Grazie
tesoro, grazie!»
«Posso
sapere chi siete?»
«I’m
just a sweet transvestite from transsexual transylvania…»
Comincia
a cantare il vampiro. Sasuke sospira, mormorando un flebile: «Ecco che
ricomincia.»
«Oh!
– Naruto annuisce. Non ha capito bene cosa intenda dire l’uomo, ma sorride e fa
cenni d’assenso col capo. – Ma lei deve scappare da qui! Non possiamo perdere
un uomo così meraviglioso! Dobbiamo lasciare questo luogo il prima possibile!»
«Prima
canta con me, dolcezza!»
Al
che, i due cominciano a cantare in coro, con tanto di balletto:
«Waka
waka Sasuke-kun, tsamina mina zangalewa, anawa aa, this time for sex!»
«Uchiha…
- Neji posa una mano sulla spalla di Sasuke che fissa i due allibito – Se non
li uccidi tu lo faccio io.»
Ma
Sasuke è troppo sconvolto per tutto. Non riesce neanche a rispondere acidamente
a Neji. Perfino il culo di papera si è afflosciato, in preda alla depressione.
Al
termine della canzoncina, Naruto stringe la mano del suo nuovo amichetto del
cuore.
«Piacere
di conoscerla, io mi chiamo Naruto Uzumaki.»
«Io
sono Orochimaru.»
A
sentire quel nome, Naruto scosta la mano come se si fosse scottato. Gli occhi
azzurri lanciano lampi di puro odio nei confronti di colui che voleva uccidere
Sasuke.
«Tu!»
«Io?»
«Tu!»
«Io?»
«Tu!»
«Tu
chi?»
«Tu-tu!»
«Oh,
un tutù?»
Domanda
Orochimaru, deliziato.
«Dove?»
«Non
lo so, ma addosso a Sasuke sarebbe un incanto!»
«Sì,
ma di che col…»
«BASTA!»
È
Sasuke ad interrompere il folle discorso tra i due, dirottando l’attenzione dei
presenti su di sé e sulla sua ormai definitiva crisi di nervi.
«Sono
stufo di questa faccenda! Tu… - indica Naruto – smettila di starmi appresso
come una piattola allo scoglio! E tu… - Sasuke sbianca mentre fissa Orochimaru
- …tu… stammi lontano e basta o ti aizzo il culo di papera contro le parti
intime!»
A
queste tuonanti affermazioni, Naruto e Orochimaru scoppiano in lacrime al grido
di: «Sasuke-kun non mi vuole più bene!».
Lo
spettacolo è abbastanza pietoso in sé per sé. Orochimaru sta sdraiato sul
pavimento, in posa melodrammatica. Ad un suo cenno, Kabuto aziona un comando e
un fascio di luce si proietta sul vampiro che comincia a cantare:
«Eravamo
fidanzati, poooooooooi tu mi hai lasciato… senza addurre motivazioni
plausibiliiii.»
«…?»
Al
silenzio interrogativo di Sasuke, Orochimaru risponde con un cenno che lo
invita a continuare. Sasuke osserva Neji, che annuisce convinto. Non per altro,
ma quella non se la vuole perdere. Naruto, dal canto suo, osserva Sasuke con i
grandi occhi azzurri sgranati e lacrimosi.
«Stavi
davvero con lui?»
Chiede,
tirando appena su col naso. Al che Sasuke si trova costretto a continuare. Ma
senza cantare.
«No,
non è vero. Tu non capisci l’universo di un Uchiha. Il mio spiccato
menefreghismo, si contrappone al tuo gretto materialismo pedo-pederasta…»
«Ciò
nonostante… Sasuke ti amo!»
«Mi
sento confuso.»
Replica
Sasuke, dirigendosi lentamente verso Neji.
«Sasuke
ti amo!»
Orochimaru
si avvicina di un passo.
«Voglio
stare un po’ da solo.»
«Sasuke
ti amo!»
Sasuke
a quel punto cerca una scappatoia. Vede Naruto e, per la prima volta, lo
identifica come ancora di salvezza. Afferra l’umano e lo stringe a sé,
avvicinandosi alle sue labbra con le proprie.
«Esco
da una storia di tre anni con Naruto!»
«Sasuke
ti amo!»
«Non
mi voglio sentire legato!»
«Sasuke
ti amooooooooooooo!»
«Ok,
basta così.»
Decide
Sasuke, dopo l’ennesimo acuto di Orochimaru. Tutti sbuffano e Orochimaru mette
il broncio.
«Con
te non si può proprio scherzare, Sasuke-kun. Però si può fare altro…»
Aggiunge
poi, ammiccando lascivamente verso il giovane Uchiha.
A
quell’affermazione, però, Naruto – caduto in trance quando Sasuke si era
avvicinato alle sue labbra – scatta.
«No!
– urla – Sasuke è mio! Esclusivamente mio! E tu non lo avrai,
maledetto Orochimaro!»
«Tuo?
Sasuke-kun è mio!»
«No
è mio!»
«Mio!»
Dlin
dlon!
Il
campanello interrompe il diverbio tra i due. Kabuto apre la porta, lasciando
entrare un imbufalito Iruka.
«Beh,
che succede qui? Neji, Sasuke, ancora in giro a bighellonare? Non sapete che
ore sono? È quasi l’alba e voi dovreste essere a letto! E tu… - Iruka brandisce
il mestolo contro Orochimaru – dovresti vergognarti a tenere qui dei poveri
bambini dopo una cert’ora! Avanti ragazzi, subito a casa! Ora!»
Neji
e Sasuke per una volta accolgono a braccia aperte l’istinto materno di Iruka,
avviandosi verso la porta con un semplice: «Ciao, ci vediamo».
Naruto
anche fa per avviarsi, ma Orochimaru li blocca.
«Fermi!
Non vi lascerò andar via!»
Ma
l’occhiata di Iruka è glaciale e il mestolo potente. Neanche Orochimaru può far
nulla, così cerca almeno di trattare le condizioni.
«D’accordo,
potete andare, ma ad un patto…»
«No,
non verrò a letto con te.»
Risponde
subito Sasuke.
«Allora…»
«Neanche
io.»
Neji
mette le mani avanti. Orochimaru si imbroncia.
«Allora…»
«Sì,
lui puoi tenertelo!»
Rispondono
i due vampiri in coro, spingendo Naruto verso Orochimaru, ma questi scuote il
capo, mentre Iruka dà una mestolata in testa ad entrambi.
«Non
lo voglio. Però… Un giorno lui dovrà tornare e dovrà…»
«…essere
trasformato in vampiro?»
Domanda
Naruto, con gli occhi che brillano. Così Sasuke non avrà più scuse per
rifiutarsi di trasformarlo! Non gli importa se per Uchiha perderebbe la sua
anima, essa già gli appartiene del tutto. La sua stessa esistenza non ha significato
senza Sasuke.
«No.
– Orochimaru pone subito fine ai sogni di gloria di Naruto. – Dovrà imparare a
cantare e ballare il Waka waka, così da poterci esibire insieme!»
«Sicuro
di non volerlo mangiare?»
Propone
Neji, ma Orochimaru rifiuta.
«Fossi
scemo. Io quello non lo mordo. Magari è contagioso.»
Replica,
prima di scomparire in una nube nera, canticchiando:
«Il
kobra non è un serpente… ma un pensiero frequente, che diventa indecente,
quando vedo te…»
«La
mia opinione sugli antichi è definitivamente distrutta.»
Commenta
Neji, mentre i poveri vampiri, seguiti da Naruto, tornano a casa, senza sapere
ancora la terribile sorpresa che li attende.
«Io
penso che…»
«Sasuke,
basta!»
Riuscirà
Naruto a coronare il suo sogno d’amore?
Kiba
butterà giù la pancetta da alcolizzato?
Lo
shampoo di Neji funziona anche contro le doppie punte o è solo pubblicità?
Il
culo di papera di Sasuke è vivo o è solo un’allucinazione collettiva, come
Berlusconi?
Perché
proprio una Porsche? E perché gialla?
Ma
soprattutto: il kobra è un serpente o no?
N/A: lamentatevi di
questo, gente ù_ù. Dieci pagine di puro delirio. E non sono ancora andata a
vedere Eclipse ç_ç, maledetti esami.
In
ogni caso, stavolta vi faccio un concorso. Ci sono otto citazioni
particolarmente evidenti.
Il
primo che le scopre tutte vince una fan fiction su Twilight scritta da
me medesima, con pairing a scelta ù_ù.
Di
queste citazioni non valgono:
-Quelle su Twilight,
o dovreste citare l’intera fan fiction XD.
-Quelle dei prodotti
che cito nell’introduzione (ceretta, ecc…)
Valgono
invece citazioni da:
-Libri,
film, opere teatrali e canzoni.
Divertitevi
ù_ù.
E
ora la risposta ai commenti:
Two dollar bill: Naruto è
perfetto. Prima
o poi Kushina apparirà (credo), per ora penso che di pazzi bastion quelli
presenti XD. E Gaara non si merita neanche la minima compassione, visto che dà
corda a Naruto.
Silver
Moon:
Ma come no? XD Basta un po’ di ironia e quei due sono perfetti in tali ruoli.
Insomma, un ragazzo che si comporta da idiota e il suo stalker. Sono identici! I
libri leggili. Posso assicurarti che meritano solo per quanto sono demenziali,
ma non comprarli, fatteli prestare o leggili in biblioteca o on-line. Meglio non
darle soldi, visto che li usa per finanziare campagne contro gli omosessuali
=_=.
Slits:
Beh,
grazie XD! Posso capirti con i commenti, io di solito commento pochissimo per
mancanza di tempo. I personaggi cerco sempre di farli IC, anche in una comica,
magari esasperandone alcuni lati del carattere, ma ammetto che mi ci impegno
parecchio. Per quanto riguarda Twilight, io non lo posso soffrire, ma si presta
così bene ad essere preso in giro che non mi sono potuta trattenere. Non ti
preoccupare per il commento, mi ha fatto incredibilmente piacere e non penso
che tu abbia bisogno di aggiungere altro^^. Grazie ancora.
Cyberprincess: Sasuke non è
pucchoso, è depresso, poverino!
Yama_nihal: beh, no Sasuke,
no party ù_ù. Come vedi in questo capitolo mi sono rifatta XD.
Oddio,
grazie per le segnalazioni O_O… non me ne ero accorta (questo è ciò che si
ottiene a scrivere di notte, durante gli esami). Mi sa che revisionerò tutto
quanto a fanfiction finita perché adesso la voglia e il tempo di farlo sono
pochissimi, ma mi segno i tuoi appunti e mi ricorderò di modificare quei pezzi.
Grazie davvero.
Shark_Attack:
leggerla
tutta d’un fiato è impossibile: soffochi prima.
Lady_Hime: Sasuke si è
depresso ed è andato a fare cerchietti all’angolino ù_ù.
Naomi92: Iruka è una madre
modello, non potrebbe mai lamentarsi della famiglia ù_ù. Come hai potuto
vedere, neanche Orochimaru lo ha voluto XD. Il motivo per cui Sasuke, secondo
Naruto, sarebbe dovuto andare a Volterra è la stessa per cui Bella insegue
Edward nel libro. Con la differenza che Edward ci va davvero per suicidarsi,
quindi rispetto a Sasuke è decisamente pirla. Sasuke perlomeno cercava solo un
po’ di svago XD.
TemeXDobe: Naruto è una
testa dura ù_ù. Si ostinerà fino all’ultimo, ma il problema è che gli altri gli
danno corda XD.
Elos: voglio la foto
della coda*-*. Avanti, avanti! La battuta è terribile, ma mi è sorta spontanea
XD.