Il cavaliere invisibile

di cricrifanficlover01
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1- prologo ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1- prologo ***


Il cavaliere invisibile. 

Capitolo 1 [ prologo; narratore esterno ] 
Hiccup non ha mai vissuto a Berk. Quando Valka venne portata via da Saltanuvole si dà il caso che Hiccup fosse tra le sue braccia, e venne portato via anche lui, come sua madre. Nel corso degli anni, quando Hiccup compì 15 anni abbandonó sua madre e se ne andò ad abitare lontano dà lei, con il suo fido amico Sdentato. Ma lui non è cresciuto come voi credete. Dopo una brutta maledizione scagliatesi contro, lui diventó completamente invisibile, ma comunque reale. 
Era una giornata tranquilla di mezza estate, Hiccup era sull'isola in cui si era stabilito da 5 anni, ormai. La maledizione l'aveva colpito un normale giorno 3 anni prima, quando ne aveva 17. Aveva cercato ogni modo per annullarla, senza mai riuscirci. Era triste, sconsolato, viveva da solo se non fosse stato per Sdentato e aveva voglia di conoscere gente nuova, di essere considerato un ragazzo qualunque, un ragazzo normale, anche se non poteva esserlo. Questo lo rattristiva ogni singolo secondo della sua esistenza. 
" Hey, bello. " disse a Sdentato, sedendosi su uno scoglio in riva al mare. " Sono stanco di stare qui...solo. " disse. 
Hiccup era ricoperto da un'armatura che ricopriva perfettamente tutto il corpo, senza permettere a nessun di vedere il suo stato. 
" Chissà, magari...potremmo andare a fare un giro per le isole. Magari scopriamo dov'è Berk, quell'isola di cui mi ha parlato la mamma. Chissà se papà e ancora vivo...ho una voglia di incontrarlo...di conoscerlo...di sapere di chi sono figlio. " disse ancora Hiccup, guardando verso l'orizzonte. " Purtroppo però non posso...se mi vedrebbe mi caccierebbe dall'isola. " 
Una lacrima invisibile gli percorse la guancia, percorrendola velocemente, segno che fosse grossa e quindi pesante. Si sporse dallo scoglio su cui era seduto e guardò la sua immagine riflessa sull'acqua, si tolse la specie di maschera lunga di cuoio che aveva e continuò a specchiarsi. Niente, solo il nulla. Eppure lui esisteva, lui era lì, dentro quell'armatura. Rimase immobile per alcuni secondi, poi si girò e saltò in piedi, rimettendosi la maschera addosso. 
" Ho decido, bello. Andiamo a fare una bella ispezione delle isole qui vicino. " disse, salendo in groppa al suo amico Sdentato e lo spronò a prendere il volo. 
Poco dopo si ritrovò in volo, guardando una mappa che lui stesso aveva disegnato, esplorando le isole vicine alla sua. 
" Potremmo andare a nord. Abbiamo esplorato molto a sud ed a est, infatti qui ho disegnato molte isole, ma a nord non ci siamo mai andati. Bene, penso che oggi sia il giorno giusto per andarci. " disse Hiccup, controllando attentamente la sua mappa, prima di richiuderla e guidare Sdentato verso la direzione giusta. 
Vari minuti di volo diedero i loro frutti : si ritrovarono davanti ad un'isola che sembrava piuttosto abitata; in ogni angolo si potevano vedere case. All'inizio Hiccup pensò che fosse meglio andarsene, lui non era pronto per affrontare un villaggio nelle sue condizioni, ma alla fine atterrò in una piazza in mezzo alle case. Alcune persone si avvicinarono a lui, alcune incuriosite, altre impaurite, altre ancora iraconde per qualche motivo sconosciuto. 
" Chi è? "
" Quello è un drago! " 
Le persone crearono un brusio generale, che venne interrotto da una voce possente di un uomo che entrò nella piazza, guardando sbalordito Hiccup. 
" Non può essere...quella è una Furia Buia! " disse l'uomo, che era alto e robusto, con capelli rossi e occhi verdi. " Catturatelo immediatamente! " ordinò sempre l'uomo. Altre persone si fiondarono per catturare Sdentato. 
" No, non fategli del male! " gridò Hiccup, scendendo dalla sella e cercando di trattenere la gente al largo dalla Furia Buia. 
" Chi sei? " domandò l'uomo, calmo. 
" Mi chiamo Hiccup. " rispose lui, ingenuo di chi fosse realmente. 
L'uomo spalancò gli occhi, avvicinandosi ad Hiccup. 
" Tu sei Hiccup Horrendous Haddock III? " chiese. 
La folla attorno continuò a fare domande e commenti.  
" Si, perché? " chiese lui, confuso. 
" Tu sei mio figlio! Il figlio che ho perduto 20 anni fa! Dov'è tua madre, dov'è Valka? " 
" Io..tu sei mio padre? Io non lo so, io e lei ci siamo separati quando avevo 15 anni. " disse lui. 
" Togliti quest'armatura, voglio vedere com'è cresciuto mio figlio! " 
" Ehm...io non posso. " disse, poi il suo sguardo cadde su una ragazza che da in mezzo la folla lo stava guardando. 
ANGOLO AUTRICE : 
Finalmente un'idea! Allora che ne dite della mia nuova fanfiction? Per favore, recensite!! Graaaaziee. 
By cricrina01

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Capitolo 2
*** capitolo 2 ***


Capitolo 2 

" E perché non potresti togliertela? " chiese Stoick confuso. 
" È una lunga storia, per favore, credimi...è meglio se non lo faccio. " disse Hiccup, cercando con lo sguardo la ragazza che fino a poco fa lo guardava. La trovò e la osservò. Era davvero bellissima; aveva dei lunghi capelli biondi raccolti in una treccia laterale e gli occhi di un bellissimo azzurro cielo. Era vestita con una maglia rossa, una pelliccia sulle spalle, coperte dalle spalliere, una gonna borchiata, dei leggins blu e infine degli stivali di pelliccia. Lo fissava ancora, confusa anche lei dalle sue parole. 
" E dimmi..tu cavalcheresti una Furia Buia? " chiese Stoick, lasciando stare la storia dell'armatura. 
" Si. I draghi non fanno del male. Lo so che voi li uccidere, ma...non ha senso. Tutto ciò che so su di loro me l'ha insegnato la mamma. " 
" Quindi lei era contro a tutto quello che facciamo noi. Bene, d'ora in poi non si uccideranno più draghi. " disse Stoick, mentre dalla folla si sentivano insiemi di "cosa?" gridati un po' da tutti. " Tu ci insegnerai tutto, figliolo. " 
Hiccup avrebbe voluto sorridere, ma sapeva che non poteva. Stoick prese per un braccio il figlio, trascinandolo fuori dall'insieme di folla, andando verso casa sua. 
" Bene, questa è casa mia. Spero ti troverao bene. " disse Stoick, sedendosi su una sedia.
" Lo spero anch'io. " disse Hiccup, rimanendo in piedi. 
" Siediti dove vuoi. " 
Lui fece quello che gli aveva consigliato Stoick. " Posso farti una domanda? Chi è quella ragazza con i capelli biondi e gli occhi azzurri che c'era in piazza? " 
" Sai Hiccup, non c'è solo una ragazza bionda con gli occhi azzurri nel villaggio. " disse ridendo. 
" Ha...una treccia laterale, la maglia rossa, le spalliere..." iniziò a descrivere Hiccup, bloccato dalla voce del padre. 
" Astrid, si chiama Astrid. " disse lui capendo a chi si riferiva. " Ti piace? " 
" Ehm...cosa? No, è solo...carina. " 
" È una ragazza molto forte e tenace, vive da sola da quando era piccola. " 
" Cosa è successo ai suoi genitori? " chiese Hiccup. 
" Morti, in una delle tante guerre contro i draghi. " 
" Se avresti ascoltato la mamma prima i suoi genitori non sarebbero mai morti. " 
" E va bene...ti piace. " 
" No! Io non ho detto questo..." 
" Ma lo so. Beh, ora fai ciò che vuoi. Puoi fare un giro con me per il villaggio, oppure rimanere a qui a casa. " 
" Preferirei fare un giro del villaggio, ma da solo, se permetti. " 
" Va bene, ti aspetterò qui. " 
Hiccup uscì di casa, incamminandosi per le stradine che c'erano tra le case. Ne percorse una, arrivando davanti ad una casa. Si fermò, guardandola. Ad un tratto qualcuno si affaciò ad una finestra. 
" Cerchi qualcuno? Hai bisogno d'aiuto? " chiese quel qualcuno. Alzò la testa verso la finestra e vide la cosa più bella che aveva visto a Berk : era Astrid, che gli stava sorridendo, mentre con le mani finiva di intrecciare i capelli nella treccia. 
" N-no. " rispose Hiccup. 
" Allora che stai facendo lì? " 
" Niente...non so dove andare. " rispose, riprendendo il cammino verso un'altra stradicciola. 
" Aspetta...vengo con te, almeno non rischierai di perderti. " 
" Non mi perdo, ho Sdentato con me. " 
" Vengo con te comunque." disse lei, scomparendo dalla finestra per riapparire poco dopo alla porta. 
" Eccomi. " disse, iniziamdo a camminare in una direzione precisa. La seguii, senza fare domande. 
" Perché vuoi aiutarmi? " 
" Ci dev'essere una ragione per la quale ti sei fermato davanti a casa mia. " 
" In realtà non c'è. Il sentiero si fermava qui. " 
" Perché non vuoi toglierti quell'armatura? " chiese lei, fissandolo. 
" Non sono come pensate che sia. " 
" Sei umano...importa che tu sia bello o brutto? " 
" Non è come pensi. " disse lui, sospirando. 
" Cosa significa? Mostrati a me. Manterrò il tuo segreto. " 
" Perché vuoi aiutarmi? È meglio per te se mi stai lontana. " 
" Bene, io voglio sapere chi sei. " disse lei. " Vieni a casa mia. Non lo saprà nessuno. " 
Hiccup ci pensò a lungo, poi la seguì a casa sua. 
" Forza, togliti quella maschera. " 
Hiccup fece quello che gli aveva chiesto Astrid, lasciandola senza parole. 
" T-tu...sei invisibile? " chiese lei, un po' spaventata. 
" Si...a 17 anni mi ha colpito una maledizione. " 
" Mi dispiace. " disse, allungando una mano verso di lui. Gli accarezzò il viso, che non poteva vedere, poi passò il pollice sulle sue labbra, fino alle estremità, e capì che stava sorridendo. 
ANGOLO AUTRICE : 
Finalmente finito! Alla fine sono riuscita a finire questo stramaledettissimo capitolo! Si! Recensite, miraccomando. 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Capitolo 3 

" Dev'essere difficile per te sorridere nelle tue condizioni. " disse lei, togliendo la mano dal suo viso. 
" Lo è. " concordò lui. " Per favore, non dire a nessuno come sono, soprattutto non dirlo a mio padre. " chiese, supplicante. 
" Manterrò il segreto. " disse Astrid. 
" Come saresti se non fossi stato colpito dalla maledizione? " chiese lei, sedendosi sul suo letto, visto che erano in camera sua. 
" Cosa vuoi sapere? E...perché lo vuoi sapere? " chiese Hiccup, confuso. 
" Voglio solo aiutarti. Non troverai qualcuno che ti aiuti come lo sto facendo io. " disse lei. " Descriviti. Io sono come cieca davanti a te, vedo la tua armatura, ma non vedo te, ricordatelo. " 
" Non mi piace descrivermi. " disse lui, lievemente frustrato. " Non capisco, non capisco perché mi vuoi aiutare. " disse, cercando di raggiungere la porta della stanza per andarsene, ma lei gli prese un braccio. 
" Perché non vuoi che ti aiuti. " 
" Perché ho paura! " disse, arrabbiato. " Ho paura che possa succedwrti la stessa cosa che è successa a me. " 
Astrid rimase senza parole, senza sapere cosa dire o fare. Lui aveva paura per lei. 
" Scusa se non sono egoista come pensi. " disse, alla fine andandosene. Uscì dalla casa di Astrid, dirigendosi verso quella di suo padre. Cercò di mantenere più calma possibile e si sedette su una sedia attorno al tavolo in una stanza non lontana dall'entrata. 
" Come faccio a far stare lontana da me Astrid? " chiese a suo padre. 
" Perché vuoi farla stare lontana da te? Non ti piaceva? " chiese confuso Stoick. 
" Non ho mai detto questo. " 
" Ma l'hai pensato. " 
" Ahh, tu dimmi solo come tenermela lontana! " disse Hiccup, irritato. 
" Cosa dovrei dirti? Se ne sta sempre sola, a casa sua, stai lontano dalla sua casa e non la vedrai. " disse lui. 
Hiccup ascoltò, era un consigliò accettabile, ma non ascoltò esattamente il consiglio, ma quello che faceva Astrid : lo tattristì il fatti che lei stava sempre da sola, e ora che aveva incontrato lui e voleva aiutarlo, e quindi stare del tempo con lui, Hiccup cercava di evitarla. Non gli sembrava giusto. Ma non voleva che le capitasse la stessa cosa che gli era capitata a lui. Pensava che lei fosse bellissima e anche gentile a volerlo aiutare, ma no...non voleva che lo aiutasse. 
" Grazie. " disse lui. " Mi puoi mostrare la mia stanza? Vieni Sdentato! " 
" Certo. " 
Stoick lo accompagnò in camera sua e lo lasciò solo, in pace. Hiccup si distese sul letto, guardando Sdentato. 
" Perché? Perché ho deciso di mostrarmi? Nulla sarebbe andato storto se non mi fossi mostrato a lei. E poi...perché proprio a lei? " chiese, mentre Sdentato gironzolava indisturbato per la camera. " Okay...lo ammetto, mi piace, ma...no, lei non mi accetterà mai per quello che sono. Stupida maledizione! " disse, arrabbiandosi e tirando un pugno contro a un mobile di legno, ferendosi le nocche. " Ma che parlo a fare se tu non mi ascolti neanche? " chiese Hiccup, riferendosi a Sdentato. Poi si distese di nuovo sul letto, chiudendo gli occhi. 
" Hiccup, è l'ora di cena. Vuoi mangiare qualcosa? " chiese Stoick dal piano di sotto. 
" No, non ho fame. " disse Hiccup, girandosi nel letto e sprofondando la faccia nel cuscino. 
" Sei sicuro? " chiese Stoick, entrando nella camera di Hiccup. 
" Si. " disse lui, alzandosi dal letto ed affacciandosi alla finestra. 
" Va bene. Allora buonanotte. " disse, uscendo dalla camera. 
" 'Notte. " rispose Hiccup, guardando le case e subito il suo sguardo si fermò sulla casa si Astrid. 
" Ah, maledetta maledizione! " disse Hiccup, ritornando a stendersi sul letto. 
Intanto, nella casa che Hiccup aveva guardanto fino a poco tempo prima, c'era Astrid che anch'ella era distesa sul suo letto a fissare il soffitto. 
" Che stupido che sei Hiccup..." sussurrò con voce bassa, quasi avendo paura che la potesse sentire. 
ANGOLO AUTRICE : 
Ecco il terzo capitolo, più piccolo degli altri perché ho ancora problemi di tempo e non so che scrivere. -.- 
Spero vi sia piaciuto, ma d'ora in poi non lo scriverò neanche più. Chi mi ama mi segua. Fine. Chi mi odia...non mi interessa. U.u 
By cricrina01 

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Capitolo 4
*** capitolo 4 ***


Capitolo 4  

Quella notte Hiccup non dormì molto, anzi, non dormì affatto, perché pensava ad Astrid. Sapeva che era stata la scelta giusta quella di allontanarsi da lei, ma non riusciva a togliersela dalla testa. 
La mattina arrivò ed Hiccup aprì gli occhi alla luce del sole che lo colpiva in piena faccia. 
" Andiamo...è già mattina? " chiese lui, richiudendo gli occhi e mettendo la testa sotto al cuscino. Poi prese un po' di forze e si alzò, avanzando lentamente verso la porta e scendendo le scale con Sdentato vicino. 
" Buongiorno figliolo! " lo salutò Stoick. 
" 'Giorno..." mugugnò Hiccup, sedendosi sfinito. 
" Non hai dormito molto stanotte, vero? " 
" No. " rispose lui, coprendosi la bocca con una mano mentre sbadigliava. 
Qualcuno bussò alla porta. 
" Strano..." disse Stoick, camminando verso la porta e poi aprendola. Si ritrovò davanti una persona che sicuramente non voleva lui. 
" Cosa ci fai tu qui? " chiese Hiccup, con gli occhi fuori dalle orbite. 
" Non mi arrenderò, ti voglio aiutare. " disse Astrid, entrando nella casa. 
" Aiutarlo a fare cosa? " chiese Stoick. 
" Niente. " disse Hiccup, alzandosi e portando fuori dalla casa Astrid. " Mi vuoi spiegare cosa si passa in mente? Ho detto che non voglio aiuto. " 
" E io non ti ascolto. " disse Astrid, incrociando le braccia al petto. 
Hiccup si sbattè una mano sulla fronte, sospirando. 
" Mi vuoi aiutare? Bene. Stai lontana da me. " 
" Ti verrò a cercare fino a quando non ti deciderai ad accettare il mio aiuto. " 
" E va bene. Vuoi diventare invisibile? Scelta tua. " 
" Io non diventerò invisibile. Io ti aiuterò a spezzare questa maledizione. " 
" E sentiamo...come faresti? " 
" In qualche modo ci riuscirò. " 
" Bene, pensaci se vuoi, io me ne torno a casa a fare colazione. " disse lui. 
Astrid se ne tornò a casa sua, non dicendo una parola. 
Hiccup rientrò a casa, chiudendosi la porta alle spalle. 
" Cosa voleva? " chiese Stoick, curioso sempre nel farsi gli affari di suo figlio. [...] 
" Niente, niente. " rispose Hiccup, bevendo velocemente la sua tazza di latte e salendo al piano di sopra, in camera sua. 
" Perché devi essere così complicata, Astrid? " chiese lui, sedendosi sul letto. 
" Io non sono complicata. " disse una voce che conosceva fin troppo bene. 
" Ma cosa...? " chiese avvicinandosi alla finestra, da cui proveniva il suono della sua voce. Guardò in basso, trovando Astrid che lo guardava. 
" Cosa ci fai li? " 
" Questo non ha importanza. Ha importanza quello che hai detto. Io non sono complicata, sei tu quello complicato! " disse puntandogli un dito contro. 
Hiccup rientrò in camera, tornando dov'era poco prima. 
Astrid girò intorno alla casa, fino ad arrivare davanti alla porta, bussare ed entrare di nuovo in casa, non dando nemmeno spiegazioni a Stoick, se rimase a fissarla confuso. Salì le scale ed aprì la porta della camera di Hiccup, sapendo esattamente dove andare. Hiccup rimase a guardarla anch'egli alquanto perplesso. 
" Non hai nulla da dirmi? " chiese lei. 
" Ehm...no. "
Astrid si avvicinò a lui, tirandogli un pugno sul braccio. 
" Cosa ho fatto ora? " 
" Quello che hai detto prima. L'hai detto e ora non hai nulla da dirmi? " 
Hiccup arrossì, ringraziando il fatto che lei non lo potesse vedere. 
" Bene, stai ancora zitto? Ti farò parlare allora. " disse Astrid, facendo alzare Hiccup in piedi e togliendogli la maschera. 
" Cosa..." 
Astrid non disse nulla, portò solamente la mano sulla guancia di Hiccup, facendolo abbassare alla sua altezza, chiuse gli occhi e lo baciò sulle labbra. 
Hiccup inizialmente non sapeva che fare, poi ricambiò il bacio. Si staccarono, Hiccup la guardò negli occhi. 
" E questo per che cos'era? " 
" Niente. " 
ANGOLO AUTRICE : 
Mi scuso per il terribile ritardo, ma ho sempre un sacco di cose da fare. Cercherò di pubblicare il prossimo capitolo il prima possibile, pur essendo fin troppo impegnata. 
By cricrina01

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Capitolo 5 

" E se non fossi bello come pensi? " 
" Non m'importa come sei, quello che mi importa è aiutarti. Tu mi piaci, Hiccup. " 
Hiccup non seppe cosa dire, era nervoso per tutto quello che era successo quel giorno. 
" Ti aiuterò per questo. " 
" Non penso che tu mi conosca. " 
" La vuoi piantare? Ho detto che ti aiuterò e ti aiuterò. " disse Astrid. 
" Va bene, ma..." iniziò a dire, zittito da Astrid che gli posò un dito sulle labbra. 
" Ma niente. " disse, sorridendogli. 
" Pensò che dovrei dire a papà che sono così. " disse lui. 
" Già, lo penso anch'io. Si starà chiedendo perché non ti togli mai l'armatura. " disse Astrid. 
Hiccup prese Astrid per mano e scese le scale, trovando Stoick che stava per uscire di casa. 
" Aspetta...papà. " disse Hiccup, fermandolo. " Ho bisogno che tu veda una cosa. " 
" Cosa? " chiese Stoick aspettando. 
" Come sono realmente. " disse lui, togliendosi la maschera. 
Stoick lo guardò, basito, senza dire nulla, non sapeva cosa dire esattamente. 
" Sei....invisibile? " chiese infine. 
" Si papà, una maledizione mi ha colpito 3 anni fa. " 
" Perché non me l'hai detto prima? " 
" Credo che chiunque mi aiuti finirà per diventare invisibile. " disse lui, pensando a cose sentite in passato. 
" Come fai a saperlo? Come...come ti è stata scagliata contro la maledizione e da chi? " chiese Stoick. 
" Semplicemente non lo so. Un giorno stavo dormendo e quando mi sono sevegliato e sono andato ad un lago nelle vicinanze per prendere dell'acqua...non mi vidi. Mi prese il panico e ancora oggi ricordo il mio terrore che ebbi quel giorno. " raccontò Hiccup. 
" Quindi non possiamo sapere come aiutarti. Come fai a sapere che noi diventeremo invisibili? " chiese Astrid. 
" Dopo quella notte mi sono capitati nella mente pensieri a caso, non miei, qualcuno me li doveva aver messi. " 
" Che strano..." disse Stoick. " Beh, ora andate. Per ora non ho tempo, devo occuparmi del villaggio. Ne riparleremo stasera. " disse, andandosene definitivamente. 
Hiccup ed Astrid rimasero soli. Un silenzio profondo cadde nella stanza, spezzato solo da Astrid, dopo un po'. 
" Troveremo il modo di farti ritornare normale. Te lo prometto. " 
" Non dovresti promettere cose che non sei sicura di compiere. E poi...come ho detto diventerai invisibile, lo vuoi davvero? " chiese lui.
" No, ma ti aiuterò comunque. "
" Mi mancheranno i tuoi occhi allora, i tuoi capelli, il tuo viso, tutto. " disse, fissandola. 
" Cosa dovrei dire io che non ti ho mai visto? " chiese Astrid. 
" Non lo so. " 
Lei si alzò, avendo un idea. " E se nella Grande Sala ci fosse un libro che parla di questo? Che ne dici di provare a cercare? " 
" D'accordo. Anche se l'unica cosa che vorrei è rimanere soltanto io invisibile. " rispose, seguendola fuori dalla casa. Insieme di diressero verso la Grande Sala, mettendosi subito a cercare tra i vecchi libri coperti di polvere. 
Passarono minuti e minuti, quasi un'ora, e non trovarono comunque niente. 
" Secondo me i vichinghi non sanno nemmeno che esistano certe cose, come possono scrivere libri su di esse? " chiese Hiccup, usando un po' di logica.
" Probabilmente hai ragione....ma è tutto così strano, nessuno ne sa niente, nemmeno tu. Hai detto che ti sei svegliato trasformato. Dov'eri quando ti sei svegliato? " 
" Sotto le ali di Sdentato, più precisamente eravamo in una grotta. " 
" Una grotta! E se fosse quella ad averti fatto questo? " 
" Una grotta? Una grotta non lancia maledizioni, e non mette nemmeno pensieri a caso nella testa delle persone. " 
" E tu che ne sai? " chiese Astrid. 
" Va bene, andiamo. " disse, uscendo con Astrid dalla Grande Sala e chiamando Sdentato, che corse subito dal padrone. 
" Sdentato...torniamo alla grotta. " disse Hiccup, salendoci su. Poi porse una mano ad Astrid. 
" È sicuro? " chiese, diffidente. 
" Ovvio. " rispose. 
Astrid afferrò la mano e salì anche lei su Sdentato. In poco tempo quest'ultimo spiccò il volo, mentre alcuni abitanti del villaggio lo fissavano allontanarsi incuriositi. 
ANGOLO AITRICE-AVVERTIMENTO : 
Vi avverto che la storia alla fine potrebbe risultare incompiuta, perché non so come andare avanti. 
Questo è tutto. 
By cricrina01

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Capitolo 6
*** capitolo 6 ***


" Pensi davvero che quella grotta c'entri qualcosa con la maledizione? " chiese Hiccup ad Astrid, mentre erano in viaggio.

" No, ne sono sicura. " rispose lei.
" Certo. "
" Tu non credermi, vedremo poi chi avrà ragione. " 
Il viaggio continuò piuttosto silenzioso e presto i due ragazzi si ritrovarono davanti alla grotta. scesero da Sdentato e ci entrarono dentro con molta calma, osservando i dettagli di quel luogo che per Astrid era maledetto, o comunque era in grado di fare cose che una normale grotta non avrebbe mai fatto.
" Vediamo un po'..." disse Astrid e osservando la grotta. " Dov'eri mentre dormivi? "
" Non lo so, è passato così tanto tempo.." disse Hiccup osservando la grotta. 
" Forse è vero....la grotta non c'entra un bel niente. "
" Ah, lo ammetti ora che avevo ragione io? "
" Si..ma ci dev'essere una soluzione. C'erevate solo tu e Sdentato nella grotta? "
" Quando mi sono addormentato si. " 
" Okay...non so che altro pensare..torniamo a Berk? " 
" Forse è meglio. "
Uscirono dalla grotta e, dopo un breve viaggio, si ritrovarono di nuovo a Berk. Per tutto il viaggio però Astrid non aveva smesso di pensare nemmeno un attimo. Se all'inizio nella grotta non c'era nessuno, all'ora durante la notte avrebbe benissimo potuto entrare qualcuno. rientrarono in casa di Hiccup, dove seduto su una sedia c'era Stoick. 
" Ragazzi..avete trovato qualcosa? " chiese quest'ultimo. 
" Purtroppo no. " rispose Hiccup. 
" Non ti scoraggiare figliolo, prima o poi troverai la soluzione al tuo problema. " 
" Illuminante direi..." 
Hiccup ed Astrid salirono di sopra, andando nella camera di Hiccup. 
" Continuo a pensare che non troverò mai la soluzione..." disse Hiccup, sedendosi rassegnato sul suo letto. 
" La troveremo, ne sono sicura. " 
" Eri sicura anche del fatto che fosse tutta colpa della grotta. "
Astrid sospirò, sedendosi accanto ad Hiccup. Gli tolse la maschera, avvicinando il suo viso a quello di lui. Poi, a pochi centimetri di distanza, riaprì gli occhi e lo guardò, anche se lei non poteva vedere nulla di lui. 
" Anche se rimarrai per sempre invisibile, io ti amerò sempre. " disse, infine chiudendo gli occhi e baciandolo. Hiccup sorrise, ricambiando il bacio, e pensando a quanto era fantastica Astrid per lui. Non le aveva chiesto di aiutarlo, lei l'aveva fatto da sola, di sua iniziativa. Era probabilmente per quello che l'amava così tanto, così tanto che sarebbe morto per lei...e se a lei non importava del fatto che lui fosse invisibile...allora sarebbe rimasto invisibile per l'eternità. 
" Voglio comunque provarci.. " disse Hicup, riferendosi al fatto di cercare una soluzione all'essere invisibile. 
" E io ti aiuterò. " disse Astrid. 
ANGOLO AUTRICE: 
Okay, mi volete uccidere...faccio una pausa di una settimana di nuovo e poi esco con sto capitolo minicicciolo...cercate di capirmi, almeno voi! Sono davvero super impegnata, e a giugno dovrete fare a meno di me fino circa al 20...dopodichè tornerò a pubblicare capitoli penso regolarmente, a meno che non vada incontro a nuovi problemi. 
Un bacio enorme. 
By cricrina01. 

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Capitolo 7 

" Ora che facciamo? " chiese Hiccup, guardando fuori dalla finestra. 
" Non lo so. Propongo soltanto di fermarci per qualche tempo; cercare ci può aiutare, ma se non sappiamo cosa cercare non troveremo mai il nostro obiettivo. " disse Astrid, guardandolo. 
" Okay, hai ragione. " concordò lui. " Solo tu e papà sapete che sono invisibile, vero? " 
" Si. " 
" Credo che non troveremo mai la soluzione in due. Conosci persone di cui possiamo fidarci? " 
" Non ho amici, ma conosco un gruppetto che fino a poco tempo fa combatteva con me contro i draghi. " disse lei, osservando Sdentato e pensando al grande errore commesso da tutta Berk. 
" Bene, puoi presentarmi queste persone? " 
" Si. Saranno sicuramente all'arena...è una cosa idiota, sanno che non possono più combattere i draghi eppure passano tutto il tempo lì ad allenarsi. " rispose lei, mentre i due camminavano in direzione dell'uscita dalla casa. 
" Di nuovo attivi? " chiese Stoick, osservando i due in cammino. 
" Torneremo fra poco! " disse Hic, prima di chiudere la porta alle sue spalle. 
Camminarono, poi entrarono dentro all'arena, dove, come già previsto da Astrid, c'erano 4 ragazzi impegnati. 3 di loro si stavano allenando al tiro con l'ascia, l'altro era fermo in un angolo con un libro in mano, che leggeva interessato. 
" Ragazzi, abbiamo bisogno d'aiuto. " disse Astrid. 
Tutti si voltarono verso di lei, poi guardando attentamente Hiccup. 
" Il figlio del capo! " disse uno dei 3 più attivi, con i capelli neri e gli occhi marroni, piuttosto muscoloso, ma comunque basso. 
" Che cosa vuoi da noi? Grazie a lui, ora noi non sappiamo cosa fare tutto il giorno! " disse un altro, con i capelli biondi e lunghi, legati in piccole ciocche, e gli occhi azzurri. 
" Dovreste ringraziarlo invece! Loro sono Moccicoso, i gemelli Testa di Tufo e Testa Bruta e quello laggiù è Gambedipesce. " spiegò Astrid ad Hiccup " E lui come sapete è Hiccup. " concluse riferendosi al gruppetto. 
" Sono parecchio strani. Sicura che ci possano essere d'aiuto? " sussurrò Hiccup all'orecchio di Astrid. 
" Si. Ci dovete aiutare. Così almeno saprete cosa fare e non vi annoierete, no? " 
" Dipende cosa dobbiamo fare. " disse Moccicoso, guardando i gemelli. " Gambe, vieni! " chiamò poi il 4 componente del gruppetto. Quest'ultimo si alzò in piedi, chiuse il libro e si avvicinò a loro. 
" Io sarò felice di aiutarvi, Astrid. Non sono né contro ad Hiccup né contro ai draghi; in più mi annoio anch'io molto, dunque sarebbe un'ottima occupazione della giornata aiutare degli amici. " 
Gli altri 3 fissarono Gambedipesce basiti. 
" Grazie, Gambedipesce. " 
" Di cosa si tratta? " chiesero i gemelli. 
Astrid li guardò con uno sguardo tipo " se parlate vi uccido ", poi si girò verso ad Hiccup e gli tolse la maschera. 
" È-è invisibile? " chiese Gambedipesce, sorpreso come gli altri 3 ragazzi. 
" Si, dovrete aiutarci a trovare la soluzione per questo problema. " continuò lei. 
" D'accordo, vi aiuteremo...tanto non abbiamo nient'altro da fare. " disse Moccicoso, guardando i gemelli, che alzarono le spalle. 
" Incontriamoci domani alle 9. Siate puntuali. " concluse infine lei, mentre i ragazzi uscivano dall'arena. " Perché non hai detto nemmeno una parola? " chiese Astrid, quando rimasero soli. 
" Sono...strani. Ci metto del tempo ad andare d'accordo con delle persone. " 
" Con me non ci hai messo molto. " 
" Tu sei diversa..." 
" Cosa vuoi dire? " 
" Non lo so, hai qualcosa di diverso dagli altri. È come se...ti cercassi da una vita. " disse, sorridendo. 
" Anch'io ti cerco da una vita...ti aspetto da una vita. " disse Astrid, avvicinandosi a lui per baciarlo nuovamente. 
ANGOLO AUTRICE ARRABBIATA ( per non dire altro ) NERA ULTIMAMENTE : 
Salve a tutti. Sto cercando di aggiornare il più possibile e di cercare di tenere la scrittura distaccata dal mio pessimismo (...) Non considerateni come Leopardi, lo odio! 
By la sconsolata in crisi cricrina01.

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Capitolo 8
*** capitolo 8 ***


Giornata libera per oggi…non faremo niente, penso. A meno che tu non voglia cercare altre teorie strane su come sono diventato invisibile. “ disse Hiccup, guardandosi intorno. “ Quindi qui uccidevate i draghi. “ 

“ Più che ucciderli Skaracchio ci addestrava. “ rispose lei. 
“ Chi è Skaracchio? “ 
“ Un vecchio fabbro. Probabilmente l’hai già incontrato da qualche parte. Ha un uncino al posto di un braccio e una gamba di legno. “ 
“ Ah, si. “ disse Hiccup ricordandosi di una persona che aveva incontrato qualche tempo prima. 
Cadde un silenzio profondo. Hiccup osservava interessato l’arena, mentre Astrid osservava lui. 
“ Sembri interessato. “ disse, dopo un po’ di silenzio. 
“ Lo sono. E’ che non sono abituato a sentire di persone che uccidono i draghi. Non l’ho mai fatto, non ho mai trattato male un drago. Mia mamma mi ha insegnato che tutto ciò è sbagliato. “ 
“ Molto probabilmente ha ragione..e anche tanta. I draghi sono esseri viventi come noi e hanno il diritto di vivere. Ma lo facevamo un po per vendetta..i draghi rubavano tutte le provviste al villaggio ed era difficile sopravvivere poi, soprattutto se era inverno. “ 
“ Penso di capire. “ ammise, guardandola negli occhi. 
“ Ma ora tu..potresti insegnarci a vivere diversamente. “ 
“ Si, è quello che intendo fare e incomincerò proprio da te. “
“ Cosa intendi con comincerò da te? “ chiese Astrid un po’ confusa. 
“ Ti troverò un drago e ti insegnerò a cavalcarlo. “ 
“ Ma io…non so se sono in grado di farlo. “ 
“ Se sono in grado io sono in grado tutti. “ 
“ Ah, ma guarda come si sottovaluta. “ 
“ Sei sicuramente meglio di me. Sarai perfettamente in grado, stanne sicura. Allora, vuoi provarci? “ 
“ E va bene..se lo dici tu. “ 
Hiccup le sorrise, poi la prese per mano e la portò fuori dall’arena, facendola salire su Sdentato e dirigendosi verso un bosco vicino al villaggio. 
“ Qui sarà sicuramente pieno di draghi. “ disse Hiccup scendendo da Sdentato. Astrid si affiancò a lui e guardò in giro, poi bloccandosi vedendo delle foglie muoversi non molto distanti da loro. 
“ Hiccup…mi pare di aver visto qualcosa laggiù. “ disse Astrid indicando il punto in cui aveva visto le foglie muoversi. 
“ Bene, se siamo fortunati sarà un drago. “ disse Hiccup, camminando verso il luogo indicato da Astrid. Non ci volle molto tempo che da dei cespugli spuntò fuori un drago azzurro, con molti spuntoni sul corpo e in testa. 
“ E’ un Uncinato mortale! “ esclamò Hiccup osservando il drago. 
“ N-non potremmo cercarne un altro? Mi sembra un tantino non amichevole. “ chiese Astrid, guardando il drago. 
“ Assolutamente no. E’ perfetto, proprio l’esemplare perfetto per te.E’ azzurro come i tuoi occhi…e poi mi pare che sia una femmina. “ disse, sorridendole. “ Non temere, vieni con me. “ continuò, prendendole una mano. 
“ Va bene…” disse, avvicinandosi lentamente insieme ad Hic. 
“ Dammi la mano. “ disse Hiccup. 
Lei eseguì immediatamente la sua richiesta, pur essendo un po’ scettica al riguardo. Hiccup posò lentamente la mano di Astrid sul muso delle draghessa, lasciandola fare qualsiasi cosa volesse fare. Astrid rimase impalata e non seppe cosa dire o fare. 
“ Cosa pensi? “ chiese lui, osservandola. 
“ Soltanto che è stato un grosso errore ucciderli. “ 
ANGOLO AURICE : 
Heilà raga…sono tornata di buon umore nonostante non ne abbia proprio motivo…anzi si, finalmente mio fratelo mi comprerà un pc tutto mio…quindi si, sono strafelice. Spero che il capitolo vi piaccia e….mi potete fare un favore? Potreste recensire anche con una recensione di 11 parole? Grazie a chi lo fa! 
By cricrina01 

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Capitolo 9  
" I draghi servono davvero a tutto...se ne cercassimo qualcuno per i ragazzi il lavoro della ricerca della soluzione al mioproblema sarebbe molto più semplice. " disse Hiccup, guardando Astrid mentre faceva amicizia con la sua nuova amica.
" Già. " concordò lei.
Astrid continuò a guardare la draghessa come imbambolata, poi scosse la testa e guardò Hiccup.
" Decidi come chiamarla. " consigliò lui.
" Tempestosa. " disse lei, sorridendo.
" Ora non c'è altro da fare..si pronta per cavalcarla. "
" Ma sei sicuro? " chiese Astrid un po' diffidente.
" Non è difficile. " la incoraggiò lui.
" Va bene...ci provo. " disse, camminando in direzione di Tempestosa e cercando di salirle in groppa. " Spero che con il tempo faccia progressi, sembro un'idiota. "
" Non lo sei. Avresti dovuto vedere me, invece. " disse, fcendo una piccola risata.
"Okay.." disse, mentre Tempestosa si alzava dal suolo.
" Ti raggiungo. " disse Hiccup salendo su Sdentato e spronandolo a prendere il volo. " Visto? No c'è nulla di preoccupante nel volare su un drago. "
" Hai ragione. " disse Astrid, osservando il paesaggio dall'alto.
" Bene..torniamo a Berk? "
" Si, ma là prendiamo i ragazzi e torniamo qua per cercare altri draghi anche per loro. "
" Va bene. "
I due ragazzi si diressero verso il villaggio, bussando ad ogni porta di ogni casa di ogni ragazzo. [ perdonatemi per la ripetizione ]
" Ma non dovevamo incontrarci domani mattina? " si lamentò Moccicoso.
" Si, ma...piccolo cambio di programma." disse Astrid.
Tornarono nel luogo di poco tempo prima e si misero al lavoro nella ricerca di altri draghi.
" Mi spiegate cosa cavolo ci facciamo in un bosco? " chiese Testa di Tufo guardando la coppia indaffarata.
" Stiamo cercando draghi. Per voi. " disse Hiccup.
" Io dovrei cavalcare uno di quei cosi? " chiese Moccicoso, scatenando una piccola reazione di odio in Hiccup.
" Non sono cosi, Moccicoso. " disse, irritato.
" Per te,per me lo sono. "
" Moccio...stai zitto, per favore! " disse Astrid.
Moccicoso sbuffò, poi incomicnciò a parlare con i gemelli.
" Lascia stare Moccicoso, è il più scontroso del gruppo. " disse Astrid ad Hiccup, mentre camminavano nel bosco.
" Si vede. Ma non mi preoccupo di molto, fra poco cambierà idea, ne sono sicuro. " rispose lui. Continuarono a camminare, cercando draghi adatti per i loro compagni.

ANGOLO AUTRICE :
Scusate se non finisco mai decentemente i capitoli, ma...non voglio farli lunghi, perciò li blocco ad un certo punto caso. Voglio darvi un'informazione: forse alcuni di voi leggono il capitolo appena dopo che io lo abbia pubblicato. Quelle persone le avverto perchè se leggono il capitolo appena pubblicato potrebbe non essere in codice HTML e perciò tutto appiccicato.
Le recensioni sono sempre gradite :)
By cricrina01

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


Capitolo 10
Dopo un altro po' di cammino trovarono numerosi draghi : c'erano un Incubo Orrendo, un Gronkio e un Orripilante Bizippo.
" Sarà solo un caso quello di aver trovato un Bizippo perfetto per i gemelli? " chiese Hiccup ad Astrid.
" Può darsi. " disse lei " Probabilmente è così. "
" Ragazzi, venite! " gridò Hiccup, chiamando il gruppetto.
" Io non mi sposto di qui! " gridò Moccicoso.
" Fai come vuoi. " rispose Hiccup, osservando Gambedipesce avvicinarsi, seguito dai gemelli. " Cosa ne dici di questo Gronkio, Gambedipesce? " chiese Hiccup.
" Ehmm...non lo so. E' veloce? "
" A volte, perchè? "
" Io non amo molto la velocità. "
" Allora te lo consiglio proprio. "
Gambedipesce annuì, ma rimase fermo dov'era poco prima.
" Quello sarebbe per noi? " chiese Testa di Tufo indicando il Bizippo.
" Esatto. " disse Hiccup " Avvicinatevi. "
I gemelli, con la loro natura di persone che vanno contro le regole e le cose normali e non pericolose, si avvicinarono subito senza temere, interessati. Gambedipesce invececi pensò su per qualche minuto prima di avvicinarsi anche lui. Si sentirono dei passi risuonare nell'aria, mentre colpivano un suolo di roccia. Poco dopo da dietro un albero spuntò Moccicoso, che si avvicinò come il resto dei ragazzi.
" D'accordo, ti do una chance. "
" Come se ne avesse bisogno. " disse Astrid, sbuffando.
Non ci volle nemmeno un solo attimo perchè Hiccup spiegasse ai ragazzi come fare per conquistare la fiducia dei draghi, dato che i gemelli si buttarono subito in pista, cercando in ogni modo possibile di attirare l'attezione del Bizippo, e ce la fecero alla grande. Allora anche Gambedipesce prese un po' di coraggio, cercando di attirare l'attenzione del Gronkio in un modo totalmente diverso rispetto a quello usato dai gemelli.
" Drago! Io sono il tuo padrone d'ora in poi! " urlò Moccicoso all'Incubo Orrendo.
" Moccicoso! Rovini sempre tutto. " disse Hiccup con una mano sugli occchi.
" E sentiamo, come dovrei fare allora? " chiese lui.
Hiccup non gli rispose, si limitò soltanto a prendergli una mano e a posarla sul muso del drago destinato a diventare la sua cavalcatura.
" Non pensi sia meglio? " chiese Hiccup.
"  Beh..forse. " dovette ammettere il ragazzo arrogante.
Dopo un po' di pratica sulla fiducia, finalmente i giovani vichinghi cavalcarono i draghi e tornarono a Berk volando.

ANGOLO AUTRICE:
Capitolo piccolo, già...beh, è già una fortuna che ho aggiornato 2 volte in una settimana. Ah...e sappiate che quando scrivo " le recensioni sono gradite " gradite significa apprezzate, non disprezzate. ( appunto a seguito delle 0 recensioni dello scorso capitolo )
By cricrina01 

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


Capitolo 10
Dopo aver accompagnato ognun vichingo nella sua abitazione, Astrid ed Hiccup se ne tornarono a casa di quest'ultimo.
" Almeno alla fine Moccicoso si è arreso. " sospirò Hiccup sedendosi sul letto.
" Era ovvio che si arrendeva. " disse Astrid.
Hiccup alzò gli occhi, guardando la bionda, la quale lo fissava interrogativa.
" Che c'è? " chiese Hiccup.
" Sei tu quello che mi fissa. Dovresti porre questa domanda a te stesso. " disse Astrid, ridendo.
Hiccup abbassò gli occhi, accorgendosi della perfetta ragione di Astrid.
" E' inutile che continui ad evitarmi. " disse sempre lei, girandosi verso la finestra.
" Io non ti evito! " disse lui, arrossendo lievemente. Lei sorrise, girandosi nuovamente verso di lui e guardandolo di nuovo,cercando di guardarlo negli occhi, anche se non poteva vederli.
" Va bene.." disse  lui, alzandosi inpiedi e avvicinandosi a lei, prendendole le mani. Astrid lo lasciò fare, bloccata per la prima volta nella sua vita dalle emozioni. " Ti amo, Astrid. " disse, poi rimanendo impassibile, aspettando la reazione di Astrid. Quest'ultima lo prese la cassacca di pelle che indossava, togliendogli quella maledetta maschera e avvicinandolo a sè per baciarlo. Non potevano spiegare i sentimenti che provavano quando le loro labbra si univano, era come stare in paradiso, si sentivano al settimo cielo. Astrid lasciò la maglia di Hiccup, nel preciso istante in cui lui la avvicinò a sè prendendola per i fianchi, e lasciò scendere le sue mani sul petto di lui.
Si staccarono con il fiatone, sorridendosi.
" Ma lo sai che aspettavo da quando ti ho conosciuto queste parole? "
Hiccup non seppe cosa dire, continuò soltanto a guardare Astrid.
" Come facevi a sapere che ti stavo guardando prima? " chiese Hiccup riflettendo sulle sue azioni.
" Semplice; avevi al testa girata verso di me. Sai, con solo un po' di intuito ci si può arrivare. " rispose lei. Hiccup sorrise anche se consapevole del fatto che lei non lo poteva vedere, ma poteva soltanto interpretare le sue azioni o, a volte, immaginarle.
" Cosa succederàse io rimmarrò per sempre così? " chiese Hiccup.
" Te l'ho già detto, non succederà nulla, io sarò sempre qui al tuo fianco, non dimenticartelo. "
" So che dovrei fidarmi di te, ma non ci riesco. "
" Bene, allora, se non ti fidi di me allora forse non sono la persona che cerchi. " disse lei, avvicinandosi alla porta e facendo come per andarsene.
" No no no! Non intendevo questo! Ti prego, Astrid, non andartene " la implorò lui, fermandola sull'uscio della porta.
" Va bene, ma...se ci tieni a me, fidati. "
" Non mi serve a nulla fidarmi di te se so che è già un privilegio poterti stare accanto per soli 2 secondi "
" Tu sei pazzo. " disse lei, girandosi verso di lui e abbracciandolo. Hiccup la strinse, sprofondando il viso nella sua spalla.
" Dico soltanto la reltà. "

ANGOLO AUTRICE :
Angora un giorno e mi sparavo un colpo da sola. No, perchè sono così pigra da non aver neanche la voglia di scrivere un capitolo della mia ff. Vabbè, finalmente lo pubblico.
Spero vi piaccia.
Bye bye fluffuosi hiccstrid shipper.XD
By cricrina01

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


Capitolo 12
Il resto della giornata passò velocemente e presto ne giunse una nuova. Hiccup si svegliò già da subito pieno di energie, perchè sapeva cosa sarebbe successo in quel giorno. In quel giorno avrebbe finalmente scoperto qual'era la maledizione che l'aveva trasformato radicalmente. Ne era sicuro e ne aveva abbastanza di vivere in quello stato.
Scese subito e uscì senza nemmeno fare colazione, diretto alla casa di Astrid. Busso tre volte, come suo solito, e subito si ritrovò davanti il sorriso solare della ragazza più bella che avesse mai visto.
" Buongiorno, bellissima. " disse lui.
Astrid non rispose, si limitò a sorridere. Poi oltrepassò l'entrata e si chiuse la porta alle spalle.
" Andiamo a svegliare gli altri? " chiese Astrid.
" Va bene, allora tu vai dai gemelli e io da Moccicoso e Gambedipesce. " rispose lui, camminando verso al casa di Moccicoso.
Dopo vari minuti rispetto Astrid, anche Hiccup arrivò all'arena.  
" Moccicoso non voleva uscire di casa. " si giustificò lui.
" Ovvio, mica mi sveglio alle 5 di mattina solo per te? Deciderò ben io quando alzarmi! " disse Moccicoso, arrabbiato.
Astrid aprì le gabbie, facendo uscire i draghi. Poi si avvicinò a Hiccup con Tempestosa al suo fianco. " Dove andiamo oggi? "
" Ancora in quella maledetta grotta. Ci rimarremo tutta la notte, solo così potremo scoprire cosa mi è successo. " rispose Hiccup, salendo su Sdentato. " Andiamo! "
Dopo qualche minuto di brontolii da parte di Moccicoso, tutti i ragazzi furono in volo in direzione dell'isola dov'era situata la grotta. I 6 sembravano un gruppetto che sarebbe durato a lungo e sarebbe andato d'accordo, caso a parte parlando di Moccicoso. Ma nonostante la sua pigrizia anche lui era bravo a volare con il suo drago, Zannacurva, testardo quanto il cavaliere.
Quello, a differenza del giorno precedente, fu una giornata molto lunga e noiosa, ma passò come tutte. I cavalieri si appostarono dentro alla grotta e stabilirono dei turni per la notte che avrebbero dovuto affrontare.
" Sarà meglio che durante il turno di Moccicoso stia anch'io sveglio. " sussurrò Hiccup all'orecchio di Astrid ridacchiando.
Il sole tramontò, lasciando posto all'oscurità del firmamento.
Il primo turno era proprio quello di Moccicoso. I gemelli uscirono dalla grotta per cacciarsi chissà dove, Gambedipesce si rifugiò più vicino possible all'uscita, Hiccup e Astrid si sedettero uno vicino all'altro con la schiena appoggiata al fianco squamoso di Sdentato. Astrid poggiò la testa sulla spalla di Hiccup chiudendo gli occhi. Hiccup riamse sveglio a guardare se Moccicoso svolgeva un buon lavoro. Quando finì il suo turno i gemelli rientrarono con il loro drago nella grotta e andarono a dormire in un angolo oscuro. Era il turno di Hiccup. Scostò Astrid delicatamente, cercando di non svegiarla e fallendo nel suo intento.
" Scusa, è il mio turno. Non volevo svegliarti. " disse lui.
" Non fa niente. " disse leiguardandolo, ma poi portando lo sguardo su qulcosa che stava entrando nella grotta. " Cos'è quello? " chiese.
Hiccup si voltò. " Un drago. " disse, avvicinandosi ad esso. " Non l'ho mai visto prima...è davvero strano. "
Il drago era di un colore blu notte fluorescente, come un Incubo Volante. Poco dopo svanì dalla vista di Hiccup e Astrid in un baleno.
" Dov'è finito? " chiese Astrid, guardando in giro.
Poi Hiccup si accorse che il drago era ancora davanti a loro, ma aveva il potere di mimetizzarsi come un Cambia-ala.
" Incredibile. E' come se fosse il figlio di un Incubo Volante e un Cambia-ala! " disse Hiccup.
Il drago si innervosì per qualche strana ragione e sputò uno strano fuoco, che non era davvero un fuoco, su Hiccup.
" Hiccup! " gridò Astrid, correndo verso di lui.
Gli altri ragazzi si svegliarono e guardarono spaventati il drago. Hiccup si guardò le mani, rimanendo basito. " Astrid, guarda le mie mani! Si vedono! Non sono più invisibile! "
Il drago fuggì dalla grotta. Astrid rimase sorpresa tanto quanto Hiccup e non ci pensò più di una volta a togliergli la maschera.
Lo fissò senza parole, poi si sporse e premette le sue labbra su quelle di Hiccup. Finalmente lo poteva vedere.
" Sei bellissimo " disse lei, quando si staccarono. " I tuoi occhi sono bellissimi. " disse con un sorriso.


ANGOLO AUTRICE :
Ahhhh!!! Ma mi sto per mettere a frignare io stessa!! XDXDXD
Bella a tutti raga...come potete vedere il capitolo è arrivato...perchè questa stupidina dell'autrice di questa storia che....che....news! La storia è tra le preferite di 12 persone! GRAZIEEE!! GRAZIE CON LA G MAIUSCOLAAA!!!! VI ADOOOROOO!!! Okay, la smetto. :) Continuando, questa stupidina del'autrice di questa storia ( la sottoscritta ovviamente ) ha deciso di mettere da parte per oggi los tudio e di dedicarsi alla sua bella ff.
Come sempre se ne avete voglia..recensite! Anche se la storia vi fa schifo...scrivete! Consigli, tutto in recensioni o messaggi privati. Vi siete percaso accorti che oggi sono particolarmente di buon umoree? In realtà il mio cuore è a pezzi, ma " I love the way it hurts ". So che c'è gente che sta peggio di me quindi me ne faccio una ragione.
Bye bye bye
By cricrina01 l'asociale, cespuglio ( non osate chiedermi perchè o vi disintegro ), pulce attack [...] e ragazza fantasma. Insomma ciao! :D:D:D                                                                                                             

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


Capitolo 13
" Bene, se non c'è più nessun motivo per il quale io stia qui..io leverei le tende. " disse Moccicoso, salendo su Zanacurva e volando via dalla grotta. I gemelli lo seguirono, mentre Gambedipesce rimase lì quasi imbambolato.
" Beh, finalmente mi vedi. " disse Hiccup, non sapendo cosa dire.
" Te l'avevo detto che avremmo scoperto come farti tornare normale e ora lo sei. "
" Gambedipesce, si torna a Berk! " disse Hiccup, avvcinandosi a Sdentato. Gambedipesce salì sul suo drago, Muscolone, e insieme i tre volarono verso Berk. Hiccup non si rimise nemmeno per un attimo la maschera, era deciso a buttarla via una volta per tutte; quella maschera creava sempre problemi. Astrid durante il viaggio continuò a guardarlo, varie volte i loro sguardi si incrociavano e Astrid arrossiva, forse perchè non ne era abituata. Una volta tornati a Berk, Gambedipesce si staccò dal gruppetto e tornò a casa sua, mentre Astrid e Hiccup andarono a casa di quest'ultimo. La notte era buia, se non fosse stato per la luna che spuntava da dietro le nuvole lo sarebbe stato ancora di più. Hiccup e Astrid rimasero fuori casa, seduti sugli scalini prima dell'entrata. Astrid guardava le stelle con sguardo un po' perso.
" Cos'hai? " chiese Hiccup.
" Niente..sto solo pensando. "
Hiccup si zittì, le avrebbe chiesto volentieri a csa stesse pensando, ma qualcosa in lui gli diceva che forse era meglio non farla quella domanda.
Rimasero lì per ancora un po' di tempo, poi Hiccup si offrì di accompagnarla a casa.
" Veramente...ti dispiace se rensto a dormire da te? " cheise lei.
" No, certo che no. " rispose Hiccup. Rientrarono in casa più silenziosi possibile, senza svegliare Stoick e si misero subito sotto le coperte. Astrid appoggiò la testa sul petto di Hiccup, lui la strinse a sè e la baciò, prima di addormentarsi insieme.
La notte passò velocemente e presto si ritrovarono a svegliarsi con il sole in faccia. Scesero subito al piano terra, dove c'era Stoick che preparava la colazione.
" Papà, abbiamo una cosa da dirti. " disse Hiccup, scendendo le scale con un sorriso stampato in faccia.
" Ah, bene, ti sei deciso finalmente a dirmelo. "
" Deciso? Veramente quello che voglio dirti mi è successo ieri. "
" Aspetta..Hiccup, non dirmi che non hai rispettato le leggi. "
" Ma cosa....papà, guarda! " disse lasciando stare inutili chiacchiere e togliendosi la maschera. Stoick si avvicinò al figlio e lo guardò con una faccia che era una via di mezzo tra sorpreso, felice orgoglioso e chissà cos'altro.
" Stai bene.." disse, abbracciandolo. Hiccup sorrise, poi quando si separarono si sedettero a tavola per mangiare la colazione.
" Allora chi ti aveva ridotto così? "
" Un drago...assomiglia a un possibile figlio nato dall'unione di un Inucubo Volante e un Cambia-ala. "
" E sputa fuoco immobilizzante o acido? " chiese Stoick interessato.
" Nessuno dei due, è proprio il suo fuoco a rendere le persone invisibili. " disse Hiccup, finendo di bere il latte nella sua tazza e scattando inpiedi.
" E ora dove vai? " chiese Stoick, come se suo figlio non passasse abbastanza tempo con lui.
" Semplicemente a fare una cosa che volevo fare da molto molto tempo. " disse e prese per mano Astrid, portandola fuori dalla casa. Salirono sui rispettivi draghi, senza che Astrid sapesse anche solo minimamente l'obiettivo di quel volo. Hiccup fece atterrare Sdentato su una delle poche spiagge di sabbia presenti a Berk. Astrid lo seguì facendo atterrare anche Tempestosa, chiedendosi quali attenzioni avesse Hiccup. Sistemò dei sassi in modo circolare in un punto e raccolse vari bastoncini e pagliuzze presenti sulla sabbia, lasciandole in mezzo ai sassi. Poi chiese a Sdentato di infuocarli,creando una specie di falò. Poi si tolse la maschera e sotto allo sguardo attento di Astrid la lasciò cadere nel fuoco. Lei lo guardò e sorrise.
" Pensi che ce ne fosse davvero bisogno? " chiese.
" Si. Non ne potevo più! " disse lui, guardando bruciare la maschera che l'aveva accompagnato per 3 anni. Hiccup e Astrid tornarono a Berk poco dopo. Finalmente Hiccup avrebbe potuto vivere una vita normale e non ne vedeva l'ora di iniziarla.
FINE
ANGOLO AUTRICE :
Yeeee!!! Un capitolo dopo l'altro!! Ma cosa ne ho fatto della mia perfetta carriera scolastica non lo so! Farò scena muta all'esame. Ma perchè non saprò niente. T_T Okay..
Ehilà gente!! Eh già, finisce così. Penso che ne farò un continuo, voglio metterci dentro qualcuno che muore e roba del genere...okay, stop spoiler! E finisce così questa storia che io ho adorato scrivere ( non è vero, l'ho odiata -.-, mi ha provocato tipo 300 blocchi dello scrittore...). Quindi...mi aspetto un minimo di recensioni, ma stavolta potete anche lasciar perdere, tanto e visite non sono poi così alte...le centinaia però vengono raggiunte sempre :D<--stupida faccia che non sei altro. Voglio lasciare un angolo autrice lungo lungooooo!!! Ah, si. Vorrei aggiungere una cosa all'angolo autrice d'ora in poi. In ognuno lascerò una domanda a cui potrete rispondere nelle recensioni. Ecco quella di oggi : secondo voi riuscirò a scrivere una recensione lunga più di 300 parole? Secondo me si. u.u sono ottimista per una volta.
Alla prossima!
By cricrina01

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