Diabolik Lovers in the College* di Nephertiti (/viewuser.php?uid=829904)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Scheda di presentazione ***
Capitolo 2: *** 1. Shuu Sakamaki e Ruby DarkBlood ***
Capitolo 3: *** 2. Yuriko Nanase e Subaru Sakamaki ***
Capitolo 4: *** 3. Ryoko Sakari e Raito Sakamaki ***
Capitolo 5: *** 4. Asuka Ichinose e Kanato Sakamaki ***
Capitolo 6: *** 5. Rem Miura e Reiji Sakamaki ***
Capitolo 7: *** 6. Shimi Tainy & Ayato Sakamaki ***
Capitolo 8: *** Ellen White & Ruki Mukami ***
Capitolo 1 *** Scheda di presentazione ***
TRAMA: ISCRIZIONE APERTE
Storia interattiva; scritta in collaborazione con SPRING_SUN
Nessun posto disponibile
Dieci ragazze diverse e un college notturno.
Dieci ragazzi misteriosi e imperturbabili all'apparenza.
Un mix allettante, se mischiato ad una dose di amore. Tra amicizie e inimicizie, le ragazze vivranno un'avventura che cambierà la loro vita.
PER SEMPRE.
PROLOGO:
Sun-chan: Buonsalve gente(?)! U.U
Nephy-chan: Ciao a tuttiiii ^-^
Sun-chan: forza Nephy-chan, non trattenerti u.u
Nephy-chan: Dammi un secondo u_u. Allora...che dovevamo fare?! ^_^”
Sun-chan: =_= presentiamo la nostra nuova storia! ^^
Nephy-chan: Ah giusto!! ^_^ Io sono Nephertiti (alcuni per loro sfortuna mi conoscono già!) e questa è una nuova ff sui nostri vampiri ^-^
Sun-chan: voi invece mi conoscete per le mie varie recensioni u.u
Nephy-chan: Ok, io adoro le ff interattive, come la mia collega qui a fianco, e abbiamo deciso di scriverne una insieme ^-^
Sun-chan: alluora (?) sappiate che ci saranno Sakamaki e Mukami!! ^^ anche se credo si era capito ^^”
Nephy-chan: questo significa che queste 10 ragazze si trasferiranno nel college e faranno la conoscenza dei nostri vampiretti ^_^
Sun-chan: Volevo fare un appunto: le ragazze le sceglierete voi, io e Nephy-chan, nella nostra graande bontà, vi abbiamo lasciato via libera ^^
Nephy-chan: E potrete scegliere se dare loro dei poteri (giusto per complicarci meglio la vita ^_^”)
Sun-chan: non vorremo fare plagi, quindi diteci se vi sembrerà la solita storia interattiva che noi provvederemo subito ^-^”
Nephy-chan: Comunque, speriamo che la storia invoglierà anche con le ragazze che non parteciperanno ^3^
Sun-chan: *Le si illuminano gli occhi* Uh, un pipistrello *--*
*comincia a corrergli dietro*
Nephy-chan: Ehm, ok... Aspettiamo le vostre recensioni ed io...Vado a recuperare Sun-chan ^_^”
Intanto vi lascio Sakamaki e Mukami qui...*Mette i vampiri su un tavolo, come dei souvenir* voi accaparratevi (?!) quello che volete ^-^
Sun-chan: KYAAAAH, Nephy-chaaaaan, vieni! ^-^
Nephy-chan: o_O oook, arrivo...Un bacione a tutti da Nephy-chan e Sun-chan ^3^
SCHEDA DEL PERSONAGGIO
Nome:
Cognome:
Data di nascita:
Età:
Segno zodiacale:
Aspetto fisico:
Carattere:
Hobby(Cosa ama fare):
Razza:
Poteri(se non è umana):
Storia:
Vampiro:
P.s. Potete mandare la scheda del personaggio per recensione, per qualsiasi chiarimento chiedete ^_^
|
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** 1. Shuu Sakamaki e Ruby DarkBlood ***
1
RUBY DARKBLOOD E SHU SAKAMAKI
Una
ragazza dai lunghi capelli neri, che le ricadono boccolati sulle spalle, varca la soglia di quella che
sarà la sua nuova classe.
E'
veramente bella: molto prosperosa e snella, tant'è che la
divisa
scolastica, addobata con una cinta nera borchiata, le fascia
perfettamente il corpo.
Decine
di occhi la puntano, come se volessero trapassarla con lo sguardo.
“Ragazzi,
questa è Ruby DarkBlood, la nuova studentessa.” La
Sensei comunica
il nome della ragazza, la quale continua a tenere gli occhi fissi sul
pavimento. Non è abituata a tante attenzioni, dopo anni di
solitudine.
“Accomodati
pure, cara.” dice la signora occhialuta, indicando i banchi.
Ruby
cammina, con sicurezza, tra i tavoli. I suoi occhi rosso sangue
scorrono sui presenti e si soffermano sull'immagine di una giovane,
l'unica che non la sta fissando.
Ha
lunghi capelli color pece, legati in due code laterali, l'occhio
sinistro è nascosto dal ciuffo mentre il destro brilla di un
rosso
cremisi. Per certi versi le assomiglia, forse è per questo
che le si
siede affianco.
Nonostante
la ragazza la incuriosisca, Ruby preferisce rimanere con lo sguardo
fisso, sebbene senta lo sguardo della mora su di sé.
Ignorandolo,
comincia a guardarsi intorno. Nel farlo, una chioma dorata attira la
sua attenzione.
Però...si
dice. Non è male.
Stupita
dai suoi stessi pensieri, si copre gli occhi con la frangia e
comincia a vagare nuovamente con lo sguardo, consapevole che
tornerà,
involontariamente, a rimirare quel ragazzo.
E
infatti i suoi occhioni si posano di nuovo su di lui. Da quel che
può
vedere, è alto, molto alto.
Forse
troppo...pensa
la ragazza dai
capelli neri. Porta la divisa del college in maniera malandata e ha
gli auricolari nelle orecchie. Sembra stia dormendo, visto che ha la
testa poggiata sul banco.
Chissa
di che colore ha gli occhi...si
ritrova a pensare Ruby, poi torna ad ascoltare, distrattamente, la
lezione.
L'insegnante
cammina avanti e indietro, parlando di regole grammaticali.
Ad
un tratto, si blocca davanti un banco: “Signor
Sakamaki.” sibilla
verso il ragazzo biondo, incrociando le braccia al petto, ma questo
continua a sonnecchiare. Il volto della professoressa assume un
colore preoccupante...
“Signor
Sakamaki, se trova la lezione tanto noiosa, quella è la
porta!”
grida irata.
Il
biondo socchiude un occhio, rivelando un'iride color zaffiro. Sbuffa
e si alza in piedi.
Ruby
lo osserva trascinarsi fuori dall'aula e, per un istante, pare le
rivolga un'occhiata ambigua. Poi scompare dietro la porta in noce e
la mora continua a 'seguire' la lezione.
Il
suono della campanella fa esultare mezza classe e Ruby non
può far
altro che sbuffare, seccata. Fa per alzarsi, ma viene bloccata da un
braccio. Controllando perfettamente la sua espressione, la mora si
gira in direzione della ragazza dall'occhio rosso e, con fare
annoiato, le chiede con freddezza:
“Hai
bisogno di qualcosa?”
La
destinataria sorride e la cosa la turba alquanto.
Ma
ci è o ci fa?
“Salve,
io sono Kurumi Tokisaki e...”
“Non
m'interessa” la interrompe con un gelo disarmante.
La
ragazza in questione spalanca gli occhi e Ruby le da le spalle, per
poi afferrare la sua cartella e andarsene, non sapendo del sorriso
strano formatosi sul viso di Kurumi.
Ruby
cammina per i corridoi, ignorando il vocio circostante. Incappa in un
gruppo di studentesse che chiacchierano allegramente e, solo per un
momento, vorrebbe far parte di quel gruppo...Scuote la testa ed entra
nella prima stanza che ha vicino.
L'aula
è buia, l'unica luce, che penetra dalle persiane
semi-aperte, sono i
raggi lunari. Si trova perfettamente a suo agio. Nella penombra,
intravede quello che dev'essere un pianoforte. Si avvicina allo
strumento, come ammaliata da quell'oggetto bianco e nero. Ama la
musica, quindi le viene spontaneo accarezzare i tasti lucidi, come
fossero un tesoro prezioso. Poi le note rieccheggiano nell'aria: Ruby
suona il piano, trasportata dalla melodia.
In
seguito, una voce, o meglio un grugnito, richiama la sua attenzione.
Smette di suonare e si volta lentamente, incontrando quelle iridi di
ghiaccio.
Cercando
di nascondere la sorpresa, Ruby si alza svogliatamente dal posto e, a
passo lento, s'incammina verso la porta, senza degnare di uno sguardo
il biondo.
Quest'ultimo,
dal canto suo, prova un certo interesse verso la strana ragazza.
L'aveva
già adocchiata in classe, ma da vicino...
“Che
ci facevi qui?”
“Non
credevo di dover chiedere il permesso...”
La totale indifferenza
della mora lascia, in parte, esterrefatto il Sakamaki senior, che va
comunque a sedersi sul davanzale della finestra.
Ruby
fissa il tipo imperturbabile, le piace la solitudine, ma nessuno
può
ignorarla!
“Ehi
parlo con te!”
Però
il biondo torna ad ignorarla bellamente e Ruby sente il nervoso
circolare nelle vene.
“Scusami,
mi stai ascoltando?”
Nessuna
risposta. Proprio quando sta per andarsene, il ragazzo mormora
qualcosa: “Sei fastidiosa”
Così
Ruby torna a fissarlo in cagnesco, meditando di fargli un incantesimo
poco piacevole.
“Io
sono fastidiosa? Tu neanche mi rispondi!” replica inviperita.
Finalmente
il biondo si gira a guardarla e, con i suoi occhi color zaffiro, la
scruta da capo a piedi. Abbozza un sorriso equivoco e si decide a
parlare: “Non puoi stare qui.”
“E
perchè no?” domanda Ruby, con un sopracciglio
sollevato.
“Perchè
in questa stanza posso stare solo io.” si limita a rispondere
il
giovane.
“E
chi sei tu?” insiste la mora, non ha intenzione di demordere.
Dopo
tutto quello che ha passato, di certo non si lascerà
intimidire da
un tipo, viziato, come lui.
“Shuu
Sakamaki. Se volevi sapere il mio nome, potevi chiederlo
subito.”
ribatte l'altro, accentuando il sorriso quando la fanciulla non apre
bocca. Sa di averla spiazzata.
Ruby
fa dietro-front, dirigendosi verso l'uscita.
“Non
ho capito chi sei tu.” continua Shuu, alle sue spalle.
“Non
te l'ho detto.” conclude la mora, uscendo dalla stanza.
Ma
presto scoprirai con chi hai a che fare!
Pensa fra sé e sé, con un ghigno stampato in
faccia.
Proprio
mentre sta meditando una vendetta, non proprio pacifica contro quel
'Shuu',va, involontariamente, a scontrarsi con una ragazza castana,
facendole cadere il portatile che portava sottobraccio.
“Oh
no!” l'esclamazione della misteriosa ragazza, dalla frangetta
leggermente scalata verso destra, le fa inarcare un sopracciglio:
“Fa' attenzione a dove vai!” le rimbecca la mora e,
senza
aspettare la risposta da quella ragazza, all'apparenza intelligente e
dolce, se ne va, scomparendo dal college.
Ora
quel che le ci vuole è tranquillità e...un buon
libro dal genere
sovrannaturale.
ANGOLO
AUTRICI:
Sun-chan:
@.@
Marion-chan:
Che succede?!
Sun-chan:
UN. PARTO. E tu non aiuti col nome nuovo T.T
Marion-chan:
Quale parto?! (Per chi se lo chiedesse, Nephy non è stata
rapita e
imbavagliata...Sono sempre io, solo che il mio nome è stato,
momentaneamente, cambiato!)
Sun-chan:
Il capitolo. Ci abbiamo lavorato per più di cinque ore @.@
Spero
che piaccia a Olly-chan.
Marion-chan:
si, speriamo che piaccia, abbiamo sudato sette camicie...A tal
proposito, Sun-chan, voglio un aumento u_u
Sun-chan:....N-non
rivelare che ti pago! >//<
Marion-chan:Ops,
scusa! Ma io lo voglio lo stesso ^_^
Sun-chan:...ookay,
vedrò che posso fare!^^...Alluora, spero che questa one-shot
piaccia
(abbiamo inserito anche alcune ragazze. Non le abbiamo 'approfondite'
perchè poi ci sarà una one-shot anche per
loro!^^)!
Ora...vorremmo
ringraziare tutte le ragazze che si sono iscritte e che leggeranno
questa...ehm...cosa!^^
Marion-chan:
Anche coloro che l'hanno messa fra le seguite/preferite e quelli che
la seguono 'silenziosamente'(?!) Grazie mille! *inizia a mandare baci
a vuoto*
Sun-chan:
Ehm ok...E per farmi perdonare dell'interattiva, vorrei porgere le
mie scuse a Melody-chan TwT
Allora
ciao ciao, gente ^^
*cespuglio
secco che rotola*
*Ricomincia
a inseguire il pipistrello*
Marion-chan:
*smette, finalmente, di mandare baci* Bene, ora vi saluto, aspettiamo
le vostr...
*Vede
Sun-chan*.....Aspettiamo le vostre recensioni, un bacio da
Marion(Nephy)-chan e Sun-chan ^-^
*Va
a recuperare la collega!*
|
Ritorna all'indice
Capitolo 3 *** 2. Yuriko Nanase e Subaru Sakamaki ***
YURIKO NANASE
& SUBARU SAKAMAKI
“Non
mi convince...”
Una
ragazza, dai lunghi capelli castani, rimira per l'ennesima volta un
bellissimo graffito, fatto sul muro anteriore della palestra.
Si
porta una mano al mento, mentre con l'altra fa girare, abilmente, la
bomboletta spray, come se lo facesse da una vita.
Si
liscia la gonna scozzese della sua divisa (orribile, a detta sua) e
comincia ad esaminare il disegno.
Con
un ultimo schizzo di vernice, completa il paesaggio inquietante che
ha disegnato.
“Niente
male.” si dice, quindi, soddisfatta. Ma dei passi richiamano
la sua
attenzione.
Una
ragazza dai capelli bianchi irrompe nel luogo.
“Cosa
stai facendo?” tuona la giovane, visibilmente irritata.
Yuriko
si passa una mano fra i capelli castani, annoiata, alzando gli occhi
color ambra al cielo.
La
tipa le si avvicina minacciosa, notando la bomboletta che tiene fra
le dita:
“Hai
imbrattato il muro? Adesso mi seguirai dal preside.” afferma la
ragazza dai capelli bianchi.
Yuriko
sbuffa sonoramente: “Non ci penso nemmeno, tu chi
sei?” domanda
seccata.
“Sono
Ryoko e ora seguimi.” annuncia l'altra, decisa.
“Riformulo
la domanda, chi ti credi di essere?” chiede Yuriko.
In
pochi minuti, le due si ritrovano a litigare e Ryoko deve impiegare
tutta la sua forza di volontà per non usare i suoi poteri.
La
loro discussione viene interrotta da un fragore, il muro trema.
Entrambe
si voltano: lungo la parete si apre una crepa, lunga almeno un metro.
All'apice
dell'incrinatura si trova un ragazzo alto, anch'esso ha i capelli
bianchi, sfumati alle punte di rosa chiaro. Un ciuffo gli copre
l'occhio destro, il sinistro brilla di un rosso rubino. Indossa la
divisa scolastica, in più, al collo porta una collana, il
ciondolo è
una chiave argentata.
Le
ragazze spalancano la bocca, incapaci di formulare una frase di senso
compiuto.
La
prima a riprendersi dallo 'shock' è Ryoko che, esaminando il
nuovo
arrivato con i suoi occhi lampone, sibilla irata: “Sai che rompere
muri è
contro il regolamento, vero?”
L'albino,
dal canto suo, la squadra e le risponde aggressivo: “E tu
sai chi
sono io?”
Yuriko,
invece, rimasta folgorata dalla bellezza del ragazzo, si ferma a
osseevare i due che discutono.
La
ragazza risponde a tono al nuovo arrivato, che sembra poco
interessato alle sue ramanzine, anche se è visibilmente
arrabbiato.
Perchè?
Si domanda
Yuriko che, nel
guardarlo, non fa che chiedersi il motivo del suo comportamento.
“Bene,
visto che entrambi non osservate il regolamento, prenderò
seri
provvedimenti.” afferma la fanciulla dai capelli bianchi e, a
passo
rapido, se ne va, lasciando Yuriko e il giovane da soli.
“Chi
sei?” chiede la castana, rivolgendosi al ragazzo.
Lui
la scruta con un'espressione impassibile: “Subaru
Sakamaki.” si
limita a dire, freddamente.
Yuriko
ha gia' sentito il cognome Sakamaki, lui e i suoi fratelli hanno una
certa 'fama' nel college. Torna a fissare la crepa nel muro e si
accorge che ha danneggiato il suo dipinto. Inizia ad innervosirsi.
“Perchè
l'hai fatto?” domanda, indicando la parete lesa.
“Stavate
facendo troppo chiasso...” afferma, semplicemente, l'albino.
E
la bocca di Yuriko minaccia di spalancarsi: “Tu hai tirato un
pugno
perchè facevamo casino?” insiste, incredula.
Subaru
annuisce distrattamente.
“Dovresti
farti una Camomilla, sai?” annuncia la castana, lasciandolo
senza
parole.
“Cos...Come
ti permetti?”
“Mi
permetto eccome, tu hai rovinato il mio graffito!”
“Tsk.
Non era niente di che...”
Ora
si che la Nanase è fuoribonda.
“Sei
davvero insensibile, lo sai?” ribatte con stizza, per poi
afferrare
lo zaino, che ha posizionato per terra, e andarsene, lasciando di
stucco quel Sakamaki, per il suo comportamento.
“Uomini,
tutti uguali...” sospirando con tristezza, la ragazza si
blocca e
un ricordo, non proprio piacevole, si fa strada nella sua mente. Suo
padre...
Scuote
la testa e s'impone di non pensare a quel periodo della sua vita, per
poi tornare a camminare nel giardino del college. Le lunghe
passeggiate l'hanno sempre aiutata a riflettere.
Ma
la sua passeggiata, viene interrotta da passi rapidi e pesanti. Si
volta, incontrando nuovamente quello sguardo duro e color cremisi.
“Non
abbiamo finito.” grugnisce Subaru, a pochi metri da lei.
Yuriko
ghigna, non aspettava altro, adora i battibecchi.
“Ti
serve qualcosa?” domanda con un sorriso perfido, irritando il
ragazzo.
“Si,
non parlarmi mai mai più a quel modo, baka.*”
E
la giovane cambia espressione, la sua aria disinteressata muta in
furia omicida, si avvicina a Subaru, a grandi falcate e, quando pochi
centimetri di distanza li separano, lei sibilla acida: “Non
provare
a chiamarmi baka...”
“Altrimenti...Baka?!”
la sfida lui imperturbabile e quasi divertito.
Ciò
che avviene in seguito è così improvviso, e
inaspettato, che Subaru
sente solo un dolore sullo zigomo sinistro. Dopo, si rende conto che
Yuriko gli ha appena tirato uno schiaffo.
Ancora
stupito da quel gesto, rimira per l'ennesima volta quella ragazza...
Coraggiosa...pensa
il vampiro...troppo però.
Afferrandole
il volto con la mano, sibila irato: “Non farlo mai
più, baka.”
La
giovane, che è arrossita lievemente, gli risponde a tono:
“Io
faccio quello che mi pare. E smettila di chiamarmi
così.”
…..
Tic.
Tic.
“Ah...Tempismo
perfetto!” esclama la ragazza mentre, alzando lo sguardo al
cielo,
nota la coltre di nuvole, che hanno oscurato l'azzurro di qualche
minuto prima.
Ritorna,
quindi, a guardare l'albino, ma di lui non c'è nemmeno
l'ombra.
Infuriata,
borbotta qualche ringraziamento, sarcastico, al nulla, accompagnato
da qualche imprecazione, mentre comincia ad avviarsi velocemente
verso l'entrata del college.
Maledetto
tempo, non poteva piovere dopo?
Continua a ripetersi la castana che, zuppa dalla testa ai piedi, si
trova di fronte alla porta della sua stanza e armeggia con le
innumerevoli zip del suo zaino.
Dove
diavolo avrò messo le chiavi...?
Proprio
mentre sta per arrendersi, la porta si spalanca di botto e rivela una
ragazza bassina, con capelli neri molto corti, delle ciocche
ribelli più lunghe, che le incorniciano il viso, reso
luminoso dai
profondi occhi ambrati, scruta la povera umana bagnata.
“Scusami,
tu sei...?”
Yuriko,
colpita in parte della freddezza della ragazza, le risponde ovvia:
“L'inquilina della stanza.”
La
corvina, dal canto suo, si guarda distrattamente le unghia curate,
frattanto sbuffa annoiata.
“Quindi
tu sei la mia compagna di stanza?” afferma retorica.
Che
intelligente...Pensa la Nanase, mentre nota le valige,
posizionate all'interno della stanza.
“Esatto.
Ti dispiacerebbe farmi entrare? Dovrei cambiarmi...”
“Piacere
mio, sono Asuka Ichinose. Anche io sono felice di fare la tua
conoscenza!” le risponde sarcastica.
“Yuriko
Nanase. Bene, ora posso entrare?”
“Va
bene, va bene...”
Ma
che hanno tutti in questo college?
Pensa la castana, afferrando un
asciugamano e dei vestiti puliti, con tanto di biancheria.
Sarà una lunga permanenza...
*Baka:
Stupida
ANGOLO
AUTRICI:
Nephertiti:
Ciauuuu a tutti!!! Scusate il ritardo
a pubblicare, ma sono stata in viaggio e non disponevo di computer, stasera ho fatto a botte con Internet per mettere la foto dei due protagonisti ma non ci sono riuscita, prometto che ve la faro' avere al più presto!!! Comunque sono
tornata ad essere Nephy-chan ^_^
Sun-chan:
Crisi di bipolarismo, troppi nomi e mi sto confondendo @.@
Nephertiti:
Ma dai, sono sempre io ^-^! Comunque, eccoci al secondo capitolo!!!
Sun-chan:
Che dedichiamo a Neko-chan! ^^ Speriamo ti piaccia! E la 'sorpresina'
riguarda proprio il finale! Visto che la tua OC e quella di Momo-chan
sono compagne di stanza?!
Nephertiti:
In più, abbiamo Ryoko, l'OC che ha creato kurumitokisaki02!!
Speriamo di non essere uscite dal personaggio ^-^
Sun-chan:
Be' che altro dire...Speriamo di ricerevostri pareri! ^^ Ringraziamo
inoltre le ragazze che hanno recensito lo scorso capitolo! *-*
Nephertiti:
E quelle che l'hanno inserito tra le storie preferite/seguite! E i
lettori 'silenziosi'! Grazie mille ^3^
Sun-chan:
Vaaaa bene, quindi: prima che cominciamo a blaterare cose
insensate(?), vi salutiamo ^.=
Nephertiti:
Un bacio a tutti, adesso vado perchè devo osservare il
cielo,
pensare a cosa assomigliano le nuvole, contare quante macchie hanno i
leopardi e...*inizia a blaterare*
Sun-chan:
Oppure cominciare a riflettere sui vari perchè della vita(?)
Nephertiti:
Passare la cera, togliere la cera..*continua a blaterare*
Sun-chan:
Bene, io porto Nephy-chan al manicomio! ^^””
Baci
da Nephy-chan & Sun-chan ^^
Nephertiti:
Contare le pecorelle...
|
Ritorna all'indice
Capitolo 4 *** 3. Ryoko Sakari e Raito Sakamaki ***
Capitolo
3: Ryoko Sakari & Raito Sakamaki
Ryoko
cammina, calpestando con forza il pavimento, i suoi capelli, bianchi
come la neve, sono sfuggiti dalla treccia: quei due studenti sono
stati degli incivili!
Hanno imbrattato e rovinato così una parte del
collegio. Ma non la passeranno liscia, andrà dal preside e
ci
penserà lui ad una punizione per quei vandali!
Presa
dai suoi pensieri, la giovane va a scontrarsi contro qualcosa, o
meglio,
qualcuno: davanti a sé, si ritrova un ragazzo dai capelli
rossi, un
cappello nero, adornato da un lustrino fucsia, e due occhi di un verde
brillante. Anche lui indossa la divisa scolastica.
“Scusami”
mormora lei, piuttosto in imbarazzo, quelle iridi smeraldo l'hanno
destabilizzata.
Il
tipo si calca il cappello sulla testa: “Ma figurati,
Bitch-chan”
risponde, trapassandola con lo sguardo.
La fanciulla abbozza un
sorriso, poi ripensa a come è stata soprannominata...
“Cos'hai
detto?” domanda perplessa.
“Ma
figurati, Bitch-chan” ripete il ragazzo, sfoderando un
sorriso
malizioso.
“Come
ti permetti a chiamarmi così?” sbraita, quindi,
Ryoko,
assottigliando gli occhi a due fessure.
Il rosso si china su di lei,
considerato che la supera di alcuni centimetri:
“Voi
ragazze siete tutte uguali, ecco perchè ti chiamo
così,
Bitch-chan.”
E
la giovane impiega tutte le sue forze per non mandarlo al tapperto.
“Ma
se non mi conosci affatto.” ribatte lei, notevolmente
furiosa: “Tu
piuttosto, chi sei?”
“Raito
Sakamaki.” risponde semplicemente il ragazzo, poi allarga il
sorriso
lascivo: “Immagino avrai sentito parlare di me...”
In
effetti, i Sakamaki hanno una certa popolarità
nell'istituto, così
affascinanti e così misteriosi...
Però la fanciulla non si lascia
intimidire: “Mai sentito nominare”
Il
ragazzo le rivolge un altro sorisetto: “Non prendermi in
giro,
Bitch-chan.” proprio mentre sta per toccarle la treccia, la
ragazza
allontana, rapidamente, la mano, con un gesto secco, e gli rivolge
un'occhiata gelida.
“Non
osare toccarmi.”
Al
giovane, naturalmente, non sfuggono i guizzi colorati che
attraversano gli occhi color lampone di Ryoko.
Interessante...
“Altrimenti,
Bitch-chan?” le chiede, con un sorrisetto di sfida.
“Altrimenti...te
la vedrai con me.” risponde l'altra, incurvando il labbro
verso
destra, in un ghigno, con un'espressione poco rassicurante.
“Signorina
Sakari!” Lo scontro di sguardi viene interrotto da una
ragazzina,
la quale, affannata dalla corsa, afferra sottobraccio Ryoko.
“Mi
dici cosa sta succedendo!?” sbotta l'albina, strattonando il
braccio che le aveva afferrato.
“Una
rissa. Nella nostra sezione” afferma la ragazzina, agitata:
“Si
stanno facendo male!”
Ryoko
annuisce subito e, prima di andarsene, rivolge una mezza occhiata al
Sakamaki, cosa che non sfugge a quest'ultimo.
“Va
bene. Portami nella tua classe.”
Vediamo
come te la cavi pensa
ghignando
il bel ragazzo.
“Basta!”
tuona con voce severa Ryoko, spostando gli occhi lampone su tutti
quei ragazzi, e varcando la soglia della porta scorrevole.
Il grande
caos, che si era creato nell'aula, si trasforma in un silenzio
tombale.
“Mi
dite cosa state facendo?” Sbotta furiosa la giovane,
indirizzando
la domanda ai due ragazzi per terra, pieni di lividi. Uno dei due,
alzatosi, le rivolge un'occhiata indifferente: “Non sono
affari
tuoi, Sakari.”
“Come
ti permetti, marmocchio!?”
Sollevando
il capo, quest'ultimo si sposta una ciocca corvina dal viso e le
risponde, prontamente: “Non sei nessuno per imporre
ordini.”
“Basta,
questo è troppo!”
Gli
occhi lampone cambiano repentinamente colore: il sinistro diventa
azzurro, mentre quello destro di un rosso cremisi.
“Dolore.”
Dopo
quella parola, il ragazzino si piega sulle ginocchia e comincia ad
emettere gemiti strozzati.
“Impara
a contenerti.” afferma la fanciulla, facendo ritornare gli
occhi
del suo colore naturale. Gli lancia un sorrisino e, guardandosi
intorno, esclama: “Allora? Non c'è niente da
vedere!”
Sa
controllarsi..pensa
Raito,
rimasto tutto il tempo sulla soglia della porta. Ci
divertiremo molto, Bitch-chan...Sei veramente peciale.
Ryoko
riprende il suo cammino, diretta alla stanza del preside, deve ancora
sistemare i due teppisti.
Ma dei passi richiamano la sua attenzione,
si volta e, con un sussulto, incrocia quelle iridi smeraldo...
“Bitch-chan,
ma allora hai dei poteri?” domanda Raito, con un sorrisetto
sornione stampato in faccia.
La ragazza si limita a guardarlo truce,
ormai l'ha scoperta: “ E con questo? Vuoi provare?”
chiede con aria
di sufficenza, il giovane le si avvicina pericolosamente:
“Fammi
vedere.” la sprona e Ryoko ghigna perfidamente.
Poi, con una sola
parola, costringe il rosso a contorcersi dal dolore.
“Ci
sono andata piano.” dice, sorridendo soddisfatta. Quando
interrompe
la tortura, Raito ci mette un po' a riprendersi.
E
Ryoko fa per
andarsene, convinta di averlo indebolito abbastanza, ma, una mano sul
suo polso la blocca.
“Non
sei l'unica a conoscere questi trucchetti, Bitch-chan.”
mormora il
giovane, in seguito, spalanca le fauci, mostrando due canini
bianchissimi e...appuntiti. Li conficca nel collo della fanciulla
che, per la sorpresa e la fitta lancinante, caccia un grido
soffocato...
Dopo
un minuto, Raito si stacca e lecca, con gusto, il sangue fuoriuscito
dai buchi, che ha appena procurato a Ryoko.
“Mmh
Bitch-chan, sei deliziosa...” sussurra all'orecchio di lei.
Per
tutta risposta, la ragazza, un po' stremata dal morso, ringhia:
“Dolore” e il rosso si ritrova ad ansimare per la
sofferenza.
“Non
provarci mai più.” gli ordina la giovane,
dileguandosi nel nulla
ed ignorando il sorriso languido, sul volto di Raito, che, nonostante
tutto, non accenna ad andare via.
“A
presto.” dice il vampiro, con quella che suona,
più che come una
promessa, come una minaccia...
Bene,
pensa la
ragazza, che rimira per
l'ennesima volta la medicazione del morso. Quel vampiretto da quattro
soldi pensa di farmi paura...riflette fra sé e
sè, mentre si slega
la treccia, ormai sfatta, facendo ricadere i lunghi capelli bianchi
come la neve lungo le spalle.
Si toglie la giacca della divisa e
comincia a cercare il suo quaderno.
Le
è venuta voglia di disegnare. Apre i vari cassetti della sua
camera
(fortunatamente, il preside non aveva replicato quando gli aveva
chiesto una stanza singola) e, dopo svariati minuti, riesce a
trovarlo.
Mentre
la matita scivola lungo il foglio, si sente rilassata dal suono della
mina che sfrega sulla carta ruvida.
Proprio
mentre inizia a realizzare uno schizzo, la porta si apre cicolando e
la matita le scivola dalle dita... Senza spiegarsi il motivo, il
pensiero corre a Raito, quindi si prepara ad accoglierlo nel peggiore
dei modi!
Scatta in piedi, facendo strusciare la sedia sul pavimento,
e gonfia il petto. Quando la sua faccia rabbiosa si gira, perde un
battito, ritrovandosi dinanzi il volto del preside.
“Signor
Osaka...” Mormora imbarazzata.
“Signorina
Sakari, mi era venuta a chiamare?” domanda l'uomo, inforcando
gli
occhiali sul naso aquilino.
Ryoko
annuisce: “Le devo riportare il comportamento, scorretto, di
due
studenti,” afferma decisa e racconta di quei tipi, il biondo
e
Yuriko, che hanno danneggiato un muro dell'edificio.
Il preside
ascolta con attenzione la storia: “Bene,
provvederò a trovare una
punizione adeguata ad entrambi.”
“Grazie”
risponde la giovane, compiaciuta.
Prima
che l'uomo abbandoni la stanza, rivolge un'ultima occhiata alla
ragazza.
“Tutto
bene?” domanda seriamente, tanto da far sobbalzare Ryoko.
“Ma
certo” dice lei, con un fil di voce.
Il signor Osaka l'ha accolta
come una figlia da quando ha perso i genitori, ma non è mai
stato
propenso alle 'dimostrazioni d'affetto', per questo, quando
s'interessa a lei, appare freddo e distante.
“Va
bene allora..” sospirando, l'uomo interrompe il fastidioso
silenzio
creatosi ed esce da quella stanza, chiudendosi la porta alle spalle.
Perchè
dev'essere sempre così complicato parlargli...?
pensa la ragazza, mentre si getta a peso morto sul letto.
Chiude gli
occhi e si porta il braccio destro sulla fronte, beandosi di quel
silenzio. Però, il suo pensiero, prima di cadere fra le
braccia di
Morfeo, va, involontariamente, verso un paio di occhi smeraldo.
Non
lo ammetterà mai, ma in cuor suo, l'albina, spera vivamente
di
rivedere il bel vampiro.
La cosa che non sa, però, è che il vampiro
non si arrenderà così facilmente.
Ormai aveva trovato la sua nuova
preda, la sua nuova Bitch-chan...
ANGOLO
AUTRICI:
Nephertiti:
*Spunta dal nulla con espressione raggiante* Salve genteee! ^_^
*è
particolarmente gasata*
Sun-chan:
Cos'hai? O.O *beve una tazza di caffè*
Nephertiti:
Niente, ho solo bevuto solo un po' di Coca Cola ^__^
Sun-chan:
Sembri ubriaca solo per aver bevuto della...Coca-Cola? O.o
Nephertiti:
Da quando ero piccola, troppa Coca-cola mi fa un certo effetto ^---^
Sun-chan:Ooookay...conosci
per caso birre? Vino? ^^
Nephertiti:
Siii, conosco anche quelli! Ma è meglio la mia Ola Ola
(*Coca-cola)
^___^
Sun-chan:......
Va bene gente, starete pensando: “Ma 'ste due
perchè rompono? Non
possono chattare su Whatsapp?” Però, mie care
lettrici, volevo
avvisarvi che queste sono conversazioni normalissime per noi ^^
anzi...
Quindi tranquille uwu *prende un altro sorso dal suo caffè*
Nephertiti:
E siamo ad un'altra one-shot *Fa una piroetta*
Sun-chan:
Parlo con voi del futuro(?), mi sentite? Abbiamo scritto questa
one-shot da tempo, ma ci stiamo portando avanti, così
aggiorniamo
prima! ^^
Nephertiti:
*Non riesce a seguire il ragionamento e beve un altro bicchiere di
Coca...*
Sun-chan:
Allooora, visto che Nephy-chan è partita per le Bahamas con
i suoi
neuroni imbrattati di bollicine, mi tocca fare entrambe le parti T^T
Nephertiti:
*Guarda il cielo* Ohhh...una farfalla!!
Sun-chan:
O.O e-ehm...allora *Caccia un foglio* ricordati di riportare a casa
la scimmia...? Che roba è? O.o
Nephertiti:
Il mio elenco di cose da fare ^___^
Sun-chan: Beh,
tieni.
Allora *caccia un altro foglio* invito come sempre le
lettrici a recensire. Anche solo a dire “Che
bello!” oppure “Fa
schifo” ci farà piacere....Okay, forse
quest'ultima non tanto,
però...^^
*Riprende
a leggere* ringraziamo le ragazze che hanno recensito lo scorso
capitolo e questo lo dedichiamo a kurumitokisaki02! Speriamo di
essere riuscite a rappresentare il tuo personaggio nel migliore dei
modi! ^^
Nephertiti:
*torna lucida per un istante* Come al solito, un caloroso grazie a
chi ha messo la storia fra le preferite, seguite, ricordate! ^3^
*La
Coca-cola fa di nuovo effetto* Ciao farfalla!!! ^.^
Sun-chan:
Immagino la vergogna che proverà nel prossimo Angolo Autrici
*riflette*...coomunque, ora noi vi lasciamo, come sempre con un
graande bacio! ^^ Io intanto porto Nephy-chan a letto(?)..
Nephertiti:
*Si blocca improvvisamente...poi guarda Sun-chan* Sun-chaaaan? ^__^
Sun-chan:
Si? ^^””
Nephertiti:
*Sorride in modo sinistro* Non voglio andare a dormire
piuttosto..Andiamo a caccia di farfalle?! ^__^
Sun-chan:
*Prende un sonnifero* Ceerto. Guarda quella farfalla arcobaleno!
*indica un punto a caso*
Nephertiti:
*Si guarda intorno* Doveee? *O*
Sun-chan:
*le fa la siringa*
Nephertiti:....
+_+
*Si addormenta come un ghiro in letargo(?!)*
Sun-chan: Bene
ragazze *Se la trascina via* Un bacio e alla prossima dalle
vostre Nephy-chan & Sun-chan ^^
|
Ritorna all'indice
Capitolo 5 *** 4. Asuka Ichinose e Kanato Sakamaki ***
CAPITOLO
4. ASUKA ICHINOSE E KANATO SAKAMAKI
Delle
gocce si abbattono prepotentemente sul vetro di una stanza,
provocando un fastidioso rumore che qualcuno, però, sembra
gradire.
Asuka
Ichinose ammira, come ipnotizzata, la finestra della sua camera, si
inebria di quel suono. Secondo lei non è noioso, anzi:
è tipico del
suo carattere innervosirsi con chi afferma il contrario.
Sospirando,
la ragazza si alza dal letto, provocando un cigolio da parte di
quest'ultimo, e si trascina vicino allo specchio.
E'
molto magra e la sua carnagione cadaverica le da' un aspetto quasi
inquietante. Nonostante tutto, è molto bella: i lineamenti
fanciulleschi, i grandi occhi color ambra e i capelli neri, si
adattano perfettamente alla sua persona. Il rumore di una porta che
si apre la fa riaffiorare dal vortice di pensieri in cui era caduta.
“Hai
finito, finalmente...” esordisce la mora: “Eppure,
dovevi solo
cambiarti...”
L'altra,
dal canto suo, sbuffa annoiata: perchè, perchè
doveva capitarle una
ragazza così scontrosa, come compagna di stanza!?
“Sono
stata sotto la pioggia fino a cinque minuti fa...” ribatte la
Nanase, stizzita.
“A
proposito...” dice la ragazza mora con un ghigno:
“In tutto
questo c'entra un ragazzo? Un appuntamento saltato?”
Yuriko,
quindi, aggrotta le sopracciglia, arrossendo violentemente.
Come
si permette?
“Smettila
di affermare cose non vere!”
Ridacchiando
maliziosa, la Ichinose non può ammettere a sé
stessa che si sta
divertendo. Eccome! Se la sta spassando!
“Il
tuo rossore e la tua agitazione dicono ben altro...Inoltre, credo che
il tuo essere così pudico sia in contrasto con la vera
te..”
La
castana spalanca gli occhi nel sentirla parlare così
apertamente e
la guarda scioccata. Ma se nemmeno la conosce!
“Che
c'è? Non guardarmi così, dico semplicemente la
verità” ammette
la mora, incrociando le braccia al petto e andandosi a risedere sul
letto.
*“Hentai-chan!”
Esclama di botto la Nanase che, ancora infuriata, esce dalla camera
sotto gli occhi ambrati, particolarmente divertiti, dell'altra.
Asuka
torna a guardare la pioggia, ammaliata da quelle gocce perlacee che
ticchettano, ritmicamente, sulla finestra, infrangendosi contro il
vetro.
“Dici
che è questa Teddy?”
Una
voce richiama l'attenzione della mora, la quale si scosta la lunga
ciocca nera per guardare chi è appena entrato in camera:
è uno
studente, lo capisce dalla divisa scolastica che indossa, la giacca
scura è leggermente calata sulla spalla destra.
Ha
i capelli spettinati, di colore viola, sfumti di un glicine chiaro.
Anche
lui ha profonde occhiaie, che gli contornano gli occhi violetti e
vitrei.
Ma
quello che sorprende Asuka, è l'orsetto che il giovane
stringe a sé,
con fare possessivo.
“E
tu sei?” domanda la fanciulla, con una punta di sufficienza.
“Kanato
Sakamaki. Credevo fosse la mia stanza.” rivela il tipo, con
voce
flebile e pacata.
“Io
sono Asuka Ichinose e questa è la mia camera.”
risponde lei, con
un tono, volutamente, distaccato.
“Allora
ho sbagliato.” conclude Kanato, pronto ad andarsene. Asuka,
però,
si avvicina a lui, incuriosita dal peluche.
“Lui
chi è?” chiede fredda, senza far trapelare la sua
curiosità.
E
il volto del ragazzo s'incupisce di colpo.
“Teddy”
dice a denti stretti.
Detto
questo, Kanato fa dietro-front, ma la giovane lo blocca ancora:
“Ehy
non te ne andare. Quindi sei in camera con qualche ragazza...o col
tuo orsacchiotto?” domanda Asuka, mentre le sue labbra
s'incurvano
in un sorriso malizioso.
Kanato
la guarda inerme, ha colto perfettamente la frecciatina, quindi
rimane, per un attimo, senza parole.
Poi,
la sua espressione muta drasticamente: “Siamo solo io e
Teddy.”
afferma, in un ringhio basso e cupo.
“O
magari a te piacerebbe stare in camera con me?” continua con
un
ghigno perfido, riuscendo a spiazzare Asuka.
“Ad
ogni modo, non ti rivolgere più a Teddy” conclude
il ragazzo,
frattanto si lividisce di rabbia.
“Come
sei nervoso..” sbuffa la mora, guardandosi le unghia curate,
com'è
solita fare.
“Non
parlarmi così!” sbraita il ragazzo, visibilmente
alterato dal
comportamente di Asuka. Quest'ultima, invece, gli si avvicina
ulteriormente, abbastanza da constatatare la bassezza del giovane,
concentrandosi sul nero della pupilla.
Con decisione essa sibilla:
“Sei seccante, ora, esci fuori e la prossima volta che mi
vedi...”
lo guarda intensamente e, con grande soddisfazione, constata che il
Sakamaki è inoffensivo: “...non parlarmi del
pupazzo.”
Forse
per distrazione, forse per qualcos'altro, però, Kanato
sembra
risvegliarsi dallo stato in cui, quella dannata ragazza, l'ha
ridotto.
“Cosa
mi hai fatto, dannata umana?” domanda quest'ultimo,
afferrandola
per un braccio.
“Ti
consiglio di lasciarmi se non vuoidei problemi. Inoltre...”
spezzando la sua voce glaciale, comincia a ridacchiare.
“Umana?
Per chi mi hai preso? Credi davvero che un'umana potrebbe fare quello
che ho appena fatto?” chiede sarcastica la mora, squadrandolo
per
un momento, prima che il suo sguardo ambrato si posi sulla stretta al
polso.
“Come
fai a tenere il pupazzo con un braccio? Non ti stanca?”
domanda
all'improvviso, indicandolo col capo.
Con
un gesto repentino, il Sakamaki si avvicina al collo della ragazza.
“Ti
ho detto che non devi nominare Teddy, nemmeno guardarlo. Altrimenti
la pagherai molto cara.” sibila il ragazzo, lasciando
allibita
Asuka.
Possibile
che se la prenda così tanto per un orsacchioto?
Evidentemente si.
pensa
la ragazza. Potrebbe anche rilassarsi un po',
però...
Un
dolore atroce al collo la distrae dai suoi pensieri.
Spalanca
gli occhi quando si rede conto di cosa sta succedendo. E'
un..vampiro?
“Cos...Smettila,
mi fai male!” Asuka cominci a dimenarsi, invano.
Diventa
sempre più debole ad ogni sorso e ormai non cerca nemmeno di
ricorrere ai suoi poteri. La sua vista le si offusca e la mente
annebbiata vorrebbe solo un po' di pace.
“Finiscila”
esclama una voce familiare, facendo staccare Kanato e cadere con un
tonfo la mora, soccorsa subito dalla Nanase, appena entrata.
“Va
via.” sbotta, con determinazione l'umana, adagiando un
braccio
sotto le spalle della ragazza ormai svenuta.
Kanato,
rimasto in disparte, si pulisce il rivolo di sangue mentre
stranamente obbedisce e si avvia alla porta:
Ci
divertiremo molto con quella...neh, Teddy?
Delicatamente,
e con un po' di fatica, Yuriko soccorre la sua compagna di stanza,
facendola stendere sul letto.
Ormai
erano più di cinque minuti che Asuka non dava segni di vita
e
l'umana comincia a preoccuparsi.
Dovrei
chiamare il preside...? Oppure quella Ryoko...? si
dice, mentre fa avanti e indietro per l'intera stanza, agitata.
Un
mugolio, però, la distrae dai suoi pensieri e, felice come
non mai,
guarda la Ichinose mentre, pian piano, apre le palpebre, mantenendosi
con la mano la parte dove quel maledetto vampiro l'ha morsa prima.
“Come
stai? Come ti senti? Devo chiamare un medico? Il preside? Cosa gli
dico?” domanda a raffica la Nanase, visibilmente agitata e in
pena
per la sua compagna di stanza.
La
mora, dal canto suo, è ancora stralunata e fa fatica a
seguire quel
tornado castano.
“Cosa
faccio!?”
“Ti
calmi!” sbotta Asuka, non ne può più!
“Okay...”
La
ragazzza dagli occhi ambra le rivolge in mezzo sorrisino:
“Bene...e
non preoccuparti, sto già meglio.” le dice.
Con
qualche sforzo, la mora comincia a riprendersi: si alza in piedi,
vacillando leggermente, e muove due o tre passi.
“Vedi?
Sto benone!” annuncia risoluta, rivolgendosi alla compagna di
stanza.
“Perchè
ce l'aveva con te quel vampiro?” Domanda, quindi, Yuriko,
sedendosi
sul letto.
“Non
dovevo rivolgermi al suo pupazzo...” confessa l'altra.
E
la castana sgrana gli occhi: “Solo perchè hai
parlato col
peluche?” ripete incredula.
Asuka
annuisce distrattamente, non ha voglia di ripensare a quel tipo
lì,
sebbene lui continui a rimanere nei suoi pensieri.
“Ma
che problemi hanno qui?” riflette ad alta voce Yuriko,
ripensando a
Subaru che, per un po' di caos, ha distrutto un muro..
Asuka,
invece, ricorda improvvisamente di aver dimenticato qualcosa:
“Ho
scordato il quaderno di matematica nell'armadietto.”
brontola,
sbuffando sonoramente: “adesso torno.” annuncia,
prima di
chiudersi la porta della camera alle spalle.
Ancora
barcollando, non è nel pieno delle forze, Asuka cammina
lungo i
corridoi di quell'istituto. Perchè mai i suoi genitori
adottivi
l'hanno sbattuta lì, in quello squallido college da ricconi,
pur
sapendo che lei non avrebbe sopportato di vivere in quel luogo?
Finalmente
raggiunge l'armadietto e afferra l'oggetto cartaceo, foderato di blu.
Quando
richiude l'anta metallica, una faccia le si para davanti e Asuka
sussulta nel ritrovarsi di fronte il viso, inquietante, di Kanato.
Asuka,
già pronta ad incendiarlo, si blocca perchè il
vampiro le mette di
fronte l'orsacchiotto.
“Chiedi
scusa a Teddy” le ordina, decisamente serio.
Eppure
ad Asuka viene da ridere: “Come?” domanda, non
potendo credere
alle parole che ha appena pronunciato a Kanato.
“Chiedigli.
Scusa.” insiste lui, sull'orlo di una crisi di nervi.
Asuka
alza gli occhi al cielo, potrebbe fargli molto male con i suoi
poteri, eppure decide di passare ad un approccio
più...amichevole:
“Scusa.” mormora con disinteresse.
Visibilmente
colpito, Kanato stringe il peluche a sé e sorride
soddisfatto, un
sorriso poco rassicurante.
Ma
alla ragazza, il morso del vampiro non le è ancora andato
giù: “Non
provare mai più a mordermi” lo ammonisce.
Però,
il giovane sembra ignorare la sua aria minacciosa.
“Il
tuo sangue è davvero dolce Asuka-chan” continua
Kanato, facendo
scattare gli occhi violetti sui buchi, ancora evidenti, sul collo
della fanciulla.
“Smettila
di fissarmi così” sibila gelida Asuka e, con
questa frase, lascia
il vampiro, che nel frattempo si è messo a ridacchiare.
*Hentai-chan:
pervertita (XD)
ANGOLO
AUTRICI.
Nephertiti:
*E' nascosta da qualche parte*
Sun-chan:
Onee-chan? Perchè ti nascondi O_o
Nephertiti:
I-io non esco di qui!!
Sun-chan:
Perchè? ^^
Nephertiti:Ho
smaltito la Coca-cola...Ti rendi conto di che figura ho fatto nello
scorso 'angolo autrici'?!
Sun-chan:
Ah..Vero..Suvvia non è così grave!
^^””
Nephertiti:
*Spunta dal nulla, stropicciandosi la maglietta* C-ciao a
tutti!!
*Si
nasconde dietro Sun-chan*
Sun-chan:
Rieccoci con una nuova One-shot! ^^
Guarda
che non c'è bisogno di nascondersi uwu
Nephertiti:
Ok...
Quindi
siamo ad un'altra One-shot *cerca il foglio* Dov'è il foglio
con i
ringraziamenti Onee-chan?!
Sun-chan:
Devi averlo strappato quando eri...ehm..ubriaca?
Nephertiti:
0///0 *Si nasconde dietro Sun-chan*
Sun-chan:
Su non fare quella faccia ^-^
Nephertiti:
*Si ricompone* Bene, improvviseremo!
Grazie
a tutti quelli che hanno recensito lo scorso capitolo!! ^3^
Sun-chan:
Siete stati in tanti! *^* *si commuove*
Inoltre
ringraziamo chi l'ha inserita nelle preferite/seguite/ricordate ^^
Nephertiti:
E speriamo che a Mamoriu piaccia come abbiamo descritto la sua Asuka
^-^
Sun-chan:
e...MUAHAHAHAH(?), l'ho fatta morire di curiosità, insieme a
Neko-chan uwu
Nephertiti:
Eh già XD!!!
….
*fa
un balletto*
Sun-chan:....Che
hai? O.o
Nephertiti:
Sto improvvisando, non abbiamo il foglio e non ricordo cosa dobbiamo
fare ora ^_^”
Sun-chan:
Oookay. Una domanda per voi lettori/lettrici: come vi fanno a piacere
i nostri scleri? O.O *///*
Nephertiti:
Secondo me non gli piacciono!! ^-^''
Sun-chan:
A-ah...*Va nell'angolino* dici? TwT
Nephertiti:
Ma no, scherzavo ^_^” *la va a recuperare dall'angolino e
l'abbraccia*
Perchè
ai lettori questo angolo piace molto ^-^”
Sun-chan:
mmh...okay, ci credo ^^
Nephertiti:
Bene, detto questo speriamo che il capitolo vi piaccia!! ^-^
Sun-chan:
Già ^^ Beeeene...ora ce ne andiamo XD
Nephertiti:
Aspettiamo i vostri commenti, sia positivi che negativi e...*rumore
non meglio identificato*
Sun-chan:
^^
…..?
Nephertiti:
Cos'era quel rumore? Onee-chan, abbiamo scordato qualcosa acceso?!
Sun-chan:
*Ci pensa* non credo! O.O
Nephertiti:
*ci pensa un po' su...*
1
minuto dopo...
*si
sente puzza di bruciato*
O_O
Ehm...Sun-chan, quand'ero ubriaca, credo di aver acceso il microonde
ma non so cosa ci ho messo dentro...
Sun-chan:
O.O Corro a spegnerlo. Intanto tu saluta! ^^
Nephertiti:
Ok!!
Noi
adesso vi salutiamo, un bacione da Nephy-chan & Sun-chan ^3^
*Corre
da Sun-chan*
|
Ritorna all'indice
Capitolo 6 *** 5. Rem Miura e Reiji Sakamaki ***
CAPITOLO
5. REM MIURA & REIJI SAKAMAKI
Una
rosa, bianca come il latte, viene accarezzata da dita lunghe e
affusolate.
Una
ragazza, con un occhio bendato e l'altro dorato, dalla pupilla
felina, sosta in mezzo al giardino del college.
La
sua attenzione è stata catturarata dal roseto: rose dalle
mille
tonalità pultellano i cespugli, dando colore ed eleganza a
quegli
arbusti verde scuro.
La
fanciulla avvicina il volto al fiore, i suoi capelli bianchi
scivolano sulla spalla destra, sfiorando la pelle chiara e il grande
orecchino d'oro, che porta quasi sempre.
Annusa
la pianta davanti a sé, inspirando l'odore pungente della
rosa.
Rem
Miura ama trascorrere ore dentro il giardino, nel retro del collegio,
è un posto profumato e tranquillo.
Cammina
ancora un po', facendo tintinnare le cavigliere e i piedi calpestano
l'erba, umida per la recente pioggia: si possono ancora vedere le
gocce d'acqua, sulle foglie, che brillano come diamanti.
Ma
la ragazza viene attratta da una pianta in particolare, i cui petali
presentano una tonalità rosa sulle punte: la magnolia resta
il suo
fiore preferito in assoluto.
Si
china verso quest'ultima, facendo sfiorare alcune ciocche, sfumate di
viola scuro, col suolo.
Ammira
quasi ipnotizzata quella meriviglia e si isola dal mondo circostante,
restando da sola con la sua Natura.
Un
leggero fruscìo, però, la distrae, facendola
voltare, seccata:
l'occhio color ambra comincia a squadrare un ragazzo, anch'esso chino
su una della tante siepi.
Affilando
lo sguardo, nota che ai suoi piedi sono disposti ordinatamente un
libro abbastanza spesso e delle fiale.
Sospirando, l'albina si alza, lisciando successivamente la lunga gonna
che porta.
Difatti,
la fanciulla si è rifiutata, categoricamente, di mettere la
divisa
scolastica, sebbene una ragazza, che le sembra si chiamasse Ryoko, o
giù di lì, l'abbia minacciata di andare dal
preside e reclamare per
il suo comportamento irrispettoso.
Ma
l'albina preferisce i suoi, di vestiti.
Avvicinandosi
al ragazzo, Rem aggrotta le sopracciglia: cosa sta facendo!?
Egli,
dal canto suo, accortosi della presenza dell'altra, si gira e non
può
non ammettere che è tremendamente bella: le labbra, tinte di
viola,
sono in leggero contrasto con la sua carnagione perlacea e sulla
spalla scoperta vi è un tatuaggio di fiori, mentre il suo
corpo
affusolato è fasciato da un vestito, che sembra uno di
quelli che si
portano nei balli tradizionali zingari.
Anche
la fanciulla, però, è rimasta colpita dalla
bellezza del ragazzo:
porta la divisa con un ordine impeccabile.
Gli
occhi rossi splendono da dietro la montatura rettangolare e i capelli
corvini gli ricadono lungo la fronte.
Nonostante
tutto, i due rimangono a fissarsi impassibili tutto il tempo.
“Salve.
Ci conosciamo?” Domanda il ragazzo, in tono glaciale,
alzandosi.
“Non
direi.” ribatte l'altra, con la sua stessa freddezza,
portandosi
una ciocca bianca dietro l'orecchio.
“Allora
ritengo che sia opportuno presentarmi. Piacere, sono Reiji
Sakamaki.”
dice il corvino, come se fosse una poesia ormai ripetuta troppe
volte, offrendole la mano.
Rem,
alzando un sopracciglio, sussulta, quasi impercettibilmente, nel
sentire quel cognome, ma ricambia la stretta di mano.
“Piacere
mio, sono Rem Miura.”
Nel
dirlo, si rende conto che le mani di Reiji sono incredibilmente
fredde.
Dopo
essersi presentati, il ragazzo torna alle sue piante e l'altra non
può fare a meno di osservare il suo lavoro.
Reiji
consulta il suo libro, le sue iridi magenta scorrono, quasi con
avidità, sulle pagine ingiallite e poi si posano sui fiori
che ha
dinanzi.
“Non
ti hanno insegnato che è maleducazione fissare le
persone?”
domanda lui, all'improvviso, senza staccare gli occhi dagli arbusti.
La
fanciulla, con voce incolore, ribatte prontamente: “Cosa ti
fa
pensare che io stia guardando te?”
Sorpreso
dalla risposta, Reiji lancia un'occhiata disinteressata nella
direzione dell'albina:
“Il
tuo sguardo.” replica con tono risoluto.
“In
realtà guardavo il libro. Dove l'hai preso?”
chiede lei, indicandolo
col capo.
Senza
scomporsi, Reiji si sistema gli occhiali sul naso: “Non credo
siano
affari tuoi.”
“Cerchi
qualcosa in particolare?” domanda l'albina, ignorando
l'esclamazione irritata del giovane.
“Mi
serve un fiore che vada bene per il mio veleno.” spiega con
noncuranza, tuttavia ghigna in modo perfido, sapendo che le sue
parole hanno sortito un certo effetto.
Ma
la ragazza non si mostra né terrorizzata, né
intimorita, anzi,
mantiene quell'aria di sgfida che inizia ad urtare Reiji.
“Veleno?”
ripete sorpresa, ma non spaventata.
Il
giovane le si para di fronte, superandola di qualche centimetro, e la
fissa truce.
“Si,
veleno. Basterebbe una goccia per infettare il corpo di una persona e
condurla
alla morte.”
Annuncia
con voce atona.
Rem
ricambia lo sguardo, accigliata.
A quel punto, il suo occhio,
nascosto dalla benda, s'illumina e la ragazza sa che Reiji sta
mentendo: il veleno che dovrebbe preparare non è
affatto
mortale.
La
ragazza dall'occhio color ambra si volta, facendo tintinnare le
cavigliare e frusciare la lunga gonna.
Volta
il capo, quel tanto che le permette di guardare l'altro di sottecchi:
“Senti, a me non cambierebbe la vita, ma ti consiglio di
essere più
convincente, la prossimo volta che vuoi mentire.”
Il
vampiro, nascondendo un'espressione stupita, incrocia le braccia al
petto: “Cosa ti fa credere che l'abbia fatto?”
La
ragazza, ignorandolo bonariamente, s'inginocchia e guarda l'immagine
del fiore raffigurato sul libro: “Cicuta. Se usato nelle dosi
giuste, non è letale.” esclama l'albina,
portandosi l'indice al
mento.
“Esatto.
Mi avevano detto che potevo trovarla da queste parti.” spiega
Reiji.
Rem
si gira verso quest'ultimo.
“So
dove trovarla. Seguimi.” ordina la ragazza, sfiorandosi un
orecchino e cominciando a camminare.
Perchè
lo sto aiutando?
Si domanda la
fanciulla...Non ne ricavo niente,
però...
“Come
facevi a sapere che stavo mentendo?” chiede con una punta di
sufficienza il corvino.
“Tu
come credi che lo sappia?” domanda gelida la ragazza,
facendosi
strada abilmente fra i numerosi cespugli.
“Non
si risponde ad una domanda con un'altra.”
Socchiudendo
l'occhio, Rem ignora nuovamente il giovane.
Reiji,
visibilmente stizzito, afferra la ragazza per una spalla, facendola
voltare verso di lui e rimanendo stordito da quello sguardo color
oro.
“Cosa
c'è?” ringhia la Miura.
“Non
ignorarmi. Potresti pentirtene in futuro.”
Rem
gli rivolge un'occhiata tagliente: “Non sai con chi hai a che
fare.” annuncia rabbiosa.
Per
tutta risposta, l'altro sorride malvagiamente, quella ragazza
è
capace di fargli perdere il controllo.
“Neanche
tu. Per me sei solo una semplice umana, un contenitore di
sangue.”
afferma con un tono minaccioso.
L'albina
riflette sulle sue parole, un pensiero le balena nella mente:
Vampiro.
Ripete una vocina nella sua testa.
E
la sua tesi viene confermata proprio da Reiji, che scopre i suoi
affilatissimi canini, avvicinandosi al candido collo della fanciulla.
Ma
prima che possa affondare le zanne nella carne, Rem sibila qualcosa:
“Chi ti dice che io sia umana?”
Poi,
una lingua di fuoco divampa alle spalle del vampiro e gli sfiora la
mano.
Scottato
dalla fiamma, Reiji ritrae l'arto, mollando la presa sulla ragazza, e
caccia un grugnito di dolore.
Passandosi
una mano sul corpetto, Rem, soddisfatta, si allontana dal vampiro.
“Io
ti avevo avvertito.” gli fa notare, mentre quest'ultimo si
stringe
ancora la mano inguantata.
“Il
tuo fiore si trova in questa siepe.” dice la ragazza,
indicandogli
un punto ben preciso, dove le Cicute sono ben in mostra.
“E'
stato un piacere aiutarti, signor Sakamaki.” ammette, facendo
un
lieve cenno del capo.
Reiji
fa per voltarsi verso la giovane, ringraziare è buona
educazione, ma
di lei non c'è nemmeno l'ombra. Uno scintillio dorato sul
prato
richiama l'attenzione del ragazzo, così, vi si avvicina. Una
delle
cavigliere di Rem.
Sul
volto del vampiro si dipinge un ghigno poco rassicurante.
La
ragazza dai capelli bianchi cammina a passo svelto, dentro
l'istituto, ripensando a quel vampiro. E' strano, non c'è
che dire,
eppure...
Assorta dai suoi pensieri, Rem si scontra con qualcuno.
“Attenta
a dove vai.” l'ammonisce una tipa dai capelli neri. Stringe
fra le
mani un quaderno e ha un'aria alquanto irritata.
L'albina
la osserva dall'alto, considerato che la supera di alcuni
centimetri.
“E
tu guarda dove metti i piedi” ribatte con freddezza.
La mora le
lancia un'occhiataccia: “Non bastava Kanato, ora ci si mette
anche
questa...” borbotta, alzando gli occhi al cielo.
L'albina
aggrotta leggermente le sopracciglia nel sentire quel nome -che, a
quanto pare, non conosce- per poi domandare: “Sai dove posso
ritirare le chiavi per la stanza?”
“Si,
in presidenza.” risponde prontamente la mora.
La
sua attenzione ricade, però, sulla benda della ragazza e
questa,
notandolo sbuffa contrariata.
“Dai
troppo nell'occhio così.” sbotta la mora:
“Prova a nasconderlo
con qualcos'altro” le propone, con un occhiolino, per poi
voltarsi
e sparire dietro l'angolo.
Sembra
aver capito che non sono propriamente umana...
riflette Rem, sfiorandosi con le dita l'occhio coperto.
Scuotendo
il capo, si gira e spera col cuore di avere una camera singola.
Ma
non sa quanto si sbaglia...
ANGOLO
AUTRICI
Nephertiti:
Ciao a tuuuttiii!! ^-^
Sun-chan:
Salveee!! *Ridacchia isterica*
Nephertiti:
Tutto bene Sun-chan?! ^_^”
Sun-chan:
NO *esclama gelida, deglutendo*
Nephertiti:
O_O *Prepara un calmante* dimmi Onee-chan, cos'è successo?!
Sun-chan:
HO RITROVATO UN CELLULARE CHE AVEVO PERSO DA ANNI!!!
Nephertiti:
Ma pensa!! Dove l'avevi scordato?! Io anche ne ho perso uno, magari
lo ritrovo pure io!!!
Sun-chan:
Dietro il divano..e.e Ma non è questo il punto! Io NON
volevo
ritrovarlo! TwT
Nephertiti:
Oook, fai come faccio io, buttalo da qualche parte!! ^__^
Sun-chan:
M-ma non posso...TwT Quel cellulare mi ha portato sfiga!!
Nephertiti:
Allora è il telefono maledetto O.O
Sun-chan:
TwT Ci sono delle prove che incastrano la mia persona!! Delle foto
compromettenti!!
Nephertiti:
Che foto?!?!!
Sun-chan:
Delle mie foto ridicole e.e...TwT
Nephertiti:
Tranquilla, ci penso io! *Si infila un paio di guanti di lattice e
una mascherina* farò sparire ogni prova!!
Sun-chan:
E-ero piccola...non sapevo nemmeno fare foto TwT
QUELLE
SONO PROVE DEL MIO PASSATO DA RAGAZZINA IDIOTA AMANTE DEL ROSA
Nephertiti: 0.0 Motivo in
più per far sparire ogni traccia!!! *Prende un
accendino e da fuoco al telefono* MUAHAHAH!!
Sun-chan:
G-grazie *-* cosa farei senza di te uwu Allora...tralasciando il mio
-ormai bruciaccchiato- ex cellulare...
Eccoci
qui con una nuova one-shot! ^^
Nephertiti:
Ma di nulla!!
Eh
si, abbiamo scritto un'altra one-shot sotto
minaccia
per voi!! Iniziamo ringranziando tutte coloro che hanno recensito lo
scorso capitolo!! ^-^
Sun-chan:
Vero! Grazie mille ragazze!! *^*
Nephertiti:
Come sempre, un grazie ance a colore che hanno messo la storia fra
preferite/seguite/ricordate! ^3^
Sun-chan:
E ringraziamo anche Momo-chan che ci ha dato l'idea per il cognome di
rem ^^
Nephertiti:
Infine, speriamo che Rem piaccia a Lady Morjana che ci ha fornito il
suo OC
Sun-chan:
Infatti, le dedichiamo il capitolo e speriamo di averla rappresentata
al meglio.
Nephertiti:
Vediamo se abbiamo scordato nulla *controlla il foglio*
…...
*Passa
un cane e le ruba il foglio*
Ma
cos-??!
Sun-chan:
VIENI QUI, CANE! *lo insegue*
Nephertiti:
Ehm...Visto che Onee-chan è impegnata, concludo io,
salutandovi e...
*Vede
passare il cane e Sun-chan che lo insegue*
o_O…..E
vi mandiamo un bacio, le vostre Nephy-chan & Sun-chan ^3^
|
Ritorna all'indice
Capitolo 7 *** 6. Shimi Tainy & Ayato Sakamaki ***
SHIMI TAINY
& AYATO SAKAMAKI
Il suono di un violino echeggia nella stanza, le
note sembrano volteggiare nell'aria, leggiadre.
Una ragazza, dai lunghi capelli castani, fa scorrere, con maestria, la
bacchetta di legno sulle corde dello strumento.
Un'altra giovane, con grandi occhi arancioni, la osserva in silenzio,
ammaliata da quella melodia dolce e soave.
Quando la musica s'interrompe, la giovane batte le mani entusiasta.
“Complimenti Ellen, sei bravissima!”
esclama allegramente.
“Grazie Shimi.”
La suddetta Shimi Tainy ammira, per l'ennesima volta, lo strumento che
la sua compagna di stanza, Ellen White, ripone abilmente nella
custodia, foderata in nero.
Sospirando, la fanciulla porta la testa indietro, poggiando stancamente
le mani nel materasso, sul quale è seduta, sprofonandoci.
Nel farlo, la lunga coda di capelli ramati scivola giù dalla
spalla, su cui vi era poggiata, mentre i suoi occhi, di un arancione
brillante, prendono a guardare stancamente il soffitto.
Dovrei andare a letto...Ma voglio controllare prima una cosa. Si dice, per poi tornare seduta
in posizione eretta.
“Senti Ellen, io dovrei assentarmi per un breve
momento. Ti va se mi copri? A quest'ora, non potremo uscire dalla
stanza e se Sakari mi vede...”
In effetti è notte fonda...
La castana, però, l'interrompe con un gesto della mano,
sorridendo: “Tranquilla, Shimi. Me ne occupo io.”
L'altra, dopo averla ringraziata per una miriade di volte, si alza dal
letto e si aggiusta la sua maglia rosa pastello, lisciandosi
successivamente i pantaloncini in jeans, per poi chiudersi la porta
alle spalle ed avviarsi verso l'esterno dell'edificio.
Dopo aver camminato per un paio di minuti, Shimi
raggiunge il lago circolare, nero per via dell'ocurità che
avvolge l'ambiente.
La luna si specchia sulla superficie piatta dell'acqua, come una
macchia di luce nel buio; mentre alcuni gufi intonano suoni bassi e
ritmati.
La ragazza si guarda intorno, mentre si chiede perchè i suoi
l'abbiano costretta a trasferirsi in quel college.
I suoi occhi aranciati si posano sul basso: dopo aver passato in
rassegna la fascia di latifoglie, individuano un fiore magenta.
Shimi sorride, constatando che la camelia, appena sbocciata,
è ancora lì.
Ha una vera e propria passione per il giardinaggio e, osservare quel
grazioso fiore in mezzo a tante piante, la fa gioire.
“Ehi tu!” una voce maschile alle sue
spalle, fa sobbalzare la giovane.
Shimi si alza, ripulendo gli shorts. Volge lo sguardo dove ha sentito
la voce e dalla penombra spunta un ragazzo.
E' piuttosto alto, indossa la divisa scolastica, ma la camicia bianca
è leggermente sbottonata, mentre il collo è
fasciato da una cravatta sottile, lunga fino lo stomaco.
Una volta illuminato dai raggi lunari, la giovane si accorge di quanto
sia pallido.
Ma ciò che cattura maggiormente l'attenzione, sono i suoi
occhi: di un verde brillante, con striature dorate. Sembra quasi che
brillino di luce propria.
“Ciao!” saluta gentilmente Shimi,
avvicinandosi al ragazzo.
“Che ci fai qui?” ribatte l'altro,
squadrandola da capo a piedi.
La fanciulla rimane in silenzio, pensando ad una scusa plausibile.
“Ti ho fatto una domanda, non ignorare
Oree-sama!” Esclama il ragazzo, con tono arrogante.
Sbalordita da tale affermazione, la giovane risponde educatamente:
“Scusa...Facevo una passeggiata”
Non è totalmente una bugia!
“Bè, hai avuto la fortuna d'incontrare
Ayato Sakamaki.” annuncia l'altro.
“Piacere, Shimi Tainy!” si presenta la
ragazza, allungando una mano.
“Sei solo un'altra Chichinash...” comincia
Ayato, interrompendosi quando le sue iridi verdi-dorate finiscono sul
seno della giovane, tutt'altro che piatto...
Un sorriso malizioso si forma sul viso del rosso, mentre si avvicina
velocemente a Shimi.
In men che non si dica, la faccia del giovane è a pochi
centimetri dalla sua e un rossore divampa sulle sue gote...
“Io
adesso andrei!” afferma Shimi, cercando di aggirarlo, ma
Ayato le afferra un polso: “Hai un buon profumo!”
La ragazza, di tutta risposta, inarca un sopracciglio e, solo quando il
giovane allarga le labbra in un ghigno, mettendo in mostra i canini,
-appuntiti come rasoi- ella spalanca gli occhi, capendo.
Ma, al contrario di quanto lo stesso Ayato si aspetti, la Tainy, dopo
un iniziale turbamento, gli sorride.
“Tu sei un vampiro, giusto?”
“Astuta...” la deride il ragazzo, ma lei
non sembra dargli peso, il che infastidisce di poco il rosso.
“La tua aurea è molto
misteriosa.” aggiunge lei, continuando a fissarlo.
“La mia..che?” chiede il vampiro,
visibilmente confuso.
Che strana...
“La tua aurea” gli ripete lei, sorridendo:
“E' molto scura...Devi aver sofferto molto, neh?”
Se prima il Sakamaki era confuso, adesso è veramente
sorpreso.
La giovane smette di fissarlo, voltando lo sguardo verso il laghetto,
malinconica.
“Anche la mia è grigia...”
Shimi abbassa il capo, nascondendo coi capelli tutta la sofferenza, che
le sta passando in quel momento negli occhi, nella testa e sopratutto
nel cuore.
Anche Ayato rivolge gli occhi al lago, il suo sguardo pare incupirsi...
E la ragazza lo sente, i suoi poteri da angelo le permettono di
percepire la tristezza, nell'animo del rosso.
“Neanche a te l'acqua procura bei ricordi,
vero?” chiede ingenuamente, senza staccare gli occhi dal
liquido che ondeggia.
Per un solo istante, il vampiro sussulta: Shimi ha colto in pieno il
suo punto debole.
Poi osserva serio la ragazza: “Tu che ne sai?”
domanda irritato.
Prima che la giovane possa rispondere, Ayato cala sul suo collo,
affondando i canini nella soffice pelle.
All'inizio Shimi spalanca gli occhi; avvertendo un dolore lancinante,
all'altezza della trachea.
In seguito si riscuote e crea una barriera, espandendola fino a
spingere via il vampiro.
Il rosso la fissa stupito, sicuro che la ragazza davanti a
sé non sia umana.
Shimi, d'altronde, per il sangue perso e la barriera protettiva, si
ritrova senza energie.
Si piega in due, reggendosi su un fianco; mentre le gambe tremano e le
forze l'abbandonano.
L'altro nota la sua stanchezza e ghigna perfidamente: “Va
tutto bene, ragazzina?”
“Sto bene.” ribatte lei, col fiatone.
“A me non sembra!” replica l'altro,
ridacchiando.
Alzando di poco la testa, Shimi sembra riprendere il controllo,
portandosi una mano al collo e sentendola, sfortunatamente, macchiarsi
di sangue.
“Mi dici perchè sei qui tu,
invece?” gli chiede, inclinando il capo di lato.
“Non sono affari che ti riguardano,
ragazzina.” annuncia lui, incrociando le braccia al pettto.
Ella sospira arrendevole, facendo scomparire il campo di forza,
sfinita: quel ragazzo è un maleducato!
“Beh, io me ne torno in camera.” borbotta
tra sé e sé lei, portandosi le mani in grembo.
Una mano però le afferra, con presa salda, il polso;
portandola ad alzare gli occhi e perdersi in quelle pozze smeraldine.
Certo, è un tantino strano... pensa Shimi, continuando a
guardarlo.
Ayato, dal canto suo, consapevole dell'effetto che ha avuto, ghigna
soddisfatto.
“Ora preparerai dei Takoyaki per
Oree-sama.” sbotta di punto in bianco, lasciandola allibita.
“Takoyaki? Ora?” balbetta la giovane.
Ancora più strano...annuisce fra sé e
sé, per darsi ancora più ragione.
Prima che il rosso possa anche solo ribattere; lei, mettendo l'altra
mano sulla sua, gli sorride: “Va bene, come vuoi.”
Sono sorpreso...Pensa Ayato, mentre segue quel
concentrato di gentilezza dagli occhi arancioni.
Raggiungono la cucina del college e Shimi non perde tempo a rovistare
le mensole.
Probabilmente ha trovato gli ingredienti, perchè si
dà da fare con ciotole e mestoli.
Il vampiro osserva il lavoro della giovane con interesse.
Dopo un'oretta, i Takoyaki sono pronti e fumanti.
Ayato li annusa, pregustandosi il piatto. Infine si ficca in bocca una
serie di Takoyaki, sotto lo sguardo basito di Shimi...
Come fa a mangiare così? Riflette la giovane, leggermente
disgustata.
“Ne vuoi un po'?” borbotta Ayato, con la
bocca piena.
La fanciulla nega con la mano, ma il vampiro gli rifila un Takoyaki e
lei è costretta ad assaggiarli.
Con sorpresa, si rende conto che sono deliziosi.
“Buoni!” dice infatti Ayato, continuando
ad ingozzarsi.
Quando i due finiscono di mangiare, il vampiro
scoppia improvvisamente a ridere.
Ancora una volta, Shimi si ritrova a fissarlo inebetita ed inizia a
credere che il rosso abbia seri problemi!
“Che c'è?”
“Sei sporca!” afferma Ayato, senza
smettere di ghignare.
Decisamente in imbarazzo, la fanciulla prova a pulirsi, con scarso
successo.
Senza preavviso, il giovane allunga un dito sul viso di Shimi, vicino
la sua bocca e lo passa sul labbro inferiore. La ragazza non
può fare a meno di arrossire ulteriormente.
Nel notarlo, il Sakamaki ghigna, avvicinandosi di
più alle sue labbra e sfiorandole, cosa che fa letteralmente
andare a fuoco la ragazza, facendo allargare, di conseguenza, il suo
ghigno.
Quest'ultima socchiude le palpebre, troppo imbarazzata per opporre
restìistenza.
Beh, ammetti che ti attrae... Le sussurra una una vocina
nella sua testa.
Mordendosi il labbro, ella chiude definitivamente le palpebre, proprio
quando il vampiro fa sfiorare le loro labbra.
Solo una pomiciata...Si dice il rosso, anche se, in
cuor suo, sa che quella ragazzina l'ha colpito profondamente...
“Shimi,
ma dov...oh, s-scusate!” balbetta a disagio la nuova
arrivata, portandosi una mano fra i capelli castani, a disagio.
La giovane, sentendosi chiamare, spalanca gli occhi e allontana il
vampiro per le spalle, per poi voltarsi verso la sua compagna di stanza.
“Ellen cos'è successo?”
“Ryoko. L'ho vista fare il suo controllo
notturno.”
Sospirando, la ragazza si alza dal posto, ignorando lo sguardo di
Sakamaki, fisso su di lei, e avvicinandosi alla White.
Questa la prende per un braccio, trascinandola fuori dalla cucina. Ma
prima che scompaia definitivamente dietro la porta, la Tainy rivolge un
ultimo sguardo al ragazzo, il quale ricambia con un ghigno enigmatico.
------
Raito osserva la luna piena, ammaliato da quella
sfera luminosa, che gli ricorda tanto qualcuno...
All'improvviso, l'immagine di Ryoko gli appare nella mente.
Nello stesso istante, la porta si apre di colpo, destandolo dai suoi
pensieri -poco casti- sulla ragazza.
Un Ayato sorridente entra in camera, buttandosi sul letto.
“Deduco che ti sia divertito!” esclama il
vampiro, alzandosi il cappello sulla testa.
“Mmh, diciamo che ho fatto nuove
conoscenze.” risponde Ayato, pensando a Shimi.
“Hai incontrato una nuova Tavoletta?” lo
prende in giro il fratello, sedendosi anch'esso sul bordo del materasso.
“Si, con l'unica differenza che non è
affatto piatta!” replica il rosso, con un ghigno malizioso.
“Che coincidenza, anch'io ho trovato una nuova
Bitch-chan niente male!” confessa Raito, mentre i suoi occhi
smeraldo brillano di una luce sinistra.
“Si, ma mai quanto la mia! Il suo sangue
è veramente dolce!” mormora Ayato, riportando alla
memoria il suo sapore delizioso.
Solitamente Raito ignora il gemello, che vuole essere il primo in
tutto, anche nell'avere le ragazza migliori; ma stavolta ricambia lo
sguardo di sfida: “Però anche la mia Bitch-chan ha
un gusto intenso: zuccherato ma con un restrogusto pungente.”
Nel pronunciare quelle parole, si lecca il labbro, come se possa anora
sentirne l'aroma sulla bocca.
“La mia ha anche dei poteri!” esclama
Ayato, convinto che la nuova 'preda' sia unica nel suo genere.
“Anche la mia.” ribatte Raito, divertito
dall'espressione infastidita del fratello.
“Bene. Entrambe sono belle ed hanno dei poteri.
Entrambi le abbiamo morse. Ma io l'ho quasi baciata!” afferma
trionfante.
“Quasi?” sottolinea il vampiro col
cappello.
L'altro si limita a scrollare le spalle: “Le nostre labbra si
sono sfiorate.”
“Non è un bacio.” sentenzia
'l'esperto'.
Ayato scatta a sedersi, visibilmente irritato: “Allora
facciamo così: vediamo chi riesce a baciarla per
primo.” propone, col solito tono di superiorità.
“Va bene” dice semplicemente Raito. L'idea
di amoreggiare con Ryoko non gli dispiace affatto ed ora ha anche una
scusa per poterlo fare. Ma non sarà facile!
Con questo pensiero, si stende sul letto, seguito a ruota dal rosso.
Ambedue sorridono in modo ambiguo e poco rassicurante.
“Due giorni.” annuncia Ayato, decretando
il tempo massino per portare a termine la sfida.
“Due giorni.” ripete Raito, prima di
calarsi il feltro del copricapo sulla testa...
ANGOLO AUTRICI:
Nepheriti: *Arriva una Nephy tutta sudata, che si
trascina dietro un ventilatore*
Salve a tuttiii!!
Spring_Sun: Tau a tutti! ^^ *Vede Nephy*
Onee-saaaan!! *le si avvinghia*
Nepheriti: *Cade a terra, per l'abbraccio
improvviso*
Ciao anche a te!! ^-^''
Gente, siamo tornateee *lampi e tuoni di sottofondo*
Spring_Sun: A-ah....già..*ride
imbarazzata e si alza* ^^””
Nepheriti: Ci scusiamo per il ritarso, ma questo
caldo non aiuta!! *Si attacca al ventilatore*
Spring_Sun: Io che mi ammalo non aiuta, poi!
Quindi...perdonateci *occhioni luccicanti*
Ah, a proposito...abbiamo già pronta la prossima OS, quindi
don't worry, aggiorneremo mooolto presto ^-^
Nepheriti: Bene, detto questo, passiamo al
capitolo!!
*Prende il famoso foglio*
Allora, speriamo vivemente che il capitolo vi piaccia, sopratutto a
G_Sake che ci ha fornito lì OC di Shimi Tainy!!
Spring_Sun: E' così dolce come ragazza!
*-* ( ringraziamo anche trenta milioni di volte Neko-chan, che ci ha
gentilmente trovato la foto della ragazza *w* Non è
meravigliosa? u.u -si siamo delle disperate in fatto di foto- XD)
E credo che con Ayato ci stia a pennello *Annuisce convinta*
Nepheriti: Eh si, li shippiamo di già
u.u (Non potete capire le nostre reazioni -scleri- mentre scrivevamo il
capitolo ^_^”)
Spring_Sun: Infaaatti, sono troppo belli *---*
...coff coff...inoltre, la scena finale è una genialata di
Onee-san *//*
Nepheriti: Già *w*
….coff
coff...Però lo spunto me l'ha dato Onee-chan!!
Ma bando alle cance(??!) Ringraziamo calorosamente chi ha recensito lo
scorso capitolo ^3^
Spring_Sun: E anche chi ha inserito la storia fra
le preferite/seguite/ ricordate *^*
Nepheriti: Quindi speriamo che il capitolo vi
piaccia e... *Torna ad abbracciare il ventilatore* Ti ho già
detto quanto ti voglio bene, elettrodomestico con la ventola?! *w*
Spring_Sun: Anch'iooo *-*
*Guarda ventilatore* Però...Onee-san! Io voglio il gelato
*sbotta*
Nepheriti: Oookay, andiamo a prendere il gelato!
*Si stacca, a malincuore, dalla ventola*
Spring_Sun: *Si trascina il ventilatore* Voglio il
gelato con Shimi ed Ayato sopra(?)!
Nepheriti: Ehm...Onee-chan, questo gusto non
esiste!! ^-^”!
Secondo me questo caldo le fa molto male...*riflette*
Spring_Sun: Oh...*labbruccio*
Allora prenderò il gusto Raito&Ryoko u.u
Nepheriti: Oookay, l'abbiamo persa...^-^”
Sei sicura di aver bevuto SOLO acqua?! Non è che hai
assaggiato anche tu la Coca Cola?!!
Spring_Sun: mh...*si porta l'indice sul mento*
Ho visto un bicchiere pieno di liquido marrone, si..ma non credevo
fosse Coca-Cola o.o
Nepheriti: o_O Ecco, lo sapevo!! -.-”
Va beeeene, ora andiamo a prendere il gelato!
*Prepara un calmante -in caso d'emergenza-
Spring_Sun: Onee-san? Dici che se prendo una tigre
e me la porto a casa, i miei si arrabbiano? ^-^
*gioca con un gomitolo(?)*
Nepheriti: 0_0 Direi di si...*Prepara la siringa*
Spring_Sun: Che stai facendo Onee-san? *le si
avvicina, curiosa*
Nepheriti: Adesso facciamo la punturina! ^__^
*sorriso inquietante*
Spring_Sun: *Contenta* uuuh, la puntura *o*
Nepheriti: *Fa la puntura* Bene, ora noi vi
salutiamo! ^-^
Spring_Sun: +__+ *svenuta*
Nepheriti: *Si carica Onee-chan*
Un bacio dalle vostre Nephy-chan e Sun-chan ^3^
*si trascina via la collega e il ventilatore*
|
Ritorna all'indice
Capitolo 8 *** Ellen White & Ruki Mukami ***
ELLEN
WHITE & RUKI MUKAMI
Il
silenzio fa da padrone nell'aula di disegno, neanche un mosca
disturba quella quiete surreale.
Solo un fruscio delicato fa da
sottofondo all'ambiente: il fruscio di una matita su un foglio.
La
ragazza, dai capelli castani, disegna abilmente sul suo quaderno,
ricreando un personaggio in stile Manga.
La
luce al neon illumina la sua figura, mettendo in risalto la pelle
chiara e mostrando le sfumature di verde, nel marrone dei suoi occhi.
Un
rumore la spinge a sollevare la testa, ma non scorge anima viva nella
stanza.
Essendo
abituata a fare scherzi, probabilmente sta per riceverne uno.
Forse
Shimi vuole vendicarsi per l'altro giorno!” Pensa,
balzando in piedi dalla poltroncina.
Un sorriso innocente le affiora
sulle labbra, quando nota una sagoma in prossimità dei
banchi.
Avvicinandosi,
riesce a distinguere la sua fisionomia: Dalle spalle larghe; il
fisico scolpito; i capelli corti e neri, sfumati di bianco, si rende
conto che, quello che ha di fronte, è un ragazzo.
Per
qualche strano motivo, Ellen inizia a fissarlo inerme, senza spiccar
parola.
“Non
ti hanno detto che fissare le persone è scortese?”
La voce del
giovane è calda e profonda. La fanciulla sussulta, come una
bambina
che è stata scoperta a rubare caramelle.
Il
suo viso pallido si tinge di un lieve rossore, mentre il tipo si
volta, rivelando un paio di iridi grigie, con delle striature blu.
Questo fa aumentare il rossore sulle guance di Ellen, poiché
ha
notato quanto il tizio sia carino.
“Scusami,
pensavo non ci fosse nessuno...” prova a giustificarsi la
castana,
mentre distoglie lo sguardo.
Il
ragazzo ghigna impercettibilmente nel vedere la sua reazione, per poi
squadrarla, senza farsi vedere ovviamente: i lunghi capelli castani,
con riflessi ramati, le incorniciano il viso fanciullesco e i suoi
occhioni nocciola, con pagliuzze verdi smeraldo, continuano a fissare
il pavimento.
Il suo corpo, invece, è fasciato dalla solita divisa,
anche se è stata abbinata a delle parigine a righe bianche e
nere.
Non
c'è che dire è molto bella...Si
ritrova a pensare, con apperente disinteresse, il ragazzo, mentre si
avvicina ad una sedia, sulla quale vi è posizionato un libro
dal
volume abbastanza spesso.
La
giovane si rigira verso il suo disegno, sospirando, e sfiora con le
dita i segni lasciati dalla matita.
“Sono
Ellen White.” Si presenta di scatto la ragazza, rigirandosi
verso
il giovane e sorridendogli amichevolmente.
“Ruki
Mukami.” risponde lui, per poi voltarsi verso il disegno e
portarsi
il libro sottobraccio.
“Quello
l'hai fatto tu?” continua, inclinando di poco il capo e
ostentando
una calma glaciale.
“Eh?
Ah, s-si.” balbetta imbarazzata, toccandosi i capelli; gesto
che fa
solitamente quando è a disagio.
“Sei
molto brava.” le riconosce Ruki, guardandola.
Ella,
dal canto suo, si ritrova a spalancare di poco gli occhi.
“Arigatou*...”
sussurra, ancora rossa.
Certo,
molte persone le avevano detto che fosse brava in quel campo, e lei ne
è abituata, ma il complimento di quel ragazzo l'ha spiazzata.
“E
tu cosa leggevi?!” domanda Ellen, indicando il libro che Ruki
tiene
fra le mani.
“Lo
strano caso del dottor Jekyll e il signor Hide.” Annuncia,
sfoderando un sorriso equivoco.
“Interessante
lettura!” Commenta la ragazza: “Penso che esistano
realmente
persone con due caratteri differenti. Sebbene non credo esista un
uomo con due personalità tanto contrastanti.”
“Dici?”
chiede il moro, osservandola con un'espressione indecifrabile:
“Io
penso di si. Sono sicuro ci sia un individuo che pare tranquillo, ma
che in realtà nasconde una parte oscura, un mostro, dentro
di sé.”
Stranamente,
Ellen continua a sostenere la sua tesi: “E' impossibile che
esista
una persona simile!” afferma decisa.
A quel punto, Ruki torna ad
ostentare una freddezza disarmante: “Non è
impossibile.” ribatte
con un sorriso incolore.
Poi
accorcia la distanza fra sé e la giovane: “Come ti
sembro io?”
domanda, sinceramente incuriosito.
Ingoiando
un nodo in gola, Ellen riesce a rispondere: “Un tipo molto
calmo e
solitario.”
“E
basta?” insiste il giovane.
La
castana annuisce poco convinta.
“Non
penseresti mai che io abbia una doppia identità?”
“No.
Ora devo andare.” annuncia Ellen, preferendo non indagare
oltre.
Ma
Ruki glielo impedisce, parandosi di fronte a lei: “Lascia che
ti
faccia un esempio di 'Dottor Jekyll e Mr. Hide' ” esclama il
ragazzo, prima di mostrare i canini aguzzi; che affondano,
inesorabili, nella tenera carne della fanciulla.
I
suoi grandi occhi marroni si riempiono di terrore, mentre caccia un
urlo soffocato.
Dopo
aver bevuto con avidità, il Mukami toglie i canini dal
candido collo
della ragazza, macchiato di sangue. Questa si lascia scappare un
gemito di dolore, solo dopo aver appoggiato timidamente le mani sulle
sue spalle, per allontanarlo.
“Sebbene
tu sia un vampiro, il tuo carattere è sempre quello. Quindi
ho
ragione io nel dire che non esiste un uomo con due
personalità tanto
contrastanti.” sussurra Ellen, ormai debole.
Ruki,
lasciato leggermente spiazzato da quell'osservazione, stringe il
libro, mentre i suoi occhi sembrano riempirsi di ricordi:
“Taci. Tu
non sai niente, sei solo del bestiame.” annuncia,
assottigliando lo
sguardo.
“Può
darsi...” sospira la castana, mentre con le dita va a
toccarsi il
sangue, ancora fresco, che sgorga dai buchi.
Alla
vista di quel liquido rossastro, una scena le si proietta di fronte:
una ragazza. Quindicenne, probabilmente. Distesa in una pozza di
sangue.
Nel
vedere quello sguardo così assente e, al contempo, spaurito,
Ruki si
ritrova a pensare cosa possa turbarla tanto.
Non
deve interessarmi. Continua
a
ripetersi lui, rimirando, per la seconda volta, quella fanciulla
così
strana.
Improvvisamente,
la sua carnagione si fa più pallida del normale ed Ellen
sente
chiaramente la forza vitale abbandonarla, infatti si lascia cadere
come un peso morto, preparandosi all'impatto col pavimento ruvido.
Ma
due braccia arrestano la sua caduta e l'ultima cosa che la castana
vede sono due occhi di ghiaccio.
-----
Quando
Ellen riapre gli occhi, una luce artificiale, tremendamente
accecante, la spinge a socchiudere le palpebre.
Lentamente
si guarda intorno e scorge una figura, che sosta in piedi a qualche
metro da lei. Alla fine riesce a mettere a fuoco i lineamenti.
“Ruki?”
esclama con un fil di voce, provando a mettersi a sedere. Ma un
capogiro la costringe a sdraiarsi nuovamente.
Il
vampiro le si avvicina e la fissa con sguardo duro, con le braccia
incrociate: “Sei così...fragile.”
annuncia il moro, scoccandole
un'occhiata infastidita.
“Fragile?”
ripete Ellen, sempre più attonita.
“Se
per un po' di sangue stramazzi subito al suolo...si, sei decisamente
fragile.”
E
così la ragazza ricorda di essere stata morsa; aver avuto
una specie
di 'visione' ed aver perso i sensi.
“Se
sono così fragile, perchè sei rimasto?”
ribatte inviperita.
Pare
che Ruki sia rimasto senza parole, considerato che non
apre bocca.
“Non
sarebbe stato cortese abbandonarti nell'aula.”
Vorrei
anche vedere...Riflette
Ellen,
alzando gli occhi al cielo.
“Ma,
visto che stai bene, me ne posso andare.” aggiunge il
giovane,
avviandosi fuori dall'infermieria.
Ellen
si limita a salutarlo con un gestpo della mano.
“A
presto, White.” dice invece Ruki, sparendo definitivamente.
Al
suo posto compare una ragazza mora, con due code che mettono in
evidenza le sfumature viola dei capelli, e che comincia a guardarla
freddamente, predendo a stringere convulsamente il coniglietto
bianco, che essa porta fra le braccia.
Ellen
si ritrova a guardarla e non può non ammettere a se stessa
che
tutto, ma proprio tutto di quella giovane, incute un certo timore.
Ma
la White non si ferma davanti alle apparenze, anzi.
E' solita
avvicinarsi alle cosidette “cattive persone”, se
così puo'
essere definita quella ragazza.
“Salve
sono Ellen White, piacere!” si presenta dolcemente la
castana,
sfoderando un timido sorriso.
Ma
quella rimane impassibile. La ragazza dagli occhi nocciola decide di
provare un nuovo approccio: “E' carino quel
peluche.” dice,
notando che gli occhi di quest'ultimo sono totalmente indifferenti.
Difatti, uno è blu e l'altro rosso.
“Ti
serve qualcosa?” sbotta la ragazza con le code, socchiudendo
le
palpebre.
Ma
in questo college sono tutti così freddi?
Si ritrova a pensare la White, mettendosi a sedere sul letto. Stare
col capo poggiato sul braccio non è certo la posizione
più comoda
al mondo.
“Ellen!
Finalmente ti ho trovata!” una testa ramata fa capolino dalla
porta, facendo voltare entrambe le ragazze verso di lei.
“Ciao
Shimi!” le sorride l'altra.
Lo
sguardo arancione della Tainy si sofferma di poco sulla mora, per poi
tornare sulla sua amica.
“Vieni,
devo raccontarti una cosa!” esclama euforica, afferrandola
per il
polso e trascinandola fuori dalla camera.
Il tutto sotto lo sguardo
gelido della mora, la quale, vedendole scomnparire, inizia a guardare
il coniglietto: “Neh, Raileen, non trovi che siano
strane?” si
chiede, incurvando impercettibilmente le labbra in un sorrisino.
*Arigatou:
Grazie
ANGOLO
AUTRICI
Nephertiti:
*Spunta dal nulla, zuppa da capo a piedi* Salve a tutti!!
Spring_Sun:
Salve! Ho smaltito la Coca-cola veneratemi (????) u.u
Piuttosto...perchè
sei bagnata, Onee-san? *ridacchia*
Nephertiti:
Grazie al cielo l'ha smaltita!
Coomunque
sono bagnata perchè sono appena uscita dal mare
^-^”
Spring_Sun:
Uuuh, e com'è l'acqua? Salata(?)?
Nephertiti:
Si è salata e anche bagnata, pensa un po'!! ^_^”
Spring_Sun:
Ooh, ma guarda! ^^....Tralasciando le nostre normalissime
conversazioni, rieccoci con una nuova OS! ^^
Nephertiti:
Eh già! Qui abbiamo Ellen White, un personaggio di
the_White_Rose!
Speriamo che le piaccia!! ^-^
Spring_Sun: Esatto! Fa la sua comparsa
anche un personaggio che sarà presentato
nella prossima OS!! ^^
Nephertiti:
Sii!! Speriamo che il capitolo vi piaccia ^_^ *scuote la testa a
destra e a sinistra, schizzando ovunque...*
Spring_Sun:
Ma che carino, il mio Pandaaa *w*
*salta
a dosso a Nephy-chan*
Nephertiti:
o_O Onee-chan, mi soffochi!!
Spring_Sun:
*allenta di poco la presa* okay, la smetto ^^
Nephertiti:
Ecco, già va meglio ^-^ *riprende fiato*
Dicevamo...Ringraziamo
chi ha recensito lo scorso capitolo :3
Spring_Sun:
Non abbiamo idea se lo avete fatto o meno, visto che questa OS
è
stata scritta poco dopo quella dell'altra volta! XD
Oh,
e anche chi l'ha inserita nelle preferite/seguite/ricordate ^-^
Nephertiti:
Oookay, quindi adesso...*spunta un pesciolino rosso*
Spring_Sun:
Uuuuh, un pesciolinooo!!! *-*
Nephertiti:
Mio pesciolino!! *cattura lo
sfortunato
pesciolino*
Come
sei dolceeee *^* Ti chiamerò Richard! Anzi no, Gualtiero(?)
^__^
Tu che
ne dici Usagi-chan?!
Spring_Sun:
Oh....ehm...beh....o.O *sconcertata*
Nephertiti:
Si, secondo me Gualtiero è perfetto, voi che ne dite?! ^-^
*parla
con lettori -immaginari-*
Spring_Sun:
G-Gualtiero? O.O *storce il naso*
Ch-che
hai Panda-chan? O.o
Nephertiti:
Nulla perchè?! ^__^
Spring_Sun:
Sento puzza di Coca Cola...
Nephertiti:
Ma nooo, io io sono già strana un po' di mio ^_^”
Spring_Sun:
*le salta addosso di nuovo* beeene, ora noi andiamo a comprare una
vasca per Gualtiero!! ^^
Nephertiti:
*cade all'indietro* Oookay, quindi vi salutiamo, mandandovi un
abbraccio coccoloso come quelli di Onee-chan ^-^ *indica la collega,
avvinghiata a Nephy*
Ora
andiamo a prendere questa vasca per Gualtiero (e apriamo anche un
dibattito, vi piace il suo nome?! ^-^”)
Un
saluto dalle vostre Nephy-chan & Sun-chan! ^3^
|
Ritorna all'indice
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=3148290
|