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Gioco
annoiato cambiando da un canale all’ altro. È
tardi,ma non ho affatto sonno. Sono
abituato ad addormentarmi ben più tardi.
Pubblicità,dovunque io guardi. Come se
guardandole continuamente ci venisse la voglia inspiegabile di comprare
questo
o quel prodotto. Lo fanno solo i deboli. Sono quasi tentato di
spegnerlo quando
lo squillo del telefono richiama la mia attenzione. Chi sarà
mai? I miei sono
già andati a letto. E io non ho assolutamente voglia di
sentirmi le lamentele
di quel isterica di mia sorella a mezzanotte e mezza. Raggiungo
l’apparecchio
prima che squilli per la terza volta e alzo la cornetta.
“Pronto?” dico io,
quasi scocciato. Insomma se non è niente di davvero
importante credo che
manderò chiunque sia dall’ altra parte gentilmente
a fanculo. Come si dice? Le
solite parole famose. “Hayama? Sono
io…Sana”. Ok, dal suo tono smorzato sembra
decisamente importante. “Come mai a quest’ora
Kurata? Ti mancavo?” dico io
cercando di scherzare e alleggerire la tensione. Per quanto io non ne
conosca
il motivo la sento su di me,come una cappa che mi impedisce di
respirare aria
pura. Ho capito a mie spese che stare vicino a Kurata
è…strano. Non sai mai
cosa gli passa per la testa, non puoi mai prevedere la sua prossima
mossa.
“Veramente…ti dovrei dire una cosa. Ecco
io…” non continua la frase e già sono
nel panico. Cosa cazzo spinge Kurata a chiamarmi a mezzanotte e mezza
di
sabato? Cosa deve dirmi di così dannatamente importante da
non poter nemmeno
aspettare di vederci con tutti quanti all’ appuntamento di
domani, davanti alla
scuola? “…vedi domani non ci sarò, mi
spiace…”. Ok. Sto per prenderla a
parolacce quando sento la sua voce (ora decisamente rotta dal pianto)
dirmi…
“non ci sarò perché
ecco…vedi…-sento un profondo respiro e continua
dicendo-
sto partendo”.
Tum-tum.
Sto partendo.
Tum-tum.
Domani non ci
sarò.
“Ah…immagino
uno dei tuoi tanti viaggi in giro per il mondo. Che bello, non
è vero Kurata? E
non ti sei nemmeno degnata di avvertirci prima. Sai tanto
per…siamo solo i tuoi
amici. Ma in fondo chi cazzo se ne fotte; tu sei Sana Kurata ti puoi
pure
permettere certe cose. No? E non piangere porcaputtana che mi dai sui
nervi”.
Cosa cazzo si piange quella ragazzina viziata? È colpa sua.
E se si aspettava
che mi mettessi a saltare dalla gioia dicendole come il suo
amico
fatina…bhè ha sbagliato persona. Poteva chiamare
lui,non me. Anzi sicuramente
partiranno insieme. Altro che foto ricordo per l’amico
rimasto a casa.
“Hayama
ti prego non urlare…” chi cazzo urla Kurata? E
comunque…”Quando tornerai?” le
dico, dando voce ai miei pensieri. Inspiegabilmente ride. E non quelle
sue
solite risate,che ti viene voglia di ridere a tua volta. È
una risata secca,
amara,che mi fa rabbrividire. Qualunque persone ci sia dall’
altra parte della
cornetta, non è lei. Lei non è così.
“Io…non torno più Hayama. Non
tornerò mai
più in Giappone”.
Tum-tum.
Fa rumore un
cuore che si spezza?
Tum-tum.
No,non fa
rumore,nessuno se ne
accorge.
Tum-tum.
Ma tu te ne
sei accorto.
Tum-tum.
Batte,anche
da spezzato.
Ferito,umiliato, calpestato ma batte.
Tum.
Tum.
Tum.
Sento i
suoi respiri farsi pesanti e i singhiozzi trattenuti. Lei. Lei piange?
Che
diritto ha? Quello con il cuore che è andato a puttane
è il mio. E vorrei
piangere anche io, o perlomeno urlare. Ma questo silenzio…fa
più male. Graffia
su quel cuore che testardo e ferito continua la sua corsa.
“Akito?”.
Non ho la forza di rispondere,sono come svuotato dentro. Lo sapevo non
dovevo
fidarmi di lei. Che mi ha sempre detto che mi sarebbe stata
vicino…
Io ci sono!
Bugiarda.
Non ci sarà mai più nessuno. Un fottuto cazzo di
nessuno.
“Ti
volevo dire che…t-ti amo”
Ti amo
No non
dovrebbe andare così.
Ti amo
Non dovrebbe
fare così male.
Ti amo
Perché
quel suo ti amo, ormai l’ho
capito…
Ti amo
è
un addio.
Eccomi
tornata…non
so come mi sia venuta questa idea…diciamo che sono mesi che
mi frullava nella
testa…più che altro l’idea me
l’ha data un sogno! Che ne dite? La continuo? Non
so che piega prenderà ma già vi dico che ci
vorrà tempo prima che quei due si
rincontrino….! XDringrazio
tutti quelli
che hanno commentato la seconda parte di Natsumi’s
memories… (x andy grim si
l’ho notato il cambiamento della sorella…scusate
me devo scappare…un bacio trix
Ps:
commentino? Me
vi adoraaaa! ç-ç
Pps:leggetevela
mentre sentite la song “Broken” di Amy Lee e Seether
XD by il mio maritino!!!!!
Guardo con occhi assenti le luci della
città sotto di me, semi nascoste dalle nubi. In queste ore infernali la mia
testa non è stata altro che invasa da echi.
Mi danno fastidio tante cose e
tante persone, te inclusa.
Non mi conoscevi, non ci conoscevamo.
Io sono gentile soltanto con chi
stimo!
Ma nonostante questo tu con me…lo
eri.
Allora, uccidimi.
E mi hai chiesto di porre fine
alla tua vita.
Tu ed io siamo troppo differenti.
Io non ti ho creduto. Non eravamo
poi così differenti. Ma adesso?
In un certo senso mi hai sempre
capito.
Non
è vero, non ho mai capito niente.
Io t'ho voluto molto bene.
Me l’avevi detto…
Lo sai che sono un ragazzo timido…
mi vergognavo!
Akito Hayama che si vergogna?
Salve ragazzina egoista.
È vero. Sono egoista. Lo sapevo.
Vi avrei potuto avvertire.
E non ti sei nemmeno degnata di
avvertirci prima.
Il tuo tono…
Ma in fondo chi cazzo se ne fotte;
tu sei Sana Kurata ti puoi pure permettere certe cose.
…ti ho deluso? Eri arrabbiato?
Sento delle mani che gentili mi asciugano le
lacrime. Ma per quanto io creda di averle finite, consumate tutte, ad ogni
nuovo ricordo un’altra stilla del mio dolore esce prepotente dai miei occhi.
La voce metallica dell’altoparlante mi dice di allacciarmi
le cinture, causa improvvisa turbolenza. Rimango ferma: cosa serve ormai
continuare a vivere? Vorrei sprofondare nel buio, smettere di stare così. Ma
poi mi ricordo che c’è qui con me Mama e Rei ed è per loro che devo lottare. Mi
allaccio le cinture ma nel farlo mi cade una fotografia dalla mia tasca. La
raccolgo e rimango impietrita. Il suo sguardo…lo riconoscerei dovunque; ma è come
se lo vedessi per la prima volta. Il suo voltocosì assurdamente bello da far male e i suoi occhi….non saprei mai descriverli. E le
lacrime ricompaiono, traditrici, offuscandomi la vista di Akito Hayama.
Ecco il secondo
capitolo, stavolta dal punto di vista di Sana.È molto più corto del precedente ma è un cap transitorio… piccola
precisazione…la storia parte dopo la fine dell’anime…cioè che Akito e Sana hanno
14 anni (più o meno) e si devono ancora “confessare” (nn in chiesa XD) il loro
amore…(come se nn l’avesse capito mezzo mondo!) ma ora…passiamo ai
ringraziamenti!
Sour girl (grz anche per il commento…sono
contenta che ti piaccia!!!!)
Per averlo messo nei preferiti…sn davvero
commossa! Ma anche preoccupata…che figura ci faccio se poi continuando viene
uno schifo? XD speriamo di no! (trix incrocia le dita!)
Grazie anche a
1-ryanforever (chissà perché sono fissata
con gli inizi tristi…ma poi si risolverà…vedrai!)
2-jeeeee(certo che la continuo…visto che
piace…^^)
3-hachi92 (sei un' scrittrice che adoro
**…wow…credo che mi devo proprio impegnare allora per farla riuscire bene!
Piaciuto il cap???
4-after_all (me ti adora, me ti adora ,me ti
adoraaaa! Ti giuro mi stavo per mettere a piange…o mamma e se il seguito non ti
piace??? Nooooooooo!)
5-angels4ever ( è qll che ti piace di più???
^^ mi fai felice geme…cmq non volevo che avessi sensi di colpa…XD continua a
scrivere, mi raccomando!!!!)
6-princella (sono una romanticona…adoro gli
happy ending…xciò…ci sarà ma si farà aspettare a lungo il lieto fine!!!)
per aver commentato… mi dispiace dirvelo
ragazzuole ma non scoprirete perché sana se n’è andata tanto presto…muahaha
(risata sadica!!!XD) un bacio, vi lovvo di bene
Freddo.
Dentro e fuori. Ormai che
differenza fa? Alzo lo sguardo sul televisore e un brivido mi percorre
tutto il
corpo, facendo sussultare il mio cuore. È la sua
pubblicità. Pubblicizza
uno stupidissimo integratore di sali minerali, ma nonostante questo
è
bellissima. Il suo fottutissimo sorriso così naturale e
spontaneo…che vorrei
prenderlo a pugni.
Bugiardo.
Vorrei averla
qui, urlarle contro tutta la
mia frustrazione, dirle che è solo una sciocca
bambina…
Bugiardo.
Vorrei urlarlo, questo mio
dolore. A lei, a
Tsu, che in questo momento mi sta osservando per vedere come ho reagito
alla
pubblicità. Non lo sa, non lo sa ancora. Kurata non
l’ha detto a nessuno.
Stronza.
Ha lasciato
il compito a me.
Stronza.
Non hai
nemmeno avuto il coraggio di
prenderti le tue responsabilità.
Stronza.
Non ti ho
potuto nemmeno salutare come si
deve, per lo meno guardandoti in faccia.
“Akito-kun
hai sentito Sana-chan
ultimamente?”
Tum-tum.
“Hai
sentito Sana-chan ultimamente?”
“Hai
sentito Sana-chan ultimamente?”
“Hai
sentito Sana-chan ultimamente?”
“Hai
sentito Sana-chan ultimamente?”
Ironia della
sorte…il tanto atteso momento
della verità è arrivato. E io…non ho
assolutamente voglia di affrontarlo.
Continuo a ripetermi che è da deboli, ma non ci riesco. Non
riesco ancora ad
accettarlo. Ma lei non tornerà, e di certo non lo
farà per me.
Tum-tum.
“Si
l’ho sentita…”. Tono freddo,tagliente,
monocolore. In poche parole come mi sento adesso. Ora, un comune
mortale
avrebbe capito immediatamente che non è aria, ma Tsu non
è un comune mortale,
il solo fatto che riesca a sopportarlo senza che lo prenda a
botte…
“Come
mai non è venuta in questi due
giorni? Per caso sta lavorando? Poverina Rei la fa lavorare
troppo!”
Tum-tum.
Poverina.
Tum-tum.
Chiudo gli
occhi e stringo forte i pugni,
trattenendomi dal picchiare il mio cosiddetto “migliore
amico”.
“Veramente
è partita.”
“C-cosa?
È partita? Quando? Dove? Per-perhè
non ci ha avvertito?”.
Sbuffo. Se lo
sapessi potrei pure
risponderti, tu che dici Sugita?
Basta, mi
sono stufato di questa farsa. Di
scatto mi alzo e mi allontano dalla mensa della scuola. Fra un
po’ divento
anche anoressico, in due giorni non ho mangiato niente. Vaffanculo,
sciocca
ragazzina del cazzo. Starò molto meglio senza di te!
Bugiardo.
Non ho
bisogno di una dannata tavola da
surf con due codini ridicoli che la fanno sembrare una bambina di due
anni! Io,
Akito Hayama, non ho bisogno di nessuno. Nessuno. Prendo a pugni il
muro,un
pugno dopo l’altro,continuando nonostante il sangue ricopra
la mia mano e devo
dire…che mi è mancato. Questo dolore, questa
adrenalina e il cuore a mille alla
vista del sangue.
Tum-tum.
Un pugno.
Tum-tum.
Un altro,
sempre seguendo il ritmo del mio
cuore.
Fa
ugualmente freddo, fa ugualmente male…ma stavolta
perché lo voglio io. E mi va
bene,mi fa sentire bene. Il demone, l’oni*…
è tornato.
*oni=in
giapponese è un orco, tipico della
tradizione nipponica.
*Trixina
space*
eccomi
tornata ragassuole!
Stavolta un nuovo cap dal punto di vista del mio aki
(ndAki: se cm no…),
che ha scelto la via del male… *.* eh si…aki ha
deciso di tornare a fare il
cattivo ragazzo! si può dire che ci s’è
sentito quasi costretto, poveru aki
senza la sua sana…. Buaaaaa *l’autrice scoppia a
piangere* (ndAki:che caso
pietoso). Cooomunque…il prossimo capitolo sarà
dal punto di vista di sana, che
a grandi linee spiegherà al motivo della sua improvvisa
partenza, nel
frattempo….misteroooo!
ringrazio
1)kristy4ever3msc
per aver commentato e per aver messo tra i preferiti la storia
2)ryan4ever
per il commentuzzo…già anche la nostra sana non
se la sta proprio
spassando…chissà perché! ^^ (io lo
soooo! XD)
3)dolcementeprincess:
grz per il commento…mi sento seguita! ^^ (in senso buono
ovviamente ç.ç)
4)jeeeee:grz
per il commento…veramente mi viene più ispiration
per aki che per sana…infatti
sto già in crisi per scrive il capitolo successivo!!!
5)Chino:grazie
a te per aver commentato!!! ^^ sinceramente non pensavo che la storia
piacesse
così tanto…invece o.O
Bianco,dovunque
io guardi. Odio questa
stanza. È così impersonale,
fredda…triste. Ma alla fine che mi posso aspettare
da un ospedale? Faccio per alzarmi quando un dolore fortissimo mi
colpisce al
basso ventre. È un pugno nei reni, duro, diretto, che mi fa
male da morire.
Boccheggio stringendo con forza la sbarra del letto.
Sii forte.
Respira.
Attendo,sperando
che il dolore sparisca.
Illusa. Non smetterà mai di far male,può solo
diminuire d’intensità. Chiudo gli
occhi,trattenendo a stento le lacrime per il dolore.
Non piangere
mai…
Raccogliendo
tutto il coraggio che ho mi
alzo dal letto. Mossa sbagliata, perché mi sento morire. Non
voglio chiamare
Lily, la mia infermiera personale. Poverina,si preoccupa davvero troppo
per me.
E poi, è davvero presto. È incredibile come la
vita in ospedale ti distrugga;
ti succhia le energie, ti toglie un pezzetto d’anima. Per me?
Per me equivale ad
incubo perpetuo, ogni singola notte. Per questo non dormo
più…perché penso che
non potrò più riaprire gli occhi, ed ho paura.
Sono troppo
giovane per morire.
Me lo ripeto
sempre,come una ninnananna
prima di andare a dormire; non che mi serva. Niente può
allontanare i miei
incubi. Per la verità è uno, sempre lo stesso. Il
mio funerale. Scuoto la testa
con forza.
Piantala di
piangerti addosso Kurata.
Appoggiandomi
alla mobilia mi avvicino alla
vetrata. Ho bisogno di luce, ho bisogno di sapere con certezza che sono
sopravvissuta ancora un giorno. Spalanco con un solo gesto le imposte e
subito,un pallido sole mi illumina il volto. Odio New York, la
città che non
dorme mai. È sempre circondata da una cappa di pioggia,che
nasconde il sole. Ridacchio
mentre mi viene in mente che anni fa mi paragonavano al sole stesso;
probabilmente “il sole”* ha fatto il suo corso, si
è spento. Della vivace
quattordicenne,piena di speranze è rimasto davvero poco. Ho
solo due anni in
più,ma pesano da morire. Sono una condanna e una benedizione
allo stesso tempo.
Due anni
e non sono
ancora morta.
Due anni
e sono ancora
viva,
ma il mio
cuore ha smesso di battere.**
Apro la
finesta, e l’aria settembrina mi
sfiora il volto. Fa
davvero freddo, così
la richiudo. Passo una mano distratta sui capelli…
Tum-tum.
No,non voglio
crederci. Tasto la mia testa
in cerca di conferme. No no no!
Tum-tum.
Mi catapulto
in bagno. Mi rifiuto di
crederci.
Tum-tum.
Quella
riflessa allo specchio non sono io.
Tum-tum.
Quell’
estranea…
Tum-tum.
...sono
io?
Sento gli
occhi riempirsi di lacrime,mentre
lo specchio riflette l’immagine della sconosciuta che, senza
più capelli, si
tasta incredula il volto.
*per chi non
l’ha capito “il sole” è
Sana!XD
**si
riferisce ad Akito…lui è
onnipresente!!! ^^
*Trixina
space*
*l’autrice
entra con le
braccia sulla testa*….ciao ragasse! Lo so, lo
so…sn proprio una stronza…prima faccio
tornare aki cattivo e poi scrivo che sana è in
ospedale…con i capelli a
zero…insomma! Mi odio… però proprio
non riesco a menarmi da sola! XD
Well…incominciamo
a spiegare
per bene…non scenderò nei particolari sulla
malattia di sana per due motivi…uno
mi fa schifo! (sono mui sensibile al sangue!) e due perché
proprio non ho
idee…cioè nello specifico con dattagli medici
proprio ve lo scordate!!!
*l’autrice fa un sorriso smagliante a 32 denti!*.
È
stato davvero un capitolo
difficile da scrive… praticamente piangevo sulla
tastiera…mi impersono davvero
in entrambi i personaggi quindi se al primo cap odiavo sana, al secondo
mi
piangevo addosso,al terzo prendevo a pugni il muro e
adesso…adesso mi voglio
suicidareeeee!!!! ^^ togliendo tutte queste cavolate
cercherò di aggiornare più
presto anche se è difficile perché le idee mi
vengono la sera e poi non me le
ricordo più….mannaggia!!!
vabè…adesso passiamo ai ringraziamenti!!!
Ringrazio :
1)the fool on the hill (ovvero la mia
gina! ^^)
per averlo messo tra i
preferiti e per aver commentato...è stato stranissimo
leggere un tuo commento
su EFP! Comunque sono mooolto felice!!! XD eh che dire di securo
city….nascondi
immediatamente quel foglio! Brucialo! Rimarrà comunque nei
nostri cuori…! La
storia di sana e come dici tu “il suo fidanzatino”
ce l’ho ancora…anche se
anche quello dovrebbe essere censurato perché è
di una pena incredibile…tranne
la parte che abbiamo scritto tu ed io! ^^ un bacio ginettu tvttghb (e
ci siamo
intese XD)
2)ramina
per averlo messo tra i
preferiti…ç_ç…tutto qst
“successo” mi sconvolge! XD
3)marghepepe
per averlo messo tra i preferiti e per aver commentato…sono
contenta che la mia
fic ti piaccia! ^^ per quanto riguarda il fatto di
aki…bhè si mi impersono
molto bene in lui…certe volte metto la musica triste etc per
farmi venire
l’ispiration…XD
4)ryan4ever
per il commentuzzo….davvero è bello sapere che ti
piaccia! Si insomma come
storia è mooolto triste però ci sarà
un lieto fine…insomma si spera sempre no?
XD un bacio
5)dolcementeprincess:
stessa storia che per ryan4ever…grz davvero per tutti i
commenti!!! Per quanto
riguarda aki…è MIO! Cosa della frase
“è mio” non capisci? Hihih! Scherzo, aki
è
mondiale! ^^magari esistesse un akito per ogni sua
“fan”! un bacio
6)jeeeee:
sisi lo so, all’ inizio sana può sembra una
stronza però…basta basta non mi far
dir troppo! Grazie per il commentuccio… i luv u!
7)saku068:tardi?
Non è MAI troppo tardi…soprattutto per lasciare
un commentuzzo…XD insomma io
vivo di qst piccoli momenti…quando vedo che
c’è un nuovo commento ho il cuore a
3 mila! (sarà l’effetto iniziale, altrimenti muoio
di crepacuore! XD)
8)kristy4ever3msc:
ti do un consiglio….tutte quelle canne che ti fai, sono
tagliate male!XDIo
e scrivere bene sono due concetti
diversi….in italiano scritto ho 6!
9)Cicia123456:
si lo so i capitoli sono troppo piccoli…sembrano delle
one-shot una attaccata
all’altra… rabbia (cm dice zinnie pooh! ^^)!
Comunque grz per i complimenti
*trix arrossisce* ps: posso sapere il perché del tuo nik?
Sento
Gomi-kun e la sua “banda” mettersi in
circolo intorno ame.
Cretini. Dove
credono di stare, in un film di gangster? Davvero, a conti fatti non
capisco
perché io desideri stare con loro. Ah già,
perché altrimenti starei solo. Da
quando...LEI… se n’è andata ho smesso
di indossare la maschera del bravo
ragazzo.
Non lo sono e
non lo sarò mai.
Perciò
tanto vale tornare al mio vero “io”.
A fare lo stronzo, tanto a chi vuoi che gliene freghi? A picchiare e a
fare
casino, fanculo i voti e la scuola. E il mio fottutissimo miglior amico
se n’è
andato.
Mi dispiace
Akito che Sana-chan se ne sia
andata, ma devi fartene una ragione.
Non capisce
che non è per lei che io sono
così?
Non mentire
Akito.
E anche se lo
fosse? E se anche fosse a
causa sua? Sarebbe davvero così sbagliato?
Non posso
starti vicino,non posso essere il
tuo migliore amico se continui così. Ti stai rovinando la
vita!
Lo sa. Lo so.
Come un circolo vizioso. So
benissimo chi sono e quello che sto diventando ma davvero questa
consapevolezza
non mi porta a nulla. Un fottutissimo nulla. È quasi passato
un anno ormai. Non
lo faccio apposta,non sono una di quelle sciocche e frivole ragazzine
che
contano i giorni prima di poter rivedere i loro ragazzi.
Uno, non sono
quel tipo, due…
Lei non
potrà tornare.
Un anno.
È davvero cambiato tanto in un
anno…
“Capo?”.
La voce di Gomi-kun mi ridesta. Cosa diavolo vuole ora?
Senza parlare
mi passa un pacchetto di
sigarette e me ne offre una.
Fumare.
Non fumare.
E non riesco
a togliermi dalla mente una
ragazza dai capelli rossicci che coni
pugni sui fianchi mi rimproverava di non fumare.
Ospedale
centrale di Tokyo, stanza 223*
Un ragazzo
dai capelli biondi fissa dal
balcone della sua stanza la sua Tokyo di notte,con un pacchetto di
sigarette in
mano. Gli eventi delle ultime ventiquattro ore l’avevano
stremato. A partire
dalla fuga di Komori,per finire dal ricovero in ospedale;
fortunatamente
avevano riscontrato in lui solo una piccolissima commozione celebrale.**
Non poteva
immaginare che le parole delle
persone potessero influenzare COSì le
decisioni di altri. O più semplicemente se n’era
dimenticato. Da quando un
uragano di nome Kurataera
entrato nella
sua vita aveva dimenticato tutti quei epiteti che gli davano. Demonio.
Oni. E
ora tutte quelle emozioni erano risalite a galla. Non aveva avuto paura
di
morire,questo no,ma per la prima volta aveva avuto paura di non essere
all’
altezza, di aver fallito. Komori nella sua lettera di addio aveva detto
che era
il suo idolo. Strinse forte i pugni,digrignando i denti. Lui era
sbagliato,dannazione,come facevano a non capirlo? Proprio per questo
adesso
stava accendendo quella maledetta sigaretta. Perché voleva
dimostrare a tutti
che non c’era niente di giusto in lui,o più
semplicemente perché voleva
sfogarsi. Infondo era solo una sigaretta,che male c’era? Non
avrebbe iniziato a
fumare. Ma non aveva fatto i conti con Sana Kurata. Quella dolce
tredicenne dai
capelli rossi che si era introdotta silenziosamente nella sua stanza e
ora si
trovava alle sue spalle. “Cosa diavolo pensi di fare Akito
Hayama?”. Quella
voce poteva essere solo la sua. Si girò lentamente verso di
lei,sorpreso. “Ma
come cavolo hai fatto Kurata?”. Aveva imparato che poteva
muoversi goffamente e
inciampare dovunque,ma quando voleva sapeva muoversi silenziosa e
aggraziata
come un gatto. Era buffa anche per questo,e a lui non dispiaceva
affatto.
“Lascia
perdere...dimmi primacosa
diavolo pensi di fare con quella
sigaretta in mano” fece lei mettendo le mani strette a pugni
sui fianchi.
Brutto segno, era arrabbiata. “La fumo?”, fece
innocentemente lui. Amava
provocarla, quando era arrabbiata, era così…bella
e buffa allo stesso tempo. La
ragazza per tutta risposta strinse gli occhi a fessura e con
agilità strappò la
sigaretta ancora accesa dalle mani del giovane, buttandola oltre il
parapetto.
“Cosa cazzo fai Kurata?” domando lui basito.
Incredibile, prima si introduceva
senza permesso nella sua stanza e poi gli buttava anche la sigaretta?
Quella
ragazzina era davvero esasperante, certe volte. Anzi, togliendo il
“certe
volte”. Era decisamente esasperante,punto. Per tutta risposta
ricevette un
potentissimo schiaffo in faccia. “Cosa faccioio? Cosa fai tu, Hayama? Da quanto fumi?-domando lei con
voce furibonda-
ma lo sai si o no che il fumo fa male?” continuò
imperterrita. “E allora? Era
solo una sigaretta, non mi ucciderà mica!”. La
ragazza fece per rispondere ma
si trovò senza parole. “ 1-O per me
Kurata”, disse il ragazzo ghignando. Poche
volte aveva visto quella ragazzina senza parole, un vero miracolo!
La ragazza
per tutta risposta gli scoccò un
occhiata truce e gli disse, dopo aver ritrovato la calma:
“Forse è vero, e
forse una sigaretta non ti ucciderà, ma fa male comunque. E
io non voglio che
tu fumi! Promettimelo Hayama”.
Marrone nel
grano, i loro occhi incatenati.
Grano nel
marrone, un legame che li unisce.
“Promesso”
“Allora
capo?”
Fumare.
Cosa vuoi che
importi?
Non fumare.
L’ho
promesso a Kurata.
Non fumare.
Ma il fatto
è che lei non c’è, mi ha
lasciato qui come il perfetto coglione che sono. Anche lei mi aveva
promesso di
starmi sempre vicino.
Una promessa
infranta.
Quindi
perché IOdovrei
rispettare una promessa del cazzo, quando
neanche lei l’ha rispettata?
Con estrema
lentezza prendo quella
fottutissima sigaretta,l’accendo e la porto alla mia bocca.
Il fumo mi invade
la gola,per poi scendere nei polmoni. Brucia, ma non
come brucia il mio cuore. Il mio cuore e
la
consapevolezza di un'altra promessa
infranta.
*il questo
piccolo flash-back è da
posizionarsi durante il periodo che aki e sana passano all’
ospedale
**anche se
non amo particolarmente l’anime
(il manga è di gran lunga superiore!) la storia prende avvio
dopo la puntata
103,ovvero l’ultima. I due teoricamente si dovrebbero
confessare se aki vincerà
la cintura (cosa che poi tra l’altro non avviene!), ma sana
se ne va prima.
Quindi in questa fic aki non si ferirà al braccio,ma
avrà solo una piccola
botta in testa.
*Trixina
space*
ed
eccomi con la 5 parte di
questa storia che sembra non finire più (maledetta dea
dell’ispirazione che va
a viene…!). lasciando perdere i vaneggiamenti di una povera
pazza premetto che
in qualche capitolo metterò anche dei pezzi di qualche
canzone perché…perché ci
stanno, punto e basta!!! A parte il mio sclero
personale…passiamo ai
ringraziamenti
mi
inquino (XD) ai piedi di
tutti coloro che hanno messo tra i preferiti questa fic nata dalla mia
mente
malata…! 10 e ripeto 10
persone!!!! ^^
x
ryanforever: la nostra
piccola sana (oggi vado a diminutivi etc quindi nn ti preoccupare) ha i
capelli
tagliati per via della che mio. Cmq si l’avrebbe dovuto di al
suo aki ma...a
quel punto non ci sarebbe stata la storia! Devono soffrireeee! *risata
sadica
dell’ autrice*
x marghepepe: già
la mia storia è un po’
diversa…e meno male! Ma scusa alla fine le storie vanno
sempre a finì così…fuka
si mette in mezzo, sana conosce un tipo nuovo che mette in crisi il suo
rapporto con aki, sana ha un figlio ma aki non lo sa…ci sono
storie bellissime
su queste tracce ma altre sono proprio brutte copie!!! E poi non potevo
non
scrive questa storia…ormai me la sogno la notte!!! XD cmq
grz per il
commento…sopratutto per il
“bellissima”!!!! ^^
x
princella: tu gli occhi
lucidi? TU? Io credevo davvero di allagare casa… o.O e mi
dicevo (pure) da sola
ad alta voce (immagina la scena!XD) “sono una cretina,sono
una cretina…” XD con
mia sorella dietro che mi guardava!!! ^^
x
dolcementeprincess: io non
vi avevo avvertito apposta…però ora che lo sapete
ogni volta che vedete che ho
aggiornato preparate i fazzoletti!!!! ^^ così per lo meno
salvi casa…XD cmq non
ti preoccupare…il lieto fine (ma proprio alla fine fine
fine!!!!) c’è…
x
ramiza: sai anche io sono
curiosa di sapere come finirà…nel senso che ogni
tanto ho molti finali
alternativi…chissà forse li pubblico tutti!!!! ^^
x
ginettu (the fool on the
hill): allora sana è senza capelli per la chemio ma
all’ inizio non si
riconosce (più che altro non ci vuole crede)! Per quanto
riguarda NY so
benissimo che è una città stupenda ma la
descrizione che faceva sana doveva
rispecchiare il suo umore! E poi cmq ci vediamo lune qnd ti
potrò spiegare
tutto ^^ un bacioooooooooooooooone
x
aki96: grazie per avermi
messo tra i preferiti…ma 10 e lode??? Non sapevo fossi
valutata!!! XD
scherzo…spero ti sia piaciuto questo nuovo capitolo,anche se
un po’ più
introspettivo!
x
geme (angels4ever): lo so
la mia dannazione sono i capitoli (anzi capitoletti) corti…
ma che ci posso
fare? Cmq grz per le recensioni…e per esserci nonostante il
ritardo!!! XD ti
voglio bene, geme!
X
kristy4ever3msc: io e le
canne andiamo molto d’accordo invece (forse è per
questo che mi viene da
scrivere così…diciamo decente va!!!!) XD cmq grz
per il commento, inizio ad
adorare ognuno di voi!!!!
Tiro un
profondo respiro e successivamente
entro nella cappella. Subito la prima cosa che attira il mio sguardo
è
l’altare, colorato grazie alle grandi vetrate di blu e di
rosso.
Come quel
giorno.
Ricordo
esattamente la prima volta che
entrai in questa piccola cappella. Girovagavo senza meta
nell’ ospedale,
pregando che qualcosa cambiasse la mia solita routine quotidiana.
Sveglia alle
sei, medicine dopo i pasti e
la chemioterapia prima di tornare a dormire.
Ero diventata
estranea alla mia stessa
vita, e per quanto lottassi con tutte le mie forze aggrappandomi a
questa nuova
“quotidianità” (perché di
questo ormai si trattava) non riuscivo a trovarne uno
scopo. E così, talmente presa dai miei pensieri mi ero persa.
Persa.
*[She was lost in so many different ways
Out in the darkness with no guide]
[Lei
era persa in così tanti modi
fuori al buio, senza guida]
Non so
perché ma inconsciamente girai il
mio sguardo in ricerca di qualcosa che mi fosse familiare, un reparto
ma anche
solo un infermiera amica. Invece trovai solo una porta marrone. Stonava
davvero
molto con il bianco asettico dell’ ospedale, come un cazzotto
in un occhio; ma
nonostante questo, quel colore, il marrone, mi attirò.
Marrone
come
gli occhi di Aya-chan,quando mi rimproverava.
Marrone,
come i
capelli a caschetto di Tsuyoshi-kun,
sempre scompigliati.
Marrone,
come i
maglioni orrendi di Fuka-chan.
Istintivamente
chiusi gli occhi, forse per
scacciare le lacrime che sicuramente sarebbero scese se mi fossi
soffermata
troppo sul ricordo dei miei amici. Quanto sento la loro mancanza,
ancora oggi.
È come se la melodia della mia vita,senza loro, stonasse.
Anzi è come se fossi
avvolta da un silenzio perenne.
Scuoto con
violenza la testa e ritorno al
presente.
Non posso
tornare sui miei passi.
Chiudo gli
occhi inspirando forte con le
narici l’odore di incenso. La prima volta che entrai qui
sentii un brivido
percorrermi dietro la schiena.
Tum-tum.
Qualcosa di
diverso.
Tum-tum.
L’odore
della mia pace interiore.
[I found heaven on earth]
[Ho
trovato il Paradiso sulla Terra]
Non so ancora
come mi venne in mente questa
idea , ma mi piacque talmente tanto che omai associavo
l’odore dell’ incenso
alla serenità.
Come un
intrusa mi siedo su una panca, in
fondo alla cappella. Vengo qui regolarmente ogni giorno, ma nonostante
questo
non oso avvicinarmi all’ altare.
Non ne ho il
diritto.
Non ho il
diritto di pregare Dio.**
Non ho
ricevuto il battesimo, non sono
cristiana e quindi teoricamente non dovrei neppure pregare un dio al di
fuori
dei miei “kami”, ma da quando ho scoperto della
malattia sono caduta in una
profonda crisi religiosa.
Perché
non mi hanno protetta?
Lui invece mi
ha accolto. Non chiedendomi
niente,nessuna offerta ad un altare, accettandomi nonostante io non
creda
pienamente in lui. Lily dice che lui è così con
tutti,perché lui sa perdonare.
[I know the cost of a losing hand
Never thought the grace of God go high]
[So
quanto costa una sconfitta,
non avrei mai pensato che
la grazia di Dio fosse così grande]
Prendo
l’ i-pod e lo accendo.
Lo so,
probabilmente è qualcosa di
sacrilego, che nessun buon cristiano farebbe mai. Ma ho bisogno di quella
canzone. L’avevo
sentita quasi per
sbaglio, durante un programma alla tv, ma mi ha colpito talmente tanto
che sono
scoppiata a piangere davanti agli occhi di un incredula Lily.
Eccola.
Chiudo gli
occhi appoggiandomi allo
schienale,rilassando il corpo.
Rimango come
estasiata dalla bravura della
cantante che involontariamente mi fa venire la pelle d’oca.
Ma come tutte
le cose belle finisce e,
appena sento che inizia una nuova canzone, la rimetto da capo.
Ancora una
volta,
e un'altra
volta acora.
Purtroppo
però il tempo scorre e per me è
venuto il momento di tornare alla realtà.
Non posso
vivere nel mio personale
Netherland. ***
Posso solo
rubare piccoli momenti di vita.
Di malavoglia
richiudo l’ i-pod
rimettendolo nella tasca. Nonostante questo non voglio andarmene, non
così
presto. Sono circondata dal silenzio,ma stranamente non mi
dispiace,anzi è
quasi piacevole.
[How could the silence be so loud?]
[Come
può il silenzio avere
un suono così forte?]
Mi alzo,
ormai sicura della sgridata che mi
prenderò per aver fatto ritardo.
Perlomeno
sarà qualcosa di diverso.
Sorrido a
questo pensiero e mi avvio verso
il mio reparto con il ritornello della canzone che riecheggia nella mia
mente…
... e con un
briciolo di speranza in più
nel cuore.
[You are my heaven on earth
You are my last, my first
And then I hear this voice inside
Ave Maria
Ave Maria
Ave Maria]
[Tu
sei il
mio Paradiso sulla Terra
sei l'ultimo, il primo
e poi sento questa voce dentro
Ave Maria
Ave Maria
Ave Maria]
*Le
parole messe tra le parentesi è la canzone (con la sua
traduzione) che ascolta
poi Sana, “Ave Maria” di Beyoncè (trix
fa pubblicità “mica tanto” occulta!!!
XD)
, che mi ha ispirato davvero in questo
capitolo.
**Sana
è scintoista perciò diciamo che si sente
“estranea” alla Chiesa e ha timore di
avvicinarsi all’ altare. Se volete saperne di più
sulle religioni del Giappone
io vi ho fatto un ricerchina (trix si congratula da sola! ^^). Eccovela
qui:
Le
più diffuse religioni in Giappone non sono molte,
infatti, sono solo tre:
·Lo
Scintoismo;
·Il
Buddismo;
·Il
Cristianesimo (anche se poco praticato, solo 4%).
Lo
scintoismo è strettamente legato alla storia del Giappone e
si basa sul culto
degli antenati e della natura. Si afferma che chi professa lo
scintoismo è
comunemente anche buddista. Nel 1946 l’imperatore Hirohito
rinunciò alla
pretesa di essere una divinità scintoista e nel 1947 si
annunciò la libertà di
religione. Lo scintoismo è la religione nazionale del
Giappone. Culto
politeista, lo scintoismo( dal giapponese shito,
“la via degli dei”) venera un cosiddetto pantheon
di kami( “dei” o “spiriti”)
che comprende varie classi di divinità, tra le quali gli dei
locali, i fenomeni
naturali, gli esseri viventi(considerati depositaridi una forza vitale e spirituale)e gli antenati nobili
deificati,
l’imperatore. Vengono fatte offerte di riso e
sakè, pesce, frutta, verdura, che
caratterizzano la cerimonie più importanti connesse a cicli
stagionali. Lo
scintoismo sottolinea l’importanza della purezza rituale e
non possiede una
gerarchia.
***Tengo a
precisare una cosa…sono una copiona!XD nel
senso che il fatto del Netherland l’ho copiata da
“We can be heroes, forever
and ever”, di doddola93 (altra pubblicità
“mica tanto” occulta), che vi
consiglio di leggere se siete appassionati della saga twilight ma
soprattutto
del mitico rob ç.ç
*Trixina
space*
rieccomi
cm al solito a scassarvi
l’anima…XD...per questo capitolo mi sono impegnata
(non ho mai ricerche decenti
per la scuola ma per efp si! ^^) ma non riesce a piacermi
più di
tanto…uff…maledetta me! Meglio se passo
direttamente ai ringraziamenti prima di
asfissiarvi con i miei numerosi problemi mentali:
ringrazio
tutti quelli che hanno messo
questa storia tra i preferiti (so solo che adesso sono 11!!!! ^^)
x
ryanforever: ciao carissima! ^^ rieccomi
come al solito a rispondere ai tuoi commentuzzi…(tra
parentesi sei sempre la
prima! XD); in questa storia volevo mettere tutte le fasi importanti
sia di aki
che di sana durante la loro crescita…anche se per aki sono
più…fisiche (???)
mentre per sana più spirituale…insomma aki fa
delle cavolate ma comunque cresce
mentre sana cresce in quanto a
mentalità…però entrambi si ricordano
di quello
che hanno passato insieme ed è quindi certo che alcune cose
ricorderanno ad aki
sana e a sana aki…( mi sono spiegata? XD).
x
aki96: se eri curiosa di sapere che fine
aveva fatto sana eccoti accontentata…^^. Qst capitolo lo
possiamo definire di
passaggio perché non succede niente di particolare,ma ci
aiuta poi a capire
perché sana è diventata
così…
x
marghepepe: io fare Hayama di cognome?
Cosa? Io di cognome faccio Kurata! E…*rullo di tamburi* mi
chiamo Sana!!!! XD
scherzi a parte…non so perché ma riesco a fare
meglio aki…sarà che è un gran
bel pezzo di ragazzo! *trix sbava sulla tastiera!* comunque mi dispiace
ma non
ci sarà il seguito di “natsumi’s
memories”…anche perché ho
già altre idee sia
su kodocha che su harry potter….
x
sourgirl: è nato prima l’uovo o la
gallina? Insomma…io che diavolo ne so perché sana
non ha detto niente ad aki???
Sarò pure l’autrice di qst ff…ma in
fatto ai perché ne so meno di voi! XD credo
che l’ho fatto perché sono sadica…! Cmq
andando più avanti capirai tutto (si
spera!)…perciò continua a seguirmi e lo capirai
(non so se hai capito ma è un
ricatto…muahahaha!)
x
princella: bhe cara princy meno male che
non sei arrivata a quei livelli…altrimenti saresti una pazza
come me! Io aki
una volta me lo sono pure sognato…per dirti a che livelli
sono…
x
kristy4ever3msc: voi mi adorate (?) perché
non mi conoscete dal vivo…sarebbe bellissimo se ci
incontrassimo tutte in un
posto per parlare di kodocha (solo per non essere additata come pazza,
bimba
infantile etc etc etc.)!
x
after_all: carissima…perchè scusarsi della
lunghezza del commento??? Io adooooooooro i commenti
lunghissimi…significa che
c’è molto da dire su qst fic! ^^ grz per i
complimenti *trix arrossisce*, che
cm al solito sono stupendi (ma mai come la tua fic!). i capitoli sono
brevi, è
vero, ma come dici tu meglio piccoli che luuuunghi, appena li vedo mi
sento
male!XD Cmq hai azzeccato è un tumore…gli voglio
proprio male, sia a sana che a
aki, eh? La verità è che sono troppo felici,
tutto miele e zucchero non sono
più loro...anche se non è detto che questa storia
non avrà la sua parte con un
bel po’ di miele e zucchero! XD
x
anges4ever: dato che siamo in tema…se sei
tu che fumi non sei più la mia geme (e stavolta è
vero), altrimenti voglio i
nomiiiii! XD (perché mi stanno venendo un po di idee su ele
e sele). Per quanto
riguarda lo scoppio ritardato…meglio tardi che mai!!!! XD ti
vi ti ti
biiiiiiiiiiiiiiiii
Gioco
svogliatamente con l’ombrellino del
mio vodka. Odio le feste. Troppo rumore per…cosa? Rendere un
po’ meno vuota una
vita che già mi fa schifo? Grazie tante, ma preferisco
andarmi a fare un giro
in motorino. Ma ormai che ci sono,meglio
“divertirsi”. Mi giro in cerca dei
miei “amici” e vedo Gomi-kun che fuma qualcosa che
probabilmente domani gli
farà passare tutto il giorno in bagno.
Peggio per
lui.
Me ne frego,
la salute è la sua. E poi non
sono la persona adatta per giudicare.
Ho
incominciato a bere e a fumare tra i 14
e i 15 anni. Nessun maledetto vizio o che, non cambierebbe niente se
non
fumassi o bevessi.
Ormai mi
è tutto indifferente.
Afferro il
bicchiere e scolo tutto il
contenuto alla calata. Con estrema calma lo ripongo sul bancone. La
prima volta
che mi sono ubriacato ero nel gazebo, solo come non ero da tempo,
mentre
cercavo invano di dimenticare Kurata. Il giorno dopo vomitai
l’anima,ma da
allora riesco a reggere qualsiasi alcolico.
E anche
qualcosa di più,
la mia
solitudine.
Quella notte,
ho cancellato Kurata dalla
mia vita.
Come se non
fosse mai esistita,
come se fosse
morta.
Insieme a
lei, sono scomparsi tutti quegli
anni passati a fare il cosiddetto bravo ragazzo.
Fortunatamente
le mie seghe mentali,
vengono interrotte da una mano minuta che si poggia sulla mie spalle.
Non si
può nemmeno bere in pace, in questa
fottutissima festa.
Mi giro
svogliatamente, giurandomi che se è
uno di quei tizi completamente sbronzi lo meno.
Giusto per
sfogare la rabbia.
Ma, a
giudicare dalla mini-gonna (che non
lascia molto spazio all’ immaginazione), dalle curve e da
tutto quel trucco sul
viso, capisco che non è un ragazzo. Decisamente.
“Ciao…”
la sua voce mi giunge ovattata per
via di tutto questo casino che mi circonda, ma mi pare leggermente
stridula.
La solita
ochetta di turno.
Sbuffando le
faccio un cenno con la testa.
Non spreco parole per gente del genere. Vedo la sua bocca distendersi
in un
sorriso per poi sedersi agilmente sullo sgabello vicino al mio.
penso tra me e me. Già per
questo mi sta sul cazzo. “Sei
solo?”. Ecco il problema delle donne. Vogliono fare
conversazione. E dalla tipa
ho già capito che non posso liquidarla facilmente. Infondo
è pure carina.
Una perfetta
distrazione.
Sfodero
il mio ghigno migliore. Povera piccola ochetta, non sa che
l’aspetta.
*
Senza troppe
cerimonie sbatto l’ochetta al
muro, incominciando a baciarle il collo, mentre con la mano destra
accarezzo le
sue forme, incoraggiato dall’ alcool e dai sospiri che la
ragazza (Rika?
Tomoyo? Bho…chissenefrega) riversa nel mio orecchio.
Stranamente, nonostante
senta l’erezione premermi sul cavallo dei pantaloni (merito
di toccatine varie
e assolutamente CASUALI) sono abbastanza distaccato.
Nessun
coinvolgimento emotivo.
Solo sesso.
Accecato dal
desiderio incomincio ad
alzarle la gonna, mentre le permetto di fare lo stesso con la mia
camicia.
Premendo col ginocchio le divarico le gambe, avvicinando ancora di
più il mio
corpo al suo e provocandole per tutta risposta un gemito strozzato.
Sfioro la
sua intimità, giocando, ormai ostacolato solo dalle sue
mutandine. Con pochi
gesti le sfilo anche quel ultimo movimento ed entro in lei. I
movimenti,
dapprima lenti ma poi sempre più bruschi e violenti, mi
provocano brividi di
piacere che si ripercuotono su tutto il mio corpo, scaldandolo. Rika (o
Tomoyo?) intreccia le sue gambe,aperte per me, al mio
corpo,facilitandomi i
movimenti, mentre artiglia la mia schiena,aggrappandosi alle mie
spalle. La
stanza è riempita unicamente dai suoi e miei gemiti che
escono prepotenti dalle
nostre bocche tra un bacio e l’altro, quando lei inarca la
schiena, mentre una
fortissima scarica elettrica si estende per tutto il corpo.
La ragazza si
accascia su di me, sospirando
pesantemente, mentre con dolcezza esco dal suo corpo. Le scosto la
frangetta
dagli occhi, per guardare quelle pozze d’azzurro ma lei
cattura nuovamente
le mie labbra in un bacio che non
ha assolutamente niente di casto. Svogliatamente decido di
accontentarla, anche
se non sono decisamente il tipo che dopo aver fatto del sesso ricopre
la
propria donna di attenzione. Le sue mani tra i miei capelli fanno
avvicinare
ancor di più il mio viso al suo,mentre io gioco con il suo
labbro inferiore,
alternando dei piccoli morsi alla mia lingua. Devo ammettere che
incomincio
anche a divertirmi (in fin dei conti non mi dispiace) quando un fatto
inaspettato mi riporta bruscamente alla realtà.
“Aki…”
Tum-tum.
Aki
Tum-tum.
Aki
Tum-tum
Aki
Aki
Aki
Scuola
elementare Jimbo, Tokyo.*
Una bambina
dai capelli rossicci si
avvicina furtivamente ad un bambino dai capelli color del miele, seduto
in
disparte su un muretto, lontano dai suo amici che stanno giocando con
la palla.
“Hey, Hayama…” dice la bambina quasi in
un sussurro. Nessuna risposta da parte
del biondino che continua imperterrito a guardare davanti a
sé. “Hayama?”.
Ancora nessuna risposta. La bambina prova e riprova più
volte fino a quando,
esausta e arrabbiatissima col giovane, si mette davanti al ragazzo con
le
braccia conserte. “Allora Aki? Mi vuoi rispondere? Lo sai
vero che è
maleducazione sentire la musica mentre una persona ti sta
parlando?” “Come mi
hai chiamato?”. La ragazzina divenne un tutt’uno
con i suoi capelli,tanto era
l’imbarazzo. “..Co-cosa hai detto?”
“Ti ho chiesto-fece il bambino ghignando divertito-
come mi hai chiamato.
Semplice,no?”. La
ragazza rimase basita
arrossendo (per quanto possibile) ancora di più.
“Tu…non cambiare argomento! Lo
sai che è maleducazione?” “Veramente sei
tu che stai cambiando argomento.”
“Io..io…aaa lascia perdere” disse la
ragazza allontanandosi con passi veloci
verso le sue amiche,sotto lo sguardo divertito del ragazzo. Quel
soprannome
infantile, pronunciato dalla bocca della ragazzina non gli dispiaceva.
Decisamente. Il ragazzo si rimise le cuffie del walk-man,sempre
ghignando,desiderando
ardentemente scoprire cosa la ragazzina voleva chiedergli.
Quel
soprannome. Pronunciato da una
completa sconosciuta; una sconosciuta che adesso mi guardava
incuriosita dal
mio strano comportamento,ma sempre e comunque una sconosciuta.
Nessun mare
di cioccolata in cui perdersi,
nessun corpo
longilineo e snello da amare.
Semplicemente…
nessuna
Kurata.
Di scatto mi
allontanai da lei, guardando
inorridito lo spettacolo che i miei occhi offrivano.
“Aki…ch-che succede?”
Aki,Aki,Aki…
un eco che
rimbomba nel cuore.
Non le
rispondo nemmeno, troppo confuso
anche per parlare, mentre mi rivesto velocemente. Devo andarmene da
questa
stanza, ormai soffocante. La ragazza tenta inutilmente di fermarmi, ma
mi
scosto e con passi veloci esco dalla stanza sbattendomi la porta alle
spalle.
Incredibile
quanto possa fare un
soprannome. Pensavo di aver chiuso quel capitolo dalla mia vita.
Evidentemente
non è così.
Facendo lo
slalom tra i corpi dei ragazzi
che ballano esco dalla casa mentre la risata squillante di una
ragazzina
quattordicenne mi rimbomba nella testa.
Kurata.
*nell’
anime sana non chiama mai aki per
nome ma a me sarebbe piaciuto moltissimo se gli fosse
scappato…insomma ho
cambiato solo un pochino l’anime!
*Trixina
space*
ehm
ehm…ecco…insomma…si, l’ho
scritto! Aki ha fatto sesso con una completa sconosciuta (a proposito,
ditemi
se vi piace più il nome tomoyo o rika…io non so
scegliere!XD)…*trix si mette in
un angioletto a fare i cerchi…* mi sento male da sola ma
è necessario per la
trama!! ^^ non l’avrei scritto se non fosse strettamente
necessario,e
fidatevi…lo è!^^ coooomunque…questo
capitoletto non mi piace proprio per
niente…non mi va ne su ne
giù…è troppo….insomma non
va, punto. (fatemi sapere
che cosa ne pensate che in caso lo cambio…insomma non mi
piace per niente come
ho descritto la scena
d’amore…*sig-sigh…* perché
non me ne viene una?!?!?!?)
x
kriscullen, soniucciae
alina 95 per aver messo questa storia tra i
preferiti…me vi amaaa!!! ç.ç
x
marghepepe: *trix si
commuove…* glaccieeeee! Cioè mi hai tirato
proprio su il morale…! Lo so, mi
dispiace di non continuare natsumi’s memories ma non ti
preoccupare che ho già
nuove storie in mente! E metterò in luce un personaggio
moooolto di sfondo (chi
sarà mai???). un bacio
x
ryanforever: ti hanno
fregato il posto??? Nooo, che disgrazia! *trix ride!!!*alla fine basta che
commenti! ^^ già la nostra
sana è cresciuta…merito soprattutto della
malattia…ma prima o poi doveva pur
cambiare no??? Insomma altrimenti sarebbe troooppo tonta! Un bacio
x
princella: fondiamo un
fun-club!!! Aki-fun
club forever and ever!!!! E
poi cm
gadget per ogni nuova persona che si unisce un poster enorme di
aki...che ne
pensi??? ^^
x
angels4ever: sisi alla fine
hai sempre ragio…ma tu mi devi dire chi fuma!!! Tu,ele o
sele? (fa rimaaa! ^^)
un bacio
x
kristy4ever3msc: lo so
dovrei aggiornare più presto….ma mi perdonate lo
stesso??? ^^ spero di si… cmq
dimmi solo dove e qnd e io ci
saròòòò!!! XD
aki96:
mi sono fatta
perdonare??? Mi piacerebbe cmq si faccessi una
standing-ovation…perché proprio
per scrivere qst pezzo c’è voluto tutta la buona
volontà!!! Un bacio
Calma
Sana,calma. Chiudo gli occhi
sperando,stupidamente,che il mio cuore riprenda a battere lentamente.
Tum-tum-tum.
Ma niente,non
c’è verso. Il battito
martellante nella cavità toracica continua.
Chissà se lo sente anche il medico
Smith,nella stanza affianco. Ma d’altronde è
normale,no? Sto per essere operata
e il fatto che questo dannatissimo lettino sia scomodo non migliora la
situazione. Inspiro e espiro più velocemente, il respiro si
fa corto. Cavoli,
che figura ci faccio se vado in iperventilazione adesso??? No,no,no.
Un
po’ di spina dorsale Sana!!! Stringo con forza i pugni mentre
mi auto-impongo
di calmarmi, e stranamente ci riesco. Volere è potere, no?
“Sana…la
sala operatoria è pronta.” E tanti
cari saluti alla calma appena acquisita. Grazie alla notizia portatami
da Lily
(la mia infermiera personale) sono di nuovo caduta nel panico.
Maledetta Lily.
Insomma ci prova gusto a farmi schizzare la tachicardia alle stelle?
“Sana?”la
voce di Lily è cauta. Non è che
per caso si è accorta che sto per morire
d’infarto? Altro che tumore, questa è
la via più breve per il paradiso.
Apro le
palpebre e noto che Lily mi scruta
ansiosa.
“Si?”
rispondo a fatica. Ho la gola
secca…ho bisogno di acqua.
E di un
tranquillante
“Non
ti preoccupare, andrà tutto bene”.
Tum
–tum.
Bene? Cosa
significa bene? La mia vita non
va bene da circa 5 o 6 anni…se anche
tutto andasse bene,come dice lei,
avrei circa il 2 o 3% di possibilità che il tumore non si
riformi. Il medico è
stato chiaro. Con la fortuna che mi ritrovo, passerò la mia
vita in questo
maledetto ospedale che puzza di disinfettante. Che schifo. Annuisco
trattenendo
tutta la bile di cattiverie che vorrei urlargli dietro. Mi sorride
comprensiva
un ultima volta e poi si allontana velocemente,in cerca di Mama.
Tum-tum-tum.
*
Cerco un
posizione comoda,aspettando che
arrivi l’anestesista. Ma proprio il giorno della mia
operazione dovevano
scioperare i mezzi??? Ironia della sorte.
“Spaventata?”.
Ora io dico…CHI diavolo ha
osato farmi questa domanda??? Mi volto a sinistra e noto con orrore che
a pormi
la fatidica domanda è stato il dottor Smith,caporeparto
della sezione dedicata
ai tumori. Ha il bisturi in mano (oddio cosa deve fare con quel
coso???) e mi
guarda al di là dei suoi occhiali-fondi da bottiglia.
Secondo te???
Celia acida
la mia vocina interiore. Ma al
contrario gli rispondo con un semplicissimo “Un
pochino” e un sorriso falso, di
cui nemmeno lui si convince.
Annuisce e mi
guarda indulgente. “Non
preoccuparti, so quello che faccio”. E meno male che dovrebbe
consolarmi. Ci
credo che non è sposato, con i bimbi è una frana.
Sto per rispondergli, quando
entra trafelato un altro dottore.
Chi non muore
si rivede…
Commenta la
mia vocina. So benissimo chi è
quel dottore. È il
signor-togliti-dalle-palle-che-il-mio-lavoro-vale-più-della-tua-vita.
O almeno…è cosi che lo chiamo. Mi ricordo
benissimo che durante uno dei miei
soliti giri per l’ospedale ci eravamo scontati
perché lui (LUI) non mi aveva
vista (come si fa a non vedere una persona!!!), e invece di aiutarmi a
rialzarmi se n’è andato, ma non prima di dirmi da
stare più attenta che ci sono
persone che lavorano. Grazie tante. Ma se sto all’ ospedale
un motivo c’è,
razza di imbecille??? Allora te lo dico io. Sono MALATA. Quindi sarebbe
carino
se tu mi aiutassi a rialzarti ,no??? E adesso dovrei affidare la mia
vita a
lui?? Manco morta.
Purtroppo si
ricorda anche lui di me,
perché appena svolti i soliti convenevoli, alla mia vista
assottiglia gli
occhi. Tu guarda fa anche il permaloso.
Gli sorrido
per tutta risposta,cattiva, e
gli dico “Ci rincontriamo dottor…(leggo in fretta
il nome sulla targa) Looke”.
Storce il
naso (ovviamente non si degna
nemmeno di rispondermi) e incomincia a preparare l’ago.
Tum-tum-tum.
Ago? Ago???
No,ditemi che ho un incubo. Sospiro
e mi accascio sulla tavola operatoria. Cosa sarà una piccola
punturina in
confronto alla chemio? Niente,no???Chiudo gli occhi per l’ennesima volta, quando
sento qualcosa di
appuntito penetrarmi il braccio. Ahi!!! Che animale,l’ha
fatto apposta! È normale
che faccia così male? “L’anestetico
dovrebbe fare effetto tra pochi minuti”. E
ringrazia, altrimenti ti avrei menato, dottor Looke da strapazzo.
Tum-tum…
Tum…
Tum...
Il battito
cardiaco si fa più calmo e le
palpebre si fanno più pesanti.
Potrebbe
essere l’ultima volta che chiudo
gli occhi.
Di scatto li
riapro,terrorizzata. E se
morissi? È una possibilità che non ho mai
realmente preso in considerazione.
Morire.
Come se tutto
ciò che avessi fatto non
contasse,perché tanto non potrei più fare nulla.
Diventerei…polvere. Vorrei
urlare, ma l’anestetico non me lo permette. In questo momento
pagherei oro per
tornare indietro nel tempo. Quando…quando ero felice. Felice
di vivere, di
studiare e di lamentarmi per i brutti voti che prendevo a matematica.
Mi guardo
intorno, cercando di memorizzare con uno sguardo tutto ciò
che mi circonda.
Voglio ricordarmi ogni singolo particolare,ogni sfumatura.
Potrò dire così di
non essermi persa nemmeno un attimo della mia vita.
“Conti
al contrario a partire da cento signorina
Kurata”. Contare?? E perché?
100
Che metodi
idioti.
99
A cosa
dovrebbe servirmi??
98
“Contare
la distrarrà e così rilasserà il
corpo”
97
Aaa.
96
….
95
Tum-tum.
94
Gli occhi si
fanno pesanti.
93
Ho paura di
non farcela.
91
“Non
avere paura”*
90
Hayama.
89
Ogni volta
che avevo paura c’era lui.
88
Ma adesso non
c’è.
87
Non
c’è.
86
“Hayama…”
85
Buio.
*Sana immagina
Hayama
che la incoraggia a non avere paura,perciò il capitolo si
chiama Mirage…perché
la voce di Aki per Sana è come un miraggio.
*Trixina*
niente
è impossibile, non mi
stacco dalle solite tre paginette. Aaaa!!!
Coooomunque…finalmente l’idea mi è
ritornata…questo capitolo proprio non voleva saperne di
uscire dalla mia
testolina (sarà che è troppo piena!^^). Spero
solo che sia venuto abbastanza
bene (perché bene bene bene non verrà
mai!!!XD)…e che non sia una
schifezzuola.
x
ryan4ever: e finalmente sei
di nuovo prima in classifica…skerzo!!! Alla fine ha vinto
rika…perché alla fine
piace anche a me (e poi nell’ anime di card captor satura
tomoyo è una raga
troppo dolce e tranquilla…non può fare sesso con
uno sconosciuto!!! :P). sono
davvero felice che ti sia piaciuto il capitolo,che non sia scaduta nel
volgare
etc…anche perché si vede lontano un miglio che
non sono brava nelle lemon!!!!
Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto!!!
x
sour girl: mi dispiace
dirlo ma manca ancora abbastanza all’ incontro dei
due…però posso anticiparti
se ti consola che i capitoli di redemption dovrebbero essere circa 21,
quindi
continuerò a stressarvi ancora con questa storia!!! Comunque
mi disp ma alla
fine ha vinto rika!!! Un bacio
x
princella: un
mega-poster??? Agli ordini mia signora!!! ^^ lo vuole con sana o solo
akito???
(preferibilmente a torso nudo??? Sbavvvv)
x
alina95: caaara alina non ti
scoraggiare…se Edison per scoprire la luce ha impiegato
circa 200 esperimenti
tu hai tutto il tempo per diventare brava…sono sicura che
alla fine scriverai
meglio di me (lo spero!)!!! un bacio
x
saku068:non importa se fai
ritardo a commentare…l’importante è che
i commenti vengano!!! Si sa…più sono
meglio è!!! Mi dispiace ma ultimamente per aggiornare ci
metto un
eternità…perciò tu sii
paziente…!!!! XD
x
the fool…vabbè gina!:
alloooooooora...prima di tutto...farti sentire ogni tanto no,eh? (vbb
che pure
io…^^) secondo…aki si incavola con lei
perché solo sana l’ha chiamato
così…quindi quando ripensa a sana capisce di aver
fatto una cavolata e si
arrabbia con se stesso e rika (la tipa). Per quanto riguarda
l’alcolico alla
fine ho messo la vodka (leggi meglio!XD) bacioneeee
x
angels4ever: gemeee!
Capitoli lunghi?? Nah…XD comunque perché fino a
giugno potrai stare su internet
solo per un ora e mezza??? Baci baci geme…ti vi biiiiiiiii
x
tutti: chi sa cosa
significa betare??? No, perché io non ho ancora
capito…^^
“Peccato
Hayama…saresti stato un ottimo
karateka!”
“Peccato
Hayama…saresti stato un ottimo
karateka!”
“Peccato
Hayama…saresti stato un ottimo
karateka!”
“Peccato
Hayama…saresti stato un ottimo
karateka!”
Parole,inutili
parole rimbombano fastidiose
[e veritiere] nella mia testa. Quanto può
far male la verità? Sono
qui,sotto la pioggia,che continuo a chiedermelo. Mai, tra le tante
strade [sbagliate]
che avevo scelto di percorrere, mai avrei immaginato di rincontrare il
mioSensei. Il
primo adulto a cui abbia dato
fiducia. Ed è anche piuttosto incredibile scoprire quanto
dolore si provi nel
cambiare,nel crescere. Pensavo che il karate sarebbe stata la mia
strada [illuso]
ma troppo presto mi sono dovuto ricredere,perché una persona
come me [un
fallito] non avrebbe mai potuto volare alto, figurasi
arrivare a vincere un
campionato mondiale. Avrei dovuto rimanere fedele a quello che ero [uno
che
non si aspetta nulla da questo mondo], non avrei mai dovuto
credere che la
vita potesse offrire qualcosa di più.
Tutto quello
in cui lei credeva.
E per
poco,davvero poco, c’ho creduto anche
io. Perché quella ragazzina così
vitale,così fiduciosa nella vita non poteva [non
doveva] sbagliarsi. E invece anche lei ha sbagliato. Nessuna
meravigliosa
possibilità,
nessun caldo
sorriso dopo una caduta [l’ennesima].
Ma forse,se
non avessi lasciato il karate
qualcosa [di lei] mi sarebbe rimasto. Ma qualcosa
dentro me [l’orgoglio]
mi ha impedito di continuare. Chiudendo gli occhi riesco ancora a
ricordare
tutti i rimproveri che il Sensei mi faceva. Sarei arrivato lontano,
diceva,se
solo fossi stato meno orgoglioso [se solo ogni singolo gesto
non mi
ricordasse lei].
E dopo tutti
questi anni,rincontrarlo mi ha
fatto più male di quanto pensassi [riesce comunque
ad aggirare le mie
difese]. Tra i miei amici [sicuro di essere
protetto] pensavo di
avere tutto sotto controllo. Sicuro [troppo],con il
solito ghigno sul
viso guardavo il mio vecchio maestro con disprezzo. Ma chi dei due
è davvero da
disprezzare? E quelle sue parole…
che bruciano
come acido nelle vene.
Avrei, ma ora
non posso più. Perché
sono quello che sono [un dannato] e
mai potrei entrare nuovamente in quel dojo conoscendo il mio passato [sporco].
Io stesso, se fossi al posto del mio vecchio maestro,non mi
riammetterei
come allievo [ho infranto le regole sacre del karate].
Ed
è per questo che adesso sto correndo. In
questi anni,ho continuato la mia [solitaria] corsa.
Correre mi ha sempre
calmato, fin da quando avevo 8 anni e volevo sfogarmi [non
potendolo fare
sulla mia famiglia] e da allora non ho più
spesso. I jeans mi affaticano la
corsa ma testardo continuo a correre, come se da questo dipendesse lamia vita.
E forse in
realtà è così.
Non mi
importa nemmeno delle gocce salate
che mi bagnino completamente,sfocando i contorni della città
[la mia casa]
e che mi impediscono di vedere completamente la direzione che ho preso.
Ora,tutti [Tsuyoshi. Se solo mi fosse rimasto accanto]
direbbero che
sono pazzo [e forse lo sono davvero],che dovrei
tornare a casa prima di
ammalarmi seriamente o che so io. La verità è che
la pioggia non mi dispiace.
Fin da piccolo ne ero rimasto affascinato, passavo ore intere e
studiare i
fenomeni che la provocavano o mi limitavo a guardarla. Bella,
letale…
…offuscatrice.
Sotto la
pioggia tutto cambiava, e la vita
sembrava più bella [un infantile desiderio] e
mi permettevo di pensare
che no, non ero un mostro. Mi rifugiavo nel gazebo, aspettando che
spiovesse [e
segretamente sperando che non finisse mai] , guardando
ammirato quelle
piccole stille salate, così somiglianti a quelle stesse
stille [di dolore]che
io non avevo mai e poi mai pianto.
Tum-tum.
Kurata.
E come
richiamato da una forza più forte di
me,rincontro i suoi occhi.
Ma non
è veramente lei, è solo un
cartellone pubblicitario [una piccola testimonianza della sua
presenza].
Per quanto
anche il suo pensiero mi bruci
dentro mi costringo a guardarla. Dio se era bella [se lo
è]. Il suo
sorriso vero, che coinvolgeva tutti [e segretamente anche me]
ed i suoi
capelli ramati, sempre chiusi in due codine e stranamente sciolti per
fare
quello spot la rendono ancora più bella. Dannazione non ci
riesco. Non riesco
ad odiarla ora come ora. Ora che sento questo fottuto bisogno di
lei,ora che
tutto ciò che più desidero è sentire
le sue piccole e fragili braccia
stringermi forte, per poi prenderla come al solito in giro per la
mancanza di
seno. Perché diciamocelo, Kurata è tutto
fuorché perfetta. A partire dal suo
seno ancora acerbo…per non parlare della sua parlantina!
Cazzo quanto è
irritante quando parla a vanvera, o quando urla o quando…
Parlava,
urlava…
Cretino.
Cretino. Lo urlo, al vento che mi
scompiglia i capelli e che mi inzuppa da testa a piedi ma soprattutto
lo urlo a
me stesso. Anni e anni cercando di non pensare a lei, a quella
dannatissima
ragazzina, e un semplicissimo cartellone pubblicitario, della
banalissima carta
mi fa sentire così. Basta con queste cazzate,mi
ero detto. E ho intenzione
di farlo. Velocemente accendo il cellulare e scorro la rubrica in cerca
di quel
nome. Eccolo. Premo il tasto della chiamata, mentre sento
dall’ altra parte
dell’ apparecchio solo il silenzio.
“Pronto?”
“Sono io…”. Ghigno, cercando di
mascherare il mio divertimento. Dio è così
semplice abbindolare una ragazza!
“Ha-Hayama??? Come hai fatto ad avere il mio
numero?” “Ho i miei…metodi.”
Concludo abbassando ancora di più il tono divoce. “Ci vediamo fra una 30 di minuti a casa
tua, ho voglia di te”. Non
gli do nemmeno il tempo di replicare che chiudo la chiamata.
L’ennesima
finzione.
L’ennesimo
gioco.
Ma cosa
davvero c’era da aspettarsi? Il
corpo di una donna è un buon metodo per allontanare brutti
pensieri.
Anche se
questi puntualmente ricompaiono.
E dopotutto
questa non è nemmeno tanto
male…[un passatempo].
Guardo per
l’ultima voce quel pezzo di
carta [lei] prima di voltarle le spalle [come
lei aveva fatto a me.]
L’ennesimo
dolore sordo al cuore.
Tum-tum.
*Trixina
space*
well…non
so come mi sia
uscita questa.credo che sia il capitolo più schifoso di
tutti ma siccome
proprio non so come uscirne fuori…lo pubblico! Vorrei
precisare che questo è
solo un piccolo momento di debolezza del nostro aki e che dal prossimo
capitolo
tornerà come al solito (in poche parole come io adoro!
Sbavvv)! E tanto per
precisare…il momento tanto atteso (cioè qnd si
rincontreranno è vicino!)
quindi…continuate a seguirmi (e a commentare
altrimenti….*trix alza il
pugnetto*)
ringrazio
ryanforever(e come si fa ad avere una beta??? Scusa ma proprio
non ho capito…^^.
Per quanto riguarda i dottori hai ragioe…sn tutti stronzi ma
non come il mitico
dottor hause…sbav),ramiza(assodato il
fatto che sana è stupida ^^…un capitoletto
felice? Forse il prossimo ma giusto
un po…però da metà storia
andrà leggermente meglio,vedrai! Per quanto riguarda
il fatto che ti dimentichi di recensire…non fa nulla! Mi fa
piacere anche solo
sapere che qualcuno le legge! Come dire…chi si accontenta
gode!!!), aki96( don’t worry
bella…l’importante è che ti fai
perdonare commentando il
capitolo successivo…come tu hai appunto fatto! Quindi ti
considero perdonata!!!
Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto…ma commenta
anche se non ti è
piaciuto, mi racco! ^^) princella (ho
ricevuto una lettera
anonima *Sana!* che mi ha detto di lasciare in pace il suo ragazzo
altrimenti
rischiamo *inclusa tu, hai capito bene!* di aver…uno
spiacevole incidente!
*testuali parole!* o.0) saku068(credo di
aver sviluppato una forte avversità alle fan fic troppo
smielate…quindi penso
che si, le farò soffrire ancora!!! ^^ me cattiva! Spero che
ti sia piaciuto
anche questo capitolo!bacio), marghepepe (
lo so benissimo
che i due nomi sono quelli di ccs… l’ho presi
apposta perché non ne so molti in
giapponese ma volevo comunque rimanere il più possibile
fedele al manga! Per
quanto riguarda l’altro capitolo…davvero ti
aspettavi che aki rimanesse
inerme?? Ma soprattutto che belle ragazze non si interessassero a lui?
Mi duole
il cuore ma è così…) kristy4ever3msc
(breve e
coincisa…sono felice che i capitoli ti piacciano, ma che
addirittura ti
commuovano! ^^ fammi sapere che ne pernsi di questo!) e angels4ever
(geme) (fastweb bastardo… li
odio!!! Non ci potremmo sentire tanto
spesso quindi…*sig sig*! comunque aspetto ancora quella
famosa telefonata
carissima.. vuoi vedere che alla fine tocca a me?? ^^ un bacione
gemellina!)
chiamatemi sfigata. perchè lo sono davvero. in un giorno solo (anzi per la precisione grazie a soli 25 secondi) ho perso tutto.casa,amici...e tutte le mie idee per le ff. ce le ho qui,in testa...ma proprio non ce la faccio a scriverle. la cosa assurda è che mentre guardavo la mia casa, vestita solo con un pigiama e il cappotto, l'idea è scattata. ma non ho la volontà di scriverla. codarda? forse.sicuramente. avrete capito oramai...anche io sono una di quelle tante persone che sono state colpite dal terremoto. ringrazio dio di essere ancora viva ma se penso a tutto quello che ho perso...tristezza, è l'unico aggettivo che trovo per descrivere quello che sento. giuro, vi prometto solennemente che ho tutta l'intenzione di continuare questa ff e sopratutto di pubblicarne alte,ma per ora penso che rimarrete deluse. ringrazio tutte quelle persone che mi hanno sempre seguito, quei angeli che hanno commentato sin dall' inizio (chi più,chi meno) e quelle venti matte (perchè di matte si tratta) che hanno messo tra i preferiti questa storia. cercherò di aggiornare il più possiblie, parola di trixina.
un bacio a tutte quante,
trix
“Il volo New York-Tokyo sta per atterrare all’aeroporto
Shikamaru fra cinque miniuti;ripeto il volo 732 NY-Tokio sta per atterrare all’
aeroporto Shikamaru fra cinque minuti. Grazie per aver volato con noi.”
Cinque minuti.
Tum-tum
Sarei tornata a casa fra cinque minuti.
Tum-tum…
Avrei rivisto…
“Sana tutto ok?”. Rei-kun come al solito ha
capito che qualcosa non va. Ormai sono come un libro aperto per lui.
Espiro profondamente e con voce misurata
rispondo con il classico “Tutto ok.” Classico perché ogni singolo giorno gli
rispondo così. È una bugia,la mia, che fa stare bene sia me che lui:anche se
sappiamo benissimo che non è tutto
ok facciamo finta che lo sia, o per lo meno…Rei-kun fa finta di credere a
quella pietosissima bugia che ogni giorno gli spiattello e per tutta risposta mi
sorride incoraggiante.
“Bene. Sono contento.” Che vi dicevo? Come
da copione mi ha sorriso,e parte di quell’ energia che infonde nel suo sorriso
si riversa su di me,riscaldandomi. Gli sorrido di sbieco,guardandolo attraverso
il vetro del finestrino.
Mi è sempre piaciuto guardare al dì la
delle cose,vetro compreso. Perdipiù la vista notturna di Tokyo dall’ alto è
spettacolare;altro che New York, è Tokyo la vera città che non dorme mai! Con
le sue luci, i rumori…
Sono
a casa.
Sorrido emozionata,colpita dal mio stesso
pensiero. L’ospedale,la malattia…ora mi appaiono solo una notte infinita di
paura e dolore,rischiarata solamente da sporadiche stelle, piccoli sprazzi di
speranza e razionalità grazie al quale ho potuto continuare il mio cammino. E
poi…
La
meteora.
“Ne…ne
è sicuro?”
L’uomo
si tolse gli occhiali e annui.
“Nessun
errore. Lei,signorinaKurata è stata
molto fortunata. Il cancro era circoscritto,non si è espanso più di
tanto,perciò abbiamo potuto rimuoverlo del tutto. Certo,dovrà venire qui ogni
anno e ogni mese all’ospedale centrale di Tokyo per dei controlli di routine
ma…posso affermare al cento per cento che è guarita”.
La mia nuova vita,è crollata quello stesso
giorno. Sapevo che l’operazione era andata bene,ma non pensavo…così tanto.
Ho conosciuto molte persone [troppe] che
dopo la prima operazione ne hanno dovuto subite molte altre,a volte senza esiti
positivi…io invece no.
“Un caso molto fortunato”
Da quel momento,da quando il medico mi ha
detto che sarei potuta tornare a casa solo dopo quindici giorni svolti gli
ultimi controlli…quindici giorni sono diventati un agonia insopportabile.
-15
Tokyo,Tokyo,Tokyo.
-14…
come un lavandino rotto il mio pensiero
fisso era solo uno:sarei tornata a casa.
Plick.plick.plick.
Casa.casa.casa.
E adesso che sono sull’ aereo,adesso che
sono ad un passo dalla meta….ho paura.
Ma
non so di cosa.
E non voglio nemmeno chiedermelo,codarda
come sono. Perciò cerco di allontanare questo mio infondato timore,perdendomi
tra le luci della città.
Dopo nemmeno un minuto mi stanco della
vista e inizio a scalpitare. Quanto manca?
“Vado in bagno”,mormoro prima di dirigermi
verso la cabina principale. Almeno ho una scusa per stirarmi i muscoli,dopo ore
di viaggio me li sento appena. Entro nel bagno e richiudo la porta dietro di
me. E adesso? Sbuffo. Di tornare a posto non se ne parla nemmeno,ci potrei fare
muffa. Ma non è che possa fare molto in un bagno. Mi appoggio con la schiena al
muro e inavvertitamente con un occhio do uno sguardo allo specchio.
Tum-tum.
Non sono ancora abituata al mio nuovo viso.
Durante la mia permanenza all’ ospedale ho tolto tutti gli specchi,o qualunque
cosa riflettesse il mio volto senza capelli,perciò non ho mai visto l’effetto
finale,quando sono ricresciuti. I capelli,che prima ricadevano lungo la schiena
fin quasi alle vita adesso mi arrivano a malapena alle spalle,ma ciò che è
cambiato di più nel mio volto è la carnagione. Anche se prima non ero mai stata
particolarmente abbronzata,nemmeno d’estate,adesso sono…lattea. Sembro una
statua…o un vampiro. Ridacchio divertita dall’ idea. Se mi mettessi
completamente ferma credo che potrei confondermi con il muro. E nessuno mi
noterebbe.
Mi
cercherebbe nessuno?
Sicuramente si,Rei-kun non se lo
perdonerebbe mai:non mi ha perso in tutti questi anni,a cinque minuti dalla
fine sarebbe uno shock per lui!
< Meglio non fargli venire un attacco di
nervi e tornare immediatamente-penso mentre continuo a guardarmi allo specchio-altrimenti
chi lo regge più!>
Do
un ultima occhiata a quella nuova me che cerca di sorridere per poi tornare al
mio posto,giusto in tempo per sentire l’autoparlante che ci consiglia di
allacciare le cinture. Me le allaccio svogliata,mentre con una mano cerco di
svegliare Mama. Ha dormito per tutto il viaggio!
“Dammi un buon motivo per non
ucciderti,stavo sognando Tom Cruise che…”
“Mama,dacci un taglio. Il fatto che ti
abbia aiutato una volta con i pacchi della spesa non significava che ti voleva
sposare. Mettici una pietra sola. E comunque siamo arrivati,ti basta come
ragione?” le dico abbastanza irritata.
È da quando ha incontrato (per la verità
gli è finita completamente addosso,povero lui!) il suo Tommy (lo so,lo so…che
razza di soprannome è Tommy?) che non fa che parlare di lui,sognarlo,parlarmi
di lui….riparlarmi di lui….
Aiutatemi
per favore.
Dopo due minuti interminabili di borbottii
costituiti da frasi quali “Tu guarda che razza di figlia ingrata” o “Il mio
Tommy non mi avrebbe mai trattato così” Mama si riprende definitivamente e si
allaccia anche lei la cintura a causa delle turbolenze. L’aereo sta
scendendo,segno che manca poco all’ atterraggio.
“Hai…hai intenzione di dire ai tuoi amici
che sei tornata?”
Tum-tum.
Sia Mama che mi ha posto la domanda,sia
Rei-kun, aspettano una mia risposta,negativa o positiva che sia. Ecco cosa
stavano confabulando ieri sera.
“Rei-kun
è unna decisione che deve prendere solo Sana-chan”
“M-ma
signora…Sana è ancora una bambina e….”
“Sbagli.
Non è più una bambina, la tua bambina da proteggere. Deve imparare a
cavarsela da sola,partendo dal prendere delle decisione. Non sta a noi
scegliere,chiaro?”
“S-si…si
signora,è stata limpida come l’acqua”.
Ho voglia di rivedere i miei amici?
Si.
Ma la vera domanda è….
Loro
vogliono rivedere me?
Tum-tum.
Mi
vorranno rivedere dopo essere fuggita da loro?
Tum-tum.
Dopo
averli traditi…
“E non ti sei nemmeno degnata di avvertirci prima.”
“Ma in fondo chi cazzo se ne
fotte; tu sei Sana Kurata ti puoi pure permettere certe cose”
Vorrei
urlare a Mama che non so se loro vorranno
rivedere me,non il contrario,ma purtroppo il nodo alla gola blocca qualsiasi
flusso di parole e tutto ciò che mi esce dalle labbra è un debolissimo “I-io…”
Mama
annuisce,facendomi capire che ha intuito quello che volevo dire e mi abbraccia
solidale.
“Va tutto
bene…”.
“Va tutto bene”
“Sana…io non sono la tua mamma”
La piccola Sana guardava Misako
Kurata dirle delle cose impossibili. Mama era la sua mamma…no? Insomma
abitavano insieme,le rimboccava le coperte prima di andare a letto, la
sgridava…non erano cose che le mamme facevano?
“Ti andrebbe di cercare la tua
vera madre?”
La bimba non capiva. Quindi Mama
era una madre…falsa? Non sicura di aver capito bene, annuì solamente.
“Se tu diventassi famosa,bada
bene,non a livello mondiale ma più conosciuta degli altri bambini…avremmo il
cinque percento di possibilità di trovarla. Che ne dici?”
Il cinque per cento…le sembrava
troppo. Lei voleva stare con la sua Mama,giusto? La rossa annuì,certa che così
non avrebbe deluso la madre,vera o finta che fosse. Misako le sorrise,ma si
vedeva che era stanca e che soffriva a vedere la figlia così…spaurita.
Si avvicinò alla bimba e la
abbracciò stretta a se,con il pupazzo della figlia che le faceva scudo.
“Va tutto bene…”
Per fortuna c’è Mama. Il suo abbraccio è
sempre stato migliore di qualsiasi cioccolata calda dopo una caduta o qualsiasi
delusione,il suo infaticabile piko il miglior metodo per spronarmi a non
abbattermi e a migliorare me stessa.
Grazie a lei so che posso farcela,che posso
rincontrare i miei amici…e subire la loro rabbia.
Quando
capiranno,mi perdoneranno.
O per lo meno…spero. Anche se so benissimo
che una persona,la più importante…non lo farà mai. Per lui sono…morta. E la cosa ironica è che potrei
esserlo davvero,invece sono ancora qui. Non so come e con che criterio di
giudizio,ma sono ancora qui mentre altre persone,che potrebbero meritarlo
persino più di me…no.
Le lacrime pizzicano insistentemente ai
bordi degli occhi,chiedendomi solo di scendere,ma testarda mi rifiuto di
piangere per l’ennesima volta. Ne ho già versate troppe,di lacrime.
“Qualunque cosa succederà…io e Rei-kun
saremo sempre dalla tua parte,sappi questo. Sempre.”
Anche Mama è emozionata, lo sento dalla sua
voce tremolante,che cerca di dissimulare. In tutto questo arco di tempo è stata
una roccia,mi ha sostenuta sempre durante le mie crisi a causa delle malattie.
Incrollabile.
“Grazie Mama…sarei stata persa senza il tua
aiuto”
Tum-tum.
Due battiti in sincronia,stretti in un
unico abbraccio.
Tum-tum.
Madre e figlia.
Trixina’s space
So già che state già gridando al
miracolo,che state ringraziando Dio,Buddha o chi vi pare…comunque se volete
saperlo la risposta è si,sono tornata. E vorrei ringraziare come si deve
quelle16 persone che mi hanno lasciato un commento all’avviso,o per chi
semplicemente mi ha seguito in silenzio;insomma per tutti coloro che mi hanno
aiutato davvero a continuare a scrivere…Mary che continuava a chiedermi quando
ma soprattutto come avrei continuato questa “bellissima fic” (sul bellissima ci
sarebbe da ridire xD)ma siccome non trovo le parole per dirlo come si vede,ho
deciso di ringraziarvi con il classico,ma sempre di moda grazie.
Grazie davvero,per tutto….
Un bax
Ps:dimenticavo di dirvi che ci
tengo moltissimo a sapere il vostro parere su questo capitolo. Come avete detto
voi, il terremoto mi ha cambiato e ho faticato a riscrivere questa fic,sia per
le idee sia perché proprio come stile non mi riconoscevo più. Per non parlare
del layout….quindi fatemi sapere. aribax