Kingdom Hearts Birth by Sleep: The Movie

di Trisha_Elric
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il progetto ***
Capitolo 2: *** Mondo 1 : Cenerentola ***



Capitolo 1
*** Il progetto ***


"Kingdom Hearts Birth by Sleep, dove tutto è iniziato, dieci anni p4rima delle avventure del prescelto della Keyblade: Sora

 

 

 

IL PROGETTO

 

 

 

 

 

"Kingdom Hearts Birth by Sleep, dove tutto è iniziato, dieci anni prima delle avventure del prescelto del Keyblade: Sora.

Una storia mai sentita prima, dove tutti i pezzi del puzzle tornano finalmente a posto.

Il primo nemico, il primo trio e la prima minaccia .Un racconto come questo vale la pena vederlo, dedicato a coloro che amano le trame avvolte nel mistero, dove i protagonisti sono in bilico tra la luce e l'oscurità"

T. Nomura , intervista per l'annunciazione del film.

 

 

 

 

-Chi è là-

 

-Sono un cuore nuovo-

 

-Cosa ci fai nel mio cuore?-

 

-Mi ha portato la luce. L'ho vista brillare

in lontananza e l'ho seguita fin qui.-

 

 

Si tocca il petto lentamente

-Si, era la mia luce. Ma il mio cuore è spezzato.

E ora quel poco che mi resta

mi sta sfuggendo.-

 

-Allora dovresti unire il tuo cuore al mio.-

 

-Mh?-

 

Ci fu una luce abbagliante.

-Ora i nostri cuori si sono toccati...

e ti ho messo incinta.-

 

-Oh, grazi...aspetta, cosa?!-

 

 

[Giorno 1, ore 8.00]

 

-Stop! Vanitas, che stai facendo?!-

-Cosa c'è? Tanto la mia voce non si sentirà! Metterai i sottotitoli!-

-Si ma dovevi fare da guida a Ventus!-

-Era per sdrammatizzare! Questo copione è troppo serio.-

-Scendi giù dalla scala e dimmelo in faccia!-

Tetsuya Nomura, regista di fama mondiale si era cimentato nel progetto che lo avrebbe portato o alla gloria eterna o al disastro totale per realizzare il film del prequel del best seller ''Kingdom Hearts".

Aveva scelto degli attori capaci che sapevano il fatto loro ma che non erano per niente facili da gestire; ma Nomura non mollava mai e aveva accettato la sfida. Uno dei veri problemi era Vanitas, il diciassettenne dai capelli corvini sparati in aria e dagli occhi dorati che aveva deciso che il copione era una vera noia da imparare e non permetteva al fratello minore, Ventus, di girare seriamente la scena iniziale dal pathos non indifferente; questo infatti si era lasciato andare, dopo la prima esclamazione di sorpresa, in una grassa risata con tanto di lacrimoni.

Il moro era stato posto in alto, seduto in cima alla scala vicino al proiettore dove con il megafono leggeva il testo guida; la sua voce non sarebbe comparsa e il suo scopo, in questa scena, era di solo supporto.

Perchè non ho scelto altri che lo facessero?! Ah già..perchè altrimenti andava a molestare le ragazze del cast. Meglio tenerlo d'occhio. Pensò il regista, afflitto.

Il giovane ragazzo dai capelli biondi e dagli occhi blu cielo intanto si era ricomposto e si sfregava le braccia con le mani per i brividi di freddo che lo pervadevano; per quella scena, il ragazzo doveva essere rigorosamente a torso nudo, evidenziando così il suo fisico da quattordicenne...e la cosa non gli piaceva affatto. Guardò lo sfondo verde dietro di lui e poi si voltò versò il fratello.

-Van! Ti prego vorrei vestirmi!-

-Sei così sexy fratellino, lasciati scattare qualche foto!-

-Non osare!-

-Avanti.- il moro scosse appena una mano con noncuranza.-Lo sappiamo tutti che ti vergogni del tuo fisico così...bimbesco.-

Ventus sentì il sangue ribollirgli nelle vene e lo guardò minaccioso.

-Cos'è? Ti ho ammutolito?- ghignò divertito il maggiore, assottigliando compiaciuto le iridi dorate e appoggiando i gomiti sul sedile della scala su cui era arrampicato.

Il biondo chiuse gli occhi, si avvicinò a lui, alzò lo sguardo e lentamente li riaprì con un sorriso strano in viso.

-Sai una cosa?-

-Mh?-

Il biondo spinse con gesto deciso la scala verso destra, sbilanciandola e facendola cadere a terra assieme ad un Vanitas sorpreso e acciaccato.

-Non ho bisogno di te...vero Nomura?- chiese Ven, con un sorriso a trentadue denti ,al regista che annuì convinto.

-Assolutamente.-

-...maledetti.- mormorò Van massaggiandosi la nuca con un lieve fastidio.

-Eccomi! Sono quasi pronta!- esclamò una voce femminile che si dirigeva verso il set a passo svelto verso i suoi colleghi.

-Aqua!-disse Ventus radioso e sollevando le braccia per salutarla. -No, Van ha rovinato tutto all'ultimo.-

La ragazza dai capelli celesti e dagli occhi marini si voltò spazientita verso il moro che, vedendola nella divisa da guerriera che avrebbe dovuto indossare per tutto il film, emise un fischio di apprezzamento.

-Wo che schianto!-

Aqua sbuffò e gli lanciò in faccia il foulard di seta che avrebbe dovuto legare attorno alla vita.

-Smettila di fare il cretino, Vanitas!-

-Oh oh...un semi spogliarello!-

-Idiota.- intervenne un ragazzo alle sue spalle che in poco tempo si era chinato su di lui, tolto la stoffa dalle sue mani e riportata alla sua proprietaria con un accenno di sorriso.

-Grazie Terra.- sorrise Aqua con gratitudine mentre l'alto ragazzo dai capelli castani e gli occhi blu  si girava verso Vanitas facendo un sorriso compiaciuto. A quel gesto il moro sentì il nervosismo salire a livelli elevatissimi e strinse i pugni, rialzandosi.

-Sempre gentiluomo, eh Terriccio?-

Terra alzò un sopracciglio, infastidito.

-Ad ogni modo.- lo ignorò bellamente e si rivolse verso Nomura, che fino a quel momento aveva scosso il capo senza parole da dire.

-Ma la smettete di ignorarmi?!- sbottò Vanitas infastidito, puntando loro il dito della mano destra, ricevendo solo dei pat pat da parte di un Ventus sogghignante.

-Ho una questione importante da sistemare con te.- proseguì il castano, serio, facendo un passo verso di lui.

-Di che si tratta?- Nomura sapeva che Terra era l'attore che più aveva preso sul serio il progetto e se qualcosa non gli andava bene avrebbe fatto il possibile per trovare un accordo...dopotutto era un personaggio fondamentale!

Il bruno chiuse gli occhi qualche secondo, il viso ancora più serio; lentamente portò le mani sulle sue gambe per afferrare i lembi della stoffa dei pantaloni, tirandoli verso l'esterno.

-Io i pantaloni a zampe di elefante non li metto!-

Vanitas scoppiò a ridere di gusto vedendo le speranze e le aspettative del regista frantumarsi davanti a lui.

-Vedi...- Nomura cercò di controllarsi. -Questi abiti NON si possono cambiare.-

-Perchè? Basterebbe sistemarli e farli più aderenti.-

-Gay.-

-Zitto cretino.-

-Ma le sarte lo hanno confezionato su misura per te...- boccheggiò il regista credendo seriamente di svenire da un momento all'altro.

-Terra.- intervenne Aqua con un sorriso tenero, posandogli una mano sulla spalla.

-Questa divisa ti dona molto, tutti i bambini e i ragazzi che guarderanno il film diranno: ''Oh, quanto è figo Terra!"-

-...anche con le zampe da elefante?-

-Anche con le zampe da elefante.-

-Se è così accetto.-

Aqua sollevò il pollice a Nomura, facendogli l'occhiolino e lui quasi pianse per la commozione.

Che angelo!

-E poi- intervenne Ventus studiando bene i pantaloni.-Così non ti si vedranno i peli delle gambe! Con quelli aderenti sarebbe stato uno schifo!- ridacchiò di gusto portandosi le mani dietro la testa.

-Oh brutto...aspetta che ti prendo!-

-Sei troppo lento Terra!-

Mentre i due si rincorrevano per tutto il set, rischiando di rompere alcune costosissime cineprese, il moro si avvicinò ad Aqua mettendosi le mani sui fianchi, appena sopra i jeans strappati.

-Che ne dici di riparlare di quell'uscita?-

Sentendo le due pozze dorate puntate su di lei, la ragazza provò uno strano moto di inquietudine a cui però non badò molto; gli sorrise con dolcezza mentre si stringeva bene il fiocco del foulard.

-Mai nella vita.-

-Sei testarda, tesoro.-

-E tu hai la porta aperta.-

-Ma che diavolo...?-Vanitas arrossì appena di vergogna per la sua figura poco virile e si girò un attimo per alzare la cerniera dei pantaloni ma quando tornò a guardarla Aqua si era già allontanata per parlare con un addetto alle luci.

-Mh...uno a zero per te dolcezza.- esclamò il ragazzo prendendo una ciambella glassata alle pere.

-Che schifo!-

-Vanitas!- ruggì Nomura sconvolto. -Era la mia merenda!-

 

***

 

Sala principale della Terra di Partenza, un salone enorme con perimetro rettangolare e dai muri castani; sul lato anteriore corto troneggiavano tre sedie in legno di acero; la terza era occupata in posizione ricurva dal maestro Xehanort, un uomo anziano privo di capelli, dagli occhi dorati, il pizzetto grigio e  dalla divisa particolare, nera e grigia.

Sul lato opposto vi era una finestra circolare molto grande che era la causa di tutta la luce che entrava nella stanza.

Terra ed Aqua erano di fronte ai troni, attendendo che il loro maestro, Eraqus, giungesse per esaminarli in quanto candidati per diventare maestri di Keyblade. Ventus se ne stava appoggiato sul muro di sinistra, osservando con trepidazione i suoi due amici e guardando di tanto in tanto quello strano seppur singolare maestro Xehanort.

Poco dopo arrivò Eraqus con un'andatura lenta e solenne: era un uomo alto e distinto, con i baffi non troppo spesso, un pizzetto nero e una capigliatura particolare che ricordava vagamente un ananas; la sua tunica da combattimento sembrava quella dei samurai; i suoi occhi blu scuri fissavano con attenzione i candidati.

-Oggi affronterete l'esame per ottenere il Simbolo della Maestria. Ci sono ben due candidati per il Keyblade...tuttavia questa non è una gara, né una battaglia per la supremazia, né una prova di volontà. E' una prova di cuore.

Potreste farcela entrambi o forse nessuno dei due. Certamente il nostro ospite, il maestro Xehanort, non è giunto fin qui per assistere al fallimento dei più promettenti candidati che abbiamo da anni.-

Si vide l'anziano annuire lentamente.

-Confido che siate pronti.-

-Si.- risposero entrambi con convinzione.

-Che l'esame abbia inizio!-esclamò Eraqus tenendo con entrambe le mani la sua arma magica, evocando sfere di luce.

Terra e Aqua si misero sull'attenti ma poi quelle sfere iniziarono a muoversi per conto loro, sotto lo stupore di tutti.

Ventus venne preso di mira da una di quelle ma egli le colpì evocando il suo Keyblade.

-Non preoccupatevi per me, voi concentratevi per l'esame!-

-Ma Ven sei in pericolo! Vai nella tua stanza.- mormorò Aqua preoccupata, continuando a guardare le sfere che si muovevano attorno a loro.

-No! Ho aspettato a lungo questo momento. Voglio vedervi diventare maestri, non me lo perderò!-

-Se la caverà. Ven si è allenato tanto quanto noi.-esclamò Terra con un sorriso e una punta di orgoglio nella voce, mentre il biondo li raggiungeva per combattere al loro fianco.

-Infatti!-

Il trio cominciò a colpire ripetutamente le sfere magiche con in mano il loro Keyblade, facendo mosse teatrali e molto ad effetto, ognuno con un proprio stile di combattimento...il tutto accompagnato da una splendida colonna sonora...dei Linkin Park?!

-Yoko!-esclamò Nomura incredulo. -Perche hai messo questa canzone?!-

Yoko Shimomura, compositrice e pianista giapponese di fama eccelsa, lo guardò dispiaciuta e alzò appena le mani in alto.

-Io non c'entro! Ho inserito il mio CD e mi sono messa in posizione audio!-

-No...-boccheggiò Ventus con aria affranta.

-Non dobbiamo rifarla, vero? Sono distrutto!-

-Ven ha ragione.- aggiunse Aqua con disappunto, facendo roteare distrattamente la Keyblade azzurra nella mano destra.-Non possiamo semplicemente cambiare la traccia audio nel montaggio?-

-Potremmo.- convenne inizialmente Nomura.-Ma qualcuno ha deciso di fare le mosse di combattimento a ritmo del nu metal.-

I due ragazzi si girarono di scatto verso Terra che sobbalzò sorpreso, sorridendo appena.

-...é che Numb mi piace molto...-

-Nomura!- esclamò il rosso Lea, appeso sopra la struttura in legno del soffitto, creata appositamente per sorreggere lui e il suo amico silenzioso Isa.

-Io non lo rifaccio! E' faticosissimo!-

I ragazzi, infatti, avevano il compito di muovere le sfere fatte di polistirolo, ricoperte da un telo verde puntellato di sensori, con dei fili sottili lunghi fin sopra il soffitto come fossero delle marionette...ma per i due, per Lea, la cosa era troppo faticosa e stancante!

-Non erano questi i patti, credevo dovessi partecipare come attore, non come schiavo! E poi perchè devo indossare abiti da ragazzino?!-

-Perchè devi sembrarlo!- rispose il regista sistemandosi nervosamente gli occhiali da lettura sul naso. -La computer grafica vi aiuterà a sembrare più giovani.-

-Ok, ma quando?!-

-Hai insistito tu di stare qui oggi anche se non dovevi recitare! Quindi taci e mettiti in posizione che pago oro per affittare questo castello!-

Lea emise un gemito frustato e, rassegnato, si alzò sulle trabecole di legno restando perfettamente in equilibrio.

-Sei veramente seccante.- intervenne Isa sistemandosi al suo posto.

-E ti pagano pure!-

-Oh, lo sai che odio essere messo da parte.-

-Quasi preferisco Pietro...-

-Cosa?-

-Niente.-

-Bene.- convenne Nomura leggendo la pagina del copione aperta davanti a lui.

-Possiamo riprendere. Vanitas è pronto?-

-Veramente non è qui.- rispose preoccupata l'addetta al trucco, sistemando i capelli di Terra con un gel potente.

-Si starà ancora cambiando.-

-Vado io!- intervenne un Ventus incipriato; si fiondò a passo svelto verso il camerino del maggiore. Dopo essersi ripreso dal fiatone, bussò due volte. -Van?-

Nessuna risposta. Riprovò.

-Vanitas? Hai fatto? Guarda che noi stiamo inizian...do.-l'ultima frase la pronunciò con un filo di voce poiché le parole gli morirono in gola nel vedere suo fratello che mimava posizioni di body building davanti allo specchio con indosso la sua tuta aderente, nera venata di rosso che gli risaltava la muscolatura e il fisico asciutto; sulla vita aveva una semi mantella blu e rossiccia con i bordi fatti a brandelli e due cinture che si incrociavano sul davanti. Aveva uno sguardo da ragazze sto arrivando, consapevole di essere estremamente attraente.

-Oh scusa fratellino...è che questo costume mi sta una bomba.- esclamò a bassa voce Van senza smettere di guardarsi.

-Andiamo?!- sbottò il biondo incrociando le braccia al petto, infastidito.

-Si arrivo...che seccatore!- il maggiore si chinò a prendere il suo casco nero opaco e se lo mise sotto il braccio sinistro mentre con la mano destra si aggiustava la chioma corvina.

-Ma dimmi, è piaciuto il mio scherzetto del CD al regista?- ghignò uscendo assieme a lui dal camerino.

Ventus non disse nulla e si limitò ad alzare gli occhi al cielo.

 

***

 

Solo Aqua aveva superato la prova per diventare maestra di Keyblade; Terra, infatti, nello scontro corpo a corpo, aveva fatto intravedere un alone oscura facendo capire così al suo maestro che non era ancora pronto per avere quel titolo. Dopo la prima delusione, i due ragazzi vennero richiamati subito da Eraqus che li informò sulla nuova minaccia che avrebbe turbato l'equilibrio dei mondi: gli Unversed. Questa missione sarebbe stata la seconda possibilità di Terra di far ricredere il suo maestro sulla decisione presa precedentemente.

 

-Aspetta Aqua.- la richiamò Eraqus con tono grave non appena rimase solo con lei.

-Prima che tu parta, ho un'altra...bhe, consideriamolo una richiesta della massima urgenza.-

-Si?-

-Ho detto a Terra che questa è una seconda opportunità per mostrare la sua maestria e lo penso sul serio. Tuttavia quell'alone di oscurità che ha mostrato durante l'esame è nel suo profondo. Se quel potere dovesse sopraffarlo, voglio che tu lo riporti immediatamente da me. E' per il suo bene, non posso accettare che vi perdiate nell'oscurità.-

-Certamente- Aqua lo guardò con determinazione, stringendo i pugni.- Impedirò che succeda, ti prometto che riporterò Terra e allora ti mostrerà di meritare il rango di maestro.- Si voltò e gli diede le spalle, osservando la finestra piena di luce. -Non è debole come credi.-

 

 

 

-Stop! Semplicemente fantastici!-

[Giorno 1, ore 19.00 ]

-Oh grazie.- mormorò Eraqus grattandosi appena la nuca per l'imbarazzo e toccandosi appena la fronte imperlata di sudore. -Devo ammettere che mi piace interpretare questo ruolo.-

-E' stato un grande, maestro!- sorrise Aqua prendendo l'asciugamano tiepido che le porgevano per rinfrescarsi. Infatti Eraqus era davvero un maestro, insegnava Kendo nella periferia di Osaka.

- Non sapeva sapesse recitare così bene!-

-Non per nulla è stato scelto.- intervenne Nomura sorridendo; la prima ripresa esterna era stata un successo, tralasciando le prime due ore.

-L'autore del romanzo ha preso spunto da voi per il suo libro e infatti i vostri nomi sono rimasti invariati. In Eraqus ha visto il perfetto esempio di maestro della Luce.-

Eraqus balbettò qualche ringraziamento, scendendo lo scalino dal rialzo su cui stava per la ripresa.

-Scusate ma devo andare a salutare una persona...Xehanort!-

Il vecchio ricurvo si girò lentamente verso il suo interlocutore con le guance piene di cibo.

Sembra un criceto. pensò istintivamente Eraqus.

-Oh, falve!- il signore ingoiò subito il contenuto e sospirò felice. -Amico!-

I due si abbracciarono e si diedero delle pacche affettuose sulle spalle.

-Sei stato bravissimo collega.-

-Grazie.- sorrise l'anziano con gentilezza, guardandosi assorto i guanti.

.Questo costume fa uscire in me il cattivo!-

Entrambi risero. Terra pensò per un secondo che quei due fossero fin troppo inquietanti...poi però sorrise alla donna sulla sua sinistra.

-Grazie per la messa in piega Marta.-

-Che ti stavi mangiando?-

-Le arachidi di Vanitas.- sentenziò Xehanort prendendone una buona manciata.

-Oh, anche io!-

-Prego, prego.-

-Che ne dici di una partita a scacchi sul retro?-

-Mi pare un'ottima idea!- e dopo aver preso l'intero sacco delle amate arachidi del moro, si diressero verso il cortiletto.

-Mh, mi turbano.- disse Ventus sorseggiando il the freddo alla mela e porgendone un po' ad Aqua.

-Grazie Ven..in effetti..-

-Ehi voi!- Vanitas li raggiunse con aria scocciata. -Chi è stato?-

-A fare cosa?-

-Non fare il finto idiota. Le mie noccioline.-

-Ah, non lo so!- mormorò Ven girando lo sguardo dall'altra parte. Per risposta Vanitas gli rovesciò, in totale freddezza, il the sui pantaloni .

Aqua era rimasta a guardare Vanitas che indossava ancora la sua tuta del set ma senza il casco. Il moro notò lo sguardo di lei puntato addosso e sorrise con malizia, ignorando i lamenti di Ventus dietro di lui.

-Devi dirmi qualcosa, piccola Aqua?-

-Eh?- dannazione al suo debole per i motociclisti. -Nulla. Solo che dovresti lavarti, hai sudato.-

-Mh...vero che questi pantaloni mi fanno un bel culo?-

-Vanitas!-

-Ok, ok..sei fortunata ma devo proprio andare a cercare il mio spuntino. A domani dolcezza.- e detto questo Van raccattò Isa e Lea, intenti a terminare il buffet dello staff, e li trascinò per i vestiti così che collaborassero nel suo intento, ignorando anche i loro lamenti.

Nomura osservò gli attori e sospirò appena guardando il suo orologio da polso.

E il primo giorno è andato.

 

 

 

 

 

-Angolo autore-

 

Ed eccomi! Eccomi muhahahah con una cosa stupidissima!|

Devo ammetterlo..volevo scrivere su questo fandom e Nerospirito mi ha dato una mano enorme per lo spunto...e poi sono partita!

Nasceva come cosa seria, e alcuni pezzi lo saranno giuro, ma poi mi sono buttata nel comico...fa ridere? D:

Comunque..ringrazio tantissimo Liberty89 perchè con le sue storie, sulle due BELLISSIME, AquaVan, mi ha fatto tornare l'ispirazione. Grazie cara, davvero!1

Ovviamente questa ff sarà una VanAqua, ovvio.

La storia dell'appuntamento si spiegherà dopo, tutti i tasselli mancanti piano piano usciranno fuori xD

Sono attori famosi che hanno ispirato l'autore(chi secondo voi??) le avventure del giovane Sora !

Se questo progetto andrà bene, farò il film di tutti i giochi della serie (???)

Ok basta..beh, spero di avervi intrigato.

Buona lettura e grazie per chi leggerà!

Duro lavoro, quasi maniacale ahahahah

E ovviamente anche il nuovo trailer di KH3 ha fatto il suo dovere e mi ha ispirata :3

un bacione a tutti!

 

Trisha_Elric

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Capitolo 2
*** Mondo 1 : Cenerentola ***


Le riprese procedono nella norma, abbiamo terminato le scene iniziale nel castello in tre giorni pieni ed oraa dobbiamo iniziare con la trama del primo mondo ambientawto in Cenerentola

MONDO 1 :CENERENTOLA

 

 

 

 

 

Le riprese procedono nella norma: abbiamo terminato le scene iniziali nel castello in tre giorni pieni ed ora dobbiamo iniziare con la trama del primo mondo ambientato in Cenerentola. Mi aspetto che tutto fili liscio, confido nella serietà degli attori.

Diario di T.N. ( fine giorno 3)

 

 

-Chi comincia?-

-Ragazzi fate voi, per me è uguale.-

-Sul serio, non cambia nulla!-

-Appunto andate!-

-Ok ci penso io, ho un'idea.-

 

 [Giorno 4 ore 7.30]

 

Nomura fece la sua comparsa nel sete allestito nella foresta vicino alla seconda sede dello studio Square, super segreto per noi fan,  e sorrise raggiante alla sua troupe; era pieno di aspettative.

-Buongiorno ragazz...che state facendo.-

Il regista, infatti, aveva trovato i suoi protagonisti, il mitico trio già cambiati di abiti, disposti a cerchio mentre agitavano una mano ciascuno al centro, molto concentrati. Fu Ventus che, senza smettere di fare ciò che faceva, rispose.

-Ci stiamo giocando a carta, forbice e sasso il primo giorno di ripresa.-

Ovviamente pensò Nomura. -E di chi è stata l'idea?-

-Di Terra.- rispose Aqua semplicemente, intenta nella sua mossa; era chiaro che chi prima faceva la sua parte, prima finiva e prima poltriva.

-Mh.-

-Ho vinto!- esclamò Ventus facendo un gran salto con le mani in alto.

-Roba da matti.-

 

Terra era partito per cercare il maestro Xehanort, stranamente scomparso dopo averci parlato alla fine dell'esame. Ven , con la minaccia di Vanitas, era partito subito dopo per rincorrerlo e ad Aqua non era rimasto che seguire entrambi.

Il mondo dove finì Ventus non lo riconobbe e sopratutto qualcosa non andava: infatti, dopo essersi risvegliato, si era ritrovato confinato dentro una trappola per topi e scocciato aveva camminato avanti e indietro.

-Che succede?- esclamò teso, guardando le sbarre sopra di lui; poi si affacciò di lato stringendole con entrambe le mani, come a tentare di liberarsi.

-Ditemi come ho fatto a diventare così piccolo!!- urlò il biondo con frustrazione, abbassando il volto rassegnato. Vide poi una figura dietro di lui che con delicatezza aveva preso la gabbia da terra e l'aveva aperta.

-Non avere paura...Oh! Curioso, non ho mai visto un topolino come te prima d'ora.-

Ventus, per il movimento brusco, si era ritrovato schiacciato dall'altra parte della gabbia e si toccò appena la testa malandata guardando il viso dolce e femminile con incredulità. -Un topolino?-

-Giac, sarà meglio che gli spieghi un po' di cose...- e la ragazza bionda posò delicatamente la gabbia a terra. Dopo una prima esclamazione di sorpresa, Ven vide entrare nella struttura il topolino Giac che entrò dentro con passo svelto e allegro.

-Ehi, ehi, ehi! Senti giovanotto, non devi avere paura; noi ti vogliamo bene e anche Cenerella! E' buona, tanto buona.- entrambi si voltarono in alto e videro Cenerentola sorridere con dolcezza; ricambiò anche lui.

-Vieni, Zuk Zuk!- il topino bruno dagli insoliti vestiti rossi, con cappellino abbinato, lo condusse fuori dalla struttura metallica e sorrise. -Mi chiamo Giac!-

-Io sono Ventus, chiamami Ven...scusate, non ce la faccio.- il biondo si buttò a terra iniziando a ridere di gusto, tenendosi la pancia con le mani in preda a spasmi e tremori.

-Bhe?- il topolino si mise le mani sui fianchi - Che ti ridi! Non è divertente!-

Queste parole non fecero altro che peggiorare la situazione di Ven che cominciò ad urlare dal ridere. Giac posò le mani sulla testa e si tolse la maschera mostrandoci un Lea indignato e rosso di vergogna.

-Oltre al fatto che sono stato costretto a fare questa parte, non mi sembra il caso di ridere in questa maniera!-

-Ma come non posso se tu fai quella voce così stupida!-

Lea si indignò e si diresse a denti stretti verso il regista camminando proprio come il topino poichè il costume non gli permetteva movimenti estesi.

-Ah, caro rosso.- mormorò Vanitas da sopra la gru, responsabile del movimento della gabbia di Ven, con il suo smartphone in mano. -Questo finisce dritto su internet, precisamente su Key tube!-

La scena era stata girata nello studio; Ventus veniva mosso dalla gru grazie a Van e sul telo dietro di lui veniva proiettata l'immagine di Cenerentola, la quale aveva già registrato il pezzo la sera prima; la computer grafica avrebbe fatto la magia nel montaggio. La scelta di chi avrebbe dovuto impersonificare Giac era stata decisa di comune accordo, da tutti, da dare a Lea, che non l'aveva presa molto bene.

-Tutti si ricorderanno di te in questo modo- aveva detto Isa alzando appena un sopracciglio.

-Oh...vero...non menti?-

-No.-

E invece sì! Chi lo avrebbe riconosciuto da dietro il costume! Era stato ingannato.

Ventus si riprese con molta calma e cercò di riprendere fiato. -Ok sono vivo.-

-Avrei dovuto saperlo.- mormorò Nomura prendendosi un the alla valeriana, il terzo in due ore, osservando afflitto il proiettore. -Avrei dovuto diventare un insegnante di cricket come diceva mamma-

Le riprese di ieri erano andate benissimo, senza intoppi...ma evidentemente era solo perchè era martedì e martedì ci sono le brioche al gelato di Eraqus nello studio principale...quindi tutti volevano, incluso il regista stesso, andare via prima.

 

***

 

Era ora di pranzo. Ventus aveva girato la scena della ricerca degli oggetti per completare l'abito di Cenerentola ed insieme a Giac aveva parlato del sogno di diventare Maestro di Keyblade. Toccava a Terra subito dopo e tutti avevano molta paura.

-Ho portato la pizza!- disse Aqua con indosso un vestito nero in cotone leggero a mezze maniche che le arrivava sopra le ginocchia; trasmetteva freschezza. Si avvicinò sul set seguita a ruota da Eraqus e Xehanort con in mano una trentina di scatole di pizza come ricompensa per l'ottimo lavoro svolto.

-Aqua!- Ventus le si attaccò al braccio con un grande sorriso. -Sei magnifica!-

-A te con le patatine fritte sopra!-

-Oh!- subito dopo tossì appena.- Bhe, grazie ma anche con la mozzarella bastava; sono un uomo ora.-

La ragazza scompigliò i capelli del biondo con affetto; ad un tratto sentì una presenza dietro di lei, trattenne il fato quando percepì un respiro caldo sul collo e, con suo rammarico, rabbrividì.

-C'è anche la mia qui?- mormorò Vanitas suadente, sogghignando appena e assottigliando gli occhi dorati.

-S..sì.- cercò di restare la più calma possibile ma pensò di essersi tradita lo stesso.

Per risposta Van sollevo le braccia facendole passare sotto le sue, come a volerla abbracciare, facendo aderire i corpi.

-Grazie dolcezza.- lentamente prese le scatole delle pizze in alto  e sorridendole se ne andò canticchiando. Aqua sbuffò e tentò di non pensarci sopra.

-Oh, cosa accade?- chiese Xehanort con un sorriso curioso.

-Voglio saperlo anche io!- esclamò Eraqus avvicinandosi alla ragazza.

Da quando sono diventati così pettegoli? fu quello che pensò Aqua mentre distribuiva la pizza allo staff.

-No, Aqua!- i due la seguirono fedelmente.

-Dai, dicci!-insistette Eraqus.

-Possiamo aiutarti, siamo dei veri don Giovanni!-

-Ai nostri tempi...che conquiste!-

-Vero vecchio mio...-

-Non c'è nulla da aiutare!- sbottò Aqua ormai rossa sulle guance cercando di non mutare la sua espressione.

I due si guardarono e ghignarono appena. -Il tuo colorito lascia intendere il contrario.-

A quell'affermazione la ragazza accelerò il passo lasciandoli indietro.

-Che ragazza adorabile...ma credo le serva un modello da seguire.- mormorò Xehanort guardando il collega.

-Hai ragione.-

-Mh. Oggi si gira Cenerentola vero?-

-Sì, perchè?-

-Oh...così.- e il vecchio rimase in silenzio col sorriso.

 

-Qualcuno ha visto Terra?- chiese Aqua senza ricevere risposta.

-Aspetta, credo sia nel suo camerino!-

-Ah grazie.- la ragazza corse nella direzione indicata e bussò cordiale.

-Terra? Ho la pizza! Sto entrando...Terra.-

Sapeva che non doveva sorprendersi, ma ogni volta sembrava superare l'evento precedente. Davanti a lei c'erano Terra e Cenerentola seduti su due poltrone vicine, con i capelli a mollo in alcune creme, il volto impastato di argilla purissima e gli occhi erano coperti da due fettine di cetrioli.

-Scherzi?-

-Oh, Aqua!- l'amico sollevò una mano parlando con la bocca mezza aperta.- Questa maschera del viso è ottima ma non permette molto movimento. Lasciala qui, poi la mangio.-

Cenerentola fece un Ok con la mano e mormorò un grazie mentre Aqua lasciava lentamente il camerino.

 

-La pizza era buona vero?- chiese Ventus al fratello mentre sorseggiava una bibita gassata.

-Oh si, e la fattorina era ancora meglio.- sorrise il moro sistemandosi la collana di acciaio con il ciondolo degli Unversed; era davvero figo!

-Come?-

-Nulla. Ah, Lea!- il maggiore lo richiamò da una certa distanza con il sorriso complice. -Hai fatto quello che ti ho chiesto?-

-Assolutamente.- esclamò il rosso turbato. -Ora dammela.-

-Ok, sta nella tua stanza.-

Vedendolo correre così di fretta, Ventus non potè che guardare Vanitas con sospetto.

-Cosa hai fatto?-

-Io? Nulla.- sorrise con falsa non curanza.

-Mh,. -non era convinto ma decise di non indagare più di tanto.

-Tutto bene ragazzi?- chiese Nomura andando verso i tavoli per mangiare.

 -Mi raccomando dopo vi voglio seri. Van dovrai travestirti dal boss zucca, ok?-

Il sorriso del moro si fece ancora più freddo e sospetto mentre l'osservava andarsene. -Perfetto.-

-V-Van..?-

-Vado a fumare fuori, a dopo capo!- e se ne andò con un sorriso ancora più strano.

-Oddio.- disse Ven a bassa voce. -Perchè ho paura?-

-VANITAS!-

-Appunto.-

-Dov'è tuo fratello.- sibilò Nomura stringendo tra le mani un foglio di carta.

-E' andato a fumare ma..?-

Non potè aggiungere altro che il regista corse via lasciando quel foglio a terra. Il biondo lo raccolse e lo lesse:

 

''La tua pizza potrai mangiare finchè Vanitas nella scena come attore non compare.''

 

-Devo chiedere a mamma se sono stato adottato.-

 

*** [ore 18:30]

 

-Perchè piangi?-

-I miei amici hanno confezionato un bellissimo vestito per me, ma la matrigna e le sorellastre lo hanno rovinato.-

Terra la guardò con tristezza.

-Ora non credo in niente, non riesco a credere.-

Il bruno voleva fare qualcosa per la povera Cenerentola ma era impotente; non sapeva che fare ...quindi pianse, pianse come non ci fosse un domani.

-Dio Santo..-

-Nomura ti prego...- balbettò il ragazzo in questione con gli occhi rossi. -Questa scena è TREMENDA.-

Terra aveva finito la sua parte in modo eccelso; lavorando con impegno era riuscito in un intero pomeriggio a terminare le riprese di quel luogo...ma non riusciva a fare la scena iniziale. Vedere una ragazza piangere per il suo vestito rovinato era troppo per la sua anima trendy; forse lui sarebbe morto al posto di lei.

-Non posso fare altrimenti Terra! Placa gli ormoni!-

-Ho bisogno di riprendermi. Potrei avere un the freddo ai mirtilli?-

Il regista chiuse gli occhi e, senza proferire altra parola, gli indicò le cucine. Quando il bruno si fu allontanato, Nomura guardò Cenerentola che se ne stava immobile nella posizione di pianto, appoggiata alla panchina in marmo.

 Deve essersi addormentata ancora.

 

***

 

-Non so come ho fatto a resistere fino ad ora...-

-Nemmeno io..-

-Ho bisogno di stare ancora con te.-

-Presto mia adorata cucciola.-

Ci fu una risatina. -Oh cielo, era da tanto tempo che non sentivo questo genere di soprannome.-

-Con me sarà sempre così.-

 

Martha? Maaaaaarthaaaa?

 

-Devo andare. Ci rivedremo?-

-Domani sarai ancora qui...ti aspetterò.-

-Sei un tesoro!-

 

Martha!

 

-Vai, non farlo arrabbiare.-

 

 

***

 

-Dove sarà finita quella benedetta donna?! Dobbiamo girare due minuti di scena ora che Terra è stato placato!-

-Io direi drogato.- aggiunse Vanitas dietro di lui sgranocchiando delle patatine al pepe rosa e lime.

Nomura e Aqua, che era stata costretta a calmare l'amico, si voltarono verso di lui.

-Bhe...non è proprio così.- iniziò lei con titubanza, cominciando a sudare freddo.

-Era necessario.- convenne il regista infilando il pacchetto d'erbe nella tasca. -Almeno non piange.-

-Nom, è assente. Inespressivo.-

-Mh..-

Interessante... pensò il moro con un mezzo ghigno. In quel momento videro arrivare una signora in carne, sui sessanta anni, con occhi scuri e capelli argentati e boccolosi con le guance tonde e rosse.

-Scusate il ritardo cari.- disse la donna con un po' di affanno, sistemandosi l'abito turchese e il cappuccio dello stesso colore.

-Martha! Dov'eri finita?!-

-Scusami ero andata a rinfrescarmi.-

-Immagino..-

-Ora sono pronta!-

-Iniziamo dunque!- Aqua cercò di far rinsavire Terra.

-Assente.-

-Sveglialo subito.-

La ragazza dai capelli azzurri diede un sonoro schiaffo sul braccio del castano che si destò subito.

-Ci sono!-

-Iniziamo.-

 

***[ore 20.15]

 

-Come sarebbe a dire a fine mese?-

-Di che ti lamenti, da che mondo e mondo funziona così.-

-Ma..io ho invitato una ragazza ad uscire e non ho un soldo!-

-Lea, non mi interessa.-

-Isa, prestami dei soldi ti..-

-No.-

-Dai...-

-No.-

-Ma..-

-No.-

-Isa!-

-No.-

Il rosso prese sconsolato la sua giacca nera lunga fino alle caviglie e se l'allacciò con la zip frontale. -Bell'amico.-

-Se fossero tutti amici tuoi saremmo in banca rotta.-

-Sigh..-

-Ehi amici, ci facciamo una pizza a casa mia?-

-Oh, volentieri! Davv...ah, no.-

-Vanitas.- sbuffò Isa con sufficienza. -Non ti stanchi mai tu?-

-Eh, no.- il moro si mise il casco da motociclista nero. -Adoro vedere Lea rabbrividire di paura. Hai trovato quello che cercavi?-

-No.-

-Di che parlate?- chiese il celestino alzando un sopracciglio.

-Nulla. - si affrettò a dire il rosso iniziando a sudare freddo.

-Ah...- Vanitas ridacchiò e vide comparire suo fratello da dietro la roulotte, in volto una maschera di stanchezza.

-Pronto?-

-Mhg..voglio andare a casa subito.-

-Scordatelo.- il maggiore gli lanciò il casco dai colori verde militare. -Devo andare a discutere per il mio tatuaggio e ho l'appuntamento fra trenta minuti.-

-Cosa?!- Ven si infilò sconfitto il casco e andò da Nomura.

-Dammela.- e senza dire o fare altro, il regista gli passò il mix di erbe usate per Terra.

-Mi servirà. Oh, a domani Xehanort!-

Il vecchio in questione si stava avvicinando a loro con un braccio alzato in segno di saluto.

-Buona serata figlioli.-

-Anche a lei!- esclamò il biondo con entusiasmo.

-Ah.- intervenne Vanitas girandosi appena con il volto verso di lui. -Attento con il divertimento nonnetto; poche porcate!-

-Porcate?-

Nomura era sconvolto, Ventus era sconvolto, Vanitas era soddisfatto e Xehanort era colpevole.

-Quella fata smemorina fa tornare il mio me di vent'anni.-

 

***[Giorno 5, ore 7.15]

 

-Siete le uniche ragazze in casa?-

-Non c'è nessun altro vostra grazia.- disse con voce glaciale l'elegante Lady Tremaine.

-Forza...svelto Giac!-mormorò Aqua poco distante da loro. Vedendo il Gran Duca appropinquarsi verso la porta d'ingresso, la ragazza si fece prendere dal panico e si avvicinò a loro, tornando grande da piccina qual era e cadendo da una delle colonne della rampa delle scale su cui stava. Tutti la guardarono stralunati e Aqua cercò le parole adatte per giustificarsi e prendere tempo.

-Emh..posso, ecco...posso provare la scarpetta di cristallo?-

-Vi ho incontrata a palazzo. Sfortunatamente voi non siete la fanciulla che cerca il principe.-

La ragazza si alzò lentamente e lo guardò con decisione.

-Ma sono una ragazza e dovreste darmi per lo meno l'opportunità di provarla.-

Lady Tremaine si separò dalle due figlie, Genoveffa e Anastasia, e la guardò con diffidenza e freddezza; stava per parlare quando si sentì chiaramente una voce:

 

'' Tu non puoi essere considerata una donna con i pugni che dai!''

 

-Dio in cielo e in terra...Vanitas, basta!-

-La gente deve sapere che, per quanto sexy, questa è manesca da paura!- il moro giocherellò con il megafono e ridacchiò da sopra la ringhiera delle scale del secondo piano; si sedette su di esso e si lasciò scivolare fino al piano terra.

-Ma a me piacciono le panterone. - mormorò Vanitas con malizia. Aqua chiuse gli occhi e si avvicinò alla parete più vicina.

-Oh, Vanitas...sei così crudele a giocare con i sentimenti di una ragazza...-sfiorò con le dita le foglie verdi della piantina di margherite appoggiata sul tavolino. -Ed è per questo che farò in modo che non accada con altre vittime.- Van non capì bene quando quel vaso di fiori venne lanciato ma seppe per certo che lo aveva schivato per poco così come tutte le cose che lei gli lanciava senza tregua. Il moro era divertito e terrorizzato.

-Vi giuro, non capisco come mai io non sia ancora impazzito...- mormorò Nomura sfogliando le 1394 pagine del copione. Sentì improvvisamente una mano amica sulla spalla e si girò lentamente.

-Nomura, tranquillo. Siamo solo a cinque giorni e stiamo procedendo bene. E' ovvio che i ragazzi non reggano simili ritmi.-

-Oh...Eraqus.- mormorò il regista, commosso.

-Se non ci fossi tu...-

-Oh lo so, lo so...-non riuscì a dire altro perchè sentì una presenza familiare dietro di lui; sgranò gli occhi quando sentì un certo contatto con questa presenza.

- Devo dire che non ti ricordavo così saggio, Chiappette d'oro.-

-Chiapp...cosa?-

-Oh no..-Eraqus sbiancò nel sentire la leggera sebbene decisa palpata che ricevette.

-Mi sono perso qualcosa?- mormorarono in coro Aqua e Vanitas notando la situazione particolare che si era creata.

-Reginetta del ballo scolastico per cinque anni filati, la leader indiscussa del club di basket e dell'uncinetto...la pervertita del bagno 2B...Tremaine.-

-Ti ricordi di me allora, procione.-

-Procione?-

-Come dimenticare.-

-Anche se Chiappette d'oro ti si addice ancora oggi.- la signora elegante sorrise con astuzia e malizia mentre le due figlie dietro stavano ballando il Gangnam Style in una sorta di competizione tra loro.

-Nomura dovevi dirmi che oggi c'era lei!- mormorò Eraqus bianco come un lenzuolo.

-Non sapevo...non immaginavo.- il regista era a dir poco senza parole.

-Andrò a prendere del the freddo alla mela...mele tonde e sode Eraqus, vuoi?-

-No...grazie.-

-A presto, procione.-

Mentre Lady Tremaine riprendeva per le orecchie le due figlie, Vanitas e Ventus, che aveva assistito a tutta la scena, rimasero a bocca aperta. -Perchè procione?- chiese il biondo con un filo di voce.

-Non chiedere.-

Eraqus era nei guai: il suo incubo del liceo era tornato e, nonostante gli anni, si comportava ancora allo stesso modo. Si lasciò cadere a terra mentre Nomura cercava di rianimarlo insieme ad un Vanitas felice di poter dare sberle gratuite.

-Però...ha davvero un bel sedere.- esclamò sovrappensiero Aqua ad alta voce, sentita chiaramente da Ventus, il quale era inorridito.

-Cosa succede a questo mondo?!-

 

 

-Angolo dell'autore.-

 

 

Eccomi dopo un mese dal primo capitolo a sfornare il secondo! In verità ra pronto dopo tre giorni ma ricopiarlo sul pc è stata la cosa più brutta di sempre.[N.B. scrivere dal pc direttamente fa risparmiare tempo e fatica.]

Ma..sono davvero felice che sia piaciuto il primo capitolo! Ci speravo davvero tanto e spero che questo nuovo non vi abbia delusi! Devo ammettere che fare la ship XehanortxFata smemorina è stata troppo forte...ma mai come la Lady TremainexEraqus[qualcosa di malato che lo perseguiterà per tutta la ff x°°D]

Beh...e Lea lo tratto male come al solito, perchè lo adoro e merita punizioni di ogni genere. uwu

E' tutto! Grazie a tutti coloro che stanno seguendo questo progetto malato!

Un bacione, alla prossima!

 

Trisha_Elric

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