NCIS Parade

di IlBellArmando
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Eroici risvegli ***
Capitolo 2: *** Sotto a sgobbare! ***
Capitolo 3: *** Che pasticcio, Mr Gibbs! ***
Capitolo 4: *** All'Opera! ***
Capitolo 5: *** Dolori de panza ***
Capitolo 6: *** Senili crucci ***
Capitolo 7: *** La prova del fuoco ***
Capitolo 8: *** Certe notti... ***
Capitolo 9: *** La voce omertosa ***
Capitolo 10: *** L'Armata Brancaleone - Reloaded ***
Capitolo 11: *** Belli da morire ***



Capitolo 1
*** Eroici risvegli ***


NCIS Parade

 
NdA: IlBellArmando esce dalla temporanea naftalina per omaggiare a suo modo un  altro telefilm creato dal geniale Donald P.Belisario che noi ‘lovviamo’ davvero. Sinceramente parlando abbiamo i cofanetti di tutte le sue serie da MAGNUM P.I. sino a JAG e i vari NCIS.
Buona lettura, folks…


Le tenebre erano ancora fitte e tutti dormivano come tanti piccoli bebè, che di lì a poco si sarebbero svegliati a causa di qualcuno che scalfiva e scalfiva.
Gibbs si era alzato verso le 4, poiché non aveva sonno.

Voce fuori campo: A e quatro te s’è svejato: s’è proprio un gran cojone.

Comunque il vetusto agente era sceso giù in cantina per andare a scalfire, proprio come il nonno di Heidi, l’enorme barca di Noè.

Voce fuori campo: Ahò, ma quanno finisci sta barca…sono vent’anni che ce stai a lavorà! E daje…

Gibbs scalfiva e riscalfiva: voleva terminare l’opera, ma sapeva che non ci sarebbe mai riuscito.
Intanto Tony il figarolo se ne stava ancora tra le braccia di Morfea… ops Morfeo.
‘Quel pigrone di DiNozzo sarà ancora a letto’ pensò Gibbs.
Quest’ultimo compose il numero di telefono del suo agente da punta e lo chiamò, mettendo la marcia dei Marines come sveglia ed un bel suono di tromba.
-Peperepeperepeperepeprepe pigrone sveglia!- fece il capo.

Voce fuori campo: ‘A Gibbs! E mo c’hai rotto li co…’
Voce fuori campo due: Ma quanto sei volgare devi dire hai rotto i didimi in gergo medico-anatomico: ma come sei cafone, burino e coatto.Ma chi ti ha dato l’educazione GIGIN ‘O PURCAR?
Voce fuori campo: Aò ma statte zitta, a voce de li miei stivali.
Narratore: Mi fate scrivere o vi caccio a suon di schiaffi da questa storia?
Voce fuori campo due: Va bene adesso la smette e gli metto pure la museruola.
Voce fuori campo: Anvedi ‘sta cretina.
Narratore: E basta….tornando a noi <3


-Capo, perché mi chiami a quest’ora?-
-Così, non sapevo che fare mentre scalfisco la barca e mi sono detto: “Adesso chiamo Tony”.
‘Che culo’ pensò quest’ultimo.

Voce fuori campo: questo s’è scolato ‘na damigiana de Heineken corretta con Ginlemon.

-Volevo sentire solo la tua voce!!- fece il capo
-Io me ne torno a dormire- fece DiNozzo- Hasta la vista, baby!

Passarono altre due ore e Gibbs si era rotto i didimi di scalfire, così fece la doccia e alle sette in punto si recò presso l’edificio dell’NCIS.
Intanto Tony si svegliò e dopo aver scrollato il tepore delle coperte con impresse le immagini delle playmate di Playboy, iniziò a scolpire i suoi pettorali e i suoi lardominali, poiché da buon italo-americano o magnà piace e come piace azzz.
Si sistemò e si recò anche lui all’ufficio.
Nella penombra dell’ultimo girone dell’inferno dantesco, Abby si risvegliava nella sua bara a suon della leggerissima musica dei Black Sabbath.
Hai presente, o insipiente lettore? Quella melodia così dolce, melodiosa, magica a dir poco celestiale che la metti tranquillamente come sveglia o come ninna-nanna al tuo piccolo in fasce.
Fece colazione, facendosi portare direttamente da George Clooney un’intera piantagione di caffè, indossò il suo solito gonnellino scozzese altezza Tube di Falloppio, stivaloni alla Pretty Woman e via anche lei all’edificio.
Ziva invece era già seduta al suo posto di blocco, ed era pronta per una nuova giornata: pronta per rompere i coglioni al suo Tony, la sua mission possible.
Nel frattempo il Dottor Mallard  faceva colazione e iniziò un suo soliloquio davanti alla tazza di latte.
Questo suo monologo verteva sulla capacità di galleggiamento grazie alla tensione superficiale che i biscotti possiedono sulla densità e peso specifico che il latte possiede rispetto agli altri liquidi.

Narratore: Oddio mi son perso.
Voci fuori campo: Ma che stai a dì, a scemo.


Comunque finito il monologo, anche lui si diresse all’edificio dell’NCIS.

Voce fuori campo due: Chissà cosa vedremo nel prossimo capitolo…bah
Voce fuori campo: A prossima nì.
 
 

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Capitolo 2
*** Sotto a sgobbare! ***


Negli episodi precedenti

Voce fuori campo: Muahahahahha ce sta proprio bene ‘sta risata!
Narratore: Cara voce, adesso non parlare che per colpa tua alcuni lettori non hanno potuto leggere con fluidità il precedente capitolo.
Voce fuori campo: Ahò la colpa è tua, n’artra vorta me mettevi de n’altro colore. Anvedi ‘sto cretino!
Mi metterò a magnà i pop-corn. Tiè: alla faccia da dieta! Li mortacci tua!



Tutti erano arrivati alla sede dell’NCIS per la nuova giornata di lavoro e cercavano di essere speranzosi che nessuno passasse a miglior vita: almeno potevano stare con il mega sederone sulle loro sedie senza fare nulla.

-Ciao Abby!- fece Ziva- come sei chic oggi, cos’è la nuova COLAZIONE autunno-inverno di RIMANI?
‘Ma che stà a dì questa’ pensò Abby mentre cercava di decifrare il messaggio della Sibilla Cumana.
-Penso che tu volessi dire la nuova collezione di Armani…- osservò Gibbs il decifratore di geroglifici.
-Scusatemi ancora non riesco a parlare bene-
‘Sti cazzi, sono dieci anni che vivi qui, hai fatto pure l’esame per avere la cittadinanza e ancora non sai parlare decentemente…ma chi ti ha dato la patente, PASCAL ‘O CAPITON??’ pensò il capo.
-Sì, comunque questa è la nuova collezione, ti piace?? Se vuoi possiamo andare a fare shopping insieme appena ci leviamo da questa rottura di coglioni!- fece Abby dando una pacca sulla spalla all’amica- Vado nel mio laboratorio… a più tardi, bellini!
‘Mah… questi sono davvero BISCHERI’ pensò Gibbs mentre rispondeva al telefono.
-Ciao Ziva- fece Tony
‘Ecco il mio amore’ pensò lei osservandogli ben ben il didietro con malcelata ammirazione.
Intanto Tony stava andando verso la sua scrivania dando le spalle alla David.
-Mi stai guardando?- fece il culo di Tony a Ziva
-Ma tu parli?- rispose lei
-Certo io son dotato di bocca, denti e lingua. Ma che cosa pensavi???
-Oddio, che bello! Senti, perché non parliamo un po’?
-Ma scherzi? Mi fa molto piacere parlare con te. Vai, SPARA-
-Oddio, chi ha sparato?- chiese la bella ex agente del Mossad saltando sulla sedia.
-E’ un modo di dire ,Ziva- fece la natica sinistra- come dire: vai, parla!
-Ah adesso ho capito-

-Ziva invece di parlare con il culo di Tony, preparati che c’è stato un omicidio o un suicidio ancora non sappiamo bene!! Muovetevi e anche tu, sederone flaccido di Tony!!!-
-NOOOOOO è morto un altro- fece Ziva piangendo- Mondo crudele…
-Non preoccuparti Ziva- fece una piccola bambina, che sbucò da sotto la scrivania, con il vestito rosa, i biondi riccioli e una coroncina d’alloro posta sopra la testa.
-E tu chi sei?-
-Sono Pollon la dea della speranza! Pollo pollo pollon - fece la bimba spargendo in aria una polverina bianca- Forza, canta con me: sembra talco, ma non è… serve a darti l’allegria!

‘Ma che stà a fa Ziva?’ pensò il capo ormai incredulo di quello che stava vedendo.
La sua agente stava ballando insieme alla bambina e si vedeva che era allegra e spensierata

-Pollon- fece la David- ma sei sicura che è una polverina magica?
-Sì, tranquilla questa è un’erba medicinale dai mirabolanti effetti  chiamata CANAPA INDIANA!-
-Ok, di te mi fido… A dopo, ‘a fata!
Ziva ormai era in preda alla tontolaggine più assoluta a causa della polverina ‘magica’!

Arrivati sul luogo del delitto o suicidio, ancora le dinamiche non si erano ben capite, i nostri uomini iniziarono ad indagare.

Voce fuori campo: Ahò! E mò me so rotta li cojoni de sta’ zitta! Ma ‘npratica Ziva s’è fumata ‘na canna!
Voce fuori campo 2: Boh, così pare…
Narratore: Brave voci dei miei stivali bucati, siete state zitte fino all’ultimo!! Chi vuole che le voci tornino a parlare durante il prossimo capitolo? Fatemelo sapere ed esaudirò il vostro desiderio!
Cià cià ciao cià cià ciao

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Capitolo 3
*** Che pasticcio, Mr Gibbs! ***


Negli episodi precedenti

-C’è stato un omicidio o suicidio ancora le dinamiche non le sappiamo, forza muovetevi- fece Gibbs agli altri

Voce fuori campo 2: Oddio gli è morto un altro! SIGHHHHHHH
Voce fuori campo: Ahò! E statte zitta che inizia l’episodio, piuttosto portame ‘na cofana de spaghi alla gricia e du’ fiaschi de vino.
Voce fuori campo 2: Sei davvero insensibile.
Voce fuori campo: Ma và a morì ammazzata, ‘a cretina.
Narratore: Posso scrivere o mi dovete dare il permesso?
Voce fuori campo 2: Scrive scrive!  E nun ce rompe’ li cojoni.


Tutti entrarono nel furgoncino dell’ARROTINO, ops scusate dell’NCIS e arrivarono sulla scena del crimine.
-Ma che è ‘sta caciara?- fece Tony
-Ma ci sono già altri poliziotti!!- osservò Gibbs- Ma quello chi è Grissom? E c’è pure Catherine alias Marg???
-Abbiamo sbagliato set!!!- fece Ziva- Siamo su CSI.
-‘A fata… Ce sentimo dopo!- fece DiNozzo strizzando l’occhio alla collega di CSI. La strizzata fu così poderosa che gli rimase la palpebra anchilosata per 2 ore.
Canzone Who are you? Who who who who

-O caspita! Mannaggia ai pescetti- aggiunse Mallard- dobbiamo cambiare scenario.

Voce fuori campo: Si devi cambiare scenario e che stai a giocà a ZOMBIE TSUMANI??? Anvedi ‘sto deficiente, te manderei ar GABBIO!
Voce fuori campo 2: Non c’hai proprio core! Non hai visto che è un povero vecchio con l’arterio?


Fecero una mega corsa e arrivarono sul presunto e possibile luogo del misfatto.

Voce fuori campo 2: Speriamo che hanno beccato quello giusto.
Voce fuori campo: Secondo me no BLURP, scusate m’è scappato il Vino de li Castelli è tosto da digggerì.


-La corte s’aggiorna- fece il giudice Morris.
-Oh cavolo, siamo su JAG, il nostro predecessore!- fece Ziva.

Voce fuori campo 2: ‘A Bellisario e sbrigate e falli arrivà allo scenario de ZOMBIE TSUNAMI giusto. E daje!
Voce fuori campo: Mo’ fo ‘na partitina a CANDY CRUSH, tiè! (Rutto libero)


Dopo tanta corsa alla USSAIN BOLT e tanti cambi di scenari, arrivarono a quello giusto aiutati da POLLON, che dopo aver sparso la solita polverina rincoglionì tutti, facendoli arrivare magicamente a destinazione.
Il Dottor Mallard prese la situazione in mano e si fece recapitare la carne… ehm il cadavere nella sua lussuosissima morgue.

Voce fuori campo: Ahò è già finito? Alli mortaci tua…ma quanno è corto sto capitolo!!! Ma nun te vergogni??
Narratore: Voce delle mie scarpe rotte e non solo ;-i ( faccia col sigaro), la abbozzi di interrompere una riga sì e una no?  Nel prossimo capitolo vedremo il dottore all’Opera.
Vi va bene lettori???
A voi l’ardua sentenza…

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Capitolo 4
*** All'Opera! ***


NdA: Stavolta siamo stati, come di parola, un po’ più estesi… Speriamo di non risultare né pallosi né prolissi. Buona lettura!
 
 
-Nessun dorma!!! – il dottor Ducky Mallard prese in mano il bisturi per praticare l’incisione a Y sul cadavere del guardiamarina Peter Harold Douglas, accennando frattanto la famosa romanza pucciniana. Quel giorno il suo assistente, il signor Palmer, aveva preso un permesso, e allora lui poteva liberamente mettersi all’Opera. Il paziente estinto non avrebbe avuto nulla da ridire sulla sua performance canora, anzi probabilmente l’avrebbe gradita sinceramente, fin nel profondo delle sue silenti interiora.
 
Voce fuori campo: Ahò, ma che s’è rincoglionito a questo? Non ha visto che quello là steso è morto?
V.F.C. 2: Il solito ignorantone! Questa è la Turandot… e il dottore non è affatto da buttare, come tenore.
 
- O Principessa, nella tua fredda stanza guardi le stelle che tremano d'amore e di speranza... – Mallard intanto proseguiva imperterrito nella sua opera di analisi, senza badare alle due chiacchierone che volevano disturbarlo. Mica sentiva le voci, lui. Non  era suonato come Abigail o Gibbs, lui… e tantomeno un erotomane latinlover come Tony occhiobello Tinozzo, che a forza di lasagne aveva la regione addominale che assumeva sempre più le dimensioni di una tinozza, chiaro sintomo del “male dell’agnello”. (NdA: malattia che causa una certa sproporzionalità inversa tra addome e area pubica, legata al procedere dell’età e all’inveterarsi di pratiche alimentari malsane)
 
VFC: Principessa? Non sa manco distinguere ‘n omo da ‘na donna… ‘Sto vecchio babbione è un ringrullito totale…
VFC2: Sst… vogliamo starcene un po’ zitte? Questa è una morgue… un po’ di rispetto per i morti!
VFC: L’abbozzi ‘a nonné? Lo sappiamo tutti che parli coi cadaveri, ma mo’ ce semo rotti li cojoni…
 
Il norcino scozzese continuava la sua peritissima opera di macelleria…
 
VFC: Ahò, Siro? Che ti sei fumato, il rosmarino?
Narratore: No, me lo sono solo sniffato… però sui denti mi sono passato la salvia allucinogena al posto del filo interdentale!
VFC2: La solita cafona! Lascialo lavorare, il poverino… non vedi che è in crisi creativa? Che gli si è seccata l’ispirazione?
VFC: No, questo qua s’è seccato pure un fustino di Guinness, tanto pe’ gradì!!!
 
Dov’ero rimasto? Mannaggia a queste voci, sono peggio delle zanzare tigre nel giardino di mia nonna ad agosto!
Il buon vecchiardo… il decano dei patologi, per intenderci, stava compiendo l’analisi degli organi interni e stava pesando il fegato, quando all’improvviso la porta si aprì…
-Gibbs! Non avere fretta, i risultati dell’autopsia non sono ancora pronti! – accennò il dottore senza nemmeno distogliere lo sguardo dal suo lavoro.
-Senti Mallard, il decano dei patologi sono io! – tuonò un vocione alle sue spalle.
 
VFC: Sangue! Sangue! Mo’ se menano!!!
 
Ducky si girò e si trovò davanti il volto grifagno di Quincy, che lo guardava con fare beffardo e un poco minaccioso.
-Ah, sei tu amico mio! Non pigliartela con me, è il narratore che oggi è fuori forma…
-Va bene, allora ti lascio lavorare!
-Hai una nuova morosa, vecchio amatore? – fece Mallard indicando la graziosa ragazza che accompagnava il suo decrepito collega. Una brunetta niente male, un po’ scarsa di lato A, ma davvero molto carina!
 
VFC: A’ Sirotto! Come mi sei diventato finarlino… di’ pure che Jordan Cavanaugh è scopabile!
VFC2: Se non la smetti di dire volgarità ti butto nel cassonetto tutti i DVD dell’Ispettore Coliandro!
 
-No, no… è solo la mia allieva – ammise sconsolato Quincy e sparì così com’era arrivato.
 
“Tutte a lui, le fortune! A me è toccato quel quattrocchi petulante e minus habens del signor Palmer… e l’unica donna che mi tocca toccare è mia madre quando le cambio il pannolone nel giorno libero della badante! Ma cos’è ‘sta puzza?” si chiese annusando l’aria. La strana coppia di coroner si era dileguata lasciando nell’aria uno strano olezzo…
 
VFC: Non sai riconoscere nemmeno la canapa? Ma fatti un corso di aggiornamento! Per me la laurea te l’hanno data coi punti della Cooppe!!!
 
-Dai, torniamo a noi… ragazzo – fece Ducky rivolgendosi al fu guardiamarina – mi sembra che tu abbia alzato un po’ troppo il gomito… il tuo fegato è bello spappolato! E la morte violenta ‘un centra proprio nulla… Voi giovani non sapete proprio vivere. Scommetto che ti sei abbrutito di birrazza del Lidl… io, invece, alla tua età… quando ero ancora nella verde Edimburgo, quante amene bevute di Kilkenny Strong mi sono fatto… oppure il whisky triplo malto di nonno Jim!
 
VFC2: Per fortuna che quello è già bell’e che morto, altrimenti creperebbe di noia!
VFC: Parole sante, sorella! Mo’ m’addormo… m’è calato un abbiocco!
 
-Non è vero che il nonno fa il whisky! Il mio nonno fa il sidro – esclamò una vocetta infantile…
Le voci e il dottore si girarono e videro una bimbetta di sette otto anni con gli scarponcini, accompagnata da un gregge di caprette.
 
VFC: A’ Heidi, vatti a pigliare un cono gelato con il tuo amico Mathaus…
VFC2: Sst… il suo amico si chiama Peter!
VFC: Sarà, ma questa qua puzza più delle sue capre!
 
-Senti, bellina! Ora zio Ducky deve lavorare… va’ a giocare con la tua amichetta Clara che ti diverti di più!
-Ma se spingo la sua carrozzella giù dalla scarpata dopo mi fai giocare all’autopsia? – chiese Heidi con una sinistra luce negli occhi.
-Sì, tesoro. Ma prima è meglio se ti fai un bagno – osservò il dottore cercando di trattenere il respiro per non essere travolto dall’effluvio satiresco.
 
Rimasto finalmente solo, Ducky riprese il suo interminabile soliloquio con il povero estinto. Andò avanti per ore e ore, senza mai pigliare quasi fiato. Al calare del sole, quando aveva ormai rendicontato al suo muto ascoltatore i primi cinquant’anni di studi, amori, avventure strampalate con ballerini di samba sedicenti brasiliani ma in realtà lampadatosi-UVA in centro estetico sgarrupato della periferia di Aberdeen, viaggi intercontinentali e quarantene nella Tierra del Fuego, l’esame autoptico era completo e il dottor Mallard era pronto per riferirne i risultati a Gibbs. Un po’ a malincuore, perché l’agente speciale di norma non si fermava mai ad ascoltare oltre i primi cinque minuti, lasciandolo sempre con la bocca aperta a riempirsi di mosconi e bacherozzi che pullulavano nel cadavere. Citofonò al piano di sopra e si mise in attesa.
 
Cinque minuti e la porta si aprì. Ma non era Gibbs.
-Allora dottore, che mi dice del morto? – gli chiese un uomo tarchiato, calvo, dall’inconfondibile accento siciliano.
“Oh, no! E’ arrivata la mafia!” pensò sconsolato Ducky. Avrebbe preferito la spiccia indifferenza di Gibbs, a cui in fondo aveva fatto il callo, piuttosto che la visita di un personaggio il cui sorriso un po’ ironico non prometteva nulla di buono. “Che stiano girando il Padrino 4 e questo qua abbia sbagliato set?” si chiese per darsi un tono.
-Un colpo ravvicinato di arma da fuoco, alla tempia… ma se non fosse stato quello, ci avrebbe pensato la cirrosi a farlo secco!
-Ma s’è suicidato o è stato sparato? – chiese il pelatone.
-Per me è stato ucciso… al 90%, diciamo…
-Gentilissimo, dottore… mi fa dare una taliata da vicino?
“Ma come parla, questo? Vuole tagliare il cadavere?” si chiese Mallard, ma intimorito dal  mafioso annuì.
-Ma questo non è il mio morto! Mi sembrava strano, infatti, non trovare il dottor Pasquano e i suoi modi maleducati – osservò l’ignoto siculo trattenendo a stento una risata.
-Perché, mi scusi, chi è lei? – chiese il patologo.
-Salvo Montalbano, zono. Commissario di Vigata! – si presentò tendendogli la mano con un luminoso sorriso.
-Dottor Mallard… Ducky! Penso che lei abbia sbagliato set!
-Che gelida manina, se la lasci riscaldaaar … - attaccò il commissario toccando il guardiamarina che giaceva sul tavolone.
-… cercar, che giova? Al buio non si trova!!! – Mallard, felice di aver trovato un pucciniano de fero par suo, tirò fuori dal mobiletto una bottiglia di whisky.
-Ma per fortuna  è una notte di luna e qui la luna l'abbiamo vicina – proseguì Salvuzzo alzando volentieri il bicchiere e brindando alla salute del suo nuovo –ahimé transeunte – amico.
 
VFC: Oh, no! Mo’ riattacca con Puccini… ora che s’è trovato pure il socio, non ci passa più! Tutta la Bohème no e poi no!!!
VFC2: Per una volta devo darti ragione! Dai, abbozziamola qui con questo capitolo!

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Capitolo 5
*** Dolori de panza ***


Negli episodi precedenti…

VFC: Ahò, ma che ce frega de quello che è successo l’artre vorte?! Sbrighete, annamo ar sodo!
Narratore: E va bene, per questa volta ti accontento, ma solo per questa volta!
VFC2: Ma McGee che fine ha fatto?
Narratore: E va bene, accontenterò pure te e tutti i fan della coppia McAbby!!


McPUNTOG, ops scusate McGee in quei giorni non era al lavoro, poiché soffriva di un grave disturbo intestinale.
Soffriva di una patologia che impedisce di uscire fuori casa, poiché costringe a restare seduto sulla bella e profumata tazza di porcellana color ambrato per ore e ore finché…

VFC: Ahò, ce sta ‘na parola! E parla come magni ‘a Narratò: c’ha a cacarella! Mettete un limone come tappo!
VFC2: Lo sapevo che dicevi la tua! Fai proprio ribrezzo, si dice DIARREA!
VCF: Ma non me rompere li cojoni! Ora me vo a fumà  un bel Garibaldi ;-i prima o poi ve ce metto ner gabbio, cornacchie dispettose!  Muahahhhahaaha
VFC2: Crudele, sei crudele!
Narratore: E basta!! Prima o poi vi caccio dalla fanfiction!


-Mi sento proprio male, lo sapevo che non dovevo mangiare l’impepata di cozze, tutta colpa di Gennar ‘o cuoc, sicuramente ho preso qualche batterio o parassita! Povero me! Mi sento una CHIAVICA… molto meglio quando DiNozzo mi prende in giro- fece il povero pivello dimenandosi sul W.C. come una contorsionista degna di esibirsi al circo di Moira Orfei.
Dopo aver riempito il mondo di concime naturale, decise di tornare a letto e sdraiarsi per riposare un po’…

-Il mio McGee: quanto mi manca- disse Abby mentre finiva di vestirsi- devo andare da lui!
Così decise di recarsi da McGenio e dopo essere salita sulla sua scopa magica, aiutata dalla Strega di Biancaneve, in pochi minuti giunse a casa del pivello.
Si accorse che la porta di casa era aperta e quindi entrò come una Femme Fatale. Il suo passo era felpato e conturbante come quello di Naomi Campbell sulla passerella di Jean Paul Gautier, e la dark-bimba puntò direttamente sullla stanza del suo diletto McBimbo.

VFC: Ma questo è proprio scemo, dopo dicono che entrano i ladri in casa, se lascia a porta a aperta… te credo! ‘A stronzo, dopo nun te lamentà!
VFC2: Ssshh… Silenzio! Ma tu… un cerotto sulla bocca, mai? Fammi sentire che succede!
VFC: Ma va’ a cacare ‘a decerebrata…  tanto per restare in tema!


-Abby! Ma cosa ci fai qui? - fece il ragazzo con fare rincoglionito e sorpreso.
-Non lo hai ancora capito, mio bel micione? Sono venuta a curarti! Non lo hai capito dalla mia mise? - rispose lei canzonandolo ben bene. Era proprio evidente che si era rimbambito più del consueto.

La scrutò da capo a piede: aveva indosso un vestitino da infermiera comprato sicuramente in qualche sexy-shop o raccattato direttamente dal set di Tinto Brass –brutta cosa, la crisi economica, tocca arrangiarsi anche per rimediare du’ gadget erotici!-. Non mancavano stetoscopio e mascherina a completare l’armamentario, ed ovviamente tacchi a guisa di Lady Gaga.
La donzella Abigail s’appressò  al messere dell’animo suo e con sguardo carico d’amorosa voglia si protese per donargli salute…
 
VFC2: Narratore, ti sei bevuto un po’ troppi romanzi cavallereschi, ultimamente!
VFC: Macché anticaglie medievali! Mo’ scatta il pornazzo ;-!

 
I neuroni del ragazzo erano ormai andati in fumo: ahimé, tanti anni di studio buttati al vento! Avrebbe preferito risolvere una mega equazione matematica anziché trovarsi in quella situazione.
-Abby ti prego! -

VFC: Ahò e mo’ ce vengo io ar posto tuo,  a’ McScemo!

-Lascia che io ti curi!!!- fece la donna estraendo dalla tasca una mega suppostona da 30cm.
-NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO la supposta noooooooooooooooooo!- urlò il pivello ridestandosi di soprassalto come se avesse visto l’intera rassegna dei  film di Dario Argento.

VFC: Ma a morì ammazzato, era solo un sogno!! Ed io che credevo de vedè Ciucciolina e Cocco Siffredi arrivare in Soccorso con il mega PUNTURONE!!!
VFC2: Cocco o Rocco che sia, ma il povero cadavere che fine ha fatto? E’ stato un suicidio o un omicidio?
VFC: E che ne so, io? Guarda, il narratore è andato ar barre a farsi un ginseng!
VFC2: Te credo! A forza di tenerti a bada, deve prendere un ricostituente…
VFC: Parla la buona!
 

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Capitolo 6
*** Senili crucci ***


Negli episodi precedenti...

VFC: Ahò, ma quanno tempo è passato dall’urtimo capitolo? E daje…
VFC2: Eh sì caro narratore, la gente si è scordata di te e della tua FF!!!
Narratore: Adesso rimedio… ma state zitte, altrimenti vi caccio a suon di schiaffoni!!
VFC: Anvedi ‘sto burino e per dispetto ti faccio un mega rutto :-OOOOOOO


La giornata era finita e tutti si dileguavano dall’augusto edificio dell’NCIS.
Mentre il Dottore finiva di pulire l’obitorio insieme a Cenerentola, Abby uscì dalla casa di McBimbo, e salita a cavalcioni della scopa volante, rientrò nell’antro sibillino della sua casa stregata soddisfatta della serata passata insieme al suo Timothy.
Accese lo stereo modello anni ’80, di quelli che si portavano sopra la spalla, tanto per capirci, e mise la melodiosa e dolce musica di Marylin Manson.

DiNozzo salì sulla sua macchina, per far rientro nel suo appartamento lussurioso e lì trovò una gradita e succulenta sorpresa.

VFC: Aò cambia er rating! Metti rosso, che qui c’è Eva Henger!!
VFC2: Ma pensi sempre male tu… come sei maiale!
VFC: Ma statte zitta, ‘a suora!!! :-OOOOOO


Il nostro fiore all’occhiello, l’agente per eccellenza, sì insomma Gibbs, tornò a casa.
Come di routine, prese una damigiana di birra e si recò immediatamente in cantina per continuare a scalpellare la sua barca.
Sembrava quasi Penelope che tesseva e sfilava, tesseva e sfilava e così lui scalfiva e insieme a Giovanni Mucciaccia, in preda al furoreggiare di un autentico Art Attack, incollava i piccoli pezzetti di legno caduti per terra.

VFC: Insomma na finiva mai!!! Alli mortacci sua!!!

-Finalmente sei tornato, figliolo!- gli fece un uomo con una folta barba bianca.
-E tu chi saresti?- disse Gibbs un po’ seccato di trovarsi in casa un estraneo. Anzi, se non si levava al più presto dai cabasisi, gli ficcava un bel proiettile in fronte senza neanche chiedergli scusa.
-Come chi sono???? Sono il nonno di Heidi, sono venuto in tuo aiuto per finire di costruire ‘sta minchia de barca. Ahò e mo’ me rotto li cojoni… te sento faticà fino a Francoforte che ho deciso di venire a levarti le castagne dar foco!!- sbottò il nonno spazientito.
-Ma sei Romano de Roma??- chiese Gibbs.
-De li castelli per parte de mamma- rispose il vecchio dell’Alpe.

VFC: Aò io so de Centocelle, praticamente facevo parte de quei ragazzoni tipo i California DRIM MEN
VFC2: Veramente???? Slurp… Comunque si dice California DREAM MEN!!! 
VFC: Ma magna come parli ‘a zozzona… c’hai pure creduto, ‘a ninfomane!!!
VFC2: Maleducato!!!


-A’ figlietto bello, come mai sei così triste??? Forse per il caso??? Non riesci a scoprire come sia andata l’ammazzatina? - chiese il nonno preoccupato mentre si faceva aiutare da Renzo Piano in videoconferenza
-No!!!- rispose l’agente
-E allora cosa ti succede???-
-Non riesco a vincere un premio con ‘sto telefilm!!!- fece Gibbs piangendo come un cartone animato giapponese.
-Non preoccuparti, bello… vedrai che lo vincerai il PEOPLE CHOICE’S AWARD quest’anno!!-
-Ma te la dovrai vedere con me!!!- rispose un uomo alto con i baffi.
-Oh no, Tom Selleck!!!- continuò Gibbs piangendo.
-Che vinca il migliore!!!- fece il nonno continuando a scalfire

VFC: A Jethro ma che te frega de ‘sti premi!!! Ma magna come parli!!!
VFC2: Chissà cosa starà succedendo in casa di Anthony!!!
Narratore: Beh, alla prossima puntata…

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Capitolo 7
*** La prova del fuoco ***


Negli episodi precedenti…

VFC2: Dai andiamo al sodo, forza bando alle ciance!  E tu, che stai facendo? 
VFC: Io mi sto acculturando con la Treccani, cercando di parlare in italiano CORREGGIUTO. 
VFC2: Non hai proprio speranza… si dice corretto! Giacomino Leopardi, abbi pietà di lui!
Narratore: Adesso basta, voi due! Abbozzatela subito o vi riduco come il Giovane Favoloso!
VFC: Ma va a morì ammazzato! Tie'…


Appena varcata la soglia del suo scannatoio da scapolone sciupafemmine inveterato, DiNozzo trovò una luculliana sorpresa. 


VFC: Ahò… qui vediamo roba rossa che scotta! E fatti più in là, fammi spaparanzare sul divano.


Tony la Tinozza addominale sentiva le voci di due donne affaccendate provenire dalla cucina.

-Anna, dai che fra poco arriva Tony!- fece la bionda alla signora più anziana.
-Antonellina tesoro, dai finisci di apparecchiare che il panzone sta arrivando!


VFC: Ahò ma non è un porno? A’ narratore, ma che ce fai vedere,  A prova der cuoco? Te possino venire le emorroidi a grappolo a te, alla tu’ sorella, alla tu’ cognata, e alla nonna di tu’ genero!
VFC2: Uh che bello adoro, “La prova del cuoco”! La guardavo sempre, prima che il digitale involgarisse i canali di cannelloni e frittelle sbruciacchiate…
VFC: Ma statte zitta, che non sai fare neppure il tè! E arridamme il telecomando, che sto programma me fa venì il pus alle gonadi!



Tony entrò in cucina con fare sbigottito e incredulo e disse:

-Ma chi siete voi due?
-Ma come chi siamo? Io sono Anna e lei è Antonella 'Tesoro' Clerici- fece la Moroni avvicinandosi con gli occhioni a Bambi e con la mega parannanza che le andava dal mento alle caviglie, impacciando i movimenti del suo fisico non proprio da silfide. 
-Ma io non vi conosco!- rispose l'agente, indeciso se cacciare fuori la pistola per freddare sul colpo quelle due importune cuciniere. Ma quella ricciolona più giovane aveva delle forme opime che parevano promettere bene per il dopopranzo.
-Sì che ci conosci, noi siamo parenti molto alla lontana, ma adesso vai a tavola e stai tranquillo bel bambino, che ci pensa Anna a farti mangiare!- fece la tardona con la vocetta stridula.


Tony continuava a sentirsi sbarcato sul pianeta Vega, tuttavia si mise seduto e le due conduttrici RAI imbandirono la tavola con tutte le pietanze del loro programma.


-Blurp! Scusate del mega rutto, ma mi avete riempito come un...-
-Maialino rosa!- continuò Antonella ridendo- Dai Tony, canta con noi: Ma si ma dai sono le tagliatelle di nonna Pina / un pieno di energia effetto vitamina.


VFC: 'A narratore, ma che te stai a scrive!
VFC2: Zitto, mi sto incuriosito! 



Tony cantava e ballava insieme alle due donne, quando ad un tratto ebbe una folgorante intuizione sul caso a cui stavano lavorando lui e gli altri intrepidi lupetti… ehm, agenti dell’NCIS.

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Capitolo 8
*** Certe notti... ***


Negli episodi precedenti…

VFC: Ma che è successo negli episodi precedenti?! Mannaggia alla miseria me sto a scordà! A’ narratore di questo paio di ciufoli, sbrighete che è un mese che non pubblichi… E Annamo, oh!
VFC 2: E’ proprio vero, siamo state all’asciutto per un bel pezzo. Dai forza, narratore, raccontacela ancora!


Il panzuto Tony, dopo aver mangiato come un leone famelico le prelibatezze delle due socie in tegami, ed essersi rivelato così un vero e proprio emulo di Ciacco-il-porcone-sotto-il-Cupolone, cadde in un sonno profondo, con tanto di rigagnolo di bava che gli colava giù dalla bocca.

VFC: Ammazza che immagine obbrobriosa!
VFC2: Wow, hai imparato a parlare in italiano corretto! Ma come hai fatto? Credevo che fossi un caso disperato… 
VFC: ‘A burina con a Treccani, no?! Insomma, narratore del piffero, quando si quaglia? Tony aveva avuto una brillante idea sul caso ed invece se nette a dormi'? Svegliate, a’ scemo!!!


Tony continuava a ronfare, mentre la bella Ziva gli stava scrivendo una lettera d'amore.

VFC: E vai! Ora ci scappa una bella pornolettera!
Narratore: Smettila di essere volgare o ti cacciò dalla storia! 
VFC: Ma vattene via tu, rincoglionito! 


'Domani amore mio ti  darò la lettera: ich liebe dich'.

VFC: Ma che sta a di’? Nun ce capisco ‘na semplice… 
VFC2: Ha scritto “Ti amo” in tedesco!  Che romantico!
VFC: Ma Ziva non è araba? Ahò non ce sto proprio a capì!!!
VFC2: A parte il fatto che Ziva è israeliana, sst, lasciamo perdere o il narratore si irrita e ci caccia!


Intanto Abby aveva deciso di andare all'NCIS anche se era davvero tardi, poiché doveva svolgere i consueti esami di laboratorio e compagnia bella, altrimenti il giorno dopo se la sarebbe dovuta vedere con Rocky Balboa-Rambo-Gibbs. 
-Uh che freddo in questo laboratorio!- fece la punkettona coi codini . 
-No, aspetta…  ti scaldo io con l'intera piantagione di caffè!- rispose un biondo con due occhi azzurri da far tornare fertili anche le nonne di novanta anni.
- Oooh, sei proprio tu, Brad? – disse Abigail sentendosi mancare le gambe dentro i leggings zebrati.
-Sst non proferire parola, mia bella topolona!- rispose l'attore con fare seducente, sciogliendole i codini da monellaccia.
-Ma io devo lavorare!- fece sconsolata la ricercatrice, accasciandosi sullo sgabellone per la forte emozione.
-Per stasera niente lavoro! Ci sono io qua con te!- la rassicurò lui con una voce calda e accattivante da far sciogliere un pista di pattinaggio. 
-E Angelina?-
-Ma chi se ne frega!- disse lui baciando l'incredula Abby.

VFC: Narratore e te fermi qui? E dai!! Facce vede’ il pornazzo!
VFC2: Oh mio Dio Brad Pitt! Che figo da paura…
VFC: E datti un contegno, finta puritanella…
Narratore: E’ meglio che mi fermi qui, l’atmosfera si sta surriscaldando troppo!

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Capitolo 9
*** La voce omertosa ***


VFC: 'A narratore ma che stai affà??? Finalmente te sei deciso di pubblicare!! Alli mortacci tua
VFC2: Uh Wow che bello! Dai dai che sono curiosa♥♥♥♥♥♥

Dopo un'attenta analisi di laboratorio, tra un bacio alla francese ed un altro con triplo risucchio con Brad, Abby confermò ciò che il buon vecchio Dottore Mallard aveva riscontrato durante l'autopsia.

VFC: Ahò io voglio er pornazzo!!!
VFC2: Shhh silenzio!!! Voglio vedere la soluzione del caso!

VFC: ‘A burina secchiona! Tanto tu di queste cose non ci capisci ‘na semplice! Tiè!!!

-Bbene bbene e questo sarebbe il corpo?- fece una voce sicula con forte accento palemmitano mixato a quello virginiano. 
-Sì vostra signoria!- rispose un picciotto con lo stesso accento.

VFC : Ahò, ma chi è? Non sarà mica Don Vito Corleone?
VFC2: ZZZZ (ronfa della grossa)


-I è esatto, voce cammuriosa, ma da adesso in poi muta devi stare!!! Miii…

VFC : Ahò… ma questo non scherza… me sto affà sotto da paura!!! 

-Bene! Ora nessuno parlerà… dobbiamo solo aspittari. 

Nel frattempo il decano Mallard MD, dopo aver acceso il giradischi e fatto entrare i tre tenori e la Callas nella sala mortuaria per ascoltarli nella loro miglior Traviata, si accorse che qualcosa mancava.
-Perdinci- osservò il dottore sbigottito- qua o è sparito il cadavere o ho esagerato con il whisky!

VFC2 (sottovoce): Dov’è finito il cadavere? E quell’impertinente della mia socia, dove ll’è finita? (crescendo) Che farò senza Euridice… dove andrò senza il mio beneee?

-Qui la situazione si complica! – mugugnò Ducky – e ora chi lo sente Jethro!

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Capitolo 10
*** L'Armata Brancaleone - Reloaded ***


VFC2: Che farò senza Euridiceee! Dove andrò senza il mio bene! Euridice! Euridice! Rispondi!!!
 
-Non c’è verso di avere un po’ di silenzio? Ducky, spegni quel giradischi, accidenti! – fece Gibbs entrando con foga nella morgue.
-Guarda che non è il giradischi – replicò tutto serafico il dottore, come cadendo dalle nuvole. “Allora non sono solo io a sentire le voci, anzi mi sembra che una si sia stranamente chetata…” pensò con un sorrisetto.
 
VFC2: Perdere l’ammore, quando si fa sera, quando tra i capelli un po’ d’argento li coloraaa…
 
-Giradischi, CD, radio… quello che è,  fallo smettere! – gridò l’agente speciale spazientito. Quella mattina era già d’umor nero a causa di un’interferenza al Wifi della cantina che aveva interrotto la sua videoconferenza con Renzo Piano, ma ancor più perché il nonno di Heidi, sbalestrato dal jet lag e dall’abuso di grappa, aveva trasformato il suo amatissimo abbozzo di barca in uno slittabus a due piani con WC, angolo bar e zona picnic di serie. Non aveva certo voglia di trattenersi più del dovuto nella morgue, luogo che di norma visitava per non più di cinque minuti a botta. Ormai la frittata era fatta: il cadavere del guardiamarina Douglas era scomparso e lui doveva radunare al più presto il gregge sbandato dei suoi uomini.
Risalito al piano degli uffici, si ritrovò davanti la versione restaurata dell’Armata Brancaleone.
 
VFC2: Branca, Branca, Branca…
Narratore: Leòn, Leon, Leon! SSt ora però stai buonina, che devo continuare il racconto
VFC2: E io che cercavo di tirarmi un po’ su il morale, dopo che la mia dolce metà è sparita! Buuuah…….
Narratore: Dai, non piangere, che ti porto l’adesivo per dentiere… ti sta scappando l’arcata inferiore!
VFC2: Sigh sigh… che vergogna…
 
Gli si palesarono nell’ordine i suoi più fidi collaboratori, più scompaginati che mai:
-Abigail “Abby” Sciuto conservava sul viso una furbesca aria di profonda soddisfazione derivata dal suo carnale convegno con l’augusto re dei Mirmidoni Brad “Achille” Pitt. Ma il mascara disciolto, i codini pencolanti e la minigonna spiegazzata la resero subito facile bersaglio dell’ira funesta che infiniti  addusse lutti agli Achei…
 
VCF2 (pianissimo): Ma che fa questo, se mette a raccontà l’Iliade di Monti?
Narratore: … la resero bersaglio dell’ira funesta del solito Gibbs a cui giravano già per conto suo… va bene così, maestrina?
VFC2 (impermalita e tristacchiona): Mi sa che mi suicido, oggi non ne combino una per il verso…
 
-Anthony “Tony” DiNozzo era riemerso dalle braccia di Morfeo, a cui si era abbandonato dopo la satollata delle due biondone Rai, e ora si accarezzava la pancetta arrotolata emettendo sonorissimi (e fetidissimi) peti a base di metano. Il governo decise seduta stante di creare un gasdotto sotto l’Atlantico e di rifornire gli alleati NATO di gas, spezzando così le reni alla Russia di Putin. C’erano venti di guerra cosmica nell’aria… e non solo quelli. Gibbs aveva i capelli ricci dalla rabbia e dal disgusto;
 
-Ziva David, la bella e dolce Ziva che ti ammazza con una carezza, era estasiata vicino al suo amatissimo panzone cinefilo e da circa quarantacinque minuti   era immobile nella stessa posizione di proskynesis adorante verso Antonello da Larderello;
 
-Timothy “Pivello” McGee era accasciato sulla sua poltrona, cercando di digitare convulsamente sulla tastiera del suo pc, deprivato delle forze e verde in volto come una mappina Vileda: chiaro sintomo che lo sturbo intestinale degli ultimi giorni ancora non era passato.
 
-Allora, che piste abbiamo da seguire? – esordì Gibbs.
 
VFC2 (tra i singhiozzi): Pista 1, cocaina purissima… avrebbe detto la mia amica…
-Non so, non mi risulta che ieri a Indianapolis ci sia stato il Gran Premio… - rispose Tony con aria sognante.
-Sugli Appalachi ci sono ottimi sentieri per andare a funghi… che cosa romantica- duettò con lui Ziva, in preda a un gravissimo attacco di dispnea sospirosa.
“Per me quello non era metano” pensò il capo, incerto se fucilarli all’istante e sostituirli con una squadriglia di boyscout di Pontassieve, oppure tenerseli e aspettare che l’effetto allucinogeno svanisse.
-Secondo me, qua c’è sapore di mafia! – cinguettò giuliva Abby, raccogliendo da terra un mozzicone marroncino che non abbisognava certo di approfondite indagini di laboratorio per essere riconosciuto come cannolo alla ricotta con granella di pistacchi.
-Meno male che qualcuno oggi è venuto a lavorare! – disse Gibbs con aria trionfante – E ora scopriamo tutto quello che c’è da sapere su quel cannolo!
-Sì, capo! – fecero gli agenti in coro, ritornando alla vita e all’azione.
 
VFC2: Anch’io dovrò andare in cerca della mia compare…
 

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Capitolo 11
*** Belli da morire ***


VFC: C’è nessuno? Aò! Qualcuno venga a liberarmi!!! Che buio sgabuzzino… me viene n’ha paura!!! A’ fata, viemm’a liberà!
 
Una gran bella moretta in minigonna e tacchi a stiletto si aggirava con nonchalance nella camera ardente delle Onoranze Funebri Rizzuto, dando gli ultimi ritocchi alle salme esposte.
L’ultima arrivata, in particolare, le aveva dato non pochi problemi: si trattava di un giovane marinaio piuttosto malconcio, strappato al tavolo di un medico legale dall’attitudine norcina. Ma ora Mary Catena Sinagra era davvero soddisfatta del maquillage che era riuscita a praticare sul cadavere, rendendo praticamente indistinguibile l’orrida cucitura a Y da materassaio che solcava il petto del defunto.
“Don  Calogero sarà fiero di me” pensò la ragazza. Erano sei mesi che lavorava presso la ditta del compare di suo padre, e la Rizzuto era la più importante e redditizia agenzia di onoranze funebri di Rosslyn, Maryland. May Kay, come la chiamavano gli amici, ci teneva moltissimo a fare bella figura con il capo. Andava fiera della sua attività di vestizione, trucco e parrucco dei cari estinti e, nonostante l’ancor poca esperienza, era già apprezzata per il suo innato gusto nell’abbinare i colori.
 
VFC: Aò! Bella mia, voltati… famme uscì!!! Ma pare de soffocà!
 
-Molto bene, Maria. Hai fatto un ottimo lavoro – disse un uomo in abito scuro, con uno spiccato accento siciliano.
-Grazie, Toni. Spero che il cliente sia soddisfatto.
-Tra  poco arriverà   il camion frigorifero. Puoi andare in amministrazione, ora…
 
VFC: Aò, a’  Blues brother dei poveri!!! Me so’ rotta de sta’ sotto chiave!
 
-Senti bella, se non stai zitta vengo lì e ti faccio tacere per sempre! – la minacciò Anthony Rizzuto, il figlio del titolare.
 
VFC: Gulp! (ingoiando un rospo gigante)
 
Ma nessuno di loro sapeva che l’edificio era circondato.
 
-Tony, tu irrompi dal magazzino! Ziva, il parcheggio! – Leroy Jethro Gibbs dava le istruzioni via auricolare. I resti di cannolo avevano condotto Pollicina-Abby a scoprire le tracce degli ignoti trafugatori.
Proprio in quel momento fece la sua comparsa un tir frigorifero: era il momento di entrare in azione!
 
VFC2: Suspence! Chissà ora che succede!!!
 
-Fermi tutti, NCIS!
I pericolosi mariuoli vennero colti sul fatto e la salma del guardiamarina Douglas recuperata, anche se, a voler dir lo vero, vestito da Elvis era piuttosto ridicolo. Gibbs con uno sguardo severo represse sul nascere la risata grassa che già vedeva spuntare sul viso del baldo DiNozzo. Un’altra gloriosa missione dell’NCIS era conclusa: sventato un traffico di salme, destinato a danarosi collezionisti amanti del macabro. Le spoglie del povero Douglas sarebbero andate ad arricchire il museo della morte di un emiro dell’Oman. Il guardiamarina era stato scelto dalla ditta Rizzuto proprio per la sua particolare avvenenza: ucciso prima e trafugato poi dalla morgue del Servizio Investigativo della Marina.
 
VFC: Aiutooo! Sono qua, fatemi uscireeeee!
VFC2: E’ lei! La mia socia! La riconoscerei tra mille! Non temere, cara! Ti libero io!
Narratore: E fu così che tutto torno alla normalità – o quasi.
VFC e VFC2 (a squarciagola): E non ci lasceremo mai!!!!
 


Nota Armandesca: Grazie per avere pazientato e resistito insino a qui. Baciamo le mani!!! 
 

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