Irish coffee

di Carena
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo ***
Capitolo 2: *** Cadela ***
Capitolo 3: *** Dois. ***
Capitolo 4: *** solo ***
Capitolo 5: *** Amy ***



Capitolo 1
*** prologo ***


Eccomi dopo circa quattro anni a ripubblicare una su questo sito e per la prima volta pubblico una storia totalmente mia. La cosa mi emoziona parecchio. Sono curiosa di sapere cosa ne pensate e soprattutto sarei molto felice di ricevere consigli nel caso ci fosse qualcosa da migliorare.
Buona lettura :)
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02:15 AM - 4 settembre

Eccomi qui nel bagno  di casa mia a piangere disperato come una ragazzina in preda ad una crisi isterica. Mi faccio schifo da solo. Eh che cazzo dopotutto sono sempre un uomo. Sempre se a 17 anni ci si può considerare tali,ovviamente. Ma giuro di avere solitamente un attegiamento più virile,semplicemente sono stato preso un pò alla sprovvista,un pò TANTO alla sprovvista. Tutta colpa di questo fottuto test di gravidanza che mi sbatte in faccia il suo esito positivo. Ora vi starete tutti chiedendo come cazzo un individuo di sesso maschile possa essere incinto,quindi tanto vale fare un passo indietro e spiegarvi tutto dall'inizio.
In anzitutto io sono Jonathan,ma tutti preferiscono chiamarmi Jon,un pò per comodità,un pò perché Jonathan fa schifo e un pò boh,mi cade bene. Vivo a Rio De Janeiro,ma avendo discendenze irlandesi sia da parte di madre che di padre sono bianco latte,pieno di lentiggini,occhi verdi e capelli arancioni. Insomma,un fantastico stereotipo. Sono piuttosto alto,più o meno 1.85m,ma non immaginatevi un figura esile e longilinea perché non ci siamo proprio:infatti,dopo anni di pallamano e cucina di mia madre sono tutt'altro che mingherlino. Fortunatamente nell'ultimo anno sono dimagrito parecchio e finalmente l'impegno che ci metto durante gli allenamenti ha dato i suoi frutti. In ogni caso non sono il tipico ragazzo tutto casa e chiesa,mi capitava spesso di finire a spacciare e a rubare per colpa delle compagnie che frequentavo. Adesso finalmente ne ho una diversa e sono considerato un pò il "capo" e anche se faccio esattamente le stesse cose di prima nessuno mi obbliga a fare ciò che non voglio. Ed è proprio in questo gruppo che è entrato Mark,il mio attuale ragazzo. Il tipico belloccio brasiliano dalla pelle baciata dal sole e quei lineamenti decisi che ti indirizzavanno verso quei profondissimi occhi nero pece che alla sola vista ti sembrava di affogarcici dentro. Io e lui ci conosciamo fin da quando avevamo 6 o 7 anni e non c'è giorno che non passiamo insieme. Togliendo una "breve" pausa , quando quel genio si è fatto beccare con della cocaina che stava andando a vendere e se l'è cavata solo (si fa per dire) con un anno e mezzo in riformatorio. Fatto sta che è uscito quest'anno,esattamente i primi di giugno ed è inutile dire che abbiamo recuperato subito il tempo perso. Forse è stata tanta la foga che Mark una volta si e 5 no mettava il preservativo quando facevamo l'amore e a ripensarci mi meraviglio che solo ora mi abbia ingravidato. Eh si,posso rimanere incinto (sarà giusto?) a causa di non so quale motivo che mia madre cercò di spiegarmi alla tenera età di 8 anni,dove non ci capì granchè e neanche lei però si pose più il problema di rispiegarmi in modo migliore la questione,supponendo di ritrovarsi un figlio totalmente etero.

Così,dopo essermi calmato decido subito di eliminare le "prove" e vado a stendermi sul letto,cercando almeno per questa notte di dimenticare l'ennesimo problema.

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Capitolo 2
*** Cadela ***


'Cause sometimes you just feel tired,
Feel weak, and when you feel weak, you feel like you wanna just give up.
But you gotta search within you, you gotta find that inner strength
And just pull that shit out of you and get that motivation to not give up
And not be a quitter, no matter how bad you wanna just fall flat on your face and collapse.

6:30 AM- 14 settembre

E' passata più di una settimana da quella scoperta scioccante e non ho ancora avuto il coraggio di dirlo a qualcuno. Con quale coraggio andrei da mia madre e dirle "Hey mamma volevo comunque dirti che aspetto un bambino concepito insieme a quello che credevi solo il mio migliore amico,nessuno dei due ha un lavoro e probabilmente è anche troppo tardi per abortire!!" Sono sicuro che mi caccierebbe di casa all'istante. Inoltre l'unica persona che sa della mia omosessualità e del vero rapporto che ho con Mark è mia sorella Amy,che ne è venuta a conoscenza nel giorno in cui tornò a casa prima dopo essere uscita con le amiche e ci beccò nell'idilliaco momento nel quale il mio ragazzo mi stava inculando per bene. Però nonostante lo shock iniziale devo dire che l'ha presa bene,o è meglio dire che non se ne sbatte granchè.

"Jon cazzo alzati! Non voglio fare ritardo un'altra volta per colpa tua!"
E riecco quella rompipalle.
"Eh che palle non rompere! Mi sto alzando!"
Faccio un bel respiro,conto fino a 3 e decido finalmente di muovere il culo dal mio amato letto. A questo punto con la mia velocità degna di un bradipo vado in cucina a fare colazione.
"Cos'è tutta questa lentezza? Quel tossico di Mark ti ha scopato troppo violentemente l'altro giorno?"
Certe volte non capisco cosa mi trattenga dal riempirla di botte.
"Perlomeno io scopo al contrario tuo..."
Mi guarda malissimo e addenta il suo panino,so che si vendicherà,cazzo lo fa sempre.

05:30 PM

Finalmente anche oggi la scuola è finita e come ogni giorno,appena esco c'è sempre Mark ad aspettarmi. Nonostante siamo coetanei lui a scuola non ci va più da quando aveva 14 anni trovando la scusante di volersi cercare un lavoro. Tanto lo so che passa le giornate a spacciare,ma per non attaccare a litigare cerco di evitare l'argomento. Sinceramente anch'io avrei voluto mollare prima,ma dopo le suppliche di mia madre ho deciso di continuare,perlomeno così a suoi occhi non do l'immagine del fallito che sono.
"Alla buon'ora cadela*"
"Vaffanculo"
"Come mai tutto questo tempo? Ti stavi facendo inculare nel bagno da qualche insegnante?"
"Ma che cazzo..."
Non faccio in tempo a finire la frase che Mark mi strattona in un vicolo e mi sbatte al muro. Non lo capirò mai.
Inizia a baciarmi con foga mentre le sue mani stringono i miei fianchi e cominciano a scendee,lentamente,verso il mio sedere. Ricambio con non molta eccitazione a quelle effusione,sono troppo turbato. Poco dopo lui se ne accorge e mi guarda stranito.
"Hey che hai oggi? Ti vedo stralunato"
"Niente,solo che oggi...ho un impegno"
Cosa effettivamente vera dato che avevo una visita dal medico per approfondire meglio questa dannata storia.
"Come? Che cazzo devi fare?"
Dal suo viso 10 centimetri più in alto del mio riesco a percepire un velo di preoccupazione,dato che solitamente non c'è un pomeriggio nel quale non ci vediamo.
"Niente di che,giuro...è solamente una visita"
A quel punto comincio ad andare nel panico. Comincio a sudare freddo,a tremare,sento il cuore scalpitare,gli occhi languidi.
Porca puttana,non devi piangere. Sei un uomo!
E poi boom. Le lacrime mi rigano il viso. Che femminuccia.
"Perché diamine stai piangendo adesso?! Che c'è che non va? Jon devi dirmelo! Piangendo come un bambino non risolvi un cazzo!"
E' ora Jon. Buttati.
"Mark tu...diventerai padre."
Silenzio totale. Vedo i suoi occhi sbarrarsi,il suo viso impallidirsi.
"Eh...?"
La sua voce è flebile. E io che pensavo di essere quello più spaventato.
"Una decina di giorni fa ho fatto il test,che è risultato positivo. Oggi vado al primo controllo."
In un certo senso il terrore nel suo volto,paradossalmente,mi tranquillizza. Che strano che sono.
"E solo ora me lo dici? Tu stai fuori"
E a quel punto scoppia a ridere. Ci manca solo questa bellissima risata isterica per rendere entrambi ancora più tesi.
"Beh dai incamminiamoci allora."
Lo guardo imbabolato. E' tutto così strano.
"Ooh! Cadela muoviamoci!"
E riscoppia a ridere. Mi fa sempre sorridere il suo modo di sdrammatizzare le situazioni,è così...strambo. Gli tiro un pugno sulla spalla,cadela ci sarà sua madre.

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Cadela -> cagna
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Ecco sfornato il primo capitolo. Ho tante di quelle idee in testa che mi è veramente difficile riuscire a dare un filo logico al tutto,perché mi sembra sempre di tagliare qualcosa di necessario,ma allo stesso tempo aggiungere significherebbe ridurre lo scorrimento della lettura rimpendola di roba inutile. E' paradossale. In ogni caso non dimenticatevi di recensire e dire la vostra su questa storia!

-Cate

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Capitolo 3
*** Dois. ***


Till the roof comes off, till the lights go out
Till my legs give out, can’t shut my mouth.
Till the smoke clears out and my high burns out
I'ma rip this shit till my bones collapse.
Till the roof comes off, till the lights go out
Till my legs give out, can’t shut my mouth.
Till the smoke clears out and my high burns out
I'ma rip this shit till my bones collapse.

14 settembre- 18:30


Adoro ascoltare Eminem quando sono teso,ha qualche strano potere su di me che mi aiuta a calmarmi. Poi in una situazione stressante come questa è seriamente la mia salvezza. Guardo fuori dal finestrino di questo fottutissimo autobus che ci sta impiegando una vita. Per fare si e no dieci chilometri fino a Copacabana ci mette un'ora buona e molto probabilmente neanche ci conveniva prenderlo,ma siccome Mark pretende ogni cazzo di volta di sapere perfettamente cosa fare,pur di non litigare oggi ho preferito seguirlo.
"Jon! Togliti queste cavolo di cuffie,siamo arrivati!"
Mi giro e vedo Mark abbastanza stordito,deve essersi addormentato durante il viaggio. Tolgo le cuffiette e scendiamo in tutta fretta e iniziamo a correre come i pazzi,sapete,eravamo in ritardo solo di una ventina di minuti. Così,dopo aver galoppato peggio di due cavalli imbizzarriti e perso altri dieci minuti per ritrovare il reparto,finalmente arriviamo. Neanche il tempo di sederci che la porta si apre.
"Il signor Jonathan Murray?"
"Eccomi"
"Mi segua"
Così entrambi ci accingiamo verso l'infermiera.
"Vedi che te l'avevo detto che saremmo arrivati giusto in tempo"
Boom! Gomitata dritta nello stomaco di Mark.
"Huh!"
"Facciamo i conti dopo"
Dopo aver percorso un lungo corridoio ci hanno fatto accomodare dentro un piccolo ambulatorio. Diciamocelo,non era proprio una di quelle cliniche da sitcom,ben tenuta e lussuosa. Ma hey,era pubblica,quindi è già troppo che stesse in piedi. Poco dopo entra nella stanza un medico,che senza neanche presentarsi mi fa accomodare sul lettino,mi spalma quel cazzo di gel freddissimo sull'addome e fa partire la macchina dell'ecografia. Vedo Mark concentratissimo che cerca di capire qualcosa in quello schermo,ma tanto sveglio com'è ne dubito fortemente. Intanto io mi concentro sulla targhetta che questo tipo strambo ha attaccata al camice. Non ho la più pallida idea di come si pronunci,è qualcosa di mostruosamente lungo e complicato. Secondo me non si presenta perché neanche lui sa pronunciarlo.
"dieci settimane"
"Eh?!"
Io e Mark ci svegliamo di colpo dal nostro trip mentale.
"I due embrioni sono di dieci settimane,è ancora troppo presto per determinarne il sesso."
Vedo Mark diventare più bianco della parete,mettendosi le mani sui i lati della testa,impanicato più che mai.
Nella mia testa ci sono un turbine di emozioni,di pensieri. A momenti non mi so preparare un pasto decente e adesso mi toccherà badare a due bambini?!
"Bene,io ho un'altra visita da fare,vi lascio il biglietto con la data per il prossimo appuntamento,per qualunque cosa basta chiamarmi."
E con nonchalance se ne esce dalla stanza. Con una tranquillità di uno che ti prescrive lo sciroppo per la tosse al gusto fragola.
"Ok,ok,stiamo calmi andrà tutto bene. Basta starsi zitti."
"Che cazzo dici Mark?! Tra un pò si vedrà palesemente!"
"..."
"Dobbiamo dirlo,prima o poi."
"Prima o poi,non stasera."
Ci alziamo e ci stringiamo in un lungo abbraccio. Entrambi percepiamo l'altro tremare,manco fossimo in una bufera di neve.
"Jonathan,ti amo."
"Coglione lo sai che non mi devi chiamare così! Ti amo anch'io."
"Allora preferisci Cadela?"
Scoppia a ridere. Seconda gomitata allo stomaco,ma stavolta più leggera.
"Dai andiamo a casa."
Durante il viaggio di ritorno Mark mi si addormenta sulla spalla,sembra quasi tranquillo,come se quello che è accaduto oggi non fosse mai successo. Io continuo a guardare fuori dal finestrino,ammirando la mia splenida città,che con le luci della sera è ancora più magica. Ripenso ai mesi passati,alle stronzate fatte insieme,alle sbronze,le feste,alle litigate,alle canne,alle scopate. E poi a questi due così dentro la mia pancia,frutto di semplice imprudenza.
Come cazzo faremo?!

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Ecco finalmente il nuovo capitolo! Mi scuso per il ritardo,ma questi giorni ho avuto veramente molto da fare Ringrazio di cuore chi ha messo la mia storia tra le preferite e le seguite,è grazie a voi che mi viene voglia di portarla avanti. Ancora grazie.
:)

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Capitolo 4
*** solo ***


23 ottobre 21:30

Oggi è il sedicesimo compleanno di Amy e quel genio giusto per creare del caos generale ha deciso di organizzare una mega festa a casa nostra,così tutti i famigliari si sono mobilitati per organizzarla. Tutti tranne me,che essendo il cocco di mia madre riesco sempre ad affrancarmi ogni commissione o faccenda di casa...probabilmente è per questo che Amy non mi sopporta.
Fatto sta che sono nel bagno disperato a guardare la lancetta della bilancia che segna un numero che non dovrebbe segnare. Ho già preso tre chili, cazzo! Ed effettivamente allo specchio si nota. Sono tutti sulla pancia,giusto per farla risaltare meglio e rendere le cose più difficili. Perché le cose negative devo sempre appurarle al cesso?!
In ogni caso la casa è già piena di gente e mi tocca scendere sotto a salutare tutti,anche se farei qualunque cosa per non stare in mezzo alla persone; oggi non è proprio giornata. Vado in soggiorno e vedo Amy che balla in mezzo alla stanza insieme alle sue amiche.
"Jooon!!!"
Mi giro di scatto. È quello stronzo di Dylan.
"Heey"
Gli tiro un pugno sulla spalla.
"Dai esci fuori che ci sono gli altri."
Lo seguo.
Questo strafatto è l'unico ad essere chiaro come me qui,dato che è albino. In un certo senso mi sa sentire meno solo.
In veranda vedo il mio solito gruppo. Roger con quel suo sorriso sempre appiccicato sulla faccia, incorniciata dai lunghi rasta che arrivano oltre la metà delle costole,è seduto su un tavolo di pessimo gusto che mia madre si ostina a tenere con una canna in mano. Al suo fianco invece c'è Alan,suo cugino,che è la metà di lui ed in comune hanno solo i capelli lunghi e l'amore per la marijuana.
"Mark non ancora si è fatto vivo" dice Roger. "Intanto fatti un tiro con noi"
Sorrido e proprio nel momento in cui sto per accettare mi balena nella mente il fatto di avere due cosi nella pancia che di tutto hanno bisogno tranne che di un bel tiro di Maria.
"No,passo oggi"
Tutti e tre si girano scioccati.
"Ma Jon! Hai una reputazione da difendere! E poi se non ti fumi anche tu la roba che ci dai poi l'unica cosa che potremmo pensare è che questa è merda!" Afferma Dylan ridendo.
Cazzo cazzo cazzo.
"Noo è che...beh...ho notato che questo periodo quando vado in botta ho una fame chimica tremenda e mangio troppo,quindi preferisco smettere per un pò per riperdere qualche chilo "
Dopo qualche secondo di incertezza vedo i loro volti mutare in un espressione di tranquillità. Fatti come sono,figurati se si mettono a pensare.
Così finalmente la serata inizia, e mentre tutti si riempiono il corpo d'alcol,io vado avanti a succo di frutta spacciandolo per un cocktail fai da te. È una vera rottura.

24 ottobre 3:15

Dopo quasi sei ore Mark il divo finalmente decide di onorarci della sua presenza , ovviamente già ubriaco com'è nel suo stile. E mentre tutti si sballano di sotto noi ci appartiamo in camera mia e di Amy. Chiudo la porta e Mark inizia a baciarmi voracemente il collo mentre cinge le sue braccia intorno ai miei fianchi. Gemo e sento risvegliarsi qualcosa lì sotto e preso dalla foga lo butto sul letto di Amy e mi metto a cavalcioni su di lui. Gli sbottono i pantaloni e comincio a massaggiarli delicatamente il pacco,il quale sento subito destarsi voglioso di qualcosa di più. Mark mi prende con forza e mi spoglia velocemente,in pochissimo tempo siamo entrambi nudi. Fra le nostre lingue che si incontrano, un mix di alcol,erba e succo alla pesca esplode nelle nostre bocche e presi dalla foga non esitiamo ad arrivare al punto. Dopo essermi messo a carponi e svariati tentativi di Mark finalmente i nostri corpi si uniscono. Nonostante la musica ad alto volume al piano di sotto faccio di tutto per trattenere le urla di piacere che fremono dal poter uscire dalla mia bocca,mentre Mark non se ne cura assolutamente. Certo che il sesso quando si è così lucidi è tutta un'altra cosa.
Improvvisamente sentiamo la porta aprirsi di scatto.
"Ohi comunque sotto stiamo per tagliare la torta,se mi fate il piacere di smettere di scopare per un paio di minuti venite in soggiorno." Mi volto di colpo e vedo Amy sulla soglia della porta con un sorrisetto demente e un bicchiere in mano che ci guarda tranquilla in attesa di una nostra risposta. Cazzo perché non ho chiuso la porta?! Di scatto mi copro e istintivamente prendo un non so quale oggetto non identificato e lo tiro contro quella stronza, ma lei prontamente lo schiva e ridacchiando se ne va. Un giorno avrò motivi validi per ucciderla,ne sono certo.
Ci rivestiamo in fretta e ci decidiamo a scendere di sotto. Della torta che c'era oggi pomeriggio sul tavolo non è rimasto più nulla,dato che quei rincoglioniti se la sono lanciata a vicenda manco avessero sei anni. A questo punto,deluso per non aver potuto divorare la torta cucinata con tanto amore da mia nonna,porto Mark nel vicolo dietro casa mia,per poter parlare tranquillamente dell'argomento "figli".
"Allora hai trovato un modo per dirlo a tua madre?" dice accendendosi una sigaretta.
"Cazzo no...lei neanche sa che io e te stiamo insieme,come posso dirle di aspettare non uno,ma due bambini da te?!"
"non ne ho idea" risponde ridacchiando,come se stessimo parlando di una stronzata qualunque.
"Mark porca puttana,non possiamo quasi più temporeggiare,ormai è palese che c'è qualcosa che non va! Ma dico,l'hai vista la mia pancia?!"
"Al momento sembri solo più grasso,si può andare avanti ancora per un pò"
"No che non si può! Ma lo capisci che diventerai padre? Che tutte le stronzate che fai non potrai più farle?! Che la devi smettere di comportarti da coglione?! Datti una svegliata!"
Vedo Mark bollire dalla rabbia. Mi sbatte al muro con violenza e mi blocca spalle.
"Jon,cazzo! In questa fottuta storia non ho mai avuto voce in capitolo! Chi ti dice che voglio diventare padre e che voglio prendermi questa responsabilità? Chi ti dice che non me ne voglio lavare le mani di due figli che non ho mai desiderato?! Dimmelo!"
In quel momento sento il mondo crollarmi addosso. Sono solo in questa storia,lo sono sempre stato. Guardo Mark dritto negli occhi,vorrei urlare,mandarlo a fanculo,ma dalla mia bocca non esce alcun suono. Sento gli occhi pieni di lacrime pronte ad uscire e,lentamente,iniziano a rigarmi il viso. Per quanto vorrei essere un duro resto sempre il solito piagnucolone del cazzo.
Sento Mark mollare la presa e senza una parola,si allontana;lasciandomi lì da solo. Se già prima non vedevo la luce in fondo al tunnel,ora sono convinto di essere in un vicolo cieco.

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Ed ecco qui con un sacco di ritardo il nuovo capitolo :DDD
Questa volta ci ho impiegato più tempo del previsto,sarà perché mi stava saltando il cervello a scrivere sulle memo del telefono ahah
In ogni caso ringrazio come sempre chi segue/mette tra le preferite/recensisce la mia storia,grazie grazie grazie ;D
Alla prossima!

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Capitolo 5
*** Amy ***


21 dicembre 20:30

Sono passati circa due mesi dall'ultima volta che ho visto Mark e in tutto questo lasso di tempo non si è degnato una volta di ricontattarmi. Non l'ho neanche più visto in giro da queste parti in realtà,ho sentito che sta con una ragazza di Copacabana e che ormai passa le sue giornate lì. Nonostante io ci soffra tanto questo è l'ultimo dei miei problemi,dato che non ho ancora detto nulla alla mia famiglia. Anche se penso che Amy stia iniziando a sospettare qualcosa. Tipo l'altro giorno non ho chiuso a chiave la porta della camera mentre mi stavo cambiando ed Amy è entrata senza bussare rimanendo per qualche attimo sbigottita;ma stranamente non ha detto niente. Bah. Tanto per cambiare sono seriamente ingrassato,dato che stamattina non mi sono neanche entrati i jeans e ormai nascondere la pancia è diventata una vera impresa. A questo punto non mi rimane altro che dire tutto stasera a cena e sperare per il meglio. Così faccio un respiro profondo e scendo in cucina.
"Alla buon'ora Jon! Oramai la carne si è raffreddata " Dice mia madre,ormai rassegnata dalla mia infinità serie di ritardi in tutto.
La guardo sbuffando e mi siedo affianco ad Amy che guarda disinteressata la tv. Faccio lo stesso e cerco di mangiare qualcosa,ma ho lo stomaco completamente chiuso dalla tensione.
"Sai ultimamente sei un pò strano,anche Amy l'ha notato... E' successo qualcosa?"
Vorrei dirle tutto in un sol fiato,ma le parole mi muoiono letteralmente in gola. Cerco di mantenere la calma.
"Non è niente di che,sono solo un pò stressato per via dei brutti voti a scuola"
"Capirai che novità" Biascica Amy con tono sarcastico.
La guardo in cagnesco,ma lei è troppo ipnotizzata dal quella stupida fiction.
"Beh,in realtà ci sarebbe anche dell'altro..."
Mia madre alza la testa dal piatto e vedendo il mio viso dall'aria terrorizzata smette di mangiare.
"Hai fatto qualcosa di grave,vero?"
"Più o meno"
"Più o meno non significa niente,o lo è o non lo è"
E' arrivato il momento di dire la verità. Faccio un bel respiro e...
"Aspetto due bambini da Mark"
Silenzio di tomba.
Entrambe mi guardano con occhi e bocca sbarrati per non so quanto.
"Mi auguro tu stia scherzando" Dice mia madre in una crescente espressione di rabbia.
"Mi dispiace ma è tutto vero,sono alla ventiquattresima settimana."
La vedo incazzarsi sempre di più ad ogni parola che dico.
"Ed ora me lo dici?! Ma perlomeno Mark ne è al corrente?!"
Al solo suono del suo nome sento gli occhi inumidirsi.
"M-Mark...non ne vuole sapere niente,non ci sentiamo più da due mesi..."
Non riesco a proseguire. Tutto lo stress di questi mesi sta uscendo adesso.
Metto la testa fra le mani e attacco a singhiozzare come un bambino. Sono arrivato al punto in cui veramente non so più cosa fare. D'un tratto sento qualcuno avvolgermi in un caldo abbraccio. Alzo leggermente la testa e con mio grande stupore vedo che chi mi stringe non è mia madre ma bensì Amy.
"Vedrai che tutto si sistemerà" sussurra mentre sul suo viso si forma un sorriso rassicurante. Probabilmente questo sarà l'unico nostro momento di affetto di tutta la nostra vita.
E pian piano che mi calmo noto che mia madre non ha mosso un dito in tutto questo tempo. Continua a guardarmi freddamente,come se di colpo fossi diventato una delusione per lei. Senza dire una parola si alza e va verso la sua camera da letto.
"Dalle tempo Jon,non è una cosa semplice da accettare" mi dice Amy staccandosi.
Così passo la serata con mia sorella che mi bombarda con un miliardo di domande,alle quali in fondo sono felice di rispondere. Perlomeno c'è qualcuno che si preoccupa per me.
Verso l'una decidiamo di andare a dormire,così ci accingiamo ad andare in camera.
"Finalmente posso ridormire senza maglia,tanto a questo punto non c'è più nulla da nascondere"
"Effettivamente mi stava sembrando strano,ma non mi ci ero soffermata più di tanto"
Così faccio per togliermi la maglia e stendermi sul letto.
"Wow è enorme!"
"Cazzo si,e tanto per cambiare sono solo a poco più della metà! Già adesso è palese,tra un pò veramente non saprò più come nasconderlo" dico toccandomi la pancia. La sensazione è stranissima,come se qualcosa di estraneo si stesse muovendo fra i miei organi. Che schifo.
"Vabbè dai sembrerà che sei solo ingrassato un casino"
"Gentile come sempre"
"Sempre un piacere" dice ridacchiando "comunque sai già il sesso dei gemelli?"
"Non ancora,lo chiederò domani alla prossima visita"
"Perfetto,allora ti accompagno" dice mentre si corica.
"Ok,buonanotte"
Spengo la luce.
"Buonanotte Jon...ti voglio bene"
"Anch'io Amy,anche se sei una rompicoglioni"
E così,dopo essere stato mandato con amore a quel paese,riesco dopo 5 mesi a dormire quasi sereno.

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Mi scuso per l'enorme ritardo,ma oltre ad aver avuto un sacco di impegni mi è sopraggiunto anche un bel blocco creativo,se così si può definire ahahah
E inoltre ogni volta mi sembra di scrivere un capitolo lungo come un poema,ma quando lo vado a pubblicare puntualmente mi rendo conto di aver scritto quattro righe...è molto scoraggiante :(
In ogni caso spero apprezziate perlomeno l'impegno ahah Non scordatevi di recensire,sono curiosa di sapere cosa ne pensate :)

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