Mostly when you mattered most {a Stucky drabble collection} di comfortinglies (/viewuser.php?uid=21408)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***
Capitolo 5: *** 5 ***
Capitolo 6: *** 6 ***
Capitolo 7: *** 7 ***
Capitolo 8: *** 8 ***
Capitolo 9: *** 9 ***
Capitolo 10: *** 10 ***
Capitolo 11: *** 11 ***
Capitolo 12: *** 12 ***
Capitolo 13: *** 13 ***
Capitolo 14: *** 14 ***
Capitolo 15: *** 15 ***
Capitolo 1 *** 1 ***
1) Beginning.
“Mi
ricordo.”
Steve
si riscuote dal sonno vigile dei soldati, vecchia abitudine dura a
morire, e incespicando giù dal divano lo raggiunge
– due ombre affiancate, un battito accelerato e l'alba grigia
fuori dalla finestra.
“Cosa?”
“Brindavamo
dopo ogni vittoria. Era... Dugan, sempre, che sollevava il bicchiere e
diceva qualcosa. E ci scambiavamo le piastrine identificative prima di
ogni missione, tu ed io.” Pausa. “Era un
rito?”
“All'incirca.”
Steve sorride appena. “Qualcos'altro?”
“Una
notte fredda. Il fuoco.” Improvvisamente, appare confuso.
“I tuoi capelli...”
Steve
intuisce. Trattenere un altro sorriso è impossibile.
“Febbraio
'44. Eravamo sul confine belga, e avevamo preso tutti i pidocchi. Be',
tutti tranne me. Tu però eri irremovibile, e hai insistito
per ispezionarmi comunque.” Sotto la felpa avverte ancora in
maniera vivida il calore delle fiamme, la testa abbandonata sulle
ginocchia di Bucky, i calli da cecchino sulle sue mani, l'illusione di
pace. La speranza gli incrina la voce. “Ti ricordi?”
Uno
sguardo lungo, fisso – poi un attimo: dita, quelle di
metallo, che gli sfiorano i capelli sulla fronte, prima di ritrarsi.
“Mi
ricordo.”
È
un tocco diverso, ma non meno vivo.
È
un inizio.
[200 parole]
__
NdA: io non
lo so mica, perché mi sto imbarcando in questa cosa. Anzi,
sì: perché questi due mi hanno fritto il cervello
e spappolato il cuore, perché Civil War sarà la
mia morte, perché il fandom anglofono pullula di meraviglie
su di loro e perché, come ho letto in un post di Tumblr, 'til the end of the line'
non è che un modo alternativo di dire 'til death do us part'.
Quindi, ecco: quella che avete letto è la prima di una
presunta serie di trenta drabble (o double drabble, come in questo caso) su Steve Rogers e Bucky Barnes, di
genere e rating variabili, ispirate alla lista di prompt
elencati nella tabella sottostante:
Beginning |
Accusation |
Restless |
Snowflake |
Haze |
Flame |
Formal |
Companion |
Move |
Silver |
Prepared |
Knowledge |
Denial |
Wind |
Order |
Thanks |
Look |
Summer |
Transformation |
Tremble |
Sunset |
Mad |
Thousand |
Outside |
Winter |
Diamond |
Letters |
Promise |
Simple |
Future |
Ovviamente
seguirò i prompt in ordine sparso (ho già altre
due drabble pronte); chi mi conosce sa che potrei essere capace di
aggiornare tanto ogni due giorni come ogni tre settimane, ma in
compenso posso dirvi con tutta sincerità che tengo davvero
molto a questo piccolo progetto, e che prometto di impegnarmici al
massimo.
(Il titolo della
raccolta è tratto da 'Long Lost Friends' dei Transit, Steve
e Bucky non mi appartengono, questa fic non è scritta a
scopo di lucro, e ora che sono riuscita nell'impresa di scrivere delle
note post-fic più lunghe della fic stessa penso di potervi
anche lasciare in pace ed eclissarmi.)
Un grazie in anticipo a chi leggerà e ancor più a
chi commenterà, e alla prossima! :)
Lou.
|
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Capitolo 2 *** 2 ***
2) Snowflake.
La neve, a Brooklyn, cade a terra già sporca.
“Come l'hai trovato?”, tossice Steve,
metà per il freddo e metà per lo stupore, quando
vede per la prima volta quel pendio immacolato dove la neve
è vera
neve.
Bucky fa spallucce, il sorrisino vago da sei un pivello, Rogers.
Poi torna serio. “Copriti, o tua madre mi ammazza.”
“Ma...”
“Niente ma”,
e Steve borbotta mentre Bucky si sfila il giaccone e lo infagotta
ancora di più, ignorando le sue proteste – ma
tenere il broncio è difficile, perché Buck sta
sorridendo di nuovo e si è appena lasciato cadere di peso su
quella distesa bianca. “Non pensarci troppo,
Stevie!” grida, lasciando nella neve solchi simili ad ali con
le braccia e le gambe. Steve esita ancora, orgoglioso, ma infine cede
– ed è come affondare in una nuvola, mentre
dall'alto ricomincia a fioccare.
“È bellissimo, vero?”
È un novembre particolarmente rigido, gli strilloni berciano
nelle strade sulla peggiore crisi economica di sempre e tutto
ciò che loro hanno è l'un l'altro – ma
la neve gli si scioglie sulla punta della lingua e Bucky ride
lì accanto, e per Steve è più che
abbastanza.
[200 parole]
__
NdA: e rieccomi qui,
dopo una (meritata) settimana di mare, ad aggiornare la raccolta sui
miei ultranovantenni preferiti. Di nuovo double-drabble, ma ambientata
molti anni prima della precedente: dopo le atmosfere malinconiche e un
po' angst del Winter Soldier che riacquista pian piano i ricordi, mi
sono buttata sul fluff con Steve e Bucky preadolescenti ai tempi della
Grande Depressione. Il prompt 'Snowflake' mi ispirava qualcosa di
leggero e dolce, so here we are.
Qui
(http://30daychallengearchive.tumblr.com/post/36511456720/genimhaled-using-the-prompts-below-write-a)
trovate il post originario coi prompt, elencati anche nella tabella
seguente:
Beginning |
Accusation |
Restless |
Snowflake |
Haze |
Flame |
Formal |
Companion |
Move |
Silver |
Prepared |
Knowledge |
Denial |
Wind |
Order |
Thanks |
Look |
Summer |
Transformation |
Tremble |
Sunset |
Mad |
Thousand |
Outside |
Winter |
Diamond |
Letters |
Promise |
Simple |
Future |
Come al
solito, sperando abbiate apprezzato, ringrazio in anticipo chiunque
leggerà e ancor più chi deciderà di
lasciare un commentino. Alla prossima! :)
Lou.
|
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Capitolo 3 *** 3 ***
3) Summer.
Nei momenti di quiete quasi surreale che seguono la fine di una
missione, capita spesso che Bucky si fermi semplicemente a guardarlo.
Steve è uno Steve diverso, ma certe cose non possono essere
scalfite, né sconfitte: negli occhi ha sempre la stessa
gentilezza di un cielo di maggio, attorno alla nuca l'oro soffuso del
sole nuovo dopo una bufera estiva, nel sorriso il trionfo temporaneo ma
accecante di un fuoco d'artificio all'inizio di luglio.
In quei momenti, a Bucky sembra che il fucile nelle mani pesi meno di
una piuma.
È più facile fronteggiare qualunque demone,
qualunque orrore, quando l'estate cammina costantemente al tuo fianco.
[105 parole]
__
NdA: prima vera drabble,
nonché primo POV Bucky di questa raccolta. E non so, forse
è cliché, forse è smielato, ma a me
piace - così come mi piace l'idea di Steve come luce, un
specie di faro che anche in mezzo alla guerra riesce a irradiare
fiducia e speranza, e di cui Buck non può fare a meno. E,
e... e basta, ora la smetto di fare meta sulle mie stesse fic, ecco XD
Di seguito, la solita tabella dei prompt spuntata di volta in volta:
Beginning |
Accusation |
Restless |
Snowflake |
Haze |
Flame |
Formal |
Companion |
Move |
Silver |
Prepared |
Knowledge |
Denial |
Wind |
Order |
Thanks |
Look |
Summer |
Transformation |
Tremble |
Sunset |
Mad |
Thousand |
Outside |
Winter |
Diamond |
Letters |
Promise |
Simple |
Future |
Ringrazio come
sempre chi legge e inserisce nei preferiti, ma ancor più chi
lascia un commento per farmi conoscere il suo parere. E poi un grazie
immancabile a Elena per la pazienza incrollabile con cui affronta le
mie paranoie e risolve i miei dubbi, drabble dopo drabble <3
Alla prossima!
Lou.
|
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Capitolo 4 *** 4 ***
4) Accusation.
Assolto da tutte le
accuse.
Steve coglie poco altro: il boato in aula, Natasha con gli occhi
scintillanti che si porta una mano alla bocca (non fosse lei, la
direbbe commossa),
Sam che gli stringe una spalla senza bisogno di parole, Nelson che
esulta apertamente, il suo socio che sorride enigmatico dietro le lenti
scure.
Poi, c'è solo lui.
Le dita di Steve indugiano sul metallo e la pelle appena liberati dalle
manette. Lo guarda, e lo
vede: Bucky. Un innocente.
Flash, flash – echi distanti, mentre lo attira a
sé e il mondo si riduce a un sussurro nell'orecchio:
“Stevie.”
James Barnes è tornato, ed è un uomo libero.
[110 parole]
__
NdA: penso
spesso (non ho proprio niente da fare, si vede?) a come sarebbe un
processo al Soldato d'Inverno. E ovviamente al suo ipotetico lieto
fine, perché Bucky non
è un villain ma una vittima delle circostanze, e io non mi
stancherò mai di ripetere suddetta frase a chiunque si
azzardi a sostenere il contrario. Poi vediamo chi
è più letale nell'operazione di lavaggio del
cervello, tra l'HYDRA e me :D
Piccolo particolare che ho
dovuto inserire, perché ormai ho
quest'headcanon grosso come una casa che non ne vuole sapere di
andarsene: avete identificato l'avvocato dagli occhiali scuri, vero?
Veeeero? (Anche perché lo stesso Nelson è un
indizio piuttosto enorme in merito, per cui.) *torna a fantasticare su
una loro eventuale apparizione in CW*
Immancabilmente, tabellina dei prompt!
Beginning |
Accusation |
Restless |
Snowflake |
Haze |
Flame |
Formal |
Companion |
Move |
Silver |
Prepared |
Knowledge |
Denial |
Wind |
Order |
Thanks |
Look |
Summer |
Transformation |
Tremble |
Sunset |
Mad |
Thousand |
Outside |
Winter |
Diamond |
Letters |
Promise |
Simple |
Future |
Ho notato che
parecchie personcine hanno inserito la raccolta nei
seguiti/ricordati/preferiti. Vi ringrazio moltissimo, e se decideste di
lasciarmi ogni tanto anche due righe per spiegarmi perché lo
avete fatto, ve ne sarei doppiamente grata <3
Alla prossima
(ossia tra non meno di una settimana, visto che sono di nuovo in
partenza),
Lou.
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Capitolo 5 *** 5 ***
5) Letters.
Dicono che la guerra
finirà presto, e intanto io scrivo lettere che non leggerai.
Ricordi i miei quaderni di
scuola? Un cimitero rosso. Le parole non erano il mio forte, allora
come adesso, ma la carta tradisce meno della voce. Puoi nasconderla,
all'occorrenza stracciarla: la voce invece ti spoglia, ti rivela. E
quanto sarei egoista a rivelarti qualcosa che per me è
tutto, ma forse niente in confronto alla terra che va in pezzi? Quanto?
Così ti
scrivo, un codardo rassicurato dalla tua inconsapevolezza.
Promettimi solo questo:
non dimenticare mai. Non permettere a questo mondo in cancrena di
cambiarti. Perché io non sono che carbone grezzo, ma tu sei
un diamante – lo sei sempre stato, solo che gli altri non lo
vedevano – e questo miserabile punto nel creato ha bisogno
che tu splenda. Quasi quanto ne ho bisogno io.
Dicono che la guerra
finirà presto, ma nelle ossa mi sento tutt'altro. Mi sta
bene, però. Non te l'ho mai detto apertamente, ma morire per
te, mio unico Capitano, non sarebbe un sacrificio: sarebbe una
benedizione.
Dovesse accadere,
prometti, non dimenticarmi. E non dimenticare chi sei. Io non lo farei:
tra cent'anni come tra mille vite, ti ricorderei ancora.
[200 parole]
__
NdA: qualche
parola su questa double-drabble - non tanto per provare a giustificare
il mio essere una persona brutta e angstomane, quanto per spiegare un
paio di cose che mi stanno particolarmente a cuore - sento di doverla
spendere.
Il Bucky di questa lettera può non essere considerato IC, e
ne sono ampiamente consapevole. Il punto è questo: di
recente ho letto quella che credo sia una delle fanfiction
più belle (non saprei come altro definirla, davvero: non
sono riuscita a trovarle una pecca che fosse una) non solo sugli
Stucky, ma nell'universo delle fanfiction in generale. Un gioiello,
veramente. Se avete familiarità col fandom anglofono e con
AO3, forse avrete già capito: sto parlando della serie di 'Not Easily Conquered',
e in particolare del suo secondo instalment, 'The Thirteen Letters'.
Le lettere che Bucky scrive a Steve sono meravigliose e strazianti
nella stessa misura, ed è a quel Bucky che mi
sono ispirata nel momento in cui mi sono ritrovata ad affrontare questo
prompt. Quindi, citando Elena, i cui consigli hanno sempre un valore
inestimabile, 'Bucky è IC se consideri il Bucky delle
Thirteen Letters'. In alternativa, OOC o meno, sappiate solo che
scrivere questa drabble mi è piaciuto quasi quanto leggere
quella fic (cosa a cui dovreste provvedere anche voi, nel caso non
l'abbiate già fatto) e che non mi pento minimamente dei
feels che mi sono autoinflitta. Sarà lo scrivere sotto
sindrome premestruale a rendermi più emotiva del solito, che
devo dirvi :'D
Tabellina! (A proposito, se c'è qualche prompt su cui vorreste leggere prima, ditemelo e proverò a dargli la precedenza.)
Beginning |
Accusation |
Restless |
Snowflake |
Haze |
Flame |
Formal |
Companion |
Move |
Silver |
Prepared |
Knowledge |
Denial |
Wind |
Order |
Thanks |
Look |
Summer |
Transformation |
Tremble |
Sunset |
Mad |
Thousand |
Outside |
Winter |
Diamond |
Letters |
Promise |
Simple |
Future |
Ringrazio come al solito chi
legge/segue/ricorda/preferisce, e in particolar modo chi spende anche
un paio di minuti del suo tempo (Bucky,
notmoose e Viola Banner) per
lasciarmi qualche riga di commento :)
Alla prossima!
Lou.
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Capitolo 6 *** 6 ***
6) Look.
Certi sguardi, Steve lo sa, sono belli in un modo fatto apposta per
vivere sulla carta: quello fiero e deciso di Peggy, ad esempio, o
quello che aveva sua madre, dignitosa anche nelle asperità
della vita.
Con Bucky è un'altra storia.
C'è qualcosa di selvaggio, di inquieto, nel sorriso che gli
trasfigura i lineamenti davanti a una fila di nemici abbattuti; o nella
calma quasi di pietra con cui ricarica il fucile, ormai un'appendice
inscindibile dal suo corpo.
Lo sguardo di Buck ha la bellezza violenta delle cose destinate a
bruciare in fretta – Steve sa che disegnarlo sarebbe
impossibile, e lo ama e teme nella stessa misura.
[108 parole]
__
NdA: oggi
sono più pigra del solito e non mi dilungherò in
spiegazioni. Dirò solo che, idealmente, questa drabble
può essere considerata come speculare a 'Summer', la terza
di questa raccolta; giocare sul contrasto col prompt 'Winter' mi pareva
scontato - quello me lo riserverò per altro *si sfrega le
mani*
Tanto per cambiare (...oddio, mi sono appena resa di conto di
essere già a 1/5 di questo progetto, e
incredibilmente di non stare avendo cali d'ispirazione), tabellina!
Beginning |
Accusation |
Restless |
Snowflake |
Haze |
Flame |
Formal |
Companion |
Move |
Silver |
Prepared |
Knowledge |
Denial |
Wind |
Order |
Thanks |
Look |
Summer |
Transformation |
Tremble |
Sunset |
Mad |
Thousand |
Outside |
Winter |
Diamond |
Letters |
Promise |
Simple |
Future |
Un grazie
immancabile e doveroso a chi legge/segue/ricorda/preferisce (ehi, siete
parecchi! *^*), ma a chi commenta sempre un po' di più :)
Alla prossima,
Lou.
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Capitolo 7 *** 7 ***
7) Prepared.
Il vero problema di un rischio, più che nel riconoscerlo,
sta nel decidere di correrlo nonostante tutto.
Attualmente è
stabile, ma non possiamo prevedere ricadute. Bruce ci ha
provato, a indorargli la pillola – poi Tony ha tagliato
corto: in sostanza non
escludiamo che a svegliarti, una mattina, possa essere la sua mano di
metallo attorno al collo.
Steve sa cosa significhi rischiare. Lo sapeva prima del siero, quando
era una calamita vivente per i guai, e lo sa adesso.
“Non sarà il grattacielo di Stark, ma ehi, ci
siamo adattati a cose peggiori” dice chiudendosi la porta
alle spalle. E lo capisce mentre prova a sondare la sua espressione
– Tony ha ragione. Bucky è tornato alla
normalità (Steve trova disumano il termine deprogrammato) da
neppure due mesi, e tutto questo è un rischio. Forse il
più grande e imprevedibile mai corso.
“Potremmo...” inizia Bucky. Si interrompe, fermo al
centro del salotto, come in ascolto – come se quelle mura
sconosciute possano suggerirgli le parole giuste. Steve trattiene il
fiato.
“Potremmo mettere i cuscini del divano sul
pavimento” dice infine.
E Steve sorride. Completamente, incontrollabilmente.
È un rischio, ma lui è più che pronto
ad affrontarlo.
[200 parole]
__
NdA: vivere
senza una connessione Internet stabile è un'autentica
tragedia. Ma per vostra (s)fortuna sono di nuovo nel mondo civile,
sebbene solo per un paio di giorni, e quindi vi beccate
l'aggiornamento. Non dirò nulla, se non che 1) il
mio amore per questi due continua a crescere a dismisura, alimentato
dagli spoiler trapelati su Civil War; 2) questa double è
partita tutta dalla battuta di Tony, la prima cosa a venirmi in mente;
3) da un punto di vista cronologico, se proprio vogliamo essere
puntigliosi, può essere collocata prima di 'Beginning'. E
nulla, spero vi sia piaciuta *^*
Puntualissima e immancabile, riecco anche la tabellina dei prompt!
Beginning |
Accusation |
Restless |
Snowflake |
Haze |
Flame |
Formal |
Companion |
Move |
Silver |
Prepared |
Knowledge |
Denial |
Wind |
Order |
Thanks |
Look |
Summer |
Transformation |
Tremble |
Sunset |
Mad |
Thousand |
Outside |
Winter |
Diamond |
Letters |
Promise |
Simple |
Future |
Soliti, ma non
per questo meno significativi, ringraziamenti a chi legge/favva/commenta e via dicendo. Ai
recensori di più, però :D
Alla prossima!
Lou.
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Capitolo 8 *** 8 ***
8) Order.
Il Soldato è stato creato per eseguire ordini.
Individua Isola Elimina
Riferisci
Il fallimento non è contemplato.
Missione compiuta
Rapporto missione
L'inottemperanza neppure.
“Sei la mia missione” ripete. È tutto
quel che sa, e il velo sulle palpebre che brucia e brucia e sfoca ogni
contorno non ha senso-
ma io lo conoscevo
Il Soldato non è stato creato per disobbedire.
“Sono con te fino alla fine.”
Cadere è semplice: forse l'ha già fatto. Come una
benedizione, l'acqua spegne l'incendio negli occhi.
Risalire non ha peso.
ti conosco ma non so chi
sei
L'uomo del ponte respira, e tanto basta.
Salvalo Sparisci
(Quello, di ordine, è suo soltanto.)
[110 parole]
__
NdA: su
questa qui ho sudato, e non in senso figurato. Inizialmente mi era
sfuggita oltre le 200 parole, ma alla fine sono riuscita a
rivoluzionarla del tutto (la punteggiatura mancante e alcune
maiuscole/minuscole non convenzionali sono volute, a proposito) e a
rientrare non solo in una double, ma addirittura in una drabble vera e
propria. Senza contare che mi piaciucchia abbastanza. Quindi
è stata una faticaccia, sì, ma yay me!
Onnipresente e con ben otto prompt già spuntati, tabellina!
Beginning |
Accusation |
Restless |
Snowflake |
Haze |
Flame |
Formal |
Companion |
Move |
Silver |
Prepared |
Knowledge |
Denial |
Wind |
Order |
Thanks |
Look |
Summer |
Transformation |
Tremble |
Sunset |
Mad |
Thousand |
Outside |
Winter |
Diamond |
Letters |
Promise |
Simple |
Future |
Un grazie
speciale a Bucky, per la costanza dei
suoi commenti, e a
Nexys,
che mi ha piacevolmente sorpresa con delle recensioni dettagliatissime
e accurate ad ogni capitolo. E poi grazie a chi
preferisce/ricorda/segue (siete già una trentina in tutto, wow!): se anche a voi
venisse voglia di lasciarmi qualche riga non me la prenderei mica, anzi
:*
Alla prossima,
Lou.
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Capitolo 9 *** 9 ***
9) Flame.
Forse è l'euforia terrificante della guerra ad infiammare
certi pensieri.
“Ammettilo, Rogers: me la stai facendo pagare”,
singhiozza, strizzando gli occhi e riallungandogli la bottiglia.
“E ti stai pure divertendo.”
O forse è semplicemente l'alcol.
“Dopo tutti questi anni meritavo una rivincita,
no?” replica l'infame,
che dopo mezzo litro di quell'inferno liquido (“l'unico
merito di questi crucchi figli di puttana”, ha commentato
Morita, prima di finirne tramortito come gli altri) è ancora
fresco come una rosa.
Poi fa una cosa sbagliatissima.
Il gesto in sé (Bucky capisce,
è ancora sufficientemente lucido) è innocuo:
prende un altro sorso rovesciando la testa all'indietro. Il problema
è altrove: è nelle stelle che sembrano
sciogliersi nei suoi occhi, è nella sua bocca sul collo
della bottiglia, è osservare il movimento della sua gola e
chiedersi se, come, quali suoni ne uscirebbero se ora si piegasse e la
baciasse fino a lasciare i segni della barba sfatta su quella pelle
immacolata, irraggiungibile.
“Ti arrendi già?”
Ride, e oscura il firmamento.
(Non è la guerra, né l'alcol. È reale.)
Bucky ghigna, più feroce del dovuto, strappandogli di nuovo
la bottiglia.
“Abbiamo tutta la notte.”
Brucerà prima della fine di questa guerra.
[200 parole]
__
NdA:
è tutto partito da un pensiero: Steve non può
ubriacarsi, Bucky sì. E basta, stavolta davvero non
dirò altro, tranne che ho adorato scrivere
questa cosa. *ride e va a nascondersi*
[Rullo di tamburi] TABELLINA!
Beginning |
Accusation |
Restless |
Snowflake |
Haze |
Flame |
Formal |
Companion |
Move |
Silver |
Prepared |
Knowledge |
Denial |
Wind |
Order |
Thanks |
Look |
Summer |
Transformation |
Tremble |
Sunset |
Mad |
Thousand |
Outside |
Winter |
Diamond |
Letters |
Promise |
Simple |
Future |
Ringraziamenti doverosi e immancabili a chi
legge/preferisce/ricorda/segue/recensisce.
Vivibì.
Alla prossima!
Lou.
|
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Capitolo 10 *** 10 ***
10) Thanks.
“Sam
sta andando a prendere Scott. Ti tireremo fuori.”
Per un po', nessuno dei due aggiunge altro. Steve
(ha ancora un'eco strana, quel nome, nella sua testa – come
un motivo senza parole di cui però rammenta ogni accordo,
una novità che sa inspiegabilmente di casa) non dice
'promesso', ma non è necessario.
Ha il viso sporco e stanco, mentre si siede di
fronte a lui, e improvvisamente Bucky riesce a pensare solo che
quell'immagine è ingiusta, in conflitto con quella che sta
ancora riassemblandosi nei suoi ricordi – valore integrità
giustizia luce. Così stropicciato,
così angosciato,
gli fa dimenticare tutto il resto. Compreso il braccio intrappolato
nell'acciaio.
“Grazie.”
Suona arrugginito e polveroso sulla sua bocca, ma
è la reazione di Steve a contare davvero: le spalle che si
raddrizzano, il mento che si solleva, gli occhi che si riaccendono. Lo
guarda. Lo guarda e basta, e Bucky non sa ancora dare nome a ciascuna
emozione, ma quella gli sembra bella, e giusta, e adatta al suo viso.
“Grazie a te.”
Non servono spiegazioni. Rimangono
così, a riconnettersi in silenzio – il tempo
adesso è dalla loro parte, e Bucky si sente già
un po' più libero.
[200 parole]
__
NdA:
avete presente la scena post-credits di Ant-Man, sì? Ecco,
questa è esattamente la mia personalissima scena
post-post-credits. E l'ho scritta ascoltando a ripetizione Drones dei
Muse, che è un album così Bucky (e Stucky -
ascoltatevi Aftermath e ditemi se non è perfetta per questi
due) related da far quasi male. Grazie, Bellamy & Co., la mia
vita non era già abbastanza rovinata di suo.
Ormai già completata per un terzo,
tabellina!
Beginning |
Accusation |
Restless |
Snowflake |
Haze |
Flame |
Formal |
Companion |
Move |
Silver |
Prepared |
Knowledge |
Denial |
Wind |
Order |
Thanks |
Look |
Summer |
Transformation |
Tremble |
Sunset |
Mad |
Thousand |
Outside |
Winter |
Diamond |
Letters |
Promise |
Simple |
Future |
La
prossima settimana parto per l'Erasmus, quindi questo, a meno che non
riesca a postare di nuovo tra domenica e lunedì,
sarà probabilmente il mio ultimo aggiornamento dal suolo
patrio per i mesi a venire (aggiornerò anche da
lì, ma forse con meno frequenza). Ci tenevo ad avvertirvi :)
Un
grazie immenso e vivissimo, come sempre, a chi
legge/ricorda/segue/preferisce, ma soprattutto a chi recensisce - non
mordo mica, queste personcine possono confermarvelo!
Alla
prossima,
Lou.
|
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Capitolo 11 *** 11 ***
11) Simple.
“Un puzzle. Di quelli enormi su cui uscivo di testa, hai
presente? Era così: ogni ricordo un tassello. Trovare due,
tre incastri, non era difficile. Collegarli al resto
sì.” Chiude brevemente gli occhi. Ha inseguito
quella spiegazione all'infinito. “Quando ci siamo ritrovati
è diventato... più facile. Tu hai sempre intuito
il disegno generale, la visione oltre i dettagli, anche da bambini. Da solo
non capivo, ma con te i tasselli combaciavano ogni volta... e
così hanno fatto i miei ricordi. Le connessioni sono
diventate evidenti. Semplici.”
“Dio, Buck. Avrei potuto delegarti i miei discorsi,
settant'anni fa.”
Bucky accoglie l'eco divertita nella sua voce come se da quei giorni
siano trascorsi solo minuti spensierati, anziché decenni di
vuoto. Poi Steve torna serio – e c'è un mondo
sconfinato, nel suo sguardo.
“Perché me lo stai dicendo ora?”
(Per l'intensità e l'affetto nei suoi occhi, a tratti quasi
insostenibili. Perché ha imparato. Perché è Steve.)
“Abbiamo fatto scoppiare una cazzo di guerra civile, Rogers.
Non è mai troppo presto” afferma, sistemandogli le
cinghie dell'uniforme sulle spalle.
(Perché è vero: è semplice. E loro
stessi combaciano adesso come allora.)
“E a proposito, era un puzzle assolutamente
spettacolare.”
[200 parole]
__
NdA: ieri,
al termine di un ennesimo rewatch di TWS dalle conseguenze emotive a
dir poco devastanti, ho pensato: Russo
bros, in Civil War mi dovrete DELLE GIOIE per ripagarmi di tutto questo.
Poi mi sono ricordata che stiamo parlando appunto di una guerra che nei
fumetti finisce in-quel-modo-che-non-deve-esssere-nominato, e che lo
stesso Sebastian Stan ha detto che possiamo aspettarci delle 'pretty
brutal fight scenes', quindi mi sono detta: ho capito, una gioia a 'sti due
gliela devo regalare io, altrimenti non lo farà nessun altro.
E scrivere di un Bucky che è di nuovo pienamente se stesso
è stato come una boccata d'aria fresca, davvero :')
Immancabilmente, TABELLINA!
Beginning |
Accusation |
Restless |
Snowflake |
Haze |
Flame |
Formal |
Companion |
Move |
Silver |
Prepared |
Knowledge |
Denial |
Wind |
Order |
Thanks |
Look |
Summer |
Transformation |
Tremble |
Sunset |
Mad |
Thousand |
Outside |
Winter |
Diamond |
Letters |
Promise |
Simple |
Future |
Questa è, a tutti gli effetti, l'ultima drabble che posto
dall'Italia. Domani parto (ANSIA MODE: ON), e per i prossimi mesi gli
aggiornamenti saranno probabilmente più sporadici, ma
cercherò comunque di non far passare troppo tempo tra l'uno
e l'altro. Nel frattempo ringrazio di nuovo chi legge e recensisce
questa raccolta, che è partita un po' come una sfida ma a
cui mi sto affezionando sempre di più di capitolo in
capitolo. E a tutti gli altri: se dovesse venirvi voglia di lasciarmi
un paio di righe sul perché l'avete inserita tra i
preferiti/ricordati/seguiti non mi offenderei mica, tutt'altro :D
Alla prossima!
Lou.
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Capitolo 12 *** 12 ***
12) Restless.
Da quando sono sfuggiti a Schmidt, Bucky non dorme più.
L'incubo è sempre in agguato; il buio ravviva ricordi pronti a
ghermirlo ancora. Così mormora sottovoce la propria matricola, mentre
raggiunge di soppiatto la tenda accanto. Lo fa per rammentarsi di non
stare sognando – lo fa finché non si sdraia poco distante dalla sua
sagoma addormentata, i battiti accelerati al pensiero di svegliarlo e
dovergli spiegazioni. (Ci ha pensato: 'fanculo, questa guerra mi ha
fatto diventare sonnambulo, Stevie.)
Ma non succede mai. E prima dell'alba, ugualmente silenzioso, scivola
via.
Da quando sono sfuggiti a Schmidt, Steve finge soltanto di dormire.
Lo sente ogni notte – i passi così lievi da stringergli il cuore, il
suo corpo che si stende piano a terra. Ed è difficile non fare nulla,
quando vorrebbe solo voltarsi e toccargli il braccio, o il viso, e
approfittare del buio per parlargli senza filtri e dirgli sono qui e ho paura anch'io.
Tornare ad essere ragazzini. Fingere, o forse smettere di farlo.
Non succede mai. Ma nelle ore prima dell'alba, quando finalmente anche
il respiro frammentato di Bucky diventa regolare, tutto sembra più
calmo – e per un po', schiena contro schiena, entrambi riescono a
riposare.
[200 parole]
__
NdA: come
previsto, l'Erasmus mi sta lasciando pochissimo tempo per scrivere. Qui
procede tutto molto bene e adoro il posto, ma non aggiornare
da più di dieci giorni mi sembrava un'eternità, per cui ieri ho
approfittato di una serata vuota (ma piena di ispirazione) per
riprendere in mano la raccolta. Spero che questa drabble con doppio PoV
vi piaccia; personalmente, io ho adorato scriverla.
Lo so che vi mancava, e quindi TABELLINA!
Beginning |
Accusation |
Restless |
Snowflake |
Haze |
Flame |
Formal |
Companion |
Move |
Silver |
Prepared |
Knowledge |
Denial |
Wind |
Order |
Thanks |
Look |
Summer |
Transformation |
Tremble |
Sunset |
Mad |
Thousand |
Outside |
Winter |
Diamond |
Letters |
Promise |
Simple |
Future |
Anche dal
Belgio, un doveroso grazie a chi legge e segue assiduamente questa
fanfiction, e uno ancora più grande a chi la recensisce - in
particolare Nexys,
Alley
e Bucky! :*
Alla prossima,
Lou.
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Capitolo 13 *** 13 ***
13) Outside.
Verso la fine, lo sguardo già velato, sua madre gliel'aveva ripetuto
spesso.
Là fuori è difficile per
tutti, ma c'è chi nella vita ha un privilegio speciale. Un custode. Io
ho avuto te... e anche tu hai qualcuno.
Steve le stringeva le mani, ma taceva.
Solo dopo aveva capito. I letti arrangiati sul pavimento, gli
straordinari di lavoro per curare i suoi polmoni marci (“Buck, non devi”, “Non hai
voce in capitolo, tappetto”), e quegli occhi – giocosi solo
all'apparenza, ma in realtà sempre pieni di premura. Fedeli a una
promessa.
Sua madre aveva ragione. Il mondo fuori rimaneva sbagliato, ingiusto,
ma lui era fortunato: aveva un angelo tutto suo.
[110 parole]
__
NdA: non ho
nulla da dire a discolpa di tanta mielosità, se non che abbisognavo
fortissimamente di fluff e di roba pre-serum e pre-war. E visto che
nessuno mi scrive cose su quest'accoppiata, rimedio da sola - tra
l'altro il prompt di questa drabble è rispettato mooolto relativamente,
ma come ho già detto, non ho granché da dire per discolparmi XD
Datemi una T, datemi una A, datemi una B, eccetera eccetera... tabellina!
Beginning |
Accusation |
Restless |
Snowflake |
Haze |
Flame |
Formal |
Companion |
Move |
Silver |
Prepared |
Knowledge |
Denial |
Wind |
Order |
Thanks |
Look |
Summer |
Transformation |
Tremble |
Sunset |
Mad |
Thousand |
Outside |
Winter |
Diamond |
Letters |
Promise |
Simple |
Future |
...tra l'altro, e l'ho notato giusto ora rileggendola, credo che questa
sia la prima drabble della raccolta scritta al passato. Ormai sono così
abituata col presente che quasi lo do per scontato, ma in questo caso
mi è sembrata una scelta più appropriata per rendere meglio l'idea di
ricordo, di qualcosa di già trascorso. E onestamente il risultato non
mi dispiace, devo ammetterlo.
Un grazie
supergigante, come sempre, a chi commenta assiduamente la
raccolta, e uno anticipato a chi deciderà di farlo, magari per mettermi
al corrente del perché l'abbia inserita tra le
preferite/seguite/whatever. Daaai, gente, non mordo mica! :*
Alla prossima,
Lou.
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Capitolo 14 *** 14 ***
14) Denial.
Quando succede, lo coglie impreparato come solo un miracolo potrebbe.
È impossibile, eppure è lì – arranca lungo quel sentiero ghiacciato,
col viso tagliato dal gelo e la neve incrostata nei capelli. Bucky.
Eri caduto,
pensa; ma poi lo vede incespicare, stremato, e subito gli è accanto a
sorreggerlo in una presa febbrile, e il suo respiro soffocato contro il
collo è la cosa più giusta e viva e vera di tutte.
Dopodiché si sveglia.
Quando succede, e succede ogni notte, quel calore gli resta addosso
ancora per qualche istante – e Steve lo odia, perché a distruggerlo non
è sapere che ricapiterà, ma che lui ci crederà di nuovo.
[110 parole]
__
NdA:
ammettetelo: vi mancavano i miei momenti da angstomane incallita. Se
anche solo per un attimo sono riuscita a farvi credere nel What If/AU
in cui Bucky torna da Steve dopo la caduta dal treno, posso dire di
aver raggiunto il mio obiettivo; se no, pazienza: ho comunque scritto
una cosa angst, e mi mancava scrivere cose angst :'D
Tabellina!
Beginning |
Accusation |
Restless |
Snowflake |
Haze |
Flame |
Formal |
Companion |
Move |
Silver |
Prepared |
Knowledge |
Denial |
Wind |
Order |
Thanks |
Look |
Summer |
Transformation |
Tremble |
Sunset |
Mad |
Thousand |
Outside |
Winter |
Diamond |
Letters |
Promise |
Simple |
Future |
Un grazie grande quanto l'amore di Steve per Bucky (o di Bucky per
Steve: il concetto è quello. Credo siano uno dei miei pochi otp in cui
non c'è 'sbilanciamento' tra i sentimenti delle due metà, perlomeno per
come li interpreto io) a chi segue questa raccolta, e soprattutto a chi
continua a rencensirla :*
Alla prossima,
Lou.
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Capitolo 15 *** 15 ***
15)
Companion.
La
mente di Bucky è piena di trappole.
(“Non
mi guardare così.”)
Dubbio
e insicurezza, gemelli inseparabili, germogliano in fretta dove prima
non c'era nulla. E lo fanno infuriare: una rabbia sorda, incessante.
(“Così
come?”)
Succede
quando scorge quell'espressione – quell'agonia nei suoi occhi che sa di
impotenza, di paure insormontabili.
Non
voglio la tua compassione, Steve.
(“Come
se potessi scivolarti dalle mani da un momento all'altro.”)
La
mente del Soldato era un deserto; quella di Bucky è un campo minato.
Quando
lo bacia per la prima volta – la bocca aperta, il respiro lacero,
l'illusione di poter trattenere nel palmo sinistro il calore della sua
pelle – è quasi una dichiarazione d'intenti: sono
io, sono sempre lui, voglio le stesse cose che volevo settant'anni fa.
Poi,
solo una richiesta.
Guardami
con gli stessi occhi.
E
lui, nell'attimo infinito che segue, lo fa. Lo guarda non con gli occhi
dell'eroe esausto, ma del ragazzo; non del leggendario Capitano, ma di
Steve, Stevie, il suo Steve – quel
meraviglioso idiota dal cuore di leone per cui si sarebbe fatto
ammazzare. E per cui lo farebbe tuttora.
Compagni.
Guerrieri. Metà.
La
mente di Bucky è un campo minato, ma insieme possono disarmarlo.
[200
parole]
__
NdA:
vorrei
fare un commento serio, e magari dirvi quanto mi sia piaciuto scrivere
questa drabble per cui ho avuto l'ispirazione alle sette del mattino
(...no comment, senza contare che avevo alle spalle a malapena cinque
ore di sonno e che subito dopo l'ho anche tradotta
in inglese,
versione che posterò a breve su AO3), ma riesco a pensare solo a una
cosa: A METÀ DELLA RACCOLTA CE L'HO FATTA, A FARLI LIMONARE. *ride*
Prima
di poter aggiungere qualcosa di altrettanto idiota, mi censuro da sola
e tabellina!
Beginning |
Accusation |
Restless |
Snowflake |
Haze |
Flame |
Formal |
Companion |
Move |
Silver |
Prepared |
Knowledge |
Denial |
Wind |
Order |
Thanks |
Look |
Summer |
Transformation |
Tremble |
Sunset |
Mad |
Thousand |
Outside |
Winter |
Diamond |
Letters |
Promise |
Simple |
Future |
Un
immenso grazie a Nexys, Bucky e Rameo_Laufeyson8 per le recensioni
all'ultimo capitolo, e uno anticipato a chi vorrà unirsi a loro in
questo e nei successivi :*
Alla
prossima,
Lou.
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