CHRONICLES OF PARADOX LIBRO 1

di darak
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** (Tra la Luce e le Tenebre scelgo il Chaos)CAPITOLO 1 PLAYER OR GAME-MASTER ? ***
Capitolo 2: *** (I FELL EVERYTHING! I KNOW EVERYTHING!) CAPITOLO 2NEW BODY! NEW EHM... FRIENDS ? ***
Capitolo 3: *** (ERECTING A HOME) CAPITOLO 3 WELCOME TO PONYVILLE ***
Capitolo 4: *** (DISGUISE TIME) CAPITOLO 4 WE ARE A FAMILY NOW ***
Capitolo 5: *** (COSA IL TUO CUORE DESIDERA DAVVERO ?) CAPITOLO 5 SOGNI E DUBBI ***
Capitolo 6: *** (YOU KNOW? YOU ARE SO PRETTY THAT MY HOOF WANTS TO KISS YOUR FACE) CAPITOLO 6 UNA LEZIONE DA IMPARARE ***
Capitolo 7: *** (POTRAI VOLARE INSIEME AL TUO IDOLO) CAPITOLO 7 DI CROCIATE E DI SOGNI REALIZZATI...ASPETTA CI SONO DENTRO ANCH'IO? ***



Capitolo 1
*** (Tra la Luce e le Tenebre scelgo il Chaos)CAPITOLO 1 PLAYER OR GAME-MASTER ? ***


Vi siete mai trovati a vivere un sogno talmente vivido da sembravi reale? E se da un sogno così non doveste più risvegliarvi ? Come fareste a distinguere dove finisce il sogno e dove inizia la realtà? Ma forse sto correndo troppo, a chiunque stia leggendo questi manoscritti voglio solo avvertirli che non sono un invenzione, sono i ricordi di un qualcosa veramente vissuto (a cui onestamente neanche io a volte riesco a credere se sia successo davvero o se l'ho solo immaginato) e lascio questi scritti in modo che tutti possano conoscere questa storia e tutte le vite che si sono intrecciate con la mia; ecco Ladies and Gentelmen o forse dovrei dire Fillies and Gentlecolts (ormai neanche io lo so più) lasciete che vi narri la mia storia e la storia di tante persone diverse che hanno messo da parte le loro divergenze per salvare la loro casa ed il loro mondo.

Stavo galleggiando in vuoto buio** ma in credibilmente riuscivo ancora a vedere il mio corpo, l'ultima cosa che ricordo è che ero uscito per fare jogging, e poi mi sono ritrovato in questa oscurità. Il mio nome è Francesco Paolo sono un semplice ragazzo pugliese di 21 che studia per diventare medico, sono alto 1 metro e 73 cm capelli e occhi castani (capelli corti), amo tutti gli animali eccetto gli insetti, faccio jogging e vado in palestra con regolarità (ho un fisico non molto muscoloso ma atletico), ho studiato recitazione ed ho una visione un po' anticonvenzionale della vita.

Ad un certo punto ho sentito come se il mio corpo iniziasse ad acquisire velocità perché stavo precipitando in questo nero abisso senza fondo; credevo di essere svenuto per strada e che questo fosse il sogno più allucinante e bizzarro che avessi mai fatto in tutta la mia vita. Ma era talmente reale, come poteva un sogno sembrare cosi vivido, così vero. Dopo non so neanche quanto tempo di caduta libera scorsi un pavimento a scacchi nero e bianco pensai di stare per schiantarmi e in un certo senso pensavo che questo mi avrebbe svegliato da questo sogno, ma improvvisamente proprio mentre ero a due centimetri dal suolo la mia caduta si interruppe all'istante e poi atterrai dolcemente sul pavimento. Lentamente mi rimisi in piedi e iniziai a guardarmi attorno per cercare di capire dove fossi o se ci fosse qualcun altro oltre a me in questo posto. Dietro di me scorsi in lontananza una serie di tende color rosso cremisi e un piccolo palcoscenico; mi avviai verso questa struttura con cautela e una arrivato vicino mi resi conto che effettivamente si trattava di un palcoscenico avente sullo sfondo tende rosso cremisi, c'erano sedie per il pubblico ma senza spettatori e al centro del palco era posizionato un tavolo con una scacchiera con tutti i pezzi già in ordine per giocare e tre sedie; due sedie erano chiaramente posizionate per due i giocatori ma la terza era invece posizionata lateralmente al centro tavolo e leggermente sopraelevata rispetto al tavolo stesso.

Spinto dalla curiosità salì sul palco passando da dietro le tende (dietro le tende comunque non trovai nulla neanche un meccanismo per aprire o chiudere il sipario) e mi avvicinai al tavolo e alle sedie; una volta che potei vedere la scacchiera dire che fui scioccato sarebbe un eufemismo. I pezzi degli scacchi erano tutti personaggi della mia serie preferita My Little Pony L'amicizia è magica (so cosa state pensando, un maschio a cui piacciono i pony? Bhe che posso dire gente i disegni le storie e le caratterizzazioni dei personaggi mi hanno talmente colpito da farmi diventare un fan davvero appassionato di questa serie, vederla per credere); dal lato dove si sarebbero dovuti trovare i pezzi bianchi c'erano Princess Celestia, Princess Luna, Twilight, Rainbow Dash, Fluttershy, Pinkie Pie, Rarity Applejack e altri personaggi buoni della serie; dal lato dei neri invece c'erano Discord, Queen Chrysalis, Trixie, Gilda e altri antagonisti della serie. Ogni pezzo era curato fin nei minimi dettagli e proprio nell'istante in cui stavo per afferrare il pezzo di Princess Luna (il mio pony preferito, anche se io sono anche un fan fissato con gli antagonisti) udì una strana e malinconica melodia di sottofondo* ed un voce profonda che iniziò a parlarmi: "Benvenuto mortale, benvenuto nella Game-Room" disse la voce in tono cordiale; nonostante il tono qualcosa mi disse di non fidarmi completamente di questa voce e risposi "Tu che mi parli dalle ombre, vieni alla luce e rivelati; non sono solito parlare a fantasmi che non hanno un volto". "Mhuahuahuahua" disse la voce misteriosa ridendo, " è la prima volte che uno della tua specie entra in questa dimensione e sei già riuscito a strapparmi una risata, è davvero interessante il genere umano".

Un'altra dimensione ? Specie ? Ma che razza di sogno malato la mia mente aveva generato? Pensai, "Questo non è un sogno mio giovane uomo" disse la voce, "Cosa?! Hai letto il mio pensiero?" gli urlai "Fuori dalla mia testa, io non so chi tu sia o cosa tu sia ma non ti devi mai più permettere di entrare nella mia testa, i miei pensieri non sono certo materiale per tuo piacere personale", "Sempre più affascinate, mi chiedo se tutti gli umani siano così spavaldi o se tu sia un eccezione", "Non so quanti umani tu abbia conosciuto Mr. Voce Fantasma ma personalmente credo che noi tutti siamo persone diverse, ognuno con una propria personalità e modo di pensare, e adesso se non le dispiace mi dica il suo nome in fin dei conti quando due estranei si parlano dovrebbero per lo meno presentarsi non crede?" gli dissi infine con aria seccata.

"In effetti hai ragiona mortale, dove sono le mie buone maniere?" disse con una finta voce drammatica "Nel corso dei secoli le malelingue mi hanno dato innumerevoli nomi e titoli, ma tu puoi rivolgerti a me chiamandomi semplicemente Chaos", "Bhe molto piacere signor Chaos io mi chiamo Francesco Paolo, preferirei non rivelarle il mio cognome se non le dispiace, ed adesso mi dica per favore dove sono e cosa ci faccio esattamente qui?" risposi con un lieve tono sarcastico; "Ah Ah Ah bene mia piccola creatura mi sembra giusto soddisfare la tua curiosità, ti trovi in mondo che potrebbe essere definito il regno a confine tra il sogno e la realtà e stai per prendere parte ad un gioco molto speciale che ho predisposto da innumerevoli eoni", " Un gioco? Debbo dedurre che questa scacchiera e questi pezzi ne facciano parte vero?", "Certamente e adesso dovrai scegliere tu il ruolo da interpretare, qualunque esso sia".

"Aspetta solo dannatissimo un minuto" gli dissi con voce furente "Chi ha detto che voglio partecipare a questo gioco, qualunque esso sia, e poi perché proprio io?", "Perché tu mio giovane uomo mi hai incuriosito e cosa più importante mi incuriosisce il tuo modo di pensare, tu stesso una volta hai affermato "TUTTA LA VITA E' UN CARNEVALE E IL MONDO INTERO E' UN GRANDE PALCOSCENICO E NOI NON SIAMO ALTRO CHE GLI UMILI ATTORI CHE DEVONO RECITARE IN QUELLA TRAGICOMMEDIA CHE E' LA VITA STESSA", ed è stato allora che hai acceso la mia curiosità"; "Come puoi sapere queste informazioni? Oh no aspetta lascia perdere, lettura del pensiero o qualche altra stranezza vero? Bhe non ho ancora capito cosa tu sia esattamente ma a giudicare da ciò che mi hai detto finora potresti essere (e qui l'ho detto con un piccolo senso di terrore nelle mie parole) una specie di dio?".

"Complimenti, sono davvero colpito lo abbia capito così presto, tu hai davvero una mente acuta, lo sapevo Mhuahuahuahua, ma ora torniamo a questioni più importanti; come stavo dicendo quella scacchiera e le creature che sono raffigurate da quei pezzi saranno parte di questo gioco, ma ora arriva la mia domanda più importante" Chaos fece una piccola pausa e poi continuò "Bianco o Nero?".

"Eh?!" dissi sconcertato, "Bianco o Nero? Scegli" rispose Chaos con voce tuonante. In quel momento non capì cosa volesse esattamente, forse voleva che io scegliessi i protagonisti o gli antagonisti e che mi schierassi con una delle due fazioni, ma che senso aveva tutto ciò? "Dammi solo un momento" gli dissi; iniziai a riflettere, da una parte c'erano i buoni e dall'altra i cattivi pensai che qualunque decisione avessi preso avrebbe avuto i suoi pro e i suoi contro, certo erano tutti personaggi che adoravo anche se preferivo i cattivi, ma se avessi scelto questi ultimi significa che avrei dovuto fare del male ai buoni ( e fra questi c'era la mia adorata Luna) ma se avessi scelto i buoni avrei fatto del male ai miei cattivi preferiti; in sostanza ero ad un punto morto.

"Sono un dio ma anche la mia pazienza ha un limite, scegli, adesso!" gridò Chaos e tutto sembrò tremare, alla fine ebbi un idea geniale che poi in effetti rispecchiava il mio modo di pensare e la configurazione della stanza "Tu prima hai detto che posso scegliere qualsiasi ruolo volessi interpretare, giusto? Quindi stammi bene a sentire perché questa è la mia risposta: TRA LUCE E TENEBRE IO SCELGO IL CHAOS, NE' GIORNO NE' NOTTE MA SOLTANTO IL CREPUSCOLO". E detto ciò mi sedetti alla sedia laterale alla scacchiera quella non riservata né ai pezzi bianchi né a quelli neri.

"Ahahahahahahahahahahahahahahah" disse Chaos "meraviglioso, nessuno prima di te aveva espresso una simile posizione e scelto la sedia centrale, incredibile ragazzo fino ad ora mi hai fatto davvero una meravigliosa e stupenda impressione, sapevo di aver visto qualcosa di unico in te che non ho mai visto in nessun altra creatura prima d'ora; hai scelto il tuo ruolo e permettimi di dire un ruolo davvero molto importate, molto più importante di quanto tu non possa neanche immaginare", "Quale?" risposi stupito, "Quale ruolo avrei scelto?"

"Tu mio giovane uomo, non sarai una semplice pedina o un semplice Player in questo gioco, ma un Game-Master, e quando sarai a destinazione ti darò tutti i dettagli di cui avrai bisogno; ora tieniti pronto saluta la tua vecchia vita mortale e preparati ad abbracciare la tua nuova esistenza come essere superiore"

"Cos" ma non ebbi neanche il tempo di finire la mia frase che una luce accecante mi avvolse e all'ultimo istante intravidi qualcosa sopra di me; lo vidi solo di sfuggita ma avrei giurato che fosse un enorme occhio giallo con una pupilla nera cruciforme. E poi non vidi più nulla però iniziai ad avvertire un dolore in tutto il corpo, un dolore straziante; era come se non solo stessero prendendo il mio corpo e lo stessero smembrando un po' per volta, ma mi sentivo quasi ardere non solo sulla mia pelle, ma anche dentro le mie viscere.

Ad un certo punto il dolore divenne talmente intenso che iniziai a lanciare una serie di urla strazianti ed infine dopo quella che mi era sembrata un eternità persi conoscenza e la mia mente iniziò a vagare per la seconda volta nel limbo dell'incoscienza.

*P.S. MUSICA DI SOTTOFONDO DELLA GAME-ROOM: https://www.youtube.com/watch?v=jcYzZjIpSek

**MUSICA DEL VUOTO: https://www.youtube.com/watch?v=dzAlJHU2Fsg
 

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Capitolo 2
*** (I FELL EVERYTHING! I KNOW EVERYTHING!) CAPITOLO 2NEW BODY! NEW EHM... FRIENDS ? ***


Lentamente riaprì gli occhi ma non avevo idea né di quanto tempo fossi rimasto privo di conoscenza né di dove mi trovassi al mio risveglio. Sembrava una foresta, ma con specie arboree che non avevo mai visto in vita mia; non filtravano molti raggi solari perché la vegetazione era molto fitta. Cercai, come prima cosa, di rimettermi in piedi ma mi sentivo strano come se non riconoscessi più il mio corpo; comunque con difficoltà alla fine riuscì a rimettermi in posizione eretta ma quando mi vidi i piedi e le mani per poco non ebbi un infarto.

Il mio piede e la mia gamba destra erano quelli di un felino la cui specie non fui in grado di identificare, avevo un pelo corto di colore grigio; il piede e la gamba sinistra invece erano quelli di una rana, e a giudicare dal colore bordeaux con chiazze nere e pianta palmata di colore fucsia ho pensato che si trattasse di una qualche specie di rana velenosa tropicale. Ma anche le mie braccia erano cambiate; la mano ed il braccio sinistro sembravano quelli di un leopardo ma con una specie di pollice opponibile artigli affilati e di un colore bianco rosato con chiazze color rosso chiaro; la mano ed il braccio destro invece erano quelli di un orso, dall'attaccatura della spacca fino all'avambraccio la pelliccia era di color bordeaux invece la mano o zampa e l'avambraccio avevano una pelliccia color grigio nerastra ed anche qui c'erano una specie di pollice opponibile e una serie di artigli.

Preso dall'ansia indietreggiai ma inciampai in qualcosa, che all'inizio pensai fosse un tronco ma che poi mi resi conto era la mia coda. "Miseria ladra!" esclamai "ma che diamine sono diventato?! E che razza di coda sarebbe questa?" in effetti più che una coda sembrava un massiccio serpente di mare di colore verde scuro con strisce gialle ed una cresta verde chiaro che partiva dall'attaccatura della coda e terminava verso la punta; ma la cosa più strana (più strana per il momento) era l'estremità finale della coda perché sembrava la testa di un serpente con tanto di bocca ed aguzzi e molto taglienti.

Cercai di rialzarmi e poi vidi una pozza d'acqua non lontano da me; con un po' di fatica per abituarmi a camminare con questi nuovi arti e alla fine arrivai allo specchio d'acqua. Rimasi a bocca aperta. Con il busto e coda insieme dovevo essere lungo almeno 2 metri e 90 cm (approssimativamente). Il mio busto sembrava quello di un drago cinese ma col manto di un cavallo di colore blu notte con strisce grigio, avevo un paio d'ali (stupende) quella di destra aveva una piccola zona rossa e per il resto era blu scuro ed era l'ala di un aquila reale, mentre l'ala sinistra era cromatica con fucsia e verde ed era l'ala di un pipistrello (entrambe comunque di una dimensione maggiore rispetto agli animali normali); la mia testa poi era quella di un cavallo color bianco crema, avevo un lungo pizzetto rosso fuoco e lunghi e sottili baffi dorati (proprio come quelli di un drago cinese, denti da squalo, criniera lunga e a cresta color rosso cremisi più scuro all'attaccatura del collo e più chiaro verso le punte, occhi obliqui con un bordo nero ( come se avessi messo del trucco) color verde smeraldo e con iridi verticali, ed in fine due corna anche se non riuscì ad identificare di che specie animale ma quella di destra era color marrone chiaro e aveva 4 rami mentre quella di sinistra era di colore viola scuro ed aveva solo due rami.

"Oh, mio, Dio" dissi lentamente e quasi senza fiato, " ma sono... bellissimo! E sexy! Direi una versione migliorata di Discord, anche se lui manterrà sempre il fascino dell'originale; se questo è un sogno, allora non voglio svegliarmi".

Ma nel momento in cui fini di parlare sentì una serie di ringhi in sottofondo e poco dopo una serie di occhi gialli che mi fissavano intensamente."Oh merde" dissi con lieve accento francese per sdrammatizzare un po' la situazione. Lentamente dai cespugli uscì un branco di Timberwolfs (in tutto c'è ne erano 6); "Ok Francesco pensa in fretta, non farti prendere dal panico" dissi a me stesso per farmi coraggio, mi alzai e dissi ai lupi "ma che bei cucciolotti, voi non volete farmi del male vero? Possiamo essere buoni amici". Evidentemente non avevano recepito il messaggio perché un grosso lupo alla mia destra iniziò ad avvicinarsi ringhiando e con la bava che li colava dalla bocca; "Calma ragazzi non fatevi venire strane idee, forse non avete capito che sono un draconequus e posso farvi del male se mi minacciate", anche se in effetti non avevo la più pallida idea di come utilizzare i miei poteri.

Indietreggia lentamente fino ad entrare in acqua e poi il lupo che si stava avvicinando fece un balzo verso di me con le fauci spalancate, " No fermati! Non osare!" gridai al lupo, poi non so esattamente cosa sia successo ma improvvisamente ci fu un piccolo bagliore nella mia mano/zampa destra e mi ritrovai a stringere una chitarra in legno massiccio che, senza neanche pensarci due volte, usai come una mazza da baseball contro il lupo. La feroce belva venne colpita alla testa e fu respinta, "Wow" esclamai "ma come diamine ho fatto ad usare la mia magia?", tuttavia non ebbi il tempo per rispondere a questo nuovo interrogativo perché il resto dei lupi iniziò ad avvicinarsi e sembravano più infuriati di prima. "Ehi un aiutino ora non sarebbe sgradito!" gridai al vento sperando che qualcuno mi rispondesse (ma ovviamente nessuna risposta), "Chaos! Maledizione, perché già che c'eri non mi hai teletrasportato nelle segrete di Canterlot ?" imprecai sarcasticamente, " Se non mi aiuti ora ho il brutto presentimento che il tuo prezioso gioco finirà ancora prima d'iniziare".

E dopo aver pronunciato queste parole cominciai a provare un forte dolore alla testa che iniziai a stringere con la mia zampa sinistra: "O ma che sbadato che sono" disse Chaos in tono sarcastico e divertito, " mi ero completamente dimenticato di insegnarti come usare i tuoi nuovi poteri; " Ah si? Ma guarda un po' dio non lo avevo notato" gli risposi con lo stesso tono, " ti suggerisco di tirare fuori il manuale d'istruzioni alla svelta se non vuoi farmi diventare cibo per cani". "Ho qualcosa di meglio mio giovane draconequus, un corso accellerto di uso della magia del caos", "Aspetta cosa?"; il dolore alla mia testa aumentava tanto che iniziai ad urlare e poi il mio corpo iniziò a sollevarsi e i miei occhi vede smeraldo cominciarono ad emanare un'intensa luce cremisi. Aprì le mie braccia stringendo i pugni (dopo aver fatto cadere la chitarra) e gridai con una voce tuonante "I FELL EVERYTHIG! I KNOW EVERYTHING! MHUAHUAHUAHUAHUA!" Onestamente non so neanche io perché avessi pronunciato quelle parole, però, iniziai a sentire una nuova consapevolezza dentro di me come se ora potessi spostare le montagne e anche di più; era la conoscenza ciò che Chaos mi stava dando, la conoscenza su come usare i miei poteri e su ciò che potevo fare con essi. Lentamente iniziai a scendere verso il suolo e come toccai terra, aprì rapidamente gli occhi e feci un ghigno maligno: " Allora pare che la situazione si sia ribalta, ammassi di rami secchi, chi di voi è pronto per il secondo round?" dissi malignamente e facendo scontrare il mio pugno destro con la mia zampa sinistra e così facendo generai una piccola onda d'urto d'energia che colpì i lupi ora chiaramente terrorizzati e con la coda fra le gambe.

"Non fate più tanto i gradassi ora, vero?", aprì il palmo della mia mano sinistra e feci roteare il polso e come per incanto al centro della radura si generò un tornado che cresceva sempre più di dimensioni, pronto a risucchiare i lupi e qualsiasi altra cosa eccetto me stesso perché mi ero magicamente attaccato al suolo. I lupi iniziarono ad indietreggiare per la paura, volevano scappare ma un solo rimase e invece di allontanarsi come gli altri si avvicinò al lupo che precedentemente avevo ferito con la chitarra. Era più piccolo di quello ferito e si avvinò a quest'ultimo cercando di svegliarlo. "Oh mio Dio ma cosa sto facendo?!" dissi tornado in me, " ho quasi ucciso una madre con il suo piccolo e un branco di creature che avevano solo fame"; annullai il tornado (che comunque aveva già fatto danni al paesaggio circostante e poi mi avvicinai al lupo ferito. Il cucciolo non voleva che infierissi su sua madre ma io con uno sguardo gli feci capire che volevo solo aiutarla; allungai la mia zampa destra sulla ferita alla testa, mi concentrai e poi dal mio palmo fu emessa una luce verde curative che fece riprendere le forze al lupo caduto e gli curò la ferita. " Vi prego di scusarmi per essere stato tanto violento nei vostri confronti, spero che questo vi possa essere d'aiuto" e detto ciò schioccai le mie dita (come fa Discord) e a terra comparvero alcune porzioni di succulente bistecche di manzo, "Vi prego di accettarle come mio sincero segno di scuse". I lupi sembrarono aver capito ciò che dissi perché presero ognuno una porzione di bistecche e se ne andarono tutti eccetto il cucciolo e la madre che prima di seguire il resto del branco mi si avvicinarono, si alzarono su due zampe e mi leccarono sul volto per dimostrare la loro gratitudine ed il fatto che mi avessero perdonato; presero anche loro le ultime bistecche e seguirono il resto del branco.

"Bhe tutto e bene quel che finisce bene, ma ora devo pensare alla mia prossima mossa e analizzare con cura la situazione" dissi pensando ad alta voce e poi continuai, camminando in circolo, " allora sono nel mondo di Mlp ed è davvero grandioso, ma sicuramente la mia presenza non è passata inosservata; se conosco Princess Celestia (e dal cartone la conosco bene) a quest'ora potrebbe già aver percepito la mia presenza e se anche non lo avesse fatto il tornato creato prima e i resti dello scontro potrebbero essere trovati da Zecora visto e considerato che mi trovo sicuramente nella Everfree Forest; la cosa migliore da fare innanzitutto sarebbe nascondere le mie tracce". Detto ciò schioccai le dita ed i segni dello scontro lasciati precedentemente scomparvero. "Perfetto ora devo pensare ad un modo per nascondere me stesso, dunque se ho capito bene ciò che prima mi ha mostrato Chaos posso modificare il mio aspetto fisico e quindi in teoria potrei apparire come un semplice puledro unicorno; però non posso certo presentarmi da solo e senza genitori o rischierei di far nascere qualche sospetto su di me"; riflettei per diversi minuti finché non mi ricordai di un altro potere di cui mi aveva parlato Chaos, ovvero generare la vita dal caos "ma certo è geniale, potrei crearmeli dei genitori o meglio dei pony che fingerebbero di essere i miei genitori; ammetto che forse potrebbe sembrare un po' da megalomane il creare così la vita, ma se ho ricevuto questo potere un motivo ci dovrà pur essere no?" dissi a me stesso e poi ripetendo la procedura che vidi nella mia testa feci con i miei artigli un taglio su entrambi i palmi delle mie zampe e poi lasciai colare sul terreno il mio sangue.

A Quel punto mi concentrai al massimo e dalla mia mano destra lanciai una scarica elettrica nera che colpì la pozza di sangue a destra e lo stesso feci con la sinistra solo che il fulmine era di un bellissimo blu elettrico. "Alla luce e alle tenebre vi ordino! Alla luce e alle tenebre vi ordino!" dissi ad alta voce e dalle pozzanghere di sangue iniziarono ad emergere delle figure, dapprima erano due scheletri, ma poi cominciarono a formarsi gli organi interni, i muscoli, i nervi, i vasi sanguigni ed poi la pelle fino a diventare due pony completi, "ALLA LUCE E ALLE TENEBRE VI ORDINOOOO!" urlai alla fine. Ero esausto e caddi in ginocchio per lo sforzo e poi li vidi alla mia sinistra una bellissima puledra unicorno alta circa 1 metro e 80 cm con un manto bianco come la neve appena caduta e degli splendidi occhi azzurro cielo ed una coda ed una criniera biondo splendente, il suo cutie mark un ciondolo d'argento con una stella pentacolo di colore fucsia, "ClearLight"; alla mia destra invece si ergeva un magnifico e possente pegasus stallone alto all'incirca 1 metro e 90 cm con un manto nero e lucido con una criniera e una coda rosso scarlatto e due incredibili occhi gialli, con caratteristiche simili a quelle di un drago, ed il suo cutie mark era una luna rossa, "MoonDark".

E dopo che i due pony ebbero udito i loro nomi mi guardarono con uno sguardo dolcissimo e contemporaneamente (come se si fossero letti nel pensiero) mi dissero una parola che mi sciolse il cuore "Papà".
 

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Capitolo 3
*** (ERECTING A HOME) CAPITOLO 3 WELCOME TO PONYVILLE ***


Mentre nella Everfree Forest il nostro giovane draconequus si destreggiava con i Timber Wolfs, a Ponyville iniziava un nuovo giorno; tutti gli abitanti allegri e sorridenti si preparavano per svolgere le loro mansioni quotidiane, dai fruttivendoli ai commercianti, dai pegasus che controllano il tempo ai pony terrestri che coltivano la terra.

Tutti sembrano essere indaffarati, o meglio tutti eccetto per una certa unicorno viola che vive in una biblioteca all'interno di un albero.

Al piano terra della biblioteca Twilight Sparkle stava dormendo appoggiata al suo tavolo da lettura con libri e pergamene a farle da cuscino; una lieve striscia di bava le colava fuori dalla bocca e pareva che nulla potesse turbare il suo sonno, nulla tranne un cucciolo di drago viola dalla cresta verde.

"Twilight! Twilight! Sveglia!" Disse il draghetto scuotendo l'unicorno.

"Ahwwwhww, buongiorno Spike" disse Twilight sbadigliando con calma davanti al suo amico, " ma perché sei così agitato?".

"Twilight, forse non lo hai notato ma il sole è già sorto da 2 ore ormai, siamo in ritardo con l'elenco delle cose da fare!". Sentendo quelle parole le pupille del pony si rimpicciolirono e poi gridò:"COSA??!!!!! E tu perché non mi hai chiamata subito Spike?"

"Beh perché di solito sei tu qui quella mattiniera e perché fino a 5 minuti fa dormivo anche io eheh", rispose il drago mentre si dirigeva in cucina per preparare la colazione.

"Accidenti se ieri non mi fossi messa a ricatalogare tutti i tomi e le pergamene adesso non sarei in ritardo; e dobbiamo anche incontrarci con le altre ragazze" disse l'agitata Twilight mentre andava a lavarsi rapidamente e a pettinarsi la criniera.

"Beh almeno per una volta se arriviamo tardi non sarà colpa mia eheeheh" disse Spike per sdrammatizzare un po'.

"Non è il momento di scherzare Spike, dobbiamo recuperare il tempo perduto, preparati perché ci dovremo teletrasportare subito da Pinkie Pie", " ma ... Ma e la colazione?", "non c'è tempo! E poi a fine giornata devo inviare un rapporto a Princess Celestia".

Senza neanche dare a Spike il tempo per rispondere, Twilight sì teletrasportó con Spike a casa di AppleJack al Giardino Dolci Mele.

AppleJack vide la sua amica dalla finestra e subito andò ad aprire la porta per accoglierla in casa.

"Twilight eccoti zuccherino, finalmente iniziavo a pensare che non saresti più arrivata.", disse la pony arancione con il suo solito accento texano."

"Scusa AppleJack, ho avuto qualche problema alla biblioteca, ma ora sono qui e posso anche lasciarti quello che mi avevi chiesto", detto ciò Twilight tirò fuori da una borsa che aveva con se una pergamena arrotolata e la consegnò alla pony di terra. "Grazie infinite Twily adesso posso andare ad incorniciare questa pergamena con l'albero genealogico della famiglia Apple". Le due amiche si scambiarono un tenero abbraccio ma furono subito interrotte da Spike che ricordó a Twilight gli altri impegni della giornata.

"Si hai ragione Spike, AppleJack se per te va bene possiamo andare ad incontrare le altre alla pasticceria Angolo Zuccherino"; "Certo, vado a lasciare questa pergamena in camera mia e saluto mio fratello e Granny Smith, torno subitissimo".

Twilight, AppleJack e il drago Spike si diressero all'angolo zuccherino per incontrare le altre e durante il tragitto furono affiancate anche dalla loro amica pegasus Rainbow Dash che stava facendo qualche acrobazia tanto per esercitarsi.

La giornata a Ponyville trascorreva tranquillamente, gli abitanti svolgevano le loro mansioni come al solito e nulla sembrava poter turbare la pace di questo giorno.

Il nostro gruppo di amiche arrivò poi alla pasticceria dove sulla soglia le attendevano le altre loro amiche Pinkie Pie, Rarity e Flutteshy; tutte si scambiarono saluti e abbracci e come al solito Spike faceva gli occhi dolci all'unicorno dalla elegante criniera viola.

Il gruppo stava entrando nella pasticceria, quando improvvisamente in lontananza si udì un forte boato e nel cielo della Everfree Forest si scatenò un gigantesco tornado. I pony in città iniziarono a farsi prendere dal panico e le strade si riempirono di urla e grida terrorizzate.

"Cosa sta succedendo?!" Urlò Rainbow Dash, "forse stanno facendo una festa nella Everfree Forest" rispose l'energica pony rosa.

"Non credo proprio cara ma non mi sembra il caso di restare qui all'aperto, meglio rifugiarsi dentro l'Amgolo Zuccherino". Ma l'incombente minaccia del tornado durò poco, perché così come era comparso nel giro di pochi minuti scomparve.

"Per mille tori imbizzarriti ragazze a si può sapere cosa è stato?", chiese AppleJack agitata. "Non ne ho idea ragazze ma credo sia il caso di andare a controllare, Zecora potrebbe essersi fatta male".

Benché Flutteshy avrebbe preferito barricarsi in casa, seguì le sue amiche e tutte insieme si diressero alla capanna della zebra Zecora.

Tornati nella Everfree Forest il Draconequus era inginocchiato a terra ansimante per lo sforzo della creazione delle suoi cosiddetti figli.

" Papà" dissero i due pony, benché esausto il cuore del draconequus era colmo di gioia. " Figli miei " provai ad abbracciarli ma ricaddi subito sulle ginocchia perché ero ancora esausto per lo sforzo, I miei figli subito mi presero per sostenermi: "grazie ragazzi, ancora non mi sembra vero di esserci riuscito, ma sono stato in grado di plasmarvi e questo mi riempie il cuore di una felicità immensa. Ma ora non è tempo di festeggiare sono certo che qualcuno nella città abbia visto il tornado e udito il boato, è necessario procedere con il piano. E, per prima cosa,dobbiamo allontanarci di qui fino ai limiti della foresta e costruire una casa", dissi con voce stanca. " Sì padre " dissero i due pony contemporaneamente, poi quello nero disse da solo:"sei sicuro di farcela? Hai già consumato parecchia energia quando ci hai creati" e sua sorella rispose:"mio fratello ha ragione, forse dovresti aspettare un po' prima di sarà ancora i tuoi poteri".

"Non preoccupatevi sono più forte di quanto non sembri, e ora la cosa più importante è metterci al sicuro".

Detto questo i tre iniziarono a incamminarsi a passo lento verso una zona limitrofa alla foresta. Una volta allontanati e sufficienza mi rimisi in piedi e mi preparai per la prossima fase del piano. " Bene ragazzi questo posto mi sembra l'ideale per costruire la nostra casa e credo anche di avere in mente la forma perfetta ", schioccai le dita in testa mi comparve un elmetto da cantiere, nella zampa sinistra comparve una chiave inglese e nella zampa destra una cassetta degli attrezzi di colore rosso ed infine sui miei occhi comparvero un paio di occhiali da saldatore. " Let's do This Texas style! Erectig a dispenser!" Gridai al vento e i miei figli mi fissarono facendo una faccia esterrefatta, come se stessero vedendo un pazzo. " Cosa c'è? " chiesi loro, e poi dissi: " oh ma certo, che scemo che sono è la battuta sbagliata" scoppiai a ridere, poi poggiati a terra la scatola degli attrezzi e la colpì con la chiave inglese gridando: " ERECTING A HOME!"

La scatola degli attrezzi inizio prima ad aprirsi, poi a trasformarsi; lentamente cresceva di dimensioni e si trasformava lentamente in una casa. Tuttavia la forma che stava assumendo questa casa era particolare.

"Papà cosa stai costruendo esattamente? ", chiese Clearlight.

"Vedi piccola mia, si tratta di un tipo di abitazione caratteristica di una città delle mie parti", sempre più rapidamente la costruzione aumentava di dimensioni finché non divenne un trullo bianco. Aveva una forma rettangolare con 3 cupole 2 laterali e una centrale più grande. Al centro c'era una porta che conduce alla zona abitativa, a destra una porta più piccola per un magazzino e a sinistra una scala che porta sul tetto. Sul tetto dietro i trulli vi era un quadrato di terra pieno fiori e con al centro un tre piccoli alberi bonsai, uno di arance, un di mele e uno di pesche.

I miei due figli guardarono con le bocche spalancate, "mhhh credo che manchi ancora qualcosa, ma cosa? Mhhhhh pensa, pensa, pensa, ma certo!" Schioccai le dita e di fronte alla porta centrale comparve uno zerbino con la scritta "HOME SWEET HOME"

"Figli miei benvenuti nella nostra nuova casa".

 

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Capitolo 4
*** (DISGUISE TIME) CAPITOLO 4 WE ARE A FAMILY NOW ***


"È una casa bellissima papà!", disse Clearlight, e suo fratello corse subito dentro per vederla anche dall'interno.

"Calma ragazzi, manca ancora una cosa prima di poterci riposare un po'", detto ciò schioccai le dita e il mio stesso corpo iniziò cambiare; diventavo sempre più piccolo e assunsi la forma di un puledro unicorno, della stessa età delle Cutie Mark Crusaders, non più di sette o otto anni. Ma la cosa più sorprendente era il colore del mio manto e dei miei occhi; come se il mio corpo fosse diviso da una linea invisibile che da in mezzo ai miei occhi mi divide perfettamente in due. Il manto del mio lato sinistro era di colore nero lucido, il manto del mio lato destro di colore bianco perlaceo. Anche il mio corno era diviso perfettamente in questi due colori e allo stesso modo era divisa la mia criniera e la mia coda; la parte sinistra della mia criniera era biondo dorata e la parte destra rosso scarlatto. Infine il mio occhio sinistro era dorato e quello destro azzurro.

"IT'S DISGUISE TIME!"

Dall'altro lato della foresta le sei pony stavano galoppando verso la casa di Zecora. "Speriamo che non le sia successo nulla", disse Twilight tutta agitata, "ehm magari non è nulla, possiamo tornare in città ragazze" , rispose timidamente Fluttershy. "Coraggio Flutter non c'è niente di cui aver paura e poi non dimenticare che ci sono io qui con voi, il pegasus più veloce di Equestria", disse con orgoglio Rainbow Dash e tutte le altre roteavano gli occhi.

Arrivate alla capanna della zebra si sentiva una calma irreale e questo preoccupó ancora di più le ragazze, Applejack aprì lentamente la porta ma come diede un occhiata lanciò un urlò agghiacciante. Le altre terrorizzate controllarono anche loro e le urla aumentarono.

Zecora era stesa a terra vicino a una mensola con cocci di vasi tutti intorno e la sua testa era ricoperta di un liquido rosso sangue.

Le 6 pony si precipitarono dentro per prestarle soccorso, ma tutta la tensione si sciolse rapidamente quando Pinkie Pie toccò il liquido rosso con uno zoccolo e poi lo assaggiò:"Pinkie ma sei impazzita?", le urlò Rarity, "sciocchine questo non è sangue, è succo di lamponi".

Tutte tirarono un sospiro di sollievo e nello stesso tempo Zecora riprese conoscenza grazie alle urla delle pony.

"Uhhh la mia povera testa, ho davvero preso una brutta batosta", disse Zecora parlando in rima come al solito.

"Zecora cosa ti è successo?", domandò Twilight, "un forte vento si era sollevato e la mia casa ha sconquassato, le forti vibrazioni hanno fatto cadere su di me dei vasi lasciandomi priva di sensi"

"Ehm non per trascurare l'incidente di Zecora, ma cosa ha scatenato quel tornado? E perché nella foresta non sembrano esserci tracce del suo passaggio mentre la casa di Zecora è tutta sottosopra?", domandò timidamente Fluttershy.

"Effettivamente è parecchio strano, nonostante sia stato di breve durata avrebbe comunque dovuto lasciare qualche segno; non so rami spezzati o segni sul terreno", disse Twilight.

"Qualcosa di strano si aggira nella foresta e voi ragazze dovete stare attente perché potrebbe farvi la festa", disse preoccupata la zebra.

"Una festa?! Perché non lo hai detto subito vado subito a controllare!", urló Pinkie tutta emozionata e subito dopo schizzo fuori dalla capanna per cercare ciò che aveva causato il tornado.

"Pinkie torna subito qui! Era solo un modo di dire", le urló Rainbow correndole dietro. Le altre salutarono Zecora e si congedarono, partendo anche loro all'inseguimento delle loro amiche.

"Miseria ladra ma perché ti sei trasformato in un puledro?", disse Moondark confuso.

"Questa è la parte finale del mio piano per confonderci con la popolazione di Ponyville. Ora che ho assunto questo aspetto posso spiegarvi quale sarà la vostra parte", risposi con calma.

"Va bene padre, non preoccuparti faremo qualunque cosa tu ci chieda", disse dolcemente Clearlight strofinandomi amorevolmente la criniera.

"Grazie tesoro, comunque il motivo per cui ho assunto questa forma è per muovermi meglio tra i pony e inoltre nessuno aspetterebbe mai che un semplice puledro unicorno sia realtà un draconequus."

"Okay, ma allora noi cosa dovremmo fare? ", chiese Moondark.

"Il vostro compito è quello di farmi da genitori in modo che il mio travestimento sia ancora più convincente", risposi lentamente.

"Ma noi non sappiamo nulla su come essere genitori " disse preoccupata Clearlight, "state tranquilli quando vi ho creati con delle mie conoscenze non solo su questo mondo e i suoi abitanti ma anche con conoscenze di vario genere in mio possesso tra cui oltre alle tecniche di combattimento anche qualcosa sulla paternità e la maternità ".

"Tsk, mi sembra tutto piuttosto strano ma come dovremo agire se ci dovessero fare domande sul tuo passato o qualcosa di simile?", domandò Moondark, "anche per questo ho la soluzione le nostre menti sono collegate da un legame indissolubile e questo significa che potremo comunicare telepaticamente quando ne avremo bisogno, in parole povere sarò a suggerirvi le risposte. E non avrà importanza quanto saremo distanti, basta che vi concentriate su di me e il collegamento funzionerà all'istante".

"Wow", dissero entrambi contemporaneamente.

"Da questo momento in poi noi saremo una famiglia, quindi cosa ne dite del nostro primo abbraccio tra: genitori e figlio ehehe?"

Tutti e tre ci abbracciammo con una tenerezza e un affetto incredibile specialmente visto che ci conoscevamo da poco, ma a quanto sembra l'amore che loro provavano per me fu immediato benché io non avessi ordinato loro di amarmi; tutto ciò mi lasciò un po' spaesato, tuttavia questo mio attimo di confusione fu di breve durata visto una voce molto felice ed emozionata squarciò l'aria.

"Festaaaaaaaaa!!!!!!!!!!"

"Pinkie Pieeeeeeee, vuoi fermarti?" Gridó Rainbow Dash.

"Beh suppongo che sia il momento di una prova generale" dissi nella mente e loro fecero un cenno d'intesa.

L'energica pony rosa si bloccò di colpo davanti ai tre pony seguita a ruota dalle altre cinque compagne; "ehm salve", disse genialmente Clearlight.

In tutta risposta Pinkie lanciò un urlo e fece un salto di almeno 10 metri dal suolo:"non vi avevo mai visti prima d'ora, oh caspita, oh caspita e se non vi ho mai visti significa che siete nuovi qui a Ponyville e se siete nuovi significa che non vi ho mai fatto una festa di benvenuto e...mhfmsgh" la pony rosa avrebbe continuato a parlare ancora per chissà quanto tempo se la sua bocca non fosse stata bloccata da Applejack, anche se in un certo senso potevo capire il suo stato d'animo visto che anche io mi trovo per la prima volta davanti alle sei protagoniste della mia serie preferita; sentivo il mio cuore in gola per l'emozione, ma sapevo che dovevo procedere con cautela per non destare sospetti.

"Vogliate scusare il comportamento di Ponkie Pie", disse mortificata Twilight, "permettermi di fare le dovute precisazioni, io sono Twilight Sparkle e loro sono...".

"Pinkie Pie, Rainbow Dash, Applejack, Rarity e Fluttershy", dissi con la felicità del puledrino che ero.

Le sei pony mi fissarono con le bocche spalancate:"E tu come fai a conoscerci?", chiese subito Applejack (la prima ad essersi ripresa dallo shock dopo aver liberato la bocca di Pinkie). Ovviamente mi aspettavo una simile domanda ed infatti mi ero preparato con una adeguata risposta.

"La domanda giusta signorina Fluttershy sarebbe: chi non vi conosce? Dopotutto voi siete le sei eroiche pony che hanno sconfitto Nightmare Moon, Discord, Quuen Chrysalis e il Re Sombra, quindi non dovreste essere così sorprese se la vostra fama vi precede. Anzi ho persino il grande onore di vedervi tutte insieme per la prima volta dal vivo"; ammetto che la mia risposta poteva sembrare complessa per un puledrino ma infondo avevo detto la verità e di conseguenza Applejack (ed il suo sesto senso che le faceva capire se qualcuno le stesse mentendo) e le altre sembrarono soddisfatte dalla mia risposta e anche imbarazzate dalla loro fama.

"Questo è ovvio", disse spavalda Rainbow, "dopotutto chi non conosce il pegasus più veloce di tutta Equestria?"

"Comunque", continuò Twilight ignorando l'intervento della pegasus dalla criniera arcobaleno, "voi chi siete?".

"Io sono Moondark e questa affascinante unicorno è Clearlight e questo nostro piccolo campione è Paradox" , disse Moondark strofinandomi la criniera.

"Papà per favore non davanti a loro", dissi con un lieve rossore che fece sorridere tutti i presenti.

Poi fu il turno di Rarity di fare le domande:" la vostra casa è semplicemente adorabile, ma non ricordo di aver mai visto cantieri o roba simile in questa zona della Everfree forest, quindi da dove salta fuori?"

"A questo posso rispondere io", intervenne Clearlight, "vede signorina Rarity, noi veniamo da un paese molto lontano, ma con il giusto incantesimo sono stata in grado di trasportare qui la nostra umile dimora mattone per mattone; non nego di avere avuto un po' di mal di testa per lo sforzo ma per la mia famiglia farei questo e altro".

Le sei pony sembrarono abbastanza impressionate.

"Beh devo ammettere che è abbastanza sorprendente cara, oltre a Twilight non ci sono molti unicorni capaci di così grandi capacità magiche come la nostra Twilight".

"Rarity! Per favore non sono poi così potente" e mentre le due amiche stavano discutendo, io mi avvicinai un po' a Fluttershy che continuava a tenere il viso coperto, in parte, dalla sua fluente criniera rosa.

Delicatamente le scostai qualche ciuffo dal viso e lei sembrò un po' colpita dal mio gesto, ma dopo aver sentito quello che le dissi per poco non svenne dall'imbarazzo.

"Signorina Fluttershy", dissi con un tono di voce ingenua degno del puledrino che ero, "perché nasconde i suoi occhi? Sono così belli, mi ricordano il cielo".

Dire che Fluttershy era diventata rossa sarebbe un eufemismo, a confronto con lei persino un pomodoro sarebbe sembrato bianco.

Le altre cinque emisero un "awwww" di tenerezza nei miei confronti e la mia finta madre poi disse:"tesoro su non dare fastidio alla signorina".

Dopo qualche altro discorso di presentazione Pinkie Pie si ricordò del motivo per cui erano venute nella foresta:"Ehi ragazze ma non stavamo dando la caccia ad un tornado?"

"Hai ragione Pinkie c'è ne eravamo completamente dimenticate", rispose Twilight, " non è che per caso voi tre ne sapete qualcosa?", ci domandò l'unicorno.

"In effetti si", rispose Moondark, " abbiamo notato anche noi il tornado ed è stata una fortuna che la nostra casa fosse protetta da un incantesimo di Clearlight, altrimenti chissà che disastro sarebbe accaduto".

"E non avete notato altro?"

"No, questo è tutto quello che sappiamo, inoltre è stato di breve durata quindi pensavamo che non fosse nulla di grave".

"Capisco e vi ringraziamo per la collaborazione, penso che ora come ora l'unica cosa da fare sia tornare alla biblioteca per cercare altre informazioni; vogliate scusarci per il disturbo."

"Figuratevi, nessun disturbo", disse Clearlight, "anzi non capita tutti i giorni di incontrare degli eroi come voi"

"Ah tranquilla, abbiamo solo fatto la cosa giusta", rispose Applejack.

"Oh aspetta aspetta quasi me ne dimenticavo", intervenne Pinkie Pie, "siccome voi siete nuovi qui a Ponyville non vi ho ancora preparato una festa di benvenuto, non c'è un istante da perdere una volta tornata all'angolo zuccherino mi metterò subito all'opera o il mio nome non è Pinkamena Diana Pie", disse solennemente l'energica pony rosa. Sapevo che cercare di dissuaderla dal suo intento festaiolo sarebbe stato inutile, però prima che se ne andassero c'era una cosa che volevo fare; lo ammetto è stato un po' infantile e imbarazzante, ma d'altro canto non potevo lasciarmi una simile opportunità.

"Aspettate solo un attimo, torno subitissimo", con una velocità da fare invidia a Rainbow e Pinkie mi precipitai in casa e altrettanto rapidamente ne uscì portandomi dietro un foglio e una penna nera.

"Posso avere il vostro autografo, per favore, per favore, per favore".

Le altre sembrarono ancora più imbarazzate, tranne Rainbow Dash che era abituata a firmare autografi; così dopo qualche tentennamento tutte e sei mi donarono il loro autografo ed io iniziai a saltellare e a rimbalzare intorno come farebbe Pinkie per la gioia.

Dopodiché ci salutammo, le sei pony tornarono in città e noi nella nostra casa; una volta dentro dissi a Moondark e Clearlight:"beh direi che la recita è andata abbastanza bene e sono anche riuscito ad avere il loro autografo"

Si tutto stava procedendo senza il benché minimo sospetto; o almeno così credevo.

"Ehm ragazze"

"Si Rainbow?"

"Sono l'unica o anche a voi quello strano puledrino con quel manto e quegli occhi ha dato i brividi?"

 

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Capitolo 5
*** (COSA IL TUO CUORE DESIDERA DAVVERO ?) CAPITOLO 5 SOGNI E DUBBI ***


Twilight fu davvero offesa dal commento della pegasus arcobaleno:"Rainbow! Dovresti vergognarti! È chiaro che quel puledrino ha una qualche particolare mutazione genetica, ma non per questo hai il diritto di denigrarlo"

"Io non sto denigrando proprio nessuno testa d'uovo, dico semplicemente che mi pare davvero molto strano per un puledro avere un simile colore del manto e degli occhi", risponde nervosamente la pony arcobaleno"

"Per mille stelle tesoro ma ti sei mai vista allo specchio?" Intervenne Rarity, "cosa vorresti dire!?", "voglio dire che anche tu come quel cucciolo hai una caratteristica particolare, insomma, diciamoci la verità quanti pony conosci con una criniera arcobaleno che è naturale e non tinta?"

"Beh ecco..."

"Rarity ha ragione zuccherino, non si dovrebbero giudicare gli altri solo perché sono diversi da noi" aggiunse Applajack.

"Ma non è solo per questo, cioè si lo è ma...oh insomma voglio dire c'è qualcosa in lui che non mi piace e mi rende molto nervosa", cercò di spiegare Rainbow sempre più irritata.

"Ehm...secondo me quel piccolo puledro è carino e dolce" disse sotto voce Fluttershy e Rainbow grugnì

"Ascolta Rainbow", disse Applejack, " forse questa è una tua sensazione, ma come hai detto tu stessa è una sensazione, non hai prove per dire che quel puledro sia pericoloso e per di più non ho percepito alcuna menzogna in quel che ci ha detto"

A questo punto Rainbow provó a replicare ma poi non le venne nulla da dire, il ragionamento della pony texana non faceva una piega.

Comunque ora si sta facendo tardi ragazze, propongo ti tornare a Ponyville e di discutere domani su questo argomento quando saremo tutte più tranquille e riposate, intanto io scriverò a Princess Celestia questa sera stessa per raccontarle l'accaduto", spiegò Twilight. Le altre furono d'accordo e seguirono il consiglio della pony bibliotecaria, tornarono a casa, però tutte continuarono a pensare a quello strano giovane puledro.

Intanto nel trullo, la nuova famiglia stava cercando di riordinare le idee.

"È stata una cosa pazzesca!", disse Moondark tutto esaltato, "siamo riusciti ad incontrare le salvatrici di Equestria e siamo anche riusciti a guadagnare la loro fiducia! Questo è un giorno memorabile!"

"Calmati fratello caro", disse Clearlight, "non possiamo abbassare la guardia proprio in questo momento, dobbiamo battere il ferro finché è caldo"

"Esattamente", continuai io, "questo è solo l'inizio, oltre che la loro fiducia voglio guadagnarmi la loro amicizia; e quando sarà il momento mi rivelerò nella mia vera forma, sperando di non essere trasformato in un ornamento da giardino", dissi quest'ultima parte con un po' di timore.

Rimanemmo svegli fino a tardi per decidere la nostra prossima mossa ed infine, quando l'orologio segnava le 02:30, andammo a riposare. Durante il mattino saremmo andati a Ponyville e più precisamente alla scuola elementare di Ponyville; infatti avendo assunto le sembianze di un puledrino era ovvio che sarei dovuto anche andare a scuola. Benché questo mi desse abbastanza fastidio lo avrei comunque fatto per non destare sospetti e poi anche per farmi degli amici della mia apparente età.

Ognuno di noi andò nella propria stanza (anche se Clearlight e Moondark ne condividevano una perché erano fratello e sorella), salì le scale infondo al corridoio e una volta in cima girai in un altro corridoio a sinistra e la prima porta a destra era la mia camera. Non ebbi il tempo di arredare la maggior parte delle stanze, tra cui le camere da letto, di conseguenza l'arredamento di queste ultime era abbastanza semplice: un letto, un comodino, un armadio e ogni camera da letto era collegata ad un piccolo bagno. Ero esausto e senza nemmeno fermarmi ad osservare più attentamente la mia camera mi buttai sul letto e dopo qualche minuto ero già tra le braccia di Morfeo.

Il mio sonno fu tranquillo per qualche ora, ma poi iniziai a provare un certo disagio ed improvvisamente mi ritrovai in luogo completamente buio; intorno a me non c'era nulla, solo una porta in legno massiccio che apparentemente non portava da nessuna parte. Sulla porta era incisa questa scritta:"WELCOME TO THE GAME ROOM"

Dopo aver letto la scritta, la porta si aprì da sola ed io spinto da una forza misteriosa venni trascinato al suo interno. Non vedevo ne sentivo nulla finché improvvisamente mi ritrovai seduto ad una sedia. Ma non era una sedia qualunque, era la stessa sulla quale mi sedetti la prima volta che entrai in questo posto; infatti era vicina al centro di quello stesso tavolo con quella stessa scacchiera che vidi all'inizio l'unica differenza era che i pezzi raffiguranti le sei portatrici degli elementi erano avanzati di una casella e che sul lato centrale della scacchiera dove ero seduto io erano presenti altri 2 pezzi raffiguranti Clearlight e Moondark.

"Bentornato nella Game Room" mi disse una seducente voce dal nulla, "vedo che ti sei adattato bene al tuo nuovo corpo, anche se la scelta di camuffarti la trovo un po' bizzarra".

"Ed noto con ironico piacere che tu entità del Chaos sei ancora una voce eterea", gli risposi sogghignando.

"Ahahahah complimenti per non aver perduto il senso dell'umorismo dopo la trasmutazione delle tue vecchie spoglie mortali, ma sono curioso di sapere cosa ne pensi della tua nuova sempiterna esistenza"

"Non vi è dubbio alcuno che cotale corpo divino sia meraviglioso oltre ogni mia aspettativa, tuttavia non ho voluto abusare del mio potere; non lo avrei ritenuto giusto nei confronti degli altri esseri viventi che mi circondavano"

"Mhhhh, trovo molto curiosa la tua risposta, ma in un certo senso non dovrei meravigliarmi, considerando anche il nuovo nome che hai scelto per iniziare la tua nuova vita immortale"

"Come ti ho già detto io non scelgo ne luce ne tenebre, per questo motivo ho deciso di nominare me stesso Paradox per vedere le cose da più prospettive contemporaneamente per poterle comprendere appieno, anche se tali prospettive sembrano paradossali e impossibili; ma dopotutto non è forse vero che l'impossibilile è il pane quotidiano per un'entità del Chaos?"

"Non posso che darti ragione mio giovane Draconequus, vedo che stai comprendendo appieno la mentalità del dio del Chaos; inoltre debbo supporre che tu abbia compreso il motivo di quei cambiamenti sulla scacchiera vero?"

"Naturalmente si, significano che il tuo presunto gioco è cominciato e che i pezzi hanno iniziato a muoversi; inoltre debbo anche dedurre che, dal momento che io non sono presente come pedina, debba ricoprire un ruolo di una certa rilevanza. Dato questo per assunto, la mia unica domanda è questa: qual'è il mio obbiettivo finale in tutto questo?"

"Ahahahah", l'eterea voce di Chaos iniziò a ridere senza che io ne capissi la ragione ma, nell'istante in cui stavo per replicare, aggiunse:"mio giovane spirito del Chaos cosa il tuo cuore desidera davvero?"

"Eh cosa vogliono dire le tue parole? Quale intento o volontà celano?", chiesi ancora più confuso.

"Le mie parole non celano nulla mio giovane Draconequus; come hai già capito, tu ora possiedi un potere pressoché divino ma spetta solo al tuo cuore scegliere come utilizzarlo", mi rispose in modo molto serio la divinità.

"Codeste tue parole sono prive di significato Chaos! Se ciò che affermi con tanta serietà corrispondesse al vero, allora perché creare questo gioco?! Perché non darmi subito i poteri e dirmi che li potevo usare a mio piacimento?! Dimmi perché?!"

"Questa mio giovane Paradox è la domanda giusta, ma che cosa ne ricaveresti se ora io ti dessi una risposta? Proprio niente. Comunque stai procedendo sulla strada giusta, continua a porti domande, stimola la tua curiosità e la tua creatività. E alla fine sarai tu stesso a trovare le risposte ai tuoi interrogativi. Ora è il momento di lasciarci, prevedo che avrai una giornata molto impegnativa oggi con quei cuccioli di pony Ahahahah". E detto ciò tutto si iniziò ad oscurare intorno a me.

"Aspetta che cosa intendevi? E a chi ti riferivi quando parlavi di cuccioli di pony?" Ma le risposte a queste domande non le avrei trovate in questo mondo onirico, perché la mia coscienza era già stata riportata alla realtà.

Mi svegliai chiamato dalla gentile voce della mia falsa madre.

"Papà, papà. Su alzati dormiglione o farai tardi a scuola", disse dolcemente Clearlight.

"Va bene mammina", dissi sbadigliando ma con voce scherzosa.

"Suvvia tesoro ricordati che sei tu ad avere ed escogitato questo piano e ad avermi nominato come tua madre". Mi diede un bacio sulla fronte e poi tornò giù ma non prima che sentissimo Moondark avvisarci venire in cucina perché la colazione era pronta.

Prima di scendere andai a lavarmi la faccia con acqua fredda per cancellare le ultime tracce di sonno rimaste, anche se le parole di Chaos mi tormentavano; poi scesi giù a fare colazione. Meno male che quando ho creato la casa avevo anche creato dei generi alimentari.

Il nostro leggero pasto consisteva in una bicchiere di latte e qualche biscotto al cioccolato.

"Allora padre...sei pronto per...andare alla scuola di Ponyville?", chiese Moondark sgranocchiando qualche biscotto.

"Ebbene si, un po' emozionato, ma è necessario. Se vogliamo integrarci con i pony e non dare loro sospetti, dobbiamo diventare dei membri attivi nella loro società. Oggi andremo a Ponyville per 2 motivi: numero uno iscrivermi alla scuola elementare di Ponyville, numero 2 affinché voi possiate trovare un lavoro; riguardo a quest'ultimo punto non dovete preoccuparvi, perché quando vi ho creati avevo già inserito nei vostri cervelli tutte le competenze e le conoscenze necessarie per trovare ed eseguire un lavoro in qualunque ambiente lavorativo."

"Questa è una notizia splendida papà, io per esempio stavo pensando di trovare lavoro come infermiera all'ospedale della città", disse piena di entusiasmo Clearlight, "mentre io credo proprio che mi dedicherò al controllo delle condizioni meteorologiche come fa Rainbow Dash", aggiunse Moondark pieno di orgoglio per la propria scelta.

Non c'è che dire questi ragazzi mi stavano dando parecchie soddisfazioni benché dal mio punto di vista la situazione era davvero comica. Io che sono praticamente un dio e il loro creatore devo andare a scuola, mentre loro, i miei giovani (nel senso che sono davvero nati ieri) figli già devono trovare un lavoro; una situazione davvero paradossale, ma d'altro canto io stesso ho scelto di chiamarmi Paradox. Risi mentalmente per questo mio pensiero e dopo aver finito di magiare ci preparammo per andare in città.

La passeggiata da casa nostra alla città fu abbastanza tranquillo, durante il tragitto spiegare loro cosa il dio del caos mi aveva raccontato in sogno. Rimasero ovviamente sorpresi e purtroppo neanche loro compresero il significato delle parole della divinità; in ogni caso presto arrivammo a Ponyville ed io fortunatamente ricordavo a memoria la mappa della città.

Al nostro arrivo fumo accolti da una esuberante Pinkie Pie che ci diede il benvenuto in città con il suo speciale carretto per i party e con una squisita torta di benvenuto.

"Sapevo che sareste venuti", disse l'energica pony rosa, "È tutto merito del mio senso Pinkie che mi aveva preannunciato il vostro arrivo!"

Io dissi telepaticamente i miei presunti genitori di non provare a capire perché la giovane pony sfidava tutte le leggi della fisica e della logica.

"Ti ringraziamo per questo splendido benvenuto cara", disse mia madre tutta felice, "ma purtroppo la nostra giornata adesso è piena di impegni e non credo che avremo il tempo di assaggiare la tua torta, ma ti assicuro che non appena torneremo a casa ne prenderemo subito una fetta promesso"

"Okay allora", disse raggiante Pinkie, "permettetemi almeno di offrirvi un tour guidato della città di Ponyville"

Noi accettammo senza indugio dicendole però di guidarci prima alla scuola elementare di Ponyville.

Così il tour inizió, Pinkie ci fece vedere delle strade, il municipio, la Carousel Boutique dove lavorava e viveva Rarity, la biblioteca Golden Oak dove risiedeva Twilight, pasticceria Angolo Zuccherino dove lavorava la stessa Pinkie ed infine la scuola elementare.

"Eccoci arrivati alla scuola, ovviamente il tour non è finito ma visto che dovevate venire qui con una certa urgenza finiremo il tour più tardi"

Ringraziamo la nostra amica pony, ed entrammo nella scuola alla ricerca dell'ufficio dell'insegnante, che dal cartone animato ricordavo che si chiamasse Miss Cheerliee.

Bussammo alla porta dell'ufficio e fummo accolti proprio dalla suddetta pony.

I miei genitori le spiegarono che ci eravamo trasferiti da poco alla periferia della città e che era loro intenzione iscrivere loro figlio in questa scuola.

"Siete siete molto fortunati che il periodo per iscriversi all'anno scolastico corrente non sia scaduto anche se alcune lezioni sono già iniziate, quindi vostro figlio potrebbe trovarsi un po' in difficoltà", disse Cheerliee, "ma non dovete preoccuparvi vi assicuro che sarà mio preciso compito come insegnante di questa scuola aiutare anche vostro figlio a mettersi al passo con gli altri miei studenti".

Poi la giovane insegnante si rivolse a me:"dimmi piccolino come ti chiami e quanti anni hai?", mi chiese sorridendo dolcemente.

"P-Paradox Miss Cheerliee e ho 7 anni e mezzo", risposi arrossendo un po'.

"Sei proprio un puledrino educato lo sai piccolo? Sono certa che ti troverai bene qui e che ti farai tanti amici" mi disse insegnante accarezzandomi la criniera con il suo zoccolo.

"La ringrazio Miss Cheerliee, le prometto che non deluderò le sue aspettative come studente e che mi farò un sacco di amici", le dissi sorridendo.

"Sei proprio un ometto allora, ne sono molto felice Paradox"

"La prego di prendersi cura del nostro campione mentre si trova qui, vi assicuro che è un ragazzo straordinario e molto sveglio per la sua età", disse mio padre abbracciandomi.

"Lui è la vita per noi, lo amiamo con tutto il cuore", aggiunse mia madre ricoprendomi di baci.

"Mamma per favore non davanti all'insegnante!",dissi arrossendo come un peperone.

A Miss Cheerliee sfuggi una risata fatta con il cuore e poi disse:"se vostro figlio se la sente durante l'intervallo può venire a vedere la classe dove andrà e i compagni che incontrerà, a fine lezione gli consegnerò un foglio con su scritti sia i materiali scolastici necessari sia i libri per studiare"

L'offerta dell'insegnante mi interessó subito e così accettai. I miei genitori scambiarono qualche altra parola con lei e firmarono i documenti necessari alla mia iscrizione all'anno scolastico e poi dopo avermi abbracciato e salutato, soprattutto mia madre, andarono a cercare il loro lavoro mentre io e Miss Cheerliee andammo nella classe che mi sarebbe stata designata. Dentro l'aula, i giovani puledri si stavano preparando per l'intervallo quando dentro l'aula entrammo io e l'insegnante; la prima cosa che fecero gli studenti fu quella di fissarmi non solo per il mio aspetto ma anche perché avevano già capito che io ero il nuovo arrivato e che ero venuto in aula per presentarmi.

"Bambini un attimo di attenzione per favore", disse Miss Cheerliee, "lui sarà il vostro nuovo compagno di classe, si è appena trasferito in città con i suoi genitori. Su coraggio caro non essere timido presentati ai tuoi nuovi compagni"

Mi diressi al centro dell'aula e tirando fuori la mia vecchia vena teatrale, feci un inchino da attore e cominciai a parlare:"salve a tutti ragazzi e ragazze, io mi chiamo Paradox e sono lieto di conoscervi, spero che diventeremo buoni amici"

Gli altri puledrini mi vennero in contro per per salutarmi e conoscermi meglio mentre l'insegnante decise di lasciarmi in classe a socializzare un po' con loro mentre lei andava in sala professori per avvertire anche i suoi colleghi dell'arrivo di un nuovo studente.

Tutti i puledri sembravano abbastanza gentili con me e mi avevano accolto con entusiasmo nella loro classe, le cose stavano procedendo tranquillamente finché una pony di terra con un manto rosso e una tiara in testa non disse queste parole:"bene, bene, bene, sembra che ci sia un nuovo fianco bianco in città ed ed è anche un fenomeno da baraccone per giunta, che successo mostro hai perso la strada per andare al circo?"

Avrei riconosciuto questa voce anche tra 1000 altre, nel cartone animato ricordavo bene questa pony: Diamond Tiara e al suo fianco la sua inseparabile amica Silver Spoon.

"Ben detto amica, che ti è successo ti sei ricordato di lavare soltanto metà del tuo corpo? O sei solo uno scherzo della natura?", aggiunse Silver Spoon.

Inutile dire che con i miei poteri le avrei ridotte in così tanti pezzettini, che le avrebbero dovute rimettere insieme con la colla all'inferno.

Il momento stesso in cui stretti per rispondere loro in questo modo un'altra voce è arrivata, ma stavolta e mi ha difesa.

"Perché non vai a farti un giro testa di rapa, invece di prendertela con chi è appena arrivato?", disse una giovane pegasus arancione dalla criniera fucsia.

"Siete sempre le solite prepotenti, non avete un briciolo di rispetto nemmeno per chi è diverso da voi", giunse una piccola pony di terra con un manto giallo con una criniera rossa e un fiocco rosa.

"Giusto siete delle screanzate che dovrebbero farsi lavare la bocca col sapone per ripulirla da tutte le schifezze che dite", disse infine una puledrina unicorno con un manto grigio chiaro e con una criniera di color rosa pallido e gelso grigiastro.

"Ma... Ma... Voi, voi siete...", non riuscivo a parlare per l'emozione, ma quelle tre si voltarono verso di me ed uno alla volta si presentarono con una specie di numero coreografico: "Io sono Scootaloo", disse il pegaso mettendosi a sinistra, "io AppleBloom", disse la pony terrestre mettendosi al centro, "ed io Sweetie Bell".

"Ed insieme siamo", dissero contemporaneamente, "LE CUTIE MARK CRUSADERS!" 

ANGOLO SCRITTORE

Buonasera a tutti voi, mi scuso per il ritardo della pubblicazione, ma in questi giorni sono stato davvero occupato per problemi in famiglia. Spero che questo nuovo capitolo vi piaccia; inoltre sono finalmente riuscito a correggere il formato del testo dei capitoli precedenti. GRAZIE A TUTTI E BUONA LETTURA :)

 

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Capitolo 6
*** (YOU KNOW? YOU ARE SO PRETTY THAT MY HOOF WANTS TO KISS YOUR FACE) CAPITOLO 6 UNA LEZIONE DA IMPARARE ***


Ancora non ci credevo, stavo davvero parlando con le puledrine più adorabili di tutta la serie, le Cutie Mark Crusaders. Sarebbe stato tutto perfetto, se non fosse che due certe pony di terra rovinarono questo momento magico.

"Non mi stupirei se difendeste un semplice fianco bianco come voi", disse Diamond Tiara, "ma un piccolo scherzo della natura come questo! Questa volta vi siete davvero superate ahahahah"

Sweetie Bell rispose prima delle altre:"ma come ti permetti Diamond? Non hai neanche un briciolo di rispetto per chi è diverso! Sei una pony spregevole!"

Anche Applebloom e Scootaloo continuarono la filippica contro le due pony terrestri finché non intervenni io stesso e ammetto che ebbi una grande pazienza per non aver fatto qualcosa di veramente spiacevole a quelle 2, d'altro canto meritavano una risposta adeguata ed io non sarei stato certo da meno.

"Signorina Tiara, intanto lasci che mi presenti, io sono Paradox. Inoltre le pregherei di cambiare il suo atteggiamento nei miei confronti, io sono un pony esattamente come lei e non mi sembra di averle dato alcuna ragione di insultarmi"

Diamond e Silver rimasero per un attimo basite visto che si aspettavano una simile risposta così da...adulto da un pony della loro età; ma poi Diamond mi rispose: "guarda guarda allora sei un piccolo mostriciattolo un po' raffinato, ma non pensare neanche per un momento che sia un pony come me; io sono di un livello nettamente superiore a te e la tua vita vale meno dello shampoo alle erbe che uso per la mia criniera"

"Pensi forse di ferirmi con le tue parole? Bastoni e pietre possono rompermi le ossa, ma gli insulti non mi feriranno mai"

A questo punto parlò Silver Spoon:" Non è davvero divertente Diamond, il mostro pensa davvero di essere al nostro livello?"

"Lo so Silver e sono certa che anche i suoi genitori sono mostri come lui, specialmente sua madre"

Dopo aver udito queste parole, dovetti fare appello a tutto il mio autocontrollo:"che cosa cazzo hai detto?!" (Si beh autocontrollo per non usarla come sacco da boxe)

"Cos'è sei anche sordo oltre che repellente? Allora te lo ripeto più chiaramente, tua madre è un mostro anche lei infatti si sa che se c'è qualcosa che non va con la cagna, c'è qualcosa che non va con il cucciolo ahahahah"

A quel punto la mia rabbia esplose, anche in modo controllato; la mia energia caotica stava creando un aura intorno a me e le parole che aggiunsi mi fecero sembrare ancora più minaccioso:"YOU KNOW? YOU ARE SO PRETTY THAT MY HOOF WANT TO KISS YOUR FACE!". Lo dissi con una voce che sembrava venisse dal diavolo in persona.

Le 5 puledre vicino a me e qualche altro puledro in classe udirono la mia voce e la reazione fu uguale per tutti: terrore.

Forse per loro sarà sembrato di trovarsi difronte a Nightmare Moon, ma in ogni caso dopo essermi reso conto del loro stato, cambiai di nuovo la mia voce in quella normale e dissi: "tsk non importa, non vale proprio la pena arrabbiarsi con una come te", e detto questo andai fuori nel giardino della scuola per rilassarmi un po' all'ombra di una vecchia quercia.

"Accidenti, è stato mitico" disse emozionata Scootaloo.

"Per una volta sono d'accordo con te Scootaloo, ha lasciato quelle due smorfiose di sasso", aggiunse Applebloom. Sweetie Bell non proferì parola però guardando il giovane puledro mentre usciva non poté fare a meno di arrossire anche se lei ancora non capiva perché.

"Hello? Equestria a Sweetie Bell, ci sei?", chiese Scootaloo alla puledrina bianca, "uhm cosa?".

"Ehi mai sei tutta rossa, che succede ti sei forse presa una cotta per il nuovo arrivato?", le chiese Applebloom scherzando.

"Eh???? Ma cosa ti viene in mente Applebloom? Stavo solo pensando che era stato molto carino nel difendere sua madre"

"Si,si, come no", aggiunse Scootaloo colpendo amichevolmente il fianco dell'amica che era ancora più imbarazzata.

Mentre le cutie mark Crusaders scherzavano tra di loro, Silver Spoon e Diamond Tiara, dopo essersi riprese dal piccolo shock, andarono in fondo all'aula meditando vendetta contro il nuovo arrivato.

"Non ci posso ancora credere Silver, quel miserabile fianco bianco ha osato minacciarmi?! È inaccettabile!", sbottó con rabbia Diamond, "sono d'accordo con te, ma cosa vuoi fare al riguardo? Nonostante tutto quello mi sembra un puledro pericoloso e per di più è un unicorno."

"Di questo non devi assolutamente preoccuparti amica mia, non dimenticare che mio padre è uno dei pony più influenti qui a Ponyville e che di conseguenza nessuno oserà mettersi contro di me. Inoltre devo fargliela pagare, è giunto il momento di insegnare a quel mostriciattolo che qui non è il benvenuto e ho anche in mente qualcosa", concluse Diamond Tiara con un sorriso perfido sulle labbra.

Mi stavo rilassando sotto l'ombra dell'albero osservando i bambini che giocavano felici, era uno spettacolo così sereno e caotico allo stesso tempo, mi faceva sentire in pace. La mia tranquillità non durò a lungo visto che un pallone mi finì dritto sulla faccia. Grugnì mentalmente ma non emisi nemmeno un fiato, poi vidi il responsabile era un giovane pony di terra con la criniera color cioccolato e il manto marrone chiaro, aveva occhi castani e per cutie mark un joystick per console e in testa un cappello con elica.

"Oh scusa, è stata colpa mia. Ti sei fatto male?", mi chiese mortificato, "tutto bene ragazzo sono sopravvissuto a peggio", gli risposi sorridendo.

"Meno male, ma perché sei qui da solo e non vieni a giocare?"

"Magari la prossima volta, la campanella sta per suonare e l'Intervallo sta per terminare"

Non ebbi neanche il tempo di alzarmi che la campanella suonò decretando la fine dell'intervallo.

"Accidenti che sfortuna, comunque io mi chiamo Button e tu?", domandò il pony di fronte a me.

"Piacere di fare la tua conoscenza Button, chiamami pure Paradox e a proposito credo che questa sia tua", gli risposi porgendogli la palla con la mia telecinesi da unicorno.

Mi ringraziò e poi ci dirigemmo verso la nostra aula, quel giorno infatti decisi di assistere alla lezione.

Stavamo per entrare in aula ma come aprimmo la porta una secchiata d'acqua fredda ci investì; in classe scoppiarono le risa tranne da parte delle cutie mark Crusaders che ci aiutarono ad asciugarci, poi mi guardai intorno e vidi Diamond Tiara con un sorrisetto compiaciuto.

"Allora vuoi la guerra", pensai; dopodiché usai il mio potere per asciugare rapidamente me stesso e Button, non volevo che si buscasse un raffreddore.

Il pony marrone mi ringraziò e poi tutti quanti prendemmo posto ai banchi, io mi sedetti vicino a Sweetie Bell che ogni tanto mi guardava e arrossiva, anche se io non ci prestai particolare attenzione perché stavo cercando di capire quale sarebbe stata la prossima mossa di quelle due.

Miss. Cheerliee era appena entrata:" bene ragazzi adesso iniziamo l'ora di musica, innanzitutto c'è qualcuno che vuole cantarci qualcosa?"

Qualcosa mi colpì da dietro sulla testa ed io scattai in piedi.

"Ah Paradox, grazie per esserti offerto volontario, prego cantaci pure quello che vuoi", disse sorridente Cheerliee; mi voltai e vidi Silver Spoon e Diamon Tiara con delle gomme e altri oggetti e capii subito che erano state loro a colpirmi.

Pensai:"quindi mi volevano far cantare sperando che facessi una brutta figura? Tsk non hanno idea di cosa sono capace", poi mi rivolsi alla maestra:" certamente Miss Cheerliee ne sarei felice".

Mi avvicinai alla cattedra e con la mia magia trasformai una mela posta sulla cattedra in un giradischi con tanto di casse e microfono ( bastó già questo a stupire i presenti, ma ero solo all'inizio), con la mia presa telecinetica presi il microfono e la musica partì subito (https://youtu.be/m6wIIg3qKMo) e iniziai a cantare:" Uh ye za zu zeee

zee zo zee zee zo

U uh ye za zu zeee

zee zo zee zee zo

Zu za zu za

Se io andassi credimi

a Sanremo o giù di lì

sai i contratti le tournée

i miliardi di cachet

baby (fisso scherzando Diamond Tiara che arrossisce sia per rabbia che per imbarazzo) quando suono suono solo jazz

non vado a Sanremo ma tu balli con me

A me mi piace

a me mi piace lo swing

a me mi piace ma non rende guarda qui

a me mi piace il blues il funk e lo swing

non c’ho una lira

ma se suono I’M THE KING (salto sulla cattedra e inizio a ballare sulle zampe posteriori a ritmo della musica)

Uh ye zu za zu zeee zee zo zee zee zo

U uh ye za zu zeee zee zo zee zee zo

Zu za zu za

Se io andassi con la band

a duettare al Pavarotti & friends

paparazzi al seguito

dritti giù al Costanzo show

ma io sono un jazzman che ci posso far (continuo a ballare e a cantare a ritmo di swing saltando da un banco all'altro e con i miei compagni a bocca aperta)

e poi quando suono sono i VIPs che vengon qua

A me mi piace

a me mi piace lo swing

non c’ho una lira

ma se suono I’M THE KING

A me mi piace…

A me mi piace…

A me mi piace…

A zu zaya

zu za zu zeee

ehy daburibe

zee zee zee

Zuu zaya

a zu za zu zeee

zee zo zee zee zo

zee zee zee

zee zee zee

Oh io ascolto solo cuore body & soul

e poi tutto il resto non mi serve non ne ho

A me mi piace

a me mi piace lo swing

a me mi piace ma non rende guarda qui

a me mi piace il blues il funk e lo swing

non c’ho una lira

ma se suono I’M THE KING (salto sul banco di Diamond Tiara e Silver Spoon che mi guardano stupite)

Uh ye

Uh ya ya ya ya

za zu zee zee zo zee zee zo zee zee

Zo za za za

Uh ye za zu zeee zee zo zee zee zo

ze zee za zo zee za zo za za yaaaa

Uhhhhhhhhhhh (torno di fronte alla cattedra e faccio un lieve inchino e poi il microfono sparisce e il giradischi e le casse tornano alla normalità) "

Dopo alcuni secondi in aula si sentirono applausi ed acclamazioni, l'insegnante applaudiva come se non ci fosse un domani e i miei compagni esultavano come degli scalmanati soprattutto il nostro trio.

Le uniche che rimasero in silenzio furono le due pony terrestri che videro il loro piano di umiliarmi sfumare:"beh nonostante tutto è stato...bravo", disse timidamente Silver Spoon alla sua amica, la quale la fulmino con uno sguardo dicendo poi, "non ci posso credere che quel mostro dal fianco bianco abbia cantato e ballato così...così...argh! Non importa, questa giornata non è ancora finita e ti assicuro che lo sistemerò come si deve, parola mia!"

Diamond Tiara era davvero incavolata, intanto io dovevo rispondere ad alcune domande tipo:"l'hai scritta tu questa canzone? O cos'è San Remo? O sei una pop star segretamente?"

Con calma dissi loro che la musica non era mia, ma di un ehm...pony di terra del mio paese, di nome Paolo Belli; San Remo era il nome di un luogo dove si teneva un festival della musica, ed infine no, non sono certo una pop star, solo che mi piace ballare, cantare e recitare.

Le cutie mark Crusaders mi chiesero, partendo da Applebloom:"ma se sei così bravo a ballare e cantare, come mai non hai un cutie mark?"

"Che posso dirvi, evidentemente non è questo il mio destino e tra l'altro io lo faccio solo come hobby per divertirmi un po'."

Poi fu il turno di Scootaloo:"quelle mosse di danza che hai fatto sono state straordinarie! Potresti insegnarmele?"

"Certo, perché no?", risposi sorridente.

Ed infine Sweetie Bell tutta rossa:"ecco...sei...sei...non ho parole." Le altre due la fissavano con un sorrisetto.

"I miei più sinceri complimenti Paradox", disse Miss Cheerliee, "tu piccolo hai un futuro nel mondo dello spettacolo"

"Eh magari Miss Cheerliee, ma il mio vero sogno è quello di diventare un grande medico", risposi con orgoglio.

"Ohhhh ma è un sogno bellissimo e sono certa che impegnandoti a fondo c'è la farai di sicuro", concluse l'insegnante scompigliandomi la criniera con affetto (ammetto di essere arrossito un po', ma solo un po', dopotutto non sono più un bambino di 7 anni).

Il resto della giornata passò tranquilla nonostante le occhiatacce e i vari strumenti di cancelleria lanciatimi dietro da quelle due.

Però come la calma prima della tempesta, la burrasca colpì a fine della giornata scolastica. Mentre eravamo nel corridoio che conduceva all'uscita, venni bloccato da Diamond Tiara e Silver Spoon:"dove pensi di andare mostriciattolo?", chiese con rabbia Diamond mentre Silver non sembrava molto convinta questa volta e forse stava solo vicino all'amico per non lasciarla sola; io non risposi alla sua domanda, mi limitai a fissarla ma non con disprezzo ma con pietà.

Così lei continuò anche se la sua amica cercò inutilmente di dissuaderla un po'.

"Beh? Cosa ti prende? Il changeling ti ha mangiato la lingua? Rispondimi mostro! Tu non sai chi sono io! Sono la figlia del pony più ricco è importante della città ! Io sono Diamond Tiara e ti ordino di rispondermi!"

Presa da un impeto d'ira lei mi colpì schiaffeggiandomi il viso con il suo zoccolo, avrei potuto fermarlo ma non lo feci; gli altri guardarono inorriditi e le cutie mark Crusaders provarono ad intervenire, ma io feci capire loro con uno sguardo di non farlo.

"Avanti! Rispondimi! Fai qualcosa! O sei talmente stupido e codardo da non saper più parlare?" Continuò la pony terrestre; "ehm Tiara penso che sia sufficiente per ora", disse timidamente Silver Spoon alla sua amica,"cosa?! Sufficiente? Sufficiente?! Questo maledetto deve imparare il suo posto, tu piuttosto da che parte stai?", urló Diamond alla sua amica.

Intuì che se la sarebbe presa anche con lei, così a quel punto decisi di intervenire prima che facesse qualcosa di irreparabile che avrebbe distrutto la loro amicizia:"Sei davvero patetica, lo sai Diamon Tiara?"

"Cosa?!"

"Ma guardati, prendertela con me è una cosa, ma prendertela con l'unica pony che ti considera una amica e che cerca solo di consigliarti per il meglio, sei senza vergogna"

"E a te cosa importa? Stupido fianco bianco! Tu non sai nulla di me e del nostro rapporto!"

"Ah no? Beh allora correggimi se sbaglio, sei una puledra con un carattere molto forte ma lo usi per imporre la tua volontà a chi ti circonda probabilmente perché temi di perdere il controllo, ti vanti tanto di tuo padre ma non parli mai di tua madre sicuramente o perché è morta o perché vi ha lasciato ed inoltre tuo padre è un pony d'affari quindi non passi molto tempo con lui ma piuttosto con la servitù della tua casa, un altro motivo per cui sei abituata a dare ordini a destra e a manca", stavo continuando e sul volto della puledra si dipingeva un volto sconvolto e triste allo stesso tempo, "e non ho finito, l'unica amica che sei riuscita a trovare è una pony d'alta borghesia come te ma il rapporto che c'è tra di voi non è paritario, infatti sei sempre tu ad avere l'ultima parola anzi a comandarla come se lei fosse il tuo sottoposto di fiducia, per Silver Spoon per adesso la cosa va bene ma se continuerai così molto presto la perderai e sarai di nuovo sola come un cane; io non ho rabbia nei tuoi confronti ma pietà, perché in definitiva nonostante tutti i tuoi soldi, la bella casa in cui vivi e tutto il resto, tu non sei mai stata davvero felice, sei una pony stupida, triste, ignorante, che tratta tutto e tutti come spazzatura mentre tu credi di essere il centro dell'universo; le persone come te mi disgustano, il vero mostro qui non sono io ma tu Diamond Tiara e qui non ti ama nessuno!"

Dopo aver finito la mia filippica il viso della pony era rigato dalle lacrime, mentre tutti gli altri presenti erano sconcertati; lentamente e con la sua voce rotta dalle lacrime la pony rosa provó a parlare:"tu...come facevi...come potevi...bhuaaaaa", non completò neanche la frase che subito corse via piangendo fuori dalla scuola; Silver Spoon preferì non seguirla perché non aveva mai visto la sua amica piangere in questo modo, anzi non aveva mai visto nessuno parlarle così e non sapeva come comportarsi; le cutie mark Crusaders invece si complimentarono con me per aver fatto abbassare la cresta a Tiara, dopo tutti i soprusi che lei aveva fatto.

Tuttavia io non ero felice di ciò che avevo fatto, ero sempre stato bravo a leggere l'anima delle persone solo osservandole e riuscivo sempre a trovare le loro debolezze ma non mi era mai piaciuto usarle; mi sono lasciato prendere dalla rabbia e anche dalla frustrazione e alla fine ero riuscito a ferire i suoi sentimenti come lei sperava di fare con me.

Eravamo usciti fuori dalla scuola e ad aspettarmi c'erano i miei genitori e i genitori di altri puledri o nel caso delle cutie mark Crusaders c'era la sorella di Applebloom che accompagnò le ragazze a casa.

Vidi anche i genitori di Silver Spoon ma nessuna traccia di Diamond Tiara, pensai che probabilmente se ne era già andata via.

Stavo per andarmene anch'io, quando udì il lieve pianto di un bambino, spinto dalla curiosità chiesi ai miei genitori di aspettare un momento e poi andai a trovare la fonte del lamento. Girai l'angolo di uno dei muri esterni alla scuola e trovai seduta a terra, tutta sola e raggomitolata su se stessa, una piangente Diamond Tiara.

Il mio cuore si sentì malissimo, non volevo arrivare a tanto, nonostante tutto quello che aveva fatto non volevo ridurla così.

Lentamente mi avvicinai, lei mi sentì perché alzó un po' lo sguardo per vedere chi fossi e quando si rese conto che ero io, mi urló:"vattene via! Se sei venuto a girare il coltello nella ferita allora vattene!", poi tornò a piangere ancora più forte.

"Non sono qui per questo", le dissi con calma.

"Come...come facevi a sapere così tanto su di me pur non avendomi mai vista prima? Mi conoscevi meglio di quanto mi conosca io."

"Diciamo solo che sono bravo a osservare."

"Avevi...ragione. Mia madre è morta quando avevo 3 anni, nonostante fosse andata nei migliori ospedali che potevamo permetterci non ci fu nulla da fare, cancro al cervello in fase terminale, inoperabile."

Sentendo questo mi sentì sanguinare il cuore:"Tiara...senti io..."

"Avevi ragione su tutto! Sono sola, mio padre non sta quasi mai con me, nessuno mi ama e devo tenere Silver Spoon sotto controllo per evitare che mi abbandoni anche lei! Io sono il vero mostro qui!"

A quel punto feci l'unica cosa che mi venne in mente; l'abbracciai con tenerezza, stretta al mio petto e le dissi:"shhh, va tutto bene piccola, stai tranquilla; non sei un mostro, sei solo una bambina che ha avuto delle sfortune nella vita e che ha avuto paura di perdere di nuovo ciò che di bello aveva. Ma stai tranquilla le cose si sistemeranno per il meglio te lo prometto". Lentamente le strofinai il mio zoccolo sulla schiena per tranquillizzarla.

Lei era confusa, era triste e aveva un mix di emozioni che non aveva mai provato:"perché? Perché sei così gentile con me ora? Dopo tutto quello che ho fatto agli altri pony e a te? Perché?"

"Perché vedi bambina, nonostante tutte le cattiverie che hai fatto agli altri, nessuno merita di restare da solo, io so come ci si sente. Freddo, solitudine, buio senza spazio ne tempo, è un vero inferno; e proprio per questo non voglio che nessun altro soffra sotto i miei occhi se posso fare qualcosa per aiutarlo. Adesso ascoltami e ascoltami molto bene", le dissi sollevandole piano e delicatamente il viso, "tu non sei un mostro, sei una puledra buona che non ha mai mostrato il suo lato migliore agli altri pony, ma non è troppo tardi, hai ancora la tua amica e se inizierai a cambiare il tuo atteggiamento, ad aprirti di più con i tuoi compagni e ad essere più gentile con il tuo prossimo, non perderai mai Silver Spoon e anzi ti farai tanti nuovi amici."

"Ma come dovrò comportarmi? Io non lo so..."

"Non preoccuparti, ti aiuterò anche io; da adesso in poi anche io sarò tuo amico Diamond Tiara e non ti lascerò mai amica mia", le dissi sorridendole dolcemente.

Per la prima volta da quando conosco questa pony, sia dal cartone che da questa giornata, vidi il suo sorriso, un ber sorriso di pura gioia e felicità. Ricambiò l'abbraccio e continuò a piangere, ma questa volta erano lacrime di felicità:"grazie,grazie,grazie infinite Paradox, nessuno mi ha mai parlato così, o cercato di confortarmi; ti prometto che cambierò che sarò una pony migliore e che mi scuserò con tutti quelli che ho sempre preso in giro."

"Brava ragazza, questo è il primo piccolo passo."

Le cose stavano andando bene , però ebbi la strana sensazione di essere osservato. Infatti erano arrivate sul posto le cutie mark Crusaders, i miei genitori e anche Silver Spoon e una cosa accomunava tutti loro, la loro bocca spalancata.

Chi ruppe il silenzio fu la pony amica di Tiara che disse:"oh dolce Celestia!"

ANGOLO DELL'AUTORE:

Omg non ci posso credere di aver finalmente finito questo capitolo, chiedo scusa per il notevole ritardo, ma ero davvero occupato qui in vacanza e la connessione internet non è certo d'aiuto. Spero di riuscire a pubblicare con più celerità nei prossimi giorni e spero che questo capitolo non vi abbia delusi. La musica che ho messo l'ho trovata qui al villaggio turistico dove mi trovo ed inoltre ho anche fatto qualche piccola scenetta sul palco dell'animazione. I video di queste scenette e di altre cose fatte da me le potete trovare tutte sul mio canale di YouTube "PARADOX THE GOD OF CHAOS", se volete farvi due risate https://m.youtube.com/channel/UCyzx7eGa3lzpCD8VXLL_ZvA?

Se poi vorrete vederla, sto progettando anche una fanfiction si Naruto e che ruoterà soprattutto sulla mia organizzazione preferita:l'AKATSUKI; se volete che io la scriva e la pubblichi, segnalatelo nei commenti.

Grazie a tutti per la pazienza nell'aver aspettato, e che la magia dell'amicizia sia con voi ciaoooo.

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Capitolo 7
*** (POTRAI VOLARE INSIEME AL TUO IDOLO) CAPITOLO 7 DI CROCIATE E DI SOGNI REALIZZATI...ASPETTA CI SONO DENTRO ANCH'IO? ***


Io e Tiara ci voltammo, ancora abbracciati e notammo il piccolo pubblico che ci osservava a bocca aperta.

Interrompemmo l'abbraccio e ci avvicinammo agli altri.

"Ti senti bene Tiara?", le chiese Silver preoccupata e la risposta che diede la pony rosa rese tutti, tranne me, ancora più stupefatti:"si sto bene, ti ringrazio Silver per la tua amicizia e poi volevo scusarmi con voi ragazze; mi dispiace davvero sono stata una vera idiota nei vostri confronti e nei confronti degli altri pony. So di non meritare il vostro perdono, ma volevo che sapeste che sono davvero dispiaciuta, vi chiedo scusa."

La prima a rispondere dopo alcuni minuti di silenzio imbarazzante, fu Applebloom:"scusa ma tu chi sei? E che fine ha fatto la vera Diamond Tiara?"

"Va tutto bene ragazze", risposi io sorridente, "vi assicuro che lei è l'unica e inimitabile Diamond e che da adesso in poi le cose cambieranno per il meglio."

"Accidenti Paradox, ma si può sapere quale magia gli hai fatto per farla cambiare?", mi chiese Scootaloo.

"Nulla, tranne un semplice e sincero abbraccio."

"Mi sembra impossibile", concluse Sweetie Bell.

"So che vi è difficile da credere", disse Diamond Tiara,"ma ve lo giuro sulla mia vita, non vi tormenterò mai più."

"Ehm forse è il caso di andare Tiara, vieni a casa mia oggi, poi avviseremo tuo padre che starai da me", disse Silver prendendo la zampa dell'amica.

"Solo un momento", e detto ciò Tiara mi diede un bacetto sulla guancia su cui mi aveva schiaffeggiato, "ti ringrazio Paradox, e scusami per prima."

E dopo questo lei e Silver (che era ancora più scioccata e non solo lei ma anche le Cutie Mark Crusaders), se ne andarono.

"Che cosa abbiamo appena visto?", dissero le 3 puledre in coro, "penso, amiche mie, che abbiamo appena assistito a un miracolo", risposi loro sorridente.

Poi mia madre mi mise uno zoccolo sulla spalla e mi disse:"tesoro è ora di andare, si sta facendo tardi", "ci scusi signora", disse Applebloom a mia madre, "potrebbe dare a Paradox il permesso di venire a stare da noi oggi? Adesso io e le altre andremo al nostro club nel Giardino Dolci Mele e ci farebbe davvero piacere se venisse anche lui con noi."

Colsi subito questa occasione:"mamma, papà, posso andare con loro? Per favore, per favore", feci degli irresistibili occhi da cucciolo e mio padre rispose:"ma certo figliolo, basta che ti comporti da vero gentelcolt con queste incantevoli signorine", concluse mio padre con un occhiolino e facendo arrossire me e le altre.

Anche mia madre mi diede volentieri il permesso, così io, Applebloom e le altre ringraziammo i miei e andammo verso il Giardino Dolci Mele accompagnati da Applejack che fu sorpresa di vedermi.

"Ciao Paradox, lieta di rivederti, come stai zuccherino?

"Molto bene signorina Applejack, sua sorella Applebloom e le altre mi hanno invitato a venire con loro al club", risposi sorridente.

"Ma davvero?", rispose Applejack facendo un occhiolino alle 3 puledre che iniziarono a ridere di cuore.

"Piuttosto Applebloom mi vuoi spiegare come mai quando vi ho viste avevate una faccia sconvolta? Come se aveste visto Twilight dar fuoco a dei libri"

"Sorellona se te lo dicessi non mi crederesti, non ci credo neanche io che l'ho visto con i miei occhi", le disse Applebloom.

Durante il tragitto spiegarono alla pony texana cosa era successo quel giorno e le parlarono anche del cambiamento di Diamond Tiara avvenuto grazie al mio intervento.

Applejack fu davvero meravigliata da ciò che udì, da me che ballavo e cantavo sui banchi, al modo in cui avevo cambiato il cuore di quella pony terrestre.

La conversazione continuò finché non giungemmo al Giardino Dolci Mele, una volta lì Applejack andò ad aiutare sua nonna Granny Smith a preparare il pranzo per tutti mentre le Cutie Mark Crusaders mi condussero al loro club; la casetta era esattamente come ricordavo nella puntata del cartone, ed era davvero adorabile. Dentro c'erano dei cartelloni, pennarelli, matite e molti strumenti di cancelleria; sui muri vi erano appesi vari poster, la maggior parte dei quali raffigurava Rainbow Dash (sicuramente questi erano di Scootaloo), infine c'erano alcuni attrezzi per attività sportive, delle sedie, un tavolo e uno stendardo rappresentante il simbolo del loro club.

Dopo che mi fecero accomodare ad una delle sedie, le tre puledre iniziarono a farmi un discorso su cosa stesse a significare il loro simbolo e sul obbiettivo del club di aiutare ogni pony nella ricerca del suo Cutie Mark.

Ovviamente io già conoscevo tutto questo, ma per poter mantenere la mia copertura feci la parte dello...gnorri.

Ascoltai attentamente tutto ciò che mi dissero, emozionato per il fatto che vedevo e sentivo tutto questo dal vivo e non più solo attraverso lo schermo di un televisore.

"E quindi sei stato scelto per entrare a far parte ufficialmente del club Cutie Mark Crusaders", concluse Applebloom.

"Avremmo proprio bisogno di un tipo come te, ed inoltre così anche tu potrai trovare il tuo Cutie Mark", disse Scootaloo; "sono certa che ti troverai bene qui con noi...e poi ne saremmo davvero felici", aggiunse timidamente Sweetie Bell.

Aspettai qualche secondo e poi parlai:"beh vediamo un po', unirmi ad un club dove avventure spericolate, idee folli ed emozionanti, progetti vari per ottenere in proprio Cutie Mark sono all'ordine del giorno e dove sarei l'unico puledro tra tre puledre? Che cosa sto aspettando? Dove devo firmare per accettare l'invito?"

Applebloom e Scootaloo risero a crepapelle dopo aver ascoltato la mia risposta mentre Sweetie Bell mi guardava con occhi sognanti eccitatissima per il fatto che avessi accettato il loro invito.

"Stai tranquillo non c'è nulla da firmare, devi solo leggere il giuramento del nostro club mentre Scootaloo e Sweetie Bell ti metteranno sulle spalle la mantella con il simbolo del club", mi rispose sorridente Applebloom, dopodiché lei mi diede una piccola pergamena con su scritto il giuramento e le altre due mi stavano mettendo la mantella.

"Io Paradox, giuro solennemente di rispettare i principi e le regole di questo club e di rispettare tutti i membri del suddetto club. Prometto di aiutare tutti i pony senza fare alcuna distinzione di razza o di sesso a trovare il loro Cutie Mark affinché possano trovare il loro posto nel mondo e vivere una vita felice. Giuro di non arrecare mai alcun danno fisico o psicologico a nessuno membro del club e di agire sempre negli interessi del club ma se necessario anche negli interessi di singoli membri. Se mai dovessi venire meno al mio giuramento accetterò qualsiasi castigo mi meriti per poter espiare le mie colpe; ed infine giuro di non venire mai meno al principio che è alla base del club: l'amicizia è universale e magica ed è in grado di unire chiunque e allontanarlo dalla tristezza e dalla solitudine. Detto questo entro ufficialmente insieme a voi come membro del club Cutie Mark Crusaders", lessi con tono solenne tutto il giuramento e anche commuovendomi per le splendide parole; dopo di che tutte e tre le ragazze mi abbracciarono e dissero contemporaneamente:"benvenuto tra i Cutie Mark Crusaders Paradox, siamo liete di avere un nuovo crociato nel club."

"Applebloom! Ragazzi il pranzo è pronto!", ci chiamò subito Applejack e noi accorremmo subito. Ad accoglierci in casa trovammo oltre alla pony arancione anche suo fratello Big Machintosh e la loro nonna Granny Smith e quest'ultima quando mi vide si avvicinò per capire chi fossi.

"Ma guarda che bel giovanotto abbiamo qui oggi, sei un amico di Applebloom?", chiese l'anziana pony gentilmente e con gran sorriso in volto.

"Si signora, io sono Paradox e vi sono grato per avermi invitato nella vostra splendida dimora", risposi educatamente.

"Oh ma che ragazzo educato che sei caro, io sono Granny Smith, la nonna di Applebloom e lui invece è il fratello maggiore di Applejack e Applebloom: Big Machintosh".

"Eh yup!", disse Big Mac come al solito.

A me sfuggì un sorriso enorme, era tutto proprio come nel cartone ed era meraviglioso.

"Raccontaci un po' figliolo", continuò Granny, "sei nuovo di Ponyville?"; "si signora Smith", "per favore, sei un amico di Applebloom quindi chiamami solo Granny", mi disse la vecchia pony con un sorriso sdentato ma sincero.

"Va bene, Granny, io e la mia famiglia siamo arrivati qui a Equestria dopo un lunghissimo viaggio da un paese lontano (era meglio non dire bugie con la macchina della verità vivente, alias Applejack, vicino) chiamato Italia", "non ricordo di averlo mai sentito nominare, deve essere davvero lontano da Equestria; e dimmi figliolo come mai avete deciso di venire a vivere proprio qui?"

"Beh diciamo che la situazione economica e politica nel nostro vecchio paese stavano attraversando una fase di crisi e la mia famiglia ha pensato bene di cambiare aria se così si può dire; insomma è stato per cause di forza maggiore (tecnicamente non era una menzogna e fortunatamente le domande non andarono più a fondo)"

Dopo le presentazioni ci sedemmo tutti e sette a tavola e magiammo alcune pietanze a base di mele, era davvero tutto squisito; ma quando assaggiai la marmellata di ZapApples alcune lacrime iniziarono a cadere dai miei occhi.

"Ehi tutto bene zuccherino?", mi chiese Applejack preoccupata e tutti gli altri mi fissarono con lo stesso sguardo.

"No...sono solo commosso per quanto sia buono il vostro cibo, non avevo mai mangiato pietanze come queste, le mie papille gustative sono letteralmente estasiate".

A tutti scoppió una risata e mi ringraziarono per i complimenti fatti.

"Siamo davvero felici che ti piacciano Paradox, tutto ciò che abbiamo mangiato è stato preparato con le mele dei nostri campi e non per vantarmi ma le nostre mele sono fra le migliori in tutta Equestria", disse orgogliosa Applejack.

Una finito di pranzare, le tre puledrine mi chiesero di tornare al club con loro per giocare un po'.

"Solo un momento ragazze voglio prima aiutare a sparecchiare la tavola e a pulire i piatti e sarò subito da voi",dissi alle mie amiche.

"Ah no, non se ne parla proprio ragazzo tu sei un ospite qui, quindi non pensarci neanche a metterti a pulire", disse Granny con tono scherzoso.

"Temo di dover insistere, voi mi avete offerto il vostro cibo e questo è il minimo che possa fare per sdebitarmi, se non lo facessi non mi sentirei in pace con me stesso."

"Zuccherino, ti assicuro che non c'è ne bisogno...", ma non ebbe il tempo di finire la frase che il mio corno si illuminò di una intensa luce cremisi che quando si spense tutte le stoviglie e le posate erano pulite e sistemate nei loro ripiani.

"Beh è stato facile, ora se volete scusarmi le mie amiche mi aspettano; grazie ancora per lo splendido pranzo." E detto ciò andai da Applebloom e le altre lasciando Applejack e Granny Smith a bocca aperta.

"Ma come Tartaro ci è riuscito?!", si chiese Applejack.

Una volta raggiunto le ragazze ci mettemmo a giocare un po' a palla per passare il tempo. Dopo un paio d'ore ognuno di noi stava facendo qualcosa di diverso: Applebloom preparava un programma sulle attività del club, Sweetie Bell stava pulendo un po' il club canticchiando (e devo ammettere che aveva una voce dolcissima degna di un angioletto), tuttavia non riuscì a trovare Scootaloo così decisi di andarla a cercare per vedere cosa stesse facendo.

La trovai sul retro del club mentre si esercitava facendo acrobazie col monopattino e tentando di prendere il volo.

La osservai molto attentamente, ogni movimento che faceva, ogni salto, ogni accelerata, ogni piroetta, tutto era calcolato fin nei minimi dettagli per non sprecare energie e per massimizzare ogni singola mossa. Nonostante la sua bravura non riuscivo proprio a spiegarmi come mai non riuscisse a volare, avevo visto già altro pegasus pony della sua età spiccata il volo, ricordavo che persino il figlio dei signori cake pur essendo solo puledrino nato da poco riusciva a sollevarsi in volo (e riuscì anche a far spaventare Pinkie Pie e ammetto che fu parecchio esilarante).

Scootaloo tentava e ritentava ma arrivata al momento in cui le sue ali avrebbero dovuto sostenere il suo peso e farla volare, falliva e cadeva al suolo; le sue ali sembravano più quelle di un colibrì che quelle di un pony per come si muovevano, in definitiva erano eccessivamente piccole per il suo corpo.

Fu in quel momento che ebbi una rivelazione che mi fece raggelare il sangue nelle vene, lei era nata con una qualche malformazione che non le aveva fatto sviluppare correttamente le ali. A stento riuscì a trattenere le lacrime, ma non tanto per la tristezza che provavo per lei, quanto per la crudeltà degli altri pony e soprattutto di Rainbow Dash per non averle detto nulla sulla sua condizione. Forse lo avevano fatto per non farla soffrire, ma era suo diritto saperlo e quanto meno trovare una qualche soluzione.

Il filo dei miei pensieri fu interrotto quando dopo l'ennesima caduta la senti gridare per il dolore, corsi subito a vedere come stava. La trovai a terra con le zampe ricoperte di lividi e ferite sanguinanti e alcune di queste non erano neppure fresche, il che significava che nonostante si fosse già fatta male aveva continuato imperterrita a tentare di spiccare il volo, ma a questo punto era chiaro che fosse giunta al suo limite.

Sul suo viso iniziarono a formarsi lacrime.

"Scootaloo, perché continui a farti del male in questo modo?", le chiesi cercando di non piangere anche io.

"Devo riuscire a volare, ci devo riuscire a tutti i costi...altrimenti...altrimenti come farò a poter volare insieme a Rainbow?!", rispose lei con la sua voce rotta dal dolore e dalle lacrime.

"Ma per quanto ci provi e ci riprovi non riesco proprio a volare, sono un fallimento completo come pegasus pony, non solo sono un fianco bianco ma anche incapace di volare come un qualsiasi altro pegasus!"

"Scoot, ascolta la colpa non è tua...", cercai di dirle ma lei non me ne diede il tempo.

"Invece è tutta colpa mia! Mia! E della mia incapacità! Perfino Rainbow ormai si sarà resa conto che non ho alcuna speranza di poter prendere il volo insieme a lei!", continuava a piangere sempre più forte ed io mi sentivo impotente e mi dicevo nella mente:"sono una vergogna, anche se sono un dio non riesco neppure ad aiutare una mia amica, che razza di essere inutile che sono!"

"Vorrei solo farla finita, sono stanca! Sono...così stanca di tentare l'impossibile. Perché sono venuta al mondo?", chiedeva al cielo, ormai al limite della disperazione.

"No! Questo non è giusto! Non è giusto! Tu non dovresti soffrire così, non dovresti parlare così! Io non posso lasciare le cose in questo modo!", gridai con quanto fiato avevo in corpo tanto da far risvegliare Scootaloo dalla sua trans e poi le presi il viso con entrambi i miei zoccoli e le dissi:"Accada quel che accada io realizzerò il tuo sogno, potrai volare insieme al tuo idolo!"

"Eh?", lei non capì cosa volevo fare; sapevo che ciò che avevo in mente sarebbe stato rischioso e che avrebbe potuto far saltare la mia copertura, ma non c'è la facevo più a vederla in quelle condizioni.

Concentrai il mio potere, poi appoggiai il mio corno sulle sue ali e feci la mia magia.

La luce fu molto intensa e nessuno dei due poté vedere nulla.

"Paradox! Cosa mi stai facendo? Mi sento strana", mi chiese agitata e spaventata Scootaloo, "non avere paura tra un momento sarà tutto finito", le risposi con quanta più calma e calore possibile per tranquillizzarla.

"Pa...ra...dox..."

Dopo qualche secondo la luce del mio corno si spense e la pony arancione si staccò da me.

"Si può sapere cosa accidenti mi hai fatto?", mi gridò Scootaloo.

"Perché non ti guardi le zampe? Così capirai", le risposi con un lieve sorriso.

"Cosa? Le zampe? Ma che...Oh dolce e onnipotente Celestia!"

Le zampe di Scootaloo erano sollevate dal suolo, la giovane pegasus pony stava volando.

"Mi ero accorto che le tue ali erano troppo piccole per spostare abbastanza aria da sollevare il tuo corpo, così le ingrandite e rese della giusta dimensione, proporzionate alla tua grandezza e poi ti ho guarito le ferite", le spiegai.

Poi fui scaraventato a terra dalla suddetta pegasus che si lanciò su di me in un abbraccio spacca ossa con lacrime di gioia agli occhi.

"Grazie! Oh Santa Celestia, Paradox tu hai compiuto un miracolo!"

"Ma no...eheh...non ho fatto proprio nulla di così spettacolare", e mentre parlavamo, arrivarono anche Applebloom e Sweetie Bell attirate da tutto quel trambusto e ci videro con me sotto di lei mentre Scootaloo mi abbracciava piangendo sorridente.

Io stavo morendo di vergogna, Applebloom era a bocca aperta mentre Sweetie Bell era rossa, ma credo che fosse un po' per la rabbia:"Scootaloo cosa diamine ci fai sopra il mio Paradox?!", ma subito si corresse,"volevo dire...che ci fai sopra di lui?"

"Ragazze non crederete mai a quello che Paradox mi ha fatto", disse la pegasus tutta emozionata.

"Ehm che cosa ti ha fatto? E perché le tue ali sembrano più grandi ?", domandó Applebloom sempre più confusa

"Penso che una dimostrazione pratica sia più esauriente di qualsiasi parola, non credi Scoot?", dissi facendo l'occhiolino alla suddetta pony.

"Oh ma certo! Tenete gli occhi fissi su di me!", ordinò Scootaloo e poi spiccò il volo come un proiettile, in alto nel cielo di Equestria.

"Wow!", fu l'unica cosa che le altre due amiche riuscirono a dire perché non credevano ai loro occhi. Scootaloo stava davvero volando e per loro questo sembrava proprio un miracolo.

"Paradox, ma come hai fatto?", mi chiesero contemporaneamente.

Intanto nel cielo Scootaloo stava finalmente assaporando l'incontenibile gioia del volo e mentre si librava felicemente, ad un certo punto notó un altro pegasus in avvicinamento verso la fattoria della famiglia Apple, era Rainbow Dash.

"O mio dio, o mio dio, o mio dio, Rainbow! Rainbow sono qui!", le gridò Scootaloo andandole incontro a tutta velocità.

"Rainbow voltò la testa in direzione di chi la chiamava, ma dopo aver visto Scootaloo volare verso di lei a tutta velocità fu come se il suo cervello fosse stato fulminato e ridotto in polvere. Infatti le uniche parole che flebilmente uscirono dalla sua bocca furono:"Non è possibile!"

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