Due gemelli

di Marty Chan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Parte Prima ***
Capitolo 2: *** Parte Seconda ***
Capitolo 3: *** Parte Terza ***
Capitolo 4: *** Parte Quarta ***



Capitolo 1
*** Parte Prima ***


Io e mia sorella non ci lasciavamo mai, stavamo sempre insieme, le nostre mani erano sempre strette l'una con l'altra ed eravamo come due gocce d'acqua..
Avevamo entrambi gli occhi azzurri e grandi come quelli della mamma  e i capelli castani come quelli del papà.
 
Quando nacqui, mamma mi chiamò Sora.
Lei mi diceva sempre che a 3 anni ero davvero un bambino scorbutico e antipatico, ma quando arrivò la mia sorellina tutto cambiò.. 
 
Lei arrivò un giorno di febbraio, per essere febbraio, faceva abbastanza caldo..
Il giorno prima il papà mi portò dalla nonna dicendomi che mamma non si sentiva bene e che la doveva accompagnare all'ospedale, infatti in quella settimana, la mamma si stava lamentando del pancione.. 
 
Mi lasciò dalla nonna e per perdere tempo, mi misi a giocare con le costruzioni che nonno mi aveva conservato dall'ultima volta che avevo fatto la spesa con lui.
Mi piaceva stare dai nonni e mi piaceva la pastasciutta della nonna e le storie del nonno.. 
Notai l'orologio a pendolo che tenevano in soggiorno e chiesi a nonno se me lo poteva leggere e lui mi rispose che erano le 21 e 56. Papà mi aveva lasciato dai nonni verso la mattina presto, perché non veniva a prendermi? Si era dimenticato di me?
Mi stesi sul divano e misi un cuscino sotto la mia testa e senza rendermene conto, mi addormentai.
 
Il giorno dopo, il nonno mi svegliò, dicendomi che appena papà mi avrebbe portato a casa, avrei trovato una sorpresa.
 
Una sorpresa? Cosa mai poteva essere? Quel robot telecomandato? Quel set di racchette da tennis che mi piaceva tanto? 
 
Verso l'ora di pranzo, papà mi venne a prendere dai nonni, li salutai, misi il mio cappottino ed uscii di casa, salendo nella macchina di papà. Durante il tragitto non chiesi nulla sul fatto della sorpresa, anche se ero elettrizzato ed emozionato.
 
Tornati a casa, mi precipitai in camera  della mamma per salutarla e notai che in braccio aveva un fagottino di stoffa giallo chiaro.
Urlai "Mamma!!" e quel fagottino si mise a piangere. 
Mi avvicinai per vedere cos'era e dentro la stoffa gialla c'era un neonato.
 
"Saluta la tua sorellina Marty, Sora" mi disse mamma
 
Mamma mi porse il fagottino "Piange perché ti vuole conoscere, su dai, prendila"
Presi la mia sorellina con molta cura tra le braccia e iniziai a guardarla.
Lei smise di piangere non appena aprì gli occhietti azzurri e mi guardò.
"Sembra che tu le piaccia" disse mio padre, che era arrivato da poco in camera. 
"Marty.." ripetevo tra me e me continuando a fissare quella piccola creatura.
Lei mi sorrise guardandomi con quegli occhioni limpidi e azzurri. Assomigliava a me.. se non era per i capelli, che erano più lisci rispetto ai miei..
 
Provavo già qualcosa di diverso in me.. 
~~~~~~~~~~~~~~
Angolo dell'autrice Salve a tutti! :D premetto che la storia mi é venuta così.. A RANDOM e l'ho scritta davvero di fretta e furia, quindi non ho badato molto al lessico e simili.. la correggerò al più presto :3 in sintesi spero che il primo capitolo vi sia piaciuto e spero di scrivere anche gli altri capitoli :3 Sciauuuu *abbraccio teneroso* :3

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Capitolo 2
*** Parte Seconda ***


 
 
Ho sempre voluto un mondo di bene alla mia sorellina. Con me era sempre gentile e mi illuminava la giornata con il suo sorriso caldo come un raggio di sole e dolce come il miele.
 
Al primo anno di elementari, la mamma la mise nella mia stessa scuola.
Io allora ero al terzo anno di elementari e potevamo vederci solo in palestra oppure in mensa e questo mi faceva stare davvero male.. non riuscivo a stare lontano da lei..
 
 
Crescendo, il nostro legame si rafforzava sempre di più. Eravamo davvero inseparabili.
 
Un giorno, mi misi come al solito vicino a lei in mensa e ci mettemmo a mangiare tranquillamente, fino a che si avvicinarono al nostro tavolo tre bambini, forse dovevano essere di quarta o quinta elementare, e chiesero a Marty di dar loro il suo pranzo.
Le diedi un occhiatina e lei tremava come una foglia.
"Ehi sorellina" le sussurrai "Tutto bene? Cos'hai?"
 
Lei non mi rispose, era troppo spaventata dai quei bambini.
Erano tre: quello al centro aveva i capelli rosso fuoco e gli occhi verdi, non sembrava avere l'aria cattiva..
Il secondo, quello a destra del rosso, aveva i capelli biondini e gli occhi azzurri, sembrava un tonto..
Il terzo, a sinistra del rosso, aveva i capelli stranamente grigi e aveva anche lui gli occhi azzurri.
 
"Su bimba, dacci il tuo pranzo!" esclamò il rosso.
"N-no.. perché dovrei darmi il mio? Non potevate farvi preparare qualcosa dalle vostre mamme?" Disse tremante Marty
A quel punto il rosso si avvicinò pericolosamente al viso della mia sorellina e li mi allarmai. 
Senza nemmeno pensarci due volte, gli sferrai un pugno, colpendolo sulla guancia.
"Non osare avvicinarti alla mia sorellina!!" 
Fortunatamente il rosso non si era fatto male, ma gli altri due intervennero prendendo per le braccia Marty
"Lasciatela stare!! Marty, scappa!!" 
"F-Fratellone, aiutami, ti prego"
Sentii una forza sovrumana provenire da dentro il mio piccolo corpo da bambino di otto anni. 
 
Mi scaraventai sui bambini che tenevano imprigionata mia sorella e li spinsi cercando di liberarla.
Ci riuscii, le presi una manina e scappammo nel giardino sul retro.
 
"Sorellina, stai bene?" Le chiesi con una nota di preoccupazione 
"S-Si fratellone.. ho avuto paura.."
La abbracciai per farla sentire al sicuro e le diedi un bacino sulla fronte
"Fratellone.."
Io le sorrisi e lasciai la presa, prendendole di nuovo la manina calda e avviandoci verso l'uscita, dove la mamma ci aspettava.
 
"Mamma" la chiamai da dietro il suo seggiolino
"Dimmi Sora" lei non si voltò 
"Sai che ho salvato Marty da tre bambini cattivi che cercavano di prenderle il pranzo?" 
"Davvero? Allora oggi preparerò una cena speciale per te questa sera" ridacchiò mamma, aveva davvero apprezzato il mio gesto.
Guardai la mia adorata sorellina: stava dormendo, con la dolce testolina appoggiata al finestrino. Chissà cosa stava sognando..
 
Tornammo a casa e mamma prese Marty in braccio per non svegliarla. Era così carina quando dormiva.. 
 
Verso le quattro in punto Marty si svegliò sbadigliando.
"Fratellone?" 
"Dimmi Marty" 
"Chi erano quei brutti bambini che hanno cercato di prendermi il pranzo?"
"Non lo so.. ma sono sicuro che non li vedremo per un bel po'"
Lei mi abbracciò all'improvviso 
"Grazie per avermi difeso Fratellone"
 
La sera, dopo aver mangiato, la mamma ci accompagnò in camera e ci rimboccò le coperte
"Fate dolci sogni angioletti miei" spense la luce e se ne andò socchiudendo la porta.
 
"Sora.." Marty mi chiamò poco dopo
"Si sorellina?" 
"Non riesco a dormire.." 
Mi alzai dal letto, attraversai la camera di soppiatto e mi infilai sotto le coperte con la mia sorellina, abbracciandola forte.
Lei mi strinse fortissimo, quasi non riuscivo a respirare.. 
"Grazie Fratellone.." e si addormentò di botto, allentando un po' la presa.
La strinsi forte, le diedi un bacino sulla fronte e mi addormentai.
 
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Angolo dell'autrice
Buonsalve gente! :D 
Spero che la seconda parte vi sia piaciuta e che lasciate delle recensioni per aiutarmi a migliorare il lessico ecc..
Alla prossima  :3 
*abbraccio teneroso* :3

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Capitolo 3
*** Parte Terza ***


_I due gemelli_ parte terza
 
Come passa il tempo quando si sta con la persona a cui vuoi bene di più.. 
Senza che me ne accorgessi, mia sorella si trovava già alle medie.
 
Io ero al primo anno di superiori, nella facoltà di lingue. In classe non mi trovavo bene, nonostante i molti amici che avevo, perché non riuscivo a togliermi dalla testa il fatto che fino al mio terzo anno di superiori non avrei potuto vederla. 
Però ogni giorno, appena finite le lezioni, mi aspettava fuori da scuola e stava lì ad aspettarmi per qualche ora in più rispetto al suo orario scolastico.
Era diventata davvero una ragazzina molto carina. Ogni volta che la guardavo sorridevo: aveva i capelli che le arrivavano alla metà della schiena e i suoi occhi erano limpidissimi come il cielo in una giornata di primavera. Mi sorrideva sempre e se c'era qualche problema me ne parlava come se fossi il suo diario segreto. Ogni volta che arrivava sotto scuola mi affacciavo dalla finestra e la vedevo che mi salutava sorridente.
 
"Fratellone, oggi potresti aiutarmi con i compiti?" mi chiese lei in un freddo giorno d'inverno.
"Certo che si, insomma, non c'è bisogno che tu me lo chieda, li facciamo assieme…" risposi aggiustandomi la sciarpa
"Ehm.. si scusa.." Lei abbassò la testa. Aveva lo sguardo perso nel vuoto.
"Sorellina.. a cosa stai pensando?" Le chiesi un po' preoccupato.
"Quando arriveremo a casa te lo dirò.." 
"Hm.. d'accordo… guarda! Inizia a nevicare!" Aprii di fretta l'ombrello fatto da lei quando aveva 8 anni.. era una persona molto creativa.
 
Poco tempo dopo arrivammo a casa e lei, subito dopo aver appeso il suo cappotto, se ne andò in camera. 
Mamma e papà erano ancora a lavoro.
Preparai una minestra veloce per entrambi e la portai in camera.
"Sora…" mi chiamò con una nota di tristezza nella sua voce.
"Si, dimmi sorellina"
"Devo confessarti una cosa..." lei abbassò lo sguardo e i suoi occhioni azzurri si spensero, diventando più scuri. 
"Certo dimmi pure"
"A scuola.. una ragazza mi critica.." Iniziavo già ad intravedere le lacrime che le rigavano il dolce viso.
"Cosa?! Spiegati meglio" iniziai ad accarezzarle la testolina e i suoi capelli, lavati con il suo shampoo alla vaniglia.
"A ricreazione stavo disegnando, e questa ragazza mi si avvicina. Pensavo che volesse rompere il ghiaccio per conoscerci, ma invece lei inizia a criticarmi dicendo -sei troppo bassa, sai non sembri di quest'anno, dovresti andare in quinta elementare.. e cosa stai facendo? Stai disegnando? Tu saresti quella che qui in classe disegna come una Mangaka?!- io le dissi che stavo facendo un ritratto del mio fratellone, ma lei continua a criticarmi -Cosa? E tu disegneresti così?! Guarda com'é storto, é asimmetrico!-"
"Ed é stato questo che ti ha fatto dispiacere?" 
"No.. era il fatto che ad un certo punto ha detto -Tuo fratello?! Ma se é un rospo! Ha i capelli che sembrano quelli di un pazzo che va in moto e fuma sigarette ogni giorno a tutte le ore! Senza contare che veste in modo assurdo.. dove li ha presi quei vestiti? Da una pattumiera?!- nessuno può permettersi di prendere in giro il mio Fratellone.."
Io a quel punto la strinsi con tutte le forze che avevo, dandole un bacio sulla fronte "sorellina.. ti voglio bene sorellina.. grazie per avermi difeso, significa che ci tieni a me non é vero?" e iniziai a farle il solletico, sperando di ridare quella luce meravigliosa ai suoi occhi.
"Ehi, certo che si!" lei iniziò a ridere e mi sorrise di nuovo. 
Mi sentivo davvero felice in quel momento.. 
 
"Ah sorellina, tieni. Bevi subito, altrimenti si fredda del tutto!" Detto questo le passai la scodella piena di minestra. "Attenzione a non versarla"
Lei annuì sorridendomi e iniziò a bere con gusto la minestra e io feci lo stesso.
 
Verso le 19:15, mamma e papà tornarono a casa e Marty corse subito da loro. 
"Mamma, papà, bentornati!"
"Oh buonasera cari" dissero in coro ridendo.
"Mamma, vi ho conservato la minestra, é ancora ben calda per fortuna" dissi avanzando lentamente nell'ingresso.
"Grazie Sora, la prendiamo subito e poi andiamo a letto, siamo davvero stanchi" 
 
Più tardi, me ne andai a letto. 
Marty era già nel suo, probabilmente era crollata dal sonno visto che non si era messa il pigiama.
"Che carina, meglio non svegliarla." Pensai tra me e me.
Le misi il  pigiama e le rimboccai le coperte, dandole poi un bacio su una guancia, come faceva la mamma con lei quando era più piccola. 
Le sussurrai "buonanotte dolce angioletto" e mi addormentai con il sorriso.
 
 
~~~~~~~~~~~~~~~~
Angolo dell'autrice 
Buonsalve gente!!
E dopo tanto tempo (non so quanto) sono tornata con la terza parte di questa fanfic che mi è venuta a random. Spero che questa 3ª parte vi piaccia e di continuare con le prossime parti! 
Arrivedorciiii :3 *abbraccio affettuoso*
~Marty

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Capitolo 4
*** Parte Quarta ***


_I due gemelli_  parte 4
 
Finalmente la mia dolce sorellina si iscrisse nella mia stessa scuola lei aveva 14 anni quando si iscrisse al liceo.
Ero così felice che mi traboccava il cuore di gioia ogni volta che la guardavo passare in corridoio.
Io ero in terza superiore, avevo 17 anni ed era un anno molto impegnativo per me: c'erano più esami da superare, prove, compiti in classe eccetera.. cercavo di trattenere lo stress accumulato in classe per evitare litigi con mia sorella e con i miei genitori..
Un giorno vidi vicino all'armadietto di mia sorella un ragazzo alto, con i capelli rosso fuoco e con gli occhi verdi. Chi poteva essere? Forse era un bullo..
Decisi di tenermi a debita distanza dal ragazzo, per vedere cosa succedeva.
Marty arrivò all'armadietto e mi stupii  nel vedere cosa successe: il rosso stava baciando sulle labbra la mia sorellina! Che cosa stava succedendo? 
Lei era un libro aperto per me, non mi aveva mai nascosto un segreto in vita sua.. 
No, non poteva essere la mia sorellina.. 
Eppure era uguale a lei: stessi capelli lunghi, stessi occhioni azzurri e stessa espressione felice.. Impossibile.. non volevo crederci.
Decisi di andarmene in classe, ero in ritardo.
 
Dopo le lezioni, aspettai Marty nell'atrio. Guardai verso il suo armadietto e la vidi di nuovo baciare quel ragazzo della terza ora. Mi girai facendo finta di niente e la aspettai.
Quando arrivò non le rivolsi la parola per tutto il tragitto.
"Fratellone, oggi mi aiuti con la matematica?" 
Io non le risposi, non volevo fare la figura del fratello iperprotettivo e assillante "rovinastoriedamore".
Lei fece finta di niente e continuava a camminare sorridente.
 
Arrivammo a casa e io mi chiusi in camera a chiave per studiare e uscii di lì molte ore dopo.
Non parlai con mia sorella per il resto della sera e nemmeno la mattina dopo.
 
"Fratellone.. perché mi ignori..? Non mi parli da giorni.." 
Continuai ad ignorarla per una settimana e a scuola, un giorno, durante l'ora di pranzo, la vidi accoccolata sul petto di quel ragazzo e lui la stava accarezzando come avrei fatto io. Mi sentivo come un pezzo di carta straccia: accartocciata su se stessa e poi buttata in un cestino e lasciata marcire.
 
Ultimamente mamma e papà non erano molto in casa e questo significava accumulare tantissimo stress facendo i lavori di casa.
 
Appena arrivati a casa, mi buttai sul mio letto, chiudendo la porta a chiave. 
Sentii bussare alla porta, era lei, in lacrime..
"Fratellone.. perché non mi parli più.. ti prego.. ritorna da me.. io ho bisogno di te.. Sora.."
Appena la sentii pronunciare il mio nome, ebbi un tuffo al cuore. Stavo per scoppiare in lacrime anche io..
Decisi di aprirle la porta e appena mi vide mi strinse con tutta la forza che aveva in corpo 
"Sorellina mia.." la strinsi forte come feci all'asilo, accarezzandole i capelli morbidi e le guance calde e rosse.
"Fratellone.. devo confessarti un segreto.." Lei si accucciò sul mio petto come una micetta indifesa
"Dimmi pure cucciola.." 
"Ho un fidanzato.." E lei si accoccolò più stretta a me, temendo una reazione negativa da parte mia.
"Si lo so, tranquilla piccola.." Le diedi un bacio sulla fronte per tranquillizzarla. "Parlami un po' di lui, così so se fidarmi" dissi per scherzare e strapparle un sorriso.
La feci accomodare sul mio letto e mi misi vicino a lei, coccolandola per farla sentire al sicuro.
"Lui é dolce, mi fa sentire al sicuro come fai tu, é gentile, comprensivo.. ma l'altra volta mi salvò da un bullo.."
Lei mi strinse come avrebbe fatto con il suo ragazzo e io le sorrisi.
"Cucciola, perché non me l'hai detto prima? Io me la sono presa solo perché non me lo avevi detto.." le dissi stringendola e coccolandola.
"Perché avevo paura che fossi troppo geloso di Axel.." lei sbadigliò e chiuse gli occhi  senza che se ne accorgesse. 
"Piccola.." Non feci in tempo a finire la frase che Marty si addormentò tra le mie braccia.. a quel punto la misi nel suo lettino e la coprii senza svegliarla.. "dormi bene piccola mia, fai dolci sogni"
Mi misi velocemente il pigiama e mi infilai nel mio letto, ma sentii dei passi da dietro di me: era Marty che camminava verso il mio letto, infilandosi e stringendomi fortissimo, come accadde molti anni prima e mi addormentai stringendola forte.
 
 
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Angolo dell'autrice 
Ok questa credo che sia l'ultima parte, ma devo ancora decidere se continuare o no.. devo ammetterlo.. questa fanfic é venuta fuori dal mio forte desiderio di avere un fratello più grande che mi stesse accanto.. Ma questo desiderio é stato realizzato quando é arrivato un ragazzo speciale nella mia vita, ma questa é un'altra storia.
*abbraccione affettuoso* arrivedooorciiii :3
~Marty 

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