Runner Girl

di Ales03
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Se me ne darai l'occasione sarò pronto a cacciarti ***
Capitolo 2: *** se tu vai via io vengo con te ***
Capitolo 3: *** Se solo uno di noi due deve vivere, voglio che sia tu ***
Capitolo 4: *** Prendilo come un mio regalo ***
Capitolo 5: *** è arrivato il pive ***
Capitolo 6: *** Ha promesso che saremmo andati via... ***
Capitolo 7: *** Ti voglio bene ***



Capitolo 1
*** Se me ne darai l'occasione sarò pronto a cacciarti ***


-Newt! Newt!-gridava Sophie tra la folla che si era creata attorno alla Scatola. Correva per arrivare di fronte alle porte di quell’”ascensore”. Una volta arrivata si inginocchiò e guardò in basso.
-Sophie! Ti ho detto mille volte di non venire a curiosare qui d’avanti!-
-Newt, è notte! La Scatola non arriva mai di notte!-
-non so cosa stia accadendo okay? Ora và!-
-io non mi muovo di qui! Spetta a me il compito di…-
-SOPHIE! HO DETTO Và!!!!-
Scocciata dall’atteggiamento di Newt, Sophie si alzò e ,con molta calma, strisciò verso la porta Orientale. Si stese sull’erba fresca e guardò il cielo. Neanche una stella. Un ricordo le passò fulmineo nella mente: lei che guardava le stelle in compagnia di un uomo. Probabilmente suo padre. Non ci badò molto. Ci era abituata: le arrivavano dei ricordi che non riusciva a ricollegare a nessuno.
-Hey…-la salutò Newt. Lei fece scena muta.
-Avanti, parlami!- non disse nulla.
-scusa, è che… se me ne darai il motivo,sarò pronto a cacciarti!- lei lo guardò. Una lacrima le rigò la guancia, era come se una parte di lei se ne fosse andata.
-però se ci penso bene, senza di te la mia vita sarebbe orrenda. Come la vita di tutti nella radura. Qui tutti sono sempre seri e tristi. Tu sei l’unica che da quando stà in questo caspio di labirinto sorride in continuazione. Per fortuna il tuo sorriso è contagioso, e per fortuna è bellissimo. Sophie io…- il rumore delle porte che si aprivano per l’inizio della giornata lo bloccò. Sophie si mise a sedere, gli diede un bacio sulla guancia e se ne andò di corsa.
-io ti amo…-sussurrò Newt. Quello le voleva dire da quando erano lì, da due anni, in quel labirinto. Ma non ci riusciva mai. Si alzò in fretta e furia per cominciare una nuova, monotona e orrenda giornata nella radura.
 
 
 

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Capitolo 2
*** se tu vai via io vengo con te ***


-Newt!! Newt!!- -Sophie, che succede?- -la porta Occidentale… è rimasta… cioè è rimasta…- disse Sophie ansimando. -è cosa??- -chiusa…- Si diressero verso la porta ed effettivamente era chiusa. Alcuni velocisti che accedevano alla loro sezione da quella porta erano rimasti lì a borbottare. -voi! Avanti, muovetevi! Ci sono altre tre porte, usatele per accedere alle vostre caspio di sezioni! Muovetevi! Avete già perso troppo tempo!-ordinò Sophie. -Newt.- -si?- -il Fagio come sta?- -bene, come vuoi che stia.- -è che sento che sta per accadere qualcosa… però non so se a lui o… a me.- Newt si voltò di scatto verso Sophie. -Non ti accadrà niente, io non lo permetterò. Vedi, tu sei troppo importante per me. Ricordi il mio primo giorno nella radura?- -hahaha-fece una risatina –sei stato il terzo, nel terzo minuto. Quando sei arrivato avevi voglia di uccidere chiunque ti dicesse “ciao”. Però a me sorridevi.- -perché… da quando i miei occhi hanno incrociato i tuoi io… quando sei entrata nella scatola per soccorrermi… mi hai detto che… che se fossi stato accanto a te non mi sarebbe accaduto nulla… io ero felice di starti accanto… vedi, io ti…- -ti voglio bene anche io, Pive- gli fece l’occhiolino. -Già, anche io ti… voglio bene.- La abbracciò, la abbracciò talmente forte che credeva di starla per stritolare. Ma, in verità, lei adorava gli abbracci di Newt. Da quando erano lì erano stati amici per la pelle. Però Newt la amava sin dal primo momento nella radura, quando la vide per la prima volta. Aveva una canotta beige e dei pantaloni mimetici e degli anfibi neri, anche un cappello di lana, che, a detta di Newt, era un po’ troppo con quaranta gradi all’ombra. Lei diceva che ci stava bene. Era bellissima, aveva gli occhi marrone scuro, dei boccoli che le arrivavano fino alle spalle castani ed era bassina, ma non troppo. Era piccola ma era più forte di Newt. Era amica di tutti e conosceva tutti quanti i cinquanta (diciamo anche cinquantuno) abitanti della radura. Si sentì un enorme boato proveniente dal labirinto. Si udì un urlo in direzione della porta Occidentale. -Minho!- strillò Sophie che si mise a correre verso l’entrata del labirinto. -no, cacchio, Sophie! Non farlo!!- Era troppo tardi, era entrata ormai, e la notte si avvicinava. Si diresse verso la sezione otto, quella di Minho. Lo trovò steso a terra, ansimante. -Minho!- -idea geniale, Sophie! Mancano cinque minuti alla chiusura delle porte! Non ce la faremo mai! Siamo fottuti!- -non dire cavolate, cacchio! Ce la fai a correre? Se ci sbrighiamo possiamo…- -Non capisci? Siamo rinchiusi qui dentro! Mancano quattro minuti! E la caviglia mi fa un male tremendo.- -avanti ti aiuto io- -Sophie! Attenta!- Si voltò, troppo tardi. Un dolente le aveva colpito la pancia con una delle sue “lancie”. Arrivò Newt che lo trapassò con una spada e si caricò Minho sottobraccio e Sophie sulle spalle, provocandosi un male tremendo alla caviglia. -Avanti Sophie, resisti, ci siamo quasi!- Arrivati nella Radura portarono Sophie al casolare e i Guaritori le bendarono la pancia. -sta bene?-chiese Newt ad un Guaritore. Quest’ultimo gli poggiò una mano sulla spalla. -è in situazioni critiche, se non arriva una cura entro domani credo che…- -NO!- -Newt, cerca di calmarti…- -NON MI CALMO! Lei morirà, non è così?- Senza aspettare una risposta, Newt, si precipitò nella stanza e si chiuse la porta alle spalle. -Sophie… perché l’hai fatto? Perché??- -Newt, calmati.-si fermò per tossire e poi continuò-Andrà tutto bene vedrai… io…te lo prometto…- Newt si chinò su di lei per piangere. -Se tu vai via… io vengo con te…- -io temo sia impossibile, Newt.- -Newt!-un ragazzò lo chiamò -cosa vuoi, Zart?- -la scatola con la cura-si fermò e indicò Sophie.-per lei-

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Capitolo 3
*** Se solo uno di noi due deve vivere, voglio che sia tu ***


Newt si avviò verso la scatola dove Alby aveva già provveduto a tirar fuori la cura. -Amico…-gli disse Alby -Si?? Oh accidenti! Sono troppo contento! Va tutto benissimo!- -bhè, Newt… a dire il vero… non proprio tutto…- -perché, che succede?- -vedi, il novellino… ha bisogno della cura e…- -NO!- Alby poggiò una mano sulla spalla di Newt, che subito la scrollò via. -Senti, Newt, se la diamo a Sophie il novellino morirà- -ANCHE SOPHIE MORIRÀ! E IO NON LO PERMETTERÒ!- Prese la cura dalle mani di Alby e si avviò al casale. -Aspetta! NEWT! PENSA A QUELLO CHE STAI FACENDO!-gli gridava dietro Alby. Nel frattempo al casolare, il “Fagio” si era svegliato. Con la testa dolorante sentì il bisogno di alzarsi e fare un giro. Si alzò, si reggeva in piedi a fatica. Appena entrò nella stanza di Sophie lei gli disse:-Sei tu il Fagio?- -il che?-rispose il ragazzo nuovo. -il nuovo arrivato? Sei quello che ha bisogno della-fece un pausa per tossire-cura?- -ehm… io… si, credo di si- -oh, che coincidenza. Ne ho bisogno anche io. Ma forse morirò, sai siamo entrambi urgenti, ma tu sei un novellino. Io sono “vecchia” ormai.- -co…cosa? Morirai per… per colpa…mia?- -già, a quanto pare si.- -io…no!se… se solo uno di noi dovrà vivere, voglio che sia tu!- -tanto sarebbe stata comunque lei.-era Newt, che squadrò il Fagio da cima a fondo-e poi non mi sembra che tu stia tanto male- -aspetta Newt!-arrivò Alby. -no, Alby! Lei sta peggio! Ogni minuto che passa ci sono più probabilità che muoia!- -nella Scatola-disse Alby-c’è un’altra cura-

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Capitolo 4
*** Prendilo come un mio regalo ***


Sophie apre lentamente gli occhi, c’è un ragazzo d’avanti a lei. Capelli mori, orientale. -Buongiorno bella addormentata!- -Dove… dove caspio siamo?- -Caspio?-le chiede il ragazzo. -Ah… scusa, ora mi invento pure le parole!- -Non importa. Minho.-le disse porgendole la mano. -Io… Sophie credo…si, Sophie-disse lei prendendo la mano di Minho. Poi il suono di una sirena squarcia l’aria. I due “fratelli” si incamminano verso la scatola da cui proveniva quel rumore, aprirono le porte di quell’ascensore e Minho prese una corda che si trovava lì. Sophie si calò dentro. C’era un ragazzo biondo, occhi marroni, capelli leggermente lunghi. Ma soprattutto: era carinissimo! -Hey! Hey! Resta con me e andrà tutto bene!- Il ragazzo annuì e si legò il busto alla corda. Sophie notò una lunga spada e la raccolse. -E questa cos’è?- -Prendilo come un mio regalo-disse il biondo. Poi insieme tornarono su. -E questa cos’è?-chiese Minho a Sophie. -È un regalo del mio nuovo amichetto. Sophie.- -N…Newt.- -Bhè, allora… ci vediamo in giro! Io e il mio “fratellone” ti porgiamo il benvenuto-disse Sophie abbassandosi-Nella Radura!-

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Capitolo 5
*** è arrivato il pive ***


UN MESE DOPO...

-è sveglia... Hey! Sophie è sveglia! Dov'è Newt?-
-è alla scatola, è arrivato il pive...- Sophie si mise dritta lentamente, si stiracchiò e disse:-Jeff, che caspio è successo? Da quanto dormo?-
-Vedi Sophie... è un mese, ormai...-
-Che succede qui?-era arrivato Newt. Sgranò gli occhi e guardo Sophie.
-Sophie... sei... sveglia! Stai bene? Ti fa male qualcosa? Come ti senti?-
-Newt, sto bene! Piuttosto il pive come sta?-disse Sophie scostando le coperte e alzandosi. 
-Bha, secondo me è troppo curioso, ha provato anche a scappare... Gally già gli si è messo contro.-
-Immaginavo...-appena usciti dal casolare tutti dissero a Sophie cose del tipo "Sone felicissimo che tu sia sveglia" oppure "Per fortuna stai bene" e lei sorrideva, sorrideva più di prima. Arrivo dal pive e gli mise una mano sulla spalla. Lui si girò di scatto e quasi stava per darle un pugno.
-Tu sei...-
-Una ragazza, esatto. E tu sei...?-
-Thomas.-
-Bel nome... Tommy... mi piace, a te?-
-Cos'è questo posto?-Sophie e Newt si guardarono, poi Sophie portò Thomas vicino le porte del Labirinto.
-Siamo qui dentro da tre anni, stiamo cercando una via d'uscita... i Velocisti la cercano... hanno una mappa del Labirinto, la stanno ricostruendo. Scommetto quello che vuoi che hai già conosciuto Gally.-
-Si... cos'ha contro di me?-
-Niente... non gli piacciono quelli curiosi, pensa che ha preso a pugni anche me. Comunque, Gally, Alby, Newt, Minho ed io siamo stati i primi in assoluto ad arrivare. Pensa che shock... tutti soli nella Radura. Sai perchè sono l'unica ragazza?-
-Perchè?-
-Ricordo ancora come sono arrivata qui. io e Minho non ci separavamo mai, prima del Labirinto, poi gli dissero che sarebbe dovuuto venire qui. lo misero nella scatola, era svenuto. Così io mi fiondai da lui, degli uomini mi presero e mi bloccarono... mi iniettarono un siero per cancellarmi la memoria, ma non riuscirono ad iniettarlo tutto. Alla fine nella Scatola ci andai. E ci arrivai con Minho, qui. Per questo ricordo ancora qualche cosa... Ma non so perchè siamo qui... ne chi ci ha mandati a morire qui dentro... ma troveremo una via d'uscita, sono certa che tu, Tommy, ce la farai. Vedo in te la stoffa del velocista, del guerriero. Promettimi che ci aiuterai ad uscire di qui.-disse Sophie prendendo la mano di Thomas.
-Te lo prometto.-disse Thomas convinto.

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Capitolo 6
*** Ha promesso che saremmo andati via... ***


Il giorno dopo Alby  e Minho andarono a cercare qualcosa nel Labirinto, si era fatto tardi, le porte stavano per chiudersi e di loro due neanche l'ombra.
-E se non ce la dovessero fare?-chiese Thomas a Sophie e Newt.
-Ce la faranno.-rispose Newt poco convinto. Thomas guardò Sophie per avere approvazione.
-Ritorneranno sani e salvi.-rispose lei con il suo solito sorriso.
Passò poco tempo e le porte stavano per chiudersi, tutti avevano abbondonato l'idea che potessero tornare sani e salvi. Tutti tranne Sophie e Thomas. Si videro due persone, Minho stava trascinando Alby per le caviglie. Thomas entrò di corsa nel Labririnto e le porte gli si chiusero alle spalle. Dall'altra parte c'era ancora Sophie che gridava il nome di Minho fino a consumarsi le corde vocali. Si inginocchio a terra e urlò. urlò così forte "Minho" che lui, che si trovava dall'altra parte sentì, e urlò a sua volta il nome di Sophie. Si erano arresi entrambi, tutto questo per stare insieme e ora erano stati separati da quello stupido Labirinto. Vicino alle porte del Labirinto restavano solo Sophie e Newt. 
-Non possiamo farci più niente.-disse Newt poggiandole una mano sulla spalla.
-No... Tommy me l'ha promesso... ha promesso che saremmo andati via... tutti insieme...-disse Sophie tra un singhiozzo e un altro. 
-Senti.-disse Newt abbracciandola.-Ci sono poche possibilitàà che sopravvivano, ma sono certo che ce la faranno. Fatto stà che da qua dentro non possiamo fare niente. Su, andiamo.-Sophie fece per alzarsi ma sentì Gally dire:-Spero che qualche Dolente lo faccia fuori, quel pive del caspio.-
-Gally.-urlò Sophie.
-Si, capitano?-disse sarcastico.
-Non ti azzardare mai più a dire una cosa del genere.-
-Ma, Sophie...-
-Sta zitto, caspio! Devi stare zitto, Gally! Sai quanti vorrebbero che tu morissi? La metà di noi! E anche io lo desidero, con tutto il cuore! Tratti tutti come zerbini, per te nessuno vale più di te. Ma lo sai che ti dico? Conosco Thomas solo da un giorno, ma ha rischiato la propria vita per persone che a malapena conosce, cosa che tu non faresti mai, Gally.-disse Sophie, e poi girò i tacchi e andò via, verso la sua adorata amaca, sperando che al suo risveglio Minho sarebbe stato accanto a lei.

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Capitolo 7
*** Ti voglio bene ***


 
Sophie non aveva dormito, non ci riusciva poprio. Dopotutto, come poteva? Si alzò e andò verso la porta dove aveva visto Minho l'ultima volta e si mise in ginocchio, attendendo pazientemente che le porte si aprissero e che Minho corresse ad abbracciarla, sano e salvo.  Ma era presto, le porte erano tutte chiuse. Arrivò Newt e si sedette accanto a Sophie, che iniziò a piangere e si accucciò al ragazzo.
-Tu credi che...ce la faranno?-disse lei tra mille singhiozzi. Newt iniziò ad accarezzarle i capelli e le sussurrò in un orecchio:
-Sta tranquilla, avremo Minho fra i piedi ancora per un po'-e Sophie rise, non credeva fosse possibile ma quel giorno rise, era felice e non le importava quasi più di nulla, ora sapeva che c'erano lei e Newt abbracciati che ridevano, e questo le bastava. Poi Newt fece qualcosa che Sophie non credeva avrebbe mai fatto, la baciò. E lei ricambiò quel bacio, perché non gliene importava più nulla di quello che avrebbero pensato gli altri, lei era felice e questo le bastava.
Rimasero abbracciati fino a quando un rumore di ingranaggi non li fece sussultare, il cuore di Sophie ormai le era arrivato fino in gola, batteva sempre più forte. La porta si spalancò e fu triste quando vide che Minho e Thomas non c’erano…scattò in piedi e aspettò un minuto…due minuti…arrivò un ragazzino che Sophie riconbbe subito.
-Hey, tu sei il Fagio della cura!-disse Sophie al ragazzino, lui si girò e poi si ricordò.
-Ah, si. Tu sei la ragazza! Io sono Chuck.-
-Io Sophie. Mi dispiace non esserci stata, di solito io, Alby e Newt ci occupiamo dei nuovi arrivati. Accidenti!-disse sbattendo un piede a terra.-Stupidi Dolenti…-sussurrò poi Sophie. Poi lo vide. Li vide. Thomas e Minho che trasportavano Alby per le caviglie.
-Minho!-gridò Sophie, poi si fiondò nel Labirinto e li aiutò a portare Alby dentro il casolare. Subito dopo aver lasciato le caviglie di Alby, Minho e Sophie si strinsero in un abbraccio, uno di quelli che vuoi non finiscano mai. E per la prima volta in tutta la sua vita, Minho pianse. O meglio, la sua vita nella Radura. Non aveva sempre avuto quel carattere un po’ freddo, Sophie lo ricordava. E non ricordava che avesse mai pianto, almenodi fronte a lei. Però quel giorno pianse. Pianse perché sapeva che sarebbe potuto morire e avrebbe potuto perdere la persona a cui teneva di più, quella che era sempre stata sua sorella.
-Ti voglio bene.-le sussurrò in un orecchio.
-Anche io, Minho.-Rispose lei, poi si staccarono e andarono da Frypan a mangiare, o meglio portò Minho a mangiare, perché tutta quella faccenda aveva fatto mettere in subbuglio lo stomaco di Sophie…

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