You’ll never loved yourself half as much as I love you.

di YouAreMy_Dream
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** Chapter 1. ***
Capitolo 3: *** Chapter 2. ***
Capitolo 4: *** Chapter 3. ***
Capitolo 5: *** Chapter 4. ***
Capitolo 6: *** Chapter 5. ***
Capitolo 7: *** Chapter 6. ***
Capitolo 8: *** Chapter 7. ***
Capitolo 9: *** Chapter 8. ***
Capitolo 10: *** Chapter 9. ***
Capitolo 11: *** Chapter 10. ***
Capitolo 12: *** Chapter 11. ***
Capitolo 13: *** Chapter 12. ***
Capitolo 14: *** Chapter 13. ***
Capitolo 15: *** Chapter 14. ***
Capitolo 16: *** Chapter 15. ***
Capitolo 17: *** Chapter 16. ***
Capitolo 18: *** Chapter 17. ***
Capitolo 19: *** Chapter 18. ***
Capitolo 20: *** Chapter 19. ***
Capitolo 21: *** Chapter 20. ***
Capitolo 22: *** Chapter 21. ***
Capitolo 23: *** Chapter 22. ***
Capitolo 24: *** Chapter 23. ***
Capitolo 25: *** Chapter 24. ***
Capitolo 26: *** Chapter 25. ***
Capitolo 27: *** Chapter 26. ***
Capitolo 28: *** Chapter 27. ***
Capitolo 29: *** Chapter 28. ***
Capitolo 30: *** Chapter 29. ***
Capitolo 31: *** Chapter 30. ***
Capitolo 32: *** Chapter 31. ***
Capitolo 33: *** Chapter 32. ***
Capitolo 34: *** Chapter 33. ***
Capitolo 35: *** Chapter 34. ***
Capitolo 36: *** Chapter 35. ***
Capitolo 37: *** Chapter 36. ***
Capitolo 38: *** Chapter 37. ***
Capitolo 39: *** Chapter 38. ***
Capitolo 40: *** Chapter 39. ***
Capitolo 41: *** Chapter 40. ***
Capitolo 42: *** Chapter 41. ***
Capitolo 43: *** Chapter 42. ***
Capitolo 44: *** Chapter 43. ***
Capitolo 45: *** Chapter 44. ***
Capitolo 46: *** Chapter 45. ***
Capitolo 47: *** Chapter 46. ***
Capitolo 48: *** Chapter 47. ***
Capitolo 49: *** Chapter 48. ***
Capitolo 50: *** Chapter 49. ***
Capitolo 51: *** Chapter 50. ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


ATTENZIONE: ricordo che la FF NON è mia, ma è di questa ragazza: Jessica Cislaghi. Questa è la sua pagina Facebook: One Direction,singer for me. (https://www.facebook.com/pages/One-directionsinger-for-me/216589281769535?fref=ts).
Lei l'ha pubblicata su Facebook e io CON IL SUO PERMESSO la pubblico qui.

 

Autorizzazione dell'autrice: http://i41.tinypic.com/a4752g.jpg

Prologo.

Ally Stons, chiunque si può riconoscere in lei.

Si,lei.
La ragazza che non amava se stessa.
Si, lei.
La ragazza che odiava l'amore.
Si, lei.
La ragazza piena di paure. Paure grandi, più grandi di lei.
Temeva che nessuno l'avrebbe mai amata, perchè lei, non amava neanche una briciola di se stessa. Credeva anzi, ne era convinta, che nessuno potesse innamorarsi dei suoi occhi, dei suoi sorrisi, delle sue labbra, del suo corpo, che lei tanto odiava. Non credeva che qualcuno potesse amarla. Eppure come ben si sa, non sempre le cose vanno come pensiamo.
A volte basta un semplice incontro a cambiarti la vita.
Può allora Niall James Horan modificare i suoi piani?

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Capitolo 2
*** Chapter 1. ***


ATTENZIONE: la FF NON è mia, ma è di questa ragazza: Jessica Cislaghi. Questa è la sua pagina Facebook: One Direction,singer for me. (https://www.facebook.com/pages/One-directionsinger-for-me/216589281769535?fref=ts).
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Chapter 1.

Mi svegliai con il solito capogiro,sentendomi debole.
Lo stress stava prendendo il sopravvento nell'ultimo periodo,e non mangiare per dimagrire non era certo una cosa che mi aiutava a stare meglio.
Odiavo la bilancia,la odiavo terribilmente.
Volevo svegliarmi ogni mattina sperando di vedere un chilo in meno,perchè così com'ero non riuscivo ad apprezzarmi.
Dicevano che ero magra,fin troppo..eppure io vedevo ogni singola parte di me rigonfia,imperfetta.

Mi lavai rapidamente e mi rivestii con Jeans e maglietta.
Dopo aver preso poi la mia borsa a tracolla,corsi verso lo starbucks,il locale dove lavoravo.
Come al solito ero in ritardo,io e la puntualità non andavamo d'accordo..specialmente nell'ultimo periodo.

-Buongiorno Ally,come al solito sei puntuale!-Esclamò Jade,la mia collega.
La conoscevo oramai da due anni,anche perchè andavamo nella stessa università di Londra.Era una persona fantastica,dolce,simpatica e socievole.L'allegria fatta a persona.
-Scusa,mi sono svegliata in ritardo.-Risposi sbadigliando.Mi avviai successivamente verso le cucine per prendere il grembiule da lavoro.La rossa mi seguì a ruota,porgendomi un appetitoso muffin al cioccolato.
-Vuoi?-Domandò allungando la mano verso il mio viso.
-NO.-Risposi voltandomi dalla parte opposta.Sicuramente la tentazione di mangiarlo era molta,ma non l'avrei toccato.Oramai non mangiavo dolci da almeno due mesi,e non avrei smesso adesso per uno stupidissimo dolcetto.
-Sei ancora a dieta?-Chiese alzando un sopracciglio. Nell'ultimo periodo si era accorta che mangiavo di meno,ed ero stata obbligata a dirle che seguivo una dieta regolare,per così dire.
-Oh,no.-Mentii spudoratamente.-Semplicemente ho già fatto colazione.-Le menzogne in quel periodo erano all'ordine del giorno.
'Hai fame' ed io rispondevo di no.
'Sei a dieta' ed io rispondevo sempre di no.
Il fatto è che dire che non mangiavo quasi mai,avrebbe fatto preoccupare tutti,persino una ragazza forte come Jade.

-Bene,comunque ti vedo troppo magra!-Esclamò guardandomi da testa a piedi.-La tua dieta funziona alla grande,devi dirmi da che dietologo vai.-Sorrise dolcemente,e andò a servire qualche tavolo in sala.
Presi un grembiule,e lo indossai legandolo attorno alla vita.
Tornai successivamente dietro al banco per prendere le ordinazioni,come facevo di solito.
Attorno a me c'era qualsiasi tipo di cibo,e resistere era complicato,ma oramai ero abituata.

La giornata si preannunciava pesante.
Mattinata allo starbucks,pomeriggio all'università,e poi dovevo tornare a casa a studiare.
Pensierosa,prendevo gli ordini dei clienti che come ogni mattina erano tanti e insaziabili.

-Scusa?-Mi chiamò uno di loro.
Alzai lentamente lo sguardo,incrociando due occhi azzurri incantevoli.
Sembravano due pezzi di cielo,impressionanti.
Rimasi immobile qualche secondo,fino a che il biondino d'innanzi a me mi sorrise e mi chiamò nuovamente.
-Devo pagare!-Esclamò passandosi una mano tra i suoi capelli dorati. 
-Oh...si,certo.-Risposi scuotendo la testa.Ritornai alla realtà,quella triste realtà in cui io e i ragazzi non andavamo d'accordo.
E' una storia lunga da spiegare,fin troppo dura da raccontare.
-Sono 17 sterline.-Dissi.
Lo vidi infilare una mano nella tasca dei Jeans e tirare fuori una banconota da venti.
-Tieni il resto.-Mi strizzò un occhio.
-Grazie.-Risposi fredda,come sempre.Non mi piaceva quando i clienti ci provavano con me,specialmente uno come lui.
Ora che ricordavo,l'avevo visto spesso nell'ultimo periodo e sempre con una ragazza diversa.Non mi stupivo se ci stesse provando anche con me.
-Comunque sono Brad.-Si appoggiò contro il bancone in legno e mi porse la mano.Per cortesia,stavo per presentarmi,quando fui interrotta da una voce stridula.
-Niall,ti muovi?-Una ragazza,che si trovava davanti l'uscita del locale,chiamò il biondino davanti a me.
Lo vidi voltarsi prima verso di lei,poi verso di me rosso in viso.Era in imbarazzo,e faceva bene ad esserlo.
-Grazie per essere venuto Brad,o forse devo chiamarti Niall?-Dissi con disprezzo.
-Io..cioè,insomma..-
-Non giustificarti,tanto con me non avresti attaccato.-Feci un sorriso compassionevole,e mi allontanai per prendere altre ordinazioni.

Avevo finalmente finito il mio turno,e potevo correre all'università.
-Quindi vai?-Domandò Jade avvicinandosi a me.
-Si,ho finito qui.-Risposi sbuffando.Ancora mi girava la testa,ma dovevo resistere,almeno fino alla sera.
-Va bene,ci vediamo tra un ora a scuola.-Mi diede un bacio sulla guancia,e tornò al lavoro.

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Capitolo 3
*** Chapter 2. ***


ATTENZIONE: la FF NON è mia, ma è di questa ragazza: Jessica Cislaghi. Questa è la sua pagina Facebook: One Direction,singer for me. (https://www.facebook.com/pages/One-directionsinger-for-me/216589281769535?fref=ts).
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Chapter 2.

L'università in cui andavo era davvero grande e c'erano studenti di tutte le età.

Stavo correndo per essere puntuale alla lezione,non potevo ritardare anche lì,non oggi.
Avevo il fiatone,le gambe a pezzi..ma ero finalmente giunta a destinazione.
Percorsi il lungo corridoio che conduceva alla mia aula con passo svelto e gli occhi puntati sulla mia borsa.
Stavo frugando al suo interno,per trovare alcuni appunti da dover consegnare al professore,quando improvvisamente mi scontrai con qualcuno.Perfetto!
I miei fogli caddero a terra,sparpagliandosi sul pavimento dell'istituto.

-Ma porca puttana.-Borbottai tra me e me iniziando a raccoglierli.
-Potresti guardare dove vai!-Esclamò la persona con cui mi ero scontrata;Intanto,si abbassò per aiutarmi a prendere gli appunti.
Alzai lo sguardo per controbattere e trovai gli stessi occhi blu visti in mattinata.

-Tu?-Domandai acida.-Che fai,mi segui?-Chiesi alzando un sopracciglio.
-Si dia il caso che studio qui anch'io.-Rispose malamente.
-Brad giusto?-La buona educazione non faceva parte del mio carattere,almeno non con certi elementi.-O forse Niall?Sai,ancora non capisco quale sia il tuo nome..-Finii di riprendere le mie cose,ed entrambi ci alzammo in piedi.
-Ok,mi dispiace per stamattina!-Esclamò roteando gli occhi al cielo.Mostrò un sorriso e mi porse nuovamente la mano.
-Hai intenzione di dirmi un altro falso nome?-Lo interruppi prima che potesse parlare.
Abbassò la mano,e sbuffò.
-Sono Niall.-
-Bene,io non ho intenzione di presentarmi.-Feci le spallucce.-Non ne vedo il motivo.-Detto ciò,strinsi i fogli contro il petto e mi allontanai.

-Ehi?-Gridò.Non mi voltai,di certo quel biondino non mi incantava con quel suo volto d'angelo.
Alzai un dito medio sperando lo vedesse,poi corsi verso la mia classe.

#POV'S NIALL.

Che caratterino,pensai avviandomi verso la mia aula.
Certe ragazze proprio non le capivo,che cosa c'era di sbagliato nell'inventarmi un nome?
Posai lo sguardo sull'orologio,e mi accorsi di essere dannatamente in ritardo.Percorsi lo stesso corridoio che aveva fatto la mora,e mi infilai nella mia classe.
Notai lo sguardo del professore squadrarmi da testa a piedi,per poi indicarmi con il pennarello con cui stava scrivendo alla lavagna.

-Tu sei?-
-Niall Horan.-Risposi grattandomi il capo.
-Come ho detto all'altra ritardataria..-Indicò lei,si,la solita ragazza incontrata due volte.
Era seduta negli ultimi banchi dell'aula e potei intravedere nel suo viso stupore e rabbia nel ritrovarmi ancora tra i piedi.
Sicuramente mi credeva un maniaco,ero ovunque si trovasse.
Però,nonostante la trovavo acida e poco simpatica,dovevo ammettere che era davvero bella.I capelli neri le ricadevano sulle spalle,i suoi occhi scuri e profondi erano davvero incantevoli.Sarei rimasto ore ad osservarli.Ed infine,aveva un corpo estremamente perfetto.Provarci sarebbe stato divertente,mi piacevano le imprese complicate.
Perso nei miei pensieri,mi dimenticai di ascoltare il professore che si alterò.
-Ma sto parlando con il muro per caso?-Strillò riportandomi alla realtà.
-Cosa?cioè..no.-Risposi scuotendo la testa.
-Si vada a sedere,prima che perdo la pazienza.-Decisi di rischiare e sedermi vicino alla mora.

-Giorno raggio di sole.-Le dissi sorridente.
-Taci.-Mi gelò.Posò poi lo sguardo sul professore.

#POV'S ALLY.

Mi dava il suo nome sbagliato nel posto in cui lavoravo,mi faceva cadere i fogli per terra nella mia scuola,me lo ritrovavo in classe e per finire si sedeva al mio fianco durante la lezione.
Era un maniaco,logico!
Avevo il suo sguardo costantemente puntato addosso,e il nervoso prese il sopravvento.
Iniziai a far ticchettare la penna sul banco,cercando di concentrarmi sulla lezione.Era impossibile,una missione troppo complicata.

-Hai finito?-Mi voltai verso di lui al limite della sopportazione.
-Finalmente ti sei decisa a rivolgermi la parola.-Rise con soddisfazione.
-Senti biondo,importuna qualcun'altra.-Lo avvisai puntandogli il dito contro.
-Uhm,credo proprio di no.-Quel sorrisetto da schiaffi che si trovava sulla faccia,rendeva le cose ancora meno divertenti.-Mi piace stuzzicarti.-
-Sei solo un...-
-Signorina Stons?-Mi richiamò il professore.-Vuole essere così gentile da dirci cosa trova di interessante nel conversare con Horan?-
-In realtà niente.-Risposi fredda.
-Così il tuo cognome è Stons..-Sussurrò il biondo.
-Horan,vuole aggiungere qualcosa?-Insistette con cattiveria l'uomo davanti a noi.
-No,scusi.-Rise abbassando lo sguardo.

Fortunatamente la campanella suonò,interrompendo quella che stava diventando una pesante conversazione.

-Allora,me lo vuoi dire il tuo nome?-Chiese il biondo appoggiando le braccia sul mio banco.Io ero intenta a ritirare fogli,penne e tutto ciò di mio possesso dentro la borsa.
-Ti ho detto di NO!-Esclamai.-La conosci questa parola?NO,NO e NO!-Lo fulminai con lo guardo,e richiusi la mia tracolla.-Non dirò il mio nome ad un maniaco!-
-Se fossi un maniaco avrei abbastanza informazioni per pedinarti!-Iniziò a ridere come un demente.
-Non sei simpatico.-
-Beh,so dove lavori,so il tuo cognome,so dove studi...-
-SPARISCI!-Lo interruppi allontanandomi da lui rapidamente.
-Tanto lo scoprirò il tuo nome!-Gridò per farsi sentire,dato che oramai ero troppo lontana.

Avevo ancora un'ora da passare in università per fortuna,la testa mi stava scoppiano e mi sentivo perennemente debole.
-BUH!-Esclamò qualcuno piombando alle mie spalle.Sobbalzai per lo spavento,e mi voltai verso Jade.
-Mi hai fatto prendere un colpo!-Esclamai mettendo il broncio.
-Scusa.-Ridacchiò.-Com'è andata?-Chiese poi prendendomi a braccetto.
Frequentavamo alcuni corsi assieme e quello di oggi era uno di quelli.
-Male.-Risposi sbuffando.Il fatto,era che quel biondino aveva rovinato la mia giornata.Era impertinente,maleducato.-Ricordi il ragazzo di stamattina?-Le domandai.
-Ah,si.Brad,giusto?-
-Niall.-La corressi con un certo tono da saputella.-Comunque,studia qui.-
-Oh,davvero?-Chiese,quasi felice della cosa.-Io lo trovo carino Ally,perchè non ci provi?-Mi diede due gomitate sul fianco.
-Ma è un maniaco!-Strillai amaramente.-Ti sembrano coincidenze che me lo ritrovo ovunque?E' uno stalker!-
-Su,non esagerare.E poi,lo vorrei anche io uno Stalker così figo.-Ridacchiò spintonandomi.-A proposito di ragazzi,oggi al bar ne ho conosciuto uno.-Gli occhi le si illuminarono improvvisamente.
-Ah si?-Chiesi alzando un sopracciglio.-E ci hai messo così poco con lui?-
-Che intendi?-Domandò perplessa.
-Beh Jade,solitamente tu e i ragazzi avete una cosa in comunque:Il sesso.-
-Con Harry no!-Esclamò con fierezza.-Abbiamo parlato,e mi ha invitata alla sua festa di domani sera.-
-Allora si che le cose si fanno serie.-Ironizzai continuando a camminare al suo fianco.
-Dovresti vederlo,è..è bellissimo!-Disse con aria estremamente sognante.Sembrava una ragazzina alla sua prima cotta.
-Sono felice per te.-Risposi.
-Comunque...-
-Ecco,c'è sempre un 'Comunque' o un 'ma'...-Roteai gli occhi al cielo sbuffando.
-Comunque..-Ripeté fingendo di non aver sentito le mie parole.-Vorrei che mi accompagnassi alla sua festa.Ci saranno tanti altri bei ragazzi.-
-NO!-Dissi secca,senza neanche pensarci su due volte.
-Ma...-
-Devo studiare,non posso passare il mio tempo alle feste.-La interruppi prima che iniziasse a pregarmi.
-Ally,è solo una festa!-Esclamò con aria supplichevole.-Prima di mezza notte siamo a casa,ti prego.-Mi guardò con una faccia da cane bastonato,e quando lo faceva non potevo far altro che dirle di si.
-Ok,ok..basta che la smetti.-Dissi arrendendomi.
-Oh,grazie!-Mi saltò addosso dandomi un bacio sulla guancia.

La giornata passò rapidamente,e potei tornare a casa insieme a Jade.
Avevo omesso di dirvi,che abitava con me oramai da qualche mese,visto che il suo padrone di casa l'aveva sfrattata dal suo vecchio appartamento.
La vidi mettersi davanti ai fornelli per iniziare a cucinare,mentre io mi sedetti al tavolo iniziando a sfogliare un libro.

-Stasera mangiamo uova e pancetta!-Esclamò sorridente.Ora,al solo suono della parola 'Cibo' o 'mangiare' mi veniva da rimettere.
-Io ceno più tardi.-Mentii.Non avrei mangiato,come sempre.
-Ma come?Anche stasera mi lasci da sola?-Chiese alzando un sopracciglio.-Non te lo permetto baby,tu mangi con me.-Disse.-E non voglio storie..-
-Jade,ora non ho appetito.-Risposi fredda.
-Cosa devo fare con te?-Domandò roteando gli occhi al cielo. 
Abbozzai un falso sorriso,e tornai a guardare il mio libro senza rispondere.

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Capitolo 4
*** Chapter 3. ***


ATTENZIONE: la FF NON è mia, ma è di questa ragazza: Jessica Cislaghi. Questa è la sua pagina Facebook: One Direction,singer for me. (https://www.facebook.com/pages/One-directionsinger-for-me/216589281769535?fref=ts).
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Chapter 3.
Entrammo nell'enorme casa dove si teneva il party di Harry e mi accorsi solo allora che c'era tanta gente, forse sin troppa per i miei gusti.
Mi sentivo soffocare in quel buco, mi sembrava di rivivere il capodanno dell'anno prima: Alcool. Musica a palla. La gente che si muoveva sulla pista della discoteca.
E lui, Max, il mio ex fidanzato. Allora litigavamo per l'ennesima volta: si era ubriacato ed aveva baciato una sconosciuta abbordata durante la festa ed ancora una volta, aveva ignorato i miei sentimenti, aveva ignorate me, perché era bravo a fare solo quello, ignorarmi e distruggermi.
Mi aveva fatta sentire inutile, ancora. Come se valessi meno di zero, come se fossi il nulla. Forse era stato quello l'inizio dei miei disordini alimentari.
Non sentirmi mai abbastanza per la persona che credevo di amare era davvero terribile. Ed ogni ragazza sembrava migliore di me ai suoi occhi, bella e magra, senza contare che Max me lo ripeteva sempre.

I ricordi sembravano annebbiare la mia testa, era come se tutto stesse ritornando all'improvviso, ruotando come un film intorno a quella stanza.

-Ally, stai bene?-Mi scosse la mia amica, riportandomi alla realtà.
-Ho bisogno di bere qualcosa.-Affermai senza indugio.
-Va bene, tu prendi quello che vuoi, io cerco Harry.-Rispose dandomi una pacca sulla spalla. La vidi allontanarsi tra l'ammasso di gente per poi lasciarmi sola, come ero abituata a stare.
Mi avvicinai ad un tavolo pieno di bevande ed alcolici di qualsiasi tipo: birra, vino, vodka e altre schifezze.
Non badai alle etichette e riempii il bicchiere con la prima cosa che mi capitò sotto mano.
Giù tutto di un colpo come se fosse un bicchiere d'acqua.
I ricordi facevano più male della mia gola in fiamme.

-Ma guarda chi si rivede?-Chiese qualcuno affiancandomi. Lo riconobbi, era lo stalker, era Niall Horan.
-Inizi a darmi sui nervi.-Dissi con tono duro, il solito tono da ragazza cattiva.-Smettila di seguirmi!-Esclamai dopo sedendomi su una sedia. Era possibile che quel goccio d'alcool mi stesse facendo così male? La testa iniziava a girarmi e sentivo le ginocchia cedermi.
-Non ti seguo, questa è la festa di un mio amico.-Rispose non curante che stavo poco bene.
Non risposi, portai le mani sulle tempie massaggiandole e chiusi gli occhi.

-Ehi, tutto okay?-Domandò finalmente, accorgendosi della situazione.
-Smettila di ronzarmi intorno!-Gridai quasi esasperata. Ma non era colpa sua, non era colpa di nessuno. Ero io il problema, lo ero sempre stata e sempre così sarebbe andata.
-Era una domanda...-Rispose sulla difensiva.-Ma vedo che anche quando uso la gentilezza, non cambi il tuo tono da stronza. Forse è per questo che sei sola stasera, per il tuo carattere di merda e il tuo essere prevenuta su tutti!-Esclamò allontanandosi finalmente da me. Rabbioso.
Se avessi avuto le forze necessarie, gli avrei tirato un bello schiaffo su quella faccia d'angelo. Gli avrei gridato qualche parolaccia fino ad essere io quella ad andarmene, soddisfatta.Ma stavo troppo male e vendicarmi di lui era l'ultimo dei miei pensieri in quel momento.

-Ally,Ally...-Vidi Jade correre verso di me, tenendo per mano la sua conquista, probabilmente il famoso Harry di cui mi aveva parlato.-Lui è Harry.-Indicò il riccio al suo fianco. Bello, molto bello. Alto, castano, con due occhi verdi incantevoli. Potei notare due fossette sulle guance non appena accennò un sorriso.
Cercai di mantenere lucidità ed allungai la mano per presentarmi. Potevo farcela, non dovevo arrendermi, non dovevo assolutamente farlo.

-Io...io sono Ally.-Presi un respiro profondo, uno dietro l'altro. Ansimai.
-Harry.-Afferrò la mia mano, stringendola.
Intanto, anche altre quattro figure si avvicinarono a me.

-Oh guarda che coincidenza!Ancora tu...-Eccolo, nuovamente il biondo che mi parlava. Era possibile che fosse amico della nuova fiamma della mia amica?
-Ragazzi, lei è la mia coinquilina, compagna di studi, di lavoro... Ally!-Disse Jade indicandomi.-Ovviamente, adesso, è anche una delle mie più care amiche.-
-E così il tuo nome è Ally, Ally Stons!-Disse con soddisfazione Niall. Le sei figure dinnanzi a me si fecero sfocate ai miei occhi, quasi le vedevo sparire. Mi alzai dalla sedia barcollante, volevo presentarmi educatamente, volevo essere cortese, ma non ci riuscii.
-Scusate!-Esclamai solo, posando una mano sulla bocca per poi correre via, dove capitava, perché qualsiasi posto era meglio che stare lì.
Per mia fortuna trovai subito un bagno e chiusi con potenza la porta alle mie spalle, accasciandomi successivamente accanto al water.
Rimettei tutta la mia miserabile porzione di pranzo mangiata, diventando poco dopo più pallida e deperita di quanto già non fossi.
Bere alcool a stomaco vuoto non era stata un ottima idea, anzi, pessima.
Non appena ebbi rigettato anche l'anima, mi lasciai scivolare contro il muro freddo del bagno e chiusi gli occhi.
Nel mio stato d'incoscienza, sentii due tonfi contro l'uscio, poi altri tre, quattro, cinque...non riuscivo a distinguere la realtà dai ricordi, non riuscivo più a caire niente. Il mio cervello stava andando il tilt.
Sudavo freddo, tremavo e mi sentivo debole.
Improvvisamente la porta si spalancò e due occhi blu mi fissarono intensamente.
Vidi Niall inginocchiarsi davanti a me e prendere il mio viso tra le sue mani calde.

-Ally, Ally riprenditi!-Esclamò tirandomi qualche schiaffo sul viso. Mi sentivo così male che non avevo neanche le forze per respingerlo. 
-Guardarmi!-Mi ordinò alzandomi il viso.I suoi occhi si impiantarono contro i miei. Era l'unica cosa che riuscivo a visualizzare, l'unica cosa che mi sembrava reale. Quelle due pozze azzurre. Profonde, intense.
Fu però questione di un attimo: persi i sensi e socchiusi gli occhi nuovamente. Lentamente, Niall circondò con un braccio il mio busto facendomi alzare in piedi. Ero fragile, non mi reggevo sulle mie stesse gambe.
Con delicatezza, mi tirò su da terra e si fece spazio fuori dal bagno, oltre la folla e gli amici.
La mia testa si posò sul suo petto e le mie braccia circondarono il suo collo. Fui invasa dal suo dolce profumo al miele--cocco e mi sentii così dannatamente protetta tra le sue braccia.
Il mio respiro si fece affannato,più di prima....improvvisamente, BUIO.

Mi risvegliai su un letto sconosciuto ed entrai in panico subito.
Dov'ero? Come c'ero arrivata lì? Mi guardai attorno sconcertata, quando vidi la porta della camera aprirsi lentamente e il mio cuore si fermò qualche secondo.

-Ehi,ciao..-Sussurrò una ragazza. Era alta, castana..la prima cosa che la caratterizzava erano i due occhi verdi, tali e uguali a quelli di Harry.
-Dove sono?-Chiesi subito, spaventata.
-Sei a casa mia e di mio fratello Harry.-Mi rassicurò sedendosi al mio fianco.-Ieri sei svenuta e non ci sembrava il caso di portarti nella tua abitazione in quelle condizioni. Niall ha chiesto ad Harry di farti dormire qui....Era veramente preoccupato per te, sai?-Disse.
-Ah.-Risposi arrossendo.
-In realtà tutti eravamo preoccupati. Eri pallida, non davi segni di vita.-Si grattò il capo sconcertata.
-Sarà stato un calo di pressione.-Mi giustificai subito. Dire che non mangiavo regolarmente da giorni, non era nei miei piani.
-Sono felice che tu stia meglio, ti va di venire di sotto? C'è anche Jade.-
Annuii e la vidi sorridermi dolcemente.
-In bagno ti ho lasciato alcuni miei vestiti puliti, così potrai farti una doccia e cambiarti.-Disse alzandosi dal letto.
-Grazie mille.-Risposi osservandola uscire dalla stanza illuminata dal sole mattutino.
Lentamente levai di dosso il piumone che ricopriva il mio corpo e scesi dal letto ancora un po' barcollante.
Mi infilai in bagno e mi spogliai dagli abiti della festa che sapevano di alcool e fumo.
Aprii l'acqua della doccia e mi infilai sotto il getto caldo che ricoprì il mio corpo fragile. Chiusi gli occhi lasciandomi travolgere da sensazioni piacevoli.
Non ci misi tanto a finire, di fatti in dieci minuti avevo fatto. Mi asciugai, rivestii con gli abiti della sorella di Harry e mi precipitai in cucina.

-Louis cazzo, ho fame!-Vidi il biondino discutere con uno dei ragazzi presenti la sera prima.-Restituiscimi la mia croissant!-Strillò dopo. Ero un po' imbarazzata, chissà in che stato pietoso ero ora, e sopratutto ieri.

-Ally..-Vidi Jade spalancare gli occhi appena mi vide varcare la soglia della stanza. La discussione tra Niall e il suo amico si interruppe e tutti voltarono lo sguardo verso di me.
-Sono stata in pensiero ieri!-Esclamò la mia amica, allungando la mano ed afferrando così la mia.
-Sto bene.-La rassicurai dolcemente.
-Niall è stato con te tutta la notte, non ha dormito neanche un attimo.-Vidi il biondo arrossire e voltarsi dalla parte opposta, facendo finta di niente.
Non dissi niente, perchè sinceramente non ero una che gli piaceva essere 'salvata'.N on ero una che amava ringraziare. Volevo sempre cavarmela da sola.

-Beh, siediti!-Mi invitò Harry appena giunto in cucina, indicando uno sgabello libero. Annuii e mi accomodai accanto a Niall tenendo il capo abbassato.
-Fame?-Domandò il biondo interrompendo i miei pensieri.
Alzai lo sguardo e scossi la testa. No, non avevo fame. L'odore del cibo iniziava a darmi alla nausea anche quella mattina.
-Oh, smettila di fare la timida!-Strillò Jade al mio fianco.-Mangia qualcosa!-Esclamò dandomi una gomitata sul fianco.
-Jade, non ho fame.-Ribadii il concetto con tono freddo.
-Hai mangiato poco ieri.-Borbottò addentando una fetta biscottata con la marmellata.-Non credi che dovresti fare colazione?-
-Penso che peggiorerei la mia situazione.Ho ancora nausea, mal di testa...-
-Ma lasciatela stare questa povera ragazza!-Disse improvvisamente un ragazzo. Moro, occhi scuri come la pece, sorriso perfetto.
Si avvicinò a me e con estrema gentilezza mi porse la sua mano.
-Sono Zayn.-
-Ally.-Ribattei.
-Visto che siamo nella fase 'presentazioni', mi faccio avanti anche io: sono Liam!-Esclamò un altro ragazzo. Castano, sguardo dolce e tranquillo.
-Manco solo io all'appello!-Si intromise un terzo.-Louis.-Disse facendomi un inchino. Risi e non solo io. Quel tipo aveva un non so ché di buffo.

-Devi sapere che lui è un po' pazzo.-Iniziò Zayn.
-Beh Malik, tu non sei da meno.-Continuò la sorella di Harry.-Io comunque non ti ho ancora detto il mio nome, mi chiamo Liz.-
-Letizia.-La corresse il moro ridacchiando.
-Zayn, vuoi un calcio nelle palle? Lo sai che odio il mio nome per intero.-Lo rimproverò la castana, acida.
-Oh, fatti una risata Liz.-
La vidi sbuffare ed andarsene in salotto da sola.

-Mia sorella e Zayn litigano sempre, ti dovrai abituare a tutto questo.-Sorrise il riccio, posando un braccio attorno al collo di Jade.
-Posso farcela.-Abbozzai un sorriso.

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Capitolo 5
*** Chapter 4. ***


ATTENZIONE: la FF NON è mia, ma è di questa ragazza: Jessica Cislaghi. Questa è la sua pagina Facebook: One Direction,singer for me. (https://www.facebook.com/pages/One-directionsinger-for-me/216589281769535?fref=ts).
Lei l'ha pubblicata su Facebook e io CON IL SUO PERMESSO la pubblico qui.

Chapter 4.

Era nuovamente lunedì e dovevo andare all'università, come sempre.
Avevo finito il mio turno di lavoro allo starbucks da pochi minuti e mi stavo dirigendo verso l'edificio scolastico a piedi.
Durante il tragitto notai una macchina affiancarmi e voltai lo sguardo per vedere chi fosse. Il finestrino si abbassò, calò, e intravidi la chioma bionda di Niall. Si levò gli occhiali da sole neri e sfoggiò un enorme sorriso
-Posso darti un passaggio?-Mi chiese.
-No, grazie. Ne faccio anche a meno...-Risposi fredda, per poi proseguire.
-Dai Ally! E' un passaggio..non ti sto chiedendo di sposarmi.-
-Senti biondo, solo perchè mi hai aiutata sabato, non significa che siamo amici o che dobbiamo parlarci.-Dissi amaramente. Non capivo perchè si ostinasse a gironzolarmi intorno.
-Lo so, l'ho capito quando non ti sei neanche degnata di ringraziarmi...-
-Io non ti ho chiesto niente.-Puntualizzai.
-Saresti morta, ed hai anche il coraggio di dirmi:'Io non ti ho chiesto niente'?-Notai rabbia trasparire dai suoi occhi, quegli occhi che se prima mi trasmettevano tranquillità, ora mi ricordavano il mare in tempesta.
-Cosa vuoi che ti dica?-Chiesi fermandomi di colpo.
-Non lo so.-Fece le spallucce.-Ma è inutile chiedere un ringraziamento a te.-
-Bravo, hai afferrato il concerto!-Esclamai con soddisfazione.-Ora mi faresti un enorme favore se ti levassi dalle palle, ciao.-
Non rispose, si limitò a premere sul pedale dell'acceleratore e andarsene, sfrecciare via.
Forse questa volta mi ero veramente liberata di quello scocciatore.
Arrivai a scuola e mi diressi verso la mia aula. Probabilmente avrei trovato il biondo, ma poco mi importava, l'avrei ignorato come sempre.
Entrai in classe e lo vidi seduto vicino ad una ragazza: lei sembrava divertita, rideva a crepapelle per tutte le sue battute e non si lasciava sfuggire qualche fare provocatorio. Solo io non lo trovavo così spiritoso? Solo io non cascavo ai suoi piedi? Mi sedetti nel banco più distante possibile e aspettai che il professore iniziasse la lezione, sbuffando.

-Ho deciso di iniziare un progetto.-Disse a dieci minuti dal suono della campanella l'insegnate, sedendosi sulla cattedra.-Vi metterò a coppie: uno disegnerà il proprio compagno, l'altro porterà la relazione del lavoro.-Ci spiegò.
Ah, avevo omesso di dirvi che studiavo per diventare artista. Amavo dipingere.
-Iniziamo con gli accoppiamenti.-L'uomo afferrò un foglio con la lista dei nomi, ed iniziò a fare svariati accoppiamenti misti.
-Stons?-Arrivò il mio turno ed alzai la mano. Il professore mi guardò.
-Uhm, ho un certo ricordo di lei...-Affermò facendo saettare lo sguardo da me a Niall.
-Credo che lei e Horan possiate stare bene insieme, non trova? Beh, inutile chiederlo: io sono l'insegnate e io decido.-Concluse soddisfatto, ghignando.
Mi odiava e voleva farmi un dispetto. Grandioso.
-NO!-Esclamai contrariata.
-No?-Alzò un sopracciglio.-Per caso vuole sceglierle lei le coppie?-Domandò acido.
-No, solo che..-
-Allora le consiglio di tacere ed iniziare a preparare il materiale per disegnare, ragazzina. Lei sarà in coppia con Horan o sarò costretto a espellerla dal mio corso. Intesi?-Ingoiai la saliva e spostai lo sguardo subito, incrociando gli occhi del biondo. Potevo essere più sfortunata di così? Sbuffai.
La campanella suonò e uscii dalla classe nervosa, amareggiata.

-Ally, aspetta!-Mi chiamò Niall.
-Che cazzo vuoi?-Voltai lo sguardo verso di lui, furiosa.
-Chiederò al professore di avere qualcun'altra come compagna.-Fermi tutti, diceva davvero? Aggrottai le sopracciglia perplessa, non capivo se diceva sul serio oppure scherzava.-Perchè dovresti farlo?-
-Perchè non voglio lavorare con una che a mala pena mi sopporta.-Rispose freddo ,rassegnato.
-Ti ringrazio per il tentativo, ma è inutile che ci provi. Il professore è stato chiaro: o sto con te, o sono fuori.-Affermai.-Lavoreremo a questo progetto insieme ed una volta finito..io per la mia strada, tu per la tua. Intesi?-
-Intesi.-Annuì senza mostrare alcuna emozione.
-Iniziamo domani, prima finiamo meglio è.-Dissi tirando fuori dalla borsa un blocchetto note e una penna blu. Scrissi il mio indirizzo e glielo porsi.
-Abito qui!-Esclamai.-Vedi di renderti presentabile, sarò io a ritrarti.Tu farai la relazione.-
-Si capo.-Nel suo tono non c'era ironia, tutt'altro.
-Perfetto, Horan, ci vediamo domani alle tre.-Risposi sospirando.-Sii puntuale.-Lo avvisai amara, poi me ne andai.

###

Cosa non aveva capito della parola 'Sii puntuale'? Erano le tre e mezza passate e del biondo ancora nessuna traccia. Mi alzai dal divano nervosamente e mi affacciai alla finestra del salotto per controllare fuori.
Pioveva da ore oramai, era la classica giornataccia, ma una volta che abiti a Londra ti ci abitui.
Tornai a sedere ed accesi la televisione scocciata. Avevo capito che Niall non aveva preso il progetto sul serio e probabilmente non si sarebbe neanche presentato.
Lasciai sprofondare la testa nel cuscino fissando lo schermo piatto della TV, quando improvvisamente suonarono al campanello e sobbalzai.
Con la lentezza di un bradipo poi, mi alzai ed andai ad aprire la porta.

-Scusa il ritardo!-Mi trovai davanti Niall bagnato da testa a piedi. Quasi mi faceva pena.
-Ma che...-
-Stavo provando con i ragazzi, ed ho finito tardi. La macchina non partiva e sono corso qui a piedi, senza ombrello.-Mi interruppe tremante.
-A questo punto potevi non venire, ora rischi di prenderti un accidente!-Esclamai con tono dispiaciuto.
-E da quando ti interessa?-Chiese. Le sue labbra tremavano.
-Il realtà non mi interessa affatto.-Arrossii e mi voltai dalla parte opposta.
-Comunque visto che sei qui entra.-Dissi facendogli cenno di seguirmi.
Entrò e chiuse la porta alle sue spalle. Mi volsi verso di lui fissandolo intensamente: era così bello anche tutto bagnato. 
Maledetti pensieri.
Maledetto cervello.
Maledetta me.
Riprenditi Ally, pensai.
-Vieni in bagno, così ti asciughi!-Esclamai avviandomi verso la toilette. Il ragazzo non ribatté e mi seguì passando per un corridoio stretto. Spalancai la prima porta alla mia sinistra e lo feci entrare.
Si sedette sul bordo della vasca, aspettando che prendessi gli asciugamani su una mensola in alto.
Jade era più alta di me e da cogliona metteva le cose sempre in posti poco adatti per la mia statura.
-Cazzo!-Sbottai nervosamente. Mi alzai in punta di piedi, ma nulla..non ci arrivavo.
-Aspetta, ti aiuto!-Il biondo si mise dietro di me e con un semplice gesto tirò giù due panni asciutti. Stava ridendo, probabilmente trovava simpatico il fatto che ero bassa.
-Non ti ringrazierò di avermi aiutata solo per il fatto che stai ridendo.-Dissi burbera.
-Scusa..-Accennò un altro sorriso e si passò il panno asciutto sui capelli.
Ne seguii i movimenti immobile, ipnotizzata da quanto potesse essere perfetto in ogni gesto che compiva.

-Ho finito, grazie.-Mi porse l'asciugamano sorridendomi.
-Non ti levi la felpa?-Chiesi arrossendo.I o arrossendo? Ally, che cazzo ti prende? Ragiona dannazione, ragiona.
-E poi che mi metto?-Domandò.
-Penso che qualche maglietta di Jade possa andarti bene.-Sghignazzai ironica.
-Non sei simpatica, Ally.-Dio, quando pronunciava il mio nome sentivo strane sensazioni nella pancia. Farfalle? No, non poteva essere vero. Mi serviva un insetticida o qualcosa di simile.
-Scherzo biondo.-Sbuffai.-Harry ha dimenticato qua la sua giacca ieri quando ci ha riaccompagnate a casa. Puoi mettere quella!-Esclamai afferrandola. Era in un angolo del bagno.
-Si, può andare.-Con un gesto rapido si levò la maglia bianca, non mi diede neanche tempo di uscire dalla toilette, non mi diede tempo neanche di voltarmi. Si spogliò sotto i miei occhi.
Imbarazzata mi voltai subito dalla parte opposta coprendomi il viso e gridai.

-Cazzo Niall, prima di fare lo spogliarello aspetta che io sia uscita!-
-Che c'è? Non hai mai visto un ragazzo a torso nudo?-Iniziò a ridere come un deficiente. Risata contagiosa, lo ammetto.
-Si ma..-
-Si?-
-Niall, dove cavolo vuoi andare a parare?-Mi voltai verso di lui scontrosa.Era ancora senza maglia e il mio volto diventò ancora più colorito di prima.
-Guardati, sembri un peperone.-Indicò le mie gote ridacchiando.
-Non sei simpatico!-Esclamai lanciandogli addosso un asciugamano.
-Invece si!-Ribatté buttandomi addosso la felpa di Harry.
-Vuoi la guerra?-Chiesi nervosamente.
-Cosa mi lanci addosso adesso? La spugna?-Domandò sfidandomi. Oh caro biondo, tu non mi conosci affatto. Aprii il rubinetto dell'acqua ed afferrai il manico della doccia puntandolo addosso a Niall. In men che non si dica il ragazzo si ritrovò zuppo, più di prima.
-TU.SEI.PAZZA.-Disse con stupore.Le gocce d'acqua scivolavano sul suo torso nudo, dai suoi capelli dorati fino ai piedi.
-Lo so.-Iniziai a ridere compiaciuta. Questa volta ero io a divertirmi. Per poco.
-Adesso mi vendico!-Mi prese in braccio e, senza che potessi aver modo o capacità di scappare, mi fece sedere dentro la vasca e riaprì il rubinetto dell'acqua che io avevo chiuso, per vendicarsi. Mi rubò il doccino dalle mani e mi bagnò completamente.
Stavo ridendo come una pazza e al contrario di come avrei immaginato la cosa, mi stavo divertendo.

-Basta Niall, basta!-Esclamai tra una risata e l'altra.
-Ti arrendi?-Chiese.
-No, ma basta!-Dissi completamente bagnata.
-Beh Ally,finché non dici le paroline magiche non mi fermo...-
-Ti prego, ti prego...ok, mi arrendo basta!-Borbottai stravolta.

-Sono a casa Al-ly.-Jade piombò in bagno e si fermò di colpo, guardando me e Niall un pò perplessa.-Oh..io, io non sapevo fossi qui!-Esclamò imbarazzata.-Me ne vado...-
-No!-Dissi arrossendo completamente.-Io e Niall stavamo studiando!-Continuai uscendo dalla vasca zuppa.
-In bagno?-Alzò un sopracciglio ridendo.
-So che può sembrare stupido, anzi...è veramente stupido.-Roteai gli occhi al cielo.-Ma è venuto qui per studiare, sono seria.-
-E casualmente ora vi trovate a fare l'acqua park in bagno, certo. -Ridacchiò, non riuscì a trattenersi.
-Ok, sarà meglio che vada.-Disse Niall. Era più rosso di me e Jade messe insieme.-Lo facciamo domani il progetto, che dici?-Mi sorrise e afferrò la sua roba da terra, dandomi un buffetto sulla testa.

-Esci così, tutto bagnato?-Gli domandò Jade confusa.
-Ah..si,b eh...non preoccuparti.-Ci sorrise e se ne andò via.

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Capitolo 6
*** Chapter 5. ***


ATTENZIONE: la FF NON è mia, ma è di questa ragazza: Jessica Cislaghi. Questa è la sua pagina Facebook: One Direction,singer for me. (https://www.facebook.com/pages/One-directionsinger-for-me/216589281769535?fref=ts).
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Chapter 5.

Il giorno seguente,dopo essere andata al lavoro rincasai presto.Solitamente il martedì non andavo all'università,lo consideravo il mio giorno libero.Oggi comunque, Niall sarebbe venuto da me per iniziare il progetto.Si,iniziare.Il giorno prima avevamo scherzato,fin troppo...inutile dirsi che non avevamo neanche accennato l'idea di iniziare a lavorarci su.

-Io esco..-Disse Jade afferrando il cappotto posto sulla sedia in cucina.
-Dove vai?-Le chiesi curiosamente.Probabilmente,conoscevo già la risposta.
-Da Harry.-Rispose.Le sue guance diventarono rosse,le succedeva ogni volta che parlava di lui.
-Va bene.-Annuii sorridendole.
-Viene Niall oggi?-Domandò sedendosi un attimo al mio fianco.
-Si...per il progetto.-Puntualizzai alzando lo sguardo dal giornale che stavo sfogliando.
-Cara Ally,cosa succede con il biondo?-Domandò maliziosa.
-Niente,assolutamente niente.-Risposi facendo le spallucce.Non poteva credere davvero che provassi qualcosa per lui.Era ridicolo.Odiavo i ragazzi in quel periodo e Niall non era certamente diverso.
-Niente?Tu lo chiami niente?-Alzò un sopracciglio.
-Si,perchè è la verità.-Dissi scontrosa,come sempre.-Non mi sta neanche simpatico...-
-Sei brava a mentire..-
-Mentire?Jade,smettila di farti film mentali!-Esclamai innervosendomi.-Non sono come te,non mi innamoro in una settimana.Non mi sciolgo con un sorrisetto e qualche battutina dolce.Lo sai,le odio.-
-Grazie è.-Rispose malamente.Si alzò dalla sedia,e prese la sua borsetta.-Io vado 'miss odio l'intero mondo'.A stasera.-Uscì di casa,lasciandomi da sola.

Nel giro di un'ora,Niall giunse a casa mia,più bello che mai.Odiavo certi pensieri,stupido cervello.
Lo feci venire in camera mia,ed accomodare su una sedia;Poi iniziai a ritrarlo.A partire dai suoi occhi azzurri,profondi,magnetici.Era un piacere disegnarli.
-Jade ti ha detto della festa di Liz?-Chiese Niall spezzando l'imbarazzante silenzio.
-Che festa?-Alzai un sopracciglio.
-Di compleanno.-Rispose grattandosi un occhio.Non era la prima volta che lo faceva,mi dava sui nervi.
-Niall,stai fermo!-Lo rimproverai.
-Comunque...-Si mise nuovamente composto.-Liz aveva detto alla tua amica di avvisare anche te!Si terrà a casa Styles,domani.-
-Credo che si sia dimenticata di dirmelo-Risposi fermandomi dal disegnare.
-Verrai?-Chiese curiosamente.Ma cosa gli importava?
-Non lo so.-
-A Liz farebbe piacere.-Sorrise dolcemente.
-Io studio caro,non posso passare il mio tempo alle feste.-Brontolai posando la matita sulla scrivania.
-Anche io studio ma...-
-Ma cosa?Forse tu hai abbastanza soldi per farti bocciare e riscriverti l'anno dopo,io no.-Dissi acida,come sempre.-Mi sto facendo il culo per pagarmi li studi,al contrario tuo..che te li pagano mamma e papà.-
-Santo cielo,perchè dobbiamo sempre litigare?-
-Perchè sei insopportabile,impertinente e...
-Ally?-Mi interruppe.-Penso che dovresti comprarti un tranquillante.-Mi ringhiò contro.
-Ed io penso che dovresti comprarti un tappo per la bocca,così la smetteresti di parlare.-Ribattei.
-Vuoi che stia zitto?-Domandò alzando un sopracciglio.
-SI!-
-Allora ti accontento,non parlerò più.-Rispose mettendo il broncio.
-Finalmente!-Roteai gli occhi al cielo afferrando nuovamente la matita.
-BENE!-
-BENISSIMO!-Ribattei assottigliando gli occhi in una fessura.
-BENONE!-
-Ma non avevi detto che stavi zitto?-Gli chiesi.
-Inizio da ora.-Borbottò facendo una smorfia.
-Scommetto che non starai zitto a lungo.Prima o poi mi parlerai.-
Gesticolò con le mani,come un esasperato...ma non emise alcun suono.
-Immagino che accetti la scommessa.-Esclamai ridendo,poi,ripresi a disegnare.Ci fu silenzio per mezz'ora,forse di più.Stava reggendo bene,ma ero sicura che non ce l'avrebbe fatta.
Visto e considerato che comunque taceva,potei concentrarmi solo sul disegno,cercando di non pensare al resto.Dipingerlo,per quanto odiassi estremamente ammetterlo,era un enorme piacere.Ogni traccia del suo viso,era perfetta.
-Per oggi ho finito.-Dissi stremata.Mi faceva quasi male la mano a furia di disegnare.
Lo vidi alzarsi dalla sedia, afferrare la sua giacca che aveva posato sul mio letto e fermarsi davanti la porta della stanza.Stava per andarsene,immaginai.
-Quindi,verrai?-Chiese voltandosi verso di me.
-Dove?-
-Alla festa di Liz.-
-Ti interessa così tanto?-Domandai.
-In realtà no.-Rispose spegnendo il suo sorriso.-Devo solo farlo sapere a Lei.-Ci rimasi male dopo la sua risposta,ma alla fine me lo meritavo.Ero acida nei suoi riguardi.
-Adesso non posso risponderti,perchè non lo so...-Dissi iniziando a sistemare il materiale da disegno.Il biondo annuì con la testa.
-Va bene,in caso verrai..ci vediamo domani.Ciao Ally.-Mi sorrise,ed uscì dalla stanza.

-Ah,Niall?-Lo chiamai,e tornò subito indietro.
-Dimmi?-
-Hai perso.-Risi.
-Perso co...-Si interruppe ricordandosi di aver perso la nostra scommessa.Portò una mano sulla bocca maledicendosi.-Che demente che sono.-Rimproverò se stesso.
-Non te la prendere biondo,non sei in grado di stare zitto.-Lo punzecchiai ridacchiando.
-Simpatica.-Borbottò.-Ora vado,spero di vederti domani.-Lo vidi uscire da casa mia e andarsene.

#IL GIORNO SEGUENTE.
Per qualche strano motivo,avevo deciso di andare alla festa di Liz.
Mi vestii semplice,Jeans e maglietta poi uscii di casa con Jade.

-Sono contenta che ci sia anche tu,sarebbe triste una serata senza di te!-Esclamò la rossa sorridendomi.
-Ancora non capisco perchè ho accettato..-Sussurrai grattandomi il capo.Camminavamo l'una affianco all'altra con la testa bassa,puntata sull'asfalto.
-Forse,perchè ti stai prendendo una cotta per...-
-NO!-La interruppi strillando.-Non dirlo neanche per scherzo...-
-Ma io non sto scherzando.-Fece le spallucce e la fulminai con lo sguardo.Era ancora convinta che mi piaceva il biondo?Perchè?
-Cambiando discorso...Dov'è il regalo per Liz?-Le chiesi.Aveva le mani vuote,ed era strano visto che il regalo per la sorella di Harry si trovava in pacchetto.
-Cazzo,l'ho dimenticato a casa!-Esclamò fermandosi di colpo.Ecco,la solita smemorata.Pensai.
-Sei un genio,sai?-
-Puoi andare tu a casa a prenderlo?-Mi pregò esasperata.
-Va bene,va bene.-Annuii sbuffando.Non volevo che Harry vedesse prima me che la sua 'ragazza'.
-Grazie.-Mi diede un bacio sulla guancia,poi mi lasciò ritornare a casa a prendere il regalo che da sbadata aveva dimenticato.Arrivai,ed aprii la porta rapidamente.Il pacchetto si trovava sopra il divano nel salotto,per fortuna.Lo presi e mi affrettai ad uscire di casa per raggiungere la mia amica.Non volevo arrivare in ritardo,non volevo perdermi i festeggiamenti.
Chiusi la porta alle mie spalle,e mi rimisi in cammino tranquillamente.
D'un tratto,mentre percorrevo lo stradone,mi accorsi di una figura poco distante da me.Mi si gelò il sangue nelle vene,ed il respiro si fece irregolare.Mi fermai di colpo,spaventata...sembrava che avessi appena visto un fantasma,invece era solo Max,il mio ex fidanzato.Non riuscivo a muovermi,mi sentivo male.Ricordavo il giorno in cui avevamo litigato,ricordai le sue mani sul mio corpo.Perchè si,mi aveva picchiata.Sentii come il dolore di quella sera ritornare,ed invece che scappare da quel mostro,rimanevo immobile in mezzo alla strada.
Era logico,io avevo ancora paura di lui.Per questo non mi fidavo di nessuno,per questo respingevo chiunque tentasse di aiutarmi a superare le mie paure.Sperai che non mi vedesse,ma il suo sguardo era puntato sul mio,ed era tagliente.

-Eccoti!-Esclamò qualcuno alle mie spalle.Sobbalzai spaventata e mi voltai verso il biondo dinnanzi a me.Era Niall.
Mi buttai tra le sue braccia in preda al panico,in lacrime,e lo strinsi forte a me.Stavo tremando ancora,ma lui mi dava tanta sicurezza che quasi mi sentivo meglio.Chiusi gli occhi stringendo la sua maglia,e lasciai che le sue mani avvolgessero il mio corpo fragile.
-E' tutto ok..-Sussurrò accarezzandomi i capelli.-Ci sono quì io..-Anche se confuso,capì che c'era qualcosa che non andava,e si limitò ad abbracciarmi.Le mi lacrime bagnavano la sua maglietta rossa,costantemente.Avevo paura di voltarmi,avevo paura che Max ci stesse anche solo guardando.Ma Niall,lo avevo capito sin dall'inizio,mi avrebbe protetta.Lo sentivo da come le sue mani mi avvolgevano,lo sentivo dalla sua voce rassicurante.Lo sentivo,punto.

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Capitolo 7
*** Chapter 6. ***


ATTENZIONE: la FF NON è mia, ma è di questa ragazza: Jessica Cislaghi. Questa è la sua pagina Facebook: One Direction,singer for me. (https://www.facebook.com/pages/One-directionsinger-for-me/216589281769535?fref=ts).
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Chapter 6.

Camminavo a fianco di Niall in silenzio,diretta a casa di Harry.Lui continuava a fissarmi in cerca di risposte.Sicuramente si stava chiedendo il perchè prima stessi piangendo,il perchè lo avessi abbracciato,il perchè ero in quello stato.
Io non avevo più aperto bocca,mi ero staccata da lui solo una volta calmata ed avevo fatto finta di niente riprendendo il mio cammino.

Arrivammo a destinazione e prima che potessi entrare nella villetta,Niall afferrò il mio braccio voltandomi verso di se.
-Tutto bene?-Chiese.
-Si,perchè dovrei stare male?-Feci finta di niente.Avrei sperato che non mi chiedesse niente,ma conoscendolo era impossibile.
-Forse perchè prima piangevi come una disperata e ti sei avvinghiata a me..-Rispose serio.
-Non ero 'avvinghiata'.-Arrossii.
-Come lo chiami tu?-Domandò alzando un sopracciglio.Dal suo viso traspariva confusione.
-Senti,ho avuto un attimo di...di..tristezza.-Mentiifacendo le spallucce.-Non farne un dramma,ora sto benone.-
-Puoi parlarmene..-Sapeva che stavo dicendo un sacco di bugie,voleva lo ammettessi.
-A te?-Ribattei sarcastica.-Non so neanche chi sei e..-
-E ti sei aggrappata a me appena ti sei sentita crollare.-Mi interruppe gelandomi.-Ti fidi di me nonostante lo neghi,nonostante ci conosciamo da poche settimane.-
-Tu non mi conosci affatto.-Risposi acida.
-Ma posso capire che stai male,ed hai bisogno che qualcuno ti aiuti.-Disse sfiorandomi il viso con la sua mano calda.
-Smettila!-Esclamai indietreggiando.-Il sto bene,non ho bisogno di nessuno.Piangevo per i fatti miei..-Detto ciò spalancai la porta della casa di Harry,senza neanche suonare.Non volevo che il biondino mi facesse ulteriori domande.Non c'era tanta gente,sembrava una festa abbastanza intima.

-Ally,sei venuta!-Esclamò Liz avvicinandosi a me dolcemente.
-Auguri!-Le dissi abbracciandola e porgendole il regalo.-Questo è da parte mia e di Jade.-Aggiunsi sorridendole.
-Grazie,non era necessario.-Rispose posandolo su un tavolo.
Intanto anche Niall era entrato in casa,e continuava a fissarmi.Mi dava sui nervi.
La castana mi fece segno di seguirla in cucina,e senza farmelo ripetere andai con lei.

-Sono arrivati Ally e Niall!-Esclamò indicandoci.
-Era ora!-Borbottò Zayn.-Stavo morendo di fame.-
-Accomodatevi dove volete.-Ci disse.Io,decisi di andare a sedere accanto a Zayn e Liam. Così da non avere Niall tra i piedi.
Gli invitati,che erano davvero pochi,iniziarono a cenare tranquillamente,mentre io osservavo il cibo con disgusto.Non perchè mi facesse schifo ciò che avevano cucinato,solo per il fatto che odiavo in generale mangiare.
Il pensiero di aver rivisto Max,mi stava a sua volta tormentando..rendendo tutto più difficile.

-Ally,non mangi?-Mi chiese Louis perplesso.
-C-Cosa?-Balbettai alzando lo sguardo dal piatto vuoto.
-Non hai toccato niente..-Si aggiunse Liam.
-Beh..io..non ho molta fame.-Risposi deglutendo silenziosamente.
-Forse è per quello che è successo oggi..-Disse Niall.Lo faceva apposta,lo sapevo.Voleva sapere il perchè avevo pianto.
-Che è successo?-Si intromise Jade preoccupata.Le rivolsi un occhiata veloce,ed abbassai lo sguardo.
-Niente,non è successo niente.-Sussurrai.Eppure,quel niente significava tutto.Significava rivivere il dolore,le botte,le parole taglienti.Significava un tuffo nel passato che non volevo rivivere.

-Ally..-Mi chiamò Niall. Voleva risposte,ma non era nessuno per conoscere le mie esperienze dolorose.
-Smettila!-Lo fulminai con lo sguardo.
Tutti si zittirono,facendo saettare lo sguardo da me e Niall confusi.Per sciogliere l'imbarazzo,decisi di iniziare a servirmi e presi qualche pizzetta da un vassoio.
Con grande forza di volontà,iniziai a mangiarne qualcuna,anche se sicuramente continuando così avrei rimesso tutto.
I presenti ricominciarono a parlare tranquillamente,per fortuna.Ridevano e scherzavano e si ingozzavano.Io invece stavo ancora mordicchiando una seconda pizzetta,in silenzio.

-Mangi poco..-Bisbigliò Harry guardando il mio piatto vuoto.
-Ally,mi devo preoccupare?-Chiese Jade.
-Per cosa?-Si intromise Niall,di nuovo.
-Niente,io sto bene.-
-Beh,lo dicevi anche qualche mese fa!-Esclamò la rossa.
-Smettetela di farmi da baby sitter,so badare a me stessa!-Esclamai alzandomi dal tavolo.Decisi di uscire fuori a prendere una boccata d'aria,così non ce la facevo più.
Nuovamente avevo gli sguardi puntati contro,ma li ignorai e 'scappai' in cortile.Mi appoggiai contro un muro iniziando a piangere,e poco dopo Jade mi raggiunse preoccupata.

-Ally...-
-VATTENE!-Le gridai contro,continuando a piangere.
-Ho paura per te..-Sussurrò posando un braccio sulla mia spalla.
-Jade,ti prego..rientra!-Il mio tono era rassegnato,la mia voce spezzata dal pianto.
-No,io non ti lascio qua da sola...sei la mia migliore amica.-Disse abbracciandomi.
-Ho rivisto max....-Borbottai rimanendo tra le sue braccia.
-Cosa?Che ti ha fatto?-Domandò spaventata.Al solo pronunciare quel nome aveva questa reazione.
-Niente..è solo che..-Mi interruppi riprendendo a piangere.-Ti prego,lasciami da sola..-Le chiesi disperata.-Ho bisogno di restare SOLA.-
-Ma...-
-Fallo per me!-Esclamai asciugandomi gli occhi gonfi.
-Va bene,ma se non ti vedo rientrare entro 10 minuti ti vengo a prendere io!-Disse mostrandomi un sorriso rassicurante.
Annuii e lei se ne andò lasciandomi sola,come da me richiesto.Mi sedetti sul muretto e iniziai a pensare a tutto ciò che può farti star male.Sembravo masochista.


#POV'S NIALL.
Volevo vedere come stava,volevo abbracciarla nuovamente.Erano passati 10 minuti,e ancora non era rientrata.Dovevo spaventarmi?Ero sicuro che nascondesse qualcosa,e volevo scoprirlo.
Mi alzai dalla sedia e mi diressi verso l'uscita,ma fui fermato subito da Jade.
-Vuole restare da sola!-Esclamò bloccando l'uscita.
-Voglio sapere come sta..-
-Niall,tu non la conosci...-Iniziò con il dire.
-Allora voglio sapere altro su di lei.-Risposi sicuro.
-Mi odierà quando scoprirà che te l'ho detto,ma voglio che tu lo sappia..-Disse trascinandomi in un angolo del salone.Ci sedemmo l'uno di fronte all'altra,ed impaziente aspettai che iniziasse a raccontare.
-Vedi,Ally stava con un ragazzo un anno fa...-Bisbigliò per non farsi sentire dagli altri in cucina.-Era innamorata persa di lui,tanto da non vedere che la stava solo usando,che le faceva del male.Le faceva violenza psicologica,fisica...-
-Bastardo...-Borbottai scuotendo la testa.
-Un giorno,a capodanno...hanno litigato,di nuovo.-Si interruppe per riprendere fiato.-Lei ha deciso di farla finita,ma lui l'ha picchiata,o per meglio dire,massacrata...-Aveva le lacrime agli occhi mentre raccontava la vicenda.-L'ho trovata il mattino seguente piena di lividi,graffi,piena di ematomi su tutto il suo corpo.-
Non sapevo cosa dire,ero sconvolto,dispiaciuto.Lei sembrava forte,ma in realtà era talmente fragile...
-Cosa centra il cibo?-Chiesi.
-Vedi,Max le ha sempre fatto notare di avere qualche chilo in più delle altre.Da allora iniziò una folle dieta.Non mangiava,studiava e basta.Me ne accorsi per fortuna subito,e la obbligai a riprendersi.Sembra che ora stia bene,o almeno credo..-
-Lei è perfetta,bellissima...io...-
-Non riesci a capire come abbia potuto farle tutto ciò?-Mi chiese interrompendomi.Era proprio la domanda che volevo farle.-Neanche io.-si rispose.
-Voglio aiutarla.-Affermai.
-Non vorrà.-Mi rispose dispiaciuta.
Improvvisamente la porta del salotto si aprì e Ally rientrò.Aveva gli occhi gonfi e rossi,aveva probabilmente pianto molto.

-Dov'è il bagno?-Ci chiese tenendo il capo abbassato.
-Ti accompagno!-Esclamai alzandomi dal divano.Mi avvicinai alla ragazza e le feci segno di seguirmi.
Arrivai davanti ad una porta,quella della toilette,ma mi fermai guardandola.Le alzai lentamente il viso incrociando i suoi occhi.

-Sei perfetta.-Le sussurrai.La vidi spalancare leggermente la bocca,e guardarmi stranita.
-Perchè me lo dici?-Chiese.Mi aspettavo qualcosa di diverso,invece avevo ricevuto una risposta strana.
-Perchè lo penso.-Le risposi.
-.....Lasciami indovinare!-Esclamò allontanandosi da me.-Jade ti ha raccontato tutto?-
-NO.-Risposi mentendo.
-Bugiardo!-Mi gridò contro.-Non devi dire che sono perfetta solo perchè ti faccio pena,conosco i miei difetti.-Disse aprendo la porta del bagno,ma io la fermai.
-Non lo dico perchè Jade mi ha raccontato di te e Max.-Affermai mantenendo il contatto visivo.-Lo dico perchè lo penso davvero.-
Mi guardò qualche istante,quasi sorpresa,poi si staccò dalla mia salda presa.
-Non ho bisogno del tuo aiuto,non ho bisogno di menzogne..-Detto ciò si chiuse dentro al bagno.

#POV'S ALLY.

Mi guardai allo specchio,mi guardai così intensamente da sentirmi male.
Come aveva potuto dire che ero perfetta?Io ero l'imperfezione fatta a persona.
Odiavo i miei capelli,odiavo le mie labbra,odiavo le mie gambe,odiavo il mio corpo,odiavo me stessa.
Ero quasi sicura che l'avesse detto per compassione,solo per quello.Non poteva pensare davvero che ero bella,perfetta....Max mi aveva sempre detto che non lo ero.
Aprii il rubinetto dell'acqua e mi sciacquai il viso,il trucco era colato sulla faccia e mi limitai a ripulirmi.Appena ebbi finito,mi asciugai ed uscii dalla toilette.

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Capitolo 8
*** Chapter 7. ***


ATTENZIONE: la FF NON è mia, ma è di questa ragazza: Jessica Cislaghi. Questa è la sua pagina Facebook: One Direction,singer for me. (https://www.facebook.com/pages/One-directionsinger-for-me/216589281769535?fref=ts).
Lei l'ha pubblicata su Facebook e io CON IL SUO PERMESSO la pubblico qui.



Chapter 7.

Il ricordo di Max si faceva prorompente nella mia testa.
Non riuscivo a smettere di pensare al suo sguardo maligno puntato su di me,non riuscivo a smettere di annegare nei ricordi.
Tornai in salotto,e vidi i presenti iniziare a ballare.Avevo bisogno di sfogarmi,e non appena vidi una bottiglia di Vodka in un angolo mi avvicinai per berne un goccio.Sapevo che l'alcool mi faceva dimenticare tutto per qualche istante,anche se breve.

-NO!-Esclamò Niall bloccandomi.Si piazzò davanti al tavolo con gli alcolici.
-No cosa?-Domandai acida.-Spostati biondo!-Esclamai cercando di afferrare la bottiglia.
-Vuoi finire come l'altra volta?-Chiese.
-Non succederà.-Dissi scocciata.Non capivo quali problemi avesse,io potevo fare quello che volevo.
-Non bere,i tuoi problemi non si risolvono così..-Sussurrò prendendomi la mano.Il mio cuore perse un battito,forse due.Mi soffermai a guardarlo dritto nei suoi occhi,quelli che ogni volta mi catturavano come due calamite.-Puoi bere tutto l'alcool del mondo,ma non servirà a cancellare i ricordi..-Disse riportandomi alla realtà.
-Voglio solo divertirmi,tutto qui.-Risposi facendo le spallucce.Si scansò,e mi lasciò prendere quella maledetta bottiglia di vodka.
Non mi disse più niente,ed andò a parlare con Liam in un angolo della stanza.Speravo soltanto che non gli raccontasse i miei problemi,non volevo che l'intero mondo sapesse di me e Max.
Versai nel bicchiere l'alcool,e iniziai a sorseggiarlo appoggiandomi contro al tavolo.Il mio sguardo,di tanto in tanto,si posava sulla figura perfetta di Niall.Potevo odiarlo,dire che era insopportabile,presuntuoso,arrogante..ma non avrei mai potuto dire che era brutto,perchè sarebbe stata una bugia enorme.
Bevvi altri due o tre bicchieri di vodka,forse di più.Iniziai ad essere un pò brilla come volevo,e decisi di andare a ballare con Jade in pista.

-Finalmente ti sei decisa a venire!-Esclamò la rossa prendendomi la mano.Iniziai a muovermi al suo fianco,chiudendo gli occhi per non guardare ciò che mi circondava.Alla fine però,mi accorsi che Niall aveva ragione.L'alcool non cancellava i ricordi,li alleggeriva.
Liz aprì i regali,e brindammo.La festa si animò ancora di più,ed anche se eravamo in pochi ci divertivamo.
Ero ubriaca,ma cosciente di ciò che facevo.Ballai per un ora,cercando di non pensare a niente e quando mi accorsi di essere distrutta mi andai a sedere sul divano accanto a Horan.Per tutta la sera non mi aveva tolto lo sguardo di dosso,e nonostante mi costasse ammetterlo,mi aveva fatto piacere.

-Biooondo!-Gridai.
-Sei abbastanza ubriaca?-Rise.
-Non sei simpatico.No,no.-Feci una faccia da cane bastonato,poi iniziai a ridere.
-Ah, va bene!-Esclamai sbuffando.-emo di esserlo.-Lui ridacchiò e mi sistemò una ciocca di capelli dietro l'orecchio.Rabbrividii e arrossii contemporaneamente.
-Posso dirti una cosa?-Domandai.Ancora avevo quel sorrisino da ebete,stampato sul viso.
-Uhm?-Mi rivolse uno sguardo incuriosito.
-Sei davvero bello.-Risposi portando le braccia attorno al suo collo.
-Credo che l'alcool ti stia facendo dire molte cazzate.-Ridacchiò con un pizzico di stupore sul viso.
-No,non dico cazzate!-Esclamai tirandogli un pugno sul petto.-Tu sei davvero,davvero bello.-Sussurrai una seconda volta.
Mi guardò ed arrossì improvvisamente.
-Non avresti dovuto bere così tanto..-Borbottò accarezzandomi il viso.Ancora una volta rabbrividii.
-Ma smettila di preoccuparti per me.-Risi.
-Lo faccio perchè ci tengo.-Rispose.-Ti conosco da poco,ma sento di avere un istinto protettivo nei tuoi riguardi.-Non risposi,diventai seria e lo fissai intensamente.Lui,abbassò lo sguardo evitando di fiatare ancora.

-Grazie.-Dissi improvvisamente.
-Che?-Alzò un sopracciglio stupito.
-Ho detto grazie.-Ripetei roteando gli occhi al cielo.-Grazie per avermi aiutata la settimana scorsa alla festa di Harry,grazie per avermi detto che sono perfetta...grazie perchè ti preoccupi per me.-Sussurrai posando la testa sulla sua spalla.
-Non ringraziarmi.-Rispose accennando un sorriso.Pensai subito che era felice per ciò che gli avevo detto.-E comunque,penso che domani ti pentirai di avermi detto tutto questo!-Continuò.
-Vero!-Esclamai ridendo.-Ma mi hanno insegnato,che quando una persona è ubriaca dice sempre la verità.-

#POV'S NIALL.

Il cuore mi stava battendo così forte,che quasi ebbi paura delle mie emozioni.Posò la testa sul mio petto,e portò un braccio attorno alla mia vita.
-Amo il tuo profumo.-Sussurrò socchiudendo i suoi magnifici occhi neri.
Non le risposi,ma le accarezzai semplicemente i capelli.Capii dopo pochi minuti di silenzio,che si era addormentata profondamente.Ancora mi stava abbracciando,ancora la sua testa era posata sul mio petto.
Era bellissima,e mi domandavo come potesse dubitarne.Rimasi così per circa mezz'ora,la osservavo dormire..non volevo svegliarla,non ora.
-Ally!-Gridò la sua amica raggiungendoci.
-Shhhh!-La zittii.
-Dorme?-Domandò dolcemente.Intanto,con estrema lentezza si avvicinò a noi.
-Si,era distrutta.-Risposi guardando la mora dormiente.
-Credo che lei si stia affezionando a te!-Esclamò Jade guardandoci.
-Nah,mi odia.-Sussurrai per non svegliarla.Era così dolce quando dormiva,e sentivo di poterla proteggere maggiormente.
-Non credo,fidati.-Mi sorrise.
-Allora?-Si intromise Harry entrando in sala.Io e Jade gli facemmo segno di stare in silenzio,e lui si scusò subito dopo aver visto Ally dormire.
-Harry,ti dispiace se resta qui a dormire?-Chiesi al mio amico.
-No,portala pure nella stanza degli ospiti.-Mi rispose.Prese la mano della sua ragazza,e se ne andò a ballare con lei nuovamente.

Con lentezza,scostai Ally dal mio corpo e mi alzai dal divano.Una volta in piedi,portai un braccio sotto le sue ginocchia e l'altro dietro la schiena e la tirai su dal sofà.Emise un leggero mugolio,ma fortunatamente non si svegliò.
La portai verso la stanza degli ospiti subito,e la distesi sul letto.Le tirai via le scarpe,e la coprii con il piumone.Stavo per allontanarmi dal lei,quando mi afferrò la mano e mi fissò dolcemente.

-Ti prego,non te ne andare!-Esclamò.-Resta al mio fianco...-
-Non credo che tu voglia davvero questo...-Risposi guardandola.Ma la voglia di stare ancora con lei era tanta.
-Niall,ti prego.-Ripeté.
-Sicura?-
-Sicura.-Annuì lasciando lentamente la mia mano.Le sorrisi e mi distesi dietro di lei,sempre al suo fianco.
Posai un braccio attorno alla sua vita e la testa nell'incavo del suo collo.Potevo sentire il suo profumo inebriarmi completamente,mandarmi in tilt.
Si addormentò subito,non ci volle niente per capirlo.La sentivo respirare lentamente,la sentivo così vicina da farmi esplodere il cuore nel petto.
Che mi aveva fatto questa ragazza?Sembravo stregato,sembravo vittima di lei.Eppure,la conoscevo da poco,eppure mi odiava,eppure nonostante tutto...impazzivo per lei.

POV'S ALLY.
Sentii dei rumori,rumori fastidiosi che mi fecero svegliare.Aprii lentamente gli occhi e mi guardai intorno.Riconoscevo quella stanza,c'ero stata la settimana prima.Realizzai che ero da Harry,di nuovo.
Improvvisamente,mi accorsi di non essere sola nel letto.Il braccio di qualcuno mi stava cingendo la vita.Mi voltai di colpo e trovai Niall al mio fianco,che dormiva.
Piantai un urlo,e scesi dal letto subito.

-Brutto pervertito,che cazzo ci fai qui?-Gridai tirandogli il cuscino addosso.Non potevo crederci che aveva dormito con me tutta la notte.Chi gli aveva dato il permesso?Lo voleva capire che mi stava antipatico?
Lo vidi subito portare le mani avanti per respingere il cuscino e spalancò gli occhi ancora assonnati.
-Ma sei pazza?E' così che si svegliano le persone?-
-Che cazzo ci facevi nel letto con me?-Chiesi spaventata.Non ricordavo molto della sera prima.
-Me l'hai chiesto tu..-Rispose perplesso.
-Io?IO?-Domandai due volta sconvolta.-Quant'è che ho bevuto?...Abbiamo fatto..?-
-Sei vestita,scema!-Esclamò alzandosi dal letto svogliato.Mi guardai,ero ancora vestita come la sera prima.
-Oddio,menomale.-Emetti un respiro di sollievo.
-Comunque,buongiorno.-Disse uscendo dalla stanza ridendo.
-Non è stato affatto un 'buongiorno'!-Gridai per farmi sentire,dato che lui era già fuori dalla camera.Era davvero possibile che gli avessi chiesto di dormire con me?No,probabilmente aveva mentito.


 

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Capitolo 9
*** Chapter 8. ***


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Chapter 8.

Una settimana,una cavolo di settimana che non vedevo il biondo.
Dov'era finito?
Ovviamente non mi mancava,per niente.Non mi mancava averlo attorno,non mi mancava la sua risata contagiosa,non mi mancava vederlo abbuffarsi con qualsiasi cosa li capitasse davanti,non mi mancavano i suoi occhi blu.NO!
Semplicemente,dovevamo finire il nostro progetto da consegnare all'università e avevo bisogno di lui.Tutto qui.

-Buongiorno splendore!-Esclamò Jade entrando in cucina con un sorriso raggiante.
-Ehi..-Risposi sorseggiando il mio bicchiere d'aranciata.
-Non fai colazione neanche questa mattina?-Domandò guardandomi strana.
-L'ho già fatta.-Mentii fingendo un sorriso.Forse,era il momento che mi facessi aiutare,che le dicessi che non mangiavo più da giorni.Eppure,non riuscivo..non volevo.-Piuttosto,hai notizie di Niall?-Cambiai discorso.
-Perchè?Ti interessa?-Chiese con un sorrisetto malizioso.
-No,scema!-Esclamai arrossendo.-Dobbiamo finire il progetto di Arte.-Continuai finendo di bere.
-Harry non mi ha detto niente su di lui,se vuoi chiedo.-
-NO!-Risposi secca.-Se Niall non vuole farsi sentire,cazzi suoi.-Dissi alzandomi dalla sedia nervosamente.-Finirò il progetto da sola,e dirò che non è stato in grado di predere la cosa sul serio.-Afferrai la borsa a tracolla sul tavolo e voltai lo sguardo verso la mia amica.
-Beh?-
-Non vieni?-Le chiesi.Era ancora in pigiama,spettinata,struccata e non sembrava aveva voglia di muoversi di lì.
-Oggi no,sono stravolta...-
-Stai saltando un pò troppe ore di lezione da quando stai con Harry.-Borbottai allacciandomi la giacca.
-Lo so.-Rispose facendosi seria.-Il fatto,è che torno a casa sempre tardi e..-
-E non hai voglia di venire a scuola,logico!-Esclamai sbuffando.-Va beh,ci vediamo oggi pomeriggio allo starbucks.-Diedi un bacio sulla guancia alla rossa,ed uscii di casa dirigendomi all'edificio scolastico.Oramai faceva freddo,veramente freddo.Mi stringevo al cappotto per riscaldarmi un pò,ma con quel gelo sapevo che non ci sarei riuscita.
Arrivai a scuola e mi avviai verso la mia classe con svogliatezza.Oggi mi toccava una giornata impegnativa,una di quelle che odiavo in assoluto.
Improvvisamente,mentre ero avvolta dai mie pensieri qualcuno balzò alle mie spalle posando le mani davanti i miei occhi.

-Indovina chi è?-
Lo riconobbi subito,era Niall.
La sua voce,le sue mani,il suo profumo alla vaniglia..era lui.
Mi voltai infuriata,almeno si ricordava di avermi lasciata 'sola' per tutta la settimana?
-Coglione,dove diavolo sei stato?-Gridai attirando l'attenzione di un bel pò di persone.
-Non era la risposta che mi aspettavo,ma vabbé.-Ridacchiò.
-Rispondi!-Gli diedi un pugno sulla spalla.
-Sono andato a Mullingar,per trovare i miei famigliari!-Esclamò massaggiandosi il punto da me colpito.
-Ah,oh...io...-Imbarazzata,posai una mano sul suo braccio accarezzandolo.Forse,prima di sclerale avrei dovuto chiedere motivazioni,ma come al solito,mi comportavo da demente.
-Ti sono mancato?-Chiese con un dolce sorriso.
-Che?-Arrossii il doppio.
-Beh,visto e considerato la tua reazione..posso dedurre che ti sono mancato...e parecchio..-
-No,biondo!-Lo corressi subito schiarendo la mia voce.-Ti ricordo che dobbiamo finire il nostro progetto di arte.-Puntualizzai con tono da saputella.
-Oh,giusto!-Esclamò posandosi la mano sulla fronte.-Mi dispiace di non averti avvisata,ma...-
-Non devi giustificarti!-Dissi in tono tranquillo.-La tua famiglia è più importante.-
-Dici sul serio?-Chiese con stupore.
-Oh Horan,ho anche io i miei lati buoni e sensibili!-Esclamai ridendo.
-Dovresti tirargli fuori più spesso...-Sussurrò al mio orecchio.-Li adoro.-Arrossii e abbassai lo sguardo sul pavimento.
-Muoviamoci,o arriviamo in ritardo..-Borbottai deglutendo.
-Va bene.-Rispose iniziando ad incamminarsi verso l'aula.Lo seguii,ed entrammo insieme.

-Buongiorno!-Esclamò la professoressa.Alta,bionda e tozza.
-Scusi per il ritardo!-Dicemmo all'unisco io e Niall.
Ci sorrise e ci fece segno di accomodarci.Fortunatamente era stata comprensiva,al contrario di altra gente nell'istituto. Arrogante,scontrosa e tutt'altro che gentile.
Mi accomodai accanto al biondo,giusto per non restare sola durante quella pesante giornata.
Aprii la mia borsa a tracolla,e iniziai a prendere le mie cose per gli appunti.
Voltai d'un tratto lo sguardo verso Niall,e lo trovai tutt'altro che interessato alla lezione. Messaggiava di continuo con qualcuno,e qualche volta gli capitava di accennare un sorrisetto.
Alcuni pensieri iniziarono a girovagare per la mia testa:'Chi era?Perchè continuava a scrivergli?'Ma subito,furono spenti dalla mia parte intelligente.
Non doveva importarmi la sua vita privata,affatto!
Noi stavamo insieme solo per finire il progetto,poi,come avevo detto io,ognuno per la propria strada.
Cercai di distrarmi guardando la professoressa ma non riuscivo,perchè la mia distrazione principale era proprio lui,Horan.

-Hai finito di messaggiare?-Gli chiesi.Mi pentii subito di averlo fatto,ma le parole erano uscite inconsciamente dalla mia bocca.
-E tu la smetti di fare la fidanzatina gelosa?-Ribatté ridendo.Si divertiva,era ovvio.
-Ti sbagli!-Esclamai nervosa.-Non faccio la 'fidanzatina gelosa',è solo che mi...mi...-
-'Ti' Cosa?-Mi incitò a parlare fissandomi intensamente.Ogni risposta sembrò sgretolarsi una volta incontrati i suoi occhi blu.
-Mi infastidisce il fatto che,che continui a messaggiare!-Dissi non appena riuscii a parlare.
-E perchè?-
-Oh,basta!-Borbottai scocciata.-Devi sempre pensare male.-
Lo vidi ridere e abbassare lo sguardo sul cellulare,per spegnerlo.
-Ecco fatto,nessuno mi disturberà più.-Ripose in tasca l'aggeggio elettronico.-Sono tutto tuo!-
-Come sei gentile.-Dissi sarcastica.Abbozzò l'ennesimo sorriso e posò lo sguardo sul banco dinnanzi a lui.

-Posso chiederti una cosa?-Domandò.
-Uhm?-
-Eri davvero innamorata di Max?-Al solo sentir pronunciare quel nome,sentivo lo stomaco contorcersi.
-Non voglio rispondere.-Sussurrai ignorando il suo sguardo,ora fisso su di me.
-Andiamo,voglio aiutarti ad aprirti!-Esclamò posando la mano sulla mia spalla.
-Niall,no!-Scossi la testa.Non avrei parlato,non avrei riaperto vecchie ferite.Ancora,nonostante fosse passato un anno,le cicatrici bruciavano.
-Non puoi aver amato quel porco..-Bisbigliò stringendo la mia mano forte.-L'amore non è quello.-
-E tu come lo sai?-Finalmente mi decisi a incrociare i suoi occhi.
-Lo so e basta.-Rispose.Mi fissava,lo fissavo.-Quando ti innamori non hai paura,non temi che la persona con cui stai possa farti del male.Quando ti innamori sei felice,sempre.-
-Ti sbagli.-
-Forse...-Annuì con la testa.-Forse c'è chi è così masochista da innamorarsi di uno come Max,ma l'amore,quello vero,è tutta un altra cosa.-Le sue parole erano così profonde,così piene di dolcezza che ne rimasi impressionata.Lo dicevo,era perfetto.
-Sono masochista allora.-Sussurrai stringendo i pugni.Sentivo che stavo per piangere,come sempre.
-Quindi lo amavi?-Domandò corrugando le sopracciglia.
-Ho fatto di tutto per lui.-Affermai chiudendo gli occhi.Volevo essere forte,non arrendermi.
-Non significa che tu l'abbia amato.-Sussurrò accarezzandomi la testa.
-Tu non capisci..-Scossi la testa,mentre le lacrime scivolavano sul mio viso.
-Allora aiutami a capire.-Rispose stringendo la mia mano.-Voglio capire...-
Lo guardai,i miei occhi erano inondati di lacrime amare,lacrime piene di dolore represso per mesi.
-Niall,dovresti stare lontano da una come me..-Lo avvisai tremando.
-Non sei tu il problema,non lo sei mai stata!-Esclamò prendendo anche l'altra mia mano.-Max ti ha messo in testa che eri tu quella sbagliata,ma in realtà era lui.Lui era il mostro,lui era quello che ti picchiava.Tu subivi,subivi e basta.-Il suo modo di aiutarmi,non avrebbe funzionato.Ci avevano provato in tanti,ma invano.
-Voglio uscire!-Esclamai improvvisamente.
Mi mancava il respiro,non ne potevo più.
La campanella suonò in tempo,e senza neanche prendere le mie cose scappai fuori dalla aula seguita dal biondo.
Arrivai in cortile e mi lasciai scivolare sul prato in lacrime.

-Ally...-
-VATTENE!-Esclamai singhiozzando rumorosamente.
-No,io resto.-Rispose abbassandosi alla mia altezza.-Sai perchè vuoi allontanarmi da te?-Sussurrò alzandomi il mento.
Lo guardai e non risposi,ma forse,dentro di me,conoscevo la risposta.
-Lo fai perchè temi di affezionarti,temi che nuovamente starai male,temi che io sia come quel 'mostro' di cui tu hai tanta paura..-Disse.La sua voce tremava.
Il mio cuore batté fortissimo,non per il ricordo di Max,non per le cose brutte,solo per il fatto che lui,Niall James Horan mi stava dicendo tutto questo.
-Ti prego...-Bisbigliai.-Voglio restare sola...-Ma nonostante tutto,io lo avrei allontanato.Non volevo lui,non volevo averlo attorno a me,non volevo rovinargli la vita.
Lo vidi contrarre la mascella,ed alzarsi lentamente in piedi.
Le sue mani lasciarono andare le mie,e sentii una fitta allo stomaco..era come se stesse abbandonando ME.
-Se vuoi odia Max,odia me,odia il mondo...ma non odiare te stessa.-Disse.Ci guardammo,un ultimo secondo,fino a che si allontanò dalla mia figura distrutta.

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Capitolo 10
*** Chapter 9. ***


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Chapter 9.

#POV'S NIALL.

Ero tornato a casa dopo una pesante mattinata a scuola,dopo che Ally mi aveva respinto per l'ennesima volta.
C'era qualcosa che la bloccava e dovevo capire cosa fosse per poterla aiutare.
Oramai la 'conoscevo' da quasi due mesi e in questo poco tempo mi stavo accorgendo di tenerci a lei,anche tanto.
Era complicata,fottutamente complicata.
Non c'era attimo in cui non mi fermassi a pensare il perchè fossi attratto da lei così tanto,eppure sapevo che volevo conoscerla,conoscerla maggiormente.Sapere quali erano le cose che la rendevano felice,sapere qual'era il suo film preferito,la canzone che più amava,le cose che più desiderava,il posto più bello in cui volesse andare.Volevo CONOSCERE ogni singola parte di lei.Non solo le sue paure,quelle che la oscuravano.

Mi sedetti sul davanzale della finestra osservando il panorama dinnanzi a me.
-Niall,hai visto la mia camicia blu?-Chiese Zayn entrando nella mia stanza.Era il mio migliore amico e viveva con me da qualche anno.
-Si,l'ho messa ieri io...-Risposi.
-Quindi immagino sia sporca?-Sbuffò sonoramente.Odiava che gli si toccasse la sua roba,ma io avevo un permesso speciale a riguardo.Eravamo un pò come due fratelli,inseparabili...per questo motivo,ero l'unico a cui lasciava i suoi abiti.
-Si,scusa.-Dissi sospirando.
-Tranquillo...-Mi sorrise e si avvicinò a me per controllare che stessi facendo.-Vieni da Harry stasera?-
-Non so...-Risposi posando la testa contro il vetro della finestra.
-Ehi,ehi,ehi....che ti succede?-Chiese indicandomi preoccupato.Ero solito ad uscire sempre ed era strano che rifiutassi una serata a casa Styles.
-Niente,sono solo stanco.-Risposi mentendo.In realtà non volevo muovermi di casa,non ero dell'umore giusto.
-Dai,c'è anche la tua amica...come si chiama?....Ally?-
-Ally?-Ripetei il suo nome quasi gridando.-Sei sicuro che ci sarà?-Domandai.Mi sembrava strano che andasse,lei odiava me,odiava andare a casa di Harry.Lei odiava tutto e tutti.
-Si,sicurissimo!-Rispose sorridendomi.-L'ha detto Jade ad Hazza.-
-Beh,cambio di programma...-Dissi alzandomi dal marmo della finestra.Sarei andato,non mi sarei arreso così.Volevo aiutarla,dovevo riuscirci.

POV'S ALLY.

Se andavo da Harry di nuovo,era solo perchè dovevo riprendere il bracciale che avevo dimenticato lì qualche giorno prima.
Non sarei rimasta da lui,avrei ripreso ciò che mi apparteneva e me ne sarei andata.
Io e Jade arrivammo davanti la casa del riccio e suonammo al campanello accanto la porta.

-Arrivo!-Sentimmo gridare da dentro.La porta si spalancò improvvisamente,e si presentò davanti a noi Liz.
-Ciao bellezza!-Le disse Jade allegramente.La mia amica aveva sempre un sorriso stampato sul viso,era felice.
-Oh,ciao ragazze.-Rispose salutandoci con un bacio sulla guancia.Ci fece subito accomodare nell'enorme salone e richiuse la porta alle mie spalle.
-Il bracciale?-Domandai fermandomi all'entrata. Mi sarei spicciata,così potevo andarmene subito.
-Avrai tutto il tempo Ally,ora vieni a sederti in salotto..-Mi disse Liz.
-Scusa,ma non credo di poter restare..-Bisbigliai.Immaginavo ci fosse anche Niall e non volevo farmi sentire.Continuavo a guardarmi intorno,interdetta.
-Ti prego,solo un oretta.-Mi guardò dolcemente e con aria supplichevole.
-Davvero,vorrei ma...-
-Ma?-Si intromise proprio lui,la persona che volevo evitare.Mi bloccai non appena lo vidi,non appena si piazzò davanti a me con la sua solita aria curiosa.
-Niall!-Lo rimproverò la castana.-Torna in cucina e non rompere le palle.-
-Io vado!-Esclamai spiccia.Scappare era la cosa migliore da fare in quel momento.
-Ally,aspetta!-Il biondo afferrò il mio braccio e mi guardò intensamente come era solito a fare.
-Lasciami..-Risposi.
-Solo pochi minuti,ma resta..-Sussurrò.Il suo tono di voce fermo,la sua mano stringeva il mio polso,il suo sguardo inchiodato al mio.
-Dai..-Mi incitò Liz sorridendo.La presa sul mio braccio da parte del biondo era stretta,faceva riaffiorare milioni di cattivi ricordi,faceva riaffiorare le mie paure.
La mano iniziò a tremarmi e lui se ne accorse lasciandola andare lentamente.
-Ci lasci da soli?-Chiese Niall alla sorella di Harry.
-Va bene.-Annuì e se ne andò senza ribattere.Appena fummo soli,il biondo si avvicinò maggiormente a me.
-Lo sai che non voglio farti del male,vero?-Domandò preoccupato.Non risposi,non risposi perchè anche Max diceva che non mi avrebbe fatto MAI del male...eppure,ogni giorno ero piena di ematomi che ricoprivano il mio corpo.
-Ally..-Sussurrò il mio nome.-Io voglio aiutarti.-Affermò portando le braccia attorno al mio collo per abbracciarmi.La mia testa si posò sul suo petto,le mie mani stringevano la sua maglietta rossa,alcune lacrime rigarono il mio viso pallido.Lo sentivo stringermi forte,per farmi sentire protetta.

-Fidati di me...-Bisbigliò dandomi un tenero bacio tra i capelli.
'Fidarsi e bene,ma non fidarsi è meglio.'Pensai.

-Venite a ballare?-Strillò Jade interrompendo il momento tra me e Niall.Ci staccammo di colpo imbarazzati e la rossa si sentì quasi in colpa.
-Scusate!-Borbottò arrossendo violentemente.-Se volete,potete restare qui...-
-No!-Esclamai sventolando le mani in aria.-Che si balla?-Cambiai subito discorso.
-Un lento.-Mi sorrise e mi strizzò un occhio.
-Beh,a dirla tutta non mi piace ballare.-Affermai grattandomi il capo.
-Dai Ally,non vorrai rifiutare un ballo!-Disse Niall sorridendomi dolcemente.Ogni volta che lo faceva,quasi mi scioglievo.
-Forza!-Strillò Louis avvicinandosi a noi.
-Ok,ok..-Mi avviai verso il centro della sala e feci combaciare le mie mani con quelle di Niall.Lo vidi irrigidirsi improvvisamente e guardare le nostre dita incrociate.

-Che c'è?-Chiesi perplessa.
-Combaciano alla perfezione...-Bisbigliò.Forse era solo una cosa che voleva tenersi per se,ma era proprio uscito dalla sua bocca.
Arrossii sotto gli occhi attenti di Louis e Liam che ci osservavano.
-Lascia perdere...-Disse spostando una mano intorno alla mia vita,mentre l'altra stringeva ancora la mia.Iniziammo a ballare,mantenendo il contatto visivo l'uno con l'altro.

-Mi dispiace per oggi.-Affermò dispiaciuto.
-Non torniamo sull'argomento!-Esclamai iniziando ad agitarmi.
-Facciamo così..-Iniziò col dire.-Tu mi parli di te,solo un pò...ed io,cercherò di non stressarti!-
-E' un ricatto?-Chiesi alzando un sopracciglio.
-No,è una proposta.-Mi mostrò un sorriso rassicurante.
-Allora,vediamo..-Mi fermai a pensare.-Odio ridere tanto....-
-Perchè?-Domandò corrugando la fronte.
-Perchè si formano delle 'rughe' vicino agli occhi..-Risposi facendo le spallucce.
-Voglio vedere!-Esclamò.-Sorridi?-Mi chiese.
-No!-Esclamai.Ma non sarei riuscita a trattenermi a lungo,mi bastava un espressione buffa di Horan per iniziare a ridere.
-Daaai!-Disse incitandomi.
-Ho detto di....-Non riuscii più a trattenermi come pensavo,e scoppiai in una risata fragorosa.
-Non devi odiarle..-Sussurrò posando la sua fronte contro la mia.-Sono adorabili.-Tornai seria subito e il cuore aumentò i suoi battiti.
-Hai detto di parlarti di me e lo sto facendo sinceramente...-
-Continua allora..-Bisbigliò sorridendo.
-Odio il mio fisico,le mie gambe e...-
-Ehi!-Mi interruppe.-Parlami anche delle cose che ti piacciono!-Esclamò burbero.
-Il the!-Affermai.-Non posso andare a dormire senza una tazza di the!-
-E' per questo che parlavi nel sonno l'altra volta?-Chiese ridacchiando.Io?Parlare nel sonno?Ma quando mai?
-Che?-Arrossi subito.-Io..io non parlo nel sonno!-Affermai mettendo il broncio.
-Oh si,quando ti sei fermata a dormire qui avevi bevuto del the freddo...-
-E parlavo nel sonno?-Lo interruppi imbarazzatissima.Non potevo crederci;possibile che Jade non mi avesse mai detto questa cosa?
-Si..-Sorrise.-Ma tranquilla,sarà il nostro piccolo segreto..-
-Grazie.-Dissi staccandomi da lui dato che la musica era finita.Il mio viso era colorito,un rosso fuoco.Non sapevo se era per l'imbarazzo,o altro.Sentivo solo il cuore battere così forte da farmi mancare il respiro.
Ancora ero intenta a guardarlo nelle sue pozze blu,ancora sentivo le sue mani attorno alla mia vita,ancora sentivo il suo fiato solleticare il mio collo.
Ci vollero però solo pochi secondi,prima che si distaccò da me completamente.

-Allora,che ne dite di giocare a carte?-Propose Liam annoiato.
-Mi rifiuto categoricamente!-Esclamò Niall lasciandosi scivolare su una poltrona.
-Non vuoi giocare perchè perdi sempre!-Disse ridacchiando Louis.
-Questo non è vero.-Arrossì il biondo,abbassando lo sguardo sul pavimento.
-Dai,lasciatelo stare!-Disse Zayn avvicinandosi all'amico .Gli diede un colpetto sulla spalla e gli sorrise.
-Io devo andare a casa..-Sussurrai interrompendo la risata generale.
-Oh dai,resta ancora un pò!-Esclamò Liam dolcemente.-Sono solo le otto di sera.-
-Mi dispiace,ma domani devo andare all'università.-Risposi grattandomi il capo.Non potevo restare,sapevo che avrei fatto tardi.
-Va bene.-Disse il castano comprensivo.
-Lascia almeno che qualcuno ti accompagni a casa...-Si intromise Zayn.Era buio oramai,e non era bello camminare da soli su quella strada.
-L'accompagno io!-Esclamò Niall alzandosi dalla poltrona.
-Non è necessario...-Risposi abbozzando un sorriso.Non volevo disturbare nessuno,tanto meno il biondo.
-Invece si!-Disse afferrando la sua giacca posta sulla sponda del divano.Una volta indossata,si voltò verso di me.-Andiamo?-Chiese aprendo la porta di casa.
-Si.-Bisbigliai.Presi le mie cose,e dopo aver fatto un saluto generale uscii dalla villetta.L'aria autunnale mi penetrò fin dentro le ossa,stavo congelando.
Mi strinsi al cappotto più che potevo,e strofinavo le mani sulle spalle per scaldarmi un pò.

-Aspetta..-Si fermò di colpo e si levò di dosso il suo pesante cappotto nero.Lentamente,lo posò sulle mie spalle gelate e mi accarezzò il braccio.
-Niall,no!-Replicai.
-Invece si!-Disse sorridendomi.-Io non ho freddo,tranquilla.-
-Sei testardo!-Esclamai contrariata.-Fai tutto ciò che può darmi fastidio.-
-Eppure,devi ammettere che ti stai affezionando a me..-
-NO!-Arrossii voltandomi dalla parte opposta.
-Andiamo,ammettilo..-Sussurrò al mio orecchio.Mentire o non mentire?Insomma,io ci tenevo a lui?Avevo così tante domande,ma nessuna risposta.
Lentamente,tornai a guardarlo in faccia.Era buio,ma nonostante la poca luce riuscivo a vedere perfettamente il suo viso angelico.Calò il silenzio tra noi,l'unica cosa che 'parlava' erano i nostri sguardi legati l'uno con l'altro.

-Che c'è Ally?-Chiese accennando un sorrisetto.-Non ti starai innamorando di me?-
-Taci!-Esclamai corrugando la fronte.-Io non mi innamorerò più di nessuno,tanto meno di te.-
-Vuoi sapere una cosa?-
-Uhm?-
-Non sei brava a mentire.-Sussurrò avvicinando il suo viso al mio.Mi sentii gelare il sangue nelle vene.
La sua fronte toccò la mia,il suo naso sfiorava il mio e le nostre labbra erano ad un passo dall'unirsi.

-Devo andare!-Affermai riprendendo coscienza.Tirai via il suo giubbotto dalle mie spalle scaraventandoglielo addosso,e scappai via.

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Capitolo 11
*** Chapter 10. ***


ATTENZIONE: la FF NON è mia, ma è di questa ragazza: Jessica Cislaghi. Questa è la sua pagina Facebook: One Direction,singer for me. (https://www.facebook.com/pages/One-directionsinger-for-me/216589281769535?fref=ts).
Lei l'ha pubblicata su Facebook e io CON IL SUO PERMESSO la pubblico qui.



Chapter 10.

La pioggia cadeva oramai da alcune ore su Londra,rendendo tutto completamente deprimente.
Era buio e faceva freddo,molto freddo.
Mi sedetti sul marciapiede e osservai le macchine sfrecciare sull'asfalto mentre con il cappuccio della felpa cercai di ripararmi dalla pioggia scrosciante.
Jade doveva venirmi a prendere lì diverse ore prima,ma probabilmente se n'era dimenticata.
Il mio cellulare era morto,ed ora mi ritrovavo seduta in una strada fuori Londra,ad aspettare in un miracolo.
Improvvisamente,mentre nella mia testa insultavo perennemente la mia amica,una macchina accostò al mio fianco ed un uomo sulla trentina abbassò il finestrino.

-Quanto vuoi?-Domandò con un sorriso malizioso.
-Scusa?-Chiesi sbarrando gli occhi.Mi aveva presa per una prostituta,ottimo!
-Non sei una...-
Non ebbi tempo di rispondere,che notai un'altra macchina accostarsi accanto al marciapiede...ero già pronta ad insultare il conducente,ma appena vidi scendere dalla macchina Niall sul mio viso apparve stupore e un pizzico di felicità.
Mi alzai di colpo e mi avvicinai al biondo entusiasta. 
Avevo una voglia matta di abbracciarlo,ma decisi di contenermi per non sembrare una vera e propria disperata.

-Finalmente qualcuno si è ricordato di me!-Esclamai tremante e bagnata fradicia.
-Dio,la tua amica è veramente sbadata.-Disse scuotendo la testa.-Si è ricordata circa mezz'ora fa che doveva venirti a prendere,ed ha chiesto a me se potevo correre subito qua...-Levò intanto il suo cappotto e lo posò sulle mie spalle.-Starai congelando..-Sussurrò lievemente.
-No guarda,sto morendo di caldo..-Rispose ironicamente.

-Ehi..-Il tizio di prima,scese dalla sua Jaguar e si avvicinò nervosamente a noi.-Ci sono prima io!-Esclamò afferrandomi il braccio con cattiveria.
-Amico,non toccare la mia ragazza!-Disse Niall fulminandolo con lo sguardo.Arrossii a quella sua affermazione e lo guardai dritto negli occhi.Probabilmente,l'aveva detto per levarsi di torno quello scocciatore.
-Ah,mi dispiace..-Disse l'uomo indietreggiando.-Non credevo...-
-Meglio che sparisci...-Lo avvertì furibondo Horan.
Era dolcissimo quando faceva il 'supereroe.'
Si voltò verso di me abbozzando un sorriso,uno di quelli che ti faceva sciogliere..poi,aprì la portiera dell'auto e mi fece sedere nel sedile anteriore accanto a lui.
Posai la testa contro lo schienale e chiusi gli occhi distrutta!
Non vedevo l'ora di tornare a casa e farmi un bagno caldo.

-Che voleva quel tizio da te?-Domandò a metà strada il biondo.Eravamo rimasti in silenzio per lungo tempo ed ora si era deciso a chiedermi qualcosa.
-Credo che tu l'abbia capito..-Risposi scocciata.A questo punto preferivo che evitasse di parlare o farmi domande inutili come questa.Lo vidi ridacchiare silenziosamente,fino a che non scoppiò in una risata fragorosa.
-Non c'è da ridere,mi ha scambiata per una puttana!-Gridai rimproverandolo.Ma lui non smetteva,rideva di continuo.
-Scusa...-Sussurrò con le lacrime agli occhi.-Comunque dai,non era così male..-
-Coglione..-Dissi scuotendo la testa.-Ero quasi felice che mi eri venuto a prendere...-Continuai sospirando.
-Felice?-Domandò alzando un sopracciglio.
-Ho detto 'quasi'.-Puntualizzai.
-Beh,è un inizio...-Mi sorrise e tornò a guardare la strada dinnanzi a lui.Era pazzo,ma c'era qualcosa che lo rendeva speciale.Rimasi ad osservarlo qualche istante,un istante che sembrò eterno.Osservai i suoi capelli dorati,i suoi occhi azzurri,le sue labbra rosee.Osservai lui,ciò che era.La perfezione.

-E tu?-Chiesi alzando un sopracciglio.
-Io cosa?-Ribatté confuso.
-Da quando sono la tua ragazza?-Domandai mettendo le braccia conserte.Il ragazzo arrossì violentemente e si grattò il capo.
-L'ho detto per proteggerti,non volevo ti toccasse..-Affermò continuando a fissare dritto davanti a lui.-So che non sei mia,so che mi odi....non ti preoccupare,ho capito che stanno le cose.-Disse infine.No,forse non aveva capito un cazzo.Ma meglio così,se si distaccava mi faceva un favore!Alla fine,io era solo...solo attratta(?)da lui.Nient'altro.

-Comunque grazie...-Bisbigliai.Si voltò verso di me quasi stupito,ma si limitò a rispondere con un 'Prego Ally'.
Nessuno dei due da allora,osò più fiatare,ci fu silenzio fino a che non giungemmo a destinazione.
Era sembrato un viaggio così breve che non mi ero nemmeno resa conto di essere arrivata.

-Senti,Harry ha lasciato la sua felpa a casa mia l'altro giorno...ti dispiace riportargliela tu?-Chiesi prima di scendere dalla sua macchina.
-Si,nessun problema.-Rispose sorridendomi.Parcheggiò l'auto e scendemmo insieme,l'una accanto all'altro.
Aprii la porta di casa e premetti sull'interruttore posto a lato del muro.Il salone fu subito illuminato,mentre in casa regnava il silenzio.
Niall entrò con me e si sedette un attimo sul divano,aspettando che gli portassi la felpa del suo amico.

-Ecco!-Esclamai porgendogliela.
-Grazie..-Rispose afferrandola ed alzandosi da dov'era seduto.-Ora vado,non voglio disturbarti...-
-Va bene..-Risposi annuendo.Mi guardò,lo guardai..i nostri occhi si incatenarono,come succedeva spesso.
D'istinto,e non so nemmeno io quale parte del mio cervello poco funzionante me lo fece fare,abbracciai il biondo.Le mie braccia circondarono il suo collo,e la mia testa si posò nell'incavo del suo collo.Il solito profumo alla vaniglia si mischiò con il mio.
Lo sentii ricambiare l'abbraccio e circondarmi la vita con le sue braccia.
Chiusi gli occhi per qualche secondo,volevo godermi a pieno quel momento,tenerlo impresso nella mia mente.
Amavo come riuscisse a farmi sentire prometta,ma odiavo il fatto che non riuscivo a tenerlo lontano da me.
Eppure avrei giurato di odiarlo,eppure ero convinta che nessuno sarebbe riuscito a farmi provare quelle emozioni...ma tutte quelle convinzioni,si stavano lentamente sgretolando.No,fanculo!
Io non provavo niente per lui,ero solo leggermente frastornata e confusa.Tutto qui.
Domani mi sarei svegliata e l'avrei odiato come sempre,giusto?

-W-Wow..-Balbetto confuso.
Si,faceva bene ad esserlo!Un giorno lo odiavo,un giorno lo abbracciavo.Era io la prima ad essere confusa,lunatica.
-Beh...-Mi schiarii la voce.-Questo era solo un abbraccio...un abbraccio di ringraziamento.-Affermai ingoiando la saliva.Dovevo trovare una scusa,quel gesto era stato stupido.Io ero stupida!
-Non devi giustificarti,io amo quando mi stringi forte..-Bisbigliò fissandomi con quei suoi occhi blu.
-Si..ma..-Cercai le parole giuste respirando profondamente.-Era,come ti ho già detto,un semplice abbraccio per ringraziarti...-
-Vorrei crederti...-Iniziò con il dire.-Ma non mi è sembrato così..-Si fece serio.
-Non montarti la testa biondo!-Esclamai corrugando la fronte.Beh,già si faceva viaggi immaginari.Meglio spegnerli subito!
-Riesco a sentire il tuo cuore battere a metri di distanza..-Sussurrò avvicinando il suo viso al mio.Lo faceva apposta,lo sapevo!Voleva farmi sentire debole ed approfittarsene.
Dovevo ricordarmi com'erano i ragazzi,dovevo pensare che lui poteva essere un'altro 'MAX'.
-Smettila..-Dissi debolmente.Volevo sembrare dura,acida,fredda..ma ero sembrata solamente una cogliona.
Sorrise lievemente e si allontanò da me subito.
Strinse tra le mani la felpa di Harry e si passò una mano tra i suoi capelli dorati.

-Farò finta che sia stato solo uno stupido abbraccio..-Affermò.-Ciao Ally..-Detto ciò,uscì di casa subito.

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Capitolo 12
*** Chapter 11. ***


ATTENZIONE: la FF NON è mia, ma è di questa ragazza: Jessica Cislaghi. Questa è la sua pagina Facebook: One Direction,singer for me. (https://www.facebook.com/pages/One-directionsinger-for-me/216589281769535?fref=ts).
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Chapter 11.

Era il mio compleanno e ammetto che odiavo fottutamente questo giorno.
Banale vero?Chi odierebbe il giorno della sua nascita?Eppure,i ricordi dell'anno precedente mi avevano portato ad odiare l'otto dicembre.
Mi alzai presto quella mattina,per non trovare Jade davanti a me con in mano una torta o qualche dolcetto.
Non volevo che il mio compleanno fosse festeggiato,ma sapevo che la mia amica non l'avrebbe permesso.
Mi lavai ed uscii di casa rapidamente,le strade erano già affollate nonostante fossero appena le sette del mattino.Mi strinsi nel cappotto ed entrai in un bar a bere qualcosa,giusto per scaldarmi un pò.
Mi sedetti al primo tavolo che mi capitò davanti,e ordinai qualcosa di caldo da bere.Optai per un caffè macchiato,andavo matta per la caffeina.
Mentre sorseggiavo la mia tazza di caffè appena servitami,sentii delle risate provenire da qualcuno alle mie spalle.Curiosamente mi girai per vedere chi fosse,quando riconobbi Niall in compagnia di una ragazza.
Spalancai gli occhi stupita e coprii il viso con il giornale trovato sul mio tavolo difronte a me.
Alcuni pensieri poco carini scorsero nella mia mente,ma li scacciai nel momento stesso in cui lo sentii camminare al mio fianco.Alzai maggiormente il quotidiano per coprire la mia faccia e abbassai la testa sperando non mi riconoscesse.Non mi andava di parlarci,affatto.Fortunatamente il mio piano sembrò andare a gonfie vele e il ragazzo non mi vide.
Si accomodò in un tavolo non poco distante dal mio,ed iniziò a ridere e scherzare con la castana al suo fianco.La rabbia si impossessò di me,o forse la gelosia.Un sacco di emozioni si fecero spazio nel mio corpo ed ancora mi domandavo il perchè di tutto quel nervoso.Alla fine a me cosa importava di Niall?Niente,un bel niente.Odiavo i suoi occhi azzurri,i suoi capelli biondi,i suoi sorrisi dolci e comprensivi.Lo odiavo,punto.

-Scusi?-Il barista si avvicinò a me sorridendomi.-Posso prendere la tazza?-Chiese indicando il bicchiere vuoto.
-Si..-Risposi con un bisbiglio.
-Va bene-Sorrise perplesso,afferrò la tazza e se ne andò via.La cosa positiva è che avevo già pagato al momento dell'ordine,adesso mi bastava solamente alzarmi e scappare via dal locale.Aspettai di fatti che il biondo fosse girato e mi alzai con uno scatto dal tavolo.

-Ally!-Ecco,beccata.-E' un piacere vederti.-Affermò Niall alle mie spalle.
Ingoiai la saliva e mi voltai lentamente verso la coppietta felice.
-Oh,ciao!-Esclamai con uno dei miei più falsi sorrisi.-Non potrei dire lo stesso per me..-Continuai con una smorfia.
-Sempre gentile.-Mormorò lui.
-Mi conosci oramai.-Risposi sbuffando.-Ora scusami,ma devo andare!-Dissi spiccia.
-Dove?-Chiese curioso.
-A farmi i cazzi miei.-Risposi malamente.Era troppo impiccione ed impertinente.
-Niall,come mai parli con questa maleducata?-Si intromise la castana seduta al fianco del biondino.
-Scusa qualcuno ti ha interpellata?-La fulminai con lo sguardo.Cosa cavolo voleva questa barbie da quattro soldi?
-Tesoro,bada come parli..-Mi avvertì la giovane sbattendo la mano sul tavolo.
-Sto morendo di paura..-Dissi portando le mani sulla bocca.
-Basta!-Esclamò Niall interrompendo la nostra discussione.
-Non capisco come tu possa fare amicizia con gente così...-
-'Gente così?'-Gridai nervosamente.-Senti barbie rifatta tu....-
-Ally,smettila!-Mi rimproverò il biondo.Mi zittii qualche secondo e lo guardai malamente.
-Sai,oltre ad essere uno stronzo hai anche cattivo gusto in fatto di ragazze!-Esclamai poi andandomene finalmente fuori dal bar.
Piantai un leggerlo urlo per scaricare la rabbia e iniziai a camminare verso qualsiasi posto lontano da chiunque.

-Aspetta!-Gridò poco dopo Niall afferrandomi il braccio.Mi aveva seguita,ma che cazzo voleva?
-Lasciami.-Gli ordinai arrabbiata.
-Fammi parlare..-Disse allentando la sua presa.
-Vaffanculo.Te,la tua amica e il resto del mondo!-Esclamai tirandogli uno schiaffo sul suo viso.La guancia gli diventò rossa e la sua bocca si spalancò leggermente per lo stupore.

-Non voglio spiegazioni,non voglio sapere niente di niente!-Gridai guardandolo malamente.-Dici di essere diverso dagli altri,poi ti trovo con una squallida ragazzetta che...-
-Sei gelosa,ecco qual'è il problema!-Mi interruppe quasi con soddisfazione.
-Gelosa?-Chiesi ridendo.Una risata isterica,nervosa.-Biondo,non sei nessuno per me..-Affermai.
Non appena pronunciai le ultime parole mi tirò contro il suo petto facendo quasi toccare le nostre labbra.
Il nostri nasi si sfioravano lievemente e i nostri sguardi si incatenarono l'uno all'altro.
-Dimmi che non sei gelosa fissandomi dritta negli occhi.-Chiese avvolgendo il braccio attorno al mia schiena mentre con l'altro teneva dolcemente il mio polso.
Il mio respiro si fece affannato e dalla mia bocca uscì solo un 'lasciami andare'.

#Flash back.

//-Max,smettila!-Sussurrai accucciandomi in un angolo della stanza.
-Vuoi che la smetto?-Strillò alzando le braccia al cielo.-Vuoi che la smetto?-Gridò una seconda volta.Iniziai a piangere e mi coprii il viso con le braccia,sperando di non essere malmenata di nuovo.Ma non lo fece,non in quel momento.Si abbassò alla mia altezza e lentamente scostò le mie braccia da davanti al volto.
-Hai paura?-Chiese fissandomi con quei suoi occhi neri,profondi.Inquietanti.
Annuii debolmente,tremante..mentre dai miei occhi cadevano lacrime amare,piene di dolore.-Non dovreste averne piccola,io ti amo.Lo sai?-Domandò stringendomi il polso.Faceva male,ma oramai ero abituata alla sua salda presa,alle sue botte.Ero abituata a stringermi in quell'angolo e piangere per ore.
-Dovresti rispondere!-Esclamò nervosamente.La sua stretta si fece più possente e il dolore aumentò.
-L-Lo so.-Balbettai piangendo.
-Come hai detto?-Domandò avvicinando il suo viso al mio.
-Lo so.-Dissi aumentando il mio pianto.-So che mi ami,ora lasciami...-Lo pregai distrutta,e lui lasciò andare il mio polso oramai violaceo.
Infilò una mano tra i miei capelli ed avvicinò il mio viso al suo,fino a stamparmi un bacio sulle mie labbra bagnate dalle lacrime.//

Ritornai alla fredda realtà.
Stavo guardando il biondo piangendo,davvero.
Quei ricordi faceva tornare tutte le mie paure,le mie incertezze.Facevano riaffiorare il dolore e tutto ciò che raffigurava Max.
Niall mi aveva lasciata andare non appena aveva visto delle lacrime scendere dal mio viso,si stava preoccupando seriamente.
-Ally..-Sussurrò il mio nome.
-Ti odio,ti odio!-Gridai spingendolo lontano da me.-Tu sei come tutti gli altri,tu sei come Max..-Lo vidi sbiancare improvvisamente,quelle parole lo stavano ferendo seriamente considerando il fatto che lui era a conoscenza della mia storia.
-I-Io non volevo farti del male.-Affermò con preoccupazione.Non lo ascoltai e scappai via,più lontano che potevo.
Sentivo l'aria gelida entrare nei polmoni,sentivo le lacrime pizzicarmi il viso,sentivo le paure pesarmi addosso e ogni ricordo di Max riaffiorare improvvisamente.
Arrivai a casa e mi diressi in bagno,chiudendomi dentro.

-Ben tornata!-Esclamò la mia amica bussando contro la porta.-Buon compleanno!-Disse poi con un sorriso.
-Vattene Jade,lasciami sola!-Strillai singhiozzando.Solo allora,la ragazza si accorse che non stavo affatto bene,che oggi sarebbe stata una pessima giornata.
-Ally...-
-Ti prego,va via.-Bisbigliai portando le ginocchia contro il mio petto,raggomitolandomi in un angolo.Lo facevo sempre dopo o durante,una discussione con Max.

#POV'S NIALL.
L'avevo ferita,le avevo ricordato il suo ex.Mi facevo schifo in quel momento,mi odiavo,che razza di persona ero?Invece di aiutarla,peggioravo le cose.Fantastico!Non avevo un briciolo di sensibilità.
Mentre mi rimproveravo in mezzo alla strada vidi Sofia,la mia amica,venirmi incontro al quanto arrabbiata.
-Dove diavolo eri finito?-Domandò con la sua vocina stridula.
-Sofia,taci!-La rimproverai nervoso.Ecco perchè c'eravamo lasciati io e lei,perchè era insopportabile.
Il cellulare squillò improvvisamente,lo tirai fuori dalla tasca e risposi dopo essermi schiarito la voce.

''Pronto?''
''Niall,sono Jade...''Sussurrò l'amica di Ally. Sembrava preoccupata,ed ora lo ero anche io.
''Che succede?''Chiesi stringendo forte il telefono tra le mani.
''Ally ha bisogno di te.''Affermò lasciandomi un pò spiazzato.

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Capitolo 13
*** Chapter 12. ***


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Chapter 12.

#POV'S NIALL.
Arrivai a casa di Jade e Ally.
Inizialmente non ero sicuro di volerci andare,mi sentivo uno schifo,ma alla fine avevo comunque deciso di vedere cosa stesse succedendo.
Mi avvicinai alla porta della villetta e prima che potessi bussare,fui interrotto da Jade.
Aprì l'uscio e mi fissò facendomi segno di fare silenzio,poi dopo aver richiuso la porta alle sue spalle,si fermò in giardino con me.

-Mi sento confuso.-Affermai guardandomi intorno.
-Prima che tu entri devo raccontarti una cosa.-Disse facendomi sedere sullo scalino davanti l'ingresso.-Ally odia questo giorno..-Mi voltai verso la rossa continuando a seguire il suo discorso.-Nonostante sia il suo compleanno lei..-
-E' il suo compleanno?-Chiesi.Ora mi sentivo ancora peggio di prima!Le avevo rovinato il giorno più bello.
-Si,ma come ti ho già detto lo odia.-Disse abbassando lo sguardo.-L'anno scorso dopo la festa che le avevo organizzato,Max la picchiata.Non ha mai voluto parlarmene completamente,sento sempre che omette qualcosa nel suo racconto,ma la cosa che so per certa è che odia questo giorno.-Continuò stringendo i pugni.Più passavano i mesi,più mi rendevo conto di quanto il passato di Ally fosse veramente terribile.Non era felice,non lo era mai stata.
-I-Io non lo sapevo.-Risposi scuotendo il capo.-Ogni volta che penso di conoscerla almeno un pò,capisco che in realtà non so niente di lei.-
-E' una persona chiusa,riservata...-Mi informò la ragazza.-Odia far conoscere agli sconosciuti il suo passato.-Concluse alzandosi da terra.
-Cosa posso fare?-Domandai seguendola.
-Aiutala.-
-Lei mi odia.-Risposi alzando le braccia al cielo.-Come faccio ad aiutare una persona che non mi sopporta?-Chiesi esasperato.
-Vedi?-Rise debolmente.-Ciò dimostra che non la conosci affatto.-Posò la mano sulla mia spalla sorridendomi.-Non ti odia,fidati di me.-Detto ciò,aprì la porta e mi disse di raggiungere Ally.

#POV'S ALLY.
In casa regnava il silenzio.
Jade non aveva più fiatato,ancora mi stavo domandando se fosse a casa.Portai nuovamente le ginocchia al petto e posai il mento su di esse.
Ancora piangevo,non per quello che era successo con Niall,ma per i ricordi che continuavano ad invadere la mia testa.
Improvvisamente sentii due tonfi contro la porta del bagno e sobbalzai.

-Ally,sono io..-Era la voce di Niall,era venuto a casa mia.
-Non voglio vederti,vattene!-Bisbigliai con il poco fiato in gola.
-Non me ne andrò finché non uscirai di lì.-Rispose dando un leggero colpo contro l'uscio in legno.
-Allora dovrai restare lì tutto il giorno.-Affermai acida,asciugandomi il viso bagnato di lacrime.
-Nessun problema.-Disse sicuro di se.Lo sentii scivolare lentamente contro la porta di legno,fino a sedersi per terra appoggiato ad essa.Non parlava,ed io ovviamente non aprivo bocca.Osservavo la sua ombra trasparire dalla fessura della porta.

-Sai..-Iniziò con il dire,interrompendo quel silenzio.-Quando ti ho incontrata la prima volta ho capito che eri diversa.Eri arrogante,presuntuosa,orgogliosa e..-
-Hai qualche altro insulto da attribuirmi?-Risposi malamente.
-Ma..-Continuò ignorando le mie parole.-Rimasi colpito da tutto questo.-Disse sospirando.Mi irrigidii e non osai parlare.-Non eri come tutte le altre,non mi sei saltata addosso quando mi hai visto...-Lo sentii sorridere,per poi riprendere il discorso.-Tu eri l'eccezione. Ally,voglio solo che tu sappia che non farei mai del male ad una ragazza...tanto meno a te.Sopratutto a te.-Concluse.
-Oggi è una giornata brutta per me,non è colpa tua.-Affermai trattenendo altre lacrime.-So che non mi faresti mai del male,l'ho capito da un pezzo.-Lo rassicurai.
-Voglio solo che tu sappia che non sono come lui...-Sussurrò sospirando.-Non ho mai picchiato un ragazza,non le ho mai fatto violenza psicologica o fisica...e se oggi ti sono sembrato come quel mostro,ti chiedo scusa.-Concluse.
-Non preoccuparti,io sto benone ora.-Mentii.-Ora però vorrei restare sola.-Dissi stringendo le gambe contro il petto.
-Vuoi che me ne vada,vero?-Domandò in tono triste.Non risposi anche perchè non avevo idea di cosa dirgli.
Chiedergli di restare non era da me.Io ero indipendente,non avevo bisogno n'è di lui n'è di nessun'altro.
-Ho capito...ti lascio sola.-Disse alzandosi da terra.Stava per uscire dalla stanza,ma tornò indietro un attimo.-Dimenticavo di dirti una cosa-Sussurrò.Fissai la porta che ci divideva e continuai a stare in silenzio aspettando che parlasse.
-Buon compleanno Ally.-Bisbigliò in tono triste,poi se ne andò via.

//qualche ora dopo.
Ero uscita dal bagno dopo essermi fatta una doccia,non stavo granché meglio rispetto a prima,ma volevo essere forte.
Mi sedetti sul letto fissando il vuoto,quando vidi la mia amica entrare in stanza.
-Ally,sicura che non vuoi festeggiare?-Chiese sedendosi al mio fianco.
-Sicurissima-Annuii facendomi una coda.Non avevo nulla da 'festeggiare',questo giorno si stava rivelando disastroso e basta.
-Almeno vieni da Harry?Gli ho fatto comprare una torta ieri.-Disse accarezzandomi la spalla con dolcezza.Mi dispiaceva rifiutare,anche perchè avevano speso dei soldi per me.
-Va bene.-Risposi ingoiando la saliva.-Finisco di vestirmi e arrivo.-La ragazza annuì ed uscì dalla stanza.
Con poca voglia indossai i miei Jeans,scarpe da tennis e scesi in soggiorno. 
Jade era già pronta da un pezzo,ma non si era lamentata per il lungo tempo che avevo impiegato per finire di prepararmi.
Dopo aver messo il cappotto e infilato un paio di guanti,mi avviai con la mia amica a casa di Harry.
Fortunatamente,potei constatare che non avevano organizzato nessuna festa...almeno,avevano mantenuto la promessa.
Ci sedemmo al tavolo tranquillamente e chiacchierammo come se fosse una normalissima serata.Non toccai neanche la torta che mi avevano comprato,perchè ero sicura che avrei rimesso ogni briciola.
Improvvisamente,mentre eravamo nel bel mezzo di una barzelletta di Louis,suonarono al campanello e Liz svogliata,andò ad aprire.Tornò poco dopo in cucina insieme a Niall e la ragazza incontrata in mattinata al bar.
Avrei sperato di non vederlo,perchè sinceramente era l'ultima persona che avrei voluto incontrare..ma come ben si sa,le cose non vanno mai come vogliamo.
Rivedere anche quella stupida oca,mi faceva innervosire il doppio.

-Ally?-Spalancò gli occhi il biondo quando mi vide,ma io mi limitai a dargli un'occhiataccia e voltare lo sguardo dalla parte opposta.
-Lei è?-Chiese Jade con disprezzo,rivolgendosi alla castana al fianco di Niall.
-Sono Sofia,la fidanzata di Niall-Esclamò la giovane ridendo.
-Ex fidanzata.-Puntualizzò il biondo continuando a guardarmi.Tutti,osservavano i nuovi arrivati con freddezza e poco interesse.Di fatti,dopo un breve 'ciao' continuarono a parlare come se nulla fosse.
Ignorai Niall per tutta la sera per svariati motivi,quando fu il momento di andare via mi avvicinai all'appendi abiti per prendere il mio cappotto e il biondo mi seguì.

-Stai bene?-
-Si.-Risposi secca.
-Senti,per quanto riguarda Sofia..-
-Sai,non devi darmi spiegazioni!-Esclamai afferrando il mio giubbotto.-Ho capito già da tempo che persona sei...-
-Credevo che oggi avessimo chiarito.-Disse deluso.Mi osservò mentre mi infilavo il giaccone,aspettando risposte.
-Infatti.-Annuii-Abbiamo chiarito il fatto che non sei una persona 'cattiva'.-Conclusi.
-Tutto qui?-Chiese nervosamente.Cosa voleva che gli dicessi?Che le sue sdolcinate parole mi avevano colpita?Chissà a quante ragazze le aveva dette,probabilmente anche a quella Sofia.
-Si,questo è tutto.Sai,mi pare che tu abbia omesso di dirmi tante cose,quindi la nostra conversazione finisce qui.-
-E' un'amica.-Disse prendendomi dolcemente la mano.-Solo un'amica.-
-Ti ho detto che non voglio spiegazioni.-Abbassai lo sguardo,fissando le nostre mani unite.-Poi perchè me lo dici?Tu non mi interessi,non mi stai neppure simpatico...-
-Continui a dire che non sei gelosa,che mi odi eppure,ti da fastidio che...-
-Non mi da fastidio!-Lo interruppi strillando.-Ti stai facendo film mentali.-Dissi staccandomi dalla sua presa.
-Menti!-Esclamò guardandomi malamente.-Menti a me e a te stessa.-
-Sarei io la bugiarda?-Domandai arrabbiata.-Chi è fidanzato e continua a ronzarmi intorno?Chi dice di essere 'diverso' poi è uguale a tutti gli altri?-Strillai zittendolo per una volta.-Non mi importa se lei è solo una tua amica,perchè per come si comportava stasera con te c'è più di una amicizia.Non mi importa se tu ti credi diverso...non mi importa niente.Torna alla tua vita,era quello che c'eravamo detti tempo fa.Finita la ricerca,io e te non avremmo avuto più nessun rapporto.-Ingoiai la saliva poi ripresi a parlare.-La ricerca è finita da un pezzo,possiamo tornare alle nostre vite.-Conclusi fissandolo.
-E' questo che vuoi?-
-Si.-Risposi respirando profondamente.
-Va bene,ti accontento.-Disse.-Buon compleanno..-Detto ciò,se ne andò in cucina.


Non erano fatti per essere amici, perché gli amici non si guardano o sfiorano nel modo in cui loro invece lo facevano. E non erano fatti per essere amici, perché gli amici non provano e percepiscono ciò che loro al contrario sentivano. E non erano fatti per essere amici per altri milioni di motivi: perché i loro gesti non erano casuali, perché loro sorrisi la dicevano lunga, perché il rossore sulle loro guance li smascherava ogni volta e i loro abbracci erano troppo intensi. Non erano fatti per essere amici...semplicemente perché non lo erano mai stati.

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Capitolo 14
*** Chapter 13. ***


ATTENZIONE: la FF NON è mia, ma è di questa ragazza: Jessica Cislaghi. Questa è la sua pagina Facebook: One Direction,singer for me. (https://www.facebook.com/pages/One-directionsinger-for-me/216589281769535?fref=ts).
Lei l'ha pubblicata su Facebook e io CON IL SUO PERMESSO la pubblico qui.



Chapter 13.

Oggi era già la vigilia di Natale il tempo stava passando troppo in fretta.
Ero chiusa in camera,la musica a tutto volume e i pensieri che vagavano ovunque...in particolare da lui,Niall.

#flash back.
-Finita la ricerca,io e te non avremmo avuto più nessun rapporto.-Ingoiai la saliva poi ripresi a parlare.-La ricerca è finita da un pezzo,possiamo tornare alle nostre vite.-Conclusi fissandolo.
-E' questo che vuoi?-
-Si.-Risposi respirando profondamente.
-Va bene,ti accontento.-Disse.-Buon compleanno..-Detto ciò,se ne andò via.

Ritornai alla realtà,cercando di eliminare quel ricordo dalla mia testa.
Ma se era vero che a me di lui non importava niente,perchè continuavo a pensarci?Mi alzai dal letto e scaraventai l'mp3 sopra la scrivania,poi scesi in soggiorno dove Jade mi stava aspettando.

-Eccoti finalmente!-Esclamò allacciandosi il giaccone.-Ma vuoi venire così?In pigiama?-Domandò squadrandomi da testa a piedi.
-Preferirei restare a casa...-
-NO!-Si avvicinò a me arrabbiata.-E' la vigilia di Natale,quindi pretendo che tu venga con me!-Disse guardandomi malamente.
-Jade,non è giornata...-Sussurrai abbassando lo sguardo.
-Non è 'mai' giornata per te.Sopratutto,da quando Niall è tornato in Irlanda.-Sentii una stretta allo stomaco al sol sentir pronunciare il suo nome,ma dovevo dimostrare che non era per lui che stavo così.
-Niall?Non stavo neanche pensando a lui...-Mentii facendo le spallucce.
-Oh certo,come no...-Fece una risata isterica poi tornò a fissarmi.-Se è vero che lui non centra,vieni!-
-E va bene!-Esclamai sbuffando sonoramente.-Vado a cambiarmi.-Detto fatto,tornai in stanza e mi preparai per assistere al concerto Natalizio di Harry e i suoi amici.
Si teneva in un locale in centro Londra,probabilmente ci sarebbe stata una sacco di gente.
Maledetta a me,che non avevo accettato di passare le vacanze da mia madre!
Una volta preparata,con la mia amica mi diressi al locale.Non ero felice della cosa,avrei preferito dormire senza essere disturbata..invece mi toccava uscire per dimostrare che non pensavo al biondo. Dannazione!

#POV'S NIALL.
Infilai lo spartito nel borsone e mi voltai verso Zayn che si stava allacciando la camicia.
-Siete sicuri di voler suonare la mia nuova canzone?-Chiesi.-Se preferite diversamente per me non ci sono problemi.-Precisai.
-Amico,è bellissima!-Esclamò guardandomi attraverso lo specchio.-Non so neanche come tu ci sia riuscito a scrivere parole così profonde.-
-Ho avuto ispirazione..-Bisbigliai iniziando ad indossare gli abiti per la serata.
-L'ispirazione si chiama Ally?-Domandò ridendo.Appena sentii il suo nome arrossii ed abbassai lo sguardo.
-Può darsi..-Risposi semplicemente,infilandomi la giacchetta nera.-L'ho scritta in Irlanda,prima di tornare..-Affermai passandomi una mano tra i capelli biondi.-Non so neanche con quale coraggio ci sia riuscito,visto che abbiamo 'chiuso' definitivamente.-Dissi rivolgendogli uno sguardo triste.
-Beh,credo che tu ti sia preso proprio una bella cotta...-Mi diede una pacca sulla spalla ridendo.
-E tu?Con la sorella di Harry?-Domandai facendolo arrossire violentemente.
-Liz?-
-Si,Liz.-Sbuffai con un sorriso.
-Siamo amici.-Affermò cercando di sviare l'argomento.-E poi Harry mi ammazzerebbe se solo 'pensassi' alla sua sorellina.-


#POV'S ALLY.

Varcai la soglia del pub,c'era talmente tanta gente che quasi temevo di perdere la mia amica.Mi feci spazio tra le persone,cercando il tavolo che Harry aveva prenotato per noi..proprio davanti al palco.

-Eccoci!-Esclamò Jade indicandolo.Sopra a questo,c'era un foglietto con scritto il cognome della mia amica.
Felice di potermi finalmente sedere,appesi la borsa sulla spalla della sedia e mi accomodai.
Ancora dei ragazzi nessuna traccia,effettivamente mi stavo domandando cosa avrebbero fatto senza Niall.
Lui cantava con loro,suonava la chitarra..che senso aveva tenere uno spettacolo senza quest'ultimo?
Per l'ennesima volta mi maledii per aver pensato al biondo e cercai di distrarmi parlando con la mia amica.
Ordinammo da bere:io una semplice coca-cola lei una birra bionda.Non che fosse un 'ubriacona',ma amava gli alcolici.
Era oramai passata una mezz'ora dal nostro arrivo,iniziavo seriamente ad annoiarmi.In quel locale c'era solo caos ed effettivamente della band,non c'era alcuna traccia.
Improvvisamente,proprio mentre stavo per chiedere a Jade che fine avessero fatto i ragazzi,le luci dinnanzi al palco si spensero lasciando metà locale nell'oscurità.
Una musica ruppe quel silenzio appena creatosi e delle luci opache illuminarono la scena.
Vidi entrare Zayn,seguito da Harry e Louis.Infine arrivò Liam seguito con mia sorpresa da Niall.Il biondo incrociò subito il mio sguardo,che io distolsi subito imbarazzata.Credevo non ci fosse stato,credevo che non l'avrei visto per tutte le vacanze Natalizie..invece eccolo lì,più bello che mai.
I ragazzi,si piazzarono davanti a cinque microfoni e prima di iniziare a cantare Liam parlò.
-Questo è un pezzo nuovo..-Disse guardando il pubblico.-Scritto e composto dal nostro amico Niall..-Lo indicò e lui accennò un sorriso,sedendosi poi sullo sgabello difronte al microfono.
-La canzone,s'intitola 'Little things'..-Si decise a parlare il biondo.-Spero vi piaccia..-
Detto ciò,iniziò a suonare la sua chitarra e una dolce musica riempì il locale.Lo fissavo senza mai distoglier lo sguardo,ero quasi ipnotizzata.
Zayn iniziò dopo poco a cantare,ed ogni frase che pronunciava mi colpiva letteralmente.Poi toccò a Liam,e il mio cuore si fermò nello stesso momento in cui mi accorsi che ciò che stava cantando, erano alcune delle 'piccole cose' che avevo raccontato a Niall. Sul mio viso apparve stupore,emozione.
Continuai ad ascoltare quella magnifica canzone e più andava avanti,più ogni cosa la sentivo MIA.Il fatto che odiavo le rughe accanto ai miei occhi,il fatto che odiassi sapere quanto pesassi,il fatto che non potevo andare a dormire senza una tazza di the. Erano tutte le cose che avevo detto a LUI.
Sul mio viso scivolò una lacrima,seguita da altre.La mia amica mi guarda perplessa,perchè forse non sapeva dei miei piccoli 'segreti' che si racchiudevano perfettamente in quella canzone.
Le mani mi tremavano,come il resto del corpo.Fissavo il biondo,che a sua volta guardava me..quasi volesse dedicarmi 'letteralmente' quella canzone.

''You're perfect to me''Sussurrò insieme ad Harry,continuando a mantenere il contatto visivo con il mio.
E poi ci fu nuovamente il ritornello e le lacrime aumentavano a dismisura.

-Ally,è tutto ok?-Domandò Jade posando la sua mano sopra la mia.
Annuii debolmente,continuando a fissare la band.Le emozioni che stavo provando erano talmente forti che mi sarei potuta sentire male da un momento all'altro.
Vidi finalmente Niall avvicinare il viso al microfono ed iniziare a cantare il suo assolo:
''Non ti sei mai amata metà di quanto ti amo io.Non ti tratterai mai bene tesoro,
ma io voglio che tu lo faccia;Se te lo faccio sapere che sono qui per te, magari ti amerai anche te,come io amo te.''
Non ce la feci,mi alzai dal tavolo e facendomi spazio tra la gente corsi fuori dal locale piangendo.Mi sedetti sul marciapiede stringendo le mani al petto.Era possibile che lui mi amasse?Che lui AMASSE me?Ripensavo ad ogni strofa,ad ogni dettaglio di quella canzone.Era perfetta,decisamente perfetta.

-Stai bene?-Chiese qualcuno alle mie spalle.Mi voltai lentamente incrociando gli occhi azzurri di Niall e subito asciugai le lacrime dal mio viso.
-Si..-Risposi alzandomi in piedi.
-Sono felice..-Abbozzò un sorriso.Il mio cuore mi stava ORDINANDO di abbracciarlo..ma quello stupido cervello,il mio stupido orgoglio mi impedivano di farlo.
E se poi la canzone non era dedicata a me?Se fossero state tutte solo coincidenze?Ma allora perchè ora lui era qui,davanti a me?
-Piaciuta la canzone?-Domandò avvicinandosi alla mia figura.
-Era bella.-Risposi ingoiando la saliva.Abbassai lo sguardo.Le mie scarpe in quel momento non erano mai state così tanto belle.
-Vuoi restare fuori a congelarti?-Chiese porgendomi la sua mano.Lentamente alzai il viso e dopo aver esitato un attimo,l'afferrai.Sentii il mio stomaco fare le capriole e milioni di farfalle svolazzare.
Non resistetti più e mi fiondai tra le sue braccia stringendolo forte.Chiusi gli occhi tenendo la testa posata nell'incavo del suo collo,mentre alcune lacrime gli bagnavano la giacca nera.Lo sentii ricambiare senza indugio,mi circondò la vita con le sue braccia e mi strinse forte a se.

#POV'S NIALL.
Averla tra le mie braccia era la sensazione più bella del mondo,ed ero convito che la canzone l'avesse colpita molto.
Stava piangendo,mi stava abbracciando...ed io la stavo amando come mai era successo in vita mia.
Era il momento di dirglielo,era il momento di rischiare il tutto per tutto.Io l'amavo.

-Devo dirti una cosa importante..-Sussurrai staccandomi lentamente da lei.Aveva gli occhi leggermente arrossati,ma era pur sempre bella.Le scostai una ciocca di capelli dietro l'orecchio e mi presi coraggio...almeno,ci provai.
-Non importa se tu mi odi,se c'eravamo detti di prendere strade diverse.Non mi importa se abbiamo litigato...io devo dirtelo.-Lei mi guardava confusa,senza comunque fiatare.
-Beh,io...io ti...-
-Ragazzi?-Fui interrotto nel momento meno adatto da Louis,avrei voluto ammazzarlo seriamente.
Ally si staccò prontamente da me e tossicchiò abbassando lo sguardo.
-Interrompo qualcosa?-Chiese il castano grattandosi il capo.
-No,tranquillo.-Risposi fulminandolo con lo sguardo.
-Ah,bene..-Aveva capito che la mia risposta era una chiara menzogna,e si stava sentendo in colpa.-Beh,fa freddo...rientrate?-Domandò accennando un sorriso.
-Si,forse è meglio!-Esclamò Ally scansandoci.Rientrò nel locale senza neanche darmi il tempo di fermarla.

-Sei un coglione,Lou!-Strillai tirandogli un pugno sulla spalla.
-S-Scusa..-Borbottò massaggiandosi il punto da me colpito.-Che ti ha detto per la canzone?-Chiese poi.
-Non le ho detto che era dedicata a lei..-Risposi facendo un respiro profondo.
-COSA?-Gridò.
-Hai interrotto TUTTO!-Dissi sottolineando l'ultima parola.
-Mi dispiace amico..-Sussurrò imbarazzato.-Ma ci saranno altre occasioni,giusto?-
-Lo spero.-Risposi sospirando.-Lo spero...-

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Capitolo 15
*** Chapter 14. ***


ATTENZIONE: la FF NON è mia, ma è di questa ragazza: Jessica Cislaghi. Questa è la sua pagina Facebook: One Direction,singer for me. (https://www.facebook.com/pages/One-directionsinger-for-me/216589281769535?fref=ts).
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Chapter 14.

Tornai al tavolo e mi accomodai su una sedia,accanto a Jade.
Pensare a Niall di continuo,non era una buona cosa.
-Hai pianto?-Mi chiese la mia amica preoccupata.
-Tranquilla,sto bene.-Risposi passandomi una mano sugli occhi rossi e gonfi.
-No,non stai bene.-Disse nervosamente.-E' successo qualcosa con Niall?-Chiese fissandomi malamente.
-Cosa vuoi che sia successo?-Domandai alzando le braccia al cielo.-Smettila di farla tragica.-Conclusi alzandomi dal tavolo arrabbiata.Pensava sempre in peggio Jade,forse dopo quello che mi era successo con Max,anche lei si fidava poco delle persone che mi giravano attorno.Mi avviai verso il bagno per sciacquarmi la faccia,quando improvvisamente mi squillo il telefono.

''Pronto?''Risposi entrando nella toilette.
''Ally,sono Beth.''Mia cugina mi aveva chiamata?Per quale oscuro motivo?Mi odiava ed io la odiavo.La cosa di fatti era davvero strana, ma cercai di essere gentile ugualmente.
''Dimmi?''Chiesi appoggiandomi contro il lavandino.
''Domani io e la zia veniamo a farti visita.''Affermò con freddezza.''Possiamo contare su di te,oppure sei impegnata?''Voce acida,trillante,semplicemente insopportabile.
''Ci sono.''Risposi sospirando.
''Perfetto,allora ci vediamo domani.''Chiuse la chiamata senza trattenermi troppo,fortunatamente.
Ero sicura che avrei passato un pessimo pomeriggio.Quella ragazza era insopportabile,una vera arpia.
Posai la testa contro il muro alle mie spalle e chiusi gli occhi sbuffando,ancora nella mia testa risuonava la canzoncina cantata prima dai ragazzi.
Ma se era vero che centravo io,perchè Niall non mi aveva detto niente?Forse quelle cose le aveva scritte prima della nostra litigata,forse.
Eppure fuori dal locale non mi sembrava affatto arrabbiato.
Ed io?Prima gli dico di starmi lontano,poi lo abbraccio...sono patetica.
Mi lavai la faccia ed uscii dal bagno scontrandomi proprio con il biondo.Dovevo mettere le cose in chiaro subito,prima che pensasse male.

-Jade era preoccupata!-Esclamò il biondo facendo un passo indietro.
-Si,beh...lasciala perdere.-Affermai grattandomi il capo.-Senti..-Dicemmo entrambi all'unisco.
-Prima tu..-Disse da perfetto gentil'uomo.
-Per quanto riguarda l'abbraccio di prima,insomma..era un abbraccio insignificante.-Borbottai.-Sai,avevo semplicemente bisogno di sfogarmi e...-
-Non dire altro!-Mi interruppe nervosamente.-Va bene così-Continuò fissandomi.Non si stancava mai di farlo.Lo vidi mordersi il labbro,ed avevo notato che lo faceva ogni volta che si arrabbiava.
-Tu che volevi dirmi?-Chiesi curiosa.
-Niente che possa avere più importanza.-Rispose indietreggiando.-Torno dai ragazzi,ci si vede Ally.-Se ne andò via quasi deluso.Forse l'avevo ferito?No,impossibile.
Quella canzone probabilmente l'aveva scritta prendendo spunto da ciò che gli avevo detto,ma non aveva alcun significato per lui.Si,probabilmente era così.
Raggiunsi Jade vicino all'uscita del locale,era congiunta in un dolce abbraccio con Harry.

-Quindi vieni a fare un giro con me?-Le chiese lui sorridendole.
-Non posso,devo accompagnare Ally a casa.-Rispose lei abbassando lo sguardo.
-Posso andare da sola!-Esclamai intromettendomi nella discussione.
-Non credo che sia la cosa migliore..-Disse la rossa aggrottando le sopracciglia.
-Senti,sto bene.-Sussurrai con amarezza.-Esci con Harry e divertiti.-
-Fa freddo,sei da sola,e la via dove abitiamo è isolata.No,non vai da nessuna parte senza di me!-Esclamò scuotendo il capo.
-Può accompagnarla a casa uno dei ragazzi...-Propose il riccio fissando i suoi amici intenti a chiacchierare tra di loro.
-Cosa?-Chiese Louis cadendo quasi dalle nuvole.
-Niall,accompagni a casa Ally?-Domandò il riccio prendendo la mano della sua ragazza.Il biondo posò lo sguardo su di me,ed annuì debolmente.
-Nessun problema.-Affermò affiancandomi.
-Preferisco andare da sola.-Risposi notando un certo fastidio nel ragazzo.Non aveva affatto voglia di portarmi a casa,l'avevo capito.Quasi certamente era nervoso per qualcosa che avevo detto prima.
-Cos'è preferisci compagnia altrui?-Chiese lui acido.Non era il suo tono dolce,simpatico..tutt'altro.
-Ho notato che hai le palle girate,quindi preferirei farmi portare a casa da qualcun'altro.-Risposi malamente.Afferrai la mia giacca che Jade teneva tra le mani e la indossai.
-Liam,mi accompagni tu?-Chiesi allacciando i bottoni del cappotto.
-Ma si,certo.-Mi sorrise dolcemente e si avvicinò a me.
-Vedi,lo dicevo che volevi altra compagnia!-Esclamò il biondo poggiandosi contro il muro.
-Sei insopportabile Niall!-Gridai arrabbiata.
-A parlato quella simpatica.-Ribatté lanciandomi un occhiataccia.Uscii da locale seguita dal resto dei ragazzi,compreso il biondo.

-Ti odio.-Affermai fulminandolo con lo sguardo.Ma quella parolasembrò solo una squallida bugia,pronunciata da me.
-Oh beh,ti odio anche io.-Rispose fissandomi.Forse mentiva,forse diceva la verità.La cosa di cui ero certa,era che non smetteva mai di guardarmi.Non uno sguardo carico di rabbia,affatto.I suoi occhi,trasmettevano solo tanta dolcezza,amore.Solo questo.
Nonostante comunque,cercassi di respingerlo,ogni volta che discutevamo ci stavo male.Era più forte di me,non potevo farci niente.
-Andiamo Liam!-Esclamai afferrando il braccio del castano.
-Si,andate..-Borbottò Niall incamminandosi verso la parte opposta.Mi voltai,lo fissai camminare con la testa bassa e passò svelto.Poi tornai sui miei passi e lasciai andare il braccio di Liam.
-Lo odi davvero?-Chiese il castano a metà strada.
-Cosa?-Mi voltai verso il ragazzo al mio fianco.
-Insomma,veramente Niall ti sta così antipatico?-
-E' orgoglioso,presuntuoso...odio alcuni suoi atteggiamenti.-Affermai arrabbiata.-Ad esempio,quando inizia un discorso e non lo porta a termine.Come stasera!-Esclamai fermandomi di colpo.
-Che c'è?-Chiese perplesso.
-Niente...è solo che..-
-Che?-Mi incitò a parlare...probabilmente voleva 'estorcermi' cose da poter raccontare poi al suo amico.
-Tu sai che voleva dirmi?-Domandai guardandolo negli occhi.Quel ragazzo aveva un difetto,non sapeva mentire.Ti bastava guardarlo nei suoi occhi color cioccolato,per capire che stava dicendo una bugia.
-Qualcosa da dirti?-Si grattò il capo innervosito.-Ehm,no...no.-Disse scuotendo il capo.
-Sei un pessimo bugiardo.-Dissi ridendo.
-Ma..ma non è una bugia!-Cercava di giustificarsi,ma non era bravo neanche a fare quello.
-Va bene James,fingerò di crederti.-Sorrisi spintonandolo giù dal marciapiede.-Comunque ho sentito che esci con qualcuna!-Cambiai discorso,per non dilungare quello precedente.
-Diciamo che mi piace una ragazza.-Rispose camminando tranquillamente al mio fianco.-L'ho conosciuta due anni fa in metropolitana,abbiamo iniziato a parlare ed ora siamo amici.-Affermò fissando davanti a se.-Ma inizio a credere che si veda con qualcuno....-Borbottò amaramente.Tono deluso,occhi tristi.
-Andiamo,sei un ragazzo fantastico!-Esclamai tirandogli su il morale.Alla fine era vero,Liam era davvero una persona meravigliosa.
-A quanto pare non è abbastanza.-Concluse arrivando davanti casa mia.
-Eccoci.-Dissi indicando l'ingresso.
-Bene,ci si vede domani?-
-Domani?-Chiesi alzando un sopracciglio.
-E' Natale,Jade ha detto che venivi a cena da Harry!-Esclamò confuso.
-Oh giusto...la cena.-Posai la mano sulla fronte ricordandomene.Il problema era che il giorno seguente mia cugina e mia zia venivano a farmi visita.Come avrei fatto?
-C'è qualche problema?-Domandò Liam.
-Il fatto è che mia cugina e mia zia vengono da me domani,quindi...-
-Falle venire da Harry!-Esclamò con entusiasmo.-Tanto tua zia può tenerle compagnia Anne..la madre di Styles.-Sorrise e mi diede una pacca sulla spalla.Quel ragazzo era un genio,trovava sempre qualche soluzione.
-Va bene,va bene.-Annuii.-Ti dispiacerebbe avvisarlo tu a Styles?-Domandai infilando la chiave nella serratura.
-Certamente.-Sorrise ed indietreggiò di qualche passo.-Notte Ally,a domani!-Disse infine.Lo vidi allontanarsi lungo la via e rientrai in casa subito.
Me ne andai dritta in camera e indossai il mio pigiama,presi un libro ed iniziai a sfogliarlo lentamente,quando il cellulare suonò.
Lo afferrai da sopra il comodino e sulla schermata lessi il nome di Niall,che voleva ora?

''Pronto?''Domandai con tono scocciato.
''Sei a casa?''Chiese.Sentivo il rumore delle auto sfrecciare sull'asfalto,il suono dei clacson rimbombare attraverso la cornetta telefonica..segno che era ancora in strada.
''Si.Tu?''
''No.''Rispose sospirando.''Sai,prima ti ho detto di odiarti...''
''Non ci sono rimasta male.''Mentii.Si perchè nonostante ci credessi poco, sentirglielo dire mi aveva ferita.
''Immaginavo..''Lo sentii sorridere debolmente.''Volevo solo dirti che..che non è così.''Concluse.
Ci fu silenzio,un lungo e imbarazzante silenzio.
''Neanche io.''Dissi poi tutto d'un fiato.''Neanche io ti odio.''Conclusi sprofondando la testa sul cuscino.
''Sono contento che tu l'abbia detto...''
''Ciò non toglie,che mi stai sul cazzo!''Esclamai con tono sarcastico.Lo sentii ridere di gusto e ringraziarmi per l'affermazione.
''Ora devo..devo andare.''Dissi interrompendo la sua risata.
''Va bene.''Rispose debolmente.
''Buona notte Niall.''
''Buon natale Ally.''Guardai proprio in quel momento l'orologio,era mezzanotte ed un minuto.
''Oh,giusto..è natale.''Sorrisi.''Allora,auguri anche a te.....''Altro minuto di silenzio.
''C-Ciao.''Chiusi infine la chiamata infilando il telefono sotto il cuscino.I miei pensieri vagavano ovunque..sopratutto da lui.

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Capitolo 16
*** Chapter 15. ***


ATTENZIONE: la FF NON è mia, ma è di questa ragazza: Jessica Cislaghi. Questa è la sua pagina Facebook: One Direction,singer for me. (https://www.facebook.com/pages/One-directionsinger-for-me/216589281769535?fref=ts).
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Chapter 15.

Mi svegliai presto quella mattina dato che mia zia e mia cugina,venivano a trovarmi.
Sistemai la casa in fretta e furia poi mi feci una doccia veloce indossando successivamente Jeans e maglietta.
Verso le due del pomeriggio suonarono al campanello ed andai ad aprire.
Ero consapevole che erano loro,di fatti non ero molto felice della cosa.Mia zia ancora ancora,era una donna dolce e veramente simpatica.Ma mia cugina invece,era la persona più insopportabile sulla faccia della terra.

-Buon natale Ally!-Gridò Rose,mia zia,non appena aprii la porta.
-Buon natale.-Risposi dandole un bacio sulla guancia.Accanto a lei c'era Beth,mia cugina,che mi ignorò completamente.
Le feci entrare in casa e si accomodarono sul divano del salottino.Si guardavano intorno silenziose,di fatti la situazione stava diventando veramente imbarazzante.
Mi appoggiai contro il muro ed iniziai finalmente a parlare.
-Sono stata invitata a cena da degli amici stasera-Iniziai con il dire.-Visto che ci siete anche voi,potreste accompagnarmi e restare lì con me!-Esclamai accennando un sorriso.La cosa non mi rendeva al quanto felice,ma in qualche modo dovevo arrangiarmi.
Le due si guardarono quasi come per consultarsi con lo sguardo, poi si voltarono verso di me e annuirono con la testa.
-Per me non ci sono problemi.-Disse mia zia sprofondando la testa sul divano.
-Neanche per me.-Rispose Beth mettendo le braccia conserte.Ero consapevole che avrebbe fatto qualunque cosa per rovinarmi la serata,la conoscevo sin troppo bene.
Fortunatamente Jade tornò a casa nel pomeriggio,così non dovetti rimanere sola con mia zia e cugina.
Verso sera ci preparammo per andare a casa Styles.
Indossai un abitino rosso in pizzo(http://weheartit.com/entry/47113486/via/naprldh) e misi un cerchietto col fiocco sul capo.Calzai un paio di ballerine nere e presi la mia borsetta dello stesso colore delle scarpe precipitandomi poi con zia,cugina,amica da Harry.
Le strade di Londra erano illuminate,decorate meravigliosamente.Uno spettacolo per gli occhi.Nonostante facesse freddo ed avesse iniziato da poco a nevicare, guardare quel panorama ti riscaldava.
Arrivammo dopo una ventina di minuti a casa di Harry!
Non appena aprirono la porta,potei ammirare il salotto decorato in tutto il suo splendore.
A fianco al camino c'era un gigantesco albero di natale accuratamente addobbato di rosso e d'oro.Sulle vetrate delle finestre appiccicati c'erano fiocchi di neve plastificati.Il resto della casa era decorata con strisce e lucine natalizie.
Abbozzai un sorriso nel vedere quella meraviglia davanti a me,non amavo il natale granché,ma adoravo il clima che si creava ogni anno.

-Che casa..-Bisbigliò mia zia guardandosi intorno.Era esterrefatta quanto me e Beth che non aveva ancora aperto bocca.
-Jade!Ally!-Disse Liz venendoci incontro sorridendo.Posò lo sguardo poi su mia zia e mia cugina mantenendo lo stesso dolce sorriso sul viso.-Voi dovreste essere famigliari di Ally..-
-Piacere,Rose.-Si presento mia zia levandosi poi la giacca e appendendola nell'attacca panni all'ingresso.
-Io sono Beth.-Disse poi mia cugina.-Questa casa è una meraviglia!-Esclamò facendo un giro su se stessa stupita.
-Grazie mille.-Rispose Liz dolcemente.
Ci fece appendere i capotti e posare i regali sotto l'albero,poi ci accompagnò nella sala da pranzo.

-Sei un incanto Ally..-Mi disse la castana sorridendomi.
-Andiamo Liz,ti segui guardata?-Le chiesi alzando un sopracciglio.Rise e non rispose facendoci varcare la soglia della cucina.

-Buonasera!-Gridò Louis venendo incontro a me e Jade.Ci baciò sulle guance e si presentò a Beth e Rose.
Anche il resto dei ragazzi,compresa la mamma di Harry che sarebbe restata con noi,si presentò alle due nuove arrivate.
In tanto mentre erano tutti presi con il presentarsi,io mi guardo attorno alla ricerca di Niall. Dov'era?
-Se cerchi Horan,arriverà a momenti.-Sussurrò Zayn affiancandomi.
-C-Che?-Feci la finta tonta anche se mi stupiva che il moro mi avesse letta nel pensiero.Lo vidi sorridere e andarsi a sedere accanto a Liz.
Finalmente tutti prendemmo posto davanti la tavola imbandita,mi toccò per mia sfortuna sedermi accanto a Beth,essendo mia cugina.
Aspettammo a cenare,così ci mettemmo a chiacchierare del più e del meno fino a quando davanti l'ingresso della cucina si presentò Niall ricoperto di neve.

-Scusate il ritardo!-Esclamò scrollandosi il giaccone innevato.-Ma ha iniziato a nevicare e c'ho messo un pò ad arrivare.-Disse sorridendoci amorevolmente.Posò il suo sguardo su di me ed io tremai al solo pensiero che mi stava fissando.Ricambiai l'occhiata fino a quando mia cugina non bussò alla mia spalla distraendomi.
-Lui chi è?-Chiese con aria maliziosa.
-Un'amico.-Risposi ingoiando la saliva.No,non era un mio amico..in verità non sapevo neanche cosa definirlo.
-Si,l'avevo capito.-Sbuffò roteando gli occhi al cielo.-Intendo:come si chiama?-
-Niall.-Dissi con un sussurro debole.
Il ragazzo posò il cappotto sul divano del salotto e tornò in cucina sedendosi proprio difronte a me.
Iniziammo la cena natalizia tra risate e chiacchiere,mi stavo divertendo..il ché era veramente strano.

-Allora,Niall..-Iniziò col dire mia cugina.-Dove abiti?-Chiese per attaccare bottone.Mi voltai verso di lei nervosamente e la fulminai con lo sguardo.Avevo capito che le piaceva il biondo,ma non era fatto per lei.
Non che io fossi gelosa,tutt'altro...
-Sono Irlandese,ma vivo a Londra da anni oramai.-Rispose lui addentando un pezzo di tacchino.
-Oh,Irlanda!-Esclamò mia cugina mostrando finto interesse.-E' un posto meraviglioso,non è vero?-
-Adorabile.-Rispose lui dandomi un'occhiata rapida.Se continuavo a fissarli sicuramente avrebbero capito che stavo morendo dalla gelosia,così mi voltai dalla parte opposta,cercando(con tutta la mia buona volontà)di distrarmi.
Se prima mi stavo divertendo,ora lottavo contro il mio inconscio per stare calma e rilassata. Beth era una vera civettuola,ed ora che aveva puntato Niall non avrebbe mollato facilmente.
Poi dovevo ammettere che era una ragazza bellissima.Bionda,alta,magra.I suoi occhi verdi erano davvero incantevoli.Di fatti se Niall la considerava,era veramente comprensibile considerata la sua bellezza.
La cena passò rapidamente e ci precipitammo tutti in salotto per brindare ed aprire i regali.Erano già le dieci e mezza passate,ma nonostante quello sembrava che il tempo scorresse veramente lentamente.
Mia cugina non aveva smesso un attimo di parlare,civettare,gongolare e quant'altro con il biondo.Stavo impazzendo all'idea di vederli insieme,c'era solo tanta rabbia dentro di me.
Afferrai un bicchiere di champagne e lo buttai giù tutto d'un colpo,avevo mangiato pochissimo a tavola..ma per fortuna,con tutti gli invitati presenti nessuno se n'era accorto.
Il punto comunque,era che se bevevo così a stomaco vuoto rischiavo di stare male nuovamente,come qualche mese prima.

-Apriamo i regali!-Propose Louis avvicinandosi all'albero natalizio.Ci fu quasi un boato e tutti si precipitarono accanto al pino,tranne me.
Li fissavo con lo sguardo perso nel vuoto ed ancora una rabbia nel vedere Beth accanto a Niall.
-Ally,questo è per te!-Esclamò Jade portandomi un pacchetto.-E' da parte di Zayn e Louis!-Disse poi sorridendomi.
Afferrami il regalo e lo scartai con poco entusiasmo.Dentro c'era un bellissimo braccialetto in oro..era veramente adorabile.Mi alzai dal divano per ringraziare i due.
Scartai altri regali,compreso quello fatto da Liam,Jade e Harry..ovvero un telefono nuovo.
-Niall,sbaglio o oggi stavi incartando il regalo per Ally?-Chiese improvvisamente Zayn,sfacciatamente.
-S-Si.-Balbettò arrossendo.
-Beh,glielo darà dopo!-Esclamò Beth afferrandolo il biondo per il braccio.-Che ne dite di mettere un pò di musica ora?-Domandò poi.
-Giusto!-Esclamò Harry accontentando la richiesta di mia cugina.Tutti iniziarono a ballare e visto che l'unico modo per distrarmi era tenermi impegnata, iniziai a danzare anch'io.
Chiusi gli occhi ignorando il resto dei presenti.Pensai solamente a scaricare rabbia,tensione,nervoso e tutto il resto dal mio corpo.
Non appena riaprii gli occhi per guardarmi intorno,notai Beth tra le braccia del biondo.Presi un respiro profondo e continuai a ballare con più euforia non destando interesse a nessuno.
Notai comunque che Niall osservarmi ogni volta che aprivo gli occhi,il ché mi rendeva meno rabbiosa nei confronti di mia cugina.Significava che non le interessava affatto,significava che lui voleva stare accanto a me.
Ed io?Io cosa volevo?Non trovavo risposta alle mie domande,nonostante ne avessi davvero bisogno.

-Sei gelosa?-Sussurrò proprio il biondo,posando le mani sui miei fianchi alle mie spalle.Probabilmente mia cugina era andata in bagno e lui ne approfittava per stressarmi.
-Non sono gelosa.-Risposi secca,senza mostrare emozioni che mi contraddissero.
-Beh,non si direbbe dal tuo sguardo.-Bisbigliò al mio orecchio.
Mi voltai verso di lui e lo fissai amaramente.
-Quale sguardo?-Aggrottai le sopracciglia contrariata.
-Questo sguardo.-Rise divertito.
-Te l'ho già detto una volta:il mondo non gira intorno a te!-Puntai il dito contro il suo petto.-ED.IO.NON.SONO.GELOSA.-Scandii bene ogni parola,per ficcargliela in testa.
-Proverò a crederci,ma temo che non sei riuscita a convincermi!-Esclamò indietreggiando.
-Fottiti Niall,te e la tua convinzione.-Lo guardai con una smorfia.Odiavo il suo tono da saputello,non che io non lo avessi mai,ma vederlo in lui mi dava sui nervi.
Beth era appena tornata e si era buttata tra le braccia del biondo,peggio di una sanguisuga.Ma ero sicura che a lui non interessasse lei,quasi sicura.
Più che altro speravo fosse così....non per gelosia,ma per il fatto che non avrei sopportato di vedere Beth proprio con il biondo.Motivo?Ne avrei avuto migliaia di motivi,ma non avrei mai avuto il coraggio di ammetterli.

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Capitolo 17
*** Chapter 16. ***


ATTENZIONE: la FF NON è mia, ma è di questa ragazza: Jessica Cislaghi. Questa è la sua pagina Facebook: One Direction,singer for me. (https://www.facebook.com/pages/One-directionsinger-for-me/216589281769535?fref=ts).
Lei l'ha pubblicata su Facebook e io CON IL SUO PERMESSO la pubblico qui.



Chapter 16.

Era passato già un bel pò di tempo da quando stavamo ballando,non mi ero ancora fermata un istante.Sembrava funzionare,sembrava scacciare parte della mia rabbia.
-Ally?-Mi chiamò Jade.Mi fermai e la guardai aspettando che parlasse.-Mi accompagni fuori a prendere una boccata d'aria?-Chiese la ragazza sorridendomi.
-Certo.-Risposi annuendo con la testa.Prendemmo le nostre giacche ed uscimmo nel cortile di casa Styles.
-Ti stai divertendo?-Domandò la rossa stringendosi nel cappotto.Faceva freddissimo,troppo freddo.
-In un certo senso si.-Risposi sospirando.
-Beh,considerato il modo in cui ti scatenavi...-Le scappò una risata ed io arrossii imbarazzata.
Mi sedetti sul gradino davanti la porta d'entrata fissando l'aiuola che si estendeva sul lato destro del giardino.
-Tua cugina ha puntato Niall!-Disse improvvisamente Jade attirando la mia attenzione.L'avevo capito già di mio,senza che lei dovesse ricordarmelo.Si sedette intanto accanto a me,appoggiando la testa sulla mia spalla.
-Uhm,buon per lei.-Risposi mostrandomi estremamente tranquilla.Non volevo capisse fossi gelosa.
-Non mi sta tanto simpatica comunque...-
-Siamo in due allora.-Dissi con un pizzico di acidità nel tono di voce.-Ah,ma sia chiara una cosa..-Continuai prima di farla parlare ulteriormente.-Non è per quello che sta 'facendo' con il biondo...-
-Secondo me lui non se la caga neanche di striscio..-Mi guardò,la guardai ed entrambe scoppiammo in una sonora risata.Avevo addirittura le lacrime agli occhi per quanto stavo ridendo!In un certo senso ero contenta che Jade l'avesse detto,mi stava tirando su il morale.

-Posso ridere anche io?-Domandò Liam uscendo il giardino.Io e la mia amica ci voltammo verso di lui spegnendo la nostra risata e ci alzammo dal gradino in cui entrambe eravamo sedute.
-Non c'è niente per cui ridere...-Dissi io riaccendendo una leggera smorfia.
-No?Allora cos'è quel sorrisetto sul viso?-Chiese posando la mano sul mio mento.
-Nessun sorriso.-Risposi riprendendo a ridere,seguita successivamente dal castano di fronte a me.

-Harry ha detto di rientrare che fa freddo!-Esclamò Niall uscendo in cortile.Il suo tono era freddo,così freddo da gelarti l'anima.Fissava me e Liam quasi con rabbia,rancore,con gelosia?Forse si,ma dopo tutto quello che stava facendo con Beth questa sera,doveva solo stare zitto.
-Arriviamo!-Borbottò Payne.
Detto fatto:entrammo nuovamente nella calda e accogliente casa.
Niall era tornato ad avvinghiarsi a Beth quasi come per dispetto,ed io con estrema falsa tranquillità,me ne andai nel bagno al piano superiore.
Mi diedi una sistemata ai capelli un pò scompigliati e mi sciacquai la faccia rapidamente.Appena ebbi finito,aprii la porta e percorsi la scalinata per tornare in salotto..ma mi fermai di colpo appena sentii dei sussurri provenire dal corridoio che precedeva il soggiorno.

-Sei carino..-Disse mia cugina Beth bisbigliando. Con lentezza scesi qualche gradino della scala e rimasi lì ad osservare la disgustosa scenetta che i miei poveri occhi dovettero assistere: Niall era appoggiato contro il muro e la bionda era di fronte a lui.
-Beth io..-
-Shh...-Lei posò un dito sulle labbra rosee di lui.-So che non mi conosci ma cosa vuoi che sia un bacio?-Chiese con un sorrisetto malizioso sul viso di porcellana.
Mi si gelò il sangue nelle vene e lasciai cadere accidentalmente sul pavimento il mio cellulare.Vidi i due staccarsi e voltarsi verso di me che sembravo semplicemente pietrificata.Una statua.

-Ally..-Niall spalancò leggermente gli occhi e spinse via la bionda avvicinandosi a me.
-Oh..ehm..scusate,mi dispiace.-Dissi abbassandomi a raccogliere i pezzi del mio cellulare.Fortunatamente si era solo smontato,non rotto.
Presi tutto con l'aiuto del biondo e mi rialzai da terra fissandoli.Non ero imbarazzata,stupita,arrabbiata...ero afflitta,triste.Mi veniva quasi da piangere e non riuscivo a comprenderne a pieno il motivo,sapevo solo che volevo andarmene da lì.
-Senti,quello che...-
-Ho detto durante la cena ad Anne che avrei lavato i piatti,quindi devo..devo tornare in cucina.-Lo interruppi prima che trovasse qualche patetica scusa da raccontarmi.-Scusatemi ancora per l'interruzione.-Conclusi scansandoli e tornandomene dagli altri.

Jade mi venne incontro ridendo,ma l'unica cosa che stavo per fare io era iniziare a piangere dinnanzi a loro.
-Io..io vado a sistemare di la.-Dissi alla rossa,indicando la stanza accanto al salotto.
-Va bene.-Rispose guardandomi confusa.Non aggiunsi altro e mi diressi in cucina chiudendo la porta alle mie spalle.
Appoggiai le mani attorno al lavandino e iniziai a piangere come una stupida,patetica ragazzina.Perchè piangevo?A me non importava niente di quello stupido Irlandese!Io odiavo lui e il resto della generazione maschile.Eppure faceva male,quasi come gli schiaffi che mi tirava Max.
Aprii il rubinetto dell'acqua e ci infilai dentro tutti i piatti,presi spugna e detersivo e iniziai a strofinarli e sciacquarli.Mi calmai quasi subito fortunatamente,odiavo piangere,ma nonostante tutto pensavo continuamente a quella fottuta scenetta che non migliorava di certo il mio stato d'animo.Finalmente dopo aver risistemato tutta la cucina ed aver infine asciugato i piatti sul lavello respirai profondamente.C'avevo messo circa un'ora a fare tutto,ma finalmente avevo finito.
Vidi la porta della cucina aprirsi lentamente e trovai davanti a me l'ultima persona che avrei voluto vedere in quel momento,Niall.

-H-Hai finito?-Chiese grattandosi il capo.Banale scusa utilizzata per potermi parlare.
-Risparmiati i giri di parole e sparisci.-Dissi con cattiveria,voltandomi verso il lavandino.Iniziai a strofinare il lavello,lucidando i bordi in acciaio.
-Va bene,ho utilizzato una 'scusa' per chiederti sei sei incazzata con me.-Disse appoggiandosi contro il tavolo alle mie spalle.
-Sto alla grande,perchè dovrei avere qualcosa che non va?-Chiesi cercando di ignorare la sua presenza in stanza.Mi infastidiva il solo pensiero che stavamo parlando.
-Forse per quello che stava succedendo con.....-
-Senti ti piace Beth?-Chiesi interrompendolo.-Cazzi tuoi,ma ora sparisci.-Sputai poi con acidità.
-Non mi piace tua cugina,contenta?-Mi gridò contro.
-Vuoi sapere se sono contenta?-Domandai alzando un sopracciglio.Non gli diedi neanche il tempo di replicare alla mia stessa domanda,che gli strizzai la spugna sul capo bagnandoli la chioma bionda.
Spalancò la bocca per lo stupore e si fiondò sulle mie mani per cercare di portarmi via 'l'arma del delitto'.
-Stai fermo!-Esclamai alzandola più in alto possibile,sperando non ci arrivasse.Di fatti i suoi tentativi erano inutili,paragonati alla mia tenacia.
-Oh no,non puoi passarla liscia!-Ribatté appoggiando il suo corpo contro di me.Ora eravamo l'uno contro l'altro ed era la sensazione più stana del mondo,essere così dannatamente vicini.
I nostri respiri si mischiavano,i nostri corpi combaciavano alla perfezione,i nostri nasi iniziarono a sfiorarsi non appena Niall decise di approfondire quella vicinanza.
-Ti odio.-Dissi con un bisbiglio.
-Vuoi odiarmi?Bene,allora fallo per un motivo!-Esclamò.Non mi diede tempo di ribattere che soffocò la mia risposta con un bacio.
Il bacio che forse stavo aspettando da mesi,il bacio che prima mia cugina stava per rubargli,il bacio che racchiudeva mille domande e poche risposte.Il bacio.
Le nostre labbra si toccavano,combaciavano alla perfezione.I battiti del mio cuore aumentarono vorticosamente,le farfalle svolazzavano nella pancia mettendomi in subbuglio tutto lo stomaco.
Chiusi gli occhi legando le braccia attorno al suo collo facendo cadere poi, la spugna sul pavimento.Ricambiai senza indugio il bacio,permettendogli di andare oltre.La sua lingua si fece spazio nella mia bocca,entrando a contatto con la mia.Se prima sembrava un innocuo bacio ora era qualcosa di passionale,fisico.
Portò le mani dapprima tra i miei capelli,sotto le mie cosce,sollevandomi da terra e facendomi sedere sul marmo accanto al lavello.
Legai le gambe attorno alla sua vita facendo aderire maggiormente i nostri corpi,le mie braccia ancora circondavano il suo collo e le mie labbra erano ancora in possesso delle sue.
Le nostre lingue danzavano,giocavano,si cercavano di continuo..senza sosta.
Nessuno dei due metteva una fine a quel bacio,sembrava così difficile riuscirci!
Il mio buon senso era andato a farsi fottere non appena aveva posato le sue labbra contro le mie,e di certo quello di lui l'aveva spinto proprio a baciarmi.
Le sue mani passavano dai miei capelli ad accarezzare i miei fianchi,fino ad abbracciare il mio corpo.
In quel momento avrebbe potuto fare qualsiasi cosa con me,ero completamente in trance.Ero completamente sua.

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Capitolo 18
*** Chapter 17. ***


ATTENZIONE: la FF NON è mia, ma è di questa ragazza: Jessica Cislaghi. Questa è la sua pagina Facebook: One Direction,singer for me. (https://www.facebook.com/pages/One-directionsinger-for-me/216589281769535?fref=ts).
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Chapter 17.

-Ally,hai finito?-Domandò Zayn entrando in cucina.Solo allora mi accorsi che ero avvinghiata a Niall e non avevo fatto nulla per impedirlo.Lo spinsi via da me e scesi dal marmo,sistemandomi l'abito rosso imbarazzata.
-Credo di essere entrato in un momento meno adatto.-Disse il moro grattandosi il capo.
-Io..insomma,noi...-
-No,non dovete darmi spiegazioni!-Esclamò arrossendo.Era quasi più imbarazzato di me e Niall messi insieme.-Torno in sala..-Concluse uscendo dalla stanza e chiudendo la porta alle sue spalle.

-Merda,merda,merda!-Strillai mettendo le mani tra i capelli.
-Qualche altra parolaccia?-Chiese Niall ridacchiando.Sembrava quasi divertito dalla situazione anzi,sicuramente lo era.
-Beh,visto e considerato che Zayn ci ha visti.....-Mi interruppi senza continuare la frase.
-Limonare?-Domandò lui stuzzicandomi ulteriormente.Lo fulminai con lo sguardo e smisi di torturarmi i capelli.
-Sappi che è stato disgustoso!-Dissi mentendo.
-Disgustoso?Non sembrava affatto quando mi stringevi forte a te.-Sussurrò avvicinandosi a me nuovamente.
-Ti sbagli biondo!-Affermai aggressiva.-Hai fatto tutto tu.-Gli puntai il dito contro innervosendomi.
-Bello scaricare la colpa contro di me,vero?-Domandò facendomi scontrare contro il muro alle mie spalle.-Ma sappiamo entrambi che tu lo volevi.-Bisbigliò sfiorando le mie labbra con il suo pollice.
-Sei tu che mi hai baciata!-Strillai spingendolo via da me.Ero arrabbiata non con lui,con me stessa.Avevo dimostrato che lo desideravo,ed era ciò che avrei voluto evitare.
-Ma tu non hai rifiutato.-Rispose facendo le spallucce.
-Dimenticalo!-Esclamai con tono fermo,deciso.
-Cosa?-
-Dimenticati il bacio,dimenticati che io l'abbia ricambiato,dimenticalo e basta!-Dissi tutto d'un fiato.
-Non ho una bacchetta magica!-Mi strillò contro.-Non posso dimenticare le cose da un momento all'altro...-
-Bene,se non puoi dimenticarlo fingi che non ci sia mai stato.Chiaro?-Non rispose,mi fissava in silenzio.Non capivo se stava acconsentendo o se non voleva rispondermi.Ignorai il suo atteggiamento ed uscii dalla cucina dirigendomi verso l'attaccapanni del salotto.

-Dove vai?-Domandò la mia amica avvicinandosi a me.
-A casa.-Risposi infilandomi il cappotto con tanta fretta.Volevo uscire subito da quella casa,stare lì mi stava causando solo tanti problemi.Intanto sentii la testa girarmi e chiusi brevemente gli occhi.
-Che hai?-Chese Jade preoccupata.
-Nulla,è solo un capogiro.-Dissi tremando.
-Devi proprio andare?-Mise il broncio dispiaciuta.
-Si,scusa..-Presi la borsa appesa accanto ad altri giacconi ed uscii di casa senza dare spiegazioni.In testa continuavo a vedere quella scena,continuavo a rivivere il bacio.Cercare di scacciare quel ricordo e percorsi il viale verso casa mia.

#POV'S NIALL.
Era stato il bacio più bello della mia vita.
Non avevo mai provato tutte quelle emozioni messe insieme!Non avevo mai sentito le farfalle nello stomaco,non avevo mai visto le mie mani tremare,non avevo mai desiderato baciare qualcuno in quel modo.MAI.
Valeva la pena lottare per averla,perchè nessuna al mondo mi faceva provare i fuochi d'artificio come ci riusciva Ally.
Nonostante avesse detto tante cose prima di andarsene arrabbiata,sapevo che la metà erano solo bugie.Lei odiava il fatto che provava qualcosa per me,era scontato.
Mentre fissavo il tavolo della cucina pensieroso,Zayn giunse in cucina con aria curiosa.

-Allora,che è successo?-Chiese bisbigliando.
-Quello che tu hai interrotto.-Risposi posando lo sguardo sul moro.Solo ora ricordai che era colpa sua se eravamo stati disturbati,stupido Malik!
-E' stato bello?-Domandò sedendosi sul tavolo. Zayn era un ragazzo curioso,ed essendo il mio migliore amico voleva sapere ogni cosa.
-Di più.-Sospirai appoggiandomi contro il muro alle mie spalle.-Io l'amo.-Affermai con estrema tranquillità.Era come se avessi appena detto la cosa più stupida e semplice del mondo.
Notai lo sguardo del moro scrutarmi curioso,quasi stupito dalla mia affermazione.Una volta io ero come lui,libero.Uscivo con qualsiasi ragazza capitasse e mi divertivo,ma lei aveva stravolto i miei piani e volevo continuasse così.Mi faceva sentire diverso,migliore da ciò che ero in passato.
-Tu l'ami davvero?-Chiese Zayn.Voleva essere certo di ciò che avessi appena detto,ma io ero sicuro,sicuro di amarla.
-Si.-Risposi con decisione.
-Non credevo l'avresti mai detto...-Sorrise scendendo dal tavolo ed avvicinandosi a me sorridente.-Conquistala!-Esclamò poi,dandomi una pacca sulla spalla.
Forse per lui era facile,ma Ally era la persone più complicata sulla faccia della terra.Lunatica,testarda,orgogliosa,permalosa,misteriosa,piena di paure e incertezze.A dirla tutta,chi era?Io non la conoscevo davvero,non conoscevo i lati dolci che mostrava solo alla sua migliore amica,non conoscevo i sorrisi veri,quelli che regali con piacere.Non sapevo molto di lei,tranne il suo passato,quello che l'aveva resa piena di insicurezze e paure.Quella che la rendeva impossibile persino per me,che non avevo mai avuto problemi con le ragazze.

-Lei non è come qualsiasi ragazza abbiamo conosciuto.-Spiegai al mio amico.-Non posso conquistarla con due occhiatine dolci e un sorriso,perchè non ci casca.Per questo mi piace,perchè è complicata,perchè rende l'impresa ancora più difficile.Non è una delle tante,lei è Ally.-Dissi.Volevo fare capire a pieno com'era,almeno le parti che ero riuscito a conoscere di lei.
-Sei proprio cotto!-Esclamò Zayn spintonandomi.Innamorato era la parola più adeguata,pensai.
-Diciamo di si.-Sorrisi.

#POV'S ALLY.
Arrivai a casa e corsi in bagno rapidamente.
Durante il tragitto mi ero sentita male,non avevo neanche capito il motivo.
Mi lasciai cadere accanto la tavoletta del water e iniziai a tossire violentemente,fino a quando non mi uscì sangue dalla bocca.
Mi bruciava la gola e faticavo a respirare,forse era stata una pessima idea tornarmene a casa...eppure stavo bene prima di uscire.
Ricordai subito di aver bevuto un pò troppo a stomaco vuoto,probabilmente era quella la causa del mio malessere.
Le dosi di cibo che ingerivo erano sempre minori,quasi non mangiavo neanche più.
Con le poche forze,mi avvicinai all'armadietto dei medicinali e ingoiai delle caramelle per la tosse,sperando di migliorare.
Posai poi le mani sui bordi del lavandino e puntai lo sguardo sulla mia immagine riflessa.Mi sentivo orrenda,mi sentivo uno schifo!Come potevo piacere a Niall?Io non ero perfetta,io non ero come mia cugina Beth. Le lacrime rigavano il mio viso continuamente;Questo era uno di quei giorni in cui mi chiedevo se valesse la pena vivere,mi chiedevo se io valessi qualcosa.Perchè restare?Io non volevo,non avevo motivi per vivere.Odiavo me stessa,odiavo ogni singola parte della mia vita,odiavo tutto ciò che mi circondava.

#FLASH BACK.
''Fai schifo..''Gridò Max,tirandomi uno schiaffo.Caddi a terra piangendo,stringendo i pugni per non arrendermi.
''Guardami quando ti parlo...''Strillò nuovamente.Mi coprii il viso temendo di ricevere l'ennesima scarica di botte,non c'era giorno in cui non avessi paura.L'incubo sembrava non finire mai.

Tornai alla gelida realtà, ed entrai in stanza e mi stendendomi sul letto.Speravo che le mie condizioni migliorassero,ma effettivamente non stava andando proprio così.
Ero uno straccio!Debole,fragile,pallida come un lenzuolo.
Forse dovevo dare un taglio netto alla mia folle dieta,ma il cibo mi dava la nausea persino in dosi minime,non potevo farci niente.
Posai una mano sulla fronte,scottavo parecchio.La serata andava di male in peggio:prima il bacio con Niall ed ora questo.Perchè sempre a me?Chiusi gli occhi cercando di riprendermi,ma sembrava che la febbre stesse aumentando e dalla mia bocca uscivano parole senza senso.
Ripetevo il nome del biondo,quasi come per invocare il suo aiuto.Poi gridavo quello di Max,in preda alla paura.
I ricordi che vagavano nella mia testa si fecero sempre più prorompenti quasi da sembrare reali.Forse avevo allucinazioni,ma mi sembrava di vedere quel 'mostro' nella mia stanza e la mia figura esile per terra.Poi sentì una voce,la sua voce quella di Niall. Diceva di stare tranquilla,che mi avrebbe aiutata...Eppure io non lo vedevo,io ero sola.Come sempre.
E se io avevo paura di innamorarmi?Se avevo paura che Niall fosse come Max?Forse era questo il motivo di tutto,forse.

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Capitolo 19
*** Chapter 18. ***


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Chapter 18.

Le vacanze erano finite e tornavo alla mia vita monotona:Università e lavoro.
Era stato un periodo difficile per me;
Lottavo contro i miei malesseri continui:Febbre alta,nausea,capogiri,fitte allo stomaco.Nonostante ingerissi medicine di continuo,la mia condizione non migliorava,sembrava anzi peggiorare.Mangiavo ancora meno di prima e nel giro di una settimana,avevo perso tre chili.
Jade non sapeva nulla di tutto questo,mi riempivo di trucco per nascondere il viso pallido e le occhiaie marcate sotto i miei occhi spenti.
Tra incubi,febbre e dolori di qualsiasi genere,la notte non chiedevo occhi e ciò rendeva le mie condizioni peggiori.
Pensavo a Niall continuamente,costantemente.Sognavo il nostro bacio,sognavo i suoi sorrisi,i suoi occhi chiari,ma poi arrivava Max ad oscurare tutto,ad impedirmi di essere felice.Forse dovevo cogliere un segnale nei miei sogni,ma quale?Non capivo cosa provavo per Niall,io non volevo amare,non volevo soffrire e far soffrire qualcuno con le mie incertezze,paure.Ma lui si stava impossessando di me,ed io temevo questa cosa.Ero sicura che fosse con Max,almeno,lo credevo.Per me tutti i ragazzi erano come quel 'mostro' nonostante poi lo negassi.Non distinguevo più il bene dal male,ogni persona che mi circondava poteva essere una minaccia.
Stavo sicuramente entrando in depressione,ne ero sicura!Ma non volevo aiuto,non volevo essere salvata.Iniziavo a credere che il mondo avrebbe fatto a meno di me,a nessuno sarebbe importato della mia morte,come ripeteva Max dopo avermi caricata di botte.

-Andiamo?-Chiese la mia amica scrollandomi.Voltai lo sguardo verso di lei ed annuii con la testa alzandomi poi dalla sedia.
Afferrai la mia tracolla,che nonostante pesasse poco,sembrava contenere centinaia di sassi.
A passo lento la seguii e l'una affianco all'altra,ci avviammo verso l'università.
-Ho notato che sei strana in questi giorni.-Affermò la rossa iniziando a conversare.
-Perchè?-
-Non saprei.-Fece le spallucce.Evidentemente non ero così brava a mascherare tutto,lei riusciva sempre a scoprire qualcosa.Ancora mi chiedevo se Harry e il resto degli amici,sapessero del bacio tra me e Niall. Ero sicura che Zayn era al corrente della cosa visto che ci aveva visti,ma ero altrettanto convinta che senza prima il consenso del suo migliore amico,non avrebbe spifferato nulla.J ade invece non sapeva niente,almeno,io non avevo parlato.
Arrivammo a scuola e salutai la mia amica all'entrata,prima di avviarmi verso la mia aula,nell'ala ovest dell'edificio.
Nel tragitto,mentre ero immersa nei miei pensieri,mi accorsi di un ragazzo che fissava il cortile silenzioso.
I capelli neri,le labbra carnose e lo stesso sguardo maligno.Un brivido si fece spazio sulla mia schiena e la pausa si addentrò nel mio stomaco.Lo vidi voltarsi verso di me e fissarmi come aveva fatto qualche mese prima,in centro Londra.Mi sentii morire,mi sentii cedere le gambe da un momento all'altro. Tutto sembrò scivolarmi addosso in un attimo e sentii il bisogno di correre in bagno a rimettere.
Così feci,coraggiosamente distaccai i miei occhi pieni di paura e rancore dai suoi,e mi addentrai nel bagno dell'edificio.Appoggiai le mani ai bordi del lavandino e rimettei solo succhi gastrici,l'unica cosa presente nel mio intestino.
Avevo rivisto il mostro,avevo rivisto Max di nuovo!Non sapevo il perchè fosse lì e sinceramente non mi importava.

#POV'S JADE.
La mia migliore amica era strana,non capivo cosa diavolo le stesse succedendo.Non si confidava più,sembravamo due perfette sconosciute oramai.Scambiavamo giusto due o tre parole di sera,per poi ignorarci tutto il resto della giornata.Forse era anche colpa mia!Da quando stavo con Harry l'avevo trascurata e non avevamo passato molto tempo insieme,magari c'era rimasta male ed ora si comportava così.
Dubbiosa decisi di tornare indietro e cercarla per chiarire,in quel momento la nostra amicizia era la cosa più importante.
Corsi lungo i corridoi per raggiungerla in fretta,sperando che non fosse già entrata nella sua aula per la lezione.Percorsi un enorme atrio fino ad arrivare vicino ai bagni e lì,la vidi sbucare dal bagno pallida,sudata.
-Ally!-Esclamai guardandola con stupore.-Che hai?-Chiesi poi posando un braccio attorno al suo collo.
-Niente.-Bisbigliò staccandosi da me,quasi per impedirmi di aiutarla.-Mia madre passa a trovarmi e devo..devo andare.-Accennò un sorriso,ma sembrava veramente falso.
-Vuoi che ti accompagni?-Chiesi.Non volevo sembrare troppo invadente,così mi limitai a farmi gli affari miei.Perchè non crederle?Probabilmente aveva detto la verità,non dovevo temere.
-No,non preoccuparti.-Si sistemò i capelli in una coda.-Vado da sola..-Non salutò e se ne andò via in tutta fretta.

#POV'S ALLY.
Avevo mentito a Jade per la milionesima volta,ma era giusto così.
Arrivai a casa ed entrai in bagno cercando nell'armadietto dei medicinali qualcosa che mi aiutasse a superare quel dolore fisico e mentale che mi stava assalendo oramai da giorni.Niente,non c'era niente.L'avevo rivisto,avevo rivisto il mostro e le cose erano improvvisamente degenerate,le paure erano ritornate prorompenti,ogni cicatrice bruciava più che mai.Dopo giorni in cui ero stata forte,ero arrivata al culmine.
Tutto si fece improvvisamente sfocato,sentii caldo,sentii le gambe deboli e in men che non si dica mi ritrovai distesa a terra,svenuta.

#POV'S NIALL.

Avrei sperato di vedere Ally in università,ma non era venuta.
Era scontato che non voleva vedermi dopo la notte di natale,ma era altrettanto strano che rinunciava agli studi solo per un bacio,non era da lei.
Uscii dall'aula e incrociai nel cortile Jade,le andai incontro e la salutai calorosamente per poi chiederle di lei,una volta per tutte.

-Ah proposito di Ally..-Iniziò con il dire.-Sono un pò preoccupata.-Affermò mangiucchiandosi le unghie.
-Perchè?-
-Stamattina era strana,pallida..-Rispose sospirando.-L'ho chiamata poco fa per sapere come stava ma non ha risposto,ed è strano,lei e il suo cellulare sono due cose inseparabili.-
-Magari sta riposando..-La rassicurai.
-Forse,ma ripeto che la cosa è strana!Veniva a trovarla sua madre,non credo andasse a dormire...-Esclamò estraendo dalla tasca il suo cellulare.Compose il numero della sua amica e provò a richiamarla.
Dopo diversi squilli,si arrese e riposò nei Jeans il telefono.
-Sarà impegnata probabilmente,va beh..non importa.-Fece le spallucce.-Speravo di dirle anche che stasera non torno a casa,ma se non risponde...-Sbuffò passandosi una mano tra la sua chioma rossa.
-Vuoi che vada a controllare?Intanto le dico che stasera non ci sarai.-Effettivamente avevo anche una buona scusa per parlare finalmente con la ragazza e magari confessarmi.Si,volevo farlo!Non sapevo che reazione avrebbe avuto,ma io l'amavo e volevo lo sapesse.
-Lo faresti davvero?-Domandò gentilmente.Apparve un sorriso sul suo viso.
-Si,certo.-Risposi dolcemente.
-La ragazza mi ringraziò e mi lasciò andare via,verso casa della sua amica.
Ci misi poco ad arrivare e una volta lì,suonai al campanello aspettando risposte.Mi appoggiai a braccia conserte contro lo stipite della porta,ma nessuno rispose,nessuno venne ad aprire.Suonai una seconda volta,ancora niente.

-Cerca qualcuno?-Domandò un'anziana avvicinandosi a me.
-Si,la ragazza che abita qui...Ally.-Risposi grattandomi il capo.-Dovrebbe essere qui con sua madre,ma a quanto pare sono uscite.-Sbuffai.
-Ho visto la signorina rientrare questa mattina in uno stato pietoso.Era pallida e barcollava...e comunque,sua madre non è venuta a farle visita!-Esclamò rendendomi confuso.-Quella donna passa sempre a salutarmi,abbiamo un attimo rapporto!-Concluse sorridendo.
-Allora perchè non risponde...-Blaterai tra me e me.
-Sà,credo che la signorina Ally faccia uso di droghe,non è la prima volta che torna a casa in quello stato!-A quelle parole la paura mia assalì.Non rispondeva al telefono,Jade e la qui presente dicevano di averla vista strana e pallida.Mi dovevo preoccupare?La risposta arrivò subito.
Senza pensarci due volte posai la mano sulla maniglia sperando di trovare la porta aperta.La fortuna era dalla mia parte,di fatti l'uscio si era spalancato non appena avevo fatto leva sul pomello di ferro.
-Giovanotto,dove vai?-Strillò l'anziana.Ma io la ignorai e mi inoltrai nelle stanze gridando il nome di Ally preoccupato.Notai da infondo il corridoio la luce del bagno accesa e con spasso spedito,con il fiatone e il cuore che batteva a mille,corsi a controllare.

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Capitolo 20
*** Chapter 19. ***


ATTENZIONE: la FF NON è mia, ma è di questa ragazza: Jessica Cislaghi. Questa è la sua pagina Facebook: One Direction,singer for me. (https://www.facebook.com/pages/One-directionsinger-for-me/216589281769535?fref=ts).
Lei l'ha pubblicata su Facebook e io CON IL SUO PERMESSO la pubblico qui.



Chapter 19.

#POV'S NIALL.

Notai da infondo il corridoio la luce del bagno accesa e con spasso spedito,con il fiatone e il cuore che batteva a mille,corsi a controllare.
La porta era socchiusa e quando la spinsi per aprirla definitivamente,trovai Ally stesa a terra.
Non riuscii a spiegare le emozioni provai in quel momento:Panico,paura,tristezza..ma la cosa più grande era il timore di poterla perdere.
Mi inginocchiai al suo fianco in lacrime lei era pallida e non capivo se respirava ancora o no.
Aveva battuto la testa considerando l'ematoma evidente sulla fronte,le usciva persino sangue.
Non mi ero mai sentito così male in vita mia.Ero impotente,non sapevo che fare per aiutarla.

-Ally svegliati ti prego!-Gridai appoggiando la sua testa sulle mie gambe.Era pallida o per meglio dire bianca.-Ally!-Strillai una seconda volta accarezzandole il viso.Piangevo e gridavo,sperando qualcuno sentisse la mia disperazione.Di fatti fui ascoltato!L'anziana vista fuori qualche minuto prima,entrò in casa e si accorse della situazione.
-Chiami l'ambulanza!-Le dissi in preda al panico.La donna annuì tra la paura,lo sconforto e chiamò il pronto soccorso.
Io ero ancora lì,inginocchiato al suo fianco.Ancora le lacrime bagnavano il mio viso,ancora stavo tremando.
In attesa di un'ambulanza cercai di rianimarla facendole un massaggio cardiaco,ma ancora era priva di sensi.
Le strinsi la mano forte e posai la mia fronte contro la sua.
-Non lasciarmi,ti prego..-Sussurrai.Non volevo perderla,non volevo che finisse in quel modo.


#POV'S ALLY.

Aprii lentamente gli occhi e mi guardai intorno frastornata.Sentivo la testa dolorante e mi sentivo debole,stanca.
Osservai la stanza in cui mi trovavo:le pareti erano completamente bianche,la pavimentazione era verdognola e l'unica cosa mobile presente in quella stanza erano il letto e l'enorme macchinario a cui ero attaccata. Flebo,pensai.
Avrei desiderato avere la forza per riuscire almeno a sedermi,ma anche solo il pensiero di provarci sembrava stancarmi.
Non ricordavo ciò che era successo,non capivo il perchè mi trovassi lì,in ospedale.
L'unica cosa che si faceva spazio nella mia memoria,era che mi trovavo in bagno frastornata.Poi buio,probabilmente ero svenuta.
D'un tratto mentre cercavo un modo per muovermi su quel letto,la porta della stanza si spalancò ed un uomo si avvicinò a me sorridente.

-Ti sei svegliata finalmente!-Esclamò controllando il macchinario a cui ero attaccata.
-Che è successo?Perchè sono qui?-Domandai con un sussurro.Mi resi conto che anche parlare era una vera impresa.
-Dovresti saperlo.-Rispose sistemandosi il camice bianco.-Da quant'è che non mangi,Ally?-Chiese facendosi serio.Sentii il sangue gelarsi nelle vene e l'unica cosa che avrei voluto fare era scappare.
-............-
-Beh,immaginavo che tu non mi avresti risposto!-Esclamò tirando fuori da un cassetto,una siringa.-Ma dagli esami che ti abbiamo fatto,sono almeno sei mesi che hai smesso di mangiare regolarmente!-Ero stata scoperta,ora probabilmente anche Jade sapeva tutto.Ah proposito:chi mi aveva portata lì?chi mi aveva trovata?Dopo essermi fatta iniettare qualche strana sostanza nel corpo,chiamai il dottore con un bisbiglio.

-Chi mi ha portata qui?-Domandai ingoiando la saliva.-Chi mi ha trovata?-
-Un ragazzo.-Rispose sistemando l'attrezzatura appena utilizzata.-Era veramente preoccupato e sconvolto,ora si trova nella sala d'aspetto!E' rimasto qui tutta la notte.-Mi sorrise dolcemente e si avvicinò per medicarmi la ferita sulla testa.Ancora mi chiedevo cosa mi fossi fatta,ma immaginai di aver battuto il capo cadendo.
-Niall?-Domandai tornando al discorso appena accennato.
-Uhm?-L'uomo mi guardò confuso,forse non aveva capito la mia domanda.
-Il ragazzo che mi ha portata qui,si chiama Niall?-Chiesi una seconda volta.
-Non so il suo nome,mi dispiace.-Scosse il capo.-Ha detto di essere un amico,solo questo.-
-Biondo,occhi azzurri...?-Ero insistente,volevo sapere se era lui.
-Si,credo proprio che stiamo parlando della stessa persona!-Esclamò finendo di medicarmi. Buttati via alcuni strumenti,mi lasciò da sola in stanza.

#POV'S NIALL.

Nessuno sapeva come stava ancora non ci avevano detto niente.Dopo l'incidente avevo chiamato subito Jade,la madre di Ally e i ragazzi,ed ora eravamo lì ad aspettare sue notizie.Era stata una nottataccia per tutti,avevamo temuto il peggio ogni singolo minuto che passava.

-Scusatemi?-Finalmente qualcuno attirò la nostra attenzione,qualcuno,forse,ci dava sue notizie:Era il dottore.Ci piazzammo al fianco dell'uomo per sapere qualcosa.
-Come sta?-Chiese Jade stringendo i pugni.
-Abbastanza bene!Ha un piccolo trauma cranico,ma non è questo il problema principale...-Dopo quelle parole ci guardammo tutti sconcertati.
-La vostra amica sta andando incontro all'anoressia.-Affermò con freddezza.Mi sentii gelare completamente,forse non era la cosa che mi aspettavo di sentire!Credevo fosse semplicemente scivolata e avesse battuto la testa,ma il problema era ben più grave.
-A-Anoressia?-Balbettò Jade iniziando a lacrimare.
-Da i risultati delle nostre analisi pare sia in questo stato da circa sei mesi.Ovviamente,nelle ultime settimane il suo corpo non ha più retto e ieri è svenuta.-Non sapevamo che dire eravamo tutti sconvolti specialmente Jade. Si rimproverava per non essersi mai accorta di niente,nonostante vivesse con la ragazza da tempo.
-Possiamo vederla?-Domandai io spiccio.Volevo sentire la sua voce,vedere i suoi occhi,la sua bocca,le sue labbra.Volevo rivederla,sapere che stava bene.
-Si certo,seguitemi!-Esclamò il dottore facendoci strada verso la camera della ragazza.
Una volta arrivati fece entrare prima Harry,Jade la madre e Harry.Poi fu il turno di Liam e Louis.Io dovetti purtroppo aspettare una mezz'ora fuori visto che avevo chiesto di poter restare da solo con lei dopo essere entrato.
Finalmente,quando tutti ebbero finito,potei entrare.
Aprii la porta lentamente incontrando gli occhi smarriti di Ally,stesa in quel lettino bianco.
Vederla in quello stato mi faceva stare male,mi faceva un effetto strano.

-Ciao..-Dissi avvicinandomi a lei.
-Ciao-Rispose cercando di sedersi.Capii che non ci sarebbe riuscita,così con gentilezza l'aiutai.
-Grazie.-Bisbigliò mettendosi comoda.Il suo viso era ancora pallido,ma era molto più colorito rispetto a quando l'avevo trovata a casa sua,stesa su quel gelido pavimento.
-Stai bene?-Le chiesi per rompere il ghiaccio .Deglutì e annuì debolmente.
-Mi hanno detto che sei stato tu a trovarmi.-Disse fissandomi intensamente negli occhi.-Volevo ringraziarti.-Concluse con tono ancora debole.
-Non devi farlo,io non ti avrei mai lasciata in quello stato.-Affermai sedendomi in un angolo del letto.Le presi la mano e la strinsi forte,per dimostrarle il mio affetto.-Ho avuto paura Ally,paura di non perderti,di non vederti più.-Le dissi cercando di controllare le mie emozioni.Non volevo piangere,non davanti a lei.-Se io non ti avessi trovata a quest'ora..-Scossi la testa per eliminare quel brutto pensiero,non volevo neanche pensare alle conseguenze.
-Ma tu mi hai trovata.-Affermò stringendo più forte la mia mano.Accennò un sorriso ed io ricambiai.
-I dottori hanno detto che...che stai andando incontro all'anoressia.-Dissi.Improvvisamente sentii la sua mano lasciare la mia ed irrigidirsi. Quell'argomento non le piaceva affatto ed io lo capii subito.
-I dottori ingrandiscono sempre le cose.-Abbassò lo sguardo innervosendosi.
-...O forse sei tu che hai iniziato a non mangiare più.-La corressi continuando a guardarla.
-Tu non puoi sapere cosa si prova.-Sputò arrabbiata.-Guardarsi allo specchio e non sentirmi mai abbastanza,sentirsi grassa e brutta.Non puoi capire!-Esclamò infine in lacrime.
-Non è un motivo per lasciar morire se stessi.-
-Oh certo,dici così perchè non ti trovi nella mia situazione!Sei perfetto e non hai bisogno di disprezzarti..-Borbottò roteando gli occhi al cielo.
-Io non sono perfetto,nessuno lo è!-Mi avvicinai maggiormente a lei.-Ma tu sei bellissima,la ragazza più bella che io abbia mai visto!Amo il modo in cui sorridi,amo i tuoi occhi scuri,amo le tue labbra,amo il tuo caratteraccio,amo quando riesci a mostrarti dolce anche solo per due secondi...io ti..-Non finii di parlare perchè la vidi irrigidirsi maggiormente,la vidi più spaventata del solito.Forse non era pronta per sentirsi dire quelle cose quindi preferii tacere.
-Insomma Ally,tu non devi invidiare niente a nessuno!-Le sorrisi riprendendole la mano.-Non hai bisogno di dimagrire,non hai bisogno di sentirti brutta..perchè te lo dico con sincerità:Tu sei bellissima così come sei.-
-Non riesco a crederti.-Disse con estrema freddezza.Il mio sorriso si spense e le lasciai andare la mano.
-Tu ancora sei legata a Max e pensi che tutti siano come lui.Un minuto di dicono di amarti,poi ti lasciano in un angolo sanguinante.-Lo sguardo di Ally era spento e carico di paura;
Ogni volta che nominavo il suo ex aveva la stessa identica reazione.-Ma sono tutti come Max,io non lo sono per esempio!-Esclamai.-Devi smetterla di vivere nei ricordi finirai per uccidere te stessa,finirai per perdere tutti.-Conclusi.Lei corrugò la fronte e si voltò dalla parte opposta.
-Non devi dirmi cosa devo fare,non devi dirmi chi devo essere e come devo sentirmi.Tu non mi conosci,non sai come mi sento,non sai come sto.-Ogni sua parola mi stava ferendo,ma lei sembrava così fredda da non importargliene.-Torna alla tua vita e lasciami stare.-
-Sei solo una bambina!-Strillai arrabbiato.-Ti ho salvato la vita,ti ho aperto il cuore,sto cercando di aiutarti e mi tratti così?-
-Io non ho bisogno il tuo aiuto!-Gridò in tutta risposta.-Potevi lasciarmi morire ieri,nessuno ti ha chiesto di aiutarmi.-Mi fulminò con lo sguardo.
-Max ti avrà fatto pure del male,ma ora sei tu che lo stai facendo a te stessa,ora sei tu che ti stai torturando.Incolpi lui per cose successe mesi fa,se riuscissi ad andare avanti non staresti così.Lui sta diventando solo una scusa per i tuoi problemi di inferiorità.-

#POV'S ALLY.

Le ultime parole di Niall mi stavano ferendo come mai mi era successo.
Arrabbiata,delusa e carica di ogni emozione negativa lo aggredii.

-Esci subito di qui!-Esclamai sdraiandomi e dandogli le spalle.Le lacrime rigarono il mio viso e iniziai a singhiozzare.Non mi ero mai sentita così,lui aveva appena distrutto un'altra parte di me.
-M-Mi dispiace...non intendevo dire...-Cercò di giustificarsi dispiaciuto,ma oramai il danno era fatto.
-Ho detto che te ne devi andare!-Strillai continuando a dargli le spalle.-Sparisci e non farti più vedere!-Dissi con il poco fiato in gola.
Lui non disse più niente e se ne andò via lasciandomi sola,come meritavo di essere.

 

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Capitolo 21
*** Chapter 20. ***


ATTENZIONE: la FF NON è mia, ma è di questa ragazza: Jessica Cislaghi. Questa è la sua pagina Facebook: One Direction,singer for me. (https://www.facebook.com/pages/One-directionsinger-for-me/216589281769535?fref=ts).
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Chapter 20.

Finalmente uscivo da quella gabbia,finalmente tornavo a casa mia.
Jade venne a prendermi da sola quella mattina,mi fece salire sulla sua auto e rimase in silenzio per tutto il viaggio.
Forse era arrabbiata con me per tutto quello che era successo in questo ultimo periodo.
L'avevo delusa,le avevo mentito e tutto questo l'aveva probabilmente ferita.
Arrivate davanti la nostra casa parcheggiò accanto al marciapiede e insieme,ci avviammo all'ingresso.
Girò la chiave nella serratura e spalancò la porta, facendomi entrare per prima.
Dopo due settimane chiusa nell'ospedale,ritornare nella mia abitazione era un sollievo.
Nell'appendi abiti potei notare il giaccone di Niall,segno che nell'ultimo periodo era andato a far visita a Jade.Non osai comunque fare domande,faceva troppo male parlarne e non volevo appesantire il dolore che provavo.
Non appena la rossa scomparve in cucina per sistemare un pò,mi avvicinai al giubbotto di Niall e lo sfiorai appena, riuscendo a sentire il profumo del biondo.Chiusi gli occhi cercando quasi di immaginarlo lì,davanti a me.Eppure non c'era,eppure sapevo che non sarebbe arrivato mai più.
Era giusto così d'altronde!Non avevo ripensamenti,o meglio,non volevo averne.
Eppure i ricordi iniziarono ad offuscare la mia mente,quasi facendomi male.

-Ti ho preparato già qualcosa da mangiare.-Affermò la rossa affacciandosi allo stipite della cucina.Tornai alla realtà cercando di accantonare i ricordi appena vissuti,e mi concentrai sulla mia amica con la quale avevo un conto in sospeso.
-Jade...-Pronunciai il suo nome con un sussurro debole.
-Che c'è?-Si voltò verso di me con freddezza.
-Mi dispiace.-Risposi abbassando lo sguardo sul pavimento.Mi dispiaceva per averle mentito,per averla fatta sentire in colpa,per non averle mai parlato dei miei problemi alimentari.
Mi dispiaceva di non averla trattata come una migliore amica,quando al contrario,lei l'aveva sempre fatto.
La vidi avvicinarsi a me lentamente per poi legare le sue braccia attorno al mio corpo fragile.
-Non devi scusarti.-Sussurrò in lacrime.Intanto mi stringeva in un caloroso abbraccio.-Sono io che devo chiederti scusa.Avrei dovuto capire che c'era qualcosa che non andava,avrei dovuto aiutarti.-Concluse singhiozzando.
-Se io te ne avessi parlato..-Borbottai tenendo la testa nell'incavo del suo collo.
-Sono situazioni difficili...io ti capisco!-Disse staccandosi da me.Si asciugò gli occhi ed accennò un sorriso.-Avrei potuto perdere la mia migliore amica,ma grazie a Niall ora sei qui!-Esclamò prendendo le mie mani fredde.
Niall:Dopo la nostra discussione non era neanche più venuto a trovarmi.Cosa pretendevo?Che continuasse a venire lì come se nulla fosse?
-Che ne dici se pranziamo?-Proposi cambiando subito argomento.Non mi andava di parlare di lui.
-Mi sembra strano sentirtelo dire!-Sorrise e mi accompagnò in cucina.
La tavola era imbandita di ogni cosa e non potei negare di provare disgusto.L'anoressia per me non era un gioco,anzi,per nessuno lo è.E' una lotta contro la sopravvivenza,una lotta contro te stessa,una lotta contro il tuo inconscio,le tue debolezze,le tue paure.
-Ti giuro mi viene da vomitare.-Borbottai sedendomi sulla prima sedia che capitò.
-Lo capisco,ma devi mangiare qualcosa!-Rispose la ragazza mettendomi in un piatto una fetta di torta salata agli spinaci.
La guardai con aria schifata,per poi farmi coraggio e morderne un pezzo.Faceva quasi male ingoiarla!Non un dolore fisico,ma mentale.
Nuovamente la paura di poter ingrassare si fece spazio nella mia testa e posai la fetta dentro al piatto.
-Non ci riesco.-Dissi scuotendo il capo amareggiata.
-Ally,devi!-Rispose la ragazza con dolcezza.-Ti ricordi le prime volte che diventammo amiche?Mi raccontasti che amavi mangiare.-Sorrise posando la sua mano sopra la mia.-Dicevi che non t'importava del giudizio degli altri,che tu volevi solo essere te stessa. Cos'è successo a quella ragazza forte che conoscevo?-Domandò facendosi cupa in viso.
-E' solo un ricordo.-Sussurrai lasciando che una lacrima rigasse il mio viso.
-Quella ragazza esiste ancora,è da qualche parte dentro di te.Lascia solo che rinasca!-
La guardai qualche istante silenziosa,poi annuii.Presi un altro pezzo di torta salata e lo mandai giù.

//DUE MESI DOPO.//
-Ally?Sei pronta per andare al lavoro?-Gridò la mia amica dalla cucina.La raggiunsi poco dopo,presi giacca e borsa ed uscii di casa con la rossa.
Ci avviammo allo Starbucks per iniziare il nostro turno mattutino;Ero parecchio svogliata dato che rientravo al lavoro dopo un lungo periodo di pausa.
Erano passati due mesi dall'incidente,due mesi da quando non vedevo più Niall,due mesi che lottavo per stare bene.
Entrai nel locale con la mia amica e notai gli occhi delle persone puntati contro.Il mio quartiere non era grande quindi più o meno tutti mi conoscevano, e sapevano ciò che era successo.
Imbarazzata mi infilai in cucina e legai il grembiule alla vita.Presi un respiro profondo ed entrai in sala per iniziare a lavorare.
La giornata procedette rapidamente fino a quando,alla fine del nostro turno,io e Jade fummo chiamate dal nostro capo.

-Salve ragazze.-Ci disse sistemandosi la giacca nera.A prima vista quell'uomo l'avrei scambiato per un'avvocato.Il modo di vestirsi,atteggiarsi mi ricordava una persona di quel ceto.
-Voleva parlarci.A quale proposito?-Domandò Jade spiccia.Doveva incontrarsi con Harry tra un'ora,ma andando avanti di questo passo avrebbe fatto sicuramente tardi.
-Purtroppo ci sono problemi finanziari e dovrò abbassare li stipendi ai dipendenti...comprese voi.-Rispose con tono imbarazzato.-Mi dispiace seriamente,ma non posso fare altrimenti.-Concluse.Io e la mia amica ci guardammo tra lo sconcerto e il nervosismo.
Era la seconda volta che capitava,continuava ad abbassare li stipendi ai dipendenti per pagare i suoi debiti di gioco.Ah si,amava il Poker!Passava nottate intere in un pub in periferia,a fare partite con gli amici.
-Va bene,che le dobbiamo dire?-Acida Jade,cercò comunque di mantenere la calma.Il nostro capo non aggiunse altro e se ne andò,lasciandosi nelle cucine del locale.
La mia amica iniziò ad insultarlo pesantemente una volta che l'uomo ci lasciò sole.
Così facendo ,entrambe sapevamo che pagarci l'università sarebbe stata un'impresa!
Cercai di non farla agitare troppo e dopo aver indossato i cappotti,ci avviammo verso casa.Decisi di abbandonarla a metà strada per fare un giro in centro,dopo averle augurato una buona serata,proseguii per la mia strada.
Nel camminare,mi accorsi di un'annuncio di lavoro esposto nella vetrina di una tabaccheria.
Richiedeva due cameriere con esperienza,per servire ad una lussuosa festa di fidanzamento in Irlanda,Mullingar.
In un angolo del foglio c'era il recapito telefonico,mentre alla sinistra di questo,c'era la somma di denaro con la quale avrebbero pagato:'5.000 sterline'.
Era un'ottima paga considerando che il viaggio per andare in Irlanda,sarebbe costato meno della metà;E comunque avevamo davvero bisogno di soldi io e la mia amica.
Decisi di scrivere subito il numero sul cellulare e chiamare in fretta e furia,per sapere qualcosa in più.
Dopo una lunga chiacchierata con il maggiordomo,accettai il posto di lavoro per addirittura 7.000 sterline.Ovviamente avevo prenotato anche un posto per Jade,ero sicura che avrebbe accettato pure lei.
Nel tornare finalmente a casa improvvisamente,mi scontrai con qualcuno d'inaspettato...NIALL.

-Ally!-Esclamò con stupore.Io non risposi e rimasi a guardarlo qualche istante silenziosa.Erano passati due mesi da quando se n'era andato via,da quando avevo sentito dire ad Harry che aveva deciso di lasciare per un pò Londra,ed ora era tornato.
-C-Ciao.-Balbettai facendomi coraggio.Era bellissimo come sempre e nonostante cercassi di sopprimere le mie emozioni,non riuscivo fare a meno di sentirmi tremare dinnanzi a lui.
-Stai bene?-Chiese facendosi subito serio.Non c'eravamo lasciati bene,entrambi lo sapevamo.Avevamo litigato!L'avevo trattato male e lui,con le sue parole seppur in parte vere,mi aveva ferito.
-Benone.-Mentii.Io non stavo 'Bene',non stavo 'Male', io 'Stavo' e basta.
-Sono felice.-Accennò un sorriso.Si passò una mano tra la chioma bionda,il suo solito vizio ricco di sensualità.
-Tu?-
-Bene.-Rispose deglutendo.-C-Credevo che non ti avrei più rivista.-Ammise fissandomi intensamente.I suoi occhi blu si incatenarono ai miei.
-Effettivamente anche io.-Dissi quasi bisbigliando.-Sai...visto che ho problemi di inferiorità,non posso stare accanto ad uno come te.-Lo punzecchiai.
-Andiamo,non vorrai litigare come al tuo solito?-Sbuffò roteando gli occhi al cielo. Lui credeva che due mesi servissero a farmi dimenticare tutto,invece le parole per me erano segni indelebili,cicatrici impresse nella pelle.
-Io non voglio litigare!-Sputai acida.-Ma se ti do tanto fastidio,puoi anche non salutarmi quando passo in strada!-Feci una smorfia arrabbiata.
-Non cambierai mai.-Disse nervosamente.Odioso,stronzo,coglione,solo questo sei Niall James Horan.
-Già..non cambierò mai!-Esclamai arrabbiandomi ulteriormente.Quel ragazzo era in grado di far eruttare un vulcano spento,in questo caso me.
-Perfetto!-
-OK....-Feci un respiro profondo.-Ora io andrò per la mia strada tu per la tua.Non mi salutare,non mi guarda o pensare.Fingi di non avermi incontrata-Conclusi con un sorriso nervoso.
-Bene.-Disse serio.
-Bene.-Ribattei voltandomi dalla parte opposta.Rimasi immobile un secondo,quasi sperassi mi fermasse.Poi dopo aver preso l'ennesimo respiro profondo,mi incamminai verso casa.

#POV'S NIALL.

La vidi allontanarsi da me con la sua aria altezzosa,quasi a volermi snobbare.
Non era cambiata affatto:Testarda,presuntuosa,arrogante,ma pur sempre magnifica.
L'effetto che riusciva a farmi lei nessuna al mondo riusciva a regalarmelo.
Ma oramai era finita seriamente,avevo deciso di mettere un punto a questa storia due mesi fa,dopo aver discusso con lei in ospedale.
L'amavo,e tutt'ora era così!Non avevo mai provato nulla di simile e sicuramente,non sarebbe passata facilmente.Nonostante ciò,avevo capito quel giorno che dovevo lasciarla andare...lei non voleva me,lei aveva bisogno di essere libera;E si sa,quando ami una persona vuoi solo che sia felice,ed in questo caso,volevo che lei lo fosse.
Stava soffrendo parecchio e starle vicino peggiorava solo le cose!Lei mi credeva come Max,ed io non riuscivo a dimostrarle di essere diverso.
Eppure quando oggi l'avevo vista mi era sembrata più spensierata,sembrava portarsi meno pesi sulle spalle.
Che stesse meglio davvero?Che finalmente stesse dimenticando il passato?
Beh,effettivamente poco importava oramai.Era tardi per fermarla,tardi per dirle che l'amavo,tardi.

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Capitolo 22
*** Chapter 21. ***


ATTENZIONE: la FF NON è mia, ma è di questa ragazza: Jessica Cislaghi. Questa è la sua pagina Facebook: One Direction,singer for me. (https://www.facebook.com/pages/One-directionsinger-for-me/216589281769535?fref=ts).
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Chapter 21.

Infilai le ultime cose nella valigia e la chiusi.Diedi un'ultima occhiata alla camera ed uscii precipitandomi al piano di sotto. Jade era già pronta che mi aspettava appoggiata contro il muro,in un angolo del salotto.
-Eccomi.-Attirai la sua attenzione su di me.
-Ricordami perchè devo venire?-Chiese scocciata.Ovviamente lei preferiva stare con Harry,ma ora che il nostro stipendio allo starbucks era diminuito,ci servivano soldi extra e questo lavoro era perfetto.
-Abbiamo bisogno di soldi.-Le risposi sbuffando.Era una settimana che andava avanti così,indecisa se passare o no,due dannati giorni senza Harry.
-Sicura che ci daranno 7.000 sterline?-Domandò appoggiandosi contro lo stipite della porta.-Il viaggio per andare in Irlanda ne costa già 200..-Continuò grattandosi il capo.
-Jade sono sicura!-Esclamai rassicurandola.-Avremo soldi e alloggio,cosa vuoi di più?C'è solo da guadagnarci!-Le sorrisi dolcemente,ma lei si limitò a fare una smorfia di disapprovazione.
-....Ma se tu andassi da sola?Insomma,io potrei badare alla casa e..-
-Andiamo Jade!-La interruppi amara.-Abbiamo già i biglietti,abbiamo il lavoro e rinunci?...So per certa che è per Harry,ma devi stare via due giorni,non mesi.-Dissi infilandomi il cappotto rosso.
-E va bene,va bene.-Sbuffò aprendo la porta di casa.-Muoviti prima che cambi idea!-Esclamò facendomi uscire per prima;poi mi seguì richiudendo la porta a chiave.
Con la sua auto ci avviammo all'aeroporto e prendemmo l'aereo per Dublino,lei poi si era infilata le cuffie per tutto il viaggio restando in un angolo.Non mi ero lamentata della cosa,avevo fatto lo stesso per non sentirmi sola!Da una parte amavo la musica,riusciva a trasportarmi ovunque volessi.Ripensai all'incontro con Niall di una settimana prima e forse,nonostante lo negassi lui,mi mancava. Mi mancavano le più piccole cose:a partire dal modo in cui si sistemava i capelli,ai suoi lunghi e teneri abbracci. Persino l'unico bacio che c'eravamo dati a Natale sembrava tormentarmi nell'ultimo periodo,sognavo da diverse notti la stessa scena!Il solito film senza un lieto fine però.

Finalmente una volta arrivate nell'enorme città,prendemmo il treno per Mullingar dove ci aspettavano due giorni lavorativi.
Jade non parlava!Più che altro continuava a sbuffare e a guardarsi intorno nervosamente...certamente non si stava divertendo.Era comunque abbastanza scocciante il suo atteggiamento,avrebbe dovuto accettare l'offerta di lavoro senza troppe lamentele,considerando la notevole paga che avremmo ricevuto.
Erano passati circa dieci minuti dal nostro arrivo a Mullingar,ed'eravamo ferme in stazione in attesa di un passaggio.Il maggiordomo mi aveva informata che una macchina sarebbe passata a prenderci:Una Range rover bianca,pneumatici neri e vetri oscurati.Non ne passavano molte da quelle parti,parola del domestico.
-Lo dicevo io che era una bufala.-Brontolò scocciata Jade camminando avanti e indietro.
Non finì neanche la frase,che la famosa macchina arrivò alla stazione e accostò proprio accanto a noi.
-Dicevi?-Alzai un sopracciglio con soddisfazione.La rossa non rispose per l'imbarazzo e in mia compagnia si avvicinò all'automobile.
Un'uomo dagli occhi scuri,brizzolato sulla cinquantina,abbassò il finestrino e ci mostrò un sorriso.
-Siete Ally e Jade?-Chiese indicandoci.
-In persona!-Risposi con entusiasmo.Effettivamente ero felice di quel lavoro,avevo bisogno di cambiare un pò d'aria e Mullingar era perfetta!
Salimmo in auto cercando di mostrarci tranquille,anche se l'atteggiamento snervante di Jade rovinava tutto. Nel giro di mezz'ora giungemmo in una enorme abitazione,L'ABITAZIONE. Il giardino enorme fiorito,una graziosa fontana al centro e degli alberi di pesco circondavano il tutto.
Era uno spettacolo quel posto;Ora capivo il perchè ci pagavano così tanto!Erano delle persone benestanti,anzi,dei ricconi.
Notai lo sguardo di Jade illuminarsi a quella visione,sapere che poi avremmo alloggiato lì,era ancora più entusiasmante.
-Eccoci arrivati!-Disse l'autista parcheggiando.Scesi dal mezzo automobilistico e ammirai in tutto quello splendore l'enorme villa,ora ben visibile nei minimi dettagli.
-E' fantastica.-Sussurrai tra me e me.Contrariamente da quanto mi aspettavo fui sentita dall'autista che ci aveva appena raggiunte con in mano le chiavi di casa.
-Questo posto una volta cadeva a pezzi.I padroni l'anno ristrutturato ed'ora,come potete notare,è incantevole!-Disse infilando la chiave nella serratura del cancello.-Venite,vi mostro la casa,le vostre stanze e vi lascio a Paul.-Continuò avanzando.
-Paul?-Domandò Jade insicura.Le faceva quasi paura quella situazione o forse,cercava solo un pretesto per andarsene.Oramai comunque era troppo tardi,era inutile tornare a Londra dopo il viaggio.
-Il maggiordomo.-Rispose infine il signore poi, sorridendole.
Aprì l'uscio della villa e ci fece entrare,presentandoci per l'appunto Paul,un simpaticissimo maggiordomo tozzo,basso e abbastanza goffo.Ci mostrò le nostre camere e ci fece fare il giro di tutta la casa.
Successivamente,dopo averci dato i nostri compiti per la festa tenutasi il giorno seguente,io e la mia amica ci mettemmo al lavoro.
Ripulimmo tutto da cima a fondo!Ci vollero diverse ore prima di finire ma il risultavo fu incantevole.Ci toccò anche sistemare il giardino:raccattare qualche cartaccia,levare le foglie,pulire il gazebo e iniziare a disporre le sedie bianche sull'erba verdognola.
Dopo una pesante giornata cenammo e tornammo nelle stanze per riposare.
Ancora i padroni non li avevamo conosciuti,tornavano per lo appunto il giorno dopo per il grande evento:La festa di fidanzamento del figlio.

Era finalmente il grande giorno!
Io e Jade fummo svegliate circa alle sei del mattino e iniziammo a lavorare subito.
Con l'aiuto del catering,sistemammo il giardino con banconi bianchi,diverse sedie e decorazioni varie ovunque.Enormi tavolate fiorite furono disposte in modo ordinato in un angolo,sopra vi furono messi:bicchieri da champagne,bicchieri per l'acqua,qualsiasi tipo di piatto possibile ed immaginabile ricamato in oro e delle posate in argento.Nel lato sinistro fu allestito un piccolo palco con un'orchestra;Ciò rendeva l'atmosfera più dolce e romantica,degna di una vera e propria festa.
Verso le cinque di sera iniziarono a disporre il Buffet con tante prelibatezze degne di una famiglia benestante:Caviale,tramezzini a base di pesce,aragoste,torte salate e quant'altro.
Tutto era perfetto!Mancavano solamente gli invitati che sarebbero arrivati per le nove di sera,ovviamente i famigliari e i due fidanzati.
Il maggiordomo mandò me e la mia amica a cambiarci con gli abiti che avevano assegnato alle cameriere per la serata:Una camicia bianca con un gilè nero sopra,infine una gonna a tubo nera ed un paio di ballerine dello stesso colore.I capelli dovevamo legarli in una cipolla.
Finito anche di vestirci tornammo al lavoro!Ci furono presentati i genitori di entrambi i fidanzati e successivamente iniziammo a servire le poche persone che iniziavano ad arrivare.

Guardai l'orologio:Mancavano cinque alle nove e c'era già tantissima gente!Saranno stati una settantina di invitati e avevo sentito dire a Paul che ne mancavano moti altri.
Correvo di qua e di la per servire le persone,tutto stava procedendo per il meglio quando mi scontrai improvvisamente,o come quasi succedeva quella sera,con qualcuno.

-Mi dispiace!-Esclamai tenendo in equilibrio il vassoio.
-Tranqu....Ally?-Alzai lo sguardo non appena ebbi sistemato il bicchiere di champagne,ed incrociai gli occhi blu di Niall.Mi si gelò il sangue nelle vene,ma l'unica reazione che uscì dalla mia bocca fu:'E tu che cazzo ci fai qui?'
-No,tu che cazzo ci fai a Mullingar.-Ribatté imbronciato,o meglio,con un certo tono di nervosismo e imbarazzo.Mi ero dimenticata che lui era Irlandese e che probabilmente abitava da quelle parti.
-Sto lavorando!-Risposi malamente.Non capivo comunque il perchè fosse lì,non capivo il perchè si ostinasse a seguirmi o comunque ad essere ovunque ci fossi io.
-Dovresti andartene.-Sussurrò afferrandomi per il braccio.Aggrottai le sopracciglia e mi staccai dalla sua presa.
-Stai scherzando?-Domandai malamente.-Mi pagano per questo lavoro,figuriamoci se rinuncio perchè ci sei tu!-Sbuffai sonoramente.-Non so perchè sei qui,non so se mi stai seguendo,non so se lavori anche tu o sei un'invitato,cosa che dubito...-Ridacchiai.-Ma non voglio che mi rovini la serata!Stammi alla larga e fingi che io non ci sia.-Conclusi con una smorfia stampata sul viso.Lui rimase immobile a fissarmi,senza aprir bocca,sembrava solamente preoccupato...Per cosa poi?
-Hai intenzione di stare ancora qui?Sappi che io non me ne vado!-Esclamai continuando a parlottare.-Sei tu l'intruso,sei tu che mi segui,sei tu che dovresti sparire!Che poi spiegami:Ci lavori oppure volevi semplicemente pedinarmi?-La mia domanda fu quasi interrotta dal fischio del microfono proveniente dal palco.

-Benvenuti a tutti gentili ospiti!-Disse l'uomo brizzolato sistemandosi la cravatta rossa.-Oggi,come ben sapete è un evento importante!-Continuò ridendo.
-Che meraviglia.-Borbottai roteando gli occhi al cielo.Niall si voltò ancora una volta verso di me e mi ripeté di andarmene bisbigliando.Sembrava teso e piuttosto agitato.
-Taci Horan,io resto qui!-Esclamai più arrabbiata di prima.-Non vedi che stanno facendo un'annuncio importante poi?Stai in silenzio..-
-Stasera festeggiamo il fidanzamento della mia un giorno,futura nuora Katy Hatchinson e del mio amato figlio Niall Horan.-Concluse l'uomo sul palco. Il mio sorrisetto si spense,il mio cuore perse milioni di battiti e sentii una fitta allo stomaco,forse due.
Le mani mi tremarono,le gambe pure..riuscii solo ad incrociare gli occhi di Niall,carichi di tristezza e dispiacere.
Gli invitati applaudirono ma l'unica cosa che sembrava far rumore in quel momento, era il mio respiro corto.Tutto sembrava andare a rallentatore come nei film,avete presente?Osservavo semplicemente il biondo che a sua volta ricambiava lo sguardo senza fiatare,senza sorridere,senza sembrare entusiasta per quello che doveva essere un giorno importante nella sua vita.Complimenti Horan,hai vinto!Ho fatto una figuraccia,ho perso il mio cuore e la mia testa.
Non mi ero mai sentita così!
Dicevo di non amarlo,eppure ora mi sentivo ad un passo dal crollare.Dicevo di odiarlo ,eppure il mio cuore sorrideva ogni volta che lo vedevo.Dicevo di disprezzarlo,ma amavo il modo in cui mi guardava,abbracciava o baciava.Dicevo tante cose eppure ora,era come se l'intero mondo mi fosse crollato addosso.

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Capitolo 23
*** Chapter 22. ***


ATTENZIONE: la FF NON è mia, ma è di questa ragazza: Jessica Cislaghi. Questa è la sua pagina Facebook: One Direction,singer for me. (https://www.facebook.com/pages/One-directionsinger-for-me/216589281769535?fref=ts).
Lei l'ha pubblicata su Facebook e io CON IL SUO PERMESSO la pubblico qui.



Chapter 22.

Il vassoio che tenevo tra le mani, improvvisamente cadde a terra facendo gran rumore.
Tutti si voltarono verso di me zittendosi,ed io imbarazzata ,mi abbassai per raccogliere i cocci dei bicchieri di vetro sparpagliati sul prato.

-Scusate,mi dispiace.-Blaterai ancora osservata.-Continuate pure.-
Niall si abbassò e mi aiutò a sistemare il disastro compiuto,ignorando gli ospiti presenti.
-Lascia perdere.-Dissi sperando si allontanasse da me.Ero ad un passo dal piangere,ma dovevo trattenermi e non mostrare a lui come stavo realmente.Non mi ascoltò e continuò a prendere pezzi di vetro e posarli nel contenitore nero.
-Ti voglio aiutare.-Rispose.
-Niall!-Lo rimproverai.-Ti prego,vattene.-Lui si fermò e aggrottò le sopracciglia.Tenevo la testa bassa per non incontrare i suoi occhi,perchè ero sicura che se l'avessi fatto,sarebbe riuscito a leggere il mio stato d'animo.
Finii di raccogliere tutto e mi alzai da terra guardando i presenti. Non sapevo che dire o fare,avrei desiderato solo sparire in quel preciso istante.

-Ally,che ne dici se andiamo un'attimo in casa?-S'intromise Jade salvandomi da quella situazione.-Scusatela ancora,è un pò sbadata!-Continuò prendendomi per il braccio e trascinandomi nella villa.
Stavo tremando e mi sentivo uno schifo,non appena fui dentro lasciai il vassoio sul tavolo e corsi in bagno.La mia amica non riuscì neanche a fermarmi tanto fui veloce!Mi chiusi dentro e mi raggomitolai in un angolo in lacrime.
Forse mi stavo accorgendo di una cosa davvero spaventosa,mi stavo rendendo conto di qualcosa che avrei sperato non succedesse mai:Mi stavo innamorando di Niall.
Portai le ginocchia al petto e ci sprofondai dentro la testa,singhiozzando silenziosamente.Poco dopo bussarono alla porta e riconobbi la voce squillante di Jade che mi chiamava.
-Ally ti prego,esci di lì.-Disse tirando diversi pugni contro l'uscio-Può capitare di fare cadere un vassoio,non è successo nulla di grave!-Forse lei non capiva il vero motivo per la quale piangevo,ma la cosa era veramente comprensibile,considerando il fatto che avevo sempre negato di provare qualcosa per Niall.
-Sto bene.-Mentii schiarendomi la voce.-Mi sistemo ed esco.-Mi alzai da terra e mi sciacquai la faccia arrossata.I miei occhi erano gonfi e il mascara era leggermente colato.Ci vollero dieci minuti,ma riuscii a rendermi nuovamente presentabile.
Mi guardai allo specchio curvando le mie labbra in un falso sorriso,poi aprii la porta e mi trovai Jade davanti con le braccia conserte.

-Tutto okay?-Chiese fissandomi curiosa.
-Certo che si.-Continuai con la mia messa in scena.Un sorriso e tanto umorismo.-Ti pare che stia male per un vassoio caduto?-Alzai un sopracciglio.-Ero imbarazzata,tutto qui.Mi sono chiusa in bagno per riprendermi dalla figuraccia!-
-Sicura?-Domandò insistente.
-Si Jade,sicura.-Annuii roteando gli occhi al cielo.-Torniamo al lavoro,prima che ci prendano per disperse.-Mi incamminai con tranquillità,falsa,verso il giardino. Gli invitati avevano ripreso ad ingozzarsi,bere e chiacchierare tra di loro,segno che si erano già dimenticati dell'accaduto di prima.

-Eccovi!-Esclamò Paul venendoci incontro.-Questo è un lavoro ragazze!Non potete andare via quando volete.-Disse nervosamente.Aveva ragione,così pensai che trovare una scusa,era la cosa migliore.
-Avevo sporcato l'abito,sono andata in bagno a pulirlo per rendermi presentabile.-Accennai un sorriso.
-Ah,bene.-Sospirò.-Andate a servire i festeggiate,su.-Per mia sfortuna,vera sfortuna,mi toccava servire la coppietta felice e i loro genitori.
Forza e coraggio,mi dissi.Sistemai i capelli un pò spettinati e riempii il vassoio con sei bicchieri di champagne e degli stuzzichini invitanti. Mantenendo un'aria composta,mi diressi al tavolo al centro del giardino.
-Salve.-Ammiccai tremolante.-M-Mi dispiace per l'incidente di prima!-Esclamai al gruppetto.Forse era meglio stare in silenzio e dileguarsi al più presto...probabilmente non gli importava granché delle mie scuse.Il mio sguardo cadeva di continuo sul biondo,speravo mi aiutasse a 'scappare' da quella situazione imbarazzate,ma niente. 
Decisa ad andarmene,finsi l'ennesimo falso sorriso e posai il vassoio sul tavolo.
Niall mi guardava silenzioso,ma ero convinta che dentro di lui si stava ponendo centinaia di domande. Era facile leggere tanto dai suoi occhi blu e di una cosa ora ero certa,non era felice.
Evitai comunque di fare la saputella anche stavolta,specialmente perchè non erano affari miei cosa stesse pensando in quel momento,così mi dileguai senza aspettare troppo.
Ripresi a servire altri tavoli nonostante avrei voluto andarmene a casa mia Quella serata sembrava non finire mai,ogni secondo sembrava durare un secolo.

-Jade?-Chiamai la mia amica che stava raccogliendo delle cartacce da terra.
-Uhm?-Alzò il suo sguardo dolce e mi sorrise.
-V-Vado un'attimo sul retro,ho bisogno di stare cinque minuti sola.-Affermai mettendo le braccia conserte. Una lieve arietta solleticava la mia pelle,facendomi rabbrividire.
-Non stai bene?-
-Ho solo bisogno di stare sola,tutto qui.-Risposi spiccia.Lei mi guardò qualche secondo pensierosa,poi annuì.
-Ti copro io,vai pure.-La ringraziai e rientrai nella villa per prendere la mia giacca blu.Come avevo detto a Jade poi, andai nel giardino sul retro.
Mi appoggiai contro il muro infilando le mani in tasca,dopo aver controllato che non ci fosse nessuno,estrassi il pacchetto di sigarette che avevo preso a Zayn prima della partenza.
Quando avevo soli quattordici anni fumavo,ma poi smisi per il mio bene e quello di mia madre,che non riusciva a sopportare la cosa. Essendo stressata nell'ultimo tempo,avevo pensato di ricominciare.
Presi l'accendino trovatosi dentro il pacchetto stesso, e accesi una Lucky Strike.
Iniziai a fare qualche tiro e tossii.Non ero più abituata alla cosa,per me era come ricominciare.

-Che stai facendo?-Mi voltai di scatto non appena sentii la voce di qualcuno alle mie spalle.Tossendo ancora,lanciai istintivamente la sigaretta per terra e la calpestai.
Non appena alzai lo sguardo mi trovai davanti Niall.
-Adesso devo dare conto a te anche in quello che faccio nella mia vita?-Domandai acida. Non rispose e si sedette sul gradino davanti la porta sul retro.
-La mia era solo una domanda,dovresti smetterla di scaldarti inutilmente.-Affermò dopo qualche secondo di silenzio.
-Volevo restare da sola,ma vedo che con te è impossibile.-Dissi roteando gli occhi al cielo. In realtà ero felice che fosse lì,mi mancava litigare con lui.
-Ti vorrei informare che questa è casa mia.-Puntualizzò. Aveva ragione,ero io l'infiltrata.
-Non lo sapevo,altrimenti non avrei mai accettato questo lavoro.-Risposi imbarazzata.
-Uhm.-
-E tu invece?Da quando sei fidanzato?-Chiesi sgarbata. Non era quello il tono con cui avrei voluto porgergli la domanda,ma purtroppo era uscita così.
-Gelosa?-Ridacchiò.
-Se,contaci.-Sbuffai. Ecco,questo suo atteggiamento mi infastidiva assai.
-La conosco da tempo,i miei genitori hanno pensato che fosse la scelta giusta per me.-Disse abbassando la testa verso il prato.-....E poi non ho più niente da perdere!-Continuò senza neanche darmi tempo di ribattere.-Stare con lei è veramente la scelta giusta.-Concluse facendo le spallucce.
-Beh,auguri allora!-Esclamai accennando un falso sorriso. Non so cosa avrei voluto dirgli in quel momento,ma non mi sembrava il caso di fargli morali o quant'altro,meritava di essere felice.Eppure io sentivo continue fitte allo stomaco,ed una voglia infinita di dirgli che lei non faceva per lui. Non la conoscevo è vero,ma ero sicura,per quel poco che avevo visto in serata,che non era la scelta giusta per il biondo.
-Non farmi gli auguri,non tu.-Rispose alzandosi da terra.
-Adesso non accetti neanche un segno di cortesia?...Sei un vero stupido,non capisco cosa ci trovi la tua ragazza in te.-Pentita,ecco cos'ero. Non era ciò che avrei voluto dirgli,anche perchè non lo pensavo veramente,eppure quelle parole taglienti erano uscite dalla mia stupida bocca.
-A quanto pare lei ha buon gusto.-Ribatté acido.
-E' tutto quello che sai dire?Effettivamente mi aspettavo qualche risposta migliore.-Feci una smorfia divertita.
-Ti stai comportando da bambina gelosa.-Disse con fermezza. Aggrottai le sopracciglia e iniziai a balbettare.
-B-Bambina?Io sarei cosa?T-tu,stupido Irlandese..-Lo indicai avvicinandomi.-..non puoi darmi della bambina!-Esclamai arrabbiata. Odiavo quando mi si diceva una cosa simile,specialmente se lo faceva uno come lui.
-Ho ferito i tuoi sentimenti?-Chiese avvicinando il suo viso al mio.-Tu lo fai spesso e non te ne accorgi neanche,quindi non vedo il perchè dovrei preoccuparmi per una come te.-Il suo sguardo di ghiaccio si incastonò al mio. Mi congelai un attimo,fino a quando schiarii la voce e sistemai il Gilè.
-Per una come me?-Strillai infuriata. Stava esagerando ora,non sapevo dove voleva andare a parare.-Sai che ti dico?Che non m'importa ciò che dici o dirai in futuro,sei solo un coglione Niall.-Detto ciò spalancai l'uscio sul retro per rientrare in casa,ma lui afferrò la mia mano e mi tirò verso di lui.

-Ti odio.-Disse. La cosa strana è che pronunciò quelle parole con un sussurro,con dolcezza e fissandomi in un modo inspiegabile.
Tremai e lo fissai,stringendo più forte la sua mano. Non riuscii neanche più a dire 'Beh',era come se mi avessero mozzato la lingua.
Lui approfittò del mio momento di trance per abbracciarmi,per stringermi forte.Chiusi gli occhi sprofondando la testa nell'incavo del suo collo e mettendo le braccia attorno la sua schiena.
-Smettila.-Bisbigliò stringendomi più forte.
-Di fare che?-Balbettai staccandomi leggermente da lui.
-Smettila di farmi provare tutto questo.-Rispose posando la sua fronte contro la mia. Osservai i suoi occhi chiudersi lentamente e il suo respiro farsi più corto. Non si mosse più di così,si limitò a mantenere unito il nostro abbraccio.
Stavo ancora tremando,ma non per l'aria che mi solleticava le gambe scoperte,semplicemente perchè lui era lì,perchè mi aveva abbracciata nonostante questa fosse la festa del suo fidanzamento.

-Niall?-Improvvisamente una voce squillante distrusse quell'attimo,distrusse tutto ciò che per la prima volta mi stava facendo stare bene.Io e il biondo ci staccammo di colpo impauriti e imbarazzati.
Lei era lì,la ragazza di Niall ci stava fissando maligna e in lacrime dopo quella scenetta.

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Capitolo 24
*** Chapter 23. ***


ATTENZIONE: la FF NON è mia, ma è di questa ragazza: Jessica Cislaghi. Questa è la sua pagina Facebook: One Direction,singer for me. (https://www.facebook.com/pages/One-directionsinger-for-me/216589281769535?fref=ts).
Lei l'ha pubblicata su Facebook e io CON IL SUO PERMESSO la pubblico qui.



Chapter 23.

-Niall?-Improvvisamente una voce squillante distrusse quell'attimo,distrusse tutto ciò che per la prima volta mi stava facendo stare bene.Io e il biondo ci staccammo di colpo impauriti e imbarazzati.
Lei era lì,la ragazza di Niall ci stava fissando maligna e in lacrime dopo quella scenetta.

-Come puoi farmi questo?-Strillò a gran voce.-Il giorno del nostro fidanzamento poi.Mi fai schifo,tu e questa...-Mi indicò senza finire neanche la frase,ma lasciò intendere benissimo cosa stesse per dire.
-Kate,non è come pensi!-Esclamò lui andandole vicino,io rimasi immobile.
-Ah no?Mi prendi per il culo?-La bionda tirò uno schiaffo sul viso pallido di Niall,lasciandogli il segno delle cinque dita,poi corse via.
Lui si voltò verso di me per un attimo,mi guardò con quei suoi occhi blu e si dileguò poco dopo.

#POV'S NIALL.

Decisi di inseguire Kate per darle spiegazioni,per giurarle che non era successo niente.
Vidi la bionda raggiungere suo padre,ma riuscii a fermarla appena in tempo prima che parlasse,afferrandole il braccio.
-Lasciami!-Gridò staccandosi dalla mia presa.
-Fammi spiegare almeno!-Dissi nervosamente. 
-Cosa vuoi dirmi?-Mi spinse con tutte le sue forze lontano da se.-''Non è successo niente Kate,è colpa sua e bla,bla,bla'' Sai che ti dico?Che non ti crederò,quindi evita di raccontarmi cazzate!-Esclamò fulminandomi con lo sguardo. Gli ospiti ci fissavano,compresi i nostri genitori. Erano parecchio confusi da tutto quello che stava succedendo,troppo confusi.
-Kate...-Stavo per parlare e cercare di rimediare in qualche modo,quando vidi Ally raggiungerci. Aveva corso,lo capii dal suorespiro affannato.

#POV'S ALLY.

-Senti..-Iniziai con il dire tenendomi una mano sullo stomaco.-Sono Ally,solo un'amica di Niall!-Esclamai. 
-Adesso ti fingi pure una sua amica?-Rise nervosamente la bionda.-Allora spiegami,anzi,spiegatemi...perchè vi siete ignorati per tutta la sera e poi vi ho trovati appartati a...-
-Fare cosa?-S'intromise Niall aggrottando le sopracciglia.-Abbracciati?-La ragazza abbassò la testa ed annuì.
-Ci conosciamo da mesi.-Dissi io accennando un sorriso.-Quando oggi l'ho rivisto ho pensato solo a lavorare e non intromettermi nella festa del vostro fidanzamento. Poi sono andata sul retro per una boccata d'aria,Niall è uscito e si è deciso a salutarmi con un abbraccio. Siamo amici,niente di più.-Conclusi facendo le spallucce. La ragazza ancora stentava a crederci,faceva saettare lo sguardo da me al suo ragazzo.
-Credimi.-Sussurrò lui prendendole le mani dolcemente. Sentii una fitta allo stomaco e distolsi lo sguardo dai due.
-Ho avuto paura.-Sentenziò lei accennando un sorriso.-Ti amo,ti amo e non voglio perderti.-Si tuffò nelle braccia del suo amato e i presenti applaudirono. Io invece rimasi impassibile,immobile ad osservare quella scenetta sdolcinata.

-Mi dispiace per l'accaduto.-Affermai non appena si staccarono l'una dall'altro.-Non volevo creare disguidi,scusate davvero.-
-Non ti preoccupare.-Disse la bionda porgendomi la mano.-Abbiamo iniziato con il piede sbagliato.Io sono Kate.-Sorrise gentilmente.
-Ally.-Afferrai la mano e la strinsi.
-Ora che tutto è risolto..-S'intromise il padre di Niall,circondando con il braccio il collo del figlio.-Che ne dite se continuiamo a festeggiare?-Ci fu un applauso generale e la festa poté continuare.

-Bene,io vi lascio....divertitevi!-Esclamai in imbarazzo.
-NO!-Mi interruppe Kate afferrandomi il braccio. Stranita aggrottai le sopracciglia e la fissai.-Mi piacerebbe fossi un'ospite,sei amica di Niall...-
-Grazie per la tua cortesia,ma devo svolgere il mio lavoro.-Risposi staccandomi lentamente dalla sua presa. Non volevo essere partecipe di quel party,assolutamente.
-E va bene.-Annuì sorridendomi.-Ma domani ti vorrei invitare a casa mia,daremo un'altra festa!Questa volta però,servirà una maschera.-
-Non credo di poter accettare.-Scossi la testa. Non potevo e non volevo andare,la serata era stata fin troppo strana...e comunque,il giorno seguente dovevo tornare a Londra. 
-Niall,convincila tu.-La bionda si aggrappò al braccio di Horan che non fiatava e si limitava a guardarmi spaesato.
-Domani devo anche tornare a Londra,non posso proprio accettare!-Esclamai cercando una scappatoia.
-Puoi restare per qualche giorno qui a Mullingar...che ne dici?Non credo che per Niall sia un problema,siete amici.-Propose. Era testarda quella ragazza,non accettava un 'no' come risposta.
-Io...-
-Accetta.-S'intromise Niall. Le sue labbra si aprirono in un sorriso.
-Ho detto no.-Risposi cercando di mantenere un tono di voce gentile. 
-Andiamo Ally,siamo amici...no?-Ribatté. Dove voleva parare Niall?Cos'aveva in mente?
-Non insistete,vi prego.-
-C'è qualche ragione per la quale non vuoi restare?C'è QUALCUNO o qualche situazione che vuoi evitare?-Alzò un sopracciglio divertito. Oh si,probabilmente si era accorto che quella situazione mi rendeva vulnerabile e ne stava approfittando.
-Spiegati meglio.-Misi le braccia conserte.
-Hai capito bene-Si fece serio.
-Scusate,io invece non ci sto capendo niente.-Affermò Kate grattandosi la chioma bionda.
-Lascia perdere!-Esclamai allontanandomi dai due. Niall riusciva a farmi innervosire con un batter di ciglio.

-Certo,scappa!-Gridò.-Tanto sei abituata,vero?-
Mi fermai di colpo e mi voltai verso di lui arrabbiata,avrei voluto stampargli le miei cinque dita in faccia,come aveva fatto la sua fidanzata,ma mi limitai a fulminarlo con lo sguardo ed entrare in casa poco dopo.

#POV'S NIALL.

-Forse hai omesso di dirmi qualcosa?-Chiese Kate fissandomi stranita.
-Ah,non preoccuparti.-Le stampai un bacio sulla fronte.-Faccio così per indurla a restare,un giochetto psicologico.-Effettivamente,in parte,questa cosa era vera.
In'oltre,il motivo vero e proprio per la quale volevo restasse a casa mia,era vederla impazzire all'idea che fossi di un'altra. Volevo avere ragione sta volta,dimostrare che lei era pazza di me nonostante continuasse a negarlo.
-Oh,capisco.-Sorrise stringendomi la mano. La cosa buffa di tutta quella situazione era che sarei finito per legarmi maggiormente ad Ally,anzi,già lo ero fin troppo.
Forse stavo sbagliando tutto nuovamente,era inutile e ingiusto correrle dietro,farla impazzire e quant'altro ora che avevo Kate,ma era più forte di me.
-Vado un'attimo in casa,vedo se riesco a convincerla.-Sussurrai. Lei annuì per poi baciarmi. 
Mi sentii vuoto,completamente vuoto.
Ally con un abbraccio mi trasmetteva l'infinito,Kate invece non c'era mai riuscita.
Si distaccò da me e a quel punto mi sentii libero di tornare dentro e parlare con la mora.

#POV'S ALLY.

Mi appoggiai contro il tavolo nervosamente,cercando di non dare di matto.Improvvisamente Niall entro in cucina e io li andai incontro,spingendolo poi contro il muro alle sue spalle. Bene,non ero affatto calma! Avevo appena mandato a puttane l'idea di 'non dare di matto'.
-Che cazzo hai in mente?-Strillai furiosa.-Ti diverte farmi arrabbiare?-
-Effettivamente,si.-Affermò con estrema tranquillità. Ribaltò la situazione,spingendo me contro il muro la quale prima,lui era appoggiato.-Sai su cosa ho ragione?-Domandò tenendo le mani contro la parete,attorno il mio capo.-Tu sei fottutamente gelosa.-
-Io cosa?-Iniziai a ridere,una risata isterica per la cronaca. Non sapevo se volevo nascondere la verità o dimostrare a me stessa che si stava sbagliando.
-Lo sei,l'ho capito.-Affermò avvicinando il suo viso al mio.-Avresti accettato di restare,avresti detto di si.Hai paura invece,paura di dimostrare che ho ragione.-Sorrise con soddisfazione.
-Ti baglio Horan,io non sono affatto gelosa.-Risposi spingendolo via da me.-...E sai che ti dico?Che resterò. Passeremo dei giorni insieme e ti dimostrerò che non provo niente,che tra me e te non c'è assolutamente nulla e che io non sono gelosa.Ti dimostrerò che ti stai facendo solo stupidi film mentali.-
-Perfetto allora.-Si passò una mano tra i capelli dorati. Sarò felice di ospitarti a casa mia,Ally.-Fece un'inchino.
-Ti odio.-Lo guardai con disprezzo e feci una smorfia.Dopo averlo scansato e superato,uscii dalla villa andando incontro alla sua ragazza.

-Allora,resterai?-Domandò mettendo le braccia conserte. Ci pensai qualche secondo,ed annuii con la testa.
-Si,credo proprio di si.-
Non avevo paura di restare in quella casa,non avevo paura della sua fidanzata,non avevo paura delle mie gelosie,dei battiti del mio cuore...avevo semplicemente paura di dimostrare a lui,che aveva ragione.

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Capitolo 25
*** Chapter 24. ***


ATTENZIONE: la FF NON è mia, ma è di questa ragazza: Jessica Cislaghi. Questa è la sua pagina Facebook: One Direction,singer for me. (https://www.facebook.com/pages/One-directionsinger-for-me/216589281769535?fref=ts).
Lei l'ha pubblicata su Facebook e io CON IL SUO PERMESSO la pubblico qui.



Chapter 24.

La stanza che mi aveva dato Niall era davvero molto bella e spaziosa.
Sarei rimasta lì quanto bastava per dimostrargli che si stava sbagliando,che le sue idee su di me erano stupide e insensate.

-Ti piace?-Chiese poggiandosi contro lo stipite della porta.Io nel frattempo ero entrata e guardavo la camera in tutto il suo splendore.Un enorme letto matrimoniale al centro,una scrivania a destra e un armadio marrone a sinistra.
-Si.-Risposi voltandomi verso di lui.Mi squadrò e aggrottai le sopracciglia nervosamente.-Beh?Ora puoi anche andare.-Borbottai posando le mani sui fianchi.
-Potresti anche ringraziarmi.-Disse rimanendo lì,ad osservarmi.
-Per cosa?Per avermi quasi obbligata a restare?-Domandai acida.
-Obbligata?No,non l'ho fatto.-Rispose scuotendo il capo.
-Oh certo,adesso neghi?-Chiesi andandogli incontro. Lui non si allontanò ed osservò ogni mio passo verso la sua figura.-Sai perchè non ti sopporto?Oltre ad essere uno stronzo,sei pure un bugiardo.-
-Ah,ma davvero?-Alzò un sopracciglio e mi afferrò per i fianchi.Iniziò poi a farmi il solletico fino a farmi indietreggiare verso il letto matrimoniale della stanza.
Mi buttai sopra e cercai di dimenarmi per farlo smettere,ma continuava e non voleva arrendersi.

-Ti prego,smettila!-Dissi ridendo a crepapelle.
-Prima chiedimi scusa..-Si fermò qualche secondo,per farmi riprendere fiato.
-Per..per averti dato dello stronzo bugiardo?-Chiesi. Lui annuì e sorrise dolcemente.
-Non ti chiederò scusa,ho detto solo la verità.-Lo spinsi via e scesi dal letto,correndo per il corridoio. Feci solo pochi passi e mi scontrai con il padre di Niall,che scattò all'indietro e mi guardò malamente. Non avevo mai visto uno sguardo più freddo e intimidatorio di quello,o forse,l'ultima volta che avevo incontrato occhi così inquietanti era quando stavo con Max.
Horan mi raggiunse poco dopo ridendo ancora,e si fermò nel momento stesso in cui incontrò lo sguardo freddo del padre.

-Mi dispiace.-Affermai imbarazzata. Cercai di non mostrarmi troppo turbata da quella situazione.
-Credo che dovreste andare a dormire.-Disse con acidità l'uomo,indicando me e suo figlio.-Subito.-Continuò.
Annuii debolmente e lentamente mi diressi verso la mia camera,seguita dallo sguardo attento di Niall.
-Buonanotte.-Bisbigliai voltandomi un'attimo verso i due,poi scomparsi dentro la mia stanza.

#POV'S NIALL.

Lo sguardo freddo di mio padre l'aveva sicuramente intimorita,tutti erano sempre un pò scossi quando lo conoscevano.
-Che stai combinando?-Mi domandò con tono duro.
-Perchè?-Alzai un sopracciglio confuso. Non capivo cosa intendesse.
-Con quella ragazza..-Rispose vago,ma capii al volo.
-E' un'amica.-
-Non mi piace.-Affermò mettendo le braccia conserte.
-Tu non la conosci.-Scossi il capo nervosamente. Mi dava fastidio che desse giudizi affrettati su una persona la quale sapeva a mala pena il nome.
-E tu invece?Quando l'avresti conosciuta?-Domandò aggrottando le sopracciglia.Il suo tono di voce si fece più aggressivo.
-Non ha importanza.-Cercai di tagliar corto per non litigarci.-Vado,forse è meglio.-Lo scansai ma lui mi fermò,stringendomi il polso.
-Non deludermi figliolo.-
-Perchè dovrei?-Chiesi. Mio padre non rispose e lasciò andare il mio braccio,ci scambiammo un rapido sguardo poi me ne andai a dormire.

POV'S ALLY.

La luce del sole penetrava dalla finestra,colpendomi il viso pallido. Trascinai la coperta al di sopra della mia testa, coprendomi del tutto e rimanendo nell'oscurità. I pensieri quella notte avevano vagato ovunque...a partire da tutto ciò che era successo al sera prima.Mi sentivo da una parte strana e pentita di aver accettato di restare,mentre un'altra parte di me non lo era.
-Ally!-La voce di Jade mi fece spalancare gli occhi leggermente socchiusi,e balzare fuori dalle coperte per lo spavento.Era appoggiata contro il muro della stanza e sorrideva.
-Mi hai spaventata.-Dissi respirando profondamente.Intanto tornai a distendermi chiudendo gli occhi.
-Scusa.-Rispose accennando un sorrisetto divertito.
-Sono stanca morta.-Affermai poi buttandomi il cuscino addosso.
-Mi dispiace averti disturbata,ma volevo salutarti...-Disse accomodandosi nel bordo del letto.
-Quindi non vuoi proprio restare?-Il mio sguardo si fece amareggiato e lei fu davvero dispiaciuta della cosa.
-Sai che mi è difficile stare senza Harry,e poi mi manca fin troppo Londra.-Rispose guardandomi dolcemente. Io capii,la capii davvero. Lei amava il riccio,lei amava la nostra città e stare distante da tutto ciò,la metteva a disagio.
-Allora ci vediamo tra qualche giorno..-Scesi dal letto e le andai vicino.Lei si alzò e mi abbracciò forte,un abbraccio da vera amica,quello di cui avevo bisogno prima di affrontare quella lunga settimana da sola,perchè si,ero sola.
-Ti voglio bene.-Bisbigliò accarezzandomi la schiena. Abbozzai un sorriso dolce misto alla tristezza e la lasciai finalmente andare via.
Forse stavo sbagliando a restare lì.Che senso aveva?Non conoscevo nessuno a parte Niall,mi sarei sentita solo un pesce fuor d'acqua. Sapevo bene che era un errore,eppure la decisione era presa ed era inutile tornare indietro.
Andai in bagno e mi feci una doccia molto velocemente,mi rivestii indossando Jeans e maglietta e mi diressi in cucina. Quella casa era così grande che quasi avevo paura di perdermi.
Percorsi una lunga scalinata nella quale incontrai Paul che mi salutò con un caloroso abbraccio.Ecco,lui era una delle poche persone che mi avrebbero fatta stare bene in quel breve arco di tempo in cui sarei stata a casa Horan.
Finalmente,accompagnata dal gentile maggiordomo,giunsi nell'enorme cucina.
Seduti al tavolo c'erano i genitori di Niall che facevano colazione e parlavano tra di loro. Mi sentii un pò imbarazzata da quella situazione,indietreggiai di qualche passo sperando di non essere notata,quando la donna bionda alzò lo sguardo incrociando i miei occhi scuri.
-Buongiorno!-Esclamò abbozzando un sorriso. 
-Ciao.-Risposi grattandomi il capo. Mi squadravano da testa a piedi,come se dovessero darmi un giudizio da un momento all'altro. Iniziai a pensare a tutti i miei difetti fisici,sentendomi quasi in colpa con me stessa più di quanto già non fossi solitamente. Li lasciai fare comunque,non potevo scappare o nascondermi.
-Ally..-La voce di Niall ruppe quel silenzio fattosi imbarazzante,e mi rese veramente felice.
-Oh,ciao!-Riuscii finalmente a respirare profondamente e ad accennare un sorriso.
Ero sollevata che fosse arrivato in quel momento,non avrei retto ancora per molto i suoi freddi genitori.
-Facciamo colazione fuori?-Bisbigliò. Annuii ed uscii dalla cucina,dopo aver salutato rapidamente i due.
-Allora,dove preferisci andare?-Chiese afferrando il cappotto appeso all'attacca panni.
-Con te da nessuna parte.-Risposi bisbigliando. Stava prendendo la cosa troppo seriamente,forse non aveva ancora capito che restavo solo per dimostrargli che si sbagliava.
-Ma hai...-
-Volevo solo trovare una scusa per andarmene dalla cucina.-Affermai con estrema sincerità.-Ora io andrò a fare colazione per i fatti miei,e tu per i fatti tuoi.-
-Ecco,ciò dimostra che non vuoi stare in mia compagnia per il motivo che ho detto ieri...-
-No,forse non ci siamo capiti..-Mi avvicinai lentamente a lui.-Non voglio venire con te e basta.-Risposi amara.
-Dimostra che mi sbaglio.-Avvicinò il suo viso al mio. Le ginocchia tremarono,il mio cuore accelerò i suoi batti e mi sentii improvvisamente agitata.
-I-Io..-
-Quindi?-Il suo sguardo incastonato al mio mi rendeva completamente in trance,come se non capissi più nulla. Riuscii a riprendermi solo quando il biondo si permise di sfiorarmi il viso con la sua mano.
-Stai fermo!-Strillai cattiva. Indietreggiai di qualche passo e presi la mia giacca.-Faremo colazione insieme,ma se lo faccio,è solo per dimostrarti che non siamo altro che conoscenti.-Puntualizzai aprendo la porta di casa.Mi voltai verso il biondo che stava ridendo e lasciai che mi seguisse.

Mullingar era davvero un bel posto,mi piaceva stare lì.Non era affollato quanto Londra,era decisamente più piccolo e accogliente. 
-Questo è il bar in cui vado solitamente.-Indicò una piccola caffetteria,sembrava carina da fuori,così optai per entrare in quella.
Ci sedemmo ad un tavolo e nell'attendere che qualcuno prendesse le nostre ordinazioni,restammo in silenzio.
-Vogliamo passare l'intera mattinata così?-Chiese Niall decidendo di rompere il ghiaccio.
-Sei tu che hai voluto uscire con me.-Risposi malamente. 
-Speravo di intraprendere almeno una conversazione...-Borbottò tra se e se,ignorando il fatto che stava parlando ad alta voce e che io lo stavo sentendo.
-Sai che ti dico?Che me ne vado e ti lascio da solo.-Mi alzai dal tavolo,ma lui afferrò la mia mano evitando che scappassi.
-Dove credi di andare?-Domandò ridacchiando. Mi guardai intorno ed'improvvisamente mi accorsi che non sarei potuta andare da nessuna parte. Non conoscevo quella zona,quella città,quelle strade.Non conoscevo niente,mi sarei solamente persa. Lentamente tornai a sedermi abbassando lo sguardo sul tavolinetto in legno.

-Niall,ehi...-Finalmente una cameriera di mezza età si avvicinò a noi con in mano un blocchetto bianco.-Chi è lei?Una nuova ragazza?-Domandò tirandogli due gomitate sulla spalla.-Devo ammettere che fin'ora è la più carina che ho visto..-Continuò facendomi arrossire.
-Veramente non sono la sua ragazza.-Mi affrettai a mettere in chiaro le cose.
-E' un'amica.-S'intromise Niall guardandomi. Il suo solito bellissimo sguardo,quello per la quale riuscivo a sciogliermi.
-Conoscente.-Sputai fredda,evitando quelle iridi così azzurre e ipnotizzanti.
-Come dice lei.-Fece le spallucce guardando la donna. Dall'etichetta attaccata alla maglia bianca potei leggere il suo nome:Beth.
-Bene,che vi porto?-Chiese facendo saettare lo sguardo da me a Niall.
-Per me solo un The.-Dissi. Non volevo cibo,non ora. Nonostante fosse passato qualche mese dal mio crollo,nonostante solo poco tempo fa ero stata malissimo,non ero pronta a mangiare come una volta,almeno non subito.
-...Portale anche una Croissant.-
-NO!-Risposi fulminando con lo sguardo il biondo.
-Ally...-Sussurrò il mio nome dispiaciuto.
-La prego,mi porti solo un The.-Sorrisi debolmente,sentendomi quasi in imbarazzo. Era l'ennesima volta che mi sentivo così,era una situazione insostenibile.
-Per te Nialler,cosa ti porto?-Domandò mostrando lui un sorriso delizioso.
-Croissant,Caffé con molto zucchero,qualche biscotto e...-
-Direi basta così,no?-Le disse Beth alzando un sopracciglio. Niall mi guardò arrossendo e sussurrò un :''Si,basta così.''
La donna ci guardò teneramente poi se ne andò al banco per preparare ciò da noi richiesto.

-''Nialler?''-Domandai alzando un sopracciglio.Quel soprannome lo trovavo veramente buffo.
-Beh?Che c'è di male?-Ribatté grattandosi il capo. Oramai avevo capito che lo faceva ogni volta che si sentiva imbarazzato o a disagio.
-No niente,chiedevo.-Ridacchiai silenziosamente e lui se ne accorse.
-Qualcosa mi dice che mi stai pigliando per il culo.-Disse con un tono di voce alterato.
-Il mio gatto si chiamava così.-Ecco,l'avevo detto. La mia risata ora si fece rumorosa,tanto che attirai l'attenzione di altri due clienti nella caffetteria.
-Non ci trovo niente di divertente.-Borbottò sbuffando il biondo,che rigirava i pollici.
-Io si invece.-Ancora ridevo,tanto che le lacrime iniziarono a scivolare dai miei occhi scuri. Per la prima volta stavo ridendo di gusto e la sensazione era veramente bella. Lui,dapprima con sguardo imbronciato,ora mi fissava intenerito e addolcito.Dopo essere arrossita violentemente,mi sistemai una ciocca di capelli dietro l'orecchio e mi schiarii la voce.
-Che c'è?-Domandai.
-Sei bellissima quando sorridi.-Rispose con estrema tranquillità. Non era la prima volta che qualcuno me lo diceva,ma era la prima in cui mi sentivo così.

-Ecco il tuo The.-Disse Beth rompendo quel momento. Scossi il capo e tornai alla realtà,quella in cui dovevo dimostrare a Niall che si sbagliava. Basta rimanere ipnotizzata dai suoi occhi,basta battiti del cuore accelerati.BASTA.
-Grazie.-Bisbigliai stringendo il bicchiere tra le mani. Intanto la donna posò anche la croissant,la cioccolata e i biscotti davanti al volto di Niall.
-Grazie mille Beth!-Esclamò lui addentando un pezzo di brioches al cioccolato. Finimmo la nostra colazione in silenzio,poi uscimmo dal locale dopo aver pagato.

-Stasera quindi verrai?-Chiese camminando al mio fianco.
-Dove?-Mi voltai verso di lui.
-Alla festa in maschera a casa della mia ragazza.-Rispose. La sua ragazza,quasi mi ero dimenticata che ce l'avesse.
-Ah..si...certo.-Risposi annuendo debolmente.
Tornai a guardarlo ma nel momento stesso in cui lo feci, sentii una stretta allo stomaco. Ora sapevo che apparteneva ad un'altra,ora sapevo che avrei dovuto smetterla di comportarmi così ed andarmene. Era stupido restare,stupido perchè io ero troppo orgogliosa per gridare a lui e al mondo intero di amarlo. E poi era tardi!Io avrei ferito Kate,e per quello che avevo visto era una brava ragazza.
I sensi di colpa si fecero sentire,mi stavo pentendo di tutto,ma questa volta seriamente.
-Anzi no,non verrò.-Dissi mordendomi un labbro.
-Cosa?-Si irritò. Mi dispiaceva,mi dispiaceva per essere restata,mi dispiaceva che grazie al mio stupido cuore ora mi ritrovavo a ferire delle persone.
-Voglio tornare a Londra.-Risposi tremando. E se avessi pianto davanti a lui mi sarei sentita ancora peggio,così forse era meglio muoversi e scappare.
-Allora perchè sei restata?Potevi andartene,potevi evitare di fingere che stessi bene pur sapendo che sono fidanzato...-
-SMETTILA!-Gli gridai contro furiosa.-Tu non puoi capire...-
-No,io posso capire eccome!-Esclamò avvicinandosi a me.-Non avrei dovuto chiederti di restare.-Si fece composto.-....Vai via pure,quando vuoi.-Concluse dandomi le spalle.
-Io non ti amo.-Mentii. Questa era stata la bugia peggiore che avessi mai detto in vita mia.-Non provo assolutamente niente per te.-Continuai ad un passo dal piangere.Era necessario dirlo,perchè se da quello che avevo capito Niall sentiva ancora un minimo d'amor per me,era giusto che fosse solo ed esclusivamente di Kate. Non poteva mettere due piedi in una scarpa,non era ingiusto. Non poteva calzare una situazione che non faceva per lui,non poteva guardare sia me che la sua ragazza!Io ero il terzo incomodo,era ora di farsi da parte e lasciarlo libero.
Perchè si sa..quando ami davvero una persona,vuoi solo la sua felicità.

#POV'S NIALL.

Corse via da me,di nuovo.
Ero un coglione,uno stupido! Le avevo chiesto di restare perchè ancora l'amavo,perchè non riuscivo ad accettare il fatto che non sarebbe mai stata mia.
Non avevo pensato a Kate,non avevo pensato alle parole di mio padre,ma solo ai sentimenti che provavo per Ally.
Non potevo ferire la mia ragazza,non potevo farlo ora che il nostro fidanzamento era ufficializzato.
Era giusto che Ally se ne andasse,giusto che io la dimenticassi una volta per tutte.
L'amore faceva schifo,ed io lo stavo provando sulla mia pelle.

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Capitolo 26
*** Chapter 25. ***


ATTENZIONE: la FF NON è mia, ma è di questa ragazza: Jessica Cislaghi. Questa è la sua pagina Facebook: One Direction,singer for me. (https://www.facebook.com/pages/One-directionsinger-for-me/216589281769535?fref=ts).
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Chapter 25.

Avevo infilato le ultime cose in valigia,pronta per ritornare finalmente a Londra. Qualcuno improvvisamente bussò alla porta della stanza,che lentamente si aprì con un leggero scricchiolio. Mi voltai di scatto incrociando gli occhi cerulei di Paul,che mi scrutavano attentamente sistemare le ultime cose..-Quindi parti?-Chiese accomodandosi sul letto.
-Si,è la cosa migliore.-Risposi schiarendomi la voce. Ancora avevo gli occhi rossi e gonfi per le lacrime versate,ma speravo che non se ne accorgesse. 
-Penso che tu sia la migliore ragazza che Niall abbia mai conosciuto.-Affermò sorridendomi dolcemente. Mi fermai osservandolo,seduto con le gambe accavallate in un angolo.
-Non lo sono.-Bisbigliai con voce roca. Sentivo gli occhi nuovamente pizzicarmi e lo stomaco restringersi in una morsa.
-Invece si Ally,fidati.-Disse avvicinandosi a me. Posò la sua mano sulla mia spalla e accarezzò poi lentamente il mio braccio.-Non l'ho mai visto guardare qualcuna nel modo in cui osserva te. Credevo che l'amore non esistesse fino a quando non ho visto voi due:il modo in cui vi sorridete,litigate o vi sfiorate anche solo con gli occhi. Per quello che ho visto in questi due giorni,voi vi amate.-Concluse. Pensavo che nessuno avrebbe mai detto nulla di simile,eppure Paul l'aveva appena fatto.
-E' sbagliato anche solo parlare di questo.-Dissi trascinando la valigia in un angolo della stanza.-Lui è fidanzato,lei lo ama.-
-E tu?-Chiese tornando al mio fianco.
-Non conta ciò che penso,provo...-Risposi appoggiandomi contro la porta alle mie spalle. Ora le lacrime rigavano il mio viso senza tregua,ma Paul aveva capito tutto da subito e non mi preoccupavo di piangere davanti a lui.
-Conosco Niall sin da quando era un bambino...-Iniziò col dire.-Ha conosciuto tante ragazze,ne ha frequentate così tante che è persino difficile tenerne il conto...-Rise debolmente.-Ma nessuna e ripeto,nessuna l'ha mai guardata come fa con te.-
-Non ha più importanza.-Asciugai gli occhi.-Io ora torno a Londra e gli dico addio,per sempre.-
-Hai presente la fiaba di cenerentola?-Domandò con un sorriso. Aggrottai le sopracciglia confusa e risposi con un flebile 'Si.' Gli sembrava il caso di parlare di favole?Dopo quello che stavo passando,l'ultima cosa di cui avevo bisogno era pensare a quanto le protagoniste di ogni storia fossero fortunate.
-La fata decise di regalare alla fanciulla una serata al ballo e...-Continuò. A quel punto capii tutto.
-NO!-Lo interruppi scuotendo il capo.-So dove vuoi arrivare,ma questa storia la concludo qui.-
-Vai alla festa di stasera,salutatevi senza rancore.-Afferrò le mie mani dolcemente.-Se non lo farai te ne pentirai sicuramente domani.-Sussurrò facendosi ora serio. Non aveva senso andare al party organizzato dalla SUA ragazza,a mio parere avrei peggiorato solamente le cose ed avrei reso la partenza più difficile.Scossi il capo e lasciai andare la testa all'indietro.
-Non posso,non voglio e non ci riesco.-Dissi chiudendo gli occhi.
-Invece si.-Mi scrollò riportandomi alla realtà.
-Non posso essere sua amica.-
-Infatti non devi.-Sorrise appena.-Semplicemente devi chiarire e dirgli come dici tu 'Addio'.-E se Paul aveva ragione?Che mi costava salutarlo?Gli avrei chiesto scusa,gli avrei augurato il meglio e me ne sarei andata senza il rimorso di averci litigato. Salutarlo ammirando il suo sorriso meraviglioso,sarebbe stato sicuramente meglio che un addio carico di rancore.
-Va bene,andrò.-Mi arresi alle sue volontà.
-Perfetto,mi aspetti un attimo?Devo trovarti un abito-Ammiccò spiccio.Annuii e lo vidi saettare fuori dalla stanza rapidamente. Mi accomodai così sul letto,ancora confusa ed indecisa su cosa fare veramente quella sera. Milioni di pensieri si fecero spazio nella mia testa,ancora più di prima. Non mi ero mai sentita così! Nonostante avessi anche solo per un attimo creduto di amare Max,mi stavo rendendo conto che ero stata solo schiava di lui,dell'unica figura maschile che sembrava inizialmente volermi bene. Non avere un padre al mio fianco mi aveva resa vulnerabile,così tanto da farmi maltrattare da un bastardo come Max. Invece con Niall era diverso,completamente diverso. I miei sentimenti erano veri,così veri che avevo paura.
Paul entrò nuovamente in stanza come se fosse un fuggitivo. Camminava in punta di piedi e si avvicinava a me con aria furtiva. In sua compagnia c'era una donna:Alta,bionda,sulla cinquantina.
-Siamo in camera da soli non c'è bisogno che fai così!-Esclamai ridendo. Era buffo quell'uomo,ma allo stesso tempo dolce e molto simpatico. Magari mio padre fosse stato così,avrei sicuramente avuto un'infanzia migliore.
-Giusto,hai ragione.-Si grattò il capo e posò sul letto una scatola. Mi guardò e ricambiai lo sguardo con confusione.
-Lei è Mary,ti truccherà e sistemerà i capelli.-Mi presentò la donna al suo fianco.
-Piacere.-Allungai il braccio,stringendo poi la mano della donna. Il mio sguardo si posò successivamente sul pacco sdraiato sul letto.
-Cos'è?-Chiesi aggrottando le sopracciglia.
-Come 'cos'è?'-Ribatté aprendo la scatola con foga,come un bambino che apre un pacco regalo il giorno del suo compleanno.-Ti ho detto che ti avrei cercato un abito per la festa ed eccolo!-Esclamò tirando fuori un meraviglioso vestito(Simile a questo:http://weheartit.com/entry/50587090/via/alexhasdibsonRyanlochte)
Era rosso,con uno strascico che toccava appena,appena per terra. La maschera in pizzo dello stesso colore,era davvero magnifica.
-Muoviti a vestirti o faremo tardi!-Disse spingendomi verso il bagno frettoloso.-Sono sicuro che andrà tutto bene.-Sorrise uscendo dalla stanza e lasciandomi lì con Mary.
Come richiesto iniziai a prepararmi anche se non ero sicura di voler andare realmente a quella festa,forse era tutto un errore. Mi piazzai davanti lo specchio una volta sistemato:trucco,capelli ed indossato l'abito insieme alla maschera.
Rimasi incantata da ciò che i miei occhi potevano vedere. Ovviamente non ero io la bellezza in questione,ma quell'abito rosso che ricadeva sul mio corpo.

-Finito?-Paul spalancò la porta senza neanche bussare e il suo viso apparve vero e proprio stupore.-Ally,sei una...una meraviglia.-Affermò facendomi fare un giro su me stessa. Arrossii e lo ringraziai. Dopo avermi ammirata e contemplata per qualche minuto,senza farsi notare dai genitori di Niall,mi portò fuori dalla villa dove mi aspettava un'auto.
-Buona fortuna tesoro.-Disse l'uomo,dandomi un caloroso abbraccio. Ricambiai senza indugio e mi infilai successivamente nella macchina che mi avrebbe portata alla festa.

POV'S NIALL.

Ero appoggiato contro il bancone e sorseggiavo il mio Drink. Avevo impresse le parole che mi aveva detto Ally nel pomeriggio,il suo volto ed il momento in cui se n'era andata. Forse era vero,non provava niente per me...avevo creduto in qualcosa di troppo grande.
Avvilito buttai giù tutto d'un fiato il mio bicchierino di vodka,lasciandomi poi andare contro il muro alle mie spalle. Kate stava parlando con degli ospiti in mezzo la pista da ballo,la stessa cosa che teoricamente avrei dovuto fare io.Invece me ne stavo fermo come un vegetale ad aspettare che qualcosa cambiasse.Ma cosa?Effettivamente peggio di così non poteva andare.
Guardai l'ora sul mio orologio da polso:21.30. Probabilmente Ally era già arrivata a Londra e magari era già a casa sua.

-Hai deciso di passare la tua serata qui?-Domandò qualcuno. Mi voltai lentamente osservando il ragazzo davanti a me. Nonostante avesse la maschera come tutti i presenti,compreso io,riuscii a riconoscerlo subito:Era mio fratello Greg.
-Ehi!-Esclamai accennando un sorriso stupito.-Come stai?Che ci fai qui?-Domandai abbracciandolo. Era da tempo che non lo vedevo!Stava studiando medicina in Francia oramai da due anni,tornava solamente durante le feste per passarle in famiglia.
-Sto bene fratello,sono venuto a farti gli auguri!-Rise dandomi una pacca sulla spalla.-Allora sei fidanzato ufficialmente...-
-Così pare.-Sbuffai.Sbuffai forse un pò troppo rumorosamente da confonderlo.
-Non mi sembri felice.-Affermò.
-Forse dovrei è solo che...-Non finii di parlare che il mio sguardo si posò sulla ragazza che stava scendendo ora la scalinata. Abito rosso,capelli raccolti con un fermaglio e una maschera in pizzo le copriva il viso. Eppure sapevo chi era,l'avevo capito sin dal momento stesso in cui avevo alzato lo sguardo. 
Una cosa era certa,io l'avrei riconosciuta ovunque. Non importava se ci sarebbero state milioni di persone in una pizza affollata,io ero sicuro che l'avrei trovata,perchè si,io la trovavo sempre:Con gli occhi,la mente....col cuore.
Sembrava che tutto si fosse fermato improvvisamente,o forse era successo veramente. Gli sguardi tutti puntati su di lei,la musica accompagnava la sua entrata,ma i battiti del mio cuore sembravano l'unica cosa a far rumore.
-E lei chi è?-Domandò con un sorriso beffardo Greg. Lo fulminai con lo sguardo e dopo essermi sistemato la mascherina sul viso,mi avvicinai alla mora. Era così bella che illuminava tutta la sala.

(Mettete last first kiss:http://www.youtube.com/watch?v=IEo8A8OzEQE ♥)

-Perchè sei qui?-Chiesi prendendole la mano dolcemente. Mi ero già dimenticato di ciò che era successo nel pomeriggio,vederla alla festa era stata una sorpresa che aveva cambiato il mio umore.
-Che tempismo!-Rise debolmente.-Mi hai già riconosciuta?-
-Sempre.-Risposi trascinandola verso la pista da ballo. Fortunatamente nessuno riconobbe lei o me...neanche Kate. L'ultima volta che le avevo parlato avevo su ancora il giaccone e non avevo neanche indossato la maschera,quindi ero quasi sicuro che non sapesse fossi io.
-Ho deciso di venire per dirti alcune cose...-Iniziò con il dire Ally. Io le cinsi con un braccio la vita,mentre con l'altro le presi la mano e iniziai a farla ballare.
-Ovvero?-Domandai. Ogni nostro passo era accompagnato da una bellissima canzone. 
-Sono venuta per dirti addio.-Rispose tutto d'un fiato. Il mio cuore perse un battito,forse cento. Lei non poteva capire quanto mi sarebbe mancata,non poteva capire quanto male mi facesse sentirle dire questa cosa,non lo sapeva.
-Non farlo.-La pregai fermandomi di colpo.-Ti prego.-Sussurrai posando la mia fronte contro la sua. 
-Devo..-Bisbigliò semplicemente. La sua voce flebile tremava e dalle fessure che trasparivano dalla maschera,riuscii ad intravedere i suoi occhi lucidi.
-No,non per forza!-Dissi stringendole entrambe le mani.-Potremo rimanere amici,no?-
-Niall,noi non siamo amici.-Rispose facendo le spallucce. Si morse un labbro per trattenere le lacrime.
-Allora cosa siamo?-
-Siamo tutto,tranne che amici.Non lo saremo mai,perchè tu non mi guardi come se fossi tua amica...-
-E tu?-La interruppi io. Lei credeva che non mi fossi accorto del modo in cui i suoi occhi incrociavano i miei,eppure io vedevo tutto.
-Io non lo so.-Concluse allontanandosi leggermente da me.-La cosa che però so per certa è che devo andare,devo lasciarti vivere la tua vita!-Esclamò accennando il più falso dei suoi sorrisi. Lei non voleva questo e neanche io.-Ti auguro di essere felice,così felice da sentirti male.Ti auguro di amare fino allo sfinimento e di essere ricambiato.Ti auguro ogni cosa bella,perchè te lo meriti....Ora io devo andare.-Stava per lasciarmi,stava per allontanarsi da me.-Addio.-Sussurrò la fatidica frase,quella che odiavo sentir dire a qualcuno...specialmente da chi amavo.La vidi correre via da me,veloce come il vento. Il suo strascico svolazzava lentamente,seguendo i suoi passi incerti. Non seppi bene che fare,ma la cosa sicura era che non volevo lasciarla andare prima di averle dato l'ultimo bacio,prima di averla stretta tra le mie braccia un ultima volta.
Dopo averci pensato per neanche un secondo la seguii. Iniziai a correre fino a raggiungerla fuori,nell'enorme giardino che si estendeva nella villa.

-Ally,fermati!-Gridai con tutto il fiato che avevo in gola,scaraventando la mia maschera sul prato.Non volevo perderla,non ora che l'avevo trovata. Perchè un'amore così grande credevo non potesse esistere,eppure lo stavo provando proprio io.
-Ally,aspetta!-Strillai nuovamente,questa volta riuscii a raggiungerla.Le afferrai il braccio voltandola verso di me e facendo scontrare il suo corpo contro il mio. Avevo il fiatone,lei lo stesso.Mi ci vollero due secondi per guardarle gli occhi attraverso la mascherina,diverse lacrime si facevano strada sul suo viso pallido.Non pensai più a niente in quel momento:Non pensai a Kate,ai miei genitori,a mio fratello e al resto del mondo,pensai solamente a ciò che mi faceva stare bene in quel momento...Lei.
La tirai verso di me senza indugio,facendo combaciare poi le nostre labbra.

#POV'S ALLY.

Ogni parte di me voleva spingerlo lontano,voleva gridargli di starmi alla larga,ma era il mio cuore a comandare. Lui non mentiva mai,non poteva. C'aveva provato,diverse volte,ma si era arreso proprio ora.
Le sue labbra toccavano le mie dolcemente,il suo respiro affannato si mischiava con i mio,mentre le sue mani si incastrarono tra i miei capelli.
Lo lasciai approfondire il bacio,facendo in modo che le nostre lingue entrassero in contatto.
Il cuore batteva fortissimo e sentivo le gambe cedere. Desideravo così tanto essere tra le sue braccia che averlo proprio lì ora,sembrava la sensazione più bella e strana del mondo.Anzi,lo era.
Preso dalla foga di quel bacio,mi sfilò la mascherina che cadde per terra.Ora il mio mascara colato sul viso era evidente,come le lacrime che prima avevano trapassato la guancia lasciando un segno lievemente visibile. Non smise un secondo di possedere le mie labbra,non smise un secondo di far amare le nostre lingue ed io feci lo stesso. Volevamo goderci ogni singolo attimo insieme,perchè sapevamo che sarebbe stato l'ultimo. 

-Ally..-Bisbigliò appena.Il suo respiro solleticava il mio collo.-Fa l'amore con me.-Chiese. Sbarrai gli occhi confusa,molto confusa. Lui mi fissava e teneva le mani attorcigliate dolcemente al mio collo. Mi lasciò un'altro bacio a fior di labbra e tornò a parlare.-Per questa sera,sì mia. Ti lascerò andare domani,ci diremo addio veramente...ma stasera non voglio.-Concluse posando la sua fronte contro la mia. 
-Perchè?-Domandai.
-Perchè....-Prese un respiro profondo,come se stesse per dire qualcosa di grande.Troppo grande.-Io ti amo.-Rispose.Era l'unica cosa che non mi sarei aspettata in quel momento,ma che fece svolazzare milioni di farfalle nello stomaco.Non seppi mai spiegare le emozioni provate in quel preciso istante,ma ero sicura che non mi ero sentita mai così felice come allora. I miei occhi si illuminarono,il mio cuore esplose nel petto come fuochi d'artificio sparati in cielo.Lo tirai contro di me facendo combaciare i nostri copri,facendo combaciare nuovamente le nostre labbra.
Tornai a baciarlo con foga,facendogli capire senza alcun dubbio la mia risposta alla sua domanda,facendogli capire nonostante non avessi parlato,nonostante ancora fossi orgogliosa, io volevo lui.

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Capitolo 27
*** Chapter 26. ***


ATTENZIONE: la FF NON è mia, ma è di questa ragazza: Jessica Cislaghi. Questa è la sua pagina Facebook: One Direction,singer for me. (https://www.facebook.com/pages/One-directionsinger-for-me/216589281769535?fref=ts).
Lei l'ha pubblicata su Facebook e io CON IL SUO PERMESSO la pubblico qui.



Chapter 26.

Mi risvegliai nel letto accanto a Niall. Stava dormendo,era così bello! Accennai un sorriso misto alla tristezza,non ero ancora pronta a lasciarlo andare,ma dovevo. Stavo tremando,non per il freddo,ma per paura. Paura che dopo quella notte insieme il suo ricordo mi avrebbe tormentata costantemente,paura delle troppe emozioni che si facevano spazio nel mio corpo,paura che non mi sarei dimenticata mai dei suoi occhi,paura di quei baci impressi nella mia memoria,paura di amarlo fin troppo,paura di lasciarlo andare.
Con lentezza afferrai la sua camicia posta sul fondo del letto e la indossai silenziosamente. Dovevo andarmene prima di svegliarlo,dovevo andare ora. Stavo per metter piede sul gelido pavimento,quando sentii la sua mano afferrare la mia.

-Dove vai?-Chiese aprendo gli occhi appena.
-Via.-Risposi guardandolo. Sentii il mio stomaco contorcersi e gli occhi pizzicarmi.
-E' presto,ti prego...resta ancora un pò.-Disse sedendosi. Posò la sua fronte contro la mia e mi baciò. Un bacio dolce e carico di dolore,paura,tristezza. Un bacio che significava dirmi 'Resta' ed io avrei voluto,davvero,ma non potevo.
-Non posso..-Bisbigliai tremando. Le mie mani sfioravano il suo collo.
-Puoi invece. Abbiamo ancora del tempo Ally,io non riesco a dirti addio.-Affermò. La sua voce tremava,segno che anche lui stava male,segno che stava per scoppiare.
-Kate ti ama.-
-Ma io amo te.-Rispose secco. Tornò a baciarmi e mi fece stendere lentamente sotto di lui. Si sorresse sui gomiti per non pesarmi e continuò a far danzare le nostre lingue. Slacciò il primo bottone della mia camicia,poi il secondo,il terzo e così via,fino a lasciarmi nuovamente spoglia.
Sentivo i brividi correre su tutta la pelle,ed ora ero sicura che non sarei riuscita a liberarmi di lui,non in quel momento. Le sue mani sfioravano il mio corpo dolcemente,nessuno mi aveva mai trattata con così tanto amore. Avevo sempre temuto i ragazzi dopo l'esperienza con Max,ma mi stavo accorgendo che lui era completamente diverso. 
Legai le gambe attorno al suo bacino e feci amare i nostri corpi,le nostre labbra. Non era la prima volta che facevo l'amore,ma era sicuramente la prima che provavo tutte quelle emozioni.

Riaprii gli occhi,la luce del mattino invadeva la stanza. Mi alzai di colpo senza neanche aver modo di stiracchiarmi e indossai rapidamente l'intimo,il mio abito e le scarpe.
Niall stava ancora dormendo,così cercai di far piano per non svegliarlo. Non volevo mi fermasse,non di nuovo. Aveva il potere di persuadermi,ma oggi avrei dovuto veramente stargli lontana,oggi avrei dovuto tornare a Londra. Dopo aver raccattato ed indossato le ultime cose,uscii dalla stanza andando rapida nella mia. I genitori del biondo probabilmente dormivano,erano effettivamente solo le sei e mezza del mattino...la casa era immersa nella penombra,ero sicura di essere sola al momento. Rapidamente mi feci una doccia,ne avevo bisogno in quel momento. Ci misi davvero pochissimo e una volta finito,mi asciugai ed indossai Jeans,una t-shirt e ballerine nere. 
Misi le ultime cose dentro la valigia ed uscii dalla camera rapidamente. Saranno state le sette,ma ancora regnava il silenzio in casa. Mi precipitai in salotto e diedi un ultima occhiata in giro.

-Che ci fai già sveglia?Anzi,che ci fai ancora qui?-Domandò Paul venendomi incontro. Si stava aggiustando la sua solita camicia bianca da lavoro e mi osservava confuso.
-Ho sbagliato,ho commesso un errore.-Dissi con la voce spezzata. Lui capì e si avvicinò a me abbracciandomi.
-Non è stato un errore,non se tu lo ami.-Lasciai sprofondare la testa nell'incavo del suo collo,mentre una lacrima rigò il mio viso.
-Salutamelo.-Sussurrai singhiozzando.-..ma non dirgli che mi mancherà terribilmente,non dirgli che ho pianto,non dirgli niente...ti prego.-Conclusi staccandomi da lui.
-Non lo farò.-Rispose accennando un sorriso. 
-Che succede?-Tempismo perfetto,pensai. Il padre di Niall stava scendendo le scale e guardava me e il suo maggiordomo confuso.-Ally,parti?-Chiese legando la vestaglia.
-I-Io,insomma..si.-Dissi deglutendo. Asciugai subito gli occhi e abbassai lo sguardo per non far capire niente.
-Non credo troverai un aereo questa mattina. Non hai sentito?-Domandò sbadigliando. Rivolsi uno sguardo confuso a Paul poi tornai a guardare Bob,il padre di Niall.
-Sentito cosa?-
-Ah ragazza,ieri sera c'è stato un incidente in aeroporto!-Affermò.-Nulla di grave,nel pomeriggio dovrebbe sistemarsi tutto.-Concluse. Non sorrideva,non l'aveva mai fatto con me.Probabilmente quell'uomo non mi trovava granché simpatica,non ero ricca,non possedevo niente. Per questo adorava Kate,suo padre era un imprenditore importante a Mullingar!
-Buongiorno.-Arrivò pure la madre di Niall,ma al contrario di Bob,ogni tanto mi rivolgeva un sorriso compiaciuto. Suo figlio le somigliava molto. Notando il silenzio creatosi,ci chiese cosa stesse succedendo e Bob le spiegò.
-Cara,puoi restare ancora un pò qui!-Esclamò dandomi una pacca sulla spalla.-Alle otto arriverà anche Kate,deve chiarire alcune cose con mio figlio,magari puoi salutarla.-Altro sorriso che non ricambiai. Non volevo vedere la ragazza di Horan,mi sarei sentita una merda.
-Beh,forse...-Tentai di parlare.
-Andiamo,facciamo colazione!-Non potei ribattere visto che la donna mi trascinò in cucina e mi fece sedere sulla sedia.-Cosa prendi?Caffé?Thé?-
-Prenderei volentieri qualcosa di forte..-Bisbigliai tra me e me.-Un caffè latte.-Dissi poi a gran voce.
Ero nervosa e continuavo a guardare l'orologio,pensando ad un modo con la quale darmela a gambe.
-Vado a prendere il latte in dispensa,arrivo subito.-La vidi sparire dalla cucina in meno di dieci secondi.
Improvvisamente sentii dei passi provenire dal salotto e qualcuno giungere in cucina. Voltai lo sguardo incrociando gli occhi di Niall. Erano arrossati,gonfi...aveva pianto?
-A-Ally?-Non fiatai e mi alzai dalla sedia. Lui si avvicinò a me e mi abbracciò forte.
Lasciò la sua testa nell'incavo del mio collo e sentii alcune lacrime bagnarmi la parte scoperta dal maglione.
-Credevo che...-Non concluse la frase,continuava a stringermi sperando che non sarei sfuggita dalle sue mani.
-Stavo per andare.-Bisbigliai trattenendo le lacrime. Lui non fiatò più,ma stava male,tanto male quanto me. Avrei dato la vita per congelare quel momento,per far si che quell'abbraccio non finisse più...ma non potevo,e lo sapevo,entrambi lo sapevamo.
-Ally,proviamoci.-Disse prendendomi le mani.-Proviamo ad amarci,proviamo a stare insieme,proviamoci davvero...niente può impedircelo.-Continuò lasciandomi lì, confusa. Ci stava pensando veramente?Desiderava davvero stare con me? Stavo cercando una risposta,stavo pensando a qualcosa da dirgli quando la porta di casa si spalancò facendoci distaccare spaventati. Sentimmo dei passi provenire dal salotto fino a quando notammo comparire Kate in cucina furibonda.

-Dove cazzo sei stato?-Gridò contro al biondo.-Sono stata tutta la sera a spiegare che eri tra gli invitati,a raccontare che avendo la maschera non riuscivano a riconoscerti,ma tu-tu non eri veramente lì.Dov'eri?Perchè te ne sei andato?Perchè ora ti trovo qui con lei?-Mi indicò piangendo. Tutti i sensi di colpa mi invasero completamente e mi sommersero. Mi sentii sprofondare,come se stessi in mare e non sapessi nuotare. Andavo a fondo,io con Niall.
Nessuno dei due aprì bocca,eravamo in torto e n'eravamo consapevoli. Mentre Kate era alla festa in maschera per il suo fidanzamento,il suo ragazzo era con me,il suo ragazzo stava amando me.
-I-Io ti amo,io credevo che...-Si fermò di colpo stringendo i pugni.-Perchè hai deciso di stare con me?Perchè hai deciso di fare la festa di fidanzamento se poi non sei sicuro dei tuoi sentimenti?-Chiesi balbettando. Il suo volto era ricoperto di lacrime ed io mi sentivo responsabile del suo stato d'animo.
-Kate,io..-Lui cercò di spiegarle,ma ogni volta che ci provava non riusciva a formulare una frase completa e sensata.
-Fottiti.-Gridò Kate spingendolo.-Fottiti te e tutto il resto.-Detto ciò corse via,più veloce del vento...ed anche sta volta,come il giorno prima,Niall la seguì.

#POV'S NIALL.

Nonostante amassi Ally,non potevo lasciare andare via Kate in quello stato,io non ero così perfido,io non amavo far soffrire in quel modo le ragazze.
La seguii fino a quando non arrivò nel parco in cui c'eravamo conosciuti da bambini e si sedette su una panchina piangendo.

-Vattene!-Esclamò raggomitolandosi. Non l'ascoltai e mi avvicinai a lei.
-Kate,mi dispiace.-Affermai sincero. Lei piangeva e si limitava a far quello,senza più voler ascoltare ciò che avevo da dirle.-Ieri ho avuto dei ripensamenti...-Cominciai.-Sai...ci conosciamo da una vita e credevo sarebbe stato più facile dirti che era finita,eppure è proprio per questo motivo che non ci riuscivo.-
-Quindi è questo che vuoi?- Mi domandò.
-No.-Scossi la testa sorridendole debolmente.
-M-Ma tu ami...ami Ally?-Abbassai lo sguardo e dopo aver preso un respiro profondo mi decisi a parlare. Le avrei detto la verità,ero intenzionato a fare la cosa giusta per tutti.
-Si,io l'amo.-Risposi ingoiando la saliva e lei si pietrificò un istante.-Ma non potrà mai funzionare tra noi..-Continuai.- Ieri ci siamo detti addio,lei oggi torna a Londra ed io...io la lascio andare!-Esclamai sentendo una stretta allo stomaco. Le risposte stavano arrivando proprio in quel momento.Forse non erano quelle giuste per me,ma avrebbero sicuramente sistemato le cose.
-Come puoi pensare che tutto tornerà come prima tra noi?-Chiese arrabbiata.-Tu mi hai detto di amarla...ha detto di amare Ally.
-Ma io ci tengo tantissimo a te.-Affermai prendendole la mano.Ed era vero!Non l'amavo,ma le volevo un gran bene. Insomma,non sentivo ciò che Ally riusciva a trasmettermi,ma ciò non significava che lei mi fosse del tutto indifferente.-Ti ricordi questo posto?-Le domandai poi dolcemente.
-Come potrei dimenticare..-Bisbigliò sorridendo per la prima volta.
-Eravamo due bambini ed eravamo proprio seduti qui quando parlammo per la prima volta.-Continuai osservando il posto. Lei annuì e riprese a piangere più di prima.
-Non voglio che tu stia male..-Le avvolsi il braccio attorno alla schiena,facendo posare la sua testa sul mio petto.-Io ti voglio bene davvero.-Le lasciai un bacio tra i suoi capelli biondi e la sentii sospirare.
-Mi prometti che resterai al mio fianco?Che un giorno mi amerai davvero?Mi prometti che non mi tradirai più e che lascerai andare davvero Ally?-Le avrei promesso ogni cosa,pur sapendo che sarebbe stato difficile.
-I-Io...-Ci pensai qualche istante e alla fine mi decisi a farlo,mi decisi ad accontentarla.-Te lo prometto piccola.Saremo io e te.-Le sorrisi e lei mi baciò. Era stata forte nonostante tutto,era da ammirare per questo.
-Ti amo.-Sussurrò poi,stringendomi tra le sue fragili braccia.



(mettete questa canzone:http://www.youtube.com/watch?v=zu5Crj5DHhA)


#POV'S ALLY.

Erano le cinque di sera,lui non tornava,lei neanche. Capii,capii tutto e sorrisi debolmente. Afferrai la valigia ed uscii di casa dove mi attendeva il taxi che avevo chiamato un'ora prima e fu proprio allora che li vidi venirmi incontro mano nella mano.
Presi un respiro profondo e gli osservai senza parlare.
-Vai?-Domandò semplicemente Niall.
-Si.-Risposi. Non avrei pianto,non davanti a lui. Probabilmente una volta entrata su quel taxi sarei scoppiata,mi sarei sentita così male da non reggermi in piedi..ma ora no,avrei sorriso.
-Kate,ti dispiace lasciarci soli?-Chiese il biondo alla sua ragazza. Lei fece saettare lo sguardo da entrambe le parti e si girò verso di lui timorosa.-Fidati.-Le disse dandole un bacio a stampo. Kate annuì e si allontanò lentamente entrando in casa.

-Così...così è finita davvero!-Esclamai fingendo un sorriso. 
-Io non posso lasciarla.-Disse semplicemente,senza lasciar trasparire emozioni.
-Oh si...-Ingoiai la saliva.-Lo so,io posso capire benissimo.-Mentii. Io non capivo,non avrei mai compreso quel gesto. Prima mi aveva chiesto di stare con lui,ed ora sceglieva lei.Nonostante la confusione ero sicura che avesse preso la scelta giusta!Io non facevo per Niall,io non ero quella giusta. Noi ci amavamo troppo, ma nonostante tutto non eravamo fatti per essere una cosa sola. Io ero troppo orgogliosa per fermarlo,lui era troppo codardo,o meglio buono,per poter dire a Kate che era finita.
-Allora....-
-Allora addio.-Nuovamente sorrisi,perchè era l'unica cosa che mi restava da fare. Ci guardammo e fingemmo entrambi che tutto andasse bene,ma non era così.Sapevamo che una volta che ci saremmo lasciati entrambi ci saremmo stati male. Sapevamo che la notte passata insieme ci avrebbe tormentati per lungo tempo.Sapevamo che un amore così non poteva finire con un semplice 'Addio'.Lo sapevamo,ma eravamo pronti a prenderci le nostre responsabilità.-Si felice.-Mi avvicinai al biondo lasciandogli un bacio sulla guancia.
-Sono un pazzo.-Disse portando un braccio attorno alla mia schiena e stringendomi forte a lui.La mia testa si posò sul suo petto,e potevo sentire i battiti irregolari del suo cuore.-Non so con quale coraggio riesco a lasciarti andare...-Ed ero sicura che se non ero così apparentemente forte,avrei pianto in quel preciso istante.Ma non lo feci,non avrei complicato ulteriormente le cose.Mi staccai lentamente da lui,anche se avrei voluto stargli vicina per sempre.
-E' la scelta giusta Horan!-Esclamai.Sentivo gli occhi pizzicarmi e una voglia irrefrenabile di piangere.-Lei ti ama,tu le vuoi bene ed è giusto che stiate insieme.-La feci semplice.-Bene,allora...-Forza dillo,mi incoraggiai.-A-Addio.-
-Addio.-Rispose.Avevo sempre odiato quella parola!L'avevo odiata quando mio padre l'aveva detta a me e mia madre,l'avevo odiata quando Max mi aveva mollata,l'avevo odiata sempre...specialmente ora.Mi voltai dalla parte opposta,dandogli le spalle ed entrando finalmente nel taxi. Le lacrime iniziarono a scendere sul mio viso,proprio nel momento stesso in qui l'auto parti lasciando presto il vialetto di casa Horan.

#POV'S NIALL.

L'auto si allontanò e finalmente potei sfogarmi. Non rientrai in casa e Kate lo capì.Presi la macchina e andai ovunque,ma lontano da tutto ciò che poteva ricordarmela. Io l'avrei amata sempre,ed era questa la triste realtà. Le lacrime cadevano sul mio viso,ed ero sicuro che anche lei in questo momento stava male quanto me.

Ed era vero:Alcune persone si amano,ma non sono destinate a stare insieme.

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Capitolo 28
*** Chapter 27. ***


ATTENZIONE: la FF NON è mia, ma è di questa ragazza: Jessica Cislaghi. Questa è la sua pagina Facebook: One Direction,singer for me. (https://www.facebook.com/pages/One-directionsinger-for-me/216589281769535?fref=ts).
Lei l'ha pubblicata su Facebook e io CON IL SUO PERMESSO la pubblico qui.



Chapter 27.

Sono le scelte che fanno la differenza. A volte sono giuste a volte sbagliate,altre ancora sono necessarie,le prendiamo perchè è la cosa migliore da fare per tutti, se pur non sempre corretta per noi stessi.
Eppure dipendiamo da quelle,dipendiamo da ciò che noi stessi progettiamo di fare. Possiamo scegliere di vivere morire. Restare o scappare. Amare o odiare. Possiamo decidere noi e a volte può essere doloroso.

Erano passati tre mesi dall'addio,tre mesi da quando non avevo più sue notizie,tre mesi nella quale mi ero ripromessa di stare bene anche senza Niall. La vita proseguiva con o senza di lui, ed io dovevo accettare il fatto che non sarebbe tornato. Diverse volte,quando il suo ricordo si faceva prorompente facendomi quasi male,mi dicevo che era stato meglio per entrambi allontanarsi...eppure,eppure sapevo che mentivo a me stessa,sapevo che averlo perso era stato un errore. Nonostante tutto comunque,mi stavo abituando alla sua assenza,mi stavo abituando a non piangere,mi stavo abituando a non averlo lì,a proteggermi come spesso faceva.
-Ally,vuoi restare qui tutto la sera?-Domandò Jade scuotendomi. Il mio sguardo si posò su di lei, ferma davanti la porta del pub che mi guardava confusa.
-Scusa, arrivo.-Risposi secca. Mi voltai indietro per un attimo per poi entrare nel locale e sedermi con la rossa ad un tavolo.
Lei fissava l'orologio dal suo telefono mentre io,osservavo la gente entrare ed uscire dal pub.
-E' davvero necessaria questa cosa?-Chiesi poi incrociando i suoi occhi. 
-Si, devi tornare a sorridere.-Disse dolcemente. Erano giorni che mi stava organizzando un appuntamento con Step,grande amico di Harry. L'avevo conosciuto tempo prima di sfuggita ed ora eccomi qui, ad aspettarlo in questo vecchio locale nella periferia di Bringhton. Ebbene si,era arrivata l'estate e avevamo deciso io,Jade e il resto dei ragazzi eccetto Niall,di andare al mare e divertirci.
-Io sorrido senza dover conoscere altra gente.-La fulminai con lo sguardo e iniziai a sorseggiare il drink appena portatomi dal cameriere.
-Sei una bugiarda.-Brontolò mettendo le braccia conserte.-Non hai voluto dirmi cos'è successo con Niall tre mesi fa, ed io sono sicura che qualcosa è accaduto.-Affermò. Ed aveva ragione,troppe cose erano successe allora! Ma le avevo tenute per me,come un piccolo segreto da custodire in eterno.
-Non vedo l'ora che questa serata passi.- Bisbigliai nervosamente.Proprio in quel momento,Harry entrò nel bar accompagnato dal suo amico. Alto,castano,occhi scuri leggermente a mandorla.Era un bel ragazzo, sicuramente qualcun'altra gli sarebbe saltata addosso subito, ma l'unica persona che io avevo in mente era Niall. Nessuno aveva i suoi occhi:azzurri,cristallini,dolci e passionali. Nessuno aveva il suo sorriso: Lucente,amorevole,pieno di vita.Nessuno era lui, avrei potuto cercare in tutto il mondo qualsiasi persona gli somigliasse, ma ero più che convinta che il biondo era unico.
Mi alzai con galanteria e strinsi la mano al nuovo arrivato,mentre ad Harry regalai un sorriso sbilenco.
Tornai a sedermi e ripresi a bere il mio cocktail.
-Allora Ally,ti piace Bringhton?-Domandò Step per iniziare una conversazione.
-Si, è bella.-Risposi. Non avevo il tono di voce di una che si stava divertendo,ne tanto meno di una che volesse stare lì ad ascoltarlo.
-Sai cos'altro è bello?-Chiese sfiorando la mia mano. Aggrottai le sopracciglia ed aspettai che parlasse.-Il tuo sorriso.-Concluse ammiccante. Avrei voluto andarmene in quel preciso istante, io odiavo quelle frasette sdolcinate, odiavo chi ci provasse così spudoratamente e ancor di più odiavo il fatto, che continuavo a cercare Niall in qualche piccola parte di Step. Lo cercavo nelle parole,nei suoi discorsi,negli occhi,nella risata,nel modo di atteggiarsi...ma lui non c'era, ed io ero solo una stupida.
Guardai Harry poi Jade, infine il mio sguardo tornò sul castano ma non riuscii ad aprir bocca,neanche per ringraziarlo.
Ci fu così un attimo di silenzio, quando Step ci riprovò,era intenzionato a non arrendersi.
-Hai finito il cocktail,vuoi assaggiare il mio?E' buono!-Mi porse il suo bicchiere ed io lo allontanai di malavoglia. Non volevo bere ancora, non volevo stare lì ad aspettare di provare qualcosa, non volevo illudere nessuno.
-No,grazie.-Dissi così,allontanandolo. Il castano non si arrese e nuovamente mi offrì il suo alcolico, che questa volta, a causa di un suo gesto troppo svelto nel porgermelo,rovesciò il contenuto sul mio abito.
Mi alzai di scatto e osservai il mio vestito nero macchiato. La chiazza si stava divulgando maggiormente e nonostante fossi arrabbiata, la trovai una buona scusa per andarmene.

-Mi dispiace!-Esclamò il giovano cercando di rimediare al suo errore.
-No,non preoccuparti!-Lo allontanai.-L'unica che deve scusarsi sono io!-Dissi poi.-Non avrei dovuto accettare questo appuntamento, sono desolata. Sei un bel ragazzo, ma io non sono pronta ad uscire con qualcuno.- Detto ciò afferrai la mia borsetta nera ed uscii dal locale,senza neanche salutare i presenti.
Non mi ero pentita di quel gesto sgradevole, io avevo bisogno di restare sola,avevo bisogno dei miei spazi. Camminai lasciandomi cullare dal rumore del mare a pochi passi da me, quando improvvisamente il cellulare squillò e mi toccò rispondere a Jade;Meritava spiegazioni.

''Che vuoi?''Domandai.
''Che voglio?''Strillò.''Ma che diavolo combini?Ti sembrava proprio il caso di andartene via?''
''Preferivi che interpretassi la parte della ragazza interessata tutta la sera?''Ribattei acida. Lei non capiva, oppure fingeva di non comprendere la situazione. Nonostante non le avessi raccontato nulla, ero sicura che sapesse tante cose.
''Preferivo che mi dicessi sinceramente che non volevi conoscere Step.''
''L'ho fatto!''Dissi nervosamente.''Te l'ho detto tutta la settimana, ma sei cocciuta e...''
'' Forse avrei dovuto capire che non eri pronta, solo volevo tu fossi felice, volevo che ti divertissi. Harry è furioso,ci tiene tantissimo a Step...'' Ci fu silenzio per poco, fino a quando mi decisi a parlare.
''Senti...lui è ancora lì?.'' 
''Sta per andare, ma se magari venissi qui ora....''Lasciò intendere benissimo la sua frase.
''Arrivo subito.''Chiusi la chiamata infilando il cellulare in borsa. Non sapevo che diavolo mi stesse passando per la testa, ma litigare con la mia amica era l'ultimo dei miei pensieri.Iniziai a correre sulle strisce pedonali, per raggiungere l'altra parte della strada. Improvvisamente un'automobile quasi m'investì, e mi sentii tremare le ginocchia per lo spavento. Si era fermata appena in tempo per evitare il peggio, ed ero pronta a far casino,pronta a smuovere mari e monti, ma il mio cuore si fermò nel preciso istante in cui vidi scendere da quell'auto Niall.
I ricordi s'insediarono nella mia testa e tutto scorse nella mia testa come un filmino pieno di flash back. Non erano passati anni, eppure mi sembrava di non vederlo da una vita. Mi stava fissando nel suo solito modo, quello che mi faceva tremare ogni singola volta. Trattenni le lacrime perchè sarei risultata solo stupida,patetica, ma in quel momento avrei voluto fare solo quello.

-Ally-Pronunciò il mio nome debolmente fino ad avvicinarsi a me.Era preoccupato e sorpreso. Noi c'eravamo detti addio, eppure adesso eravamo qui, insieme. 
-Dannazione Niall,chi cazzo ti ha dato la patente?-Strillai arrabbiata. Tutte le emozioni che stavo provando si nascosero dietro uno scudo, il solito che usavo per difendermi da ciò che più temevo...in questo caso i miei sentimenti.
Lo vidi sorridere e appoggiarsi contro la sua macchina.
-Vedo che non hai perso il tuo caratteraccio!-Esclamò passandosi una mano tra i capelli. Quel vizio dannatamente sexi mi era mancato, come lui del resto. Avevo una voglia matta di abbracciarlo, stringerlo forte per poi non lasciarlo più andare, ma lui aveva Kate e l'unica cosa che mi restava da fare era fingere. Fingere che l'avessi dimenticato, fingere che tutto ciò che era successo fosse un lontano ricordo, fingere di non essere stata male durante la sua assenza, fingere che il mio cuore stesse battendo ad una velocità regolare, fingere. Cercai di mascherare tutte le emozioni che stavo provando in quel momento, ma temevo con tutta me stessa di non esserne in grado. Come potevo nascondere qualcosa di così grande? Semplicemente lo ritenevo impossibile. Lui mi avrebbe scoperta, ed io, avrei scoperto lui in ogni caso. 
La cosa certa in quel momento fu che l'esser quasi investita da lui, era stata la cosa più bella degli ultimi tre mesi.
-No, non l'ho perso.-Risposi mettendo le braccia conserte.-Ed ora devo andare, sono in ritardo ad un appuntamento.- Appuntamento?Pensai tra me e me. Ero una bugiarda, ed il mio unico scopo era quello di farlo ingelosire. 
-Appuntamento?-Chiese con tono nervoso.- Così esci con qualcuno?-
-Si.-Altra bugia. 
-Bene.-Rispose in tono amaro. Lo vidi avvicinarsi alla macchina per andarsene, cercai di seguire ogni suo movimento per non dimenticarmi di quel giorno, per non dimenticarmi il suo sorriso, per non dimenticarmi quell'incontro. Improvvisamente però, quando ero pronta a vederlo andar via,si voltò verso di me.-Vuoi che ti accompagni?- Non seppi che fare, non seppi che rispondere. Se lo faceva non era per cortesia, ma per constatare che stessi dicendo la verità sulla mia presunta 'nuova relazione'. Ed io mentivo, quindi mi sarei messa solo nei guai a portarmelo dietro.
-No, vado a piedi.-
-Non sarà che hai paura...-Ridacchiò.- Oppure...-Penso mordendosi il labbro.-Hai ancora una cotta per me?O Meglio ancora!Magari stai mentendo sul tuo appuntamento...-Continuò con sicurezza. Iniziava a dubitare, come immaginavo. Infastidita da quel suo tono altezzoso, aprii la portiera dell'auto ed entrai sedendomi nel sedile anteriore.
-Ti muovi? Sono di fretta.- Affermai guardandolo. Era ancora fermo sul ciglio della strada che rideva. Avrei trovato una soluzione una volta raggiunti Jade,Harry e Step. Alla fine non era proprio una menzogna il fatto che frequentassi qualcuno, io e l'amico di Harry questa sera c'eravamo incontrati per conoscerci e magari uscire insieme seriamente.
-Arrivo signorina!- Disse finalmente Niall,entrando nella sua macchina e mettendo in moto. Avrei dovuto odiarlo in quel momento, odiare il suo modo da saputello, odiare quei sorrisetti, odiare la sua sicurezza, odiare i suoi occhi, odiare ogni parte di lui...ma il problema,era che io non l'odiavo affatto.

#POV'S NIALL.

Non le avrei mai creduto: Non credevo frequentasse un altro, non credevo provasse qualcosa per qualcuno che non fossi io, non ci credevo e basta. Mi ero mostrato quasi naturale nell'averla rivista, non le avevo fatto notare entusiasmo, felicità ed ogni emozione possibile ed inimmaginabile!Eppure quando ero sceso da quell'auto il mio cuore si era fermato di colpo, il mio cuore aveva smesso di battere. Lei non poteva capire quando mi fosse mancata, non poteva capire quante volte l'avevo cercata in Kate, non poteva capire le mie notti insonni,non poteva capire. Mi ripromisi comunque che non avrei fatto scenate, se davvero lei usciva con qualcuno io non mi sarei comportato da bambino, non le avrei rovinato la vita. Tutt'altro!Le avrei augurato buona fortuna, come aveva fatto con me in precedenza.
Mentre guidavo Ally non fiatava e osservava la strada silenziosa, io le rivolgevo qualche occhiata frequentemente, cercando di non farmi notare troppo. Era bellissima, e ogni singola parte di me stava reprimendo la voglia di fermarmi e baciarla, baciarla come la sera della festa in maschera, baciarla fino a farci mancare il fiato. Pensavo che non l'avrei più rivista, pensavo che il nostro fosse davvero stato un addio...ma mi rendevo conto che c'era qualcosa che ci avrebbe legati per sempre, c'era qualcosa più grande di noi, qualcosa che ci impediva di stare distanti l'uno dall'altra: Il destino.

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Capitolo 29
*** Chapter 28. ***


ATTENZIONE: la FF NON è mia, ma è di questa ragazza: Jessica Cislaghi. Questa è la sua pagina Facebook: One Direction,singer for me. (https://www.facebook.com/pages/One-directionsinger-for-me/216589281769535?fref=ts).
Lei l'ha pubblicata su Facebook e io CON IL SUO PERMESSO la pubblico qui.



Chapter 28.

Notai in lontananza il locale e sentii una fitta allo stomaco. Non volevo andarmene, non volevo allontanarmi da lui per altro tempo. Ero sicura che i nostri addii non riuscivano a durare per sempre, ma nonostante ciò non ero disposta ad aspettare altri mesi senza averlo al mio fianco.
Eppure sapevo che anche oggi dovevo salutarlo, oggi dovevo lasciarlo tornare alla sua vita. Sicuramente ci saremmo rincontrati, magari a metà strada. Lui felice con la sua famiglia io con la mia. Mi voltai verso di Niall e indicai il posto con la mano:'E' quello.'
Lentamente si avvicinò al pub con l'auto e quando fummo davanti accostò sul marciapiede. La pioggia intanto aveva iniziato a cadere lenta dal cielo.
Rimanemmo entrambi in silenzio per qualche minuto, un silenzio decisamente assordante. I miei pensieri faceva più rumore del traffico, facevano più rumore della musica proveniente dal locale. Decisi comunque di farla finita!Dovevo scendere ed andarmene, non potevo restare in quell'auto tutta la vita.
-Grazie del passaggio!-Esclamai aprendo di punto in bianco la portiera. Lui non rispose, fissava la strada davanti a sé senza aprir bocca. Avevo bisogno in quel momento che dicesse qualcosa, anche un semplice prego. Non mi andava di salutarci in questo modo triste, ancor meno senza vederlo sorridere.
-Potresti dire anche 'Prego'.-Borbottai.Si decise a guardarmi e aggrottò le sopracciglia.
-Possiamo tagliar corto?-Chiese acido. Se per lui questa situazione era scomoda, doveva altrettanto sapere che lo era anche per me.
-Se non mi offrivi il passaggio forse era meglio.-Affermai scendendo definitivamente dalla macchina. La portiera ancora spalancata mi permetteva di avere una buona visuale sul biondo. Ero stata una stupida a scegliere di andare con lui al locale, ero stata stupida a prendere in considerazione l'idea di stare al suo fianco altro tempo. Non potevamo, non ci riuscivamo. 
-Dovresti accettare il mio carattere, stai sempre a lamentarti!-Esclamò amaramente. Mi ero accorta che qualcosa si era rotto tra noi, qualcosa in lui era cambiato. Non mi aveva mai risposto in quel modo!Nonostante potesse essere geloso, quell'atteggiamento non era giusto nei miei riguardi. Lui aveva Kate ed io l'avevo accettato, perchè non riusciva a fare lo stesso? Tralasciando il fatto che avevo mentito, Niall in questo momento si stava comportando male.
-Ma che cazzo hai?-Gridai arrabbiata. Avrei voluto salutarlo senza tutte queste scenate, ma a quanto pare non era possibile.
-Non ho niente.-Rispose voltando la testa dalla direzione opposta.-Ora puoi anche andartene.-Concluse.
-Sei un coglione.-Dissi a denti stretti. Chiusi la portiera con tutta la forza che avevo, per poi entrar nel locale senza voltarmi indietro.

#POV'S NIALL.

-Sei un coglione.-Mi gridò contro. Io continuavo a non guardarla e a far finta di niente, lasciarla andare di nuovo era troppo difficile. Chiuse, o meglio, sbatté la portiera e se ne andò via. Portò con se l'ennesima parte di me, quella che apparteneva solo a lei:Il mio cuore. 
Non ero stato stupido a litigarci, io volevo allontanarla da me definitivamente. Volevo mi odiasse, volevo che si dimenticasse di tutto ciò che avevamo passato. Sarebbe stato più facile per entrambi, lentamente ogni cosa si sarebbe cancellata...almeno speravo.
Sbattei entrambe le mani contro il volante per il nervoso,premendo anche accidentalmente sul clacson. Ero arrabbiato con me stesso, con l'intero mondo, ma non riuscivo ad essere arrabbiato con lei. Mi decisi a mettere in moto nuovamente la macchina pronto ad allontanarmi dal pub. Feci retromarcia distanziandomi dal marciapiede nella quale avevo accostato e premetti sull'acceleratore andando dritto verso casa di Zayn, avevo bisogno di parlare con un amico. Quando fu il momento di oltrepassare l'incrocio a pochi passi dal locale, guardai a destra e sinistra assicurandomi che la strada fosse libera, ma fu questione di un istante. Avanzai con la macchina, il mio sguardo fu colto dal rumore di un clacson dalla sinistra. Un camion a pochi passi da me...era lì, stava per travolgermi. Ero stato sbadato, ero stato troppo preso a pensare ad Ally e mi ero dimenticato di controllare una seconda volta. I fari mi quasi mi accecarono, ma non per molto, perchè la macchina fu travolta dal gigante di ferro e si capovolse sull'asfalto. Sentii il sapore del sangue in bocca, sentii un dolore lancinante in tutto il corpo. L'auto roteò ancora un'altra volta, fino a restare capovolta sull'asfalto bagnato. Sentii le urla provenire dalla gente in strada, sentii qualcuno avvicinarsi a me, fino a quando chiusi gli occhi, cadendo nell'oscurità.

#POV'S ALLY.

Arrivai al tavolo e trovai solamente Harry e Jade, segno che probabilmente Step se n'era andato.
-Mi dispiace, ho fatto il possibile!-Esclamai osservandoli.Effettivamente la cosa che più mi turbava in quel momento,era aver litigato con Niall, il resto aveva poca importanza.
-Step ha deciso di andarsene ugualmente, nonostante Jade gli abbia detto che stavi tornando...-Affermò Harry con tono duro.
-Ha pensato che era inutile passare questa serata con te e...-
La mia amica non finì di parlare che ci accorgemmo che gran parte della gente stava uscendo dal locale.
-Che sta succedendo?-Chiese Harry guardandosi intorno. Feci le spallucce e aggrottai le sopracciglia confusa. Il riccio fermò una ragazza che si dirigeva verso l'ingresso e le chiese spiegazioni, ma anche quest'ultima non seppe rispondere.
-Andiamo a vedere..-Propose la mia amica afferrando la sua giacca e la borsa appese alla spalliera della sedia. Ci dirigemmo verso l'uscita del locale, dove un ammasso di gente si era fermata a guardare qualcosa. Ma cosa? Mi alzai in punta di piedi cercando di vedere, cercando di capire, ma non riuscivo.

(mettete questa canzone:http://www.youtube.com/watch?v=Ob188h3mwgE)

-C'è stato un'incidente..-Un'uomo bagnato fradicio raggiunse l'anziana al mio fianco.- Un camion ha travolto una Ranger Rover.Stanno arrivando i soccorsi!- Il mio cuore improvvisamente perse un battito,forse cento.Le mie gambe iniziarono a tremare e mi sentii quasi male. Iniziai a farmi spazio tra la gente, la paura prese possesso del mio corpo. ''Un camion ha travolto una Ranger Rover...c'è stato un'incidente.'' Le parole del signore mi stavano tormentando,i pensieri più brutti si fecero spazio nella mia testa. Niall aveva quella macchina, Niall aveva appena lasciato il locale, Niall era stato lì, Niall. 

-Permesso, vi prego, fatemi passare!-Esclamai scansando ogni persona intralciasse il mio percorso.
-Ally, dove stai andando?-Gridò Jade che mi stava seguendo con Harry. Io la ignorai e continuai a correre tra la folla in preda al panico. Finalmente, dopo essermi liberata di quell'ammasso di gente che mi circondava, riuscii ad osservare la strada davanti a me. L'ambulanza stava arrivando, si trovava in fondo alla strada, ma il mio sguardo fu catturato dall'auto.
Sentii il cuore andarmi in frantumi, sentii gli occhi pizzicarmi, sentii lo stomaco stringersi in una morsa e il dolore uccidermi. Era lui, era Niall. Un urlo uscì dalla mia bocca, più di uno. Corsi verso l'auto lasciandomi travolgere dal violento acquazzone. Riuscivo a vederlo, travolto da quella ferraglia bagnata. Riuscivo a vedere il suo corpo ricoperto di sangue, i suoi occhi chiusi. Riuscivo a sentire le mie paure crescere, il dolore aumentare, il cuore fermarsi ad ogni passo verso di lui.
Ogni senso di colpa mi travolse, come quella macchina aveva travolto Niall. Lo stavo perdendo, stavo perdendo l'unica persona mi avesse mai amato veramente, l'unica persona che IO avessi mai amato veramente. Quando ero sul punto di raggiungerlo, due braccia mi afferrarono e mi fermarono. 

-Lasciami, Harry ,lasciami andare!-Strillai piangendo. Anche Jade s'interpose per fermarmi.
-Non puoi fare niente, devi stare calma.-Mi pregò.L'ambulanza intanto l'aveva raggiunto, e cercava di liberarlo dalla sua gabbia.
-Voglio aiutarlo, voglio aiutarlo..-Dissi continuando a disperarmi. Le lacrime si confondevano con la violenta pioggia. I miei vestiti erano fradici, compresi quelli dei miei amici.- Lasciatemi andare da lui, lasciatemi andare da Niall!-Esclamai cercando di liberarmi dalla salda presa del riccio.
-Ally,non puoi far niente per aiutarlo...-Affermò Harry dispiaciuto.-Ho paura anche io, è un mio amico, ma dobbiamo stare calmi.- Lo ignorai e con tutta la forza che avevo in corpo, riuscii a respingerlo. Corsi velocemente verso l'auto circondata dagli infermieri, e mi accasciai accanto al corpo disteso ora sull'asfalto.

-Niall svegliati, ti scongiuro.- Stringevo forte la sua mano, era fredda,fredda da gelarmi l'anima. Avrei dato la mia stessa vita per rivedere quei suoi occhi azzurri, avrei regalato ogni cosa pur di vederlo nuovamente sorridere. -Ti prego amore,svegliati! io ti amo...-La mia presa si fece più stretta, le mie lacrime aumentarono, il mio cuore stava lentamente morendo con lui. Se l'avessi perso, ero sicura che non sarei riuscita più a vivere. 
Avevo bisogno di Niall, lui era quella parte di me della quale non potevo fare a meno, lui era tutto ciò per la quale avrei dato tutto anche se non avevo niente.
Posai la mia fronte contro la sua, ricoperta d'un velo di sangue. Chiusi gli occhi assaporando le lacrime amare che trafiggevano il mio viso, chiusi gli occhi pregando di rivedere i suoi non appena i miei si sarebbero spalancati. 
-Allontanatela, allontanatela subito!- Dei paramedici mi afferrarono per il busto e mi trascinarono via da lui, che fu posato su una barella. Il corpo freddo e ricoperto di sangue, quell'espressione spenta,quegli occhi chiusi mi stavano uccidendo. Ora anche Jade e Harry mi tenevano ferma, mentre il suo corpo in fin di vita veniva soccorso.

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Capitolo 30
*** Chapter 29. ***


ATTENZIONE: la FF NON è mia, ma è di questa ragazza: Jessica Cislaghi. Questa è la sua pagina Facebook: One Direction,singer for me. (https://www.facebook.com/pages/One-directionsinger-for-me/216589281769535?fref=ts).
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Chapter 29.

Le mie grida risuonavano per la strada, era quasi impossibile contenerle. Harry mi teneva ferma, Jade lo aiutava. Il corpo di Niall veniva soccorso, ed io pregavo che riaprisse gli occhi, pregavo che tornasse a respirare, pregavo che ce la facesse. Ora più che mai mi ero resa conto che era la persona più importante della mia vita, mi ero resa conto di amarlo più di quanto avessi mai amato. Dopo vari tentativi di raggiungerlo, mi arresi e mi accasciai sull'asfalto bagnato. Non avevo più forze, non riuscivo neanche più a gridare. Dalla mia bocca uscivano diversi singhiozzi smorzati dal mio frequente pianto, le mie mani stringevano il braccio di Jade con forza e gli occhi quasi bruciavano.
-Andrà tutto bene Ally, vedrai.-Disse la rossa accarezzandomi con dolcezza il viso. Anche lei stava per piangere, ma restava forte solo per me. 
-E' colpa mia, avrei dovuto restare con lui, avrei dovuto restare con lui!-Finalmente, un'altro grido d'esasperazione uscì dalla mia bocca. Il trucco era colato sul mio viso, le lacrime continuavano a cadere in contemporanea con la pioggia.
-Non dire così...tu non potevi fare niente.-Esclamò la mia amica abbracciandomi. I sensi di colpa però non cessavano, sentivo fitte allo stomaco, la paura aumentare secondo dopo secondo.
Osservai impotente i paramedici posare il corpo di Niall su una barella e portarlo successivamente dentro l'ambulanza. Strinsi i pugni, strinsi i denti e mi alzai lentamente da terra. 
-Jade, voglio andare con lui!-Guardai la mia amica con aria supplichevole. Lei sapeva che volevo esserci, sapeva che desideravo essere al fianco di Niall. Non mi sarei mai perdonata di non essergli stata vicina in un momento come questo, mi sarei torturata a vita.
-Vieni...-Prese la mia mano, lo fece con compassione, la strinse forte e mi accompagnò rapidamente davanti l'ambulanza.

-Ragazze, allontanatevi!-Disse un'uomo stoppandoci. Capii subito che era un medico, era obbligato a mandarci via in quel momento, ma io volevo fargli capire quanto bisogno avessi di restare al fianco di Niall.
-La prego, devo vederlo, devo stare con lui...-Pregai l'uomo con la voce strozzata dal pianto. Questo mi guardò, non seppe che dire, non seppe che fare.- La prego..-Bisbigliai una seconda volta.
-E va bene, ma solo una!-Esclamò puntandomi il dito contro. Annuii e rivolsi uno sguardo rapido a Jade che capì al volo e fece qualche passo indietro. Con il dottore salii sull'ambulanza e potei nuovamente vedere il corpo del biondo. Era spento, era senza vita. I paramedici cercavano di rianimarlo, ma ogni sforzo sembrava inutile. L'autolettiga partì e la sirena iniziò ad emettere un suono al quanto fastidioso, ma alla quale feci poco caso. Tremante afferrai la mano del biondo e la strinsi forte.
-Niall, non lasciarmi, ti supplico.- La mia presa si fece più stretta, mentre sentivo il defibrillatore scalciare sul suo petto, le grida impotenti dei medici che cercavano di riportarlo in vita.
-Ti amo, ti amo, ti amo. Ti prego, svegliati, ti prego...-Strinsi gli occhi.Lasciavo che le lacrime trafiggessero le mie guance, lasciavo che il dolore mi lacerasse, lasciavo che la paura mi mangiasse viva. Era come se in quel momento l'unica cosa che facesse rumore fosse il battito del mio cuore, come se tutto si fosse zittito, tranne le mie paure.- Io sono qui, io non ti abbandonerò. Devi vivere, fallo per me...fallo perchè io vivo solo se vivi tu. Ti scongiuro amore, svegliati!-Improvvisamente sentii la sua mano muoversi appena, quasi un disperato tentativo di stringere la mia. Spalancai gli occhi e nonostante i suoi fossero ancora chiusi, lo vidi respirare, lo vidi rivivere. In quel momento il cuore esplose nel mio petto come dinamite, le lacrime travolsero il mio viso...sembravo un fiume in piena. E lui? Lui era vivo, lui respirava, lui sfiorava appena la mia mano.
-E' vivo, è vivo!-Gridarono i dottori. Sul mio viso si riaccese una luce speranzosa, quella luce che prima sembrava spenta.
-Sei vivo.- Bisbigliai accennando un sorriso. Posai la mia fronte contro la sua, bollente, sudata.
Potevo sentire comunque, nonostante ogni rumore possibile ed inimmaginabile, il suono del battito del suo cuore...ed era la melodia più bella e dolce di sempre.

Neanche men'ero resa conto, ed ora ci ritrovavamo in ospedale! Fui allontanata subito e costretta a rimanere in una pallida sala d'attesa. Le pareti bianche, le seggiole malconce e il pavimento latteo. Sapevo che non potevo entrare nella sala operatoria, sapevo che avrei dovuto aspettare lì per ore, ne ero consapevole, ma ero pronta a passare giorni interi in quella stanza, pur di rivederlo sorridere.
Mi lasciai cadere su una sedia e portai le ginocchia al petto, ricominciando a piangere. Non conoscevo a pieno la motivazione, non sapevo se era per la gioia o per la paura che ancora scorreva nelle mie vene. L'unica cosa della quale ero certa, era che avevo bisogno di sfogarmi.
-Ally, eccoti!- La voce roca e famigliare di Zayn, mi riportò alla realtà. Alzai lo sguardo incrociando i suoi occhi color nocciola, incrociando il suo volto misto tra la preoccupazione e la compassione. Mi alzai subito dalla seggiola e gli corsi incontro abbracciandolo. Avevo bisogno di conforto, avevo bisogno che qualcuno mi aiutasse a reggermi in quel preciso istante.- Va tutto bene, sta tranquilla..- Sussurrò accogliendomi tra le sue braccia forti. Strinsi la sua felpa tra le mie mani, tra le mie dita. Posai la testa nell'incavo del suo collo continuando a piangere, piangere, e piangere ancora...fino allo sfinimento.
Intanto avevo sentito la voce di Liam e Louis rimbombare nella sala d'attesa, segno che erano arrivati anche loro;ma io restavo immobile, tra le braccia di Zayn.
-Niall, come sta Niall?- Chiese qualcuno. Mi decisi a staccarmi dal moro, così da poter vedere la figura femminile davanti a me: Kate. 
Il suo sguardo preoccupato, imbronciato,rammaricato scrutava il vuoto,scrutava qualcosa che non compresi.Io non sapevo che fare, non sapevo che dirle. Che le raccontavo? Che il suo ragazzo era stato con me poco prima dell'incidente, che avevamo litigato e che era probabilmente colpa mia se era quasi morto? Era quello che avrei dovuto fare, ma ero sicura che quello non fosse il momento più adatto. 
-Qualcuno mi vuole spiegare che cazzo è successo?Mi volete dire dov'è Niall, come sta?-Gridò in preda ad una crisi di nervi. La potevo capire, anche se io personalmente non riuscivo neanche più a parlare.
-Kate, adesso datti una calmata!- Esclamò Liam avvicinandosi alla bionda. Quel ragazzo riusciva sempre a stupirmi!Manteneva la calma anche in momenti così drastici.- Niall ha avuto un'incidente d'auto, poco fa.-Iniziò con il dire. Io stringevo il braccio di Zayn, non mi rendevo neanche conto se li stessi facendo male o meno.
-Grazie Liam, grazie!- Strillò la ragazza malamente. Girava su se stessa come una pazza, nulla di così strano comunque. Capivo a pieno il suo stato d'animo.- Pensavo fosse all'ospedale per farsi un giretto.-Sputò poi acida.- Io voglio sapere come cazzo è successo. Chiaro?-Alzò le braccia al cielo, poi si lasciò scivolare su una delle sedie in lacrime.
-Un camion.-La informò Liam, la quale probabilmente, aveva ricevuto notizie da Harry e Jade.- Un camion ha travolto la sua auto!-Continuò posando la fronte contro il muro che trovò di fronte a sé. Stava crollando anche lui, come me, non riusciva più a controllarsi.
-Tu!-Mi indicò la bionda malamente. Il suo sguardo mi intimorì, il suo sguardo mi ghiacciò l'anima.- Dimmi perchè era qui, dimmi che ci faceva a Brighton da te?-Domandò con tanta malignità nel tono di voce. Ingoiai la saliva, strinsi i pugni,cercai di prender fiato per riuscire a parlare...ma non ci riuscii.
-Non vedi che è sconvolta?-La rimproverò cattivo Zayn. Mi avvolse nuovamente con le sue braccia e tentò di rassicurarmi.- Non è colpa sua se Niall è qui, non è colpa nostra!-Continuò fulminandola con i suoi occhi scuri. Era un ragazzo dall'animo dolce e protettivo, per questo riusciva a darmi un pò di tranquillità stare al suo fianco.- Non prendertela con noi se lui non ti ama così tanto, non incolparci per la vostra relazione scadente,non...-
-Zayn!-Lo rimproverai io, riuscendo finalmente a parlare. Non era il caso di iniziare una discussione in un momento come quello, l'unica cosa da fare, era restare uniti e aspettare di avere sue notizie al più presto.- Basta..-Bisbigliai poi. Tutti si zittirono, ed io tornai a sedermi in un angolino, proprio di fronte la ragazza di Niall.

#Qualche ora dopo.

Eravamo tutti lì.
Io, Kate, gli amici di Niall, Jade, i genitori ed altri parenti. Alcuni di loro, ad esempio le cugine piccole del biondo, si erano addormentate sulle sedie e nessuno le aveva svegliate. 
Mi avvicinai alla macchinetta, prendendo l'ennesimo caffè. Dopo averne bevuto un sorso, mi appoggiai contro il muro e fissai il vuoto.

////#FLASH BACK/////
-Dovresti accettare il mio carattere, stai sempre a lamentarti!-Gridò. I suoi occhi erano carichi di tristezza e rancore.
-Ma che cazzo hai?-Gridai arrabbiata.
-Non ho niente.-Rispose voltando la testa dalla direzione opposta.-Ora puoi anche andartene.-Concluse.
-Sei un coglione.-Dissi a denti stretti. Chiusi la portiera con tutta la forza che avevo, per poi entrar nel locale senza voltarmi indietro.
//////#STOP FLASH BACK/////

Non avrei dovuto scendere da quell'auto. Pensai. 
Non avrei dovuto gridargli contro, non avrei dovuto lasciarlo andare,NO.
Quel ricordo faceva male, male più di ogni altra cosa passata in vita mia.
-Signori Horan?-La voce del dottore mi scosse dai miei pensieri. Posai il bicchiere vuoto sopra la macchina del caffè e mi avvicinai, insieme a tutti, vicino all'uomo.
-Come sta?-Gridò Greg, il fratello di Niall. La madre del biondo era troppo disperata per poter parlare, stava aggrappata al braccio di Bobby,suo marito, e singhiozzava silenziosamente.
Tutti ci fissavamo in attesa di risposte, tutti aspettavamo un :'Sta bene' e fu quello, che per nostra fortuna, arrivò.
- Il ragazzo è fuori pericolo, ha riportato una leggera commozione celebrale, qualche costola rotta...ma per il resto, sta bene.- Ci sorrise, tutti si lasciarono andare con un enorme respiro di sollievo, mentre io, immobile, piansi per la gioia.
-Possiamo vederlo?-Domandò Louis supplicando quasi.
L'uomo annuì e ci lasciò passare.

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Capitolo 31
*** Chapter 30. ***


ATTENZIONE: la FF NON è mia, ma è di questa ragazza: Jessica Cislaghi. Questa è la sua pagina Facebook: One Direction,singer for me. (https://www.facebook.com/pages/One-directionsinger-for-me/216589281769535?fref=ts).
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Chapter 30.

Anche Louis aveva lasciato la stanza in compagnia di Liam, ed ora potevo entrare io, ora era il mio turno.
Aprii lentamente la porta sentendo a primo impatto l'odore nauseante di farmaceutici presente generalmente in ogni camera d'ospedale. Essere lì mi ricordava la mia permanenza di qualche tempo prima, dopo che ero svenuta e Niall mi aveva in un certo senso salvato la vita. Odiavo quel posto, ma cercai di ignorare la cosa, solo per lui.
Mi sedetti sul bordo del letto e afferrai la mano del biondo dolcemente, accarezzandogli il dorso con il pollice. Posai poi lo sguardo sul suo volto, i graffi erano abbastanza evidenti, e sentii una fitta allo stomaco.
Fortunatamente il dottore ci aveva informati che non erano ferite permanenti, che nel giro di pochi giorni sarebbe tornato tutto come prima. 

Respirai profondamente, per poi aumentare la mia stretta sulla sua mano calda. 
-Ho avuto paura, tanta paura.-Ammisi balbettando.- Per un momento ho pensato di perderti, ho pensato al peggio...ma tu sei qui, stai bene!-Esclamai in lacrime. Presi un'altro respiro e ricominciai a parlare.- Non avrei voluto litigare con te, io odio quando ci gridiamo contro cose brutte, odio quando ti allontani da me furioso. Vorrei vederti sorridere sempre, perchè giuro, amo il tuo sorriso. Dio Niall, che avrei fatto senza di te, eh? Scusa se sono così stupida, testarda...orgogliosa. Non riesco a cambiare, c'ho provato, ma è impossibile!-Sorrisi appena, e mi sdraiai accanto a lui, nell'angolino che trovai libero. Sentivo il suo profumo, che nonostante tutto, aveva ancora impregnato nella sua pelle. Vaniglia, cocco, misto a qualche aroma ancora sconosciuto. Chiusi gli occhi assaporandone l'essenza, gustandomi quella piacevole e dolce sensazione di essere così vicina a lui. 
-Ti amo, e solo ora l'ho capito a pieno.- Improvvisamente, mentre la mia mano era posata costantemente sul suo cuore e la mia testa accucciata sulla sua spalla, lo sentii muovere il braccio, così scattai in piedi.
L'osservai stringere appena gli occhi, l'osservai muoversi tra quelle lenzuola bianche e respirare profondamente. Le sue palpebre si schiusero lentamente e potei rivedere le sue iridi blu, quelle che tanto mi erano mancate.
Non sapevo che fare o dire. Non sapevo se abbracciarlo o restare immobile, alla fine optai per la seconda. 

-D-Dove sono?-Parlò, stava parlando! Sentii il cuore alleggerirsi, un peso scomparire improvvisamente.
-Sei in ospedale Niall, non ricordi?-Domandai avvicinandomi nuovamente al lettino.- Hai avuto un incidente, hai rischiato di...-M'interruppi.
-Morire?-Domandò guardandomi confuso. Annuii e presi un respiro profondo.
-Comunque stai bene ora!-Presi la sua mano, ma lui si affrettò a tirarla indietro. Possibile che fosse ancora arrabbiato? Possibile che nonostante le sue condizioni mi mostrava rancore?
-Scusa se te lo chiedo...-Iniziò con il dire grattandosi il capo confuso.-M-Ma tu...tu chi sei?-Sbiancai a quella domanda. 
-Niall, non sei divertente!-Affermai tremando. Se stava giocando, giuro che lo avrei ammazzato io stavolta.
-Dico sul serio, non so chi tu sia...non so dove sono!-Esclamò infilando le mani tra i capelli, sforzandosi di ricordare qualcosa.- Ed io? Io chi sono? Mi sento come vuoto...- Non potevo crederci, non volevo crederci. Tornai al suo fianco sedendomi sul letto. Non volevo mostrare quanto fossi agitata, impaurita, tormentata dal pensiero che ogni cosa passata insieme si fosse cancellata dalla sua testa.
-Sono Ally, guardami Niall, sono io..- Le mie mani continuavano a tremare, mentre si posarono sulle sue guance leggermente arrossate.
-Mi dispiace, io...io non ricordo, non ti conosco.- Era serio, ed era quello che più mi spaventò in quel momento. Non stava scherzando, non l'avrebbe mai fatto in un momento critico come quello.
Tornai in piedi quasi sconvolta,indietreggiai fino la porta per poi spalancarla.
-Si è svegliato Niall?-Domandò sorridente Liam, che aveva atteso sue notizie al di fuori della camera. Ingoiai la saliva;
La gola quasi bruciava, le gambe tremavano, il cuore doleva.
-N-Non si ricorda niente...-Raccontai.-Ha detto...Ha detto che non sa chi sono, ha detto che...-Scoppiai a piangere senza neanche terminare la frase. Corsi subito via, lungo i corridoi dell'ospedale senza dare altre spiegazioni.

#POV'S NIALL.

-Sono Ally,guardami Niall, sono io.- Le sue mani sfiorarono le mie guance, e sentii il cuore esplodere nel petto. Quegli occhi neri, quel dolce sorriso, quei lineamenti perfetti...avrei voluto veramente sapere chi fosse, avrei veramente voluto ricordare quel viso, perchè averla vicina mi faceva tremare il cuore, mi faceva stare bene. Eppure non lo sapevo, non ricordavo, non ricordavo niente. In una piccola parte di me, quel volto non era però del tutto sconosciuto!Sentivo di conoscerla, sentivo di aver già ascoltato il suono di quella voce, visto quegli occhi corvini, odorato quel dolce profumo di rose impregnato sulla sua pelle candida. Poi pensai che probabilmente era stata lì del tempo, che aveva vegliato al mio fianco, e che quindi era questo il motivo per la quale non mi era del tutto sconosciuta.
-Mi dispiace, io...io non ricordo, non ti conosco.-Dissi balbettante. Lei si allontanò da me, i suoi occhi meravigliosi si riempirono di lacrime. Stavo per chiederle altre informazioni, stavo per dirle ancora una volta che mi dispiaceva, ma scappò fuori dalla stanza piangendo.
Improvvisamente vidi un'altro ragazzo giungere in camera alto, castano, occhi color cioccolato. Mi guardò in silenzio, dritto negli occhi, per poi avvicinarsi lentamente al letto.
-Niall, ti..ti ricordi chi sono, vero?- Mi sforzai di ricordare quel viso, ma la mia testa sembrava completamente vuota, sgombra da ogni ricordo. Era come se avessero azzerato tutto e stessi ricominciando da capo.
-Vorrei, giuro che vorrei, ma...ma...- Sentivo la testa esplodermi, il fatto di non sapere chi fosse quel giovane davanti a me, mi distruggeva.
Il castano comunque s'irrigidì e chiamò il dottore, che ben presto raggiunse la stanza seguito da un sacco di persone. Possibile che avessi così tanti amici? Erano tutti preoccupati, mi facevano domande, mi chiedevano se ricordassi...ed io ero vuoto, nel vero senso della parola. Pensavo comunque a quella ragazza, quella trovata al mio fianco appena mi ero risvegliato. Dov'era? Come stava? Averla vista piangere a causa mia, non era certamente bello! Tutti parlavano, tutti chiedevano e nessuno capiva che avevo bisogno di restare solo. La testa iniziava a dolere, fino a quando chiusi gli occhi e massaggiai le tempie.
-BASTA!-Strillò il dottore spegnendo tutto quel brusio.- Dovete uscire, devo farli altre visite. Ha perso la memoria, non è una cosa da prendere alla leggera.- Gli fulminò con lo sguardo, lentamente infatti, ognuno di loro se ne andò e riuscii a tranquillizzarmi.

#POV'S ALLY.
Raggiunsi l'uscita dell'ospedale e mi lasciai scivolare sui gradini trovatovi all'ingresso, piangendo. Le mie mani coprivano il mio viso bagnato, le gambe tremavano, il cuore pulsava.
-Ohi...- La voce di Louis ruppe quel silenzio angosciante.
-Ti prego, vattene...-Bisbigliai portando le ginocchia al petto. Lui non ascoltò e si sedette accanto a me, accarezzandomi la schiena.
-Devi stare calma, andrà tutto bene...-Sussurrò dolcemente, cercando di rassicurarmi.
-E' tutta colpa mia, se io...se io...-
-Smettila di incolparti, non centri niente!-Mi rimproverò abbracciandomi. Voleva che quel senso di colpa svanisse, ma con il tempo mi stava mangiando viva. Sapevo che avrei potuto fermare Niall, impedire quell'incidente, eppure l'avevo lasciato andare via furioso.
-P-Potevo fermarlo, capisci?-Dissi stringendo la sua felpa. Le lacrime continuavano a cadere, senza sosta. Erano giorni che stavo così, piangevo, piangevo di continuo.
-Lui sta bene è questo che conta.-
-No, non sta bene!- Esclamai staccandomi da lui.-Ha perso la memoria, non ricorda chi sono io, tu...i suoi famigliari.-
-Ci vorrà del tempo, ma vedrai che presto tutto gli tornerà in mente..-Sorrise appena, con poca convinzione.
-E se così non fosse? Se tutto ciò che ha passato si fosse cancellato per sempre?-Gli occhi arrossati bruciavano a contatto con il vento che negli ultimi minuti s'era alzato.
-Per sempre è una parola troppo grossa.-Rispose alzandosi da terra e scendendo qualche gradino sotto di me. Si guardava intorno, silenzioso.
-Lou..-
-Ricorderà.-Affermò.-Si, ricorderà.-Ripeté passandosi la mano sul viso. Mi accorsi solo ora che anche lui stava iniziando a piangere, così mi alzai e lo abbracciai.

-Restiamo forti, possiamo farcela..-Borbottò stringendomi forte. Annuii cercando, come da lui richiesto, di non arrendermi. 
Ero sicura che ci fosse qualcosa più forte di un'incidente, più forte di qualsiasi altra cosa al mondo, più forte persino del destino...ed era l'amore.
S'era vero che Niall mi amava, vero che tutto ciò che aveva passato aveva importanza, si sarebbe ricordato. Sarei stata disposta ad aspettare, perchè quando ami veramente una persona, fai questo ed altro.
-Ti va se rientriamo?-Chiese il castano asciugandosi gli occhi leggermente arrossati. Respirai profondamente, ora più che mai dovevo farmi coraggio e affrontare il biondo. Ricominciare da capo, e sperare che pian piano, ogni cosa riaffiorasse.
-Si, rientriamo.-Dissi.
Attraversai il portone dell'ospedale, e Louis afferrò il mio braccio fermandomi.
-Ah, sia chiaro...-Iniziò con il dire.-Io non ho pianto...-
-Cosa c'è Louis?Ti vergogni a mostrare il tuo lato tenero?-Abbozzai il primo sorriso vero, finalmente.
-No, semplicemente quelle non erano lacrime.-Rispose facendo le spallucce. Forse mi credeva stupida?Forse pensava che fossi ceca?
-Non sono scema, stavi piangendo.-Puntualizzai mettendo le braccia conserte.
-Naaaah.-
-Si invece, smettila di mentire!-Dissi arrabbiata. Dannazione, quant'era scemo? Non c'era niente di male nel piangere per un amico.
-Sai, in questo momento vorrei farti perdere la memoria a te...-Rise appena lui,io invece lo fulminai con lo sguardo. Non trovavo affatto divertente quella battuta.
-Rientriamo, prima che ti prenda a calci in culo..-Sbottai roteando gli occhi il cielo.
-Okay, ma ti prego, non dire niente agli altri...-Bisbigliò affiancandomi.
-Tranquillo...tenerone.-Lo spintonai ridendo, e lui ricambiò.

Ero pronta ad affrontare il biondo, pronta ad aiutarlo a recuperare ciò che aveva perso.

 

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Capitolo 32
*** Chapter 31. ***


ATTENZIONE: la FF NON è mia, ma è di questa ragazza: Jessica Cislaghi. Questa è la sua pagina Facebook: One Direction,singer for me. (https://www.facebook.com/pages/One-directionsinger-for-me/216589281769535?fref=ts).
Lei l'ha pubblicata su Facebook e io CON IL SUO PERMESSO la pubblico qui.



Chapter 31.

#POV'S NIALL.

Erano tutti davanti a me, mi guardavano, si presentavano e nuovamente mi facevano domande.
La porta improvvisamente si aprì, ma nessuno eccetto me, sembrava essersene accorto. 
La ragazza vista al mio risveglio fece la sua entrata e mi osservo, aveva uno sguardo triste, amareggiato...mi sembrava di intravedere senso di colpa, ma per cosa? I suoi occhi erano leggermente arrossati, segno che aveva smesso di piangere da poco.
Il brusio sembrava improvvisamente cessato, non letteralmente, ma nella mia mente si. Vedevo solo lei, la sua bellezza infinita, le sue labbra rosee, le sue gote leggermente arrossate. Se ne stava in un angolo accanto all'altro ragazzo, che se non ricordavo male, avevo sentito che il suo nome era Lois, Leis...Louis.

-Ciao.-Le dissi, facendo tacere finalmente tutti. Si voltarono a guardarla e aspettarono una sua risposta. Lei era immobile, il castano al suo fianco le diede una gomitata per farla parlare.
-C-Ciao.-Rispose balbettante. Amavo quella sua voce, sembrava così dolce.
-Stai bene?-La mora annuì, per poi voltarsi verso Louis e scuotere la testa tremante. 
-Va tutto bene...-Sussurrò lui cercando di rassicurarla, ma lei a stento riusciva a parlare. Le avevo per caso fatto del male? L'avevo ferita in qualche modo, prima di perder la memoria? Avrei voluto trovare le risposte, invece, arrivavano solo altre domande.
-Lou, ho bisogno d'uscire...non ce la faccio.-Affermò rivolgendosi al ragazzo al suo fianco. Lui sembrò capire, le prese la mano e la portò fuori senza neanche degnarmi di uno sguardo. La porta si chiuse lentamente e nuovamente quelle voci, sembrarono volermi perforare la testa.
-Lei chi è?-Domandai interrompendo il chiacchierio snervante. Si guardarono tra di loro zittendosi, poi il riccio si decise a rispondermi.
-Lei chi?-
-Quella chi è uscita, come si chiama?-Chiesi. 
-Si chiama Ally.-Sorrise appena, poi rivolse uno sguardo alla rossa al suo fianco.
-Sembra...sembra stare male.-Affermai. Era così, stava male. Mi sentivo uno stupido ad averlo detto, alla fin fine avevo perso la memoria! Era ovvio che fosse scossa.
-In effetti è così Niall, le dispiace...come a tutti noi.-Parlò lei, la rossa. Jade, si!Era così che si chiamava. Prima mi avevano detto i loro nomi e per fortuna, già li ricordavo quasi tutti.
-Nessuno può capire quanto dispiaccia a me, amore.-S'intromise la biondina, Kate, sedendosi al mio fianco e prendendomi la mano.-Noi stiamo insieme, io ti amo e tu ami me.-Rimasi un pò spiazzato da quella dichiarazione, insomma, io ero fidanzato? Con lei? Mi sforzai di ricordare, ma nella mia testa era buio, buio totale.
-Sei per caso deficiente?-Le gridò contro Zayn furioso. Sembrava avesse detto chissà quale cosa, dal tono duro di voce del giovane.- Il dottore ha detto di andarci piano, ma tu sei solo un'egoista che pensa a se stessa e basta.-Continuò fulminandola con lo sguardo.
-Non devo dirgli che stiamo insieme per caso? Pff, taci Malik...-Disse acida la biondina, ignorando lo sguardo cattivo del moro che la perforava da testa a piedi.
Lui si avvicinò afferrandole con cattiveria il braccio, in modo tale da costringerla a guardarlo in faccia, cosa che prima non faceva.
-Sei una bambina egoista, non meriti uno come lui...-Ringhiò il moro. Lei si staccò dalla sua presa e lo allontanò malamente.
-Fottiti.-Sputò tra i denti.
-Fottiti tu piccola ignorante che...-Liam, quello all'apparenza tranquillo, lo fermò. S'interpose tra lui e la bionda cercando di calmare le acque.

-Lasciala perdere.-Sussurrò dolcemente, ma io sentii, sentivo ogni cosa.
-Crede di essere al centro del mondo, non pensa a Niall...-Rispose lui, ancora arrabbiato.
-Lo so, ma ora non dobbiamo fare scenate...ti prego.- Il moro si zittì, Liam sembrava avere gran potere su di lui, sul suo carattere irrascibile.
-Portalo fuori...-Consigliò poi Harry al castano, che di fatti, si affrettò a trascinar fuori dalla stanza Zayn.

#POV'S ALLY.

Ero appoggiata contro il muro con le braccia conserte, mi mancava il coraggio di entrare in camera, mi mancavano le forze per restare tranquilla davanti lo sguardo perso di Niall. Il dottore c'aveva detto precisamente di andarci piano, di non raccontargli niente...ed io, questa situazione la trovavo davvero disastrosa e impossibile. Cos'ero per lui? Niente, effettivamente niente. Non eravamo amici, non era il mio ragazzo e ancora meno ero una sua parente...come dovevo presentarmi veramente? Era pur sempre vero, che al momento gli bastava sapere il mio nome, ma poi? Quando avrei potuto finalmente dirgli qualcosa, cosa avrei fatto? Le mie domande furono smorzate da Liam e Zayn, che uscirono dalla stanza d'ospedale.
-L'ammazzo, io l'ammazzo!-Borbottò il moro, gesticolando con le mani.
-Che succede?-Domandai avvicinandomi ai due preoccupata. Era raro vedere Malik così furioso.
-Niente, lascia perdere...-Disse Liam, cercando di non far precipitare ulteriormente la situazione.
-Niente? Lo chiami niente?-Strillò il moro furioso.- Quella cogliona di Kate ha detto a Niall che stanno insieme.Dico, ce l'ha un cervello? Il dottore c'ha detto di andarci piano, di non raccontargli niente al momento...e lei? Lei se ne sbatte altamente le palle.- Sentii la rabbia salirmi improvvisamente, come poteva Kate non avere un briciolo di riguardo per il biondo? Si rendeva conto che non bisognava scherzare con queste cose?
-Ha rischiato di morire, ha perso la memoria...non è abbastanza per lei? Deve peggiorare le cose?-Gridai tirando un pugno contro il muro.
-Ragazzi, basta!-S'intromise Louis, che era rimasto per qualche minuto seduto in silenzio.-Ora più che mai, dobbiamo mantenere la calma...- Mi diede una pacca sulla spalla e sorrise debolmente.- Ally, ti prego...anche te.-
-Scusa, hai ragione.- Annuii respirando profondamente. Era difficile, un momento davvero difficile. Tutto quello stress accumulato mi stava distruggendo lentamente, ogni cosa sembrava amplificarsi, anche la più banale. 
Volevo solo che Niall stesse bene, volevo che i miei sensi di colpa cessassero, che le paure si affievolissero e che lui, recuperasse la memoria al più presto.
Senza i ricordi, senza tutto ciò che avevamo passato, io restavo il nulla per il biondo e la cosa mi spaventava in una maniera smisurata.

//UNA SETTIMANA DOPO//

#POV'S NIALL.

Finalmente uscivo da quella gabbia, potevo tornare a casa...aspettate, avevo una casa? Effettivamente non lo sapevo, o meglio, ero sicuro di si, ma in un certo senso io mi sentivo spoglio, senza niente.
Presi la giacca appoggiata alla sponda del lettino e la indossai, fissando poi le lenzuola bianche nella quale ero stato per diversi giorni.

-Sei pronto?-Domandò qualcuno piombando in stanza. Mi voltai incrociando gli occhi verdi di Harry, che come il resto dei miei 'amici' e 'parenti', era stato a vegliare su di me per tutti quei giorni.
-C-Credo di si.-Risposi annuendo.
-Amico, sembri come nuovo!-Esclamò ironico, dandomi una pacca sulla spalla. In effetti, rispetto il primo giorno che m'ero visto allo specchio, mi sentivo meglio. I graffi stavano già scomparendo dal mio viso e dal resto del mio corpo, avevo solo qualche garza e cerotto qua e la.
Accompagnato dal riccio, raggiunsi l'uscita dell'ospedale e mi infilai in una macchina nera, la sua macchina nera.
L'odore impregnato sui sedili mi sembrò familiare, era come se la dentro ci fossi già stato...forse era proprio così.
-Dove andiamo ora?- Chiesi, mentre il ragazzo mise in moto ed iniziò ad allontanarsi dall'ospedale.
-Brindiamo alla tua guarigione!-Esclamò sorridendomi. Io però non mi sentivo guarito, non lo ero affatto! Avrei preferito morire, piuttosto che sentirmi così.
-Ah...-Risposi semplicemente, iniziando ad osservare fuori dal finestrino.- Andiamo in qualche pub?-Domandai senza degnarli d'uno sguardo. Tutt'altro, fissavo le strade affollate di Londra.
-A casa di Zayn.- Affermò. Non risposi, qualcosa mi bloccò. Quella strada, quei negozi, quei pub...io c'ero già stato. Sentii il capo dolermi, nella testa iniziarono ad insediarsi immagini sfocate. Vedevo della pioggia, vedevo delle luci, sentivo la voce famigliare di una ragazza gridare il mio nome. Sentivo dei rumori, e in quel momento era come se iniziasse a mancarmi il fiato.

-Harry...-Pronunciai il nome del riccio ansimando.
-Sai, casa di Zayn è una favola!-Esclamò continuando a parlare, ignorando il mio stato.
-Harry...-Lo chiamai una seconda volta, ansimando più violentemente. Non riuscivo quasi a respirare, la gola mi s'era seccata, ero sudato, il mio viso impallidito.
-Secondo me ti ricorderai qualcosa una volta arrivati, adori quel posto e...-
-Harry cazzo, fermati!- Gridai con il poco fiato in gola. Mi rivolse uno sguardo preoccupato e inchiodò con l'auto vicino al marciapiede. Tolsi rapido la cintura e scesi da mezzo. Una volta fuori, iniziai a rimettere il poco mangiato in mattinata, iniziai a sentirmi meglio, anche se continui Flash back s'insediavano nella mia testa. Ero piegato in due, la mani sulle ginocchia, lo sguardo fisso sul marciapiede, il respiro corto.

-A-Amico, stai bene?-Domandò Harry avvicinandosi a me. Scossi la testa, rimanendo nella stessa posizione.
-Scusa, io..-Cercai di dare spiegazioni, anche se effettivamente non era colpa mia.-Non so cosa sia successo,però...-
-Però?-
-Questo posto...-Non finii la frase, ma lui sembrò capire.
-Oddio...-Bisbigliò guardandosi intorno. Dove mi trovavo? Perchè improvvisamente, vedendo quella strada, mi ero sentito male?
-D-Dove siamo?-Chiesi debolmente.
-Non credo che....-
-Dimmelo.-Ordinai lui, innervosendomi. Non potevano continuare a stare zitti, sperare che tutto tornasse in mente se loro non provavano per lo meno ad aiutarmi.
-T-Tu...insomma, l'incidente è stato qui!- Affermò tra lo sconvolto e il confuso. Improvvisamente mi sentii felice, si, felice di essermi sentito male. Tutti quei flash back, tutte quelle immagini sfocate...che stessi forse ricordando? 

#POV'S ALLY.

Era passata già un'ora e mezza, avrebbero dovuto essere a casa di Zayn da un pò. Inizia a innervosirmi, o meglio, preoccuparmi. Pensai subito al peggio, perchè si, oramai mi aspettavo solo cose brutte.

-Io li chiamo.-Dissi alzandomi in piedi. Mi avvicinai alla borsa, l'aprii e tirai fuori il cellulare selezionando il numero di Harry sulla rubrica.

1 squillo, 2 squilli, 3 squilli...sentivo l'ansia salire, la gola seccarsi. Perchè Harry non rispondeva? Lui era rapido, aveva il cellulare sempre con se. 4 squilli, 5 squilli, 6 squilli e...''Pronto, Ally?''
Era la voce del riccio, stava bene, sicuramente anche Niall. Sentii il cuore alleggerirsi, e respirai profondamente.
-Dio, ero in pensiero!-Affermai sospirando.
-Scusa, ma è successa una cosa...-
-NIALL!-Sbottai subito spaventata.- Oddio, cos'è successo?- Lo sentii ridere appena, segno che non era nulla di grave.
-Si è sentito male, ha vomitato ma...-
-Che cazzo ridi?-Gridai io, furiosa. Non mi sembrava affatto divertente la cosa.
-Credo sia positivo.-
-Positivo? Ti pare normale che...-
-Siamo lì, Ally.-M'interruppe, senza neanche farmi finire la frase.
-Lì dove?-Domandai confusa. Credeva fossi una veggente? Credeva che sapessi dove fossero?
-Nel luogo dell'incidente.-Rispose gelandomi.- Si è sentito male, ha detto di aver già visto questo posto.- 
-Arriviamo subito, state lì.- Chiusi il telefono. Guardai gli altri ragazzi e non seppi bene che dire o fare. Forse stava ricordando, forse non era tutto perduto, forse dovevamo solo dargli tempo.

 

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Capitolo 33
*** Chapter 32. ***


ATTENZIONE: la FF NON è mia, ma è di questa ragazza: Jessica Cislaghi. Questa è la sua pagina Facebook: One Direction,singer for me. (https://www.facebook.com/pages/One-directionsinger-for-me/216589281769535?fref=ts).
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Chapter 32.

Lui era lì, in piedi accanto ad Harry. Pallido in viso, stanco fisicamente...si reggeva a malapena in piedi. Il taxi si era appena fermato poco distante dai due, dall'altra parte della strada. Pagai rapida, non volevo perdere tanto tempo, e corsi verso i ragazzi senza neanche badare alla strada e alle auto che sfrecciavano sull'asfalto.

-Niall!-Gridai a gran voce. Lui alzò lo sguardo dapprima fisso sul marciapiede, incrociando i miei occhi pieni di paura, tristezza, ma allo stesso tempo carichi di dolcezza. Lo raggiunsi con poco fiato in gola, lo raggiunsi e lo abbracciai forte, lo strinsi a me. Esitò un millesimo di secondo confuso, forse non era a conoscenza del fatto che non era la prima volta che ci abbracciavamo. Non sapeva che entrambi morivamo per stare vicini l'uno all'altro, non sapeva di tutte quelle volte che c'eravamo detti addio, ma che nonostante tutto c'eravamo sempre ritrovati. Non sapeva delle litigate, non sapeva dei nostri baci, non sapeva tutto quello che avevamo passato, anzi, non lo ricordava. Noi eravamo reali, tutto quello che avevamo vissuto lo era!Doveva solo far mente locale, far rivivere tutto ciò che dentro di lui sembrava morto. Non appena acquistò un pò di sicurezza, mi cinse in fianchi con le mani e posò la testa nell'incavo del mio collo. 
Tremante, gli accarezzai i capelli biondi e rimasi accanto a lui per un tempo che sembrò infinito, un tempo che sperai non finisse mai. Harry restò fermo, in silenzio. Non parlava, semplicemente capiva che doveva farsi da parte e lasciarci godere quel momento.
-E' tutto okay?-Chiesi cercando di mantenere tranquillità nel tono di voce. Ero preoccupata, si,ma in questo momento dovevo dimostrarmi forte. Notai il suo respiro affannato, doveva essere davvero stanco, distrutto, e ancor più frastornato.
-Ora si, ora mi sento meglio.-Affermò allacciando le braccia attorno alla mia vita, per migliorare l'abbraccio, per renderci ancora più vicini. Mi sentii le guance andare a fuoco, mi era mancato abbraccialo, davvero tanto.

#POV'S NIALL.

Ero disteso sul letto, la testa quasi mi scoppiava. Harry e Ally mi avevano portato a casa di Zayn per farmi riposare un pò. Effettivamente aver dormito qualche ora, aveva migliorato leggermente le cose. Avevo ancora mal di testa, vero! Ma stavo meglio rispetto la mattina.
-Tesoro, sono venuta a vedere come stavi...-Disse Kate, giungendo in stanza. 
-Bene.-Risposi tirandomi su dal letto, riuscendo finalmente a sedermi. Posai la schiena contro la spalliera e respirai profondamente.
-Sai, quando sei arrivato qui avevi la febbre...-Iniziò con il dire.- Deliravi, ma credo che ora tu stia meglio...-Si avvicinò a me, fino a quando la sua fronte si posò sulla mia.- Ti amo,voglio solo che tu stia bene.-Affermò. Le sue labbra si avvicinarono alle mie, lentamente, fino a quando non vi si posarono sopra. Mi lasciò un bacio a fior di labbra che ricambiai appena.

-P-Posso entrare?-La porta si aprì una seconda volta, e vidi lei, Ally. Il mio cuore batté più forte, m'ero accorto che succedeva ogni volta che arrivava la mora, ogni volta che era al mio fianco, ogni volta che anche solo mi guardava.
-No, esci!-Sputò aggressiva Kate.
-Ehi!-Esclamai leggermente irritato.- Voglio parlare un pò con lei, posso?-Domandai alla bionda, che dal suo sguardo maligno, sembrava contraria alla cosa.
-Ma...-
-Cinque minuti.-La interruppi. Non vidi convinzione nei suoi occhi, ma alla fine accettò ed uscì dalla stanza, lasciandomi solo con Ally.
Sembrò un pò intimidita ed imbarazzata, di fatti non parlò finché non fui io ad iniziare.
-Posso sapere perchè tu e lei...-
-Litighiamo?-M'interruppe sedendosi sul fondo del letto.
-Esattamente-Risposi sorridendole appena. Lei mi guardò, stava cercando la risposta, o forse una scusa da raccontarmi. In quel periodo tutti mentivano, sapevo che lo facevano per il mio bene, ma la cosa era snervante.
-Non credo, non credo di potertene parlare...-Disse. Quella domanda l'aveva quasi gelata, irrigidita. S'era trovata in una posizione scomoda, perchè? 
-Mi nascondete tante cose, ed io vorrei sapere.-
-M-Mi dispiace..-Balbettò mordendosi il labbro. Gli occhi le brillavano, stava per piangere, stava per crollare, ero sicuro che qualcosa la preoccupava. Volevo andarne a fondo, capire qualcosa di più, ma decisi di non continuare per il suo bene.
-Ci sono già stato qui?-Chiesi per cambiare discorso. Mi guardai intorno, osservando ogni centimetro di quella camera. Era davvero graziosa!
-Diverse volte.- Mi regalò il primo vero sorriso, e la cosa mi rallegrò.
-Effettivamente tu ci abitavi qui, con Zayn...-
-Poi?-
-Poi sono cambiate diverse cose, e te ne sei andato...-Abbassò lo sguardo, mordendosi nuovamente il labbro. Avevo appena capito che lo faceva ogni volta che s'innervosiva, ogni volta che qualcosa non andava.
-Ho fatto soffrire qualcuno?-Domandai. Ero convinto di averle fatto qualcosa, se no perchè era così strana nei miei riguardi?E poi, cos'era per me?
-N-No.-Balbettò alzandosi dal letto. Si passò una mano tra i capelli neri e si avvicinò alla porta pronta per andarsene.
-Aspetta, ti prego, resta.-Dissi scendendo dal letto. Si voltò verso di me, gli occhi pieni di lacrime, le mani le tremavano, le labbra erano leggermente schiuse.
-Perchè? Perchè devo restare?E'..E' così difficile.-Affermò sfogandosi.- Tu non ricordi niente, ed io..-
-Tu?-La incitai a parlare, sperando mi dicesse qualcosa in più, sperando mi raccontasse accidentalmente cose che gli altri mi nascondevano.
-Io voglio che tu stia bene, solo questo.-Nonostante stesse per crollare, si era rialzata, aveva mantenuto la sua direzione. Nessuno voleva dirmi niente, ed io non potevo obbligarli a farlo, ero costretto ad aspettare risposte.
-Ed io voglio che tu resti.- Risposi.- Stai con me, ancora per un pò...-
-E Kate?-Domandò asciugandosi le lacrime.
-Lei è carina, dolce...tutti lo sono.- Dissi sinceramente.- Ma devo essere sincero, insomma... tu sei l'unica con la quale non mi sento perso, l'unica che mi fa sentire a casa. Quando sono con te, tutta quella confusione sembra sparire, tutte quelle domande sembrano trovare una risposta. Tu mi fai sentire vivo. -Vidi il suo viso leggermente sorpreso da quelle parole, effettivamente pure io lo ero, ma tutto ciò che avevo detto era la verità. Lei mi faceva stare bene.

#POV'S ALLY.

-Tu mi fai sentire vivo.-Mi paralizzai da quelle parole, non sapevo bene che fare o rispondergli. E se nonostante tutto lui avesse mantenuto quell'amore per me?Mi sembrò strano, quasi impossibile, ma era una cosa plausibile.
Si avvicinò maggiormente a me per poi abbracciarmi, questa volta fu lui a farlo, ed io ne fui veramente felice. Il desiderio di raccontargli tutto era veramente forte, ma sapevo che avrei peggiorato le cose, così stavo zitta, restavo da parte.
-Mi sei mancato...-Sussurrai debolmente. Non sentii risposta, ma la cosa fu veramente normale. Non poteva mancargli una persona della quale neanche si ricordava, non poteva mancargli io.
-Ally, cosa sei per me? Cosa siamo?-Domandò incerto. Era la domanda che avrei sperato mai mi facesse, la domanda che temevo, la domanda che non aveva alcuna risposta.
Lentamente mi staccai da lui, incrociai i suoi occhi azzurri, osservai il suo viso confuso e indietreggiai di qualche passo.
Che dovevo fare?
Dirgli che ci amavamo?
Dirgli che IO lo amavo?
Dirgli com'era successo l'incidente?
Dirgli tutto quello che avevamo passato?
Digli dei nostri baci?Della volta in cui avevamo fatto l'amore?
Dirgli che eravamo nient'altro che due innamorati?

-Siamo amici.- Alla fine, dopo essere rimasta con il dubbio per lungo tempo, dopo essermi posta milioni di domande, dopo tutto quello che m'era passato per la testa nell'ultimo periodo, avevo deciso di raccontargli l'ennesima bugia. Era per il suo bene, solo per questo. 
-Amici...?-
-Si.-Risposi.-O-Ora scusa, v-vado in cucina.- Balbettai uscendo dalla stanza in fretta. Tentò di fermarmi, ma ignorai la cosa e mi limitai a camminare velocemente lungo il corridoio della villa. Non appena fui abbastanza lontana, corsi rapidamente giù per le scale e mi diressi in giardino per restare da sola.
Io non avevo il diritto di dirgli che mi amava, perchè non avevo prove, perchè era solo quello che pensavo io. Sensazioni, presentimenti...come si vuol dire.
Posai la testa contro il muro e chiusi gli occhi iniziando a piangere, iniziando a pentirmi di averlo rincontrato. 
Avrei preferito tornare indietro nel tempo, non accettare il passaggio, lasciarlo andare così da non causare tutti questi danni...eppure avevo fatto la mia scelta, sbagliata, ma l'avevo fatta.

#POV'S NIALL.

Uscì dalla stanza e non potei neanche fermarla. Amica, era una mia amica. Avrei giurato che queste emozioni che si intrecciavano nel mio stomaco, non fossero solo per una semplice amica, eppure a quanto pare era così.
Tornai a sedermi sul letto, tornai alla mia confusione, alle incertezze, alla voglia di ricordare tutto.
Frugavo nella mia testa qualche ricordo, cercavo lei, perchè era una delle cose più belle che avevo visto in questa mia vita buia, in questo mio 'rinascere'. Speravo di trovarla, per dare un senso a tutto. Speravo che fosse lei la risposta ad ogni cosa, e n'era quasi certo. 

-Amico!-Zayn entrò in stanza, interrompendo il mio groviglio di pensieri.
-Ohi.-Dissi secco.
-Te l'avranno chiesto in tanti, ma...come stai?-
-Male.-Era la prima volta che ero sincero, la prima volta che dicevo la verità. Sentivo di potermi confidare con il moro e comunque con qualcuno dovevo parlarne! Non avevo che loro, questa banda di ragazzi, cosa potevo fare se non raccontargli cosa mi tormentava?
-Che succede?-Chiese preoccupato.
-Credo tu lo sappia...-Risposi vago.- Tutti lo sapete, ma nessuno vuole dirmelo. Insomma, chi sono Zayn? Perchè mi raccontate bugie su bugie? Devo preoccuparmi? Devo...-
-NO!-M'interruppe sorridendo. Mi diede una pacca sulla spalla per rassicurarmi e riprese a parlare.
-Il dottore c'ha detto di andarci piano, presto avrai tutte le risposte...devi aspettare.-
-Posso chiederti solo una cosa?-Domandai aggrottando le sopracciglia.
-Certo!-Esclamò.
-Ally...- Lo vidi deglutire e grattarsi il capo nervosamente. -Perchè mi fa uno strano effetto? Ha detto di essere mia amica ma...-
-Infatti!-M'interruppe respirando profondamente.- Siete ottimi amici, solo questo. Tu stai con Kate, lei...-Non finì la frase che si diresse verso la porta.- Lei come ho detto, è una tua...nostra amica.-Concluse uscendo successivamente dalla camera, per poi lasciarmi solo.

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Capitolo 34
*** Chapter 33. ***


ATTENZIONE: la FF NON è mia, ma è di questa ragazza: Jessica Cislaghi. Questa è la sua pagina Facebook: One Direction,singer for me. (https://www.facebook.com/pages/One-directionsinger-for-me/216589281769535?fref=ts).
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Chapter 33.

La cucina della casa di Zayn era molto grande, come il resto della casa d'altronde.
Me ne stavo in piedi, appoggiata al muro a fianco il frigorifero, che sorseggiavo una tazza fumante di caffè. Pensavo a tutto ciò che era successo nell'ultimo anno, la mia vita era peggio di una serie televisiva. Non avevo un attimo di pace! Forse ero destinata a tutto questo, ad una vita tragica, piena di tristezza e tanti problemi. Ero destinata a non essere felice, a perdere tutto ciò alla quale tenevo.

-Dove sono finiti gli altri?-Domandò improvvisamente Niall entrando in cucina, risvegliandomi dai miei assillanti pensieri. Era senza maglietta, i capelli leggermente arruffati e uno sguardo un pò assonnato. Riuscii fortunatamente a non strozzarmi con il caffè bollente, ma al contrario non riusci ad evitare una leggera ustione alla lingua. Corsi subito vicino al lavello e bevvi un bicchiere d'acqua fresca, per far passare il dolore.
-Ehi, tutto okay?-Chiese il biondo avvicinandosi a me, posando poi la sua mano sulla mia schiena.
Arrossii violentemente e annuii con la testa, allontanandomi dal lavandino e riprendendo posto contro il muro, come se nulla fosse.
-G-Gli altri...-Schiarii la voce roca e ripresi a parlare.-Gli altri sono usciti a far compere, Kate penso dorma ancora.-Risposi ingoiando la saliva.
-Uhm, Okay...-Mi rivolse uno sguardo pensieroso, poi accennò un sorriso.-Mi aspetti qui?-Domandò.
-Si, non scappo.-Dissi confusa. Lui annuì regalandomi un enorme sorriso, poi corse in camera velocemente senza degnarmi di alcuna spiegazione. Oramai erano passate due settimane e mezzo da quando era uscito dall'ospedale, ancora non dava nessun segno di guarigione, ancora le sue domande non conoscevano risposte. Kate cercava di tenerlo lontano da tutti noi, sopratutto da me. Se ne stavano chiusi in camera a parlare tutto il giorno, ed ogni volta mi sentivo morire, ogni volta avrei preferito cancellare quei sentimenti così vivi dentro me per non stare così male. Avevo pensato di non andare più a casa di Zayn, diverse volte, ma sentivo sempre il bisogno di vederlo, di stare al suo fianco anche solo pochi secondi.
Mentre fissavo il vuoto, mentre ogni pensiero negativo si faceva strada nella mia testa, rividi Niall sbucare in cucina ed infilarsi la maglietta con foga. Afferrò poi la mia mano e mi trascinò, senza darmi alcuna spiegazione, fuori di casa.

-Ma cosa fai?-Chiesi stupita, stordita e ancor più confusa. Non osai comunque fermarmi, io l'avrei seguito in capo al mondo.
-Scappo!-Rise, strinse più forte la mia mano e corse ancor più velocemente. Quando fummo abbastanza lontani, ci fermammo entrambi con il fiatone, ed io mi lasciai cadere su una panchina esausta.
-Esattamente, da cosa stiamo scappando?-Domandai ridendo, ansimando.
-Kate.-Affermò sedendosi al mio fianco. La mia risata aumentò, mi mancava quasi il respiro. Lui sembrò contagiato, di fatti mi seguì a ruota.
-K-Kate?-Chiesi non appena recuperai un pò di fiato. Non riuscivo veramente a capire, la cosa mi suonava troppo strana!
-Si, Kate. Dio, se penso di passare un'altra giornata chiuso in camera con lei...impazzisco!-Esclamò mettendosi le mani tra i capelli. Mi sentii rivivere, sentii il cuore alleggerirsi e la felicità farsi spazio nel mio stomaco. Negli ultimi giorni avevo pensato che anche lui mi stesse evitando, che anche lui fosse intenzionato a stare solo con lei, invece no!
-Sai, credo che questa sia la cosa più divertente di sempre.- Dissi continuando a ridere.
-Dici sul serio? Allora questa vita dev'essere parecchio noiosa!- Esclamò posando un braccio attorno al mio collo.- Oggi, devi fingere che io ricordi tutto. Okay?Fingi che io conosca la nostra amicizia, le cose che facciamo abitualmente, fingi che io ricordi ogni singola cosa e sopratutto...portami lontano da Kate!-Esclamò. Il mio sorriso si spense, l'osservai abbastanza scossa, intristita. Noi non avevamo mai fatto cose d'amici, perchè semplicemente non lo eravamo mai stati. Mi alzai lentamente dalla panchina, presi un respiro profondo e gli porsi la mano.
-Amico, accetto!- Alla fine però, la sua felicità contava più di tutto, avrei finto, tanto era questo che lui voleva, no?Prese la mia mano, la strinse e si alzò a sua volta in piedi.
-Allora, conosci qualche posto divertente?- Chiese guardandosi attorno. Per lui quella città era un posto improvvisamente nuovo, un posto da rivisitare da cima a fondo.
-Paintball?- Domandai alzando un sopracciglio.
-Esattamente, di che gioco si tratta?- Si morse un labbro, cercando di capirci qualcosa in più.
-Un gioco nella quale sono imbattibile!-Esclamai dandogli una gomitata sul fianco.-Bisogna mitragliarsi con delle pistole piene di vernice, quello che all'apparenza risulterà più colorato, perde! L'altro ovviamente, si gode la vittoria.-
-Ah mia cara, sono sicuro che ti straccerò!- Disse facendomi la linguaccia.
-No, non ci conterei Horan.- Feci una smorfia carica di disapprovazione e iniziai a camminare vero la stazione dei pullman, seguita da lui.
-Scommettiamo?-
-Chi perde paga da bere?-Chiesi.
-Andata.-Sorrise e ci avviammo verso il Paintball club di Londra, prendendo il pullman alla stazione più vicina.
Una volta arrivati, Niall fu davvero stupito dalla grandezza di quel posto. Essendo lunedì fortunatamente, non c'era molta gente, così potemmo giocare subito noi. Ci fu data una pistola a testa e indicata la base con le nostre munizioni. Ci diedero anche delle tute bianche, dei caschetti, ed ora eravamo pronti per iniziare.

-Allora, pronto a perdere?-Domandai posando le mani sui fianchi.
-E tu? Pronta a pagarmi da bere?- Sorrise avvicinandosi pericolosamente a me. Il mio cuore perse un battito, anzi, molti di più! Era il suo solito atteggiamento che, nonostante avesse perso la memoria, non aveva del tutto cancellato. Scossi la testa e misi il casco bianco, non appena partì il suono della sirena che durò pochi istanti, iniziai a correre nel labirinto. Era un posto all'aperto molto grande, pieno di tranelli e vicoli cechi...metteva una grande ansia.
Ero intenzionata a vincere comunque, sopratutto dopo che mi ero vantata per tutto il viaggio delle mia abilità.
Mentre camminavo lentamente per non farmi sentire, udii dei passi provenire da qualche punto non troppo lontano da me, così mi nascosi dietro un enorme dado bianco, sperando di non essere vista. Fui però colta di sopresa alle mie spalle, di fatti il biondo mi spruzzò l'intera munizione di vernice verde sulla tuta e sul casco.
-Brutto stronzo, adesso non vedo un accidenti!- Esclamai levandomi l'elmetto ricoperto di vernice.
-Ops, scusa!- Disse correndo veloce verso la sua base ridendo, per prendere altre munizioni. Scaraventai il casco a terra senza neanche ripulirlo, c'avrei messo troppo tempo e non volevo!Mi misi all'inseguimento, lo raggiunsi e ricambiai l'attacco ricoprendogli il suo caschetto di un bel rosso fuoco ed impedendogli così la visuale. Intanto, mentre lui era occupato a levarselo, io corsi a prendere una nuova munizione di vernice e mi andai a nascondere dietro un muretto bianco, aspettando di attaccarlo.

-Ally, dove sei?- Strillò. Era vicino, dovevo solo stare attenta a non farmi fregare come la prima volta. Uscii da dietro la mia tana, camminando lentamente verso il punto in cui avevo sentito la sua voce. Costantemente davo occhiate alle mie spalle, preoccupata di essere presa alla sprovvista.

-Eccoti!-Esclamò lui, balzandomi però davanti. Entrambi avevamo le pistole puntate l'una contro l'altro, nessuno attaccava, non ora.
-Andiamo Niall, non vorrai essere scortese e attaccare una donna...-Dissi io mettendo il broncio.
-E tu? Non vorrai colpire un povero ragazzo che ha perso la memoria!-
-Ehi, questo non vale!Non è carina come scusa...-Gli spruzzai addosso tutta la vernice gialla ridendo, soddisfatta del mio riuscito lavoretto. Ero un'artista, non c'erano dubbi! Lui comunque non esitò, fece lo stesso. Il mio viso, i miei capelli, e tutto il mio tutone erano ricoperti di colore.

-Beh, ora siamo senza munizioni.- Ci guardammo, sorridemmo, e subito dopo corremmo veloci verso le nostre basi. Avevamo esattamente ancora due munizioni a testa, ma per le regole del gioco, se n'è poteva prendere una ogni volta che si finiva l'altra.
Tornai a cercarlo, senza più nascondermi o preparare imboscate. Finalmente lo trovai, lo colpii dalle spalle, finendo tutta la mia munizione di vernice arancione. Scappai nell'immediato, tornando alla mia base, ma fui raggiunta dal biondo che mi face cadere sopra i sacchi bianchi che intralciavano il percorso. Scaricò tutta la sua vernice su di me. Verde, rossa e blu...ecco com'ero in quel momento! Mi sentivo un quadro di Picasso.
-Bene, siamo pari di nuovo!-Esclamai con il fiatone, cercando di rialzarmi.
-Sbagliato!- Si tirò fuori dalla tasca la munizione gialla, la infilò nel suo fucile e iniziò a spruzzarmela addosso, impedendomi di scappare. Ero inchiodata sui quei sacchi che prendevano colore insieme a me, secondo dopo secondo. Mi dimenavo ridendo a crepapelle, mentre lui mi riempiva di vernice senza sosta.
-Questo è..è barare!-Esclamai contrariata.
-Dici?No, secondo me no!- Finì la vernice, buttò il fucile per terra e alzando le braccia al cielo si proclamò vincitore.
Mentre si osannava da solo, presi le mia ultima munizione disponibile e gliela buttai addosso, lasciandolo abbastanza spiazzato.
-Non credo che tu abbia vinto, siamo pari!- Esclami facendogli la linguaccia.
-Non vale!-Ribatté.
-Oh certo, anche prendere due munizioni in una volta non vale, ma tu l'hai fatto...quindi, teoricamente ho vinto io che sono stata invece onesta!-Gli feci la linguaccia, lui si avvicinò a me e iniziò a farmi il solletico facendomi cadere di nuovo sui sacchi ricoperti di vernice.
-Dicevi?-Chiese.
-Basta, ti prego, basta!-Esclamai ridendo come non mai. Faticavo persino a parlare.
-Allora, chi ha vinto?-Domandò insistente.
-Io, io, io!-Forse era ora che mi arrendessi o sarei schiattata dalle risate.
-Quindi?-
-Okay, basta...mi arrendo!-Dissi.
-Dillo.-Si fermò, guardandomi dritta negli occhi.
-Cosa?-Chiesi con il fiato corto.
-Che ho vinto, se no ti aspetta una nuova scarica di solletico...-Ridacchiò soddisfatto. Mi sarei pentita di averlo detto, ma ero veramente stanca.
-Va bene Niall.Hai vinto!-Esclamai esausta.
-E' stato fin troppo facile.- Si raddrizzò, mi porse la mano per alzarmi ed io l'afferrai. Posai il piede proprio sulla macchia di vernice per terra e nel raddrizzarmi, scivolai nuovamente sui sacchi, trascinando lui sopra di me.
Entrambi avevamo ancora il fiatone, entrambi ci guardavamo intensamente, entrambi lasciavamo che i nostri occhi parlassero per noi, che i nostri cuori battessero all'unisco come una cosa sola.

-Ally, perchè ho la sensazione di non vederti solo come un'amica?- Lo fissavo, la gola si era seccata, il respiro si era fatto più corto e il cuore batteva più forte.
Non potevo dirgli niente, non potevo confonderlo ulteriormente, dovevo tapparmi la bocca e fingere come sempre.
-Non fare domande, ti prego.-
Lui prese la mia mano e la posò sul suo cuore.
-Lo senti?-Domandò. Io tremavo, mi sentivo debole, strana, impaurita.- Ally, lo senti?-Chiese una seconda volta.-Batte forte ogni volta che mi sei vicina, perchè?-Non risposi, non ci riuscivo. Era vero, il suo cuore batteva fortissimo quanto il mio, ma non potevo dire niente.
Avevo paura, paura di tutto in quel momento. Non sapevo bene che fare, come comportarmi.
Di una cosa però ero sicura: L'amore che provava per me, era ancora vivo in qualche parte dentro di lui.
-Ti prego, di qualcosa..-Mi chiese continuando a guardarmi. Ma io non parlai, avvicinai il mio viso al suo facendo poi combaciare le nostre labbra. Forse fu un errore, ma era ciò che più volevo fare, era la cosa che più desideravo al mondo. Lui si allontanò subito, si allontanò non appena le mie labbra entrarono in contatto con le sue. Mi fissò ed io mi sentii cadere a pezzi sotto i suoi occhi di ghiaccio. Avevo fatto una cazzata! Ora se ne sarebbe andato, ora mi avrebbe gridato contro, ora l'avrei perso veramente.
-M-Mi dispiace, scusa io...- Mi sarei aspettata qualsiasi reazione possibile e inimmaginabile, ma ciò che proprio credevo impossibile era che lui mi baciasse. Invece fu così! Riprese possesso delle mie labbra e chiese accesso alla mia bocca. Le nostre lingue si intrecciarono, si cercavano, si amavano disperatamente. Legai le gambe attorno al suo bacino, mentre lui si sorreggeva tenendo le mani sui sacchi, per non pesarmi.
Sapevo di amarlo, e nonostante tutto, lui sapeva di amare me.
Era uno di quegli amori impossibili da cancellare, impossibili da frantumare. Uno di quegli amori così veri da far paura, persino io lo temevo.

Lui aveva perso tutto! Aveva perso i ricordi, aveva perso la sua vecchia vita, ma non aveva mai perso l'amore che provava per me.

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Capitolo 35
*** Chapter 34. ***


ATTENZIONE: la FF NON è mia, ma è di questa ragazza: Jessica Cislaghi. Questa è la sua pagina Facebook: One Direction,singer for me. (https://www.facebook.com/pages/One-directionsinger-for-me/216589281769535?fref=ts).
Lei l'ha pubblicata su Facebook e io CON IL SUO PERMESSO la pubblico qui.



Chapter 34.

Le sue labbra possedevano ancora le mie, le nostre mani erano unite, i nostri cuori battevano all'unisco.
Non seppi quanto tempo rimanemmo così, ad amarci, ma sembrò davvero poco quando lui decise di staccarsi da me e annullare tutto ciò che per dei minuti, mi aveva fatta star bene.
Confuso si raddrizzò, mi osservò mettendo le braccia conserte e cercò di capirci qualcosa di più. Avevo sbagliato così, di punto in bianco a baciarlo. Ma ero stanca di aspettare che ricordasse, troppo stanca.
Continuavo a rimanere con la mente a quel bacio, a quelle labbra che combaciavano perfettamente, quelle mani che si stringevano forte, quei respiri che si mischiavano. Non mi ero ripresa, avevo bisogno di realizzare che fosse tutto vero.

-Forse è meglio che andiamo.- Affermò lui. Ero più che convinta che la sua testa stava fumando, che si stava sforzando di ricordare qualcosa che ci riguardasse, qualcosa che avevamo vissuto nel passato, ma non ci riusciva, non trovava risposte.
Mi alzai lentamente dai sacchi bianchi, la vernice ancora ricopriva il mio corpo ed anche il suo. Non parlammo più, uscimmo dal club e ci incamminammo verso casa a piedi. Lui restava a distanza, più avanti di me. Io ero dietro, che seguivo incerta il suo passo rapido. Cercava di scappare da qualcosa che lo intimoriva, da quei sentimenti che lo stavano mangiando, ma della quale non ricordava niente. Cercava di non guardarmi negli occhi, mi evitava, ed io stavo facendo in un certo senso lo stesso.
Giungemmo davanti casa di Zayn, a quel punto lui si fermò e si voltò verso di me.

-Perchè l'hai fatto? Perchè mi hai baciato?- Mi bloccai di colpo ed abbassai lo sguardo, osservando il terreno grigio. L'asfalto non mi era mai sembrato tanto bello come in quel momento.-Rispondi.-Chiese con freddezza. Mi decisi a parlare, mi decisi a dirglielo.
-Noi non siamo amici.- Affermai tremando. Mi morsi un labbro, strinsi i pugni e mi avvicinai a lui.- Non lo siamo mai stati...-
-Allora cosa siamo? Chi sei?- Domandò in cerca di risposte.
-Non lo sappiamo neanche noi, non l'abbiamo mai capito.- Risposi guardandolo negli occhi, quelli che in quel momento mi sembravano vuoti.
- Tu mi ami?- Chiese. Sembrava un'interrogatorio, sembrava fossi accusata di un reato, sembrava fossi la colpevole...e in quel caso lo ero, lo ero davvero.
-Io..-
-Voglio risposte!-Esclamò arrabbiato.-Basta girarci intorno, basta!- Disse alzando le braccia al cielo. Aveva ragione! Avevamo taciuto per troppo tempo, meritava di sapere, meritava le risposte che gli negavamo.
-Devo dirti la verità.- Bisbigliai decisa.
-Fallo.- M'incitò avvicinandosi.- Fallo.-Ripeté una seconda volta.
-Probabilmente mi odierai per non avertelo detto prima ma...-
-Ally, parla.- Mi interruppe per l'ennesima volta. Non voleva giri di parole, voleva sapere tutto e subito.
- E' stato sempre tutto complicato tra noi, per questo hai scelto Kate, per questo ci siamo detti addio.- Dissi cercando di non piangere.- Il giorno dell'incidente...-
-Cosa centra l'incidente?- Chiese intimidatorio.
-Niall, ti prego..-Mi avvicinai a lui prendendogli la mano.- Io, Io avrei dovuto fermarti, avrei dovuto dirti che ti amavo, invece...-
-Invece?- Si staccò dalla mia presa e indietreggiò di qualche passo.
-Abbiamo litigato, io sono scesa dall'auto e ti ho lasciato andare via. Non avrei dovuto farlo, s-sono orgogliosa, non sono mai riuscita a dirti che ti amo fino al giorno in cui non ti ho visto sul punto di morire.- Lui scosse la testa arrabbiato, nervoso, tirò un pungo contro il muro e tornò a guardarmi amaramente.
-Per quanto avevi intenzione di nascondermi tutto questo?- Gridò esasperato.
-Mi dispiace, so che avrei dovuto parlartene ma...-
-Non l'hai fatto, hai pensato solo a te stessa!- Rispose maligno.
-Sei ingiusto, sono stata in silenzio solo per il tuo bene.- Ribattei in lacrime.
-Il mio bene? Cos'hai pensato quando mi hai visto andar via? Quando ero sul punto di morire? -Gridò. 
-Ero distrutta.-
-Ah, sei tu quella distrutta? Sono io che ho perso la memoria, sono io che non so più chi sono, sono io che ho perso tutto. E tu? Tu cos'hai perso?-
-TE.-Risposi singhiozzando.- Ho perso il ragazzo che amavo il giorno dell'incidente, ho perso tutto ciò che abbiamo passato in quel preciso istante. Credevo che avresti ricordato, ma sono passate settimane e siamo ancora qui.-
- Io sto con Kate, io sto con lei.- Disse respirando profondamente.
-Lo so, ho sbagliato a baciarti.- Risposi piangendo. Eravamo sul punto di lasciarci per l'ennesima volta, io lo sapevo, lo sentivo.
-Si, è stato un errore.- Affermò a denti stretti. Le lacrime trapassavano il mio viso, non riuscivo a rassegnarmi all'idea che lui non riuscisse a ricordare.
-Niall, tu..tu mi ami ancora.-
-Ti sbagli.- Mi diede le spalle subito.- Non ti amo. Non so chi sei, l'unica certezza che ho adesso, e che mi hai solo mentito.-
-L'ho fatto, ma solo per il tuo bene. Perchè ti amo.- Lui non parlò più, non dopo quello che gli avevo detto. Rimase fermo qualche istante e pronunciò semplicemente queste parole non appena si riprese:'Io rientro in casa.' E così fece, rientrò lasciandomi sola sul ciglio della strada, lasciandomi lì, ad odiarmi più di quanto già non facessi. Mi sedetti sul marciapiede ed iniziai a piangere, mi strinsi in un angolino portando le ginocchia al petto e mi sfogai quanto servì per riprendermi almeno un pò.

#POV'S NIALL.

Non sapevo cosa stessi provando in quel momento: Rabbia, dolore, rancore, ma allo stesso tempo non riuscivo ad odiarla. Lei aveva qualcosa che sin dal primo momento in cui l'avevo vista al mio risveglio, mi aveva fatto tremare il cuore;
Ma era sbagliato provare quell'emozioni, anche per Kate, si! Ma sopratutto per me stesso.
Aveva mentito, mi aveva nascosto la sua presenza il giorno dell'incidente, mi aveva nascosto la litigata prima che io rischiassi di morire. Aveva detto solo bugie. 
Entrai in casa e sbattei con forza la porta, ma la mia ira fu interrotta dalle grida di Kate.

-Dove diavolo eri?-Strillò trapanandomi i timpani. La ignorai e andai verso la mia stanza, ma lei mi seguì senza troppi complimenti.
-Fermati, dove credi di andare? Voglio spiegazioni, voglio sapere dov'eri, voglio sapere dove sei stato tutto il giorno, voglio sapere se eri con...-
-Ally?-La interruppi io, raggiunta la mia stanza da letto. Sbarrò gli occhi, quasi come se non volesse sentirsi dire proprio quel nome, quasi come sperasse un'altra risposta.- Si, ero con lei. Contenta?- Continuai aggrottando le sopracciglia. 
-Ally, Ally, Ally, sempre e solo Ally!-Gridò tirando pugni contro il petto.- Che cos'ha lei che i non ho? Cos'ha? Dimmelo!- Strillò piangendo. Bella domanda, pensai. Cos'aveva di diverso da lei? Tutto, decisamente tutto. Aveva quel modo di fare dolce, ma allo stesso tempo un carattere scontroso. Aveva quella risata contagiosa, che effettivamente adoravo. Aveva il potere di farmi star bene solo con la sua presenza, solo stando al mio fianco. Amavo il modo in cui parlava, il suo essere matura, amavo i suoi gesti, i suoi sorrisi, i suoi semplici occhi neri. Io non sapevo cos'avesse in più di Kate, non l'avrei mai capito.
-Senti, non voglio discutere..-Tagliai corto, ma la bionda mi fermò.
-Aspetta!- Prese la mia mano e mi guardò dritta negli occhi.-Cos'è successo?-
-Che intendi?-Domandai confuso. Lei si asciugò gli occhi con la mano, schiarì la voce e finalmente tornò a parlare.
-Oggi, con lei. Cos'è successo?- A quel punto capii, a quel punto seppi cosa realmente voleva sapere. Abbassai lo sguardo, ricordai il bacio, il modo in cui mi ero sentito, i battito del mio cuore, il respiro affannato e la voglia di rifarlo ancora, ancora e ancora.
All'infinito. 
Nonostante la voglia di gridarle 'NIENTE', preferii essere sincero. Tutti in quei giorni mi avevano mentito, tutti mi avevano nascosto ogni cosa, non volevo fare lo stesso.
-Vuoi saperlo davvero?-Chiesi prima di confessarle del bacio. Mi guardò titubante, si passò una mano tra i capelli e ricominciò a piangere. Aveva capito, ora stava soffrendo.
-Dimmi di no.- Pregò con voce strozzata dal pianto. Mi dispiaceva vederla in quello stato, ma era lei che voleva sapere.
-Se vuoi una menzogna, allora mentirò.- Risposi immobile, mentre lei camminava avanti e indietro per la stanza.
-Avanti dillo, l'hai baciata? Si sincero, tanto ho capito oramai.- Affermò isterica.
- Si, l'ho fatto. Ci siamo baciati.- Dissi.

#POV'S ALLY.

Entrai in casa di Zayn, sentivo le grida provenire dal piano superiore. La voce squillante di Kate e quella più debole di Niall che si scontravano.

-C-Che succede?- Chiesi non appena Liam si piazzò davanti a me, impedendomi di proseguire verso il piano superiore.
-Niente, forse è meglio che tu vada.- Rispose tenendomi ferma.
-Liam, cosa diavolo succede?- Domandai una seconda volta.
-Temo tu lo sappia.-Rispose freddo. Probabilmente aveva sentito la discussione tra Kate e Niall, ed io avevo appena capito di cosa si trattasse, avevo capito il motivo della lite furibonda.
-Devo andare a vedere, io...-
-Ally, no!-Esclamò afferrando il mio braccio.- Lascia perdere, butteresti solo benzina sul fuoco!-
-Io ho combinato il guaio, io lo risolvo.- Mi staccai dalla sua presa e corsi su per le scale, fino la camera di Niall. La porta era spalancata, e prima che potessi entrare li sentii parlare.

-Avanti dillo, l'hai baciata? Sii sincero, tanto ho capito.- Affermò Kate isterica. Stava piangendo come una disperata, ed io mi sentii in colpa tremendamente.
- Si, l'ho fatto. Ci siamo baciati.- Rispose lui, in tono triste. Il pianto di lei aumentò smisuratamente, stavo per entrare, stavo per dare spiegazioni, stavo per sistemare in qualche modo le cose, ma lei mi precedette uscendo dalla camera.

-Oh, guardala!- Esclamò indicandomi. Anche Niall intanto era uscito, nel tentativo di fermare Kate.-Sei felice? Sei felice di distruggere la vita delle persone?-Mi gridò contro, perfida.
-Kate, io..-
-Non scusarti, tanto so che sei solo una falsa!- Gridò amaramente. Mi spinse contro il muro, ed io non ribattei, non osai muovere un muscolo. Niall la fermò, la teneva stretta per i polsi mentre Liam raggiungeva il corridoio per cercare di calmare le acque, come spesso faceva.
-T'avevo detto che avresti buttato solo benzina sul fuoco.- Sussurrò proteggendomi dall'aggressività di Kate. Stavo per piangere, ma mi trattenevo nonostante il dolore che provavo dentro. In quel momento non ero la vittima della situazione, ma solo la carnefice.
-Sai cosa ti dico?- Sputò la bionda con aria minacciosa.- Quando ho scoperto che Niall aveva perso la memoria ero felice. Si, felice!- Rise maligna.- Non avrebbe più ricordato te, tutto ciò che vi legava. Era tutto mio, solo mio. Ma no! A quanto pare tu sei sempre in mezzo ai piedi. Sei un sassolino, un inutile sassolino nella scarpa. Devi andartene, sparire dalla faccia della terra. Max avrebbe dovuto farti morire, si.- Sentii lo stomaco stringersi in una morsa, qualche lacrima solcò il mio viso. Quelle parole mi ferirono fin troppo, non me le sarei mai aspettate nemmeno dal mio peggior nemico. Mi allontanai lentamente da Liam che era leggermente sconvolto, che tentò invano di non far scivolare via quelle parole dalla mia mente. Non ci riuscì però, perchè io corsi via da quella casa, da tutto ciò che poteva ferirmi ulteriormente. Il castano tentò di fermarmi dispiaciuto, ma i suoi tentativi di raggiungermi furono vani.

Forse aveva ragione Kate, meritavo di sparire, meritavo di morire. Rovinavo la vita delle persone, sapevo fare solo questo.

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Capitolo 36
*** Chapter 35. ***


ATTENZIONE: la FF NON è mia, ma è di questa ragazza: Jessica Cislaghi. Questa è la sua pagina Facebook: One Direction,singer for me. (https://www.facebook.com/pages/One-directionsinger-for-me/216589281769535?fref=ts).
Lei l'ha pubblicata su Facebook e io CON IL SUO PERMESSO la pubblico qui.



Chapter 35.

METTETE QUESTA CANZONE:http://www.youtube.com/watch?v=ZG2KwDhty38

#POV'S NIALL.
La pioggia tintinnava contro la finestra della mia camera da letto, pioveva oramai da diverse ore e non sembrava voler smettere.
Ero rimasto solo, pieno di domande e brutti pensieri che s'intrecciavano nella mia mente confusa.
Liam aveva tentato per il resto della giornata di chiamare Ally, di sentire se stava bene dopo ciò che Kate le aveva detto. 
Mi ero chiesto sin da subito chi fosse Max, mi ero domandato il perchè Ally avesse iniziato a piangere al sol pronunciare quel nome, ma avevo evitato di fare domande a Liam, che essendo molto arrabbiato si rifiutava di rispondermi o intraprendere una conversazione. 
Mi alzai dal letto ed avvicinai allo specchio della stanza, cercavo di ritrovarmi, cercavo di capire chi fossi realmente tramite quel riflesso sconosciuto davanti a me. 
Improvvisamente il cellulare vibrò, volsi lo sguardo verso il comodino in cui l'avevo lasciato e andai a prenderlo.

''Pronto?'' Risposi accomodandomi sul fondo del letto.
''S-Sono Kate, possiamo parlare?''Domandò con voce rotta dal pianto. Non ero sicuro di voler sentire cosa avesse da dirmi, il fatto che avesse ferito Ally, ancora non mi andava giù.
''Hai sbagliato a dirle quelle cose.'' Bisbiglia stringendo forte il telefono nella mano sinistra.
''Si, non avrei dovuto attaccarla con quelle brutte parole. Ero arrabbiata, non ho pensato a niente in quel momento.'' Affermò singhiozzando. 
''Chi è Max?'' Le chiesi subito, sperando di avere qualche risposta al riguardo. Lei non parlò, sentivo solo il suo respiro affannato provenire da dietro la cornetta. ''Kate...'' La incitai a dire qualcosa, volevo risposte e le pretendevo subito.
''Il suo ex fidanzato.'' Rispose. La sentii piangere maggiormente, non riusciva nemmeno più a parlare.
''Continuo a non capire, spiegami.'' Dissi. 
''Senti, io ho sbagliato, lo so.''Ammise singhiozzando.'' Ora però voglio parlare di noi, non di lui o Ally. Ricordi che ti ho detto qualche giorno fa..?'' Domandò. Cercai di frugare nella mia testa, cercai di ricordare tutte le cose che c'eravamo detti e poi capii.

#FLASH BACK.#
Ero disteso sul letto, Kate teneva la testa appoggiata sul mio petto ed io le accarezzavo i lunghi capelli biondi.
-Niall?-Mi chiamò con la sua vocina stridula. 
-Uhm?- Mugugnai cercando di guardarla in faccia, cosa che mi fu abbastanza difficile considerate le nostre posizioni.
-Ho pensato che magari potremmo andarcene a Parigi da mio nonno. Io e te.- Disse alzando lo sguardo. Incrociai finalmente i suoi occhi e lei i miei.- Hai sempre detto di amare la Francia, quindi perché non andarci a vivere? Forse cambiando aria ritroverai te stesso.- Sorrise dolcemente, dandomi un leggero bacio sulle labbra.
-Sei sicura che sia la scelta giusta?- Chiesi non appena quel contatto fu smorzato.
-Oh, certo!- M'interruppe.- Sono sicura che ti farebbe solo bene, ci divertiremmo un casino!-Esclamò con entusiasmo. Io ero piuttosto spento, non sapevo se fosse una decisione positiva o negativa. 
-Non so se accettare.- Ammisi alzandomi dal letto, facendola così distanziare da me. Mi affaccia alla finestra, scostai la tenda che mi copriva la visuale del giardino e vidi lei, Ally. Era seduta accanto a Liam e parlavano, non riuscii a capire di cosa, ma sentii il mio cuore sciogliersi non appena la vidi sorridere dolcemente. Forse era lei la ragione per la quale non riuscivo ad accettare la partenza che Kate mi aveva proposto. Non la conoscevo, non sapevo ciò che avevamo passato, eppure sentivo che era importante. Lentamente la vidi guardare Liam con sguardo triste, posò la testa sulla sua spalla e lui cercò quasi di consolarla. Mi ero accorto sin dall'inizio che lei soffriva più di tutti, quasi come se si sentisse in un certo senso in colpa. 
-Allora?-Kate m'invitò a rispondere, curiosa di sentire ciò che avevo da dirle.
-Devo pensarci.-Risposi semplicemente, chiudendo la tenda.
-Ti darò tutto il tempo del mondo.- Disse lei avvolgendo le braccia attorno alla mia schiena.
#STOP FLASH BACK.#

''Niall?'' Mi chiamò, riportandomi alla realtà. Cercai di capire quale fosse la scelta giusta, anche se effettivamente non riuscivo proprio a trovarla. C'erano pro e contro, quindi cosa avrei dovuto fare? Cosa avrei dovuto risponderle? Non sapevo se partire avrebbe risolto i miei problemi, magari avrebbe soltanto peggiorato le cose. Mi alzai così dal letto avvicinandomi alla scrivania, sopra c'era una foto che ritraeva me e i ragazzi, sicuramente qualche tempo prima dell'incidente. Sorridevo, abbracciavo Zayn e Harry e guardavo in modo strano Liam, che stava infastidendo Louis. Sembravo felice, sembrava che la mia vita avesse un senso allora, ora invece non più. La mia bocca si curvò dolcemente, mentre strinsi tra le mani la cornice in legno. I miei occhi scrutavano attentamente quel ricordo, quasi cercando di ricordarne il momento. Poi la voce di Kate che attraversò la cornetta del telefono mi scosse nuovamente, mi rianimò da quello stato di tristezza in cui mi stavo infilando.
''Ho bisogno di sapere...'' Sussurrò con voce strozzata.''Hai deciso?''Chiese ansimando.
''Ho deciso.'' Risposi ingoiando la saliva.

//UNA SETTIMANA DOPO//

#POV'S ALLY.
Appresi la notizia subito. Fu lui a chiamarmi, Niall in persona.
''Parto.'' Aveva detto.''Ho bisogno di andare via, per sempre.'' Non avevo risposto, semplicemente mi ero detta che era giusto così, che lui doveva cercare la sua strada da solo, lui doveva essere felice senza di me. Un flebile ''Addio'' uscì dalla mia bocca, prima di chiudere definitivamente la chiamata, prima di chiudere ogni rapporto con lui. Non mi era neanche scappato di dirgli 'Si felice', perchè probabilmente se l'avessi fatto, si sarebbe accorto che avevo iniziato a piangere.

Oggi partiva, dopo una settimana in cui mi ero rifiutata di avere altre notizie di lui, avevo sentito dire a Jade che era il giorno in cui avrebbe lasciato per sempre la sua amata Inghilterra.
Non avevo pianto, non avevo gridato, non avevo fatto niente. Ero rimasta chiusa in camera a leggere, sperando di trovare nei libri una giusta distrazione. 

-Ally...-La porta della mia camera si aprì, la rossa attraversò la soglia e mi rivolse un sorriso dolce, un sorriso che sembrò volermi proteggere dal mondo.
-Ehi!-Esclamai chiudendo il libro. Nascosi il mio dolore dietro un falso sorriso e mi alzai dal letto avvicinandomi alla scrivania.
-So che non vuoi sentire niente al riguardo ma...-
-Lo so già.- Ammisi nervosamente. Tra le mani tenevo il libro, accarezzavo la copertina lentamente, cercando di non piangere;Mi ero ripromessa di non crollare una volta che se ne sarebbe andato, io sarei andata avanti, per lui.
-Davvero?-Chiese con leggero stupore.-E tu?tu stai bene?-Domandò avvicinandosi a me. I suoi occhi osservarono le mie mani tremare, mentre cercavo di scacciare via ogni brutto pensiero.
-Si, certo.- Mentii curvando le mie labbra nell'ennesimo finto sorriso. Avete presente le barbie? Ecco, il mio sorriso era simile a quello. Finto. 
Le mie mani ancora tremavano, e non appena mi resi che Jade le stava osservando con insistenza, decisi di lasciare sulla scrivania il mio libro.
-Sei sicura?- 
-Se lui è felice, perchè non dovrei esserlo anche io? Posso farcela.- Ammisi appoggiandomi contro il muro.- Posso farcela.-Ripetei una seconda volta giocherellando con le mie dita. Stavo cercando di scacciare la sola idea di non vederlo più, avrei dovuto abituarmi alla sua assenza, ai suoi sorrisi, ai suoi occhi, al suo essere a volte infantile, alla sua risata, ai suoi abbracci. Dovevo solo abituarmi al fatto che non l'avrei più rivisto.
Era già successo alla fine, c'eravamo già detto addio!Dove stava la differenza ora? Forse allora entrambi eravamo consapevoli delle nostre scelte. Adesso invece, lui non sapeva neanche chi era, non sapeva del nostro amore, non sapeva niente.
-Ally...-Mi chiamò la mia amica sussurrando.
-Lui l'avrebbe fatto.- Dissi tremante, mentre le mie labbra e la mia voce traballavano insieme alle mani.- Lui mi avrebbe lasciata andare.- Continuai cercando di non cedere alla tentazione di esplodere davanti a lei.
-No, lui avrebbe lottato per voi.-
-Non così, non così!- Esclamai scuotendo la chioma nera. 
-Se tu ci provassi...-
-L'ho fatto!-La interruppi arrabbiata.-L'ho fatto Jade, gli ho aperto il mio cuore...ma non è servito a niente. Non ricorda, non ricorderà mai.- A quel punto una lacrima rigò il mio viso, poi un'altra e un'altra ancora.
-Vuoi davvero lasciare che parta?-
-Sai, mia madre mi ha insegnato che quando ami una persona, arriva sempre il momento in cui devi lasciarla andare...-Lasciai la frase in sospeso e lei capì subito.
-E' arrivato quel momento?-
-E' arrivato.-Annuii mordendomi il labbro inferiore.-...Quindi ti prego, esci da questa stanza, lasciami sola e non fare più domande. Non pregarmi di fermarlo, non pregarmi.- Dissi dandole le spalle.
-Vorrebbe che ci fossi anche tu all'aeroporto a salutarlo.- M'informò. Strinsi gli occhi lacrimanti e portai le mani sul cuore.
-Non posso farcela.- Bisbigliai sincera. Lei non parlò, ma m'immaginai la sua espressione afflitta e la sua testa muoversi in segno d'approvazione. La sentii uscire dalla stanza e chiudere con dolcezza la porta, a quel punto lasciai tranquillamente spazio al mio sfogo, lasciai che le lacrime represse per l'intera settimana si divulgassero sul mio viso.
Mi avvicinai al libro lasciato sulla scrivania, lo aprii e tirai fuori il vero motivo per la quale ero rimasta a fissare quelle dannate pagine per tutto quel tempo, un foglio, non un semplice foglio.
Era la canzone scritta da Niall, la canzone che racchiudeva tutto ciò che mi riguardava, la canzone perfetta. Non mi aveva mai detto se era dedicata a me! Forse se l'era dimenticato, forse aveva preferito tenerlo come segreto, forse non gli avevo mai dato possibilità di farlo. L'avevo trovata nei mesi in cui lui era rimasto con Kate, i mesi prima dell'incidente, i mesi nella quale mi stavo rassegnando alla sua assenza. Avevo preso lo spartito, l'avevo infilato in quel libro e l'avevo lasciato lì, fino ad oggi. Era l'unica cosa che in un certo senso mi legava a lui, una cosa che in un certo senso sentivo mia, una cosa che mi riportava ai vecchi tempi.
Mi lasciai cadere sul pavimento piangendo, stringendo tra le mani quel pezzo di carta leggermente sbiadito.
Era uno di quei momenti in cui i ricordi cominciano a tormentarti, in cui ogni cosa bella ritorna alla mente facendo quasi male. Era uno di quei momenti in cui ti accorgi che hai perso l'unica persona che non è mai stata tua. Era uno di quei momenti in cui il cuore sembra sgretolarsi dentro il petto, e tu non puoi far altro che raccogliere i cocci e cercare di ricomporli.

Lui era sempre stato lì per me, tutto ciò che avrei dovuto fare era avere il coraggio di lottare per noi.
Lui era sempre stato lì per me, avrei semplicemente dovuto chiedergli di restare.

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Capitolo 37
*** Chapter 36. ***


ATTENZIONE: la FF NON è mia, ma è di questa ragazza: Jessica Cislaghi. Questa è la sua pagina Facebook: One Direction,singer for me. (https://www.facebook.com/pages/One-directionsinger-for-me/216589281769535?fref=ts).
Lei l'ha pubblicata su Facebook e io CON IL SUO PERMESSO la pubblico qui.



Chapter 36.

(Canzone:http://www.youtube.com/watch?v=KZ_6k-dZsIU)

#POV'S NIALL.
Erano tutti lì.
Harry e Jade che si tenevano per mano, Zayn ad un passo dal piangere, Liam e Louis vicini che mi osservavano silenziosi. In realtà sapevo che mancava qualcuno tra loro, sapevo che mancava lei. Non era venuta a salutarmi, non era venuta ad abbracciarmi, non era venuta a dirmi addio. 
Strinsi la mano a Kate osservando i miei 'Amici', cercando di trovare una scusa per trattenermi, ma non la trovai, non l'avrei mai trovata. 

-E' arrivato il momento.-Affermai guardando l'ora sul mio cellulare. Pochi minuti e il mio aereo sarebbe decollato.
Notai Zayn abbassare lo sguardo e mordersi il labbro in lacrime, lui era il mio migliore amico, lui era la persona che mi era sempre stata vicina, ma io non ricordavo, non riuscivo a provare così tanto dolore da restare con lui.
-Scusa amico, temo di non potermi trattenere.-Sussurrò dandomi una pacca sulla spalla. Lo vidi camminare a passo svelto verso l'uscita, non si voltò neanche per salutarmi, scappò da quella scomoda situazione, da me.
-Sarà difficile per tutti.-Mi avvisò Louis.-Sopratutto per lui.-La sua bocca era curvata in un finto sorriso, cercava di non mostrarsi afflitto, cercava di essere forte per gli altri, anche se capii subito che stava male.
-Vi auguro di essere felici.-Dissi guardandoli uno ad uno. Nonostante la mia mente vuota, in quel poco tempo passato in loro compagnia mi ero accorto che erano persone fantastiche.
-Anche a te.-Rispose Jade in lacrime. Lentamente si avvicinò a me e mi abbracciò, lasciandomi poi un dolce bacio sulla guancia.
-Niall, dobbiamo andare.- Bisbigliò Kate quasi scocciata. Non vedeva l'ora di andarsene, non vedeva l'ora di sparire da tutto quello che ci circondava a Londra, io invece ancora avevo qualche dubbio, qualche paura.
-Inizia ad andare, io ti raggiungo.-Le risposi dandole un fugace bacio sulle labbra rosee. Annuì debolmente, mi accarezzò il braccio e s'imbarcò sull'aereo frettolosa.

-Mi raccomando, mandaci una cartolina da Parigi!-Sdrammatizzò Harry abbracciandomi. Ricambiai il caloroso abbraccio, sentendo quasi una fitta allo stomaco, sentendomi in colpa per tutto quello che stava succedendo.
-Lo farò.-Risposi semplicemente, staccandomi poi da lui.
-Allora divertiti.-S'intromise Liam, che fino ad allora si era risparmiato di fiatare. Probabilmente per tutti loro era difficile lasciarmi andare, ma era la scelta giusta.
-Anche voi.-Sorrisi e iniziai ad indietreggiare qualche passo, fino a voltarmi pronto per raggiungere Kate, pronto per raggiungere la mia nuova vita, pronto per dire addio a tutti. Mi voltai verso i ragazzi ed alzai la mano per salutarli, loro ricambiarono. Tornai a dargli le spalle e a passo lento continuai per la mia strada.

-Niall, aspetta, Niall!- La voce di qualcuno però, mi fece nuovamente voltare. Vidi Ally correre verso di me, il suo viso ricoperto di lacrime, la giacca slacciata svolazzava insieme ai suoi capelli corvini. Riuscivo a vedere la stanchezza nei suoi passi, probabilmente aveva corso per vari minuti per essere lì, per riuscire a vedermi un'ultima volta.

#POV'S ALLY.

Arrivai all'aeroporto con il cuore in gola. Non ero sicura di trovarlo ancora lì, l'unica certezza che avevo era la speranza, la speranza che non moriva mai. Io non potevo partire senza prima salutarlo, non potevo lasciarlo andare così. Volevo un suo abbraccio, volevo augurargli di essere felice, volevo chiudere gli occhi e restare con lui per pochi secondi.
Il posto era enorme, la gente era ovunque. Cercavo di trovarlo, cercavo il suo volto tra tutti quegli sconosciuti, speravo di incontrare per l'ultima volta quegli occhi della quale mi ero tanto innamorata.
Mi accorsi però che non c'era, mi accorsi che per quanto ci stessi provando, per quanto stessi correndo, per quanto lo stessi cercando, lui non era lì. Le lacrime si fecero strada sul mio viso, il cuore batté più forte e lo stomaco si strinse in una morsa. Era stata solo colpa mia, avrei dovuto andare con Jade e il resto dei ragazzi, avrei dovuto farmi coraggio prima, non ora, non venti minuti prima che il suo aero partisse. Chinai la testa e strinsi i pugni, cercai un pò di forza dentro di me, cercai il coraggio di continuare ad andare avanti, ma sembrava essere svanito insieme ai ricordi di Niall.

-Ally?- Improvvisamente qualcuno mi chiamò, lentamente alzai la testa e trovai davanti a me Zayn.-Cosa ci fai qui?-Chiese asciugandosi gli occhi leggermente arrossati. Aveva pianto; Aveva pianto come me, come Jade la sera prima, come Louis chiuso nel bagno, come Liam mentre mi parlava al telefono, come Harry mentre si stringeva alla mia amica. 
-I-Io volevo salutarlo, io volevo abbracciarlo, io..-
-Allora che ci fai ferma?-Domandò interrompendomi.- Corri, corri veloce! Lui dovrebbe esserci ancora, muoviti!-Esclamò indicando con il dito, lo spazioso corridoio alla mia sinistra. Con le poche forze rimaste ripresi a correre velocemente, correre fino allo sfinimento, correre fino a sentir le gambe farmi male, correre fino a farmi mancare l'aria nei polmoni.
I miei dolorosi sforzi però, furono ripagati. Lo vidi, lo vidi camminare di spalle, poco distante da lui c'erano i ragazzi che lo guardavano andare via. Il suo passò si fece più veloce, avevo paura di non riuscire a raggiungerlo, paura che sparisse improvvisamente dalla mia visuale. Continuavo a piangere, continuavo a sentire gli occhi bruciare, ma poco importava, ero quasi arrivata.
-Niall, aspetta, Niall!- Gridai con tutto il fiato rimasto. Sperai mi avesse sentita nonostante la distanza, e così fu.
Si girò verso di me, spalancò leggermente la bocca e rimase immobile. Io lo raggiunsi, afferrai il suo busto e lo strinsi forte a me, tanto forte da temere di avergli fatto male; Lo abbracciai, gli regalai tutto l'amore del mondo, gli regalai le mie lacrime, i miei sorrisi, gli regalai il mio cuore, quello che era sempre stato suo.
-N-Non potevo...-Balbettai tenendo la testa posata nell'incavo del suo collo.-...non potevo lasciarti andare senza prima salutarti.-Continuai. La mia voce tremava, tutto il mio corpo in verità tremava. Lui avvolse le sue braccia attorno al mio corpo e non parlò, si limitò a rimanere così per qualche minuto. 
Ero convinta che una volta tornata a casa mi sarei chiusa in stanza con la musica alta, avrei gridato così forte da perder la voce, avrei pianto fino ad addormentarmi. Ma ora ero lì, ora potevo sentire il suo profumo, quello che tanto amavo. Potevo sentire il suo cuore battere forte, le sue braccia stringermi forte e il suo respiro pesante solleticarmi il collo.
Non avevamo molto tempo ancora, non potevo elencargli tutti i motivi per la quale doveva restare, non potevo dirgli di lasciare Kate per me, non potevo dirgli di rimanere, non potevo dirgli niente se non di essere felice.
-Credevo non saresti venuta.-Affermò tenendomi ancora legata a se.
-Non volevo venire.-Risposi singhiozzando, con la voce che traballava di continuo.-...ma dovevo.-Conclusi staccandomi lentamente da lui. I nostri occhi si incatenarono gli uni agli altri, i nostri respiri si mischiarono, tanto eravamo vicini.
-Stai rendendo questa partenza più dolorosa di quanto pensassi.-Ammise cercando di mantenere comunque la calma.
-S-Scusami, scusami Niall.-Scossi la testa e chiusi gli occhi. Lui accarezzò la mia guancia destra, poi avvicinò le sue labbra e mi lasciò un leggero e dolce bacio.
-Non ti dimenticherò mai, Ally.-Sussurrò al mio orecchio, facendomi rabbrividire.
-Non lo farò neanche io.Ti amo.-Dissi aumentando il pianto. Era vero, lui sarebbe rimasto sempre con me. L'avrei trovato nei miei sogni, l'avrei trovato in ogni ricordo, l'avrei trovato in ogni parola, l'avrei trovato nello sguardo di un passante o di un amico. Lui ci sarebbe stato, era questo il vero problema. Ogni cosa me l'avrebbe ricordato, ed io non sarei riuscita ad andare avanti.
-Devo darti una cosa.-Infilai la mano nella tasca del Jeans ed estrassi un foglio, il suo foglio.-Ecco.-Gli porsi lo spartito e lui lo guardò curioso, senza neanche aprirlo.
-Cos'è?-Domandò rigirandolo tra le mani.
-La canzone che scrissi tu.-Risposi. Lui osservò il foglio come fosse una reliquia, lo strinse leggermente tra le mani e lo nascose dentro la tasca della giacca-Devo darti un'altra cosa.-Dissi portando le mani dietro al collo. Sganciai lentamente la catenella della collana che mi aveva regalato proprio lui per natale, quella che mi era stata recapitata da Jade. Avevamo litigato dopo quel bacio, dopo il momento più bello, quello in cui avrei potuto farlo restare con me senza complicazioni.
-Tienila tu.- Sussurrai tremante. Avvicinai la collanina in argento vicino alla sua mano e la posai infine sul palmo, facendogli poi chiudere le dita. Lo vidi confuso, probabilmente si domandava di chi fosse, cosa fosse, che significato avesse.
-Era il regalo di Natale che mi hai fatto l'anno scorso.-Accennai un sorriso.- Non posso tenerla, non più..-Ammisi asciugandomi l'ennesima lacrima caduta sul mio viso pallido.
-Ma...-
-Buttala, regalala, tienila...ma, non lasciarla a me.-Conclusi tornando seria. Lui la scrutò attentamente, giocherellandoci con le dita.
-Sarà il ricordo che porterò di te, sarà il ricordo di quel 'noi' che non riesco a ricordare.-Sentenziò stringendola poi forte.-Addio Ally.-Si avvicinò per abbracciarmi, ma io indietreggiai lentamente.
-No!-Esclamai scuotendo il capo.-Vattene ora, vattene subito.-Dissi iniziando a piangere. Non volevo un'altro abbraccio, non volevo altri ricordi, non volevo rischiare di non lasciarlo più andare.-Ti prego, vai e sii felice.- Mi volsi dalla parte opposta mostrandogli le spalle, non cercai neanche di immaginarmi la sua faccia in quel momento, avrebbe fatto solo più male.
-Ally, sei fantastica.-Disse.-Tienilo sempre a mente...a-addio.-Pronunciate le ultime parole, lo sentii allontanarsi, lo sentii andare via veloce, lo sentii correre.

#POV'S NIALL.

L'aereo era appena decollato, Kate mi stava stringendo ancora la mano intimorita, ma l'unica cosa alla quale io pensavo era ciò che era successo prima di essere lì. Il volto di Ally, le lacrime amare sul suo viso, il suo abbraccio, le sue parole, ogni cosa mi aveva praticamente distrutto. Avrei voluto ricordare, avrei voluto restare e dirle che l'amavo, come lei aveva fatto con me. Dov'erano i miei ricordi? Dov'era tutto ciò che avevamo passato? Dov'ero io?
-Tutto okay amore?-Mi domandò la bionda al mio fianco. Annuii appena, posando lo sguardo fuori dal finestrino. Londra mi sembrava già tanto distante, ogni cosa sembrava essere troppo lontana. Ally sarebbe diventata uno di quei ricordi dalla quale prima o poi ti devi allontanare, uno di quei ricordi alla quale devi dire 'Addio'. Respirai profondamente, cercando di scacciare quei pensieri dalla mia testa, cercando di non tormentarmi ulteriormente.
Mentre Kate approfittò di quelle ore per dormire, io decisi di tirar fuori il foglio che Ally mi aveva lasciato prima della partenza, decisi di prendere anche la collana con il ciondolo a quadrifoglio e la posai sulle gambe.
Con lentezza, assicurandomi che la bionda al mio fianco dormisse per bene, scartai lo spartito ed inizia a leggere il testo della canzone. Ogni parola che avevo scritto era perfetta, ogni parola sembrò scatenare dentro di me strane sensazioni e paure. Sentii la testa dolermi leggermente, mentre delle immagini sfocate iniziarono a diffondersi nel mio cervello. Cercai invano di rimanere lucido, non potevo stare male, non lì. Presi la collanina e la guardai con intensità, fu allora che la mia testa sembrò quasi scoppiare, fu allora che mi sembrò di ricevere delle scariche elettriche al cervello. Mi piegai in due per il dolore e non appena riuscii a recuperare un pò di forze, mi alzai dal mio posto e mi diressi nel bagno dell'aereo.
Mi piazzai davanti al lavandino, puntando lo sguardo contro la mia immagine riflessa.

#FLASH BACK.(Alcuni pezzi di flash back non li ho mai scritti prima di questo capitolo, sono inediti)//
-Quindi hai intenzione di regalarle quella collana?-Domandò Zayn sedendosi al mio fianco.
-Pensi non le piacerà?-Chiesi rigirandola tra le mie dita ruvide. Era in argento, mentre il ciondolo a forma di quadrifoglio era in oro. Ally non era difficile in fatto di regali, ero sicuro che qualsiasi cosa le sarebbe piaciuta, sopratutto una cosa simile.
-E' bellissima Niall.-Rispose il moro sorridendomi.-Ho solo paura che tu ti stia affezionando troppo a lei.-
-Forse è così, forse io...-
-Non giustificarti!-Esclamò Malik dandomi una pacca sulla spalla.- Amare non è mai un errore.-
#FLASH BACK STOP.#

Il mio respiro si fece più corto, le mie gambe tremavano, la mia fronte era sudata e riuscivo a mala pena a reggermi in piedi. Che cos'erano quelle immagini che scorrevano nella mia testa? Che cosa stava succedendo? Sentivo le voci provenire fuori dal bagno, e sperai che nessuno si stesse lamentando del tempo che stavo impiegando per riprendermi.

#FLASH BACK(2)#
-Le hai dato la collana?-Chiese il mio amico, sedendosi sulla sedia in cucina.
-No, non hai visto che se n'è andata? Temo che averla baciata abbia rovinato tutto.-Ammisi tristemente.
-Non dire così...-
-E' la verità-Risposi abbassando lo sguardo.
-Il regalo posso farglielo recapitare da Jade, va bene? Deve averlo, so quanto tu ci tieni...-
#FLASH BACK STOP.#

Strinsi forte gli occhi, premetti le dita sui bordi del lavandino e cercai di stare meglio. Sembrava impossibile, una cosa troppo grande. Aprii il rubinetto dell'acqua, e cercai di rinfrescarmi il viso sudaticcio. I capelli erano attaccati alla fronte, così li scostai con una mano all'indietro. Mi appoggiai contro al muro, potevo sentire il cuore battere forte e la testa pulsare. Nuovamente una scarica d'adrenalina s'innescò nel mio cervello, tanto che gridai per il dolore.

#FLASH BACK(3)#
-Ally..-Bisbigliai.-Fa l'amore con me.-Le chiesi. Le lasciai un bacio a fior di labbra, cercando di smorzare la confusione che traspariva nei suoi occhi.-Per questa sera,sì mia. Ti lascerò andare domani,ci diremo addio veramente...ma stasera non voglio.-Conclusi posando la mia fronte contro la sua. 
-Perchè?-Domandò.
-Perchè....-Presi un respiro profondo.-Io ti amo.-
#FLASH BACK STOP.#

Le grida uscivano di continuo dalla mia bocca, avrei voluto far smettere tutto quello che mi stava devastando in quel preciso istante, ma l'altra parte di me non voleva. C'era qualcosa di vero, qualcosa che mi regalò la forza, qualcosa che mi fece capire di tener duro e non chiamare nessuno per farmi aiutare: I ricordi. La mia vita stava scorrendo davanti ai miei occhi come un filmino, ogni ricordo sembrava riaffiorare, ogni cosa sembrava rivivere, ecco spiegato il motivo dei dolori. Ero sicuro, più che sicuro, che quelle non erano semplici immagini proiettate nel mio cervello, non erano i miei soliti incubi, non erano sogni di una notte, quelli erano ricordi, i MIEI ricordi. 

#FLASH BACK(4)#
Ero disteso sull'asfalto bagnato, riuscivo a malapena a sentire ciò che mi circondava, riuscivo a mala pena a respirare. Era successo tutto troppo in fretta! La macchina era stata colpita, si era rigirata sull'asfalto, fino a rimanere capovolta. Improvvisamente sentii la sua voce, sentii le sue grida, sentii Ally. Riuscii qualche secondo ad aprire gli occhi;vidi l'amore della mia vita correre verso di me disperata, piangeva, gridava. Cercai di tenere gli occhi aperti, ma bruciavano in una maniera assurda e le forze diminuivano. Tutto si fece buio, sentivo solo i rumori, solo questo.
-Niall svegliati, ti scongiuro.- Gridò stringendo forte la mia mano fredda. Avrei voluto dirle che stavo bene, dirle che ero lì, che la stavo sentendo. Ma il mio corpo era fermo, le mie labbra non si muovevano e il mio respiro rallentava ogni secondo sempre di più. Sentii il rumore dei suoi singhiozzi coprire quello delle urla dei presenti e del rumore della pioggia, sentivo il suo cuore battere forte, sentivo la sua presa aumentare sulla mia mano.-Ti prego amore,svegliati!-Chiese disperata.- Io ti amo...- 
#FLASH BACK STOP.

Fu il colpo che mi face cadere sul pavimento del piccolo bagno, la scarica che mi pietrificò. Sentivo caldo, sentivo il mio corpo più sudato di prima, sentivo la testa esplodermi e il mio respiro pesante farsi prorompente. Tutto si fece sfogato, tutto tranne una cosa: I ricordi.

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Capitolo 38
*** Chapter 37. ***


ATTENZIONE: la FF NON è mia, ma è di questa ragazza: Jessica Cislaghi. Questa è la sua pagina Facebook: One Direction,singer for me. (https://www.facebook.com/pages/One-directionsinger-for-me/216589281769535?fref=ts).
Lei l'ha pubblicata su Facebook e io CON IL SUO PERMESSO la pubblico qui.



Chapter 37.

Tutto era stato allestito per bene. I tavoli disposti in ordine davanti al palco, fiocchi bianchi ricoprivano le sedie in legno, decorazioni sparse in ogni angolo dell'enorme giardino davano un tocco molto elegante; mia madre badava sempre ai dettagli, voleva che tutto fosse esattamente in ordine, era una fanatica della perfezione come lo ero io.
Incrociai le braccia al petto ed osservai il catering fare avanti e indietro per far si che tutto risultasse magnifico, come scritto sulla tabella lavorativa fatta proprio da mia madre.
Avrei voluto dare una mano per distarmi in un periodo così difficile, ma ero una degli ospiti d'onore di quella serata, presentavo l'asta di beneficenza organizzata proprio da mia mamma e di certo non avrebbe apprezzato il fatto che mi mettessi a lavorare per lei.
-Tesoro, sei ancora qui?-Domandò qualcuno. Mi voltai lentamente incrociando gli occhi scuri, il sorriso dolce e la figura snella di mia madre. Posò una mano sulla mia spalla, guardandomi attentamente nelle miei iridi nere. Lei non sapevo tutto quello che era successo nell'ultimo anno, a parte la mia breve permanenza all'ospedale, non era a conoscenza della storia con Max, dell'amore che provavo per Niall e di tutto ciò che mi aveva fatta star male negli ultimi mesi. Non avevamo mai avuto un grande rapporto, uno di quelli tra madre e figlia, io non appena compiuti i diciotto anni avevo intrapreso la mia strada restando lontano dalla donna che mi aveva messa al mondo.
-Dove dovrei essere?-Ribattei alzando un sopracciglio confusa.
-Sono le sei, alle nove inizia l'asta...-Ammiccò prendendomi a braccetto, ed iniziando a camminare al mio fianco per poi riprendere la sua conversazione.- Devi andare a prepararti, trovi i vestiti nella mia camera d'albergo.- Concluse tirando fuori dalla sua pochette le chiavi della sua stanza d'hotel.
-Ho già cosa mettere.-Ammisi scocciata. Ero già indecisa se passare la serata a mostrare finti sorrisetti a tutti, oppure stare a casa a deprimermi. In ogni caso il dolore non sarebbe sparito, in ogni caso sarei stata male, in ogni caso mia madre voleva che restassi con lei, e non volevo deluderla.
-Non fare la testona e vestiti con l'abito da sera che ti ho comprato.-Mi sorrise, accarezzandomi la spalla.- Vuoi sapere una cosa?-Sussurrò avvicinandosi al mio orecchio.-Arriva direttamente da Milano.- Lei sapeva quanto amassi l'italia, quanto elogiassi ogni cosa che derivasse da quel magnifico posto.
-Mamma, l'avrai pagato un sacco!-Esclamai con stupore, ma allo stesso tempo eccitata di poter indossare una cosa tanto prestigiosa.
-Per te questo ed altro.- Mi diede un bacio sulla fronte e mi incitò ad andare ad indossarlo, spingendomi con il braccio verso l'uscita.
Il suo hotel fortunatamente si trovava a pochi metri dall'edificio in cui si sarebbe tenuta l'asta, infatti mi bastò uscire e attraversare la strada per raggiungerlo.
Andai nella sua stanza rapidamente, aprii la camera e non mi stupii della meraviglia di quel posto. Nell'ultimo periodo il lavoro di mia madre fruttava alla grande, tanto da potersi permettere tanto lusso.
Sul letto intravidi un abito coperto da un cellophane trasparente, mi avvicinai curiosa e lessi nel bigliettino con su scritto il mio nome. Era lui, era il mio abito. Con furore mi affrettai a liberarlo dall'involucro plastificato e tirai fuori il vestito più bello che avessi mai visto. Era nero, lungo con uno spacco appena sopra la coscia destra. Non aveva spalline ingombranti, era proprio il genere d'abito che si può solo sognare, il genere d'abito che non mi sarei mai creduta d'avere.
Le scarpe che trovai nella scatola accanto erano altrettanto belle, dello stesso colore e con un tacco abbastanza vorticoso.

Erano le nove ed avevo appena finito di sistemarmi i capelli, che avevo arricciato e raccolto con un fermaglio. Posai lo sguardo sull'orologio appeso al muro della stanza, e capii di essere in ritardo. Afferrai la pochette nera che avevo trovato insieme al tutto e corsi fuori dall'hotel, rischiando quasi di inciampare per la fretta. Raggiunsi il Galà di beneficenza, come lo chiamavano tutti, e mi guardai attorno abbastanza sconcertata.

-Ehi, tesoro!-Mia madre mi chiamò e mi salutò con la mano, facendomi capire di raggiungerla insieme a tutte quelle persone che la circondavano. Presi un respiro profondo e così feci, la raggiunsi.
-Lei è la mia splendida figlia, Ally.-Mi presentò a tutta quella gente presente e fu abbastanza imbarazzante, non ero abituata a tante persone!
-E' un piacere conoscerti.-Ammiccò un giovane ragazzo, figlio di un famoso imprenditore di Dublino.
Accennai un sorriso, ignorando lo sguardo insistente del castano. Incrociai le braccia al petto, guardandomi intorno, restando in silenzio.
La cosa buffa è che non avevo mai smesso di pensare a Niall neanche per un secondo, qualche volta mi capitava di cercarlo tra quella folla, sperando quasi di trovarlo lì, a sorridermi come solo lui sapeva fare, a farmi arrabbiare continuamente, a farmi battere il cuore..ma non c'era, non sarebbe mai arrivato. 
-Cosa ti piace in particolare?-Domandò Pitt, il giovane figlio dell'imprenditore.
-Uhm?- Non avevo ascoltato la sua domanda, probabilmente neanche ciò che mi aveva detto prima. Ero poco interessata a passare il tempo a fingere di stare bene, mostrare falsi sorrisi e integrarmi con tutta quella gente che non si avvicinava neanche minimamente il mio stile di vita. Accennò un sorriso abbastanza scocciato e si passò una mano tra i capelli, ricordandomi Niall per qualche secondo. Risi, risi immaginandomi il mio biondo fare quel gesto, risi pensando a quanto bello fosse ogni volta che lo faceva, risi per nascondere una sorta di dolore che si innescò nel mio stomaco.
-Mi trovi divertente?-Chiese.
-No, scusa.-Portai una mano sulla bocca, cercando di soffocare il mio sorriso impertinente.-...Mi hai ricordato una persona.- Conclusi tornando finalmente seria.
-Ah...-Mi osservava abbastanza confuso, sicuramente mi credeva una pazza, mi credeva una di quelle senza neuroni, eppure probabilmente ero stata l'unica ragazza sera con cui stava intraprendendo una 'conversazione', se così la potevamo chiamare, seria.- E come si chiama questo tizio?- Domandò curiosamente.
Rimasi in silenzio qualche secondo, come se mi fossi congelata, come se mi trovassi a rispondere alla domanda da un milione di sterline in un gioco a Quiz.
-L-Lui...lui si chiama Niall.-
-Nome famigliare.-Ridacchiò con strafottenza.-Di dov'è?-
-Mullingar, Irlanda.- Risposi morendomi il labbro nervosamente. Forse parlare del biondo non era stata un'ottima idea, piuttosto un suicidio.
-Aspetta!-Esclamò ridendo.-Niall, Niall Horan?-Domandò. Rimasi stupita dal fatto che lo conoscesse, mi sembrò assurdo quanto piccolo fosse il mondo.
-Si, lui!-Risposi con un sorriso.
-Oddio, quello sfigato.-Si portò le mani sulla pancia, continuando a ridere.
-S-Sfigato?-Il mio sorriso si spense, le mie labbra si curvarono amaramente.
-Andavamo alle elementari insieme, quel ragazzino era qualcosa di insopportabile! Pensava di potermi portare via ogni ragazza con cui uscivo, con le sue stupide tecniche da rimorchiatore...- Guardavo Pitt arrabbiata, volevo zittirlo, ma lui sembrava voler continuare ad offendere Niall senza alcun ritegno.-Poi una volta fece a botte con me, per cercare di difendere un suo amico. Zayen..Zayna..Zayen o forse si chiamava..-
-Zayn.-Lo interruppi amara.-Si chiama Zayn.-
-Ah, giusto!-Esclamò dandomi una pacca sulla spalla.-Sono due sfigati, gente inutile che dovrebbe vivere su un altro pianeta o forse non dovrebbe vivere proprio. Odioso, impertinente, stronzo, codardo e...- La mia mano si schiantò sul volto di Pitt, lasciandogli le cinque dita, lasciandogli il segno della mia rabbia. C'era voluto un istante, sentirgli dire tutte quelle parole cattive aveva fatto scattare in me un meccanismo di difesa. Spalancò la bocca con stupore e rimase immobile senza parlare.
-Vuoi sapere una cosa? Tu non mi ricordi affatto Niall, lui vale molto di più di uno come te, vale di più di tutta questa gente presente messa insieme. E' un ragazzo fantastico, ed anche se ha milioni di difetti, è una persona che dovresti solamente ammirare, una persona dalla quale dovresti prendere esempio. Tu cos'hai a parte i soldi? La tua vita è vuota, morirai solo con i tuoi verdoni. Quindi caro mio, l'unica persona inutile su questo pianeta sei tu.-Ringhiai arrabbiata. Mi allontanai soddisfatta, mi allontanai dopo essermi tolta un peso ed entrai nel castello che si affacciava proprio accanto al giardino. Percorsi una lunga scalinata, tenendo su l'abito per evitare di inciampare e raggiunsi i piani superiori. Entrai in una stanza vuota e mi affacciai al balcone, ammirando il retro del giardino. C'era una fontanella rotonda al centro, varie aiuole fiorite attorno e alberi in fiore ovunque.
A quel punto sentii una voglia irrefrenabile di gridare, di scaricare tutto il nervoso in corpo e così feci. Gridai forte, tanto forte che per un attimo temei di essere stata sentita.

-Non credi che dovresti tornare dagli altri?-Domandò qualcuno sotto al balcone. La mia teoria infatti si realizzò pochi secondi dopo. Mi sporsi ed intravidi un ragazzo mascherato osservarmi con insistenza.
-Tu non credi che dovresti toglierti quella maschera? Non siamo ad Halloween.-Ribattei acida, sedendomi poi sulla ringhiera in marmo. Lo vidi sorridere. Era quel sorriso, quello che avrei riconosciuto ovunque, quello che non avrei mai dimenticato. Il SUO sorriso.
-N-Niall..-Bisbigliai. Sentii gli occhi pizzicarmi e il cuore fermarsi.
-Niall?-Ribatté lui con tono molto confuso. Rimasi a fissarlo qualche minuto, cercai di scacciare quei pensieri che mi stavano tormentando, probabilmente ero solo una povera illusa, probabilmente ancora non mi ero fatta una ragione di averlo perso ed ora lo vedevo ovunque.
-Scusa.-Risposi morendomi il labbro. Una lacrima rigò il mio viso.-Ti avevo scambiato per un'altra persona.-
-Piangi?-Chiese tristemente. 
-No,m-mi è entrato un moscerino nell'occhio.-Finsi un sorriso e asciugai alcune lacrime che solcavano il mio viso di continuo.
-E' la scusa più patetica che io abbia mai sentito!-Esclamò iniziando a ridere. Perchè mi sembrava la risata di Niall? Perchè mi sembrava di parlare con lui?Perchè?
-Senti, sono venuta qui per restare sola...quindi evapora!-Dissi arrabbiata. Scesi dalla ringhiera posandoci poi sopra le mani.
-Sei venuta qui per restare sola o per evitare di pensare a lui?- Abbassai lo sguardo e strinsi i pugni, cercando di non piangere ancora.
-Hai mai la sensazione di aver perso tutto ciò alla quale tenevi?-Chiesi morendomi il labbro, era da alcuni minuti che in realtà lo stavo torturando.
-Sempre, sempre da quando mi sono distaccato da lei.-Rispose continuando a guardarmi, ogni secondo che passavo insieme al ragazzo misterioso, mi sembrava di rivivere ogni momento con Niall.
-Avrei-avrei dovuto dirgli quant'era importante per me, avrei dovuto dirgli che lo amavo, ma l'ho lasciato andare...-
-Non è mai troppo tardi.-Rispose quasi sussurrando. Sentivo le miei mani tremare, il mio cuore sanguinare e i miei occhi trasudare lacrime amare.
-Si, lo è.-
-Forse anche lui ti sta aspettando.-Mi rassicurò.
-Oh no, se n'è andato...-Scossi la testa piangendo.
-No, non me ne andrei mai Ally.-Rispose il giovane levandosi la maschera, il mio cuore si rianimò, torno a vivere dopo essere stato spento per dei giorni, dopo essere stato morto all'addio.
-Niall, sei tu?-Dissi piangendo disperatamente. Era lì, davanti a me. Lui non mi aveva lasciata, lui non avrebbe mai permesso a nessuno di perdermi, nemmeno al destino. 
-Si, sono qui per te...ricordo ogni cosa adesso, ricordo tutto.-Sorrise debolmente, alzando lo sguardo maggiormente per incrociare i miei occhi.
-Brutto bastardo!-Strillai puntandogli il dito contro.- Non potevi dirmi subito che eri tu?- Ringhiai nervosamente, cercando di nascondere tutta la felicità che mi stava assalendo.
-Dovevo sentirti dire la verità.-Ammise.
-Cioè?-
-Hai detto di amarmi.-Rispose mostrandomi il suo meraviglioso sorriso.
-No, ti sbagli.- Borbottai mettendo le braccia conserte e dandogli le spalle.
-Beh, visto che è così me ne andrò...-Mi voltai subito e gridai il suo nome.
-No, Niall, no!-Strillai.-Io non ti amo, l'amore è una parola troppo piccola paragonata a ciò che provo per te.-Dissi inchiodando il mio sguardo al suo.- Ma se è vero che la cosa più grande è proprio l'amore allora si, io ti amo. Ti amo Niall James Horan.- Lo vidi sorridere, avvicinarsi sotto il balcone e guardarmi con intensità, nel modo che solo lui era in grado di fare.
-Ti amo anche io Ally Stons.- Rispose dolcemente. 
-Voglio baciarti, abbracciarti e..-
-Ora mi arrampico e vengo da te.-Disse scuotendo il capo esasperato.
-No, sei pazzo, no!-Dissi preoccupata.- Vengo io, vengo io.-
-I-Io voglio stare con te per sempre Ally, ti amo così tanto che ho persino paura.-Il mio cuore sorrise, le mie gambe tremarono, tutto acquistò un senso finalmente. Non mi ero mai sentita così felice come allora, non avevo mai sentito tante farfalle svolazzare nel mio stomaco, ero sicura di ciò che avesse appena detto, io lo sapevo, noi ci appartenevamo, noi ci amavamo. 

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Capitolo 39
*** Chapter 38. ***


ATTENZIONE: la FF NON è mia, ma è di questa ragazza: Jessica Cislaghi. Questa è la sua pagina Facebook: One Direction,singer for me. (https://www.facebook.com/pages/One-directionsinger-for-me/216589281769535?fref=ts).
Lei l'ha pubblicata su Facebook e io CON IL SUO PERMESSO la pubblico qui.



Chapter 38.

Riaprii gli occhi ritrovandomi sdraiata sul pavimento freddo del terrazzo, su quelle piastrelle ingiallite. Mi ci volle un attimo per realizzare che ero inciampata, avevo battuto la testa ed ero svenuta non appena avevo accusato il colpo. Mi alzai da terra rapidamente e mi affacciai alla balconata sperando di essermi sbagliata, sperando che tutto quello che all'apparenza mi era sembrato un sogno, fosse realtà. Invece no, era stato tutto frutto della mia mente, tutto frutto della mia immaginazione: Lui non c'era. Non era venuto a dirmi che aveva recuperato la memoria, non era venuto a dirmi di amarmi sotto un balcone a modi 'Romeo e Giulietta', era una cosa troppo fiabesca per essere vera.
Sentii il respiro mancarmi e le gambe tremarmi, sentii che tutto il dolore represso si stava risvegliando in modo prorompente dentro di me.

-Tesoro, eccoti!-Esclamò mia madre alle mie spalle, cercando di capire cosa stessi facendo sola in quella vecchia e arroccata balconata. Mi voltai verso di lei in lacrime, avevo provato a trattenerle, ma era stato impossibile.
-Lui non c'è mamma, non tornerà più.-Affermai tremando. Era come se avessi la febbre e stessi iniziando a delirare. Era come se avessi appena ricevuto una pugnalata dritta al cuore e non riuscissi più a muovermi, ma ero convinta che ricevere uno stiletto nel petto avrebbe fatto meno male.
-Lui chi? Che stai dicendo, Ally?-Chiese avvicinandosi a me, per poi posare la sua mano sulla mia spalla scoperta. Lei non poteva capire, non avrebbe mai capito. 
-I-Io l'ho perso, io l'ho...-Non finii la frase e mi lasciai cadere sul terrazzo, stringendo tra le mani l'abito in seta che ricopriva le mie gambe. -Non verrà, io non lo vedrò mai più.-I miei singhiozzi erano l'unica cosa che faceva rumore, persino la musica proveniente dal Galà sembrava non udirsi più .Mia madre era in piedi che mi fissava impotente, non sapeva che dire o fare.
-Voglio riabbracciarlo, baciarlo, passare ogni giorno della mia vita insieme a lui.-Sussurrai in preda ad una vera e propria crisi di nervi.- Voglio gridargli quanto lo amo, dormire al suo fianco tutta la notte. Voglio il suo profumo sulla mia pelle, le sue mani che accarezzano il mio viso, la sua risata contagiosa, i suo baci ricchi di passione e il suo sorriso perfetto. Ho bisogno di lui.-Chiusi gli occhi lasciando che le lacrime si divulgassero sul mio viso pallido, lasciando che il dolore scivolasse via dal mio corpo fragile. Il trucco iniziò a sciogliersi, marcando delle evidenti chiazze nere appena sopra le miei guance.
-Era il tuo ragazzo?-Domandò mia madre, inginocchiandosi davanti a me preoccupata. Lentamente le mie palpebre si aprirono incrociando i suoi occhi compassionevoli e dolci. Scossi la testa alla sua domanda e passai una mano sul viso per asciugarmelo.
-No, ma lui...lui è l'unica persona che io abbia mai amato veramente.-Risposi respirando profondamente.
-E dov'è ora?-
-Ovunque, ma non qui.-Lentamente mi alzai da terra, sistemandomi l'abito. Mi appoggiai contro la ringhiera e presi qualche respiro profondo.- Sai qual'è la cosa che più mi fa stare male? E' che lui al mio posto avrebbe lottato, avrebbe fatto di tutto per me, per fermarmi.-Strinsi i pugni assaporando altre lacrime amare.-Io invece ho lasciato che partisse...-
-Perchè l'hai fatto?-Chiese raggiungendomi.
-Perchè lo amo, perchè volevo che fosse felice.- Risposi singhiozzando.
-Allora hai fatto solo la cosa giusta tesoro, ed io sono fiera di te!-Esclamò portando un braccio attorno al mio collo, per poi avvicinarmi al suo petto e abbracciarmi.
-Se ho fatto la scelta giusta, perchè ora sto così?-Domandai disperata, stringendola forte.
-Non ti sei ancora rassegnata all'idea che non farà più parte della tua vita.- 
Forse aveva ragione lei, era quella la motivazione, era quella la risposta. Ancora non ero pronta a lasciarlo andare, non ero pronta a restare senza di lui.-Sai, ci sono tanti bei ragazzi che ti corteggiano!-Esclamò alzandomi il mento. Sicuramente sperava di tirarmi su il morale a pezzi, ma non ci sarebbe riuscita, così credevo. 
-Ad esempio, c'era un certo giovincello che ti cercava disperato. Si chiamava, si chiamava...-Si morse il labbro cercando di ricordarne il nome.-Niall!Si, Niall!Credo che sarebbe carino se...-
-Come hai detto?-Chiese staccandomi da lei, inarcando entrambe le sopracciglia e spalancando entrambi gli occhi.
-Che c'era un giovane che ti cercava e magari...-
-Il suo nome, mamma il suo nome!-Gridai con euforia.
-Niall, ma...-
-E' lui, E' lui!-Esclamai con il cuore che batteva all'impazzata. La mia bocca si curvò in un sorriso, il mio battito si fece più forte, le mani tremarono nuovamente.

(METTETE QUESTA CANZONE:http://www.youtube.com/watch?v=8xg3vE8Ie_E)
Mi staccai da lei e levai i tacchi rapidamente, per facilitarmi la corsa verso l'amore della mia vita. Perchè si, io sarei corsa da lui, l'avrei fermato e sarei rimasta al suo fianco sempre.
-Che succede? Che stai facendo?-Domandò confusa.
-Vado da lui, vado a riprendermi ciò che mi appartiene.-Affermai con determinazione. Alla fine quel sogno non era stato poi solo illusione, lui era venuto veramente a cercarmi, lui era stato davvero al Galà.
-Da che parte è andato?Quando se n'è andato?-Chiesi prima che mia mamma iniziasse a pormi altre domande. Dovevo fare in fretta, non avevo molto tempo a disposizione.
-E' andato via una decina di minuti fa, dopo che gli ho detto che non riuscivo più a trovarti...-
-Dannazione!-Esclamai tra me e me.- Scusa mamma, devo andare, devo andare da lui.- Le dissi con un dolce sorriso sul viso.
-Ma il Galà? Gli ospiti e...-
-Non è questo il mio mondo, lo è lui, Niall.-Risposi indietreggiando lentamente, sperando che lei non mi fermasse-Perdonami...-Pronunciata quest'ultima parola, iniziai a correre giù per le scale con una rapidità sorprendente.
Attraversai il giardino lasciando che i miei piedi nudi sfiorassero l'erba bagnata, lasciando che il mio cuore rimbombasse nella testa, lasciando che il mio respiro affannato si divulgasse nell'aria. Nonostante gli sguardi incuriositi e il vociferare dei presenti, io continuai a correre stringendo tra le mani le mie scarpe e mantenendo sempre lo stesso ritmo nelle gambe. 
Finalmente uscii dal Galà, ritrovandomi a calcare l'asfalto secco delle strade di Londra. In quel momento, metaforicamente parlando, non c'erano auto sulla strada, non c'erano pedoni o qualunque cosa potesse impedirmi di raggiungerlo. C'ero solo io che correvo contro il tempo, contro il destino, contro le mie paure. C'ero solo io che correvo da lui, ed ero pronta a superato qualsiasi ostacolo pur di raggiungerlo. L'avrei trovato, nonostante non sapessi dove fosse, nonostante non avessi una meta, io l'avrei raggiunto a costo di girare l'intero mondo in una notte.
Attraversai la strada senza neanche guardarmi intorno, il rumore dei clacson mi trapassò i timpani, le grida degli autisti accompagnavano quella spiacevole melodia. Ignorai per l'ennesima volta la cosa, continuando a correre fino a fermarmi in cerca di qualche idea.
Dove poteva andare Niall in una serata come questa? Dove era solito a rifugiarsi quando qualcosa andava male? La risposta venne nel giro di pochi secondi: Zayn. Ero convinta della cosa, Malik era il suo migliore amico, ed era l'unico che riusciva a capirlo e consolarlo quando tutto andava male.
Avevo tanto da correre, ma per lui l'avrei fatto, per lui avrei attraversato mari e monti nel giro di pochi minuti.
Presi un respiro profondo e ripresi a calcare l'asfalto. Il vento faceva svolazzare il mio abito ed ora anche i miei capelli, che dapprima raccolti in un fermaglio, ora ricadevano lungo le mie spalle. Avevo probabilmente perso la molletta nella mia folle corsa, ed effettivamente la cosa non mi importava affatto.

Mi ritrovavo a metà percorso: intravedevo il pub, intravedevo la strada dove l'auto di Niall si era capovolta qualche settimana prima, intravedevo i miei sforzi dare risultati concreti.
Il cuore si fermò improvvisamente quando vidi il biondo immobile in mezzo a quella strada, con lo sguardo puntato verso il cielo e le braccia spalancate verso l'alto. Iniziai a gridare il suo nome, iniziai a correre così veloce da sentirmi quasi male, ma non osai fermarmi, non osai smettere di tenere quel ritmo. 
Lui si voltò verso di me non appena si sentì chiamare, e nel momento stesso in cui lo fece, io l'avevo raggiunto ed ora lo stavo baciando. Le nostre labbra si toccavano perfettamente, le mie braccia circondavano il suo collo, il mio respiro affannato lentamente si stava stabilizzando e mischiando con il suo. Le nostre lingue si abbracciavano, le nostre mani ora s'intrecciavano lasciando spazio a tutto quell'amore che c'era sempre stato, nonostante le difficoltà che avevamo dovuto subire e superare in quel lungo periodo di tempo.
-Ally...-Sussurrò non appena lasciai andare le sue morbide labbra. 
-Ti amo Niall, ti amo come non ho mai amato nessuno. Non voglio che tu vada via, non voglio perderti di nuovo, non voglio. Se sarà necessario aspetterò tutta la vita, se sarà necessario ti aspetterò per sempre. Ed anche se non recupererai la memoria, anche se non recupererai i tuoi ricordi, sono disposta a ricominciare da capo, basta che tu sarai al mio fianco, basta che non mi lascerai mai andare.- Sentii alcune lacrime cadere libere sul mio volto leggermente stanco, sentii le gambe tremare ancora.
-Non hai bisogno di aspettare, io ricordo ogni cosa.-Rispose posando la sua fronte contro la mia.- Ricordo tutto. Ricordo le nostre litigate, ricordo le tue mani, ricordo i tuoi sorrisi, i tuoi baci. Ricordo la notte in cui abbiamo fatto l'amore, ricordo te.-Quelle parole mi bastarono per stare meglio, per riaprire la felicità chiusa da secoli. Era tutto ciò che stavo aspettando, ed era lì, davanti a me. 
Lo abbracciai e baciai in mezzo a quella strada, in mezzo a quel posto che ora racchiudeva sia tanta gioia sia tanto dolore. Decine e decine di macchine si erano fermate aspettando che ci spostassimo, altre avevano girato in qualche altra via stufe di aspettare, altri autisti ci tiravano dietro diversi insulti pochi carini, ma di poca rilevanza.
-Davvero saresti stata disposta ad aspettare tutta la vita?-Chiese tenendomi tra le sue braccia, come avevo desiderato per giorni.
-No, di più.-Sorrisi e chiusi gli occhi, sentendo nuovamente le sue labbra toccare le mie. Non era un sogno, non era un'immagine riflessa nella mia testa, questa era la più vera delle realtà. 
-Ally...?-Mi chiamò un'altra volta, ed io lo guardai dolcemente.
-Dimmi?-Sussurrai squadrando ogni centimetro delle sue pupille azzurre, quelle meraviglie che tanto adoravo.
-Ti amo anche io. Sei e sarai l'unica che amerò in questo modo.-Lui non era venuto sotto un balcone, non era salito in groppa ad un cavallo bianco, non mi aveva risvegliato da un lungo sonno con un bacio e non mi aveva liberata da una torre. Ero stata io a correre, raggiungerlo e confessargli tutto l'amore vivo dentro di me e lui l'aveva ricambiato come meglio aveva potuto. La storia cambiava, ma il finale era lo stesso. Avevamo ugualmente la nostra favola, il nostro amore e un lieto fine.
Le sue labbra sfioravano lentamente le mie, quasi volessero accarezzarle, quasi volessero assaporare ogni singolo angolo della mia bocca. La sua lingua poi chiese accesso alla mia e non gli fu negato, io avevo bisogno di lui. Mi baciò con passione, con amore, mi baciò come se fosse l'ultimo giorno della sua vita, a differenza che questa volta avevamo la consapevolezza che l'avremmo fatto ancora, ancora e ancora. Non ci saremmo svegliati con la paura di lasciarci andare, con la paura di dirci addio. Non ci saremmo svegliati con il rimorso, avremmo aperto gli occhi e ci saremmo stretti l'una all'altro sorridendo.

Una cosa la sapevo io e la sapeva anche lui, saremmo rimasti insieme fino a che il cuore di uno dei due, o di entrambi, non avrebbe smesso di battere.

 

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Capitolo 40
*** Chapter 39. ***


ATTENZIONE: la FF NON è mia, ma è di questa ragazza: Jessica Cislaghi. Questa è la sua pagina Facebook: One Direction,singer for me. (https://www.facebook.com/pages/One-directionsinger-for-me/216589281769535?fref=ts).
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Chapter 39.

La sua mano s'intrecciò con la mia non appena il nostro intenso bacio si interruppe, non appena i nostri respiri affannati si disciolsero nell'aria. Il mio cuore batté ancora più forte, per un istante temetti uscisse dalla cassa toracica o magari proprio dal mio corpo; Sentii un'esplosione nel petto, come se ci fossero fuochi d'artificio in ogni singola parte di me. Lui mi faceva provare emozioni nuove, lui mi faceva stare bene, lui mi faceva sentire viva, ogni secondo.
Mi rivolse un dolce sorriso e iniziò a camminare al mio fianco, tenendo le nostre mani ancora strette, unite le une alle altre.
-Posso farti una domanda?-Chiesi impacciata. Il biondo aveva il passo abbastanza veloce, ed io cercavo di stargli dietro nonostante i miei piedi nudi sfregassero e facessero male a contatto con l'asfalto ruvido. Avevo lanciato le scarpe da qualche parte durante la mia folle corsa, non avevo pensato al dopo, non avevo pensato che sarei rimasta scalza, mi ero solo occupata di raggiungere Niall al più presto.
-Tutto quello che vuoi.-Rispose lui. Non aveva smesso di sorridere o di guardarmi nemmeno per un secondo, era quello il momento in cui mi sentivo bella, era quello il momento in cui mi sentivo felice.
-Ricordi la tua canzone? Little things?-
-Certo Ally, mi sembra ovvio!-Esclamò avvicinandosi maggiormente a me.-Vuoi sapere se è dedicata a te?-Sussurrò al mio orecchio, facendomi rabbrividire. Le mie guance si colorarono di rosso e le mie labbra si curvarono in un timido sorriso.
-S-Si..-Risposi quasi balbettando.
-Ho scritto quella canzone nel momento in cui ho capito di essermi innamorato, nel momento in cui ho incontrato una bellissima ragazza che mi ha mandando a puttane il cervello e in tilt il cuore: Te.-I miei occhi si illuminarono a quelle parole e lasciai che continuasse a parlare.-Mi sono reso conto che eri il mio tutto, mi sono reso conto che avevi bisogno di qualcuno che ti amasse e ho pensato di trascrivere queste cose su un pezzo di carta. Zayn l'ha trovato e mi ha chiesto di utilizzarlo come nuova canzone. Quindi si, l'ho scritta per te. A TE.- Disse. Per lunghi mesi mi ero tormentata, per lunghi mesi mi ero chiesta se quelle frasi così profonde mi riguardassero, ed ora conoscevo la risposta, ora sapevo che quelle parole erano mie, solo ed esclusivamente mie.
-Non ho mai ascoltato canzone migliore, lo giuro. La tua voce poi, è qualcosa di veramente spettacolare.-Risposi fermandomi di colpo, per ammirare i suoi meravigliosi occhi blu e le sue guance leggermente arrossate.
-Sei tu quella spettacolare.-Sussurrò portando un braccio attorno alla mia vita, per tenermi con lui, per non lasciarmi andare, per farmi capire quanto mi desiderasse.
-Voglio che tu sia mia, per sempre.-
-Lo sarò.- Portai le braccia attorno al suo collo ed avvicinai il mio viso al suo.-Sarò tua ogni giorno, ogni ora, ogni secondo della mia vita. Sarò tua e basta Niall, te lo prometto.-Bisbigliai assaporando le sue labbra nuovamente, senza farmi troppi problemi. Sfiorai delicatamente il suo collo con le mie mani fredde e lo sentii rabbrividire a quel lieve tocco. Mi strinse maggiormente a lui approfondendo quel contatto, facendo intrecciare le nostre lingue. Amavo i suoi baci, amavo come riuscisse ad essere dolce e passionale allo stesso tempo, amavo ogni cosa che faceva...semplicemente perchè amavo ciò che era.
-Devo farmici l'abitudine.-Affermò con un lieve sorriso sul viso non appena ci distanziammo l'una dall'altro. Accarezzò la mia guancia con il pollice, cosa che mi fece arrossire all'improvviso, senza una motivazione vera e propria.
-A cosa?-Chiesi leggermente confusa.
-A questo, a te, a noi.-Rispose abbracciandomi forte, facendomi capire per l'ennesima volta quanto volesse restare al mio fianco, quanto volesse ME.
-Voglio non finisca mai.-
-Non succederà.-Disse con tono fermo, deciso. Ero sicura parlasse seriamente, ero sicura che lui non mi avrebbe mai abbandonata. L'amore che entrambi provavamo, era troppo forte per essere distrutto, era troppo forte per essere ostacolato. Noi eravamo infinito.

Il suo sguardo improvvisamente si posò sui miei piedi scoperti e corrugò le sopracciglia, abbastanza sconcertato.
-Le tue scarpe?-
-Storia lunga.-Risposi ridendo ed abbassando poi la testa. Probabilmente per tutto quel tempo non si era accorto che ero stata scalza, altrimenti non mi avrebbe permesso di camminare a piedi nudi. Il biondo approfittò di quell'attimo di distrazione per prendermi in braccio, cosa che avrei impedito se me lo avesse anche solo chiesto
-Niall!-Esclamai spalancando la bocca.
-No, niente lamentele.-Disse tenendomi ferma tra le sue braccia forti.-Non ti farò scendere,non ti permetterò di fare il tragitto fino alla macchina a piedi nudi.-
-Ma...-
-Inutili che provi ad insistere, oramai è deciso.-Rimasi così in silenzio, cosciente che sarebbe stata una battaglia persa cercare di convincerlo a mettermi giù. Era testardo e cocciuto quanto me, questa era stata una delle cause delle nostre litigate in precedenza.
Lasciai che mi portasse fino la sua nuova auto, sempre una Ranger Rover, solo un pò più grande. Sembravo non pesargli, eppure io mi sentivo nettamente ingombrante e a disagio tra le braccia di qualcuno, persino della persona che amavo.
Arrivammo davanti alla portiera della macchina e la spalancò con un pò di fatica, dato che entrambe le braccia gli servivano per tenermi in braccio.
-Niall, non è necessario...-Borbottai amaramente. Lui sorrise e non rispose, mi fece semplicemente sedere sul sedile posteriore e a quel punto mi sentii finalmente sollevata. Chiuse la portiera e andò dalla parte opposta, entrò anche lui in auto e mise in moto, dirigendosi verso casa mia.
-Lo sai che era da tempo che non salivi nella mia macchina?L'ultima volta...-
-L'ultima volta è stata una bella merda.-Lo interruppi con una smorfia. Non mi piaceva ricordare quel giorno, tutt'altro! Mi ero sempre sentita in colpa per quello che era successo, nonostante tutti mi avessero rassicurata del contrario.
-Sei bella quando ti innervosisci, sai?- Si voltò verso di me e sorrise, tenendo le mani salde sul volante.
-Guarda la strada scemo, altrimenti rischiamo di fare un incidente!-La risata del biondo aumentò e contagiò anche me. Non sapevo cosa ci fosse di divertente in ciò che avevo detto, effettivamente credo nulla. Eppure ora, entrambi ci ritrovavamo a ridere, ridere e ridere ancora.

Dopo una decina di minuti, forse qualcuno in più, arrivammo davanti la mia abitazione e scesi dall'auto non appena Niall parcheggiò.
-Aspetta, ti porto in braccio fino dentro casa...-Cercò di avvicinarsi per afferrarmi, ma io indietreggiai lentamente, sperando non facesse qualche scatto.
-No, no!-Esclamai scuotendo la testa. Mi avvicinai alla cassetta delle lettere dove tenevo nascosta fortunatamente una chiave di riserva. La tirai fuori con una rapidità assurda e mi avvicinai correndo alla porta di casa, per evitare che Niall mi ci portasse in braccio.
-Sei una stronza.-Affermò seguendomi.
-Scusa amore, ma so camminare da sola.-Borbottai mettendo le braccia conserte.
-Amore?-
-Amore?-Ribattei arrossendo. Forse era stato troppo presto, ma quella parola era uscita inconsciamente dalla mia bocca.
-Hai detto: 'Scusa amore, so camminare da sola..'-Sorrise avvicinandosi a me.
-No, ti sbagli.-Scossi la testa imbarazzata, cercando di nascondere l'evidenza.
-Oh si piccola, l'hai detto.-Sussurrò avvicinando il suo viso al mio.-Dillo ancora, ti prego..-Bisbigliò sfiorando le mie labbra con il pollice.
-A-Amore...-Lo dissi, lo soddisfai ipnotizzata dalle sue preghiere, dalle sue labbra, dal suo bisbigliare sensualmente. Senza troppi indugi il biondo mi spinse dentro casa, chiuse con un calcio la porta alle sue spalle e mi fece aderire contro il muro del salotto. Prese possesso delle mie labbra, sollevandomi poi da terra e facendosi sì che le mie gambe, si legassero attorno al suo bacino.
-Ti amo.-Disse tra un bacio e l'altro.-Ti amo..-Ripeté una seconda volta, spostando le labbra sul mio collo scoperto. Il mio respiro si fece pesante, sapevo cosa voleva lui e sapevo altrettanto cosa volevo io. 
-Ti amo anche io.-Risposi lasciandolo fare, lasciando che mi amasse completamente. Eravamo soli, nessuno poteva interrompere quel momento intimo, nessuno. 
Mi portò in braccio fino alla camera da letto e mi lasciò tornare con i piedi a terra, una volta arrivati davanti al mio letto. Con dolcezza tirò giù la zip del vestito, lasciandolo cadere ai miei piedi come lo sbocciare di una rosa. Arrossii non appena i suoi occhi osservarono il mio corpo seminudo. Seppur in biancheria intima, mi sentivo in soggezione, seppur mi avesse già vista, era come se fosse la prima volta. Il suo sguardo insistente non migliorava le cose, anzi! Le peggiorava e basta.
-Sei perfetta.-Disse strofinando il suo naso contro il mio.
-Mi fai arrossire.-Affermai imbarazzata. Riuscii comunque a farmi coraggio e sfilai la sua maglietta bianca, lasciandola cadere al suolo. Successivamente, slacciai la cintura e tirai giù la cerniera dei suoi Jeans blu, tremando.
-Non è la prima volta Ally, io so perfettamente com'è il tuo corpo, so perfettamente come sei.-La sua mano sfiorò il mio fianco e io rabbrividii per l'ennesima volta al suon dei suoi tocchi.-Amo i tuoi fianchi...-Bisbigliò teneramente, regalandomi amore come sempre.-Amo le tue gambe...-La sua mano scivolò sulla mia coscia destra e ansimai rumorosamente, facendolo sorridere.-Amo le tue dita, le tue piccole mani...-Il suo tono basso e sensuale mi mandò in ipnosi.-Amo le tue braccia...-Continuò baciando poi la mia spalla.-Amo il tuo collo..-Fece inclinare lentamente la mia testa, per potermi lasciare un dolce bacio sotto l'orecchio.-Amo il tuo fisico...-Entrambe le mani sfiorarono la mia pancia, disegnando simboli immaginari. Il controllo era suo, lo lasciavo fare senza fiatare, tenendo le palpebre chiuse.-Amo queste...-Le sue mani sfiorarono i miei seni ed io spalancai occhi e bocca per lo stupore.
-Niall!- Lui sorrise e mi baciò, soffocando le mie lamentele con le sue labbra morbide. Mi fece indietreggiare ancora di qualche passo, fino a farmi distendere sulle candide lenzuola bianche del mio letto. Si posizionò sopra di me e per non pesarmi, si sorresse sui gomiti. Baciò ogni parte del mio corpo con tenerezza, dolcezza, con amore. La mia bocca, il mio collo, i miei seni, la mia pancia...Non mi lamentai, non dissi più niente. Gli sfiali gli ultimi indumenti che indossava e lui fece la stessa cosa con me. Sapevo che mi amava, sapevo che non mi avrebbe mai fatto del male, sapevo che potevo lasciarlo fare, non dovevo temere niente. Avrei passato la notte con lui, l'avremmo fatto tante volte fino allo sfinimento, ma ero sicura che non sarebbe stato solo sesso, sarebbe stato AMORE.

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Capitolo 41
*** Chapter 40. ***


ATTENZIONE: la FF NON è mia, ma è di questa ragazza: Jessica Cislaghi. Questa è la sua pagina Facebook: One Direction,singer for me. (https://www.facebook.com/pages/One-directionsinger-for-me/216589281769535?fref=ts).
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Chapter 40.

Mi svegliai accanto a Niall. La testa posata sul suo petto, le braccia attorcigliate alla sua vita e le gambe rannicchiate accanto alle sue.
Potevo sentire il suo dolce profumo inebriarmi completamente, potevo sentire il suo respiro solleticarmi il capo e il suo cuore battere lentamente. Mi alzai dal letto cercando di non fare troppo casino, sperando di non svegliarlo; Quando dormiva era bellissimo, non che da sveglio non lo fosse, ma in quel momento la sua dolce visione dormiente era uno spettacolo.
-Dove vai?-Chiese lui, facendomi quasi sobbalzare. Avevo appena fallito la missione 'Non svegliare Niall' e la cosa mi dispiacque molto. Indossai la maglietta bianca trovata all'angolo del letto e mi alzai in piedi, facendomi una coda con l'elastico preso sul comodino.
-Vado a farmi una doccia.-Risposi arrossendo. Non ero ancora abituata a farmi vedere spoglia davanti a lui, non ero abituata ai suoi occhi puntati su di me in piena mattina, non ero abituata alle attenzioni di un ragazzo da mesi.
-Vengo con te.-Disse sedendo tra le lenzuola. Sul suo viso si aprì un sorriso che mi fece intendere benissimo le sue intenzioni, che mi fece intendere che non saremmo più usciti dal bagno se fossimo entrati insieme.
-No, amore.-Scossi la testa avvicinandomi lentamente a lui, per poi lasciargli un leggero bacio all'angolo della bocca.-Sappiamo entrambi che succede se fai la doccia con me, ed io sono di fretta oggi...-Sussurrai al suo orecchio. Socchiuse gli occhi ed incastrò la mano tra i miei capelli arruffati, fece sfiorare lentamente le nostre bocche, fino a mordermi dolcemente il labbro inferiore.
-Devi proprio andare da Jade?-Domandò scocciato. Effettivamente non avevo tanta voglia di uscire di casa quella mattina, Niall era una distrazione veramente enorme in quel momento e la voglia di lasciarlo andare era pari a zero! Tuttavia, Jade mi aveva detto che c'era una questione importante della quale doveva parlarmi, quindi essendo la mia migliore amica, mi sentivo in dovere di ascoltarla.
-Si, mi dispiace.-Chiusi gli occhi, lasciando che premesse le sue labbra contro le mie. I suoi baci erano la cosa più dolce, i suoi baci erano una cosa di cui non mi sarei mai stancata. Una droga, una sostanza che mi rendeva forte.-Devo fare in fretta..-Sussurrai staccandomi svogliatamente da lui. Sapevo che se sarei restata ancora per molto, mi avrebbe convinta a restare, ma non potevo. Sfiorai la sua guancia con la mano, poi mi allontanai dirigendomi verso il bagno. Lo lasciai sul letto da solo, leggermente rammaricato, scocciato;gli regalai un sorriso prima di chiudere la porta ed infilarmi dentro la doccia, sotto il getto d'acqua calda. 
Non ci misi tanto a lavarmi! Fui abbastanza spiccia visto che era tardi e dovevo essere da Jade tra meno di un'ora.
Chiusi il rubinetto dopo essermi sciacquata i capelli rapida, presi un asciugamano che legai attorno alla vita e ne arrotolai un'altro sulla mia chioma nera. Tornai successivamente in stanza per vestirmi, Niall era seduto sul letto che sfogliava un libro preso probabilmente dalla libreria accanto alla finestra. Rimasi qualche secondo ad osservarlo, come ipnotizzata da tanta bellezza, come cercando di memorizzare nella mia testa la sua figura perfetta. Ancora mi chiedevo cosa avesse trovato di tanto interessante in me; Ero il suo opposto in tutto, ero l'imperfezione fatta a persona. Non mi sentivo tanto bella, probabilmente non lo ero neanche: Non ero alta, non avevo il fisico da modella, non avevo gli occhi azzurri o i capelli biondi. Ero permalosa, testarda, scontrosa, i miei problemi molte volte avevano rovinato le cose e sopratutto stavo ancora cercando di superare il mio passato sconvolgente. Eppure lui se ne fregava di tutto questo, se ne fregava dei miei difetti e di tutto ciò che mi circondava, mi amava, AMAVA ME come se fossi l'unica al mondo.
Alzò lo sguardo non appena si accorse della mia presenza e sorrise teneramente, chiudendo il libro e posandolo sul comodino per potersi dedicare solo alla mia immagine.
-Come fai ad essere sempre così bella?-Domandò dolcemente.
-Tu come fai ad essere sempre così bugiardo?-Ribattei appoggiandomi contro lo stipite della porta del bagno. Il biondo si alzò dal letto e mi raggiunse abbracciandomi forte, regalandomi il suo amore come aveva fatto anche la sera prima, o le volte in cui c'eravamo amati segretamente.
-Non mentirei mai su una cosa simile. Tu sei fottutamente perfetta, in tutto.-Le sue braccia mi strinsero forte a s'è, la mia testa s'accucciò sul suo petto permettendomi di sentire il battito accelerato del suo cuore.
-Grazie d'esistere.-
-Grazie a te, piccola.-Bisbigliò alzandomi il mento per far incontrare i nostri sguardi innamorati, per potermi baciare per l'ennesima volta. Le nostre labbra combaciarono alla perfezione, come fossero due pezzi di puzzle. A me bastava lui per stare bene, era una sorta di medicina ai miei problemi, la soluzione ad ogni enigma, la chiave per ogni serratura. Lui era tutto.

Avevo appena finito di vestirmi: Jeans e camicia a quadri, una cosa semplice. Niall si era fatto la doccia e successivamente aveva indossato alcuni abiti lasciati da Harry tempo prima a casa mia, dopo aver trascorso la notte con Jade.
-Adesso arrivo.-Dissi cercando di sistemare i capelli davanti allo specchio della camera. Stavo provando da alcuni minuti a farmi una coda che sembrava non voler uscir bene. Troppo alta, troppo bassa o fin troppo spettinata. Il biondo improvvisamente si avvicinò a me, bloccandomi le mani dolcemente.
-Lascia fare a me...-Tirò via l'elastico dai capelli rigonfi, lasciandoli cadere lungo le spalle.-Sei incantevole con i capelli sciolti.- Arrossii e lo ringraziai. Mi piacevano i suoi complimenti, mi rendevano veramente felice, più sicura di me stessa.
-Beh, allora possiamo andare...-Sorrisi affiancandolo. Con un pò di coraggio decisi di prendergli la mano, decisi di far incrociare le nostre dita e combaciare i nostri palmi. A quel gesto lui sorrise, mi sembrò veramente contento di ciò che avevo appena fatto, era probabilmente sicuro che mi ci sarebbe voluto un pò prima di scacciare la timidezza, eppure no, con lui avrei fatto ogni cosa.
-Si, ora possiamo andare.-Strinse più forte la mia mano e ci incamminammo a piedi fino al bar dove io e la mia amica c'eravamo date appuntamento. Il sole splendeva in cielo, rendendo quella giornata ancora più bella di quanto già non fosse.
-Eccoci!-Esclamai fermandomi di colpo, non appena riconobbi il posto. In fondo alla strada c'era una piccola caffetteria, un posto dove io e Jade facevamo colazione abitualmente.
-Adesso ti rapisco, si.-Disse ridendo. Ricambiai il sorriso incrociando le braccia attorno al suo collo.
-Stasera sarò tutta tua, promesso.-
-Come faccio ad aspettare?-Chiese posando la sua fronte contro la mia. Quel suo faccino imbronciato rendeva le cose più difficili! Ora che c'eravamo trovati volevamo passare del tempo solo io e lui.
-Puoi farcela.-Sorrisi sfiorando le sue labbra.
-Ti amo.-Disse. Avrebbe potuto ripeterlo anche tra vent'anni, trenta, cinquanta, ma ero sicura che l'effetto sarebbe stato sempre lo stesso. Quella parola per me aveva un significato enorme, e sentirgliela dire a lui, mi faceva esplodere il cuore nel petto.
-Ti amo anche io, Niall.-Risposi baciandolo con tutto l'amore vivo in me.-Stasera mi farò perdonare..-Sussurrai poi al suo orecchio, non appena mi staccai. Il biondo sorrise malizioso e mi regalò un altro bacio, poi un'altro e un'altro ancora. Di questo passo saremmo rimasti lì per altri minuti, ore e forse giorni.
-Ally? Niall?- Improvvisamente la voce di Jade interruppe il tenero momento creatosi tra me e il mio ragazzo.
'Mio ragazzo'? Ripensai a quella parola per qualche minuto, suonava stranamente, ma era così bello poter dire che era il mio fidanzato, solo mio.
-J-Jade.-Balbettai staccandomi dal biondo. Lei ancora non sapeva niente, quindi mi sembrava comprensibile che fosse confusa e spiazzata; Tuttavia non fu quello a lasciarmi perplessa, bensì il suo volto distrutto e segnato da delle evidenti occhiaie. Capii subito che aveva pianto, quindi fui abbastanza scossa e preoccupata. Ero sempre stata io quella inguaiata, ora era invece il suo turno, ora lei aveva bisogno di me.
-Ci vediamo stasera amore.-Dissi rapida verso Niall. Gli diedi un fugace bacio e mi avvicinai alla mia amica, prendendola a braccetto e portandola dentro alla piccola caffetteria di Londra. Ci accomodammo ad un tavolo, ed ordinammo due cappuccini.
-Che succede? Mi devo preoccupare?-Domandai prendendole la mano. Vidi la rossa abbassare lo sguardo e mordersi il labbro per evitare di piangere.
-H-Harry...-
-Che ha fatto?-
-M-Mi tradisce.-Affermò lasciandomi spiazzata.
Spalancai gli occhi e la bocca in contemporanea, mi sembrò quasi impossibile, non riuscivo a realizzare ancora ciò che la mia amica aveva appena detto.
-C-COSA?Sei sicura, cioè...Harry?-
-L'altra sera l'ho visto insieme ad una ragazza, stavano avvinghiati e...-Non riuscì più a parlare e scoppiò a piangere, cercando di sfogare la sua rabbia con delle lacrime amare, cariche di dolore.
-Oddio, mi-mi dispiace così...così tanto.-Mi alzai dalla sedia e mi avvicinai per abbracciarla, per farle capire che le sarei stata accanto sempre, costantemente. Era possibile che non ci fosse un attimo di pace da quelle parti? Io sistemavo le cose, per lei tutto si scombussolava.
-Tu sei sicura di ciò che dici?-Chiesi prendendole entrambe le mani. Lei annuì e si asciugò gli occhi con la mano.
-All'inizio pensavo di essere paranoica, pensavo di essere io quella che si faceva problemi inutilmente, così ho cercato di non fare caso ai suoi strani comportamenti. L'altra sera poi sono tornata a casa e l'ho visto con una ragazza. Sono scappata, non ho voluto sentire le sue spiegazioni.-
-Vorrei poter fare qualcosa, io vorrei davvero aiutarti.-Affermai dispiaciuta. 
-Grazie Ally, grazie davvero.-Riuscì a sorridermi sforzatamente, per dimostrarmi quanto mi fosse riconoscente nonostante il suo stato d'animo. Rimanemmo in silenzio qualche secondo, abbracciate l'una all'altra...lei poi parlò, cambiando discorso.-Toglimi una curiosità...-
-Uhm?-Lasciai andare il suo gracile corpo, tornando a sedere al mio posto e iniziando a sorseggiare il cappuccino appena portatoci al tavolo.
-Tu? Niall? Che mi sono persa?- Aggrottò le sopracciglia. Una cosa era certa: La sua curiosità non sarebbe mai morta.
-E' una storia lunga.-Sorrisi iniziando a ripensare a tutto ciò che era successo. Giocherellavo con il bracciale imbarazzata, mi era difficile parlarne, ero abbastanza riservate su queste cose.
-Parla, forza!-Esclamò la mia amica scrollandomi.-Ho bisogno di gossip per distrarmi.-Sorrise nuovamente, mi incitò a parlare, così decisi di raccontarle ogni cosa.

Arrivai a casa dopo aver passato praticamente l'intera giornata con Jade. Niall era seduto davanti la porta di casa mia con in mano il cellulare.
-Buonasera!-Esclamai osservandolo.
-Buonasera signorina!-Rispose alzandosi in piedi.- Ho ricevuto il tuo messaggio, così sono venuto qua ad aspettarti.-Prese le mie mani e mi sorrise.-Mi sei mancata, sai?-
-Anche tu.-Dissi guardandolo intensamente negli occhi. Nel momento in cui stavo per baciarlo, nel momento in cui le mie labbra stavano per sfiorare quelle morbide di lui, sentii alcune gocce di pioggia fiondare sul mio viso. Aveva iniziato a piovere così, all'improvviso! La giornata era sembrata fin troppo bella per poter durare, ora le nuvole grigie oscuravano l'azzurro e alcune gocce d'acqua ticchettavano sull'asfalto.-Cazzo, sta piovendo!-Esclamai aprendo la borsetta, per prendere le chiavi di casa. Spostai il pacco di fazzoletti, il portafoglio, il cellulare ed ogni cianfrusaglia possibile ed inimmaginabile, ma del mazzo di chiavi nessuna traccia, sembravano scomparse magicamente.
-Che succede?-Chiese il biondo confuso, osservando le mie mani rovistare dentro la borsetta nera.
-Non trovo le chiavi, diamine!- La pioggia era diventato un vero e proprio acquazzone, c'erano voluti pochissimi minuti per far si che ciò accadesse. I miei vestiti lentamente stavano diventando fradici e i capelli zuppi.
-Entriamo nella mia macchina, vieni.-Niall prese la mia mano non appena si accorse che dovevamo ripararci al più presto, e correndo velocemente mi portò fino al parcheggio dove aveva lasciato la sua Ranger Rover. Con foga aprì le portiere ed entrambi ci rifugiammo dalla violenta pioggia che stava colpendo tutta la città. 

-Dannazione, che freddo!-Esclamai sfregando le mani sulle mie spalle. Stavo veramente gelando, avrei dovuto aspettare qualche minuto prima che la macchina di Niall si scaldasse.
-Aspetta, metti questo!- Il ragazzo prese il suo giaccone buttato nei sedili posteriori e lo posò sulle mie spalle dolcemente. Legò poi il suo braccio attorno alla mia vita e mi avvicinò al suo corpo, per scaldarmi ulteriormente.-Così va meglio?-Domando sussurrando. Chiusi gli occhi ed annuii, stringendolo forte a me. Era la dolcezza in persona, lo sapevo, lui era unico!
-Che ti ha detto Jade oggi?- Dopo minuti di silenzio in cui eravamo rimasti a coccolarci in completo silenzio, Niall parlò.
-Ha detto che Harry l'ha tradita, stava malissimo...Tu sai qualcosa?-
-Non ho ancora parlato con i ragazzi, non sanno neanche che sono tornato!-Esclamò sorridendomi.-Domani lo farò, andremo insieme e gli daremo la notizia.-Continuò dandomi un bacio sulla fronte.
-Giusto.-Annuii fissando la pioggia crollare a catinelle sui vetri dell'auto.-Lo sai che non mi hai ancora baciata?- Domandai successivamente.
-Lo sai che aspettavo lo facessi tu?-Ribatté ridacchiando. Alzai lo sguardo e incrociai i suoi meravigliosi occhi azzurri.-Avevi detto che ti saresti fatta perdonare, ricordi?-Inarcò un sopracciglio e mi accarezzò il viso maliziosamente.
-Hai ragione, colpa mia..-Tornai a sedere al mio posto per un attimo, il tempo di darmi lo slancio e mettermi a cavalcioni su di lui. Lo vidi abbastanza sconcertato dai miei atteggiamenti, non sapeva bene cosa stessi facendo o cosa volessi fare. Risposi così alle sue domande, lasciandogli leggeri, lenti e dolci baci sul suo collo, salendo fino alla mandibola con una passionalità straziante. Per lui era quasi una tortura quella, ansimava rumorosamente aspettando che le mie labbra toccassero le sue, cosa che feci poco dopo, stanca di aspettare ancora a lungo. Accarezzò i miei fianchi, mentre le nostre lingue si intrecciavano passionalmente, mentre i nostri respiri affannati si mischiavano. Infilai le mani tra i suoi capelli biondi, approfondii il bacio, rendendolo ancora più intenso e ricco di desiderio. Lui mi lasciava fare, mi lasciava guidare il gioco. 
-Ti amo..-Ripeteva ad ogni piccola pausa. Sul mio viso si accendeva sempre una scintilla, nel mio petto esplodevano i fuochi d'artificio, le mie gambe tremavano.
-Alla fine questa pioggia non è così male...-Bisbigliai al suo orecchio, prima di diventare completamente sua.

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Capitolo 42
*** Chapter 41. ***


ATTENZIONE: la FF NON è mia, ma è di questa ragazza: Jessica Cislaghi. Questa è la sua pagina Facebook: One Direction,singer for me. (https://www.facebook.com/pages/One-directionsinger-for-me/216589281769535?fref=ts).
Lei l'ha pubblicata su Facebook e io CON IL SUO PERMESSO la pubblico qui.



Chapter 41.

#POV'S NIALL.

Mi fermai davanti casa di Zayn stringendo la mano di Ally, che non mi aveva abbandonato nemmeno per un secondo. Io ci sarei sempre stato per lei: Ogni volta che avrebbe avuto bisogno del mio aiuto, dei miei abbracci o delle mie carezze. Ci sarei stato durante le tempeste, per aiutarla a ritrovare il sole, ci sarei stato nei periodi bui, l'avrei aiutata a ritrovare la luce. Io ero lì, sempre! La stessa cosa avrebbe fatto lei per me, non mi avrebbe mai lasciato da solo. Le regalai un sorriso prima di bussare alla porta, felice di poter riabbracciare i miei amici, felice di potergli dire che ero tornato, felice che le cose stessero prendendo la giusta piega.

-Si? Chi è?-Sentii una voce provenire all'interno della casa, ed ero sicuro che era del mio amico Liam. L'avrei riconosciuto ovunque quel timbro gentile e rassicurante.
Stavo per rispondere alla domanda, quando la porta si spalancò e mi ritrovai davanti proprio la persona che aspettavo.
-N-Niall?...-La sua bocca si spalancò leggermente non appena mi vide lì, davanti a lui. I suoi occhi cioccolato saettavano sulla mia figura continuamente e le sue mani gesticolavano in cerca di risposte.
-Si, sono io.-Affermai prendendo un respiro profondo. Ero abbastanza agitato, non sapevo con certezza la motivazione, ma il mio stomaco era in subbuglio da tutto il giorno.
-Sei tornato?-Chiese Liam leggermente sconvolto. 
-Ricordo tutto.- Fu tutto ciò che riuscii a dirgli, forse perchè ero convinto del fatto, che era tutto ciò che aspettava gli dicessi. Il castano di fatti sorrise, un sorriso sincero, un sorriso vero, poi mi abbracciò forte.
-Non puoi immaginare quanto sia felice della cosa!-Sussurrò tenendo la testa posata nell'incavo del mio collo. Ally si era spostata in un angolo e ci osservava dolcemente, con le braccia incrociate al petto. Non aveva detto una parola, era semplicemente rimasta con me, per darmi forza.
-Sono felice anche io, amico.-Risposi staccandomi da lui. Ci sorridemmo a vicenda, poi il mio sguardo cadde sulla casa all'apparenza vuota.-Zayn?-Domandai.
-E' un brutto periodo per lui! Ha perso te, non sa più con chi confidarsi. Se ne sta chiuso in camera e non parla con nessuno...-Bisbigliò tristemente. Sentii il cuore frantumarsi, sentii i sensi di colpa invadermi; possibile che avevo ferito così tanto il mio migliore amico? Ero consapevole di essere importante per lui, ma non fino a farlo chiudere in una stanza a rimpiangere la mia partenza.
-Devo andare da lui, aspettatemi in cucina!-Dissi a Liam e Ally, che si limitarono ad annuire. Percorsi la rampa di scale che conduceva ai piani superiori e mi precipitai davanti la stanza di Zayn, che trovai chiusa. C'era semplicemente un foglio appiccicato contro l'uscio in legno e diceva:''Non disturbare.'' Ovviamente ignorai la cosa; Non mi sarei fermato ad aspettare che uscisse da quella gabbia, non avrei aspettato che passasse altri giorni a star male, mi sarei fatto vivo ora.
Bussai una volta, non ricevetti nessuna risposta. 
Bussai di nuovo, ancora nessuna risposta.
-Zayn, sono io!-Esclamai dando altri due colpi contro la porta in legno.-Sono Niall.-Finalmente sentii dei passi scalpitare sul pavimento e l'uscio si aprì poco dopo. Il moro era lì, leggermente trasandato e con uno sguardo perso nel vuoto.
-Amico, sei tornato!-Gridò abbracciandomi forte. Ricambiai la stretta amichevole, mi era mancato tanto anche a me Malik, nonostante fossero passati solo pochi giorni, nonostante eravamo stati insieme per una vita intera, nonostante tutto, lui mi era mancata tanto.
-Si scemo, sono qui!-Dissi dandogli diverse pacche sulla schiena.-...Mi dicono che stavi diventando un depresso cronico senza me.-Ridacchiai staccandomi lentamente dal moro, che asciugò gli occhi bagnati da diverse lacrime e si ricompose.
-Sei il mio migliore amico, lo sai?Non andartene più.-
-Ora sono tornato, ho recuperato la memoria...non andrò da nessuna parte!-Affermai con sicurezza. Io avevo tutto qui: Ally, i miei amici, la mia amata Londra, i miei ricordi, avevo ogni cosa. Non avrei permesso più a nessuno di potarmi via.
-Non posso crederci, sicuro che non sto sognando?- Si schiaffeggiò il viso, lasciandosi anche qualche segno rosso evidente.
-Sembri una fidanzatina depressa alle prese con il suo amore perduto.-Risi rumorosamente e contagiai anche lui, come succedeva sempre da quando eravamo piccoli.
-Ma fottiti biondo.-Disse spingendomi. Nel giro di poco tempo stava tornando tutto come prima e la cosa mi faceva star bene.
-Comunque dovresti farti una doccia, puzzi come mia nonna Beth!-Lo avvisai con una faccia schifata. 
-Dio, quella donna ha sempre avuto un odore sgradevole.- 
-Già, quindi fossi in te non lo reputerei un complimento...LAVATI!- Gli gridai contro.
-Si, forse dovrei.-Ribatté Zayn mostrandomi una faccia leggermente allibita. 
-Ti aspetto di sotto!-Esclamai allegramente. Ci salutammo con la solita pacca sulla spalla, poi raggiunsi la mia ragazza e Liam.

#POV'S ALLY.
Avevamo deciso di brindare al ritorno di Niall al Funcky buddha, locale molto popolare di Londra. Ci sedemmo al tavolo iniziando a sorseggiare qualche cocktail e raccontarci qualsiasi cosa ci passasse per la testa. Ovviamente avevano appreso la notizia del ritorno di Horan anche Louis e Harry, quindi erano presenti pure loro al brindisi di bentornato.
Jade? Si, c'era anche lei, ma se ne stava in disparte a messaggiare. Non degnava neanche di uno sguardo a quello che oramai era diventato il suo ex fidanzato.

-Allora, che ne dite...calici in alto per Niall?-Propose Louis, già leggermente brillo.
-Ottima idea!-Esclamò Zayn, prendendo il suo bicchiere di birra posato sul tavolo.-Al ritorno del nostro biondo!-Strillò alzando il suo drink verso l'alto, seguito da tutti noi. Eravamo felici, eravamo tutti insieme, nulla sembrava poter rovinare quel momento.

-Vado un attimo in bagno.-Disse Niall, dandomi un bacio a fior di labbra. Non feci nemmeno in tempo a chiudere gli occhi, che era già sparito tra l'ammasso di gente presente nel locale. Avevamo passato poco tempo insieme quest'oggi, forse era troppo eccitato all'idea di aver recuperato tutto e si era dimenticato di me, ma non ne avrei fatto un dramma, non volevo sembrare troppo appiccicosa.
-Così: tu e Niall?Niall e te?-Chiese incuriosito Louis. Posò entrambi i gomiti sul tavolo e lasciò che la testa si accucciasse sopra le sue mani.
-Già.-Annuii leggermente rossa in viso. Nessuno riusciva ancora a crederci, nemmeno io. 
-Vi trovo carini insieme.-Disse sorridente Zayn.-Niall è davvero innamorato di te.-Continuò il moro, sorseggiando la sua birra.
-No, dire innamorato è troppo poco!-S'intromise Liam, sedendo al mio fianco.-Lui non ti ama, lui...-Si interruppe pensando a cosa dire, poi si voltò verso i suoi amici in cerca d'aiuto.
-Non c'è parola più grande dell'amore.-Affermò Louis facendo le spallucce.
-Giusto. Beh, comunque credo sia qualcosa di più grande dell'amore.-Sussurrò al mio orecchio, ed io sentii le farfalle nello stomaco, il cuore battere forte. Era bello sentirselo dire anche dai suoi amici, le persone che lo conoscevano meglio in assoluto.

#POV'S NIALL.

Uscii dal bagno e alzai la testa in cerca del mio tavolo, c'era tantissima gente ed era davvero difficile ritrovare la mia postazione.
-Scusa?-Improvvisamente fui fermato da una ragazza che afferrò il mio braccio con rudezza e cercò di comunicare con me-Tutto bene?!-Dopo qualche tentativo di seduzione, attirò la mia attenzione su di lei. Era quel genere di ragazza da una botta e via, bastava vedere il modo in cui era vestita per capire tutto su di lei.
-Che c'è?-Chiesi sgarbato.
-Sei solo?-Domandò con un sorrisetto malizioso. Aggrottai le sopracciglia e non risposi, tornando semplicemente a cercare Ally e i miei amici. Finalmente riuscii a riconoscere la mia amata, bella come sempre. Stava sorridendo, le guance leggermente arrossate, segno che la stavano mettendo in imbarazzo. Nonostante la luce fioca della stanza, riuscivo perfettamente a distinguere il suo viso perfetto: Gli occhi neri, le labbra rosee, il sorriso dolce illuminava tutta la stanza.
-Allora, ti va di venire a casa mia? Per un drink..?O per qualcos'altro...-La ragazza al mio fianco si fece insistente, i suoi occhi brillavano di una luce scura, una luce che non mi piaceva affatto.
-Devo andare.-Dissi semplicemente, cercando di allontanarmi da lei.
-Aspetta, non vuoi davvero?- Domandò confusa, amareggiata e leggermente nervosa. Probabilmente non riusciva ad accettare un 'NO' come risposta.
-Scusa, ma sono fidanzato e l'amo.-Risposi semplicemente. La giovane indietreggiò qualche passo e mi lasciò raggiungere la mia meta, il mio tavolo, raggiungere LEI.

-Amore..-Bisbigliai piombandole alle spalle all'improvviso. Esitò un attimo spaventata e si tranquillizzò solo quando capì che ero io.-Mi dispiace se oggi abbiamo passato poco tempo insieme, ora mi dedicherò solo a te.-Le sussurrai all'orecchio teneramente, sfiorandole poi il collo con le labbra. Sorrise imbarazzata e socchiuse gli occhi, lasciandosi coccolare da me, da quelle sensazioni che solo io potevo regalarle.-Ti amo.-La sentii tremare non appena le dissi quelle due parole, era bellissimo l'effetto che le facevo ogni volta. Dopo l'esperienza di prima, mi ero reso conto di quanta poca importanza avessero le altre ragazze. Io volevo solo lei e nessun'altra.
-Ti amo anche io.-Rispose dolcemente. 
-Balliamo?-Le chiesi successivamente. Annuì e si alzò dalla sedia prendendo la mia mano destra, io la condussi in pista tenendola al mio fianco, tenendola tra le mie braccia. Volevo fare capire al mondo che era solo mia, che non c'era nessun'altra che volessi oltre a lei. Non appena fummo abbastanza lontani dai tavoli e meglio integrati tra la gente che ballava, mi fermai e posai entrambe le mani sui suoi fianchi. Le sue braccia invece, si intrecciarono intorno al mio collo e la sua testa si appoggiò sul mio petto.
-Sei felice?-Le domandai accarezzandole i capelli corvini con delicatezza.
-Lo sono.-Rispose stringendomi più forte a se. I nostri battiti del cuore diventarono quasi una cosa sola, sembravano risuonare più forte della musica che ci circondava nella sala.
-Ally?-La chiamai sussurrando. Alzò la testa lentamente facendo scontrare i nostri sguardi, facendo sfiorare le nostre labbra. A quel punto la baciai senza darle tante spiegazioni, azzerando ogni distanza che ci divideva. La baciai come se fosse l'ultimo giorno sulla terra, la baciai come se dovessi passare l'ultima sera con lei, la baciai e basta. Più ero in sua compagnia, più mi convincevo del fatto che non avrei desiderato mai nessun'altra, mi convincevo del fatto che l'amore che provavo era talmente forte da farmi paura.
La feci voltare lentamente, in modo da far scontrare la sua schiena contro il mio petto. Le circondai il corpo esile con le mie braccia forti, per stringerla a me maggiormente, infine incastrai le mie mani con le sue.
Le sussurrai frasi dolci all'orecchio, le lasciavo baci sulla guancia, sulla bocca, sul collo. Gli sguardi insistenti dei ragazzi che ci circondarono, si allontanarono non appena si accorsero che per lei, come succedeva per me, c'ero solo io.

In quel preciso istante, anche se probabilmente l'avevo appreso da giorni, capii una cosa : Lei era l'unica tra le tante.

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Capitolo 43
*** Chapter 42. ***


ATTENZIONE: la FF NON è mia, ma è di questa ragazza: Jessica Cislaghi. Questa è la sua pagina Facebook: One Direction,singer for me. (https://www.facebook.com/pages/One-directionsinger-for-me/216589281769535?fref=ts).
Lei l'ha pubblicata su Facebook e io CON IL SUO PERMESSO la pubblico qui.



Chapter 42.

Fu il profumo di caffè e brioches a svegliarmi quella mattina. 
Aprii lentamente gli occhi ed osservai il soffitto bianco della stanza qualche secondo: Il sole penetrava dalle finestre spalancate, rendendo il clima ancora più accogliente e allegro. Sentii rumoreggiare Niall in cucina in modo continuo, probabilmente stava preparando qualcosa da mangiare o lavando alcune stoviglie. Mi decisi così ad alzarmi per andare a salutarlo, fare colazione con lui e magari aiutarlo a ripulire. Presi la vestaglia stesa in fondo al letto e la legai attorno alla vita, infilai le pantofole rosa e mi diressi rapidamente in soggiorno. 

Mi fermai improvvisamente nel corridoio che si collegava alla cucina, abbastanza allibita e confusa: Niall stava litigando al telefono con qualcuno. Non mi piaceva origliare solitamente, ma la curiosità di quel momento mi spinse a farlo. 
''Non la conoscete, non potete giudicarla!'' Disse con un bisbiglio.''Papà, ho 19 anni, la vita è mia e la gestisco io. Sto con lei, ci amiamo...non andrò a chiedere scusa a Kate, non tornerò con lei per fare un favore a te.'' Continuò. Avanzai di qualche passo, fino a ché, potei sbirciare da dietro la porta della cucina. Lo vidi fare avanti e indietro nervosamente, stringendo tra le mani il suo cellulare. La fronte corrugata, il suo continuo mordersi il labbro...era veramente arrabbiato.
''Dovresti appoggiare le mie scelte qualche volta, dovresti comportarti diversamente nei miei riguardi, dovresti fare il padre!'' Dopo quelle parole regnò il silenzio qualche secondo. Mi chiedevo se lui, Bobby, stesse parlando attraverso la cornetta o semplicemente avesse deciso di rimanere zitto dopo quell'affermazione dura di suo figlio. ''Senti, ora devo andare. Ti richiamo! Salutami mamma...Ciao.'' Niall riprese a parlare dopo poco, per poi salutarlo e chiudere definitivamente la chiamata. Io rimasi immobile qualche secondo, appiccicata alla parete bianca alle mie spalle. Mi dispiaceva essere la causa dei litigi tra il mio ragazzo e la sua famiglia, avrei voluto semplicemente essere accettata senza troppi problemi. Ripensandoci poi, era la seconda volta che lo sentivo discutere con suo padre, la prima non ero sicura fosse lui, ora invece ne avevo la certezza. 
Presi coraggio, sistemai la vestaglia ed entrai cucina facendo finta di niente.

-Ciao!-Esclamai avvicinandomi al biondo, che posò il suo cellulare sul tavolo.
-Buongiorno!-Disse con un grande sorriso, non lasciando trasparire nulla. Si avvicinò a me e mi abbracciò, legando le sue braccia attorno alla mia vita. Posò la testa nell'incavo del mio collo, respirando il mio profumo, lasciando che le mie mani scorressero lente tra i suoi capelli biondi.
-Tutto bene?-Chiesi. Sapevo cos'era successo, ma volevo fosse lui a parlarmene.
-Si, tutto bene.-Mentì. Ci rimasi male, avrei preferito che mi dicesse la verità, invece non l'aveva fatto. Mi staccai da lui e mi accomodai sulla sedia in cucina, chinai la testa sulla tazza di caffè fumante che Niall mi porse e rimasi ad osservarne il colorito scuro, pensierosa.
-Tu invece?- Domandò.
-Io cosa?-Ribattei incrociando i suoi occhi blu.
-Sembri strana. Stai bene?-Si appoggiò contro il marmo accanto al lavandino, iniziando a divorare la sua croissant e bere il caffè.
-S-Si.-Balbettai tristemente. Mi alzai dalla sedia, facendola scrosciare sul pavimento. Non mi voltai verso di lui, semplicemente lo avvisai che avrei fatto una doccia e che sarei rimasta un pò in camera a leggere.
-Aspetta...-Il biondo afferrò la mia mano, per poi tirarmi a s'è.-Sicura che è tutto okay? Non mi piace vederti arrabbiata.-Affermò dolcemente, alzandomi il mento. Forse ero esagerata a rimanerci male per una cosa simile, ma volevo che entrambi fossimo sinceri, volevo che lui mi dicesse i suoi problemi e le sue preoccupazioni.
-Vado.-Affermai semplicemente, senza rispondere alla sua domanda. Mi lasciò andare confuso, ed io mi diressi in camera senza dargli altre spiegazioni. Non avevo voglia di dirgli:'Sai, ho origliato la conversazione con tuo padre!' Preferivo restare in silenzio e farmi una doccia in tutta tranquillità.

Mi vestii indossando Jeans e maglietta, poi mi accomodai sul letto ed iniziai a leggere rimanendo da sola per alcune ore.
Due colpi sulla porta in legno mi fecero sobbalzare, scostai il libro da davanti la faccia, osservando l'uscio della camera aprirsi lentamente.
-Posso?-Vidi la figura di Niall farsi sempre più nitida, sorrisi debolmente ed annuii con la testa, riportando poi il mio sguardo sulle pagine del libro. Il biondo si distese sul letto al mio fianco: Inizialmente restò in silenzio a guardarmi, quasi interessato dalla mia intensa lettura, successivamente iniziò a provocarmi con le sue solite tecniche irresistibili.
Mi lasciò qualche bacio sulle braccia dolcemente, salì con una lentezza straziante fino al mio collo scoperto ed infine raggiunse le mie labbra. La sua lingua chiese accesso alla mia bocca, ed io, presa da quel momento dolce, non lo negai. Buttai il libro per terra e legai le braccia attorno al suo collo, mentre le mie gambe s'intrecciarono attorno al suo bacino. Niall era bravo a farmi stare meglio, ma altrettanto bravo a farmi crollare in un istante. Era il mio punto debole, lo sapeva lui, e lo sapevo io. Mordicchiai il suo labbro inferiore, accarezzai i suoi capelli biondi, mi drogai del suo dolce profumo senza dire niente.
-Cosa avevi prima?-Chiese lui improvvisamente, tra un bacio e l'altro.
-Niente, continua a baciarmi.-Risposi spingendo il suo capo nuovamente vicino al mio. Volevo ignorare quell'argomento, nonostante avessi un peso enorme sullo stomaco. Il ragazzo fece toccare le nostre bocche, fece intrecciare le nostre lingue, ma poco dopo tornò sulla sua domanda precedente.
-Ally...dimmelo!-Esclamò.
-Che palle!-Ribattei allontanandolo da me. Niall ci rimase male, in effetti pure io mi sentii in colpa per essere stata così sgarbata e insensibile. Lui voleva essere gentile, io ero sembrata una vera e propria stronza.
-Beh, ora più che mai sono sicuro che sei incazzata.-Disse incrociando le braccia la petto, per poi rimanere in un angolo del letto, alla debita distanza da me.
-Non sono incazzata, smettila.-Risposi acida. Mi stavo trattenendo, ma prima o poi sarei scoppiata.
-Invece lo sei.-Continuò lui sicuro.
-Okay, va bene, pensala come vuoi!- Afferrai il libro buttato a terra pochi minuti prima e finsi di leggere nuovamente, anche se era effettivamente solo un modo per non farmi fare altre domande dal mio ragazzo. Non riuscivo a concentrarmi su ciò che c'era scritto, il nervoso oscurava la mia voglia di comprendere le parole raccolte tra quelle pagine. Niall improvvisamente me lo levò dalle mani con cattiveria, con rabbia e lo strinse al suo petto.
-Dammi il libro.-Ringhiai avvicinandomi a lui.
-Dimmi la verità.-Ribatté scendendo dal letto, in modo tale che riprendere il mio libro diventasse impossibile. I nostri caratteri erano entrambi forti e si scontravano sempre, costantemente. Era una delle cose che ci rendeva uniti: il nostro essere così impulsivi, testardi e allo stesso tempo innamorati.
-Va bene, l'hai voluto tu.-Risposi.- Ho sentito che parlavi con tuo padre, di me, di te, di noi. E' una cazzata, lo so! Ma speravo me lo dicessi, perché è la seconda volta che ti sento discutere con lui e mi tieni allo scuro di tutto!-Esclamai incrociando le braccia al petto. Lui s'immobilizzò all'istante, dalla sua bocca non uscì alcun suono, sembrava paralizzato da quella mia rivelazione. C'era silenzio, solo un grandissimo e stressante silenzio; 
Abbassai lo sguardo intristita e ripresi a parlare per rompere il ghiaccio.-Volevo, volevo dirti che avevo sentito il vostro litigio da subito, ma speravo fossi tu a parlarmene...-
-M-Mi dispiace, Ally.-Niall finalmente si decise a parlare, capì il mio stato d'animo, capì come mi ero sentita. Lasciò il libro sulla scrivania e si avvicinò a me, prendendo entrambe le mie mani e stringendole forte.- Non ti ho detto nulla per non farti preoccupare, per non farti sentire in colpa.-Disse accarezzandomi con dolcezza i palmi.- Lo sai che non ti mentirei mai.-
-Scusa, sono una testona.- Risi appena, imbarazzata. Lui ricambiò il sorriso e mi lasciò un bacio sulla fronte teneramente, dimostrandomi quanto amore avesse per me, quanto affetto provasse nei miei riguardi.
-Lo sai che adoro il tuo caratteraccio! Ti rende speciale, diversa da tutte le altre, ti rende solo mia. Ti amo piccola.- Bisbigliò stringendomi forte tra le sue braccia. Io non mi sarei mai stancata di tutto quello che mi faceva vivere: ogni volta era pazzesca, ogni volta era come la prima, ogni volta mi faceva esplodere il cuore nel petto. 
-Mi prometti che mi dirai tutto d'ora in poi?-Chiesi con aria supplichevole.
-Te lo prometto.-Rispose sorridendomi.- Tu mi prometti che non farai più l'arrabbiata?-Continuò accarezzandomi con il pollice il mento.
-Scusa amore, temo sia impossibile.-Scoppiammo entrambi a ridere, ridere e ridere ancora, come se non ci fosse un domani.
-Se non ti incazzassi non saresti te!-Esclamò tra un respiro e l'altro.
-E' uno dei motivi per cui mi ami.-Ammiccai con una leggera smorfia sul viso.
-Non cambierei nemmeno una briciola di te.-Rispose facendosi serio.-Sei unica, perfetta a tuo modo.-
-Ed io non cambierei niente di te.- Avvicinai le mie labbra alle sue, baciandolo. Le mani circondarono il suo collo, mentre le sue si posarono lentamente sui miei fianchi. Tutto ciò che volevamo era stare insieme, viverci sempre, senza una fine.

#POV'S NIALL.

Il telefono suonò, così fui costretto a staccarmi da Ally per rispondere.
-E' lui?-Domandò, facendomi nettamente capire a chi si riferisse: Mio padre.
-Si.-Dissi alzandomi da letto. Presi un respiro profondo e risposi davanti a lei; Le avevo promesso che sarei stato sincero, quindi perché non restare in camera a parlare al cellulare?

''Dimmi, pà?'' Cercai di mantenere un tono tranquillo e ragionevole.
''Tua madre ha deciso di organizzare una cenetta in famiglia, per conoscere Elisa.''
''Ally, si chiama Ally.'' Lo corressi irritato.
''Si giusto, Ally.''Rispose quest'ultimo, sbuffando.''Domani alle otto di sera, non mancate.'' Concluse in tono freddo.
''Ci saremo.''Dissi io.
''...Lei non è giusta per te.'' Sussurrò amareggiato.
''No papà, sei tu quello sbagliato, sei tu quello che dovrebbe cambiare. Ci vediamo domani.'' Detto ciò, chiusi la chiamata e buttai il telefono sul letto.

-Niall...?-Mi chiamò Ally intimorita.
-Domani dimostreremo a mio padre quanto tu sia perfetta. Lui non ti conosce, non ha il diritto di giudicarti.- Affermai arrabbiato. Odiavo come si comportava mio papà, odiavo i suoi pregiudizi, il suo carattere, il suo essere ostile. Era sempre stato così, sin da quando ero piccolo! Decideva gli amici che dovevo frequentare, le persone che dovevo evitare, le scuole in cui dovevo andare, gli eventi a cui dovevo partecipare. Decideva tutto lui, come se fossi il suo burattino. Il giorno in cui gli presentai Zayn all'età di 12 anni, mi ordinò di scaricarlo;
''Non mi piace quel giovane: Fuma, ha dei tatuaggi e non fa parte di una famiglia benestante.''Aveva detto, amaramente.''Ti condurrà sulla cattiva strada..'' Eppure non sapeva quanto speciale fosse Malik, non sapeva quanto riuscisse a capirmi quel ragazzo. Era solo capace di criticare senza preoccuparsi dei miei sentimenti, senza preoccuparsi di come il mio amico ci sarebbe rimasto se l'avessi abbandonato, pensava solo alla sua immagine pubblica.
-Non ha importanza, amore.- Disse Ally alzandosi dal letto, per poi raggiungermi e mettersi di fronte a me.- La cosa che conta è che tu conosci me ed io te. Tuo padre, tua madre, la mia famiglia...loro, loro possono dire ciò che vogliono. Noi siamo reali, il nostro amore lo è.- Aveva ragione, davvero, ma il problema è che non conosceva mio padre, non conosceva le sue intenzioni, non conosceva cos'era disposto a fare pur di distruggere la vita alle persone.
Ero sicuro che il giorno successivo, lui, avrebbe fatto in modo di rovinarle la serata, ed io non volevo che lei stesse male, non sopportavo di vederla piangere dopo tutto quello che aveva passato.
-Ally, giurami che ignorerai qualsiasi cosa farà mio padre. Giurami che penserai solo a noi, che non ti farai condizionare dalle sue parole...- Lei aggrottò le sopracciglia e balbettò in modo confusionale.
-Giuramelo!-Esclamai fissandola dritta negli occhi.
-I-Io, io ci proverò.-Affermò accennando un lieve sorriso, che non riuscì del tutto a tranquillizzarmi. Io volevo solo il suo bene, nient'altro.
-Ho paura che se lui ti dirà qualcosa sul mio passato, tu...-
-Niall?-Mi chiamò, prendendo il mio viso tra le sue mani.- Non mi importa ciò che eri, a me importa ciò che sei ora. Ti amo, qualsiasi cosa dicono gli altri.- Detto ciò, mi baciò.


Era perfetta, l'avrei detto all'infinito.

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Capitolo 44
*** Chapter 43. ***


ATTENZIONE: la FF NON è mia, ma è di questa ragazza: Jessica Cislaghi. Questa è la sua pagina Facebook: One Direction,singer for me. (https://www.facebook.com/pages/One-directionsinger-for-me/216589281769535?fref=ts).
Lei l'ha pubblicata su Facebook e io CON IL SUO PERMESSO la pubblico qui.



Chapter 43.

La cena organizzata dalla famiglia di Niall, si teneva in un ristorante molto elegante di Londra, proprio uno di quelli che evitavo perché troppo costosi. Erano venuti apposta dall'Irlanda per conoscermi seriamente, almeno sperai in questo.

-Come sto?-Domandai rivolgendomi al biondo, che stava finendo di sistemarsi la cravatta davanti lo specchio della mia camera. Si voltò verso di me un attimo e curvò le labbra in un meraviglioso sorriso.
-Sei bellissima, come sempre.-Rispose dolcemente. Successivamente tornò a specchiarsi nel tentativo di sistemarsi quella benedetta cravatta, ma ogni volta che era sul punto di farcela, si impappinava; Mi avvicinai così a lui e lo fermai, prendendo le sue mani e lasciandole cadere sui fianchi. Con lentezza riuscii a fargli il nodo sotto i suoi occhi attenti e curiosi, che osservavano le mie dita sfiorare la stoffa di seta delicatamente.
-Sai quanto mi piacerebbe stare a casa a fare altro?-Sussurrò ridendo. Alzai lo sguardo incrociando i suoi occhi azzurri, mi sforzai di non arrossire, ma proprio non ci riuscii e le mie guance si colorarono di rosso.
-Muoviti pigrone, altrimenti facciamo ritardo!-Esclamai lasciandogli un bacio sulle labbra morbide. Mi avvicinai successivamente al letto ed afferrai la mia pochette nera, gli regalai un sorriso e uscii dalla stanza dirigendomi in salotto per aspettarlo. Fortunatamente mi raggiunse poco dopo, bello come il sole. Aveva indossato uno dei suoi smoking neri, quelli che lasciava in un angolo remoto della camera e non si decideva quasi mai a mettere, se non in occasioni come queste.
-Andiamo, sono pronto!-Esclamò lasciandomi un bacio sulla fronte. Uscimmo di casa, salimmo nella sua auto e ci dirigemmo al ristorante.
Ero parecchio nervosa, continuavo a giocherellare con il mio braccialetto in argento e guardare fuori dal finestrino senza parlare. 
Dopo una ventina di minuti di strada, giungemmo a destinazione. Niall parcheggiò l'auto accanto al marciapiede e scese per primo, io lo seguii poco dopo stringendo tra le mani la mia borsetta nera.
Mi misi al suo fianco oltrepassando l'auto che ci divideva, gli rivolsi un'occhiata fugace, per poi abbassare la testa e iniziare a camminare velocemente verso l'entrata del ristorante, quasi ignorando la sua presenza.
-Aspettami, ehi!-Disse il biondo raggiungendomi. Mi fermò posando entrambe le mani sulle mie spalle e inchiodò il suo sguardo al mio.-Va tutto bene piccola, Okay?Non essere agitata, ci sono io.- Abbozzai un sorriso ed annuii, ma nonostante le sue parole di conforto, mi sentivo tesa come una corda di violino. Prima che potessi riprendere a camminare, la sua mano afferrò la mia, stringendola forte. Quel gesto mi fece sentire stranamente meglio, come se mi sentissi protetta, come se potessi in quella stretta potessi il suo amore scorrere dentro le mie vene. Le nostre gambe iniziarono a muoversi fin dentro al ristorante, dove ogni tavolo era occupato da gente benestante, gente che non si avvicinava minimamente al mio stile di vita. Mi sentii subito a disagio, non ero abituata a quel lusso.
-Desiderate?-Chiese il cameriere all'ingresso, squadrandoci da testa a piedi. Era abbastanza alto, robusto, il volto segnato da diverse rughe mi impressionò sin da subito. Cercai di rimanere tranquilla, tuttavia non ci riuscii, era più forte di me. Erano tutto così dannatamente ordinario lì dentro, mi sentivo un pesciolino fuori d'acqua, avete presente?
-Il nostro tavolo.-Rispose il biondo, con aria seria ed elegante. 
-I vostri nomi?-Ribatté il Gentleman, che da quanto leggevo sul suo cartellino attaccato alla camicia bianca, si chiamava Stive.
-Niall Horan e...-
-Oh, Horan!-Lo interruppe l'uomo con un grande sorriso sul viso. 
-Prego, mi segua...- Continuò iniziando ad incamminarsi verso l'ala sinistra del ristorante, senza fare ulteriori domande. Premetti con parecchia forza la mia mano contro quella di Niall, tanto che mi rivolse uno sguardo confuso e dolorante. Allentai così la presa imbarazzata e mi limitai a camminare al suo fianco. 
-Ecco il vostro posto.-Indicò una grossa tavolata al centro della sala, ci saranno state una trentina di persone sedute proprio lì, per noi. Intravidi anche i genitori di Niall accomodati a capotavola, si scambiavano giusto qualche occhiata e sorseggiavano dei bicchieri di vino rosso. Sentivo le ginocchia tremare, sentivo un nodo in gola e la paura assalirmi lentamente.; La cenetta 'intima' alla quale mi ero preparata, si era trasformata in una specie di cenone di capodanno. Il cameriere se ne andò via subito, ed io ebbi modo di parlare qualche secondo con Niall.
-Non ero pronta a questo.-Dissi tremante.
-Neanche io.-Rispose lui, dispiaciuto e allo stesso tempo arrabbiato.
-Temo di non potercela fare...-Ammisi. Ero sicura che avrei fatto qualche figuraccia, sicura che il padre di Niall avrebbe avuto ragione su di me, su ciò che ero, su ciò che pensava io fossi.
-Invece si, tu non hai niente da invidiare agli altri e...-
-Figliolo!-Esclamò una voce proveniente proprio dal nostro tavolo. Ci voltammo entrambi verso Bobby, il padre di Niall, e ammiccammo un finto sorriso.
-Papà, mamma, zia, zio...Tutti qui?-Domandò con tono scocciato.
-Volevamo fare le cose in grande, non ti dispiace, vero?-Il biondo respirò profondamente, mi rivolse un sorriso nervoso e infine riprese a parlare.-Affatto.-

La serata sembrò proseguire nel migliore dei modi: il padre di Niall mi parve una persona corretta e di poche parole. Non aveva fiatato per quasi tutta la cena e fui abbastanza sollevata della cosa, non volevo avere problemi o rispondere a domande che mi avrebbero messa in una posizione scomoda. Dopo aver mangiato anche il dolce, decidemmo di andare nel retro del ristorante, dove si tenevano i soliti balli a coppie. Mi appoggiai contro al muro da sola, aspettando che Niall finisse di parlare con alcuni suoi amici e parenti. Improvvisamente, mentre ero intenta ad osservarlo dolcemente, sentii qualcuno toccarmi il braccio sinistro e a quel punto sobbalzai. Mi voltai di scatto, incrociando gli occhi azzurri di Bobby, il padre del mio ragazzo.
-S-Salve.-Balbettai con il cuore in gola. Strinsi tra le mani la mia pochette nera e aspettai che l'uomo parlasse.
-Ally, giusto?-Chiese piazzandosi davanti a me.
-Già.-Risposi annuendo. Ero agitata! Avevo paura di lui, di quegli occhi accusatori e inquietanti. Mi sentivo leggermente in soggezione, non potevo evitarlo.
-Sai, Niall è sempre stato così...-Proferì indicando suo figlio, che stava parlando con una vecchia amica d'infanzia in un angolo della sala. Ingoiai la saliva e diedi un'occhiata veloce al biondo: Sorrideva, parlava, sembrava felice con quella ragazza al suo fianco. Era già da diversi minuti che era con lei, ma non avevo dato tanto importanza alla cosa, mi ero limitata ad osservarli silenziosa. Respirai profondamente per poi puntare il mio sguardo nuovamente sulla figura di Bobby.
-Io mi fido di lui.-Affermai con freddezza. Niall mi aveva messa in guardia già in precedenza: sapevo che suo padre cercava un modo per farci litigare, ma non l'avrei permesso.
-Fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio...-Ribatté sistemandosi la cravatta. Il mio respiro si era fatto irregolare, ero troppo agitata, non riuscivo a calmarmi. Speravo che Niall arrivasse e mi salvasse da quella brutta situazione, ma lui era c'era, scherzava e rideva con degli amici; Sicuramente non si era minimamente accorto della situazione in cui mi ero cacciata. Incrociai le braccia al petto e chinai la testa osservando le mie scarpe nere, che in quel momento mi sembrarono la cosa più interessante da guardare.
-Posso farti una domanda?-
-Va bene.-Dissi evitando lo sguardo agghiacciante di Bobby.
-Mi piacerebbe mi guardassi negli occhi.- A quel punto non avetti altra alternativa; Alzai la testa, inchiodai il mio corpo al muro e iniziai a fissare l'uomo dinnanzi a me, morendomi continuamente il labbro inferiore.
-Credi davvero che lui ti ami?-Chiese con un sorriso maligno sul viso. Per un millesimo di secondo riuscì a confondermi le idee, ma io conoscevo bene Niall, lui mi amava. Lo capivo da come mi abbracciava, da come mi baciava, dalle sue parole, dalle nostre notti passate a ridere e scherzare. Lo capivo mentre facevamo l'amore, lo capivo dal suo dirmi continuamente 'ti amo', dal suo non smettere mai di guardarmi e proteggermi davanti a tutto e tutti. Mi amava, n'è ero certa.
-Non lo credo, io ne sono sicura.-Risposi arrabbiata. Bobby ridacchiò e tirò fuori dal taschino della giacca un sigaro e un accendino. Odiavo quella smorfia di sicurezza che si faceva spazio continuamente sul suo viso, odiavo il fatto che pur essendo il padre di Niall, cercava di rovinargli la vita. Che persona era? Che padre era? Si credeva migliore solo perché possedeva uno strabordante conto in banca, ma non lo era: i soldi non ti rendono superiore al resto del mondo.
-Sei una ragazza sicura di te, vero?-Domandò premendo sulla rotella del suo accendisigaro. Corrugai la fronte e scossi la testa amareggiata.
-Lei non mi conosce affatto.-Sputai acida. Mi staccai dal muro pronta per andarmene, ma lui non me lo permise, non ora. Afferrò il mio braccio malamente, costringendomi a tornare nella mia posizione iniziale. 
-Lui non fa per te.- Ringhiò stringendomi forte il polso. Sentii un lieve dolore scorrermi lungo tutto l'arto superiore, ma non fiatai, mi limitai a mantenere lo sguardo saldo a quello del padre di Niall.
-Decido io chi fa per me.-
-E' un ragazzo di buona famiglia, un giorno erediterà milioni, un giorno sarà un ricco imprenditore e si dimenticherà di una nullità come te. Non puoi stare con lui, fai parte di un'altro mondo, un modo che non ti appartiene. Fra qualche anno capirà qual'è il destino che lo attende e ti scaricherà, si prenderà una ragazza del suo livello e tu rimarrai sola con la tua miserabile vita!- Quelle parole iniziarono a ferirmi seriamente, non riuscii neanche più a rispondere alle sue accuse.-Lo vedi?-Indicò nuovamente Niall, che stava ridendo a crepelle e sorseggiava un bicchiere di champagne con le stesse persone di prima.-..Sai come si chiama lei?-Continuò sussurrando al mio orecchio, per poi indicare la giovane amica del mio ragazzo.
-Bridget, Bridget Westler. Suo padre è un potente uomo d'affari...sono carini insieme, non trovi?-Rise, una risata cattiva, una risata che mi ricordò quella di Max. Gli occhi iniziarono a pizzicarmi, sentivo una voglia irrefrenabile di piangere, ma non volevo farlo lì, non davanti a lui.
-Vattene finché sei in tempo, lascialo andare. Non renderti ridicola ancora per molto, risparmiatelo!- Disse amaramente. Strinsi per l'ennesima volta la borsetta, mi staccai dalla presa di Bobby e decisi di scappare via, decisi di andarmene una volta per tutte.

#POV'S NIALL. 
(Mettete questa canzone:http://www.youtube.com/watch?v=8GdbIlG4g30)

Voltai lo sguardo per cercare Ally tra l'ammasso di gente presente nel ristorante. Erano passati diversi minuti da quando l'avevo lasciata sola contro la parete della sala e la cosa iniziava a dispiacermi. Volevo che rimanesse al mio fianco, volevo che non si vergognasse di parlare con i miei parenti; Era la ragazza che amavo, tutti dovevano aver modo di conoscerla, tutti dovevano sapere quanto speciale fosse per me. Dopo pochi secondi riuscii nuovamente a trovarla, stava parlando con mio padre nello stesso angolo in cui l'avevo lasciata. Lui le stringeva il polso, lei si mordeva il labbro e aveva gli occhi decisamente lucidi. Possibile che non mi ero accorto di niente? Possibile che non l'avevo tenuta al mio fianco?Ero stato troppo preso a parlare con amici e parenti, che mi ero quasi dimenticato della cosa più importante, mi ero dimenticato della cosa che più mi faceva stare bene: LEI. 
Improvvisamente la vidi divincolarsi dalla presa di mio padre e scappare via, fuori dal ristorante, fuori da quella che probabilmente le era sembrata una tortura.
-Scusatemi...-Dissi semplicemente agli ospiti, allontanandomi da loro in tutta fretta.

-Niall, fermati!-Strillò mio padre afferrando il mio braccio, prima che potessi correre e fermarla.-Lasciala stare, non fa per te.-
-E' quello che le hai detto?-Ribattei furioso.- Che non va bene per me?-
-Meriti di meglio.-Sussurrò allentando la sua presa sul mio braccio.
-No, io voglio lei. Tieniti i tuoi milioni, tieniti tutto ciò che vuoi, ma non portarmi via l'unica cosa che mi rende felice.-Detto ciò, ripresi a correre per raggiungere la mia amata, correre per dirle che mio padre non ci avrebbe ostacolato in alcun modo.
Giunsi in strada, lei stava camminando a piedi nudi sull'asfalto. Teneva in una mano le scarpe con il tacco, nell'altra la sua borsetta nera.
-Ally, aspetta...-La raggiunsi rapidamente, con il cuore in gola, con una voglia matta di stringerla forte e non lasciarla più scappare.-Sei pazza? Dove credi di andare senza di me? E'?-La scossi leggermente, tenendo le mani salde sulle sue spalle scoperte. Stava piangendo ancora, ancora e ancora.- Io ti amo, voglio che tu stia con me...ti prego.-Dissi posando la mia fronte contro la sua.
-E-E se tuo padre avesse ragione?-Chiese balbettando.-Se io non fossi quella giusta per te?-Continuò singhiozzando.
-Guardami.-Le alzai lentamente il mento, facendo incrociare i nostri sguardi.-You've never loved yourself half as much as i love you. You’ll never treat yourself right darlin' but I want you to, if I let you know i’m here for you; Maybe you'll love yourself like I love you...-Le canticchiai la canzone, quella che scrissi per lei, quella che racchiudeva tutti i miei sentimenti. Volevo che si sentisse amata, perché era così, io l'amavo, sì! L'amavo ogni giorno sempre di più.-Lo capisci che ti amo?-Balbettai fissandola dritta nei suoi occhi scuri. -Lo capisci che se tu te ne vai, io non sono più niente? Lo capisci?-Le presi dolcemente il viso e posai le mie labbra contro le sue, facendole combaciare perfettamente. La strinsi forte a me, tanto da farla stare bene, tanto da riuscire a farla smettere di piangere.
-Mio padre non sa niente di te, di me, di noi.- Sussurrai sorridendole e lei ricambiò. Il suo sorriso valeva più di ogni altra cosa al mondo. Era bellissimo, vero, era tutto. La musica proveniente da dentro il ristorante risuonava anche fuori, così decisi di invitarla a ballare, in mezzo a quella strada di Londra, in mezzo a tutto ciò che valeva niente in confronto a ciò che eravamo noi, insieme.
-Mi concedi questo ballo?-Le chiesi facendole l'inchino. Lei arrossì e scoppiò successivamente a ridere; Afferrò la mia mano e si lasciò trasportare in una dolce danza a ritmo della canzone proveniente da dentro quelle spesse mura.
Posò la testa sulla mia spalla, mentre io le accarezzavo lentamente i capelli mossi che ricadevano lungo le sue spalle. Tutti improvvisamente sembrava scomparso: Le auto, le persone in strada, le biciclette all'angolo della strada, i lampioni, i semafori, il rumore della notte. Non c'era niente, assolutamente niente.

#POV'S ALLY.
Potevo sentire il profumo di Niall, potevo sentire le sue braccia avvolgermi, potevo sentirmi amata ogni secondo. La musica rendeva quell'atmosfera romantica, simile ad un film. Avete presente? Quelli belli, quelli che hanno sempre un bel finale, quelli con i baci sotto la pioggia e tante emozioni da regalare.
-Rinuncerei a tutto per te.-Bisbigliò Niall al mio orecchio.
-Sei pazzo, fottutamente pazzo.-
-Si, di te.-Rispose dolcemente. Mi fece fare una giravolta e successivamente un casché. Il mondo con lui sembrava un posto migliore, un posto felice, un posto in cui vivere diventava una cosa bella. 
-Sei un gran ballerino, mi stupisci!-Esclamai spalancando gli occhi.
-Dubitavi?-Domandò alzando un sopracciglio. 
-Un pò, ma ora mi sono ricreduta.- Gli mostrai un sorriso e lui sfiorò la mia guancia.
-Non mi stancherò mai di tutto questo-
-E io non mi stancherò mai di sentirtelo dire.- 

Eravamo solo noi due, tutto il resto del mondo l'avevo scordato.

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Capitolo 45
*** Chapter 44. ***


ATTENZIONE: la FF NON è mia, ma è di questa ragazza: Jessica Cislaghi. Questa è la sua pagina Facebook: One Direction,singer for me. (https://www.facebook.com/pages/One-directionsinger-for-me/216589281769535?fref=ts).
Lei l'ha pubblicata su Facebook e io CON IL SUO PERMESSO la pubblico qui.



Chapter 44.

Mi sedetti sul divano a casa di Zayn, iniziando a premere sul pulsante del telecomando per cambiare canale, sperando così di passare il tempo. Era tutto il giorno che me ne stavo lì, ad annoiarmi a morte tra quei soffici cuscini in velluto. Harry e Louis si erano messi a cucinare qualche ora prima, ed ora c'era un'odorino invitante di lasagna che si espandeva per tutta la stanza e mi metteva una gran fame. Jade era in ritardo, Niall sarebbe arrivato dopo cena, mentre Liam era in giardino che giocava a calcio con Zayn.

-E' tutto pronto!- Esclamò Louis, piombando in sala euforico.-Manca solo...-Il castano non finì la frase non appena si accorse che il suo amico, Harry, aveva abbassato lo sguardo e stava fissando il display del suo telefono silenziosamente.
-Si, lei.-Dissi io, gesticolando con le mani. Sapevamo che il riccio, nonostante avesse sbagliato a tradire Jade, era pentito e ci stava veramente male. 
Improvvisamente, mentre in soggiorno era calato un silenzio imbarazzante, il campanello suonò così ne approfittai per andare a rispondere. Posai il telecomando sul tavolinetto della sala e mi precipitai ad aprire.

-Sorpresa!-Esclamò Jade, non appena spalancai la porta. Al suo fianco c'erano due giovani ragazzi, mai visti prima. Indietreggiai di qualche passo confusa e tirai la mia amica dentro con me, per farle qualche domanda.
-Chi sono?-Sussurrai al suo orecchio.
-Miei amici, poi ti spiego.-Rispose staccandosi dalla mia presa. Si avvicinò al giovane più alto e si aggrappò al suo braccio destro.
-Lui è Lucas.-Disse con un enorme sorriso sul viso.- Ci stiamo frequentando da qualche giorno.-Proseguì lasciandomi abbastanza confusa sulla soglia di casa.
-Ah.-Risposi.-...Piacere.- Continuai poi porgendogli la mano, che il ragazzo si affrettò a stringere calorosamente. Mi sentivo tesa e imbarazzata allo stesso tempo. Perchè la mia amica non mi aveva avvisata? Cosa aveva in mente?
-Lui invece è Mark, suo amico.- Indicò il secondo. Più basso, occhi scuri, ricciolo, decisamente più attraente.
-Ehm, piacere.- Porsi anche questa volta la mano per presentarmi, e il castano l'afferrò mostrandomi un grande sorriso. Ero effettivamente allibita da quella situazione, ma non dissi niente e mi limitai a farli entrare tutti in casa senza proferir parola.
-Ragazzi, spero ci siano due posti in tavola in più!-Strillò Jade lanciando il giaccone sul divano, stranamente felice.- Ho portato due amici..-Proseguì dando uno sguardo fugace ad Harry, che accucciato in un angolo, fissava malamente i due.
-Non credo a Zayn possa dare fastidio.-Ammise Louis sorridente.
-Fastidio cosa?-Domandò il diretto interessato, entrando in cucina in compagnia di Liam. Jade presentò così i due nuovi arrivati all'intero gruppo; Nessuno si lamentò della loro presenza, eccetto Harry, che sicuramente avrebbe preferito farli sparire. 

Ci sedemmo tutti a tavola ed iniziammo a cenare, Mark e Lucas erano due ragazzi davvero ben educati e gentili, fu un piacere fare la loro conoscenza. Dopo aver deliziato la gustosa lasagna cucinata da Louis e Harry, ci precipitammo in salotto per giocare a fifa e passare così il resto del nostro tempo.
-Facciamo una partita io e te?-Domandò Mark affiancandomi. Puntai lo sguardo sul televisore accesso ed annuii con la testa.
-Si, perchè no?-Risposi sorridente. Presi i due Joystick da sopra la playstation, uno per lui ed uno per me, ed iniziammo il nostro gioco incitati dal resto dei ragazzi. Sembravamo nel bel mezzo di una vera e propria partita: Gridavamo, esultavamo, ci pizzicavamo gli uni con gli altri.
La porta d'ingresso improvvisamente sbatté, riportandoci alla realtà. Il nostro sguardo fu attirato dalla figura di Niall che varcava la soglia di casa.
-Buonasera!-Esclamò levandosi il giaccone, per poi appenderlo nell'attaccapanni. Mollai il Joystick senza preavviso e gli corsi incontro abbracciandolo, stringendolo forte a me, regalandogli come ogni volta il mio amore .Mi era mancato davvero tanto, non c'eravamo sentiti praticamente per tutto il giorno.
-Ciao piccola.-Sussurrò alzandomi il viso dolcemente. Le nostre labbra combaciarono alla perfezione, i nostri respiri si mischiarono e le nostre mani si intrecciarono 
-Ciao amore, mi sei mancato.-Risposi staccandomi lentamente da lui. Il biondo sorrise e posò le sua fronte contro quella mia, leggermente sudata.

-Ehi, Niall? Ci molli la tua ragazza per altri dieci minuti per favore?-Borbottò Liam scocciato.-Ally? Vieni a finire la partita, muoviti!-Strillò incoraggiandomi a tornare al mio posto nell'immediato.
-Oh, si...arrivo!-Esclamai distanziandomi da Niall.- Scusami..- Mormorai dolcemente, per poi accomodarmi nuovamente sul divano accanto a Mark. Misi in PLAY il gioco e i ragazzi ripresero ad urlare come dannati, esultare come pazzi e saltellare ad ogni goal che facevo. Erano tutti eccitati per quella partita ''all'ultimo sangue'', probabilmente perché stavo stracciando il mio avversario pur essendo una femmina. 

-Giocate a fifa?-Domandò Niall incrociando le braccia al petto. Si sistemò contro il muro accanto allo scaffale in legno del salone, osservandomi attentamente.
-Si, e la tua ragazza mi ha appena stracciato!-Esclamò Mark lanciando il Joystick sul divano, non appena la partita terminò con il punteggio di 4-1 per me. Iniziai a gridare euforica, battendo il cinque con il resto del gruppo e saltellando per casa come una pazza. Aver battuto un ragazzo in un gioco dove ero praticamente una frana, mi rendeva entusiasta.
-Devo ammettere che ti ho lasciata vincere.-Disse ridendo Mark.
-Oh, ma davvero?- Brontolai contrariata.- Diciamo che non vuoi ammettere il fatto di essere stato battuto da una ''ragazza''...-Sottolineai bene l'ultima parola, provocando una risata generale e gli applausi di tutti.
-Questa è pesante amico.- Bisbigliò Zayn ridacchiando rumorosamente. 
-Un giorno vieni a casa mia, così ci facciamo due o tre partite. Ti va?-Domandò ammiccando l'ennesimo sorriso. 
-Certo, mi farebbe piacere!-Esclamai alzandomi dal divano. Mark mi accarezzò il braccio e mi fece l'occhiolino subito dopo.

#POV'S NIALL.

Non mi piaceva come quel ragazzo le sorrideva, non mi piaceva come la guardava, non mi piaceva il fatto che la invitasse a casa sua e che lei accettasse senza prima parlarne prima con me.
Mi avvicinai al tavolo in cucina, afferrai una bottiglia di birra e inizia a sorseggiarla lentamente. Brutti pensieri varcarono la mia mente, pensieri che prima non avevo mai avuto. Non volevo che quel tipo bizzarro ci provasse con la MIA ragazza, non volevo la toccasse o l'abbindolasse.
-Niall, vieni a fare il gioco della bottiglia con noi?- Domandò improvvisamente Ally, entrando in cucina sorridente. Mi voltai verso di lei e spalancai gli occhi leggermente confuso.
-Scusa?-
-Si, Mark ha proposto di giocare e...-
-Divertiti con il tuo nuovo amico e non stressarmi.-Risposi sottolineando l'ultima parola. Non la sentii fiatare per qualche secondo, quasi come se ci fosse rimasta male per il mio tono scortese e sgarbato, quasi come se l'avessi ferita. Alla fine pronunciò un semplice ''Okay'' e se ne andò via a giocare con gli altri. Forse ero stato esagerato ad avere quella reazione, ma ero geloso: fottutamente, pazzamente, incondizionatamente geloso. Rimasi in cucina qualche altro minuto da solo, fino a quando mi decisi ad andare a controllare la situazione. Al solo pensiero che quel Mark la baciasse, l'abbracciasse o chissà cos'altro, sentii la rabbia assalirmi, lo stomaco contorcersi per il nervoso e le mani tremare freneticamente. Buttai giù l'ennesimo sorso di birra, presi un respiro profondo e tornai in sala dal resto del gruppo.

-Louis, abbraccia Jade, muoviti!-Strillò Zayn frettoloso, stringendo tra le mani la bottiglia di birra vuota.
Il castano si alzò da terra andando a stritolare la rossa, che si lamentò per le fitte che Louis le procurò.
Il mio sguardo tuttavia fu catturato da Ally, che se ne stava in un angolo della sala a fissare il suo cellulare.
Non si era messa a giocare, piuttosto sembrava essersi rannicchiata in un angolo da sola. Immaginai subito fosse colpa mia, immaginai che le mie parole dure l'avessero spinta a rifiutare di unirsi al gruppo. Decisi così di andarmi a scusare subito, per rimediare al mio errore, per domandarle scusa, ma prima che potessi raggiungerla, Mark mi aveva già preceduto e si era seduto al suo fianco.
-Tutto okay?-Le domandò. Lo lessi dal suo percepibile labiale. Lei abbassò la testa e annuì debolmente, mordendosi successivamente il labbro nervosamente. Vederla così non mi piaceva, odiavo quando non sorrideva, sopratutto per colpa mia. Scacciai la gelosia e mi avvicinai ai due, attirando la loro attenzione con un ''posso?'' che interruppe la conversazione.
-Vi lascio soli...-Bisbigliò Mark, lasciandomi posto sul divano.

(mettete questa:http://www.youtube.com/watch?v=zIFo7jKH8tc)

-Cosa vuoi?-Borbottò malamente Ally, incrociando le braccia al petto.
-Chiederti scusa.-Risposi debolmente, sperando di essere perdonato. Le presi la mano accuratamente e lei la ritrasse arrabbiata, per poi voltare lo sguardo dalla direzione opposta e ignorare la mia presenza.-Ehi piccola..-Le sussurrai all'orecchio sentendola tremare, rabbrividire. Era questo l'effetto che le facevo, era questo che le facevo provare solo io.-Ti amo.-Continuai cingendole la vita con un braccio. Lei non mi respinse, non mi allontanò, tutt'altro sembrò sciogliersi e tornare serena-Mi dispiace per prima, stavo morendo di gelosia. Quel Mark...-
-Sei un coglione.-Bisbigliò voltandosi verso di me.- Lo sai che per me ci sei solo tu, lo sai che ti amo.- Portò le sue mani sul mio viso, accarezzandolo dolcemente.-Solo te, ci sei solo te..-Continuò avvicinando le sue labbra alle mie. Lasciai che le nostre bocche si sfiorassero, che i nostri nasi si toccassero. Infilai la mano tra i suoi capelli e la guardai dritta negli occhi, quelli di cui ero oramai totalmente perso. Non mi sarei mai stancato di osservarla, non mi sarei mai stancato di dirle che l'amavo, non mi sarei mai stancato dei miei attacchi di gelosia, non mi sarei stancato dei suoi baci, non mi sarei mai stancato di NOI.
-Devo confessarti una cosa.- Le sussurrai.
-Uhm?-
-Ho scritto una nuova canzone.-A quella frase mi mostrò un meraviglioso sorriso e strinse il suo braccio attorno al mio collo.
-Davvero? Di cosa parla?- Domandò euforica. 
-Vieni...-Bisbigliai porgendole la mano. Lei l'afferrò ed entrambi ci alzammo dal divano, lasciando che le nostre mani si stringessero costantemente. La guidai fino alla mia camera da letto, quella dove avevo tornato ad alloggiare da alcune settimane, e la feci sedere sul letto. Presi la chitarra appoggiata al muro vicino alla scrivania e mi misi successivamente al suo fianco, iniziando a suonare e cantare:''People say we shouldn't be together, were too young to know about forever...but I say they don't know what they talk talk talkin’ about...'' 


#POV'S ALLY.

Rimasi ipnotizzata a guardarlo, rimasi ferma su quel materasso con le lacrime agli occhi e una sensazione stranissima alla pancia. Lui suonava, lui mi dedicava un'altra canzone, lui parlava di noi. Sentii le mani e le gambe tremare ad ogni parola, sentii il cuore spingere più forte nel petto, la mia gola si seccò e il mio respiro si fece più corto. Potevo amare qualcuno quanto amavo Niall? La risposta era no, lui era l'unico, lo sarebbe sempre stato anche tra un milione di anni. Era la mia metà mancante, la parte che mi completava, lui era tutto. Come poteva anche solo pensare che mi piacesse Mark? Come poteva credere che io lasciassi che qualcuno rubasse il mio cuore, dopo che apparteneva solo a lui? Era folle, lo era davvero.
''They don’t know about us. They don’t know about us...'' La canzone terminò, alzò lo sguardo sorridendomi e respirò profondamente.
-Che te ne pare? Ti piace?-Domandò stringendo tra le mani la sua chitarra.
-E'-E' perfetta.-Risposi asciugandomi una lacrima dal viso. Perfetta effettivamente era dir poco, nulla era paragonabile a quella canzone, NULLA.
-Ho pensato che se l'avessi scritto, se avessi raccontato di noi su un pezzo di carta, sarebbe rimasto per sempre.- Sussurrò fissandomi dritta negli occhi.- Ho pensato che se un giorno tu te ne andrai, se un giorno mi dirai addio, io rivivrò ogni attimo in questa canzone.-
-Non ti dirò addio, mai.-Risposi baciandolo. Lui lasciò cadere la chitarra sul pavimento e mi abbracciò forte, mentre la mia testa sprofondava nell'incavo del suo collo.
-Grazie.-Sussurrai.
-Grazie a te, per tutto ciò che mi trasmetti.-
-Niall?-Lo chiamai bisbigliando.
-Dimmi?-
-Non amerò mai nessuno quanto te.- A quelle parole lui sorrise e rispose: ''Io non amerò più nessuno in vita mia, oltre te.''


/They don't know how special you are,
they don't know what you’ve done to my heart/

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Capitolo 46
*** Chapter 45. ***


ATTENZIONE: la FF NON è mia, ma è di questa ragazza: Jessica Cislaghi. Questa è la sua pagina Facebook: One Direction,singer for me. (https://www.facebook.com/pages/One-directionsinger-for-me/216589281769535?fref=ts).
Lei l'ha pubblicata su Facebook e io CON IL SUO PERMESSO la pubblico qui.



Chapter 45.

E se i mostri del passato, tornassero a tormentarti? 

Spalancai gli occhi improvvisamente. Avevo il respiro affannato, il battito del cuore irregolare e la fronte sudaticcia. Era oramai da diverse settimane che facevo lo stesso solito incubo, era già da alcune settimane che durante la notte, Max veniva a farmi visita nella mia testa.
Non avevo parlato della cosa con Niall, semplicemente perché temevo mi giudicasse, perché ero più che convinta che non mi avrebbe capita e sarebbe rimasto deluso da me. Tuttavia, rivedere quel mostro nella mia testa, mi aveva distaccata proprio dal mio ragazzo, che probabilmente si era accorto della situazione strana e stava tentando di capire cosa passasse per la mia testa. 
Non avrei mai creduto che Max potesse ritornare, che tutto ciò che per mesi mi aveva tormentata, rivivesse nella mia testa ancora una volta. Mi alzai dal letto precipitandomi in bagno. Osservai la mia immagine spaventata riflessa nello specchio, e iniziai a fare dei respiri profondi per cercare di calmarmi. Aprii l'acqua del lavandino girando il pomello, avvicinai il viso al getto caldo e risciacquai la faccia rapidamente. Nonostante i miei notevoli sforzi nel cercar di scacciare quei brutti pensieri, lui continuava a vivere nella mia memoria, continuava a far parte di me.
Solo ora mi ero resa realmente conto, che non se n'era mai andato.

-Ally, stai bene?- La voce di Niall interruppe i miei cupi pensieri, tanto che sobbalzai per lo spavento ed emisi un grido strozzato. Mi voltai verso di lui di scatto, stringendo tra le mani il panno con la quale mi stavo asciugando il viso.
-Si, scusa...io-io avevo bisogno di una rinfrescata.- Mentii, accennando un finto sorriso. Non sembrò convinto dalla mia risposta, lo notai dal suo volto confuso e dalle sopracciglia aggrottate, tuttavia non fece altre domande e tornò in stanza.
Mi sentii subito uno schifo per avergli mentito ancora, mi sentii male per non avergli raccontato cosa veramente mi stesse accadendo nelle ultime settimane, ma volevo ne restasse fuori, volevo che non si ritrovasse a dover soffrire per me.
Lanciai l'asciugamano per terra e posai entrambe le mani sui bordi del lavandino, nella mia testa scorreva l'immagine possente di Max che mi inchiodava al suolo, costringendomi a ricevere una scarica di botte. Chiusi gli occhi, riuscendo quasi a percepire quel vecchio dolore scontrarsi sulla mia pelle nuda, riuscendo quasi a ricordare quanto male mi facesse ogni volta.

#POV'S NIALL.

Rientrai in stanza e mi buttai sul letto, coprendomi con le lenzuola e il piumone. 
Ally era strana negli ultimi giorni, si era distaccata da me in una maniera impressionante, tanto che temevo avesse un altro. 
In un primo momento mi ero detto che ero io a farmi film mentali, ma il suo comportamento peggiorava di giorno in giorno, confermando le mie teorie.
Finalmente la vidi rientrare in camera con passo lento e incerto, aveva gli occhi lucidi e la faccia leggermente sconvolta. Si buttò sul letto raggomitolandosi in un angolo lontano da me, cosa che mi fece veramente rimaner male. Decisi comunque di fare un tentativo e abbracciarla, forse stava solo aspettando che la stringessi forte, che le regalassi il mio amore ancora una volta.
-Piccola, che hai?- Sussurrai legando il braccio attorno alla sua vita. Lei scosse la testa e rispose con un flebile ''Niente'', quasi cercasse di evitare l'argomento e altre domande. Si divincolò dal mio abbraccio muovendosi in avanti, tanto che alla fine fui costretto a lasciarla libera e allontanarmi dal suo fragile corpo. 
Non era mai successo che fosse così fredda con me, ora ero più che sicuro che c'era qualcosa che non andava. Mentre milioni di domande galleggiavano nella mia testa, sentii il cellulare posto sul comodino suonare e mi affrettai a rispondere.

''Pronto..?'' Chiesi interdetto.
''Amico, sono Louis.''Rispose la voce oltre la cornetta. Era strano che alle sei del mattino Louis fosse sveglio e mi chiamasse. Sicuramente era accaduto qualcosa di brutto e aveva bisogno del mio aiuto.
''Che succede?'' Proseguii insospettito.
''Harry. Harry si è ubriacato, ha fatto rissa in un locale. Ho bisogno del tuo aiuto per riportarlo a casa...sta uno schifo.'' Disse semplicemente.
''Dove siete?'' Domandai alzandomi dal letto. Afferrai intanto i pantaloni piegati in fondo al letto e la maglietta posata sopra il comodino.
''Fucky buddah.'' Si affrettò a dire.
''Arrivo.'' Risposi riattaccando. Allacciai la cintura dei Jeans e infilai velocemente la mia t-shirt bianca. Presi le scarpe da ginnastica posate sul pavimento e le calzai frettolosamente, per poi uscire dalla stanza senza neanche avvisare Ally, che si era nel frattempo addormentata. 
Utilizzai la macchina per raggiungere i miei amici al locale, guidando a grande velocità per le strade di Londra senza badare ai semafori rossi o agli stop. Ero veramente preoccupato per Harry! Da quando si era lasciato con Jade, non aveva fatto altro che passare lunghe nottate nei pub e comportarsi da sbandato. Sicuramente poi, il fatto di aver visto la sua ex insieme ad un nuovo ragazzo, l'aveva praticamente fatto crollare.

Arrivai al locale dopo una decina di minuti, accostai l'auto accanto accanto al marciapiede ed entrai nel Funky buddah con una certa fretta. C'era veramente poca gente, erano le sei del mattino e tra pochi minuti il pub avrebbe chiuso. Mi fu facile trovare Louis ed Harry, seduti su un divanetto all'entrata. Il castano cercava di aiutare il riccio, accasciato sui cuscini neri con il volto ricoperto d'uno strato di sangue ancora fresco. Sentii una stretta allo stomaco nel vedere il mio amico in quello stato, pensavo fosse forte, in verità non lo era affatto. 
-Eccomi!-Esclamai attirando l'attenzione di Louis su di me. 
-Finalmente!-Ribatté questo, leggermente sollevato nel vedermi. Lo aiutai ad alzare Harry dal divano e lo portammo fuori dal pub, caricandolo sui sedili posteriori della mia auto. Non parlava, non si muoveva, semplicemente teneva gli occhi chiusi e tentava di riprendersi. Louis si accomodò accanto a me rigirando il cellulare tra le sue dita, cosa che faceva ogni volta che era arrabbiato o nervoso.
-Che c'è?-Chiesi mettendo in moto la macchina, diretto verso casa Styles.
-Cazzo, si può essere tanto coglioni?- Gridò Louis sfogandosi.- Prima tradisce Jade, poi si infila in qualche stupido pub a sbronzarsi; Ti sembra normale?- Proseguì alzando le braccia al cielo. Aveva ragione, lo sapevo, ma Harry non c'aveva mai raccontato come fossero andate le cose tra lui e la sua ragazza, quindi non l'avrei giudicato.
- Ora non serve che lo rimproveriamo. Siamo suoi amici, ha bisogno di noi.- Bisbigliai guardandolo dallo specchietto retrovisore. Stava dormendo.

#POV'S HARRY.
Mi ritrovai a casa disteso sul letto, con addosso i vestiti della sera precedente e un mal di testa lancinante. L'orologio appeso alla parete della camera, segnava le quattro e mezza del pomeriggio, tanto che spalancai la bocca sconvolto quando mi accorsi di che ora era.-Dannazione!-Sbottai alzandomi dal materasso rapidamente. Avevo un incontro di lavoro con una casa discografica proprio oggi, ed ora probabilmente tutto sarebbe andato in fumo per la mia cocciutaggine.
I ragazzi non sapevano niente, avevo tenuto nascosta la cosa per fargli una sorpresa e magari presentargli in nostro primo contratto come nuova band Inglese questa sera. Tuttavia, adesso mi sentivo un coglione a non averli fatti partecipi della cosa, tutto ciò che volevamo era cantare, ed io stavo mandando tutto a puttane in un istante.
Corsi in bagno a darmi una sciacquata alla faccia, cambiai successivamente la maglia sporca di sangue ed alcool e scesi in soggiorno, ritrovando Louis e Niall a chiacchierare tranquillamente tra loro. Non mi chiesi il perché fossero lì, tirai ad indovinare nella mia testa e la risposta fu più chiara del previsto.

-Hazza, sei sveglio finalmente!-Esclamò Louis regalandomi un sorriso. Non risposi. Afferrai la giacca appesa nell'attaccapanni all'ingresso e uscii di casa, sbattendo con violenza la porta alle mie spalle. Non avevo la macchina, non avevo una bicicletta, non avevo niente di niente se non le mie gambe lunghe. Iniziai a correre come un dannato per le strade affollate di Londra, controllavo l'ora sul mio cellulare continuamente sperando che se anche ero in ritardo, sarei riuscito ugualmente ad avere il mio incontro. 
Giunsi dinnanzi l'edificio della Sony music: Era enorme, bellissimo, potevo sentire il rumore della musica anche nel più completo silenzio. Quella era casa mia, quello era il sogno che io e i miei amici avevamo rincorso sin da piccoli. 
Mi avvicinai alla porta a vetri dell'entrata, spingendola lentamente e con forza. Notai una donna bionda seduta davanti la scrivania posta all'ingresso dell'edificio, mi osservava curiosa aspettando che parlassi.
-Salve.-Dissi avvicinandomi lentamente a lei.- Sono Harry. Harry Styles. Avevo un appuntamento prima con il produttore e...-
-Il Signor. Simon mi ha detto di mandarla via immediatamente.-Rispose senza neanche farmi concludere la frase. Sentii il cuore fermarsi in un istante, sentii di aver rovinato tutto ancora una volta, di aver mandato in frantumi il mio futuro con le mie stesse mani.-...Odia i ritardatari.- Continuò con una smorfia sul viso pallido, segnato da diverse rughe.
-La prego, ho..ho una spiegazione.-Risposi mentendo. La donna scosse la testa e mi pregò di andarmene subito, altrimenti avrebbe chiamato la sicurezza.

Oltre ad aver perso Jade, la donna che amavo, ora avevo appena distrutto il mio sogno più grande. Ero un fallito, lo sarei sempre stato. L'unica cosa che potevo fare adesso, era andarmene via da tutto e tutti, non avevo più niente da perdere.

#POV'S ALLY.
Mi arrivò un messaggio di Niall che diceva:''Scusa se non ti ho detto niente, sono andato ad aiutare Harry che si è messo in un pasticcio. Dobbiamo aiutare lui e Jade a tornare insieme. Tra poco torno a casa e ne parliamo meglio. Ti amo piccola, ricordatelo.'' Ingoiai la saliva e strinsi il telefono al petto, sentendo quasi rimbombare nella mia testa quel :'Ti amo piccola, ricordatelo.' Se solo Niall avesse scoperto cosa stava succedendo attualmente, probabilmente mi avrebbe odiata per il resto della vita, ma lo facevo per lui, per noi. Mi arrivò un secondo messaggio, questa volta non era il mio ragazzo.

''...quindi ci vediamo tra un'ora al caffè noir. Non mancare.'' Diceva. 
''Si, a stasera.'' Risposi digitando la risposta sulla tastiera e inviando successivamente il messaggio. Sentii il cuore palpitare nel petto, la paura e l'angoscia salirmi. Avrei rincontrato il mostro, avrei rincontrato la causa del mio malessere, avrei rincontrato il dolore, avrei rincontrato MAX.

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Capitolo 47
*** Chapter 46. ***


ATTENZIONE: la FF NON è mia, ma è di questa ragazza: Jessica Cislaghi. Questa è la sua pagina Facebook: One Direction,singer for me. (https://www.facebook.com/pages/One-directionsinger-for-me/216589281769535?fref=ts).
Lei l'ha pubblicata su Facebook e io CON IL SUO PERMESSO la pubblico qui.



Chapter 46.

#POV'S NIALL.

Ero tornato a casa non appena appresa la notizia. Ally non c'era, non aveva lasciato messaggi, non aveva chiamato, era praticamente sparita. Effettivamente non ci feci molto caso! Probabilmente era uscita a fare qualche compera pomeridiana nei negozi affollati di Londra, magari aveva bisogno di distarsi, magari aveva bisogno di passare del tempo da sola; 
Ora comunque, c'era un problema ben più grande da affrontare, ovvero Harry.
Aveva chiamato piangendo pochi minuti prima. Lo sentivo dai suoi singhiozzi , dal suo balbettare e dal suo tono di voce flebile.
''Me ne vado..'' Aveva detto; Non potevo crederci, non volevo crederci. Dovevo fermarlo, pregarlo di restare con noi ancora, per tutta la vita, ma l'unica persona in grado di farlo, era senza alcun dubbio Jade. 
Afferrai l'agenda telefonica di Ally posta nella libreria in legno del salotto, e cercai il numero della sua migliore amica tra le pagine ingiallite. Mi sedetti sul divano stringendo il cellulare tra le mani, con il cuore in gola, con la paura che mi assaliva minuto dopo minuto. Harry non poteva andarsene, non doveva! Non eravamo completi se mancava lui, non eravamo una band se partiva anche solo un componente, noi avevamo bisogno l'uno dell'altro. Ci conoscevamo da sempre, eravamo come fratelli, non potevamo dividerci, non ora.
Digitai il numero freneticamente sul mio Iphone, aspettando qualche risposta da Jade, la diretta interessata.

''...Pronto?''
''Sono Niall, ho bisogno di te.'' Gridai quasi, non appena sentii la sua voce attraversare la cornetta del telefono.
''Stai calmo, prendi un bel respiro profondo e spiegati meglio.'' Rispose tranquillamente.
''Harry sta per partire, vuole andarsene per sempre.'' A quelle parole calò il silenzio. Jade non parlava, sembrava crollata, sembrava le avessero strappato un pezzo di cuore in quel preciso istante. ''...Jade?'' La chiamai frettoloso.
''Cosa vuoi da me?'' Domandò con un fil di voce.''Cosa centro io?''Proseguì con tono duro, freddo, ma allo stesso tempo spaventato.
''Solo tu puoi fermarlo.''Risposi ingoiando la saliva. Sapeva di dolore, di paura, di emozioni indescrivibili.
''Lui mi ha tradita!''Strillò furiosa.''Cosa ti fa pensare che lo fermerò?''
''Tu non puoi vivere senza Harry, lui non vive senza te. Se lo lasci andare, so che te ne pentirai per il resto della vita. Tu non vuoi questo, vero?'' Bastarono davvero poche parole per convincerla, per farle capire che lui era il suo tutto. Doveva perdonarlo, fermarlo e riportarlo a casa. Mi diede appuntamento alla stazione dove sicuramente si era recato Harry;
Così, presa la mia giacca più pesante, la raggiunsi al luogo prestabilito.

#POV'S HARRY.

Stringevo tra le mani il manico del mio bagaglio nero. I treni non mi avevano mai intimorito, spaventato e inquietato tanto quanto oggi. Si, oggi: giorno dell'addio, giorno dove tutto sarebbe cambiato per sempre, giorno in cui quel gigante di ferro, mi avrebbe portato via dalla mia vecchia vita. Ero spaventato, intristito, ma sopratutto deluso da ciò che ero diventato. Avevo ferito l'unica ragazza avessi mai amato, avevo distrutto il sogno che condividevo con i miei migliori amici, li avevo sicuramente delusi, ero uno schifo di persona e meritavo di stargli lontano.
Mentre il mio sguardo si era posato sul treno che si avvicinava al binario frettolosamente, una voce squillante mi riportò alla realtà. Per un momento mi sentii un pazzo! Come potevo udire la voce di Jade? Lei non c'era, lei non sarebbe mai venuta, lei non era nemmeno a conoscenza della mia partenza. Scossi la testa, ma quella voce continuava a divincolarsi nel mio cervello, come una sveglia, come il ticchettio di un orologio. Era un ricordo? Era la paura che gridava il mio nome? Erano allucinazioni? Cos'era? L'ennesimo grido di disperazione mi portò a girarmi di scatto, e trovai lei davanti a me, Jade. Era bellissima come sempre. Lo era quando si svegliava, dopo essersi fatta la doccia, prima di addormentarsi, durante la giornata, completamente struccata. Lei era bellissima sempre, comunque e dovunque. Per alcuni secondi, avevo avuto la netta convinzione che la mia ragione stesse andando in fumo, che i miei neuroni stessero esplodendo. Invece no! Lei era arrivata: Con il fiatone, i capelli leggermente arruffati, il cuore in mano e la voglia di aprirsi una volta per tutte.

-T-Tu?-Balbettai con un fil di voce.
-Si, io.-Rispose avvicinandosi a me, con passo incerto.
-Perché sei qui?- Chiesi guardandola dritta in quei suoi occhi blu.
-Perché ti amo Harold. Ti amerò sempre, ovunque ti rifugerai, dovunque ti nasconderai, quando dico sempre significa sempre. Non permetterò che tu te ne vada via.-Rispose piangendo.
-D-Devo andare invece.-
-No, resta! Per te, per i tuoi amici, per la tua famiglia, per la tua città, ma sopratutto voglio che tu rimanga per me.- Concluse afferrando le mie mani tremanti, con delicatezza.
-Io non ti merito.- Ammisi scuotendo il capo.
-E' vero.- Rispose con un leggero sorriso sul viso.- Ma tutti meritiamo una seconda opportunità.- Detto ciò, prese il mio viso tra le sue candide mani e fece combaciare le nostre labbra. Avevano lo stesso dolce sapore, quello che per tutto quel tempo mi era mancato da morire. Una cosa era certa: Non avrei mai permesso a niente e nessuno di portarmela via. Non più. L'avrei tenuta stretta, non l'avrei più ferita. 

#POV'S NIALL. (mettete questa canzone:http://www.youtube.com/watch?v=4JiewVtlYOc)

Si era risolto tutto in poco tempo ed ero veramente felice per i miei amici! 
Harry non partiva, Jade l'aveva finalmente perdonato, le cose stavano andando per il verso giusto...era una giornata all'apparenza fantastica.
Arrivai a casa di Ally: La porta era ancora aperta, tutto era come l'avevo lasciato poche ore prima, ma di lei nessuna traccia, non era tornata.
Provai a chiamarla, diverse volte, ma non ricevetti nessuna risposta ed iniziai a preoccuparmi seriamente. Continuavo a pensare al suo essere strana, al suo comportamento freddo e distaccato nei miei riguardi, tutto ciò mi fece crescere strani pensieri in testa.
Raggiunsi la sua stanza ed osservai il letto ancora disfatto, i vestiti scaraventati sul pavimento e alcune carte di cioccolata posate sul comodino. Non era da Ally tutto questo! Era solita a riordinare casa ogni mattina, la conoscevo sin troppo bene oramai. Sicuramente c'era qualcosa che non andava, dovevo assolutamente parlarne con lei, prima che la situazione degenerasse e ci ritrovassimo a litigare. 
Mi buttai sul letto, voltai lo sguardo verso il suo soffice cuscino e ci infilai ingenuamente la mano sotto, per ritrovarmi in una posizione comoda. Con mio grande stupore, trovai il suo telefonino proprio sotto quest'ultimo, cosa che mi lasciò ancora più perplesso di prima. Aveva messo il silenzioso in mattinata, ecco il motivo per la quale non avevo udito tutte le chiamate che le avevo lasciato pochi minuti prima. Tuttavia, fu un'altra cosa ad attirare la mia attenzione: Un messaggio, si! Un messaggio che praticamente mi lasciò senza fiato.

''Ehi, arrivi? Sei in ritardo! Prima mi dai appuntamento, poi non ti presenti?'' 

Sarebbe stato anche un ingenuo, semplice e stupidissimo SMS, se non per il fatto che era di una persona in particolare, una persona che lei odiava con tutta se stessa, una persona che non mi sarei mai aspettato di ritrovare sui miei passi, MAX.
Il mio cuore si fermò in quel preciso istante; Non volevo crederci, non potevo crederci. Perché Ally aveva dato appuntamento a Max? Perché si vedeva nuovamente con lui? Forse l'aveva ricattata? Minacciata? 
La paura assillante mi spinse ad aprire anche il resto della conversazione. 
Non l'avrei mai fatto in altre circostanze, non avrei mai invaso la sua privacy, ma l'idea che fosse in compagnia di quel mostro, che potesse farle del male, ferirla, picchiarla o altro ancora, mi lasciò il dovere di controllare cosa ci fosse scritto.
Nel leggere ogni riga di quei messaggi, potei constatare che era stata Ally a fare tutto. Si! Era stata lei ad invitarlo al Caffè noir, lei gli aveva dato appuntamento, lei aveva voluto rivederlo, lei solo lei. 
Nonostante la rabbia avesse danneggiato i miei sensi, mi sentii in dovere di raggiungerla al bar dove si erano dati appuntamento i due, per constatare che stesse bene, constatare che non fosse ferita. Perché si! Aveva fatto una cosa imperdonabile, ma non avrei mai permesso a quel porco di toccarla ancora.
Scesi dal letto, infilai il suo cellulare nelle tasche dei Jeans e corsi fuori di casa. Non avrei usato la macchina, le mie gambe sarebbero state abbastanza per raggiungerla. Ci misi tutta la forza in corpo, tutto il cuore, cercando di annebbiare il dolore di esser stato tradito da lei, la ragazza credevo mi amasse.
In lontananza vidi il piccolo Caffè, la mia meta. Rallentai con il fiatone, sentendo le gambe appesantirsi passo dopo passo e il cuore batter sempre più forte. 
Mentre mi avvicinavo spedito al locale, notai la figura di Ally farsi nitida davanti a me, così mi bloccai di colpo e lei fece lo stesso non appena mi vide.

-Niall?-Domandò spalancando gli occhi, avanzando poi lentamente verso di me. 
-Si, sono io- Risposi amaramente.
-Che ci fai qua?-Chiese stringendosi nella sua giacchetta grigia, apparentemente molto confusa. Non mi sembrava preoccupata, probabilmente non si aspettava fossi a conoscenza di tutto.
-Forse sei tu che devi dare spiegazioni, non io. Non posso credere che tu ci sia venuta per davvero...- Sfilai dalla tasca il suo cellulare e glielo porsi malamente. A quel punto lei sbiancò osservando l'aggeggio tra le mie mani. Aveva capito.
-I-Io...-
-Non hai niente da dire?- Le gridai contro, con le lacrime agli occhi.
-Ti avrei spiegato tutto stasera, ma...-
-Ma hai scelto lui?- La interruppi strillando come un pazzo, mentre alcuni passanti ci osservavano sconcertati. Effettivamente me ne fregavo di tutto ciò che ci circondava, ora volevo solo sfogarmi, gridare senza tregua.
-C-Cosa?- I suoi occhi si spalancarono nuovamente.- No, non è come pensi...-
-Invece si, tu hai rivisto lui, hai rivisto Max!- La mia voce faceva eco su quella strada semi-deserta.
-Si, ma...- 
Piantai un urlo così forte da zittirla, spaventarla a tal punto da farla indietreggiare e tacere per alcuni minuti.
-Come ho potuto credere di aver fatto la differenza nella tua vita? Come ho potuto pensare che tu fossi cambiata?...Sai che c'è?- Continuai farfugliando, senza lasciarle tempo e modo di spiegarsi.- Sono io quello che si è messo sempre in gioco, io che ti amo, io che ho sempre lottato per te, noi. Sono io che ho sperato cambiassi, che la smettessi con i tuoi stupidi complessi e il tuo volerti fare sempre del male. Dio Ally, perché vuoi questo? Perché devi mandare a puttane le cose belle? Perché scegli il dolore invece della felicità? Hai deciso per l'ennesima volta di star male, perché forse è questo che vuoi, forse è questo che ti meriti. Sei masochista, tanto masochista da voler il dolore.- Sputai senza fermarmi, senza dar tregua a quelle parole pungenti. Lei non apriva bocca, lei non osava dir niente. Non capivo se mi stesse dando ragione o semplicemente volesse toccassi il fondo. Notavo semplicemente alcune lacrime trafiggere il suo viso, lacrime di dolore non di pentimento, lacrime indescrivibili.
-Quando ho letto quei messaggi non volevo crederci, mi sembrava impossibile.Eppure tu hai voluto incontralo, hai voluto un'altra volta riprovare quell'amaro. Avrei fatto tutto per te, ma non sono abbastanza.-
-Niall, no, lascia che ti spieghi io...-
-No Ally, non voglio spiegazioni. Fanculo a tutto.- Sentivo gli occhi bruciare, le lacrime amare scorrere senza tregua anche sul mio viso. Non avevo mai pianto per una ragazza, ma questa volta, si, questa volta il dolore era così forte che non potevo trattenermi. Le lanciai il cellulare tra le mani e mi allontanai sotto i suoi occhi lucidi, sotto i suoi occhi che per questa volta, non riuscii a decifrare.
-Addio.- Le dissi allontanandomi, mentre la sua figura immobile, pietrificata su quel marciapiede, scompariva nel buio della notte.

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Capitolo 48
*** Chapter 47. ***


ATTENZIONE: la FF NON è mia, ma è di questa ragazza: Jessica Cislaghi. Questa è la sua pagina Facebook: One Direction,singer for me. (https://www.facebook.com/pages/One-directionsinger-for-me/216589281769535?fref=ts).
Lei l'ha pubblicata su Facebook e io CON IL SUO PERMESSO la pubblico qui.



Chapter 47.

Non presi le chiavi di casa e lasciai la porta aperta, senza preoccuparmi del mondo fuori o di qualunque altra cosa. Afferrai giusto la mia borsetta nera, convinta di averci infilato dentro almeno il telefonino, cosa che invece, accidentalmente non feci. Forse i milioni di pensieri che gironzolavano nella mia testa stavano annebbiando tutto, stavano persino offuscando la mia ragione e i miei neuroni.
Uscii di casa e mi incamminai verso il Caffé noir, piccolo bar in periferia di Londra. Ero agitata, molto agitata ed anche in ritardo. Avevo fatto e rifatto il giro dell'isolato un sacco di volte, oramai quella strada la conoscevo a memoria, oramai sembrava la stessa zuppa, ma mi ci volle un pò prima di decidermi ad entrare nella caffetteria, prima di decidermi ad affrontare il mostro. 
Spinsi la porta a vetri dell'ingresso, notando lo sguardo del giovane barista scrutarmi attentamente.-Ciao!-Esclamò sorridendomi, successivamente tornò a lucidare alcuni bicchieri ed io potei concentrarmi sul mio obbiettivo.

Presi un respiro profondo e voltai lo sguardo a destra e sinistra, in cerca di Max:NON C'ERA. Magari aveva deciso di non presentarsi all'appuntamento, magari era lui quello in ritardo o forse, stufo di aspettarmi, se n'era andando. 

-Eccoti!- Proprio nel momento in cui avevo perso le speranze, sentii la sua voce risuonare alle mie spalle. Strinsi con forza il manico della borsa e mi girai lentamente incrociando i suoi occhi scuri e tenebrosi, li stessi che nella notte venivano a farmi visita, li stessi che per mesi mi avevano inchiodata a delle paure folli e contorte. La gola mi si seccò, le labbra si paralizzarono, l'unica cosa che riuscivo a fare era guardarlo silenziosa. Mi sentivo una bambola di pezza.
-Che c'è? Ti hanno mozzato la lingua?- Domandò ridacchiando Max. Dopo quella sua domanda ironica, mi decisi a comportarmi da donna adulta e non da stupida bambina fifona. Così, con passo deciso lo seguii al tavolo in cui si era appena seduto e mi accomodai di fronte a lui.
-Allora, di cosa volevi parlarmi?- Chiese iniziando a sorseggiare un bicchiere di birra. Era la solita, la rossa alla spina, la sua immancabile bitter. La beveva sempre, ogni volta che uscivamo, non aveva perso l'abitudine.
-Di noi.-Risposi fissandolo intensamente. Il ragazzo sorrise e si appoggiò contro lo schienale della seggiola curioso.
-Noi?- Ribatté successivamente, stringendo il bicchiere tra le mani.
-Si, devo mettere un punto a questa storia.- Dissi ingoiando la saliva.
-Piccola, è passato oramai un anno...vuoi mettere un punto ad una storia già archiviata?- La sua fronte si corrugò, le sue sopracciglia si inarcarono e le sue labbra si curvarono in una smorfia fastidiosa.
-Non è mai stata archiviata!- Gridai alzandomi dal tavolo.-Mi hai lasciata a capodanno, dopo avermi picchiata, non abbiamo mai chiuso veramente la nostra relazione, non abbiamo mai parlato della parola FINE.-
-Vuoi forse dirmi che sei pronta a ritornare?- Chiese incredulo.
-No, io non tornerò mai da te, non oserei mai farmi sfiorare nuovamente dalle tue mani.- Risposi scuotendo il capo disgustata.- Sono venuta a dirti che è finita, che non puoi più farmi del male. Sono venuta a dirti ADDIO.- Conclusi, sotto gli occhi confusi del giovane Max.
-Quindi...- Si grattò il capo.- Tu mi stai dicendo che mi hai dato appuntamento, che mi hai fatto venire qua oggi, per chiudere una relazione per me già sotterrata da una vita?- Domandò sorseggiando la sua birra.
-Esattamente. Sai Max, per andare avanti, a volte bisogna tornare per un attimo indietro. Ho conosciuto un ragazzo che ha cambiato la mia vita, che mi apprezza, mi ama, che è disposto a tutto per la mia felicità. Ora toccava a me. Dovevo mettere fine a questa parte oscura della mia vita, per ritrovare la luce, per poter stare bene finalmente con lui.- Sul mio viso apparve un vero sorriso, il mio cuore sembrò improvvisamente alleggerirsi e tutte le paure sembrarono volatilizzarsi. 
-Non mi aspetto che tu possa capire cosa significhi amare, cosa significhi fare questi sacrifici. Effettivamente, da te non mi aspetto niente.- Continuai con convinzione. Detto ciò, spinsi la sedia sotto al tavolo e mi diressi verso l'uscita.
-Diventerò padre!- Esclamò lui, prima che potessi andarmene. Mi voltai sconcertata e lo osservai silenziosa.-...Dopo la nascita della bambina ci sposeremo, andremo a vivere in Germania.- Proseguì mordendosi il labbro inferiore.
-Congratulazioni!-Dissi annuendo. 
Per l'ennesima volta, quando ero pronta a lasciare il locale, Max mi richiamò.
-Ally?- Sussurrò.
-Che c'è?-Domandai con tono acido.
-Sii felice.-Rispose infine, lasciandomi letteralmente spiazzata. Nessun tono falso o ironico. Nessun gioco di parole o battutina uscita male. Sembrava sincero, sembrava dispiaciuto, sembrava fosse cambiato e forse, lo era per davvero. Tuttavia, non avrei perdonato una persona che aveva rovinato la mia vita, lui era stato un errore, era stato uno sbaglio da non rifare, lui era MAX.
-Lo sarò.- Bisbigliai accennando un sorriso, prima di uscire definitivamente dal bar.

L'aria autunnale penetrava sin dentro le mie ossa, ma nonostante il grande gelo, era una bella sensazione sentirmi libera all'aperto, sentirmi finalmente VIVA in quella che per mesi, mi era sembrata una prigione. 
Iniziai a camminare verso casa, quando notai in lontananza il mio ragazzo. 
Che ci faceva da quelle parti? Perché si trovava lì?
-Niall?- Domandai leggermente confusa. Ero felice di vederlo, felice di potergli finalmente raccontare ogni cosa. Sarei stata libera definitivamente, senza più segreti e bugie che potessero rovinare la nostra relazione.
-Si, sono io- Rispose amaramente.
-Che ci fai qua?-Chiesi stringendomi nella giacca.
-Forse sei tu che devi dare spiegazioni, non io. Non posso credere che tu ci sia venuta per davvero...- Sfilò dalla tasca dei Jeans il mio cellulare e a quel punto capii che aveva scoperto tutto, capii che era stato più veloce di me. Tentai di spiegare ogni cosa, ma fui bloccata dalle sue grida, dalla sua furia, da un Niall che non avevo mai conosciuto. Indietreggiai spaventata, sperando si calmasse e mi lasciasse aggiustare l'enorme malinteso: Credeva avessi scelto Max, era sicuro l'avessi rimpiazzato, stava confondendo tutto.

-Come ho potuto credere di aver fatto la differenza nella tua vita? Come ho potuto pensare che tu fossi cambiata?...Sai che c'è?- Continuò farfugliando -...Sono io quello che si è messo sempre in gioco, io che ti amo, io che ho sempre lottato per te, noi. Sono io che ho sperato cambiassi, che la smettessi con i tuoi stupidi complessi e il tuo volerti fare sempre del male. Dio Ally, perché vuoi questo? Perché devi mandare a puttane le cose belle? Perché scegli il dolore invece della felicità? Hai deciso per l'ennesima volta di lacerarti, perché forse è questo che vuoi, forse è questo che ti meriti. Sei masochista, tanto masochista da desiderare il male, il dolore.- Sputò ferendomi seriamente. Non riusciva a capire che tutto ciò che avevo fatto stasera, era stato proprio per lui, per noi, per la nostra felicità. 
-Quando ho letto quei messaggi non volevo crederci, mi sembrava impossibile. Eppure tu hai voluto incontralo, hai voluto un'altra volta riprovare quell'amaro. Avrei fatto tutto per te, ma non sono abbastanza...- Concluse indietreggiando.
-Niall, no, lascia che ti spieghi io...- Nuovamente provai a parlare, ma lui mi interruppe con tono deluso, mi interruppe senza voler sapere niente.
-No Ally, non voglio spiegazioni. Fanculo a tutto.- Dai suoi occhi azzurri cadevano lacrime amare, lacrime cariche di dolore, lacrime che gli avevo procurato io. Non volevo piangesse, non volevo si riducesse in quel modo. Tuttavia, non mi sentivo in colpa, non avevo fatto niente di male questa volta. Era stato lui a ferirmi, lui che non mi aveva lasciato tempo e modo di spiegare.
Lo vidi allontanarsi con la testa china e passo svelto, fino a scomparire nel buio.

#UN MESE E MEZZO DOPO.(mettete questa canzone: http://www.youtube.com/watch?v=fU0ozMxR710)
Lasciarsi è la cosa più brutta. 
Dirsi addio, non guardarsi neanche più in faccia, sotterrare tutti i ricordi più belli e cercare di non riviverli, ti distrugge letteralmente.
Mi sentivo sola, persa, come se mi mancasse qualcosa, come se mi mancasse l'ossigeno per continuare a vivere. Ero vuota.

-Ally, mi puoi prestare la tua macchina fotografica?- Domandò Jade entrando nella mia stanza. Era stata con me negli ultimi giorni per farmi coraggio, per aiutarmi a sorridere e non abbattermi. Alzai lo sguardo e annuii debolmente, infilando la mano dentro il cassetto della scrivania per prenderla.
-Ecco...-Dissi porgendogliela. Lei scosse il capo, e mentre era intenta ad allacciarsi la zip del vestito, mi pregò di liberarle la memoria.- Devo proprio?- Chiesi scocciata.
-Si, per favore, sono in ritardo!- Strillò sistemandosi l'abito rosa.- A proposito, sicura che preferisci lavorare oggi?-
-Perché non dovrei?- Ribattei.- Oggi è Halloween, festa che ritengo insignificante...quindi si, lavorerò allo starbucks.- Conclusi con una smorfia sul viso.
-Okay, Okay...-Borbottò alzando le braccia al cielo.-Se cambi idea, sai dove trovarmi!- Esclamò infilandosi in bagno. 
Si, sapevo dove raggiungerla, sapevo che casa Styles sarebbe stata aperta per me, ma non ci sarei mai andata, non potevo stare insieme a Niall, non potevo guardarlo e non poterlo abbracciare, baciare, amare come qualche tempo prima. Lui non aveva mai risposto alle mie chiamate, si era sempre rifiutato di vedermi e non ero riuscita a parlargli. Era finita.

Accesi la fotocamera ed inizia ad eliminare un pò di roba sopra, fino a quando non mi toccò imbattermi in vecchi scatti miei e di Niall. Erano ricordi: quelli belli, quelli indelebili, quelli che ti stringono lo stomaco in una morsa e ti frantumano il cuore in mille pezzi. Mentre facevo scorrere foto, dopo foto, alcune lacrime miste ad un sorriso, si accesero sul mio viso. Dov'era finito tutto quell'amore? Dov'erano finite le nostre promesse? Possibile che lui aveva deciso davvero di buttare via ogni cosa? 

2 settembre: Io e Niall abbracciati. ELIMINA.
2 settembre: Io e Niall ci baciamo. ELIMINA.
3 settembre: Niall sorride. ELIMINA.
5 settembre: Sto correndo, Niall mi segue. ELIMINA.
5 settembre: Bacio sul ponte. ELIMINA.
8 settembre: Foto al bar con lui. ELIMINA.
9 settembre: Baci, carezze, decine di foto nostre. ELIMINA.
-Altre foto nostre: ELIMINA.
11 settembre: Niall mi abbraccia, mi bacia, mi stringe forte. ELIMINA.
15 settembre: Siamo io e Niall, nel letto, che scherziamo, ridiamo, ci sono un mucchio di foto così, tra quelle lenzuola disfatte, quelle lenzuola che sanno del nostro amore, delle nostre promesse, nei nostri sogni, dei nostri baci. Quelle lenzuola che sanno solo di noi. ELIMINA.
20 settembre: Giorno prima della fine di tutto. Sto dormendo, Niall mi ha fatto un video. Dice che sono bella, dice che mi ama, dice che sono strana negli ultimi giorni, ma che nonostante tutto lui non può stare senza me. Racconta di noi, racconta i suoi sentimenti, dice tante cose. ELIMINA.

Buttai la fotocamera sulla scrivania e mi alzai dalla sedia, afferrando la giacca in salotto.-Esco!- Gridai a Jade, per farmi sentire.- Lascia le chiavi dentro la cassetta della posto quando hai finito. La macchina fotografica è in camera. Ciao.- Prosegui. Lasciai successivamente casa mia e mi diressi al lavoro in lacrime. Stavo male, era inutile negarlo, era inutile continuare a mentire, era inutile fingere.

#POV'S NIALL.
Non amavo Halloween, o meglio, non più oramai.
Prima l'avrei trovato eccitante, l'avrei trovato un momento per bere e divertirmi, ora mi ricordava solo una festa che volevo evitare.
Mi sentivo uno straccio: nonostante mostrassi a tutti falsi sorrisi, nonostante evitassi sempre l'argomento ''Ally'', nonostante tutto, stavo male e mi mancava.
Mi capitava spesso di rivedere le nostre foto, di rileggere vecchi messaggi e improvvisamente il mondo sembrava sgretolarsi sotto i miei piedi. Mi capitava anche di fermarmi ad osservare il suo numero in rubrica, quello che oramai conoscevo a memoria, quello che mi tormentava notte e giorno. Mi capitava di desiderare di chiamarla, fin troppo spesso. Sapevo tuttavia, che non avrebbe più risposto, era troppo orgogliosa per farlo, troppo testarda per rispondermi dopo tutte quelle sue telefonate che avevo ignorato.
Non mi restava altro che smetterla: Smetterla di tormentarmi, smetterla di pensarla, smetterla di tuffarmi nei ricordi ed affogare nel dolore. Dovevo dimenticarla, tanto probabilmente lei l'aveva già fatto.

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Capitolo 49
*** Chapter 48. ***


ATTENZIONE: la FF NON è mia, ma è di questa ragazza: Jessica Cislaghi. Questa è la sua pagina Facebook: One Direction,singer for me. (https://www.facebook.com/pages/One-directionsinger-for-me/216589281769535?fref=ts).
Lei l'ha pubblicata su Facebook e io CON IL SUO PERMESSO la pubblico qui.



Chapter 48.

Posai lo sguardo sull'orologio appeso alla parete bianca dello starbucks, erano appena le dieci, mi toccava ancora un'ora di lavoro e sarei potuta rincasare. Mi appoggiai contro il bancone in legno, guardandomi intorno in cerca di qualcosa da fare: I tavoli erano vuoti e puliti, nessun piatto da lucidare, la cucina pulita, i pavimenti splendenti, ogni cosa era in ordine. Non c'era nessun cliente questa sera, probabilmente si stavano tutti divertendo in qualche locale in centro londra, ed io ero l'unica chiusa tra quelle spesse mura.

-Buonasera.-Esclamò improvvisamente un uomo, entrando nel bar con aria disinvolta. A fargli compagnia c'era un bambino piccolo, travestito da Batman in occasione della festa di Halloween. Fui sollevata di vedere qualche volto in quella fredda serata di ottobre, mi sentivo dannatamente sola. 
-Buonasera, cosa ordinate?- Chiesi sorridendo.
-Cosa vuoi supereroe?-Domandò l'anziano al bimbo.
-Voglio una cioccolata calda.-Rispose quest'ultimo, battendo le manine entusiasta. Mi ritrovai a ridere intenerita da quella dolce scena. Avevo sempre amato i bambini piccoli: erano così ingenui, spensierati, felici, un'esplosione di energia e vitalità. 
Avrei voluto una famiglia un giorno, una di quelle belle e felici, una con tanti bambini da accudire e un marito da amare.
-Ci vuoi anche della panna?-Gli domandai, quasi con un sussurro.
-Oh si, panna!-Strillò saltellando. Superò il bancone e si mise al mio fianco, tirandomi il grembiule con insistenza.
-Che c'è tesoro?- Chiesi abbassandomi alla sua altezza.
-Nonno ha detto che la panna contiene un ingrediente segreto.- Bisbigliò. Aggrottai le sopracciglia, per poi ritrovarmi ad annuire.
-Tuo nonno ha ragione. Uhm, vuoi sapere una cosa? La mia è una cioccolata molto speciale, contiene non solo uno! Ma tanti ingredienti segreti...-
-Davvero?- Ribatté l'adorabile bambino, spalancando gli occhioni azzurri. Gli accarezzai il viso e risposi con un flebile ''Si''.
-Mio nipote, ah...che birbante!-Esclamò il nonno, scuotendo il capo e afferrando il piccolo tra le sue braccia forti.- Mi dispiace...-Proseguì portandolo via dalla mia postazione di lavoro. 
-A me sembra un bambino adorabile.-Dissi iniziando a preparare la cioccolata. Afferrai tutto l'occorrente: Busta di cacao, panna, caramelle gommose da inserire non appena l'ordine sarebbe stato pronto, come ''ingrediente segreto''. Ero sicura che il piccoletto l'avrebbe adorata, era squisita e molto gustosa.
- Lo è, lo è.- Rispose il vecchio, facendo sedere sulle sue ginocchia il nipotino, nel tavolo accanto al bancone. Il fanciullo non fiatava, se ne stava tra le braccia del nonno e rideva spensierato, come se non ci fosse nulla attorno a s'è. Si capiva che era tremendo, ma allo stesso tempo trasmetteva tanto amore e dolcezza.
-Come si chiama?- Mi voltai appena, dando un'occhiata ai due seduti.
-Brad.-Rispose l'anziano, abbracciando il suo biondino. Mi bloccai di scatto non appena sentii quel nome. Era come se un ricordo fosse appena passato nella mia testa, come se stessi tornando indietro nel tempo.
Ora che ci pensavo bene, era proprio nel locale in cui lavoravo, che avevo conosciuto Niall. Ricordavo benissimo quel giorno: Si era presentato come Brad, aveva inventato il nome sperando ci cascassi, ma c'era voluto poco per scoprire la sua menzogna. L'avevo trovato così stupido, banale, insensibile, che ritrovarmelo anche al'università mi aveva mandata in bestia. Tuttavia, quel ragazzo che inizialmente tanto odiavo, era diventato la ragione del mio tutto.
Più ci pensavo, più mi rendevo conto che avevo perso l'unica cosa che mi aveva realmente resa felice in quell'ultimo periodo di tempo. 
Avevo perso la persona più importante, entrata nella mia vita.

-Sta bene?- Domandò l'uomo confuso, notando il mio essere spaesata. Scossi la testa non appena mi accorsi dello stato in cui mi ero ridotta in quei pochi secondi. Il sorriso sul mio viso era sparito, il cuore sembrava sanguinare, il cervello sembrava esplodere. Quel ricordo mi metteva tristezza, malinconia, mi faceva pensare a ciò che avevo lasciato andar via.

-E' pronta la cioccolata?- Borbottò Brad sbattendo i pugnetti sul tavolo, facendo in modo che mi concentrassi nuovamente sul lavoro. Osservai la tazza piena, la riempii di panna e di caramelle gommose e raggiunsi il giovincello.
-...Eccola!-Esclamai posandola davanti al volto goloso del bambino. Iniziò a bere goffamente, impiastricciandosi la faccia di cioccolata e panna. 
Quando ero piccola, anche io ero così! Mi piaceva andare in giro con mio nonno e mangiare qualsiasi schifezza possibile ed inimmaginabile, senza preoccuparmi di metter su qualche chilo in più. Mi piaceva osservare il mondo e disegnarlo su dei fogli bianchi o dei cartoncini colorati. Mi piaceva passeggiare per le strade di londra travestita da principessa, alla ricerca del mio cavaliere in sella ad un cavallo bianco. Quando ero piccola, temevo i mostri rinchiusi nell'armadio o sotto al letto, temevo l'uomo nero o la perfida strega del mago di oz. Una volta che si diventa grandi però, ci si rende conto che i mostri veri sono quelli che vivono dentro di noi, non quelli nascosti in qualche angolo buio della nostra casa.
-Buonissima questa cioccolata, ci sono anche le caramelle!-Gridò Brad masticando.- E' questo l'ingrediente segreto?- Domandò con la bocca piena.
-Brad!-Lo rimproverò il nonno.
-Non si preoccupi...-Risposi avvicinandomi lentamente al piccolo.- Si tesoro, è quello l'ingrediente segreto.- Bisbigliai poi.-...Ma non dirlo a nessuno, promesso?-
-Promesso. Ah, e tu non dire a nessuno che io sono Batman!-Disse dolcemente, indicando lo stemma a forma di pipistrello sul suo costume nero.
-Affare fatto.-Gli porsi il mignolo e lui lo afferrò, successivamente promise assoluto silenzio, ed io ero sicura che non avrebbe detto nulla.
-Sai...-Iniziò con il dire.- Solitamente le bariste sono grasse e antipatiche, tu sei bella e brava!-Disse ingoiando la cioccolata. Mi scappò una risata e lo ringraziai.
-Brad, Brad...come sei birbante!-Esclamò il nonno scompigliandogli i capelli.
-A suo modo, mi ha fatto un complimento.- Lo giustificai io, continuando ad osservare la sua tenera goffaggine.
-Diciamo di si.-
-Anche la nonna era bella, l'ho vista nelle foto...-
-Ah si, adesso dov'è?- Chiesi ingenuamente, accomodandomi nella sedia accanto all'anziano e al nipote.
-Oh...mia moglie è morta due anni fa.-Si intromise l'uomo, abbassando lo sguardo. Mi sentii crollare il modo addosso per l'imbarazzo, ero veramente dispiaciuta! Avrei voluto tirarmi uno schiaffo per la mia stupida sfacciataggine.
-M-Mi dispiace. Io, insomma...n-non...non lo sapevo.-Ammisi.
-Non si preoccupi! Sa...mi piace parlare di lei e ricordare la donna fantastica che era.- Ammiccò con un leggero sorriso.- Splendida la mia Amelia.- Proseguì chiudendo gli occhi, quasi come per frugare nella sua testa un ricordo, uno di quelli belli, uno di quelli che ti lasciano senza fiato.
-Come l'ha conosciuta?...Se posso sapere.-Chiesi curiosa.
-In un bar, ha presente? Come in quei film d'amore, quelli romantici e strappalacrime. Era seduta, sfogliava un giornale da sola, sorseggiava del caffè e si perdeva tra quelle pagine. Me ne innamorai subito, non avevo mai visto tanta bellezza in vita mia. Tornai ogni domenica in quel bar ed ogni volta era lì, magnifica, incomparabile. Alla fine, presi coraggio e la invitai ad uscire.-
-Poi...?-
-Accettò, si...accettò. La portai ovunque, le feci vedere il mondo ed ogni cosa possibile ed inimmaginabile. La sposai e avemmo due bellissimi bambini, la mia Kate e il mio Josh.- Disse muovendo il capo ad ogni parola.- Due anni fa però, si ammalò gravemente di cuore. Avrei voluto essere al suo posto, afferrare tutto quel dolore e lasciarla libera da tanta sofferenza. Ma non potevo, lo sapeva lei e lo sapevo io. Poco tempo e mi lasciò, morì..-Concluse abbassando nuovamente lo sguardo.- Io l'amo ancora. Nonostante il tempo, nonostante non ci sia più, nonostante tutto, l'amerò ogni giorno della mia vita.-
-Sa, a volte è difficile credere che l'amore sia per sempre. Eppure lei mi sta dando la prova che esiste un sentimento così grande che può superare qualunque cosa, persino il tempo.-Dissi dolcemente.
-Quando trovi qualcuno che ti fa stare così bene, non puoi far altro che tenertelo stretto e non lasciarlo mai andare via!-Esclamò dandomi due pacche sulla spalla.
-Io non l'ho fatto...-Sussurrai, non abbastanza piano però.
-Ha perso qualcuno?-
-I-Io, io credo di aver perso quello che la gente definisce ''vero amore''. Non ho lottato abbastanza, semplicemente mi sono arresa e lui ha fatto lo stesso.-
-Ragazza mia, lo chiami!- Esclamò.- Se è vero che non ha fatto abbastanza quando avrebbe dovuto, lo faccia ora!-Rimasi immobile qualche istante davanti a quel consiglio, non sapendo bene cosa rispondere, dire o fare.
-...No.-Scossi la testa rammaricata.- E' finita, inutile continuare...è troppo tardi.- Mi alzai dalla sedia e tornai dietro al banco, incrociando le braccia al petto.

-Nonno, andiamo?-Gridò il piccolo Brad, interrompendo i miei pensieri.
-Oh, certo supereroe.- L'anziano si alzò dalla sedia e tirò fuori il portafoglio dalla tasca, posandomi una banconota da 10 sterline sul tavolo.-...Tenga anche il resto, come mancia!-Esclamò sorridendomi.
-Grazie.- Dissi osservando i due avvicinarsi verso l'uscita.
-Ah...-L'uomo si girò verso di me e mi puntò il dito contro.- Ricordi una cosa: Non è mai troppo tardi per provare. Dicono che il treno passi una sola volta nella vita, ma si sbagliano! Dopo qualche ora ripasserà sullo stesso binario o magari in un'altro, sta a te decidere se saltarci sopra o lasciarlo andare via.- Annunciate queste ultime parole, prese per mano il nipote e lasciò lo starbucks.

''Non è mai troppo tardi''. Forse aveva ragione, forse era così. Tuttavia, io non avrei chiamato Niall, non ci sarei più riuscita dopo un mese e mezzo.

#POV'S NIALL.
C'era un sacco di gente alla festa di Harry, ed io mi sentivo solo, si, solo.
Fissavo il cellulare continuamente, rileggevo vecchi messaggi e digitavo sulla tastiera il numero telefonico di Ally, senza sapere bene il perché.
-Ehi, tutto okay?- Chiese Zayn sedendosi al mio fianco.
-Si...-Mentii. Ero sicuro che raccontargli una bugia, fosse la cosa migliore.
-Bugiardo!- Rispose amaramente, stringendo tra le mani la sua bottiglia di birra. Nonostante tutto, lui riusciva ancora a riconoscere il mio umore.-Coglione, dimmi realmente come stai!-Esclamò arrabbiato.
-Vuoi saperlo seriamente?-Strillai alzando le braccia al cielo.- Mi sento una merda! Mi sento solo, vuoto. Mi manca Ally come se mi mancasse l'aria nei polmoni, vorrei abbracciarla, baciarla, averla al mio fianco.- Proseguii tutto d'un fiato.
-...E fallo!- Borbottò dopo pochi secondi di silenzio.
-No, non lo farò. Ha fatto una cosa imperdonabile, ed io la odio.- Risposi appoggiando la schiena contro il divano in cui ero seduto.
-Altra bugia..-Ridacchiò Malik, gustandosi un goccio di birra.
-Io, io odio il fatto che ha deciso di incontrare Max senza dirmi niente, senza un motivo, spezzandomi il cuore senza alcun ritegno. Odio i ricordi che martellano costantemente nella mia testa e non mi lasciano respirare, odio i suoi messaggi dolci, quelli che nonostante il dolore, non riesco a cancellare. Odio il suo profumo ancora impresso nelle lenzuola della mia camera, odio conoscere il suo numero a memoria, odio la sua immagine che mi tormenta notte e giorno...ma sopratutto, odio il fatto di non riuscire ad odiarla. Capisci?- Chiesi sbuffando.
-...Amico, tu si che sei confuso.- Zayn si alzò dalla sedia e posò una mano sulla mia spalla.- Sai di cos'hai bisogno?- Domandò sorridendo.
-Cosa?- Risposi, sperando in una risposta sensata.
-Hai bisogno di chiamarla. Hai bisogno di sapere se sta bene, se è felice, se gli manchi anche solo un pò. Tu hai bisogno di lei. E' difficile combattere con il proprio inconscio, lo so, fidati...ma qualche volta bisogna fare degli sforzi e mettere da parte l'orgoglio, scegliere ciò che ci fa stare meglio- Finita questa frase sorrise e proseguì.-...Tuttavia, sono convinto che qualche bicchiere di vodka ti tirerebbe su il morale ugualmente!- Accennai un sorriso e lo spinsi via, stringendo poi tra le mani il cellulare acceso. Sulla schermata c'era digitato il suo numero, era lì, bastava solo premere il verde per risentire la sua voce.

C'era un'unica domanda che gridava nella mia testa: Chiamarla o non chiamarla?

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Capitolo 50
*** Chapter 49. ***


ATTENZIONE: la FF NON è mia, ma è di questa ragazza: Jessica Cislaghi. Questa è la sua pagina Facebook: One Direction,singer for me. (https://www.facebook.com/pages/One-directionsinger-for-me/216589281769535?fref=ts).
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Chapter 49.

Era da poco scattata la mezzanotte, mi trovavo in strada, diretta verso casa mia.
Alzai lo sguardo al cielo, notando subito alcuni fiocchi bianchi scendere lentamente dal cielo: Stava nevicando. 
Nonostante fosse solo il primo di novembre, nonostante non fosse ancora il momento giusto per una bufera, la neve non era tardata ad arrivare qui a Londra.
Mi strinsi nel cappotto e rallentai il passo, tenendo la testa inclinata verso l'alto per osservare il cielo. Le uniche luci che illuminavano quella strada, erano provenienti da alcuni lampioni disseminati per la via.
Improvvisamente, mentre osservavo i fiocchi candidi sfiorarmi il viso o scivolare sulla mia giacca, sentii il cellulare suonare e vibrare nella tasca dei Jeans. Lo afferrai e lo posai contro l'orecchio, mormorando un ''Pronto?''

''.....Ally.'' Una voce calda, dolce, attraversò la cornetta del telefono. Era lui.
''Niall?'' Domandai fermandomi di colpo. Il cuore accelerò i suoi battiti, le gambe iniziarono a tremare e la gola mi si seccò completamente.
''Si, sono io.'' Rispose il biondo, quasi con un bisbiglio strozzato. Ci fu silenzio per qualche istante, che in verità, mi sembrò infinito. Non era da noi non sapere che dire, non era da noi non parlare. Eravamo abituati a lunghe conversazioni che duravano delle ore, adesso invece, sembravamo due sconosciuti alle prime armi.''Volevo sapere come stavi.'' Poi lui parlò e il sangue mi si gelò nelle vene. 
''S-Sto bene.''Dissi con voce flebile. Ero sul punto di piangere, ma non volevo mi sentisse, non volevo capisse che avevo appena detto una bugia. Mi sembrava tutto così strano e surreale.
''Sono felice per te.''Ammise.
''Senti...''Iniziai.''Perché mi hai chiamata?'' Proseguii poi, in cerca di risposte.
''Beh, insomma'' Balbettò confusionale.''Hai, hai dimenticato qua la tua giacca l'ultima volta che sei venuta.''Aggrottai le sopracciglia, premetti con forza le dita sul telefono, sentendo dolorose fitte nella pancia. 
Diceva sul serio? Mi aveva chiamata solo per quello? No, impossibile. 
''Verrò a prenderla appena avrò tempo.''Risposi con freddezza.''Ora devo andare..''Continuai deglutendo. Avrei voluto parlare con lui ancora, ancora e ancora, ma non così, non in quel modo, non continuando a mentire.
''Si, ma certo.''Borbottò lui, con tono nervoso e allo stesso tempo imbarazzato.''Beh, allora buona serata.''
''Anche a te.''Riattaccai, fissando lo schermo del cellulare acceso e sentendo alcune lacrime trafiggere il mio viso. Il suo nome lampeggiava ancora sullo sfondo, mentre nella mia testa tintinnava ripetutamente la sua voce dolce. Non l'avevo più sentito dopo il nostro addio, ogni nostro rapporto era morto dopo quella sera di settembre, in cui se n'era andato senza lasciarmi tempo di spiegare come stavano realmente le cose.
Aprii la borsa e frugai dentro, estraendone un biglietto aereo, quello che probabilmente si sarebbe rivelato la mia unica salvezza.

#FLASH BACK.

-Tesoro, questo è per te.-Disse mia madre, accomodandosi sul letto in cui ero distesa da alcuni giorni. Era passato un mese da quando Niall mi aveva lasciata, mi sentivo uno straccio e volevo solo rimanere fuori dal mondo che mi circondava.
-Non sono in vena di regali!-Esclamai coprendomi il volto con il cuscino.
-Mi farebbe piacere tu lo aprissi, forza!-Disse scrollandomi dolcemente. Con poca voglia e contrariata, mi decisi alla fine di esaudire la sua richiesta.
Mi scoprii rapidamente ed afferrai la busta che lei stringeva tra le sue dita.
-Sono soldi?-Chiesi, mentre ero indaffarata ad aprirla. Non fece in tempo a rispondere, che mi ritrovai tra le mani un biglietto aereo per New York.
-No, non sono soldi.-Disse sorridendomi.
-Mamma, io...-
-Si, so che non è una decisione semplice da prendere.-Iniziò con il dire, posando una mano sulla mia spalla.- Ma mi piacerebbe venissi a vivere con me a New York.-Proseguì, lasciandomi in uno stato confusionale.
-Apprezzo il tuo gesto ma...-
-Cos'hai da perdere?-Mi interruppe.-Il tuo ragazzo ti ha lasciata, ti ritrovi a marcire in questa camera, non hai nulla da perdere.- Continuò osservandomi attentamente. Non sapevo se avesse ragione oppure no, ma la cosa certa, era che restare avrebbe solo fatto male, non sarei più riuscita a tornare in me.
-Ci penserò.-Sospirai.
-Promesso?-Domandò con un leggero sorriso.
-Promesso.-Annuii, infilando il biglietto dentro il comodino della mia camera.
#STOP FLASHBACK.

Forse era giusto così, forse dovevo partire. L'aereo sarebbe decollato alle due di questa notte, avevo poche ore, dovevo scegliere.
Posai lo sguardo nuovamente sul cellulare, era mezzanotte e tre minuti. Non era facile prendere una decisione simile, ma desideravo ricominciare, qui non ce l'avrei mai fatta. Troppi ricordi mi tenevano incatenata a Londra e per iniziare una nuova vita, dovevo andarmene per sempre.


#POV'S NIALL.

-Fanculo!-Esclamai lanciando il telefono sopra il divano. Chinai la testa e infilai le mani tra i capelli, in segno di disperazione. Dirle della giacca era stata una pessima idea, anzi, chiamarla lo era stata. Mi sentivo una nullità, un cretino. 
Mi alzai dalla mia postazione e mi diressi in cucina, a fatica, per prendere un bicchiere d'acqua fresca. C'era ancora tanta gente alla festa di Harry, infatti mi sentivo soffocare. Aprii il frigo ed afferrai la bottiglia, l'aprii e bevvi a canna l'ultimo goccio rimasto. Avevo bisogno di schiarirmi le idee, dovevo uscire da lì e farmi un giro per Londra da solo, altrimenti mi sarei veramente sentito male. Presi la mia giacca appesa all'attaccapanni in corridoio e lasciai casa Styles.
Non avvertii nessuno, tanto ero sicuro che non si sarebbero accorti della mia assenza. Mi sentivo un fantasma ultimamente, invisibile al resto del mondo.

-Sei un cretino Niall, come hai potuto dirle della giacca? Una scusa patetica, veramente. Potevo trovarne una migliore...-Mormorai tra me e me, camminando sul manto bianco che aveva ricoperto gran parte delle strade Londinesi. 
Passai davanti casa sua senza neanche rendermene conto e mi fermai improvvisamente, osservando le finestre chiuse dalla quale non passava neanche un fascio di luce. Sospirai sonoramente, lasciando uscir una nuvola di fumo dalla mia bocca tremolante. Mi domandai dove fosse: magari era distesa che guardava un film o in cucina a bersi una cioccolata calda. Tuttavia, non avrei mai conosciuto la risposta, ero troppo codardo per suonare al citofono. Ripresi a camminare e raggiunsi il parco della città, sedendomi su un'altalena.

-Posso?-Domandò un ragazzo, indicando il dondolo accanto al mio. Annuii lievemente, stringendo la catena della mia altalena.-Che ci fai qui, tutto solo?-Chiese il giovane, senza farsi troppi problemi.
-Potrei farti la stessa domanda.-Ribattei sgarbato. Non avevo voglia di parlare, ero uscito per restare solo e tale volevo rimanere.
-Domani mi sposo.- Sospirò, grattandosi il capo. Compresi a metà la sua risposta, ma non fu ciò che mi sarei aspettato di sentire.
-Oh, auguri!-Esclamai sorridendogli. 
-Si, sai...la mia ragazza ha partorito recentemente, ed abbiamo voluto fare le cose velocemente. Voleva diventare mia moglie nell'immediato.- 
-E' positivo o negativo?-Domandai curioso, notando nervosismo nella sue parole.
-Cosa?-
-Il fatto che domandi andrai all'altare!- Bisbigliai iniziando a dondolarmi più velocemente. Sentivo l'aria gelida entrarmi nei polmoni, faceva troppo freddo.
-Credo sia positivo, si.- Annuì, sicuro di s'è.-Comunque io sono Max!-Ammiccò tendendo la sua mano verso di me. Stavo per stringerla cortesemente, quando mi bloccai subito e osservai intensamente il ragazzo. Quegli occhi, quel volto scavato, quel fisico robusto...era lui? Era il Max di Ally? Ricordavo di averlo visto in qualche foto, ed ora che ci pensavo, mi sembrava proprio lui.
-Posso farti una domanda?- Chiesi, con tono freddo e distaccato.
-Certamente.- Rispose.
-Sei fidanzato con una certa Ally Stons?-Domandai tutto d'un fiato. Max scoppiò in una fragorosa risata e intrecciò le braccia attorno allo stomaco per cercar di contenersi. Effettivamente, ora che ci pensavo bene, come poteva stare con lei? Che io sapessi, non era incinta, quindi era banale la mia idea.
-Ma ti pare? Io e quella ci siamo lasciati tempo fa!-Esclamò riprendendosi. Proprio nel momento in cui stavo abbandonando la mia stupida convinzione, lui mi diede una risposta inaspettata-Lei circa un mesetto fa fa è venuta a parlarmi, chiudere una relazione già archiviata. Ha detto di essersi innamorata, di stare con un bravo ragazzo e cazzate varie...sono contento che abbia trovato qualcuno d'amare, io non potevo soddisfarla. Ancora sono perplesso sulla nostra conversazione, ma se l'ha fatta sentire meglio essersi liberata di me completamente, allora immagino che sia stato giusto questo chiarimento.- Lo vidi frugare nelle tasche dei Jeans ed afferrare un pacchetto di sigarette.-...Vuoi una?-Domandò poi, con estrema tranquillità. Io scossi la testa leggermente frastornato, quasi come se mi avessero appena risvegliato da un brutto incubo, e scesi dall'altalena. 
Tutte le certezze avute nelle ultime settimane, si stavano sgretolando come un castello di sabbia. La verità era che io, Niall Horan, ero un fottuto coglione. Avrei dovuto ascoltarla, sentire ciò che aveva da dirmi, invece mi ero fermato alle apparenze e l'avevo ferita. Ally non mi aveva rimpiazzato, non l'avrebbe mai fatto.
-Oddio.-Borbottai, non appena capii il mio errore.-Sono un cretino, sono un dannato cretino!-Esclamai infilandomi le mani tra i capelli.
-Amico, tutto okay?-Chiese Max, aspirando del fumo.
-Taci demente!-Gli gridai contro isterico.-Noi non siamo amici.-Sputai.-Tu sei un fottuto maschilista, dovresti solo vergognarti della persona orribile che sei.-Proseguii senza freni. Il ragazzo non rispose, mi fissava con la bocca e gli occhi leggermente spalancatati. Sicuramente mi credeva pazzo, ma non lo ero affatto, semplicemente ero a conoscenza di tutto ciò che aveva fatto passare a Ally.
-Se non ero di fretta, a quest'ora ti avrei preso a pugni..-Ringhiai amaro.
-Ma che roba fumi amico?-
-Vedi di trattarla bene la tua ragazza, altrimenti ti spacco la faccia!-Esclamai puntandogli il dito contro.-Non meriteresti amore, ma solo calci nel culo.- Fatto il mio rapido discorso, dette quelle poche parole che sperai gli entrassero nel cervello, iniziai a correre verso casa di Ally, senza fermarmi neanche un istante. 
La neve sotto i miei piedi mi rallentava, ma la mia forza di volontà superava qualsiasi cosa intralciasse il mio percorso.
Ero pronto a ricominciare da capo, pronto a inginocchiarmi davanti la porta e pregarla di restare con me, se fosse stato necessario. Avevo bisogno di lei, e lei, ne ero sicuro, di me. 

#POV'S ALLY.

Raggiunsi l'aeroporto, trascinando rapida il mio bagaglio sulla pavimentazione.
Non c'era niente e nessuno che potesse fermarmi, non più. Rallentai il passo una volta vicina alla meta, quasi insicura di ciò che stessi per fare.
Mostrai il biglietto alla hostess e proseguii passando per un lungo e stretto corridoio, fino ad entrare, stremata, dentro il mio aereo.
Presi posto accanto al finestrino e chiusi gli occhi una volta posata la testa sul sedile. Sentivo un senso di vuoto nella pancia, una tensione salire minuto dopo minuto. Jade, sicuramente, sarebbe andata tutte le furie una volta saputo della partenza, ma dovevo andarmene, per il mio bene.
Ero sicura, che nonostante tutto, non mi sarei mai dimenticata di Niall. 
Lui mi aveva insegnato ad amare, mi aveva insegnato ad essere forte nei momenti peggiori, mi aveva insegnato a sconfiggere i demoni del mio passato e le paure più grandi, mi aveva afferrata quando stavo per cadere e mi aveva teso la sua mano quando tutti se n'erano andati. Lui mi aveva insegnato a vivere.

Niall James Horan, per quanto mi costasse ammetterlo, per quanto mi mancasse, per quanto odiassi il suo avermi lasciata e i ricordi che ci legavano costantemente, mi aveva salvata, ed io, Ally Stons, non l'avrei mai scordato.

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Capitolo 51
*** Chapter 50. ***


ATTENZIONE: la FF NON è mia, ma è di questa ragazza: Jessica Cislaghi. Questa è la sua pagina Facebook: One Direction,singer for me. (https://www.facebook.com/pages/One-directionsinger-for-me/216589281769535?fref=ts).
Lei l'ha pubblicata su Facebook e io CON IL SUO PERMESSO la pubblico qui.



Chapter 50 (the last one).

New York mi piaceva parecchio, ma sicuramente non era la mia amata Londra. 
Non c'era il grande big ben ad incorniciare il panorama, non c'era la stessa aria invernale, non c'era Nando's o il mio solito ristorante sotto casa. Non c'era la caffetteria che frequentavo ogni mattina, non c'erano le solite strade e le vecchie vie. Non c'era la mia amica Jade, l'adorabile Harry, lo svitato Louis, il dolce Liam, la stranezza di Zayn, ma sopratutto mancava lui, Niall.
Mi mancava la sua risata, i suoi occhi, i suoi mezzi sorrisi, la sua voce, i suoi abbracci, le sue mani, i sui baci. Mi mancava, come sempre.
Mia madre in una settimana mi aveva trovato lavoro in un bar in centro, l'università da frequentare e nuove compagnie con cui potermi divertire. 
Avevo ogni cosa, potevo ricominciare tutto da capo, ma ancora c'era qualcosa che mi bloccava, qualcosa che mi impediva di azzerare la mia vita.
Forse i ricordi, forse l'incertezza di farcela, forse le solite paure, forse la mancanza di ciò che era stato e che non sarebbe più tornato.

Mi fermai davanti lo specchio del nuovo appartamento, abbottonai la divisa e mi voltai verso mia madre, che era seduta sul divano a leggere un quotidiano.
-Penso di essere pronta.-Affermai, ingoiando la saliva.
-Oh, immagino di si.-Rispose lei sorridendomi. Si alzò dalla sua postazione e si avvicinò a me, accarezzandomi i capelli lentamente.- Vedrai, ti farà bene stare qui.- Abbozzai un leggero sorriso ed evitai di parlare, presi la borsetta accovacciata sul marmo della finestra e mi precipitai davanti la porta d'ingresso.
-Andiamo?- Chiesi spiccia. La donna annuì, prese il suo pellicciotto nero e in mia compagnia scese le scale della palazzina, raggiungendo l'auto.
Mi accomodai nel sedile posteriore, infilando le cuffiette. Odiavo come la musica riuscisse ad iniettarmi tanti ricordi, tante sensazioni e tanta malinconia. 
Chiusi gli occhi, trattenendo le lacrime che minacciavano di scendere proprio ora.
-Stai bene tesoro?-Domandò mia madre, osservandomi dallo specchietto retrovisore. Annuii debolmente, ma fu allora, proprio in quel preciso istante che scoppiai in un lungo pianto, uno di quelli liberatori.
-V-Vuoi tornare a casa?- Mi chiese insistente, fermando l'auto sul ciglio della strada. 
-N-No...-Scossi il capo, stringendo tra le mani il cellulare.- Possiamo andare..-

#POV'S NIALL.
Ero qui per riprendermela, amarla e farla tornare in quella che era realmente casa sua, Londra. Osservai la piantina tra le mie mani ed iniziai ad incamminarmi verso il nuovo bar in cui lavorava Ally. Avevo avuto tutte le informazioni da Jade fortunatamente, altrimenti tutto questo sarebbe stato impossibile.
Attraversai la strada e mi ritrovai in un enorme via piena di negozi, ristoranti, pub e infine trovai la piccola caffetteria che cercavo.
Respirai profondamente e mi avvicinai all'ingresso, spingendo successivamente la porta a vetri. L'odore di caffè si iniettò subito nelle mie narici, era impossibile non udire quel piacevole odore di caffeina e croissant appena sfornate. Voltai lo sguardo a destra a sinistra, ma tra tutte le cameriere presenti, lei non c'era. 
Magari non era il suo turno di lavoro o forse era rimasta a casa.
-Scusi?- Avvicinai una ragazza: Alta, bionda, sulla ventina. Lei mi rivolse un sorriso e mi raggiunse, stringendo tra le mani blocco e penna.
-Come posso esserti utile?-Chiese dolcemente.
-Mi sapresti dire se qui lavora una certa Ally? Ally Stons?- Domandai speranzoso.
La giovane sembrò pensarci qualche istante, un attimo che sembrò interminabile, poi annuì e indicò la cucina alle sue spalle.
-Attualmente sta preparando dei tortini di cioccolato, vuoi che te la chiami?-
-No, no...-La fermai, prima che mandasse a monte il mio piano.- Anzi, mi faresti preparare un tortino al cioccolato anche per me?- Le chiesi gentilmente.
-Certamente, accomodati pure.- Indicò un tavolo alla mia sinistra, nella quale presi posto e iniziai a sfogliare il giornale che vi trovai sopra, per scacciare l'ansia.
Poco dopo, nel giro di dieci minuti, il mio ordine arrivò a destinazione. 
Assaporai quella delizia, sotto gli occhi attenti della barista. A quel punto, finsi una faccia disgustata e lasciai andare il cucchiaino sul piattino in plastica.

-Cos'ha che non va?-Domandò la cameriera preoccupata e allo stesso tempo imbarazzata. Sicuramente non era il piano migliore che avessi ideato in vita mia, ma era l'unica tattica che mi era venuta in mente in quel momento.
-Non è cotto bene...-Mentii. 
-Davvero?-Ribatté mordendosi freneticamente il labbro.
-Si, mi sembra anche poco zuccherato...-Allontanai il piatto dalla mia visuale.
-Beh, m-mi dispiace...-Si giustificò la bionda, afferrando il dolce dispiaciuta.-Te ne faccio portare un'altro?-Continuò, senza sapere bene che fare o dire.
-No, vorrei parlare con la cuoca.- Risposi ridendo sotto i baffi. La situazione mi divertiva parecchio.- Le dica precisamente che ''Brad'', ha intenzione di gridarle in faccia quanto disgustosa fosse questa poltiglia al cioccolato.- Lei annuì sbarrando leggermente gli occhi e tornò in cucina velocemente, a chiamare Ally.
L'idea di spacciarmi nuovamente per Brad, l'avrebbe fatta impazzire, ma era sicuramente una cosa carina, ricordando quello che era stato il nostro incontro.
Sentii intanto il cuore battere più forte, finalmente l'avrei rivista, finalmente sarei stato nuovamente in sua compagnia. Volevo solo poterle dire quanto l'amavo e baciarla come se non ci fosse una misura di tempo. 


#POV'S ALLY.
-Ehi Ally? Ally?- Mi voltai spiccia, notando Beth, la cameriera con cui avevo fatto amicizia negli ultimi giorni, tornare indietro con il mio tortino al cioccolato. 
Aggrottai le sopracciglia e mi avvicinai alla ragazza confusa.
-Che succede?-Chiesi, interdetta. Nessuno si era mai lamentato, quindi mi sembrava veramente strana la cosa.
-Il ragazzo in sala dice che è cruda e senza zucchero.-Rispose facendo le spallucce.
-Davvero?...Insomma, credevo di averla fatta buona!-
Afferrai la forchetta ed assaggiai un angolino del mio dolce.
-Com'è?- Mormorò Beth, osservando il mio volto compiaciuto.
-E' buono, è buono cazzo!-Sbottai innervosita.- Ma che cos'ha quello al posto del palato? Un cesso?- Proseguii, gettando il mio povero dessert nella spazzatura.
-Brad, il tizio del dolce, vuole parlare con te.- Affermò la bionda.
-Possibile che tutti i Brad siano dei coglioni?-Mormorai tra me e me, accendendo nella mia testa un vecchio ricordo.
-Che?- Chiese Beth, leggermente confusa.
-Niente, niente..-Scossi il capo, sorridendole nervosamente.- Vado a parlare con quel buffone!- Esclamai levando il grembiule e lanciandolo in un angolo della cucina. Raggiunsi con passo deciso la sala e mi avvicinai al tavolo del giovane, che aveva il volto coperto dal giornale e la voglia di prendermi per i fondelli.

-Brad, giusto?- Domandai acida, giocherellando con il mio bracciale.
-Si..-Rispose semplicemente, senza dare tanti segni di vita.
-Visto che mi hai fatta chiamare, vorrei sapere cosa del mio tortino non ti è piaciuto.- Affermai spazientita. 
-Non saprei, tutto e niente.- Mormorò con strafottenza e poco riguardo.
Ero pronta per uno dei miei attacchi di isteria, ma quando il giovane levò il quotidiano da davanti il viso, sentii il cuore fermarsi e la gola seccarsi.
-......N-Niall?-Balbettai sconvolta.
-No, sono Brad!-Rise, alzandosi lentamente dal tavolo. Ero praticamente allibita, non sapevo più che dire, non sapevo che fare.
-C-Che ci fai qui?- Chiesi poi, non appena recuperai la parola.
-Sono venuto per un caffè.-Nuovamente rise, ma il mio volto freddo e la fronte corrugata, spensero subito la sua allegria.
-Non ho voglia di giocare.-Sussurrai abbassando lo sguardo.
-Neanche io, non più.- Rispose avvicinandosi a me.- Voglio te.-Mormorò alzandomi dolcemente il viso. Mi sentii le ginocchia cedere e le farfalle danzare nello stomaco.
-Perché ora? Perché dopo due mesi ti presenti qui e pretendi che tutto torni come prima?-Domandai in lacrime. Nonostante la voglia matta di mandare tutto all'aria, baciarlo e non lasciarlo più andare, volevo risposte.
-Ho capito di essere stato un coglione, di non essere stato in grado di ascoltarti quando era il momento. Ho capito che l'apparenza inganna, e sto pagando per aver creduto solo alle mie stupide teorie.- Proseguì, tremante.
-Chi ti dice che io sia pronta a tornare?-
-Non sei obbligata a farlo.- Disse, sospirando.- Ma se è vero che ti mancano i nostri abbracci, se è vero che ti mancano i nostri ti amo, se è vero che ti manca il nostro stare svegli fino a tardi, se è vero che ti manca baciarmi e sussurrarmi parole dolci all'orecchio nella notte, allora torna...riproviamoci. Ricominciamo.-
-Io lo sto già facendo, sto ricominciando senza te.- Risposi in lacrime. Stupida, si, ero stupida e incosciente, ma volevo essere solo sincera.
-Ma non è ciò che vuoi.- Ribatté, afferrando entrambe le mie mani.
-Che ne sai di cosa voglio?-Gridai attirando l'attenzione di tutti.- Hai creduto fossi un mostro, hai pensato fossi tornata da Max, pur sapendo ciò che mi aveva fatto. Mi hai dato della masochista, hai detto cose che mi hanno ferita...-
-Quindi è questo che vuoi?- Chiese, con le lacrime agli occhi.- Mettere davvero fine a tutto? Dimenticarti di me per sempre?- A quella domanda, mi toccò abbassare lo sguardo e non rispondere. Mi mancavano le forze per farlo, mi mancava il coraggio. Non sarei mai stata in grado di dirgli veramente ''addio''.
-...Immagino che questo sia un si.- Bisbigliò ridendo appena, una risata triste e malinconica.-Allora...Allora addio.- Proseguì. Il mio cuore continuò a frantumarsi parola dopo parola.- Sii felice Ally.- E quando concluse con quest'ultima frase, la voglia di piangere divenne irrefrenabile. 
Uscì dal bar senza voltarsi indietro, ed io rimasi immobile, con gli occhi dei presenti puntati addosso. Poco mi importava della gente, volevo solo stare meglio e non provare quella sensazione di vuoto e dolore che mi lacerava dentro. 
Il mio sguardo fu improvvisamente catturato da un fazzoletto posato sul tavolino dove prima stava il biondo, sopra vi era tracciata una scritta in nero: 
''Over Again?''

#POV'S NIALL.
(mettete questa:http://www.youtube.com/watch?v=8cDOzrLpM8A )
Non potevo credere che non c'era più niente da fare, non potevo credere che dopo tutti quei chilometri che avevo fatto per raggiungerla, mi ero arreso senza neanche lottare. Eppure lo sapevo, la mia era una battaglia persa in partenza.
Infilai le mani nelle tasche dei Jeans e trattenni il respiro, mi morsi il labbro per evitare di piangere. 
D'un tratto, quando oramai ero infondo allo stradone senza speranze alla quale aggrapparmi, sentii una voce melodiosa, la sua voce, gridare il mio nome.

-Dove credi di andare senza di me?- Domandò proprio lei, Ally. Mi bloccai allibito, incerto su ciò che stesse per succedere. Tuttavia, vederla lì, davanti a me, con il respiro pesante, le gambe affaticate e il cuore in mano, fu la cosa più bella del mondo. Pensai che non ci fosse visione migliore.
-Hai detto che è finita.- Risposi fissandola dritta negli occhi.
-No, non l'ho mai detto.- Mormorò scuotendo leggermente il capo.- Tu sei l'unica persona che riesce a farmi crollare, ma nello stesso tempo riesce a farmi rialzare. No Niall, io non ti lascio andare, non permetterò al mio orgoglio di portarmi via l'unica cosa che mi abbia mai resa felice in vita mia.- Proseguì. Il forte vento le scompigliava i lunghi capelli neri e i raggi del sole penetrati dall'ammasso di nuvole, illuminavano la sua splendida figura.
-Se vieni da me ora, sappi che non ti lascerò più andare!-Esclamai serio.
-Io non voglio essere lasciata andare. Stai con me.- Sussurrò piangendo. A quel punto mi avvicinai di soppiatto e la baciai. La baciai così intensamente da farci mancare il respiro, la baciai come se non ci fosse niente e nessuno intorno a noi, la baciai come la prima volta, perché ogni volta, era come se lo fosse. Incastrai una mano tra i suoi capelli corvini, stringendoli dolcemente. L'altra, la posai sul suo fianco e azzerai ogni distanza potesse ancora dividerci. Lei mi abbracciò, restò con me senza replicare. Era mia, ero suo, eravamo insieme e il resto non contava.
-Sei pronta?- Sussurrai staccandomi leggermente da lei. Il fiato corto, il cuore a mille e un sorriso mai visto prima.
-Per cosa?- Domandò confusa.
-A ricominciare tutto da capo.- Risposi respirando profondamente. Lei annuì e mi abbracciò forte, posando la testa sulla mia spalla.- E' come se fosse l'inizio, ricordi?-
-Il bar, tu che ti spacci per Brad...si, ricordo.- Rise dolcemente.
-Quel giorno capii che tutto sarebbe cambiato.- 
-Quel giorno capii che sarei stata felice.- Disse tremando.- Capii che avevo appena trovato la ragione per sorridere e per vivere, solo che non volevo ammetterlo a me stessa. Ora l'ho fatto, quindi niente e nessuno può distruggere questo.-
-Nessuno piccola, nessuno.- Sussurrai sfiorando le sue labbra.
-Ti amo Niall.- Ammise in lacrime.
-Ti amo anche io, Ally.-

Avevo passato un anno folle: L'avevo incontrata, l'avevo amata, l'avevo rincorsa, l'avevo salvata, l'avevo fatta mia, l'avevo persa, ed ora eravamo qui, pronti a ricominciare tutto da capo. Perché si sa, l'amore vero, sopravvive ad ogni cosa.
E come dice un detto: Non può piovere per sempre. 
Ed oggi per noi era uscito il sole.

The end.

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