Animagus per caso

di eenkeli
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un incantesimo sbagliato ***
Capitolo 2: *** Verso la torre di Grifondoro ***
Capitolo 3: *** Il contro incantesimo ***



Capitolo 1
*** Un incantesimo sbagliato ***


Nuova pagina 1

“Agneseee” cantilenò una ragazza dai capelli scuri battendo con forza il piede a terra “Avanti sbrigati o faremo tardi!” aggiunse guardando l’amica con apprensione. Agnese, sbuffò rumorosamente chiudendo un pesante libro di erbologia “E va bene Carolina, andiamo”.

Carolina si sciolse in un sorriso e le due si misero a correre per i corridoi.

 

Il dormitorio dei Tassorosso era vicino alle cucine e quindi la strada fino al bagno del terzo piano era decisamente lunga e, dato che le due ragazze erano già partite con un ritardo di almeno cinque minuti, nessuno si stupì di vederle arrivare con un buon quarto d’ora di ritardo.

 

“E’ colpa di Agnese” borbottò Carolina a mo di scusa cogliendo lo guardo di Angelina e Monica, due grifondoro del quinto anno, che sembravamo piuttosto contrariate.

“Meno male” scandì Angelina mentre Carolina e Agnese si sedevano sul pavimento freddo “che Claudia ed Federica non sono famose per la loro puntualità” disse proprio mentre Claudia e Federica, due corvonero del quinto anno, entravano di corsa nel bagno.

 

“Finalmente ci siamo tutte” esordì Monica mentre le ultime arrivate cercavano di riprendere fiato “Oggi dobbiamo verificare se tutti i nostri sforzi sono stati vani” Claudia fece una smorfia di disapprovazione ma non parlò, forse perché le mancava il fiato, ma le altre capivano benissimo che potendo avrebbe consigliato a Monica di portare meno sfiga.

 

“Abbiamo faticato tanto..” disse Angelina con serietà ma subito fu sommersa da una marea di proteste “Tu hai faticato tanto?” sbottò Carolina “Io ho faticato il doppio cara! Io in trasfigurazione sono da Accettabile solo quando sono di buon umore!” disse  “Io sono occupatissima con i vari corsi e i compiti di Aritmanzia che mi tengono molto occupata” disse Federica sistemandosi come meglio poteva il suo cravattino blu e argento “Io non avevo assolutamente voglia di perdere tempo con queste cavolate” disse Monica sedendosi accanto ad Angelina “avrei potuto allenarmi a quidditch!”.

 

Angelina aspettò che le sue amiche avessero finito con le lagne e poi continuò “Insomma, volevamo tutte diventare Animagus e ora dobbiamo solo vedere se ha funzionato..” Agnese tirò fuori dalla tasca uno specchietto piuttosto grande “Engordo” scandì puntandogli contro la sua bacchetta magica (Squame di drago, 11 pollici e mezzo, rigida) e lo specchietto prese a ingrandirsi finché non occupò uno spazio considerevole della parete “Così potremo vedere cosa succederà” disse rimettendo via la bacchetta. “Ben fatto Agnese” disse Claudia sorridendo soddisfatta.

“Va bene” disse Federica alzandosi in piedi seguita a ruota dalle altre “Ora dobbiamo solo metterci davanti allo specchio e provare..” Carolina non poté fare a meno di notare che l'amica non sembrava particolarmente tranquilla.. “Andrà benissimo” disse Angelina con entusiasmo senza rendersi conto di essere l’unica a crederlo.

 

“Allora al tre” disse Monica in tono solenne “Uno.. due.. tre”.

Successe tutto in un attimo, Carolina non capì bene come ma all’improvviso si rese conto di non essere più.. umana.

 

“Ce l’abbiamo fatta! Ce l’abbiamo fatta” urlò Angelina saltando allegramente “Allora che animali…” ma le parole le si bloccarono in gola perché lo specchio di Agnese aveva rivelato una tremenda verità “Un.. un barboncino rosa?!” esclamò Angy con una nota di panico nella voce “Come sarebbe a dire?!”.

Le altre non era certo messe meglio di lei, Federica era diventata uno struzzo e faceva fatica anche solo a muoversi, Monica invece ora era un grosso elefante e, solo per girarsi, aveva già distrutto mezzo bagno, Carolina era diventata un barbagianni particolarmente spelacchiato e Agnese si era trasformata in topo particolarmente bruttino.

 

“Dov’è Claudia?” chiese Carolina guardandosi con orrore le ali “ragazze non muovetevi” urlò Claudia anche se le altre non riuscirono a vederla.

“Claudia ma dove sei?” disse Agnese cercando di sovrastare le urla di disperazione della povera Angelina (“Ma poi perché rosa?! Che ho sbagliato?!”) “Io sono un lombrico!” (“potevo essere rossa.. o viola! Ma non rosa! Tanto valeva che diventassi una scrofa!”).

Monica cercò di voltarsi per cercarla ma  così facendo mandò in mille pezzi un’intera fila di lavandini “State ferme!” sbraitò Claudia “Qualcuno mi schiaccia se continuate così”

“Qui ci vuole il contro incantesimo” disse Federica prima di perdere completamente l’equilibrio e cadere con un tonfo a terra (non prima di aver dato una sonora capocciata contro il muro).

 

“Ragazze qui ci facciamo male” osservò Agnese nascondendosi sotto un lavandino giusto in tempo per evitare che Federica le cadesse addosso “Claudia ci sei ancora?” chiese

“Si ma ci sarò ancora per poco se non state ferme!” (“Rosa!! Io sono da Eccezionale in Trasfigurazione! Tutto ma non un barboncino rosa!!!”)

“ma tu dovevi trasformati proprio in un lombrico?”osservò Monica fissando Claudia inorridita

 “Non sono un gran che.. ma diventerò una farfalla!” disse entusiasta Claudia “e avrò le ali colorate, magari azzurre e lilla!” aggiunse con aria sognante.

 

 “Va bene” disse Federica alzandosi barcollando “Qui ci vuole il contro incantesimo.. attenta Monica” disse abbassando la testa appena in tempo per evitare che l'amica la colpisse con la sua enorme proboscide. Carolina non fu così fortunata, era così distratta a lisciarsi le piume che non si accorse di nulla e venne sparata a 200 all’ora contro il muro del bagno, cosa che, date le proteste che volarono, sembrò non essere stata di suo gradimento.

 

“Basta!” urlò Carolina che dopo la considerevole botta presa contro il muro era più spelacchiata di prima “Angelina dicci subito come si torna normali!”.

Ma Angy non solo non aveva la minima intenzione di dirle il contro incantesimo, non aveva proprio intenzione di ascoltare nulla “R-o-s-a! Se la McGrannit lo sapesse.. oh povera me!” “ANGY!” urlarono all’unisono le quattro ragazze/animali

“Si?” disse lei voltandosi e facendo ondulare appena la sua coda rosa acceso.

“Vogliamo tornare normali” disse Claudia strisciando

“Ci vuole in contro incantesimo, ce l’ho nella borsa, Carolina o Federica, voi che avete ali e becco tiratelo fuori e leggetevelo” rispose Angelina disse prima di prepararsi ad un altro monologo allo specchio.

“Em.. Angy tu non hai preso la borsa” la corresse timidamente Monica che ora cercava di stare immobile per non fare guai (cosa ormai inutile dato che erano rimasti in piedi solo tre bagni e un lavandino e mezzo)

“Certo che l’ho.. no.. non l’ho presa!” osservò Angelina terrorizzata.

“Non ditemelo.. e adesso?” chiese Agnese squittendo sotto l’ultimo lavandino rimasto integro “Siamo nei guai” sentenziò Claudia “Non possiamo mica andare fino alla torre dei grifondoro a prenderlo!”

“Si invece!” disse Angelina.

“Certo, un Elefante e un lombrico magari!” rispose Carolina che aveva ripreso a stirarsi le piume

“Magari loro no, però noi possiamo” la corresse Angelina correndo accanto a Federica “Uno struzzo, un cane, un barbagianni e un topo in giro per Hogwarts e nessuno nota niente? E poi Agnese potrebbe essere facilmente divorata dal gatto di Gazza!” disse Carolina accoccolandosi a terra.

Agnese rabbrividì “Io credo che starò qui” sentenziò nascondendosi accanto ad Monica “Non possiamo andare solo noi tre!” disse Federica che sembrava sul punto di mettersi a piangere.

“Sentite io non ho la minima intenzione di rimanere a vita un barboncino.. per di più rosa! Quindi in tre o in dieci ora si va, forza Federica e Carolina con me, voi non fatevi vedere, nascondetevi in un bagno” disse Angy con fare da leader

“Nascondersi in un bagno?” chiese Agnese titubante “quale scusa dato che Monica li ha distrutti tutti?”

“Fate come volete, noi andiamo” e così in un batter d’occhio lo strano tiretto partì, destinazione la torre dei grifondoro.

 

“Questa è l’ultima volta che ti do retta Angy” piagnucolò Carolina cercando di riprendersi da una situazione di stallo

“Voi eravate pienamente d’accordo” sentenziò lei arrancando per stare dietro ad Federica

“E meno male che sono tutti a cena ora, perché se no..” disse Federica/struzzo solcando a grandi passi il corridoio.

 

“Arriva la gatta di gazza” disse Carol (che era andate un po’ avanti per vedere la situazione) allarmata tuffandosi contro Federica “Mi mangerà lo sento, mi mangerà! Non voglio essere mangiata!”

“Non essere stupida, io sono un cane maledizione, le metterò paura” cercò di rassicurarla Angy

 “tu non metteresti paura neanche a un micetto.. figurarsi se quel mostro si spaventa Sei tutta rosa.. sei ridicola! Ti scambierà per un uovo di pasqua!!” commentò Carolina cercando di riprendere quota.

 

“Sentite” disse Federica che dopo il quinto ruzzolone iniziava a stancarsi di essere uno struzzo “Se quel gatto prova a fare qualcosa io me lo mangio! Noi dobbiamo prendere quel maledetto foglietto!” disse con determinazione e sotto lo sguardo inorridito di Angy e Carolina che si chiedevamo come un adorabile struzzo (nonché una secchiona del calibro di Fede) potesse diventare un feroce divoratore di innocenti (mica tanto) gattine.

 

“Questo è il nostro piano d’attacco, Carolina tu vai avanti e fai da esca” spiegò Federica

“e ti pareva” borbottò la prescelta riprendendo lentamente quota per la ventesima volta

“E poi io e Angelina l’attaccheremo e..” ma Carolina non seppe mai cosa avrebbero dovuto fare le sue due amiche perché una voce attirò l’attenzione delle tre “Cosa c’è piccolina?”

“E’ Gazza, torniamo indietro di corsa.. correte!” bisbigliò Angelina voltandosi di scatto e iniziando a correre manco fosse alle Olimpiadi.

 

**

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Capitolo 2
*** Verso la torre di Grifondoro ***


Piccolo appunto: Le parti in nero sono state scritte da me (Syria) mentre quelle rosse da Alelea! ^___^ 

  Nuova pagina 1

 

“Come facciamo ora a arrivare alla torre?” chiese Carolina che, ormai fuori pericolo, si era adagiata su Federica “Passiamo per quest’altra strada. Sono io l’unica di Grifondoro qui, fidatevi e seguitemi”

 

Il gruppetto avanzò ma non senza problemi, prima Angelina salì male un gradino e questo gliene fece scendere almeno tre sul suo didietro, Federica, con il suo equilibrio stabile, dava parecchie preoccupazioni e Carolina sembrava proprio non riuscire a volare con una grazia.

 

“Ecco la torre dei Grifondoro” annunciò Angelina indicando il ritratto della Signora Grassa con la sua zampa rosa (come il resto del suo corpo) quasi come se fosse un miraggio e non volesse credere ai suoi occhi “La parola d’ordine Angy!” disse Federica spingendola in avanti.

 

“Parola d’ordine?” chiese la signora grassa sospettosa guardando malissimo il trio “Purè di patate” disse Angy un po’ titubante, la signora grassa non fece domande (strano ma vero) e le tre poterono entrare finalmente nel dormitorio dei grifondoro.

 

“Ci siamo riuscite” disse Angelina saltando allegramente su una poltrona della Sala comune, ma improvvisamente una mocciosa (Samantha Greevers, Grifondoro del primo anno) la prese tra le sue braccia e la strinse forte “Che carina! Ti chiamerò Giuggiola e starai sempre con me, sarei la mia piccola Giugi!” (^.^ palesemente tratto da “Alla ricerca di Nemo”).

 

Carolina ed Federica, colte dal terrore rimasero immobili “E voi sarete Lila e Lula” disse indicando prima Fede e poi Carolina, per niente stupita di vedere un barboncino rosa, un barbagianni e uno struzzo nella torre dei grifondoro “che carine!!”.

Ma Angelina non aveva ne tempo ne voglia di essere carina, con un calcio ben assestato si liberò della bambina e corse, seguita a ruota dalle due compagne di avventura, verso la sua stanza.

 

“Correte, la mia stanza non è lontana” disse Angy continuando a correre il più velocemente possibile per non rischiare di essere nuovamente acciuffata da una bambina pronta a chiamarla piccola Giugi.

Carolina, mentre volava un po’ stortina, ora che aveva smaltito l’attimo di terrore fu colta da un attacco di ridarella “Giugi…” fu l’unica cosa che si poté capire tra le sue risate.

Angelina arricciò il naso per niente  divertita dalla situazione e si fermò davanti alla sua stanza, Carolina invece, che era ancora intenta a ridere, andò a sbattere contro la porta e cadde con un tonfo al suolo “bell’atterraggio” disse Federica sorridendo.

Angelina si alzò sulle zampe posteriori cercando di raggiungere la maniglia ma era troppo in alto per lei “la mia natura viene fuori, sono sempre troppo bassa”.

Carolina si rialzò dolorante e cercò di rimettersi in senso “mi ci posso sedere sopra io” disse spiccando il volo “con tutto il mio modestissimo peso” continuò adagiandosi sulla maniglia.

La porta si aprì immediatamente, Carol non riuscì a staccarsi dalla maniglia in tempo ed andò nuovamente a sbattere, cadde per terra e si rialzò borbottando (maledette porte, mai più..mai più.. ve le aprite voi oppure state fuori) Angelina e Federica invece rimasero meravigliate davanti alla stanza

“perfetto” disse Angy entrando “ora basta prendere il foglietto ed andarcene” con un salto poco aggraziato, al secondo tentativo, Angelina riuscì a salire sul letto (al primo tentativo fu costretta ad aggrapparsi alle coperte con i denti ma queste, ovviamente, non la ressero, lei cadde a terra e le coperte la sommersero) “si può sapere dove l’hai messa?” chiese Carolina guardandosi attorno “io non la vedo!!”.

Angelina afferrò una borsa chiara e la buttò per terra senza curarsene troppo “Eccola, ora apritela, senza distruggerla per favore, mamma non mi dà altri soldi per comprarmene un’altra”

Federica riuscì ad aprirla dopo vari tentativi ed estrasse un piccolo foglietto scritto “è lui?”

L'amica annuì e fece ondeggiare le orecchie rosate “è lui, ne sono sicura”.

Carolina tirò un sospiro di sollievo “ora andiamocene ve ne prego, vorrei davvero..” le sue parole furono sommerse da un brusio incessante proveniente dal dormitorio

“che sta succedendo?” chiese Fede guardando le due amiche “perché fanno tutto questo rumore?”.

Carolina, per nulla preoccupata, volò fino alle gabbie dei gufi e diede una beccata a del mangime dopodiché, conscia di quello che aveva fatto, lo sputò inorridita (che schifo, io non sono un volatile, bleah che roba gli danno da mangiare a questi pennuti!) mentre lei si lamentava tutte e tre riuscirono a sentire delle parole sconnesse provenire da di fuori, non c’erano errori: “Barboncino Rosa” “Struzzo” e “brutto barbagianni” (“Brutto?” Sbraitò Carolina arruffando il pelo e gonfiandosi in maniera incredibile “sarai bello te!”).

Le tre rimasero immobili “oh.. no” Federica sgranò gli occhi incredula “ora siamo davvero nei guai”

Angelina afferrò il foglio con la bocca e lo girò per poterlo leggere “no, state calme, ci basta leggere la formula e torneremo normali”

Carolina storse il naso “e che ci facciamo io ed Federica nel dormitorio del Grifondoro?” disse rimettendosi a posto le piume “beh potrei tornare normale io e dire che voi siete miei” disse Angelina cercando di ripetere a bassa voce dei pezzi del contro-l’incantesimo.

 

“Posso capire un barbagianni.. ma uno struzzo?” si azzardò a chiedere Federica

“Tu puoi nasconderti dentro un armadio, ti ha visto solo una bambina infondo” suggerì Angelina

Federica annuì e, anche se controvoglia, andrò a accucciarsi dentro un armadio (venendo sommersa dalle milioni di gonne dell’amica).

Improvvisamente qualcuno bussò alla porta “Carolina vai nella gabbia” disse Angy prima di leggere la formula.

Le zampe, prima d’un rosa accesso, iniziarono finalmente a slungarsi e tornare rosa carne, al posto del ciuffo rosa apparvero dei lunghi capelli neri e due occhi color nocciola brillavano nel viso di una ragazza che, solo pochi attimi fa, era stata un barboncino.

“Chi è?” chiese con noncuranza aprendo la porta.

Le apparve la professoressa McGrannit seguita da un paio di ragazzini (probabilmente tutti del primo anno e amici della pazza che l’aveva ribattezzata Giugi) “Credo che ci sia un errore. Una ragazza ha detto di aver visto entrare qui un.. barboncino rosa, uno struzzo e un barbagianni”.

Angelina, sfoderando la sua esperienza derivata dagli anni di teatro fatti nella scuola babbana, iniziò la sua sceneggiata “Un barbagianni?” chiese

“Si, piuttosto brutto” aggiunse un ragazzino che aveva dei capelli biondi cortissimi (Carolina , in un eccesso di rabbia, rovesciò completamente la vaschetta dell’acqua che si trovava nella gabbia)

“Ho un barbagianni” disse indicando Carolina “Ma non ho assolutamente visto ne un barboncino ne uno struzzo. Sono animali che non si possono portare a Hogwarts.. o sbaglio professoressa?”

“Non sbaglia. Allora, ora che è tutto risolto potete andare nelle vostre stanze” disse prima di allontanarsi (“ma prof io l’ho visto! Era un barboncino rosa! Era la mia Giugi!”).

 

Angelina tirò un sospiro di sollievo e chiuse la porta alle sue spalle “leggete la formula e poi andiamocene di qui” disse

“Andiamocene? Noi non possiamo girare per i dormitori!” disse Carolina cercando di uscire dalla gabbia

“Ti darò la mia divisa, tanto portiamo la stessa taglia no? Federica posso darti quella di Monica, ti starà un po’ grande ma accontentati. Vi mettete un cappello in testa e vedremo di fare in fretta” disse sedendosi comodamente sul suo letto

“Molto in fretta” borbottò Federica contrariata uscendo dall’armadio coperta di panni.

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Capitolo 3
*** Il contro incantesimo ***


Nuova pagina 1

Carolina uscì dalla gabbia e planò finché non atterrò per terra, perdendo per altro qualche piuma, dopodiché si avvicinò al foglio e lesse il contro-incantesimo, le piume tutte spettinate scomparvero e al posto del brutto barbagianni apparve una ragazzina di 18 anni con i capelli scuri “finalmente non ho più quelle bruttissime penne!” disse alzandosi da terra.

Federica arrancò ma riuscì ad arrivare anche lei vicino al foglio e a leggere il contro-incantesimo, in men che non si dica tornò anche lei al suo aspetto normale.

“Perfetto” esordì Angelina quando tutte e due furono tornate normali “ora mettetevi le divise”

Federica indossò velocemente la divisa di Monica, gli stava un po’ larga ma almeno si camuffava bene “ora andiamo” disse mentre cercava di sistemarsi il cravattino

Le tre ragazze uscirono dalla stanza e percorsero velocemente il dormitorio del Grifondoro “Purè di patate” disse Angy appena furono davanti al ritratto; la signora grassa i scansò e le fece passare “Ora raggiungiamo le altre” bisbigliò Angelina ficcandosi il foglio con il contro-incantesimo in tasca.

 

**

 

Quando tornarono nei bagni trovarono Agnese che cercava un’improbabile scalata di un lavandino, Claudia che, come sempre, era introvabile e Monica che aveva distrutto gli ultimi bagni che erano rimasti in piedi.

“Ragazze siamo qui” disse Angelina entrando di corsa nel bagno e sventolando in aria il foglio del contro-incantesimo

“Fai piano! C’è Claudia lì da qualche parte” l’avvertì Federica che era rimasta sulla soglia ad aspettare assieme a Carolina

“Claudia ci sei ancora?” chiese Angy guardandosi attorno circospetta

“Si, ci sono. Ma ora dacci quel foglio”.

Agnese fu la prima a leggere il contro-incantesimo e in un attimo riprese il suo normale aspetto. Poi fu il turno di Monica che quasi uccise Angelina colpendola in pieno stomaco con la sua proboscide “scusa Angy, non riesco a muovermi bene” disse lei per scusarsi

“l’ho visto” rispose l'amica a denti stretti massaggiandosi lo stomaco.

L’ultima fu Claudia, le altre ci misero circa 20 minuti per capire dove si era cacciata

“Uffa però” borbottò lei una volta tornata normale “avrei voluto diventare una farfalla!”

“Per fortuna ce la siamo cavata” disse Carolina tirando un sospiro di sollievo

“Bene, ora andiamocene dal bagno prima che qualcuno scopra quello che hai fatto” disse  Angelina lanciando un’occhiata ad Monica

“non è colpa mia se ero enorme” borbottò lei di rimando” vorrei vedere te con un fondoschiena così come ti muovevi”

Le ragazze tornarono tutte ai loro dormitori convinte comunque che la faccenda non sarebbe finita lì.

Il giorno dopo si rincontrarono tutte dopo colazione

“Bene” esordì Federica “penso che dovremo andare a dare un’occhiata al registro degli animagus”

“non vorrai scrivere i nostri nomi!!” disse Angelina scandalizzata

“Dovremmo ammettere che ci siamo trasformate in..” Carolina inorridì al solo pensiero di dover scrivere accanto al suo nome barbagianni

“Sarebbe davvero imbarazzante”  disse Claudia che pensava ancora al lombrico nel quale si era trasformata

“Oh avanti ragazze” le esortò Federica  “mica possiamo tenerlo nascosto”

Angelina sbuffò contrariata “io non scriverò mai che posso trasformarmi in un barboncino… rosa!” protestò

“Nemmeno io vado fiera di potermi trasformare in un elefante!” borbottò Monica cogliendo gli sguardi di approvazione di tutte le altre, esclusa Federica le altre ragazze non sembravano avere la minima voglia di comunicare al mondo i loro.. em.. incredibili successi come animagus.

“Ragazze, dobbiamo! È la legge!” cercò di spiegare Federica

“Me ne infischio della legge” le rispose Angelina che come al solito faceva il bello e il cattivo tempo “Io non lo scriverò mai”

“Arrenditi Fede” le suggerì cauta Agnese “è una battaglia persa in partenza”

Federica le guardò “non potete” brontolò

“Lascia perdere, non credo che ci trasformeremo molto il animagus e nessuno scoprirà niente” rispose Claudia che si stava allontanando seguita dalle altre

“e se qualcuno ci scoprisse?”

“nessuno ci scoprirà" rispose Agnese

“Infondo è stato solo un esperimento” disse Angelina chiudendo il grosso libro dove erano segnati i nomi degli animagus e seguendo le amiche fuori dalla stanza.

 

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