Royal

di Itjustkindahappened
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Preface ***
Capitolo 2: *** I ***
Capitolo 3: *** II ***
Capitolo 4: *** III ***



Capitolo 1
*** Preface ***


                                                           Royal

 

C’era una volta un bellissimo principe. Il suo nome era Harry, Harry Styles. Viveva in un lussuoso castello con sua madre, suo padre e sua sorella maggiore, Gemma.

Gemma presto si sposò e se ne andò per governare il regno con suo marito. Con Gemma lontana e il re che invecchiava, Harry sapeva che avrebbe dovuto sposarsi presto.

“Harry, abbiamo bisogno di trovarti una principessa” disse il re quella sera a cena. Harry si accigliò.

“Ma, padre, non voglio sposarmi” protestò Harry. Avevano parlato a lungo di ciò. Finiva sempre con un litigio.

“Harry, hai bisogno di una regina che ti aiuti a governare il regno” protestò suo padre. Harry guardò in basso nel suo piatto.

“Padre? E se non volessi una regina?”domandò Harry timidamente.

“Cosa intendi, Harold?” Sua madre finalmente si unì alla conversazione. Sentì le sue guance arrossarsi e schiarì la sua gola.

E se volessi governare il regno con un altro re?” disse Harry coraggiosamente. C’era silenzio nella stanza e il nervosismo continuava a crescere sempre di più in Harry ogni minuto che passava.

“Un altro re?!” si spazientì il padre. Harry sobbalzò al suono della sua voce e indietreggiò lontano.

“Sì, padre” rispose Harry con lo sguardo rivolto verso il basso. Il suo cuore stava battendo velocemente e i palmi delle mani iniziarono a sudare.

“Non accadrà niente del genere nel mio regno. Troverai una regina entro i vent’anni o sarai bandito” gli disse suo padre con rabbia. Harry alzò lo sguardo scioccato e guardò tra sua madre e suo padre.

“Ma è solo fra due anni!” urlò Harry, spostò velocemente lo sguardo e si scusò quando incontrò quello severo del padre.

“Troverai qualcuno entro i vent’anni, Harry. Hai molto tempo. Non sprecarlo” disse suo padre e poi uscì dalla stanza.

La madre di Harry lo seguì velocemente, lasciando Harry solo.





Ciao a tutti ed eccoci con la nostra prima traduzione!
Cosa ne pensate? Commentate con qualsiasi pensiero vi sia venuto in mente leggendo la breve introduzione di questa storia, che ricordiamo, è solo una traduzione (©gaysicle su wattpad).

Se ci sono errori grammaticali di qualsiasi tipo, fateceli notare! I vostri commenti possono essere di grande aiuto. 

Grazie a tutti e, se volete trovarci su twitter, siamo:
@punkrnouis (Ales)
@flowerchilderry (Chiars)

CIAO, AL PROSSIMO CAPITOLO!



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Ed ecco il permesso dell'autrice.

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Capitolo 2
*** I ***


                           I

 

Sei mesi dopo


Harry passeggia nel piccolo villaggio. Cammina tra la sua gente e rivolge loro sorrisi e saluti calorosi. Adora scendere al mercato e fare amicizia. Ed è per questo che tutti pensano che sarà un bravo re.

Compra delle cosucce per se stesso e un paio di regali per i suoi servitori. E’ un uomo dal cuore buono e tratta tutti con assoluto rispetto.

Sta guardando alcuni gioielli per sua madre quando un ragazzina va a sbattere contro di lui. Guarda in basso e incontra un paio di grandi occhi azzurri.

“Daisy! Non devi scappare.” Harry sente dire da una voce acuta. E’ una voce da uomo, ma ha un tono femminile.

“Sono così spiacente. I bambini sono – Oh. Sua maestà.” L’uomo fa un inchino e Harry può sentire le sue guance arrossire. L’uomo è bassino e ha una corporatura formosa. I suoi capelli sono di un bellissimo colore marrone caramello e sono arruffati al modo giusto.

L’uomo si alza di nuovo e Harry intravede i suoi occhi di un blu scintillante. Sono simili a quelli della ragazzina, ma ad Harry piacciono di più.

“Non fa niente. So bene che i bambini possono essere vivaci” dice Harry al ragazzo più basso. Quest’ultimo gli rivolge un piccolo e grazioso sorriso e annuisce leggermente prima di afferrare la bambina e andarsene.

Harry lo guarda allontanarsi – dimenticandosi completamente dei gioielli per sua madre. Scorge il ragazzo andare dietro la bancarella che vende vestiti di ogni genere.

Ci sono altre ragazzine al tavolo e sembrano tutte essere collegate al ragazzo carino con gli occhi azzurri. Harry, senza pensarci, si dirige verso il loro tavolo. Osserva i bellissimi vestiti e le sue dita percorrono lungo il liscio tessuto.

“Li fai tu?” chiede al ragazzo dietro la bancarella. Nota che tutte le ragazze si sono inchinate e il ragazzo si siede più composto.

“No, Altezza. Li fa mia madre. Io vengo a venderli per lei” risponde. Harry aggrotta la fronte quando sente la parola Altezza. Odia quando le persone lo trattano diversamente solo perché fa parte della famiglia reale.

“Sono molto belli” afferma Harry onestamente. Il suo sguardo si sofferma su uno di colore blu chiaro e lo afferra per osservarlo meglio.

“Quanto costano?” chiede e rivolge lo sguardo verso il ragazzo che lo sta osservando scioccato.

“Ne vuole uno? Per lei può essere gratuito. Lo consideri come un regalo dalla famiglia Tomlinson” gli propone. Harry si acciglia e scuote la testa.

“No no. Lo compro. Quanto costa?” chiede ancora una volta.

“Solo una moneta d’argento” lo informa una ragazzina. Sembra essere in metà infanzia e Harry le rivolge un piccolo sorriso.

“Grazie. Te ne do tre per quello” gli dice Harry. Dà alla ragazzina – Daisy – le tre monete e sorride alla famiglia Tomlinson.

“Lo regalerai alla principessa?” chiese la bambina e Harry sogghigna.

“No. Credo di regalarlo a mia madre, lei ama i vestiti” la informa Harry. Lei gli sorride ampiamente.

“Anche mia mamma li adora. Ed è per questo motivo che li crea” gli risponde e Harry s’inginocchia così per poterle parlare più facilmente.

"Dici a tua madre che fa vestiti bellissimi, okay, Principessa?" Harry domanda e guarda come la piccola ragazza arrossisce.
 
"Lo farò" sussurra e un'altra ragazza - uguale d'aspetto - esce da dietro la bancarella.
 
"Principe Harry? Posso essere una principessa anch'io?" domanda timidamente.
 
"Phoebe, torna qui" il ragazzo urla, ma lei guarda Harry con occhi spalancati e innocenti
.
"Certo che puoi. Potete essere tutte le principesse" dice loro e guarda come le ragazze arrossiscono e ridacchiano.
 
Harry sorride e alza lo sguardo per poi accorgersi che il ragazzo lo sta guardando con aria felice.
 
"Grazie, Principe Harry. Hai migliorato la loro giornata" gli dice e Harry avverte una sensazione di calore che gli pervade il corpo.
 
"Non è un problema. Qual è il tuo nome?" domanda Harry e il giovane ragazzo tira fuori le sue mani formalmente.
 
"Sono Louis. Louis Tomlinson" dice e Harry prende la sua mano con gratitudine, apprezzando il tocco della piccola mano di Louis sulla propria.
 
"È stato un piacere incontrarti, Louis. È stato lo stesso un piacere incontrare tutte voi ragazze. Spero di rivedervi" Harry dice loro ed è vero. Spera veramente di rivedere Louis Tomlinson.
Qualcosa dei suoi occhi blu e della sua pelle abbronzata affascina Harry. Fa sentire al principe cose che non dovrebbe sentire, ma non può evitarlo.
 
 ~  
 
"Questo vestito è bellissimo, Harold. Dove hai detto di averlo preso?" chiede sua madre. Ha il vestito addosso e il colore le dona molto.
 
"Al mercato. C’è questa piccola famiglia che li vende" le dice Harry. Continua a guardarsi nello specchio. Gioca con il piccolo colletto e finalmente si gira verso suo figlio.
 
"Qual è il loro nome? Voglio che questa donna faccia tutti i miei vestiti" afferma sua madre. Harry può sentire l'eccitazione crescere dentro di lui. 
 
"Tomlinson. Non so il suo nome. Vivranno nel castello, madre?" domanda attentamente.  
 
Sua madre avanza fino al suo tavolo e sorseggia il suo tè elegantemente.
 
"Certo. Non posso permettere che qualcun altro abbia il mio stesso vestito" dice a suo figlio come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
 
Harry annuisce e lascia la sua stanza. Una volta che è fuori, sorride e pensa alla piccola, felice famiglia così unita. Potrebbe parlare con le ragazze più piccole e giocare con loro.
 
Potrebbe parlare con Louis. Vuole veramente parlare con Louis. Vuole sedersi con Louis e leggere i libri con lui. Vuole solamente Louis.
 
E lui è il principe, così quello che vuole, ottiene.



Ed eccoci qui con il primo capitolo, come vedete più lungo del prologo, di questa ff che è solo una traduzione della storia di gaysicle (su wattpad).
E così Harry sembra sempre più interessato al ragazzo carino dagli occhi azzurri, cosa pensate succederà?

Vi ringraziamo ancora per le belle recensioni che state lasciando e per le visualizzazioni, ci stiamo impegnando molto in questa traduzione e vogliamo che sia perfetta. GRAZIE ANCORA E NON FATEVI PROBLEMI A DARE UN VOSTRO PARERE NELLE RECENSIONI!

Al prossimo capitolo x

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Capitolo 3
*** II ***


                                                               II

Il giorno successivo il Principe Harry si aggira felicemente intorno al castello. Saluta tutti con un allegro "salve" e si offre persino di aiutare Margret in cucina.
 
"Cosa l’ha resa così di buon umore?" domanda Margret. È un'anziana signora, ma fa le migliori paste dell'intero regno.
 
"Non posso essere solamente felice?" risponde Harry. Sta sorridendo come un idiota e Margret non riesce a fare a meno di sorridergli a sua volta.
 
"Suppongo che lei possa. Ora mi aiuti oppure si sposti dal bancone, signore" gli dice. Harry salta dietro il bancone e resta accanto a lei -osservando i biscotti che sta facendo-.
 
Ne prende uno e Margret si gira verso di lui -per rimproverarlo- quando sua figlia entra.
 
"Madre! La nuova famiglia è arrivata" esulta ed Harry lascia il suo biscotto.
 
"Davvero?" domanda. Elizabeth -la figlia di Margret- si inchina quando vede Harry.
 
"Mi dispiace, signore, non l’avevo vista" si scusa velocemente. Harry ruota i suoi occhi.
 
"Elizabeth, non devi inchinarti. È qui la famiglia in questo momento?" domanda e lei si volta verso di lui e annuisce, poi si rigira verso sua madre.
 
"C'è un ragazzo lì, madre. Ha la mia età ed è bellissimo. È più bello dei fiori del giardino, del sole quando tramonta -"
 
"Non ti avvicinare a lui. È mio" Harry la interrompe gelosamente. Non gli piace che lei pensi che sia bellissimo -anche se lo è- lui è così bello.
 
"Suo? Lui ha bisogno di una brava ragazza come me. In più, Lei ha bisogno di trovare una principessa, Principe Harry" gli dice Elizabeth. Harry si acciglia e guarda tra le due donne. Margret sta guardando Harry tristemente - lei sa che non gli piacciono le donne - e Elizabeth sta sorridendo trionfalmente.
 
"È mio" continua Harry risultando infantile. Elizabeth sta per ribadire ma Harry alza la sua mano -facendola stare zitta.
 
"Stai litigando con il principe?" domanda. Elizabeth si zittisce e adesso Harry sorride trionfalmente.
 
"Vi vedrò più tardi. Ho una famiglia da salutare" Si congeda. Elizabeth s'imbroncia, ma non dice una parola.
Harry cammina nel castello frettolosamente, cercando la famiglia. La scorge sulle scale - in una stanza vuota.
 
"Lavorerà qui, signora Tomlinson. I suoi figli potranno andare a scuola e lei potrà dormire nella camera dei domestici" la informa la madre di Harry. Vede Louis e le sue piccole sorelline guardare la regina in soggezione.
 
"Buongiorno, madre" saluta Harry.
 
I Tomlinson si girano e si inchinano davanti a lui. Rivolge loro un sorriso tirato - odia veramente le persone che si inchinano - e si rigira verso sua madre.
 
"Cosa ne pensi del figlio più grande? Sembra troppo grande per la scuola" Harry le fa presente. Louis lo guarda ed Harry gli rivolge un sorriso amichevole. I suoi occhi sono di un blu così chiaro oggi ed Harry deve concordare con Elizabeth riguardo la sua bellezza.
 
"Oh sì. Può lavorare nel castello"  sua madre conclude facilmente.
Harry si acciglia, non gradendo quell'idea.
 
"Potrebbe anche lavorare per me. Ho bisogno qualcuno che sistemi i miei libri e dia da mangiare al mio cavallo" dice Harry a sua madre. La stanza si fa silenziosa e la regina riflette sulla proposta di suo figlio. 
 
"Hai bisogno di prepararlo. Puoi iniziare oggi. Dov'è Elizabeth?" domanda sua madre. Qualcuno corre giù dalle scale per raggiungerla e Harry cammina verso Louis.
 
"Ciao, Louis" Harry lo saluta calorosamente. Louis sembra nervoso sotto il suo sguardo, ma gli rivolge un piccolo sorriso.
 
"Buongiorno, Principe Harry" saluta. Harry vuole dirgli di chiamarlo solamente "Harry". Lo farà quando lascerà lo sguardo vigile della madre.
 
"Andiamo nella mia stanza" gli dice Harry. Louis annuisce e lo segue fuori dalla grande stanza. Camminano nell'atrio silenziosamente e Harry nota come Louis sembri in completo shock.
 
"Abbiamo un sacco di inutili cianfrusaglie" finalmente Harry parla. Louis lo guarda - sembrando meno nervoso - e sorride.
 
"Vorrei avere tutte queste cose" gli dice Louis. Harry può sentire i suoi battiti aumentare per come sia perfetto questo ragazzo.
 
"Puoi. Sono tue ora" gli dice Harry. Louis si ferma e lo fissa con occhi spalancati.
 
 
"Oh no, signore. Sono suoi. Io sono solo un domestico" gli dice Louis e Harry scuote la sua testa.
 
"Non chiamarmi "signore" o "Principe" ed ho detto che sono tuoi adesso e quindi lo sono" gli dice Harry. Louis annuisce lentamente ed entrambi continuano a camminare lungo l'atrio.
 
“Hai una bella famiglia, Louis” dice Harry e vede Louis sorridere timidamente.

“Lo so. Anche la tua è adorabile, signor Styles” - Harry alza gli occhi al cielo – “Tua sorella è così bella”  continua Louis. Harry sente la gelosia pervaderlo ancora una volta.

“Sì, è vero. Ed è anche molto dolce” aggiunge Harry – cercando di nascondere la gelosia. Finalmente entrano nella camera di Harry e quest’ultimo gli indica il proprio letto.

“Siediti” gli dice. Louis si dirige verso il letto con esitazione e si siede con cautela. 

“Sei così buono per essere un principe. Pensavo saresti stato arrogante. Non che tu lo sia! Non lo sei” affretta Louis. Le sue guance si scuriscono e i suoi occhi sono spalancati. Harry ridacchia e si appoggia al muro.

“Capisco. Il marito di mia sorella è arrogante. Non mi piace per niente” confessa Harry a Louis. Quest’ultimo abbassa lo sguardo, le sue guance sono ancora arrossate.

“Come è possibile che Lei sia così generoso, ricco e bello?” bisbiglia Louis. Harry suppone che non avrebbe dovuto sentirlo, ma lo fa. Harry sente le sue guance arrossarsi e abbassa gli occhi verso il pavimento.

“Non sono molto generoso, Louis. Nemmeno bello. Però sono ricco, ma ciò non mi rende meglio di chiunque altro” dice Harry. Louis solleva la testa e fissa Harry con un’espressione che quest’ultimo non riesce a decifrare.

“Beh, io credo Lei sia gentile e bello” gli dice semplicemente. Le guance di Harry scuriscono sempre di più e si volta verso l’armadio.

“Beh, Louis, dovremmo iniziare a sgomberare i miei abiti. Ho così tante cose e ho bisogno di sbarazzarmene” lo informa Harry. Sente Louis dirigersi nella sua direzione e sente il suo calore accanto a lui.

“Iniziamo” dice Louis sfoggiando un ampio sorriso.

I due ragazzi trascorrono il pomeriggio spargendo vestiti per tutta la stanza. Harry lascia che Louis provi alcuni dei suoi abiti e ridacchiano per quanto gli stiano larghi. Harry ha così tanti abiti e decide di darne alcuni a Louis.

“Devi indossare qualcosa. Specialmente in occasione dei balli” gli dice Harry. Louis sta indossando un soprabito reale blu e Harry sorride perché gli sta benissimo.

“Non posso indossare i tuoi vestiti, Harry” dice Louis. Enfatizza il nome ‘Harry’. Sorride perché è così che Louis gli si rivolga. Semplicemente Harry.

“Puoi se ti do il permesso di farlo. Il soprabito ti dona molto. Riesco perfino a trovare dei pantaloni che si abbinino” afferma Harry. Louis abbassa lo sguardo verso il costoso soprabito, mentre Harry è alla ricerca dei pantaloni.

“Ah! Eccoli. Indossali” Harry glieli passa. Louis velocemente si toglie quelli vecchi e infila i nuovi.

Harry dimentica come ci si respiri per un secondo perché Louis sembra davvero un principe. Sta troppo bene e Harry desidera così tanto questo ragazzo che il cuore inizia a fargli male. Harry gli si avvicina e inizia a sistemargli il colletto del soprabito.

Sono così vicini e tutto ciò che Harry desidera, è appoggiare le sue labbra su quelle di Louis. Sa che suo padre lo bandirebbe, sa che è sbagliato, ma lo desidera. Lo desidera così tanto.

“Sembri un principe, Louis. Un principe molto bello e attraente” confessa Harry. La sua voce è bassa e profonda. Louis fissa le labbra di Harry ed è ciò di cui Harry ha bisogno prima di avvicinarsi lentamente.

Si avvicina alle labbra di Louis – per vedere se l’avesse respinto – e riesce a sentire il respiro tremante del ragazzo. Harry sente il suo cuore battere un miglio al minuto e si avvicina sempre di più, sempre di più e…

La porta della sua stanza si apre e si sente uno stridio stupefatto. I ragazzi si dividono e alla porta è Margret con i biscotti.

“Mi scusi, Altezza. Non volevo interrompere. Mi dispiace” farfuglia lei. Harry è infastidito, ma non vuole essere scortese con Margret. Non lo sapeva.

“Non fa niente, Margret. Grazie per i biscotti” le dice Harry. Annuisce e li appoggia sulla sua scrivania. Lo raggiunge e fa in modo che Harry si abbassi alla sua altezza.

“Non lo dirò a suo padre. Stia più attento, principe Harry”

Dopo di ché, esce dalla stanza e finalmente chiude la porta alle sue spalle. Louis è ancora in piedi al centro della stanza, sbalordito.

Harry tossisce e cattura la sua attenzione.

“Ci sono i biscotti” gli dice. Louis annuisce e li raggiunge. Ne afferra uno con cura e lo appoggia tra le sue soffici labbra rosa. 

“Mi dispiace” dice Harry. Non vuole che Louis si senta a disagio.

“A me no” risponde Louis.

Harry ridacchia guardando il vassoio di biscotti, amando che quella risposta gli avesse fatto battere il cuore così velocemente e capovolgere il suo stomaco.

“Beh, allora nemmeno a me. Non sono per niente dispiaciuto” dice Harry e Louis gli rivolge lo sguardo e sul suo viso appare un leggero rossore e un timido sorriso.

“Bene. Posso andare a controllare mia mamma, Harry?” chiede Louis. Harry annuisce e gli porge il vassoio di biscotti.

“Dalli a tua madre e alle tue sorelle” gli offre. Louis sorride e annuisce di nuovo. Esce dalla stanza silenziosamente e rimane Harry da solo.

Comunque non gli importa. Desidera solo un bellissimo ragazzo dagli occhi azzurri.





Ed eccoci qui con un nuovo capitolo di Royal!

Sembra che Harry sia davvero preso da Louis e quest'ultimo ricambia il suo sentimento, secondo voi? Siamo ancora al secondo capitolo e i due ragazzi già non riescono a starsi lontano. Cosa succederà?

Non smetteremo mai di dirlo, grazie per le recensioni e i complimenti che ci state facendo per la traduzione! La storia è ancora all'inizio, ma diventerà molto più interessante.

Ci stiamo allungando troppo, al prossimo capitolo!


 

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Capitolo 4
*** III ***


                                     III
 
Il Principe Harry e Louis sono nella carrozza di Harry in viaggio per il regno di Gemma. Hanno appena lasciato il castello della Principessa Vanessa – il padre di Harry dice loro di fermarsi – e i due ragazzi si trovano a loro agio lontano da tutti. I genitori di Harry sono nella carrozza davanti la loro.

“Sei felice di incontrare mia sorella?” domanda Harry, Louis lo guarda e sorride.

“Sì. Ma sono anche nervoso. E se non le piacessi?” si preoccupa Louis. Harry alza gli occhi al cielo e stringe la mano di Louis. Quella è diventata una cosa tra di loro.
Louis adesso lavora da una settimana e durante quel lasso di tempo i ragazzi sono diventati inseparabili. Harry porta Louis dappertutto e quest’ultimo è felice di seguirlo.

“Le piacerai. Cosa non potrebbe piacerle?” replica Harry e Louis arrossisce. Harry si sente orgoglioso di riuscir a far arrossire Louis.

“Riesco a pensare ad alcune cose” Louis gli dice. Harry scuote la testa e porta la piccola mano di Louis alle sue labbra.

“Io no” dice Harry e Louis arrossisce ancora di più. Harry avvicina il minuto ragazzo a sé – semplicemente amando il modo in cui i loro corpi combaciano.

“Come ti è sembrata la Principessa Vanessa?” chiede Harry. Gli piace ascoltare i pareri di Louis sulle principesse.

“Era scortese. La Principessa Selene è stata la migliore anche se era irritabile” commenta Louis. Harry ridacchia e abbassa lo sguardo verso il suo amico.

“Con chi pensi che io debba stare?” chiede e Louis alza lo sguardo verso di lui. Mantengono il contatto visivo e nessuno dei due pronuncia una parola.

Harry può sentire il suo cuore battere all’impazzata nel petto, dicendogli che dovrebbe stare con Louis.

“Non posso dire chi sto pensando. Sono solo un servo, la mia opinione non conta” dice Louis e allontana lo sguardo da Harry. Quest’ultimo s’acciglia e fa sì che Louis si volti di nuovo verso di lui.

“Non sei solo un servitore. Sei speciale e voglio il tuo parere” afferma Harry. Louis mantiene lo sguardo verso il basso e rifiuta di alzare lo sguardo.

“Louis” sussurra Harry. Vuole solo che Louis lo guardi.

“Elizabeth vuole che esca con lei” dichiara finalmente Louis e non è ciò che Harry vorrebbe sentire. Quest’ultimo allontana la sua mano da quella di Louis e lo fissa.

“Che hai detto?” farfuglia Harry e Louis finalmente guarda in alto.

“Credo di piacerle” Louis continua e Harry si volta per guardare fuori dalla finestra.

“Le piaci” mormora Harry con amarezza. “Crede tu sia simpatico e intelligente. Dice che tu sia più bello dei fiori e dei tramonti. E’ follemente innamorata” ammette Harry. Riesce a sentire il suo cuori rompersi in mille pezzi al pensiero di loro due insieme.

Conosce questo ragazzo da una settimana e già lo desidera. Vuole che lo baci e lo stringa a sé. Vuole danzare insieme lui, ma anche andare a cavallo con lui.

“E tu lo pensi?” bisbiglia Louis. Harry si volta e osserva Louis confuso.

“Cosa?”

“Pensi che io sia simpatico e intelligente e più bello dei fiori e dei tramonti?” chiede Louis tutto d’un fiato.

Harry deglutisce e annuisce perché  non si fida della sua voce. Continua ad annuire quando si sporge in avanti, avvicinandosi a Louis.

“Sì. Penso che tu sia molto più di ciò” sussurra Harry – insicuro di parlare più forte per paura che il momento s’interrompa.

Harry vuole baciarlo sulle labbra, ma, invece, si sporge in avanti e lo bacia sulla fronte. Harry sa che vuole baciare Louis come si deve, ma i ragazzi non baciano i ragazzi.

Louis chiude gli occhi e lascia che le labbra di Harry rimangano il più del necessario sulla sua pelle. Harry finalmente si allontana e tiene lo sgurdo fisso negli occhi di Louis.

“Non uscire Elizabeth fuori” lo avvisa Harry.

“Non intendevo farlo, signore” risponde Louis. Harry s’acciglia.

“Ti ho detto di smetterla di chiamarmi così” si lamenta Harry e Louis ammicca.

“Mi scusi, signore. Non succederà più, signore” Louis ridacchia e Harry rotea lo sguardo affettuosamente.

“Ti farò riportare al castello se continui ad infastidirmi” dice Harry.

“Così poi potrò portare Elizabeth fuori” replica Louis sfacciatamente. Harry poggia Louis sul suo grembo e avvolge le sue braccia intorno al ragazzo.

Louis ridacchia e cerca di liberarsi dalle braccia di Harry, ma quest’ultimo stringe ancora di più la sua presa.

“Sei mio” sussurra Harry nel suo orecchio. I brividi di Louis non sono causati dal freddo. Smette di dimenarsi e appoggia la sua testa sulla spalla di Harry.

“Tuo? E se non volessi essere tuo?” domanda Louis. Harry porta le sue braccia intorno alla vita di Louis. Quest’ultimo sente freddo e aggrotta la fronte.

“E allora non dovresti esserlo” gli dice Harry e Louis continua ad accigliarsi. Porta le braccia di Harry intorno a sé e si accoccola sul caldo corpo di Harry.

“Bene, voglio esserlo. Voglio essere tuo” Louis dichiara in verità.

Harry sorride e strofina il naso sul grembo del ragazzo. Entrambi i ragazzi si siedono con piacere in quel modo.

La carrozza presto si ferma all’improvviso davanti a un altro enorme castello e Louis è costretto a spostarsi da Harry. Quest’ultimo sorride tristemente ed esce dalla carrozza – Louis proprio dietro di lui.

Louis sa che deve darsi una regolata quando ci sono altre persone. Non può scherzare e ridere come fa con Harry.

“Harry! Mi sei mancato!” urla Gemma. Lo raggiunge e abbraccia suo fratello che ricambia l’abbraccio in pieno.

“Gemma, sei bellissima” Harry si complimenta. Lei
sorride e fa una  piccola piroetta per tutti.

Harry ascolta suo padre parlare al marito di Gemma e prendere posto vicino a Gemma. Harry indietreggia e affianca Louis.

“Stanotte sarà divertente” promette Louis ad Harry. Quest’ultimo gli rivolge semplicemente un sorriso di gratitudine e tutti si dirigono all’interno.
 
“Hai già trovato una moglie, Harold?” chiede Walter – il marito di Gemma. Harry digrigna i denti. Odia quando qualcuno, oltre sua madre, lo chiami in quel modo.

“No. Sono ancora alla ricerca di una” lo informa Harry. Il suo tono di voce mostra fastidio e riesce a far nascere un  sorrisetto sul viso di Water.

“Tuo padre mi ha detto che non desideri una principessa. Vuoi sposare un principe?” ridacchia Walter. Il padre di Harry si unisce alla risata, ma gli altri rimangono in silenzio.

“E se lo facessi?” replica Harry sulla difensiva. E’ altamente consapevole che tutti lo stanno osservando – specialmente Louis.

“Harold, Harold, Harold. I ragazzi non sposano i ragazzi. E’ disgustoso e sbagliato. Ho sempre saputo che tu fossi strano. O sposi una principessa o lasci il regno, pazzo” gli dice Walter duramente. Gemma lo guarda incredula.

“Walter! Non parlare a mio fratello in quel modo” lo rimprovera lei. Harry lo fissa semplicemente in shock.

“Ma è la realtà, Gemma! Come puoi difenderlo?” urla indietro Walter. All’improvviso Harry si alza da tavola e esce dalla stanza. Cammina lungo le enormi sale decorate ed entra in una piccola stanza.

La stanza è spoglia e Harry si siede sul pavimento accovacciandosi su se stesso. Odia Walter e suo padre. Non è un pazzo.

La porta si apre dietro di lui e si volta per guardare il viso preoccupato di Louis. Quando quest’ultimo individua Harry, si affretta e lo stringe a sé.

“Harry? Va tutto bene?” la parole di Louis timidamente escono dalla sua bocca. Non ha detto una parola da quando sono arrivati.

“No” gli confessa Harry onestamente. Harry si lascia avvolgere facilmente dalle braccia di Louis e si lascia confortare da lui. Louis infila le dita nei capelli di Harry e gli canticchia un motivetto.

La porta cigola - nessuno dei due se ne accorge – e Gemma entra nella stanza. Se n’era andata dopo aver rimproverato suo marito e suo padre – lasciando sua madre scioccata.

Osserva un piccolo uomo stringere suo fratello e sembra confortarlo. Harry sembra a suo agio nelle braccia del ragazzo e Gemma sorride.

Non ha mai avuto problemi con le scelte amorose di Harry. Ha una mente molto aperta, diversamente dai suoi genitori. Vuole solo che il suo fratellino sia felice.

“Harry?” dice finalmente. I due ragazzi si allontanano velocemente ma Gemma nota come Harry sposta la sua mano così che possano ancora toccarsi.

“Mi dispiace Gemma. Non intendevo rovinare la cena” dice Harry. Louis guarda il pavimento non sentendosi degno di stare in presenza del principe e l’attuale regina insieme.

“Non fa niente, Harry. Walter è stato scortese. Chi è lui?” fa cenno a Louis. Nota il modo in cui Harry lo guarda. L’espressione di Harry si addolcisce e un sincero sorriso appare sulle sue labbra.

“E’ Louis. E’ il mio servitore” spiega Harry a sua sorella. Louis le rivolge un timido sorriso e si alza così che possa fare un inchino.

“Salve, regina. Sono onorato di incontrarla” dice formalmente. Harry lo osserva felicemente e Gemma non riesce a fare a meno di sorridere.

“Ciao Louis. Sembri davvero un bell’uomo. Ti dispiacerebbe se parlassi da solo con mio fratello?” gli chiede. Harry si acciglia e si alza così che possa afferrare il ragazzo.

“Perché deve andarsene? domanda Harry. Vuole che Louis rimanga con lui.

“Può tornare di nuovo.. Voglio solo parlare con te” ripete Gemma.

“Me ne vado” Louis parla apertamente. Salta fuori dalle braccia di Harry e cammina verso la porta. Si inchina prima di andarsene e poi chiude la porta risolutamente alle sue spalle.

I fratelli si fissano a lungo. Harry non sa cosa dire e Gemma non riesce a trovare le parole giuste.

“E’ il tuo servitore?” chiede lei finalmente. Harry fa un cenno col capo.

“Solo il tuo servitore?” Gemma chiede più informazioni. Harry abbassa lo sguardo verso i suoi piedi non rispondendo.

“Sembra una persona amorevole, ma Harry. E’ un servitore ed è un ragazzo. Nostro padre preferirebbe vederti morto che con lui” prova Gemma. Harry la fissa e i suoi occhi velati di lacrime.

“E’ così gentile con me, Gem. Tu te ne sei andata ed io ora non ho nessuno. Io piaccio a lui e lui piace a me. Perché è così sbagliato?” piange Harry. Gemma si affretta a raggiungerlo e abbraccia forte suo fratello. Lei strofina la sua mano sulla schiena di Harry e lascia che le sue lacrime bagnino il vestito.

“Non è sbagliato, Harry. Non piangere” implora Gemma. Harry tira su con il naso un’ultima volta e si allontana.

“Dov’è la tua corona?” domanda Gemma. Fino a quel momento lei non aveva mai notato che Harry non la portasse.

“Non mi piace indossarla. Non mi piace essere un principe” le dichiara Harry. Non indossa mai la sua corona quando è nel regno, ma Gemma pensa che avrebbe dovuto indossarla nel suo.

“Non fa niente. Neanche a me alcune volte piace essere una regina. Andrà tutto bene, Harry. Lo prometto” lo rassicura Gemma. Non è sicura se sia vero, ma glielo promette comunque.

“Okay. Ti credo. Anche se voglio andamene” confessa e Gemma annuisce in comprensione.

“Dirò a mamma e papà che tu e Louis ve ne siete andati” dice. Harry la ringrazia e trova Louis nel corridoio.

“Andiamocene, Louis. Andiamo a casa” lo informa Harry. Segue Harry con piacere fuori dalla porta – rivolgendo a Gemma un ultimo saluto.

Entrano nella carrozza e Harry appoggia la testa sulla spalla di Louis. Sentono il rumore degli zoccoli del cavallo colpire il pavimento e Louis sente il respiro di Harry uscire fuori in sbuffi sul suo collo.

“Mi dispiace che la tua famiglia sia stata scortese con te” Louis finalmente interrompe il silenzio.

Harry si avvicina così che il suo viso la sia nascosto dietro il collo di Louis.

“Non fa niente. Ci sono abituato” Harry sussurra. Louis aggrotta la fronte e si sposta così che possa vedere il viso di Harry.

Harry è ferito dal fatto che Louis si sia spostato ma si trattiene dal mostrarlo.

“Fanno sempre così?” domanda Louis. Harry si morde il labbro e annuisce tristemente. La sua famiglia è molto meschina. Devono sembrare perfetti ed Harry non lo è.

“Harry…” dice Louis dolcemente. Harry sembra sul punto di piangere e, a quella scena, Louis sente il suo cuore rompersi.

“Posso semplicemente stendermi su di te e dormire? Sono molto stanco” chiede Harry. Louis avvicina il principe a sé e lascia appoggiare la sua testa alla sua spalla.

Louis avvolge in modo protettivo un braccio intorno a lui ed Harry sorride. Si sente a proprio agio e al sicuro con Louis. Louis appoggia la sua testa su Harry ed entrambi si addormentano serenamente.

E se Margret li sorprende addormentati, abbracciati l’uno all’altro che si tengono per mano quando ritornano al castello – beh, nessuno deve saperlo.




Ed eccoci con un altro capitolo, anche se in un ritardo mostruoso!
Ci abbiamo messo davvero molto ad aggiornare perché in questi ultimi tempi siamo molto occupate con i compiti, famiglia e i preparativi per Londra (sì, partiremo il 16 settembre E SIAMO FELICISSIME!).
Anyway ci siamo accorte che ci sono un sacco di ripetizioni nella ff originale e le descrizioni scarseggiano, quindi volevamo sapere se per voi vale la pena continuare la storia o meno perché, a nostro parere, la trama è davvero carina e originale, anche se il modo in cui è scritta lascia un po' a desiderare.
Come sempre, fateci sapere cosa ne pensate nei commenti e grazie a tutti per l'appoggio che ci state mostrando!

AL PROSSIMO CAPITOLO!

 

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