Guerra per i dominatori. di cricrifanficlover01 (/viewuser.php?uid=790630)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10. ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 1 *** Capitolo 1. ***
Capitolo 1. [ narratore
esterno ]
“Ahhh!
Maledizione!” gridò una
voce da casa sua, poco prima che la porta si infuocasse davanti agli
occhi di Hiccup, Astrid e tutti gli altri cavalieri, i quali avevano
23 anni.
Stephenie, la prescelta del
fuoco,
nonché proprietaria di quella casa la cui porta in quel
momento
stava andando a fuoco, camminò fuori casa pestando la terra
con
furia, con gli occhi rossi iridescenti e i capelli castani infuocati,
segno che era irosa.
“Ora che cosa le
sarà successo?”
chiese Hiccup ad Astrid, guardando la ragazza allontanarsi.
Nessuno osava avvicinarsi a
lei
quand'era in quello stato. Nessuno tranne..
Stephenie si
ritrovò bloccata da due
braccia salde e muscolose. “Stephenie, fermati.”
disse quella
persona, con voce calma.
Stephenie
sospirò. “Lasciami andare,
Will.” disse lei, contraria a ciò che stava
facendo il suo
ragazzo.
“Non ti
lascerò incendiare mezza
Berk di nuovo.” disse lui, ridendo.
“Ho detto
LASCIAMI ANDARE!” disse
lei, strattonandolo per liberarsi dalla sua presa, non riuscendoci
comunque.
“Cos'è
successo?” chiese Will,
guardandola negli occhi, che lei teneva bassi.
Li alzò,
incontrando quelli castani
del fidanzato e lasciando che anche i suoi tornarono del loro comune
colore.
“Come ci
riesce?” chiese Astrid
ridendo, riferendosi al '' far-ritornare-in-sè '' Stephenie.
Lei alzò il
braccio sinistro, su cui
c'era inciso un taglio profondo.
William sospirò.
“Di nuovo?”
chiese, cercando di essere serio, senza riuscirci. Stephenie
portò
lo sguardo sull'altro braccio, dove c'era una cicatrice. Stesso
taglio, un mese prima.
“Uhm..cosa stai
combinando con
quell'ascia?” chiese lui, poggiando una mano sul taglio
ancora
sanguinante.
“Spada.”
lo corresse lei. “Nulla.”
rispose poi, guardandolo.
“Senti, non sono
un mago..o meglio,
uno stregone.” disse, ridendo quasi con malvagità.
[lol]
Lasciò il
braccio di Stephenie ancora
sanguinante, non riuscendo a fare niente con le sue '' doti '' di
guardiano dei prescelti.
Lei se lo
guardò, alzando le spalle e
passando vicino a Will, il quale la fermò di nuovo.
“No.” disse,
questa volta davvero serio.
Stepphi scoppiò
a ridere, correndo
via.
“In ogni
modo...” disse Astrid,
lasciando stare quella strana coppia e girandosi verso la casa di
Stephenie, in fuoco. “..meglio scoprire cosa stava
facendo.”
concluse.
I cavalieri entrarono nella
casa della
dominatrice, guardando in giro. Non c'era nulla fuori posto, a parte
il fatto che tutto stava bruciando. Entrarono nella sua camera,
trovando una serie di carte rimaste incredibilmente intatte.
Hiccup si sedette al suo
tavolo,
osservando attentamente disegni e scritte.
“Si narra che
nell'isola dei
dominatori siano stati catturati più di 5000 dominatori, per
essere
sacrificati al posto dei prescelti. Ogni anno vengono sacrificati 10
di loro.” Hiccup continuò a leggere, sentendosi
gelare il sangue.
“Fino a quando i prescelti degli elementi non andranno
lì, i
sacrifici continueranno.”
Astrid spalancò
gli occhi, osservando
attentamente la stanza di Stephenie, coperta di tagli da asce, spade,
pugnali e altre armi.
“Sono contro i
prescelti, un po'
com'era Aaron, il padre di Will.” disse ancora Hiccup,
cercando di
capire la situazione.
“Ci vuole
andare!” esclamò Astrid,
capendo all'improvviso.
“Lo penso
anch'io..” disse Hiccup,
guardandola. “ Vuole salvare i dominatori, forse offrendosi a
loro.”
“ Che mi dici di
questi? Del taglio
sul braccio e tutto il resto?” chiese Astrid, indicando la
stanza
di Stephenie a Hiccup.
“Allora vuole
combattere.” disse
lui, sicuro di tutto ciò.
Uscirono in fretta dalla
casa della
ragazza, ritrovandola lì fuori, con una fasciatura sul
braccio,
seduta accanto a Will.
“Dovremmo
dirglielo o lasciare che
sia lei a dirglielo?” chiese Astrid, guardandoli.
Era incredibile quanto
quella ragazza
lasciasse che la giustizia si impadronisse della sua vita. Amava
Will, l'aveva dimostrato più di una volta, ora stava vicino
a lui
sorridendo, non preoccupandosi del futuro, minimamente.
“Grazie.”
disse la ragazza di
fuoco, avvicinandosi al fidanzato e stampandogli un bacio sulle
labbra. Poi si diresse verso casa sua, guardandola mentre l'incendio
si faceva sempre più grande.
“Beh, che fate
lì impalati?”
chiese lei, guardando i ragazzi davanti a lei.
Con l'aiuto dei draghi
riuscirono a
portare la quantità d'acqua necessaria per spegnere tutto il
fuoco.
“Il tuo
fuocherello brucia bene. Che
ne dici di venire con noi quando facciamo esplodere le case con Rutto
e Vomito?” chiese Testa di Tufo a Stephenie.
Stephenie sorrise ai
gemelli. “Mi
dispiace, ho cose più importanti a cui pensare ultimamente,
ma...mi
sarebbe piaciuto.” rispose lei, rattristendo i gemelli, ma
non
facendoci caso più di tanto.
Will andò via,
salutando Stepphi un
attimo prima.
“Stepphi...”
la fermò Astrid,
prima che entrasse in casa sua. “Vuoi andare a liberare i
dominatori?” chiese ancora.
“Voi come fate a
saperlo?” chiese
lei, girandosi verso di loro e guardandoli, aspettandosi una
risposta.
Non ricevendola, entrò nella sua casa, dirigendosi in
camera sua e vedendo le sue carte sparse in un ordine diverso
rispetto a quello in cui le aveva lasciate. Strinse i pugni,
arrabbiata con i cavalieri.
Uscì di nuovo
dalla casa, guardando
Hiccup e Astrid. “Non avevate nessun diritto di entrare in
casa mia
e rovistare tra le MIE carte!” disse.
“Siamo tuoi
amici! Possiamo almeno
preoccuparci per te o..” disse Astrid.
“No! So cosa
faccio.” rispose lei.
Poi si girò, pensando di voler rientrare in casa, ma
fermandosi poco
prima. “Ditelo a William e siete morti.”
riferì, poi continuò a
camminare, entrando in casa e lasciando stare il fatto che fosse
senza porta.
Era una ragazza strana.
Aveva
dimostrato di essere simpatica, con un buon senso dell'umorismo, ma
dava importanza molto più al lato guerriero di lei. Era
cresciuta
come una guerriera, non poteva negare il passato. Poteva cambiare, ma
probabilmente non ne aveva intenzione. Ciò che faceva era
per
salvare vite. Un animo buono. Avrebbe fatto di tutto per altre
persone, anche sconosciute, se bisognose di aiuto; persino morire.
I cavalieri andarono via di
lì,
cercando di dimenticare tutto ciò che avevano scoperto. Non
potevano
riuscirci, ma dovevano provarci, perlomeno.
Stephenie
continuò il suo
''allenamento'', cercando di pensare a qualunque modo per abbattere
le persone le quali tenevano prigionieri quei dominatori.
“Devono essere
davvero tanti...”
disse poi, sospirando. Non poteva riuscirci da sola.
Cominciò a
pensare alla possibile richiesta da parte sua per i ragazzi, poteva
chiedergli di aiutarla.
No, non mi
aiuteranno mai.
Guardò in giro
nella sua stanza
distrutta senza un motivo, poi si sedette al suo tavolo, ma non per
molto.
“Cosa cavolo
è successo qui?!?”
chiese una voce isterica che conosceva molto molto bene.
“Stepphi!”
gridò ancora, correndo in tutta fretta verso la camera della
ragazza.
“Uhm..si?”
chiese lei, alzando la
testa.
“E' colpa tua,
vero?” chiese
l'altra, guardandola con occhi preoccupati. Ogni giorno si
preoccupava sempre di più per lei..era come se stesse
cambiando.
“Si..non
preoccuparti, Katinne.”
disse lei, alzandosi e abbracciando la sorella. Sentì i suoi
lunghissimi capelli rossi posarsi sulle sue braccia. Le piacevano i
capelli di sua sorella. Il colore che le ricordava il fuoco, la
lunghezza incomparabile con quella dei suoi capelli..era
semplicemente affascinata da essi. Aveva sempre, sempre voluto dei
capelli lunghi, lisci e vellutati come quelli, ma non era possibile.
Primo perché odiava tremendamente i suoi capelli e non
sarebbe mai
stata capace di mantenerli così lunghi, secondo
perché i suoi non
erano lisci, affatto.
Si separarono, Katrinne la
guardò
negli occhi castani, naturali.
“Va tutto bene,
non preoccuparti.”
disse ancora la più piccola, sorridendo.
ANGOLO AUTRICE :
I need a
hero, to save me now, I
need a hero ( save me now ) I need a hero, to save my life, a hero'll
save me ( just in time ). -Skillet, Hero.
Ed ecco
la quarta fanfiction
della catena “Dominatori degli elementi”!
Interessante? Ditemelo
in una recensione, sempre se volete.
Dato che
è passato tanto tempo
volevo rimettere in chiaro alcune cose :
Stephenie
è un anno più piccola
dei cavalieri di Berk, quindi dato che loro ne hanno 23, lei ne ha
22. Veloce ri-descrizione : Stepphi ( soprannome ) ha capelli e occhi
castani, è la dominatrice prescelta del fuoco, quando usa i
suoi
poteri di dominatrice gli occhi diventano rossi iridescenti e i
capelli si infuocano ( solo sulle punte ). [ se volete altre
informazioni che non ricordate, andatevi a leggere la ff
“Dominatori
degli elementi, tanto è piccola e ha solo 11 capitoli ]
William (
soprannome Will ) è il
fidanzato di Stepphi, ha 24 anni ed è il guardiano dei
prescelti (
domina tutti gli elementi )
Katrinne
è la sorella adottiva
di Stepphi, un anno più grande di lei ( 23 anni ), capelli
rossi
lunghi fino alle caviglie e occhi azzurri.
Per altre
informazioni, che credo
non vi servano, questo era solo un riepilogo di tutto, rileggetevi la
mia seconda ff, come ho detto prima.
Se volete
sapere come curiosità
da dove ho preso l'idea di dominatori degli elementi..da Avatar-la
leggenda di Aang, che vi consiglio assolutamente di vedere se non
l'avete già fatto; è stata una parte della mia
infanzia.
E...niente,
non so proprio che
dirvi XD
Stephenie
è vestita un po' come
Clary in”Shadowhunter : città di ossa”,
sempre se l'avete
visto...andate a vedervelo se non l'avete fatto *_*
E per una
volta non so proprio
che dirvi...LOL
Tu che
stai leggendo * prende il
Death note * ( il Death note è dove appunto la lista delle
“cattive
persone” ) ti conviene farmi capire che stai leggendo o ti
aggiungo
alla lista.
Si, avevo
detto che [ a hero
gonna save me just in tiiime ( sorry, stavo giusto ascoltando hero
degli skillet ) ] ero nella lista “cattive
persone”, infatti sono
già morta...e ho incontrato già taaante persone...
Vabbè,
ora me ne vado, che
nessuno mi vuole. LOL
#inooutbycricri
: ( è una sorta
di nuova domanda, invece di una domanda qualunque vi chiedo se siete
in o out ) siete in se ascoltate gli Skillet.
#cricririspostaalinooutbycricri(?):
absolutely in, Gods!
By
cricrina01.
Ps.voglio
proprio vedere quanti
out -.-
Ps2.
Andate ora ad ascoltarli.
ORA!
Ps3. Ps
inutile perché comunque
non ho niente da dire...LOL.
|
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Capitolo 2 *** Capitolo 2. ***
Capitolo 2.
“So che devo
preoccuparmi,
Stephenie.” disse l'altra, allontanandosi lentamente e poi
avvicinandosi di scatto, afferrando alcune carte dal tavolo della
sorella.
“No!”
esclamò Stephenie, cercando
di riprendere i fogli, ma senza riuscirci.
La rossa
cominciò a leggerli, restando
sempre più shockata. Poi prese uno dei fogli e lo
puntò davanti
alla sorella, mostrandole il contenuto. “Cos'è
questo?” chiese,
guardandola preoccupata.
“Niente,
solo..del materiale che mi
ha dato Will.” rispose la mora.
“Stephenie..io
sono tua sorella. Non
dovresti mentirmi.” disse Katinne.
“Teoricamente non
lo sei..” disse
ancora Stephenenie.
Katrinne la
guardò allibita, poi si
girò verso la porta e prese a camminare, ignorando tutto
ciò che le
aveva detto la sorella. Come poteva non considerarla tale? Non era
del suo stesso sangue, ma avevano sempre vissuto insieme e lei
l'aveva anche protetta dalla morte.
Intanto Stephenie stava
sistemando le
carte al loro posto di nuovo. Ormai il numero di persone le quali
avevano scoperto ciò che voleva fare era cresciuto davvero
tanto e
non poteva tenere ancora a lungo quel segreto. Sospirò,
prendendo un
pugnale, il suo pugnale, e legandolo alla cintura di pelle. In quel
momento vestiva con una semplice maglia a maniche corte, le quali si
fermavano sopra il gomito, scoprendo le numerose cicatrici sulle
braccia, la maglia era di colore indaco, molto scuro; poi aveva dei
pantaloni aderenti, ma non quanto i leggins, quasi una copia dei
jeans, ma più elastici, di colore nero, stappati e a vita
bassa, con
una cintura dello stesso preciso colore. La cintura di pelle di
colore ocra le stringeva la vita. Ai piedi aveva sempre gli stessi
stivali di pelliccia, molto simili a quelli di Astrid, ma
più bassi
e scuri. I capelli li intrecciava quasi sempre in una treccia, una
comune e semplice treccia, senza badare troppo ai ciuffi ribelli che
le uscivano ogni tanto, ma non restavano lisci lungo il viso come ad
Astrid, no; quelli di Stephenie si arricciavano e quindi lei con essi
ne creava una ciocca sola, lasciandola sul lato sinistro del viso,
ondeggiata. Quando usava i suoi poteri, e quindi i capelli si
infuocavano, il laccetto con il quale chiudeva la treccia prendeva a
bruciare, liberandoli da essa. Aveva con lei sempre una collana e
l'anello che le diede Katrinne qualche anno prima. Inoltre, sua
cugina Elizabeth le offrì un bracciale, che lei teneva sul
braccio
sinistro.
Uscì dalla
camera, guardando la
sorella adottiva e suo padre parlare in cucina, quasi completamente
distrutta, gli fece un cenno con la mano come per salutarli e
uscì
di casa. Camminò diretta dritta dritta verso la casa di
William.
Doveva dirglielo; se l'avesse scoperto dai ragazzi sarebbe andato
tutto in fumo e non avrebbe potuto sopportarlo.
Bussò alla porta
tre volte,
aspettando. Non passò più di 5 secondi che il
ragazzo dai capelli
neri, occhi castani e pelle abbronzata giunse alla porta, aprendola e
trovandosi davanti la sua fidanzata.
“Dobbiamo
parlare.” disse lei,
cercando di vedere se era solo a casa, ma non riuscendo a capirlo.
“Hey, non si
saluta nemmeno, oggi?”
chiese lui, guardando Stephenie, passando dall'espressione felice a
quella seria e preoccupata. “Qualcosa di serio?”
chiese lui,
chiudendosi la porta alle spalle e cominciando a camminare con la
ragazza al suo fianco.
“Si.”
disse lei, con voce ferma.
Will aggrottò la fronte, poi continuò a camminare
in silenzio,
aspettando le parole di Stephhi, le quali non giunsero.
“Vuoi parlarmene
o no?” chiese lui,
girandosi e puntandolesi davanti.
“Io devo
parlartene.”
rispose lei, distogliendo gli occhi dai suoi, anche perché
data la
sua altezza, avrebbe potuto farle benissimo venire il torcicollo.
“Forza, sputa il
rospo! Cos'hai
combinato?” chiese lui, cercando di farla parlare.
“Non
qui.” disse lei, guardando i
vichinghi che passavano accanto a loro.
Will sbuffò,
prendendola per mano e
portandola in un posto isolato, non molto distante dal villaggio,
solo in un bosco lì vicino. Si assicurarono di essere soli,
poi Will
ripose la domanda a Stepphi, aspettando la risposta.
“Ricordi...quella
leggenda dei..dei
dominatori prigionieri..?” chiese lei, cercando un modo per
spiegarglielo.
“Non è
una leggenda, è la realtà.
Comunque si...perché?” disse lui, cercando di
capire.
Lei deglutì, poi
prese un respiro.
“Libererò quei dominatori.” disse poi,
non distogliendo un
attimo gli occhi da quelli del suo ragazzo.
Lui la guardò
con un'espressione a
metà tra sorpreso e arrabbiato.
“Stephenie!” disse poi, con un
tono di voce un po' troppo alto. Poi continuò.
“Erano 5000
dominatori, tu hai una minima idea di quante persone dovresti
uccidere per salvarli?” chiese poi, prendendola per le
spalle.
“Si, ma ce la
farò.” disse lei.
Lui scosse la testa.
“Sei una sola.
Non ce la farai mai, ti uccideranno subito!” disse, cercando
di
farla ragionare.
“Io ho il potere
del fuoco. Posso
ucciderli.” disse ancora lei.
“Pensi che loro
non ce l'abbiano?
Come pensi che tutti quei dominatori allora siano stati catturati?
Rispondi.”
“Come potrebbero
essere dominatori se
catturano dominatori?!?!” chiese lei, senza più
parole, ma sapeva
di dover credere a Will. Lui sapeva sempre tutto sui dominatori, lui
era il guardiano dei prescelti.
“Loro ci ricavano
qualcosa dai
sacrifici. Loro ci ricavano il sangue dei dominatori e lo iniettano
in normali umani!”rispose Will, dimostrando di avere
perfettamente
ragione.
Questo non l'aveva
previsto. Si bloccò
a pensare.
“Ti prego. Noi
abbiamo bisogno di te.
Io ho bisogno di te.” disse ancora Will.
Stephenie lo
guardò, ripiegando un
angolo della bocca verso il basso. Cosa doveva fare ora? Ciò
che
voleva lei era liberare quei dominatori. Era forte, conosceva
sè
stessa, ma..non capiva varie cose. La prima era come aveva potuto
innamorarsi di William; aveva giurato a sé stessa che non si
sarebbe
mai innamorata di nessuno, ma l'aveva fatto. Era ceduta.
“Non posso
permettere che queste
carneficine continuino.” disse infine, respirando a fondo.
“Ho
fatto tanti errori, ma il più grosso è stato
innamorarmi di te.
Tutto questo mi sta distruggendo.” disse, prima di girarsi e
cercare di tornarsene al villaggio.
“Cosa..?”
chiese William basito,
cercando di raggiungerla e fermarla.
“Non mi
toccare.” disse, fredda,
continuando a camminare quasi come se non l'avesse nemmeno sentito.
Rimase lì, fermo
sotto agli alberi,
guardandola andar via con il suo passo svelto. “Questo
significa
che mi stai lasciando?” chiese, inutilmente,
perché lei ormai era
già troppo lontana. Gocce di pioggia cominciarono a cadere
sulle
foglie, attraversando gli aghi dei sempreverdi e bagnando Will. Non
se ne fece un problema. Rimase lì, ancora a lungo,
bagnandosi sotto
alla pioggia. Sapeva che Stephenie era una ragazza forte, l'aveva
sempre saputo. Ma dopo tutte le parole dette l'uno all'altro..non
credeva l'avrebbe lasciato..non se lo immaginava neanche.
Scosse la testa, muovendo
con
pesantezza e fatica le gambe e ritornando anche lui al villaggio.
Nel frattempo Stephenie era
giunta a
casa, entrata senza dire parole e tenendo la testa bassa, poi si era
diretta subito in camera sua.
Si guardò
intorno, poi si accasciò in
un angolo, portandosi le gambe al petto e nascondendo il viso tra le
ginocchia. Tra le mille gocce che la stavano bagnando e stavano
cadendo sul pavimento, alcune erano salate, perché stavano
uscendo
direttamente dagli occhi della ragazza.
Si, lei, prescelta del
fuoco o come
alcuni la chiamavano “ragazza di fuoco”, stava
piangendo.
“Ed ecco come
finisce..con il
sentirsi male per le persone che si ama...ma io non lo amo, ho solo
mentito a me stessa.” sussurrò, cercando di
smettere, ma non
riuscendoci.
“Sono
stanca..” disse ancora a sé
stessa. “Stanca di essere così debole.”
concluse, alzandosi in
piedi e prendendo in mano una spada, poi piantandola nella parete
della casa. “D'ora in poi..sarò forte.”
disse, guardando il
fuoco che divampava nelle sue mani, ricoprendo dopo un po' tutte le
braccia, un po' spegnendosi a contatto con le gocce, ma non troppo.
Gli occhi le diventarono
lentamente
rossi iridescenti, cominciò a sentire il bisogno di
infuocare
qualcosa. Ma non lo fece. Trattenne la sua rabbia dentro di lei per
far aumentare la forza e trionfare una volta per tutte su tutto il
dolore segnato nella sua vita.
Basta.
Ecco cosa pensava. Soltanto
basta.
Sentì qualcuno
entrare nella stanza,
si accorse immediatamente di chi fosse, ma tenne ancora la testa
bassa.
“Amare non
significa essere deboli.”
disse quella persona, posandole una mano sulla spalla.
ANGOLO AUTRICE :
All the
pain I tought I knew, all
the tought lead back to you, back to what was never said, back and
forth inside my head..I can't handle this confusion I'm unable; come
and take me away. -Avril Lavigne, Take me away.
Avete
presente Stephenie? ( ma
che razza di domande sono, ovvio! ) bene! Allora io in questo momento
mi sento esattamente come lei. Lei che per quanto si sforzi di essere
forte finisce in un bagno di lacrime...esatto.
Ma
vedrete grandi svolte nel suo
carattere, molto mooolto grandi...
Anyway,
stamattina ho iniziato a
progettare la trama di una futura one-shot super super
divertente...beh, almeno quello dovrebbe essere il mio obiettivo!
Cioè...how to train your spider! Non chiedetemi spoiler, io
non
spoilero niente u.u * fa la linguaccia * LOL ç_ç
Non so perché ho
fatto sta faccia, mi sta simpatica :D Vi state chiedendo : ma te non
eri quella che si sentiva come Stephenie??? Io :
esatto...perchééé??
O.o Veramente io non riesco a essere triste..chi mi conosce lo sa
bene! Perché anche se perdessi tutto in un colpo solo..come
farei a
non sorridere? So che ci sono persone le quali stanno molto peggio di
me, perciò non me ne faccio mica un trauma!
Lalalalal...(?)
Punto di
domanda...non so davvero che scrivere .-. Devo ordinare i libri di
Shadowhunters * risata diabolica * si, lo so, lo so, dovrei essere
una pigrona che non ha voglia di leggere ff, ma i libri sono un'altra
cosa...lol
Che poi
no è vero...io dico di
essere una pigrona per non ferire le persone dicendogli che le loro
ff non mi piacciono...ok, ok, faccio schifo come amica!
>.<
Ok, ora
sto meglio :D ( non vi
dico cosa mi è successo LOL top secret, top seeecreeet! [
disse la
ragazza che non può tenere un segreto per più di
un'ora XD ] )
Aaaallora,
già oggi sono in
ritardo con questo capitolo, ma purtroppo doma non so se riesco a
pubblicare il terzo .-. No wi-fi connection LOL Questo non è
divertente Cricrina, è un massacro. Yara : come quelli degli
Hunger
games?
Io :
beeeh, non ho nessuno da
''massacrare'', quindi...no, però potremmo anche far finta!
Yara :
Rue vivrà per
sempreeeee!!
Io :
siiii, vincerà lei gli
Hunger games sta volta!!
Yara :
wait, wait, wait...vuol
dire che tu morirai.
Io :
esatto. :D
Okay,
pardon la conversazione con
la mia sorella immaginaria...quando mi sento sola c'è sempre
lei al
mio fianco! [ peccato che non esista -.- .-. ] LOL
#cricridomanda
: …...
Mhm...mhm....hahahaha....avete qualche sorella o fratello
immaginario?? LOL
#yararispostaallacricridomanda(?)
: Io. :) Piacere di conoscerviiiii!!
Cricrina
: * da una sberla alla
sorella facendola cadere a terra e spiaccicarsi * Loro sono i miei
lettori, i MIEI!
By
cricrina01. :D
Ps. ho
inserito qualcuno nella
mia lista “cattive persone”...che bello, ci
facciamo compagnia!
XD :D
|
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Capitolo 3 *** Capitolo 3. ***
Capitolo 3.
Stephenie si
girò, incontrando due
occhi di ghiaccio.
“Mi rifiuto di
crederci.” disse,
poi estrasse la spada dalla parete e cominciò di nuovo a
guardarsi
intorno.
“Perché
l'hai lasciato?” chiese
Astrid, la ragazza che stava parlando con lei.
“Non fa altro che
interrompere i miei
tentativi di essere forte, perciò..” disse
l'altra, girando la
mano destra con il palmo all'aria, dove si alzò un piccolo
fuocherello, con il quale si stava lentamente cominciando ad
asciugarsi.
“Lui vuole solo
proteggerti, lo sai
bene!” disse Astrid, irrigidendosi alla vista del fuoco; un
po' di
quello a contatto con la pelle di una dominatrice dell'acqua ed era
morta...
“Sono le cose che
amiamo di più...a
distruggerci.” disse la mora, osservando le piccole fiamme di
fuoco.
“Oh, smettila!
Perché devi sempre
essere così fredda?” chiese Astrid, prendendo la
prima cosa di
stoffa capitata tra le mani e buttandola sulla mano destra
dell'amica. “Lui ti ha insegnato tutto sui tuoi poteri,
è stato
lui a renderti forte!” continuò guardandola negli
occhi, i quali
rimanevano bassi.
“Io non sono
fredda, il mondo è
freddo, spietato. Se io non sarò forte, allora
finirò per ferirmi
soltanto..”
“Se tu cercassi
la felicità in una
persona il mondo non sarebbe più così
spietato.” disse l'altra,
girandosi con l'intento di uscire dalla stanza. Lo fece, lasciando la
ragazza di fuoco da sola.
Avesse detto solo un'altra
frase, cioè
senza di lui non sei nessuno, allora probabilmente
non sarebbe
riuscita a reggerlo, perché Astrid non aveva nient'altro che
ragione. Chiara e limpida ragione.
“Io posso essere
forte quanto
voglio!” urlò contro il muro, scagliandoci una
palla di fuoco,
spegnandolo subito con le sue stesse mani.
Si girò,
guardando le carte sul
tavolo, poi realizzò di doversene andare il prima possibile.
Prese
una borsa abbastanza grande, riempiendola il più possibile
di spade
e pugnali. Poi se la sistemò in spalla, afferrando con la
mano
sinistra la sua ascia e infilandosi all'anulare della mano destra
l'anello. “Sarebbe bello avere un arco...o un tridente
magari..vabbè, mi accontenterò.” disse
poi, guardando le sue armi
e poi alzando le spalle, facendo un sorrisetto abbastanza spaventoso
e avviandosi nella stanza principale della casa.
“Katrinne,
papà...io..vado a
liberare i dominatori.” disse lei, puntandosi davanti a essi
e
guardandoli.
“Stepphi..no!”
disse la sorella,
scattando davanti a lei e guardandola negli occhi; i suoi erano
lucidi, riflessi in quelli di Stephenie, totalmente asciutti, quasi
come se avesse esaurito le lacrime.
“Lasciala
andare.” disse suo padre,
lì dietro. La rossa si girò verso di lui, basita.
Cosa?!?sembrava
chiedesse. “So che può farcela.”
concluse lui, avvicinandosi
alla figlia e posandole una mano sulla spalla sinistra. “Sono
fiero
di te, e non smetterò mai di esserlo.”
Stephenie gli sorrise,
abbracciandolo,
prima di salutarli con una mano e dirigersi fuori casa. Aveva pensato
a lungo a quel giorno..sapeva di non avere un drago; 8 anni prima
Hiccup le aveva addestrato un Incubo Orrendo, ma dopo un po' lei lo
lasciò libero di ritornare alla vita ''selvaggia'',
dichiarando di
capire come il drago si sentisse.
E' ora di trovare
un vero drago per
me. si disse, sorridendo e dirigendosi verso uno dei tanti
boschi
vicino a Berk. Era sicura che avrebbe trovato il drago atteso da
molto, molto tempo : un Morte Sussurrante. Molti la consideravano
pazza per la sua scelta, Hiccup le diceva in continuazione di non
essere mai riuscito ad addestrare un drago di quella specie, ma lei
aveva la testa dura. Se voleva una cosa, la otteneva. Non c'era altra
possibilità.
Camminò tra gli
abeti, pestando aghi
secchi e guardandosi intorno. Per qualche strano motivo stare
lì la
metteva a suo agio..niente umani, solo silenzio, interrotto da
frusciare del rami. I suoi famigliari la consideravano
asociale...ogni volta che si trovava in mezzo a persone si sentiva
soffocare.
“Andiamo!Morte
Sussurranteee!! Vieni
quiii!!” sussurrò lei, tendendo bene le orecchie,
pronta al minimo
rumore e osservando la terra davanti ai suoi piedi. Sentì la
terra
vibrare, proprio davanti a lei. “Ci siamo!”
esclamò, standosene
ferma ad attendere con l'adrenalina che le saliva nel corpo.
E accadde tutto in un solo
secondo...una Morte Sussurrante sbucò dal terreno, facendola
cadere
indietro. Le ringhiò contro, sparando degli spuntoni che per
poco
l'avrebbero colpita, se non fosse stato per i suoi riflessi pronti.
Scattò in piedi, evitando di essere colpita facendo una
ruota alla
sua destra. Si rigirò, colpendo altri spuntoni con palle di
fuoco e
togliendoli dalla sua vista.
“Quanto ancora
vuoi lottare? Giusto
il tempo perché tu perda tutti gli spuntoni o..vuoi darmela
vinta?”
chiese lei, sorridendo e preparandosi a difendersi di nuovo,
ricevendo però come risposta solo due occhi curiosi da parte
del
drago. Si avvicinò lentamente a lei, facendola retrocedere,
ma non
colpendola. “He-hey...ti sei calmato, vedo!” disse,
non appena il
drago cominciò a fare delle specie di fusa.
Spalancò una mano
davanti a esso, con l'intento di toccarlo. Quando meno se
l'aspettava, però, scagliò contro di lei
un'ultima spina letale,
colpendola in pieno stomaco. Cadde indietro, con la schiena contro il
terreno. La ragazza strinse i denti, afferrando un lato dell'''arma''
della Morte Sussurrante e estraendola il più veloce
possibile dalla
sua pancia. “Ah!” gemette, lanciandola lontano.
Restò distesa,
cercando di restare lucida ancora per un po', concentrando le sue
forze nel fuoco e tendendo una mano verso il drago.
“Colpiscimi
ancora e sarà la tua
fine..”sussurrò stremata, con un dolore lancinante
proveniente
dalla ferita.
La risposta del drago? Si
limitò a
rimanere immobile, con la mano tesa davanti. Poi, quasi se lo
sentisse, posò finalmente il muso su quella fragile, ma al
tempo
stesso forte, mano.
“Finalmente..”
disse lei, prima di
svenire.
Si risvegliò
qualche tempo dopo.
Guardò i rami sopra di lei e capì di essere
ancora nel bosco, in
quel maledetto, ma comunque miracoloso, bosco. Sarebbe dovuta morire
al contatto con lo spuntone del drago, ma probabilmente quelli delle
Morti Sussurranti non erano velenosi, solo taglienti e appuntiti.
Sbadigliò,
cercando di tirarsi su. Ci
riuscì dopo un po'; ignorò il dolore alla pancia
e si alzò la
maglia, controllando la ferita. Era profonda, davvero tanto, ora
riusciva a vederlo, in parte si era rimarginata, ma non totalmente.
Un ''buco'' come quello non poteva chiudersi tanto facilmente.
Perlomeno non sanguinava più. Poi si accorse dalla maglia,
quella
che aveva alzato.
“Fantastico..ora
non solo ho un buco
in pancia, ma anche la maglia bucata e piena di sangue! Quanto sono
felice! Perlomeno è sangue mio..”
sghignazzò la ragazza,
afferrando l'ascia non molto lontana da lei e infilzando il terreno,
tirandosi su e alzandosi in piedi.
“Stupida pancia!
Smettila di fare
tutti questi capricci!” disse, quasi come una pazzoide che
parla da
sola. In realtà avrebbe dovuto restarsene in silenzio,
avrebbe
potuto benissimo morire.
Camminò
lentamente, guardandosi
intorno e cercando con gli occhi il suo Morte Sussurrante.
“Dimmi che sei
ancora qui, ti
prego..” disse, continuando a scongiurare gli Dei. Poi
sentì un
rumore basso, non molto distante da lei. Si girò e si
ritrovò
davanti il suo drago.
“Sei
tornato!” esclamò lei,
sorridendo. “Prima cosa, grazie per il buco in pancia,
seconda
cosa...” disse, cominciando a frugare nella sua borsa, dalla
quale
tirò fuori un pesce. “..grazie di esserti alleato
con me..questa
doveva essere la mia cena, ma chiuderò un occhio.”
disse, facendo
l'occhiolino e quindi chiudendo letteralmente un occhio. Le faceva
venire da ridere da sola.
Il Morte Sussurrante si
avvicinò,
afferrando il pesce con i denti aguzzi e mangiandoselo in silenzio.
“Come potrei
chiamarti?” chiese
lei, girandogli intorno, mentre quello faceva degli strani versi, mai
sentiti da lei. “Infilzatore di pance
umane...oppure...assassino-provvisto-di-spuntoni-non-velenosi..non
so, scegli tu!” disse ancora, ridendo. Le sembrava di star
sognando; aveva sempre sognato di avere un Morte Sussurrante come
drago, ma non aveva mai esaudito il suo desiderio. In quel momento lo
trovava avverato davanti ai suoi occhi.
“Mortal-flaw,
difetto mortale.
Mortlaw? Che strane idee che mi vengono...” disse lei,
ridendo.
“Però non è tanto male..se tu sarai il
mio difetto
mortale...allora io sarò il tuo peccato fatale.”
disse ancora,
posando le mani sul suo muso.
Cominciò a
camminare, andando verso il
punto meno fitto del bosco e scorgendo Berk.
“Devo tornare a
procurarmi una nuova
maglia e due una sella da draghi..” disse, alzando la testa
verso
il suo nuovo drago e sorridendo.
“Ci vediamo
più tardi, Mortlaw.”
Si diresse fuori dal bosco,
lasciando
la Morte Sussurrante nascosta da sguardi indiscreti.
ANGOLO AUTRICE :
Quante
citazioni su Hunger games
in questo capitolo! Davvero, se la Collins lo leggesse mi accuserebbe
di plagio .-. LOL
Volevo
dire che non so se gli
spuntoni di Morte Sussurrante siano velenosi o no, io ho scelto di no
perché volevo assolutamente fare questa scena...ma se gli
spuntoni
erano velenosi...addio Stepphi! Inoltre non so se un'umana
può
vivere con un buco in pancia...(?) Ma lei è una dominatrice
del
fuoco, facciamo di si!
Nel
prossimo capitolo cercherò
di mettere un po' tutti i personaggi, i cavalieri dico...
Realizzare
di aver mal di gola
per colpa della propria sorella...realizzare strani pensieri su una
possibile coppia formata da elemento x e elemento y...realizzare di
essere in una friendzone...realizzare che la mia migliore amica mi ha
appena scritto....realizzare che l'app instagram mi si è
appena
bloccata in modo anomalo...realizzare che questa ff la leggono poce
persone...realizzare che la mia bestie è sotto
shock...realizzare di
avere forse la febbre...realizzare che questo giorno sta andando di
male in peggio...realizzare di star cadendo in un abisso senza
fine...realizzare di...di un bel niente! LOL
Se
davvero mi verrà la febbre,
cosa un po' improbabile, ma mai dire mai...lascerò la ff
ferma a
questo capitolo...
Realizzare
che questa fottuta
vita non è fottutamente perfetta, cricrina! E pensarlo non
mi
porterà da nessuna parte .-. Realizzare che non
c'è una persona al
mondo che mi conosca...
Basta con
sti realizzare, mi
stanno facendo diventar matta :D
#cricridomanda
: salvate questa
povera ragazza innocente da...questo mondo spietato. LOL
#cricririspostaallacricridomanda(?)
: No u.u
Statemi
bene...
By
cricrina01.
Ps. lo so
che è un angolo
autrice minicicciolo, ma...1 ho mal di testa 2 non ho voglia di
andare avanti perché sennò vi spiffero cose che
non devo spifferare
a nessuno, nemmeno a me stessa.
Ahh...realizzare
che quando scrivo la ff mi scrivono tutti, quando finisco di scrivere e
prendo il cellulare in mano non c'è una persona dico una che
mi invii un mex. Che vita triste la mia, eh?
|
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Capitolo 4 *** Capitolo 4 ***
Capitolo 4.
Quando arrivò a
Berk si ritrovò i
cavalieri davanti quasi come se sapessero ogni cosa. Probabilmente
era davvero così..
“Ci spieghi dove
stavi andando.?”
chiese Hiccup, guardandola come se avesse commesso un crimine.
“Non ho tempo per
spiegarvi, dammi
una sella per drago.” disse lei, camminando verso di loro.
“E non
guardate la mia pancia.”
Katrinne arrivò
lì un secondo dopo.
Stepphi si girò verso di lei, sorridendole, ma l'espressione
della
sorella era totalmente diversa.
“Stepphi! Cosa
hai combinato?! Sei
già ferita!” disse la sorella con fare
iperprotettivo, venendo
respinta dall'altra.
“Non
preoccuparti, sto bene.”
disse, sorridendo. Rimanere viva a un passo dalla morte per lei era
star bene.
Hiccup osservò
la ferita, riconoscendo
subito le cause. “Potresti esserti procurata questa ferita
con un
drago di classe sharp.” disse, osservando le reazioni sul
volto
della ragazza di fuoco.
“Infatti
è così.” disse,
annuendo. In quel momento il capo dei cavalieri la guardava come se
non avesse imparato proprio niente dai suoi insegnamenti.
“Non mi
guardare così! Non è un semplice Uncinato
Mortale..”
“Hai appena
definito semplice il mio
drago e non lo è!” disse Astrid, a metà
tra seria e sarcastica.
Forse aveva guadagnato un po' di senso dell'umorismo stando con
Hiccup.
“E tu come lo
definiresti
confrontandolo con una Morte Sussurrante?” chiese lei,
guardando la
reazione di ognuno dei cavalieri.
Gran parte di loro, Hiccup,
Astrid,
Moccicoso e Gambedipesce, la guardavano come se avesse compiuto
un'azione inimmaginabile, i gemelli invece ridevano come pazzoidi.
“Se hai
addestrato un Morte
Sussurrante vuol dire che riuscirai ad addestrare anche un Morte
Urlante?” chiese Tufo, vedendo un futuro splendido.
“Ehm..le Morti
Sussurranti sono più
piccole delle Morti Urlanti...però ci posso
provare!” disse lei,
ridendo.
“Che tu sia
riuscita ad addestrare un
Morte Sussurrante è una fortuna, sarà un
esemplare più calm
rispetto..” cominciò a dire Hiccup, interrotto
dalla prescelta del
fuoco.
“Bla, bla,
bla...tieni la bocca
chiusa, ogni tanto..” disse lei, girandosi verso il bosco e
guardando il punto in cui aveva lasciato il suo drago.
“Mortlaw!”
gridò, chiamandolo.
“Che nome
è?” chiese Astrid,
guardando Hiccup.
“Un nome con un
significato che tu
non puoi apprendere.” disse l'altra, aspettando la comparsa
del suo
drago. Non passò molto tempo, si sentì la solita
scossa del terreno
e poi lo si vide uscire fuori, distruggendo parte di una delle vie di
Berk. Stephenie lo guardò, con un sorriso stampato sulle
labbra come
poche ore prima.
Gli altri indietreggiarono.
Sdentato
ringhiò contro Mortlaw.
“Ahh, stai
buono!” disse Stephenie
a Sdentato. Hiccup la guardò come per dire : cosa
hai detto al
mio drago?, l'altra fece spallucce.
“Non posso
proprio credere che tu
abbia addestrato uno di questi draghi.” disse Hiccup,
cercando di
avvicinarsi. Mortlaw fece un verso arrabbiato, come i soliti versetti
di quelle specie di draghi.
“Quindi, fammi
capire...” disse
Moccicoso, collegando gli indizi. “Quel coso ti ha infilzato
la
pancia e ora è i tuo drago?” chiese, basito.
“Esattamente.”
rispose Stephenie.
Rimsero lì
ancora per qualche minuto,
quando Stephenie trascinò praticamente di peso Hiccup alla
bottega
di Skaracchio per fargli costruire una sella adatta al suo drago, il
quale lei riteneva meraviglioso e spettacolare. La ragazza rimase a
parlare con gli altri cavalieri mentre il signore dei draghi
procedeva nella sua nuova creazione. Avrebbe potuto costruire una
sella in poco tempo, ma la ragazza pretendeva qualcosa di comodo sia
per lei che per Mortlaw.
“Pensi di
riuscire a scappare da Berk
senza di noi?” chiese Astrid, dopo un po'.
La ragazza di fuoco
alzò lo sguardo,
guardandola senza capire. “Cosa intendi con ''scappare da
noi'' ?”
chiese, facendo un sorrisetto con aria di sfida.
“Intendo
ciò che ho detto. Non ti
lasceremo andare all'isola dei dominatori senza di noi.”
disse
l'altra, cercando di essere più chiara e precisa.
“E va bene, va
bene, potete venire
con me!” esclamò la dominatrice, alzandosi in
piedi dalla roccia
su cui era seduta e cominciando a gironzolare.
“Però se vi
uccidono sono affari vostri.” disse poi, riposando lo sguardo
un
secondo sulla dominatrice dell'acqua e poi rigirandosi.
Trovò a pochi
metri da lei qualcuno
che non avrebbe voluto vedere. Si, era William. C'era qualcosa di
strano in lui, qualcosa che Stephenie notò subito nonostante
la
lontananza. Gli occhi. Gli occhi erano totalmente cambiati. Per
quanto volesse essere forte anche lui era ceduto, esattamente come
lei aveva fatto. Erano lucidi. Aveva davvero pianto?
“E ora che
intendi fare? Cambiare
strada, andartene con il tuo nuovo drago? Andare a morire?”
chiese
lui, anche la voce era diversa, spezzata, mancava la sua solita
tonalità sarcastica.
Lei continuò a
fissarlo, poi si decise
a parlare. “Esatto.” rispose, poi si
girò, camminando indietro
verso la bottega del fabbro, per ricontrollare il lavoro di Hiccup.
Sentì dei passi
dietro a lei, passi di
una persona che correva. Sapeva che era Will.
“Stephenie...ti
prego..almeno non mi
ignorare!” chiese lui, continuando a camminare di fianco alla
ragazza tranquillamente e senza sforzo, anche se lei continuava ad
aumentare il passo sempre di più. Poi la superò,
standole di
fronte. “Almeno lasciami venire con te. Se tu muori, allora
morirò
anch'io.” disse, cercando di prendere una delle mani della
ragazza
di fuoco, non riuscendoci e ricevendo invece un pugno in piena
faccia.
“Lo vuoi capire
che è finita?”
chiese lei, con fatica. Le parole le bruciavano nella gola, quasi
come se il cuore stesse lottando contro il cervello. Strinse i denti,
poi anche i pugni, ma preferì chiudere gli occhi e girargli
intorno,
senza causargli troppi danni. Per ora era anche troppo..forse gli
aveva rotto il naso. Non le interessava più di tanto, doveva
assolutamente dimenticarsi di lui. Ma come poteva farlo se continuava
a girarle intorno? Non ci riusciva.
“Com'è
il lavoro per la sella? Stai
ancora lavorando o l'hai finita?” chiese lei, avvicinandosi a
Hiccup.
Lui si girò,
guardandola con i suoi
occhi verdi. “Mi spieghi cosa ti ha fatto Will?”
chiese lui, non
rispondendo alla sua domanda, ma lasciandole tra le mani la sella
terminata. Lei lo guardò con un'espressione tutt'altro che
amichevole. Non le importava se lui o Astrid volessero aiutarla, lei
sapeva cosa voleva fare.
“Lo so
io.” rispose, cominciando a
fissare la sella al drago.
“Andiamo...lui
non ti ha fatto
proprio niente. Pensi sia giusto trattarlo così? Voglio
dire...se
non vuoi più stare con lui nessuno ti obbliga a farlo,
ma...tirargli
un pugno in faccia non è stato un
po'...esagerato?” chiese lui,
osservando il lavoro dell'amica.
“Forse. Se fosse
stato lontano da me
non glie l'avrei tirato.” disse lei, sorridendo quando la
sella fu
pronta sul suo Mortlaw.
Astrid ritornò
dal gruppo dei
cavalieri; era stata fino a quel momento da Will con Gambedipesce,
per assicurarsi che stesse bene..quella ragazza tirava pugni davvero
forti a volte. Fortunatamente quel pugno non era stato tanto forte e
lui se l'era cavata con del semplice sangue dal naso.
“Tu sei fuori di
testa.” disse
Astrid a Stephenie, tornando affianco a Hiccup.
“Ma come fai a
saperlo?!” chiese
l'altra, girandosi verso la bionda con uno sguardo di finta sorpresa.
“Dico
davvero..Stepphi! Cosa cavolo
stai facendo?!” chiese, continuando a irritare la ragazza.
Alla
fine finì come una brace ardente e sprigionò la
sua furia con una
palla di fuoco direttamente nella bottega di Skaracchio. Il fabbro
accorse subito preoccupato e arrabbiato allo stesso tempo.
“Ah! Questa
è già la terza volta!”
disse, cominciando a versare acqua sulle fiamme.
La dominatrice
tornò in sé,
guardandolo. “Ooops...scusa, Skaracchio...non era mia
intenzione..cioè..” cercò di spiegare.
“E' colpa loro!” disse
infine, puntando Hiccup e Astrid.
I due la fissarono furiosi.
“Va bene, ok. Ora
prepariamoci per
l'isola dei dominatori!” esclamò Hiccup, attirando
l'attenzione di
tutti i cavalieri.
ANGOLO AUTRICE :
Cavolo
cavolo cavoloooo! Ho una
cosa importante da dirvi...LOl..gli eventi di Dragon trainer 2 non si
sono svolti prima di questa ff. Quindi Stoick è vivo..e
Valka
praticamente non esiste...Ok, sono un genio della lampada, vero? XD
Ma voi
non potete capire come io
mi senta quando ricevo recensioni da persone sconosciute...LOL XDXD
Molte volte queste recensioni contengono parole tipo “tutte
le tue
storie sono bellissime” oppure “volevo da tanto
farti una
recensione”. Per tutti gli Dei! Fermi tuuutti!! Tu, tipo o
tipa che
non ho mai visto su questo fandom leggi le mie storie? Le hai lette
tutte??? Permettimi di sposarti. Ok, si era capito...io ho sposato
tutti i miei lettori...che a occhio, e non scherzo, sono più
di 50.
O.o Come posso ringraziarvi?? Ditemelo! Fino a ora ho fatto l'idiota,
è vero quando la gente dice “le tue storie che le
leggono
tutti”...OMT...pardon, ho un cervello ritardato, me ne sono
accorta
solo ora. XD
Vabbé,
innanzitutto grazie delle
visite alla oneshot XDXD Che vi giuro sono salite su in un
secondo...io non riesco a crederci XD Mentre questa ff non viene
letta da proprio tante persone, ma...farmo/a lì! Metti
giù
quell'ascia che hai in mano! No, non cancellerò questa ff,
ma
scherzateee??? O.o Penso proprio di si...io voglio bene a ogni
singola mia idea su cui ho scritto una fanfiction ( questo è
strano
)...
Ma
passiamo alle cose davvero
importanti! Voi conoscete il gioco a.a?? Bene, allora...so cosa
provate. Non lo conoscete?? Salvatevi, ORA! Non provate neanche a
installare quel gioco o il vostro cellulare/tablet finirà in
mille
pezzettini! SALVATEVI!!
Ok, la
smetto.
E
io...tra 12 giorni inizio
scuola! T_T Si, di sabato! Dovrebbe iniziare il 14, no? Bene, questa
scuola è fissata con il far iniziare la scuola il sabato.
Ora...lasciate
che io vi dica
cosa ne penso..
Ok, forse
non avete capito! Il
sabato è il mio giorno preferito, cavolo! Io dovrei
svegliarmi alle
6 ( facciamo alle 7, così mi faccio portare da mia mamma
almeno il
primo giorno..T_T ) di sabato e andare in quel posto dimenticato
dagli Dei ( non esagero, ho detto NON ESAGERO! ) e...ritrovarmi in
una classe dove non conosco nessuno...ommieideiiii!! E poi uscire
dalla scuola alle 12 per camminare fino alla stazione delle corriere
( sono specie di autobus, per chi non lo sapesse [ stormfly77 non
sapeva cosa fossero LOL ] ) e poi aspettare lì,
probabilmente
giocando a.a o rimanendo lì impalata come un'idiota
perché non ho
fottutamente interneeet e non conoscerò nessuno tra quelle
persone...malefiche. E se mi arriva qualche bullo a rompere?? E poi
la cosa più irritante è uscire da scuola alle 12
e un quarto e
arrivare a casa alle 2. Ehem...il liceo finisce prima apposta per
farci studiareee!! ( almeno penso ) e io 2 ore le butto nel...ok,
avete capito, penso.
E poi
devo fare latinoooo...io
che dicevo “pft...io non farò mai
latino”...qualche settimana
dopo.. “mamma..non è che posso cambiare
l'iscrizione alla scuola
perché ora voglio fare lo scientifico??” LOL No,
Cricrina, non
dovevi fottutamente farlo! In che guai ti infiliiii??!!
Scusate
per la sclerata. :D
#cricridomanda
: avete una triste
storia tra casa e scuola anche voi o ce l'avete magari sotto casa?
LOLXDXD
#cricririspostaallacricridomanda(?)
: non so, cosa diresti tu...1 ora da casa a scuola...boh!
Che
disagio. Sopratutto stare in corriera. E se non trovo un posto
libero? Io odio sedermi vicino a gente sconosciuta!!! LOL Ho rotto,
lo so.
By
cricrina01.
|
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Capitolo 5 *** Capitolo 5 ***
Capitolo 5.
Pochi minuti dopo erano
pronti a
partire. Ad andare con Stephenie c'erano Hiccup, Astrid,
Gambedipesce, Moccicoso, Testa Bruta e Testa di Tufo; con i
rispettivi draghi.
Ognuno aveva preso una
scorta di cibo
per sé, in caso non avessero avuto tempo per cacciare o
pescare.
Stavano esattamente per
spiccare il
volo con i draghi, quando spuntò fuori Will, con al suo
fianco un
Cambia-ala. Tutti rimasero sorpresi, tranne Stephenie, alquanto
irritata.
“Va bene, non mi
vuoi tra i piedi, ma
non puoi certo ordinarmi di non venirti dietro.” disse lui,
guardando il suo drago.
“Ok, se proprio
vuoi essere cotto da
un anello di fuoco di Mortlaw quelli sono affari tuoi.” disse
l'altra, spronando il Morte Sussurrante ad alzarsi in volo. Gli altri
cavalieri la seguirono.
La dominatrice del fuoco ci
ripensò
su, arrivando al fatto che doveva portarsi dietro Will, lui era
l'unico in grado di mostrargli la via giusta in quell'isola piena di
insidie.
Poco tempo dopo arrivarono
nel posto
più conosciuto da loro : al santuario dei dominatori.
C'erano stati
otto anni prima, forse William c'era tornato anche più
tardi.
“Cosa ci facciamo
qui?” chiese
Hiccup, non capendo.
“E' l'unico posto
dove possiamo
trovare una mappa dell'isola.” rispose l'altra, aprendo la
porta
del tempio ed entrando.
“Ma ce ne hai una
vivente!”
commentò Moccicoso, riferendosi a Will.
La ragazza frugò
in mezzo a mille
carte diverse, trovando la mappa più accurata, precisa,
aggiornata
di tutte. Uscì di nuovo, tenendo la mappa in mano e
osservandola.
“Quella mappa
l'ho fatta io e non c'è
traccia di spiegazioni su dove potrebbero essere quei
prigionieri.”
disse Will scendendo dal suo drago e avvicinandosi a Stephenie,
ignorando le conseguenze. “L'unico che ti può dire
dove
sono...sono io.” disse infine, guardandola.
Lei strinse i pugni, poi
lasciando
stare tutto il resto e fissando finalmente negli occhi il ragazzo.
“Bene, allora
stabiliamo una specie
di tregua.” disse lei, accorgendosi delle sue parole senza
senso,
dato che lei era l'unica in bisogno di calmarsi. Porse la mano a
Will. “Amici.”
Lui la guardò,
un po' sorpreso, poi
afferrò immediatamente la mano, sorridendo. Non era
esattamente
quello che avrebbe voluto, ma lo accettava.
“Ora dimmi dove
sono quei
dominatori.” disse lei, prendendo un coltello e puntandolo
alla
gola del ragazzo. Lui indietreggiò delicatamente, guardando
la lama.
“Okay, okay, ma
non c'è bisogno di
puntarmi un coltello alla gola!” esclamò lui.
Lei sbuffò,
abbassando il coltello e
rimanendo impassibile, aspettando le parole del ragazzo. Lui
afferrò
la mappa nella mano destra della ragazza di fuoco, osservandola come
se non l'avesse mai vista. La posò per terra, poi si sedette
dinanzi
a essa a gambe incrociate. Stephenie l'osservò dall'alto.
“Allora..dato che
noi siamo qui,
dovrebbe essere il lato oscuro dell'isola, qui, a nord est.”
disse
lui, puntando un dito sui luoghi per essere chiaro. “Non
è molto
distante dalle caverne di ghiaccio, ma..molto più
pericoloso.”
disse.
“Pericoloso in
che senso?” chiese
l'altra.
“Ci sono trappole
ovunque e chiunque
ci vada con dei draghi per superarle..può considerare il
proprio
drago morto.” disse lui, osservando i draghi intorno a loro.
“Se ci andiamo a
piedi quanto ci
metteremo? E cosa possono causare quelle trappole?” chiese,
accarezzando il muso di Mortlaw.
“Un paio di
giorni, penso.” disse,
rispondendo alla prima domanda. Poi si alzò in piedi.
“Quando
avevo circa quindici anni ero andato là, quella volta ero
curioso,
volevo sapere cosa succedeva..le trappole erano attive, ma io, non so
con quale fortuna, riuscii a superarle quasi tutte senza riportare
troppi danni. Mi inseguì una strana creatura, non so che
roba
sia..non è un drago...quei cosi uccidono senza
pietà, peggio dei
draghi. Scappai, inciampando varie volte, poi mi morse.”
disse,
sussultando come se si ricordasse perfettamente il dolore.
“Non ho
mai provato nulla di più doloroso..poi, dopo avermi morso se
n'è
andato, lasciandomi lì a morire. Fortunatamente avevo
già previsto
qualcosa del genere, portandomi dietro una serie di unguenti e robe
simili, quelle rob che aiutano le ferite a guarire..”
continuò.
“Mi venne qualcuno a cercare. Pensavo volessero aiutarmi, ma
era il
contrario. Volevano uccidermi. Mi portarono in uno strano posto,
ora..non ricordo bene com'era. Mi legarono a un palo, non potevo
vedere nulla di ciò che stava accadendo alle mie spalle. E
poi tanti
colpi, uno dopo l'altro. Non abbastanza, come vedete sono
vivo..perché mio padre arrivò giusto in tempo per
uccidere quei
torturatori e liberarmi, aiutarmi, farmi vivere.” disse, poi
togliendosi la maglia e mostrando a tutti i segni sulla schiena.
Segni creati da una frusta. Will era stato fustigato. Erano segni
profondi, chiari, visibili anche dopo nove anni dall'accaduto.
Stephenie rimase a guardarli, con gli occhi lucidi, vedendo nei suoi
occhi la scena della fustigazione, lui inerme legato a uno stupido
palo a soli quindici anni. Lui intento a soffrire, a gemere, forse
urlare dal dolore. Ri-indossò la maglia, girandosi verso di
lei.
Vedeva in lui la paura, la paura di tornare in quel posto pieno di
torture. Aveva paura, vero, ma lo stava facendo per lei. Lei che
voleva andare incontro la morte, lei che voleva salvare la vita e
sacrificare la sua per persone sconosciute.
“Perché
non me l'hai mai detto?
Perché non mi hai mai detto di essere stato
fustigato?” chiese
lei, cercando di trattenere le lacrime.
“Perché
ti saresti spaventata.”
disse, colpendo in pieno i pensieri della ragazza. Aveva
perfettamente ragione.
“Ora sei tu
quello spaventato!”
disse lei, ritornando lucida e seria.
“Io non ho paura
di niente.” disse.
Anche lì aveva ragione, in realtà.
Però era spaventato.
“Hai paura che io
muoia.” disse
lei, sorridendo per un secondo.
Lui abbassò gli
occhi, cercando di
trattenere un sorriso. “Si.” disse.
“Hai paura che io
e te rimarremo per
sempre solo amici.” disse ancora la ragazza di fuoco.
“Beh,
allora dovrai essere spaventato per tutta la tua vita.”
disse,
guardandolo.
Lui sospirò,
come per dire Dopo
tutto quello che ho fatto!
La ragazza si
girò verso il resto dei
cavalieri, poi prese a camminare verso di loro, bloccandosi un attimo
prima. Si rigirò vero Will, guardandolo e avvicinandosi a
lui.
L'abbracciò, come se fosse l'unica cosa in grado di fare.
Lui la
strinse a sé, sperando che quello non fosse il loro ultimo
abbraccio.
Stephenie si chiese se
stesse
sbagliando. Lei aveva messo da parte il voler avere un ragazzo,
considerando il fatto ''essere deboli''. Le ritornarono in mente le
parole di Astrid. Amare non significa essere deboli. Will
non
era certo debole, e aveva deciso di amarla. Non era diventato debole.
O forse si. Quando stava per morire, lui aveva pianto per lei. Aveva
pianto forse tre volte in vita sua, una di esse era la sua
quasi-morte.
E se dovesse vederla in un
altro modo?
Se le persone piangessero non perché sono deboli, ma
perché sono
state forti per troppo tempo? Lui era sicuramente un esempio di
questa frase.
Sciolse l'abbraccio,
lasciando i suoi
pensieri nella sua mente e le cose com'erano, avvicinandosi a
Mortlaw.
“Andiamo a
cercare vendetta, allora.
Io per i dominatori, tu per ciò che ti hanno
fatto.” disse,
stringendo i pugni, come sempre quando cercava di essere forte o
quando era arrabbiata.
I cavalieri la guardavano
da un po'.
Erano rimasti un po' scioccati da tutte quelle rivelazioni. Astrid
sembrava quasi arrabbiata con Stephenie. Il suo volto diceva : come
hai potuto SOLO abbracciarlo? Sta cadendo a pezzi e tu solo lo
abbracci?
“Okay, se ci
siete, se siete ancora
in questo mondo dateci un segnale.” disse la mora, salendo su
Mortlaw. “Dove potremmo lasciare i draghi?” chiese
ancora
Stephenie.
“Vicino alle
caverne di ghiaccio
dovrebbe esserci una radura, perfetta per i draghi.” disse
lui.
“Allora
partiamo.” disse lei,
sicura di ciò che stava facendo. Ora più che
altro voleva prendersi
una vendetta anche per Will, non che le importasse poi così
tanto.
Doveva innanzitutto passare
attraverso
le trappole senza rimanerne fritta, andare da quegli schifi di
persone per liberare tutti i dominatori ancora in vita. Se
moriva..beh, prima o poi avrebbe comnque dovuto morire.
I cavalieri spronarono i
draghi per
farli volare e in poco tempo si ritrovarono a volare nel cielo
azzurro sopra l'isola dei domiantori.
ANGOLO AUTRICE :
It's been
a long days, without
you, my friend, and I'll tell you all about it when I'll see you
again.
Scusate
se ho sbagliato a
scrivere qualcosa, uccidetemi. :D
Bella a
tutti ragazzi, io sono
Cricrina01 e oggi siamo in un nuovo capitolo! ( in?? Forese a un
nuovo capitolo XD )
Se Favij
legge questo mi accusa
di plagio...LOL
Si, si,
lo so che sto trattando
troppo male Will...T_T Mi sento in colpa..ma non posso dirvi se
torneranno o no insieme, non posso proprio. Nana. Che tristezza mio
fratello che impreca contro il salvavita perché non gli
permette di
accendere il computer...fratello quel coso ti salva la vita..LOL.
No, non
penso...io non so come
funzia quel coso! XD
Io. Odio.
Avere. il. Raffreddore!
Uffa! T_T Ora si, posso dire che è colpa di mia sorella u.u
LOL
Comunque...non
avrei mai pensato
di dirlo ma mi manca il mio migliore amico...e mi macherà
per sempre
T_T
Perché
lui è la persona che ha
rallegrato i miei giorni di esame, quando io aspettavo lo scuolabus e
salivo e ritrovavo lui che mi diceva tipo ''nessuno ti vuole'' oppure
ci faceva sentire strane vocine con il cellulare..e lì ci
mettevamo
a ridere per tre ore. Oppure dopo gli esami andavamo in un parco
giochi vicino alla scuola tanto per perdere un po' di tempo invece
che tornare a casa e metterci sui libri per il giorno dopo, lui stava
sull'altalena e io gli facevo i video XDXD Poi c'ero io che lanciavo
il cellulare nel prato ( schermo di plastica! XD ) e gli altri
cercavano di fottermerlo! OMT quanti ricordi. O quando mostravo
sempre a lui la voce sul dizionario di tedesco che traduceva
“vu
cumprà” ( giuro, c'è davvero ) e lui
che mi chiedeva “ma tu ti
metti a cercare ste robe durante gli esami?” LOL ma l'avevo
scoperto per sbaglio! XD
Oppure
durante quei minuti prima
delle gite in cui lui diceva robe che mi facevano arrabbiare troppo,
troooppo, e io chiedevo alla mia bestie “posso i
fazzoletti?” e
glieli tiravo addosso, sopratutto in faccia. Altre volte in cui
durante le lezioni di religione mi appoggiavo sul muro vicino al suo
banco ( lui era nell'angolo, troppa fortuna dalla sua parte! ) e
prendevo in mano il suo libretto per vedere la sua collezione di 3, 4
e 5.
Che
tristezza T_T Oppure quando
eravamo andati in gita con anche un'altra terza di un'altra scuola e
in corriera lui era davanti a me e alla gemella della mia bestie e mi
faceva inca**re e allora io gli tiravo dei pugni da oscar ( LOL ),
osservata da quelli dell'altra classe che mi guardavano tipo : O.o
Anche perché urlavo contro di lui XDXD Sotto lo sguardo
anche dei
prof!
O quando
a Motoria dovevamo fare
i giri della palestra e dato che io li faccio velocemente e lui
invece non c'ha voglia ( non perché è grasso, non
è grasso, è
solo pigro LOL ) io era dietro di lui e lui si era lasciato cadere su
di me e io l'avevo preso prima che mi schiacciasse sul pavimento e ho
fatto un giro di palestra spingendolo dalla prof. E lui alla fine a
dire qualcosa tipo : visto come faccio i giri veloce? E io a sbuffare
e ridere. Non penso di avergli mai dato un pugno..ma lui a me si!
XDXD
#cricridomanda
: avete amici
maschi se siete femmine e amiche femmine se siete maschi?
#cricririspostaallacricridomanda(?)
: questo individuo qua sopra XD, il fid. della mia bestie e il
migliore amico del fid. della mia bestie XDXD
Ah altra
cosa...una volta avevamo
fatto un progetto a scuola con una psicologa e dovevamo commentare
delle frasi, dicendo se erano vere o no. XD C'era capitata al mio
gruppo ( capitata, il buffone della classe, cioè un tizio
del mio
gruppo che fa troppo ridere, ne aveva guardati tipo 30 ) una frase
tipo..'' non è molto comune che due persone di diverso sesso
siano
amiche '' ( okay, non me la ricordo XD ) e il buffone aveva scritto :
questa frase non ha senso, un'amicizia può essere anche tra
una
persona e un sasso. LOL
Poi ve ne
dico un'altra nel
prossimo angolo autrice XDXD
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cricrina01.
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Capitolo 6 *** Capitolo 6 ***
Capitolo 6.
Una volta arrivati nella
zona nord
dell'isola, cominciarono a cercare la radura di cui aveva parlato
Will. Seguirono le sue indicazioni le quali dicevano di procedere
vicino alle grotte di ghiaccio, ma più in basso, dove la
temperatura
era un po' più mite.
“Qui non
c'è niente!” esclamò
Moccicoso dopo un po', stanco di cercare.
“Non mi sono
sognato la radura!”
esclamò Will, continuando a guardare in giro.
“E se ora non
esistesse più?”
chiese Stephenie, sbuffando.
Will ignorò le
voci accanto a lui,
cercando di ricordare dove era andato per trovare quella radura. Era
circondata da un bosco, quindi avrebbero dovuto cercare tra gli
alberi. Si avvicinò a un bosco abbastanza comune, passando
tra
cespugli e rovi. Ignorò i graffi e continuò a
farsi strada.
Finalmente giunse alla fine
di quel
''cerchio'' di bosco, trovando esattamente la radura.
“Finalmente!”
disse, chiamando il
suo drago e i ragazzi nella radura.
“E se qualcuno si
intrufolasse qui e
portasse via i draghi?” chiese Astrid.
“Beh..l'unico con
un problema è
Sdentato. Lui non può volare. Quindi o te ne vai o lo lasci
qui
rischiando o te lo porti dietro mandandolo al massacro..scegli
tu.”
disse Will, rivolgendosi a Hiccup.
Lui ci pensò su,
arrivando all'unica
conclusione, un po' rischiosa. Non poteva andarsene e certo non
poteva nemmeno mandare Sdentato al massacro.
“Rischio
lasciandolo qui. Ho
modificato un po' la coda..e penso che dovrebbe funzionare
così.
Dovrebbe riuscire a volare anche senza di me.” disse Hiccup,
azionando una leva vicino alla sella di Sdentato, legata alla coda.
Una volta lasciati i
draghi, uscirono
dalla radura, poi dal bosco circostante, guardandosi intorno.
Lì
vicino c'era un sentiero. Secondo Will avrebbe dovuto portare alle
zone più a est, così decisero di continuare
procedendo con esso. I
passi dei ragazzi erano veloci, abbastanza attenti e agili, tranne
quelli dei gemelli. Quando i piedi di Will toccavano il suolo non si
sentivano neanche, cosa strana e inquietante al tempo stesso, ma
molto utile per non essere sentito. I passi di Stephenie e Astrid si
equivalevano, silenziosi ma non troppo. Quelli di Hiccup causavano un
leggero rumore dalla protesi. Moccicoso e Gambedipesce cercavano di
essere silenziosi, di capire come facesse Will, ma non ci riuscivano.
I gemelli procedevano pestando il terreno con forza e non
fregandosene del rumore.
Dopo una mezz'ora buona di
cammino
arrivarono in un luogo piuttosto strano. Un corridoio stretto si
formava tra due alte mura, sicuramente qualcosa di artificiale,
creato dagli umani.
“Che posto
è questo?” chiese
Hiccup, guardando le mura.
“Shht!”
esclamò Will con un dito
davanti alla bocca, passando davanti a tutti e osservando quel luogo.
Poi si girò verso di loro, con un mezzo sorriso sulle
labbra.
“Signori e signore..benvenuti nella prigionia dei
dominatori.”
Stephenie scattò
in avanti, alzando la
testa, guardando le mura con la bocca aperta. Non se l'era proprio
immaginata così. Era qualcosa a metà tra
spettacolare e spaventoso.
Si avvicinò in tutta fretta al corridoio,tentando di
entrarci, ma
venendo bloccata da Will, il quale la prese e la riportò
indietro di
peso.
“Lasciami
andare!” ringhiò lei,
cercando di liberarsi.
“Tu cosa pensi ci
sia lì dentro?”
chiese Will a Stepphi, aspettando una risposta.
“Non lo so..forse
che finisca il
corridoio e ci sia un enorme spazio cinto da queste mura.”
disse
lei, cercando di pensare. Perché le stava facendo quelle
domande?
Cosa voleva dire?
“E pensi che
lì ci siano subito i
dominatori?” chiese ancora.
Lei sospirò.
“Se no ci sono i
dominatori, allora cosa c'è?”
Will sorrise, annuendo per
chissà cosa con la testa. Lei socchiuse gli occhi.
“Trappole mortali.”
“Cosa..?”
disse la ragazza,
provando a osservare la fine del corridoio. Era troppo lontano. Quel
corridoio era lungo almeno una cinquantina di metri.
“Quando sarai
pronta andremo.”
disse lui, lasciandola e prendendo in mano una spada, la quale era
stata fino a quel momento nascosta sotto il suo mantello.
“Perché?
Se non sono pronta cosa
succede? Muoio?” chiese lei, cercando di capire la tanta
preoccupazione del ragazzo.
“No. Non puoi
più tornare indietro.”
disse lui.
Lei lo guardò
confusa, allora il
guardiano fece alcuni passi verso il corridoio,, fermandosi poco
prima, poi entrando effettivamente. Tornò indietro subito,
come se
una trappola stesse scattando. Ed era così.
I ragazzi indietreggiarono,
spaventati.
Stephenie aveva gli occhi fuori dalle orbite.
Le due pareti..si stavano
avvicinando
l'una all'altra. Si stavano chiudendo, stavano diventando una sola
parete. La ragazza di fuoco deglutì, sedendosi a terra.
“E' per questo
che bisogna essere
veloci...o si finisce come questa.” disse poi, prendendo una
pigna
da terra e lanciandola tra i muri, distanti poco più di
dieci
centimetri. I muri si unirono, si sentì solo lo
scricchiolare della
pigna, schiacciata. Realizzare che quello sarebbe potuto essere il
destino di tutti loro non era facile, per niente. Potevano morire in
un istante.
“Cosa
c'è dopo queste mura?”
chiese ancora la prescelta, rialzandosi in piedi. “Dove sono
i
dominatori?”
“Ti ho portata
fino a qui per farti
capire che tu non puoi liberarli!” disse Will guardandola.
“Rispondi alle
mie domande.”
Il ragazzo
sospirò, guardando il
corridoio, in quel momento inesistente. “I dominatori sono
molto,
molto lontani..questo è solo l'inizio.” disse.
Stephenie prese la spada
dalla mano del
ragazzo, puntandogliela di nuovo alla gola. “Io ti ho chiesto
solo
dove sono i dominatori, non se sono lontani o vicini o che ne
so!”
disse, irosa.
“Io so solo che
morirai prima di
trovarli.” disse, stranamente pessimista. Di solito pensava
alle
cose al meglio, considerava il pessimismo qualcosa capace di
distruggere sogni e pensieri. Non era mai stato pessimista...mai
tranne che in quel momento. No, qualcosa non andava. Tutto non
andava.
Abbassò la spada
di sua volontà,
limitandosi a starsene zitta e lasciargli pensare ciò che
voleva.
“Quando si
riapriranno quei muri?”
chiese ancora. “Rispondi almeno a questo.”
“Fra qualche
minuto. Ma non sarai
pronta per entrare.” disse, alzando una mano davanti a lui
diretta
verso la ragazza, quasi come a fermare le parole che stava per
pronunciare. “Tutte le battaglie in cui sei sopravvissuta
fin'ora..non erano nulla. Considerale nulla. Sei quasi morta per
nulla. Cosa pensi di fare adesso? Morire alla prima
difficoltà che
ti si pone davanti? O tornare indietro a Berk con un po' di
sanità
mentale? Tu non ce la puoi fare! Io stesso sono quasi morto! Se non
ci fosse stato mio padre sarei morto. Non c'è nessuno a
proteggerti,
Stephenie. Sono troppo debole.”
Quella era forse la prima
volta che lo
diceva. Era troppo debole per proteggerla. Quelle parole le vagavano
nella mente, cercando inutilmente una via d'uscita. Non c'era scampo,
non c'erano soluzioni. Ma nonostante tutto no, lei non era una che si
arrendeva facilmente. Avrebbe lottato, si sarebbe ferita, sarebbe
svenuta, avrebbe sofferto, forse addirittura salvato qualcuno dei
suoi amici o forse sacrificato uno di loro per liberare quei
dominatori e tornare a casa. No, se quella era una sfida non sarebbe
morta. Non l'avrebbe mai fatto. Non la entusiasmava il ''sacrificare
qualcuno dei suoi amici'', ma se avrebbe proprio dovuto..l'avrebbe
fatto. Avrebbe ucciso con le sue stesse mani. Squarciato corpi con
spade e coltelli, colpendo altre minacce con il fuoco rovente che
scorreva le nelle vene. Utilizzare armi non era mai stato il suo
forte, amava usare la sua risorsa naturale di dominatrice.
Però
aveva sempre voluto imparare a impugnare correttamente spade, usare
non per il loro scopo asce e imparare a scoccare frecce dagli archi.
Sopratutto quest'ultima cosa.
“Non
posso.” disse ancora lui,
deglutendo e cercando di andare via. Lei lo fermò.
“No. Io non
morirò. E poi non eri
quello ''se muori tu muoio anch'io'' e blablabla??” chiese la
mora.
“Non eri il guardiano dei prescelti, colui che doveva
proteggere
con la sua stessa vita i prescelti? Uhm?”
Lui si girò.
“Ho fatto ciò che
potevo. Ora non sono affari miei se muori o no. Ho fatto ciò
che
potevo.” disse, respirando profondamente e girandosi di
nuovo,
camminando lentamente.
“Will!”
gridò la ragazza, cercando
di fermarlo. Ma lui continuava a camminare.
Cosa aveva fatto?
Perché l'aveva
fatto? Aveva perso Will in un solo istante. Era tutta colpa sua, ma
invece di ammetterlo aveva cercato di fingere, fingere ancora e
ancora.
“Io non posso
andare senza di te.”
ANGOLO AUTRICE :
No, not
gonna die tonight, we're
gonna stand and fight forever ( don't close your eyes ) No, not gonna
die tonight, we're gonna fight for us togheter..no we're not gonna
die tonight. -Skillet, not gonna die.
Okay,
l'avete capito che mi
piacciono gli Skillet XDXD No, non mi piacciono..li amo...XD LOL
Nooo, no,
Cricrina...perché
dovevi far finire il capitolo lìì?? Cosa le dice
Wiiiillll?? DEVO
SAPERLO! Ammettetelo, siete così. °.° che
bella sta faccia...sono
un genio.
No, non
lo sono. XD
Eeee io
sto a scrivere e ritorno
su efp e ritorno a scrivere..perché? Perché
c'è il temporale e con
l'internet che ho qui...la linea va e viene! Che felicità!
Ecco,
adesso è tornata. * torna su efp * ok niente di nuovo. XD
Sappiatelo,
io sono quella
ragazza onnipresente su efp, in Dragon trainer, ho letto tutte le
storie, anche se certe non le ho recensite, ho letto tutte le
recensioni di qualunque autore, io so tutto...TUTTO. Ho letto le
recensioni che hai lasciato alla storia “Almeno tu,
nell'universo”
di Astrid lover le ho
lette
tutteee!! Okay, faccio paura...meglio Muhaahahahahah!
Nonostante
tutto, quello di cui volevo parlarvi oggi è..il mio
compleanno!
Hahahah..si!
Siamo
in anticipo...di molto...ma vabbè
Come
qualcuno sa, il mio compleanno è il 16 ottobre...lo so, lo
so, è
ancora il 2 settembre...ma si sta avvicinando, abbi pazienza
cricrina! E dato che io non ho mai festeggiato un compleanno
appropriatamente ci terrei che mi mandereste almeno un messaggino
minicicciolo ( LOL XD ) qui su efp, oppure se avete il mio numero su
whatsapp o se mi seguite su instagram lì. Che ne so! Se
avete tutte
le occasioni elencate sopra e volete rendere questa ragazza felice
dopo scuola perché è il suo compleanno e la
rompete sia su efp, su
whatsapp e su instagram...ne sarei onorata. Viva i rompico***oni!! :D
Se
non mi mandate un messaggio la domenica dopo vengo a casa vostra di
persona e vi sgozzo con una katana. u.u
Dato
che ho chiesto a mia mamma : cosa mi regali per il compleanno?? :D E
lei ha risposto : Boh. Quindi...
#cricridomanda
: cosa pensate dovrei ricevere per il mio compleanno??
Perchéonestamente non lo so neppure io. XD
#cricririspostallacricridomanda(?)
: andare a fare il Bungee jumping oppure buttarmi con il paracadute!
Ha.ha.ha...un
tizio su instagram ha postato una foto dove c'èscritto
''lista delle
ragazze a cui piaccio'' e sotto un foglio bianco. Muhahahahahah...LOL
A me divertono ste cose! XD
Sarà
perché non ci metto più di tre secondi ad
attirare ragazzi? Tipo
l'altra volta ero...dov'ero? In un negozio che non ricordo
quale..XDXD...e mi sono accorta che una specie di nanetto strambo mi
guardava...ehm...amico, io stavo guardando quel figo laggiù
sai....non gli somigli per niente. XDXD
E'
cosìche funziona...cotte e controcotte! XDXD ( la modifica
cricriniana di ''mosse e contromosse'' del presidente Snow in Hunger
games ) Che poi...presidente Snow significa presidente neve...che
tristezza i cognomi americani...XD
No,
le mura sopra non le ho copiate da the maze runner! O meglio..si, ma
non de tutto. XD
By
cricrina01.
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Capitolo 7 *** Capitolo 7 ***
Capitolo 7.
Will si girò,
incrociando lo sguardo
della ragazza.
“Si, tu puoi..non
vuoi, ma puoi.”
la corresse, restando girato.
“Va
bene!” esclamò, alzando le
braccia all'aria. “Non voglio! Okay?” chiese
ancora, non sapendo
esattamente cosa dire.
“Mi stai
supplicando di venire con
te?” chiese lui, con un sorrisetto stampato sulle labbra.
Lei gli si
avvicinò immediatamente,
tirandogli un pugno in pancia. “Io non supplico mai
nessuno!” gli
gridò contro, mentre lui si piegava a terra con le mani
sulla
pancia.
“Tu mi STAI
supplicando.” sussurrò
lui, cercando di rialzarsi in piedi, ma finendo giù poco
dopo,
spinto dalla ragazza di fuoco.
“Senti..se vuoi
vieni, se non vuoi
stai lì.” disse lei, girandosi verso le mura, le
quali
cominciavano lentamente ad aprirsi.
“Tu non ci andrai
senza di me...”
disse ancora il ragazzo spiaccicato a terra.
“Stai
zitto!” esclamò l'altra. Si
avvicinò al corridoio, guardando dentro. Non c'era via
d'uscita,
bisognava per forza entrarci, correre velocemente e arrivare
laggiù.
Una volta chiusi i muri, avrebbero dovuto aspettare un po' per poter
uscire. Ma quel ''non si torna indietro'' di Will la metteva a
disagio. Cosa voleva dire? Magari se riuscivano a entrare le mura non
si aprivano più..?
“Cosa succede se
arriviamo laggiù?”
chiese dopo un po', cominciando a pensare.
Il guardiano si
rialzò da terra,
avvicinandosi alla mora. “Per prima cosa le pareti rimangono
incollate fino al sorgere del sole il giorno seguente..”
cominciò
a dire, interrotto per un secondo da un ''oh, grande'' da parte di
Stepphi. “E poi...sai, quelle belve che mi hanno attaccato a
quindici anni..dovrebbero essere ancora lì, vive e
vegete.” disse
ancora.
“Possiamo
attaccarle con il fuoco?”
chiese lei, cercando un modo per rimanere in vita.
“No.”
rispose secco lui.
“Con l'acqua?
Possiamo annegarle?”
chiese, guardando verso Astrid.
“Non penso.
Quanta acqua ci vorrebbe
per farle annegare? Astrid non può usare tutte le risorse
del suo
elemento.” disse lui.
“Se posso dire la
mia...perché non
ci arrampichiamo sopra i muri quando sono chiusi e guardiamo cosa
c'è
laggiù?” chiese Astrid, avvicinandosi ai ragazzi.
“Le pareti sono
lisce e alte almeno
una trentina di metri..non c'è modo per
arrampicarcisi.” disse
Will, rivelando il pensiero di Astrid totalmente inutile.
“E
perché non abbiamo portato i
draghi fino a qui? Il pericolo parte da qui, non è
così?” chiese
Hiccup a Will.
“Per noi umani,
ma non per loro. Si,
forse un drago normale sarebbe riuscito a fuggire, ma per Sdentato
non ci sarebbe stata via di fuga. Credimi.” disse ancora,
rispondendo con pazienza a tutte le domande di cui sapeva le
risposte.
“Come facciamo a
uccidere quei cosi?”
chiese ancora Stephenie, immaginandosi quello che doveva esserci alla
fine di quel corridoio.
“Tu non puoi
ucciderli..devi fuggire.
Devi essere veloce.” rispose il guardiano. Lei si
girò verso di
lui, fissandolo. Ecco cosa intendeva con ''non sei ancora pronta''.
Poteva essere forte e agile quanto voleva, ma non era abbastanza
veloce, secondo ciò che pensava Will.
“Quanto veloci
bisogna essere?”
chiese lei, osservando i ragazzi; di sicuro se la velocità
era
richiesta non c'erano molte possibilità di uscirne vivi per
loro,
sopratutto per Hiccup, con la sua protesi, Gambedipesce e i gemelli.
O forse loro erano in grado di darsela a gambe. Si, forse loro si.
Era strano sentire quelle
parole dalla
bocca di Will. Era sempre stato uno in grado di affrontare i
problemi, ma questa volta doveva fuggire. Non era mai fuggito. Quel
posto rendeva la ragazza di fuoco sempre più spaventata,
cosa in
parte nascosta dalle sue domande, le quali facevano in modo che
sembrasse quasi piena di voglia di entrare lì dentro, come
se non
potesse aspettare ancora a lungo.
“Bella
domanda.” commentò lui,
prima di risponderle. “Mi hanno morso, una volta. Ma devo
dire che
allora non ero veloce, affatto. Ero ancora come lui.” disse,
puntando il dito verso Hiccup. “Inciampavo varie volte, mi
guardavo
indietro..e stavo per uscirne perfettamente salvo. Quindi ho ideato
un piano, ma alcuni di voi devono aumentare la loro
velocità.”
disse, sedendosi a terra e prendendo un bastoncino. Tracciò
dei
segni sul terreno arido, non molto chiari, utili soltanto a lui.
“Alcuni di noi, quelli meno veloci, dovranno entrare per
primi e
attirare quelle bestie da loro, in modo che l'altro gruppo, quello
dei più veloci, entrerà più tardi,
quando le mura avranno già
cominciato a chiudersi. Attaccheranno dalla parte opposta.”
“Attaccheranno?”
intervenne
Stepphi. “Non avevi detto che dovevamo scappare?”
“Si, ma...non
possiamo correre
all'infinito. Ci stancheremo presto. Quindi..almeno un taglietto con
una spada glielo possiamo procurare..” disse, cercando di
pensare.
“Ma mi spieghi
cosa ti passa per la
testa?! Prima mi dici che dobbiamo scappare, poi che dobbiamo
attaccare! Deciditi una buona volta!” gridò irosa
Stephenie,
mentre i suoi occhi si facevano rossi iridescenti.
“Shhht!”
esclamò il ragazzo,
scattando in piedi e tappandole la bocca. Non per molto, dato che lei
gli morse la mano.
“Au!”
esclamò l'altro, guardando
il segno sulla mano. “Tu impara a fare silenzio per una buona
volta!” disse, non forte quanto l'altra.
“Ah, e ora cosa
stai facendo TU?
Silenzio?!?” chiese ancora lei.
Hiccup e Astrid si
intrufolarono tra i
due. “Fermi!” dissero all'unisono, tenendo la voce
bassa come
consigliato da Will.
“Bene..allora fai
le squadre.”
disse lei, camminando via.
“La squadra
numero uno sarà quella
dei più veloci : io, Stephenie, Astrid e i
gemelli.” cominciò a
dire, interrotto da Moccicoso.
“Vuoi dire che tu
prendi quei due al
posto mio?” chiese lui, adirato.
“Si. Sono
più veloci di quanto
sembrino e inoltre sono molto bravi nel creare esplosioni. Potrebbero
tornarci davvero utili.” disse. “L'altro gruppo
sarà formato da
Hiccup, Gambedipesce e Moccicoso.” concluse, avvicinandosi
poi a
Gambedipesce. “Cerca di essere il più veloce
possibile, non ti
fermare, non guardare indietro.”
Il biondo annuì,
un po' preoccupato
per la sua sorte.
Will si girò,
camminando verso Stepphi
e posandole una mano sulla spalla. “Quando vuoi
andare?” chiese,
mentre lei si girava basita.
“Me lo stai
davvero chiedendo?”
chiese, guardandolo negli occhi.
“Si.”
rispose semplicemente lui.
La ragazza alzò
lo sguardo al cielo,
osservando la posizione del sole e deducendo che fossero le cinque
del pomeriggio. “Domani mattina, penso.” rispose.
“Ne devi essere
sicura, o non
andiamo.” disse, prima di girarsi e tornare tra il resto del
gruppo.
Lei rimase lì da
sola, vicino a un
bosco, guardando in giro. Le piaceva stare da sola, con il vento che
le arrivava in faccia. Sorrise, slacciandosi la treccia e
disfandosela sulla spalla sinistra. Poi le ritornò a galla
il
ricordo di Will, il quale le diceva : Stai molto meglio con i
capelli sciolti, dovresti dimenticare quella stupida treccia.
Era così. Le
trecce erano qualcosa di
vichingo, lei non era una vichinga. Lei era una dominatrice.
Guardò
il braccio sinistro. Il bracciale di sua cugina Elizabeth era ben
visibile. Era di un colore acceso, verde, come quei prati al sole
leggermente coperti di rugiada. Poi guardò la sua mano
destra.
L'anello che una volta era stato di sua madre era ora sul suo
anulare. Si ricordò della pazza avventura di Hiccup e Astrid
con lo
spirito del padre della seconda, e si chiese se fosse possibile
incontrarla di nuovo. Infine, la collana che aveva indosso era della
sorella Katrinne. L'adorava, non glie l'aveva mai detto ma l'adorava.
Si accorse solo in quel
momento di
avere ancora qualcosa di Will addosso, qualcosa che non si sarebbe
più tolta, non per scelta sua, perché non poteva
farlo. Distese il
braccio sinistro, controllando tutti i punti vicino al gomito e
infine trovandola. Una W. W di William. Piccola, ma marchiata con il
fuoco. Non aveva sofferto tatuandosela, essendo completamente
abituata al fuoco sulla sua pelle. Il fuoco non è totalmente
innocuo
per loro, le prime volte brucia, brucia davvero. Poi un po' cala il
dolore, un po' i dominatori non lo sentono più.
Si rialzò in
piedi, tornando dagli
altri ragazzi.
ANGOLO AUTRICE :
When
you cried I'd wipe away all of your tears When you'd scream I'd fight
away all of your fears I held your hand through all of these years
But you still have All of me. -Evanescence, my immortal.
Lalalal...boh.
XDXD Non so che scrivere...tra 3 secondi lo saprò.
Recensite,
e ditemi nella recensione se shippate la Stephill. ( lo so, il nome
non è il massimo...ma mettiamo in confronto Hiccstrid? BOH.
XD )
Io...non
vi dico se la shippo o no, perché vi rivelerei il
finale...bum! Io
non spoilero un beeeel niente u.u * torna un attimo su whatsapp a
fare terzi diti sotto forma di emoji a caso * Mi piacciono troppo le
nuovo emoji del nuovo aggiornamento...vabbè..nuovo non
è, io faccio
gli aggiornamenti tutti in ritardo XDXD Mi sa che sto per distruggere
la tastiera del mio pc...fa uno strano suono O.o
E...oggi
è stata una specie di pugnalata al cuore avere l'ultimo
libro di
liceo...ma mi volete maleee??? T_T
*
ricomincia a guardare Lo Hobbit * okay, Bilbo mi assomiglia
troppo...partendo dal fatto che è un cespuglio XDXD
Are
you, are you, coming to the tree..they strung up a man, they say who
murdered tree..
che
canzone dolce e felice, vero? Che poi non so che cavolo c'entra,
è
di Hunger games.
Nooooo...stanotte
ho sognato una cosa troooppo epica! Tipo...c'ero io che facevo gli
Hunger games..ed ero in una squadra, avevo degli alleati come nel
secondo libro/film...però stavo andando contro il campo di
forza...che per chi non lo sa è tipo una barriera che se la
tocchi
ti sbalza indietro e muori..infatti Peeta sarebbe morto se Finnick
non gli avesse fatto la respirazione bocca-a-bocca. Perché
Finnick??! Dimmi solo perché?? IO ODIO PEETA! Ora lo
sapete...io
shippo KatnissxGale dal primo film e libro...quando li ho visti per
la prima volta ero tipo...oh ma che coccoli *_*
In
ogni caso...che cavolo ho fatto nel sogno?!? No, dovevo combattere,
non suicidarmi! Stuida testa che mi ritrovo. La cosa che trovo
più
frustrante dei sogni è il dover rimanere impassibili a
guardare, se
qualcosa va storto non puoi fare niente, non puoi fargli fare
qualcos'altro...no, la tua testa si ribella di notte, non dà
retta
al cervello. Oppure quei sogni bellissimi dove hai tutto quello che
vuoi oppure dove sei la fidanzata di Hiccup...ok, tralasciando la
stessa cosa, per ora non ho mai sognato nulla del genere..ne fatti
sogni premonitori sul mio futuro ragazzo...ammesso che ne
avrò
uno...in ogni modo. Quei sogni in cui tutto e meraviglioso e poi BUM!
Ti svegli e realizzi che era solo un sogno...perché?
Solo..perché?!
T_T
#cricridomanda
: qualcuno mi rompa nella chat di efp!! Mi piace chi mi rompe :D
Perché tanto non so che cavolo fare :D
#cricririspostaallacricridomanda(?)
: gno. u.u
Yara,
smettila di rispondere alle MIE domande con il MIO ashtag!
#yaraèintelligentecricrinano.
Grazie.
By
cricrina01.
Ps.
non usate l'ashtag inventato da Yara, grazie c:
|
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Capitolo 8 *** Capitolo 8 ***
Capitolo 8.
La mattina dopo si
svegliarono presto.
Alcuni di loro decisero di fare degli allenamenti brevi, altri
pensarono che si sarebbero stancati troppo facilmente.
Stephenie era una del primo
gruppo.
Appena svegliata aveva cominciato a scagliare palle di fuoco contro
rocce e alberi e allenarsi con le sue armi preferite. Aveva provato a
usare un arco, ma non faceva molto per lei, non ne era abituata.
Hiccup aveva deciso di fare
alcune
modifiche alla sua protesi con il materiale portatasi dietro, in modo
che non si inceppasse mai durante la corsa.
Astrid aveva deciso di
allenarsi con la
sua ascia, cosa che faceva ogni giorno.
Gli altri preferirono
riposarsi e
mangiare qualcosa. Non c'era una grande scelta lì, se non di
alcune
bacche. Molte erano velenose, ma fortunatamente Will conosceva bene
quelle piante, essendo vissuto a lungo sull'isola dei dominatori.
Alle nove della mattina,
abbastanza
tardi perché il sole fosse alto nel cielo, ma non accecante
e
fastidioso, giusto per la luce sufficiente. I due gruppi si
prepararono.
Il primo era pronto davanti
alle mura
aperte. Freschi, pronti per la corsa, per il rischio. Non avevano
molte armi con loro, giusto qualche pugnale, dovevano rimanere
leggeri per correre più velocemente.
Il secondo gruppo invece
sembrava quasi
come se non se ne preoccupasse del peso. Astrid aveva scelto la sua
ascia, ovviamente, Stephenie una spada e un pugnale, il secondo
legato alla sua cintura, Will aveva varie cose : una spada, un
pugnale, una lancia..quasi come se non gli pesassero nulla. Tutti
erano legati al suo mantello marrone. Testa di Tufo aveva la sua
bella mazza ferrata e Testa Bruta aveva qualche strano oggetto per
creare esplosioni varie. Tutti si chiedevano come facessero quei due.
“Sei sicuro di
voler lasciare i
gemelli nel vostro gruppo?” chiese Hiccup, con un po' di
preoccupazione.
Will li guardò,
poi si girò verso
l'amico. “Si. Saranno veloci, te lo prometto.”
disse.
“Non dovrebbero
essere loro a
prometterglielo?” chiese Astrid, avvicinandosi ai due.
“Dovrebbero.”
disse il guardiano,
guardando verso il corridoio. “Se siete pronti allora direi
di
andare.” aggiunse, poi guardò verso Stephenie.
Era strana, stava tremando,
lo si
vedeva lontano un miglio. Si avvicinò a lei, posandole una
mano
sulla spalla sinistra e facendola sussultare. “Coraggio,
ragazza di
fuoco.”
Le parole che giravano
nella mente
della ragazza però erano totalmente diverse. Si
limitò a pensare ad
altro.
“Andiamo.”
disse.
Gli altri si guardarono,
poi annuirono.
Dovevano essere veloci, più veloci possibile. Non potevano
perdere
uno di loro, dovevano dare tutto per rimanere in vita.
Hiccup, Moccicoso e
Gambedipesce si
fecero avanti, uno di fianco all'altro, mentre dietro di loro si
preparavano anche glia altri.
“Andate!”
esclamò all'improvviso
Stephenie, segno che davvero ''era pronta'', come diceva Will.
I tre davanti guardarono
indietro,
cominciando a correre quando videro che Will aveva annuito.
Correvano con tutte le loro
forze,
senza guardarsi indietro, ma vedendo chiaramente le pareti che si
stavano restringendo mano a mano che si avvicinavano alla fine del
lungo corridoio.
Una volta arrivati alla
fine scattarono
in avanti, bloccandosi a guardarsi intorno. Era esattamente come
aveva immaginato Stepphi. Un enorme spazio circondato da alte mura.
“Dove
sono?” sussurrò Hiccup agli
altri due, guardandosi intorno.
“Non lo
so.” rispose Gambedipesce.
“Non chiederlo a
me.” disse poi
Moccicoso.
Intanto l'altro gruppo
stava correndo
tra le pareti ormai vicinissime, sperando di non finire come una
schiacciatina.
“Correte,
correte!” gridò Will,
cercando di farli muovere.
Gli altri cercarono di
ascoltarlo,
aumentando un po' il passo.
Il primo gruppo non se la
stava
passando bene. Infatti se prima si chiedevano dove fossero le tanto
spaventose e pericolose belve ora cercavano di scappare dalle loro
fauci.
Erano uscite da un
passaggio segreto,
una specie di scalinata che portava chissà dove sotto di
loro,
coperta da un'ulteriore pavimento mobile.
“Moccicoso,
attirali da te, non ce la
facci più a correre!” gridò
Gambedipesce, cercando di mantenere
la velocità.
“Cosa?!?! Pensi
che io non stia
correndo?!” gli gridò contro l'altro.
Le bestie erano cinque, un
po' troppe
per loro, troppo veloci.
“Dove sono finiti
i ragazzi?”
chiese Hiccup, controllando che la sua protesi continuasse a
funzionare correttamente mentre correva.
Poco dopo le sue parole,
gli altri
cinque si tuffarono praticamente sul pavimento del luogo circondato
da mura. Le mura si chiusero un secondo dopo; fortunatamente erano
tutti salvi.
Will e Stephenie si
alzarono subito,
cominciando a correre dietro ai loro amici con in mano un'arma.
“Tu vai da
Hiccup!” disse Will a
Stephenie. Lei annuì, guardando la bestia dietro di Hiccup.
Prima di
poterci arrivare si sentì un'esplosione. Erano stati i
gemelli, i
quali stavano allontanando le bestie da loro usando varie di quelle
esplosioni. Funzionava, erano spaventati.
Senza pensarci nemmeno un
secondo,
Stephenie lasciò cadere la spada a terra e puntò
le sue mani contro
la bestia che seguiva Hiccup. Poi lasciò uscire una palla di
fuoco,
una di quelle capaci di creare esplosioni potenti e forti.
Andò a
colpire la bestia, che però ne rimase immune, ma
scappò spaventata.
“Strano che
abbiano paura di cose
totalmente innocue per loro.” commentò la ragazza
di fuoco,
raccogliendo da terra l'arma.
Dall'altra parte Will stava
correndo
dietro alla bestia la quale aveva rincorso fino ad allora Moccicoso.
Decise di attaccarla usando uno dei suoi elementi : la terra.
Fece tremare la terra sotto
di loro,
creando una crepa, poi andando a prendere Moccicoso prima che cadesse
dentro a essa.
Ma non stava funzionando
molto..le
bestie continuavano a tornare all'attacco e l'unica cosa che facevano
era farle correre dietro a loro, senza una certa utilità.
Una di loro prese a correre
dietro a
Stephenie, finendoci sopra e bloccandola a terra, ringhiandole in
faccia. Lei cercò di liberarsi, ma perse la sua spada e
stesa a
terra com'era non poteva uare il suo elemento per colpirla. L'unica
cosa che poteva fare era chiedere aiuto.
“Aiutatemi!”
urlò a caso, sperando
che qualcuno venisse ad aiutarla.
Poco dopo vide morire la
bestia davanti
ai suoi occhi, poi qualcuno la tirò via da lei. Era stato
Will. Le
tese la mano, per aiutarla ad alzarsi, lei decise di afferrarla.
“Grazie.”
disse, guardandolo negli
occhi.
“Niente.”
rispose l'altro,
rimanendo a guardarla quasi ipnotizzato dai suoi occhi di fuoco.
“Avevi detto che
non potevi
salvarmi.” disse lei, cominciando a correre nuovamente, con
il
ragazzo al suo fianco.
“Avevo
detto.” disse lui, con la
sua solita mania di ripetere le parole degli altri come risposta, non
sapendo che dire ma dandogli ragione.
Una su cinque erano fuori.
Continuarono
a combattere, cercando di ucciderle come avevano appena fatto;
attirandole su un persona e poi saltando fuori silenziosamente.
All'improvviso da un lato
della
costruzione iniziarono a cadere frecce infuocate.
“State
giù!” gridò Will,
guardando il luogo dal quale venivano scoccate le frecce.
Dopo un po' capì
dove andavano le
frecce. Erano dirette verso le bestie, non contro di loro; chiunque
le stesse scoccando era dalla loro parte.
“Chi
sei?” gridò Will, un minuto
dopo che le frecce furono cessate e le bestie caddero tutte a terra
senza vita.
I ragazzi si riunirono
vicino a Will,
guardando in giro.
Dal bosco vicino a uno dei
quattro muri
uscì un ragazza dai capelli biondo platino e gli occhi
grigi. Aveva
in mano un arco, sulle spalle una faretra ancora piena di frecce. Un
sorriso smagliante sul viso perfetto. Si stavano guardando, non lei e
tutti i ragazzi, lei e Will. Lei e Will continuavano a fissarsi e a
sorridersi a vicenda.
Stephenie
ribollì di rabbia da dentro,
avvicinandosi minacciosamente alla nuova ragazza, non prima di aver
tirato un pugno a Will.
ANGOLO
AUTRICE
:
I'm
a soldier, 'till it's over , you and I fighting for the art of war,
I'm a soldier, up against the wall..yeah, I'm a soldier, 'till it's
over live and die fighting for the art of war, I'm a soldier, I will
never fall...I will never fall.
*
aggiunge la sorella alla lista ''cattive persone''. *
Sorella
idiota : no, è impossibile che incomincino scuola il
lunedì, la
fanno cominciare il sabato.
*
Cricrina va sul sito della scuola * La scuola inizia il 14 settembre.
Ahhhh!!
Sorella idiotaaaa!! Ok ok. XD
Non
è giusto! XD Beh...non so se sia meglio che cominci
lunedì o
sabato..perché poi il sabato potevo arrivare a casa
e...relax, doma
è domenica! NO. E' martedì. Ok (?) Che rottura
>.<
Aaaallora..siete
curiosi di sapere chi sia questa tizia che vuole ''rubare'' Will a
Stepphi? E ci riuscirà? Lo scoprirete prossimamente..su
canale
cricrina (?)
lalalalalalalal...non
so che dire XD :P Oh, si giusto...altro perché dovrei
mettere mia
sorella nella lista ''cattive persone'' è che io e mia mamma
stavamo
guardando un vecchio diario scolastico di mia sorella...e lei segnava
tutti i compleanni, non so perché..arriviamo al mio
compleanno e
leggiamo : comp. Cristina. Subito sotto : un giorno ti
ammazzerò.
Ora
ditemi voi...[...] cosa...un giorno mi ammazzerai?? Beh, sto ancora
aspettando..quant'è che ci metti? Boh.
E
nella pagina del compleanno di mio fratello : Comp. Stefano ( mio
fratello ). Subito sotto : schifoso sei. LOL ma LOL.
Perché
praticamente lei quella volta era fissata con i Tokio Hotel, che a me
fanno schifo ma dettagli...e tipo un giorno io e mio fratello, quando
mia sorella era chissà dove ( non mi ricordo XD ) siamo
andati in
camera sua e abbiamo cominciato a fare i baffi, la barba, gli
occhiali, ecc..ai membri dei Tokio Hoter su un poster..era venuto un
capolavoro! Solo che poi lei si è inca**ata di brutto e io
ho detto
: ma anche Stefano l'ha fatto, nono solo io! E lei : si, ma lui in
matita, tu in penna!
Io..ero
una genia già da allora..XDXD
#cricridomanda
: dovrei ammazzare mia sorella prima che lei ammazzi me?
#cricririspostaallacricridomanda(?)
: non lo so, forse dovrei solo aspettare...tanto non mi
ucciderà
mai...troppa paura a impugnare un coltello e tagliarmi la gola...io
no. u.u
By
cricrina01.
|
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Capitolo 9 *** Capitolo 9 ***
Capitolo 9.
Stephenie si
bloccò davanti agli occhi
di pietra della nuova ragazza, fissandola minacciosa.
“Chi
sei?” chiese, secca e
irritata.
“Mi chiamo
Cynthia. Piacere.” disse
lei, con una sorta di gentilezza, portando in avanti la mano destra.
“Non mi interessa
il tuo nome. Voglio
solo sapere chi sei.” disse l'altra, fredda.
“Una dominatrice
del fuoco scampata
dalla prigionia.” rispose, cominciando a camminare verso il
resto
del gruppo. Sorrise di nuovo a Will. Stephenie la guardò
come
dicendo : tu? Dominatrice del fuoco?
“Io sono Will, il
guardiano dei
prescelti.” disse il ragazzo, presentandosi alla sconosciuta.
Lei
sorrise ancora, portando lo sguardo tra gli occhi castani della
persona di fronte a lei.
“Io sono
Hiccup!” si presentò il
cavaliere della Furia Buia, mettendosi di fianco a Will e cominciando
a pronunciare i nomi dei suoi amici : “Loro sono Astrid,
Moccicoso,
Gambedipesce e i gemelli Testa Bruta e Testa di Tufo.”
La ragazza bionda
annuì, portando lo
sguardo sulla ragazza di fuoco. “Mi pare manchi solo tu a
presentarti. Chi sei?” chiese, usando le
stesse parole usate
dalla mora poco prima.
“La prescelta del
fuoco, Stephenie.
Non devi sapere altro.” disse, bloccandola con lo sguardo e
cominciando a raggruppare le sue armi.
Will guardò la
nuova arrivata, poi
girandosi verso Stephenie e camminando verso di lei. “Non
dovresti
essere gelosa se non mi ami.” disse, con un sorrisetto
provocatorio.
Lei prese il pugnale nella
mano destra,
girandosi verso il guardiano. “Io. Non. Sono.
Gelosa!” disse,
passando il pollice sulla lama.
“A me pareva il
contrario.” disse
lui, lanciandole un'occhiata, prima di tornare con il gruppo.
La ragazza di fuoco
sbuffò,
scrocchiandosi le dita.
“Allora...da dove
sei saltata fuori?”
chiese Will alla nuova arrivata, guardando verso il bosco.
“E' qualche
giorno che sono qui. E'
un posto fatto perfettamente per ospitare umani, si può
cacciare e
si può trovare anche acqua.” rispose lei,
camminando velocemente
verso le bestie morte e inermi al suolo, estraendo le frecce sporche
di sangue e rimettendole direttamente nella faretra.
“Dove tengono
prigionieri gli altri?”
chiese ancora il guardiano, guardando i movimenti di Cynthia. Non
sapeva cosa di lei, ma gli piaceva. Forse la pazzia che l'aveva
indotta a scappare e cercare di rimanere in vita, forse il viso, i
capelli, il corpo perfetto. Ma certo a Stephenie quello non mancava.
“Non molto
lontano, ma è un posto
comunque difficile da trovare. Bisogna essere intelligenti, astuti,
veloci, rapidi..” cominciò a dire, fermandosi in
un punto in mezzo
a quella distesa di terra battuta arida, quasi sabbia. Si
abbassò a
terra, piantando una piccola spada. Poco dopo la spada venne
risucchiata dal terreno, poi si aprì un portale a terra, il
quale
dava su delle scale nascoste. Esse scendevano sottoterra, procedendo
fino a una svolta, poi continuando sempre dritte, senza curve o altre
svolte.
“Come lo
sapevi?” chiese Will,
guardando i gradini bianchi.
Lei non rispose, li
limitò a scoprire
uno strato inciso di qualche materiale duro, qualche tipo di rocce,
perfettamente nascosto sotto la terra. “C'è prima
di ogni scala di
questo tipo.” disse, sorridendogli e prendendo a scendere le
scale.
I cavalieri la guardarono
mentre
scendeva, decidendosi dopo un po' a seguirla. Stephenie
avanzò per
ultima, alquanto riluttante.
Era un vero e proprio passaggio
sotterraneo, il quale alla fine delle scale si trasformava in una
galleria. Procedettero in silenzio, osservandosi intorno e cercando
di capire dove portasse.
La ragazza di fuoco
iniziò a essere
scettica sul conto della ragazza. Come aveva fatto a fuggire?
“Possiamo fare
una pausa un attimo?
Devo parlarti, Will.” chiese al gruppo, sapendo di non poter
ricevere una risposta negativa.
Will si chiese se fosse
ancora per
Cynthia. Si bloccò, togliendosi il cappuccio del mantello
dalal
testa e avvicinandosi alla ragazza. “Cosa c'è,
adesso?”
“Will, quella
ragazza non può essere
fuggita così facilmente! Nessuno è mai fuggito,
oltre a te!”
disse, cercando di trovare la soluzione, di capire chi fosse davvero
quella ragazza.
Le parole di Stepphi
bloccarono Will,
facendogli ricordare la fustigazione. “Ecco dove stiamo
andando..”
disse, guardando il corridoio buio.
“Visto?! Ci sta
portando verso il
massacro!” esclamò la prescelta, guardandolo negli
occhi.
“No, lei ci sta
portando dove
vogliamo andare. Sei stata tu a voler andare al massacro.”
rispose
calmo l'altro.
Lei sospirò,
raccogliendo tutte le
idee della sua testa e dicendole tutte allo stesso tempo. “Io
penso
che lei sia una di loro, non una povera dominatrice scampata per un
soffio dalla morte.”
Will scosse la testa,
abbassando un
angolo della bocca verso il basso; poi si girò dalla parte
opposta e
disse ai ragazzi di ripartire.
Così
proseguirono il loro cammino,
arrivando qualche minuto dopo alla fine della galleria, la qaule
portava a un'altra di quelle grandi sale circondate da mura, ma in
quel caso, dato che erano sottoterra, c'era anche il soffitto.
Entrarono nell'enorme
stanza, girandosi
intorno e scoprendo una serie di scritte sulle pareti, in rune
berkiane.
“Perché
mai dovrebbero usare il
berkiano?” chiese Will, passando le dita sulle scritte.
“O
perché sono berkiani o..per non
farsi capire dagli altri di quest'isola.” rispose Cynthia,
ricevendo un'occhiataccia da parte di Stephenie.
“Tu stai cercando
di dire che quegli
stronzi sono parenti dei nostri amici?” chiese la ragazza di
fuoco,
avvicinandosi tutto a un colpo alla bionda e puntandole una mano
contro, pronta a scagliare una palla di fuoco. Will corse
immediatamente da lei, bloccandole le mani. “Non stava
dicendo
questo.” sussurrò lui, cercando di calmarla come
faceva una volta,
ma ovviamente non riuscendoci.
“Invece si! L'hai
sentita o no?!”
disse lei, in collera.
Cynthia la
ignorò, camminando per la
sala e piantando un'altra spada su una parete. Si aprì
un'altra
galleria, la quale portava ancora più in
profondità nell'isola dei
dominatori.
“Niente
pericoli?” chiese Will,
tenendo ancora Stepphi per le braccia.
Prima che la bionda potesse
rispondergli, dalla galleria appena aperta cominciarono a uscire
degli uomini. Will lasciò le braccia a Stephenie,
quest'ultima
cominciò a colpire le nuove persone con palle di fuoco, ma
risultavano inutili.
“Dobbiamo
ucciderli alla vecchia
maniera.” disse Will, prendendo una spada e facendo un
sorrisetto
diretto a Stephenie. Lei lo seguì, prendendo un pugnale, ma
chiedendosi il perché di quel sorriso diretto verso di lei,
si girò
per capire se Cynthia era dietro di lei, ma lì non c'era
nessuno.
Scosse la testa,
dirigendosi verso uno
degli uomini. Li contò in fretta, erano dodici, mentre loro,
con
Cynthia, erano nove.
Stepphi corse verso uno di
loro,
puntando davanti a sé il pugnale, riuscendo a essere rapida
e
astuta, non facendosi nemmeno toccare, ma lasciando il suo pugnale
come ricordino all'uomo, conficcato nel suo petto, all'altezza del
cuore.
“Si! Violenza! Io
adoro la violenza!”
esclamò Testa di Tufo, partendo alla carica contro un uomo.
Cynthia ne stava colpendo
alcuni con
delle frecce scagliate con il suo arco, mettendoli fuori gioco prima
che la toccassero.
Will se la stava cavando
piuttosto bene
con la sua spada. Hiccup era un po' schifato da tutto ciò,
ma mai
quanto Gambedipesce, invece totalmente sconvolto. Il guardiano corse
da lui, avvicinandosi e dandogli una pacca. “Se non volevi
venire
bastava che lo dicessi!” esclamò, prima di
ritornare al
combattimento.
Si ritrovò
davanti un uomo armato, con
una spada molto simile alla sua. Rimase lì, a combattere
contro di
lui, non dandogliela mai vinta. Ogni volta il colpo sferrato dal
nemico veniva parato dal guardiano, molto abile con qualsiasi tipo di
arma.
“Will!”
gridò una voce ben
conosciuta da lui. Quella di Stephenie. Si girò verso di
lei,
trovandola bloccata a terra con un coltello alla gola, pronto a
tagliare, a uccidere.
“Stephenie!”
gridò lui, cercando
di liberarsi del nemico, ma non riuscendoci. Si limitò a
togliere
l'arma da lì e cercare di correre verso la ragazza di fuoco
per
salvarla. In tutto ciò si prese una ferita creata dalla
spada del
nemico alla coscia. Gemette, ma non smise un attimo di correre, pur
sentendo il forte dolore.
Sorprese da dietro l'uomo,
piantandogli
la spada nella schiena, la quale penetrò la carne e
rispuntò sul
petto. Poi la tolse, pulendola dal sangue sulla sua stessa manica
della maglia.
Si abbassò su di
lei, tirandola su.
“Stai bene?” sussurrò, con il suo viso a
pochi centimetri dal
proprio.
“Si.”
rispose lei.
Si sentì un urlo
di aiuto da parte di
Moccicoso, quindi si girarono verso di lui e si rimisero in gioco in
un secondo.
ANGOLO AUTRICE :
Your
silence is a gun, gun, gun,
gun, aiming in the one, one, one, one, who still the same...my love
won't change.
Hahahahahahahahahha...lo
so,
volevate che si baciassero....LOL Io sono una cattiva persona, mi
piace farvi soffrire Muhahahaha! Vabbé, non è
veeeero.
Yara :
Certo, come no. A te piace solo prendermi a pugni.
Cricrina
: ma quando mai?!
Davvero,
io ho un problema serio
sul trattenere la mia voglia di picchiare e manovrare la mia forza al
livello giusto...ok, sono strana...but...I don't care, I love it!
XDXD
Cooomunque...pensavo
di fermare
la ff qui, non lasciarla proprio incompleta come l'altra ( incompiuta
), ma aggiornarla un po' qualche volta, un po' come uno svago, se mi
viene qualcosa butto giù un capitolo e
bom...perché rispetto alle
altre storie di dominatori degli elementi questa ha pochissime
visite...troppe poche >.< credetemi.
Quindi...cercherò
di farmi
venire una nuova idea per una nuova ff a capitoli, nel caso non
riuscissi nel mio intento continuerò
questa...perché cavolo le
visite da 100 sono calate sempre di più..l'ultimo capitolo
ne ha
solo 18.
Tra poco
pubblicherò una
one-shot e, in ogni caso, penso che per questa ultima settimana di
libertà mi darò da fare, scriverò due
ff allo stesso tempo e
aggiornerò un capitolo al giorno...se non ci
riesco...abbiate pietà
per questa mezza vampira...
Idee,
idee...frullate nella mia
testa, muovetevi!
Vabbè...per
ora non ho spoiler
proprio su nulla, non ho idee pronte.
Se vedete
comparire una ff dal
nulla a capitoli scritta da me...tanto non è possibile. XDXD
No,
posso pubblicare 2 capitoli al giorno, ma 2 capitoli e una one-shot
proprio no. Non illudetevi di cose che proprio non possono
succedere...credo. XD LOL
Questo
angolo autrice lo finisco
qui perché non so che dire e in ogni caso..non è
il luogo adatto
per parlare di robe di me...si, ci sto ripensando. Che straaano.
Perché se uno dei miei amici scoprisse le mie storie...non
so cosa
potrebbe pensare di me dagli angoli autrice...ora che ho pure
condiviso il mio profilo su Facebook. >.< XDXD LOL che
idiota
che sono! Vabbé!
#cricridomanda
: com'è possibile
che io ancora non sia arrivata all'indossare gli occhiali da vista?
Mio fratello li ha messi a...non so quanti anni e mia sorella
a...boh...13 forse. Io ne ho 14 :/ e sto il 99% della giornata
attaccata a cellulare/pc. Ho la fortuna dalla mia parte! Yuppyyy!LOL
By
cricrina01.
|
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Capitolo 10 *** Capitolo 10. ***
Capitolo 10.
Lottarono ancora per un
po', giusto il
tempo di uccidere tutti gli altri uomini rimasti. I ragazzi
respirarono a fondo, cercando di riprendersi dalla battaglia.
Will si guardò
la ferita, restando
impassibile, nonostante la profondità del taglio. Bruciava,
ma
faceva finta del contrario.
“Will, possiamo
parlare?” chiese
Stephenie, avvicinandosi al ragazzo.
“Si.”
rispose lui, cercando di
rimanere lucido. Anche lei aveva una ferita. Un lungo taglio le
apriva la pelle sul braccio sinistro, facendolo sanguinare.
“Io..”
cominciò a dire, prima di
cadere letteralmente a terra. Il ragazzo al prese giusto in tempo,
tenendola a qualche centimetro da terra con le braccia.
“E' un brutto
taglio.” commentò,
osservando il braccio. Lei riaprii gli occhi lentamente, guardandolo.
“E' arrivato quel
momento in cui
inizi a strapparti la maglia per fasciarmi le ferite?” chiese
lei,
con un velo di sarcasmo nella voce.
Lui fece un sorrisetto.
“Se volevi
che mi spogliassi bastava che lo chiedessi.” rispose, tirando
invece fuori dal suo mantello un pezzo di stoffa e avvolgendolo
intorno al braccio della ragazza. Poi cercò di tirarla su
delicatamente, senza urtare il braccio. “Abbiamo bisogno di
fermarci per un po'.” disse poi, al resto del gruppo.
“Né io né
lei riusciamo a continuare con queste ferite.”
Gli altri annuirono.
Cynthia però si
avvicinò a lui, con un'espressione seria. “Stare
qui sarà
pericoloso.” disse.
Lui alzò lo
sguardo, incrociando gli
occhi di pietra. “Io ce la potrei anche fare, ma lei no,
è troppo
debole. La farei uccidere così!” disse, d'accordo
con le parole
della bionda, ma non volendo continuare il tragitto.
“Beh, se
è così dovrebbe diventare
più forte.” disse, riferendosi a Stephenie. Lui la
lasciò per un
attimo a terra, alzandosi e avvicinandosi minacciosamente a Cynthia.
“Chi pensi di
essere per dire
qualcosa del genere? Tu non conosci la sua storia, tu non sai cos'ha
affrontato. Cose che se le avresti affrontate tu, saresti caduta a
terra in ginocchio a pregare perché tutto ciò
finisse. Lei è stata
forte troppo a lungo, lo capisci questo?!” chiese il
guardiano, a
pochi centimetri dalla ragazza, minuta e impotente davanti a lui.
“Forse io ho
sopportato di peggio...e
sono rimasta in piedi.” disse lei, fissandolo con
un'espressione
neutra.
“E'
impossibile.” disse lui,
stringendo i denti. La mandibola era rigida, i pugni stretti. Se solo
Cynthia fosse stata un ragazzo sarebbe già finita a terra
piena di
ferite sanguinanti, tutte create da Will. Si girò, cercando
di
ignorarla e tornò da Stephenie.
“Lei continua a
ignorarti e tu le fai
la corte?” chiese l'altra, con una bella faccia tosta.
Lui sbuffò.
“Lei non mi sta
ignorando.” disse poi.
“Se non ti sta
ignorando allora ti
sta ferendo.” disse ancora.
Will si girò
verso di lei, gli occhi
pieni di parole non dette, forse insulti. “Smettila di
ribattere.”
disse, freddo e fermo con la voce.
Cynthia lo
guardò per ancora qualche
secondo, poi si girò e ritornò al suo posto. Gli
altri cavalieri
stavano parlando tra loro.
“Perché
Will ha difeso Stephenie?
Pensi che quei due torneranno insieme?” chiese Astrid a
Hiccup.
Lui la guardò,
poi portò per un
secondo lo sguardo sui due. “Si, ne sono sicuro. A meno che
Stephenie non voglia proprio farlo soffrire...in ogni modo è
stato
davvero carino ciò che Will ha fatto per lei.”
disse, poi
incamminandosi verso Cynthia. “Perché hai detto
quelle cose su
Stephenie?” le chiese, aspettando una risposta.
Lei lo guardò.
“Perché io ho detto
solo la verità. Dovrebbe diventare più
forte.” disse lei,
appoggiando il suo arco per terra e togliendosi la faretra dalle
spalle.
“Tu hai un'idea
di cosa abbai
sopportato?” chiese Astrid. “Se pensi che la tua
storia sia
peggiore dalla sua, allora raccontacela, noi aspettiamo.”
disse,
sedendosi a terra. I cavalieri al imitarono, formando un semicerchio
davanti a Cynthia.
“Oh,
d'accordo.” disse, sedendosi
dinanzi a loro. “Nacqui qui, nell'isola dei dominatori,
vent'anni
fa.” La sua età si fece subito chiara.
“Fin da piccola ho
vissuto al tempio dei dominatori, dove viveva Will. E' per quello che
mi ah sorriso quando ci siamo visti. Da piccoli eravamo ottimi amici,
suo padre mi guardava come ottima futura fidanzata per lui...ma come
sapete..qualcuno h preso il mio posto.” disse, poi lanciando
un'occhiata alla ragazza di fuoco.
“I tuoi
genitori?” chiese Hiccup.
“Non hanno mai
vissuto con me, sono
sempre stata con i miei istruttori.”
“Istruttori?”
chiese ancora il
castano, facendosi sempre più curioso.
“Esatto. Sai..ci
sono istruttori per
guardiani e per semplici dominatori. Per imparare ad usare i propri
elementi al meglio. I miei genitori li incontrai di nuovo a 13 anni,
poi cominciai a viaggiare e quindi il tempo per incontrarli si fece
sempre più breve. Poi mi catturarono. Mi torturarono e mi
buttarono
in una sporca cella per giorni senza darmi del cibo. Mi liberai, per
poco non persi la vita nel farlo.” continuò a
raccontare la
ragazza.
“Non mi sembra
minimamente
comparabile con
ciò che fa
Stephenie.” disse Hiccup.
Intanto,
dall'altra
parte della stanza, Will si stava occupando delle ferite della
ragazza di fuoco. Una volta fatto, si bendò anche la sua, ma
solo
per ultima, quando ormai aveva già smesso di sanguinare.
Poi si
sedette
appoggiando la schiena contro la parete, gli occhi guardavano in
giro.
“Hai
detto che io
non ti sto ignorando...ma è quello che sto
facendo.” disse la
ragazza, guardandolo. Lui si girò, ricambiando lo sguardo.
“Non
l'hai scelto tu.” disse.
Lei
rimase
sorpresa. Cosa intendeva? “Se non l'ho scelto io allora come
faccio
a compiere queste azioni?” chiese ancora lei, cercando di
capire.
“Tu
volevi solo
essere forte..ti sei basata su chi vorresti essere, un personaggio
perfetto, forte, audace...ma non potevi diventarlo, con me.”
disse,
colpendo in pieno i pensieri della ragazza. Lui sapeva esattamente
cosa pensava, ogni singolo dettaglio. La capiva. Si sentì
bene,
anche solo per un secondo. Le bastava. Chiuse gli occhi, lasciando
che una lacrima scendesse sulla sua guancia destra.
“Ho
sbagliato...non smetto un attimo di sbagliare. Mi faccio schifo da
sola.” sussurrò, non potendo più
trattenere a lungo quelle parole
dentro di sé. Doveva parlarne a qualcuno, doveva dirlo a
qualcuno. E
ora aveva finalmente capito chi, l'unica persona in grado di capirla
soltanto guardandol negli occhi. Era incredibile.
“Tutti
possono
sbagliare. Umani, dominatori...stregoni, vampiri...a patto che
esistano. Ma non si sa mai.” disse, con un po' di sarcasmo.
Lei
adorava quando faceva così.
“Ma
nessuno può
sbagliare quanto io ho fatto.” disse poi la ragazza.
“Volevo
diventare chi non sono...sono solo una ragazza qualunque, devo
accettarlo.”
Lui
rimase in
silenzio per un po', poi aprì bocca, fissandola.
“Tu pensi di non
essere quella persona, ma in realtà lo sei. Tu pensi di
essere
semplice, ma non lo sei. E' da una persona qualunque cominciare a
vivere da sola a sette anni in un bosco? E' da una persona qualunque
cavarsela da sola per sette anni? E' da una persona qualunque voler
sacrificare la propria vita per quelle di sconosciuti?”
chiese,
facendole aprire gli occhi e guardarlo. “Non c'è
nessuno in questo
mondo più forte di te..e se non vorrai
crederci...farò in modo che
tu ci creda.”
Continuò
a
guardarla negli occhi, lei sentiva il suo respiro caldo sulle sue
labbra, una sensazione che le era mancata da molto. Lei si
lasciò
scappare un sorriso, abbassando gli occhi. Lui ricmbiò il
sorriso.
Sicuramente era felice quando lo era lei.
“Io
ti amo. E
questo non cambierà. Anche se diventassi ancora
più forte di quanto
tu non sia già..ti amerei comunque. E tu ameresti me, non
è così?”
Stephenie
rise
divertita dalle parole del guardiano. Aveva ragione. Lui aveva sempre
ragione.
“Si.”
rispose
lei, avvicinandosi di più a lui, chiudendo gli occhi e
unendo le
loro labbra di nuovo, dopo tanto tempo, lasciandosi andare,
così
come doveva essere. Una coppia di fuoco, forte insieme, non si
sarebbe mai spezzata. Era forte esattamente quanto i due membri.
Perché d'altronde si sa, l'unione fa la forza.
Sorrisero
mentre le
loro labbra si muovevano le une sulle altre.
Si
staccarono dopo
molto, accorgendosi di essere osservati.
“Voi
non avete
visto niente.” dissero all'unisono i due, girandosi verso il
resto
del gruppetto.
“No.”
disse
Astrid.
“Perché
cos'è successo?” chiese
Hiccup, con una mano sulla nuca e andandosene.
“Non lo
so.” disse Gambedipesce,
seguendo l'amico.
ANGOLO AUTRICE :
Wait,
wait, wait...com'è che
sono diventata così fluffuosa? Non mi riconosco
più XDXD E' che
quando ti lasci con una persona, poi non hai più voglia di
essere
tanto fluffuosa...ma a quanto pare la fluffuosità
è nel mio DNA.
It's in
his DNA, D-D-D-DNA, is in
his DNA, and he just take my breath away, bre-bre-bre-breath away, I
feel it everyday...and that's what makes a man, not hard to
understand..perfect in everyway, I see it in his face, nothing more
to say, it's in his D-D-D-DNA.
Cosa
c'entra? Non chiedetemelo.
:/
Lo so,
è strano che pubblico due
capitoli uno dietro all'altro, anche se sono di ff
diverse...è che
non ho niente da fare...quindi...
Non ho
niente da dire. XD
Ciaooo!
By
cricrina01.
|
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Capitolo 11 *** Capitolo 11 ***
Capitolo 11.
Passarono la notte
lì. Will rimase
sveglio per la gran parte del tempo, a vigilare il posto
attentamente, seduto accanto a Stephenie. Lei dormiva, con la testa
poggiata sul petto del ragazzo.
Le ultime parole della sera
precedente
pronunciate dai ragazzi? Semplicemente lui aveva ripetuto sottovoce
dei versi di una canzone, ricevendo un sorriso come risposta dalla
ragazza.
On
this time
I can
make it right
With
one more try
Can
we start again?
Dopotutto Stephenie
continuava a
pensare di essere l'unica ad aver sbagliato.
Quando l'alba
arrivò tutti si
alzarono, solo per la mancanza di sonno, dato che rinchiusi
lì sotto
non potevano scorgere i raggi del sole. Cynthia a quanto pareva si
era svegliata prima degli altri. Se ne stava seduta in un angolo a
lucidare la sua faretra con un panno, probabilmente portatasi dietro.
Nessuno dei ragazzi presenti riuscivano a capirla, sembrava
così
scontrosa, sembrava anche volesse attirare l'attenzione di tutti,
sempre.
I ragazzi presero a
chiacchierare
animatamente tra loro, come se si fossero dimenticati di dov'erano.
Stephenie aprì gli occhi, guardando la prima cosa
puntataglisi
davanti : la faccia di Will.
“Dormito
bene?” chiese Will.
“Si,
grazie.” gli rispose lei, con
un sorriso. Si tirò su, capendo di doversi dare una mossa.
Urtò il
braccio, dimenticandosi della ferita, e provò un leggero
dolore. Si
portò la mano destra sulla benda, facendo una smorfia. Poi
la tolse,
stringendo la benda tra le dita e rimuovendola lentamente. La ferita
si era quasi completamente rimarginata.
“Come
va?” chiese sempre Will,
guardando la ferita e sfiorandole il braccio.
Lei si girò
verso di lui, tirandogli
un pugno sul braccio. “Ora smettila di fare
l'iperprotettivo!”
disse, ridendo.
Dall'altra parte Cynthia
non smetteva
un attimo di fissare la coppia, con un'espressione tutt'altro che
amichevole. Hiccup e Astrid si avvicinarono a lei, con l'intento di
estrapolarle qualche informazione in più sulla sua
conoscenza di
Will.
“Hey, ciao
Cynthia.” disse Astrid,
rivolgendole un sorriso, parzialmente ricambiato dalla ragazza di
fronte a lei. Si alzò in piedi, mettendo al suo solito posto
la sua
faretra : sulla sua spalla.
“Ciao.”
rispose, con una voce cupa.
“Cosa siete venuti a cercare da me?” chiese,
proprio come un
invito a stare lontani da lei.
“Vorremmo
soltanto...sapere come
stai.” rispose Hiccup, per cercare di non essere troppo
avventato.
La ragazza li fissò. Aveva già capito il loro
intento, si poteva
leggerlo nei suoi occhi. Lanciò un'occhiata alle spalle dei
due
ragazzi, diretta verso Stephenie e Will, poi spostò lo
sguardo
schifata.
“Bene, ma non
capisco perché cavolo
dovrebbe interessarvi. Voi mi odiate.”
I due rimasero in silenzio,
perché
effettivamente era così, entrambi la odiavano, come tutti
gli altri
del loro gruppetto. Però se solo avesse avuto l'intenzione
di
diventare un po' più amichevole, avrebbe potuto benissimo
diventare
loro amica e smettere di essere odiata da tutti. “Io non odio
Stephenie, odio chi è, in un certo contesto.”
aggiunse, camminando
via con il suo arco in mano. Guardò verso la galleria, la
quale
procedeva al buio verso il basso, ancora e ancora. Gli altri ragazzi
si chiedevano quanto ancora sarebbero scesi verso il basso, ma
Cynthia lo sapeva, lei lo sapeva benissimo. Era stata catturata
quand'era una bambina, piccola, aveva solo sette anni, ma i ricordi
erano vividi. Aveva mentito a Hiccup e Astrid, dicendogli di essere
stata catturata a tredici anni; tutto ciò solo per evitare
di dover
rispondere a domande su quell'orrendo posto. Per fingere di sapere
ben poco sui corpi ammassati in un angolo di un'enorme stanza.
Aveva imparato a mentire
proprio per
sopravvivere, e dalla prima volta aveva continuato, senza riuscire a
smettere. La verità uscita da quella bocca era ridotta in
pochissime
parole delle totali già dette, ma non poteva farci a meno.
Era stata
torturata davvero tanto, continuamente, come se le ferite
già
causate non fossero abbastanza per sentire dolore. Le avevano chiesto
vari volte di passare dalla loro parte, sterminarli tutti con il suo
aiuto. All'inizio aveva sempre negato la possibilità di
tutto ciò,
poi però capì tutto : quella non era una
leggenda, essi volevano
sterminarli tutti come aveva voluto il padre di William; chi decideva
di non schierarsi dalla loro parte moriva. Non era una stupida
leggenda, affatto. Ovviamente come avrebbe potuto essere viva se non
si fosse schierata dalla parte nemica? Le avevano tolto i poteri, nel
loro strano modo, molto doloroso. L'avevano resa inutile, senza un
briciolo di fuoco ancora in lei. Ma ella promise a tutti loro che
avrebbe trovato i prescelti e li avrebbe portati nel loro covo. Ci
stava quasi riuscendo, aveva con sé la prescelta del fuoco e
un
guardiano, il guardiano più potente di quelle terre.
Perché lo stava
facendo? Perché non
fuggiva via?
Si accorse solo poco dopo
che i ragazzi
la stavano seguendo, guardandosi intorno. Cosa stava facendo?
“Fermi!”
esclamò, voltandosi e
allungando le mani con i palmi verso essi, lasciando apparire
espressioni stupite sui volti di ognuno davanti a lei. Le lacrime le
scorrevano senza sosta; non voleva più nascondere il dolore
da lei
provato.
“Cosa...c'è?”
chiese Will,
restando basito da tutto ciò. Non riusciva a capire
perché
avrebbero dovuto fermarsi, erano semplicemente nel tunnel.
“Io...se verrete
con me vi
cattureranno.” disse, cercando di spiegarsi, ma avendo paura
di
dire tutta la verità. L'avrebbero uccisa, se lo sentiva.
“Ma cosa stai
blaterando?!” disse
Stephenie, ricominciando a camminare e superandola, sfiorandole il
braccio destro. Subito dopo però Cynthia la
bloccò, prendendole un
braccio, ma subito pentendosi di averlo fatto. L'occhiataccia
ricevuta dalla ragazza di fuoco era ancora peggio del bruciore sotto
il palmo della sua mano, a causa della pelle rovente della ragazza.
La tolse, scusandosi con lo sguardo; ma Stephenie si bloccò,
osservandola con attenzione. Non aveva mai visto quella ragazza
così,
era sempre stata scontrosa con lei e con tutti. “Cosa vuoi?
Perché
non mi lasci andare?” chiese fredda, in contrasto con la sua
immagine. Attese con pazienza la risposta, la quale giunse vari
secondi più tardi.
“Perché
vi ho mentito, vi ho mentito
su tutto. Vi stavo portando dove sarebbero stati pronti a
uccidervi.”
disse, svelando a tutti la verità.
Will fece dei passi avanti,
verso la
ragazza bionda con aria irosa. “Cosa hai fatto?”
chiese. I suoi
occhi erano iniettati di odio, lo si vedeva lontano un miglio.
“E
come pensi di rimediare a questo? Mettendoti a piangere come una
bambina, a fingere di essere realmente dispiaciuta?” chiese
ancora,
stringendo i denti per restare lucido e non spaccare qualcosa per
l'ira.
“Will,
smettila.” disse la ragazza
di fuoco, posando le sue mani sul suo petto e spingendolo indietro.
Lui la guardò piuttosto confuso, anche irritato a dire il
vero. Non
capiva perché lo stava facendo, si era aspettato che lei le
urlasse
contro, come ogni volta. Ma stavolta non l'aveva fatto.
Perché?
“Grazie di averci avvertiti e di esserti pentita. La prossima
volta, sii un po' più veloce a spifferarci i tuoi piani
diabolici
contro di noi.” disse la castana, continuando in ogni modo a
camminare nel tunnel. Will le corse dietro, cercando di capire cosa
avesse in mente. “Perché continui a camminare dopo
ciò che ci ha
detto Cynthia?” chiese.
Lei lo guardò un
attimo, poi riabbassò
gli occhi davanti ai suoi piedi. “Questa è la mia
missione, non è
una trappola, ci sto andando di mia volontà.”
I ragazzi dietro di loro
sentirono
tutto e si fiondarono accanto ai due, dicendo cose alla rinfusa per
tentare a modo loro di bloccarla. Stepphi si tappò le
orecchie con i
suoi indici, ignorando le voci. Will la prese per le braccia; non
riuscendo a bloccarla totalmente le cinse i fianchi e la
portò a sé,
stringendola il più possibile, senza soffocarla.
“Non ti
permetterò di morire, lo sai benissimo.”
sussurrò al suo orecchio
destro, facendola rabbrividire.
“Non posso
lasciar morire tutte
quelle persone.” disse lei, con una voce forte, in contrasto
con
quella di lui.
“O tu o
essi.”
“Essi.”
Will la strinse ancora di
più, non
lasciandola andare un secondo. “No, tu.” disse,
posandole un
leggero bacio sulla guancia.
ANGOLO AUTRICE :
Heilà people (?)
Vi starete chiedendo
: beh, che è sto aggiornamento a sta non aggiornata per
secoli, anzi
millenni?
La risposta è :
non ne ho la più
pallida idea. E' che avevo voglia di scrivere una ff ma non ero in
vena di aggiornare l'altra, quindi...eccomi qui!
So che questo capitolo era
bramato con
ansia da una certa HHH, che probabilmente ora non vorrà
più neppure
leggerselo perché dal tempo passato si è
dimenticata dov'eravamo
rimasti (?)
Volevo solo dire alcune
cosette:
1 E' passato un anno e un
mese da
quando mi sono iscritta su efp e...boh, volevo solo ricordarlo a me
stessa. XD
2 Sto meditando sul
cambiare il mio
username in “cricrina01” una volta per tutte.
3 Sto meditando pure su un
sequel della
ff “Il cavaliere invisibile”, perché
comunque è piaciuta un
botto, ditemi se apprezzereste la lettura di codesta ff.
4 Qualcuno mi deve
obbligare a finire
almeno una delle ff rimaste in sospeso, tipo questa.
Dopo tutto ciò
volevo ringraziarvi di
tutto, dicendovi che forse siete gli unici amici che questa nerd
asociale ha.
Lascio un po' di titoli di
fanfiction
che potrebbero interessarvi, giusto...così a caso. (?)
-
I cavalieri del sud
– Skrill rider
-
E' tutta colpa mia
– camilove97
-
Il modo oltre lo
specchio – Astrid4ever
-
Il cavaliere dei draghi
– Ipox_017
-
Matröd ( so
che non è una d, non vogliatemi male, non ho sta lettera
nella tastiera XD ) - Ruffnut Thorston.
Con questo vi saluto.
By cricrina01.
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