Un Dobe Moro E Un Teme Biondo di Lorelei95 (/viewuser.php?uid=113525)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo/Incontro Con Il Diavolo ***
Capitolo 2: *** Il Nuovo Passatempo ***
Capitolo 3: *** Il Dobe Fa Conoscenza Con Il Teme (Oh my Jashin! Nd me) ***
Capitolo 4: *** La Scommessa ***
Capitolo 5: *** L'Allineamento Dei Pianeti ***
Capitolo 6: *** La Finestra Sempre Aperta ***
Capitolo 7: *** No!! Vi prego, non ditemi che quel giorno è arrivato!! ***
Capitolo 8: *** Giardinaggio E Altri Sport Estremi ***
Capitolo 9: *** Di Ricerche, Vetrini E Camici Bianchi ***
Capitolo 10: *** Essere Forti Per Qualcuno ***
Capitolo 11: *** Sasure Ed Il Principe Mascherato (prima parte) ***
Capitolo 12: *** Sasure Ed Il Principe Mascherato (seconda parte) ***
Capitolo 13: *** Profumo Di Cannella E Sapore Di Tabacco ***
Capitolo 14: *** Memorie Crudeli ***
Capitolo 15: *** Sas'ke Bond E' Stato Catturato! ***
Capitolo 16: *** Hentai, Sakè, Rivelazioni E Attrazione ***
Capitolo 17: *** Pausa ***
Capitolo 1 *** Prologo/Incontro Con Il Diavolo ***
Prologo
Ok.
La cosa stava cominciando a diventare estenuante. Erano venti minuti
che camminava ininterrottamente avanti e indietro di fronte alla
cornetta telefonica e ciò lo rendeva nervoso, non contando
che stava
sudando –e ciò non migliorava la situazione- a
causa della
temperatura della casa che toccava i 30° in inverno!
Certo
all’esterno erano i primi di febbraio ma, nella villa,
sembrava
luglio inoltrato.
Colpa
dei termosifoni e, soprattutto, di suo fratello Itachi –al
pensiero
gli venne un brivido- che da quando era morta loro madre era
completamente impazzito, non che prima fosse messo meglio, ed era
diventato una perfetta mamma chioccia(povero
me… nd Sasuke)
Ovviamente
per i suoi improvvisi schizzi di affettuosità e di iper
protezione
incuteva paura, o meglio dire, puro terrore, e Sasuke non sopportava
quando riservava sguardi pieni d’odio a tutti coloro che gli
si
avvicinavano. Insomma! Non era mica una sua proprietà!(Questo
lo credi tu mio caro… Sono un Uchiha, folle, ma pur sempre
Uchiha e
ciò che voglio sei tu, mio piccolo otouto!*stritola Sasuke
in un
abbraccio degno di essere paragonabile ad una mossa di wrestling* nd
Itachi)
Rabbrividì
nuovamente, scoccando l’ennesima occhiata al telefono che non
si
decideva a squillare. Stava elegantemente insultando in tutti i modi
e lingue a lui conosciute il suo migliore amico quando un miracolo
avvenne e rispose prontamente, tuffandosi come un idiota e urtando
dolorosamente la testa contro l’angolo del comodino(primo
accenno della tua proverbiale demenza, Sasuke “-.- nd me)
(solo in
questa ff, stupida strega!!>XC nd Sasuke) (zitto o Naru te lo
scordi! Nd me) (…ç._ç.. nd Sasuke)
(Ihih! Che bello essere
potenti!XD nd me)
Inconsciamente
si portò una mano alla testa e, siccome l’altra
teneva il
telefono, perse l’equilibrio e cadde faccia a terra(…no
comment… nd me) (ma non posso essere io questo!!O.o nd
Sasuke)
(facci l’abitudine moretto, il bello e impossibile lo faccio
io
stavolta..*sorride facendo svenire le donne presenti* nd Naruto)
(ecco! Ascolta il saggio Naru-chan*si attacca al braccio muscoloso
del biondo e sbava* nd me)
-Sasuke?
Sei ancora vivo?-
La
domanda ironica di Kiba lo mandò in bestia.
-No!
Stupidissimo cagnaccio! Mi sono quasi rotto il naso e la MIA testa ha
un nuovo bernoccolo da mostrare perché TU non mi hai
chiamato quando
avevi detto che avresti chiamato!- Sbraitò
nell’apparecchio.
-La
botta deve essere stata particolarmente forte perché sei
riuscito a
fare uno scioglilingua sensato senza impappinarti, complimenti!-
Sasuke
borbottò e mise il broncio. –Preparati che un
calcio non te le
leva nessuno quando arrivo a Konoha.-
L’altro
rise fragorosamente come suo solito costringendo il moro a fare lo
stesso di riflesso.
-Sarò
felice di prenderle, mi è mancato fare a botte con te,
Sasu.-
-Non
dirlo troppo forte che se Itachi ti sentisse potrebbe farmi da
guardia del corpo 24 ore su 24 perché geloso!!-
-Lo
so! Comunque ti stiamo aspettando tutti con impazienza qui!-
-Stiamo?-
Domandò dubbioso.
-Sì,
ho detto ad un PAIO di amici che saresti venuto perciò avrai
una
bella accoglienza, soprattutto da parte delle ragazze che quando
hanno visto una tua foto non ci hanno visto più!!-
-Non
vedo l’ora! Ah, dimenticavo, hai qualche consiglio per la
scuola?
Sai, per ambientarmi meglio.-
-Che
fai? Non ti imbarazzerai mica?!?-
-Nono,
figurati…- Mentì mentre un lieve rossore gli
colorò le
guance(O.o!!
Fagli una foto presto!! Nd me & Naruto)
-Sasuke,
posso capire dal cambiamento di temperatura del mio cellulare che sei
arrossito! Comunque credo che ti troverai bene e, se avrai problemi,
ci sarò sempre io! Il tuo migliore amico servirà
pur a qualcosa?-
-Già.-
E risero ancora.
-Però
una cosa ci sarebbe…- commentò tetro Kiba.
-Che
c’è? E’ una roba così
spaventosa? Il mostro della palude è
risalito dagli scarichi spaventando la popolazione?-
Ipotizzò
scherzosamente l’ Uchiha.
-No..
Semplicemente il braccio destro del diavolo: Naruto Uzumaki.-
Capitolo
1: Incontro con il diavolo
-Allora
da dove vieni?-
-Dove
abiti?-
-Qual
è il tuo colore preferito?-
-Ce
l’hai la ragazza?-
-Ma
ti pare la domanda da fargli, Fronte-spaziosa!?- Chiese inviperita
una ragazza bionda di nome Ino. Portava una coda alta con un ciuffo
che gli copriva completamente l’occhio destro, il corpo era
slanciato e formoso.
Da
quando era entrato nella 4° B dell’Accademia di
Konoha era stato
assalito da lei e da una sua “amica” : si chiamava
Sakura, corti
capelli di un rosa shocking, bassina e piatta! Non era proprio il suo
tipo(ma mi
pare ovvio!! Chi riuscirebbe a trovare attraente una gallina come
lei?!? Nd me) (I0!!! Nd Rock-lee) (“=.= nd me)
-Certamente
Ino-pig!!-
-Ragazze
calmatevi, sono troppe domande! Il nostro Sasuke-kun è lento
di
prima mattina,- rise scompisciandosi Kiba.
-Non
ti permettere, sai!- Sasuke lo fulminò e cercò di
liberarsi dalla
morsa ferrea –seppur molto piacevole, in particolare della
bionda-
per strangolarlo.
Era
vero che la mattina aveva seri problemi a connettere il cervello
prima dell’ora di pranzo ma non era il caso di farlo sapere
all’intera scuola!
Avrebbe
volentieri preso a pugni il bel faccino di Kiba(bel
faccino?!?? Ma sei fulminata?!! Nd Sasuke) (Bello, tu dici quello che
dico io! Rileggi il contratto e continua a recitare! Ti ricordo le
clausole *ghigna pregustando vittoria*… nd me) (*assorto
rilegge il
contratto*…O.o!! Si, Kiba è MOLTO bello! Nd
Sasuke) (Ihih! Vedo
che comprendi! Il tasto Naruto funziona sempre!XD nd me) riducendo
quegli occhi gialli della pupilla allungata e quella bocca rosea
ornata da canini estremamente grandi ad un informe ammasso di lividi
violacei.
L’altro
si teneva la pancia dalle risate quando arrivò uno strano
ragazzo
amorfo con una buffa coda castana a forma di ananas.
-Vuoi
renderlo lo zimbello della scuola appena arrivato?- Domandò
annoiato.
-Hai
ragione Shika, ma Sasuke è troppo scemo!!-
-Hei!-
Sì, le voleva proprio prendere. Il moro scivolò
dai tentacoli delle
due per prendendogli la testa sotto al braccio e grattandola con
forza.
-Ah!
No! Pietà! Intendevo che sei forte non scemo!! Ahio!
Smettila!-
Lo
mollò e rispose.-Morditi la lingua con quei tuoi canini la
prossima
volta.-
Il
ragazzo castano gli si presentò. –Shikamaru Nara,
piacere. E lui è
Choji Akimichi,- disse indicando un ragazzo robusto(“-.-..
nd Sasuke & Kiba),
leggermente ciccione(“=.=…nd
Sasuke & Kiba),
obeso al suo fianco con in mano un sacchetto di patatine che stava
ingurgitando alla 8 di mattina. Choji gli sorrise solamente
perché
avrebbe rischiato si spupazzare tutto il contenuto della bocca in
faccia al nuovo arrivato.
Un
urlo squarciò la stanza.-Kiba-chan!! Quanto mi sei mancato!-
Un
moretto dai capelli a caschetto e dall’aspetto cadaverico
saltò in
braccio al suo migliore amico baciandolo sulle guance e stringendolo
a sé.
-Vade
retro, essere orribile!! Staccati da me sottospecie di sanguisuga
denominata Sai!!-
Poi
arrivò un ragazzo allampanato con un’ orripilante
tuta vermiglia e
due enormi sopraccigli neri che si inchinò a Sakura con gli
occhioni
a forma di cuore. (Oh!!
Sakura-chan!! *.* nd Rock-lee) (Oh!! Povero scemo!! “-.- nd
tutti)
Ad
un tratto però Rock-lee cadde in avanti con un sonoro tonfo.
Era
stato spinto un ragazzo alto e muscoloso, dai capelli indisciplinati
e rossi come fuoco con gli occhi d’acqua marina che ora
ridevano
per lo spettacolo appositamente creatosi.
Sasuke
digrignò i denti; come si permetteva quello?
Aiutò
Lee a rialzarsi e poi scoccò un’occhiata
all’altro appena
entrato.
Questo
reagì come la fiamma con l’ossigeno, rispondendo
subito alla sfida
lanciatagli dal moro.
Erano
faccia a faccia e il rosso era diviso tra la sorpresa e il disprezzo.
Levò
il pugno, deciso a ridurre Sasuke simile ad un punch in ball(si
scrive così?XD perdonate se è sbagliato *si
prostra umilmente* nd
me) quando
Shikamaru parlò rompendo l’atmosfera ormai
incandescente. –Gaara,
-il ragazzo si volse impercettibilmente nella sua direzione- lascialo
in pace. E’ nuovo e non conosce le vostre regole.-
-Chissene,-
rimbeccò l’altro incazzato.
-Ascoltalo,
Gaara. In questo branco di imbecilli è l’unico con
un briciolo di
cervello. E poi, Naruto non ne sarà affatto felice, -Gaara
ridusse
gli occhi a due fessure- e noi non vogliamo farlo arrabbiare,
giusto?-
Sasuke
colse la sottile paura che avvampò per un istante sul volto
pietrificato di fronte a lui per poi tornare impassibile al fianco
del ragazzo che l’avevo convinto a desistere nel suo
intento(Sasuke,
mi devi ringraziare se ti ho appena salvato il culo! Nd me) (Seee..
Ma anche no! Nd Sasuke) (Stupido idiota -.-… nd me)
Era
sottile ma non meno robusto del rosso, tratti delicati, quasi
femminei, i lunghi capelli castani erano raccolti in una morbida coda
bassa, mentre gli occhi erano inespressivi e vitrei.
-Lasciali
perdere, Sasuke,- gli mormorò all’orecchio Kiba.
-Inuzuca?-
Domandò l’amico di Gaara.
-Sì,
Hyuga?-
-Vedi
di spiegare al ragazzino come stanno le cose. Non credo desideri un
braccio rotto come souvenir del suo primo giorno e noi, come essere
benevoli e magnanimi, possiamo comprendere. Ma domani, sarà
trattato
come tutti e non ho sprazzi di bontà molto spesso
perciò, che si
riguardi.-
Detto
ciò si diressero verso gli ultimi posti, il castano composto
e
ordinato, l’altro, stravaccato sul banco come fosse sul
divano di
casa sua. Non parlarono, semplicemente si fissarono, come se
sapessero cosa passasse nella mente dell’altro.
Sasuke
rimase incuriosito da quei due, non capiva il perché, ma
sentiva che
erano fortemente rispettati da tutti, per paura o altro non lo
sapeva. Ma era anche fortemente incazzato! Nessuno gli metteva i
piedi in testa! Era un Uchiha, dannazione!
Se
mettersi contro di loro significava prenderle di santa ragione, non
si sarebbe tirato indietro.
Lui
non li sopportava i palloni gonfiati!(Senti
chi parla…-.- nd me)
Si
sedette, aspettando che i suoi nuovi amici gli spiegassero la
situazione, la meritava dopotutto.
-Chi
cazzo sono quei due?- Chiese un Sasuke leggermente alterato.
-Sabaku
Gaara e Neji Hyuuga, compagni di Naruto Uzumaki.- Spiegò
brevemente
Shikamaru.
-Il
rosso è il migliore amico di Uzumaki, mi raccomando chiamali
per
cognome, non sopportano che li si nomini senza conoscerli,- disse
Sai.
-Qualcuno
ha la decenza di dirmi perché vi state tutti preoccupando?!-
-Non
capisci in ciò che ti sei appena cacciato, Sasuke. Sabaku
non è
tipo da dimenticare un affronto subìto. Ma fra tutte le
persone che
dovevi sfottere proprio LUI?!! Conoscendo l’Uzumaki gli
darà carta
bianca per farti a pezzi!-
Sasuke
li fissava confuso, perché erano tutti così
enigmatici? Non
potevano spiegargli la cosa in maniera semplice!(Ci
credo poverino! Ti è scappato il cervello!! Nd me) (*attiva
sharingan* nd Sasuke) (No, otouto! Non fare il cattivo bambino! O
dovrò prendere provvedimenti…*indica Naruto con
una tutina
sadomaso e frustino in pelle*nd Itachi) (Aiuto!!*scappa in un altro
continente* nd Sasuke)
Shikamaru
lo capì e cominciò a parlare.-Due anni fa sono
arrivati Naruto e
Gaara e hanno subito portato scompiglio nell’istituto.
Violenti ma
furbi, si prendevano ciò che volevano, facendosi rispettare
da
tutti, studenti dell’ultimo anno e professori compresi.
Hyuuga li
ha incontrati ed hanno cominciato a girare in trio, creando le loro
regole. Sono a conoscenza di qualsiasi cosa, soprattutto i segreti
più vergognosi che uno ha. Nemmeno la nostra preside,
Tsunade-sama,
è riuscita ad incastrarli perché c’era
Naruto sempre un passo
avanti a lei. Kiba è agitato perché ti sei
apertamente schierato
con i personaggi più pericolosi della scuola, e non sono i
soliti
bulletti. Sanno essere veramente stronzi, senza contare la
bastardaggine del loro capo.-
-Naruto
è furbo e bastardo, disprezza tutto ciò che lo
circonda e si
interessa unicamente del rosso e del castano, anche se a volte sembri
molto propenso a prendere a calci Hyuuga. Pagherei per un simile
spettacolo.- Continuò Kiba, mostrando un ghigno a 32 denti.
-Il
biondo è un gran bel bastardo però,- sospirarono
le ragazze
sciogliendosi con la bava alla bocca.
-Perché?
E’ bello?- “Sempre gli stronzi sono belli, non
è giusto!”
pensò Sasuke. (Per
chiarire i dubbi, Sasuke è in quella fase della vita che non
sa se
gli piacciono le patate o i wrustel… nd me) (Chiudere la
bocca no?!
Grazie eh!! Nd Sasuke) (Prego!XD nd me)
-Se
è bello?! Sembra l’incarnazione di Lucifero che
con la sua
bellezza volle sfidare Dio e ora cammina fra i comuni mortali per
pagare il suo peccato, stando a contatto con esseri inferiori come
noi..- (Come
te!! Nd tutti..pardon, tranne Rock-lee)
Rispose triste Sakura e Sasuke non riuscì a compatirla: come
poteva
pensare LEI di poter stare con una creatura come LUI?
La
campanella segnò l’inizio della lezione ed
entrò 5 minuti dopo il
professor Iruka Umino, un uomo sui trent’anni, abbronzato,
coi
capelli castani scuro raccolti in una coda, mentre il viso era
fregiato da un taglio orizzontale alla base del naso.
Sasuke
gli portò la carta d’iscrizione controfirmata dal
preside, stava
infine per andare a sedersi nell’unico banco libero, spostato
appositamente vicino a Kiba, quando Iruka-sensei gli disse:-Sarai
fortunato a passare l’anno illeso, Uchiha, perciò
ti faccio i miei
più sentiti auguri.-
Sasuke
si sedette, chiudendo fuori dalla sua mente tutto ciò che
non
fossero i suoi pensieri, chiedendosi se quel gruppo fosse
così
spaventoso come tutti dicevano.
Osservava
concentrato da parecchio tempo ormai i disegni delle nuvole.
Non
aveva prestato attenzione alla lezione perché Sasuke non ne
aveva
bisogno. Doveva ringraziare suo fratello Itachi che lo controllava e
lo seguiva con i compiti, anche se preferiva uscire con gli amici e
divertirsi. Spesso lo obbligava a portarsi avanti col programma e
trovandosi ad essere più avanti dei suoi compagni e dei
professori. Poi ripensò alle sue impressioni sui compagni di
classe e si guardò
intorno. Tutti i banchi erano occupati, tranne uno: quello di fianco
a Gaara che intercettò il suo sguardo e gli
mostrò felicemente il
medio.
Sasuke
rispose con un sorrise cordiale che lasciò l’altro
basito. Aveva
imparato come comportarsi con gli sbruffoni perché li
attirava a sua
insaputa, “come le api sul miele”, diceva sempre
Itachi, “perché
sei il miele più dolce, piccolo otouto”.
Sospirò
al pensiero del fratello; più volte aveva pensato di
portarlo a fare
una visita psichiatrica, ma tutte le volte Itachi si era rivelato un
perfetto attore, comportandosi in maniera seria e posata ricevendo le
prediche dei dottori che lo accusavano di essere geloso del fratello
maggiore.
Itachi
in realtà era incoerente, follemente pazzo, selvaggio e
satanista(aveva anche tentato di metterlo sulla carta
d’identità
ma Sasuke l’aveva convinto a non farlo).
Poi
era irrazionale, nonché sdolcinato, protettivo, possessivo e
orgoglioso della sua pazzia, Itachi insomma.(Grazie..ç_ç
che belle parole…nd Itachi)
Kiba
lo colpì piano con un calcio e gli lanciò un
bigliettino:
Che
te ne pare il nostro “la matematica non è un
opinione-Iruka”?
Più
che pessimo!! Ne ho le palle piene sinceramente!!
Eppure
di solito sono le più divertenti, oggi sei stato sfortunato.
Perché?
Manca
Uzumaki, lui lo sfotte sempre ed è uno spasso. Magari
arriverà tra
poco, ovviamente dopo aver fatto i suoi comodi..
Lo
fa spesso, eh!?!?
Stava
per lanciarglielo di rimando quando si udì bussare alla
porta.
Perché
il cuore di Sasuke batteva più velocemente del normale?
Perché
stava cominciando a sudare freddo come quando era agitato? Si era
lasciato suggestionare troppo dai commenti degli altri,
perché
dovette inghiottire a vuoto un paio di volte prima di recuperare un
minimo di controllo.
Il
suo cervello era in fibrillazione e faceva più o meno
così:
ti-prego-fa-che-sia-figo-anche-se-un-bastardo-figo-ma-che-sappia-baciare-e-che-mi-guardi-come-un-amante-anche-se-non-so-come-possa-farlo-e-io-non-dovrei-pensare-queste-cose-di-un-bastardo-ma-ti-prego-fa-che-sia-bello.
La
porta si aprì con un movimento.
…
(
condizione del cervello di Sasuke, adesso si riprende abbiate
pazienza”-.- nd me)
Abbassò
lo sguardo di istinto e, con quel poco di coraggio che gli rimaneva,
si costrinse a rialzarlo.
Nel
suo campo visivo si materializzarono un paio di Puma arancioni in
tela, jeans chiari che fasciavano gambe forti e agili, in vita una
cintura in pelle arancione anch’essa, un giaccone scuro era
appoggiato ad una camicia candida che copriva un petto ampio e
scolpito, essa era leggermente sbottonata e donava uno scorcio della
pelle ambrata, il collo era nervoso e il viso…(ATTENZIONE:
chi fino ad adesso ha avuto problemi gravi di salivazione e perdite
copiose di sangue dal naso non legga il resto..nd me)
I
capelli erano ribelli e biondi come il grano che ricadevano
scompostamente
sulla fronte, quasi a coprirgli gli occhi, blu, profondi e
penetranti, come il cielo dopo la tempesta.
Ricordava
il sole durante una fredda giornata di dicembre, non riscalda
perché
la neve ammanta ogni cosa e sembra così troppo distante per
donare
il suo calore.(CHE
FIGO!!XD nd me)
Il
biondo fece alcuni passi avanti mentre si portava la sigaretta che
aveva nella mano destra alle labbra rosee sulla pelle brunita,
rigettando poi il fumo dal naso.
Era
uno spettacolo mozzafiato e Sasuke rimase lì a fissarlo,
come
ipnotizzato, assorbendo la sua figura dannatamente perfetta, fino a
quando la voce acuta e infuriata del sensei divelse l’aria.
-Signor
Uzumaki!! Come si permette di entrare nella MIA aula con
un’ora e
mezza di ritardo? Mi vuole dare una spiegazione?-
-Certamente.-
La voce di Naruto provocò una scossa di adrenalina che corse
dal
cuore al basso ventre a quel suono sensuale. –Mi sono
svegliato
tardi,- disse contando con le dita con aria disinteressata, come se
tutti gli occhi della classe non fossero puntati su di lui
–poi
sono andato a fare una colazione al bar, successivamente ho deciso di
farmi una passeggiata perché una così bella
giornata era inutile da
sprecare con la sua deprimente ora. Infine mi sono acceso una
sigaretta e sono venuto in questo triste edificio ad ascoltare la sua
monotona voce su qualche noioso argomento. La mia mattinata fino ad
ora deve essere stata molto più entusiasmante della sua.-
Iruka
divenne paonazzo e cominciò a sbraitare mentre il biondo
continuava
a fumare indisturbato.
-Uzumaki!
In presidenza!-
-Ci
sono già stato,- affermò distaccato
–Tsunade non è ancora
arrivata perciò preferisco tenerle compagnia, se non le
dispiace.-
-Mi
dispiace eccome!! Un elemento come lei dovrebbe essere chiuso in un
carcere!-
Naruto
buttò la sigaretta a terra e la schiacciò col
piede nel momento in
cui portava la mano alla bocca per sbadigliare platealmente(Vai
Naru! Vai Naru!! Vai! Vai! Vai!*si veste da ragazza pon pon e incita
il bel biondo* nd me)
Sasuke
capì cosa intendeva prima Kiba nel biglietto;
l’Uzumaki era
esilarante e aveva fatto perdere la pazienza in un secondo al prof.
Gli sfuggì una risata che coprì con un colpo di
tosse portando così
quegli zaffiri nei suoi d’onice. Si sentì nudo,
come se potesse
leggergli dentro, facendo così aumentare il rossore comparso
sulle
sue guance come quando si imbarazzava.
Lo
percorse completamente con lo sguardo ma poi tornò a
guardare il
professore lasciando Sasuke sollevato e dispiaciuto.
-Vedo
che ha notato il suo nuovo compagno di classe, Uzumaki.-
Il
sensei prese il registro e lo aprì tra le mani a
mo’ di libro.
–Sasuke Uchiha, proveniente dall’istituto privato
di Oto, voti
eccellenti, 2 borse di studio vinte tramite concorsi scientifici,
playmaker della squadra di basket scolastica.-
Naruto
si prodigò in un falso fischio di sbalordimento e si
girò verso il
diretto interessato.
-Se
stanno così le cose, Uchiha, ti renderò la vita
impossibile.
Benvenuto all’inferno.-
Poi
si diresse con grazia al suo posto e si liberò del giaccone,
sedendosi e osservando la schiena del moro che si era irrigidita per
la minaccia.
Sorrise,
o meglio, ghignò del suo nuovo passatempo.
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Capitolo 2 *** Il Nuovo Passatempo ***
Capitolo
secondo: Il nuovo passatempo
Adorava
come tutti lo guardassero con paura e adorazione.
Assaporava
compiaciuto il tremito dei ragazzi che si nascondevano per la loro
attrazione per il suo corpo. Ma nessuno era mai arrivato tanto vicino
da toccargli il cuore, scandagliandogli l'anima.
Però
c'era Gaara e grazie a lui assomigliava molto più alle
persone
normali.
Cosa
poteva condividere con loro?
Lui
che era un angelo biondo errante, non doveva mischiarsi con i frutti
del peccato originale.
Ma
lo faceva, costantemente.
Perchè
credeva che una parte della sua vecchia vita potesse rinascere. Come
un fiore in un deserto.
Tutti
sapevano che era diverso, che si mascherava, ma non gli importavano i
pensieri altrui.
Conoscevano
il suo passato? Avevano il diritto di giudicare il dolore che l'aveva
trasformato?
Perciò
nulla più lo entusiasmava, neanche spaventare i ragazzini o
condurli
sulla cattiva strada.
Reputava
la giornata scolastica come un'altra delle serie già
trascorse, ma
forse si sbagliava- e ciò non accadeva MAI
-perchè non aveva
calcolato quel nuovo ragazzo di cui tanto aveva sentito parlare.
Era
sempre indifferente al mondo che lo circondava, per quanto provassero
a farglielo piacere.
Purtroppo-
o forse no -qualcuno l'aveva incuriosito, e ora sedeva poche file
avanti a lui.
Ricordava
ogni dettaglio della sua fisionomia perchè aveva osato
ridere
apertamente al suo comportamento sfrontato con l'Umino. Nessuno si
sarebbe mai permesso.
Forse
quegli occhi neri come petrolio zampillante, quella pelle diafana e
dura come l'alabastro, quel morbido viso asiatico ma dai contorni
spigolosi, quasi scolpiti, e quelle labbra sottili e irriverenti
piegate in un sorriso sincero ed ingenuo gli avrebbero movimentato la
quotidianità a lui così obsoleta.(Non ti
sembro magnifico?!? nd
Sasuke) (Ehrm.. in confronto a Naru sei una mezza cartuccia... nd me)
(Waaa!! mi vendicherò!”-.-... nd Sasu) (Sto
morendo di paura,
guarda... nd me) (Autrice?Ti sto bruciando tutti i manga di
Yellow*!!!!!!!!!!! nd Sasu) (NOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!! X'( nd me)
Ma
Naruto non lo sapeva.
E
avrebbe giocato con Sasuke Uchiha con sommo piacere, facendogli
toccare il paradiso per poi proiettarlo all'inferno.
Questo
era ciò che pensava ma il suo volto non fu mai mutato da un
ghigno o
da una smorfia, si ghiacciò, imperturbabile e austero come
un dio
greco. (Jashin!!!!!!!!!!!!! nd Hidan) (no! Ho detto dio
greco!!!
nd me)
spesso
con la sua bellezza attirava l'attenzione , inducendo la gente ad
avvicinarcisi, per venire poi respinta dalla freddezza che quel
ragazzo emanava.
Così
sarebbe caduto anche il moro, accorgendosi che non poteva arrivare
alla sua altezza, perchè lui era, è e sarebbe
sempre stato
superiore. (Certo che esageri eh!! Fai me un completo scemo e
lui
un dio dell'erotismo narcisista!! nd Sasu) (E' così che deve
essere.. tu lo snobbi in tutte le ff perchè devi essere tu
il
megalomane! Stavolta cambio le carte in tavola! Nd me) (Ma non
è
giusto!!! nd Sasu) (Perchè Sas'ke-chan? Non dirmi che non ti
piaccio?
*ghigna leccandosi
le labbra * nd Naru) (A cuccia, Naru!!
decido io
quando Sasu sarà alla tua mercè! Nd me) (O.o...
SIGH!!!!! nd Sasu)
mentre
rimuginava sulla inequivocabili perfezione, il rumore di qualcosa che
sbatteva violentemente contro alla porta giunse alle orecchie
dell'intera classe.
Entrò
poi un uomo alto, dai capelli argentei e incontrollabili, con addosso
un lupetto nero aderente (MUI MUI ADERENTE!!XQ________ nd me)
a
collo alto in modo tale da coprirlo fino al anso, e dinfine dei jeans
scuri dalla cui tasca posteriore spuntava un libro: l “Icha
Icha
Paradise”.
Naruto
avrebbe ridacchiato, se fosse stato nel suo carattere,
immaginandoselo per l'ennesima volta mentre leggeva camminando,
finendo per fare capa e porta come un attimo prima.
-Scusa,
Iruka, disturbo?-
Il
sensei, che il biondo amava far sclerare con le poche parole che
pronunciava, alzò lo sguardo dal registro e posò
gli occhi sul suo
collega che era intento nello sfregarsi lievemente la testa per la
botta appena presa.
-Oh
no, Kakashi, figurati! Stavo solo aggiungendo una nota disciplinare
all'Uzumaki.-
-Ordinaria
amministrazione quindi. Stavo cercando proprio lui; è
desiderato da
Tsunade-san.-
-Perfetto,
così potrà vedere anche il registro. Uzumaki ha
sentito? Il
professor Hatake la deve portare da madamigella Tsunade.-
Come
se gli interessasse farlo! Doveva già andarci per conto suo
da
quella vecchiaccia ma, siccome era bastian contrario dalla nascita,
non avrebbe semplicemente obbedito per principio.
Si
sistemò più comodo sulla sedia, aspettandosi la
reazione desiderata
che non tardò ad arrivare.
-Ragazzo
menefreghista che non sei altro! Alza il culo e vattene da questa
classe! Almeno potrò provare a fare una lezione seria senza
la tua
odiata presenza!-
Gaara
schioccò la lingua. -Stia sicuro che la sua repulsione nei
nostri
confronti è più che reciproca. E poi, le sue
sarebbero delle
lezioni?-
Tale
domanda scatenò l'ilarità generale.
Il
biondo sbuffò; primo perchè Gaara come al solito
non era riuscito a
fare a meno di difenderlo e secondo, cosa serviva ricordargli una
cosa così ovvia?
Il
rosso avrebbe risposto: “Con la vecchiaia che avanza, non si
sa
mai”.
Quando
gli schiamazzi si placarono Kakashi gli rivolse la parola.
-Non
ho tempo da perdere. Fa come ti è stato detto, Volpe, e non
far
storie.-
“Volpe”,
quello era il suo vero nome. Pochi avevano il diritto di utilizzare
quell'appellativo perchè pochi erano coloro che realmente la
Volpe
rispettava e l'Hatake era uno di quelli.
Si
mosse cauto, seguendo il professore, nello sbalordimento creatosi tra
i compagni.
Nessuno
si sarebbe aspettato che Kakashi-sensei avesse tale influenza sul
ragazzo.
Pochi
minuti dopo erano già nei corridoi dell'istituto. Naruto
stava in
silenzio e Kakashi leggeva; come facesse non l'aveva ancora compreso.
-Come
ti sembra il nuovo elemento? Quel moretto in prima fila intendo.-
Il
biondo alzò le spalle. Sapeva poco o niente di quel ragazzo,
non che
gli interessasse conoscerlo.
-Ho
saputo dello scontro che ha avuto stamane con Gaara, ma immagino tu
non ne sia al corrente.-
-Già.-
Ciò gli dava particolarmente fastidio, di solito Gaara non
faceva
mai nulla senza interpellarlo, infondo comandava lui per quanto
fossero legati.
-Stai
calmo, non sono arrivati alle mani. Comunque credo diverrà
un
allievo eccellente, infatti è stato presentato con ottimi
punteggi
nonostante il carattere esuberante. Proprio per questo volevo
accoppiarti a lui.-
-Cosa?!-
Ma non ricevette risposta perchè entrarono nell'ufficio
della
preside.
-Ma
si può sapere perchè esistono solo rimbecilliti
al ministero
dell'istruzione!?! Come si possono tagliare i fondi a questo liceo
con gli studenti che forniamo al mondo?! Shizune! Voglio incontrare
il Sindaco per avere delle spiegazioni! Chiama chi ti pare ma DEVO
parlare con quel mentecatto!!-
-Sissignora!!-
La povera Shizune scappò dalla stanza. Dover lavorare con
quella
pazza tutto il giorno doveva essere stressante.
Tsunade
era rinominata per essere una donna forte e severa, anche conosciuta
come la donna cazzuta, così denominata da Kakashi,
però con una
bellissima sesta di seno. (Certo che sei coerente eh! Nd me)
(Oh!!
Che scocci!! non posso sbavare dietro alla mia superiore?!? nd
Kakashi) (“-.-... nd me)
Si
acconciava con due codini morbidi biondi che ricadevano sulle spalle,
aveva un viso energico e una forza degna di un pugile.
-Tsunade,
si calmi o romperà un'altra scrivania!- L'Hatake la
fermò prima che
calasse un pugno micidiale sul ripiano in ebano.
-Eh!
Se fosse facile! Sono piena di problemi!-
-Allora
doveva scegliersi un mestiere migliore.- Si intromise Naruto.
-Spiritoso
come sempre, mio caro...Poco loquace e quando ci consenti l'onore
della tua meravigliosa voce, scateni un putiferio!!-
-Purtroppo
ha ragione,- sospirò Kakashi -ha ottenuto un' altra nota da
parte
dell'Umino 20 minuti fa.-
-Ah,
Volpe! Ma come dobbiamo fare con te? Non puoi farlo impazzire tutti i
giorni! Per quanto posa essere divertente e per quanto tu possa
odiare seguire l'ordine di un adulto, stavolta credo proprio che tu
sia costretto.-
-Hn.-
Tsunade
si spazientì e sbatté la mano sul ripiano con un
sonoro tonfo.
-Come
non detto.- Borbottò Kakashi.
-Non
giocare con il fuoco, Volpe! Tuo zio sta per tornare ed è
stato
categorico: se i tuoi risultati scolastici non miglioreranno prima
della fine dell'anno, sarai costretto a fargli da assistente 24 ore
su 24. Non ha intenzione di pagarti un altro anno di studi senza
ricevere nulla in cambio.-
Naruto
era scioccato; lo avevano messo con le spalle al muro.
Lui?
Naruto Uzumaki che si doveva piegare al volere di altri?! MAI! (Ehi!
Ma queste battute dovrebbero essere mie!! ç.ç nd
Sasu) (Non ha
ancora accettato la sua condizione di idiota..Nd Kakashi) (Sono un
Uchiha, dannazione! Nd Sasu) (Ohhh!! Che pizzoso questo! Ti aizzo
tutti contro eh!!*mostra la penna con aria minacciosa* nd me)
(Noooooooooo! Nd Sasu) (Oh! Molto bene! Ora stai buono in un angolino
e fai fare bella figura a Naru!! nd me) (Visto che tanto tu non ne
avrai!!! nd Naru) (Buhhhh!!!!! X( nd Sasu)
-Siccome
ti conosco, so quanto l'idea ti renda riluttante perciò sono
arrivata ad un compromesso...-
-Quale?-Il
biondo si fece curioso, se avesse potuto raggirare l'ostacolo non si
sarebbe tirato indietro.
-Dovrai
mantenere una media del 7, il che sarebbe un' impresa epica se si
parla di te, ma questo non include le materie del professor Iruka.
Hai la possibilità di passare l'anno con i debiti, solo
nelle sue
materie scolastiche però.-
-Ho
capito, ma non posso assicurarle ciò che mi chiede. Ma se
è una
sfida, accetto!-
-Molto
bene. Kakashi?-
Il
professore si ridestò dal suo sonno momentaneo che
riguardava
probabilmente -o meglio dire certamente- il suo adorato libro. (Giuro
che prima o poi te lo brucio! Nd me) (Come potresti essere
così
crudele?!? nd Kakashi) (Dote naturale!! nd me) (sì!!
Facciamoci un falò e sacrifichiamo Sasuke al Dio Jashin!! nd
Hidan) (Ma io cosa
centro adesso?!?! nd Sasu) (Hidan!! Tu non dovevi ancora uscire dalla
penna!! Torna dentro!! nd me) (Waaaaaaa!!! Non mi avrai! Jashin mi
protegge!! nd Hidan) (*si munisce di croce, acqua santa e paletto di
legno* Per sicurezza!!XD nd me)
-Ah
sì ^^... Ho deciso di organizzare un lavoro a coppie,
insieme agli
altri professori, per migliorare la produttività della
classe. In
questo modo alzerebbe la media di coloro che, diciamo così,
non sono
propriamente sufficienti. Potrai quindi recuperare, facendoti aiutare
magari, -e a quella parola Naruto fece scattare i denti- e legare con
questa persona.-
-Aspetta
e spera, Kakashi.- Ghignò la Volpe. -Allora, quale
sarà il mio
compagno?-
Risposero
all'unisono. -Sarà...-
***_____***
***_____*** ***_____***
-Salute,
Sasuke!!- Esclamò Kiba all'intervallo della lezione allo
starnuto
dell'amico.
-Grazie!-
-Mi
sa che qualcuno ti ha nominato! Sei già famoso!!-
***_____***
***_____*** ***_____***
Naruto
sorrise tra sé e sé. -La cosa sta diventando
molto interessante.-
*Yellow=
manga yaoi con due personaggi strafighi!!! a chi piace il genere
consiglio!!
Ciao
a tutti!!!!!! Intanto volevo ringraziare per tutte le visite che ho
ricevuto!! Sono così felice!! X')
E
non dimentichiamo le tre recensione!!! Oh che emotion!! Le mie prime
recensioni!!!!! Lo ricorderò per sempre!!!!!:) E ringrazio
mio
fratello e la mia cara amica Giulia che ascolta i miei scleri!!!
Comunque
volevo spiegare un pochino questo secondo capitolo. Lo so e lo
ammetto forse non è divertente come il primo ma mi serviva
per
introdurre il nostro bel NarutoXQ________ e il suo carattere!! Spero
comunque che vi sia piaciuto e che mi scriviate!!! Non aspetto
altro!!( già! Soprattutto quando mi sfratta dal pc
mentre io
voglio stare sul sito di efp!!! nd Sasu) (A fa' che? X? Nd Naru)
(Ehm.............*arrosisce* nd Sasu) (Waaaaaaaaaaaaaaaaa!!!! Non lo
vogliamo sapere!!!!O.o nd tutti)
Sono
io la protagonista! Zitti!!!! Bè ora vi dico Arigatou e
arrivederci
alla prossima!!!!!
Da
Lorelei95 e Naru &co. XD
Waaaaa!!
Stavo dimenticando di rispondere alle recensioni!! che scema!!!!XD
Cyberprincess:
Ti stimo!!! Solo per il fatto che sbavi per il mio Naru(Eh
bè!!
Ovvio!! grazie mille!*sguardo ammaliatore* nd Naru). All'inizio
pensavo che la tua fosse una recensione negativa e sono crollata!!
K.O. Poi però ho avuto il coraggio di finire di leggerla e
ti
ringrazio molto!! sono contenta che tu non l'abbia trovata una storia
come le solite! Purtroppo Sasu ormai è diventato il nostro
Dobe
(Buhhhhhhhhhhhhhhhh!!! nd Sasu) e l'ho creato
così perchè mi
dicevo sempre: “ma perchè deve sempre essere Sasu
il bello e
impossibile mentre Naru deve fare lo scemo di turno? Eh no!!! Adesso
Cambio le carte in tavola!!” Continua a leggere la storia mi
raccomando e continua a commentare se hai qualcosa da dire!!!!!!!!!!
Arigatou!!XD
Yuki
Ozuki: ho
aggiornato il più
presto possibile come mi avevi chiesto!! e sono contenta che tu lo
trovi bellissimo(Lo so,
sono tanto figo... Nd Naru)!!
lascia stare quello che dice Naru!!! Grazie per la recensione!!X)
Krikka86:
A te va un ringraziamento particolare perchè sei la prima
persona
che mi ha recensito!!! è stato bellissimo!!! Devo dire che
non so
ancora se sarà una sasunaru o una narusasu ma
darò del mio meglio
per far divertire gli altri!!! Itachi è la copia di una mia
amica,
pazza uguale, e devo dire che non avevo pensato ad un
incontro/scontro con Naru, ma adesso devo assolutamente metterlo!!
Un
abbraccio per i complimenti che mi hai fatto e ti dico che
darò il
massimo!!!!!XD
Continua
a leggere mi raccomando!!!
(ti prego!!! falla sasunaru!!!! non sopporterei fare l'uke!!! nd
Sasu) ( Fa parte del tuo nome, accettalo!!!! nd Naru) ( Oh!! Basta
voi due!!! Salutate invece!!!!!! nd me) (CIAO!!!!!!X* nd Naru&
Sasu)
|
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Capitolo 3 *** Il Dobe Fa Conoscenza Con Il Teme (Oh my Jashin! Nd me) ***
Oh!!!!!
Ciao a tutti!!! Mi scuso immensamente per il ritardo ma il mio povero
e degenerato computer si era svampato*si prostra umilmente* ma sono
comunque qui a combattere!! ( forse a combattere no ma a scrivere
sì)Premetto che ho già i prossimi capitolo pronti
così non vi
dovrete preoccupare che ci metta troppo ad aggiornare! Un
ringraziamento all'ennesima potenza per tutti coloro che hanno letto,
recensito, messa tra preferite, seguite e ricordate questa ff (Io
aggiungerei deplorevole...”-.- nd Sasu) (è inutile
che fai il
povero martire, rimarrai un Sasu pirla e Naru figo!! nd me) (sei
così
noioso Sasu.. nd Naru) (Se fossi nei miei panni ti
arrabbieresti!!!!!! nd Sasu) (Zts!! nd Naru)
Ora che i signori hanno finito, posso andare avanti? (NO!!!
nd Tutti) Grazie!! Ed
ecco le risposte alle recensioni!! A voi!
lelia_chan:
fa sempre bene una fan in più!! eh già!! il
nostro piccolo Sasu sta
perdendo tutta la sua credibilità ma non ci posso fare
niente!!
(Bugiarda!!
nd Sasu)
Naru è il mio amore segreto!
( e io?!? nd Kaka) E
con Itachi tra poco ne vedremo delle belle te l?assicuro!! continua a
leggere e grazie!
Cyberprincess:
intanto dico che mi hai fatto morire!!XD anche io devo fare tiro a
bersaglio con la foto di Sasu!!XD bè ovviamente Kakashi NON
è gay
^^ sennò non l'amerei così tanto!! (Sì
lo so ho tanti amori!!)
Naru seme non sono ancora sicura... Ma si darà da fare non
ci sono
dubbi!!! stiamo parlando sempre del nostro dobe!! cioè
volevo dire
teme!!XP
La
tua idea di naru in boxer mi ha scatenato un miliardo di idee e so
già che non ne rimarrai delusa!!!XQ___ sbavo già
al pensiero ma non
faccio spoiler!! Vabbè dai dico qualcosina!! allora ci
sarà del
sudore, una partita di basket, dell'acqua, e tanti bei fusti a petto
nudo!!!
spero
di averti incuriosito!!
krikka86:
chi sarà lo zio di Naru? Come mai è
così bastarda la nostra Volpe?
Queste sono le più grande domande esistenziali che uno si
può porre
e hai beccato nel segno! Naruto sarà un personaggio
complicato,
ricolmo di tante sensazioni che ho estrapolato dal Sasuke originale e
versate nel corpo del timido naru che tanti timido non è
più...
ne
accadranno di tutti i colori perciò continua a seguirmi!XD
Capitolo
terzo: Il Dobe Fa Conoscenza Con Il Teme (Oh
my Jashin! Nd me)
-Allora
ragazzi! Aprite il libro di lettura alla pagina 69 (Mi
spieghi perchè proprio quella pagina?! Nd Sasu) (Come sei
malizioso!! é una pagina come un'altra... nd me) (Certoo!!
nd Sasu)
(Ti ricordo che sono armata di penna e che non ho paura di usarla!!
nd me) (Pietà!! nd Sasu)
e cominciamo questa nuova giornata!! Allora... Uchiha! Ti andrebbe di
leggere?-
-Ecco,
devo proprio?- Non aveva voglia di risultare il solito secchione! Non
ancora almeno...
-Bè,
per conoscere le tue capacità , no? Anche il signorino
Uzumaki era
stato presentato come un genio! Mi chiedo se non abbia modificato di
proprio pugno la carta d'iscrizione...-
Sasuke
fissava il professor Yamato, Tenzo per gli amici, che si era perso in
elucubrazioni mentali sul biondo. Ma tutti pensavano solamente a
lui?!? Ah sì! Si sarebbe fatto conoscere, altro che!
Il
docente di inglese gli era sembrato simpatico. Innanzitutto era
entrato sottobraccio con un piccolo bonsai (Il
bon-Sai!!!X'D nd me) (Ma così mi offendi!! nd Sai) (ti sei
offenduto
molto, Sai?*.* nd Gaara) (Cretino! *alla maniera del direttore di
camera caffè* nd Sai) (Come colpire a morte
l'itagliacano..”-.- nd
me)
che aveva
appoggiato sulla cattedra, per rimanere in contatto con l'ambiente,
poi aperto le finestre-anche col freddo che faceva!- dicendo che
bisognava apprezzare una così dolce e romantica mattinata
per poi
mettersi a leggere il giornale per i primi 10 minuti.
E
quindi pacchia gratuita! Però dopo era tornato al regime del
terrore, puntandosi una torcia sotto al mento... Terrificante!
(Muahahaha!! nd Tenzo) (Mi inquietisce molto!! *Si rannicchia in un
angolo* nd Sasu)
Un
tonfo contro la porta attirò l'attenzione; sbaglio o l'aveva
già
sentito?
Un
“Ma porca miseria 'ste porte che appaiono in mezzo al
cammino” e
“Ma mi stai a piglia' pe' culo, moccioso?!Fa male!”
-Kakashi,
entra pure. Ci hai reso partecipi della tua presenza.-
Il
sensei entrò seguito da Naruto; certo che era proprio un
figo con
quella camminata lenta e sensuale... Sasuke sospirò e
appoggiò il
mento alla mano, seguendo il lento muoversi del suo nuovo compagno.
Com'era affascinante!!
-Ti
ho riportato uno dei nostri più amati allievi. Ora scappo
che ho
appuntamento in chat con una nuova amica!- Kakashi corse fuori e
Tenzo gli urlò dietro:-Non scaricare filmetti sul mio pc!!-
Sospirò,
grattandosi la testa. -Bentornato, Uzumaki, hai fatto una visitina a
Tsunade-san?-
-Ovviamente,
abbiamo discusso i problemi ambientali assaporando thè e
pasticcini...-
-E
non me ne hai portato nemmeno uno?-
-Bè,
si sa che i dolci fanno male alla linea, soprattutto per chi cerca di
far colpo sulla persona amata...-
-Ma
come ti permetti di infischiarti nei miei affari!! Puoi scordarti i
miei permessi scritti d'ora in avanti!-
Il
moro fissava la scena dubbioso: di cosa stavano parlando?
Il
biondo alzò le spalle , tornandosene al suo posto e
aggiungendo
poi:-Mi farò perdonare, professore...-
Sasuke
allora lo guardò. Non sapeva definire quali delle due fosse
un
oltraggio alla seduzione: se la voce con cui aveva detto la frase o
lo sguardo che aveva quel momento... Era più bello di
prima!! Ma
perchè usare quello sguardo col sensei?! ODIOSA GELOSIA!!!
-Ho
dei nuovi video su Iruka, le potrebbero interessare?-
-Cosa?!-
Il moro saltò sulla sedia; ma in che posto era finito?
Yamato
arrossì, giustificandosi:-Ecco...Ho una cotta per il mio
collega
Umino...-
-Peccato
che il prof appena lo veda scappa nella direzione opposta!!- Gaara lo
schernì e il docente d'inglese scoppiò in lacrime
dicendo che non
era giusto e che lui non gli aveva mai messo le mani addosso.
Allora
Sai, mosso da pietà, andò a consolarlo. Il prof
piangeva e lui lo
stringeva, rivolgendo il culo alla classe.
( che bello!”-.- nd Sasu)
***_____***
***_____*** ***_____***
-Ti
offre una magnifica visuale, non è vero, Gaara?- Fece Naruto
per
sfottere il rosso che aveva prontamente puntato la sua immancabile
telecamera, con cui filmavano tutte le loro follie, sul fondoschiena
del moro.
-Sei
solo geloso che io abbia trovato qualcuno su cui sfogare la mia
omosessualità repressa!-
-Ovviamente
senza che lui lo sappia...-
-Sono
solo dettagli, Volpe!
-Hn..-
L'aveva
scoperto da tempo che Gaara aveva una passione irrefrenabile per gli
uomini. All'inizio era riuscito a nasconderglielo- e questo
è tutto
un dire -ma poi l'aveva beccato in atti, come dire, inconsueti.
Naruto
lo osservava, notando come una sottile scia di bava colasse dalla
bocca mentre mangiava Sai con gli occhi. Sinceramente non comprendeva
come facesse ad interessargli; era magro, di carnagione olivastra (
Lo continuo a ripetere io che è uno zombie venuto dal mondo
dei
morti per distruggerci! Nd Kiba) (Lo dici solo perchè ti
saluta
saltandoti addosso! Nd me) ( è per dimostrare il mio amore
universale! X'( nd Sai) (Jashin porterà l'amore uccidendoci
tutti!!
Lode al grande Jashin! Nd Hidan) (...”-.- ok, meglio
continuare la
storia.. nd me),
perennemente con la pancia scoperta e ossessionato dai disegni,
cercando di convincere gli altri poveri scemi- tutti tranne lui,
Gaara e Neji – che prendessero vita.
(L'idiozia dilaga.. nd Naru)
-Sì...chinati
di più... perfetto...oh... che fondoschiena adorabile...-
Il
biondo sospirò. -Gaara... Stai pensando ad alta voce.. Di
nuovo...-
Gaara
lo fissò con un espressione ebete e completamente beata.
Scosse
la testa. Ma era possibile che fosse così cretino?
Eppure
di solito non era così idiota. Forse era colpa
dell'esibizione del
ragazzo? Probabile.
E
se fosse stata colpa di Sasuke che aveva portato qualche strano germe
della stupidità?
Tornò
a scrutarlo e non potè non notare le spalle larghe e forti,
sotto la
maglia blu scuro. Odiava quel colore! (Antipatico!
Nd Sasu) ( Vuoi mettere coll'arancione?!? nd Naru)
Chissà
se a Sasuke piaceva quel colore... Ma che gli stava succedendo?!
Chissene
frega se quel colore gli piace! Si stava abbassando al livello di
quella plebaglia. Si massaggiò le tempie, cercando di
alleviare un
mal di testa inesistente.
-Naruto,
tutto ok?- Neji lo stava scrutando preoccupato.
-Sì,
solamente la nuova presenza mi innervosisce...-
-Immagino
tu sappia ciò che è successo stamane con Gaara,-
gli sussurrò
all'orecchio.
Spesso
conversavano senza che i professori se ne accorgessero, o
semplicemente lasciavano correre, se non volevano ritrovarsi le gomme
dell'auto forate.
-Mi
è stato accennato da Kakashi. Cos'è accaduto?-
Neji
inghiottì impaurito; il tono di Naruto si era indurito, non
era un
buon segno.
-Gaara
aveva spinto a terra il sopracciglione e il moro si era intromesso.
Stavano per venire alle mani ma sono riuscito a dividerli...-
Il
biondo sapeva che stava mentendo, contraeva sempre le dita quando lo
faceva.
-E
la vera versione dei fatti qual'è, Gaara?-
L'altro
rispose senza alzare lo sguardo dall'obbiettivo, ancora puntato sul
prof che non intendeva smettere di piangere
(Sta innaffiando il bonsai! Che ammore! Nd Zetsu) (Tra parenti ci si
capisce.. nd me) (Ehi!! nd Zetsu)
-Stavo
per distruggerlo quando Nara si è messo in mezzo e l'ha
difeso. Neji
gli ha solo dato man forte.-
Interessante...-Dopo
voglio Shikamaru. Portamelo.-
-Agli
ordini.- Gaara sorrise, passandosi la lingua sulle labbra,
pregustando come l'avrebbe fatto a pezzi se si fosse rifiutato con le
buone. Naruto non l'avrebbe mai ammesso, ma dubitava che ne sarebbe
uscito vincitore se il rosso si fosse incazzato con lui.
-Senza
fargli del male, Gaara. In fondo, non è il fidanzato di tua
sorella?-
Il
rosso ringhiò. Non sopportava che sua sorella fosse toccata
da
qualcuno, nemmeno se era lei a chiederlo, ma, purtroppo per lui,
Temari aveva un carattere molto simile al suo, non la si poteva
domare!
Naruto
ridacchiò (Cosa?! Io
non ridacchio! Nd Naru) (Va bene... nd me)...
Naruto
piegò la bocca in un cipiglio che rassomigliava ad una
sottospecie
di sorriso. (Molto
meglio!! nd Naru) (“-.- ma chi me la fatto fare di metterti
il
carattere di Sasuke!! nd me) (Ora so' cazzi tuoi! Nd Sasu) (Anche
quello di Naru? Sopporterò!!XDnd me) (Nooooooooooooo ecc...
nd Sasu)
La
campanella indicò la ricreazione facendo scappare il prof
Yamato,
ancora intento a piangere, come una donnicciola scoperta svestita
(Oh!!
Quanto mi
piaccio!!*:* nd Naru) mentre
gli altri si andavano a fare una passeggiata per rilassare le gambe
indolenzite o per svaligiare le macchinette automatiche, come faceva
quell'obeso di Choji. (Come
sei crudele!!!nd Choji) ( La verità fa male,eh? Nd Naru
& me)
Naruto
si alzò lentamente, muovendosi verso l'uscita per andare sul
tetto,
dove poteva riposare in pace o farsi portare i ragazzini da
spaventare a morte.
Certo
non avrebbe sospettato che un'idiota moro gli si spiattellasse
addosso prima di giungere alla porta. “E io che non volevo
uccidere
nessuno per un paio d'ore...” pensò il biondo.
-Vuoi
stare attento a dove metti i piedi?! O hai bisogno di un paio di
occhiali, Dobe che non sei altro!?!-
Sasuke
scattò come una molla; se prima era imbarazzato per la sua
imbranataggine, ora fumava di rabbia.
-Ma
come ti permetti, stupido Teme! Dobe sarai tu!-
Naruto
sgranò gli occhi allibito (Ha
fatto un'espressione!!O_o nd tutti);
aveva osato rispondergli, a LUI!! (Che
Jashin ci salvi! Al riparo, scappate!! nd Gaara & Neji)
-Cosa.Hai.Detto?-
Naruto sibilò all'indirizzo dell'altro mentre i pochi
rimasti in
classe stavano scavando rifugi antiatomici per la loro salvezza.
-Ho
detto Teme. T.E.M.E. Non è che hai bisogno di amplfon? Sai,
ho un
cugino che lavora proprio con le persone come te!-
Kiba,
che era appena rientrato dalla capatina al bagno, impallidì.
Ok,
avrebbe dovuto calare il feretro del suo migliore amico nella tomba,
questo era certo!
Sasuke
invece gli stava sorridendo, sfidandolo. Se faceva lo spaccone con
gli altri, con lui avrebbe trovato una bella gatta da pelare!
-Io
invece conosco il primario di Konoha. Sai, potrebbe aiutarti...-
Disse con un ghigno ben poco rassicurante.
-Dovrebbe
interessarmi?- (Se te
lo dice sì! Idiota!! nd me) (Parla per enigmi!! nd Sasu) (Io
direi
che è colpa del tuo cervello sottosviluppato^^ nd Naru)
-Ovviamente,
visto che mi stai tentando a fracassarti numerose ossa...-
Naruto
alzò il mento e gli si avvicinò di un passo e,
nonostante fosse più
basso di lui di una sola spanna, lo mise in soggezione.
Se
Sasuke non stesse litigando con lui, avrebbe pensato che quegli
occhi, visti cos' da vicino, erano ancora più affascinanti,
ma non
se lo poteva permettere.
-Mi
stai minacciando, Uzumaki?-
-Direi
che il tuo comportamento a dir poco indecoroso nei miei confronti mi
sta aizzando ad essere così maleducato...-
Il
moro si accorse che Gaara si era molto avvicinato e che aspettava un
solo cenno dall'amico per fargli passare la voglia di parlare.
-Sono
stato insultato prima io, se non erro.
Il
biondo si allontanò, giusto per squadrarlo dal basso
all'alto per
poi dargli le spalle ed andarsene.
-Semplicemente
non accetti la realtà, Dobe.-
-TEME!!
Io ho un nome ed è Sasuke e ti conviene ricordarlo
perchè mi stai
proprio sul cazzo!!-
Sasuke
fu trattenuto da Kiba e da Sai, perchè non vedeva l'ora di
mettere
le mani addosso a quel tipo e non avrebbe atteso a lungo.
-Calmati,
dannazione!!- Kiba lo strattonò.
-Hai
appena firmato la tua condanna a morte, Sas'ke! Stamattina hai
rischiato grosso ma adesso ci sei dentro fino al collo!- Disse Sai.
Ma
il moro non li ascoltava, sentiva solo le parole del biondo che gli
rimbombavano nella testa con l'immagine di lui che se ne andava,
salutandolo allegramente con la mano.
Non
aveva la minima idea di con chi avesse a che fare e questo non era un
bene per il nostro povero Sasuke! (Ora
lo faccio a pezzi! Ora lo faccio a pezzi!! *saltella tipo Heidi con
le caprette intorno* nd Naru) (Temo per te, Sas'ke.. nd me)
|
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Capitolo 4 *** La Scommessa ***
Ma si
Eccomi!!!!!!! Non è passato molto tempo ma approfitto che
per lunedì ho solo interrogazione di arte e non latino e mia
mamma non
mi obbliga a studiare!!! Yeeeee!!! E poi posso utilizzare mio
fratello per farmi dettare!! Quando mi ricapita?!Xp
Ovviamente
ringrazio tutte le 21 persone che hanno segnato questa ff, insieme
all'altra “GIOCHIAMO. E chi perde? MUORE.” Sono
MOOOOOLTOOO
felice che sia piaciuta e spero che chi non l'abbia letta faccia un
saltino per farmi sapere che ne pensate.
Ora
come al solito rispondo alle recensioni!!!!!!!!XD Che come al
solito(ancora?
Nd
tutti)
ho apprezzato e
che mi hanno fatto tanto ridere!!!
Madoka94:
viva la
pazzia!!! Pazze di
tutte il mondo, unitevi!! Fa bene essere un po' matti perchè
aiuta a
comprendere questo mondo storto!! Eh già Itachi è
proprio un
egocentrico, ma che ci posso fare? Mentre finalmente ho la mia
vendetta su Sasu!!! (Muahahaah!!
nd me) (it's not fair!! nd Sasu) Continua
a tifare mi raccomando!!
Lelia_chan:
Sas'ke sta proprio cercando grane mi sa!!! E lo vedremo adesso!!
Leggi e dimmi!!
Cyberprincess:
Mi dispiace che ti sia piaciuto di meno lo scorso capitolo ma si
cerca sempre di migliorarsi!! Comunque ormai Naru è troppo
figo!
Comincio ad amarlo di più di Kakashi e di Sasori ed
è una cosa
spaventosa!!! Sono convinta che sentire la voce di Naru sia the
best!! Io sento quella di Tobi “-.-... E non va molto bene!!
E
anche quella si Sasu che mi dice che deve essere seme ma ormai tutta
la sua bellissima immagine si è sgonfiata!!! Alla faccia
delle
Sasufan!!!!!!!!XP La partita di basket sarà tra un po', non
so
ancora quando ma cercherò di non farti aspettare!!!XD
Krikka86:
No, non so
quanti saranno i
capitoli ma sicuramente solo quelli necessari. Eh sì,
GaaxSai non si
sente spesso ma per me sono la coppia migliore!! Dopo la SasuxNaru!!!
Tranquilla, che Shika se la caverà per il rotto della cuffia
ma
rimarrà in salute!! Leggi x saperlo!!
Quarto
capitolo: La
Scommessa
Dalla
sigaretta saliva un
filo sottile di fumo che si ingrandiva quando Naruto respirava.
Assaporare
quel sapore amaro
e forte sulla lingua lo tranquillizzava, sentire come l'aroma
riempisse i suoi polmoni lo sopraffava.
Espirò
nuovamente, gettando
il filtro per terra. Si appoggiò al muro e si strinse nella
giacca.
Faceva freddo, era ancora presto per i primi accenni della primavera,
ma non gli dava fastidio. Preferiva l'inverno perchè
l'estate lo
costringeva a vestirsi poco e, se già quando quasi ogni
parte del
suo corpo era coperta la gente gli sbavava dietro, d'estate era
praticamente impossibile uscire senza che qualcuno svenisse
vedendolo. (Eccolo che ricomincia... nd Sasu) (Come ti brucia
che
sia un figo, eh? Nd me) (MA!!! nd Sasu) (*Pat pat* Tranquillo Sas'ke,
non serve che fai finta di nulla, lo so che ti vergogni ad
ammetterlo... Nd Naru)
-Che
ci fai ancora qui,
Volpe? Hai avuto ciò che volevi, no?- Gaara lo fissava col
sopracciglio alzato.
-Sì...-
-E
allora cos'hai?-
-Niente.
Devo stare da solo,
ne ho bisogno. Vattene.-
Il
rosso rise, avvicinandosi
all'amico. -Per quanto tu possa terrorizzare gli altri, a me devi
dare una spiegazione.-
-Io
non devo dare
spiegazioni a nessuno, tanto meno a te.-
Naruto
lo fissò gelido,
irrigidendosi come per prepararsi ad una rissa, ma l'altro non era in
vena.
-Oh!
Come siamo suscettibili
oggi! Ho capito! Me ne vado! Quando vorrai sfogarti con qualcuno
vieni a cercarmi! Vado a riscuotere i pagamenti dalle classi prime!-
Gaara
scese le scale e la
lasciò solo sul tetto.
Il
biondo sospirò,
prendendosi il viso tra le mani. “Ma che mi
succede?”
Era
più nervoso del solito
e, se perfino Gaara gli proponeva, voleva dire che s stava
preoccupando.
Si
lasciò cadere lungo la
parete, sentendosi pesante. Avrebbe voluto liberarsi da tutto quello
che era, avrebbe voluto dimenticare tutto, avrebbe voluto tornare
indietro. A volte avrebbe voluto scambiare la sua vita con quella di
qualcun altro, ma non poteva. L'unica cosa che poteva fare era
peggiorare l'esistenza altrui, per diminuire il dolore che lo
corrodeva. La mano corse al pacchetto delle sigarette e se ne accese
un'altra, cercando di placare i pensieri che si muovevano agitati
come onde in tempesta, ripercorrendo con il pensiero la discussione
appena avuta.
*INIZIO
FLASHBACK*
Il
vento gli smuovevano
dolcemente i capelli, infilandosi nel colletto della sua giacca,
provocandogli brividi piacevoli. Appoggiato alla balaustra, tutta
Konoha gli si stendeva sotto lo sguardo come un formicaio brulicante
di vita.
La
porta di sicurezza si
aprì con un cigolio che lo fece voltare.
-Shikamaru...
Benvenuto.-
Gaara
accompagnava il
castano che era completamente rilassato, con le mani nelle tasche,
senza provare la minima soggezione nonostante la presenza di Naruto.
-Non
è mai un benvenuto se
si viene convocati da te.-
-Non
essere così negativo.
Ho solo bisogno di una cosa. Favorisci?-
Naruto
gli porse una malboro
rossa e il ragazzo l'accettò volentieri, portandosela alle
labbra
mentre il rosso l'accendeva ad entrambi.
-Che
cosa ti serve?-
Shikamaru saltò al nocciolo della questione; parlare con
Naruto
sarebbe potuto essere un piacere se non ci fosse stato continuamente
il suo cane da guardia a morderlo al primo accenno di attacco.
L'Uzumaki poteva spaventare ma, sotto sotto, era un ragazzo uguale
agli altri, bisognava solo capire cosa gli impedisse di socializzare
con i suoi coetanei, quali dolori lo sconvolgessero.
-Intanto
volevo
complimentarmi con te per come tu sia riuscito a placare la furia
omicida di Gaara stamane, non è certo una qualità
di tutti.-
-Grazie.-
Il castano era
incuriosito e non riusciva ad indovinare cosa desiderasse da lui.
-Prego.
E non sono solo
sorpreso da te, ma anche da quel moretto. Come si chiama? Ah
sì,
Sasuke Uchiha... Ha avuto il fegato di sfidare Gaara, cosa da pochi.
Se non fosse un completo idiota credo che proverei quasi ammirazione
per lui.-
Naruto
inspirò
profondamente, lasciando che il ragazzo riflettesse con calma.
-Quindi,
cosa ti serve?-
-Voglio
sapere con chi
abbiamo a che fare. Voglio conoscerlo come se fosse me stesso: amici,
famiglia, fidanzate, fidanzati, giorno di nascita, passatempi, piatto
preferito... TUTTO.
Voglio
quel Dobe su un
piatto d'argento. Hai ottime amicizie con l'Inuzuka, che sembra un
suo amico intimo, inoltre sei molto scaltro, non credo che
incontrerai problemi.-
Shikamaru
con aria annoiata
rispose. -E perchè non lo fai fare al tuo mastino?-
Indicando il
rosso.
Naruto
sogghignò. -Vorrei
una persona che non dia nell'occhio. Più...delicata.-
-La
cosa non mi alletta
molto, hai anche Neji, può farlo lui...-
Gaara
sorrise, spintonandolo
violentemente, facendolo cadere a terra.
-Non
era una proposta, ma un
ordine!-
Il
rosso caricò il pugno e
guardò Naruto che annuì, concedendogli di
pestarlo.
Pronto
per fargli rientrare
il naso nel cervello, Gaara mosse il bracciò che si
bloccò quando
una voce alterata e molto incazzosa urlò al suo indirizzo.
-Gaara
Sabaku! Metti giù le
mani dal mio ragazzo! Se gli fai un solo graffio, ti caccio di casa!-
Gaar
sbuffò. -Ciao
sorellina, sempre nel momento giusto arrivi, eh?-
Temari
rise, lo fece alzare
e lo baciò sulla guancia per poi tirare su il povero
fidanzatino
indifeso.(Sono tutti indifesi tranne me, non è
vero?!!! Nd Sasu)
(Ti devo anche rispondere?...Nd me)
La
ragazza era molto bella:
i capelli raccolti in due codine alte, una maglia a rete che lasciava
scoperte le spalle e dei leggins neri con una minigonna in jeans.
Naruto la
osservò con attenzione, ripensando a quando aveva incontrato
Gaara a
cui aveva promesso che, se sarebbero diventati amici, non avrebbe mai
toccato sua sorella, mantenendo la parola ancora dopo tanto tempo.
Intanto
Shikamaru avvolgeva
il fianco della giovane con un braccio con noncuranza, aspettando di
essere congedato dall'Uzumaki.
-Vai
pure. Attendo con
impazienza che tu faccia ciò che ti è stato
chiesto.-
-Farò
il possibile.-
Il
ragazzo si allontanò con
la fidanzata mentre il biondo sussurrava:-Non ne dubito...-
*FINE
FLASHBACK*
-Sas'ke-kun!
Non vuoi
assaggiare i miei dolcetti in casa?-
-No!
Sas'ke-kun, assaggia i
miei, non quelli di Fronte-spaziosa!-
Sasuke,
se all'inizio
provava una qualche specie di attrazione per la bionda, ora era
letteralmente sfumata. Non facevano altro che litigare per lui,
cercando di fare meglio l'una dell'altra! Ma sapevano fare altro?!
(AHAHAHAH!!!X'D No, ti prego, dimmi che questa era una domanda
retorica?!? Nd me) (….Nd Sasu) (WTF?! O_o Nd tutti)
-No
ragazze, non mi
piacciono i dolci ma grazie comunque...-
Il
moro alzò gli occhi al
cielo, sperando che qualche miracolo accadesse. Certo non si
aspettava di essere salvato dal diavolo in persona.
-Scusate
signore? Questa
classe non è un pollaio, -Naruto era apparso alle spalle di
Sasuke,
trasportando un odore di fumo e pelle che gli era entrato
direttamente nel flusso sanguinio- ma, molto probabilmente, queste
squisitezze da voi preparate mi addolciranno. Almeno non vi sarete
sforzate per niente visto che questo Dobe non le sa apprezzare...-
Le
due giovani si guardarono
e subito gli offrirono ciò che avevano con più
vergogna che
modestia.
-Sì,
scusaci per come ci
siamo comportate. Ma volevamo essere cordiali con Sas'ke e quindi ci
è scappata la situazione di mano...-
-Hn.-
Il biondo aveva
mangiato tutto, con una voracità quasi animale.
Nel
frattempo Sasuke
combatteva con se stesso: una parte voleva spaccare la faccia
all'Uzumaki e l'altra non faceva che sbavare alla vista di quanto
fosse seducente mentre si leccava le dita per pulirsele.(*scartabella
in giro come un ossesso* Ma dov'è il copione?! Vuoi dire che
non
salto addosso a Naruto con questo spettacolino che ha messo su per
me!?! nd Sasu) (Sto testando il tuo autocontrollo ^^... Per vedere
come reagirai le prossime volte... nd me) (!!!! Le..prossime...volte?
*sviene sconvolto* nd Sasu) (Forse sarà meglio non
accennargli
nulla.. *lo punzecchia con un bastoncino* nd Naru) (Mi sa di
sì...”-.- nd me)
Il
biondo si era già
accomodato al suo posto, dopo che gli altri si erano scansati per
lasciarlo passare, come se gli fosse dovuto. (Mica
è il re della
Svervegia!!!! nd Sasu)
Sasuke
rinvenne dal suo
stato da stolker ossessionato ed impulsivamente disse:-Tu! Teme! Non
hai detto né per favore né grazie! Chi ti credi
di essere?!-
Il
moro l'aveva preso per il
colletto, costringendolo ad alzarsi e portandoselo ad un soffio dalla
faccia. L'altro però gli rispose con
superiorità:-Io sono Naruto
Uzumaki. Sono il diavolo e la Volpe. Sono il miglior giocatore di
basket di questo istituto. Sono la persona più importante
qui. Tu,
invece, chi sei? Se non uno che pretende di essere rispettato come
una persona, da ME per di più. Non sai giudicare le persone
se credi
che mi interessi qualcosa degli altri e, ora, ti consiglio di
mettermi giù, o giuro che sarei il primo e l'ultimo in
questa scuola
ad aver provato i miei calci in culo.- Sasuke lo fissò a
lungo e si
vide riflesso in quegli occhi zaffiro che non provavano altro che
disgusto verso di lui; si sentiva indifeso davanti a quello sguardo
che lo teneva incatenato, che lo soggiogava, facendogli credere che,
sì, quel Teme avesse ragione.
Chinò
il capo per scappare
il più lontano possibile da quei pozzi di acqua limpida,
tanto
chiara da non farti rendere conto che la profondità
è immensa e che
tu, sciocco, buttandoti incantato, non tornerai più in
superficie.
Si sentiva così vuoto, una nullità, un essere
inferiore ma nulla
riusciva a fargli credere che quella non fosse la verità.
Kakashi-sensei
entrò in
classe di gran carriera, riportando l'ordine.
-Ehi!
Che succede qui? Tutti
a posto, la ricreazione è finita da un pezzo! Io non so cosa
sia
accaduto qui, ma sono contento di non vedere spargimenti di sangue.
E' sicuramente un gran miglioramento! Complimenti Uzumaki!- Il biondo
grugnì in risposta.
Gli
alunni, ancora scossi
dal litigio, speravano di poter tornare alla normalità ma
l'Hatake
non era dello stesso avviso; infatti aveva deciso di non fare
lezione, scusandosi dicendo che doveva leggere l'anteprima del nuovo
romanzo (Indovinate quale? Nd me) su internet,
mentre in
realtà voleva osservare il nuovo ragazzo. Aveva saputo
infatti dello
scontro con Gaara, degli insulti rivolti alla Volpe, ma non si
aspettava che riuscisse ad esasperarlo tanto velocemente, senza
però
era ricoperto di contusioni multiple. Questa era una novità;
Naruto
sembrava più vivo, interessato, PRESENTE. Che cosa
nascondeva Sasuke
Uchiha? Cosa aveva di speciale, tanto da risvegliare la
curiosità
della Volpe?
-Ragazzi!
Oggi facciamo
siesta! State calmini e fate ciò che vi pare! Basta che non
scocciate perchè io ho altro da fare!-
Detto
ciò aprì il pc e la
sua attenzione per gli studenti andò scemando del tutto. Dal
canto
loro, gli studenti erano alquanto entusiasti di ciò e
iniziarono a
fare di tutto. (E tanti e cari saluti al tuo buon proposito!!
“-.-.. nd me) (Oh! Sono così! Mi metti davanti
l'Icha Icha
Paradise e io cosa dovrei fare!?! nd Kakashi) (Controllarli! VIP!
Very Idiot Person! Nd me) (Convinta ^^... nd Kakashi)
Nella
confusione però c'era
qualcuno che era mortalmente depresso: Sasuke.
Accasciato
sul banco si
chiedeva come avesse potuto credere a certe cose su stesso. Tutta
colpa dell'Uzumaki!E anche della sua impulsività! Uffa! Se
non si
fosse in mezzo dall'inizio della mattina, nulla sarebbe accaduto.
-Forza,
Sas'ke! Non ti
buttare giù! Solo i migliori cercano di difendere i
più deboli dei
soprusi della società moderna!!- Kiba si battè il
pugno sul cuore
con gli occhi che sbrilluccicavano mentre il moro lo guardava
allibito.
-E
questa dove l'hai
sentita!?-
-Ehm...Da
un film l'altro
giorno.. Eheh!!- Gli fece un grosso sorriso e Sasuke si
sentì
meglio, rincuorato dall'amico.
-Adesso
però sono
curioso... Ma quel pallone gonfiato è veramente il miglior
giocatore
di basket della scuola?-
-Caspita!
All'inizio pensavo
anch'io che mentisse, ma poi l'ho visto... Fa veramente paura con una
palla tra le mani!-
Sasuke
sbuffò ma poi
comparve sul suo volto un sorrisetto divertito.
-Scommetto
quello che vuoi
che li straccio in una partita uno partita uno contro uno!-
Il
moro era già entusiasta
all'idea di vincere e di sbattere la vittoria in faccia a
quell'insopportabile Teme che sarebbe scappato via sconvolto. (*O*
nd Sasu) (Credici “-.-... nd me)
-Ci
sto! Se perderò io,
pagherò pegno e così anche tu!-
-Andata!-
-Io
ho un'idea!!- Sai si
intromise visto che aveva ascoltato tutto e sussurrò
qualcosa
nell'orecchio di Kiba il quale cominciò a saltellare
contornato da
una luce maligna. (Muahahaha!! Nd Kiba)
-Sei
un genio!-
-Lo
so, modestamente...- Sai
finse di togliersi la polvere dalle spalle con spacconeria.
-Bè?
Non mi dite quale sarà
il pegno? Lo voglio sapere!- Sasuke era eccitatissimo.
-Eh,
no! Rimani a cuocerti
nel tuo brodo, caro il mio Sas'ke-kun!-
Kiba
gli fece la linguaccia
e tirò fuori un mazzo di carte.
-Chi
gioca a merda?!-
I
tre si misero a giocare,
ridendo come pazzi, ormai dimentichi dello scontro con l'Uzumaki.
Sasuke
si sorpreso di come
si trovasse bene in compagnia con Sai; era un ragazzo perspicace e
con sempre la risposta pronta. Sarebbero diventati una bella squadra.
Qualcuno
però stava ancora
rimuginando nel disordine generale.
***_____*** ***_____***
***_____***
-Io
quello lo ammazzo! Te
lo giuro!-
-No,
questa volta no... Me
ne occuperò io, Gaara.-
Il
rosso sorrise alla Volpe,
promettendosi che quel moretto da strapazzo non se ne sarebbe andato
senza un bel cazzotto sul naso, nonostante l'ordine dell'amico.
|
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Capitolo 5 *** L'Allineamento Dei Pianeti ***
Bonjour!!!!
Je suis retournée!!! Come sempre ringrazio per le recensioni!
Spero
aumentino siano i lettori che i recensori!! Mi rendereste veramente
felice!X') Non scriverò qui le risposte ai vostri commenti
perchè
utilizzo la nuova possibilità dei messaggi e state
tranquilli che
rispondo sempre a tutti!!! Molti mi hanno pregato di scrivere questa
fantomatica partita tra il nostro Teme Naru (Yeeeeeee!!!
Naruto ti amiamo!! nd fan) e
il nostro Dobe Sasu (*attraversa
la stanza piombata nel silenzio* nd cespuglio del deserto)...
Purtroppo vi
farò attendere solo un altro capitolo perchè
dovete assolutamente
conoscere Itachi e altre personcine che renderanno la storia
incandescente!! Divertitevi (la mia cara Giulia nella trascrizione di
questo capitolo ha aggiunto i suoi commenti, avviso!)!!X) Ah
sì!! A
chi piacciono le one-shot ne ho scritta un'altra:
“Addio...”
Protagonisti sempre Naru e Sasu!
Capitolo
quinto:
L'Allineamento dei pianeti
Teneva
appoggiata una mano
sull'occhio destro, desiderando ardentemente poterci mettere sopra
una bella bistecca gelata. Fortunatamente le orecchie erano apposto
-anche se avrebbe preferito che non lo fossero- perchè
riusciva a
distinguere perfettamente l'orrenda musica che fuoriusciva
rimbombando dalla BMW nera di Itachi.
Sasuke
sbuffò, preparandosi
all'impatto sonoro che avrebbe stravolto i suoi poveri timpani.
Infatti,
aperta la portiera,
la canzone “Forget to remember” di Mudvayne lo
travolse,
accompagnata dalla “melodiosa” voce del fratello
maggiore (*:*
Grazie! Come sei carino! Nd Itachi) (Ero prettamente ironico...-.- nd
Sasu) che rendeva il tutto molto inquietante.
Entrò
nella macchina e
abbassò il volume, sentendo un piacevole fischio di
liberazione che
via via di attenuò.
-Ciao,
Otouto!! Com'è
andata la tua prima nuova giornata di scuola?! Spero bene!! Io invece
sono già entrato in un gruppo che è fighissimo!!
Ci sono un sacco
di tipi strambi, ma sai, anche io lo sono!! Comunque in questo gruppo
c'è sola una ragazza, Konan, che è fidanzata con
Pain!! E quindi io
sono triste perchè ormai è un mese che sono
single!!! Buhhhhhh!!!
Che tristezza!! Mi viene da piangere!! Siamo nove ragazzi e una sola
donna!!! Abominio!!-
-Stop!
Break! Alt! Fai un
respiro e sta' zitto!!- Sasuke tappò la bocca al fratello,
chiedendosi a quale Dio avesse fatto torto per meritarsi un parente
del genere. (Sei nato!! E Jashin non lo tollera!! Si
riprenderà
la tua vita! Nd Hidan) (Sì'!! Va bene, l'abbiamo capito! A
Jashin
non piace Sas'ke! Ora sparisci che devo andare avanti! Nd me)
Intanto
Itachi era
ammutolito e fissava il moro più piccolo con un sopracciglio
alzato.
-Sas'ke...
Perchè hai un
occhio nero?-
“Perfetto,
sono nella
merda...” pensò Sasuke. -Ehm.. Non è
stata una giornata
bellissima la mia. Cioè, ho conosciuto dei ragazzi molto
simpatici,
ma mi sono fatto anche numerosi nemici.-
-E
in gruppo ti hanno
pestato?-
-No..
Se fosse stato così
il mio orgoglio sarebbe integro. È stato solo uno di loro.-
Itachi
esplose come un
vulcano dormiente. -Ma, dico io, come si fa ad essere così
crudeli
con il mio povero fratellino?!? Tu che sei così dolce! Chi
sono 'sti
mentecatti che li tiro tutti sotto con la macchina?!!-
Sasuke
fece scena muta ma,
notando lo sguardo assassino del fratello, rispose in un sospiro.
-Stanno passando davanti alla macchina in questo istante.-
Infatti
Naruto e i suoi due
compagni stavano bellamente camminando davanti al muso dell'auto
senza fregarsene di niente e di nessuno, muovendosi sinuosamente come
tre divi del cinema in mezzo a milioni di fan. (In una vita
precedente siete stati spogliarellisti, n'è vero?! Nd me)
(^^ Già!
Vuoi che ti insegniamo i movimenti fondamentali? Nd Naru &
Gaara
& Neji) (XQ________ nd me)
Itachi
allora li vide e
chiese in tono tombale. -E con quale dei tre hai avuto un piacevole
incontro?-
-Il
rosso mi ha dato il
pugno ma penso sia stato per ordine del biondo. Il castano mi ha
minacciato stamattina ma nulla di che.-
Itachi
azionò il motore che
emise un rombo terrificante, accennando una piccola accelerata.
-Itachi?!!!!
Ma sei
ammattito?!! Che cazzo fai?!?-
-Li
stiro, hanno una piega
fuori posto...-
Sasuke
aveva gli occhi fuori
dalle orbite e già si immaginava il fratello maggiore che
veniva
rinchiuso in prigione per l'omicidio volontario e premeditato di tre
ragazzi del quarto anno di liceo.
Nel
frattempo Itachi stava
fulminando con lo sguardo Naruto, il quale, per niente preoccupato,
si girò con grazia grattandosi il mento, alludendo al suo
completo
menefreghismo per la situazione. Neji invece non si era neppure
fermato, aveva capito che Sasuke era ormai obbiettivo della Volpe
mentre Gaara si allontanò con i medi alzati. (Auguro
un buon
'fanculo a tutti voi!! nd Gaara)
-Ma
che begli amici che ti
sei fatto, Otouto... Meglio che torniamo a casa a metterti qualcosa
su quell'occhio, va... Non sia mai che tu perda il tuo indiscutibile
fascino!!!-
Sasuke
si immerse nel
morbido sedile e spense il cervello, cercando di dimenticare
l'opprimente giornata. “Quel Teme doveva per forza essere
così
seducente?!” Si chiese Sasuke, emettendo uno sbuffo irritato
e
ripensando al corpo statuario di quel bastardo biondo.
-Te
l'ho già detto! So
cavarmela da solo! Sei proprio una testaccia dura!-
Itachi
sorrise. -E' una
delle qualità migliori che tu potevi ereditare da me,
fratellino!-
Sasuke
alzò gli occhi al
cielo; aveva deciso con Kiba e con Sai che si sarebbero trovati al
centro commerciale per farsi un giro ma Itachi aveva deciso di
accompagnarlo!! Solo perchè Gaara si era divertito ad usarlo
come
bambola antistress!! Non aveva bisogno della balia, accidenti! (Ma
io lo faccio per il tuo bene!!>X'( nd Itachi) (Non hai la minima
comprensione per coloro che ti vogliono bene! Nd me)
(“-.-...Farò
finta di non aver sentito!! nd Sasu) (INSENSIBILE!!! nd me &
Itachi)
-E
poi, è un modo per
presentarti i miei nuovi amici!-
-Oh,
che felicità...-
Sasuke
vide arrivare Kiba
che lo abbracciò di slancio, facendolo boccheggiare come un
pesce
fuor d'acqua, mentre Sai si limitò a sorridergli -anche se
sapeva
essere molto ambiguo quando lo faceva- e notò che portava
una
camicia raccolta in un nodo sulla parte bassa in modo da scoprigli la
pancia. (E daglie' con 'sta panza de fuori!! nd Kiba)
(Abbiamo
capito che sei etero e non ti piacciono i gay... nd me) (Volevo che
fosse una sorpresa! Nd Sai) (Mah! Nd me)
Il
moro minore fece le
presentazioni, accorgendosi che due ragazzi si stavano avvicinando a
loro.
-Allora
siete arrivati
finalmente!!- Itachi li salutò, agitando una mano.
-Avevi
dubbi?- Era stato un
ragazzo dai capelli rosso mogano a parlare. Non era molto alto, i
capelli tutti spettinati gli contornavano il viso da bambino. Infatti
Sasuke gli avrebbe dato, a prima vista, 17 anni se non avesse scorto
gli occhi , scuri e profondi, di quei teppisti che conoscono le
strade e la vita. Era molto magro, sembrava addirittura anoressico,
e, nonostante questo, si notavano i muscoli asciutti sotto la pelle
tesa, visto che portava una maglia senza maniche nera. (Ma
è
febbraio! Fa freddo! Nd Sasu) ( Credi che io sia il tipo da morire
per ipotermia? Nd Sasori) (Ma sei un essere umano! Dovrai soffrire il
freddo? Nd Sasu) (...nd tutti)
L'altro
invece era più
alto, tanto che appoggiava senza fatica il gomito sulla spalla del
rosso. Portava dei lunghi capelli biondi raccolti in una coda alta
mentre un ciuffo gli copriva l'occhio sinistro, un sorriso sfrontato
gli era dipinto sul volto che si rifletteva negli occhi azzurri come
il mare cristallino. Invece l'abbigliamento era più
articolato del
compagno: vestiva dei jeans larghi che gli ricadevano sulle anche,
ornati da catene e da sotto una giacca nera in pelle risaltava quella
sottostante degli Slipknot, un gruppo che, purtroppo, conosceva molto
bene e che l'aveva tenuto sveglio molte notti, sempre per colpa dell'
“adorato” fratello. (Prima o poi mi
trasferisco...) (Non ci
provare neanche! Ti terrò legato e ti butterò in
cantina, perdendo
le chiavi! Nessuno ti porterà via da me! >X) Nd
Itachi) (Chiamate
il telefono azzurro!! L'N.C.I.S.! I pompieri! La guardia reale! Nd
Sasu) (Opsss... Mi sa che ho staccato il telefono... nd Itachi)
Il
biondo diede una pacca
sulle spalle ad Itachi e si notò subito la differenza tra i
due
ventenni: il fratello aveva lunghi capelli corvini, raccolti in una
coda, con due ciuffi che lisci gli contornavano il volto. Il viso era
pallido e spigoloso e risaltavano gli occhi scuri come tenebra,
accesi da una malsana luce di follia che con gli anni non si era mai
attenuata. (Ammore!! Ma lo sai che sei proprio un figone? *Si
complimenta con se stesso mentre si ammira allo specchio* nd Itachi)
-Allora,
Sasuke, Kiba, Sai
questi sono Deidara e Sasori, miei compagni all'università!!-
-Piacere
mio!- Deidara
sorrideva da un orecchio all'altro.
-Finalmente
abbiamo l'onore
di conoscere il tuo caro fratellino, Sasuke... Veramente ne sei
ossessionato, Itachi...- Sasori era atarassico, non sembrava avesse
mosso le labbra per parlare, faceva quasi paura. (No, sul
serio,
voglio scappare!! Non è che mi mangia?!? nd Sai)
Itachi
si rivolse agli altri
tre. -Tranquilli!! Fa sempre così con la gente che non
conosce! Ma
poi è molto simpatico!- (Certamente! Io non ho
l'hobby di
sventrare le persone per farci marionette!!! Sarei un mostro
sennò!*sorriso sadico* nd Sasori)
Decisero
quindi di andare al
negozio di dischi e non aspettarono i tre liceali.
-Certo
che quel Sasori fa
terrore!!- Kiba fissava Sasuke allibito.
-A
me piace! Hai visto che
fisico?! E il viso?! E i capelli?!- Sai aveva gli occhi lucidi
dall'emozione.
-Rossi...
Chissà come mai,
eh?!- Kiba lo spintonò.
Sasuke
rise di gusto. -Sai!
Non dirmi che ti piace Gaara! È uno stronzo fuori ogni
maniera! E
poi è violento!- Gli ricordò indicandosi
l'occhio, ancora violaceo.
Sai
arrossì violentemente.
-Cioè...Ecco... Mi ha attirato subito, dalla prima volta che
l'ho
visto... E poi credo che in privato sia un ragazzo molto
sensibile...-
Kiba
e Sasuke si guardarono
e scoppiarono a sghignazzare, tanto che Kiba si gettò a
terra,
rotolandosi e tenendosi la pancia per i crampi mentre Sasuke cercava
di placare le lacrime.
-Finitela!!
Chiunque lo vede
non può fare a meno di rimanerne abbagliato!- (Non
è che sia
fratello di Edward? La winks Cullen? Del vampiro che
sbrilluccica?”-.- nd me)
-Hai
ragione... Ma come
credi di conquistarlo, eh? Metti caso che Sabaku ti
corrisponda,mettiamo il caso, credi sul serio che l'Uzumaki
lascerebbe la guardia del corpo a mischiarsi con la feccia?-
Kiba
aveva ragione e Sai si
depresse; Sasuke allora cercò di tirargli su il morale.
-Non
prenderla così male...
Magari le cose non sono come sembrano... Chi lo sa? Magari Gaara
è
sensibile come dici.-
-E
il tuo occhio è nero
grazia alla sua sconfinata sensibilità, non è
così?-
Sasuke
lo fulminò; non
riusciva ancora a sopportare che fosse riuscito a coglierlo di
sorpresa e di menarlo! Uh, stava ancora fumando di rabbia e non
serviva certo che quel cagnaccio glielo ricordasse!
Cominciò
a strangolarlo,
strattonandolo avanti e indietro.
-Dovevi
per forza dirlo?!?
Se non mi vendicherò con lui lo farò con te!
Conoscerai la mia
ira!-
-Waaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!
Aiutooooooo!!!-
Kiba
cercava di liberarsi,
spaventato dallo sguardo allucinato di Sasuke.
Intanto
i tre universitari
erano tornati e Deidara, vedendo una rissa in corso. Ci si
buttò in
mezzo, urlando:-Banzai!!-
Inutile
che i due
contendenti uscirono pieni di lividi, provocati da quel pazzoide
biondo.
-Ora
ho fame!! Offrono i
perdenti!!- Deidara andò saltellando ad un tavolino del bar
e si
sedette, aspettando tutti gli altri.
-Sono
pieno di botte! Non
bastava l'occhio?- Il moro minore strepitava arrabbiato; dopo il
danno anche la beffa.
-Zitto,
moretto.. Poteva
andarti peggio. Deidara quando perde il controllo tende a spezzare
qualche arto. Io mi riterrei fortunato.- Sasori lo gelò con
gli
occhi spiritati e Sasuke imbarazzato (Più che altro
ti cagavi
sotto! Dillo! Nd me) chinò il capo mentre Sai era
già seduto
con il solito sorrisino molto ambiguo.
Dopo
tutti si accomodarono e
ordinarono qualcosa: Deidara stava trangugiando famelico un panino,
Sasori beveva lentamente una Caipiroska alla fragola, Itachi
sgranocchiava patatine circondando il piccolo vassoietto con le
braccia, come se qualcuno all'improvviso gliele volesse rubare da
sotto al naso, Kiba mangiava un hot-dog (Ahahahaha!!!Mangia
un
cane caldo!! XD Magari è Akamaru! Nd me) ( Non dire mai
più una
roba del genere!! X'( nd Kiba), Sai beveva una limonata e
Sasuke
rubava le patatine al fratello. (Che maturi che siamo! Nd me)
(Infatti! Tra poco cadrò dall'albero ^^ nd Sasu) (Sono
sconvolta...”-.- nd me)
-Ehi
moretto! Chi è che ti
ha fatto quell'occhio nero? Io non sono stato!!!- Deidara gli
sorrideva, facendo svenire tutte le ragazze che avevano incontrato il
suo volto. (*cade in coma * nd Giulia*)
-Un
mio nuovo compagno di
classe...- Sasuke non gli disse molto, ci mancava solo venir preso in
giro da quell'essere col sorriso sempre pronto! (Ehi!! Almeno
ha
una vita sociale più movimentata della tua! Nd Giulia)
-Come
si chiama?- Il biondo
non voleva mollare.
-Sabaku
Gaara...- Un vento
gelido deformò il suo perenne sorriso e Sasori si fece
attento,
avvicinandosi a Sasuke.
-Sei
sicuro di quello che
dici? Sabaku Gaara?- Il rosso era particolarmente interessato.
-Certo...-
-Sta
in in gruppo, per
caso?-
-Neji
Hyuuga e Naruto
Uzumaki.-
Sasori
sgranò gli occhi e
si appoggiò alla sedia, buttando la testa all'indietro e
mettendosi
a ridere.
Sasuke
rabbrividì; non solo
gli aveva rivolto più di due frasi consecutive senza
chiamarlo con
un nomignolo idiota, ma ora rideva come posseduto!
-Non
ci posso credere!
Naruto Uzumaki! Da quanto non sentivo più il suo nome!
Incredibile!
Sembra passata una vita!-
I
tre liceali si guardarono
con una domanda scritta in faccia: “Ma lui lo
conosce?”
-E
dimmi, Sas'ke,- il rosso
ora lo fissava, sottolineando il suo nome -siete diventati amici?-
-Assolutamente!
Naruto è
l'amico più espansivo che tutti non avessimo mai potuto
sperare!-
Kiba si intromise scherzosamente.
-E
voi avete il suo numero
di cellulare?-
Kiba
e Sasuke fecero segno
di no con la testa come se la cosa fosse ovvia ma Sai annuì,
un poco
rosso in volto.
-Sono
riuscito a farmelo
dare, dopo numerose suppliche, da Temari, una mia compagna al
laboratorio di pittura.-
-Perfetto...
Mi presteresti
il telefono?- Sasori sorrise dolce, ma assomigliava molto
più ad una
marionetta assassina.(E' un segno divino!! nd me) (Jashin sia
sempre con noi! Nd Hidan) (E con il mio spirito! Nd tutti)
-Sì...Tieni.-
Il
rosso lo prese e, dopo
aver digitato alcuni tasti, se lo portò all'orecchio, giusto
in
tempo che un lampo di intelligenza illuminasse il cervello buio e
vuoto di Sauke.(Sempre molto gentile, autrice.. nd Sasu)
-Stai
chiamando
l'Uzumaki!!!! Ma tu sei impazzito?!?-
***_____***
***_____*** ***_____***
-Accidenti,
Naruto! Sei
insopportabile! Ma come fai a fottermi la palla senza che io me ne
accorga?!- Gaara lo spintonò per gioco e biondo gli rispose.
-La
classe non è acqua, mio
caro! Ti ho stracciato!-
-Come
se fosse una novità!
Vado a farmi la doccia, vedi di non farmi aspettare troppo!- Il rosso
si avviò alle docce mentre Naruto faceva ancora due tiri a
canestro,
nonostante la sfida con Gaara lo avesse stancato. Purtroppo per lui,
Naruto era il più bravo, e per quanto cercasse di
migliorare,
l'altro era sempre un passo avanti a lui.
Mise
la palla nel cesto ma,
prima di raggiungere il rosso, il cellulare squillò.
Naruto
inarcò un
sopracciglio: “Chi mi cerca a quest'ora? Gli unici che hanno
il mio
numero sanno che non devono disturbarmi mentre gioco”
Lo
prese in mano e lo
schermo gli segnalava un numero sconosciuto. Smise di suonare ma
ricominciò con insistenza e la curiosità del
biondo ebbe la meglio.
-Pronto?-
-Non
mi sembra vero! Allora
sei ancora vivo, piccola Volpe!-
Naruto
s'irrigidì. Solo una
persona lo chiamava in quel modo.
-Sasori
della sabbia
rossa... Speravo di morire prima di risentirti!-
-Speranza
vana! Ho saputo
che fai il bello e il cattivo tempo, giusto? E pensare che eri come
un docile cagnolino, sempre pronto a seguirmi ovunque!-
-Quel
tempo è finito, sono
cambiato.-
-Oh,
questo lo so... E me ne
dispiaccio...-
-Io
invece ne sono felice
perchè mi sono reso conto di come eri e sei in
realtà!-
Naruto
gli chiuse il
telefono in faccia e lanciò il cellulare contro il muro,
mandandolo
in mille pezzi, urlando la sua rabbia.
***_____***
***_____*** ***_____***
-Da
quello che hai detto
sembra che tu e Naruto vi conosciate... Però non sembrava
nemmeno
entusiasta di sentire la tua voce, giusto?-
-Non
riaprire tombe
sigillate ormai da tempo, Sasuke.-
Il
rosso lo zittì con nulla
mentre Itachi commentava:-Forse per quel ragazzo non è stato
bello
sentirti ma, a quanto pare, tu ci tieni! È stato un colpo di
fortuna
per il nostro Sasori!!-
Sasori
sorrise, pensando
che, effettivamente, un qualche allineamento dei pianeti aveva
provocato quella fortuita coincidenza così da fargli
ritrovare la
sua adorata, piccola Volpe.
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Capitolo 6 *** La Finestra Sempre Aperta ***
Oh
no!!! E' tornata, direte voi!! Purtroppo sì!XD (che
disdetta...nd Sasu) (è arrivato mister simpatia gente!! nd
me) (Mi
prendi per culo? Nd Sasu) (*ascolta il pubblico* 50 e 50!!XD nd me)
(Preferivo che Masashi non mi avesse creato invece che finire nelle
tue mani.. nd Sasu) Lo
so, la vita è orribile, soprattutto la tua! Cooomunque,
voglio
ringraziare nuovamente tutti coloro che leggono o recensiscono, ecc..
Pensate il primo capitolo ha avuto ben 500 e passa visite!! Per me
è
un record! Voglio fare la cattiva, ho un po' di spoiler per tutti
voi! (Un
po' a te, un
po' a te...*sparge spoiler come fossero caramelle* nd me) Allora....
fino ad adesso ho già in cantiere i prossimi 5 capitoli- e
sono
tanti, non vi dico che fatica!- non sono scritti ancora ma sono
già
strutturati e quindi... gradisco sempre chi mi chiede di formare i
pairing di alcuni personaggi e se non sono già accoppiati
farò del
mio meglio!! O scriverò apposta per voi delle one-shot!!
tanto le
ore di lezione a cosa servono?!XP Ora, dopo avervi rubato un po' di
tempo prezioso, vi lascio al sesto capitolo (il titolo è di
my
brother che ringrazio)!! (Finalmente...
Nd Sasu) (Giuro che all'epifania ti brucio al posto della strega! Sei
peggio di una betonega!! nd me) (“-.- andate avanti va... nd
Sasu)
Ah!!
Dimenticavo!! Alla fine del capitolo ci sarà l'immagine di
una scena
della ff creata dalla mia amica Giulia alla lavagna!!! Spero vi
piaccia quanto a me!!
Capitolo
sesto: La Finestra
Sempre Aperta
*INIZIO
FLASHBACK*
Camminava
lento,
strascicando i piedi a terra, mugugnando come un cane a cui era stata
appena pestata la coda.
Insomma!
Non era mica
giusto! Aveva 14 anni ormai! Aveva anche il diritto di fare una
festa! Ma suo padre cos'aveva detto? No! Ovvio! Diceva che non si
sarebbe preso i suoi impegni, che sarebbero successi dei casini
perchè non frequentava le persone giuste, bla bla bla!! E
sua madre?
Non l'aveva neanche sostenuto! Così era finito per fare
quella
stupidissima festa di nascosto! L'avevano chiamato coniglio, dandogli
del vigliacco! E non sia mai che quell'offesa potesse macchiare il
buon nome degli Uzumaki!
I
suoi genitori l'avevano
scoperto e suo padre, Minato, l'aveva chiuso in camera senza
ascoltare le sue scuse e giustificazioni! Sapeva di aver sbagliato,
ma lui non era solito rinunciare ad una sfida dove in palio c'era il
suo nome! Uffa!
Era
fuggito dalla finestra;
ormai aveva imparato a farlo senza rompersi l'osso del collo,
scendendo aggrappato al cornicione.
Discuteva
spesso con suo
padre negli ultimi tempi, perchè lui faceva tutto
ciò che non
doveva fare e l'altro, come genitore, doveva correggerlo e punirlo;
peccato che nessuna punizione avesse ancora cambiato quel ragazzo.
Naruto
si fermò e guardò
una piccola casetta al di là della strada e, in particolare,
il
primo piano dove vi era una finestra lunga e rettangolare che si
affacciava su un grosso albero spoglio.
Prese
dei sassolini e
cominciò a tirarli contro il vetro, cercando di svegliare
l'inquilino.
Infatti
la finestra venne
aperta con uno scatto e il ragazzo, saltando la bassa recinzione,
cominciò ad arrampicarsi sui rami nodosi e solidi
dell'albero mentre
la luce della luna rendeva i suoi capelli del colore dell'argento.
Naruto
saltò dentro alla
stanza e abbracciò forte il ragazzo che ci abitava.
-Anche
stanotte dormi da me,
piccola Volpe?-
Il
biondino arrossì per il
soprannome affettuoso con cui era stato chiamato e gonfiò le
guance,
diventando molto buffo e strappando una risata al diciottenne dai
capelli rossi che gli stava inanzi.
-Ecco...Se
posso
restare....-
-Stai
tranquillo e mettiti a
letto che sembri sfinito.-
Naruto
non se lo fece
ripetere e ci si buttò letteralmente, raggomitolandosi come
un
cucciolo -“come una volpina”- pensò il
rosso, distendendosi
anche lui ed avvolgendogli il fianco.
-Come
mai sei venuto? Sei
scappato ancora di casa?-
-Sì...
E continuerò a
farlo se ci sarà la tua finestra aperta per accogliermi...-
-Di
questo non ti devi
preoccupare, mi sentirei in colpa se tu rimanessi al freddo e al
gelo, senza un tetto sopra alla testa.-
Il
ragazzo dagli occhi
azzurri ridacchiò, pensando che solo con lui era
così apprensivo e
premuroso; erano una cosa sola.
Sbadigliò,
affondando il
viso nel petto magro del giovane, cercando la sua rassicurante
presenza.
-Grazie,
Sasori. Buonanotte,
fratellone...-
Sasori
gli passò una mano
tra gli splendidi capelli come l'oro.
-Buonanotte,
piccola
Volpe...-
*FINE
FLASHBACK*
Lentamente
riaprì gli
occhi, vedendosi riflesso nel lungo specchio della sua camera.
Quel
quattordicenne dai
tratti delicati ed efebi era scomparso, lasciando il posto ad un
diciottenne dal corpo di roccia e dalle iride azzurre, prima giocose
come il cielo sereno in una giornata estiva, poi inespressive come
zaffiri austeri.
Molti
l'avrebbero definito
insensibile, se solo avessero saputo com'era in realtà...
Naruto
digrignò i denti e
buttò a terra lo specchio.
Odiava
vedersi riflesso!
Rivedeva suo padre e sapeva di averlo solamente deluso...
Il
pavimento ora risplendeva
di quei vetri riflettenti che sembravano chiamarlo. Ne prese uno,
grande quanto la sua mano e affilato come un pugnale ben rifilato.
Lo
fece scorrere sul dito,
così una piccola goccia di sangue colò piano e
poi un'altra.
Allora
anche lui era
umano... Stava sanguinando... Anche altre altre persone accadeva....
Allora non era un mostro...
Strinse
quel frammento nel
pugno con cattiveria, tentando di cancellare il dolore del suo cuore
con quello fisico. Quell'organo che per quanto fosse diventato
gelido, continuava a patire, come un tumore maligno sottopelle che
non può essere curato.
Si
concesse un urlo di
disperazione, singhiozzando piano, senza che ci fosse qualcuno a
consolarlo.
-Non
cambierai mai, vero
moccioso?-
Il
ragazzo alzò lo sguardo
spaventato di essere stato scoperto in quello stato.
Invece
era suo zio: lunghi
capelli bianchi indisciplinati, i tratti del viso ricoperti dalle
prime rughe e un sorriso nostalgico.
-Jiraya...
Non sapevo
saresti arrivato così presto...- Il biondo chinò
il capo,
raddrizzando la voce che non mostrava più segni di cedimento.
-Sarei
venuto prima se
avessi saputo che mio nipote era diventato masochista tutto d'un
colpo.-
Naruto
sorrise, con sprezzo
per se stesso.
Jiraya
gli si avvicinò e
gli aprì la mano, ormai gocciolante di sangue scarlatto.
-Ragazzino,
tu vivi in un
mondo già ricolmo di tormenti, perchè devi
angustiarti in questo
modo?-
Il
biondo non rispose,
lasciando che lo zio gli pulisse la ferita e lo curasse.
-Mi
sembra di essere tornato
a quando eri bambino! Tornavi sempre con qualche sbucciatura e tua
madre, pace all'anima di Kushina, non riusciva a tenerti fermo per
disinfettarti! Che diavoletto che eri! Solo con me stavi buono!-
-Perchè
mi facevi paura,
mia pare ovvio...-
-Ah!
Sempre con la risposta
pronta! Mi sa che Tsunade-san non scherza quando dice che la farai
impiccare per lo stress!!-
-Già...-
Lo
zio gli poggiò una mano
sulla testa e si allontanò verso alla porta.
-Riposati
un po'. Ne
riparleremo quando ne avrai voglia. Cerca di non sforzare la mano
domani a scuola. Ora preparo del ramen!!!! Magari riesco a sciogliere
il tuo cuore di ghiaccio!!-
Naruto
si distese sul letto,
appoggiando la mano fasciata sul petto.
-Ero-sensei!
Voglio il ramen
al pollo!!-
-Come
osi chiamarmi così?!?
Ma io ti verso del cianuro nel brodo!!-
***_____***
***_____*** ***_____***
Educazione
fisica alla prima
ora. E aveva detto tutto.
Sasuke
si trascinava a
stento in direzione della palestra, incitato da Kiba che sembrava
alquanto eccitato all'idea della partita.
-Mio
caro Sas'ke-kun, se sei
così demotivato la scommessa la perderai di sicuro!-
Il
moro lo fulminò con
un'occhiataccia. -Taci! Batterò quel Teme dei miei stivali!-
Sasuke
entrò nel salone,
strizzando gli occhi alla luminosità eccessiva della
palestra.
Salutò
i suoi compagni,
estremamente felici di fare movimento. (E' una battuta,
vero?!! nd
tutti) (Scherzate! Piuttosto m'impiccherei!!!!!! nd me)
-Forza
ragazzi! Un po' di
animo! Non trovate che sia una magnifica giornata?!?-
Rock-lee
gridò il suo urlo
di battaglia nel padiglione auricolare del moro, facendo rimbombare i
suoi poveri neuroni.
Un
gruppetto molto compatto
di persone voleva sacrificarlo, Sasuke compreso, prima di rimanere
sconvolto alla vista di Naruto.
Il
biondo portava una
canottiera nera, che gli fasciava il busto color caramello, sopra a
dei pantaloncini bianchi e morbidi, che seguivano i suoi movimenti
eleganti o rapidi.
Le
scarpe da ginnastica
slittavano sul pavimento mentre il ragazzo arrivava sotto canestro,
lasciando Gaara ancora sorpreso dalla sua finta.
Era
preciso; il corpo si
piegava per poi allungarsi, compiendo un ampio arco, facendo cadere
perfettamente la palla nel cesto.
-Un
altro punto per la
Volpe...- La voce di Neji segnò nuovamente il punteggio, ma
non
sembrava molto entusiasta del suo compito.
-Su,
Neji! Ci vuole più
patos! Non siamo qui a smacchiare i leopardi!-
A
Sasuke cadde la mascella:
un tizio, coi capelli a caschetto neri e lucidi, due grossi
sopracciglioni e una tuta di color pisello (….Ahahahahahha!!!X'D
nd Sasu) (La pianta, Dobe, la pianta!!! nd me) puntava il
dito
contro lo Hyuuga che guardava orripilato quell'essere vertebrato.
-Ma
vaffanculo te e il tuo
patos!!- Neji insultò il professore Gai Maito che subito
serrò i
pugni e rispose iracondo:-Come ti permetti? La tua ingiuria
segnerà
la tua giovi...-
Non
finì la frase perchè
Naruto attirò la sua attenzione, facendo l'ennesimo punto,
appendendosi addirittura al canestro e rimanendo in quella posizione
mentre tutti potevano vedere i muscoli delle braccia che si tendevano
per reggere il suo peso.
Gai
unì le mani e gli occhi
sbrillucicarono. -Oh!! La forza della tua giovinezza è
così pura
e... Magnifica!! dovreste imparare tutti da lui!-
Ormai
la classe li aveva
accerchiati, senza che nessuno ascoltasse però il discorso
del
sensei tranne Rock-lee che scoppiò in lacrime, aggrappandosi
con un
braccio alla gamba di Gai e con l'altra appuntando l'insegnamento del
suo amatissimo maestro in un piccolo quadernetto che era apparso
chissà da dove. (L'aveva nei boxer... nd Gaara) (E
tu come lo
sai?! O_o nd tutti) (L'ho visto che lo tirava fuori... il
quadernetto!! nd Gaara) (Ahhhhhn!!! nd tutti) (Per fortuna... nd Sai)
-Tz!
Per così poco...-
Sasuke commentò così nell'orecchio di Kiba, non
accorgendosi che il
rosso era alle loro spalle.
-Cos'hai
detto, schifezzina?
Stai dicendo che sapresti fare meglio di Naruto?-
Il
biondo si fece attento,
sempre palleggiando con maestria, sfidandolo con lo sguardo.
-Io
SONO meglio di lui.-
Sasuke
sorrise al ragazzo
che alzò il mento e disse:-Sono curioso di vederti
all'opera, Dobe.
Professore, abbiamo il permesso di fare una rapida partitina, uno
contro uno?-
-Ma
certo!!! Intanto il
resto della classe farà 50 giri del campo!!!!-
-Che
cosa?!??- Tutti erano
sgomenti ma il sensei cominciò a correre,
urlando:-Seguitemi!! Vi
condurrò verso la via della giovinezza!-
Kiba
e Sai battettero il
cinque con Sasuke, anche se già pregustavano la scommessa
che
avrebbero vinto grazie alla sua prossima deludente sconfitta. (Grazie
tante!! nd Sasu)
Naruto
e Sasuke si
posizionarono al centro del campo, senza distogliere lo sguardo uno
dall'altro.
-Nessun
arbitro, ognuno
chiama i falli propri, vince chi arriva prima a 10, ogni canestro
vale 1 punto.-
-Bene.
Preparati, Teme.-
-Sono
nato pronto, Dobe.-
Il
gioco cominciò, intanto
che i compagni correvano intorno, cercando di non sbattere contro
qualcuno mentre fissavano i loro due coetanei.
Naruto
aveva già segnato
due punti il quale, nonostante fosse stato placcato dalla corporatura
di Sasuke, era riuscito a sfuggirgli. Era bravo, dannatamente bravo.
Al
rimbalzo però conquistò
la palla e fece canestro, senza che Naruto si mettesse in mezzo.
Perchè lo faceva? Rischiava solo di perdere...
Cominciò
a capire quando il
biondo gli rubò la palla, dandogli una bella gomitata sul
naso.
E
subito gli domandò:-Tutto
bene? Successo qualcosa?-
“Ognuno
chiama i falli
propri”, come no!
-Meravigliosamente,
andiamo
avanti.-
Sasuke
giocava sporco come
il suo avversario; sembrava più una rissa che una partita e
non
vinceva chi aveva il punteggio più alto, ma chi restava in
piedi
fino alla fine.
Naruto
si stava divertendo
come un dannato; quel Dobe si reggeva ancora sulle sue gambe e, per
di più, rispondeva alle sue provocazioni. Non pensava che si
sarebbe
divertito così!
Il
moro stava per fare il
quinto punto ma non ci riuscì perchè il biondo
gli aveva pestato un
laccio slacciato, facendogli fare faccia e pavimento.
La
palla era stata fermata
dall'altro che cercava con tutto l'autocontrollo acquisito in quegli
anni a non ridergli in faccia.
Cosa
che non fece Gaara a
quella scena demenziale!
-Ahahhahaha!!!
What a
LOL!!!!- Il rosso si stava letteralmente scompisciando, reggendosi a
Neji che faceva finta di nulla -e la cosa era tutta un dire!-.
Anche
tutti gli altri non
riuscirono a trattenersi.
Naruto
allora prese Sasuke
per il colletto, alzandolo, per poi sussurrargli:-Hai visto come
tutti omologano i più forti? Gaara ha riso e tutti hanno
fatto
altrettanto. Vedi che sei attorniato da molti amici, ma lo sono
veramente?-
Si
allontanò di scatto,
senza dargli modo di ribattere e cercò nuovamente il
canestro,
venendo bloccato da Sasuke che aveva alimentato la sua forza con la
rabbia per quella frecciatina.
Subito
cadde nuovamente a
terra, spintonato dal Teme che era molto più forte di quanto
si
aspettasse.
Vinse,
con un centro
perfetto, guardando il moro e dicendogli:-Spero che tu abbia imparato
qualcosa da questa mia personale lezione. Io mi sentirei onorato se
fossi nei tuoi panni. La prossima volta stai zitto e morditi la
lingua, così ti risparmierai una figuraccia per niente. E'
un
consiglio spassionato, se non conosci il tuo avversario ti conviene
subire.-
Il
biondo fece per andarsene
ma Gai lo fermò:-Tu! Aiuta il tuo compagno ad alzarsi! Nel
nome
dell'amicizia!-
Il
moro sbuffò; non
l'avrebbe mai fatto.
Rimase
stupito quando una
mano guantata gli offrì aiuto.
Alzò
gli occhi e fissò il
volto senza espressione di Naruto.
“Probabilmente
lo sa per
far contento il prof...” pensò Sasuke.
L'accettò
e si tirò su,
lasciandogli subito la mano alla sua smorfia di dolore.
-Ehi,
Uzumaki? La tua mano
ha qualcosa che non va?-
-Non
sono affari tuoi,
Uchiha.- Lo lasciò lì, con lo sguardo del moro
che lo seguiva
mentre nascondeva la mano destra nella tasca.
|
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Capitolo 7 *** No!! Vi prego, non ditemi che quel giorno è arrivato!! ***
Lo
so!!!! Sono mortalmente in ritardo!! Il capitolo non veniva fuori!!!
Avevo mille idee per altre storie ma non riuscivo a farmi venire
l'ispirazione per questa!!! La volta scorsa però ho
pubblicato la
one-shot “Il Regalo Sotto L'Albero Di Natale”, se
posso dire
qualcosa a mia difesa.....(Andate a leggerle, please!!! Non ve
ne
pentirete, è magica!!! E non lo dico perchè l'ho
scritta io...-.-
nd me) Sono veramente desolata, vi giuro!!
Cercherò di essere
puntuale adesso che ci sono le vacanze!! Vi assicuro che sono stata
sempre occupata per la scuola perchè abbiamo avuto mille
verifiche!!!!*sospira sfinita* Però, non mi farò
sconfiggere e
userò la forza della giovinezza che scorre in me per andare
avanti!!!! (X') nd Gai)
Non
so mai cosa dire per ringraziare tutti coloro che mi fanno sapere
cosa pensano delle mie storie, perciò posso solo inchinarmi
a voi
con i lucciconi agli occhi... Per me è una grande conquista,
e ve ne
sono grata...
Ora,
basta con frasi stucchevoli che non sono proprio da me!! (Bugiarda...
nd tutti) Auspicando di farvi divertire vi lascio alla
lettura di
questo settimo capitolo, augurandovi Buon Natale e Felice Anno
Nuovo!!!!
Mi
piacerebbe che mi commentaste il bacio che ci sarà tra due
personaggi(Cattiva che fai spoiler! Nd me) perchè
mi
servirebbe per migliorare le mie descrizioni e per farlo sembrare
più
reale, aspetto suggerimenti e correzioni!
Capitolo
settimo: No!! Vi
prego, non ditemi che quel giorno è arrivato!!
Una
luce tenue squarciò la
stanza, pizzicando la bianca pelle lattea del ragazzo che dormiva
supino. Sarebbe stata una dolce visione se il giovane non russasse
come un contrabbasso e non sbavasse come un cane affetto da rabbia.
(Adesso ho toccato il fondo... nd Sasu) (No, Sasuke!!! Si
può
sempre scavare!! nd me)
(Sìììììì!!!!
Scaviamo, scaviamo!!! nd
Tobi)
Sasuke
mugugnò infastidito
dal sole e si sommerse sotto alle coperte, compiacendosi della
domenica di libertà TOTALE che avrebbe goduto in SANTA pace.
(Le
ultime parole famose! Nd Itachi)
Il
moro maggiore aprì la
porta, sbattendola violentemente e urlando:-Otouto!! Sveglia! Una
splendida giornata ci attende!!-
Sasuke
non rispose, essendo
ricaduto nel mondo di Morfeo in meno di un secondo.
Allora
Itachi si rannuvolò
e si allontanò dalla soglia, solo per prendere la rincorsa e
poi
buttarsi a palla di cannone sul letto -o sarebbe meglio dire- su
Sasuke.
-Ahhhhhhhhhhh!!!
Ma tu si'
sciemmunut'*?!?!-
-Ti
voglio bene anche io,
piccolo Otouto! Muoviti che oggi è il 14 febbraio!!-
Sasuke
lo spinse via dal
materasso, riaccucciandosi nel caldo tepore delle co...
-COSA!????!!!-
Il
diciassettenne saltò sul letto con una faccia terrorizzata.
-Eh
sì...- Rispose Itachi.
Allora
Sasuke lo strinse per
la maglia, strattonandolo e gridandogli in faccia:-No!!! Ti prego!!!
Non dirmi che quel giorno è arrivato!!! Tutto ma non
questo!!-
Itachi
lo colpì
ripetutamente sulla testa con un sorrisetto tra il divertito e il
derisorio.
-Già!
Oggi è San
Valentino!!!!!!!!-
-NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOoooooooooooooooooooooooo!!!!-
-Dai!!! Sei peggio di una
tartaruga!! Abbiamo mille cose da fare!!-
Itachi
tirava per il braccio
il fratello, cercando di entusiasmarlo un pochino.
Peccato
che fosse risaputo
che, per quante fan avesse Sasuke Uchiha e per quanti milioni di
regalini ricevesse in quel giorno, lui ODIASSE il cioccolato!! E,
oltre a quello, il rosso, i cuoricini, i bacini e tutto ciò
che era
dannatamente PUCCIOSO!!!! Quel giorno per lui doveva essere
cancellato dal calendario per l'ammasso di piccioncini che si davano
appuntamento nelle strade bloccando la circolazione!
Ora,
intendiamoci, non è
che Sasuke auspicasse il più completo sfacelo alle coppie
felici ma
non sopportava che glielo venissero a sbattere in faccia!
Infatti
ogni anno era la
stessa storia: usciva di casa, lo riempivano di pacchetti, tornava a
casa, buttava tutti i pacchetti dopo averli scartati accuratamente e
come mai questo fatto strano? Semplicemente perchè
controllava che
almeno una delle sue svitate ammiratrici -sì,
perchè solo le
svitate continuavano a fargli il filo visto la sua incontenibile
demenza- gli avesse regalato del cioccolato amaro al 100%.
Ciò non
accadeva mai perchè credevano che lui, così dolce
e coccoloso, non
potesse adorare un sapore così forte. Invece lui amava quel
gusto
così persistente, ricordando da bambino la mamma che glielo
portava
sempre quando tornava dal bar che a lei così tanto piaceva.
Era uno
bimbo dai gusti particolari, per l'appunto stiamo parlando di un
Uchiha.
Sauke
sospirò, pregando di
potersi liberare presto da quella piattola che gli era capitata come
fratello. Miracolosamente qualcosa accadde, tant'è vero che
Itachi
si bloccò all'improvviso facendogli sbattere il naso contro
la sua
schiena. (Ma perchè io mi devo sempre fare male!!!
E la faccia
poi!!! nd Sasu) (Eh, Kami non ha rispetto per i poveri stupidi come
te..*scuote la testa a destra e a sinistra con disapprovazione* nd
me) (E con questo che vorresti insinuare?!?! nd Sasu) (Io?!! Niente!!
*scappa in un'altra stanza per non ridergli in faccia* nd me) (*
tiene in mano un tomo tipo valletta della tivù* L'autrice
tra poco
pubblicherà un libro:“Come torturare
psicologicamente il minore
degli Uchiha”. Presto in tutte le librerie!! nd Itachi)
(“-.-...
nd Sasu)
-Itachi?
Che succede? Perchè
ti sei fermato di botto?-
Sasuke
gli sventolò una
mano davanti al naso ma quello non reagì e questo lo
preoccupava.
-Itachi?-
Silenzio.
-Aniki?!?-
Silenzio.
-Rispondi
sottospecie di
donnola!!!!!-
-Non
insultare le donnole,
microcefalo di uno scoiattolo!!!-
Sasuke
roteò gli occhi;
almeno si era ripreso!
-Mi
spieghi cos'hai? Ti sei
fermato qui, in mezzo alla via, come un ebete!-
-Primo:
ebete lo dici a tuo
fratello! (O_o ...Eh, no... Ma allora è proprio
mona.... Tocca
veramente picchi altissimi, non l'avrei mai detto..=.=” nd
Sasu)
Secondo: c'è un buon motivo!-
Lo
prese e lo fece
nascondere dentro ad una bancarella che vedeva orsacchiotti rosa
-conato di vomito per il povero Sasuke- e poi gli indicò un
punto
poco lontano.
Sasuke
aguzzò la vista,
cercando di capire cosa cercasse di dirgli quel sottosviluppato.
Vide
una ragazza -molto più
simile ad un demonio che ad una ragazza- che passeggiava con
attenzione tra i fidanzatini come se avessero la peste e ringhiando
se veniva accidentalmente urtata, coi capelli biondo platino
irrequieti, totalmente liberi da qualsiasi controllo mentre gli occhi
erano di un blu cobalto che risaltavano con la matita nera che li
sottolineava. Era vestita in nero, con borchie e cinturoni metalli
che le fasciavano gli arti; Sasuke non si sarebbe sorpreso se da un
momento all'altro avesse tirato fuori dallo zaino un lanciafiamme per
incendiare qualche povero malcapitato. La sua aura maligna
contrastava tutta quella felicità e amore. (Pacce
e Ammmore!!! nd
me) (E questo che vuole dire adesso?!??? nd tutti) (Viva l'amore
universale! Viva gli hippy!!! *volteggia su se stessa dicendo di
vedere gente scema ed elefanti rosa* nd me) (O_o nd tutti)
(Tesoro!!!! Non hai mangiato i cioccolatini che erano nel cassetto,
vero?!?nd Kakashi) (….L'ho sempre saputo che si faceva coi
funghi
allucinogeni.... Proprio un tossico senza speranza... nd Sasu)
(Dimentichi una cosa, Sasu...Legge anche libri porno... nd Naru)
(*tremano terrorizzati, scappano in tutte le direzioni, si
defenestrano con il vetro chiuso* nd tutti)
La
ragazza-demone stava
passando davanti a loro e Itachi, da pazzo furioso che era,
lanciò
Sasuke contro di lei.
-Mi
scusi! Io non volevo!
Sono stato spintonato! Non era mia intenzione, mi creda!-
Il
moro più piccolo stava
cercando di farsi perdonare prima che l'altra tirasse fuori qualche
arma per sgozzarlo lì in mezzo alla gente. Itachi
approfittò della
situazione.
-Perdonalo,
mia principessa
delle tenebre!! Mio fratello è molto scoordinato e spesso
non si
regge sulle sue gambe neanche da fermo!! Per farvi capire che le mie
parole sono vere, mi offro come vostro cavaliere personale per
l'intera giornata! Potrete chiedermi di tutto!-
Detto
questo la prese
sottobraccio, sfruttando l'istante di smarrimento della giovane
dovuto a quel ragazzo moro molto più figo di quello che gli
era
caduto addosso. (...Autrice!! Tu, se non smonti la mia
immagine,
non sei contenta, eh?!!!! nd Sasu) (Ti ricordi il titolo? “Un
Dobe
moro e un Teme biondo”. Dobe, Sasuke, Idiota... Hai capito
adesso?
Nd me) (...Ti odio... *Si gira e si autoconfina nell'angolino* nd Sasu)
I
due si allontanarono e
Sasuke rimase solo; se avesse saputo che lo abbandonava per la prima
bionda che passava non si sarebbe mai alzato dal letto!!! Dannato!
Borbottava
irritato ma
qualcuno lo chiamò:-Sasuke! Anche tu oggi non sei
accompagnato?-
Sai
lo salutò, anche se il
suo sorriso era molto più smorzato del solito, e la cosa lo
sorprese.
-Ehi?
Tutto a posto? E'
successo qualcosa?-
-E'
proprio questo il punto!
Non è successo niente perchè non ho il coraggio
di dare il mio
pacchetto a Gaara!! Anche Kiba ha avuto il coraggio di dare il suo a
Ino sapendo che rischiava l'osso del collo!-
-Davvero?!-
Sasuke si
sorprese ancora di più; Kiba gli aveva raccontato che
più di una
volta aveva provato a dichiararsi alla bionda per poi finire dritto
all'ospedale e, nonostante ciò, non si arrendeva ancora.
-Già...
E così noi siamo
gli unici due senza un partner...-
La
depressione di Sai colpì
anche Sasuke che, per la prima volta, sentiva la mancanza di quelle
assidue ochette che lo inseguivano per offrirgli i loro dolci ma si
riscosse subito.
-Benissimo!!
Andiamo a
sbattere in faccia a tutti che la cosa non ci turba minimamente!!!-
Cominciò
a correre, dopo
che Sai gli aveva detto dove erano tutti.
Infine
li trovarono e le
scenette felici che si presentarono loro avrebbero trasformato
chiunque in un diabetico collerico. Questa era più o meno la
situazione: Kiba sedeva su una panchina baciandosi appassionatamente
con Ino mentre Akamaru tentava invano di togliersi il guinzaglio per
inseguire una bianca barboncina, Sakura stava scappando da un
Rock-lee agghindato per la festa con una tuta ROSA, Choji stava
facendo gli occhi dolci ad una venditrice di zucchero filato(Sicuri
che non li stia facendo allo zucchero?!XP nd Gaara), Itachi
stava
porgendo una rosa nera alla sua probabile nuova fidanzata e il
sensei Iruka stava giocando a nascondino con Yamato(Per me sta
cercando di mimetizzarsi, non sta giocando... nd Sasu) (Ohhh!!! Sasu
ha ragione!! Nevica!! nd me).
Solo
una cosa stonava in
quel quadretto: Gaara, visibilmente incazzato, cercava di mettere le
mani addosso a Shikamaru per picchiarlo mentre la sorella, in mezzo
tra i due, tentava di dividerli.
Sasuke
e Sai si guardarono,
decidendo all'unisono di avvicinarsi per sapere che succedeva.
La
situazione era questa da
quanto avevano capito: Gaara aveva visto Shikamaru baciare Ino sulla
guancia e lo accusava di tradire la sorella e l'altro rispondeva che
l'aveva fatto per gentilezza visto che le voleva bene, Temari invece
credeva al fidanzato ma non riusciva a placare il fratello.
La
farsa degenerò tanto che
il rosso spintonò la sorella per toglierla dalla traiettoria
del suo
pugno che stava per finire giusto in faccia a Shikamaru quando
accadde una cosa che fece cadere a tutti la mascella.
Sai
aveva bloccato Gaara
buttandocisi addosso e baciandolo sulle labbra!!!!
Al
che, il rosso si fermò
esterrefatto, salvando così il castano da una prematura
morte per
commozione celebrale.
Sasuke
aveva i bulbi oculari
fuori dalle orbite, come tutti d'altronde, e una scritta in fronte
che pulsava tipo neon e diceva: “W.T.F !!!”.
Dopo
10 secondi Sai si rese
conto di ciò che aveva fatto, balbettando imbarazzato e
cercando di
mettere più spazio possibile tra il suo corpo e quello di
Gaara.
-Io...ecco...insomma
ho
fatto così perchè non volevo che gli facessi
male... non perchè mi
interessi... cioè solo uno scemo potrebbe avere una cotta
per te....
certo sei figo ma questo non significa niente... non che io pensi che
tu sia figo... tu non mi piaci, questo è ovvio... io non
sono gay...
cioè.. insomma hai capito!!!!-
Sul
viso del rosso si formò
un sorriso malizioso diretto esclusivamente al moro che continuava a
dire frasi senza senso e negando tutto ciò che diceva.
Alla
fine Gaara mise una
mano sulla bocca all'altro. -Finalmente te ne stai zitto!-
Poi
si girò di poco verso
Shikamaru e disse:-Per stavolta te la do vinta perchè sono
troppo
occupato ora, ma la prossima volta non te la caverai così
facilmente, stanne certo!-
Sai
aveva sollevato un
sopracciglio con un'espressione dubbiosa che si tramutò in
spaventata quando Gaara gli disse:-Tranquillo, ora mi
dedicherò
solamente a te...-
Sasuke
aveva già serrato le
mani per proteggere l'amico dalla vendetta del rosso; l'avrebbe
aiutato se non fosse stata QUELLA la reazione!!!
Gaara
aveva tolto la mano
dal viso dell'altro per spostarla dietro al suo collo e trascinarselo
quindi contro la bocca!
Sai
era sconvolto ma subito
serrò gli occhi e allacciò le braccia al collo,
muovendo la bocca
con foga su quella dell'altro. Quello non era un bacio ma una
completa limonata!!
Il
rosso aveva già tirato
fuori la lingua e l'aveva ficcata senza tanti preamboli tra le labbra
del moro che aveva risposto con impazienza, come se da quel bacio
dipendesse la sua stessa vita.
Gaara,
con un urgenza a dir
poco animale, aveva spinto con forza il suo bacino contro l'altro,
facendo buttare la testa indietro ad entrambi che si staccarono alla
ricerca di aria.
Sasuke
aveva una faccia
schifata e le immagine appena viste continuavano a scorrergli davanti
agli occhi. (Non perchè sono due uomini ma
perchè è Gaara e
Sai.. nd me)
Gaara
allora rise per il
rossore del ragazzo che ancora stringeva tra le braccia.
-Allora,
spiegami... Tu non
saresti gay, non avresti una cotta per me, non mi troveresti figo e
non ti piacerei?-
Sai
borbottò qualcosa del
tipo:-Più o meno...-
-Capisco...
Quindi, se
faccio così- mise le mani nelle tasche posteriori di Sai e
strinse
con prepotenza mentre il ragazzo gemeva- non provoco nessuna
reazione?-
-Ecco....-
-No?-
Gaara lo baciò
ancora, mordendogli il labbro inferiore per poi liberarlo aspettando
una risposta.
-Ah!!
L'ho sempre detto che
sei un bastardo! Cosa devo dire?!? Che la cosa mi eccita da
morire!????!!!-
-Bè,
sarebbe un inizio....-
Tutto
ciò sotto gli occhi
di tutti -ricordiamo-.
Sasuke
capì allora che
l'unico single della giornata era solo lui visto che Sai aveva
trovato un compagno con cui dilettarsi in attività piacevoli.
Cominciò
a camminare,
passandosi una mano tra i capelli con stanchezza, senza sapere
realmente dove andare.
Odiava
rimanere solo, non
gli piaceva affatto. Soprattutto in quelle situazioni dove tutti si
divertivano e potevano godere della presenza di una persona cara.
Lui
aveva solo Itachi ma si
erano allontanati molto nel corso degli anni perchè il
maggiore
continuava a vederlo come un bambino non comprendendo i suoi
sentimenti ormai adulti. Non era così una volta...
Gli
mancava sua madre... Gli
mancavano gli amici...
Ne
aveva molti, eppure in
quei momenti vedeva solo una strada vuota e lui costretto a
percorrerla abbandonato da tutti.
Sorrise
triste al cielo,
illuminato dal sole che tentava di non lasciarsi sopraffare dalle
nubi.
Arrivò
ad un monumento,
isolato un una piccola piazzetta. Se lo ricordava, l'avevano portato
quando era ancora all'asilo: era il monumento ai Soldati Caduti, in
una pietra scura e lucida.
Si
sedette ai suoi piedi e
appoggiò le mani sulla faccia, per nascondere uno sguardo,
più
triste e mesto del solito.
-Non
mi sarei mai aspettato
di trovare un Dobe come te proprio in questo luogo. Magari non sei
così idiota....-
Alzò
di scatto al testa;
davanti a lui c'era Naruto, sempre perfetto e imperscrutabile, nella
sua immutabile espressione.
-Che
vuoi? Se sei qui per
litigare te ne puoi pure andare, oggi non c'ho voglia.-
Si
strinse le ginocchia al
petto; lo sapeva lui che non doveva uscire di casa, si sentiva uno
schifo, senza nessuno che gli avesse offerto uno stupido pezzo di
cioccolata o che gli facesse compagnia.
-Non
mi interessa se c'hai o
meno voglia di discutere, ma si dia il caso che tu sia seduto proprio
davanti alla statua che sono venuto ad onorare, perciò non
venirmi a
dire fesserie. Per quale motivo io dovrei cercarti solo per
litigare?-
Il
biondo infatti aveva un
mazzo di fiori in mano e li poggiò davanti al monumento,
inginocchiandosi un momento e chiudendo gli occhi.
Sasuke
notò che stava
mormorando qualcosa che però non riusciva a capire; era
diverso in
quell'istante, sembrava con la mente altrove, persa nei ricordi.
Poi
riaprì gli occhi e si
sedette anche lui, vicino al moro.
Non
parlarono, uno perchè
non sapeva cosa dire, l'altro perchè era noncurante della
presenza
al suo fianco.
Naruto
teneva le gambe tese,
mezzo disteso mentre si teneva su con le braccia e guardava il cielo.
Sasuke
invece era rigido
nella sua posizione e spesso scrutava il ragazzo con una
curiosità
mista a riluttanza. Non voleva farsi i fatti suoi, ma gli era parso
così diverso dal bastardo che era di solito, quasi il suo
animo
fosse cambiato all'improvviso.
Il
moro lo guardava con
occhi nuovi, quasi intimorito di aver a che fare con un Naruto
Uzumaki nuovo e a cui non sapeva come rispondere.
Il
biondo si alzò
bruscamente e puntò i suoi zaffiri negli occhi onice
dell'altro,
tendendo le labbra in una smorfia di scherno.
-Sai
a che pensavo, Dobe?
Che oggi è San Valentino e se tu, stupido quanto questa
festa, sei
da solo, significa che sei proprio messo male.-
-Ma
'ffanculo! Farti i cazzi
tuoi, no eh?-
Sasuke
resettò tutto quello
che aveva pensato fino a quel momento; no, Naruto era il solito,
incorreggibile, stronzo presuntuoso!!
L'altro
ghignò e si sistemò
il ciuffo che gli copriva gli occhi.
-Immagino
di aver ragione,
quindi...-
-Ma
che ragione e
ragione!!!-
-Ovvio
che tu non lo pensi,
sarebbe troppo deprimente persino per un essere inferiore come te...-
Sasuke
scattò e lo fulminò
con lo sguardo ma l'altro si allontanò dandogli le spalle.
-Non
hai il coraggio neanche
di guardarmi in faccia, Teme?!?!-
Naruto
allora si girò e gli
lanciò un pacchetto, urlando:-Siccome io sono una persona
comprensiva, ti regalo questo mio scarto, ho mangiato troppo
cioccolato! Poi è fondente e mi disgusta! Ci vediamo, Dobe,
ora mi
devi un favore!-
Il
moro stava per lanciargli
in testa quella confezione quando notò un bigliettino
scritto.
Curioso
lo lesse:
“Naruto,
so che non ami
il cioccolato fondente ma è quello che più
rappresenta il tuo
cuore.
Può
essere amaro ma alla
fine lascia una dolcezza sorprendente sulla lingua...
Spero
che qualcun altro
riesca a non soffermarsi sulla tua immagine irraggiungibile e scopra
il vero sapore del tuo animo.
Addio,
Volpe”
Sasuke
allora sorrise alla
figura che se ne stava andando, promettendosi che, come il
cioccolatino nella sua bocca, anche il cuore di Naruto si sarebbe
sciolto nelle sue mani.
*Ma
sei impazzito? (Detto in
napoletano)
|
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Capitolo 8 *** Giardinaggio E Altri Sport Estremi ***
Buon
2011 a tutti!! *spara i botti e versa il prosecco* Ed eccomi qui,
nuovamente! Stavolta ho fatto presto!! Questo sarà un
capitolo di
transizione, messo appositamente per far entrare nuovi personaggi
importanti e per rischiarare un pochino l'enigma di Naruto!
Perchè
sarà così?! Mah!! Comunque dicevo nuovi
personaggi, come Haku che,
si sa, è apparso nella prima stagione di Naruto, quando
ancora erano
piccini piccini!! (Piccini piccini un corno!! Io ho fatto
grandi
cose!! nd Sasu) (Certo.... Sei stato messo K.O. da Itachi e morso da
quel pervertito di Orociok che ti ha convinto ad andartene a
'F*****O! Scusate ma quando ci vuole, ci vuole! Nd me) Ah,
volevo
avvertire che Haku è una femmina nella mia ff!! Per esigenza
di
copione! Bè, che altro posso aggiungere... Ah sì,
ricordate le
recensioni e ora eccovi tutti coloro che ringrazio!!! La mia cara
amica Giula per prima, mio fratello e poi...
Preferita da:
1 - Amy
Uzumaki
2 - bang
3 - candy14
4 - Chibime88
5 - cyberprincess
6 - fliss90
7 - Fuiuki
8 - Kiuxy
9 - madoka94
10 - nefer92
11 - ShadowQueen
12 - Uzumakier
13 - Yuki
Ozuki
14 - _Maya_
15 - _NeKoGiRl_
Seguita da:
1 - Akira
No Iwa
2 - ChibiRoby
3 - Dionisia
4 - Elea
Vi Britannia
5 - Elizaveta
Hedervary
6 - EWILAN
7 - Hakku
8 - Kami_FennecFox
9 - krikka86
10 - La_SoSo
11 - LilyChan
12 - May
Des
13 - muuuchan
14 - Namine97
15 - nana_89
16 - SherryKyuubiNoYoko
17 - Shine_On
18 - The_Writer
19 - valy86
20 - Wrong
21 - zazziella
22 - __sakura___
Ricordata da:
1 -
Misery_Hime
2 - Rafael
Nightmare
3 -
Sadako94
4 - uchihasayuri
Capitolo
ottavo:
Giardinaggio E Altri Sport Estremi
Ahi!!!
Stupidissimo cactus!!
Maledizione
ad Itachi ed a
quella pianta carnivora di nome Zetsu con il pollice verde che aveva
iniziato il fratello alla botanica!!
E
chi ci andava di mezzo? Ma
lui, ovviamente!
Doveva
saperlo che gli amici
di Itachi sarebbero stati sicuramente dei menomati mentali, affetti
da gravi patologie contagiose!
Come
Hidan, che andava
straparlando di un Dio assurdo al quale sacrificare vittime ad ogni
luna piena. Lampante fu la domanda di Sasuke: “Non
è che 'sto
Jashin sia figlio di licantropi?!”
Non
l'avesse mai detto!!!
Aveva cominciato ad inseguirlo con una falce in mano, promettendogli
atroci sofferenze a quella mancanza di rispetto.
Intanto
un certo Kakuzu era
andato in camera sua a vedere se c'erano oggetti di valore da
rivendere alla sua morte, organizzando un bel mercatino dell'usato!
E
Itachi l'aveva aiutato? Ma
figurarsi!!!
Stava
discutendo con Deidara
su quale fosse il miglior balsamo da utilizzare per i capelli lisci
che li facesse risplendere!!
Poi
Pain, un punk pieno di
piercing, stava bellamente mettendo in mostra i vari pezzi di metallo
sparsi per il corpo alla fidanzata Konan sul divano! E quella
prendeva pure appunti!!
Quando
però un rapido
spostamento d'aria causato dalla fuga di Sasuke la distrasse, l'aveva
preso per il collo e minacciato di tagliargli la gola con un foglio
di carta! (Ho ancora gli incubi! Nd Sasu)
(*costruisce
aeroplanini
e barchette di carta* nd me) (*sharingan ON* nd Sasu) (Sasu!! Non
è
come pensi!!! nd me)
Ed
infine c'erano Sasori,
Kisame e Tobi.
Il
primo stava facendo
modellismo in cucina, parlando alla marionetta come il dottore
Frankenstein alla sua creatura(Sì...Può...Fare!!!!!!
*alza le
braccia al cielo e ride al fulmine che illumina la stanza* nd Sasori)
(Io proporrei un esorcista!!! nd Sasuke), il secondo, che era
un
tizio nerboruto dalla pelle bluastra, stava conversando amabilmente
con i pesci rossi nella boccia(Eh... Kisame ha nostalgia della
sua
famiglia... Saranno suoi parenti... nd me) (*alza la pelle di squalo
con un'aria minacciosa* nd Kisame) (Oh!!! Mi dispiace, Kisame!!! Sono
tuoi cugini?!?... Ecco, siccome Tobi è un bravo ragazzo, li
ha dati
da mangiare al gatto perchè miagolava!!! Adesso Tobi te ne
va a
comprare altri!! Non piangere, Kisame!!! nd Tobi) (“=.= nd
Kisame),
e l'ultimo saltellava per la stanza, ripetendo di essere un bravo
ragazzo e di voler tanto bene a Deidara-sempai.
Sasuke
si stava ancora
chiedendo se assomigliasse di più ad un immenso lecca-lecca
arancione o ad una zucca dalla forma a spirale.(I grandi
misteri
della vita... nd me)
Morale
della favola, Sasuke
era stato costretto dal fratello ad andare alla serra per cambiare
quella piantina di cactus dicendo di volerla più grande.
Ma
perchè? Sasuke già si
pungeva in continuazione grazie alla sua sbadataggine, se poi fosse
stata più grande si sarebbe guadagnato una stanza privata
nel
reparto di terapia intensiva!
Il
moretto sbuffò
esasperato. Era stata una settimana davvero snervante; la maggior
parte del tempo scolastico la passava a punzecchiarsi con l'Uzumaki,
senza contare gli sforzi che faceva per evitare gli incontri continui
di Sai e Gaara! Non che ce l'avesse con loro, ma potevano ricavarne
dei bei filmini a luci rosse da come ci davano dentro!
Kiba
infatti aveva già
piazzato un'altra scommessa: aveva puntato sul fatto che entro il
mese Sai avrebbe perso la verginità! E su questo anche
Naruto aveva
puntato una bella sommetta!!
Sasuke
aveva anche cercato
di scoprire quale pegno dovesse pagare per la sua sconfitta ma aveva
ricevuto soltanto degli indizi alquanto preoccupanti ed erano:
trucco, giarrettiera, rosso, maschera.
Rabbrividì,
pentendosi di
non essere stato cauto.(...Stiamo parlando di Sasu.. Che vi
aspettavate?!? nd me) (*annuiscono* nd tutti) (Dopo questa ff non
potrò più farmi rivedere in circolazione... nd
Sasu)
Alzò
gli occhi e si rese
conto di essere arrivato.
La
serra era una struttura
di plastica molto grande, sorretta da pali metallici, comunicante con
una piccola fioreria.
Entrò
esitante e rimase
stupefatto; c'erano piante e fiori ovunque! Rampicanti, margherite,
rose, gelsomini e... CACTUSSS!!!!
Il
moro era inciampato nel
gradino d'ingresso ed era caduto addosso ad una mensola dove si
trovavano tante piccole piantine di quell'odiosissima pianta!
Si
prese il polso e notò
che i polpastrelli erano infilzati da tanti aghetti!
-Che
dolore!!!-
-E'
successo qualcosa,
signore?-
Una
ragazza era accorsa e
guardava sconvolta quel disastro; i grandi occhi marroni era
spalancati e teneva una mano davanti alla bocca per non urlare
disperata.
Sasuke
chiuse gli occhi
distrutto, già sapendo che avrebbe dovuto ripagare tutto di
tasca
sua! Che orrenda giornata!
-Oh,
Kami!!- La giovane si
sedette vicino a lui e gli prese gentilmente la mano.
-Sono
spiacente, io non
volevo far cadere tutto ma il gradino non l'ho visto e quindi...-
Non
finì di parlare perchè
la piccola mora gli rivolse un sorriso imbarazzato e dolcissimo.
-Ecco,
signore. Io l'ho
detto mille volte al mio collega di spostare quel bancale ma non mi
ha mai dato retta. Non si preoccupi, io sono agitata per la sua mano.
Le fa male? Ora le tolgo tutte le spine.-
E
senza che Sasuke potesse
ribattere cominciò il suo minuzioso lavoro, senza proferir
parola.
Il
moro ne approfittò per
osservarla; era minuta eppure sembrava molto forte e decisa, il
lunghi capelli neri erano sciolti e due ciuffi perfettamente
simmetrici le incorniciavano il volto femminile.
La
bocca era piccola e il
nasino all'insù; Sasuke pensò che era veramente
graziosa, faceva
veramente tenerezza con la sua bontà.
Un
rumore di passi agitati
però lo risvegliò dai suoi pensieri.
Un
ragazzo castano,
probabilmente più grande di lui di alcuni anni, cosparso di
disegni
geometrici viola sul viso, fissava la scena sbigottito fino a quando
non esclamò:-Maledizione!! Questa è la terza
volta in una settimana
che quello scaffale cade! Haku! Cosa è accaduto?-
-Il
cliente non è riuscito
ad evitare il gradino e neanche il pallet.-
-Ma
non è possibile?!
Qualcuno ci vuole male!-
-No,
Kankuro,- s'intromise
un giovane dai capelli corti bruni che portava dei piccoli occhialini
neri, tanto scuri da nascondergli lo sguardo- se tu l'avessi spostato
l'altro giorno non sarebbe finito a terra per l'ennesima volta. Da
un'azione deriva una conseguenza. E' un principio della fisica.-
Kankuro
aveva una piccola
venetta che gli pulsava sulla fronte e rispose all'altro:-Shino! Devi
sempre mettere il beccaccio negli affari altrui, eh? Vai a
controllare i meli che non vengano mangiati dalle tue stupide
coccinelle!-
-Quelle
stupide coccinelle
fanno in modo che i batteri non deturpino la pianta, sarà la
centesima volta che te lo dico...-
Haku
sospirò e si alzò per
dividere i due compagni.
-Su,
ragazzi, non litigate.
Ora raccolgo i vasi a terra e poi Kankuro farà quello che
non ha
fatto in precedenza. Abbiamo del lavoro da sbrigare.-
I
due risposero
all'unisono:-Ok, Haku.-
Sasuke
decise di aiutare la
giovane e in breve tempo raccolsero tutto.
-Mi
scusi ancora per
l'inconveniente, signore.- S'inchinò.
-No,
no! Fa nulla! Chiamami
Sasuke, per favore.-
-Certo,
Sasuke. Ti posso
aiutare, cercavi qualcosa in particolare?-
Il
moro si grattò la testa.
-Ero venuto a cambiare una piantina di cactus, l'altro ieri mio
fratello ne aveva comprata una e ora la vorrebbe più grande.-
-Ma
certo! Mi ricordo di
Itachi-kun; è un ragazzo veramente molto simpatico.-
Si
girò e cominciò a
camminare tra i numerosi tavoli, costringendo Sasuke quasi a correre
per non perderla.
-Quindi
sei suo fratello?
Sempre se posso chiedere.-
-Eh,
sì... Purtroppo.-
-Come
purtroppo? E' così
spiritoso e socievole! Non vedo come possa infastidire un carattere
come il suo...-
Sasuke
sospirò. -A volte è
molto stancante, anche io sono sempre allegro ed espansivo ma lui non
si ferma mai. Faccio fatica a stargli dietro.-
-Capisco...-
Haku
si fermò e gli mostrò
le vari dimensioni della pianta che avevano a disposizione,
chiedendogli quale preferisse.
“Anche
nessuna, se fosse
per me...” pensò il moro.
Dopo
la scelta stavano per
andare alla cassa quando la visuale di Sasuke si scontrò con
un
girasole; era luminoso, grande e alto con quel centro scuro che via
via si schiariva.
-Ti
piace?- Haku gli
domandò.
L'altro
annuì.
-Viene
associato a caratteri
forti, spesso altezzosi e desiderosi di adulazione.-
Sasuke
si adombrò. Chissà
perchè era l'esatta descrizione dell'Uzumaki.
-Conosco
una persona che gli
assomiglia parecchio...-
-Davvero?-
-Naruto
Uzumaki, un mio
compagno di classe. Il biondo dei suoi capelli è come i
petali di
questo fiore ma il comportamento è proprio quello che hai
descritto.-
Gli
occhi di Haku si
velarono di tristezza, colpiti dalle parole del ragazzo.
-Se
vogliamo essere precisi,
-disse in un sussurro- è anche freddo come l'ortensia, dove
i
piccoli fiori si raccolgono per formare un mazzo, come a proteggersi
e orgoglioso come il papavero, delicato nei suoi petali sottili ma
presuntuoso della sua bella forma...-
Sasuke
la guardò
impressionato; come faceva a conoscere così bene Naruto?
-Tu
lo conosci?-
Lei
sorrise un po' infelice,
appoggiandosi ad un tavolino e reggendocisi con le mani, come a
trattenere la forza che sembrava volesse sfuggire dalle sue mani.
-Conosco
molto bene quel
ragazzo, inutile nascondere che siamo stati insieme...-
-Siete
stati insieme?!?? Ma
come può una ragazza come te, così gentile,
essersi innamorata di
un borioso del genere?-
Haku
rise, pulendosi una
lacrima che le era scappata.
-Si
vede che lo conosci poco
invece... Io sono come un giglio bianco, pacato e innocente. Quando
l'ho visto che si prendeva quello che voleva, che non doveva chiedere
mai, ne sono rimasta affascinata. Lui, che era così distante
dal mio
mondo, dal mio modo di vedere le cose, che non ho potuto non
rimanerne rapita.-
-Io...non
capisco.-
-Cosa
non capisci?- Era una
domanda sincera, non rabbiosa.
-Come
sei riuscita a
rimanere te stessa, essendo vicina ad un carattere così
forte? L'hai
detto tu stessa...-
-Sai,
-cominciò,
riprendendo a camminare verso il negozio- tu non lo comprendi
perchè
non sai chi sia realmente Naruto. Vedi solo la maschera che ha
così
abilmente costruito, ma quando riuscirai a far scivolare vai la sua
immagine fittizia, non saprai come reagire. Non è diverso
dagli
altri, ha solo scelto un modo diverso con cui combattere la
realtà.-
Il
moro rimase in silenzio,
ricordando il volto del biondo il giorno di San Valentino, perso in
un passato da cui tentava di evadere.
Non
dissero altro, fino a
quando Sasuke non dovette pagare il cactus. (Dopo questo
capitolo
niente più cactus, vero?!? nd Sasu) (Forse...nd me) (Oh my
Jashin!
Nd Sasu)
-Sono
1896 yen*.-
-Ah,
sì... Tieni pure.-
Stava
per andarsene ma Haku
aggiunse:-Sasuke, io non credo che tu sia il solito ragazzo, di
quelli che si interessano solamente a se stessi. Credo che tu abbia
voglia di conoscere il vero Naruto Uzumaki, anche se non so il
perchè. Io posso solo consigliarti di non arrenderti,
perchè non
sarà facile, per niente. E se avessi bisogno di essere
ascoltato,
sai dove trovarmi.-
Lei
sorrise affettuosa,
alzando una mano in saluto.
-Grazie,
Haku. Non lo
dimenticherò.- E detto così, fece un rapido
inchino di gratitudine
e si allontanò.
***_____***
***_____*** ***_____***
La
ragazza distolse lo
sguardo dalla porta, senza togliersi dalle labbra quella piega
allegra.
-Perchè
gli hai detto
quelle cose?-
Haku
si girò sorpresa;
Naruto era dietro di lei, freddo come al solito.
-Perchè
gli hai detto
quelle cose?- Ripeté.
-Perchè
spero che quel
giovane abbia più fortuna rispetto a me.-
Il
biondo ghignò,
intrappolandola tra il suo corpo e il tavolo.
-Confidi
troppo in uno
sconosciuto, riempiendolo di insulse speranze.-
Le
sue parole velenose però
non la toccarono. -Volpe, temi che ce la faccia e che il tuo cuore
non voglia impedirglielo. Sei ricolmo di tanto di quel rancore da
confondere paura con desiderio.-
Naruto
la guardò e si
avvicinò alla sua bocca, tanto che lei chiuse gli occhi
speranzosa
ma lui le sussurrò nell'orecchio:-Come te, lui
fallirà, soffrendo
molto più di quanto tu possa immaginare. Ora, che farai,
sapendo di
averlo condotto verso una conclusione impossibile?-
Il
biondo sorrise, nella sua
perfezione donatagli dal diavolo, e la lasciò lì,
a piangere su se
stessa.
*Sono
1896 perchè
12(facciamo finta) euro x 158(valore in yen in un euro)=1896
|
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Capitolo 9 *** Di Ricerche, Vetrini E Camici Bianchi ***
Lorelei95
dice: “Augh popolo di EFP!!!!!!! ” XP
Ne
è passato di tempo, eh? Lo so che non dovrei mettere il dito
nella
piaga ma l'ispirazione aveva fatto le valigie e si era alzata in
cielo, probabilmente aveva raggiunto Nostro Signore Santo Itachi
Martire da Konoha (preghiamo per lui.. nd tutti)
e solo alcuni giorni fa è tornata a bussare alla mia porta!
La
mia gioia è stata totale!! Mi mancava così tanto
essere
ispirata!!!!ç_ç
Sapendo
poi che voi mi avreste linciato per il tempo obbrobrioso che ho
atteso per l'aggiornamento!! Un grande aiuto sono state anche le
vostre recensioni, sapendo che voi aspettavate di conoscere il
prosieguo mi sono tirata su le maniche e mi sono data da fare!!! Ed
eccovi qui il capitolo!!! Come avevo già accennato la volta
scorsa,
apparirà Orociok (Sasu, nasconditi
presto!!! E' tornato il
maniaco!!!! nd me) (WAAAAAAA!! *comincia a correre in tondo* nd Sasu)
e anche un'esuberante Hinata!!!! Spero di farvi divertire e aspetto
con ansia i vostri commenti!!!!! Aurevoir!!XD
Capitolo
nono: Di Ricerche, Vetrini E Camici Bianchi
Gli
sfuggì un forte sospiro. Non poteva essere così
sfortunato!!
Con
tutte le persone con cui poteva capitare, proprio con LUI doveva
finire?!? (Ormai
l'hanno capito anche i muri che non stai simpatico a nessuno! nd me)
Lo
squadrò con rabbia; non sopportava quel cipiglio rilassato,
quelle
gambe accavallate come se fosse al bar e quel sorrisino che non si
voleva cancellare da quelle belle labbra.
Odiava
quella bocca che sapeva essere così seducente quando non
emetteva
suono mentre, quando parlava, lo insultava solamente.
-Allora,
Uchiha? Ti vuoi muovere? Il compito non si fa certo da solo, magari!-
Sasuke
serrò i pugni fino a far sbiancare le nocche. -Quale parola
nella
frase “Lavorate a coppie” non hai compreso?!-
Naruto
sventolò la mano con noncuranza, come se stesse cercando di
scacciare un insetto fastidioso:-Te lo puoi scordare che io sprema la
mia preziosa materia grigia per aiutare un Dobe come te! E poi mi
pareva d'aver capito che fossi un genio; ce c'è? Sei
rincitrullito
di colpo?-
Il
moro ringhiò, cominciando a dare capocciate al banco nel
tentativo
di non saltargli alla gola per sgozzarlo, lamentandosi di
Kakashi-sensei e della sua “meravigliosa” trovata. (Dovresti
vergognarti! IO pagherei ORO per avere Kakashi-kun come
professore!!!!!! *occhioni sbrilluccicosi* nd me) (Con quello che sta
a leggere sempre libri erotici?! Nd Sasu) (Perchè
no!>.> nd
me) (O_ò! Nd Sasu) (Eh... si vede che tu le donne non le
capisci
proprio... nd Kakashi) (Ovvio! Al mio piccolo Otouto piace il
pacco!!!V.V nd Itachi) (Sigh....ç_ç.. nd Sasu)
*INIZIO
FLASHBACK*
Era
un altro lunedì, un altro stressante e demoralizzante
lunedì
scolastico.
Sasuke
grattò gli occhi col pugno, ancora profondamente assonnato,
senza
riuscire però a svegliarsi, e appoggiandosi al ripiano duro
del
banco che si era trasformato, come per magia, in un morbido cuscino.
Non
sarebbe ricaduto in quello stato se il professor Kakashi si fosse
degnato d'arrivare in orario, ma certamente il suo caro amico Kiba
non l'avrebbe lasciato riposare infatti....
-SAS'KE!!!!!!!!!
Svegliati! Ho delle notizie sensazionali!-
Il
moro nascose la testa sotto le braccia; voleva dormire! Era
così
difficile avere compassione di un povero ragazzo costretto dal
fratello maggiore ad andare ad uno stupidissimo concerto metal la
sera prima?! Non gli sembrava di chiedere poi tanto!
-Che
vuoi, Kiba? E non urlare, ho mal di testa!-
Il
castano allora si sedette vicino a lui e cominciò a
guardarsi
attorno con aria cospiratoria per poi sussurrargli nell'orecchio:-Sai
non l'ha dato a Gaara!!!-
Sasuke
ridusse gli occhi a due fessure, fissandolo con un sguardo degno di
un serial killer.
-E
tu mi avresti svegliato per dirmi questa minchiata! Ti sembra forse
una cosa sensazionale?!? Una cosa sensazionale è ritrovarsi
una
matita piantata improvvisamente in una mano ed è quello che
sta per
accadere a te!!-
Il
moro lo stava seriamente minacciando con una matita ma Kiba
ridacchiò
-o meglio- latrò. (Ti
credi spiritosa?!? nd Kiba) (Perchè, cucciolotto?! Non ti
è
piaciuta? A me sembrava carina... =3= nd me)
-Scusami
Sasu, non per essere pignolo -disse Sai, sedendosi sul banco e
fissando l'improvvisata arma di distruzione di massa- ma credo che
dovresti almeno farci la punta, così farà
più male e poi dovresti
usare quella con la pasta più dura, la 9H dovrebbe fare un
danno
maggiore.-
-Concordo
con Sai! Stavolta ha pienamente ragione!!-
Sasuke
sbuffò, distendendosi nuovamente sulla superficie del
tavolo, mentre
ascoltava a pezzi la discussione tra i due amici.
Questo
era quello che il moro, MOLTO poco attento, recepiva: E COSì
CON
GAARA..... no, non è successo.... DEVI DARGLIELO.... non
è come
pensi... PER ME STAI NASCONDENDO QUALCOSA..... mi vergogno..... CERTO
CHE DEVI FARLO.... mi sento fremere..... CHEE???.... è
lì...
CHIII?.... mi sento bruciare.... CHE CAZZO DICI?.... è
Naruto...
-Cosa?!-
Sasuke si riscosse dal mondo dei sogni e, avendo malinteso il
discorso (Che
porcellino!!XD nd me) prese
Sai per il colletto.
-Che
cosa mi stanno a narrare le tue parole?!?-
La
stanza crollò nel silenzio e tutti gli occhi si puntarono su
di
loro, compresi quelli del sensei che era magicamente apparso.
(Alakazam!!*compare
da una nuvola di fumo tipo ninja* nd Kakashi) (Che
fantasia...”-.-
nd Sasu)
I
due arrossirono mentre cercavano di infossarsi sotto al tavolo per la
vergogna -soprattutto Sasuke- per quell'imbarazzante situazione.
(Perchè
dovevi sottolinearlo?!? nd Sasu) (Perchè sono obbiettiva! Nd
me)
(Sei solo odiosa!! nd Sasu) (Buhhhhhhhh!!! *scoppia in pianto*) (:?
nd Sasu) (Su, autrice, non stare ad ascoltare un minuscolo
scoiattolo...*accarezza la testa dell'autrice tipo cagnolino* nd
Naru) (Sniff... certo, Naru-kun...*.* nd me) (*prende in braccio
l'autrice e la coccola* nd Naru) (ehi!!! Non è giusto!!!
>.<
nd Sasu) (Se tu non trattavi male Lorelei-chan, non succedeva!!! Tobi
è arrabbiato con te!! nd Tobi)
-Bene,
dopo l'uscita di Sasuke credo che possiamo anche iniziare la lezione
e, sperando che il caro Uchiha non ci voglia narrare una favola, vi
propongo un lavoro di coppia che coinvolgerà anche le altre
materie!!-
Il
brusio generale si stava manifestando, incuriosito da quel lavoro.
-Ora,
senza perderci via in troppe chiacchiere, vi dirò le coppie
decise
dal consiglio di classe...-
-Ma
è così importante questo compito,
Kakashi-sensei?!- Le due galline
saltarono su, interrompendo il sexy- ehrm, scusate-
l'intelligentissimo professore.(Non
serve che specifichi chi sono le galline, vero? Nd me)
-Decisamente
sì, ragazze. Ci aspettiamo l'impegno di TUTTI, -e dicendolo
guardò
Naruto- senza eccezioni. Sarà un'ottima
possibilità per coloro che
devono prendere la sufficienza, arrotondare il voto, o ambire al
dieci.-
I
ragazzi si guardarono tra loro; avrebbero raccolto la palla al balzo,
non capitava spesso un'occasione del genere!
-Ora,
le coppie. Ah, inutile dirvi che i cambiamenti sono VIETATI,
PROIBITI, CONDANNATI. Sono stato chiaro?-
La
classe annuì.
-Allora:
Nara Shikamaru, Yamanaka Ino e Choji Akimichi. Voi sarete l'unico
gruppo a tre, essendo questa una classe dispari.-
Sasuke
incrociò le dita e pregò, non sapeva bene chi o
che cosa ma tutto
ciò che conosceva affinchè non l'avesse fatto
finire con LUI.
-Jikkō*
Rock-lee e Haruno Sakura.-
Uno
strillo e un tonfo spezzarono il silenzio ma nessuno ci fece caso;
Sasuke pensava: “Sarò buono, aiuterò le
vecchiette, farò
volontariato, mi farò prete, ma scongiuro chi mi sta
ascoltando!!
Non fatemi capitare con LUI!!!!”
-Sabaku
Gaara ed Egao* Sai.-
Un
colpo di tosse nascose MOLTO poco una risata soddisfatta;
chissà
perchè il volto di Sai era più cinereo del
solito. Sasuke stava per
gettarsi fuori dalla finestra; aveva una possibilità su tre
di
essere messo in coppia con l'Uzumaki, piuttosto si sarebbe fatto
sciogliere nell'olio bollente!!
-Inuzuka
Kiba e -il moro si stava tagliando il labbro inferiore coi denti per
l'ansia- Hyuuga Neji.-
Un
tremito lo colpì violento.
-E
per ultimi, Uchiha Sasuke e Uzumaki Naruto.-
***_____***
***_____***
***_____***
Naruto
si passò la lingua sulle labbra, inumidendole.
Sapeva
già che sarebbe accaduto, eppure il tremito di piacere che
gli causò
l'affermazione di Kakashi lo lasciò quasi sbalordito; come
poteva
trarre tanto godimento solo all'idea delle pene che avrebbe provocato
al moro?
Un
altro brivido gli corse lungo la spina dorsale, diffondendosi come un
fuoco eterno e corrosivo sotto pelle. Sospirò pesantemente,
cercando
di registrare quella sensazione di puro appagamento che gli si era
diffusa nel corpo e nella mente, per non dimenticarla mai.
Allora
si alzò e con passo felino e slanciato, ondeggiò
i fianchi,
attendendo con pazienza che il suo aspetto diabolico, da demone
provocatore, corrompesse quell'ingenuo angelo caduto dal cielo, che
presto sarebbe stato trasformato in nutrimento tra le sue zanne da
Volpe.
*FINE
FLASHBACK*
-Non
ci posso credere!!! Ma come si fa a dare ad una classe una ricerca
sull'origine dell'erotismo?!? Cioè, è assurdo!!!-
Il
moretto al suo fianco stava continuando a straparlare con l'Inuzuka,
ancora profondamente scosso non solo di essere finito in coppia con
lui ma anche del tema della ricerca.
Sogghignò,
decidendo di stuzzicare Sasuke; adorava farlo innervosire, era come i
cagnolini di taglia piccola che abbaiano tanto ma non mordono mai.
-Perchè,
Uchiha? Comprendo che tu e la sfera del sesso non andiate molto
d'accordo, ma con questo lavoro potresti imparare qualcosa,
d'altronde, -Naruto si passò una mano nei capelli con fare
lascivo-
sei in gruppo con me.... Potrei sempre insegnarti qualcosa, sempre se
lo desideri.-
Il
biondo fissò intensamente Sasuke, che, in soggezione per
quello
sguardo, che poteva essere benissimo definito erotico(e poi quel Teme
diceva che non ne sapeva niente, tzè!!), abbassò
la testa,
infossandosi nelle spalle e nascondendosi dietro i capelli che gli
ricoprivano le guance arrossite.
Naruto
provò un forte desiderio di prendergli il mento e di
costringerlo a
guardarlo, per assaporare le mille espressioni che quel viso era
capace di assumere ma fu impedito da Orochimaru; era decisamente una
serpe schifosa e maniaca!
-Sass'ke,
-il professore di scienze sibilò nell'orecchio del giovamene
moro
mentre ci si stava bellamente strusciando, sotto lo sguardo
disgustato e furioso? del biondo- ti distrai troppo facilmente. Devi
prestarmi attenzione, o sarai costretto a fare i
corsi di recupero...-
Sasuke
si raddrizzò, pallidissimo, mentre cercava di scusarsi col
professore che accoglieva bene le sue parole, lanciandogli una LUNGA
occhiata prima di tornare a spiegare alla lavagna.
Naruto
si sentì ribollire di rabbia: Sasuke era il SUO giocattolo e
non
avrebbe mai permesso che quell'essere viscido glielo sporcasse
mettendo le sue luride mani sul SUO angelo personale.
Già
da un po' aveva notato come Orochimaru guardasse il ragazzo,
spogliandoselo con gli occhi e cercando in tutti i modi di
trattenerlo anche dopo le lezioni, per restare solo con lui. Ma non
c'era mai riuscito perchè mandava sempre qualcuno ad evitare
che
accadesse, disturbando il professore o trattenendo con la forza
Sasuke. Il moro non lo faceva apposta, ma essendo così DOBE
non
riusciva ad accettare l'idea che quel sensei potesse, in qualche
modo, essere interessato a lui sotto QUEL punto di vista. Ora
però
Sasuke avvertiva l'istinto di sopravvivenza che gli suggeriva di
mettere quanto più spazio possibile tra lui e il degenerato
professore e anche Naruto lo capiva; ogni volta che andavano a
laboratorio di scienze il moro era sempre l'ultimo ad entrare ed il
primo ad uscire, costantemente teso e spaventato.
Ovviamente
l'aspetto di Orochimaru non aiutava a rassicurarsi: portava lunghi
capelli neri, che si muovevano neanche fossero vivi, gli occhi erano
gialli e la pupilla allungata, come quella dei serpenti, e la lingua
era biforcuta e MOLTO lunga, visto come amava tirarla fuori quando
sibilava, proprio come un serpente. (Eh,
daglie'!!! nd me) (Ma i serpenti sono
fassssssssssssssssssssshion!!!!nd Orociok) (“-.- nd tutti)
Sasuke
si rilassò un poco, dopo essersi avvicinato un po' a Naruto,
come a
cercare protezione. A questo pensiero in biondo sorrise
-vabbè, più
o meno- e continuò a guardarlo di sottecchi, assaporando la
sua
figura così insicura e, a volte, timida.
Naruto
scosse forte la testa; che cosa stava dicendo?! Aveva deciso che non
gli avrebbe dato alcuna chance, non poteva permetterglielo.
Aveva
già sbagliato una volta, e un’altra
ancora…. Non si sarebbe
fatto incuriosire dagli strani sguardi che Sasuke gli rivolgeva, come
se si aspettasse qualcosa da lui, un segno del suo interessamento che
mai sarebbe giunto.
Sasuke
sobbalzò nuovamente, siccome il
“carissimo” professore gli aveva
gentilmente posato una soave carezza sul deretano, facendolo ferire
con il vetrino affilato che teneva in mano, affettandosi quasi un
dito per il disgusto. Il sangue sul viso del ragazzo defluì
velocemente rendendolo molto simile ad un cadavere, mentre la classe
si agitava per quello che era appena successo.
Ovviamente
solo Naruto si era accorto dell’azione del sensei e non ne
era
particolarmente felice, per niente! (Con
quale diritto si permette di toccargli il culo?! Essere disgustoso!
Vade retro immonda creatura!! *aizza Gaara contro Orociok, che scappa
urlando come una femminuccia* nd Naru) (E poi non dire che non ci
preoccupiamo per te, Sasuke… nd me) (Ma sei stata te a
scrivere
questa cosa! Nd Sasu) (Appunto! Altrimenti Naru non avrebbe potuto
salvarti dalle grinfie di quel cattivone come il principe
“azzurro”
fa con la sua principessa :D nd me) (O_o nd Sasu)
-Sasuke,
ti sei fatto molto male? Povero Sasu-kun!- urlò a
squarciagola
Sakura mentre Rock-Lee si sbracciava per farsi notare, invano, dalla
compagna.
-No,
-balbettò Sasuke, molto più spaventato al ricordo
di ciò che aveva
appena subito- tutto a posto, credo di aver bisogno di un cerotto
però…-
Orochimaru,
con noncuranza, gli disse:-Vai pure in infermeria, ma fai presto,
Sass’ke…-
Il
moro si alzò con passo malfermo e infatti si dovette
appoggiare al
ripiano del tavolo per non cadere.
-Professore,
mi lasci accompagnare Sasuke!! Non credo che riesca ad arrivare in
infermeria senza farsi male!- Kiba voleva aiutare il suo amico ma il
sensei glielo negò.
-Ci
andrà l'Uzumaki; come suo compagno di gruppo deve
sostenerlo,
inoltre non perderà nulla della mia superba lezione visto la
totale
disattenzione mostrata.-
Naruto
sbuffò, senza nemmeno ascoltare quell'essere invertebrato;
la cosa
importante era portare via Sasuke da quell'aula, e subito.
Gli
circondò la vita col braccio destro e fece avvolgere quello
sinistro
di Sasuke attorno al suo collo.
L'imbarazzo
del moro era quasi palpabile ma si strinse a Naruto, mostrandosi
più
indisposto di quanto non fosse. Il biondo a quella reazione
ghignò;
chissà cosa non avrebbe fatto pur di evitare Orochimaru...
Lo
trascinò quasi di peso fino alla porta mentre,
già lontani qualche
metro, il moro cercava di scostarsi dal suo corpo senza però
riuscirci e infatti Naruto gli disse sornione:-Un malato non si agita
così tanto.... Non sei un gran bugiardo, anche se in classe
ci sono
cascati tutti. Vedi di continuare a recitare fino all'infermeria
almeno, non vorrai tornare così presto dal tuo amato
professore di
scienze, Sass'ke?-
Ripetè il
tono della serpe quando pronunciò il suo nome e Sasuke
rabbrividì
vistosamente.
-'Sta
zitto! Cosa dovevo fare?! Mi ha palpato!!-
-Ci
ha provato anche con me, e allora? Puoi sempre lamentarti con
Tsunade, sicuramente i tuoi voti con Orochimaru saranno magnifici...-
Il
moro si mordicchiò il labbro, con indecisione: era sconvolto
ma
anche confuso e rassicurato.
Quel
maledetto Teme ostentava una sicurezza che non aveva mai visto in
nessuno e poi il suo modo di aiutarlo, come se ci tenesse davvero
alla sua salute, lo riempivano di gratitudine e di rabbia.
Entrambi
sbagliati perchè diretti ad una persona che non era
ciò che gli
mostrava: quale era il Naruto reale? Quello freddo e superbo che
comandava sugli altri o quello triste e profondo che aveva scorto a
San Valentino? Quel ragazzo era una sfida che non voleva
assolutamente perdere.
-Che
mi suggerisce allora la saggia e furba Volpe?-
-Non
rimanere solo con lui, MAI. Non dagli un pretesto per volere qualcosa
da te.-
Sasuke
era sorpreso e lo guardava curioso: non aveva notato la presa in giro
nella sua domanda? Oppure aveva fatto finta di nulla e gli stava
dando un consiglio?
-Vedi
di sembrare più moribondo possibile, Hinata tende ad essere
eccessivamente zelante nei confronti dei pazienti e ciò ci
farà
saltare parecchie lezioni. Vedo che a qualcosa servi, Dobe! Dovresti
farti palpare più spesso!-
Sasuke
era rosso di vergogna e di collera ma non potè ribattere che
entrò
nella stanza.
Hinata
era troppo zelante nei confronti dei pazienti!????!! Ma se da quando
era entrato non aveva fatto altro che cercare di farsi montare da
Naruto con qualche pretesto inutile!!!!
Sasuke
voleva ucciderlo, soprattutto perchè continuava a
stuzzicarlo mentre
Hinata gli si spalmava addosso utilizzando diverse tattiche: -A:“Ops,
sono inciampata! Che sbadata! Non volevo caderti addosso!”
-B:
“Scusami Naru-kun, ma devo prendere quel barattolo
lì in
alto... Mi daresti una mano che non ho la scaletta?”
-C:“Ma
sei sicuro di stare bene? Mi sembri stressato! Perchè non ti
distendi che ti faccio un bel massaggio?”
Argh!!!
Come la odiava dal profondo del suo cuore!! Quel fare tanto la
santarellina, con gli occhioni grandi e profondi mentre si atteggiava
ad infermiera trash nel suo bel camice bianco, facendo la lap dance
su tutto ciò che era ritto e duro!! (Scusate il
gioco di
parole!XD nd me)
Avrebbe
voluto staccarsi i bulbi oculari! Ormai era due ore che andava avanti
così!! E adesso aveva anche un bel mal di testa visto che
Naruto ci
aveva preso gusto, accendendo e spegnendo le luci tipo discoteca!!
Poi
però arrivò una chiamata al centralino
dell'infermeria, che
avvertiva Hinata di correre in palestra per un incidente.
-Torno
subito Naru-kun, -civettò guardandolo mentre
fulminò Sasuke- tu
stai fermo lì e non provare a fare NULLA.- Faceva paura....
Il
moro cominciò a rilassarsi, coprendosi gli occhi con un
braccio, nel
silenzio spezzato dal respiro suo e di quello di Naruto. Non lo
sentiva più, magari se n'era andato, mentre il suo mal di
testa no!!
-Dobe,
sei vivo?- La domanda spiazzò Sasuke che riaprì
lentamente gli
occhi, infastidito dai neon e guardò Naruto.
-Più
o meno, grazie alle tue luci psichedeliche adesso ho i giramenti,
stronzo di un Teme!! Stavo meglio quando sono entrato....-
Il
biondo non rispose ma si voltò e schiacciò
l'interruttore della
luce, facendo cadere nel buio la stanzetta. Una gioia per gli occhi
stanchi di Sasuke, che, piano piano, cedevano alla stanchezza di
quella giornata.
Aprì
svogliatamente un occhio per l'ultima volta, notando Naruto seduto
che lo guardava senza disprezzo o superbia, semplicemente lo
guardava.
Lo guardava come
persona presente e non oggetto, come corpo pulsante e non fredda
roccia inanimata.
Il
moro abbandonò la testa sul morbido cuscino, sperando di non
stare
già sognando e si lasciò cullare dal sonno e dai
suoi figli, i
sogni.
Sasuke
si ricompose di soprassalto, sentendo la campanella suonare e
determinare l'ultima ora di lezione. Il moro si grattò la
testa,
sbadigliando sonoramente; come mai era ancora lì?
Si
diede degli schiafetti per svegliarsi e trovò sul tavolino
un
bicchiere d'acqua e un'aspirina.
Li
prese senza pensarci troppo e notò poi una scritta sul
ripiano
bianco, realizzato con l'indelebile nero: PREGASI
DI PRENDERE LA PILLOLA, NON VORREI DOVER COMINCIARE A LAVORARE AL
PROGETTO QUANDO PUOI FARLO TE PER ME....
CON
QUESTO MI DEVI DUE FAVORI.
Rise
forte, sentendosi più leggero: allora era stato quel Teme a
preoccuparsi per lui! Ma ciò significava doverlo
ringraziare....
Sasuke
allora prese la decisione più ovvia, dimenticare la cosa:
non
avrebbe mai ringraziato quella dannatissima Volpe!! Neanche tra un
milione di anni!! (A volte mi chiedo chi sia il
più cieco
tra voi due.. nd me) (LUI!!!! nd Sasu & Naru) (Come non
detto...
nd me)
*Correre
*Sorriso
|
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Capitolo 10 *** Essere Forti Per Qualcuno ***
*saltella
in circolo con occhioni a cuoricini* Gente!!!! Ora ho i capelli come
Sasori!!!!! Sono
rossi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!XD Lo so che molto probabilmente
non vi interessa ma interessava a me dirvelo!!!!!XP Allora, vediamo
qualcosa che vi possa interessare... Dattebayo, ma certo!!! La mia
ff!!!!*_* (Egocentrica!!!
nd Sasu) (Uffa!!! Una cosa che mi riesce bene e a te non piace? Ma
fatti curare, Uchiha! Nd me) (Sì!!! Sasu-kun può
andare da
Hinata-chan!!! nd Tobi) (*trema* Ma anche no!!! nd Sasu) Cooooomunque
voglio dirvi che ringrazio sempre TUTTI coloro che mi seguono (ma
come fate ancora a sopportarmi? Bah! Nd me) (tanta pazienza... nd
Sasu) (Ma senti chi parla!! Mister simpatia!!nd me) e
non solo per questa ff ma anche per tutte le altre.
A
proposito, giusto per farmi un po' di pubblicitàXP, ho
scritto una
one-shot GaaSai intitolata “Vuoi insegnarmi ad
amare?” e due
SasuNaru “Aria di Fuoco” e “Le
Caramelle e Le Mamme Non sempre Vanno D'accordo!” Inoltre sto
per
aggiornare “Notre-Dame de Paris” e quindi capirete
come sono
piena di cose da fare! Per fortuna che vado bene a scuola
sennò il
pc potrei pure scordarmelo!XP Ora andate a leggervi questo capitolo,
un po' triste all'inizio ma importante, prima che possa ammorbarvi
ancora!! P.S. Consiglio di leggere le storie di Lilith
Bathory a chi piacciono le SasoDei!
Capitolo
decimo: Essere Forti Per Qualcuno
Ricordi
-Chissà
dove si è nascosto il mio fratellino...-
Itachi
cercava Sasuke tra le aiuole, mentre quello cercava di non ridere per
non essere scoperto.
-Eccoti!-
Il fratello più grande saltò sul più
piccolo e cominciarono a
rotolarsi nell'erba, sporcandosi tutti di verde e marrone.
-Che
sta succedendo? Oh, Kami! Abbiamo degli animaletti nel nostro
giardino!-
Mikoto
era entrata nel cortiletto recintato e sorrideva guardando i suoi
figli divertirsi così tanto.
-Non
siamo degli animaletti!! Siamo Itachi e Sasuke!- Dissero all'unisono
i due bambini che si erano alzati e avevano messo il broncio alla
mamma per non averli riconosciuti.
Lei
allora si avvicinò e pulì le loro faccine con la
mano.
-Ah,
eccovi finalmente!! Con tutta quella terra che vi ricopriva non
vedevo i vostri bellissimi musetti!-
I
due sorrisero e l'abbracciarono forte, sbilanciandola un poco.
-Ora
vi aspetta un bel bagnetto però!-
Sasuke
giocava con la macchinina, facendola volare o correre sul pelo
dell'acqua della vasca da bagno, schivando di poco i grandi ammassi
schiumosi sulla superficie, come fossero scogli.
-Ma
Sasuke! Stai ancora giocando?-
La
mamma si era affacciata alla porta e guardava con amore il suo
bambino che era arrossito per aver perso la cognizione del tempo,
sapendo però che lei non se ne sarebbe arrabbiata.
-Non
vorrai mica diventare un pesciolino? Ora sciacquati per bene che poi
ti asciugo.-
-Sono
grande per farmi asciugare, mamma!- Si lamentò Sasuke
dall'altezza
dei suoi 5 anni, alzando il visino con gesto di stizza.
Mikoto
rise per quell'espressione adulta sul suo faccino infantile.
Il
moretto sorrise, felice come non mai per aver fatto ridere la sua
mamma. Era così bella, specie quando rideva e sorrideva, che
persino
la giornata si rischiarava.
Sasuke
non amava nessuno come lei e non l'avrebbe scambiata per nessun altra
cosa al mondo.
-Itachi,
voglio che tu rimanga a casa a controllare tuo fratello mentre io
vado all'ospedale da vostra madre.-
-Perchè
non possiamo venire anche noi? La sosterremo, lasciaci venire!-
-No,
la mia non era una richiesta ma un ordine da eseguire, Itachi.-
-Abbiamo
il diritto di vederla! Siamo i suoi figli, non ce lo puoi vietare!-
-La
fareste solamente peggiorare, la sua situazione è critica e
non si
risistemerà solo perchè lo desiderate.-
Itachi
non rispose, arrabbiato con quell'uomo che si ostinava a chiamarli
figli. Avevano il dovere di essere vicino alla loro mamma in un
momento del genere, ma lui non lo capiva, troppo occupato a pensare
ai suoi interessi.
Quindi
si voltò e uscì dalla stanza, furioso con se
stesso per non poter
fare nulla.
Chiusa
la porta si accorse di una presenza sulla soglia che piangeva a
terra, avendo origliato la conversazione.
-Morirà,
non è vero, Itachi?-
Sasuke
tremava come uno stelo troppo fragile in balia della tempesta,
sconvolto da quelle parole dure e crude che non lasciavano speranze.
Il
maggiore lo abbracciò, stringendoselo al petto come un
cucciolo
spaurito e cullandolo come faceva sempre quando lui si svegliava
preda degli incubi.
-Lei
non ci abbandonerà mai, sarà sempre nei nostri
cuori per scaldarli.
Noi però dobbiamo farle forza fin quando non
giungerà il suo
momento. Sarà felice perchè noi lo siamo e avremo
la voglia di
vivere senza mai arrenderci. Sii forte, Sasuke, so che puoi esserlo.-
-Dov'è
il mio pulcino?- Mikoto girò con fatica la testa sul bianco
cuscino
di quella asettica stanza d'ospedale.
Sasuke
si avvicinò al letto, accarezzandole piano il dorso della
mano, con
paura di ferirla. Le lacrime ch'egli aveva versato, avevano lasciato
un segno sulle guance, ormai prive del rossore che spesso le
colorava.
-Sasuke,
mi dispiace tanto di non poterti essere vicino. Se fossi più
forte
non vi abbandonerei. Non restare lì immobile a piangere sul
destino
immutabile perché tu, a differenza di me, non sei un
fallito.*-
-Mamma,
non è vero! Tu non hai fallito in nulla! Siamo noi che siamo
incapaci di salvarti! Sei tu che devi perdonarci...-
Sasuke
chinò la testa, tornando a piangere e maledicendosi per
quello che
stava capitando a tutti loro.
-Tesoro
mio,- Mikoto gli alzò il viso con delicatezza, come quando
era
bambino e si vergognava di farsi vedere ammaccato per una caduta -voi
non potete cambiare un destino già scritto... La mia
malattia non mi
lascia scampo, ma non permetterò che tu soffra al mio
ricordo.-
-Non
potrei mai aver paura di ricordarti...-
La
donna sorrise, sforzandosi per quanto ancora il corpo gli concedeva.
-Sì,
Sasuke. Non potrai farci niente. Se non accetterai la mia scomparsa
allora non potrai mai andare avanti e vivrai in un mondo di funzione
e bugie, di odio e rancore verso un mostro che non puoi distruggere.
Promettimi che sarai coraggioso, che ascolterai tu fratello Itachi e
che cercherai di andare d'accordo con tuo padre.-
La
sua voce era talmente salda che in Sasuke rinacque la speranza e
annuì convinto, pronto già a chiamare il dottore
per avvertirlo del
miglioramento.
La
donna allora si appoggiò sfinita sul morbido cuscino,
chiudendo
lentamente gli occhi mentre la presa delle dita sul volto del figlio
crollava.
Sasuke
la chiamò più volte ma poi corse dal medico,
cercando di fargli
capire cosa era accaduto. Lo chiusero fuori dalla stanza, pronti a
tentare il tutto per tutto per salvare quella vita, ben sapendo che
non c'era nulla da fare, ma senza perdersi d'animo.
Il
moro più piccolo, che ormai aveva 7 anni, strinse forte la
mano ad
Itachi per paura che anche quella del fratello potesse mancare
improvvisamente.
Un'ora
dopo morì Mikoto Uchiha costringendo suo marito Fugaku ad
abbandonare Konoha, trascinando con sè i figli, troppo
prosciugati
dalla tristezza per riuscire a protestare...
Sasuke
ritornò violentemente alla realtà, colpito da un
gelido vento che
minacciava tempesta.
Tornò
con lo sguardo alla tomba della madre, scusandosi per non essere
potuto passare altre volte. Infatti avevano vissuto ad Oto per molto
tempo e, solo ora, erano potuti tornare alla città natale
che tanto
amavano. Fugaku aveva represso il ricordo della moglie, opponendosi
sempre alla richiesta disperata dei ragazzi di tornare a casa,
dicendo che loro erano a casa. Ma finalmente disponevano dei mezzi
per spostarsi, grazie al lavoro part-time sia di Itachi che di
Sasuke, potendo tornare a crescere dove desideravano.
Il
moro accarezzò piano la foto di Mikoto, salutandola con un
piccolo
cenno, ricordandole che sarebbe stato forte, come le aveva promesso.
-Itachi!
Sono a casa!!-
Sasuke
era rientrato di corsa dal cimitero, appena un attimo prima che
scoppiasse a piovere.
Il
moro non ricevette risposta e ciò lo preoccupò
parecchio.
Itachi
di solito lo aspettava con ansia, spiando la strada dalla finestra
come una vecchietta senza nulla da fare.
Sasuke
si fece pensieroso; chissà cosa stava facendo per non
accorgersi di
lui. Camminò quindi fino alla cucina in punta di piedi, dopo
essersi
tolto le scarpe come d'abitudine, e s'affacciò alla
porta. Poi
urlò, facendosi sentire entro un raggio di 20 kilometri.
-WAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHhhhhhhhhhhhhh!!!!!!!!!!!!-
Una
scena spaventosa era apparsa davanti ai suoi occhi: Itachi, vestito
con una traversa piena di cuoricini rossi e teschietti neri, che
versava il tè a quel Teme di Naruto!
E
stava usando pure il servizio buono!
Era
un oltraggio!!
L'Uchiha
minore marciò a passo di carica verso l'Uzumaki.
-TU!!!!!!!!!!-
-Io?-
-TU.....
che cazzo ci fai qui?!?-
-Sasuke!
Non essere così greve dinanzi ad un ospite!-
Itachi
lo picchiò sulle mani con un mestolo, nonostante stesse
facendo una
tisana! (“=.= nd Sasu) (Ti da forse
fastidio? Che c'è?!
Non posso fare il tè con il mestolo?!? *brandisce il
ramaiolo come
fosse una mazza chiodata* nd Itachi) (Ehrm.... Ma no, Aniki!!! Ero
solo un po' perplesso!! nd Sasu) (Ahn.....Ok!^^ nd Itachi)
(FIUUUUU!*si pulisce il sudore dalla fronte* nd Sasu) (*lo fulmina*
Culatone.... nd me)
Sasuke
prese da parte il fratello, mentre il biondo lo fissava incuriosito;
ma non aveva proprio nulla da fare quel Teme che perseguitarlo?!!!
-Si
può sapere cosa stai facendo, Itachi?!- Gli
sussurrò nell'orecchio
Sasuke. -Lo sai che è con lui che litigo sempre!!
Perchè si trova
qui?!??-
-Volevo
comportarmi da padrone di casa e poi si scusato per quel pugno che ti
ha dato Gaara; così si chiama, giusto? Comunque è
stato molto
educato ed è venuto qui per la ricerca che dovete esporre.
Voleva
assicurarsi che non te lo fossi dimenticato.-
Itachi
intanto era tornato da Naruto, tirando fuori dal frigo una splendida
torta con la panna.
Sasuke
si schiaffò una mano sulla faccia. Naruto era venuto a
minacciarlo
perchè terminasse da solo il lavoro!
Si
arrotolò su le maniche, pronto a fare a botte col Teme. Gli
avrebbe dimostrato cosa accadeva quando lo si minacciava! (“-.-
nd tutti) (Ma mi spiegate perchè non posso essere
più forte di
lui?!? nd Sasu) (Destino... nd Neji) (No!! Jashin, idiota! Nd Hidan)
( no comment.. nd me)
-Senti
Naruto, andiamo in camera mia.- Sasuke gli si era avvicinato e lo
stava bruciando con lo sguardo.
Quello
non lo guardò, troppo occupato a trangugiare i resti della
torta.
-Non
posso nemmeno finire il dolce?-
-Te
lo metto per cappello se non ti muovi!!!-
-Sasuke...-
Itachi stava per fargli una ramanzina ma lo bloccò
prima:-Ok!!
Dobbiamo studiare e non abbiamo tempo da perdere, vero Uzumaki?-
Il
biondo annuì. (Mi spieghi
perchè do ragione al Dobe senza
fare tante storie?!? nd Naru) (Perchè sei addolcito dalla
bontà
della torta!!^^ nd me) (...Giusto!^^ nd Naru) (Ma voi siete tutti
fuori... nd Sasu) (Parla quello che alla domanda: “Di che
orientamento sessuale sei?” ti risponde con:”Io
sono un
vendicatore.” T.T nd me) (Quello non c'entra!! nd Sasu)
(Vabbè,
credici Uchiha... nd Naru)
-Bè,
allora è tutta un'altra storia!!! Preparo già da
mangiare per
stasera! Naru-kun, tu rimani a cena, vero?-
La
mascella di Sasuke crollò a terra; CHE COSA?!?
Lui
e Naruto che mangiavano nella stessa stanza (che più
probabilmente
si sarebbero tirati il cibo in faccia) con suo fratello che chiamava
il suo peggio nemico con ridicoli vezzeggiativi? Manco morto!!
-Itachi!!
Sicuramente Naruto sarà occupato e quindi NON
potrà cenare
ASSOLUTAMENTE con noi...-
-A
dir la verità,- disse il biondo interrompendo il Dobe con un
sorriso
sardonico -io non avrei nulla in programma per stasera quindi accetto
volentieri. Sei molto gentile, Itachi.-
-Per
un amico del mio Otouto questo ed altro! Comunque andate a studiare
mentre io inizio qui!-
Sasuke,
sconvolto per quella situazione, lo accompagnò come una
automa in
camera sua dove, poi, ripresosi e avendo controllato di averla chiusa
bene, inveì contro al ragazzo.
-Ma
si può sapere cosa ti passa per quel cervello?!?! Come hai
fatto ad
accettare?!? Ma sei proprio un Teme e aggiungerei Baka stavolta!!!! E
non pensare che non sappia il motivo per cui sei venuto!! Col cavolo
che farò anche la tua parte di ricerca!!! Non sono un mulo
che se
gli dai una carota si accontenta!! -
L'altro
gli rispose subito, dicendo:-Un pomodoro.-
-Cosa?!?-
Il
biondo lo fissò negli occhi, facendo arrossire Sasuke che ne
rimaneva sempre affascinato.
-Al
posto di una carota ti darò un pomodoro per farmi fare il
lavoro; è
o non è il tuo cibo preferito?-
-Sì.....-
E qui Sasuke si chiese come potesse saperlo. -Ma non me ne frega
nulla!! Non mi spacco il culo per un misero pomodoro!-
Naruto
ghignò. -Ne vuoi forse due, Dobe?-
-Ma
certo che sei stronzo, eh?!!-
Il
biondo sorrise freddamente. -Così mi è stato
detto...-
Sasuke
continuò a parlare ma Naruto non gli prestava più
attenzione. Stava
osservando interessato la stanza del compagno, trovandola piccola ma
accogliente.
Era
lunga e sul lato più corto si apriva una porta finestra che
portava
sul balcone. I muri erano blu e, nonostante fossero scuri, non ti
davano un senso di oppressione, piuttosto sembrava il cielo durante
la notte o il mare dove è più fondo.
Sul
muro sopra alla testata del letto, era appesa una foto incorniciata
in ebano scuro.
Naruto
si inginocchiò sul letto per poterla averla di fronte,
mentre il
moro ancora sproloquiava sul comportamento indecente (ed era dir
poco) del biondo.
La
foto ritraeva Sasuke bambino, forse aveva 5 anni o giù di
lì, che
si stringeva ad una donna molto somigliante a lui, affiancata da un
uomo che appoggiava la mano sulla spalla del figlio maggiore, Itachi.
Il
ragazzo si sorprese rivedendo nello sguardo del piccolo Dobe se
stesso; era dolce, un po' emozionato davanti alla macchina
fotografica e un po' scocciato per non poter tenere in braccio il suo
pupazzetto preferito. Naruto ricordava perfettamente il suo: era una
volpina morbida, dal pelo rossiccio e bianco, che gli avevano
regalato i suoi genitori durante una di quelle giornate in cui non
riuscivano a fargli smettere di piangere. Il ricordo gli
provocò una
fitta lancinante alla bocca dello stomaco, facendogli venire
l'istinto del vomito e nello stesso tempo mozzandogli il respiro.
Sasuke
non se ne accorse ma notò il suo turbamento, rivedendosi
nello
sguardo del Teme; quante volte aveva guardato quella foto sperando
che le cose tornassero indietro nel tempo? Desiderando poter cambiare
il passato? Ormai ne aveva perso il conto.
Il
moro allora si sedette vicino al biondo che respirava lentamente e
cominciò a parlare:-In quella foto ci siamo io, Itachi, mio
padre,
Fugaku, e mia madre, Mikoto. Lei è morta 10 anni fa
perchè affetta
da tumore.- Sasuke fece un profondo respiro, chiedendosi
perchè lo
stesse dicendo proprio a lui. Forse perchè sapeva che non
gli
importava realmente e che non l'avrebbe guardato con compassione,
tanto meno avrebbe cercato di consolarlo.
-Lei
era tutto per me, era il sostegno e l'affetto che mio padre non mi ha
mai dato, comparandomi sempre con Itachi, ricordandomi che non ero
come lui. Io pativo molto questa situazione ma mia madre era sempre
pronta a farmi vedere le cose sotto ad un'altra luce, facendomi
capire che lui mi amava, solo che non riusciva a dimostrarmelo.-
Sorrise,
voltandosi a guardare la foto, cercando la forza per continuare.
-Poi
però si è scoperto che era malata; io avevo 5
anni e mezzo. La sua
agonia è durata quasi due anni, rendendo mio padre ancora
più
scontroso di quanto già non fosse e costringendoci a
sorriderle,
mentre era distesa in quel letto d'ospedale, dicendole che tutto
sarebbe andato bene, mentendole.-
Il
moro si girò verso Naruto, trovandolo concentrato e con gli
occhi
chiusi, come se stesse realmente vedendo ciò che gli
raccontava.
-Alla
fine però ci ha lasciato e nemmeno le sue rassicurazioni,
che sempre
mi avevano consolato, ce l'hanno fatta. All'inizio è stato
orribile:
abbiamo lasciato la città, abbandonando tutti i ricordi che
ci
facevano soffrire ma senza renderci conto che ci seguivano e che, fin
quando saremmo vissuti, essi sarebbero rimasti con noi, dentro di
noi. Però non mi sono arreso e ho cominciato a riemergere,
grazie
anche all'aiuto di Itachi e ora ne soffro certo, ma non come allora,
perchè so che lei sarà sempre con me.-
Restarono
per molto tempo in silenzio, persi in pensieri simili seppur diversi.
Poi
Naruto ritrovò la voce che era scomparsa durante il racconto
di
Sasuke.
-E'
per questo che prima hai pianto?-
Il
moro lo guardò interrogativo.
-Quando
sei tornato avevi le guance segnate dalle lacrime, come adesso.-
Sasuke
si rese conto di aver cominciato a piangere, cercando inutilmente di
smettere.
Naruto
allora sbuffò, alzandosi improvvisamente in piedi e
tirandogli un
pacchetto di fazzoletti addosso.
-Fai
pena; asciugati quelle lacrime che ti rendono ancora più
Dobe!-
-Piangere
è umano, Teme!-
-Non
per me, è solo il modo più patetico per far
sì che gli altri si
accorgano di te e che si preoccupino, falsamente, dei tuoi
sentimenti.-
Il
moro si soffiò il naso e gli rispose:-Forse hai ragione ma
se non ti
conoscessi abbastanza direi che tu si stai VERAMENTE preoccupando per
me.-
-Sono
un bravo attore.-
-Su
questo non ho dubbi...- Sussurrò l'altro per poi
aggiungere:-Senti,
capisco che tu voglia rovinarmi la vita ma potresti andartene a casa
subito? Mi inventerò qualche scusa plausibile per mio
fratello.-
Il
biondo ci pensò su e poi sogghignò.
-Così mi dovresti tre
favori... Guarda che tengo il conto e poi me li vengo a riscuotere.-
Il
moretto sospirò. -E sia! Basta che te ne vai!-
Naruto
annuì e si fece accompagnare alla porta, evitando la cucina
in pieno
fermento.
Quindi
si mise le scarpe e uscì senza ombrello visto che non
pioveva più.
Sasuke
però lo trattenne, senza riuscire a guardarlo negli occhi
per ciò
che stava per chiedergli.
-Ti
dispiacerebbe non raccontare ciò che ti ho detto su mia
madre?
Itachi è molto sensibile sotto quest'aspetto....-
-Per
non parlare di te.-
Sasuke
non disse niente, sperando che Naruto capisse la sua situazione.
Il
biondo sospirò, borbottando qualcosa a bassa voce ma poi
rispose:-Sono proprio un santo oggi, sei fortunato, Dobe.-
-Ringrazierò
la mia buona stella,- e poi aggiunse, rivolto al ragazzo che
già si
allontanava -e stasera pregherò il Signore
affinchè ti renda meno
Teme!-
Naruto
rise (O_o!! nd me) ed
esclamò:-Un miracolo al giorno, Dobe! Dio ha altre cose da
fare che
rendermi più umano!-
*frase
tratta da Naruto
Spero
di non aver ferito nessuno attraverso i ricordi di Sasuke bambino...
Il
mio intento è di rendere più verosimile possibile
questa storia e
quindi mi scuso con tutti quelli che la leggeranno e che ricorderanno
brutti episodi.
Ma,
come ho già detto attraverso lo stesso personaggio, bisogna
andare
avanti e non dimenticare le persone che abbiamo amato o che ci sono
state semplicemente vicine, perchè sarebbe rendere le loro
esistenze
vane...
Volevo
dire solo questo,
Lorelei95(alias
Chiara)
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Capitolo 11 *** Sasure Ed Il Principe Mascherato (prima parte) ***
Waaaaaaaaaaaaaaa!!!!
Finalmente è arrivato il momento, gente!!!! Sono
così felice di
poter scrivere questo capitolo!!! E' stato quello che ha dato origine
a tutta la ff!!! Mi commuove questa cosa...ç_ç
Avrò la mia
definitiva vendetta sul Dobe!!!!! Vi torna in mente qualcosa se dico
“scommessa”? Ma Sasuke non aveva una scommessa
aperta, che poi ha
perso, coi suoi amici? Muahahah!!! E' giunto il momento di pagare per
il nostro Uchiha!! Chissà se il carnevale aiuterà
o peggiorerà la
situazione... Mah! Chi lo sa!!!! (Noi
lo sappiamo!!!! nd Sai & Kiba) (Zitti!!!! Sasu e i lettori
no!!!
nd me) (*cerca di sgattaiolare fuori dalla stanza di soppiatto* nd
Sasu) (Preso!!!! *aggancia per la collottola il moretto* nd Naru)
(Bravo Naru!!! Prometto che ti farò divertire nel prox
capitolo!! nd
me) (NEL PROX?!? nd Naru)
Ebbene sì! Questo capitolo sarà diviso in due!!!
Non amo molto
questo genere di cose ma mi diventava troppo lungo altrimenti!! Ora
andate a leggere che sarete sicuramente curiosi!!!! Fatemi sapere se
vi sono piaciute le descrizioni(e l'immagine in fondo alla pagina) di
Sasu e del principe mascherato visto che la mia cara amica Giulia me
le ha praticamente scritte!!! L'ho pregata un pochino!!!XP Alla
prox!!!
Capitolo
undicesimo: Sasure Ed Il Principe Mascherato (prima parte)
-Oh,
Sasu! Ti giuro, sto soffrendo per te!!-
-Tu
stai soffrendo?!?! Non sei tu quello a cui stanno facendo la
ceretta!!!!!-
Sasuke
si dimenava come impazzito, tentando di far cedere i nodi che lo
tenevano legato alla testata del letto.
Probabilmente
non avrebbe fatto entrare Kiba e Sai in casa sua se si fosse accorto
del loro ghigno diabolico, ma ormai era troppo tardi.
Infatti
era già mezza denudato e depilato; Sai non aveva voluto
perdere
tempo e con degli strappi decisi aveva tolto con la carta la cera
calda dalle gambe pelose del Dobe. (A
me andavano benissimo così!!ç_ç nd
Sasu)
Sasuke
aveva urlato come un dannato ma Itachi era uscito con la sua
fidanzata e non poteva salvarlo. Più nessuno poteva.
-Sasuke!
Stai fermo che adesso ti devo fare l'inguine....-
Sai
cercava di calare i boxer al moro che però scalciava mentre
Kiba
non voleva interferire nella faccenda; sarebbe andato contro i suoi
principi di migliore amico se avesse aiutato Sai.
-ASPETTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!-
Sasuke
aveva gridato con tutta l'aria che aveva in corpo, bloccando
momentaneamente il suo crudele aguzzino.
-Mi
depilerò l'inguine ma da SOLO e con un RASOIO!!!-
Sai
sbuffò, accontentandolo con un sorriso ben poco rassicurante.
-Tanto
non puoi sfuggirci! Hai perso la scommessa e pagherai!!-
L'Uchiha
sospirò sconsolato, fulminando con o sguardo Kiba che,
resosi conto
degli occhi furiosi puntati su di lui, chiese innocentemente:-Che
c'è, Sas'ke-kun?-
-Come
“che c'è”?!?!??? Sto patendo le pene
dell'inferno e tu non hai
pietà nemmeno del tuo migliore amico!!!!!!! Ti prego, tutto
ma non
questo!-
Il
castano scosse la testa e sogghignò.
Sasuke
alla fine potè alzarsi e si diresse in bagno, sotto il
controllo
attento dei due ragazzi.
Chiusosi
dentro sentì Kiba dirgli:-Mi raccomando Sasuke, fai in
fretta che le
mie sorelle ti aspettano per farti unghie, capelli e trucco!!!-
Il
moro diede una testata contro alla porta; magari un trauma cranico
l'avrebbe salvato da quella situazione! Ma come aveva potuto
accettare una così stupida scommessa?!? Ah sì....
Voleva
distruggere a basket il Teme...
Sasuke
ringhiò rabbioso, aprendo l'acqua della doccia e
buttandocisi sotto.
Se
avesse saputo che il pegno della scommessa era vestirsi DA DONNA non
avrebbe mai accettato! E ora doveva anche presentarsi alla festa
annuale carnevalesca del liceo di Konoha conciato in quel modo....
Ma
chi gliel'aveva fatto fare?!?????!!!!!
***_____*** ***_____*** ***_____***
Seduto
sulla poltrona, si scrutava nello specchio con sguardo soddisfatto.
Aveva
fatto un lavoro impeccabile, rendendosi irriconoscibile. Persino gli
occhi erano cambiati.
Dei
passi gli giunsero all'orecchio e si voltò di profilo,
notando una
figura scura appoggiarsi allo stipite della porta.
-Allora,-
gli disse- sei pronto? E' ora di andare.-
Lui
annuì e si posò la maschera sul volto con
diabolica grazia mentre
l'altro lo ammirava.
-Posso
dirti che sei tremendamente erotico? Se non fossi già
felicemente
occupato ti sbaverei dietro...-
Il
ragazzo mascherato ghignò, sussurrando provocante:-Speriamo
che il
tuo fidanzatino non ti tradisca con me, allora.-
Quello
scoppiò a ridere, ripercorrendo il corridoio buio.
***_____*** ***_____*** ***_____***
Avrebbe
voluto sotterrarsi vivo piuttosto che essere lì!
In
quelle condizioni poi!!
La
sua dignità era definitivamente andata a farsi fottere!!!
-Ehi!-
Kiba lo chiamò bisbigliando. -Ti stanno fissando tutti!-
-Non
è una bella cosa!- Disse Sasuke tra i denti.
-Ma
Sasure sei bellissima!!- Esclamò Sai.
Effettivamente
il semplice sguardo del Dobe ora era reso magnifico da un grigio
opaco che gli contornava gli occhi segnati da un leggero strato di
matita nera. Sotto l'arcata sopraccigliare la pelle era stata resa di
un bianco perlaceo che si univa al grigio delle palpebre. Morbidi
ciuffi corvini elegantemente arricciati in splendidi boccoli gli
sfioravano il volto pallido sul quale risaltavano le labbra di un
rosso pieno e brillante, mentre il resto dei capelli era tenuto in
alto da un perfetto chignon. Il collo era avvolto da una sottile
striscia di raso nero dal quale pendeva una pietra scarlatta.
Le
spalle erano lasciate scoperte dal lungo vestito rosso che indossava,
culminante con le maniche lunghe che scendevano morbide fino a
coprirgli le dita, decorate da un semplice french bianco.
L'abito
si stringeva leggermente in vita, per scendere poi morbido fino ai
piedi, avvolti in stivali neri con tacco alto che arrivavano sino
alle ginocchia. Sulla coscia destra si apriva uno spacco profondo che
mostrava la giarrettiera in pizzo nero posta sopra le calze nere a
rete. La mano del moro scivolava spesso sulla stoffa, cercando di
coprirsi inutilmente con gesti nervosi.
-Sasure!!!!
Stai ferma con quella mano o te la mozzo! Lo spacco è
provocante
perchè mostra tutta la tua beltà,
perciò finiscila di coprirti!!-
-Se
fossero le TUE beltà non lo diresti!!-
Arrivarono
quindi al portone, dopo un interminabile scalinata che aveva
distrutto i piedi del moro. (Ma
come
fate voi donne?!? nd Sasu) (Per gli uomini facciamo molte cose
stupide... E i tacchi sono compresi...”-.- nd me)
Kiba
e Sai, prima di lasciarlo solo, gli dissero:-Non dimenticarti di
sculettare!!- e -Ricordati di contraffare la voce! Non vorrai farti
riconoscere?!-
Sasuke
borbottò irato, pronto a varcare le porte dell'inferno.
Entrando
nel salone rimase abbagliato dalle maschere e dalle risate che ivi
albergavano, rese ancora più meravigliose dai lampadari
pendenti che
donavano loro una luce divina.
Ai
lati, posizionati intorno alla pista da ballo, vi erano dei tavolini
imbanditi ricolmi di stuzzichini e bibite, analcoliche ma,
soprattutto, non.
La
musica era forte e invitante ma non impediva le semplici
conversazioni, arricchendole con il loro sottofondo.
“Che
sfarzo...Ora capisco perchè sono tutti così
tirati a lucido”,
pensò Sasuke.
Infatti
tutte le maschere e i travestimenti erano splendidi ed apparivano
costosi, ma anche chi era semplicemente truccato come Kiba attirava
l'attenzione. La sua coda e le sue orecchie pelose da lupo lo
rendevano puccioso e allo stesso tempo selvaggio.
Sai
invece era vestito come uno sceicco arabo: la matita nera allungava i
suoi occhi mentre il corpo magro provocava erotismo coperto solamente
da una maglia in velo trasparente e dalle brache che si allacciavano
alte in vita.
Sasuke
scorse Ino che abbracciava di slancio l'Inuzuka; questa era vestita
da angioletto, con delle delicate ali bianche ad adornarle la
schiena.
Il
moro allora fece alcuni passi dentro alla sala, intimidito, attirando
tutti gli occhi su di sé. Sapeva di non essere riconoscibile
ma si
sentiva comunque in soggezione per gli sguardi languidi a cui era
sottoposto.
-Sono
sinceramente sorpreso e ce ne vuole visto come sono annoiato.-
L'Uchiha
si voltò e vide Shikamaru, con i soliti abiti addosso.
-Perchè
non sei mascherato?-
-E'
una tale scocciatura.... Sono venuto solo perchè l'avevo
promesso a
Temari.-
-E
dov'è?-
Il
castano gli indicò un punto tra i ballerini.
La
giovane era lì in mezzo, attorniata dai suoi amici,
agghindata come
una geisha.
I
capelli biondi erano totalmente raccolti, senza un capello fuori
posto, mentre il volto era reso pallido dalla cipria. Sembravano
un'apparizione celeste, decorata in turchese, fucsia e rosso. Gessata
camminava nel suo kimono austera, chinando poi il capo per salutare
Sasuke.
-E'
un piacere conoscervi,- gli disse -signorina. Il mio nome è
Temari
Sabaku e il vostro? Non mi pare d'avervi mai scorta nella nostra
umile scuola.-
Sasuke
rimase un attimo interdetto per il suo comportamento da perfetta
attrice ma poi le rispose, alzando la voce di un tono. -Il mio nome
è
Sasure Hayashi e sono una nuova studente.-
-E'
un onore. Ora scusate se non rimango a farvi compagnia ma devo
porgere i miei ossequi ad altri conoscenti, arrivederci.-
-Arrivederci.-
Temari
trascinò via Shikamaru, probabilmente preda di un attacco di
gelosia, che lui attenuò con un bacio.
Il
moro fece un profondo respiro, percependo già la pesantezza
di
quella serata, obbligato a rimanere lì in quei panni contro
la sua
volontà.
Andò
quindi verso i tavolini e si attaccò ad una birra, finendola
in un
sorso. Poi ruttò e si pulì bellamente con la
manica. (Che
classe, Uchiha... Non finisci mai di stupirmi..”-.- nd me)
-E'
strano vedere una bella ragazza bere con una tale foga una bottiglia
di birra!!-
Sasuke
sobbalzò, rendendosi conto di essere fissato da Choji,
travestito da
capocuoco con l'alto capello bianco caratteristico sulla testa.
-Ehrm....-
L'Uchiha fece una risatina nervosa. -E' una mia incurabile pecca! Mi
dicono spesso che perdo la mia femminilità quando bevo un
alcolico,
ma ritengo che se ne perda tutto il gusto. E poi non pensavo di
essere guardata...-
-Sei
sulla bocca di tutti; nessuno riuscirebbe a resistere a tale
magnificenza. Neppure uno come me!!-
A
quella frase Sasuke dovette frenare un attacco di vomito. Choji gli
stava facendo la corte!!!
-Ah....Non
me ne ero resa conto.... E cosa dite di me?-
-Ci
stiamo tutti chiedendo se sei fidanzata o se sei libera...-
Altro
attacco di vomito. Cercò di fare un sorrisetto tirato,
balbettando
infine:-Ecco, veramente sto aspettando una persona....-
Il
ragazzo ci restò male e rispose mesto:-Ho capito. Allora ti
lascio
sola che non vorrei ingelosire il tuo compagno...-
Detto
ciò si allontanò, permettendo a Sasuke di
rilassarsi e riprendersi
dal disgusto.
Lui
stava realmente cercando qualcuno; si girava attorno tentando di
scorgere il Teme ma, fino a quel momento, la sua ricerca era stata
vana.
All'improvviso
la sua attenzione fu attirata da un piccolo gruppo di ragazzi,
nascosti in ombra rispetto alle luci forti del centro salone.
Uno
era vestito come la morte: aveva i capelli corti mori in contrasto
con il viso reso bianco e mortale dal cerone. Solo le labbra erano
dipinte in scuro mentre gli occhi ne erano contornati a ricordare
le cavità oculari.
L'altro
aveva lunghi capelli, raccolti da un fiocco basso, abbigliato con un
costume tipici dell'ottocento, pieno di fronzoli e jabot.
Poi,
tra loro due, c'era un giovane appoggiato al muro, con le braccia
incrociate.
Sasuke
era incuriosito dal quel ragazzo ma non potè avvicinarsi che
Sakura,
impazzita, gli passò davanti correndo, facendo muovere la
minigonna
del suo completo da ragazza pon pon, allupando maggiormente Rock-lee
che la inseguiva cercando di non inciampare su se stesso per colpa
del ridicolo costume da mascotte che indossava. (Credo
di provare un forte senso di pietà nei tuoi
confronti...”-.-
*scuote la testa senza speranza guardando Rock-lee* nd me)
Il
moro cercò con gli occhi i tre ragazzi ma erano spariti,
come non
fossero mai esistiti.
Sasuke
scosse la testa a quell'idea sciocca: non era ancora così
ubriaco da
vedere i fantasmi!
Poi
si sentì chiamare col suo falso nome
(Grazie al cielo! Chi sopporterebbe tale umiliazione?!? nd Sasu) da
Sai e gli andò incontro, anche se un po' traballante su quei
trampoli di scarpe.
-Sai!
Che succede?-
-Sasure!!
Mi devi aiutare! Non riesco a trovare Gaara!-
-E
a me che me ne frega?!?!!-
Sai
sbuffò, tirandoselo a presso per un braccio.
-Mi
servi! Due occhi in più fanno sempre comodo!-
-Ma
sarà con Neji e Naruto!!-
Quello
si fermò, girando la testa in mille direzioni e poi lo
fissò
biecamente.
-Mi
pare ovvio che sia con loro due!! Ma tu li hai forse visti?!?-
Sasuke
rimase in silenzio, scuotendo in segno di diniego il capo.
-Ecco!!!
Trovameli e ti lascio in pace!!! Non sentirai più parlare di
me per
tutta la serata!-
-E
se magari non sono venuti?- Disse l'Uchiha dubbioso.
-Ma
allora sei veramente dobe!! Non si perdono una festa nemmeno a
pagarli!! Se poi Naruto sapesse quanto sei fascinosa stasera avrebbe
un motivo in più per esserci!-
Sasuke
arrossì di collera, cercando di trattenersi dall'insultare
come uno
scaricatore di porto: non sarebbe stata buon educazione da parte di
una donzella!
Poi
però disse:-Saranno sicuramente travestiti e
perciò saranno
totalmente diversi dal solito.-
Sai
si bloccò e sorrise, baciandolo sulla guancia con trasposto.
-Ma
sei una genia! Mi ero dimenticato di questa cosa! Sono stato
così
scemo! Dai, vieni!-
Il
ragazzo strattonò Sasuke con forza, costringendolo quasi a
correre
(I
miei poveri piedi!!ç_ç nd Sasu) (Domani non li
chiamerai più
così.. nd me) ma,
sfortunatamente, un lembo di stoffa dello spacco gli scivolò
sotto
al piede.
Il
moro era già pronto all'impatto che avrebbe deformato il suo
bel
nasino
(Come se la tira!! nd me) ma
quello non avvenne. Qualcuno l'aveva miracolosamente preso al volo.
La
prima cosa che vide fu una camicia rossa stretta al torace da un
gilet nero ricamato in oro, che esaltava il fisico prestante del suo
salvatore.
Sasuke,
con il cuore che batteva a mille, sollevò lo sguardo
lentamente.
Due
labbra di rosso cupo spiccavano sul volto pallido come una rosa rossa
nella gelida neve. Dello stesso colore erano gli occhi, anche se uno
era gettato in ombra dalla maschera che gli copriva il lato destro
del volto.
I
capelli erano divisi in due colori: nel lato dove terminava la
maschera i ciuffi erano tinti di un argento brillante, mentre l'altra
metà era di una particolare sfumatura di viola.
I
pantaloni neri gli fasciavano le gambe toniche che terminavano in
anfibi dai lacci dorati.
Sasuke
si scostò un poco, senza riuscire a dir nulla.
I
suoi occhi rossi come il fuoco della dannazione eterna gli leggevano
dentro e lo tenevano incatenato, facendolo fremere fin dentro le
interiora.
Quello
gli sorrise, cortese e compiaciuto, piegandosi in un profondo inchino e
baciandogli la mano.
Le
guance del moro si colorirono, piacevolmente sorpreso per
quell'atteggiamento così galante nei suoi confronti,
chinando
lievemente il capo in risposta.
-Sono
incantato di conoscerti, o radioso angelo. Posso conoscere il tuo
nome?-
-Solamente
se mi dirai il tuo.-
-Chiamami
Principe Mascherato, per questa serata.-
-Il
mio nome è Sasure....-
Il
giovane si avvicinò, prendendolo per mano e facendolo
aderire al suo
petto, sussurrandogli poi delicatamente nell'orecchio:-Sasure, balla
con me. Sii la mia dama in questa notte.-
Sasuke
incantato annuì, lasciandosi trasportare dalla sua aura
seducente.
TO
BE CONTINUED.....
MI
DISPIACE DI FARVI ATTENDERE MA IN CAMBIO VI METTO QUESTA MAGNIFICA
CREAZIONE DA PARTE DELLA MIA AMICA GIULIA (CHE ORMAI CONOSCETE TUTTI
XP)!!!!!!!!
|
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Capitolo 12 *** Sasure Ed Il Principe Mascherato (seconda parte) ***
*Saltella
in giro esagitata* Ho avuto 12 recensioni!!!!!!!!!! Yeeeeeeeee!!!! Il
mio orgoglio raggiunge l'apice!!!! Grazie a tutti voi che avete
recensito, ma anche a coloro che leggono o mettono la storia tra le
seguite, preferite e ricordate perchè i numeri li vedo e non
sono mica pochi!!!!! Comunque eccomi qua con la seconda parte del
capitolo!! Spero vi piaccia e spero anche che il Principe Mascherato,
alla fine, non rimanga poi così mascherato per noi!
Perchè Sasuke continuerà a non sapere chi sia ma
dopo lo vedrete!!XD Sbaglio o vedo un bacio appassionato con il suo
cavaliere?!?!O_o Che porcellini!! Sono sicura che mi state odiando
perchè faccio spoiler per cui correte a leggere! Che
aspettate!!
Capitolo
dodici: Sasure Ed Il Principe Mascherato (seconda parte)
Gli
occhi di tutti erano volti verso la coppia che danzava appassionata al
centro della pista da ballo.
Nessuno
aveva osato disturbarli quando aveva preso elegantemente posizione fra
tutti gli altri.
Il
ragazzo mascherato aveva attirato Sasuke nel suo abbraccio solido,
posizionandogli delicatamente una mano sul fianco e l'altra l'aveva
legata alla sua, come se ci fosse un drappo rosso ad unirli.
Il
moro si sentiva leggiadro, sospinto nei movimenti artistici in cui il
suo partner lo conduceva.
Lo
seguiva con grazia, non facendogli provare ansia o vergogna.
Più
volte però era arrossito, sentendosi scandagliare dagli
occhi rossi dell'altro.
Si
sentiva bollente, come se il fuoco della passione covato nel Principe
passasse per contatto in lui, provocandogli un'adrenalina irrefrenabile.
Eseguirono
un tango eccitante, culminante con un caschè(scusate ma non so
scriverlo.. nd me) (Ignorante! Nd Sasu) (>.< come ti
permetti?!? nd me)
di Sasuke, aggrappato saldamente alle spalle forti dell'altro.
Si
sorrisero maliziosi, coinvolti più di quanto potessero
pensare nel groviglio delle loro emozioni potenti.
Alla
fine un applauso li riscosse e si allontanarono verso la terrazza.
Usciti,
l'Uchiha sospirò e lasciò vagare gli occhi sul
verdeggiante prato, reso oscuro dal cielo notturno.
La
volte stellata però illuminava flebilmente il mondo steso ai
suoi piedi, come se un colpo di vento potesse spegnere lo stoppino
della candele, facendo crollare tutto nel buio.
In
quel momento una brezza malevola si insinuò nell'abito di
Sasuke, correndo rapidamente sulla pelle candida e facendola tremare.
-Hai
freddo?- La voce limpida del Principe lo colse di sorpresa, essendosi
quasi dimenticato della sua presenza.
-No,
non ti preoccupare.-
Ma
quello non lo ascoltò e lo abbracciò da dietro,
appoggiando le sue mani calde sul suo ventre, facendolo tendere per
l'agitazione.
Sasuke
sussultò, spingendosi involontariamente verso quel petto
ampio e accogliente, alzando la testa e assaporando il fresco profumo
del collo marmoreo dell'altro.
-Sei
gelida,- gli sussurrò il Principe- non sei brava a mentire,
Sasure.-
-Forse
sei solo tu troppo bravo a riconoscere la realtà.-
-Ne
dubito...-
Passò
un istante in cui entrami si persero nei loro pensieri, poi il moro
parlò:-E così non vuoi dirmi il tuo nome...-
Lo
sconosciuto sorrise, poggiando il mento sulla sua spalla e rispondendo
con naturalezza:-Non c'è niente che possa raccontarti il mio
nome più di me.-
Sasuke
rise per la tracotante conclusione ma anche con un po' di imbarazzo per
quell'assurda vicinanza tra loro.
-Allora
dimmi chi sei, o Principe Mascherato.-
-Vuoi
davvero conoscermi?-
-Sì,
altrimenti non sarei qui.-
Il
giovane esitò ma dopo si scostò dal moro e si
sporse dalla terrazza, poggiando le mani sul cornicione come se si
sentisse instabile.
-Sono
solo un ragazzo ricolmo di mancanze. Sono così pieno di
invidia e di rancore che spesso non mi riconosco nel bambino che ero.
Vorrei poter fuggire da questo mondo che mi intrappola con le sue leggi
e i suoi divieti, negandomi la libertà. Ma, in fondo, so che
sono io stesso a realizzare quella gabbia dorata in cui poi mi
rinchiudo. Ho paura del mio passato e, soprattutto, del mio futuro. Non
sono capace di accettare ciò che ho causato. Porto mille
maschere talmente perfette che ormai nemmeno io riesco a ritrovare
quella reale, fra le altre false. Sono un bugiardo e un violento,
convinto che il mio esistere sia solo il frutto di un odio profondo che
mi ha distrutto la vita. Ho dimenticato cosa sia l'affetto e l'amore,
avendone perso troppo presto il sapore ed ora ne patisco le
conseguenze.-
Sasuke
gli si avvicinò ma non riuscì a cogliere la sua
espressione, nascosta dalla maschera.
Nonostante
ciò aveva percepito il dolore e l'amarezza che quella
confessione gli costava.
Così,
timidamente, gli prese la mano, e con dita gentili e comprensive gliene
accarezzò il dorso.
-Non
serve che tu mi dica cose che ti fanno soffrire. Per accontentare la
mia curiosità basta che ti inventi una storiella qualunque.-
Il
Principe si girò ed incatenò i suoi occhi,
scuotendo la testa in diniego.
-Questa
maschera, per una notte sola, mi permette di parlare apertamente di me
stesso, come avrei fatto una volta e di credere di non essere mai
cambiato. Perciò non fermarmi ora che sono quello che vorrei
essere, perchè questo giorno a breve finirà.-
-Allora
non smettere...-
Il
ragazzo quindi continuò a raccontargli di lui, dei suoi
sogni, dei suoi tanti desideri, sempre con la delicatezza di una fiaba.
Troppo
presto la sua storia finì e fu il turno delle domande.
-E
tu? Hai qualche desiderio irrealizzabile?-
-Se
te lo dico lo farai avverare?- Chiese Sasuke con scherno, senza
però voler offendere l'altro.
Il
Principe lo strinse gentilmente e fece coincidere la fronte con quella
del moro, per guardarlo fisso e dirgli:-Per te, arderei il mondo.-
Sasuke
si sorprese per quella risposta, ma non notò tratti di
menzogna nei suoi occhi cremisi.
Allora
sorrise emozionato e parlò a sua volta:-E' troppo facile
bruciare il mondo mentre è molto più difficile
farlo fiorire rigoglioso. Lo faresti per me?-
-Mantengo
sempre una promessa.-
Il
moro cominciò a narrargli di suo fratello, della scuola, del
suo sport preferito e parlò anche di sua madre. Il magone
tornò come al solito potente e distruttivo, ciononostante il
silenzio e l'attenzione del Principe lo facevano sentire meno solo,
come se lui capisse davvero.
Per
un attimo gli tornò in mente la reazione di Naruto e la
paragonò subito con quella del ragazzo che ora lo stava
corteggiando.
Il
Principe era come lui, presente e lontano, facendolo sentire ascoltato
ma lasciandogli anche la solitudine di cui aveva bisogno.
Che
il Principe fosse Naruto?!?!????
Effettivamente
il corpo era molto simile, certo era truccato e gli occhi erano diversi
ma non sarebbe poi stato tanto strano.
Il
moro poi ridacchiò per la sua riflessione impossibile; il
Teme, essendo un Teme, era un bastardo ed un menefreghista, che se la
tirava e voleva essere al centro del mondo.
Cinico,
falso, stronzo ed irrimediabilmente sexy.
Vabbè,
forse l'ultimo aggettivo poteva anche evitarlo ma restava il fatto che
la stronzaggine fosse molto ma molto superiore alla
sensualità.
La
sua risata incuriosì il Principe che gli chiese:-Cosa
c'è che ti diverte? Sono forse io?-
-No,
stavo semplicemente riflettendo su chi tu possa essere e per un attimo
avevo creduto che fossi Naruto Uzumaki.-
-Gli
assomiglio?-
Il
moro rimase scioccato. -Non lo conosci?!?-
-Dovrei?-
Il ragazzo sembrava decisamente divertito.
-Bè,
quando sono arrivata qui me l'hanno subito menzionato...-
-Deve
essere un tipo molto fortunato se può godere del tuo
interesse.-
Sasuke
scoppiò a ridere, sarcastico stavolta.
-Non
mi interessa in quel modo! Figuriamoci!-
L'altro
sorrise mentre un sopracciglio si piegava per dargli un'espressione
dubbiosa.
-Ti
dispiace se non ti credo?-
-A
me non piace! Fine della questione!-
Sasuke
mise il broncio ed incrociò le braccia, voltandogli le
spalle e fissando il paesaggio.
Il
Principe disse:-Non volevo farti arrabbiarti ma lo vedo sul tuo volto
che non è quello che realmente provi per questo fantomatico
Naruto.-
Il
moro non parlò, anzi si strinse maggiormente nelle spalle.
-Io
credo,- sussurrò, come fosse un segreto solo fra loro due
-che questo Naruto ti intrighi. Magari i suoi atteggiamenti ti
catturano più di quanto tu voglia, sebbene siano crudeli e
spiacevoli, e che alla fine pensi a lui, non accettandolo. Cerchi di
restargli distante eppure finisce sempre che, in qualche strano modo,
vi ritroviate insieme.-
L'Uchiha
sbuffò, rispondendogli tagliente:-E se anche fosse?! Per lui
è importante essere sulla bocca di tutti, non nei miei
pensieri! A lui importa essere il bello e impossibile, dannato e
rifiutato dal paradiso! Vuole che tutti gli stiano intorno ma poi non
sa conviverci! Non è altro che un sociopatico!-
-Potrebbe
anche darsi.... Ma se invece avesse paura?-
Sasuke
allora si voltò e lo guardò; che intendeva dire?
-Di
cosa dovrebbe avere paura?-
Il
Principe non rispose e il suo sguardo si perse.
-Di
cosa dovrebbe aver paura?- Ripetè il moro.
-Di
se stesso, degli altri, dei sentimenti... Ci sono tante cose di cui
aver paura.-
-Sì,
ma io non ho alcun diritto di entrare nella sua vita e di aiutarlo se
non è lui a chiedermelo. Deve essere lui a fare il primo
passo, io posso solo cercare di sopportarlo, per quanto sia arduo...-
L'altro
sembrò in difficoltà, come se delle parole
premessero per uscire ma lui non avesse la forza per pronunciarle.
-Dagli
tempo.... Sono sicuro che non si tirerà indietro e
sarà presente al momento giusto...-
Il
moro annuì poco convinto e sospirò; ora che aveva
trovato un ragazzo carino quel Teme si doveva mettere in mezzo anche
non lì?!? No, questo non l'avrebbe permesso!!!
L'avevano
depilato, l'avevano truccato, l'avevano vestito da donna, l'avevano
costretto a mettersi i tacchi ma non si sarebbe rovinato la serata per
Naruto!! Che si fottesse!! Sicuramente sarebbe stato accontentato!
Sasuke
gli si avvicinò, tentandolo, accarezzandogli la guancia
libera dalla maschera e sorridendogli.
-Lasciamo
perdere lui e tutto ciò che ne consegue. Ci siamo solo io e
te stanotte, no? Divertiamoci...-
Il
Principe fece un sorriso tirato, fissandolo con desolazione.
-Penserai
a lui mentre starò con te?-
-No,
se sarai così bravo da farmelo scordare....-
Quello
ghignò e gli rispose sulle labbra, senza che i loro occhi si
allontanassero:-Oh, in questo sono particolarmente bravo....-
Finito
di parlare l'attirò a sé con forza e si baciarono.
All'inizio
era un bacio morbido e delicato, ma entrambi volevano di
più, volevano gustarsi la vita che gli era stata concessa.
La
cosa si fece più matura quando il ragazzo chiese l'accesso
alle labbra del moro con la lingua calda e ruvida, senza dover
attendere molto la sua reazione.
Sasuke
gli strinse le braccia al collo mentre lottava con il muscolo divino di
quello sconosciuto, sospirando quando gli graffiava il labbro con i
denti.
Gli
scompigliò i capelli, aderendogli possessivamente al corpo;
questo fece ridacchiare il Principe e, per punizione, Sasuke si
allontanò contrariato per poi tornare subito alla carica,
avendolo già perdonato.
Il
Principe allora gli accarezzò i fianchi, continuando con la
coscia destra che Sasuke gli aveva avvolto attorno al fianco; la sua
mano era ferma e precisa mentre faceva scorrere con infinita lentezza i
suoi polpastrelli sulla pelle, sganciando con uno schiocco la
giarrettiera.
Fece
scendere un poco la calza, permettendosi di toccare quanta
più carne possibile di quella creaturina invitante.
Sasuke
allora si scostò dall'abbraccio, indietreggiando
giocosamente, catturando il suo Principe col suo sguardo magnetico.
Lui
la seguì e la fece sedere sul cornicione del terrazzo;
Sasuke quindi, per paura di cadere, gli allacciò le gambe
alla vita, con somma delizia dell'altro.
Ripresero
fiato e il Principe gli chiese:-Come sto andando?-
-Passabile...-
-Solo
passabile?- Il Principe era visibilmente oltraggiato.
-Vediamo
cos'altro sai fare...-
Quello
non se lo fece ripetere e si avventò sul collo niveo della
sua preda che a quel trattamento faticava a mantenere un comportamento
pacato.
Sasuke
però sbarrò gli occhi quando si rese conto che,
se avesse tolto la striscia di raso che gli ricopriva il collo, avrebbe
visto il suo pomo d'Adamo e poi avrebbe scoperto che non era una
ragazza.
-Ehi,
aspetta!- La sua voce era più agitata di quanto avesse
voluto.
-Che
c'è? Non va bene?-
-Sì,
cioè va benissimo, solo che sono delicata sul collo e
allora....-
-Meglio
ancora... Ti piacerà di più..-
Il
Principe stava per ricominciare di nuovo il suo operato ma Sasuke lo
respinse nuovamente.
-Si
può sapere cosa mi stai nascondendo?-
Il
moro arrossì e per la vergogna non rispose, ma quello gli
alzò il viso da sotto al mento e lo costrinse a fissarlo
negli occhi.
-Puoi
dirmi ciò che non va e se devo fermarmi, ma devo sapere il
vero motivo.-
Sasuke
si specchiò negli occhi rossi dell'altro, vedendovi piacere,
fastidio e aspettativa.
Decise
di parlare, solo dopo essere sfuggito dalla trappola dei suoi occhi.
-Io.......lo
so che probabilmente avrei dovuto dirtelo ma...... mi hanno costretto e
quindi....-
-Sasure,
parla.-
-Io....non
sono una ragazza....-
Sasuke
chiuse gli occhi per paura di vederlo arrabbiato, invece
sentì solo una risata alta e liberatoria che proveniva da
lui.
Lo
guardò e se la stava sghignazzando alla grande, con grande
collera dell'Uchiha.
-Ti
fa tanto ridere?!?-
Il
Principe si riprese e cercò di placare le risate, dicendogli
poi:-Credevi davvero che non me ne fossi accorto?-
-Cos...?!-
Quello
si avvicinò e gli sibilò all'orecchio:-Ti ho
avuto contro di me per buona parte della serata e, come dire, abbiamo
un amico in comune...-
Sasuke
non capì ma quando il Principe gli premette il cavallo si
rese conto di essersi scoperto molto prima. (Che
figura!!!!!!Ahahahahahh!!! Giuro, non lo dimenticherò
mai!!!Nd me) (Sta. Zitta. Nd Sasu)
-Ecco...io
non so come scusarmi....- Mormorò il moro.
-E
di cosa dovresti scusarti?-
-Bè,
siamo due uomini anche se questi vestiti,- disse indicandosi -non me lo
fanno essere.-
-Io
trovo che ti stiano molto bene invece...-
-Ma?!?-
-Ti
trovo, come dire, eccitante...-
A
quella frase Sasuke volette infossarsi; quello lo trovava eccitante
vestito da donna?!?-
-Non
è che sei un hentai pervertito?- Chiese innocentemente il
moro.
-Non
preoccuparti! Terrò le mani a posto,- rispose il Principe,
trascinandolo nuovamente verso la pista da ballo- sempre se non sarai
te a supplicarmi di farlo...-
-Lo
sapevo che eri hentai!-
Il
ragazzo rise ma Sasuke lo seguì comunque, troppo sconvolto
dalla sua piacevole presenza.
-Eccomi
arrivato, questa è casa mia.-
-Allora
ci si vede, Sasure,-
disse
il Principe sottolineando il nome.
-Lo
sai il mio vero nome! Ripetilo con me! Sa-su-ke!-
-Va
bene, Sasuke...-
Il
ragazzo si era avvicinato per salutarlo con un bacio ma, ad un soffio
dalle sue labbra, Itachi spalancò la porta di colpa,
urlando:-Bentornato Otouto!-
Ovviamente
furono fermati sul più bello e il minore fulminò
il maggiore degli Uchiha, che faceva finta di nulla.
-Ah,
scusate! Continuate pure!!- Dicendo così chiuse la porta ma
entrambi lo videro che li stava già spiando dalla finestra.
-Mi
dispiace per mio fratello...- Borbottò Sasuke.
-Tranquillo,
ho capito che tipo è.-
-Quindi,-
il moro tentennava indeciso -ci dobbiamo salutare?-
-Sempre
che tu non voglia rimanere sulla porta per sempre.-
Sasuke
sospirò, ma annuì e lo baciò a stampo
sulla bocca, accarezzandogli per l'ultima volta la guancia sulla quale
aveva tre minuscoli tagli paralleli, invisibili ad occhio nudo.
Lo
sguardo del Principe si addolcì e lo strinse a
sé, baciandogli i capelli.
Poi
si voltò e ripercorse il vialetto mentre Sasuke gli
domandava:-Non mi dirai il tuo nome, vero?-
Quello
si girò un attimo e gli sorrise.
-Immagino
tu lo sappia meglio di me...-
Così
se ne andò, lasciando solo il moro che si sentiva privato
del suo calore.
|
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Capitolo 13 *** Profumo Di Cannella E Sapore Di Tabacco ***
Ta-dan!!!!
*appare da una nuvoletta di fumo stile ninja* Sono tornata per farvi
leggere questo nuovo capitolo che vedrà come protagonisti
Sai e
Gaara!(Grazie
Kami!! Almeno mi lascerà in pace!!! nd Sasu) (Giuro, non so
come tu
possa permetterti Naruto... Sei solo un pallone gonfiato!!! nd me)
Lasciando
perdere i miei amabili battibecchi con Sasuke, vi spiego un attimo
ciò che andrete a leggere. Questo è uno spiraglio
in cui racconto
dei due ragazzi dopo la festa di Carnevale, l'ho fatto un po'
perchè
me l'aveva chiesto una lettrice, un po' perchè volevo
prendere una
pausa dalla trama che vede come soli protagonisti Naruto e Sasuke(Mi
pare ovvio!!! Io sono il più desiderato! Nd Sasu)
(Se...”-.- nd
me).
Spero di farvi piacere un pochino di più la SaixGaara, che
io
sostengo con fermezza, e di farvi divertire! Auspico di non
deludervi!!! Alla prox!
P.S.
Sareste così gentili da farmi sapere cosa ne pensate di
questa
coppia e di come l'ho resa? Mi basterebbero anche poche parole!
Grazie mille in anticipo! Avrete il resto dopo!XP
Capitolo
tredici: Profumo Di Cannella E Sapore Di Tabacco
Un
ritmico scrosciare rapì Sai dal mondo onirico in cui si
trovava.
Sbadigliò
in maniera plateale, stropicciandosi gli occhi e mettendosi a sedere,
percependo un lieve fastidio al basso ventre.
Gli
occhi si abituarono gradualmente alla luce e si meravigliò
del
disordine sul suo pavimento, infatti i suoi abiti formavano una buffa
scia fino al letto.
Il
freddo mattutino gli pizzicò il petto nudo e si
coprì con la
coperta calda, immergendosi nel cuscino profumato. Aveva un odore
speziato, di cannella e tabacco.
Sai
sbattè le palpebre confuso, riannusando la federa e
rimanendo
basito: primo, lui non fumava e secondo, lui non metteva il profumo.
(Spero
che il deodorante sì, però... nd me)
Era
quindi impossibile che fosse a causa sua ma, ripensandoci, il moro si
ricordò che molti alla festa fumavano e che la sala da ballo
era
satura di aromi particolari.
Un
fitta alla testa lo fece raggomitolare su se stesso ma si
attenuò in
pochi minuti; forse aveva bevuto qualche drink di troppo la sera
prima.
Il
rumore dell'acqua corrente gli tornò alla mente e,
lentamente, si
alzò, dirigendosi verso il bagno comunicante con la sua
camera.
Un
altro fatto lo rese dubbioso: era nudo, come mamma l'aveva fatto.
Come
mai non portava il pigiama.
Va
bene che spesso sudava durante la notte ma era febbraio! Mica faceva
tutto 'sto caldo! Qualcosa non quadrava....
Sai
allora aprì la porta e una coltre di vapore acqueo lo
investì,
facendolo rabbrividire.
Il
moro gelò sul posto, comprendendo finalmente ciò
che non andava:
qualcuno si stava facendo la doccia a casa sua, una parte degli abiti
per terra non gli appartenevano e poi lui era nudo!!!
Quando
la nebbiolina si fu dissolta Sai rimase scioccato da ciò che
i suoi
occhi spalancati vedevano: nella stretta doccia a vetri un ragazzo
gli rivolgeva le spalle, mentre si passava il sapone sul corpo con
una meticolosità maniacale.
Poi
quello girò il volto verso l'altro che potè
notare gli occhi
d'acqua marina del suo fidanzato, Gaara.
Il
rosso ghignò al suo indirizzo e si voltò con
l'intero corpo,
donando al moro la completa panoramica del suo latteo corpo
statuario, ricoperto da goccioline dispettose che si insinuavano in
ogni suo anfratto.
Il
moro aveva la bocca aperta a formare una “O” mentre
gli occhi si
beavano di quello spettacolo divino. Seguì in particolare
una
goccia, nata dai suoi capelli bagnati, che iniziava a correre rapida
sul naso, sulle labbra che, al suo passaggio, si dischiusero, sul
collo, sul petto fino a fermarsi un secondo nell'ombelico ma per
ripartire rapida verso ben altre intimità. (Oh
Kami!! *nosebleed* nd me) (Gia!!!!*O* nd Sai)
Quando
Sai si rese conto di aver fissato il suo …. bè,
non sapeva bene
come definire quel “boa”, per più di un
quarto d'ora, arrossì
violentemente, chiudendosi finalmente la porta alle spalle che aveva
lasciato aperta, per poi appoggiarvisi con nonchalance.
Gaara
sorrise addolcito dall'espressione di vergogna del suo ragazzo, ma
poi decise di approfittare della situazione; adoravo vedere il volto
di sai colorarsi, ma non solo per la vergogna..(Ovviamente
ricordo che Sai è nudo e che Gaara è giusto un
TANTINO allupato...
Io non vorrei essere nei panni di Sai... O forse si!!!*Q* nd me) (E'
mio! Allontana le tue manacce, autrice!! nd Sai) (Sei proprio
egoista! Tzè! Nd me)
Il
rosso cominciò a ridacchiare mentre usciva dalla doccia e si
metteva l'accappatoio, senza stringersi la cintura in vita,
così da
lasciare che l'altro potesse ammirarlo.
Con
passo felino gli si avvicinò e lo bloccò contro
la porta, poggiando una mano sul legno liscio a lato del viso del moro.
-Buongiorno,
piccolino...- Disse Gaara, dopo averlo baciato delicatamente.
Sai
arrossì per quel nomignolo che usava spesso il suo ragazzo
per poi
ricordarsi di una cosa e fulminarlo.
-Si
può sapere cosa ci fai a casa mia? E perchè stavi
usando la mia
doccia?!?-
Il
rosso sorrise sardonico, passando una mano sul petto glabro
dell'altro, rispondendogli con tono basso e sensuale.
-Ho
dovuto, visto quanto è successo stanotte...-
Sai
alzò un sopracciglio.
-Non
mi ricordo cosa sia successo...-
Il
rosso rise ma si rese conto che l'altro era serio, terribilmente
serio.
-Veramente
non ricordi cosa sia accaduto?-
Il
moro annuì.
-Bè,
secondo te cosa abbiamo fatto? Io sono nudo... Tu pure... 2+2 quanto
fa?-
Sai
impallidì (se
questo è possibile”-.- nd me)
e cercò di formulare una frase coerente.
-Non
possiamo averlo fatto!! No, no e NO!!-
-E
cosa allora? Avremmo forse giocato a carte?!-
Gaara
si infervorò, arrabbiandosi per quell'atteggiamento di Sai;
perchè
non poteva accettare l'idea che l'avevano fatto?! Non era stato lui a
forzargli la mano anzi, era stato l'altro ad insistere
perchè
accadesse!!!
Il
moro si accorse dello sguardo irritato e offeso del rosso, mormorando
contrito:-Io non sto dicendo che mi hai obbligato, perchè so
che non
lo faresti anche se a volte esageri.... Sono solo preoccupato e
dispiaciuto di non ricordare nulla, soprattutto perchè sono
sicuro
che in quel momento fossi cosciente...-
Gaara
riflettè un attimo, per poi sospirare:-Ieri mi hai fatto
entrare a
casa e abbiamo discusso, ma alla fine mi hai perdonato e volevi fare
l'amore, anche se eri ubriaco... Io mi sono opposto ma tu mi
supplicavi e hai concluso con “Se lo dimenticherò,
sono certo che
me lo farai ricordare...”-
Sai
abbassò lo sguardo, sorpreso nel pensare di avergli detto
quelle
parole.
Poi
prese coraggio e disse:-Avevo ragione...-
-Cos...-
Il rosso stava per parlare ma venne bloccato dalla bocca affamata
dell'altro, mentre gli si stringeva addosso.
Gaara
fece scorrere con fervore le sue mani forti sul ventre piatto del
compagno, eccitato per quel cambio di programma, prendendolo in
braccio e facendogli legare le gambe alla sua vita.
Sai
sorrise per quella sua risposta fisica, anche se comunque intimidito
da quanto stava per ri-accadere. Osservandolo lo vedeva splendido e
possente, inutile per lui fingere di non voler fare quel passo.
-Allora..
Mi credi, Sai?- Domandò Gaara.
-Certo,
mi fido di te....Se solo tu mi aiuterai a rinfrescare la memoria...-
Mormorò seducente Sai.
-Non
chiedo altro...- Rispose il rosso, terminando definitivamente la
conversazione.
*
INIZIO FLASHBACK*
-Gaara!
Finiscila di mettermi le mani dappertutto!-
-Ma
come vuoi che resista,- rispose al suo orecchio -se tu mi tenti con
un vestitino tanto osè?-
-Ma
che osè e osè!! E' un normalissimo costume di
carnevale!-
-Io
lo trovo tremendamente erotico...-
Sai
lo allontanò, schiaffeggiandogli scherzosamente la mano che
voleva
infilarsi nei suoi pantaloni.
Alla
fine Sai era riuscito a trovarlo: ovviamente, se si fosse premurato
di dirgli di essersi travestito da Morte, probabilmente non ci
avrebbe impiegato tanto!
-Senti,
perchè invece di rimanere qui, non andiamo a casa mia e ce
ne stiamo
un poco da soli?-
Gli
domandò Gaara, stringendolo da dietro con dolcezza ma
possessività.
Sai
però si arrabbiò, stufo del continuo assillare di
Gaara sotto
quell'aspetto.
-Smettila
di chiederlo! Tu pensi solo a quello!- Il moro questa volta si era
voltato e liberato dalla stretta del ragazzo, guardandolo deluso ma
risoluto.
-Sai,
ascoltami...-
-No!
Non voglio più ascoltare le tue motivazioni! Vuoi solo il
mio corpo,
non è vero?!? Dovevo aspettarmelo e ascoltare gli
avvertimenti dei
miei amici!!-
Il
moro scappò, senza lasciargli l'occasione di replicare.
Gaara
quindi inveì a bassa voce, inseguendolo ma perdendolo subito
di
vista tra la folla di maschere e costumi che sembravano deriderlo ad
accusarlo.
Sai
si frizionò le braccia infreddolite.
Era
corso via dalla festa e quel delicato velo che lo ricopriva non lo
proteggeva certamente dalla fredda sera di fine febbraio.
Ad
un tratto, uno spesso mantello nero gli fu posto sulle spalle.
Si
voltò sorpreso e vide Gaara, irrigidendosi mentre il rosso
gli
legava al collo la mantella.
Con
preoccupazione malcelata, il rosso disse:-Capisco che tu sia
arrabbiato con me, ma non vale la pena che, per colpa mia, tu ti
prenda un raffreddore...-
Sai
abbassò lo sguardo, stringendosi la cappa addosso e
ricominciando a
camminare verso la sua abitazione.
-Non
vuoi proprio parlarmi, eh?-
Il
moro decise di non rispondere, sapendo quanto quello lo innervosisse.
Infatti
l0'altro reagì come previsto: sbuffò irritato e
lo seguì, sempre
borbottando fra sé e sé.
Sai
sorrise per quel tratto infantile del suo ragazzo, per poi
intristirsi per il “litigio” in corso.
Non
aveva dimenticato come Gaara cercasse sempre si spingerlo a fare
sesso, anche conoscendo la sua resistenza. Per il rosso sarebbe stato
solo un atto fisico, ma, per lui, no. Sarebbe stato amore. Da tempo
ormai aveva accettato il fatto di provare qualcosa di più di
una
semplice cotta nei suoi confronti. Aveva paura di finire sfruttato, e
di soffrire.
Sai
quindi entrò nel giardino di casa sua, seguito dall'altro,
ed aprì
la porta, invitandolo ad entrare -sempre senza proferir parola- per
ripagarlo di avergli prestato il suo mantello.
Non
avrebbe mai immaginato di dover ringraziare Kami per la mancanza dei
suoi genitori, andati ad una festa, ma lo avrebbe scoperto a breve.
***_____*** ***_____*** ***_____***
Gaara
era stufo di quel silenzio; non sopportava quando l'altro non gli
rispondeva, gli piaceva troppo la sua voce per riuscire a farne a
meno, ma Sai non demordeva.
L'aveva
fatto entrare e gli aveva offerto da bere un thè caldo, al
quale lui
aveva rifiutato, ma sempre utilizzando i gesti e da questo il rosso
capiva che l'altro era molto arrabbiato.
Gaara,
per quanto tentasse di reprimere i suoi istinti, da tempo ormai
sognava di poter prendere quel corpo e farlo suo.
Quante
volte, di notte, lo immaginava col fiatone e con le guance rosse per
il piacere, mentre sospirava il suo nome in un ansimo? Non lo sapeva
più.
Il
rosso sapeva di forzarlo, ma il suo corpo si tradiva e quello non
poteva impedirlo.
Ad
un tratto Sai aprì un'anta della cucina e Gaara ci scorse
una
bottiglia di liquore, che gli fece venire un'idea: Sai non era un
amante delle sfide ma, stando vicino a quei due scemi di Sasuke e
Kiba (Grazie
tante!!! nd Kiba & Sasuke),
ormai anche lui ne era appassionato.
-Sai,-
il moro, sentendosi chiamare dopo una mezz'ora passata in silenzio lo
guardò,- ti andrebbe di fare una scommessa?-
Sai
roteò gli occhi, alzandoli poi al cielo.
-Non
vorrai dirmi che hai paura?!- Lo schernì Gaara, ricevendo
un'occhiata dal moro.
-Senti,
facciamo così, -disse Sabaku, alzandosi e prendendo la
bottiglia che
aveva visto prima nel mobile- se riuscirai a bere in 15 minuti tanti
bicchieri di grappa quanti ne berrò io, allora avrai vinto e
me ne
andrò. Se invece perderai, dovrai sentire ciò che
ho da dirti.-
Sai
rimase in silenzio per decidere ma poi capitolò, rispondendo
velenoso:-Bene, almeno te ne andrai!-
Quello
che però Gaara sapeva molto bene era che sai non amava gli
alcolici,
tanto meno quelli molto forti ma, si sa, non aveva saputo resistere.
Così
partì la scommessa però, come previsto dal rosso,
Sai si arrese
subito, già brillo dopo pochi minuti.
-Ora
mi starai ad ascoltare?-
Sai
lo guardò, almeno si accorse che stava parlando con lui e
annuì
controvoglia.
-Allora
Sai, per me non è facile dirlo, ma non ho altra scelta. Io
ogni
giorno ti bacio, ti accarezzo, ti osservo, ma vorrei di più,
ti
vorrei tutto....- Gaara fece una pausa per essere sicuro che l'altro
stesse attento -Vorrei averti ogni secondo vicino a me
perchè mi
sento bene in tua compagnia. Il mio sentimento è sincero ma
il mio
corpo si tradisce, ma non per questo voglio perderti.-
Sai
lo fissava, con gli occhi lucidi di chi reagisce a quelle parole
perchè le comprende.
-So
quanto tu possa essere spaventato da questo passo e per questo non
voglio costringerti ma voglio che tu sappia quanto questo sia
difficile. Io sono sempre stato un ragazzo viziato, che otteneva
subito ciò che voleva, anche in amore ma, adesso che sono
con te,
sto imparando cose nuove. Ho capito che devo dare se voglio ricevere
e io devo darti sicurezza se voglio averti fra le mie braccia.-
Il
moro chinò gli occhi, per nascondere una lacrima.
-Se
io non sono capace di farti sentire al sicuro, vuol dire che non sono
ancora pronto....- Concluse Gaara, per poi alzarsi e dirigersi verso
la porta.
Sai
allora si riscosse e lo abbracciò da dietro, scoppiando a
piangere e
singhiozzando:-Questo non è vero! Io mi fido di te!! Ma ho
paura!!
Ho paura che tu possa lasciarmi!-
Il
rosso si girò e lo strinse piano, mormorando:-Non lo farei
mai,
nessuno sarebbe così sciocco da lasciarti andare...-
Sai
lo fissò sorpreso da quelle parole, per poi spingerlo in un
bacio
che profumava di cannella e sapeva di tabacco.
Non
aveva più dubbi, non aveva più ripensamenti,
voleva essere
posseduto da Gaara per una notte e per mille altre ancora.
Lo
voleva veramente e non se lo sarebbe lasciato scappare.
*FINE
FLASHBACK*
Il
fine della storia poi, la conosciamo....
|
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Capitolo 14 *** Memorie Crudeli ***
L'aria
è calda, gli uccellini cinguettano e il mio pc si
è svampato! “-.-
ma ditemi se è possibile, gente! Perciò, non
abbiatemi male e
prendetevela con il mio computer per questo lunghissimo ritardo!
Anche questo aggiornamento è stato trascritto e messo in
internet
dalla fidatissima Giulia ed è per questo che si merita un
applauso!
Oltre a sentire i miei sproloqui fa pure questo per me! Che brava!
*scoppia a piangere* Sigh... Comunque faccio sempre
del mio
meglio ed eccovi il nuovo capitolo con il grande ritorno di Naruto e
Sasuke! *ovazione dal pubblico* Ringrazio sempre voi che leggete e
che mi fate sentire importante, sperando di poter rispondere presto
alle vostre tante (spero! XD nd me) recensioni! Un bacio a tutti e
buona lettura!
Capitolo
quattordici: Memorie Crudeli
Si stiracchiò con sonnolenza,
sbadigliando ampiamente.
I piedi nudi si
poggiavano sul freddo
legno delle scale e gli provocavano brividi che si diffondevano dalle
punte delle dita a quelle dei capelli.
Sasuke
frizionò le braccia; odiava
l'aria del mattino, sembrava lo volesse schiaffeggiare.
Con un borbottio
arrivò nell'atrio, ma
spalancò gli occhi inorridito facendo un balzo all'indietro
quando
camminò su qualcuno.
Si rese conto
che Tobi, vestito con un
pigiama blu con zucche e lecca-lecca, dormiva a terra, stringendo
convulsamente Deidara. Quello, sveglio e con occhiaie da paura,
cercava di togliersi dal suo abbraccio troppo affettuoso.
Sasuke nascose
una risata e osservò il
biondo incenerirlo, tornando poi ad agitarsi come un ossesso, ma il
ragazzo con la maschera non lo mollava anzi, se lo stringeva
maggiormente addosso e mormorava nel sonno :-Tobi vuole bene a
Deidara-sempai... zzzzzz... Com'è morbido Deidara-sempai...
zzzzzzz... Tobi è proprio un bravo ragazzo... zzzzz-
Il moro scosse
la testa, chiedendosi
dove sarebbero finiti e s'incamminò verso la cuncina
pregando in un
caffè bollente e senza zucchero.
A poposito di
preghiere, aveva dovuto
aspettare mezz'ora per andare in bagno perché quel fesso di
Hidan
(Ma come osi?!? Piccolo meschino miscredente! Nd Hidan) aveva
eretto un altarino sul lavandino, disegnando con il rossetto di
Deidara (Ma non è vero! Io non mi
trucco!! Nd Deidara)
(Infatti... Lo fa solo nei giorni pari... nd Sasori) (Eh! Lo faccio
solo nei giorni... Ma sei scemo!?! Che mi fai dire Danna?! X'C nd
Deidara) (Io sono la voce della verità... E poi ti vedo
tutte le
mattine... nd Sasori) (*CRI CRI CRI* nd tutti) (Ma cosa avete capito!
Sciocchini! XD nd Diedara) il
simbolo del Dio Jashin allo specchio e recitando a gran voce una
litania continua.
Uscito
dal bagno aveva uno sguardo ebete e soddisfatto, neanche fosse sceso
in terra il suo amato Dio per soddisfarlo fisicamente (D:
nd me) (… Disgustoso... nd Kakuzu)
A
quel pensiero
Sasuke rabbrividì.
Quindi
passò
davanti al salotto e vide Konan e Rei -ormai fidanzata di Itachi-
dormire abbracciate sul divano sopra ai poveri Kakuzu e Pain, loro
però non erano poi così dispiaciuti... (Ma
non in quel senso,
porcellini! Nd me XD)
Infatti
il primo
stava tranquillamente borseggiando le due ignare ragazze,
maledicendole con ben poca grazia per il contenuto troppo leggero dei
loro portafogli, mentre il secondo si lucidava con accuratezza tutti
i piercing, ed erano tanti! (M'immagino Pain che si passa la
pezza
sul naso!! Ahahah! Troppo spassoso! Nd me) (*le lancia uno sguardo
glaciale con i suoi occhi viola* nd Pain) (Allontana i tuoi occhi da
satanasso da me!! nd me) (Che cacasotto... nd Pain)
Sasuke
spiaccicò
una mano sulla faccia, chiedendosi come facesse il fratello ad
attirare tanti imbecilli. (Solo lui? Nd me)
Così
finalmente,
arrivò in cucina e trovò Itachi e Sasori che
parlavano fittamente.
Quando lo scorsero, smisero di confabulare. Itachi lo salutò
con
sguardo preoccupato mentre Sasori ghignava divertito, come se ridesse
ad una battuta che solo lui aveva sentito.
Il
moro minore
inarcò un sopracciglio, chiedendo già alterato
:-Ti faccio ridere,
Akasuna?-
-Nono...
Stavo
guardando quei due imbecilli nel giardinetto... - Disse, indicandogli
la portafinestra a vetri.
Allora
vide Zetsu
che faceva yoga in mutande e Lisame che cercava di catturare qualcosa
nell'acqua del laghetto.
-Mi
spiegate cosa
stanno combinando?- chiese Sasuke con gli occhi fuori dalle orbite,
ormai convinto di avere visto ogni genere di cosa.
-Niente,
otouto!
Semplicemente Zetsu vuole ritrovare il suo legame con la natura e
Kisame spera di pescare qualcosa-
-Nel
nostro
laghetto?- commentò con voce scettica.
-Che
vuoi farci?
Sono un po' particolari!-
“Giusto
un
pochino”, pensò il minore degli Uchiha.
Notò
poi che
Itachi aveva perso il sorriso e gli stava porgendo una tazza di
caffè
fumante molto seriamente.
-C'è
qualcosa che
non va, Itachi?-
Quello
gli indicò
la sedia e Sasuke si sedette, guardandolo dubbioso.
-Dobbiamo
dirti una
cosa importante, Otouto... -
Concluse Sasori, senza nascondere un ghigno compiaciuto.
***_____***
***_____*** ***_____***
-Sveglia nipote! C'è Gaara che ti vuole al cellulare!!-
Naruta aprì gli occhi di scatto, sedendosi rapidamente e
prendendo
il telefono dalle mani dello zio.
-Pronto, Gaara? Che succede?-
-Ho due notizie, una buona, l'altra cattiva. Quale vuoi sentire per
prima?-
Il biondo sbuffò a quel giochetto -La buona.-
-Bene... Una squadra universitaria di basket giocherà contro
una
classe del nostro istituto.-
-Tanto piacere... E allora? La cattiva?-
-La squadra è l'Akatsuki e siamo noi la classe contro cui
giocherà.-
Naruto sbarrò gli occhi irrigidendosi immediatamente.
-Sei sicuro di quello che dici? Mi sembra strano che una squadra di
quell'età voglia battersi con una quarta superiore.-
-Lo so ma, a quanto pare, tutte le quinte non sono a Konoha nel
periodo della partita, sono in gita per una settimana.-
La Volpe si massaggiò il setto nasale, ributtandosi con un
sospiro
sui cuscini del suo letto matrimoniale.
-Fantastico... Ci mancava solo questo. Ma ne sei certo? Non
è una di
quelle balle messe in giro apposta?-
-Me l'ha appena detto adesso Sai, che è stato informato
dall'Uchiha... -
E suo fratello fa parte di Alba, lo so. Ho capito, ottimo lavoro.-
Il biondo stava per chiudere la comunicazione quando il rosso
aggiunse :-Naruto, come farai con Sasori?-
L'altro non attese un attimo per rispondere -Lo distruggerò.-
Buttò giù la linea e fece un sospiro profondo,
riflettendo su ciò
che gli aveva detto Gaara.
Sasori
era uno dei migliori giocatori dell'Akatsuki perché era
rapido,
scattante e violento. Nessuno riusciva a difendere la sua posizione
de lui lo puntava. Naruto sapeva che giocare contro di lui sarebbe
stata una vera e propria guerra ma non gli importava; avrebbero
pareggiato i conti, a costo di spezzargli le ossa.
Quindi notò che Jiraya lo fissava con interesse e
domandò
innervosito :-Che vuoi?-
-Nulla, Naruto. Stavo solo osservando le tue reazioni... - Disse
mentre prendeva la maschera che aveva indossato la sera prima il
biondo.
-Bel costume, il tuo, davvero affascinante... - continuò
Jiraya con
tranquillità -Mi è sembrato di vedere tuo
padre... Lui adorava
tramutarsi in persone diverse, soprattutto a carnevale... -
-Sta zitto!- Gridò Naruto, alzandosi e strappandogli di mano
il
travestimento.
Lo zio non fece caso al suo scatto d'ira, ma riprese a parlare come
se nulla fosse.
-Ieri
sera sei tornato più sereno da quella festa, come se ti
fossi tolto
un peso dallo stomaco. È
forse accaduto qualcosa di bello?- (Sì!
Ha baciato un trans! :D nd Giulia)
Naruto si
sentì vacillare,
scrutato nel profondo da quegli occhi conosciuti.
Si sedette sul letto,
stringendo
con forza l'oggetto nelle sue mani e chiudendo gli occhi, cercando di
placare il battito del cuore.
-Ah, non ne vuoi
parlare?
Capisco... Senti moccioso, potrai fingerti insensibile ma, per i miei
occhi, sei sempre lo stesso. Non importa quanto tu possa nascondere
la tua rabbia ed opprimere il tuo dolore, io sarò sempre
capace di
riconoscere il vero Naruto tra gli altri falsi.-
Il biondo lo
guardò con
sufficienza, cercando di non dare a vedere quanto in realtà
si
sentisse sollevato e ferito da quelle parole.
-E chi ti dice che io
non sia
realmente come mi dimostro?-
Jiraya gli si mise di
fronte e
gli poggiò una mano sulla spalla, guardandolo negli occhi.
-Beh, mi è
bastato vederti
ieri...Non ti interessava apparire, eri tranquillo e in pace con te
stesso, direi quasi felice... I tuoi occhi brillavano e non
nascondevi un sorriso sincero. Dopo tanto tempo, ho visto il tuo
“scudo” abbassato, pronto a dare un'altra occasione
alla gente.-
-È
stato solo un momento d'illusione. Non capiterà mai
più, te
l'assicuro.-
-Seee! Credici! Magari
adesso
spunta pure Babbo Natale e mi dice che sta con la Befana!!-
Esclamò
prendendolo affettuosamente in giro e dirigendosi verso la porta.
-Quando vorrai fare
colazione,
vieni giù. Non ho mica intenzione di farti da cameriere!
Neanche
fossi una bella ragazza!-
-Per questo ringrazio
Dio ogni
giorno!- rispose Naruto ricevendo in cambio un sonoro
“Fanculo”.
Naruto, essendo solo,
sorrise
apertamente per la presenza pimpante di Jiraya in casa; era bello non
essere sempre soli.
Con calma riprese ad
accarezzare
la maschera nera e poi se l'appoggiò sul viso, guardandosi
allo
specchio. Vide entrambe le parti del suo animo; la parte coperta dal
costume era quella che si nascondeva per non essere ferita, mentre il
viso rappresentava il suo sprezzante sentimento verso le persone.
Quella festa di
carnevale gli
aveva dato una grande opportunità; aveva conosciuto meglio
Sasuke.
Era strano come fosse diventato una costante delle sue giornate,
rendendole una sfida continua.
Certo, quell'Uchiha
era un Dobe
patentato, ma non riusciva a lasciarlo perdere, sembrava volesse
essere amico di tutti nonostante arrivasse alle mani velocemente.
Anche con lui,
sembrava che
volesse avvicinarlo e questo lo aveva spiazzato.
In più
ancora non si capacitava
delle azioni compiute la sera prima: all'inizio, quando l'aveva
scorto in quegli abiti, aveva pensato di stuzzicarlo e di sfotterlo
per tutta la serata però, incrociando i suoi occhi, aveva
desistito.
Dopo averlo preso al
volo nella
sua buffa caduta, il suo sguardo gli era parso così pieno di
gratitudine di aspettativa nei suoi confronti che non aveva avuto il
coraggio di rivelargli la sua identità.
Si era sempre vantato
di essere
la Volpe, il braccio destro del diavolo, ma mai di essere sé
stesso
e temeva che avrebbe continuato a guardarlo con diffidenza.
Era stato debole e si
era
lasciato convincere nel mostrargli la sua vera natura, quella
desiderosa di attenzione e compagnia.
E poi si erano
baciati, anche se
erano uomini.
Naruto
guardò il suo riflesso,
riscoprendo il colore rosso delle sua guance in fiamme.
Da quant'è
che non si
vergognava? Non lo ricordava neanche.
Forse Gaara gli aveva
passato
qualche strana malattia che gli faceva trovare gli uomini
più
“interessanti” delle donne.
Baciare Sasuke era
stato più
forte di lui e le sue labbra così morbide ma prepotenti
l'avevano
assuefatto.
Non era riuscito a
bloccare le
sue mani, che erano subito andate ad infilarsi sotto la gonna del
moro e neppure i suoi pensieri.
Lo desiderava
fortemente e voleva
vederlo com'era sempre, un po' timido ed impacciato mentre gli
stringeva le braccia al collo e respirava affannosamente nel suo
orecchio, sconvolto dalla sua bocca sul collo.
Ma avrebbe potuto
davvero fidarsi
di Sasuke?
Cos'era per lui?
A quella domanda non
sapeva darsi
risposta.
*INIZIO FLASHBACK*
Naruto camminava
incessantemente
avanti e indietro nella sua stanza, come un leone in gabbia.
Rifletteva se
disobbedire ai suoi
genitori oppure no.
Come sempre suo padre
gli aveva
vietato di uscire con Sasori, che l'aveva invitato a fare un giro in
motorino con il suo gruppo per tutta la sera ma, per Minato, era una
buona scusa il fatto che piovesse e che era pericoloso girare con lo
scooter.
Il biondo scosse la
testa e
decise di chiamare il rosso per fargli sapere che non sarebbe andato
con lui.
Al primo squillo,
Sasori rispose,
con un sottofondo metal a coprirgli parzialmente le parole.
-Pronto, Piccola
Volpe? Che fai?
Mi chiami?-
-Ecco,- Naruto era un
po'
preoccupato per la reazione dell'amico -non posso venire...-
Il diciottenne
scoppiò a ridere
-Dai Naru! Non vorrai lasciarmi solo soletto, vero?-
-Nono... Ma... Non
posso far
arrabbiare ancora i miei... Insomma... Non se lo meritano...-
-Ah, Naruto... Tu
sì che sei
ingenuo! Non ti lasceranno mai far niente se non fai capire loro che
necessiti di una vita!-
L'Uzumaki si
mordicchiò il
labbro, attratto dall'idea di correre con lui, così decise
di
rischiare il tutto per tutto.
-Sasori...-
-Dimmi, Piccola Volpe-
-Cosa sono io per te?-
-Come scusa?- la voce
del rosso
era alterata dalla sorpresa.
-Mi chiedevo cosa sono
per te...-
Il ragazzo dall'altro
lato non
rispose subito, ma Naruto capì che si stava allontanando
dalla
confusione.
-Tu per me sei un
amico, piccolo.
E non voglio vederti chiuso per sempre in camera tua. Voglio vederti
divertire! In più, quando non ci sei, sento la mancanza del
mio
fratellino... Vieni a farmi compagnia, su, non farti pregare...-
Il biondo non
riuscì a resistere
alle parole di Sasori per il quale ormai credeva di provare un
sentimento più forte dell'amicizia.
-Ok! Arrivo subito.
Aspettami!-
-Certo, Naruto. Io ti
aspetterò
sempre...-
Naruto uscì
dalla finestra di
fretta, senza lasciare alcun biglietto ai genitori per far prima: non
avrebbe mai sospettato di star facendo cosa più sbagliata.
*FINE FLASHBACK*
Il biondo
appoggiò la maschera
sul comodino, sfregandosi gli occhi lucidi.
Con lentezza scese
verso la
cucina, cercando di non pensare a quanto fosse stato stupido.
|
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Capitolo 15 *** Sas'ke Bond E' Stato Catturato! ***
Ed
ecco la vostra umile autrice Lorelei95 tornare dopo un lunghissimo
periodo di assenza!!!*cerca inutilmente di evitare i pomodori* Lo so,
sono in un mortale ritardo ma l'ispirazione si è fatta
attendere per
molto e si è scusata dicendo che anche lei era in vacanze!
Tutte
storie dico io!! Comunque finalmente sono
riapparsa su EFP contro ogni qualsiasi
pronostico e spero di entusiasmarvi un pochino con questo nuovo
capitolo assurdamente serio e demenziale(Due aggettivi che non stanno
proprio insieme)... Grazie a tutti voi che sostenete questa
scellerata scrittrice, la quale vi deve moltissimo!! Alla prox e
buona lettura!
Capitolo
Quindici:
Sas'ke Bond E' Stato Catturato!
Accasciato
sul
divano, Sasuke respirava affannosamente, sconvolto dalla fatica per
l'aver cacciato da casa sua quei depravati degli amici di Itachi, non
riuscendoci però con quest'ultimo che ora lo fissava
appoggiato allo
stipite della porta.
Il
moro minore non
lo avrebbe mai sospettato ma il suo viso era percorso da tutti i
pensieri che stava facendo, facilitando al fratello il compito di
capire cos'avesse.
Era
infatti
sovrappensiero e rifletteva sia sulla partita che avrebbero dovuto
tenere contro l'Akatsuki, e ciò lo preoccupava parecchio,
sia sulla
vera identità del Principe Mascherato. Non poteva fare a
meno di
chiedersi chi fosse e più ci ragionava e più si
rendeva conto che
una parte non ben definita del suo animo lo conosceva.
Aveva
passato una
serata fantastica, tra balli e baci, ma niente di ciò che
gli aveva
detto il ragazzo l'aveva aiutato a riconoscerlo. Era sempre
più
tentato di pensare che forse, quello splendido sconosciuto, in
realtà
non fosse altro che la sua fervida immaginazione ma non poteva essere
così visto che il Principe aveva incontrato anche altre
persone al
di fuori di lui.
Sasuke
fece un
sospiro, grattandosi la nuca e borbottando tra sé e
sé su quanto
fosse complicata e misteriosa la sua vita, troppo a volte.
Itachi
allora si
schiarì la gola e attirò l'attenzione, sedendosi
accanto al
fratello e mettendogli un braccio sulle spalle.
-Dimmi,
Otouto, per
caso ti turba la partita di basket? Vabbè che siamo
imbattibili ma
non serve che ti preoccupi tanto, qualche canestro ve lo lasceremmo
fare!-
Sasuke
lo fulminò
con un'occhiataccia, avendo capito quanto li sottovalutava.
-Non
pensare sia
così facile! Abbiamo degli ottimi giocatori e io sono uno
tra
questi!-
-Immagino
gli altri
allora...- Itachi lo schernì scherzosamente e gli
spettinò i
capelli, ridendo quando quello si inviperì di rimando.
-A
parte gli
scherzi,- riprese Itachi, con uno sguardo serio e più maturo
di
quanto dimostrasse solitamente- c'è qualcosa che non va,
Sasuke?-
L'altro
fece finta
di niente e si mise a guardare il soffitto con interesse. Il suo
comportamento era sempre stato troppo strano ed ora non poteva
improvvisamente comportarsi come se fosse un fratello maggiore serio
e responsabile, non ne aveva alcun diritto.
Itachi
capì
l'antifona e scosse la testa, unendo le mani e poggiandosele in
grembo, cominciando un discorso che avrebbe sorpreso non poco il
più
piccolo.
-Senti,
ciò che sto
per dirti probabilmente ti sorprenderà: io non ho mai avuto
intenzione di metterti nei guai coi miei modi stravaganti ed
eccentrici, volevo solamente che uscissi dal tuo guscio
perchè la
morte di nostra madre non ha fatto altro che renderti schivo e chiuso
con tutti. Volevo aiutarti ma non sapevo come; anche se sono
più
grande di te non significa certo che io conosca il mondo meglio di
te. Così ho cominciato a fare pazzie, ad usare la mia
genialità in
una maniera totalmente diversa da quella a cui ero abituato solo per
spingerti a non rimanere succube della mia figura. So quanto
è stato
difficile per te continuare a vivere pensando di dover badare anche
ad uno psicopatico pazzoide, ma so anche quanto questo ti abbia reso
indipendente e voglio dirti che sono orgoglioso di te. Di te che hai
avuto la forza di seguirmi e di abbandonare nostro padre, di te che
hai ricominciato da zero più volte, di te che ora stai
lottando con
i tuoi più forti sentimenti.
Immagino
che per te
sarà strano vedere questo “nuovo”
aspetto di me, ma voglio che
tu non abbia freni nel chiedermi aiuto in un prossimo futuro.-
Sasuke
era spiazzato
e guardava Itachi come non faceva da tempo.
-Io....non
so cosa
dire...-
-Non
devi dire
niente, riflettici sopra e poi ne riparleremo quando vorrai. Ora vai
da Kiba a confidarti con lui su qualsiasi sia il problema che ti
affligge, ti ascolterà.-
Detto
ciò l'Uchiha
maggiore si alzò e andò in cucina a preparare il
pranzo.
Sasuke
invece
guardava il muro di fronte a sé basito, scioccato da quelle
parole
sincere e fraterne.
Cominciava
a capire
certi atteggiamenti di Itachi e certe sue reazioni passate, che prima
pensava fossero solo dettate per fargli un dispetto o cose simili.
Non aveva mai sospettato che continuasse a proteggerlo nonostante
ormai fosse quasi maggiorenne, ma ne era felice.
Stava
per dire
qualcosa di carino nei confronti del fratello quando arrivò
un
commento dalla cucina:-A proposito, il ragazzetto di ieri era
assolutamente fantastico! Cioè, se io fossi stato nei tuoi
panni
l'avrei portato di corsa in camera mia e non certo per mostrargli le
mie foto da piccolo... Ihihih!!!-
-Itachi!!!!-
Esclamò
sconvolto Sasuke.
-Ma
sì, Otouto!
Diciamo le cose come stanno! E poi sono sicurissimo tornerà
a
trovarti! Non avete mica consumato ieri sera, vero?!?-
A
quella frase
Sasuke presa la giacca e si sbattè la porta di casa alle
spalle.
Itachi
invece
ridacchiò mentre si metteva la traversa per cucinare e
pensava a
quanto fosse ingenuo il suo fratellino.
Provocandolo
avrebbe
accelerato i tempi per farli rincontrare e lui voleva solo che Sasuke
fosse contento, in più quel Principe assomigliava
stranamente ad una
persona che aveva già visto...
Sasuke
ringhiò
stufo; ma era mai possibile che, scappato da una casa per un pazzo
psicolabile, trovasse il suo migliore amico ridotto nello stesso
modo? Certo che no!
Kiba
infatti era
seduto al tavolo della sua scrivania sovrastato da mille fogli
ricolmi di progetti stile 007 e li osservava, cerchiando con una
penna rossa i punti poco chiari della missione.
Il
moretto aspettò
trepidante per quasi mezz'ora, fino a quando esplose rabbioso:-Ma si
può sapere che stai combinando?!? Sono qui da un sacco di
tempo e
non mi hai nemmeno guardato un secondo! Mi è venuto ad
aprire
Akamaru, altrimenti sarei rimasto chiuso fuori dalla porta!-
L'altro
lo osservò
scosso, come se avesse visto un fantasma; ovviamente lui non si era
minimamente accorto dell'amico e figuratevi che colpo vedendolo alle
spalle, senza sapere come è entrato.
Poi
però si
riscosse e decretò con aria greve:-Quella che sto per
riferirti è
un'informazione segretissima perciò devi solennemente
giurare che,
in caso di pericolo, non rivelerai i nomi degli altri membri
dell'agenzia...-
-Ma
hai bevuto?! Di
che agenzia stai parlando? Ehi, qualsiasi cosa sia non voglio averci
nulla a che fare!- Sasuke mise le mani avanti per sottolineare le sue
parole ma Kiba non se ne curò molto.
-Benissimo,
ero sicuro avresti accettato questo incarico!- Detto questo, si
alzò
dalla sedia e gli mise un plico di fogli in mano sul quale c'era
scritto: “Piano per intrufolamento(Lo
so che questa parola non esiste in italiano, ma passatemela.... nd
me)
nella villa Uzumaki”.
L'Uchiha
sfogliò
velocemente quel fascicolo e poi fissò l'Inuzuka con una
palese
domanda scritta in fronte.
-Ovviamente
ti
starai chiedendo, agente Sas'ke Bond, per quale motivo quest'oggi noi
dovremmo ispezionare la villa della temutissima Volpe. Ebbene devi
sapere che ieri sera, alla festa di Carnevale, nessuno l'ha vista e
ciò ha creato molto scalpore tra i partecipanti. Al termine
della
serata è stata indetta una sfida secondo la quale vinceva
chi
riusciva ad ottenere prove tangibili del motivo per cui Naruto
è
mancato all'evento. E ora noi le troveremo!-
-E
spiegami, per quale astruso(
ma quanto mi piace questa parola!*_* nd me)
motivo io dovrei aiutarti nel tuo folle piano? E soprattutto, chi ha
scelto il mio nome?! Come potrei chiamarmi Sas'ke Bond!? Seriamente
parlando, tu ieri hai fatto qualcosa o che ti ha reso tremendamente
rincoglionito o che ti ha reso stupidamente idiota! Non so quale
scegliere, guarda!-
-Su
su Sas'ke! Non
fare tutti questi piagnistei! Ci aspettano onore e gloria se
porteremmo a termine questa missione!!-
-Lo
sai che mi
sembri Rock-lee?- Disse il moro, notando il pugno dell'altro levato
al cielo e gli occhi a forma di stelline. -Manca solo che dici che la
forza della giovinezza ci assisterà!-
Kiba
lo fissò con
astio e rispose:-Lo so anche io che sembra una stupidaggine, ma
quando ti ricapiterebbe di entrare in casa della Volpe? Mai! Io ti
sto solo offrendo l'occasione perfetta, sta a te coglierla al
volo...-
Sasuke
allora si
appoggiò al letto, sprofondandoci e perdendosi nei suoi
pensieri.
Lui
moriva dalla
voglia di vedere il luogo in cui abitava Naruto; era convinto che,
potendo vedere coi suoi occhi dove viveva, avrebbe capito anche
qualcosa di lui. Era inutile che cercasse di evitare il problema, per
quanto l'Uzumaki fosse stronzo e presuntuoso l'avrebbe aiutato, a
costo di essere preso in giro a vita.
Non
poteva certo
dimenticarsi delle parole di Haku e della seria preoccupazione che
trapelava dalla sua voce quando parlava del biondo. Non avrebbe
più
avuto il coraggio di guardarsi allo specchio se non avesse portato a
termine la promessa silenziosa fattale.
Deciso,
alzò gli
occhi e li fissò in quelli gialli dell'altro, esclamando:-Ci
sto!
Quando si comincia?-
Kiba
sorrise e
raccolse un zainetto nero, probabilmente con l'attrezzatura
necessaria, dicendo:-Adesso, dobbiamo solo recuperare l'ultimo
membro...-
***______***
***_______*** ***______***
Si
stiracchiò con un lamento, alzandosi dalla sedia dopo una
mattinata
passata al computer alla ricerca di informazioni utili sull'Akatsuki,
prendendo poi il cappotto e scendendo le scale per dirigersi in
cortile, dove sicuramente suo zio stava cercando l'ispirazione per il
suo nuovo romanzo in qualche giornale vagamente(Solo
vagamente?.__. Nd me)
hentai.
Non
per niente,
quand'era piccolo, lo chiamava l'eremita porcello, vivendo sempre per
i fatti suoi e spiando le donne giovani e belle di ogni dove.
-Dove
vai,
moccioso?- Chiese Jiraya, senza alzare lo sguardo dalle foto che
aveva in mano.
-Ho
intenzione di
andare da Gaara. L'ho sentito solo stamattina e mi sembra strano non
richiami.-
-Magari
è in dolce
compagnia.....- Propose lo zio, non notando la curva che presero le
labbra di Naruto a quella frase.
Il
biondo infatti
sospettava che, se il parente avesse saputo di che dolce compagnia si
trattava, sarebbe svenuto sul colpo.
Jiraya
era sempre
stato un uomo dalle ampie vedute, ma forse non avrebbe mai accettato
tanto facilmente che un amico del nipote potesse preferire il pacco
ad un bel paio di tette. Molto probabilmente avrebbe avuto un infarto
alla rivelazione di Naruto, sul fatto che la sera prima aveva baciato
molto ma MOLTO appassionatamente un compagno dello stesso sesso.
Al
ricordo di Sasuke
in abiti femminili, si passò una mano nei capelli, cercando
di
scacciarne il pensiero che tornava, prepotente, ad assillarlo.
Per
fortuna la voce
dell'altro lo riscosse:-Quanto hai intenzione di stare via? Tipo
l'intero pomeriggio?-
-Bè,
ora è quasi
mezzogiorno. Andremo da qualche parte a mangiare e poi discuteremo
sul da farsi.-
-In
particolare?-
Domandò incuriosito lo zio.
Naruto
si infilò
con disinvoltura il cappotto, sistemandosi il colletto e poi
rispondendo:-Siamo in una situazione di svantaggio per quanto
riguarda la partita di basket in programma con la scuola e dobbiamo
scoprire il più possibile sui componenti di Alba, almeno da
capire
con chi avremo a che fare e come comportarci di conseguenza.-
-Vuoi
coprirti le
spalle insomma.-
-No,-
disse
fermamente l'altro -tutto ciò mi serve per ridicolizzare
Sasori, non
mi importa come lo farò, ma gli darò una lezione
che non si
dimenticherà tanto facilmente.-
Jiraya
sospirò,
sconfitto dall'istinto di vendetta del biondo nei confronti del suo
ex migliore amico.
Comprendeva
meglio
di molti altri il motivo che lo spingeva a comportarsi così,
ma
sperava tornasse a sorridere un giorno.
-Allora
vai pure,
hai la mia benedizione.-
Naruto
commentò
strafottente:-Con o senza la tua benedizione ci sarei andato
comunque.-
Quindi
si voltò e
si diresse verso la porta di casa mentre l'altro gli diceva:-Vedi per
le 6 di essere tornato, moccioso! Non ho intenzione di aspettarti
oltre!-
E
il biondo non
rispose, sapendo però che avrebbe fatto come gli era stato
detto.
***______***
***_______*** ***______***
Se
qualcuno li
avesse visti, probabilmente avrebbe chiamato o i carabinieri o
un'ospedale psichiatrico.
Erano
vestiti
completamente di nero in pieno giorno, come un orso polare che si
tinge di rosso per passare inosservato nella neve. (“-.-...
A
volte mi stupisco di quanta stupidità io concentri in pochi,
singoli
personaggi.. nd me) (Sempre gentile te!!>.< nd Sasu
& Sai &
Kiba) (Faccio del mio meglio ù_ù.. nd me)
Sai
si era unito al
gruppo in un secondo momento, saltando fuori da una viuzza con tutta
l'intenzione di far morire di crepacuore Sasuke. (Perchè
io ho
dei super sensi che mi avvertono del pericolo °^° nd
Kiba)
Così
si erano
avvicinati alla villa Uzumaki e in quel momento stavano scavalcando
il muro, quello meno visibile sulla strada perchè era
particolarmente accostato ad un'altra casa ed era quasi impossibile
passarci.
L'Inuzuka
aveva
confermato l'uscita del biondo già alcune ore prime e quindi
avevano
la casa libera per cercare ciò di cui avevano bisogno,
cioè del
motivo della sua non-presenza alla festa.
Sasuke
era ancora
incerto se quella fosse la mossa più giusta e soprattutto
LEGALE che potevano fare, ma ormai c'era dentro fino al collo.
Infatti
erano già
nel giardino della Volpe quando rimasero fermi alcuni minuti ad
osservare la bellezza del posto: l'erba era corta e curata, solcata
da uno stretto corridoio in ghiaino che conduceva fino ad un salice
piangente, posizionato sulla parete sinistra rispetto a dove erano
entrati loro.
L'Uchiha
minore
rimase incantato alla vista dell'albero, chinato per il peso di quei
rami grondanti di foglie. Gli ricordava un uomo, piegato dalle
fatiche e dai ricordi ma che ancora combatteva contro la vita.
Ingoiò
a vuoto,
Sasuke, rendendosi conto di quanto fosse sbagliato stare in quel
luogo; in fondo rappresentava Naruto e si sentiva quasi geloso che
qualcuno all'infuori di lui potesse tentare di conoscerlo meglio.
Stava
per
consigliare agli altri due di andarsene alla svelta, quando si rese
conto che non erano più nel giardino e seguì i
rumori provenienti
dall'interno.
Kiba
stava aprendo
tutti gli armadietti di quella che era certamente una cucina e
commentava ogni alimento contenuto all'interno mentre Sai osservava
curioso i dipinti e i quadri affissi alle pareti.
-Si
può sapere che
state facendo? Non avremmo una specie di missione?- Il moro ormai
aveva capito che avrebbe dovuto opporsi subito a quella stupida idea
e che per una volta la sua coscienza aveva ragione al 100%. Quando
una sfida bussava alla porta di Kiba, questo l'accettava incurante di
tutto.
-Stiamo
solo vedendo
se ci sono informazioni utili alla nostra ricerca, agente Sas'ke.-
Rispose con prontezza l'Inuzuka, già sapendo quali scuse
usare se
lui avesse cercato di piantarli in asso.
Sai
invece non li
stava ascoltando, troppo preso nella lettura di un quadro cubista
posto nel salotto accanto.
-Stiamo
facendo una
cosa sbagliata Kiba! E non so nemmeno più per quale motivo
ho
acconsentito a partecipare!! Se qualcuno ci scoprisse? E soprattutto,
se lo venisse a sapere Naruto?!-
Sasuke
voleva
infondere paura nei cuori dei due, in fondo non avevano proprio idea
di quale reazione avrebbe causato la loro presenza in casa del biondo
senza il suo permesso.
-Non
lo verrà a
sapere, non c'è nessuno in casa.- Affermò
l'altro, mentre Sai
cominciava a seguire la discussione.
-Ne
sei sicuro? E se
magari qualcuno è venuto a trovarlo? E se tornerà
a breve rispetto
a quanto pensiamo? Dimmi Kiba, quanto hai lavorato su questo
“piano”?- Sasuke cominciava a spazientirsi; non si
sentiva a suo
agio sapendo di stare violando delle regole.
-Smettila
Sasuke!
Non ho intenzione di andarmene di qui solo perchè sei
spaventato e,-
non fece tempo a finire la frase che si sentirono dei passi provenire
dal piano superiore.
Tutti
e tre si
gelarono sul posto, convinti di aver sentito male, ma quando i passi
ricominciarono si resero conto quale era la realtà: erano
stati
scoperti!
-Lo
sapevo io che
questa era una cattiva idea!!- Esclamò Sai, cominciando a
correre
verso il muro per scavalcarlo, seguito a ruota da Kiba e dall'Uchiha,
che però sentiva forte il desiderio di sapere chi ci fosse
in casa.
L'Inuzuka
allora
spinse Sai per aiutarlo a salire, mentre Sasuke faceva lo stesso con
lui quando però perse l'equilibrio e scivolò
sulla ghiaia, perdendo
secondi preziosi.
Kiba
stava per
scendere ad aiutarlo ma fu bloccato da Sai quando sentirono una voce
dall'interno della villa:-Che sta succedendo qui?! Che tu sia uno o
venti non mi importa, ti avverto che a spezzarti qualche osso ci
metto poco o niente!-
I
due ragazzi
scomparvero alla vista e il moro minore cercò di issarsi da
solo ma
una mano robusta gli prese la maglia e lo strattonò verso il
basso,
girandolo poi con violenza spalle al muro.
Sasuke
calmò il
respiro agitato e aprì gli occhi, trovandosi di fronte un
uomo dai
tratti seri e dai folti e lunghi capelli bianchi.
-Sono
sicuro tu
abbia un buon motivo per essere entrato qui di nascosto,
perchè non
me lo racconti davanti ad un bel bicchierino di sakè?-
Quindi
lo tirò con
poca grazia, conducendolo come fosse un condannato al patibolo.
Il
moro inveì
mentalmente contro il suo migliore amico, sapendo già
cos'avrebbe
detto a quella scena: “Sas'ke Bond è stato
catturato!”.
Veramente
lui non
credeva di meritare un amico così.... (Concordo
con te”-.- n
dme)
|
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Capitolo 16 *** Hentai, Sakè, Rivelazioni E Attrazione ***
Io
non ho idea di come scusarmi -ancora- per questo immenso ritardo. Mi
sento in colpa con voi perchè siete qui che aspettate magari
bramosi
di leggere questa storia e io non sono puntuale coi tempi...
Per
questo voglio ringraziarvi tutti, dal primo all'ultimo,
poiché
leggete quello che scrivo e perdendo un po' del vostro tempo per me e
questo mi entusiasma ogni volta che posto e che ricordo come sono
entrata in questo mondo. Non posso fare nient'altro se non
ringraziarvi dal più profondo del mio cuore e lasciarvi
leggere
questo capitolo che, spero, vi piacerà. Con un inchino
concludo
questo mio omaggio, con sincerità e infinita gratitudine.
Siete voi
che mi date la forza di scrivere e non potrò mai
ricompensare questo
grande aiuto.
Grazie,
a voi tutti che mi rendete importante. Lorelei95(alias
Chiara)
Capitolo
Sedicesimo:
Hentai, Sakè, Rivelazioni E Attrazione
Bè,
che dire, la
prossima volta non avrebbe accettato nemmeno pagato di seguire
quell'idiota di Kiba, visto che ora si trovava al cospetto di un
individuo poco raccomandabile e dalla dubbia sanità mentale.
Anche
Sasuke non era
messo meglio sotto quell'aspetto, siccome aveva violato un domicilio
privato consenzientemente, ma di sicuro quell'uomo era tutto
fuorché
normale.
Prima
di tutto,
l'aveva fatto sedere in salotto e poi, come se nulla fosse, aveva
preso a leggere delle riviste che ricordavano vagamente il porno,
lasciandolo solo a se stesso.
Il
moro, dopo aver aspettato diverso tempo in silenzio, aveva provato a
scappare dalla casa ma Jiraya -così aveva scoperto che si
chiamava-
l'aveva subito riacciuffato e colpito in testa col giornale
arrotolato, esordendo con un: “Ma ti pare il caso di farmi
sprecare
in questo modo il Konoha
play boy?
Io non l'ho certo comprato per questo!”.
Sasuke
allora si era
fatto piccolo piccolo ed era tornato a sedersi, attendendo il momento
dell'interrogatorio con un filo di paura, ma i minuti passavano e
l'altro non s'azzardava a parlare, al massimo alzava gli occhi dalla
rivista giusto un paio di secondi per controllare se fosse ancora
là.
L'Uchiha
quindi
perse la pazienza e sbottò, poggiando le mani sul tavolo con
forza:-Basta! Sono stanco di restare qui! E' inutile che tenti di
farmi parlare, convinto che io ceda! Se proprio devi, muoviti a
chiamare la polizia! Se ti fossi deciso a farlo prima magari a
quest'ora saresti riuscito a catturare anche i miei amici!-
L'uomo
dai capelli
bianchi chiuse il magazine e lo poggiò con delicatezza sul
ripiano
basso, grattandosi svogliatamente il mento e affermando:-E
così i
tuoi complici sarebbero dei tuoi amici... Interessante, questo ci
faciliterà quando cercheremo di rintracciarli.-
Il
moro si morse il
labbro, rendendosi conto di essersi tradito da solo mentre l'altro
ricominciava a parlare:-Primo, il mio nome è Jiraya Namizake
e
dovresti almeno dare del lei ad una persona adulta e soprattutto che
non conosci; secondo, sarei anche disposto a non denunciarti insieme
ai tuoi degni compari.-
Sasuke
rimase
sorpreso e dovette chiudere ed aprire più volte la bocca
prima di
riuscire ad elaborare una frase.
-Perchè
farebbe
questo? Noi siamo entrati in casa sua di nascosto...-
-Ah!
Per così poco?
Non avete rubato né rotto nulla e se Naruto non lo
saprà non ne
soffrirà, e voi con lui ovviamente.-
-Lei
conosce
Naruto?!- L'Uchiha era sempre più sbigottito, anche se un
filo di
logica c'era in quella faccenda, in fondo si trovava in casa della
Volpe e di certo non senza il suo permesso.
-Certo,
quella
Volpaccia è mio nipote!-
L'altro
ridacchiò:
non aveva mai sentito nessuno parlare con così tanta
libertà e
sfacciataggine di Naruto tranne... lui no?
-Scusi,
ma come può essere suo zio se non avete lo stesso cognome?- (Lampo
di intelligenza diamine!O_o nd me)
-Io
sono il fratello di suo padre ma Naruto ha preso il cognome della
madre, era stato scelto così dai suoi genitori.-
Sasuke
assorbì la
notizia quando Jiraya aggiunse:-Cambiando discorso invece, tu devi
essere un suo compagno di classe.-
-Come?
Da cosa lo
capisce?!- Sasuke era spaventato, Naruto gli avrebbe reso una vita di
inferno se avesse scoperto che era stato lui ad intrufolarsi in casa
sua!
-Avete
la stessa
età, in più credo di aver già visto te
e i tuoi colleghi un paio
di volte a scuola quando andavo da quella tettona di Tsu....-
Si
fermò e si
corresse, grattandosi la testa con fare ingenuo.
-Da
quella cara
donna della preside volevo dire!-
-Ah,
capisco, io la
preside l'ho visto solo una volta per ora.-
-Non
sai che
spettacolo!!!! Cioè, volevo dire, che chiacchierate
interessanti che
ti sei perso... Comunque questa piccola tua bravata rimarrà
un
segreto fra te e me se mi prometti che diventerai amico di Naruto.-
-Cosa??!
Ma è una
cosa impossibile! Non dirà sul serio?! Un Teme come lui non
lascerà
mai che un Dobe come me diventi suo amico!-
Quello
sogghignò.
-Non dovrai solo diventare suo amico, ma il suo MIGLIOR amico. Sei
anche sulla buona strada sai, Sasuke?-
-Lei
sa il mio
nome?-
-Ovviamente,
Naruto
torna spesso a casa infastidito a causa di un certo Dobe di nome
Sasuke e tu ti sei appena definito tale, dubito che Naruto intendesse
altri.-
L'Uchiha
mise il
broncio, incrociando le braccia e facendo l'offeso.
-E
se io non facessi
ciò che lei mi ha chiesto?- Borbottò a bassa voce.
-Naruto
saprà
quello che hia fatto e non serve certo che ti illumini su cosa ti
accadrà dopo..-
Sasuke
inghiottì a
vuoto; sapeva che Gaara, sotto specifico ordine della Volpe, gli
avrebbe spezzato le gambe mentre il biondo spiegava il gesto con
“Così non avrai più la tentazione di
scavalcare le recinzioni di
casa altrui”. Sapeva anche però che l'impresa che
gli proponeva
Jiraya era pressochè impossibile, ma forse era l'unico modo
per
conoscere veramente il Teme. Con la benedizione dello zio, magari
avrebbe avuto qualche informazione in più sul conto del
biondo e
così sarebbe riuscito più facilmente a mantenere
la promessa fatta
ad Haku e a se stesso. Avrebbe abbattuto il muro invisibile che si
ergeva attorno.
-Perchè
mi chiede
questo?- Domandò con una punta di ingenua
curiosità,
mordicchiandosi il labbro.
L'uomo
allora si
versò un bicchierino di sakè che Sasuke,
distratto da altro, non
aveva notato.
Bevendolo
con calma
disse:-Ho come la sensazione che Naruto si lascerà
avvicinare da te
e poi ha bisogno di amici sinceri, veri, che lo smuovano nella sua
freddezza e gelidità.-
-Ma
perchè me?-
-Oh,
sta tranquillo
che tu sei certamente la persona più adatta per questo...-
Ovviamente
non gli
disse di averlo scorto a braccetto col nipote, la sera prima, vestito
da donna. L'aveva sorpreso che Naruto fosse così tranquillo
e
rilassato, ma immaginava che Sasuke non conoscesse
l'identità del
suo accompagnatore e probabilmente il biondo l'avrebbe ucciso se
quello fosse venuto fuori a causa sua.
-Immagino
ma io...-
Non finì il discorso che percepì il rumore di una
parte aperta e
poi successivamente chiusa, seguito da dei passi cauti e posati.
A
Sasuke apparì il biondo e non gli sembrò mai
così bello come in
quel momento. (Non
dire queste
cose
che mi vergogno!>.< nd Sasu)
***______***
***_______*** ***______***
Aveva
fatto prima
del previsto, perchè Gaara sembrava troppo perso nei suoi
pensieri
ed era effettivamente inutile parlare con lui quando era in quello
stato, disatrtto dall'osservare il suo letto sfatto, come se potesse
rivedere dall'esterno ciò che ci era accaduto.
Il
biondo sbuffò,
essendo solo e senza doversi controllare dagli occhi curiosi degli
altri, pensando che era stata tutta un'enorme perdita di tempo e che
avrebbe potuto studiare le strategie di gioco dell'Akatsuki in quel
lasso di tempo.
Entrato
in casa, notò un basso discutere, cosa molto rara
perchè le uniche
compagnie di cui si attorniava suo zio non stavano certo a parlare,
non era mica quello il loro lavoro. (Io
non vado con donne dai facili costumi, nipote!!! nd Jiraya) (Ma io
mica ho nominato quelle U_U nd Naru) (Era sottinteso però,
dai! Ci
sono arrivato pure io! Nd Sasu) (Addirittura?O_O nd me) (“-.-
nd
Sasu)
Si
mosse lento,
mentre si sbottonava il cappotto, addentrandosi nel salotto e
pietrificandosi alla vista di Sasuke. Quello reagì allo
stesso modo,
arrossendo ma non staccando lo sguardo dal suo.
Il
cuore di Naruto
cominciò a pompare più velocemente mentre le mani
cominciavano a
sudare e le gambe diventavano molli. Non si era mai sentito
così
indifeso e vulnerabile, convinto che il ragazzo l'avrebbe
riconosciuto da lì a poco nel Principe Mascherato,
allontanandolo e
incolpandolo di aver giocato con lui.
Eppure
tutto era fermo, il moro non accennava né a parlare
né a muoversi e la Volpe
non poteva far altro che nascondere come poteva i tremiti di paura
che lo scuotevano, mentre affondava sempre di più nei mari
neri dei
suoi occhi. Lo trascinava sempre più a fondo una forza
irrefrenabile
e inestinguibile, assorbito dalle stesse emozioni che la notte
precedente avevano mosso i suoi passi, che l'avevano costretto a
stringerlo tra le braccia e che l'avevano guidato nel mentre che lo
baciava, assuefatto dal suo profumo decisamente femminile su un corpo
mascolino e solido, nascosto in abito rosso lussuria.
Non
aveva fatto
altro che a pensare a come sarebbe stato il sapore dell'Uchiha, dopo
averlo abbracciato tutta la notte e a come sarebbe stata tiepida e
bagnata la sua pelle per la loro sfrenata passione.
Aveva
dato sfogo ai
suoi impulsi più irrazionali, protetto da una maschera che
lo
rendeva irriconoscibile e che gli permetteva di non essere la Volpe o
Naruto Uzumaki, ma semplicemente un ragazzo, cresciuto troppo in
fretta che aveva chiuso tutti i suoi sogni in un anonimo cassetto nel
quale li aveva fatti marcire di sua spontanea volontà. E ora
non
voleva doverli farli sparire nuovamente, non voleva riprendere il suo
ruolo di calcolatore, ma questo non se lo poteva permettere.
Se
solo Sasuke non avesse provato ad aprire il lucchetto con la chiave
della sua semplicità non gli avrebbe mostrato nuovamente la
sua
debolezza, il suo vero io, e per questo lo detestava. Gli avrebbe
fatto capire che lui non era un suo amico, che lui non aveva
sentimenti, che aveva solo obbiettivi (Vendetta?
Strano sentirlo dire da Naru! Nd me)
e che non erano sullo stesso piano. Gli avrebbe fatto piangere
lacrime amare, l'avrebbe illuso e gli avrebbe spezzato il cuore in
tanti pezzi, tanto piccoli che non sarebbe riuscito a raccoglierli.
Avrebbe fatto la fine del suo specchio, fracassato dalla sua ira.
Il
suo flusso di
pensieri fu interrotto bruscamente dal ciarlare dello zio.
-Ah!
Naruto!
Finalmente! Cominciavo a pensare che non saresti più in
tempo come
ti avevo detto.-
-Eccomi...-
Replicò
freddamente l'altro, cercando di incenerire l'Uchiha con lo sguardo,
in modo tale che sparisse dalla sua vista e anche dalla sua vita
possibilmente.
-Hai
visto che
abbiamo un ospite?- Domandò, stringendo per una spalla il
moretto,
il quale sobbalzò al contatto.
-Vedo...
Che cosa ci
fa lui qui?-
Jiraya
rispose con
noncuranza. -E' venuto per quella famosa ricerca di cui mi avevi
parlato che vi aveva assegnato Kakashi. Non è vero, Sasuke?-
Quello
si riscosse. -S..sì certo, il signor Jiraya ha ragione.-
-Visto
nipote? Tutto
a posto! E ora filate a fare sto lavoro, immagino che Kakashi
sarà
molto curioso di sapere cosa caverete da questa ricerca sulla nascita
dell'erotismo.-
Naruto
alzò le
spalle, rispondendogli con:-Ma perchè non ce la fai te,
scusa? Sei
tu che hai scritto quei libri che legge Kakashi, se è
così
depravato è solo colpa tua, dovresti prenderti le tue
responsabilità.-
Jiraya
allora si
infervorò mentre a Sasuke uscirono gli occhi fuori dalle
orbite;
cosa?! Era solo a causa di quel vecchio pervertito se a loro era
toccata una ricerca simile?!!! Ma l'avrebbe strozzato!
-I
miei libri sono
arte! Non provare ad insultarli! E' con quello che campo, moccioso! E
tu sopravvivi anche grazie a me!-
-L'hai
detto tu,-
rispose a tono il biondo, imboccando le scale- ANCHE
grazie a te, ma per il resto me la sono sempre cavata da solo...-
L'uomo
divenne di mille colori ma non commentò oltre, facendo dei
profondi
respiri e calmandosi, più o meno. Poi guardò
Sasuke che era rimasto
con lui e che si guardava intorno spaesato, senza sapere cosa fare e
sussurrò, in maniera che l'udito satellitare del nipote non
li
scoprisse:-Allora moretto, che vuoi fare? Vuoi che Naruto venga a
sapere quello che tu e gli altri due ragazzi avete fatto o preferisci
tentare di soddisfare la mia richiesta? Nessuno ti obbliga.-
-Ma
questa è una minaccia bella e buona!! Non può
comportarsi così!-
Si oppose Sasuke, sempre tenendo la voce relativamente bassa.
-Puoi
sempre rifiutare, poi se ti accadrà qualcosa di spiacevole
sarà
tutta colpa del mio caro nipotino.- Jiraya sorrise, già
conscio
della vittoria.
-E
va bene!! Ma sappia che lei è un mostro! Ah, e voglio anche
che
faccia metà di quella stupida ricerca dataci dal sensei
visto che è
tutta farina del suo sacco!-
Detto
questo si incamminò a passo di marcia su per le scale,
pronto per
una piacevolissima conversazione con il Teme, che sembrava anche
più
irritabile del solito! (In
stile: “Non aprite quella porta, perchè dietro
c'è Naruto”.. nd
me) (E non Chuck Norris! Nd Jiraya) (Poi non ti lamentare
però se
verrai colpito dal calcio rotante ù_ù nd me)
(*cade a terra svenuto
con un'impronta di scarpa sulla fronte e un biglietto* nd Jiraya)
(Tò! Un biglietto!*raccoglie* Dice: “Oggi sei
stata scelta per non
essere colpita dal mio calcio rotante, ma ricorda di non pronunciare
il mio nome invano” firmato Chuck Norris, alias Dio. E questo
chi
lo dice a Hidan? Nd me) (FUUUUUUUUUUUUUUUUUUU! Nd Hidan) (Ecco, come
non detto -.- nd me)
Jiraya
allora ridacchiò, tornando alle sue riviste e al suo
sakè,
aspettandosi a breve i suoni di una sonora scazzottata. Oh
sì, quei
due sarebbero diventati grandi amici, se lo sentiva!
***______***
***_______*** ***______***
La
mano tremò un poco prima di appoggiarsi sulla maniglia.
Aveva
fatto tanto di quel casino salendo le scale e ora si vergognava a
bussare per entrare? Sicuramente Naruto sapeva che era lì
dietro, ma
se fosse entrato senza il suo permesso come minimo gli avrebbe
lanciato contro un taglia carte assolutamente affilato che l'avrebbe
ucciso-o qualche altro oggetto contundente-.
Rimase
lì fermo per qualche minuto, fino a quando non si
formò una cappa
nera di depressione sulla sua testa; non aveva il coraggio di
infastidire il Teme! Ma che gli stava succedendo? Forse era
perchè
quando l'aveva visto in salotto si era quasi affogato con la sua
stessa saliva per cotanta bellezza? Bè, molto probabile, ma
era meglio se non ci pensava.
-Entra
Dobe! Prima che tu faccia la muffa fuori dalla mia porta e, siccome
in questa casa non ci sono i servetti che puliscono, saresti
gentilmente pregato di muovere il tuo culo e di tirare fuori le
palle, coniglio!-
L'Uchiha
si alterò ed entrò come un uragano nella stanza.
-Non osare darmi
del Dobe, Teme!!! E non sono un coniglio! Stavo semplicemente
ammirando il legno intarsiato della porta!-
Naruto
lo guardò accigliato, facendogli notare che, no, non era
intagliata
la porta essendo liscia come il culo di un bambino.
-Tu
non ne sai niente di 'ste cose!- Sentenziò il moro,
sedendosi come
se fosse a casa sua sul letto dell'altro.
Uzumaki
sospirò, cercando la pace interiore ma, si sa, stiamo
parlando di
Naruto.
-Senti,
nevrotico, pappamolle, moro, esagitato o ti metti nell'ordine di idee
che dobbiamo fare questo lavoro insieme e, credimi, piuttosto che
lavorare con te mi impiccherei volentieri o puoi pure andartene ad
infastidire qualcun altro!- Naruto ormai aveva alzato la voce e stava
urlando: tutta l'agitazione, la collera verso l'altro e soprattutto
verso se stesso lo stava uccidendo e l'unico modo per liberarsene era
sfogare tutto ciò su qualcun altro, ergo Sasuke.
-Se
vuoi ti posso aiutare! Per legare una corda intorno al collo ci sto
presto, soprattutto se il collo è il tuo!!-
-E'
questa la tua decisione?- Il biondo fece scrocchiare le nocche. -Tu
non hai idea di quanto mi divertirò a farti sanguinare!-
-Fatti
sotto, Teme! Ti farò vedere chi è il pappamolle!-
E
così cominciarono a picchiarsi, rotolandosi sul letto e
facendo
cadere gli oggetti dalle mensole, senza preoccuparsi di niente che
non fosse l'avversario, per cui entrambi erano attratti. Il problema
era accettarlo.
Intanto
Jiraya sorrideva, bevendo il suo sakè e ascoltando i gemiti
di
dolori dei due ragazzi, con accanto a sé la cassetta del
pronto
soccorso, aspettando di doverla usare.
P.S.
Eccomi di nuovo qui, primo per spiegare il titolo che è un
mix di
tutti gli elementi che mi hanno colpito nel capitolo(perchè
sennò
non avrei saputo come chiamarlo), secondo per scusarmi della
demenzialità dell'ultima parte del testo, essendo io
appresso al
capitolo da oggi alle 3 pur di aggiornare. Ah, scusate anche gli
errori, se ce ne sono perchè non ho tempo per controllarli.
Spero di
avervi divertito, io mi sono sfogata e sono contenta di essere
tornata!
Alla
prox, anche se non so quando! Ciaoooooo!
|
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Capitolo 17 *** Pausa ***
Vorrei essere rapida e indolore e allo stesso tempo vorrei premere solo il tasto Canc per far sparire quanto sto scrivendo.
Io, davvero, non so come mettere per iscritto quello che provo in questo momento, ma cercherò di essere più chiara possibile.
Non sono più capace a continuare questo lavoro e me ne dispiaccio e me ne vergogno. Per avervi deluso tutti, se qualcuno di coloro che seguivano questa fanfiction bazzicano ancora questi luoghi, altrimenti per coloro che inizieranno questa storia, magari amandola e trovandola incompleta.
Sono convinta che non molti leggeranno quello che sto scrivendo, ma vi ringrazio. Per la vostra simpatia e generosità, per le critiche e le risate che ho potuto fare per farle fare a voi. Anche se forse è inutile, voglio dirvi perché non posso riuscire a concludere questa storia che ho così tanto amato e seguito e custodito.
Tutto è iniziato cinque anni fa, io andavo alle superiori e soprattutto amavo il mondo di Naruto con tutta me stessa, senza eccezioni, difendendo i miei gusti non sempre compresi. E se non fossi passata per Naruto, se io non lo avessi letto, probabilmente sarei una persona totalmente diversa. Ma non voglio tediarvi non più di quanto io stia già facendo.
A cinque anni dal primo capitolo, io ho perso Naruto, nel senso che il lavoro di Kishimoto è andato talmente distante da ciò che era in origine, da quel manga frizzante e divertente e serio e commovente, che io non riesco ad accettarlo. Non posso riprendermi da questo.
Perché la passione per Sasuke e Naruto è nata in quel fumetto che così tanto è stato maltrattato che io faccio fatica a riconoscerli. Non sento più la frenesia di leggere di loro, ma solo una profonda malinconia..
Fino all’ultimo ho voluto protrarre questo momento, cercando di convincermi che: “Ehi, ce la farai! Sai come tutto deve andare a finire! Troverai il modo di continuarla!”.
Invece non ce la faccio.
Ho deluso tutti voi e ho deluso l’amore che non potrete leggere di Naruto e Sasuke, non qui almeno.
Forse un giorno sarò ispirata, ma faccio difficoltà a crederci.
Comunque sia, grazie e perdonatemi se potete,
Lorelei95 alias Chiara |
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