L'addio più doloroso

di sesshy94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Arthur-Promesse ***
Capitolo 2: *** Merlin-Addii ***
Capitolo 3: *** Morte ***



Capitolo 1
*** Arthur-Promesse ***


Corro per i corridoi...corro per i corridoi? Si, lo so, non si può sentire, ma al momento non posso esprimermi in miglior modo. Ho fretta e…sono preoccupato. Tanto preoccupato. Furioso.

“Arthur dove corri? Guarda dove vai per lo meno.” Non ho intenzione di subire le lamentele di Morgana. Ho decisamente altro per la testa.

Eccola finalmente. Spalanco la grande porta ed entro precipitosamente nella sala del trono.

Ma mi blocco. La scena che mi si para davanti non è decisamente piacevole. Mio padre mi da le spalle.

Ma per terra, che si stringe la pancia, sofferente, c’è Merlin.

Accanto a lui, un soldato. E non è li per aiutarlo. La mia furia  esplode. Mi precipito sul soldato e lo scanso  in malo modo. Molto malo. Gli lancio un’occhiata furente e poi mi inginocchio accanto a Merlin.

Gli cingo le spalle con un braccio.

“Arthur.” Mormora.

“Vuoi spiegarmi il perché di tutto questo?” chiedo sibilando a mio padre. Imprimendo nella voce tutto l’odio possibile.

Mio padre non risponde subito.

“Ti farò sicuramente piacere, sapere che il tuo servo…è un mago.” Sentenzia lui. Cosa diavolo vuoi che m’importi? Anche perché poi lo sapevo già.

“E pratica la magia da molto, molto tempo. La pena come sai…è la morte.” Stringo la presa sulle sue spalle.

No. Mai accetterò una cosa del genere.

“Immagino che te l’abbia confessato lui.” chiedo tra i denti vedendo che Merlin non è in grado di parlare.

“Si. Ha confessato tutto.” Sempre allegro eh?

“Quindi dovresti sapere che la sua magia mi ha salvato la vita almeno un centinaio di volte.” sussurro. Merlin s’irrigidisce tra le mie braccia.

“Non dovevate.” Mi dice.

“E tu devi smetterla di darmi del voi te l’ho gia detto.”  Rispondo incapace di dire altro.

Alzo lo sguardo. E incrocio quello di mio padre. Trasformato. Una maschera di rabbia. E delusione. Sei deluso da me? Che novità.

“Da come mi ha risposto, deduco che tu lo sapevi già. Cosa aspettavi a dirmelo?” mi domanda furioso come non mai.

“Non spettavo assolutamente niente. Ma sospettavo questa tua reazione. È per questo che ho taciuto.” Rispondo. L’ultima cosa che voglio è che Merlin venga ucciso. Idea inconcepibile.

Mio padre respira affannosamente.

“Con te farò i conti dopo. Ora devo occuparmi di lui.” Merlin non è un oggetto! La mia rabbia sale a dismisura. Stringo ancora di più Merlin tra le mie braccia. Ha cominciato a tremare come una foglia.

Ed è questo che mi spinge a protestare.

“Non permetterò che Merlin venga rinchiuso. È questa la ricompensa per la mia vita? Hai almeno idea di quante volte mi abbia salvato? Non mostri un minimo di riconoscenza?”

“Arthur…basta.”

Merlin…che diavolo stai dicendo? I nostri sguardi si incrociano.

E nel tuo…leggo tante cose. E forze anche…un barlume di coraggio. Due soldati ti vengono a prendere. E io…ti lascio nelle loro mani.

Perché? Perché?

Mi alzo.

“Non credere di poterti muovere.” Il tono gelido di mio padre mi fa fermare.

Stringo i pugni. E mi preparo al peggio. Un grande sospiro.

“Cosa devo fare con te Arthur? Suppongo che rinchiuderti in una cella per due settimane o metterti alla gogna non servirebbe a molto? Tu sai quanto la magia sia pericolosa…” cosa? Merlin pericoloso?

“Io so ciò che vedo! E vedo che esistono maghi pericolosi, malvagi e maghi buoni che usano la magia solo per scopi benefici!” esclamo arrabbiato. Sei fortunato padre che in questa sala non ci sono spade. Ti taglierei volentieri a fette.

“La magia è sempre e comunque pericolosa! E poi...cos’è questo attaccamento ad un servo? Una volta morto lui potrai tranquillamente trovartene un altro.” Questo è troppo. Veramente troppo. Perché tu non sai. Non sai e non potrai mai capire.

Stringendo i pugni fino a ferirmi le mani me ne vado. E a nulla valgono le tue proteste.

Esco dalla sala.

“Quel mago morirà fra due giorni!” urli. Credi che lo permetterò?

Mi dirigo a grandi falcate verso le celle.

Ma due guardie mi fermano. Alzò lo sguardo. Li fulmino. Non si muovono. Ah è così? Mio padre è il Re ma io sono il vostro comandante.

“Se non volete essere licenziati vi consiglio di togliervi di mezzo. A mio padre potete dire che vi ho minacciati.” Sibilo minaccioso.

I due si scambiano un’occhiata preoccupata. Ma poi si fanno da parte.

Annuisco soddisfatto.

E poi cerco velocemente la tua cella, amore mio.

Eccoti.

“Merlin! Forza alzati.” Ti ordino. Tu volti lo sguardo. E mi sorridi.

“Non sono più il vostro servo.”

“Non fare l’idiota! Se non scappi, morirai.”

“Morirò comunque. Non sono bravo a nascondermi. Ne tanto meno a passare inosservato.” Rispondi alzando le spalle. Sgrano gli occhi. Non sei mai stato così arrendevole. Mai. Che ti prende Merlin?

“Che ti prende Merlin?” ti chiedo sussurrando.

Questa volta ti alzi. Ti porti di fronte a me.

“Scappare significherebbe rinnegare la mia magia. Sarebbe rinnegare me stesso. E ti metterei nei guai. Lo già fatto abbastanza.”

“IO non permetterò che tu muoia!” il terrore comincia a pervadermi. Il terrore di non vederti mai più. Ma forze…

“Tu devi scappare. E vivere…perché...perchè io ti amo…e…” ma non finisco. Non posso continuare. È il tuo sguardo che me lo impedisce.

“Il mio destino era quello di servire un grande Re. A quanto pare…è cambiato. Anche io…ti amo. Ma…se scappo…come pensi che potremo vivere? Separati? Ascoltami…io un fuggiasco…tu…il Principe ereditario del trono. Tuo padre non ci darebbe tregua. E sono pronto a scommettere che sarebbe disposto a tutto pur di trovarmi. Ed è questo che non voglio.”  Il significato delle tue parole mi centra in pieno.

E qualcosa dentro di me si rompe. Non ho più l’impressione di vivere un brutto sogno. È la realtà ed io sto per perderti. Qualcosa mi blocca il respiro. Comincio a respirare affannosamente. No, no. Non posso, non voglio perderti. Tu…tu sei tutto per me.

“ All-allora aspetteremo…che mio…mio padre muoia…l-lo ucciderò i-io stesso se necessario…” non riesco neanche a parlare. Questa sensazione di oppressione allo stomaco mi impedisce qualsiasi cosa.

Sorridi dolcemente e scuoti la testa.

“Arthur. Ascoltami. Devi farmi una promessa. Devi vivere. Devi vivere anche per me. solo questo ti chiedo.”

E ti pare poco? Vivere per te, senza di te? Mi stai chiedendo molto.

Abbasso la testa.

“Io non posso.” Sussurro. Passo una mano fra le sbarre e te la poggio su una guancia. Ci guardiamo a lungo.

“Si che puoi.” Mi sussurri.

Ed io non resisto. La mia mano scivola sulla tua nuca. E ti attiro a me. Unisco le tue labbra alle mie.

Un ultimo bacio. Prima dell’addio.   

 

 

 

 

 

Angolo Autrice

Rieccomi qui!!! Questa volta una ff molto ma molto triste! Anche a questa a tre chap. Visto che l’altra l’avevo iniziata con Merlin, questo primo chap è dedicato ad Arthur! Ovviamente il prossimo sarà per il grande Merlin! spero vi piaccia. È un piccolo seguito di Due facce della stessa medaglia.

Ne approfitto per ringraziare ancora una volta le persone che l’hanno recensita e messa tra i preferiti. Grazie mille! Bacioni vostra sesshy

 

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Capitolo 2
*** Merlin-Addii ***


Il terrore mi assale

Il terrore mi assale. E non è semplice preoccupazione per le vostre condizioni. No. È vero e proprio panico. Qualcosa mi blocca il respiro. Una sensazione di oppressione allo stomaco. Non riesco a muovermi. Non riesco a parlare. Non riesco a fare niente.

Non faccio niente neanche quando due mani mi stringono forte le braccia, facendomi male, e mi portano via.

Vengo trascinato fuori dalla vostra stanza. Volto appena la testa. E vedo i vostri occhi, pieni di domande. E poi, i muri.

Vengo trascinato per i corridoi. Un momento…riconosco questa porta. Questa porta che viene spalancata. E io vengo gettato dentro.

Inciampo e cado. Alzo la testa. E mi ritrovo a fissare i piedi di Uther.

Velocemente mi alzo in piedi.

“Che diavolo significa tutto questo?” chiede il Re, confuso.

“Mio, Signore…questo servo è stato sorpreso mentre usava la magia, sul Principe.” Oh magnifico. Ora ricordo perché mi hanno portato qui.

Il Re si volta verso di me. sul suo viso una maschera di rabbia, freddezza.

“È vero?” chiede.

E io come posso mentire? Come potrebbe un semplice servo sperare di essere creduto da un Re? E poi rinnegare la magia sarebbe rinnegare me stesso.

“Si, Sire. Ma…” non posso finire la frase. Un dolore lancinante mi esplode all’altezza dello stomaco.

Mi cedono le ginocchia e cado di nuovo per terra.

Stringo forte gli occhi nel tentativo di fermare le stelline che mi danzano davanti…

E poi…ancora una volta…le vostre braccia…su di me…

“Arthur.” Riesco a sussurrare. No…non dovete stare qui. Non dite niente vi prego… 

“Posso sapere il perché di tutto questo?” ecco appunto.

C’è silenzio. E poi la voce di Uther.

“Ti farà sicuramente sapere che il tuo servo è un mago.”

  Sento la vostra presa farsi più salda. Siete preoccupato…?

Lo sono anche io.

“E pratica la magia da molto tempo. La pena come sai…è la morte” 

“Immagino che ti abbia confessato tutto lui.” bè in realtà, io ho solo detto che sono un mago. Non che pratico la magia da molto tempo. Comunque…no un momento…morte? Ancora una volta era quasi riuscito a dimenticare. No…mi era solo sembrato impossibile. Morire…

“Immagino che te l’ha confessato lui.” ancora una volta la vostra lingua è più tagliente di una spada.

“Si. Ha confessato tutto.” Anche Uther comunque non scherza.

“Quindi dovresti sapere che la sua magia mi ha salvato almeno un centinaio di volte.” questo non dovevate dirlo. È l’ultima cosa che voglio. Mettervi nei guai.

“Non dovevate.” Vi sussurro.

“E tu devi smetterla di darmi del voi, te l’ho già detto.” Mi rispondete. Abbasso lo sguardo. Solo per impedirvi di vedere le lacrime che sicuramente saliranno ai miei occhi. Grazie Arthur.

“Da come hai risposto deduco che tu sapevi già che fosse un mago. Cosa aspettavi a dirmelo?” La voce di Uther mi giunge lontana.

La vostra, no.

“Non aspettavo assolutamente niente. Ma sospettavo questa tua reazione. Per questo ho taciuto.”

E di nuovo un’ondata di affetto mi pervade da capo a piedi. Vi sono grato per queste parole. Per tutto quello che state cercando di fare.

“Con te farò i conti dopo. Ora devo occuparmi di lui.” il terrore mi assale d nuovo. Inconsapevolmente ho iniziato a tremare. Arthur…mi state stringendo ancora più forte.

“Non permetterò che Merlin venga rinchiuso. È questa la ricompensa per la mia vita? Hai almeno idea di quante volte mi abbia  salvato? Non mostri un minimo di riconoscenza?”

Sentirvi difendermi è bello, ma non voglio che tra voi e vostro padre ci sia odio.

“Arthur…basta.” Vi dico.

Mi guardi sconvolto. E ricambio lo sguardo. E cerco di imprimere in esso quanto più coraggio di quanto io me ne senta addosso.

Due guardie mi prendono. E ancora una volta, mi lascio trasportare incapace di fare qualsiasi cosa. Si stava bene fra le vostre braccia.

Le due guardie mi porta in una cella. E con molta delicatezza, mi ci sbattono dentro.

Mi rannicchio per terra. Mi stringo le spalle. Chiudo gli occhi. Ma è pericoloso. Perché il vostro volto mi compare davanti.

“Merlin! Forza, alzati.” Sento la vostra voce darmi ancora ordini. Mi volto verso di voi. Sorridendo. Provandoci.

“Non sono più il vostro servo.” Un po’ d’ironia fa sempre bene. anche se dentro di me c’è solo un infinita tristezza. E terrore. Ehi cosa pensate che sia un impavido guerriero? Che non ha paura della morte?  Bè v sbagliate. Sono un mago è vero. Ma ho paura. Paura di morire.

“Non fare l’idiota. Se non scappi morirai.” Non prendiamoci in giro Arthur.

“Morirò comunque. Non sono bravo a nascondermi. Ne tanto meno a passare inosservato.” È la pura e semplice verità. Cosa dovrei dirvi?

“Che ti prende Merlin?” mi chiedete. Dolcemente. Mi alzo e mi porto di fronte a voi.

“ Scappare significherebbe rinnegare la mia magia. Sarebbe rinnegare me stesso. E ti metterei nei guai. Lo già fatto abbastanza.” Rispondo. È la verità. Arthur, perdonami. Perdonami perché non ho saputo starti accanto. Perdonami per averti illuso. Ma in fondo, anche io speravo che durasse.

“IO non permetterò che tu muoia!” leggo il terrore nei vostri occhi. Siamo in due.

“Tu devi scappare. E vivere…perché...perchè io ti amo…e…” non posso lasciarti continuare. Ti guardo intensamente. E tu ammutolisci.

Il mio destino era quello di servire un grande Re. A quanto pare…è cambiato. Anche io…ti amo. Ma…se scappo…come pensi che potremo vivere? Separati? Ascoltami…io un fuggiasco…tu…il Principe ereditario del trono. Tuo padre non ci darebbe tregua. E sono pronto a scommettere che sarebbe disposto a tutto pur di trovarmi. Ed è questo che non voglio.” Parole troppo dolorose. Parole piene di significato.

“All-allora aspetteremo…che mio…mio padre muoia…l-lo ucciderò i-io stesso se necessario…” non riesci a continuare.

E io ti sorrido dolcemente e scuoto la testa.

“Arthur. Ascoltami. Devi farmi una promessa. Devi vivere. Devi vivere anche per me. Solo questo ti chiedo” E non è poco. Ma ti prego, mio Principe, mio unico amore, fallo. Per me.

“Io non posso.” Mi sussurri. C’è qualcosa che tu non puoi?

“Si che puoi.” Ti rispondo. E mi guardi. Attraverso una sbarra mi poggi una mano sulla guancia.

I nostri sguardi s’incontrano. Forze per l’ultima volta. La tua mano fra i miei capelli.

Le  nostre bocche che s’incontrano. Ancora una volta. L’ultima.

 Un ultimo bacio. Prima dell’addio.

 

Angolo Autrice

Salve eccomi qui. Con l’aggiornamento. Scusate la tristezza ma al momento storie allegre proprio non mi vengono, visto che sto passando un periodo un po’ di merda. Ehm ehm. Passiamo ai ringraziamenti.

 

Ransi: uff vuoi ancora leggerlo? Mi fa piacere che ti sia piaciuto e soprattutto di aver reso bene le emozioni di Arthur. Spero di aver fatto un buon lavoro anche con Merlin. Bacioni sesshy

 

Bacinaru: ehh Merlin…Merlin…purtroppo…ehm ehm no non dico altro. Leggi il prossimo chap. Spero ti piaccia anche questo. Baci baci sesshy

 

Mi scuso ancora per la freddezza di queste risposte. Al prossimo chappy. sesshy

 

 

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Capitolo 3
*** Morte ***


Vieni trascinato fuori

°°° Merlin°°°

Vieni trascinato fuori. Vorresti reggerti sulle tue gambe. Ma sai che è impossibile. Non le senti più. Ti senti…umiliato. Dannazione tu sei…pardon, eri, un grande mago! Ma orami, che importanza ha? Stai per morire.

Le guardie ti trascinano fuori. La luce ti acceca. Abituato com’eri all’oscurita della cella.

I tuoi occhi feriti si posano sulla moltitudine di gente che è venuta a vedere la tua esecuzione. Quanto pubblico!

In fondo, potresti farne una grande morte, no? Un po’ di scena. Tanto per dire: “ Ricordatevi di me, del grande Merlin.”

Ma non è da te. Quello l’avrebbe fatto Arthur.

Il tuo cuore si stringe in una morsa dolorosa. Arthur…il solo pensiero di lasciarlo da solo, ti fa sentire male non è vero?

Piccolo stupido mago, l’hai presa tu questa decisione.

E in fatti, non mi tiro indietro.”  Pensi risoluto.

Ma questa tua sicurezza è destinata a vacillare. A scomparire del tutto. Quando incontri i suoi occhi.

Quegli occhi azzurri. Quel mare in cui affogare. Ma per te quel mare è sempre stato sicuro. Protettivo.

Ed ora? Ed ora è solo un mare in tempesta. Come quella del  cuore.

È disperato, il Principe. Vuole che tu viva. E non sa guardarti morire.

Ancora una volta, la realtà ti casca addosso come un macigno. Stai per morire…e non puoi fare niente per impedirlo. E di nuovo, il terrore ti assale. Il tuo comincia a battere forte. Sembra voglia uscire. E ti fa male. Respiri affannosamente, ed ogni respiro è una pugnalata.

Eccolo, il patibolo. Le guardi ti costringono a salire i gradini. Ma tu inciampi. E finisci dritto dritto nelle braccia del boia. Che mera consolazione.

Chiudi gli occhi. E immagini che siano altre braccia a stringerti.

Ma le sue braccia non sono neanche lontanamente simili a quelle del boia.

Sospiri.

“Con le accuse di pratica della magia per lungo tempo, stregone, io ti condanno a morte.” Che sputa sentenze che è il Re vero? Lo hai sempre pensato, ma ora…ora questa è la sentenza per te.

Con forza una mano ti spinge in ginocchio.

°°°Arthur°°°

Lo vedi camminare, così, tra le mani delle due guardie. E ti si stringe il cuore, e senti le lacrime salirti

agli occhi. Cammina a testa bassa. Questo non fa altro che farti sentire un incapace. Un incapace che non sa

difendere le persone che ama.

Sembra un cucciolo spaurito. E tu vorresti essere lì, a consolarlo. Eppure dove ti trovi? Vicino a colui che

vi ha separati. E non puoi non odiarlo. Non puoi non vederlo al suo posto. Perché è così che vorresti che

fosse. Vorresti che tuo padre morisse. Perché il solo pensiero di una vita senza Merlin…ti disgusta, ti

abbatte, ed è semplicemente inconcepibile.

Sei scosso da un irrefrenabile voglia di fare a pezzi tuo padre. Stringi i pugni. E senti un liquido caldo colarti

giù dai palmi.

Non t’importa.

Vedi Merlin che guarda verso di te. Potresti morire. Tremi leggermente. I suoi occhi…ma visto niente di

simile. Non li hai mai osservati veramente? Oh certo che l’hai fatto. Ma mai, mai li avevi visti

così…spaventati, rassegnati. Ancora una volta vorresti essere lì e stringerlo a te. Rassicurarlo, dirgli che va

tutto bene, proteggerlo.

Ma tu non sei lì. Sei al fianco di tuo padre.

“Con le accuse di pratica della magia per lungo tempo. stregone, io ti condanno a morte.”

Stregone…ce ne saranno, ce ne saranno tantissimi, nel tuo regno. Tu permetterai ala magia di vivere. Alla magia buona, buona come lo è stato lui. E questo è un giuramento.

Il boia lo inginocchia.

Stringi i denti, trattieni le lacrime. Sai che non potrai farlo a lungo.

L’alabarda si alza. Distogli lo sguardo. Ma poi lo. No, non puoi vederlo morire.

All’ultimo momento ti giro verso di lui. Per l’ultima volta vedi i suoi occhi. Non puoi che non amarli.

Ti amo, Merlin. Ti amerò per sempre.” C’è scritto nei tuoi.

Addio, perdonami.” Sembri leggere nei suoi.

E ti chiedi…cos dovrei perdonarti Merlin?

                                                                                °°°Merlin°°°

Ancora una volta vedi i suoi occhi. E sei felice perché sai che sono l’ultima cosa che vedrai.

Una muta richiesta di perdono è impressa nei tuoi. Perdono per essersi fatto scoprire. Perdono per non essere riuscito ad amarlo per sempre.

E nei suoi…cosa leggi? Solo tutto l’amore che provava per te.

E sei contento. Sei contento, alla fine, di morire così. Con gli occhi del tuo Principe, del tuo asino reale, ben stampati in mente.

Ed è solo un attimo perché poi improvvisamente il tuo mondo si fa buio.

                                                                         °°°Arthur°°°

Un ruggito. Un pianto disperato. Solo questo ti circonda. Eppure nessuno sta urlando, nessuno sta piangendo. Dovrebbero farlo. Ma loro non capiscono.

La gente se ne sta andando. Finito lo spettacolo si ritorna alla normale vita di sempre. Anche tu dovresti farlo. Ma come? Come? Se ora la tua vita e vuota. Se non ci sarà più nessun sorrise ironico per te. Se non ci sarà più nessuno che ti chiama asino reale. Se non c’è più nessuno con qui passare la notte.

Se non c’è più Merlin da amare?

Cadi in ginocchio schiacciato dal peso di questo dolore.

E ancora una volta ti ritrovi a pensare a quanto sia effimera la vita. A quanto essa giochi con i sentimenti degli uomini prima di ferirli. Ferirli. Annientarli. Ti stringi le mani al petto, consapevole solo del dolore sordo che proviene dal tuo cuore. E poi, non sai più se stai piangendo e se è la pioggia a bagnarti il viso.

Buffo. Piove. Sembra che anche il cielo si sia messo a piangere. Merlin…il suo nome sussurrato fra le labbra…non fa altro che aumentare la tua disperazione.

Batti i pugni per terra. E poi urli.

Urli con tutto il fiato che hai in corpo. Urli tutto il tuo dolore, tutta la tua rabbia. Urli fino a che non senti i polmoni scoppiare e la gola bruciare.

Ma non hai intenzione di fermarti. E non lo fai.

La tua voce è finita, io mi fermerei. Oh, Arthur, ascolti le persone? Hai smesso di urlare.

E ti senti toccare sulla spalla. Un tocco gentile.

Ti giri di scatto, speranzoso. Ma i tuoi occhi si rabbuiano nuovamente quando ti accorgi che si tratta solamente di Morgana.

La guardi in malo modo. E poi la scacci. Vuoi restare solo. Lei è dispiaciuta, ma se ne và.

E tu, indisturbato puoi continuare a piangere. Piangere e battere un pugno per terra. Tremi. Di dolore, di rabbia.

Devi farmi una promessa. Devi vivere. Devi vivere anche per me.” lontane, ti risuonano nella mente queste parole. Le sue parole. La tua promessa.

Respiri affannosamente. Ricordi? Hai giurato. Non puoi tirarti indietro. Che razza di Cavaliere saresti?

A fatica ti rialzi.

Guardi il castello. Respiri profondamente.

Hai fatto due promesse. La prima, la più impegnativa. La seconda, la più lunga. Ma tu sei un uomo di parola.

Rispetterai entrambe.

“ E lo farò per te, Merlin. Io vivrò. Vivrò per te, amore mio, e ti giuro, lo giuro sul mio sangue, lo giuro sul nostro amore, che non permetterò, nel mio regno, uccisioni di innocenti. La magia non sarà mai, mai proibita. Non la magia buona, giusta. Mi senti Merlin? Questo è un giuramento. Questa è la mia promessa.”

E finalmente, pronunciate queste ultime parole, torni al castello. Non con il cuore più leggero. Soltanto, ti sembra che il futuro, sia poco più chiaro.

 

 

Angolo Autrice

Salve. Ok…ok…respira…respira…non metterti a piangere…MA COME CAVOLO FACCIO SE HO APPENA FATTO MORIRE MERLIN??????????????? ( prima lo ammazza e poi si dispera, valla a capì! Nd tutti)

Va bene. Che dite di questo chap? È abbastanza triste? Spero vi sia piaciuto, io non sono molto convinta. Bè mi rimetto al vostro giudizio.

Il chap è tutto interamente dedicato a Ransi e bacinaru, le due uniche folli che con santa pazienza hanno letto e recensito questa storia. Grazie mille ragazze!

 

Ransi: se vuoi il copri tastiera in gomma te lo pago io…visto che in teoria, se ti si rompe il comp è colpa mia…grazie mille per il sostegno!!!! Che ne dici di questo chap? Spero cose belle…a presto bacionissimi sesshy

 

Bacinaru: grazie per i complimenti mi fanno davvero tanto piacere…come vedi…la situazione è davvero finita male…malissimo. Che ne dici? Ti piace? Spero di si. Baci baci sesshy

    

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