Mi prendo cura di te.

di Voldemortslostnose
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Estate 1976 ***
Capitolo 2: *** Autunno 1981 ***
Capitolo 3: *** Inverno 1981 ***



Capitolo 1
*** Estate 1976 ***


Disclaimer: i personaggi citati in questa storia sono proprietà degli aventi diritto. Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro.

 

MI PRENDO CURA DI TE.


È luglio, e i Malandrini camminano in mezzo alla città di mare dove hanno deciso di trascorrere le vacanze. Remus arranca sotto il peso del suo borsone, mentre Sirius più avanti saltella entusiasta raccontando a James di come abbia imparato a respirare con la maschera. Poi, si interrompe nel bel mezzo di una dimostrazione pratica per tornare indietro di un po' e affiancare Remus e chiedergli se vuole che gli porti la borsa. -Tranquillo Sis, non è pesante... Sono solo un po' stanco- gli risponde perplesso il Licantropo. -Ma se te la portassi ti sentiresti meno stanco.- risponde Sirius convinto, e poi si perde a guardarlo con un'espressione indecifrabile.

Due giorni dopo, stanno chiacchierando per un corridoio ben arieggiato. È una sera ventilata, e i quattro hanno scarpinato per raggiungere un ristorante che serve piatti tipici, posto su uno dei versanti di una collina che guarda sul mare. Si stanno accomodando al tavolo e Sirius passando sposta indietro la sedia a Remus, che lo guarda interdetto e si trattiene dal dirgli qualcosa, arrossendo furiosamente.

La mattina dopo sono sotto l'ombrellone, e Sirius è stravaccato su una sdraio, mentre James e Peter giocano a carte seduti l'uno di fonte all'altro su quella accanto urlando non poco e maledicendosi a vicenda. Attorno a loro, cinque o sei ragazze occhieggiano interessate i pettorali del ragazzo dai capelli neri addormentato. Sirius sente qualcuno gocciolare sul suo piede, e si alza immediatamente, prendendo un asciugamano per Remus che sta tremando di freddo, poi gliela avvolge attorno al corpo e inizia a frizionarlo. E in quel momento, Remus non ci vede più. -Ma insomma, Sirius, non sono una ragazzina! Perché continui a trattarmi come tale?- sbotta, infastidito.
-Perché quando una persona ti piace, te ne prendi cura.- gli risponde Sirius, e poi si morde il labbro, timoroso della reazione dell'amico. Attorno a loro tutto sembra congelarsi, si sente anche un bleah! schifato provenire da una delle ragazze lì attorno, e persino James e Peter smettono di urlare mentre Sirius scruta Remus sperando disperatamente che non si arrabbi. In effetti, Remus sembra furioso, ha gli occhi spalancati e boccheggia senza riuscire a dire niente. Sirius si morde il labbro di nuovo. Remus si lancia sulle sue labbra, avvolgendolo nell'asciugamano, perché ora è Sirius a tremare. James e Peter riprendono a giocare, Remus poggia la testa sulla spalla di Sirius. I gabbiani attorno lanciano strida acute.


Angolo autrice
sì, il titolo fa presagire tutt'altro. Lo so. L'idea mi è venuta in vacanza al mare... ...perché non posso averlo io, un Sirius che mi coccoli? Ingiustizia!

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Capitolo 2
*** Autunno 1981 ***


-Cosa ci fai qui, Sirius? È pericoloso!- Remus lancia un'occhiata preoccupata a quello che è da ormai cinque anni il suo ragazzo, ansioso. Vedersi è diventato sempre più impossibile, con le missioni affidate ad entrambi in quanto membri dell'Ordine, la nascita di Harry e la scelta di Sirius come custode segreto. Dopo quest'ultima cosa, in effetti, Remus vede i novelli coniugi Potter solo alla sede dell'Ordine, e Peter non si fa più quasi vedere in giro. È spaventato, dicono tutti, ma Remus crede sinceramente di essere quello che si preoccupa di più. -Rem?- chiede Sirius, sventolandogli una mano sotto il naso. Evidentemente deve averlo già chiamato più volte. -Sis, perché sei qui?- Non gliel'avesse mai chiesto. Sirius si illumina tutto, per poi far spuntare sul proprio volto un sorriso Malandrino che a Remus non piace per niente. Poi gli si avvicina suadente, gli cinge la vita con le braccia, e Remus ridacchia sul suo collo perché ha già capito dove Sirius voglia andare a parare. -Vedo che sei preoccupato, e io ho il dovere di prendermi cura di te- sussurra Sirius, la voce già roca. -Quindi che ne dici di un po' di sano sesso per stemperare la tensione?- Remus sbuffa per trattenere un gemito, mentre Sirius inizia a lasciargli una scia bollente di baci sul collo. -Sei la persona meno romantica che abbia mai conosciuto.- dice, spingendolo via con fare scherzoso. -Ma tu mi ami lo stesso, maledetto lupastro!- risponde Sirius, consapevole di aver ragione, sfoderando il suo sorriso migliore-quello che, Remus ne è sicuro, regala solo a lui. -Mmm...- dice Remus, fingendo di pensarci su. Sirius scoppia a ridere, e Remus lo segue a ruota. È bello, almeno per un po', stare con il suo cagnaccio preferito e scherzare tra loro, come se la guerra non fosse mai iniziata e i Malandrini e Lily si vedessero ancora ogni giorno, come se James rompesse ancora l'anima a Lily, Peter mangiasse continuamente dispensando consigli utili, e lui e Sirius cercassero continuamente dei momenti come quello, per stare un po' da soli lontano da orecchie indiscrete.
Sirius non lo sa, ma ancora una volta si è preso cura di lui, facendo svanire in un soffio tutte le sue preoccupazioni.

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Capitolo 3
*** Inverno 1981 ***


Sirius si Materializza alla sede dell'Ordine, sporco di sangue, la felpa nera lacerata da un taglio che gli percorre tutto l'addome, il polso destro probabilmente fratturato, e si lascia cadere sul divano. -Erano- ansima -Erano in troppi, tre contro uno- Remus, che è tornato dalla stessa missione appena prima di lui, si fionda a curare le sue ferite. -Irresponsabile.- dice solo, ma Sirius può leggere nei suoi occhi tutto il sollievo di vederlo vivo. Un po' acciaccato, forse, ma vivo. Remus non riuscirebbe a perdonarsi se a Sirius dovesse capitare qualcosa di irreparabile. È la terza missione, questa settimana, dalla quale Sirius torna ferito o con un'osso rotto, e tutto questo perché quel testone ha voluto stargli vicino. Idiota! gli urla Remus mentalmente, ma in realtà sa che non potrebbe mai fare a meno di lui.

-Comunque- sbuffa Sirius a fatica -avresti dovuto vedere gli altri.- aggiunge, un sorriso orgoglioso a increspargli le labbra. Che scemo, pensa Remus, e sorride. L'orgoglio Grifondoro alla fine ha prevalso, e Sirius non ha potuto fare a meno di sembrare l'eroe della situazione-o un coglione, dipende dai punti di vista, pensa Remus. Ma lo ama. -Soprattutto Greyback- ridacchia Sirius, ancora steso dolorante sul divano. E Remus si sporge e lo bacia, perché è troppo contento di averlo lì con lui, che scherza anche se è stato ad un passo dalla morte-se quella ferita fosse stata tre centimetri più profonda, gli avrebbe perforato gli organi interni, non può evitarsi di constatare Remus con una certa apprensione. Ma ha messo fuori gioco Greyback, e alla vista del suo ragazzo che mette al tappeto quel mostro a Remus sfugge una risata. E Sirius lo osserva ridere, mentre pensa a quanto sia bello Remus perfino con un labbro spaccato, l'occhio sinistro tumefatto e la mano bendata-ricordi di una battaglia vinta, preludio alla vittoria finale, pensa Sirius con ottimismo.

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