Superheroes

di ilGattoElaVolpe
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***



CAPITOLO 1

Come farsi rapire da un supercattivo estremamente affascinante e rimanere in vita (o quasi)

Nico era nel suo studio. Continuava a rigirarsi nella sedia pensando alle solite cose: dominazione del mondo e parziale distruzione, estinzione della specie umana e animale (soprattutto zanzare, pensò scacciandone una via con la mano). Insomma un vero e proprio cliché per il suo personaggio. Si, perché quando sei il cattivo più temuto d'America e del mondo, tanto per fare i modesti, non ti preoccupi mica di sciocchezze come scuola, lavoro o amore. Nico soffocò un conato di vomito quando si ritrovò proprio a pensare, anzi a nominare soltanto quel frivolo e inutile sentimento da esseri umani.

 Reyna arrivò proprio in quel momento distogliendolo dai suoi pensieri. L'agente segreta portava un uniforme simile a quella dei poliziotti che risaltava il suo fisico atletico, e i capelli legati in una treccia scura che le scendeva fino al petto.

 Nico salutò con un cenno del viso la ragazza che a quanto pare portava buone notizie. Cioè..buone nel senso del male. Buone nel senso che sono buone per il bene del male e..beh..avete capito.*

 -Quale biondo ossigenato devo sorbirmi oggi?- Disse lui con il solito tono impassibile.

 -Will Solace signore, per l'ottava volta.-

 Nico sbuffò e scese le scale del palazzo per ritrovarsi davanti all'entrata della prigione sotterranea. Non poteva dire che il biondino gli fosse totalmente indifferente, dalla prima volta che lo avevano imprigionato per cercare di estorcergli informazioni su Thunderman, in quanto suo amico, fedele consigliere, braccio destro eccetera, le loro conversazioni si erano fatte sempre più sofisticate e vagamente interessanti. Digitò la combinazione segreta della serratura e aprì la porta.

 \\\\ \\\ \\\\

 Will aveva capito da subito che la sua giornata avrebbe preso una piega diversa. Come conferma delle sue intuizioni, un equipaggio nemico aveva fatto incursione nella loro base militare e senza lasciare tracce lo aveva catturato. Era naturalmente un bersaglio più facile di Grace, il coraggioso e superfigo eroe fulminante, che era a differenza sua protetto da ogni genere di attacco esterno. Quel giorno la faccenda si sarebbe conclusa come sempre: cattura, chiacchierata con il Signore Del Male (la sua parte preferita...ehm..cioè..quella meno monotona), salvataggio da parte della squadra del tizio buono sopracitato e fuga verso un posto che sprizzava meno morte dalle pareti. Tipico.

 

 Una presenza oscura ed estremamente sexy aprì la porta della stanza e vi trovò un Will Solace con un espressione tra l'annoiato, il curioso e il terrorizzato. Si, perché anche essendo uscito sette volte indenne da quel luogo si trovava pur sempre in territorio nemico in compagnia di un supercattivo potenzialmente dotato di poteri sovrannaturali, in grado di: ucciderti/farti uccidere da un esercito di morti/farti sbranare da un esercito di animali morti/farti sprofondare all'Inferno aprendo un varco nel terreno. Non necessariamente in quest'ordine.

 Nico esordì con -Ti trovo bene, Solace.-

 -E tu sei sempre deliziosamente macabro, Nico caro, ora passiamo al dunque.-

 -Fossi in te non mi rivolgerei alla mia persona in questo modo. Ti ricordo sempre che posso annientarti con uno schiocco delle dita.-

 Fantastico, pensò Will, quella frase non l'aveva aiutato per niente a tranquillizzarsi. Sembrava che Nico percepisse le sue paure più nascoste, ma scacciò subito dalla mente quel pensiero, cercando di riprendere un minimo di lucidità mentale.

-E per quale oscuro motivo non l'hai già fatto, avendone avuta l'occasione una decina di volte?-

 -Sai bene cosa voglio da te, Solace.-

-E tu sai bene che non ti darò una sola informazione, Nico. Tra parentesi, dovresti trovarti un soprannome da supercattivo, sai, di quelli che finiscono in -man o roba del genere. Farebbe più effetto nelle conversazioni. Io ti suggerirei re-della-tragedia o signor-il-buio-è-la-mia-casa.-

 Senza rendersi conto di essersi spinto oltre il limite, si ritrovò gli occhi scuri come l'abisso di Nico che lo guardavano, scintillando di rabbia. Will non fece in tempo a darsela sanamente a gambe che si ritrovò avvolto in una coltre di nubi scure. Si accorse subito che non somigliavano a quelle di un cielo in tempesta, ma emanavano malvagità e disperazione, come delle anime dannate.

-Nico, caro, non f-farai sul serio, v-vero?- Balbettò il biondo, in preda al panico. Non che non si sapesse difendere, ma era stato perquisito e privato di ogni arma, anche se dubitò potessero servire in uno scontro con.. fantasmi (?). La presenza di quelle ombre, come se non bastasse, era riuscita benissimo a rievocare tutte le sue paure e i sentimenti di rabbia, odio e rancore che prima vagavano in una parte remota del suo cervello. Un'altra parte di sé, quella intelligente, probabilmente, si rese conto che tutto quel posto, Nico compreso, era stato concepito per indurlo a pensare negativamente, in modo quasi malvagio. Volevano corromperlo, magari farlo passare dalla loro parte? Quello che stava vivendo ora era forse parte integrante del piano?

 -Nico per favore! Possiamo parlarne!-

 Stranamente le sue parole ebbero effetto, e il trambusto di voci dell'oltretomba finì all'istante. Will però si ritrovò il viso di Nico a pochi centimetri dal suo, la mano di quest'ultimo che lo afferrava per il colletto della maglia, e un'espressione quasi folle dipinta in volto. Will non lo era riuscito a vedere mentre era avvolto in quel turbinio di ombre, ma avrebbe potuto scommettere qualsiasi cosa che si stesse crogiolando nelle risate più da sadico represso della storia.

 -Parlarne eh? E io che pensavo avessi un minimo di cervello sotto quella zazzera di capelli ossigenati.-

-Non è colpa mia se una semplice battuta ti fa scatenare le fiamme dell'inferno e, per la cronaca, io sono biondo naturale!**-

 Lo sguardo di ghiaccio di Nico ora sembrava potergli perforare l'anima e Will si maledisse un centinaio di volte per averlo provocato in modo così esplicito per la seconda volta nella giornata, forse inconsciamente desiderava la propria morte.

-Ora ti conviene scappare Solace, e non farti rivedere più per l'eternità.-

 Disse l'altro dirigendosi verso l'uscita, il mantello che svolazzava dandogli un'aria se possibile ancora più inquietante.

-Io, con mio grande rammarico però, non posso fare nulla per aiutarti.-

 Nico chiuse la porta a chiave, gettando probabilmente quest'ultima in un abisso senza fine giusto per precauzione, e da dietro le sbarre mormorò -Addio, Will Solace, è stato un vero piacere.-

* Liberamente tratto da Megamind

** Sul serio non l'avete riconosciuta?

Ah, stupidi mondani.....

Angolo delle autrici(perchè, se non si fosse capito, siamo in due...)

*parte la musica*

Io sono il gatto ! 

Ed io la volpe!

Siamo in società....di noi (non) ti puoi fidar!!!!!  

 *finisce la musica*

Ciao e un biscotto a te, persona che sta leggendo e non è ancora scappata!

 Ma a me non piacciono i biscotti...

E tu non avresti dovuto scrivere, ma continuiamo. Io, signore e signori, sono l'autrice di questo sensazionale, meraviglioso, indimenticabile capitolo!

Be' , aspettate di leggere il prossimo che, tra parentesi, arriverà tra tre settimane, e che , soprattutto, scriverò io.

 Certo come no. Ora i ringraziamenti. Ringrazio la mia compare che ha avuto l'idea di questa storia malsana, *si commuove* i miei genitori che mi hanno messo al mondo e beh, ho finito perchè il computer non lo ringrazio neanche sotto tortura.

Dopo il breve sproloquio di questa pazza, vi volevo ringraziare per aver letto il primo capitolo e  vi invito caldamente a recensire, vi regalerò tanta cioccolata! (Perchè, cara Volpe, é con la cioccolata che si corrompe, non con i biscotti). 

Cosa vuoi saperne tu, sei solo un gatto. Io, da brava pervertita, vi invito a cogliere il doppio senso presente in una delle battute di Nico (ah, Nico... *contempla adorante la sua immagine*).

Non te ne eri accorta nemmeno tu, all'inizio...

Dettagli.

Ci vediamo alla prossima!
Love and sugar

ilGattoElaVolpe

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


 CAPITOLO 2
Dove conosciamo il resto della banda..

Jason sapeva che sarebbe stata una pessima giornata. Ne era certo.
 Pensare che era iniziata come un qualsiasi altro lunedì, nel suo fantastico attico in Square street con la sua fantastica pseudo-fidanzata.
 Era al punto di riuscire a strappare a Piper un appuntamento per quella stessa sera, che il telefono, naturalmente, squillò.
 E così, come da routine, la voce baritonale dell’agente Frank gli aveva annunciato l’ennesimo rapimento di Will, il suo nuovo aiutante dopo la scomparsa di Leo, e Jason si era ritrovato a chiedersi perché Nico non potesse trovarsi un altro hobby che non comprendesse la fine del mondo e il rapire Will.
 Ippica, magari.
 ///////// ///////// /////////

 Quando Frank riattaccò il telefono, resistette a stento alla voglia di trasformarsi in un bull dog e tornare a dormire, ma, purtroppo, essere il secondo incarica della D.O.N.U.T.S. *– la più grande organizzazione di spionaggio e protezione dei civili al mondo- portava fin troppe responsabilità, oltre che uno stipendio niente male.
 Sospirando, afferrò l’impermeabile e gli immancabili occhiali da sole, rendendosi conto che probabilmente avrebbe dovuto chiamare Hazel e avvertirla che, anche quel giorno, sarebbe tornato tardi da lavoro.
 Naturalmente avrebbe anche dovuto inventare una scusa decente, oppure, avrebbe potuto dirle finalmente la verità e distruggere l’unica cosa normale e sicura della sua vita: tra tutto quello che doveva affrontare ogni giorno, Hazel era la più stupendamente normale e così, pur di farla rimanere fuori dal suo folle mondo di supereroi e mostri, quando gli aveva chiesto, fissandolo con i suoi spettacolari occhi dorati, quale fosse il suo lavoro, lui aveva immediatamente risposto – L’impiegato alla banca.
 E Hazel aveva sorriso, fingendo di crederci, perché anche lei, in fondo, voleva una vita tranquilla.

 ////////// ////////// //////////

 Piper imprecò nuovamente contro il telefono, con la vista annebbiata dalle lacrime.
 Ogni volta la stessa storia.
 Nico rapiva Will, l’ agente Frank avvertiva Jason che partiva al soccorso avvolto nel suo mantello svolazzante, e poi interveniva lei.
 La traditrice, la doppiogiochista che avvertiva Nico del pericolo in arrivo e che gli permetteva di svignarsela e di passarla liscia. Lo odiava, quasi quanto odiava se stessa.
 Piper singhiozzò ancora più forte, accasciandosi sul letto. Cosa le avrebbe detto Jason quando lo avrebbe scoperto? Quanto sarebbe stato ferito da quella scoperta?
 Almeno Leo non l’avrebbe mai saputo.
 ////////// ////////// //////////

 Hazel era tutta intenta nella lettura di un libro appena acquistato quando il telefono vibrò.
‘Non aspettarmi questa sera. Riunione importante.’’
La ragazza alzò gli occhi al cielo, non troppo scocciata, dopotutto lo sapeva bene: Nico rapiva qualcuno? Frank era lì e tra combattimenti e burocrazia se ne andava tutta la serata.
 Inutile dire che il suo ragazzo non aveva ancora capito che lei sapeva tutto, e, con una stupidità che lo rendeva veramente adorabile, tentava ancora di convincerla di che fosse un banale impiegato di banca . Cielo, quanto lo amava!
 Però, se da un lato lei sapeva tutto della sua identità segreta, lui non sospettava niente di lei.
 Non sapeva che la sua amata Hazel Levesque fosse nata il 17 Dicembre 1928, ovvero più di una cinquantina di anni fa, e che fosse dotata di strani poteri che spesso usava per sventare i piani di rapinatori e criminali efferati o per aiutare Thunderman nei casi più difficili, naturalmente evitando il minimo contatto con Frank.
 E, ovviamente, non sapeva nemmeno che fosse la sorellastra di Nico Di Angelo, il super cattivo della città, ma questi erano dettagli.
 Stava giusto pensando perché mai Nico rapisse così spesso Will, insomma, Leo lo aveva rapito non più di un paio di volte ed era parecchio più vicino a Thunderman…
Il telefono vibrò nuovamente, facendola sobbalzare. Chi poteva essere? Di sicuro non Frank.
 Hazel sbirciò lo schermo e si senti sprofondare il cuore.
‘Vieni subito alla vecchia fabbrica abbandonata. Nico è nei guai.
 Reyna’’
Non c'era tempo da perdere.

*Ammettetelo,  anche voi avete pensato allo  S.H.I.E.L.D… Invece no! C’è la D.O.N.U.T.S.!!

 

ANGOLO DELLE AUTRICI

*parte la musica*
Io sono il gatto !
Ed io la volpe!
Siamo in società....di noi (non) ti puoi fidar!!!!! 
 *finisce la musica*
 Se non lo avete capito continueremo a torturarvi con questa introduzione fino alla fine, amateci.
Passiamo alle cose importanti: il capitolo scritto dalla sottoscritta.
Abbiamo scoperto un po’ di cosette interessanti su tutto il resto dei personaggi… *guarda la telecamera e fa la faccia da presentatrice televisiva* ..voi che ne dite?

Io dico che è troppo corto.
L’importante non è la lunghezza, ma il contenuto. E poi la mia ispirazione, grazie all’esame imminente, è partita per le Maldive e non ha intenzione di ritornare.
Tutte scuse, la verità è che sei un’inguaribile Corvonero ligia al dovere.
Secondo Pottermore io sono una degna Grifondoro. Quindi taci, viscida Serpe.
Ok, qui cominciano gli insulti pesanti. Vi salutiamo prima di scannarci a suon di incantesimi.
Alla prossima! Mi raccomando recens-*stramazza a terra colpita da una maledizione senza perdono*
*sorride in modo inquietante* Addio.

Love and sugar,
ilGattoElaVolpe

P.S. l'editor di efp ha mangiato i colori, un esperienza da non ripetere. La prossima volta torneremo al buon vecchio programma NVU.
 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


cap 3

CAPITOLO 3

Come mantenere la calma a un passo dalla morte...


-Ci dev’essere un modo di uscire da questa stramaledettissima stanza!!- disse Will tirando un calcio al muro.

 Nico si limitò a sospirare, come se non le avessero già provate tutte, e pensò per la centesima volta a in che modo erano potuti riuscire a infilarsi in quella situazione a dir poco assurda.

 Prima Thunder-tonto era accorso in salvataggio del suo assistente,poi, durante un fantastico combattimento tra bene e male, in qualche modo erano finiti vicino a una centrale nucleare. Qui quel genio del supereroe aveva evocato un fulmine un tantino esagerato, e così, con un sorprendente effetto scenico, l’intera struttura era crollata intrappolando Will e Nico, stranamente ancora vivi, in una specie di magazzino buio vicino al nucleo radioattivo.

 Ora lui era costretto ad ascoltare il biondo irritante che non si voleva rassegnare all’inevitabile morte e continuava ad avere atteggiamenti da prima donna.

 Poteva andare peggio?

\\\ \\\\ \\\\

 Per Will sicuramente sì.

 Non solo era bloccato in una centrale nucleare sul punto di esplodere e senza possibilità di salvezza, ma era anche in compagnia di Mr.Morte che continuava a fissarlo sprezzante come se fosse l’unico dotato di un minimo d'istinto di sopravvivenza.

-Mi spieghi perché a quanto pare qui solo io mi sto dando da fare per non finire abbrustolito?

-Allora, te lo dico per l'ultima volta sperando tu possa capire: siamo intrappolati qui da almeno dieci minuti, l'unica via d'uscita è stata distrutta dal tuo brillante amico e, nel caso tu volessi continuare a blaterare, ci penserò personalmente a mettere fine alla tua vita prima che arrivi Reyna a tirarci fuori di qui.

 Will deglutì, ma poi, riprendendo un briciolo di calma mista ad euforia per l'annuncio di una loro minima probabilità di sopravvivere, disse- Ah, lo sapevo che avevi un piano, quando hai detto che arrivano?

 Nico, esasperato, gli scoccò un'occhiata assassina e Will decise che, una volta tanto, un po' di silenzio non gli avrebbe fatto male.

//////// /////// ////////

 L'ultima cosa che Hazel desiderava era immischiarsi in situazioni che non la riguardavano, soprattutto se il protagonista era il supercattivo più temuto della città, alias il suo fratellastro. Lei aveva provato ad odiare Nico per tutti i disastri che provocava e per le sue idee folli e decisamente macabre, ma non ci riusciva, avevano affrontato troppe cose insieme, in passato. Una serie di ricordi le tornarono bruscamente in mente, ma si sforzò di pensare ad altro, non poteva permettersi di essere debole, non in quella situazione. Anche pensando ad argomenti più allegri-aveva i suoi amici!- non poté non soffocare un briciolo di tristezza. Erano mesi che non riceveva notizie di Leo, l'aiutante di Jason in seguito sostituito da Will. Il ragazzo era partito per una missione senza dare spiegazioni a nessuno e Hazel non sapeva cosa pensare. Aveva chiesto inutilmente varie volte a Nico se, grazie ai suoi poteri, percepiva la sua morte, ma lui si era rifiutato di rispondere liquidando la sorella con un -Ho cose più importanti a cui pensare-e dileguandosi nelle tenebre.

 Come se non bastasse, ora che aveva un buon motivo per andare da Nico (cioè salvare Will) e non doveva inventarsi scuse più o meno credibili con la sua combriccola di Paladini del Bene, il tragitto per la centrale abbandonata sembrava essere interminabile. Secondo le indicazioni di Reyna si trovava nella periferia della città, ma Hazel purtroppo non disponeva né di teletrasporto né di navette in stile fantascientifico e doveva muoversi con la sua semplice e mortale automobile a due posti. All'inizio era stata tentata di attingere materiale dal garage di Jason, ma aveva resistito pensando che forse avrebbe attirato un tantino l'attenzione dei passanti.

////// ////// //////

 Nella centrale la situazione stava decisamente degenerando. Era quasi mezz'ora che Jason era fermo lì ad arrovellarsi il cervello cercando un modo per salvare Will. Nico, per quanto lo riguardava, poteva tranquillamente morire in modo puramente casuale schiacciato dalle macerie, non si sarebbe offeso e sicuramente gli avrebbe reso la vita più facile. Per quanto ci sperasse però, purtroppo quella spina nel fianco che rispondeva al nome alquanto ironico di Nico Di Angelo trovava sempre un modo per svignarsela senza un graffietto.

 E ora il grande e potente Thunderman, da parte sua, non sapeva minimamente cosa fare. Aveva chiamato i rinforzi, certo, Frank sarebbe stato lì a momenti, ma era seriamente preoccupato per la salute fisica e soprattutto mentale del suo assistente. Jason rabbrividì, già immaginava Will dare di matto e Nico approfittare della situazione per trascinarlo dal lato oscuro. Era tutta colpa sua, non era riuscito a controllare i suoi poteri e ora il suo amico si trovava in pericolo di vita. Ad un tratto il rombo di un'automobile lo fece sobbalzare, era già pronto ad attaccare quando vide una familiare chioma riccia varcare il confine della centrale e dirigersi a passo svelto verso di lui, visibilmente preoccupata.

 -Jason! Dove sono Will e Nico?- Hazel si guardò in torno in cerca un qualsiasi  segno di vita, per poi assumere un colorito cadaverico -Per tutti gli dei, non dirmi che sono lì sotto!- Jason vide gli occhi dell'amica riempirsi di lacrime e si affrettò a spiegare la situazione -No Hazel stanno bene! L'orologio di Will collegato al mio segna i suoi battiti cardiaci, saprei se fosse in pericolo di vita.

 La ragazza sospirò di sollievo, ma che svanì presto quando il rumore di una motocicletta annunciò l'arrivo di Reyna. Jason squadrò l'agente segreta da capo a piedi e i due si rivolsero un reciproco sguardo assassino che avrebbe incenerito con un colpo un qualunque mortale.

Accorgendosi della presenza della riccia, Reyna le rivolse un breve cenno del capo, al quale, con grande stupore di Jason, Hazel rispose con un sorrisetto tirato.

  -Hazel! Tu la conosci?!


Angolo delle autrici

*parte la musica*

Io sono il gatto!

Ed io la volpe!

Siamo in società....di noi (non) ti puoi fidar!!!!!  

 *finisce la musica*

Ta taa taaaan... siamo tornate!!! I libri di scuola giacciono bruciati nelle profondità del Tartaro e, soprattutto, gli esami sono finiti!

 Questo vuol dire che pubblicheremo più spesso rallegrando le vostre giornate con capitoli coinvolgenti, emozionanti e inaspettati effetti speciali!! Non gioite con me?

 No.

..Guatafeste. Comunque, ignorando quella babbiona lì, ci tenevo a dirvi che il prossimo aggiornamento sarà tra  due settimane, due giorni, due ore, due minuti e un paio di secondi.
 
*coffcoff* ignoratela*coffcoff* è una povera renna rosa.

Hey!! Non spoilerare, savusilakka.

* MomentoIndovinaLaCitazione*
-savusilakka- Diteci da dove viene e avreta la nostra eterna stima.

E cioccolata. Tanta cioccolata.

Biscotti.

Ci vediamo alla prossima!
Love and sugar

ilGattoElaVolpe


 




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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


CAPITOLO 4

Perchè le rimpatriate tra vecchi conoscenti non sono sempre una bella cosa.

-Hazel, tu la conosci?! 
Reyna era piuttosto convinta che oramai niente e nessuno avrebbe potuto più sorprenderla. Alieni? Zombie? Super eroi? Non erano che pane quotidiano per i suoi denti..
Ma la situazione che si era venuta a creare in quel momento era a dir poco surreale: il suo ex-fidanzato in calzamaglie -lunga storia- fissava sconvolto la sorellastra del suo capo\miglior amico\coinquilino – lunga storia anche questa- che non faceva altro che balbettare, sbiascicando scuse poco credibili.
-Quindi la talpa sei tu!
Hazel lo guardò confusa mentre Reyna trattenne a malapena un sorrisetto, decidendo infine di andare in soccorso della sua amica.
-Si può sapere di cosa stai blaterando?- esclamò in tono autoritario- Hazel è la spia almeno quanto io sia un renna rosa.
-Ho sempre sospettato che non fossi completamente umana…- replico acidamente il supereroe.
-Be’, in effetti le corna mi sono spuntate da un bel pezzo grazie alla tua immensa fedeltà.- rispose altrettanto duramente Reyna.
-Quindi è per questo? E’ per questo che sei passata dalla parte di Di Angelo? Perché credevi che io ti tradissi?!
-Osi negare? Credevi che non me ne fossi accorta delle tue scappatelle?!-
Jason, rosso di rabbia, aprì la bocca per rispondere ma venne interrotto dall’arrivo di Zhang che, con il fiatone, non si accorse di aver appena fatto sfumare l’unica grande occasione di Reyna di picchiare l’idiota in calzamaglie senza troppi testimoni in giro.
Dopo pochi secondi, il cino-canadese sembrò accorgersi della presenza di Hazel e, a quel punto, calò un silenzio innaturale.

\\\\\ \\\\\ \\\\\

Nico era convinto che il peggio fosse finalmente passato quando Will smise di starnazzare come una gallina. Ma, come ogni santa volta che le cose sembravano andargli per il verso giusto, arrivò la catastrofe.
Tutto era iniziato con una lucina rossa che aveva iniziato a brillare ad intermittenza sul soffitto, niente di troppo preoccupante, tranne per il fatto che probabilmente indicava una prossima esplosione nucleare, ma questi sono dettagli. Poi il biondo ossigenato aveva iniziato a dare di matto, di nuovo, e, mentre stava cercando un qualsiasi oggetto contundente da lanciargli addosso, Lo sentì.
Gli si mozzò il respiro mentre un irreale senso di panico lo soffocò improvvisamente. Nico si guardò intorno, riuscendo a vedere con la coda dell’occhio solo un ombra che scorreva sul muro.
Il cuore aveva iniziato una folle corsa e il suo respiro aveva cominciato a sembrare quello di un animale in trappola. Non poteva essere che..
-Hey, va tutto bene?
Nico sobbalzò bruscamente non appena Will gli poggio la mano sulla spalla. Lo guardò qualche secondo prima di fare un cenno affermativo col capo. In tutta risposta Will inarcò il sopracciglio, fissandolo dubbioso.
-Non so se tu lo sai, ma io sto studiando medicina. Quindi, a meno che tu non migliori di molto le tue doti recitative, me ne accorgo se stai per avere un attacco di panico..- disse Will con un tono piuttosto professionale, ma poi addolcendosi aggiunse- Prendi dei respiri profondi e poi mi spieghi che è successo.-
Nico si limitò a squadrarlo con uno sguardo omicida, inspirando ed espirando mentre tentava di tranquillizzarsi.
Lui era morto. Nessuno poteva tornare indietro dalla morte, neanche Lui. Era quasi riuscito ad autoconvincersi, quando il marchio che Lui gli aveva fatto sulla spalle iniziò a bruciare.
Il senso di panico tornò prepotentemente a farsi strada.
Dovevano uscire subito di lì.
\\\\\\\ \\\\\\ \\\\\\\
Che quella non fosse la sua giornata lo aveva capito fin da subito. Ma, per comprendere fino in fondo che razza di sfiga lo stava perseguitando in quel momento, si era dovuto ritrovare tra la folla di pazzi riunita fuori la centrale nucleare.
-Io…te l’avrei detto..Credimi! Credimi Frank!! …io..io..- Hazel nascose per qualche secondo il viso tra le mani per poi riemergere più affranta che mai - ..non sapevo come dirtelo.. però, se devo essere sincera… neanche tu sei del tutto innocente! Anche tu mi hai nascosto il tuo vero lavoro e i tuoi poteri!!..
Statua-di-sale-Zhang non accennava a riprendersi, tanto che Jason fu tentato di controllargli i parametri vitali e, nel frattempo, Hazel, rendendosi conto di non avere più colpe di Frank, era partita, tra le lacrime, in un invettiva contro tutti e tutto.
Jason non sapeva che quei due si conoscessero, come d’altro canto prima non sapeva che Hazel conoscesse Reyna. Ora ci mancava soltanto che saltasse fuori che Hazel fosse in qualche modo legata anche a Di Angelo e sarebbe stato il colmo…
Per sbaglio si girò verso Reyna, pentendosene amaramente, in quanto la ragazza lo fissava facendo chiaramente trasparire il suo dubbio amletico: tagliargli la gola o squartarlo pezzo per pezzo?
Stava per mettere in pratica la nobile ed antica arte della ritirata strategica quando Hazel strillò di terrore. Lui e Reyna si avvicinarono immediatamente e perfino Zhang dette segni di vita, Hazel si accasciò a terra con lo sguardo vitreo e terrorizzato di chi sa di non avere più speranze, tremava tutta e si teneva la spalla come se stessa andando a fuoco.
-È tornato. Lui è tornato.- Lo sussurrò appena Hazel.
Jason non sapeva a chi si riferisse, ne se fosse una buona o cattiva notizia. Solo di una cosa era certo.
Stava per arrivare qualcosa di grosso e stavolta sconfiggerlo non sarebbe stato facile.

Angolo delle tizie che si spacciano per autrici

Ciao foglioline di menta rinfrescanti!!

Ma a me non piace la menta.

La menta piace a tutti. Taci, felino. E poi io devo usare la psicologia per indurmi a pensare che ci sia ancora qualcosa di freddo in questo mondo afoso.

Perché devi essere sempre tu quella logorroica?

Perché io devo sfogare le mie turbe mentali a qualcun'altro al di fuori di te sennò rischiamo di finire entrambe all'ospedale psichiatrico.

Magari ci mettono in stanza insieme!!

Cosa vorresti insinuare?

Niente! Noi non siamo mica come Will e N..

Oddio, perché dobbiamo sempre sfociare in spoiler o cose ambigue?

Tu fai finta che sia il caldo che ci da alla testa.

Vabbè commentiamo il capitolo che è meglio, sennò cominciano a shipparci. Non ci shippate, vero?

Io un pochino si, dai.

Ok è posseduta. Passiamo oltre.

In questo capitolo, signore e signori, vediamo una Reyna renna rosa che nutre un profondo desiderio di uccidere Jason con le sue mani. Un Nico un po'isterico e Will (amore) che cerca di tranquillizzarlo.

Che ci volete fare, quei due gridano OTP da tutti i pori.

Ma chi sarà questo 'Lui'? Un robot assassino? Un granchio mannaro?! Un'alga killer??!!

Ti ho detto trattieniti.

Giusto, giusto.

Ad ogni modo, speriamo che il capitolo vi sia piaciuto e ringraziamo tutti quelli che hanno messo la storia nelle preferite/seguite/ricordate.


Recensite!! Per salvare tante renne rosa a rischio di estinzione!!

È partita, vado a recuperarla.


Love and sugar,
Alla prossima<3
IlGattoElaVolpe


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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


capitolo 5

CAPITOLO 5

Come la rimpatriata andò avanti (con conseguenze sempre meno piacevoli)

-Non mi dire che...-Reyna si chiese se qualcuno lassù c'è l'avesse con lei. Insomma, voleva solo darle di santa ragione a quell'imbecille del suo ex, non stava mica chiedendo chissà quale grazia divina!
Prima era arrivato Frank, poi, come se non bastasse, le scene da regina del dramma di Hazel avevano contribuito ulteriormente a far andare al Tartaro il suo piano compreso di omicidio e occultamento di cadavere.
Questa volta però, qualcosa le diceva che la situazione era abbastanza seria, e si ricordò improvvisamente di Nico che accennava a uno scienziato pazzo che si faceva chiamare Il Dottore. Sperò vivamente che si trattasse di una coincidenza, avevano già abbastanza problemi anche senza psicopatici in libertà con l'hobby di marchiare a fuoco le vittime.
-Hazel, credi davvero che sia tornato? -disse con il tono più calmo che riusciva ad assumere per non terrorizzare ulteriormente l'amica con i suoi modi da maniaca del controllo.
Hazel annuì sommessamente e Jason non perse l'occasione per mettere nuovamente in cattiva luce l'ex fidanzata.
-Ma guardala! Conosce anche tutti i criminali della città! Non smetti di stupirmi, Reyna.
-Vedi di piantarla, OK? Ho fatto solo un'ipotesi, non penso tu abbia voglia di discutere ancora quando una delle tue migliori amiche è in preda al panico.
-Scusa Miss-io-ho-delle-priorità ma sto cercando di capirci qualcosa anch'io, se magari vuoi degnarti di spiegarmi.
-Oh è inutile che chiedi a lei, sa meno di quanto immagini.
Reyna pensò che aveva avuto la sua rivincita quando per poco Jason non si strozzò con la sua stessa saliva mentre si girava lentamente verso la direzione da cui aveva sentito provenire la voce. La scena che si presentò loro davanti sembrava essere stata presa da un film: Nico era avvolto in un turbinio di ombre con un espressione palesemente rassegnata e aveva aggrappato al braccio Will che continuava a ripetere a se stesso in una cantilena abbastanza pietosa: va tutto bene, calma Will, respira.
Hazel sembrò risvegliarsi dal coma e prima che Jason potesse ribattere qualcosa saltò letteralmente addosso a Nico beccandosi due occhiatacce da Frank e il supereroe.
-Hai -esclamò tra i singhiozzi-hai sentito anche tu?
Nico, con grande sorpresa di tutti, non allontanò la ragazza schifato e rispose con uno sguardo che poteva dire soltanto una cosa: siamo tutti morti.
Poi, riprendendo la solita aria impassibile squadrò il resto della compagnia da capo a piedi, chi lo guardava sconvolto come Will, Jason e Frank e chi leggermente divertito come Reyna.
-Bene, a questo punto penso vogliate delle spiegazioni, quindi chiedete tranquillamente a Hazel.
-Nico! Potresti non fare lo stronzo per una volta? Come pensi possa raccontare tutto da sola?
-Basta un foglio di carta, sorella. Ti segni i punti più importanti e cominci a parlare. Sarà divertente, vedrai. Ora devo proprio andare, ci si vede Thunderman. -Nico fece per girare i tacchi.
-In questo momento non saresti capace di andare da nessuna parte senza scioglierti in una pozza di tenebre, Di Angelo. -disse Will.
-Ha ha certo, come se non fossi in grado di reggere due viaggi d'ombra nella stessa giornata. Ma fammi il piacere.- Nico dovette ricredersi quando nello schioccare le dita vide la sua pelle di un grigio quasi trasparente, non riuscendo a trattenere un'espressione sconvolta.
-Allora?- chiese Hazel.
-Io...ecco...okay.
////// ////// ///////
Jason si sentiva in una telenovela per anziani. Dopo le rivelazioni shock degli ultimi minuti stava cercando di recuperare un po' di lucidità mentale. La cosa sembrò funzionare, perché gli si accese una lampadina nel cervello che gli ricordava che erano in una centrale nucleare prossima all'esplosione, e che se non volevano venire inceneriti dovevano muovere il deretano e andare via da lì.
Poi gli se ne accese un'altra che gli diceva che Will aveva volutamente appena distrutto il suo sogno nel cassetto: Nico che si suicidava con i suoi stessi poteri. Per quanto questo gli avrebbe risolto il 90% dei problemi esistenziali non ci badò molto, sicuramente il suo assistente aveva un piano.
Dopo aver esposto agli altri la sua brillante considerazione si aspettava sussulti di approvazione e magari un posto in auto, visto che la sua era rimasta gravemente danneggiata per colpa di Mr-magia-oscura-Di-Angelo.
-L'esplosione non ci sarà prima di venti minuti e io non ho la minima intenzione di condividere la vostra stessa aria un'altra volta, se volete spiegazioni domandate ora o mai più.-
Com'è che si diceva? Parli del diavolo e spuntano le corna. Ecco. Nico doveva inevitabilmente uscirsene con uno dei suoi commenti sarcastici in ogni situazione.
-Vorresti raccontarci la storia della tua vita in un quarto d'ora vicino al nucleo di una centrale? Oltretutto mentre subiamo pericolosissime radiazioni gamma! Sapevate che sono il maggior responsabile di pericolosissime malattie tumorali e mutazioni genetiche irreversibili? -sentenziò Will, entrato definitivamente in modalità dottore.
-Esattamente Solace, tranne che per un piccolo particolare, ovvero che non ho la minima intenzione di raccontare 'la storia della mia vita' a un branco di svitati.
-Non è uno scherzo Di Angelo! Qui stai seriamente attentando all'incolumità fisica di tutt-
-Calmate i bollenti spiriti, ragazzi. La tensione sessuale fa male alle piante.- Reyna si intromise nella conversazione, mentre Nico la fulminava con lo sguardo e Jason si interrogava sull'esistenza di forme di vita vegetale nelle vicinanze della centrale.
Fu Hazel a prendere la parola, evitando lo scoppio della Terza Guerra Mondiale. -Io dico che non abbiamo scelta- disse non nascondendo uno sguardo risentito verso Nico. -Se ci sbrighiamo possiamo raccontarvi la faccenda a grandi linee senza che nel frattempo ci spunti un terzo occhio.
Vedendo che stranamente nessuno aveva da obbiettare, aggiunse-Perché tu e Will non cominciate a dirci come avete fatto ad uscire?

Angolo delle tizie che si spacciano per autrici

Buonsalve biscotti al cioccolato!

Come potete vedere abbiamo trovato un compromesso *si innalza il coro dell’alleluia*

 Eravate confusi sull’identità del nostro cattivo psicopatico nello scorso capitolo? Bene! Perché ora lo sarete ancora di più!

Ma sei masochista per caso? Così dai ai lettori un motivo in più per volerci morte.

 Tanto ci odiano già.

Guarda che la psicologia inversa non funziona.

 Io speravo di distogliere l’attenzione sul fatto che abbiamo pubblicato con due giorni di ritardo *fa gli occhi dolci*

Poi Reyna potrebbe essere leggermente OOC, ma amatela lo stesso.

 Boh, io ce la vedo come paladina della Solangelo.

E Jason dove lo mettiamo?

 Nah, lui shippa Pernico, anche se non lo vuole ammettere.

Ok, qui c’è alto rischio di ship war, noi ce ne andiamo.

 
Alla prossima, recensite!
ilGattoElaVolpe

 Comunque si, l'html ci odia.

 











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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


CAPITOLO 6
 Come sopravvivere ad una valanga di malintesi..

- Secondo te?- replicò Nico - Abbiamo preso una corda e ci siamo calati giù dalla finestra.-
Will lo guardò confuso, era abbastanza sicuro che non ci fossero finestre nella stanzetta dove erano rimasti rinchiusi e...
Quasi rispondendo allo sguardo interrogativo di Will, Nico alzò gli occhi cielo e aggiunse alla precedente spiegazione – Mai sentito parlare del sarcasmo? Abbiamo utilizzato un viaggio nell’ombra, idioti!-
Hazel, per niente toccata dall’insulto del supercattivo, annuì come se si aspettasse una risposta simile ma poi sembrò pensarci su e aggiunse- Perché diavolo non siete usciti prima allora?!-
Anche Will si accorse improvvisamente di quel piccolo particolare ed esclamò anche lui –Già. Perché non siamo usciti prima, Di Angelo?!
Improvvisamente, tutti gli sguardi si concentrarono sul moro. Il quale, stupendo ogni forma di vita presente nei paraggi, arrossì violentemente e biascicò una scusa poco convincente.
Will pensò che fosse adorabile, per poi, pochi secondi più tardi, arrossire a sua volta prendendosela con se stesso per aver solo concepito un’ idea del genere.
Reyna lo fissò maliziosamente, dopo si girò verso Nico ed infine il suo sguardo tornò su Will, mentre sul suo volto si allargava un inquietante sorriso degno di Joker.
-Certo che non deve essere stato comodo in una stanzetta piccola, come quella nella centrale..- si pronunciò infine.
Facile immaginare la reazione del resto della folla che, se avesse avuto un bicchier d’acqua probabilmente la città sarebbe stata sotto inondazione. Nico, invece, si avvicinava sempre di più ad essere il primo pomodoro umano(o quasi) della storia.
-Sì, in effetti non era granché.- le rispose candidamente Will, facendo rotolare gli occhi fuori dalle orbite a parecchie persone. Poi si lanciò un occhiata intorno –Che c’è? Era veramente stretta. Perché siete così sconvolti?-
Jason fu il primo a riprendersi dallo shock e scuotendo la testa disse, indicando la centrale. – Non credo che sia il momento di parlare di.. delle vostre ‘‘esperienze’’. C’è una centrale nucleare che sta per esplodere, spiegateci chi è che vi preoccupa tanto e fatevi mettere in cella una volta per tutte.-
Nico, ormai tornato del suo solito colorito cadaverico, aprì la bocca per rispondere ma venne brutalmente interrotto da Will, che aveva improvvisamente capito il doppio senso.
-Aah. No! No! NONONONONO! Avete veramente capito che..? No, cioè ..Bleah!- accorgendosi che Nico lo guardava piuttosto male aggiunse- Senza offesa, eh!
Il moro, dopo la brillante conferma dell’eterosessualità di Will, si affrettò a pensare a come far capire a quella banda di pervertiti un minimo della sua storia e di quella di Hazel. Naturalmente in tempi decenti, non ci teneva a morire giovane, anche se per lui il concetto era relativo.
 –Chi è che ci preoccupa tanto, eh? Allora, da dove cominciare... si dà il caso che un pazzo criminale in libertà che credevamo morto ci dia la caccia senza sosta. E che, inoltre, come potete aver intuito si diverte a fare esperimenti su ragazzini, per poi marchiarli a fuoco come tocco finale. Se sono ancora vivi, naturalmente.- Beh, alla fine le parole giuste gli erano uscite, più o meno.
–Stai dicendo che questo tipo ha fatto degli esperimenti su di voi?- domandò Frank che si era finalmente ripreso dal coma vegetativo, e che ora stava seguendo con attenzione le parole di Nico, ignorando bellamente il suo tono di scherno.
 –Sì, ma non vorrei soffermarmi troppo sui particolari, se non ti dispiace.-
–Quindi il marchio brucia quando questo Lui è nei paraggi, che cosa eccitante! Sapete, mi fa pensare a un film di cui non ricordo il nome...-Reyna fu bruscamente interrotta dallo sguardo di fuoco di Nico e di buona parte del gruppo. –Su ragazzi, se qualcuno non prende le cose alla leggera qui rischiamo di morire tutti di depressione, non credete?-
 La reazione dei presenti non incoraggiò l’agente segreta, che esclamò seccata –Bene! Continuate pure, ma io vi ho avvisati.-
 Fu Jason a prendere la parola, che con evidente tono di superiorità, affermò –Hazel, tu che sei una delle poche persone intelligenti tra noi, facci vedere questo marchio così magari riusciamo a scoprire qualcosa in più sul conto di.. insomma questo tizio come si fa chiamare?-
 –Oh, noi non pronunciamo il suo nome. –la voce di Nico era ferma, ma Will non poté fare a meno di notare la tensione nel suo sguardo e nel modo in cui serrava i pugni. Reyna fu sul punto di uscirsene con qualche riferimento riguardo a film di dubbio gusto, ma il cellulare di quest’ultima squillò e la ragazza si allontanò nella direzione di quella che doveva essere la sua moto. La situazione, se qualcuno avesse avuto voglia di ridere, sarebbe potuta risultare anche vagamente divertente.
Nico guardò con una calma inquietante tutti i presenti, per poi soffermarsi con un ghigno su Frank. –So che ora vuoi fare lo spogliarello, Hazel, ma non credo sia il caso. Il tuo “ragazzo” potrebbe collassare una volta per tutte.-
 Nico precedette la sorellastra, sbottonando parte del mantello e scoprendo una porzione di pelle del collo talmente pallida da sembrare trasparente. Vicino al bordo della maglietta, sulla clavicola, si intravedeva una linea sottile simile a una bruciatura. In seguito Will vide per intero il segno. Raffigurava un numero, o meglio, una specie di lotto numerico contrassegnato dalle cifre 003, con due linee orizzontali alle estremità. Per qualche secondo ci fu un momento di silenzio tombale, poi Jason parlò, con l’espressione di chi sa di avere tutta la situazione in pugno. –Le tue spiegazioni e prove sono davvero illuminanti, Di Angelo. –
Il supereroe tirò fuori, con stupore di tutti, delle manette.
–E sono sicuro che la polizia ascolterà molto volentieri la tua versione dei fatti.-
 Jason fece per muovere un passo, ma neanche il tempo di un respiro che il supercattivo e le due persone ai suoi fianchi, ovvero Hazel e Will, erano sparite nel nulla.


Angolo delle autrici*che chiedono umilmente scusa dell'eeenooorme ritardo*

*parte la musica*

Io sono il gatto!

Ed io la volpe!

Siamo in società....di noi (non) ti puoi fidar!!!!!  

 *finisce la musica*

Salve! Come potete notare l'HTML ha avuto pietà di noi ed è tornato ad assisterci. Gioite con noi di questo lieto evento!

Secondo me sono troppo impegnati ad organizzare la nostra morte per trarre piacere da ciò.

Se li corrompiamo con della cioccolata?


 Quante volte ti devo dire che  le persone non si corrompono con la cioccolata, ma con i biscotti! ..E comunque potremmo giustificarci  con i nostri adorati lettori soltanto  raccontandogli di come le vacanze estive e i vari geniti/tiranni ci abbiano tenute separate dal computer.

Giusto. Però la cioccolata gliela offro lo stesso!

... sei un caso perso.

So che in fondo mi adori. Comunque, perdonate eventuli errori grammaticali nel testo, non abbiamo avuto modo di rincontrollare a dovere. Scusateci per lo stesso motivo  se i personaggi sono un po' OOC.

Probabilmente anche il prossimo capitolo sarà in leggero ritardo a causa  dell' inizio della scuola. * usa IlGatto come scudo dai lanci di ortaggi vari*

Ci vediamo alla prossima!
Love and sugar

ilGattoElaVolpe


P.S. Cioccolata per tutti!
P.P.S.AVADA KEDAVRA!!!







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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


CAPITOLO 7

Di viaggi inaspettati e aspiranti suicidi

Piper aveva un brutto presentimento, e no, non c’entrava niente il fatto che Jason stesse affrontando (di nuovo) il più pericoloso criminale d’America, riguardava più il fatto che stavolta c’era qualcosa che non le quadrava, come se qualcuno si fosse intromesso nel circolo vizioso che erano i combattimenti tra Thunderman e Nico. La cosa non aveva senso, ma, non appena Jason aveva cominciato a tardare la brutta sensazione era tornata più forte che mai. Senza pensare aveva afferrato il telefono e composto il numero dell’unica che avrebbe potuto darle informazioni: Reyna.

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Jason era ancora lì con le manette in mano, davanti al luogo in cui erano appena svaniti Nico, Will e Hazel.
 Ma la delusione di non aver catturato Nico passò in secondo piano quando un biglietto magico lasciato da Hazel attirò la sua attenzione. Di per sé niente di particolarmente elettrizzante, ma del messaggio al suo interno non sapeva che pensare.

 Io seguo Nico.
Jason, non c’è tempo da perdere, portali da Waveman.
Lui vi può aiutare.
-Hazel-

 Waveman, ovvero il suo predecessore noto anche come Percy Jackson, si era ritirato qualche anno prima con la sua ragazza e aiutante Annabeth, dopo aver finalmente sconfitto il Falciatore di Anime.
Tralasciando il fatto che fu proprio durante questo periodo che Di Angelo iniziò la sua carriera criminale, Jason non riusciva a vedere altro collegamento tra i due.
Ma, nonostante tutto, era l’unico indizio che avevano.

 

\\\\\\ \\\\\\ \\\\\\


Quando Will atterrò, si sentiva come se gli avessero smontato e rimontato gli organi vitali al contrario. Si trovava in un enorme salotto e dietro di lui c’era una porta bianca, che spiccava in netto contrasto con le pareti e i mobili decisamente poco colorati del resto dell’arredamento. L’unico, piccolo insignificante particolare era che non ricordava minimamente di essere entrato.
Gli ultimi suoi ricordi risalivano al tempo passato nella centrale, dove Jason aveva cercato di consegnare Nico alla polizia. Già, Nico. Gli prese un colpo quando lo vide accasciato sul pavimento dall’altra parte della stanza, la testa appoggiata alla parete che si confondeva con i suoi capelli corvini. Will fece per avvicinarsi, ma la voce squillante di Hazel lo interruppe, non giovando decisamente alla confusione che aveva in testa. Che ci faceva lì anche lei?

 

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 Reyna non era di buon umore.
Sì, sappiamo che era per il fatto che il suo ex, mantello e calzamaglie compresi, era lì e stava respirando il suo stesso ossigeno, ma ciò non toglie che anche lo starnazzare della fidanzatina di quest'ultimo al telefono contribuisse non poco. Per non aggiungere che il buon caro vecchio Nico aveva deciso di fare un nuovo viaggetto nell'ombra di sola andata fregandosene altamente del rischi e, per di più, l'aveva abbandonata con tutti gli altri svitati portando con se solo Hazel, che casualità, e il biondino con il quale se la intendeva, ancora che casualità...
Ora, in un anonima stanza in un altrettanto anonimo appartamento in cui era stata rinchiusa, a causa di un infinito susseguirsi di eventi e di scelte, Reyna si ritrovava schiacciata contro la porta cercando di udire meglio il confuso vociare proveniente da fuori.
Una voce maschile -Jason forse? no, decisamente no, doveva essere quell'altro- borbottava seccato qualcosa, mentre un'altra voce, femminile questa volta, diceva qualcosa in tono più dolce e poi..
La porta si apri di colpo, facendo ruzzolare l'agente segreta per terra, esattamente di fronte a Thunderman. Il quale, con grande cavalleria, evitò accuratamente di aiutarla a rialzarsi e con un sorriso spavaldo disse -Preparati, si va a Miami.

 

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 Hazel era una persona tranquilla. Beh, tranquilla almeno quanto qualcuno il cui fratello era diventato nel giro di qualche anno un criminale ricercato, e che oltretutto in quel preciso momento aveva la vita appesa a un filo. Un filo sottile con il Parkinson. Quindi Will non si stupì più di tanto quando gli sbraitò praticamente contro che doveva muoversi a portare Nico nella sua camera mentre lei andava a prendere una cosa in cantina.  
Nel frattempo, era riuscito a ricordarsi che il carissimo Mr-ho-voglia-di-suicidarmi, mentre era impegnato a salvarsi la pelle, aveva portato con sé, non si sa per quale oscura ragione, anche lui e la sorellastra. Quest’ultimo era rimasto immobile, con un' occhio mezzo aperto, mentre cercava inutilmente di rimettersi in piedi. E pensare che lo aveva anche avvertito dei rischi.
-Potresti anche smetterla di guardarmi con quella faccia da pesce lesso- la voce di Nico era ormai ridotta a un sibilo.
-Beh, sei tu quello che sembra sia appena stato investito da un'auto da corsa, no?
-Figurati, mai stato meglio.
Certo, per chi lo aveva preso? Studiava pur sempre medicina, e si vedeva lontano un miglio che Nico sarebbe potuto collassare sul pavimento da un momento all'altro.
Per evitare fratture multiple, che lo avrebbero sicuramente ucciso sul colpo, Will lo prese in braccio e se lo mise in spalla, non ottenendo neanche segni di protesta da parte dell'altro.
Sì, era decisamente messo male.

Proseguì per il lungo corridoio che Hazel gli aveva indicato, e dopo vari tentativi trovò una porta socchiusa, che si affrettò ad aprire. Neanche il tempo di guardarsi intorno, che un coltello dalla punta acuminata si conficcò a pochi centimetri dalla sua testa. Will rimase pietrificato. La stanza in cui era entrato era piena di marchingegni che roteavano producendo un ticchettio, e ognuno di essi era dotato di coltelli affilati, lame metalliche e persino seghe elettriche che andavano a conficcarsi in vari bersagli o manichini di plastica. Uno aveva addirittura la faccia di Jason Grace.

Per quanto la cosa avesse un certo fascino, Will constatò con orrore di essere rimasto chiuso dentro, Di Angelo mezzo morto sulla spalla compreso.

_

Angolo della volpe che è finalmente riuscita a eliminare quell'altra

Fermi fermi fermi, non ho ucciso nessuno. Beh, non ancora, si intende. *la regia mi dice che sto divagando*
Purtroppo, quest'oggi una sventura chiamata influenza ha colpito la mia socia, e, visto che mi vuole così tanto bene da non volermi contagiare (tanto lo so che hai preso la sifilide demoniaca) siamo impossibilitate a vederci di persona e completare questo sclero abituale. Ma ci sono io qui! L'inimitabile, fantastica, incredibilmente fashion e strepitosa *la regia mi dice che non è il caso* volpe!!!!
*ignora la regia* Comunque, magari potrei iniziare a parlare di cose interessanti, tipo Will e Nico che sono destinati a rimanere chiusi in posti appartati...e di quanto tempo ci abbiamo messo a pubblicare questo capitolo... ma è tardi!!! Devo dar da mangiare ai pesci rossi, è terribile!! *l'autrice chiede un minuto di silenzio per le sue doti teatrali* 
Alla prossima gente


P.S. il gatto mi suggerisce di mettere nelle note anche il suo effigio funebre
'Deceduta per il raffreddore dopo ore di durissima lotta per la sopravvivenza, se n'è andata con onore, e augura lunga pace e recensioni a tutti, ave atque vale'

*fuori onda*
V: ma un capitolo normale uscirà mai?
G: naaaaah

 

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