Superheroes di ilGattoElaVolpe (/viewuser.php?uid=845928)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 1 *** Capitolo 1 ***
CAPITOLO 1
Come farsi rapire da un
supercattivo estremamente affascinante e rimanere in vita (o quasi)
Nico
era nel suo studio. Continuava a rigirarsi nella sedia
pensando alle solite cose: dominazione del mondo e parziale
distruzione,
estinzione della specie umana e animale (soprattutto zanzare,
pensò
scacciandone una via con la mano). Insomma un vero e proprio
cliché per il suo
personaggio. Si, perché quando sei il cattivo più
temuto d'America e del mondo,
tanto per fare i modesti, non ti preoccupi mica di sciocchezze come
scuola,
lavoro o amore. Nico soffocò un conato di vomito quando si
ritrovò proprio a
pensare, anzi a nominare soltanto quel frivolo e inutile sentimento da
esseri
umani.
Reyna arrivò
proprio
in quel momento distogliendolo dai suoi pensieri. L'agente segreta
portava un
uniforme simile a quella dei poliziotti che risaltava il suo fisico
atletico, e
i capelli legati in una treccia scura che le scendeva fino al petto.
Nico salutò con
un
cenno del viso la ragazza che a quanto pare portava buone notizie.
Cioè..buone
nel senso del male. Buone nel senso che sono buone per il bene del male
e..beh..avete
capito.*
-Quale biondo
ossigenato devo sorbirmi oggi?- Disse lui con il solito tono
impassibile.
-Will Solace signore,
per l'ottava volta.-
Nico sbuffò e
scese
le scale del palazzo per ritrovarsi davanti all'entrata della prigione
sotterranea. Non poteva dire che il biondino gli fosse totalmente
indifferente,
dalla prima volta che lo avevano imprigionato per cercare di
estorcergli
informazioni su Thunderman, in quanto suo amico, fedele consigliere,
braccio
destro eccetera, le loro conversazioni si erano fatte sempre
più sofisticate e
vagamente interessanti. Digitò la combinazione segreta della
serratura e aprì
la porta.
\\\\
\\\ \\\\
Will aveva capito da
subito che la sua giornata avrebbe preso una piega diversa. Come
conferma delle
sue intuizioni, un equipaggio nemico aveva fatto incursione nella loro
base
militare e senza lasciare tracce lo aveva catturato. Era naturalmente
un
bersaglio più facile di Grace, il coraggioso e superfigo
eroe fulminante, che
era a differenza sua protetto da ogni genere di attacco esterno. Quel
giorno la
faccenda si sarebbe conclusa come sempre: cattura, chiacchierata con il
Signore
Del Male (la sua parte preferita...ehm..cioè..quella meno
monotona),
salvataggio da parte della squadra del tizio buono sopracitato e fuga
verso un posto
che sprizzava meno morte dalle pareti. Tipico.
Una presenza oscura
ed estremamente sexy aprì la porta della stanza e vi
trovò un Will Solace con
un espressione tra l'annoiato, il curioso e il terrorizzato. Si,
perché anche
essendo uscito sette volte indenne da quel luogo si trovava pur sempre
in
territorio nemico in compagnia di un supercattivo potenzialmente dotato
di
poteri sovrannaturali, in grado di: ucciderti/farti uccidere da un
esercito di
morti/farti sbranare da un esercito di animali morti/farti sprofondare
all'Inferno aprendo un varco nel terreno. Non necessariamente in
quest'ordine.
Nico esordì con
-Ti
trovo bene, Solace.-
-E tu sei sempre
deliziosamente macabro, Nico caro, ora passiamo al dunque.-
-Fossi in te non mi
rivolgerei alla mia persona in questo modo. Ti ricordo sempre che posso
annientarti con uno schiocco delle dita.-
Fantastico, pensò
Will, quella frase non l'aveva aiutato per niente a tranquillizzarsi.
Sembrava
che Nico percepisse le sue paure più nascoste, ma
scacciò subito dalla mente
quel pensiero, cercando di riprendere un minimo di lucidità
mentale.
-E
per quale oscuro motivo non l'hai già fatto, avendone
avuta l'occasione una decina di volte?-
-Sai bene cosa voglio
da te, Solace.-
-E
tu sai bene che non ti darò una sola informazione, Nico.
Tra parentesi, dovresti trovarti un soprannome da supercattivo, sai, di
quelli
che finiscono in -man o roba del genere. Farebbe più effetto
nelle
conversazioni. Io ti suggerirei re-della-tragedia o
signor-il-buio-è-la-mia-casa.-
Senza rendersi conto
di essersi spinto oltre il limite, si ritrovò gli occhi
scuri come l'abisso di
Nico che lo guardavano, scintillando di rabbia. Will non fece in tempo
a
darsela sanamente a gambe che si ritrovò avvolto in una
coltre di nubi scure.
Si accorse subito che non somigliavano a quelle di un cielo in
tempesta, ma
emanavano malvagità e disperazione, come delle anime
dannate.
-Nico,
caro, non f-farai sul serio, v-vero?- Balbettò il
biondo, in preda al panico. Non che non si sapesse difendere, ma era
stato
perquisito e privato di ogni arma, anche se dubitò potessero
servire in uno
scontro con.. fantasmi (?). La presenza di quelle ombre, come se non
bastasse,
era riuscita benissimo a rievocare tutte le sue paure e i sentimenti di
rabbia,
odio e rancore che prima vagavano in una parte remota del suo cervello.
Un'altra parte di sé, quella intelligente, probabilmente, si
rese conto che
tutto quel posto, Nico compreso, era stato concepito per indurlo a
pensare
negativamente, in modo quasi malvagio. Volevano corromperlo, magari
farlo
passare dalla loro parte? Quello che stava vivendo ora era forse parte
integrante del piano?
-Nico per favore!
Possiamo parlarne!-
Stranamente le sue
parole ebbero effetto, e il trambusto di voci dell'oltretomba
finì all'istante.
Will però si ritrovò il viso di Nico a pochi
centimetri dal suo, la mano di
quest'ultimo che lo afferrava per il colletto della maglia, e
un'espressione
quasi folle dipinta in volto. Will non lo era riuscito a vedere mentre
era
avvolto in quel turbinio di ombre, ma avrebbe potuto scommettere
qualsiasi cosa
che si stesse crogiolando nelle risate più da sadico
represso della storia.
-Parlarne eh? E io
che pensavo avessi un minimo di cervello sotto quella zazzera di
capelli
ossigenati.-
-Non
è colpa mia se una semplice battuta ti fa scatenare le
fiamme dell'inferno e, per la cronaca, io sono biondo naturale!**-
Lo sguardo di
ghiaccio di Nico ora sembrava potergli perforare l'anima e Will si
maledisse un
centinaio di volte per averlo provocato in modo così
esplicito per la seconda
volta nella giornata, forse inconsciamente desiderava la propria morte.
-Ora
ti conviene scappare Solace, e non farti rivedere più
per l'eternità.-
Disse l'altro
dirigendosi verso l'uscita, il mantello che svolazzava dandogli un'aria
se
possibile ancora più inquietante.
-Io,
con mio grande rammarico però, non posso fare nulla per
aiutarti.-
Nico chiuse la porta
a chiave, gettando probabilmente quest'ultima in un abisso senza fine
giusto
per precauzione, e da dietro le sbarre mormorò -Addio, Will
Solace, è stato un
vero piacere.-
* Liberamente
tratto da Megamind
**
Sul serio non l'avete riconosciuta?
Ah,
stupidi mondani.....
Angolo delle
autrici(perchè, se non si fosse capito, siamo in
due...)
*parte
la musica*
Io sono il gatto !
Ed io la volpe!
Siamo in
società....di noi (non) ti puoi fidar!!!!!
*finisce la musica*
Ciao e un biscotto a te,
persona che sta leggendo e non è ancora scappata!
Ma a me non piacciono i
biscotti...
E tu non avresti dovuto
scrivere, ma continuiamo. Io, signore e signori, sono l'autrice di
questo sensazionale, meraviglioso, indimenticabile capitolo!
Be' , aspettate di leggere il
prossimo che, tra parentesi, arriverà tra tre settimane, e
che , soprattutto, scriverò io.
Certo come no. Ora i
ringraziamenti. Ringrazio la mia compare che ha avuto l'idea di questa
storia malsana, *si commuove* i miei genitori che mi hanno
messo al mondo e beh, ho finito perchè il computer non lo
ringrazio neanche sotto tortura.
Dopo il breve sproloquio di
questa pazza, vi volevo ringraziare per aver letto il primo capitolo e
vi invito caldamente a recensire, vi regalerò
tanta cioccolata! (Perchè, cara Volpe, é con la
cioccolata che si corrompe, non con i biscotti).
Cosa vuoi saperne tu, sei
solo un gatto. Io, da brava pervertita, vi invito a cogliere il doppio
senso presente in una delle battute di Nico (ah, Nico... *contempla
adorante la sua immagine*).
Non te ne eri accorta
nemmeno tu, all'inizio...
Dettagli.
Ci
vediamo alla prossima!
Love and sugar
ilGattoElaVolpe
|
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Capitolo 2 *** Capitolo 2 ***
CAPITOLO 2
Dove conosciamo il resto della banda..
Jason sapeva che sarebbe stata una pessima giornata. Ne era certo.
Pensare che era iniziata come un qualsiasi altro lunedì, nel suo fantastico attico in Square street con la sua fantastica pseudo-fidanzata.
Era al punto di riuscire a strappare a Piper un appuntamento per quella stessa sera, che il telefono, naturalmente, squillò.
E così, come da routine, la voce baritonale dell’agente Frank gli aveva annunciato l’ennesimo rapimento di Will, il suo nuovo aiutante dopo la scomparsa di Leo, e Jason si era ritrovato a chiedersi perché Nico non potesse trovarsi un altro hobby che non comprendesse la fine del mondo e il rapire Will.
Ippica, magari.
///////// ///////// /////////
Quando Frank riattaccò il telefono, resistette a stento alla voglia di trasformarsi in un bull dog e tornare a dormire, ma, purtroppo, essere il secondo incarica della D.O.N.U.T.S. *– la più grande organizzazione di spionaggio e protezione dei civili al mondo- portava fin troppe responsabilità, oltre che uno stipendio niente male.
Sospirando, afferrò l’impermeabile e gli immancabili occhiali da sole, rendendosi conto che probabilmente avrebbe dovuto chiamare Hazel e avvertirla che, anche quel giorno, sarebbe tornato tardi da lavoro.
Naturalmente avrebbe anche dovuto inventare una scusa decente, oppure, avrebbe potuto dirle finalmente la verità e distruggere l’unica cosa normale e sicura della sua vita: tra tutto quello che doveva affrontare ogni giorno, Hazel era la più stupendamente normale e così, pur di farla rimanere fuori dal suo folle mondo di supereroi e mostri, quando gli aveva chiesto, fissandolo con i suoi spettacolari occhi dorati, quale fosse il suo lavoro, lui aveva immediatamente risposto – L’impiegato alla banca.
E Hazel aveva sorriso, fingendo di crederci, perché anche lei, in fondo, voleva una vita tranquilla.
////////// ////////// //////////
Piper imprecò nuovamente contro il telefono, con la vista annebbiata dalle lacrime.
Ogni volta la stessa storia.
Nico rapiva Will, l’ agente Frank avvertiva Jason che partiva al soccorso avvolto nel suo mantello svolazzante, e poi interveniva lei.
La traditrice, la doppiogiochista che avvertiva Nico del pericolo in arrivo e che gli permetteva di svignarsela e di passarla liscia. Lo odiava, quasi quanto odiava se stessa.
Piper singhiozzò ancora più forte, accasciandosi sul letto. Cosa le avrebbe detto Jason quando lo avrebbe scoperto? Quanto sarebbe stato ferito da quella scoperta?
Almeno Leo non l’avrebbe mai saputo.
////////// ////////// //////////
Hazel era tutta intenta nella lettura di un libro appena acquistato quando il telefono vibrò.
‘Non aspettarmi questa sera. Riunione importante.’’
La ragazza alzò gli occhi al cielo, non troppo scocciata, dopotutto lo sapeva bene: Nico rapiva qualcuno? Frank era lì e tra combattimenti e burocrazia se ne andava tutta la serata.
Inutile dire che il suo ragazzo non aveva ancora capito che lei sapeva tutto, e, con una stupidità che lo rendeva veramente adorabile, tentava ancora di convincerla di che fosse un banale impiegato di banca . Cielo, quanto lo amava!
Però, se da un lato lei sapeva tutto della sua identità segreta, lui non sospettava niente di lei.
Non sapeva che la sua amata Hazel Levesque fosse nata il 17 Dicembre 1928, ovvero più di una cinquantina di anni fa, e che fosse dotata di strani poteri che spesso usava per sventare i piani di rapinatori e criminali efferati o per aiutare Thunderman nei casi più difficili, naturalmente evitando il minimo contatto con Frank.
E, ovviamente, non sapeva nemmeno che fosse la sorellastra di Nico Di Angelo, il super cattivo della città, ma questi erano dettagli.
Stava giusto pensando perché mai Nico rapisse così spesso Will, insomma, Leo lo aveva rapito non più di un paio di volte ed era parecchio più vicino a Thunderman…
Il telefono vibrò nuovamente, facendola sobbalzare. Chi poteva essere? Di sicuro non Frank.
Hazel sbirciò lo schermo e si senti sprofondare il cuore.
‘Vieni subito alla vecchia fabbrica abbandonata. Nico è nei guai.
Reyna’’
Non c'era tempo da perdere.
*Ammettetelo, anche voi avete pensato allo S.H.I.E.L.D… Invece no! C’è la D.O.N.U.T.S.!!
ANGOLO DELLE AUTRICI
*parte la musica*
Io sono il gatto !
Ed io la volpe!
Siamo in società....di noi (non) ti puoi fidar!!!!!
*finisce la musica*
Se non lo avete capito continueremo a torturarvi con questa introduzione fino alla fine, amateci.
Passiamo alle cose importanti: il capitolo scritto dalla sottoscritta.
Abbiamo scoperto un po’ di cosette interessanti su tutto il resto dei personaggi… *guarda la telecamera e fa la faccia da presentatrice televisiva* ..voi che ne dite?
Io dico che è troppo corto.
L’importante non è la lunghezza, ma il contenuto. E poi la mia ispirazione, grazie all’esame imminente, è partita per le Maldive e non ha intenzione di ritornare.
Tutte scuse, la verità è che sei un’inguaribile Corvonero ligia al dovere.
Secondo Pottermore io sono una degna Grifondoro. Quindi taci, viscida Serpe.
Ok, qui cominciano gli insulti pesanti. Vi salutiamo prima di scannarci a suon di incantesimi.
Alla prossima! Mi raccomando recens-*stramazza a terra colpita da una maledizione senza perdono*
*sorride in modo inquietante* Addio.
Love and sugar,
ilGattoElaVolpe
P.S. l'editor di efp ha mangiato i colori, un esperienza da non ripetere. La prossima volta torneremo al buon vecchio programma NVU.
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Capitolo 3 *** Capitolo 3 ***
cap 3
CAPITOLO 3
Come mantenere la calma a un passo dalla morte...
-Ci dev’essere un modo di uscire da questa
stramaledettissima stanza!!- disse Will tirando un calcio al muro.
Nico si
limitò a sospirare, come se non le avessero già provate tutte, e pensò per la
centesima volta a in che modo erano potuti riuscire a infilarsi in quella
situazione a dir poco assurda.
Prima
Thunder-tonto era accorso in salvataggio del suo assistente,poi, durante un
fantastico combattimento tra bene e male, in qualche modo erano finiti vicino a
una centrale nucleare. Qui quel genio del supereroe aveva evocato un fulmine un
tantino esagerato, e così, con un sorprendente effetto scenico, l’intera struttura
era crollata intrappolando Will e Nico, stranamente ancora vivi, in una specie
di magazzino buio vicino al nucleo radioattivo.
Ora lui era
costretto ad ascoltare il biondo irritante che non si voleva rassegnare
all’inevitabile morte e continuava ad avere atteggiamenti da prima donna.
Poteva andare
peggio?
\\\
\\\\ \\\\
Per Will
sicuramente sì.
Non solo era
bloccato in una centrale nucleare sul punto di esplodere e senza possibilità di
salvezza, ma era anche in compagnia di Mr.Morte che continuava a fissarlo
sprezzante come se fosse l’unico dotato di un minimo d'istinto di
sopravvivenza.
-Mi spieghi perché a quanto pare qui solo io mi sto
dando da fare per non finire abbrustolito?
-Allora, te lo dico per l'ultima volta sperando tu
possa capire: siamo intrappolati qui da almeno dieci minuti, l'unica via
d'uscita è stata distrutta dal tuo brillante amico e, nel caso tu volessi
continuare a blaterare, ci penserò personalmente a mettere fine alla tua vita
prima che arrivi Reyna a tirarci fuori di qui.
Will deglutì,
ma poi, riprendendo un briciolo di calma mista ad euforia per l'annuncio di una
loro minima probabilità di sopravvivere, disse- Ah, lo sapevo che avevi un
piano, quando hai detto che arrivano?
Nico,
esasperato, gli scoccò un'occhiata assassina e Will decise che, una volta
tanto, un po' di silenzio non gli avrebbe fatto male.
////////
/////// ////////
L'ultima cosa
che Hazel desiderava era immischiarsi in situazioni che non la riguardavano, soprattutto
se il protagonista era il supercattivo più temuto della città, alias il suo
fratellastro. Lei aveva provato ad odiare Nico per tutti i disastri che provocava
e per le sue idee folli e decisamente macabre, ma non ci riusciva, avevano
affrontato troppe cose insieme, in passato. Una serie di ricordi le tornarono
bruscamente in mente, ma si sforzò di pensare ad altro, non poteva permettersi
di essere debole, non in quella situazione. Anche pensando ad argomenti più
allegri-aveva i suoi amici!- non poté non soffocare un briciolo di tristezza.
Erano mesi che non riceveva notizie di Leo, l'aiutante di Jason in seguito
sostituito da Will. Il ragazzo era partito per una missione senza dare
spiegazioni a nessuno e Hazel non sapeva cosa pensare. Aveva chiesto
inutilmente varie volte a Nico se, grazie ai suoi poteri, percepiva la sua
morte, ma lui si era rifiutato di rispondere liquidando la sorella con un -Ho
cose più importanti a cui pensare-e dileguandosi nelle tenebre.
Come se non
bastasse, ora che aveva un buon motivo per andare da Nico (cioè salvare Will) e
non doveva inventarsi scuse più o meno credibili con la sua combriccola di
Paladini del Bene, il tragitto per la centrale abbandonata sembrava essere
interminabile. Secondo le indicazioni di Reyna si trovava nella periferia della
città, ma Hazel purtroppo non disponeva né di teletrasporto né di navette in
stile fantascientifico e doveva muoversi con la sua semplice e mortale
automobile a due posti. All'inizio era stata tentata di attingere materiale dal
garage di Jason, ma aveva resistito pensando che forse avrebbe attirato un
tantino l'attenzione dei passanti.
//////
////// //////
Nella
centrale la situazione stava decisamente degenerando. Era quasi mezz'ora che
Jason era fermo lì ad arrovellarsi il cervello cercando un modo per salvare
Will. Nico, per quanto lo riguardava, poteva tranquillamente morire in modo
puramente casuale schiacciato dalle macerie, non si sarebbe offeso e
sicuramente gli avrebbe reso la vita più facile. Per quanto ci sperasse però,
purtroppo quella spina nel fianco che rispondeva al nome alquanto ironico di
Nico Di Angelo trovava sempre un modo per svignarsela senza un graffietto.
E ora il
grande e potente Thunderman, da parte sua, non sapeva minimamente cosa fare.
Aveva chiamato i rinforzi, certo, Frank sarebbe stato lì a momenti, ma era
seriamente preoccupato per la salute fisica e soprattutto mentale del suo
assistente. Jason rabbrividì, già immaginava Will dare di matto e Nico
approfittare della situazione per trascinarlo dal lato oscuro. Era tutta colpa
sua, non era riuscito a controllare i suoi poteri e ora il suo amico si trovava
in pericolo di vita. Ad un tratto il rombo di un'automobile lo fece sobbalzare,
era già pronto ad attaccare quando vide una familiare chioma riccia varcare il
confine della centrale e dirigersi a passo svelto verso di lui, visibilmente
preoccupata.
-Jason! Dove
sono Will e Nico?- Hazel si guardò in torno in cerca un qualsiasi segno di vita, per poi assumere un colorito
cadaverico -Per tutti gli dei, non dirmi che sono lì sotto!- Jason vide gli
occhi dell'amica riempirsi di lacrime e si affrettò a spiegare la situazione
-No Hazel stanno bene! L'orologio di Will collegato al mio segna i suoi battiti
cardiaci, saprei se fosse in pericolo di vita.
La ragazza
sospirò di sollievo, ma che svanì presto quando il rumore di una motocicletta
annunciò l'arrivo di Reyna. Jason squadrò l'agente segreta da capo a piedi e i
due si rivolsero un reciproco sguardo assassino che avrebbe incenerito con un
colpo un qualunque mortale.
Accorgendosi della presenza della riccia, Reyna le
rivolse un breve cenno del capo, al quale, con grande stupore di Jason, Hazel
rispose con un sorrisetto tirato.
-Hazel! Tu la
conosci?!
Angolo delle autrici
*parte la musica*
Io sono il gatto!
Ed io la volpe!
Siamo in società....di noi (non) ti puoi fidar!!!!!
*finisce la musica*
Ta taa taaaan... siamo tornate!!! I libri di scuola giacciono bruciati nelle profondità del Tartaro e, soprattutto, gli esami sono finiti!
Questo
vuol dire che pubblicheremo più spesso rallegrando le vostre
giornate con capitoli coinvolgenti, emozionanti e inaspettati effetti
speciali!! Non gioite con me?
No.
..Guatafeste.
Comunque, ignorando quella babbiona lì, ci tenevo a dirvi che il
prossimo aggiornamento sarà tra due settimane, due giorni,
due ore, due minuti e un paio di secondi.
*coffcoff* ignoratela*coffcoff* è una povera renna rosa.
Hey!! Non spoilerare, savusilakka.
* MomentoIndovinaLaCitazione*
-savusilakka- Diteci da dove viene e avreta la nostra eterna stima.
E cioccolata. Tanta cioccolata.
Biscotti.
Ci vediamo alla prossima!
Love and sugar
ilGattoElaVolpe
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Capitolo 4 *** Capitolo 4 ***
CAPITOLO 4
Perchè
le rimpatriate tra vecchi conoscenti non sono sempre una bella cosa.
-Hazel,
tu la conosci?!
Reyna era piuttosto convinta che oramai niente e nessuno avrebbe potuto
più
sorprenderla. Alieni? Zombie? Super eroi? Non erano che pane quotidiano
per i
suoi denti..
Ma la situazione che si era venuta a creare in quel momento era a dir
poco
surreale: il suo ex-fidanzato in calzamaglie -lunga storia- fissava
sconvolto
la sorellastra del suo capo\miglior amico\coinquilino – lunga
storia anche
questa- che non faceva altro che balbettare, sbiascicando scuse poco
credibili.
-Quindi la talpa sei tu!
Hazel lo guardò confusa mentre Reyna trattenne a malapena un
sorrisetto,
decidendo infine di andare in soccorso della sua amica.
-Si può sapere di cosa stai blaterando?- esclamò
in tono autoritario- Hazel è
la spia almeno quanto io sia un renna rosa.
-Ho sempre sospettato che non fossi completamente umana…-
replico acidamente il
supereroe.
-Be’, in effetti le corna mi sono spuntate da un bel pezzo
grazie alla tua
immensa fedeltà.- rispose altrettanto duramente Reyna.
-Quindi è per questo? E’ per questo che sei
passata dalla parte di Di Angelo?
Perché credevi che io ti tradissi?!
-Osi negare? Credevi che non me ne fossi accorta delle tue
scappatelle?!-
Jason, rosso di rabbia, aprì la bocca per rispondere ma
venne interrotto
dall’arrivo di Zhang che, con il fiatone, non si accorse di
aver appena fatto
sfumare l’unica grande occasione di Reyna di picchiare
l’idiota in calzamaglie
senza troppi testimoni in giro.
Dopo pochi secondi, il cino-canadese sembrò accorgersi della
presenza di Hazel
e, a quel punto, calò un silenzio innaturale.
\\\\\
\\\\\ \\\\\
Nico
era convinto che il peggio fosse finalmente passato quando Will smise
di starnazzare come una gallina. Ma, come ogni santa volta che le cose
sembravano andargli per il verso giusto, arrivò la
catastrofe.
Tutto era iniziato con una lucina rossa che aveva iniziato a brillare
ad
intermittenza sul soffitto, niente di troppo preoccupante, tranne per
il fatto
che probabilmente indicava una prossima esplosione nucleare, ma questi
sono
dettagli. Poi il biondo ossigenato aveva iniziato a dare di matto, di
nuovo, e,
mentre stava cercando un qualsiasi oggetto contundente da lanciargli
addosso,
Lo sentì.
Gli si mozzò il respiro mentre un irreale senso di panico lo
soffocò improvvisamente.
Nico si guardò intorno, riuscendo a vedere con la coda
dell’occhio solo un
ombra che scorreva sul muro.
Il cuore aveva iniziato una folle corsa e il suo respiro aveva
cominciato a
sembrare quello di un animale in trappola. Non poteva essere che..
-Hey, va tutto bene?
Nico sobbalzò bruscamente non appena Will gli poggio la mano
sulla spalla. Lo
guardò qualche secondo prima di fare un cenno affermativo
col capo. In tutta
risposta Will inarcò il sopracciglio, fissandolo dubbioso.
-Non so se tu lo sai, ma io sto studiando medicina. Quindi, a meno che
tu non
migliori di molto le tue doti recitative, me ne accorgo se stai per
avere un
attacco di panico..- disse Will con un tono piuttosto professionale, ma
poi
addolcendosi aggiunse- Prendi dei respiri profondi e poi mi spieghi che
è
successo.-
Nico si limitò a squadrarlo con uno sguardo omicida,
inspirando ed espirando
mentre tentava di tranquillizzarsi.
Lui era morto. Nessuno poteva tornare indietro dalla morte, neanche
Lui. Era
quasi riuscito ad autoconvincersi, quando il marchio che Lui gli aveva
fatto
sulla spalle iniziò a bruciare.
Il senso di panico tornò prepotentemente a farsi strada.
Dovevano uscire subito di lì.
\\\\\\\ \\\\\\ \\\\\\\
Che quella non fosse la sua giornata lo aveva capito fin da subito. Ma,
per
comprendere fino in fondo che razza di sfiga lo stava perseguitando in
quel
momento, si era dovuto ritrovare tra la folla di pazzi riunita fuori la
centrale nucleare.
-Io…te l’avrei detto..Credimi! Credimi Frank!!
…io..io..- Hazel nascose per
qualche secondo il viso tra le mani per poi riemergere più
affranta che mai -
..non sapevo come dirtelo.. però, se devo essere
sincera… neanche tu sei del
tutto innocente! Anche tu mi hai nascosto il tuo vero lavoro e i tuoi
poteri!!..
Statua-di-sale-Zhang non accennava a riprendersi, tanto che Jason fu
tentato di
controllargli i parametri vitali e, nel frattempo, Hazel, rendendosi
conto di
non avere più colpe di Frank, era partita, tra le lacrime,
in un invettiva
contro tutti e tutto.
Jason non sapeva che quei due si conoscessero, come d’altro
canto prima non
sapeva che Hazel conoscesse Reyna. Ora ci mancava soltanto che saltasse
fuori
che Hazel fosse in qualche modo legata anche a Di Angelo e sarebbe
stato il
colmo…
Per sbaglio si girò verso Reyna, pentendosene amaramente, in
quanto la ragazza
lo fissava facendo chiaramente trasparire il suo dubbio amletico:
tagliargli la
gola o squartarlo pezzo per pezzo?
Stava per mettere in pratica la nobile ed antica arte della ritirata
strategica
quando Hazel strillò di terrore. Lui e Reyna si avvicinarono
immediatamente e
perfino Zhang dette segni di vita, Hazel si accasciò a terra
con lo sguardo
vitreo e terrorizzato di chi sa di non avere più speranze,
tremava tutta e si
teneva la spalla come se stessa andando a fuoco.
-È tornato. Lui è tornato.- Lo
sussurrò appena Hazel.
Jason non sapeva a chi si riferisse, ne se fosse una buona o cattiva
notizia.
Solo di una cosa era certo.
Stava per arrivare qualcosa di grosso e stavolta sconfiggerlo non
sarebbe stato
facile.
Angolo
delle tizie che si spacciano per autrici
Ciao
foglioline di menta rinfrescanti!!
Ma a me non piace la menta.
La
menta piace a tutti. Taci, felino. E poi io devo usare la psicologia
per indurmi a pensare che ci sia ancora qualcosa di freddo in questo
mondo afoso.
Perché
devi essere sempre tu quella logorroica?
Perché
io devo sfogare le mie turbe mentali a qualcun'altro al di fuori di te
sennò rischiamo di finire entrambe all'ospedale
psichiatrico.
Magari
ci mettono in stanza insieme!!
Cosa
vorresti insinuare?
Niente! Noi non
siamo mica come Will e N..
Oddio,
perché dobbiamo sempre sfociare in spoiler o cose ambigue?
Tu fai finta che
sia il caldo che ci da alla testa.
Vabbè
commentiamo il capitolo che è meglio, sennò
cominciano a shipparci. Non ci shippate, vero?
Io un pochino si,
dai.
Ok
è posseduta. Passiamo oltre.
In questo
capitolo, signore e signori, vediamo una Reyna renna rosa che nutre un
profondo desiderio di uccidere Jason con le sue mani. Un Nico un
po'isterico e Will (amore) che cerca di tranquillizzarlo.
Che
ci volete fare, quei due gridano OTP da tutti i pori.
Ma chi
sarà questo 'Lui'? Un robot assassino? Un granchio mannaro?!
Un'alga killer??!!
Ti
ho detto trattieniti.
Giusto, giusto.
Ad ogni modo, speriamo che il capitolo vi sia piaciuto e ringraziamo
tutti quelli che hanno messo la storia nelle
preferite/seguite/ricordate.
Recensite!! Per
salvare tante renne rosa a rischio di estinzione!!
È partita, vado a recuperarla.
Love and sugar,
Alla prossima<3
IlGattoElaVolpe
|
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Capitolo 5 *** Capitolo 5 ***
capitolo 5
CAPITOLO
5
Come
la rimpatriata andò avanti (con conseguenze sempre meno
piacevoli)
-Non
mi dire che...-Reyna si chiese se
qualcuno lassù c'è l'avesse con lei. Insomma,
voleva solo darle di santa
ragione a quell'imbecille del suo ex, non stava mica chiedendo
chissà quale
grazia divina!
Prima era arrivato Frank, poi, come se non bastasse, le scene da regina
del
dramma di Hazel avevano contribuito ulteriormente a far andare al
Tartaro il
suo piano compreso di omicidio e occultamento di cadavere.
Questa volta però, qualcosa le diceva che la situazione era
abbastanza seria, e
si ricordò improvvisamente di Nico che accennava a uno
scienziato pazzo che si
faceva chiamare Il Dottore. Sperò vivamente che si trattasse
di una
coincidenza, avevano già abbastanza problemi anche senza
psicopatici in libertà
con l'hobby di marchiare a fuoco le vittime.
-Hazel, credi davvero che sia tornato? -disse con il tono
più calmo che
riusciva ad assumere per non terrorizzare ulteriormente l'amica con i
suoi modi
da maniaca del controllo.
Hazel annuì sommessamente e Jason non perse l'occasione per
mettere nuovamente
in cattiva luce l'ex fidanzata.
-Ma guardala! Conosce anche tutti i criminali della città!
Non smetti di
stupirmi, Reyna.
-Vedi di piantarla, OK? Ho fatto solo un'ipotesi, non penso tu abbia
voglia di
discutere ancora quando una delle tue migliori amiche è in
preda al panico.
-Scusa Miss-io-ho-delle-priorità ma sto cercando di capirci
qualcosa anch'io,
se magari vuoi degnarti di spiegarmi.
-Oh è inutile che chiedi a lei, sa meno di quanto immagini.
Reyna pensò che aveva avuto la sua rivincita quando per poco
Jason non si
strozzò con la sua stessa saliva mentre si girava lentamente
verso la direzione
da cui aveva sentito provenire la voce. La scena che si
presentò loro davanti
sembrava essere stata presa da un film: Nico era avvolto in un turbinio
di
ombre con un espressione palesemente rassegnata e aveva aggrappato al
braccio
Will che continuava a ripetere a se stesso in una cantilena abbastanza
pietosa: va tutto bene, calma Will, respira.
Hazel sembrò risvegliarsi dal coma e prima che Jason potesse
ribattere qualcosa
saltò letteralmente addosso a Nico beccandosi due
occhiatacce da Frank e il
supereroe.
-Hai -esclamò tra i singhiozzi-hai sentito anche tu?
Nico, con grande sorpresa di tutti, non allontanò la ragazza
schifato e rispose
con uno sguardo che poteva dire soltanto una cosa: siamo
tutti morti.
Poi, riprendendo la solita aria impassibile squadrò il resto
della compagnia da
capo a piedi, chi lo guardava sconvolto come Will, Jason e Frank e chi
leggermente divertito come Reyna.
-Bene, a questo punto penso vogliate delle spiegazioni, quindi chiedete
tranquillamente a Hazel.
-Nico! Potresti non fare lo stronzo per una volta? Come pensi possa
raccontare
tutto da sola?
-Basta un foglio di carta, sorella. Ti segni i punti più
importanti e cominci a
parlare. Sarà divertente, vedrai. Ora devo proprio andare,
ci si vede
Thunderman. -Nico fece per girare i tacchi.
-In questo momento non saresti capace di andare da nessuna parte senza
scioglierti in una pozza di tenebre, Di Angelo. -disse Will.
-Ha ha certo, come se non fossi in grado di reggere due viaggi d'ombra
nella
stessa giornata. Ma fammi il piacere.- Nico dovette ricredersi quando
nello
schioccare le dita vide la sua pelle di un grigio quasi trasparente,
non
riuscendo a trattenere un'espressione sconvolta.
-Allora?- chiese Hazel.
-Io...ecco...okay.
////// ////// ///////
Jason si sentiva in una telenovela per anziani. Dopo le rivelazioni
shock degli
ultimi minuti stava cercando di recuperare un po' di
lucidità mentale. La cosa
sembrò funzionare, perché gli si accese una
lampadina nel cervello che gli
ricordava che erano in una centrale nucleare prossima all'esplosione, e
che se
non volevano venire inceneriti dovevano muovere il deretano e andare
via da lì.
Poi gli se ne accese un'altra che gli diceva che Will aveva volutamente
appena
distrutto il suo sogno nel cassetto: Nico che si suicidava con i suoi
stessi
poteri. Per quanto questo gli avrebbe risolto il 90% dei problemi
esistenziali
non ci badò molto, sicuramente il suo assistente aveva un
piano.
Dopo aver esposto agli altri la sua brillante considerazione si
aspettava
sussulti di approvazione e magari un posto in auto, visto che la sua
era
rimasta gravemente danneggiata per colpa di Mr-magia-oscura-Di-Angelo.
-L'esplosione non ci sarà prima di venti minuti e io non ho
la minima
intenzione di condividere la vostra stessa aria un'altra volta, se
volete
spiegazioni domandate ora o mai più.-
Com'è che si diceva? Parli del diavolo e spuntano le corna.
Ecco. Nico doveva
inevitabilmente uscirsene con uno dei suoi commenti sarcastici in ogni
situazione.
-Vorresti raccontarci la storia della tua vita in un quarto d'ora
vicino al
nucleo di una centrale? Oltretutto mentre subiamo pericolosissime
radiazioni
gamma! Sapevate che sono il maggior responsabile di pericolosissime
malattie
tumorali e mutazioni genetiche irreversibili? -sentenziò
Will, entrato
definitivamente in modalità dottore.
-Esattamente Solace, tranne che per un piccolo particolare, ovvero che
non ho
la minima intenzione di raccontare 'la storia della mia vita' a un
branco di
svitati.
-Non è uno scherzo Di Angelo! Qui stai seriamente attentando
all'incolumità
fisica di tutt-
-Calmate i bollenti spiriti, ragazzi. La tensione sessuale fa male alle
piante.- Reyna si intromise nella conversazione, mentre Nico la
fulminava con
lo sguardo e Jason si interrogava sull'esistenza di forme di vita
vegetale
nelle vicinanze della centrale.
Fu Hazel a prendere la parola, evitando lo scoppio della Terza Guerra
Mondiale.
-Io dico che non abbiamo scelta- disse non nascondendo uno sguardo
risentito
verso Nico. -Se ci sbrighiamo possiamo raccontarvi la faccenda a grandi
linee
senza che nel frattempo ci spunti un terzo occhio.
Vedendo che stranamente nessuno aveva da obbiettare,
aggiunse-Perché tu e Will
non cominciate a dirci come avete fatto ad uscire?
Angolo
delle tizie che si spacciano per autrici
Buonsalve
biscotti al
cioccolato!
Come
potete vedere
abbiamo trovato un compromesso *si innalza il coro
dell’alleluia*
Eravate
confusi
sull’identità del nostro cattivo psicopatico nello
scorso capitolo? Bene!
Perché ora lo sarete ancora di più!
Ma
sei masochista per
caso? Così dai ai lettori un motivo in più per
volerci morte.
Tanto
ci odiano
già.
Guarda
che la
psicologia inversa non funziona.
Io
speravo di
distogliere l’attenzione sul fatto che abbiamo pubblicato con
due giorni di
ritardo *fa gli occhi dolci*
Poi
Reyna potrebbe
essere leggermente OOC, ma amatela lo stesso.
Boh,
io ce la
vedo come paladina della Solangelo.
E
Jason dove lo
mettiamo?
Nah,
lui shippa
Pernico, anche se non lo vuole ammettere.
Ok,
qui c’è alto
rischio di ship war, noi ce ne andiamo.
Alla
prossima, recensite!
ilGattoElaVolpe
Comunque si, l'html ci odia.
|
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Capitolo 6 *** Capitolo 6 ***
CAPITOLO 6
Come sopravvivere ad una valanga di malintesi..
- Secondo te?- replicò Nico - Abbiamo preso una
corda e ci siamo calati giù dalla finestra.-
Will lo guardò confuso, era abbastanza sicuro che non ci
fossero finestre nella stanzetta dove erano rimasti rinchiusi e...
Quasi rispondendo allo sguardo interrogativo di Will, Nico
alzò gli occhi cielo e aggiunse alla precedente spiegazione
– Mai sentito parlare del sarcasmo? Abbiamo utilizzato un
viaggio nell’ombra, idioti!-
Hazel, per niente toccata dall’insulto del supercattivo,
annuì come se si aspettasse una risposta simile ma poi
sembrò pensarci su e aggiunse- Perché diavolo non
siete usciti prima allora?!-
Anche Will si accorse improvvisamente di quel piccolo particolare ed
esclamò anche lui –Già.
Perché non siamo usciti prima, Di Angelo?!
Improvvisamente, tutti gli sguardi si concentrarono sul moro. Il quale,
stupendo ogni forma di vita presente nei paraggi, arrossì
violentemente e biascicò una scusa poco convincente.
Will pensò che fosse adorabile, per poi, pochi secondi
più tardi, arrossire a sua volta prendendosela con se stesso
per aver solo concepito un’ idea del genere.
Reyna lo fissò maliziosamente, dopo si girò verso
Nico ed infine il suo sguardo tornò su Will, mentre sul suo
volto si allargava un inquietante sorriso degno di Joker.
-Certo che non deve essere stato comodo in una stanzetta piccola, come
quella nella centrale..- si pronunciò infine.
Facile immaginare la reazione del resto della folla che, se avesse
avuto un bicchier d’acqua probabilmente la città
sarebbe stata sotto inondazione. Nico, invece, si avvicinava sempre di
più ad essere il primo pomodoro umano(o quasi) della storia.
-Sì, in effetti non era granché.- le rispose
candidamente Will, facendo rotolare gli occhi fuori dalle orbite a
parecchie persone. Poi si lanciò un occhiata intorno
–Che c’è? Era veramente stretta.
Perché siete così sconvolti?-
Jason fu il primo a riprendersi dallo shock e scuotendo la testa disse,
indicando la centrale. – Non credo che sia il momento di
parlare di.. delle vostre
‘‘esperienze’’.
C’è una centrale nucleare che sta per esplodere,
spiegateci chi è che vi preoccupa tanto e fatevi mettere in
cella una volta per tutte.-
Nico, ormai tornato del suo solito colorito cadaverico, aprì
la bocca per rispondere ma venne brutalmente interrotto da Will, che
aveva improvvisamente capito il doppio senso.
-Aah. No! No! NONONONONO! Avete veramente capito che..? No,
cioè ..Bleah!- accorgendosi che Nico lo guardava piuttosto
male aggiunse- Senza offesa, eh!
Il moro, dopo la brillante conferma
dell’eterosessualità di Will, si
affrettò a pensare a come far capire a quella banda di
pervertiti un minimo della sua storia e di quella di Hazel.
Naturalmente in tempi decenti, non ci teneva a morire giovane, anche se
per lui il concetto era relativo.
–Chi è che ci preoccupa tanto, eh?
Allora, da dove cominciare... si dà il caso che un pazzo
criminale in libertà che credevamo morto ci dia la caccia
senza sosta. E che, inoltre, come potete aver intuito si diverte a fare
esperimenti su ragazzini, per poi marchiarli a fuoco come tocco finale.
Se sono ancora vivi, naturalmente.- Beh, alla fine le parole giuste gli
erano uscite, più o meno.
–Stai dicendo che questo tipo ha fatto degli esperimenti su
di voi?- domandò Frank che si era finalmente ripreso dal
coma vegetativo, e che ora stava seguendo con attenzione le parole di
Nico, ignorando bellamente il suo tono di scherno.
–Sì, ma non vorrei soffermarmi troppo
sui particolari, se non ti dispiace.-
–Quindi il marchio brucia quando questo Lui è nei
paraggi, che cosa eccitante! Sapete, mi fa pensare a un film di cui non
ricordo il nome...-Reyna fu bruscamente interrotta dallo sguardo di
fuoco di Nico e di buona parte del gruppo. –Su ragazzi, se
qualcuno non prende le cose alla leggera qui rischiamo di morire tutti
di depressione, non credete?-
La reazione dei presenti non incoraggiò
l’agente segreta, che esclamò seccata
–Bene! Continuate pure, ma io vi ho avvisati.-
Fu Jason a prendere la parola, che con evidente tono di
superiorità, affermò –Hazel, tu che sei
una delle poche persone intelligenti tra noi, facci vedere questo
marchio così magari riusciamo a scoprire qualcosa in
più sul conto di.. insomma questo tizio come si fa chiamare?-
–Oh, noi non pronunciamo il suo nome. –la
voce di Nico era ferma, ma Will non poté fare a meno di
notare la tensione nel suo sguardo e nel modo in cui serrava i pugni.
Reyna fu sul punto di uscirsene con qualche riferimento riguardo a film
di dubbio gusto, ma il cellulare di quest’ultima
squillò e la ragazza si allontanò nella direzione
di quella che doveva essere la sua moto. La situazione, se qualcuno
avesse avuto voglia di ridere, sarebbe potuta risultare anche vagamente
divertente.
Nico guardò con una calma inquietante tutti i
presenti, per poi soffermarsi con un ghigno su Frank. –So che
ora vuoi fare lo spogliarello, Hazel, ma non credo sia il caso. Il tuo
“ragazzo” potrebbe collassare una volta per tutte.-
Nico precedette la sorellastra, sbottonando parte del
mantello e scoprendo una porzione di pelle del collo talmente pallida
da sembrare trasparente. Vicino al bordo della maglietta, sulla
clavicola, si intravedeva una linea sottile simile a una bruciatura. In
seguito Will vide per intero il segno. Raffigurava un numero, o meglio,
una specie di lotto numerico contrassegnato dalle cifre 003, con due
linee orizzontali alle estremità. Per qualche secondo ci fu
un momento di silenzio tombale, poi Jason parlò, con
l’espressione di chi sa di avere tutta la situazione in
pugno. –Le tue spiegazioni e prove sono davvero illuminanti,
Di Angelo. –
Il supereroe tirò fuori, con stupore di tutti, delle
manette.
–E sono sicuro che la polizia ascolterà molto
volentieri la tua versione dei fatti.-
Jason fece per muovere un passo, ma neanche il tempo di un
respiro che il supercattivo e le due persone ai suoi fianchi, ovvero
Hazel e Will, erano sparite nel nulla.
Angolo
delle autrici*che chiedono umilmente scusa
dell'eeenooorme ritardo*
*parte
la musica*
Io sono il gatto!
Ed io la volpe!
Siamo in
società....di noi (non) ti puoi fidar!!!!!
*finisce la musica*
Salve! Come potete notare l'HTML
ha avuto pietà di noi ed è tornato ad assisterci.
Gioite con noi di questo lieto evento!
Secondo me sono troppo impegnati ad organizzare la nostra morte per
trarre piacere da ciò.
Se li corrompiamo con della cioccolata?
Quante volte ti devo dire che le persone non si
corrompono con la cioccolata, ma con i biscotti! ..E comunque potremmo
giustificarci con i nostri adorati lettori soltanto
raccontandogli di come le vacanze estive e i vari
geniti/tiranni ci abbiano tenute separate dal computer.
Giusto. Però la cioccolata gliela
offro lo stesso!
... sei un caso perso.
So che in fondo mi adori.
Comunque, perdonate eventuli errori grammaticali nel testo, non abbiamo
avuto modo di rincontrollare a dovere. Scusateci per lo stesso motivo
se i personaggi sono un po' OOC.
Probabilmente anche il prossimo
capitolo sarà in leggero ritardo a causa dell'
inizio della scuola. * usa IlGatto come scudo dai lanci di ortaggi vari*
Ci vediamo alla prossima!
Love and sugar
ilGattoElaVolpe
P.S. Cioccolata per tutti!
P.P.S.AVADA KEDAVRA!!!
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Capitolo 7 *** Capitolo 7 ***
CAPITOLO 7
Di viaggi inaspettati e aspiranti
suicidi
Piper aveva un brutto presentimento, e
no, non c’entrava niente il fatto che Jason stesse
affrontando (di nuovo) il più pericoloso criminale
d’America, riguardava più il fatto che stavolta
c’era qualcosa che non le quadrava, come se qualcuno si fosse
intromesso nel circolo vizioso che erano i combattimenti tra Thunderman
e Nico. La cosa non aveva senso, ma, non appena Jason aveva cominciato
a tardare la brutta sensazione era tornata più forte che
mai. Senza pensare aveva afferrato il telefono e composto il numero
dell’unica che avrebbe potuto darle informazioni: Reyna.
\\\\\\\ \\\\\\\ \\\\\\\
Jason era ancora lì con le
manette in mano, davanti al luogo in cui erano appena svaniti Nico,
Will e Hazel.
Ma la delusione di non aver
catturato Nico passò in secondo piano quando un biglietto
magico lasciato da Hazel attirò la sua attenzione. Di per
sé niente di particolarmente elettrizzante, ma del messaggio
al suo interno non sapeva che pensare.
Io seguo Nico.
Jason, non c’è tempo da perdere, portali da
Waveman.
Lui vi può aiutare.
-Hazel-
Waveman, ovvero il suo predecessore
noto anche come Percy Jackson, si era ritirato qualche anno prima con
la sua ragazza e aiutante Annabeth, dopo aver finalmente sconfitto il
Falciatore di Anime.
Tralasciando il fatto che fu proprio durante questo periodo che Di
Angelo iniziò la sua carriera criminale, Jason non riusciva
a vedere altro collegamento tra i due.
Ma, nonostante tutto, era l’unico indizio che avevano.
\\\\\\ \\\\\\ \\\\\\
Quando Will atterrò, si sentiva come se gli
avessero smontato e rimontato gli organi vitali al contrario. Si
trovava in un enorme salotto e dietro di lui c’era una porta
bianca, che spiccava in netto contrasto con le pareti e i mobili
decisamente poco colorati del resto dell’arredamento.
L’unico, piccolo insignificante particolare era che non
ricordava minimamente di essere entrato.
Gli ultimi suoi ricordi risalivano al tempo passato nella centrale,
dove Jason aveva cercato di consegnare Nico alla polizia.
Già, Nico. Gli prese un colpo quando lo vide accasciato sul
pavimento dall’altra parte della stanza, la testa appoggiata
alla parete che si confondeva con i suoi capelli corvini. Will fece per
avvicinarsi, ma la voce squillante di Hazel lo interruppe, non giovando
decisamente alla confusione che aveva in testa. Che ci faceva
lì anche lei?
\\\\\\\
\\\\\\\ \\\\\\\
Reyna
non era di buon umore.
Sì, sappiamo che era per il fatto che il suo ex, mantello e
calzamaglie compresi, era lì e stava respirando il suo
stesso ossigeno, ma ciò non toglie che anche lo starnazzare
della fidanzatina di quest'ultimo al telefono contribuisse non poco.
Per non aggiungere che il buon caro vecchio Nico aveva deciso di fare
un nuovo viaggetto nell'ombra di sola andata fregandosene altamente del
rischi e, per di più, l'aveva abbandonata con tutti gli
altri svitati portando con se solo Hazel, che casualità, e
il biondino con il quale se la intendeva, ancora che
casualità...
Ora, in un anonima stanza in un altrettanto anonimo appartamento in cui
era stata rinchiusa, a causa di un infinito susseguirsi di eventi e di
scelte, Reyna si ritrovava schiacciata contro la porta cercando di
udire meglio il confuso vociare proveniente da fuori.
Una voce maschile -Jason forse? no, decisamente no, doveva essere
quell'altro- borbottava seccato qualcosa, mentre un'altra voce,
femminile questa volta, diceva qualcosa in tono più dolce e
poi..
La porta si apri di colpo, facendo ruzzolare l'agente segreta per
terra, esattamente di fronte a Thunderman. Il quale, con grande
cavalleria, evitò accuratamente di aiutarla a rialzarsi e
con un sorriso spavaldo disse -Preparati, si va a Miami.
\\\\\\\
\\\\\\\ \\\\\\\
Hazel
era una persona tranquilla. Beh, tranquilla almeno quanto qualcuno il
cui fratello era diventato nel giro di qualche anno un criminale
ricercato, e che oltretutto in quel preciso momento aveva la vita
appesa a un filo. Un filo sottile con il Parkinson. Quindi Will non si
stupì più di tanto quando gli sbraitò
praticamente contro che doveva muoversi a portare Nico nella sua camera
mentre lei andava a prendere una cosa in cantina.
Nel frattempo, era riuscito a ricordarsi che il carissimo
Mr-ho-voglia-di-suicidarmi, mentre era impegnato a salvarsi la pelle,
aveva portato con sé, non si sa per quale oscura ragione,
anche lui e la sorellastra. Quest’ultimo era rimasto
immobile, con un' occhio mezzo aperto, mentre cercava inutilmente di
rimettersi in piedi. E pensare che lo aveva anche avvertito dei rischi.
-Potresti anche smetterla di guardarmi con quella faccia da pesce
lesso- la voce di Nico era ormai ridotta a un sibilo.
-Beh, sei tu quello che sembra sia appena stato investito da un'auto da
corsa, no?
-Figurati, mai stato meglio.
Certo, per chi lo aveva preso? Studiava pur sempre medicina, e si
vedeva lontano un miglio che Nico sarebbe potuto collassare sul
pavimento da un momento all'altro.
Per evitare fratture multiple, che lo avrebbero sicuramente ucciso sul
colpo, Will lo prese in braccio e se lo mise in spalla, non ottenendo
neanche segni di protesta da parte dell'altro.
Sì, era decisamente messo male.
Proseguì
per il lungo corridoio che Hazel gli aveva indicato, e dopo vari
tentativi trovò una porta socchiusa, che si
affrettò ad aprire. Neanche il tempo di guardarsi intorno,
che un coltello dalla punta acuminata si conficcò a pochi
centimetri dalla sua testa. Will rimase pietrificato. La stanza in cui
era entrato era piena di marchingegni che roteavano producendo un
ticchettio, e ognuno di essi era dotato di coltelli affilati, lame
metalliche e persino seghe elettriche che andavano a conficcarsi in
vari bersagli o manichini di plastica. Uno aveva addirittura la faccia
di Jason Grace.
Per
quanto la cosa avesse un certo fascino, Will constatò con
orrore di essere rimasto chiuso dentro, Di Angelo mezzo morto sulla
spalla compreso.
_
Angolo
della volpe che è finalmente riuscita a eliminare quell'altra
Fermi fermi fermi, non ho ucciso
nessuno. Beh, non ancora, si intende. *la regia mi dice che sto
divagando*
Purtroppo, quest'oggi una sventura chiamata influenza ha colpito la mia
socia, e, visto che mi vuole così tanto bene da non volermi
contagiare (tanto lo so che hai preso la sifilide demoniaca) siamo
impossibilitate a vederci di persona e completare questo sclero
abituale. Ma ci sono io qui! L'inimitabile, fantastica, incredibilmente
fashion e strepitosa *la regia mi dice che non è il caso*
volpe!!!!
*ignora la regia* Comunque, magari potrei iniziare a parlare di cose
interessanti, tipo Will e Nico che sono destinati a rimanere chiusi in
posti appartati...e di quanto tempo ci abbiamo messo a pubblicare
questo capitolo... ma è tardi!!! Devo dar da mangiare ai
pesci rossi, è terribile!! *l'autrice chiede un minuto di
silenzio per le sue doti teatrali*
Alla prossima gente
P.S. il gatto mi suggerisce di mettere nelle note anche il suo effigio
funebre
'Deceduta per il raffreddore dopo ore di durissima lotta per la
sopravvivenza, se n'è andata con onore, e augura lunga pace
e recensioni a tutti, ave atque vale'
*fuori onda*
V: ma un capitolo normale uscirà mai?
G: naaaaah
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