Una storia fuori dal comune di jaj984 (/viewuser.php?uid=45317)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 0 - Chiarimenti Temporali ***
Capitolo 2: *** 1. Ogni giorno di più ***
Capitolo 3: *** 2. L'ultima Bugia ***
Capitolo 4: *** 3. New York 13 Giugno 2008 - L'incontro ***
Capitolo 5: *** 4 il coraggio che non c'è (VM18) ***
Capitolo 6: *** 5 Via dall'inferno ***
Capitolo 7: *** 6 Kaori in: mi sono persa a New York ***
Capitolo 8: *** 7 I' te vurria vasà ***
Capitolo 9: *** 8 Destinanzione Paradiso ***
Capitolo 10: *** 9 Mia ***
Capitolo 11: *** 10. Sconvolto così ***
Capitolo 12: *** 11 L'incontro con il passato ***
Capitolo 13: *** 13 La danza dell'amore... ***
Capitolo 14: *** 12 Resta come sei ***
Capitolo 15: *** 14 Non lasciarmi mai più ***
Capitolo 16: *** 15 Se chiudo gli occhi ***
Capitolo 17: *** 16. La regola dell'amico ***
Capitolo 18: *** 17.la ninna nanna di ....Kaori. ***
Capitolo 19: *** 19. Semplicemente... Noi... Io e Te.. ***
Capitolo 20: *** 18. Favola ***
Capitolo 21: *** 20 bis/ 21- Al Gran Ballo di Villa Rosebery ***
Capitolo 22: *** 20. Che tesoro che sei ***
Capitolo 23: *** 22 Non abbiam bisogno di parole ***
Capitolo 24: *** 23. Il pranzo ***
Capitolo 25: *** 24. Il ritorno tra i ricordi ***
Capitolo 26: *** 25. Gelosia ***
Capitolo 27: *** 26. Magica follia ***
Capitolo 28: *** 27. La voce dell'amore ***
Capitolo 29: *** 28. Il pranzo di Ferragosto ***
Capitolo 30: *** 29. Ciao mamma ciao ***
Capitolo 31: *** 30. New York Fashion Week (parte 1) ***
Capitolo 32: *** 31. Il suono del silenzio ***
Capitolo 33: *** 32. Il suono del silenzio 2 ***
Capitolo 34: *** 33. New York Fashion Week - Ultimo atto - ***
Capitolo 35: *** 34. Non è mai un errore ***
Capitolo 36: *** 35. Natale ***
Capitolo 37: *** 36. Capodanno (Shogatsu) ***
Capitolo 38: *** 37. 17 gennaio 2009 ore 20:30 - Casa Natori ***
Capitolo 39: *** 38. Casa Saeba ore: 21:30 del 17 gennaio 2008 ***
Capitolo 40: *** 38. Come Sei Bella ***
Capitolo 41: *** 39. San Valentino ***
Capitolo 1 *** Capitolo 0 - Chiarimenti Temporali ***
Matrimonio Miki: 25 maggio!
Dal 25 maggio al 7 luglio le cose tra Ryo e Kaori cominciano a sistemarsi. Dopo la dichiarazione del 25 maggio durante la loro vita di routine si avvicinano fino a quando il 7 luglio fanno il passo più grande della gamba.
Ryo decide di saltare l’ostacolo.
Spinto dal desiderio che provava per la socia, decide di fare l’amore con lei.
Passano una notte d’amore piena di sentimenti, in cui Ryo e dolce e gentile con lei solo che l’alba arriva troppo presto e porta con se tutti i dubbi e le paure di Mr. Indecisione perenne.
L’8 luglio 2006, il giorno dopo la loro notte di passione, Ryo ritratta tutto.
(NdIly L’8 è una data ricavata grazie all’associazione del comportamento di Ryo con la smorfia napoletana. Ryo dato il suo comportamento, indegno per un uomo che si rispetti, è stato associato al 71, l'Ommo 'e Merda, non credo che ci sia bisogno di traduzione, capiamo tutti il suo significato xD)
La mattina si alza prima di Kaori (ndily cosa strana ma vera o.o) e capendo di aver fatto un grandissimo sbaglio a lasciarsi andare decide di cancellare con un gesto tutto quello che era stato e che aveva rappresentato quella notte d’amore.
Diventa scorbutico e soprattutto antipatico, ma nonostante abbia la morte nel cuore crede di star facendo la cosa giusta. (NdIly Idiota u.u)
Al risveglio di Kaori diventa freddo e indossa la sua solita maschera (Ndily Hojo mi sa che Pirandello a te ti fa un baffo ahhahaha xD) di uomo tutto di un pezzo
(Ndily Lettrici: Ancoraaaaa! Autrice: Yes u.u Lettrici: Uffa, che palle!
Autrice: Zitte o non posso esprimere il mio pensiero…. Lettrici: Ok u.u
Autrice: Ehm … ^^’’ non ricordo più cosa volevo dire.
Lettrici: Ma vaff***** (bippppppp)! O.o Siamo state censurate? Autriceeee!
Autrice: Niente parolacce raga … comunque mi sono ricordata che volevo dire.
Raffa: Assafà!
Autrice: Volevo dire che più che uomo tutto di un pezzo sarebbe meglio dire che Ryo, in questo caso, è uomo di niente.
Lettrici: Già! Povera Kaorichan ç.ç
Mick: Darling, non dare retta a quel cretino di Saeba, ci sono io che ti renderò felice. Kazue: Cosa fai tu?
Mick: Niente, tesoro, lo sai che per me sei sempre l’unica.
Ily ovvero l’autrice: Bastaaaa! Mick, smettila di fare lo scemo sei già impegnato con me, Stefy e Kikka!
Kazue zitta! Tu sei la prima che parla bene e poi razzola male, visto gli ultimi capitoli di questa ff. Ops forse questo non dovevo dirlo! -.-‘’
Lettrici storiche: Infatti, però, hai ragione, è meglio che si sta zitta quella lì.
Stefy: Povero cucciolo! ç_ç
Ily: Vabbé non ho detto niente di male, lo scoprirete più avanti tra una ventina di capitoli circa.
Mick: Ragazze *_* amori mieiiiii……* sdonk* che ettere suffesso? ….
Tutte: Niente! * le ragazze fischiettano dopo aver lanciato un mega martellone su Mick*.
Autrice: Basta ora! Tornate tutti nei ranghi e quando dico tutti, intendo tutti. Mick e Kazue a casa, non ci siete ancora in questa storia, tornatevene da Hojo e dategli una mega martellata da parte mia perché poteva creare un Saeba più con le palle in amore.
Ragazze tornate a fare il ruolo delle lettrici silenziose. – Fine Teatrino-
Chiedo venia per questa cavolata -.-‘’ ) comunicandole freddamente che ha sbagliato e che non è vero che l’ama.
Gli dice che ha giocato con lei tutto questo tempo e che voleva solo portarsela a letto.
Ci è riuscito e ora la poteva aggiungere alla sua lista.
(Ndily Mamma che stronzo che sei Saeba Ryo: Ily vuoi venire a letto con me? *sdonk* Ily: Sistemato lo stronzo! Hai avuto la mia risposta, torna a casa e fai il bravo o ti faccio diventare gay)
Kaori messa di fronte a questa scelta decide di andarsene di casa e di lasciare Saeba.
Si è sentita umiliata e usata da un uomo che credeva l’amasse.
Stanca di questa situazione, stanca di dover sempre fuggire via da lui e da tutto ciò che gli ricordi lui, decide di dare un taglio netto alla sua vita.
Si trasferirà in America, andrà a stare per i primi tempi da sua sorella Sayuri, quella sorella che ha sempre saputo, di avere e che per non rovinare le cose tra lei e Saeba, ha sempre fatto finta di non sapere.
Ryo solo allora capisce il suo errore, ma è troppo tardi lei ha deciso, partirà con il primo volo direzione New York.
Libera l’appartamento di Saeba dalle sue cose, buttando via tutto quello non necessario e tutti i ricordi legati a quell’uomo che gli aveva spezzato il cuore.
Se da una parte Saeba gioisce perché finalmente, lei, potrà vivere una vita normale, come tutte le ragazze della sua età, dall’altra parte è triste perché sta per perdere l’amore della sua vita.
8 luglio ore 18:00 Aeroporto Nerima - Kaori saluta i suoi amici e procede al Ceck-in
Ore 19.30 Partenza per New York
Ore 19.20 Arrivo a New York
Dodici ore di viaggio con un fuso orario di undici ore.
N.Y. Kaori
Anno 2006
Luglio/Agosto adattamento
Settembre ricerca di lavoro
Ottobre trova lavoro e incontra Logan
Ottobre/inizio Novembre frequentazione
Novembre fidanzamento
Dicembre Preparativi e convivenza
Anno 2007
Fine Gennaio Kaori scopre di essere incinta di tre mesi.
Febbraio: Matrimonio lampo a Las Vegas
Aprile: Sesto mese di gravidanza aborto spontaneo.
17 aprile 2007 nasce Giada, ormai senza vita.
17 maggio 2007 Muore Logan, melanoma in metastasi.
20 maggio 2007 Funerali – Incontro con Aleck
Maggio –Giugno lutto
Metà Giugno Kaori è costretta da Sayuri e Vivyan a uscire e uscendo tutte le sere incontra un nuovo boyfriend.
Luglio frequentazione con New boy
Agosto si lascia con il New boy e si mette con Aleck.
Ottobre 2007 Litigano e si lasciano (alleluia Ndily)
Dicembre 2007 fanno pace e decidono di sposarsi a fine giugno. (nuuu Ndily)
Anno 2008
Gennaio 2008 convivenza con Aleck
Giugno 2008 Arrivo di Saeba a New York (Finalmente Ndily)
Tokyo Saeba
Anno 2006
Disperazione
Anno 2007 si rimbocca le maniche e racimola i soldi per il viaggio e il soggiorno a NY
Anno 2008 Parte per N.Y.
Giugno 2008 arriva a N.Y.
13 Giugno 2008 Incontra Kaori in un pub, in compagnia di Aleck
Kaori nel 2009 compirà 30 anni
Ryo è nato nel 1971 e nel 2009 compirà 38 anni.
Disclamer
Tutti i personaggi di City Hunter appartengono aimè ai rispettivi proprietari.
N.B. Se quella T***** di Yuki appartenesse a me, non si sarebbe neanche avvicinata a Ryo, ve l’assicuro l’avrei fatta fuori all’istante.
Invece:
Aleck, Vivyan, Mario, Mamoru, Logan, Giada, Valentina, Anthony, Stefan, Francesco e tutti i personaggi non presenti in City Hunter appartengono solo e soltanto a me.
Tranne Anthony “Tony” Dinozzo che appartiene alla serie Tv NCIS di cui non possiedo i diritti, purtroppo.
Ogni riferimento a fatti, persone o cose è puramente casuale.
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Capitolo 2 *** 1. Ogni giorno di più ***
È passato un anno, dalla tua partenza. Un anno da quel maledetto 8 luglio 2006.
Non dimenticherò mai, quel giorno in cui, ho permesso alle mie stupide paure e al mio stupido orgoglio di prendere il sopravvento.
Nei giorni successi al 25 maggio, matrimonio dei nostri migliori amici, le cose tra noi man mano erano migliorate.
Attraverso la solita routine, fatta di martellate, rimproveri e piccole complicità, il nostro amore era uscito fuori.
Ci comportavamo come fidanzatini, anche se tentavo di trattenermi e di non essere troppo dolce con te.
Perché nonostante tutto, volevo che tu ti rifacessi una vita lontano da questo mondo.
Lontano dal sangue e dalla morte ma i miei sentimenti ormai erano impossibili da tenere a bada e il 7 luglio 2006 iniziò la fine di tutto.
La sera del sette si decise di andare a cena fuori, per festeggiare l’ultimo incarico.
Ricordo quella sera come se fosse ieri. Ti eri vestita semplicemente con un vestitino, nero, a giro maniche e truccata leggermente, eri magnifica. Passammo una bella serata, molto rilassante in un ristorantino tipico, con delle luci soffuse e che aveva un ottimo vino.
Complice l’atmosfera della serata, il buon vino, arrivati a casa non me la sono sentita di terminare, così, la serata.
Avevo voglia di te, volevo le tue labbra, il tuo corpo.
TI baciai e da quel bacio, non so neanche come, finimmo a letto a fare l’amore.
Per tutta la notte ti ho tenuto stretta a me, ti ho sussurrato parole dolci e d’amore.
Solo che, purtroppo, la notte non dura per sempre.
E il mattino è arrivato troppo presto e troppo prepotentemente a distruggere il sogno.
Il risveglio è stato traumatico per entrambi.
Io che mi sono chiuso nella mia maschera di freddezza e di superuomo che non ha bisogno di nessuno per vivere.
Tu che hai dovuto affrontarmi e sentirti dire che la notte appena trascorsa con l’uomo che ami, cui hai donato tutta te stessa, era stato solo un errore.
Hai dovuto sentirti dire che la tua prima volta è stata con un uomo, che ti voleva solo aggiungere alla sua lista di ragazze, da una notte e via.
Ti ho detto che ciò non influiva sul nostro rapporto di soci e che quando volevi, lo stallone di Shinjuku era a tua disposizione.
Tu sentitati ferita nell’orgoglio di donna, amica, confidente, amante e socia mi hai tirato uno schiaffo, facendomi rimanere il segno delle cinque dita in faccia. (Ndily è stata troppo gentile con un viscido come te.)
Ti sei chiusa in camera, hai chiamato tua sorella in America e hai fatto le valige.
Portandoti lo stretto necessario e buttando via tutto il superfluo.
Hai strappato le nostre foto fatte a una macchinetta, di quelle che si trovano per strada, in questi giorni.
TI ho visto piangere lacrime amare ed io che volevo dirti che era tutto finto, che avevo scherzato, che ti amavo ma dovevo resistere.
In quel momento hai sofferto ma con il tempo le tue ferite saranno guarite o almeno lo spero.
Ti ho accompagnato all’aeroporto con i nostri amici e assieme a loro ti ho vista andar via.
Non so perché ora sto qui a pensare a te.
Sarà perché nonostante tutti i miei sforzi, non riesco a dimenticarti?
Sarà questa melodia che entra dalla finestra, sarà forse che oggi fa un anno esatto, da quando te ne sei andata.
Sarà che ti amo ancora?
Sarà che i tuoi ricordi sono più che vivi nella mia testa?
Ma sarà soprattutto questa melodia, questa canzone che mi ricorda te.
L’avrò sentita tantissime volte quando c’eri tu.
È un cantante napoletano, mi pare che si chiami Capozzi.
So di certo che è Ogni giorno di più, l’ascoltavi sempre e non ho ancora capito il perché.
Non sono ancora riuscito a capire come facevi a capire il napoletano e a pronunciarlo perfettamente.
Forse un giorno te lo chiederò.
Ma che dico?!
Non rivedrò mai più i tuoi bellissimi occhi nocciola.
Ti ho perso per sempre e solo per colpa mia.
Stento a credere che sia proprio io
Quel disastro allo specchio
Ma è così, non dormo da giorni
Ed il rasoio neanche me l'ho ricordo più
Mi alzo da questo letto di sofferenza.
Non ci sei più!
Te ne sei andata ed è solo colpa mia.
Ogni sera esco, mi ubriaco e cerco compagnie pur di non pensare.
Esco al calar delle tenebre e ritorno all’alba.
Come questa notte.
Un'altra notte senza dormire.
L’ennesima da quando non ci sei più.
Mi guardo allo specchio dell’armadio e non mi riconosco più.
Se mi vedessi in queste condizioni, ti spaventeresti: sono uno straccio.
Che dico?! Non ti spaventeresti.
Mi ha dovuto raccogliere tante volte, per le strade del nostro quartiere, ubriaco fradicio.
Sono l’ombra di me stesso.
Occhi spenti, barba incolta e capelli lunghi.
Sono impresentabile, sembro un barbone.
Sembra ieri che mi sentivo un Dio
Col mio cuore di ghiaccio stavo lì
Coi soliti amici
E un via vai di ragazza di un letto e via
Questa casa parla ancora di te ed è doloroso.
Raccolgo i vestiti sparsi in questa camera e, con un gesto secco, li metto nella cesta dei panni sporchi.
Eppure … sembra ieri che mi sentivo in paradiso.
Averti tra le mie braccia, anche solo per una notte, è stato come essere in paradiso.
Prima d’incontrarti cos’ero?
Una macchina della morte!
Non conoscevo il significato della parola “amore”.
Il mio cuore non voleva amare, aveva paura di fidarsi di qualcuno.
Aveva paura di essere tradito da una persona che credevi ti amasse quando in realtà ti ha solo usato per i suoi sporchi comodi.
E se questa persona è tuo padre fa ancora più male.
Da quel momento, per non soffrire, mi sono chiuso a riccio.
Chiudendo dentro di me i fantasmi del passato.
Ho indossato per anni una maschera, che non faceva trapelare il mio essere.
Mi sono accontentato di essere chi, le persone volevano.
L’eroe senza macchia e senza paura, lo stallone di Shinjuku che può avere tutte le donne che vuole.
Alla fine, però, è solo una facciata, un modo per nascondermi.
Perché in realtà non sono capace di tenermi l’unica donna che m’interessa realmente, tu.
Poi il tuo sguardo divino mi colpì
Come un fulmine, un graffio nel cielo
Accendendo il tuo fuoco dentro me
Che sarà sempre vivo perché
Quando ti vidi per la prima volta, eri solo una bambina.
Sedici anni, nel pieno della tua adolescenza, decidesti di passare un giorno delle tue vacanze primaverili con me.
Fu il giorno più bello della mia vita.
Fu il giorno in cui incontrai la mia dolce Sugar Boy.
Alla fine della mia giornata dissi a Maki di aver conosciuto una ragazzina strana, che aveva scelto me, un killer, come consigliere.
Mai avrei immaginato che quella bambina, ragazzina, in una giornata mi avrebbe sconvolto la vita, facendomi innamorare di lei a prima vista.
Sorrido e ripenso a quando ti ho contrato qualche anno dopo.
Eri cresciuta, non eri più una ragazzina, eri una ragazza che nel giro di qualche anno sarebbe diventata una bellissima donna.
Ti scambiai per un ragazzo o meglio così ti feci credere quando sapevo benissimo che sotto quel giaccone maschile un po’ troppo lungo, c’era una bellissima donna.
E che donna!
Quando ti ho visto nuda davanti a me, è stato solo per il mio “self control” se non ti sono saltato addosso, eri pur sempre la sorellina del mio migliore amico.
Eri così bella, quando parlavi con Maki.
Eri così felice.
Quell’invito a cena poi … così inaspettato …
Eri felicissima di poter festeggiare il tuo compleanno con me e Maki invece ….
Invece no!
Non è andata così, purtroppo.
Ricordo quel giorno come se fosse ieri.
Il sangue e il dolore per la morte di Maki.
Fu unito al dolore di vederti così piccola e fragile.
Ti avevo offerto la possibilità di andartene e di vivere una vita diversa da quella che ti aspettava con me.
Invece no!
Tu testarda come sei, hai voluto starmi accanto e ti ho condannato a 8 anni d’infelicità.
Un anno da quando te ne sei andata ed io non vivo più.
Ci ho provato a innamorarmi di lei
Le mie mani chilometri su i fianchi suoi
Ed ho dormito sopra il suo seno
Per svegliarmi e non pensarti mai più
Basta pensarti!
Così non va bene!
Devo dimenticarti, ma come?!
Eccola, si sta svegliando.
Sarà lei il mio diversivo.
Sarà questa sconosciuta, neanche troppo bella, a farmi dimenticare di te.
Un altro sorso di Scotch e sono pronto.
Le scosto violentemente il lenzuolo e mi metto su di lei.
Neanche il tempo di parlare che lei inizia a fare il suo dovere, con la mano e la bocca, rendendo il mio amico subito ben sveglio.
Spengo il cervello.
Non voglio pensare.
Non voglio ricordare.
Voglio te … desidero la tua pelle candida, i tuoi capelli rossi, la tua bocca rosa e la tua timidezza.
Non questa qui!
Ma ora so …
… Purtroppo, ormai il mio cuore sa che non tornerà la sua timidezza, mentre arrossiva a ogni mia carezza.
Non tornerà quel suo modo strano di amarmi senza mai dire “ti amo”.
Non tornerà e ormai non c’è più niente da fare.
Non tornerà l’ho capito, adesso, ma sento ancora il suo odore addosso.
L’immensa gioia del nostro amore che si trasforma nel mio dolore.
Non tornerà e non serve a niente pensare che domani un altro al posto mio potrà baciarla.
Se solo penso che un altro potrà assaggiare quelle labbra di fragola, godere dello spettacolo del tuo corpo nudo dopo aver fatto l’amore …
… mi sale il sangue al cervello ….
Che mi succede?!
No, no, è l’oscurità!
È la mia immaginazione.
Non voglio neanche osare pensare a ciò che vedo.
Mi concentro su di lei e con sempre più durezza e forza e la sento fremere sotto di me.
Le accarezzo i capelli che … che … che mi sembrano i tuoi.
Basta Ryo!
Lei non è Kaori!
Lei se n’è andata!
Svegliati!
Non tornerà più, datti una mossa e vivi la tua vita senza di lei!
Non voglio pensare, le stritolo i capezzoli e lei urla di piacere.
Comincio a succhiarli e a morderli sempre con più violenza.
Lei stringe le gambe sempre più attorno alla mia vita per far affondare meglio il mio amico in lei.
La sento stremata, gemere di passione, ma io non sono in me, non ho sentimenti.
Mi sento diviso in due parti, corpo e mente.
Questa troietta sta avendo solo un corpo svuotato.
Senza anima e senza sentimento.
La mia anima e i miei sentimenti te li sei portati via te!
C'ho provato ma non ci riuscirò mai
Vedo ancora i tuoi occhi riflessi nei suoi.
Ti odierei ma non ho il coraggio
E ti cerco ogni giorno di più
Provo a dimenticarti da ogni momento che ti conosco.
Provo a dimenticare l’amore che sento per te, andando con altre di cui non m’interessa nulla.
Tento di dimenticarti da otto anni, ma è impossibile: ti amo e questo è difficile da cancellare.
Ogni volta che torno sobrio mi ricordo di te e l’alcool non fa più l’effetto desiderato.
Ti vedo ovunque.
Nei suoi occhi vedo riflessi i tuoi e inizio, sotto i fumi dell’alcool, a immaginarti qui con me.
I ricordi di quell’unica notte di passione si sovrappongono alla realtà che vivo.
Mi addolcisco.
I miei gesti diventano più dolci e teneri.
Ti dovrei odiare!
Dovrei trovare un modo più semplice di dimenticarti, ma non ci riesco.
E TI CERCO OGNI GIORNO DI PIÙ
Vorrei fosse il tuo viso e non il suo
A guardarmi in silenzio
Lei sta lì convinta che l'ami
Mentre io prego Dio che ritorni tu
Come vorrei averti qui, con me.
Vorrei baciare le tue labbra, accarezzare quella pelle da dea, sentire la tua voce chiamarmi.
Vorrei averti qui, sotto di me, gemere per un atto d’amore.
Vorrei che fossi tu, la donna con cui faccio l’amore e non questa “troia”.
Vorrei sentirti lamentare che sono sempre un dormiglione e che non ho più l’età per fare tardi la notte.
Vorrei farti arrabbiare solo per il gusto di ricevere un martellone.
Vorrei … vorrei … vorrei tante cose ma quella principale è TE!
Vorrei di nuovo averti qui tra le mie braccia!
Queste troie credono che io possa dimenticarti, invece no.
Invece no, è impossibile.
Io non potrò mai dimenticarti.
Tutti i Kami dell’universo, sanno ormai che Ryo Saeba è innamorato perso della sua socia.
Sanno anche che non desidero altro che il tuo ritorno.
Ed intanto il tuo sguardo è ancora qui
Ed i ricordi ad innaffiare il mio cielo
Riaccendendo il tuo fuoco dentro me
Che sarà sempre vivo perché
Smetto questa farsa non resisto più.
Mi alzo da lei, prendo dal portafoglio 132.000¥ (circa 1.120€) e glieli butto con un gesto di sdegno sul comodino.
Lei mi guarda con la faccia da troia di vogliosa e tenta di continuare il servizio interrotto.
Non è cosa, bella, prendi i tuoi quattro stracci e vattene.
Ora vado in bagno, quando torno non voglio più trovarti, l’uscita la sai non c’è bisogno che ti accompagni.
Le dico disgustato, mentre le lancio i vestiti.
Entro nel bagno e trovo tutto come l’hai lasciato tu, l’ultima volta.
Il dentifricio aperto e mezzo consumato.
Il tuo spazzolino è ancora lì. Nella fretta di andartene te lo sei dimenticato.
Il tuo profumo preferito è ancora sullo scaffale, era un mio regalo di Natale.
Tutto mi ricorda di te.
In quest’anno passato assieme dopo la mia famosa, stramba, dichiarazione le cose erano procedute, se pur a rilento, verso un rapporto di coppia più profondo.
Agli occhi di tutti sembravamo tanti piccioncini, innamorati persi l’uno dell’altro.
Ed era così, peccato che la mia paura ha rovinato tutto.
C'ho provato ad innamorarmi di lei
Le mie mani chilometri su i fianchi suoi
Ed ho dormito sopra il suo seno
Per svegliarmi e non pensarti mai più
Ho provato a dimenticarti, tra le braccia delle altre.
Ho provato a costringermi ad amare un’altra.
Ho dormito su i loro seni per svegliarmi e non pensarti più.
Ho sfiorato il corpo di altre donne, tentando di combattere la mia voglia di te.
C'ho provato ma non ci riuscirò mai
vedo ancora i tuoi occhi riflessi nei suoi
Ti odierei ma non ho il coraggio
E ti cerco ogni giorno di più
Purtroppo, però, tutto mi ricorda te.
Il tuo bagnoschiuma al gelsomino, il tuo profumo.
Anche quegli oggetti che hai buttato via quel giorno e che io ho recuperato, mi ricordano te.
Ho provato a odiarti ma non ci sono riuscito e non ci riuscirò mai.
In compenso però, mi odio per come mi sono comportato con te.
Sono stato un idiota, imbecille e questa è la punizione che merito.
Le cose tra noi erano migliorate, al punto tale di dare una svolta al nostro rapporto.
Ci uniamo in un solo corpo, una sola anima, ci doniamo l’un l’altro.
Ed io il giorno dopo, mi sono comportato come uno stronzo.
Ti ho ferito con la mia freddezza, con le mie parole …
… che hanno avuto l’effetto di una coltellata nel cuore.
I ricordi si affollano nella mia mente.
Ricordi di quel giorno orribile.
Ricordi di quella notte magnifica e della nostra vita assieme.
Ho litigato più di una volta con Mick,perché mi ricordata te e stavo male.
Lui è fortunato, ha una donna che ama al suo fianco e in più ha una tua foto nel portafoglio.
A me non è restato altro che dei ricordi ed ora è troppo tardi.
In quel vuoto che ho dentro
In tutto ciò che è rimasto di te
E ora sono qui a pagarne le conseguenze.
Con un vuoto nel cuore!
“Perché io l’amo, la voglio, lei è tutto per me.
Luce di vita che, mi da speranza, coraggio e forza perché lei crede in solo in me.
Anche se non sto con lei, la porto dentro me.
Nei sogni miei la sua armonia è dolce melodia.”
Rivivo in me, l’ultima sera con te.
L’ultimo film che abbiamo visto insieme.
L’avevi scelto tu, era un film di animazione.
E una canzone mi è rimasta nella testa, torturandomi perché mi ricorda di te.
Non ti perdo io no non mi arrendo
È più forte di me
Ciò provato ad innamorarmi di lei
A sfuggire alla morsa del male che fai
Ma il mio cuore non trova un varco
e ti cerca ogni giorno di più
Sto impazzendo, esco dal bagno e torno in stanza da letto, lei non c’è più.
Per fortuna!
Non avrei sopportato di rivederla ancora qui, lei non è te.
Tu sei diversa, sei un canto d’amore che mi fa gioire, mi fa stupidire
E capire che io sbagliare mai no, non dovrei.
Ma rimedierò, migliore sarò, perché il mio amore sei tu.
Basta devo smetterla di tormentarmi.
Ormai a forza di crogiolarmi nel mi dolore, il tempo passa e lei di certo non sta lì ad aspettarmi.
Mi devo dare una mossa, se davvero la rivoglio, devo darmi da fare.
Non posso rimanere ancora chiuso in casa e sperare in un tuo ritorno che non avverrà mai.
Devo riprendermi economicamente
E appena avrò raggiunto la cifra necessaria per il viaggio.
E il soggiorno in America, partirò alla tua conquista.
Sì, perché anche se ho provato a dimenticarti.
Ho cercato rifugio tra le braccia delle altre.
Di dimenticarti e d’innamorarmi di un'altra, ma non è servito.
Non è mai servito a nulla andare a letto con le altre è sempre stato sempre e solo un palliativo.
Ora ho deciso, ti riprenderò a tutti i costi.
Accetterò ogni caso e non perderò altro tempo inutile.
Mi farò pagare, da Eko, tutti i suoi debiti in contanti e non in mokkori.
Spero di riuscire a racimolare il necessario il più presto possibile.
Non vedo l’ora di rivedere i tuoi occhi, riassaporare le tue labbra e chiederti scusa.
Scusa per tutto quello che ho fatto in questi anni e per come mi sono comportato l’ultima volta.
Non dimenticherò mai quel giorno, l’8 luglio 2006.
È passato un anno da quel giorno e non ti ho dimenticato.
Ti amo Kaori, mia dolce Kaorichan e giuro che presto staremo di nuovo l’uno tra le braccia dell’altro.
Scusami mia piccola Sugar Boy, giuro che non ti farò mai più soffrire.
Ora so finalmente cosa fare!
Kaori aspettami!
Sto arrivando!
Tra poco ritorneremo insieme, a casa, nella NOSTRA casa.
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Capitolo 3 *** 2. L'ultima Bugia ***
Sono in America da un po’ ma non riesco a dimenticarti, è più forte di me.
Ogni giorno sono qui che piango disperata.
Ascolto musica e mi deprimo.
Esco e mi deprimo.
Non sono di compagnia per nessuno in questo periodo.
Sayuri se potesse ti ucciderebbe.
La sera esco e sono come te, senza anima, senza sorriso.
Gli occhi sono spenti e il fisico sempre più magro.
In sole poche settimane sono dimagrita, di un paio di taglie, circa.
Mi guardo allo specchio e mi sembra di guardare il fantasma di me stessa.
La tentazione di chiamarti e correre da te è grande ma so che ti stai rifacendo una vita.
Esci tutte le sere e ti fai tutte le ragazze che vuoi.
Ed io sto male ... male perché tu non ci sei.
Sono le sei del mattino e sono appena tornata, dormirò per tutto il giorno e questa sera riuscirò.
Voglio dimenticarti ma non ci riesco.
Mi giro e mi rigiro in questo letto.
Non riesco a dormire.
Mi alzo prendo le sigarette ed esco fuori a fumare.
Merda mi sono finite, questa è l’ultima, domani le devo ricomprare.
“Complimenti Kao, ti sei fatta fuori un pacchetto in giorno ma chi se ne fotte.”
Sto scazzata e fumo, mi divoro in un battibaleno questa sigaretta.
Sono leggere ma almeno la nicotina mi calma i nervi.
Rientro, prendo l’i-pod e mi metto le mie belle cuffiette nelle orecchie.
Mi rimetto a letto, chiudo gli occhi e premo play.
Merda proprio questa canzone doveva uscire?
Ma perché tutto mi ricorda te?
È bella lo so, è la mia preferita in questo periodo.
È “L’ultima bugia”di una certa Roberta Bonanno ma ora come ora, la odio perché mi fa pensare a te.
Ti strapperò da me, da queste notti che
Mi parlano
Di noi.
Ti dimenticherò, ti distruggerò.
Ti cancellerò da me e da questa notte che mi parla di te.
Dimenticherò i tuoi baci e le tue carezze.
Ci riuscirò!
Eviterò le vie, le nostre compagnie
Sono fuggita via, forse sarò una vigliacca.
Ma era l’unica soluzione per tentare
Di essere felice senza di te.
Così facendo sono fuggita anche dai nostri amici.
Ma almeno non avrò ricordi di te che mi tormentano l’anima.
Mordendo le lenzuola io mi convincerò
Di un'altra vita, qualunque vita sia.
Non sentendoti più, ignorando la tua esistenza mi convincerò
Di non averti mai amato, di non amarti.
Forse così potrò vivere una vita differente.
Non so ancora quale ma ci tenterò.
Ci devo riuscire a vivere una vita senza di te.
Un treno verso il niente, un’ultima bugia,
Quanta fatica fuggire via per poi trovarti sempre in me.
Fuggo, di notte, di giorno. Ogni momento della mia giornata fuggo da te.
Puntualmente, però, appena chiudo gli occhi, ti ritrovo sempre in me.
E poi mi perderò, tra braccia che non so,
Ma è me che tradirò
Allora ci tento, mi faccio amare da bocche e mani sconosciute.
Ogni notte una mano diversa.
Una bocca diversa, pur di dimenticarti di cacciarti via da me.
Ma al mio risveglio mi sento uno schifo, perché questa non sono io.
Ma qualcosa devo fare, se vivere è un dovere,
Riuscissi almeno odiarti
Se devo vivere, però, qualcosa devo fare o impazzirò.
Perché non riesco a dimenticarti?
Perché sei sempre presente in me?
Perché per quanti sforzi faccia, ti amo ancora?
Perché non riesco a odiarti?
Riuscire a immaginare
Un'altra vita
Un brivido, un segnale
Ho conosciuto una persona è dolce e gentile.
Comincio ad affezionarmi a lui, ma non riesco ad amarlo.
Perché non riesco ad immaginare una vita senza di te?
Perché non riesco a provare le stesse sensazioni, gli stessi brividi che mi davi tu?
Un gesto di speranza
In questo temporale
Ma quanta strada
Per poi trovarti qui
Vorrei individuare un segnale che mi indichi la direzione da prendere.
Qualcosa che mi indichi da via da percorrere in questo temporale.
In questa tristezza immensa!
Ogni strada fin’ora percorsa mi ha riportato a te e sono stanca di tutto ciò.
E mi fa piangere
La mia fragilità
Difendere il mio orgoglio non so più
Sto male e me la prendo con me stessa.
Mi chiudo in bagno, prendo la mia fidata lametta, la disinfetto e ...
La sensazione del taglio, del freddo della lametta che contrasta con il caldo del mio polso.
Lo strappo della pelle lacerata, il sangue e il dolore che va via.
Però, il dolore riappare, perché sto facendo qualcosa che non dovrei fare.
Questa mia fragilità mi fa piangere e non so più che fare.
Sto mandando a puttane anche quel briciolo di orgoglio rimastomi.
E non mi consolerà nessuna verità
E niente serve a niente
Se tu non tornerai
Lui sembra accorgersi di qualcosa che non va.
Lui, però, non sa che sei tu che mi fai male.
Lui mi dice, tranquilla passa, vedrai che ti alzi un giorno e non ci pensi più, ti scorderai di lui.
Solo che non va proprio così, ore spese a ricordare i nostri ultimi attimi insieme.
Però, mi ha aiutato a chiedermi, se era giusto essere trattata così, da una persona che diceva di amarmi e proteggermi, prima di abbandonarmi.
Prima di sputarmi tutto il veleno che aveva dentro.
Un'altra vita, qualunque vita sia
È solo un cielo spento, un'ultima
BUGIA
Però aveva ragione, perché il tempo fa miracoli.
Ora, anche se non ti ho dimenticato del tutto, metto stop al tuo ricordo.
Premo off alla nostra storia e vado avanti.
Mi sto innamorando di Logan.
Sarà una bugia, l’ennesima che dico al mio cuore, ma non m’interessa.
Queste saranno bugie d’amore e di felicità.
Bugie non dette da te!
Bugie per riuscire ad avere un futuro, SENZA TE! |
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Capitolo 4 *** 3. New York 13 Giugno 2008 - L'incontro ***
Erano passati sei mesi da quando Ryo aveva deciso, di riprendersi la sua donna.
Sei mesi, in cui aveva racimolato i soldi necessari per il viaggio, accettando ogni tipo d’incarico.
Purtroppo però il lavoro scarseggiava e se non fosse stato per Saeko, forse non sarebbe mai riuscito a pagarsi il viaggio.
In oltre se non fosse stato grazie all’aiuto di Saeko, non sarebbe mai potuto rientrare negli Stati Uniti.
Non aveva identità e non aveva un motivo valido per entrare con un’arma, anche se smontata.
Grazie a Saeko riuscì ad avere dei documenti falsi che attestavano che Ryo Saeba era un detective della polizia giapponese, negli “State” per lavoro.
Gli procurò un porto d’armi per lui e per Mick, valido in America per superare tranquillamente i controlli alla dogana.
Anche se furono fortunati perché incontrarono un poliziotto gay e una poliziotta molto carina, che s’infatuarono subito di loro due e li lasciarono fare quello che volevano.
Erano passati quasi due anni da quando Kaori era partita.
Si era sposata, aveva avuto una bambina ed era diventata vedova.
Logan, il marito era morto da un anno, causa un melanoma, che in pochi mesi aveva creato danni irrimediabili al suo organismo, portandolo alla definitiva morte.
Giada, sua figlia, invece era nata morta.
Al sesto mese di gravidanza Kaori ebbe un aborto spontaneo e dovette partorire.
Tutto questo era ignorato da Saeba, che si apprestava a mettere piede sul suolo americano.
Lui sperava, di ritrovare la sua Kaori. Non si aspettava di ritrovare un'altra Kaori a lui sconosciuta.
Come sempre, lui pensava a se stesso, era convinto che Kaori fosse single e che stesse aspettando lui.
Il suo egocentrismo gli fece superare anche la paura degli aerei.
S’imbottì di tranquillanti e per tutto il viaggio, fatto in compagnia dell’americano, si addormentò e sognò la sua Kaori, la Kaori che conosceva due anni fa.
Kaori, però, era cambiata, era diventata più fragile e più forte allo stesso tempo.
Si era rifatta una vita senza Ryo e continuava a vivere senza di lui.
Ora era fidanzata con un altro uomo e stava ricominciando a vivere dopo tanto tempo.
Ryo arrivò a New York e voleva alla ricerca di Sayuri, per avere notizie di Kaori e anche perché sperava di non dover cercare molto lontano, di trovarla lì ancora dalla sorella.
Per prima cosa però, l’americano gli consigliò di andare a riposare per smaltire il jet lag e poi sarebbero andati alla ricerca di Sayuri e Kaori.
Era l’una di notte quando arrivarono a New York e non era il caso di andare a casa di una persona a quell’ora.
Di conseguenza Ryo anche se riluttante dovette cedere alle pressioni dell’amico.
Uscirono dall’aeroporto, dove trovarono la macchina a noleggio che avevano prenotato e si avviarono verso casa.
Mick possedeva una casa di sua proprietà nel centro di New York nel quartiere “SoHo”, zona più “In” del momento.
Arrivarono, si sistemarono, ma non riuscendo a dormire decisero di uscire e di andare in qualche locale a bere.
Preferirono un locale che Mick conosceva bene e che era poco distante da loro. Infatti, distava solo cinque minuti a piedi da casa loro.
Un bar molto carino, con le mura costituita da mattoncini rossi, luci soffuse che facevano atmosfera.
Il “Merc Bar” era molto popolare tra i giovani, poiché ti dava la possibilità di appartarti in una sala privata, naturalmente, previa prenotazione.
Entrarono e si sedettero a prendere due birre a un tavolo.
Poco distante da loro nella sala privè, denominata “Red Room”, c’era Kaori con il suo ragazzo e i loro amici.
Il destino volle metterci lo zampino e volle far incontrare i due sweeper con una ragazza alta, dai capelli rossi che aveva fatto battere il cuore di entrambi.
Il destino ci mise lo zampino e fece incontrare a distanza di due anni Kaori e Ryo.
Kaori quando intravide Ryo aveva un calice di vino rosso in mano e indossava un paio di jeans neri- attillati e scoloriti-, una maximaglia a maniche tre quarti, nera, una cintura classica Louis Vuitton con borchia dorata LV. Al polso sinistro indossava una polsiera nera a scacchi bianca e ai piedi un paio di decolté, nere a punta con tacco a spillo. Aveva, infine, una pochette Gucci classica beige, con fiocco nastro Gucci verde e rosso, il tutto rifinito con accessori metallici in oro chiaro.
Stupenda!
Ryo non aveva parole per descrivere la sua bellezza.
Kaori, intravide Ryo, con una camicia bianca leggermente sbottonata, una giacca bianca aperta e pantaloni bianchi, che conversava con Mick. In oltre indossa una cinta e dei mocassini, beige. Anche l’americano era vestito da infarto. Un completo di Armani con camicia bianca con dei fiori blu, ricamati sul lato destro, un pantalone bianco, ed era stupendo. La cinta era color crema e i mocassini dello stesso colore della cinta.(Ndily sbav sbav sbav sbav aiutooo io entro nella storia e me li faccio entrambi....)
Tutte le donne erano incatenate a loro e alla loro bellezza spettacolare. (Ndily * me sbava *)
Le donne si girano appena videro entrare i due sweeper e nella sala iniziò un vociare di pettegolezzi su chi potessero essere.
Per tutti ormai erano dei modelli. I pettegolezzi,infine, arrivarono anche all’orecchio di Kaori.
Kaori era al bancone del bar con degli amici, incontrati lì per caso. Scherzava e rideva mentre era abbracciata a un ragazzo. Quando l’amica le disse dell’ingresso degli uomini, Kaori si girò verso di loro.
Il tempo si fermò!
Il respiro si bloccò in gola e una sensazione di calore e felicità le s’irradiò dentro di lei.
Vide Ryo e Mick al massimo del loro splendore.
Non se li ricordava così belli!
All’improvviso una sensazione di paura mista a felicità le fece sperare di non essere notata.
Era impossibile, però, e lei lo sapeva benissimo, era una delle ragazze più belle presenti quella sera.
Se ci fosse stata, Rose Mary allora avrebbe potuto passare inosservata.
In ogni caso, sarebbe stato impossibile con Ryo e Mick, lei sentiva la loro presenza, indipendentemente dal fatto che li aveva visti ed era sicura che per loro fosse lo stesso.
Anche loro potevano percepire la sua presenza, era convintissima di ciò.
Era nervosa e il suo ragazzo, l’avena notato.
Si sedettero al tavolo degli amici, nella zona fumatori, a fare quattro chiacchiere.
La musica era molto soft, che permetteva di parlare.
Le note di Gianluca Capozzi - Fotografie volteggiavano nell’aria.
Vorrei capire se sei tu
Seduta al tavolo laggiù
- Non riesco a capire se sei realmente tu, sei diversa da come ti ricordavo, sei cambiata. Sei più bella, di quanto ricordarsi. In ogni caso, Ryo smettila, non puoi essere lei, non puoi essere così fortunato.
- Mi hai visto lo so, mi hai riconosciuto o meglio non mi hai intravisto. Non mi vedi bene in questa posizione e non mi vedrai. Non voglio farmi vedere, quindi mi abbraccio al mio uomo e mi accoccolo fra le sue braccia. Lui mi stringe a se e mi bacia. L’adoro quando è così, l’amo da morire quando è gentile e premuroso.
Ma qui fra gente luci e fumo nun te veg cchiù
Appari solo un pò più in là
E per un attimo chissà
Forse mi sbaglio ma di nuovo te veg e passà
- All’improvviso non ti vedo più. Tra il fumo delle sigarette e la gente che passa, ti ho perso di vista.
Eccoti riappari un po’ più là, ti vedo passare in un attimo, forse è solo la mia immaginazione e questa maledetta voglia di te che mi fa brutti scherzi.
- Bacio Aleck e gli sussurro all’orecchio che devo andare alla toilette, mi faccio accompagnare dalla mia amica e purtroppo per me devo passare vicino al suo tavolo. Spero che con tutto questo casino, lui non riesca a riconoscermi ma sono certa che accadrà il contrario, purtroppo. Mi ha fatto solo male e non ho voglia di rivederlo, ora che la mia vita sta ricominciando a scorrere serenamente. Tra qualche settimana mi sposo e non voglio nessun’interferenza, sua, nella mia vita.
Sono sicuro, ormai sei tu
Capelli lunghi un pò di più
Ma sempre bella come nei ricordi che ho di noi
- Mi ha riconosciuto cazzo, non voglio parlargli non mi fermare ti prego. Non voglio dover litigare con lui questa sera. Non voglio dover giustificare la tua presenza qui. Voglio essere felice con l’uomo che amo. D’accordo sei stupendo, strafigo e sento il mio cuore battere come un forsennato. Ho le gambe che mi tremano, mi sudano le mani e le farfalle nello stomaco. Non sono riuscita a dimenticarti, nonostante tutto non sono riuscita a dimenticarti. Ti prego Logan, aiutami tu! Non so che fare!
- Sono sicurissimo ormai, sei tu e sei ...
… Sei stupenda!
Ho un groppo in gola è questo l’effetto che mi fai. Hai capelli lunghi fino alla schiena, lisci, perfettamente stirati. Ti sei truccata e sei ancora più bella. Vorrei baciarti, sentire i tuoi graffi sulla mia schiena.
Mi manchi da morire, come ho fatto in questi due anni a illudermi che non eri parte di me.
Che strano effetto che mi fa
Nun riesco manc a te guardà
- Non riesco a guardarti, sei bellissima. Tutti sanno che sei bellissima. Il jeans ti mette in mostra perfettamente le tue forme, anche se sono coperte dalla maglia. Ora che ti guardo meglio sei dimagrita. Sei troppo magra. Cosa succede Kaori, perché sei così? Perché sei vestita di nero? Perché porti quella polsiera? E quell’anello che significa? Perché porti una fedina al dito?
Sei bellissima, i miei occhi sono incollati su di te. Tutti gli occhi degli uomini, in questa sala, sono puntati su di te ed io sono geloso marcio. Vorrei vietare a tutti di mangiarti con gli occhi e vorrei essere lì a riempirti di baci per far capire a tutti che sei mia. Mi sei mancata. Non sai quanto!
- Mi guardi, sento i tuoi occhi su di me. Che c’è? Non ti aspettavi di vedermi donna? Bhé bello mio, in due anni sono successe tante di quelle cose che non immagini neanche e ti assicuro che ora sono più donna di prima, quando insistevo a trattarmi come tale. Avevi ragione non ero ancora una donna. Ora invece sì e so cosa voglio. Voglio sposarmi e vivere la mia vita con il mio ragazzo. Purtroppo, però, mi hai notato quindi non posso fare a meno di salutarti. Dopo, però, non ora. Ora farò quello che dovevo fare. Non ti darò questa soddisfazione di vedermi correre da te, come un cagnolino fedele.
E bevo ancora un'altra birra pe nun ce penza
Sto male ma tu non lo sai
- Sono nella toilette, mi sistemo il trucco e prendo la mia amata pillola, che mi porta via tutto il dolore. Esco e trovo Aleck. Mi vede strana e non gli posso dar torto. Lo tranquillizzo e gli spiego la situazione e insieme veniamo a conoscerti.
Speriamo in bene. Non voglio dover coprire un altro livido. Domani voglio andar a lavoro, non voglio stare rintanata in casa perché mi ha picchiato per l’ennesima volta. Lui mi ama lo so e anch’io lo amo. Solo che la gelosia fa brutti scherzi e perde il controllo. Dopo mi chiede sempre scusa. È successo solo un paio di volte negli ultimi tempi. Ha imparato a controllarsi ed io sono felice con lui. Lui c’era nel momento più brutto della mia vita, quando mi sentivo sola e abbandonata da tutti, perché Logan e Giada erano morti. Il dolore era insopportabile e lui mi ha aiutato, mi ha portato da uno psicologo che mi ha prescritto queste pillole e ora sto bene, sono felice. Con lui accanto sono felice.
Ci avviciniamo al suo tavolo, mi tremano le gambe. Lo vedo da lontano e tutte le mie certezze si sgretolano. Sono sicura che la mia vita mi vada bene così? Mi stringo di più a lui come per difendermi dall’effetto che mi fai.
- Oddio eccola sta venendo. Perché si stringe a lui? Chi è lui? Sto impazzendo! Bevo tutto in un fiato la birra che ho ordinato, l’ennesima da quando ti ho visto. Sto impazzendo, ho il cuore che va a tremila, la bocca secca e il groppo in gola riuscirò a parlarti?
Sei quasi arrivata, ma non ho il coraggio di alzare la testa per vederti. Ho paura che tu possa leggere tutto il dolore che provo, sapendo che tu non sei più mia.
E quindi mi presenti lui
Somiglia a me ma già lo so che non lo ammetterai.
- Eccoci l’uno di fronte all’altro, i nostri sguardi s’incrociano ma si ritirano per timore di leggere nello sguardo dell’altro qualcosa che possa ferirci ulteriormente. Respiro e prendo coraggio per parlare.
- Hey! Ciao! Allora le voci che giravano erano vere? I due playboy sono sbarcati in America. Dovrò fare attenzione alle mie amiche allora.
- Cosa, dici non siamo così maniaci.
- Mmm, io mi ricordavo di sì! Comunque Ryo come mai sei qui?
Mentre Ryo tentava di pensare a una scusa decente da inventare, per non bruciare le sue carte.
Kaori era persa nei suoi pensieri: Per favore inventa una scusa, qualsiasi cosa ma non dire che sei venuto qua, per me o questa sera nessuno mi salverà dall’andare in ospedale.
Alla fine dopo qualche secondo, che a Kaori parvero interminabili, Ryo rispose alla sua domanda: Siamo qui per una missione importante.
- Ah! Oddio, che cafona che sono stata, non vi ho presentato ancora Aleck. Aleck, loro sono Ryo e Mick, due vecchi amici.
Ryo era il mio socio di lavoro. Ragazzi lui è Aleck il mio compagno.
- Piacere di conoscervi, ho sentito parlare molto di voi, soprattutto di te Ryo!
- Piacere mio, vorrei poter dire lo stesso di te ma non è così.
Ryo strinse la mano ad Aleck, era nervoso, incazzato nero. Non sopportava quel tipo, non gli piaceva a pelle. Fisicamente era simile a lui ma non negli occhi. I suoi occhi avevano un che di malvagio e Kaori era molto intimorita da lui.
Kaori, per Ryo e anche per Mick era strana, i suoi occhi erano diversi. Non erano più limpidi come un tempo. Erano malinconici e impauriti. Guardava Aleck con adorazione mista a timore reverenziale e a paura di qualcosa.
Quale cosa, però, entrambi non riuscivano a capire.
Mick vedendo che la tensione tra i tre aumentare per smozzarla, si trasformò nel solito maniaco che faceva sempre ridere la sua Kaori.
Da quando l’aveva rivista, anche lui non poteva smettere di pensarla. Era magnifica, era sempre bella, benché quello che dicesse l’amico, non l’era mai sembrata un maschiaccio.
Ci aveva rinunciato solo perché era palese che entrambi si amassero, ma lei era stata capace di farlo innamorare in pochi giorni. Era speciale e voleva rivedere la Kaori di un tempo. La ragazza dolce e spensierata di un tempo, con gli occhi pieni di passione per qualcosa in cui credeva.
Mick a quel punto tentò il tutto per tutto e si fiondò su di lei, come sempre, con la sua solita faccia da maniaco urlando:
Kaoriiiii amoreeeeee miooooo!
Kaori si ritrasse istintivamente, andando urtare contro una sedia, anche se il volo di Mick fu fermato sul nascere da Ryo che lo bloccò prendendolo per la collottola. Ryo e Mick si accorsero di tutto ciò. Soprattutto si accorsero della polsiera che aveva al polso sinistro. Si meravigliarono che in piena estate lei portasse, magliette a maniche lunghe, jeans e scarpe chiuse, quando in passato era la prima a vestirsi più leggera. Notarono ancora una volta la paura nei suoi occhi e non capivano il perché.
La testa dura che tu hai
insieme con gli sbagli miei
Hanno distrutto quel che c'era tra di noi
- Non posso far a meno di ammirarti. Stiamo chiacchierando e i miei occhi si soffermano su di te, che non sei più come prima. Non sorridi più. Prima ridevi per ogni nostra piccola scaramuccia, ora invece sembra che ti stia preoccupando per qualcosa. Non capisco Kao, aiutami. Perché sei così? Ripenso al passato e ai miei sbagli. Ho sbagliato tutto con te.
Sono stato capace di distruggere tutto. Ho cercato di combattere la tua testa dura, che si ostinava a voler stare con me.
Se solo ti avessi dato retta, non saremmo arrivati a fino a questo punto. Ti stringi più a lui, non sopporto questo. Non sopporto sentirvi parlare del vostro matrimonio. Non riesco a vederti avvolta in una finta allegria.
- Mi guardi, non riesci a togliermi gli occhi da dosso, io non ho il coraggio di guardarti, invece. Perché se lo facessi non la smetterei più. T’implorerei di portarmi via con te, di non lasciarmi più, no con le parole ma con gli sguardi. Non avrei mai il coraggio di dirtelo apertamente, anche perché avrei paura di una sua reazione. Ora sei qui vicino a me, sei arrivato finalmente ma ora è troppo tardi. Mi sono ficcata in una situazione più grande di me e ho paura. Ho tentato di combattere, di fuggire da tutto ciò ma non ci sono riuscita. Credevo di amare Aleck e invece... Invece no.
Amo te e soltanto te ma non ho la forza di lasciare Aleck, non ho la forza d’imbattermi in una storia a senso unico.
Tu e le tue paure hanno distrutto quello che c’era tra di noi e ora io non ho più la forza di ricostruire tutto. Sono stanca e preferisco andare avanti per forza d’inerzia. Sono anche stanca della vita, sono stanca di vivere. Vorrei addormentarmi un giorno e non svegliarmi più. Dormire per sempre.
E chi sa se tu ce pienze maie
- Chi sa se mi hai mai pensato. Se in questi due anni ti sei dimenticata di me.
Chi sa se con quello là, ti sei già spogliata o mi pensi ancora e non lo riesce a fare.
Chi sa se hai mai pensato di volermi chiamare, perché sentivi che un poco di quest’amore, ti era rimasto dentro il cuore. Il solo pensiero che qualcun altro ha potuto assaporare le tue labbra, il tuo sapore. Accarezzare la tua pelle diafana … mi va il sangue al cervello.
- Ryo, ti prego non guardarmi così. Tra noi è finito! Mi hai spezzato il cuore. Ti prego non voglio essere picchiata. Ti scongiuro non mi guardare così. Ti scongiuro Ryo! Ti prego! Smetti di fissarmi la bocca. Non ci casco, non credo che tu sia cambiato. Tu no! Tu non cambierai mai! Bevo un altro sorso del mio drink, un ottimo Mojto alla menta.
Sono un po’ brilla ma non per questo, non riesco a notare che non smetti di fissare le mie labbra che si avvicinano al bicchiere. L’alcool ghiacciato scende nella mia gola e mi fa avere la forza necessaria a respingerti.
Chi lo sà se hai già buttato via tutte le mie fotografie
O se le tieni chiuse in camera
Nel cassetto quello dove sai che non ci guarderebbe lui
O almeno speri
- Ricordo quel giorno del tuo addio come se fosse ieri. Ricordo le foto strappate, le foto dei nostri ricordi di questi anni.
Anche se spero che almeno una si sia salvata e che tu l’abbia conservata, in un cassetto dove speri che lui non ci guardi mai.
- Volto il mio sguardo verso Mick e riprendo a chiacchierare, t’ignoro volutamente. Sono stata brava, non ti ho sorriso né ti ho guardato, non ho sorriso neanche a Mick e il mio sguardo ha sempre puntato un punto indefinito della sala o guardava il bicchiere. Non ho mai alzato lo sguardo su di voi. Spero che questo gli vada bene, ho fatto la brava e spero di non litigare questa sera.
Chi lo sà se un pò di nostalgia
Ti bagna il viso e poi va via
Chiurenne l'uocchie pe nun chiagner
Quando guardi in quella dove noi
Stretti abbracciati più che mai
Pe sott'a l'acqua a cammenà
Dio ra pioggia s'avetta scurdà
E tra i palazzi di città
Giurast e me vule spusà
- Nostalgia?? Ahaha! La nostalgia di te per mesi mi ha fatto star male ma l’ho superata. L’unico di cui sento nostalgia è Logan è per lui piango ogni giorno e notte della mia esistenza, anche se piango anche perché vorrei una vita diversa, ma non ho la forza. Non riesco a combattere contro Aleck è troppo forte per me. È passata un’ora da quando stiamo parlando e devo prendere l’ennesima pillola della giornata. Prendo la mia bella borsa firmata che non serve a un cazzo, solo a riempire un vuoto che ho dentro, ed estraggo dall’interno il mio fedele porta pillole di Hello Kitty. Sorrido è l’unica cosa che mi fa, sorride in questo momento, la mia mania da bambina di Hello Kitty. Lo guardo ha la faccia della mia gattina preferita. Sorrido ancora, mi sono incantata a guardarla è l’unica delle poche cose che ho comprato per me, quando andavo in giro a comprare i completini di Hello Kitty per Giada. L’apro, prendo la magica pillolina e la ingerisco con l’alcool. Mi sballerò e non penserò a niente. Sarò felice e lontana da questa vita di merda. Il mio drink è finito ed io sono ancora lucida. Questi maledetti psicofarmaci non fanno più effetto dovrò aumentare la dose.
Squilla il cellulare, attacco, dico ad Aleck che è Susan e che vado fuori a rispondere così ne approfitto anche per fumare.
Prendo il cell, le siga e mi avvio al bar. Faccio un gesto al cameriere, che mi conosce bene e mentre mi prepara un bell’angelo azzurro mi da un bel bicchierino di vodka liscia, bevuta in un sol colpo. Prendo il mio bel bicchiere ed esco a fumare.
Faccio uno squillo a Susan che mi richiama subito. Parliamo un po’ e sto appoggiata a una macchina sul cui tetto c’è il mio angelo azzurro. Finalmente le pillole fanno effetto ed io mi sento meglio, sarà anche effetto della nicotina? Forse. La musica la sento ovattata dall’esterno, mentre parlo e prendo appuntamento per andar a vedere quel cazzo di vestito da sposa esce Ryo. Butto via il mozzicone e riprendo il mio drink mentre parlo appositamente del vestito di come lo voglio e dove l’ho visto. Voglio che lui sappia, sappia che sono felice di sposarmi con il mio aguzzino.
- Ricordo la sera in cui facemmo l’amore, eravamo felici. Stavamo camminando per la città e un temporale estivo ci colse all’improvviso noi fuggimmo a ripararci tra i palazzi, ci baciammo e a casa facemmo l’amore. È stata la serata più bella della mia vita. Sei strana ora, non sei più la stessa. Prendi dalla tua borsetta un portapillole e te ne prendi una con l’alcool dopodiché ti scoli tutto il cocktail in un sol colpo. Ti ho vista sorridere come sorridevi un tempo, solo quando hai osservato incantata quel portapillole, sembravi persa in ricordi dolci ma tristi. Cosa ti è successo amore? Dimmelo ti prego! Squilla il cell ed io mi dissuado dai miei pensieri e ti sento dire a quell’imbecille che rispondi fuori.
Ti vedo,però, anche attaccare e allontanarti da noi. Fai un gesto al barman che ti fa trovare sul bancone un bicchierino di Vodka liscia, a giudicare dal colore, mentre ti prepara qualcos’altro. Bevi in un sol colpo il drink, dopodiché prendi l’altro cocktail che ti passa, uno azzurro, a questo punto due sono le cose o è il Blu Moon o l’angelo azzurro. Vedo, però, che il barman mette apposto una bottiglia di cointreau quindi è l’angelo azzurro. Sei uscita e ti seguo con lo sguardo finché posso. Con una scusa mi alzo e ti seguo fuori, mentre Mick intrattiene quell’idiota del tuo ragazzo. Faccio il giro più lungo per non farmi notare e quando esco, ti trovo ancora al tel a parlare del tuo abito da sposa e sorseggi il tuo drink. Io prendo una sigaretta e inizio a fumare nervosamente. Attacchi il tel, sbuffando, finisci il drink e fai per rientrare senza dirmi nulla, neanche un ciao e questo non l’accetto.
Incazzato butto per l’aria la sigaretta e ti afferro per un braccio.
- Ahia mi fa male
Ti guardo attonito, non ti ho stretto il braccio come faccio a farti male, alzo la manica e noto i lividi.
- Che è successo? Cosa sono questi lividi?
- Niente sono andata a sbattere.
- Sì, come no. Sei andata a sbattere contro quell’imbecille del tuo fidanzato. Ti picchia vero? Non mentirmi lo sai che me ne accorgo.
-È successo solo una volta, era nervoso, abbiamo litigato e mi ha picchiato, però si è scusato subito e non l’ha più fatto.
- Sai che non ci credo vero?
- Non sono fatti che ti riguardano Ryo! Sono passati quasi due anni da quando me ne sono andata e tu non hai fatto nulla per fermarmi. Sono cambiata Ryo, non sono più la ragazzina ingenua di una volta. La Kaori dolce e pura non esiste più è morta un bel po’ di tempo fa. Ora sei qui, per che cosa, per farmi la predica? Ryo sono stanca di te e di tutte queste cazzate allucinanti. Lasciami libera di fare le mie scelte. Io voglio stare con Aleck, l’amo e ci sposeremo, ti piaccia o no. Ora se non ti dispiace, dovrei rientrare.
- Si corri da lui, non sia mai dovessi far tardi. Lui potrebbe arrabbiarsi e darti uno schiaffo.
Guardati allo specchio, non sei più tu, non ti riconosco più. Sei diversa e non parlo degli abiti firmati che indossi o del fatto che bevi, ma parlo di te.
I tuoi occhi sono spenti, non sorridi, non ridi. Ti ritrai appena Mick fa lo scemo e hai sempre lo sguardo perso nel vuoto. Quando sorridi, veramente, lo fai malinconicamente.
- Ryo, basta cazzo, smettila di psicoanalizzarmi, per quello basta il mio terapeuta. Lo vuoi capire che Kaori, Kaori Makimura è morta! Morta è sepolta, davanti a te hai Kaori Marshall, una donna di successo che esce tutte le sere, tutti i soldi che ha li spende in borse, scarpe, cinture e vestiti costosi e soprattutto beve ogni sera per dimenticare quanto faccia schifo la vita.
Kaori Makimura: La dolce ingenua ragazzina, un po’ maschiaccio che pendeva dalle tue labbra, non esiste più, è morta quell’8 luglio 2006 e sei stato tu a ucciderla. Da quell’8 luglio sono passati quasi due anni, la vita va avanti e si cresce. Rassegnati! Io sono cresciuta, ho vissuto e mi sono successe tante di quelle cose che tu non immagini e sai che ti dico è stato meglio così. Ora scusami ma devo tornare dai miei amici.
Ti vedo rientrare ed io non so cosa fare, sono rimasto a bocca aperta.
“Occhi grandi, se n’è andata, ma io non l’ho fermata.”
Su quella porta quando si è aperta, ti ho visto camminare lentamente, come se non ti volessi staccare da me.
Ma io spinto dal mio adorare me stesso, ti ho lasciato andare verso quel tempo da cui non sei più mia.
In realtà dentro di me, avrei voluto gridarti tante cose.
Avrei voluto dirti che soffri per colpa dei miei perché assurdi.
Gridarti forte resta non andare via.
Resta è solo colpa mia ma da quel vigliacco, ipocrita che sono ti ho lasciata andare.
Ritorno dagli amici miei
E tu sparisci insieme a lui
- Ritorno dentro, facendo appello al mio autocontrollo.
Ho voglia di spaccare il mondo, di mandare a fanculo quel deficiente del tuo ragazzo, appenderlo al muro e mollarlo lì mentre ti rapisco e ti riporto a casa.
Calmati Ryo, non puoi fare una cazzata megalattica come questa. Devi trovare il sistema di starle vicino e con il tempo riuscirai a riprendertela.
Tempo? Quale tempo, cazzo! Quella alla fine del mese si sposa con un idiota che le mette le mani addosso.
Vorrei ucciderlo!
Mi avvicino al tavolo, sei ancora seduta lì finendo di bere il tuo drink. Guardo Mick che sta sull’orlo del baratro. Anche lui vorrebbe ammazzare Aleck e solo perché è il tuo ragazzo. Se sapesse quello che ti ha fatto, penso che neanche io uscirei vivo, dalla furia omicida del biondo. Gli faccio segno di allungare il brodo e di continuare a parlare con lui, distraendolo.
Mi siedo di fronte a te, prendo la penna dalla mia giacca e scrivo sul tovagliolo il mio indirizzo, il numero di casa e di cellulare e t’invito a chiamarmi quando vuoi, anche solo per fare due chiacchiere.
Ti sfioro la mano mentre ti passo il bigliettino e un brivido mi percorre lungo la schiena.
Vorrei stringerti a me e non lasciarti più.
Poso il bigliettino nella tua mano e la chiudi forte, intrappolando la mia. Alzi gli occhi e mi guardi implorante di aiutarti.
Ti aiuterò. Lo sto già facendo ma per favore resisti. Ti prego resisti ancora un po’ e staremo di nuovo insieme per sempre.
- Mi hai appena passato il bigliettino ed io stringo forte la tua mano nella mia. Non lasciarmi sola Ryo. Ti prego. Aiutami.
Ho voglia di piangere ma non lo faccio, non posso farlo o Aleck si accorgerebbe di questo scambio. Sono stanca, voglio andarmene. Devo andarmene o non mi staccherò più da te. Vorrei stringermi a te e baciarti fino a quando ho fiato, stare tra le tue braccia e finalmente piangere. Poter piangere e sfogare tutto quello che ho dentro.
Il dolore per la nostra separazione, per la morte di Logan e di Giada e il dolore che provo per stare accanto ad uno come Aleck. Avessi la forza di lasciarlo ma non c’è la faccio.
Non esci solo dal locale, ma dai giorni miei
Potrei provarci ma sò già
Ca nun riuscesse a te fermà
Non sei una donna che ritorna
Nun saje perdunà
- Sorrido a Ryo e a Mick, sorrido felice dopo tanto tempo. Perché so che ora non sono più sola, non combatterò questa battaglia da sola, ci saranno loro ad aiutarmi quando ne avrò bisogno. Vorrei rimanere in eterno qui ma non è possibile. Lui si è stancato e comincia a sospettare qualcosa. Vuole tornare dai suoi amici e acconsento. Gli faccio uno dei miei sorrisi migliori, finti, e dopo aver salutato i miei due sweeper preferiti. Mi allontano con lui, ritornando nella “Red Room”.
Spero di ricordarmi questa serata, domani, ma credo che il mio cuore se lo ricorderà comunque. Tra poco dovrò prendere un’altra pillola e ci sarà l’oblio per me. Aleck ingenuamente, o forse per controllare meglio la situazione. Ha invitato anche loro nella “Red Room”. Almeno sarò al sicuro non potrà accadere niente di male, ci saranno loro a proteggermi.
- Ti guardo allontanarti da me, individuo la sala in cui ti seguirò tra poco. Voglio assicurarmi che non alzi neanche un dito contro di te o giuro che l’ammazzo seduta stante. Quando entri, mi volto verso Mick e gli racconto le novità.
Ridiamo entrambi e il motivo è uno solo non sopportiamo Aleck ed entrambi ti abbiamo trovato bellissima.
Lui mi dice che se solo sapesse di avere una chance ci avrebbe già provato con te.
Lo guardo truce e lui ride, mi rassicura che non potrà mai provarci sul serio, anche se le cose con Kazue non vanno per il verso giusto. Lui non potrebbe mai provarci, sul serio, con la donna del suo migliore amico.
A questo punto gli faccio presente, che tu non sei ancora la mia donna, anche se lo vorrei.
Lui ride e mi dice di dare “tempo al tempo” e tutto si aggiusterà.
Così testarda come sei
Non hai voluto farlo mai
Comme quella volta che mi hai visto insieme a lei
Vorrei non averlo fatto sai
- Entriamo nella “Red Room” e ti trovo con l’ennesimo drink in mano, circondata da amici, che ti incitano al “bevilo tutto”. Sei ubriaca si vede lontano un miglio, eppure è proprio Aleck che ti versa altro da bere.
Tu chiedi un po’ d’acqua e lui ti versa Vodka dicendo che è meglio dell’acqua. Tu bevi automaticamente, perché sei troppo ubriaca per contestare. All’improvviso ti alzi e mettendoti le mani davanti alla bocca, corri in bagno. Io ti seguo per accertarmi che non ti succeda niente e anche perché la persona che si dovrebbe prendere cura di te è troppo occupata a ridere e a scherzare con i suoi amici. Quella massa di ragazzini ricchi e viziati il cui scopo è non pensare al loro nulla. Esci dal bagno barcollando, sei distrutta te lo leggo in faccia. Ti aggrappi a me e chiedi di essere portarta un po’ all’aria fresca della notte, che sicuramente ti farà bene.
Ti voglio riaccompagnare a casa, ma tu dici che non si può, non puoi tornare a casa da sola, senza Aleck.
Allora ti dico di venire da me o di andare da tua sorella e tu rifiuti dicendo che tra poco starai meglio.
Tu non migliori anzi sembri star peggio ma appena provo a dirti di ritornare a casa e riposare tu dici che non si può.
Niente sei sempre testarda e in questo non cambierai mai. Mi ricordo tutte le volte che ti facevo soffrire e quando mi vedevi passeggiare con Saeko. Eri talmente gelosa di lei da volermi ammazzare. Avevi ragione amore mio ad arrabbiarti ogni qual volta mi vedevi con una donna, perché io lo facevo apposta per farti soffrire. Ora mi pento di tutto ciò e l’unica cosa che vorrei è stringerti a me.
- Ryo capiscimi come faccio a dirti che se ritorno a casa da sola o vado a dormire da un’altra parte, Aleck mi riempirà di mazzate. Lo stesso se ora vado da lui e gli dico di tornare a casa perché non mi sento bene. Anzi devo fingermi felice, sorridente e di star bene. Non posso neanche stare troppo tempo lontano o dopo a casa saranno dolori.
Ma tu tutto questo, non devi saperlo e non lo saprai mai. Non sai che questa è la punizione che merito, per essere stata una cattiva madre. Non mi sono accorta che la mia bimba soffriva e che se n’è andata senza che mi accorgessi di qualcosa. Sono stata una deficiente! Una cattiva madre e anche moglie, ho lasciato morire mio marito senza far niente, ero troppo presa dalla depressione di aver perso mia figlia e ho visto mio marito morire da solo, senza avermi accanto. Mi sento uno schifo. Io non merito l’amore di nessuno. Io non amerò mai più nessuno. Come posso dirti tutto questo, spiegami Ryo, come posso dirti tutto ciò? Io non ce la faccio più a vivere. Il mio desiderio è solo quello di farla finita con il mondo intero. Se fossi da sola, mi sarei già buttata da questa terrazza, dove mi hai portato. Purtroppo, però, ci sei tu e so che mi prenderesti al volo e vedendo il mio tentativo di farla finita mi faresti dire tutto quello che succede e mi aiuteresti. Io non merito di essere aiutata, non voglio la compassione di nessuno. Merito solo disprezzo e di stare accanto ad una persona come Aleck. Se ti dicessi tutto questo tu, t’intestardiresti ancora di più e non posso permettermelo.
Chi lo sà se hai già buttato via tutte le mie fotografie
O se le tieni chiuse in camera
Nel cassetto quello dove sai che non ci guarderebbe lui
O almeno speri
- Ricordo con amarezza mista a malinconia quegli ultimi giorni di felicità. Da quel momento in poi la mia vita ha subito un lento declino ed è stata solo una farsa. Ho vissuto attimi felici con Logan ma che sono stati cancellati con un colpo di spugna. Quelle poche foto che conservavo del mio passato, mi sono state strappate. L’anello di Maki mi è stato requisito e chissà che fine ha fatto. Ritorniamo da Aleck, devo tornare da lui o sarà la fine. Mi ci siedo accanto e lo bacio. Sorrido.
Lui forse ha pietà di me e mi chiede se voglio tornare a casa. Gli dico di sì, lo bacio davanti a te, un bacio dolce e tenero, come non capitava da mesi ormai. Ride e scherza con i suoi amici ma davanti a tutti mi fa notare che l’abbigliamento che indosso è troppo provocante, non adatto a una ragazza che si sta per sposare. Sorrido non faccio altro, anche se vorrei morire dentro, ma non faccio niente per contraddirlo non mi va di beccarmi uno schiaffo e continuo a pensare cosa c’è che non va in un jeans e una maximaglietta. Mi sto zitta, non parlo faccio finta di niente e questo lo fa imbestialire e alla mia richiesta di passarmi un po’ d’acqua si arrabbia e mi dai uno schiaffo. Ryo si alza subito ma lo guardo, implorando di non fare niente. Io sto immobile, abbasso la testa e mi prendo il bicchiere d’acqua. Aleck s’incazza e mi da un altro ceffone. Motivazione dovevo stare zitta e buona al mio posto senza parlare, non dovevo interromperlo.
Io non rispondo e si arrabbia, ormai è andato, è scattata la molla che lo fa infuriare ed io mi preparo a un altro schiaffo, che non arriva. Alzo gli occhi e vedo Ryo bloccare la mano di Aleck, ed io scappo via piangendo. Vorrei solo morire e dire addio a questo mondo. Mick mi rincorre e mi blocca, mi abbraccia ed io piango, piango come non posso più fare.
Piango per Logan, per Giada e per me per la mia situazione di merda. Mi asciuga gli occhi e mi lascia da sola con Ryo.
- Vorrei uccidere quel tipo, come si permette di metterti le mani addosso. Vorrei portati via con me e non farti più vedere quel tipo. Ti calmo e riprendi a respirare. Sono troppo arrabbiato con quell’individuo per riuscire a restare calmo ma tu sei troppo importante per pensare a quell’individuo a lui ci penserò con calma quando starà lontano da te.
Ora nei tuoi occhi rivedo la mia dolce e piccola Kaori. Quella ragazza, dolce e sensibile che non avrebbe mai permesso tutto ciò.
Mi faccio coraggio e incomincio a tentare di convincerti a venire con me.
- Kaori dimmi la verità per favore, l’ami veramente quel mostro?
Guardando nel vuoto, Kaori rispose di sì alla domanda di Ryo.
- Dimmi la verità, non mentirmi e guardami negli occhi.
- No, se è questo che vuoi sapere non l’amo.
- Lascialo! Se è vero che non l’ami, allora lascialo!
Tu non sei quella che si vuol bene con uno schiaffo e nessuno ti può ordinare come ti devi vestire.
Ryo fece una pausa, le alzò la testa e guardando in quegli occhi color nocciola si sentì morire dentro. Il suo angelo era triste e un demone la stava distruggendo. Era arrabbiato, ma il cuore batteva forte.
Kaori rispecchiandosi in quegli occhi si perse nei ricordi felici e si sentì morire dentro perché non doveva essere felice.
Sentiva di meritare tutto ciò, gli schiaffi e la voglia di morire e pregava con tutte le sue forze che questo accadesse il più presto possibile. Abbassò lo sguardo e cominciò a torturarsi il polso.
Ryo le alzò il volto e la costrinse a guardarlo ancora riprendendo a parlare.
Tu non sei più la Kaori che conosco io, quando stavi con me, eri sempre sorridente, eri una forza della natura. Con i tuoi martelloni potevi mettermi fuori gioco per ore. Sei stata capace di tenere testa a Mick e a Silver Fox. Mi sei stata vicino in momenti difficili per me e avresti combattuto prima tu contro le persone come quell’animale, che tu consideri il tuo ragazzo. Tutto questo, però, accadeva prima di lasciarci in quel modo così falso e fatto di bugie. Tutte per colpa mia e della mia stupida paura d’amare.
Ora, però Kao, ascoltami, ti prego lascialo, se davvero non l’ami lascialo.
Se lo fai, non resti sola, ci sono io con te.
- Ryo, non posso lasciarlo, non ora. Ci sono cose di me che non sai, che sono successe in questi due anni. Tu non sai un tubo di me. Se lo lascio qualcun altro, soffrirà per colpa mia. Qualcun altro pagherà le conseguenze per questo gesto e tutto perché il grande Saeba, vuole fare la parte del principe salvatore. Pretende di ritornare, schioccare le dita e farsi seguire da tutti, compresi dalla piccola, dolce, ingenua, cretina di Kaori.
Non hai capito, forse, questa è la mia vita e la gestisco come voglio. Secondo te non ci ho provato a scappare da questo incubo, non ho provato ad allontanarmi da lui. L’ho lasciato per tre mesi l’anno scorso e non sai l’inferno che ho passato.
Non sai quello che ho passato da un anno a questa parte. Tu non sai niente, perché non c’eri. Non c’eri tutte le notti in cui piangevo. Non c’eri quando Sayuri mi accompagnava in ospedale perché Aleck aveva esagerato. Non c’eri quando piangevo ogni notte, soffocando i miei singhiozzi per non avere il resto. Non c’eri quando mi hanno ripreso per i capelli più di una volta. Non c’eri neanche quando la mattina dopo la sera passata come questa, mi risvegliavo con qualcun altro nel letto.
Dov’eri, quando succedeva tutto questo? Te lo dico io, eri a farti qualche donnina allegra o in qualche bar a bere come una spugna e a crollare in un vicolo abbandonato. Ryo, comprendimi, devo fingere per andare avanti in questa vita, devo farlo per le persone che amo. Tra queste persone ci siete anche tu e Mick, soprattutto tu. Perché nonostante tutto, non riesco a strapparti dal mio cuore.
Kaori mentre parlava o meglio gli sputava veleno, urlava in giapponese e piangeva.
- Fammi capire, mi stai dicendo che se lasci a quello lì, è solo colpa mia, e se piangi per lo stesso dolore che fa male a me è solo colpa mia? No, non puoi più fingere e ora lo devi capire, tu lo devi lasciare è per il tuo bene Kaori. Ascoltami!
- No, Ryo basta, le parole non servono più, ho preso la mia decisione. Addio!
Kaori si allontanò da Ryo, dandogli le spalle, si asciugò gli occhi e andò da Aleck, scusandosi.
Lui si scusò con lei e insieme si allontanarono da locale e dalla vita di Saeba, per quella sera.
Chi lo sà se un pò di nostalgia
Ti bagna il viso e poi va via
Chiurenne l'uocchie pe nun chiagner
Arrivati a casa, Kaori si chiuse a chiave nella sua stanza e prese dal sotto il materasso, una fotografia di Logan.
Lo vide più bello che mai. Occhi verdi, capelli castani e un sorriso che la faceva impazzire tuttora. Dal cassetto del comodino prese un pezzetto di stoffa in cui era avvolto a un ciuffettino rosso, molto sottile del suo piccolo angelo, Giada. Era rossa come lei, bellissima e le mancava da morire. In quel fazzoletto c’era custodita anche la foto di suo fratello e una foto di tutto il gruppo. L’unica rimasta dei suoi amici. Stava male e i ricordi la facevano male, chiuse gli occhi per un momento per non piangere. Gli riaprì dopo poco, per rimettere i ricordi al loro posto, lontano da questo mondo di merda e da Aleck.
Ryo dall’altro lato della città ripensava alla serata appena trascorsa. Era inquieto non riusciva a calmarsi. Si rigirò più di una volta nel letto e alla fine decise di alzarsi e di prendersi un bicchiere d’acqua. Ripensava a lei. Non aveva fatto altro che in questi due anni che pensarla, ricordarla. Ma alla fine che aveva fatto per lei?! Nulla!
A luglio avrebbero fatto esattamente due anni, da quando si erano lasciati, da quando aveva fatto lo stronzo.
Bevve il suo bicchier d’acqua e ritornò a letto.
Quando guardi in quella dove noi
Stretti abbracciati più che mai
Pe sott'a l'acqua a cammenà
Kaori si coricò e chiuse gli occhi sognando un passato lontano ma felice. La sera in cui fece l’amore per la prima volta. La sera in cui si donò al suo primo vero amore. Sognò quella sera d’estate, quel bacio sotto la pioggia e il ritorno a casa l’uno stretto nell’abbraccio dell’altro.
Anche Ryo in quell’istante chiuse gli occhi e pensando a lei, ricordò tutto il passato insieme e lo confrontava con il presente. Non voleva a nessun costo pensare che lei fosse, un'altra foto vecchia nei cassetti dei suoi se. Ora lo sapeva bene, lei era molto di più, di quello che aveva avuto mai.
Per lui lei era come una stella, la più luminosa che esisteva e avrebbe fatto di tutto per riprendersela.
Si rigirò per l’ennesima volta nel letto, non riuscendo a dormire la sua mente vagava tra i ricordi.
Alla fine riuscì ad addormentarsi, sognando il giorno in cui, lei fu solo sua.
Dio ra pioggia s'avetta scurdà
E tra i palazzi di città
Giurast e me vule spusà
Quel giorno di pioggia dove tutto fu concesso ai due amanti. Quel 7 luglio 2006 che rimase indelebile nella mente e nel cuore dei nostri giovani innamorati.
Una notte magica finita, troppo presto, trasformandosi in un giorno amaro. Preludio di due anni d’inferno.
Per entrambi. Due anni di lontananza e di vite separate per causa di sciocche e inutili paure.
Forse però il destino avrebbe dato una piega diversa da oggi in poi la loro vita.
Di una cosa era certo Ryo, non l’avrebbe mai lasciata nelle mani di Aleck, avrebbe lottato con tutte le sue forze per riottenerla.
Il destino, così avverso, aiuterà questi due giovani innamorati?
Staremo a vedere.
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Capitolo 5 *** 4 il coraggio che non c'è (VM18) ***
Due giorni da quando ti ho incontrato. Due giorni in cui mi manca l’aria e ho una voglia matta di rivederlo.
Le cose con Aleck sono migliorate: da quel giorno non mi ha più toccato, ma è anche vero che io mi sono rinchiusa in questa stanza e non esco se non per andare a lavorare.
Se devo andare in bagno, ci vado di notte o quando lui non c’è.
Sono stanca di questa mia esistenza. Ora dorme e posso chiudermi in bagno e fare l’unica cosa che mi da sollievo: tagliarmi.
Sento la chiave che gira e fa track. Respiro: è andata, non si è accorto di nulla, ora sono al sicuro.
Prendo il mio porta trucco e l’appoggio al lavandino. Prendo dal suo interno una lametta e lo poggio sulla mensola del bagno.
Poso la bustina porta trucco sulla lavatrice dietro di me, mi rigiro e mi vedo allo specchio.
Sono il fantasma di me stessa: non mangio da giorni, il cibo ormai non so neanche cosa sia.
Non m’interessa però, forse così potrò morire più facilmente.
Prendo la lametta e apro il rubinetto dell’acqua calda, il sapone e la disinfetto.
Chiudo l’acqua calda e apro quella fredda e la sciacquo, adoro il freddo del metallo sulla mia pelle.
Poso la lametta sul bordo del lavandino e mi tolgo la fascia, la polsiera che copre il mio unico modo di andare avanti.
Metto a portata di mano la pezzolina con cui tamponerò il mio sangue.
Prendo la lametta e la poggio sul mio polso.
La muovo lentamente e profondamente.
Sorrido: mi sento meglio. Sento la carne lacerarsi al mio passaggio, il sangue che esce e il dolore svanisce.
Il dolore di questa vita di merda svanisce. Come vorrei andare più profondo e farla finita, per sempre, ma non posso si è svegliato. Guardo l’orologio: è quasi ora di andare a lavoro. Trovata la scusa del mio perché in bagno.
Tampono il sangue, lavo la lametta e la nascondo nel beautycase. Mi metto la fascia al polso, prendo lo spazzolino con un po’ di dentifricio e me lo ficco in bocca, ed esco così facendo finta di essere mezza addormentata e con lo spazzolino in bocca.
Sono salva, mi guarda e non dice niente.
Ritorno in camera mia, prendo le mie cose e corro a prepararmi per andare in Agenzia.
Da due anni a questa parte lavoro presso un’agenzia di grafica pubblicitaria e in un’emittente tv sempre come grafica.
L’agenzia è l’unico luogo dove io mi senta meglio, dove sento, di poter essere me stessa. Lì ho conosciuto il mio grande amore, Logan. È grazie a lui se ora so qualcosa di grafica, mi ricordo ancora i primi tempi in cui arrivai, conoscevo poco e niente d’inglese.
Me l’ero cavata, sì, ma non potevo di certo auspicare a un lavoro decente. Mi sono dovuta accontentare di fare le pulizie in questi uffici, dove lavoro in questo periodo.
Lì ho conosciuto Logan, ci siamo piaciuti fin da subito, lui è stato buono e dolce con me e mi ha aiutato ad andare avanti.
Esco da casa e vado a lavoro, per un po’ starò lontana da te e potrò essere me stessa, rilassarmi e dimenticarmi di tutto.
Sono a lavoro, a quota sette caffè da questa mattina e a quattro pillole. Ho sonno e sono stanca e nervosa sono l’effetto delle pillole abbinate al caffè.
So che non dovrei assumere caffeina che fa male, ma almeno mi sballo e non ci penso più.
Mi affaccio alla finestra e ti trovo lì, eccoti.
Non so come mai hai scoperto dove lavoro, Ryo.
Sei in gamba e l’ho sempre saputo che eri un ottimo sweeper, ma io non te la do vinta.
Te l’ho detto l’altra volta. Non posso lasciare Aleck, non posso, non tormentarmi.
Chiamo Aleck e con qualche moina sdolcinata che adora, riesco a farmi dire che sta per arrivare, tra poco starà qui.
Esco dall’uscita principale, dove so che mi aspetti tu.
Ti vedo e vorrei correre da te e baciarti ma non posso, devo resisterti.
Volto il mio sguardo e c’è Aleck, mi avvicino e lo bacio.
Siamo così vicini che sento il tuo profumo e per un momento la mia testa fa dei brutti scherzi.
Ho la sensazione di baciare te e mi lascio andare a un bacio che ti farà male, forse quanto ne hai fatto a me.
Voglio farti capire che non ho bisogno di te!
Non ho bisogno di essere salvata!
Perché io non voglio essere salvata.
Desidero solo morire!
Sei qui, i tuoi occhi fissi su di me, ti sembra tutto un incubo lo so.
Vedi baciarmi con una persona che tu odi e che sai bene che tra qualche settimana, diverrà mio marito.
Ti sto facendo del male e lo so ma lo meriti, per tutto quello che hai fatto a me.
Ti avevo dato tutto il mio amore distruggendolo.
Vedo da lontano arrivare Mick …
Respiro!
Botte evitate!
Mi stacco da Aleck, che sorride soddisfatto.
Respiro, respiro per non impazzire, per non vomitare dal disgusto che provo per me stessa.
Saluto te e Mick.
Sono felice di rivederlo, lui mi è sempre stato accanto quando avevo bisogno di qualcuno che ti capisse e che mi aiutasse a capirti.
Mi ha aiutato a sparare quando mi allenavo con costanza sbagliando sempre mira, perché il grande Ryo Saeba mi aveva modificato la pistola.
Se avessi potuto, ti avrei strozzato quel giorno ma ho creduto ancora nella tua buona fede, ma la realtà è una, tu non mi hai mai considerato una degna socia.
È solo grazie a lui se ora so sparare e anche quando sono arrivata in America, ho continuato ad allenarmi.
Finché non ho scoperto di essere incinta, mi sono allenata tutti i giorni e sono migliorata.
La mia arma ora è nascosta, infondo a un borsone in camera mia.
Lui non sa che possiedo un’arma e non deve saperlo è la mia unica via di fuga, quando sarò arrivata al limite.
Vi vedo chiacchierare ma non sento una parola, sono in un mondo ovattato fatto di tanti “Bla – Bla – Bla”.
Aleck nonostante tutto vi trova molto simpatici e v’invita a partecipare a una serata in un pub il vicino a casa nostra.
Voi accettate, con sommo disappunto mio.
Arriviamo al pub e prendo solo una porzione di patate, lasciata quasi tutta.
Sento i tuoi occhi su di me, ti meravigli perché non mi vedi mangiare e bevo soltanto.
Tu non hai il coraggio di dirmi nulla. Hai paura che lui si possa accorgere di qualcosa e che mi possa far del male.
Solo che non sai che gli basta un niente anche un silenzio troppo prolungato a farlo impazzire.
Alla fine è Mick che mi fa la fatidica domanda: “Perché non mangi?”, sapessi Mick, sapessi, non mangio perché voglio morire, perché il cibo mi dà la nausea, perché è un modo, per riuscire a essere magra per ballare tranquillamente. Invece ti dico che non ho fame e che la sera non mangio mai.
Il resto della serata trascorre in allegria, alla fine ci salutiamo e ognuno di noi va per la sua strada.
È andato tutto bene finora, Aleck sembra sereno.
Sotto il palazzo, però, succede una cosa che non sarebbe mai dovuta succedere.
Un ragazzino, passando con la sua bella moto, fa dei complimenti molto generosi sul mio fondoschiena e sul mio decolté.
Arrivati a casa Aleck, comincia ad arrabbiarsi, mi riempie di parolacce e comincia a picchiarmi e a farmi male.
Il tutto con una cattiveria, atroce, che non si può neanche immaginare.
Sono ormai riversa a terra con la faccia piena di sangue e mi sto preparando a ricevere un calcio nello stomaco e uno dietro alla schiena.
Continua a prendermi a calci e a insultarmi, finché non si stanca e va a letto sbattendo la porta di camera sua, lasciandomi a terra con il sangue che esce dalla mia bocca. Mi rintano in camera mia, con una voglia matta di piangere.
Accendo lo stereo per non farmi sentire piangere da lui. Se mi sente piangere è finita.
Mentre la musica della Pausini intona le prime note de “Il coraggio che non c’è”, chiudo la porta a chiavi e mi lascio scivolare a terra, potendo così sfogare la mia frustrazione e il mio dolore.
Ci sono giorni in cui la vita è piena di perché.
La speranza fa fatica a risolvere i tuoi se
Eccomi qui con gli ennesimi lividi nel mio corpo, quando finirà tutto questo.
Quando la morte mi verrà a prendere, sono stanca.
Non ho più speranza nella vita.
Perdi fede nell'amore nella gente e pensi che
Sia impossibile soffrire più di te
Non ho più fede nell’amore e non credo più alle persone.
La sofferenza è sola fisica, perché la mia anima è morta.
Sono giorni in cui ti arrendi al mondo in torno per
Non sentire la paura di un coraggio che non c'è
Mi arrendo a questa morte, spero che mi venga a prendere presto.
Non ho più il coraggio di combattere e di andare avanti.
E ti senti così solo da non poterne più
Senza forza per lottare aspetti
Sono distrutta da questo suo modo di amarmi.
Non ho più la forza di riprendere la mia vita in mano.
Una via di uscita, un domani che
Curi la ferita chiusa dentro te
Se la cercherai, troverai il coraggio che non c'è
Rimango qui inerte ad aspettare un domani che mi aiuti a vivere o morire.
Un raggio di speranza che mi faccia capire che la vita non è finita.
Devo farmi forza non posso abbattermi ora, o sarà finito per sempre.
E quando sbagli non importa, ci riproverai
Ci sarà sempre una porta, un ostacolo per noi
Quel che conta veramente è non rinunciare mai
Perché forse c'è soltanto a un passo
Di sbagli ne ho compiuti nella mia vita.
Quello fondamentale è stato credere alla sua buona fede e di allontanarti.
Come devo fare ti amo ancora, nonostante tu mi abbia fatto tanto male.
Perché non riesco mai a essere felice?
Perché l’amore mi è negato?
Prima mamma e papà, poi Maki, tu e infine Logan.
Tutti mi avete lasciata, da sola, ad affrontare questo calvario.
Una via d'uscita, un domani che
Porti un'altra vita per tutti anche per te
Se ci crederai, troverai il coraggio che non c'è
Quando arriverà il mio momento di felicità?
Quando toccherà anche a me un briciolo di amore eterno?
Sono stanca di amare a metà.
Non so fino a quando riuscirò a sopportare tutto ciò.
Non so se mai riuscirò a crederci in una vita diversa.
Per tutti quelli che non l'hanno più
Per chi l'ha perso e lo sta cercando
E per chi sta male come stavi tu
Ma che ancora spera fino a che poi ci sarà
Sono stanca, stanca.
Il labbro mi fa male, il polso pulsa, l’occhio pesto non riesco a tenerlo aperto.
Perché non riesco a farla finita con questo mondo di merda?
Semplicemente perché io merito tutto ciò, è colpa mia se Giada è morta.
Sono stata io a non accorgermi che non viveva più.
Non so come andare avanti, voglio morire subito, in modo da non vivere più così.
(coro)Una via d'uscita un domani che
Porti un'altra vita per tutti anche per te
Una strada che non si perda nel dolore
(coro)Non lasciati andare cerca dentro te
Quella via d'uscita, il domani che
Tu ritroverai dentro a quel coraggio che ora c'è
Però una via d’uscita alla morte c’è.
È la strada dell’amore, la strada che conduce a Ryo.
Finalmente riesco a vedere uno spiraglio di luce alla fine di questo tunnel.
Ora posso sperare che il domani sia diverso dal mio oggi, dal mio ieri.
La musica finisce e bussano alla porta della mia camera ed io mi distolgo dai miei pensieri.
Aleck entra in camera mia con una scusa e ricominciamo a litigare.
Parole vuote senza senso, che non ascolto, non ho il coraggio di ascoltare.
Riconosco quello sguardo e mi abbandono agli eventi rimanendo dimessa davanti a lui, nella speranza che tutto finisca presto.
Purtroppo per me non finisce, anzi incalza, insultandomi.
Io non rispondo non ho la forza! E poi per dire che?
Dovrei difendermi dalla persona che dice di amarmi, dai suoi insulti e dalle sue illazioni?
Dovrei dirgli che sbaglia che non sono una troia, che non sono una puttana?
E se avesse ragione? Se fossi realmente una troia?
Mi siedo sul letto, abbassando la testa e prendendomi tutti i suoi insulti.
All’improvviso mi si avvicina con una strana luce negli occhi. Comincio a tremare per la paura.
Mi vede tremare e con voce stridula mi dice di stare calma perché tanto lui non toccherà mai una persona lurida come me.
Poi cambia tono e torna a essere dolce.
Sorrido, l’ho scampata anche questa volta, penso.
Ma non è così, purtroppo.
Vedo una strana luce di passione che si accende nei suoi occhi ed io tremo ancora di più. Lui si accorge di tutto ciò e mi da uno schiaffo talmente violento che mi fa finire stesa sul letto.
Un altro livido che si aggiunge alla mia ben nota collezione.
All’improvviso lo vedo salire su di me con i pantaloni calati.
Non riesco a capire più niente, la mia mente non riesce a pensare, non riesco a formulare frasi logiche e dalla mia gola non esce neanche un suono.
Vorrei gridare aiuto fuggire, ma il mio corpo non risponde ai miei comandi sono immobile, qui, sopraffatta dalla paura.
Ci risiamo, penso.
Si avvicina a me, mi alza la gonna e strappandomi le mutandine comincia a penetrarmi.
Piango lacrime amare e lui vedendo le mie lacrime si eccita e s’innervosisce.
Mi strappa la camicetta, che secondo lui è da troia e comincia a baciare i miei seni.
Piango, piango e mi dispero. Lui s’innervosisce e mi da uno schiaffo, del sangue esce dal mio naso e macchia il copriletto.
Un altro schiaffo perché ho macchiato il copriletto e svengo.
Mi risveglio e non percepisco la sua presenza, aspetto alcuni minuti lì, ferma immobile, col terrore che possa ritornare, ma per mia fortuna non c’è, per sicurezza, chiudo la porta e mi accascio a terra piangendo.
Impugno la mia pistola e me lo pongo vicino alla tempia destra. Chiudo gli occhi e sento il freddo della mia colt e premo il grilletto, una due, tre volte ma non esce niente. Guardo il caricatore, è scarico e cerco dei proiettili nel cassetto, nella valigia ma nulla, non c’è ne sono.
Sayuri avrà avuto paura e si è portata via tutti i proiettili.
Merda!
Non so che fare, fratellone aiutami, voglio che quest’inferno finisca al più presto.
Cercando tra le cianfrusaglie nel cassetto alla ricerca di una lama, un coltellino con cui possa tagliarmi definitivamente le vene, trovo un bigliettino.
È il numero di Ryo, posso chiedere aiuto a lui.
Grazie fratellone, grazie Maki!
Compongo il tuo numero.
Suona è libero.
Uno due, tre squilli e finalmente rispondi.
Ho un tuffo al cuore, la tua voce mi fa battere forte il cuore.
Ti sento ma non parlo, non ne ho la forza.
Non faccio altro che respirare e piangere di un pianto ormai senza lacrime.
- Kaori sei tu?
Sussulto e mi chiedo come abbia fatto a capire che sono io, non importa forse è meglio così, provo a parlare e finalmente la dalla mia bocca escono suoni comprensivi, che formano delle parole stentate.
- Ryo ... aiuta … mi.
- Che succede? Che hai?
- Ryo AIUTAMI!
- Va bene, vediamoci al bar dell’altra sera, tra dieci minuti. Sono in zona.
- Grazie!
- E di che piccola, sicuro che va tutto bene?
- No, non va per niente bene ho bisogno di te, ci vediamo tra poco.
Chiudo la chiamata prendo il cell e scrivo velocemente un sms a Sayuri, non ho la forza di chiamarla, non voglio che si accorga che sto male. Gli scrivo velocemente che Ryo è qui e che tra dieci minuti, ho un appuntamento con lui. Capisce al volo e mi risponde con un: “Ok, ti copro”.
Sospiro anche questa è fatta!
Mi sento sporca, vorrei lavarmi e togliere lo sporco che mi sento addosso, ma non ho tempo.
Mi guardo allo specchio e sono un mostro.
Apro la porta ed entro in bagno, apro la doccia e lascio scorrere l’acqua.
Mi spoglio, non resisto ancora così.
Mi metto sotto l’acqua e lascio che scivoli via, assieme alle mie lacrime.
Mi sento meglio, esco, anche se quel senso di sporcizia non va più via!
Mi guardo allo specchio e vedo i miei lividi evidenti, tento di coprirli con il fondotinta ma non ci riesco del tutto.
Alla fine ci rinuncio e metto dei grossi occhiali neri, che copriranno l’orrore dei miei occhi.
Torno in camera mia apro l’armadio e metto la prima cosa che capita, un jeans e una maglia nera.
Prendo il giubbino ed esco, non lascio neanche un messaggio ad Aleck, tanto in ogni caso mi beccherò altre botte al suo ritorno. |
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Capitolo 6 *** 5 Via dall'inferno ***
Kaori: *Arrivo al luogo dell’appuntamento come stabilito e tu sei lì ad aspettarmi, mi guardi, ma non ti proferisci parola e non mi chiedi niente. Mi fai cenno di andare dentro e ci sediamo in una parte tranquilla lontana da occhi indiscreti e ordiniamo un the o meglio tu ordini per me…io non ho né la forza di parlare e né di guardarti negli occhi, passo un buon quarto d’ora a guardare il tavolino e a sforzarmi di non piangere stringendo i pugni e mordendomi il labbro inferiore quando sento che le lacrime stanno per uscire.
Ryo: * Ma che ha? È da, quando è arrivata che è strana, ma che l’è successo? Al telefono sembrava che stesse piangendo, ma purtroppo non riesco a guardarla dritto negli occhi, appena incrocia il mio sguardo lo volge verso il basso. Cosa le succede che l’è accaduto? La mia testa non fa altro che porsi domande a cui non sa rispondere e non faccio altro che stare nell’attesa di una sua mossa un solo gesto.
Kaori: * Ryo non guardarmi, ti prego, non merito la tua compassione. Ecco ci risiamo comincio a piangere e non riesco a fermarmi.
#Ryo vedendo Kaori in quello stato la stringe forte e accarezzando i bei capelli castani che ormai le arrivano alle spalle le sussurra…
Ryo: - Sfogati pure, piangi finché n’avrai bisogno... ci sono io ora e non ti accadrà nulla.
#Le si riprende e si stacca da Ryo, ma non riesce a guardarlo negli occhi e comincia a parlare guardando il tavolino.#
Kaori: - Grazie Ryo, grazie per starmi sempre vicino e per esserci sempre quando ho bisogno di te.
Ryo: - Lasciando da parte per un momento i convenevoli, mi dici cosa che ti è successo e perché sei ridotta così?
Kaori: - Ehmmm… (e ora come faccio…pensa Kaori, pensa, devi trovare le parole adatte per raccontargli l’accaduto)….Da dove posso iniziare… Bhe (e tira su sospiro) iniziamo col dire che è una storia lunga.
Ryo: - Tranquilla Kaori, io non ho fretta, quindi posso stare tutto il tempo che vuoi, quindi ora PARLA! (Mi fai proprio stizzire, quando fai così)
Kaori: - Vedi Ryo, quando ci siamo lasciati, io Alek ci siamo avviati verso casa.
Ryo: - E questo lo so ( Kaori non devi aver paura di me, io non ti farei mai male, non sei tu che deve aver paura, quella persona è chi ti ha ridotto in questo stato)
Kaori: - Arrivati sotto casa un tizio che passava mi ha fatto un complimento e Alek si è innervosito. Arrivati su il tempo di chiudere la porta che abbiamo litigato e….
# Kaori a questo punto comincia a piangere coprendosi con le mani e Ryo la tira verso di se e l’abbraccia forte a quella sensazione di calore e sicurezza kaori comincia a raccontargli cosa è successo #
Ryo:- Kaori per favore ora dimmi la verità quel bastardo oltre ad averti riempito di botte ti ha fatto qualcos'altro?
Kaori: - No ma…
#Con un gesto impulsivo si mise le mani alla bocca sapendo di avere detto troppo…non voleva dirgli quello che era stata costretta a fare dopo le botte già così si sentiva umiliata e non voleva che Ryo pensasse che non si sapeva difendere #
Ryo: - …ma che…continua kaori che è successo?
Kaori: - mi ha costretto a fargli...… insomma hai capito che cosa
#Kaori arrossì vergognandosi a morte di quello che aveva detto #.
Ryo:- Capito è successo qualcos’altro di cui devo essere a conoscenza?
Kaori: - No, sicuro…. Ora scusami ma devo andare si è fatto tardi e lui sa che sto da Sayuri e se faccio troppo tardi va a finire che se la pende con lei.
Ryo: - No, tu a casa non ci torni, lui dov’è ora?
Kaori: E’ uscito.
Ryo: - Sai a che ora torna?
Kaori: - Penso tardi perché?
Ryo- Benissimo ora andiamo a casa e ti prendi tutto il necessario per qualche giorno e te ne vieni da me, non accetto risposte negative, prendilo come un dato di fatto, ma tu non tornerai più a vivere da lui. [ ndily così si fa bravo Ryo ^^ ,ora sì che ti riconosco XD.]
Kaori- No, non posso lui se la prenderà con Sayuri. # Disse kaori tra le lacrime #.
Ryo: Non ti preoccuparti lei è al sicuro ci penserà Mick a lei. Anzi ora lo chiamo. Scusami un secondo.
# così facendo Ryo avvertì mick di proteggere Sayuri #
Ryo: Tutto sistemato…ora pensiamo a te.
# così facendo Ryo e Kaori si avviarono verso la macchina un’Alfa 164 LS nera, entrarono, allacciarono le cinture e si avviarono verso casa di Alek. Durante il tragitto che li portò verso casa non parlarono, kaori non n’aveva la forza e Ryo si stava tentando di calmarsi e ragionare sul da farsi anche se il suo primo istinto era quello di scovare quel bastardo ovunque esso si fosse rifugiato e assestagli un bel calcio tra i gioielli di famiglia e di ucciderlo…se solo avesse potuto gli avrebbe sparato in bocca, ma, sapeva che tutto ciò era sbagliato e che non era razionale. Si doveva calmare e riflettere, ci avrebbe pensato dopo a quel bastardo, per ora doveva mettere al sicuro la sua ex socia che non riconosceva più. Più la guardava e più gli sembrava un pulcino impaurito se ne stava rannicchiata con le gambe portate vicino al ventre tremando e se le stringeva così forte come per proteggersi e a lui saliva sempre di più la rabbia ma, mentre finiva di pensare ciò arrivò a destinazione #.
Ryo: - Eccoci siamo arrivati
#kaori fece per scendere, ma Ryo la bloccò #
Ryo: Aspetta kaori vado avanti io, per sicurezza #
# Così facendo si avvio verso la casa tenendo sempre sotto controllo la sua kaori, come i vecchi tempi, e a questo pensiero sorrise. Entrarono in casa senza difficoltà e la prima cosa che fecero fu quella di controllare se c’era lui, ma per fortuna non c’era e così kaori prese il bigliettino e se lo infilò in tasca dopodiché si avviarono verso la camera di kaori rimanendo in religioso silenzio #
/* Era un appartamento di 3 stanze molto confortevole. Entrati ci si ritrova in un ingresso soggiorno e sulla destra intravedevi una piccola cucina, separata dal resto da un piccolo muretto divisorio. Sulla sinistra si affacciava un lungo corridoio ove vi erano situate 3 camere da letto e 1 bagno. Lungo le pareti del corridoio erano poste delle fotografie in bianco e nero che ritraevano la New York degli anni 20.
La camera di Kaori, collocata in fondo al lungo corridoio, era molto luminosa con un ampio balcone che dava sulla strada, al centro della stanza vi era un letto matrimoniale col cassettone. La testata, leggermente ricurva all’apice, imbottita e la base erano interamente rivestite di tessuto bianco il tutto coordinato ad un copriletto bianco con dei fiori rossi disegnati sopra.
Le ante dell’armadio quattro stagioni, situato di fonte al letto erano ricoperte di piccoli fiorellini rossi, in un angolo sulla sinistra c’era una piccola tv con un video registratore integrato, invece sulla destra appena si entrava trovavi un piccolo comò dove lei ci teneva tutti i suoi gioielli e i trucchi. Le uniche foto di quella camera erano quelle con Alek. */.
#Kaori tentò di prendere una valigia da sopra all’armadio, ma con scarso successo, sbuffando ci riprovò, ma questa volta Ryo la prese in braccio e l’alzo in alto per farle prendere la borsa, e quando la valigia fu ben salda tra le mani di kaori la fece scendere delicatamente poggiandola terra la sua kaori. Lei si girò e nascose la malinconia sotto l’ombra di un sorriso.
Quel sorriso, un gesto così spontaneo, così vero e dolce, per Ryo valse più di mille parole. Nel frattempo kaori cominciò a riempire la sua valigia con gli abiti, le scarpe, i gioielli, i trucchi e tutti i suoi ricordi, prese le foto di tutti i suoi amici, quelle di maki e quelle con Ryo da un doppio fondo di un cassetto e ripose con cura nella sua valigia, poi fu il turno della sua biancheria intima, la sistemava con cura nella valigia prestando attenzione a non dimenticare nulla, quando cadde una sottoveste un po’ osé per i gusti della vecchia kaori e naturalmente anche questo particolare non sfuggì a Ryo facendo sì che si risvegliasse il suo lato animalesco da maiale che aveva tenuto a bada fino ad ora.
La faccia di Ryo si trasforma da quella seria di un uomo innamorato perso della sua donna che era in pericolo, a faccia da maniaco e come tale sì fionda su quella sottoveste esaminandola con cura come faceva sempre, a quella scena kaori cominciò a ridere, non riusciva a non sorridere in quella situazione la faccia di Ryo così buffa e tenera sembrava un bambino alle prese con un giocattolo nuovo ma, anche se apparentemente sembrava ridere e quindi felice, dentro di se voleva piangere. Ryo si fermò e la guardò inebetito e fu ben contento di vederla ridere e soprattutto di aver evitato uno dei suoi martelloni (che stranamente non erano presenti in quella casa). Kaori si avvicinò e gli diede un bacio a stampo, prendendosi la sua sottoveste, poi si voltò riprese a sistemare le ultime cose per nascondere l’imbarazzo e la tristezza che provava in questo momento. Chiuse la valigia e si avviò verso l’uscita. Ryo era rimasto li, fermo, impalato, non riuscendo a mettere insieme gli ultimi avvenimenti successi [Ryo scètate datt ‘na moss o ca faccimme juorno – traduzione- Ryo svegliati, muoviti o qua facciamo giorno NdIly]. #
Kaori: - Ryo, io ho fatto ho preso quasi tutto, mi manca solo l’anello di maki che Alek ha in camera sua.
# Così facendo entrò in camera di Alek si avvicinò al primo cassetto del comodino e prese l’anello con tutta la custodia. Il suo tesoro più prezioso era salvo, almeno quel disgraziato(nd.Ily sono stata gentile a chiamarlo così meriterebbe appellativi più duri) non se l’era venduto. Ryo non riuscì a vedere la camera che era immersa nell’oscurità, aspettò che kaori uscisse e se la tirò verso di lui, allontanandola da quella camera e da tutto l'orrore di quell'uomo e insieme si avviarono verso l’uscita. Arrivati giù al palazzo incontrano Alek #
Alek: - Kaori che ci fai con quella valigia? Dove stai andando?
Kaori: - Alek io ti lascio, me ne vado
Alek: - muahahaha tu non vai da nessuna parte. Su dai, fa la brava e sali sopra, non farmi arrabbiare perché poi sai come finisce se mi arrabbio.
Kaori: - No, Alek questa volta è finita davvero
Alek: - Non scherzare, torna a casa.
# Disse alek, in modo minaccioso ma con tono placato dirigendosi verso Kaori. Ryo d’istinto si mise davanti a kaori per proteggerla e disse: #
Ryo: - Non hai capito allora, ti ha appena dichiarato che non vuole tornare con te, ti lascia.
Alek: - E tu che centri brutto bastardo? Non sto parlando con te.
Ryo: - Ancora…sei sordo allora ti ho appena ripetuto che lei di te non ne vuole più sapere. Quindi smettila o finirai nei guai con questo tuo atteggiamento.
Alek: - Ah! Ho capito, quella grande… ti ha abbindolato anche a te; che ha fatto dimmi, (poi rivolgendo lo sguardo verso kaori, ma continuando a parlare con Ryo), te l’ha già data?
Ryo: - (con tono calmo e placato di quello che precede la tempesta).
Numero 1 Non parlare di lei in questo modo, è una donna e come tale non deve esser trattata così.
Numero 2 Se l’abbiamo fatto, o non l’abbiamo fatto, se permetti sono solo fatti nostri e non ti riguardano.
Alek: E no, io non permetto, lei è la mia donna, la mia fidanzata e quindi devo sapere tutto di lei e lei deve fare quello che gli dico io, invece tu brutto stronzo che non sei altro, lascia stare la mia donna.
#Ryo non c’è la fece più tutta la rabbia che aveva repressa dentro per quello che aveva combinato alla sua kaori,più la rabbia provocata da quelle parole gli tirò un pugno sul naso tanto da farlo cadere svenuto dal dolore col il naso rotto [bravo Ryo così si fa ^_^ finalmente si è svegliato (LOL) ndily].
All’improvviso Kaori prese a correre verso la macchina e si rifugiò dentro come se fosse una bimba spaventata. Ryo dopo aver constatato che gli era bastato un misero pugno a quel pappamolle per cadere K.O. si avvio anche lui verso la macchina entrò e mise in moto #
Kaori: Ryo?
Ryo. Si, dimmi
Kaori: Potresti fermarti al prossimo distributore devo comprare le sigarette mi sono finite. (disse kaori con voce molto flebile)
Ryo: - o_O (per un attimo Ryo sbandò con la macchina).
Kaori – Ehi, Ryo calmati. Non ho chiesto niente di strano! Solo di fermarti al primo tabaccaio che ha il distributore per comprarmi delle sigarette…mica ti ho rivelato che aspetto un figlio da te!? E’ solo un pacchetto di sigarette e tu per così poco fai sbandare la macchina?? Ahhaha ma dove è finito il Ryo impassibile hihihi allora è vero che sei proprio invecchiato?
#Iniziò a scherzare per smorzare quella tensione che c’era e anche perché si era accorta di essere saltata per un non nulla e di aver aggredito Ryo che non aveva colpa.
Ryo: Io invecchiato??? Ma stai scherzando vero? Ahhaha come può lo stallone di Shinjiuku invecchiare ahhaha …. In ogni modo cambiando discorso da quando in qua tu fumi? (con la sua faccia seria da playboy)
#Kaori si avvicino e gli sussurrò all’orecchio con una voce sottilissima disse: #
Kaori: - bhe caro mio nella vita si cambia e si può iniziare a fumare.
#Lo disse in maniera tale da far sbandare una seconda volta Ryo. Lei se n’accorse e prima di tornare al suo posto gli posò un bacio sulla guancia ma, neanche il tempo di sistemarsi che arrivarono al tabaccaio più vicino. Ryo fu molto contento di fermarsi e ricominciare a respirare, in soli 5 minuti di tragitto Kaori gli aveva fatto perdere il controllo di se per ben 3 volte e mentre la guardava scendere dall’auto e acquistare il pacchetto di sigarette, stando sempre ben attento a vedere se qualcuno si avvicinava a lei, pensava a cosa sarebbe successo d’ora in poi. Come avrebbe fatto a controllarsi?? #
---- Vicino al distributore ----
#Kaori davanti al distributore, che piangeva e tirava fuori tutto il dolore che ha dentro, lontano dagli occhi di Ryo e lontano da occhi indiscreti,all'improvviso il dolore fu sopraffatto dalla rabbia e cominciò a dare pugni vicino al muro e a piangere contemporaneamente.#
…...In macchina Ryo….
#Si riscuote dai suoi pensieri e vede Kaori in preda ad una crisi isterica.
Ryo: * Ma è matta?? Perché si comporta così? Fammi andare a vedere, va o altrimenti si fa male sul serio.*
Così facendo usci dalla macchina la chiuse e si avviò verso kaori
---- Al distributore ----
#kaori che da pugni contro il muro e piange disperatamente urlando:
Kaori: - Perché, perché a me, perché è successo a me.
Perché mi devo innamorare sempre d’uomini sbagliati
Perché, perché, perché io? Io ho solo voglia di lasciarmi andare e sprofondare in un mare sempre più nero e rimanerci per sempre.
#Ma mentre stava per dare un ennesimo pugno contro il muro, Ryo gli blocca la mano e la gira verso di se
Ryo: Si può sapere che ti prende?
Kaori: LASCIAMI RYO, LASCIAMI STARE, LASCIAMI IN PACE! (disse kaori riempiendo di pugni il torace di Ryo)
#Ryo guardandola fissa negli occhi, cominciò a rispondere a tutte le sue affermazioni.
Ryo: kaori calmati!
Kaori: No Ryo, non mi calmo, voglio solo morire.
Ryo: Non dire stronzate. CALMATI!
Kaori: Ma perché Ryo, perché capitano tutte a me, perché mi devo innamorare sempre d’uomini sbagliati e soprattutto perché devo pagarne sempre io le spese perché? Dimmi perché!?
#Kaori scoppiò in un pianto ancora più disperato e sempre più pieno di dolore tra le braccia di Ryo e rimasero così, fermi, immobili,fino a che non si fu calmata.#
Ryo: Possiamo andare ora?
Kaori: No, spetta, non ho ancora preso le siga.
Ryo: Fa niente, vorrà dire che fumerai qualcuna delle mie.
Kaori: Ma sei pazzo, le tue sono fortissime io fumo le più leggere che ci sono, quelle che fumo le winstone one o white che hanno “solo” 1mg di catrame, 0,1mg di nicotina e 2 di monossido e sono col filtro. Invece tu fumi le Lucky Strike che sono pesantissime.
Ryo: Come non detto, andiamo a comprare le sigarette?! Poi un giorno mi spiegherai cosa ci provi a fumare sigarette così leggere come aria.
[Scusate per la pubblicità occulta NdIly XD]
Ryo: Ok, comprate, ora andiamo che si è fatto tardi, però prima passiamo dal Mc? Tu cosa vuoi?
Kaori: Grazie Ryo ma, non ho fame
Ryo: Ricominciamo!? Devi mangiare kaori non puoi stare digiuna.
Kaori: Non insistere. Se ti ho appena spiegato che non ho voglia di mangiare significa che non ho fame.
Ryo: Vabbé ho capito ti prendo le pepite di pollo, con le salse e le patatine vicino, che so che ti piacciono tanto e non accetto recriminazioni.
# Così facendo si avviarono verso il Mc e poi verso la casa di Mick che aveva a New York.
Il ritorno fu molto silenzioso, intervallato soltanto dalla radio e dal cambio di stazione.
Arrivati a casa kaori con la scusa di sistemare i suoi bagagli si chiuse nella nuova camera e non scese neanche per mangiare.
Ryo deciso a non fargliela passare liscia, questa volta, si avvio verso la camera della ragazza con la cena. Bussò, ma non avendo avuto risposta decise di entrare, andò dentro e la vide, lì, distesa sul letto che dormiva profondamente e considerò che forse, molto probabilmente, fosse crollata tra le lacrime come faceva di solito, mentre pensava ciò, posò il vassoio sul comò e fece per coprirla con un plaid, ciò nonostante si svegliò e vedendolo li, le sorrise dolcemente.#
Ryo: Scusami non volevo svegliarti, in ogni modo ti ho portato qualcosa da mangiare.
Kaori: Grazie, ma non ho fame.
Ryo: Ricominciamo? No eh,tu mangi fai la brava ora, anche perché quando eravamo al pub, mi sono accorto che non hai toccato cibo, quindi hai 2 possibilità o mangi o mangi, non hai scampo con me e mick ci siamo alleati per farti mangiare, quindi mangia.
Kaori: Uffa, eh va bene, mangio.
Ryo: Sai che quando sbuffi sembri proprio una bambina??? Ahhhaaha. Qualunque…. Io rimango qui fino a, quando non finisci tutta la pappa (:P) da brava bimba. Hihihihih
Kaori: Dai Ryo smettila di prendermi in giro. Dai passami il piatto, che a ben pensarci, un po’ di fame mi è venuta.
#Così facendo Ryo le passò il piatto e kaori iniziò a mangiare e per tutto il tempo che quei due stettero insieme in quella stanza chiacchierano del più del meno. Kaori chiedeva di Miki e di tutti i loro amici che aveva lasciato ormai da un anno e più, lui invece gli faceva domande generali sulla sua nuova vita a New York, e lei gli raccontò le sue difficoltà iniziali ma che aveva superato grazie alla sorella e grazie alla sua passione per la danza, infatti, grazie alla danza aveva incontrato le sue attuali più care amiche e pensando a loro venne la voglia di cercarle. Così facendo prese il cell e mandò un sms a Vivyan annunciando che ora era libera che aveva cambiato casa e voleva rivedere tutte le sue amiche, la risposta non tardò ad attendersi…un altro sms arrivò dopo pochi minuti,erano le sue amiche che tutte riunite che volevano rivederla al più presto e le dissero che la volevano ancora bene.
Kaori ne fu felicissima, le sue amiche nonostante tutto le erano state vicino e anche quando non poteva sentirle ne vederle,loro non l’avevano dimenticata ed erano rimaste sempre sue amiche.
Ryo vedendola,finalmente, più rilassata decise di augurarla buona notte e di lasciarla riposare.
Ryo: bhe si è fatto tardi, ti lascio riposare, buona notte
Kaori: Buonanotte…Ah Ryo?
Ryo: Si?
Kaori: Grazie
Ryo: Buonanotte (e se andò regalandogli un sorriso).
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Capitolo 7 *** 6 Kaori in: mi sono persa a New York ***
Quando Ryo uscì dalla sua stanza, ella attese con calma e ansia che lui se ne andò in camera sua a dormire, quando questo accadde attesi altri minuti rimanendo in allerta per sentire qualche rumore, si alza dal suo letto guarda l’ora e vede che sono le 2 di notte si avvicina alla borsa prende qualcosa dal suo interno e va in bagno….
Ore 7: 00 Drin la sveglia di kaoni suona…
Si alza si avvia allo specchio e si guarda per qualche minuto contemplandosi e pensa di essere bruttissima con quegli occhi pieni d’occhiaie e quel colorito pallido, per non parlare poi del suo fisico diventato come di uno che sta sul baratro dell’anoressia, mentre pensava ciò squilla il cell sms di Vivyan che l’aspetta tra un ora alla metro per andare a lavoro.
Prende la valigia e l’apre sul letto e cerca qualcosa da mettersi per nascondere quel fisico così deperito sceglie un jeans largo a vita bassa con degli strappi sulle gambe sopra invece metterà 3 maglie così non sembrerà deperita, indosserà una canotta nera poi sopra ci metterà una maglia sempre nera maniche corte molto semplice con dei ricami sulla schiena che formano un disegno astratto e alla fine un giacchettino con la zip a maniche lunghe nero, oggi ha deciso si vestirà di nero come la sua anima e così anche se le diranno che è dimagrita potrà sempre dare la colpa al nero che sfina.
Prende la sua roba, la borsa e cercando di fare silenzio corre a lavarsi.
Ore 7.30
Kaori è pronta. Esce cautamente dal bagno prestando attenzione a non svegliare nessuno e si avvia all’uscita senza nemmeno fare colazione ma, tanto per lei non fa differenza. Ormai fa tutto meccanicamente, la sua vita è fatta di un’anima vuota e nera e lei si sente la testa leggera libera da ogni pensiero e del mondo non se ne frega più niente, in questo momento potrebbe anche esserci la fine del mondo ma lei rimarrebbe impassibile come se il fatto non fosse il suo.
Ogni volta che prende quelle cose che gli ha dato il dottore a alek per lei si sente sempre in uno stato di stasi insensibile nel quale tutto passa e priva di coscienza, non si accorge di niente, nona sa che cosa succederà e qualsiasi cosa le accadrà intorno non sarà vissuta ne percepita.
Però nei rari momenti di lucidità lei aveva solo voglia di morire per non pensare a quello che era successo.
Anche se non lo dava a vedere era molto turbata per l’accaduto, anche se ci aveva fatto l’abitudine, ma ogni giorno si chiedeva continuamente come faceva a sopportare tutto questo senza ribellarsi, lei che era stata una sweeper si era ridotta in questo stato costretta a imbottirsi di psicofarmaci per non sentire nulla del mondo esterno, a subire delle violenze fisiche e psicologiche e per calmare questo senso di colpa che l’attanagliava l’unico sistema che conosceva era procurarsi dei tagli con una lametta, nei posti che nessuno poteva vedere in modo che nessuno potesse giudicarla…
Come ogni volta anche oggi si era effettuata dei tagli e per questo anche in pieno giugno indossava una maglia a maniche lunghe.
Prese il walkman lo accese e si avviò a lavoro, cambiava sempre canzone non ne trovava mai una adatta una che voleva ascoltare, finalmente trovò una canzone che le andava bene era lei quella adatta quella che forse sarebbe riuscita nell’ardua impresa di farla risollevare…la canzone in questione era tristezza….ma appena il tempo di pronunciare queste poco parole…
Tristezza
per favore va via
tanto tu in casa mia
no, non entrerai mai
..Che voltando l’angolo lì trovò li fermi ad aspettarla, erano Ryo e Mick che avevano deciso di farla da guardia del corpo, e a lei non fu concessa altra scelta di essere accompagnata. si tirò ancora più giù le maniche quasi per difendersi dagli sguardi indiscreti di Ryo.
Ryo non poteva non fissarla la vedeva fragile e viva come un uccellino, era il motivo quindi della sua venuta fin qui e ora la vedeva in queste condizioni, si malediva più che poteva e si incolpava di tutto (oh no dai Ryo si hai ragione da una parte a sentirti in colpa, ma la colpa è anche mia che ti ho reso colpevole della mia fervida immaginazione. LoL XD)
E’ dalla notte scorsa che non dorme da, quando l’ha vista in quello stato che si chiede cosa e perché sembra che stia fuori del mondo e si chiede se tutto questo è causato dal forte shock.
Arrivarono al metro, la radio della stazione trasmetteva un’artista italiana famosa in tutto il mondo, Mina, con una delle sue più belle canzoni: Anche un uomo, scesero giù e Kaori fece per allontanarsi, quando Ryo la bloccò.
Ryo: Dove vuoi andare?
Kaori: devo andare alla toilette (disse con una voce talmente flebile da non poter essere udita da nessuno).
Ryo: Va tutto bene? Mi devo preoccupare?
Kaori: No, tranquillo va tutto bene non ti preoccupare ma ora scusami ma devo proprio andare alla toilette è urgente.
#Così facendo avviandosi verso la toilette, entrò e si chiuse dentro e cominciò a piangere in silenzio per non farsi accorgere da nessuno e pianse per qualche minuto fino a, quando dal suo orologio non provenì un bip…aprì la borsa da cui estrasse una boccetta da cui prese 2 compresse e le deglutì aspetto qualche minuto per far sì che facesse effetto…appena si sentì meglio si sciacquò la faccia e si risistemò il trucco e si avviò verso l’uscita, ma, prima si sistemò le maniche della maglia per non far vedere niente…uscì e incontrò Ryo, Mick e Vivyan (la quale aveva adocchiato sia Ryo che Mick e tentava di catturare la loro attenzione, ma quei due non avevano occhi che per lei…Kaori) che l’aspettavano e insieme andarono a lavoro.
[Raga purtroppo la nostra Kaori non è più come prima ormai il suo sguardo è spento e la voglia di vivere in lei si è esaurita, andando avanti per forza di inerzia e tenuta su da quelle pillole maledette :( il tutto è molto triste anche per me che l’ho scritto…Ora avete capito il perché il capitolo era calmo, l’apparenza come ora è irreale…dentro di se sta male e si sente svuotata e in piena depressione. ndily].
Durante il tragitto in metro tutti parlavano e scherzavano, tranne lei che era lì in piedi in un angolo con lo sguardo perso nel vuoto guardando fuori del finestrino…Ryo si avvicinò e lei saltò
Ryo: Sicura che va tutto bene? A me non sembra proprio - *sei strana, i tuoi occhi sono diversi da quelli che conoscevo io*
Kaori non rispose e Ryo tornò all’attacco ma fu distratto da un tipo che voleva fare il filo a Kaori che si mise in mezzo e quando Ryo era riuscito a sistemare le cose togliendosi di mezzo quel tipo piuttosto molesto si rese conto che Kaori non c’era era sparita.
Ryo: Mick hai visto Kaori?
#disse a mick che nel frattempo sono finiti infondo al vagone tutto intento a fare il marpione con Vivyan #
Mick: No, scusa ma non era con te
Ryo: Sì ma sono stato distratto da uno scocciatore attaccabrighe. Tu Vivyan l’hai vista?
Vivyan guardò prima fuori per rendersi conto a che fermata era…disse:
E’ scesa due fermate fa.
Ryo: Quindi l’hai vista? E perché non hai detto a mick di scendere?
Vivyan: in verità non l’ho vista ma visto che ora stiamo quasi a timesquare, la mia fermata, e lei lavora presso un ufficio tra la 18esima e 38esima strada sarà scesa…
Ryo: Cazzo!
Vivyan: Calmati Ryo! Non c’è niente da preoccuparsi è andata a lavoro…
Mick: Calmati Ryo! Ha ragione Vivyan e tutto ok è Kaori è a lavoro
Ryo: Ma non capite proprio niente voi due? Vero?
Ryo: Le non sta bene! Ve ne siete accorti o no che lei non risponde agli stimoli esterni? Sembra come un automa e in questo stato le può succedere di tutto, e poi per non parlare del fatto che se la guardate negli occhi sembra una persona senz’anima. Vivyan tu ne sai qualcosa?
Vivyan: Io non so nulla o quasi.
Ryo: Allora dimmi quel che sai
Vivyan: Non posso Ryo
Mick: Come non puoi? Kaori è in giro nella città in stato di trans e tu non puoi dirci niente?
Vivyan: Mi dispiace ma ho giurato ed ora devo scendere questa è la mia fermata
Mick e Ryo: Ok ti seguiamo.
Mick: E’ inutile che scappi noi ti seguiremo ovunque fino a quando non ci dirai tutto.
Vivyan: ok fate come volete ma non scoprirete niente da me di interessante… ma visto che insiste seguitemi quando staremo fuori ne parleremo e cercheremo insieme Kaori, se voi pensate che sia in pericolo…però devo telefonare prima a lavoro per dire che non ci andrò per motivi di famiglia.
#Così facendo scesero dal treno e si avviarono all’esterno della stazione. Lì mentre Ryo tentava di rintracciare maori al cell, cui non rispondeva, Vivyan invece di chiamare al suo lavoro chiamò, quello di Kaori #
Vivyan: Si, Tv5 mi può passare l’ufficio 23 del 5 piano?
Segretaria: Sì subito, lei è?
Vivyan: Sono un’amica della signorina Makimura.
Segretaria: Va bene, attenda in linea.
Vivyan: ok
Passarono alcuni minuti e la segretaria le riattivò la comunicazione.
Segretaria: signorina è ancora lì?
Vivyan: Si, mi dica perché non mi ha ancora passato la comunicazione.
Segretaria: Il capoufficio della sua amica mi ha riferito che oggi non è ancora venuta a lavoro, e non ha avvisato per l’assenza e/o per il ritardo.
Vivyan: Lo so per questo le ho chiesto di passarmi l’ufficio 23. (disse in tono incazzato che fece spaventare la segretaria)
Segretaria: Si, mi scusi gli è lo passo subito
Uff. 23: Qui è l’ufficio 23 mi dica
Vivyan: Salve, sono un’amica della signorina Makimura, volevo informarla che a causa di una brutta influenza e di una laringite la signorina Makimura per un po’ non potrà venire a lavoro.
Uff. 23: Ah, e quanto tempo starà assente.
Vivyan: Con certezza non so il tempo, ma penso che in una settimana si dovrebbe riprendere…
Uff23: Va bene, signorina, grazie. Dica alla sua amica di riprendersi presto e che l’aspettiamo.
Vivyan: Ok, riferirò. Arrivederci
Uff23. Arrivederci.
# così facendo chiuse la comunicazione e si diresse verso gli amici che l’aspettavano seduti al bar vicino però prima questa volta chiamò a lavoro.#
Vivyan: Cindy, sono Vivyan, avvisa il capo che non posso venire problemi urgenti di famiglia e che non posso rimandare.
Cindy: ok riferirò a domani allora.
Vivyan: A domani.
Vivyan arrivata al tavolo dei suoi nuovi amici gli riferì tutto.
Ryo: Come sospettavo c’è qualcosa che non Va.
Mick: Cosa facciamo ora Ryo, lei può essere ovunque, non sappiamo neanche dove è scesa realmente. Vivyan, Kaori nella zona del lavoro frequentava qualche luogo con cui si intratteneva con delle amiche anche dopo il lavoro?
Vivyan: No perché Alek, la veniva a prendere e a portare e che io sappia anche la pausa pranzo la passavano insieme. Alek è molto geloso di lei e la sua gelosia è di tipo malato, anche se l’ama molto. Una volta però mi ricordo che Kaori mi disse che l’aveva portata da uno psicologo amico loro perché aveva tentato più di una volta il suicidio.
Ryo: E sai dove si trova esattamente lo studio,magari sarà andata da lui.
Vivyan: No perché lui venne a casa loro e gli diede qualcosa per non farla abbattere così mi disse.
….Spettate un secondo dovrei avere il biglietto da visita nel portafoglio. Bhe sapete com’è me lo presentò una sera e ci siamo trovati simpatici e ci siamo scambiati i contatti. Ecco. l’ufficio si trova a central park. Ora lo chiamo e vediamo un po’ se è andata da lui o no
Vivyan: Hello, Luigi. Come va?
Luigi: Pronto, bene ma chi sei?
Vivyan: Come non mi dire che ti sei già dimenticato di me? Cattivo!
Sono vivyan l’amica di Kaori. Ora ti ricordi di me?
Luigi: Sì giusto vivyan, come potrei mai dimenticarti di te, scusami non ti avevo riconosciuto dal numero. Come sta la tua amica è da una vita che non la vedo?
Vivyan: Bhe poi ti scuserai più tardi a cena. Comunque ti chiamavo per chiederti se oggi avevi visto Kaori, ma mi hai già risposto…senti io sto in Timesquare con degli amici, stiamo venendo a trovarti hai un buco per noi tra un’oretta più o meno... dobbiamo parlarti di una cosa importante.
Luigi: certo, io sono libero per oggi ho finito facciamo così incontriamoci al di fuori dell’ufficio vediamoci … mm…. fammi pensare… hai presente la gelateria che si trova nel parco vicino a laghetto? Bhe troviamoci lì tra un’ora.
Vivyan: ok ci vediamo tra un’ora.
Chiuse la conversazione e si girò verso i ragazzi.
Vivyan: Allora raga ci aspetta tra un’ora a central park e di Kaori non ha notizie, ma gli ho detto che andavamo a trovarlo per parlargli da vicino…quindi ascoltatemi bene o rischiate di perdervi, ora ridiscendiamo in metro e prendiamo la stessa linea di poco fa soltanto che ora arrivati alla 96esima strada dobbiamo cambiare treno in direzione central park quindi ricapitoliamo ora prendiamo la linea 3 poi alla 96° strada cambiamo per la linea 5 e dopo una fermata scendiamo. Tutto chiaro?
Ryo e Mick: tutto chiaro, capo! (scoppiando a ridere come bambini)
Vivyan: Non ridete che se vi perdete poi non vi vengo a pescare.
Nel frattempo Kaori….
Kaori è scesa alla fermata della 18esima strada spinta dalla folla…uscita fuori ha cominciato a vagare per la città e molti ragazzi quel giorno ci hanno provato con lei. Già normalmente la tampinavano per chiederle il numero di Tel o per strappargli un appuntamento.
Da quando era arrivata in America le cose erano cambiate, per la strada non era più scambiata per un uomo, anzi ora, quando usciva era la normalità vedere una macchina che si fermava per abbordarla e sentire discorsi tipo:
Tipi: Hey, bella dove stai andando?
Kaori: Non sono fatti tuoi!
Tipi: vuoi un passaggio?
Kaori: no grazie, è vicino.
Tipi: E dai sali, che ti accompagniamo noi.
Kaori: No, il mio ragazzo mi aspetta poco più avanti quindi smammate.
Ora invece la situazione era differente i tipi che l’abbordavano non erano tranquilli, visto che la povera Kaori girovagando era andata a finire in zone poco raccomandabili per una ragazza, ma grazie all’allenamento di 8 anni di sweeper assieme a Ryo, i corteggiatori più insistenti automaticamente si beccavano qualche pugno nello stomaco o qualche calcio ai gioielli di famiglia.
Kaori ormai non ragionava più era come un automa continuava a camminare fino a che non si stancò e si addormentò su una panchina.
Un vigile la notò e svegliandola le chiese se andava tutto bene, ma lei non rispose ed ad un esame più attento da parte del vigile notò che la ragazza era sotto stato di shock e la portò con se in ospedale.
Lì grazie ad una vigilessa molto gentile nei confronti di Kaori, riuscirono dopo ore a capire che era la sorella della famosa giornalista Sayuri Tachiki ma, solo grazie al cellulare e a qualche mezza parola di Kaori che ripeteva ossessivamente il nome di Sayuri e di Ryo.
Chiamarono a Sayuri la quale appena apprese la notizia si fiondò al policlinico da Kaori.
--- Dal dott. Luigi---
Ryo e gli altri seduti ad un tavolino del bar del parco a discutere col dott. Luigi
Luigi: da come mi avete spiegato, Kaori è sotto un massiccio effetto di tranquillanti, ma mi sembra strano perché gli ho prescritto dei tranquillanti blandi da prendere 1 compressa mattina e sera.
Anzi dopo l’ultima volta che l’ho visitata avevo detto ad alek che poteva tranquillamente diminuire la dose a ½ compressa mattina e sera, ero praticamente arrivato ad una al giorno e nella prossima visita, se fosse ancora migliorata gli avrei eliminato la ½ compressa serale fino ad eliminarle completamente, ma da quello che mi state dicendo come minimo se le prende 4/5 volte al dì ad ogni pasto. Eppure alek mia aveva assicurato che stava seguendo la mia prescrizione.
Vivyan: Strano Luigi...ti posso chiamare cosi, vero?
Luigi: Si, tranquilla.
Vivyan: Come dicevo mi sembra strano, Kaori parlando dell’ultima visita fatta, mi aveva comunicato che non era affatto migliorata e che stava peggiorando e quindi tu avevi detto ad alek di aumentare la dose quindi lei prendeva queste compresse alle 7, 15, 24 e in più ne prendeva un'altra alle 8 e alle 16 quest’ultima però la faceva venir sonno, ma quando stava molto giù doveva prendere un'altra compressa di quelle che le facevano venir sonno.
Luigi: Ma chi gli ha prescritto tutto questo,io certo No. Kaori era solamente insoddisfatta della vita attuale e molto attaccata alla sua vita precedente e quindi non riusciva ad abituarsi ai ritmi attuali. Io le avevo dato delle pillole per tirarsi su no per buttarla giù
Mick: dottore le aveva mai confidato che alek le mettesse le mani addosso
Ryo: Maledetto!!! Grrrr
Luigi: Per favore siamo tra amici chiamami Luigi, Mick, in ogni modo no, non me l’aveva mai detto e non mi aspettavo una cosa del genere da alek... quell’uomo si merita proprio una bella denuncia.
#Mentre parlano si sente udire una musichetta…
Footsteps in the night
Love has passed me by
Footsteps in the night
Baby said goodbye
Footsteps in the night
Feel like I could die
Footsteps in the night
Baby said goodbye
to me
… era il cell di Ryo che squillava [nd.ily Suoneria dedicata a voi tutti fan di city hunter]
Ryo: Pronto
Sayuri: Ciao Ryo, sono Sayuri
Ryo: ah ciao, Sayuri….qualcosa non va?
Sayuri: bhe Ryo, si tratta di Kaori è stata ricoverata al policlinico, mi hanno appena chiamata e io sto andando lì ora.
Ryo: Sayuri vengo anch’io tento di fare il più presto possibile, quando arrivi nel frattempo fammi sapere qualcosa? Ok? Ah un'altra cosa con me verrà Luigi lo psichiatra di Kaori che l’ha in cura in questo periodo.
Sayuri: sì bravo, so che si fidava di lui, anche se è un amico di alek.
Ryo: Tranquilla è uno dei nostri vuole solo aiutarla, come noi del resto.
Sayuri: Io sto in macchina sto per entrare in una galleria ci sentiamo appena so qualcosa. Ok? Tu vieni presto, mi raccomando, che Kaori ha bisogno di te.
Cosi facendo chiuse la comunicazione
Ryo: * Vengo amore mio corro subito da te, per fortuna ora sei al sicuro *.
Ryo: Raga hanno ritrovato Kaori ora è al policlinico. Ah Luigi lei è disposto a venire con noi come suo medico curante?
Luigi: SI certo
Ryo: Vivyan come facciamo a raggiungerlo velocemente?
Vivyan: Bhe è dall’altra parte della città dovremo fare 2/3 cambi di metro. [ chiedo scusa a tutti ma io New York non la conosco…ndily] ci vorranno almeno un paio d’ore
Ryo: Cosa??
Luigi: se permettete posso accompagnarvi io con la macchina, non ci mettiamo niente a quest’ora.
Ryo: Ok, vada per la macchina ma, ora muoviamoci.
Uscirono dal parco e si avviarono verso la macchinata parcheggiata pochi metri più in là.
Al parcheggio Luigi prese le chiavi dell’auto, che furono prontamente sequestrate da Ryo
Ryo: Le dispiace vero se faccio guidare Mick per fare più in fretta? (disse Ryo lanciando le chiavi al socio)
Luigi: No, affatto, non mi dispiace.
Ryo: Socio sai la strada, vero?
Mick: Ryo, tranquillizzati! Arriveremo in un battibaleno dalla nostra Kaori!
Ryo: HE! Che hai detto?? Nostra??? Fino a prova contraria tu stai con Kazue, che se sapesse una cosa del genere…
Mick: Tanto tu non gli è lo dirai! Vero Ryuccio??
Ryo: E va bene basta che ti muovi però o di questo passo mi pentirò di averti dato la possibilità di guidare.
Mick: Va bene…mi muovo! Uff come sei irritabile quando si tratta di Kaori.
Ryo: Mick ti muovi???
Mick: Si, si.
# Dopo l’ennesimo battibecco tra Ryo e Mick, come Dio volle salirono tutti in macchina e si avviarono verso il policlinico. #
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Capitolo 8 *** 7 I' te vurria vasà ***
All’ospedale Ryo corse da Sayuri per chiedere notizie di lei…
Ryo: Come sta?
Sayuri: sta meglio ora, ha dormito tutto il tempo. I medici hanno detto che era causa i troppi antidepressivi che prendeva e le hanno fatto una lavanda gastrica per eliminare ogni residuo e poi l’hanno fatta riposare e ora da lei c’è un consulto psichiatrico e un assistente sociale visto le forti escoriazioni presenti sul corpo, si teme che sia vittima di violenze domestiche.
Ryo: Tu non sapevi niente di Alek?
Sayuri: Cosa dovrei sapere scusa di alek? Approposito dov’è?
Ryo: Alek non verrà, non sa neanche che Kaori è qui
Sayuri: Allora bisogna avvertirlo subito
Ryo: spetta, ascolta quello che ho da dirti e poi nel caso lo chiami, ma prima stammi a sentire.
Sayuri: Ok, dimmi tutto.
Ryo: Onestamente, da come mi hai parlato, al telefono, pensavo che lo sapessi.
Sayuri: Sapere cosa? Che alek imbottiva mia sorella di antidepressivi perché aveva tentato il suicidio, questo si.
Ryo: Questo è solo parte della realtà di Kaori. Tu sai perché ha tentato di suicidarsi?
Sayuri: Perché gli mancavi tu Ryo, e non aveva il coraggio di tornare indietro.
Ryo: * oddio se fosse vero?Che ho combinato!* - NO, lei ha tentato di suicidarsi perché Alek la picchiava.
Sayuri: Cosa??
Ryo: si, è così l’ultima volta ha pure costretto la nostra Kaori ad avere un rapporto di sesso orale forzato e a quanto pare non era la prima volta che succedeva.
Sayuri: E tu come sai tutte queste cose? Se te l’è ha dette lei perché non me l’ha detto anche a me?
Ryo: Vedi Sayuri è successo tutto in fretta, a me l'ha comunicato ieri sera. Mi ha chiamato disperata e quando mi ha raccontato tutto me la sono portata di forza via da quel posto...forse ho sbagliato perchè facendo così lo trasportata in un posto a lei sconosciuto e le ho potuto procurare un trauma, ma non c'è la facevo a saperla lì in quella casa con quel deficiente.
Sayuri: NO, tranquillo Ryo hai fatto benissimo non bene...In ogni modo ecco il dottore che ci dirà qualcosa...ah un altra cosa stai pur certo che io ad alek ci penserà la polizia....quindi mick è inutile che mi proteggi come ti ho già detto ieri so badare a me stessa, ma di questo ne parliamo dopo. Ora ascoltiamo il dottore.
Dottore: Buongiorno
Tutti: Buongiorno
Dottore: Qualcuno di voi è un parente sa se la signorina ha un fratello o una sorella qui in America
Ryo: No, i genitori sia adottivi che naturali sono morti e anche il fratello è morto e fu affidata a me,il suo attuale convivente.
Dottore: non basta, siete proprio sicuri che non abbia parenti qui
Ryo: Lei (indicando Sayuri) è la sua sorella naturale, ma non hanno lo stesso cognome.
Dottore: Un altra cosa chi di voi si chiama Ryo
Ryo: sono io Ryo. Perché?
Dottore: Perché non fa altro che chiamare il suo nome e quello di una certa Sayuri che è qui per caso?
Sayuri: sono io. sua sorella.
Dottore: Ok entrate voi due ma non state più di 5 minuti, non si deve stancare.
Ryo e Sayuri: Grazie dottore
(Salutarono ed entrarono nella stanza)
Luigi: Salve collega, io sono il medico curante della signorina Makimura e vorrei parlarle un momento se le fosse possibile.
Dottore: Certo, mi dica, andiamo nel mio ufficio
Luigi: Le dispiace, se mi faccio accompagnare da un poliziotto perchè quello che le sto per dire dovrà essere verbalizzato e denunciato alle autorità competenti.
Dottore: Per me non ci sono problemi.
# Così facendo si allontanarono dal gruppo e luigi sporse denuncia verso alek e raccontò tutto al dottore di quello che era a conoscenza#
Da Kaori...Sayuri decise di lasciar stare da soli per un po' Ryo e Kaori...
Una piccola radio cantava una canzone classica napoletana che a Ryo aprì gli occhi e gli fece sciogliere il cuore.
I'te vurria vasà
Ah ! che bell'aria fresca
ch'addora e malvarosa.
E tu durmenno staje
ncopp'a sti ffronne 'e rosa.
L'aria che entra dalla finestra è frizzantina e nella stanza si respira il tuo profumo mischiato a quello dei fiori dello stupendo giardino di quest'ospedale. Tu stai dormendo e sembri un angelo che dorme su un letto di rose...Sai che mi sembri una di quelle principesse di cui raccontavi alle bambine della casa famiglia di Izumo.
'O sole a poco a poco
pe 'stu ciardino sponta;
'o viento passa e vasa
'stu ricciulillo 'nfronta.
Il sole comincia a far capolinea sul tuo letto e i raggi del sole ti rendono ancora più' splendida ai miei occhi, ora si è alzato anche il vento che accarezza i tuoi capelli e il tuo riccio ribelle che ti si posa sulla tua fronte in modo più sensuale possibile.
'I te vurria vasa'...
Ma 'o core nun m' 'o ddice
'e te sceta'.
Quando il vento fa capolinea sulla tua bocca non posso far almeno di invidiarlo, come vorrei essere io a baciarti, ma il mio cuore mi frena perchè meno egoista di me,non vuole svegliarti e poi anche perchè i miei occhi non possono privarsi di questo spettacolo.
'I me vurria addurmi'
vicino 'o sciato tujo
n'ora pur'i'!
Quando ti ho perso, non ho capito più niente, sono notti che non dormo e oggi ...oggi mi sono fregato di paura perchè sapevo che questa volta non ti avrei ritrovato facilmente. Ora sono stanco, mi piacerebbe tanto addormentarmi vicino a te, e sentire il tuo respiro sulla mia pelle, si mi piacerebbe anche solo per un ora.
Tu duorme, oj Rosa mia ?
E duorme a suonno chino;
rnentr'io guardo 'ncantato
'stu musso curallino.
Ora dormi, dormi amore mio, che ne hai bisogno, dormi a sonno pieno mentre io ti starò accanto a guardarti incanto dal tuo viso e dalla tua bocca corallina.
E chesti carne fresche,
e chesti trezze nere,
me metteno 'int' 'o core
mille male penziere.
La tua pelle, il tuo viso, la tua bocca i tuoi capelli mi fanno fare mille pensieri su di te e non certo innocenti e anche il mio amico ne risente ma mi tratterò,non voglio farti del male ancora una volta ora ha bisogno solo di riposo.
'I te vurria vasa'...
Ma 'o core nun m' 'o ddice
'e te sceta'.
'I me vurria addurmi'
vicino 'o sciato tujo
n'ora pur'i'!
Ma come posso fare se mi vien voglia di baciarti e vorrei tanto farlo in modo da non svegliarti, ma nel contempo la mia stanchezza si fa sentire e ho voglia di addormentarmi affianco a te e risvegliarmi con uno dei tuoi sorrisi.
Sento 'stu core tujo
che sbatte comm' 'a ll'onne.
Durmenno, angelo mio,
chi sa tu a chi te suonne!
Il tuo cuore batte forte e mi immagino tante cose, spero che starai sognando me e non qualcun altro. Non lo sopporterei.
'A gelusia turmenta
'stu core mio malato;
te suonne a me? Dimmello...
O pure suonne a n'ato?
La gelosia è una brutta bestia, e l'ho provata vedendoti con lui, dimmi amore mica starai sognando lui, no vero, lui ti ha fatto solo male di sicuro starai sognando me o mick...e no mick no, lui deve stare lontano da te. Calmati Ryo , mick è il tuo migliore amico e non ti soffierebbe mai la tua donna, anche se l'ama come mai nessun altra ed se solo lei fosse stata disposta a dimenticarti ora sarebbe felice con mick...basta basta... non ci voglio pensare....Quanto sei bella e il mio cuore ormai è stato rapito da te e ne puoi fare quello che vuoi...ormai sono pazzo di te.
'I te vurria vasa'...
Ma 'o core nun m' 'o ddice
'e te sceta'.
'I me vurria addurmi'
vicino 'o sciato tujo
n'ora pur'i'!
Ti bacio in modo tale che tu possa continuare a sognare e a dormire tranquillamente, io ora mi metto vicino a te facendo ben attenzione a non farti male e ne a svegliarti e mi addormento vicino a te amore mio e quando ti sveglierai mi troverai vicino a te e dopo ce ne andremo tutti via da questo posto compresa tu, ti porterò a casa e quando sarai guarita completamente farò di tutto per portarti via con me in Giappone e ti sposerò. Giuro che quando torno in Giappone, la prima cosa che farò è quella di chiedere i documenti a Saeko per poi sposarti e avrai il matrimonio che meriti..quello dei tuoi sogni. Perché mi sono reso conto di amarti e di non poter vivere senza di te. Ma ora sono stanco non riesco a pensare ad altro..un altro bacio per augurarti la buonanotte e mi addormento vicino al tuo respiro.
Anche se ci tentò Ryo non riuscì ad addormentarsi, vedeva la sua amata Kaori agitarsi nel sonno e agitandosi aveva fatto alzare le maniche della sua maglia tanto da far intravedere ad un Ryo in completa adorazione della sua figura intravide dei strani graffi sul quel corpo da dea, scopri il braccio e quello che vide lo fece star male, un braccio martoriato da tagli, l'abbraccio forte mettendo da parte per una volta il suo orgoglio di macho e uomo invincibile, e mise a nudo i propri sentimenti anche per solo per pochi minuti.
Ryo:*Come ti ha ridotta quel bastardo, ti giuro che me la pagherà non può passarla liscia....Però per una volta non sarà il city hunter, giustiziere, il terrore di tutti i criminali, a dagli una lezione, per una volta ci penserà la giustizia. Io ora ho altro da fare,devo starti vicino e voglio farti guarire.*
#Ryo staccandosi da quell'abbraccio abbassò la manica della maglia, come per proteggere quelle ferite dal mondo esterno, appena in tempo per il risveglio di Kaori.#
Ryo: Buongiorno,ben svegliata! Dormito bene?
Kaori: mmm...diciamo...ho fatto dei strani sogni...ma un momento che ci faccio qui che ore sono? Le quattro, cazzo, perchè non sono a lavoro?
Ryo: Causa una dose massiccia di psicofarmaci, hai preso la lucidità per qualche ora, eri in uno stato di apatia, ad un certo punto mentre stavamo in metro per andare a lavoro, sei scesa e hai cominciato a vagare fino a quando un poliziotto ti ha trovato addormenta su una panchina del parco e ti ha portata qui.
Kaori: Ah! Ryo, vorrei...spie..spiegarti il motivo dei psicofarmaci
Ryo: Non ti preoccupare, so tutto, c'è l'ha detto Vivyan e poi Luigi.
Kaori: Luigi...è qui?...c'è anche Alek?
Ryo: No, tranquilla lui non c'è, ora riposati mentre io vado a chiamare un dottore per dirgli che ti sei svegliata. Vedo anche un po' come posso fare per farti uscire.
Kaori: No, Ryo non te ne andare
Ryo: Non me ne vado sto qui fuori
Kaori: Resta con me,ti prego..ti devo delle spiegazioni.
Ryo: Resterò con te se vuoi...ma non mi devi alcuna spiegazione..
Kaori: Invece sì..devi sapere il perchè ho subito tutte le angherie di Alek in silenzio fino a ieri.
Ryo: Perché lo amavi, semplice.
Kaori: Si, ma quando ti ho rivisto ho capito che quello che provavo per te era più forte dell'amore che provo per alek ma, stai tranquillo non ti chiederò niente e vivrò la mia vita americana normalmente. Tu sei non sei costretto a rimanere accanto a me. Quando uscirò tornerò da mia sorella e tu sarai libero di vivere la tua vita notturna fatta di donne e alcol, magari se rimarrai ancora qui a New York ci incontreremo in qualche locale, invece se torni in Giappone, fammi un piacere, passa da Hide e salutalo da parte mia e digli che nonostante la distanza è sempre nei miei pensieri e che gli voglio bene. AH tranquillizzalo dicendogli che il giorno in cui mi deciderò di sposare verrò sulla sua tomba e gli presenterò la persona giusta e mi sposerò nella chiesetta dove si sono sposati mamma e papà. Bhe poi naturalmente salutami tutti i nostri amici.
Ryo: Kaori, io non me ne vado! Rimarrò qui a New York per molto tempo. Umi e Miki si occupano dei clienti che hanno bisogno di city hunter e tu verrai a vivere con me e Mick,anche perchè Sayuri si trasferisce a Washington per lavoro, e comunque mettiti in quella testolina che io sono qui per te e non me ne andrò fino a quando non tornerai in Giappone con me.
Kaori: Grazie per l'ospitalità, per quanto riguarda noi, per ora non credo che possiamo avere un futuro. Io non ho intenzione di tornare indietro per sentirmi umiliata...perchè tu sai cosa provo per te e l'hai sempre saputo e ora io non riuscirei ad essere solo la tua assistente.
Ryo: E chi sta parlando di lavoro. Io non ti voglio solo come mia assistente. Kaori in questo periodo in cui non ci sei stata, e soprattutto in questi giorni passati con te mi sono reso conto di amarti e di non fregarmene più di cosa possano pensare i miei nemici. Io ti proteggerò da loro ora più di prima.
Kaori: Le tue parole mi fanno piacere, ma arrivano in ritardo, Ryo. Dopo quel giorno ti ho odiato e amato contemporaneamente e ti odio ancora, certo meno di prima ma ti odio ancora per tutto il male che mi hai fatto, e finché ti odierò non potrò amarti completamente e quindi per ora non ho intenzione di stare con te. Perdonami!
Ryo: E di cosa, anzi dovresti esser tu a perdonarmi..sono stato io a spingerti ad odiarmi..Comunque ora riposati che io vado ad avvertire che sei sveglia e a fare le carte per dimetterti.
Così facendo si allontanò dalla stanza, e stesse qualche minuto fuori ad un terrazzino a fumare ripensando alla conversazione
Ryo:*Che coglione, che sei stato, che ti aspettavi che con un schioccare di dita, lei tornava da te? No,hai sbagliato, lei ti odia e la cosa peggiore e che l'hai spinta tu ad odiarti, ma nonostante tutto lei ti ama. Kaori ho deciso ti aspetterò..rimarrò qui*
Nella camera d Kaori..
Kaori: * Oh Ryo, non sai quanto mi sia costato dirti quelle parole. Ma dovevi capire che sono cambiata e che la vecchia Kaori non c'è più..se mi vuoi come dici me lo devi dimostrare e io ti renderò la vita difficile perchè indietro non voglio tornare non voglio più soffrire per te. Ti amo Ryo, ma questo non significa che mi dovrò ancora umiliare per te.*
Ad un certo punto si sente provenire una musica dal cassetto del comodino di Kaori:
Vivo perduta nel mare (della mia fantasia)
Ed ogni notte un dolore (che col sole va via)
Io lo so,è una vita che questa mia vita
Va avanti così
(Perché no) Vivo in vacanza da una vita
(Perché no) Tra una discesa e una salita
Perché una ragione non c'è perchè
(Perché no) Trovare acqua di fonte che si beve
(Perché no) Sotto un sole che bagna di calore,
(Perché no) Vivo ridendo (perchè no)
E va bene così
(Perché no) Vivo sognando in vacanza da una vita che è la mia.
Era il suo cell che squillava attese che la suoneria ricominciasse dall'inizio e rispose. Adorava quella canzone e come tale aspettava fino all'ultimo per rispondere, i suoi amici lo sapevano e come tale aspettavano finché non rispondeva.
Kaori:Pronto
???:Hey ma come solo pronto...tu non mi mi hai mai risposto così
Kaori: Ma chi è che parla?
???: Come non ti ricordi di me? Sigh sigh sono David....cattiva me la lego al dito questa! Uffa!
Kaori: David scusa tesoro, non ti avevo riconosciuto...scusa, ma mi sono appena svegliata.
David: Ecco, lo sapevo sei sempre la solita dormigliona del cavolo. Comunque, ma che cavolo di fine hai fatto, sei sparita, Max, John ,Eric e gli altri chiedono sempre di te
Kaori: scusa, ma in questo periodo ho avuto un po' di casini e non sono uscita.
David: Ok. Perdonata! Però ora liberati dai tuoi casini che sabato devi assolutamente venire al Sasha, c'è il dj migliore della città, ovvero io,quindi ti informo che sei già in lista mi devi dire solo, se verrà quell'antipatico di Alek con te.
Kaori: Che bello, finalmente dopo tanto tempo hai una serata tutta tua..certo che vengo e per quanto riguarda Alek, l'ho mollato quindi non metterlo in lista.
Nel contempo però non ti dimenticare di Vivyan che se scopre che non l'hai messa in lista ti ammazza. Hiihihi
David: Tranki, lei già sulla lista ed è prima pagina. L'altra volta mi fece una scenata perchè il buttafuori la fece aspettare 3 ore fuori prima di farla entrare.
Kaori: Ma che vuoi ha ragione, c'ero anche io. Quel deficiente, rin cretino , del buttafuori del jolly non voleva farci entrare. Poi sei arrivato tu e ci hai fatto entrare alla faccia di tutti.
David : E già. Ok allora tutto confermato ci sarete solo tu e vivyan alla serata vero?
Kaori: Si, non ci sarà nessun +1 con noi, se questo che intendi. Ma non saremo comunque soli.
David: Non capisco!? Spiegati!
Kaori: Verranno anche 2 miei amici del Giappone, che sono qui da qualche giorno, voglio farveli conoscere, o meglio voi li conoscete già, vi ho parlato spesso di loro.
David: Ok allora sarete 4, i nomi??
Kaori: Ryo e Mick
David: ok segnati. Senti ora che sei libera perchè qualche sera non esci con me. Dai me l'avevi promesso...
Kaori: ok poi vediamo,ma dovrò parlarne con Emi e vedere lei cosa ne pensa..per ora tanto ci vediamo Sabato alla solita ora vero?
David: Si alle 23,30 davanti al locale io inizio all'una, prima c'è max che suona. Te lo ricordi vero max?
Kaori: Ehm no, perchè dovrei?
David: Si, dovresti, è il dj più famoso della città. Nonché il ragazzo di Ellen.
Kaori: si è vero, hai fatto bene, a ricordarmelo altrimenti sai che figura di merda facevo??
David: Quella che fai sempre. Hihihih
Kaori: Dai non sfottermi, lo sai che ho la testa vuota a perdere.
David: Si, lo sappiamo tutti. Senti io devo staccare che c'è quel rompiballe di Cristian che mi chiama sull'altra linea. Ci vediamo sabato allora ok?
Kaori: Certo come posso mancare alla serata del miglior dj della città.
David: A sabato allora!?
Kaori: A sabato. Ah senti mi stavo dimenticando metti in lista anche mia sorella ma non è sicura la sua partecipazione alla serata. Mettila nel frattempo e poi ti chiamo per la conferma.
David: ok ma fammelo sapere entro domani ok..
maori : ok
# Chiuse la conversazione ed entrò Ryo con tutti gli altri.#
Ryo: Tutto ok, ha detto il dottore che puoi uscire.
Kaori: Meno male, non c'è la facevo più a stare qui dentro.
Luigi: Ma si è raccomandato di seguire una terapia per staccare mano mano gli psicofarmaci e devi venire allo studio da me 2 volte a settimana.
Kaori: Ok. Ah Vivyan ha telefonato David, ci ha invitato sabato sera al Sasha suona lui, già stiamo in lista.
Vivyan: Ok
Luigi: Allora quel figlio di buona donna è riuscito a inserire la sua serata nello stesso giorno di Max.
Kaori: Si c'è l'ha fatta. #si girò verso gli altri e alzandosi dal letto aggiunse# Naturalmente siete in lista anche voi e Sayuri da te non accetto un no. Invece voi due #riferito a Ryo e a Mick# siete liberi di rimorchiarvi tutta la disco ma non vi azzardate a provarci con le mie amiche che vi giuro che all'ospedale ci ritornate ma questa volta da ricoverati.
Ryo e Mick: ok, faremo i bravi.
#Dopo la chiacchierata Kaori e gli altri sia avviarono verso casa di mick.#
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Capitolo 9 *** 8 Destinanzione Paradiso ***
In macchina durante il tragitto di ritorno Kaori era finalmente libera dall'effetto degli psicofarmaci ritornò se stessa per qualche ora, e dai suoi discorsi traspariva una maturità che Ryo non immaginava che avesse, parlava di politica e di chi si dovesse votare secondo lei, anche se non aveva ancora la carta verde, e Ryo non essendo lui il guidatore quella sera poteva stare tranquillamente a guardarla incantato. La guardava, mentre rispondeva a quel cell che squillava continuamente e imprecare perché le facevano interrompere la discussione, la vedeva sforzarsi nel ridere a delle battute cretine dei suoi amici, e sbuffare perché voleva tagliar corto e loro allungavano il brodo... e lui gelosissimo di tutto il suo mondo di cui non faceva più parte.
Kaori: Ah finalmente libera da questo telefono infernale, ora lo spengo così sto in santa pace. Miiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiick.
Mick: che c'è mi hai fatto saltare.
Kaori: Muoviti! Metti al massimo il volume è stupenda questa canzone!
Mick: Kaori va, vai a quel paese, va mi hai fatto spaventare, pensavo che fosse successo.
Kaori: Hihihih, dai mick non te la prendere, però ora zitto e fammi ascoltare.
# Così facendo iniziò a cantare a squarciagola con Vivyan che la seguiva a ruota.#
Ryo:* Canti e guardi me...cosa c'è? Cosa vuoi dirmi con questa canzone?
Destinazione Paradiso
In questo girotondo d'anime
chi si volta è perso e resta qua
io so per certo amico
mi son voltata anch'io
e per raggiungerti ho dovuto correre
Ryo:* Analizziamo la canzone vediamo un po', sono sicuro che dovrebbe sostenere che: In questa vita hai dovuto lottare per non soffrire per me e hai dovuto correre e lavorare molto su te stessa per essere alla mia altezza, nonostante io ti abbia sempre trattato male.
Kaori:* Non sai quante volte ascoltando questa canzone mi venivi in mente tu, avrei tanto voluto fartela sentire e dedicare e oggi finalmente è successo. Sì lo so, sono una sciocca, ma ho lavorato tanto per essere qui per essere alla tua altezza.
ma più mi guardo in giro e vedo che,
c'è un mondo che va avanti anche se
se tu non ci sei più
se tu non ci sei più
Ryo:* Alla fine ti sei resa conto che il mondo andava avanti anche senza la mia presenza, ed hai cominciato a vivere. Qui il mio stupido ego maschilista, avrebbe preferito che tu non ti fossi rifatta una vita senza me, ma questo stupido ego ora deve stare in silenzio,perché se te ne sei andata è colpa sua e del mio orgoglio.
Kaori:* Sono fuggita da te, dopo quel giorno, ti giuro mi sentivo morire, come se il mondo finisse lì e per 8 anni è stato così, il mondo ruotava solo attorno a te e a noi. Ma alla fine ho capito, esisteva un mondo al di fuori di noi due, che valeva la pena viverlo.
e dimmi perché
in questo girotondo d' anime
non c'è
un posto per scrollarsi via di dosso
quello che ci è stato detto
e quello che ormai si sa
e allora sai che c'è
Ryo:* Ci hai provato a rifarti una vita, ma il passato è tornato imperterrito e ci hai dovuto fare i conti con chi eri e quello che sei diventata .
Kaori:* Alla fine sei arrivato tu, facendomi capire che ti amavo ancora e forse più di prima e ho dovuto nuovamente chiedere aiuto a te per uscire fuori da questa mia vita, che nonostante tutto ho intenzione di continuare a viverla come ho fatto in questi mesi.
c'è che c'è, c'è che prendo un treno
che va a paradiso città
e vi saluto a tutti e salto su
prendo il treno e non ci penso più
Ryo:* Sei fuggita da me dai tuoi amici, per non pensare non affrontare un dolore più grande di te.
Kaori:* Sono stanca di soffrire non c'è la faccio più ho deciso di vivere la mia vita serenamente e trovare finalmente la tranquillità che merito.
un viaggio ha senso solo senza ritorno
se non in volo
senza fermate né confini
solo orizzonti neanche troppo lontani
Ryo:* Hai deciso di non volermi nella tua vita, ma io non demordo, ti starò accanto lo stesso.
Kaori:* Ho deciso di vivere senza di te e non ho intenzione di cambiare rotta, il treno passa una sola volta nella vita e non voglio perderlo, se devo tornare con te voglio però devo definire le cose,non pentirmi di niente e non avere rimpianti.
io mi prenderò il mio posto
e tu seduto lì al mio fianco
mi dirai destinazione paradiso
paradiso città.
Ryo: * Tu vivrai la tua vita, ma sai che al tuo fianco ci sarò sempre io che ti difenderò da tutto il mondo che ti vuole male e ti aspetterò finché non sarai mia.
Kaori:* I miei sono tutti bei propositi, che faccio ora che so che sei qui, con me e sei venuto fin qui per me, ma senza di te sai bene che fine ho fatto, quindi per favore, non te ne andare mai, perché solo con te al mio fianco potrò vivere. Ma almeno per il momento non sarò tua, non posso essere di qualcuno che amo e che odio per il male fattomi e che non riesco a perdonare, anche se quel qualcuno è il mio paradiso.
#Arrivarono a casa salutarono Vivyan mentre il resto del gruppo si avviò dentro.#
/*Bip bip l'orologio di Kaori suona/*
Kaori:AH è già ora di prendere la pillola.
Luigi: Spetta Kaori non ti prendere ancora nulla, fammi vedere piuttosto i farmaci che prendi, che dobbiamo modificarti la terapia.
Kaori: Ok, ma ti devo far vedere ogni medicinale che prendo normalmente?
Luigi: Si, anche se non sono psicofarmaci.
#Kaori si avviò in camera sua e dal suo comò e prese 3 scatoli di compresse (uno bianco con strisce blu, uno tutto rosso e uno tutto bianco)e uno scatolo contenente delle gocce e le portò a Luigi nel salone.
Luigi guardò con attenzione gli scatoli, i foglietti illustrativi e consultò un enciclopedia medica il cui contenuto era basato sulla descrizione di ogni medicinale esistente sul mercato, infine espresse il suo giudizio:#
Luigi:Cominciamo col dire, che quella testa di minchia (passatemi il termine) del tuo ex ragazzo, non ti ha dato nulla di quello che ti avevo prescritto. Due si può sapere chi cavolo è stata la persona che te li ha prescritti?
Kaori: Non lo so, io so che me l'avevi prescritti tu, figurati.
Luigi: Hai almeno una ricetta da cui possiamo risalire a questo scarparo?
Kaori: No, io non le ho mai avuto nulla. I medicinali li comprava sempre Alek, in una farmacia che conosceva lui, ed era sempre lui che mi ha detto quando e come prenderli.
Luigi: Mmm...Ok...allora..Kaori ascoltami bene. Prendi solo questi come medicinali sei sicura?
Kaori: Si, sono questi quelli che prendo abitualmente.
Luigi: Ok, dimmi un po' queste compresse nello scatolo bianco e blu quante ne prendi al giorno e a che ora più o meno le prendi.
Kaori: Di quelle ne prendo 4. Una alle 8, mezza alle 14, mezza alle 18 e una alle 22.
Luigi: E che effetto ti fanno? Spiegami,devo capire il tuo fisico come reagisce a tutte queste pillole.
Kaori: Bhe quella delle 8 mi fa stare più calma e rilassata e non mi fa avvertire ne timori ne ansia mi sento tranquilla. Quelle delle 14 mi porta un po' di abbattimento ma siccome ne prendo metà mi riesco a concentrare e a lavorare, quelle delle diciotto anche se è solo metà mi fa venir sonno, infatti capitava alcune volte che mi addormento al ritorno e per questo motivo mi veniva a prendere lui. Invece quella delle 22 mi fa crollare e dormo fino al mattino successivo, ed infatti me la prendo prima di coricarmi.
Luigi: Capisco # annotandosi ogni dettaglio che gli diceva #. Kaori...e che succedeva se come oggi non le prendevi una?
Kaori: le mezze pillole che prendo il pomeriggio alcune volte mi sono capitate di non prenderle e onestamente non ho mai avuto ripercussioni, invece quella della mattina e della sera soprattutto, non riesco a farne a meno, perché mi viene l'ansia e comincio ad aver paura di tutto e vedo sfocato.
Luigi: Un’altra cosa ma prima di questa pillola prendi qualcos'altro?
Kaori: Prendo le compresse dello scatolo rosso e l'anticoncezionale è quella scatolina bianca.
# A quella parola, Ryo che fino al quel momento aveva fatto finta di non interessarsi minimamente alla situazione e aveva la faccia immersa in un quotidiano per giunta poco interessante, (Moi: che è successo??Tu e mick non vi siete portati la scorta di riviste “culturali”? R: No, sigh Miki e Kazue le hanno intercettate e sequestrate prima di partire, sight. Moi: ahhaahaha che peccato come sono dispiaciuta ahhahah Grandi Miki e kazue XD ndily) s’irrigidì e continuò notevolmente ad interessarsi alla conversazione #
Ryo: * Cosa? Anticoncezionale?? Ciò significa che non sono stato l'unico uomo della sua vita? Ryo dovevi saperlo, che pretendi se tu, te la lasci scappare è chiaro che rifacendosi una vita diversa dalla precedente un altro uomo avrebbe fatto l'amore con lei ed è così è stato*.
Luigi: Si, ho visto e dimmi un po' di quelle nella scatola rossa quante ne prendi al giorno?
Kaori: 2 al giorno alle 6 e alle 20.
Luigi: Ne prendi una o metà suddivisa 2 volte al giorno? Cosa ti provocano invece queste pillole?
Kaori: Ne prendo un’intera, come già detto alle 6 e alle 20. Bhe cosa mi provoca questa pillola, non riesco a descriverlo chiaramente anche perché mi vergogno un po'.
Ryo: Luigi ma a cosa ti servono tutte queste informazioni?
Luigi: Per l'anamnesi del paziente e anche perché devo capire questa dose massiccia di pillole cosa le portano per poi iniziare la nuova terapia. Capiscimi Ryo gli psicofarmaci vanno eliminati man mano e poco alla volta per evitare crisi d’astinenza. Non essendo stato io il medico a prescrivergli queste dosi massicce e non avendo seguito l'evolversi della situazione non so come il suo organismo abbia reagito.
Ryo: Capito, Kaori hai sentito che ha detto Luigi deve sapere tutto quindi parla.* In questo non sei proprio cambiata, sei sempre la stessa...la stessa timidona di sempre come la prima volta che ti ho stretto tra le mie braccia per poi riempirti di baci, perché anche se non lo sai, per me quel giorno è stato magnifico, e dopo quella volta non ho mai più provato le sensazioni e le emozioni che mi hai fatto provare tu in una notte.*
Luigi:Allora, Kaori dimmi quali sono queste reazioni che hai?
Kaori: Bhe mi sento elettrica e piena di energie e poi sono iperattiva in tutto e per tutto.
Luigi: E la vita sessuale come va? Queste pillole che prendevi la inibivano?
Kaori: Se devo dirla tutta, quando prendevo queste ultime pillole andava tutto alla grande e il tutto poteva durare delle ore e io non mi stancavo mai,ma con le altre pillole invece no, non avevo alcun desiderio e quando alek si avvicinava io lo respingevo perché non avevo ne la voglia, ne la forza.
Luigi: In precedenza invece? Come era la tua vita sessuale? Prima dei farmaci era tutto regolare o cosa?
Kaori: Con Alek all'inizio era tutto regolare come ogni coppia normale che si rispetti...invece con il mio ex, le cose non andavano bene, su quel fronte non andavamo d'accordo ma, niente di più o di meno di come può capitare normalmente.
*Ryo perché non mi guardi più che hai e perché i tuoi profondi occhi neri si sono incupiti? Non te l'aspettavi forse??Non te lo aspettavi? Credevi che dopo di te non avrei avuto più nessuno? Che mi fossi fatta monaca per rispetto? Rispetto a cosa poi, ad una notte che per te non ha avuto nessun valore?*
Luigi: Perfetto grazie Kaori. Ti dico subito che dovrai cambiare anticoncezionale, perché questo tipo di prodotto sta per uscire dal commercio, in quanto, ha un componente tossico e quindi ti prescrivo quest'altro tipo.
#Così facendo gli porge la ricetta del farmaco#
Kaori:Grazie! Lo devo prendere con la stessa modalità delle altre
Luigi: Si, ma devi aspettare fai passare una mestruazione e quando ti sono passate inizi a prendere queste fino ad allora dovrai prendere solo le dosi di psicofarmaci che ti prescriverò, so che ti sembra strano ma, se ti ho dato subito la pillola è perché vorrei prima vedere l'effetto dei nuovi farmaci sul tuo organismo e voglio esser certo che non ci siano problemi di alcun tipo. In ogni modo ecco l'altra prescrizione allora ti ho tolto tutta quella dose di tranquillanti che ingurgitavi e te l'ho dato solo la mattina e la sera per il momento. ½ la mattina presto verso le 6 e una la sera prima di dormire. Per le altre pillole te ne ho data ½ alle 8 di mattina per farti affrontare con più grinta la mattinata di lavoro. Se ci fai caso ti ho prescritto anche ½ pillola di tranquillante così starai si, carica ma anche tranquilla non avendo ansie e paure superflue. In tutto questo non mi hai detto a cosa ti servono le gocce di ferro? Soffri di anemia?
Kaori: Si ho i globuli rossi bassi e mi hanno dato il ferro solo che io non lo tollero e in più non mi fa effetto.
Luigi: capisco, allora prenditi quest'altro tipo di ferro che ti prescrivo e...oggi siamo a giovedì domani è venerdì....lunedì facciamo direttamente lunedì vieni allo studio verso le 17 e parliamo un po'...magari mi racconti perché ti tagli (disse luigi con voce flebile avvicinandosi a Kaori).
Kaori si tirò fin sopra le mani il maglione e luigi disse:
Luigi: Tranquilla è solo una chiacchierata tra amici.
Kaori: Grazie luigi, lunedì starò da te.
Sayuri: A talavolaaaaaa è pronto.
Ryo (rivolto verso Luigi disse sussurrando) Grazie anche da parte mia per quello che fai per lei
Luigi: Figurati è il mio mestiere, andiamo a tavola che ho fame.
# Approfittando di quella confusione Kaori corse a chiudersi in bagno e impugnando la sua fedele lametta cominciò a lacerarsi le braccia ripetendosi a se stessa...#
Kaori: Stupida, perché dovevi dire quelle cose,ora tutti penseranno che sei una puttana, ha ragione Alek quando dice che lo sono...STUPIDA, STUPIDA CHE NON SEI ALTRO. Ora nessuno ti vorrà più e anche Ryo sarà troppo disgustato per farti tornare da lui. Sei solo una sgualdrina.
#E più piangeva, più si impartiva lesioni sempre più profonde.
Ryo accortosi della sparizione di Kaori in direzione del bagno, inizialmente non fece niente voleva aver fiducia in lei, e poi diciamola tutta non poteva certo andar in bagno con lei, no. Aspettò qualche minuto e andò a cercarla vedendo che aveva chiuso a chiave la porta cominciò a preoccuparsi. Uscì fuori ed entro nel bagno e li trovò una scena agghiacciante.
Kaori seduta per terra tra il sangue colato dalle sue braccia e che piangeva a dirotto ma contemporaneamente si infliggeva delle ferite dolorose e più era dolorosa la ferita e più la vedeva sorridere. Non c'è la fece a restare lì immobile senza fare niente e decise di strappargli da mano quella maledetta lametta, di curargli le ferite e di farla sfogare tra le sue braccia ma i suoi buoni propositi andarono in fumo appena si avvicinò a lei.
Kaori appena lo vide lo abbracciò più forte che poteva e si lasciò andare ad un lungo pianto.
Quando ebbe finito di piangere lei stava per dire qualcosa ma Ryo la bloccò #.
Ryo: Dai ora disinfettiamo queste ferite e butta via questa lametta che così ti fai male anche alla mano.
Kaori lasciò andare la lametta e vide la sua mano insanguinata
Ryo: Attenzione, ora brucerà un po'.
Kaori: ahi!
# Ryo medicò le ferite, le disinfettò e le bendò #.
Kaori:Ryo?
Ryo: si
Kaori: Per favore non dire agli altri quel che è successo.
Ryo: Tranquilla, ora vai in camera tua che tra poco ti porto la cena, con gli altri ci penso io, dirò che sei stanca e che ti porto io qualcosa dopo in camera
Kaori:Grazie.
Ryo?
Ryo: dimmi!
Kaori: secondo te sono una puttana?
Ryo: no, ma che stai dicendo? Ti senti bene? Mi sa che hai perso troppo sangue. Se è per questo motivo per cui ti sei tagliata questa sera hai sbagliato proprio. Oggi hai ammesso di aver avuto altre esperienze con gli uomini, ma ciò non significa essere una di quelle...A quanto ho capito tu l'hai fatto solo con i tuoi ragazzi?
Kaori: si
Ryo: e allora? Kaori tu non potrai mai essere paragonata ad una di quelle che mi facevo ogni notte. So che ti ho sbagliato quel giorno e so come ora che non che non basteranno le mie scuse per cancellare una ferita profonda come quella che ti ho provocato io. Scusami.
# Ma mentre diceva ciò si accorse che si era addormentata tra le sue braccia e per la prima volta dopo giorni passati con lei, sorrideva, sorrideva di un sorriso sincero e puro come un angelo del paradiso. La prese in braccio, aprì la porta di quel bagno chiuso a chiave, la portò in camera sua, la coprì, gli diede un dolcissimo bacio sulla fronte e se ne uscì, facendo ben attenzione a non svegliarla.
Andò in cucina e prese degli strofinacci e della candeggina per pulire il bagno non voleva che gli altri vedessero tutto quel sangue, anche se lo sapevano non voleva lo stesso che si spaventassero..Ma mentre si accingeva a prendere tutto il necessario squillò il suo telefonino era Saeko.
Ryo: Ciao,bambola.
Saeko: Bambola a chi? Vedo che l'America non ti ha fatto cambiare..
Ryo: E dai, stavo scherzando...hihihhi
Saeko: Allora per stare di buon umore significa che hai chiarito tutto con Kaori
Ryo: Magari... Saeko a te te lo posso dire...rido per non piangere...qui la situazione è disperata.
Saeko: Ah, questo significa che non avete chiarito affatto, anzi che lei non ti vuole più vedere?
Ryo: Sarebbe bello se fosse così
Saeko: No, spetta non ci sto capendo più niente spiegati Ryo.
Ryo: Va bene, ma ti consiglio di precipitarti qui se tieni a lei.
Saeko: Ma che è successo, Ryo, si può sapere, così mi stai spaventando.
Ryo: Si hai ragione ora però è meglio che ti chiami dal telefono fisso che mick ha le chiamate internazionali gratis la sera dopo le 20
Saeko: Ok,chiamami in ufficio al mio numero interno senza passare dal centralino io tra meno di 5 minuti starò lì.
Ryo: OK.
#Chiuse il cell perché per il momento non avrebbe sopportato anche una chiamata di Miki perché sapeva benissimo che con lei sarebbe stato troppo difficile dirle tutto e alla fine gli avrebbe mentito, ferendola poi, quindi per il momento preferiva non sentirla.
#Ryo prese il cordless e si sedette sul divano, digitò il numero e saeko rispose.#
Saeko: Allora Ryo che è successo?
Ryo: Si tratta di Kaori?
Saeko: Ma va? Non si era capito? Non sei mai sconvolto così se non per lei. Allora che cavolo è successo?!
Ryo: Sta molto male, e onestamente non so con chi parlarne, tu la conosci da prima di me e forse mi puoi dare una mano per aiutarla.
Saeko: Che ha Kaori?
Ryo: E' depressa, ha tentato più di una volta il suicidio, si imbottisce di pillole per andare avanti e in più appena può si infligge delle ferite sulle braccia con una lametta e smette solo quando non esce il sangue. E tutto per colpa di Alek.
Saeko: Io e Miki, sapevamo che era depressa e che con Alek le cose non andavano bene, ma non sapevamo che era a questo livello. Comunque ora Ryo, calmati, lei dov'è?
Ryo: Dorme, dopo che l'ho beccata che si tagliava si è messa a piangere e si addormentata stremata dal pianto.
Saeko: Ok! Allora ascoltami perché quello che ti sto per dire lei non vuole che si sappia. Quando morirono i genitori lei ebbe uno shock e per un periodo si rifiutò di mangiare, di parlare e di fare qualsiasi cosa. Era un vegetale che aspettava la morte perché voleva raggiungere al più presto i suoi. Maki gli fu vicino, ma, non era abbastanza per lei, solo l'aiuto dello psicologo riuscì nell'intento di salvarla dal barato della depressione più nera. Chiunque la vedeva pensava che stesse bene, ma, in realtà soffriva molto e per tutto il periodo della sua malattia, stette da me e grazie alle cure amorevoli dei miei, lei riuscì a risollevarsi. Poi venne il diploma e andò in giro per l'Europa, quando tornò, dopo un po' morì maki. beh poi il resto lo sa.
Ryo:.................
Saeko: Ryo sei ancora lì?
Ryo: Si.
Saeko: Tornando a noi in base a quello che mi dici, mi sembra di capire che tu gli stai vicino ma hai paura che non basti!
Ryo: Esatto.
Saeko: Ti sbagli Ryo, lei ti ama con tutto il cuore e solo tu puoi aiutarla.
Ryo: Ma come?? Se lei non mi permette di amarla e mi dice di odiarmi per il male fatto, come posso aiutarla se l'ho fatta solo soffrire?
Saeko: Ryo, tu l'hai fatta soffrire si, ma sei sempre stato l'unico che riusciva a portala in un nano secondo dall'inferno più nero della disperazione al paradiso con un solo gesto. Bastava che le facessi un segno di approvazione per qualcosa che aveva fatto e lei era felicissima. Quindi, quello che devi fare è mettere da parte il tuo orgoglio e stalle accanto anche se non ti dirà che non ti vorrà. Ryo nessun uomo è stato capace di far felice Kaori come la facevi felice tu.
Ryo: Nessun uomo? Bhe mi sembra normale visto che erano storie adolescenziali Kaori quando venne a stare da me aveva 20 anni e non conosceva l'amore dal punto di vista di una donna era solo una ragazzina quando la misi sotto la mia ala protettiva.
Saeko: A quanto pare non sai niente!
Ryo: Cosa dovrei sapere?
Saeko: Kaori anche durante la convivenza con te era corteggiatissima e a volte cedeva alle avance di qualche corteggiatore più insistente, lo frequentava per alcune settimane. tenendo a freno ogni tipo d’avvicinamento, ma quando cominciava ad innamorarsi e quindi scattava il bacio poco dopo, li rifiutava, e a me raccontava, affermando che quegli uomini non erano te, quando li baciava rivedeva il tuo volto e capiva che per quanto si sforzasse non ti avrebbe mai eliminato dal cuore.
Nel momento in cui ha incontrato Alek si è imposta di dimenticarti e onestamente finché le cose andavano bene lei apparentemente ti aveva dimenticato, ma poi ha capito di amarti me che era troppo tardi per tornare indietro, anche perché ormai era nella trappola del nuovo Alek e anche se il tuo ricordo gli faceva male, preferiva il male dei ricordi a quello di Alek perché cancellarti definitivamente dalla mente era per lei come perdere la speranza, l’illusione di una vita diversa.
Quindi Kaori ha bisogno di te, di averti vicino e non di me, ma stai pur certo che nel momento in cui avrà bisogno di me io arriverò subito.
Ryo: Toglimi una curiosità, ma come fai a sapere tutto di lei, e perché se sapevi che era in pericolo, che era in America con un altro non mi hai detto niente.
Saeko: Perché tu saresti corso a salvarla rovinando tutto, facendola sentire ancora di più una nullità, invece ora è stata lei a chiedere il tuo aiuto, ad ammettere di voler fuggire da quel mondo.
Ryo: Siamo d'accordo, ma continuo a chiedermi “perché??” Se sapevi tutto, se sapevi che lei era picchiata e costretta ad avere rapporti sessuali con lui sotto l'effetto degli psicofarmaci, che Kaori era imbottita di tranquillanti ed eccitanti in base ai desideri di quello stronzo, figlio di buona madre, perché non mi hai detto niente?
Saeko: Cosa?? Capito Ryo è meglio che venga! Prendo il primo aereo che trovo a costo di mobilitare l'esercito ma arriverò il prima possibile in America. Comunque credimi io non sapevo nulla di tutto ciò. Io sapevo solo che lui era geloso e possessivo, che non la faceva uscire, che era paranoico e Kaori doveva assecondarlo.
Ti giuro non mi hai mai detto che veniva picchiata o altro.
Ryo: Ti credo ma, per favore fai presto, ho bisogno di te per convincerla a vivere e a denunciare lui.
Ryo terminò la chiamata e scoprì che gli amici avevano sentito tutto visto che quando si era incazzato aveva alzato la voce.
Ryo: Scusate non volevo che voi lo sapesse così, vi avrei informato io dopo con più calma.
Sayuri: Ryo stai tranquillo, sapevamo già tutto e non ti preoccupare per il bagno ci ho pensato io,ora però vai da lei, che si sta agitando e chiama il tuo nome.
Ryo: No, forse è meglio che non vada, sono troppo incazzato, devo stare da solo a sfogarmi e a riflettere.
Mick: Stronzo che non sei altro. Tu ti muovi e subito anche, entri in quella stanza e le stai affianco finché non si sveglia. Io farei i salti mortali se solo pronunciasse il mio nome e lo sai bene Ryo che per lei sarei disposto a tutto anche a lasciare Kazue, se solo Kaori mi dicesse di si. Come vedi sono qui e non certo per la tua bella faccia o per farti compagnia, ma semplicemente per lei, sono venuto a riprenderla assieme a te perché io l'amo e forse l'amo come amo kazue.
# Così facendo Mick spinse Ryo in camera di Kaori e lo chiuse dentro.#
Mick: *Amico mio se non avessi fatto così tu mai ti saresti dato una mossa, e di questo passo l'avremmo persa per la seconda volta*.
Ryo: * Non sapevo che Mick l'amasse così, ma stanne certo Mick non te la lascerò mai Kaori, farò di tutto per conquistarla, ma, ora ha bisogno di riposo e di riprendersi.( Si mise a guardarla e poi man mano si avvicinò si mise sul letto assieme a lei e l'abbracciò più forte che poteva, ma allo stesso tempo in un modo dolcissimo).
Kaori: Ryo, Ryo aiutami...aiuto Ryo salvami. No Alek lasciami, lasciami andare ti prego. Non mi toccare, no non voglio...
Ryo: Shhh tranquilla, sono qui con te,ora, non ti succederà niente (disse, mentre le accarezzava quei suoi capelli folti e lucenti, che sembravano quelli di una principessa delle fiabe).
#Si addormentò con quell'angelo tra le braccia, felice e sereno almeno per una volta, perché lei dormiva tra le sue braccia#
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Capitolo 10 *** 9 Mia ***
Kaori si svegliò e vide Ryo accanto a lei che l'abbracciava, guardò la sveglia erano le 10 di mattina passate pensò cazzo è tardissimo devo correre a lavoro, si staccò da lui senza farlo svegliare. Accese il cell, come faceva ogni mattina, e si allontanò per prepararsi, ma non arrivò neanche alla porta che sentì un bip provenire dal cell era arrivato un messaggio pensò. Invece si sbagliava c'erano 5 messaggi. 3messaggi dal gestore di telefonia mobile che affermavano che l'aveva chiamata alek, 1 di Vivyan in cui le comunicava la sua settimana di malattia che le ha fatto prendere ieri e in più c'era un messaggio d’alek in cui diceva:
Ho provato a chiamarti più volte, ma hai il cellulare spento, volevo chiarire la nostra situazione, voglio che torniamo insieme, mi manchi, la casa senza di te è vuota. Ti amo Kaori e giuro che non ti farò mai più del male torna per favore, perdonami. Per sempre il tuo Alek.
Kaori rimase immobile con il cell in mano, davanti al comodino, non sapendo che rispondere, fino a quando non sentì delle braccia stringerle attorno alla vita e non ricevette un bacio sul collo, lei sussultò e si girò. Guardò Ryo negli occhi e capì che non doveva più aver paura di lui, ora Ryo era lì a proteggerla.
Grazie a questa nuova forza rispose al messaggio:
Mi dispiace ma, come ti ho già detto l'altro giorno tra noi è finita. Non torneremo mai più insieme. Io NON TI AMO PIU'! DIMENTICAMI! Non mi cercare, non mi chiamare perché non ho intenzione di cambiare idea.Addio per sempre. LA NON TUA Kaori.
#Kaori inviò il messaggio e scoppiò in lacrime tra le braccia di Ryo.
Ryo l'abbracciò più forte che poté, non sopportava di vederla così, in quello stato, per un altro uomo per giunta, stava male, ma non fece nulla per dimostrare questo suo malessere [mi fa pena Ryo. Ryo se Kaori non ti vuole ti posso prendere io XD...posso consolarti io se vuoi :P... Sono bastarda, si lo so. Ndily] la baciò sulla fronte e le sussurrò.
Ryo: Kaori tesoro, calmati, so che fa male e che l'amavi, ma credimi è andata meglio così.
Kaori: Lo so Ryo, ma nonostante il male che mi ha fatto continuo ad amarlo e nello stesso tempo amo te. Non ci sto capendo più niente. Sono confusa. In questo momento so solo che il mio cuore è in mille pezzi. Tra te e alek avete fatto a gara per chi me lo distruggeva di più.
Ryo: Piccola mia, scusami tanto sono stato un imbecille e lo so, per questo sono qui per dimostrarti che sono cambiato e che io voglio solo te, ma se non mi vuoi me n’andrò anche ora.
E si stacco avviandosi verso la porta.
Kaori: NO, Ryo non mi lasciare anche tu! Ti scongiuro! Non mi abbandonare.
Ryo: (si girò e la guardò negli occhi) Non ti lascerò mai! Ti ripeto io me n’andrò solo il giorno in cui tu non mi vorrai. Il giorno in cui mi dirai guardando negli occhi che non mi ami, e nei tuoi occhi leggerò che quelle parole sono vere, allora me n’andrò, ma fino ad allora ti farò una corte spietata e ti riconquisterò. Ora vado dì la a prepararti la colazione e te la porto dopo chiamo a Luigi e vedo come devi fare con le pillole, visto l'orario.
Mentre diceva ciò squilla il cell:
Vivo perduta nel mare (della mia fantasia)
Ed ogni notte un dolore (che col sole va via)
Io lo so,è una vita che questa mia vita
Va avanti così
Kaori guarda il display
Kaori: E' Alek che faccio?(guarda Ryo con occhi spaventati).
Ryo: Tranquilla, fai quello che vuoi, fai quello che ti senti.
Kaori staccò la comunicazione e spense il tel.
Kaori: Spengo questo telefono tanto i miei amici americani hanno il numero di casa invece Miki e gli altri hanno il tuo cell.
Ryo: A proposito degli altri, ieri ho sentito Saeko.
Kaori: Che cosa vuole ora da te?
Ryo: Da me niente, sta venendo in qui per te. Vuole rivederti, gli manchi anche a lei.
Kaori: Mmmmm mi devo preoccupare? Gli hai detto qualcosa?
Ryo: (mentendo spudoratamente) Gli ho annunciato che hai lasciato Alek e che ora stai qui con me e mick.
Kaori: Ma se tu stai qui e saeko viene qua, chi si occuperà della tomba di maki?
Ryo: Tranquilla ci pensa Miki, sai è da ormai qualche mese che non trovo più i fiori che gli facevi mettere sempre.
Kaori: E lo so è solo che con alek non ero libera neanche di pensare a mio fratello. Era geloso del mio passato.
Ryo: Ora non ti devi preoccupare, sei libera di fare quello che vuoi. Cavolo in tutto questo si sono fatte le 11,30 forse è meglio cominciare a pensare per il pranzo più che per la colazione, ma tu qualcosa devi mangiare ora. Quindi almeno un bicchiere di latte te lo bevi e ti mangi 2 biscotti.
Kaori: No Ryo, preferisco pranzare prima, ora chiamo Luigi e vedo che devo fare con le pillole.
Ryo: Va bene l'importante che mangi q
#Così mentre Kaori chiamò Luigi, Ryo preparò la colazione #.
In cucina:
Ryo: Eccoti, allora?
Kaori: Ho parlato e ha detto che anche ¼ di quelle tranquillanti me la devo prendere, ma comunque ti vuole parlare. Così facendo Kaori gli passa il tel
Ryo: (prendendo il tel) Ok stai attenta alla pasta sul fuoco.
Kaori: Stai tranquillo.
Ryo: Dimmi Luigi, mi volevi parlare?
Luigi: Si, volevo dirti un po' di cose
1.Volevo assicurarti che nel caso in cui la sera Kaori si addormenta tardi e quindi la mattina si sveglia tardi può prendere ¼ di compressa quelle dello scatolo bianco e blu. Naturalmente se si sveglia alle 9 invece che alle 8 se ne prende metà, dalle 10 in poi ¼ in questo caso dopo un’ora se sta molto abbattuta le fai prendere ¼ di quelle nello scatolo rosso.
2.Come ha passato la notte? E' riuscita a dormire anche senza compressa?
3.Come la trovi oggi?
Ryo: Grazie per l'informazione baderò a controllarle che ciò sia rispettato, per quanto riguarda la notte ha dormito come un sasso e si è si agitata per degli incubi, ma poi si è calmata. Oggi la vedo un po' più risoluta non so come ma sembra che stia riprendendo il coraggio di vivere, ha anche mandato a qual paese Alek.
Luigi: Bene mi fa piacere vuol dire che non era del tutto assuefatta agli psicofarmaci. A proposito d’Alek bisogna che Kaori vada in centrale e completi la denuncia.
Ryo: Lo so, ma in questo momento non è il caso, non credo che sia pronta a denunciarlo.
Luigi: infatti, ho affermato che era sotto shock e come tale dovevano aspettare una settimana prima che Kaori passasse da loro a formalizzare la denuncia.
Kaori: Ryo è pronto, vieni a tavola.
Ryo: Luigi, devo andare è pronto. Grazie per la tua gentilezza.
Luigi Prego figurati ho fatto solo il mio dovere.
#Ryo, chiuse la conversazione e si avviò a tavola.#
Kaori; Allora che ti ha detto Luigi
Ryo: Voleva sapere come stavi e mi ha detto la cura.
Kaori: Ah, e tu che gli hai detto
Ryo: La verità, che oggi apparentemente stai meglio. Su ma ora non ci pensiamo ho una fame. Hai sostenuto che è pronto, mangiamo dai, prima che si freddi.
Kaori: Si, mangiamo.
# A tavola Ryo e Kaori parlarono del più e del meno rivangando il passato di sweeper e di tutte le avventure passate insieme. Alla fine del pasto, Ryo aiutò a sparecchiare e mentre Kaori si sedette sul divano e lui preparava del caffé, Mick uscì dalla sua camera ancora in boxer e con la faccia di uno che si era appena svegliato #.
Kaori: Buongiorno Mick ben svegliato!
Mick: (sbadigliando) Buon….Giornooooo mia piccola dolce Kaori ( e si sedette accanto alla giovane donna, sotto lo sguardo vigile di Ryo).Sai che oggi sei bellissima.
Kaori: (arrossendo) Grazie, Mick sei sempre gentile con me. Che mi dici di bello, come vanno le cose con kazue in questi giorni non abbiamo avuto tempo di scambiare quattro chiacchiere.
Mick mettendo una mano sulla gamba di Kaori disse:
Mick: tra me e kazue le cose vanno bene, ma dimmi un po' piccola Kaori te l'ho già detto che sei molto cresciuta e che questi capelli ti stanno da dio.
Kaori: Grazie mick ma per favore leva quella mano dalle mie gambe.
Mick: Ma perché, dolce Kaori, ti da fastidio? Sei così bella! Dimmi vuoi uscire con me (facendo salire la mano più su e mettendo una mano attorno alle sue spalle tentò di baciarla)?
Kaori: (tentando di staccarsi dall'abbraccio del polipone) No, mick non mi va e poi staccati da me (e mentre pronunciava queste ultime parole tentò di alzarsi, ma mick la spinse indietro).
Mick: Dai almeno un bacetto.
Ryo: Mick forse non hai capito? (guardo mick con uno sguardo di uno che l'avrebbe ucciso se si fosse permesso di fare un altro passo nella direzione di Kaori)
Mick: E dai Ryuccio, lasciami fare
Ryo infuriato nero prese per i boxer mick e lo stacco di peso da Kaori dicendo:
Ryo: Mick è meglio che vai a prepararti.(guardandolo torvo)
Mick: Ok,(e fuggi in direzione del bagno)
Ryo: Kaori tutto ok?
Kaori: si, ma non capisco cosa mi sia successo in passato non ci avrei messo niente a tenere a bada mick, ma. ma, quando mi ha toccato non avevo più la forza di reagire ero paralizzata. Ero terrorizzata. Ho paura Ryo, se non riesco a tenere a bada le avance di Mick che è innocuo, come farò con gli altri?Che cosa farò, quando incontrerò qualche cretino che mi vorrà portare a letto a tutti i costi e io non riuscirò a difendermi(e cominciò a piangere).
Ryo: (Abbracciandola) Shhh tranquilla ti ho detto che ci sarò io a proteggerti. Stai tranquilla, se qualcuno ti vorrà farti qualcosa contro la tua volontà ci sarò io a proteggerti. Per il resto con il tempo riuscirai di nuovo a brandire i tuoi martelli e a difenderti. E poi sei o non sei l'altra metà di city hunter, sei un ex sweeper e come tale ti riprenderai il controllo su di te.
Kaori: Hai detto bene, Ryo, EX SWEEPER, ora non riesco neanche a sollevare uno di quei martelloni che usavo per punirti e/o per difendermi, e una pistola non riesco neanche a sollevarla, la pistola di maki è smontata da un secolo e ora anche se riuscissi ad impugnarla non mi ricorderei neanche come si spara.
Ryo: Ok, allora è il caso che tu dovresti iniziare qualche lezione d’autodifesa.
Kaori: Ma tu sei sempre stato contrario ad insegnarmi qualcosa riguardo al tuo mestiere.
Ryo: Si, ma ora ha bisogno di difenderti. Quindi da domani inizieremo. Ora dimmi ti sei presa la compressa che ti ha detto Luigi?
Kaori: si.
Ryo: Benissimo. Ora stenditi qui e rilassati che a tenere a bada mick ci penso io. Qualunque cosa basta che mi chiami e sistemerò mick.
Kaori: Ryo?
Ryo: si
Kaori: ti va di sederti vicino a me e guardare una cassetta insieme?
Ryo: Si,ok. Però tu non ti alzare, rimi stesa e copriti che prendi freddo. Dimmi tu che cassetta vuoi vedere.
Kaori:Ehm, sta in camera mia nel borsone nero. E' la prima custodia che trovi.
Ryo: Ok.
#Andò in camera di Kaori però non prima di aver mandato uno sguardo d’avvertimento a mick che faceva intendere: * Lei è mia, prova solo ad avvicinarti ed ad allungare quelle tue mani su di lei, che sei un uomo morto. Kazue si ritroverà un eunuco al posto del playboy. In camera di lei non ebbe difficoltà a riconoscere il borsone che chiedeva, lo aprì e (ringraziò mentalmente che non ci fosse biancheria intima all'interno o sarebbe partito il suo lato maniaco e in quel momento non poteva permetterselo, doveva essere calmo e cauto e soprattutto doveva pensare a Kaori) prese la custodia che le aveva chiesto e tornò nel salone da Kaori. Aprì la custodia e notò che sull'etichetta mezza strappata c'era scritto solo 2 lettere, ka, dopo un altro strappo, altre 3 lettere, gio, che significava tutto questo. La ka stava a significare sicuramente Kaori ma gio che significava? In ogni modo l'avrebbe scoperto presto. Inserì la cassetta accese la tv su AV e premette il tasto play del registratore. Il video partì rimase a bocca aperta, le immagini che uscirono da quella cassetta erano di ragazze in body, non poteva crederci, Kaori gli avrebbe permesso di vedere quelle senza problemi, doveva essere proprio cambiata, mentre pensava ciò, guardò meglio e la vide, lei, bella più che mai, sul palco di un teatro (che riconosceva essere quello che stava vicino casa sua a Shinjiuku) la sua Kaori, che indossava un vestito nero tipico anni '30 e ballava sulle note di “All that jazz”. Guardò la Kaori del video negli occhi e li vide con una luce particolare e al che dedusse che evidentemente lei amava molto la danza, si girò verso di lei, ma vide purtroppo che quella luce non c'era più negli occhi, ora erano solo pieni di tristezza. Lui rimase in silenzio vicino a lei tutto il tempo guardandola danzare in quel video, all'improvviso, però la perse di vista, e siccome la coreografia continuava evidentemente lei era andata dentro a cambiarsi, ed, infatti, eccola dopo qualche secondo, pronta per il passo a due, (il ballerino era a torso nudo, invece lei aveva un top e uno shorts nero aderente), cominciando ad ammirare la coreografia e quelle gambe stupende e s’ingelosì per quel corpo da dea tra le braccia di un altro, soprattutto sul corpo del ballerino mezzo nudo quando da destra e da sinistra entrarono altre 2 ballerine e i due si sciolsero e cominciarono a danzare separatamente e in un batter d'occhio mentre il ragazzo avanzava verso il centro del palco entrarono altre 2 ballerine e cominciarono a danzare all'unisono in una coreografia che a detta di Kaori era stata complicata perché dovevano avere tutti i movimenti puliti per far vedere le linee. Mano mano questa coreografia si sciolse facendo uscire e rientrare i ballerini prima a gruppo di 3 creando una coreografia molto bella a 3 e poi mano mano uscirono e si alternarono un po' tutti su quel palco fino a ricomporre il gruppo regalando una coreografia bella e compatta per un bel finale. Kaori mentre ballava trasmetteva energia e sensualità era stupenda, e quella musica molto etnica abbinata a quella coreografia la facevano sembrare una libellula.
Sulle note della bella addormenta entrarono dei piccoli angeli,delle bambine che al massimo potevano avere 6 anni. Erano stupende, tenerissime Ryo non capì molto quale era il loro compito (anche perchè lui di danza non ci ha mai capito nulla, ma, le trovavo molto buffe e carine quando si sedevano per terra alzava quelle gambine muovendole in aria, quando rotolavano per terra o quando incrociavano le gambe e in quella posizione le muovevano. Ad un certo punto Ryo vide Kaori piangere disperatamente e correre in camera sua. Lui la raggiunse e la trovò in lacrime sul letto, mentre stringeva a se delle scarpette rosa le stesse che aveva visto addosso alle ballerine del video.
Ryo: Kaori, che succede?
Kaori: oh, niente Ryo, non ti preoccupare è solo un po' di nostalgia poi vedi che passa.
Ryo: Nostalgia per cosa? E poi perchè piangi su queste scarpette?
Kaori: Queste scarpette, come le chiami tu si chiamano punte e si usano nella danza, e la nostalgia è perché non le indosso da una vita visto che mi era vietato.
Ryo: Perché? Sei così brava?
Kaori: E' difficile da spiegare, lui era gelo anche della danza.
Ryo: che scemo, eri così brava nel video, perchè non mi mostri qualcosa?
Kaori: Con piacere.
#Si alzò si asciugò gli occhi e prese le sue adorate punte e le infilò ai piedi si lego i nastri alle gambe e con un gesto automatico sbatté la punta per terra per far aderire al meglio la scarpa e partì la prima smorfia di dolore.
Ryo: Kaori.
Kaori: Tranquillo non mi sono fatta niente, non sono più abituata tutto qui. Però andiamo nel salone almeno lì c'è il parquet e c'è più spazio.
...Nel salone...
Kaori: Ryo, per favore mettiti qui, affianco a me e stai pronto a prendermi.
Ryo: Ok.
Kaori provò ad alzarsi sulle punte molte volte prima di riuscirci. Quando ci riuscì provò a fare qualche esercizio di riscaldamento dopo di che tentò di eseguire un pas de bourrée[ I pas de bourrées sono movimenti ausiliari e di collegamento, passi danzanti che si eseguono per spostarsi in una direzione o l’altra.]ma, appena ci provò cadde, ma fu presa al volo da Ryo, lui la guardò e vide su di lei una maschera di dolore.
Kaori piangendo si strinse tra le braccia di Ryo.
Ryo: ma che ti è successo perché piangi?
Kaori: Perché sono felice e triste nello stesso tempo, felice di aver potuto riindossare la mia amata punta, e triste perché non riesco più a starci su.
Ryo: Calmati, vedrai che con un po' d’allenamento tornerai quella di prima di prima e se la prossima volta mi avvertirai del tuo saggio, io ci sarò, sarò in prima fila a batterti le mani.
Kaori: Oddio, in prima fila, proprio no perchè li non riesci a vedere nulla a parte i miei piedi e le mie gambe.
Ryo: * Bhe, non mi dispiacerebbe*- Meglio, sai quante gambe di ballerine potrò vedere, mmm tante belle gambe che si muovono di tante giovani e belle ragazze.
Kaori s’infuriò.
Mick godendosi la scena da lontano si avvicinò a Kaori, senza farsi accorgere da Ryo, (che nel frattempo stava fantasticando), le diede il martello che la sua dolce Kazue gli aveva gentilmente donato sulla testa prima di salire sull'aereo.
Kaori quando ebbe il martello in mano ci mise un po' a tenersi in equilibrio e con uno sforzo sovrumano per lei, ormai debole, diede a Ryo una martellata da appena 100tonnellate, che fu prontamente evitata da un Ryo tornato magicamente in se quando vide la sua ex socia svenire per lo sforzo.
Ryo la prese subito in braccio e la portò in camera dove c'era un telefono che squillava continuamente. Fece cenno a Mick di rispondere e lui rispose.
Mick: Pronto, chi è?
Alek: Io sono Alek il fidanzato di Kaori, tu chi sei?
Mick: Io sono Mick, Mick Angel e tu non sei il fidanzato di Kaori, lei ti ha lasciato e sei pregato come lei ti ha gentilmente chiesto, di lasciarla in pace.
Alek: Passami Kaori! Voglio parlare con lei.
Mick mise una mano sul tel e sottovoce disse a Ryo.
Mick: Ryo è Alek vuole parlare con Kaori.
Ryo: Passamelo( mick gli passò il tel.)
Alek sono Ryo, in questo momento, Kaori non può rispondere, puoi dire a me
Alek: NO, voglio parlare con la mia ragazza.
Ryo: Alek ascoltami è meglio per te che la smetti di rompere, sono stato fin troppo gentile fino ad ora con te ma se mi farai incazzare conoscerai l'ira di city hunter. Mi sembra che Kaori, sia chiara questa mattina! Non ti vuole più vedere.
Kaori sentendo urlare si svegliò e si alzo e vide Ryo al suo cell.
Ryo: Ah, Kaori ti sei svegliata, scusami ho fatto troppo rumore.
Kaori: Tranquillo Ryo, forse è meglio così, così per sempre affronterò quello stronzo d’Alek.
Alek dall'altra parte della cornetta ascoltava tutto e non credeva alle sue orecchie Kaori si stava ribellando a lui?Tutta la fatica che aveva fatto per distruggere l'animo di sweeper di Kaori era stata inutile?
Kaori: pronto alek, sono io Kaori, stammi bene a sentire, apri quelle orecchie e capiscimi perchè non ho intenzione di ripetere per la centesima volta le cose.
Io e te non stiamo più insieme, e mai più ci staremo. E' FINITA te l'ho detto questa mattina e te lo ripeto oggi. Se provi ad avvicinarti a me finirai nei guai.
Alek: ahahahh e tu cosa mi puoi fare? Uh che paura devo tremare?ahhahah
Kaori: fidati, è meglio che non mi metti alla prova, non conosci l'ira di city hunter.
Alek: Ah ecco allora ti farai proteggere dal tuo nuovo boyfriend.
Kaori: No, hai sbagliato in pieno. Ryo, non è il mio boyfriend ma il mio socio e poi city hunter fino a prova contraria siamo Io e lui. E poi ti ripeto fidati non hai mai avuto la sfortuna di conoscere la mia ira, tu non conosci la vera me stessa. E ora per cortesia SPARISCI dalla mia vita. e attaccò)
Kaori: Ryo, domani a che ora incominciamo il nostro allenamento devo rimettermi in forma se voglio poter tornare un giorno ad essere la tua socia? Sempre se tu mi vorrai ancora.
Ryo felicissimo tanto da voler saltellare come un deficiente rispose.
Ryo: Alle 7.
Mick: Kaori, tesoro se Ryo non ti vuole come socio ci sono sempre io.
Ryo: Mick lascia stare, Kaori è la mia socia e lo è sempre stata anche quando è venuta ad aiutarti.
Kaori: Hihihi,
Ryo-Mick: perchè ridi.
Kaori: Perchè n1 siete 2 bambini. N2 ho appena ricevuto un mess da vivyan che mi fa troppo ridere. N3 ho ricevuto un mess dal mio amico David il dj che mi ha comunicato che la serata al sasha è stata anticipata a questa sera. Quindi io ora vi lascio qui ed esco.
Ryo-Mick: Dove vai?
Kaori: Esco con Vivyan a fare shopping e a farci belle per questa sera.
Ryo-Mick: Possiamo venire anche noi?
Kaori: hhihihi. Però è meglio se mettiamo in chiaro un po' di cose. Mmm... allora:
-
Niente attacchi da maniaco, niente sbirciatine nei camerini, niente palpatine, niente appropriazioni indebite di biancheria intima insomma dovrete essere 2 angioletti.
Mick-Ryo: Si, mammina
Kaori: smettetela di fare gli scemi o vi lascio qui....hihihi hi Comunque stavo dicendo?
Ah si ecco:
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Quando andremo in un centro estetico voi dovrete rimanere nella sala d'aspetto e non dovrete far casini.
-
Ryo sono le 14 saeko arriva tra 2 ore per favore, non la portare direttamente qui portala da noi, mick ti dirà dove staremo, ma penso che per l'ora che arriverà staremo ancora in giro per negozi a completare gli ultimi acquisti.
Ora andiamo che Vivyan ci aspetta per svaligiare i negozi.
Incontrano Vivyan e iniziarono il giro di shopping, Kaori sceglieva vestiti stupendi ma allo stesso tempo semplici che secondo le parti basse di addosso a lei stavano una meraviglia. Invece Vivyan sceglieva vesti sexy e scollati, adatti ad una sera in discoteca, anch’ella era bella e sensuale ma all'amico di Ryo non gli interessava.
Ryo: * certo però che è proprio cambiata prima non indossava quasi mai gonne e se lo faceva aveva sempre dei pantaloni sotto. Invece ora compra top scollati, minigonne, vestiti leggeri che con una brezza di vento la rendono sensuale al massimo, e poi vogliamo dire dell'ultimo jeans che si è provata le sta benissimo, le fa un sedere spettacolare, tanto che ha voluto indossarlo da subito e ora tutti gli uomini si girano a guardarle il sedere, ma hanno fatto i conti senza l'oste. E' inutile che guardino, ci sono io che non li rimando in dietro. In ogni modo a parte questo sono contento, sembra rilassata e comincia a divertirsi un po', sta ritornando ad essere la vecchia Kaori, anche se prende quelle medicine, che, però appena torna a casa la faccio subito visitare da Doc e vediamo lui che dice se è d'accordo anche lui a queste pillole. *#
Ryo perso nei suoi pensieri e a fare da guardia del corpo a Kaori, contro tutti gli uomini dell'universo in primis da Mick che ad ogni passo di Kaori lo ritrovavi dietro a lui con la bava alla bocca, non si era accorto che Kaori aveva quasi finito il giro dei negozi ed era arrivata ad un negozio d’intimo di Victoria Secret. E li fece appello al tutto il suo autocontrollo per fare in modo di stare calmo alla vista di Kaori che sceglieva con tanta attenzione, completi sexy da fare mozzare il fiato a chiunque, soprattutto a mick che doveva tenere a bada per non farlo saltare addosso a lei, in più ora ci si mettevano i commessi che appena avevano adocchiato delle belle ragazze erano intenzionati a fargli provare tutto il negozio.
Ryo stava per scoppiare.
Ryo: Mick, fermati per dio statti fermo due secondi.
E' inutile che ti sbatti, tanto non ti faccio andare da lei.
Tu le tue mani addosso a Kaori non le metterai mai almeno fino a, quando vivrò.
Piuttosto sistemati e dammi una mano a tenere a bada i signori commessi che hanno deciso di tenerci qui per le ore pur di guardare Kaori e Vivyan mezze nude.
Mick: E no, questo è solo un mio privilegio solo io posso vedere Kaori semi nuda.
Ryo furioso prese per la camicia mick con l'intento di strozzarlo.
Ryo: cosa hai detto?
Mick (deglutì): Ho ricordato che solo noi abbiamo il privilegio di vedere Kaori semi nuda.
Ryo strinse ancora di più la presa
Mick (quasi soffocando): Ok, ok solo tu hai questo privilegio.
Ryo: Ah ecco vedi che con le buone maniere si ottiene tutto? Ora mi dai una mano?
Mick: si
Ryo e mick fecero una bella chiacchierata con i commessi che caso strano poco dopo fecero in modo che le ragazze uscissero da quel negozio in 5 minuti netti con gli acquisti.
In tutto questo il tempo era passato e si era fatto il tempo di andare a prendere Saeko all'aeroporto.
Kaori: Ryo sono le 3 cazzo Saeko atterra tra un ora e tu stai ancora qui, presto corri all'aeroporto JFK.
Ryo: Come scusa JFK? un po' tonto il ragazzo hihihi ndily]
Mick: Ryo JFK è la sigla dell'aeroporto internazionale JFK significa John Fitzgerald Kennedy l'aeroporto si chiama così in onore del 25° Presidente degli stati Uniti. Certo però che nonostante tu abbia vissuto a Los Angeles, tu non sai proprio niente dell'America.
Ryo: ok mick grazie per la lezioncina me la terrò a mente. Ora però tu ascolta quest'altra lezioncina. Ti affido le ragazze, però se provi solo per un secondo a distrarti ti uccido e (bisbigliando) se propri solo ad avvicinarti a Kaori e a palparla ti castro. Quindi fai il bravo!
Mick: Ryo, tranquillo sono un professionista io, e ti giuro che le proteggerò.
E che farò il bravo. Ryo io amo, Kaori e l'ho sempre amata, certo no come amo kazue, ma so che se le succedesse qualcosa io non me lo perdonerei mai, tu vai a prendere Saeko e raggiungici al centro estetico di Dior al più presto.
# Così facendo il gruppo si divise da Ryo e si avviarono verso il centro estetico di Dior.
---Dopo un’ora all'aeroporto JFK---
Ryo: Finalmente sei arrivata.
Saeko: Che hai, nervosetto oggi?
Ryo: Si, ho lasciato Kaori e una sua amica nelle mani di mick in giro per negozi e in più ci sono 300mila uomini che si girano una continuazione a guardare Kaori e il suo fondo schiena.
Saeko: hihihi, è gelosia quella che sento?
Ryo: Non c'è niente da ridere andiamo, che è meglio!
[non ho resistito volevo dirlo da tempo questa battuta alla quattrocchi dei puffi. Ve lo ricordate Quattrocchi che era puntualmente scaraventato fuori del villaggio? spero di si! faceva troppo ridere XD ndily]
Saeko: ok, quando stai così è meglio non discutere. Dove si va?
Ryo: Dalle ragazze e dove se non. Ti aspettano al Centro Estetico Dior
Saeko: Wow si può sapere come mai?
Ryo: Si stanno preparando per andare in disco questa sera e a quanto pare vogliono coinvolgere anche a te nel loro pazzo shopping e restyling del loro look.
Saeko: Che bello, finalmente mi rilasso è una vita che non vado dal parrucchiere. Ora finalmente potrò rilassarmi con dei massaggi fatti da dei bei ragazzi muscolosi a disposizione di noi ragazze, certo che Kaori se la starà spassando tra fanghi massaggi e bei ragazzi che le girano intorno al solo scopo di assecondarla in ogni suo capriccio. Beata Lei non vedo l'ora di arrivare.
Ryo: Eh, cosa, ragazzi, assecondare ogni piccolo capriccio, he...io pensavo che li fosse tranquilla, pensavo che dal parrucchiere ci fossero solo donne.
Saeko: Eh no caro mio, Kaori è andata in un centro estetico quindi ci sono i massaggiatori.
Ryo: Allora è meglio che ci muoviamo!
Saeko: hihihi
Ryo: Dai smettila di ridere, sai che a te non riesco a nascondere nulla, neanche il fatto d’essere geloso d’ogni uomo sulla faccia della terra che si avvicini a Kaori.
Saeko: però ti conviene calmarti, o farai la stessa fine d’alek.
Ryo: Tranquilla, non sono un bastardo come lui, io a Kaori non alzerò mai le mani contro di lei. Io l'ha rispetto e l'amo. Questa notte abbiamo dormito assieme e non è successo nulla. Cosa che lo sapessero gli altri mi prenderebbero in giro. IO lo stallone di Shinjiuku, sia stato a letto con una donna e non abbia fatto nulla al di fuori di dormire con lei tra le braccia, mi prenderebbero in giro da ora fino a domani.
Saeko: Ah l'amore che fa fare.
---Nel frattempo da Dior ---
Kaori: Allora se non sbaglio saeko è una 46 e porta vestiti attillati e con uno spacco laterale senza dimenticarsi poi dell'ampia scollatura. Signorina avete qualcosa di questo genere?
S: Certo! Ma signorina lei non mi pare per niente che ha bisogno di una 46 a lei consiglierei una 40/42.
Kaori: Grazie ma non è per me! E per una mia amica che sta per arrivare. Me li può mettere da parte gli abiti che cerco?
S: Certo
Voce: Kaori, tesoro, vieni tocca a te!
Kaori: Arrivo Pierre!
Pierre: Allora come li vogliamo i capelli oggi tesoro?
Kaori: mmm non saprei vorrei farmi i colpi di sole e schiarire questo castano e poi vorrei un taglio carino fresco dinamico.
Pierre: ok ci penso io
20 minuti dopo Ryo e Saeko arrivarono da Dior
Saeko: Wow è enorme altro che centro estetico qui c'è di tutto c'è anche un negozio. Magnifico.
Kaori vide Saeko e con la tinta in testa andò a salutare l'amica non curandosi di Ryo che la guardava come se fosse una marziana.
Kaori: Eko...eccoti finalmente da quanto tempo, che bello rivederti, vieni ti presento Vivyan. Vivyan lei è Saeko, mia cognata.
Vivyan: Ciao, che bello conoscerti, finalmente, Kaori mi parla sempre di te.
Saeko: Grazie, vivyan anche Kaori nelle nostre chiacchierate mi parlava spesso di te. Mi ha fatto molto piacere conoscerti, spero di avere l'occasione per scambiarci quattro chiacchiere per conoscerci meglio.
Vivyan: Certo. Intanto per ora ti conviene seguire Kaori se vuoi andare al più presto a riposare dopo il lungo viaggio, o lei ti terrà qui fino a, quando non andremo al locale.
Saeko: Si, infatti, è meglio che vado o Kaori mi uccide, è un tantino pericolosa, quando si arrabbia e poi Ryo e mick sono al limite della sopportazione.
Vivyan: hihihi. Si hai ragione. Non sono abituati a questo mondo e si annoiano un po' e poi Ryo oggi è gelosissimo. Ha una paura fottuta che Kaori possa trovarsi qualcun altro questa sera in discoteca, ma, mi sa che non ha ancora capito che la preda questa sera sarà lui. hihihihihi
Saeko: Non ti preoccupare se per questo sono passati 9 anni ormai e non se ne è mai accorto che Kaori l'amava e voleva stare con lui. L'ha capito solo, quando l'ha persa, e ora pare deciso a non farla più scappare via da lui.
Vivyan: Speriamo in bene e che questa volta vada meglio.
Saeko: Già speriamo, io ora vado da Kaori che mi sembra un po' frenetica ci vediamo dopo.
Vivyan: A dopo
Kaori: Finalmente, ecco ora andiamo nel negozio e misurati i vestiti che mi ha messo da parte gentilmente la signorina.
Saeko: Grazie.
S: Ecco a lei, la signorina mi ha detto che lei porta una 46 giusto?
Saeko: Wow, Kaori ti ricordi ancora la mia taglia?
Kaori: Si, perché è stato sempre la mia taglia sogno. Ora invece dimagrendo sono taglia 40/42, ma devo ancora dimagrire, devo togliermi qualche kg di troppo ed essere una 40 perfetta.
Saeko: Tu sei matta, sei perfetta così. Erico non ti ha ancora ricordato che le modelle ora incominciano da una 40 come taglia.
Kaori: Si, appunto per questo che mi ha messo a dieta, vuole che diventi una sua modella. E mi ha vietato di scendere al disotto della 40, anzi ultimamente vuole che ingrassi e che diventi 42 perfetta, ma non ci riesco, brucio molto.
...Wow Eko sei magnifica quest’abito col cielo ti dona molto. Ho deciso ti prendi questo vestito per questa sera.
Saeko: No dai,non è il caso.
Kaori: Si, che è il caso quest'abito farà impazzire tutti.
(Saeko indossava un abito a sirena formato da un corpino con dei brillantini sul decoltè e una gonna semi lunga molto morbida che metteva in evidenza le sue morbide forme.)
Saeko: Va bene mi ha convinto. Ora mi cambio.
Kaori : ok ma non vestiti, mettiti quest’accappatoio che c'è un appuntamento per te nell'aria massaggi.
Saeko: Wow, ma Kaori così mi vizi.
Kaori: E si, ma mi dici se non vizio la mia cognatina chi vizio?
Saeko:hehehe, ma dovresti essere tu quella ad essere viziata.
Kaori: Eheheh io mi vizio abbastanza. E poi voglio che questa sera noi 3 fossimo le più belle del locale.
Saeko: Ma dimmi un po' che vuoi fare con il nostro Ryo?
Kaori: Non lo so, in questi giorni mi è stato molto vicino ed è stato molto tenero, ci siamo chiariti, ma io gli ho chiesto di aspettarmi.
Saeko: Come? Cosa? Spiegati meglio, Ryo si è finalmente dichiarato?
Kaori: Si! Mi ha assicurato che mi ama e io gli ho risposto che l'amo anche io ma che per il momento non sono pronta per stare con lui.
Saeko: Capisco, ma posso assicurarti che Ryo, ti ama follemente e che è deciso a voler stare con lui. Però se posso vorrei dirti di non perdere tempo, non fare come me e ...Maki abbiamo perso troppo tempo inutilmente.
Kaori: Visto che ti sei fatta i fatti miei, mi dici a te come vanno le cose. Hai trovato qualcuno che ti piace e che potrebbe essere quello giusto?
Saeko: Non lo so, forse, circa, ma lo conosco da poco e non vi va di rovinare tutto con delle supposizioni.
Kaori: Ok, su ora vai che ti aspettano, io vado a farmi bella di là che mi sa che il tempo è scaduto e che mi devo sciacquare. Ci vediamo dopo cogny
Saeko: Kaori, ma se un giorno troverò l'uomo giusto per me tu sarai sempre mia amica.
Kaori: NO
Saeko: Ah
Kaori: Sarò di più, sarò sempre tua cognata, tu per me sei come una sorella, mi hai visto crescere e negli 8anni che ho vissuto con Ryo per me sei stata un modello da imitare. Non ti nego che ero gelosa di te e t’invidiavo, ma ti volevo e ti voglio un mondo di bene cognatina mia.
E si abbracciarono.
Ryo vedendo la scena dalla vetrina ne fu contento perché finalmente tra le 2 donne più importanti della sua vita non c'era più rivalità. Lui sapeva benissimo che amava follemente Kaori e per lei avrebbe dato anche la vita, ma sapeva altrettanto di voler bene a Saeko e di considerarla parte della famiglia, si può dire che a parte Miki, lei sia l'unica amica donna. E lei per lui era la sua migliore amica. Ora lo sapeva.
Come sapeva che quella canzone che proveniva dalle casse, posizionate ad altezza per lui troppo bassa, (che gli dava fastidio) era quello che sentiva per lei per la sua Kaori ed oggi n’era la prova vivente.
MIA
Non ti voglio vedere neanche nell'abbraccio di uno sguardo
Sai che penserei forse che qualcuno stia cercando
Di fare di te un suo pensiero e..
E non sopporto neanche l'idea che lui ci provi perché
Perché tu sei solo mia..
*ascolto questa canzone e mi accorgo di quanto è vera, io che faccio di tutto per proteggerti da uno sguardo indiscreto e solo penso che qualcuno ti potrebbe guardare come ti guardo io, bhe... divento geloso. Per non parlare poi di quando Mick ci prova con te, quell'uomo ogni volta rischia la castrazione, perché non sopporto l'idea che lui ti possa sfiorare.*.
Penso a quelli che dicon che
Il geloso non sa amare
Gli risponderei che per te per noi potrei morire
Loro non sanno che vorrei guarire ma
Come una farfalla ormai dovrò morire cosi
Finché ci sarai tu..
*Ho tentato a lungo di reprimere questo sentimento che provo, ma alla fine il mio amore per te ha preso il sopravvento. Tutti mi dicono di controllarmi e che di questo passo finirò come quel bastardo che ti ha fatto tanto male, ma non hanno capito che Ti amo follemente e che non ti farei mai del male. Lo so dovrei calmarmi ma finché tu starai al mio fianco respirò di te.*.
Che fino a quando sarai con me
Da ogni cosa ti proteggerò
E non permetterò mai a niente e nessuno
Di portarti lontano da me
Quindi se vorrai starmi vicino
Dovrai accettarmi per quello che sono
*Ti ho promesso di starti vicino e proteggerti e lo farò come ho sempre fatto, solo che a differenza questa volta non ti lascerò a qualcuno e soprattutto non lascerò che quel qualcuno ti possa portare di nuovo via da me. Se mi ami dovrai starmi accanto e accettarmi per quello che sono. Uno sweeper innamorato fracido della sua socia.*.
Se non ne hai voglia cammina lontano
Potrei impazzire a vederti mano per mano
Con uno che non sono io
E la tua bocca che sorride per
Dei discorsi non miei
* Ma se non mi vorrai ti lascerò andare ma, sappi che potrei impazzire al solo pensiero che tu sia di un altro, che tu possa sorridere ad un altro e che qualcuno possa assaporare quelle tue dolci labbra, che mi sono vietate.*.
So che non potrei mai rassegnarmi
A vederti con lui
Ma dentro me sento che tu mi vuoi
Che il nostro amore non finirà mai
Ti prego stringi più forte che puoi
Dimmi geloso va bene
Restiamo insieme
* No non mi rassegnerò mai, tu non sarai mai di un altro, anche se dentro di me so che tu non te n’andrai mai più via e che finalmente potremo stare insieme.*.
Sai che non sopporto, se la sera tu non sei al mio fianco
Sento dentro me,che la tua presenza per me è tutto
Vorrei guarire ma il mio problema è
Che finché ci sarai tu malato sarò io
Ma ti prometto che..
*Ora so che significa averti accanto prima di dormire, è una sensazione stupenda e non permetterò mai che questo accada con un altro, che tu possa dormire tra le braccia di un altro. Sono malato?? Sì malato d'amore per te.*
Che fino a quando sarai con me
Da ogni cosa ti proteggerò
E non permetterò mai a niente e a nessuno
di portarti lontano da me
Quindi se vorrai starmi vicino dovrai accettarmi per quello che sono
*Ma sappi che fino a quando mi sarai accanto, vivrò ogni giorno per te e lotterò contro la morte per starti accanto e ti proteggerò da tutto il male di questo mondo, e stai serena perché nessuno ti porterà via da me e nessuna mi porterà via da te, io ti amo, so che ho 3mila difetti, ma se mi starai accanto dovrai amarmi per quello che sono.*.
Se non ne hai voglia cammina lontano
Potrei impazzire a vederti mano per mano con uno che non sono io
E la tua bocca che sorride per dei discorsi non miei
So che non potrei mai rassegnarmi a vederti con lui
* Se deciderai di tornare con lui, non ho idea di quello che potrebbe succedere, potrei impazzire a vederti con lui e vederti felice con lui. Quella sera del nostro incontro con lui, stavo uno straccio e non potevo credere che tu stessi con lui, se dovesse accadere ciò io non mi rassegnerei a vederti con lui, preferire morire. Mick lo sa che ogni volta che lui dice che vuole stare con te mi viene voglia di ucciderlo, perché tu sei mia*.
Ma dentro me sento che tu mi vuoi
Che il nostro amore non finirà mai
Ti prego stringi più forte che puoi
Dimmi geloso va bene
Restiamo insieme
*Dentro di me ho una strana sensazione che mi fa dire che tu non te n’andrai mai via da me, che finalmente potremmo vivere il nostro amore se è così dimmelo che mi vuoi, dimmi che mi ami, che e vuoi stare con me dimmelo. Stingimi a te, baciami e dimmi che nonostante i miei difetti, la mia gelosia tu sarai mia e torneremo nella nostra casa.*.
Dopo un’ora che Ryo aspettava nella sala d'attesa si fece vedere Vivyan.
Ryo: Kaori?
Vivyan: Ci vuole ancora un po' di tempo Pierre sta creando il suo capolavoro, il migliore secondo me.
Mick: Wow! Vivyan, sei magnifica con questi capelli.
Vivyan: Grazie!
/*Vivyan aveva deciso di non accorciarsi di molto i capelli gli aveva dato giusto una spuntatina e aveva scelto per una messa in piega molto morbida e ondulata che grazie al taglio sfilzato di base le donava volume, grazia ed eleganza. I suoi capelli sono sempre stati lunghi fin da, quando era ragazzina e ci teneva a loro. Vivyan era una bella ragazza dai capelli castano scuro(che facilmente potevano essere scambiati per neri) con dei riflessi color bronzo, all'interno. Occhi verdi, insomma ed era magnifica portava una 42 perfetta e aveva delle forme da fare invidia a chiunque e il suo decoltè faceva intendere che lei fosse una 3 piena. Era alta quasi quanto Kaori, ma indossava sempre dei tacchi a spillo di 9/10 cm che la facevano apparire ancora più alta. Indossava sempre qualcosa che le avrebbe fatto mettere in risalto la sua naturale sensualità, e se mentre a Mick questo non passava inosservato e tentava ogni tipo d’approccio con lei, a Ryo non faceva né caldo ne freddo era troppo impegnato a guardare la sua Kaori.*/.
Mick allungo le mani su Vivyan, ma fu rispedito indietro dalla mano di Ryo che si era messo davanti alla sua faccia per placcarlo.
Ryo: Ma ci vuole ancora molto?
Vivyan: No, non molto l'ho lasciata che le stavano asciugando i capelli, ma siccome non si sta ferma un secondo pierre ci mette più tempo per sistemarla. Ah prima che mi dimentico, ha detto Kaori che dopo non torniamo a casa dobbiamo fare dei servizi prima.
Ryo: Che servizi?
Vivyan: Mi dispiace, ma non posso dirtelo, se non te l'ha detto lei, capirai al momento giusto. L'unica cosa stalle il più vicino possibile.
Ryo: Ok, uffa ma quanto ci mettono. Siete uniche voi donne ci mettete delle ore a prepararvi.
Dopo un po' usci Saeko con un abbigliamento diverso dal solito, ma non per questo rinunciava alla sua femminilità questa volta indossava una t-shirt a mezze maniche e una gonnellina di jeans che le arrivava sopra il ginocchio. I capelli lisci come sempre e splendenti più che mai(non li aveva modificati per niente). Mick si fiondò su di lei, ma fu attaccato al muro dai coltelli di Saeko. [hihihi immaginatevi la scena mick appeso con un salame hihihihi povero mick tra Ryo e Saeko non riesce mai ad avvicinarsi ad una donna. Ndily]
Saeko: Quando imparerai Mick?
Mick: Non è giusto però, tra te e Ryo non posso toccare più nessuna sight
Saeko e Vivyan: hhihihihihihihihi
Ryo: Ma è possibile che tu sia entrata dopo di loro ed esca prima di Kaori quanto tempo ci mette Sugarboy.
Saeko: Calmati Ryo, sta per uscire e si stava cambiando, le ragazze le avevano bagnato la camicetta e in più si era sporcata di tintura.
#Ed infatti dopo 2 minuti uscì Kaori. Ryo cominciò a squadrarla come se avesse visto un alieno e quello che vide gli fece rimanere a bocca aperta e cominciò a sentirsi i pantaloni stretti. Kaori aveva indosso un pinocchietto blu scuro attillattissimo, che disegnava perfettamente le linee del suo sedere. Sopra aveva una maglia bianca a maniche lunghe con il taglio sotto il seno che prendeva le forme sopra il taglio e al disotto lasciava la maglia libera di giocare col vento, le maniche anch'esse larghe in modo da poter far entrare il vento. Il tessuto della maglia faceva impazzire Ryo, perché era di un cotone molto sottile e semitrasparente e quindi giocava molto con i riflessi del sole, ai piedi non aveva più i tacchi, ma delle semplici converse blu. Anche così per Ryo era stupenda.
Mick avrebbe voluto tanto poter dimostrare il suo affetto all'amica, ma appena Ryo la vide da lontano lanciò un’occhiata a Mick fulminante del tipo se ti muovi ti castro e lui rimase immobile per non rischiare i gioielli di famiglia. [hihihi ma povero mick XD Ndily].
Ryo: Alla buon ora Sugarboy
Kaori: hihi, Ryo mi sa che ora come ora non sembro più un ragazzo e quindi forse ti converrebbe coniare un altro soprannome.
Ryo: Non importa, in ogni caso, sei bellissima così.
Kaori: Wow, non mi hai dato del travestito.
Ryo: Ehm, perché così non sembri per nulla un travestito.
Kaori: Comunque che mi dite vi piacciono i miei capelli? Come sto?
#Kaori fece una piruette e si fece ammirare in tutto il suo splendore #.
/* Si era leggermente accorciata i lunghi capelli rossi/castani [nelle ultime serie i capelli di Kaori si scuriscono e tendono al castano per questo ho scritto che sono rossi/castani ndily] ed ora era diventata, totalmente castano scuro, con dei colpi di sole sul biondo. Aveva un taglio scalato ma nel frattempo molto regolare. Era bellissima il leggero trucco sugli occhi le metteva ancora in più in risalto gli occhi color nocciola e il lucidalabbra evidenziava ancora di più le sue labbra.*/
Ryo dopo aver passato in rassegna Kaori per l'ennesima volta deglutì e respirò profondamente e disse:
Ryo: Allora dove dobbiamo andare?
Kaori: E' qui vicino.
Ryo: Ma non credi di aver fatto abbastanza shopping per oggi?
Kaori: Non devo comprare nulla, ma per favore non chiedermi cosa devo fare lo capirai.
Qualche metro più avanti Kaori si fermò davanti ad un negozio da sposa ed entrò con tutti i suoi amici.
Appena entrò una commessa le andò incontro.
C: Signorina Makimura, che piacere vederla, venga, venga, il suo vestito è pronto aspettavamo lei per gli ultimi ritocchi
# Così facendo la spinse in un camerino e altre ragazze le portarono un vestito e l'aiutarono a vestire.
Ryo: * che sta succedendo?? Il suo vestito è pronto che significa? Si deve sposare qualcuno sicuramente e lei è venuta a prendere l'abito per la cerimonia. Si, sarà sicuramente questo. *
Dopo qualche minuto Kaori uscì avvolta in uno stupendo abito bianco in organza, con un bustino in pizzo ricamato leggerissimo su organza. Una fascia di tutte in vita chiusa da un fiore anch'esso di tulle la gonna che inizialmente stretta in vita si allarga verso il basso formando uno strascico bianco non molto lungo alternato da piccole balze d’organza anch'esse ricamate, il tutto molto semplice ed elegante. A Ryo balzo il cuore in gola e lo sentì fermare lei era bellissima avvolta da quel vestito, ma lui non era preparato a quella vista, non aveva preso neanche in considerazione l'idea che lei si stesse per sposare e pensava che se questa volta l'avrebbe lasciata andare l'avrebbe persa per sempre e l'avrebbe consegnata tra le braccia di Alek finché la morte non li separi. Ryo la guardò in volto e dentro di se tirò un sospiro di sollievo, non era raggiante come dovrebbe essere una sposa e quindi pensò di avere ancora qualche speranza.
C: Wow, signorina è bellissima e quest’abito le sta divinamente ha bisogno di qualche ritocco, ma sarà pronto per il mese prossimo.
Kaori: Ehm, ecco signora. Ero passata a saldare e ad informarla che purtroppo io e il mio fidanzato ci siamo lasciati e che quindi non ci sarà alcun matrimonio. Ma ho intenzione di pagarle tutto quello che le devo, e le lascerò il vestito nella speranza che lo indossi qualche altra sposa più fortunata di me.
C: Oh, signorina mi dispiace. Mi creda se le assicuro che è stata una gioia per me realizzare un abito da sogno come il suo. Le mie clienti non apprezzano questa raffinatezza e pretendono dei vestiti che sembrano delle meringhe. Mi creda signorina, anche senza le modifiche quest’abito le sta divinamente e lo deve tenere, e per quanto riguarda il compenso...bhe lei mi ha pagato tutto fino ad ora, e per il resto del compenso mi basta una foto del giorno in cui quest’abito sarà indossato.
Kaori: Grazie, signora, lei è sempre stata gentile con me.
C: Ma si figuri, lei mi ricorda tanto mia figlia e se lo faccia dire, da come la guarda quel giovanotto moro lì questo vestito non rimarrà ancora molto nell'armadio.
Kaori: Allora ragazzi come mi sta?
Tutti tranne Ryo le assicurarono che stava un amore e Saeko le annunciava che il giorno in cui fosse toccato a lei, Kaori l'avrebbe dovuta aiutare a scegliere il vestito visto il suo buon gusto.
Kaori: Ryo, tu non dici niente, sei l'unico che non hai commentato. Come sto?
Ryo: ehm...sei semplicemente...(si avvicinò a lei e sussurrò) magnifica, meravigliosa, stupenda e non vedo l'ora di vedertelo indosso mentre sono io il fortunato che ti aspetta all'altare.
Kaori arrossì e si andò a cambiare, una volta usciti Ryo camminava affianco a lei e teneva lontano da lei ogni ragazzo che provava ad avvicinarla e ad abbordarla.
Camminando, camminando, Kaori e gli altri passarono per il ristorante per disdire la cerimonia e infine passarono per la chiesa. Alla fine dei giri chiamò alek per informargli che la loro relazione ora era ufficialmente finita avendo disdetto tutto ciò che riguardava il suo matrimonio.
Un Ryo sempre più dolce stette tutto il tempo vicino a Kaori regalandole 3mila attenzioni. Fino a quando non tornarono a casa e le ragazze andarono a prepararsi per la serata.
Ryo la guardò andare verso camera sua e decise finalmente che si sarebbe dato una mossa e l'avrebbe avuta.
Ryo: * Giuro che ti farò dimenticare tutto il dolore e ti regalerò solo allegria e felicità. Kaori, ti giuro che molto presto indosserai quell'abito, e ti renderò la MIA donna per tutta la vita.*.
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Capitolo 11 *** 10. Sconvolto così ***
Erano passate alcune ore da, quando le ragazze si erano chiuse in camera.
Alle 11 avevano appuntamento al locale con gli altri e quindi avevano deciso di darsi un orario sapendo che le ragazze ci avrebbero messo un’eternità Ryo e Mick avevano fissato per le ore 10 l'ora X per andare al locale, ma sapevano benissimo che non prima delle 10.30 sarebbero riusciti ad uscire di casa.
Ryo e Mick durante la serata tentarono inutilmente di sbirciare le ragazze, ma erano automaticamente bloccati e rispediti al mittente da Saeko.
Solo una volta Mick fu bloccato da Ryo e avvenne, quando tentò di entrare in bagno a sbirciare Kaori, in quel momento Mick rischiò di brutto perché era riuscito a penetrare nel bagno e si avvicinò pericolosamente a lei e allungò una mano sul sedere, mentre la povera Kaori stava sotto la doccia ignara di quello che le stava per accadere.
Mick allunga una mano si avvicina e palpeggia il sedere con una mano e con l'altra tenta l'avvicinamento al seno, ma un urlo fece arrivare in 2 secondi Ryo che trascinò fuori Mick prendendolo per i pantaloni salendoli il più su possibile e mick iniziò a piangere per il dolore.
Ryo: Te l'avevo detto Mick se solo ti avvicinavi a lei ti avrei castrato. Tu Kaori non la devi toccare. Ci siamo capiti?
Mick: Si! Capito. Ma come faccio a resisterle è così bella Kaori.
Ryo(guardandolo con uno sguardo infuriato): MICK!
A parte questo episodio la serata andò bene. Le ragazze scherzavano e ridevano e nel momento in cui Ryo si affacciò per chiedere se volevano mangiare qualcosa loro dissero di no, ma Ryo insisté (almeno così era sicuro che Kaori mangiasse qualcosa) e riuscì a convincerle che un panino con del formaggio non avrebbe certo fatto male.
Ore 10.00 PM
Come previsto Ryo e Mick erano pronti stupendi come sempre e vestiti da stra fighi.
[Ragazze siate pronte a raccogliere la bava che tra poco Ryo e Mick saranno più belli di ora]
Ryo indossava un jeans stretto bianco che lasciava ben poco all'immaginazione una camicia di lino nera con le maniche scorciate a metà, leggermente sbottonata da far intravedere tutta la sua muscolatura e l'abbronzatura creatasi in questi giorni in America, in vita aveva una cintura nera e sopra aveva un giubbino nero di pelle.
Mick invece aveva un pantalone testa di moro un po' più largo di quello di Ryo una camicia bianca di lino a mezze lunghe, guanti neri (immancabili dopo l'incidente),cinta bianca e giubbino Belfast sopra. Anche lui abbronzato come l'amico.
Mick: Ma quanto ci mettono le ragazze a prepararsi uffa! Quasi quasi vado a vedere!
Ryo: Cosa fai tu?
Mick: Vado a vedere se la mia bellissima Kaori è pronta e se non lo è l'aiuto a vestire.
Ryo: MICK!
#Ryo non aggiunge altro e guardò Mick fisso negli occhi, ma il nostro amico ormai in astinenza decise di ignorare l'avvertimento, ma appena si avvicina alla camera delle ragazze esce una saeko splendida avvolta in un abito mozzafiato celeste (formato da un bustino impreziosito con dei ricami una fascia sui fianchi che faceva da unione alla gonna di tulle corta fino al ginocchio leggermente più corta avanti e tacchi a spillo 9 cm) che respinge subito mick al suo posto.#
Saeko: Il lupo perde il pelo ma non il vizio eh? Mick quando imparerai a controllare i tuoi istinti animaleschi.
Mick: Dai Saeko, non fare la cattiva fammi dare una sbirciatina di là.
Vivyan: No, non puoi c'è Kaori che si sta finendo di preparare.
#Vivyan aveva una mini da paura nera di raso, che faceva mettere in evidenza le lunghe gambe sorrette da dei tacchi alti, sopra aveva una maglia nera trasparente con un’ampia scollatura sul davanti avanti, una lunga collana faceva capolinea tra i suoi seni coperti da un top a fascia rigorosamente nero#
Mick: Allora a maggior ragione entro, Kaori ha bisogno di me. Kaori amoreee arrivoooo!
Ryo: hum hum,(colpo di tosse), dove vai tu?
Ryo si mette davanti a Mick per bloccarlo
Mick: Dai Ryo, fammi entrare.
Kaori: Si, Ryo fallo entrare
Ryo: Ma Kaori....
Kaori: Tranquillo che ho finito! Mick puoi entrare.
Mick: Uffy, ti pareva che si fosse già vestita.
Kaori uscì dalla stanza e Ryo rimase a bocca aperta come un pesce lesso a squadrarla. Lei era bella come non mai.
Ryo: * Hai spalmato una crema abbronzante sul tuo corpo per renderti ancora più bella, sulle braccia ci hai messo anche un po' di fondotinta per mascherare quei brutti tagli, il trucco è leggero ma luminoso allo stesso tempo.
Indossi un abito molto corto (da infarto) con un’ampia scollatura sul davanti che mettere in evidenza il tuo reggiseno a balconcino nero di pizzo che contiene la tua 3 di seno. Lasciamo stare a cosa vorrei fare a qual reggiseno va' che è meglio.
Il vestito è nero con l'attaccatura dietro al collo, con dei brillantini cuciti sull'abito, in alcune parti ci sono più brillantini e tu risplendi come una diva. Le gambe lunghe, lisce e snelle che hai mi fan venir ancora più voglia di saltare questa serata, di mandare tutti a quel paese e chiuderti in camera con me per fare l'amore fino a domattina. Oh Kaori se fai così, però mi mandi al manicomio. Quando sei bella, quando sorrisi e ti imbarazzi e poi come cammini su quei tacchi alti... wow il tuo sedere...i miei occhi sono proiettati su di lui su come lo muovi, quando cammini. Starei le ore a guardarlo, ma il mio amico si sta svegliando e questi pantaloni stretti di certo non aiutano *.
Kaori: RYO!
Ryo: Si.
Kaori: Ryo ti ho chiesto se mi passi lo scialle!
Ryo: Ah! SI, subito.
Ryo prese lo scialle e lo poggio sulle sue spalle, quando sfiorò la sua pelle ed entrambi ebbero un brivido.
Ryo: Ma non prenderai freddo così?
Kaori: Ehm, ho la mantella sopra.
Ryo: Dove sta? Così ti aiuto a metterla *Almeno potrò sfiorare di nuovo la tua pelle*.
Kaori: Dietro di te.
#Ryo poggiò sulle spalle di lei la mantella e si diressero tutti finalmente verso il locale, ma prima dovettero passare per Sayuri, vestita in modo semplice e sobrio ma che comunque la valorizzava.
Infatti, aveva un jeans semplice ma particolare allo steso tempo che le faceva un bel sedere, poi aveva una maglia/body a scollo a barca e sopra un giubbino corto di pelle nera. Lei a differenza delle altre non aveva i sandali, ma indossava un paio di stivali a punta con un tacco a stiletto.#
....Fuori al locale...
Kaori: Ciao Jim. Smack! (si salutarono con un bacio sulla guancia)
Jim: Ciao bellissima, come vanno le cose, ho saputo che sei libera, che ne diresti di uscire qualche sera con me!
Kaori: Vedo che le notizie corrono qui a quanto pare. In ogni modo noi siamo qui per David. Siamo sulla lista vip
Jim: Lo so baby, allora siete in 5 giusto?
Kaori: No, ho già detto a David che si sarebbe aggiunta una mia amica e che quindi saremmo stai 6.
Jim: ah sì giusto me l'ha detto, che scemo che sono è solo che la tua bellezza questa sera mi affascina.
Kaori: Dai jim non fare lo scemo, che con me non attacca, e poi che direbbe Mike se ti vedesse fare il cascamorto con me.
Jim: Che c'entra, Mike sa che gli sono fedele e non lo tradirei mai.
Kaori: Ecco allora fai il bravo e dacci i pass per il backstage o quell'orango di Josh non ci fa passare, sai con lui ho voglia di fare la carina, ma non attacca se non ho i pass.
Jim: Ok, allora ecco li.
Kaori: Graziiiiiiiie, allora ci becchiamo dopo dentro, ah un altra cosa chi è il barman oggi?
Jim: Fred, che appena ha saputo che venivi tu si è attrezzato per preparati una Caipiroska alla fragola stupenda.
Kaori: Wow che bello. Allora corro subito a salutarlo.
..Dentro al locale….
Girl: ciao Kaori tutto ok? Da quanto tempo che non ti vedevamo!
Kaori: Ciao, sì tutto ok, ho avuto un po' d'impegni, ma ora sono libera!
Girl: Mi fa piacere. Ciao Vivyan tesoro, sei stupenda questa sera.
Vivyan: Grazie anche tu!
Girl: Bhe allora ci becchiamo dopo.
K & V: A dopo
Sayuri: Scusa ma chi era?
Vivyan: Ah bhuo non lo sappiamo è una che gira per i locali, si dice che sniffi e che la dia a tutti, ma onestamente non possiamo sapere se è vero o no perché noi non l'abbiamo mai frequentata.
Kaori: hihihi
Saeko: Siete uniche ragazze.
K & V: hihihi, lo sappiamo.
Kaori: Vabbé, raga ecco i pass per il backstage ognuno tenga il suo, e ora tutti a ballare. Io però vado dal mio amico Fred ho proprio voglia di una Caipiroska alla fragola. Vivyan veni anche tu?
Vivyan: No, ora non ho sete.
Kaori: Ok, qualcun'altro vuole bere che vado a prender da bere.
......(silenzio).....
Kaori: Va bene, ma rispondere no? Vero? Costa troppa fatica!
Ryo: Dai ti accompagno io
Kaori: Wow, come mai non stai a far compagnia al tuo amichetto Mick, noto che ha già compagnia, magari la tipa ti può presentare qualche amica libera e disponibile.
Ryo: No, non mi va.
Kaori: ???? (libellule che svolazzano su di lei caduta per terra).
Ryo: Cosa hai?
Kaori: (rialzandosi) No, No niente è solo che non mi aspettavo una risposta del genere. In ogni modo cosa vuoi da bere? Il solito doppio wisky
Ryo: No, voglio saggiare qualche buon Cocktail tu che mi consigli?
Kaori: mm vediamo... si trovato...lascia fare a me.
Ryo: Mi devo fidare?
Fred: Su cosa ti devi fidare? Ah piacere io sono Fred... Kaori su cosa si deve fidare il tuo amico?
Kaori: Sul farmi scegliere a me il cocktail.
Fred: Allora, fidati perchè è bravissima.
Ryo: Ok va bene.
Fred: allora cosa vi preparo.
Kaori: A me la solita Caipiroska alla fragola e per lui...mm...sì ecco fagli il nostro cokctail quello inventato da noi.
Fred: subito, ma come si chiama il tuo amico.
Ryo: Piacere sono Ryo, Ryo Saeba.
Fred: Piacere mio...(rivolgendosi a Kaori) Tesoro ma oggi non è venuto Alek.
Kaori si rabbuia per un sec e risponde
Kaori: No, ci siamo lasciati per sempre
Fred: Oh mi dispiace, comunque a me quello stronzo non mi andava a genio e lo sai bene. Bhe ora quindi sei libera e chissà quanti uomini ti staranno dietro. Se solo avessi qualche anno in meno e non fossi felicemente accasato con una moglie che amo alla follia, ti farei anche io la corte.
Ryo: * Ma che hanno tutti qui, vogliono tutti corteggiarla, ho capito è giunto il momento di far capire a tutti che lei è mia e che non sì tocca *.
/*Il locale era nient'altro che un lido cafè con una bellissima spiaggia. La struttura è stata interamente progettata e costruita in oriente, lo stile è al cento per cento indonesiano e l'atmosfera e la stessa che si respirerebbe su di una spiaggia lontana. Nato dalle ceneri del Lido Alfred, il Sasha beach cafè si erge con i suoi due piani d'altezza sotto un tetto di paglia come un tempio sulla sabbia. Interamente costruita a Bali, per poi essere smontata, spedita e rimontata in America dagli stessi operai indonesiani venuti appositamente sul posto, tutto in legno intarsiato e decorato, all'interno con bassorilievi che rappresentano scene della vita delle divinità indù. Chiunque metta piene al Sasha Beach Cafè non può fare a meno di percepire un senso profondo di pace e tranquillità. Nelle calde serate dei weekend estivi il sasha si trasforma in una discoteca sulla spiaggia con serate a tema. Nei weekend invernali invece il Sasha si trasforma in un ristornante vegefushion con cucina vegetariana internazionale dove assaporare piatti della cucina tipica orientale e mediterranea. Al Sasha Beach cafè Oriente e Occidente convivono l'uno di fianco all'altro, tra divani in bamboo, in cocco ed in legno intarsiato, il tutto adornato da cuscini di seta. Un bancone bar fatto interamente di legno e bamboo i cui sgabelli tradizionali sono stati sostituiti con dei sedili a forma di bonghi. Spiaggia, mare, gazebi, solarium e laguna con bar in acqua per una giornata indimenticabile. Ristorante verde, aperitivi drinks e musica per magiche notti al chiaro di luna.*/.
Kaori: Dai non scherzare!
Fred: Ma dimmi lui è il tuo nuovo ragazzo?
Ryo: No per il momento siamo solo amici ma solo perché lei non vuole, se fosse per me invece... - * Bravo Ryo, metti i puntini sulle i, diglielo che è tua*
Kaori:. RYO! -* Oh. Ryo ma che mi combini, sai bene che se solo potessi smettere di soffrire a quest'ora starei tra le tue braccia e magari starei in un angolo della sala a riempirti di baci, ma questo non può accadere, perché sei un donnaiolo di prima categoria, che una volta stanco del giocattolino nuovo lo butterebbe via.*
Fred: Lascialo parlare mi è simpatico questo ragazzo, sa cosa vuole ed è disposto a prenderselo. Non è uno smidollato come quell'Alek. Ed hai fatto proprio bene a mollarlo prima di commettere un errore sposandolo.
Ryo: * Cazzo ma tutti qui sapevano che si doveva sposare con quel tipo. Per fortuna non è accaduto o ti avrei preso di peso dall'altare e ti avrei portato via da lui*
Kaori: Allora sono pronti questi cocktail? Sto morendo di sete!
Fred: Eccoli un bella Caipiroska alla fragola per te, te l'ho fatta con fragole freschissime prese appositamente per te.
Kaori: Grazie :D
Kaori sorride e Ryo vuole morire su quelle labbra e in quel momento invidia quel bicchiere e quello zucchero che si trova vicino a lei.
Fred: per te la specialità della casa inventato dalla nostra stupenda Kaori un bel Cat's Eye.
---- Ricetta CAT'S EYE ---
1/3 Gin
1/3 Vermouth Dry
1/6 Triple Sec (liquore incolore aromatizzato all'arancio,gradazione alcolica 25°)
1/6 Succo di limone
1 Cucchiaio di Kirsch (Acquavite ricavata dalle ciliegie, gradazione alcolica 45%)
Shakerare con cubetti di ghiaccio
Servire con un'oliva
------------------------------------
Ryo: Ha lo stesso nome del bar di Miki, come mai?
Kaori: Ehm, perché mi mancavate e poi (sussurrando) mi mancavi tu, e ho pensato ad un cocktail che ti racchiude e racchiudeva tutta la nostra vita. Allora com'è (chiese Kaori, mentre lui lo beveva)
Ryo: Buono!
Lei sorrise e bevve un po' del suo drink
Kaori: Andiamo di là dagli altri ci stanno aspettando in pista, così ti presento i miei amici
Ryo: Ok ti seguo * Quanto è bella oggi, non so se riuscirò a resisterle*
Kaori: * Che caldo, sto morendo, lui è splendido vestito così, lo fa apposta quel figlio di buana donna lo sa che così mi piace. Kaori calmati ricordati che ti ha spezzato il cuore e soprattutto ricordati di come ti ha trattato quella sera, sì lo so, ma è cambiato mi ha detto che mi ama e che farà di tutto per conquistarmi e poi n questi giorni non mi ha mai sfiorato 1 volta, certo sì quel bacio sul collo bhe è stato emozionante, ma non c'era malizia o altro era carico di tenerezza, d'amore e di passione pura. Vogliamo parlare poi di, quando mi ha messo le mani attorno al ventre. dio come avrei voluto rimanere così per sempre ma ho dovuto girarmi per guardarti negli occhi e vedere tutto l'amore che provavi per me! Ryo, tu mi fai impazzire così. Ti amo ogni giorno di più, ma le ferite del mio cuore non si sono ancora sanate. Kaori smettila sei impazzita ora parli anche da sola*
#Mentre entrambi sono persi nei loro pensieri, [quelli di Ryo sono stati censurati sono troppo osé per essere descritti diciamo che immagina Kaori in vesti poco caste ndily], arrivarono in pista.
Kaori: Eccoci tutti, allora pronti per una serata da urlo.
Vivyan: Vedo che la Caipiroska già ti ha dato alla testa. Quante ne hai bevute?
Kaori: Guarda neanche metà.
Vivyan: Andiamo bene, siamo ad inizio serata e con neanche metà Caipiroska sei già ubriaca, se continui di questo passo io non ti trascino a casa come sempre.
Kaori: Non c'è problema, se non vi vuoi accompagnare a casa, vorrà dire che mi faccio a accompagnare dal tuo Mark a casa.
Vivyan: Non ti permettere, sai! E poi lui non è il mio Mark. Magari lo fosse :P
Kaori: Ahahah, scherzi a parte andiamo a ballare dai che hanno iniziato coi latini, David arriverà solo tra mezz'ora.
Vivyan: Come al solito, il solito scanza fatiche.
Sayuri: Ma Jordan e gli altri dove stanno? Mi aveva detto che veniva col resto del gruppo.
Kaori: Ma sbaglio o ultimamente tu e Jordan vi state sentendo spesso? Mi sa, sa che c'è del tenero tra voi.
Vivyan: Hihihi, ecco perché va anche lui a Washington. hihih
Sayuri: Dai finitela, siete sempre le solite, comunque tra me Jordan non c'è niente (e si fece tutta rossa)
V & K: Ahahahh, si, si raccontala un altra ahahahh
Saeko: hhihi, mi fate morir dal ridere voi tre. Soprattutto tu Kaori, sembra che il tempo non ti abbia cambiato, almeno questo tuo lato è rimasto intatto.
Vivyan: E già che ci possiamo fare se è una capa pazza.
Kaori: Ma che ora vi coalizzate tutte contro di me. Ryo fai qualcosa(dicendo con una voce da bambina)
Ryo: AhhhAhahah, non c' è la facevo più le vostre facce...ahhaha...mi fate morir dal ridere
#Tutte le ragazze: Cosa hanno le nostre facce di tanto buffe (Alone di Ira attorno alle 4 fanciulle)#.
Ryo: ahahah sono buffe, siete buffe, mentre vi prendete in giro a vicenda, sembrate delle poppanti.
#Tutte le ragazze con l'alone attorno e con un martellone con scritto Ryo, sei solo uno stupido deficiente diedero una mega martellata al povero Ryo e si allontanarono verso la pista ove furono subito circondate da ragazzi che volevano rimorchiarle.#.
Mick: Ryo, che ti è successo?
Ryo: Niente, sono state le ragazze tutte e 4 le ho prese in giro e questo è il risultato.
Mick: Hihihi, senti è meglio che ti riprendi presto perché le ragazze sono circondate da dei tipi poco raccomandabili e a quel che ho sentito, sono state notate nel locale e ci sono molti uomini che hanno fatto degli apprezzamenti poco carini sul loro conto.
Ryo: Ok, per fortuna il mio drink è salvo.
Mick: * Ma è possibile che tu pensi ai drink, mentre ci sono le ragazze sulla pista che si dimenano e quei tipi tentano di mettere le loro manacce su di loro.* Ryo ti dai una mossa?
Ryo: Ecco fatto, sono riuscito a togliermi quel martellone dalla testa. Dai andiamo.
Arrivarono dalle ragazze.
M & R: Scusate se vi abbiamo fatto aspettare.
Saeko: Alla buona ora, Mick, la nostra compagnia non ti aggrada?
Mick: (faccia da playboy) No al contrario, sai che sei molto bella questa sera Saeko?
Saeko: Grazie.
Ryo: Andiamo più avanti qui c'è troppa gente. Venite ragazze, (poi voltandosi verso Kaori e prendendola per una mano) vieni amore mio che gli altri ci aspettano.
Kaori:* amore mio, ma sta fuori, e poi perché mi porta via da loro quei ragazzi erano così carini,ha proprio deciso di far capire a tutti che il mio ragazzo, quando non è vero? Che sia geloso di me?* Va bene se dobbiamo spostarci almeno cerchiamo gli altri...eccoli li vedo July con Max e ci sono anche Mark, Lucas, Sergio, Mary, Lucia, e purtroppo anche le due gemelle sarah e greys.
Ryo: Wo, due gemelle e come sono carine?
Mick: Cosa???Ho capito bene?? Due gemelle wow che bello.
Kaori: * Ecco, lo sapevo non cambierà mai ora appena le vedrà non mi calcolerà più fammi tamponare la situazione o qua si rischia di brutto le gemelle si sono carine, ma sono odiose. Sono snob e con la puzza sotto al naso e sono sicura che appena vedranno Ryo e Mick ci proveranno con loro, e no questa volta non la faranno liscia loro sono miei, Ryo è mio è nessuno me lo toglierà* Uffa, cominciamo con la solita storia per favore non fate i maniaci con loro, non voglio fare brutte figure.
Ryo: (sussurrando ma, poi mica tanto, all'orecchio di Kaori) Tranquilla nessuna è più bella di te. *Cazzo l'ho detto e ora come apparo la situazione?? Sono un deficiente,ma davanti a lei perdo il controllo.
Mick: Si ha ragione Ryo nessuna è più bella di te questa sera, anzi nessuna è più bella di voi questa sera e tutto il locale lo sa e si gira ad ammirarvi.
Kaori: Grazie, Mick sei molto galante questa sera.
Ryo: * Galante lui, tsk se sono stato io a farti i complimenti tutti la sera*.
Kaori: Grazie anche a te Ryo per non aver ancora fatto il maniaco questa sera e per non aver corso dietro alle altre gonne. Soprattutto grazie per questi giorni,per la tua protezione incondizionata e grazie per aspettarmi.
Ryo: Kaori grazie a te per avermi permesso di tornar a far parte della tua vita.
Kaori: ah ma che oggi questa mosceria su balliamo,scateniamoci ma prima salutiamo gli altri.
Vivyan: Ciao raga!
Kaori: what's up?
Comitiva: all's well
Jordan: Hey Sayuri, bellissima, non si saluta neppure.
Sayuri: Hai ragione. Scusami ma non ti avevo visto.
Jordan: Scusata! Kaori ma non mi presentami i tuoi amici?
Kaori: Jordan, ti presento Ryo, Mick e quella donna che vedi è Saeko. Ma fai attenzione che la mia sorellona è gelosa quindi non puoi fare troppo la corte a Saeko.
Sayuri: Non la dare retta, è ubriaca con solo mezza Caipiroska quindi stra parla.
Jordan: Kaori, la tua sorellona deve stare tranquilla a me interessa solo lei.
Kaori: Uffa, ma che è questa palla non balla nessuno.
Mark: Che dobiamo fare? David non è ancora venuto e qui si vegeta.
Kaori: Allora animiamola noi la serata, iniziamo a scaldarci. Balliamo dai.
E Kaori inizio a ballare a ritmo latino dimenandosi muovendo il sedere e il tutto il corpo era sensualissima e all'amico di Ryo di certo non gli era indifferente e i jeans gli andavano sempre più stretti mentre la vedeva ballare e bere con gusto da quel bicchiere.
Ryo si avvicinò aspettò che lei bevesse un sorso del suo drink e le chiese.
Ryo: Mi fai assaggiare il tuo drink?
Kaori: Certo
Kaori porse il bicchiere a Ryo, solo che Ryo invece di assaggiare il drink dal bicchiere lo assaggiò dalle sue labbra e diede un bacio da mozzare il fiato.
Kaori: * Ma che sta facendo è impazzito, oh dio come bacia bene me l'ero dimenticata mi sento tutta fremere, oddio,
Ryo: Delizioso!
In quel momento tutti capirono che Kaori era di Ryo, quindi almeno per quella sera non era disponibile.
La serata continuò così con Kaori che ballava a tutta forza e Ryo attaccata lei
--- ore 0.30 ---
Arrivo di David alla consolle e tutto il gruppo inizia a ballare e a scatenarsi al ritmo di House music, mentre i nostri due piccioncini continuano a ballare l'un attaccato all'altro fino che ad un certo punto non si allontana dal gruppo e va verso il David entra nel backstage e appena David ha 2 sec liberi li sussurra qualcosa all'orecchio.
Kaori torna nel gruppo e stranamente si va a sedere nei gazebi, mentre sulla pista si scatenano.
David dall'house passa mano mano a dei Remix di canzoni famose fino ad arrivare a quella che gli aveva chiesto una ragazza su cui voleva far colpo e poi mise alla fine quella di Kaori che ad un segnale convenuto si alzò e torno in pista vicino a Ryo.
Sconvolto così
Sconvolto così
io non ti so dire
come, quando e se tu mi avrai
ma mi piaci così
mentre continui a bere, a fumare
ma quante sigarette che hai
e ti avvicini con le mani
ti fai i tuoi piani... Allora
Kaori:* Hhehe anche se questa canzone è per te non ti darò la soddisfazione di avermi tra le tue braccia, perché anche se mi piaci questa sera mentre bevi,fumi per resistere alla mia corte alla mia, ma non c'è la fai e ti avvicini perché ti sto provocando e cominci a fantasticare su tutto.*
Ryo:* Che fai mi provochi? Allora è proprio vero che sei ubriaca o forse è solo l'atmosfera, ma da quando siamo usciti non fai altro che provocarmi e quel bacio è stato come un fuoco impetuoso e se non ti fossi staccata tu io avrei continuato all'infinito e non so dirti quello che sarebbe successo dopo *.
Dimmi che gusto ci provi ad avermi
che gusto ci provi a tenermi
le mani sui fianchi
ma non mi prendi mai
Dimmi che quando in volo ti perdi
resti da solo e mi pensi
almeno ogni tanto...non mi prendi mai
tanto non mi prendi mai
Kaori: * Ti diverti a essere provocato, ma dimmi un po' davvero ti accontenti di rimanere così senza fare niente di starmi accanto di sfiorarmi di tenere le mani su i miei fianchi. Dimmi che mi pensi che mi desideri come desideri le altre per una volta sì uomo *.
Ryo: Kaori ma che fai,perché balli così?
Kaori: In che modo?
Ryo:In modo...così sensuale?
Kaori: Se ti da fastidio me ne vado a ballare da un’altra parte.
Ryo: *No, non te ne andare, è solo che così non resisto, fermati torna indietro, voglio che tu sia mia, che tu sia mia questa notte e tutte le notti che verranno a seguire.
E ti seguo così
una volta ogni tanto fa bene a tutto
anche alle cose mie
che vanno così
un po' di traverso come le tue parole
le tue filosofie
e ti avvicini
prendi le mie mani...uho vai vai vai vai vai
Kaori: * Ryo è presto, troppo presto, però forse è meglio che vada così questo è un periodo un po' no per me, e mentre mi parli ormai non ascolto sono solo offuscata e mi allontano.*
Dimmi che gusto ci provi ad avermi
che gusto ci provi a tenermi
le mani sui fianchi
ma non mi prendi mai
Dimmi che quando in volo ti perdi
resti da solo e mi pensi
almeno ogni tanto...non mi prendi mai
tanto non mi prendi mai
Kaori: * Mi sono allontanata e ballo con Mick, con lui sono sicura che non accadrà niente, anche se ballo in modo sensualissimo come ora, sento i tuoi occhi sul mio corpo sento i tuoi passi dietro di me sento le tue, mentre mi abbracciano e mi girano a te *.
Ryo: * Mi avvicino a te non resisto ancora un secondo a vederti ballare con un altro, ti prendo e ti giro verso di me tenendoti stretta a me ti faccio ballare e non ti lascio andare un secondo, anche se le mie mani scendono giù per i fianchi e tu non fai una piega. Fino a quando a non ti allontani *.
tanto non mi prendi
dimmiiiii diimmi dimiiiii
dimmi dimmi
dimmi dimmi dimmi dimmi
Kaori: * comincio a cantare il pezzo di canzone che c'è in questo momento e mi guardi e ti avvicini mi vuoi baciare, ma io mi allontano.
Non finirà tutto qui
non ti sembra il caso
vedersi ancora
per un altra follia
è andata così
ancora una volta
sconvolta e poi
ognuno a casa sua
Kaori: * Mi siedo qui sotto i gazebi e tu mi guardi e ti avvicini ti siedi vicino a me e mi baci, mi baci sempre con più passione, mi sento sconvolgere fremere dentro e avere voglia di te.*
Ryo: * Ormai sono partito, non capisco più niente e ti bacio finché ho fiato scendo sul collo, vorrei farti mia ora in questo istante, ma non si può tu non sei pronta e poi sei ubriaca. Mi guardi e poi ti stacchi da Me *.
Dimmi che gusto ci provi ad amarmi
che gusto ci provi a tenermi
quegli occhi davanti
a tenermi quegli occhi davanti
ma non mi prendi mai
Dimmi che quando domani mi perdi
resti da solo e mi pensi
almeno ogni tanto...non mi prendi mai
tanto non mi prendi mai
tanto non mi prendi...non mi prendi
non mi prendi...mai
Ryo: * Ricominci a cantare e capisco finalmente, hai paura, hai paura che succeda tutto come un anno fa, mi desideri e lo sento, ma la paura che hai ti blocca e questa paura deve essere rispettata, perché devo fare di tutto per dimostrarti il mio amore, quando finisci di cantare ti bacio e rimarrò così finché non avrò aria. Ma appena sarai sobria ti dirò tutto quello che sento ti parlerò e mi scuserò per te, per il male che ti ho fatto.
---- Dopo 2 ore dopo che Kaori era crollata tra le sue braccia per la sbornia, lei si sveglia.--
Kaori: mm, mi sa che ho bevuto troppo.
Ryo: sei unica, hai bevuto un solo sorso di vodka e sei partita.
Kaori: hhihi, ma che ci posso fare. Adoro la Caipiroska, ma non reggo la vodka.
Ryo: TI devo parlare.
Kaori: Dimmi.
Ryo: Volevo scusarmi per averti trattato come una di quelle che mi facevo ogni sera. Kaori, perdonami, ora so che ti amo e non voglio perderti.
Kaori: shhh è tutto ok Ryo, ti amo anche io e finalmente ho deciso di buttarmi alle spalle il passato, voglio andare avanti e pensare al futuro. Ma non posso dirti se il mio futuro è con te io lo vorrei tanto, ma il mio cuore è ancora diviso in 2 parti.
Ryo: Kaori, io ti aspetterò per ora mi basta starti vicino e vivere così il nostro amore fatto di baci. Non voglio correre con te, sei troppo importante.
Kaori: Oh, Ryo (si butto tra le braccia di Ryo e lo baciò).
#Kaori e Ryo passarono tutto il resto della serata in riva al mare a tenersi stretti l'uno vicino all'altro fino a che non chiuse il locale.#
Ore 4: 30 A.M. davanti la camera di Kaori e Saeko.
Ryo: sei bellissima anche in pigiama e struccata.
Kaori arrossì e rispose
Kaori: Grazie, amore mio
A Ryo a queste parole mancò un battito, si sentì in paradiso in un attimo.
Ryo: Prego, ora vai a riposarti e prenditi la pillola.
Kaori: Si, ma prima volevo ringraziarti per la bella serata da sogno che ho passato.
Ryo: Di niente piccola cenerentola. Buona Notte.
Kaori: Notte. Ryo?
Ryo: Si.
Kaori: Ma dopo questa notte cosa siamo noi?
Ryo: Stiamo insieme. Tu sei la mia donna, la mia fidanzata, la mia ragazza. Sempre se per te va bene?
Kaori: Si! (e lo baciò)
Quella notte Kaori si addormentò felice sognando il suo dolce amore Ryo.
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Capitolo 12 *** 11 L'incontro con il passato ***
Il giorno dopo Kaori si svegliò dopo mezzogiorno con un mal di testa incredibile, rimase a letto ancora un bel po’ non aveva la forza di alzarsi era troppo stanca, ma il mal di testa incalzante la fece decidere di alzarsi e prendersi qualcosa.
Tentando di alzarsi trovò degli intoppi, si guardò intorno e vide un letto pieno di rose rosse, e tutta la stanza con cesti di garofani bianchi.
Kaori: * Che cosa sono tutti questi fiori...oddio l’odore è troppo forte mi viene da...*
Kaori non fece neanche in tempo a finire il pensiero che corse in bagno a vomitare, appena uscì dal bagno trovò Ryo con in mano un bicchier d’acqua con l’aspirina in una mano e nell’altra una bella tazzina di caffé “espresso”.
Ryo:Tieni questo è per il tuo mal di testa,(dandogli l’aspirina),mi raccomando bevi tutto, invece questo è per riprenderti questo caffé farebbe resuscitare anche i morti.
Kaori:Grazie non bevo caffé!
Ryo: Bevi tutto se vuoi rimetterti in forze.
Kaori: Ok, però spero che mi passi questo mal di testa.
Ryo: Sì ti passerà ora vai a letto e riposati.
Kaori: No, non posso.
Ryo: Perchè?
Kaori: Perchè ho una stanza piena di fiori che simboleggiano l’amore, il cui odore mischiato al mal di testa che mi provoca il volta stomaco non mi fa un gran che bene.
Ryo: E chi ti ha detto che devi andare da te!
Kaori: Ehe! Ryo ma sei impazzito, cosa stai dicendo? E dove dovrei dormire secondo te, sul divano?
Ryo: No, da me!
Kaori: Tu sei caduto con la testa per terra ieri, io che dormo da te è assurdo, e poi non posso, non ho tempo per riposarmi, ora mi preparo e mi metto a lavorare, sai com’è, quando hai delle consegne da rispettare non hai tempo per le malattie.
Detto questo Kaori non diede neanche il tempo a Ryo di rispondere che si chiuse in bagno, dove aprì prese una pillola per il mal di testa che mischiata all’aspirina la fece vomitare, ma stranamente dopo si sentì meglio. Si fece una bella doccia e mentre si rilassava sotto quel gettito d’acqua tiepida, il mal di testa stava svanendo assieme a quella meravigliosa acconciatura che le aveva permesso una serata magica con Ryo.
Già Ryo, si doveva scusare con lui per come l’aveva trattato prima, e poi doveva parlare di ieri spiegare che nonostante quello che è successo, lei non era disposta a tornare da lui, in ogni modo decise per il momento di evitare ogni tipo di discussione e di far finta di nulla riguardo all’altra sera. Aveva deciso di fare quello che aveva sempre fatto Ryo, per tanti anni, negare di fronte all’evidenza e andare avanti per la sua strada, ora lei doveva concentrarsi e pensare al lavoro al progetto che doveva portare avanti.
Ora però aveva dei problemi più urgenti a cui pensare, il lavoro. Il cliente era molto importante, e l’agenzia presso di cui si appoggiava lei era piccolina e come tale era impreparata a questo avvenimento, e Kaori non sapeva se fosse stata all’altezza del suo incarico.
Questa volta non si trattava come negli anni addietro di proteggere una persona o cosa, questa volta si trattava di creare dal nulla qualcosa e le sue armi erano solo un computer, un programma di grafica, la sua fantasia e poi naturalmente l’ormai irrinunciabile internet, senza il quale lei non potrebbe mai trovare delle immagini decenti per poter creare un catalogo, oppure dei font(caratteri) adatti per la creazione di un qualsiasi impaginato, sito internet o di un pennello particolare da utilizzare in photoshop. E’ pur vero che la sua agenzia ha lavorato per aziende televisive tipo KTM e WKTY [nomi inventati da me ndily] ma ora la Fox era arrivata a loro e lei aveva una paura folle di sbagliare e di perdere il posto. Ora come faceva, come si arrangiava, si era scoperta brava in questo mestiere, ma era un azzardo continuo, lei non sapeva nulla di tutti questi programmi e li aveva imparati vedendo lavorare gli altri.
Ricorda ancora il primo giorno di lavoro, lei portava dei caffé. Teoricamente doveva essere un assistente/segretaria tutto fare, puliva, rassettava, tutte cose che sapeva fare benissimo, poi conobbe lui Logan, si erano subito trovati simpatici, erano diventati amici e passavano molto tempo insieme.
Lui aveva una voglia di vivere che contagiò anche lei. Ogni giorno che passasse Kaori lo ammirava sempre di più, non poteva credere che lui fosse malato e che quel brutto tumore l’avrebbe portato via da lei, sì da lei, perché nel frattempo loro si erano innamorati e avevano cominciato a frequentarsi.
Lui l’amava e la stimava. Amava la sua intelligenza e la sua creatività, era capace di trovare un’idea che puntualmente piaceva al cliente, anche se lei era totalmente estranea all’ambiente.
Fu così che lui dopo il lavoro iniziò ad insegnarle tutti i trucchi del mestiere e fece in modo che la sua fidanzata da semplice segretaria tutto fare potesse diventare un grafico come lui, all’inizio anche lei ha dovuto fare gavetta e si occupava di piccole cose tipo scontornare le immagini e fare qualche segnalibro e/o biglietto da visita, per poi passare alla grafica a video e da qui iniziare la collaborazione con le tv locali.
Ricordando e pensando a tutti gli avvenimenti accaduti in quest’anno si ritrovò,non sapendo neanche come in camera sua, vestita, con i capelli asciutti a prendere un portatile che poi posò sul tavolo nel salone.
Lo aprì inserì la password e appena si caricò dal suo schermo apparve una foto di loro due felici e sorridenti.
A quella vista a Kaori gli si stringe il cuore, all’improvviso non riusciva più a respirare, si sentiva male. Le lacrime cominciarono ad uscire da quei suoi bellissimi occhi color nocciola e cominciò, cominciò a ricordare quell’amore così puro così etereo che durò così poco ma che fu così intenso.
Ricordava ancora il giorno del suo matrimonio, com’era felice quel giorno, anche se non poté indossar e il suo bell’abito bianco perché a causa della sua malattia(quella di Logan) decisero di sposarsi a Las Vegas all’improvviso con solo come invitati i loro testimoni, ma nonostante tutto lei era felice, raggiante.
Quell’uomo ebbe il potere di farle dimenticare Ryo, non soffriva più era sempre raggiante e se non fosse stata per quella morte che aveva combattuto per lunghi 8 anni non gli avesse portato i suoi amori, lei ora sarebbe stata ancora felice. Era felice come non mai, la loro quotidianità era fatta di piccole cose, ma che le facevano felice, tipo l’andare a lavoro insieme e sognare le stesse cose. Quando scoprì che era incinta ne fu felice, al settimo cielo, e decisero di cercarsi una casa più grande per accogliere al massimo la nuova vita.
Intanto la gravidanza andava avanti e apparentemente Logan migliorava, si divertiva ad immaginare com’era la sua bambina, perché si era una femmina l’avevano scoperto da poco, quando lui cominciò a peggiorare… il tumore non si era ridotto, ma era andato in metastasi, l’origine era sconosciuta ai medici, ma lui nonostante tutto tirava avanti, voleva vederla, desiderare guardar nascere quella bambina, la voleva a tutti i costi, era un dono del suo amore a lei quella donna che ha reso quegli ultimi mesi della sua vita stupendi, l’aveva fatto rinascere e come lui aveva sofferto in passato per scelte sbagliate, ma non rimpiante perché fatte per amore, per amore di qualcuno che non ha voluto capire, comprende quanto quest’amore fosse grande.
Un giorno però la loro felicità fu lacerata, squartata da un destino crudele. Kaori era arrivata quasi al 6 mese di gravidanza aveva ricevuto una notizia che mai nessuno desiderava avere e anche che lei, come del resto tutte donne del mondo, sperava che non avvenisse mai e che le sue impressioni erano solo tali. Invece un giorno la dottoressa le comunicò: “Mi dispiace, ma il suo bambino non c’è più! Il suo cuore ha smesso di battere, ecco perché non lo sentiva più muoversi”, all’udire quella notizia ebbe la sensazione di caderle il mondo addosso e l’unica speranza, l’unico appiglio che teneva in vita Logan, svanì e con ciò svanì anche lui, suo marito, dopo pochi mesi dopo la morte della sua piccolina.
Kaori sola e disperata perché nel giro di pochi mesi aveva perso l’amore e suo figlio si ritrovava ad essere consolata da quello che credeva essere il migliore amico di Logan, Alek per l’appunto che l’aveva ingannata con la sua faccia d’angelo, fatta innamorare, ma di un amore che non amore ma riconoscenza, gratitudine per averla aiutata, si era illusa si poter ricominciare a vivere con lui, ma così non fu Alek si è rivelato per quello che era, un mostro e ora eccola qui con il cuore pieno di dolore e sensi di colpa per aver tradito i suoi due uomini più importanti della sua vita dopo Hide e il padre(ormai morti da tempo).
Ryo non sapeva che lei si fosse sposata, che lei ora è vedova, che il suo corpo ha ospitato un’essere vivente, che ha vissuto le gioie e i dolori di un parto ma di una bambina priva di vita, la sua Giada, aveva i capelli come i suoi rossi e le manine piccoline e il nasino come quello di una patatina.
Giada era adorabile e sicuramente crescendo, sarebbe diventata bellissima, certamente molto più bella di lei, ogni tanto provava a ricordarsi il colore dei suoi occhi, ma non poteva, perché la piccolina era nata dormendo e dormendo se n’era andata a far compagnia agli angeli del cielo cullata tra le braccia del papà che ora sicuramente starà con lei.
Kaori: * Come dichiarare a Ryo tutto questo, come annunciargli che il vestito che ero andata a ritirare originariamente era stato destinato al mio matrimonio con Logan, quando decidemmo di condividere la nostra gioia con gli amici.
Io sarei dovuta andare all’altare con il pancione in bella mostra ed era necessario essere radiosa e raggiante.
Invece in quella stessa chiesa dove dovevamo coronare il nostro sogno d’amore, davanti ai nostri amici e familiari, li abbiamo dovuto dire addio alla nostra piccolina e dopo poco ho dovuto dirti addio e giurai di raggiungerti presto, ma così non è stato tutti i tentativi sono andati in fumo e io vivo, ho vissuto fino ad ora in uno stato d’apatia finché non è arrivato Ryo, ed ho ricominciato a vivere.
Oh amore me lo hai mandato tu vero? Sapevi tutto di me, di lui e della vita che volevo con lui e di com’era finito tutto. Eri l’unico ad essere informato su ogni più piccola cosa di me.
Tu come Ryo mi capivi da un semplice sguardo.
Ti amo Logan, e mi sento in colpa perché sto vivendo, perché ho deciso d’amare qualcun altro e per una sera mi sono lasciata andare. Perdonami! Io ti amo più della mia vita, ma amo anche Ryo e lo hai sempre saputo.
Ora sono qui a farmi mille domande ed ad avere tantissimi dubbi sul futuro. Qui tutti credono che sia innamorata d’Alek e lo lascio credere, i nostri amici sono convinti che io l’abbia superata la tua morte, invece non è così perché il giorno della tua morte sono morta anche io con te.
Basta non riesco a lavorare devo uscire.*
Cosi facendo Kaori prese il giubbino e uscì fuori di casa come una furia attirando ancora di più l’attenzione di Ryo che era stato tutto il tempo ad osservarla, a guardarla attentamente mentre piangeva di lacrime amare, davanti ad una fotografia di uno che lui non conosceva e l’aveva vista anche accarezzarsi la pancia, come se cercasse qualcosa al suo interno, come se cercasse una vita.
Vedendola uscire si affrettò a seguire Kaori che per la fretta e per il suo stato d’animo non si accorse neanche che Ryo era ormai entrato in macchina con lei, mentre lei guidava verso il cimitero.
Solo quando arrivò se n’accorse, ma non parlò non fece nessun gesto, nulla, si diresse direttamente verso quelle due tombe su cui piangeva disperatamente.
S’inginocchiò e baciò la foto della piccolina e quella di suo marito e si mise a pregare e a piangere.
Kaori: Ciao Giada, eccomi vedi come promesso eccomi qui. Come stai lassù piccola mia? Mamma ti pensa sempre e ti vuole tanto bene e ti chiede di dare un bacio a papà da parte di mamma e dirgli che l’amo.
Oh Logan, quanto mi manchi, è un dolore straziante quello della tua morte, sì lo so me l’hai fatto promettere prima di morire, che mi sarei dovuta rifare una vita e che non sarei dovuta essere una vedova in eterno, ma ci ho provato amore mio, ci ho provato e lo sai anche tu! Ma lui si è rivelato ed non è la stessa persona che conoscevi tu da anni e che mi avevi fatto conoscere. Ora mi hai mandato Ryo a salvarmi perchè sapevi come stavo e sai che l’amo, no quanto te certo, ma io lo amo, lui mi ha chiesto di tornare con lui, ma non c’è la faccio ora non mi sento pronta.
Ryo non sa di te, non sa di noi e della nostra bellissima bambina, ora è qui accanto a me e voglio fartelo conoscerlo.
Ryo, avvicinati voglio farti conoscere due persone per me importanti.
Ryo si avvicinò a lei e s’inginocchiò senza parlare rispettando il suo dolore.
Kaori: Ecco Ryo, ti presento mio marito Logan morto ormai da 28 settimane e 1 giorno per un brutto tumore e lei invece è la mia piccola è nata morta alla 25 settimana e 3 giorni. Questa è la mia famiglia, il nucleo familiare che mi sono costruita, quando sono arrivata qua. Piccola Giada, lui è Ryo una persona a cui la tua mamma vuole tanto bene e per lei è molto speciale quasi come il tuo papà.
Logan, tesoro, lui è Ryo e finalmente ho mantenuto la mia promessa sono riuscita a fartelo conoscere, anche se in ritardo.
Kaori scoppiò in lacrime e si buttò tra le braccia di Ryo.
Kaori: OH, Ryo aiutami per favore. Il dolore che provo mi sta uccidendo pian piano, io ti amo e non voglio perderti, ma mi sento in colpa, mi sento come stessi tradendo la sua memoria, mi sento un peso enorme perché io vivo e loro non ci sono più. Nel giro di pochi mesi ho perso mia figlia e mio marito. Sto impazzendo. Aiutami!
Ryo rimase tutto il tempo in silenzio non trovando le parole adatte, rimase shockato da questa rivelazione, ma capì che la sua donna aveva sofferto molto e decise per una volta di stare in silenzio e ascoltarla perché in questo caso non servivano delle frasi di circostanza.
Lui l’avrebbe ascoltata per poi ricordarle che l’ama e che non l’avrebbe mai lasciata da sola, ma qualcosa aveva l'obbligo di dirle, non poteva in ogni caso rimanere in silenzio e così fu che per una volta i suoi pensieri ebbero voce.
Ryo: Kaori devi aver sofferto molto e ora hai paura di offendere il tuo Logan. Hai paura di vivere e hai terrore che io ti rifiuti. Io rifiutarti? No, non potrei mai, sono invidioso di Logan che in pochi mesi della sua breve vita ha capito che eri la cosa più bella che c’era su questo mondo e che valeva la pena viverla e soprattutto avuto quel coraggio che io non ho mai avuto. Quello di amarti e di averti donato una famiglia. Spero solo che un giorno tu potresti ritenermi degno di creare una famiglia tutta nostra.
Ryo aspettò che finisse di piangere, che salutasse i suoi due amori e l'accompagnò a casa, questa volta fu lui a guidare mentre lei ascoltando l'incontro di Bocelli(la versione che citerò però è quella cantata dai ragazzi di Saranno Famosi nel lontano 2002), non so come ma in quei minuti nessuno dei due parla e/o pensa, nessuno dei due ha la forza di parlare perché il dolore che senti e che di riflesso provo anche io è più forte di ogni pensiero e ogni parola che uno di noi possa esprimere.
La canzone parla già da se, parla di un piccolo angelo strappato dalle braccia dei suoi genitori e che è andato a far compagnia a tanti piccoli angeli come lui.
E' molto bella come canzone inizia con una musica molto dolce in sottofondo e con una voce che comincia a recitare dicendo:
L'incontro
Mentre
Fiero e felice
Come un gigante
Stringo fra le braccia il mio piccino
Quel corpicino tenero e innocente
Fragile e vivo come un uccellino
Contro il mio petto preme abbandonato
Quieto e sicuro
Mezzo addormentato
Per qualche istante quasi dolcemente
Ma pare come un sogno il mio destino
Cosi mi vedo vecchia e rassegnata
Seduta là
Nel canto del camino
Ad aspettar con l'ansia d'un bambino la sera
Per vederlo all'improvviso rientrare con il tono di un sorriso
Di una parola, di una gentilezza
E come una promessa che consola
La gioia immensa di una sua carezza
Poi mi riscuoto e già ho dimenticato
Ma dentro di me l'anima rapita
Avverte che quel bimbo appena nato
Già vale più della mia stessa vita
Ad un certo punto inizia la base e cominciano a duettare due artisti.
E restai
Davanti a lui
Per un po'
E ascoltai
Nell'aria
Poi l'afferrai
Lui aprì la mano e poi
Mi toccò
Il naso
Sfiorò
La bocca
Io l'abbracciai
Ed il mondo girò di più
Intorno a noi
Ogni cosa poi fiorì
E restai davanti a lui
Per un po'
E fu lì
Che il tempo
Ci ritrovò
Lui aprì la mano e poi
Mi toccò
Il naso
Ed io
Sorrisi
Io l'abbracciai
Ed il mondo girò di più
Intorno a noi
Ogni cosa poi fiorì
Coro:
Il mondo è
un puntino di luce blu
Che gira e va
con il soffio degli angeli
Io l'abbracciai
Ed il mondo girò di più
Coro:
Che gira e va
con il soffio degli angeli
Io l'abbracciai
E restai
Così così
Anche lui ascoltando quel brano si sentì sciogliere e si sentì tremendamente triste e vedere la sua Kaori di nuovo in lacrime decise di non tornare subito a casa e di deviare verso il mare, dove stettero in silenzio fino a sera abbracciati ad ascoltare solo il rumore del mare che suonava in armonia insieme al battito dei loro cuori.
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Capitolo 13 *** 13 La danza dell'amore... ***
I suoi amici, avevano organizzato questa vacanza sapendo benissimo che in quel periodo la compagnia della sua scuola organizzava uno spettacolo ogni anno in quella zona, e sapevano benissimo che lei doveva parteciparvi ma che poi causa infortunio ci aveva rinunciato. Immaginatevi la sorpersa quando scoprì che la stavano aspettando e che la rivolevano in compagnia.
Lei ne fu entusiasta, conosceva bene le coreografie l’aveva preparate fino allo sfinimento, fino a quando non accadde quello che accadde, ma dopo l’ultima visita di controllo (tenuta all’oscuro a tutti tranne a Sayuri) aveva avuto l’ok per ricominciare a danzare, naturalmente per il momento non poteva andare sulle punte ma poteva ricominciare.
Ora grazie alle sue amiche e a sua sorella aveva rincontrato i suoi amici del Broadway Dance Center e con loro aveva iniziato a ricominciare a danzare e per di più per uno spettacolo.
Era al settimo cielo, si sentiva letteralmente 3 metri sopra al cielo.
Erano passati due giorni dal loro arrivo e ogni pomeriggio correva alle prove.
Ryo la cercava, ma le sue amiche ogni giorno inventavano una scusa diversa del tipo: è andata a fare shopping, ma come non era con te?, ah non lo so non l’ho vista.
Appena tornava veniva posta ad un interrogatorio a cui rispondeva con: ero con degli amici che non vedevo da tempo e non mi sono accorta del tempo che passava, scusa! In fin dei conti non mentiva, ometteva solo un particolare la danza.
No perché aveva paura, ma perché voleva fargli una sorpresa.
Era il suo modo di dirgli grazie per tutto l’amore che le dimostrava e per la pazienza che dimostrava con lei.
Il pomeriggio del terzo giorno:
Kaori: Allora Eko hai capito?
Saeko: Si si, ho capito stai tranquilla questa sera te lo portiamo allo spettacolo, stai tranquilla non sospetta niente.
Kaori: Sicura? E l’interrogatorio che mi fa ogni sera secondo te non è niente?
Saeko: Ehm si sospetta qualcosa, ma non ha capito che succede.
Kaori: Meno male, senti io ora corro alle prove, ci vediamo alle 8.
Kaori corse alle prove dove sudò, si stancò e fu felice, provò e riprovò tutto, voleva che ogni cosa fosse perfetto anche se i piedi le dolevano, aveva le dita spaccate insanguinate e incerottate.
E si aveva deciso di rinfilarsi le sue punte, era felice non provava dolore e riusciva a ballarci su, le aveva scelte per poter ballare nella prima coreografia che doveva svolgere .
Era felice anche perchè aveva intenzione di dire al mondo intero che lei amava Ryo, ma aveva intenzione di dirlo a modo suo. BALLANDO. Ballando in una coreografia moderna, sensuale e dolce creata appositamente per lui.
Le ore passarono e si stava per avvicinare le 8.
Erano le 7.30 e potevate vederla intenta a curarsi le ferite dei piedi, si incerottava le dita dissanguate tolte da sotto l’acqua fredda per poi fasciarsi il piede.
Indossava le sue punte nuove e cominciava a lavorarci su, prima come se fossero mezze quindi tentava di spaccare la punta e di rendere le scarpette più morbide. Poi se le toglieva e la vedevi sbattere per terra le scarpe come una pazza(ma non lo è ^_^), tagliare il raso sulla punta della scarpina per liberare di più la punta di gesso, utilizzare il martello per spaccare le parti più dure, per non far troppo rumore quando ballava.
Le ammorbidiva con le mani piegandole ma visto che non era soddisfatta, le chiudeva nella porta e il suo metodo consisteva nell’inserire la scarpa, dalla parte del tallone, nello spazio che si forma aprendo una porta, all’interno delle cerniere, ovvero tra porta e muro: una volta che la scarpa è dentro, si apre e chiude più volte, facendo sì che il peso della porta “smolli” la scarpetta! E se nonostante ciò non si erano abbastanza morbide saliva sulla punta con il tallone per finirle di ammorbidirle.
E le sue compagne non erano da meno le vedevi con in mano un raschietto a raschiare sotto la suola a scucire le punte e a bruciarle e poi le vedevi aprire la doccia d’acqua calda e farle ammorbidirle col vapore, poi c’era anche chi usava l’alcool per le parti più dure.
Ed ora era giunto il momento di fissare come si deve i nastri e l’elastico, prese il set da cucito e cominciò a rinforzare i punti che aveva dato in precedenza.
Le indossò e si mise a lavorare alla sbarra per riscaldarsi e sciogliere i muscoli con dei pliet.
La vedevi in prima posizione ad effettuare 2 demi pliet e stendere le braccia, n gran pliet e tornare in posizione per effettuare poi un podebrà avanti e uno indietro e rifare la stessa cosa in seconda quarta e quinta e per finire la vedevi andare sulle mezze e mantenere l’equilibrio in quinta posizione.
Questo “spettacolo” di una Kaori concentrata sul riscaldamento durò fino a quando non venne il momento di andare in scena. Aveva i crampi nello stomaco, si sentiava male si chiedeva se le sue amiche erano riuscite a trascinare Ryo a quello spettacolo, e soprattutto si chiedeva come avesse reagito lui a vederla così.
Quando si affacciò per vedere il mondo esterno nascosta dal sipario. Lo vide lì in prima fila con un mazzo di rose rosse e bianche. Lui si accorse di lei la guardò e le sorrise, e fu così che la nostra ballerina capì che Ryo sapeva tutto che era li appositamente per lei e tutte le sue paure svanirono contemporaneamente all’apertura del sipario.
La prima coreografia era di classico in cui Kaori non partecipava,era una coreografia tratta dal III atto del lago dei cigni in cui tutti gli invitati arrivano in corteo e Sigfried, insieme alla madre, cercano una possibile moglie. Sei ragazze ballano per il principe, che però rifiuta cortesemente.
Inizia allora l’intrattenimento per gli invitati a corte, con danze folcloristiche.
Al ballo, annunciati dalle trombe, arrivano il mago e sua figlia, Odile, alla quale ha dato le sembianze della regina dei cigni, Odette. Dopo un passo a due, Siegfried dichiara il suo amore per Odette, alla presenza però di Odile trasformata: la regina dei cigni cerca invana di metterlo in guardia attraverso una visione magica, ma ormai la dichiarazione è fatta. La sala da ballo si oscura e il mago scoppia in una fragorosa risata.
Ryo si ritrova leggermente annoiato ma anche affascinato da quel volteggiare sulle punte e la grazia che mettono quei ballerini nei loro passi e poi si meravigliava come le ragazze potessero essere così leggiadre e sorridere sempre quando invece si stavano ammazzando di fatica. Mentre pensava ciò il sipario si chiuse e ora toccava a Kaori.
Si apre il sipario.
Tredici ragazze in tutù ferme immobili in posa aspettando la musica e un ballerino (Charlie) anch’esso immobile sulla sinistra. Charlie nella parte di un insegnante, comincia a dare il tempo alle ragazze che iniziano ad effettuare le posizioni di base e alla fine del conteggio ballano sulle punte con sottofondo di musica classica. Mentre accade ciò lui gira tra le ballerine e si ferma vicino a Kaori sorridendole per poi riprendere il giro tra le allieve.
All’improvviso la musica si ferma ed entra un altro ballerino(Cooper) su una moto. L’insegnante pare un po’ contrariato da tutto ciò, la musica cambia e da classica diventa moderna e mentre il ragazzo gira attorno alle ballerine, loro iniziano a danzare con impostazione classica sulle note di Way You Make Me Feel di Mickeal Jackson.
Cooper ferma la moto e facendosi leva sul manubrio della moto si alza su di esso e con una sforbiciata in aria scende dalla moto e danzando(piruet e jetè) si avvicina a Kaori, lei si avvicina verso lui ballando e gli sorride lui la prende per mano e facendola girare gli srotola il tutù bianco e rimane con un vestitino corto rosso e comincia a scappare nascondendosi dietro alle sue compagne. Lui la scopre e la trascina per terra verso di lui, un po’ distante dalle altre ragazze, l’alza da terra tirandola a se e in un sol colpo lei si ritrova tra le sue braccia, Cooper la fa scendere e iniziano un passo a due molto sensuale composto da molte prese compresa quella dell’angelo. Si staccano e lei torna nel gruppo mentre lui al centro del palco balla un assolo.
Ryo* Kaori è la protagonista che bello! Bravo questo ballerino. Sembri che voli, speriamo soltanto che quando fa le prese con la mia piccola Kaori non la faccia volare per aria. Però, carine le ballerine sbav.
Mick: Ryo, hai visto quanto è sexy Kaori oggi?
Ryo: Mick ricominciamo?Ti ho detto 100 mila volte che Kaori non è per te.
Sayuri: Shhh. Fate silenzio.
Saeko:Mick, Ryo state zitti! Guardate lo spettacolo o altrimenti se non vi interessa lì c’è la porta.
Mick: Scusa!
Dopo l’assolo Kaori assieme al gruppo inizia a ballare attorno a Cooper formando un cerchio e lui camminando raso terra la segue e la guarda estasiato desiderandola. Una volta chiuso il cerchio lui con una piruet si avvicina a lei e l’alza di peso per poi poggiarla al centro del palco. Lui si comincia ad accarezzarle le gambe.
Ryo: Che fa quello, ora l’ammazzo
Mick: Ryo calmati
Ryo: Calmati un corno, quello le ha toccato le cosce.
Saeko: Basta Ryo mi hai rotto! Stai zitto e guarda lo spettacolo!
Ryo: Va bene. Ma tu mi devi 6 mokkori in più per star tranquillo mentre ci provano con Kaori.
Saeko: Va bene, tanto Kaori non te li farà mai consumare :P (gli fa la linguaccia).
Al centro del palco ricominciano a danzare e lui toccandole le gambe si avvicina alla moto e prendendola in braccio la porta via con se. Lei si scioglie i capelli e va via con lui sulla sua moto con il vento tra i capelli.
---Nuova Scena---
Interno camera da letto di lui e la musica cambia diventa intensa e sensuale ma solo ed esclusivamente musica
Cooper entra e poggia Kaori sul letto lui si toglie la giacca e si avvicina a lei con circospezione.
Ryo: Questa è troppo, no non si può...ora vado su quel palco e me la porto giù.
Saeko: Permettiti e non la vedrai più. In questa coreografia Kaori impersona una ragazza divisa tra due amori contemporaneamente e che si fa trascinare dagli eventi. Non è lei, sta recitando lo vuoi capire?
Ryo: Si ma vedere quello che la corteggia che salta sul letto che tenta di sedurla, che l’accarezza, che le sfiora i suoi capelli, quei capelli che mi fanno tanto impazzire e vedere poi lei che si stende su di lui e rimane in reggiseno e mutandine. Mi fa salire il sangue al cervello. In oltre vederla che si struscia su di lui e che simulano un rapporto sessuale, anche se so che è solo finto, mi fa impazzire, sono geloso marcio di lei e la desidero, per lei farei pazzie. No ora anche il bacio, no è troppo.
Sayuri: Basta! Zitto!( e gli mise una mano sulla bocca per farlo smettere di parlare)
Dopo che Ryo vide quella scena si dovette tranquillizzare o si sarebbe beccato le ire delle sue amiche.
Nel frattempo lo spettacolo andava avanti e la storia andava avanti, si cambiava scena ora ci ritroviamo in aula mentre le ragazze si allenano come sottofondo musica classica.
Kaori dopo aver passato la notte con Cooper fa tardi a lezione e sbaglia tutto, mettendosi all’inizio con le spalle rivolte a quelle della compagna si gira e si ritrova faccia faccia con l’altra ragazza. Charlie, il maestro, si avvicina e la porta al centro e tenta di accarezzarla ma entra Cooper e iniziano a lottare, un bellissimo duello tra due protagonisti maschili,fatto di danza, leggerezza e armonia, Kaori interviene e casualmente viene colpita e scappa in lacrime.
La scena cambia e ci ritroviamo fuori dalla scuola in mezzo alla folla, Charlie raggiunge Kaori inizia a ballare davanti a lei come se volesse dimostrarle tutto l’amore che prova. Il tutto accompagnato dalle magiche note di If I Was The One di Ruff Endz che complice dell’atmosfera fa avvicinare i due protagonisti sulla scena.
Charlie smette di danzare e si avvicina a lei e la consola per quello successo in aula, lei sorride si guardano negli occhi e cominciano a danzare insieme per dimostrare che esiste anche il lato romantico e tenero dell’amore. Ma la loro pace non dura allungo infatti Kaori mentre ha la gamba sollevata in alto vicino alla teta viene presa e sollevata in aria da Cooper e danza con lui a differenza di prima però questa è una danza che traspira sensualità e che le fa quasi paura. Si allontana avvicinandosi a Charlie e ballano dolcemente mano nella mano, Cooper vedendoli allontanare si avvicina a loro e inizia anche lui a ballare con loro.
Charlie, Kaori e Cooper tutti e 3 mano nella mano che danzano.
Charlie la tira a se e la girare, il gesto è subito copiato da Cooper che l’attira a se la prende in braccio e la porta in aria al disopra della testa.
Così Kaori si ritrova stesa sulle mani di Cooper in aria con una mano nella mano di Charlie ed entrambi girano su se stessi. Cooper lancia Kaori in aria a Charlie che la prende e gira con lei seduta sulle sue braccia, Cooper la prende dalle braccia di Charlie e la porta a se.
Lei mentre gira tra le braccia di lui si lascia andare per poi ritrovarsi in piedi per poi vederlo che balla lontano da lei, pavoneggiarsi con delle piruette torna indietro da lei e cade in ginocchio ai suoi piedi, la stessa cosa succede con Charlie, fa il suo assolo per far vedere quello che sa fare per pavoneggiarsi nei confronti di Cooper e con delle piruette si ritrova anche lui ai piedi della ragazza. Entrambi la prendono per le mani e iniziano a tirarsela a se, in una specie di tira e molla che termina quando cambia la scena e lei finalmente decide di buttarli per aria e prendere le redini del gioco,seguendo il ritmo di Canned Heat dei Jamiroqua.
Inizia così l’assolo di Kaori con i due ballerini che appena tentano di avvicinarsi a lei vengono cacciati e rimandati indietro.
Entrano altre ballerine e Kaori inizia a danzare con loro in una danza in cui si vede tutta la sua bravura, la tecnica ed eleganza. I ragazzi tentano di tornare alla carica ma vengono rimandati indietro da lei e dal corpo di ballo ed ricomincia il momento magico di Kaori.
I ragazzi tornano e lei decide di sfruttarli a suo favore, prima ci gioca un po’ e poi tenta di mandarli via ma alla fine ballano insieme in armonia leggerezza e bravura.
All’improvviso mentre sta ballando con loro finisce in ginocchio sulle braccia di Charlie e Cooper la fa scendere e lei sparisce, per apparire qualche secondo dopo assieme al corpo di ballo che tutte in fila con le mani sulle gambe delle compagne vicino effettuano dei passettini sulle punte fino a raggiungere il centro del palco quando lei si stacca dal gruppo ritornando a ballare da sola e a dare il meglio di se.
I ragazzi nascosti dal corpo di ballo cercano Kaori e quando la raggiungono ricominciano a ballare loro tre fino a
quando non la lasciano da sola per il gran finale....20 piruet consecutivamente senza fermarsi mai fino a chiusura sipario.
...intervallo...
Kaori esce fuori e corre da Ryo l’abbraccia e lo bacia.
Kaori: Mi sei mancato.
Ryo: Anche tu! Sei stata bravissima questa sera, eri meravigliosa.
Mick: Meravigliosa e sexy con questo vestitino cortissimo.
Ryo: Mick! (e gli lancia un occhiataccia)
Kaori: Grazie Mick, ma soprattutto grazie a te Ryo, per essere qui sta sera. Prima di entrare in scena avevo una paura folle stavo malissimo, ma appena ti ho visto il mio cuore si è tranquillizzato e ah un altra cosa, non essere geloso di me quando ballo perché sul palcoscenico sono un altra persona.
Ryo: allora si è sentito.
Kaori:. E già
Ryo: Scusami per prima, è solo che vedere una persona che ti sfiora che ti tocca mi fa impazzire, io vorrei averti tutta per me, sono geloso delle tue labbra delle tue carezze, dei tuoi capelli vorrei essere geloso anche del tuo corpo (Traduzione: Voglio andare a letto con te. Kaori quando me la dai che sto per ridiventare vergine? Ehehe... Ryo aspetta e spera per il momento Kaori non sembra intenzionata a dartela hihihi ndily).
Kaori lo baciò intensamente fino a che non ebbe più respiro.
Kaori:Secondo te con questo bacio che ti ho voluto dire.
Ryo: Che sono uno sciocco, che mi ami e che sei solo mia e mia resterai per sempre!
Kaori: Esatto! Io ora devo correre a cambiarmi.
Ryo: Merd
Kaori. Merd...Ah dimenticavo ascolta e guarda bene il prossimo balletto è per te! Ti amo!
Dopo aver detto ti amo, Kaori corse via in camerino e si cambiò velocemente con un abitino nero e questa volta non avrebbe indossato punte avrebbe ballato scalza.
Tutto era pronto sul palco, Mat, il ballerino che avrebbe danzato con lei in questa coreografia, era pronto ci mancava solo lei. Si sedette e si raggomitolò sulla schiena di Mat nascosto da un telo bianco.
Si apre il sipario parte la musica.
Quando nasce un amore
Quando nasce un amore
non e’ mai troppo tardi
scende come un bagliore
e’ una stella che guardi
Mat appena inizia la musica comincia a salire piano piano mentre Kaori era li a sfiorarsi i capelli e a toccarsi il viso fino ad alzare le mani al cielo
e di stelle nel cuore ce ne sono miliardi
Mat gira rimanendo sempre piegato in due con Kaori sulla schiena che si stende
Quando nasce un amore
...un amore
Lei si alza mano mano e si allontana da lui
ed e’ come un bambino che ha bisogno di cure
Lui comincia a rialzarsi piano piano, mentre lei si avvicina
devi stargli vicino, devi dargli calore
ora Kaori è con le spalle voltate verso lui e si abbraccia, arriva da lui all’indietro si gira e si mette su di lui abbracciandolo
preparargli il cammino il terreno migliore
Quando nasce un amore
...un amore
Lei scende da lui e rotolando si allontana, lui si alza mano mano liberandosi del velo aiutato anche da lei.
E’ un’emozione nella gola
Mat guadagna il centro del palco e comincia a danzare mentre Kaori si attorciglia nel lenzuolo
da quando nasce a quando vola
Lui si avvicina verso il lenzuolo e lei si libera e iniziano a danzare all’unisono s’incrociano si avvicinano e si allontanano di nuovo
che cosa c’è di piu celeste di un cielo che
Kaori continua a ballare mentre Mat si rifugia sotto il lenzuolo
ha vinto mille tempeste
che cosa c’è’ se adesso sento queste cose per te
Kaori vola in aria come un angelo, scende sulla terra per toccarla mentre Mat si muove al disotto del lenzuolo
Lei si avvicina a lui per toglierli il lenzuolo e lui con uno scatto felino si allontana da lei liberandosi del lenzuolo
Ti fa bene ti piace questa voglia di dare
Entrambi volano e poi ritoccano terra e ricominciano a ballare lei alle prese col lenzuolo mentre lui si alza dalla nuda terra per pochi secondi per poi ritornarci
e ti senti capace non ti vuoi più fermare come un fiume alla foce che si
getta nel mare
Si alzano entrambi si avvicinano si toccano la mano lui la prende e la fa girare abbraccia e insieme muovono i loro corpi roteandoli
Quando nasce un amore
...un amore
Lei si accuccia tra le sue braccia si stringe forte a lei e girano su stessi fino a quando non poggia i piedi per terra
E’ l’universo che si svela
Per poi allontanasi e con dei gran jetè avvicinarsi e incrociarsi e per poi far arrivare Kaori fino al cielo in una presa ad angelo
Quante parole in una sera
per poi ritrovarsi entrambi a terra a baciarsi e rotolarsi nelle lenzuola
Amore mio immenso e puro
ci penso io a far
Faro’ di te il tempo della ragione
Lei sopra di lui che inarca la schiena e lui si avvicina a lei baciandole il torace, imitando l’atto di fare l’amore
Faro’ di più
Faro’ tutte le cose che vuoi fare
Le si alza e si mette in equilibrio su una gamba mentre viene mantenuta l’altra gamba da Mat
anche tu,... si tu
Kaori si sta per allontanare quando si ferma torna indietro e lo abbraccia gli baciala schiena le spalle e quando sta per baciarlo e si guardano occhi negli occhi lui la volta e l’abbraccia
Quando nasce...
Lei si volta l’accarezza e si allontana da lui staccandosi da quella mano che ha nella sua che la tiene legata a lui
quando nasce un amore
Lui cammina all’indietro si volta la ricorre e la prende.
...un amore
La fa girare la bacia sulla bocca e si abbracciano romanticamente
Dopo aver finito la coreografia la ragazza corre nei camerini a vestirsi e con il viso ancora truccato e i capelli raccolti in una coda corre dal suo amato Ryo.
Quella persona che fino ad un anno fa, non avrebbe mai immaginarlo di vederlo così ipnotizzato da lei e non avrebbe mai pensato che un semplice, ma quanto importante ti amo potesse scatenare in lui un sorriso da ebete lungo un km e farlo rimanere incantato a guardarla, lei era felice come dal canto suo lo era Ryo. Solo che la loro felicità sarà ben presto spazzata via dall’Europa. Kaori infatti aveva appena saputo che tra meno di 2 settimane sarebbe partita per l’Italia esattamente per Napoli (ma va, caso strano la mia città heheh fosse il dio che loro esistessero veramente e che potessero venire a Napoli farei la pazza per incontrarli, sono uscita fuori di senno lo so XD scusate. Ndily)
Kaori:(col fiatone) Ryo! Ti amo. Promettimi che qualsiasi cosa succederà tu mi amerai sempre e mi starai vicino!
Ryo: Te lo prometto. Sai mi fai impazzire quando dici ti amo, mi viene una voglia di baciarti e non solo...
Kaori: Ecco ci risiamo...ecco il discorso mokkori.. mi dispiace per te ma ne io ne saeko te la daremo mai, le di sicuro mai, io forse un giorno chissà. Rassegnati! In ogni caso, vieni di là ti devo parlare.
Si allontanarono dal gruppo e andarono a rifuggiarsi nel corridoio adiacente alla sala dove nessuno poteva ascoltarli visto che erano tutti concentrati sullo spettacolo.
Kaori: Allora ti è piaciuta l’ultima coreografia?
Ryo: Si, anche se era triste sembrava che vi stavate dicendo addio e non capisco perché l’hai dedicata a me? Mi vuoi forse lasciare?
Kaori: No, non voglio lasciarti, Ti amo da morire.
Ryo: Allora perché mi hai dedicato quella coreografia?
Kaori: Il perché lo capirai molto presto però ora ascoltami. Devi sapere che circa sotto Natale la mia scuola di danza ha indetto un concorso per partecipare a uno stage di moderno/jazz con Garrison Rochelle e Steve La Chance e in più per chi frequentava la classe di classico c’era l’opzione per partecipare anche allo stage con Carla Fracci per le donne e Roberto Bolle per gli uomini.
Ryo: Ehm, chi sono questi tipi? O meglio so chi sono Roberto Bolle e Carla Fracci ma gli altri 2?
Kaori: O_o Come non sai chi sono? Garrison e Steve sono stati dei grandi ballerino e hanno lavorato anche nella compagnia di Bob Fosse il miglior coreografo del mondo. Se vogliamo dirla tutta anche tu hai potuto apprezzare la bravura di Steve come coreografo perché l’ultima coreografia che ho fatto e che ti ho dedicato. Quando nasce un amore. Bhe è stata lui a crearla e io me la sono imparata a memoria tramite una registrazione.
Ryo: Ok, ma non capisco il senso perché mi hai dedicato quella coreografia?
Kaori: Fammi finire il racconto. A Natale ho partecipato a questo concorso dove ho dovuto portare una coreografia di classico una variazione di “Giselle” tratto dal primo atto, una di moderno/jazz la coreografia di Bob Fosse “Mein Herr” tratta da “Cabaret” e alla fine su una musica scelta dalla commissione ho dovuto imparare una corografia in pochi muniti ed eseguirla alla perfezione.
Ryo: E’ stata severissima come selezione.
Kaori: Eh si, pensavo di non farcela e con i casini che sono successi in questo periodo non ci avevo neanche più pensato,fino a 3 giorni fa quando ho saputo, grazie a quelle 3 scalmanate di Sayuri, Eko e Vivyan che mi avevano accettato per questo mese di stage che inizierà tra meno di 2 settimane.
Ryo: Congratulazioni! Ma dov’è il problema non capisco, sembra che il piede sia guarito? No, allora perché non sei felice, visto che per te è una cosa che hai voluto con tutte le tue forze.
Kaori: Ryo vedi, il fatto è che lo stage è a Napoli, in Italia e se questa cosa mi fosse successa in altri momenti non ci avrei pensato due volte ad andarci, ma ora...ci sei tu, ci siamo noi e non voglio perderti e non voglio ne costringerti ad aspettare il mio ritorno. Già ti sto costringendo ad avere una relazione duratura, tu che sei sempre stato un playboy, per di più ti tengo a stecchetto perché mi sento bloccata e non riesco a fare l’amore con te. Ora ti chiederei troppo e lo so, ma non voglio perderti. Ti amo.
Ryo: Tutto qui?
Kaori: Si, apparte che le ragazze si sono auto invitate in Italia con me, ma io non so se andarci.
Ryo: Bhe allora mi auto invito anche io, se per te non è un problema.
Kaori: Cosa?? No, non è un problema. OH Ryo, sono così felice! Andrò in Italia, vedrò una delle più belle città al mondo, parteciperò ad uno stage di danza e tutto questo lo farò con la persona che più amo al mondo. Sono contentissima Ryo. Non me l’aspettavo.
Ryo: Anche io sono felice per te e sappi che tu non mi costringi a fare niente. Io ti amo e voglio stare con te e non mi importa del sesso, sono stato anni a farlo con persone che non amavo e che mi disgustavano,lo facevo solo per questioni fisiologiche ora, invece aspetto il momento giusto che tu ti senta pronta. Voglio fare l’amore con te quando ti sentirai pronta. E chissà se lontano da questo mondo tu non possa trovare un po’ di serenità. Qui in vacanza, sei diversa, sei più felice e spensierata, mi ricordi tanto la Kaori che ho sempre avuto accanto a me in Giappone.
Kaori: Approposito del Giappone, ho deciso che alla fine dell’estate deciderò se tornare o meno.
Ryo: Onestamente, non mi importa della tua decisione, perché io ho presa la mia. Ti starò accanto per sempre ovunque tu starai io starò lì al tuo fianco per difenderti e amarti per tutta la vita.
Kaori: E come fai con il tuo lavoro?
Ryo: Ho ricominciato tante di quelle volte che bene o male ci ho fatto l’abitudine, ma comunque ho deciso di non fare più lo sweeper a tempo pieno. Ho deciso di starmene un po’ tranquillo e godermi in pace te e la famiglia che creeremo insieme. Penso che sia giunto il momento e l’età per mettere la testa a posto.
Kaori: Ma tu adori il tuo lavoro! E non sai fare altro.
Ryo: Si, lo so ma da quando ho deciso di venirti a riprendere, ho iniziato ad allentare la presa con il lavoro. Accetterò solo casi in cui posso gestirmela tranquillamente e dove possa tornare a casa sano e salvo. Forse entrerò in polizia non so.
Kaori: No, Ryo tu odi le regole della polizia,odi sottostare a qualcuno. Non fare pazzie. Io amo te e il tuo lavoro. Ti ho conosciuto così e grazie a quello che ci siamo incontrati. Vuoi davvero occuparti di mogli e mariti traditi e cose da detective privato? NO Ryo io non ci sto, sono d’accordo a selezionare i casi come facevamo di solito, ma non rinuncerai al tuo lavoro per causa mia. A costo di lasciarti andare per la tua strada ma tu non devi lasciare il tuo lavoro.
Ryo: Kaori,è impossibile quello che mi chiedi, io non rinuncerò mai a te e poi ti ripeto io voglio una famiglia dei figli e non voglio che siano in pericolo per causa mia. Non voglio che vedano la violenza che ho visto io.
Kaori: Non la vedranno. Perché vedranno solo l’amore che gli può donare il loro papà e sai sarebbe bello vedere tuo figlio, perché so che sarà un maschio e sarà bello e forte.
Ryo: Io, invece voglio una femminuccia bella come te.
Kaori scoppiò in lacrime.
Kaori: oh, Ryo, io ho già una figlia ed era bellissima, ed ora non so se avrò la forza di averne un altra.
Ryo: Ti ripeto, io ti aspetterò in eterno, e quando derideremo un figlio con tutte le nostre forze e se tu non ti sentirai pronta ad affrontare uno stress psicofisico come la gravidanza, potremo sempre adottare qualche bambino/a della casa del sole.
Kaori: Ryo, sei dolcissimo, sei proprio cambiato. Ho fatto bene a lasciarti da solo, devo farlo più spesso.
Ryo: E No! Ora non puoi più perché sei mia e non ti lascio andar via tanto facilmente da me (la tirò a se la baciò e l’abbracciò fortissimo). Ora su asciugati le lacrime e corri a riscaldarti che tra poco tocca di nuovo a te.
Kaori: Che ne sai?
Ryo: Bhe sono o non sono lo sweeper migliore del Giappone? Comunque scherzi a parte dopo c’è la classe di latino con una coreografia collettiva e ci se anche tu nella coreografia.
Kaori: Esatto, allora corro a prepararmi altrimenti non farò in tempo.
Ryo: Spetta ho cambiato idea vengo con te, dietro le quinte.
Kaori: Non, puoi non ti fanno entrare.
Ryo: Tranquilla ho già fatto amicizia con la sicurezza e mi fanno entrare.
Kaori: Va bene ma non fare il maniaco o ti butto fuori!
Ryo: SI SIGNORA, stai tranquilla l’unica donna che mi interessa sei solo tu e non potrei mai farti del male, ti rispetto e ti amo troppo per poterti solo sfiorare senza il tuo consenso.
Kaori: Ti amo anch’io!
Dopo di ché i due si allontanarono dirigendosi nei camerini.
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Ecco ci siamo alla fne di questo 13esimo capitolo spero vi sia piaciuto e vi rimando ai video su youtube delle coreografie di Kaori.
1 tempo coreografie tratte dallo spettacolo finale del film "Center Stage - il Ritmo del successo" che troverete qui se la vedrete capirete la mia difficoltà nel descrivere da profana quale sono la coreografia.
2 tempo quando nasce un amore coreografia tratta da amici non so di che anno ma a detta dello studio deve essere o la 4 o la 5edizione comunque guardatela è stupenda come coreografia. Clicca qui per vederla!
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Capitolo 14 *** 12 Resta come sei ***
Dopo quel giorno in cui Ryo conobbe il passato della sua socia, un passato recente in cui lui non aveva fatto parte, la vita quotidiana era vissuta normalmente, lui era l’unico ad essere a conoscenza di questo suo segreto ingombrante e la sera quanto tutti dormivano, loro rimanevano a parlare di quel suo passato, fatto d’ attenzioni e tenerezze a cui lei non era abituata da tempo, ma non parlavano solo del passato, ma anche di un futuro, un futuro insieme.
A seguito di quella scoperta, lui, aveva deciso di non accelerare il tutto, aveva capito che lei aveva bisogno di tempo per abituarsi a questa situazione e si accontentava d’averla tra le braccia e di darle qualche bacio.
Lui era felice, si sentiva come un adolescente alle prime cotte e ogni mattina la svegliava con i fiori e lei lo ringraziava regalandogli carezze e baci.
Ryo le stava molto vicino, l’accompagnava alla terapia, l’andava prendere a lavoro, quando usciva molte volte se n’andavano nel parco a passeggiare come due fidanzatini e stavano un po’ insieme.
Ogni tanto vedeva qualche bella ragazza in minigonna e lui le correva appresso, ma quando puntualmente arrivava qualche martellata, scoppiava a ridere come un bambino e la riempiva di baci.
Kaori era finalmente dopo tanto tempo felice, anche se il dolore per Logan era sempre vivo in lei, capì che grazie all’amore di Ryo poteva ritornare a vivere.
Mick in tutto questo era felice a vederli così, anche se non capiva il perché la sera quei due rimanessero fino a tardi alzati a parlare di un certo Logan e di una certa Giada, ma a lui non importava, l’importante era che lei ora sorrideva.
Intanto il tempo passava inesorabilmente e arrivò luglio. Saeko aveva fatto ritorno in giappone ed era riuscita a prendersi 2 mesi di ferie e quindi era tornata in America da qualche giorno decidendo di andare a stare da Sayuri essendo diventate molto amiche.
Era un venerdì sera quando Kaori....
Kaori: Ryo, mi sono organizzata con le ragazze e con gli altri per andare a mare per una settimana, che fate venite anche tu e mick?d
Ryo: Tante belle ragazze in bikini? Wow che bello, il paradiso per me.
Mick: Cosa? Quale paradiso?
Ryo: tante bellissime ragazze in bikini
Mick e Ryo: sbav, sbav (facce da maniaco e sogni ad occhi aperti però su due differenti situazioni, Ryo sognava le belle ragazze e mick invece Kaori in bikini).
Ryo: Ehi, tu smettila di sognare la mia donna in costume. Solo io posso sbavargli vicino.
Kaori era troppo divertita da quella scena per poter usare il martello che aveva imbandito che però per una volta fu usato da Ryo.
Ryo prese il martello e sbonk.
Sulla testa di mick c’era un martellone che diceva “vietato sognare la mia donna”.
Kaori: hihiihihi non c’è la faccio con voi due siete troppo divertenti, mi fate morire dal ridere. In ogni modo che fate venite al mare con me e gli altri?
Ryo: Si, ma per vedere le belle ragazze in bikini.
Questa volta fu Ryo a ricevere un martellone sulla testa con scritto “Sei un depravato, ma ti amo lo stesso”.
Kaori: Ryo di questo passo porto solo Mick a mare con me!
Ryo: Nooo, io buono. Voglio venire anche io, ci sono le bimbe che vogliono me! Lo stallone di Shinjiuku!
Kaori: Bene, vieni visto che non posso impedirtelo, ma se farai la corte alle altre dopo non venire da me. Onde per cui perciò, siccome non ho voglia di passare le giornata a litigare e a farmi il sangue amaro per te, ti lascio libero di rincorrere le tue bambine. Io mi rilasserò e mi godrò le giornate di mare, in santa pace.
Mick che fai tu? Vieni?
Mick: Si vengo stai tranquilla. Visto che questo scimmione non ti degnerà di una sola attenzione, te le donerò io tutte quelle che vorrai.
Kaori: Grazie Mick, sei sempre il solito gentiluomo, no come qualcuno di mia conoscenza.
Libellula che rimbalza sulla testa di Ryo e lui a terra con la spallina abbassata causa fumetto poco casto apparso dalla mente di Mick, che ritraeva Kaori in bikini mozzafiato, mentre lui gli spalmava la crema abbronzante sulla schiena fino al sedere.
Ryo: Mick, tieni a bada la tua libido, non si avvererà la tua fantasia, perché ti terrò io a bada.
Kaori non curante della scena e dei battibecchi continuò col suo discorso.
Kaori: OK, allora domani sveglia presto, l’appuntamento con gli altri è alle 8.30 / 9.00 di conseguenza tutti pronti per le 8, io ora vado a preparare le valige e poi a letto che sono stanca a domani. Ah Ryo domani non ti disturbare a svegliarmi ho messo la sveglia. Buonanotte a tutti.
Ore 7: 00 A.M.
Kaori sveglia nel suo letto, aspettando Ryo, l’aveva sentito avvicinarsi alla camera e tentare di aprire la camera, ma era chiusa a chiave (LOL XD Brava Kaori, così si fa, se Ryo vuole fare lo stronzo con le altre ha bisogno di una punizione =D).
Ryo si allontanò e torno con qualcosa per far in modo di far scattare la serratura e dopo vari tentavi ci riuscì, tento di aprirla ma ci trovò un intoppo una bella sedia che reggeva la maniglia, delicatamente tentò di farla scivolare e spostare, aprì un po’ di più e ci trovò un mobiletto che bloccava la sedia, Kaori vedendo quella scena, per non ridere fece scattare la sveglia e il povero Ryo fu costretto a desistere per il momento, ma aveva tutta l’intenzione di darle il buongiorno prima di tutti e non si sarebbe certo arreso per qualche ostacolo.
Lei si alzò con l’intenzione di andare in bagno a prepararsi, ma non fece i conti con Ryo che l’aspettava vicino al bagno, ma siccome non aveva alcun’intenzione di dargliela vinta, preannunciando il viaggio non poco idilliaco che l’aspettava, decise di ignorarlo.
Entrò in bagno senza salutarlo, facendo finta di non vederlo, uscì dal bagno dopo un quarto d’ora e lo trovò ancora lì e continuando ad ignorarlo si diresse verso camera sua a prepararsi.
Si vestì si mise un prendisole molto carino ed uscì dalla camera.
Ryo appena la vide ebbe come un infarto indossava qualcosa di semplice, ma era da mozzafiato. Indossava un kaftano nero a maniche lunghe semi trasparenti molto semplice che arriva ben al disopra del ginocchio e in più aveva anche una spallina scesa da cui si intravedeva la spallina del costume, ai piedi aveva delle infradito nere con dei campanellini sopra.
Ryo: * sbav, già questa mattina con la tua camicia da notte mi stavi facendo morire ora sei ancora più bella, di questo passo mi farai morire d’infarto.*
Mick: Kaori tesoro, quanto sei bella questa mattina, sei stupenda.(allungando le mani).
Kaori: Grazie Mick sei sempre molto gentile e galante con me, ma mi spieghi perché ogni volta che ti avvicini a me con le parole sei galante e con i gesti sei un maniaco? RINUNCIACI! Non mi toccherai mai il sedere. ( Così facendo prese la mano di Mick e l’allontanò dal suo culo)
Mick: Uffa! Almeno mi permetterai di metterti la crema abbronzante dietro alle spalle, quando staremo in spiaggia?
Kaori: Umh, vediamo.
Mick: Evviva, ha detto vediamo, quindi ho qualche possibilità.
Kaori: Ho detto forse.
Dopodichè si diresse verso la cucina ove cominciò a preparare la colazione per poi richiamarli all’ordine.
Kaori: Su è pronto venite a tavola, altrimenti facciamo tardi.
I due uomini assecondarono la ragazza e si sedettero a tavola. Lei mangiò pochissimo per i gusti di Ryo. Infatti, la ragazza aveva preso solo una tazza di latte col caffé e 2 fette biscottate, invece a loro erano toccati una torta al cioccolato e pere e dei biscotti con panna e cacao e tutto ciò che volevano dalla cioccolata calda al cappuccino, kaori era disposta a preparargli ogni cosa che chiedevano, (poverini, sono proprio deperiti e si lamentano pure?Bha, non stanno bene in salute secondo me) ma lei non mangiava molto, anzi per la precisione pochissimo ed era magra come uno stecchino.
Mentre loro finivano la loro colazione, la ragazza aveva già cominciato a cucinare per pranzo delle frittatine da mettere in dei panini e poi siccome sapeva che al suo socio piaceva gli aveva preparato anche un piatto tipicamente italiano, che aveva scovato su internet, la frittata di maccheroni.
A quell’odorino Ryo non resisté oltre e cerco di fregarsi un pezzettino, ma Kaori era decisa a non dargliela vinta.
Ryo: Dai dammi un pezzettino
Kaori: No, hai appena finito di fare colazione, ti fa male col latte sullo stomaco, ti mangi anche la frittata sei pazzo, non stai bene. NO, Ryo non ci casco. Non te lo dò è inutile che fai la faccia da cucciolo bastonato e che mi supplichi non ti dò la frittata di maccheroni è per pranzo.
Piuttosto sbaglio o oggi non mi ha salutato, non mi ha detto neanche buongiorno?
Ryo: Si hai ragione, buongiorno amore mio (e le diede un bacio a timbro).
Kaori: Ora su corri a prepararti o mi porto solo Mick a mare.
Ryo: Spetta dove corri vieni qua (detto questo la prese per i fianchi, la trascinò a se e la baciò come si deve un bacio dolce e romantico che fece scoppiare il cuore di Kaori dalla felicità).
Kaori: Dai su vatti a vestire che facciamo tardi.
Ryo: Ok.
Ryo si andò a preparare e Kaori finì di mettere in ordine la casa e con l’aiuto di Mick caricò le valige in macchina.
Ore 8: 00.
Kaori: Siete pronti? Possiamo andare?
Mick: Si.
Ryo: Ma esci così?
Kaori: Si perché? Sto male?
Ryo: No, anzi..
Kaori: Anzi cosa.
Ryo: é troppo corto e trasparente per uscire così.
Kaori: ??? Ora inizi a fare il geloso? Per otto anni della nostra vita potevo anche uscire nuda e tu non te ne fregavi mai e ora per un semplice prendisole t’ingelosisci? Ok, vediamo un po’ decidi o questo vestitino prendi sole o un pareo! Decidi cosa mi devo mettere? Se vuoi mi metto il pareo.
Ryo: No, no è meglio il vestito ti copre di più!
Kaori: Ok, visto che il signore ha deciso, possiamo andare! Mick dammi le chiavi che guido io.
Mick: No guida Ryo e tu e io ce ne stiamo sul sedile posteriore.
Ryo: Mick, non scherzare col fuoco! Io me ne sto dietro con la mia Kaori e tu guidi.
Kaori: Calmatevi, ricordatevi che dobbiamo andare a prendere Sayuri e Saeko.
Facciamo così che accontentiamo tutti.
Io e Sayuri dietro, tu e Mick avanti che vi alternate alla guida.
Ryo: Uff e va bene.
Kaori: Ok, Mick leva le tue mani dal mio sedere e andiamocene.
Ryo: Kaori, fai una cosa, avviati tu e metti in moto la macchina, che ti raggiungiamo dopo devo parlare un secondo con Mick.
Kaori: Va bene, muovetevi però o vado a prendere io Sayuri.
Ryo: Tranquilla facciamo presto.
Kaori si avviò verso l’auto, mentre quei due iniziarono a parlare o meglio iniziò Ryo.
Ryo: Mick, smettila di fare il cretino con lei. Mi sto incazzando. Lei è mia quindi tieni a badala tua libido e le tue mani su di lei.
Mick: Dai, Ryo sai che scherzo.
Ryo: E allora scherza, ma tieni a bada le mani o ti giuro che ti castro.
Ora andiamo o Kaori ci lascia qui.
Mick: Si andiamo o l’amore mio ci lascia a piedi.
Ryo: L’amore tuo cosa? KAORI è MIA!
I due dopo l’ennesima discussione su Kaori, si avviarono dalla ragazza. Ryo si mise alla guida e Kaori come promesso si mise dietro. Mick tentò di sedersi dietro ma Ryo lo prese di peso e lo piazzò avanti. Finalmente misero in moto e partirono alla volta della casa di Sayuri, quando stavano per arrivare Kaori chiamò la sorella e le fece scendere.
Quando arrivarono Mick si precipitò fuori della macchina e salutò con il suo solito modo la ragazza, che era stupenda con indosso un semplice completino composto da uno short con elastico in vita, personalizzato da due laccetti rossi di vernice per lo short color jeans. Perfetto in abbinamento al top coordinato. Ai piedi aveva un paio di sandali infradito bianchi con cinturino, in pelle e cuciture blu, avente la chiusura laterale dorata [ndily sono quelle di Louise Vuitton, che a par mio sono stupende e devono essere comodissime, ma diciamocela tutta il prezzo non è invitante anzi per niente invitante. heheh. Per noi poveri mortali non sono adatte queste cose, ma non è vietato sognare ed almeno nella mia storia possono vestirsi con cose che nella realtà costano un botto...Beati loro XD].
Saeko invece indossava un vestito corto verde a giro maniche con un taglio sotto al seno (stile impero) e aveva ai piedi delle infradito bianche molto carine.
Dopo vari tentativi di far risalire Mick in macchina(tra cui anche i metodi di Saeko e le varie martellate) e farlo smettere di rompere le scatole alla povera Sayuri, Kaori ebbe l’idea di annunciargli che se avrebbe fatto il bravo per il tutto tempo da quel momento in poi, facendoli andare all’appuntamento, lei l’avrebbe baciato; e così fu, Mick si sedette in macchina e riuscirono finalmente ad andar all’appuntamento appena fuori città.
Una volta salutati gli altri e deciso che strada fare, iniziò il viaggio.
Il viaggio fu molto piacevole e breve allo stesso tempo; la meta era poco distante da New York. Durante il tragitto Kaori aveva deciso di dover ascoltare a tutti costi le canzoni che sceglieva lei e cominciò con delle canzoni del momento per far contenti i due uomini, poi passò alle canzoni italiane. Lei era tutta presa a capirne i significati e a tradurle agli altri.
Poi fu il turno di quelle napoletane che lei cantava perfettamente con un accento perfetto.
Ryo si meravigliava di ciò e di come riusciva tranquillamente a fargli la traduzione.
Ad i due uomini non andava a genio il fatto di dover ascoltare musica straniera e per di più in dialetto, già normalmente non ci capivano nulla figuriamoci ora e decisero di cambiare musica, fino a che Kaori non riprese il controllo della situazione e dello stereo e mise una canzone di Capozzi Resta come sei, l’ascoltarono più volte fino a, quando non fu chiaro a tutti la traduzione e poterono ascoltarla come si deve.
Dopo le varie spiegazioni di Kaori, Ryo aveva imparato tutti i significati d’ogni strofa, oddio il suo italiano non era perfetto, ma almeno lo capiva un po’, l’aveva imparato lavorando.
Un giorno gli era capitato di dover proteggere un emigrante Italiano arrivato in Giappone per lavoro e aveva avuto delle minacce, durante il periodo, la moglie del suo cliente gli aveva insegnato un po’ d’italiano, ma si meravigliava come Kaori potesse conoscerlo visto che questo caso gli era capitato tra le mani ancora prima dell’incontro con i Makimura. In ogni modo, più l’ascoltava e più se la sentiva sua questa canzone e dopo Kaori fu lui a volerla sentire sempre.
Resta come sei
Ci sono cose di te
che credevo una donna non mi avrebbe mai dato
le stesse cose che poi
hanno acceso il mio bisogno di noi
Ryo: *E’ vero sembra che parli io, non avrei mai immaginato di amare una persona e capire che amare è diverso e che soprattutto Tu sei speciale per me e ho bisogno di te per poter vivere*
non te ne frega di dove si va
se c’è traffico col caldo che fa
hai sempre pronto un sorriso perché
a te basta stare insieme con me
Ryo:* Sei sempre allegra, non ti lamenti mai, sei capace di stare le ore in macchina come in un qualunque posto e per lavoro ti ho costretta a fare cose che qualsiasi altra ragazza si sarebbe rifiutata, invece tu eri sempre pronta in prima linea per difendermi e nonostante tutte le cattiverie che ti dicevo avevi sempre pronto un sorriso per me perché ti bastava avermi vicino*
Resta come sei
nera più che puoi
se anche tu non vuoi altro che noi
Resta come sei
perché se lo fai
sarà un po’ fermare il tempo vedrai
i tuoi baci sembrano dire si
se continui non mi muovo da qui
tanto il mare aspetta ma che fretta c’è
sto così bene con te
Ryo:* Ti prego non cambiare mai, con i tuoi pregi e tuoi difetti, ti amo per quella che sei e onestamente non mi importa che tu ti vesta da maschiaccio o da femme fatale, io ti amo lo stesso e per quella che sei.*
Kaori forse intuendo qualcosa in sincronia con la canzone inizia a baciarlo sul collo e Ryo contemporaneamente a rischio di un infarto si gode quel piccolo piacere.
Ryo: kaori, tesoro se continui a baciarmi in questo modo io non ragiono più...
Sembrano scritte per noi
le canzoni d’amore che mettono alla radio
ma il cielo azzurro che c’è
è un po’ a rischio se cantiamo io e te
dai chiama gli altri fai presto perché
non li vedo erano dietro di me
la stessa spiaggia un po’ prima del bar
ci vediamo come al solito là
Mick e Sayuri disperati per l’atmosfera smielata che si era creata presero il controllo dello stereo e misero la radio, ma l’unica che prendeva era una che trasmetteva solo canzoni d’amore.
Kaori: Oddio , questa sembra fatta apposta per noi dai cantiamo.
Ryo: Evita, è meglio che sei stonata come una campana e non voglio che venga a piovere
Kaori: Senti un po’ da quale pulpito viene la predica, anche tu sei stonato.
Ryo: Appunto è meglio non cantare, invece è molto meglio chiamare gli altri che erano dietro di noi ma non li vedo più.
Kaori: Ok, capo! hihihi. (Kaori chiama gli altri)...Ok allora al solito bar va bene. A dopo.
Ryo: Dov’è il solito bar?
Kaori: Tranquillo, non hai sbagliato strada stiamo andando bene, t’indico io la strada.
Resta come sei
nera più che puoi
se anche tu non vuoi altro che noi
Resta come sei
perché se lo fai
sarà un po’ fermare il tempo vedrai
Ryo: Kaori?
Kaori: Si?
Ryo: Resta come sei.
i tuoi baci sembrano dire si
se continui non mi muovo da qui
tanto il mare aspetta ma che fretta c’è
Kaori iniziò a baciarlo
Ryo: Ancora? Kaori adoro, quando fai così, ma sto guidando e poi se mi distraggo non riesco a vedere le belle ragazze e soprattutto loro possono equivocare.
sto così bene perché adoro le tue scenate
ma no che non guardo le altre mai
e dai lasciami guidare
non ci vedo cosa fai
Kaori indispettita mise le mani sugli occhi di Ryo.
Ryo: Kaori ma che fai? Così non vedo! Rischiamo di farci male! Leva subito le mani dagli occhi miei.
Kaori: Così la prossima volta a guardare le altre mentre ti riempio di baci.
Ryo: Ti giuro che non guardavo le altre e ti prometto che non le guarderò quando starò in atteggiamenti teneri con te.
Mick,Sayuri e Saeko: Uff. BASTAAAAAA piccioncini ci avete rotto siete troppo smielati.
Saeko: Ryo non ti facevo così zuccheroso, fai venire le carie per quanto sei diventato dolce, ma mi fate morir dal ridere voi due. E soprattutto mi farete impazzire sono 9 anni che siete innamorati l'uno dell'altro e c'è voluto tutto questo casino per farvi decidere?Bha siete matti, se vi muovevate prima a quest'ora avreste sofferto molto di meno (Prese la mano di Kaori e la strinse forte e la baciò sulla fronte come farebbe una sorella maggiore.)
Ryo:*A quanto pare l'unico a non sapere di Logan siamo io e mick, anche Saeko ne è al corrente almeno così sembra, ma va bene, forse è meglio così,lei si è fidata di me e mi ha raccontato tutto e io preferisco che sia lei a dirmi tutto quando si sentirà pronta.*
Ryo e Kaori con un goccio vicino alla testa che scende si rimpossessano dello stereo e reinseriscono quella che ormai è diventata la loro canzone ignobilmente denigrata dai loro amici e stoppata sul più bello.
Resta come sei
nera più che puoi
se anche tu non vuoi altro che noi
Resta come sei
perché se lo fai
sarà un po’ fermare il tempo vedrai
i tuoi baci sembrano dire si
se continui non mi muovo da qui
tanto il mare aspetta ma che fretta c’è
Sto così bene con te
Sayuri: Basta!
Non fiatate!
Abbiamo capito!
Kaori non cambiare mai, perché a Ryo piaci così come sei.
Mick: E soprattutto non baciarlo o questo qui ci muore al volante, è pazzo di te e ti desidera come tutti gli uomini di questa terra, in più tu lo baci sul collo in modo sensuale, conserva quei baci per, quando arriviamo, ricordati la promessa.
Ryo: E’ inutile Mick, non ti lascerò baciare da lei. Hihihi.
Saeko: Kaori ascolta me, no quel depravato di Mick, fallo per la noi, non baciare Ryo per noi perché questa sottospecie di sweeper innamorato sbanda ogni volta che lo baci e di questo passo non arriveremo mai al mare moriremo prima.
Kaori: Va bene, avete vinto me ne sto buona buona, ma Mick scordati il bacio.
Mick:Uffa che centro io, ora, non è giusto.
Dopo un quarto d’ora circa la macchina dei nostri amici, arrivò all’appuntamento e recuperarono gli altri arrivarono all’appartamento sulla spiaggia che avevano preso in affitto.
Tutti presero possesso delle loro camere tranne 4 ragazze e 2 ragazzi.
Le uniche stanze rimaste era una da 4 e una matrimoniale, e per maggioranza le ragazze scelsero quella da 4 e ai ragazzi contro il loro volere fu affidata quella matrimoniale.
Kaori fu molto sollevata di ciò, ma conoscendo il suo socio, sapeva benissimo che non si sarebbe arreso facilmente e che se si metteva intesta di spiarle o di dormire con loro era difficile da controllare.
Per fortuna prima che arrivasse la notte ne passava di tempo e per il momento decise di godersi questa prima giornata di vacanza. Andò in camera posò le valige e decise di andare in spiaggia a prendere un po’ di sole.
Dopo pranzo le ragazze decisero di trascinare via Kaori per farle una sorpresa, lei fu molto scocciata di ciò avrebbe preferito passare il pomeriggio tra le braccia del suo amore (in luoghi pubblici s'intende...dove lui non poteva tentar nessun approccio al di fuori delle semplici coccole).
Le ragazze la trascinarono letteralmente all'interno di uno strano edificio dove trovò la sua sorpresa.....
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Capitolo 15 *** 14 Non lasciarmi mai più ***
Ryo quando entrò nei camerini non rimase inosservato, tutte le ragazze lo guardavano e lui non capiva il perché, ma Kaori lo conosceva il perché, era lo stesso motivo per cui lei quel giorno non voleva staccarsi da lui. Era bellissimo. Indossava un bermuda a vita bassa bianco,con dei fiori celesti grandi disegnati sopra, una t-shirt nera attillata che metteva in evidenza tutti i muscoli, l’abbronzatura e i capelli spettinati gli davano un aria da macho. (ndily sbavo io figuriamoci le altre)
Kaori lo squadrò un altra volta e fu felice di sapere che per una volta nessuna delle donne presenti in quel luogo potevano averlo eccetto lei.
Lui era solo suo e stanca di vedere tutte quelle donne che gli sbavano dietro e che erano pronte all’attacco decise di mettere le cose in chiaro e di far capire a tutte quelle galline che Ryo era il suo uomo. Si avvicinò a lui e lo baciò con passione, lui la strinse forte a se e le accarezzo i capelli,poi si staccarono da quel bacio e si abbracciarono.
Kaori era felice, ora tutte le ragazze sapevano che loro si appartenevano e che nessuno di loro potevano intromettersi.
Kaori si staccò da lui e si andò a preparare con Ryo dietro che la seguiva ed era pronto ad intervenire se qualche ragazzo si fosse avvicinato pericolosamente a lei.
Lui si era trovato inaspettatamente (forse non proprio inaspettatamente) geloso di lei. Non era una gelosia malata o innaturale,perché lui sapeva benissimo che Kaori non l’avrebbe mai tradito, gli era stato fedele per 8 anni, anche se non stavano insieme Kaori non ebbe mai una relazione con nessun uomo, e anche se Mick ci provava (e ci prova ancora), lei non ha mai accettato le sue avance. No lui era geloso del tempo e delle persone che le stavano attorno e che la distraevano da lui, voleva averla tra le sue braccia 24 su 24, non voleva mai staccarsi da lei.
Mentre rifletteva sulla gelosia, vide Kaori alle prese con una fasciatura al torace.
Ryo: Tesò, ma che ti sei fatta perché hai questa fasciatura?
Kaori: Ah no, non è niente serve per farmi rimanere in forma, e soprattutto per appiattire il mio seno troppo grande.
Ryo: Stai scherzando forse?
Kaori: No, se mi stringo forte questa fasciatura non mangio molto e riesco a rimanere magra, e il mio seno venendo compresso sembra di meno.
Ryo: Tu non stai bene. Ora toglitela per favore che ti fa solo male
Kaori: Si ora la devo togliere altrimenti sotto il vestito si vedrà, però aiutami non ci riesco da sola.
Ryo: ok
Kaori con l’aiuto di Ryo si sfasciò e lo spettacolo che si aprì agli occhi di Ryo lo fecero tremare e la tirò a se stringendola con tutta la forza che aveva contro il suo corpo. Kaori era impressionante magrissima. Si vedevano le costole e lui le poteva toccare nitidamente sotto le dita.
Ryo: Kaori, sei magrissima
Kaori: Quando mai, sono enorme come una balena, vedi che ho i rotolini di ciccia (e staccandosi da Ryo gli mostro un pezzettino di maniglia dell’amore, 1mm, che l’era ancora rimasto, poi guardandosi allo specchio disse) Uffy sono ingrassata, lo sapevo che se mi prendevo il latte sarei ingrassata. Ok deciso mi metto a dieta iniziando da questa sera, non ceno, domani a colazione The deithenato senza zucchero con una sola fetta biscottata....una? mmm forse meglio fare mezza e domani a pranzo una mela.
Ryo: Così domani ti portiamo in ospedale perché sei deperita, ma dove vuoi dimagrire sei tutta ossa.
Kaori: No, sono grassa, me l’ha detto anche l’insegnante e se voglio fare lo stage devo dimagrire.
Ryo:Kaori guardati, non sei grassa sarai alta all’incirca 1 e 70 - 1 e 72 e pesi 45 kg sei sottopeso in una maniera impressionante.
Kaori: No ti sbagli sono 40kg e sono grassa, la mia insegnante ha detto che devo perdere altri 5 kg per stare bene.
Ryo: No, tu non dimagrirai ingrasserai non mi interessa quello che dice la tua insegnante di danza sei troppo magra. Rasenti l’anoressia. Non fare storie. Tu oggi mangi regolarmente, cibi sani e niente schifezze varie. Ma mangi.
Kaori: Uff ma con te non si può discutere.
Ryo: esatto anche perché non sono solo in questa battaglia avresti tutti contro. Quindi d’ora in poi mangerai. E’ una battaglia che sto combattendo da quando sono arrivato in America, devo sempre fare le lotte per farti mangiare eppure mi ricordo che in Giappone mangiavi.
Kaori: Ehm, non proprio, molte volte saltavo i pasti e quelli che credevi la fine di pasti era il mio pasto molte vole mangiavo solo verdure.
Ryo: Si, ma da Miki mangiavi, quando stavamo a tavola con gli altri e quando mangiavamo insieme tu mangiavi.
Kaori: ho sempre fatto finta, mangiavo il minimo necessario per tenermi in piedi e questo succede dalla morte dei miei, quando sono rimasta sola con Hide, lui non c’era mai e io non mangiavo, mi scocciavo di cucinare. Aspettavo a Hide per cenare ma delle volte non veniva e continuavo così per giorni fino a quando mi sono abituata a mangiare qualcosa solo per mantenermi in piedi. Il minimo necessario. Ho ripreso a mangiare come si deve solo quando ho scoperto di essere incinta, mangiavo anche per lei e quindi mangiavo quello che per me sembrava per 2 ma era una porzione normale. Poi dopo la morte dei miei due angeli, ho ricominciato a mangiare pochissimo e a non mangiare per giorni fino al tuo arrivo. Con te mangio anche perché non ho vie di uscita. Ma ora su non pensiamoci più. Giuro che mangerò anche perché nei tuoi occhi ho visto la paura di perdermi e so che si significa perdere la persona che ama io ho perso 3 persone che amavo e ne ho recuperata una e ora non ho voglia di lasciarti andare, perderti di nuovo e quindi rassegnati bello mio, niente più mokkori sparsi per la città o quando ritornerai a casa dormirai da solo se non in compagnia delle donne da una botta e via.
Sai mi chiedo come facciano, non provano ribrezzo o un vuoto dentro di loro, io dopo la morte di Logan sono stata una di quelle pensando che uscendo tutte le sere ubriacandomi e andando a letto col primo che capita, non ricordando nulla il giorno dopo sarei stata meglio (Kaori sede sulla panca con la testa abbassata sule ginocchia mette le mani davanti agli occhi per nascondere la vergogna e Ryo è li accanto a lei ad abbracciarla stringendola forte a se) invece era sempre peggio perché mi sentivo vuota mi sentivo senza vita e quelle mani che mi sfioravano mi facevano ribrezzo. La stessa cosa è successa con Alek mi rifugiavo nel sesso per dimenticare, ma non ci riuscivo, te, Logan, Giada mi tornavate sempre in mente e stavo male, come sto male ora al pensiero di aver disonorato la memoria di Logan e mi sento di non meritare tutto l’amore che mi hai dato e che mi dai.
Ryo: Kaori non dire sciocchezze, tu stavi male e non avevi nessuno affianco che ti amasse e ti aiutasse ad uscire fuori. Ora ci sono io ti aiuterò e non ti tradirò mai..
Il loro discorso fu interrotto da Max (un ballerino) che entrò nel camerino
Max: Ops, scusate, Vi ho interrotti?
Ryo: No, tranquillo! * Si stavamo parlando io e il mio amore, grrr *
Max: Kaori stai ancora così? Tra 10 minuti si va in scena muoviti.
Kaori: Si, scusami dammi 5 minuti e sono subito pronta
Max: Ok, ma muoviti
Max uscì dalla porta e Kaori corse a sistemarsi il trucco.
Ryo: Kaori, ma quell’affare lì, che tu chiami reggiseno, non è un po’ troppo piccolo per te, hai tutti segni sulle spalle e in vita.
Kaori: Lo faccio apposta è di 2 taglie più piccolo per comprimerlo ma ora devo cambiarmi devo mettere quell’altro altrimenti il vestito mi andrà largo davanti.
Ryo: Tu sei tutta matta, hahhaahaha, però mi piaci così
Kaori: Dai Ryo, non scherzare aiutami piuttosto, il vestito è li appeso me lo passi per piacere mentre mi finisco di sistemare.
Ryo:OK!
Ryo, prese il vestito e gli è lo passo, mentre attese che uscisse dal bagno, prese il walkman della ragazza e ci traffico vicino e poi lo rimise al suo posto in tempo per vederla uscire, con indosso un vestito da sera in chiffon con corpino drappeggiato e del pizzo in centro. Gonna a balze asimmetriche finite a punta con del nastro di raso sull’orlo e lunghezza a mezza gamba. I tacchi la rendevano ancora di più slanciata e mettevano in evidenza le sue lunghe gambe. Era bella da toglierli il fiato
Kaori: Come sto? Sono grassa??Si vede troppo il seno?
Ryo rimase in silenzio ad ammirarla non trovava le parole adatte per poterle dire che era stupenda, in quel momento in verità non voleva parlare avrebbe voluto prenderla tra le braccia e farla sua.
Kaori: Ryo per l’amor del cielo parla, di qualcosa! Ok, capito sto male mi vado a rifasciare,sembro una balena.
Ryo: NO, che dici, sei perfetta e solo che non trovo le parole per farti capire che sei bellissima amore mio, vieni qua che te lo dimostro
La prese per i fianchi e se la tirò a se per baciarla.
Kaori: Dai Ryo,non ho tempo, devo andare in scena e poi si leva tutto il trucco.
Ryo: Va bene, ma quando torni la prima cosa che fai è ascoltare il walkman
Kaori: Perché?
Ryo: Segreto lo scoprirai al momento giusto. Ma ora corri o farai tardi. Io ti aspetto fuori starò in prima fila a guardarti. Vai e fai a vedere a tutti che la mia donna, la donna di City Hunter è una bellissima e bravissima ballerina con le gambe più lunghe e belle dell’universo.
Kaori: Dai smettila che mi fai arrossire così
Ryo: E’ la verità e poi con quel vestito...ma allora si può sapere che farai?
Kaori: Je ne pas peux!
Ryo: eh? Ora parli anche Francese?
Kaori: heheh ora vado tra pochi minuti tocca a me. Vai a posto ora.
Max: Kaori, sei pronta? Ah eccoti vieni.(e la trascinò dietro alle quinte)
Ryo tornò al suo posto, odiando Max per avergli portato via Kaori senza neanche un saluto e si preparò a gustarsi la coreografia.
I due ballerini entrano e si mettono ad una certa distanza, uno a destra e l’altro a sinistra, dandosi le spalle. Inizia la musica è una bachata.(obsession)
Si avvicinano dandosi le spalle e quando stanno per arrivare si girano si guardano per qualche secondo e iniziano a muoversi destra sinistra ancheggiando poi si avvicinano e ballano insieme, lui la fa girare e lei alza la gamba in aria girando e tornando alla sua posizione e ritornano a ballare il passo base l’uno di fronte all’altro senza toccarsi per poi riavvicinarsi mano mano, lei si gira e si ritrova a sinistra e si prepara alla presa viene presa dal centro della schiena e alzata in alto e il ballerino che la sostiene inizia girare, lei scende e assieme al ballerino comincia a correre per parare una presa a salto, poggia per terra e ricomincia col passo base ad ancheggiare.
Nel frattempo Ryo, concentrato sul sedere di Kaori non capisce più niente e appena sente mick fiatare qualche apprezzamento su Kaori gli pesta un piede e Mick magicamente non fiata più e può riprendere ad osservare Kaori mentre danza.
La vede avvicinarsi al compagno e mettere la sua gamba tra quello del compagno sono pericolosamente vicino e lei balla attaccato a lui ancheggiando lui le fa fare un caschè e la riporta verso di lui ricominciando a ballare poi si spostano sulla destra lui si ferma lei allunga la gamba e compie un giro sul posto per poi ricominciare a danzare e ancheggiare per poi allontanandosi da lui verso destra con un giro e lui la segue sempre girando per poi ricominciare il corteggiamento ancheggiando a distanza ravvicinata. Si riavvicinano e ancheggiano, lui la fa allontanare e farla girare normalmente dopodiché l’avvicina per la preparazione alla presa.
La prende per le gambe e mantenendola a mezz’aria solo per un braccio e una gamba lui comincia a girare,la poggia per terra seduta le fa fare un giro e la fa rimettere in piedi prendendola per le braccia la fa girare e incrociare le braccia tra le sue e facendola passare per dietro lui si abbassa e passa sotto le sue braccia e la fa girare si ritrovano faccia a faccia e ricominciano ad ancheggiare si sfiorano le mani si guardano e si girano per poi ritornare occhi negli occhi l prende in braccio la fa girare e la rimette in posizione dove ricominciano ad ancheggiare a distanza si avvicinano si guardano e si passano vicini dando le spalle lui si posiziona a sinistra lei a destra si volta e girando si porta ad effettuare un caschè tra le braccia del ballerino alla fine della coreografia si abbracciano felici e a Ryo questo non va giù.
Si rilassa pensando che fosse finita li invece no, ecco che entrano 2 tecnici che mettono un tavolo al centro della scena.
--- Seconda coreografia---
Kaori si posiziona a destra e max a sinistra appoggiati al tavolo inizia la musica di madonna La Isla Bonita lui gira dietro al tavolo lei davanti e sale sul tavolo dove inizia ad ancheggiare. Lui gira intorno al tavolo finché non arriva dietro di lei si fa cadere all’indietro ma risale subito e incrociando le gambe fa un giro e poi un altro ritrovandosi spalle al pubblico e si lascia andare tra le braccia di max che la prende e senza farla scendere dal tavolo la sposta sulla sinistra la fa voltare verso di lui per 2 volte e lui iniziando a girare per il tavolo la fa ritrovare ancora seduta ma con le spalle al pubblico sale anche lui sul tavolo la prende tra le sue braccia e in modo sensuale la fa inarcare verso il basso in modo tale che i capelli tocchino per terra e la riporta a se si avvicinano l’uno all’altro lei mantiene la testa di lui premuta contro la sua e lui con una mano dietro alla schiena la tiene a se. Iniziano così a ballare e ancheggiare.
Ryo comincia ad incazzarsi ma non può fare niente se non stare lì ad aspettare.
Nel frattempo Max e Kaori si aprono e tenendosi per le braccia continuano a ballare si si staccando e si girano e si ricominciano a ballare mantenendosi per le braccia, lui la fa girare sul posto e la prende sotto le braccia per una presa volante.
Lei con una spaccata in aria si ritrova appesa a lui a girare per un paio di volte finché non attera accanto a lui sulla sinistra le sfiora il petto e lui con un salto scende dal tavolo mentre lei ricomincia ad ancheggiare, lui la fa scendere con una presa in cui lei ha le mani sulle gambe di lei e lei le ha sulle sue spalle
Ryo vede una Kaori con un micro vestito a gambe aperte sulla testa di questo ballerino e comincia a rodere di brutto e quando la volta verso il pubblico vorrebbe solo che nessuno guardasse, anche se sapeva che lei indossava dei pantaloncini.
La fece scendere allo stesso modo girando finché non fu per terra e lei potette mettersi davanti al ballerino mantenendo le mani. Quella sinistra andò a mantenere quella del partner attraverso l’appoggio della spalla invece tenendo il braccio destro teso mise la sua nella mano di lui ricominciando a ballare finché non si girò lui le baciò la mano si avvicinarono l’uno al corpo dell’altro rimanendo uniti il più possibile e iniziarono a muoversi sensualmente si riavvicinarono al tavolo e lui le fece fare un caschè la fece girare la prese in aria e la riposizionò sul tavolo ed entrambi iniziarono a girare lentamente avendo le mani aperte tipo aeroplano per poi ricominciare a ballare ancheggiando e voltandosi verso il pubblico, lei incrocia le gambe gira e spicca il volo dal tavolo a gambe aperte in una spaccata per aria, lui la prende e l’aiuta a posarsi per terra ma con un gesto forte la fa saltare sul tavolo dove sale lui e ricominciano una danza sensuale l’uno attaccato all’altro lui la fa stendere sotto di lui e con un gran salto scende dal tavolo per poi voltarsi di scatto vicino a lei e baciarla. E così finisce la coreografia.
In mente sua Ryo pensava che la prossima coreografia di latino essendo fatta in gruppo non poteva essere più sensuale di questa ma si sbagliava le coppie di ballerini erano distribuiti in modo da formare un cerchio e al centro del cerchio si trovava Kaori con il suo ballerino pronta per un Tango dei Gotan Project - Santa Maria (Del Buen Ayre) (non so come descriverlo il tango mi dispiace non conosco i passi ne niente posso solo dirvi che è quello di shell we dance) Ryo guarda il tutto con occhi sgranati e si sente morire quando lei stende una gamba lateralmente verso il basso e si struscia su di lui che sembra gradire, (e ci credo Kaori è una bella ragazza xd) e alla fine rimane a fissare ogni minimo passo notando per fortuna che per lei era solo danza e niente di più e fa una faccia incazzata quando lui nell’ultima presa che fa di chiusura al numero ritarda di qualche secondo ad effettuarla. Lui aveva sempre saputo che il tango era rappresentazione in verticale di ciò che si fa in orizzontale e vedendo la passione che aveva messo Kaori in questa danza si era spaventato ma alla fine di tutto dopo aver fatto un inchino per salutare il pubblico manda un bacio a Ryo, lui capisce che era tutta finzione scenica e si tranquillizza.
Kaori corre in camerino prende le sue cose più in fretta che può saluta la compagnia e corre da Ryo e dagli atri.
Kaori: Eccomi, andiamo? Sono un po’ stanca e prima di cenare vorrei riposarmi un pochino.
Sayuri: Ehm sorellina è mezzanotte a quest’ora la cucina del hotel è chiusa.
Kaori: E ora? Come faccio, ho una fame pazzesca non mangio da questa mattina.
Ryo: Prima ho visto un pub andiamo lì così noi ci prendiamo qualcosa da bere e tu mangi.
Kaori: Magari prendo qualcosa da portare in camera, sono d’avvero stanca, vorrei riposare.
Saeko:mmm, vediamo che ne dici di un bel Nutella party?
Sayuri:Buono
Kaori: Si ci sto
Mick: Eccomi ero al tel con kazue, ah Kaori complimenti sei stata bravissima.
Kaori: Grazie Mick.
Vivyan: Allora che si fa? Organizziamo questo party?
Mick: Party? che party?
Ryo: Calmati è solo una scusa delle ragazze per rimpinzarsi di Nutella
Mick:Ah ecco, però buona la Nutella, posso partecipare anche io?
Detto questo Mick immaginò Kaori con la Nutella spalmata addosso e lui....censura da parte di Ryo che nel frattempo gli ha stritolato un polso.
Kaori: Ok, Mick puoi stare tanto ci sarà anche Ryo con te e ti terrà a bada. Ora però andiamo che non mi reggo più in piedi
Ryo:Ah ecco vedi mi stavo scordando, questi sono per te rose rosse e garofani bianchi e in più c’è una rosa bianca che è pura come te.
Kaori li annuso e lesse il bigliettino
“Vorrei essere il raggio di sole che ogni giorno ti viene a svegliare, per farti respirare e farti vivere di me.
Vorrei essere la prima stella che ogni sera vedi brillare, perché così i tuoi occhi sanno che ti guardo e che sono sempre con te.
Vorrei essere lo specchio che ti parla e che a ogni tua domanda, ti risponda che al mondo, tu sei sempre la più bella.”
Kaori si commosse chiuse il bigliettino sul retro c’era scritto
”Scusami, se ho preferito scriverlo, che dirtelo, ma non è facile dirti che sei diventata il senso di ogni mio giorno, momento. Ryo”.
Lei si avvicinò a lui e lo baciò come se da quel bacio fosse dipeso la sua intera esistenza. Era felice, non immaginava che Ryo potesse scrivere parole così dolci ed era convinta che ci fosse stato lo zampino di mick, ma non le importava, perché per lei bastava il pensiero le bastava la scritta dietro al bigliettino.
Tornarono in hotel e iniziarono il loro Nutella party.
Mangiarono fino a scoppiare e fino a che non sopraggiunge il sonno, si staccarono e andarono a dormire.
Il giorno dopo Kaori quando si svegliò corse a prendere il walkman per capire questa sorpresa.
Premette Play e scoprì che Ryo gli aveva dedicato una canzone di Gianluca Capozzi
Non lasciami mai più
Ti strignesse fin a te fa male
nun esist chi m po’ capì
sei tornata so dinuovo respirare
Questi giorni senza il nostro amore
so bastati pe me fa murì,
per capire che LASCIARSI è UN GRANDE ERRORE!
ti guardo e mi accorgo che anche tu,
nn restisti un minuto ancora
e si sfiora la tua mano con la mia....
Non lasciarmi mai più
tu sei parte di me
perché infondo lo sai anche quando vorrei
nn saprei odiarti mai..
Non lasciarmi mai più
e s’è questo che vuoi
manda via la tristezza e ai silenzi suoi dai...
Disegna sul viso quel sorriso che tu sai
se hai ancora un soldo del tuo amore
giocalo su noi
Non lasciarmi mai più
vali molto più tu
della mia libertà
che diventa prigione si tu nun staje ccà
Non lasciarmi mai più
abbracciati così
nun ce serve nisciun
l’ha scritto il destino soltanto io e te...
Il silenzio a volte riesce a dire
tutto quello che io nn saprei
far capire con milioni di parole
Un tuo bacio spezza ancora il fiato
come il primo dato in quel metrò
ti ricordi quanto tempo è già passato...
QUANTO ANCORA VEDRAI NE PASSERA’
lo giuriamo guardando il sole
bruciare in un tramonto la città....
NON LASCIARMI MAI PIU’
TU SEI PARTE DI ME
perché in fondo lo sai
anche quando vorrei
non saprei odiarti mai...
Non lasciarmi mai più
e s’è questo che vuoi
manda via la tristezza e ai silenzi suoi dai
Disegna sul viso quel sorriso che tu sai
se hai ancora un soldo del tuo amore
giocalo su noi
Non lasciarmi mai più
vali molto più tu
della mia libertà
che diventa prigione si tu nun staje ccà
Non lasciarmi mai più
abbracciati così
nun ce serve nisciun
l’ha scritto il destino soltanto io e te...
Non lasciarmi mai più
tu sei parte di me
perchè in fondo lo sai
anche quando vorrei nn saprei odiarti mai...
Non lasciarmi mai più
e s’è questo che vuoi
manda via la tristezza e ai silenzi suoi....
Kaori l’ascoltò tutta, più di una volta, voleva imprimersela dentro di lei e sapeva bene che questa canzone era diventata una dichiarazione. Anche se sapeva già che Ryo l’amava e aveva paura di perderla non si sarebbe mai aspettata una cosa del genere guardò l’orologio che aveva sul comodino erano le 9, guardò il cell e ci trovo solo la solita chiamata persa da parte di Alek che nonostante siano passati 2 mesi e Kaori l’avesse mandato a quel paese definitivamente e l’avesse denunciato con relativa interdizione dall’avvicinarsi a lei, lui non desisteva, ma lei era tranquilla non gli interessava lui in questo momento, guardò meglio il cell e sospirò, non c’era alcuna traccia di Ryo e ciò significava che dormiva ancora come un ghiro come del resto facevano anche le sue amiche.
Kaori decise di alzarsi silenziosamente di uscire dalla sua camera e tentare di entrare nella camera del suo ragazzo altrettanto delicatamente, ringraziò mentalmente le sue amiche per aver trovato 2 camere comunicanti. Entrò di soppiatto e in silenzio si avvicinò a Ryo.
Kaori:*Oh Ryo, per favore non ti svegliare, so che ti sei accorto della mia presenza, ma per favore non aprire gli occhi o non avrei più il coraggio di fare quello che sto per fare*
Si avvicinò ancora di più a lui gli scostò leggermente le lenzuola e si stese vicino a lui e abbracciandolo appoggiò la testa sul suo petto cominciando a sussurrargli
Kaori: Amore mio, se dipendesse da me non ti lascerai mai, anche per me il periodo passato senza di te è stato brutto, la mia vita senza la tua presenza, senza il tuo amore, senza le tue carezze è un inferno pieno solo di dolori.
Ryo, ho paura, ho paura che questo sogno finisca e che tu ti possa svegliare un giorno e dirmi che non possiamo stare insieme che il nostro è solo un errore e ho paura di rimanere scottata ho paura di lasciarmi andare e di soffrire. Ho paura che un giorno tu ti possa stancare di me e tu rivoglia la tua libertà e i tuoi mokkori quotidiani con donne belle e sconosciute, molto più belle di me, ho paura di tirare troppo la corda e di farti andare troppe volte in bianco e che tu mi possa lasciare o peggio ancora tradirmi. Ma io non ci riesco ogni volta che mi sento pronta mi blocco e mi ritornano in mente immagini orribili di tutti quegli uomini e di Alek.
Oh, Ryo io non sono più la ragazzina ingenua che conoscevi tu, non sono più il tuo suguarboy sono una donna che ha conosciuto il male degli uomini. Non te l’ho detto ti ho mentito ieri, non ero io che volevo andare con gli altri uomini. Mi ubriacavo si ma ero sempre in compagnia di Alek e ubriaca fracida mi ritrovavo nel letto di uomini che mi facevano il filo...oddio come faccio a dirtelo mi vergogno, non voglio essere considerata una vittima, non voglio perderti, non voglio che quando saprai tutta la verità tu mi possa allontanare.
Ryo: Shhh, calmati io non ti lascerò mai, lo vuoi capire che domani non mi sveglierò dicendoti che non ti voglio più. Kaori io ti amo e l’unica cosa che può succedere è che io domani mi possa svegliare rapirti e portarti via lontano da tutti per sposarti e farti mia moglie per l’eternità. Come devo farti capire che ti amo e che sono venuto qui a riprenderti e ho messo in conto tutto. Certo non nego di essermi sorpreso di tutto il dolore che hai provato in questo periodo, ma la colpa è la mia se quel giorno quel maledetto giorno, non ti avessi respinta a quest’ora tu non avresti sofferto così tanto.
Kaori: NO, Ryo non è colpa tua, non eravamo pronti all’epoca, ci saremmo fatti solo del male e avremmo sofferto entrambi e ora non staremmo l’uno tra le braccia dell’altro perché non avremmo mai capito che significa vivere l’uno senza l’altro. Ma nonostante tutto ho paura ho paura che raccontandoti il mio passato tu mi possa considerare una di quelle e mollarmi per sempre.
Ryo: Kaori, non succederà mai mettitelo in testa. Ho imparato a mie spese che il dolore ti fa fare cose che nessuno immagina mai. Ora rilassati e non pensare più al passato.
Kaori:No, Ryo devo dirti tutto perchè prima di andare avanti con questa nostra storia è giusto che tu ti prenda il tuo tempo e che rifletta su quello che sto per dirti. Come ti ho già detto ieri per un periodo sono stata con diversi uomini a me sconosciuti. Mi ubriacavo e il giorno dopo mi ritrovavo nel letto con questi tipi e mi sentivo vuota e piena di dolore perchè infangavo la memoria di Logan e della mia piccolina. Bhe quello che non sai e che ho tentato di dirti prima che gli uomini erano scelti da Alek.
Tutto questo è durato per poco però fino a quando la sua gelosia non ha preso il sopravvento e ringraziando il signore ha smesso.
La situazione funzionava così lui mi portava in discoteca dove prendevamo da bere, sai bene che mi basta un po’ di alcool che vado su di giri e mi ubriaco. E quindi non sempre mi prendevo qualcosa di alcolico, lo prendevo solo quando i ritornavano e facevano male. Insomma prendevamo da bere e anche se mi prendevo un succo di frutta o una semplice coca cola mi ritrovo ubriaca. Le uniche cose che ricordavo puntualmente era che quando ero pseudo lucida ma mezza ubriaca lui se ne andava e mi lasciava da sola, i ragazzi ne approfittavano e tentavano di abbordarmi e mi offrivano da bere io rifiutavo o accettavo un po’ d’acqua che poi acqua non era ma mi davano qualche alcolico per farmi finire di ubriacare. Poi mi ricordo solo il giorno dopo nuda nel letto con un tipo che non conoscevo, e io piangevo a dirotto. Mi sentivo sporca, mi sentivo come una puttana. Ora sai tutto, e hai la possibilità di riflettere su tutto quello che sai di me. Qualsiasi decisione tu prenderai io l’accetterò.
Ora vado, ti lascio riflettere.
Kaori si alzò dal letto senza guardarlo in faccia con la morte nel cuore ma si sentì tirare all’indietro.
Ryo la tirò a se e la fece ristendere accanto a se stringendola forte a se.
Ryo: Kaori, ti ripeto io la mia decisione l’ho presa quando sono arrivato in America, voglio stare con te e niente e nessuno me lo impedirà. Non mi importa di quello che dirai tu per me sarai sempre il mio dolce sugarboy...oddio a dire la verità non sembri più un maschiaccio.
Mick: Io l’ho sempre detto, Kaori è una bellissima donna e non è mai stata un maschiaccio. Le sue lunghe gambe il suo vitino stretto e sexy il suo sedere e così tondo e i suoi seni così prosperosi, non mi hanno mai dato l’impressione che Kaori fosse un maschiaccio. Sbav sbav (bava alla bocca e fumetto di Kaori semi nuda).
Ryo e Kaori: Mick!
Kaori: Mick smettila, mi da fastidio quando fai il pervertito, ho capito mi sa che dovrò tornare a girare con i martelli appresso. Mannaccia a me e quando ho scelto di avere un fidanzato maniaco e un migliore amico maniaco. Mi dovrò difendere per bene.
Mick: Ma tu non ti devi difendere da me!Vieni qui....
Ryo: Mick, torna al tuo posto.(disse Ryo con voce ferma) Sei il mio migliore amico, e desidero diventare zio, quindi se non vuoi che Kazue rimanga con un uomo impotente è meglio che ritorni al posto tuo e non ti avvicini a Kaori.
Mick: Dai Ryo fai il bravo, una palpatina non ha mai fatto male a nessuno
Mick si avvicinò di più verso la coppia, ma in un secondo Ryo si sciolse dell’abbraccio di Kaori e gli diede un pugno (non troppo forte) nello stomaco di Mick. Mick accusò il colpo ma non demorse si avvicinò ancora di più a Kaori ma questa volta Ryo, incazzato nero gli diede un calcio(non troppo forte, infondo gli voleva bene al biondo e non lo voleva castrare)ai gioielli di famiglia e fu così che mick si arrese.
Kaori: hiihihi raga siete unici vi voglio un casino di bene. Però ora che ne dite di aiutarmi un secondo, sto in bilico e sto per cadere a causa dei vostre schermaglie da bambini.
Ma non fece neanche a tempo a finire di parlare che si ritrovò a mazzo per terrà giù dal letto. I due cominciarono a ridere come dei pazzi.
Kaori: Ma invece di ridere perchè non mi aiutate?
Ryo: ahhahhah perchè sei troppo divertente.
Kaori:Va bene, questa me la lego al dito ve la farò pagare cara.
Dicendo ciò si allontanò da loro verso la porta di divisione.
Ryo: Dove va?
Kaori non rispose e spalancò la porta di divisione.
Kaori: sveglio le ragazze e mi preparo per il mare. E se volete venire con me, vi conviene svegliarvi.
Mick e Ryo: ok capo.
Ryo e Mick si bisticciarono ancora per po’ per chi dovesse occupare il bagno e furono interrotti per qualche secondo da una scarpa che volò sulla testa dei due sweeper atterrando poco lontano da loro, e poi ripresero a litigare solo che questa volta saeko disperata decise di usare i suoi pugnali e per il bene dell’amica decise che sarebbe stato Mick l’oggetto dei pugnali che l’avrebbero incastrato al muro, facendo in modo che Ryo potesse prepararsi per primo e passare più tempo con la sua amica.
I pugnali furono lanciati e colpirono l’obiettivo desiderato.
20 minuti dopo Mick fu lasciato libero e poté andare in bagno.
Dopo altri 30 minuti le ragazze furono pronte e aspettavano solo quel fannullone di Mick che era al tel con la sua Kazue che chiedeva notizie.
Saeko per la disperazione dopo 15minuti di telefonate romantiche da una parte e dall’altra Ryo e Kaori che tubavano come due piccioncini, decise di metter fine al tutto. Prese il tel di mick e salutò Kazue dicendo che dovevano andare e che c’era un caso urgente che li aspettava(detto da una poliziotta non destava sospetto), poi dirigendosi verso Ryo e Kaori gli disse:
Eko: D’accordo che siete innamorati e che state insieme, ma potete tubare di meno come due piccioncini almeno in presenza nostra. Abbiamo uno stomaco delicato noi!
Kaori: Si hai ragione, ci siamo fatti trasportare scusa, torniamo ai nostri canoni tradizionali.
Mick: Evviva, così ti potrò avere tutta per me.
sbonk una martellata gli arriva sulla testa da parte di Saeko e di Sayuri, facendo rimanere Vivyan a bocca aperta divertita dalla scenetta.
Saeko: No, Mick, non ci pensare neanche!
Sayuri: Siamo, stanche di questi tuoi atteggiamenti, e se continui così farai una brutta fine
Saeko: Ti vogliamo bene e lo diciamo per il tuo bene, se ci tieni alla pelle smettila di fare il maniaco con noi, e soprattutto con Kaori.
Vivyan: Tò, ecco un bel cell, vediamo un po’ di chi è. Ma è di Mick, perfetto. Facciamo così io mi prendo il numero di Kazue e appena farai il maniaco con una di noi 4 chiameremo Kazue e le racconteremo tutto e vediamo un po’ lei come reagisce.
Mick: Ok capito! Farò il bravo!
Ryo:. Hihihi, Mick, sei stato messo K.O da quattro donne hihihi
Saeko: Ryo, te è inutile che ridi che c’è ne anche per te, abbiamo fatto una riunione e noi 3 abbiamo deciso che se provi solo a guardare una donna che non sia Kaori, se provi a tradirla e a farla del male ti giuriamo che è meglio che sparisci dalla faccia della terra perchè altrimenti ti sistemiamo noi per le feste. Mick è irrecuperabile ormai, ma tu sei sulla buona strada.Dopo questi avvisi scesero tutti a fare colazione dove Kaori fu costretta a mangiare un piatto stra pieno di cibo deciso da Ryo e poi si avviarono in spiaggia.
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E siamo giunti finalmente anche alla conclusione del quartodicesimo capitolo, spero che vi sia piaciuto è un po' il continuo di quello precedente. Anch'esso incentrato sulla danza.
La prima coreografia è una bachata molto semplice .
invece la isla bonita è tratta da Amici 4 una coreografia di Garrison ballata da Maria e Josè io me la ricordo molto bene e la adoravo peccato che ora non facciano più coreografie del genere...si lamentano solo della Celentano oggi senza ricordarsi che in passato Steve e Garrison hanno fatto coreografie difficilissime. Inoltre penso che le sfide a squadre abbiano abbassato il livello, in quelle singole tutti dovevano dimostrare di essere completi. Comunque bando alle ciance potete vederlo qui!
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Capitolo 16 *** 15 Se chiudo gli occhi ***
I due giorni successivi allo spettacolo passarono velocemente, ed era giunto il penultimo giorno prima della partenza.
Il tempo oggi era brutto, il sole aveva lasciato il posto alle nubi e ad una pioggia tutt’altro che estiva che aveva costretto i nostri amici a vestirsi più pesante.
In questi giorni i rapporti tra il gruppo d’amici erano andati sempre più consolidandosi tra loro soprattutto con Mick.
Mick, già Mick, era tornato ad essere il solito vecchio Mick, galante, simpatico, divertente, ammaliante e aveva smesso finalmente i panni del maniaco playboy per vestire quelli di un affascinante rubacuori. Inutile affermare che nonostante tutto non smise un solo attimo di fare la corte a Kaori e che aveva uno schiero di ragazze che gli stavano dietro. Lui, come Ryo del resto non avevano occhi che per lei, quella ragazza che in questo momento si trovava con lui (Mick) fuori al terrazzino guardando il cielo incupito gli confidava, tutte le sue paure su Ryo. Kaori aveva paura di perdere Ryo, che tutto questo fosse un sogno, che lui potesse ritrattare tutto da un momento all’altro e che soprattutto lui potesse stancarsi di aspettarla, visto che ogni volta che lui tentava di andare oltre ad un semplice bacio e cominciava a baciarle il collo e sull’attaccatura tra le spalle e il collo, lei lo bloccava.
Lui per carità non diceva nulla si fermava, anzi se i primi tempi si allontanava ora le stava vicino e continuava a coccolarla in modo romantico e non erotico.
Mick allora le rispondeva che poteva stare tranquilla e che Ryo l’amavo tantissimo e che se ci pensava si sarebbe resa conto lei stessa che Ryo per 8 anni non ha mai avuto un rapporto fisso con nessuno e non aveva mai permesso a nessuno di conoscerlo veramente e poi da che lo conosceva non l’aveva mai visto così perso e visibilmente “innamorato perso” per una donna com’era successo con lei.
Oltre dell’argomento Ryo, Kaori finalmente riuscì a sfogarsi e a raccontare il suo passato recente anche a Mick, che n’era già a conoscenza però da bravo gentil uomo quale era aveva aspettato che Kaori fosse lui stessa a confidarsi.
Infatti, in questo periodo era stato al fianco di Ryo ascoltando i suoi sfoghi silenziosi e non.
Ed ora quel momento era arrivato era lì su quella terrazza ad ascoltarla parlare di sua figlia del suo defunto marito e di tutto quello che aveva passato in quell’anno.
Kaori: Ora su, basta parlare di me! Che mi racconti tu? Le cose come vanno con Kazue.
Mick: Bhe! Non mi posso lamentare ha storto un po’ il naso quando ho deciso di venir qua con Ryo, ma dopo ha capito che lui aveva bisogno di me.
Kaori nel frattempo cercò e trovo il suo pacchetto di sigarette che però risultava vuoto.
Kaori: Mi fa piacere che vi siete chiariti è una brava ragazza, hai per caso una siga?
Soprattutto non ha il cuore diviso in tanti frammenti come il mio, sono contenta anche perché finalmente ti sei dimenticato di me.
Mick: Scusa, puoi ripetere?
Kaori: Ho detto che Kazue è una brava ragazza e che non ha il cuore in frantumi come il mio e che sono contenta che mi abbia dimenticato.
Mick: Sì, ok ma in mezzo mi hai chiesto una cosa!?
Kaori: Se avevi una sigaretta, le mie mi sono finite e con questo tempo non posso andarle a prendere.
Mick: Allora avevo capito bene! Scusa ma da quando in qua fumi?
Kaori: Che? Ryo non te l’aveva detto?
Mick: No…si…cioè… pensavo che avessi smesso! In ogni modo eccoti la siga (se la mise in bocca per accenderla ma lei lo fermò)
Kaori: Spè ora ti faccio vedere una cosa che mi hanno insegnato.
Così facendo frese una forcina dai capelli e la siga da Mick e cominciò a creare dei forellini lateralmente l’accese e cominciò a fumare.
Mick: Lo conoscevo già questo sistema, lo trovo inutile! In ogni caso tornando al discorso di prima non ti ho affatto dimenticato è solo che amo anche Kazue e in più non toglierò mai la donna al mio migliore amico e finché saprò che sei di Ryo non ci proverò mai seriamente con te!
Ryo: Eccomi, qualcuno mi ha chiamato?
Mick: No, stavamo solo chiedendoci che fine avevi fatto e avevamo pensato che probabilmente eri andato dietro a qualche bella donzella.
Ryo: Chi io? No?! Vi state sbagliando stavo cercando sì una bella ragazza ma questa bellissima ragazza è alta, rossa, occhi nocciola, terza di seno, l’ho ritrovata in compagnia di un ragazzo biondo che dice di essere il mio migliore amico, ma che in realtà fa il filo alla mia ragazza.
Mick: Non ci stavo provando con nessuno in questo momento, e poi non vedo nessuna delle tue “tante” ragazze in giro … qui! (Disse Mick facendo un occhiolino a Ryo senza essere visto da Kaori)
Ryo: In anzi tutto non sono tante come dici tu, ma ne esiste una sola ed qui difronte a te. Eh ma dov’è?
Kaori assorta nei suoi pensieri ed estraniandosi dalla conversazione approfittò della tregua concessa dal maltempo e fumando, fumando si avviò verso la ringhiera del terrazzo e guardava quello stupendo panorama.
Difronte a lei vedeva il mare sconfinato che andava a ricongiungersi con il cielo, come voleva potersi ricongiungersi con il cielo e stare con i suoi cari. Ora come ora sentiva il bisogno di andare in chiesa e pregare.
All’improvviso sentì due braccia tendergli la vita dolcemente e due labbra morbide e calde darle un bacio dolcissimo sul collo.
Lei si girò e vide il suo amore lo baciò fino a quando non si staccò da lui e avvicinandosi a Mick disse:
Visto che si è il calmato il tempo che ne direste di accompagnarmi in un posto prima della mia uscita con le ragazze di stasera.
Mick: Ok ci sto!
Ryo: Ok, ma ci sono delle belle ragazze? Dove si va?
Kaori: Ok, tra 10 minuti in soggiorno il tempo di prendere la borsa e arrivo.
Ryo mi dispiace per te non so se troverai belle ragazze quindi se vuoi anche non venire.
Niente martellate, niente incazzature, niente insulti Kaori era proprio cambiata e questo significava solo una cosa che non era uscita dalla depressione e Ryo giurò a se stesso che non appena fossero tornati a NY avrebbe chiamato DOC e gli avrebbe raccontato la situazione e vedere come fare per farla star meglio.
[Ryo non hai pensato che forse Kaori è cresciuta e che è si è stancata di doverti mettere apposto ogni 2 secondi per la tua mania da donnaiuolo? Di doverti correre dietro, di dover faticare per avere una sola attenzione da te per essere considerata come le altre?? No , Ryo questo non ti passa per l’anticamera del cervello. Vero??? Sei sempre il solito non capisci mai nulla delle donne e hai sempre tutto quello che vuoi e no caro mio, questa volta tu, per avere Kaori dovrai faticare e parecchio pure, perché anche se ci saranno degli riavvicinamenti non saranno mai totali..dovrai sempre dimostrare il tuo amore per lei e se non la smetti con la tua strafottenza e di comportarti come un playboy rischierai di avere si Kaori a fianco ma in realtà è come se non l’avessi. Quindi Ryo comportati bene. Eheheh quando c’è vo’ c’è vo’ NdIly]
Dopo 10 minuti Kaori era andata a cercarli e li trovò sul terrazzino
Kaori: Allora, andiamo?
Ryo e Mick: Si!
E si avviarono, tutti verso la meta prestabilita. Dopo neanche 15 minuti di camminata arrivarono nei pressi di una chiesa.
La chiesa in questione esteriormente era molto carina con un ampio scalone d’ingresso in chiesa c’era un balconcino e poi l’ingresso in chiesa.
Kaori: Eccoci questa chiesa è molto bella e le suore che lo gestiscono la tengono molto ben curata l’ho scoperta tra i miei vari giri!
Ryo: Noooo le cape di pezza, nooooo!
Mick: Hihihihih. Il nostro Ryo non ha mai avuto una forte simpatia per le suore.
Kaori: Per favore Ryo, non facciamoci riconoscere subito.
Ryo: Kaori, dimmi la verità mica vorrai farti suora? [Paura eh?? Hihihi trema trema… sono cattiva lo so ma è ora che tu soffra un po’ dopo aver fatto soffrire per troppo tempo Kaori ^^NdIly]
Kaori: No, ma che dici?!
Ryo: Meno male, fiù, o io mi dovevo fare prete pur di starti accanto.
………………………… Libellule che volano sulla testa di Mick e Kaori …………………..
Mick: Ehm! Ryo mi dispiace per te, ma mi sa che non sai che i preti e le suore non vivono insieme e hanno l’obbligo della castità.
Ryo: Oh Dio no O.o!
………….. Corvo che vola sulla testa di Ryo……
Tutti si misero a ridere come dei pazzi pensando a Ryo in versione prete [NdIly ve lo immaginate voi? Io no però sarebbe bono lo stesso e di sicuro diventerei della religione che predica e frequenterei la sua chiesa hihihi]
Kaori: Dai! Ora andiamo, la messa sta per iniziare.
Mick: Ti seguiamo subito il tempo di far riprendere Ryo dallo shock e veniamo da te.
Kaori: allora mi avvio dentro.
Kaori entrò nella chiesa che trovò stupenda.
Se dall’esterno sembrava una semplice chiesa senza pretese, l’interno era splendido, semplice e raffinato. Appena entravi dalla porta di destra trovavi un mobiletto dove potevi trovare il foglio della messa e il libro dei canti. Al disopra trovavi una croce di legno stilizzata in cui non veniva rappresenta alcune immagini umane ma che ti trasmetteva tutta l’emozione e la tristezza per la morte di Cristo. L’ambiente era ampio e accogliente, le finestre erano formate da dei vetri colorati con disegnata qualche colomba, niente di complicato, c’erano due file centrali di panche e ai due lati della chiesa all’interno di alcune rientranze erano sistemate delle panche in modo orizzontale, l’altare in pietra era spoglio ed essenziale aveva una stola bianca ricamata sopra , un crocifisso al centro una candela sulla sinistra dell’altare e dei fiori sulla destra dietro c’era una scultura stilizzata in legno raffigurante i dodici apostoli e al centro era situato l’abside ove era custodito il vino e le ostie per l’offertorio.
Kaori si avvicinò ad una panca e si sedette rimase un po’ lì a mani giunte a raccogliere le sue idee e si inginocchiò e pregò, pregò per tutte le persone che amava e che aveva amato e ringraziò il signore per avergli mandato Ryo nella sua vita, ad iniziare dalla morte di Hide (Maki), o lei non sarebbe mai sopravvissuta a questa vita. Grazie a lui aveva potuto conoscere meglio Saeko, incontrare sua sorella, conoscere Miki, Umi, Mick, Kazue e Doc.
Grazie a lui aveva conosciuto tante persone che l’apprezzavano e che le volevano bene.
Soprattutto ringraziò il signore per avergli mandato Ryo in questo momento difficile della sua vita. Dopo aver pregato per alcuni minuti si alzò e si fece il segno della croce e si avvicinò all’uscita dove trovò i due ragazzi intenti a pregare, vedendo quella scena strana per i suoi occhi pensò:
* Ryo che prega? Allora è proprio vero che il mondo sta cambiando, cosa mi devo aspettare ora da lui? Ha rinunciato alle conigliette e alle altre donne e di conseguenza ala mokkori facile, non fa pressioni per venire a letto con me e si accontenta di coccole, mi ripete continuamente che sono bellissima e ora lo becco pure a pregare? Wow allora è proprio cambiato. *
Si avvicina a loro e con dolcezza dona un bacio sulla guancia ad entrambi i ragazzi ed esce dalla chiesa lasciandoli imbambolati come salami. Dopo un po’, i due salami seguirono la ragazza all’esterno.
Kaori: Certo però se vi basta un bacetto sulla guancia per farvi questo effetto? Devo dire che i due playboy più famosi del Giappone sono proprio cambiati e sono divenuti due agnellini.
Ryo: Agnellino a chi?
Kaori: A voi due! Hihihihi!
Ryo: Ora ti faccio vedere io se sono un agnellino.
Ryo si avvicina a lei e comincia a farle il solletico lei si divincola e riesce a staccarsi da lui tra le varie risate.
Ryo: Allora sono ancora un agnellino?
Kaori: Se è questo è il meglio che sai fare?!
Ryo: Ah, allora vuoi la guerra se vuoi la guerra, guerra sia. Vieni qui fatti acchiappare.
Kaori: Hehehehehe se mi prendi!
I nostri due innamorati cominciarono ad rincorrersi sotto lo sguardo di Mick piuttosto interrogativo.
Mick : * Mi sembrano due bambini, bho! Quanto è bella Kaori quando ride... però di questo passo quei due non la finiranno mai di rincorrersi come due bambini.
E fu così che decise di porre fine a quella rincorsa si mise davanti a Kaori che tutta presa dallo scappare da Ryo, andò dritta tra le sue braccia che l’abbracciò forte.
Mick:Presa! Hehehe!
Kaori: Vedi Ryo, Mick, ti ha battuto, è stato lui a prendermi e prima di te.
Ryo: Si lo noto, ma non è leale, quindi Mick giù le mani da Kaori.
Kaori: Oh Ryo, calmati Mick non ha fatto nulla di male
Mick: No Kaori, Ryo ha ragione, non era valido, ufficialmente non stavo giocando con voi! Tuttavia è meglio andare, torniamo a casa prima che ricominci a piovere.
Kaori: Ok
Tornarono a casa e appena arrivati scoprirono una Sayuri in agitazione.
Sayuri: Eccoti, finalmente dov’eri finita?
Kaori: Ero andata in chiesa ma che succede?
Sayuri: Non importa, ora vieni! (Trascinò Kaori dentro) Siediti qui! Saeko porta quella cosa.
Saeko: Guarda che abbiamo trovato in uno sgabuzzino? Sayuri ha detto che sai suonarla!
Vivyan: Si è vero ha fatto un corso di chitarra per farmi un piacere, ma mentre io ho desistito lei ha continuato.
Mick: Wow, un altro lato nuovo della nostra Kaori che non conoscevamo vero Ryo?
Ryo: …. (silenzio..non fiatò guardava solo fisso Kaori)
Sayuri: Dai sorellina, suonaci qualcosa!
Kaori: Ehehe! Calma, calmatevi un secondo , non sto capendo niente!
Due! Sayuri, Vivyan voi i fatti vostri, non ve li fate mai vero?
Tre! Si Saeko, suonavo la chitarra, SUONAVO ecco la parola esatta, ora sono mesi che non la prendo in mano e so fare, solo qualche accordo di base e poi se volessi suonare non ho neanche uno spartito e anche se lo trovassi qui non conoscerei il pezzo e lo dovrei studiare.
Sayuri: Qui ti sbagli, ecco qui lo spartito di una canzone che conosci molto bene,fin troppo bene.
Kaori lo prese in mano e lo lesse.
Kaori: Non, non può essere! Non questo! Sayuri, tu sei pazza non sono pronta per suonarlo.
Vivyan: Non rompere, lo conosci fin troppo bene, lo sai a memoria e quindi niente storie e suona e soprattutto CANTA!
Saeko: Allora accetti?
Kaori: Va bene! Avete vinto!
Saeko: Evviva! Allora Ryo siediti qui (e lo trascinò su un divanetto a due), Mick tu mettiti vicino a Ryo e assicurati che non fugga. Le ragazze si siedono sul divano e tu Kaori siediti su questo divano e suoni. Questo è lo spartito con il testo io starò qui, vicino a te a girare le pagine. Inizia quando sei pronta.
Kaori: Eko ma io non...
Mick: Forza Kaori siamo tutti con te! Qui siamo tra amici non può succedere nulla.
Kaori: Ok, allora prima di iniziare fatemela accordare, vado a vedere se trovo l’accordatore elettronico.
Vivyan: Già fatto!! SUONA!!!
Kaori: Ok allora comincio!
La nostra amica cominciò a suonare ma sbagliò.
Kaori: Scusate è da parecchio che non suono...e vi informo che la mia voce non è bella come un cantante anzi a stento sono intonata molte volte stecco pure.
Mick: Non ci importa come già detto prima qui sei tra amici, e non devi fare uno spettacolo è giusto per passare il tempo tutti insieme prima delle nostre serate divise.
Ryo: A proposito ragazze ma dove andate questa sera senza di noi?
Kaori: Segreto, ora se voglio evitare i vostri interrogatori è meglio che riprenda a suonare.
Riprese in mano la chitarra e comincio a pizzicare le corde con la mano destra, invece con la sinistra componeva gli accordi.
Suonò per 10 secondi e poi cominciò a cantare guardando dritto negli occhi Ryo seduto difronte a lei.
Adesso, ti devo dire
che non posso respirare senza te
Ryo:* Amore mio, per me è lo stesso, senza di te non riesco a vivere, sei la mia aria e me ne sono accorto troppo tardi, come un imbecille quando ti ho perso ho capito che ti amo, ma ora per fortuna stiamo insieme.
se chiudi gli occhi potrai vedere
tutto quello che non dico e che tu sai
Kaori:* Ti amo e vorrei stare per sempre con te , come ora senza conigliette o belle di turno, spero che dopo la vacanza la magia non finisca.*
Ryo:* Cosa devo sapere? Che mi ami? E che sei felice quando dico che sei bella e che voglio stare solo con te? Ti amo Kaori!
non ci pensavo più
ma adesso tu ci sei
ritorno in alto
dove mi hai portato tu
Ryo:* Menomale allora che sono arrivato, o avresti fatto una brutta fine e non me lo sarei mai perdonato, ma no per la promessa fatti a Maki, ma perché .... Ti Amo.*
su quelle mie ferite
hai messo le tue mani
e quel dolore ormai non mi fa male più
ti devo dire grazie
per l'amore che mi dai
che pensavo di non riprovare mai.....
Ryo:* Oh, Kaori non sei tu a dovermi ringraziare dovrei essere io a ringraziarti per il tuo amore, per avermi fatto conoscere l’amore e per avermi curato e accudito per tanti anni.*
Dopo questa strofa, lei smise di cantare e continuò a suonare guardando dritto negli occhi Ryo e ritornò a cantare dopo circa 15 secondi.
Su quelle mie ferite
ha messo le tue mani
e quel dolore ormai non mi fa male più
ti devo dire grazie
per l'amore che mi dai
che pensavo di non riprovare mai.
Ryo:* Spero realmente che tutto il dolore che hai dentro stia sparendo e che tu finalmente stia guarendo. Ti amo e non voglio perderti!*
Ryo si alza e si avvicina a lei, li siede accanto e mette un braccio intorno alle spalle di lei e la tira a se appena intona l’ultimo accordo.
Tutti i suoi amici applaudono forte e si complimentano con lei.
Kaori: Ma dai! Sono stata pessima, ho sbagliato degli accordi e ho preso qualche stecca.
Mick: Bhe! Nessuno è perfetto e comunque per noi sei stata fantastica.
Sayuri: Sì, infatti ha ragione Mick...(guardando l’orologio alla parete esclama:) cavolo sono già le 7:30 noi per le 9 dobbiamo stare fuori. Muoviamoci ragazze.
Ryo: Allora si può sapere dove andate?
Kaori: Ah, non lo sappiamo neanche noi, è l’addio al nubilato di una nostra amica che ci ha invitato, poi dove andiamo non si sa. Ha detto che è un segreto, ma conoscendola qualche pensierino c’è l’abbiamo fatto.
Vivyan: Sì, altro che pensierino, hihihi, secondo me io ho indovinato. E se ho ragione voi tre mi pagate da bere.
Kaori: Se è quello che pensi tu, io non ci vengo.
Ryo e Mick:.......(volano cornacchie su di loro... non capiscono nulla)
Sayuri: Dai sorellina, non essere così bacchettona.
Saeko: Scusate, bacchettona o no! Ma mi spiegate che centro io in questa storia perché devo venire ad un addio al nubilato di una persona che non conosco nemmeno?
Kaori: Ah, no! Tu vieni e basta, non puoi lasciarmi da sola con queste due scalmanate, e poi non dirmi che preferisci stare in casa con due maniaci, che una serata con le tue amiche.
Saeko: Touché! Hai ragione, meglio una serata con voi che con questi due! Su ora andiamo a prepararci.
Kaori annuì con la testa mentre Ryo e Mick rimasero ancora più sconcertati e le ragazze si avviarono sopra per cambiarsi,.
I ragazzi mentre aspettavano che finivano di prepararsi, rimasero giù a chiedersi cosa avessero fatto le ragazze, anche loro una mezza idea se l’avevano fatta.
Ryo: Mmm, Mick secondo te, uno schiero di ragazze da sole senza controllo, con una ragazza che festeggia l’ultimo giorno da single che fa? Che faremo noi al suo posto?
Mick: Andremmo a donne, ma calcoliamo che le donne sono più fedeli di noi due, andranno a vedere uno spogliarello maschile.
Ryo: Esatto, te la immagini Kaori in un posto del genere?
Mick: Sì, hihihi.
Ryo: Perché ridi?
Mick: Perché timida com’è Kaori, avrà difficoltà a tenere a bada i suoi corteggiatori con indosso solo uno slip, quando va bene, o in tanga, quando va male. Hihihi!
Ryo: ..... Non lo permetterò mai che ci sia una possibilità del genere, li terrò a bada tutti io.
Mick: Non puoi, se non vuoi essere scambiato per un gay! Hiihihiih! E lavorare come spogliarellista non se ne parla nemmeno, anche perché non sai in quale locale vanno e se organizzano una cosa del genere. Devi solo aver fiducia in lei che saprà tenerli a bada e che non ti tradirà mai!
Ryo: Sì, ok ma io per sicurezza voglio seguirla, non si sa mai che qualcuno non accetti un due di picche come risposta e gli salti in mente, di seguirle e fare del male alle ragazze.
Mick: Su questo sono d’accordo, ma dovremo mettere in atto tutta la nostra abilità di sleeper perché sia Saeko che Kaori se ne accorgono se le seguiamo.
Ryo: Non se ne accorgeranno! Tranquillo!
Fu così che mentre le ragazze si preparavano, i ragazzi si misero d’accordo per la serata.
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