Oltre Tutto

di Spuffy93
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Iniziamo a vivere ***
Capitolo 2: *** L'incontro ***



Capitolo 1
*** Iniziamo a vivere ***


 

 

Iniziamo a vivere

 

Buffy è accanto hai suoi amici, grazie al sacrificio di Spike e Anya sono salvi.

«Questo è l’inizio di un nuovo giorno. Buffy, io le sento, le sento tutte. Non sei più sola, ora potrai essere normale, le altre cacciatrici si sono attivate.» disse Willow.

“Normale... Cos’è normale per noi?” Pensò Buffy.

«Beh ma a noi piacerà essere normali?»

«Pensavo alla stessa cosa Dawn... questo è il nostro lavoro e devo ammettere che se smettessi di fare la cacciatrice mi mancherebbe... io continuerò...»

«E noi saremo al tuo fianco Buffy! Giusto scoobies?» la rassicura Xander.

«Cosa non possiamo fare se siamo insieme?» dice Willow con ironia.

«Noi siamo una squadra...» continuò Giles.

«...staremo sempre uniti...» aggiunse Kennedy prendendo con dolcezza la mano di Willow.

«...contro il Male...» termina Dawn.

«Allora è deciso...» dice Buffy sorridendo.

«Scusate se v'interrompo ragazzi, ma abbiamo un piccolo problema...» dice Andrew interrompendo il quadretto. «Vi vorrei far notare che Sunnydale è ridotta a un cumulo di macerie. Dove andremo a vivere?»

«Willow diccelo tu. Qual è la città con la maggior concentrazione di demoni?» chiede Buffy.

Willow chiude gli occhi e rimane in silenzio per alcuni secondi.

«Beh direi che è Cleveland.»

«Bene è lì che andremo. Addestreremo le nuove cacciatrici e continueremo con il nostro lavoro magari ce la prenderemo con più calma. Ora non siamo più soli.»

 

Il nuovo quartier Generale degli Scoobies a Cleveland consiste in una casa piuttosto grande e un locale da poco adibito a palestra. Sono ormai passati ben sette mesi dagli eventi di Sunnydale e i ragazzi si sono ambientati nella nuova città.

Dawn frequenta il liceo locale, Willow e Kennedy hanno iniziato a frequentare il college , Xander ha trovato lavoro presso un cantiere e Buffy lavora con Giles nel nuovo Magic Box.

La vita sembra essere tornata alla normalità.

Grazie a Willow il gruppo è aumentato di numero. Daphne, Miley e Lilian, tre neo-cacciatrici, sono state localizzate e il loro addestramento è subito iniziato.

Alla fine di un estenuante seduta di allenamenti, Buffy da alle nuove ragazze una notizia importante.

«Daphne, Miley. Stasera vi unirete a me e Kennedy per la ronda, credo che siate pronte.»

«Ehi! Ed io?» chiede Lilian

«Mi dispiace Lilian tu sei da meno tempo con noi e inoltre hai solo quattordici anni, dovrai aspettare ancora un po’.» le risponde dolce Buffy.

«Uffa... non è giusto.»

«Bene ragazze la lezione è finita andate.»

Buffy esce con le altre dalla palestra e dirige verso il QG.

« Ehi Buffy!» la chiama Willow a gran voce.

«Ciao Willow cosa c’è? Dawn sta male?»

«No, sta benissimo, ti volevo parlar di una cosa.» inizia lei timidamente.

«Di cosa?»

Willow Tira fuori dalla tasca qualcosa.

«Il giorno dell’ultima battaglia ho recuperato questo dal cratere... ho voluto aspettare un po’ prima di dartelo perché non sapevo come avresti reagito e inoltre lo avevo spedito ad Angel e lui credendo di ridarlo a te l‘ha spedito alla falsa Buffy. Quando Faith lo ha ricevuto me lo ha mandato e io l’ho ricevuto solo ieri.» e così dicendo socchiude le dita mostrando a Buffy il medaglione di Spike.

Una lacrima scivola lungo la guancia di Buffy. Buffy allunga la mano e Willow vi lascia cadere il medaglione

«Grazie Willow.» le dice tra le lacrime.

«Ti manca vero? Ti andrebbe di parlarne? Fa male tenersi tutto dentro, io lo so bene.»

«Cosa c’è da dire a parte che sono una stupida’ Lo amavo e non sono riuscita a farglielo capire. Se non fossi stata così orgogliosa, avremo potuto passare più tempo insieme e...»

«No Buffy. Non ti colpevolizzare. Tu lo ami ancora? Più di Riley? Più... Più di Angel.» chiede lei dolcemente.

«Si lo amavo più di tutti. Lui mi capiva, mi sosteneva, era sempre disponibile per me e inoltre mi amava per ciò che ero. Ma ora non ci voglio più pensare... Torniamo a casa.» Buffy lascia scendere le ultime lacrime. Una bagna medaglione. Willow la abbraccia infondendole coraggio.

Buffy sembra riprendersi. Stringe il medaglione e poi lo mette nella tasca del giacchetto.

 

Due settimane dopo una macchina entra in città. Si ferma. Una ragazza sulla ventina scende e si dirige a passo sicuro verso l’albergo. Ha prenotato in anticipo e dopo aver fatto un veloce check in si ritira nella sua stanza.

«Allora sei sicuro che sia qui?» è sola nella stanza, o almeno così pare.

«Ne sono sicuro sento la sua anima brillare. Se la troveremo, tornerò ad avere un corpo?»

«Non saprei tu sei tornato indietro grazie a lei ma il resto dipende dalla strega. Devi aver pazienza Spike.»

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Capitolo 2
*** L'incontro ***


L’incontro

 

«Buffy svegliati! La colazione è pronta!»

Buffy si rigira nel letto. “Non ho voglia di scendere... Se potessi dormire per sempre.”

«Arrivo Dawn!»

Buffy scende dal letto e di malavoglia si veste poi scende al piano di sotto. Da quando Willow le aveva ridato il medaglione di Spike, lei lo porta sempre con sé e anche se aveva provato a dimenticare il vampiro, non ci riusciva e forse non voleva farlo veramente. “Spike.”

«Ehi sorellona! Il fatto che oggi è domenica non ti autorizza a dormire tutto il giorno...» le dice ironica Dawn.

«Hai proprio ragione... Willow?»

«In giro con Kennedy. Volevano approfittare della bella giornata per fare una passeggiata. Mi hanno detto che torneranno per pranzo.»

«Perfetto. Che ti andrebbe di mangiare Dawn?»

«Beh... Veramente io e... Julie avevamo pensato di farci un giro e poi rimanere a mangiare in centro per andare al cinema il pomeriggio... Sto aspettando che passi a prendermi.»

“Non mi aspetta di certo una giornata interessante...”

«Vai pure ormai hai sedici anni. Ma portati dietro un paletto... Non si sa mai.»

Da fuori arriva il rumore di un clacson.

«Allora vado. Ciao Buffy.» dice Dawn dirigendosi velocemente verso la porta.

«Mi raccomando fa attenzione! E se avrai dei problemi, chiamami!. Ma che parlo a fare...» dice Buffy accorgendosi che ormai Dawn è già uscita.

“Che ore sono?... O mio Dio! Sono già le undici... Meglio che mi muova preparare pranzo altrimenti quando arrivano le altre non c’è niente in tavola.”

 

»Il film era molto bello Dawn.»

«Lo so Julie... Un film sui vampiri è sempre un’ottima scelta, anche se il regista non è stato molto fedele alle principali caratteristiche fisiche.» le risponde Dawn sovrappensiero.

«Cosa? E da quando in qua è possibile sapere com’è fatto un vampiro? Dopotutto non esistono.»

“Che stupida!”

«Hai ragione scusami. Ho parlato senza riflettere.» le dice Dawn.

«Senti Dawn, non te l’ho detto prima perché pensavo di essermi fatta un film in testa, ma mi pare proprio che quella donna ci stia seguendo da quando siamo uscite dal cinema. Tu la conosci?» chiede Julie preoccupata. Dawn si gira e osserva la donna che proprio in quel momento sembra fermarsi a parlare con qualcuno.

«No non la conosco... Ma sta parlando da sola? Mi sa che è pazza. Affrettiamoci inizia a essere buio.»

Le ragazze continuano la loro strada e rigirandosi dopo un paio di minuti si accorgono che la misteriosa donna non c’è più.

«Visto, non ci stava seguendo a quanto pare Julie.» ma proprio in quel momento, svoltando l’angolo, davanti a loro appare la donna che le seguiva.

«Sei tu Dawn?» chiede la donna con voce serena.

«Sì, cosa vuoi da me? E come fai a sapere il mio nome scusa?»

«Me l’ha detto un uccellino.» e sorride come se avesse fatto una battuta. Poi vede la faccia di Dawn. «Non ti preoccupare, non ho cattive intenzioni voglio solo parlarti... Ah a proposito, mi chiamo Rachel.»

«Sa io non parlo con gli sconosciuti.» e così dicendo Dawn con Julie riprende a camminare.

«Beh... con me farai un’eccezione. E’ una cosa molto importante Dawn. Riguarda la felicita di tua sorella... Sei disposta ad ascoltarmi?»

Dawn si gira e guarda Rachel.

«Julie tu torna a casa io... io voglio rimanere a parlare con Rachel.»

«Ma Dawn potrebbe essere una psicopatica!» le dice l’amica spaventata.

«So badare a me stessa. Non mi succederà niente.» “Almeno spero...”

«Rachel! Parleremo ma in un posto ben illuminato, dove tutti ci possano vedere.»

«Sta bene. Scegli pure tu il luogo che più ti pare adatto.»

«Seguimi.» e così dicendo la conduce verso un vicino bar molto affollato.

«Bene. Hai un minuto per convincermi a rimanere con te a parlare.»

«Mi basterà meno di un minuto per ottenere la tua completa attenzione.» le risponde Rachel sorridendo allegra. «Ti dico di più, mi basterà una sola parola, un solo nome.»

«Avanti, continua.»

«Spike.»

 

Willow è in salotto con Kennedy a guardare la televisione. Buffy è preoccupata, Dawn non è ancora tornata.

“Meglio se la chiamo...” Buffy compone il numero di Dawn. Uno squillo... Due squilli... Poi finalmente al terzo squillo una Dawn molto agitata risponde.

«P-Pronto. Buffy sei t-tu?»

«Dawn stai male? Come mai balbetti?» chiede Buffy sempre più preoccupata.

«Sto benissimo. Sono quasi arrivata... E ho portato un ospite.» e detto ciò attacca.

 

Dopo pochi minuti il campanello suona. Willow va ad aprire e si ritrova davanti Dawn.

«Buffy! Dawn è tornata!» poi nota la donna che si era tenuta leggermente più indietro.

Intanto Buffy è arrivata nell’atrio.

«Sorellona... Siediti.» le dice Dawn con una voce più calma di quella che aveva durante la chiamata. «Rachel entra.»

Buffy come un automa si siede sul divano.

«Piacere Buffy, io mi chiamo Rachel... sono qui perché ti devo dire una cosa importante, ma soprattutto, Willow, sono qui per te. C’è una persona che ha bisogno del tuo aiuto, una persona a voi cara.»

«Dai diglielo...»

«...Io sono una sciamano... Non so se sapete cosa significa...»

«Vuol dire che riesci a vedere e a interagire con le proiezioni o spettri delle persone defunte. Vero?» l’anticipa Willow.

«Si esattamente ma il mio dono va anche oltre... Io riesco a percepire anche le persone che si trovano nel limbo, né vive né morte. Queste persone, morte per cause innaturali, non sono accettate dalla luce e devono aspettare in una dimensione, il limbo, il loro momento, ciò il momento in cui sarebbero morte naturalmente.» disse lei tutto di un fiato. «Alcune vi rimangono segregate ma altre sono riportate al mondo grazie a grandi sentimenti di compassione, tristezza o... amore.»

«Questa è una cosa molto interessante ma cosa c’entro io in tutto questo? E Willow?»

«Semplice, queste persone hanno uno speciale istinto, riescono a trovare le persone, come me, che li possono aiutare facendoli passare oltre prematuramente o... riportandoli in vita.» continuò la ragazza.

«Buffy non hai ancora capito? E’ Spike!» le va incontro sua sorella.

«Cosa?... I-io non c-capisco...»

«Spike non è morto. E’ qui in questa stanza solo che lo posso vedere e sentire solo io. Lui è tornato ben due volte dal limbo, e la seconda volta ha trovato me...» terminò Rachel.

 

 

 

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